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Bff Bank

Annual Report Mar 28, 2024

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Annual Report

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Progetto di Bilancio

Le opere rappresentate in queste pagine sono state realizzate dall'artista Valerio Adami, e sono presenti nella collezione d'arte contemporanea di BFF.

Tutta la collezione, che comprende circa 250 opere, dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, create da artisti come Valerio Adami, Enrico Baj, Alberto Burri, Hsiao Chin, Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro e Joe Tilson, è esposta in via permanente presso le sedi italiane di BFF a Milano e a Roma.

Nel 2019 la Banca ha avviato un progetto di digitalizzazione e ricondizionamento della collezione, dando vita a diverse iniziative, tra cui una mostra itinerante in Europa, accompagnata da pubblicazioni in lingua inglese per promuovere la cultura e l'arte italiana all'estero.

Da gennaio 2023, inoltre, è in distribuzione un nuovo volume che trae spunto dalla collezione: "Italian and American Art – An Interaction – 1930s–1980s", dedicato alla fascinazione reciproca tra arte italiana e arte americana.

La nuova fase del progetto intende dare seguito all'esposizione itinerante realizzata in Europa, con nuove tappe anche negli Stati Uniti, nel 2024, e culminare nell'area museale presso la nuova sede centrale della Banca in costruzione a Milano.

L'impegno di BFF in campo culturale è frutto del senso di responsabilità nei confronti della comunità e del patrimonio artistico italiano, e della volontà di restituire alla società parte del valore che BFF genera, in linea con le politiche sociali e di sostenibilità del Gruppo.

www.art-factor.eu

Il presente documento, predisposto al solo scopo di agevolare la lettura del Bilancio, rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alla Direttiva 2004/109/CE ("Direttiva Transparency") e al Regolamento delegato (UE) 2019/815 ("Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) pubblicata sul sito internet all'indirizzo www.bff.com.

BFF Bank S.p.A.

Capogruppo del Gruppo Bancario "BFF Banking Group" Sede Legale in Milano - Via Domenichino, 5 Capitale Sociale euro 144.157.893,80 euro (i.v.) Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano Codice Fiscale e Partita IVA n. 07960110158

Bilancio e Relazioni

39° esercizio

Indice

Struttura del Gruppo 4
Organi societari alla data del 31 dicembre 2023 5
Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione 8
01 Relazione
sullaGestione
13
1.
Evoluzione di BFF: una storia di successo e di costante creazione di valore
14
2.
Contesto operativo ed eventi significativi
23
3.
Andamento della gestione
37
4.
Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche della Banca in materia
di assunzione, gestione e copertura dei rischi
66
5.
Controlli interni
71
6.
Altre informazioni
75
7.
Capitale sociale, Azionariato, Delibere Assembleari e Andamento del Titolo
79
8.
Evoluzione prevedibile della gestione
83
9.
Destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A.
84
10. Proposta all'Assemblea 85

02 Bilancio d'esercizio 88

Stato Patrimoniale 90
Conto Economico 92
Prospetto della Redditività Complessiva 93
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto 94
Rendiconto Finanziario 96
Nota Integrativa 98
Parte A - Politiche contabili 99
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 145
Parte C - Informazioni sul Conto Economico 191
Parte D - Redditività complessiva 209
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 211
Parte F - Informazioni sul Patrimonio 266

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda 275
Parte H - Operazioni con parti correlate 276
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 279
Parte M - Informativa sul leasing 281
Altri dettagli informativi 283
03 Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione
dei
Documenti
Contabili
e
Societari
285
04 Relazione
del
Collegio
Sindacale
288
05 Relazione
della
Società
di
Revisione
322

Relazione del Collegio Sindacale

Struttura del Gruppo

Organi Sociali alla data del 31 dicembre 2023

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Salvatore Messina
Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri
Vice Presidente Federico Fornari Luswergh
Consiglieri Anna Kunkl
Michaela Aumann
Piotr Henryk Stępniak
Domenico Gammaldi
Monica Magrì
Giovanna Villa

Il Consiglio di Amministrazione è in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.

NOME CARICA RICOPERTA IN BFF ESECUTIVO NON ESECUTIVO INDIPENDENZA
Salvatore Messina Presidente
Federico Fornari Luswergh Vice Presidente
Massimiliano Belingheri Amministratore Delegato
Anna Kunkl Consigliere
Michaela Aumann Consigliere
Piotr Henryk Stepniak Consigliere
Domenico Gammaldi Consigliere
Monica Magrì Consigliere
Giovanna Villa Consigliere

RUOLO DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E REQUISITI DI INDIPENDENZA

La composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF risponde ai criteri di diversità e di genere e assicura la presenza di un congruo numero di Amministratori non esecutivi e/o indipendenti, raccomandati dal Codice di Corporate Governance, così come previsti dallo Statuto, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione approvato dal Consiglio, da ultimo, in data 27 giugno 2023 e dalla Politica di Diversità del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio, da ultimo, in data 28 luglio 2021.

Relazione del Collegio Sindacale

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Nicoletta Paracchini
Sindaci effettivi Fabrizio Riccardo Di Giusto
Paolo Carbone
Sindaci supplenti Carlo Carrera
Francesca Masotti

Il Collegio Sindacale è in carica sino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2023.

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Giuseppe Manno

Composizione dei Comitati endoconsiliari alla data del 31 dicembre 2023

COMITATO PER LE REMUNERAZIONI

NOME QUALIFICA RUOLO
Giovanna Villa Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Membro del Comitato
Piotr Henryk Stepniak Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DELLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE E CON SOGGETTI COLLEGATI

NOME QUALIFICA RUOLO
Anna Kunkl Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Giovanna Villa Consigliere indipendente Membro del Comitato
Michaela Aumann Consigliere indipendente Membro del Comitato

COMITATO NOMINE

NOME QUALIFICA RUOLO
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Monica Magrì Consigliere indipendente Membro del Comitato
Federico Fornari Luswergh Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

COMITATO CONTROLLO E RISCHI(*)

NOME QUALIFICA RUOLO
Michaela Aumann Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Membro del Comitato
Federico Fornari Luswergh Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

(*) A partire dal 2020, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi le seguenti responsabilità in ambito Environmental, Social & Governance ("ESG"): funzioni istruttorie, consultive e propositive e, più in generale, di supporto al Consiglio di Amministrazione su temi inerenti alla sostenibilità, ivi incluso l'esame periodico degli aggiornamenti sull'andamento degli interventi in tema di sostenibilità e i conseguenti impatti sulla DNF. Inoltre, a partire dal 2023, al fine di recepire le previsioni introdotte dalle Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali ESG pubblicate da Banca d'Italia in data 8 aprile 2022 in linea con analoghe iniziative della BCE e integrate in data 24 novembre 2022, il Comitato Controllo e Rischi supporta il Consiglio di Amministrazione anche nell'approvazione delle linee strategiche e delle politiche in materia di sostenibilità, incluso il modello di responsabilità sociale e culturale e il contrasto al cambiamento climatico, concorrendo ad assicurare il miglior presidio dei rischi e tenendo conto degli obiettivi di solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per gli stakeholders della Banca.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Lettera del Presidente del Consiglio di Amministrazione

Cari azionisti,

la relazione di bilancio è sempre un'occasione preziosa per ripercorrere i principali avvenimenti che hanno caratterizzato l'anno trascorso a livello macroeconomico, e di conseguenza la vita della Banca, e per una riflessione sul nostro percorso di crescita.

Il 2023 è stato segnato da un contesto di forti tensioni geopolitiche, a partire dal proseguimento del conflitto tra Russia e Ucraina, fino allo scoppio del conflitto israelo-palestinese. Dal punto di vista macroeconomico, l'anno ha visto un diffuso netto calo dell'inflazione, ottenuto grazie alla diminuzione dei prezzi dell'energia e all'azione decisa delle Banche centrali, che hanno alzato più volte i tassi di interesse ufficiali. La crescita economica globale ha rallentato, frenata dalle difficoltà vissute dal settore manifatturiero.

Nell'area euro, le condizioni di finanziamento più restrittive e la modesta domanda estera hanno gravato sull'attività economica, e continueranno a pesare nel 2024. Si delineano prospettive particolarmente deboli per i settori manifatturiero e delle costruzioni, colpiti dal calo della domanda estera e dai tassi di interesse elevati.

A livello globale, la crescita dovrebbe mantenersi contenuta nel breve periodo, per poi registrare una ripresa per effetto dell'incremento dei redditi reali, originato dal rientro dell'inflazione.

In Italia, la crescita dell'economia e l'inflazione hanno rallentato sensibilmente, riflettendo il calo della domanda sia interna che estera; la nostra importante esposizione al settore manifatturiero ci ha penalizzato rispetto alla maggior parte dei Paesi europei. Nonostante la frenata dell'economia, tuttavia, i conti pubblici sono rimasti sotto controllo, l'indebitamento netto in rapporto al PIL si è ridotto, come anche, per il terzo anno consecutivo, il rapporto debito/PIL.

Le prospettive di un soft landing dell'economia e di un'inversione delle politiche monetarie in senso espansivo hanno determinato un andamento brillante dei mercati azionari, e complessivamente positivo di quelli obbligazionari. Il calo dei rendimenti dei Btp ha consentito a Piazza Affari di distinguersi come il miglior mercato tra i principali dell'Eurozona, trainata al rialzo dal settore bancario. Le banche hanno tratto vantaggio dal forte miglioramento della redditività conseguente al favorevole andamento del margine d'interesse. Inoltre, i coefficienti patrimoniali sono migliorati: come mostrato da uno stress test condotto dalla Banca d'Italia, le banche vigilate sarebbero nel complesso in grado di fronteggiare l'impatto di scenari macroeconomici avversi.

Per BFF, il 2023 è stato un anno importante, in cui abbiamo celebrato i primi 10 anni dalla trasformazione del Gruppo in Banca, nel 2013. Sono stati dieci anni in cui BFF è cresciuta e si è espansa a ritmi eccezionali, fino diventare un Gruppo Bancario leader in tutta Europa, composto da più di 800 dipendenti, con oltre 20 diverse nazionalità. Una crescita rapida, internazionale, fondata su solide basi, ma anche sull'apertura al cambiamento. A giugno 2023, forti nel cammino che abbiamo fin qui percorso, abbiamo presentato il nuovo piano industriale al 2028, per essere e agire "Ever more a bank like no other", e gli obiettivi finanziari al 2026.

Guardando ai nostri settori di operatività, anche nel 2023 il Factoring ha continuato a dispiegare il proprio potenziale quale strumento di mitigazione del rischio e di sostegno alla liquidità delle imprese, nel contesto che abbiamo fin qui ripercorso, caratterizzato da crescenti tassi di interesse, elevata inflazione e incertezza geopolitica.

BFF ha rinnovato l'impegno a sostegno dei propri clienti, offrendo soluzioni finanziarie alternative a quelle tradizionali, in grado di garantire un costante afflusso di liquidità e una contestuale riduzione del rischio commerciale, in uno scenario di contrazione della concessione di credito da parte delle banche tradizionali. Grazie alla capacità di posizionarsi quale partner di fiducia dei fornitori della Pubblica Amministrazione, BFF ha proseguito così il percorso di crescita avviato negli anni precedenti.

Nell'ambito del Piano Industriale al 2028 è prevista l'apertura di una nuova filiale in Francia, che porterà a un ulteriore consolidamento della presenza in questo mercato, attualmente in regime di libera prestazione di servizi.

Per il settore Payments, l'anno trascorso è stato positivo: è proseguito il trend di incremento dei volumi gestiti, e si è registrato l'ingresso di diversi nuovi clienti tra importanti banche italiane, in particolare nel comparto SEPA (Single Euro Payments Area). Si è così dimostrato come il nostro mercato di riferimento veda con sempre maggiore favore la necessità di appoggiarsi a una banca "di servizio" per le attività non competitive, per diminuire e rendere variabili i costi e, nel contempo, poter essere sempre all'avanguardia rispetto alle esigenze del mercato. In quest'area, inoltre, BFF ha messo in atto un rafforzamento delle partnership e un arricchimento dei propri servizi a valore aggiunto.

Nell'area dei Securities Services, e in particolare nel servizio di banca depositaria, i risultati del 2023 hanno sicuramente beneficiato del buon andamento del mercato azionario, e del recupero, nell'ultima parte dell'anno, registrato dall'obbligazionario. Nel 2023, abbiamo ulteriormente consolidato sempre di più la nostra quota di mercato nel segmento dei Fondi Pensione Chiusi, che ci consente oggi di essere il primo depositario in Italia con una quota di mercato, per numero di Fondi Negoziali, pari al 54,5%.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Guardiamo con attenzione agli enti previdenziali, un mercato per noi interessante, e che già alla fine del 2023 ha dato segni di cambiamento con bandi di gara per i servizi di depositario. In questo ambito, BFF offre una gamma completa di servizi, anche su misura, per facilitare l'operato e favorire la mission degli investitori istituzionali, ai quali riconosciamo un ruolo chiave nel sostegno all'economia reale.

Nell'ambito dei Fondi Alternativi, nel corso dell'anno appena trascorso abbiamo rafforzato la nostra quota di mercato, acquisendo il servizio di depositario per numerosi fondi, sebbene molte di queste iniziative saranno avviate nel corso del 2024. Anche nel campo dei servizi a valore aggiunto offerti ai clienti della banca depositaria, i risultati sono stati positivi, in particolare per quanto riguarda il servizio check-iban e segnalazioni di vigilanza. Guardando all'anno appena iniziato, desideriamo continuare a focalizzarci sulla crescita nel segmento degli Enti Previdenziali e dei Fondi Alternativi, e a consolidare la leadership nell'ambito dei Fondi Pensione.

Anche per i servizi di Global Custody, il 2023 è stato un anno positivo, grazie soprattutto alla continua crescita dei servizi specialistici e all'acquisizione di nuovi clienti Corporate per il servizio di Paying Agent.

Restiamo un Gruppo con un'elevata qualità degli attivi, e una posizione di capitale molto solida, con un coefficiente Common Equity Tier 1 al 14,2% e un Total Capital Ratio al 19,1%. Relativamente alla politica dei dividendi di BFF, questa continuerà ad essere mirata ad autofinanziare la crescita del Gruppo e a distribuire agli azionisti tutti gli utili generati nell'anno, in eccesso rispetto a un coefficiente patrimoniale target. La distribuzione dei dividendi è confermata due volte l'anno, ad agosto e ad aprile, sulla base dell'utile netto rettificato del primo semestre e dell'intero esercizio.

L'anno appena trascorso è stato anche l'anno della posa della prima pietra di "Casa BFF" a Milano, a giugno 2023. Giorno dopo giorno abbiamo visto crescere la nuova sede centrale della Banca, che sarà completata entro il 2024. Si tratta di un progetto di cui siamo particolarmente orgogliosi, e che vuole portare alla costruzione di un luogo d'incontro, dedicato non solo a tutti i dipendenti del Gruppo ma - con il museo che accoglierà le opere della collezione d'arte e la fruibilità degli spazi esterni - anche ai cittadini.

A fianco del progetto per "Casa BFF", è proseguito, anche quest'anno, l'impegno della Banca nell'ambito della Cultura, sempre in linea con le nostre politiche sociali e di sostenibilità. Alla fine dell'anno, infatti, abbiamo presentato in anteprima il nuovo volume "Italian and American Art - An Interaction - 1930s–1980s", che si inserisce nel più ampio progetto di BFF volto a promuovere la cultura e l'arte contemporanea italiana. Il libro, dedicato all'interazione e alla fascinazione reciproca tra arte italiana e arte americana, trae spunto dalla collezione di opere che la Banca ha costituito a partire dalla seconda metà degli anni '80. L'iniziativa dà seguito alla mostra itinerante realizzata in Europa nei due anni appena trascorsi, e che nel 2023 è stata portata a Madrid e a Lisbona. La mostra proseguirà nel 2024, con nuove tappe anche negli USA: a New York a marzo e a Washington DC ad aprile e maggio.

La ricchezza di queste iniziative è per noi fonte di ispirazione. Da sempre BFF riconosce all'arte la capacità di insegnare a tutti l'importanza dell'immaginazione, della creatività e dell'innovazione, strumenti imprescindibili per accompagnare la crescita di una persona, di un'impresa, della società. Siamo fieri di queste e delle altre iniziative di sostenibilità intraprese dal Gruppo, di cui si fa resoconto nella Dichiarazione Non Finanziaria.

Lieti per i traguardi finora raggiunti, guardiamo con interesse ai mesi futuri, che saranno ricchi di opportunità e di sfide, e ci rivolgiamo con riconoscenza ai dipendenti, ai clienti e agli investitori, che rendono possibile ogni giorno i risultati di questo Gruppo.

A marzo 2024 giungerà a scadenza il quarto mandato della carica di Presidente che attualmente ricopro. Dopo undici anni in questo ruolo, nel 2023 ho comunicato la mia volontà di non ricandidarmi, essendo venuto meno il requisito formale di indipendenza, richiesto dalle migliori prassi di corporate governance. Sono felice di avere partecipato al successo maturato in questi anni da BFF, a partire dalla trasformazione in banca e fino allo sviluppo in un gruppo multinazionale quotato.

Per concludere, desidero cogliere questa occasione per rivolgere un sentito ringraziamento alle persone che fanno parte della storia di BFF, augurando a tutti che questo percorso di crescita possa continuare a essere fonte di orgoglio e soddisfazione.

Salvatore Messina

Relazione sulla Gestione

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

1. Evoluzione di BFF: una storia di successo e di costante creazione di valore

1985-2009

Nasce BFF e si afferma nel mercato di riferimento

Fondata da un gruppo di aziende farmaceutiche per rispondere alle loro esigenze di gestione e incasso dei crediti verso il sistema sanitario, BFF è da subito diventata leader nel mercato di riferimento.

2010-2014

Resilienza durante le crisi, inizia il processo di internazionalizzazione e di trasformazione in banca

Inizia l'espansione in nuovi Paesi europei: in Spagna nel 2010; in Portogallo nel 2014.

L'offerta BFF viene estesa a tutti i fornitori di enti pubblici, sempre in linea con le esigenze dei propri clienti.

Diventa banca nel 2013.

2015-2020 Quotazione e leadership europea

BFF cresce in Europa centro-orientale, attraverso una importante acquisizione in Polonia (2016), e si quota in Borsa Italiana (2017).

L'offerta internazionale è presente anche in Grecia, Croazia, Francia.

Si consolida il business in Spagna con l'acquisizione di IOS Finance (2019).

OGGI Leader nella finanza specializzata

BFF è l'unica piattaforma pan-europea, presente in 9 Paesi, specializzata nella gestione e nell'acquisto pro soluto di crediti commerciali verso la pubblica amministrazione e i Sistemi Sanitari Nazionali.

Nel 2021, grazie alla fusione con DEPObank, afferma la propria leadership anche nei securities services, come unica banca depositaria italiana, e nei servizi di pagamento, distribuiti a oltre 100 banche e PSP in Italia.

Nel 2023, nell'ambito del nuovo piano industriale, conferma la volontà di crescere nel proprio core business e proseguire il percorso di creazione di valore nei confronti dei propri azionisti e di tutti gli stakeholder.

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

BFF 2028: ever more a bank like no other

BFF è il più grande operatore di finanza specializzata in Italia, nonché tra i leader in Europa nella gestione e nello smobilizzo pro soluto di crediti commerciali vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, nei Securities Services e nei servizi di pagamento.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Modello di Business

Il Gruppo è attivo in Italia, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e Portogallo, attraverso le attività di factoring pro soluto e credit management verso la Pubblica Amministrazione. Opera, inoltre, in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, attraverso l'offerta di una gamma diversificata di servizi finanziari, finalizzati a garantire l'accesso al credito, nonché il supporto alla liquidità e alla solvibilità al sistema privato di aziende che si interfacciano con la Pubblica Amministrazione.

In aggiunta ai servizi di Factoring & Lending di cui sopra, il Gruppo è leader, in Italia, nei business dei Securities Services e dei servizi di pagamento bancari, per cui serve oltre 400 clienti tra fondi di investimento, banche, istituti di pagamento e di monetica, large corporates e Pubbliche Amministrazioni.

Di seguito una rappresentazione dei servizi offerti e dei relativi benefici a favore della clientela.

BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:

FACTORING & LENDING

  • L'ottimizzazione della liquidità e della gestione del circolante delle aziende private che operano con la Pubblica Amministrazione.
  • La pianificazione e il mantenimento di un tempo di incasso target, a prescindere dai tempi di pagamento effettivi della Pubblica Amministrazione.
  • Il miglioramento dei ratio di bilancio, grazie alla possibilità di deconsolidare a titolo definitivo l'esposizione verso gli enti pubblici.
  • La riduzione dei costi operativi, grazie agli accordi revolving per la cessione dei crediti e un Business Model integrato che unisce i servizi di factoring pro soluto e di gestione del credito, per garantire le migliori performance possibili sui crediti.
  • I finanziamenti diretti degli enti pubblici nell'Europa centro-orientale, con soluzioni di vendor finance e di prestiti per investimenti di medio-lungo termine.
  • L'operatività multi-country, per una migliore e più efficiente gestione del rischio paese e dell'esposizione vantata dalle multinazionali verso i 9 stati europei in cui il Gruppo opera.

Il modello di business sopra descritto si basa su valori di riferimento, quali:

▶ onestà;

BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi

e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:

  • ▶ trasparenza;
  • ▶ rispetto per le persone;
  • ▶ valorizzazione delle risorse;

che garantiscono la leadership nell'innovazione e nell'execution nei mercati di riferimento di BFF.

* Payment Services Providers

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Mission

Operare con onestà e trasparenza, rispettando e valorizzando le persone, mantenendo la leadership nell'innovazione, nel customer service e nell'execution nei mercati di riferimento e con un basso profilo di rischio e una elevata efficienza operativa.

Vision

Essere leader nella specialty finance, grazie ad una value proposition unica nei mercati di riferimento: una banca altamente specializzata e sostenibile come nessun'altra.

Valori

Meritocrazia, ownership, ricerca dell'eccellenza (miglioramento continuo), orientamento al risultato, rispetto.

Sostenibilità del Modello di Business di BFF Banking Group

BFF Banking Group pone particolare attenzione ai temi legati alla sostenibilità, valutando gli impatti che il business e i propri comportamenti generano in termini ambientali, sociali e di buona governance.

BFF redige, già dal 2019, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, che integra il bilancio del Gruppo con i principali dati e le informazioni di natura non finanziaria.

Nel corso del 2023, il Gruppo ha rivisto il processo e i risultati dell'analisi di materialità, volto all'individuazione dei temi legati alla sostenibilità più rilevanti per il proprio business. Tale processo ha portato all'aggiornamento della lista degli impatti identificati secondo la prospettiva "Inside-Out", in considerazione del contesto in cui opera BFF.

Alla luce delle attività svolte, è stata confermata la categorizzazione degli impatti nei temi materiali identificati nel corso del 2022. Questo processo ha permesso di consolidare il framework su cui misurare, nel medio termine, gli avanzamenti e su cui costruire anche una declinazione sempre più quantitativa delle metriche di valutazione delle dimensioni ESG, nonché della dimensione culturale e di creazione di valore in questo ambito.

Obiettivi ESG raggiunti nel corso del 2023

In linea con gli obiettivi dichiarati in occasione della pubblicazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022, BFF ha proseguito nel suo percorso verso l'integrazione dei fattori ESG all'interno della propria strategia, con un'azione volta a generare valore nel lungo termine a beneficio dei propri stakeholder, interni ed esterni.

In data 27 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank ha approvato il Piano Industriale di BFF al 2028. Nell'orizzonte di Piano, BFF porterà avanti i propri impegni in materia di sostenibilità, concentrandosi costantemente sul raggiungimento di un impatto positivo in ambito sociale, ambientale e per gli stakeholders.

Entro il 2026, BFF si impegna a raggiungere un obiettivo di emissioni nette di Co2 pari a zero. Grazie a uffici a basso impatto e a infrastrutture tecnologiche efficienti. Si prevede che, entro il 2026, l'80% dei dipendenti lavorerà in edifici green (rispetto all'attuale 47%). La nuova sede centrale sostenibile, Casa BFF, aprirà entro il 2024 e promuoverà una migliore integrazione tra BFF e la comunità circostante, grazie a un giardino cittadino, un teatro all'aperto e una galleria d'arte.

BFF è, inoltre, impegnata a migliorare il proprio impatto positivo sulla comunità, anche sostenendo gli obiettivi della Fondazione Fast Forward. BFF incrementerà il contributo per le attività di Fondazione, sulla base di un nuovo piano a lungo termine, che si fonda sul concetto di "welfare integrato".

BFF continua a puntare all'eccellenza della propria governance, dove una componente fondamentale è il processo di selezione delle liste del Consiglio di Amministrazione, che mira a rafforzare il profilo del Consiglio nell'interesse di tutti gli stakeholders.

Il team di BFF è fortemente allineato agli stakeholder attraverso incentivi che promuovono la meritocrazia, la responsabilità e la sostenibilità, con piani di incentivazione a breve termine e piani di stock option a lungo termine che coprono rispettivamente il 70% e il 27% dei dipendenti di BFF. Le metriche di performance sostenibile sono integrate nella politica retributiva di BFF, promuovendo la riduzione del gender pay gap, la riduzione delle emissioni di Co2 e la diversità.

Relazione del Collegio Sindacale

ESG Rating

BFF ha proseguito nella costruzione di un dialogo con le principali agenzie di rating ESG ("Environment, Social, Governance") con l'obiettivo di puntare al miglioramento continuo delle proprie performance nei rating ESG maggiormente accreditati e un aumento della copertura.

Tale approccio ha portato all'ottenimento di upgrade di vari ESG risk rating, rappresentando per BFF un ulteriore incoraggiamento a proseguire nel suo percorso di crescita sostenibile.

Il Gruppo BFF ha attualmente i seguenti rating di sostenibilità

In data 21 novembre 2023 Standard Ethics - "Self-Regulated Sustainability Rating Agency", che emette rating non finanziari di sostenibilità, impegnandosi a promuovere principi standard di sostenibilità e governance provenienti dall'Unione Europea, dall'Ocse e dalle Nazioni Unite - ha rivisto al rialzo il Corporate Standard Ethics Rating (SER) della Banca a "E+" dal precedente "E" assegnando un Outlook "Positivo". Standard Ethics ha evidenziato il percorso intrapreso dalla Banca nel progressivo allineamento dei propri strumenti di governance della Sostenibilità alle indicazioni di ONU, OCSE e Unione Europea. Inoltre, viene sottolineato come tale allineamento sia avvenuto in un processo formalizzato e strutturale, negli ambiti relativi a Diversity and Inclusion, sicurezza informatica, rischio di illeciti e temi fiscali. Dal 2019, la rendicontazione ESG (Environmental, Social, Governance) di BFF è in linea con le migliori prassi del settore e, da luglio 2022, è stato introdotto un comitato ESG. L'impegno della Banca è tangibile anche in altri ambiti quali, politiche ambientali e temi finanziari ESG, attualmente oggetto di implementazione attraverso policy mirate o misure specifiche.

Il 29 gennaio 2024, la società di rating Sustainalytics, nell'ambito di una valutazione indipendente relativa a tutto il Gruppo BFF, ha migliorato l'ESG risk rating di BFF passando da 18,1 a 17, confermando, pertanto, la collocazione della società nella categoria "Low Risk".

Il 25 gennaio 2024, MSCI, primaria società internazionale di rating ESG che analizza circa tremila aziende a livello globale, ha confermato il rating ESG di BFF a AA.

Il 6 febbraio 2024, la società di rating Carbon Disclosure Project (CDP), ha valutato le performance del Gruppo BFF con una valutazione pari a C (su una scala da A ad F). La valutazione testimonia il percorso intrapreso in termini di integrazione dei fattori climatici nel business, nell'operatività e nel risk framework del Gruppo e pone le basi per il continuo rafforzamento degli impegni e dei presidi adottati.

2. Contesto operativo ed eventi significativi

Contesto economico-internazionale

Il 2023 è stato caratterizzato dal rallentamento della crescita nelle principali economie occidentali e, dopo l'impennata dello scorso anno, da un diffuso rientro del tasso d'inflazione, trainato dal calo dei prezzi dell'energia. Nonostante il protrarsi della guerra in Ucraina e lo scoppio del conflitto in Palestina, i prezzi del gas e del petrolio sono, infatti, scesi sulle aspettative di una frenata della domanda mondiale di materie prime. La crisi mediorientale ha prodotto solo un temporaneo aumento del prezzo del greggio, sul timore di un crollo delle esportazioni iraniane, rientrato dopo che la prospettiva di un coinvolgimento di Teheran è stata ridimensionata anche a seguito delle misure deterrenti intraprese dagli Stati Uniti.

Il persistere di tassi di disoccupazione prossimi ai minimi storici ha invece mantenuto l'inflazione core (che esclude le volatili componenti degli alimentari e dell'energia) su livelli relativamente elevati, sia negli USA sia nel Vecchio Continente, inducendo le Banche centrali a rendere più restrittive le politiche monetarie. Specificatamente, la Federal Reserve ha alzato i tassi sui fondi federali dal 4,25%-4,50% al 5,25%-5,50%, la Bank of England ha aumentato il tasso di riferimento dal 3,50% al 5,25% e la BCE ha portato il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali dal 2,50% al 4,50%.

Economia europea

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELL'UNIONE EUROPEA

Indicatori 2021 2022 2023 2024
Pil Reale (var. annua) 6,0% 3,5% 0,5%(*) 0,9%(*)
Tasso di Inflazione (var. annua) 2,7% 8,9% 6,2% 2,7%(*)
Tasso di Disoccupazione 7,1% 6,2% 6,0%(**) 6,0%(**)
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 3,5% 1,6% 2,6%(*) 2,8%(*)
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -4,7% -3,3% -3,2%(*) -2,9%(*)

(*) Stime di consensus rilevate da Bloomberg, aggiornate al 26/01/2024.

(**) Stime Commissione europea di novembre 2023.

Nel 2023 la crescita economica nell'Unione Europea ha rallentato, risentendo della condotta restrittiva della politica monetaria e della debole domanda estera. In crisi è apparso soprattutto il settore manifatturiero, con la produzione industriale che si è contratta e il pessimismo degli imprenditori, già emerso nella seconda metà dell'anno precedente, che si è accentuato. Dal lato della domanda, i consumi hanno mostrato un andamento stagnante – sebbene la fiducia delle famiglie sia migliorata grazie al rientro dell'inflazione – e gli investimenti si sono raffreddati, a fronte di un sentiment delle imprese in progressivo deterioramento a partire dai mesi primaverili. In base ai dati di consensus, si stima che il Pil abbia frenato dal 3,5% del 2022 allo 0,5% e che possa crescere dello 0,9% nel 2024, quando dovrebbe beneficiare di una ripresa dei redditi reali delle famiglie e delle esportazioni.

Relazione del Collegio Sindacale

L'inflazione a dicembre è scesa al 3,4%, dal 10,4% di un anno prima, beneficiando della diminuzione dei prezzi dell'energia, mentre più contenuta è stata la flessione del dato core (al netto delle volatili componenti degli alimentari, dell'energia, dell'alcol e del tabacco), in calo dal 6,2% al 4,0%. In media d'anno, l'inflazione è scesa dall'8,9% del 2022 al 6,2% del 2023 e gli analisti stimano che possa ulteriormente diminuire al 2,7% nel 2024.

Per contrastare la persistente elevata inflazione core, la Banca Centrale Europea ha continuato ad alzare i tassi di interesse ufficiali. Oltre al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali (portato al 4,50%), anche il tasso sui depositi e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginali sono stati aumentati di 200 punti base, rispettivamente al 4,00% e al 4,75%. Tuttavia, dato il deciso rallentamento dell'economia e in vista di un conseguente rientro dell'inflazione anche a livello core, il mercato si attende che l'Istituto di Francoforte inverta la direzione dei tassi nel 2024, come visibile da tassi forward sull'Euribor a tre mesi con scadenza per fine anno scesi al 2,30%, ben 161 basis point al di sotto del valore spot.

Sui mercati obbligazionari, nonostante la condotta restrittiva della BCE, i rendimenti sono diminuiti sia sulle scadenze brevi (di 36 punti base sul Bund a due anni), che su quelle a lungo termine (di 55 bps sul Bund decennale), con una curva che ha accentuato l'inclinazione negativa riflettendo il calo dell'inflazione e il rischio recessivo. In questo contesto, il mercato obbligazionario italiano ha messo a segno un parziale recupero del 8,5% (in base all'indice MTS generale), dopo il crollo del 14,8% del 2022, trainato al rialzo dai Btp con scadenza superiore ai 6 anni (+12,6%). I nostri titoli di Stato hanno potuto beneficiare della diminuzione del premio al rischio seguente all'aspettativa per un'inversione della politica monetaria nel 2024 e all'upgrading del rating sull'Italia da parte di Moody's (da Baa3 con outlook negativo a Baa3 con outlook stabile). Specificatamente, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sulla scadenza decennale nell'anno è sceso di 47 centesimi a 168.

Nonostante il rallentamento dell'economia e una maggiore spesa per interessi, il deficit pubblico dell'UE nel 2023 dovrebbe essersi stabilizzato al 3,2% del Pil (in base alle stime di consensus, che nel 2024 lo vedono scendere al 2,9%), beneficiando della completa eliminazione delle misure temporanee prese per fronteggiare la pandemia e della riduzione dei provvedimenti adottati a beneficio di famiglie e imprese per contrastare l'impatto dei rincari energetici.

Nel 2023, grazie all'elevata crescita del Pil nominale, l'incremento della spesa pubblica, è risultato sostenuto in quasi tutti i Paesi. La Commissione stima che nell'Unione Europea sia aumentato del 5,3% e, tra i Paesi in cui BFF opera, tassi di crescita a doppia cifra dovrebbero essere stati conseguiti dalla Slovacchia (+26,9%), dalla Polonia (+20,7%), dalla Repubblica Ceca (+13,1%) e dalla Croazia (+12,3%). Nel 2024, a fronte dell'aumento del 3,1% atteso per l'UE, la spesa pubblica dovrebbe crescere in misura rilevante in Polonia (+9,3%), Croazia (+8,7%) e Portogallo (+8,5%), mentre potrebbe risultare in leggero calo in Grecia (-1,4%) e in Italia (-1,0%). Nel complesso, nei Paesi in cui BFF è presente la spesa pubblica nel 2023 dovrebbe essere cresciuta del 4,8% e per l'anno entrante, sulla base delle previsioni della Commissione, si stima un aumento del 2,6%.

Paesi Spesa
Pubblica
2022
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2022
(% Pil)
Var.
2022/2021
Spesa
Pubblica
2023
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2023
(% Pil)
Var.
2023/2022
Spesa
Pubblica
2024
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2024
(% Pil)
Var.
2024/2023
Unione Europea
(27 Paesi)
7.890 49,6 5,5% 8.307 48,9 5,3% 8.561 48,5 3,1%
Paesi BFF 3.972,4 53,0 6,8% 4.162,7 51,8 4,8% 4.270,0 51,0 2,6%
Francia 1.539 58,3 4,2% 1.589 56,5 3,3% 1.635 56,1 2,9%
Italia 1.092 56,1 10,7% 1.105 53,1 1,2% 1.094 51,1 -1,0%
Spagna 638 47,4 4,5% 667 46,8 4,6% 694 46,7 4,1%
Polonia 287 43,9 13,1% 347 47,3 20,7% 379 47,7 9,3%
Repubblica Ceca 123 44,6 11,2% 139 45,6 13,1% 140 44,0 0,8%
Portogallo 107 44,1 4,2% 111 42,5 3,7% 120 44,4 8,5%
Grecia 109 52,9 4,7% 111 50,5 1,6% 110 47,9 -1,4%
Slovacchia 46,4 42,3 1,6% 58,9 47,8 26,9% 59,8 45,4 1,5%
Croazia 30,5 44,9 7,9% 34,2 45,5 12,3% 37,2 46,5 8,7%

LE PROSPETTIVE DELLA SPESA PUBBLICA NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati European Economic Forecast, Autumn 2023 e Eurostat.

Nell'ambito della spesa pubblica, per il business di BFF hanno particolare rilievo l'andamento della spesa per beni e servizi e degli investimenti.

La spesa pubblica per beni e servizi ha finora mostrato un dinamismo simile a quello della spesa pubblica complessiva. Il dato cumulato annuo aggiornato al terzo trimestre 2023 mostra, infatti, una crescita nell'Unione Europea del 4,8%, con i consumi intermedi in evidenza (+6,1%), mentre più contenuto è stato l'incremento delle prestazioni sociali in natura (+3,3%). Guardando ai Paesi in cui BFF opera, la crescita è risultata in linea con quella dell'UE (4,8%). Nel dettaglio, l'aumento è stato particolarmente consistente in Polonia (+19,9%), Croazia (+15,2%), Repubblica Ceca (+14,6%) e Slovacchia (+11,5%).

L'ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA PER BENI E SERVIZI NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Paesi Consumi
Intermedi
Q3 2023(*)
(mld. euro)
Consumi
Intermedi
Q3 2023(*)
(% Pil)
Var. yoy Prestazioni
Sociali
in Natura
Q3 2023(*)
(mld. euro)
Prestazioni
Sociali
in Natura
Q3 2023(*)
(% Pil)
Var. yoy Spesa
Pubblica
per Beni
e Servizi
Q3 2023(*)
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
per Beni
e Servizi
Q3 2023(*)
(% Pil)
Var. yoy
Unione Europea
(27 Paesi) 997,5 6,0 6,1% 887,8 5,3 3,3% 1.885,3 11,3 4,8%
Paesi BFF 445,2 5,6 6,1% 300,9 3,8 3,0% 746,1 9,4 4,8%
Francia 141,2 5,1 4,2% 168,5 6,1 0,7% 309,7 11,2 2,3%
Italia 118,6 5,9 1,1% 49,8 2,5 0,2% 168,4 8,3 0,9%
Spagna 83,7 5,8 8,9% 39,4 2,7 5,3% 123,1 8,6 7,7%
Polonia 45,7 6,3 19,0% 15,6 2,2 22,6% 61,3 8,5 19,9%
Repubblica Ceca 17,6 5,8 14,4% 10,4 3,4 15,1% 28,0 9,3 14,6%
Portogallo 13,8 5,3 5,4% 4,7 1,8 -0,3% 18,5 7,1 3,9%
Grecia 11,7 5,4 0,1% 6,8 3,1 13,4% 18,6 8,5 4,6%
Slovacchia 7,0 5,9 12,6% 4,0 3,4 9,6% 11,0 9,3 11,5%
Croazia 5,8 7,8 15,3% 1,6 2,1 14,6% 7,4 9,9 15,2%

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati Eurostat.

(*) Dati cumulati annui.

La spesa pubblica per beni e servizi include i consumi intermedi e le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato. I consumi intermedi sono tutti i beni e i servizi destinati ad essere trasformati in processi produttivi finalizzati all'erogazione diretta dei servizi sanitari e assistenziali e all'erogazione di prestazioni in denaro assistenziali e previdenziali. Le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato riguardano beni e servizi prodotti da soggetti non facenti parte delle Amministrazioni Pubbliche e messi a disposizione direttamente delle famiglie; la spesa per tali beni e servizi riguarda le funzioni Sanità (spese per l'assistenza farmaceutica e per le prestazioni sanitarie erogate in convenzione) e Protezione Sociale per l'acquisto di servizi assistenziali.

Gli investimenti pubblici nel 2023 dovrebbero aver messo a segno un forte balzo, beneficiando dell'RRF, dei fondi strutturali dell'UE, degli investimenti decisi dai Governi e dell'elevata crescita del Pil nominale. Rispetto ad un aumento dell'11,2% stimato dalla Commissione per l'Unione Europea (per un'incidenza sul Pil in graduale aumento dal 3,2% dell'anno precedente al 3,3%), nei Paesi in cui BFF opera l'incremento dovrebbe essere stato superiore e pari al 13,5%, con andamenti decisamente brillanti in Slovacchia (+78,8%), Croazia (+35,1%), Polonia (+23,6%) e Portogallo (+22,0%). Nel 2024, il tasso di crescita degli investimenti pubblici nei Paesi in cui BFF è presente dovrebbe restare sostenuto (+8,1%) e superiore a quello dell'UE (+7,0%, per un peso sul Pil che si porterebbe al 3,4%), con Portogallo (+23,1%), Italia (+21,3%) e Polonia (+10,8%) in evidenza. Si nota, tra l'altro, che il dato cumulato annuo dell'Italia aggiornato al secondo trimestre del 2023 (rispettivamente pari a 60,3 e 40,5 miliardi di euro) ha già sostanzialmente superato le stime effettuate dalla Commissione europea per fine 2023.

Paesi Inv.
Pubblici
2022
(mld. euro)
Inv.
Pubblici
2022
(% Pil)
Var.
2022/2021
Inv.
Pubblici
Q3 2023(*)
(mld. euro)
Inv.
Pubblici
2023
(mld. euro)
Inv.
Pubblici
2023
(% Pil)
Var.
2023/2022
Inv.
Pubblici
2024
(mld. euro)
Inv.
Pubblici
2024
(% Pil)
Var.
2024/2023
Unione Europea
(27 Paesi)
504,2 3,2 7,3% 542,4 560,6 3,3 11,2% 600,1 3,4 7,0%
Paesi BFF 246,5 3,3 7,7% 270,6 279,6 3,5 13,5% 302,3 3,6 8,1%
Francia 98,4 3,7 9,2% 102,8 109,7 3,9 11,5% 113,7 3,9 3,6%
Italia 52,2 2,7 -0,2% 60,3 58,3 2,8 11,6% 70,7 3,3 21,3%
Spagna 37,3 2,8 11,0% 40,5 38,5 2,7 3,3% 40,2 2,7 4,3%
Polonia 26,7 4,1 12,7% 31,4 33,0 4,5 23,6% 36,6 4,6 10,8%
Repubblica Ceca 12,9 4,7 14,7% 14,3 15,0 4,9 16,3% 15,0 4,7 0,2%
Portogallo 5,8 2,4 3,4% 6,2 7,0 2,7 22,0% 8,7 3,2 23,1%
Grecia 7,4 3,6 11,6% 7,7 8,8 4,0 19,6% 9,1 4,0 4,0%
Slovacchia 3,3 3,0 7,8% 4,0 5,9 4,8 78,8% 4,9 3,7 -17,6%
Croazia 2,6 3,8 -6,1% 3,3 3,5 4,6 35,1% 3,6 4,5 4,1%

LE PROSPETTIVE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati European Economic Forecast, Autumn 2023 e Eurostat.

(*) Dati cumulati annui.

Relazione del Collegio Sindacale

Il Mercato del Factoring in Europa

Con riferimento al mercato del factoring in Europa, dopo la straordinaria crescita osservata nel 2021 e nel 2022, in seguito all'effetto rebound post-Covid, i dati del primo semestre 20231 mostrano un ulteriore incremento del 5% su base annua, con un turnover di 1,2 trilioni di euro, pari all'11,9% del PIL. Sebbene tali evidenze suggeriscano una progressiva normalizzazione del percorso di crescita, si tratta di risultati notevoli che testimoniano come, soprattutto in uno scenario caratterizzato da un incremento del costo del denaro e un irrigidimento dell'offerta di credito, il factoring si confermi un valido strumento a sostegno delle esigenze di liquidità delle imprese.

Restringendo l'analisi all'area geografica in cui BFF opera, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia hanno mostrato tassi di crescita sopra la media, rispettivamente pari a 8,2%, 7,8%, 7,4% e 6,5%. Una crescita più modesta è stata osservata in Croazia (4,9%), Polonia (1,9%) e un trend stabile o in lieve declino è stato registrato in Slovacchia (0,0%) e Repubblica Ceca (-1,4%).

Guardando, in particolare, al mercato del factoring italiano2 , il turnover registrato al 31 dicembre 2023 (in base ai dati preliminari) è stato pari a 289,8 miliardi di euro (di cui 58,8 miliardi in pro-solvendo e 230,9 miliardi in pro-soluto), in lieve aumento (+1,0%) rispetto all'anno precedente. Nello stesso periodo l'outstanding si è attestato a 70,3 miliardi di euro (di cui 15,6 miliardi in pro-solvendo e 54,6 miliardi in pro-soluto), l'1,2% in più rispetto a dicembre 2022. Gli anticipi e i corrispettivi pagati sono stati pari a 58,1 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto allo scorso anno. Il rapporto tra anticipi e outstanding si è attestato all'82,7%, in aumento rispetto all'81,5% di un anno fa, evidenziando l'accresciuta esigenza di liquidità delle imprese.

Restringendo l'analisi alla sola operatività di factoring verso la Pubblica amministrazione, nei primi nove mesi del 2023 è stata registrata una crescita dell'8,8% del turnover rispetto al mese di settembre 2022, con un valore di turnover totale di 14,8 miliardi di euro, pari al 7,2% dei volumi complessivi di factoring in Italia.

Un contributo importante al turnover del mercato del factoring è giunto, pertanto, dall'attività di smobilizzo crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione. Nel corso dell'anno è risultato evidente un cambio di tendenza da parte dei fornitori delle amministrazioni pubbliche, con un tasso di crescita tendenziale passato dal -6,1% di dicembre 2022 al +8,8% di settembre 2023.

La crescita osservata può essere ricondotta, da un lato, all'aumentato fabbisogno finanziario delle imprese, anche alla luce della sospensione delle misure di sostegno attuate in risposta all'emergenza sanitaria e alla crisi energetica, dall'altro, all'effetto generato dall'inversione di tendenza rispetto alla contrazione dei volumi registrata nel corso del 2022. Ciò conferma anche come il factoring rappresenti una soluzione strategica per sostenere il capitale circolante delle imprese italiane in un contesto contraddistinto da molteplici criticità congiunturali (tensioni geo-politiche, inflazione e politiche monetarie restrittive).

Con riferimento al monte crediti in essere verso gli enti pubblici, il dato a settembre 2023 si è portato a 7,8 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-2,0%). Sulla base della ripartizione dell'outstanding per tipologia di debitore, i crediti verso il settore sanitario risultano pari al 34% del totale e quelli verso le amministrazioni centrali, locali ed altri enti pubblici al 66%. Considerando, invece, la ripartizione per scadenza, sono stati registrati crediti scaduti per 3,6 miliardi di euro (pari al 46% del totale, con una crescita del 3% su base annua), di cui 2,5 miliardi scaduti da oltre un anno, in aumento del 5,5% rispetto al 2022.

In tale scenario, la quota di mercato di BFF nei confronti della PA si attesta al 35,7% in termini di outstanding pro-soluto e al 19% in termini di turnover complessivo3 .

1) Fonte: EUF - EU Federation for Factoring and Commercial Finance – Newsletter Autumn 2023.

2) Fonte: ASSIFACT - Statistiche trimestrali – Settembre 2023 e Statistiche mensili – Dicembre 2023.

3) La quota di mercato relativamente all'outstanding è calcolata usando il valore di mercato che comprende solo i crediti pro-soluto (tale valore è pari al 26,7% considerando l'outstanding complessivo); la quota di mercato del turnover è, invece, calcolata usando il valore del mercato che comprende sia i crediti pro-soluto sia quelli pro-solvendo, non essendo disponibile il dettaglio) ed escludendo i crediti tributari e fiscali (fonte Assifact).

Le stime di chiusura dell'ultimo trimestre 2023 rimandano a una crescita del turnover del mercato del factoring complessivo in linea con la chiusura del terzo trimestre e con l'anno precedente (-0,5%). Gli operatori sono ottimisti sul riavvio della crescita nel 2024, per quanto con un passo moderato (+4,6%) rispetto a quanto osservato nel precedente biennio.

Il mercato italiano dei Securities Services

BFF è il principale player indipendente in Italia nell'ambito dei servizi di banca depositaria, fund accounting, transfer agent e custodia e regolamento titoli.

L'andamento dei business dei Fund Services e della Global Custody del Gruppo, fortemente correlati tra loro, nel 2023 ha beneficiato dell'aumento del controvalore del risparmio gestito in Italia, salito del 4,6% a 2.311 miliardi di euro. Questa crescita è stata determinata dall'andamento decisamente positivo sia dei mercati azionari che obbligazionari, mentre la raccolta netta è stata negativa per quasi 48 miliardi di Euro.

Gestioni Raccolta
netta
2023(*)
(A)
(A)/ Patrim.
gest.
dic. 2022
Raccolta
netta
gen. - set.
2023(*) (B)
(B)/ Patrim.
gest.
dic. 2022
Patrimonio
gestito
dic. 2023(*)
Patrim.
gest.
dic. 2023/
dic. 2022
Patrimonio
gestito
set. 2023(*)
Patrim.
gest.
set. 2023/
dic. 2022
Patrimonio
gestito
dic. 2022(*)
Gestioni collettive (16.036) -1,4% (11.506) -1,0% 1.217.504 4,9% 1.180.187 1,7% 1.160.146
Fondi aperti (20.545) -1,9% (13.985) -1,3% 1.124.019 4,6% 1.088.463 1,3% 1.074.806
Fondi di diritto italiano 3.561 1,6% 236.719 3,8% 228.159
Fondi di diritto estero (17.546) -2,1% 851.745 0,6% 846.647
Fondi chiusi 4.509 5,3% 2.479 2,9% 93.485 9,5% 91.724 7,5% 85.340
Fondi di diritto italiano 714 1,0% 72.836 4,5% 69.726
Fondi di diritto estero 1.765 11,3% 18.888 21,0% 15.614
Gestioni di portafoglio (31.717) -3,0% (22.783) -2,2% 1.093.791 4,2% 1.043.553 -0,6% 1.049.609
Gestioni di prodotti
assicurativi
(21.131) -3,2% 653.272 -1,5% 663.140
Gestioni patrimoniali retail 2.030 1,4% 1.992 1,4% 156.495 8,5% 149.782 3,9% 144.203
Gestioni di patrimoni
previdenziali
4.017 4,0% 105.246 4,7% 100.547
Fondi pensione aperti 1.257 5,4% 25.286 8,8% 23.236
Fondi pensione negoziali 2.636 5,1% 54.572 6,3% 51.333
Fondi pensione
preesistenti
172 1,5% 12.175 6,9% 11.391
Casse di previdenza (100) -1,7% 5.983 4,9% 5.704
Altre forme previdenziali 51 0,6% 7.229 -18,6% 8.884
Altre Gestioni (7.661) -5,4% 135.253 -4,6% 141.718
Totale risparmio gestito (47.753) -2,2% (34.289) -1,6% 2.311.295 4,6% 2.223.740 0,6% 2.209.755

L'INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO ITALIANO

(*) Dati in milioni di euro.

Fonte: elaborazioni BFF Insights su dati Assogestioni.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

In realtà, il disaggregato dei dati sulla raccolta netta dei primi nove mesi dell'anno mostra un quadro molto eterogeneo. Il calo è, infatti, concentrato nelle gestioni di prodotti assicurativi (-21,1 miliardi), nei fondi aperti di diritto estero (-17,6 miliardi di euro) e nelle "altre gestioni" (-7,7 miliardi). Sono invece risultate in crescita le gestioni di patrimoni previdenziali (+4,0 miliardi), i fondi aperti di diritto italiano (+3,6 miliardi), i fondi chiusi (+2,5 miliardi) e le gestioni patrimoniali retail (+2,0 miliardi).

Esaminando più in dettaglio i numeri relativi alle gestioni patrimoniali previdenziali, si rileva che ben due terzi dell'aumento (ovvero 2,6 miliardi) sono stati realizzati dai fondi pensione negoziali, di particolare interesse per BFF.

Il patrimonio gestito si è quindi portato a fine dicembre a 1.124 miliardi di euro per i fondi aperti (pari al 48,6% del totale), 93,5 miliardi per i fondi chiusi (4,0%), 156,5 miliardi per le gestioni di portafoglio retail (6,8%) e 893,8 miliardi per le gestioni di portafoglio istituzionali (40,6%). Tra queste ultime, il patrimonio delle gestioni di patrimoni previdenziali a fine settembre ammonta a 105,2 miliardi, di cui poco più della metà (54,6 miliardi) imputabile ai fondi pensione negoziali.

Nell'ambito dei Fondi Alternativi da rilevare un rallentamento nell'avvio delle nuove iniziative di istituzione di fondi a livello di mercato, a causa del rialzo dei tassi, che ha determinato da parte degli investitori istituzionali una preferenza verso altre forme di investimento. Si nota, comunque, che il mercato ha presentato nell'anno elementi di dinamicità nei progetti di avvio di nuovi fondi.

Il mercato dei pagamenti in Italia

Il 2023 è stato caratterizzato dai trend che hanno connotato anche il 2022: l'uso del contante in Italia è diminuito di 13 punti percentuali dal 2019 e a livello europeo il 31% delle persone (secondo un report della BCE) ha usato più frequentemente i pagamenti cashless rispetto a prima della pandemia; dunque, si osserva una costante crescita dei pagamenti digitali, principalmente trainati dal mercato delle carte di pagamento.

Si è chiusa con successo a marzo 2023 la fase di migrazione del progetto T2-T2S Consolidation, che ha portato, pur con un effort di rilievo in termini di investimenti per tutto il sistema, un efficientamento operativo a livello di regolamenti.

Da un punto di vista delle iniziative nell'ambito dei pagamenti a livello europeo, a fine giugno 2023 sono state votate dal Parlamento Europeo tre importanti novità del comparto:

  • 1) Nuova Direttiva sui sistemi di pagamento (PSD3) e relativo Regolamento
  • 2) Obbligatorietà dei pagamenti istantanei nell'area Euro
  • 3) Regolamento sull'Open Finance

Queste tre iniziative modificheranno fortemente il mercato dei pagamenti nei prossimi 2-3 anni, aprendo ulteriori sfide competitive nel settore. Nella stessa sessione parlamentare di fine giugno è stato definito anche il piano di sviluppo dell'Euro Digitale.

La proposta di modifica della direttiva PSD mira ad armonizzare le norme sull'autorizzazione e sulla vigilanza degli istituti di pagamento. La principale innovazione di questa iniziativa consiste nell'integrazione della seconda direttiva sulla moneta elettronica nella direttiva sui servizi di di pagamento (PSD2) e nell'ampia riduzione dei requisiti di autorizzazione, che porterà a una diminuzione dei costi amministrativi. La proposta integra gli ex istituti di moneta elettronica (IMEL) come sottocategoria degli istituti di pagamento (IP). Inoltre, un nuovo articolo modifica la Direttiva sul Regolamento (Settlement Finality Directive, SFD) concedendo agli istituti di pagamento (IP) la possibilità di partecipare direttamente alla fase di regolamento in base monetaria delle operazioni di incasso e pagamento.

Il nuovo Regolamento dei Pagamenti istantanei e la nuova Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD3) consentirebbe, pertanto, a tutti i Paesi UE di poter abilitare gli Istituti di Pagamento ed IMEL insediati in uno Stato membro, di poter regolare le operazioni SEPA attraverso i conti della Banca Centrale, con norme e regole che saranno dettate dalle singole Banche Centrali Nazionali. In tal caso, si aprirebbe uno scenario potenzialmente più competitivo per il sistema bancario e per BFF.

Importante anche l'approvazione del regolamento sui pagamenti istantanei che ne determina l'obbligatorietà per tutti i PSP dell'area Euro nei 18 mesi dalla pubblicazione (prevista per inizio del 2024): il regolamento dà ulteriore slancio alla digitalizzazione dei pagamenti e dà un forte impulso soprattutto all'uso di strumenti SEPA in alternativa anche alle carte di pagamento.

La proposta di Euro Digitale delinea i principi fondamentali di come dovrà funzionare la valuta digitale della BCE che, nelle intenzioni, dovrebbe andare ad affiancarsi all'uso del contante e avere le stesse peculiarità di gratuità per gli utenti finali, facilitando sia l'inclusione finanziaria sia l'accesso ai pagamenti digitali, oltre ad essere un elemento fondamentale per consolidare la sovranità monetaria all'interno della UE.

Ogni cittadino europeo potrebbe detenere un digital wallet legato ad un conto di pagamento, con cui effettuare operazioni, sia offline che online, con un limite di spesa gestito operativamente dal proprio PSP che erogherà il servizio di wallet. Le operazioni online offrirebbero lo stesso livello di protezione dei mezzi di pagamento digitali esistenti, mentre i pagamenti offline assicurerebbero un elevato livello di riservatezza e protezione dei dati per gli utenti.

Le banche e gli altri PSP in tutta l'UE distribuirebbero l'Euro Digitale alle persone e alle imprese, fornendo gratuitamente alle persone fisiche i servizi di base in Euro Digitale. Ai PSP che erogheranno l'Euro Digitale resta la possibilità di applicare una fee per i pagamenti verso i merchant e offrire servizi a valore aggiunto a pagamento, per sviluppare l'innovazione.

Gli esercenti in tutta la zona Euro sarebbero tenuti ad accettare l'Euro Digitale, eccezion fatta per i piccolissimi esercenti che potranno scegliere di non accettare pagamenti digitali. Il progetto dell'Euro Digitale è stato lanciato nell'ottobre 2021 e il Consiglio Direttivo della BCE ha completato nell'autunno del 2023 l'indagine in corso sulle caratteristiche tecniche e sulle relative modalità di distribuzione, e ha avviato una fase di preparazione al fine di sviluppare e sperimentare la nuova moneta.

BFF, dato il suo ruolo di collettore e intermediatore per molte banche e PSP, potrebbe svolgere un ruolo importante per garantire la interoperabilità e la raggiungibilità della nuova valuta digitale, ivi compresa una maggiore efficienza ed efficacia nella eventuale distribuzione e rendicontazione.

Relazione del Collegio Sindacale

Eventi significativi

Si rappresentano in questa sezione i principali eventi succedutisi nel corso del 2023.

Il 4 gennaio 2023 BFF ha reso noto che, ai sensi dell'art 2-ter del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 ("Regolamento Emittenti"), a partire dal 1° gennaio 2023 è venuta meno la qualifica di Piccola Media Impresa ("PMI") di cui all'art. 1, comma 1, lettera w-quater. 1) del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), in quanto trascorsi due anni dalla data di entrata in vigore della legge n. 120/2020, che ha convertito il D.L. n. 76/2020, che individua in un fatturato non superiore a 300 milioni di Euro il limite massimo entro cui gli emittenti possono essere qualificati come PMI.

Il 20 febbraio 2023 BFF ha comunicato di aver acquistato, nel periodo compreso fra il 13 febbraio 2023 e il 17 febbraio 2023, 291.888 azioni ordinarie, corrispondenti allo 0,1573% delle 185.604.558 azioni componenti il capitale sociale, per un controvalore complessivo – commissioni escluse – di Euro 2.794.383,98, nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie, il cui avvio è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 9 febbraio 2023, previa acquisizione della prescritta autorizzazione della Banca d'Italia in data 1 febbraio 2023, e in esecuzione della delibera dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti di BFF del 31 marzo 2022.

In data 11 Aprile 2023 si è conclusa la procedura di licenziamento collettivo aperta a seguito dell'uscita dei clienti Anima e Arca, con un accordo con le organizzazioni sindacali che ha coinvolto 18 lavoratori in esubero. In favore di questi ultimi sono state previste misure di incentivazione economica e azioni volte al ricollocamento dei lavoratori, con opportunità di outplacement e outskilling, e l'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà (emergenziale e straordinario). Precedentemente, a gennaio 2023, con l'obiettivo di alleviare almeno parzialmente le tensioni occupazionali, la Banca ha, inoltre, dato la possibilità di aderire a un'offerta di incentivazione economica per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, che ha visto l'adesione di ulteriori quattro persone sempre all'interno del perimetro organizzativo oggetto del piano di ristrutturazione, raggiungendo quindi una riduzione complessivo di 22 unità.

In data 13 aprile 2023 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti, che ha approvato il bilancio 2022 e la proposta di distribuzione di dividendo 2022 pari a Euro 0,419 per azione, che porta il dividendo complessivo per l'anno 2022 a Euro 0,7898 per azione.

L'Assemblea ha approvato inoltre la Relazione sulla politica in materia di remunerazione, le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica e la Relazione sui compensi corrisposti, esprimendo su quest'ultimo punto un voto consultivo.

Infine, l'Assemblea ha approvato il piano di Buyback, deliberando di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte, e per un periodo di 18 mesi dalla data di approvazione, per il perseguimento delle finalità di cui alla suddetta Relazione illustrativa; il numero massimo di azioni ordinarie BFF da acquistare è pari 8.463.819, rappresentative del 5% del capitale sociale della Banca (tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino).

In data 26 aprile 2023, BFF ha effettuato il pagamento del saldo del dividendo 2022, deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 13 aprile.

Il 27 giugno 2023, infine, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico quinquennale di Gruppo al 2028: "Ever more a bank like no other", e i target finanziari al 2026. Per i dettagli si rimanda alla sezione di Focus sottostante.

In attuazione della politica dei dividendi del Gruppo Bancario BFF, che prevede la distribuzione, con frequenza semestrale, di un dividendo pari all'ammontare dell'utile netto consolidato normalizzato generato nell'esercizio in eccesso rispetto ad un livello di coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) del 12,0%, il 7 settembre 2023 l'Assemblea degli Azionisti di BFF ha deliberato la distribuzione di parte della Riserva Utili a Nuovo iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2022, per 0,147 euro per azione. Tale ammontare, sommato all'acconto su dividendo di 0,291 euro per azione deliberato dal Consiglio d'Amministrazione del 3 agosto 2023, ha portato a distribuire in data 13 settembre 2023 un dividendo pari a 0,438 euro per azione, equivalente ad un ammontare complessivo di 81,9 milioni di euro (utile netto consolidato normalizzato del primo semestre 2023).

