Annual Report • Mar 28, 2024
Annual Report
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Tutta la collezione, che comprende circa 250 opere, dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, create da artisti come Valerio Adami, Enrico Baj, Alberto Burri, Hsiao Chin, Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro e Joe Tilson, è esposta in via permanente presso le sedi italiane di BFF a Milano e a Roma.
Nel 2019 la Banca ha avviato un progetto di digitalizzazione e ricondizionamento della collezione, dando vita a diverse iniziative, tra cui una mostra itinerante in Europa, accompagnata da pubblicazioni in lingua inglese per promuovere la cultura e l'arte italiana all'estero.
Da gennaio 2023, inoltre, è in distribuzione un nuovo volume che trae spunto dalla collezione: "Italian and American Art – An Interaction – 1930s–1980s", dedicato alla fascinazione reciproca tra arte italiana e arte americana.
La nuova fase del progetto intende dare seguito all'esposizione itinerante realizzata in Europa, con nuove tappe anche negli Stati Uniti, nel 2024, e culminare nell'area museale presso la nuova sede centrale della Banca in costruzione a Milano.
L'impegno di BFF in campo culturale è frutto del senso di responsabilità nei confronti della comunità e del patrimonio artistico italiano, e della volontà di restituire alla società parte del valore che BFF genera, in linea con le politiche sociali e di sostenibilità del Gruppo.
www.art-factor.eu
Il presente documento, predisposto al solo scopo di agevolare la lettura del Bilancio, rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alla Direttiva 2004/109/CE ("Direttiva Transparency") e al Regolamento delegato (UE) 2019/815 ("Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) pubblicata sul sito internet all'indirizzo www.bff.com.
BFF Bank S.p.A.
Capogruppo del Gruppo Bancario "BFF Banking Group" Sede Legale in Milano - Via Domenichino, 5 Capitale Sociale euro 144.157.893,80 euro (i.v.) Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano Codice Fiscale e Partita IVA n. 07960110158

39° esercizio

| Struttura del Gruppo | 4 | |
|---|---|---|
| Organi societari alla data del 31 dicembre 2023 | 5 | |
| Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione | 8 | |
| 01 | Relazione sullaGestione |
13 |
| 1. Evoluzione di BFF: una storia di successo e di costante creazione di valore |
14 | |
| 2. Contesto operativo ed eventi significativi |
23 | |
| 3. Andamento della gestione |
37 | |
| 4. Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche della Banca in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi |
66 | |
| 5. Controlli interni |
71 | |
| 6. Altre informazioni |
75 | |
| 7. Capitale sociale, Azionariato, Delibere Assembleari e Andamento del Titolo |
79 | |
| 8. Evoluzione prevedibile della gestione |
83 | |
| 9. Destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A. |
84 | |
| 10. Proposta all'Assemblea | 85 | |
| Stato Patrimoniale | 90 |
|---|---|
| Conto Economico | 92 |
| Prospetto della Redditività Complessiva | 93 |
| Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto | 94 |
| Rendiconto Finanziario | 96 |
| Nota Integrativa | 98 |
| Parte A - Politiche contabili | 99 |
| Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale | 145 |
| Parte C - Informazioni sul Conto Economico | 191 |
| Parte D - Redditività complessiva | 209 |
| Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura | 211 |
| Parte F - Informazioni sul Patrimonio | 266 |

| Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda | 275 | |
|---|---|---|
| Parte H - Operazioni con parti correlate | 276 | |
| Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | 279 | |
| Parte M - Informativa sul leasing | 281 | |
| Altri dettagli informativi | 283 | |
| 03 | Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei Documenti Contabili e Societari |
285 |
| 04 | Relazione del Collegio Sindacale |
288 |
| 05 | Relazione della Società di Revisione |
322 |
Relazione del Collegio Sindacale


| Presidente | Salvatore Messina | ||
|---|---|---|---|
| Amministratore Delegato | Massimiliano Belingheri | ||
| Vice Presidente | Federico Fornari Luswergh | ||
| Consiglieri | Anna Kunkl Michaela Aumann Piotr Henryk Stępniak |
Domenico Gammaldi Monica Magrì Giovanna Villa |
Il Consiglio di Amministrazione è in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.
| NOME | CARICA RICOPERTA IN BFF | ESECUTIVO | NON ESECUTIVO | INDIPENDENZA |
|---|---|---|---|---|
| Salvatore Messina | Presidente | |||
| Federico Fornari Luswergh | Vice Presidente | |||
| Massimiliano Belingheri | Amministratore Delegato | |||
| Anna Kunkl | Consigliere | |||
| Michaela Aumann | Consigliere | |||
| Piotr Henryk Stepniak | Consigliere | |||
| Domenico Gammaldi | Consigliere | |||
| Monica Magrì | Consigliere | |||
| Giovanna Villa | Consigliere |
La composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF risponde ai criteri di diversità e di genere e assicura la presenza di un congruo numero di Amministratori non esecutivi e/o indipendenti, raccomandati dal Codice di Corporate Governance, così come previsti dallo Statuto, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione approvato dal Consiglio, da ultimo, in data 27 giugno 2023 e dalla Politica di Diversità del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio, da ultimo, in data 28 luglio 2021.
Relazione del Collegio Sindacale
| Presidente | Nicoletta Paracchini |
|---|---|
| Sindaci effettivi | Fabrizio Riccardo Di Giusto Paolo Carbone |
| Sindaci supplenti | Carlo Carrera Francesca Masotti |
Il Collegio Sindacale è in carica sino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.
KPMG S.p.A.
Giuseppe Manno

| NOME | QUALIFICA | RUOLO |
|---|---|---|
| Giovanna Villa | Consigliere indipendente | Presidente del Comitato |
| Domenico Gammaldi | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| Piotr Henryk Stepniak | Consigliere non esecutivo | Membro del Comitato |
| NOME | QUALIFICA | RUOLO |
|---|---|---|
| Anna Kunkl | Consigliere indipendente | Presidente del Comitato |
| Giovanna Villa | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| Michaela Aumann | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| NOME | QUALIFICA | RUOLO |
|---|---|---|
| Domenico Gammaldi | Consigliere indipendente | Presidente del Comitato |
| Monica Magrì | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| Federico Fornari Luswergh | Consigliere non esecutivo | Membro del Comitato |
| NOME | QUALIFICA | RUOLO |
|---|---|---|
| Michaela Aumann | Consigliere indipendente | Presidente del Comitato |
| Domenico Gammaldi | Consigliere indipendente | Membro del Comitato |
| Federico Fornari Luswergh | Consigliere non esecutivo | Membro del Comitato |
(*) A partire dal 2020, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi le seguenti responsabilità in ambito Environmental, Social & Governance ("ESG"): funzioni istruttorie, consultive e propositive e, più in generale, di supporto al Consiglio di Amministrazione su temi inerenti alla sostenibilità, ivi incluso l'esame periodico degli aggiornamenti sull'andamento degli interventi in tema di sostenibilità e i conseguenti impatti sulla DNF. Inoltre, a partire dal 2023, al fine di recepire le previsioni introdotte dalle Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali ESG pubblicate da Banca d'Italia in data 8 aprile 2022 in linea con analoghe iniziative della BCE e integrate in data 24 novembre 2022, il Comitato Controllo e Rischi supporta il Consiglio di Amministrazione anche nell'approvazione delle linee strategiche e delle politiche in materia di sostenibilità, incluso il modello di responsabilità sociale e culturale e il contrasto al cambiamento climatico, concorrendo ad assicurare il miglior presidio dei rischi e tenendo conto degli obiettivi di solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per gli stakeholders della Banca.
Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Cari azionisti,
la relazione di bilancio è sempre un'occasione preziosa per ripercorrere i principali avvenimenti che hanno caratterizzato l'anno trascorso a livello macroeconomico, e di conseguenza la vita della Banca, e per una riflessione sul nostro percorso di crescita.
Il 2023 è stato segnato da un contesto di forti tensioni geopolitiche, a partire dal proseguimento del conflitto tra Russia e Ucraina, fino allo scoppio del conflitto israelo-palestinese. Dal punto di vista macroeconomico, l'anno ha visto un diffuso netto calo dell'inflazione, ottenuto grazie alla diminuzione dei prezzi dell'energia e all'azione decisa delle Banche centrali, che hanno alzato più volte i tassi di interesse ufficiali. La crescita economica globale ha rallentato, frenata dalle difficoltà vissute dal settore manifatturiero.
Nell'area euro, le condizioni di finanziamento più restrittive e la modesta domanda estera hanno gravato sull'attività economica, e continueranno a pesare nel 2024. Si delineano prospettive particolarmente deboli per i settori manifatturiero e delle costruzioni, colpiti dal calo della domanda estera e dai tassi di interesse elevati.
A livello globale, la crescita dovrebbe mantenersi contenuta nel breve periodo, per poi registrare una ripresa per effetto dell'incremento dei redditi reali, originato dal rientro dell'inflazione.
In Italia, la crescita dell'economia e l'inflazione hanno rallentato sensibilmente, riflettendo il calo della domanda sia interna che estera; la nostra importante esposizione al settore manifatturiero ci ha penalizzato rispetto alla maggior parte dei Paesi europei. Nonostante la frenata dell'economia, tuttavia, i conti pubblici sono rimasti sotto controllo, l'indebitamento netto in rapporto al PIL si è ridotto, come anche, per il terzo anno consecutivo, il rapporto debito/PIL.

Le prospettive di un soft landing dell'economia e di un'inversione delle politiche monetarie in senso espansivo hanno determinato un andamento brillante dei mercati azionari, e complessivamente positivo di quelli obbligazionari. Il calo dei rendimenti dei Btp ha consentito a Piazza Affari di distinguersi come il miglior mercato tra i principali dell'Eurozona, trainata al rialzo dal settore bancario. Le banche hanno tratto vantaggio dal forte miglioramento della redditività conseguente al favorevole andamento del margine d'interesse. Inoltre, i coefficienti patrimoniali sono migliorati: come mostrato da uno stress test condotto dalla Banca d'Italia, le banche vigilate sarebbero nel complesso in grado di fronteggiare l'impatto di scenari macroeconomici avversi.
Per BFF, il 2023 è stato un anno importante, in cui abbiamo celebrato i primi 10 anni dalla trasformazione del Gruppo in Banca, nel 2013. Sono stati dieci anni in cui BFF è cresciuta e si è espansa a ritmi eccezionali, fino diventare un Gruppo Bancario leader in tutta Europa, composto da più di 800 dipendenti, con oltre 20 diverse nazionalità. Una crescita rapida, internazionale, fondata su solide basi, ma anche sull'apertura al cambiamento. A giugno 2023, forti nel cammino che abbiamo fin qui percorso, abbiamo presentato il nuovo piano industriale al 2028, per essere e agire "Ever more a bank like no other", e gli obiettivi finanziari al 2026.
Guardando ai nostri settori di operatività, anche nel 2023 il Factoring ha continuato a dispiegare il proprio potenziale quale strumento di mitigazione del rischio e di sostegno alla liquidità delle imprese, nel contesto che abbiamo fin qui ripercorso, caratterizzato da crescenti tassi di interesse, elevata inflazione e incertezza geopolitica.
BFF ha rinnovato l'impegno a sostegno dei propri clienti, offrendo soluzioni finanziarie alternative a quelle tradizionali, in grado di garantire un costante afflusso di liquidità e una contestuale riduzione del rischio commerciale, in uno scenario di contrazione della concessione di credito da parte delle banche tradizionali. Grazie alla capacità di posizionarsi quale partner di fiducia dei fornitori della Pubblica Amministrazione, BFF ha proseguito così il percorso di crescita avviato negli anni precedenti.
Nell'ambito del Piano Industriale al 2028 è prevista l'apertura di una nuova filiale in Francia, che porterà a un ulteriore consolidamento della presenza in questo mercato, attualmente in regime di libera prestazione di servizi.
Per il settore Payments, l'anno trascorso è stato positivo: è proseguito il trend di incremento dei volumi gestiti, e si è registrato l'ingresso di diversi nuovi clienti tra importanti banche italiane, in particolare nel comparto SEPA (Single Euro Payments Area). Si è così dimostrato come il nostro mercato di riferimento veda con sempre maggiore favore la necessità di appoggiarsi a una banca "di servizio" per le attività non competitive, per diminuire e rendere variabili i costi e, nel contempo, poter essere sempre all'avanguardia rispetto alle esigenze del mercato. In quest'area, inoltre, BFF ha messo in atto un rafforzamento delle partnership e un arricchimento dei propri servizi a valore aggiunto.
Nell'area dei Securities Services, e in particolare nel servizio di banca depositaria, i risultati del 2023 hanno sicuramente beneficiato del buon andamento del mercato azionario, e del recupero, nell'ultima parte dell'anno, registrato dall'obbligazionario. Nel 2023, abbiamo ulteriormente consolidato sempre di più la nostra quota di mercato nel segmento dei Fondi Pensione Chiusi, che ci consente oggi di essere il primo depositario in Italia con una quota di mercato, per numero di Fondi Negoziali, pari al 54,5%.
Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Guardiamo con attenzione agli enti previdenziali, un mercato per noi interessante, e che già alla fine del 2023 ha dato segni di cambiamento con bandi di gara per i servizi di depositario. In questo ambito, BFF offre una gamma completa di servizi, anche su misura, per facilitare l'operato e favorire la mission degli investitori istituzionali, ai quali riconosciamo un ruolo chiave nel sostegno all'economia reale.
Nell'ambito dei Fondi Alternativi, nel corso dell'anno appena trascorso abbiamo rafforzato la nostra quota di mercato, acquisendo il servizio di depositario per numerosi fondi, sebbene molte di queste iniziative saranno avviate nel corso del 2024. Anche nel campo dei servizi a valore aggiunto offerti ai clienti della banca depositaria, i risultati sono stati positivi, in particolare per quanto riguarda il servizio check-iban e segnalazioni di vigilanza. Guardando all'anno appena iniziato, desideriamo continuare a focalizzarci sulla crescita nel segmento degli Enti Previdenziali e dei Fondi Alternativi, e a consolidare la leadership nell'ambito dei Fondi Pensione.
Anche per i servizi di Global Custody, il 2023 è stato un anno positivo, grazie soprattutto alla continua crescita dei servizi specialistici e all'acquisizione di nuovi clienti Corporate per il servizio di Paying Agent.
Restiamo un Gruppo con un'elevata qualità degli attivi, e una posizione di capitale molto solida, con un coefficiente Common Equity Tier 1 al 14,2% e un Total Capital Ratio al 19,1%. Relativamente alla politica dei dividendi di BFF, questa continuerà ad essere mirata ad autofinanziare la crescita del Gruppo e a distribuire agli azionisti tutti gli utili generati nell'anno, in eccesso rispetto a un coefficiente patrimoniale target. La distribuzione dei dividendi è confermata due volte l'anno, ad agosto e ad aprile, sulla base dell'utile netto rettificato del primo semestre e dell'intero esercizio.
L'anno appena trascorso è stato anche l'anno della posa della prima pietra di "Casa BFF" a Milano, a giugno 2023. Giorno dopo giorno abbiamo visto crescere la nuova sede centrale della Banca, che sarà completata entro il 2024. Si tratta di un progetto di cui siamo particolarmente orgogliosi, e che vuole portare alla costruzione di un luogo d'incontro, dedicato non solo a tutti i dipendenti del Gruppo ma - con il museo che accoglierà le opere della collezione d'arte e la fruibilità degli spazi esterni - anche ai cittadini.
A fianco del progetto per "Casa BFF", è proseguito, anche quest'anno, l'impegno della Banca nell'ambito della Cultura, sempre in linea con le nostre politiche sociali e di sostenibilità. Alla fine dell'anno, infatti, abbiamo presentato in anteprima il nuovo volume "Italian and American Art - An Interaction - 1930s–1980s", che si inserisce nel più ampio progetto di BFF volto a promuovere la cultura e l'arte contemporanea italiana. Il libro, dedicato all'interazione e alla fascinazione reciproca tra arte italiana e arte americana, trae spunto dalla collezione di opere che la Banca ha costituito a partire dalla seconda metà degli anni '80. L'iniziativa dà seguito alla mostra itinerante realizzata in Europa nei due anni appena trascorsi, e che nel 2023 è stata portata a Madrid e a Lisbona. La mostra proseguirà nel 2024, con nuove tappe anche negli USA: a New York a marzo e a Washington DC ad aprile e maggio.
La ricchezza di queste iniziative è per noi fonte di ispirazione. Da sempre BFF riconosce all'arte la capacità di insegnare a tutti l'importanza dell'immaginazione, della creatività e dell'innovazione, strumenti imprescindibili per accompagnare la crescita di una persona, di un'impresa, della società. Siamo fieri di queste e delle altre iniziative di sostenibilità intraprese dal Gruppo, di cui si fa resoconto nella Dichiarazione Non Finanziaria.

Lieti per i traguardi finora raggiunti, guardiamo con interesse ai mesi futuri, che saranno ricchi di opportunità e di sfide, e ci rivolgiamo con riconoscenza ai dipendenti, ai clienti e agli investitori, che rendono possibile ogni giorno i risultati di questo Gruppo.
A marzo 2024 giungerà a scadenza il quarto mandato della carica di Presidente che attualmente ricopro. Dopo undici anni in questo ruolo, nel 2023 ho comunicato la mia volontà di non ricandidarmi, essendo venuto meno il requisito formale di indipendenza, richiesto dalle migliori prassi di corporate governance. Sono felice di avere partecipato al successo maturato in questi anni da BFF, a partire dalla trasformazione in banca e fino allo sviluppo in un gruppo multinazionale quotato.
Per concludere, desidero cogliere questa occasione per rivolgere un sentito ringraziamento alle persone che fanno parte della storia di BFF, augurando a tutti che questo percorso di crescita possa continuare a essere fonte di orgoglio e soddisfazione.
Salvatore Messina



Relazione sulla Gestione

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Fondata da un gruppo di aziende farmaceutiche per rispondere alle loro esigenze di gestione e incasso dei crediti verso il sistema sanitario, BFF è da subito diventata leader nel mercato di riferimento.
Inizia l'espansione in nuovi Paesi europei: in Spagna nel 2010; in Portogallo nel 2014.
L'offerta BFF viene estesa a tutti i fornitori di enti pubblici, sempre in linea con le esigenze dei propri clienti.
Diventa banca nel 2013.
BFF cresce in Europa centro-orientale, attraverso una importante acquisizione in Polonia (2016), e si quota in Borsa Italiana (2017).
L'offerta internazionale è presente anche in Grecia, Croazia, Francia.
Si consolida il business in Spagna con l'acquisizione di IOS Finance (2019).
BFF è l'unica piattaforma pan-europea, presente in 9 Paesi, specializzata nella gestione e nell'acquisto pro soluto di crediti commerciali verso la pubblica amministrazione e i Sistemi Sanitari Nazionali.
Nel 2021, grazie alla fusione con DEPObank, afferma la propria leadership anche nei securities services, come unica banca depositaria italiana, e nei servizi di pagamento, distribuiti a oltre 100 banche e PSP in Italia.
Nel 2023, nell'ambito del nuovo piano industriale, conferma la volontà di crescere nel proprio core business e proseguire il percorso di creazione di valore nei confronti dei propri azionisti e di tutti gli stakeholder.



Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
BFF è il più grande operatore di finanza specializzata in Italia, nonché tra i leader in Europa nella gestione e nello smobilizzo pro soluto di crediti commerciali vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, nei Securities Services e nei servizi di pagamento.




Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Il Gruppo è attivo in Italia, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e Portogallo, attraverso le attività di factoring pro soluto e credit management verso la Pubblica Amministrazione. Opera, inoltre, in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, attraverso l'offerta di una gamma diversificata di servizi finanziari, finalizzati a garantire l'accesso al credito, nonché il supporto alla liquidità e alla solvibilità al sistema privato di aziende che si interfacciano con la Pubblica Amministrazione.
In aggiunta ai servizi di Factoring & Lending di cui sopra, il Gruppo è leader, in Italia, nei business dei Securities Services e dei servizi di pagamento bancari, per cui serve oltre 400 clienti tra fondi di investimento, banche, istituti di pagamento e di monetica, large corporates e Pubbliche Amministrazioni.
Di seguito una rappresentazione dei servizi offerti e dei relativi benefici a favore della clientela.

Il modello di business sopra descritto si basa su valori di riferimento, quali:
▶ onestà;
BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi
e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:
che garantiscono la leadership nell'innovazione e nell'execution nei mercati di riferimento di BFF.

* Payment Services Providers

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Operare con onestà e trasparenza, rispettando e valorizzando le persone, mantenendo la leadership nell'innovazione, nel customer service e nell'execution nei mercati di riferimento e con un basso profilo di rischio e una elevata efficienza operativa.
Essere leader nella specialty finance, grazie ad una value proposition unica nei mercati di riferimento: una banca altamente specializzata e sostenibile come nessun'altra.
Meritocrazia, ownership, ricerca dell'eccellenza (miglioramento continuo), orientamento al risultato, rispetto.

BFF Banking Group pone particolare attenzione ai temi legati alla sostenibilità, valutando gli impatti che il business e i propri comportamenti generano in termini ambientali, sociali e di buona governance.
BFF redige, già dal 2019, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, che integra il bilancio del Gruppo con i principali dati e le informazioni di natura non finanziaria.
Nel corso del 2023, il Gruppo ha rivisto il processo e i risultati dell'analisi di materialità, volto all'individuazione dei temi legati alla sostenibilità più rilevanti per il proprio business. Tale processo ha portato all'aggiornamento della lista degli impatti identificati secondo la prospettiva "Inside-Out", in considerazione del contesto in cui opera BFF.
Alla luce delle attività svolte, è stata confermata la categorizzazione degli impatti nei temi materiali identificati nel corso del 2022. Questo processo ha permesso di consolidare il framework su cui misurare, nel medio termine, gli avanzamenti e su cui costruire anche una declinazione sempre più quantitativa delle metriche di valutazione delle dimensioni ESG, nonché della dimensione culturale e di creazione di valore in questo ambito.
In linea con gli obiettivi dichiarati in occasione della pubblicazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022, BFF ha proseguito nel suo percorso verso l'integrazione dei fattori ESG all'interno della propria strategia, con un'azione volta a generare valore nel lungo termine a beneficio dei propri stakeholder, interni ed esterni.
In data 27 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank ha approvato il Piano Industriale di BFF al 2028. Nell'orizzonte di Piano, BFF porterà avanti i propri impegni in materia di sostenibilità, concentrandosi costantemente sul raggiungimento di un impatto positivo in ambito sociale, ambientale e per gli stakeholders.
Entro il 2026, BFF si impegna a raggiungere un obiettivo di emissioni nette di Co2 pari a zero. Grazie a uffici a basso impatto e a infrastrutture tecnologiche efficienti. Si prevede che, entro il 2026, l'80% dei dipendenti lavorerà in edifici green (rispetto all'attuale 47%). La nuova sede centrale sostenibile, Casa BFF, aprirà entro il 2024 e promuoverà una migliore integrazione tra BFF e la comunità circostante, grazie a un giardino cittadino, un teatro all'aperto e una galleria d'arte.
BFF è, inoltre, impegnata a migliorare il proprio impatto positivo sulla comunità, anche sostenendo gli obiettivi della Fondazione Fast Forward. BFF incrementerà il contributo per le attività di Fondazione, sulla base di un nuovo piano a lungo termine, che si fonda sul concetto di "welfare integrato".
BFF continua a puntare all'eccellenza della propria governance, dove una componente fondamentale è il processo di selezione delle liste del Consiglio di Amministrazione, che mira a rafforzare il profilo del Consiglio nell'interesse di tutti gli stakeholders.
Il team di BFF è fortemente allineato agli stakeholder attraverso incentivi che promuovono la meritocrazia, la responsabilità e la sostenibilità, con piani di incentivazione a breve termine e piani di stock option a lungo termine che coprono rispettivamente il 70% e il 27% dei dipendenti di BFF. Le metriche di performance sostenibile sono integrate nella politica retributiva di BFF, promuovendo la riduzione del gender pay gap, la riduzione delle emissioni di Co2 e la diversità.

Relazione del Collegio Sindacale
BFF ha proseguito nella costruzione di un dialogo con le principali agenzie di rating ESG ("Environment, Social, Governance") con l'obiettivo di puntare al miglioramento continuo delle proprie performance nei rating ESG maggiormente accreditati e un aumento della copertura.
Tale approccio ha portato all'ottenimento di upgrade di vari ESG risk rating, rappresentando per BFF un ulteriore incoraggiamento a proseguire nel suo percorso di crescita sostenibile.
Il Gruppo BFF ha attualmente i seguenti rating di sostenibilità
In data 21 novembre 2023 Standard Ethics - "Self-Regulated Sustainability Rating Agency", che emette rating non finanziari di sostenibilità, impegnandosi a promuovere principi standard di sostenibilità e governance provenienti dall'Unione Europea, dall'Ocse e dalle Nazioni Unite - ha rivisto al rialzo il Corporate Standard Ethics Rating (SER) della Banca a "E+" dal precedente "E" assegnando un Outlook "Positivo". Standard Ethics ha evidenziato il percorso intrapreso dalla Banca nel progressivo allineamento dei propri strumenti di governance della Sostenibilità alle indicazioni di ONU, OCSE e Unione Europea. Inoltre, viene sottolineato come tale allineamento sia avvenuto in un processo formalizzato e strutturale, negli ambiti relativi a Diversity and Inclusion, sicurezza informatica, rischio di illeciti e temi fiscali. Dal 2019, la rendicontazione ESG (Environmental, Social, Governance) di BFF è in linea con le migliori prassi del settore e, da luglio 2022, è stato introdotto un comitato ESG. L'impegno della Banca è tangibile anche in altri ambiti quali, politiche ambientali e temi finanziari ESG, attualmente oggetto di implementazione attraverso policy mirate o misure specifiche.

Il 29 gennaio 2024, la società di rating Sustainalytics, nell'ambito di una valutazione indipendente relativa a tutto il Gruppo BFF, ha migliorato l'ESG risk rating di BFF passando da 18,1 a 17, confermando, pertanto, la collocazione della società nella categoria "Low Risk".

Il 25 gennaio 2024, MSCI, primaria società internazionale di rating ESG che analizza circa tremila aziende a livello globale, ha confermato il rating ESG di BFF a AA.

Il 6 febbraio 2024, la società di rating Carbon Disclosure Project (CDP), ha valutato le performance del Gruppo BFF con una valutazione pari a C (su una scala da A ad F). La valutazione testimonia il percorso intrapreso in termini di integrazione dei fattori climatici nel business, nell'operatività e nel risk framework del Gruppo e pone le basi per il continuo rafforzamento degli impegni e dei presidi adottati.


Il 2023 è stato caratterizzato dal rallentamento della crescita nelle principali economie occidentali e, dopo l'impennata dello scorso anno, da un diffuso rientro del tasso d'inflazione, trainato dal calo dei prezzi dell'energia. Nonostante il protrarsi della guerra in Ucraina e lo scoppio del conflitto in Palestina, i prezzi del gas e del petrolio sono, infatti, scesi sulle aspettative di una frenata della domanda mondiale di materie prime. La crisi mediorientale ha prodotto solo un temporaneo aumento del prezzo del greggio, sul timore di un crollo delle esportazioni iraniane, rientrato dopo che la prospettiva di un coinvolgimento di Teheran è stata ridimensionata anche a seguito delle misure deterrenti intraprese dagli Stati Uniti.
Il persistere di tassi di disoccupazione prossimi ai minimi storici ha invece mantenuto l'inflazione core (che esclude le volatili componenti degli alimentari e dell'energia) su livelli relativamente elevati, sia negli USA sia nel Vecchio Continente, inducendo le Banche centrali a rendere più restrittive le politiche monetarie. Specificatamente, la Federal Reserve ha alzato i tassi sui fondi federali dal 4,25%-4,50% al 5,25%-5,50%, la Bank of England ha aumentato il tasso di riferimento dal 3,50% al 5,25% e la BCE ha portato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali dal 2,50% al 4,50%.
| Indicatori | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 |
|---|---|---|---|---|
| Pil Reale (var. annua) | 6,0% | 3,5% | 0,5%(*) | 0,9%(*) |
| Tasso di Inflazione (var. annua) | 2,7% | 8,9% | 6,2% | 2,7%(*) |
| Tasso di Disoccupazione | 7,1% | 6,2% | 6,0%(**) | 6,0%(**) |
| Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) | 3,5% | 1,6% | 2,6%(*) | 2,8%(*) |
| Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) | -4,7% | -3,3% | -3,2%(*) | -2,9%(*) |
(*) Stime di consensus rilevate da Bloomberg, aggiornate al 26/01/2024.
(**) Stime Commissione europea di novembre 2023.
Nel 2023 la crescita economica nell'Unione Europea ha rallentato, risentendo della condotta restrittiva della politica monetaria e della debole domanda estera. In crisi è apparso soprattutto il settore manifatturiero, con la produzione industriale che si è contratta e il pessimismo degli imprenditori, già emerso nella seconda metà dell'anno precedente, che si è accentuato. Dal lato della domanda, i consumi hanno mostrato un andamento stagnante – sebbene la fiducia delle famiglie sia migliorata grazie al rientro dell'inflazione – e gli investimenti si sono raffreddati, a fronte di un sentiment delle imprese in progressivo deterioramento a partire dai mesi primaverili. In base ai dati di consensus, si stima che il Pil abbia frenato dal 3,5% del 2022 allo 0,5% e che possa crescere dello 0,9% nel 2024, quando dovrebbe beneficiare di una ripresa dei redditi reali delle famiglie e delle esportazioni.

Relazione del Collegio Sindacale
L'inflazione a dicembre è scesa al 3,4%, dal 10,4% di un anno prima, beneficiando della diminuzione dei prezzi dell'energia, mentre più contenuta è stata la flessione del dato core (al netto delle volatili componenti degli alimentari, dell'energia, dell'alcol e del tabacco), in calo dal 6,2% al 4,0%. In media d'anno, l'inflazione è scesa dall'8,9% del 2022 al 6,2% del 2023 e gli analisti stimano che possa ulteriormente diminuire al 2,7% nel 2024.
Per contrastare la persistente elevata inflazione core, la Banca Centrale Europea ha continuato ad alzare i tassi di interesse ufficiali. Oltre al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali (portato al 4,50%), anche il tasso sui depositi e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginali sono stati aumentati di 200 punti base, rispettivamente al 4,00% e al 4,75%. Tuttavia, dato il deciso rallentamento dell'economia e in vista di un conseguente rientro dell'inflazione anche a livello core, il mercato si attende che l'Istituto di Francoforte inverta la direzione dei tassi nel 2024, come visibile da tassi forward sull'Euribor a tre mesi con scadenza per fine anno scesi al 2,30%, ben 161 basis point al di sotto del valore spot.
Sui mercati obbligazionari, nonostante la condotta restrittiva della BCE, i rendimenti sono diminuiti sia sulle scadenze brevi (di 36 punti base sul Bund a due anni), che su quelle a lungo termine (di 55 bps sul Bund decennale), con una curva che ha accentuato l'inclinazione negativa riflettendo il calo dell'inflazione e il rischio recessivo. In questo contesto, il mercato obbligazionario italiano ha messo a segno un parziale recupero del 8,5% (in base all'indice MTS generale), dopo il crollo del 14,8% del 2022, trainato al rialzo dai Btp con scadenza superiore ai 6 anni (+12,6%). I nostri titoli di Stato hanno potuto beneficiare della diminuzione del premio al rischio seguente all'aspettativa per un'inversione della politica monetaria nel 2024 e all'upgrading del rating sull'Italia da parte di Moody's (da Baa3 con outlook negativo a Baa3 con outlook stabile). Specificatamente, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sulla scadenza decennale nell'anno è sceso di 47 centesimi a 168.
Nonostante il rallentamento dell'economia e una maggiore spesa per interessi, il deficit pubblico dell'UE nel 2023 dovrebbe essersi stabilizzato al 3,2% del Pil (in base alle stime di consensus, che nel 2024 lo vedono scendere al 2,9%), beneficiando della completa eliminazione delle misure temporanee prese per fronteggiare la pandemia e della riduzione dei provvedimenti adottati a beneficio di famiglie e imprese per contrastare l'impatto dei rincari energetici.

Nel 2023, grazie all'elevata crescita del Pil nominale, l'incremento della spesa pubblica, è risultato sostenuto in quasi tutti i Paesi. La Commissione stima che nell'Unione Europea sia aumentato del 5,3% e, tra i Paesi in cui BFF opera, tassi di crescita a doppia cifra dovrebbero essere stati conseguiti dalla Slovacchia (+26,9%), dalla Polonia (+20,7%), dalla Repubblica Ceca (+13,1%) e dalla Croazia (+12,3%). Nel 2024, a fronte dell'aumento del 3,1% atteso per l'UE, la spesa pubblica dovrebbe crescere in misura rilevante in Polonia (+9,3%), Croazia (+8,7%) e Portogallo (+8,5%), mentre potrebbe risultare in leggero calo in Grecia (-1,4%) e in Italia (-1,0%). Nel complesso, nei Paesi in cui BFF è presente la spesa pubblica nel 2023 dovrebbe essere cresciuta del 4,8% e per l'anno entrante, sulla base delle previsioni della Commissione, si stima un aumento del 2,6%.
| Paesi | Spesa Pubblica 2022 (mld. euro) |
Spesa Pubblica 2022 (% Pil) |
Var. 2022/2021 |
Spesa Pubblica 2023 (mld. euro) |
Spesa Pubblica 2023 (% Pil) |
Var. 2023/2022 |
Spesa Pubblica 2024 (mld. euro) |
Spesa Pubblica 2024 (% Pil) |
Var. 2024/2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unione Europea (27 Paesi) |
7.890 | 49,6 | 5,5% | 8.307 | 48,9 | 5,3% | 8.561 | 48,5 | 3,1% |
| Paesi BFF | 3.972,4 | 53,0 | 6,8% | 4.162,7 | 51,8 | 4,8% | 4.270,0 | 51,0 | 2,6% |
| Francia | 1.539 | 58,3 | 4,2% | 1.589 | 56,5 | 3,3% | 1.635 | 56,1 | 2,9% |
| Italia | 1.092 | 56,1 | 10,7% | 1.105 | 53,1 | 1,2% | 1.094 | 51,1 | -1,0% |
| Spagna | 638 | 47,4 | 4,5% | 667 | 46,8 | 4,6% | 694 | 46,7 | 4,1% |
| Polonia | 287 | 43,9 | 13,1% | 347 | 47,3 | 20,7% | 379 | 47,7 | 9,3% |
| Repubblica Ceca | 123 | 44,6 | 11,2% | 139 | 45,6 | 13,1% | 140 | 44,0 | 0,8% |
| Portogallo | 107 | 44,1 | 4,2% | 111 | 42,5 | 3,7% | 120 | 44,4 | 8,5% |
| Grecia | 109 | 52,9 | 4,7% | 111 | 50,5 | 1,6% | 110 | 47,9 | -1,4% |
| Slovacchia | 46,4 | 42,3 | 1,6% | 58,9 | 47,8 | 26,9% | 59,8 | 45,4 | 1,5% |
| Croazia | 30,5 | 44,9 | 7,9% | 34,2 | 45,5 | 12,3% | 37,2 | 46,5 | 8,7% |
Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati European Economic Forecast, Autumn 2023 e Eurostat.

Nell'ambito della spesa pubblica, per il business di BFF hanno particolare rilievo l'andamento della spesa per beni e servizi e degli investimenti.
La spesa pubblica per beni e servizi ha finora mostrato un dinamismo simile a quello della spesa pubblica complessiva. Il dato cumulato annuo aggiornato al terzo trimestre 2023 mostra, infatti, una crescita nell'Unione Europea del 4,8%, con i consumi intermedi in evidenza (+6,1%), mentre più contenuto è stato l'incremento delle prestazioni sociali in natura (+3,3%). Guardando ai Paesi in cui BFF opera, la crescita è risultata in linea con quella dell'UE (4,8%). Nel dettaglio, l'aumento è stato particolarmente consistente in Polonia (+19,9%), Croazia (+15,2%), Repubblica Ceca (+14,6%) e Slovacchia (+11,5%).
| Paesi | Consumi Intermedi Q3 2023(*) (mld. euro) |
Consumi Intermedi Q3 2023(*) (% Pil) |
Var. yoy Prestazioni Sociali in Natura Q3 2023(*) (mld. euro) |
Prestazioni Sociali in Natura Q3 2023(*) (% Pil) |
Var. yoy | Spesa Pubblica per Beni e Servizi Q3 2023(*) (mld. euro) |
Spesa Pubblica per Beni e Servizi Q3 2023(*) (% Pil) |
Var. yoy | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unione Europea | |||||||||
| (27 Paesi) | 997,5 | 6,0 | 6,1% | 887,8 | 5,3 | 3,3% | 1.885,3 | 11,3 | 4,8% |
| Paesi BFF | 445,2 | 5,6 | 6,1% | 300,9 | 3,8 | 3,0% | 746,1 | 9,4 | 4,8% |
| Francia | 141,2 | 5,1 | 4,2% | 168,5 | 6,1 | 0,7% | 309,7 | 11,2 | 2,3% |
| Italia | 118,6 | 5,9 | 1,1% | 49,8 | 2,5 | 0,2% | 168,4 | 8,3 | 0,9% |
| Spagna | 83,7 | 5,8 | 8,9% | 39,4 | 2,7 | 5,3% | 123,1 | 8,6 | 7,7% |
| Polonia | 45,7 | 6,3 | 19,0% | 15,6 | 2,2 | 22,6% | 61,3 | 8,5 | 19,9% |
| Repubblica Ceca | 17,6 | 5,8 | 14,4% | 10,4 | 3,4 | 15,1% | 28,0 | 9,3 | 14,6% |
| Portogallo | 13,8 | 5,3 | 5,4% | 4,7 | 1,8 | -0,3% | 18,5 | 7,1 | 3,9% |
| Grecia | 11,7 | 5,4 | 0,1% | 6,8 | 3,1 | 13,4% | 18,6 | 8,5 | 4,6% |
| Slovacchia | 7,0 | 5,9 | 12,6% | 4,0 | 3,4 | 9,6% | 11,0 | 9,3 | 11,5% |
| Croazia | 5,8 | 7,8 | 15,3% | 1,6 | 2,1 | 14,6% | 7,4 | 9,9 | 15,2% |
Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati Eurostat.
(*) Dati cumulati annui.
La spesa pubblica per beni e servizi include i consumi intermedi e le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato. I consumi intermedi sono tutti i beni e i servizi destinati ad essere trasformati in processi produttivi finalizzati all'erogazione diretta dei servizi sanitari e assistenziali e all'erogazione di prestazioni in denaro assistenziali e previdenziali. Le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato riguardano beni e servizi prodotti da soggetti non facenti parte delle Amministrazioni Pubbliche e messi a disposizione direttamente delle famiglie; la spesa per tali beni e servizi riguarda le funzioni Sanità (spese per l'assistenza farmaceutica e per le prestazioni sanitarie erogate in convenzione) e Protezione Sociale per l'acquisto di servizi assistenziali.

Gli investimenti pubblici nel 2023 dovrebbero aver messo a segno un forte balzo, beneficiando dell'RRF, dei fondi strutturali dell'UE, degli investimenti decisi dai Governi e dell'elevata crescita del Pil nominale. Rispetto ad un aumento dell'11,2% stimato dalla Commissione per l'Unione Europea (per un'incidenza sul Pil in graduale aumento dal 3,2% dell'anno precedente al 3,3%), nei Paesi in cui BFF opera l'incremento dovrebbe essere stato superiore e pari al 13,5%, con andamenti decisamente brillanti in Slovacchia (+78,8%), Croazia (+35,1%), Polonia (+23,6%) e Portogallo (+22,0%). Nel 2024, il tasso di crescita degli investimenti pubblici nei Paesi in cui BFF è presente dovrebbe restare sostenuto (+8,1%) e superiore a quello dell'UE (+7,0%, per un peso sul Pil che si porterebbe al 3,4%), con Portogallo (+23,1%), Italia (+21,3%) e Polonia (+10,8%) in evidenza. Si nota, tra l'altro, che il dato cumulato annuo dell'Italia aggiornato al secondo trimestre del 2023 (rispettivamente pari a 60,3 e 40,5 miliardi di euro) ha già sostanzialmente superato le stime effettuate dalla Commissione europea per fine 2023.
| Paesi | Inv. Pubblici 2022 (mld. euro) |
Inv. Pubblici 2022 (% Pil) |
Var. 2022/2021 |
Inv. Pubblici Q3 2023(*) (mld. euro) |
Inv. Pubblici 2023 (mld. euro) |
Inv. Pubblici 2023 (% Pil) |
Var. 2023/2022 |
Inv. Pubblici 2024 (mld. euro) |
Inv. Pubblici 2024 (% Pil) |
Var. 2024/2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Unione Europea (27 Paesi) |
504,2 | 3,2 | 7,3% | 542,4 | 560,6 | 3,3 | 11,2% | 600,1 | 3,4 | 7,0% |
| Paesi BFF | 246,5 | 3,3 | 7,7% | 270,6 | 279,6 | 3,5 | 13,5% | 302,3 | 3,6 | 8,1% |
| Francia | 98,4 | 3,7 | 9,2% | 102,8 | 109,7 | 3,9 | 11,5% | 113,7 | 3,9 | 3,6% |
| Italia | 52,2 | 2,7 | -0,2% | 60,3 | 58,3 | 2,8 | 11,6% | 70,7 | 3,3 | 21,3% |
| Spagna | 37,3 | 2,8 | 11,0% | 40,5 | 38,5 | 2,7 | 3,3% | 40,2 | 2,7 | 4,3% |
| Polonia | 26,7 | 4,1 | 12,7% | 31,4 | 33,0 | 4,5 | 23,6% | 36,6 | 4,6 | 10,8% |
| Repubblica Ceca | 12,9 | 4,7 | 14,7% | 14,3 | 15,0 | 4,9 | 16,3% | 15,0 | 4,7 | 0,2% |
| Portogallo | 5,8 | 2,4 | 3,4% | 6,2 | 7,0 | 2,7 | 22,0% | 8,7 | 3,2 | 23,1% |
| Grecia | 7,4 | 3,6 | 11,6% | 7,7 | 8,8 | 4,0 | 19,6% | 9,1 | 4,0 | 4,0% |
| Slovacchia | 3,3 | 3,0 | 7,8% | 4,0 | 5,9 | 4,8 | 78,8% | 4,9 | 3,7 | -17,6% |
| Croazia | 2,6 | 3,8 | -6,1% | 3,3 | 3,5 | 4,6 | 35,1% | 3,6 | 4,5 | 4,1% |
Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati European Economic Forecast, Autumn 2023 e Eurostat.
(*) Dati cumulati annui.

Relazione del Collegio Sindacale
Con riferimento al mercato del factoring in Europa, dopo la straordinaria crescita osservata nel 2021 e nel 2022, in seguito all'effetto rebound post-Covid, i dati del primo semestre 20231 mostrano un ulteriore incremento del 5% su base annua, con un turnover di 1,2 trilioni di euro, pari all'11,9% del PIL. Sebbene tali evidenze suggeriscano una progressiva normalizzazione del percorso di crescita, si tratta di risultati notevoli che testimoniano come, soprattutto in uno scenario caratterizzato da un incremento del costo del denaro e un irrigidimento dell'offerta di credito, il factoring si confermi un valido strumento a sostegno delle esigenze di liquidità delle imprese.
Restringendo l'analisi all'area geografica in cui BFF opera, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia hanno mostrato tassi di crescita sopra la media, rispettivamente pari a 8,2%, 7,8%, 7,4% e 6,5%. Una crescita più modesta è stata osservata in Croazia (4,9%), Polonia (1,9%) e un trend stabile o in lieve declino è stato registrato in Slovacchia (0,0%) e Repubblica Ceca (-1,4%).
Guardando, in particolare, al mercato del factoring italiano2 , il turnover registrato al 31 dicembre 2023 (in base ai dati preliminari) è stato pari a 289,8 miliardi di euro (di cui 58,8 miliardi in pro-solvendo e 230,9 miliardi in pro-soluto), in lieve aumento (+1,0%) rispetto all'anno precedente. Nello stesso periodo l'outstanding si è attestato a 70,3 miliardi di euro (di cui 15,6 miliardi in pro-solvendo e 54,6 miliardi in pro-soluto), l'1,2% in più rispetto a dicembre 2022. Gli anticipi e i corrispettivi pagati sono stati pari a 58,1 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto allo scorso anno. Il rapporto tra anticipi e outstanding si è attestato all'82,7%, in aumento rispetto all'81,5% di un anno fa, evidenziando l'accresciuta esigenza di liquidità delle imprese.
Restringendo l'analisi alla sola operatività di factoring verso la Pubblica amministrazione, nei primi nove mesi del 2023 è stata registrata una crescita dell'8,8% del turnover rispetto al mese di settembre 2022, con un valore di turnover totale di 14,8 miliardi di euro, pari al 7,2% dei volumi complessivi di factoring in Italia.
Un contributo importante al turnover del mercato del factoring è giunto, pertanto, dall'attività di smobilizzo crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione. Nel corso dell'anno è risultato evidente un cambio di tendenza da parte dei fornitori delle amministrazioni pubbliche, con un tasso di crescita tendenziale passato dal -6,1% di dicembre 2022 al +8,8% di settembre 2023.
La crescita osservata può essere ricondotta, da un lato, all'aumentato fabbisogno finanziario delle imprese, anche alla luce della sospensione delle misure di sostegno attuate in risposta all'emergenza sanitaria e alla crisi energetica, dall'altro, all'effetto generato dall'inversione di tendenza rispetto alla contrazione dei volumi registrata nel corso del 2022. Ciò conferma anche come il factoring rappresenti una soluzione strategica per sostenere il capitale circolante delle imprese italiane in un contesto contraddistinto da molteplici criticità congiunturali (tensioni geo-politiche, inflazione e politiche monetarie restrittive).
Con riferimento al monte crediti in essere verso gli enti pubblici, il dato a settembre 2023 si è portato a 7,8 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-2,0%). Sulla base della ripartizione dell'outstanding per tipologia di debitore, i crediti verso il settore sanitario risultano pari al 34% del totale e quelli verso le amministrazioni centrali, locali ed altri enti pubblici al 66%. Considerando, invece, la ripartizione per scadenza, sono stati registrati crediti scaduti per 3,6 miliardi di euro (pari al 46% del totale, con una crescita del 3% su base annua), di cui 2,5 miliardi scaduti da oltre un anno, in aumento del 5,5% rispetto al 2022.
In tale scenario, la quota di mercato di BFF nei confronti della PA si attesta al 35,7% in termini di outstanding pro-soluto e al 19% in termini di turnover complessivo3 .
1) Fonte: EUF - EU Federation for Factoring and Commercial Finance – Newsletter Autumn 2023.
2) Fonte: ASSIFACT - Statistiche trimestrali – Settembre 2023 e Statistiche mensili – Dicembre 2023.
3) La quota di mercato relativamente all'outstanding è calcolata usando il valore di mercato che comprende solo i crediti pro-soluto (tale valore è pari al 26,7% considerando l'outstanding complessivo); la quota di mercato del turnover è, invece, calcolata usando il valore del mercato che comprende sia i crediti pro-soluto sia quelli pro-solvendo, non essendo disponibile il dettaglio) ed escludendo i crediti tributari e fiscali (fonte Assifact).

Le stime di chiusura dell'ultimo trimestre 2023 rimandano a una crescita del turnover del mercato del factoring complessivo in linea con la chiusura del terzo trimestre e con l'anno precedente (-0,5%). Gli operatori sono ottimisti sul riavvio della crescita nel 2024, per quanto con un passo moderato (+4,6%) rispetto a quanto osservato nel precedente biennio.
BFF è il principale player indipendente in Italia nell'ambito dei servizi di banca depositaria, fund accounting, transfer agent e custodia e regolamento titoli.
L'andamento dei business dei Fund Services e della Global Custody del Gruppo, fortemente correlati tra loro, nel 2023 ha beneficiato dell'aumento del controvalore del risparmio gestito in Italia, salito del 4,6% a 2.311 miliardi di euro. Questa crescita è stata determinata dall'andamento decisamente positivo sia dei mercati azionari che obbligazionari, mentre la raccolta netta è stata negativa per quasi 48 miliardi di Euro.
| Gestioni | Raccolta netta 2023(*) (A) |
(A)/ Patrim. gest. dic. 2022 |
Raccolta netta gen. - set. 2023(*) (B) |
(B)/ Patrim. gest. dic. 2022 |
Patrimonio gestito dic. 2023(*) |
Patrim. gest. dic. 2023/ dic. 2022 |
Patrimonio gestito set. 2023(*) |
Patrim. gest. set. 2023/ dic. 2022 |
Patrimonio gestito dic. 2022(*) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Gestioni collettive | (16.036) | -1,4% | (11.506) | -1,0% | 1.217.504 | 4,9% | 1.180.187 | 1,7% | 1.160.146 |
| Fondi aperti | (20.545) | -1,9% | (13.985) | -1,3% | 1.124.019 | 4,6% | 1.088.463 | 1,3% | 1.074.806 |
| Fondi di diritto italiano | 3.561 | 1,6% | 236.719 | 3,8% | 228.159 | ||||
| Fondi di diritto estero | (17.546) | -2,1% | 851.745 | 0,6% | 846.647 | ||||
| Fondi chiusi | 4.509 | 5,3% | 2.479 | 2,9% | 93.485 | 9,5% | 91.724 | 7,5% | 85.340 |
| Fondi di diritto italiano | 714 | 1,0% | 72.836 | 4,5% | 69.726 | ||||
| Fondi di diritto estero | 1.765 | 11,3% | 18.888 | 21,0% | 15.614 | ||||
| Gestioni di portafoglio | (31.717) | -3,0% | (22.783) | -2,2% | 1.093.791 | 4,2% | 1.043.553 | -0,6% | 1.049.609 |
| Gestioni di prodotti assicurativi |
(21.131) | -3,2% | 653.272 | -1,5% | 663.140 | ||||
| Gestioni patrimoniali retail | 2.030 | 1,4% | 1.992 | 1,4% | 156.495 | 8,5% | 149.782 | 3,9% | 144.203 |
| Gestioni di patrimoni previdenziali |
4.017 | 4,0% | 105.246 | 4,7% | 100.547 | ||||
| Fondi pensione aperti | 1.257 | 5,4% | 25.286 | 8,8% | 23.236 | ||||
| Fondi pensione negoziali | 2.636 | 5,1% | 54.572 | 6,3% | 51.333 | ||||
| Fondi pensione preesistenti |
172 | 1,5% | 12.175 | 6,9% | 11.391 | ||||
| Casse di previdenza | (100) | -1,7% | 5.983 | 4,9% | 5.704 | ||||
| Altre forme previdenziali | 51 | 0,6% | 7.229 | -18,6% | 8.884 | ||||
| Altre Gestioni | (7.661) | -5,4% | 135.253 | -4,6% | 141.718 | ||||
| Totale risparmio gestito | (47.753) | -2,2% | (34.289) | -1,6% | 2.311.295 | 4,6% | 2.223.740 | 0,6% | 2.209.755 |
(*) Dati in milioni di euro.
Fonte: elaborazioni BFF Insights su dati Assogestioni.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
In realtà, il disaggregato dei dati sulla raccolta netta dei primi nove mesi dell'anno mostra un quadro molto eterogeneo. Il calo è, infatti, concentrato nelle gestioni di prodotti assicurativi (-21,1 miliardi), nei fondi aperti di diritto estero (-17,6 miliardi di euro) e nelle "altre gestioni" (-7,7 miliardi). Sono invece risultate in crescita le gestioni di patrimoni previdenziali (+4,0 miliardi), i fondi aperti di diritto italiano (+3,6 miliardi), i fondi chiusi (+2,5 miliardi) e le gestioni patrimoniali retail (+2,0 miliardi).
Esaminando più in dettaglio i numeri relativi alle gestioni patrimoniali previdenziali, si rileva che ben due terzi dell'aumento (ovvero 2,6 miliardi) sono stati realizzati dai fondi pensione negoziali, di particolare interesse per BFF.
Il patrimonio gestito si è quindi portato a fine dicembre a 1.124 miliardi di euro per i fondi aperti (pari al 48,6% del totale), 93,5 miliardi per i fondi chiusi (4,0%), 156,5 miliardi per le gestioni di portafoglio retail (6,8%) e 893,8 miliardi per le gestioni di portafoglio istituzionali (40,6%). Tra queste ultime, il patrimonio delle gestioni di patrimoni previdenziali a fine settembre ammonta a 105,2 miliardi, di cui poco più della metà (54,6 miliardi) imputabile ai fondi pensione negoziali.
Nell'ambito dei Fondi Alternativi da rilevare un rallentamento nell'avvio delle nuove iniziative di istituzione di fondi a livello di mercato, a causa del rialzo dei tassi, che ha determinato da parte degli investitori istituzionali una preferenza verso altre forme di investimento. Si nota, comunque, che il mercato ha presentato nell'anno elementi di dinamicità nei progetti di avvio di nuovi fondi.
Il 2023 è stato caratterizzato dai trend che hanno connotato anche il 2022: l'uso del contante in Italia è diminuito di 13 punti percentuali dal 2019 e a livello europeo il 31% delle persone (secondo un report della BCE) ha usato più frequentemente i pagamenti cashless rispetto a prima della pandemia; dunque, si osserva una costante crescita dei pagamenti digitali, principalmente trainati dal mercato delle carte di pagamento.
Si è chiusa con successo a marzo 2023 la fase di migrazione del progetto T2-T2S Consolidation, che ha portato, pur con un effort di rilievo in termini di investimenti per tutto il sistema, un efficientamento operativo a livello di regolamenti.
Da un punto di vista delle iniziative nell'ambito dei pagamenti a livello europeo, a fine giugno 2023 sono state votate dal Parlamento Europeo tre importanti novità del comparto:
Queste tre iniziative modificheranno fortemente il mercato dei pagamenti nei prossimi 2-3 anni, aprendo ulteriori sfide competitive nel settore. Nella stessa sessione parlamentare di fine giugno è stato definito anche il piano di sviluppo dell'Euro Digitale.