L'11 settembre 2023 la Banca d'Italia ha iniziato un'ispezione sulla Banca. L'ispezione è stata completata il 12 gennaio 2024 e la Banca è in attesa di ricevere il report ispettivo.

In data 29 settembre 2023 BFF ha pubblicato il suo primo Social Bond Framework, che definisce l'impegno della Banca verso la finanza sostenibile, con un focus particolare sui temi sociali, rafforzando ulteriormente il legame tra la sostenibilità e le proprie strategie finanziarie. BFF è stata il primo operatore nel suo settore a pubblicare un Social Bond Framework, certificato da un organismo indipendente.

Il 3 ottobre 2023 BFF ha comunicato l'aggiornamento del proprio programma di obbligazioni a medio e lungo termine ("Programma EMTN") e il contestuale incremento del plafond a Euro 2.500.000.000. L'aggiornamento del Programma EMTN rappresenta un ulteriore passo avanti nella continua diversificazione delle fonti di finanziamento da parte di BFF e nell'accesso a una base di investitori più ampia e profonda attraverso un impegno attivo e a lungo termine nei mercati dei capitali.

In data 4 ottobre 2023 BFF ha annunciato di detenere una partecipazione pari al 7,7% in Generalfinance S.p.A., intermediario finanziario attivo nell'offerta di servizi di factoring tipicamente a imprese in difficoltà e in stato di stress finanziario, con grande potenziale di crescita e operante in un mercato in forte espansione.

In occasione del Consiglio di Amministrazione di BFF del 26 ottobre 2023 il Presidente, Avvocato Salvatore Messina, ha comunicato al CdA la sua volontà di non ricandidarsi nella lista in corso di predisposizione per il prossimo triennio, avendo maturato nove anni di mandato, che fanno venir meno il requisito formale dell'indipendenza, richiesto dalle migliori prassi di corporate governance. Assunta la decisione di non ricandidarsi, il Presidente Messina affiancherà la Banca nei lavori per le celebrazioni dei 40 anni dell'Istituto, che ricorrono nel 2025, in linea con il percorso di valorizzazione e diffusione della cultura e della storia, di cui Messina è stato promotore nel corso del suo incarico.

Focus sull'approvazione del piano strategico quinquennale di Gruppo al 2028 e dei target finanziari al 2026.

Il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato il piano strategico quinquennale di BFF al 2028: "Ever more a bank like no other" ("Piano"), e i target finanziari triennali ("Target 2026").

Gli obiettivi strategici per il 2028 prevedono di

  • ▶ Sviluppare il core business in cui BFF è leader di mercato:
    • ȃ Factoring e Lending: diventare il più grande acquirente di crediti pubblici in Europa in un mercato in crescita e poco penetrato, attraverso:
      • ȃ una forte crescita del portafoglio clienti in mercati esistenti e in nuove geografie, anche attraverso l'apertura di una filiale in Francia;
      • ȃ il consolidamento del proprio vantaggio competitivo operativo anche attraverso il new Factoring IT system e una maggiore efficienza del processo legale relativo agli incassi;
    • ȃ Transaction Services: rafforzare ulteriormente il ruolo di "Banca di Secondo Livello"4 , generando al contempo un flusso di ricavi costanti e ampie disponibilità di depositi operativi a favore del Gruppo:
      • ȃ Payments: principale intermediario indipendente per i pagamenti in Italia per banche e Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP5 ), capitalizzando il passaggio ai pagamenti elettronici;
      • ȃ Securities Services: unica banca italiana che fornisce l'intera gamma di servizi personalizzati di banca depositaria e titoli a banche domestiche e ad asset managers, in un mercato in crescita secolare.
  • ▶ Investire ulteriormente nell'infrastruttura operativa per sostenere le opportunità di crescita, gestendo i rischi operativi e per beneficiare di ulteriori efficienze.
  • ▶ Continuare a offrire al proprio team opportunità di crescita e di sviluppo, mantenendo un forte allineamento degli incentivi con gli stakeholder.
  • ▶ Ottimizzare ulteriormente il funding e il capitale.
  • ▶ Fornire agli azionisti rendimenti in termini di capitale e dividendi ai vertici del mercato, con un capitale superiore al target del CET1 del 12% relativo al pay-out a favore degli azionisti.
  • ▶ Mantenere il basso profilo di rischio del Gruppo, gestendo in modo efficiente il past due e il calendar provisioning.
  • ▶ Aumentare ulteriormente il proprio impatto positivo in ambito sociale, ambientale e per tutti gli stakeholder, insieme a obiettivi di net zero e al raddoppio degli investimenti in iniziative a impatto sociale.

4 Banca di secondo livello, ossia una banca che offre servizi ad altre banche.

5 PSP: società terza che consente alle aziende di accettare pagamenti elettronici, come pagamenti tramite carte di credito e di debito.

Gli obiettivi di crescita sostenibile al 2026 prevedono:

  • ▶ Un ulteriore miglioramento del coefficiente Costi/Ricavi, <40%,
  • ▶ Solidi coefficienti patrimoniali: CET1 Ratio del 12%,
  • ▶ Il coefficiente RoTE a livelli superiori del 50%,
  • ▶ Elevati rendimenti per gli azionisti:
    • ȃ Crescita dell'Utile Netto Rettificato6 di circa il 78% rispetto al 2022, a €255-265mln. EPS 2026: €1,37-1,43 (€1,34-1,39 fully diluted7 ),
    • ȃ Oltre €720mln, pari a circa il 40% dell'attuale capitalizzazione di mercato, da distribuire in dividendi al 2026,
  • ▶ Emissioni nette di carbonio pari a zero8 ,
  • ▶ Il raddoppio degli investimenti in iniziative ad impatto sociale,
  • ▶ Una quota di dipendenti superiore al 80% in edifici certificati LEED9 entro il 2026.

Di seguito vengono descritte le principali direttrici individuate dal Gruppo per realizzare il piano strategico e raggiungere i target finanziari stabiliti.

È previsto un potenziale di crescita significativo nell'area del business Factoring and Lending, come conseguenza della crescita storica della spesa pubblica e degli investimenti e all'incremento della base di clienti, quest'ultimo sostenuto dal consolidato vantaggio competitivo di BFF. Ulteriori vantaggi potranno derivare dall'espansione internazionale in nuove aree geografiche.

L'area Payments è prevista fornire un flusso costante di ricavi ed è una fonte importante liquidità, con un potenziale di crescita dei volumi guidato dal progressivo allineamento della penetrazione dei pagamenti digitali in Italia al livello europeo. La crescita è sostenuta anche dal PNNR "Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza", dalle nuove normative e dalle nuove tecnologie, che sono tuttavia controbilanciate dalla riduzione delle commissioni.

Nel settore dei Securities Services, BFF offre servizi personalizzati per le banche e per gli asset manager italiani, e ricopre una posizione di leadership nell'ambito dei Fondi Pensione. In determinate nicchie di mercato (Fondi Pensione, FIA, ma anche piccole società di gestione del risparmio), dove la presenza locale è un vantaggio competitivo, l'opportunità di crescita di BFF sarà sostenuta, inoltre, dalla prossima emanazione della nuova normativa – che introdurrà l'obbligo, per le Casse di Previdenza, di nominare una banca depositaria, aprendo un mercato di circa €110mld di Asset Under Management – e dall'aumento della penetrazione dei FIA, nonché dal pieno dispiegamento di servizi a valore aggiunto. L'area dei Securities Services costituisce una fonte molto importante di depositi stabili e operativi per BFF, e fornisce un flusso di entrate costante con una base di costi per lo più fissa.

6 Utile netto contabile meno costi straordinari e meno costi delle stock options contabilizzati in conto economico.

7 Sulla base della diluizione massima relativa a tutti i piani di stock option in essere.

8 Considerando emissioni scope 1 e 2.

9 LEED, o Leadership in Energy and Environmental Design, è un sistema di valutazione sviluppato dall'U.S. Green Building Council per valutare le prestazioni ambientali di un edificio.

BFF continuerà a investire nella propria infrastruttura operativa per sostenere le opportunità di crescita, gestire i rischi operativi e ottimizzare la propria struttura.

Saranno strategici il nuovo sistema informatico per il Factoring, l'apertura di una filiale in Francia, l'espansione della piattaforma di depositi online in altri mercati, l'introduzione dell'AIRB (modello interno per il calcolo del rischio di credito), e una ulteriore iniziativa volta all'efficienza delle spese legali affrontate per le attività di recupero crediti.

In termini di gestione di bilancio, si prevede che lo Stato Patrimoniale di BFF rimanga stabile rispetto alla fine dell'esercizio 2022. BFF intende mantenere una base di funding diversificata e continuare ad accedere al maggior numero possibile di canali di finanziamento.

È previsto che i depositi operativi di Payments e Securities Services continuino ad essere la principale fonte di finanziamento, e che BFF continui ad accedere ai depositi online, con opportunità di crescita in nuovi Paesi. Si prevede inoltre che il Costo del Rischio resti basso, grazie a un portafoglio crediti quasi interamente esposto al settore pubblico.

Il Gruppo ha una solida posizione patrimoniale. Dato l'elevato RoTE (39% a fine anno 22), l'ulteriore capitale necessario per la crescita del portafoglio crediti sarà interamente finanziato con gli utili non distribuiti, mantenendo un interessante dividendo assoluto.

Relativamente alla politica dei dividendi di BFF questa continuerà ad essere mirata ad autofinanziare la crescita del Gruppo e a distribuire agli azionisti tutti gli utili generati nell'anno, in eccesso rispetto a un coefficiente patrimoniale target. La distribuzione dei dividendi è confermata due volte l'anno, ad agosto e ad aprile, sulla base dell'utile netto rettificato del primo semestre e dell'intero esercizio.

Il Consiglio di Amministrazione di BFF ha inoltre deliberato:

  • ▶ di avvalersi della facoltà di presentare la propria lista del CdA e, conseguentemente, di avviare il relativo processo, secondo la Tempistiche regolamentari e;
  • ▶ di approvare la nuova "Politica in materia di distribuzione dei dividendi del Gruppo Bancario BFF" (la "Dividend Policy") fissando come coefficiente patrimoniale target il CET1 ratio al 12% rispetto al precedente Total Capital Ratio ("TCR") al 15%, per allinearlo all'obiettivo patrimoniale più utilizzato da altre banche. La distribuzione dei dividendi rimane invariata, a condizione che siano soddisfatti tutti gli altri requisiti regolamentari di capitale. La distribuzione dei dividendi è confermata due volte l'anno sulla base dell'utile netto rettificato del primo semestre e dell'intero esercizio.

Infine, BFF continuerà a portare avanti i propri impegni in materia di sostenibilità, concentrandosi costantemente sul raggiungimento di un impatto positivo in ambito sociale, ambientale e per gli stakeholders, come già riportato nell'ambito della sezione di questo documento dedicato alle iniziative di sostenibilità.

3.Andamento della gestione

KEY HIGHLIGHTS

BFF BANKING GROUP

  • ▶ Utile netto normalizzato del 2023 pari a 141,1 milioni di euro, e differenziale positivo tra plusvalenze generate dagli incassi di interessi di mora contabilizzati per competenza e i riscadenzamenti, pari a 21,5 milioni di euro (+13,7 milioni di euro rispetto al 2022).
  • ▶ Crediti verso la Clientela a livelli record a 3,9 miliardi di euro.
  • ▶ Quote non transitate a Conto Economico dei fondi interessi di mora e indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro"), pari a 525 mln di euro, +61 mln rispetto al 2022.
  • ▶ Impatto positivo sulla profittabilità futura derivante dall'aumento dei tassi applicati per il calcolo degli interessi di mora dal 12% al 12,5% dal 1° Gennaio 2024.

CAPITALE e DIVIDENDI

  • ▶ CET1 ratio al 9,2% Tier1 Capital Ratio al 13,0% e Total Capital Ratio al 13, 0%.
  • ▶ Distribuzione di un dividendo di 183,2 milioni di euro (euro 0,979 per azione) con una prima tranche di euro 0,438 per azione pagata a settembre 2023 ed una tranche finale di euro 0,541 per azione da pagare ad aprile 2024.
  • ▶ Dividendo cumulativo pagato dalla quotazione pari ad euro 800 milioni, uguale alla capitalizzazione di mercato alla data della quotazione.

ALTRE INFORMAZIONI RILEVANTI

  • ▶ Il nuovo consiglio d'amministrazione sarà nominato dall'assemblea dei soci del 18 aprile 2024.
  • ▶ BFF Bank ha vinto la prima gara nell'ambito del settore delle Casse di Previdenza con Cassa Forense, con circa 13 miliardi di euro di masse in gestione.
  • ▶ Il processo di revisione della Direttiva sul Ritardo dei Pagamenti è in corso, e si prevede che porterà risultati favorevoli per BFF.

Relazione del Collegio Sindacale

PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

(€ milioni)
Conto Economico Normalizzato 31.12.2023 31.12.2022 %
Ricavi Factoring & Lending 288,1 148,3 94%
Ricavi Payments 63,1 56,7 11%
Ricavi Security Services 23,6 43,7 -46%
Altri ricavi 351,2 156,6 124%
di cui Portafoglio Titoli HTC 180,5 42,8 322%
Totale Ricavi 726,0 405,4 79%
Costo del denaro10 (362,0) (84,2) 330%
Totale Ricavi netti 364,0 321,2 13%
Costi operativi incl. Rettifiche di valore netta
su attività materiali ed immateriali
(160,8) (150,7) 7%
Cost/income
ratio (%)
44% 47% -3 bps
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (7,0) (0,9) n.a.
Utile ante imposta normalizzato 196,1 169,5 16%
Utile dell'esercizio normalizzato 141,1 117,0 21%
Utile dell'esercizio reported11 131,4 261,4 -50%

10 Incluso il risultato netto delle attività di negoziazione sui derivati usati per coprire le esposizioni ai tassi d'interesse e alle valute.

11 L'utile di periodo reported include alcune poste straordinarie. Nel 2023 tali poste si riferiscono: ai costi straordinari affrontati nel periodo relativi a costi di ristrutturazione ed M&A per 3,0 milioni di euro, all'accordo transattivo con l'Amministratore Delegato per 1,7 milioni di euro, al costo delle stock options per 2,0 milioni di euro, all'ammortamento dei customer contracts pari a 1,9 milioni di euro e ad altri costi per 1,2 milioni. Nel 2022 tali poste si riferiscono ai ricavi straordinari per 154,8 principalmente relativi al cambio di valutazione degli asset, inclusi quelli relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") ed ai dividendi da società del gruppo, parzialmente compensati da costi straordinari pari a 10,4 milioni di euro relativi principalmente al costo delle stock options per 2,8 milioni di euro milioni di euro, all'ammortamento del customer contract pari a 3,1 milioni di euro e ai costi di ristrutturazione ed M&A per 3,9 milioni di euro.

Il Bilancio individuale al 31 dicembre 2023 mostra gli elementi patrimoniali ed economici di BFF Bank SPA ("BFF" o la "Banca").

Nel corso del 2023, in linea con quanto confermato dal nuovo Piano Industriale, la Banca si è concentrata sul consolidamento e sullo sviluppo dei propri core business mettendo in atto iniziative atte a conquistare sempre più nuovi clienti e fette di mercato, offrire nuovi prodotti e servizi, ampliare la propria presenza fuori dal mercato domestico, spingere sul proprio ruolo di "banca di secondo livello" e riprezzare i propri prodotti per tenere conto delle mutate condizioni macroeconomiche.

Sul fronte del funding, ci si è concentrati nell'utilizzare la provvista messa a disposizione dalle BU Securities Services e Payments e, in ottica di diversificazione delle fonti di finanziamento, nonché di ottimizzazione del costo della raccolta, dal conto deposito on-line offerto in tutte le geografie in cui la Banca opera con questo prodotto per finanziare i propri impieghi.

Nel 2023 (i) i ricavi totali sono aumentati del 79% rispetto al 2022, nonostante il repricing più veloce delle passività, grazie alla performance della divisione Factoring & Lending (1,9 x rispetto al 2022) e del portafoglio dei titoli di stato detenuti nel business model del HTC (4x rispetto al 2022), (ii) i ricavi netti sono aumentati del 13% rispetto al 2022, (iii) il costo del funding è stato più elevato per via dell'incremento dei tassi d'interesse, (iv) è continuato il forte focus sul controllo dei costi con un cost/income ratio in diminuzione (44%) rispetto al 2022 (47%), e (v) il risultato netto normalizzato si è attestato a 141,1 milioni di euro (+ 20,6% rispetto al 2022).

Si ricorda che la Banca non presenta esposizione commerciale verso i mercati russo e ucraino, e si impegna a monitorare rigorosamente l'attività di tramitazione della business unit Payments nel rispetto delle restrizioni imposte verso la Russia.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Risultato economico della Società

Risultato Reported dell'esercizio

In termini di redditività complessiva, la performance cumulata delle BU delle Banca, influenzata dai fenomeni indicati precedentemente, ha portato a un risultato netto contabile pari a 131,4 milioni di euro, inclusivo delle poste straordinarie che hanno influenzato il risultato del periodo e il cui dettaglio è esposto nella tabella successiva.

Risultato Normalizzato dell'esercizio

Eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati, al 31 dicembre 2023 il risultato economico normalizzato della Banca si attesterebbe ad 141,1 milioni di euro, in aumento del 21% rispetto all'anno precedente.

I principali elementi che hanno interessato il risultato economico normalizzato della Banca possono così riassumersi:

  • ▶ maggior margine di interesse essenzialmente per il maggior rendimento netto degli impieghi, grazie alle politiche di riprezzamento mese in atto sul fronte impieghi del Factoring & Lending, all'incremento del tasso applicato per il conteggio degli interessi di mora, alla buona performance sul fronte degli incassi degli interessi di mora con contestuale beneficio sul fronte plusvalenze, al riprezzamento dei titoli di stato HTC a tasso variabile e al peso via via minore dei titoli di stato HTC a tasso fisso;
  • ▶ commissioni delle BU Securities Services e Payments rispettivamente in diminuzione le prime e in aumento le seconde rispetto al 2022 nonostante la performance commerciale e soprattutto a causa della perdita del cliente Arca avvenuta nel corso del 2022;
  • ▶ 22,0 milioni di euro di capital gain derivanti dalla vendita di 835 milioni di euro di titoli governativi prevalentemente a tasso variabile prossimi alla scadenza;
  • ▶ efficienza operativa in miglioramento rispetto al 2022, con un cost/income ratio in diminuzione (dal 47% del 2022 al 44% del 2023), nonostante i maggiori costi affrontati allo scopo di sostenere la crescita del business e realizzare le iniziative atte a migliorare i processi e l'architettura informatica della Banca liberando, nel futuro, ulteriore efficienza e riducendo i rischi operativi.

Aggiustamenti - €mln 31.12.2023 31.12.2022 YoY %
BFF Bank SpA– Risultato economico Reported 131,4 261,4 -50%
Differenza cambi (coperta da Riserva di Traduzione a Patrimonio Netto) - (1,7)
Stock Options & Stock Grant 2,0 2,8
Costi di transazione e ristrutturazione & M&A 3,0 3,9
Resolution Fund straordinario e FITD 1,2 0,5
Distribuzione dividendi da società controllate - (73,2)
Accordo transattivo con l'Amministratore Delegato 1,7 -
Ammortamento dei "customer contracts" di DEPObank 1,9 3,1
Cambi nel valore degli assets, inclusi quelli relativi agli interessi di mora
e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro")
- (79,9)
BFF Bank Spa– Risultato economico normalizzato 141,1 117,0 21%

Di seguito la tabella che spiega il passaggio dal risultato reported a quello normalizzato.

Nelle pagine successive, al fine di dare una rappresentazione puntuale delle performance delle varie BU, si commenteranno i dati di conto economico normalizzati, eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Stato Patrimoniale

Sul fronte dello Stato Patrimoniale, nel corso del 2023 la Banca ha continuato a concentrarsi sull'ottimizzazione dei costi legati alle varie forme di provvista, mantenendone comunque un'elevata diversificazione, e sul miglioramento dei rendimenti delle varie forme di impiego. Quest'ultima attività è stata realizzata attraverso una politica atta a ridurre il portafoglio di titoli governativi, specie quelli a tasso fisso, e attraverso una politica di riprezzamento dei propri servizi verso la clientela, al fine di fattorizzare il mutato scenario macroeconomico specie sul fronte dei tassi di interesse applicati. Quanto attuato si è tramutato in un mantenimento delle dimensioni dello Stato Patrimoniale su livelli costanti rispetto agli ultimi anni privilegiando la crescita delle forme di impiego proprie del Factoring & Lending e riducendo la parte di impiego in titoli di stato.

La Banca ha continuato a gestire al meglio la liquidità in eccesso, con effetti migliorativi sia sulla leva sia sulla redditività.

(€m)

Impieghi

Il portafoglio crediti Factoring & Lending si è attestato sui 3,9 miliardi di euro, in aumento del 2% rispetto al 2022: i mercati internazionali rappresentano oggi circa il 10% del totale dei crediti alla clientela. Il livello dei crediti verso la clientela ha raggiunto i massimi storici, grazie anche a un contesto favorevole e alla performance commerciale, e tutti i mercati in cui la Banca opera hanno mostrato un incremento rispetto all'anno precedente ad eccezione del Portogallo dove ci sono state immissioni di liquidità da parte dei governi centrali pari al 6% della spesa pubblica totale.

Portafoglio Crediti (€ mln) 31.12.2023(*) 31.12.2022(*)
Italia 3.448 3.383
Portogallo 223 239
Grecia 166 131
Altri Paesi (Croazia e Francia) 14 13
Totale 3.851 3.765

(*) Inclusi crediti "Ecobonus" per 354,2 milioni di euro secondo il business model HTC e 59,9 mili0ni di euro secondo il business model trading (221 milioni di euro al 31 dicembre 2022), contabilizzati nello Stato Patrimoniale tra le Altre Attività, e i fondi "on balance-sheet" relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per 406 milioni di euro (412 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il portafoglio di titoli di Stato ha raggiunto quota 5,0 miliardi di euro, 1,1 miliardi più basso del 31 dicembre 2022, in linea con la politica di ridurre gradualmente il peso che tale forma di impiego ha sullo stato patrimoniale della Banca.

PORTAFOGLIO TITOLI HTC (€ mld)

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Provvista

Sul fronte del passivo è proseguita la razionalizzazione delle fonti di funding attraverso la crescita della raccolta dei depositi on-line, e il rimborso alla scadenza, 23 maggio 2023, dell'emissione obbligazionaria senior unsecured preferred, per l'importo residuo pari a 38,6 milioni di euro (emesso per originari 300 milioni di euro nell'ottobre 2019).

Il dipartimento Transaction Services, con le sue BU Securities Services e Payments, ha raccolto circa 6,4 miliardi di euro rispetto a 6,0 miliardi di euro del 2022, con una diminuzione della quota relativa ai Securities Services di 0,3 miliardi di euro (da 3,2 miliardi di euro del 31 dicembre 2022 a 2,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2023), principalmente a causa di un cambio nelle politiche di investimento dei fondi, e con un aumento dell'ammontare generato dal Payments di circa 0,8 miliardi di euro (da 2,8 miliardi di euro del 31 dicembre 2022 a 3,5 miliardi di euro del 31 dicembre 2023) grazie allo sforzo commerciale verso i clienti esistenti indirizzato a incrementare la liquidità.

La Banca ha continuato a offrire sul mercato la soluzione del conto deposito on-line rivolto a clientela retail e imprese e garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in Italia con Conto Facto, in Spagna, Olanda, Irlanda e Germania con Cuenta Facto e infine in Polonia con Lokata Facto.

Al 31 dicembre 2023, la raccolta di Conto Facto, Cuenta Facto e Lokata Facto ammonta complessivamente a nominali 2,7 miliardi di euro, in aumento di circa 1,5 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

Alla luce di quanto sopra descritto, il valore nominale delle emissioni obbligazionarie in essere alla data del 31 dicembre 2023 ammonta complessivamente a 150 milioni di euro (relativi all'emissione AT1) contro 188,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

I Repos hanno subito una notevole riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 passando da 4,4 miliardi di euro a 1,7 miliardi di euro.

Infine, si sottolinea che BFF continua a non avere finanziamenti con la Banca Centrale Europea (BCE), né ordinari (OMA), né straordinari (PELTRO, TLTRO etc).

Patrimonio Netto, Fondi Propri e Coefficienti Patrimoniali

BFF Bank continua a mantenere la propria solidità patrimoniale, anche grazie a i coefficienti patrimoniali e ai fondi propri che non includono l'utile netto consolidato normalizzato dell'esercizio.

La politica dei dividendi del Gruppo Bancario BFF prevede che venga distribuito l'ammontare di utile netto consolidato normalizzato generato nell'esercizio, in eccesso rispetto ad un livello di coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) del 12,0%, (nel rispetto di tutti gli altri indicatori regolamentari correnti e prospettici), con una frequenza di distribuzione semestrale, con un pagamento sulla base degli utili consolidati normalizzati del primo semestre, e uno sulla base degli utili consolidati normalizzati di fine anno.

Si ricorda, a tal proposito, che a seguito dell'approvazione dei risultati della Semestrale 2023, nel mese di settembre 2023, la Banca ha distribuito, nel rispetto della politica di dividendi, eur0 0,438 per azione (per un ammontare massimo di euro 81,9 milioni, risultato consolidato normalizzato del Gruppo alla data del 30 giugno 2023).

Il Patrimonio netto al 31/12/2023 ammonta a 693 milioni di euro mentre i Fondi propri della Banca, alla stessa data, ammontano a 524 milioni di euro inclusivi dei 150 milioni di prestito obbligazionario subordinato unsecured e rated di tipo Additional Tier 1 collocato in data 19 gennaio 2022 e di 24,6 milioni di euro di utile dell'esercizio appostato a capitale proprio; l'esposizione complessiva ai rischi, relativamente all'attività svolta, risulta adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

Infatti, i coefficienti patrimoniali di vigilanza CET1, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, si attestano rispettivamente al 9,2%, 13,0% e 13,0% e si segnala che l'indicatore di Leva Finanziaria è passata dal 4,3% del 31 dicembre 2022 al 4,4% del 31 dicembre 2023.

Si ricorda, infine, che in data 18 settembre 2023 la Banca d'Italia, in qualità di Autorità di risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2022 per BFF Banking Group, confermando la risoluzione quale strategia di gestione della crisi per BFF Bank e definendo i requisiti MREL applicabili dal 1° gennaio 2025.

BFF Bank
31.12.2023 31.12.2022
Fondi propri 524,0 590,4
CET1 Capital Ratio 9,2% 11,7%
Tier1 Capital Ratio 13,0% 15,7%
Total Capital Ratio 13,0% 15,7%

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Evoluzione dell'organico

Al 31 dicembre 2023 il totale dei dipendenti di BFF Bank S.P.A. e delle Branch estere è di 612 risorse. Nel corso del 2023 sono state registrate 62 assunzioni ancora in forza alla data del 31 dicembre di cui 37 in Italia, 7 in Spagna, 5 in Portogallo, 12 in Polonia.

Di seguito si propone la suddivisione per Paese:

31/12/2023 Italia e FOS Branch
Spagna
Branch
Polonia
Grecia Portogallo Totale
HEADCOUNT 31/12/2023 532 15 42 10 13 612
31/12/2022 Italia e FOS Branch
Spagna
Branch
Polonia
Grecia Portogallo Totale
HEADCOUNT 31/12/2022 562 4 37 9 10 627

La composizione per genere del personale al 31 dicembre 2023 è pari al 51 % di personale femminile ed il 49% di personale maschile.

Relazione del Collegio Sindacale

Di seguito il dettaglio, suddiviso per Paese:

31/12/2023 Donne % Uomini % Totale
Italia 272 51% 260 49% 532
Spagna 6 40% 9 60% 15
Polonia 29 69% 13 31% 42
Grecia 4 40% 6 60% 10
Portogallo 3 23% 10 77% 13
Totale 314 51% 298 49% 612
31/12/2022 Donne % Uomini % Totale
Italia 288 51% 274 49% 562
Spagna 5 56% 4 44% 9
Polonia 24 65% 13 35% 37
Grecia 4 44% 5 56% 9
Portogallo 3 30% 7 70% 10
Totale 324 52% 303 48% 627

BU Factoring & Lending Principali KPI e Risultati Economici

La BU Factoring & Lending effettua i propri impieghi e offre i propri servizi tramite prodotti quali factoring pro-soluto, lending e gestione del credito verso enti della Pubblica Amministrazione e ospedali privati.

Attualmente, la Banca svolge queste attività in 5 paesi quali Italia, Croazia, Francia, Grecia e Portogallo.

Nonostante le immissioni di liquidità effettuate da alcuni governi nazionali, e grazie al rialzo dei tassi di interesse e di inflazione che stanno inducendo le aziende a riconsiderare le proprie strategie di working capital, e ad una forte performance commerciale, i principali indicatori della BU Factoring & Lending hanno mostrato trend positivi rispetto al 31 dicembre 2022.

Il portafoglio crediti è risultato in aumento del 2% rispetto al 31 dicembre 2022 (3,9 miliardi di euro vs 3,8 miliardi di euro), registrando un nuovo picco storico, così come i volumi di crediti acquistati e erogati sono risultati in netto aumento rispetto all'anno precedente (5.678 milioni di euro vs 4.791 milioni di euro) grazie alla forte spinta commerciale attuata in un contesto macro economico favorevole.

DSO registrati da BFF sull'attività di factoring e gestione del credito per conto terzi hanno mostrato un allungamento dei tempi di incasso in Italia e Grecia e una diminuzione in Portogallo (a seguito di maggiori rimesse, specie sul finire d'anno, da parte del governo centrale), e in Croazia e Francia (dove però il dato è influenzato dalle dimensioni del business).

DSO – giorni (dati BFF,Acquisti eGestione, Pubblico e Privato):

31.12.2023 31.12.2022
Italia 159 132
Portogallo 127 175
Grecia 254 248
Croazia 40 52
Francia 76 79

Il fondo interessi di mora e il fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") nonché le quote transitate e non transitate a Conto Economico degli stessi sono aumentate rispetto al 2022 (attestandosi rispettivamente a 784 e 210 milioni di euro, 364 milioni di euro e 105 milioni di euro e 420 milioni di euro e 105 milioni di euro).

Il costo del credito si è confermato a livelli trascurabili grazie all'elevato standing della clientela servita e il rigoroso processo di origination e monitoraggio del credito, nonostante il maggior portafoglio di crediti verso la clientela in essere e alcune svalutazioni specifiche in Polonia.

(Valori in milioni di euro)

31.12.2023 31.12.2022
Turnover acquistato/Finanziamenti erogati nell'anno 5.678 5.211
Fondo Interessi di Mora 784 686
Fondo Indennizzi forfettari 210 191
Fondo Interessi di Mora non transitato a conto economico 420 368
Fondo Indennizzi forfettari non transitato a conto economico 105 96

VOLUMI

Gli interessi attivi normalizzati si sono attestati a 255,7 milioni di euro, contro i 132,8 milioni di euro del 2022, e sono stati influenzati positivamente dalla crescita dei tassi, che ha impattato il tasso da applicare sul conteggio degli interessi di mora, e, più in generale, dell'attività di riprezzamento attuata verso la clientela nonché dall'incremento del portafoglio crediti.

Anche la forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" inclusa nel margine di interesse, ossia il differenziale tra plusvalenze generate dagli incassi di interessi di mora eccedenti il 50% contabilizzato per competenza e i riscadenzamenti, vale a dire gli effetti legati all'attualizzazione dei crediti non incassati secondo le stime interne e, quindi, riproiettati in avanti nel tempo, ha registrato un trend positivo se paragonato all'esercizio precedente (+13,7 rispetto allo scorso anno) grazie anche ad importanti transazioni effettuate con alcuni debitori.

Gli altri oneri e proventi di gestione normalizzati, inclusi negli Altri Ricavi, includono gli impatti economici derivanti dall'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") che nel corso del 2023 ha portato ad un impatto positivo pari a 15,2 milioni di euro (12,1 milioni di euro nel 2022).

Il Totale dei Ricavi Netti normalizzati, pertanto, si è attestato sui 288,1, milioni di euro, in aumento di 139,8 milioni di euro rispetto allo scorso anno, grazie principalmente ai fenomeni descritti precedentemente.

€ mln (valori normalizzati)
31.12.2023 31.12.2022
Interessi Attivi 255,7 132,8
di cui forbice "riscadenziamenti/plusvalenze" 21,5 7,8
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 32,5 15,5
Totale ricavi netti 288,1 148,3

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

BU Securities Services Principali KPI e Risultati Economici

La BU Securities Services è la business unit che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi a essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e dei vari fondi di investimento, quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi, oltre che per le banche e altre istituzioni finanziarie (i.e. SIM). L'attività è concentrata sul mercato domestico.

Nell'anno, la BU ha assistito a una buona performance commerciale grazie al lancio di iniziative strategiche volte: i) a un ulteriore ampliamento e miglioramento dell'esperienza commerciale (attraverso nuovi servizi quali la tramitazione dei regolamenti nei vari mercati, l'attività di prestito titoli per i Fondi Pensione di dimensioni medio-piccole, l'allargamento delle attività di Paying Agent anche alla divisa estera, ecc.), ii) a un allargamento della base clienti (attraverso l'offerta dei servizi a valore aggiunto di banca depositaria anche alle Casse Previdenziali e ai Fondi Sanitari, alla partecipazione ai bandi di gara dei Fondi Pensione, oltre alla proposizione di servizi di Paying Agent, Account e Custodian Bank a favore della clientela Corporate) e iii) a cogliere le opportunità derivanti anche dagli interventi normativi, a titolo di esempio, T2-T2S Consolidation, ECMS, CSDR, SHRD II, Segnalazioni SFTR, gestione operatività su MTS-Repo che da un lato rappresentano un'opportunità per rafforzare sul mercato il ruolo di banca tramitante e partner di riferimento nell'ambito della Global Custody, dall'altro permettono di proporre nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto che potranno contribuire ad un ulteriore incremento dei ricavi di BFF. In ambito di opportunità generate dalla normativa, la BU si è concentrata sul presidio e sul monitoraggio della nuova normativa relativa alle casse di previdenza, sia attraverso le istituzioni che le associazioni di categoria. BFF Bank è stata nominata banca depositaria dalla Cassa Forense, con 13 miliardi di masse gestite il cui onboarding è previsto nel secondo trimestre del 2024.

I principali indicatori della BU Securities Services, rispetto alla fine del 2022, hanno mostrato degli andamenti generalmente positivi per gli effetti legati al buon andamento dei mercati finanziari e dalle iniziative commerciali. La minor performance degli AUC è legata all'uscita di un cliente nell'ultimo trimestre dell'anno con impatto limitato sui ricavi.

Gli Asset under Deposit (AuD) della Banca Depositaria sono stati pari a 58,8 miliardi di euro in rialzo del 19% rispetto al 2022 mentre,gli Asset under Custody (AuC) di Global Custody che sono risultati pari a 111,3 miliardi di euro, con una diminuzione del 27% rispetto al 2022, a causa dell'uscita di un cliente a bassa marginalità.

Il saldo dei depositi della clientela è stato influenzato dal cambiamento relativo alle politiche di investimento attuato da molti fondi (a seguito del nuovo scenario dei tassi di interesse di mercato, passati da negativi a positivi) già a partire dal secondo semestre del 2022.

31.12.2023 31.12.2022
Banca Depositaria (AuD, €mln) 58.842 49.524
Global Custody (AuC, €mln) 111.343 153.065
Depositi - Saldo Finale (€mln) 2.886 3.167

Il livello di Commissioni Nette normalizzate è stato inferiore rispetto all'esercizio precedente ma superiore del 3% escludendo la quota parte del 2022 ascrivibile ad Arca.

€ mln (valori normalizzati)

31.12.2023 31.12.2022
Commissioni nette 23,0 42,4
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 0,6 1,2
Totale ricavi netti 23,6 43,6

Relazione del Collegio Sindacale

BU Payments Principali KPI e Risultati Economici

La BU Payments è la business unit che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti, ha come clienti banche italiane medio-piccole, aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi. L'attività è concentrata sul mercato domestico.

BFF, in qualità di primo operatore indipendente in Italia nell'ambito di servizi di tramitazione dedicati a PSP (Payment Service Providers: Banche, Imel, Istituti di Pagamento) e nei servizi di incassi e pagamenti strutturati per aziende e Pubblica Amministrazione, sta beneficiando di un mercato dei pagamenti in crescita, grazie alla progressiva digitalizzazione degli strumenti di pagamento.

Nell'arco del 2023 la BU ha assistito a una buona performance commerciale che ha avuto effetti positivi sull'area delle tramitazioni, dei pagamenti corporate e del settore dei regolamenti; si sono, inoltre, concluse con successo alcune iniziative commerciali, derivanti dalla chiusura dell'ACH di Nexi, che hanno consentito alla BU di rafforzare e ampliare il proprio ruolo di banca di servizio acquisendo nuova clientela e incrementando, in maniera prospettica per i prossimi anni, i volumi gestiti.

Sono state avviate anche le iniziative rivolte specificatamente al comparto assegni ed effetti (area in decrescita strutturale e comunque a trend di mercato) per cui, il costante calo dei volumi, fa registrare un certo interesse, da parte di alcuni clienti, verso i servizi di BFF Bank.

Come già evidenziato nel corso del 2022, sul mercato si registrano gli effetti dell'evoluzione e della digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti e dei fenomeni di aggregazione bancaria in atto, oltre che della potenziale apertura a un contesto di maggiore competitività in ambito Pagamenti guidato anche dalla BCE e dalla Commissione europea, congiuntamente all'ingresso nel mercato dei pagamenti di nuovi operatori quali Istituti di Pagamento, IMEL, TPP e Fintech: proprio questi ultimi due fenomeni, combinati all'acquisizione di nuova clientela per la chiusura dell'ACH di Nexi, hanno fatto sì che BFF continui ad assistere a una crescente richiesta dei servizi di intermediazione dei pagamenti, trend che BFF ha fortemente rafforzato nel 2023. La revisione in atto della Direttiva sui Pagamenti (PSD) e l'obbligatorietà per i PSP di inviare e ricevere pagamenti istantanei potranno condurre a un ulteriore ampliamento del mercato, sviluppando una maggiore concorrenza ma anche nuove opportunità. Va segnalato che la possibilità di aprire i conti in base monetaria delle Banche Centrali anche a operatori non bancari può ridurre il trend in atto.

I principali indicatori della BU Payments, in termini di numero di operazioni effettuate, rispetto allo scorso anno, hanno mostrato andamenti positivi.

Il numero delle transazioni è cresciuto del 14% raggiungendo quota 767 milioni di operazioni grazie soprattutto all'attività di intermediazione e regolamento carte parzialmente controbilanciata dal declino strutturale di altri servizi quali gli assegni ed effetti.

Il saldo dei depositi, pari 3.495 milioni di euro, è aumentato rispetto a 2.748 milioni di euro del 2022 grazie allo sforzo commerciale verso i clienti esistenti indirizzato a incrementare la liquidità e ai maggiori saldi sui conti operativi.

31.12.2023 31.12.2022
Transazioni (n° oper. €mln) 767 675
Depositi - Saldo Finale (€mln) 3.495 2.748

Il livello di Commissioni Nette è stato superiore rispetto al 2022 e pari a 63,1 milioni di euro principalmente per effetto della maggiore operatività e nonostante una struttura del pricing a commissioni costanti.

€ mln (valori normalizzati)

31.12.2023 31.12.2022
Commissioni nette 51,7 45,4
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 11,4 11,3
Totale ricavi netti 63,1 56,7

Relazione del Collegio Sindacale

Costi operativi

Sul fronte delle Spese Amministrative, la Banca ha continuato a mantenere un forte focus sul controllo dei costi e a migliorare, laddove possibile, la propria efficienza operativa testimoniata da un cost/income ratio in diminuzione (44%) rispetto al 2022 (47%) nonostante gli investimenti effettuati e finalizzati a migliorare i processi, migliorare l'infrastruttura tecnologica e accompagnare la crescita dei core business.

I costi della BU Factoring & Lending hanno mostrato un incremento del 17% rispetto allo scorso anno giustificato principalmente dall'aumento delle spese legali sostenuto per l'incasso dei crediti. I costi della BU Payments aumentano del 3% rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'aumento dei volumi. In merito ai costi della BU Securities Services, invece, la riduzione del 16% rispetto all'esercizio precedente è ascrivibile alla minore operatività e alla riduzione del costo del personale, per effetto della procedura di licenziamento collettivo aperta successivamente all'uscita dei clienti Anima e Arca.

Gli Altri Costi aumentano del 13% rispetto all'esercizio precedente principalmente per effetto dell'incremento dei contributi che la Banca versa annualmente al Fondo di Risoluzione e al Fondo di Garanzia dei Depositi (6,3 milioni di euro nel 2023 e 3,6 milioni di euro nel 2022) dei costi del progetto AIRB e di quelli in ambito ICT e del rinnovo del contratto nazionale del lavoro del settore bancario).

In merito al Fondo di Garanzia dei Depositi, si ricorda che la direttiva U.E. 2014/49 (Deposit Guarantee Schemes - DGS) ha introdotto, nel 2015, in materia di sistemi di garanzia dei depositi, un nuovo meccanismo di finanziamento misto, articolato in contribuzioni ordinarie (ex-ante) e contribuzioni straordinarie (ex-post), ancorate all'entità dei depositi garantiti (covered deposits) e al grado di rischiosità della singola banca consorziata.

In merito al Fondo di Risoluzione, si ricorda invece che il Regolamento Europeo n. 806/2014, che regola il Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism Regulation), entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha istituito il Fondo di risoluzione unico europeo (Single Resolution Fund - SRF), gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board). A partire da tale data, i fondi nazionali di risoluzione (FNR), istituiti dalla direttiva 2014/59/UE (Banking Resolution and Recovery Directive - BRRD), e raccolti nel 2015, sono confluiti nel nuovo Fondo di risoluzione europeo.

150,7 160,8 Dicembre 2023 Dicembre 2022 44% 47% Factoring & Lending (27,9) (23,8) Payments (33,1) (32,1) Securities Services (20,9) (24,7) Other (78,9) (70,1)

COST / INCOME RATIO

Relazione del Collegio Sindacale

Principali grandezze patrimoniali

Si commentano sinteticamente le principali poste dello Stato patrimoniale consolidato.

Cassa e disponibilità liquide

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
a) Cassa 204 206 (2)
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 157.536 489.810 (332.273)
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 81.389 133.959 (52.570)
Totale 239.130 623.976 (384.846)

Al 31 dicembre 2023, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 157 milioni di euro, nonché i rapporti di conto corrente la Banca ha in essere presso banche terze per un ammontare di 81,35 milioni di euro.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.168 211 957
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 165.846 90.330 75.517
Totale 167.013 90.541 76.473

La voce, che al 31 dicembre 2023 ammonta a 167,0 milioni di euro, accoglie le "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" pari a 1.168 mila euro, che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di cambio a cui la Banca è esposta e le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" pari a 165.846 mila euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." gestite in parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR", ed in misura minore dal "Fondo Atlante" e, a partire dalla fine del 2022 da un fondo, di cui la Banca ha sottoscritto nel 2023 quote addizionali per 75 milioni di euro con un impegno a sottoscriverne ulteriori 15 milioni di euro. Il valore delle quote di OICR iscritto in bilancio al 31 dicembre 2023 è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dai suddetti fondi.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto netto sulla redditività complessiva

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Titoli di Stato – (HTC&S) - - -
Titoli di capitale 137.520 128.098 9.422
di cui:
a) Banche 125.534 125.432 102
b) Altri emittenti: 11.985 2.666 9.320
Totale 137.520 128.098 9.422

La voce, che al 31 dicembre 2023 ammonta a 137,5 milioni di euro, è composta essenzialmente dalla quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125 milioni di euro oltre che da altre azioni e partecipazioni per un ammontare pari a circa 12 milioni di euro.

La voce aumenta rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per (i) l'acquisto di una quota azionaria nella banca finanziaria General Finance per circa 7,3 milioni di euro, e (ii) il suo adeguamento al fair value per 2,1 milioni di euro.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Totale 10.599.963 11.726.530 (1.126.568)
Crediti verso clientela 5.049.220 5.119.099 (69.879)
Crediti verso banche 593.561 478.203 115.358
Titoli di Stato – (HTC) 4.957.182 6.129.228 (1.172.046)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
(Valori in migliaia di euro)

L'importo relativo alla voce Titoli di Stato – (HTC) è costituito esclusivamente da titoli di stato italiano, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), a presidio del rischio di liquidità, per un valore complessivo pari a circa 5,0 miliardi di euro, in diminuzione rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2022 (-1,2 miliardi di euro) a seguito (i) della vendita di alcuni titoli, nel rispetto di quanto previsto dal Business Model HTC, che hanno prodotto un risultato a Conto Economico pari a 22,0 milioni di euro, e (ii) di rimborsi ed incassi di cedole per 1,152 milioni di euro.

I "Crediti verso Banche" comprendono la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria " relativa al deposito di Riserva Obbligatoria, inclusivo degli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la Società presta il servizio in via indiretta, oltre che gli importi depositati presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla controllata spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto" e presso la National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla controllata polacca attraverso "Lokata Facto". La voce include inoltre "Crediti verso Banche – Pronti contro termine" relativi a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) nonché i "Crediti verso Banche – Altri" che derivano dalla prestazione di attività e servizi offerti.

Relativamente ai "Crediti verso clientela", la voce include principalmente i crediti riferiti all'attività di factoring. Si ricorda che, come indicato dalla Banca d'Italia, i crediti rivenienti da Ecobonus sono iscritti nella voce "Altre Attività" per un ammontare pari a circa 414,1 milioni di euro di cui 354,2 milioni di euro secondo il business model HTC e 59,9 mili0ni di euro secondo il business model trading.

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Attività di factoring (acquisti a titolo definitivo, interessi di mora
e spese di recupero)
3.108.560 2.988.971 119.589
Crediti acquistati al di sotto del valore nominale 24.982 28.451 (3.469)
Altri crediti 1.915.677 2.101.678 (186.001)
Totale 5.049.220 5.119.100 (69.880)

La qualità del credito

In merito alla qualità del credito si evidenzia un incremento del totale dei crediti deteriorati netti, pari a 301,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023, contro i 252,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022. L'incremento è dovuto principalmente alle esposizioni scadute deteriorate (+49,3 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente).

Al fine di operare l'analisi delle proprie esposizioni creditizie, finalizzata – inter alia – all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie in linea con i principi contabili IFRS 9, la Banca classifica le esposizioni tra Performing e Non Performing.

Le esposizioni Non Performing, il cui ammontare complessivo lordo ammonta al 31 dicembre 2023 a 305,8 milioni di euro, con un livello di rettifiche di valore pari a 4,6 milioni di euro, sono distinte nelle seguenti categorie.

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Sofferenze

Si tratta di esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca.

Al 31 dicembre 2023, il totale complessivo delle sofferenze della Banca, al netto delle svalutazioni, ammonta a 93,2 milioni di euro. Di queste, 92,6 milioni di euro, pari al 99,4% del totale, si riferiscono a crediti verso Enti territoriali in stato di dissesto finanziario.

Le sofferenze lorde ammontano a 95,5 milioni di euro (82,4 milioni di euro nel 2022), e le relative rettifiche di valore sono pari a 2,3 milioni di i euro (2,1 milioni di euro nel 2022).

Si segnala che, relativamente alle esposizioni verso gli Enti locali (Comuni e Province), per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione, in ottemperanza alla Circolare n. 272 della Banca d'Italia, si procede alla classificazione a Sofferenza dei crediti della massa passiva dell'OSL, nonostante, ex lege, sia possibile recuperare ogni ragione creditoria, alla conclusione della procedura di dissesto.

Inadempienze probabili

L'inadempienza probabile (unlikely to pay) rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (ad esempio, il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Al 31 dicembre 2023, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili ammontano complessivamente a 3,1 milioni di euro ( 1,6 milioni di euro nel 2022), e le relative rettifiche sono pari a 1,5 milioni di euro (0,8 milioni di euro nel 2022) per un importo netto di 1,6 milioni di euro (0,8 milioni di euro nel 2022).

Esposizioni scadute deteriorate

Le esposizioni scadute deteriorate sono costituite da posizioni nei confronti di soggetti con una situazione di arretrato, ove il complesso delle esposizioni scadute e/o sconfinanti sia superiore, da almeno 90 giorni consecutivi, (i) alla Soglia di rilevanza relativa (limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso Debitore) e (ii) alla Soglia di rilevanza assoluta (limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail).

Al 31 dicembre 2023, le esposizioni scadute nette ammontano complessivamente a 206,5 milioni di euro.

Le esposizioni lorde ammontano complessivamente a 207,3 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a circa 0,8 milioni di euro. Il 93,8% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche.

L'incremento del livello delle esposizioni scadute deteriorate rispetto al 31 dicembre 2022 non è, tuttavia, sintomatico di un incremento del profilo di rischio di credito effettivo del portafoglio.

La seguente tabella mostra l'ammontare dei crediti verso clientela, con evidenza delle rettifiche di valore, e ripartito tra "Esposizioni in bonis" e "Attività deteriorate".

(Valori in migliaia di euro)

Tipologia 31.12.2023 31.12.2022
Valore
lordo
Rettifiche
di valore
Valore
netto
Valore
lordo
Rettifiche
di valore
Valore
netto
Esposizioni deteriorate acquistate
in bonis (stage 3)
300.070 (4.339) 295.731 249.484 (3.176) 246.308
Esposizioni deteriorate acquistate
deteriorate (stage 3)
5.785 (201) 5.584 5.678 (6) 5.672
Esposizioni in bonis (stage 1 e 2) 4.749.334 (1.428) 4.747.906 4.867.749 (630) 4.867.119
Totale 5.055.189 (5.969) 5.049.220 5.122.911 (3.812) 5.119.099

Inoltre, oltre alle suddette classificazioni delle esposizioni (Performing e Non Performing), la Banca provvede anche a valutare di qualificare le medesime come esposizioni creditizie oggetto di concessioni ("forborne"), come definite negli Implementing Technical Standards di riferimento.

Attività materiali e immateriali

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Attività materiali 20.377 27.763 (7.386)
Attività immateriali 40.734 36.142 4.592
Totale 61.111 63.906 (2.794)

Al 31 dicembre 2023, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 20.377 mila euro.

La voce include principalmente: i) terreni pari a 2.640 migliaia di euro, ii) fabbricati (comprensivi delle manutenzioni straordinarie capitalizzate) pari a 4.268 migliaia di euro relativi dell'immobile di Roma Via Elio Chianesi 110/d di proprietà di DEPObank, iii) right of use relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 11.238 migliaia di euro. Il decremento rispetto al 2022 è dovuto principalmente alla classificazione del terreno e del fabbricato di via Domenichino tra le attività in via di dismissione per un importo di 8.046 migliaia di euro.

Le attività immateriali sono principalmente composte (i) da investimenti in nuovi programmi e in software a utilizzo pluriennale per 21,6 milioni di euro, e (ii) dalle customer relationships rilevate in BFF Bank a seguito dell'acquisizione di Depo per 19,1 milioni di euro.

In linea con quanto previsto dallo IAS 36, è stato effettuato l'impairment test sugli avviamenti che non ha evidenziato alcuna perdita di valore.

Derivati di copertura, partecipazioni e passività finanziarie di negoziazione

(Valori in migliaia di euro)

Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Partecipazioni 154.876 151.876 3.000
Passività finanziarie di negoziazione 1.215 950 265
Derivati di copertura passivi - 14.314 (14.314)

Le voci "Derivati di copertura" passivi accoglievano rispettivamente i fair value negativi relativi alla copertura, tramite contratti di currency swap, dei finanziamenti erogati in zloty a favore delle Banca controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere e della raccolta della BU Transaction Services in valuta diversa dall'euro. Al 31 dicembre 2023 non ci sono derivati in essere.

La voce Partecipazioni rappresenta il valore della partecipazione nelle controllate BFF Polska, BFF Iberia, Techlab, BFF immobiliare e Unione Fiduciaria. L'incremento rispetto al 2022 è relativo alla controllata BFF Immobiliare.

La voce Passività finanziarie di negoziazione accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2023 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio a cui la Banca è esposta.

Attività e passività fiscali

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Attività fiscali 108.569 55.243 53.326
correnti 55.465 - 55.465
anticipate 53.104 55.243 (2.139)
Passività fiscali 121.318 128.840 (7.522)
correnti - 22.548 (22.548)
differite 121.318 106.292 15.026

Al 31 dicembre 2023, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 55.465 migliaia di euro e 0 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali della Banca nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12.

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, all'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché agli ammortamenti con competenza fiscale differita.

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986.

Altre Attività e Altre Passività

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Altre attività 644.466 389.016 255.450
Altre passività 536.142 382.205 153.937

Le voci Altre Attività e Altre Passività includono le poste transitorie e le partite da sistemare con saldo dare e avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento.

Al 31 dicembre 2023 le Altre Attività accolgono, inoltre, i crediti ecobonus acquistati con operazioni di factoring pro soluto pari a 414,1 milioni di euro (221 milioni di euro al 31 dicembre 2022) di cui 354,2 milioni di euro secondo il business model HTC e 59,9 mili0ni di euro secondo il business model trading.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Debiti verso banche 2.268.022 1.165.557 1.102.466
Debiti verso clientela 8.463.347 10.728.674 (2.265.327)
- di cui verso enti finanziari - - -
Titoli in circolazione - 38.976 -
Totale 10.731.370 11.933.207 (1.162.861)

La voce "Debiti verso banche" è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista", rivenienti soprattutto dall'operatività nei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.

I Debiti verso clientela si riferiscono principalmente a "conti correnti e depositi a vista" relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria.

All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna e Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 2.743.858 migliaia di euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 1.283.120 migliaia di euro riferiti al 31 dicembre 2022

In merito ai Titoli in circolazione, in data 23 maggio 2023, è giunta a scadenza e quindi rimborsata la quota residua (per un valore nominale residuo pari a 38,6 milioni di euro) del prestito obbligazionario senior unsecured (ISIN XS2068241400), con rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody's, emesso da BFF a ottobre 2019.

Fondi per rischi e oneri

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Impegni e Altre garanzie rilasciate 553 225 327
Benefici a favore dei dipendenti 6.760 7.712 (952)
Altri fondi 27.791 24.414 3.378
Totale 35.104 32.351 2.753

Al 31 dicembre 2023, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di rischi probabili di soccombenza.

Relazione del Collegio Sindacale

Principali voci di Conto Economico

La Banca ha realizzato, nel 2023, un risultato economico pari a 131,4 milioni di euro contro i 261,4 milioni realizzati nel 2022. Normalizzando entrambi i risultati, ovvero eliminando tutte le poste straordinarie che hanno influenzato i risultati di entrambi gli esercizi, il risultato normalizzato del 2023 si attesta sui 141,1 milioni di euro contro i 117,0 milioni di euro realizzati nell'anno 2022.

Margine di intermediazione

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Commissioni maturity e interessi di mora su crediti pro-soluto 244.302 157.272 87.030
Interessi attivi su titoli 180.454 42.787 137.668
Altri interessi 142.996 93.750 49.247
Interessi attivi 567.752 293.808 273.944
Interessi passivi (341.848) (91.494) (250.354)
Margine d'interesse 225.904 202.314 23.590
Commissioni nette 75.139 90.534 (15.395)
Dividendi e proventi simili 8.897 85.758 (76.861)
Risultato netto attività di negoziazione (10.194) 9.744 (19.939)
Risultato netto attività di copertura - - -
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 21.893 166 21.727
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 21.893 166 21.727
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - -
c) passività finanziarie -
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie
al fair value con impatto a conto economico
-
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2.233 5.154 (2.922)
Margine di intermediazione 323.871 393.671 (69.800)

Il margine di interesse al 31 dicembre 2023 è stato pari a 225,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 202,3 milioni di euro del 2022 (valori normalizzati rispettivamente pari a 225,9 milioni di euro e 174,9 milioni di euro), ha beneficiato: del maggior rendimento netto degli impieghi, grazie alle politiche di riprezzamento messe in atto sul fronte impieghi del Factoring & Lending, dell'incremento del tasso applicato per il conteggio degli interessi di mora, della buona performance sul fronte degli incassi degli interessi di mora anche a seguito di una importante transazione realizzata con contestuale beneficio sul fronte plusvalenze, del riprezzamento dei titoli di stato HTC a tasso variabile e al peso via via minore dei titoli di stato HTC a tasso fisso e del maggior valore di crediti verso la clientela (grazie alla crescita del Factoring & Lending).

Il valore delle commissioni nette al 31 dicembre 2023 è stato pari a 75,2 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 90,7 milioni di euro del 2022 (valori normalizzati rispettivamente pari a 75,2 milioni di euro e 90,7 milioni di euro) ed è stato negativamente impattato dall'uscita di Arca il 1° novembre 2022 e nonostante una buona performance commerciale.

Il margine di intermediazione al 31 dicembre 2023 è pari a 323,9 milioni di euro (323,9 milioni di euro normalizzato) in diminuzione rispetto ai 393,7 milioni di euro del 2022 (287,9 milioni di euro normalizzato). L'incremento del margine d'intermediazione normalizzato, principalmente dovuto alla crescita del margine di interesse e ad un capital gain complessivo pari a 22,0 milioni di euro relativi alla vendita di 835 milioni di euro di titoli governativi principalmente a tasso variabile, è stato parzialmente compensato dalla riduzione dei dividendi (8,9 milioni di euro nel 2023 e 85,6 milioni di euro nel 2022).

Spese amministrative

(Valori in migliaia di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Spese del personale 66.416 65.624 792
Altre spese amministrative 96.936 88.909 8.027
Totale spese amministrative 163.352 154.533 8.819

Le spese amministrative, al 31 dicembre 2023, sono pari a circa 163,4 milioni di euro (152,9 milioni di euro normalizzati) e sono in aumento rispetto ai 154,5 milioni di euro (144,0 milioni di euro normalizzati) del 2022 per effetto dei maggiori costi affrontati allo scopo di sostenere la crescita del business e realizzare le iniziative atte a migliorare i processi e l'architettura informatica della Banca liberando, nel futuro, ulteriore efficienza e riducendo i rischi operativi; ciononostante, l'efficienza operativa risulta in miglioramento rispetto all'esercizio 2022, come evidenziato dal cost/income ratio in diminuzione (al 44% del 2023 dal 47% del 2022).

Altri proventi e oneri di gestione

Al 31 dicembre 2023, la Banca ha rilevato, nella voce "Altri oneri e proventi di gestione", un ammontare pari a 15,2 milioni di euro (dato normalizzato pari a 15,2 milioni di euro) relativi all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") rispetto ai 94,7 milioni di euro del 2022 (dato normalizzato, al netto dell'effetto del cambio di stima avvenuto al 31 dicembre 2022, pari a 12,1 milioni di euro). L'incremento nel 2023 rispetto al dato normalizzato anno su anno è pari a 3,1 milioni.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

4. Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche della Banca in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi

Informativa inerente al presupposto della continuità aziendale

Secondo quanto disposto dallo IAS 1 paragrafo 24, la Banca effettua una valutazione in merito alla prospettiva della continuità dell'attività, che tenga conto di un'analisi di trend sui principali indicatori "core" aziendali e sulle informazioni disponibili sul futuro, almeno sui dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.

In relazione alle considerazioni sopra esposte, connesse con l'analisi storica e prospettica della redditività aziendale e della capacità di reperimento delle risorse finanziarie, la Banca si muoverà lungo i principi della continuità operativa. Il presente bilancio è stato, pertanto, redatto in base a tali principi.

Un'analisi dei trend degli ultimi esercizi riflette il permanere di un andamento positivo dei principali indicatori, soprattutto in considerazione del fatto che il risultato dell'esercizio 2022 era stato positivamente influenzato da alcuni elementi straordinari.

I dati possono essere così sintetizzati:

  • ▶ Margine di interesse e Margine di intermediazione in crescita;
  • ▶ Patrimonio netto stabile;
  • ▶ Adeguata disponibilità di risorse finanziarie;
  • ▶ Positive prospettive commerciali connesse con l'andamento della domanda;
  • ▶ Elevata qualità del credito.

Viene evidenziata di seguito una sintesi quantitativa di tali analisi.

Voci 31.12.2023 31.12.2022
Margine di interesse 225,9 202,3
Margine di Intermediazione 323,9 393,7
EBTDA (al lordo degli accantonamenti) 196,9 356,5
Utile Netto 131,4 261,4
R.O.E. (Return on Equity) (%) 19,0% 35,6%
R.O.T.E. (Return on Tangible Equity) (%) 20,1% 37,5%
Margine di interesse / Interessi attivi e proventi assimilati (%) 39,8% 68,9%
Sofferenze (al netto delle svalutazioni) / crediti verso la clientela (%) 1,8% 1,6%
Fondi Propri / Crediti verso la clientela (%) 20,1% 24,2%
Leverage Ratio 4,3% 4,4%
Patrimonio Netto 692,6 734,2
Fondi Propri 524,0 590,4

Gestione dei rischi e rispondenza alla normativa sulla vigilanza prudenziale

La normativa sulla vigilanza prudenziale è principalmente regolata dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, che recepiscono la disciplina armonizzata per le banche e per le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative si riferiscono agli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

Le circolari citate delineano un quadro normativo compiuto, organico, razionale e integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, che si completa con l'emanazione delle misure di esecuzione, contenute in norme tecniche di regolamentazione e di attuazione (Regulatory Technical Standard e Implementing Technical Standard), adottate dalla Commissione europea su proposta dell'Autorità Bancaria Europea (EBA).