La proposta di modifica della direttiva PSD mira ad armonizzare le norme sull'autorizzazione e sulla vigilanza degli istituti di pagamento. La principale innovazione di questa iniziativa consiste nell'integrazione della seconda direttiva sulla moneta elettronica nella direttiva sui servizi di di pagamento (PSD2) e nell'ampia riduzione dei requisiti di autorizzazione, che porterà a una diminuzione dei costi amministrativi. La proposta integra gli ex istituti di moneta elettronica (IMEL) come sottocategoria degli istituti di pagamento (IP). Inoltre, un nuovo articolo modifica la Direttiva sul Regolamento (Settlement Finality Directive, SFD) concedendo agli istituti di pagamento (IP) la possibilità di partecipare direttamente alla fase di regolamento in base monetaria delle operazioni di incasso e pagamento.
Il nuovo Regolamento dei Pagamenti istantanei e la nuova Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD3) consentirebbe, pertanto, a tutti i Paesi UE di poter abilitare gli Istituti di Pagamento ed IMEL insediati in uno Stato membro, di poter regolare le operazioni SEPA attraverso i conti della Banca Centrale, con norme e regole che saranno dettate dalle singole Banche Centrali Nazionali. In tal caso, si aprirebbe uno scenario potenzialmente più competitivo per il sistema bancario e per BFF.
Importante anche l'approvazione del regolamento sui pagamenti istantanei che ne determina l'obbligatorietà per tutti i PSP dell'area Euro nei 18 mesi dalla pubblicazione (prevista per inizio del 2024): il regolamento dà ulteriore slancio alla digitalizzazione dei pagamenti e dà un forte impulso soprattutto all'uso di strumenti SEPA in alternativa anche alle carte di pagamento.
La proposta di Euro Digitale delinea i principi fondamentali di come dovrà funzionare la valuta digitale della BCE che, nelle intenzioni, dovrebbe andare ad affiancarsi all'uso del contante e avere le stesse peculiarità di gratuità per gli utenti finali, facilitando sia l'inclusione finanziaria sia l'accesso ai pagamenti digitali, oltre ad essere un elemento fondamentale per consolidare la sovranità monetaria all'interno della UE.
Ogni cittadino europeo potrebbe detenere un digital wallet legato ad un conto di pagamento, con cui effettuare operazioni, sia offline che online, con un limite di spesa gestito operativamente dal proprio PSP che erogherà il servizio di wallet. Le operazioni online offrirebbero lo stesso livello di protezione dei mezzi di pagamento digitali esistenti, mentre i pagamenti offline assicurerebbero un elevato livello di riservatezza e protezione dei dati per gli utenti.
Le banche e gli altri PSP in tutta l'UE distribuirebbero l'Euro Digitale alle persone e alle imprese, fornendo gratuitamente alle persone fisiche i servizi di base in Euro Digitale. Ai PSP che erogheranno l'Euro Digitale resta la possibilità di applicare una fee per i pagamenti verso i merchant e offrire servizi a valore aggiunto a pagamento, per sviluppare l'innovazione.
Gli esercenti in tutta la zona Euro sarebbero tenuti ad accettare l'Euro Digitale, eccezion fatta per i piccolissimi esercenti che potranno scegliere di non accettare pagamenti digitali. Il progetto dell'Euro Digitale è stato lanciato nell'ottobre 2021 e il Consiglio Direttivo della BCE ha completato nell'autunno del 2023 l'indagine in corso sulle caratteristiche tecniche e sulle relative modalità di distribuzione, e ha avviato una fase di preparazione al fine di sviluppare e sperimentare la nuova moneta.
BFF, dato il suo ruolo di collettore e intermediatore per molte banche e PSP, potrebbe svolgere un ruolo importante per garantire la interoperabilità e la raggiungibilità della nuova valuta digitale, ivi compresa una maggiore efficienza ed efficacia nella eventuale distribuzione e rendicontazione.

Relazione del Collegio Sindacale
Si rappresentano in questa sezione i principali eventi succedutisi nel corso del 2023.
Il 4 gennaio 2023 BFF ha reso noto che, ai sensi dell'art 2-ter del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 ("Regolamento Emittenti"), a partire dal 1° gennaio 2023 è venuta meno la qualifica di Piccola Media Impresa ("PMI") di cui all'art. 1, comma 1, lettera w-quater. 1) del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), in quanto trascorsi due anni dalla data di entrata in vigore della legge n. 120/2020, che ha convertito il D.L. n. 76/2020, che individua in un fatturato non superiore a 300 milioni di Euro il limite massimo entro cui gli emittenti possono essere qualificati come PMI.
Il 20 febbraio 2023 BFF ha comunicato di aver acquistato, nel periodo compreso fra il 13 febbraio 2023 e il 17 febbraio 2023, 291.888 azioni ordinarie, corrispondenti allo 0,1573% delle 185.604.558 azioni componenti il capitale sociale, per un controvalore complessivo – commissioni escluse – di Euro 2.794.383,98, nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie, il cui avvio è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 9 febbraio 2023, previa acquisizione della prescritta autorizzazione della Banca d'Italia in data 1 febbraio 2023, e in esecuzione della delibera dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti di BFF del 31 marzo 2022.
In data 11 Aprile 2023 si è conclusa la procedura di licenziamento collettivo aperta a seguito dell'uscita dei clienti Anima e Arca, con un accordo con le organizzazioni sindacali che ha coinvolto 18 lavoratori in esubero. In favore di questi ultimi sono state previste misure di incentivazione economica e azioni volte al ricollocamento dei lavoratori, con opportunità di outplacement e outskilling, e l'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà (emergenziale e straordinario). Precedentemente, a gennaio 2023, con l'obiettivo di alleviare almeno parzialmente le tensioni occupazionali, la Banca ha, inoltre, dato la possibilità di aderire a un'offerta di incentivazione economica per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, che ha visto l'adesione di ulteriori quattro persone sempre all'interno del perimetro organizzativo oggetto del piano di ristrutturazione, raggiungendo quindi una riduzione complessivo di 22 unità.
In data 13 aprile 2023 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti, che ha approvato il bilancio 2022 e la proposta di distribuzione di dividendo 2022 pari a Euro 0,419 per azione, che porta il dividendo complessivo per l'anno 2022 a Euro 0,7898 per azione.
L'Assemblea ha approvato inoltre la Relazione sulla politica in materia di remunerazione, le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica e la Relazione sui compensi corrisposti, esprimendo su quest'ultimo punto un voto consultivo.
Infine, l'Assemblea ha approvato il piano di Buyback, deliberando di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte, e per un periodo di 18 mesi dalla data di approvazione, per il perseguimento delle finalità di cui alla suddetta Relazione illustrativa; il numero massimo di azioni ordinarie BFF da acquistare è pari 8.463.819, rappresentative del 5% del capitale sociale della Banca (tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino).
In data 26 aprile 2023, BFF ha effettuato il pagamento del saldo del dividendo 2022, deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 13 aprile.

Il 27 giugno 2023, infine, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico quinquennale di Gruppo al 2028: "Ever more a bank like no other", e i target finanziari al 2026. Per i dettagli si rimanda alla sezione di Focus sottostante.
In attuazione della politica dei dividendi del Gruppo Bancario BFF, che prevede la distribuzione, con frequenza semestrale, di un dividendo pari all'ammontare dell'utile netto consolidato normalizzato generato nell'esercizio in eccesso rispetto ad un livello di coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) del 12,0%, il 7 settembre 2023 l'Assemblea degli Azionisti di BFF ha deliberato la distribuzione di parte della Riserva Utili a Nuovo iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2022, per 0,147 euro per azione. Tale ammontare, sommato all'acconto su dividendo di 0,291 euro per azione deliberato dal Consiglio d'Amministrazione del 3 agosto 2023, ha portato a distribuire in data 13 settembre 2023 un dividendo pari a 0,438 euro per azione, equivalente ad un ammontare complessivo di 81,9 milioni di euro (utile netto consolidato normalizzato del primo semestre 2023).
L'11 settembre 2023 la Banca d'Italia ha iniziato un'ispezione sulla Banca. L'ispezione è stata completata il 12 gennaio 2024 e la Banca è in attesa di ricevere il report ispettivo.
In data 29 settembre 2023 BFF ha pubblicato il suo primo Social Bond Framework, che definisce l'impegno della Banca verso la finanza sostenibile, con un focus particolare sui temi sociali, rafforzando ulteriormente il legame tra la sostenibilità e le proprie strategie finanziarie. BFF è stata il primo operatore nel suo settore a pubblicare un Social Bond Framework, certificato da un organismo indipendente.
Il 3 ottobre 2023 BFF ha comunicato l'aggiornamento del proprio programma di obbligazioni a medio e lungo termine ("Programma EMTN") e il contestuale incremento del plafond a Euro 2.500.000.000. L'aggiornamento del Programma EMTN rappresenta un ulteriore passo avanti nella continua diversificazione delle fonti di finanziamento da parte di BFF e nell'accesso a una base di investitori più ampia e profonda attraverso un impegno attivo e a lungo termine nei mercati dei capitali.
In data 4 ottobre 2023 BFF ha annunciato di detenere una partecipazione pari al 7,7% in Generalfinance S.p.A., intermediario finanziario attivo nell'offerta di servizi di factoring tipicamente a imprese in difficoltà e in stato di stress finanziario, con grande potenziale di crescita e operante in un mercato in forte espansione.
In occasione del Consiglio di Amministrazione di BFF del 26 ottobre 2023 il Presidente, Avvocato Salvatore Messina, ha comunicato al CdA la sua volontà di non ricandidarsi nella lista in corso di predisposizione per il prossimo triennio, avendo maturato nove anni di mandato, che fanno venir meno il requisito formale dell'indipendenza, richiesto dalle migliori prassi di corporate governance. Assunta la decisione di non ricandidarsi, il Presidente Messina affiancherà la Banca nei lavori per le celebrazioni dei 40 anni dell'Istituto, che ricorrono nel 2025, in linea con il percorso di valorizzazione e diffusione della cultura e della storia, di cui Messina è stato promotore nel corso del suo incarico.

Il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato il piano strategico quinquennale di BFF al 2028: "Ever more a bank like no other" ("Piano"), e i target finanziari triennali ("Target 2026").
Gli obiettivi strategici per il 2028 prevedono di
4 Banca di secondo livello, ossia una banca che offre servizi ad altre banche.
5 PSP: società terza che consente alle aziende di accettare pagamenti elettronici, come pagamenti tramite carte di credito e di debito.

Gli obiettivi di crescita sostenibile al 2026 prevedono:
Di seguito vengono descritte le principali direttrici individuate dal Gruppo per realizzare il piano strategico e raggiungere i target finanziari stabiliti.
È previsto un potenziale di crescita significativo nell'area del business Factoring and Lending, come conseguenza della crescita storica della spesa pubblica e degli investimenti e all'incremento della base di clienti, quest'ultimo sostenuto dal consolidato vantaggio competitivo di BFF. Ulteriori vantaggi potranno derivare dall'espansione internazionale in nuove aree geografiche.
L'area Payments è prevista fornire un flusso costante di ricavi ed è una fonte importante liquidità, con un potenziale di crescita dei volumi guidato dal progressivo allineamento della penetrazione dei pagamenti digitali in Italia al livello europeo. La crescita è sostenuta anche dal PNNR "Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza", dalle nuove normative e dalle nuove tecnologie, che sono tuttavia controbilanciate dalla riduzione delle commissioni.
Nel settore dei Securities Services, BFF offre servizi personalizzati per le banche e per gli asset manager italiani, e ricopre una posizione di leadership nell'ambito dei Fondi Pensione. In determinate nicchie di mercato (Fondi Pensione, FIA, ma anche piccole società di gestione del risparmio), dove la presenza locale è un vantaggio competitivo, l'opportunità di crescita di BFF sarà sostenuta, inoltre, dalla prossima emanazione della nuova normativa – che introdurrà l'obbligo, per le Casse di Previdenza, di nominare una banca depositaria, aprendo un mercato di circa €110mld di Asset Under Management – e dall'aumento della penetrazione dei FIA, nonché dal pieno dispiegamento di servizi a valore aggiunto. L'area dei Securities Services costituisce una fonte molto importante di depositi stabili e operativi per BFF, e fornisce un flusso di entrate costante con una base di costi per lo più fissa.
6 Utile netto contabile meno costi straordinari e meno costi delle stock options contabilizzati in conto economico.
7 Sulla base della diluizione massima relativa a tutti i piani di stock option in essere.
8 Considerando emissioni scope 1 e 2.
9 LEED, o Leadership in Energy and Environmental Design, è un sistema di valutazione sviluppato dall'U.S. Green Building Council per valutare le prestazioni ambientali di un edificio.

BFF continuerà a investire nella propria infrastruttura operativa per sostenere le opportunità di crescita, gestire i rischi operativi e ottimizzare la propria struttura.
Saranno strategici il nuovo sistema informatico per il Factoring, l'apertura di una filiale in Francia, l'espansione della piattaforma di depositi online in altri mercati, l'introduzione dell'AIRB (modello interno per il calcolo del rischio di credito), e una ulteriore iniziativa volta all'efficienza delle spese legali affrontate per le attività di recupero crediti.
In termini di gestione di bilancio, si prevede che lo Stato Patrimoniale di BFF rimanga stabile rispetto alla fine dell'esercizio 2022. BFF intende mantenere una base di funding diversificata e continuare ad accedere al maggior numero possibile di canali di finanziamento.
È previsto che i depositi operativi di Payments e Securities Services continuino ad essere la principale fonte di finanziamento, e che BFF continui ad accedere ai depositi online, con opportunità di crescita in nuovi Paesi. Si prevede inoltre che il Costo del Rischio resti basso, grazie a un portafoglio crediti quasi interamente esposto al settore pubblico.
Il Gruppo ha una solida posizione patrimoniale. Dato l'elevato RoTE (39% a fine anno 22), l'ulteriore capitale necessario per la crescita del portafoglio crediti sarà interamente finanziato con gli utili non distribuiti, mantenendo un interessante dividendo assoluto.
Relativamente alla politica dei dividendi di BFF questa continuerà ad essere mirata ad autofinanziare la crescita del Gruppo e a distribuire agli azionisti tutti gli utili generati nell'anno, in eccesso rispetto a un coefficiente patrimoniale target. La distribuzione dei dividendi è confermata due volte l'anno, ad agosto e ad aprile, sulla base dell'utile netto rettificato del primo semestre e dell'intero esercizio.
Il Consiglio di Amministrazione di BFF ha inoltre deliberato:
Infine, BFF continuerà a portare avanti i propri impegni in materia di sostenibilità, concentrandosi costantemente sul raggiungimento di un impatto positivo in ambito sociale, ambientale e per gli stakeholders, come già riportato nell'ambito della sezione di questo documento dedicato alle iniziative di sostenibilità.


Relazione del Collegio Sindacale
| (€ milioni) | |||
|---|---|---|---|
| Conto Economico Normalizzato | 31.12.2023 | 31.12.2022 | % |
| Ricavi Factoring & Lending | 288,1 | 148,3 | 94% |
| Ricavi Payments | 63,1 | 56,7 | 11% |
| Ricavi Security Services | 23,6 | 43,7 | -46% |
| Altri ricavi | 351,2 | 156,6 | 124% |
| di cui Portafoglio Titoli HTC | 180,5 | 42,8 | 322% |
| Totale Ricavi | 726,0 | 405,4 | 79% |
| Costo del denaro10 | (362,0) | (84,2) | 330% |
| Totale Ricavi netti | 364,0 | 321,2 | 13% |
| Costi operativi incl. Rettifiche di valore netta su attività materiali ed immateriali |
(160,8) | (150,7) | 7% |
| Cost/income ratio (%) |
44% | 47% | -3 bps |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (7,0) | (0,9) | n.a. |
| Utile ante imposta normalizzato | 196,1 | 169,5 | 16% |
| Utile dell'esercizio normalizzato | 141,1 | 117,0 | 21% |
| Utile dell'esercizio reported11 | 131,4 | 261,4 | -50% |
10 Incluso il risultato netto delle attività di negoziazione sui derivati usati per coprire le esposizioni ai tassi d'interesse e alle valute.
11 L'utile di periodo reported include alcune poste straordinarie. Nel 2023 tali poste si riferiscono: ai costi straordinari affrontati nel periodo relativi a costi di ristrutturazione ed M&A per 3,0 milioni di euro, all'accordo transattivo con l'Amministratore Delegato per 1,7 milioni di euro, al costo delle stock options per 2,0 milioni di euro, all'ammortamento dei customer contracts pari a 1,9 milioni di euro e ad altri costi per 1,2 milioni. Nel 2022 tali poste si riferiscono ai ricavi straordinari per 154,8 principalmente relativi al cambio di valutazione degli asset, inclusi quelli relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") ed ai dividendi da società del gruppo, parzialmente compensati da costi straordinari pari a 10,4 milioni di euro relativi principalmente al costo delle stock options per 2,8 milioni di euro milioni di euro, all'ammortamento del customer contract pari a 3,1 milioni di euro e ai costi di ristrutturazione ed M&A per 3,9 milioni di euro.

Il Bilancio individuale al 31 dicembre 2023 mostra gli elementi patrimoniali ed economici di BFF Bank SPA ("BFF" o la "Banca").
Nel corso del 2023, in linea con quanto confermato dal nuovo Piano Industriale, la Banca si è concentrata sul consolidamento e sullo sviluppo dei propri core business mettendo in atto iniziative atte a conquistare sempre più nuovi clienti e fette di mercato, offrire nuovi prodotti e servizi, ampliare la propria presenza fuori dal mercato domestico, spingere sul proprio ruolo di "banca di secondo livello" e riprezzare i propri prodotti per tenere conto delle mutate condizioni macroeconomiche.
Sul fronte del funding, ci si è concentrati nell'utilizzare la provvista messa a disposizione dalle BU Securities Services e Payments e, in ottica di diversificazione delle fonti di finanziamento, nonché di ottimizzazione del costo della raccolta, dal conto deposito on-line offerto in tutte le geografie in cui la Banca opera con questo prodotto per finanziare i propri impieghi.
Nel 2023 (i) i ricavi totali sono aumentati del 79% rispetto al 2022, nonostante il repricing più veloce delle passività, grazie alla performance della divisione Factoring & Lending (1,9 x rispetto al 2022) e del portafoglio dei titoli di stato detenuti nel business model del HTC (4x rispetto al 2022), (ii) i ricavi netti sono aumentati del 13% rispetto al 2022, (iii) il costo del funding è stato più elevato per via dell'incremento dei tassi d'interesse, (iv) è continuato il forte focus sul controllo dei costi con un cost/income ratio in diminuzione (44%) rispetto al 2022 (47%), e (v) il risultato netto normalizzato si è attestato a 141,1 milioni di euro (+ 20,6% rispetto al 2022).
Si ricorda che la Banca non presenta esposizione commerciale verso i mercati russo e ucraino, e si impegna a monitorare rigorosamente l'attività di tramitazione della business unit Payments nel rispetto delle restrizioni imposte verso la Russia.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
In termini di redditività complessiva, la performance cumulata delle BU delle Banca, influenzata dai fenomeni indicati precedentemente, ha portato a un risultato netto contabile pari a 131,4 milioni di euro, inclusivo delle poste straordinarie che hanno influenzato il risultato del periodo e il cui dettaglio è esposto nella tabella successiva.
Eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati, al 31 dicembre 2023 il risultato economico normalizzato della Banca si attesterebbe ad 141,1 milioni di euro, in aumento del 21% rispetto all'anno precedente.
I principali elementi che hanno interessato il risultato economico normalizzato della Banca possono così riassumersi:

| Aggiustamenti - €mln | 31.12.2023 | 31.12.2022 | YoY % |
|---|---|---|---|
| BFF Bank SpA– Risultato economico Reported | 131,4 | 261,4 | -50% |
| Differenza cambi (coperta da Riserva di Traduzione a Patrimonio Netto) | - | (1,7) | |
| Stock Options & Stock Grant | 2,0 | 2,8 | |
| Costi di transazione e ristrutturazione & M&A | 3,0 | 3,9 | |
| Resolution Fund straordinario e FITD | 1,2 | 0,5 | |
| Distribuzione dividendi da società controllate | - | (73,2) | |
| Accordo transattivo con l'Amministratore Delegato | 1,7 | - | |
| Ammortamento dei "customer contracts" di DEPObank | 1,9 | 3,1 | |
| Cambi nel valore degli assets, inclusi quelli relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") |
- | (79,9) | |
| BFF Bank Spa– Risultato economico normalizzato | 141,1 | 117,0 | 21% |
Di seguito la tabella che spiega il passaggio dal risultato reported a quello normalizzato.
Nelle pagine successive, al fine di dare una rappresentazione puntuale delle performance delle varie BU, si commenteranno i dati di conto economico normalizzati, eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Sul fronte dello Stato Patrimoniale, nel corso del 2023 la Banca ha continuato a concentrarsi sull'ottimizzazione dei costi legati alle varie forme di provvista, mantenendone comunque un'elevata diversificazione, e sul miglioramento dei rendimenti delle varie forme di impiego. Quest'ultima attività è stata realizzata attraverso una politica atta a ridurre il portafoglio di titoli governativi, specie quelli a tasso fisso, e attraverso una politica di riprezzamento dei propri servizi verso la clientela, al fine di fattorizzare il mutato scenario macroeconomico specie sul fronte dei tassi di interesse applicati. Quanto attuato si è tramutato in un mantenimento delle dimensioni dello Stato Patrimoniale su livelli costanti rispetto agli ultimi anni privilegiando la crescita delle forme di impiego proprie del Factoring & Lending e riducendo la parte di impiego in titoli di stato.
La Banca ha continuato a gestire al meglio la liquidità in eccesso, con effetti migliorativi sia sulla leva sia sulla redditività.

(€m)

Il portafoglio crediti Factoring & Lending si è attestato sui 3,9 miliardi di euro, in aumento del 2% rispetto al 2022: i mercati internazionali rappresentano oggi circa il 10% del totale dei crediti alla clientela. Il livello dei crediti verso la clientela ha raggiunto i massimi storici, grazie anche a un contesto favorevole e alla performance commerciale, e tutti i mercati in cui la Banca opera hanno mostrato un incremento rispetto all'anno precedente ad eccezione del Portogallo dove ci sono state immissioni di liquidità da parte dei governi centrali pari al 6% della spesa pubblica totale.
| Portafoglio Crediti (€ mln) | 31.12.2023(*) | 31.12.2022(*) |
|---|---|---|
| Italia | 3.448 | 3.383 |
| Portogallo | 223 | 239 |
| Grecia | 166 | 131 |
| Altri Paesi (Croazia e Francia) | 14 | 13 |
| Totale | 3.851 | 3.765 |
(*) Inclusi crediti "Ecobonus" per 354,2 milioni di euro secondo il business model HTC e 59,9 mili0ni di euro secondo il business model trading (221 milioni di euro al 31 dicembre 2022), contabilizzati nello Stato Patrimoniale tra le Altre Attività, e i fondi "on balance-sheet" relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per 406 milioni di euro (412 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il portafoglio di titoli di Stato ha raggiunto quota 5,0 miliardi di euro, 1,1 miliardi più basso del 31 dicembre 2022, in linea con la politica di ridurre gradualmente il peso che tale forma di impiego ha sullo stato patrimoniale della Banca.


Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Sul fronte del passivo è proseguita la razionalizzazione delle fonti di funding attraverso la crescita della raccolta dei depositi on-line, e il rimborso alla scadenza, 23 maggio 2023, dell'emissione obbligazionaria senior unsecured preferred, per l'importo residuo pari a 38,6 milioni di euro (emesso per originari 300 milioni di euro nell'ottobre 2019).
Il dipartimento Transaction Services, con le sue BU Securities Services e Payments, ha raccolto circa 6,4 miliardi di euro rispetto a 6,0 miliardi di euro del 2022, con una diminuzione della quota relativa ai Securities Services di 0,3 miliardi di euro (da 3,2 miliardi di euro del 31 dicembre 2022 a 2,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2023), principalmente a causa di un cambio nelle politiche di investimento dei fondi, e con un aumento dell'ammontare generato dal Payments di circa 0,8 miliardi di euro (da 2,8 miliardi di euro del 31 dicembre 2022 a 3,5 miliardi di euro del 31 dicembre 2023) grazie allo sforzo commerciale verso i clienti esistenti indirizzato a incrementare la liquidità.
La Banca ha continuato a offrire sul mercato la soluzione del conto deposito on-line rivolto a clientela retail e imprese e garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in Italia con Conto Facto, in Spagna, Olanda, Irlanda e Germania con Cuenta Facto e infine in Polonia con Lokata Facto.
Al 31 dicembre 2023, la raccolta di Conto Facto, Cuenta Facto e Lokata Facto ammonta complessivamente a nominali 2,7 miliardi di euro, in aumento di circa 1,5 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
Alla luce di quanto sopra descritto, il valore nominale delle emissioni obbligazionarie in essere alla data del 31 dicembre 2023 ammonta complessivamente a 150 milioni di euro (relativi all'emissione AT1) contro 188,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022.
I Repos hanno subito una notevole riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 passando da 4,4 miliardi di euro a 1,7 miliardi di euro.
Infine, si sottolinea che BFF continua a non avere finanziamenti con la Banca Centrale Europea (BCE), né ordinari (OMA), né straordinari (PELTRO, TLTRO etc).
BFF Bank continua a mantenere la propria solidità patrimoniale, anche grazie a i coefficienti patrimoniali e ai fondi propri che non includono l'utile netto consolidato normalizzato dell'esercizio.
La politica dei dividendi del Gruppo Bancario BFF prevede che venga distribuito l'ammontare di utile netto consolidato normalizzato generato nell'esercizio, in eccesso rispetto ad un livello di coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) del 12,0%, (nel rispetto di tutti gli altri indicatori regolamentari correnti e prospettici), con una frequenza di distribuzione semestrale, con un pagamento sulla base degli utili consolidati normalizzati del primo semestre, e uno sulla base degli utili consolidati normalizzati di fine anno.
Si ricorda, a tal proposito, che a seguito dell'approvazione dei risultati della Semestrale 2023, nel mese di settembre 2023, la Banca ha distribuito, nel rispetto della politica di dividendi, eur0 0,438 per azione (per un ammontare massimo di euro 81,9 milioni, risultato consolidato normalizzato del Gruppo alla data del 30 giugno 2023).

Il Patrimonio netto al 31/12/2023 ammonta a 693 milioni di euro mentre i Fondi propri della Banca, alla stessa data, ammontano a 524 milioni di euro inclusivi dei 150 milioni di prestito obbligazionario subordinato unsecured e rated di tipo Additional Tier 1 collocato in data 19 gennaio 2022 e di 24,6 milioni di euro di utile dell'esercizio appostato a capitale proprio; l'esposizione complessiva ai rischi, relativamente all'attività svolta, risulta adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.
Infatti, i coefficienti patrimoniali di vigilanza CET1, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, si attestano rispettivamente al 9,2%, 13,0% e 13,0% e si segnala che l'indicatore di Leva Finanziaria è passata dal 4,3% del 31 dicembre 2022 al 4,4% del 31 dicembre 2023.
Si ricorda, infine, che in data 18 settembre 2023 la Banca d'Italia, in qualità di Autorità di risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2022 per BFF Banking Group, confermando la risoluzione quale strategia di gestione della crisi per BFF Bank e definendo i requisiti MREL applicabili dal 1° gennaio 2025.
| BFF Bank | ||
|---|---|---|
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
| Fondi propri | 524,0 | 590,4 |
| CET1 Capital Ratio | 9,2% | 11,7% |
| Tier1 Capital Ratio | 13,0% | 15,7% |
| Total Capital Ratio | 13,0% | 15,7% |
Al 31 dicembre 2023 il totale dei dipendenti di BFF Bank S.P.A. e delle Branch estere è di 612 risorse. Nel corso del 2023 sono state registrate 62 assunzioni ancora in forza alla data del 31 dicembre di cui 37 in Italia, 7 in Spagna, 5 in Portogallo, 12 in Polonia.
Di seguito si propone la suddivisione per Paese:
| 31/12/2023 | Italia e FOS | Branch Spagna |
Branch Polonia |
Grecia | Portogallo | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| HEADCOUNT 31/12/2023 | 532 | 15 | 42 | 10 | 13 | 612 |
| 31/12/2022 | Italia e FOS | Branch Spagna |
Branch Polonia |
Grecia | Portogallo | Totale |
| HEADCOUNT 31/12/2022 | 562 | 4 | 37 | 9 | 10 | 627 |
La composizione per genere del personale al 31 dicembre 2023 è pari al 51 % di personale femminile ed il 49% di personale maschile.

Relazione del Collegio Sindacale
Di seguito il dettaglio, suddiviso per Paese:
| 31/12/2023 | Donne | % | Uomini | % | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 272 | 51% | 260 | 49% | 532 |
| Spagna | 6 | 40% | 9 | 60% | 15 |
| Polonia | 29 | 69% | 13 | 31% | 42 |
| Grecia | 4 | 40% | 6 | 60% | 10 |
| Portogallo | 3 | 23% | 10 | 77% | 13 |
| Totale | 314 | 51% | 298 | 49% | 612 |
| 31/12/2022 | Donne | % | Uomini | % | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 288 | 51% | 274 | 49% | 562 |
| Spagna | 5 | 56% | 4 | 44% | 9 |
| Polonia | 24 | 65% | 13 | 35% | 37 |
| Grecia | 4 | 44% | 5 | 56% | 9 |
| Portogallo | 3 | 30% | 7 | 70% | 10 |
| Totale | 324 | 52% | 303 | 48% | 627 |

La BU Factoring & Lending effettua i propri impieghi e offre i propri servizi tramite prodotti quali factoring pro-soluto, lending e gestione del credito verso enti della Pubblica Amministrazione e ospedali privati.
Attualmente, la Banca svolge queste attività in 5 paesi quali Italia, Croazia, Francia, Grecia e Portogallo.
Nonostante le immissioni di liquidità effettuate da alcuni governi nazionali, e grazie al rialzo dei tassi di interesse e di inflazione che stanno inducendo le aziende a riconsiderare le proprie strategie di working capital, e ad una forte performance commerciale, i principali indicatori della BU Factoring & Lending hanno mostrato trend positivi rispetto al 31 dicembre 2022.
Il portafoglio crediti è risultato in aumento del 2% rispetto al 31 dicembre 2022 (3,9 miliardi di euro vs 3,8 miliardi di euro), registrando un nuovo picco storico, così come i volumi di crediti acquistati e erogati sono risultati in netto aumento rispetto all'anno precedente (5.678 milioni di euro vs 4.791 milioni di euro) grazie alla forte spinta commerciale attuata in un contesto macro economico favorevole.
DSO registrati da BFF sull'attività di factoring e gestione del credito per conto terzi hanno mostrato un allungamento dei tempi di incasso in Italia e Grecia e una diminuzione in Portogallo (a seguito di maggiori rimesse, specie sul finire d'anno, da parte del governo centrale), e in Croazia e Francia (dove però il dato è influenzato dalle dimensioni del business).
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Italia | 159 | 132 |
| Portogallo | 127 | 175 |
| Grecia | 254 | 248 |
| Croazia | 40 | 52 |
| Francia | 76 | 79 |
Il fondo interessi di mora e il fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") nonché le quote transitate e non transitate a Conto Economico degli stessi sono aumentate rispetto al 2022 (attestandosi rispettivamente a 784 e 210 milioni di euro, 364 milioni di euro e 105 milioni di euro e 420 milioni di euro e 105 milioni di euro).

Il costo del credito si è confermato a livelli trascurabili grazie all'elevato standing della clientela servita e il rigoroso processo di origination e monitoraggio del credito, nonostante il maggior portafoglio di crediti verso la clientela in essere e alcune svalutazioni specifiche in Polonia.
(Valori in milioni di euro)
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Turnover acquistato/Finanziamenti erogati nell'anno | 5.678 | 5.211 |
| Fondo Interessi di Mora | 784 | 686 |
| Fondo Indennizzi forfettari | 210 | 191 |
| Fondo Interessi di Mora non transitato a conto economico | 420 | 368 |
| Fondo Indennizzi forfettari non transitato a conto economico | 105 | 96 |


Gli interessi attivi normalizzati si sono attestati a 255,7 milioni di euro, contro i 132,8 milioni di euro del 2022, e sono stati influenzati positivamente dalla crescita dei tassi, che ha impattato il tasso da applicare sul conteggio degli interessi di mora, e, più in generale, dell'attività di riprezzamento attuata verso la clientela nonché dall'incremento del portafoglio crediti.
Anche la forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" inclusa nel margine di interesse, ossia il differenziale tra plusvalenze generate dagli incassi di interessi di mora eccedenti il 50% contabilizzato per competenza e i riscadenzamenti, vale a dire gli effetti legati all'attualizzazione dei crediti non incassati secondo le stime interne e, quindi, riproiettati in avanti nel tempo, ha registrato un trend positivo se paragonato all'esercizio precedente (+13,7 rispetto allo scorso anno) grazie anche ad importanti transazioni effettuate con alcuni debitori.
Gli altri oneri e proventi di gestione normalizzati, inclusi negli Altri Ricavi, includono gli impatti economici derivanti dall'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") che nel corso del 2023 ha portato ad un impatto positivo pari a 15,2 milioni di euro (12,1 milioni di euro nel 2022).
Il Totale dei Ricavi Netti normalizzati, pertanto, si è attestato sui 288,1, milioni di euro, in aumento di 139,8 milioni di euro rispetto allo scorso anno, grazie principalmente ai fenomeni descritti precedentemente.
| € mln (valori normalizzati) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
| Interessi Attivi | 255,7 | 132,8 |
| di cui forbice "riscadenziamenti/plusvalenze" | 21,5 | 7,8 |
| Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) | 32,5 | 15,5 |
| Totale ricavi netti | 288,1 | 148,3 |

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
La BU Securities Services è la business unit che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi a essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e dei vari fondi di investimento, quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi, oltre che per le banche e altre istituzioni finanziarie (i.e. SIM). L'attività è concentrata sul mercato domestico.
Nell'anno, la BU ha assistito a una buona performance commerciale grazie al lancio di iniziative strategiche volte: i) a un ulteriore ampliamento e miglioramento dell'esperienza commerciale (attraverso nuovi servizi quali la tramitazione dei regolamenti nei vari mercati, l'attività di prestito titoli per i Fondi Pensione di dimensioni medio-piccole, l'allargamento delle attività di Paying Agent anche alla divisa estera, ecc.), ii) a un allargamento della base clienti (attraverso l'offerta dei servizi a valore aggiunto di banca depositaria anche alle Casse Previdenziali e ai Fondi Sanitari, alla partecipazione ai bandi di gara dei Fondi Pensione, oltre alla proposizione di servizi di Paying Agent, Account e Custodian Bank a favore della clientela Corporate) e iii) a cogliere le opportunità derivanti anche dagli interventi normativi, a titolo di esempio, T2-T2S Consolidation, ECMS, CSDR, SHRD II, Segnalazioni SFTR, gestione operatività su MTS-Repo che da un lato rappresentano un'opportunità per rafforzare sul mercato il ruolo di banca tramitante e partner di riferimento nell'ambito della Global Custody, dall'altro permettono di proporre nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto che potranno contribuire ad un ulteriore incremento dei ricavi di BFF. In ambito di opportunità generate dalla normativa, la BU si è concentrata sul presidio e sul monitoraggio della nuova normativa relativa alle casse di previdenza, sia attraverso le istituzioni che le associazioni di categoria. BFF Bank è stata nominata banca depositaria dalla Cassa Forense, con 13 miliardi di masse gestite il cui onboarding è previsto nel secondo trimestre del 2024.
I principali indicatori della BU Securities Services, rispetto alla fine del 2022, hanno mostrato degli andamenti generalmente positivi per gli effetti legati al buon andamento dei mercati finanziari e dalle iniziative commerciali. La minor performance degli AUC è legata all'uscita di un cliente nell'ultimo trimestre dell'anno con impatto limitato sui ricavi.
Gli Asset under Deposit (AuD) della Banca Depositaria sono stati pari a 58,8 miliardi di euro in rialzo del 19% rispetto al 2022 mentre,gli Asset under Custody (AuC) di Global Custody che sono risultati pari a 111,3 miliardi di euro, con una diminuzione del 27% rispetto al 2022, a causa dell'uscita di un cliente a bassa marginalità.
Il saldo dei depositi della clientela è stato influenzato dal cambiamento relativo alle politiche di investimento attuato da molti fondi (a seguito del nuovo scenario dei tassi di interesse di mercato, passati da negativi a positivi) già a partire dal secondo semestre del 2022.
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Banca Depositaria (AuD, €mln) | 58.842 | 49.524 |
| Global Custody (AuC, €mln) | 111.343 | 153.065 |
| Depositi - Saldo Finale (€mln) | 2.886 | 3.167 |

Il livello di Commissioni Nette normalizzate è stato inferiore rispetto all'esercizio precedente ma superiore del 3% escludendo la quota parte del 2022 ascrivibile ad Arca.
€ mln (valori normalizzati)
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Commissioni nette | 23,0 | 42,4 |
| Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) | 0,6 | 1,2 |
| Totale ricavi netti | 23,6 | 43,6 |

Relazione del Collegio Sindacale
La BU Payments è la business unit che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti, ha come clienti banche italiane medio-piccole, aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi. L'attività è concentrata sul mercato domestico.
BFF, in qualità di primo operatore indipendente in Italia nell'ambito di servizi di tramitazione dedicati a PSP (Payment Service Providers: Banche, Imel, Istituti di Pagamento) e nei servizi di incassi e pagamenti strutturati per aziende e Pubblica Amministrazione, sta beneficiando di un mercato dei pagamenti in crescita, grazie alla progressiva digitalizzazione degli strumenti di pagamento.
Nell'arco del 2023 la BU ha assistito a una buona performance commerciale che ha avuto effetti positivi sull'area delle tramitazioni, dei pagamenti corporate e del settore dei regolamenti; si sono, inoltre, concluse con successo alcune iniziative commerciali, derivanti dalla chiusura dell'ACH di Nexi, che hanno consentito alla BU di rafforzare e ampliare il proprio ruolo di banca di servizio acquisendo nuova clientela e incrementando, in maniera prospettica per i prossimi anni, i volumi gestiti.
Sono state avviate anche le iniziative rivolte specificatamente al comparto assegni ed effetti (area in decrescita strutturale e comunque a trend di mercato) per cui, il costante calo dei volumi, fa registrare un certo interesse, da parte di alcuni clienti, verso i servizi di BFF Bank.
Come già evidenziato nel corso del 2022, sul mercato si registrano gli effetti dell'evoluzione e della digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti e dei fenomeni di aggregazione bancaria in atto, oltre che della potenziale apertura a un contesto di maggiore competitività in ambito Pagamenti guidato anche dalla BCE e dalla Commissione europea, congiuntamente all'ingresso nel mercato dei pagamenti di nuovi operatori quali Istituti di Pagamento, IMEL, TPP e Fintech: proprio questi ultimi due fenomeni, combinati all'acquisizione di nuova clientela per la chiusura dell'ACH di Nexi, hanno fatto sì che BFF continui ad assistere a una crescente richiesta dei servizi di intermediazione dei pagamenti, trend che BFF ha fortemente rafforzato nel 2023. La revisione in atto della Direttiva sui Pagamenti (PSD) e l'obbligatorietà per i PSP di inviare e ricevere pagamenti istantanei potranno condurre a un ulteriore ampliamento del mercato, sviluppando una maggiore concorrenza ma anche nuove opportunità. Va segnalato che la possibilità di aprire i conti in base monetaria delle Banche Centrali anche a operatori non bancari può ridurre il trend in atto.
I principali indicatori della BU Payments, in termini di numero di operazioni effettuate, rispetto allo scorso anno, hanno mostrato andamenti positivi.
Il numero delle transazioni è cresciuto del 14% raggiungendo quota 767 milioni di operazioni grazie soprattutto all'attività di intermediazione e regolamento carte parzialmente controbilanciata dal declino strutturale di altri servizi quali gli assegni ed effetti.

Il saldo dei depositi, pari 3.495 milioni di euro, è aumentato rispetto a 2.748 milioni di euro del 2022 grazie allo sforzo commerciale verso i clienti esistenti indirizzato a incrementare la liquidità e ai maggiori saldi sui conti operativi.
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Transazioni (n° oper. €mln) | 767 | 675 |
| Depositi - Saldo Finale (€mln) | 3.495 | 2.748 |
Il livello di Commissioni Nette è stato superiore rispetto al 2022 e pari a 63,1 milioni di euro principalmente per effetto della maggiore operatività e nonostante una struttura del pricing a commissioni costanti.
€ mln (valori normalizzati)
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Commissioni nette | 51,7 | 45,4 |
| Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) | 11,4 | 11,3 |
| Totale ricavi netti | 63,1 | 56,7 |

Relazione del Collegio Sindacale
Sul fronte delle Spese Amministrative, la Banca ha continuato a mantenere un forte focus sul controllo dei costi e a migliorare, laddove possibile, la propria efficienza operativa testimoniata da un cost/income ratio in diminuzione (44%) rispetto al 2022 (47%) nonostante gli investimenti effettuati e finalizzati a migliorare i processi, migliorare l'infrastruttura tecnologica e accompagnare la crescita dei core business.
I costi della BU Factoring & Lending hanno mostrato un incremento del 17% rispetto allo scorso anno giustificato principalmente dall'aumento delle spese legali sostenuto per l'incasso dei crediti. I costi della BU Payments aumentano del 3% rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'aumento dei volumi. In merito ai costi della BU Securities Services, invece, la riduzione del 16% rispetto all'esercizio precedente è ascrivibile alla minore operatività e alla riduzione del costo del personale, per effetto della procedura di licenziamento collettivo aperta successivamente all'uscita dei clienti Anima e Arca.
Gli Altri Costi aumentano del 13% rispetto all'esercizio precedente principalmente per effetto dell'incremento dei contributi che la Banca versa annualmente al Fondo di Risoluzione e al Fondo di Garanzia dei Depositi (6,3 milioni di euro nel 2023 e 3,6 milioni di euro nel 2022) dei costi del progetto AIRB e di quelli in ambito ICT e del rinnovo del contratto nazionale del lavoro del settore bancario).
In merito al Fondo di Garanzia dei Depositi, si ricorda che la direttiva U.E. 2014/49 (Deposit Guarantee Schemes - DGS) ha introdotto, nel 2015, in materia di sistemi di garanzia dei depositi, un nuovo meccanismo di finanziamento misto, articolato in contribuzioni ordinarie (ex-ante) e contribuzioni straordinarie (ex-post), ancorate all'entità dei depositi garantiti (covered deposits) e al grado di rischiosità della singola banca consorziata.
In merito al Fondo di Risoluzione, si ricorda invece che il Regolamento Europeo n. 806/2014, che regola il Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism Regulation), entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha istituito il Fondo di risoluzione unico europeo (Single Resolution Fund - SRF), gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board). A partire da tale data, i fondi nazionali di risoluzione (FNR), istituiti dalla direttiva 2014/59/UE (Banking Resolution and Recovery Directive - BRRD), e raccolti nel 2015, sono confluiti nel nuovo Fondo di risoluzione europeo.


Relazione del Collegio Sindacale
Si commentano sinteticamente le principali poste dello Stato patrimoniale consolidato.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni | |
| a) Cassa | 204 | 206 | (2) | |
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 157.536 | 489.810 | (332.273) | |
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 81.389 | 133.959 | (52.570) | |
| Totale | 239.130 | 623.976 | (384.846) |
Al 31 dicembre 2023, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 157 milioni di euro, nonché i rapporti di conto corrente la Banca ha in essere presso banche terze per un ammontare di 81,35 milioni di euro.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1.168 | 211 | 957 |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 165.846 | 90.330 | 75.517 |
| Totale | 167.013 | 90.541 | 76.473 |
La voce, che al 31 dicembre 2023 ammonta a 167,0 milioni di euro, accoglie le "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" pari a 1.168 mila euro, che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di cambio a cui la Banca è esposta e le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" pari a 165.846 mila euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." gestite in parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR", ed in misura minore dal "Fondo Atlante" e, a partire dalla fine del 2022 da un fondo, di cui la Banca ha sottoscritto nel 2023 quote addizionali per 75 milioni di euro con un impegno a sottoscriverne ulteriori 15 milioni di euro. Il valore delle quote di OICR iscritto in bilancio al 31 dicembre 2023 è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dai suddetti fondi.

| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni | |
| Titoli di Stato – (HTC&S) | - | - | - | |
| Titoli di capitale | 137.520 | 128.098 | 9.422 | |
| di cui: | ||||
| a) Banche | 125.534 | 125.432 | 102 | |
| b) Altri emittenti: | 11.985 | 2.666 | 9.320 | |
| Totale | 137.520 | 128.098 | 9.422 |
La voce, che al 31 dicembre 2023 ammonta a 137,5 milioni di euro, è composta essenzialmente dalla quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125 milioni di euro oltre che da altre azioni e partecipazioni per un ammontare pari a circa 12 milioni di euro.
La voce aumenta rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per (i) l'acquisto di una quota azionaria nella banca finanziaria General Finance per circa 7,3 milioni di euro, e (ii) il suo adeguamento al fair value per 2,1 milioni di euro.
| Totale | 10.599.963 | 11.726.530 | (1.126.568) | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clientela | 5.049.220 | 5.119.099 | (69.879) | ||
| Crediti verso banche | 593.561 | 478.203 | 115.358 | ||
| Titoli di Stato – (HTC) | 4.957.182 | 6.129.228 | (1.172.046) | ||
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni | ||
| (Valori in migliaia di euro) |
L'importo relativo alla voce Titoli di Stato – (HTC) è costituito esclusivamente da titoli di stato italiano, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), a presidio del rischio di liquidità, per un valore complessivo pari a circa 5,0 miliardi di euro, in diminuzione rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2022 (-1,2 miliardi di euro) a seguito (i) della vendita di alcuni titoli, nel rispetto di quanto previsto dal Business Model HTC, che hanno prodotto un risultato a Conto Economico pari a 22,0 milioni di euro, e (ii) di rimborsi ed incassi di cedole per 1,152 milioni di euro.
I "Crediti verso Banche" comprendono la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria " relativa al deposito di Riserva Obbligatoria, inclusivo degli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la Società presta il servizio in via indiretta, oltre che gli importi depositati presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla controllata spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto" e presso la National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla controllata polacca attraverso "Lokata Facto". La voce include inoltre "Crediti verso Banche – Pronti contro termine" relativi a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) nonché i "Crediti verso Banche – Altri" che derivano dalla prestazione di attività e servizi offerti.

Relativamente ai "Crediti verso clientela", la voce include principalmente i crediti riferiti all'attività di factoring. Si ricorda che, come indicato dalla Banca d'Italia, i crediti rivenienti da Ecobonus sono iscritti nella voce "Altre Attività" per un ammontare pari a circa 414,1 milioni di euro di cui 354,2 milioni di euro secondo il business model HTC e 59,9 mili0ni di euro secondo il business model trading.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Attività di factoring (acquisti a titolo definitivo, interessi di mora e spese di recupero) |
3.108.560 | 2.988.971 | 119.589 |
| Crediti acquistati al di sotto del valore nominale | 24.982 | 28.451 | (3.469) |
| Altri crediti | 1.915.677 | 2.101.678 | (186.001) |
| Totale | 5.049.220 | 5.119.100 | (69.880) |
In merito alla qualità del credito si evidenzia un incremento del totale dei crediti deteriorati netti, pari a 301,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023, contro i 252,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022. L'incremento è dovuto principalmente alle esposizioni scadute deteriorate (+49,3 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente).
Al fine di operare l'analisi delle proprie esposizioni creditizie, finalizzata – inter alia – all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie in linea con i principi contabili IFRS 9, la Banca classifica le esposizioni tra Performing e Non Performing.
Le esposizioni Non Performing, il cui ammontare complessivo lordo ammonta al 31 dicembre 2023 a 305,8 milioni di euro, con un livello di rettifiche di valore pari a 4,6 milioni di euro, sono distinte nelle seguenti categorie.
Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Si tratta di esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca.
Al 31 dicembre 2023, il totale complessivo delle sofferenze della Banca, al netto delle svalutazioni, ammonta a 93,2 milioni di euro. Di queste, 92,6 milioni di euro, pari al 99,4% del totale, si riferiscono a crediti verso Enti territoriali in stato di dissesto finanziario.
Le sofferenze lorde ammontano a 95,5 milioni di euro (82,4 milioni di euro nel 2022), e le relative rettifiche di valore sono pari a 2,3 milioni di i euro (2,1 milioni di euro nel 2022).
Si segnala che, relativamente alle esposizioni verso gli Enti locali (Comuni e Province), per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione, in ottemperanza alla Circolare n. 272 della Banca d'Italia, si procede alla classificazione a Sofferenza dei crediti della massa passiva dell'OSL, nonostante, ex lege, sia possibile recuperare ogni ragione creditoria, alla conclusione della procedura di dissesto.
L'inadempienza probabile (unlikely to pay) rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (ad esempio, il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Al 31 dicembre 2023, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili ammontano complessivamente a 3,1 milioni di euro ( 1,6 milioni di euro nel 2022), e le relative rettifiche sono pari a 1,5 milioni di euro (0,8 milioni di euro nel 2022) per un importo netto di 1,6 milioni di euro (0,8 milioni di euro nel 2022).
Le esposizioni scadute deteriorate sono costituite da posizioni nei confronti di soggetti con una situazione di arretrato, ove il complesso delle esposizioni scadute e/o sconfinanti sia superiore, da almeno 90 giorni consecutivi, (i) alla Soglia di rilevanza relativa (limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso Debitore) e (ii) alla Soglia di rilevanza assoluta (limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail).
Al 31 dicembre 2023, le esposizioni scadute nette ammontano complessivamente a 206,5 milioni di euro.
Le esposizioni lorde ammontano complessivamente a 207,3 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a circa 0,8 milioni di euro. Il 93,8% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche.
L'incremento del livello delle esposizioni scadute deteriorate rispetto al 31 dicembre 2022 non è, tuttavia, sintomatico di un incremento del profilo di rischio di credito effettivo del portafoglio.

La seguente tabella mostra l'ammontare dei crediti verso clientela, con evidenza delle rettifiche di valore, e ripartito tra "Esposizioni in bonis" e "Attività deteriorate".
(Valori in migliaia di euro)
| Tipologia | 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo |
Rettifiche di valore |
Valore netto |
Valore lordo |
Rettifiche di valore |
Valore netto |
|
| Esposizioni deteriorate acquistate in bonis (stage 3) |
300.070 | (4.339) | 295.731 | 249.484 | (3.176) | 246.308 |
| Esposizioni deteriorate acquistate deteriorate (stage 3) |
5.785 | (201) | 5.584 | 5.678 | (6) | 5.672 |
| Esposizioni in bonis (stage 1 e 2) | 4.749.334 | (1.428) | 4.747.906 | 4.867.749 | (630) | 4.867.119 |
| Totale | 5.055.189 | (5.969) | 5.049.220 | 5.122.911 | (3.812) | 5.119.099 |
Inoltre, oltre alle suddette classificazioni delle esposizioni (Performing e Non Performing), la Banca provvede anche a valutare di qualificare le medesime come esposizioni creditizie oggetto di concessioni ("forborne"), come definite negli Implementing Technical Standards di riferimento.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Attività materiali | 20.377 | 27.763 | (7.386) |
| Attività immateriali | 40.734 | 36.142 | 4.592 |
| Totale | 61.111 | 63.906 | (2.794) |
Al 31 dicembre 2023, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 20.377 mila euro.
La voce include principalmente: i) terreni pari a 2.640 migliaia di euro, ii) fabbricati (comprensivi delle manutenzioni straordinarie capitalizzate) pari a 4.268 migliaia di euro relativi dell'immobile di Roma Via Elio Chianesi 110/d di proprietà di DEPObank, iii) right of use relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 11.238 migliaia di euro. Il decremento rispetto al 2022 è dovuto principalmente alla classificazione del terreno e del fabbricato di via Domenichino tra le attività in via di dismissione per un importo di 8.046 migliaia di euro.
Le attività immateriali sono principalmente composte (i) da investimenti in nuovi programmi e in software a utilizzo pluriennale per 21,6 milioni di euro, e (ii) dalle customer relationships rilevate in BFF Bank a seguito dell'acquisizione di Depo per 19,1 milioni di euro.
In linea con quanto previsto dallo IAS 36, è stato effettuato l'impairment test sugli avviamenti che non ha evidenziato alcuna perdita di valore.

(Valori in migliaia di euro)
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Partecipazioni | 154.876 | 151.876 | 3.000 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 1.215 | 950 | 265 |
| Derivati di copertura passivi | - | 14.314 | (14.314) |
Le voci "Derivati di copertura" passivi accoglievano rispettivamente i fair value negativi relativi alla copertura, tramite contratti di currency swap, dei finanziamenti erogati in zloty a favore delle Banca controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere e della raccolta della BU Transaction Services in valuta diversa dall'euro. Al 31 dicembre 2023 non ci sono derivati in essere.
La voce Partecipazioni rappresenta il valore della partecipazione nelle controllate BFF Polska, BFF Iberia, Techlab, BFF immobiliare e Unione Fiduciaria. L'incremento rispetto al 2022 è relativo alla controllata BFF Immobiliare.
La voce Passività finanziarie di negoziazione accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2023 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio a cui la Banca è esposta.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Attività fiscali | 108.569 | 55.243 | 53.326 |
| correnti | 55.465 | - | 55.465 |
| anticipate | 53.104 | 55.243 | (2.139) |
| Passività fiscali | 121.318 | 128.840 | (7.522) |
| correnti | - | 22.548 | (22.548) |
| differite | 121.318 | 106.292 | 15.026 |
Al 31 dicembre 2023, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 55.465 migliaia di euro e 0 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali della Banca nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12.
Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, all'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché agli ammortamenti con competenza fiscale differita.
Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986.

| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Altre attività | 644.466 | 389.016 | 255.450 |
| Altre passività | 536.142 | 382.205 | 153.937 |
Le voci Altre Attività e Altre Passività includono le poste transitorie e le partite da sistemare con saldo dare e avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento.
Al 31 dicembre 2023 le Altre Attività accolgono, inoltre, i crediti ecobonus acquistati con operazioni di factoring pro soluto pari a 414,1 milioni di euro (221 milioni di euro al 31 dicembre 2022) di cui 354,2 milioni di euro secondo il business model HTC e 59,9 mili0ni di euro secondo il business model trading.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Debiti verso banche | 2.268.022 | 1.165.557 | 1.102.466 |
| Debiti verso clientela | 8.463.347 | 10.728.674 | (2.265.327) |
| - di cui verso enti finanziari | - | - | - |
| Titoli in circolazione | - | 38.976 | - |
| Totale | 10.731.370 | 11.933.207 | (1.162.861) |
La voce "Debiti verso banche" è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista", rivenienti soprattutto dall'operatività nei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.
I Debiti verso clientela si riferiscono principalmente a "conti correnti e depositi a vista" relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria.
All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna e Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 2.743.858 migliaia di euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 1.283.120 migliaia di euro riferiti al 31 dicembre 2022
In merito ai Titoli in circolazione, in data 23 maggio 2023, è giunta a scadenza e quindi rimborsata la quota residua (per un valore nominale residuo pari a 38,6 milioni di euro) del prestito obbligazionario senior unsecured (ISIN XS2068241400), con rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody's, emesso da BFF a ottobre 2019.

| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Impegni e Altre garanzie rilasciate | 553 | 225 | 327 |
| Benefici a favore dei dipendenti | 6.760 | 7.712 | (952) |
| Altri fondi | 27.791 | 24.414 | 3.378 |
| Totale | 35.104 | 32.351 | 2.753 |
Al 31 dicembre 2023, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di rischi probabili di soccombenza.

Relazione del Collegio Sindacale
La Banca ha realizzato, nel 2023, un risultato economico pari a 131,4 milioni di euro contro i 261,4 milioni realizzati nel 2022. Normalizzando entrambi i risultati, ovvero eliminando tutte le poste straordinarie che hanno influenzato i risultati di entrambi gli esercizi, il risultato normalizzato del 2023 si attesta sui 141,1 milioni di euro contro i 117,0 milioni di euro realizzati nell'anno 2022.
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Commissioni maturity e interessi di mora su crediti pro-soluto | 244.302 | 157.272 | 87.030 |
| Interessi attivi su titoli | 180.454 | 42.787 | 137.668 |
| Altri interessi | 142.996 | 93.750 | 49.247 |
| Interessi attivi | 567.752 | 293.808 | 273.944 |
| Interessi passivi | (341.848) | (91.494) | (250.354) |
| Margine d'interesse | 225.904 | 202.314 | 23.590 |
| Commissioni nette | 75.139 | 90.534 | (15.395) |
| Dividendi e proventi simili | 8.897 | 85.758 | (76.861) |
| Risultato netto attività di negoziazione | (10.194) | 9.744 | (19.939) |
| Risultato netto attività di copertura | - | - | - |
| Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 21.893 | 166 | 21.727 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 21.893 | 166 | 21.727 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - |
| c) passività finanziarie | - | ||
| Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie al fair value con impatto a conto economico |
- | ||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 2.233 | 5.154 | (2.922) |
| Margine di intermediazione | 323.871 | 393.671 | (69.800) |
Il margine di interesse al 31 dicembre 2023 è stato pari a 225,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 202,3 milioni di euro del 2022 (valori normalizzati rispettivamente pari a 225,9 milioni di euro e 174,9 milioni di euro), ha beneficiato: del maggior rendimento netto degli impieghi, grazie alle politiche di riprezzamento messe in atto sul fronte impieghi del Factoring & Lending, dell'incremento del tasso applicato per il conteggio degli interessi di mora, della buona performance sul fronte degli incassi degli interessi di mora anche a seguito di una importante transazione realizzata con contestuale beneficio sul fronte plusvalenze, del riprezzamento dei titoli di stato HTC a tasso variabile e al peso via via minore dei titoli di stato HTC a tasso fisso e del maggior valore di crediti verso la clientela (grazie alla crescita del Factoring & Lending).

Il valore delle commissioni nette al 31 dicembre 2023 è stato pari a 75,2 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 90,7 milioni di euro del 2022 (valori normalizzati rispettivamente pari a 75,2 milioni di euro e 90,7 milioni di euro) ed è stato negativamente impattato dall'uscita di Arca il 1° novembre 2022 e nonostante una buona performance commerciale.
Il margine di intermediazione al 31 dicembre 2023 è pari a 323,9 milioni di euro (323,9 milioni di euro normalizzato) in diminuzione rispetto ai 393,7 milioni di euro del 2022 (287,9 milioni di euro normalizzato). L'incremento del margine d'intermediazione normalizzato, principalmente dovuto alla crescita del margine di interesse e ad un capital gain complessivo pari a 22,0 milioni di euro relativi alla vendita di 835 milioni di euro di titoli governativi principalmente a tasso variabile, è stato parzialmente compensato dalla riduzione dei dividendi (8,9 milioni di euro nel 2023 e 85,6 milioni di euro nel 2022).
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | Variazioni |
| Spese del personale | 66.416 | 65.624 | 792 |
| Altre spese amministrative | 96.936 | 88.909 | 8.027 |
| Totale spese amministrative | 163.352 | 154.533 | 8.819 |
Le spese amministrative, al 31 dicembre 2023, sono pari a circa 163,4 milioni di euro (152,9 milioni di euro normalizzati) e sono in aumento rispetto ai 154,5 milioni di euro (144,0 milioni di euro normalizzati) del 2022 per effetto dei maggiori costi affrontati allo scopo di sostenere la crescita del business e realizzare le iniziative atte a migliorare i processi e l'architettura informatica della Banca liberando, nel futuro, ulteriore efficienza e riducendo i rischi operativi; ciononostante, l'efficienza operativa risulta in miglioramento rispetto all'esercizio 2022, come evidenziato dal cost/income ratio in diminuzione (al 44% del 2023 dal 47% del 2022).
Al 31 dicembre 2023, la Banca ha rilevato, nella voce "Altri oneri e proventi di gestione", un ammontare pari a 15,2 milioni di euro (dato normalizzato pari a 15,2 milioni di euro) relativi all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") rispetto ai 94,7 milioni di euro del 2022 (dato normalizzato, al netto dell'effetto del cambio di stima avvenuto al 31 dicembre 2022, pari a 12,1 milioni di euro). L'incremento nel 2023 rispetto al dato normalizzato anno su anno è pari a 3,1 milioni.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Secondo quanto disposto dallo IAS 1 paragrafo 24, la Banca effettua una valutazione in merito alla prospettiva della continuità dell'attività, che tenga conto di un'analisi di trend sui principali indicatori "core" aziendali e sulle informazioni disponibili sul futuro, almeno sui dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.
In relazione alle considerazioni sopra esposte, connesse con l'analisi storica e prospettica della redditività aziendale e della capacità di reperimento delle risorse finanziarie, la Banca si muoverà lungo i principi della continuità operativa. Il presente bilancio è stato, pertanto, redatto in base a tali principi.
Un'analisi dei trend degli ultimi esercizi riflette il permanere di un andamento positivo dei principali indicatori, soprattutto in considerazione del fatto che il risultato dell'esercizio 2022 era stato positivamente influenzato da alcuni elementi straordinari.
I dati possono essere così sintetizzati:
Viene evidenziata di seguito una sintesi quantitativa di tali analisi.
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 225,9 | 202,3 |
| Margine di Intermediazione | 323,9 | 393,7 |
| EBTDA (al lordo degli accantonamenti) | 196,9 | 356,5 |
| Utile Netto | 131,4 | 261,4 |
| R.O.E. (Return on Equity) (%) | 19,0% | 35,6% |
| R.O.T.E. (Return on Tangible Equity) (%) | 20,1% | 37,5% |
| Margine di interesse / Interessi attivi e proventi assimilati (%) | 39,8% | 68,9% |
| Sofferenze (al netto delle svalutazioni) / crediti verso la clientela (%) | 1,8% | 1,6% |
| Fondi Propri / Crediti verso la clientela (%) | 20,1% | 24,2% |
| Leverage Ratio | 4,3% | 4,4% |
| Patrimonio Netto | 692,6 | 734,2 |
| Fondi Propri | 524,0 | 590,4 |

La normativa sulla vigilanza prudenziale è principalmente regolata dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, che recepiscono la disciplina armonizzata per le banche e per le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.
Tali normative si riferiscono agli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.
Le circolari citate delineano un quadro normativo compiuto, organico, razionale e integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, che si completa con l'emanazione delle misure di esecuzione, contenute in norme tecniche di regolamentazione e di attuazione (Regulatory Technical Standard e Implementing Technical Standard), adottate dalla Commissione europea su proposta dell'Autorità Bancaria Europea (EBA).
La regolamentazione in essere al 31 dicembre 2023 si basa su tre pilastri.
Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:
In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, e al fine di consentire all'Autorità di Vigilanza di svolgere una valutazione documentata e completa delle caratteristiche qualitative fondamentali del processo di pianificazione patrimoniale, finanziaria, dell'esposizione ai rischi e della conseguente determinazione del capitale interno complessivo e delle opportune riserve di liquidità, la Banca, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario, ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2022" (il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2023" sarà inviato a Banca d'Italia entro il 30 aprile 2024) sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità.
Sulla base dell'art. 433 della CRR, le banche diramano le informazioni al pubblico previste dalla normativa comunitaria almeno su base annua, congiuntamente con i documenti di bilancio. La normativa relativa al Terzo Pilastro stabilisce specifici obblighi di pubblicazione periodica delle informazioni relative all'adeguatezza patrimoniale, all'esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi preposti all'individuazione, alla misurazione e alla gestione degli stessi. BFF Banking Group redige l'informativa al pubblico in ottemperanza

alle disposizioni su base consolidata. A questo scopo, il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato una procedura dedicata, denominata "Informativa al pubblico (III Pilastro)".
La procedura prevede che l'informativa debba essere:
In riferimento a quanto disposto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo BFF pubblica sul sito internet bff.com, una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, l'Informativa al pubblico "stato per stato" (country by country reporting), che contiene informazioni inerenti alle attività svolte, al fatturato, nonché al numero dei dipendenti, nei vari Paesi in cui il Gruppo è presente.
Le informazioni da rendere pubbliche sono definite dall'Allegato A, della parte prima, Titolo III, Capitolo 2 della citata Circolare.
Con l'obiettivo di adottare un approccio sempre più prudente in materia di classificazione e copertura degli NPEs, nel mese di aprile 2019, la Commissione europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento UE 575/2013 (CRR), relativamente alla copertura minima dei crediti deteriorati. Ai fini delle valutazioni degli accantonamenti prudenziali, la normativa in questione prevede che siano sottoposti al "calendar provisioning" i crediti erogati e classificati deteriorati successivamente al 26 aprile 2019. Le esposizioni erogate in data anteriore, e successivamente classificate NPE, non saranno soggette alle disposizioni contenute nella modifica al Regolamento n.575 (CRR). Tale aggiornamento prevede che le banche mantengano un adeguato livello di provision, deducendo dal proprio CET 1 l'eventuale differenza positiva tra accantonamenti prudenziali (individuati ponderando il valore lordo delle NPE garantite e non garantite per determinate percentuali) e i fondi rettificativi e altri elementi patrimoniali (accantonamenti di bilancio, prudent valuation, altre deduzioni di CET1).
Tale norma si basa sul principio che la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze) sia effettivamente significativa di uno stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente.
Grazie ai processi di gestione del credito istituiti dal Gruppo BFF, al 31 dicembre 2023 l'impatto a CET1 derivante dall'applicazione del calendar provisioning risulta pari a circa 835 mila euro, rispetto al 31 dicembre 2022 quando risultava pari a 179 mila euro. Tale deduzione prudenziale dal CET1, considerando che l'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo BFF risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici, potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca, ciò avvalorato dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.
In merito alla classificazione a NPE, si rammenta che la Banca d'Italia, il 27 giugno 2019, ha introdotto talune modifiche alla Circolare n. 272, riguardanti la qualità del credito e la disciplina sulla nuova definizione di default e il 14 agosto 2020, ha pubblicato la propria nota recante gli orientamenti dell'Organo di Vigilanza sull'applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato

ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e, più in generale, sull'applicazione della disciplina del RD. Detta nota di chiarificazione è stata poi emendata il 15 ottobre 2020, il 15 febbraio 2021 e il 23 settembre 2022, data, quest'ultima, in cui la Banca ha adottato i più recenti criteri interpretativi in materia di definizione di default.
Si evidenzia, inoltre, che la Banca ha posto in essere una serie di azioni e interventi volti a migliorare ulteriormente il processo di selezione e gestione dei crediti, interventi che hanno consentito di evitare particolari impatti negativi della nuova normativa sul proprio business model.
Si rappresenta, infine, che BFF ha altresì condotto le più attente valutazioni rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito; metodo che, soprattutto con riferimento alle esposizione nei confronti della pubblica amministrazione, consentirebbe i) una più adeguata rappresentazione del basso profilo di rischio effettivo della Banca, in quanto, al di là di della definizione di default – e di probabilità di default (PD) – adottabile, i processi di recupero della Banca evidenzierebbero una sperimentazione di perdite su crediti (i.e. LGD), come noto, sostanzialmente nulla, nonché ii) di adottare approcci maggiormente rappresentativi del rischio effettivo nell'ambito delle attività creditizie derivanti dall'acquisto di crediti commerciali, come ad esempio l'adozione dell'approccio per singola transazione (facility level approach – FLA), ad oggi consentito solo alle banche e ai gruppi che adottano i modelli interni. Questo avrebbe l'effetto di una sostanziale riduzione dell'ammontare dei crediti classificati in past due, a fronte dello stesso rischio di credito sottostante. Il beneficio di siffatto approccio è stato, inoltre, rappresentato dalla Banca alle diverse associazioni di categoria di riferimento, anche al fine di evidenziare nelle più opportune sedi e nei tavoli di lavoro con le autorità di vigilanza la distorsione in termini di rappresentazione del profilo di rischio dell'approccio per controparte.
Pur in considerazione dell'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dalle tensioni derivanti dal conflitto Russia-Ucraina, dal recente inizio del conflitto israelo-palestinese e dalle tensioni a livello internazionale, la NAce ha sempre potuto contare su un livello di liquidità adeguato, rispettando ampiamente i requisiti regolamentari e posizionandosi su valori superiori rispetto ai livelli interni degli indicatori segnaletici (LCR, NSFR).
La Banca adotta solidi presìdi di monitoraggio e governo della posizione di liquidità. In particolare, (i) effettua, qualora ritenuto necessario, analisi di stress più frequenti e più dettagliate, con impatti crescenti e variabili, (ii) mantiene un'importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità, verificandone il livello di adeguatezza rispetto ai flussi di cassa futuri, (iii) monitora i mercati, (iv) monitora gli scostamenti sui trend di incasso dei debitori, in particolare della Pubblica Amministrazione.
In tale contesto, anche attraverso il monitoraggio di indicatori gestionali, non si sono rilevate particolari tensioni di liquidità, grazie alla capacità della Banca di far fronte a potenziali situazioni distress, derivante dalla sua struttura di funding e alle leve azionabili in caso di necessità.
Inoltre, la Banca aggiorna almeno annualmente il Contingency Funding Plan (c.d. "CFP"), che viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF Bank e recepito dalle Controllate. Il documento è stato aggiornato nel mese di gennaio 2023. Tale documento illustra gli indicatori e le relative soglie al fine di attivare le opportune azioni di intervento e i processi di escalation e decision, con lo scopo di prevenire e gestire un'eventuale situazione di crisi di liquidità.

Relazione del Collegio Sindacale
Anche in considerazione dell'attuale contesto economico e politico, la Funzione Risk Management ha sviluppato un nuovo modello forward looking per il condizionamento delle PD, sostituendo quello precedente dipendente dalle assunzioni dell'infoprovider esterno. Il nuovo modello si basa sugli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023.
Tali scenari, in continuità con quelli precedenti forniti da altro infoprovider, risultano caratterizzati da un inasprimento delle condizioni finanziarie e di un sensibile deterioramento delle prospettive economiche a causa dell'alta inflazione generata, tra l'altro, dal conflitto Russia – Ucraina. Inoltre, tali scenari riflettono anche un'inversione di tendenza del mercato immobiliare in presenza di una diminuzione della capacità di servizio del debito da parte delle famiglie, a causa di tassi di interesse elevati.
A partire dai prossimi trimestri, la Funzione monitorerà l'evoluzione delle variabili macroeconomiche utilizzate nel modello di forward looking al fine di rilevare eventuali variazioni significative rispetto ai valori assunti dalle stesse in fase di aggiornamento del modello.

La Banca, per garantire una sana e prudente gestione, coniuga la profittabilità dell'impresa con un'assunzione dei rischi consapevole e con una condotta operativa improntata a criteri di correttezza.
Pertanto, in linea con la normativa di legge e di Vigilanza e in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, la Banca si è dotata di un sistema di controlli interni idoneo a rilevare, misurare e verificare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale.
L'Amministratore Delegato è l'amministratore referente dei controlli interni all'interno del Consiglio di Amministrazione, così come previsto dal Codice di Autodisciplina.
Si riportano di seguito l'assetto organizzativo del sistema dei controlli interni, articolato sui seguenti tre livelli di presidio, e le principali attività svolte dalle funzioni di controllo durante l'anno:
▶ I controlli di primo livello (c.d. controlli di linea) hanno lo scopo di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, e sono esperiti dalle stesse strutture operative che le compiono, anche con il supporto di procedure informatiche e con verifiche continuative da parte dei responsabili di dette strutture operative medesime.
I controlli di secondo livello sono volti ad assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e di conformità alle norme, compreso il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Le funzioni preposte a tali controlli, Risk Management e Compliance & AML, sono distinte da quelle produttive e concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del processo di gestione dei rischi. La Funzione Risk Management e la Funzione Compliance e AML – organizzativamente e funzionalmente autonome e distinte – sono collocate in staff all'Amministratore Delegato, operando a riporto gerarchico dello stesso e sono indipendenti dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettate a verifica da parte della stessa. I compiti e le rispettive responsabilità sono disciplinati all'interno dei pertinenti regolamenti delle medesime funzioni.
In tale ambito, si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Banca, in data 25 maggio 2023, ha istituito in seno alla Funzione Risk Management la Funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza, responsabile della gestione e supervisione dei rischi ICT e di sicurezza, nonché della verifica dell'aderenza delle operazioni ICT al sistema di gestione dei rischi ICT e di sicurezza.
▶ I controlli di terzo livello e le attività di revisione interna sono, invece, svolte dalla Funzione Internal Audit della Banca con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Nell'ambito dei controlli di secondo livello, la funzione assicura la coerenza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi con i processi e le metodologie delle attività aziendali, coordinandosi con le strutture aziendali interessate; presiede alla realizzazione del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità ("ICAAP/ILAAP"); presidia i controlli di gestione dei rischi, al fine di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione; supporta gli Organi Aziendali nella definizione del Risk Appetite Framework ("RAF"); verifica il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, e controlla la coerenza dell'operatività delle singole aree del Gruppo con gli obiettivi di rischio- rendimento assegnati.
In particolare, durante l'anno, la Funzione ha (i) effettuato principalmente il processo ICAAP/ILAAP, aggiornato le soglie e le metriche di gestione dei rischi in linea con le previsioni strategiche, rivisto il Contingency Funding Plan e il Recovery Plan.
Infine, nel corso del 2023, la Banca ha condotto una serie di attente valutazioni ed analisi rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito, che vede la Funzione Risk Management coinvolta su varie tematiche. Per il 2024 sono già state programmate le attività progettuali volte ad intraprendere il percorso per l'adozione del modello IRB.
La Funzione sovraintende, secondo un approccio risk-based, alla gestione del rischio di non conformità alle norme, con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca – anche per il tramite dei propri referenti/funzioni locali presso le controllate e/o succursali – valutando nel continuo che i processi e le procedure interne adottate siano adeguati a prevenire tale rischio; la funzione ha, inoltre, il compito di prevenire e di contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, individuando altresì nel continuo le norme applicabili in tale ambito.
Nel corso dell'esercizio la Funzione ha proseguito le attività di assurance e di verifica ex post sulla base della Programmazione annuale approvata dal Consiglio di Amministrazione.
Il presidio del rischio di non conformità, di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo è proseguito regolarmente secondo quanto previsto dal programma annuale delle attività della funzione stessa approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 29 marzo 2023.
La Funzione ha continuato altresì l'attività di aggiornamento del corpo normativo interno e ha fornito supporto su base continuativa alle unità organizzative nell'interpretazione delle disposizioni normative e nella loro applicazione rispetto all'operatività aziendale.
Sono proseguite, inoltre, le attività di rafforzamento dei presidi attuati dalla Banca e dalle controllate attraverso l'implementazione delle azioni correttive e delle azioni di adeguamento individuate dalla stessa Funzione.

Le attività di revisione interna sono svolte dalla funzione Internal Audit de Banca con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione. La funzione Internal Audit effettua controlli indipendenti, oltre che per la Banca, per le controllate BFF Finance Iberia, BFF TechLab e BFF Immobiliare nell'ambito di appositi contratti di service; inoltre, svolge l'attività di direzione e coordinamento della funzione di Internal Audit della controllata BFF Polska. Il regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione specifica che la funzione Internal Audit, in un'ottica di controlli di terzo livello, valuta la complessiva funzionalità del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti.
Il Responsabile della Funzione Internal Audit è dotato della necessaria autonomia e indipendenza dalle strutture operative, in conformità alla normativa della Banca d'Italia in tema di Controlli Interni, al Codice di Autodisciplina e alla regolamentazione interna.
La funzione Internal Audit ha svolto, nel corso del 2023, le attività di verifica in coerenza con il Piano pluriennale di Audit 2022-2024 redatto secondo una logica risk based, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di marzo 2023, svolgendo l'attività di follow-up delle raccomandazioni emesse e rendendo conto trimestralmente dell'attività svolta agli Organi di governo e di controllo della Banca, attraverso il Tableau de bord.
In particolare, l'attività è stata svolta sulle strutture della Banca, sulle succursali estere, sulla controllata BFF Finance Iberia, su BFF Polska e sulle sue controllate. Ha inoltre svolto le verifiche previste dalle normative applicabili all'attività del Gruppo, tra cui quelle afferenti alle politiche di remunerazione e incentivazione, ai processi ICAAP e ILAAP e al Recovery Plan. La funzione ha altresì redatto la reportistica obbligatoria prevista dalla normativa bancaria rappresentata dalla "Relazione annuale dell'attività svolta dalla funzione Internal Audit" e dalla "Relazione di audit sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate" (c.d. FEI).
Il Responsabile della funzione Internal Audit è anche responsabile del Sistema di segnalazione interno delle violazioni (c.d. whistleblowing).

Relazione del Collegio Sindacale
Infine, nell'ambito delle previsioni e dei termini di legge, lo Staff del Dirigente Preposto valuta l'efficacia del presidio fornito dal Sistema dei Controlli Interni sui Rischi sul Financial Reporting. In particolare, svolge un'attività di verifica e di monitoraggio, atta a valutare nel continuo l'adeguatezza della copertura del potenziale rischio mediante l'esecuzione di test di adeguatezza ed effettività sui controlli chiave, individuando eventuali punti di miglioramento nel Sistema dei Controlli Interni nell'ambito contabile. In tale contesto, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'Amministratore Delegato, e tramite specifica relazione allegata al bilancio d'esercizio, al bilancio d'esercizio: l'adeguatezza delle procedure contabili per la formazione del bilancio di esercizio; la conformità dei documenti ai princìpi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione europea; l'idoneità dei documenti contabili a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca; l'attendibilità dei contenuti, riferiti ad aspetti specifici, della relazione sulla gestione.
La Banca dispone di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito il "Modello") predisposto ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito, il Decreto), redatto nel rispetto, oltre che delle prescrizioni del Decreto stesso, anche delle linee guida di Assifact e ABI. L'ultima revisione del Modello è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 22 dicembre 2022.
Il Modello prevede una Parte Generale, che comprende una sintetica descrizione del quadro normativo di riferimento, le caratteristiche e le componenti essenziali del Modello, identificate nelle attività definite "sensibili", ai fini del Decreto, la struttura e la composizione dell'Organismo di Vigilanza, la descrizione del sistema sanzionatorio e disciplinare a presidio delle violazioni alle prescrizioni contenute nel Modello. Prevede, altresì, Parti Speciali, che includono: i) la Matrice delle attività a rischio reato, che ha lo scopo di identificare le fattispecie di reato potenzialmente commissibili nello svolgimento delle attività della Banca; ii) i Protocolli dei Dipartimenti e delle Unità Organizzative aziendali, che esplicitano le attività, i controlli e i meccanismi di reporting atti a garantire l'adeguatezza alle regole previste dal Decreto del sistema organizzativo e di controllo della Banca, ivi incluse le succursali estere; iii) la Tabella dei Flussi Informativi verso l'Organismo di Vigilanza. La Banca ha altresì adottato un Codice Etico che definisce l'insieme dei valori etici nei quali si rispecchia l'attività della Banca, e il cui rispetto consente, fra l'altro, di prevenire la commissione dei reati previsti nel Decreto. Inoltre, la Banca ha in essere una procedura Whistleblowing ed una specifica Policy Anticorruzione.
La Banca assicura che a tutti i dipendenti venga erogata adeguata formazione in relazione al Decreto, soprattutto in caso di aggiornamenti della relativa normativa di riferimento.
L'attività dell'Organismo di Vigilanza svolta nel corso del 2023 è stata diretta principalmente all'accertamento dell'effettiva osservanza del Modello da parte dei destinatari; dell'efficacia e adeguatezza del Modello in relazione alla struttura aziendale ed alla sua effettiva capacità di prevenire i reati di cui al Decreto; all'opportunità di aggiornamento del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso.
Inoltre, nel 2023, l'Organismo di Vigilanza ha svolto, con il supporto di un consulente esterno qualificato, una quality review del Modello al fine di verificarne l'allineamento alle best practice di mercato e anche in relazione all'evoluzione ed alla crescita della Banca in questi ultimi anni.
L'Organismo di Vigilanza ha riferito al Consiglio di Amministrazione l'esito dell'attività svolta nel corso del 2023. In particolare, ha evidenziato di non aver ricevuto, alcuna segnalazione ai fini della corretta applicazione del Modello.

In riferimento ai rapporti con parti correlate e soggetti collegati, il Consiglio di Amministrazione di BFF S.p.A., in data 11 novembre 2016, ha approvato, con efficacia subordinata all'avvio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana – e quindi dal 7 aprile 2017 - le "Politiche sui controlli interni adottate dal Gruppo BFF per la gestione dei conflitti di interesse" (c.d. "Policy sulla gestione dei conflitti di interesse") e il "Regolamento del Gruppo BFF per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse" (il "Regolamento OPC") – in attuazione delle disposizioni di vigilanza di cui al Titolo V, Capitolo 5, della Circolare della Banca d'Italia del 27 dicembre 2006, n. 263, (la "Circolare 263") e del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, previo parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato OPC.
In data 27 giugno 2023 la Banca ha approvato l'aggiornamento del Regolamento OPC e della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, per meglio chiarire la corretta interpretazione di una specifica previsione, al fine di renderla coerente con la ratio normativa ivi sottesa.
Con la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, vengono disciplinati i processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione, il monitoraggio e la gestione dei rischi assunti dal Gruppo verso i Soggetti Collegati.
Obiettivo del Regolamento OPC è presidiare il rischio che l'eventuale vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali del Gruppo bancario possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alle transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché generazione di potenziali danni per gli azionisti e per gli stakeholder.
Il Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse e la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse di Gruppo sono comunicati al pubblico mediante pubblicazione sul sito internet della Banca, nella sezione Governance – procedure e regolamenti – operazioni con soggetti collegati.
Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono richiamate nella Parte H delle Nota Integrativa.

Relazione del Collegio Sindacale
La Banca ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento Emittenti adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i., avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale, mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
La Banca ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance (già Codice di Autodisciplina) delle società quotate – come definito dal Comitato per la Corporate Governance – costituito dalle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli investitori professionali (Assogestioni) e da Borsa Italiana – approvato il 31 gennaio 2020, e in vigore dal 1° gennaio 2021.
La Banca ha adottato, già da dicembre 2020, il nuovo Codice di Corporate Governance, mediante l'aggiornamento della propria regolamentazione interna per recepire – nei termini rappresentati nella Relazione sul Governo Societario 2021 – le novità introdotte dal summenzionato Codice.
In linea con quanto espresso nel nuovo Piano Industriale della Banca, presentato nel mese di giugno 2023, le progettualità identificate nell'anno hanno continuato a perseguire quali obiettivi principali lo sviluppo commerciale, l'efficienza dei processi interni, volta al contenimento dei rischi e al costante miglioramento dei servizi, e il potenziamento dei sistemi informatici e dell'infrastruttura tecnologica.
In particolare, si riportano le iniziative a maggior rilievo:

▶ Il completamento delle progettualità i cui investimenti sono volti alla realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative destinate sia alla gestione degli adempimenti regolamentari, sia a migliorare ulteriormente, rendendoli più efficienti, i processi di business e di amministrazione, anche attraverso meccanismi di automazione (RPA)finalizzati a una ulteriore riduzione dei tempi di elaborazione e a incrementare i controlli automatici, migliorando al contempo il livello di servizio offerto alla clientela.
La Banca non ha effettuato, nell'esercizio di riferimento, operazioni atipiche o inusuali, così come riportato nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.
In data 19 luglio 2023, DBRS Morningstar ("DBRS") ha assegnato il suo primo rating alla Banca, con Depositi a lungo termine classificati nella categoria Investment Grade a BBB (low) con outlook stabile. Questa valutazione riflette la solida posizione di liquidità di BFF e il miglioramento del profilo di funding in seguito all'acquisizione di DEPObank. La Banca può contare su un mix diversificato di fonti di finanziamento, tra cui le principali sono i depositi operativi e i depositi a termine. Il rating rafforza ulteriormente l'operatività della Banca nel mercato italiano del Securities Services e del Banking Payments.
L'analisi sul rating di DBRS riflette anche (i) la profittabilità e il potenziale di crescita nel lungo periodo, (ii) la solida posizione di capitale e di liquidità e (iii) il buon profilo di qualità degli attivi.
In particolare, l'agenzia di rating DBRS ha assegnato a BFF i seguenti rating:
Per ulteriori dettagli, si rimanda al comunicato stampa pubblicato da DBRS, sempre in data 19 luglio 2023.
In data 22 novembre 2023, l'agenzia Moodys' ha riconfermato tutti i Rating di BFF, a seguito dell'azione di rating sull'outlook dei titoli di stato italiani con rating Baa3 a stabile da negativo e della modifica del Macro Profile dell'Italia.
Al 31 dicembre 2023 i rating attribuiti a BFF dall'agenzia Moody's risultano:

Per quanto attiene gli strumenti obbligazionari emessi da BFF, si ricorda che l'unica emissione in essere al 31 dicembre 2023 consiste nel prestito obbligazionario Additional Tier 1 emesso nel gennaio 2022 per un ammontare pari a 150 milioni di euro a cui l'Agenzia di rating Moody's ha attribuito un merito di credito pari a B2.
Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa di Moody's, pubblicato sul sito internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet della Banca.
Per i rating ESG si rimanda al paragrafo "Sostenibilità del Modello di Business di BFF Banking Group".
Successivamente alla chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi da segnalare.
In particolare, si segnala che in relazione a quanto previsto dallo IAS 10, nel periodo intercorso tra la chiusura dell'esercizio 2023 e la data di approvazione del presente bilancio non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

Nel corso del 2023, il capitale sociale è aumentato da 185.545.952 azioni, corrispondenti a euro 142.870.382,96 al 31 dicembre 2022, a 186.944.029 azioni corrispondenti a euro 143.946.902 al 31 dicembre 2023 per effetto della parziale esecuzione intervenuta, nel periodo compreso tra il 2 gennaio 2023 e il 29 dicembre 2023, dell'aumento di capitale gratuito delegato, avvenuto mediante emissione di nuove azioni ordinarie BFF pari a n. 1.398.07712 per un importo nominale pari a euro 1.076.519 e assegnate al personale del Gruppo BFF per esigenze connesse ai piani di remunerazione e di incentivazione (Management by Objective 2020 e Piano di Stock Option 2016 e 2020).
Al 31 dicembre 2023 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 13.221.900 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 8.996.900 esercitabili. Al 31 dicembre 2022 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere erano pari a n. 16.169.288 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 1.086.788 esercitabili .
Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016 al 31 dicembre 2023 risultano assegnate ed ancora esercitabili, in quanto hanno maturato il periodo di vesting, n.96.000, che rappresentano la totalità delle azioni del piano ancora in esistenza. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato al 31 dicembre 2022 era pari a 1.086.788, di cui 232.000 non ancora esercitabili.
Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, al 31 dicembre 2023 il numero di stock option assegnate e non esercitate sono 5.461.400, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili n.2.227.700. Al 31 dicembre 2022 il numero di opzioni che risultava essere assegnato, era pari a 8.384.500 opzioni. Nessuna di queste opzioni era ancora esercitabile.
Con riferimento al Piano di Stock Option 2022, al 31 dicembre 2023 risultano assegnate 7.664.500 opzioni (di cui 3.439.500 in modalità equity settled e cash-less e 4.225.000 in modalità cash settled/phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile.
Al 2022, erano state assegnate 5.593.000 opzioni di cui 2.500.500 in modalità equity settled e cash-less e 3.092.500 in modalità cash settled/phantom, di cui nessuna ancora esercitabile.
12 A seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 2 aprile 2020 – di aumentare gratuitamente il capitale sociale della Banca, in via scindibile e in più tranche, ai sensi dell'art. 2349 cod. civ., per un importo complessivo non superiore a euro 5.254.563,16, mediante emissione di massime n. 6.824.108 azioni ordinarie a servizio delle finalità connesse con le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo, ivi incluso il "Piano di Stock Option del Gruppo bancario Banca Farmafactoring 2020" (Aumento di Capitale 2020) – è stata data parziale esecuzione allo stesso Aumento di Capitale 2020 mediante l'emissione di n. 1.398.077 nuove azioni ordinarie, nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 29 dicembre 2023.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Al 31 dicembre 2023, la Banca possedeva n. 494.854 azioni proprie, pari allo 0,26% del capitale sociale, in diminuzione rispetto a 570.728 al 31 dicembre 2022 a seguito dell'assegnazione di azioni proprie, come sotto dettagliato, parzialmente compensata dall'acquisto di n. 291.888 azioni nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie intervenuta nel periodo compreso fra il 13 febbraio 2023 e il 17 febbraio 2023.
Nel corso del 2023, sono state assegnate n.367.762 azioni proprie, a seguito dell'esercizio di stock options e della liquidazione delle remunerazioni variabili in strumenti finanziari, di cui n. 97.286 all'Amministratore Delegato e n. 270.476 a beneficiari non in forza.
BFF rappresenta una delle poche realtà italiane quotate veramente ad azionariato diffuso, con un flottante pari alla quasi totalità del capitale sociale.
Alla data del 31 dicembre 2023, il Management e le rispettive Persone Strettamente Legate detengono una quota di capitale sociale pari a 5,98%, aumentata rispetto al 5,88% del 31 dicembre 2022. Le azioni proprie detenute dalla Banca, 494.854, sono pari allo 0,26% del capitale sociale.

Fonte: Modelli 120A - 120B - 120D e comunicazioni di Internal Dealing. Le quote percentuali sono calcolate sul numero totale di azioni emesse al 31/12/2023.

L'Assemblea Ordinaria della Banca del 13 aprile 2023, ha deliberato, in particolare:
L'Assemblea Ordinaria della Banca del 7 settembre 2023, ha deliberato:
▶ di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti un Dividendo unitario per un importo massimo di Euro 27.487.349,74 utilizzando quota parte dalla riserva di utili a Nuovo, e di distribuire, al lordo delle ritenute di legge Euro 0,147 per ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione alla record date, con data di stacco cedola (n. 8) l'11 settembre 2023 (c.d. ex date). Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla Banca alla "record date". Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 12 settembre 2023 (c.d. record date).

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Il titolo di BFF Bank (Codice ISIN: IT0005244402 – Ticker di Borsa Italiana: BFF) è quotato sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana dal 7 aprile 2017, industry "Finanza" e Super Sector "Servizi Finanziari".
Il prezzo dell'azione BFF al 29 dicembre 2023 era pari a 10,32 euro, con un incremento del 120% rispetto al prezzo di collocamento in IPO di 4,70 euro. Dalla quotazione al 29 dicembre 2023, la Banca ha distribuito un totale di dividendi lordi pari a 3,850 euro per azione. Considerando anche i dividendi distribuiti, e assumendo il loro reinvestimento nel titolo BFF alla data di stacco della relativa cedola, il Total Return per gli azionisti al 29dicembre 2023 dal prezzo di collocamento in IPO è stato pari a 286%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 86%.

(*) Alla data del 29 dicembre 2023 il titolo BFF fa parte dei seguenti indici FTSE: FTSE Italia All-Share Financials; FTSE Italia All-Share Financial Services; FTSE Italia All Share Mid Cap; FTSE Italy SMID Cap Tradable Plus; FTSE Italia MIB Storico; FTSE Italia PIR PMI; FTSE Italia PIR PMI Cap; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small Net; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small; FTSE RAFI Developed ex US Mid Small 1500; FTSE RAFI Developed Mid Small ex US 1500; FTSE Italy Small Cap Index - Specialty Finance; e dei seguenti indici STOXX e iSTOXX: STOXX Europe Total Market Price; STOXX Europe Total Market Value; EURO STOXX Total Market Value; STOXX Europe Total Market Small Net Return; EURO STOXX Total Market Price; STOXX Global Total Market Price; STOXX Europe Total Market Value; STOXX All Europe Total Market Price; EURO STOXX Total Market Small; iSTOXX Europe Value Factor Net Return; iSTOXX Europe Size Factor Net Return; STOXX Europe ex UK Total Market Small Price; STOXX Italy 45 Price Index; iSTOXX PPF Responsible SDG Net Return; iSTOXX PPF Responsible SDG Gross Return; STOXX Developed Markets Total Market Gross Return; EURO STOXX Total Market Value Small; STOXX Italy Total Market Price. Il titolo BFF fa inoltre parte di diversi indici della serie MSCI (fra cui MSCI Europe ex UK Small Cap; MSCI Europe Small Cap Special Tax Gross Return; MSCI ACWI Value Small USD e MSCI AC Europe IMI), Bloomberg (fra cui Bloomberg Italy Large, Mid & Small Cap Price Return; Bloomberg World ex US Small Cap Growth Price Total Return e Bloomberg Eurozone Developed Markets Large, Mid & Small Cap Price Return), S&P (fra cui S&P Developed Net Zero 2050 Carbon Budget (2022 Vintage); S&P Global BMI; S&P Developed Ex-U.S. SmallCap e S&P Pan Europe BMI) e Solactive (fra cui Solactive Global SuperDividend e Solactive ISS ESG Screened Europe Small Cap).

Come da ultimo piano strategico quinquennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 27 giugno 2023 ("BFF 2028" o il "Piano"), gli obiettivi del Gruppo nel corso del 2024 (così come, tra l'altro, approvato in sede di Budget 2024) e negli anni successivi prevedono di:

Relazione del Collegio Sindacale
L'utile della Banca al 31 dicembre 2023 ammonta a euro 131.360.488. Tale risultato comprende, come descritto in precedenza, alcune poste straordinarie, che al netto dei relativi impatti fiscali, ammontano a 9,7 milioni di euro e sono principalmente relativi costi per stock option per 2 milioni di euro, costi di ristrutturazione ed M&A per 3,0 milioni di euro straordinari, costi per accordo transattivo con l'Amministratore Delegato per 1,7 milioni di euro, ammortamenti customer contracts per 1,9 milioni di euro e contributi straordinari al "Fondo Interbancario Tutela Depositi" per 1,2 milioni di euro.
Coerentemente con la politica dei dividendi approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca, che prevede la possibilità di distribuire agli Azionisti la porzione di utile netto consolidato normalizzato di Gruppo generata nell'anno non necessaria a mantenere la soglia minima del 12% di CET 1 ratio (calcolato sul perimetro del Gruppo Bancario, ai sensi del TUB e/o del CRR), si intende destinare:
L'importo di euro 106.754.790, sommato a (i) euro 48.910.228 da prelevarsi dalla quota disponibile della Riserva Utili portati a nuovo e da distribuire agli azionisti ad aprile 2024, e a (i) euro 27.487.351 già prelevati dalla quota disponibile della Riserva Utili portati a nuovo e distribuiti a settembre 2023 in forma di acconto su dividendi, porterebbe l'ammontare complessivo dei dividendi distribuiti dell'esercizio 2023 a euro 183.152.369 corrispondente all'utile netto consolidato normalizzato di Gruppo.
In relazione alla destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A., si riporta, di seguito, la proposta che verrà presentata all'Assemblea della Banca il 18 aprile 2024.

Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione Vi ha convocato, in sede ordinaria, giovedì 18 aprile 2024 alle ore 11.00 (l'"Assemblea"), convenzionalmente presso la sede sociale di BFF Bank S.p.A. (la "Società" o la "Banca" o "BFF") in Milano, Via Domenichino n. 5 (la "Sede Sociale"), in unica convocazione, per approvare, tra l'altro, la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio.
Si rammenta che l'articolo 26 introdotto dal Decreto Omnibus, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 agosto 2023, e successivamente convertito in legge, con modificazioni, dal provvedimento "Legge 9 ottobre 2023, n. 136 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici" (l'"Imposta" e il "Provvedimento"), in vigore dalla data del 10 ottobre 2023, ha introdotto l'imposta sugli extraprofitti delle Banche, calcolata sull'incremento del margine di interesse.
Tale imposta, che ha natura straordinaria, è determinata applicando un'aliquota pari al 40% sull'ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia, relativo all'esercizio 2023, che eccede per almeno il 10% il medesimo margine nell'esercizio 2022 e, l'ammontare così calcolato, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio 2022.
L'imposta straordinaria è versata entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell'esercizio 2023 e non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive.
In luogo del versamento, le banche possono destinare, in sede di approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2023, a una riserva non distribuibile a tal fine individuata, un importo pari a due volte e mezzo l'imposta calcolata come sopra specificato. Tale riserva rispetta le condizioni previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013 per la sua computabilità tra gli elementi del capitale primario di classe 1.
Si specifica che, con riferimento agli effetti derivanti dalla legge, le modifiche introdotte dall'imposta straordinaria sono state considerate come "adjusting event" ai sensi del principio IAS 10; la natura dell'imposta rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 21 in quanto applicata sul margine di interesse netto, per cui l'iscrizione a conto economico dell'imposta è richiesta nel momento in cui si verifica il fatto vincolante che determina l'insorgere della passività: nel caso in oggetto, il fatto vincolante è non solo il conseguimento di un margine di interesse netto al di sopra della soglia identificata dalla legge (pari allo 0,26 per cento dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale, alla data di chiusura dell'esercizio 2022), ma anche la decisione della Banca di non regolare l'imposta e di costituire la specifica riserva non distribuibile.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Tutto ciò premesso, per BFF l'Imposta corrisponderebbe allo 0,26% dei Risk Weighted Assets totali relativi al bilancio individuale del 31 dicembre 2022 (comprensivo di tutti i rischi di primo pilastro come definito ai sensi dei paragrafi 3 e 4 dell'articolo 92 del Regolamento (UE) n. 575/2013) ed è pari a Euro 9,76 milioni; in alternativa, l'importo della riserva non distribuibile è pari a Euro 24,4 milioni.
Pertanto, i potenziali scenari ipotizzati dalla Banca e sottoposti al Consiglio di Amministrazione sono stati i seguenti:
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2023, la proposta di appostare, a partire dall'utile netto 2023 (o, in caso di incapienza, da altre riserve disponibili), a riserve non distribuibili l'importo di euro 24,4 milioni, corrispondente ad un ammontare pari a due volte e mezzo l'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse.
Il bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2023, in approvazione all'Assemblea, presenta un utile pari a euro 131.360.488, che si propone di ripartire come segue:
L'importo di Euro 106.754.790 sopra indicato sommato a (i) euro 48.910.228 di cui si prevede la distribuzione attingendo dalla quota disponibile della Riserva di Utili portati a nuovo, e a (ii) Euro 27.487.351 già prelevati dalla quota disponibile della Riserva Utili portati a nuovo e distribuiti a settembre 2023 sotto forma di acconto su dividendi, porterebbe l'ammontare complessivo dei dividendi distribuiti dell'esercizio 2023 a euro 183.152.369 corrispondente all'utile netto consolidato normalizzato di Gruppo.
Agli Azionisti spetterà, quindi, un dividendo (a saldo) di circa Euro 0,541 per ciascuna delle n. 187.218.044 azioni.
Si evidenzia, inoltre, che, sono ancora ammessi alla negoziazione sul Mercato degli strumenti derivati (IDEM) contratti di opzione di tipo americano aventi come sottostante azioni BFF. Alla luce di quanto sopra ed in conformità a quanto prescritto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana (Titolo IA.2, Sezione IA.2.1,Art. IA.2.1.3), per lo stacco dei dividendi, messi in pagamento da società emittenti azioni componenti l'indice FTSE MIB ovvero sottostanti contratti derivati su azioni negoziati sul mercato IDEM, prevede una data di riferimento coincidente con il primo giorno di mercato aperto successivo al terzo venerdì di ciascun mese solare.

Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, il mese previsto per lo stacco dell'eventuale dividendo a valere sui risultati dell'esercizio 2022 sarà aprile 2023 con stacco cedola n. 9 il 22 aprile 2024(c.d. ex date). Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modifiche e integrazioni (il "TUF"), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 23 aprile 2024 (c.d. "record date"). La messa in pagamento del suddetto dividendo, al lordo delle ritenute di legge, è prevista per il 24 aprile 2024 (c.d. "payment date")
* * *
Sottoponiamo, pertanto, alla Vostra approvazione la seguente proposta di delibera:
"L'Assemblea di BFF Bank S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,
* * *
Per il Consiglio di Amministrazione Il PRESIDENTE (Salvatore Messina)


Bilancio d'esercizio


Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
| (Valori in unità di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 239.129.961 | 623.975.086 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 167.013.056 | 90.540.554 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1.166.851 | 210.963 | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al FV | 165.846.205 | 90.329.591 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 137.519.601 | 128.097.995 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 10.599.962.850 | 11.726.530.357 |
| a) crediti verso banche | 593.560.790 | 478.203.260 | |
| b) crediti verso clientela | 10.006.402.060 | 11.248.327.097 | |
| 70. | Partecipazioni | 154.875.553 | 151.875.554 |
| 80. | Attività materiali | 20.376.918 | 27.763.301 |
| 90. | Attività immateriali | 40.734.472 | 36.142.352 |
| di cui | |||
| - avviamento | - | - | |
| 100. | Attività fiscali | 108.569.309 | 55.243.454 |
| a) correnti | 55.465.214 | - | |
| b) anticipate | 53.104.095 | 55.243.454 | |
| 110. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 8.046.041 | - |
| 120. | Altre attività | 644.465.938 | 389.016.146 |
| TOTALE DELL'ATTIVO | 12.120.693.699 | 13.229.184.799 |

| (Valori in unità di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2023 31.12.2022 |
|||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 10.731.369.943 | 11.933.207.079 |
| a) debiti verso banche | 2.268.022.447 | 1.165.556.841 | |
| b) debiti verso la clientela | 8.463.347.496 | 10.728.674.172 | |
| c) titoli in circolazione | - | 38.976.066 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 1.214.962 | 949.790 |
| 40. | Derivati di copertura | - | 14.313.592 |
| 60. | Passività fiscali | 121.318.038 | 128.840.015 |
| a) correnti | - | 22.548.040 | |
| b) differite | 121.318.038 | 106.291.975 | |
| 80. | Altre passività | 536.141.741 | 382.204.555 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 2.895.921 | 3.117.800 |
| 100. | Fondo per rischi e oneri | 35.103.849 | 32.351.133 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 552.831 | 225.466 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 6.759.963 | 7.712.116 | |
| c) altri fondi | 27.791.055 | 24.413.551 | |
| 110. | Riserve da valutazione | 6.468.520 | 5.421.320 |
| 130. | Strumenti di capitale | 150.000.000 | 150.000.000 |
| 140. | Riserve | 253.424.452 | 180.627.582 |
| 145. | Acconto sui dividendi | (54.451.025) | (68.549.894) |
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | 66.277.204 | 66.277.204 |
| 160. | Capitale | 143.946.902 | 142.870.383 |
| 170. | Azioni proprie | (4.377.295) | (3.883.976) |
| 180. | Utile (Perdita) d' esercizio | 131.360.488 | 261.438.216 |
| TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 12.120.693.699 | 13.229.184.799 |

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
| (Valori in unità di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
| 10. Interessi attivi e proventi assimilati | 567.752.230 | 293.808.407 | |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 526.255.376 | 266.749.227 | |
| 20. Interessi passivi e oneri assimilati | (341.848.469) | (91.494.370) | |
| 30. Margine di interesse | 225.903.761 | 202.314.037 | |
| 40. Commissioni attive | 112.354.230 | 127.458.212 | |
| 50. Commissioni passive | (37.215.189) | (36.924.009) | |
| 60. Commissioni nette | 75.139.041 | 90.534.203 | |
| 70. Dividendi e proventi simili | 8.896.918 | 85.757.800 | |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | (10.194.402) | 9.744.486 | |
| 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 21.892.959 | 165.940 | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 22.038.492 | 165.940 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (145.533) | - | |
| 110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
2.232.715 | 5.154.401 | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 2.232.715 | 5.154.401 | |
| 120. Margine di intermediazione | 323.870.992 | 393.670.867 | |
| 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito di: | (3.338.344) | (180.088) | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (3.338.344) | (180.088) | |
| 150. Risultato netto della gestione finanziaria | 320.532.648 | 393.490.779 | |
| 160. Spese amministrative: | (163.352.031) | (154.533.127) | |
| a) spese per il personale | (66.416.198) | (65.624.429) | |
| b) altre spese amministrative | (96.935.833) | (88.908.698) | |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (3.710.499) | (10.740.019) | |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (327.364) | (139.792) | |
| b) altri accantonamenti netti | (3.383.135) | (10.600.227) | |
| 180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (3.953.659) | (4.130.270) | |
| 190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (7.738.147) | (7.163.491) | |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 40.106.081 | 128.075.729 | |
| 210. Costi operativi | (138.648.255) | (48.491.178) | |
| 260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 181.884.393 | 344.999.601 | |
| 270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (50.523.905) | (83.561.385) | |
| 280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 131.360.488 | 261.438.216 | |
| 300. Utile (Perdita) d'esercizio | 131.360.488 | 261.438.216 | |
| Utile per azione base | 0,708 | 1,405 | |
| Utile per azione diluito | 0,698 | 1,327 |

(Valori in unità di euro)
| Voci | 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. Utile (Perdita) d'esercizio | 131.360.488 | 261.438.213 | |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
|||
| 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||
| 30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
|||
| 40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||
| 50. Attività materiali | |||
| 60. Attività immateriali | |||
| 70. Piani a benefici definiti | (26.491) | 524.946 | |
| 80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||
| 90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
|||
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
|||
| 100. Copertura di investimenti esteri | |||
| 110. Differenze di cambio | 87.268 | 2.289 | |
| 120. Copertura dei flussi finanziari | |||
| 130. Strumenti di copertura (elementi non designati) | |||
| 140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.488.383 | 834.057 | |
| 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||
| 160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
|||
| 170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 1.549.159 | 1.361.292 | |
| 180. Redditività complessiva (Voce 10+170) | 132.909.647 | 262.799.505 |
(Valori in unità di euro)
(Valori in unità di euro)
| Al 31.12.2023 | Esistenze al 31.12.2022 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01.01.2023 |
Allocazione risultato esercizio precedente |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
|||||
| Capitale: | ||||||
| a) azioni ordinarie | 142.870.383 | 142.870.383 | ||||
| b) altre azioni | - | |||||
| Sovrapprezzi di emissione | 66.277.204 | 66.277.204 | ||||
| Riserve: | ||||||
| a) di utili | 170.208.698 | 170.208.698 | 115.408.486 | |||
| b) altre | 10.418.884 | 10.418.884 | ||||
| Riserve da valutazione | 5.421.320 | 5.421.320 | ||||
| Strumenti di capitale | 150.000.000 | 150.000.000 | ||||
| Acconti su dividendi | (68.549.894) | (68.549.894) | 68.549.894 | |||
| Azioni proprie | (3.883.976) | (3.883.976) | ||||
| Utile (Perdita) del periodo | 261.438.216 | 261.438.216 | (183.958.380) | (77.479.836) | ||
| Patrimonio netto | 734.200.834 | 734.200.834 | (77.479.836) |
| Al 31.12.2022 | Esistenze al 31.12.2021 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01.01.2022 |
Allocazione risultato esercizio precedente |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
||||
| Capitale: | |||||
| - azioni ordinarie | 142.690.771 | 142.690.771 | |||
| - altre azioni | |||||
| Sovrapprezzi di emissione | 66.492.997 | 66.492.997 | |||
| Riserve: | |||||
| - di utili | 137.607.343 | 137.607.343 | 39.008.950 | ||
| - altre | 8.643.589 | 8.643.589 | |||
| Riserve da valutazione | 4.060.028 | 4.060.028 | |||
| Strumenti di capitale | |||||
| Acconti su dividendi | |||||
| Azioni proprie | (7.132.434) | (7.132.434) | |||
| Utile (Perdita) di esercizio | 164.289.349 | 164.289.349 | (39.008.950) | (125.280.399) | |
| Patrimonio netto | 516.651.643 | 516.651.643 | (125.280.399) |

| Patrimonio netto del gruppo al 31.12.2023 Redditività consolidata complessiva esercizio 2023 |
Variazioni dell'esercizio | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stock options | Derivati su proprie azioni |
Variazioni strumenti di capitale |
Distribuzione straordinaria dividendi |
Operazioni sul patrimonio netto Acconti su dividendi |
Acquisto azioni proprie |
Emissione nuove azioni |
Variazioni di riserve |
|
| 1.076.519 | ||||||||
| (27.487.350) | (14.411.869) | |||||||
| (1.226.132) | 513.734 | |||||||
| 1.549.159 | (501.959) | |||||||
| (54.451.025) | ||||||||
| (2.794.384) | 2.301.065 | |||||||
| 131.360.488 | ||||||||
| 132.909.647 | (1.226.132) | (27.487.350) | (54.451.025) | (2.794.384) | 1.076.519 | (12.099.029) |
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto
(Valori in unità di euro)
| Patrimonio netto del |
Variazioni dell'esercizio | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| gruppo al 31.12.2022 |
Redditività | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||
| consolidata complessiva esercizio 20022 |
Stock options | Derivati su proprie azioni |
Variazioni strumenti di capitale |
Distribuzione straordinaria dividendi |
Acconti su dividendi |
Acquisto azioni proprie |
Emissione nuove azioni |
Variazioni di riserve |
|
| 142.870.383 | 179.612 | ||||||||
| 66.277.204 | (215.793) | ||||||||
| 170.208.698 | (6.407.595) | ||||||||
| 10.418.884 | 2.069.195 | (293.900) | |||||||
| 5.421.320 | 1.361.292 | ||||||||
| 150.000.000 | 150.000.000 | ||||||||
| (68.549.894) | (68.549.894) | ||||||||
| (3.883.976) | |||||||||
| 261.438.216 | 261.438.216 | 3.248.457 | |||||||
| 734.200.834 | 262.799.507 | 2.069.195 | 150.000.000 | (68.549.894) | 179.612 | (3.668.831) |

Relazione del Collegio Sindacale
| (Valori in euro) | ||
|---|---|---|
| Importo | ||
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | ||
| 1.Gestione | 186.601.737 | 301.467.499 |
| - risultato d'esercizio (+/-) | 131.360.487 | 261.438.216 |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
39.029 | 530.806 |
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | (14.313.592) | 14.313.592 |
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 3.338.344 | 180.088 |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 11.691.806 | 11.293.761 |
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 3.710.499 | 10.740.019 |
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 50.523.905 | 83.561.385 |
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) |
||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 251.259 | (80.590.368) |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 674.613.721 | (2.224.732.772) |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | 707 | 3.353.046 |
| - attività finanziarie designate al fair value | (73.283.900) | - |
| - altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | (52.671.663) |
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (7.347.001) | (45.426.272) |
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.123.229.163 | (1.970.704.571) |
| - altre attività | (367.985.247) | (159.283.313) |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (1.063.904.408) | 1.981.018.752 |
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.201.837.136) | 2.058.164.129 |
| - passività finanziarie di negoziazione | 530.344 | (1.774.721) |
| - passività finanziarie designate al fair value | ||
| - altre passività | 137.402.385 | (75.370.656) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (202.688.949) | 57.753.479 |
| SEGUE |

| (Valori in euro) | ||
|---|---|---|
| Importo | ||
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
| B. ATTIVITÀ Dl INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da | - | 75.963.202 |
| - vendite di partecipazioni | ||
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | 75.963.202 |
| - vendite di attività materiali | ||
| - vendite di attività immateriali | ||
| - vendite di rami d'azienda | ||
| 2. Liquidità assorbita da | (19.943.582) | (9.138.342) |
| - acquisti di partecipazioni | (2.999.999) | (1.384.193) |
| - acquisti di attività materiali | (4.613.316) | 1.244.138 |
| - acquisti di attività immateriali | (12.330.266) | (8.998.287) |
| - acquisti di rami d'azienda | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (19.943.582) | 66.824.860 |
| C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | ||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | (2.794.384) | - |
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | 150.000.000 | |
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (159.418.211) | (193.830.293) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (162.212.594) | (43.830.293) |
| LIQUIDITÀ NETTAGENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (384.845.125) | 80.748.046 |
| Voci di bilancio | Importo | ||
|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 623.975.085 | 543.227.039 | |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | (384.845.125) | 80.748.046 | |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | |||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 239.129.960 | 623.975.085 |

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Signori Azionisti, la Nota integrativa è suddivisa nelle seguenti parti:

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal regolamento comunitario n.1606 del 19 luglio 2002, che disciplina l'entrata in vigore dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, nonché delle relative interpretazioni (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio d'esercizio.
L'applicazione degli IFRS è attuata osservando il "quadro sistematico" per la preparazione e la presentazione del bilancio d'esercizio (cd. Framework), con particolare riguardo al principio fondamentale della prevalenza della sostanza sulla forma, nonché al concetto di rilevanza o significatività dell'informazione.
Il bilancio d'esercizio è stato predisposto in conformità alle disposizioni della Banca d'Italia, dettate dalla Circolare n. 262 "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", emanate in data 22 dicembre 2005, e successivi aggiornamenti.
Il bilancio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della Redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa ed è corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione.
In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto in euro, dove non espresso diversamente, e presentano anche i corrispondenti raffronti con l'esercizio precedente.
La valutazione delle voci del bilancio è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza e nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione del fatto che gli amministratori non hanno rilevato nell'andamento operativo, nell'evoluzione della situazione patrimoniale e finanziaria, e nell'esame dei rischi a cui è esposta la Banca, situazioni tali da mettere in dubbio la capacità della continuità operativa della stessa nel prevedibile futuro.