La regolamentazione in essere al 31 dicembre 2023 si basa su tre pilastri.

1° Pilastro – L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ ischio di controparte, attraverso la metodologia dell'"Esposizione originaria";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

2° Pilastro – Il Resoconto ICAAP/ILAAP

In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, e al fine di consentire all'Autorità di Vigilanza di svolgere una valutazione documentata e completa delle caratteristiche qualitative fondamentali del processo di pianificazione patrimoniale, finanziaria, dell'esposizione ai rischi e della conseguente determinazione del capitale interno complessivo e delle opportune riserve di liquidità, la Banca, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario, ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2022" (il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2023" sarà inviato a Banca d'Italia entro il 30 aprile 2024) sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità.

3° Pilastro – L'informativa al pubblico

Sulla base dell'art. 433 della CRR, le banche diramano le informazioni al pubblico previste dalla normativa comunitaria almeno su base annua, congiuntamente con i documenti di bilancio. La normativa relativa al Terzo Pilastro stabilisce specifici obblighi di pubblicazione periodica delle informazioni relative all'adeguatezza patrimoniale, all'esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi preposti all'individuazione, alla misurazione e alla gestione degli stessi. BFF Banking Group redige l'informativa al pubblico in ottemperanza

alle disposizioni su base consolidata. A questo scopo, il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato una procedura dedicata, denominata "Informativa al pubblico (III Pilastro)".

La procedura prevede che l'informativa debba essere:

  • ▶ approvata dal Consiglio di Amministrazione prima della sua diffusione;
  • ▶ pubblicata sul sito internet bff.com almeno una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, e quindi entro ventuno giorni dalla data di approvazione del bilancio da parte dell'Assemblea dei soci.

In riferimento a quanto disposto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo BFF pubblica sul sito internet bff.com, una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, l'Informativa al pubblico "stato per stato" (country by country reporting), che contiene informazioni inerenti alle attività svolte, al fatturato, nonché al numero dei dipendenti, nei vari Paesi in cui il Gruppo è presente.

Le informazioni da rendere pubbliche sono definite dall'Allegato A, della parte prima, Titolo III, Capitolo 2 della citata Circolare.

Informativa inerente al Calendar Provisioning e al Past Due

Con l'obiettivo di adottare un approccio sempre più prudente in materia di classificazione e copertura degli NPEs, nel mese di aprile 2019, la Commissione europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento UE 575/2013 (CRR), relativamente alla copertura minima dei crediti deteriorati. Ai fini delle valutazioni degli accantonamenti prudenziali, la normativa in questione prevede che siano sottoposti al "calendar provisioning" i crediti erogati e classificati deteriorati successivamente al 26 aprile 2019. Le esposizioni erogate in data anteriore, e successivamente classificate NPE, non saranno soggette alle disposizioni contenute nella modifica al Regolamento n.575 (CRR). Tale aggiornamento prevede che le banche mantengano un adeguato livello di provision, deducendo dal proprio CET 1 l'eventuale differenza positiva tra accantonamenti prudenziali (individuati ponderando il valore lordo delle NPE garantite e non garantite per determinate percentuali) e i fondi rettificativi e altri elementi patrimoniali (accantonamenti di bilancio, prudent valuation, altre deduzioni di CET1).

Tale norma si basa sul principio che la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze) sia effettivamente significativa di uno stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente.

Grazie ai processi di gestione del credito istituiti dal Gruppo BFF, al 31 dicembre 2023 l'impatto a CET1 derivante dall'applicazione del calendar provisioning risulta pari a circa 835 mila euro, rispetto al 31 dicembre 2022 quando risultava pari a 179 mila euro. Tale deduzione prudenziale dal CET1, considerando che l'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo BFF risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici, potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca, ciò avvalorato dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

In merito alla classificazione a NPE, si rammenta che la Banca d'Italia, il 27 giugno 2019, ha introdotto talune modifiche alla Circolare n. 272, riguardanti la qualità del credito e la disciplina sulla nuova definizione di default e il 14 agosto 2020, ha pubblicato la propria nota recante gli orientamenti dell'Organo di Vigilanza sull'applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato

ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e, più in generale, sull'applicazione della disciplina del RD. Detta nota di chiarificazione è stata poi emendata il 15 ottobre 2020, il 15 febbraio 2021 e il 23 settembre 2022, data, quest'ultima, in cui la Banca ha adottato i più recenti criteri interpretativi in materia di definizione di default.

Si evidenzia, inoltre, che la Banca ha posto in essere una serie di azioni e interventi volti a migliorare ulteriormente il processo di selezione e gestione dei crediti, interventi che hanno consentito di evitare particolari impatti negativi della nuova normativa sul proprio business model.

Si rappresenta, infine, che BFF ha altresì condotto le più attente valutazioni rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito; metodo che, soprattutto con riferimento alle esposizione nei confronti della pubblica amministrazione, consentirebbe i) una più adeguata rappresentazione del basso profilo di rischio effettivo della Banca, in quanto, al di là di della definizione di default – e di probabilità di default (PD) – adottabile, i processi di recupero della Banca evidenzierebbero una sperimentazione di perdite su crediti (i.e. LGD), come noto, sostanzialmente nulla, nonché ii) di adottare approcci maggiormente rappresentativi del rischio effettivo nell'ambito delle attività creditizie derivanti dall'acquisto di crediti commerciali, come ad esempio l'adozione dell'approccio per singola transazione (facility level approach – FLA), ad oggi consentito solo alle banche e ai gruppi che adottano i modelli interni. Questo avrebbe l'effetto di una sostanziale riduzione dell'ammontare dei crediti classificati in past due, a fronte dello stesso rischio di credito sottostante. Il beneficio di siffatto approccio è stato, inoltre, rappresentato dalla Banca alle diverse associazioni di categoria di riferimento, anche al fine di evidenziare nelle più opportune sedi e nei tavoli di lavoro con le autorità di vigilanza la distorsione in termini di rappresentazione del profilo di rischio dell'approccio per controparte.

Monitoraggio e presidio della Liquidità

Pur in considerazione dell'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dalle tensioni derivanti dal conflitto Russia-Ucraina, dal recente inizio del conflitto israelo-palestinese e dalle tensioni a livello internazionale, la NAce ha sempre potuto contare su un livello di liquidità adeguato, rispettando ampiamente i requisiti regolamentari e posizionandosi su valori superiori rispetto ai livelli interni degli indicatori segnaletici (LCR, NSFR).

La Banca adotta solidi presìdi di monitoraggio e governo della posizione di liquidità. In particolare, (i) effettua, qualora ritenuto necessario, analisi di stress più frequenti e più dettagliate, con impatti crescenti e variabili, (ii) mantiene un'importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità, verificandone il livello di adeguatezza rispetto ai flussi di cassa futuri, (iii) monitora i mercati, (iv) monitora gli scostamenti sui trend di incasso dei debitori, in particolare della Pubblica Amministrazione.

In tale contesto, anche attraverso il monitoraggio di indicatori gestionali, non si sono rilevate particolari tensioni di liquidità, grazie alla capacità della Banca di far fronte a potenziali situazioni distress, derivante dalla sua struttura di funding e alle leve azionabili in caso di necessità.

Inoltre, la Banca aggiorna almeno annualmente il Contingency Funding Plan (c.d. "CFP"), che viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF Bank e recepito dalle Controllate. Il documento è stato aggiornato nel mese di gennaio 2023. Tale documento illustra gli indicatori e le relative soglie al fine di attivare le opportune azioni di intervento e i processi di escalation e decision, con lo scopo di prevenire e gestire un'eventuale situazione di crisi di liquidità.

Relazione del Collegio Sindacale

Le principali tematiche contabili affrontate nel contesto dell'epidemia e del conflitto Russia - Ucraina

Anche in considerazione dell'attuale contesto economico e politico, la Funzione Risk Management ha sviluppato un nuovo modello forward looking per il condizionamento delle PD, sostituendo quello precedente dipendente dalle assunzioni dell'infoprovider esterno. Il nuovo modello si basa sugli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023.

Tali scenari, in continuità con quelli precedenti forniti da altro infoprovider, risultano caratterizzati da un inasprimento delle condizioni finanziarie e di un sensibile deterioramento delle prospettive economiche a causa dell'alta inflazione generata, tra l'altro, dal conflitto Russia – Ucraina. Inoltre, tali scenari riflettono anche un'inversione di tendenza del mercato immobiliare in presenza di una diminuzione della capacità di servizio del debito da parte delle famiglie, a causa di tassi di interesse elevati.

A partire dai prossimi trimestri, la Funzione monitorerà l'evoluzione delle variabili macroeconomiche utilizzate nel modello di forward looking al fine di rilevare eventuali variazioni significative rispetto ai valori assunti dalle stesse in fase di aggiornamento del modello.

5. Controlli interni

La Banca, per garantire una sana e prudente gestione, coniuga la profittabilità dell'impresa con un'assunzione dei rischi consapevole e con una condotta operativa improntata a criteri di correttezza.

Pertanto, in linea con la normativa di legge e di Vigilanza e in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, la Banca si è dotata di un sistema di controlli interni idoneo a rilevare, misurare e verificare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale.

L'Amministratore Delegato è l'amministratore referente dei controlli interni all'interno del Consiglio di Amministrazione, così come previsto dal Codice di Autodisciplina.

Si riportano di seguito l'assetto organizzativo del sistema dei controlli interni, articolato sui seguenti tre livelli di presidio, e le principali attività svolte dalle funzioni di controllo durante l'anno:

I controlli di primo livello (c.d. controlli di linea) hanno lo scopo di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, e sono esperiti dalle stesse strutture operative che le compiono, anche con il supporto di procedure informatiche e con verifiche continuative da parte dei responsabili di dette strutture operative medesime.

I controlli di secondo livello sono volti ad assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e di conformità alle norme, compreso il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Le funzioni preposte a tali controlli, Risk Management e Compliance & AML, sono distinte da quelle produttive e concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del processo di gestione dei rischi. La Funzione Risk Management e la Funzione Compliance e AML – organizzativamente e funzionalmente autonome e distinte – sono collocate in staff all'Amministratore Delegato, operando a riporto gerarchico dello stesso e sono indipendenti dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettate a verifica da parte della stessa. I compiti e le rispettive responsabilità sono disciplinati all'interno dei pertinenti regolamenti delle medesime funzioni.

In tale ambito, si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Banca, in data 25 maggio 2023, ha istituito in seno alla Funzione Risk Management la Funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza, responsabile della gestione e supervisione dei rischi ICT e di sicurezza, nonché della verifica dell'aderenza delle operazioni ICT al sistema di gestione dei rischi ICT e di sicurezza.

I controlli di terzo livello e le attività di revisione interna sono, invece, svolte dalla Funzione Internal Audit della Banca con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Funzioni di controllo

Risk Management

Nell'ambito dei controlli di secondo livello, la funzione assicura la coerenza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi con i processi e le metodologie delle attività aziendali, coordinandosi con le strutture aziendali interessate; presiede alla realizzazione del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità ("ICAAP/ILAAP"); presidia i controlli di gestione dei rischi, al fine di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione; supporta gli Organi Aziendali nella definizione del Risk Appetite Framework ("RAF"); verifica il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, e controlla la coerenza dell'operatività delle singole aree del Gruppo con gli obiettivi di rischio- rendimento assegnati.

In particolare, durante l'anno, la Funzione ha (i) effettuato principalmente il processo ICAAP/ILAAP, aggiornato le soglie e le metriche di gestione dei rischi in linea con le previsioni strategiche, rivisto il Contingency Funding Plan e il Recovery Plan.

Infine, nel corso del 2023, la Banca ha condotto una serie di attente valutazioni ed analisi rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito, che vede la Funzione Risk Management coinvolta su varie tematiche. Per il 2024 sono già state programmate le attività progettuali volte ad intraprendere il percorso per l'adozione del modello IRB.

Compliance e Anti Money Laundering (AML)

La Funzione sovraintende, secondo un approccio risk-based, alla gestione del rischio di non conformità alle norme, con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca – anche per il tramite dei propri referenti/funzioni locali presso le controllate e/o succursali – valutando nel continuo che i processi e le procedure interne adottate siano adeguati a prevenire tale rischio; la funzione ha, inoltre, il compito di prevenire e di contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, individuando altresì nel continuo le norme applicabili in tale ambito.

Nel corso dell'esercizio la Funzione ha proseguito le attività di assurance e di verifica ex post sulla base della Programmazione annuale approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Il presidio del rischio di non conformità, di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo è proseguito regolarmente secondo quanto previsto dal programma annuale delle attività della funzione stessa approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 29 marzo 2023.

La Funzione ha continuato altresì l'attività di aggiornamento del corpo normativo interno e ha fornito supporto su base continuativa alle unità organizzative nell'interpretazione delle disposizioni normative e nella loro applicazione rispetto all'operatività aziendale.

Sono proseguite, inoltre, le attività di rafforzamento dei presidi attuati dalla Banca e dalle controllate attraverso l'implementazione delle azioni correttive e delle azioni di adeguamento individuate dalla stessa Funzione.

Funzione Internal Audit

Le attività di revisione interna sono svolte dalla funzione Internal Audit de Banca con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione. La funzione Internal Audit effettua controlli indipendenti, oltre che per la Banca, per le controllate BFF Finance Iberia, BFF TechLab e BFF Immobiliare nell'ambito di appositi contratti di service; inoltre, svolge l'attività di direzione e coordinamento della funzione di Internal Audit della controllata BFF Polska. Il regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione specifica che la funzione Internal Audit, in un'ottica di controlli di terzo livello, valuta la complessiva funzionalità del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti.

Il Responsabile della Funzione Internal Audit è dotato della necessaria autonomia e indipendenza dalle strutture operative, in conformità alla normativa della Banca d'Italia in tema di Controlli Interni, al Codice di Autodisciplina e alla regolamentazione interna.

La funzione Internal Audit ha svolto, nel corso del 2023, le attività di verifica in coerenza con il Piano pluriennale di Audit 2022-2024 redatto secondo una logica risk based, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di marzo 2023, svolgendo l'attività di follow-up delle raccomandazioni emesse e rendendo conto trimestralmente dell'attività svolta agli Organi di governo e di controllo della Banca, attraverso il Tableau de bord.

In particolare, l'attività è stata svolta sulle strutture della Banca, sulle succursali estere, sulla controllata BFF Finance Iberia, su BFF Polska e sulle sue controllate. Ha inoltre svolto le verifiche previste dalle normative applicabili all'attività del Gruppo, tra cui quelle afferenti alle politiche di remunerazione e incentivazione, ai processi ICAAP e ILAAP e al Recovery Plan. La funzione ha altresì redatto la reportistica obbligatoria prevista dalla normativa bancaria rappresentata dalla "Relazione annuale dell'attività svolta dalla funzione Internal Audit" e dalla "Relazione di audit sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate" (c.d. FEI).

Il Responsabile della funzione Internal Audit è anche responsabile del Sistema di segnalazione interno delle violazioni (c.d. whistleblowing).

Relazione del Collegio Sindacale

Altre funzioni e organi deputate ai controlli

Infine, nell'ambito delle previsioni e dei termini di legge, lo Staff del Dirigente Preposto valuta l'efficacia del presidio fornito dal Sistema dei Controlli Interni sui Rischi sul Financial Reporting. In particolare, svolge un'attività di verifica e di monitoraggio, atta a valutare nel continuo l'adeguatezza della copertura del potenziale rischio mediante l'esecuzione di test di adeguatezza ed effettività sui controlli chiave, individuando eventuali punti di miglioramento nel Sistema dei Controlli Interni nell'ambito contabile. In tale contesto, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'Amministratore Delegato, e tramite specifica relazione allegata al bilancio d'esercizio, al bilancio d'esercizio: l'adeguatezza delle procedure contabili per la formazione del bilancio di esercizio; la conformità dei documenti ai princìpi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione europea; l'idoneità dei documenti contabili a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca; l'attendibilità dei contenuti, riferiti ad aspetti specifici, della relazione sulla gestione.

Organismo diVigilanza ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001

La Banca dispone di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito il "Modello") predisposto ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito, il Decreto), redatto nel rispetto, oltre che delle prescrizioni del Decreto stesso, anche delle linee guida di Assifact e ABI. L'ultima revisione del Modello è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 22 dicembre 2022.

Il Modello prevede una Parte Generale, che comprende una sintetica descrizione del quadro normativo di riferimento, le caratteristiche e le componenti essenziali del Modello, identificate nelle attività definite "sensibili", ai fini del Decreto, la struttura e la composizione dell'Organismo di Vigilanza, la descrizione del sistema sanzionatorio e disciplinare a presidio delle violazioni alle prescrizioni contenute nel Modello. Prevede, altresì, Parti Speciali, che includono: i) la Matrice delle attività a rischio reato, che ha lo scopo di identificare le fattispecie di reato potenzialmente commissibili nello svolgimento delle attività della Banca; ii) i Protocolli dei Dipartimenti e delle Unità Organizzative aziendali, che esplicitano le attività, i controlli e i meccanismi di reporting atti a garantire l'adeguatezza alle regole previste dal Decreto del sistema organizzativo e di controllo della Banca, ivi incluse le succursali estere; iii) la Tabella dei Flussi Informativi verso l'Organismo di Vigilanza. La Banca ha altresì adottato un Codice Etico che definisce l'insieme dei valori etici nei quali si rispecchia l'attività della Banca, e il cui rispetto consente, fra l'altro, di prevenire la commissione dei reati previsti nel Decreto. Inoltre, la Banca ha in essere una procedura Whistleblowing ed una specifica Policy Anticorruzione.

La Banca assicura che a tutti i dipendenti venga erogata adeguata formazione in relazione al Decreto, soprattutto in caso di aggiornamenti della relativa normativa di riferimento.

L'attività dell'Organismo di Vigilanza svolta nel corso del 2023 è stata diretta principalmente all'accertamento dell'effettiva osservanza del Modello da parte dei destinatari; dell'efficacia e adeguatezza del Modello in relazione alla struttura aziendale ed alla sua effettiva capacità di prevenire i reati di cui al Decreto; all'opportunità di aggiornamento del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso.

Inoltre, nel 2023, l'Organismo di Vigilanza ha svolto, con il supporto di un consulente esterno qualificato, una quality review del Modello al fine di verificarne l'allineamento alle best practice di mercato e anche in relazione all'evoluzione ed alla crescita della Banca in questi ultimi anni.

L'Organismo di Vigilanza ha riferito al Consiglio di Amministrazione l'esito dell'attività svolta nel corso del 2023. In particolare, ha evidenziato di non aver ricevuto, alcuna segnalazione ai fini della corretta applicazione del Modello.

6.Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

In riferimento ai rapporti con parti correlate e soggetti collegati, il Consiglio di Amministrazione di BFF S.p.A., in data 11 novembre 2016, ha approvato, con efficacia subordinata all'avvio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana – e quindi dal 7 aprile 2017 - le "Politiche sui controlli interni adottate dal Gruppo BFF per la gestione dei conflitti di interesse" (c.d. "Policy sulla gestione dei conflitti di interesse") e il "Regolamento del Gruppo BFF per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse" (il "Regolamento OPC") – in attuazione delle disposizioni di vigilanza di cui al Titolo V, Capitolo 5, della Circolare della Banca d'Italia del 27 dicembre 2006, n. 263, (la "Circolare 263") e del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, previo parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato OPC.

In data 27 giugno 2023 la Banca ha approvato l'aggiornamento del Regolamento OPC e della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, per meglio chiarire la corretta interpretazione di una specifica previsione, al fine di renderla coerente con la ratio normativa ivi sottesa.

Con la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, vengono disciplinati i processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione, il monitoraggio e la gestione dei rischi assunti dal Gruppo verso i Soggetti Collegati.

Obiettivo del Regolamento OPC è presidiare il rischio che l'eventuale vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali del Gruppo bancario possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alle transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché generazione di potenziali danni per gli azionisti e per gli stakeholder.

Il Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse e la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse di Gruppo sono comunicati al pubblico mediante pubblicazione sul sito internet della Banca, nella sezione Governance – procedure e regolamenti – operazioni con soggetti collegati.

Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono richiamate nella Parte H delle Nota Integrativa.

Relazione del Collegio Sindacale

Esercizio della facoltà di deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi, ai sensi degli artt. 70 Comma 8, e 71 comma 1 bis, del regolamento emittenti

La Banca ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento Emittenti adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i., avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale, mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Informazioni sull'adesione ai codici di comportamento ai sensi degli art. 89-bis, del regolamento emittenti

La Banca ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance (già Codice di Autodisciplina) delle società quotate – come definito dal Comitato per la Corporate Governance – costituito dalle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli investitori professionali (Assogestioni) e da Borsa Italiana – approvato il 31 gennaio 2020, e in vigore dal 1° gennaio 2021.

La Banca ha adottato, già da dicembre 2020, il nuovo Codice di Corporate Governance, mediante l'aggiornamento della propria regolamentazione interna per recepire – nei termini rappresentati nella Relazione sul Governo Societario 2021 – le novità introdotte dal summenzionato Codice.

Attività di ricerca e sviluppo

In linea con quanto espresso nel nuovo Piano Industriale della Banca, presentato nel mese di giugno 2023, le progettualità identificate nell'anno hanno continuato a perseguire quali obiettivi principali lo sviluppo commerciale, l'efficienza dei processi interni, volta al contenimento dei rischi e al costante miglioramento dei servizi, e il potenziamento dei sistemi informatici e dell'infrastruttura tecnologica.

In particolare, si riportano le iniziative a maggior rilievo:

  • ▶ Analisi di nuovi prodotti e servizi con l'obiettivo di garantire una copertura sempre più ampia del mercato di riferimento attraverso un'articolata gamma di servizi: in ambito Factoring & Lending, si segnala l'avvio del processo di creazione di una branch in Francia, volto a rafforzare la presenza in un Paese in cui la Banca opera da anni in modalità di libera prestazione di servizi mentre, in ambito Transaction Services, si segnala il completamento dell'analisi di fattibilità volto a definire il target operating model da adottare per l'introduzione di servizi sui Cripto Assets.
  • ▶ Progetto pluriennale volto a realizzare un'innovativa piattaforma a supporto del core business del Factoring & Lending, attraverso la revisione e rimodulazione dei processi sottostanti, investimenti nei sistemi informativi e nei processi in essere volti a gestire nuove tipologie di servizi ancillari al factoring pro-soluto richiesti dalla clientela nei diversi Paesi in cui la Banca opera.

▶ Il completamento delle progettualità i cui investimenti sono volti alla realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative destinate sia alla gestione degli adempimenti regolamentari, sia a migliorare ulteriormente, rendendoli più efficienti, i processi di business e di amministrazione, anche attraverso meccanismi di automazione (RPA)finalizzati a una ulteriore riduzione dei tempi di elaborazione e a incrementare i controlli automatici, migliorando al contempo il livello di servizio offerto alla clientela.

Operazioni atipiche e inusuali

La Banca non ha effettuato, nell'esercizio di riferimento, operazioni atipiche o inusuali, così come riportato nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Obbligazioni e rating

In data 19 luglio 2023, DBRS Morningstar ("DBRS") ha assegnato il suo primo rating alla Banca, con Depositi a lungo termine classificati nella categoria Investment Grade a BBB (low) con outlook stabile. Questa valutazione riflette la solida posizione di liquidità di BFF e il miglioramento del profilo di funding in seguito all'acquisizione di DEPObank. La Banca può contare su un mix diversificato di fonti di finanziamento, tra cui le principali sono i depositi operativi e i depositi a termine. Il rating rafforza ulteriormente l'operatività della Banca nel mercato italiano del Securities Services e del Banking Payments.

L'analisi sul rating di DBRS riflette anche (i) la profittabilità e il potenziale di crescita nel lungo periodo, (ii) la solida posizione di capitale e di liquidità e (iii) il buon profilo di qualità degli attivi.

In particolare, l'agenzia di rating DBRS ha assegnato a BFF i seguenti rating:

  • ▶ Long-Term Issuer Rating: "BB (high)", outlook stabile;
  • ▶ Short-Term Issuer Rating: "R-3", outlook stabile;
  • ▶ Long-Term Senior Debt: "BB (high)", outlook stabile;
  • ▶ Short-Term Debt: "R-3", outlook stabile;
  • ▶ Long-Term Deposits: "BBB (low)", outlook stabile;
  • ▶ Short-Term Deposits: "R-2 (middle)", outlook stabile.

Per ulteriori dettagli, si rimanda al comunicato stampa pubblicato da DBRS, sempre in data 19 luglio 2023.

In data 22 novembre 2023, l'agenzia Moodys' ha riconfermato tutti i Rating di BFF, a seguito dell'azione di rating sull'outlook dei titoli di stato italiani con rating Baa3 a stabile da negativo e della modifica del Macro Profile dell'Italia.

Al 31 dicembre 2023 i rating attribuiti a BFF dall'agenzia Moody's risultano:

  • ▶ il Baseline Credit Assessment ("BCA") di BFF è "ba2",
  • ▶ il Rating Emittente di Lungo termine a "Ba2", con outlook Stabile,
  • ▶ il Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine è "Baa3" con outlook Negativo,
  • ▶ il Rating sui Depositi Bancari di Breve termine è "P-3",

Per quanto attiene gli strumenti obbligazionari emessi da BFF, si ricorda che l'unica emissione in essere al 31 dicembre 2023 consiste nel prestito obbligazionario Additional Tier 1 emesso nel gennaio 2022 per un ammontare pari a 150 milioni di euro a cui l'Agenzia di rating Moody's ha attribuito un merito di credito pari a B2.

Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa di Moody's, pubblicato sul sito internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet della Banca.

Per i rating ESG si rimanda al paragrafo "Sostenibilità del Modello di Business di BFF Banking Group".

Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio

Successivamente alla chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi da segnalare.

In particolare, si segnala che in relazione a quanto previsto dallo IAS 10, nel periodo intercorso tra la chiusura dell'esercizio 2023 e la data di approvazione del presente bilancio non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

7. Capitale Sociale,Azionariato, DelibereAssembleari e Andamento del Titolo

Capitale sociale

Nel corso del 2023, il capitale sociale è aumentato da 185.545.952 azioni, corrispondenti a euro 142.870.382,96 al 31 dicembre 2022, a 186.944.029 azioni corrispondenti a euro 143.946.902 al 31 dicembre 2023 per effetto della parziale esecuzione intervenuta, nel periodo compreso tra il 2 gennaio 2023 e il 29 dicembre 2023, dell'aumento di capitale gratuito delegato, avvenuto mediante emissione di nuove azioni ordinarie BFF pari a n. 1.398.07712 per un importo nominale pari a euro 1.076.519 e assegnate al personale del Gruppo BFF per esigenze connesse ai piani di remunerazione e di incentivazione (Management by Objective 2020 e Piano di Stock Option 2016 e 2020).

Al 31 dicembre 2023 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 13.221.900 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 8.996.900 esercitabili. Al 31 dicembre 2022 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere erano pari a n. 16.169.288 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 1.086.788 esercitabili .

Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016 al 31 dicembre 2023 risultano assegnate ed ancora esercitabili, in quanto hanno maturato il periodo di vesting, n.96.000, che rappresentano la totalità delle azioni del piano ancora in esistenza. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato al 31 dicembre 2022 era pari a 1.086.788, di cui 232.000 non ancora esercitabili.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, al 31 dicembre 2023 il numero di stock option assegnate e non esercitate sono 5.461.400, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili n.2.227.700. Al 31 dicembre 2022 il numero di opzioni che risultava essere assegnato, era pari a 8.384.500 opzioni. Nessuna di queste opzioni era ancora esercitabile.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2022, al 31 dicembre 2023 risultano assegnate 7.664.500 opzioni (di cui 3.439.500 in modalità equity settled e cash-less e 4.225.000 in modalità cash settled/phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile.

Al 2022, erano state assegnate 5.593.000 opzioni di cui 2.500.500 in modalità equity settled e cash-less e 3.092.500 in modalità cash settled/phantom, di cui nessuna ancora esercitabile.

12 A seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 2 aprile 2020 – di aumentare gratuitamente il capitale sociale della Banca, in via scindibile e in più tranche, ai sensi dell'art. 2349 cod. civ., per un importo complessivo non superiore a euro 5.254.563,16, mediante emissione di massime n. 6.824.108 azioni ordinarie a servizio delle finalità connesse con le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo, ivi incluso il "Piano di Stock Option del Gruppo bancario Banca Farmafactoring 2020" (Aumento di Capitale 2020) – è stata data parziale esecuzione allo stesso Aumento di Capitale 2020 mediante l'emissione di n. 1.398.077 nuove azioni ordinarie, nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 29 dicembre 2023.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2023, la Banca possedeva n. 494.854 azioni proprie, pari allo 0,26% del capitale sociale, in diminuzione rispetto a 570.728 al 31 dicembre 2022 a seguito dell'assegnazione di azioni proprie, come sotto dettagliato, parzialmente compensata dall'acquisto di n. 291.888 azioni nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie intervenuta nel periodo compreso fra il 13 febbraio 2023 e il 17 febbraio 2023.

Nel corso del 2023, sono state assegnate n.367.762 azioni proprie, a seguito dell'esercizio di stock options e della liquidazione delle remunerazioni variabili in strumenti finanziari, di cui n. 97.286 all'Amministratore Delegato e n. 270.476 a beneficiari non in forza.

Azionariato

BFF rappresenta una delle poche realtà italiane quotate veramente ad azionariato diffuso, con un flottante pari alla quasi totalità del capitale sociale.

Alla data del 31 dicembre 2023, il Management e le rispettive Persone Strettamente Legate detengono una quota di capitale sociale pari a 5,98%, aumentata rispetto al 5,88% del 31 dicembre 2022. Le azioni proprie detenute dalla Banca, 494.854, sono pari allo 0,26% del capitale sociale.

Totali numero di azioni emesse 186.944.029

Fonte: Modelli 120A - 120B - 120D e comunicazioni di Internal Dealing. Le quote percentuali sono calcolate sul numero totale di azioni emesse al 31/12/2023.

  • (1) Alla data del 31/12/2023 Capital Research and Management Company deteneva 9,7 milioni di azioni BFF, per una quota pari al 5,2% del capitale sociale. Alla data del 31/12/2023, JPMorgan Asset Management Holdings Inc. deteneva 5,9 milioni di azioni BFF, per una quota pari al 3,2% del capitale sociale.
  • (2) Alla data del 31/12/2023 l'Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri e le sue Persone Strettamente Legate (Bray Cross Ltd., Scalve S.a. r.I., The Bali Trust, The Bomi Trust e Bomi S.a.r.I.) detenevano 10,88 milioni di azioni BFF, per una quota pari al 5,82% del capitale sociale; la rimanente quota del management si riferisce alle azioni BFF detenute dai 4 Vice President in forza a tale data, e dalle loro rispettive Persone Strettamente Legate.

Delibere assembleari

L'Assemblea Ordinaria della Banca del 13 aprile 2023, ha deliberato, in particolare:

  • ▶ di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti una parte dell'utile netto dell'esercizio, pari a Euro 77.479.836, corrispondente, al lordo delle ritenute di legge, a circa euro 0,419 per ciascuna delle 185.623.140 azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola (n. 7) il 24 aprile 2023 (c.d. ex date). Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla Banca alla "record date". Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 25 aprile 2023 (c.d. record date); di approvare:
    • ȃ la nuova "Policy di remunerazione e incentivazione 2023 a favore dei componenti degli Organi di Supervisione Strategica, Gestione e Controllo, e del Personale del Gruppo BFF Banking Group" inclusa nella Sezione I della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3-bis, del D. Lgs. n. 58/1998, e successive modifiche e integrazioni;
    • ȃ le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica o conclusione del rapporto di lavoro, ivi compresi i limiti a tali compensi;
    • ȃ la seconda sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del D. Lgs. n. 58/1998;
    • ȃ di revocare la precedente autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie concessa dall'Assemblea del 31 marzo 2021 per la parte non eseguita entro la data del 13 aprile 2023, e ferme, quindi, le operazioni nel frattempo compiute, e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione – ai sensi e per gli effetti dell'art. 2357 cod. civ. – a procedere all'acquisto di massime n. 8.294.520 azioni ordinarie di BFF, tenuto conto delle azioni già in magazzino, per le finalità indicate al punto "Acquisto di azioni proprie".

L'Assemblea Ordinaria della Banca del 7 settembre 2023, ha deliberato:

▶ di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti un Dividendo unitario per un importo massimo di Euro 27.487.349,74 utilizzando quota parte dalla riserva di utili a Nuovo, e di distribuire, al lordo delle ritenute di legge Euro 0,147 per ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione alla record date, con data di stacco cedola (n. 8) l'11 settembre 2023 (c.d. ex date). Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla Banca alla "record date". Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 12 settembre 2023 (c.d. record date).

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Andamento del titolo

Il titolo di BFF Bank (Codice ISIN: IT0005244402 – Ticker di Borsa Italiana: BFF) è quotato sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana dal 7 aprile 2017, industry "Finanza" e Super Sector "Servizi Finanziari".

Il prezzo dell'azione BFF al 29 dicembre 2023 era pari a 10,32 euro, con un incremento del 120% rispetto al prezzo di collocamento in IPO di 4,70 euro. Dalla quotazione al 29 dicembre 2023, la Banca ha distribuito un totale di dividendi lordi pari a 3,850 euro per azione. Considerando anche i dividendi distribuiti, e assumendo il loro reinvestimento nel titolo BFF alla data di stacco della relativa cedola, il Total Return per gli azionisti al 29dicembre 2023 dal prezzo di collocamento in IPO è stato pari a 286%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 86%.

Total return dall'IPO, con dividendi reinvestiti(*)

(*) Alla data del 29 dicembre 2023 il titolo BFF fa parte dei seguenti indici FTSE: FTSE Italia All-Share Financials; FTSE Italia All-Share Financial Services; FTSE Italia All Share Mid Cap; FTSE Italy SMID Cap Tradable Plus; FTSE Italia MIB Storico; FTSE Italia PIR PMI; FTSE Italia PIR PMI Cap; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small Net; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small; FTSE RAFI Developed ex US Mid Small 1500; FTSE RAFI Developed Mid Small ex US 1500; FTSE Italy Small Cap Index - Specialty Finance; e dei seguenti indici STOXX e iSTOXX: STOXX Europe Total Market Price; STOXX Europe Total Market Value; EURO STOXX Total Market Value; STOXX Europe Total Market Small Net Return; EURO STOXX Total Market Price; STOXX Global Total Market Price; STOXX Europe Total Market Value; STOXX All Europe Total Market Price; EURO STOXX Total Market Small; iSTOXX Europe Value Factor Net Return; iSTOXX Europe Size Factor Net Return; STOXX Europe ex UK Total Market Small Price; STOXX Italy 45 Price Index; iSTOXX PPF Responsible SDG Net Return; iSTOXX PPF Responsible SDG Gross Return; STOXX Developed Markets Total Market Gross Return; EURO STOXX Total Market Value Small; STOXX Italy Total Market Price. Il titolo BFF fa inoltre parte di diversi indici della serie MSCI (fra cui MSCI Europe ex UK Small Cap; MSCI Europe Small Cap Special Tax Gross Return; MSCI ACWI Value Small USD e MSCI AC Europe IMI), Bloomberg (fra cui Bloomberg Italy Large, Mid & Small Cap Price Return; Bloomberg World ex US Small Cap Growth Price Total Return e Bloomberg Eurozone Developed Markets Large, Mid & Small Cap Price Return), S&P (fra cui S&P Developed Net Zero 2050 Carbon Budget (2022 Vintage); S&P Global BMI; S&P Developed Ex-U.S. SmallCap e S&P Pan Europe BMI) e Solactive (fra cui Solactive Global SuperDividend e Solactive ISS ESG Screened Europe Small Cap).

8. Evoluzione prevedibile della gestione

Come da ultimo piano strategico quinquennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 27 giugno 2023 ("BFF 2028" o il "Piano"), gli obiettivi del Gruppo nel corso del 2024 (così come, tra l'altro, approvato in sede di Budget 2024) e negli anni successivi prevedono di:

    1. Sviluppare il core business, in cui il Gruppo è leader di mercato:
    1. Investire ulteriormente nell'infrastruttura operativa per sostenere le opportunità di crescita, gestendo i rischi operativi e per beneficiare di ulteriori efficienze.
    1. Continuare a offrire al personale del Gruppo opportunità di crescita e di sviluppo, mantenendo un forte allineamento degli incentivi con i propri stakeholder.
    1. Ottimizzare ulteriormente il funding e il capitale.
    1. Fornire agli azionisti rendimenti in termini di capitale e dividendi ai vertici del mercato, con un capitale superiore al target del CET1 del 12%.
    1. Mantenere il basso profilo di rischio del Gruppo, gestendo in modo efficiente il past due e il calendar provisioning.
    1. Aumentare ulteriormente il proprio impatto positivo in ambito sociale, ambientale e per tutti gli stakeholder, insieme a obiettivi di raggiungimento della carbon neutrality e al raddoppio degli investimenti in iniziative a impatto sociale.

Relazione del Collegio Sindacale

9. Destinazione degli utili delGruppo Bancario

L'utile della Banca al 31 dicembre 2023 ammonta a euro 131.360.488. Tale risultato comprende, come descritto in precedenza, alcune poste straordinarie, che al netto dei relativi impatti fiscali, ammontano a 9,7 milioni di euro e sono principalmente relativi costi per stock option per 2 milioni di euro, costi di ristrutturazione ed M&A per 3,0 milioni di euro straordinari, costi per accordo transattivo con l'Amministratore Delegato per 1,7 milioni di euro, ammortamenti customer contracts per 1,9 milioni di euro e contributi straordinari al "Fondo Interbancario Tutela Depositi" per 1,2 milioni di euro.

Coerentemente con la politica dei dividendi approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca, che prevede la possibilità di distribuire agli Azionisti la porzione di utile netto consolidato normalizzato di Gruppo generata nell'anno non necessaria a mantenere la soglia minima del 12% di CET 1 ratio (calcolato sul perimetro del Gruppo Bancario, ai sensi del TUB e/o del CRR), si intende destinare:

  • i) euro 203.417 a Riserva Legale (per portare la riserva al 20% del Capitale Sociale alla data odierna);
  • ii) euro 24.402.280 alla Riserva Utili portati a nuovo, relativi all'Imposta straordinaria sugli extraprofitti delle banche pari a due volte e mezzo l'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse;
  • iii) euro 106.754.790 agli Azionisti, di cui (i) euro 52.303.766 da distribuire ad Aprile 2024 ed (ii) euro 54.451.025 già distribuiti a settembre 2023 sotto forma di acconto su dividendi.

L'importo di euro 106.754.790, sommato a (i) euro 48.910.228 da prelevarsi dalla quota disponibile della Riserva Utili portati a nuovo e da distribuire agli azionisti ad aprile 2024, e a (i) euro 27.487.351 già prelevati dalla quota disponibile della Riserva Utili portati a nuovo e distribuiti a settembre 2023 in forma di acconto su dividendi, porterebbe l'ammontare complessivo dei dividendi distribuiti dell'esercizio 2023 a euro 183.152.369 corrispondente all'utile netto consolidato normalizzato di Gruppo.

In relazione alla destinazione degli utili di BFF Bank S.p.A., si riporta, di seguito, la proposta che verrà presentata all'Assemblea della Banca il 18 aprile 2024.

10. Proposta all'Assemblea

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione Vi ha convocato, in sede ordinaria, giovedì 18 aprile 2024 alle ore 11.00 (l'"Assemblea"), convenzionalmente presso la sede sociale di BFF Bank S.p.A. (la "Società" o la "Banca" o "BFF") in Milano, Via Domenichino n. 5 (la "Sede Sociale"), in unica convocazione, per approvare, tra l'altro, la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio.

Si rammenta che l'articolo 26 introdotto dal Decreto Omnibus, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 agosto 2023, e successivamente convertito in legge, con modificazioni, dal provvedimento "Legge 9 ottobre 2023, n. 136 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici" (l'"Imposta" e il "Provvedimento"), in vigore dalla data del 10 ottobre 2023, ha introdotto l'imposta sugli extraprofitti delle Banche, calcolata sull'incremento del margine di interesse.

Tale imposta, che ha natura straordinaria, è determinata applicando un'aliquota pari al 40% sull'ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia, relativo all'esercizio 2023, che eccede per almeno il 10% il medesimo margine nell'esercizio 2022 e, l'ammontare così calcolato, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio 2022.

L'imposta straordinaria è versata entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell'esercizio 2023 e non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive.

In luogo del versamento, le banche possono destinare, in sede di approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2023, a una riserva non distribuibile a tal fine individuata, un importo pari a due volte e mezzo l'imposta calcolata come sopra specificato. Tale riserva rispetta le condizioni previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013 per la sua computabilità tra gli elementi del capitale primario di classe 1.

Si specifica che, con riferimento agli effetti derivanti dalla legge, le modifiche introdotte dall'imposta straordinaria sono state considerate come "adjusting event" ai sensi del principio IAS 10; la natura dell'imposta rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 21 in quanto applicata sul margine di interesse netto, per cui l'iscrizione a conto economico dell'imposta è richiesta nel momento in cui si verifica il fatto vincolante che determina l'insorgere della passività: nel caso in oggetto, il fatto vincolante è non solo il conseguimento di un margine di interesse netto al di sopra della soglia identificata dalla legge (pari allo 0,26 per cento dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale, alla data di chiusura dell'esercizio 2022), ma anche la decisione della Banca di non regolare l'imposta e di costituire la specifica riserva non distribuibile.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Tutto ciò premesso, per BFF l'Imposta corrisponderebbe allo 0,26% dei Risk Weighted Assets totali relativi al bilancio individuale del 31 dicembre 2022 (comprensivo di tutti i rischi di primo pilastro come definito ai sensi dei paragrafi 3 e 4 dell'articolo 92 del Regolamento (UE) n. 575/2013) ed è pari a Euro 9,76 milioni; in alternativa, l'importo della riserva non distribuibile è pari a Euro 24,4 milioni.

Pertanto, i potenziali scenari ipotizzati dalla Banca e sottoposti al Consiglio di Amministrazione sono stati i seguenti:

  • i) l'eventuale pagamento dell'imposta avrebbe un impatto diretto sull'utile reported di Gruppo per un importo pari a Euro 9,8 milioni nel 2023 (e non su adjusted considerando la straordinarietà della manovra), con conseguente decremento delle riserve del Gruppo successivamente reintegrate nel 2024 al fine di rispettare la politica di dividendi;
  • ii) l'appostamento a riserve non distribuibili per un importo pari a Euro 24,4 milioni dell'utile di periodo, senza alcun impatto – calcolato a partire dai dati del Piano Industriale 2023-2028 – sui dividendi di Gruppo, considerando la possibilità di distribuire altre riserve di utili ad oggi ampiamente disponibili.

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2023, la proposta di appostare, a partire dall'utile netto 2023 (o, in caso di incapienza, da altre riserve disponibili), a riserve non distribuibili l'importo di euro 24,4 milioni, corrispondente ad un ammontare pari a due volte e mezzo l'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse.

Il bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2023, in approvazione all'Assemblea, presenta un utile pari a euro 131.360.488, che si propone di ripartire come segue:

  • i) euro 203.417 a Riserva Legale (per portare la riserva al 20% del Capitale Sociale alla data odierna);
  • ii) euro 24.402.280 alla Riserva Utili portati a nuovo (corrispondente a due volte e mezzo l'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse - c.d. Imposta straordinaria sugli extraprofitti delle banche);
  • iii) euro 106.754.790 agli Azionisti, di cui euro 52.303.766 da distribuire ad aprile 2024 e di cui euro 54.451.025 già distribuiti a settembre 2023 sotto forma di acconto su dividendi.

L'importo di Euro 106.754.790 sopra indicato sommato a (i) euro 48.910.228 di cui si prevede la distribuzione attingendo dalla quota disponibile della Riserva di Utili portati a nuovo, e a (ii) Euro 27.487.351 già prelevati dalla quota disponibile della Riserva Utili portati a nuovo e distribuiti a settembre 2023 sotto forma di acconto su dividendi, porterebbe l'ammontare complessivo dei dividendi distribuiti dell'esercizio 2023 a euro 183.152.369 corrispondente all'utile netto consolidato normalizzato di Gruppo.

Agli Azionisti spetterà, quindi, un dividendo (a saldo) di circa Euro 0,541 per ciascuna delle n. 187.218.044 azioni.

Si evidenzia, inoltre, che, sono ancora ammessi alla negoziazione sul Mercato degli strumenti derivati (IDEM) contratti di opzione di tipo americano aventi come sottostante azioni BFF. Alla luce di quanto sopra ed in conformità a quanto prescritto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana (Titolo IA.2, Sezione IA.2.1,Art. IA.2.1.3), per lo stacco dei dividendi, messi in pagamento da società emittenti azioni componenti l'indice FTSE MIB ovvero sottostanti contratti derivati su azioni negoziati sul mercato IDEM, prevede una data di riferimento coincidente con il primo giorno di mercato aperto successivo al terzo venerdì di ciascun mese solare.

Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, il mese previsto per lo stacco dell'eventuale dividendo a valere sui risultati dell'esercizio 2022 sarà aprile 2023 con stacco cedola n. 9 il 22 aprile 2024(c.d. ex date). Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modifiche e integrazioni (il "TUF"), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 23 aprile 2024 (c.d. "record date"). La messa in pagamento del suddetto dividendo, al lordo delle ritenute di legge, è prevista per il 24 aprile 2024 (c.d. "payment date")

* * *

Sottoponiamo, pertanto, alla Vostra approvazione la seguente proposta di delibera:

"L'Assemblea di BFF Bank S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

  • i) di destinare alla Riserva Legale Euro 203.417;
  • ii) di destinare alla "Riserva Utili" portati a nuovo Euro 24.402.280;
  • iii) di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti la parte dell'utile netto dell'esercizio disponibile, corrispondente a Euro 52.303.766;
  • iv) di approvare la distribuzione di parte della Riserva di Utili a Nuovo iscritta nel bilancio della Banca al 31 dicembre 2023 per Euro 48.910.228. La somma dell'importo di cui al punto iii) e al punto iv) della presente delibera, corrisponde, al lordo delle ritenute di legge, a circa euro 0,541 per ciascuna delle 187.218.044 azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola (n. 9) il 22 aprile 2024 (c.d. ex date). Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla società alla "record date". Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 23 aprile 2024 (c.d. record date);
  • v) di mettere in pagamento il suddetto dividendo dal giorno 24 aprile 2024 (c.d. payment date). Il pagamento sarà effettuato per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel sistema Monte Titoli.

* * *

Per il Consiglio di Amministrazione Il PRESIDENTE (Salvatore Messina)

Bilancio d'esercizio

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Stato patrimoniale

(Valori in unità di euro)
Voci dell'attivo 31.12.2023 31.12.2022
10. Cassa e disponibilità liquide 239.129.961 623.975.086
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 167.013.056 90.540.554
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.166.851 210.963
b) attività finanziarie designate al fair value - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al FV 165.846.205 90.329.591
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 137.519.601 128.097.995
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.599.962.850 11.726.530.357
a) crediti verso banche 593.560.790 478.203.260
b) crediti verso clientela 10.006.402.060 11.248.327.097
70. Partecipazioni 154.875.553 151.875.554
80. Attività materiali 20.376.918 27.763.301
90. Attività immateriali 40.734.472 36.142.352
di cui
- avviamento - -
100. Attività fiscali 108.569.309 55.243.454
a) correnti 55.465.214 -
b) anticipate 53.104.095 55.243.454
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 8.046.041 -
120. Altre attività 644.465.938 389.016.146
TOTALE DELL'ATTIVO 12.120.693.699 13.229.184.799

(Valori in unità di euro)
Voci del passivo e del patrimonio netto
31.12.2023
31.12.2022
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.731.369.943 11.933.207.079
a) debiti verso banche 2.268.022.447 1.165.556.841
b) debiti verso la clientela 8.463.347.496 10.728.674.172
c) titoli in circolazione - 38.976.066
20. Passività finanziarie di negoziazione 1.214.962 949.790
40. Derivati di copertura - 14.313.592
60. Passività fiscali 121.318.038 128.840.015
a) correnti - 22.548.040
b) differite 121.318.038 106.291.975
80. Altre passività 536.141.741 382.204.555
90. Trattamento di fine rapporto del personale 2.895.921 3.117.800
100. Fondo per rischi e oneri 35.103.849 32.351.133
a) impegni e garanzie rilasciate 552.831 225.466
b) quiescenza e obblighi simili 6.759.963 7.712.116
c) altri fondi 27.791.055 24.413.551
110. Riserve da valutazione 6.468.520 5.421.320
130. Strumenti di capitale 150.000.000 150.000.000
140. Riserve 253.424.452 180.627.582
145. Acconto sui dividendi (54.451.025) (68.549.894)
150. Sovrapprezzi di emissione 66.277.204 66.277.204
160. Capitale 143.946.902 142.870.383
170. Azioni proprie (4.377.295) (3.883.976)
180. Utile (Perdita) d' esercizio 131.360.488 261.438.216
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 12.120.693.699 13.229.184.799

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Conto economico

(Valori in unità di euro)
Voci 31.12.2023 31.12.2022
10. Interessi attivi e proventi assimilati 567.752.230 293.808.407
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 526.255.376 266.749.227
20. Interessi passivi e oneri assimilati (341.848.469) (91.494.370)
30. Margine di interesse 225.903.761 202.314.037
40. Commissioni attive 112.354.230 127.458.212
50. Commissioni passive (37.215.189) (36.924.009)
60. Commissioni nette 75.139.041 90.534.203
70. Dividendi e proventi simili 8.896.918 85.757.800
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (10.194.402) 9.744.486
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 21.892.959 165.940
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 22.038.492 165.940
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (145.533) -
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
2.232.715 5.154.401
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2.232.715 5.154.401
120. Margine di intermediazione 323.870.992 393.670.867
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito di: (3.338.344) (180.088)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.338.344) (180.088)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 320.532.648 393.490.779
160. Spese amministrative: (163.352.031) (154.533.127)
a) spese per il personale (66.416.198) (65.624.429)
b) altre spese amministrative (96.935.833) (88.908.698)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.710.499) (10.740.019)
a) impegni e garanzie rilasciate (327.364) (139.792)
b) altri accantonamenti netti (3.383.135) (10.600.227)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (3.953.659) (4.130.270)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (7.738.147) (7.163.491)
200. Altri oneri/proventi di gestione 40.106.081 128.075.729
210. Costi operativi (138.648.255) (48.491.178)
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 181.884.393 344.999.601
270. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (50.523.905) (83.561.385)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 131.360.488 261.438.216
300. Utile (Perdita) d'esercizio 131.360.488 261.438.216
Utile per azione base 0,708 1,405
Utile per azione diluito 0,698 1,327

Prospetto della Redditività Complessiva

(Valori in unità di euro)

Voci 31.12.2023 31.12.2022
10. Utile (Perdita) d'esercizio 131.360.488 261.438.213
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti (26.491) 524.946
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro
a conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio 87.268 2.289
120. Copertura dei flussi finanziari
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
1.488.383 834.057
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.549.159 1.361.292
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 132.909.647 262.799.505

(Valori in unità di euro)

(Valori in unità di euro)

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto

Al 31.12.2023 Esistenze al
31.12.2022
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01.01.2023
Allocazione risultato esercizio
precedente
Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
a) azioni ordinarie 142.870.383 142.870.383
b) altre azioni -
Sovrapprezzi di emissione 66.277.204 66.277.204
Riserve:
a) di utili 170.208.698 170.208.698 115.408.486
b) altre 10.418.884 10.418.884
Riserve da valutazione 5.421.320 5.421.320
Strumenti di capitale 150.000.000 150.000.000
Acconti su dividendi (68.549.894) (68.549.894) 68.549.894
Azioni proprie (3.883.976) (3.883.976)
Utile (Perdita) del periodo 261.438.216 261.438.216 (183.958.380) (77.479.836)
Patrimonio netto 734.200.834 734.200.834 (77.479.836)
Al 31.12.2022 Esistenze al
31.12.2021
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01.01.2022
Allocazione risultato esercizio
precedente
Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
- azioni ordinarie 142.690.771 142.690.771
- altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 66.492.997 66.492.997
Riserve:
- di utili 137.607.343 137.607.343 39.008.950
- altre 8.643.589 8.643.589
Riserve da valutazione 4.060.028 4.060.028
Strumenti di capitale
Acconti su dividendi
Azioni proprie (7.132.434) (7.132.434)
Utile (Perdita) di esercizio 164.289.349 164.289.349 (39.008.950) (125.280.399)
Patrimonio netto 516.651.643 516.651.643 (125.280.399)

(Valori in unità di euro)

Patrimonio
netto del
gruppo al
31.12.2023
Redditività
consolidata
complessiva
esercizio
2023
Variazioni dell'esercizio
Stock options Derivati su
proprie azioni
Variazioni
strumenti
di capitale
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Operazioni sul patrimonio netto
Acconti su
dividendi
Acquisto
azioni proprie
Emissione
nuove azioni
Variazioni
di riserve
1.076.519
(27.487.350) (14.411.869)
(1.226.132) 513.734
1.549.159 (501.959)
(54.451.025)
(2.794.384) 2.301.065
131.360.488
132.909.647 (1.226.132) (27.487.350) (54.451.025) (2.794.384) 1.076.519 (12.099.029)

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto

(Valori in unità di euro)

Patrimonio
netto del
Variazioni dell'esercizio
gruppo al
31.12.2022
Redditività Operazioni sul patrimonio netto
consolidata
complessiva
esercizio
20022
Stock options Derivati su
proprie azioni
Variazioni
strumenti
di capitale
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Acconti su
dividendi
Acquisto
azioni proprie
Emissione
nuove azioni
Variazioni di
riserve
142.870.383 179.612
66.277.204 (215.793)
170.208.698 (6.407.595)
10.418.884 2.069.195 (293.900)
5.421.320 1.361.292
150.000.000 150.000.000
(68.549.894) (68.549.894)
(3.883.976)
261.438.216 261.438.216 3.248.457
734.200.834 262.799.507 2.069.195 150.000.000 (68.549.894) 179.612 (3.668.831)

Relazione del Collegio Sindacale

Rendiconto Finanziario

Metodo indiretto

(Valori in euro)
Importo
31.12.2023 31.12.2022
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1.Gestione 186.601.737 301.467.499
- risultato d'esercizio (+/-) 131.360.487 261.438.216
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
39.029 530.806
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (14.313.592) 14.313.592
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 3.338.344 180.088
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 11.691.806 11.293.761
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 3.710.499 10.740.019
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 50.523.905 83.561.385
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto
fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) 251.259 (80.590.368)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 674.613.721 (2.224.732.772)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 707 3.353.046
- attività finanziarie designate al fair value (73.283.900) -
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - (52.671.663)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (7.347.001) (45.426.272)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.123.229.163 (1.970.704.571)
- altre attività (367.985.247) (159.283.313)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (1.063.904.408) 1.981.018.752
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.201.837.136) 2.058.164.129
- passività finanziarie di negoziazione 530.344 (1.774.721)
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività 137.402.385 (75.370.656)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (202.688.949) 57.753.479
SEGUE

(Valori in euro)
Importo
31.12.2023 31.12.2022
B. ATTIVITÀ Dl INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da - 75.963.202
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni - 75.963.202
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da (19.943.582) (9.138.342)
- acquisti di partecipazioni (2.999.999) (1.384.193)
- acquisti di attività materiali (4.613.316) 1.244.138
- acquisti di attività immateriali (12.330.266) (8.998.287)
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (19.943.582) 66.824.860
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (2.794.384) -
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 150.000.000
- distribuzione dividendi e altre finalità (159.418.211) (193.830.293)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (162.212.594) (43.830.293)
LIQUIDITÀ NETTAGENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (384.845.125) 80.748.046

Riconciliazione

Voci di bilancio Importo
31.12.2023 31.12.2022
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 623.975.085 543.227.039
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (384.845.125) 80.748.046
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 239.129.960 623.975.085

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Nota Integrativa

Signori Azionisti, la Nota integrativa è suddivisa nelle seguenti parti:

  • Parte A Politiche contabili
  • Parte B Informazioni sullo Stato patrimoniale
  • Parte C Informazioni sul Conto economico
  • Parte D Redditività complessiva
  • Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
  • Parte F Informazioni sul patrimonio
  • Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda
  • Parte H Operazioni con parti correlate
  • Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
  • Parte M Informativa sul leasing

Parte A - Politiche contabili

A.1 PARTEGENERALE

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal regolamento comunitario n.1606 del 19 luglio 2002, che disciplina l'entrata in vigore dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, nonché delle relative interpretazioni (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio d'esercizio.

L'applicazione degli IFRS è attuata osservando il "quadro sistematico" per la preparazione e la presentazione del bilancio d'esercizio (cd. Framework), con particolare riguardo al principio fondamentale della prevalenza della sostanza sulla forma, nonché al concetto di rilevanza o significatività dell'informazione.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il bilancio d'esercizio è stato predisposto in conformità alle disposizioni della Banca d'Italia, dettate dalla Circolare n. 262 "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", emanate in data 22 dicembre 2005, e successivi aggiornamenti.

Il bilancio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della Redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa ed è corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto in euro, dove non espresso diversamente, e presentano anche i corrispondenti raffronti con l'esercizio precedente.

La valutazione delle voci del bilancio è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza e nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione del fatto che gli amministratori non hanno rilevato nell'andamento operativo, nell'evoluzione della situazione patrimoniale e finanziaria, e nell'esame dei rischi a cui è esposta la Banca, situazioni tali da mettere in dubbio la capacità della continuità operativa della stessa nel prevedibile futuro.

Principi contabili emendamenti e interpretazioni applicati dal 2023 o emendati e non ancora omologati

Alla data del presente bilancio d'esercizio risultano omologati i seguenti principi contabili o revisioni degli stessi applicabili a partire dal 1° gennaio 2023:

  • ▶ IFRS 17 Contratti assicurativi (Reg. UE 2021/2036);
  • ▶ Modifiche allo IAS 8 Politiche contabili. Cambiamenti nelle stime contabili ed errori: definizione delle stime contabili (Reg. UE 2022/357);
  • ▶ Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio e IFRS Practice Statement 2: Informativa sulle politiche contabili (Reg. UE 2022/357);
  • ▶ Prima applicazione degli IFRS 17 e IFRS 9: Informazioni comparative (Reg. UE 2022/1491);
  • ▶ Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione (maggio 2021).

Infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi ed applicabili a partire dai bilanci che iniziano al 1° gennaio 2024:

  • ▶ Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: Riforma fiscale internazionale Regole del modello Pillar 2 (23 maggio 2023);
  • ▶ Modifiche all'IFRS 16: Passività per leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione (22 settembre 2022);
  • ▶ Modifiche allo IAS 1: Classificazione delle passività come correnti o non-correnti e Passività non correnti con covenants (31 ottobre 2022);
  • ▶ Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7: Accordi di "supplier finance" (25 maggio 2023).

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti.

Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio

Non ci sono eventi significativi occorsi dopo la data di riferimento del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023.

In particolare si segnala che in relazione a quanto previsto dallo IAS 10, nel periodo intercorso tra la chiusura dell'esercizio 2023 e la data di approvazione del presente bilancio non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

Sezione 4 -Altri aspetti

Imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse

L'imposta straordinaria in oggetto è stata introdotta, all'articolo 26, dal Decreto Omnibus, varato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 10 agosto 2023, e successivamente convertito in legge, con modificazioni, dal provvedimento "LEGGE 9 ottobre 2023, n. 136 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici" (il "Provvedimento"), in vigore dalla data del 10 ottobre 2023.

In data 6 ottobre 2023 era stata fornita al Consiglio di Amministrazione, evidenza: i) dei due scenari alternativi percorribili da parte della Banca, analizzati in prima istanza sulla base della proposta di legge e dei relativi emendamenti e ii) dell'impatto a livello individuale e consolidato, calcolato a partire dai dati del Piano Industriale 23-26, di tali scenari.

Sulla base di quanto previsto dal Provvedimento, la stessa è determinata applicando un'aliquota pari al 40% sull'ammontare del margine degli interessi ricompresi nella voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d'Italia, relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024, che eccede per almeno il 10% il medesimo margine nell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022. L'ammontare così calcolato, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale, con riferimento alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023.

L'imposta straordinaria è versata entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024 e non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive.

In luogo del versamento, le banche possono destinare, in sede di approvazione del bilancio relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2024, a una riserva non distribuibile a tal fine individuata un importo pari a due volte e mezzo l'imposta calcolata come sopra specificato. Tale riserva rispetta le condizioni previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013 per la sua computabilità tra gli elementi del capitale primario di classe 1.

Tenuto conto di quanto sopra riportato e del fatto che, in considerazione dell'entrata in vigore del Provvedimento in data 10 ottobre 2023, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato in merito alla decisione di sottoporre all'Assemblea degli Azionisti, che sarà convocata in data 18 aprile 2024 per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023, la proposta di appostare a riserve non distribuibili l'importo di Euro 24,4 milioni, corrispondente ad un ammontare pari a due volte e mezzo l'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse. Il vincolo della riserva non determina alcun impatto sui ratio patrimoniali previsti da piano e sui dividendi di Gruppo.