Alla data del presente bilancio d'esercizio risultano omologati i seguenti principi contabili o revisioni degli stessi applicabili a partire dal 1° gennaio 2023:
Infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi ed applicabili a partire dai bilanci che iniziano al 1° gennaio 2024:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti.
Non ci sono eventi significativi occorsi dopo la data di riferimento del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023.
In particolare si segnala che in relazione a quanto previsto dallo IAS 10, nel periodo intercorso tra la chiusura dell'esercizio 2023 e la data di approvazione del presente bilancio non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.
L'imposta straordinaria in oggetto è stata introdotta, all'articolo 26, dal Decreto Omnibus, varato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 10 agosto 2023, e successivamente convertito in legge, con modificazioni, dal provvedimento "LEGGE 9 ottobre 2023, n. 136 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici" (il "Provvedimento"), in vigore dalla data del 10 ottobre 2023.

In data 6 ottobre 2023 era stata fornita al Consiglio di Amministrazione, evidenza: i) dei due scenari alternativi percorribili da parte della Banca, analizzati in prima istanza sulla base della proposta di legge e dei relativi emendamenti e ii) dell'impatto a livello individuale e consolidato, calcolato a partire dai dati del Piano Industriale 23-26, di tali scenari.
Sulla base di quanto previsto dal Provvedimento, la stessa è determinata applicando un'aliquota pari al 40% sull'ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia, relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024, che eccede per almeno il 10% il medesimo margine nell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022. L'ammontare così calcolato, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023.
L'imposta straordinaria è versata entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024 e non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive.
In luogo del versamento, le banche possono destinare, in sede di approvazione del bilancio relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2024, a una riserva non distribuibile a tal fine individuata un importo pari a due volte e mezzo l'imposta calcolata come sopra specificato. Tale riserva rispetta le condizioni previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013 per la sua computabilità tra gli elementi del capitale primario di classe 1.
Tenuto conto di quanto sopra riportato e del fatto che, in considerazione dell'entrata in vigore del Provvedimento in data 10 ottobre 2023, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato in merito alla decisione di sottoporre all'Assemblea degli Azionisti, che sarà convocata in data 18 aprile 2024 per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023, la proposta di appostare a riserve non distribuibili l'importo di Euro 24,4 milioni, corrispondente ad un ammontare pari a due volte e mezzo l'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse. Il vincolo della riserva non determina alcun impatto sui ratio patrimoniali previsti da piano e sui dividendi di Gruppo.
A tal proposito, si evidenzia, infatti, che a parità di coefficienti patrimoniali si avrebbe un aumento del capitale primario (dovuto all'appostamento a riserva non distribuibile dell'ammontare della tassa sugli extra-profitti precedentemente determinata) controbilanciato da una contestuale riduzione delle riserve di utili esistenti (al fine di mantenere il dividendo 2023 in linea con la policy dividendi della Banca).
Il Consiglio di Amministrazione di BFF ha avviato il processo di presentazione della propria lista, in linea con le best practice di corporate governance del mercato e in data 26 novembre 2023 ha approvato gli Orientamenti agli Azionisti sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione, documento volto a fornire ai soci un valido strumento di supporto per la selezione dei candidati, al fine della predisposizione della del Consiglio di Amministrazione. In pari data, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di BFF, Avvocato Salvatore Messina, ha comunicato la sua volontà di non ricandidarsi nella lista in corso di predisposizione per il prossimo triennio, avendo maturato nove anni di mandato, che fanno venir meno il requisito formale dell'indipendenza, richiesto dalle migliori prassi di corporate governance. La nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione avverrà in occasione dell'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2023, coincidente con la scadenza del mandato degli organi sociali attualmente in carica.

Relazione del Collegio Sindacale
In tale ambito si rammenta che, essendo stata rimossa la previsione del Golden Parachute dell'Amministratore Delegato, da attivarsi in caso di mancato rinnovo della carica di Amministratore Delegato alla scadenza del mandato, nessun indennizzo verrà a lui corrisposto in caso di effettivo mancato rinnovo della carica.
La suddetta rimozione è frutto di un accordo transattivo sottoscritto con l'Amministratore Delegato, accordo soggetto a tutte le disposizioni previste dalla normativa e dalla Policy di Remunerazione e incentivazione 2023 approvata dall'Assemblea del 13 aprile 2023 relativamente ai cosiddetti parachute (ad esempio 60% di differimento su un periodo di 5 anni, 51% pagato in strumenti finanziari in ciascuna rata).
L'acquisto di azioni proprie è finalizzato a dotare la Banca della provvista di strumenti finanziari per assolvere gli obblighi previsti dai sistemi di remunerazione e incentivazione di cui alla "Policy di remunerazione e incentivazione del Gruppo bancario" vigente.
L'Assemblea Ordinaria della Banca tenutasi il 13 aprile2023, ha deliberato di revocare la precedente autorizzazione, deliberata dall'Assemblea del 31 marzo 2022, per la parte non eseguita, e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte e per un periodo di 18 mesi dalla data di Assemblea, per il perseguimento delle finalità di cui alla suddetta Relazione illustrativa; il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 8.463.819, rappresentative del 5% delle n. 185.623.140 di azioni prive di valore nominale rappresentative dell'intero capitale sociale sottoscritto e versato della Banca, pari a Euro 142.929.817,72. (tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino alla data di pubblicazione della Relazione illustrativa).
In data 6 ottobre 2023 – in esecuzione della sopra citata autorizzazione Assembleare – il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A. ha deliberato l'avvio dell'iter regolamentare diretto al rilascio da parte della Banca d'Italia dell'autorizzazione, ai sensi degli artt. 27 e ss. del Regolamento Delegato (UE) del 7 gennaio 2014, n. 241, adottato dalla Commissione Europea e dell'art. 78 del Regolamento (UE) del 26 giugno 2013, n. 575 per l'acquisto di azioni proprie della Banca, fino all'importo massimo di Euro 8,5 milioni, con un impatto pari a circa 30 bps del CET1 ratio della Banca calcolato su base pro-forma al 30 settembre 2023.
In data 13 aprile 2023 l'Assemblea ha approvato: i) il bilancio individuale dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, che presenta un utile di esercizio di Euro 261.438.216; ii) la distribuzione per cassa in favore degli azionisti di una parte dell'utile netto individuale 2022 relativo al secondo semestre, pari a Euro 77.479.836, corrispondente a un dividendo, al lordo delle ritenute di legge, pari a Euro 0,419 per ciascuna delle n. 185.623.140 azioni ordinarie, a fronte di un acconto dividendi, distribuito ad agosto 2022, pari a Euro 68.549.894 corrispondente ad Euro 0,3708 per azione, per un totale dividendi distribuiti relativi all'esercizio 2022 di Euro 146.029.730 corrispondente ad Euro 0,7898 per azione; iii) di destinare alla "Riserva Utili portati a nuovo" della Banca la rimanente parte dell'utile netto individuale 2022, pari a Euro 115.361.074, e a "Riserva Legale" i restanti Euro 47.410; iv) la policy di remunerazione e incentivazione 2023, le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica e la Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022, esprimendo su quest'ultimo punto un voto consultivo; v) la proposta di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF ( fino a n. 8.463.819, tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino).

In data 7 settembre 2023 l'Assemblea ordinaria ha deliberato di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti un Dividendo unitario per un importo massimo di Euro 27.487.349,74, comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla società alla "record date", utilizzando quota parte dalla riserva di utili a Nuovo, e di distribuire, al lordo delle ritenute di legge, Euro 0,147 per ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione alla record date, con data di stacco cedola (n. 8) l'11 settembre 2023 (c.d. ex date).
Nel corso del quarto trimestre del 2023, si segnala ancora il protrarsi delle tensioni del contesto geo-politico globale derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, scoppiato agli inizi del 2022, che sta avendo seri riflessi sulla situazione macroeconomica europea e mondiale.
Anche in ottica prospettica, il conflitto rappresenta un fattore di instabilità che, in generale, può incidere sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui BFF opera e sulle prospettive di crescita dei medesimi. Di conseguenza, la Banca, a livello consolidato, ha messo in atto un monitoraggio continuo dei rischi a cui il Gruppo BFF potrebbe eventualmente essere esposto ed effettuato le dovute analisi di impatto sul business, i cui esiti vengono di seguito sinteticamente rappresentati.
Inoltre, la Funzione Compliance & AML con il coinvolgimento e supporto delle funzioni competenti provvede nel continuo a (i) monitorare l'evoluzione normativa in merito al regime restrittivo e sanzionatorio applicato a livello UE verso soggetti, entità e banche di Russia e Bielorussia coinvolte nel conflitto; (ii) diffondere alert informativi alle differenti UO in occasione degli aggiornamenti e (iii) supportare le differenti BU nell'analisi di conformità di specifiche esigenze operative.
In relazione alle attività della Banca si segnala che gli impatti del Conflitto Russia-Ucraina sono stati contenuti anche grazie alle attività di sviluppo del business, come evidenziato nella parte relativa agli aspetti commerciali.
Il conflitto Russia-Ucraina non ha comportato, anche alla luce del Business Model e della tipologia di controparti di rischio della Banca, modifiche al modello di determinazione delle perdite attese. Tuttavia, con l'aggiornamento annuale degli scenari macroeconomici, la Funzione Risk Management di Gruppo monitora l'andamento dei parametri di rischio a fronte dell'evoluzione del conflitto al fine di comprendere eventuali impatti sulla determinazione delle perdite attese (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "IFRS 9 - Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al conflitto Russia-Ucraina).
Relazione del Collegio Sindacale
Per quanto riguarda, invece, il conflitto israelo-palestinese originatosi negli ultimi mesi del 2023, la Banca ha condotto delle analisi volte ad individuare potenziali fattori destabilizzanti del contesto macroeconomico e di conseguenza gli scenari macroeconomici dei paesi in cui la Banca opera. In considerazione dei risultati delle analisi svolte, tuttavia, al momento, non si ravvedono elementi critici tali da porre in essere ulteriori attività di monitoraggio dei rischi di suddetto conflitto.
Si dà informativa in merito ai seguenti temi e provvedimenti già intrapresi nel 2022, in ottica di continuità, anche nel corso del 2023:
▶ Aspetti commerciali: con riferimento alla BU Factoring e Lending è da rilevare un incremento complessivo dei volumi di factoring e di finanziamenti alla clientela che risulta essere particolarmente più elevato rispetto all'andamento del mercato del factoring generalista ed è stato ottenuto nonostante la politica di repricing effettuata dalla Banca, grazie allo sforzo commerciale di mantenimento della clientela esistente e di maggiore penetrazione del mercato e alla tendenziale riduzione della liquidità presente sul mercato.
La BU Securities Services, continua a registrare un andamento crescente delle iniziative commerciali realizzate dalla Banca, relativamente ai servizi a valore aggiunto e ai servizi di banca depositaria di fondi FIA. Si segnala solo un ritardo nell'avvio dell'attività di nuovi fondi istituiti da clientela SGR.
Anche la BU Payment performa positivamente a livello generale del comparto e, soprattutto, per quanto afferente ai pagamenti elettronici/digitali. Assegni ed effetti seguono invece la flessione che si registra a livello di sistema, dovuta all'abbandono progressivo dei relativi strumenti di pagamento da parte dei cittadini e imprese (trend riveniente anche dalle analisi di Banca d'Italia su tale perimetro).
Non si rilevano particolari impatti, Invece, correlati alle conseguenze del conflitto russo-ucraino e della guerra israelo-palestinese, con riferimento, ai contratti di leasing (IFRS 16), agli utili/perdite attuariali legate al fondo TFR (IAS 19) e alle condizioni di maturazione dei pagamenti basati su azioni (IFRS 2).
L'Assemblea dei soci di Banca Farmafactoring S.p.A. (ora BFF Bank S.p.A.) tenutasi il 2 aprile 2020 ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società di revisione KPMG S.p.A., secondo quanto espresso dall'art. 2409-bis del Codice Civile e dal D.Lgs. n. 39/2010.

Di seguito, sono descritte le politiche contabili adottate per la predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.
Tali politiche contabili includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.
Con riferimento alle attività finanziarie, il principio contabile IFRS 9 prevede la ripartizione in tre categorie:
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Trovano quindi evidenza in questa voce:
La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo.
Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a Conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell'impairment.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono inizialmente iscritte al fair value, rappresentato normalmente dal prezzo della transazione, senza considerare i costi o ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.

Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Le attività finanziarie o parti di attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.
In particolare, le attività finanziarie cedute vengono cancellate quando l'entità conserva i diritti contrattuali a ricevere i flussi di cassa dell'attività, ma sottoscrive un'obbligazione simultanea a pagare tali flussi di cassa e solo tali flussi di cassa, senza significativi ritardi a favore di terzi.
Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è inclusa nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
In particolare, sono inclusi in questa voce:
Inoltre, sono misurate al fair value con impatto sulla redditività complessiva anche gli strumenti di capitale per i quali si sceglie di usufruire della c.d. Fair value Other Comprehensive Income option (FVOCI), che prevede, per tali tipi di strumenti, la possibilità di imputare alla redditività complessiva tutte le componenti reddituali legate agli strumenti, senza che esse impattino mai, neanche in caso di dismissione, il Conto economico.
La Banca sceglie di usufruire della FVOCI option relativamente agli strumenti di capitale posseduti, che peraltro, hanno ammontare non significativo.

Relazione del Collegio Sindacale
Le attività finanziarie classificate nel Business Model HTC&S sono detenute sia al fine di raccogliere i flussi finanziari contrattuali sia per la vendita delle stesse. Pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto a un Business Model Hold to Collect. Questo perché la vendita di attività finanziarie è fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo del Business Model, anziché essere incidentale ad esso.
Tali attività possono essere detenute per un periodo di tempo non definito, e possono rispondere all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.
Pertanto, a differenza delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (HTC), il principio IFRS 9 non richiede la definizione di soglie di frequenza e significatività delle vendite per il Business Model HTC&S.
Purtuttavia, seguendo un approccio prudenziale, la Banca ha definito un indice massimo di turnover annuale del portafoglio titoli che permetta di discriminare tale Modello di Business da quello Other (cioè gli asset detenuti per il Trading), calcolato come il rapporto tra il totale del valore delle vendite e lo stock medio nell'anno ((valore giacenza iniziale + valore giacenza finale)/2).
In materia di riclassificazione delle attività finanziarie (tranne i titoli di capitale, per i quali non è ammessa alcuna riclassifica), l'IFRS 9 non ammette riclassificazioni verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.
In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).
Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Nel dettaglio, in caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassifica. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal Patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.
Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che dovrebbero essere altamente infrequenti, le attività finanziarie possono essere riclassificate da quelle valutate al fair value con impatti sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie stabilite dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti operano in maniera prospettica a partire da tale data con i seguenti impatti:

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale.
All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Con riferimento ai titoli di debito, tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrandosi a Conto economico gli interessi, secondo il criterio del costo ammortizzato nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati". Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 110 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto ad eccezione delle perdite derivanti da impairment, esposte alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Gli utili e le perdite sono registrati tra le Riserve da valutazione fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel Conto economico alla voce 100 "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 110 "Riserve da valutazione" sono esposte anche nel Prospetto della Redditività consolidata complessiva.
Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo, e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile a causa della mancanza o della non attendibilità delle informazioni atte alla valutazione del fair value, sono valutati all'ultimo fair value attendibilmente misurato.
Gli strumenti rappresentativi di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del Patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.
Come previsto dall'IFRS 9, le attività finanziare incluse in tali categorie, ai fini della valutazione dell'eventuale impairment, sono segmentate nei tre differenti stage, a seconda dello stato di deterioramento del merito creditizio.
Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (attività finanziarie al momento di rilevazione iniziale, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, una perdita attesa misurata su un orizzonte temporale pari ad un anno.
Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (attività performing per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa misurata per l'intera vita residua dello strumento finanziario.
Per gli strumenti di debito, costituisce evidenza di impairment l'esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie del debitore o emittente, tali da pregiudicare l'incasso del capitale o degli interessi.

Relazione del Collegio Sindacale
Qualora vi sia un'obiettiva evidenza che l'attività abbia subìto un impairment, la perdita cumulata, che è stata inizialmente rilevata nella voce 110 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto, viene trasferita a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva". L'importo trasferito a Conto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (valore di prima iscrizione al netto delle eventuali perdite per impairment già precedentemente rilevate nel Conto economico) e il fair value corrente.
Se il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel Conto economico la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di Conto economico; ciò, invece, non si applica con riferimento ai titoli di capitale, che non sono assoggettati al processo di impairment.
Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.
Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".
Non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.
La cancellazione delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene nel momento in cui scadono i diritti contrattuali, e quando, a seguito della cessione, sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici relativi all'attività finanziaria medesima. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è classificata nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

Sulla base degli schemi contabili previsti dalla circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la voce di bilancio comprende:
I crediti verso banche derivano essenzialmente dai rapporti di conto corrente ordinari e dagli impieghi con controparti bancarie nelle diverse forme tecniche.
I crediti verso la clientela comprendono principalmente titoli di debito, i crediti verso debitori, riferiti all'attività di factoring, gli interessi di ritardato pagamento, calcolati sui crediti acquistati a titolo definitivo in misura determinata dalla normativa in vigore (D. Lgs. n. 231/2002 "Attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali"), nonché gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche.
I crediti di BFF, relativi ad attività di factoring, si riferiscono quasi esclusivamente ad acquisti pro soluto a titolo definitivo, ovvero a crediti per i quali è avvenuto il totale trasferimento di rischi e benefici connessi al credito.
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono detenute nell'ambito di un modello di business avente l'obiettivo di ottenere i flussi finanziari contrattuali raccogliendo i pagamenti nell'arco della vita dello strumento.
Non tutte le attività devono essere necessariamente detenute fino a scadenza: il principio IFRS 9 fornisce i seguenti esempi di casi in cui la vendita delle attività finanziarie può essere coerente con il Business Model HTC:
La Banca ha identificato delle soglie di significatività per volumi e frequenza di vendite oltre le quali andrà analizzato se il business model HTC è stato mantenuto.
Laddove, pertanto, si dovesse procedere a delle vendite (consentite dal Business Model in parola) è stata definita, in ragione di una comune prassi di mercato, una determinata percentuale di significatività dei volumi di vendita annuali, determinata come sommatoria del valore delle vendite effettuate nell'anno/valore di bilancio del portafoglio HTC a inizio anno.
Con riferimento alla frequenza delle vendite, BFF ha definito una soglia su base mensile così come esplicitato nel RAF (Risk Appetite Framework), ovvero sia il quadro che definisce – in coerenza con il massimo rischio assumibile, con il business model e con il piano strategico – la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
In materia di riclassificazione delle attività finanziarie, l'IFRS 9 non ammette riclassificazione verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).
Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a Conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Con riferimento ai crediti per attività di factoring, tali attività sono rilevate inizialmente al fair value che, di norma, corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'acquisizione e all'erogazione dell'attività finanziaria, ancorché non ancora regolati.
In particolare, i crediti pro soluto:
Con riferimento, invece, alle attività finanziarie relativi ai finanziamenti erogati dalla Banca, l'iscrizione iniziale delle stesse avviene alla data di erogazione. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value delle somme erogate, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento.
I titoli di debito HTC, presentano pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa e possono essere impegnati in operazioni di pronti contro termine, di prestito o di altre operazioni temporanee di rifinanziamento.
Anche la rilevazione iniziale di tali attività avviene alla data di regolamento, al fair value, corrispondente di norma al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione.
In seguito alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, pari al valore iscritto all'origine, diminuito dei rimborsi di capitale e delle rettifiche di valore, e aumentato delle eventuali riprese di valore e dell'ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo, tenuto conto della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi accessori imputati direttamente alla singola attività.

Con specifico riferimento ai crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo nell'ambito dell'attività di factoring, essi sono valutati al "costo ammortizzato", determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati, con riferimento sia alla quota capitale sia agli interessi di ritardato pagamento che maturano dalla data di scadenza del credito e che sono ritenuti recuperabili.
La nuova scadenza di tali crediti, considerata la natura degli stessi, è da identificarsi con la data di previsto incasso, determinata in sede di quotazione e formalizzata con il cedente nel contratto di cessione.
Gli interessi attivi (ivi inclusi gli interessi di ritardato pagamento) devono essere riconosciuti a Conto economico solo se risulta probabile che si generino flussi di cassa positivi per l'entità, e che il loro ammontare possa essere stimato attendibilmente. Nella fattispecie in esame, coerentemente con quanto peraltro confermato dal "Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016" in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D. Lgs. n. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo", BFF ha incluso nel calcolo del costo ammortizzato anche la stima degli interessi di ritardato pagamento recuperabili, tenuto conto che:
BFF Bank dispone, inoltre, di serie storiche – riguardanti le percentuali e i tempi di incasso – elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi, che consentono di poter ritenere che la stima degli interessi di ritardato pagamento inclusa nel calcolo del costo ammortizzato sia sufficientemente attendibile e tale da soddisfare i presupposti previsti dal principio IFRS15 per la loro rilevazione. Tali serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio, per determinare la percentuale di stima di recupero e i tempi di incasso da considerare ai fini del calcolo degli interessi di ritardato pagamento; trimestralmente, poi, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, per confermare dette percentuali nell'ambito della predisposizione dell'informativa periodica.
Relativamente ai crediti di BFF Bank iscritti a bilancio, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 50%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2023 è rimasta inalterata rispetto al 2022 ed è pari al 50%.
Si ricorda, inoltre, che per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, la stima dei giorni di incasso è rimasta pari a 2100 giorni, valore aggiornato in sede di redazione del Bilancio 2022.
Si rammenta, inoltre, che le analisi suddette riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di ritardato pagamento comprendono anche un'analisi delle percentuali di incasso dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro").
Sulla base delle evidenze scaturenti da tali serie storiche, a partire dalla chiusura del Bilancio 2022, la Banca ha deciso di procedere alla contabilizzazione per competenza del suddetto indennizzo, in base alle percentuali di incasso rilevate dalle serie storiche e dalle analisi condotte in linea con quelle già applicate al modello di calcolo degli interessi di mora.

Relazione del Collegio Sindacale
L'andamento delle percentuali di incasso negli anni, inclusi nella serie storica considerata, risulta significativamente superiore al 50% e, pertanto, prudenzialmente, quest'ultima percentuale è stata utilizzata come stima dell'ammontare relativo al suddetto indennizzo che verrà incassato in futuro e che è stato iscritto alla voce 40 "Attività Finanziaria al costo ammortizzato - crediti verso la clientela".
In termini fiscali, la competenza dei ricavi riveniente dal diritto a incassare i"40 euro" forma direttamente reddito imponibile come previsto dall'art. 109 comma 1 del TUIR ("I ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi, per i quali le precedenti norme della presente Sezione non dispongono diversamente, concorrono a formare il reddito nell'esercizio di competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell'esercizio di competenza non sia ancora certa l'esistenza o determinabile in modo obiettivo l'ammontare concorrono a formarlo nell'esercizio in cui si verificano tali condizioni."), diversamente da quanto previsto per gli interessi di mora, il cui trattamento fiscale è dettato dal comma 7 dello stesso art. del TUIR ("In deroga al comma 1, gli interessi di mora concorrono alla formazione del reddito nell'esercizio in cui sono percepiti o corrisposti"). Nessuna fiscalità differita viene accantonata in bilancio.
I titoli HTC, dopo l'iniziale rilevazione al fair value, sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Il risultato derivante dall'applicazione di detta metodologia è imputato a Conto economico nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati".
La Banca effettua l'analisi sul portafoglio crediti e titoli HTC, finalizzata all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie. Il principio IFRS 9 ha introdotto per le attività finanziarie comprese in tale voce di bilancio il concetto di perdite su crediti attese, che rappresentano una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario, e secondo cui non è necessario che una perdita si verifichi prima che venga riconosciuta in bilancio e quindi, generalmente, tutte le attività finanziarie porteranno alla creazione di un fondo.
L'approccio utilizzato è rappresentato dal modello generale di deterioramento ("general deterioration model") che prevede la classificazione in tre stage, che riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito, degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione contabile infrannuale si procede a valutare se c'è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. In questo caso ci sarà un trasferimento tra stage: questo modello è simmetrico, e le attività possono muoversi tra i diversi stage.
Per le attività classificate in Stage 1 il Fondo svalutazione delle singole attività finanziarie si determina basandosi sulle perdite attese a 12 mesi ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione solo il potenziale default nei prossimi 12 mesi), mentre per le attività in Stage 2 e 3 ci si basa sulle perdite attese "lifetime" ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione il potenziale default lungo tutta la vita residua dello strumento finanziario).
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subìto una riduzione di valore, nell'ambito dello stage 3, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati in base al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

L'importo della perdita è definito sulla base di un processo di valutazione analitica e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto, di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero. Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.
Con la rilevazione dell'impairment, Il valore contabile dell'attività viene conseguentemente ridotto, e l'importo della perdita stessa è rilevato a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della perdita per impairment diminuisce, e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, che si è verificato dopo la sua rilevazione, la perdita per impairment precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L'importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di Conto economico.
Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".
La cancellazione dell'attività finanziaria avviene quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria scadono o l'entità trasferisce l'attività finanziaria e il trasferimento soddisfa i criteri di ammissibilità per l'eliminazione contabile.
I crediti ceduti sono cancellati dalle attività in bilancio solo se la cessione ha comportato il trasferimento di tutti i rischi e i benefici connessi con i crediti stessi.
Qualora siano invece mantenuti rischi e benefici, i crediti ceduti continueranno a essere iscritti tra le attività di bilancio, ancorché, giuridicamente, la titolarità degli stessi sia stata effettivamente trasferita.

Relazione del Collegio Sindacale
Si premette che la Banca si è avvalsa della facoltà, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare, relativamente alle operazioni di copertura, le regole previste dallo IAS 39 anche dopo l'introduzione dell'IFRS 9.
Per operazioni di copertura si intende la designazione di uno strumento finanziario atto a neutralizzare, in tutto o in parte, l'utile o la perdita derivante da una variazione di fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto. L'intento di copertura deve essere formalmente definito, non retroattivo e coerente con la strategia di copertura dei rischi enunciata dalla Direzione di BFF. La contabilizzazione dei derivati come strumenti di copertura è permessa dallo IAS 39 solamente in particolari condizioni, ossia quando la relazione di copertura è:
Gli strumenti finanziari derivati designati come copertura sono inizialmente iscritti al loro fair value.
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite potenziali attribuibili a determinate tipologie di rischio.
Le tipologie possibili di copertura sono:
Gli strumenti che possono essere utilizzati per la copertura sono i contratti derivati (comprese le opzioni acquistate) e gli strumenti finanziari non derivati, per la sola copertura del rischio cambio. Gli strumenti derivati di copertura sono classificati nello Stato patrimoniale, rispettivamente alla voce 50 "Derivati di copertura" dell'attivo, o 40 "Derivati di copertura" del passivo, a seconda che alla data di riferimento del bilancio o situazioni contabili infrannuali presentino un fair value positivo o negativo.
Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono iscritti e misurati al loro fair value.
Nel momento in cui uno strumento finanziario è classificato come di copertura, la Banca, come sopra riportato, documenta in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, verificando, sia all'inizio della relazione di copertura sia lungo tutta la sua durata, che la copertura del derivato sia efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto. Una copertura è considerata efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value del derivato di copertura.

Pertanto, l'efficacia è valutata attraverso il confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall'intervallo 80-125%) quando le variazioni attese ed effettive del fair value o dei flussi di cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dell'elemento coperto.
La valutazione dell'efficacia è effettuata a ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, utilizzando:
Le modalità di contabilizzazione degli utili e delle perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono diverse, in relazione alla tipologia di copertura:
L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto economico avviene sulla base di quanto segue:
La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi: a) la copertura effettuata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace; b) l'elemento coperto è stato venduto oppure rimborsato; c) è stata revocata anticipatamente l'operazione di copertura; d) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato.
Se non è confermata l'efficacia della copertura, la quota del contratto derivato non più di copertura (over hedging) viene riclassificata tra gli strumenti di negoziazione. Se l'interruzione della relazione di copertura è dovuta alla cessione o all'estinzione dello strumento di copertura, l'elemento coperto cessa di essere tale e torna a essere valutato secondo i criteri del portafoglio di appartenenza.
Le attività e le passività finanziarie di copertura sono cancellate quando viene meno il diritto contrattuale (ad es., scadenza del contratto, cessazione anticipata esercitata secondo le clausole contrattuali – c.d. "unwinding") a ricevere i flussi finanziari relativi agli strumenti finanziari, attività/passività coperta e/o derivato oggetto dell'operazione di copertura, o quando l'attività/passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.
Con il termine partecipazioni si intendono gli investimenti nel capitale di altre imprese, generalmente rappresentati da azioni o da quote e classificati in partecipazioni di controllo e di collegamento. In particolare, si definiscono:
Costituisce presupposto di influenza notevole il possesso, diretto o indiretto tramite società controllate, del 20% o quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata.
Le partecipazioni in società controllate non consolidate sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore.
Se esistono obiettive evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento, ovvero considerando la metodologia dei multipli di mercato in alternativa ai flussi finanziari futuri (impairment test).
Qualora non sia possibile disporre di sufficienti informazioni, si considera come valore d'uso il valore del Patrimonio netto della società.
Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore iscritto nel bilancio la differenza è rilevata a Conto economico alla voce 220 "Utili (Perdite) delle partecipazioni".
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di Conto economico ma nel limite del costo della partecipazione precedente la svalutazione.

I dividendi delle partecipate sono contabilizzati nell'esercizio in cui sono deliberati nella voce 70 "Dividendi e proventi simili".
Le partecipazioni sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, o laddove la partecipazione venga ceduta trasferendo in maniera sostanziale tutti i rischi ed i benefici ad essa connessi.
Le attività materiali includono i terreni, gli immobili strumentali, impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
Sono inclusi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari), le attività concesse in leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di proprietà e diritti di utilizzo di attività materiali rivenienti da contratti di "leasing".
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi derivanti da contratti di leasing ex IFRS 16 dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi, diverse da quelli di cui al paragrafo precedente sono iscritte:
Si definiscono immobili strumentali gli immobili posseduti (o locati tramite un contratto di leasing finanziario) utilizzati nella produzione e fornitura di servizi o per fini amministrativi, con una vita utile superiore all'anno.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene, o rilevate come attività separate, se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati, e il costo può essere attendibilmente rilevato (es. interventi di manutenzione straordinaria). Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel Conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce 160 b) "altre spese amministrative", se riferite ad attività a uso funzionale.

Relazione del Collegio Sindacale
In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dalla Banca in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing - "Right-of-Use" (RoU) (IFRS 16).
Alla data di decorrenza la Banca, in qualità di locatario, iscrive al costo "l'attività consistente nel diritto di utilizzo (RoU)", il quale comprende: a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing; b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti; c) i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario, consistenti nei costi incrementali sostenuti per l'ottenimento del leasing che non sarebbero stati sostenuti se il leasing non fosse stato ottenuto, a eccezione dei costi sostenuti dai locatori produttori o commercianti in relazione al leasing; d) la stima dei costi che dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing, a meno che tali costi siano sostenuti per la produzione delle rimanenze".
Il RoU riferito ai contratti di leasing esistenti alla data della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 è stato iscritto secondo il "Modified Retrospective Approach".
La Banca non considera l'IVA come componente dei lease payments ai fini del calcolo delle misure IFRS 16 (RoU e Lease Liability, per cui si rimanda alla voce Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato).
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore per deterioramento. L'ammortamento inizia dalla data in cui le attività materiali sono pronte per l'uso previsto dal management.
Le attività materiali vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende che l'attività sia utilizzabile dall'azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La stima della vita utile è di seguito rappresentata:
I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata.
La stima della vita utile delle attività materiali viene rivista a ogni chiusura di bilancio o situazioni contabili infrannuali, tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa, ecc., e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
In merito al patrimonio artistico non si procede ad ammortizzarlo in quanto la sua vita utile non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato a non diminuire nel tempo.

Alla data di First Time Adoption dei Principi Contabili Internazionali (1° gennaio 2005), per gli immobili di proprietà strumentali all'attività d'impresa, è stato applicato il criterio del fair value che, a partire da tale data, è divenuto il nuovo valore di bilancio.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 180 "Rettifiche/ Riprese di valore nette su attività materiali" di Conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
La Banca valuta ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale di riferimento di reporting se esiste qualche indicazione che dimostri che le attività materiali possano aver subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdita si procede al confronto fra il valore contabile e il valore recuperabile inteso come il maggiore tra fair value e valore d'uso.
Ai sensi dell'IFRS 16 il "leasing" è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività (l'attività sottostante) per un periodo di tempo. Un contratto di "leasing" finanziario trasferisce al locatario (utilizzatore), sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Diversamente il contratto configura un "leasing" operativo. L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent-free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Al momento della decorrenza del contratto il locatario rileva:
Qualora un contratto di leasing contenga "componenti non leasing" (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente "componenti leasing" e "componenti non leasing" e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi a sé stanti.

Relazione del Collegio Sindacale
Il locatario può optare per rilevare i pagamenti dovuti per il leasing:
La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:
Nel corso della durata del contratto di leasing, il locatario deve:
In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
Le attività materiali vengono cancellate quando sono dismesse o quando non ci si attendono benefici economici futuri dall'utilizzo o dalla dismissione.
Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal Bilancio al termine della durata del leasing.
Le attività immateriali sono attività non monetarie a utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla Banca, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata come costo nell'esercizio in cui è stata sostenuta.
Le attività immateriali sono principalmente relative a software ad utilizzazione pluriennale e all'avviamento, frutto di contratti o di nuove acquisizioni.

Le attività immateriali sono iscritte in bilancio o situazioni contabili infrannuali al costo d'acquisto, comprensivo dei costi diretti sostenuti per predisporre l'attività all'utilizzo, e aumentato delle eventuali spese successive sostenute per accrescerne le iniziali funzionalità economiche, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Tra le attività immateriali è anche iscritto l'avviamento, che rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto e il fair value delle attività e passività di pertinenza di un'impresa acquisita, rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill), o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto economico.
Le attività immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate, sono le seguenti:
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività e il suo valore recuperabile pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 190 "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di Conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Alla data del 31 dicembre 2022, inoltre, è stato effettuato il test di impairment sull'attività immateriale, c.d. Customer Relationship, riveniente dalla finalizzazione della PPA successiva alla fusione di DEPObank nel 2021 e relativa alla BU Securities Services, a seguito delle significative variazioni intervenute nella composizione del portafoglio clienti. Gli esiti di tale attività hanno portato a svalutare parzialmente il valore iscritto a bilancio con contestuale impatto a conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte B della nota integrativa alla voce 90 "Attività Immateriali".
Un'attività immateriale è eliminata dallo Stato patrimoniale all'atto della dismissione, o quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dalla sua dismissione, ulteriori benefici economici futuri, e l'eventuale differenza tra il valore di cessione, o valore recuperabile, e il valore contabile viene rilevata a Conto economico alla voce 250 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Vengono classificate nella voce 110 dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione" attività non correnti o gruppi di attività/ passività per i quali è stato avviato un processo di dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Tali attività/passività sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione, ad eccezione di alcune tipologie di attività (es. attività finanziarie rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9) per cui l'IFRS 5 prevede specificatamente che debbano essere applicati i criteri valutativi del principio contabile di pertinenza.
Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della legislazione fiscale vigente nei diversi paesi in cui la Banca opera.
L'onere fiscale è costituito dall'importo complessivo delle imposte correnti e differite, incluso nella determinazione del risultato dell'esercizio.
Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali della banca nei confronti dell'Amministrazione finanziaria. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.
Le imposte differite passive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito dovute nei periodi futuri, riferibili alle differenze temporanee imponibili sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti. Le imposte differite attive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili nei periodi futuri, e sono riferibili a differenze temporanee deducibili, sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti.
Il valore fiscale di un'attività o di una passività è il valore attribuito a quella attività o passività secondo la normativa fiscale vigente. Una passività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee imponibili secondo le disposizioni dello IAS 12. Un'attività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee deducibili secondo le disposizioni dello IAS 12 solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile futuro, a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte nella voce 100 b) dell'attivo. Le passività per imposte differite sono iscritte nella voce 60 b) del passivo. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio, e sono rilevate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote fiscali e della normativa fiscale stabilite da provvedimenti in vigore.
La contropartita contabile delle attività e passività contabili, sia correnti che differite, è costituita di regola dal Conto economico nella voce 270 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente".
Nei casi in cui le Attività e Passività fiscali differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il Conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IAS/ IFRS, le valutazioni degli strumenti finanziari rilevati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei

contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve da valutazione).
La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da eventuali accertamenti già notificati, o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di manifestazione.
L'accantonamento tra i fondi rischi e oneri è effettuato esclusivamente quando:
Tale voce accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate le medesime modalità di allocazione tra stadi di rischio creditizio e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
I fondi di quiescenza sono costituiti in attuazione di accordi aziendali e si qualificano come piani a benefici definiti. La passività relativa a tali piani ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente sono determinate sulla base di ipotesi attuariali applicando la metodologia attuariale "Projected Unit Credit Method", che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l'attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il tasso utilizzato per l'attualizzazione è determinato in base ai rendimenti di mercato relativi alle date di valutazione di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività. Il valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio è inoltre rettificato del fair value delle eventuali attività a servizio del piano.
Gli utili e le perdite attuariali (ovvero le variazioni nel valore attuale dell'obbligazione derivanti dalle modifiche alle ipotesi attuariali e dalle rettifiche basate sull'esperienza passata) sono esposti nel prospetto della redditività complessiva.
Nel fondo per rischi e oneri sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, i benefici dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro.

La quantificazione in bilancio di tale obbligazione è stata effettuata, laddove necessario, sulla base di un calcolo attuariale, determinando l'onere alla data di valutazione, sulla base di assunzioni demografiche finanziarie.
I fondi rischi ed oneri sono passività di ammontare o scadenza incerti che sono rilevate in bilancio in quanto:
Tali fondi comprendono gli stanziamenti a fronte delle perdite presunte sulle cause passive.
Laddove l'elemento temporale sia rilevante, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto economico. In particolare, nei casi in cui sia stato rilevato il valore attuale del fondo, l'incremento del valore dell'accantonamento iscritto in bilancio in ciascun esercizio per riflettere il passare del tempo, è rilevato fra gli interessi passivi.
I fondi accantonati, nonché le passività potenziali, vengono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio o di situazione infrannuale, rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Qualora la necessità dell'impiego di risorse per adempiere all'obbligazione non sia più probabile, il fondo viene stornato con contropartita a Conto economico.
I fondi per rischi ed oneri accolgono anche i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Il principio IFRS 9 stabilisce che vengano determinate le perdite attese sugli impegni e sulle garanzie rilasciate in relazione al rischio di credito iniziale dell'impegno, dalla data in cui l'entità ha aderito. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Il relativo fondo svalutazione deve essere registrato alla voce "100: Fondi rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate" dello Stato patrimoniale passivo.
La cancellazione si manifesta nel momento in cui si estingue l'obbligazione o la passività potenziale che ha generato l'esigenza di costituire il fondo.
Uno strumento finanziario emesso è classificato come passività quando, sulla base della sostanza dell'accordo contrattuale, si detiene un'obbligazione contrattuale a consegnare denaro o un'altra attività finanziaria ad un altro soggetto.

La voce comprende i "Debiti verso banche", i "Debiti verso clientela" e i "Titoli in circolazione"; in tali voci sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dalla banca in qualità di locatario nell'ambito delle operazioni di leasing.
Gli interessi passivi vengono registrati a Conto economico nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati".
Tali passività sono iscritte alla data di regolamento, inizialmente al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. I titoli strutturati vengono separati nei loro elementi costitutivi che sono registrati distintamente, quando le componenti derivate in essi implicite presentano natura economica e rischi differenti da quelli dei titoli sottostanti e sono configurabili come autonomi strumenti derivati.
In questa voce sono rilevati anche i debiti relativi ai beni utilizzati dalla Banca in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing, "Lease Liability" (IFRS 16), che comprende i seguenti pagamenti per il diritto di utilizzo dell'attività sottostante: a) i pagamenti fissi al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, b) i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza; c) gli importi che si prevede la Banca in qualità di locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo; d) il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e) i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del locatario dell'opzione di risoluzione del leasing.
Gli interessi sono contabilizzati nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati" di Conto economico.
I debiti verso banche, verso clientela e i titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Durante il periodo di utilizzo del bene, il valore contabile della Lease Liability aumenta per un importo pari all'ammontare degli interessi passivi maturati e diminuisce per un importo pari all'ammontare dei canoni pagati dal locatario.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.
La cancellazione dei titoli in circolazione avviene anche in caso di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a Conto economico, qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile. La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.

Relazione del Collegio Sindacale
I criteri di iscrizione e di valutazione sono analoghi a quelli descritti con riferimento alle "Attività finanziarie classificate come detenute per la negoziazione".
Le passività finanziarie di negoziazione includono le valutazioni negative dei contratti derivati di negoziazione e le passività riferite agli scoperti tecnici su titoli.
Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel Conto economico.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.
Le operazioni in valuta estera sono convertite, al momento della rilevazione iniziale, nella moneta di conto applicando all'ammontare in valuta estera il cambio in vigore alla data dell'operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto economico del periodo in cui sorgono, quelle relative ad elementi non monetari sono iscritte nel patrimonio netto o nel Conto economico coerentemente con la modalità di iscrizione degli utili o delle perdite che includono tale componente.
I costi ed i ricavi in valuta sono rilevati al cambio vigente al momento della contabilizzazione oppure, se in corso di maturazione, al cambio corrente alla data di bilancio.

Le azioni proprie detenute sono portate in riduzione del Patrimonio netto al valore a cui sono state acquistate sul mercato. Analogamente, il costo originario delle stesse e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita sono rilevati come movimenti del Patrimonio netto.
Al momento dell'assegnazione ai dipendenti o agli amministratori, viene ridotta la riserva Azioni Proprie per un ammontare calcolato al prezzo medio di acquisto delle varie tranches, in contropartita delle riserve in strumenti finanziari iscritte in bilancio a seguito degli accordi di remunerazione variabile e della riserva "sovrapprezzo azioni".
Per effetto della disciplina introdotta della legge n. 296 del 2006, il calcolo del fondo relativo al trattamento di fine rapporto maturato sino al 31 dicembre 2023 (che resta nella disponibilità della Società) di cui alla voce 90 del passivo, avviene stimando la durata residua dei rapporti di lavoro, per persone o gruppi omogenei, sulla base di assunzioni demografiche:
Il principio IAS 19 revised richiede che gli utili e le perdite attuariali siano contabilizzabili tra le componenti della redditività complessiva nell'esercizio/periodo di competenza. Le quote di fondo che maturano a decorrere dal 1° gennaio 2007, dovendo essere trasferite all'INPS o ai fondi di previdenza complementare, assumono la caratteristica di "piano a contribuzione definita", in quanto l'obbligazione del datore di lavoro si esaurisce al momento del versamento, ed è contabilizzata a Conto economico per competenza.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, voce 160 "Spese amministrative - a) spese per il personale" come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, ricavi attesi derivanti dalle attività a servizio del piano. Gli utili e le perdite attuariali, così come previsto dallo IAS 19, vengono contabilizzati in una riserva di valutazione di patrimonio netto.
Il criterio generale di riconoscimento delle componenti reddituali è quello della competenza temporale, tenuto conto anche della correlazione tra costi e ricavi.
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall'apporto degli azionisti.

Relazione del Collegio Sindacale
I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati in bilancio solo se sono soddisfatti tutti i criteri seguenti:
Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi agli interessi rivenienti dall'attività di factoring, alle disponibilità liquide, alle attività e passività finanziarie non derivative detenute per la negoziazione, valutate al fair value con impatto sulla redditività e valutate al costo ammortizzato.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel Conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Entrando più in dettaglio, si precisa che:
Con riferimento alla stima dell'ammontare degli interessi di ritardato pagamento che si ritiene possano essere incassati da BFF Bank, l'aggiornamento delle serie storiche, con l'inserimento degli incassi riferiti all'esercizio 2023, ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 50%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2023 è pari al 50%, con una stima dei giorni di incasso pari a 2100.

Relativamente agli interessi di ritardato pagamento dei crediti fiscali, in considerazione della particolare natura degli stessi e della controparte, nonché dell'evidenza puntuale riscontrata si ritiene che ricorrano i presupposti per contabilizzarli in misura piena.
Gli interessi attivi sui titoli di debito in portafoglio, e quelli passivi, relativi ai titoli emessi da BFF, vengono rilevati secondo il principio del costo ammortizzato, ossia applicando al valore nominale del titolo il tasso effettivo di rendimento (IRR), determinato dalla differenza tra il tasso d'interesse previsto per le cedole e il prezzo di acquisto del titolo stesso, tenendo conto anche dell'eventuale disaggio di emissione.
Gli interessi così calcolati devono essere registrati a Conto economico pro rata temporis, in relazione, cioè, alla durata dell'attività o della passività finanziaria.
Le commissioni su crediti amministrati per conto dei cedenti sono contabilizzate in due momenti successivi, in relazione al momento e alla natura del servizio reso:
Le commissioni, che principalmente derivano dalle attività svolte dalle business unit Securities Services e Payments e alle attività di gestione del recupero crediti per conto terzi, sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Trattasi prevalentemente di ricavi connessi a canoni periodici che potrebbero includere l'erogazione di più servizi, di commissioni a transazione e ricavi una tantum.
Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi.
A partire dalla fine del 2020, contestualmente alla rilevazione delle spese legali sostenute per il recupero dei crediti acquistati in pro soluto, la Banca registra un ricavo pari alla percentuale di stima di recupero delle stesse basata sulle serie storiche sviluppate internamente. Le suddette spese legali, infatti, sono in parte recuperate dai clienti o a conclusione di procedure concorsuali o al perfezionarsi di accordi transattivi e pertanto non incidono totalmente sul bilancio. Tale trattamento contabile determina, pertanto, un maggiore allineamento tra costi e ricavi, secondo il principio della competenza economica.
I dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel Conto economico.
I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall'origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a Conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
Le perdite di valore sono iscritte a Conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
I piani di remunerazione del personale basati su azioni (stock option) sono rilevati contabilmente in base a quanto previsto dall'IFRS 2. Essi vengono registrati attraverso l'imputazione a Conto economico – con un corrispondente incremento del Patrimonio netto – di un costo determinato sulla base del fair value degli strumenti finanziari attribuiti alla data di assegnazione, e ripartito lungo il periodo previsto dal piano (vesting period). In presenza di opzioni, il fair value delle stesse è calcolato utilizzando un modello che considera – oltre a informazioni quali il prezzo di esercizio e la vita dell'opzione, il prezzo corrente delle azioni e la loro volatilità attesa, i dividendi attesi e il tasso di interesse risk-free – anche le caratteristiche specifiche del piano in essere. Nel modello di valorizzazione sono valutate in modo distinto l'opzione e la probabilità di realizzazione delle condizioni in base alle quali le opzioni sono state assegnate. La combinazione dei due valori fornisce il fair value dello strumento assegnato.
L'eventuale riduzione del numero di strumenti finanziari assegnati è contabilizzata come cancellazione di una parte degli stessi. Tale annullamento non avrà alcun impatto a Conto economico, ma avviene in contropartita della riserva di utili portati a nuovo.
In ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1. 3 della Circolare n. 285 della Banca. l'art. 8.4 della "Policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale di BFF, stabilisce che una percentuale almeno pari al 50% della remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker) debba essere corrisposta in strumenti finanziari, segnatamente tra:
Rientrano nell'ambito della definizione di "remunerazione variabile", i pagamenti che, a vario titolo, risultano connessi e dipendenti dalle attività/performance dei destinatari o da altri parametri (es. periodo di permanenza), e che potranno divenire dovuti, in futuro, da BFF in favore di Risk Taker:
Al 31 dicembre 2023 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 13.221.900 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 8.996.900 esercitabili. Al 31 dicembre 2022 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere erano pari a n. 16.169.288 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 1.086.788 esercitabili.
In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:
▶ oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Banca al momento dell'esercizio dell'opzione.
Al 31 dicembre 2023 risultano assegnate ed esercitabili, in quanto hanno maturato il periodo di vesting, n.96.000, che rappresentano la totalità delle azioni del piano ancora in esistenza. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato al 31 dicembre 2022 era pari a 1.086.788, di cui 232.000 non ancora esercitabili;

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Banca e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:
Al 31 dicembre 2023 il numero di stock option assegnate e non esercitate sono 5.461.400, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili n.2.227.700. Inoltre, n. 514.800 opzioni hanno perso il diritto e non possono più essere esercitate. Al 31 dicembre 2022 il numero di opzioni che risultava essere assegnato a partire dal 2023, era pari a 8.384.500 opzioni. Nessuna di queste opzioni era ancora esercitabile.
In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.
Relazione del Collegio Sindacale
Al 31 dicembre 2023 risultano assegnate 7.664.500 opzioni (di cui 3.439.500 in modalità equity settled e cash-less e 4.225.000 in modalità cash settled/phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile. Al 2022, erano state assegnate 5.593.000 opzioni di cui 2.500.500 in modalità equity settled e cash-less e 3.092.500 in modalità cash settled/phantom, di cui nessuna ancora esercitabile.
Nell'ambito della redazione del bilancio, la Banca ha dovuto formulare valutazioni e stime che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati nei prospetti contabili.
Le valutazioni significative della Banca nell'applicazione dei principi contabili e le principali fonti di incertezza delle stime sono invariate rispetto a quelle già illustrate negli ultimi bilanci annuali della Banca.
In conformità agli IFRS, l'elaborazione di stime da parte della Direzione aziendale rappresenta un presupposto necessario per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2023, che implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Tali stime e assunzioni possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che, nei periodi successivi, anche alla luce dell'attuale situazione di emergenza derivante dal conflitto Russia - Ucraina, gli attuali valori iscritti a bilancio al 31dicembre 2023 possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata, qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata, e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente relativo a:
Ad ogni data di bilancio o situazione contabile infrannuale, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a Conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate

che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate – ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia – nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Il modello di impairment è caratterizzato:
Nel quarto trimestre del 2023, la Banca ha rivisto l'impianto metodologico della staging allocation prevedendo criteri di allocazione in stage maggiormente rappresentativi del deterioramento del rischio di credito rispetto al business della Banca e l'impianto metodologico delle componenti di forward looking e Point in Time, relativo alle Probabilità di Default, che risulta essere più in linea alle best practice di mercato e alle peculiarità del business.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale.
Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:
L'assegnazione di un'attività in stage 1 piuttosto che in stage 2 non è legata quindi alla rischiosità assoluta (in termini di probabilità di default), ma piuttosto alla variazione (positiva o negativa) della rischiosità creditizia che si è riscontrata rispetto alla prima rilevazione.

Al fine del collocamento in stage delle esposizioni sottoposte ad impairment la Banca adotta la metodologia che segue e che è sintetizzabile in tre criteri fondamentali:
Il criterio qualitativo ha la precedenza sul criterio quantitativo e, stabilisce che sono allocate in stage 2 le posizioni:
Per quanto concerne il criterio quantitativo:
Infine, per quanto concerne gli espedienti pratici:

Per le controparti unrated del portafoglio la staging allocation è effettuata applicando i soli criteri qualitativi, il flag watchlist è stato introdotto proprio al fine di sopperire alla mancanza di rating e quindi all'applicazione di criteri quantitativi.
I concetti chiave del principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment sono:
Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:
Inoltre, le perdite attese devono essere scontate, alla reporting date, utilizzando in tasso di interesse effettivo dell'operazione "effective interest rate – ("EIR"), determinato alla data di iscrizione iniziale.
Il parametro di PD multi-periodale viene declinato dalla Banca attraverso la stima di una struttura a termine della probabilità di default partendo da una ricalibrazione delle matrici interne di PD fornite dalle agenzie di rating sui tassi di default interni di lungo periodo (i.e. Long Run Average default Rate o Central Tendency), quest'ultimi opportunamente differenziati secondo dei risk driver rilevanti. Le stime di PD includono gli effetti derivanti dall'introduzione della Nuova Definizione di Default ai sensi dell'articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013 in vigore dal 1° gennaio 2021. La PD multi-periodale ricomprende inoltre gli aggiustamenti di calibrazione puntuale ad un dato momento ("Point In Time conversion") e informazioni prospettiche (forward-looking).
Il requisito forward-looking comporta che a ciascuna delle transazioni presenti in portafoglio e riferite ad una stessa controparte, venga assegnata una probabilità di default a partire dalla data di reporting. A tal fine la Banca definisce la PD come la probabilità che una controparte venga classificata in uno stato di default, dato un determinato orizzonte temporale di riferimento.
Ai fini dello sviluppo delle PD IFRS9, la Banca utilizza le matrici delle agenzie di rating (ECAI) relative ai segmenti Sovereign, Corporate e Financial Institutions. Con riferimento al portafoglio della Banca:
Identificate le matrici sopra elencate, l'approccio seguito per la stima della PD è il seguente:
Nella quantificazione della perdita attesa (expected loss), il parametro di LGD misura la perdita attesa in caso di default della controparte. La LGD costituisce dunque una componente rilevante per il calcolo della perdita attesa in ottica IFRS 9, sia per le posizioni classificate nello stage 1 (orizzonte temporale di riferimento ad un anno), sia per quelle che hanno subito un significativo incremento del rischio di credito e sono state quindi classificate nello stage 2 e valutate secondo un'ottica lifetime.