A tal proposito, si evidenzia, infatti, che a parità di coefficienti patrimoniali si avrebbe un aumento del capitale primario (dovuto all'appostamento a riserva non distribuibile dell'ammontare della tassa sugli extra-profitti precedentemente determinata) controbilanciato da una contestuale riduzione delle riserve di utili esistenti (al fine di mantenere il dividendo 2023 in linea con la policy dividendi della Banca).

Processo di rinnovo del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione di BFF ha avviato il processo di presentazione della propria lista, in linea con le best practice di corporate governance del mercato e in data 26 novembre 2023 ha approvato gli Orientamenti agli Azionisti sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione, documento volto a fornire ai soci un valido strumento di supporto per la selezione dei candidati, al fine della predisposizione della del Consiglio di Amministrazione. In pari data, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di BFF, Avvocato Salvatore Messina, ha comunicato la sua volontà di non ricandidarsi nella lista in corso di predisposizione per il prossimo triennio, avendo maturato nove anni di mandato, che fanno venir meno il requisito formale dell'indipendenza, richiesto dalle migliori prassi di corporate governance. La nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione avverrà in occasione dell'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2023, coincidente con la scadenza del mandato degli organi sociali attualmente in carica.

Relazione del Collegio Sindacale

In tale ambito si rammenta che, essendo stata rimossa la previsione del Golden Parachute dell'Amministratore Delegato, da attivarsi in caso di mancato rinnovo della carica di Amministratore Delegato alla scadenza del mandato, nessun indennizzo verrà a lui corrisposto in caso di effettivo mancato rinnovo della carica.

La suddetta rimozione è frutto di un accordo transattivo sottoscritto con l'Amministratore Delegato, accordo soggetto a tutte le disposizioni previste dalla normativa e dalla Policy di Remunerazione e incentivazione 2023 approvata dall'Assemblea del 13 aprile 2023 relativamente ai cosiddetti parachute (ad esempio 60% di differimento su un periodo di 5 anni, 51% pagato in strumenti finanziari in ciascuna rata).

Autorizzazione al riacquisto di azioni proprie

L'acquisto di azioni proprie è finalizzato a dotare la Banca della provvista di strumenti finanziari per assolvere gli obblighi previsti dai sistemi di remunerazione e incentivazione di cui alla "Policy di remunerazione e incentivazione del Gruppo bancario" vigente.

L'Assemblea Ordinaria della Banca tenutasi il 13 aprile2023, ha deliberato di revocare la precedente autorizzazione, deliberata dall'Assemblea del 31 marzo 2022, per la parte non eseguita, e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte e per un periodo di 18 mesi dalla data di Assemblea, per il perseguimento delle finalità di cui alla suddetta Relazione illustrativa; il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 8.463.819, rappresentative del 5% delle n. 185.623.140 di azioni prive di valore nominale rappresentative dell'intero capitale sociale sottoscritto e versato della Banca, pari a Euro 142.929.817,72. (tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino alla data di pubblicazione della Relazione illustrativa).

In data 6 ottobre 2023 – in esecuzione della sopra citata autorizzazione Assembleare – il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A. ha deliberato l'avvio dell'iter regolamentare diretto al rilascio da parte della Banca d'Italia dell'autorizzazione, ai sensi degli artt. 27 e ss. del Regolamento Delegato (UE) del 7 gennaio 2014, n. 241, adottato dalla Commissione Europea e dell'art. 78 del Regolamento (UE) del 26 giugno 2013, n. 575 per l'acquisto di azioni proprie della Banca, fino all'importo massimo di Euro 8,5 milioni, con un impatto pari a circa 30 bps del CET1 ratio della Banca calcolato su base pro-forma al 30 settembre 2023.

Delibera Assemblee degli Azionisti relativa alla destinazione degli utili

In data 13 aprile 2023 l'Assemblea ha approvato: i) il bilancio individuale dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, che presenta un utile di esercizio di Euro 261.438.216; ii) la distribuzione per cassa in favore degli azionisti di una parte dell'utile netto individuale 2022 relativo al secondo semestre, pari a Euro 77.479.836, corrispondente a un dividendo, al lordo delle ritenute di legge, pari a Euro 0,419 per ciascuna delle n. 185.623.140 azioni ordinarie, a fronte di un acconto dividendi, distribuito ad agosto 2022, pari a Euro 68.549.894 corrispondente ad Euro 0,3708 per azione, per un totale dividendi distribuiti relativi all'esercizio 2022 di Euro 146.029.730 corrispondente ad Euro 0,7898 per azione; iii) di destinare alla "Riserva Utili portati a nuovo" della Banca la rimanente parte dell'utile netto individuale 2022, pari a Euro 115.361.074, e a "Riserva Legale" i restanti Euro 47.410; iv) la policy di remunerazione e incentivazione 2023, le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica e la Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022, esprimendo su quest'ultimo punto un voto consultivo; v) la proposta di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF ( fino a n. 8.463.819, tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino).

In data 7 settembre 2023 l'Assemblea ordinaria ha deliberato di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti un Dividendo unitario per un importo massimo di Euro 27.487.349,74, comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla società alla "record date", utilizzando quota parte dalla riserva di utili a Nuovo, e di distribuire, al lordo delle ritenute di legge, Euro 0,147 per ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione alla record date, con data di stacco cedola (n. 8) l'11 settembre 2023 (c.d. ex date).

Rischi, incertezze e impatti del conflitto Russia e Ucraina e della guerra israelo palestinese

Nel corso del quarto trimestre del 2023, si segnala ancora il protrarsi delle tensioni del contesto geo-politico globale derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, scoppiato agli inizi del 2022, che sta avendo seri riflessi sulla situazione macroeconomica europea e mondiale.

Anche in ottica prospettica, il conflitto rappresenta un fattore di instabilità che, in generale, può incidere sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui BFF opera e sulle prospettive di crescita dei medesimi. Di conseguenza, la Banca, a livello consolidato, ha messo in atto un monitoraggio continuo dei rischi a cui il Gruppo BFF potrebbe eventualmente essere esposto ed effettuato le dovute analisi di impatto sul business, i cui esiti vengono di seguito sinteticamente rappresentati.

  • ▶ Con riferimento al rischio di credito derivante da impatti sulle imprese finanziate che hanno una significativa operatività commerciale con la Russia, la Bielorussia o l'Ucraina o che sono maggiormente esposte alla variazione dei prezzi delle materie prime, la Banca ha effettuato una specifica valutazione individuando solo talune controparti che potrebbero potenzialmente subire un impatto dall'aumento del prezzo delle materie prime. In tale ambito, sono state poste in essere attività di monitoraggio aggiuntive. Inoltre, non sono stati identificati clienti con significativa operatività commerciale con Russia, Bielorussia o Ucraina.
  • ▶ In merito all'operatività in titoli, la Banca non detiene titoli emessi da emittenti particolarmente esposti ai rischi derivanti dal contesto geo-politico attuale e al conflitto.
  • ▶ Con riferimento alla redditività, si segnala che le commissioni relative alla Banca depositaria sono calcolate sulla base degli AuM dei fondi e, pertanto, la svalutazione di tali titoli nel portafoglio dei fondi ha inciso in maniera irrilevante rispetto. ad esempio, alle volatilità normali di mercato.
  • ▶ Con riferimento ai rischi operativi relativi ad attacchi cyber, si rileva che la Banca non ha registrato attacchi di tale natura e, inoltre, non vi è alcuna operatività nei paesi interessati dal conflitto.

Inoltre, la Funzione Compliance & AML con il coinvolgimento e supporto delle funzioni competenti provvede nel continuo a (i) monitorare l'evoluzione normativa in merito al regime restrittivo e sanzionatorio applicato a livello UE verso soggetti, entità e banche di Russia e Bielorussia coinvolte nel conflitto; (ii) diffondere alert informativi alle differenti UO in occasione degli aggiornamenti e (iii) supportare le differenti BU nell'analisi di conformità di specifiche esigenze operative.

In relazione alle attività della Banca si segnala che gli impatti del Conflitto Russia-Ucraina sono stati contenuti anche grazie alle attività di sviluppo del business, come evidenziato nella parte relativa agli aspetti commerciali.

Il conflitto Russia-Ucraina non ha comportato, anche alla luce del Business Model e della tipologia di controparti di rischio della Banca, modifiche al modello di determinazione delle perdite attese. Tuttavia, con l'aggiornamento annuale degli scenari macroeconomici, la Funzione Risk Management di Gruppo monitora l'andamento dei parametri di rischio a fronte dell'evoluzione del conflitto al fine di comprendere eventuali impatti sulla determinazione delle perdite attese (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "IFRS 9 - Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al conflitto Russia-Ucraina).

Relazione del Collegio Sindacale

Per quanto riguarda, invece, il conflitto israelo-palestinese originatosi negli ultimi mesi del 2023, la Banca ha condotto delle analisi volte ad individuare potenziali fattori destabilizzanti del contesto macroeconomico e di conseguenza gli scenari macroeconomici dei paesi in cui la Banca opera. In considerazione dei risultati delle analisi svolte, tuttavia, al momento, non si ravvedono elementi critici tali da porre in essere ulteriori attività di monitoraggio dei rischi di suddetto conflitto.

Si dà informativa in merito ai seguenti temi e provvedimenti già intrapresi nel 2022, in ottica di continuità, anche nel corso del 2023:

▶ Aspetti commerciali: con riferimento alla BU Factoring e Lending è da rilevare un incremento complessivo dei volumi di factoring e di finanziamenti alla clientela che risulta essere particolarmente più elevato rispetto all'andamento del mercato del factoring generalista ed è stato ottenuto nonostante la politica di repricing effettuata dalla Banca, grazie allo sforzo commerciale di mantenimento della clientela esistente e di maggiore penetrazione del mercato e alla tendenziale riduzione della liquidità presente sul mercato.

La BU Securities Services, continua a registrare un andamento crescente delle iniziative commerciali realizzate dalla Banca, relativamente ai servizi a valore aggiunto e ai servizi di banca depositaria di fondi FIA. Si segnala solo un ritardo nell'avvio dell'attività di nuovi fondi istituiti da clientela SGR.

Anche la BU Payment performa positivamente a livello generale del comparto e, soprattutto, per quanto afferente ai pagamenti elettronici/digitali. Assegni ed effetti seguono invece la flessione che si registra a livello di sistema, dovuta all'abbandono progressivo dei relativi strumenti di pagamento da parte dei cittadini e imprese (trend riveniente anche dalle analisi di Banca d'Italia su tale perimetro).

  • ▶ Liquidità: l'attuale scenario macroeconomico è caratterizzato da un elevato grado di incertezza, influenzato dal perdurare del conflitto Russia-Ucraina, dal recente inizio del conflitto Israelo-Palestinese e dalle tensioni a livello internazionale, con ripercussioni anche sul sistema creditizio. In tale contesto, la Banca ha focalizzato l'attenzione sui presìdi necessari per il monitoraggio della posizione di liquidità, e in particolare:
    • (i) qualora ritenuto necessario, si riserva di effettuare analisi di stress più frequenti e più dettagliate nonché con impatti crescenti e variabili;
    • (ii) mantiene una importante quota di asset disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità;
    • (iii) monitora i mercati anche per il tramite del continuo confronto con operatori di mercato e banche di relazione; e
    • (iv) continua a monitorare attentamente i trend di incasso dei debitori della Pubblica Amministrazione.
  • ▶ Requisiti patrimoniali: non ci sono particolari impatti sui Fondi Propri e sui requisiti regolamentari a seguito dell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico; al 31 dicembre 2023 i ratio patrimoniali si attestano ancora ben al di sopra dei requisiti minimi richiesti dal Regolatore.

Non si rilevano particolari impatti, Invece, correlati alle conseguenze del conflitto russo-ucraino e della guerra israelo-palestinese, con riferimento, ai contratti di leasing (IFRS 16), agli utili/perdite attuariali legate al fondo TFR (IAS 19) e alle condizioni di maturazione dei pagamenti basati su azioni (IFRS 2).

Revisione legale dei conti

L'Assemblea dei soci di Banca Farmafactoring S.p.A. (ora BFF Bank S.p.A.) tenutasi il 2 aprile 2020 ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società di revisione KPMG S.p.A., secondo quanto espresso dall'art. 2409-bis del Codice Civile e dal D.Lgs. n. 39/2010.

A.2 - PARTE RELATIVAALLE PRINCIPALIVOCI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Di seguito, sono descritte le politiche contabili adottate per la predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

Tali politiche contabili includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.

Attività finanziarie

Con riferimento alle attività finanziarie, il principio contabile IFRS 9 prevede la ripartizione in tre categorie:

  • ▶ Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico;
  • ▶ Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • ▶ Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

1 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

  • ▶ le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • ▶ le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi di capitale e pagamenti di interessi sull'importo del capitale da restituire, oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Held to Collect and Sell");
  • ▶ le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a Conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Trovano quindi evidenza in questa voce:

  • ▶ i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model Other/Trading (non riconducibili quindi ai business model "Hold to Collect" o "Held to Collect and Sell") o che non superano il test sulle caratteristiche contrattuali (SPPI test);
  • ▶ gli strumenti di capitale non qualificabili di controllo e collegamento per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • ▶ le quote di OICR.

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo.

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale, per cui non è ammessa alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a Conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell'impairment.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono inizialmente iscritte al fair value, rappresentato normalmente dal prezzo della transazione, senza considerare i costi o ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc.

Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie o parti di attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.

In particolare, le attività finanziarie cedute vengono cancellate quando l'entità conserva i diritti contrattuali a ricevere i flussi di cassa dell'attività, ma sottoscrive un'obbligazione simultanea a pagare tali flussi di cassa e solo tali flussi di cassa, senza significativi ritardi a favore di terzi.

2 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di classificazione

Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è inclusa nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

  • ▶ l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un Business Model il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie (Business Model HTC&S) e
  • ▶ i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (superamento del test SPPI).

In particolare, sono inclusi in questa voce:

  • ▶ i titoli di debito che sono riconducibili ad un Business Model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test sulle caratteristiche contrattuali (SPPI test);
  • ▶ le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Inoltre, sono misurate al fair value con impatto sulla redditività complessiva anche gli strumenti di capitale per i quali si sceglie di usufruire della c.d. Fair value Other Comprehensive Income option (FVOCI), che prevede, per tali tipi di strumenti, la possibilità di imputare alla redditività complessiva tutte le componenti reddituali legate agli strumenti, senza che esse impattino mai, neanche in caso di dismissione, il Conto economico.

La Banca sceglie di usufruire della FVOCI option relativamente agli strumenti di capitale posseduti, che peraltro, hanno ammontare non significativo.

Relazione del Collegio Sindacale

Business model HTC&S

Le attività finanziarie classificate nel Business Model HTC&S sono detenute sia al fine di raccogliere i flussi finanziari contrattuali sia per la vendita delle stesse. Pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto a un Business Model Hold to Collect. Questo perché la vendita di attività finanziarie è fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo del Business Model, anziché essere incidentale ad esso.

Tali attività possono essere detenute per un periodo di tempo non definito, e possono rispondere all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.

Pertanto, a differenza delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (HTC), il principio IFRS 9 non richiede la definizione di soglie di frequenza e significatività delle vendite per il Business Model HTC&S.

Purtuttavia, seguendo un approccio prudenziale, la Banca ha definito un indice massimo di turnover annuale del portafoglio titoli che permetta di discriminare tale Modello di Business da quello Other (cioè gli asset detenuti per il Trading), calcolato come il rapporto tra il totale del valore delle vendite e lo stock medio nell'anno ((valore giacenza iniziale + valore giacenza finale)/2).

In materia di riclassificazione delle attività finanziarie (tranne i titoli di capitale, per i quali non è ammessa alcuna riclassifica), l'IFRS 9 non ammette riclassificazioni verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.

In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).

Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Nel dettaglio, in caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassifica. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal Patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che dovrebbero essere altamente infrequenti, le attività finanziarie possono essere riclassificate da quelle valutate al fair value con impatti sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie stabilite dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti operano in maniera prospettica a partire da tale data con i seguenti impatti:

  • ▶ nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione;
  • ▶ nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Con riferimento ai titoli di debito, tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrandosi a Conto economico gli interessi, secondo il criterio del costo ammortizzato nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati". Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 110 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto ad eccezione delle perdite derivanti da impairment, esposte alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Gli utili e le perdite sono registrati tra le Riserve da valutazione fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel Conto economico alla voce 100 "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Le variazioni di fair value rilevate nella voce 110 "Riserve da valutazione" sono esposte anche nel Prospetto della Redditività consolidata complessiva.

Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo, e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile a causa della mancanza o della non attendibilità delle informazioni atte alla valutazione del fair value, sono valutati all'ultimo fair value attendibilmente misurato.

Gli strumenti rappresentativi di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del Patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Come previsto dall'IFRS 9, le attività finanziare incluse in tali categorie, ai fini della valutazione dell'eventuale impairment, sono segmentate nei tre differenti stage, a seconda dello stato di deterioramento del merito creditizio.

Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (attività finanziarie al momento di rilevazione iniziale, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, una perdita attesa misurata su un orizzonte temporale pari ad un anno.

Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (attività performing per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa misurata per l'intera vita residua dello strumento finanziario.

Per gli strumenti di debito, costituisce evidenza di impairment l'esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie del debitore o emittente, tali da pregiudicare l'incasso del capitale o degli interessi.

Relazione del Collegio Sindacale

Qualora vi sia un'obiettiva evidenza che l'attività abbia subìto un impairment, la perdita cumulata, che è stata inizialmente rilevata nella voce 110 "Riserve da valutazione" del Patrimonio netto, viene trasferita a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie valutare al fair value con impatto sulla redditività complessiva". L'importo trasferito a Conto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (valore di prima iscrizione al netto delle eventuali perdite per impairment già precedentemente rilevate nel Conto economico) e il fair value corrente.

Se il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel Conto economico la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di Conto economico; ciò, invece, non si applica con riferimento ai titoli di capitale, che non sono assoggettati al processo di impairment.

Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.

Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".

Non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene nel momento in cui scadono i diritti contrattuali, e quando, a seguito della cessione, sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi e i benefici relativi all'attività finanziaria medesima. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

3 -Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Secondo il principio IFRS 9 un'attività finanziaria è classificata nella presente categoria se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

  • a) l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un Business Model il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business Model HTC) e,
  • b) i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (superamento test SPPI).

Sulla base degli schemi contabili previsti dalla circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la voce di bilancio comprende:

  • ▶ crediti verso banche nelle diverse forme tecniche;
  • ▶ crediti verso clientela, nelle diverse forme tecniche, che contengono anche i titoli di debito classificati nel Business Model HTC e che hanno superato l'SPPI test.

I crediti verso banche derivano essenzialmente dai rapporti di conto corrente ordinari e dagli impieghi con controparti bancarie nelle diverse forme tecniche.

I crediti verso la clientela comprendono principalmente titoli di debito, i crediti verso debitori, riferiti all'attività di factoring, gli interessi di ritardato pagamento, calcolati sui crediti acquistati a titolo definitivo in misura determinata dalla normativa in vigore (D. Lgs. n. 231/2002 "Attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali"), nonché gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche.

I crediti di BFF, relativi ad attività di factoring, si riferiscono quasi esclusivamente ad acquisti pro soluto a titolo definitivo, ovvero a crediti per i quali è avvenuto il totale trasferimento di rischi e benefici connessi al credito.

Business model HTC

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono detenute nell'ambito di un modello di business avente l'obiettivo di ottenere i flussi finanziari contrattuali raccogliendo i pagamenti nell'arco della vita dello strumento.

Non tutte le attività devono essere necessariamente detenute fino a scadenza: il principio IFRS 9 fornisce i seguenti esempi di casi in cui la vendita delle attività finanziarie può essere coerente con il Business Model HTC:

  • ▶ le vendite sono dovute ad un aumento del rischio di credito di un'attività finanziaria;
  • ▶ le vendite sono infrequenti (anche se significative in termini di valore), o sono insignificanti singolarmente e in forma aggregata (anche se frequenti);
  • ▶ le vendite avvengono vicino alla data di scadenza dell'attività finanziaria e i ricavi delle vendite approssimano la raccolta dei restanti flussi di cassa contrattuali.

La Banca ha identificato delle soglie di significatività per volumi e frequenza di vendite oltre le quali andrà analizzato se il business model HTC è stato mantenuto.

Laddove, pertanto, si dovesse procedere a delle vendite (consentite dal Business Model in parola) è stata definita, in ragione di una comune prassi di mercato, una determinata percentuale di significatività dei volumi di vendita annuali, determinata come sommatoria del valore delle vendite effettuate nell'anno/valore di bilancio del portafoglio HTC a inizio anno.

Con riferimento alla frequenza delle vendite, BFF ha definito una soglia su base mensile così come esplicitato nel RAF (Risk Appetite Framework), ovvero sia il quadro che definisce – in coerenza con il massimo rischio assumibile, con il business model e con il piano strategico – la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

In materia di riclassificazione delle attività finanziarie, l'IFRS 9 non ammette riclassificazione verso altre categorie di attività finanziarie, a meno che non venga modificato il modello di business per la gestione delle attività finanziarie.

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

In tali casi, che il principio definisce altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico).

Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della riclassifica operano in maniera prospettica a partire dalla stessa data di riclassifica. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a Conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

Con riferimento ai crediti per attività di factoring, tali attività sono rilevate inizialmente al fair value che, di norma, corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'acquisizione e all'erogazione dell'attività finanziaria, ancorché non ancora regolati.

In particolare, i crediti pro soluto:

  • ▶ acquistati a titolo definitivo, con trasferimento sostanziale di rischi e benefici e flussi di cassa, sono rilevati all'atto della prima iscrizione al fair value, rappresentato dal valore nominale del credito, al netto delle commissioni addebitate al cedente;
  • ▶ qualora acquistati per un importo inferiore al valore nominale, figurano iscritti per l'importo effettivamente pagato all'atto dell'acquisto.

Con riferimento, invece, alle attività finanziarie relativi ai finanziamenti erogati dalla Banca, l'iscrizione iniziale delle stesse avviene alla data di erogazione. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value delle somme erogate, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento.

I titoli di debito HTC, presentano pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa e possono essere impegnati in operazioni di pronti contro termine, di prestito o di altre operazioni temporanee di rifinanziamento.

Anche la rilevazione iniziale di tali attività avviene alla data di regolamento, al fair value, corrispondente di norma al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e dei ricavi di transazione.

Criteri di valutazione

In seguito alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, pari al valore iscritto all'origine, diminuito dei rimborsi di capitale e delle rettifiche di valore, e aumentato delle eventuali riprese di valore e dell'ammortamento, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo, tenuto conto della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile ai costi/proventi accessori imputati direttamente alla singola attività.

Con specifico riferimento ai crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo nell'ambito dell'attività di factoring, essi sono valutati al "costo ammortizzato", determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati, con riferimento sia alla quota capitale sia agli interessi di ritardato pagamento che maturano dalla data di scadenza del credito e che sono ritenuti recuperabili.

La nuova scadenza di tali crediti, considerata la natura degli stessi, è da identificarsi con la data di previsto incasso, determinata in sede di quotazione e formalizzata con il cedente nel contratto di cessione.

Gli interessi attivi (ivi inclusi gli interessi di ritardato pagamento) devono essere riconosciuti a Conto economico solo se risulta probabile che si generino flussi di cassa positivi per l'entità, e che il loro ammontare possa essere stimato attendibilmente. Nella fattispecie in esame, coerentemente con quanto peraltro confermato dal "Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016" in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D. Lgs. n. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo", BFF ha incluso nel calcolo del costo ammortizzato anche la stima degli interessi di ritardato pagamento recuperabili, tenuto conto che:

  • ▶ il modello di business e la struttura organizzativa prevedono che il sistematico recupero degli interessi di ritardato pagamento su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo rappresenti un elemento strutturale dell'attività ordinaria di gestione di tali crediti;
  • ▶ tali interessi di ritardato pagamento, per la loro incidenza sulla composizione dei risultati, non costituiscono un elemento accessorio delle operazioni di acquisto a titolo definitivo, e sono stati considerati per un'analisi completa dei profili di redditività prospettica.

BFF Bank dispone, inoltre, di serie storiche – riguardanti le percentuali e i tempi di incasso – elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi, che consentono di poter ritenere che la stima degli interessi di ritardato pagamento inclusa nel calcolo del costo ammortizzato sia sufficientemente attendibile e tale da soddisfare i presupposti previsti dal principio IFRS15 per la loro rilevazione. Tali serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio, per determinare la percentuale di stima di recupero e i tempi di incasso da considerare ai fini del calcolo degli interessi di ritardato pagamento; trimestralmente, poi, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, per confermare dette percentuali nell'ambito della predisposizione dell'informativa periodica.

Relativamente ai crediti di BFF Bank iscritti a bilancio, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 50%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2023 è rimasta inalterata rispetto al 2022 ed è pari al 50%.

Si ricorda, inoltre, che per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, la stima dei giorni di incasso è rimasta pari a 2100 giorni, valore aggiornato in sede di redazione del Bilancio 2022.

Si rammenta, inoltre, che le analisi suddette riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di ritardato pagamento comprendono anche un'analisi delle percentuali di incasso dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro").

Sulla base delle evidenze scaturenti da tali serie storiche, a partire dalla chiusura del Bilancio 2022, la Banca ha deciso di procedere alla contabilizzazione per competenza del suddetto indennizzo, in base alle percentuali di incasso rilevate dalle serie storiche e dalle analisi condotte in linea con quelle già applicate al modello di calcolo degli interessi di mora.

Relazione del Collegio Sindacale

L'andamento delle percentuali di incasso negli anni, inclusi nella serie storica considerata, risulta significativamente superiore al 50% e, pertanto, prudenzialmente, quest'ultima percentuale è stata utilizzata come stima dell'ammontare relativo al suddetto indennizzo che verrà incassato in futuro e che è stato iscritto alla voce 40 "Attività Finanziaria al costo ammortizzato - crediti verso la clientela".

In termini fiscali, la competenza dei ricavi riveniente dal diritto a incassare i"40 euro" forma direttamente reddito imponibile come previsto dall'art. 109 comma 1 del TUIR ("I ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi, per i quali le precedenti norme della presente Sezione non dispongono diversamente, concorrono a formare il reddito nell'esercizio di competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell'esercizio di competenza non sia ancora certa l'esistenza o determinabile in modo obiettivo l'ammontare concorrono a formarlo nell'esercizio in cui si verificano tali condizioni."), diversamente da quanto previsto per gli interessi di mora, il cui trattamento fiscale è dettato dal comma 7 dello stesso art. del TUIR ("In deroga al comma 1, gli interessi di mora concorrono alla formazione del reddito nell'esercizio in cui sono percepiti o corrisposti"). Nessuna fiscalità differita viene accantonata in bilancio.

I titoli HTC, dopo l'iniziale rilevazione al fair value, sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Il risultato derivante dall'applicazione di detta metodologia è imputato a Conto economico nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati".

La Banca effettua l'analisi sul portafoglio crediti e titoli HTC, finalizzata all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie. Il principio IFRS 9 ha introdotto per le attività finanziarie comprese in tale voce di bilancio il concetto di perdite su crediti attese, che rappresentano una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario, e secondo cui non è necessario che una perdita si verifichi prima che venga riconosciuta in bilancio e quindi, generalmente, tutte le attività finanziarie porteranno alla creazione di un fondo.

L'approccio utilizzato è rappresentato dal modello generale di deterioramento ("general deterioration model") che prevede la classificazione in tre stage, che riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito, degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9.

Ad ogni chiusura di bilancio o situazione contabile infrannuale si procede a valutare se c'è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. In questo caso ci sarà un trasferimento tra stage: questo modello è simmetrico, e le attività possono muoversi tra i diversi stage.

Per le attività classificate in Stage 1 il Fondo svalutazione delle singole attività finanziarie si determina basandosi sulle perdite attese a 12 mesi ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione solo il potenziale default nei prossimi 12 mesi), mentre per le attività in Stage 2 e 3 ci si basa sulle perdite attese "lifetime" ("Shortfall" attese nei flussi di cassa contrattuali tenendo in considerazione il potenziale default lungo tutta la vita residua dello strumento finanziario).

Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subìto una riduzione di valore, nell'ambito dello stage 3, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzati in base al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

L'importo della perdita è definito sulla base di un processo di valutazione analitica e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto, di informazioni forward looking e dei possibili scenari alternativi di recupero. Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Con la rilevazione dell'impairment, Il valore contabile dell'attività viene conseguentemente ridotto, e l'importo della perdita stessa è rilevato a Conto economico alla voce 130 "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della perdita per impairment diminuisce, e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento connesso con il miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore, che si è verificato dopo la sua rilevazione, la perdita per impairment precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L'importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di Conto economico.

Le rettifiche/riprese di valore sono rilevate in bilancio in funzione dei criteri di staging allocation e dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), definiti secondo le metriche riportate nel paragrafo successivo "Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie".

Criteri di cancellazione

La cancellazione dell'attività finanziaria avviene quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria scadono o l'entità trasferisce l'attività finanziaria e il trasferimento soddisfa i criteri di ammissibilità per l'eliminazione contabile.

I crediti ceduti sono cancellati dalle attività in bilancio solo se la cessione ha comportato il trasferimento di tutti i rischi e i benefici connessi con i crediti stessi.

Qualora siano invece mantenuti rischi e benefici, i crediti ceduti continueranno a essere iscritti tra le attività di bilancio, ancorché, giuridicamente, la titolarità degli stessi sia stata effettivamente trasferita.

Relazione del Collegio Sindacale

4 - Operazioni di copertura

Criteri di iscrizione

Si premette che la Banca si è avvalsa della facoltà, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare, relativamente alle operazioni di copertura, le regole previste dallo IAS 39 anche dopo l'introduzione dell'IFRS 9.

Per operazioni di copertura si intende la designazione di uno strumento finanziario atto a neutralizzare, in tutto o in parte, l'utile o la perdita derivante da una variazione di fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto. L'intento di copertura deve essere formalmente definito, non retroattivo e coerente con la strategia di copertura dei rischi enunciata dalla Direzione di BFF. La contabilizzazione dei derivati come strumenti di copertura è permessa dallo IAS 39 solamente in particolari condizioni, ossia quando la relazione di copertura è:

  • ▶ chiaramente definita e documentata;
  • ▶ misurabile;
  • ▶ attualmente efficace.

Gli strumenti finanziari derivati designati come copertura sono inizialmente iscritti al loro fair value.

Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite potenziali attribuibili a determinate tipologie di rischio.

Le tipologie possibili di copertura sono:

  • ▶ copertura di "fair value": con l'obiettivo di coprire l'esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio;
  • ▶ copertura di flussi finanziari (anche "cash flow hedge"): con l'obiettivo di coprire l'esposizione alle variazioni dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari poste di bilancio;
  • ▶ copertura di un investimento netto in un'entità estera.

Gli strumenti che possono essere utilizzati per la copertura sono i contratti derivati (comprese le opzioni acquistate) e gli strumenti finanziari non derivati, per la sola copertura del rischio cambio. Gli strumenti derivati di copertura sono classificati nello Stato patrimoniale, rispettivamente alla voce 50 "Derivati di copertura" dell'attivo, o 40 "Derivati di copertura" del passivo, a seconda che alla data di riferimento del bilancio o situazioni contabili infrannuali presentino un fair value positivo o negativo.

Criteri di valutazione

Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono iscritti e misurati al loro fair value.

Nel momento in cui uno strumento finanziario è classificato come di copertura, la Banca, come sopra riportato, documenta in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, verificando, sia all'inizio della relazione di copertura sia lungo tutta la sua durata, che la copertura del derivato sia efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto. Una copertura è considerata efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell'elemento coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value del derivato di copertura.

Pertanto, l'efficacia è valutata attraverso il confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall'intervallo 80-125%) quando le variazioni attese ed effettive del fair value o dei flussi di cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dell'elemento coperto.

La valutazione dell'efficacia è effettuata a ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, utilizzando:

  • ▶ test prospettici: che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l'attesa sua efficacia;
  • ▶ test retrospettivi: che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo a cui si riferiscono, misurando, pertanto, quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.

Le modalità di contabilizzazione degli utili e delle perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono diverse, in relazione alla tipologia di copertura:

  • ▶ copertura di fair value (fair value hedge): la variazione del fair value dell'elemento coperto riconducibile al solo rischio coperto è registrato a Conto economico, al pari della variazione del fair value dello strumento derivato di copertura; l'eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, determina di conseguenza l'effetto economico netto;
  • ▶ copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge): le variazioni di fair value del derivato sono imputate a Patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a Conto economico solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta la variazione dei flussi di cassa da compensare, o per la parte di copertura che risulta inefficace;
  • ▶ copertura di un investimento netto in un'entità estera: segue le modalità di contabilizzazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari.

L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto economico avviene sulla base di quanto segue:

  • ▶ i differenziali maturati sugli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse (oltre agli interessi delle posizioni oggetto di copertura) vengono allocati nella voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati" o voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati" a seconda del segno (positivo o negativo) del differenziale;
  • ▶ le variazioni di fair value positive o negative, rivenienti dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura e delle posizioni oggetto di copertura di fair value hedge, vengono allocate nella voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura";
  • ▶ le variazioni di fair value positive o negative originate dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura di cash flow hedge, per la parte efficace, vengono allocate in un'apposita riserva di valutazione di Patrimonio netto "Riserva per la copertura di flussi finanziari futuri", al netto dell'effetto fiscale differito. Per la parte inefficace, tali risultanze vengono contabilizzate a Conto economico nella voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura".

Criteri di cancellazione

La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi: a) la copertura effettuata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace; b) l'elemento coperto è stato venduto oppure rimborsato; c) è stata revocata anticipatamente l'operazione di copertura; d) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato.

Se non è confermata l'efficacia della copertura, la quota del contratto derivato non più di copertura (over hedging) viene riclassificata tra gli strumenti di negoziazione. Se l'interruzione della relazione di copertura è dovuta alla cessione o all'estinzione dello strumento di copertura, l'elemento coperto cessa di essere tale e torna a essere valutato secondo i criteri del portafoglio di appartenenza.

Le attività e le passività finanziarie di copertura sono cancellate quando viene meno il diritto contrattuale (ad es., scadenza del contratto, cessazione anticipata esercitata secondo le clausole contrattuali – c.d. "unwinding") a ricevere i flussi finanziari relativi agli strumenti finanziari, attività/passività coperta e/o derivato oggetto dell'operazione di copertura, o quando l'attività/passività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.

5 - Partecipazioni

Criteri di classificazione

Con il termine partecipazioni si intendono gli investimenti nel capitale di altre imprese, generalmente rappresentati da azioni o da quote e classificati in partecipazioni di controllo e di collegamento. In particolare, si definiscono:

  • ▶ impresa controllata: impresa sulla quale la controllante esercita il "controllo dominante", cioè il potere di determinare le scelte amministrative e gestionali e di ottenere i benefici relativi;
  • ▶ impresa collegata: impresa nella quale la partecipante ha influenza notevole e che non è né una controllata né una joint-venture per la partecipante.

Costituisce presupposto di influenza notevole il possesso, diretto o indiretto tramite società controllate, del 20% o quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata.

Criteri di valutazione

Le partecipazioni in società controllate non consolidate sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore.

Se esistono obiettive evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento, ovvero considerando la metodologia dei multipli di mercato in alternativa ai flussi finanziari futuri (impairment test).

Qualora non sia possibile disporre di sufficienti informazioni, si considera come valore d'uso il valore del Patrimonio netto della società.

Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore iscritto nel bilancio la differenza è rilevata a Conto economico alla voce 220 "Utili (Perdite) delle partecipazioni".

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di Conto economico ma nel limite del costo della partecipazione precedente la svalutazione.

I dividendi delle partecipate sono contabilizzati nell'esercizio in cui sono deliberati nella voce 70 "Dividendi e proventi simili".

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, o laddove la partecipazione venga ceduta trasferendo in maniera sostanziale tutti i rischi ed i benefici ad essa connessi.

6 -Attività materiali

Criteri di classificazione

Le attività materiali includono i terreni, gli immobili strumentali, impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.

Sono inclusi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari), le attività concesse in leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di proprietà e diritti di utilizzo di attività materiali rivenienti da contratti di "leasing".

Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi derivanti da contratti di leasing ex IFRS 16 dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:

  • ▶ se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "80. Attività materiali", nella categoria più idonea;
  • ▶ se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "80. Attività materiali", ad incremento dei diritti d'uso, rilevato in base alle previsioni dell'IFRS 16, su cui si riferiscono.

Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi, diverse da quelli di cui al paragrafo precedente sono iscritte:

  • ▶ se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "80. Attività materiali", nella categoria più idonea;
  • ▶ se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce "120. Altre attività".

Si definiscono immobili strumentali gli immobili posseduti (o locati tramite un contratto di leasing finanziario) utilizzati nella produzione e fornitura di servizi o per fini amministrativi, con una vita utile superiore all'anno.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene, o rilevate come attività separate, se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati, e il costo può essere attendibilmente rilevato (es. interventi di manutenzione straordinaria). Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel Conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce 160 b) "altre spese amministrative", se riferite ad attività a uso funzionale.

Relazione del Collegio Sindacale

In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dalla Banca in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing - "Right-of-Use" (RoU) (IFRS 16).

Alla data di decorrenza la Banca, in qualità di locatario, iscrive al costo "l'attività consistente nel diritto di utilizzo (RoU)", il quale comprende: a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing; b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti; c) i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario, consistenti nei costi incrementali sostenuti per l'ottenimento del leasing che non sarebbero stati sostenuti se il leasing non fosse stato ottenuto, a eccezione dei costi sostenuti dai locatori produttori o commercianti in relazione al leasing; d) la stima dei costi che dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing, a meno che tali costi siano sostenuti per la produzione delle rimanenze".

Il RoU riferito ai contratti di leasing esistenti alla data della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 è stato iscritto secondo il "Modified Retrospective Approach".

La Banca non considera l'IVA come componente dei lease payments ai fini del calcolo delle misure IFRS 16 (RoU e Lease Liability, per cui si rimanda alla voce Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato).

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore per deterioramento. L'ammortamento inizia dalla data in cui le attività materiali sono pronte per l'uso previsto dal management.

Le attività materiali vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende che l'attività sia utilizzabile dall'azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La stima della vita utile è di seguito rappresentata:

  • ▶ fabbricati: a 33 anni;
  • ▶ mobili: a 9 anni;
  • ▶ impianti: a 5 anni;
  • ▶ macchine: a 3 anni;
  • ▶ altre: a 4 anni.

I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata.

La stima della vita utile delle attività materiali viene rivista a ogni chiusura di bilancio o situazioni contabili infrannuali, tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa, ecc., e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

In merito al patrimonio artistico non si procede ad ammortizzarlo in quanto la sua vita utile non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato a non diminuire nel tempo.

Alla data di First Time Adoption dei Principi Contabili Internazionali (1° gennaio 2005), per gli immobili di proprietà strumentali all'attività d'impresa, è stato applicato il criterio del fair value che, a partire da tale data, è divenuto il nuovo valore di bilancio.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 180 "Rettifiche/ Riprese di valore nette su attività materiali" di Conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

La Banca valuta ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale di riferimento di reporting se esiste qualche indicazione che dimostri che le attività materiali possano aver subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdita si procede al confronto fra il valore contabile e il valore recuperabile inteso come il maggiore tra fair value e valore d'uso.

Attività materiali rappresentate dal diritto d'uso di beni di cui a contratti di "leasing"

Ai sensi dell'IFRS 16 il "leasing" è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività (l'attività sottostante) per un periodo di tempo. Un contratto di "leasing" finanziario trasferisce al locatario (utilizzatore), sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Diversamente il contratto configura un "leasing" operativo. L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent-free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Al momento della decorrenza del contratto il locatario rileva:

  • ▶ un'attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing. L'attività è rilevata al costo, determinato dalla somma di:
    • ȃ passività finanziaria per il leasing;
    • ȃ pagamenti per il leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing (al netto degli incentivi per il leasing già incassati);
    • ȃ costi diretti iniziali, e
    • ȃ eventuali costi (stimati) per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing;
  • ▶ una passività finanziaria derivante dal contratto di leasing corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse di finanziamento marginale del locatario.

Qualora un contratto di leasing contenga "componenti non leasing" (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente "componenti leasing" e "componenti non leasing" e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi a sé stanti.

Relazione del Collegio Sindacale

Il locatario può optare per rilevare i pagamenti dovuti per il leasing:

  • ▶ direttamente quale onere nel Conto economico, a quote costanti lungo la durata del contratto di leasing;
  • ▶ secondo un altro metodo sistematico rappresentativo delle modalità di fruizione dei benefici economici, nel caso di leasing a breve termine (pari o inferiore a 12mesi) che non includano un'opzione di acquisto dell'asset oggetto del leasing da parte del locatario; leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore.

La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:

  • ▶ periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo;
  • ▶ periodi coperti da un'opzione di risoluzione del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo.

Nel corso della durata del contratto di leasing, il locatario deve:

  • ▶ valutare il diritto d'uso al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle rettifiche cumulate di valore determinate e contabilizzate in base alle previsioni dello IAS 36 "Riduzioni di valore delle attività", rettificato per tenere conto delle eventuali rideterminazioni della passività del leasing;
  • ▶ incrementare la passività riveniente dall'operazione di leasing a seguito della maturazione di interessi passivi calcolati al tasso di interesse implicito del leasing, o, alternativamente, al tasso di finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi.

In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali vengono cancellate quando sono dismesse o quando non ci si attendono benefici economici futuri dall'utilizzo o dalla dismissione.

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal Bilancio al termine della durata del leasing.

7 -Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie a utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla Banca, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata come costo nell'esercizio in cui è stata sostenuta.

Le attività immateriali sono principalmente relative a software ad utilizzazione pluriennale e all'avviamento, frutto di contratti o di nuove acquisizioni.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte in bilancio o situazioni contabili infrannuali al costo d'acquisto, comprensivo dei costi diretti sostenuti per predisporre l'attività all'utilizzo, e aumentato delle eventuali spese successive sostenute per accrescerne le iniziali funzionalità economiche, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Tra le attività immateriali è anche iscritto l'avviamento, che rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto e il fair value delle attività e passività di pertinenza di un'impresa acquisita, rappresentativo delle capacità reddituali future della partecipazione (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill), o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a Conto economico.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate, sono le seguenti:

  • ▶ software: non superiore a 4 anni;
  • ▶ altre attività immateriali: non superiore a 10 anni.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subìto una riduzione di valore, si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività e il suo valore recuperabile pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 190 "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di Conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Alla data del 31 dicembre 2022, inoltre, è stato effettuato il test di impairment sull'attività immateriale, c.d. Customer Relationship, riveniente dalla finalizzazione della PPA successiva alla fusione di DEPObank nel 2021 e relativa alla BU Securities Services, a seguito delle significative variazioni intervenute nella composizione del portafoglio clienti. Gli esiti di tale attività hanno portato a svalutare parzialmente il valore iscritto a bilancio con contestuale impatto a conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte B della nota integrativa alla voce 90 "Attività Immateriali".

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo Stato patrimoniale all'atto della dismissione, o quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dalla sua dismissione, ulteriori benefici economici futuri, e l'eventuale differenza tra il valore di cessione, o valore recuperabile, e il valore contabile viene rilevata a Conto economico alla voce 250 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

8 -Attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione

Vengono classificate nella voce 110 dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione" attività non correnti o gruppi di attività/ passività per i quali è stato avviato un processo di dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Tali attività/passività sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione, ad eccezione di alcune tipologie di attività (es. attività finanziarie rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9) per cui l'IFRS 5 prevede specificatamente che debbano essere applicati i criteri valutativi del principio contabile di pertinenza.

9 - Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della legislazione fiscale vigente nei diversi paesi in cui la Banca opera.

L'onere fiscale è costituito dall'importo complessivo delle imposte correnti e differite, incluso nella determinazione del risultato dell'esercizio.

Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali della banca nei confronti dell'Amministrazione finanziaria. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.

Le imposte differite passive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito dovute nei periodi futuri, riferibili alle differenze temporanee imponibili sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti. Le imposte differite attive corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili nei periodi futuri, e sono riferibili a differenze temporanee deducibili, sorte nell'esercizio o negli esercizi precedenti.

Il valore fiscale di un'attività o di una passività è il valore attribuito a quella attività o passività secondo la normativa fiscale vigente. Una passività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee imponibili secondo le disposizioni dello IAS 12. Un'attività fiscale differita viene rilevata per tutte le differenze temporanee deducibili secondo le disposizioni dello IAS 12 solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile futuro, a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Le attività per imposte anticipate sono iscritte nella voce 100 b) dell'attivo. Le passività per imposte differite sono iscritte nella voce 60 b) del passivo. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio, e sono rilevate applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote fiscali e della normativa fiscale stabilite da provvedimenti in vigore.

La contropartita contabile delle attività e passività contabili, sia correnti che differite, è costituita di regola dal Conto economico nella voce 270 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente".

Nei casi in cui le Attività e Passività fiscali differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il Conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IAS/ IFRS, le valutazioni degli strumenti finanziari rilevati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei

contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve da valutazione).

La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da eventuali accertamenti già notificati, o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

10 - Fondi per rischi e oneri

Criteri di iscrizione e valutazione

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di manifestazione.

L'accantonamento tra i fondi rischi e oneri è effettuato esclusivamente quando:

  • ▶ esiste un'obbligazione attuale riveniente da un evento passato;
  • ▶ al momento della manifestazione l'obbligazione è onerosa;
  • ▶ può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

Tale voce accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate le medesime modalità di allocazione tra stadi di rischio creditizio e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Fondi di quiescenza e per obblighi simili

I fondi di quiescenza sono costituiti in attuazione di accordi aziendali e si qualificano come piani a benefici definiti. La passività relativa a tali piani ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente sono determinate sulla base di ipotesi attuariali applicando la metodologia attuariale "Projected Unit Credit Method", che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l'attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il tasso utilizzato per l'attualizzazione è determinato in base ai rendimenti di mercato relativi alle date di valutazione di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività. Il valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio è inoltre rettificato del fair value delle eventuali attività a servizio del piano.

Gli utili e le perdite attuariali (ovvero le variazioni nel valore attuale dell'obbligazione derivanti dalle modifiche alle ipotesi attuariali e dalle rettifiche basate sull'esperienza passata) sono esposti nel prospetto della redditività complessiva.

Nel fondo per rischi e oneri sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, i benefici dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro.

La quantificazione in bilancio di tale obbligazione è stata effettuata, laddove necessario, sulla base di un calcolo attuariale, determinando l'onere alla data di valutazione, sulla base di assunzioni demografiche finanziarie.

Altri fondi

I fondi rischi ed oneri sono passività di ammontare o scadenza incerti che sono rilevate in bilancio in quanto:

  • ▶ sussiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) per effetto di un evento passato;
  • ▶ è probabile l'esborso di risorse finanziarie per l'adempimento dell'obbligazione;
  • ▶ è possibile effettuare una stima attendibile del probabile esborso futuro.

Tali fondi comprendono gli stanziamenti a fronte delle perdite presunte sulle cause passive.

Laddove l'elemento temporale sia rilevante, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto economico. In particolare, nei casi in cui sia stato rilevato il valore attuale del fondo, l'incremento del valore dell'accantonamento iscritto in bilancio in ciascun esercizio per riflettere il passare del tempo, è rilevato fra gli interessi passivi.

I fondi accantonati, nonché le passività potenziali, vengono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio o di situazione infrannuale, rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Qualora la necessità dell'impiego di risorse per adempiere all'obbligazione non sia più probabile, il fondo viene stornato con contropartita a Conto economico.

I fondi per rischi ed oneri accolgono anche i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Il principio IFRS 9 stabilisce che vengano determinate le perdite attese sugli impegni e sulle garanzie rilasciate in relazione al rischio di credito iniziale dell'impegno, dalla data in cui l'entità ha aderito. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il relativo fondo svalutazione deve essere registrato alla voce "100: Fondi rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate" dello Stato patrimoniale passivo.

Criteri di cancellazione

La cancellazione si manifesta nel momento in cui si estingue l'obbligazione o la passività potenziale che ha generato l'esigenza di costituire il fondo.

11 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Uno strumento finanziario emesso è classificato come passività quando, sulla base della sostanza dell'accordo contrattuale, si detiene un'obbligazione contrattuale a consegnare denaro o un'altra attività finanziaria ad un altro soggetto.

La voce comprende i "Debiti verso banche", i "Debiti verso clientela" e i "Titoli in circolazione"; in tali voci sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dalla banca in qualità di locatario nell'ambito delle operazioni di leasing.

Gli interessi passivi vengono registrati a Conto economico nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati".

Criteri di iscrizione

Tali passività sono iscritte alla data di regolamento, inizialmente al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. I titoli strutturati vengono separati nei loro elementi costitutivi che sono registrati distintamente, quando le componenti derivate in essi implicite presentano natura economica e rischi differenti da quelli dei titoli sottostanti e sono configurabili come autonomi strumenti derivati.

In questa voce sono rilevati anche i debiti relativi ai beni utilizzati dalla Banca in qualità di locatario nell'ambito di contratti di leasing, "Lease Liability" (IFRS 16), che comprende i seguenti pagamenti per il diritto di utilizzo dell'attività sottostante: a) i pagamenti fissi al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, b) i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza; c) gli importi che si prevede la Banca in qualità di locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo; d) il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e) i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del locatario dell'opzione di risoluzione del leasing.

Gli interessi sono contabilizzati nella voce 20 "Interessi passivi e oneri assimilati" di Conto economico.

Criteri di valutazione

I debiti verso banche, verso clientela e i titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Durante il periodo di utilizzo del bene, il valore contabile della Lease Liability aumenta per un importo pari all'ammontare degli interessi passivi maturati e diminuisce per un importo pari all'ammontare dei canoni pagati dal locatario.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.

La cancellazione dei titoli in circolazione avviene anche in caso di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a Conto economico, qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile. La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.

Relazione del Collegio Sindacale

12 - Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di iscrizione

I criteri di iscrizione e di valutazione sono analoghi a quelli descritti con riferimento alle "Attività finanziarie classificate come detenute per la negoziazione".

Criteri di classificazione

Le passività finanziarie di negoziazione includono le valutazioni negative dei contratti derivati di negoziazione e le passività riferite agli scoperti tecnici su titoli.

Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel Conto economico.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando l'obbligazione specificata dal contratto è estinta, o a seguito di una modifica sostanziale dei termini contrattuali della passività.

14 - Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono convertite, al momento della rilevazione iniziale, nella moneta di conto applicando all'ammontare in valuta estera il cambio in vigore alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

Ad ogni chiusura di bilancio, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • ▶ le poste monetarie sono convertite al cambio corrente alla data di chiusura;
  • ▶ le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al cambio alla data dell'operazione;
  • ▶ le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio in essere alla data di determinazione del fair value stesso.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto economico del periodo in cui sorgono, quelle relative ad elementi non monetari sono iscritte nel patrimonio netto o nel Conto economico coerentemente con la modalità di iscrizione degli utili o delle perdite che includono tale componente.

I costi ed i ricavi in valuta sono rilevati al cambio vigente al momento della contabilizzazione oppure, se in corso di maturazione, al cambio corrente alla data di bilancio.

15 -Altre informazioni

Azioni proprie

Le azioni proprie detenute sono portate in riduzione del Patrimonio netto al valore a cui sono state acquistate sul mercato. Analogamente, il costo originario delle stesse e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita sono rilevati come movimenti del Patrimonio netto.

Al momento dell'assegnazione ai dipendenti o agli amministratori, viene ridotta la riserva Azioni Proprie per un ammontare calcolato al prezzo medio di acquisto delle varie tranches, in contropartita delle riserve in strumenti finanziari iscritte in bilancio a seguito degli accordi di remunerazione variabile e della riserva "sovrapprezzo azioni".

Trattamento di fine rapporto del personale

Per effetto della disciplina introdotta della legge n. 296 del 2006, il calcolo del fondo relativo al trattamento di fine rapporto maturato sino al 31 dicembre 2023 (che resta nella disponibilità della Società) di cui alla voce 90 del passivo, avviene stimando la durata residua dei rapporti di lavoro, per persone o gruppi omogenei, sulla base di assunzioni demografiche:

  • ▶ proiettando il TFR già maturato, sulla base di assunzioni demografiche, per stimare il momento della risoluzione del rapporto di lavoro;
  • ▶ attualizzando, alla data di valutazione, l'ammontare del fondo maturato al 31 dicembre 2023, sulla base di assunzioni finanziarie.

Il principio IAS 19 revised richiede che gli utili e le perdite attuariali siano contabilizzabili tra le componenti della redditività complessiva nell'esercizio/periodo di competenza. Le quote di fondo che maturano a decorrere dal 1° gennaio 2007, dovendo essere trasferite all'INPS o ai fondi di previdenza complementare, assumono la caratteristica di "piano a contribuzione definita", in quanto l'obbligazione del datore di lavoro si esaurisce al momento del versamento, ed è contabilizzata a Conto economico per competenza.

I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, voce 160 "Spese amministrative - a) spese per il personale" come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, ricavi attesi derivanti dalle attività a servizio del piano. Gli utili e le perdite attuariali, così come previsto dallo IAS 19, vengono contabilizzati in una riserva di valutazione di patrimonio netto.

Criterio di riconoscimento delle componenti reddituali

Il criterio generale di riconoscimento delle componenti reddituali è quello della competenza temporale, tenuto conto anche della correlazione tra costi e ricavi.

Ricavi

I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell'attività ordinaria dell'impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall'apporto degli azionisti.

Relazione del Collegio Sindacale

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati in bilancio solo se sono soddisfatti tutti i criteri seguenti:

  • a. le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad adempiere le rispettive obbligazioni;
  • b. l'entità può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • c. l'entità può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • d. il contratto ha sostanza commerciale (ossia il rischio, la tempistica o l'importo dei flussi finanziari futuri dell'entità sono destinati a cambiare a seguito del contratto);
  • e. è probabile che l'entità riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente. Nel valutare la probabilità di ricevere l'importo del corrispettivo, l'entità deve tener conto solo della capacità e dell'intenzione del cliente di pagare l'importo del corrispettivo quando sarà dovuto.

Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi agli interessi rivenienti dall'attività di factoring, alle disponibilità liquide, alle attività e passività finanziarie non derivative detenute per la negoziazione, valutate al fair value con impatto sulla redditività e valutate al costo ammortizzato.

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel Conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Entrando più in dettaglio, si precisa che:

  • ▶ le commissioni addebitate al cedente per l'acquisto a titolo definitivo sono contabilizzate come ricavi di transazione, e pertanto rientrano nel rendimento effettivo del credito contabilizzato con il criterio del costo ammortizzato;
  • ▶ secondo il principio contabile IFRS 15, i ricavi devono riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio del totale controllo sul bene o servizio oggetto di scambio e il loro ammontare possa essere stimato attendibilmente. Nella fattispecie in esame, coerentemente con quanto peraltro confermato dal Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 in materia di "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. n. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo", BFF ha incluso nel calcolo del costo ammortizzato anche la stima degli interessi di ritardato pagamento, inclusi quelli vantati verso le Autorità fiscali. BFF dispone, infatti, di serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso, elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi, che consentono di potere ritenere che la stima degli interessi di ritardato pagamento inclusa nel calcolo del costo ammortizzato sia sufficientemente attendibile, e tale da soddisfare i presupposti previsti dal principio IFRS 15 per la loro rilevazione. Tali serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio, per determinare la percentuale di stima di recupero e i tempi di incasso da considerare ai fini del calcolo degli interessi di ritardato pagamento; trimestralmente, poi, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, al fine di monitorarne l'andamento e controllare la tenuta del modello.

Con riferimento alla stima dell'ammontare degli interessi di ritardato pagamento che si ritiene possano essere incassati da BFF Bank, l'aggiornamento delle serie storiche, con l'inserimento degli incassi riferiti all'esercizio 2023, ha confermato una percentuale di stima di recupero di molto superiore al 50%. Pertanto, la percentuale utilizzata ai fini della predisposizione del bilancio 2023 è pari al 50%, con una stima dei giorni di incasso pari a 2100.

Relativamente agli interessi di ritardato pagamento dei crediti fiscali, in considerazione della particolare natura degli stessi e della controparte, nonché dell'evidenza puntuale riscontrata si ritiene che ricorrano i presupposti per contabilizzarli in misura piena.

Gli interessi attivi sui titoli di debito in portafoglio, e quelli passivi, relativi ai titoli emessi da BFF, vengono rilevati secondo il principio del costo ammortizzato, ossia applicando al valore nominale del titolo il tasso effettivo di rendimento (IRR), determinato dalla differenza tra il tasso d'interesse previsto per le cedole e il prezzo di acquisto del titolo stesso, tenendo conto anche dell'eventuale disaggio di emissione.

Gli interessi così calcolati devono essere registrati a Conto economico pro rata temporis, in relazione, cioè, alla durata dell'attività o della passività finanziaria.

Le commissioni su crediti amministrati per conto dei cedenti sono contabilizzate in due momenti successivi, in relazione al momento e alla natura del servizio reso:

  • ▶ all'assunzione in gestione (commissioni al carico e spese handling);
  • ▶ all'incasso del credito (commissioni all'incasso).

Commissioni

Le commissioni, che principalmente derivano dalle attività svolte dalle business unit Securities Services e Payments e alle attività di gestione del recupero crediti per conto terzi, sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Trattasi prevalentemente di ricavi connessi a canoni periodici che potrebbero includere l'erogazione di più servizi, di commissioni a transazione e ricavi una tantum.

Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi.

A partire dalla fine del 2020, contestualmente alla rilevazione delle spese legali sostenute per il recupero dei crediti acquistati in pro soluto, la Banca registra un ricavo pari alla percentuale di stima di recupero delle stesse basata sulle serie storiche sviluppate internamente. Le suddette spese legali, infatti, sono in parte recuperate dai clienti o a conclusione di procedure concorsuali o al perfezionarsi di accordi transattivi e pertanto non incidono totalmente sul bilancio. Tale trattamento contabile determina, pertanto, un maggiore allineamento tra costi e ricavi, secondo il principio della competenza economica.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Costi e altre componenti di Conto economico

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel Conto economico.

I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall'origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a Conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.

Le perdite di valore sono iscritte a Conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

I piani di remunerazione del personale basati su azioni (stock option) sono rilevati contabilmente in base a quanto previsto dall'IFRS 2. Essi vengono registrati attraverso l'imputazione a Conto economico – con un corrispondente incremento del Patrimonio netto – di un costo determinato sulla base del fair value degli strumenti finanziari attribuiti alla data di assegnazione, e ripartito lungo il periodo previsto dal piano (vesting period). In presenza di opzioni, il fair value delle stesse è calcolato utilizzando un modello che considera – oltre a informazioni quali il prezzo di esercizio e la vita dell'opzione, il prezzo corrente delle azioni e la loro volatilità attesa, i dividendi attesi e il tasso di interesse risk-free – anche le caratteristiche specifiche del piano in essere. Nel modello di valorizzazione sono valutate in modo distinto l'opzione e la probabilità di realizzazione delle condizioni in base alle quali le opzioni sono state assegnate. La combinazione dei due valori fornisce il fair value dello strumento assegnato.

L'eventuale riduzione del numero di strumenti finanziari assegnati è contabilizzata come cancellazione di una parte degli stessi. Tale annullamento non avrà alcun impatto a Conto economico, ma avviene in contropartita della riserva di utili portati a nuovo.

In ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1. 3 della Circolare n. 285 della Banca. l'art. 8.4 della "Policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale di BFF, stabilisce che una percentuale almeno pari al 50% della remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker) debba essere corrisposta in strumenti finanziari, segnatamente tra:

  • (i) azioni di BFF e strumenti a esse collegati, ivi inclusi il Piano di stock option; e
  • (ii) ove possibile, gli altri strumenti individuati nel Regolamento delegato (UE) n. 527 del 12 marzo 2014.

Rientrano nell'ambito della definizione di "remunerazione variabile", i pagamenti che, a vario titolo, risultano connessi e dipendenti dalle attività/performance dei destinatari o da altri parametri (es. periodo di permanenza), e che potranno divenire dovuti, in futuro, da BFF in favore di Risk Taker:

  • i) tanto ai sensi del sistema di incentivazione basato su obiettivi aziendali ed individuali (c.d. "MBO");
  • ii) quanto al fine di far fronte a eventuali obblighi di pagamento ai sensi di patti di non concorrenza (i "PNC"), in caso di futura uscita dalla banca di Risk Taker che risultino firmatari di detti patti.

Al 31 dicembre 2023 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 13.221.900 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 8.996.900 esercitabili. Al 31 dicembre 2022 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere erano pari a n. 16.169.288 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 1.086.788 esercitabili.

Piano di Stock Option delGruppo bancario Banca Farmafactoring 2016

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:

oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Banca al momento dell'esercizio dell'opzione.

Al 31 dicembre 2023 risultano assegnate ed esercitabili, in quanto hanno maturato il periodo di vesting, n.96.000, che rappresentano la totalità delle azioni del piano ancora in esistenza. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato al 31 dicembre 2022 era pari a 1.086.788, di cui 232.000 non ancora esercitabili;

  • destinatari l'identificazione dei beneficiari e l'attribuzione delle opzioni spetta:
    • a) al Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Remunerazioni, con riferimento ad amministratori, senior executive ed executive a diretto riporto dell'Amministratore Delegato;
    • b) all'Amministratore Delegato, nei limiti delle sue deleghe, con riferimento agli altri beneficiari la cui remunerazione rientri nelle sue competenze;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità ordinaria ovvero cash-less. L'Assemblea ordinaria del 28 marzo 2019 ha approvato l'introduzione nel piano di una modalità di esercizio alternativa a quella ordinaria (cd. cash-less) che prevede l'attribuzione, ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta e siano stati a ciò preventivamente autorizzati, di un numero di azioni determinato in base al valore di mercato delle azioni alla data di esercizio, senza obbligo di pagamento del prezzo di esercizio.

Piano di Stock Option delGruppo bancario Banca Farmafactoring 2020

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Banca e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Banca al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: i beneficiari sono individuati dal Consiglio di Amministrazione e/o dall'Amministratore Delegato a loro insindacabile giudizio – nei limiti previsti dalla normativa applicabile e dal piano – tra i dipendenti e/o gli Amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità cash-less.

Al 31 dicembre 2023 il numero di stock option assegnate e non esercitate sono 5.461.400, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili n.2.227.700. Inoltre, n. 514.800 opzioni hanno perso il diritto e non possono più essere esercitate. Al 31 dicembre 2022 il numero di opzioni che risultava essere assegnato a partire dal 2023, era pari a 8.384.500 opzioni. Nessuna di queste opzioni era ancora esercitabile.

Piano di incentivazione di lungo termine di BFF Banking Group "Incentive Plan 2022"

In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.

  • Oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 9.700.000 opzioni suddivise in tre tranche. Le opzioni possono essere di due tipologie: (i) opzioni A, che attribuiscono il diritto a ricevere azioni ordinarie della Società, c.d. equity settled e (ii) opzioni B, che attribuiscono il diritto a ricevere phantom shares, da convertire in cassa secondo le previsioni del piano c.d. cash settled.
  • Condizioni di maturazione (esercizio): le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano a partire dal completamento del periodo di 3 anni dalla relativa data di assegnazione. La maturazione è altresì subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) raggiungimento dei KPI (i.e. indicatori di performance aziendali), ferme restando le previsioni in materia di differimento e lock-up applicabili al personale più rilevante (c.d. Risk Taker) della Banca e le altre previsioni di dettaglio del piano, già rese note al mercato secondo la normativa applicabile.

Relazione del Collegio Sindacale

Al 31 dicembre 2023 risultano assegnate 7.664.500 opzioni (di cui 3.439.500 in modalità equity settled e cash-less e 4.225.000 in modalità cash settled/phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile. Al 2022, erano state assegnate 5.593.000 opzioni di cui 2.500.500 in modalità equity settled e cash-less e 3.092.500 in modalità cash settled/phantom, di cui nessuna ancora esercitabile.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell'informativa finanziaria

Nell'ambito della redazione del bilancio, la Banca ha dovuto formulare valutazioni e stime che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati nei prospetti contabili.

Le valutazioni significative della Banca nell'applicazione dei principi contabili e le principali fonti di incertezza delle stime sono invariate rispetto a quelle già illustrate negli ultimi bilanci annuali della Banca.

In conformità agli IFRS, l'elaborazione di stime da parte della Direzione aziendale rappresenta un presupposto necessario per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2023, che implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Tali stime e assunzioni possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che, nei periodi successivi, anche alla luce dell'attuale situazione di emergenza derivante dal conflitto Russia - Ucraina, gli attuali valori iscritti a bilancio al 31dicembre 2023 possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata, qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata, e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente relativo a:

  • ▶ il grado di recuperabilità e i prevedibili tempi di incasso degli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti acquistati pro soluto, a cui BFF ha diritto, che sono fondati sull'analisi di serie storiche aziendali pluriennali;
  • ▶ le perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di bilancio;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, mediante l'utilizzo di modelli valutativi;
  • ▶ gli oneri registrati in base a valori previsionali, non ancora effettivi alla data di redazione del presente bilancio;
  • ▶ i fondi del personale basati su ipotesi attuariali, e i fondi per rischi e oneri;
  • ▶ la recuperabilità della fiscalità differita attiva;
  • ▶ l'eventuale impairment delle partecipazioni, degli avviamenti e delle attività immateriali: alla luce dei risultati al 31dicembre 2023 non si ravvedono elementi (trigger events) che possano impattare la valorizzazione delle partecipazioni e degli avviamenti e delle attività immateriali a vita utile definita iscritti al 31 dicembre 2023.

Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio o situazione contabile infrannuale, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a Conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate

che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate – ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia – nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti categorie ("stage") sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione/controparte, tenuto conto dei "criteri di staging allocation";
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multiperiodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) con il fine della quantificazione dell'expected credit losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale ("initial recognition") dello strumento stesso.

Nel quarto trimestre del 2023, la Banca ha rivisto l'impianto metodologico della staging allocation prevedendo criteri di allocazione in stage maggiormente rappresentativi del deterioramento del rischio di credito rispetto al business della Banca e l'impianto metodologico delle componenti di forward looking e Point in Time, relativo alle Probabilità di Default, che risulta essere più in linea alle best practice di mercato e alle peculiarità del business.

Criteri di Staging Allocation

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale.

Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ▶ ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi. Tali rettifiche sono oggetto di revisione ad ogni data di bilancio successiva sia per verificarne periodicamente la congruità rispetto alle stime di perdita costantemente aggiornate, sia per tener conto – nel caso dovessero presentarsi indicatori di una rischiosità creditizia "significativamente incrementata" – del mutato orizzonte previsionale di calcolo della perdita attesa;
  • ▶ ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario. Tali rettifiche sono oggetto di revisione ad ogni data di reporting successiva sia per verificarne periodicamente la congruità rispetto alle stime di perdita costantemente aggiornate, sia per tener conto – nel caso in cui vengano meno gli indicatori di una rischiosità creditizia "significativamente incrementata" – del mutato orizzonte previsionale di calcolo della perdita attesa.

L'assegnazione di un'attività in stage 1 piuttosto che in stage 2 non è legata quindi alla rischiosità assoluta (in termini di probabilità di default), ma piuttosto alla variazione (positiva o negativa) della rischiosità creditizia che si è riscontrata rispetto alla prima rilevazione.

Al fine del collocamento in stage delle esposizioni sottoposte ad impairment la Banca adotta la metodologia che segue e che è sintetizzabile in tre criteri fondamentali:

  • ▶ criterio quantitativo: definizione di una soglia "delta rating" per il passaggio in stage 2;
  • ▶ criterio qualitativo: utilizzo di transfer logic triggers ossia di individuazione di eventi che attivano il trasferimento da uno stage ad un altro;
  • ▶ espedienti pratici: utilizzo della Low Credit Risk Exemption (LCRE) e dei 30 giorni di mancato pagamento.

Il criterio qualitativo ha la precedenza sul criterio quantitativo e, stabilisce che sono allocate in stage 2 le posizioni:

  • ▶ in presenza di misure di "forbearance";
  • ▶ in Watchlist: ovvero posizioni attenzionate per le quali è stata effettuata una valutazione di significativo aumento del rischio di credito.

Per quanto concerne il criterio quantitativo:

  • ▶ per le controparti Comuni e Province italiane si considera il rating interno PRA (Pricing Risk Adjusted) come indicatore di un eventuale deterioramento della qualità del credito. In particolare, è definita una soglia relativa, che ha lo scopo di misurare il downgrade del rating PRA tra la data di orgination e la data di reporting e classificare in stage 2 qualora il notching down delle classi di rischio definite sia pari o superiore a 1;
  • ▶ è definita una soglia relativa, che ha lo scopo di misurare il downgrade del rating ECAI (alla data reporting rispetto alla data di origine) per ciascuna transazione. Se il numero di downgrade è superiore a quello stabilito dalla soglia, (differenziata a secondo della master scale di rating utilizzata) la posizione viene allocata in stage 2. La soglia relativa dipende dal numero di classi di rating considerate per ogni segmento e, risulta pari a 1 per quei segmenti a cui si applicano le matrici esterne Sovereign e Financial Institutions (che presentano 7 classi di rating) mentre è pari a 2 per le controparti afferenti ai segmenti per i quali si utilizza la matrice Corporate (che presenta 21 classi di rating).

Infine, per quanto concerne gli espedienti pratici:

  • ▶ la cosiddetta Low Credit Risk Exemption, esonera dalla verifica del significativo deterioramento tramite soglia relativa quelle transazioni riferite a controparti con rating investment grade alla data di analisi. Le posizioni definite low credit risk non sono soggette al controllo del downgrade del rating tra la data di analisi e la data di origine della transazione. In assenza di trigger qualitativi, tali posizioni sono allocate direttamente in stage 1. Tale eccezione è applicata per le controparti riferite alla Pubblica Amministrazione e ai Comuni, alle forme tecniche dei Pronti Contro Termine (PCT) in virtù della loro natura garantita e ai conti reciproci a brevissimo termine. Viene esclusa per le controparti private;
  • ▶ per le esposizioni originate dall'attività di Factoring, se i giorni di scaduto continuativo, calcolati secondo i criteri adottati dalla Banca in materia di definizione di default, sono superiori a 30, allora la controparte è classificata in stage 2; per le esposizioni originate dall'attività di Lending il conteggio dei giorni di scaduto è effettuato a livello di singola transazione confrontando la data di reporting e la data di scadenza: in tal caso, se la differenza è superiore a 30, allora la transazione è allocata in stage 2. Per le altre forme tecniche, tra cui quelle rivenienti dalle attività di Banca Depositaria, lo scaduto è calcolato considerando lo scoperto di conto in relazione al fido attribuito alla controparte: in tal caso, se i giorni di scaduto sono superiori a 30 allora la transazione è allocata in stage 2.

Per le controparti unrated del portafoglio la staging allocation è effettuata applicando i soli criteri qualitativi, il flag watchlist è stato introdotto proprio al fine di sopperire alla mancanza di rating e quindi all'applicazione di criteri quantitativi.

Criteri di Impairment

I concetti chiave del principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment sono:

  • ▶ modello caratterizzato da una visione prospettica, che consenta la rilevazione immediata di tutte le perdite previste nel corso della vita di un credito. Le perdite secondo il principio IFRS 9 vanno stimate sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici;
  • ▶ ECL ricalcolato ad ogni data di reporting al fine di riflettere i cambiamenti nel rischio di credito fin dalla ricognizione iniziale dello strumento finanziario;
  • ▶ per la determinazione dell'ECL si incorporano informazioni attuali (concetto di "point-in-time") e le informazioni prospettiche ("forward looking") e i fattori macroeconomici;
  • ▶ introduzione di uno status aggiuntivo rispetto alla binaria classificazione performing e non-performing delle controparti, al fine di tener conto dell'aumento del rischio di credito.

Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:

  • ▶ modelli di probabilità di default (PD) e le assunzioni circa la distribuzione a termine degli eventi di default, per il calcolo delle PD multiperiodali, funzionali alla determinazione della c.d. lifetime expected credit loss;
  • ▶ modello di LGD multiperiodale;
  • ▶ modello di EAD deterministico e stocastico, per i quali sia possibile definire una distribuzione multiperiodale, oltre che con orizzonte temporale di 12 mesi.

Inoltre, le perdite attese devono essere scontate, alla reporting date, utilizzando in tasso di interesse effettivo dell'operazione "effective interest rate – ("EIR"), determinato alla data di iscrizione iniziale.

Probability of Default (PD)

Il parametro di PD multi-periodale viene declinato dalla Banca attraverso la stima di una struttura a termine della probabilità di default partendo da una ricalibrazione delle matrici interne di PD fornite dalle agenzie di rating sui tassi di default interni di lungo periodo (i.e. Long Run Average default Rate o Central Tendency), quest'ultimi opportunamente differenziati secondo dei risk driver rilevanti. Le stime di PD includono gli effetti derivanti dall'introduzione della Nuova Definizione di Default ai sensi dell'articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013 in vigore dal 1° gennaio 2021. La PD multi-periodale ricomprende inoltre gli aggiustamenti di calibrazione puntuale ad un dato momento ("Point In Time conversion") e informazioni prospettiche (forward-looking).

Il requisito forward-looking comporta che a ciascuna delle transazioni presenti in portafoglio e riferite ad una stessa controparte, venga assegnata una probabilità di default a partire dalla data di reporting. A tal fine la Banca definisce la PD come la probabilità che una controparte venga classificata in uno stato di default, dato un determinato orizzonte temporale di riferimento.

Ai fini dello sviluppo delle PD IFRS9, la Banca utilizza le matrici delle agenzie di rating (ECAI) relative ai segmenti Sovereign, Corporate e Financial Institutions. Con riferimento al portafoglio della Banca:

  • ▶ la matrice Sovereign è stata associata alle controparti pubbliche;
  • ▶ le matrici Corporate e Financial Institutions sono associate alle controparti non pubbliche (rispettivamente segmenti Imprese e Istituzioni Finanziarie).

Identificate le matrici sopra elencate, l'approccio seguito per la stima della PD è il seguente:

    1. stima della PD TTC 12 mesi attraverso una ricalibrazione delle matrici di migrazione esterne ECAI per il portafoglio crediti di BFF bank S.p.A.. Tale approccio permette di affinare le stime di PD rendendole più compliant alle caratteristiche del business aziendale. Per il portafoglio titoli vengono adottate le matrici di migrazioni esterne ECAI come miglior approccio metodologico, in quanto, trattandosi di strumenti finanziari di tipo Bond like, l'impiego delle matrici ECAI è già di per sé rappresentativo del relativo livello di rischiosità. L'attività di ricalibrazione è effettuata determinando una Central Tendency differenziata per ogni cluster, identificato, per la stima, mediante la serie storica dei tassi interni di default, corretta per tener conto della nuova definizione di default;
    1. stima della PD TTC lifetime mediante l'approccio Markoviano basato sulle ipotesi di omogeneità e di assenza di memoria che permette di stimare la matrice di transizione sino all'anno "n" elevando alla n-esima potenza la matrice a 1 anno;
    1. stima della PD PIT e Forward Looking mediante aggiustamenti ex-post delle PD multi-periodali TTC sui primi anni considerando le informazioni Point-in-time e Forward Looking date dalle previsioni sui tassi di default. Con l'obiettivo di applicare tale aggiustamento, l'approccio metodologico specifico è articolato nei seguenti step:
    2. ȃ modello macroeconomico: definizione degli scenari macroeconomici da applicare (i.e., Baseline, Adverse e Positive); in particolare, il modello definito dalla Banca prevede il condizionamento della matrice TTC mediante applicazione dei 3 scenari macroeconomici (i.e., proiezioni delle variabili macroeconomiche selezionate come regressori del modello satellite);
    3. ȃ modello satellite: utilizzo di modelli di regressione per la stima dei tassi di default previsionali; i modelli satellite utilizzati sono differenziati per legal entity, uno per BFF (Incluso le Branches e le FOS) e Spagna e uno per la Polonia e per segmento di appartenenza della controparte (Settore Pubblico, Non pubblico e Intermediari finanziari);
    4. ȃ modello di condizionamento: ai fini della stima di una misura di PD inclusiva delle componenti Point in Time e Forward Looking (i.e., PD PIT FLI), viene effettuato un condizionamento della matrice TTC mediante la metodologia di Merton - Vasicek, practice di mercato ampiamente diffusa presso gli istituti bancari di dimensioni similari;
    5. ȃ modello multi-scenario: dalle matrici di migrazioni marginali PIT FLI nell'orizzonte di proiezione vengono stimare le curve cumulate (CPD) fino a 3 anni applicando un opportuno processo stocastico Markoviano non omogeneo, ovvero con matrici di migrazione tempo dipendenti e varianti nel tempo. Questo permette di ottenere la matrice di migrazione cumulata PIT FLI a t anni di proiezione per ogni scenario e pesati con la relativa probabilità di accadimento.

Loss Given Default (LGD)

Nella quantificazione della perdita attesa (expected loss), il parametro di LGD misura la perdita attesa in caso di default della controparte. La LGD costituisce dunque una componente rilevante per il calcolo della perdita attesa in ottica IFRS 9, sia per le posizioni classificate nello stage 1 (orizzonte temporale di riferimento ad un anno), sia per quelle che hanno subito un significativo incremento del rischio di credito e sono state quindi classificate nello stage 2 e valutate secondo un'ottica lifetime.

Ai fini della stima del parametro di LGD, non disponendo di modelli interni, la Banca ha deciso di utilizzare le griglie di LGD ottenute mediante uno specifico tool di calcolo fornito dall'Infoprovider esterno.

A ciascuna transazione, la Banca assegna un valore di LGD in funzione di un'opportuna segmentazione del portafoglio, tenendo in considerazione i seguenti fattori di rischio quali: la probabilità di default associata alla controparte, il settore economico di riferimento e fattori specifici della transazione (e.g. tipologia del finanziamento e posizionamento del finanziamento nella struttura del capitale). In aggiunta, per il solo portafoglio factoring pro-soluto, date le peculiarità del processo di recovery di tale forma tecnica rispetto a quelle delle restanti tipologie di prodotto, la Banca ha affinato l'analisi di stima del parametro di LGD mediante la calibrazione delle griglie esterne sui tassi di recupero interni di lungo periodo. Tale scelta è motivata (i) dalla presenza di una profondità storica sufficientemente robusta per la stima di un modello di LGD; (ii) dalla volontà di correggere le stime di LGD di fonte ECAI sui recuperi, nella maggior parte dei casi integrali, storicamente sperimentati dalla Banca. La metodologia di calibrazione si basa sul calcolo di una Central Tendency differenziata per Macro-Segmento di clientela e sulla successiva ricalibrazione delle griglie esterne tramite modello Ordinary Least Squares (OLS) di ottimizzazione vincolata.

Exposure at Default (EAD)

Nell'ambito della definizione e modellazione di parametri in un'ottica multi-periodale per la definizione del credit risk rientra anche l'Exposure at Default (c.d. EAD).

In analogia a quanto già definito nei modelli Basilea, ai fini di calcolo della ECL con parametri di rischio di credito, l'EAD IFRS 9 consente di definire l'esposizione che un creditore avrà al momento del default in un definito istante lungo la vita dello strumento finanziario.

Il parametro EAD deve quindi essere allineato all'orizzonte previsionale lifetime previsto dal modello di impairment, al fine di poter consentire il calcolo della provision anche per le transazioni per le quali il principio richiede la rilevazione lifetime.

Con riferimento all'EAD, il Gruppo ha individuato i seguenti fattori ai fini del computo dell'EAD lifetime:

  • ▶ tipo di esposizione;
  • ▶ scadenza.

Da tali fattori discriminanti per la modellizzazione della variabile Exposure at Default, sono state definite le seguenti casistiche:

  • ▶ esposizioni con piano di ammortamento deterministico (cash flow);
  • ▶ esposizioni senza piano di ammortamento (no cash flow).

Con riferimento alle esposizioni con piano di ammortamento deterministico, l'EAD lifetime viene definita utilizzando il piano di ammortamento e i suoi flussi di cassa effettivi. Per tali transazioni, la modellazione stocastica non è dunque necessaria.

Per quanto concerne, invece, le esposizioni con flussi di cassa e/o data di scadenza ignoti (ovvero esposizioni senza piano di ammortamento) si suddividono mediante due metodologie di stima per determinare la scadenza:

    1. una metodologia qualitativa, per la quale la scadenza è determinata in base alle condizioni del contratto o alla revisione da parte dell'O.U. Credit Evaluation;
    1. una metodologia quantitativa basata su un modello comportamentale.

Relazione del Collegio Sindacale

IFRS 9 -Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al conflitto Russia - Ucraina e agli impatti del conflitto israelo-palestinese

Come già menzionato, nel corso del quarto trimestre 2023, la Funzione Risk Management ha sviluppato un nuovo modello forward looking per il condizionamento delle PD, sostituendo quello precedente dipendente dalle assunzioni dell'infoprovider esterno. Il nuovo modello si basa sugli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023.

Tali scenari, in continuità con quelli precedenti forniti da altro infoprovider, risultano caratterizzati da un inasprimento delle condizioni finanziarie e di un sensibile deterioramento delle prospettive economiche a causa dell'alta inflazione generata dal conflitto Russia – Ucraina. Inoltre, tali scenari riflettono anche un'inversione di tendenza del mercato immobiliare in presenza di una diminuzione della capacità di servizio del debito da parte delle famiglie, a causa di tassi di interesse elevati.

A partire dai prossimi trimestri, la Funzione monitorerà l'evoluzione delle variabili macroeconomiche utilizzate nel modello di forward looking al fine di rilevare eventuali variaizioni significative rispetto ai valori assunti dalle stesse in fase di aggiornamento del modello.

Per quanto riguarda il conflitto israelo-palestinese originatosi negli ultimi mesi del 2023, in considerazione dei risultati delle analisi svolte dalla Banca, al momento, non si ravvedono elementi critici tali da porre in essere ulteriori attività di monitoraggio dei rischi di suddetto conflitto.

A4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

I principi contabili internazionali IAS/IFRS prescrivono per gli strumenti finanziari classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico", "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva" e "Passività finanziare di negoziazione" la valutazione al fair value.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato, non specifico dell'entità. Un'entità deve valutare il fair value di un'attività o passività adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Nella determinazione del fair value di uno strumento finanziario, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia di criteri in termini di affidabilità del fair value in funzione del grado di discrezionalità applicato dalle imprese, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing) dell'attività/passività. Vengono identificati tre diversi livelli di input:

  • ▶ Livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può accedere alla data di valutazione;
  • ▶ Livello 2: input diversi da prezzi quotati inclusi nel Livello 1 che sono osservabili direttamente (come nel caso dei prezzi) o indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi), per le attività o passività da valutare;
  • ▶ Livello 3: input non osservabili per l'attività o la passività.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3).

Nel rispetto delle regole sopra descritte, per gli strumenti quotati sui mercati attivi (Livello 1) viene utilizzato il prezzo di mercato rilevato alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l'utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull'attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo e si basano prevalentemente su input osservabili sul mercato (Livello 2).

In particolare:

  • ▶ i titoli obbligazionari vengono valutati con la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti dal piano contrattuale del titolo, utilizzando a tal fine i tassi di mercato rettificati per tener conto del rischio di controparte;
  • ▶ i contratti derivati, costituti da Overnight Interest Rate Swap (OIS) sono valutati sulla base di modelli valutativi di mercato che utilizzano come parametri prevalenti i tassi di mercato, rettificati per tener conto del rischio di controparte. Tale rischio include, ove rilevanti, sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del merito di credito dell'emittente stesso (own credit risk);
  • ▶ per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazione che considera innanzitutto eventuali transazioni sul titolo registrate in arco temporale sufficientemente breve rispetto al periodo di valutazione, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso settore e l'applicazione di metodi di valutazione analitici finanziari, reddituali e patrimoniali. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell'emittente dello strumento finanziario. La Banca non detiene strumenti finanziari di livello 3, se non per importo non materiale.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Le tecniche di valutazione utilizzate sono adeguate alle specifiche caratteristiche delle attività e passività oggetto di valutazione. La scelta degli input è volta alla massimizzazione dell'utilizzo di quelli direttamente osservabili sul mercato, riducendo al minimo l'utilizzo di stime interne.

Con riferimento agli strumenti finanziari di livello 2, rappresentati prevalentemente da SWAP e crediti verso clientela e verso banche valutate al costo ammortizzato, le valutazioni al 31 dicembre 2023 si sono basate sui tassi di interesse e fattori di volatilità desunti dal mercato. Tenuto conto della limitata operatività della banca nel comparto derivati non quotati e dell'operatività, principalmente, con le controparti più rilevanti basata sudi accordi di collateralizzazione che mitigano il rischio, gli aggiustamenti apportati alla valutazione degli strumenti di Livello 2 per incorporare il rischio di controparte, non sono risultati significativi.

Con riferimento alle quote di OICR, classificate nel livello 2 della gerarchia, viene determinato utilizzando il NAV ufficiale.

Relazione del Collegio Sindacale

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Al 31 dicembre 2023 la Banca non possiede strumenti finanziari classificati a livello 3 di fair value.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Al 31 dicembre 2023, così come nel 2021, non ci sono stati trasferimenti fra il "Livello 1", il "Livello 2" e il "Livello 3".

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Passività finanziarie misurate 31.12.2023 31.12.2022
al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto a
conto economico
6 166.986 7 90.429 104
a) attività finanziarie detenute per la
negoziazione
6 1.161 7 204
b) attività finanziarie designate
al fair value
-
c) altre attività obbligatoriamente
valutate al fair value
165.846 - 90.225 104
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività
complessiva
9.366 128.153 - 225 127.873 -
3. Derivati di copertura
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 9.372 295.160 - 232 218.303 104
1. Passività finanziarie detenute per
la negoziazione
1.215 950
2. Passività finanziarie valutate
al fair value
-
3. Derivati di copertura - 14.314
Totale 1.215 - 15.263

(Valori in migliaia di euro)
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
Attività
finanziarie
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
Totale di cui: a) attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui: c) altre
attività finanziarie
obbligatoriamente
valutate al
fair value
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
1. Esistenze iniziali 104
2.Aumenti
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati
a:
2.2.1 Conto
Economico
- di cui plusvalenze
2.2.2 Patrimonio
netto
X X X
2.3 Trasferimenti
da altri livelli
2.4. Altre
variazioni in
aumento
3. Diminuzioni 104
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate
a:
3.3.1 Conto
Economico
104
- di cui minusvalenze
3.3.2 Patrimonio
netto
X X X
3.4 Trasferimenti ad
altri livelli
3.5 Altre variazioni in
diminuzione
4. Rimanenze finali -

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valori in migliaia di euro) Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 31.12.2023 31.12.2022 VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.599.963 4.891.959 5.642.781 11.726.530 5.946.465 5.597.303 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Totale 10.599.963 4.891.959 5.642.781 11.726.530 5.946.465 5.597.303 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.731.370 10.731.370 11.933.207 38.648 11.894.231 2. Passività associate ad attività in via di dismissione Totale 10.731.370 10.731.370 11.933.207 38.648 11.894.231 Legenda: VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

La Banca non detiene, né ha detenuto, fattispecie di attività finanziarie alle quali applicare l'informativa richiesta, di cui all'IFRS 7, paragrafo 28.

Parte B - Informazioni sullo Stato patrimoniale

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide -Voce 10

Euro 239.130 mila

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
a) Cassa 204 206
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 157.536 489.810
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 81.389 133.959
Totale 239.130 623.975

Al 31 dicembre 2023, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 157,5 milioni di euro (rispetto al 31 dicembre 2022 pari a 489,8 milioni di euro) nonché i rapporti di conto corrente che la Banca ha in essere al 31 dicembre 2023 presso banche terze per un ammontare di 81,4 milioni di euro.

Sezione 2 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico -Voce 20

Euro 167.013 mila

La voce in oggetto è composta nel seguente modo:

  • ▶ Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 1,2 milioni di euro, che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di cambio a cui la Banca è esposta;
  • ▶ Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 165,8 milioni di euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." gestite in parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR", in misura minore dal "Fondo Atlante" e, a partire dal 2022, dal Fondo Ingenii, di cui al 31 dicembre 2023 la Banca ha sottoscritto quote per corrispondenti 135 milioni di euro. Il valore delle quote di OICR iscritto in bilancio è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dai suddetti fondi.

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito 5 6
2. Titoli di capitale 1 1
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro
termine
4.2 Altri
Totale (A) 6 - - 7 - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione 1.140 204
1.2 connessi con la
fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione 21
2.2 connessi con la
fair value option
2.3 altri
Totale (B) - 1.161 - - 204 -
Totale (A+B) 6 1.161 - 7 204 -

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/ controparti

(Valori in migliaia di euro
Voci/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 5 6
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche 2 3
c) Banche 3 3
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 1 1
a) Banche
b) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
c) Società non finanziarie 1 1
d) Altri emittenti
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale (A) 6 7
B. Strumenti derivati 1.161 204
a) Controparti Centrali
b) Altre 1.161 204
Totale (B) 1161 204
Totale (A+B) 1.167 211

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1.Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2.Titoli di capitale - 104
3. Quote di O.I.C.R. 165.846 90.226
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale - 165.846 - - 90.226 104
Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/ emittenti

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1.Titoli di capitale
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie - 104
di cui: società non finanziarie
2.Titoli di debito
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
3. Quote di O.I.C.R. 165.846 90.226
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 165.846 90.330

Sezione 3 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -Voce 30

Euro 137.520 mila

Al 31 dicembre 2023, la voce in oggetto comprende:

  • ▶ la quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125 milioni di euro;
  • ▶ altre partecipazioni minori pari a circa 12,5 milioni di euro.

Relativamente alle partecipazioni minori in titoli di capitale, si precisa che nel corso dell'esercizio 2023 la Banca ha acquistato una quota azionaria della società quotata "General Finance SpA" pari a 7 milioni di euro e valutata al fair value al 31 dicembre a 9 milioni di euro.

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale 9.366 128.153 225 127.873 -
3. Finanziamenti
Totale 9.366 128.153 - 225 127.873 -

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(Valori in migliaia di euro)

Voci/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1.Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2.Titoli di capitale 137.520 128.098
a) Banche 125.534 125.432
b) Altri emittenti: 11.985 2.666
- altre società finanziarie 10.698 1.379
di cui: imprese di assicurazione
- società non finanziarie 1.287 287
- altri 1.000
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 137.520 128.098

Sezione 4 -Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -Voce 40

Euro 10.599.962 mila

La voce in oggetto è composta come segue:

  • ▶ crediti verso banche pari a 593.561 mila euro;
  • ▶ crediti verso la clientela pari a 10.006.402 mila euro, che a partire dal 1° gennaio 2018, sulla base delle indicazioni del nuovo IFRS 9, comprende anche il portafoglio titoli Held to Collect – HTC, che ammonta a 4.957.182 mila euro.

Relazione del Collegio Sindacale

Crediti verso banche

Euro 593.561 mila

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Valore di Bilancio Fair Value Valore di Blancio Fair Value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
Impaired
stadio
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche Centrali 203.963 203.963 185.349 185.349
1. Depositi a scadenza 14.757 X X X 11.714 X X X
2. Riserva obbligatoria 189.206 X X X 173.635 X X X
3. Pronti contro termine 0 X X X X X X
4. Altri X X X X X X
B. Crediti verso banche 389.598 389.598 292.854 292.854
1. Finanziamenti 389.598 389.598 292.853
1.1. Conti correnti 0 X X X X X X
1.2. Depositi a scadenza 15.966 X X X 2.910 X X X
1.3. Altri finanziamenti: 373.632 X X X 289.943 X X X
- Pronti contro
termine attivi
299.776 X X X 183.994 X X X
- Finanziamenti per
leasing
0 X X X X X X
- Altri 73.856 X X X 105.950 X X X
2. Titoli di debito 0
2.1. Titoli strutturati 0
2.2. Altri titoli di debito 0
Totale 593.561 -
-
- - 593.561 478.203 - - - 478.203

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Al 31 dicembre 2023, la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria", pari a 189,2 milioni di euro, comprende anche gli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, mentre i "Depositi a scadenza" accolgono il saldo dell'ammontare depositato presso National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto", pari a 14.757 mila euro.

I "Crediti verso Banche – depositi a scadenza" si riferiscono per 15.966 mila euro all'ammontare depositato presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto".

La voce "Crediti verso Banche – Pronti contro termine", pari a 299,8 milioni di euro, si riferisce a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con altre banche.

I "Crediti verso banche – Altri" sono rappresentati principalmente da crediti di funzionamento, ossia crediti per operazioni connesse con la prestazione di attività e servizi, e in particolare da posizioni giornaliere connesse all'erogazione dei servizi di settlement su carte di pagamento.

Nella voce in esame, non si rilevano attività deteriorate.

Crediti verso clientela

Euro 10.006.402 mila, di cui titoli Held to Collect per 4.957.182 mila euro.

La voce si riferisce principalmente a finanziamenti erogati alla clientela per 5.049,2 milioni di euro e per 4.957,2 milioni di euro a titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC.

I crediti verso clientela di BFF sono valutati al "costo ammortizzato" determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati.

I crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo si riferiscono sia alla quota capitale sia agli interessi di mora che maturano dalla data di scadenza del credito. In merito al calcolo del costo ammortizzato, inclusivo degli interessi di mora rilevati per competenza, BFF Bank provvede ad adeguare le serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di mora su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio. A esito di tale analisi, a valere dal 31 dicembre 2023, la Banca sulla base delle serie storiche, ha mantenuto invariati, e pari rispettivamente al 50% per i tassi di recupero e a 2.100 giorni in merito ai tempi di recupero, i parametri relativi al criterio di stima degli interessi di mora da includere nel costo ammortizzato.

Il valore cumulato degli interessi di mora cui BFF Bank ha diritto, e non ancora incassati, in relazione ai crediti acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo Interessi di Mora), risulta pari a 784,5 milioni di euro, di cui solo 364,5 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti.

Nella voce confluiscono altresì le spese di recupero (c.d. "40 euro"). Il D. Lgs. del 9/10/2002 n. 231, recante attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, stabilisce in tema di risarcimento delle spese di recupero, che "Al creditore spetta, senza che sia necessaria la costituzione in mora, un importo forfettario di 40 euro a titolo di risarcimento del danno. È fatta salva la prova del maggior danno, che può comprendere i costi di assistenza per il recupero del credito".

L'interpretazione di BFF è stata confermata dalla recente sentenza vinta dalla Banca presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 Ottobre 2022, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, e che ha confermato il diritto di recuperare almeno 40 euro per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, a prescindere dall'importo e a prescindere dal fatto che un certo ammontare di fatture facciano parte di un'unica promessa di pagamento.

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

La Banca ha quindi provveduto a tracciare gli incassi delle Spese di recupero per delineare una serie storica che, attualmente, presenta una profondità di 5 anni. In considerazione della recente giurisprudenza, della dinamica degli incassi in incremento, delle percentuali di recupero in aumento e in linea con quelle degli Interessi di Mora si è deciso di includere tale fattispecie di ricavo in bilancio modificando la modalità di stima dei ricavi, contabilizzando il 50% al momento della maturazione e iscrivendo contestualmente il relativo credito.

Il valore cumulato delle spese di recupero cui BFF Bank ha diritto, e non ancora incassate, in relazione ai crediti acquistati a titolo definitivo (c.d. Fondo 40 euro), risulta pari a 207,5 milioni di euro, di cui solo 103,3 milioni di euro sono transitati a Conto economico nell'esercizio per effetto del passaggio della contabilizzazione per cassa a quella per competenza effettuato nell'esercizio.

I titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC, per 4.957.182 milioni di euro, sono valutati secondo il criterio del costo ammortizzato; gli interessi, quindi, sono registrati a Conto economico secondo il tasso effettivo di rendimento.

Al 31 dicembre 2023, tale portafoglio è composto principalmente da titoli di Stato a presidio del rischio di liquidità e ai fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, per un valore nominale complessivo pari a 4.962 milioni di euro, con un fair value pari a 4.892 milioni di euro e una differenza negativa, al lordo delle imposte, rispetto al prezzo di carico alla stessa data, di 65 milioni di euro circa, non iscritta a bilancio.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Euro 10.006.402 mila

(Valori in migliaia di euro)

Tipologia operazioni/
Valori
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Valore di Bilancio
Fair value
Valore di Bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 4.747.906 295.731 5.584 5.255.082 4.867.118 246.308 5.672 5.119.099
1.1. Conti correnti 285.612 447 X X X 30.986 391 X X X
1.2. Pronti contro
termine attivi
52.424 X X X 67.897 X X X
1.3. Mutui X X X X X X
1.4. Carte di credito,
prestiti personali
e cessioni del
quinto
62 X X X 173 X X X
1.5. Finanziamenti per
leasing
X X X X X X
1.6. Factoring 2.544.768 259.792 5.584 X X X 2.507.838 224.021 5.672 X X X
1.7. Altri
finanziamenti
1.865.041 35.491 X X X 2.260.225 21.896 X X X
2.Titoli di debito 4.957.182 4.891.958.856 6.129.228 5.946.465
2.1. Titoli strutturati
2.2. Altri titoli di
debito
4.957.182 4.891.959 6.129.228 5.946.465
Totale 9.705.088 295.731 5.584 4.891.959 - 5.255.082 10.996.347 246.308 5.672 5.946.465 - 5.119.099

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La composizione della voce è la seguente:

▶ l'attività di factoring "in bonis" ammonta complessivamente a 2.544.768 mila euro ed è costituita esclusivamente da crediti acquistati a titolo definitivo, iscritti al nome del debitore ceduto, con i presupposti della "derecognition", e valutati al "costo ammortizzato".

Relazione del Collegio Sindacale

I crediti acquistati a titolo definitivo vengono prevalentemente acquistati già scaduti, e sono ritenuti esigibili in linea capitale. Contestualmente all'acquisto dei crediti, si acquisisce il diritto agli interessi di mora, maturati e maturandi, sugli stessi e alla loro scadenza il diritto alle spese di recupero.

Si segnala inoltre che i crediti acquistati al di sotto del valore nominale ammontano a 22.086 mila euro relativamente agli Interessi di Mora e a 2.896 mila per spese di recupero.

  • ▶ Gli altri finanziamenti "in bonis" verso la clientela risultano pari a 1.865.041 mila euro e comprendono principalmente:
    • ȃ interessi di mora maturati per 176.306 mila euro circa; tale importo, già transitato a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti, si riferisce ai soli interessi di mora maturati. Di conseguenza, quindi, dei 364,5 milioni di euro per interessi di mora transitati a Conto economico, riferiti al fondo in essere al 31 dicembre 2023, 192 milioni di euro si riferiscono alla voce in oggetto, mentre la restante parte, confluisce per 154,2 milioni nella voce "factoring" e per 18,3 milioni tra i crediti tra gli altri finanziamenti in Past Due;
    • ȃ spese di recupero per 92.133 mila euro; tale importo, unitamente a 8.886 mila euro classificati tra i crediti deteriorati, risulta già transitato a conto economico e si riferisce alle spese di recupero già maturate sui crediti acquistati a titolo definitivo;
    • ȃ finanziamenti intercompany erogati in favore della controllata BFF Finance Iberia e del Gruppo BFF Polska per complessivi 1.297.524 milioni di euro;
    • ȃ depositi cauzionali per circa 73.620 mila euro funzionali alle attività di regolamento connesse con l'operatività tipica delle aree di business Securities Services e Banking Payments;
    • ȃ depositi cauzionali per l'operatività in essere con Cassa Compensazione e Garanzia per 128.140 milioni di euro.
  • ▶ I pronti contro termine attivi pari a 52.424 mila euro. Si tratta di esposizioni sorte in relazione a contratti con clienti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA).
  • ▶ I finanziamenti in Conto corrente, pari a 285.612 mila euro, sono rappresentati principalmente da finanziamenti in conto corrente intercompany erogati in favore di BFF Central Europe e BFF Immobiliare per 264.562 mila euro e per 21.049 mila euro dagli utilizzi delle linee, funzionali alle esigenze di servizio, riconosciute a Fondi e Sgr per i quali vengono svolti i servizi di Banca Depositaria (nell'ambito dell'offerta di servizi propria dell'unità di business Securities Services) o da clientela corporate a cui vengono erogati servizi di incasso e pagamento (nell'ambito dell'offerta di servizi assicurati dalla Direzione Banking Payments).
  • ▶ Le "Attività deteriorate" nette di BFF ammontano complessivamente a 301.314 mila euro contro i 251.980 mila di euro al 31 dicembre 2022.L'incremento è dovuto principalmente alle esposizioni scadute deteriorate (+35 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente). Le Attività deteriorate comprendono:
    • ȃ Le sofferenze costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 31 dicembre 2023, il totale complessivo delle sofferenze, al netto delle svalutazioni, ammonta a 93.228 mila euro, di cui 5.584 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a comuni e province italiane in dissesto sono pari a 92.644 mila euro (80.271 mila al 31 dicembre 2022) e rappresentano il 99,4% del totale, tale casistica è classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto. La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1 milione di euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 96.478 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 3.251 mila euro.

In tale ambito si segnala che la Banca ha richiesto alla Banca d'Italia un chiarimento interpretativo circa la previsione di una classificazione automatica – ossia priva di una valutazione autonoma dell'intermediario – a sofferenza dei crediti in dissesto finanziario, in quanto la Banca si attende un rientro totale di dette esposizioni creditizie.

  • ȃ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) fanno riferimento a esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.
  • ȃ Al 31 dicembre 2023, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 3.087 mila euro, svalutate per 1.520 mila euro. L'esposizione netta è quindi pari a 1.566 mila euro.
  • ȃ Le Esposizioni scadute nette ammontano a 206.520 mila euro, di cui 193.390 mila euro, corrispondenti al 93,8%, sono riferiti a controparti della Pubblica Amministrazione e a imprese di proprietà del settore pubblico.

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate

Fair value

La voce di bilancio relativa ai crediti verso la clientela, si riferisce principalmente a crediti acquistati a titolo definitivo, per i quali non esiste un mercato attivo e liquido. Si tratta, in particolare, di crediti scaduti nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali non risulta agevole determinare attendibilmente il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, anche a causa della difficoltà di stabilire un ragionevole apprezzamento del rischio di liquidità, che sarebbe accettato dal mercato per tali operazioni.

Si è pertanto ritenuto che il valore contabile (determinato sulla base del "costo ammortizzato", tenendo conto dell'eventuale svalutazione analitica e collettiva) in relazione alla natura, alla tipologia, alla durata e alle previsioni di incasso di tali attività, possa considerarsi sostanzialmente rappresentativo del fair value dei medesimi crediti alla data di bilancio.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(Valori in migliaia di euro)

Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
1.Titoli di debito 4.957.182 6.129.228
a) Amministrazioni
pubbliche
4.950.043 6.129.228
b) Altre società finanziarie 7.140
di cui: imprese di
assicurazione
c) Società non finanziarie
2. Finanziamenti verso: 4.747.906 295.731 5.584 4.867.119 246.308 5.672
a) Amministrazioni
pubbliche
2.714.988 280.852 5.584 2.702.696 241.080 5.672
b) Altre società finanziarie 1.743.420 447 1.997.982 391
di cui: imprese di
assicurazione
1 605
c) Società non finanziarie 244.840 8.725 117.572 2.748
d) Famiglie 44.659 5.706 48.869 2.088
Totale 9.705.088 295.731 5.584 10.996.347 246.308 5.672

Le esposizioni verso imprese finanziarie sono principalmente relative ai finanziamenti erogati verso le controllate BFF Finance Iberia e BFF Polska Group (per complessivi 1.520 milioni di euro) e di Cassa di Compensazione e Garanzia per 197,5 milioni di euro.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)

Valore lordo Rettifiche di valore complessive Write-off
Primo
Stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
parziali
complessivi
(*)
Titoli di debito 4.959.156 1.974
Finanziamenti 5.081.054 261.856 300.070 5.785 1.271 172 4.339 201
Totale 31.12.2023 10.040.210 - 261.856 300.070 5.785 3.245 172 4.339 201 -
Totale 31.12.2022 10.545.991 - 930.007 249.484 5.678 1.254 194 3.176 6 -

(*) Valore da esporre a fini informativi.

Sezione 7 - Partecipazioni -Voce 70

Euro 154.876 mila

La voce ammonta complessivamente a 155 milioni di euro ed è costituita dalle partecipazioni in BFF Polska Group, BFF Finance Iberia, in BFF Immobiliare S.r.l. (costituita a gennaio 2022) e in BFF Techlab S.r.l. (acquisite a ottobre 2022), tutte controllate in via esclusiva dalla Capogruppo BFF Bank che ne detiene il 100% del capitale, nonché Unione Fiduciaria con una partecipazione pari a una quota del 24% delle azioni emesse, e riveniente dalla fusione di DEPObank, avvenuta a marzo 2021, iscritta in bilancio a 8,6 milioni di euro.

Tutte le partecipazioni sono iscritte in bilancio secondo il metodo del costo.

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede
legale
Sede
operativa
Quota
partecipativa
%
Disponibilità voti
%
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. BFF Finance Iberia, S.A. Madrid (Spagna) Madrid (Spagna) 100% 100%
2. BFF Polska S.A. Łodz (Polonia) Łodz (Polonia) 100% 100%
3. BFF Immobiliare S.r.l. Milano (Italy) Milano (Italy) 100% 100%
4. BFF TechLab S.r.l. Brescia (Italy) Brescia (Italy) 100% 100%
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
1. Unione Fiduciaria Milano (Italy) Milano (Italy) 24% 24%

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
A. Esistenze iniziali 151.876 150.491
B. Aumenti
B.1 Acquisti 3.000 1.384
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Svalutazioni
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 154.876 151.876
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali

Le variazioni in aumento si riferiscono all'acquisto di ulteriori quote di partecipazioni in BFF Immobiliare S.r.l. pari a Euro 3 milioni.

Sezione 8 -Attività materiali –Voce 80

Euro 20.377 mila

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1.Attività di proprietà
a) terreni 2.640 6.325
b) fabbricati 3.984 9.361
c) mobili 266 165
d) impianti elettronici 624 925
e) altre 1.111 312
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing
a) terreni
b) fabbricati 11.238 10.188
c) mobili
d) impianti elettronici 5
e) altre 509 487
Totale 20.377 27.763
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Relazione del Collegio Sindacale

(Valori in migliaia di euro)

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale A. Esistenze iniziali lorde 6.325 27.245 2.828 11.398 7.055 54.851 A.1 Riduzioni di valore totali nette (7.694) (2.663) (10.473) (6.256) (27.087) A.2 Esistenze iniziali nette 6.325 19.550 165 925 798 27.763 B.Aumenti: - 2.794 274 455 1.416 4.939 B.1 Acquisti 169 447 579 1.195 B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento X X X B.7 Altre variazioni 2.794 105 8 837 3.744 C. Diminuzioni: (3.685) (7.122) (174) (750) (595) (12.326) C.1 Vendite C.2 Ammortamenti (2.559) (174) (750) (471) (3.954) C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento X X X b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione (3.685) (4.278) (83) (8.046) C.7 Altre variazioni (284) (1) (41) (326)

D. Rimanenze finali nette 2.640 15.222 266 630 1.620 20.377
D.1 Riduzioni di valore totali nette (14.816) (2.837) (11.223) (6.851) (35.727)
D.2 Rimanenze finali lorde 2.640 30.038 3.103 11.853 8.471 56.105
E. Valutazione al costo 2.640 30.038 3.103 11.853 8.471 56.105

Al 31 dicembre 2023, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 20.377 mila euro. La voce è principalmente composta da:

  • ▶ Terreni pari a 2.640 migliaia di euro;
  • ▶ Fabbricati pari a 3.979 migliaia di euro, rappresenta l'immobile della Capogruppo di Roma Via Elio Chianesi 110/d di proprietà della ex DEPObank;
  • Right of use: relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 11.752 mila euro, di cui 11.238 migliaia di euro relativa a immobili in locazione da parte della Banca e delle sue succursali estere. Per ulteriori dettagli in merito si rinvia alla "Sezione M" della Nota integrativa.

In accordo con quanto previsto dal Principio Contabile Internazionale IFRS 5, a seguito della sottoscrizione dell'accordo di vendita dell'immobile sito in via Domenichino 5 di proprietà della Capogruppo, al 31 dicembre 2023 il valore netto contabile dello stesso, pari a 8.046 migliaia di euro, è stato riclassificato dalla voce in oggetto nella voce 120 dell'Attivo di Stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività. L'operazione di vendita sarà perfezionata entro la fine del 2024.

Sezione 9 -Attività immateriali -Voce 90

Euro 40.734 mila

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1Avviamento X X
A.2Altre attività immateriali 40.734 36.142
di cui: software 13.797 10.993
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) attività immateriali generate
internamente
b) altre attività 40.734 36.142
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) attività immateriali generate
internamente
b) altre attività
Totale 40.734 - 36.142 -

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali:
altre
Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 43.305 43.305
A.1 Riduzioni di valore totali nette (7.163) (7.163)
A.2 Esistenze iniziali nette 36.142 36.142
B. Aumenti 12.332 12.332
B.1 Acquisti 12.332 12.332
B.2 Incrementi di attività immateriali
interne
X
B.3 Riprese di valore X
B.4 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto X
- a conto economico X
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni (7.739) (7.739)
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
- Ammortamenti X (7.739) (7.739)
- Svalutazioni
+ patrimonio netto X
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto X
- a conto economico X
C.4 Trasferimenti alle attività non
correnti in via di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette - - - 40.734 - 40.734
D.1 Rettifiche di valore totali nette (12.202) (12.202)
E. Rimanenze finali lorde - - - 52.936 - 52.936
F. Valutazione al costo - - - 52.936 - 52.936

Il valore di iscrizione delle attività immateriali viene effettuato al costo, ed è al netto degli ammortamenti, calcolati sulla base della prevista utilità futura.

In relazione alle informazioni di cui allo IAS 38, paragrafo 118, lettera a), si evidenzia che i tassi di ammortamento sono correlati alla vita utile stimata dell'attività immateriale.

Oltre ai customer contracts, che rappresentano un ammontare pari a 19.129 mila euro, la voce contiene anche le altre attività immateriali aventi durata definita che si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e software a utilizzazione pluriennale, sistematicamente ammortizzati a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile, che è pari a quattro anni.

Si precisa infine che non sono stati rilevati trigger event relativamente alle altre attività immateriali a vita utile definita, pertanto, coerentemente con quanto richiesto dallo IAS 36, non è stato effettuato alcun test d'impairment.

Sezione 10 -Attività fiscali e passività fiscali -Voce 100 dell'attivo eVoce 60 del passivo

Al 31 dicembre 2023, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 108.569 mila euro e 121.318 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso dell'esercizio. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile dell'esercizio.

10.1Attività per imposte anticipate: composizione

Euro 53.104 mila

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.

10.2 Passività per imposte differite: composizione

Euro 121.318 mila

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986, nonché dai fondi svalutazione crediti riferiti agli esercizi precedenti.

10.3Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico) Euro 52.861 mila

Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Importo iniziale 54.840 55.188
2.Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 3.303 8.457
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri (4.320) (8.805)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni:
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011
b) altre (962)
4. Importo finale 52.861 54.840

10.3bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 Euro 12.897 mila

(Valori in migliaia di euro)

Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Importo iniziale 15.187 17.400
2.Aumenti - -
3. Diminuzioni
3.1 Rigiri (2.290) (2.213)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta
a) derivante da perdite d'esercizio
b) derivante da perdite fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 12.897 15.187

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico) Euro 120.449 mila

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Importo iniziale 106.180 96.255
2.Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 16.388 11.529
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri (2.119) (1.604)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 120.449 106.180

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) Euro 244 mila

Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Importo iniziale 403 451
2.Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 181 261
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre - (308)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni (341)
4. Importo finale 244 403

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) Euro 869 mila

Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Importo iniziale 112 168
2.Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 759 26
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre (2) (83)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 869 112

Relazione del Collegio Sindacale

Sezione 11 -Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate -Voce 110 dell'attivo eVoce 70 del passivo

1.1Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività Euro 8.046 mila

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
A. Attività possedute per la vendita
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali 8.046 -
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
Totale (A) 8.046 -
di cui valutate al costo 8.046
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
B. Attività operative cessate
B.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
B.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
B.4 Partecipazioni
B.5 Attività materiali
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute
B.6 Attività immateriali
B.7 Altre attività
Totale (B) - -
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3

Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
C. Passività associate ad attività possedute per la vendita
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
Totale (C) - -
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
D. Passività associate ad attività operative cessate
D.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
D.2 Passività finanziarie di negoziazione
D.3 Passività finanziarie designate al fair value
D.4 Fondi
D.5 Altre passività
Totale (D) - -
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3

In accordo con quanto previsto dal Principio Contabile Internazionale IFRS 5, a seguito della sottoscrizione dell'accordo di vendita dell'immobile sito in via Domenichino 5 di proprietà della Capogruppo, al 31 dicembre 2023 il valore netto contabile dello stesso, pari a 8.046 migliaia di euro, è stato riclassificato dalla voce in oggetto nella voce 120 dell'Attivo di Stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività. L'operazione di vendita sarà perfezionata entro la fine del 2024.

Sezione 12 -Altre attività -Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

Euro 644.466 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio 31.12.2023 31.12.2022
Depositi cauzionali 4.040 4.060
Fatture emesse e da emettere 12.654 13.003
Magazzino
Flussi di pagamento da accreditare 128.613 86.970
Altri crediti 63.951 44.787
Ratei e risconti attivi 21.117 18.723
Crediti Ecobonus 414.092 221.474
Totale 644.466 389.016

I "Flussi di pagamento da accreditare" si riferiscono a conti transitori con saldo dare che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio.

I ratei e i risconti attivi si riferiscono principalmente al differimento temporale dei costi relativi alle spese amministrative.

Gli "altri crediti" si riferiscono principalmente a crediti non commerciali verso debitori diversi, a partite da sistemare e a spese legali da recuperare.

Al 31 dicembre 2023 la voce dei crediti ecobonus, pari a 414,1 milioni di euro, accoglie sia i crediti acquistati con operazioni di factoring secondo il business model HTC pari 354,2 milioni di euro e sia quelli acquistati in accordo con il business model "trading" pari a 59,9 mili0ni di euro, crediti iscritti e valutati secondo il metodo del fair value. In particolare, i "crediti Ecobonus HTC, in aumento rispetto al dato rilevato alla fine dell'esercizio precedente, sono relativi a crediti acquistati dalla Capogruppo con operazioni di factoring pro soluto e rivenienti dagli incentivi fiscali in essere. Come previsto dalla vigente normativa fiscale, tali crediti vengono utilizzati in compensazione per il pagamento di imposte e contributi e sono classificati nella voce 130 dell'Attivo "Altre attività" in linea con quanto definito da Banca d'Italia nel Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 9: "Tavolo di coordinamento fra Banca d'Italia, Consob ed Ivass in materia di applicazione degli IAS/IFRS.

PASSIVO

Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -Voce 10

Euro 10.731.370 mila

Al 31 dicembre 2023 la voce in oggetto è composta come segue:

  • ▶ debiti verso banche pari a 2.268.022 mila di euro;
  • ▶ debiti verso la clientela pari a 8.463.347 mila di euro.

Debiti verso banche

Euro 2.268.022 mila

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
VB Fair value VB Fair value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 3.582 X X X 4.141 X X X
2. Debiti verso banche 2.264.440 X X X 1.161.416 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 919.933 X X X 716.230 X X X
2.2 Depositi a scadenza 181.081 X X X 444.571 X X X
2.3 Finanziamenti 1.089.129 X X X X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 1.089.129 X X X X X X
2.3.2 Altri 0 X X X X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di
propri strumenti patrimoniali
0 X X X X X X
2.5 Debiti per leasing 0 X X X X X X
2.6 Altri debiti 74.298 X X X 616 X X X
Totale 2.268.022 2.268.022 1.165.557 1.165.557

Legenda:

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La voce è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista" per circa 919,9 milioni di euro, rivenienti soprattutto dall'operatività dei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria. La voce include anche l'ammontare dei contratti di "Pronti contro Termine" con controparte bancaria, per circa 1,1 miliardi di euro.

Inoltre, la voce è composta anche dai "Depositi a scadenza" che sono prevalentemente riferibili a depositi richiesti a fronte dei servizi prestati alle Banche clienti, quali ad esempio il servizio di assolvimento indiretto della Riserva Obbligatoria.

Debiti verso clientela

Euro 8.463.347 mila

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
VB Fair value VB Fair value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 4.299.415 X X X 4.134.789 X X X
2. Depositi a scadenza 2.711.140 X X X 1.263.096 X X X
3. Finanziamenti 717.120 X X X 4.575.103 X X X
3.1 pronti contro termine passivi 568.796 X X X 4.441.292 X X X
3.2 altri 148.323 X X X 133.811 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali
0 X X X X X X
5. Debiti per leasing 12.068 X X X 10.679 X X X
6. Altri debiti 723.606 X X X 745.007 X X X
Totale 8.463.347 10.728.674

Legenda:

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Al 31 dicembre 2023, la voce è principalmente composta da "conti correnti e depositi a vista" per un ammontare pari a 4.299 milioni di euro, relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela corporate di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria e finanziamenti rivenienti da operazioni di "pronti contro termine" per 568,8 milioni di euro.

All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna, Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 2.745.516 mila euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 1.283.673 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2022.

Gli altri debiti si riferiscono principalmente a incassi di crediti in gestione, da riconoscere ai clienti, nonché assegni circolari in circolazione, emessi nell'ambito del servizio che consente alle banche convenzionate di rendere disponibile alla propria clientela, sulla base di un contratto di mandato, il titolo di credito emesso da BFF Bank, come banca depositaria.

I debiti per leasing, che ammontano a 12,1 milioni di euro, si riferiscono all'iscrizione delle lease liabilities in contropartita dei diritti d'uso, riportati nella Voce 90 "Attività Materiali" dell'Attivo di Stato patrimoniale, a seguito dell'applicazione del nuovo IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.

L'importo accoglie principalmente l'effetto dell'applicazione del principio sui canoni degli immobili presi in locazione dal Gruppo e i contratti di leasing hanno una durata compresa tra i 3 e i 6 anni. Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica Parte M "Informativa sul Leasing" della Nota Integrativa.

Titoli in circolazione

Euro zero

(Valori in migliaia di euro) Tipologia titoli/Valori Totale 31.12.2023 Totale 31.12.2022 VB Fair value VB Fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3 A. Titoli 1. obbligazioni 38.976 38.648 1.1 strutturate 1.2 altre 38.976 38.648 2. altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri Totale - - - - 38.976 38.648 - - Legenda: VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1

1.1 Passività finanziarie al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

I titoli in circolazione, rappresentati da prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, sono pari a zero.

Il decremento è ascrivibile al rimborso, in data 23 maggio 2023, del Bond (ISIN XS2068241400, rating "Ba1" attribuito dall'agenzia di rating Moody'), emesso per originari 300 milioni di euro a ottobre 2019 e in essere alla data del 31 dicembre 2022 per un importo nominale residuo pari a 38,6 milioni di euro.

Sezione 2 - Passività finanziarie di negoziazione -Voce 20

Euro 1.215 mila

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
VN Fair value Fair VN Fair value Fair
L1 L2
L3
value(*) L1 L2 L3 value(*)
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate X X
3.1.2 Altre obbligazioni X X
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati X X
3.2.2 Altri X X
Totale (A) - - - -
-
- - - - -
B. Strumenti derivati 1.215 950
1. Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione X 1.215 X X 950 X
1.2 Connessi con la
fair value option
X X X X
1.3 Altri X X X X
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione X X X X
2.2 Connessi con la
fair value option
X X X X
2.3 Altri X X X X
Totale (B) X -
1.215
-
X
X - 950 - X
Totale (A+B) X -
1.215
-
X
X - 950 - X

Legenda:

VN = Valore Nominale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

(*) Fair value = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione.

L3 = Livello 3

La voce accoglie il fair value negativo al 31 dicembre 2023 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio a cui la banca è esposta.

Sezione 4 - Derivati di copertura -Voce 40

Euro zero

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(Valori in migliaia di euro)
Fair value
31.12.2023
VN
31.12.2023
Fair value
31.12.2022
VN
31.12.2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari 14.314 255.298
1) Fair value
2) Flussi finanziari 14.314 255.298
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale - - - - - 14.314 - 255.298
Legenda:
VN = Valore Nozionale

VN = Valore Nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Sezione 6 - Passività fiscali -Voce 60

Euro 121.3180 mila

Si Veda "Sezione 10 - Attività fiscali e le passività fiscali - Voce 100" dell'attivo dello Stato patrimoniale.

Relazione della Società di Revisione

Sezione 8 -Altre Passività -Voce 80

Euro 536.142 mila

8.1 Altre passività: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Debiti verso fornitori 7.916 9.727
Fatture da ricevere 27.169 27.452
Debiti verso l'Erario 15.878 8.837
Debiti verso enti previdenziali 2.242 2.072
Debiti verso dipendenti 15.682 20.025
Incassi in attesa di imputazione 78.855 49.594
Flussi di pagamento pervenuti da addebitare 342.609 201.922
Altri debiti 38.208 56.997
Ratei e risconti passivi 7.582 5.578
Totale 536.142 382.205

I "Debiti verso fornitori" e le "fatture da ricevere" si riferiscono a debiti per acquisti di beni e prestazioni di servizi.

La voce "Incassi in attesa di imputazione" si riferisce ai pagamenti pervenuti entro la data del 31 dicembre 2023, e ancora in essere in quanto non acclarati a tale data.

Tra gli "Altri debiti" sono ricomprese principalmente quote di incassi da trasferire, imposte di bollo da versare, debiti verso gli amministratori e altre partite da sistemare.

I "Flussi di pagamento pervenuti da addebitare" si riferiscono a conti transitori con saldo avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio.

Sezione 9 -Trattamento di fine rapporto del personale -Voce 90

Euro 2.896 mila

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
A. Esistenze iniziali 3.118 3.710
B. Aumenti 2.331 2.227
B.1 Accantonamento dell'esercizio 2.269 2.227
B.2 Altre variazioni 62
C. Diminuzioni -2.553 -2.818
C.1 Liquidazioni effettuate -366 -136
C.2 Altre variazioni -2.187 -2.683
D. Rimanenze finali 2.896 3.118
Totale 2.896 3.118

La passività iscritta in bilancio al 31 dicembre 2023, relativa principalmente al Trattamento di Fine Rapporto della Banca è pari al valore attuale dell'obbligazione stimata da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Di seguito si riportano le principali ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività al 31 dicembre 2023.