Ai fini della stima del parametro di LGD, non disponendo di modelli interni, la Banca ha deciso di utilizzare le griglie di LGD ottenute mediante uno specifico tool di calcolo fornito dall'Infoprovider esterno.
A ciascuna transazione, la Banca assegna un valore di LGD in funzione di un'opportuna segmentazione del portafoglio, tenendo in considerazione i seguenti fattori di rischio quali: la probabilità di default associata alla controparte, il settore economico di riferimento e fattori specifici della transazione (e.g. tipologia del finanziamento e posizionamento del finanziamento nella struttura del capitale). In aggiunta, per il solo portafoglio factoring pro-soluto, date le peculiarità del processo di recovery di tale forma tecnica rispetto a quelle delle restanti tipologie di prodotto, la Banca ha affinato l'analisi di stima del parametro di LGD mediante la calibrazione delle griglie esterne sui tassi di recupero interni di lungo periodo. Tale scelta è motivata (i) dalla presenza di una profondità storica sufficientemente robusta per la stima di un modello di LGD; (ii) dalla volontà di correggere le stime di LGD di fonte ECAI sui recuperi, nella maggior parte dei casi integrali, storicamente sperimentati dalla Banca. La metodologia di calibrazione si basa sul calcolo di una Central Tendency differenziata per Macro-Segmento di clientela e sulla successiva ricalibrazione delle griglie esterne tramite modello Ordinary Least Squares (OLS) di ottimizzazione vincolata.
Nell'ambito della definizione e modellazione di parametri in un'ottica multi-periodale per la definizione del credit risk rientra anche l'Exposure at Default (c.d. EAD).
In analogia a quanto già definito nei modelli Basilea, ai fini di calcolo della ECL con parametri di rischio di credito, l'EAD IFRS 9 consente di definire l'esposizione che un creditore avrà al momento del default in un definito istante lungo la vita dello strumento finanziario.
Il parametro EAD deve quindi essere allineato all'orizzonte previsionale lifetime previsto dal modello di impairment, al fine di poter consentire il calcolo della provision anche per le transazioni per le quali il principio richiede la rilevazione lifetime.
Con riferimento all'EAD, il Gruppo ha individuato i seguenti fattori ai fini del computo dell'EAD lifetime:
Da tali fattori discriminanti per la modellizzazione della variabile Exposure at Default, sono state definite le seguenti casistiche:
Con riferimento alle esposizioni con piano di ammortamento deterministico, l'EAD lifetime viene definita utilizzando il piano di ammortamento e i suoi flussi di cassa effettivi. Per tali transazioni, la modellazione stocastica non è dunque necessaria.
Per quanto concerne, invece, le esposizioni con flussi di cassa e/o data di scadenza ignoti (ovvero esposizioni senza piano di ammortamento) si suddividono mediante due metodologie di stima per determinare la scadenza:

Relazione del Collegio Sindacale
Come già menzionato, nel corso del quarto trimestre 2023, la Funzione Risk Management ha sviluppato un nuovo modello forward looking per il condizionamento delle PD, sostituendo quello precedente dipendente dalle assunzioni dell'infoprovider esterno. Il nuovo modello si basa sugli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023.
Tali scenari, in continuità con quelli precedenti forniti da altro infoprovider, risultano caratterizzati da un inasprimento delle condizioni finanziarie e di un sensibile deterioramento delle prospettive economiche a causa dell'alta inflazione generata dal conflitto Russia – Ucraina. Inoltre, tali scenari riflettono anche un'inversione di tendenza del mercato immobiliare in presenza di una diminuzione della capacità di servizio del debito da parte delle famiglie, a causa di tassi di interesse elevati.
A partire dai prossimi trimestri, la Funzione monitorerà l'evoluzione delle variabili macroeconomiche utilizzate nel modello di forward looking al fine di rilevare eventuali variaizioni significative rispetto ai valori assunti dalle stesse in fase di aggiornamento del modello.
Per quanto riguarda il conflitto israelo-palestinese originatosi negli ultimi mesi del 2023, in considerazione dei risultati delle analisi svolte dalla Banca, al momento, non si ravvedono elementi critici tali da porre in essere ulteriori attività di monitoraggio dei rischi di suddetto conflitto.
I principi contabili internazionali IAS/IFRS prescrivono per gli strumenti finanziari classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico", "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva" e "Passività finanziare di negoziazione" la valutazione al fair value.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato, non specifico dell'entità. Un'entità deve valutare il fair value di un'attività o passività adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
Nella determinazione del fair value di uno strumento finanziario, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia di criteri in termini di affidabilità del fair value in funzione del grado di discrezionalità applicato dalle imprese, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing) dell'attività/passività. Vengono identificati tre diversi livelli di input:

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3).
Nel rispetto delle regole sopra descritte, per gli strumenti quotati sui mercati attivi (Livello 1) viene utilizzato il prezzo di mercato rilevato alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l'utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull'attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo e si basano prevalentemente su input osservabili sul mercato (Livello 2).
In particolare:
Le tecniche di valutazione utilizzate sono adeguate alle specifiche caratteristiche delle attività e passività oggetto di valutazione. La scelta degli input è volta alla massimizzazione dell'utilizzo di quelli direttamente osservabili sul mercato, riducendo al minimo l'utilizzo di stime interne.
Con riferimento agli strumenti finanziari di livello 2, rappresentati prevalentemente da SWAP e crediti verso clientela e verso banche valutate al costo ammortizzato, le valutazioni al 31 dicembre 2023 si sono basate sui tassi di interesse e fattori di volatilità desunti dal mercato. Tenuto conto della limitata operatività della banca nel comparto derivati non quotati e dell'operatività, principalmente, con le controparti più rilevanti basata sudi accordi di collateralizzazione che mitigano il rischio, gli aggiustamenti apportati alla valutazione degli strumenti di Livello 2 per incorporare il rischio di controparte, non sono risultati significativi.
Con riferimento alle quote di OICR, classificate nel livello 2 della gerarchia, viene determinato utilizzando il NAV ufficiale.
Relazione del Collegio Sindacale
Al 31 dicembre 2023 la Banca non possiede strumenti finanziari classificati a livello 3 di fair value.
Al 31 dicembre 2023, così come nel 2021, non ci sono stati trasferimenti fra il "Livello 1", il "Livello 2" e il "Livello 3".
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività finanziarie misurate | 31.12.2023 | 31.12.2022 | |||||
| al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
6 | 166.986 | 7 | 90.429 | 104 | ||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
6 | 1.161 | 7 | 204 | |||
| b) attività finanziarie designate al fair value |
- | ||||||
| c) altre attività obbligatoriamente valutate al fair value |
165.846 | - | 90.225 | 104 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
9.366 | 128.153 | - | 225 | 127.873 | - | |
| 3. Derivati di copertura | |||||||
| 4. Attività materiali | |||||||
| 5. Attività immateriali | |||||||
| Totale | 9.372 | 295.160 | - | 232 | 218.303 | 104 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
1.215 | 950 | |||||
| 2. Passività finanziarie valutate al fair value |
- | ||||||
| 3. Derivati di copertura | - | 14.314 | |||||
| Totale | 1.215 | - | 15.263 |

| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
Attività finanziarie |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
||||
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||
| 1. Esistenze iniziali | 104 | |||||||
| 2.Aumenti | ||||||||
| 2.1 Acquisti | ||||||||
| 2.2 Profitti imputati a: |
||||||||
| 2.2.1 Conto Economico |
||||||||
| - di cui plusvalenze | ||||||||
| 2.2.2 Patrimonio netto |
X | X | X | |||||
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli |
||||||||
| 2.4. Altre variazioni in aumento |
||||||||
| 3. Diminuzioni | 104 | |||||||
| 3.1 Vendite | ||||||||
| 3.2 Rimborsi | ||||||||
| 3.3 Perdite imputate a: |
||||||||
| 3.3.1 Conto Economico |
104 | |||||||
| - di cui minusvalenze | ||||||||
| 3.3.2 Patrimonio netto |
X | X | X | |||||
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli |
||||||||
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione |
||||||||
| 4. Rimanenze finali | - |
(Valori in migliaia di euro) Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 31.12.2023 31.12.2022 VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.599.963 4.891.959 5.642.781 11.726.530 5.946.465 5.597.303 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Totale 10.599.963 4.891.959 5.642.781 11.726.530 5.946.465 5.597.303 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.731.370 10.731.370 11.933.207 38.648 11.894.231 2. Passività associate ad attività in via di dismissione Totale 10.731.370 10.731.370 11.933.207 38.648 11.894.231 Legenda: VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La Banca non detiene, né ha detenuto, fattispecie di attività finanziarie alle quali applicare l'informativa richiesta, di cui all'IFRS 7, paragrafo 28.

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.
Euro 239.130 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||
| a) Cassa | 204 | 206 | ||
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 157.536 | 489.810 | ||
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 81.389 | 133.959 | ||
| Totale | 239.130 | 623.975 |
Al 31 dicembre 2023, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 157,5 milioni di euro (rispetto al 31 dicembre 2022 pari a 489,8 milioni di euro) nonché i rapporti di conto corrente che la Banca ha in essere al 31 dicembre 2023 presso banche terze per un ammontare di 81,4 milioni di euro.
Euro 167.013 mila
La voce in oggetto è composta nel seguente modo:
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | ||||||
| 1.1 Titoli strutturati | ||||||
| 1.2 Altri titoli di debito | 5 | 6 | ||||
| 2. Titoli di capitale | 1 | 1 | ||||
| 3. Quote di O.I.C.R. | ||||||
| 4. Finanziamenti | ||||||
| 4.1 Pronti contro termine |
||||||
| 4.2 Altri | ||||||
| Totale (A) | 6 | - | - | 7 | - | - |
| B. Strumenti derivati | ||||||
| 1. Derivati finanziari | ||||||
| 1.1 di negoziazione | 1.140 | 204 | ||||
| 1.2 connessi con la fair value option |
||||||
| 1.3 altri | ||||||
| 2. Derivati creditizi | ||||||
| 2.1 di negoziazione | 21 | |||||
| 2.2 connessi con la fair value option |
||||||
| 2.3 altri | ||||||
| Totale (B) | - | 1.161 | - | - | 204 | - |
| Totale (A+B) | 6 | 1.161 | - | 7 | 204 | - |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3

| (Valori in migliaia di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||
| A. Attività per cassa | ||||
| 1. Titoli di debito | 5 | 6 | ||
| a) Banche Centrali | ||||
| b) Amministrazioni pubbliche | 2 | 3 | ||
| c) Banche | 3 | 3 | ||
| d) Altre società finanziarie | ||||
| di cui: imprese di assicurazione | ||||
| e) Società non finanziarie | ||||
| 2. Titoli di capitale | 1 | 1 | ||
| a) Banche | ||||
| b) Altre società finanziarie | ||||
| di cui: imprese di assicurazione | ||||
| c) Società non finanziarie | 1 | 1 | ||
| d) Altri emittenti | ||||
| 3. Quote di O.I.C.R. | ||||
| 4. Finanziamenti | ||||
| a) Banche Centrali | ||||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||||
| c) Banche | ||||
| d) Altre società finanziarie | ||||
| di cui: imprese di assicurazione | ||||
| e) Società non finanziarie | ||||
| f) Famiglie | ||||
| Totale (A) | 6 | 7 | ||
| B. Strumenti derivati | 1.161 | 204 | ||
| a) Controparti Centrali | ||||
| b) Altre | 1.161 | 204 | ||
| Totale (B) | 1161 | 204 | ||
| Totale (A+B) | 1.167 | 211 |
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||||
| 1.Titoli di debito | ||||||||||
| 1.1 Titoli strutturati | ||||||||||
| 1.2 Altri titoli di debito | ||||||||||
| 2.Titoli di capitale | - | 104 | ||||||||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 165.846 | 90.226 | ||||||||
| 4. Finanziamenti | ||||||||||
| 4.1 Pronti contro termine | ||||||||||
| 4.2 Altri | ||||||||||
| Totale | - | 165.846 | - | - | 90.226 | 104 | ||||
| Legenda: |
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3

| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
| 1.Titoli di capitale | ||
| di cui: banche | ||
| di cui: altre società finanziarie | - | 104 |
| di cui: società non finanziarie | ||
| 2.Titoli di debito | ||
| a) Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||
| c) Banche | ||
| d) Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 165.846 | 90.226 |
| 4. Finanziamenti | ||
| a) Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||
| c) Banche | ||
| d) Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| f) Famiglie | ||
| Totale | 165.846 | 90.330 |

Euro 137.520 mila
Al 31 dicembre 2023, la voce in oggetto comprende:
Relativamente alle partecipazioni minori in titoli di capitale, si precisa che nel corso dell'esercizio 2023 la Banca ha acquistato una quota azionaria della società quotata "General Finance SpA" pari a 7 milioni di euro e valutata al fair value al 31 dicembre a 9 milioni di euro.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.1 Titoli strutturati | ||||||||
| 1.2 Altri titoli di debito | ||||||||
| 2. Titoli di capitale | 9.366 | 128.153 | 225 | 127.873 | - | |||
| 3. Finanziamenti | ||||||||
| Totale | 9.366 | 128.153 | - | 225 | 127.873 | - | ||
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3

(Valori in migliaia di euro)
| Voci/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|---|---|---|
| 1.Titoli di debito | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | ||
| c) Banche | ||
| d) Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| 2.Titoli di capitale | 137.520 | 128.098 |
| a) Banche | 125.534 | 125.432 |
| b) Altri emittenti: | 11.985 | 2.666 |
| - altre società finanziarie | 10.698 | 1.379 |
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| - società non finanziarie | 1.287 | 287 |
| - altri | 1.000 | |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | ||
| c) Banche | ||
| d) Altre società finanziarie | ||
| di cui: imprese di assicurazione | ||
| e) Società non finanziarie | ||
| f) Famiglie | ||
| Totale | 137.520 | 128.098 |
Euro 10.599.962 mila
La voce in oggetto è composta come segue:

Relazione del Collegio Sindacale
Euro 593.561 mila
4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||||||||
| Valore di Bilancio | Fair Value | Valore di Blancio | Fair Value | ||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo Impaired stadio acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| A. Crediti verso Banche Centrali | 203.963 | 203.963 | 185.349 | 185.349 | |||||||
| 1. Depositi a scadenza | 14.757 | X | X | X | 11.714 | X | X | X | |||
| 2. Riserva obbligatoria | 189.206 | X | X | X | 173.635 | X | X | X | |||
| 3. Pronti contro termine | 0 | X | X | X | X | X | X | ||||
| 4. Altri | X | X | X | X | X | X | |||||
| B. Crediti verso banche | 389.598 | 389.598 | 292.854 | 292.854 | |||||||
| 1. Finanziamenti | 389.598 | 389.598 | 292.853 | ||||||||
| 1.1. Conti correnti | 0 | X | X | X | X | X | X | ||||
| 1.2. Depositi a scadenza | 15.966 | X | X | X | 2.910 | X | X | X | |||
| 1.3. Altri finanziamenti: | 373.632 | X | X | X | 289.943 | X | X | X | |||
| - Pronti contro termine attivi |
299.776 | X | X | X | 183.994 | X | X | X | |||
| - Finanziamenti per leasing |
0 | X | X | X | X | X | X | ||||
| - Altri | 73.856 | X | X | X | 105.950 | X | X | X | |||
| 2. Titoli di debito | 0 | ||||||||||
| 2.1. Titoli strutturati | 0 | ||||||||||
| 2.2. Altri titoli di debito | 0 | ||||||||||
| Totale | 593.561 | - - |
- | - 593.561 | 478.203 | - | - | - 478.203 |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Al 31 dicembre 2023, la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria", pari a 189,2 milioni di euro, comprende anche gli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, mentre i "Depositi a scadenza" accolgono il saldo dell'ammontare depositato presso National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto", pari a 14.757 mila euro.

I "Crediti verso Banche – depositi a scadenza" si riferiscono per 15.966 mila euro all'ammontare depositato presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto".
La voce "Crediti verso Banche – Pronti contro termine", pari a 299,8 milioni di euro, si riferisce a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con altre banche.
I "Crediti verso banche – Altri" sono rappresentati principalmente da crediti di funzionamento, ossia crediti per operazioni connesse con la prestazione di attività e servizi, e in particolare da posizioni giornaliere connesse all'erogazione dei servizi di settlement su carte di pagamento.
Nella voce in esame, non si rilevano attività deteriorate.
Euro 10.006.402 mila, di cui titoli Held to Collect per 4.957.182 mila euro.
La voce si riferisce principalmente a finanziamenti erogati alla clientela per 5.049,2 milioni di euro e per 4.957,2 milioni di euro a titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC.
I crediti verso clientela di BFF sono valutati al "costo ammortizzato" determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati.
I crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo si riferiscono sia alla quota capitale sia agli interessi di mora che maturano dalla data di scadenza del credito. In merito al calcolo del costo ammortizzato, inclusivo degli interessi di mora rilevati per competenza, BFF Bank provvede ad adeguare le serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di mora su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio. A esito di tale analisi, a valere dal 31 dicembre 2023, la Banca sulla base delle serie storiche, ha mantenuto invariati, e pari rispettivamente al 50% per i tassi di recupero e a 2.100 giorni in merito ai tempi di recupero, i parametri relativi al criterio di stima degli interessi di mora da includere nel costo ammortizzato.
Il valore cumulato degli interessi di mora cui BFF Bank ha diritto, e non ancora incassati, in relazione ai crediti acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo Interessi di Mora), risulta pari a 784,5 milioni di euro, di cui solo 364,5 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti.
Nella voce confluiscono altresì le spese di recupero (c.d. "40 euro"). Il D. Lgs. del 9/10/2002 n. 231, recante attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, stabilisce in tema di risarcimento delle spese di recupero, che "Al creditore spetta, senza che sia necessaria la costituzione in mora, un importo forfettario di 40 euro a titolo di risarcimento del danno. È fatta salva la prova del maggior danno, che può comprendere i costi di assistenza per il recupero del credito".
L'interpretazione di BFF è stata confermata dalla recente sentenza vinta dalla Banca presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 Ottobre 2022, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, e che ha confermato il diritto di recuperare almeno 40 euro per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, a prescindere dall'importo e a prescindere dal fatto che un certo ammontare di fatture facciano parte di un'unica promessa di pagamento.

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
La Banca ha quindi provveduto a tracciare gli incassi delle Spese di recupero per delineare una serie storica che, attualmente, presenta una profondità di 5 anni. In considerazione della recente giurisprudenza, della dinamica degli incassi in incremento, delle percentuali di recupero in aumento e in linea con quelle degli Interessi di Mora si è deciso di includere tale fattispecie di ricavo in bilancio modificando la modalità di stima dei ricavi, contabilizzando il 50% al momento della maturazione e iscrivendo contestualmente il relativo credito.
Il valore cumulato delle spese di recupero cui BFF Bank ha diritto, e non ancora incassate, in relazione ai crediti acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo 40 euro), risulta pari a 207,5 milioni di euro, di cui solo 103,3 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio per effetto del passaggio della contabilizzazione per cassa a quella per competenza effettuato nell'esercizio.
I titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC, per 4.957.182 milioni di euro, sono valutati secondo il criterio del costo ammortizzato; gli interessi, quindi, sono registrati a Conto economico secondo il tasso effettivo di rendimento.
Al 31 dicembre 2023, tale portafoglio è composto principalmente da titoli di Stato a presidio del rischio di liquidità e ai fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, per un valore nominale complessivo pari a 4.962 milioni di euro, con un fair value pari a 4.892 milioni di euro e una differenza negativa, al lordo delle imposte, rispetto al prezzo di carico alla stessa data, di 65 milioni di euro circa, non iscritta a bilancio.

Euro 10.006.402 mila
(Valori in migliaia di euro)
| Tipologia operazioni/ Valori |
Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di Bilancio Fair value |
Valore di Bilancio | Fair value | ||||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti | 4.747.906 | 295.731 | 5.584 | 5.255.082 | 4.867.118 246.308 | 5.672 | 5.119.099 | |||||
| 1.1. Conti correnti | 285.612 | 447 | X | X | X | 30.986 | 391 | X | X | X | ||
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
52.424 | X | X | X | 67.897 | X | X | X | ||||
| 1.3. Mutui | X | X | X | X | X | X | ||||||
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
62 | X | X | X | 173 | X | X | X | ||||
| 1.5. Finanziamenti per leasing |
X | X | X | X | X | X | ||||||
| 1.6. Factoring | 2.544.768 | 259.792 | 5.584 | X | X | X | 2.507.838 224.021 | 5.672 | X | X | X | |
| 1.7. Altri finanziamenti |
1.865.041 | 35.491 | X | X | X | 2.260.225 | 21.896 | X | X | X | ||
| 2.Titoli di debito | 4.957.182 | 4.891.958.856 | 6.129.228 | 5.946.465 | ||||||||
| 2.1. Titoli strutturati | ||||||||||||
| 2.2. Altri titoli di debito |
4.957.182 | 4.891.959 | 6.129.228 | 5.946.465 | ||||||||
| Totale | 9.705.088 | 295.731 | 5.584 | 4.891.959 | - 5.255.082 | 10.996.347 246.308 | 5.672 | 5.946.465 | - 5.119.099 |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La composizione della voce è la seguente:
▶ l'attività di factoring "in bonis" ammonta complessivamente a 2.544.768 mila euro ed è costituita esclusivamente da crediti acquistati a titolo definitivo, iscritti al nome del debitore ceduto, con i presupposti della "derecognition", e valutati al "costo ammortizzato".
Relazione del Collegio Sindacale
I crediti acquistati a titolo definitivo vengono prevalentemente acquistati già scaduti, e sono ritenuti esigibili in linea capitale. Contestualmente all'acquisto dei crediti, si acquisisce il diritto agli interessi di mora, maturati e maturandi, sugli stessi e alla loro scadenza il diritto alle spese di recupero.
Si segnala inoltre che i crediti acquistati al di sotto del valore nominale ammontano a 22.086 mila euro relativamente agli Interessi di Mora e a 2.896 mila per spese di recupero.

In tale ambito si segnala che la Banca ha richiesto alla Banca d'Italia un chiarimento interpretativo circa la previsione di una classificazione automatica – ossia priva di una valutazione autonoma dell'intermediario – a sofferenza dei crediti in dissesto finanziario, in quanto la Banca si attende un rientro totale di dette esposizioni creditizie.
Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate
La voce di bilancio relativa ai crediti verso la clientela, si riferisce principalmente a crediti acquistati a titolo definitivo, per i quali non esiste un mercato attivo e liquido. Si tratta, in particolare, di crediti scaduti nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali non risulta agevole determinare attendibilmente il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, anche a causa della difficoltà di stabilire un ragionevole apprezzamento del rischio di liquidità, che sarebbe accettato dal mercato per tali operazioni.
Si è pertanto ritenuto che il valore contabile (determinato sulla base del "costo ammortizzato", tenendo conto dell'eventuale svalutazione analitica e collettiva) in relazione alla natura, alla tipologia, alla durata e alle previsioni di incasso di tali attività, possa considerarsi sostanzialmente rappresentativo del fair value dei medesimi crediti alla data di bilancio.
(Valori in migliaia di euro)
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
||
| 1.Titoli di debito | 4.957.182 | 6.129.228 | |||||
| a) Amministrazioni pubbliche |
4.950.043 | 6.129.228 | |||||
| b) Altre società finanziarie | 7.140 | ||||||
| di cui: imprese di assicurazione |
|||||||
| c) Società non finanziarie | |||||||
| 2. Finanziamenti verso: | 4.747.906 | 295.731 | 5.584 | 4.867.119 | 246.308 | 5.672 | |
| a) Amministrazioni pubbliche |
2.714.988 | 280.852 | 5.584 | 2.702.696 | 241.080 | 5.672 | |
| b) Altre società finanziarie | 1.743.420 | 447 | 1.997.982 | 391 | |||
| di cui: imprese di assicurazione |
1 | 605 | |||||
| c) Società non finanziarie | 244.840 | 8.725 | 117.572 | 2.748 | |||
| d) Famiglie | 44.659 | 5.706 | 48.869 | 2.088 | |||
| Totale | 9.705.088 | 295.731 | 5.584 | 10.996.347 | 246.308 | 5.672 |
Le esposizioni verso imprese finanziarie sono principalmente relative ai finanziamenti erogati verso le controllate BFF Finance Iberia e BFF Polska Group (per complessivi 1.520 milioni di euro) e di Cassa di Compensazione e Garanzia per 197,5 milioni di euro.

(Valori in migliaia di euro)
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | Write-off | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo Stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
parziali complessivi (*) |
|
| Titoli di debito | 4.959.156 | 1.974 | ||||||||
| Finanziamenti | 5.081.054 | 261.856 | 300.070 | 5.785 | 1.271 | 172 | 4.339 | 201 | ||
| Totale 31.12.2023 | 10.040.210 | - | 261.856 | 300.070 | 5.785 | 3.245 | 172 | 4.339 | 201 | - |
| Totale 31.12.2022 | 10.545.991 | - | 930.007 | 249.484 | 5.678 | 1.254 | 194 | 3.176 | 6 | - |
(*) Valore da esporre a fini informativi.
La voce ammonta complessivamente a 155 milioni di euro ed è costituita dalle partecipazioni in BFF Polska Group, BFF Finance Iberia, in BFF Immobiliare S.r.l. (costituita a gennaio 2022) e in BFF Techlab S.r.l. (acquisite a ottobre 2022), tutte controllate in via esclusiva dalla Capogruppo BFF Bank che ne detiene il 100% del capitale, nonché Unione Fiduciaria con una partecipazione pari a una quota del 24% delle azioni emesse, e riveniente dalla fusione di DEPObank, avvenuta a marzo 2021, iscritta in bilancio a 8,6 milioni di euro.
Tutte le partecipazioni sono iscritte in bilancio secondo il metodo del costo.
| Denominazioni | Sede legale |
Sede operativa |
Quota partecipativa % |
Disponibilità voti % |
|---|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate in via esclusiva | ||||
| 1. BFF Finance Iberia, S.A. | Madrid (Spagna) | Madrid (Spagna) | 100% | 100% |
| 2. BFF Polska S.A. | Łodz (Polonia) | Łodz (Polonia) | 100% | 100% |
| 3. BFF Immobiliare S.r.l. | Milano (Italy) | Milano (Italy) | 100% | 100% |
| 4. BFF TechLab S.r.l. | Brescia (Italy) | Brescia (Italy) | 100% | 100% |
| B. Imprese controllate in modo congiunto | ||||
| C. Imprese sottoposte a influenza notevole | ||||
| 1. Unione Fiduciaria | Milano (Italy) | Milano (Italy) | 24% | 24% |
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||
| A. Esistenze iniziali | 151.876 | 150.491 | ||
| B. Aumenti | ||||
| B.1 Acquisti | 3.000 | 1.384 | ||
| B.2 Riprese di valore | ||||
| B.3 Rivalutazioni | ||||
| B.4 Altre variazioni | ||||
| C. Diminuzioni | ||||
| C.1 Vendite | ||||
| C.2 Rettifiche di valore | ||||
| C.3 Svalutazioni | ||||
| C.4 Altre variazioni | ||||
| D. Rimanenze finali | 154.876 | 151.876 | ||
| E. Rivalutazioni totali | ||||
| F. Rettifiche totali |
Le variazioni in aumento si riferiscono all'acquisto di ulteriori quote di partecipazioni in BFF Immobiliare S.r.l. pari a Euro 3 milioni.
Euro 20.377 mila

| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||
| 1.Attività di proprietà | ||||
| a) terreni | 2.640 | 6.325 | ||
| b) fabbricati | 3.984 | 9.361 | ||
| c) mobili | 266 | 165 | ||
| d) impianti elettronici | 624 | 925 | ||
| e) altre | 1.111 | 312 | ||
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||||
| a) terreni | ||||
| b) fabbricati | 11.238 | 10.188 | ||
| c) mobili | ||||
| d) impianti elettronici | 5 | |||
| e) altre | 509 | 487 | ||
| Totale | 20.377 | 27.763 | ||
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |

Relazione del Collegio Sindacale
(Valori in migliaia di euro)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale A. Esistenze iniziali lorde 6.325 27.245 2.828 11.398 7.055 54.851 A.1 Riduzioni di valore totali nette (7.694) (2.663) (10.473) (6.256) (27.087) A.2 Esistenze iniziali nette 6.325 19.550 165 925 798 27.763 B.Aumenti: - 2.794 274 455 1.416 4.939 B.1 Acquisti 169 447 579 1.195 B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento X X X B.7 Altre variazioni 2.794 105 8 837 3.744 C. Diminuzioni: (3.685) (7.122) (174) (750) (595) (12.326) C.1 Vendite C.2 Ammortamenti (2.559) (174) (750) (471) (3.954) C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento X X X b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione (3.685) (4.278) (83) (8.046) C.7 Altre variazioni (284) (1) (41) (326)
| D. Rimanenze finali nette | 2.640 | 15.222 | 266 | 630 | 1.620 | 20.377 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | (14.816) | (2.837) | (11.223) | (6.851) | (35.727) | |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 2.640 | 30.038 | 3.103 | 11.853 | 8.471 | 56.105 |
| E. Valutazione al costo | 2.640 | 30.038 | 3.103 | 11.853 | 8.471 | 56.105 |

Al 31 dicembre 2023, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 20.377 mila euro. La voce è principalmente composta da:
In accordo con quanto previsto dal Principio Contabile Internazionale IFRS 5, a seguito della sottoscrizione dell'accordo di vendita dell'immobile sito in via Domenichino 5 di proprietà della Capogruppo, al 31 dicembre 2023 il valore netto contabile dello stesso, pari a 8.046 migliaia di euro, è stato riclassificato dalla voce in oggetto nella voce 120 dell'Attivo di Stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività. L'operazione di vendita sarà perfezionata entro la fine del 2024.
Euro 40.734 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||
| Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | |
| A.1Avviamento | X | X | ||
| A.2Altre attività immateriali | 40.734 | 36.142 | ||
| di cui: software | 13.797 | 10.993 | ||
| A.2.1 Attività valutate al costo: | ||||
| a) attività immateriali generate internamente |
||||
| b) altre attività | 40.734 | 36.142 | ||
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | ||||
| a) attività immateriali generate internamente |
||||
| b) altre attività | ||||
| Totale | 40.734 | - | 36.142 | - |

| Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
Altre attività immateriali: altre |
Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali | 43.305 | 43.305 | ||||
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (7.163) | (7.163) | ||||
| A.2 Esistenze iniziali nette | 36.142 | 36.142 | ||||
| B. Aumenti | 12.332 | 12.332 | ||||
| B.1 Acquisti | 12.332 | 12.332 | ||||
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne |
X | |||||
| B.3 Riprese di valore | X | |||||
| B.4 Variazioni positive di fair value | ||||||
| - a patrimonio netto | X | |||||
| - a conto economico | X | |||||
| B.5 Differenze di cambio positive | ||||||
| B.6 Altre variazioni | ||||||
| C. Diminuzioni | (7.739) | (7.739) | ||||
| C.1 Vendite | ||||||
| C.2 Rettifiche di valore | ||||||
| - Ammortamenti | X | (7.739) | (7.739) | |||
| - Svalutazioni | ||||||
| + patrimonio netto | X | |||||
| + conto economico | ||||||
| C.3 Variazioni negative di fair value | ||||||
| - a patrimonio netto | X | |||||
| - a conto economico | X | |||||
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione |
||||||
| C.5 Differenze di cambio negative | ||||||
| C.6 Altre variazioni | ||||||
| D. Rimanenze finali nette | - | - | - | 40.734 | - | 40.734 |
| D.1 Rettifiche di valore totali nette | (12.202) | (12.202) | ||||
| E. Rimanenze finali lorde | - | - | - | 52.936 | - | 52.936 |
| F. Valutazione al costo | - | - | - | 52.936 | - | 52.936 |
Il valore di iscrizione delle attività immateriali viene effettuato al costo, ed è al netto degli ammortamenti, calcolati sulla base della prevista utilità futura.

In relazione alle informazioni di cui allo IAS 38, paragrafo 118, lettera a), si evidenzia che i tassi di ammortamento sono correlati alla vita utile stimata dell'attività immateriale.
Oltre ai customer contracts, che rappresentano un ammontare pari a 19.129 mila euro, la voce contiene anche le altre attività immateriali aventi durata definita che si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e software a utilizzazione pluriennale, sistematicamente ammortizzati a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile, che è pari a quattro anni.
Si precisa infine che non sono stati rilevati trigger event relativamente alle altre attività immateriali a vita utile definita, pertanto, coerentemente con quanto richiesto dallo IAS 36, non è stato effettuato alcun test d'impairment.
Al 31 dicembre 2023, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 108.569 mila euro e 121.318 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.
Euro 53.104 mila
Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.
Euro 121.318 mila
Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986, nonché dai fondi svalutazione crediti riferiti agli esercizi precedenti.
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 54.840 | 55.188 |
| 2.Aumenti | ||
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) riprese di valore | ||
| d) altre | 3.303 | 8.457 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | ||
| a) rigiri | (4.320) | (8.805) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | ||
| c) mutamento di criteri contabili | ||
| d) altre | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni: | ||
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011 | ||
| b) altre | (962) | |
| 4. Importo finale | 52.861 | 54.840 |

(Valori in migliaia di euro)
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 15.187 | 17.400 |
| 2.Aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Rigiri | (2.290) | (2.213) |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | ||
| a) derivante da perdite d'esercizio | ||
| b) derivante da perdite fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| 4. Importo finale | 12.897 | 15.187 |
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
| 1. Importo iniziale | 106.180 | 96.255 |
| 2.Aumenti | ||
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | 16.388 | 11.529 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | ||
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | ||
| a) rigiri | (2.119) | (1.604) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| 4. Importo finale | 120.449 | 106.180 |
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 403 | 451 |
| 2.Aumenti | ||
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 181 | 261 |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | ||
| a) rigiri | ||
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | ||
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| d) altre | - | (308) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | (341) | |
| 4. Importo finale | 244 | 403 |

| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 112 | 168 |
| 2.Aumenti | ||
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 759 | 26 |
| 3. Diminuzioni | ||
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | ||
| a) rigiri | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | (2) | (83) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | ||
| 4. Importo finale | 869 | 112 |

Relazione del Collegio Sindacale
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||||
| A. Attività possedute per la vendita | |||||
| A.1 Attività finanziarie | |||||
| A.2 Partecipazioni | |||||
| A.3 Attività materiali | 8.046 | - | |||
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | |||||
| A.4 Attività immateriali | |||||
| A.5 Altre attività non correnti | |||||
| Totale (A) | 8.046 | - | |||
| di cui valutate al costo | 8.046 | ||||
| di cui valutate al fair value livello 1 | |||||
| di cui valutate al fair value livello 2 | |||||
| di cui valutate al fair value livello 3 | |||||
| B. Attività operative cessate | |||||
| B.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | |||||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | |||||
| - attività finanziarie designate al fair value | |||||
| - altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | |||||
| B.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||||
| B.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | |||||
| B.4 Partecipazioni | |||||
| B.5 Attività materiali | |||||
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | |||||
| B.6 Attività immateriali | |||||
| B.7 Altre attività | |||||
| Totale (B) | - | - | |||
| di cui valutate al costo | |||||
| di cui valutate al fair value livello 1 | |||||
| di cui valutate al fair value livello 2 | |||||
| di cui valutate al fair value livello 3 |

| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
|---|---|---|
| C. Passività associate ad attività possedute per la vendita | ||
| C.1 Debiti | ||
| C.2 Titoli | ||
| C.3 Altre passività | ||
| Totale (C) | - | - |
| di cui valutate al costo | ||
| di cui valutate al fair value livello 1 | ||
| di cui valutate al fair value livello 2 | ||
| di cui valutate al fair value livello 3 | ||
| D. Passività associate ad attività operative cessate | ||
| D.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||
| D.2 Passività finanziarie di negoziazione | ||
| D.3 Passività finanziarie designate al fair value | ||
| D.4 Fondi | ||
| D.5 Altre passività | ||
| Totale (D) | - | - |
| di cui valutate al costo | ||
| di cui valutate al fair value livello 1 | ||
| di cui valutate al fair value livello 2 | ||
| di cui valutate al fair value livello 3 |
In accordo con quanto previsto dal Principio Contabile Internazionale IFRS 5, a seguito della sottoscrizione dell'accordo di vendita dell'immobile sito in via Domenichino 5 di proprietà della Capogruppo, al 31 dicembre 2023 il valore netto contabile dello stesso, pari a 8.046 migliaia di euro, è stato riclassificato dalla voce in oggetto nella voce 120 dell'Attivo di Stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività. L'operazione di vendita sarà perfezionata entro la fine del 2024.
Euro 644.466 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio | 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
| Depositi cauzionali | 4.040 | 4.060 | ||
| Fatture emesse e da emettere | 12.654 | 13.003 | ||
| Magazzino | ||||
| Flussi di pagamento da accreditare | 128.613 | 86.970 | ||
| Altri crediti | 63.951 | 44.787 | ||
| Ratei e risconti attivi | 21.117 | 18.723 | ||
| Crediti Ecobonus | 414.092 | 221.474 | ||
| Totale | 644.466 | 389.016 |
I "Flussi di pagamento da accreditare" si riferiscono a conti transitori con saldo dare che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio.
I ratei e i risconti attivi si riferiscono principalmente al differimento temporale dei costi relativi alle spese amministrative.
Gli "altri crediti" si riferiscono principalmente a crediti non commerciali verso debitori diversi, a partite da sistemare e a spese legali da recuperare.
Al 31 dicembre 2023 la voce dei crediti ecobonus, pari a 414,1 milioni di euro, accoglie sia i crediti acquistati con operazioni di factoring secondo il business model HTC pari 354,2 milioni di euro e sia quelli acquistati in accordo con il business model "trading" pari a 59,9 mili0ni di euro, crediti iscritti e valutati secondo il metodo del fair value. In particolare, i "crediti Ecobonus HTC, in aumento rispetto al dato rilevato alla fine dell'esercizio precedente, sono relativi a crediti acquistati dalla Capogruppo con operazioni di factoring pro soluto e rivenienti dagli incentivi fiscali in essere. Come previsto dalla vigente normativa fiscale, tali crediti vengono utilizzati in compensazione per il pagamento di imposte e contributi e sono classificati nella voce 130 dell'Attivo "Altre attività" in linea con quanto definito da Banca d'Italia nel Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 9: "Tavolo di coordinamento fra Banca d'Italia, Consob ed Ivass in materia di applicazione degli IAS/IFRS.

Euro 10.731.370 mila
Al 31 dicembre 2023 la voce in oggetto è composta come segue:
Euro 2.268.022 mila
1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||||||
| VB | Fair value | VB | Fair value | |||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Debiti verso banche centrali | 3.582 | X | X | X | 4.141 | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 2.264.440 | X | X | X | 1.161.416 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 919.933 | X | X | X | 716.230 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | 181.081 | X | X | X | 444.571 | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 1.089.129 | X | X | X | X | X | X | |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 1.089.129 | X | X | X | X | X | X | |
| 2.3.2 Altri | 0 | X | X | X | X | X | X | |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
0 | X | X | X | X | X | X | |
| 2.5 Debiti per leasing | 0 | X | X | X | X | X | X | |
| 2.6 Altri debiti | 74.298 | X | X | X | 616 | X | X | X |
| Totale | 2.268.022 | 2.268.022 | 1.165.557 | 1.165.557 |
Legenda:
VB = Valore di bilancio
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La voce è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista" per circa 919,9 milioni di euro, rivenienti soprattutto dall'operatività dei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria. La voce include anche l'ammontare dei contratti di "Pronti contro Termine" con controparte bancaria, per circa 1,1 miliardi di euro.
Inoltre, la voce è composta anche dai "Depositi a scadenza" che sono prevalentemente riferibili a depositi richiesti a fronte dei servizi prestati alle Banche clienti, quali ad esempio il servizio di assolvimento indiretto della Riserva Obbligatoria.
Euro 8.463.347 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||||||
| VB | Fair value | VB | Fair value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 4.299.415 | X | X | X | 4.134.789 | X | X | X | |
| 2. Depositi a scadenza | 2.711.140 | X | X | X | 1.263.096 | X | X | X | |
| 3. Finanziamenti | 717.120 | X | X | X | 4.575.103 | X | X | X | |
| 3.1 pronti contro termine passivi | 568.796 | X | X | X | 4.441.292 | X | X | X | |
| 3.2 altri | 148.323 | X | X | X | 133.811 | X | X | X | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
0 | X | X | X | X | X | X | ||
| 5. Debiti per leasing | 12.068 | X | X | X | 10.679 | X | X | X | |
| 6. Altri debiti | 723.606 | X | X | X | 745.007 | X | X | X | |
| Totale | 8.463.347 | 10.728.674 |
Legenda:
VB = Valore di bilancio
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Al 31 dicembre 2023, la voce è principalmente composta da "conti correnti e depositi a vista" per un ammontare pari a 4.299 milioni di euro, relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela corporate di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria e finanziamenti rivenienti da operazioni di "pronti contro termine" per 568,8 milioni di euro.
All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna, Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 2.745.516 mila euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 1.283.673 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2022.

Gli altri debiti si riferiscono principalmente a incassi di crediti in gestione, da riconoscere ai clienti, nonché assegni circolari in circolazione, emessi nell'ambito del servizio che consente alle banche convenzionate di rendere disponibile alla propria clientela, sulla base di un contratto di mandato, il titolo di credito emesso da BFF Bank, come banca depositaria.
I debiti per leasing, che ammontano a 12,1 milioni di euro, si riferiscono all'iscrizione delle lease liabilities in contropartita dei diritti d'uso, riportati nella Voce 90 "Attività Materiali" dell'Attivo di Stato patrimoniale, a seguito dell'applicazione del nuovo IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.
L'importo accoglie principalmente l'effetto dell'applicazione del principio sui canoni degli immobili presi in locazione dal Gruppo e i contratti di leasing hanno una durata compresa tra i 3 e i 6 anni. Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica Parte M "Informativa sul Leasing" della Nota Integrativa.
Euro zero
(Valori in migliaia di euro) Tipologia titoli/Valori Totale 31.12.2023 Totale 31.12.2022 VB Fair value VB Fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3 A. Titoli 1. obbligazioni 38.976 38.648 1.1 strutturate 1.2 altre 38.976 38.648 2. altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri Totale - - - - 38.976 38.648 - - Legenda: VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1
1.1 Passività finanziarie al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
I titoli in circolazione, rappresentati da prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, sono pari a zero.
Il decremento è ascrivibile al rimborso, in data 23 maggio 2023, del Bond (ISIN XS2068241400, rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody'), emesso per originari 300 milioni di euro a ottobre 2019 e in essere alla data del 31 dicembre 2022 per un importo nominale residuo pari a 38,6 milioni di euro.
Euro 1.215 mila
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VN | Fair value | Fair | VN | Fair value | Fair | ||||
| L1 | L2 L3 |
value(*) | L1 | L2 | L3 | value(*) | |||
| A. Passività per cassa | |||||||||
| 1. Debiti verso banche | |||||||||
| 2. Debiti verso clientela | |||||||||
| 3. Titoli di debito | |||||||||
| 3.1 Obbligazioni | |||||||||
| 3.1.1 Strutturate | X | X | |||||||
| 3.1.2 Altre obbligazioni | X | X | |||||||
| 3.2 Altri titoli | |||||||||
| 3.2.1 Strutturati | X | X | |||||||
| 3.2.2 Altri | X | X | |||||||
| Totale (A) | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - |
| B. Strumenti derivati | 1.215 | 950 | |||||||
| 1. Derivati finanziari | |||||||||
| 1.1 Di negoziazione | X | 1.215 | X | X | 950 | X | |||
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | X | X | X | |||||
| 1.3 Altri | X | X | X | X | |||||
| 2. Derivati creditizi | |||||||||
| 2.1 Di negoziazione | X | X | X | X | |||||
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | X | X | X | |||||
| 2.3 Altri | X | X | X | X | |||||
| Totale (B) | X | - 1.215 |
- X |
X | - | 950 | - | X | |
| Totale (A+B) | X | - 1.215 |
- X |
X | - | 950 | - | X |
VN = Valore Nominale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
(*) Fair value = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione.
L3 = Livello 3

La voce accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2023 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio a cui la banca è esposta.
Euro zero
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value 31.12.2023 |
VN 31.12.2023 |
Fair value 31.12.2022 |
VN 31.12.2022 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| A. Derivati finanziari | 14.314 | 255.298 | ||||||
| 1) Fair value | ||||||||
| 2) Flussi finanziari | 14.314 | 255.298 | ||||||
| 3) Investimenti esteri | ||||||||
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1) Fair value | ||||||||
| 2) Flussi finanziari | ||||||||
| Totale | - | - | - | - | - | 14.314 | - | 255.298 |
| Legenda: VN = Valore Nozionale |
VN = Valore Nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Si Veda "Sezione 10 - Attività fiscali e le passività fiscali - Voce 100" dell'attivo dello Stato patrimoniale.
Relazione della Società di Revisione
Euro 536.142 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||
| Debiti verso fornitori | 7.916 | 9.727 | ||
| Fatture da ricevere | 27.169 | 27.452 | ||
| Debiti verso l'Erario | 15.878 | 8.837 | ||
| Debiti verso enti previdenziali | 2.242 | 2.072 | ||
| Debiti verso dipendenti | 15.682 | 20.025 | ||
| Incassi in attesa di imputazione | 78.855 | 49.594 | ||
| Flussi di pagamento pervenuti da addebitare | 342.609 | 201.922 | ||
| Altri debiti | 38.208 | 56.997 | ||
| Ratei e risconti passivi | 7.582 | 5.578 | ||
| Totale | 536.142 | 382.205 |
I "Debiti verso fornitori" e le "fatture da ricevere" si riferiscono a debiti per acquisti di beni e prestazioni di servizi.
La voce "Incassi in attesa di imputazione" si riferisce ai pagamenti pervenuti entro la data del 31 dicembre 2023, e ancora in essere in quanto non acclarati a tale data.
Tra gli "Altri debiti" sono ricomprese principalmente quote di incassi da trasferire, imposte di bollo da versare, debiti verso gli amministratori e altre partite da sistemare.
I "Flussi di pagamento pervenuti da addebitare" si riferiscono a conti transitori con saldo avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio.

Euro 2.896 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||
| A. Esistenze iniziali | 3.118 | 3.710 | ||
| B. Aumenti | 2.331 | 2.227 | ||
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 2.269 | 2.227 | ||
| B.2 Altre variazioni | 62 | |||
| C. Diminuzioni | -2.553 | -2.818 | ||
| C.1 Liquidazioni effettuate | -366 | -136 | ||
| C.2 Altre variazioni | -2.187 | -2.683 | ||
| D. Rimanenze finali | 2.896 | 3.118 | ||
| Totale | 2.896 | 3.118 |
La passività iscritta in bilancio al 31 dicembre 2023, relativa principalmente al Trattamento di Fine Rapporto della Banca è pari al valore attuale dell'obbligazione stimata da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.
Di seguito si riportano le principali ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività al 31 dicembre 2023.
La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA 7-10 in linea con la duration del collettivo in esame.
Come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali.
Si riporta di seguito le base tecniche demografiche utilizzate:

Relazione del Collegio Sindacale
Euro 35.104 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 553 | 225 | |||
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | |||||
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | 6.760 | 7.712 | |||
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | |||||
| 4.1 controversie legali e fiscali | |||||
| 4.2 oneri per il personale | |||||
| 4.3 altri | 27.791 | 24.414 | |||
| Totale | 35.104 | 32.351 |
A partire dal 1° gennaio 2018, la voce accoglie anche l'accantonamento a fronte del rischio di crediti connesso agli impegni/garanzie finanziarie rilasciate dalla Banca alla clientela e alle sue controllate estere, sulla base delle regole di impairment previste dal principio contabile internazionale IFRS 9.
Al 31 dicembre 2023, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di passività potenziali che la Banca potrebbe dover sostenere.
L'incremento significativo rispetto al 31 dicembre 2022, ascrivibile alla voce "altri fondi per rischi e oneri", è relativo ad accantonamenti a fronte di rischi probabili di soccombenza per un ammontare pari a circa 4 milioni di euro.
La voce "Fondo di quiescenza" diminuisce rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto dei pagamenti a talune categorie di dipendenti dei bonus differiti relativi agli obiettivi raggiunti negli esercizi precedenti, in parte compensato degli accantonamenti di competenza dell'esercizio 2023.

| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza |
Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | ||
| A. Esistenze iniziali | 225 | 7.712 | 24.414 | 32.351 | |
| B. Aumenti | 327 | 1.019 | 4.208 | 5.555 | |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 327 | 969 | 4.208 | 5.505 | |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | |||||
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto |
50 | ||||
| B.4 Altre variazioni | - | ||||
| C. Diminuzioni | - | (1.971) | (831) | (2.802) | |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | (1.367) | (831) | (2.198) | ||
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto |
(605) | (605) | |||
| C.3 Altre variazioni | - | ||||
| D. Rimanenze finali | 553 | 6.760 | 27.791 | 35.104 |
(Valori in migliaia di euro)
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo Stadio |
Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | |
| Impegni a erogare fondi | 341 | 0 | 341 | ||
| Garanzie finanziarie rilasciate | 39 | 173 | 212 | ||
| Totale | 380 | - | 173 | - | 553 |
Il fondo di quiescenza si riferisce principalmente al patto di non concorrenza sottoscritto con i manager di BFF Bank, pari a 3,3 milioni di euro (comprensivi anche della quota stanziata a riserva di patrimonio netto da erogare in azioni della Banca) nonché agli accantonamenti relativi al sistema di incentivazione e di retention con pagamento differito previsto per taluni dipendenti di BFF Bank, pari a 2,5 milioni di euro. Entrambe le obbligazioni verso il personale sono esposte al loro valore attuale stimato da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.
Alla data del 31 dicembre 2023 il fondo in oggetto accoglie anche l'accantonamento a fronte dell'impegno assunto da DEPObank nei confronti di alcuni dipendenti cessati pari a 161 mila euro.
Nello specifico, le caratteristiche del sistema di differimento di parte del bonus di competenza dell'esercizio prevedono, per i risk takers, vincoli di medio periodo, secondo cui il 30% del bonus di competenza di ogni esercizio verrà liquidato dai tre ad un massimo di 6 anni successivi, previo conseguimento da parte della Banca di determinate condizioni collegate alla redditività della stessa, ai vincoli di patrimonio di vigilanza previsti dalla normativa vigente, e alla presenza del dipendente in azienda. Gli accantonamenti sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, sulla base di un calcolo attuariale effettuato da una società esterna specializzata. Le obbligazioni della Banca sono state determinate attraverso il "Metodo del Credito Unitario", che considera ogni periodo di lavoro fonte di un'unità aggiuntiva di diritto ai benefici, e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell'obbligazione finale, come stabilito dai paragrafi 67-69 dello IAS 19. Si tratta, pertanto, di un'impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della Banca.
Si riportano di seguito le basi tecniche demografiche utilizzate.

Gli altri fondi pari a 27,8 milioni di euro si riferiscono a:
Si riporta di seguito le principali assunzioni fatti in sede attualizzazione da parte dello Studio esterno:
Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 10+ rilevato al 31 dicembre 2023 e pari a 3,10%. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo oggetto della valutazione.
| Decesso | Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato |
|---|---|
| Pensionamento | 100% al raggiungimento dei requisiti AGO |
| Frequenza dimissioni volontarie | 10,60% |
| Frequenza Claw back | 0,00% |
| Frequenza di recesso (ove previsto) | 3,00% |
| Frequenza di revoca del mandato per l'Amministratore Delegato | 0,00% |
| Incremento annuo retributivo per i Dirigenti | 2,00% |
| Incremento annuo retributivo per i Quadri | 2,00% |
| Aliquota di contribuzione Tasso di inflazione |
27,40% 2,00% |

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA (in linea con la duration del piano). Il tasso di attualizzazione è stato posto pari al 3,20%.
Per la stima del fenomeno della mortalità è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. Per le probabilità di invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010.
Pari al 3,7% (MBO differito 2021 e 2022).
Euro 692.649 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologie | 31.12.2023 | 31.12.2022 | |
| 1. Capitale | 143.947 | 142.870 | |
| 1.1 Azioni ordinarie | 143.947 | 142.870 | |
| 2.Azioni Proprie | (4.377) | (3.884) |
Per quanto riguarda l'operazione di acquisto di azioni proprie e l'informativa di cui all'art. 78 comma 1) bis del regolamento Emittenti si rinvia a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione alla sezione "Azioni Proprie.

| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 185.545.952 | |
| - interamente liberate | 185.545.952 | |
| - non interamente liberate | ||
| A.1 Azioni proprie (-) | (570.728) | |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 184.975.224 | |
| B. Aumenti | 1.765.839 | |
| B.1 Nuove emissioni | ||
| - a pagamento: | ||
| - operazioni di aggregazioni di imprese | ||
| - conversione di obbligazioni | ||
| - esercizio di warrant | ||
| - altre | 4.000 | |
| - a titolo gratuito: | ||
| - a favore dei dipendenti | 1.394.077 | |
| - a favore degli amministratori | ||
| - altre | ||
| B.2 Vendita di azioni proprie | ||
| B.3 Altre variazioni | 367.762 | |
| C. Diminuzioni | (291.888) | |
| C.1 Annullamento | ||
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (291.888) | |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | ||
| C.4 Altre variazioni | ||
| D.Azioni in circolazione: rimanenze finali | 186.449.175 | |
| D.1 Azioni proprie (+) | (494.854) | |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | ||
| - interamente liberate | 186.944.029 | |
| - non interamente liberate |
In conformità con quanto disposto dall'art. 2427, comma 7-bis, del Codice Civile, si riporta l'indicazione analitica delle singole voci del Patrimonio netto, distinguendo queste in relazione alla loro possibilità di utilizzo e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi (si indica il triennio precedente la data di redazione del bilancio).
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | Possibilità di utilizzo (a) |
Quota disponibile |
Quota in sospensione d'imposta |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre esercizi(*) |
||
| Per copertura perdite |
Per altre ragioni |
|||||
| Capitale Sociale | 143.947 | |||||
| Riserve | 253.424 | |||||
| - Riserva legale(**) | 28.586 | B | 26.196 | |||
| - Riserva straordinaria | 89 | A, B, C | 89 | |||
| - Riserva utili portati a nuovo(***) | 215.043 | A, B, C | 215.043 | 50.387 | 346.321 | |
| - Riserve per stock option e strumenti finanziari |
8.883 | A | ||||
| - Altre riserve | 823 | |||||
| Riserve da valutazione | 6.469 | |||||
| - Titoli HTCS | 2.534 | |||||
| - Altre | 3.935 | |||||
| Riserva azioni proprie | -4.377 | |||||
| Sovrapprezzi di emissione | 66.277 | A, B, C | 66.277 | |||
| Totale Capitale Sociale e Riserve | 465.740 | 281.409 | 76.583 | 346.321 |
(a): Possibilità di utilizzo: A=per aumento di capitale B=per copertura perdite C=per distribuzione ai soci.
(*) Gli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi, pari a 346.321 migliaia di euro, comprendono principalmente gli utilizzi per un totale di 12.235 mila euro per l'esercizio delle stock option da parte di taluni beneficiari, effettuati nel corso del 2021, 2022 e del 2023, l'utilizzo per 12.811 mila euro (al lordo dell'effetto fiscale) per il pagamento delle cedola di interessi e degli oneri di strutturazione relativi allo strumento finanziario "Additional Tier 1" (AT1), nonché gli utilizzi negli ultimi tre esercizi relativi al pagamento dei dividendi distribuiti come da delibere assembleari per un ammontare di 321.275 mila euro.
(**) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 26.196 mila euro.
(***) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 per 50.387 mila euro.

| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Legali | Utili portati a nuovo |
Altre | Totale | |||
| A. Esistenze iniziali | 28.539 | 141.581 | 10.508 | 180.628 | ||
| B. Aumenti | 47 | 115.450 | 1.810 | 117.307 | ||
| B.1 Attribuzioni di utili | 47 | 115.361 | 115.408 | |||
| B.2 Altre variazioni | 89 | 1.810 | 1.899 | |||
| C. Diminuzioni | - | (41.899) | (2.611) | (44.511) | ||
| C.1 Utilizzi | ||||||
| - copertura perdite | ||||||
| - distribuzione | (27.487) | (27.487) | ||||
| - trasferimento a capitale | ||||||
| C.2 Altre variazioni | (14.412) | (2.611) | (17.023) | |||
| D. Rimanenze finali | 28.586 | 215.132 | 9.707 | 253.424 |
Di seguito si riporta la movimentazione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto:
L'incremento di circa 115 milioni di euro è dovuto principalmente all'allocazione della quota di utile dell'esercizio precedente non distribuita come dividendo.
Le diminuzioni della riserva di utili sono relative per circa 27,5 milioni di euro alla distribuzione di riserva agli azionisti deliberata dall'Assemblea tenutasi in data 13 settembre 2023 e per circa 10 milioni di euro agli utilizzi connessi principalmente al pagamento della cedola di interessi del nuovo strumento "Additional Tier 1" per 8,8 milioni euro (al lordo dell'effetto fiscale) e agli aumenti di capitale gratuito a seguito dell'esercizio delle stock option da parte dei beneficiari.
La movimentazione si riferisce principalmente ai seguenti eventi accaduti nel corso dell'esercizio 2023:
Come segnalato in precedenza, la Banca nel 2021 si è avvalsa dell'agevolazione prevista dall'art. 110 del D.L. n. 104 del 14 agosto 2020 ed ha proceduto al riallineamento tra il valore contabile e fiscale della voce avviamento presente nei bilanci al 31 dicembre 2019 e 2020 di DEPOBank che è stata incorporata da BFF Bank in data 5 marzo 2021. L'operazione, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 30 giugno 2021 , ha comportato (i) il riallineamento della voce avviamento pari a circa 79 milioni di euro, (ii) il conseguente pagamento dell'imposta sostitutiva pari a 2,4 milioni di euro e (iii) la necessità di apporre un vincolo di sospensione d'imposta alle riserve di 76,6 milioni di euro pari alla differenza tra l'importo riallineato e l'imposta sostitutiva, così come previsto dal comma 8 dell'art. 110 del D.L. 104/2020.
Considerato che l'operazione è stata perfezionata successivamente all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di DEPObank e all'incorporazione della medesima in BFF Bank, si è proceduto all'apposizione del vincolo fiscale di sospensione d'imposta quale "Quota vincolata ai sensi del comma 8 dell'art. 110 D.L. 104/2020" alle seguenti riserve:
Al 31 dicembre 2023 non si segnalano variazioni rispetto al 31 dicembre 2022. La voce rappresenta esclusivamente lo strumento Additional Tier 1 Perpetual NC2027 (ISIN XS2404266848) pari a 150 milioni di euro, con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale.
Si segnala che la Banca ha provveduto al pagamento delle cedole di interessi maturate per 8,8 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
|||
| 1. Impegni a erogare fondi | 1.080.506 | - | 2 | 1.080.509 | 979.365 |
| a) Banche Centrali | |||||
| b) Amministrazioni pubbliche | |||||
| c) Banche | 4.994 | 4.994 | |||
| d) Altre società finanziarie | 1.011.008 | 1.011.008 | 916.228 | ||
| e) Società non finanziarie | 64.505 | 2 | 64.507 | 63.135 | |
| f) Famiglie | 2 | ||||
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 11.811 | - | 14.318 | 26.129 | 4.002 |
| a) Banche Centrali | |||||
| b) Amministrazioni pubbliche | |||||
| c) Banche | |||||
| d) Altre società finanziarie | 906 | 906 | 4.002 | ||
| e) Società non finanziarie | 10.905 | 14.318 | 25.223 | ||
| f) Famiglie |

Gli impegni a erogare fondi e le garanzie finanziarie rilasciate rientranti nel primo stadio sono principalmente e relativi alle Società finanziarie si riferiscono principalmente alle linee di credito non utilizzate dalle società del Gruppo e alle garanzie concesse dalla banca a sostegno delle controllate.
| (Valore in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
| Altre garanzie rilasciate | 35.857 | 5.211 | |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 2.641 | ||
| a) Banche Centrali | |||
| b) Amministrazioni pubbliche | |||
| c) Banche | |||
| d) Altre società finanziarie | |||
| e) Società non finanziarie | 35.857 | 5.211 | |
| f) Famiglie | |||
| Altri impegni | 153.678 | 524 | |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 59 | ||
| a) Banche Centrali | |||
| b) Amministrazioni pubbliche | |||
| c) Banche | |||
| d) Altre società finanziarie | |||
| e) Società non finanziarie | 153.678 | 524 | |
| f) Famiglie |
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Portafogli | Importo 31.12.2023 |
Importo 31.12.2022 |
||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | ||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||||
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.196.656 | 4.538.043 | ||
| 4. Attività materiali | ||||
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze |
Le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituite dai titoli di stato conferiti a garanzia, nell'ambito dell'operatività con la BCE e in pronti contro termine.
| (Valori in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | |
| a) Acquisti | |
| 1. regolati | |
| 2. non regolati | |
| b) Vendite | |
| 1. regolate | |
| 2. non regolate | |
| 2. Gestioni di portafogli | |
| a) individuali | |
| b) collettive | |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | 191.926.314 |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) |
26.317.044 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 3.291 |
| 2. altri titoli | 26.313.753 |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 68.990.997 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 6.452 |
| 2. altri titoli | 68.984.545 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 91.525.484 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 5.092.789 |
| 4.Altre operazioni |

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.
Euro 567.752 mila (di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo: 526.255 mila euro)
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni |
Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
|||||
| 1.1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
2 | 2 | 1 | ||
| 1.2. Attività finanziarie designate al fair value |
|||||
| 1.3. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
|||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
5 | X | 5 | ||
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
|||||
| 3.1 Crediti verso banche | 15.194 | X | 15.194 | 8.908 | |
| 3.2 Crediti verso clientela | 180.449 | 354.574 | X | 535.023 | 259.945 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | |||
| 5. Altre attività | X | X | 17.335 | 17.335 | 2.328 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | 193 | 193 | 22.627 |
| Totale | 180.456 | 369.768 | 17.528 | 567.752 | 293.808 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired |
|||||
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | X | X |
Gli interessi attivi pertinenti ai "Crediti verso banche" si riferiscono principalmente alle momentanee giacenze attive di conto corrente della Banca, proventi che maturano sull'ammontare degli assegni circolari emessi per conto della clientela bancaria e interessi attivi sulla giacenza media negativa dei conti correnti reciproci intestati a clientela bancaria.
Gli interessi attivi relativi a "Crediti verso clientela" per finanziamenti ammontano a 354,6 milioni di euro, e sono costituiti principalmente dalle "commissioni maturity" addebitate ai cedenti per l'acquisto di crediti a titolo definitivo, e dagli interessi di mora di competenza dell'esercizio.

Relazione del Collegio Sindacale
Relativamente ai crediti verso la clientela della Banca, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero utilizzata per la predisposizione del bilancio è pari al 50%.
Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 sono stati mantenuti i giorni stimati di incasso a 2100 giorni.
Gli interessi attivi su titoli di debito connessi ai crediti verso la clientela e pari a circa 180,4 milioni di euro, derivano dai titoli di stato acquistati dalla Banca a presidio del rischio di liquidità e al fine dell'ottimizzazione del costo del denaro, afferenti al portafoglio titoli detenuto secondo il business model HTC (Held to Collect). Il notevole incremento è relativo all'aumento dei tassi di mercato che ha determinato un maggior rendimento dei titoli a tasso variabile detenuti dalla Banca.
Euro 341.848 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||
| 1.1 Debiti verso banche centrali | X | X | 2.486 | |||
| 1.2 Debiti verso banche | 110.842 | X | X | 110.842 | 11.690 | |
| 1.3 Debiti verso clientela | 203.760 | X | X | 203.760 | 36.705 | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | 340 | X | 340 | 3.496 | |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | ||||
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | ||||
| 4. Altre passività e fondi | X | X | 109 | 109 | 8 | |
| 5. Derivati di copertura | X | X | 1.042 | 1.042 | 33.379 | |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | 25.755 | 3.731 | |
| Totale | 314.602 | 340 | 1.151 | 341.848 | 91.494 | |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing |
347 | X | X | 347 | 354 |
Gli interessi passivi sono passati da 91,5 milioni di euro relativi all'anno precedente a 341,9 milioni di euro per l'esercizio 2023. Il notevole incremento è riconducibile principalmente all'aumento degli interessi passivi sulle giacenze della clientela bancaria e corporate per effetto dell'inversione e aumento dei tassi di interesse sul mercato.
Gli interessi passivi per "Debiti verso banche centrali" fanno riferimento agli interessi maturati sulle giacenze depositate sul conto di proprietà presso Banca d'Italia.
Gli interessi passivi per "Debiti verso banche" si riferiscono principalmente agli interessi che maturano sui conti correnti passivi, aperti presso la Banca e intestati a controparte bancaria.

Gli interessi passivi pertinenti ai "Debiti verso clientela" si riferiscono principalmente agli interessi relativi ai conti deposito online della Banca ("Conto Facto" in Italia, "Cuenta Facto" proposto in Spagna dalla succursale spagnola di BFF Bank e "Lokata Facto" proposto dalla succursale in Polonia), agli interessi che maturano sulle giacenze di conto corrente della clientela corporate e agli interessi relativi ai contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con controparte clientela Cassa di Compensazione Garanzia.
Infine, la voce comprende anche gli interessi passivi per "Titoli in circolazione", pari a circa a 340 mila euro, che diminuiscono per effetto del rimborso dell'ultima quota del prestito obbligazionario, in data 23 maggio 2023. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alla voce 10 c) del Passivo di Stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Euro 112.354 mila
(Valori in migliaia di euro) Tipologia servizi/Valori Totale 31.12.2023 Totale 31.12.2022 a) Strumenti finanziari 1. Collocamento titoli 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile 1.2 Senza impegno irrevocabile 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari di cui: negoziazione per conto proprio di cui: gestione di portafogli individuali b) Corporate Finance 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni 2. Servizi di tesoreria 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance c) Attività di consulenza in materia di investimenti 70 55 d) Compensazione e regolamento e) Gestione di portafogli collettive f) Custodia e amministrazione 29.462 50.089 1. Banca depositaria 17.357 39.546 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 12.105 10.542 g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive h) Attività fiduciaria i) Servizi di pagamento 76.852 73.552 1. Conti correnti 2. Carte di credito 1.548 1.408 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 16.960 7.892 4. Bonifici e altri ordini di pagamento 16.256 23.385 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 42.088 40.867 j) Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive 2. Prodotti assicurativi 3. Altri prodotti di cui: gestioni di portafogli individuali k) Finanza strutturata l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione 7 m) Impegni a erogare fondi n) Garanzie finanziarie rilasciate 889 168 di cui: derivati su crediti o) Operazioni di finanziamento di cui: per operazioni di factoring p) Negoziazione di valute q) Merci r) Altre commissioni attive 5.075 3.595 di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione Totale 112.354 127.458

La voce accoglie principalmente le commissioni relative ai mandati per la gestione e la riscossione di crediti, rivenienti dalla attività di factoring e gestione dei crediti, nonché le commissioni per i servizi di banca depositaria e servizi di pagamento. La diminuzione delle commissioni è riconducibile principalmente alla perdita del cliente Arca SGR nel 2022.
Euro 37.215 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||
| a) Strumenti finanziari | ||||
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | ||||
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | ||||
| di cui: gestione di portafogli individuali | ||||
| Proprie | ||||
| Delegate a terzi | ||||
| b) Compensazione e regolamento | 1.776 | 2.009 | ||
| c) Gestione di portafogli collettivi | ||||
| d) Custodia e amministrazione | 5.268 | 5.515 | ||
| e) Servizi di incasso e pagamento | 24.874 | 25.696 | ||
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | 11.964 | 4.428 | ||
| f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | ||||
| g) Impegni a ricevere fondi | ||||
| h) Garanzie finanziarie ricevute | 15 | 46 | ||
| di cui: derivati su crediti | ||||
| i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | ||||
| j) Negoziazione di valute | 1 | 3 | ||
| k) Altre commissioni passive | 5.281 | 3.555 | ||
| Totale | 37.215 | 36.924 |
La voce accoglie principalmente le commissioni passive di custodia e amministrazione per l'attività di banca depositaria e quelle pagate agli outsourcer per utilizzo delle infrastrutture connesse ai servizi di pagamento.
Euro 8.897 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
18 | 18 | ||||
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
3.139 | 4087 | ||||
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
5.740 | 5.690 | ||||
| D. Partecipazioni | - | 75.963 | ||||
| Totale | 8.897 | - | 85.758 | - |
Al 31 dicembre 2023 la voce accoglie principalmente i dividendi percepiti a marzo 2023 dalla Banca d'Italia, pari a 5,7 milioni di euro, la cui quota azionaria sottoscritta dalla Capogruppo BFF Bank è classificata nella voce 30 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e dai dividendi percepiti nel corso dell'esercizio 2023 dal Fondo Italiano di Investimento, pari a circa 3,1 milioni di euro, le cui quote OICR sono classificate nella voce 20 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico".

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione Euro -10.194 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
|
| 1.Attività finanziarie di negoziazione | 10.483 | 1 | 10.482 | |||
| 1.1 Titoli di debito | 541 | 1 | 540 | |||
| 1.2 Titoli di capitale | 1 | |||||
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 1 | - | ||||
| 1.4 Finanziamenti | 9.941 | 9.941 | ||||
| 1.5 Altre | - | |||||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | |||||
| 2.1 Titoli di debito | - | |||||
| 2.2 Debiti | - | |||||
| 2.3 Altre | - | |||||
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio |
X | X | X | X | (20.679) | |
| 4. Strumenti derivati | 21 | 19 | 2 | |||
| 4.1 Derivati finanziari: | - | |||||
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | - | |||||
| - Su titoli di capitale e indici azionari | - | |||||
| - Su valute e oro | X | X | X | X | ||
| - Altri | - | |||||
| 4.2 Derivati su crediti | 21 | 19 | 2 | |||
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option |
X | X | X | X | ||
| Totale | 10.504 | - | 19 | (10.194) |
Il risultato netto dell'attività di negoziazione deriva principalmente dall'effetto delle differenze di cambio relative alle attività di trading su valute funzionali alla gestione della tesoreria, in particolare alla raccolta in valuta delle banche e della clientela.
Al 31 dicembre 2023, la voce accoglie anche il risultato positivo derivante dall'operatività di compravendita factoring dei crediti fiscali ecobonus rientranti nel business model "trading" e classificati nella voce 130 "Altre attività" dell'attivo di Stato patrimoniale, per un ammontare pari a 9,9 milioni di euro.
Relazione del Collegio Sindacale
La voce è pari a zero
Euro zero
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||
| A. Proventi relativi a: | |||||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | |||||
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | |||||
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | |||||
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | |||||
| A.5 Attività e passività in valuta | 9.145 | ||||
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | - | 9.145 | |||
| B. Oneri relativi a: | |||||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | |||||
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | |||||
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | |||||
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | |||||
| B.5 Attività e passività in valuta | (9.145) | ||||
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | - | (9.145) | |||
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | - | - | |||
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette |

Euro 21.893 mila
Euro 21.893 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
|
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||
| 1.1 Crediti verso banche | ||||||
| 1.2 Crediti verso clientela | 23.288 | (1.249) | 22.038 | 204 | (38) | 166 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||
| 2.1 Titoli di debito | (146) | (146) | ||||
| 2.2 Finanziamenti | ||||||
| Totale attività (A) | 23.288 | (1.395) | 21.893 | 204 | (38) | 166 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||
| 1. Debiti verso banche | ||||||
| 2. Debiti verso clientela | ||||||
| 3. Titoli in circolazione | ||||||
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2023 la voce in oggetto ammonta a 21.893 mila euro, e rappresenta il saldo netto delle vendite di titoli di debito classificati nella voce 40 b) dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – crediti verso la clientela" (per un valore nominale pari a 835 milioni di euro).
Si precisa che le vendite sono avvenute sempre nel rispetto delle condizioni imposte dal business model HTC, di cui il Gruppo si è dotato in sede di prima applicazione dell'IFRS9, nel 2018.

Euro 2.233 mila
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B)-(C+D)] |
| 1.Attività finanziarie | 1 | 2.232 | 2.233 | ||
| 1.1 Titoli di debito | - | ||||
| 1.2 Titoli di capitale | 1 | 1 | |||
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 2.232 | 2.232 | |||
| 1.4 Finanziamenti | - | ||||
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio |
X | X | X | X | |
| Totale | - | 1 | 2.232 | - | 2.233 |
La voce in oggetto si riferisce alla rivalutazione delle quote di OICR detenute dalla Banca all'ultimo NAV reso disponibile dai relativi Fondi di investimento e Fondo Ingenii.

Euro -3.338 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/ Componenti reddituali |
Rettifiche di valore | Riprese di valore | Totale | Totale | ||||||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite |
31.12.2023 | 31.12.2022 | |||
| Write-off | Altre | Write-off | Altre | o originate |
||||||||
| A. Crediti verso banche |
(11) | 27 | 17 | 3 | ||||||||
| - Finanziamenti | (11) | 27 | 17 | 3 | ||||||||
| - Titoli di debito | ||||||||||||
| B. Crediti verso clientela |
(1.665) | (16) | (1.650) | (195) | 49 | 18 | 106 | (3.355) | (183) | |||
| - Finanziamenti | (350) | (16) | (1.650) | (195) | 49 | 18 | 106 | (2.040) | (198) | |||
| - Titoli di debito | (1.315) | (1.315) | 15 | |||||||||
| Totale | (1.676) | - | (16) | (1.650) | - | (195) | 76 | 18 | 106 | - | (3.338) | (180) |
Le rettifiche di valore relative ai titoli di debito al primo stadio sono dovute all'aggiornamento dei parametri di input del modello di impairment a seguito del rilascio delle nuove matrici di transizione relative al comparto Sovereign operato da Moody's.
In merito al terzo stadio l'incremento delle rettifiche deriva principalmente all'incremento delle rettifiche su esposizioni vantate nei confronti di controparti cedenti della Banca.
Relazione del Collegio Sindacale
Euro 163.352 mila
Euro 66.416 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
| 1) Personale dipendente | ||
| a) salari e stipendi | 42.249 | 42.380 |
| b) oneri sociali | 11.015 | 11.102 |
| c) indennità di fine rapporto | ||
| d) spese previdenziali | ||
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | 2.162 | 1.967 |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | ||
| - a contribuzione definita | ||
| - a benefici definiti | ||
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | ||
| - a contribuzione definita | ||
| - a benefici definiti | 347 | 353 |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | 2.943 | 3.874 |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | 2.678 | 2.891 |
| 2) Altro personale in attività | 135 | 105 |
| 3) Amministratori e Sindaci | 4.887 | 2.952 |
| 4) Personale collocato a riposo | ||
| Totale | 66.416 | 65.624 |
La voce "spese per il personale" contiene, oltre all'ammontare degli oneri e dei contributi corrisposti al personale dipendente, comprensivi anche di quanto previsto dal sistema di incentivazione di gruppo, gli oneri riferiti alle stock options destinate a taluni dipendenti della Banca di competenza dell'esercizio 2023, pari a circa 2.943 mila euro al lordo delle imposte con contropartita in parte la relativa riserva di Patrimonio netto in parte la voce 80 del passivo di Stato patrimoniale "Altre passività".

| (Valori in unità lavorative) | |||
|---|---|---|---|
| Categorie | Numero medio 31.12.2023 |
Numero medio 31.12.2022 |
|
| Executives/Senior Executive | 24 | 23 | |
| Manager/Coordinator/Professional | 321 | 278 | |
| Specialist | 287 | 321 | |
| Totale | 632 | 622 |
Il numero dei dipendenti rappresentato nella precedente tabella si riferisce ai Full Time Equivalent (FTE) derivanti da un calcolo effettuato in base alle indicazioni della Circolare 262 della Banca d'Italia.
L'importo in oggetto pari a 2.678 mila euro, fa riferimento principalmente a spese sostenute per la formazione, per l'erogazione di ticket restaurant, per le liberalità e per le assicurazioni a favore del personale dipendente della Banca.
Euro 96.936 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||
| Spese legali | 3.681 | 3.010 | ||
| Prestazioni per elaborazione dati | 13.540 | 15.878 | ||
| Prestazioni esterne per gestione crediti | 754 | 577 | ||
| Emolumenti a Organismo di Vigilanza | 41 | 41 | ||
| Spese legali per crediti in gestione | 155 | 258 | ||
| Spese notarili | 250 | 355 | ||
| Spese notarili da recuperare | 1.639 | 1.584 | ||
| Spese di rappresentanza e erogazioni liberali | 1.610 | 1.073 | ||
| Spese di manutenzione | 6.965 | 5.896 | ||
| Iva indetraibile | 9.652 | 8.790 | ||
| Altre imposte | 5.672 | 6.441 | ||
| Consulenze | 17.328 | 18.098 | ||
| Spese gestione sede | 4.280 | 2.865 | ||
| Resolution Fund e FITD | 10.778 | 5.734 | ||
| Altre spese | 20.590 | 18.308 | ||
| Totale | 96.936 | 88.909 |
Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Le altre spese amministrative al 31 dicembre 2023 ammontano a 96,9 milioni di euro in aumento rispetto al dato registrato nell'esercizio precedente.
Si rileva che, in relazione ai contributi ai fondi di garanzia, al 31 dicembre 2023, è stato registrato un costo al lordo delle imposte pari a circa 10,8 milioni di euro, in notevole aumento rispetto all'esercizio precedente, determinato da:
Tali importi sono stati contabilizzati tra le altre spese amministrative, come indicato nella nota della Banca d'Italia del 19 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza".
Per le "Altre spese amministrative" sopra esposte, di seguito si fornisce un'evidenza di quelle principali relative ai servizi dati in outsourcing nel corso dell'esercizio 2023:
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
|
| Compensi alla Società esterna per il supporto all'Internal Audit | 113 | |
| Compensi alle Società esterne di Elaborazione Dati | 4.969 | |
| Compensi alle Società di Verifica del Credito | 754 |
Euro 3.710 mila
| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
| Fondo per rischi impegni e garanzie | 327 | 140 | |
| Totale | 327 | 140 |

Euro 3.383 mila
L'accantonamento al fondo, raffrontato con l'esercizio precedente, presenta la seguente composizione:
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
| Controversie passive | 3.812 | 10.437 |
| Perdite operative | (429) | 163 |
| Totale | 3.383 | 10.600 |
Euro 3.954 mila
A partire dal 2019, a seguito dell'applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 16, la voce "Rettifiche di valore su attività materiali" accoglie anche l'ammortamento dei diritti d'uso, pari a 2,1 milioni di euro, la cui contropartita è iscritta tra le attività materiali.
| (valore in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a + b - c) |
| A. Attività materiali | ||||
| 1. Ad uso funzionale | 3.954 | 3.954 | ||
| - Di proprietà | 1.866 | 1.866 | ||
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 2.087 | 2.087 | ||
| 2. Detenute a scopo di investimento | X | |||
| - Di proprietà | ||||
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||||
| 3. Rimanenze | ||||
| Totale | 3.954 | - | - | 3.954 |

Euro 7.738 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a + b - c) |
| A. Attività immateriali | ||||
| di cui: software | ||||
| A.1 Di proprietà | 7.738 | 7.738 | ||
| - Generate internamente dall'azienda | ||||
| - Altre | 7.738 | 7.738 | ||
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||||
| Totale | 7.738 | 7.738 |
La voce si riferisce agli ammortamenti del periodo relativi alle attività immateriali a vita definita che includono anche i "Customer Contracts".
Euro 40.106 mila
Euro -2.076 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
| Sopravvenienze passive | (1.769) | (2.187) |
| Arrotondamenti e abbuoni passivi | (6) | (93) |
| Altri oneri | (70) | (358) |
| Oneri per fondi di garanzia | ||
| Oneri per imposte di registro | (231) | (893) |
| Totale | (2.076) | (3.532) |

Euro 42.182 mila
(Valori in migliaia di euro)
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Recupero spese legali per acquisti a titolo definitivo | 969 | 1.410 |
| Recupero spese legali gestione | 910 | 127 |
| Altri recuperi | 727 | 1.457 |
| Sopravvenienze attive | 5.718 | 5.544 |
| Recupero spese notarili cedenti | 2.061 | 1.647 |
| Royalties BFF Finance Iberia | 1.500 | 955 |
| Altri proventi | 30.297 | 120.467 |
| Totale | 42.182 | 131.607 |
Al 31 dicembre 2022 la voce "altri proventi" accoglieva l'effetto one off relativo al 50% del fondo "40 euro" costituito da tutti i crediti maturati per l'indennizzo in questione per un ammontare pari a circa 95 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2023 la voce accoglie l'importo di competenza dell'esercizio 2023 pari a 15,2 milioni di euro.
Euro 50.524 mila
| (Valori in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
| 1. Imposte correnti (-) | 35.725 | 69.809 |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | (487) | 3.447 |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | ||
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) |
||
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 1.017 | 381 |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 14.269 | 9.924 |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3 bis +/-4+/-5) | 50.524 | 83.561 |
(Valori in migliaia di euro)
| Dettaglio | Imposta | Incidenza % su utile imponibile teorico |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito - onere fiscale teorico | 60.149 | 33,07 |
| Variazioni in aumento delle imposte | 258 | 0,14 |
| Altre | 258 | 0,14 |
| Variazioni in diminuzione delle imposte | (9.883) | -5,43 |
| Differenze permanenti | (4.992) | -2,74 |
| Altre | (4.891) | -2,69 |
| Onere fiscale effettivo di bilancio | 50.524 | 27,79 |
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Numero medio azioni in circolazione | 185.626.946 | 184.669.974 |
| Numero medio azioni potenzialmente diluitive | 2.568.406 | 1.623.192 |
| Numero medio azioni diluite | 188.195.353 | 186.293.165 |
(Valori in unità, dove non diversamente specificato)
| Dettaglio | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 (*) |
|---|---|---|
| Utile netto del periodo (in unità di euro) | 131.360.488 | 261.438.216 |
| Numero medio azioni in circolazione | 185.626.946 | 184.669.974 |
| Numero medio azioni potenzialmente diluitive | 2.568.406 | 1.623.192 |
| Numero medio azioni diluite | 188.195.353 | 186.293.165 |
| Utile per azione base (in unità di euro) | 0,708 | 1,416 |
| Utile per azione diluito (in unità di euro) | 0,698 | 1,403 |
(*) Alcune numeriche relative all'esercizio precedente sono state riesposte al fine di rendere i dati comparabili.

| (Valori in unità di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
||
| 10. Utile d'esercizio | 131.360.488 | 261.438.216 | ||
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | ||||
| 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | ||||
| a) variazione di fair value | ||||
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | ||||
| 30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del |
||||
| proprio merito creditizio): | ||||
| a) variazione del fair value | ||||
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | ||||
| 40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| complessiva: | ||||
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | ||||
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | ||||
| 50. Attività materiali | ||||
| 60. Attività immateriali | ||||
| 70. Piani a benefici definiti | (36.540) | 724.064 | ||
| 80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||||
| 90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
||||
| 100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico |
10.048 | (199.118) | ||
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | ||||
| 110. Copertura di investimenti esteri: | ||||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 120. Differenze di cambio: | ||||
| a) variazioni di valore | 130.386 | 3.420 | ||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 130. Copertura dei flussi finanziari: | ||||
| SEGUE |

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
(Valori in unità di euro)
| Voci | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
|---|---|---|---|
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| di cui: risultato delle posizioni nette | |||
| 140. Strumenti di copertura (elementi non designati): | |||
| a) variazioni di valore | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: |
|||
| a) variazioni di fair value | 2.074.605 | 1.246.162 | |
| b) rigiro a conto economico | |||
| - rettifiche per rischio di credito | |||
| - utili/perdite da realizzo | |||
| c) altre variazioni | |||
| 160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| c) altre variazioni | |||
| 170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | |||
| a) variazioni di fair value | |||
| b) rigiro a conto economico | |||
| - rettifiche da deterioramento | |||
| - utili/perdite da realizzo | |||
| c) altre variazioni | |||
| 180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico |
(629.340) | (413.237) | |
| 190. Totale altre componenti reddituali | 1.549.159 | 1.361.292 | |
| 200. Redditività complessiva (Voce 10+190) | 132.909.647 | 262.799.507 |

BFF Bank si è dotato di idonei dispositivi di governo societario, nonché di adeguati meccanismi di gestione e controllo, al fine di fronteggiare i rischi a cui è esposto; tali presìdi si inseriscono nella disciplina dell'organizzazione e del sistema dei controlli interni, volta ad assicurare una gestione improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza, coprendo ogni tipologia di rischio aziendale, coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte.
In tale ottica, la Banca ha formalizzato le politiche per il governo dei rischi, procede al loro riesame periodico, allo scopo di assicurarne l'efficacia nel tempo, e vigila, nel continuo, sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.
Tali politiche definiscono:
È rimessa agli Organi aziendali della Banca la definizione del modello di governo e di gestione dei rischi a livello di Gruppo, tenendo conto della specifica operatività e dei connessi profili di rischio caratterizzanti tutte le entità che ne fanno parte, al fine di realizzare una politica di gestione dei rischi integrata e coerente.
In tale ambito, gli Organi aziendali della Capogruppo svolgono le funzioni loro affidate con riferimento non soltanto alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva della Banca e i rischi a cui esso è esposto, coinvolgendo, nei modi più opportuni, gli Organi aziendali delle Controllate nelle scelte effettuate in materia di procedure e politiche di gestione dei rischi.
La Funzione Risk Management collabora nel processo di definizione e attuazione delle politiche di governo dei rischi attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi stessi. Il Responsabile della Funzione non è coinvolto nelle attività operative che è chiamato a controllare, e i suoi compiti, e le relative responsabilità, sono disciplinati all'interno di uno specifico Regolamento interno.
La Funzione Risk Management ha, tra le altre, la responsabilità di:

Relazione della Società di Revisione
La Funzione Risk Management è collocata in staff all'Amministratore Delegato, quale referente dei Controlli Interni della Banca, operando a riporto gerarchico dello stesso ed è indipendente dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettata a verifica da parte della stessa.

L'attività principale della Banca in tale ambito è rappresentata dal factoring, disciplinato, in Italia, dal Codice Civile (Libro IV – Titolo I, Capo V, artt. 1260–1267) e dalla legge 21 febbraio 1991, n. 52 e seguenti, e che consiste in una pluralità di servizi finanziari variamente articolabili, principalmente mediante la cessione di crediti di natura commerciale. La Banca offre prevalentemente factoring pro soluto con debitori appartenenti alle pubbliche amministrazioni, oltre ad altri prodotti di lending sempre con focus sulla pubblica amministrazione. A partire da marzo 2021, con l'integrazione di DEPObank, la Banca ha iniziato a erogare credito quale attività strumentale a quelle specifiche di tesoreria (gestite tramite concessione di massimali operativi) e di securities services (in massima parte gestite tramite concessione di linee di scoperto in conto corrente).
Attualmente, l'attività di factoring pro soluto rappresenta circa il 55,7% di tutte le esposizioni verso la clientela della Banca escludendo la componente titoli.
In relazione al conflitto Ucraina-Russia, scoppiato nel corso del 2022, BFF Bank non presenta esposizioni dirette verso il mercato russo e ucraino, e non risultano nel portafoglio clienti né di BFF né delle controllate estere società clienti russe, società clienti controllate da società russe, titolari effettivi o legali rappresentanti di nazionalità russa. Per quanto riguarda le posizioni detenute in RUB (Rubli russi) e alla possibile esposizione al rischio cambio a seguito della forte oscillazione del cambio della divisa in oggetto, le posizioni di attivo e passivo denominate in tale divisa detenute da BFF risultano di ammontare complessivo molto contenuto, relative esclusivamente a saldi attivi e passivi di conto corrente (giacenze su conti correnti presso BFF di controparti della Business Line Transaction Services, trasferiti presso i conti intrattenuti da BFF presso Bank of New York, tesoriera di BFF in tale divisa (Euroclear Bank, banca di regolamento internazionale, mentre dall'inizio della crisi sono state sospese attività di operazioni a pronti, depositi a scadenze e Currency Swap in tale divisa) e sostanzialmente bilanciate. BFF, inoltre, ha un solo conto corrente denominato in UAH (Grivinie ucraine), intrattenuto con Bank of New York, non movimentato nel corso del 2023 e con un saldo passivo trascurabile (controvalore di qualche decina di euro).
A seguito dell'inizio della crisi fra Russia e Ucraina è stata, inoltre, registrata a livello globale un'intensificazione delle attività di cyber war rivolta principalmente alle reti infrastrutturali. In merito a questo, la Banca ha alzato il livello di attenzione del SOC (security operation center) e rafforzato le regole di difesa perimetrale, oltre a mantenere un monitoraggio della situazione tramite fonti attendibili, quali il CERTFin; sul fronte della continuità operativa e dei backup, recenti aggiornamenti e test del piano di Disaster Recovery hanno confermato la resilienza di BFF Bank. Campagne di sensibilizzazione in merito al phishing e agli eventi di sicurezza sono erogate internamente. Infine, sono stati contattati i principali outsourcer e fornitori allo scopo di accertare l'innalzamento, anche da parte loro, del livello di attenzione sul fronte cybersecurity e per ricevere maggiori log dai sistemi di difesa al fine di realizzare un monitoraggio più capillare tramite il SIEM (security information and event management). Ad oggi nessun attacco o disservizio susseguente alla crisi Ucraina è stato registrato da BFF o dai propri outsourcer e fornitori.
Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
La valutazione di un'operazione, relativa ai diversi prodotti offerti dalla Banca, viene condotta attraverso l'analisi di una molteplicità di fattori, che vanno dal grado di frammentazione del rischio alle caratteristiche del rapporto commerciale sottostante la qualità del credito, e alla capacità di rimborso del cliente/debitore.
I princìpi guida e le modalità di monitoraggio e controllo del rischio di credito sono contenuti nel "Regolamento del Credito" in vigore, approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2023 e dal "Regolamento del Credito" delle controllate. Un ulteriore presidio organizzativo a fronte del rischio di credito è rappresentato dalla normativa interna per il monitoraggio della qualità creditizia, che descrive il processo di controllo del credito sul debitore, ed è parte integrante dei suddetti "Regolamento del Credito".
Il rischio di credito è quindi presidiato a diversi livelli, nell'ambito dei molteplici processi operativi.
Il sistema di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito è istituito nell'ottica di assicurare un presidio rispetto alle principali fattispecie di rischio annoverabili tra il rischio di credito.
A tale scopo risulta essenziale tenere in considerazione che l'attività core svolta dalla Banca si estrinseca, come già summenzionato, nell'acquisto di crediti ceduti in regime di pro-soluto vantati dai clienti cedenti nei confronti di debitori della pubblica amministrazione e che per quanto concerne le esposizioni legate all'operatività di banca depositaria queste sono in prevalenza verso banche.
Ciò premesso, in particolare, il rischio di credito, legato alla possibilità che una variazione in attesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria, si esplicita tramite:
La Banca, alla luce delle fattispecie di rischio di cui sopra, dispone di una regolamentazione interna che esplicita le fasi che la normativa di settore individua come componenti del processo del credito:

Il factoring pro soluto, per sua natura, rappresenta il servizio maggiormente esposto al rischio di credito. Per questa ragione, le fasi di istruttoria della pratica di affidamento sono svolte con molta accuratezza.
Per quanto riguarda la concessione del credito alle controparti alle quali viene erogato il servizio di depositario, il rischio di credito risulta molto contenuto, poiché concentrato prevalentemente su controparti bancarie, SGR e Fondi.
In via residuale la Banca offre anche servizi di "sola gestione" e di factoring "pro solvendo".
Nel servizio di sola gestione, il rischio di credito è molto contenuto, poiché limitato all'esposizione che la Banca vanta verso il cliente per il pagamento delle commissioni pattuite, ossia il rimborso delle spese legali sostenute. La concessione di un affidamento "sola gestione" segue l'iter tipico del processo del credito, anche se l'affidamento può essere deliberato da un organo non collegiale.
Il factoring pro solvendo rappresenta un'attività residuale per BFF Bank.
Per quanto riguarda l'attribuzione di massimali operativi e/o cap di "tramitazione", non è prevista una richiesta specifica da parte della clientela e l'istruttoria è avviata su iniziativa dell'U.O. Finanza e Tesoreria o delle unità organizzative competenti.
Nell'ambito della gestione delle controparti che operano sui servizi di tramitazione al dettaglio sono stati istituiti degli appositi massimali operativi, finalizzati al monitoraggio e controllo dell'operatività di tali soggetti. In alcuni casi sono state richieste garanzie volte alla mitigazione del rischio assunto per tali attività. L'esposizione al rischio di credito del cliente viene monitorato su base continuativa. Il merito di credito di enti del settore pubblico viene analizzato nel contesto del rischio di ritardo nel rimborso delle passività.
La valutazione del rischio di credito si inserisce in una considerazione complessiva sull'adeguatezza patrimoniale della Banca, in relazione ai rischi connessi con gli impieghi.
In tale ottica, la Banca utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo "Standardizzato", così come regolato dal Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e recepito dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, e successivi aggiornamenti, che evidenziano la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), in base alla natura della controparte, e l'applicazione, a ciascun portafoglio, di coefficienti di ponderazione diversificati.
In particolare, la Banca applica i seguenti principali fattori di ponderazione, previsti dalla CRR:
▶ 0% alle esposizioni verso le amministrazioni centrali e le banche centrali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea e finanziati nella valuta locale, oltre alle esposizioni nei confronti di altre enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, quando specificatamente previsto dalla normativa di vigilanza di riferimento; rientrano in tale categoria anche le esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e autorità locali spagnoli, come previsto dalle liste EBA "EU regional governments and local authorities treated as exposures to central governments in accordance with Article 115(2) of Regulation (EU) 575/2013" e "EU public-sector entities treated in exceptional circumstances as exposures to the central government, regional gover-

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nment or local authority in whose jurisdiction they are established in accordance with Article 116(4) of Regulation (EU) 575/2013";
La Banca mantiene costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare dei Fondi propri pari ad almeno l'8% delle esposizioni ponderate per il rischio. Il "Risk Weighted Amount" è determinato dalla somma dei "risk weighted" delle diverse classi.
In base alla metodologia di cui sopra, il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito e controparte, al 31 dicembre 2023, risulta essere, per la Banca, pari a 267,4 milioni di euro.
Inoltre, la gestione del rischio di credito avviene nel prioritario rispetto delle disposizioni normative esterne (CRR, Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286, "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" e successivi aggiornamenti), in tema di concentrazione dei rischi.
In particolare:

In considerazione del fatto che la Banca ha un'esposizione quasi completamente composta da crediti acquistati dai cedenti in regime di pro soluto e vantati nei confronti dei singoli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, il rischio del portafoglio è da ritenersi contenuto in virtù del fatto che la derecognition del credito prevede l'allocazione dell'esposizione in capo a un numero più elevato di controparti (i.e. i debitori ceduti), che, peraltro, nel caso di talune esposizioni ricevono un trattamento preferenziale in termini di ponderazione ai fini delle grandi esposizioni.
La Banca effettua l'analisi di impairment sul portafoglio crediti, finalizzata all'identificazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività, in linea con quanto disposto dai principi contabili applicabili e dei criteri di prudenzialità richiesti dalla normativa di vigilanza e dalle policy interne adottate dalla Banca.
Tale analisi si basa sulla distinzione tra due categorie di esposizioni, di seguito riportate.
Si rammenta in tale sede, che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS 9. Tale principio sostituisce il concetto di perdite su crediti "subita" (incurred loss) dello standard IAS 39 con l'approccio delle perdite "attese" (expected loss).
L'approccio adottato dalla Banca prevede un modello caratterizzato da una visione prospettica che può richiedere la rilevazione delle perdite previste nel corso della vita del credito sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici. In tale contesto, si è adottato un approccio basato sull'impiego di parametri credit risk (Probability of Default – PD, Loss Given Default – LGD, Exposure at Default – EAD) ridefiniti in un'ottica multi-periodale.
Più in dettaglio, l'impairment model previsto dall'IFRS 9 prevede la classificazione dei crediti in tre livelli (o stage) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare.
Nel primo stage la perdita attesa è misurata entro un orizzonte temporale di un anno. Nel secondo stage (dove sono classificate le attività finanziarie che hanno subito un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale), la perdita è misurata su un orizzonte temporale che copre la vita dello strumento sino a scadenza (lifetime expected loss). Nello stage 3 rientrano tutte quelle attività finanziarie che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio (esposizioni non-performing).
Il modello di impairment è caratterizzato:
Ai fini del calcolo dell'impairment, il principio IFRS 9 fornisce requisiti generici circa il calcolo dell'ECL ed il disegno dei criteri di stage allocation e non prevede specifiche guidelines riguardo l'approccio modellistico. Sulla base di questo presupposto, le fasi di assessment e di design del progetto di conversione al principio IFRS 9 hanno permesso, attraverso l'analisi dei dati forniti in input, lo sviluppo di un framework metodologico all'interno del quale adeguare le peculiarità del business della Banca in coerenza alle attività presenti in portafoglio e alle informazioni disponibili, nel rispetto delle linee guida definite dal principio.
I concetti chiave introdotti dal principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment rispetto ai precedenti standard contabili sono:
Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:
I parametri di rischio che devono essere modellizzati per ottemperare alla logica di tener in considerazione dell'intera vita attesa dello strumento finanziario (lifetime) risultano essere i seguenti:
Inoltre, ai fini di coerenza con i requisiti del Principio IFRS 9, il calcolo dell'ECL deve includere aggiustamenti Point in Time (PIT) nei parametri e deve tenere in considerazione l'integrazione Forward-Looking Information (FLI).
La Banca ha effettuato una ricognizione delle attività classificate come deteriorate, allo scopo di individuare posizioni che presentano oggettive perdite di valore su base individuale, come previsto dal principio IFRS 9 e in linea con le vigenti disposizioni di vigilanza.

Si precisa che, con riferimento alle controparti scadute deteriorate (c.d. past due), pur essendo annoverate tra le attività finanziarie deteriorate, ossia assoggettabili a trattamento di svalutazione specifica, vengono effettuate le medesime valutazioni riferibili alle esposizioni in bonis di cui alla presente sezione. Tale scelta è supportata dal fatto che, in considerazione del core business della Banca, i fenomeni di scaduto deteriorato, individuati secondo criteri oggettivi, non risultano di per sé rappresentativi di una situazione di effettivo peggioramento della posizione di rischio. Tale approccio, tuttavia, non esime le competenti funzioni a effettuare una valutazione puntuale / analitica (case-by-case assessment) delle posizioni classificate in past due se la rettifica di valore calcolata non risultasse essere adeguata.
I crediti deteriorati di BFF sono costituiti da sofferenze, inadempienze probabili (c.d. unlikely to pay) e esposizioni scadute deteriorate (c.d. past due), il cui valore complessivo, al netto delle svalutazioni analitiche, ammonta a 301.314 mila euro di cui:
Nel quarto trimestre del 2023, la Banca ha rivisto l'impianto metodologico della staging allocation prevedendo criteri di allocazione in stage maggiormente rappresentativi del deterioramento del rischio di credito rispetto al business e l'impianto metodologico delle componenti di forward looking e Point in Time, relativo alle Probabilità di Default, che risulta essere più in linea alle best practice di mercato e alle peculiarità del business.
Il nuovo modello di forward looking, che rafforza il precedente modello per lo più basato sulle assunzioni dell'infoprovider esterno, prende in considerazione gli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023 e attraverso un modello di regressione lega il tasso di default all'andamento delle variabili macroeconomiche in un orizzonte temporale futuro di tre anni.
Tali scenari, in continuità con quelli precedenti forniti da altro infoprovider, risultano caratterizzati da un inasprimento delle condizioni finanziarie e di un sensibile deterioramento delle prospettive economiche a causa dell'alta inflazione generata dal conflitto Russia – Ucraina. Inoltre, tali scenari riflettono anche un'inversione di tendenza del mercato immobiliare in presenza di una diminuzione della capacità di servizio del debito da parte delle famiglie, a causa di tassi di interesse elevati.
A partire dai prossimi trimestri, la Funzione monitorerà l'evoluzione delle variabili macroeconomiche utilizzate nel modello di forward looking al fine di rilevare eventuali variazioni significative rispetto ai valori assunti dalle stesse in fase di aggiornamento del modello.
Al fine di assicurare la compatibilità con il principio della "derecognition" dei crediti acquistati a titolo definitivo, sono state eliminate, dai relativi contratti, le clausole di mitigazione del rischio che potrebbero in qualche modo inficiare il reale trasferimento dei rischi e dei benefici.

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Con riferimento alle esposizioni verso le controparti alle quali si offrono servizi di tesoreria e security services, le tecniche di mitigazione del rischio comprendono anche accordi di compensazione (ISDA) e di gestione delle garanzie (CSA) coerentemente con la normativa EMIR. Per le operazioni in Pronti contro Termine per le quali la Banca ha sottoscritto appositi contratti GMRA ci si avvale della traslazione del rischio di credito dalla controparte sul sottostante del Pronti contro Termine.
Facendo seguito a quanto previsto dalla Circolare n. 272 della Banca d'Italia le "Attività deteriorate" nette della Banca ammontano complessivamente a 301.314 mila euro e comprendono:
▶ Le sofferenze costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 31 dicembre 2023, il totale complessivo delle sofferenze, al netto delle svalutazioni, ammonta a 93.228 mila euro, di cui 5.584 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a comuni e province italiane in dissesto sono pari a 92.644 mila euro e rappresentano il 99,4% del totale, tale casistica è classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto.
La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1 milione di euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 96.478 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 3.251 mila euro.
▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) fanno riferimento a esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.
Al 31 dicembre 2023, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 3.087 mila euro, svalutate per 1.520 mila euro. L'esposizione netta è quindi pari a 1.567 mila euro.
▶ Le Esposizioni scadute nette ammontano a 206.520 mila euro, di cui 153.980 mila euro, corrispondente al 93,9%, è riferito a controparti della Pubblica Amministrazione e a imprese di proprietà del settore pubblico.
Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Valori in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Altre esposizioni deteriorate |
Esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
93.228 | 1.567 | 206.520 | 1.842.868 | 8.455.781 | 10.599.963 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
||||||
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
||||||
| 5. Attività finanziare in corso di dismissione |
||||||
| Totale 31.12.2023 | 93.228 | 1.567 | 206.520 | 1.842.868 | 8.455.781 | 10.599.963 |
| Totale 31.12.2022 | 80.271 | 819 | 170.890 | 1.734.997 | 9.739.554 | 11.726.530 |
(Valori in migliaia di euro)
| Portafogli/qualità | Deteriorate | Non deteriorate | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi ( *) |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
(esposizione netta) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
305.855 | 4.541 | 301.314 | 10.302.066 | 3.417 | 10.298.649 | 10.599.963 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | |||||||
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | X | X | - | |||||
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
X | X | - | |||||
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | |||||||
| Totale 31.12.2023 | 305.855 | 4.541 | 301.314 | 10.302.066 | 3.417 | 10.298.649 | 10.599.963 | |
| Totale 31.12.2022 | 255.162 | 3.182 | 251.980 | 11.475.999 | 1.448 | 11.474.550 | 11.726.530 | |
(*) Valore da esporre a fini informativi.
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia |
Altre Attività | ||
|---|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate |
Esposizione netta |
Esposizione netta |
||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1.167 | |||
| 2. Derivati di copertura |
| Totale 31.12.2023 | - | - | 1.167 |
|---|---|---|---|
| Totale 31.12.2022 | - | - | 210 |

| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
||||||||
| Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
154.735 | 167.564 | 1.269.689 | 3.839 | 7.527 | 239.514 | 3.837 | 8.461 | 238.934 | 5.584 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||||||||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
||||||||||||
| Totale 31.12.2023 | 154.735 | 167.564 1.269.689 | 3.839 | 7.527 | 239.514 | 3.837 | 8.461 | 238.934 | - | - | 5.584 | |
| Totale 31.12.2022 | 294.288 | 154.658 | 440.124 | 484 | 13.060 | 832.384 | 4.895 | 8.711 | 198.448 | - | - | 5.672 |
| Causali/stadi di rischio | Rettifiche di valore complessive | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | ||||||||||||
| Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
||
| Rettifiche complessive iniziali | 20 | 1.254 | 1.274 | 2 | 194 | 196 | |||||||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
|||||||||||||
| Cancellazioni diverse dai write-off | |||||||||||||
| Rett/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
1 | 1.991 | 1.992 | -22 | -22 | ||||||||
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
|||||||||||||
| Cambiamenti della metodologia di stima |
|||||||||||||
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
|||||||||||||
| Altre variazioni | |||||||||||||
| Rettifiche complessive finali | 21 | 3.245 | 3.266 | 2 | 172 | 174 | |||||||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
|||||||||||||
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |

| Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi |
Rettifiche di valore complessive | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| e garanzie finanziarie rilasciate | Attività fin. impaired acquisite o originate | Attività rientranti nel terzo stadio | |||||||||||
| impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate impaired acquisiti/e o originati/e |
Secondo Terzo stadio stadio |
Primo stadio |
di cui: svalutazioni collettive |
di cui: svalutazioni individuali |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
di cui: svalutazioni collettive |
di cui: svalutazioni individuali |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
| - 4.877 |
- | 225 | 6 | 6 | - | 3.176 | 3.176 | ||||||
| X | X | X | X | X | |||||||||
| 155 | 195 | 195 | - | 1.164 | 1.164 | ||||||||
| 173 | |||||||||||||
| 8.534 | 173 | 380 | 201 | 201 | - | 4.339 | 4.339 | ||||||
| 16 | |||||||||||||
A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche
di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| Portafogli/stadi di rischio | Valori lordi/valore nominale | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| stadio e secondo stadio | Trasferimenti tra primo | Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
||||||
| Da primo stadio a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
995 | 1.933 | 1.056 | 51 | 8.871 | 3.631 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
|||||||||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
|||||||||
| Totale 31.12.2023 | 995 | 1.933 | 1.056 | 51 | 8.871 | 3.631 | |||
| Totale 31.12.2022 | 1.714 | 216 | 11 | 5.091 | 12.582 | 1.944 |

(Valori in migliaia di euro)
| Tipologie esposizioni/ valori |
Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione netta |
Write-off parziali |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o |
complessivi ( *) |
||||
| originate | originate | |||||||||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
||||||||||||
| A.1A vista | 238.949 | 234.436 | 4.512 | 23 | 21 | 2 | 238.926 | |||||
| a) Deteriorate | X | X | ||||||||||
| b) Non deteriorate | 238.949 | 234.436 | 4.512 | X | 23 | 21 | 2 | X | 238.926 | |||
| A.2Altre | 593.576 | 593.576 | 15 | 15 | 593.563 | |||||||
| a) Sofferenze | X | X | ||||||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| b) Inademp. probabili | X | X | ||||||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
X | X | ||||||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
X | X | ||||||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
593.576 | 593.576 | X | 15 | 15 | X | 593.561 | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| TOTALE (A) | 832.525 | 828.012 | 4.512 | 38 | 36 | 2 | 832.489 | |||||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
1.161 | 1.161 | ||||||||||
| a) Deteriorate | X | X | ||||||||||
| b) Non deteriorate | 1.161 | X | X | 1.161 | ||||||||
| Totale (B) | 1.161 | 1.161 | ||||||||||
| Totale (A+B) | 833.685 | 828.012 | 4.512 | 38 | 36 | 2 | 833.650 |
(*) Valore da esporre ai fini informativi.
(Valori in migliaia di euro)
| Tipologie esposizioni/ valori |
Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e Esposizione accantonamenti complessivi netta |
Write-off parziali complessivi |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
( *) |
||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
||||||||||||
| a) Sofferenze | 95.475 | X | 89.690 | 5.785 | 2.247 | X | 2.046 | 201 | 93.228 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| b) Inadempienze probabili |
3.087 | X | 3.087 | 1.520 | X | 1.520 | 1.567 | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
978 | X | 978 | 531 | X | 531 | 447 | |||||
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
207.293 | X | 207.293 | 773 | X | 773 | 206.520 | |||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
1.843.331 | 1.592.280 | 251.051 | X | 463 | 292 | 172 | X | 1.842.868 | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
7.865.160 | 7.854.355 | 10.805 | X | 2.939 | 2.939 | X | 7.862.220 | ||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | ||||||||||
| TOTALE (A) | 10.014.345 | 9.446.634 | 261.856 | 300.070 | 5.785 | 7.943 | 3.230 | 172 | 4.339 | 201 10.006.402 | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||||||||
| a) Deteriorate | 17.020 | X | 17.020 | X | 16.847 | |||||||
| b) Non deteriorate | 1.120.634 | 1.087.324 | X | 380 | X | 1.120.254 | ||||||
| TOTALE (B) | 1.137.654 | 1.087.324 | - | 17.020 | - | 553 | 380 | - | 173 | - | 1.137.102 | - |
| TOTALE (A+B) | 11.152.000 10.533.958 | 261.856 | 317.090 | 5.785 | 8.496 | 3.610 | 172 | 4.512 | 201 11.143.504 | - |
(*) Valore da esporre ai fini informativi.

| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 82.361 | 1.593 | 171.208 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | |||
| B. Variazioni in aumento | |||
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 14.282 | 17 | 45.265 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | |||
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 5.789 | 1.801 | |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||
| B.5 altre variazioni in aumento | 5.434 | 2.148 | 64.687 |
| C. Variazioni in diminuzione | |||
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | 534 | 16.621 | |
| C.2 write-off | |||
| C.3 incassi | 10.055 | 671 | 53.258 |
| C.4 realizzi per cessioni | |||
| C.5 perdite da cessione | |||
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | 1.801 | 5.789 | |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | |||
| C.8 altre variazioni in diminuzione | |||
| D. Esposizione lorda finale | 95.475 | 3.087 | 207.293 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
| Causali/Categorie | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
|---|---|---|
| A. Esposizione lorda iniziale | 922 | - |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | ||
| B. Variazioni in aumento | ||
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | X | |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | |
| B.4 altre variazioni in aumento | - | |
| 56 | ||
| C. Variazioni in diminuzione | ||
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | X | |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | |
| C.4 write-off | ||
| C.5 incassi | ||
| C.6 realizzi per cessioni | ||
| C.7 perdite per cessione | ||
| C.8 altre variazioni in diminuzione | ||
| D. Esposizione lorda finale | 978 | - |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili | deteriorate | Esposizioni scadute | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
|
| A. Rettifiche complessive iniziali | 2.090 | 774 | 531 | 318 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
||||||
| B. Variazioni in aumento | ||||||
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | X | |||
| B.2 altre rettifiche di valore | ||||||
| B.3 perdite da cessione | ||||||
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
6 | |||||
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
||||||
| B.6 altre variazioni in aumento | 758 | 990 | 643 | |||
| C. Variazioni in diminuzione | ||||||
| C.1. riprese di valore da valutazione | ||||||
| C.2 riprese di valore da incasso | 606 | 243 | 159 | |||
| C.3 utili da cessione | ||||||
| C.4 write-off | ||||||
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
||||||
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
||||||
| C.7 altre variazioni in diminuzione | 23 | |||||
| D. Rettifiche complessive finali | 2.247 | 1.520 | 531 | 773 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Classi di rating esterni | Senza rating | Totale | ||||
| Classe 1 | Classe 2 | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | Classe 6 | ||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
15.998 | 244.826 | 8.287.183 | 28.703 | 14.827 | 2.016.384 | 10.607.921 |
| - Primo stadio | 15.627 | 207.936 | 7.777.465 | 28.703 | 14.827 | 1.995.652 | 10.040.210 |
| - Secondo stadio | 371 | 23.887 | 235.576 | 2.023 | 261.856 | ||
| -Terzo stadio | - | 13 | 268.553 | 18.514 | 300.070 | ||
| - Impaired acquisite o originate | - | 5.589 | 196 | 5.785 | |||
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| - Primo stadio | |||||||
| - Secondo stadio | |||||||
| -Terzo stadio | |||||||
| - Impaired acquisite o originate | |||||||
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione |
|||||||
| - Primo stadio | |||||||
| - Secondo stadio | |||||||
| -Terzo stadio | |||||||
| - Impaired acquisite o originate | |||||||
| Totale (A+B+C) | 15.998 | 244.826 | 8.287.183 | 28.703 | 14.827 | - 2.016.384 |
10.607.921 |
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
1.107 | 1.107 | |||||
| - Primo stadio | 1.092 | 1.092 | |||||
| - Secondo stadio | |||||||
| - Terzo stadio | 14 | 14 | |||||
| - Impaired acquisite o originate | |||||||
| Totale (D) | - | - | - | - | - | - 1.107 |
1.107 |
| Totale (A+B+C+D) | 15.998 | 244.826 | 8.287.183 | 28.703 | 14.827 | - 3.123.021 |
11.714.558 |

Ai fini dell'attribuzione del merito creditizio dei debitori pubblici, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia di rating DBRS (ECAI di riferimento). Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.
| Classe di merito di credito | ECAI |
|---|---|
| DBRS Ratings Limited | |
| 1 | da AAA a AAL |
| 2 | da AH a AL |
| 3 | da BBBH a BBBL |
| 4 | da BBH a BBL |
| 5 | da BH a BL |
| 6 | CCC |
Per i debitori privati con rating, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia di rating S&P Global Ratings. Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.
| Classe di merito di credito | ECAI |
|---|---|
| S&P Global Ratings | |
| 1 | ≥ AA |
| 2 | fra A+ e A |
| 3 | fra BBB+ e BBB |
| 4 | fra BB+ e BB |
| 5 | fra B+ e B |
| 6 | ≤ CCC+ |
(Valori in migliaia di euro)
| Esposizione | Esposizione | Garanzie reali (1) | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| lorda | netta | Immobili - ipoteche |
Immobili - Leasing finanziario |
Titoli | Altre garanzie reali |
|
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
299.777 | 299.776 | 298.425 | |||
| 1.1 totalmente garantite | 299.777 | 299.776 | 298.425 | |||
| - di cui deteriorate | ||||||
| 1.2 parzialmente garantite | ||||||
| - di cui deteriorate | ||||||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
||||||
| 2.1 totalmente garantite | ||||||
| - di cui deteriorate | ||||||
| 2.2 parzialmente garantite | ||||||
| - di cui deteriorate |

| Esposizione Esposizione Garanzie reali (1) Garanzie personali (2) |
Totale |
|---|---|
| lorda netta Immobili - Immobili Titoli Altre Derivati su crediti Crediti di firma |
(1)+(2) |
| ipoteche - Leasing garanzie finanziario reali CLN Altri derivati Amministrazioni Banche Altre Altri |
|
| pubbliche società soggetti finanziarie Controparti Banche Altre Altri centrali società soggetti finanziarie |
|
| 1. Esposizioni creditizie per cassa | |
| garantite: 299.777 299.776 298.425 |
298.425 |
| 1.1 totalmente garantite 299.777 299.776 298.425 |
298.425 |
| - di cui deteriorate | |
| 1.2 parzialmente garantite | |
| - di cui deteriorate | |
| 2. Esposizioni creditizie | |
| "fuori bilancio" garantite: | |
| 2.1 totalmente garantite | |
| - di cui deteriorate | |
| 2.2 parzialmente garantite | |
| - di cui deteriorate |
A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia
A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
1. Esposizioni creditizie per cassa
| Esposizione | Esposizione | Garanzie reali (1) | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| lorda | netta | Immobili - ipoteche |
Immobili - Leasing finanziario |
Titoli | Altre garanzie reali |
|
| 1. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| garantite: | 68.090 | 68.004 | 98 | 66.488 | - | |
| 1.1 totalmente garantite | 68.090 | 68.004 | 98 | 66.488 | ||
| - di cui deteriorate | 182 | 98 | 98 | |||
| 1.2 parzialmente garantite | ||||||
| - di cui deteriorate | ||||||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
1.884 | 1.884 | 1.884 | - | ||
| 2.1 totalmente garantite | 1.884 | 1.884 | 1.884 | |||
| - di cui deteriorate | ||||||
| 2.2 parzialmente garantite | ||||||
| - di cui deteriorate |

| Crediti di firma Banche Altre Altri società soggetti finanziarie 9 9 |
(1)+(2) |
|---|---|
| 66.594 | |
| 66.594 | |
| 98 | |
| 1.884 | |
| 1.884 | |
A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
1. Esposizioni creditizie per cassa
1.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie
Relazione del Collegio Sindacale
| Esposizioni/V Controparti | Amministrazioni pubbliche |
Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
Società non finanziarie | Famiglie | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
||||||||||
| A.1 Sofferenze | 92.647 | 461 | 79 | 1.215 | 502 | 572 | ||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
||||||||||
| A.2 Inadempienze probabili |
447 | 531 | 1.119 | 990 | ||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
447 | 531 | ||||||||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
193.789 | 249 | 7.527 | 499 | 5.204 | 25 | ||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
||||||||||
| A.4 Esposizioni non deteriorate |
7.665.030 | 2.076 | 1.750.559 | 779 | 1 | 244.840 | 543 | 44.659 | 5 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
||||||||||
| Totale (A) | 7.951.466 | 2.786 | 1.751.007 | 1.310 | 1 | 253.564 | 3.246 | 50.365 | 602 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate |
16.847 | 173 | ||||||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate |
1.011.663 | 250 | 108.591 | 130 | ||||||
| Totale (B) | 1.011.663 | 250 | 125.439 | 303 | ||||||
| Totale (A+B) 31.12.2023 | 7.951.466 | 2.786 | 2.762.670 | 1.560 | 1 | - | 379.003 | 3.549 | 50.365 | 602 |
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 9.078.677 | 1.726 | 2.918.395 | 1.055 | - | - | 189.173 | 960 | 50.957 | 1.089 |

(Valori in migliaia di euro) Esposizioni/Aree geografiche Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive A. Esposizioni creditizie per cassa A.1 Sofferenze 93.228 2.247 A.2 Inadempienze probabili 1.567 1.520 A.3 Esposizioni scadute deteriorate 193.263 754 13.257 19 A.4 Esposizioni non deteriorate 7.789.978 2.960 1.915.110 442 Totale (A) 8.078.035 7.482 1.928.366 461 - - - - - - B. Esposizioni creditizie fuori bilancio B.1 Esposizioni deteriorate 16.847 173 B.2 Esposizioni non deteriorate 484.180 284 636.074 96 Totale (B) 501.027 457 636.074 96 - - - - - - Totale (A+B) 31.12.2023 8.579.063 7.939 2.564.441 557 - - - - - - Totale (A+B) 31.12.2022 9.804.454 4.522 2.432.747 324 - - - - - -

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia nord ovest | Italia nord est | Italia centro | Italia sud isole | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
||||||||
| A.1 Sofferenze | 412 | 677 | 173 | 53 | 2.615 | 1.149 | 90.028 | 369 |
| A.2 Inadempienze probabili | 484 | 580 | 696 | 658 | 345 | 170 | 42 | 112 |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
6.412 | 357 | 2.928 | 2 | 39.317 | 192 | 144.606 | 204 |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 322.697 | 795 | 127.812 | 22 | 6.441.032 | 1.936 | 898.437 | 208 |
| Totale (A) | 330.005 | 2.408 | 131.609 | 734 | 6.483.309 | 3.447 | 1.133.112 | 893 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 14.147 | 173 | 2.700 | |||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 344.103 | 284 | 31.500 | 108.577 | 1 | |||
| Totale (B) | 344.103 | 284 | 31.500 | - | 108.577 | 1 | ||
| Totale (A+B) 31.12.2023 | 674.109 | 2.692 | 163.109 | 734 | 6.591.886 | 3.448 | 1.133.112 | 893 |
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 561.342 | 1.454 | 221.655 | 60 | 7.750.101 | 2.299 | 1.271.359 | 710 |

| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche |
Italia | Altri Paesi europei | America | Asia | Resto del mondo | |||||
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
||||||||||
| A.1 Sofferenze | ||||||||||
| A.2 Inadempienze probabili |
||||||||||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
||||||||||
| A.4 Esposizioni non deteriorate |
746.345 | 18 | 82.998 | 20 | 2.348 | 798 | ||||
| Totale A | 746.345 | 18 | 82.998 | 20 | 2.348 | 798 | ||||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate |
||||||||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate |
181 | 979 | ||||||||
| Totale B | 181 | - | 979 | - | - | - | - | |||
| Totale (A+B) 31.12.2023 | 746.527 | 18 | 83.978 | 20 | 2.348 | - | 798 | |||
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 985.956 | 15 | 111.148 | 17 | 4.507 | - | 564 |

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia nord ovest | Italia nord est | Italia centro | Italia sud isole | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
|||||||||
| A.1 Sofferenze | |||||||||
| A.2 Inadempienze probabili | |||||||||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
|||||||||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 53.380 | 8 | 102.608 | 5 | 578.102 | 4 | 12.255 | 1 | |
| Totale A | 53.380 | 8 | 102.608 | 5 | 578.102 | 4 | 12.255 | 1 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
|||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | |||||||||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 181 | ||||||||
| Totale B | 181 | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) 31.12.2023 | 53.562 | 8 | 102.608 | 5 | 578.102 | 4 | 12.255 | 1 | |
| Totale (A+B) 31.12.2022 | 70.643 | 4 | 64.076 | 4 | 832.096 | 5 | 19.141 | 2 |
Al 31 dicembre 2023, si evidenziano n. 16 "grandi esposizioni", ossia le esposizioni di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile. Per tali posizioni, si rileva un importo nominale (non ponderato) pari a 11.669.760 mila euro, e un ponderato di euro 345.817 mila.

| (Valori in migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | |||||||
| Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
||||||||
| 1. Titoli di debito | X | |||||||
| 2. Titoli di capitale | X | |||||||
| 3. Finanziamenti | X | |||||||
| 4. Derivati | X | |||||||
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
||||||||
| 1. Titoli di debito | ||||||||
| 2. Titoli di capitale | X | |||||||
| 3. Finanziamenti | ||||||||
| C. Attività finanziarie designate al fair value |
||||||||
| 1. Titoli di debito | ||||||||
| 2. Finanziamenti | ||||||||
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||||||
| 1. Titoli di debito | ||||||||
| 2. Titoli di capitale | X | |||||||
| 3. Finanziamenti | ||||||||
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.642.570 | 1.642.570 | 1.591.122 | 1.591.122 | ||||
| 1. Titoli di debito | 1.642.570 | 1.642.570 | 1.591.122 | 1.591.122 | ||||
| 2. Finanziamenti | ||||||||
| Totale 31.12.2023 | 1.642.570 | 1.642.570 | 1.591.122 | 1.591.122 | ||||
| Totale 31.12.2022 | 4.382.848 | 4.382.848 | 4.221.778 | 4.221.778 |
Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa
Informazioni di natura quantitativa
| Tipologia/Durata residua | a vista | fino a 3 mesi |
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
da oltre 1 anno fino a 5 anni |
da oltre 5 anni fino a 10 anni |
oltre 10 anni |
durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.Attività per cassa | ||||||||
| 1.1 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato |
||||||||
| - altri | 4 | 1 | ||||||
| 1.2 Altre attività | ||||||||
| 2. Passività per cassa | ||||||||
| 2.1 P.C.T. passivi | ||||||||
| 2.2 Altre passività | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | 20.458 | |||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | 20.458 | |||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | 20.458 | |||||||
| + posizioni lunghe | 11.220 | |||||||
| + posizioni corte | 9.239 | |||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte |

(Valori in migliaia di euro)
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | Quotati | Non quotati | ||
|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri | |||
| A. Titoli di capitale | 1 | |||
| - posizioni lunghe | 1 | |||
| - posizioni corte | ||||
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale | ||||
| - posizioni lunghe | ||||
| - posizioni corte | ||||
| C. Altri derivati su titoli di capitale | ||||
| - posizioni lunghe | ||||
| - posizioni corte | ||||
| D. Derivati su indici azionari | ||||
| - posizioni lunghe | ||||
| - posizioni corte |
Il rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario è il rischio di perdita di valore del portafoglio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse. La fonte principale di questa tipologia di rischio di tasso di interesse è data dal repricing risk, cioè dal rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e riprezzamento delle attività e passività, i cui principali aspetti sono:
L'esposizione al rischio di tasso di interesse è espressa in due differenti prospettive: nella volatilità del valore economico e nella volatilità degli utili (e, in particolare, del margine di interesse).
▶ la misurazione in termini di valore economico permette di quantificare gli effetti nel lungo termine delle variazioni dei tassi di interesse. Infatti, tale misurazione esprime in maniera completa gli effetti della predetta

Relazione del Collegio Sindacale
variazione sulle poste sensibili agli shift dei tassi di interesse e, quindi, fornisce indicazioni funzionali alle scelte strategiche e sui livelli di capitalizzazione ritenuti adeguati in un orizzonte temporale di lungo termine;
▶ la misurazione in termini di risultato economico permette di quantificare gli effetti, nel breve termine, sul margine di interesse della banca derivanti da variazioni dei tassi di interesse e, conseguentemente, sull'adeguatezza patrimoniale.
La misurazione del rischio di tasso di interesse in termini di valore economico si basa sull'utilizzo di modelli di tipo "statico" che, mutuando nelle modalità di misurazione le impostazioni semplificate di origine regolamentare, non tengono conto di ipotesi in merito alla proiezione dei flussi di cassa. Nel rispetto del principio di "bilancio costante" viene invece prevista, per la misurazione della variazione del margine di interesse, la sostituzione delle poste in scadenza con i medesimi importi senza, quindi, prevedere eventuali crescite o decrescite dei volumi.
La Banca provvede dunque a realizzare le seguenti misurazioni:
Si precisa che l'esposizione al rischio di tasso d'interesse espressa in termini di sensitivity del valore economico è misurata con riferimento alle attività e alle passività comprese nel portafoglio bancario (sono quindi escluse le posizioni rientranti nel portafoglio di negoziazione - Other).
Tale metodologia viene applicata facendo riferimento alle variazioni annuali su base giornaliera dei tassi di interesse registrati in un periodo di osservazione di 6 anni, considerando alternativamente il 1° percentile (ribasso) o il 99° (rialzo) come indicato nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, e successivi aggiornamenti. Il capitale interno è determinato dal risultato peggiorativo ottenuto tra i due scenari 1°/99° percentile.
La Banca misura, inoltre, l'esposizione al rischio di tasso di interesse utilizzando ulteriori scenari di shock dei tassi d'interesse. In particolare:

Per il rispetto del limite viene considerato lo scenario col risultato peggiore.
La Banca si avvale della facoltà concessa dagli aggiornamenti normativi della Circolare 285/2013 in merito all'affinamento delle metodologie semplificate per quanto riguarda le poste a vista passive rivenienti dall'attività di Transaction Services, mentre per le poste a vista attive viene applicato quanto indicato nella normativa (quindi, sono tutte classificate nella fascia "a vista"). I modelli comportamentali utilizzati tengono conto dell'identificazione della quota "core" della raccolta, ovvero dell'importo che potrebbe rappresentare una fonte stabile di finanziamento nonostante la breve scadenza contrattuale, anche in presenza di variazioni significative del contesto dei tassi di interesse. Per quanto riguarda gli impieghi factoring invece, viene applicata una curva previsionale di incasso.
La Banca inoltre, in seguito alla pubblicazione delle nuova linee guida EBA (EBA GL 2022 14), ha eseguito una prima analisi per valutare e monitorare il Credit Spread Risk nel Banking Book (CSRBB), ovvero il rischio legato alle variazioni degli spread di credito su strumenti finanziari detenuti in portafoglio, non rilevato da un altro framework prudenziale esistente come l'IRRBB o dal rischio di credito/di default atteso, che influisce sia sul valore economico del capitale proprio sia sui proventi da interessi netti.
Il CSRBB considera la combinazione di due elementi:

Relazione del Collegio Sindacale
Valuta di denominazione: EURO (Valori in migliaia di euro)
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.Attività per cassa | 3.380.272 | 1.488.985 | 3.911.843 | 21.843 | 1.171.388 | 113.298 | ||
| 1.1 Titoli di debito | - | 137.414 | 3.845.472 | 14.190 | 952.966 | 7.140 | ||
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri | - | 137.414 | 3.845.472 | 14.190 | 952.966 | 7.140 | - | |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 224.353 | 553.466 | - | - | - | - | - | |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 3.263.377 | 585.096 | 63.049 | 7.487 | 215.271 | 93.228 | - | |
| - c/c | 284.335 | - | - | - | - | - | - | |
| - altri finanziamenti | 2.979.042 | 585.096 | 63.049 | 7.487 | 215.271 | 93.228 | - | |
| - con opzione di rimborso anticipato | 13 | 11 | 19 | 18 | - | - | ||
| - altri | 2.979.042 | 585.082 | 63.038 | 7.467 | 215.253 | 93.228 | - | |
| 2. Passività per cassa | 5.156.629 | 2.594.844 | 876.318 | 427.275 | 156.507 | 1.995 | - | |
| 2.1 Debiti verso clientela | 4.162.637 | 1.359.246 | 876.318 | 427.275 | 156.507 | 1.995 | - | |
| - c/c | 3.881.062 | 790.037 | 875.805 | 426.327 | 150.091 | - | - | |
| - altri debiti | 281.575 | 569.209 | 513 | 948 | 6.416 | 1.995 | - | |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri | 281.575 | 569.209 | 513 | 948 | 6.416 | 1.995 | - | |
| 2.2 Debiti verso banche | 912.019 | 1.235.597 | - | - | - | - | - | |
| - c/c | 821.213 | - | - | - | - | - | - | |
| - altri debiti | 90.806 | 1.235.597 | - | - | - | - | - | |
| 2.3 Titoli di debito | - | |||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | - | |||||||
| - altri | - | |||||||
| 2.4 Altre passività | - | |||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | - | |||||||
| - altri | - | |||||||
| 3. Derivati finanziari | 696.735 | - | ||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | - | |||||||
| - Opzioni | - | |||||||
| + posizioni lunghe | - | |||||||
| + posizioni corte | - | |||||||
| - Altri derivati | - | |||||||
| + posizioni lunghe | - | |||||||
| + posizioni corte | - | |||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | 696.735 | - | ||||||
| - Opzioni | - | - | ||||||
| + posizioni lunghe | - | |||||||
| + posizioni corte | - | |||||||
| - Altri derivati | 696.735 | - | ||||||
| + posizioni lunghe | 327.499 | - | ||||||
| + posizioni corte | 369.236 | - | ||||||
| 4.Altre operazioni fuori bilancio | 2.470.799 | 2.470.799 | - | |||||
| + posizioni lunghe | 2.470.799 | - | ||||||
| + posizioni corte | 2.470.799 | - |

| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.Attività per cassa | 514.124 | 362.256 | ||||||
| 1.1 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 1.2 Finanziamenti a banche | 54.667 | |||||||
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 459.457 | 362.256 | ||||||
| - c/c | 1.724 | |||||||
| - altri finanziamenti | 457.733 | 362.256 | ||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | 457.733 | 362.256 | ||||||
| 2. Passività per cassa | 539.826 | 276.868 | 119.287 | 63.103 | 8.555 | |||
| 2.1 Debiti verso clientela | 437.519 | 258.769 | 119.287 | 63.103 | 8.555 | |||
| - c/c | 437.519 | 258.769 | 119.287 | 63.103 | 8.555 | |||
| - altri debiti | - | - | - | - | - | |||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.2 Debiti verso banche | 102.307 | 18 | ||||||
| - c/c | 102.302 | |||||||
| - altri debiti | 5 | 18 | ||||||
| 2.3 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.4 Altre passività | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | 952.020 | |||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | 952.020 | |||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | 952.020 | |||||||
| + posizioni lunghe | 496.935 | |||||||
| + posizioni corte | 455.085 | |||||||
| 4.Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + posizioni lunghe | ||||||||
| + posizioni corte |

Relazione del Collegio Sindacale
L'esposizione al rischio di cambio – determinato a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza – viene presidiato mediante monitoraggio in real time posto in essere dal Dipartimento Finanza e Amministrazione e gestito nel rispetto dei limiti previsti da specifica normativa interna.
Il mantenimento di posizioni aperte al rischio di cambio è consentito esclusivamente entro limiti contenuti di esposizione massima complessiva nonché per singola divisa e di VaR.
Il rischio di cambio viene mitigato attraverso il ricorso a strumenti derivati lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono al Gruppo una gestione ottimizzata delle partecipazioni e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate.
Il portafoglio delle attività della Banca è espresso in valute diverse dall'euro; conseguentemente, è stata adottata una metodologia di misurazione e gestione di tale rischio. Il rischio di cambio è monitorato dalla Funzione Risk Management, in linea con i dettami normativi europei (Regolamento UE n° 575/2013 – CRR).

| Voci | Valute | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dollari USA | Sterline | Yen | Dollari canadesi |
Franchi svizzeri |
Altre valute | ||||
| A. Attività finanziarie | 15.478 | 6.212 | 3.291 | 2.343 | 1.753 | 936.215 | |||
| A.1 Titoli di debito | |||||||||
| A.2 Titoli di capitale | 1.659 | 87.254 | |||||||
| A.3 Finanziamenti a banche | 12.277 | 6.212 | 3.291 | 2.343 | 1.744 | 28.801 | |||
| A.4 Finanziamenti a clientela | 1.543 | 10 | 820.160 | ||||||
| A.5 Altre attività finanziarie | |||||||||
| B. Altre attività | - | 3 | - | 2 | 1 | ||||
| C. Passività finanziarie | 307.571 | 62.417 | 67.280 | 15.217 | 28.073 | 527.081 | |||
| C.1 Debiti verso banche | 87.362 | 10.925 | 679 | 3.248 | 9.244 | 8.948 | |||
| C.2 Debiti verso clientela | 220.210 | 51.492 | 66.602 | 11.969 | 18.829 | 518.132 | |||
| C.3 Titoli di debito | |||||||||
| C.4 Altre passività finanziarie | |||||||||
| D. Altre passività | 1 | ||||||||
| E. Derivati finanziari | 293.763 | 56.251 | 64.100 | 12.899 | 26.438 | 498.570 | |||
| - Opzioni | |||||||||
| + Posizioni lunghe | |||||||||
| + Posizioni corte | |||||||||
| - Altri derivati | 293.763 | 56.251 | 64.100 | 12.899 | 26.438 | 498.570 | |||
| + Posizioni lunghe | 292.741 | 56.240 | 64.049 | 12.899 | 26.384 | 44.623 | |||
| + Posizioni corte | 1.022 | 11 | 51 | - | 54 | 453.947 | |||
| Totale attività | 308.219 | 62.455 | 67.340 | 15.242 | 28.140 | 980.839 | |||
| Totale passività | 308.593 | 62.429 | 67.331 | 15.217 | 28.127 | 981.028 | |||
| Sbilancio (+/-) | - 374 | 26 | 9 | 25 | 13 | - 189 |

Relazione del Collegio Sindacale
L'operatività eseguita principalmente attraverso il ricorso a strumenti derivati su cambi (currency swap) , viene realizzata dalla Banca per ottimizzare la gestione della liquidità riveniente dalla raccolta espressa in divisa diversa dall'euro ed è funzionale all'attività con cui la Banca gestisce il rischio cambio derivante dalla partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group e dagli impieghi espressi in valuta diversa da Euro e in particolare quelli in Zloty polacchi, Corone ceche. Si precisa che BFF Bank non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi, facendo la Banca ricorso a strumenti lineari e privi di componenti opzionali quali currency swap.
| Attività | 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| sottostanti/ Tipologie derivati |
Over the counter | Mercati | Mercati | |||||||||
| Controparti Senza controparti centrali centrali |
organizzati | Controparti centrali |
Senza controparti centrali | organizzati | ||||||||
| Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
|||||||||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
20.458 | |||||||||||
| a) Opzioni | - | |||||||||||
| b) Swaps | - | |||||||||||
| c) Forward | 20.458 | |||||||||||
| d) Futures | - | |||||||||||
| e) Altri | - | |||||||||||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
12 | 12 | ||||||||||
| a) Opzioni | 12 | 12 | ||||||||||
| b) Swaps | - | |||||||||||
| c) Forward | - | |||||||||||
| d) Futures | - | |||||||||||
| e) Altri | - | |||||||||||
| 3.Valute e oro | 705.911 | 389.958 | ||||||||||
| a) Opzioni | - | |||||||||||
| b) Swaps | - | |||||||||||
| c) Forward | 705.911 | 389.958 | ||||||||||
| d) Futures | - | |||||||||||
| e) Altri | - | |||||||||||
| 4. Merci | - | |||||||||||
| 5.Altri | - | |||||||||||
| Totale | 726.381 | 389.958 |

| Tipologie di | Totale 31.12.2023 | Totale 31.12.2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| derivati | Over the counter | Mercati organizzati |
Mercati | ||||||
| Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Controparti centrali |
Senza controparti centrali | organizzati | |||||
| Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
||||||
| 1. Fair value positivo |
|||||||||
| a) Opzioni | |||||||||
| b) Interest rate swap |
|||||||||
| c) Cross currency swap |
|||||||||
| d) Equity swap | |||||||||
| e) Forward | 1.161 | 204 | |||||||
| f) Futures | |||||||||
| g) Altri | |||||||||
| Totale | - 1.161 | 204 | |||||||
| 2. Fair value negativo |
- | ||||||||
| a) Opzioni | |||||||||
| b) Interest rate swap |
|||||||||
| c) Cross currency swap |
|||||||||
| d) Equity swap | |||||||||
| e) Forward | 1.215 | 950 | |||||||
| f) Futures | |||||||||
| g) Altri | |||||||||
| Totale | 1.215 | 950 |
| Attività sottostanti | Controparti centrali |
Banche | Altre Società finanziarie |
Altri soggetti |
|---|---|---|---|---|
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1)Titoli di debito e tassi di interesse | ||||
| - Valore nozionale | X | 20.458 | ||
| - Fair value positivo | X | 21 | ||
| - Fair value negativo | X | 19 | ||
| 2)Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - Valore nozionale | X | 12 | ||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 3)Valute e oro | ||||
| - Valore nozionale | X | 705.911 | ||
| - Fair value positivo | X | 1.161 | ||
| - Fair value negativo | X | 1.215 | ||
| 4) Merci | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 5)Altri | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1)Titoli di debito e tassi di interesse | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 2)Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 3)Valute e oro | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 4) Merci | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X | |||
| 5)Altri | ||||
| - Valore nozionale | X | |||
| - Fair value positivo | X | |||
| - Fair value negativo | X |

| Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita Residua | Fino a 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | 20.458 | - | - | 20.458 |
| A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro | - | 12 | - | 12 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 705.911 | - | - | 705.911 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | |
| Totale 31.12.2023 | 726.369 | 12 | - | 726.381 |
| Totale 31.12.2022 | 389.958 | 12 | - | 389.970 |
Al 31 dicembre 2022 la Capogruppo operava in derivati di copertura attraverso strumenti lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono di garantire una gestione ottimizzata della raccolta e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo operava anche per il tramite delle Società controllate, finanziati attraverso soluzioni di finanza infragruppo in valute quali Zloty e corone ceche.
| Attività sottostanti/ Tipologie derivati |
Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Over the counter | Mercati organizzati |
Mercati | |||||||
| Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Controparti centrali |
Senza controparti centrali | organizzati | |||||
| Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
||||||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
|||||||||
| a) Opzioni | |||||||||
| b) Swap | |||||||||
| c) Forward | |||||||||
| d) Futures | |||||||||
| e) Altri | |||||||||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
|||||||||
| a) Opzioni | |||||||||
| b) Swap | |||||||||
| c) Forward | |||||||||
| d) Futures | |||||||||
| e) Altri | |||||||||
| 3.Valute e oro | 255.298 | ||||||||
| a) Opzioni | |||||||||
| b) Swap | |||||||||
| c) Forward | 255.298 | ||||||||
| d) Futures | |||||||||
| e) Altri | |||||||||
| 4. Merci | |||||||||
| 5.Altri sottostanti | |||||||||
| Totale | - | - | - | - | - | - | 255.298 | - |

(Valori in migliaia di euro) Tipologie derivati Totale 31.12.2023 Totale 31.12.2022 Over the counter Mercati organizzati Over the counter Mercati organizzati Controparti centrali Senza controparti centrali Controparti centrali Senza controparti centrali Con accordi di compensazione Senza accordi di compensazione Con accordi di compensazione Senza accordi di compensazione 1. Fair value positivo a) Opzioni b) Interest rate Swap c) Cross currency swap d) Equity Swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale 1. Fair value negativo a) Opzioni b) Interest rate Swap c) Cross currency swap d) Equity Swap e) Forward 14.314 f) Futures g) Altri Totale 14.314
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita Residua | Fino a 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | ||||
| A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro | ||||
| A.4 Derivati finanziari su merci | ||||
| A.5 Altri derivati finanziari | ||||
| Totale 31.12.2023 | - | - | ||
| Totale 31.12.2022 | 255.298 | 255.298 |
Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale la Banca non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza e/o che debba sostenere costi di finanziamento non di mercato in relazione a una posizione finanziaria netta sbilanciata, a causa dell'incapacità di reperire fondi o per la presenza di limiti allo smobilizzo delle attività, costringendo la Banca a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.
Nel definire il rischio di liquidità si distingue tra i rischi legati a orizzonti di breve periodo (sinteticamente "rischio di liquidità") e rischi di lungo periodo (sinteticamente "rischio di funding" o "rischio di liquidità strutturale"):
La Banca, anche in ottemperanza alle disposizioni contenute nella disciplina di vigilanza prudenziale emanata dalla Banca d'Italia, si è dotato di una "Policy di gestione dei rischi della Banca" e di un "Regolamento Tesoreria e Finanza della Banca", con l'obiettivo di presidiare il rischio di liquidità, e identificare i princìpi di governance e di controllo, nonché le strutture delegate alla gestione operativa e strutturale del rischio di liquidità.

La politica di governo, descritta nella "Policy di gestione del Rischio di Liquidità della Banca", che recepisce gli ultimi aggiornamenti normativi (cfr. Circolare 285/2013 Banca d'Italia), è approvata dal Consiglio di Amministrazione, e definita in coerenza con:
Quanto riportato nella citata "Policy di gestione del Rischio di Liquidità della Banca" è coerente con quanto stabilito nella "Policy di gestione dei rischi della Banca", nella quale gli ambiti e le competenze delle strutture aziendali sono dettagliate a livello globale per tutti i rischi, incluso il rischio di liquidità.
Nell'ambito del "Risk Appetite Framework" sono state definite apposite metriche di liquidità, sia di tipo regolamentare, Liquidity Coverage Ratio – LCR e Net Stable Funding Ratio – NSFR, sia di tipo interno, "Minimo saldo cumulato su totale attivo", calcolato come minor valore settimanale del trimestre di riferimento del rapporto fra il minimo saldo cumulato registrato nelle fasce temporali entro un mese e il totale attivo della Banca ultimo disponibile, al fine di meglio rappresentare la realtà operativa della Banca.
Per il presidio dei processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità, la Banca ha adottato un modello di governance basato sui seguenti principi:
Il processo di governo della liquidità (gestione della liquidità e controllo dei rischi inerenti) del Gruppo BFF è accentrato nella Capogruppo. In tale modello di governance, la Capogruppo definisce la strategia di Gruppo e le linee guida cui devono sottostare le società controllate, assicurando al contempo la gestione e il controllo della posizione di liquidità a livello consolidato. Le società controllate partecipano alla gestione della liquidità e al controllo dei rischi con le funzioni locali, ciascuna tenuto conto delle specificità del proprio core business, ma sempre nel rispetto delle linee guida definite dalla Capogruppo. Il sistema di governo e gestione del rischio di liquidità operativa e strutturale si basa su principi generali che tutte le società del Gruppo devono perseguire, in linea con le indicazioni fornite dall'Autorità di Vigilanza
Il rischio di liquidità include anche il rischio infra-giornaliero che deriva dal mismatch temporale tra i flussi di pagamento (con regolamento in cut-off giornalieri o a seguito di disposizioni ricevute dalla clientela) e i flussi in entrata (questi ultimi regolati a diversi cut-off infra-giornalieri) che può determinare l'impossibilità di adempiere alle proprie obbligazioni in uscita nel momento in cui vengono richieste per temporanea mancanza di fondi. Per la copertura del rischio di liquidità infra-giornaliera sono definite regole per il mantenimento di un portafoglio minimo di titoli eligibile, funzionale a garantire le esigenze di rifinanziamento infra-giornaliero e di periodo presso le Banche Centrali.
Il monitoraggio della liquidità, che viene svolto in coerenza con la soglia massima di tolleranza al rischio, quindi anche con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa della Banca, ha l'obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti.
La Banca provvede altresì ad effettuare stress test sul rischio di liquidità, con la finalità di valutare gli impatti prospettici di scenari di stress sulle condizioni di solvibilità della Banca.
La Funzione Risk Management identifica gli scenari che possano incidere sul profilo di rischio di liquidità attuale o prospettica della Banca. A titolo esemplificativo, si illustrano di seguito diversi driver tenuti in considerazione nell'ambito della definizione degli scenari di stress:
La posizione di liquidità del Gruppo, sana e sotto costante controllo, si è mantenuta solida grazie, in particolare, alla disponibilità di adeguate riserve liquide derivanti dalla raccolta, così che gli indicatori di liquidità di breve e medio-lungo periodo, Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR), evidenziano valori al 31 dicembre 2023 rispettivamente pari a 297,73% e 192,43%, quindi ampiamente superiori ai limiti regolamentari.

| (Valori in migliaia di euro) Valuta di denominazione: EURO |
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|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Scaglionitemporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata indeterminata |
| A. Attività per cassa | 3.379.789 | 107.918 | 141.363 | 449.636 | 350.509 | 166.772 | 471.944 1.259.160 3.587.459 | 189.206 | ||
| A.1 Titoli di Stato | 44 | - | 350 | - | 89.794 | 102.272 | 463.471 1.025.001 3.470.002 | - | ||
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | 664 | 4.503 | 7.000 | - |
| A.3 Quote O.I.C.R. | 165.846 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 3.213.899 | 107.918 | 141.012 | 449.636 | 260.715 | 64.500 | 7.809 | 229.656 | 110.457 | 189.206 |
| - banche | 66.834 | 66.939 | 88.538 | 128.842 | 79.948 | - | - | - | - | 189.206 |
| - clientela | 3.147.065 | 40.979 | 52.474 | 320.795 | 180.766 | 64.500 | 7.809 | 229.656 | 110.457 | - |
| B. Passività per cassa | 5.643.178 | 770.408 | 44.758 1.159.252 | 649.287 | 898.039 | 443.588 | 156.507 | 1.995 | - | |
| B.1 Depositi e conti correnti | 4.693.816 | 201.699 | 44.750 | 71.464 | 648.806 | 897.521 | 442.619 | 150.091 | - | - |
| - banche | 821.288 | 151.402 | 2.500 | - | 9.000 | - | - | - | - | - |
| - clientela | 3.872.528 | 50.297 | 42.250 | 71.464 | 639.806 | 897.521 | 442.619 | 150.091 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 949.363 | 568.710 | 9 1.087.788 | 481 | 518 | 969 | 6.416 | 1.995 | - | |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | 2.470.843 2.760.592 | 407.120 | 19.875 | - | - | 561 | 24.985 | - | - | |
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
- | 289.793 | 407.120 | 19.810 | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni lunghe | - | 88.392 | 249.101 | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | 201.401 | 158.018 | 19.810 | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
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| - posizioni lunghe | ||||||||||
| - posizioni corte | ||||||||||
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
2.470.799 2.470.799 | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - posizioni lunghe | 2.470.799 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - 2.470.799 | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 Impegni a erogare fondi | - | |||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate |
44 | - | - | 65 | - | - | 561 | 24.985 | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | ||||||||||
| - posizioni corte | ||||||||||
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | ||||||||||
| - posizioni corte |

Relazione del Collegio Sindacale
| Voci/Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Attività per cassa | 145.358 | 23.051 | 282.875 | 420.874 | 860.782 | - | - | - | - | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 83.450 | 11.525 | 141.437 | 210.437 | 430.391 | - | - | - | - | - |
| - Banche | 54.681 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 28.770 | 11.525 | 141.437 | 210.437 | 430.391 | - | - | - | - | - |
| B. Passività per cassa | 1.064.917 | 71.095 | 51.074 | 86.228 | 354.526 | 246.608 | 133.944 | 17.111 | - | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 532.459 | 35.547 | 25.537 | 43.114 | 177.263 | 123.304 | 66.972 | 8.555 | - | - |
| - Banche | 102.302 | 18.107 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 430.157 | 17.440 | 25.537 | 43.114 | 177.263 | 123.304 | 66.972 | 8.555 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Operazioni fuori bilancio | - | 391.441 | 540.670 | 19.910 | - | - | - | - | - | - |
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
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| - Posizioni lunghe | - | 251.927 | 225.098 | 19.910 | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 139.513 | 315.571 | - | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
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| - Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Posizioni corte | ||||||||||
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
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| - Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Posizioni corte |

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
Nella Banca, l'esposizione a tale categoria di rischio è generata in via prevalente da disfunzioni nei processi lavorativi e nell'assetto organizzativo e di governo – errori umani, malfunzionamenti negli applicativi informatici, inadeguatezza dei presìdi organizzativi e di controllo – nonché dall'eventuale perdita di risorse umane nei ruoli chiave di gestione aziendale. L'esposizione ai rischi operativi derivante da fattori di origine esogena risulta adeguatamente presidiata, anche in considerazione degli strumenti di mitigazione adottati per fronteggiare tali eventi sfavorevoli (quali, a titolo esemplificativo: il business continuity plan, processi di storage dei dati, strumenti di back up, polizze assicurative etc.).
Il processo di gestione e controllo dei rischi operativi adottato dalla Banca si fonda sui principi di promozione di una cultura aziendale orientata alla gestione del rischio e alla definizione di opportuni standard e incentivi volti all'adozione di comportamenti professionali e responsabili, a tutti i livelli dell'operatività, nonché al disegno, all'implementazione e alla gestione di un sistema integrato di gestione dei rischi operativi adeguato rispetto alla natura, all'operatività, alla dimensione e al profilo di rischio.
Il modello di valutazione dei rischi operativi adottato dalla Banca si compone di 5 fasi: (i) identificazione, (ii) misurazione, (iii) monitoraggio, (iv) gestione e (v) reporting.
La fase di identificazione dei rischi operativi avviene mediante l'attività di raccolta delle informazioni di rischio operativo attraverso il trattamento coerente e coordinato di tutte le fonti di informazione rilevanti; l'obiettivo perseguito è la costituzione di una base informativa completa. Le informazioni necessarie sono i dati interni di perdita corredati di tutte le informazioni rilevanti ai fini della gestione e le valutazioni soggettive acquisite mediante i processi di autovalutazione dei rischi e dei controlli. La raccolta di queste informazioni avviene sulla base di specifici modelli di classificazione, atti a garantire una rappresentazione omogenea dei dati stessi. La fase di Identificazione è composta dai seguenti processi:

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
La fase di misurazione consiste nel calcolare i requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo attraverso il metodo base (Basic Indicator Approach - BIA) con il quale il requisito patrimoniale è calcolato applicando un coefficiente regolamentare a un indicatore del volume di operatività aziendale (Indicatore Rilevante). Inoltre, per una migliore valutazione dell'esposizione ai rischi, la Banca ha implementato un processo quantitativo di valutazione dei rischi operativi (OpVaR) che permette di monitorare il valore di rischio operativo della Banca calcolato al 99,9° percentile.
La fase di monitoraggio consiste nell'adozione di un sistema di controllo articolato che prevede l'analisi delle cause generatrici degli eventi di perdita e il monitoraggio dell'andamento degli eventi di perdita, in termini di valutazione dell'andamento delle perdite derivanti dai processi di LDC e RSA. Nell'ambito dei presìdi posti in essere con riferimento all'esposizione al rischio operativo, la Banca monitora anche i seguenti rischi specifici:

La fase di Gestione del Rischio Operativo si pone come obiettivo la valutazione nel continuo delle strategie per il controllo e la riduzione del rischio, decidendo, in base alla natura e all'entità dello stesso e in relazione alla propensione al rischio espressa dal vertice aziendale, se accettarlo e, pertanto, assumerlo da parte del responsabile del processo o rifiutarlo, e quindi ridurre le attività, se attuare politiche di mitigazione o se trasferirlo a terzi mediante opportune polizze assicurative. Inoltre, a presidio dei rischi sopra richiamati, la Banca adotta Modelli Organizzativi ad hoc per la gestione di rischi di riciclaggio, salute e sicurezza sul lavoro e sicurezza delle informazioni e servizi di pagamento.
La fase di reporting, infine, ha l'obiettivo di assicurare una tempestiva e idonea comunicazione a supporto delle decisioni gestionali degli organi aziendali e delle funzioni organizzative.

Relazione del Collegio Sindacale
Il Patrimonio netto della Banca è composto dall'aggregazione di Capitale, Sovrapprezzi di emissione, Riserve, Acconti su dividendi, Strumenti di capitale, Azioni proprie, Riserve da valutazione e Utile d'esercizio.
Ai fini di Vigilanza, l'aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo è determinato in base alle vigenti disposizioni previste dalla Banca d'Italia, e costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale.

| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Importo 31.12.2023 |
Importo 31.12.2022 |
|
| 1. Capitale | 143.947 | 142.870 | |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 66.277 | 66.277 | |
| 3. Riserve | 253.424 | 180.628 | |
| - di utili | 243.718 | 170.209 | |
| a) legale | 28.586 | 28.539 | |
| b) statutaria | |||
| c) azioni proprie | |||
| d) altre | 215.132 | 141.670 | |
| - altre | 9.706 | 10.419 | |
| 3.5 Acconti su dividendi (-) | (54.451) | (68.550) | |
| 4. Strumenti di capitale | 150.000 | 150.000 | |
| 5. (Azioni proprie) | (4.377) | (3.884) | |
| 6. Riserve da valutazione: | 6.469 | 5.421 | |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |||
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.534 | 1.045 | |
| - Attività materiali | |||
| - Attività immateriali | |||
| - Copertura di investimenti esteri | |||
| - Copertura dei flussi finanziari | - | - | |
| - Strumenti di copertura (elementi non designati) | |||
| - Differenze di cambio | 90 | 3 | |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | |||
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
|||
| - Utili (perdite) attuariali a piani previdenziali a benefici definiti | 308 | 335 | |
| - Quota delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto |
|||
| - Leggi speciali di rivalutazione | 3.536 | 4.038 | |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 131.360 | 261.438 | |
| Totale | 692.649 | 734.201 |
(Valori in migliaia di euro)
| Attività/valori | Totale 31.12.2023 | Totale 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | ||
| 1. Titoli di debito | - | ||||
| 2. Titoli di capitale | 2.534 | 1.045 | |||
| 3. Finanziamenti | |||||
| Totale | 2.534 | - | 1.045 | - |
L'iscrizione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTC&S) viene effettuata al fair value. A fine esercizio, il valore di iscrizione di tali titoli deve essere confrontato con le variazioni di fair value dell'esercizio precedente, e la differenza contabilizzata nello Stato patrimoniale tra le riserve di valutazione.
Tale riserva si riferisce a partecipazioni minoritarie detenute dalla Banca e valutate al fair value in talune società finanziarie e non finanziarie per un ammontare complessivo iscritto nel bilancio pari a circa 12,5 milioni di euro.
Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica tabella della parte B dell'Attivo di Stato patrimoniale Voce 30" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

(Valori in migliaia di euro)
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
|---|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali | - | 1.045 | - |
| 2.Variazioni positive | |||
| 2.1 Incrementi di fair value | 1.488 | ||
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | X | ||
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | X | ||
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) |
|||
| 2.5 Altre variazioni | |||
| 3.Variazioni negative | |||
| 3.1 Riduzioni di fair value | |||
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | |||
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: | |||
| - da realizzo | X | ||
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) |
|||
| 3.5 Altre variazioni | |||
| 4. Rimanenze finali | - | 2.534 | - |
Lo IAS 19 prevede la contabilizzazione degli utili e delle perdite attuariali nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio di competenza.
I risultati della valutazione attuariale risentono della normativa dettata dalla legge n. 296/2006, e il calcolo, ai fini dello IAS 19, si riferisce unicamente al TFR maturato e non trasferito alle forme pensionistiche complementari o al Fondo di Tesoreria dell'INPS.
Al 31 dicembre 2023, tale riserva di valutazione ammonta a 308 mila euro.
La determinazione dei Fondi propri ha recepito – a decorrere dal 1° gennaio 2014, sulla base delle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013 – il Regolamento Europeo n. 575/2013, relativo alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella Direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative includono gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.
I Fondi propri rappresentano il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria, e costituiscono il principale parametro di riferimento per le valutazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale della Banca.
La regolamentazione prudenziale ha lo scopo di assicurare che tutti gli intermediari creditizi dispongano di una dotazione patrimoniale minima obbligatoria in funzione dei rischi assunti.
La Banca valuta costantemente la propria struttura patrimoniale, sviluppando e utilizzando tecniche di monitoraggio e di gestione dei rischi regolamentati, anche avvalendosi di un Comitato Controllo e Rischi quale organo preposto all'interno del Consiglio di Amministrazione.
I Fondi propri sono costituiti dalla somma di Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), del Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) e del Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2), al netto degli elementi da dedurre e dei filtri prudenziali IAS/IFRS.
I principali elementi che compongono i Fondi propri della Banca sono computati nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), e sono i seguenti:
Da tali elementi vanno dedotte le immobilizzazioni immateriali, compreso l'eventuale avviamento, alcune categorie di Attività fiscali in ottemperanza ai dettami della CRR II nonché gli effetti del Calendar Provisioning.
Il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (AT1) comprende gli strumenti di capitale di classe 1 emessi.
I Fondi propri, nel corso del 2023, sono stati influenzati principalmente:

| (Valori in migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| VOCI/VALORI | Totale 31.12.2023 |
Totale 31.12.2022 |
|
| A. Capitale primario di classe 1 (Common EquityTier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali |
437.029 | 500.726 | |
| di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie | |||
| B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) | (461) | (386) | |
| C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) |
436.568 | 500.341 | |
| D. Elementi da dedurre dal CET1 | (62.611) | (59.894) | |
| E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di disposizioni transitorie |
|||
| F.Totale Capitale primario di classe 1 (Common EquityTier 1 - CET1) (C - D +/- E) | 373.958 | 440.447 | |
| G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
150.000 | 150.000 | |
| di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie | |||
| H. Elementi da dedurre dall'AT1 | |||
| I. Regime transitorio - Impatto suAT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie |
|||
| L.Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) (G - H +/- I) | 150.000 | 150.000 | |
| M. Capitale di classe 2 (Tier 2 -T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
- | ||
| di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie | |||
| N. Elementi da dedurre dalT2 | |||
| O. Regime transitorio - Impatto suT2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nelT2 per effetto di disposizioni transitorie |
|||
| P.Totale di Capitale di Classe2 (Tier 2 -T2) (M - N +/- O) | |||
| Q. Totale Fondi Propri (F + L + P) | 523.958 | 590.447 |
Il rispetto dei limiti di adeguatezza patrimoniale della Banca, sia a livello di base (CET1 Capital Ratio e Tier1 Capital Ratio), sia a livello di dotazione complessiva (Total Capital Ratio), è costantemente monitorato dai competenti organismi societari.
Il CET1 Capital Ratio è dato dal rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.
Il Coefficiente di Vigilanza di Base (Tier1 Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.
Il Coefficiente di Vigilanza Totale (Total Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Totale dei Fondi propri e il valore delle Attività di rischio ponderate.
In base alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", l'ammontare delle Attività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio, pari all'8%).
L'esposizione complessiva ai rischi della Banca, alla data del 31 dicembre 2023, relativamente all'attività svolta, è risultata adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.
In relazione alla Banca, il CET1 si attesta al 9,2%, Tier1 Capital ratio Capital Ratio e Total Capital Ratio sono pari al 13,0%.
Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:
Tale rischio viene approfonditamente illustrato nella parte E del presente documento.
Il rischio di controparte rappresenta un caso particolare di rischio di credito, caratterizzato dal fatto che l'esposizione, a motivo della natura finanziaria del contratto stipulato fra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell'andamento dei fattori di mercato sottostanti.

Per BFF, il rischio di controparte può essere generato da operazioni di pronti contro termine e da derivati. Per la misurazione del rischio di controparte, viene utilizzata la metodologia dell'esposizione originaria.
Il rischio operativo è dato dalla possibilità di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
Il rischio operativo, pertanto, si riferisce a varie tipologie di eventi, che non sarebbero singolarmente rilevanti se non analizzati congiuntamente e quantificati per l'intera categoria di rischio.
La Banca, per la misurazione del rischio operativo, applica il metodo "Base": il requisito patrimoniale è determinato applicando un coefficiente del 15% alla media triennale dell'indicatore rilevante, calcolato sulle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi, secondo quanto riportato nel Regolamento Europeo n. 575/2013.
In continuità con il percorso evolutivo del proprio framework di Operational Risk Management avviato nel corso degli ultimi esercizi, la Banca nel 2018 ha focalizzato l'attenzione sul potenziamento della componente di identificazione e valutazione prospettica e sull'introduzione di un modello statistico interno gestionale per la quantificazione dell'esposizione al rischio operativo, con l'obiettivo di verificare che il metodo utilizzato ai fini regolamentari valorizzi un capitale adeguato a fronte dei rischi assunti e assumibili. Gli interventi effettuati con riferimento al perimetro di BFF, di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group e delle sue controllate si sono concentrati sull'evoluzione metodologica del processo di Risk Self Assessment al fine di utilizzarne gli output dello stesso per la quantificazione in termini economici e di capitale dell'esposizione al rischio operativo; i risultati ottenuti dal processo di valutazione prospettica dei rischi operativi sono stati altresì utilizzati per la quantificazione del capitale interno a fronte dei rischi operativi ai fini ICAAP. Le perdite operative riferite al 2023 sono risultate ampiamente inferiori rispetto al requisito patrimoniale per il rischio operativo e al requisito calcolato a livello gestionale nell'ICAAP 2022.
Il rischio di mercato è quello relativo alle posizioni detenute a fini di negoziazione, ovvero intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine, assunte allo scopo di beneficiare di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
La normativa identifica e disciplina il trattamento delle varie tipologie di rischio di mercato con riferimento al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. Per la misurazione del rischio di mercato, la Banca si avvale del metodo "Standard".
La normativa di vigilanza richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all'Autorità di Vigilanza il compito di verificare l'affidabilità e la coerenza dei relativi risultati, e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive.
BFF Banking Group presenta annualmente alla Banca d'Italia il "Resoconto ICAAP/ILAAP", quale aggiornamento sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità del Gruppo. In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il Gruppo ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 27 aprile 2023. Il Resoconto è stato redatto in conformità con i requisiti previsti in materia dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia.
Relativamente al processo "Supervisory Review and Evaluation Process" (SREP), il Gruppo è tenuto a rispettare un CET1 Ratio pari a 9,00%, un Tier1 Ratio pari a 10,50% e un Total Capital Ratio pari a 12,50%.
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Categorie/Valori | Importi non ponderati | Importi ponderati/requisiti | |||
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||
| A. ATTIVITÀ DI RISCHIO | |||||
| A.1 Rischio di credito e di controparte | |||||
| 1. Metodologia standardizzata | 11.820.612 | 12.949.671 | 3.342.749 | 3.047.238 | |
| 2. Metodologia basata sui rating interni | |||||
| 2.1 Base | |||||
| 2.2 Avanzata | |||||
| 3. Cartolarizzazioni | |||||
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | |||||
| B.1 Rischio di credito e di controparte | 267.420 | 243.779 | |||
| B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito |
21 | 25 | |||
| B.3 Rischio di regolamento | |||||
| B.4 Rischi di mercato | 568 | ||||
| 1. Metodologia standard | 568 | ||||
| 2. Modelli interni | |||||
| 3. Rischio di concentrazione | |||||
| B.5 Rischio operativo | 55.617 | ||||
| 1. Metodo base | 55.617 | 56.531 | |||
| 2. Metodo standardizzato | |||||
| 3. Metodo avanzato | |||||
| B.6Altri elementi del calcolo | |||||
| B.7Totale requisiti prudenziali | 323.626 | 300.336 | |||
| C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTE DI VIGILANZA |
|||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 4.045.325 | 3.754.197 | |||
| C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) (%) |
9,24% | 11,73% | |||
| C.3 Capitale di Classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) (%) |
12,95% | 15,73% | |||
| C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) (%) |
12,95% | 15,73% |

Al 31 dicembre 2023, non sono in corso operazioni straordinarie di aggregazioni aziendali, rientrante nella definizione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised ("Business Combination").
Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio 2023, non sono state effettuate operazioni di aggregazione rientrante nella definizione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised ("Business Combination").
Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Relazione del Collegio Sindacale
Le tipologie di parti correlate, così come definite dal principio IAS 24, comprendono:
Nella seguente tabella sono dettagliati i valori economici e patrimoniali derivanti da operazioni con Parti Correlate, poste in essere dalla Banca con riferimento al 31 dicembre 2023, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24, e l'incidenza rispetto alla relativa voce di bilancio.
| (Valori in migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controllante Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategiche (1) |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Voce di bilancio |
Incidenza sulla voce di bilancio |
Voci rendiconto finanziario |
Incidenza sulla voce di rendiconto finanziario |
|
| Impatto delle transazioni sullo stato patrimoniale |
|||||||
| Partecipazioni | |||||||
| Al 31 dicembre 2023 | 8.564 | 8.564 | 154.876 | 5,5% | (3.000) | n.d. | |
| Debiti verso clientela | |||||||
| Al 31 dicembre 2023 | (1.496) | (1.496) (8.463.347) | 0,0% (1.201.837) | (0,1)% | |||
| Fondo per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili |
|||||||
| Al 31 dicembre 2023 | (1.328) | (1.328) | (6.760) | 19,6% | 137.402 | (1,0)% | |
| Altre passività | |||||||
| Al 31 dicembre 2023 | (942) | (942) | (536.142) | 0,2% | 137.402 | (0,6)% | |
| Riserve | |||||||
| Al 31 dicembre 2023 | (6.924) | (6.924) | (253.424) | 2,7% | - | ||
| Impatto delle transazioni sul conto economico |
|||||||
| Interessi passivi e oneri assimilati |
|||||||
| Al 31 dicembre 2023 | (20) | (20) | (341.848) | 0,0% | - | ||
| Spese amministrative: a) spese per il personale |
|||||||
| Al 31 dicembre 2023 | (12.974) | (12.974) | (66.416) | 19,5% | - | ||
Note: (1) Include anche i membri del Consiglio di Amministrazione.
Al 31 dicembre 2023 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 13.221.900 opzioni assegnate e non ancora esercitate: di cui n. 8.996.900 esercitabili in azioni della Banca, che qualora il prezzo raggiungesse i 15 euro, la dilution sarebbe pari a 1,79%.