Ipotesi attuariali

Tasso annuo di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA 7-10 in linea con la duration del collettivo in esame.

Tasso annuale di incremento del TFR

Come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali.

Si riporta di seguito le base tecniche demografiche utilizzate:

  • ▶ Decesso: tabella di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria dello Stato;
  • ▶ Inabilità: Tavole INPS 2000 distinte per età e sesso;
  • ▶ Pensionamento: 100% al raggiungimento dei requisiti AGO adeguati al D.L. n. 4/2019.

Relazione del Collegio Sindacale

Frequenze annue di turnover e anticipazioni

  • ▶ Dirigenti: 1% frequenza anticipazione e 0,50% frequenza turnover;
  • ▶ Quadri: 2,5% frequenza anticipazione e 3,0% frequenza turnover;
  • ▶ Impiegati 2,5% frequenza anticipazione e 3,0% frequenza turnover.

Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri -Voce 100

Euro 35.104 mila

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 553 225
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate
3. Fondi di quiescenza aziendali 6.760 7.712
4. Altri fondi per rischi ed oneri
4.1 controversie legali e fiscali
4.2 oneri per il personale
4.3 altri 27.791 24.414
Totale 35.104 32.351

A partire dal 1° gennaio 2018, la voce accoglie anche l'accantonamento a fronte del rischio di crediti connesso agli impegni/garanzie finanziarie rilasciate dalla Banca alla clientela e alle sue controllate estere, sulla base delle regole di impairment previste dal principio contabile internazionale IFRS 9.

Al 31 dicembre 2023, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di passività potenziali che la Banca potrebbe dover sostenere.

L'incremento significativo rispetto al 31 dicembre 2022, ascrivibile alla voce "altri fondi per rischi e oneri", è relativo ad accantonamenti a fronte di rischi probabili di soccombenza per un ammontare pari a circa 4 milioni di euro.

La voce "Fondo di quiescenza" diminuisce rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto dei pagamenti a talune categorie di dipendenti dei bonus differiti relativi agli obiettivi raggiunti negli esercizi precedenti, in parte compensato degli accantonamenti di competenza dell'esercizio 2023.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)
Fondi su altri
impegni e
altre garanzie
rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 225 7.712 24.414 32.351
B. Aumenti 327 1.019 4.208 5.555
B.1 Accantonamento dell'esercizio 327 969 4.208 5.505
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso
di sconto
50
B.4 Altre variazioni -
C. Diminuzioni - (1.971) (831) (2.802)
C.1 Utilizzo nell'esercizio (1.367) (831) (2.198)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso
di sconto
(605) (605)
C.3 Altre variazioni -
D. Rimanenze finali 553 6.760 27.791 35.104

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Valori in migliaia di euro)

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e
garanzie finanziarie rilasciate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
Stadio
Impaired
acquisiti/e o
originati/e
Totale
Impegni a erogare fondi 341 0 341
Garanzie finanziarie rilasciate 39 173 212
Totale 380 - 173 - 553

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Il fondo di quiescenza si riferisce principalmente al patto di non concorrenza sottoscritto con i manager di BFF Bank, pari a 3,3 milioni di euro (comprensivi anche della quota stanziata a riserva di patrimonio netto da erogare in azioni della Banca) nonché agli accantonamenti relativi al sistema di incentivazione e di retention con pagamento differito previsto per taluni dipendenti di BFF Bank, pari a 2,5 milioni di euro. Entrambe le obbligazioni verso il personale sono esposte al loro valore attuale stimato da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Alla data del 31 dicembre 2023 il fondo in oggetto accoglie anche l'accantonamento a fronte dell'impegno assunto da DEPObank nei confronti di alcuni dipendenti cessati pari a 161 mila euro.

Nello specifico, le caratteristiche del sistema di differimento di parte del bonus di competenza dell'esercizio prevedono, per i risk takers, vincoli di medio periodo, secondo cui il 30% del bonus di competenza di ogni esercizio verrà liquidato dai tre ad un massimo di 6 anni successivi, previo conseguimento da parte della Banca di determinate condizioni collegate alla redditività della stessa, ai vincoli di patrimonio di vigilanza previsti dalla normativa vigente, e alla presenza del dipendente in azienda. Gli accantonamenti sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, sulla base di un calcolo attuariale effettuato da una società esterna specializzata. Le obbligazioni della Banca sono state determinate attraverso il "Metodo del Credito Unitario", che considera ogni periodo di lavoro fonte di un'unità aggiuntiva di diritto ai benefici, e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell'obbligazione finale, come stabilito dai paragrafi 67-69 dello IAS 19. Si tratta, pertanto, di un'impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della Banca.

Si riportano di seguito le basi tecniche demografiche utilizzate.

10.6 Fondi per rischi e oneri -Altri Fondi

Gli altri fondi pari a 27,8 milioni di euro si riferiscono a:

  • ▶ contenziosi passivi per i quali la Banca ha stimato un probabile rischio di soccombenza al termine della controversia, per circa 26,5 milioni di euro;
  • ▶ accantonamento connesso all'eventuale risarcimento di danni per errori operativi come da contratto con la clientela per circa 1,3 milioni euro.

Si riporta di seguito le principali assunzioni fatti in sede attualizzazione da parte dello Studio esterno:

Patto di Non Concorrenza

Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 10+ rilevato al 31 dicembre 2023 e pari a 3,10%. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo oggetto della valutazione.

Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza dimissioni volontarie 10,60%
Frequenza Claw back 0,00%
Frequenza di recesso (ove previsto) 3,00%
Frequenza di revoca del mandato per l'Amministratore Delegato 0,00%
Incremento annuo retributivo per i Dirigenti 2,00%
Incremento annuo retributivo per i Quadri 2,00%
Aliquota di contribuzione
Tasso di inflazione
27,40%
2,00%

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Bonus differito

Tasso di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA (in linea con la duration del piano). Il tasso di attualizzazione è stato posto pari al 3,20%.

Mortalità ed invalidità

Per la stima del fenomeno della mortalità è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. Per le probabilità di invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010.

Frequenza di dimissioni e licenziamento

Pari al 3,7% (MBO differito 2021 e 2022).

Sezione 12 - Patrimonio dell'impresa -Voci 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

Euro 692.649 mila

12.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

(Valori in migliaia di euro)
Tipologie 31.12.2023 31.12.2022
1. Capitale 143.947 142.870
1.1 Azioni ordinarie 143.947 142.870
2.Azioni Proprie (4.377) (3.884)

Per quanto riguarda l'operazione di acquisto di azioni proprie e l'informativa di cui all'art. 78 comma 1) bis del regolamento Emittenti si rinvia a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione alla sezione "Azioni Proprie.

12.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 185.545.952
- interamente liberate 185.545.952
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-) (570.728)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 184.975.224
B. Aumenti 1.765.839
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre 4.000
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti 1.394.077
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni 367.762
C. Diminuzioni (291.888)
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie (291.888)
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D.Azioni in circolazione: rimanenze finali 186.449.175
D.1 Azioni proprie (+) (494.854)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate 186.944.029
- non interamente liberate

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

In conformità con quanto disposto dall'art. 2427, comma 7-bis, del Codice Civile, si riporta l'indicazione analitica delle singole voci del Patrimonio netto, distinguendo queste in relazione alla loro possibilità di utilizzo e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi (si indica il triennio precedente la data di redazione del bilancio).

(Valori in migliaia di euro)
31.12.2023 Possibilità
di utilizzo
(a)
Quota
disponibile
Quota in
sospensione
d'imposta
Riepilogo delle
utilizzazioni effettuate
nei tre esercizi(*)
Per
copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale Sociale 143.947
Riserve 253.424
- Riserva legale(**) 28.586 B 26.196
- Riserva straordinaria 89 A, B, C 89
- Riserva utili portati a nuovo(***) 215.043 A, B, C 215.043 50.387 346.321
- Riserve per stock option e strumenti
finanziari
8.883 A
- Altre riserve 823
Riserve da valutazione 6.469
- Titoli HTCS 2.534
- Altre 3.935
Riserva azioni proprie -4.377
Sovrapprezzi di emissione 66.277 A, B, C 66.277
Totale Capitale Sociale e Riserve 465.740 281.409 76.583 346.321

(a): Possibilità di utilizzo: A=per aumento di capitale B=per copertura perdite C=per distribuzione ai soci.

(*) Gli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi, pari a 346.321 migliaia di euro, comprendono principalmente gli utilizzi per un totale di 12.235 mila euro per l'esercizio delle stock option da parte di taluni beneficiari, effettuati nel corso del 2021, 2022 e del 2023, l'utilizzo per 12.811 mila euro (al lordo dell'effetto fiscale) per il pagamento delle cedola di interessi e degli oneri di strutturazione relativi allo strumento finanziario "Additional Tier 1" (AT1), nonché gli utilizzi negli ultimi tre esercizi relativi al pagamento dei dividendi distribuiti come da delibere assembleari per un ammontare di 321.275 mila euro.

(**) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 26.196 mila euro.

(***) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 per 50.387 mila euro.

(Valori in migliaia di euro)
Legali Utili portati a
nuovo
Altre Totale
A. Esistenze iniziali 28.539 141.581 10.508 180.628
B. Aumenti 47 115.450 1.810 117.307
B.1 Attribuzioni di utili 47 115.361 115.408
B.2 Altre variazioni 89 1.810 1.899
C. Diminuzioni - (41.899) (2.611) (44.511)
C.1 Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione (27.487) (27.487)
- trasferimento a capitale
C.2 Altre variazioni (14.412) (2.611) (17.023)
D. Rimanenze finali 28.586 215.132 9.707 253.424

Di seguito si riporta la movimentazione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto:

Riserva Utili portati a nuovo

L'incremento di circa 115 milioni di euro è dovuto principalmente all'allocazione della quota di utile dell'esercizio precedente non distribuita come dividendo.

Le diminuzioni della riserva di utili sono relative per circa 27,5 milioni di euro alla distribuzione di riserva agli azionisti deliberata dall'Assemblea tenutasi in data 13 settembre 2023 e per circa 10 milioni di euro agli utilizzi connessi principalmente al pagamento della cedola di interessi del nuovo strumento "Additional Tier 1" per 8,8 milioni euro (al lordo dell'effetto fiscale) e agli aumenti di capitale gratuito a seguito dell'esercizio delle stock option da parte dei beneficiari.

Altre riserve

La movimentazione si riferisce principalmente ai seguenti eventi accaduti nel corso dell'esercizio 2023:

  • ▶ incrementi per maggiori accantonamenti pari a 1,8 milioni di euro relativo alle parti di remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker), in ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1, 3 della Circolare n. 285 del 2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti secondo cui una parte deve essere corrisposta in strumenti finanziari;
  • ▶ decrementi per esercizio delle stock option o per assegnazioni di azioni relativamente al sistema di incentivazione e patto di non concorrenza della Capogruppo per circa 2,6 milioni di euro.

Vincolo fiscale di sospensione d'imposta

Come segnalato in precedenza, la Banca nel 2021 si è avvalsa dell'agevolazione prevista dall'art. 110 del D.L. n. 104 del 14 agosto 2020 ed ha proceduto al riallineamento tra il valore contabile e fiscale della voce avviamento presente nei bilanci al 31 dicembre 2019 e 2020 di DEPOBank che è stata incorporata da BFF Bank in data 5 marzo 2021. L'operazione, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 30 giugno 2021 , ha comportato (i) il riallineamento della voce avviamento pari a circa 79 milioni di euro, (ii) il conseguente pagamento dell'imposta sostitutiva pari a 2,4 milioni di euro e (iii) la necessità di apporre un vincolo di sospensione d'imposta alle riserve di 76,6 milioni di euro pari alla differenza tra l'importo riallineato e l'imposta sostitutiva, così come previsto dal comma 8 dell'art. 110 del D.L. 104/2020.

Considerato che l'operazione è stata perfezionata successivamente all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di DEPObank e all'incorporazione della medesima in BFF Bank, si è proceduto all'apposizione del vincolo fiscale di sospensione d'imposta quale "Quota vincolata ai sensi del comma 8 dell'art. 110 D.L. 104/2020" alle seguenti riserve:

  • ▶ "Riserva per utili a nuovo" per 50.387 mila euro;
  • ▶ "Riserva legale" per 26.196 mila euro.

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Al 31 dicembre 2023 non si segnalano variazioni rispetto al 31 dicembre 2022. La voce rappresenta esclusivamente lo strumento Additional Tier 1 Perpetual NC2027 (ISIN XS2404266848) pari a 150 milioni di euro, con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale.

Si segnala che la Banca ha provveduto al pagamento delle cedole di interessi maturate per 8,8 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

(Valori in migliaia di euro)
Valore nominale su impegni e
garanzie finanziarie rilasciate
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
1. Impegni a erogare fondi 1.080.506 - 2 1.080.509 979.365
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche 4.994 4.994
d) Altre società finanziarie 1.011.008 1.011.008 916.228
e) Società non finanziarie 64.505 2 64.507 63.135
f) Famiglie 2
2. Garanzie finanziarie rilasciate 11.811 - 14.318 26.129 4.002
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie 906 906 4.002
e) Società non finanziarie 10.905 14.318 25.223
f) Famiglie

Gli impegni a erogare fondi e le garanzie finanziarie rilasciate rientranti nel primo stadio sono principalmente e relativi alle Società finanziarie si riferiscono principalmente alle linee di credito non utilizzate dalle società del Gruppo e alle garanzie concesse dalla banca a sostegno delle controllate.

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Valore in migliaia di euro)
31.12.2023 31.12.2022
Altre garanzie rilasciate 35.857 5.211
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 2.641
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
e) Società non finanziarie 35.857 5.211
f) Famiglie
Altri impegni 153.678 524
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 59
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
e) Società non finanziarie 153.678 524
f) Famiglie

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli Importo
31.12.2023
Importo
31.12.2022
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.196.656 4.538.043
4. Attività materiali
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze

Le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituite dai titoli di stato conferiti a garanzia, nell'ambito dell'operatività con la BCE e in pronti contro termine.

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli 191.926.314
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di
portafogli)
26.317.044
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 3.291
2. altri titoli 26.313.753
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 68.990.997
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 6.452
2. altri titoli 68.984.545
c) titoli di terzi depositati presso terzi 91.525.484
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 5.092.789
4.Altre operazioni

Parte C - Informazioni sul Conto economico

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

Sezione 1 - Interessi -Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Euro 567.752 mila (di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo: 526.255 mila euro)

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico:
1.1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2 2 1
1.2. Attività finanziarie designate al
fair value
1.3. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
5 X 5
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
3.1 Crediti verso banche 15.194 X 15.194 8.908
3.2 Crediti verso clientela 180.449 354.574 X 535.023 259.945
4. Derivati di copertura X X
5. Altre attività X X 17.335 17.335 2.328
6. Passività finanziarie X X 193 193 22.627
Totale 180.456 369.768 17.528 567.752 293.808
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X X

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi attivi pertinenti ai "Crediti verso banche" si riferiscono principalmente alle momentanee giacenze attive di conto corrente della Banca, proventi che maturano sull'ammontare degli assegni circolari emessi per conto della clientela bancaria e interessi attivi sulla giacenza media negativa dei conti correnti reciproci intestati a clientela bancaria.

Gli interessi attivi relativi a "Crediti verso clientela" per finanziamenti ammontano a 354,6 milioni di euro, e sono costituiti principalmente dalle "commissioni maturity" addebitate ai cedenti per l'acquisto di crediti a titolo definitivo, e dagli interessi di mora di competenza dell'esercizio.

Relazione del Collegio Sindacale

Relativamente ai crediti verso la clientela della Banca, l'aggiornamento delle serie storiche ha confermato una percentuale di stima di recupero utilizzata per la predisposizione del bilancio è pari al 50%.

Di contro, per tenere conto delle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 sono stati mantenuti i giorni stimati di incasso a 2100 giorni.

Gli interessi attivi su titoli di debito connessi ai crediti verso la clientela e pari a circa 180,4 milioni di euro, derivano dai titoli di stato acquistati dalla Banca a presidio del rischio di liquidità e al fine dell'ottimizzazione del costo del denaro, afferenti al portafoglio titoli detenuto secondo il business model HTC (Held to Collect). Il notevole incremento è relativo all'aumento dei tassi di mercato che ha determinato un maggior rendimento dei titoli a tasso variabile detenuti dalla Banca.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Euro 341.848 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.1 Debiti verso banche centrali X X 2.486
1.2 Debiti verso banche 110.842 X X 110.842 11.690
1.3 Debiti verso clientela 203.760 X X 203.760 36.705
1.4 Titoli in circolazione X 340 X 340 3.496
2. Passività finanziarie di negoziazione - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - -
4. Altre passività e fondi X X 109 109 8
5. Derivati di copertura X X 1.042 1.042 33.379
6. Attività finanziarie X X X 25.755 3.731
Totale 314.602 340 1.151 341.848 91.494
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per
leasing
347 X X 347 354

Gli interessi passivi sono passati da 91,5 milioni di euro relativi all'anno precedente a 341,9 milioni di euro per l'esercizio 2023. Il notevole incremento è riconducibile principalmente all'aumento degli interessi passivi sulle giacenze della clientela bancaria e corporate per effetto dell'inversione e aumento dei tassi di interesse sul mercato.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche centrali" fanno riferimento agli interessi maturati sulle giacenze depositate sul conto di proprietà presso Banca d'Italia.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche" si riferiscono principalmente agli interessi che maturano sui conti correnti passivi, aperti presso la Banca e intestati a controparte bancaria.

Gli interessi passivi pertinenti ai "Debiti verso clientela" si riferiscono principalmente agli interessi relativi ai conti deposito online della Banca ("Conto Facto" in Italia, "Cuenta Facto" proposto in Spagna dalla succursale spagnola di BFF Bank e "Lokata Facto" proposto dalla succursale in Polonia), agli interessi che maturano sulle giacenze di conto corrente della clientela corporate e agli interessi relativi ai contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con controparte clientela Cassa di Compensazione Garanzia.

Infine, la voce comprende anche gli interessi passivi per "Titoli in circolazione", pari a circa a 340 mila euro, che diminuiscono per effetto del rimborso dell'ultima quota del prestito obbligazionario, in data 23 maggio 2023. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alla voce 10 c) del Passivo di Stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Sezione 2 - Commissioni -Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Euro 112.354 mila

(Valori in migliaia di euro) Tipologia servizi/Valori Totale 31.12.2023 Totale 31.12.2022 a) Strumenti finanziari 1. Collocamento titoli 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile 1.2 Senza impegno irrevocabile 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari di cui: negoziazione per conto proprio di cui: gestione di portafogli individuali b) Corporate Finance 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni 2. Servizi di tesoreria 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance c) Attività di consulenza in materia di investimenti 70 55 d) Compensazione e regolamento e) Gestione di portafogli collettive f) Custodia e amministrazione 29.462 50.089 1. Banca depositaria 17.357 39.546 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 12.105 10.542 g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive h) Attività fiduciaria i) Servizi di pagamento 76.852 73.552 1. Conti correnti 2. Carte di credito 1.548 1.408 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 16.960 7.892 4. Bonifici e altri ordini di pagamento 16.256 23.385 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 42.088 40.867 j) Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive 2. Prodotti assicurativi 3. Altri prodotti di cui: gestioni di portafogli individuali k) Finanza strutturata l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione 7 m) Impegni a erogare fondi n) Garanzie finanziarie rilasciate 889 168 di cui: derivati su crediti o) Operazioni di finanziamento di cui: per operazioni di factoring p) Negoziazione di valute q) Merci r) Altre commissioni attive 5.075 3.595 di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione Totale 112.354 127.458

La voce accoglie principalmente le commissioni relative ai mandati per la gestione e la riscossione di crediti, rivenienti dalla attività di factoring e gestione dei crediti, nonché le commissioni per i servizi di banca depositaria e servizi di pagamento. La diminuzione delle commissioni è riconducibile principalmente alla perdita del cliente Arca SGR nel 2022.

2.3 Commissioni passive: composizione

Euro 37.215 mila

(Valori in migliaia di euro)
Servizi/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
a) Strumenti finanziari
di cui: negoziazione di strumenti finanziari
di cui: collocamento di strumenti finanziari
di cui: gestione di portafogli individuali
Proprie
Delegate a terzi
b) Compensazione e regolamento 1.776 2.009
c) Gestione di portafogli collettivi
d) Custodia e amministrazione 5.268 5.515
e) Servizi di incasso e pagamento 24.874 25.696
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento 11.964 4.428
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
g) Impegni a ricevere fondi
h) Garanzie finanziarie ricevute 15 46
di cui: derivati su crediti
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
j) Negoziazione di valute 1 3
k) Altre commissioni passive 5.281 3.555
Totale 37.215 36.924

La voce accoglie principalmente le commissioni passive di custodia e amministrazione per l'attività di banca depositaria e quelle pagate agli outsourcer per utilizzo delle infrastrutture connesse ai servizi di pagamento.

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili -Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Euro 8.897 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Proventi Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
18 18
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
3.139 4087
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
5.740 5.690
D. Partecipazioni - 75.963
Totale 8.897 - 85.758 -

Al 31 dicembre 2023 la voce accoglie principalmente i dividendi percepiti a marzo 2023 dalla Banca d'Italia, pari a 5,7 milioni di euro, la cui quota azionaria sottoscritta dalla Capogruppo BFF Bank è classificata nella voce 30 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e dai dividendi percepiti nel corso dell'esercizio 2023 dal Fondo Italiano di Investimento, pari a circa 3,1 milioni di euro, le cui quote OICR sono classificate nella voce 20 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico".

Sezione 4 - Risultato netto dell'attività di negoziazione -Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione Euro -10.194 mila

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto
[(A+B) -
(C+D)]
1.Attività finanziarie di negoziazione 10.483 1 10.482
1.1 Titoli di debito 541 1 540
1.2 Titoli di capitale 1
1.3 Quote di O.I.C.R. 1 -
1.4 Finanziamenti 9.941 9.941
1.5 Altre -
2. Passività finanziarie di negoziazione -
2.1 Titoli di debito -
2.2 Debiti -
2.3 Altre -
3. Attività e passività finanziarie: differenze
di cambio
X X X X (20.679)
4. Strumenti derivati 21 19 2
4.1 Derivati finanziari: -
- Su titoli di debito e tassi di interesse -
- Su titoli di capitale e indici azionari -
- Su valute e oro X X X X
- Altri -
4.2 Derivati su crediti 21 19 2
di cui: coperture naturali connesse con
la fair value option
X X X X
Totale 10.504 - 19 (10.194)

Il risultato netto dell'attività di negoziazione deriva principalmente dall'effetto delle differenze di cambio relative alle attività di trading su valute funzionali alla gestione della tesoreria, in particolare alla raccolta in valuta delle banche e della clientela.

Al 31 dicembre 2023, la voce accoglie anche il risultato positivo derivante dall'operatività di compravendita factoring dei crediti fiscali ecobonus rientranti nel business model "trading" e classificati nella voce 130 "Altre attività" dell'attivo di Stato patrimoniale, per un ammontare pari a 9,9 milioni di euro.

Relazione del Collegio Sindacale

Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura -Voce 90

La voce è pari a zero

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Euro zero

(Valori in migliaia di euro)
Componenti reddituali/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta 9.145
Totale proventi dell'attività di copertura (A) - 9.145
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta (9.145)
Totale oneri dell'attività di copertura (B) - (9.145)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) - -
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette

Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto -Voce 100

Euro 21.893 mila

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Euro 21.893 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti reddituali Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1.1 Crediti verso banche
1.2 Crediti verso clientela 23.288 (1.249) 22.038 204 (38) 166
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
2.1 Titoli di debito (146) (146)
2.2 Finanziamenti
Totale attività (A) 23.288 (1.395) 21.893 204 (38) 166
Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività (B) - - - - - -

Al 31 dicembre 2023 la voce in oggetto ammonta a 21.893 mila euro, e rappresenta il saldo netto delle vendite di titoli di debito classificati nella voce 40 b) dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – crediti verso la clientela" (per un valore nominale pari a 835 milioni di euro).

Si precisa che le vendite sono avvenute sempre nel rispetto delle condizioni imposte dal business model HTC, di cui il Gruppo si è dotato in sede di prima applicazione dell'IFRS9, nel 2018.

Sezione 7 - Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate a fair value con impatto a Conto economico -Voce 110

Euro 2.233 mila

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
Risultato
netto
[(A+B)-(C+D)]
1.Attività finanziarie 1 2.232 2.233
1.1 Titoli di debito -
1.2 Titoli di capitale 1 1
1.3 Quote di O.I.C.R. 2.232 2.232
1.4 Finanziamenti -
2. Attività finanziarie in valuta:
differenze di cambio
X X X X
Totale - 1 2.232 - 2.233

La voce in oggetto si riferisce alla rivalutazione delle quote di OICR detenute dalla Banca all'ultimo NAV reso disponibile dai relativi Fondi di investimento e Fondo Ingenii.

Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito -Voce 130

Euro -3.338 mila

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/
Componenti
reddituali
Rettifiche di valore Riprese di valore Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
31.12.2023 31.12.2022
Write-off Altre Write-off Altre o
originate
A. Crediti verso
banche
(11) 27 17 3
- Finanziamenti (11) 27 17 3
- Titoli di debito
B. Crediti verso
clientela
(1.665) (16) (1.650) (195) 49 18 106 (3.355) (183)
- Finanziamenti (350) (16) (1.650) (195) 49 18 106 (2.040) (198)
- Titoli di debito (1.315) (1.315) 15
Totale (1.676) - (16) (1.650) - (195) 76 18 106 - (3.338) (180)

Le rettifiche di valore relative ai titoli di debito al primo stadio sono dovute all'aggiornamento dei parametri di input del modello di impairment a seguito del rilascio delle nuove matrici di transizione relative al comparto Sovereign operato da Moody's.

In merito al terzo stadio l'incremento delle rettifiche deriva principalmente all'incremento delle rettifiche su esposizioni vantate nei confronti di controparti cedenti della Banca.

Relazione del Collegio Sindacale

Sezione 10 - Spese amministrative -Voce 160

Euro 163.352 mila

10.1 Spese per il personale: composizione

Euro 66.416 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di spese/Valori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi 42.249 42.380
b) oneri sociali 11.015 11.102
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 2.162 1.967
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti 347 353
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 2.943 3.874
i) altri benefici a favore dei dipendenti 2.678 2.891
2) Altro personale in attività 135 105
3) Amministratori e Sindaci 4.887 2.952
4) Personale collocato a riposo
Totale 66.416 65.624

La voce "spese per il personale" contiene, oltre all'ammontare degli oneri e dei contributi corrisposti al personale dipendente, comprensivi anche di quanto previsto dal sistema di incentivazione di gruppo, gli oneri riferiti alle stock options destinate a taluni dipendenti della Banca di competenza dell'esercizio 2023, pari a circa 2.943 mila euro al lordo delle imposte con contropartita in parte la relativa riserva di Patrimonio netto in parte la voce 80 del passivo di Stato patrimoniale "Altre passività".

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

(Valori in unità lavorative)
Categorie Numero medio
31.12.2023
Numero medio
31.12.2022
Executives/Senior Executive 24 23
Manager/Coordinator/Professional 321 278
Specialist 287 321
Totale 632 622

Il numero dei dipendenti rappresentato nella precedente tabella si riferisce ai Full Time Equivalent (FTE) derivanti da un calcolo effettuato in base alle indicazioni della Circolare 262 della Banca d'Italia.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

L'importo in oggetto pari a 2.678 mila euro, fa riferimento principalmente a spese sostenute per la formazione, per l'erogazione di ticket restaurant, per le liberalità e per le assicurazioni a favore del personale dipendente della Banca.

10.5Altre spese amministrative: composizione

Euro 96.936 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Spese legali 3.681 3.010
Prestazioni per elaborazione dati 13.540 15.878
Prestazioni esterne per gestione crediti 754 577
Emolumenti a Organismo di Vigilanza 41 41
Spese legali per crediti in gestione 155 258
Spese notarili 250 355
Spese notarili da recuperare 1.639 1.584
Spese di rappresentanza e erogazioni liberali 1.610 1.073
Spese di manutenzione 6.965 5.896
Iva indetraibile 9.652 8.790
Altre imposte 5.672 6.441
Consulenze 17.328 18.098
Spese gestione sede 4.280 2.865
Resolution Fund e FITD 10.778 5.734
Altre spese 20.590 18.308
Totale 96.936 88.909

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Le altre spese amministrative al 31 dicembre 2023 ammontano a 96,9 milioni di euro in aumento rispetto al dato registrato nell'esercizio precedente.

Si rileva che, in relazione ai contributi ai fondi di garanzia, al 31 dicembre 2023, è stato registrato un costo al lordo delle imposte pari a circa 10,8 milioni di euro, in notevole aumento rispetto all'esercizio precedente, determinato da:

  • Resolution Fund per 6,3 milioni di euro come contributo ordinario annuale;
  • Fondo interbancario tutela depositi (FITD) per 4,4 milioni di euro come contributo annuale, di cui 1,7 mila euro relativi a contribuzione straordinaria.

Tali importi sono stati contabilizzati tra le altre spese amministrative, come indicato nella nota della Banca d'Italia del 19 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza".

Per le "Altre spese amministrative" sopra esposte, di seguito si fornisce un'evidenza di quelle principali relative ai servizi dati in outsourcing nel corso dell'esercizio 2023:

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2023
Compensi alla Società esterna per il supporto all'Internal Audit 113
Compensi alle Società esterne di Elaborazione Dati 4.969
Compensi alle Società di Verifica del Credito 754

Sezione 11 -Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -Voce 170

Euro 3.710 mila

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione Euro 327 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Fondo per rischi impegni e garanzie 327 140
Totale 327 140

11.3Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Euro 3.383 mila

L'accantonamento al fondo, raffrontato con l'esercizio precedente, presenta la seguente composizione:

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Controversie passive 3.812 10.437
Perdite operative (429) 163
Totale 3.383 10.600

Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -Voce 180

Euro 3.954 mila

A partire dal 2019, a seguito dell'applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 16, la voce "Rettifiche di valore su attività materiali" accoglie anche l'ammortamento dei diritti d'uso, pari a 2,1 milioni di euro, la cui contropartita è iscritta tra le attività materiali.

12.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(valore in migliaia di euro)
Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività materiali
1. Ad uso funzionale 3.954 3.954
- Di proprietà 1.866 1.866
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing 2.087 2.087
2. Detenute a scopo di investimento X
- Di proprietà
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing
3. Rimanenze
Totale 3.954 - - 3.954

Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 190

Euro 7.738 mila

13.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività immateriali
di cui: software
A.1 Di proprietà 7.738 7.738
- Generate internamente dall'azienda
- Altre 7.738 7.738
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing
Totale 7.738 7.738

La voce si riferisce agli ammortamenti del periodo relativi alle attività immateriali a vita definita che includono anche i "Customer Contracts".

Sezione 14 -Altri oneri e proventi di gestione -Voce 200

Euro 40.106 mila

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

Euro -2.076 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Sopravvenienze passive (1.769) (2.187)
Arrotondamenti e abbuoni passivi (6) (93)
Altri oneri (70) (358)
Oneri per fondi di garanzia
Oneri per imposte di registro (231) (893)
Totale (2.076) (3.532)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

Euro 42.182 mila

(Valori in migliaia di euro)

Dettaglio Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Recupero spese legali per acquisti a titolo definitivo 969 1.410
Recupero spese legali gestione 910 127
Altri recuperi 727 1.457
Sopravvenienze attive 5.718 5.544
Recupero spese notarili cedenti 2.061 1.647
Royalties BFF Finance Iberia 1.500 955
Altri proventi 30.297 120.467
Totale 42.182 131.607

Al 31 dicembre 2022 la voce "altri proventi" accoglieva l'effetto one off relativo al 50% del fondo "40 euro" costituito da tutti i crediti maturati per l'indennizzo in questione per un ammontare pari a circa 95 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2023 la voce accoglie l'importo di competenza dell'esercizio 2023 pari a 15,2 milioni di euro.

Sezione 19 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 270

Euro 50.524 mila

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Componenti reddituali/Settori Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
1. Imposte correnti (-) 35.725 69.809
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (487) 3.447
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla
legge n. 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 1.017 381
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 14.269 9.924
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3 bis +/-4+/-5) 50.524 83.561

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(Valori in migliaia di euro)

Dettaglio Imposta Incidenza % su
utile imponibile
teorico
Imposte sul reddito - onere fiscale teorico 60.149 33,07
Variazioni in aumento delle imposte 258 0,14
Altre 258 0,14
Variazioni in diminuzione delle imposte (9.883) -5,43
Differenze permanenti (4.992) -2,74
Altre (4.891) -2,69
Onere fiscale effettivo di bilancio 50.524 27,79

Sezione 22 - Utile per azione

22.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Dettaglio Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Numero medio azioni in circolazione 185.626.946 184.669.974
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 2.568.406 1.623.192
Numero medio azioni diluite 188.195.353 186.293.165

22.2 Altre informazioni

(Valori in unità, dove non diversamente specificato)

Dettaglio Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022 (*)
Utile netto del periodo (in unità di euro) 131.360.488 261.438.216
Numero medio azioni in circolazione 185.626.946 184.669.974
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 2.568.406 1.623.192
Numero medio azioni diluite 188.195.353 186.293.165
Utile per azione base (in unità di euro) 0,708 1,416
Utile per azione diluito (in unità di euro) 0,698 1,403

(*) Alcune numeriche relative all'esercizio precedente sono state riesposte al fine di rendere i dati comparabili.

Parte D - Redditività complessiva

Prospetto analitico della Redditività Complessiva

(Valori in unità di euro)
Voci Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
10. Utile d'esercizio 131.360.488 261.438.216
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazione di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del
proprio merito creditizio):
a) variazione del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazione di fair value (strumento coperto)
b) variazione di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti (36.540) 724.064
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro
a conto economico
10.048 (199.118)
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore 130.386 3.420
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
130. Copertura dei flussi finanziari:
SEGUE

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

(Valori in unità di euro)

Voci Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value 2.074.605 1.246.162
b) rigiro a conto economico
- rettifiche per rischio di credito
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro
a conto economico
(629.340) (413.237)
190. Totale altre componenti reddituali 1.549.159 1.361.292
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 132.909.647 262.799.507

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

BFF Bank si è dotato di idonei dispositivi di governo societario, nonché di adeguati meccanismi di gestione e controllo, al fine di fronteggiare i rischi a cui è esposto; tali presìdi si inseriscono nella disciplina dell'organizzazione e del sistema dei controlli interni, volta ad assicurare una gestione improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza, coprendo ogni tipologia di rischio aziendale, coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte.

In tale ottica, la Banca ha formalizzato le politiche per il governo dei rischi, procede al loro riesame periodico, allo scopo di assicurarne l'efficacia nel tempo, e vigila, nel continuo, sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.

Tali politiche definiscono:

  • ▶ la governance dei rischi e le responsabilità delle Unità Organizzative coinvolte nel processo di gestione;
  • ▶ l'individuazione dei rischi a cui la Banca è esposto, le metodologie di misurazione e di stress testing, i flussi informativi che sintetizzano le attività di monitoraggio;
  • ▶ il processo annuale di assessment sull'adeguatezza del capitale interno e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità;
  • ▶ le attività di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale prospettica, legate al processo di pianificazione strategica.

È rimessa agli Organi aziendali della Banca la definizione del modello di governo e di gestione dei rischi a livello di Gruppo, tenendo conto della specifica operatività e dei connessi profili di rischio caratterizzanti tutte le entità che ne fanno parte, al fine di realizzare una politica di gestione dei rischi integrata e coerente.

In tale ambito, gli Organi aziendali della Capogruppo svolgono le funzioni loro affidate con riferimento non soltanto alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva della Banca e i rischi a cui esso è esposto, coinvolgendo, nei modi più opportuni, gli Organi aziendali delle Controllate nelle scelte effettuate in materia di procedure e politiche di gestione dei rischi.

La Funzione Risk Management collabora nel processo di definizione e attuazione delle politiche di governo dei rischi attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi stessi. Il Responsabile della Funzione non è coinvolto nelle attività operative che è chiamato a controllare, e i suoi compiti, e le relative responsabilità, sono disciplinati all'interno di uno specifico Regolamento interno.

La Funzione Risk Management ha, tra le altre, la responsabilità di:

  • ▶ collaborare con gli Organi aziendali nella definizione del complessivo sistema di gestione dei rischi e del complessivo quadro di riferimento inerente all'assunzione e al controllo dei rischi della Banca (Risk Appetite Framework);
  • ▶ assicurare adeguati processi di Risk management, attraverso l'introduzione e il mantenimento di opportuni sistemi di gestione del rischio per individuare, misurare, controllare o attenuare tutti i rischi rilevati;

Relazione della Società di Revisione

  • ▶ assicurare la valutazione del capitale assorbito, anche in condizioni di stress, e della relativa adeguatezza patrimoniale, consuntiva e prospettica, mediante la definizione di processi e procedure per fronteggiare ogni tipologia di rischio attuale e prospettico, che tengano conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto;
  • ▶ presiedere al funzionamento del processo di gestione del rischio e verificarne il rispetto;
  • ▶ monitorare l'adeguatezza e l'efficacia delle misure assunte per rimediare alle eventuali carenze riscontrate nel sistema di gestione del rischio;
  • ▶ presentare agli Organi aziendali relazioni periodiche sull'attività svolta, e fornire loro consulenza in materia di gestione del rischio.

La Funzione Risk Management è collocata in staff all'Amministratore Delegato, quale referente dei Controlli Interni della Banca, operando a riporto gerarchico dello stesso ed è indipendente dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettata a verifica da parte della stessa.

Sezione 1 - Rischio di credito

Informazione di natura qualitativa

1. Aspetti generali

L'attività principale della Banca in tale ambito è rappresentata dal factoring, disciplinato, in Italia, dal Codice Civile (Libro IV – Titolo I, Capo V, artt. 1260–1267) e dalla legge 21 febbraio 1991, n. 52 e seguenti, e che consiste in una pluralità di servizi finanziari variamente articolabili, principalmente mediante la cessione di crediti di natura commerciale. La Banca offre prevalentemente factoring pro soluto con debitori appartenenti alle pubbliche amministrazioni, oltre ad altri prodotti di lending sempre con focus sulla pubblica amministrazione. A partire da marzo 2021, con l'integrazione di DEPObank, la Banca ha iniziato a erogare credito quale attività strumentale a quelle specifiche di tesoreria (gestite tramite concessione di massimali operativi) e di securities services (in massima parte gestite tramite concessione di linee di scoperto in conto corrente).

Attualmente, l'attività di factoring pro soluto rappresenta circa il 55,7% di tutte le esposizioni verso la clientela della Banca escludendo la componente titoli.

Impatti derivanti dalla crisi Ucraina-Russia

In relazione al conflitto Ucraina-Russia, scoppiato nel corso del 2022, BFF Bank non presenta esposizioni dirette verso il mercato russo e ucraino, e non risultano nel portafoglio clienti né di BFF né delle controllate estere società clienti russe, società clienti controllate da società russe, titolari effettivi o legali rappresentanti di nazionalità russa. Per quanto riguarda le posizioni detenute in RUB (Rubli russi) e alla possibile esposizione al rischio cambio a seguito della forte oscillazione del cambio della divisa in oggetto, le posizioni di attivo e passivo denominate in tale divisa detenute da BFF risultano di ammontare complessivo molto contenuto, relative esclusivamente a saldi attivi e passivi di conto corrente (giacenze su conti correnti presso BFF di controparti della Business Line Transaction Services, trasferiti presso i conti intrattenuti da BFF presso Bank of New York, tesoriera di BFF in tale divisa (Euroclear Bank, banca di regolamento internazionale, mentre dall'inizio della crisi sono state sospese attività di operazioni a pronti, depositi a scadenze e Currency Swap in tale divisa) e sostanzialmente bilanciate. BFF, inoltre, ha un solo conto corrente denominato in UAH (Grivinie ucraine), intrattenuto con Bank of New York, non movimentato nel corso del 2023 e con un saldo passivo trascurabile (controvalore di qualche decina di euro).

A seguito dell'inizio della crisi fra Russia e Ucraina è stata, inoltre, registrata a livello globale un'intensificazione delle attività di cyber war rivolta principalmente alle reti infrastrutturali. In merito a questo, la Banca ha alzato il livello di attenzione del SOC (security operation center) e rafforzato le regole di difesa perimetrale, oltre a mantenere un monitoraggio della situazione tramite fonti attendibili, quali il CERTFin; sul fronte della continuità operativa e dei backup, recenti aggiornamenti e test del piano di Disaster Recovery hanno confermato la resilienza di BFF Bank. Campagne di sensibilizzazione in merito al phishing e agli eventi di sicurezza sono erogate internamente. Infine, sono stati contattati i principali outsourcer e fornitori allo scopo di accertare l'innalzamento, anche da parte loro, del livello di attenzione sul fronte cybersecurity e per ricevere maggiori log dai sistemi di difesa al fine di realizzare un monitoraggio più capillare tramite il SIEM (security information and event management). Ad oggi nessun attacco o disservizio susseguente alla crisi Ucraina è stato registrato da BFF o dai propri outsourcer e fornitori.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La valutazione di un'operazione, relativa ai diversi prodotti offerti dalla Banca, viene condotta attraverso l'analisi di una molteplicità di fattori, che vanno dal grado di frammentazione del rischio alle caratteristiche del rapporto commerciale sottostante la qualità del credito, e alla capacità di rimborso del cliente/debitore.

I princìpi guida e le modalità di monitoraggio e controllo del rischio di credito sono contenuti nel "Regolamento del Credito" in vigore, approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2023 e dal "Regolamento del Credito" delle controllate. Un ulteriore presidio organizzativo a fronte del rischio di credito è rappresentato dalla normativa interna per il monitoraggio della qualità creditizia, che descrive il processo di controllo del credito sul debitore, ed è parte integrante dei suddetti "Regolamento del Credito".

Il rischio di credito è quindi presidiato a diversi livelli, nell'ambito dei molteplici processi operativi.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il sistema di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito è istituito nell'ottica di assicurare un presidio rispetto alle principali fattispecie di rischio annoverabili tra il rischio di credito.

A tale scopo risulta essenziale tenere in considerazione che l'attività core svolta dalla Banca si estrinseca, come già summenzionato, nell'acquisto di crediti ceduti in regime di pro-soluto vantati dai clienti cedenti nei confronti di debitori della pubblica amministrazione e che per quanto concerne le esposizioni legate all'operatività di banca depositaria queste sono in prevalenza verso banche.

Ciò premesso, in particolare, il rischio di credito, legato alla possibilità che una variazione in attesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria, si esplicita tramite:

  • ▶ il rischio di credito in senso stretto: rischio di default delle controparti verso cui la Banca vanta un credito e che risulta piuttosto contenuto tenuto conto della natura delle controparti verso cui la Banca è esposta, per la maggior parte non soggette a procedure concorsuali o ad altre procedure che possano minare la sostanziale solvibilità delle medesime;
  • ▶ il rischio di "dilution": rischio identificabile nella possibilità che le somme dovute dal debitore ceduto si riducano per effetto di compensazioni o abbuoni derivanti da resi e/o per controversie/contestazioni in materia di qualità del prodotto o del servizio o di altro tipo;
  • ▶ il rischio di "factorability": rischio connesso alla natura e alle caratteristiche del rapporto commerciale oggetto di "fattorizzazione"/cessione, che influisce sull'attitudine dei crediti ceduti ad autoliquidarsi (e.g. rischio di pagamenti diretti dal debitore al cedente potenzialmente insolvente);
  • ▶ il rischio di ritardato pagamento: rischio di variazione dei tempi di incasso dei crediti ceduti rispetto a quanto previsto dalla Banca.

La Banca, alla luce delle fattispecie di rischio di cui sopra, dispone di una regolamentazione interna che esplicita le fasi che la normativa di settore individua come componenti del processo del credito:

  • ▶ istruttoria;
  • ▶ delibera;

  • ▶ erogazione;
  • ▶ monitoraggio e revisione;
  • ▶ contenzioso.

Il factoring pro soluto, per sua natura, rappresenta il servizio maggiormente esposto al rischio di credito. Per questa ragione, le fasi di istruttoria della pratica di affidamento sono svolte con molta accuratezza.

Per quanto riguarda la concessione del credito alle controparti alle quali viene erogato il servizio di depositario, il rischio di credito risulta molto contenuto, poiché concentrato prevalentemente su controparti bancarie, SGR e Fondi.

In via residuale la Banca offre anche servizi di "sola gestione" e di factoring "pro solvendo".

Nel servizio di sola gestione, il rischio di credito è molto contenuto, poiché limitato all'esposizione che la Banca vanta verso il cliente per il pagamento delle commissioni pattuite, ossia il rimborso delle spese legali sostenute. La concessione di un affidamento "sola gestione" segue l'iter tipico del processo del credito, anche se l'affidamento può essere deliberato da un organo non collegiale.

Il factoring pro solvendo rappresenta un'attività residuale per BFF Bank.

Per quanto riguarda l'attribuzione di massimali operativi e/o cap di "tramitazione", non è prevista una richiesta specifica da parte della clientela e l'istruttoria è avviata su iniziativa dell'U.O. Finanza e Tesoreria o delle unità organizzative competenti.

Nell'ambito della gestione delle controparti che operano sui servizi di tramitazione al dettaglio sono stati istituiti degli appositi massimali operativi, finalizzati al monitoraggio e controllo dell'operatività di tali soggetti. In alcuni casi sono state richieste garanzie volte alla mitigazione del rischio assunto per tali attività. L'esposizione al rischio di credito del cliente viene monitorato su base continuativa. Il merito di credito di enti del settore pubblico viene analizzato nel contesto del rischio di ritardo nel rimborso delle passività.

La valutazione del rischio di credito si inserisce in una considerazione complessiva sull'adeguatezza patrimoniale della Banca, in relazione ai rischi connessi con gli impieghi.

In tale ottica, la Banca utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo "Standardizzato", così come regolato dal Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e recepito dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, e successivi aggiornamenti, che evidenziano la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), in base alla natura della controparte, e l'applicazione, a ciascun portafoglio, di coefficienti di ponderazione diversificati.

In particolare, la Banca applica i seguenti principali fattori di ponderazione, previsti dalla CRR:

▶ 0% alle esposizioni verso le amministrazioni centrali e le banche centrali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea e finanziati nella valuta locale, oltre alle esposizioni nei confronti di altre enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, quando specificatamente previsto dalla normativa di vigilanza di riferimento; rientrano in tale categoria anche le esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e autorità locali spagnoli, come previsto dalle liste EBA "EU regional governments and local authorities treated as exposures to central governments in accordance with Article 115(2) of Regulation (EU) 575/2013" e "EU public-sector entities treated in exceptional circumstances as exposures to the central government, regional gover-

Relazione del Collegio Sindacale

nment or local authority in whose jurisdiction they are established in accordance with Article 116(4) of Regulation (EU) 575/2013";

  • ▶ 20% alle (i) esposizioni verso amministrazioni regionali e autorità locali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea, denominati e finanziati nella locale valuta, (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 1, (iii) alle esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e verso intermediari vigilati aventi durata originaria pari o inferiore ai tre mesi;
  • ▶ 50% alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 2, in cui rientrano le esposizioni verso gli organismi del settore pubblico polacco e slovacco;
  • ▶ 100% alle (i) esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 3, 4 e 5 (tra cui Italia, Portogallo, Grecia); si segnala che DBRS, il 3 maggio 2019, ha migliorato il rating della Repubblica greca portandolo da BH a BBL migliorandone così la classe di merito (da 5 a 4), ma non la percentuale di assorbimento che rimane al 100% e (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi in cui l'amministrazione centrale è priva di rating, ossia non è associata alcuna classe di merito di credito (tra cui Repubblica Ceca e Croazia);
  • ▶ 50% o 100% per i crediti verso intermediari vigilati, a seconda della classe di merito del paese in cui hanno sede gli stessi;
  • ▶ 75% alle esposizioni al dettaglio e piccole e medie imprese;
  • ▶ 100% alle esposizioni verso i debitori privati unrated (i.e. imprese), Fondi e SGR; per i debitori privati con rating si applicano ponderazioni diverse sulla base delle valutazioni del merito di credito rilasciate da S&P Global Ratings;
  • ▶ 100% alle attività materiali, partecipazioni, e organismi di investimento collettivo e altre attività;
  • ▶ 150% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche inferiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 100% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche sono pari o superiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 250% alle attività fiscali differite non dedotte dai fondi propri.

La Banca mantiene costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare dei Fondi propri pari ad almeno l'8% delle esposizioni ponderate per il rischio. Il "Risk Weighted Amount" è determinato dalla somma dei "risk weighted" delle diverse classi.

In base alla metodologia di cui sopra, il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito e controparte, al 31 dicembre 2023, risulta essere, per la Banca, pari a 267,4 milioni di euro.

Inoltre, la gestione del rischio di credito avviene nel prioritario rispetto delle disposizioni normative esterne (CRR, Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286, "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" e successivi aggiornamenti), in tema di concentrazione dei rischi.

In particolare:

  • ▶ si definisce "grande esposizione" ogni posizione di rischio di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile, così come definito nella CRR II (pari al capitale di classe 1);
  • ▶ i gruppi bancari sono tenuti a contenere ciascuna posizione di rischio entro il limite del 25% del Capitale ammissibile.

In considerazione del fatto che la Banca ha un'esposizione quasi completamente composta da crediti acquistati dai cedenti in regime di pro soluto e vantati nei confronti dei singoli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, il rischio del portafoglio è da ritenersi contenuto in virtù del fatto che la derecognition del credito prevede l'allocazione dell'esposizione in capo a un numero più elevato di controparti (i.e. i debitori ceduti), che, peraltro, nel caso di talune esposizioni ricevono un trattamento preferenziale in termini di ponderazione ai fini delle grandi esposizioni.

Valutazione qualitativa del credito

La Banca effettua l'analisi di impairment sul portafoglio crediti, finalizzata all'identificazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività, in linea con quanto disposto dai principi contabili applicabili e dei criteri di prudenzialità richiesti dalla normativa di vigilanza e dalle policy interne adottate dalla Banca.

Tale analisi si basa sulla distinzione tra due categorie di esposizioni, di seguito riportate.

  • Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "valutazione collettiva").
  • Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche.

Si rammenta in tale sede, che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS 9. Tale principio sostituisce il concetto di perdite su crediti "subita" (incurred loss) dello standard IAS 39 con l'approccio delle perdite "attese" (expected loss).

L'approccio adottato dalla Banca prevede un modello caratterizzato da una visione prospettica che può richiedere la rilevazione delle perdite previste nel corso della vita del credito sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici. In tale contesto, si è adottato un approccio basato sull'impiego di parametri credit risk (Probability of Default – PD, Loss Given Default – LGD, Exposure at Default – EAD) ridefiniti in un'ottica multi-periodale.

Più in dettaglio, l'impairment model previsto dall'IFRS 9 prevede la classificazione dei crediti in tre livelli (o stage) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare.

Nel primo stage la perdita attesa è misurata entro un orizzonte temporale di un anno. Nel secondo stage (dove sono classificate le attività finanziarie che hanno subito un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale), la perdita è misurata su un orizzonte temporale che copre la vita dello strumento sino a scadenza (lifetime expected loss). Nello stage 3 rientrano tutte quelle attività finanziarie che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio (esposizioni non-performing).

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "svalutazione collettiva")

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti bucket sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione / controparte;
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multi-periodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) con il fine della quantificazione dell'Expected Credit Losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'initial recognition dello strumento stesso.

Ai fini del calcolo dell'impairment, il principio IFRS 9 fornisce requisiti generici circa il calcolo dell'ECL ed il disegno dei criteri di stage allocation e non prevede specifiche guidelines riguardo l'approccio modellistico. Sulla base di questo presupposto, le fasi di assessment e di design del progetto di conversione al principio IFRS 9 hanno permesso, attraverso l'analisi dei dati forniti in input, lo sviluppo di un framework metodologico all'interno del quale adeguare le peculiarità del business della Banca in coerenza alle attività presenti in portafoglio e alle informazioni disponibili, nel rispetto delle linee guida definite dal principio.

I concetti chiave introdotti dal principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment rispetto ai precedenti standard contabili sono:

  • a) modello caratterizzato da una visione prospettica, che consenta la rilevazione immediata di tutte le perdite previste nel corso della vita di un credito sostituendo quindi il criterio della "perdita subita" (incurred loss), che legava le svalutazioni all'insorgere di un "fatto nuovo" che dimostrasse la dubbia esigibilità dei flussi di cassa originariamente concordati. Le perdite secondo il principio IFRS 9 vanno stimate sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici;
  • b) ECL ricalcolato ad ogni data di reporting al fine di riflettere i cambiamenti nel rischio di credito fin dalla ricognizione iniziale dello strumento finanziario;
  • c) per la determinazione dell'ECL devono essere prese in considerazione le informazioni forward-looking e i fattori macroeconomici;
  • d) introduzione di uno status aggiuntivo rispetto alla binaria classificazione performing e non-performing delle controparti, al fine di tener conto dell'aumento del rischio di credito.

Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:

  • ▶ modelli di probabilità di default (PD) e le assunzioni circa la distribuzione a termine degli eventi di default, per il calcolo delle PD multi-periodali funzionali alla determinazione della c.d. lifetime expected credit loss;
  • ▶ modello di LGD;
  • ▶ modello di EAD deterministico e stocastico, per i quali sia possibile definire una distribuzione multi-periodale, oltre che con orizzonte temporale di 12 mesi.

I parametri di rischio che devono essere modellizzati per ottemperare alla logica di tener in considerazione dell'intera vita attesa dello strumento finanziario (lifetime) risultano essere i seguenti:

  • ▶ PD Multi-periodali;
  • ▶ LGD Multi-periodali;
  • ▶ EAD Multi-periodali.

Inoltre, ai fini di coerenza con i requisiti del Principio IFRS 9, il calcolo dell'ECL deve includere aggiustamenti Point in Time (PIT) nei parametri e deve tenere in considerazione l'integrazione Forward-Looking Information (FLI).

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche (c.d. "svalutazioni specifiche")

La Banca ha effettuato una ricognizione delle attività classificate come deteriorate, allo scopo di individuare posizioni che presentano oggettive perdite di valore su base individuale, come previsto dal principio IFRS 9 e in linea con le vigenti disposizioni di vigilanza.

Si precisa che, con riferimento alle controparti scadute deteriorate (c.d. past due), pur essendo annoverate tra le attività finanziarie deteriorate, ossia assoggettabili a trattamento di svalutazione specifica, vengono effettuate le medesime valutazioni riferibili alle esposizioni in bonis di cui alla presente sezione. Tale scelta è supportata dal fatto che, in considerazione del core business della Banca, i fenomeni di scaduto deteriorato, individuati secondo criteri oggettivi, non risultano di per sé rappresentativi di una situazione di effettivo peggioramento della posizione di rischio. Tale approccio, tuttavia, non esime le competenti funzioni a effettuare una valutazione puntuale / analitica (case-by-case assessment) delle posizioni classificate in past due se la rettifica di valore calcolata non risultasse essere adeguata.

I crediti deteriorati di BFF sono costituiti da sofferenze, inadempienze probabili (c.d. unlikely to pay) e esposizioni scadute deteriorate (c.d. past due), il cui valore complessivo, al netto delle svalutazioni analitiche, ammonta a 301.314 mila euro di cui:

  • ▶ sofferenze per 93.228 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 95.475 mila euro con rettifica di valore pari a 2.247 mila euro);
  • ▶ inadempienze probabili per 1.567 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 3.087 mila euro con rettifica di valore pari a 1.520 mila euro);
  • ▶ esposizioni scadute deteriorate per 206.520 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 207.293 mila euro con rettifica di valore pari a 773 mila euro).

Misurazione delle perdite attese

Nel quarto trimestre del 2023, la Banca ha rivisto l'impianto metodologico della staging allocation prevedendo criteri di allocazione in stage maggiormente rappresentativi del deterioramento del rischio di credito rispetto al business e l'impianto metodologico delle componenti di forward looking e Point in Time, relativo alle Probabilità di Default, che risulta essere più in linea alle best practice di mercato e alle peculiarità del business.

Il nuovo modello di forward looking, che rafforza il precedente modello per lo più basato sulle assunzioni dell'infoprovider esterno, prende in considerazione gli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023 e attraverso un modello di regressione lega il tasso di default all'andamento delle variabili macroeconomiche in un orizzonte temporale futuro di tre anni.

Tali scenari, in continuità con quelli precedenti forniti da altro infoprovider, risultano caratterizzati da un inasprimento delle condizioni finanziarie e di un sensibile deterioramento delle prospettive economiche a causa dell'alta inflazione generata dal conflitto Russia – Ucraina. Inoltre, tali scenari riflettono anche un'inversione di tendenza del mercato immobiliare in presenza di una diminuzione della capacità di servizio del debito da parte delle famiglie, a causa di tassi di interesse elevati.

A partire dai prossimi trimestri, la Funzione monitorerà l'evoluzione delle variabili macroeconomiche utilizzate nel modello di forward looking al fine di rilevare eventuali variazioni significative rispetto ai valori assunti dalle stesse in fase di aggiornamento del modello.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di assicurare la compatibilità con il principio della "derecognition" dei crediti acquistati a titolo definitivo, sono state eliminate, dai relativi contratti, le clausole di mitigazione del rischio che potrebbero in qualche modo inficiare il reale trasferimento dei rischi e dei benefici.

Relazione del Collegio Sindacale

Con riferimento alle esposizioni verso le controparti alle quali si offrono servizi di tesoreria e security services, le tecniche di mitigazione del rischio comprendono anche accordi di compensazione (ISDA) e di gestione delle garanzie (CSA) coerentemente con la normativa EMIR. Per le operazioni in Pronti contro Termine per le quali la Banca ha sottoscritto appositi contratti GMRA ci si avvale della traslazione del rischio di credito dalla controparte sul sottostante del Pronti contro Termine.

2. Esposizioni creditizie deteriorate

Facendo seguito a quanto previsto dalla Circolare n. 272 della Banca d'Italia le "Attività deteriorate" nette della Banca ammontano complessivamente a 301.314 mila euro e comprendono:

▶ Le sofferenze costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 31 dicembre 2023, il totale complessivo delle sofferenze, al netto delle svalutazioni, ammonta a 93.228 mila euro, di cui 5.584 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a comuni e province italiane in dissesto sono pari a 92.644 mila euro e rappresentano il 99,4% del totale, tale casistica è classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto.

La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1 milione di euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 96.478 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 3.251 mila euro.

▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) fanno riferimento a esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.

Al 31 dicembre 2023, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 3.087 mila euro, svalutate per 1.520 mila euro. L'esposizione netta è quindi pari a 1.567 mila euro.

▶ Le Esposizioni scadute nette ammontano a 206.520 mila euro, di cui 153.980 mila euro, corrispondente al 93,9%, è riferito a controparti della Pubblica Amministrazione e a imprese di proprietà del settore pubblico.

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto nei confronti di enti pubblici e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Altre
esposizioni
deteriorate
Esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
93.228 1.567 206.520 1.842.868 8.455.781 10.599.963
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie designate
al fair value
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
5. Attività finanziare in corso di
dismissione
Totale 31.12.2023 93.228 1.567 206.520 1.842.868 8.455.781 10.599.963
Totale 31.12.2022 80.271 819 170.890 1.734.997 9.739.554 11.726.530

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Valori in migliaia di euro)

Portafogli/qualità Deteriorate Non deteriorate Totale
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi
(
*)
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
305.855 4.541 301.314 10.302.066 3.417 10.298.649 10.599.963
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
-
3. Attività finanziarie designate al fair value X X -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
X X -
5. Attività finanziarie in corso di dismissione -
Totale 31.12.2023 305.855 4.541 301.314 10.302.066 3.417 10.298.649 10.599.963
Totale 31.12.2022 255.162 3.182 251.980 11.475.999 1.448 11.474.550 11.726.530

(*) Valore da esporre a fini informativi.

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità
creditizia
Altre Attività
Minusvalenze
cumulate
Esposizione
netta
Esposizione
netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.167
2. Derivati di copertura
Totale 31.12.2023 - - 1.167
Totale 31.12.2022 - - 210

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/stadi di rischio Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Da 1
giorno
a 30
giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno
a 30
giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno
a 30
giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno
a 30
giorni
Da oltre
30 giorni
fino a 90
giorni
Oltre
90
giorni
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
154.735 167.564 1.269.689 3.839 7.527 239.514 3.837 8.461 238.934 5.584
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
3. Attività finanziarie in
corso di dismissione
Totale 31.12.2023 154.735 167.564 1.269.689 3.839 7.527 239.514 3.837 8.461 238.934 - - 5.584
Totale 31.12.2022 294.288 154.658 440.124 484 13.060 832.384 4.895 8.711 198.448 - - 5.672

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Causali/stadi di rischio Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio
Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Crediti
verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Rettifiche complessive iniziali 20 1.254 1.274 2 194 196
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
Cancellazioni diverse dai write-off
Rett/riprese di valore nette per
rischio di credito (+/-)
1 1.991 1.992 -22 -22
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
Cambiamenti della metodologia
di stima
Write-off non rilevati direttamente
a conto economico
Altre variazioni
Rettifiche complessive finali 21 3.245 3.266 2 172 174
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off
Write-off rilevati direttamente a
conto economico

Accantonamenti complessivi
su impegni a erogare fondi
Rettifiche di valore complessive
e garanzie finanziarie rilasciate Attività fin. impaired acquisite o originate Attività rientranti nel terzo stadio
impegni
a erogare
fondi e
garanzie
finanziarie
rilasciate
impaired
acquisiti/e o
originati/e
Secondo
Terzo
stadio
stadio
Primo
stadio
di cui:
svalutazioni
collettive
di cui:
svalutazioni
individuali
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
di cui:
svalutazioni
collettive
di cui:
svalutazioni
individuali
Attività
finanziarie
in corso di
dismissione
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Attività
finanziarie
valutate
al costo
ammortizzato
Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
-
4.877
- 225 6 6 - 3.176 3.176
X X X X X
155 195 195 - 1.164 1.164
173
8.534 173 380 201 201 - 4.339 4.339
16

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche

di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi saldi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Portafogli/stadi di rischio Valori lordi/valore nominale
stadio e secondo stadio Trasferimenti tra primo Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Da primo
stadio a
secondo
stadio
Da secondo
stadio a
primo stadio
Da secondo
stadio a
terzo stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio a
terzo stadio
Da terzo
stadio a
primo stadio
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
995 1.933 1.056 51 8.871 3.631
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
4. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Totale 31.12.2023 995 1.933 1.056 51 8.871 3.631
Totale 31.12.2022 1.714 216 11 5.091 12.582 1.944

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie esposizioni/
valori
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e
accantonamenti complessivi
Esposizione
netta
Write-off
parziali
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
complessivi
(
*)
originate originate
A. Esposizioni creditizie
per cassa
A.1A vista 238.949 234.436 4.512 23 21 2 238.926
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 238.949 234.436 4.512 X 23 21 2 X 238.926
A.2Altre 593.576 593.576 15 15 593.563
a) Sofferenze X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
b) Inademp. probabili X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
c) Esposizioni scadute
deteriorate
X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
X X
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
e) Altre esposizioni
non deteriorate
593.576 593.576 X 15 15 X 593.561
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
TOTALE (A) 832.525 828.012 4.512 38 36 2 832.489
B. Esposizioni creditizie
fuori bilancio
1.161 1.161
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 1.161 X X 1.161
Totale (B) 1.161 1.161
Totale (A+B) 833.685 828.012 4.512 38 36 2 833.650

(*) Valore da esporre ai fini informativi.

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie esposizioni/
valori
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e
Esposizione
accantonamenti complessivi
netta
Write-off
parziali
complessivi
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
(
*)
A. Esposizioni creditizie
per cassa
a) Sofferenze 95.475 X 89.690 5.785 2.247 X 2.046 201 93.228
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
b) Inadempienze
probabili
3.087 X 3.087 1.520 X 1.520 1.567
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
978 X 978 531 X 531 447
c) Esposizioni scadute
deteriorate
207.293 X 207.293 773 X 773 206.520
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
1.843.331 1.592.280 251.051 X 463 292 172 X 1.842.868
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
e) Altre esposizioni
non deteriorate
7.865.160 7.854.355 10.805 X 2.939 2.939 X 7.862.220
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
X X
TOTALE (A) 10.014.345 9.446.634 261.856 300.070 5.785 7.943 3.230 172 4.339 201 10.006.402
B. Esposizioni creditizie
fuori bilancio
a) Deteriorate 17.020 X 17.020 X 16.847
b) Non deteriorate 1.120.634 1.087.324 X 380 X 1.120.254
TOTALE (B) 1.137.654 1.087.324 - 17.020 - 553 380 - 173 - 1.137.102 -
TOTALE (A+B) 11.152.000 10.533.958 261.856 317.090 5.785 8.496 3.610 172 4.512 201 11.143.504 -

(*) Valore da esporre ai fini informativi.

(Valori in migliaia di euro)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 82.361 1.593 171.208
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 14.282 17 45.265
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 5.789 1.801
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.5 altre variazioni in aumento 5.434 2.148 64.687
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate 534 16.621
C.2 write-off
C.3 incassi 10.055 671 53.258
C.4 realizzi per cessioni
C.5 perdite da cessione
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 1.801 5.789
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.8 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale 95.475 3.087 207.293
- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Causali/Categorie Esposizioni
oggetto di
concessioni:
deteriorate
Esposizioni
oggetto di
concessioni: non
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 922 -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni -
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X
B.4 altre variazioni in aumento -
56
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X
C.4 write-off
C.5 incassi
C.6 realizzi per cessioni
C.7 perdite per cessione
C.8 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale 978 -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili deteriorate Esposizioni scadute
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 2.090 774 531 318
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore da attività
finanziarie impaired acquisite o
originate
X X X
B.2 altre rettifiche di valore
B.3 perdite da cessione
B.4 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate
6
B.5 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
B.6 altre variazioni in aumento 758 990 643
C. Variazioni in diminuzione
C.1. riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso 606 243 159
C.3 utili da cessione
C.4 write-off
C.5 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate
C.6 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
C.7 altre variazioni in diminuzione 23
D. Rettifiche complessive finali 2.247 1.520 531 773
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate

A.2 Classificazione attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni Classi di rating esterni Senza rating Totale
Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6
A. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
15.998 244.826 8.287.183 28.703 14.827 2.016.384 10.607.921
- Primo stadio 15.627 207.936 7.777.465 28.703 14.827 1.995.652 10.040.210
- Secondo stadio 371 23.887 235.576 2.023 261.856
-Terzo stadio - 13 268.553 18.514 300.070
- Impaired acquisite o originate - 5.589 196 5.785
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- Primo stadio
- Secondo stadio
-Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
C. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- Primo stadio
- Secondo stadio
-Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
Totale (A+B+C) 15.998 244.826 8.287.183 28.703 14.827 -
2.016.384
10.607.921
D. Impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
1.107 1.107
- Primo stadio 1.092 1.092
- Secondo stadio
- Terzo stadio 14 14
- Impaired acquisite o originate
Totale (D) - - - - - -
1.107
1.107
Totale (A+B+C+D) 15.998 244.826 8.287.183 28.703 14.827 -
3.123.021
11.714.558

Ai fini dell'attribuzione del merito creditizio dei debitori pubblici, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia di rating DBRS (ECAI di riferimento). Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.

Classe di merito di credito ECAI
DBRS Ratings Limited
1 da AAA a AAL
2 da AH a AL
3 da BBBH a BBBL
4 da BBH a BBL
5 da BH a BL
6 CCC

Per i debitori privati con rating, sono stati utilizzati i rating forniti dall'agenzia di rating S&P Global Ratings. Di seguito, si riporta il raccordo tra le classi di rischio e i rating forniti da detta agenzia.

Classe di merito di credito ECAI
S&P Global Ratings
1 ≥ AA
2 fra A+ e A
3 fra BBB+ e BBB
4 fra BB+ e BB
5 fra B+ e B
6 ≤ CCC+

(Valori in migliaia di euro)

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Esposizione Esposizione Garanzie reali (1)
lorda netta Immobili -
ipoteche
Immobili
- Leasing
finanziario
Titoli Altre
garanzie
reali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
299.777 299.776 298.425
1.1 totalmente garantite 299.777 299.776 298.425
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite:
2.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate

Esposizione
Esposizione
Garanzie reali (1)
Garanzie personali (2)
Totale
lorda
netta
Immobili -
Immobili
Titoli
Altre
Derivati su crediti
Crediti di firma
(1)+(2)
ipoteche
- Leasing
garanzie
finanziario
reali
CLN
Altri derivati
Amministrazioni
Banche
Altre
Altri
pubbliche
società
soggetti
finanziarie
Controparti
Banche
Altre
Altri
centrali
società
soggetti
finanziarie
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
299.777
299.776
298.425
298.425
1.1 totalmente garantite
299.777
299.776
298.425
298.425
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite:
2.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

1. Esposizioni creditizie per cassa

  • di cui deteriorate 1.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: 2.1 totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Esposizione Esposizione Garanzie reali (1)
lorda netta Immobili -
ipoteche
Immobili
- Leasing
finanziario
Titoli Altre
garanzie
reali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite: 68.090 68.004 98 66.488 -
1.1 totalmente garantite 68.090 68.004 98 66.488
- di cui deteriorate 182 98 98
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite:
1.884 1.884 1.884 -
2.1 totalmente garantite 1.884 1.884 1.884
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate

Crediti di firma
Banche
Altre
Altri
società
soggetti
finanziarie
9
9
(1)+(2)
66.594
66.594
98
1.884
1.884

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

1. Esposizioni creditizie per cassa

1.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie

  • di cui deteriorate 2.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate

Relazione del Collegio Sindacale

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

Esposizioni/V Controparti Amministrazioni
pubbliche
Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Società non finanziarie Famiglie
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie
per cassa
A.1 Sofferenze 92.647 461 79 1.215 502 572
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A.2 Inadempienze
probabili
447 531 1.119 990
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
447 531
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
193.789 249 7.527 499 5.204 25
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A.4 Esposizioni non
deteriorate
7.665.030 2.076 1.750.559 779 1 244.840 543 44.659 5
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale (A) 7.951.466 2.786 1.751.007 1.310 1 253.564 3.246 50.365 602
B. Esposizioni creditizie
fuori bilancio
B.1 Esposizioni
deteriorate
16.847 173
B.2 Esposizioni non
deteriorate
1.011.663 250 108.591 130
Totale (B) 1.011.663 250 125.439 303
Totale (A+B) 31.12.2023 7.951.466 2.786 2.762.670 1.560 1 - 379.003 3.549 50.365 602
Totale (A+B) 31.12.2022 9.078.677 1.726 2.918.395 1.055 - - 189.173 960 50.957 1.089

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(Valori in migliaia di euro) Esposizioni/Aree geografiche Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive A. Esposizioni creditizie per cassa A.1 Sofferenze 93.228 2.247 A.2 Inadempienze probabili 1.567 1.520 A.3 Esposizioni scadute deteriorate 193.263 754 13.257 19 A.4 Esposizioni non deteriorate 7.789.978 2.960 1.915.110 442 Totale (A) 8.078.035 7.482 1.928.366 461 - - - - - - B. Esposizioni creditizie fuori bilancio B.1 Esposizioni deteriorate 16.847 173 B.2 Esposizioni non deteriorate 484.180 284 636.074 96 Totale (B) 501.027 457 636.074 96 - - - - - - Totale (A+B) 31.12.2023 8.579.063 7.939 2.564.441 557 - - - - - - Totale (A+B) 31.12.2022 9.804.454 4.522 2.432.747 324 - - - - - -

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

Esposizioni/Aree geografiche Italia nord ovest Italia nord est Italia centro Italia sud isole
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per
cassa
A.1 Sofferenze 412 677 173 53 2.615 1.149 90.028 369
A.2 Inadempienze probabili 484 580 696 658 345 170 42 112
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
6.412 357 2.928 2 39.317 192 144.606 204
A.4 Esposizioni non deteriorate 322.697 795 127.812 22 6.441.032 1.936 898.437 208
Totale (A) 330.005 2.408 131.609 734 6.483.309 3.447 1.133.112 893
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 14.147 173 2.700
B.2 Esposizioni non deteriorate 344.103 284 31.500 108.577 1
Totale (B) 344.103 284 31.500 - 108.577 1
Totale (A+B) 31.12.2023 674.109 2.692 163.109 734 6.591.886 3.448 1.133.112 893
Totale (A+B) 31.12.2022 561.342 1.454 221.655 60 7.750.101 2.299 1.271.359 710

(Valori in migliaia di euro)
Esposizioni/Aree
geografiche
Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie
per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze
probabili
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
A.4 Esposizioni non
deteriorate
746.345 18 82.998 20 2.348 798
Totale A 746.345 18 82.998 20 2.348 798
B. Esposizioni creditizie
fuori bilancio
B.1 Esposizioni
deteriorate
B.2 Esposizioni non
deteriorate
181 979
Totale B 181 - 979 - - - -
Totale (A+B) 31.12.2023 746.527 18 83.978 20 2.348 - 798
Totale (A+B) 31.12.2022 985.956 15 111.148 17 4.507 - 564

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

(Valori in migliaia di euro)

Esposizioni/Aree geografiche Italia nord ovest Italia nord est Italia centro Italia sud isole
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per
cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 53.380 8 102.608 5 578.102 4 12.255 1
Totale A 53.380 8 102.608 5 578.102 4 12.255 1
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 181
Totale B 181 - - - - - - -
Totale (A+B) 31.12.2023 53.562 8 102.608 5 578.102 4 12.255 1
Totale (A+B) 31.12.2022 70.643 4 64.076 4 832.096 5 19.141 2

B.4 Grandi esposizioni

Al 31 dicembre 2023, si evidenziano n. 16 "grandi esposizioni", ossia le esposizioni di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile. Per tali posizioni, si rileva un importo nominale (non ponderato) pari a 11.669.760 mila euro, e un ponderato di euro 345.817 mila.

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

(Valori in migliaia di euro)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui:
oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui:
oggetto di
contratti
di vendita
con patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui:
oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui:
oggetto di
contratti
di vendita
con patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
1. Titoli di debito X
2. Titoli di capitale X
3. Finanziamenti X
4. Derivati X
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale X
3. Finanziamenti
C. Attività finanziarie designate al
fair value
1. Titoli di debito
2. Finanziamenti
D. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale X
3. Finanziamenti
E. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.642.570 1.642.570 1.591.122 1.591.122
1. Titoli di debito 1.642.570 1.642.570 1.591.122 1.591.122
2. Finanziamenti
Totale 31.12.2023 1.642.570 1.642.570 1.591.122 1.591.122
Totale 31.12.2022 4.382.848 4.382.848 4.221.778 4.221.778

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Sezione 2 - Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
da oltre
1 anno
fino a 5
anni
da oltre
5 anni
fino a 10
anni
oltre 10
anni
durata
indeterminata
1.Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di
rimborso anticipato
- altri 4 1
1.2 Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi
2.2 Altre passività
3. Derivati finanziari 20.458
3.1 Con titolo sottostante 20.458
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati 20.458
+ posizioni lunghe 11.220
+ posizioni corte 9.239
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

(Valori in migliaia di euro)

Tipologia operazioni/Indice quotazione Quotati Non quotati
Italia Altri
A. Titoli di capitale 1
- posizioni lunghe 1
- posizioni corte
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe
- posizioni corte

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario è il rischio di perdita di valore del portafoglio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse. La fonte principale di questa tipologia di rischio di tasso di interesse è data dal repricing risk, cioè dal rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e riprezzamento delle attività e passività, i cui principali aspetti sono:

  • yield curve risk, rischio derivante dall'esposizione delle posizioni della Banca ai cambiamenti nelle pendenze e nella forma della curva dei rendimenti;
  • basis risk, rischio legato all'imperfetta correlazione nell'aggiustamento dei tassi attivi e passivi su strumenti diversi, ma con caratteristiche di revisione del prezzo analoghe. Al variare dei tassi di interesse, queste differenze possono determinare cambiamenti imprevisti nei flussi finanziari e nei differenziali di rendimento fra attività e passività aventi scadenze o frequenze di revisione del tasso analoghe.

L'esposizione al rischio di tasso di interesse è espressa in due differenti prospettive: nella volatilità del valore economico e nella volatilità degli utili (e, in particolare, del margine di interesse).

In particolare:

▶ la misurazione in termini di valore economico permette di quantificare gli effetti nel lungo termine delle variazioni dei tassi di interesse. Infatti, tale misurazione esprime in maniera completa gli effetti della predetta

Relazione del Collegio Sindacale

variazione sulle poste sensibili agli shift dei tassi di interesse e, quindi, fornisce indicazioni funzionali alle scelte strategiche e sui livelli di capitalizzazione ritenuti adeguati in un orizzonte temporale di lungo termine;

▶ la misurazione in termini di risultato economico permette di quantificare gli effetti, nel breve termine, sul margine di interesse della banca derivanti da variazioni dei tassi di interesse e, conseguentemente, sull'adeguatezza patrimoniale.

La misurazione del rischio di tasso di interesse in termini di valore economico si basa sull'utilizzo di modelli di tipo "statico" che, mutuando nelle modalità di misurazione le impostazioni semplificate di origine regolamentare, non tengono conto di ipotesi in merito alla proiezione dei flussi di cassa. Nel rispetto del principio di "bilancio costante" viene invece prevista, per la misurazione della variazione del margine di interesse, la sostituzione delle poste in scadenza con i medesimi importi senza, quindi, prevedere eventuali crescite o decrescite dei volumi.

La Banca provvede dunque a realizzare le seguenti misurazioni:

  • shift sensitivity attraverso la classificazione delle poste sensibili alla variazione dei tassi di interesse nelle fasce temporali, sulla base delle date di riprezzamento per le poste a tasso indicizzato e della data di scadenza per le poste a tasso fisso. Al fine di quantificare l'esposizione al rischio di tasso di interesse, le posizioni attive e quelle passive sono moltiplicate per i fattori di ponderazione, ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi e un'approssimazione della duration modificata relativa alle singole fasce. Tale misurazione è effettuata con frequenza almeno trimestrale. Attraverso la shift sensitivity si determina una stima della variazione del valore attuale del patrimonio in forma semplificata adottando la metodologia prevista dalle disposizioni di vigilanza. Al riguardo, si specifica che tale misurazione è quella a cui si fa riferimento per il monitoraggio del capitale interno da detenere a fronte del rischio di tasso di interesse;
  • ▶ la variazione del margine di interesse su un arco temporale pari rispettivamente ai successivi 12 mesi e 3 anni a seguito di un'ipotetica variazione della curva dei tassi di interesse (gli shock applicati sono i medesimi utilizzati per la variazione del valore economico). Tale misurazione viene effettuata con frequenza almeno trimestrale adottando la metodologia semplificata prevista dalle disposizioni, ad eccezione del trattamento delle poste a vista che è effettuato con una metodologia più complessa che tiene conto dell'effettivo repricing delle singole poste.

Si precisa che l'esposizione al rischio di tasso d'interesse espressa in termini di sensitivity del valore economico è misurata con riferimento alle attività e alle passività comprese nel portafoglio bancario (sono quindi escluse le posizioni rientranti nel portafoglio di negoziazione - Other).

Tale metodologia viene applicata facendo riferimento alle variazioni annuali su base giornaliera dei tassi di interesse registrati in un periodo di osservazione di 6 anni, considerando alternativamente il 1° percentile (ribasso) o il 99° (rialzo) come indicato nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, e successivi aggiornamenti. Il capitale interno è determinato dal risultato peggiorativo ottenuto tra i due scenari 1°/99° percentile.

La Banca misura, inoltre, l'esposizione al rischio di tasso di interesse utilizzando ulteriori scenari di shock dei tassi d'interesse. In particolare:

  • ▶ gli scenari paralleli ± 200 bps, per la determinazione dell'indice di rischiosità, dato dal rapporto "esposizione rischio tasso/fondi propri";
  • ▶ i sei scenari di shock dei tassi d'interesse prescritti dagli Orientamenti EBA, utilizzati per il computo del capitale interno sotto stress e per la determinazione del limite operativo definito dal rapporto "esposizione rischio tasso/Tier 1".

Per il rispetto del limite viene considerato lo scenario col risultato peggiore.

La Banca si avvale della facoltà concessa dagli aggiornamenti normativi della Circolare 285/2013 in merito all'affinamento delle metodologie semplificate per quanto riguarda le poste a vista passive rivenienti dall'attività di Transaction Services, mentre per le poste a vista attive viene applicato quanto indicato nella normativa (quindi, sono tutte classificate nella fascia "a vista"). I modelli comportamentali utilizzati tengono conto dell'identificazione della quota "core" della raccolta, ovvero dell'importo che potrebbe rappresentare una fonte stabile di finanziamento nonostante la breve scadenza contrattuale, anche in presenza di variazioni significative del contesto dei tassi di interesse. Per quanto riguarda gli impieghi factoring invece, viene applicata una curva previsionale di incasso.

La Banca inoltre, in seguito alla pubblicazione delle nuova linee guida EBA (EBA GL 2022 14), ha eseguito una prima analisi per valutare e monitorare il Credit Spread Risk nel Banking Book (CSRBB), ovvero il rischio legato alle variazioni degli spread di credito su strumenti finanziari detenuti in portafoglio, non rilevato da un altro framework prudenziale esistente come l'IRRBB o dal rischio di credito/di default atteso, che influisce sia sul valore economico del capitale proprio sia sui proventi da interessi netti.

Il CSRBB considera la combinazione di due elementi:

  • ▶ le variazioni del «differenziale creditizio di mercato» o «prezzo di mercato del rischio di credito» (distinto dal differenziale creditizio idiosincratico), che rappresenta il premio per il rischio di credito richiesto dagli operatori di mercato per una determinata qualità del credito;
  • ▶ Le variazioni del «differenziale di liquidità del mercato», che rappresenta il premio di liquidità che stimola la propensione del mercato per gli investimenti e la presenza di acquirenti e venditori disponibili.

Relazione del Collegio Sindacale

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: EURO (Valori in migliaia di euro)

Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1.Attività per cassa 3.380.272 1.488.985 3.911.843 21.843 1.171.388 113.298
1.1 Titoli di debito - 137.414 3.845.472 14.190 952.966 7.140
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - -
- altri - 137.414 3.845.472 14.190 952.966 7.140 -
1.2 Finanziamenti a banche 224.353 553.466 - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 3.263.377 585.096 63.049 7.487 215.271 93.228 -
- c/c 284.335 - - - - - -
- altri finanziamenti 2.979.042 585.096 63.049 7.487 215.271 93.228 -
- con opzione di rimborso anticipato 13 11 19 18 - -
- altri 2.979.042 585.082 63.038 7.467 215.253 93.228 -
2. Passività per cassa 5.156.629 2.594.844 876.318 427.275 156.507 1.995 -
2.1 Debiti verso clientela 4.162.637 1.359.246 876.318 427.275 156.507 1.995 -
- c/c 3.881.062 790.037 875.805 426.327 150.091 - -
- altri debiti 281.575 569.209 513 948 6.416 1.995 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - -
- altri 281.575 569.209 513 948 6.416 1.995 -
2.2 Debiti verso banche 912.019 1.235.597 - - - - -
- c/c 821.213 - - - - - -
- altri debiti 90.806 1.235.597 - - - - -
2.3 Titoli di debito -
- con opzione di rimborso anticipato -
- altri -
2.4 Altre passività -
- con opzione di rimborso anticipato -
- altri -
3. Derivati finanziari 696.735 -
3.1 Con titolo sottostante -
- Opzioni -
+ posizioni lunghe -
+ posizioni corte -
- Altri derivati -
+ posizioni lunghe -
+ posizioni corte -
3.2 Senza titolo sottostante 696.735 -
- Opzioni - -
+ posizioni lunghe -
+ posizioni corte -
- Altri derivati 696.735 -
+ posizioni lunghe 327.499 -
+ posizioni corte 369.236 -
4.Altre operazioni fuori bilancio 2.470.799 2.470.799 -
+ posizioni lunghe 2.470.799 -
+ posizioni corte 2.470.799 -

Valuta di denominazione: ALTRE (Valori in migliaia di euro)

Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1.Attività per cassa 514.124 362.256
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 54.667
1.3 Finanziamenti a clientela 459.457 362.256
- c/c 1.724
- altri finanziamenti 457.733 362.256
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 457.733 362.256
2. Passività per cassa 539.826 276.868 119.287 63.103 8.555
2.1 Debiti verso clientela 437.519 258.769 119.287 63.103 8.555
- c/c 437.519 258.769 119.287 63.103 8.555
- altri debiti - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche 102.307 18
- c/c 102.302
- altri debiti 5 18
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari 952.020
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante 952.020
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati 952.020
+ posizioni lunghe 496.935
+ posizioni corte 455.085
4.Altre operazioni fuori bilancio
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte

Relazione del Collegio Sindacale

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

L'esposizione al rischio di cambio – determinato a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza – viene presidiato mediante monitoraggio in real time posto in essere dal Dipartimento Finanza e Amministrazione e gestito nel rispetto dei limiti previsti da specifica normativa interna.

Il mantenimento di posizioni aperte al rischio di cambio è consentito esclusivamente entro limiti contenuti di esposizione massima complessiva nonché per singola divisa e di VaR.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Il rischio di cambio viene mitigato attraverso il ricorso a strumenti derivati lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono al Gruppo una gestione ottimizzata delle partecipazioni e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate.

Informazioni di natura quantitativa

Il portafoglio delle attività della Banca è espresso in valute diverse dall'euro; conseguentemente, è stata adottata una metodologia di misurazione e gestione di tale rischio. Il rischio di cambio è monitorato dalla Funzione Risk Management, in linea con i dettami normativi europei (Regolamento UE n° 575/2013 – CRR).

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Voci Valute
Dollari USA Sterline Yen Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
Altre valute
A. Attività finanziarie 15.478 6.212 3.291 2.343 1.753 936.215
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale 1.659 87.254
A.3 Finanziamenti a banche 12.277 6.212 3.291 2.343 1.744 28.801
A.4 Finanziamenti a clientela 1.543 10 820.160
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività - 3 - 2 1
C. Passività finanziarie 307.571 62.417 67.280 15.217 28.073 527.081
C.1 Debiti verso banche 87.362 10.925 679 3.248 9.244 8.948
C.2 Debiti verso clientela 220.210 51.492 66.602 11.969 18.829 518.132
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività 1
E. Derivati finanziari 293.763 56.251 64.100 12.899 26.438 498.570
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati 293.763 56.251 64.100 12.899 26.438 498.570
+ Posizioni lunghe 292.741 56.240 64.049 12.899 26.384 44.623
+ Posizioni corte 1.022 11 51 - 54 453.947
Totale attività 308.219 62.455 67.340 15.242 28.140 980.839
Totale passività 308.593 62.429 67.331 15.217 28.127 981.028
Sbilancio (+/-) - 374 26 9 25 13 - 189

Relazione del Collegio Sindacale

Sezione 3 -Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

4.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valore nozionali di fine periodo

L'operatività eseguita principalmente attraverso il ricorso a strumenti derivati su cambi (currency swap) , viene realizzata dalla Banca per ottimizzare la gestione della liquidità riveniente dalla raccolta espressa in divisa diversa dall'euro ed è funzionale all'attività con cui la Banca gestisce il rischio cambio derivante dalla partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group e dagli impieghi espressi in valuta diversa da Euro e in particolare quelli in Zloty polacchi, Corone ceche. Si precisa che BFF Bank non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi, facendo la Banca ricorso a strumenti lineari e privi di componenti opzionali quali currency swap.

Attività 31.12.2023 31.12.2022
sottostanti/
Tipologie derivati
Over the counter Mercati Mercati
Controparti
Senza controparti centrali
centrali
organizzati Controparti
centrali
Senza controparti centrali organizzati
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Titoli di debito e
tassi d'interesse
20.458
a) Opzioni -
b) Swaps -
c) Forward 20.458
d) Futures -
e) Altri -
2. Titoli di capitale
e indici azionari
12 12
a) Opzioni 12 12
b) Swaps -
c) Forward -
d) Futures -
e) Altri -
3.Valute e oro 705.911 389.958
a) Opzioni -
b) Swaps -
c) Forward 705.911 389.958
d) Futures -
e) Altri -
4. Merci -
5.Altri -
Totale 726.381 389.958

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Tipologie di Totale 31.12.2023 Totale 31.12.2022
derivati Over the counter Mercati
organizzati
Mercati
Controparti
centrali
Senza controparti centrali Controparti
centrali
Senza controparti centrali organizzati
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Fair value
positivo
a) Opzioni
b) Interest rate
swap
c) Cross currency
swap
d) Equity swap
e) Forward 1.161 204
f) Futures
g) Altri
Totale - 1.161 204
2. Fair value
negativo
-
a) Opzioni
b) Interest rate
swap
c) Cross currency
swap
d) Equity swap
e) Forward 1.215 950
f) Futures
g) Altri
Totale 1.215 950

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC - valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre Società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1)Titoli di debito e tassi di interesse
- Valore nozionale X 20.458
- Fair value positivo X 21
- Fair value negativo X 19
2)Titoli di capitale e indici azionari
- Valore nozionale X 12
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
3)Valute e oro
- Valore nozionale X 705.911
- Fair value positivo X 1.161
- Fair value negativo X 1.215
4) Merci
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
5)Altri
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1)Titoli di debito e tassi di interesse
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
2)Titoli di capitale e indici azionari
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
3)Valute e oro
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
4) Merci
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X
5)Altri
- Valore nozionale X
- Fair value positivo X
- Fair value negativo X

A.4 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Valori in migliaia di euro)
Sottostanti/Vita Residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno
e fino a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 20.458 - - 20.458
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - 12 - 12
A.4 Derivati finanziari su merci 705.911 - - 705.911
A.5 Altri derivati finanziari - - -
Totale 31.12.2023 726.369 12 - 726.381
Totale 31.12.2022 389.958 12 - 389.970

1.3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

Al 31 dicembre 2022 la Capogruppo operava in derivati di copertura attraverso strumenti lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono di garantire una gestione ottimizzata della raccolta e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo operava anche per il tramite delle Società controllate, finanziati attraverso soluzioni di finanza infragruppo in valute quali Zloty e corone ceche.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Attività sottostanti/
Tipologie derivati
Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
Over the counter Mercati
organizzati
Mercati
Controparti
centrali
Senza controparti centrali Controparti
centrali
Senza controparti centrali organizzati
Con accordi di
compensazione
Senza
accordi di
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza
accordi di
compensazione
1. Titoli di debito e
tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e
indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3.Valute e oro 255.298
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward 255.298
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5.Altri sottostanti
Totale - - - - - - 255.298 -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per prodotti

(Valori in migliaia di euro) Tipologie derivati Totale 31.12.2023 Totale 31.12.2022 Over the counter Mercati organizzati Over the counter Mercati organizzati Controparti centrali Senza controparti centrali Controparti centrali Senza controparti centrali Con accordi di compensazione Senza accordi di compensazione Con accordi di compensazione Senza accordi di compensazione 1. Fair value positivo a) Opzioni b) Interest rate Swap c) Cross currency swap d) Equity Swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale 1. Fair value negativo a) Opzioni b) Interest rate Swap c) Cross currency swap d) Equity Swap e) Forward 14.314 f) Futures g) Altri Totale 14.314

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(Valori in migliaia di euro)
Sottostanti/Vita Residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno
e fino a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su merci
A.5 Altri derivati finanziari
Totale 31.12.2023 - -
Totale 31.12.2022 255.298 255.298

Sezione 4 - Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale la Banca non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza e/o che debba sostenere costi di finanziamento non di mercato in relazione a una posizione finanziaria netta sbilanciata, a causa dell'incapacità di reperire fondi o per la presenza di limiti allo smobilizzo delle attività, costringendo la Banca a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.

Nel definire il rischio di liquidità si distingue tra i rischi legati a orizzonti di breve periodo (sinteticamente "rischio di liquidità") e rischi di lungo periodo (sinteticamente "rischio di funding" o "rischio di liquidità strutturale"):

  • ▶ "rischio di liquidità", il rischio corrente o potenziale che l'ente non sia in grado di gestire efficacemente il proprio fabbisogno di liquidità nel breve termine;
  • ▶ "rischio di funding", il rischio che l'ente non disponga di fonti di finanziamento stabili nel medio e lungo termine, con conseguente rischio corrente o potenziale di non poter far fronte ai propri obblighi finanziari senza un aumento eccessivo dei costi di finanziamento.

La Banca, anche in ottemperanza alle disposizioni contenute nella disciplina di vigilanza prudenziale emanata dalla Banca d'Italia, si è dotato di una "Policy di gestione dei rischi della Banca" e di un "Regolamento Tesoreria e Finanza della Banca", con l'obiettivo di presidiare il rischio di liquidità, e identificare i princìpi di governance e di controllo, nonché le strutture delegate alla gestione operativa e strutturale del rischio di liquidità.

La politica di governo, descritta nella "Policy di gestione del Rischio di Liquidità della Banca", che recepisce gli ultimi aggiornamenti normativi (cfr. Circolare 285/2013 Banca d'Italia), è approvata dal Consiglio di Amministrazione, e definita in coerenza con:

  • ▶ gli obiettivi strategici della Banca;
  • ▶ gli obiettivi di rischio/rendimento definiti nell'ambito del "Risk Appetite Framework";
  • ▶ i processi di monitoraggio e le strategie da adottare in caso si verifichi uno stato di tensione o crisi di liquidità, come definito nel documento "Contingency Funding Plan".

Quanto riportato nella citata "Policy di gestione del Rischio di Liquidità della Banca" è coerente con quanto stabilito nella "Policy di gestione dei rischi della Banca", nella quale gli ambiti e le competenze delle strutture aziendali sono dettagliate a livello globale per tutti i rischi, incluso il rischio di liquidità.

Nell'ambito del "Risk Appetite Framework" sono state definite apposite metriche di liquidità, sia di tipo regolamentare, Liquidity Coverage Ratio – LCR e Net Stable Funding Ratio – NSFR, sia di tipo interno, "Minimo saldo cumulato su totale attivo", calcolato come minor valore settimanale del trimestre di riferimento del rapporto fra il minimo saldo cumulato registrato nelle fasce temporali entro un mese e il totale attivo della Banca ultimo disponibile, al fine di meglio rappresentare la realtà operativa della Banca.

Per il presidio dei processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità, la Banca ha adottato un modello di governance basato sui seguenti principi:

  • ▶ separazione tra i processi di gestione della liquidità e i processi di controllo del rischio di liquidità;
  • ▶ sviluppo dei processi di gestione e controllo del rischio di liquidità, coerentemente con la struttura gerarchica, e mediante un processo di deleghe;
  • ▶ condivisione delle decisioni e della chiarezza delle responsabilità tra organi direttivi, di controllo e operativi;
  • ▶ conformità dei processi di gestione e di monitoraggio del rischio di liquidità con le indicazioni della vigilanza prudenziale.

Il processo di governo della liquidità (gestione della liquidità e controllo dei rischi inerenti) del Gruppo BFF è accentrato nella Capogruppo. In tale modello di governance, la Capogruppo definisce la strategia di Gruppo e le linee guida cui devono sottostare le società controllate, assicurando al contempo la gestione e il controllo della posizione di liquidità a livello consolidato. Le società controllate partecipano alla gestione della liquidità e al controllo dei rischi con le funzioni locali, ciascuna tenuto conto delle specificità del proprio core business, ma sempre nel rispetto delle linee guida definite dalla Capogruppo. Il sistema di governo e gestione del rischio di liquidità operativa e strutturale si basa su principi generali che tutte le società del Gruppo devono perseguire, in linea con le indicazioni fornite dall'Autorità di Vigilanza

Il rischio di liquidità include anche il rischio infra-giornaliero che deriva dal mismatch temporale tra i flussi di pagamento (con regolamento in cut-off giornalieri o a seguito di disposizioni ricevute dalla clientela) e i flussi in entrata (questi ultimi regolati a diversi cut-off infra-giornalieri) che può determinare l'impossibilità di adempiere alle proprie obbligazioni in uscita nel momento in cui vengono richieste per temporanea mancanza di fondi. Per la copertura del rischio di liquidità infra-giornaliera sono definite regole per il mantenimento di un portafoglio minimo di titoli eligibile, funzionale a garantire le esigenze di rifinanziamento infra-giornaliero e di periodo presso le Banche Centrali.

Il monitoraggio della liquidità, che viene svolto in coerenza con la soglia massima di tolleranza al rischio, quindi anche con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa della Banca, ha l'obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti.

La Banca provvede altresì ad effettuare stress test sul rischio di liquidità, con la finalità di valutare gli impatti prospettici di scenari di stress sulle condizioni di solvibilità della Banca.

La Funzione Risk Management identifica gli scenari che possano incidere sul profilo di rischio di liquidità attuale o prospettica della Banca. A titolo esemplificativo, si illustrano di seguito diversi driver tenuti in considerazione nell'ambito della definizione degli scenari di stress:

  • ▶ scenari di mercato/sistemici (market driven), si riferiscono a eventi di stress esogeni alla Banca, quali situazioni di incertezza sui mercati finanziari e/o politici che comportano una difficoltà di accesso al mercato;
  • ▶ scenari idiosincratici (bank specific), che riguardano eventi di stress endogeni alla Banca tipicamente collegati a una perdita reputazionale con eventuale peggioramento del merito creditizio;
  • ▶ scenari combinati, ovvero gli scenari di mercato e idiosincratici elaborati in un unico framework per valutare l'effetto complessivo dello stress sulla Banca.

La posizione di liquidità del Gruppo, sana e sotto costante controllo, si è mantenuta solida grazie, in particolare, alla disponibilità di adeguate riserve liquide derivanti dalla raccolta, così che gli indicatori di liquidità di breve e medio-lungo periodo, Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR), evidenziano valori al 31 dicembre 2023 rispettivamente pari a 297,73% e 192,43%, quindi ampiamente superiori ai limiti regolamentari.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

(Valori in migliaia di euro)
Valuta di denominazione: EURO
Voci/Scaglionitemporali A vista Da oltre
1 giorno a
7 giorni
Da oltre
7 giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni a
1 mese
Da oltre
1 mese fino
a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Oltre
5 anni
Durata
indeterminata
A. Attività per cassa 3.379.789 107.918 141.363 449.636 350.509 166.772 471.944 1.259.160 3.587.459 189.206
A.1 Titoli di Stato 44 - 350 - 89.794 102.272 463.471 1.025.001 3.470.002 -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - 664 4.503 7.000 -
A.3 Quote O.I.C.R. 165.846 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 3.213.899 107.918 141.012 449.636 260.715 64.500 7.809 229.656 110.457 189.206
- banche 66.834 66.939 88.538 128.842 79.948 - - - - 189.206
- clientela 3.147.065 40.979 52.474 320.795 180.766 64.500 7.809 229.656 110.457 -
B. Passività per cassa 5.643.178 770.408 44.758 1.159.252 649.287 898.039 443.588 156.507 1.995 -
B.1 Depositi e conti correnti 4.693.816 201.699 44.750 71.464 648.806 897.521 442.619 150.091 - -
- banche 821.288 151.402 2.500 - 9.000 - - - - -
- clientela 3.872.528 50.297 42.250 71.464 639.806 897.521 442.619 150.091 - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 949.363 568.710 9 1.087.788 481 518 969 6.416 1.995 -
C. Operazioni "fuori bilancio" 2.470.843 2.760.592 407.120 19.875 - - 561 24.985 - -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- 289.793 407.120 19.810 - - - - - -
- posizioni lunghe - 88.392 249.101 - - - - - - -
- posizioni corte - 201.401 158.018 19.810 - - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
2.470.799 2.470.799 - - - - - - - -
- posizioni lunghe 2.470.799 - - - - - - - - -
- posizioni corte - 2.470.799 - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
44 - - 65 - - 561 24.985 - -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte

Relazione del Collegio Sindacale

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE (Valori in migliaia di euro)

Voci/Scaglioni temporali A vista Da oltre
1 giorno
a 7 giorni
Da oltre
7 giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni
a 1 mese
Da oltre
1 mese
fino a 3
mesi
Da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Oltre
5 anni
Durata
indeterminata
A. Attività per cassa 145.358 23.051 282.875 420.874 860.782 - - - - -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 83.450 11.525 141.437 210.437 430.391 - - - - -
- Banche 54.681 - - - - - - - - -
- Clientela 28.770 11.525 141.437 210.437 430.391 - - - - -
B. Passività per cassa 1.064.917 71.095 51.074 86.228 354.526 246.608 133.944 17.111 - -
B.1 Depositi e conti correnti 532.459 35.547 25.537 43.114 177.263 123.304 66.972 8.555 - -
- Banche 102.302 18.107 - - - - - - - -
- Clientela 430.157 17.440 25.537 43.114 177.263 123.304 66.972 8.555 - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
C. Operazioni fuori bilancio - 391.441 540.670 19.910 - - - - - -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - 251.927 225.098 19.910 - - - - - -
- Posizioni corte - 139.513 315.571 - - - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

Sezione 5 - Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Nella Banca, l'esposizione a tale categoria di rischio è generata in via prevalente da disfunzioni nei processi lavorativi e nell'assetto organizzativo e di governo – errori umani, malfunzionamenti negli applicativi informatici, inadeguatezza dei presìdi organizzativi e di controllo – nonché dall'eventuale perdita di risorse umane nei ruoli chiave di gestione aziendale. L'esposizione ai rischi operativi derivante da fattori di origine esogena risulta adeguatamente presidiata, anche in considerazione degli strumenti di mitigazione adottati per fronteggiare tali eventi sfavorevoli (quali, a titolo esemplificativo: il business continuity plan, processi di storage dei dati, strumenti di back up, polizze assicurative etc.).

Il processo di gestione e controllo dei rischi operativi adottato dalla Banca si fonda sui principi di promozione di una cultura aziendale orientata alla gestione del rischio e alla definizione di opportuni standard e incentivi volti all'adozione di comportamenti professionali e responsabili, a tutti i livelli dell'operatività, nonché al disegno, all'implementazione e alla gestione di un sistema integrato di gestione dei rischi operativi adeguato rispetto alla natura, all'operatività, alla dimensione e al profilo di rischio.

Il modello di valutazione dei rischi operativi adottato dalla Banca si compone di 5 fasi: (i) identificazione, (ii) misurazione, (iii) monitoraggio, (iv) gestione e (v) reporting.

La fase di identificazione dei rischi operativi avviene mediante l'attività di raccolta delle informazioni di rischio operativo attraverso il trattamento coerente e coordinato di tutte le fonti di informazione rilevanti; l'obiettivo perseguito è la costituzione di una base informativa completa. Le informazioni necessarie sono i dati interni di perdita corredati di tutte le informazioni rilevanti ai fini della gestione e le valutazioni soggettive acquisite mediante i processi di autovalutazione dei rischi e dei controlli. La raccolta di queste informazioni avviene sulla base di specifici modelli di classificazione, atti a garantire una rappresentazione omogenea dei dati stessi. La fase di Identificazione è composta dai seguenti processi:

  • ▶ Identificazione dei rischi operativi all'interno delle procedure aziendali (mappa dei rischi operativi per controlli): l'attività consiste nell'individuazione del rischio operativo attraverso un'approfondita analisi dei processi organizzativi aziendali e la mappatura dei rischi potenziali. L'approccio di valutazione è espresso dall'owner di processo/attività - indicato all'interno delle procedure - mediante un'analisi prevalentemente qualitativa, che consente l'identificazione delle attività a rischio, dei controlli, del livello di rischiosità collegato a ogni attività a rischio mappata nelle procedure operative e, quindi, delle azioni da intraprendere al fine di rendere il processo quanto più presidiato;
  • Loss data Collection (LDC): il sistema di misurazione e gestione del rischio operativo definito dalla Funzione Risk Management della Capogruppo consente altresì alla Banca di disporre di un database delle perdite operative generate da eventi di rischio (Event Type), utile per identificare i fattori di rischio, le azioni di mitigazione e le strategie di ritenzione e trasferimento, nonché per l'eventuale sviluppo nel tempo di sistemi interni di misurazione dei rischi operativi;

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

  • Risk Self Assessment (RSA): la Banca effettua con cadenza annuale una valutazione complessiva del livello di esposizione ai Rischi Operativi mediante il processo di RSA. L'attività di Risk Self Assessment (RSA) si configura come un'auto-valutazione annuale dell'esposizione prospettica al rischio operativo insito nei processi aziendali, finalizzata alla valorizzazione della percezione della rischiosità da parte delle figure chiave (Business Expert) che governano l'esecuzione di tali processi, tenendo conto dell'evoluzione attesa del business e dei presidi organizzativi e di controllo già in essere;
  • ▶ Identificazione dei rischi operativi connessi al rischio informatico: annualmente, inoltre, al fine di determinare l'esposizione al rischio ICT, la Banca ha definito un modello specifico per la valutazione del rischio informatico, in coerenza con la normativa nazionale ed europea, che risponde alle esigenze di individuazione dei rischi specifici inerenti alla sfera ICT, interni o dipendenti dagli outsourcer, e di miglior qualificazione del rischio operativo tramite la valutazione degli elementi specifici caratteristici dei trattamenti automatici delle informazioni;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi all'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti: la Banca, altresì, valuta i rischi operativi connessi con l'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti, e mitiga il conseguente insorgere del rischio operativo attraverso il coinvolgimento preventivo delle Funzioni aziendali di Controllo e la definizione di policy e di regolamenti specifici sui diversi argomenti e materie;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi alle Operazioni di Maggior rilievo (OMR): la valutazione della rischiosità derivante da una OMR si traduce nella valutazione della coerenza del profilo di rischio della OMR con la propensione al rischio definita nel RAF.

La fase di misurazione consiste nel calcolare i requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo attraverso il metodo base (Basic Indicator Approach - BIA) con il quale il requisito patrimoniale è calcolato applicando un coefficiente regolamentare a un indicatore del volume di operatività aziendale (Indicatore Rilevante). Inoltre, per una migliore valutazione dell'esposizione ai rischi, la Banca ha implementato un processo quantitativo di valutazione dei rischi operativi (OpVaR) che permette di monitorare il valore di rischio operativo della Banca calcolato al 99,9° percentile.

La fase di monitoraggio consiste nell'adozione di un sistema di controllo articolato che prevede l'analisi delle cause generatrici degli eventi di perdita e il monitoraggio dell'andamento degli eventi di perdita, in termini di valutazione dell'andamento delle perdite derivanti dai processi di LDC e RSA. Nell'ambito dei presìdi posti in essere con riferimento all'esposizione al rischio operativo, la Banca monitora anche i seguenti rischi specifici:

  • ▶ rischio di Riciclaggio, riguardante il rischio che le controparti finanziarie, commerciali, fornitori, partner, collaboratori e consulenti della Banca possano avere implicazioni in operazioni idonee, anche potenzialmente, a favorire il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali;
  • ▶ rischio di Compliance, concernente il rischio di sanzioni legali e amministrative, perdite finanziarie rilevanti o perdite di reputazione dovute al mancato rispetto non solo delle leggi e dei regolamenti ma anche di standard interni e di condotta applicabili all'attività aziendale. Per tale fattispecie di rischio, periodicamente, viene aggiornata la relativa metodologia di valutazione, sviluppata con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca, secondo un approccio risk based. In particolare, per le norme rilevanti che non prevedono l'istituzione di presìdi specialistici (i.e., privacy, salute e sicurezza sul lavoro), la Funzione Compliance fornisce consulenza ex ante alle strutture della Banca, e valuta ex post l'adeguatezza delle misure organizzative e delle attività di controllo adottati. Per quanto attiene alle normative presidiate da funzioni specialistiche, la Funzione Compliance svolge un presidio indiretto, collaborando con tali funzioni specialistiche nella definizione delle metodologie di valutazione del rischio compliance oltreché nella mappatura dei rischi e dei relativi presìdi di controllo (c.d. Compliance Risk Control Matrix).

La fase di Gestione del Rischio Operativo si pone come obiettivo la valutazione nel continuo delle strategie per il controllo e la riduzione del rischio, decidendo, in base alla natura e all'entità dello stesso e in relazione alla propensione al rischio espressa dal vertice aziendale, se accettarlo e, pertanto, assumerlo da parte del responsabile del processo o rifiutarlo, e quindi ridurre le attività, se attuare politiche di mitigazione o se trasferirlo a terzi mediante opportune polizze assicurative. Inoltre, a presidio dei rischi sopra richiamati, la Banca adotta Modelli Organizzativi ad hoc per la gestione di rischi di riciclaggio, salute e sicurezza sul lavoro e sicurezza delle informazioni e servizi di pagamento.

La fase di reporting, infine, ha l'obiettivo di assicurare una tempestiva e idonea comunicazione a supporto delle decisioni gestionali degli organi aziendali e delle funzioni organizzative.

Relazione del Collegio Sindacale

Parte F - Informazioni sul Patrimonio

Sezione 1 - Il patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

Il Patrimonio netto della Banca è composto dall'aggregazione di Capitale, Sovrapprezzi di emissione, Riserve, Acconti su dividendi, Strumenti di capitale, Azioni proprie, Riserve da valutazione e Utile d'esercizio.

Ai fini di Vigilanza, l'aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo è determinato in base alle vigenti disposizioni previste dalla Banca d'Italia, e costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Importo
31.12.2023
Importo
31.12.2022
1. Capitale 143.947 142.870
2. Sovrapprezzi di emissione 66.277 66.277
3. Riserve 253.424 180.628
- di utili 243.718 170.209
a) legale 28.586 28.539
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre 215.132 141.670
- altre 9.706 10.419
3.5 Acconti su dividendi (-) (54.451) (68.550)
4. Strumenti di capitale 150.000 150.000
5. (Azioni proprie) (4.377) (3.884)
6. Riserve da valutazione: 6.469 5.421
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
2.534 1.045
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Strumenti di copertura (elementi non designati)
- Differenze di cambio 90 3
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
- Utili (perdite) attuariali a piani previdenziali a benefici definiti 308 335
- Quota delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio
netto
- Leggi speciali di rivalutazione 3.536 4.038
7. Utile (perdita) d'esercizio 131.360 261.438
Totale 692.649 734.201

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Valori in migliaia di euro)

Attività/valori Totale 31.12.2023 Totale 31.12.2022
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito -
2. Titoli di capitale 2.534 1.045
3. Finanziamenti
Totale 2.534 - 1.045 -

L'iscrizione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTC&S) viene effettuata al fair value. A fine esercizio, il valore di iscrizione di tali titoli deve essere confrontato con le variazioni di fair value dell'esercizio precedente, e la differenza contabilizzata nello Stato patrimoniale tra le riserve di valutazione.

Tale riserva si riferisce a partecipazioni minoritarie detenute dalla Banca e valutate al fair value in talune società finanziarie e non finanziarie per un ammontare complessivo iscritto nel bilancio pari a circa 12,5 milioni di euro.

Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica tabella della parte B dell'Attivo di Stato patrimoniale Voce 30" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Valori in migliaia di euro)

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali - 1.045 -
2.Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value 1.488
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito X
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo X
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli
di capitale)
2.5 Altre variazioni
3.Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Riprese di valore per rischio di credito
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive:
- da realizzo X
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli
di capitale)
3.5 Altre variazioni
4. Rimanenze finali - 2.534 -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Lo IAS 19 prevede la contabilizzazione degli utili e delle perdite attuariali nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio di competenza.

I risultati della valutazione attuariale risentono della normativa dettata dalla legge n. 296/2006, e il calcolo, ai fini dello IAS 19, si riferisce unicamente al TFR maturato e non trasferito alle forme pensionistiche complementari o al Fondo di Tesoreria dell'INPS.

Al 31 dicembre 2023, tale riserva di valutazione ammonta a 308 mila euro.

Sezione 2 - I Fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Ambito di applicazione della normativa

La determinazione dei Fondi propri ha recepito – a decorrere dal 1° gennaio 2014, sulla base delle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013 – il Regolamento Europeo n. 575/2013, relativo alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella Direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative includono gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

2.1 Fondi propri

A. Informazioni di natura qualitativa

I Fondi propri rappresentano il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria, e costituiscono il principale parametro di riferimento per le valutazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale della Banca.

La regolamentazione prudenziale ha lo scopo di assicurare che tutti gli intermediari creditizi dispongano di una dotazione patrimoniale minima obbligatoria in funzione dei rischi assunti.

La Banca valuta costantemente la propria struttura patrimoniale, sviluppando e utilizzando tecniche di monitoraggio e di gestione dei rischi regolamentati, anche avvalendosi di un Comitato Controllo e Rischi quale organo preposto all'interno del Consiglio di Amministrazione.

I Fondi propri sono costituiti dalla somma di Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), del Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) e del Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2), al netto degli elementi da dedurre e dei filtri prudenziali IAS/IFRS.

I principali elementi che compongono i Fondi propri della Banca sono computati nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), e sono i seguenti:

  • ▶ Capitale Sociale versato;
  • ▶ riserve (riserva legale, riserva straordinaria, riserva utili esercizi precedenti, riserva per stock option e riserva per strumenti finanziari);
  • ▶ eventuale quota di utile del periodo non distribuita;
  • ▶ riserve da valutazione (riserva di transizione ai principi IAS e al principio IFRS 9, riserva utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti, riserva di valutazione dei titoli HTC&S);
  • ▶ eventuali interessi di minoranza computabili nel calcolo del CET1.

Da tali elementi vanno dedotte le immobilizzazioni immateriali, compreso l'eventuale avviamento, alcune categorie di Attività fiscali in ottemperanza ai dettami della CRR II nonché gli effetti del Calendar Provisioning.

Il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (AT1) comprende gli strumenti di capitale di classe 1 emessi.

I Fondi propri, nel corso del 2023, sono stati influenzati principalmente:

  • ▶ dalla distribuzione agli azionisti di riserve di utili per 51,8 milioni di euro;
  • ▶ dal pagamento delle cedole dell'AT1 per 8,8 milioni di euro.

B. Informazioni di natura quantitativa

(Valori in migliaia di euro)
VOCI/VALORI Totale
31.12.2023
Totale
31.12.2022
A. Capitale primario di classe 1 (Common EquityTier 1 - CET1) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali
437.029 500.726
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) (461) (386)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
(A +/- B)
436.568 500.341
D. Elementi da dedurre dal CET1 (62.611) (59.894)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza
oggetto di disposizioni transitorie
F.Totale Capitale primario di classe 1 (Common EquityTier 1 - CET1) (C - D +/- E) 373.958 440.447
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) al lordo degli elementi da
dedurre e degli effetti del regime transitorio
150.000 150.000
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall'AT1
I. Regime transitorio - Impatto suAT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni
e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie
L.Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) (G - H +/- I) 150.000 150.000
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 -T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
-
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dalT2
O. Regime transitorio - Impatto suT2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e
inclusi nelT2 per effetto di disposizioni transitorie
P.Totale di Capitale di Classe2 (Tier 2 -T2) (M - N +/- O)
Q. Totale Fondi Propri (F + L + P) 523.958 590.447

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

Il rispetto dei limiti di adeguatezza patrimoniale della Banca, sia a livello di base (CET1 Capital Ratio e Tier1 Capital Ratio), sia a livello di dotazione complessiva (Total Capital Ratio), è costantemente monitorato dai competenti organismi societari.

Il CET1 Capital Ratio è dato dal rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza di Base (Tier1 Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza Totale (Total Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Totale dei Fondi propri e il valore delle Attività di rischio ponderate.

In base alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", l'ammontare delle Attività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio, pari all'8%).

L'esposizione complessiva ai rischi della Banca, alla data del 31 dicembre 2023, relativamente all'attività svolta, è risultata adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

In relazione alla Banca, il CET1 si attesta al 9,2%, Tier1 Capital ratio Capital Ratio e Total Capital Ratio sono pari al 13,0%.

1° Pilastro – L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata;
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

Rischio di credito

Tale rischio viene approfonditamente illustrato nella parte E del presente documento.

Rischio di controparte

Il rischio di controparte rappresenta un caso particolare di rischio di credito, caratterizzato dal fatto che l'esposizione, a motivo della natura finanziaria del contratto stipulato fra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell'andamento dei fattori di mercato sottostanti.

Per BFF, il rischio di controparte può essere generato da operazioni di pronti contro termine e da derivati. Per la misurazione del rischio di controparte, viene utilizzata la metodologia dell'esposizione originaria.

Rischio operativo

Il rischio operativo è dato dalla possibilità di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Il rischio operativo, pertanto, si riferisce a varie tipologie di eventi, che non sarebbero singolarmente rilevanti se non analizzati congiuntamente e quantificati per l'intera categoria di rischio.

La Banca, per la misurazione del rischio operativo, applica il metodo "Base": il requisito patrimoniale è determinato applicando un coefficiente del 15% alla media triennale dell'indicatore rilevante, calcolato sulle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi, secondo quanto riportato nel Regolamento Europeo n. 575/2013.

In continuità con il percorso evolutivo del proprio framework di Operational Risk Management avviato nel corso degli ultimi esercizi, la Banca nel 2018 ha focalizzato l'attenzione sul potenziamento della componente di identificazione e valutazione prospettica e sull'introduzione di un modello statistico interno gestionale per la quantificazione dell'esposizione al rischio operativo, con l'obiettivo di verificare che il metodo utilizzato ai fini regolamentari valorizzi un capitale adeguato a fronte dei rischi assunti e assumibili. Gli interventi effettuati con riferimento al perimetro di BFF, di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group e delle sue controllate si sono concentrati sull'evoluzione metodologica del processo di Risk Self Assessment al fine di utilizzarne gli output dello stesso per la quantificazione in termini economici e di capitale dell'esposizione al rischio operativo; i risultati ottenuti dal processo di valutazione prospettica dei rischi operativi sono stati altresì utilizzati per la quantificazione del capitale interno a fronte dei rischi operativi ai fini ICAAP. Le perdite operative riferite al 2023 sono risultate ampiamente inferiori rispetto al requisito patrimoniale per il rischio operativo e al requisito calcolato a livello gestionale nell'ICAAP 2022.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è quello relativo alle posizioni detenute a fini di negoziazione, ovvero intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine, assunte allo scopo di beneficiare di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

La normativa identifica e disciplina il trattamento delle varie tipologie di rischio di mercato con riferimento al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. Per la misurazione del rischio di mercato, la Banca si avvale del metodo "Standard".

2° Pilastro – Il Resoconto ICAAP/ILAAP

La normativa di vigilanza richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all'Autorità di Vigilanza il compito di verificare l'affidabilità e la coerenza dei relativi risultati, e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive.

BFF Banking Group presenta annualmente alla Banca d'Italia il "Resoconto ICAAP/ILAAP", quale aggiornamento sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità del Gruppo. In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il Gruppo ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 27 aprile 2023. Il Resoconto è stato redatto in conformità con i requisiti previsti in materia dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia.

Relativamente al processo "Supervisory Review and Evaluation Process" (SREP), il Gruppo è tenuto a rispettare un CET1 Ratio pari a 9,00%, un Tier1 Ratio pari a 10,50% e un Total Capital Ratio pari a 12,50%.

B. Informazioni di natura quantitativa

(Valori in migliaia di euro)
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata 11.820.612 12.949.671 3.342.749 3.047.238
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 267.420 243.779
B.2 Rischio di aggiustamento della
valutazione del credito
21 25
B.3 Rischio di regolamento
B.4 Rischi di mercato 568
1. Metodologia standard 568
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.5 Rischio operativo 55.617
1. Metodo base 55.617 56.531
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6Altri elementi del calcolo
B.7Totale requisiti prudenziali 323.626 300.336
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTE DI
VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 4.045.325 3.754.197
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di
rischio ponderate (CET1 capital ratio) (%)
9,24% 11,73%
C.3 Capitale di Classe 1/Attività di rischio
ponderate (Tier 1 capital ratio) (%)
12,95% 15,73%
C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio
ponderate (Total capital ratio) (%)
12,95% 15,73%

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda

Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio

Al 31 dicembre 2023, non sono in corso operazioni straordinarie di aggregazioni aziendali, rientrante nella definizione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised ("Business Combination").

Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio 2023, non sono state effettuate operazioni di aggregazione rientrante nella definizione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised ("Business Combination").

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Parte H - Operazioni con parti correlate

Le tipologie di parti correlate, così come definite dal principio IAS 24, comprendono:

  • ▶ la società controllante;
  • ▶ le società controllate;
  • ▶ gli amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche e i loro familiari prossimi.

Nella seguente tabella sono dettagliati i valori economici e patrimoniali derivanti da operazioni con Parti Correlate, poste in essere dalla Banca con riferimento al 31 dicembre 2023, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24, e l'incidenza rispetto alla relativa voce di bilancio.

(Valori in migliaia di euro)
Controllante Amministratori
e Dirigenti con
responsabilità
strategiche
(1)
Altre parti
correlate
Totale
parti
correlate
Voce di
bilancio
Incidenza
sulla voce
di bilancio
Voci
rendiconto
finanziario
Incidenza
sulla
voce di
rendiconto
finanziario
Impatto delle transazioni
sullo stato patrimoniale
Partecipazioni
Al 31 dicembre 2023 8.564 8.564 154.876 5,5% (3.000) n.d.
Debiti verso clientela
Al 31 dicembre 2023 (1.496) (1.496) (8.463.347) 0,0% (1.201.837) (0,1)%
Fondo per rischi e oneri: a)
quiescenza e obblighi simili
Al 31 dicembre 2023 (1.328) (1.328) (6.760) 19,6% 137.402 (1,0)%
Altre passività
Al 31 dicembre 2023 (942) (942) (536.142) 0,2% 137.402 (0,6)%
Riserve
Al 31 dicembre 2023 (6.924) (6.924) (253.424) 2,7% -
Impatto delle transazioni
sul conto economico
Interessi passivi e oneri
assimilati
Al 31 dicembre 2023 (20) (20) (341.848) 0,0% -
Spese amministrative: a)
spese per il personale
Al 31 dicembre 2023 (12.974) (12.974) (66.416) 19,5% -

Note: (1) Include anche i membri del Consiglio di Amministrazione.

Al 31 dicembre 2023 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 13.221.900 opzioni assegnate e non ancora esercitate: di cui n. 8.996.900 esercitabili in azioni della Banca, che qualora il prezzo raggiungesse i 15 euro, la dilution sarebbe pari a 1,79%.