In particolare, i saldi delle posizioni intercompany in essere al 31 dicembre 2023 risultano i seguenti:
BFF Bank ha in essere i seguenti "License agreement":
È in essere un "Intragroup Service and cost sharing agreement", che prevede la fornitura di servizi e la ripartizione ottimale di costi tra tutte le società del Gruppo e le succursali della Capogruppo, tra BFF Bank e:
BFF Finance Iberia, nel corso dell'anno 2016, ha acquisito crediti sanitari italiani dalla controllante, per un importo complessivo di circa 82 milioni di euro. Tali crediti, alla data di riferimento, risultano già incassati per circa 80,9 milioni di euro con un outstanding residuo pari a 0,9 milioni di euro circa.
Si segnala che BFF Bank svolge:

Relazione del Collegio Sindacale
Si precisa che la Banca ha intrattenuto, con aziende azioniste, rapporti di factoring e di mandato per la gestione e la riscossione dei crediti, a normali condizioni di mercato.
Si segnala, infine, l'esistenza di rapporti di conto deposito con amministratori della Banca e con altre parti correlate, per i quali le condizioni applicate corrispondono a quelle vigenti nel foglio informativo al momento della sottoscrizione del contratto.

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:
Coerentemente con la normativa in vigore, le opzioni assegnate nell'ambito del Piano 2016 concorrono a determinare la componente variabile della remunerazione erogata attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari; pertanto, il piano è soggetto a tutte le limitazioni incluse nella policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale della Banca e nelle disposizioni di legge.
Le condizioni di vesting delle opzioni oggetto del piano sono le seguenti:
Si specifica che il piano è soggetto alle condizioni di malus e claw back: le opzioni sono soggette a meccanismi di correzione ex post (malus e/o claw back) che, al verificarsi di circostanze predefinite, determinano la perdita e/o la restituzione dei diritti attribuiti dal piano.
Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016 al 31 dicembre 2023 risultavano assegnate, non esercitate che hanno maturato il periodo di vesting e sono ancora esercitabili, n.96.000. Non vi sono altre opzioni esistenti a tale data. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato e non ancora esercitato al 31 dicembre 2022 era pari a 1.086.788.

Relazione del Collegio Sindacale
In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:
Le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano al completamento del periodo di vesting, ossia dopo 3 anni dalla relativa data di assegnazione. Il vesting è subordinato alla sussistenza delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con la Banca e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.
Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, al 31 dicembre 2023 il numero di stock option assegnate e non esercitate sono 5.461.400, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 2.227.700. Non vi sono altre opzioni esistenti a tale data. Al 31 dicembre 2022 il numero di opzioni che risultava essere assegnato, ma non ancora esercitabile, era pari a 8.384.500 opzioni.
In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.
Con riferimento al Piano di Stock Option 2022, al 31 dicembre 2023 risultano assegnate 7.664.500 opzioni di cui 3.439.500 in modalità equity settled (Opzioni A) e 4.225.000 in modalità cash settled (phantom share), non ancora esercitabili. Al 2022, erano state assegnate 5.593.000 opzioni di cui 2.500.500 in modalità equity settled e cash-less e 3.092.500 in modalità cash settled/phantom, di cui nessuna ancora esercitabile.

In data 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il Principio Contabile Internazionale IFRS 16, relativo alla nuova definizione e al nuovo modello di contabilizzazione del "leasing". Il principio si basa sul trasferimento del diritto d'uso del bene concesso in locazione e deve essere applicato a tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli di durata inferiore ai 12 mesi e con valore contrattuale inferiore a 5.000 euro.
Sulla base del suddetto modello di contabilizzazione, devono essere iscritti nello Stato patrimoniale il "diritto d'uso" del bene tra le attività e la passività per i pagamenti futuri dovuti, mentre nel conto economico devono essere iscritti l'ammortamento del "diritto d'uso" e gli interessi passivi.
L'applicazione del principio ha comportato una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contratti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).
In particolare, le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:
Nel corso del 2018, BFF Bank ha avviato un'iniziativa progettuale volta a comprendere e definire gli impatti qualitativi e quantitativi della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, a seguito del quale è stato definito il nuovo modello di contabilizzazione da utilizzare per tutti i contratti di locazione (leasing), ad eccezione di quei beni che hanno un modesto valore (minore di 5.000 euro) o quelli per cui la durata contrattuale è breve (uguale o inferiore ai 12 mesi).
Ai fini della prima adozione del principio contabile (c.d. First Time Adoption - FTA), il Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2019 ha deliberato che BFF e tutte le società appartenenti a BFF Banking Group debbano adottare il modello "Modified Retrospective Approach". Di conseguenza la Banca non deve applicare retroattivamente il principio (considerando quindi informazioni comparative complesse), e il calcolo del diritto d'uso da inserire nella voce "Attività Materiali" coincide con il valore della passività finanziaria.
| Relazione sulla Gestione | Bilancio al 31 dicembre 2023 | Attestazione del Dirigente preposto |
Relazione del Collegio Sindacale |
Relazione della Società di Revisione |
|---|---|---|---|---|
Di seguito, si riporta il dettaglio dei diritti d'uso (Right of use), iscritti nella voce "Attività Materiali" al 31 dicembre 2023.
| (Valori in migliaia di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Diritti d'uso 31.12.2023 |
Diritti d'uso 31.12.2022 |
|||
| BFF Bank | 11.752 | 10.675 | ||
| Totale | 11.752 | 10.675 |
Per ulteriori dettagli in merito agli impatti contabili riferiti alle Attività materiali e alle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rinvia alla specifica sezione della Parte B della Nota Integrativa.

Il prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB (delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni), evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi, resi dalla società di revisione e da società appartenenti alla sua rete. Tali corrispettivi rappresentano i costi sostenuti ed iscritti nel Bilancio consolidato, al netto dei rimborsi spese e dell'IVA indetraibile e del contributo CONSOB:
| (Valori in migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di servizi | BFF Bank S.p.A. | ||||
| KPMG S.p.A. | Rete KPMG S.p.A. | ||||
| Italia | Estero | Italia | Estero | ||
| Revisione contabile | 186 | 92 | 64 | ||
| Servizi di attestazione(*) | 122 | 17 | |||
| Servizi di consulenza fiscale | |||||
| Altri servizi(**) | 286 | 60 | 26 | ||
| 594 | 92 | 60 | 107 |
(*) Gli importi si riferiscono alle attestazioni in merito alla dichiarazione non finanziaria e il programma EMTN.
(**) Gli importi si riferiscono a procedure di verifica concordate, attività di due diligence e supporto metodologico.

03
Attestazione
alla redazione
dei documenti
contabili e societari
del Dirigente Preposto

03
Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari
Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Dirigente preposto
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione

attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
Milano, 7 marzo 2024
Massimiliano Belingheri L'Amministratore Delegato
Giuseppe Manno Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari




04
Relazione
Sindacale
del Collegio

Relazione della Società di Revisione
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL SSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI BFF BANK S.P.A. AI SENSI DELL ART. 153 DEL D.LGS. 58/1998
Collegio , anche nella propria veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile [ CCIRC ], è chiamato a riferire zionisti di BFF Bank S.p.A., capogruppo del Gruppo Bancario BFF Banking Group BFF la Banca la Società , e il Gruppo cizio chiuso al 31 dicembre 2023, sulla .
ai sensi del codice civile, TUF Decreto Legislativo 1° TUB materia, nonché ai sensi degli artt. 17, 19 D. Lgs. n. 39/2010, e ha tenuto conto della regolamentazione disposta dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e controllo per le banche e le società quotate, in conformità alle Norme di comportamento del Collegio sindacale di Società Quotate predisposte dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Il compito del controllo contabile è demandato alla Società di Revisione KPMG KPMG ne legale, per gli esercizi 2021-2029, è blea ordinaria del 2 aprile 2020.
La funzione di Organismo di Vigilanza D. OdV trasferita in capo al Collegio sindacale, ma viene svolta da un separato organismo collegiale, nominato dal Consiglio di Amministrazione del 10 maggio 2021.
Con la presente Relazione diamo doveri in conformità alla legge.


Il mandato del Collegio sindacale in carica alla data della presente Relazione scade 2023.
Il Collegio sindacale, allo scopo di disciplinare la composizione, le modalità di sanciti dalle norme di legge e regolamentari applicabili, oltreché dal Codice di Corporate Governance a cui la Società ha aderito in ultimo aggiornato il 26 febbraio 2024.
Il Collegio sindacale, nel 2023, ha valutato, ogni qualvolta se ne presentava la necessità, con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità, correttezza, indipendenza e insussistenza di cause di incompatibilità richiesti dalla normativa , nonché la disponibilità di tempo e di risorse adeguate alla complessità . I componenti del Collegio sindacale hanno rispettato il limite al terdecies del Regolamento Emittenti e dal Decreto Ministeriale n.169/2020.
autovalutazione del Collegio sindacale per il 2023, effettuata ai sensi e per gli rt. 26, 5° comma, del TUB e della Sezione VI delle Disposizioni sul Governo Societario della Circolare 285 del 2013 e successivi aggiornamenti, che richiamando le finalità del processo di autovalutazione contemplato in capo ca funzionamento, ispirata alle finalità sopra elencate e sulla base di criteri e modalità coerenti con le , si è conclusa il 3 ottobre 2023.
ha tenuto conto anche di quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento del Collegio Sindacale , nonché dalle migliori prassi tempo per tempo diffuse tra le quali il Codice di Corporate Governance del 2020, ed è stata condotta con il supporto di un consulente indipendente, fornendo un quadro complessivamente positivo e individuando punti di attenzione e di miglioramento
Il Collegio sindacale ha, inoltre, formulato i propri orientamenti per gli Azionisti che alla prossima assemblea devono presentare la lista di candidati per la carica di


Relazione della Società di Revisione
sindaco del prossimo triennio e proporne il compenso.
Il Collegio sindacale ha preso parte a sessioni di formazione organizzate dalla Banca, dalle Associazioni di categoria e/o dagli Ordini professionali di riferimento, aventi ad oggetto tematiche inerenti al ruolo e alle responsabilità del Collegio sindacale, alla corporate governance, ai sistemi di controllo interno e gestione dei rischi, ai modelli AIRB, , al 40esimo aggiornamento della Circ. 285/2013 Banca ora, al , al bilancio bancario, e alla regolamentazione del settore bancario e finanziario.
Il Collegio sindacale conferma che, pur terminata la fase emergenziale derivante dalla pandemia da COVID-19, la Banca ha continuato ad avvalersi delle modalità di svolgimento delle riunioni , con un aumento .
Le attività del Collegio sindacale si sono pertanto svolte secondo tali modalità, anche svolgimento delle proprie riunioni anche in video/audio conferenza, modalità la cui adozione non ha diminuito o inficiato il grado di attendibilità delle informazioni
di competenza, effettuando n. 50 riunioni, anche sulla base di un Programma annuale delle verifiche condiviso con le Funzioni di controllo di secondo e di terzo livello, e di ulteriori incontri su tematiche di natura straordinaria.
Il Collegio sindacale ha partecipato, con assenze giustificate di qualche suo componente, a tutte le n. 19 riunioni del Consiglio di Amministrazione e a tutte le n. 15 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, nonché alle Assemblee degli azionisti tenutesi il 13 aprile 2023 e il 7 settembre 2023.
In persona di almeno un suo componente, ha, altresì, partecipato a tutte le n. 10 riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate, le n. 18 riunioni del Comitato per le Remunerazioni e le n. 10 riunioni del Comitato Nomine.
Il Collegio sindacale per gli aspetti di propria competenza, in sintesi ha vigilato:

Identificandosi, inoltre, con il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile previsto dal D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, il Collegio ha effettuato, nel citato decreto, nonché ai sensi del Regolamento (UE) n.537/2014.
Internal Audit, Compliance e Anti Money Laundering, e Risk Management), con il Dirigente preposto e con i Responsabili dei diversi Dipartimenti e Unità Organizzative della Banca, dV.
La partecipazione ai Consigli di Amministrazione e predisposti dalle singole Funzioni operative, hanno consentito al Collegio di acquisire, nei diversi settori, informazioni necessarie ed utili in ordine al generale sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, al sistema amministrativo e e finanziario.
La presenza alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, i flussi informativi diretti agli organi sociali e le informazioni di cui il Collegio sindacale ha avuto notizia, non hanno fatto emergere elementi in contrasto con le norme di legge e di Statuto.
Il progetto di Bilancio di BFF Bank S.p.A., che viene sottoposto alla Vostra

Relazione della Società di Revisione
approvazione, è corredato dalla Relazione sulla Gestione e, per chiuso al 31 dicembre 2023, espone un risultato economico positivo di Euro 131.360.488 contro Euro 261.438.216 , le cui modalità di formazione sono descritte in modo esauriente nella Relazione sulla Gestione e nella Nota integrativa, a cui Vi rimandiamo.
Il Collegio, nel rinviare all contenute nella Relazione sulla Gestione e nella presente relazione, di seguito segnala alcuni eventi significativi
Il Collegio segnala, altresì, che la Banca ha prose 2023, alla contribuzione al Fondo di garanzia dei depositi (Fondo Interbancario Tutela dei


Depositi, introdotto con la Direttiva 2014/49/UE - Deposit Guarantee Schemes - DGS) nella misura di Euro 4.401 mila su base obbligatoria, nonché al Fondo di Risoluzione Unico istituito con Regolamento Europeo n. 806/2014 in vigore dal 1° gennaio 2016 in misura pari a Euro 6.368 mila.
, disponeva di sottoporre il Gruppo BFF ad accertamenti ispettivi ai sensi degli artt. 54 e 68. D. lgs. 1.09.93 n.385 verifica di follow-up allo scopo di valutare il superamento delle L inizi 2023, si è conclusa il 12 gennaio 2024 e ad oggi la Banca è in attesa del rapporto ispettivo.
In data 18 settembre 2023 trasmesso una comunicazione di Adozione del piano di risoluzione 2022 per BFF Banking Group e il Provvedimento di determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL).
In data 29 settembre 2023 trasmesso una comunicazione con oggetto Situazione delle banche meno significative (LSI), nella quale ha manifestato di attendersi che le LSI adottino criteri di valutazione dei crediti e politiche degli investimenti finanziari prudenti, siano piani di funding e rafforzino presidi organizzativi e di controllo
Questi provvedimenti hanno messo in risalto la distanza tra stringenti linee interpretative della DoD e applicazione pratica ha avuto impatto sulle esposizioni scadute deteriorate, incrementando gli assorbimenti patrimoniali a fronte di un rischio di credito ipotetico, non rappresentativo del effettivo profilo di rischio. In proposito, la Banca, ha avviato il di un modello interno basato sui rating (A-IRB) che possa essere, in accordo con più rappresentativo del
Il Collegio sindacale evidenzia che la stima della percentuale di incasso degli 2023, ha confermato una percentuale di stima di recupero superiore al 50%, percentuale già utilizzata nel 2022 e confermata anche per il 2023.
I

Relazione della Società di Revisione
giorni come per il 2022.
Gli Amministratori nel bilancio riferiscono descritta sia a livello individuale che del Gruppo, nonché alle motivazioni sottostanti le variazioni rispetto al 2022.
Il Patrimonio netto della Banca al 31 dicembre 2023, risulta pari a Euro 692,6 milioni, rispetto a Euro 734,2 milioni de
I Fondi Propri, alla medesima data e a livello di bilancio individuale, ammontano a Euro 523,9 milioni rispetto a Euro 590,4 milioni del 31 dicembre 2021, con dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.
Il CET 1 Capital Ratio si attesta al 9,24%, rispetto 73% 2022; il Tier 1 Capital Ratio si attesta 2,95%, rispetto al 15,73% del 2022, e il Total Capital Ratio è pari al 12,95%, rispetto al 15,73% del 2022.
A livello consolidato, i Fondi Propri ammontano a Euro 586,9 milioni (rispetto a Euro 611,9 milioni al 31 dicembre 2022); il CET 1 Capital Ratio si attesta al 14,20%, rispetto al 16,86% 2022; il Tier 1 Capital Ratio si attesta al 19,08%, rispetto al 22,33% del 2022, e il Total Capital Ratio è pari al 19,08%, rispetto al 22,33% del 2022.
La Relazione sulla Gestione, partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e quelle ricevute dal AD , dal management, dalle Funzioni atipiche e/o inusuali né con terzi, né infragruppo, né con parti correlate.
Il Collegio sindacale ha vigilato sulla conformità delle policy, dei regolamenti e delle procedure in uso presso la Banca, nonché sul loro rispetto.
I documenti principali di riferimento per i rapporti con parti correlate sono le di interesse e i per la gestione delle da ultimo aggiornate il 27 giugno 2023 con il parere favorevole del Collegio sindacale, al fine di specificare,

allineandosi con la regolamentazione vigente e senza lasciare dubbi, quali siano le operazioni che si considerano in ogni caso Operazioni di Maggiore Rilevanza. Nel corso d 2023, il Collegio sindacale n operazioni atipiche o inusuali effettuate con parti correlate, infragruppo, né con soggetti diversi, né ha avuto indicazioni in tal senso dal Consiglio di Amministrazione o dal Revisore legale.
Il Collegio sindacale dà atto che le operazioni con parti correlate intercorse e di trasparenza del processo decisionale.
Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono dettagliate
, del D.Lgs. 39/2010 come modificato dal D. Lgs.135/2016, nonché del Regolamento (UE) n.537 il Collegio sindacale, nel proprio ruolo di CCIRC ha condotto autonome valutazioni sui presìdi organizzativi finalizzati a dare piena attuazione alle disposizioni normative volte, in particolare, a della società di revisione, al fine di migliorare la fiducia del mercato e degli investitori nelle informazioni finanziarie. revisori, attribuendo particolare enfasi alla verifica del mantenimento del requisito allo scambio informativo con il Collegio sindacale, in relazione alle diverse competenze e tipologia di controlli.
sindacale, nel corso dei numerosi incontri intrattenuti con KPMG, ha:
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Essa dà atto, inoltre, che non sono emersi aspetti significativi da segnalare con

tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato .
Il Collegio sindacale ha ricevuto dalla medesima società di revisione, la conferma della sua indipendenza 2, lettera a) del Regolamento UE : nel documento il revisore dichiara di aver rispettato i princìpi di etica ex artt. 9 e 9-bis D. Lgs. 39/2010 e di non aver riscontrato situazioni che hanno ai sensi degli artt. 10 e 17 D. Lgs. 39/2010 e degli artt. 4 e 5 del Regolamento UE 537/2014, né sono state segnalate dalla Banca situazioni in grado di comprometterla.
Il Collegio sindacale ha, altresì, esaminato la Relazione al Bilancio al 31.12.2023 rilasciata da KPMG in data 28 marzo 2024.
La Relazione di revisione include i c.d. Aspetti Chiave della revisione contabile, contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.
Per quanto attiene ai giudizi e alle attestazioni, la Società di revisione, nella Relazione sulla revisione contabile sul bilancio, ha:
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
dichiarato, per quanto riguarda eventuali errori significativi nelle Relazioni di non avere nulla da riportare.
Per quanto, invece, sindacale ha potuto constatare come gli stessi attengano a: i) la rilevazione degli interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a titolo definitivo; ii) la rilevazione contabile euro); iii) la recuperabilità del valore delle partecipazioni in imprese controllate ; iv) la valutazione delle attività immateriali a vita utile definita e indefinita.
In proposito, il Collegio sindacale ha preso atto delle procedure di revisione indicate dal revisore legale in risposta agli Aspetti Chiave, concordando sui presìdi posti a mitigazione degli eventuali rischi ad essi associati.
consolidata di , nella quale dichiara che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, al 31 dicembre 2023, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del D.Lgs. n.254/2016 e dai GRI Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards definiti dal GRI Global Reporting Initiative. I Le conclusioni sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di BFF Banking Group non si estendono alle informazioni c Tassonomia della Unione Europea (Regolamento UE 2020 tivo n. 852 del 18 giugno 2020 .
Il Collegio sindacale ha vigilato sull attraverso un costante monitoraggio delle attività svolte dal revisore, con riferimento


sia ai servizi di revisione (Audit Service) che ad altri servizi (Non Audit Service), del CCIRC, allo scopo di escludere, tra questi, la presenza dei servizi considerati
3, il Collegio ha svolto le proprie autonome valutazioni sui rischi potenziali di indipendenza del revisore legale e delle salvaguardie applicate anche facendo riferimento al Non-Audit Service aggiornato in data 28 luglio 2021, che definisce i princìpi generali e le modalità Non Audit Service, conferiti al Revisore del Gruppo e alla sua Rete, e accertando, principalmente:
Il Bilancio riporta ai sensi 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB (delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni) i corrispettivi di competenza dell esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi, resi dalla Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete.
Si segnala che la Banca ha conferito alla società di revisione KPMG S.p.A., tra , (i) i servizi di attestazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario DNF , ai sensi del D.Lgs. 254/2016, e delle Dichiarazioni fiscali, (ii), altri servizi quali la certificazione per la Ricerca e Sviluppo, dividendo, la verifica della corrispondenza degli importi inseriti nei comunicati stampa, la Confort letter per programme, la revisione della policy ALM della branch (iii) servizi di consulenza fiscale per la branch in Grecia.


Relazione della Società di Revisione
Per quanto sopra, relativamente agli incarichi conferiti a KPMG e alla sua rete da parte di BFF Bank S.p.A. e delle società del Gruppo, il Collegio sindacale quale CCIRC ritiene che tali attività non abbiano .
relazione, consentono al Collegio sindacale di affermare che le operazioni effettuate sono improntate al rispetto dei princìpi di corretta amministrazione, deliberate e realizzate in conformità alla legge e allo statuto, e al contempo di escludere che siano state poste in essere operazioni manifestamente imprudenti o azzardate, in contrasto patrimonio.
D.Lgs. 39/2010 stabilisce che il CCIRC è incaricato di monitorare il processo di informativa finanziaria e presentare le raccomandazioni o le proposte
Il Collegio sindacale ha preso atto che il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A. 154 bis del TUF, ha previsto nella propria governance il ruolo del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, e ha approvato il Regolamento della Funzione del Dirigente Preposto e la Nota Metodologica del Dirigente Preposto .
Il Consiglio di Amministrazione, ottenuta 2022 conferma di idoneità alla carica, ha nominato con efficacia 1° ottobre 2022, il Dott. Giuseppe Manno previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e del Collegio sindacale.
Il Collegio sindacale, per i compiti ad esso assegnati, ha monitorato nel corso della Funzione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con il quale ha intrattenuto periodici incontri, esaminando il modello di riferimento strutturato secondo le migliori prassi di mercato (COSO Report) in grado di fornire una ragionevole sicurezza

d efficienza delle attività operative, sul rispetto delle leggi e dei regolamenti interni.
In particolare, il Collegio sindacale ha rilevato come la Banca abbia individuato il modello di controllo c.d. misto, quale modello idoneo a garantire il presidio del Sistema dei Controlli Interni sulle relazioni finanziarie periodiche, sulla base delle caratteristiche del Gruppo, declinandone le caratteristiche per le Società Controllate contemplano:
Le attività -ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni a firma del Delegato e del Dirigente Preposto, e devono assicurare

Relazione della Società di Revisione
amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio, strumentali ad accertare la corrispondenza dei documenti contabili societari alle risultanze dei libri contabili e la loro idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria.
I nei diversi ambiti, una situazione nel complesso presidiata, non ravvisando profili di criticità o carenze tali da inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili, seppur sussistano aree suscettibili di miglioramento sulle quali avviare azioni correttive.
Si evidenzia, inoltre, che, con riguardo alle controllate acquisite nel 2022, BFF Immobiliare S.r.l. e BFF TechLab S.r.l. non sono state considerate nel perimetro dei controlli per la loro scarsa significatività.
Il Collegio sindacale, quindi, con riguardo alla struttura e al contenuto delle Relazioni periodiche, redatte dal Dirigente Preposto in occasione della Relazione finanziaria semestrale, del Bilancio di esercizio e del Bilancio consolidato al 31.12.2023 del Gruppo Delegato ed al Dirigente Preposto TUF.
Il Collegio sindacale ha relativo all delle azioni della , ha vigilato D.Lgs. 254/2016 ed ha esaminato la DNF 2023, accertandone la conformità alle disposizioni che ne regolano la redazione ai sensi del citato decreto.
In particolare, dà atto che, in linea con i GRI Sustainability Reporting Standards emanati nel 2021, la Banca in accordance di rendicontazione richiesti fornendo una disclosure completa per ogni tema risultato materiale e un confronto degli indicatori del 2023 con quelli del 2022 e 2021.
ha potuto approfondire e meglio strutturare i processi inerenti alla redazione della DNF anche grazie alla modifica del processo di raccolta dei dati facilitato dall nei


futuri esercizi per favorire dei processi all evoluzione normativa. La Banca ha rivisto i processi e i risultati del che hanno Inside-Out coerenti con il contesto in cui opera il Gruppo, consolidando il framework su cui misurare gli avanzamenti, declinare dal punto di vista quantitativo le metriche di valutazione e impostare obiettivi per facilitare la creazione di una cultura ESG.
Con riguardo alla Tassonomia, Regolamento UE 2020/852 e relativi regolamenti delegati, il Collegio ha preso atto che la Banca si è adeguata ai requisiti richiesti, riportando tutti 2023, per ognuno dei quali è stata fornita una descrizione della metodologia applicata e una adeguata panoramica dei risultati.
La Società di revisione KPMG ha espresso il suo giudizio positivo sulla DNF 2023 escludendo, come da normativa, la valutazione dei risultati dell'applicazione del regolamento della Tassonomia, pur verificandone la presenza. Per tutto quanto non riferito il Collegio sindacale rinvia alla DNF 2023.
Il Collegio s P la struttura organizzativa è oggetto di periodici interventi volti a dare ad essa maggiore economico, alle esigenze di business connesse soprattutto alla realizzazione del piano industriale 2024-2028, alle dinamiche del mercato e al declinandole sino alle funzioni più operative, ed è oggetto di periodica verifica ed preposti. che trovano riscontro nella rappresentazione delle deleghe e dei poteri attribuiti a un segregation of duties.
Il Collegio sindacale ha osservato come il DEPOBank Banca Depositaria Italiana S.p.A. sia ormai pressoché ultimato con particolare riguardo agli aspetti inerenti alla razionalizzazione della struttura organizzativa, alla regolamentazione interna e all armonizzazione e


Relazione della Società di Revisione
Il Collegio sindacale, anche per quanto riferito nei precedenti punti della presente Relazione, ritiene che la struttura organizzativa della Banca sia nel complesso sostanzialmente adeguata alle sue dimensioni ed alle sue caratteristiche operative, ma richieda un monitoraggio continuo al fine di poter intervenire con azioni migliorative in linea con la complessità e i rischi ai quali essa è esposta, e con modifiche qualitative e quantitative nelle risorse disponibili al fine di supportare la Banca nelle sfide derivanti dal Piano Industriale 2024-2028.
Controllate, le diverse disposizioni necessarie per dare attuazione alle istruzioni di stabilità 285/2013.
disposizioni sono impartite dalle singole Funzioni al fine di aggiornare le controllate sia sulla normativa interna ad esse applicabili, sia sulle informazioni necessarie per il reporting package, le cui attività principali, soprattutto di controllo, vengono svolte in modalità accentrata.
Ricordando che, perimetro estero del Gruppo, non sussistono organi di controllo equivalenti, il Collegio sindacale ha, comunque, svolto i propri approfondimenti negli incontri periodici con le funzioni aziendali di controllo della Banca e con il management di alcune Società controllate. A tale riguardo si ricorda che le funzioni di controllo hanno la responsabilità diretta per le rispettive analoghe strutture relativamente a BFF Finance Iberia S.A.U., mentre sono destinatarie del riporto funzionale da parte delle corrispondenti analoghe funzioni del gruppo BFF Polska.
Il Collegio sindacale ritiene nel complesso adeguate le disposizioni impartite dalla Banca alle società controllate anche al fine di fornire tutte le informazioni necessarie


Il Sistema di Controllo Interno ( SCI delle procedure e delle raggiungere, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, i seguenti obiettivi:
Il Collegio sindacale conferma di avere intrattenuto periodici incontri con Delegato incaricato dello SCI, le Funzioni Aziendali di controllo - Internal Audit, Compliance e AML, Risk Management, la Funzione del Dirigente Preposto e la Società di revisore KPMG -, nonché con la costante partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi.
Dà atto del informativa fornita al Consiglio di Amministrazione Delegato circa lo stato di attuazione delle delibere del Consiglio di A finalizzate al raggiungimento degli obiettivi strategici.
Il Collegio sindacale ha verificato che ciascuna società del Gruppo si fosse dotata di un sistema dei controlli interni coerente con la strategia e la politica del Gruppo stesso, soprattutto con riguardo alle controllate estere, per le quali, nel rispetto dei vincoli locali, sono state poste in essere iniziative atte a garantire, nel complesso, adeguati standard e presìdi organizzativi di controllo. Ulteriori iniziative di rafforzamento sono già state realizzate, anche ad esito degli accertamenti ispettivi effettuati 2021, nonché alla luce delle maggiori complessità derivanti dalla crescita e dalla diversificazione operativa del Gruppo .


Relazione della Società di Revisione
Al riguardo, nel rammentare nuovamente che, nella veste di Capogruppo del Gruppo BFF Banking Group, BFF Bank S.p.A. svolge le funzioni di direzione e coordinamento, nonché di controllo unitario, nei confronti di BFF Finance Iberia S.A.U., di BFF Polska S.A., di BFF Immobiliare S.r.l. e di BFF TechLab S.r.l., uniformandosi al controllo, e di altri Regolamenti di Gruppo della normativa rilevante.
Nel sistema di controllo interno, infatti, impianto regolamentare della Banca e del Gruppo, e il costante aggiornamento delle policy e dei regolamenti; nel 2023, in particolare, la Banca e le sue Branch hanno portato 58 documenti (di cui 28 nuovi) su un corpus normativo di 421, la controllata BFF Polska e le sue controllate hanno approvato 73 documenti (di cui 12 nuovi) su un corpus normativo di 272, la controllata BFF Finance Iberia ha approvato 22 documenti (di cui 1 nuovo) su un corpus normativo di 136.
Gli interventi effettuati sono relativi a (1) la revisione di processi su richiesta delle funzioni owner o (2) la revisione della regolamentazione interna a seguito di variazioni normative o regolamentari (3) la revisione della regolamentazione interna a seguito di richieste delle Funzioni di controllo.
Il Collegio conferma l la manutenzione del corpo procedurale interno che si configura pertanto adeguato e aggiornato.
Il Collegio sindacale ha preso atto modello di organizzazione e gestione di cui al D.Lgs. 231/01 Modello ; attraverso incontri periodici, ha verificato la sussistenza dei requisiti di efficienza e di indipendenza presìdi della Banca, i controlli effettuati e le conseguenti risultanze, ha avuto conferma della correttezza e periodicità dei flussi informativi ad esso dovuti.
Il modello di organizzazione e gestione di cui al D.Lgs. 231/01 è stato in ultimo aggiornato a dicembre 2022. Nel 2023 incaricato un advisor esterno indipendente per valutazione del modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01, al fine di identificare eventuali aree di rafforzamento e di evoluzione del Modello. Le prime azioni identificate dalla quality review sono state intraprese

relativamente al risk assessment sul framework anticorruzione, mentre proseguirà nel 2024 con il risk assessment sul Modello, .
Il Collegio sindacale ha, inoltre, verificato il rispetto da parte della Banca degli obblighi di corrispondenza e di invio di comunicazioni agli Organi di Vigilanza. Le attività ad esito degli accertamenti ispettivi del 2021 sono state costantemente monitorate, aggiornate e comunicate con periodicità trimestrale al Consiglio di Amministrazione. Gli obiettivi previsti dal piano sono stati portati a conclusione salvo alcune ripianificazioni legate allo sviluppo del sistema informativo, ma anche per integrazioni e implementazioni resesi necessarie da sviluppi pianificati dalla Banca, modifiche normative o per successive .
lla ispezione di follow-up di iniziata a settembre 2023 e conclusa il 12 gennaio 2024, di cui si sta ancora attendendo il relativo rapporto, indirizzerà la Banca sulle eventuali azioni da mettere ulteriormente in atto al fine di superare criticità rilevate nella precedente ispezione.
e del giudizio espresso dalla Funzione Internal Audit sul Sistema di Controlli Interni valutato per completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità , il Collegio sindacale ritiene che non sussistano nel complesso profili di significativa criticità tale llo SCI, sottolineando tuttavia la necessità di continuare a monitorare il sistema di governo societario e i meccanismi di check and balance, già oggetto di osservazione della Banca d Italia.
delle informative periodiche rese, degli esiti del del e azioni correttive individuate, nonché attraverso la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi.
Il Gruppo ha un processo normato da apposito regolamento interno di Risk Appetite Framework RAF business model strategico, , soglie di risk trigger e


Relazione della Società di Revisione
Il Consiglio di Amministrazione ha definito le linee di indirizzo dello SCI, assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati, gestiti e monitorati in modo adeguato. In particolare, ha valutato le tipologie di rischio a livello del Gruppo e per tutti i Paesi in cui esso opera.
Il Collegio sindacale, a tale riguardo, ha vigilato, per quanto di sua competenza sulla valutando, altresì, le modifiche al framework alle evoluzioni in tema di metriche e calibrazione dei limiti di rischio, al fine di recepire pari evoluzioni nei modelli di business della Banca, ovvero in considerazione delle indicazioni normative.
Nel , ha verificato la coerenza del Piano industriale 2024-2028 con il RAF e ha costantemente monitorato le attività svolte dalle Funzioni di controllo, .
Il sistema di controllo e di gestione dei rischi appare, nel complesso, coerente con il quadro normativo e regolamentare e , dello SCI alle complessità derivanti dalla crescita dimensionale e dalla diversificazione delle attività del Gruppo.
Il 27 aprile 2023 il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A. ha approvato il Resoconto ICAAP/ILAAP 2022, acquisendo le considerazioni svolte dalle Funzioni di controllo interessate e dal Comitato Controllo e Rischi.
Il Collegio sindacale, li spunti di miglioramento e, dopo aver attentamente esaminato la documentazione ed interloquito con i Responsabili delle Funzioni di controllo presenti, ha espresso Resoconto ICAAP/ILAAP al 31.12.2022, con riferimento sia al processo interno di gestione del rischio di liquidità, sono coerenti con le caratteristiche operative e il modello di business della Banca, con i piani strategici definiti e le previsioni economiche e finanziarie 2023-2025, il Contingency Funding Plan, il Recovery Plan 2023-2025 e il Risk Appetite


Il Consiglio di Amministrazione della Banca, il 27 aprile 2023, ha approvato il Recovery Plan il quale rispetta, , le indicazioni e i contenuti previsti dalle disposizioni normative e regolamentari emanate da .
Il Collegio ha espresso, inoltre, le sue considerazioni in merito alla Relazione annuale 2022 FEI dalla Funzione Internal Audit, esprimendosi favorevolmente alla sua approvazione nel Consiglio di Amministrazione del 27 aprile 2023, ma promuovendo un rafforzamento graduale ed adeguato nei controlli diretti e indiretti da parte delle Funzioni di controllo e ementazione delle competenze in ambito ICT delle funzioni di controllo e una maggiore divisione dei compiti e delle responsabilità tra la gestione e il controllo degli accordi di esternalizzazione e dei rischi da essi derivanti.
ha costantemente monitorato, con riferimento alla normativa di contrasto al riciclaggio e finanziamento del terrorismo, le attività svolte effettuate ex post, in merito alle quali non si segnalano situazioni di particolare criticità. Il Collegio sindacale ha, altresì, autovalutazione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
Al riguardo, il Collegio sindacale ha rilevato come, a giudizio della Responsabile della Funzione, la valutazione complessiva del rischio residuo di riciclaggio di Grup
Il Collegio sindacale ha, altresì, verificato la completezza, adeguatezza, la funzionalità e affidabilità del Piano di Continuità Operativa i cui rischi residui complessivi sono stati per criticità legate ad un rilevante fornitore della Banca. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano di continuità operativa al 19 dicembre 2023, accettando tale rischio residuo e individuando le azioni da porre in essere, al fine di monitorare e ridurre il rischio residuo.
Documento di indirizzo strategico ICT che


Relazione della Società di Revisione
definisce le modalità di gestione e miglioramento del sistema informativo aziendale per supportare le necessità correnti e future del Gruppo, documento aggiornato in seguito ai cambiamenti avvenuti nel 2023 e delle priorità e obiettivi anche con riferimento al nuovo Piano Industriale 2023-2028.
Alla luce del 40° aggiornamento della Circolare 285/2013 pubblicato il 2 novembre 2022 Orientamenti sulla gestione dei rischi (ICT) e di sicurezza e Digital Operational Resilience Act (DORA) , nel 2023 la Banca ha presentato il progetto di adeguamento con (i) la revisione della regolamentazione interna relativa alla struttura organizzativa e alla formazione in ambito di sicurezza delle informazioni, al sistema dei controlli interni, al sistema informativo, alla continuità operativa e alla resilienza operativa, (ii) il piano delle ne in termini di requisiti di sicurezza delle informazioni e continuità operativa (iii) il piano delle attività per . In particolare, è stata creata la nuova Funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza Risk Management, sono stati ampliat D, sono aumentati i presidi necessari ad assicurare una corretta gestione del rischio ICT ed è stato incluso il rischio ESG nel framework del Risk Manangement.
Con riferimento alla attuale crisi geopolitica Russia-Ucraina e al conflitto israelopalestinese che rappresentano un fattore di instabilità e di influenza sulla situazione macroeconomica europea e mondiale, si segnala che il Gruppo ha messo in atto un costante monitoraggio dei rischi ai quali potrebbe essere esposto.
Nella Parte E del bilancio sia individuale che consolidato sono riportate le
Nello svolgimento della propria attività di controllo, il Collegio sindacale ha nella costante interlocuzione con la Funzione di Internal Audit, condividendo il risultato delle attività di verifica svolte, con riguardo .
Il Collegio sindacale ha potuto rilevare che le attività pianificate dalla Funzione di Internal Audit 2023, abbiano coperto perimetro che la Funzione si era impegnata a controllare.


Con nella struttura a luglio 2023 del nuovo Responsabile Internal Audit, oggetto di rivisitazione sia dal punto di vista organizzativo che delle metodologie utilizzate e così il Piano di Audit 2024 che ha conseguentemente recepito alcune modifiche.
Il nuovo Responsabile Internal Audit ha mappato le competenze delle risorse della Funzione e ha definito obiettivi a medio termine dettagliati nel Piano Internal Audit Reloaded - per una maggiore compliance alle best practices .
In particolare, ha posto le basi per effettuare il Risk assessment con periodicità annuale e per svolgere le verifiche do tutte le funzioni e unità di business coinvolte ed Gruppo. Su queste basi ha presentato il Long-Term Audit Plan 2024-2028 al fine di coordinare i controlli con il Piano industriale 2024-2028.
Le attività d Internal Audit così come quelle delle Funzioni di controllo di secondo livello sono rendicontate nei rispettivi Tableau de Bord
Per il gruppo BFF Polska, le verifiche di Audit sono eseguite in loco coordinate Internal Audit di capogruppo e i relativi esiti sono inclusi nei Tableau de Bord della Funzione Internal Audit della Capogruppo; per BFF Finance Iberia S.A.U., le verifiche vengono svolte direttamente dalla Funzione Internal Audit di Capogruppo sulla base di un apposito contratto di service, e gli esiti sono inclusi nel Tableau de Bord della Funzione Internal Audit della Capogruppo.
Il Collegio sindacale ha esaminato, con esito positivo, del Manuale di Internal Audit e del Regolamento che recepiscono le modifiche intervenute nel organizzazione e nella metodologia applicata alle verifiche di audit, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2023.
Si rammenta che la Funzione di Internal Audit è responsabile anche del sistema interno di segnalazione (cd Whistleblowing), in relazione al quale si evidenzia che 202
Le politiche retributive del Gruppo, sono regolate dalla Policy di Remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale Policy

Relazione della Società di Revisione
previsioni di cui al Titolo IV, Capitolo 2, delle Disposizioni di vigilanza per le banche, volto a recepire le novità introdotte in materia dalla Direttiva 2019/878/UE Direttiva (EBA/GL/2021/04). La Banca ha, altresì, considerato, nella propria Policy, gli aggiornamenti del Codice di Corporate Governance, ad eccezione di quanto stabilito in materia di share ownership, ritenendo opportuno applicare quanto stabilito in materia dalle Disposizioni di Vigilanza.
La Policy attualmente in vigore, disponibile sul sito internet della Banca e alla quale rinviamo per gli opportuni approfondimenti, Azionisti il 13 aprile 2023.
La Funzione Internal Audit, coerentemente con le Disposizioni di Vigilanza, ha svolto nei mesi di gennaio e febbraio 2024 uno specifico intervento di audit finalizzato a verificare la rispondenza delle prassi di remunerazione e incentivazione in materia. In base ai riscontri svolti, la Funzione Internal Audit ha ritenuto che le 2023 siano state correttamente applicate c ponsabilità agli organi e alle funzioni aziendali coinvolti nel processo, pur in considerazione della permanenza di alcune riguardanti le fasi chiave del processo di calcolo delle componenti variabili riconosciute ai dipendenti del Gruppo.
iter che ha caratterizzato la redazione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti a favore degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo e del to delle informative richieste - -quater del Regolamento Emittenti, che si articola in due sezioni:

2023 e fino alla data di redazione della presente relazione, .
Il Gruppo, , ha ricevuto reclami e segnalazioni che sono stati gestiti e periodicamente rendicontati dalla Funzione Compliance & AML. Il numero di reclami accolti r La sola Capogruppo nel 2023 ha ricevuto 4 reclami, nessuno dei quali è stato accolto, la spagnola BFE ha accolto 17 reclami e la BFF Bank Spotka Akcyina Odziat w Polsce 42, mentre nessun reclamo è stato ricevuto dalla BFF Polska e dalle sue controllate, dalla Branch portoghese e da BFF Finance Ibera S.A.
Non sono state ricevute segnalazioni di fatti censurabili. Il Collegio segnala comunque che:
Nel


Relazione della Società di Revisione
rilevate omissioni, fatti censurabili, altre irregolarità o comunque circostanze significative tali da richiederne, oltre a quanto già rappresentato, la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente Relazione.
e fino alla data di redazione della presente relazione, il Collegio sindacale ha rilasciato i pareri ed espresso le osservazioni che la normativa vigente e le Disposizioni di vigilanza per le banche e le società quotate assegnano alla sua competenza.
governance adottato, la conformità dello stesso al Codice di Corporate Governance promosso da Borsa Italiana, di ultima approvazione nel 2020, e descrive la compliance rispetto alle raccomandazioni contenute nella lettera del Presidente del Comitato per la Corporate Governance.
Il Collegio sindacal 3, ha, altresì, effettuato la verifica della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza dei membri del Consiglio di Amministrazione ai sensi del TUF, del Codice di Corporate Governance e del Decreto Fit and Proper. Al riguardo, il Collegio sindacale dà atto che sia il Comitato Nomine, sia il Consiglio di Amministrazione, sulla base della documentazione prodotta e delle dichiarazioni rese da parte di ciascun amministratore, hanno effettuato le verifiche concernenti ndipendenza degli amministratori.
Il Collegio sindacale ha preso atto che nel 2023 è stato approvato il .
N 3 il Collegio sindacale ha seguito il processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, che si è svolto con il supporto di un advisor esterno e si è concluso il 6 ottobre 2023, riscontrando la correttezza formale delle attività messe in atto e del suo procedimento.
In data 26 ottobre 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato, inoltre, gli Orientamenti per gli azionisti sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione e per la predisposizione della lista del Consiglio di Amministrazione. I dettagli sono descritti nella Relazione sulla Governance a cui il

Collegio rinvia anche per acquisire le informazioni circa i suoi esiti.
vigilanza svolta dal Collegio sindacale, come sopra descritta, possiamo, quindi, ragionevolmente affermare che 3 organizzativo, amministrativo e contabile nonché il suo concreto funzionamento, è risultato adeguato.
Il Collegio ha ottenuto le relazioni rilasciate in data 28 marzo 2024 dalla Società di Revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 39/2010, sul Bilancio individuale della Banca e sul Bilancio consolidato del Gruppo Bancario al 31.12.2023, nelle quali è espresso un giudizio positivo senza rilievi o osservazioni, né richiami di informativa. Nelle stesse è espresso anche il giudizio di coerenza e di conformità alle norme di legge della Relazione sulla Gestione con i documenti di bilancio previsto D.Lgs. 39/2010.
Nella medesima data, la Società di Revisione ha rilasciato la propria relazione sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, dalla quale non emergono rilievi.
Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio sindacale, non rileva, per i profili di propria competenza, individuale al 31 dicembre 2023 e della relativa proposta di destinazione del risultato di esercizio come formulata dal Consiglio di Amministrazione.
I Sindaci ricordano che è in scadenza il loro mandato e, pertanto, invitano a deliberare in merito avuto anche riguardo agli orientamenti relativi alla composizione quali quantitativa dei candidati e alla loro remunerazione pubblicati sul sito della Società.
Milano, 28 marzo 2024
Il Collegio sindacale
Nicoletta Paracchini

Relazione della Società di Revisione
Fabrizio Di Giusto
Paolo Carbone



05
Relazione della
Società di Revisione

321 Bilancio 2023

Relazione della Società di Revisione
Relazione del Collegio Sindacale


KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti di BFF Bank S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di BFF Bank S.p.A. (nel seguito anche la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include le informazioni rilevanti sui principi contabili applicabili.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di BFF Bank S.p.A. al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a BFF Bank S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.
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BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023
Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.15 "Altre informazioni - Criterio di riconoscimento delle componenti reddituali"
Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 1.2 "Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave | |||
|---|---|---|---|---|
| Gli Amministratori, nel calcolo del costo ammortizzato dei crediti verso la clientela acquisiti a titolo definitivo, includono anche la stima degli interessi di mora ritenuti recuperabili, coerentemente con quanto definito dal "Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016" in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo". È stata focalizzata l'attenzione su tale aspetto in quanto: • l'ammontare degli interessi di mora contabilizzati ma non ancora incassati è significativo; |
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso: • la comprensione dei processi aziendali e del relativo ambiente informatico della Banca con riferimento al processo di stima degli interessi di mora; • l'analisi dei modelli utilizzati per la stima degli interessi di mora e l'esame della ragionevolezza delle principali assunzioni e variabili in essi contenuti; • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa gli interessi di mora. |
|||
| • la scelta dei parametri puntuali utilizzati per la stima di tale componente di ricavo presuppone la disponibilità di serie storiche statisticamente affidabili, costruite sulla base di flussi e tempi di incasso osservabili alla data di bilancio; |
||||
| • incorpora elementi di giudizio professionale da parte degli Amministratori. La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è influenzata anche dalle incertezze del contesto che incidono sulle condizioni economiche attuali e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti potenzialmente rilevanti derivanti dal mercato dell'energia, dalle catene di fornitura, dalla tensione inflazionistica e dagli effetti delle politiche monetarie sui tassi di interesse. Per tali ragioni abbiamo considerato la rilevazione degli |
||||
| interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a titolo definitivo un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
Relazione del Collegio Sindacale

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023
Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"
Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 14.2 "Altri proventi di gestione: composizione"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Gli Amministratori, in accordo con la Direttiva 2011/7/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali che fissa un importo minimo di €40 a titolo d'indennizzo dei costi di recupero del credito, hanno iniziato a richiedere ai debitori 40 euro per ogni fattura scaduta, come rimborso forfettario per le spese sostenute per il recupero del credito a partire dall'esercizio 2018. La sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 ottobre 2022 ha confermato il diritto di recuperare 40 euro per ogni fattura. |
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso: • la comprensione dei processi aziendali e del relativo ambiente informatico della Banca con riferimento al processo di stima dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro); • l'analisi dei modelli utilizzati per la stima dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro), nonché l'esame della ragionevolezza delle principali assunzioni e variabili in essi contenuti; |
| Gli Amministratori hanno analizzato la serie storica degli incassi dell'indennizzo in modo tale da determinare una stima attendibile dell'ammontare incassabile: di conseguenza, a partire dalla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022, ha deciso di procedere alla contabilizzazione per competenza del suddetto indennizzo, sulla base della stessa percentuale di incasso rilevata per il modello degli interessi di mora. Gli Amministratori, al 31 dicembre 2023, hanno iscritto la stima del credito maturato nell'esercizio per l'indennizzo in questione per un ammontare pari a 15 milioni di euro. È stata focalizzata l'attenzione su tale aspetto in quanto: • la scelta dei parametri puntuali utilizzati per la stima di tale componente di ricavo presuppone la disponibilità di serie storiche statisticamente affidabili, costruite sulla base di flussi e tempi di incasso osservabili alla data di bilancio; • incorpora elementi di giudizio professionale da parte degli Amministratori. Per tali ragioni abbiamo considerato la rilevazione per competenza dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro) un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
• la verifica, su base campionaria, dell'accuratezza delle rilevazioni contabili; • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa alla contabilizzazione dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro). |


BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023
Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 7 "Partecipazioni"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Nel bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, gli | Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso: |
Amministratori hanno iscritto al costo di acquisizione le partecipazioni in imprese controllate BFF Polska Group per €109,2 milioni, BFF Finance Iberia per €32,7 milioni, Unione Fiduciaria per €8,6 milioni, BFF Immobiliare S.r.l. per €4 milioni e BFF Techlab S.r.l. per €0,4 milioni. Il totale complessivo delle partecipazioni rappresenta l'1,3% del totale attivo del bilancio d'esercizio.
Alla chiusura di ciascun esercizio, gli Amministratori valutano l'eventuale presenza di evidenze di perdita di valore di tali partecipazioni.
Gli Amministratori, qualora accertino la presenza di indicatori di perdita di valore, verificano, anche con il supporto di consulenti esterni, il valore di bilancio di tali partecipazioni confrontandolo il valore recuperabile della Cash Generating Unit (CGU) determinato secondo metodologie valutative appropriate nelle circostanze ("test di impairment").
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è influenzata anche dalle incertezze del contesto che incidono sulle condizioni economiche attuali e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti potenzialmente rilevanti derivanti dal mercato dell'energia, dalle catene di fornitura, dalla tensione inflazionistica e dagli effetti delle politiche monetarie sui tassi di interesse.
In considerazione della significatività della voce di bilancio in oggetto e dell'elevato grado di stima insito nel processo di determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni, abbiamo considerato la recuperabilità del valore delle partecipazioni in imprese controllate un aspetto chiave dell'attività di revisione.
Relazione del Collegio Sindacale

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023
Nota integrativa "Parte A – Politiche contabili": paragrafo A.2.7 "Attività immateriali"
Nota integrativa "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 9 "Attività immateriali"
Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 13 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Gli Amministratori, a seguito dell'operazione di aggregazione aziendale con DEPObank S.p.A. (avvenuta nel 2021) e della conclusione del processo di allocazione definitiva del Prezzo di Acquisto ("Purchase Price Allocation"), ha rilevato nel bilancio d'esercizio attività immateriali a vita utile definita riconducibili a "Customer Contracts" per complessivi €25,7 milioni. |
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso: |
| • la comprensione del processo di predisposizione del piano pluriennale del Gruppo approvato dagli Amministratori; |
|
| • l'esame degli scostamenti tra i risultati storici e i piani pluriennali degli esercizi precedenti, al fine di |
|
| Nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 le attività immateriali rappresentate da "Customer Contracts" |
analizzare l'accuratezza del processo previsionale adottato dagli Amministratori; |
| ammontano a €19 milioni. Le rettifiche di valore nette sulle attività immateriali a vita |
• la valutazione delle condizioni che portano ad una riduzione di valore; |
| utile definita addebitate al conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 ammontano a €2,7 milioni e sono rappresentate dagli ammortamenti dell'esercizio. |
• l'analisi dei criteri di identificazione delle CGU e la riconciliazione del valore delle attività e delle |
| La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è | passività alle stesse attribuite con il bilancio; |
| influenzata anche dalle incertezze del contesto che incidono sulle condizioni economiche attuali e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti potenzialmente rilevanti derivanti dal mercato dell'energia, dalle catene di fornitura, dalla tensione inflazionistica e dagli effetti delle politiche monetarie sui tassi di interesse. |
• l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa alle attività immateriali a vita utile definita e al test di impairment. |
| Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione delle attività immateriali a vita utile definita un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.


BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Relazione del Collegio Sindacale


BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti di BFF Bank S.p.A. ci ha conferito in data 2 aprile 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Banca e del bilancio consolidato di BFF Banking Group per gli esercizi dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2029.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.
Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di BFF Banking Group al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di BFF Bank S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.


BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di BFF Bank S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Milano, 28 marzo 2024 KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio
Progetto grafico e impaginazione Red Point Srl
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