In particolare, i saldi delle posizioni intercompany in essere al 31 dicembre 2023 risultano i seguenti:

  • ▶ BFF Finance Iberia (tramite la succursale spagnola di BFF Bank), per un importo pari a 460,9 milioni di euro;
  • ▶ BFF Polska, per un importo pari a 3.133,5 milioni di zloty (PLN), di cui 1.573,5 milioni di Zloty tramite la succursale polacca di BFF Bank, e per un importo pari a 12,3 milioni di euro;
  • ▶ BFF Central Europe, per un importo pari a 222,3 milioni di euro;
  • ▶ BFF MedFinance, per un importo pari a 376,5 milioni di zloty (PLN), tramite la succursale polacca di BFF Bank;
  • ▶ BFF Ceska Republika, per un importo pari a 71 milioni di corone (CZK);
  • ▶ BFF Immobiliare, per un importo pari a 40,7 milioni di euro.

BFF Bank ha in essere i seguenti "License agreement":

  • ▶ con BFF Finance Iberia, che prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF Bank (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2023, sono pari a circa 1.500 mila euro;
  • ▶ con BFF Central Europe, che prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2023, sono pari a circa 828 mila euro;
  • ▶ con BFF Ceska Republika, che prevede l'utilizzo in licenza dei software, dei metodi organizzativi e delle linee di comunicazione di BFF (IT rights), nonché dell'assistenza, della manutenzione e del monitoraggio degli IT rights stessi. Il corrispettivo è rappresentato dalle royalties che, al 31 dicembre 2023, sono pari a circa 5 mila euro.

È in essere un "Intragroup Service and cost sharing agreement", che prevede la fornitura di servizi e la ripartizione ottimale di costi tra tutte le società del Gruppo e le succursali della Capogruppo, tra BFF Bank e:

  • ▶ le sue succursali estere per un ammontare al 31 dicembre 2023 pari a circa 369 mila euro;
  • ▶ BFF Polska S.A., per un ammontare al 31 dicembre 2023 pari a circa 658 mila euro;
  • ▶ BFF Finance Iberia S.A.U., per un ammontare al 31 dicembre 2023 pari a circa 238 mila euro;
  • ▶ BFF Medfinance S.A., per un ammontare al 31 dicembre 2023 pari a circa 80 mila euro;
  • ▶ Kancelaria Karnowski, per un ammontare al 31 dicembre 2023 pari a circa 86 mila euro;
  • ▶ BFF Central Europe s.r.o., per un ammontare al 31 dicembre 2023 pari a 60 mila euro;
  • ▶ BFF Ceska Republika s.r.o., per un ammontare al 31 dicembre 2023 pari a 11 mila euro.

BFF Finance Iberia, nel corso dell'anno 2016, ha acquisito crediti sanitari italiani dalla controllante, per un importo complessivo di circa 82 milioni di euro. Tali crediti, alla data di riferimento, risultano già incassati per circa 80,9 milioni di euro con un outstanding residuo pari a 0,9 milioni di euro circa.

Si segnala che BFF Bank svolge:

  • ▶ l'attività di risk management per la controllata BFF Finance Iberia, per un importo pari a 12.000 euro all'anno;
  • ▶ l'attività di internal audit per la controllata BFF Finance Iberia, per un importo pari a 6.400 euro all'anno;
  • ▶ un servizio di supporto amministrativo per la Fast Forward Foundation (ex Fondazione Farmafactoring), per un corrispettivo pari a 15 mila euro all'anno;

Relazione del Collegio Sindacale

  • ▶ l'attività di amministrazione, internal audit, compliance, risk management, segreteria affari societari e servizi IT per la controllata BFF Immobiliare S.r.l., per un importo pari a 44 mila euro all'anno;
  • ▶ l'attività di amministrazione, internal audit, compliance, risk management, segreteria affari societari e servizi IT per la controllata BFF Techlab S.r.l., per un importo pari a 33 mila euro all'anno.

Si precisa che la Banca ha intrattenuto, con aziende azioniste, rapporti di factoring e di mandato per la gestione e la riscossione dei crediti, a normali condizioni di mercato.

Si segnala, infine, l'esistenza di rapporti di conto deposito con amministratori della Banca e con altre parti correlate, per i quali le condizioni applicate corrispondono a quelle vigenti nel foglio informativo al momento della sottoscrizione del contratto.

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

A. Informazioni di natura qualitativa

Piano di Stock Option 2016

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: l'identificazione dei beneficiari e l'attribuzione delle opzioni spetta:
    • a) al Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Remunerazioni, con riferimento ad amministratori, senior executive ed executive a diretto riporto dell'Amministratore Delegato;
    • b) all'Amministratore Delegato, nei limiti delle sue deleghe, con riferimento agli altri beneficiari la cui remunerazione rientri nelle sue competenze;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità ordinaria ovvero cash-less. L'Assemblea ordinaria del 28 marzo 2019 ha approvato l'introduzione nel piano di una modalità di esercizio alternativa a quella ordinaria (cd. cash-less) che prevede l'attribuzione, ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta e siano stati a ciò preventivamente autorizzati, di un numero di azioni determinato in base al valore di mercato delle azioni alla data di esercizio, senza obbligo di pagamento del prezzo di esercizio.

Coerentemente con la normativa in vigore, le opzioni assegnate nell'ambito del Piano 2016 concorrono a determinare la componente variabile della remunerazione erogata attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari; pertanto, il piano è soggetto a tutte le limitazioni incluse nella policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale della Banca e nelle disposizioni di legge.

Le condizioni di vesting delle opzioni oggetto del piano sono le seguenti:

  • ▶ le opzioni assegnate in ciascuna tranche iniziano a maturare a partire dal dodicesimo mese successivo all'assegnazione, a sua volta subordinata a una serie di condizioni dettagliate nel piano, che presupponga:
    • a) il perdurare del rapporto di lavoro con la Banca e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione; e
    • b) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Si specifica che il piano è soggetto alle condizioni di malus e claw back: le opzioni sono soggette a meccanismi di correzione ex post (malus e/o claw back) che, al verificarsi di circostanze predefinite, determinano la perdita e/o la restituzione dei diritti attribuiti dal piano.

Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016 al 31 dicembre 2023 risultavano assegnate, non esercitate che hanno maturato il periodo di vesting e sono ancora esercitabili, n.96.000. Non vi sono altre opzioni esistenti a tale data. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato e non ancora esercitato al 31 dicembre 2022 era pari a 1.086.788.

Relazione del Collegio Sindacale

Piano di Stock Option 2020

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: i beneficiari sono individuati dal Consiglio di Amministrazione e/o dall'Amministratore Delegato a loro insindacabile giudizio – nei limiti previsti dalla normativa applicabile e dal piano – tra i dipendenti e/o gli Amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità cash-less.

Le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano al completamento del periodo di vesting, ossia dopo 3 anni dalla relativa data di assegnazione. Il vesting è subordinato alla sussistenza delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con la Banca e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, al 31 dicembre 2023 il numero di stock option assegnate e non esercitate sono 5.461.400, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 2.227.700. Non vi sono altre opzioni esistenti a tale data. Al 31 dicembre 2022 il numero di opzioni che risultava essere assegnato, ma non ancora esercitabile, era pari a 8.384.500 opzioni.

Piano di incentivazione di lungo termine di BFF Bank "Incentive Plan 2022"

In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.

  • ▶ Oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 9.700.000 opzioni suddivise in tre tranche. Le opzioni possono essere di due tipologie: (i) opzioni A, che attribuiscono il diritto a ricevere azioni ordinarie della Società, c.d. equity settled e (ii) opzioni B, che attribuiscono il diritto a ricevere phantom shares, da convertire in cassa secondo le previsioni del piano c.d. cash settled;
  • ▶ Condizioni di maturazione (esercizio): le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano a partire al completamento del periodo di 3 anni dalla relativa data di assegnazione. La maturazione è altresì subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con la Banca e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) raggiungimento dei KPI (i.e. indicatori di performance aziendali), ferme restando le previsioni in materia di differimento e lock-up applicabili al personale più rilevante (c.d. Risk Taker) della Banca e le altre previsioni di dettaglio del piano, già rese note al mercato secondo la normativa applicabile.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2022, al 31 dicembre 2023 risultano assegnate 7.664.500 opzioni di cui 3.439.500 in modalità equity settled (Opzioni A) e 4.225.000 in modalità cash settled (phantom share), non ancora esercitabili. Al 2022, erano state assegnate 5.593.000 opzioni di cui 2.500.500 in modalità equity settled e cash-less e 3.092.500 in modalità cash settled/phantom, di cui nessuna ancora esercitabile.

Parte M - Informativa sul leasing

In data 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il Principio Contabile Internazionale IFRS 16, relativo alla nuova definizione e al nuovo modello di contabilizzazione del "leasing". Il principio si basa sul trasferimento del diritto d'uso del bene concesso in locazione e deve essere applicato a tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli di durata inferiore ai 12 mesi e con valore contrattuale inferiore a 5.000 euro.

Sulla base del suddetto modello di contabilizzazione, devono essere iscritti nello Stato patrimoniale il "diritto d'uso" del bene tra le attività e la passività per i pagamenti futuri dovuti, mentre nel conto economico devono essere iscritti l'ammortamento del "diritto d'uso" e gli interessi passivi.

L'applicazione del principio ha comportato una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contratti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).

In particolare, le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:

  • ▶ il bene identificato deve essere rappresentato come un asset avente natura di diritto d'uso, nell'Attivo dello Stato patrimoniale (alla stregua di un asset di proprietà), in contropartita di una passività finanziaria;
  • ▶ il valore di prima iscrizione della passività finanziaria è pari al valore attuale dei pagamenti/canoni periodici stabiliti tra le parti per poter disporre del bene, lungo la durata contrattuale che si ritiene ragionevolmente certa; il valore di prima iscrizione del diritto d'uso è pari a quello della passività finanziaria a meno di alcune partite riconducibili, a titolo esemplificativo, a costi diretti iniziali per l'ottenimento del contratto;
  • ▶ in sede di chiusure contabili successive alla prima iscrizione dell'asset, e per tutta la durata contrattuale, l'asset è ammortizzato in base ad un criterio sistematico, mentre la passività finanziaria è incrementata per gli interessi passivi maturati, da calcolarsi in base al tasso interno del contratto di locazione ove espressamente previsto oppure al costo del funding di periodo, nonché dal pagamento dei canoni periodici.

Sezione 1 - Locatario

Informazioni qualitative

Nel corso del 2018, BFF Bank ha avviato un'iniziativa progettuale volta a comprendere e definire gli impatti qualitativi e quantitativi della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, a seguito del quale è stato definito il nuovo modello di contabilizzazione da utilizzare per tutti i contratti di locazione (leasing), ad eccezione di quei beni che hanno un modesto valore (minore di 5.000 euro) o quelli per cui la durata contrattuale è breve (uguale o inferiore ai 12 mesi).

Ai fini della prima adozione del principio contabile (c.d. First Time Adoption - FTA), il Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2019 ha deliberato che BFF e tutte le società appartenenti a BFF Banking Group debbano adottare il modello "Modified Retrospective Approach". Di conseguenza la Banca non deve applicare retroattivamente il principio (considerando quindi informazioni comparative complesse), e il calcolo del diritto d'uso da inserire nella voce "Attività Materiali" coincide con il valore della passività finanziaria.

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del
Dirigente preposto
Relazione del
Collegio Sindacale
Relazione della
Società di Revisione

Informazioni quantitative

Di seguito, si riporta il dettaglio dei diritti d'uso (Right of use), iscritti nella voce "Attività Materiali" al 31 dicembre 2023.

(Valori in migliaia di euro)
Diritti d'uso
31.12.2023
Diritti d'uso
31.12.2022
BFF Bank 11.752 10.675
Totale 11.752 10.675

Per ulteriori dettagli in merito agli impatti contabili riferiti alle Attività materiali e alle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rinvia alla specifica sezione della Parte B della Nota Integrativa.

Altri dettagli informativi

Dettagli di compensi corrisposti alla società di revisione e alle altre società della rete

Il prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB (delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni), evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi, resi dalla società di revisione e da società appartenenti alla sua rete. Tali corrispettivi rappresentano i costi sostenuti ed iscritti nel Bilancio consolidato, al netto dei rimborsi spese e dell'IVA indetraibile e del contributo CONSOB:

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di servizi BFF Bank S.p.A.
KPMG S.p.A. Rete KPMG S.p.A.
Italia Estero Italia Estero
Revisione contabile 186 92 64
Servizi di attestazione(*) 122 17
Servizi di consulenza fiscale
Altri servizi(**) 286 60 26
594 92 60 107

(*) Gli importi si riferiscono alle attestazioni in merito alla dichiarazione non finanziaria e il programma EMTN.

(**) Gli importi si riferiscono a procedure di verifica concordate, attività di due diligence e supporto metodologico.

03

Attestazione

alla redazione

dei documenti

contabili e societari

del Dirigente Preposto

03

Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari

Relazione sulla Gestione Bilancio al 31 dicembre 2023 Attestazione del

Dirigente preposto

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

1. I sottoscritti

  • ▶ Massimiliano Belingheri, in qualità di Amministratore Delegato,
  • ▶ Giuseppe Manno, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di BFF Bank S.p.A.,

attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • ȃ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • ȃ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d'Esercizio, nel corso del 2023.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2023 si è basata su di un modello interno definito da BFF Bank S.p.A., sviluppato in coerenza con i modelli Internal ControlIntegrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of Tradeway Commission (COSO) che rappresenta un framework per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1 il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2023:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    3. 3.2 la Relazione sulla Gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nel corso dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio d'Esercizio, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze. La Relazione sulla Gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 7 marzo 2024

Massimiliano Belingheri L'Amministratore Delegato

Giuseppe Manno Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

04

Relazione

Sindacale

del Collegio

Relazione della Società di Revisione

BFF BANK S.P.A.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL SSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI BFF BANK S.P.A. AI SENSI DELL ART. 153 DEL D.LGS. 58/1998

zionisti di BFF Bank S.p.A.

Signori Azionisti,

Collegio , anche nella propria veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile [ CCIRC ], è chiamato a riferire zionisti di BFF Bank S.p.A., capogruppo del Gruppo Bancario BFF Banking Group BFF la Banca la Società , e il Gruppo cizio chiuso al 31 dicembre 2023, sulla .

ai sensi del codice civile, TUF Decreto Legislativo 1° TUB materia, nonché ai sensi degli artt. 17, 19 D. Lgs. n. 39/2010, e ha tenuto conto della regolamentazione disposta dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e controllo per le banche e le società quotate, in conformità alle Norme di comportamento del Collegio sindacale di Società Quotate predisposte dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Il compito del controllo contabile è demandato alla Società di Revisione KPMG KPMG ne legale, per gli esercizi 2021-2029, è blea ordinaria del 2 aprile 2020.

La funzione di Organismo di Vigilanza D. OdV trasferita in capo al Collegio sindacale, ma viene svolta da un separato organismo collegiale, nominato dal Consiglio di Amministrazione del 10 maggio 2021.

Con la presente Relazione diamo doveri in conformità alla legge.

a) Nomina e autovalutazione, attività del Collegio sindacale

Il mandato del Collegio sindacale in carica alla data della presente Relazione scade 2023.

Il Collegio sindacale, allo scopo di disciplinare la composizione, le modalità di sanciti dalle norme di legge e regolamentari applicabili, oltreché dal Codice di Corporate Governance a cui la Società ha aderito in ultimo aggiornato il 26 febbraio 2024.

Il Collegio sindacale, nel 2023, ha valutato, ogni qualvolta se ne presentava la necessità, con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità, correttezza, indipendenza e insussistenza di cause di incompatibilità richiesti dalla normativa , nonché la disponibilità di tempo e di risorse adeguate alla complessità . I componenti del Collegio sindacale hanno rispettato il limite al terdecies del Regolamento Emittenti e dal Decreto Ministeriale n.169/2020.

autovalutazione del Collegio sindacale per il 2023, effettuata ai sensi e per gli rt. 26, 5° comma, del TUB e della Sezione VI delle Disposizioni sul Governo Societario della Circolare 285 del 2013 e successivi aggiornamenti, che richiamando le finalità del processo di autovalutazione contemplato in capo ca funzionamento, ispirata alle finalità sopra elencate e sulla base di criteri e modalità coerenti con le , si è conclusa il 3 ottobre 2023.

ha tenuto conto anche di quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento del Collegio Sindacale , nonché dalle migliori prassi tempo per tempo diffuse tra le quali il Codice di Corporate Governance del 2020, ed è stata condotta con il supporto di un consulente indipendente, fornendo un quadro complessivamente positivo e individuando punti di attenzione e di miglioramento

Il Collegio sindacale ha, inoltre, formulato i propri orientamenti per gli Azionisti che alla prossima assemblea devono presentare la lista di candidati per la carica di

Relazione della Società di Revisione

sindaco del prossimo triennio e proporne il compenso.

Il Collegio sindacale ha preso parte a sessioni di formazione organizzate dalla Banca, dalle Associazioni di categoria e/o dagli Ordini professionali di riferimento, aventi ad oggetto tematiche inerenti al ruolo e alle responsabilità del Collegio sindacale, alla corporate governance, ai sistemi di controllo interno e gestione dei rischi, ai modelli AIRB, , al 40esimo aggiornamento della Circ. 285/2013 Banca ora, al , al bilancio bancario, e alla regolamentazione del settore bancario e finanziario.

Il Collegio sindacale conferma che, pur terminata la fase emergenziale derivante dalla pandemia da COVID-19, la Banca ha continuato ad avvalersi delle modalità di svolgimento delle riunioni , con un aumento .

Le attività del Collegio sindacale si sono pertanto svolte secondo tali modalità, anche svolgimento delle proprie riunioni anche in video/audio conferenza, modalità la cui adozione non ha diminuito o inficiato il grado di attendibilità delle informazioni

di competenza, effettuando n. 50 riunioni, anche sulla base di un Programma annuale delle verifiche condiviso con le Funzioni di controllo di secondo e di terzo livello, e di ulteriori incontri su tematiche di natura straordinaria.

Il Collegio sindacale ha partecipato, con assenze giustificate di qualche suo componente, a tutte le n. 19 riunioni del Consiglio di Amministrazione e a tutte le n. 15 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, nonché alle Assemblee degli azionisti tenutesi il 13 aprile 2023 e il 7 settembre 2023.

In persona di almeno un suo componente, ha, altresì, partecipato a tutte le n. 10 riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate, le n. 18 riunioni del Comitato per le Remunerazioni e le n. 10 riunioni del Comitato Nomine.

Il Collegio sindacale per gli aspetti di propria competenza, in sintesi ha vigilato:

  • -
  • sul rispetto dei princìpi di corretta amministrazione,

  • , interno, del sistema amministrativo- ,
  • sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dai codici di comportamento cui la Società dichiara di attenersi, dandone altresì informativa al pubblico,
  • dell art. 114, comma 2, del TUF.

Identificandosi, inoltre, con il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile previsto dal D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, il Collegio ha effettuato, nel citato decreto, nonché ai sensi del Regolamento (UE) n.537/2014.

b)

Internal Audit, Compliance e Anti Money Laundering, e Risk Management), con il Dirigente preposto e con i Responsabili dei diversi Dipartimenti e Unità Organizzative della Banca, dV.

La partecipazione ai Consigli di Amministrazione e predisposti dalle singole Funzioni operative, hanno consentito al Collegio di acquisire, nei diversi settori, informazioni necessarie ed utili in ordine al generale sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, al sistema amministrativo e e finanziario.

La presenza alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, i flussi informativi diretti agli organi sociali e le informazioni di cui il Collegio sindacale ha avuto notizia, non hanno fatto emergere elementi in contrasto con le norme di legge e di Statuto.

c)

Il progetto di Bilancio di BFF Bank S.p.A., che viene sottoposto alla Vostra

Relazione della Società di Revisione

approvazione, è corredato dalla Relazione sulla Gestione e, per chiuso al 31 dicembre 2023, espone un risultato economico positivo di Euro 131.360.488 contro Euro 261.438.216 , le cui modalità di formazione sono descritte in modo esauriente nella Relazione sulla Gestione e nella Nota integrativa, a cui Vi rimandiamo.

Il Collegio, nel rinviare all contenute nella Relazione sulla Gestione e nella presente relazione, di seguito segnala alcuni eventi significativi

  • i) il 4 gennaio 2023 è venuta meno la qualifica di Piccola Media Impresa (PMI) -ter Reg. CONSOB n. 11971 del 14.05.1999;
  • ii) a giugno 2023 è stata posata la prima pietra del progetto di costruzione di sta sorgendo che costituirà la nuova sede della Banca, riunendo così gli oltre 500 dipendenti operanti oggi su tre diverse sedi;
  • iii) il 27 giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico quinquennale 2024-2028 di gruppo e i target finanziari fino al 2026;
  • iv) come a voi noto, anche nel 2023 è stato distribuito un acconto dividendo nel rispetto della Dividend Policy in ultimo approvata il 27 giugno 2023;
  • v) il 29 settembre 2023 BFF ha pubblicato il Social Bond Framework che verso la finanza sostenibile;
  • vi) il 3 ottobre 2023 amma EMTN di obbligazioni a medio termine e il contestuale aumento del plafond a 2,5 mld fonti di finanziamento ;
  • vii) il 4 ottobre 2023 BFF ha annunciato di detenere una partecipazione pari al 7,7% in Generalfinance S.p.A., imprese in difficoltà e in stato di stress finanziario;
  • viii) il Consiglio di Amministrazione in scadenza con la prossima assemblea si è avvalso della facoltà di presentare una propria lista di candidati;
  • ix) il Presidente avendo maturato tre mandati triennali del proprio incarico, il 26 ottobre 2023 ha comunicato la sua volontà di non ricandidarsi.

Il Collegio segnala, altresì, che la Banca ha prose 2023, alla contribuzione al Fondo di garanzia dei depositi (Fondo Interbancario Tutela dei

Depositi, introdotto con la Direttiva 2014/49/UE - Deposit Guarantee Schemes - DGS) nella misura di Euro 4.401 mila su base obbligatoria, nonché al Fondo di Risoluzione Unico istituito con Regolamento Europeo n. 806/2014 in vigore dal 1° gennaio 2016 in misura pari a Euro 6.368 mila.

, disponeva di sottoporre il Gruppo BFF ad accertamenti ispettivi ai sensi degli artt. 54 e 68. D. lgs. 1.09.93 n.385 verifica di follow-up allo scopo di valutare il superamento delle L inizi 2023, si è conclusa il 12 gennaio 2024 e ad oggi la Banca è in attesa del rapporto ispettivo.

In data 18 settembre 2023 trasmesso una comunicazione di Adozione del piano di risoluzione 2022 per BFF Banking Group e il Provvedimento di determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL).

In data 29 settembre 2023 trasmesso una comunicazione con oggetto Situazione delle banche meno significative (LSI), nella quale ha manifestato di attendersi che le LSI adottino criteri di valutazione dei crediti e politiche degli investimenti finanziari prudenti, siano piani di funding e rafforzino presidi organizzativi e di controllo

Questi provvedimenti hanno messo in risalto la distanza tra stringenti linee interpretative della DoD e applicazione pratica ha avuto impatto sulle esposizioni scadute deteriorate, incrementando gli assorbimenti patrimoniali a fronte di un rischio di credito ipotetico, non rappresentativo del effettivo profilo di rischio. In proposito, la Banca, ha avviato il di un modello interno basato sui rating (A-IRB) che possa essere, in accordo con più rappresentativo del

Il Collegio sindacale evidenzia che la stima della percentuale di incasso degli 2023, ha confermato una percentuale di stima di recupero superiore al 50%, percentuale già utilizzata nel 2022 e confermata anche per il 2023.

I

Relazione della Società di Revisione

giorni come per il 2022.

Gli Amministratori nel bilancio riferiscono descritta sia a livello individuale che del Gruppo, nonché alle motivazioni sottostanti le variazioni rispetto al 2022.

Il Patrimonio netto della Banca al 31 dicembre 2023, risulta pari a Euro 692,6 milioni, rispetto a Euro 734,2 milioni de

I Fondi Propri, alla medesima data e a livello di bilancio individuale, ammontano a Euro 523,9 milioni rispetto a Euro 590,4 milioni del 31 dicembre 2021, con dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

Il CET 1 Capital Ratio si attesta al 9,24%, rispetto 73% 2022; il Tier 1 Capital Ratio si attesta 2,95%, rispetto al 15,73% del 2022, e il Total Capital Ratio è pari al 12,95%, rispetto al 15,73% del 2022.

A livello consolidato, i Fondi Propri ammontano a Euro 586,9 milioni (rispetto a Euro 611,9 milioni al 31 dicembre 2022); il CET 1 Capital Ratio si attesta al 14,20%, rispetto al 16,86% 2022; il Tier 1 Capital Ratio si attesta al 19,08%, rispetto al 22,33% del 2022, e il Total Capital Ratio è pari al 19,08%, rispetto al 22,33% del 2022.

d) Operazioni atipiche o inusuali

La Relazione sulla Gestione, partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e quelle ricevute dal AD , dal management, dalle Funzioni atipiche e/o inusuali né con terzi, né infragruppo, né con parti correlate.

e) Operazioni infragruppo o con parti correlate

Il Collegio sindacale ha vigilato sulla conformità delle policy, dei regolamenti e delle procedure in uso presso la Banca, nonché sul loro rispetto.

I documenti principali di riferimento per i rapporti con parti correlate sono le di interesse e i per la gestione delle da ultimo aggiornate il 27 giugno 2023 con il parere favorevole del Collegio sindacale, al fine di specificare,

allineandosi con la regolamentazione vigente e senza lasciare dubbi, quali siano le operazioni che si considerano in ogni caso Operazioni di Maggiore Rilevanza. Nel corso d 2023, il Collegio sindacale n operazioni atipiche o inusuali effettuate con parti correlate, infragruppo, né con soggetti diversi, né ha avuto indicazioni in tal senso dal Consiglio di Amministrazione o dal Revisore legale.

Il Collegio sindacale dà atto che le operazioni con parti correlate intercorse e di trasparenza del processo decisionale.

Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono dettagliate

f) Attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio sindacale in relazione ai

, del D.Lgs. 39/2010 come modificato dal D. Lgs.135/2016, nonché del Regolamento (UE) n.537 il Collegio sindacale, nel proprio ruolo di CCIRC ha condotto autonome valutazioni sui presìdi organizzativi finalizzati a dare piena attuazione alle disposizioni normative volte, in particolare, a della società di revisione, al fine di migliorare la fiducia del mercato e degli investitori nelle informazioni finanziarie. revisori, attribuendo particolare enfasi alla verifica del mantenimento del requisito allo scambio informativo con il Collegio sindacale, in relazione alle diverse competenze e tipologia di controlli.

sindacale, nel corso dei numerosi incontri intrattenuti con KPMG, ha:

  • (i) acquisito informazioni circa le verifiche svolte sulla regolare tenuta della contabilità sociale e sulla corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili;
  • (ii) acquisito informazioni sullo stato di avanzamento delle attività di revisione sui Prospetti contabili individuali e sulle situazioni infrannuali;

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

  • (iii) acquisito informazioni in occasione distribuzione di acconti sui dividendi ed emissione del parere ex art. 2433-bis comma 5 del c.c.;
  • (iv) condiviso approfondimenti su temi rilevanti e sulle principali operazioni in corso della Banca e del Gruppo;
  • (v) acquisito la Management letter con le azioni correttive individuate dal revisore KPMG sulle attività di certificazione del Bilancio al 31.12.2022 e la deadline del relativo piano di remediation. Le tematiche affrontate sono relative i progetti ICT e contengono i suggerimenti alla direzione in vista del documento che sarà emesso con riferimento al Bilancio al 31.12.2023;
  • (vi) , di revisione e la tempistica pianificata;
  • (vii) condiviso eventuali interlocuzioni con ;
  • (viii) ;
  • (ix) 537/2014, la Relazione aggiuntiva per il CCIRC, nella quale i revisori evidenziano un potenziale aumento dei rischi di errori significativi relativi a stime contabili a causa delle incertezze nelle stime derivanti dal contesto economico e dagli scenari macroeconomici prospettici con riferimento al conflitto Russia-Ucraina e israelo-palestinese; essa descrive il team e il piano di revisione, metodologia e i metodi di valutazione utilizzati, i rischi e gli aspetti chiavi della revisione. La Relazione conferma che non sono emersi: (i) con riferimento ai principali rischi, aspetti significativi da segnalare (ii) differenze di revisione superiori alla soglia di segnalazione degli errori non corretti (iii) carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria; (iv) aspetti da segnalare in merito alla tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili; (v) difficoltà significative nel corso della revisione legale; (vi) questioni significative riguardanti casi di non conformità, effettiva o presunta, a leggi, regolamenti o disposizioni statutarie.

Essa dà atto, inoltre, che non sono emersi aspetti significativi da segnalare con

tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato .

Il Collegio sindacale ha ricevuto dalla medesima società di revisione, la conferma della sua indipendenza 2, lettera a) del Regolamento UE : nel documento il revisore dichiara di aver rispettato i princìpi di etica ex artt. 9 e 9-bis D. Lgs. 39/2010 e di non aver riscontrato situazioni che hanno ai sensi degli artt. 10 e 17 D. Lgs. 39/2010 e degli artt. 4 e 5 del Regolamento UE 537/2014, né sono state segnalate dalla Banca situazioni in grado di comprometterla.

Il Collegio sindacale ha, altresì, esaminato la Relazione al Bilancio al 31.12.2023 rilasciata da KPMG in data 28 marzo 2024.

La Relazione di revisione include i c.d. Aspetti Chiave della revisione contabile, contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.

Per quanto attiene ai giudizi e alle attestazioni, la Società di revisione, nella Relazione sulla revisione contabile sul bilancio, ha:

  • solidato rispettivamente di BFF Bank S.p.A. e di BFF Banking Group forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Banca e del Gruppo al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei International Financial Reporting Standards provvedimenti emanat gs. n. 3 43 del D.Lgs. 136/15;
  • rilasciato un giudizio di coerenza dal quale risulta che le Relazioni sulla consolidato al 31 dicembre 2023 bis, comma 4, del TUF, la cui responsabilità compete agli amministratori, sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • rilasciato un giudizio di conformità rispetto alle disposizioni del Regolamento formato XHTML e della marcatura del bilancio consolidato, in tutti i suoi aspetti significativi;

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione della Società di Revisione

dichiarato, per quanto riguarda eventuali errori significativi nelle Relazioni di non avere nulla da riportare.

Per quanto, invece, sindacale ha potuto constatare come gli stessi attengano a: i) la rilevazione degli interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a titolo definitivo; ii) la rilevazione contabile euro); iii) la recuperabilità del valore delle partecipazioni in imprese controllate ; iv) la valutazione delle attività immateriali a vita utile definita e indefinita.

In proposito, il Collegio sindacale ha preso atto delle procedure di revisione indicate dal revisore legale in risposta agli Aspetti Chiave, concordando sui presìdi posti a mitigazione degli eventuali rischi ad essi associati.

consolidata di , nella quale dichiara che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, al 31 dicembre 2023, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del D.Lgs. n.254/2016 e dai GRI Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards definiti dal GRI Global Reporting Initiative. I Le conclusioni sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di BFF Banking Group non si estendono alle informazioni c Tassonomia della Unione Europea (Regolamento UE 2020 tivo n. 852 del 18 giugno 2020 .

g) ndipendenza del revisore legale

Il Collegio sindacale ha vigilato sull attraverso un costante monitoraggio delle attività svolte dal revisore, con riferimento

sia ai servizi di revisione (Audit Service) che ad altri servizi (Non Audit Service), del CCIRC, allo scopo di escludere, tra questi, la presenza dei servizi considerati

3, il Collegio ha svolto le proprie autonome valutazioni sui rischi potenziali di indipendenza del revisore legale e delle salvaguardie applicate anche facendo riferimento al Non-Audit Service aggiornato in data 28 luglio 2021, che definisce i princìpi generali e le modalità Non Audit Service, conferiti al Revisore del Gruppo e alla sua Rete, e accertando, principalmente:

  • che il servizio non audit non rientrasse tra quelli vietati, così come definiti degli Stati membri;
  • rete da parte del management nte di Interesse Pubblico (la Banca, ai );
  • che i corrispettivi richiesti apparissero determinati in modo da garantire la

Il Bilancio riporta ai sensi 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB (delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni) i corrispettivi di competenza dell esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi, resi dalla Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete.

Si segnala che la Banca ha conferito alla società di revisione KPMG S.p.A., tra , (i) i servizi di attestazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario DNF , ai sensi del D.Lgs. 254/2016, e delle Dichiarazioni fiscali, (ii), altri servizi quali la certificazione per la Ricerca e Sviluppo, dividendo, la verifica della corrispondenza degli importi inseriti nei comunicati stampa, la Confort letter per programme, la revisione della policy ALM della branch (iii) servizi di consulenza fiscale per la branch in Grecia.

Relazione della Società di Revisione

Per quanto sopra, relativamente agli incarichi conferiti a KPMG e alla sua rete da parte di BFF Bank S.p.A. e delle società del Gruppo, il Collegio sindacale quale CCIRC ritiene che tali attività non abbiano .

h) Rispetto dei princìpi di corretta amministrazione

relazione, consentono al Collegio sindacale di affermare che le operazioni effettuate sono improntate al rispetto dei princìpi di corretta amministrazione, deliberate e realizzate in conformità alla legge e allo statuto, e al contempo di escludere che siano state poste in essere operazioni manifestamente imprudenti o azzardate, in contrasto patrimonio.

i) Processo amministrativo contabile e di informativa finanziaria

D.Lgs. 39/2010 stabilisce che il CCIRC è incaricato di monitorare il processo di informativa finanziaria e presentare le raccomandazioni o le proposte

Il Collegio sindacale ha preso atto che il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A. 154 bis del TUF, ha previsto nella propria governance il ruolo del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, e ha approvato il Regolamento della Funzione del Dirigente Preposto e la Nota Metodologica del Dirigente Preposto .

Il Consiglio di Amministrazione, ottenuta 2022 conferma di idoneità alla carica, ha nominato con efficacia 1° ottobre 2022, il Dott. Giuseppe Manno previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e del Collegio sindacale.

Il Collegio sindacale, per i compiti ad esso assegnati, ha monitorato nel corso della Funzione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con il quale ha intrattenuto periodici incontri, esaminando il modello di riferimento strutturato secondo le migliori prassi di mercato (COSO Report) in grado di fornire una ragionevole sicurezza

d efficienza delle attività operative, sul rispetto delle leggi e dei regolamenti interni.

In particolare, il Collegio sindacale ha rilevato come la Banca abbia individuato il modello di controllo c.d. misto, quale modello idoneo a garantire il presidio del Sistema dei Controlli Interni sulle relazioni finanziarie periodiche, sulla base delle caratteristiche del Gruppo, declinandone le caratteristiche per le Società Controllate contemplano:

  • scoping controlli diretti per la Capogruppo e per BFF Finance Iberia S.A.U. BFF ES BFF Polska S.A. BFF PL attraverso una risorsa locale che riporta gerarchicamente al Chief Financial Officer della controllata e funzionalmente alla struttura del Dirigente Preposto di Capogruppo;
  • Controlli Interni SCI , valutato nel suo complesso a livello di governance Entity Level Control ELC che complessivamente, il livello di rispondenza generale ai requisiti previsti dalla componente del modello di controllo, e pertanto di adeguatezza, è risultato Medio Alto ;
  • lo SCI a livello di processo (c.d. approccio diretto);
  • Controllo di Gruppo al fine di individuare eventuali elementi utili alla valutazione fornito dallo SCI sui rischi di financial misstatement (c.d. approccio indiretto)
  • eventuali criticità, valutati per impatto in termini di rischio residuo e potenziali impatti sul risultato economico, e di azioni correttive avviate per porre rimedio ai gap evidenziati;
  • il monitoraggio e il follow-up delle azioni correttive oggetto di specifico Delegato.

Le attività -ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni a firma del Delegato e del Dirigente Preposto, e devono assicurare

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amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio, strumentali ad accertare la corrispondenza dei documenti contabili societari alle risultanze dei libri contabili e la loro idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

I nei diversi ambiti, una situazione nel complesso presidiata, non ravvisando profili di criticità o carenze tali da inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili, seppur sussistano aree suscettibili di miglioramento sulle quali avviare azioni correttive.

Si evidenzia, inoltre, che, con riguardo alle controllate acquisite nel 2022, BFF Immobiliare S.r.l. e BFF TechLab S.r.l. non sono state considerate nel perimetro dei controlli per la loro scarsa significatività.

Il Collegio sindacale, quindi, con riguardo alla struttura e al contenuto delle Relazioni periodiche, redatte dal Dirigente Preposto in occasione della Relazione finanziaria semestrale, del Bilancio di esercizio e del Bilancio consolidato al 31.12.2023 del Gruppo Delegato ed al Dirigente Preposto TUF.

j) Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

Il Collegio sindacale ha relativo all delle azioni della , ha vigilato D.Lgs. 254/2016 ed ha esaminato la DNF 2023, accertandone la conformità alle disposizioni che ne regolano la redazione ai sensi del citato decreto.

In particolare, dà atto che, in linea con i GRI Sustainability Reporting Standards emanati nel 2021, la Banca in accordance di rendicontazione richiesti fornendo una disclosure completa per ogni tema risultato materiale e un confronto degli indicatori del 2023 con quelli del 2022 e 2021.

ha potuto approfondire e meglio strutturare i processi inerenti alla redazione della DNF anche grazie alla modifica del processo di raccolta dei dati facilitato dall nei

futuri esercizi per favorire dei processi all evoluzione normativa. La Banca ha rivisto i processi e i risultati del che hanno Inside-Out coerenti con il contesto in cui opera il Gruppo, consolidando il framework su cui misurare gli avanzamenti, declinare dal punto di vista quantitativo le metriche di valutazione e impostare obiettivi per facilitare la creazione di una cultura ESG.

Con riguardo alla Tassonomia, Regolamento UE 2020/852 e relativi regolamenti delegati, il Collegio ha preso atto che la Banca si è adeguata ai requisiti richiesti, riportando tutti 2023, per ognuno dei quali è stata fornita una descrizione della metodologia applicata e una adeguata panoramica dei risultati.

La Società di revisione KPMG ha espresso il suo giudizio positivo sulla DNF 2023 escludendo, come da normativa, la valutazione dei risultati dell'applicazione del regolamento della Tassonomia, pur verificandone la presenza. Per tutto quanto non riferito il Collegio sindacale rinvia alla DNF 2023.

k) Adeguatezza della struttura organizzativa

Il Collegio s P la struttura organizzativa è oggetto di periodici interventi volti a dare ad essa maggiore economico, alle esigenze di business connesse soprattutto alla realizzazione del piano industriale 2024-2028, alle dinamiche del mercato e al declinandole sino alle funzioni più operative, ed è oggetto di periodica verifica ed preposti. che trovano riscontro nella rappresentazione delle deleghe e dei poteri attribuiti a un segregation of duties.

Il Collegio sindacale ha osservato come il DEPOBank Banca Depositaria Italiana S.p.A. sia ormai pressoché ultimato con particolare riguardo agli aspetti inerenti alla razionalizzazione della struttura organizzativa, alla regolamentazione interna e all armonizzazione e

Relazione della Società di Revisione

implementazione del sistema informativo.

Il Collegio sindacale, anche per quanto riferito nei precedenti punti della presente Relazione, ritiene che la struttura organizzativa della Banca sia nel complesso sostanzialmente adeguata alle sue dimensioni ed alle sue caratteristiche operative, ma richieda un monitoraggio continuo al fine di poter intervenire con azioni migliorative in linea con la complessità e i rischi ai quali essa è esposta, e con modifiche qualitative e quantitative nelle risorse disponibili al fine di supportare la Banca nelle sfide derivanti dal Piano Industriale 2024-2028.

l) Disposizioni impartite alle controllate

Controllate, le diverse disposizioni necessarie per dare attuazione alle istruzioni di stabilità 285/2013.

disposizioni sono impartite dalle singole Funzioni al fine di aggiornare le controllate sia sulla normativa interna ad esse applicabili, sia sulle informazioni necessarie per il reporting package, le cui attività principali, soprattutto di controllo, vengono svolte in modalità accentrata.

Ricordando che, perimetro estero del Gruppo, non sussistono organi di controllo equivalenti, il Collegio sindacale ha, comunque, svolto i propri approfondimenti negli incontri periodici con le funzioni aziendali di controllo della Banca e con il management di alcune Società controllate. A tale riguardo si ricorda che le funzioni di controllo hanno la responsabilità diretta per le rispettive analoghe strutture relativamente a BFF Finance Iberia S.A.U., mentre sono destinatarie del riporto funzionale da parte delle corrispondenti analoghe funzioni del gruppo BFF Polska.

Il Collegio sindacale ritiene nel complesso adeguate le disposizioni impartite dalla Banca alle società controllate anche al fine di fornire tutte le informazioni necessarie

114, comma 2, del TUF.

m) Adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Sistema di Controllo Interno ( SCI delle procedure e delle raggiungere, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, i seguenti obiettivi:

  • Società e il Gruppo si propongono di conseguire, nonché a tutelare gli interessi degli stakeholders;
  • aziendali;
  • obiettivi di reporting a ;
  • obiettivi di conformità, volti ad assicurare la conformità delle attività aziendali, alle leggi e ai regolamenti in vigore.

Il Collegio sindacale conferma di avere intrattenuto periodici incontri con Delegato incaricato dello SCI, le Funzioni Aziendali di controllo - Internal Audit, Compliance e AML, Risk Management, la Funzione del Dirigente Preposto e la Società di revisore KPMG -, nonché con la costante partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi.

Dà atto del informativa fornita al Consiglio di Amministrazione Delegato circa lo stato di attuazione delle delibere del Consiglio di A finalizzate al raggiungimento degli obiettivi strategici.

Il Collegio sindacale ha verificato che ciascuna società del Gruppo si fosse dotata di un sistema dei controlli interni coerente con la strategia e la politica del Gruppo stesso, soprattutto con riguardo alle controllate estere, per le quali, nel rispetto dei vincoli locali, sono state poste in essere iniziative atte a garantire, nel complesso, adeguati standard e presìdi organizzativi di controllo. Ulteriori iniziative di rafforzamento sono già state realizzate, anche ad esito degli accertamenti ispettivi effettuati 2021, nonché alla luce delle maggiori complessità derivanti dalla crescita e dalla diversificazione operativa del Gruppo .

Relazione della Società di Revisione

Al riguardo, nel rammentare nuovamente che, nella veste di Capogruppo del Gruppo BFF Banking Group, BFF Bank S.p.A. svolge le funzioni di direzione e coordinamento, nonché di controllo unitario, nei confronti di BFF Finance Iberia S.A.U., di BFF Polska S.A., di BFF Immobiliare S.r.l. e di BFF TechLab S.r.l., uniformandosi al controllo, e di altri Regolamenti di Gruppo della normativa rilevante.

Nel sistema di controllo interno, infatti, impianto regolamentare della Banca e del Gruppo, e il costante aggiornamento delle policy e dei regolamenti; nel 2023, in particolare, la Banca e le sue Branch hanno portato 58 documenti (di cui 28 nuovi) su un corpus normativo di 421, la controllata BFF Polska e le sue controllate hanno approvato 73 documenti (di cui 12 nuovi) su un corpus normativo di 272, la controllata BFF Finance Iberia ha approvato 22 documenti (di cui 1 nuovo) su un corpus normativo di 136.

Gli interventi effettuati sono relativi a (1) la revisione di processi su richiesta delle funzioni owner o (2) la revisione della regolamentazione interna a seguito di variazioni normative o regolamentari (3) la revisione della regolamentazione interna a seguito di richieste delle Funzioni di controllo.

Il Collegio conferma l la manutenzione del corpo procedurale interno che si configura pertanto adeguato e aggiornato.

Il Collegio sindacale ha preso atto modello di organizzazione e gestione di cui al D.Lgs. 231/01 Modello ; attraverso incontri periodici, ha verificato la sussistenza dei requisiti di efficienza e di indipendenza presìdi della Banca, i controlli effettuati e le conseguenti risultanze, ha avuto conferma della correttezza e periodicità dei flussi informativi ad esso dovuti.

Il modello di organizzazione e gestione di cui al D.Lgs. 231/01 è stato in ultimo aggiornato a dicembre 2022. Nel 2023 incaricato un advisor esterno indipendente per valutazione del modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01, al fine di identificare eventuali aree di rafforzamento e di evoluzione del Modello. Le prime azioni identificate dalla quality review sono state intraprese

relativamente al risk assessment sul framework anticorruzione, mentre proseguirà nel 2024 con il risk assessment sul Modello, .

Il Collegio sindacale ha, inoltre, verificato il rispetto da parte della Banca degli obblighi di corrispondenza e di invio di comunicazioni agli Organi di Vigilanza. Le attività ad esito degli accertamenti ispettivi del 2021 sono state costantemente monitorate, aggiornate e comunicate con periodicità trimestrale al Consiglio di Amministrazione. Gli obiettivi previsti dal piano sono stati portati a conclusione salvo alcune ripianificazioni legate allo sviluppo del sistema informativo, ma anche per integrazioni e implementazioni resesi necessarie da sviluppi pianificati dalla Banca, modifiche normative o per successive .

lla ispezione di follow-up di iniziata a settembre 2023 e conclusa il 12 gennaio 2024, di cui si sta ancora attendendo il relativo rapporto, indirizzerà la Banca sulle eventuali azioni da mettere ulteriormente in atto al fine di superare criticità rilevate nella precedente ispezione.

e del giudizio espresso dalla Funzione Internal Audit sul Sistema di Controlli Interni valutato per completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità , il Collegio sindacale ritiene che non sussistano nel complesso profili di significativa criticità tale llo SCI, sottolineando tuttavia la necessità di continuare a monitorare il sistema di governo societario e i meccanismi di check and balance, già oggetto di osservazione della Banca d Italia.

delle informative periodiche rese, degli esiti del del e azioni correttive individuate, nonché attraverso la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi.

Il Gruppo ha un processo normato da apposito regolamento interno di Risk Appetite Framework RAF business model strategico, , soglie di risk trigger e

Relazione della Società di Revisione

soglie di tolleranza.

Il Consiglio di Amministrazione ha definito le linee di indirizzo dello SCI, assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati, gestiti e monitorati in modo adeguato. In particolare, ha valutato le tipologie di rischio a livello del Gruppo e per tutti i Paesi in cui esso opera.

Il Collegio sindacale, a tale riguardo, ha vigilato, per quanto di sua competenza sulla valutando, altresì, le modifiche al framework alle evoluzioni in tema di metriche e calibrazione dei limiti di rischio, al fine di recepire pari evoluzioni nei modelli di business della Banca, ovvero in considerazione delle indicazioni normative.

Nel , ha verificato la coerenza del Piano industriale 2024-2028 con il RAF e ha costantemente monitorato le attività svolte dalle Funzioni di controllo, .

Il sistema di controllo e di gestione dei rischi appare, nel complesso, coerente con il quadro normativo e regolamentare e , dello SCI alle complessità derivanti dalla crescita dimensionale e dalla diversificazione delle attività del Gruppo.

Il 27 aprile 2023 il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A. ha approvato il Resoconto ICAAP/ILAAP 2022, acquisendo le considerazioni svolte dalle Funzioni di controllo interessate e dal Comitato Controllo e Rischi.

Il Collegio sindacale, li spunti di miglioramento e, dopo aver attentamente esaminato la documentazione ed interloquito con i Responsabili delle Funzioni di controllo presenti, ha espresso Resoconto ICAAP/ILAAP al 31.12.2022, con riferimento sia al processo interno di gestione del rischio di liquidità, sono coerenti con le caratteristiche operative e il modello di business della Banca, con i piani strategici definiti e le previsioni economiche e finanziarie 2023-2025, il Contingency Funding Plan, il Recovery Plan 2023-2025 e il Risk Appetite

Framework (R.A.F.)

Il Consiglio di Amministrazione della Banca, il 27 aprile 2023, ha approvato il Recovery Plan il quale rispetta, , le indicazioni e i contenuti previsti dalle disposizioni normative e regolamentari emanate da .

Il Collegio ha espresso, inoltre, le sue considerazioni in merito alla Relazione annuale 2022 FEI dalla Funzione Internal Audit, esprimendosi favorevolmente alla sua approvazione nel Consiglio di Amministrazione del 27 aprile 2023, ma promuovendo un rafforzamento graduale ed adeguato nei controlli diretti e indiretti da parte delle Funzioni di controllo e ementazione delle competenze in ambito ICT delle funzioni di controllo e una maggiore divisione dei compiti e delle responsabilità tra la gestione e il controllo degli accordi di esternalizzazione e dei rischi da essi derivanti.

ha costantemente monitorato, con riferimento alla normativa di contrasto al riciclaggio e finanziamento del terrorismo, le attività svolte effettuate ex post, in merito alle quali non si segnalano situazioni di particolare criticità. Il Collegio sindacale ha, altresì, autovalutazione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.

Al riguardo, il Collegio sindacale ha rilevato come, a giudizio della Responsabile della Funzione, la valutazione complessiva del rischio residuo di riciclaggio di Grup

Il Collegio sindacale ha, altresì, verificato la completezza, adeguatezza, la funzionalità e affidabilità del Piano di Continuità Operativa i cui rischi residui complessivi sono stati per criticità legate ad un rilevante fornitore della Banca. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano di continuità operativa al 19 dicembre 2023, accettando tale rischio residuo e individuando le azioni da porre in essere, al fine di monitorare e ridurre il rischio residuo.

Documento di indirizzo strategico ICT che

Relazione della Società di Revisione

definisce le modalità di gestione e miglioramento del sistema informativo aziendale per supportare le necessità correnti e future del Gruppo, documento aggiornato in seguito ai cambiamenti avvenuti nel 2023 e delle priorità e obiettivi anche con riferimento al nuovo Piano Industriale 2023-2028.

Alla luce del 40° aggiornamento della Circolare 285/2013 pubblicato il 2 novembre 2022 Orientamenti sulla gestione dei rischi (ICT) e di sicurezza e Digital Operational Resilience Act (DORA) , nel 2023 la Banca ha presentato il progetto di adeguamento con (i) la revisione della regolamentazione interna relativa alla struttura organizzativa e alla formazione in ambito di sicurezza delle informazioni, al sistema dei controlli interni, al sistema informativo, alla continuità operativa e alla resilienza operativa, (ii) il piano delle ne in termini di requisiti di sicurezza delle informazioni e continuità operativa (iii) il piano delle attività per . In particolare, è stata creata la nuova Funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza Risk Management, sono stati ampliat D, sono aumentati i presidi necessari ad assicurare una corretta gestione del rischio ICT ed è stato incluso il rischio ESG nel framework del Risk Manangement.

Con riferimento alla attuale crisi geopolitica Russia-Ucraina e al conflitto israelopalestinese che rappresentano un fattore di instabilità e di influenza sulla situazione macroeconomica europea e mondiale, si segnala che il Gruppo ha messo in atto un costante monitoraggio dei rischi ai quali potrebbe essere esposto.

Nella Parte E del bilancio sia individuale che consolidato sono riportate le

Nello svolgimento della propria attività di controllo, il Collegio sindacale ha nella costante interlocuzione con la Funzione di Internal Audit, condividendo il risultato delle attività di verifica svolte, con riguardo .

Il Collegio sindacale ha potuto rilevare che le attività pianificate dalla Funzione di Internal Audit 2023, abbiano coperto perimetro che la Funzione si era impegnata a controllare.

Con nella struttura a luglio 2023 del nuovo Responsabile Internal Audit, oggetto di rivisitazione sia dal punto di vista organizzativo che delle metodologie utilizzate e così il Piano di Audit 2024 che ha conseguentemente recepito alcune modifiche.

Il nuovo Responsabile Internal Audit ha mappato le competenze delle risorse della Funzione e ha definito obiettivi a medio termine dettagliati nel Piano Internal Audit Reloaded - per una maggiore compliance alle best practices .

In particolare, ha posto le basi per effettuare il Risk assessment con periodicità annuale e per svolgere le verifiche do tutte le funzioni e unità di business coinvolte ed Gruppo. Su queste basi ha presentato il Long-Term Audit Plan 2024-2028 al fine di coordinare i controlli con il Piano industriale 2024-2028.

Le attività d Internal Audit così come quelle delle Funzioni di controllo di secondo livello sono rendicontate nei rispettivi Tableau de Bord

Per il gruppo BFF Polska, le verifiche di Audit sono eseguite in loco coordinate Internal Audit di capogruppo e i relativi esiti sono inclusi nei Tableau de Bord della Funzione Internal Audit della Capogruppo; per BFF Finance Iberia S.A.U., le verifiche vengono svolte direttamente dalla Funzione Internal Audit di Capogruppo sulla base di un apposito contratto di service, e gli esiti sono inclusi nel Tableau de Bord della Funzione Internal Audit della Capogruppo.

Il Collegio sindacale ha esaminato, con esito positivo, del Manuale di Internal Audit e del Regolamento che recepiscono le modifiche intervenute nel organizzazione e nella metodologia applicata alle verifiche di audit, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2023.

Si rammenta che la Funzione di Internal Audit è responsabile anche del sistema interno di segnalazione (cd Whistleblowing), in relazione al quale si evidenzia che 202

n) Politiche di retribuzione

Le politiche retributive del Gruppo, sono regolate dalla Policy di Remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale Policy

Relazione della Società di Revisione

previsioni di cui al Titolo IV, Capitolo 2, delle Disposizioni di vigilanza per le banche, volto a recepire le novità introdotte in materia dalla Direttiva 2019/878/UE Direttiva (EBA/GL/2021/04). La Banca ha, altresì, considerato, nella propria Policy, gli aggiornamenti del Codice di Corporate Governance, ad eccezione di quanto stabilito in materia di share ownership, ritenendo opportuno applicare quanto stabilito in materia dalle Disposizioni di Vigilanza.

La Policy attualmente in vigore, disponibile sul sito internet della Banca e alla quale rinviamo per gli opportuni approfondimenti, Azionisti il 13 aprile 2023.

La Funzione Internal Audit, coerentemente con le Disposizioni di Vigilanza, ha svolto nei mesi di gennaio e febbraio 2024 uno specifico intervento di audit finalizzato a verificare la rispondenza delle prassi di remunerazione e incentivazione in materia. In base ai riscontri svolti, la Funzione Internal Audit ha ritenuto che le 2023 siano state correttamente applicate c ponsabilità agli organi e alle funzioni aziendali coinvolti nel processo, pur in considerazione della permanenza di alcune riguardanti le fasi chiave del processo di calcolo delle componenti variabili riconosciute ai dipendenti del Gruppo.

iter che ha caratterizzato la redazione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti a favore degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo e del to delle informative richieste - -quater del Regolamento Emittenti, che si articola in due sezioni:

  • la prima sezione contiene la politica di remunerazione del gruppo bancario 2024 e a prossima Assemblea degli azionisti; essa è stata oggetto di ampia revisione con un aumento della trasparenza soprattutto con riferimento al pay for performance, alla maggiore disclosure dei KPI e delle relative soglie di MBO LTI, e disclosure degli obiettivi ESG;

  • la seconda sezione descrive le modalità con cui la politica di remunerazione in vigore nel 2023 è stata attuata nel corso del relativo esercizio, fornendo un consuntivo sulle remunerazioni effettivamente erogate. Essa è stata implementata con una maggiore disclosure sugli obiettivi finanziari ed ESG ex post legati agli MBO 2023 e riporta e ansattivo con lo stesso siglato.

o) Denunce, esposti, omissioni o fatti censurabili, pareri resi e iniziative intraprese

2023 e fino alla data di redazione della presente relazione, .

Il Gruppo, , ha ricevuto reclami e segnalazioni che sono stati gestiti e periodicamente rendicontati dalla Funzione Compliance & AML. Il numero di reclami accolti r La sola Capogruppo nel 2023 ha ricevuto 4 reclami, nessuno dei quali è stato accolto, la spagnola BFE ha accolto 17 reclami e la BFF Bank Spotka Akcyina Odziat w Polsce 42, mentre nessun reclamo è stato ricevuto dalla BFF Polska e dalle sue controllate, dalla Branch portoghese e da BFF Finance Ibera S.A.

Non sono state ricevute segnalazioni di fatti censurabili. Il Collegio segnala comunque che:

  • nel 2022 la CONSOB ha dato avvio ad un procedimento per supposte da parte della Banca, delle proprie memorie e controdeduzioni, la Consob ha notificato alla Banca una sanzione amministrativa pecuniaria pari ad Euro 15.000,00. La Banca ha presentato ricorso avverso detto procedimento, il cui ;
  • nel corso del secondo semestre del 2022 aveva avviato un procedimento sanzionatorio ex art. 145 TUB per asserita violazione delle b) e d) TUB, procedimento che si è concluso il 9 giugno 2023 senza irrogazione di sanzioni.

Nel

Relazione della Società di Revisione

rilevate omissioni, fatti censurabili, altre irregolarità o comunque circostanze significative tali da richiederne, oltre a quanto già rappresentato, la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente Relazione.

p) Pareri del Collegio sindacale

e fino alla data di redazione della presente relazione, il Collegio sindacale ha rilasciato i pareri ed espresso le osservazioni che la normativa vigente e le Disposizioni di vigilanza per le banche e le società quotate assegnano alla sua competenza.

q) Governance

governance adottato, la conformità dello stesso al Codice di Corporate Governance promosso da Borsa Italiana, di ultima approvazione nel 2020, e descrive la compliance rispetto alle raccomandazioni contenute nella lettera del Presidente del Comitato per la Corporate Governance.

Il Collegio sindacal 3, ha, altresì, effettuato la verifica della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza dei membri del Consiglio di Amministrazione ai sensi del TUF, del Codice di Corporate Governance e del Decreto Fit and Proper. Al riguardo, il Collegio sindacale dà atto che sia il Comitato Nomine, sia il Consiglio di Amministrazione, sulla base della documentazione prodotta e delle dichiarazioni rese da parte di ciascun amministratore, hanno effettuato le verifiche concernenti ndipendenza degli amministratori.

Il Collegio sindacale ha preso atto che nel 2023 è stato approvato il .

N 3 il Collegio sindacale ha seguito il processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, che si è svolto con il supporto di un advisor esterno e si è concluso il 6 ottobre 2023, riscontrando la correttezza formale delle attività messe in atto e del suo procedimento.

In data 26 ottobre 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato, inoltre, gli Orientamenti per gli azionisti sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione e per la predisposizione della lista del Consiglio di Amministrazione. I dettagli sono descritti nella Relazione sulla Governance a cui il

Collegio rinvia anche per acquisire le informazioni circa i suoi esiti.

r) Conclusioni

vigilanza svolta dal Collegio sindacale, come sopra descritta, possiamo, quindi, ragionevolmente affermare che 3 organizzativo, amministrativo e contabile nonché il suo concreto funzionamento, è risultato adeguato.

Il Collegio ha ottenuto le relazioni rilasciate in data 28 marzo 2024 dalla Società di Revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 39/2010, sul Bilancio individuale della Banca e sul Bilancio consolidato del Gruppo Bancario al 31.12.2023, nelle quali è espresso un giudizio positivo senza rilievi o osservazioni, né richiami di informativa. Nelle stesse è espresso anche il giudizio di coerenza e di conformità alle norme di legge della Relazione sulla Gestione con i documenti di bilancio previsto D.Lgs. 39/2010.

Nella medesima data, la Società di Revisione ha rilasciato la propria relazione sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, dalla quale non emergono rilievi.

Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio sindacale, non rileva, per i profili di propria competenza, individuale al 31 dicembre 2023 e della relativa proposta di destinazione del risultato di esercizio come formulata dal Consiglio di Amministrazione.

I Sindaci ricordano che è in scadenza il loro mandato e, pertanto, invitano a deliberare in merito avuto anche riguardo agli orientamenti relativi alla composizione quali quantitativa dei candidati e alla loro remunerazione pubblicati sul sito della Società.

Milano, 28 marzo 2024

Il Collegio sindacale

Nicoletta Paracchini

Relazione della Società di Revisione

Fabrizio Di Giusto

Paolo Carbone

05

Relazione della

Società di Revisione

321 Bilancio 2023

Relazione della Società di Revisione

Relazione del Collegio Sindacale

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti di BFF Bank S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di BFF Bank S.p.A. (nel seguito anche la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include le informazioni rilevanti sui principi contabili applicabili.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di BFF Bank S.p.A. al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a BFF Bank S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

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Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023

Rilevazione contabile degli interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a titolo definitivo

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.15 "Altre informazioni - Criterio di riconoscimento delle componenti reddituali"

Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 1.2 "Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Gli Amministratori, nel calcolo del costo ammortizzato dei
crediti verso la clientela acquisiti a titolo definitivo,
includono anche la stima degli interessi di mora ritenuti
recuperabili, coerentemente con quanto definito dal
"Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9
novembre 2016" in materia di "Trattamento in bilancio
degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non
deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
È stata focalizzata l'attenzione su tale aspetto in quanto:

l'ammontare degli interessi di mora contabilizzati ma
non ancora incassati è significativo;
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:

la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Banca con
riferimento al processo di stima degli interessi di
mora;

l'analisi dei modelli utilizzati per la stima degli
interessi di mora e l'esame della ragionevolezza
delle principali assunzioni e variabili in essi
contenuti;

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa gli interessi di mora.

la scelta dei parametri puntuali utilizzati per la stima
di tale componente di ricavo presuppone la
disponibilità di serie storiche statisticamente affidabili,
costruite sulla base di flussi e tempi di incasso
osservabili alla data di bilancio;

incorpora elementi di giudizio professionale da parte
degli Amministratori.
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è
influenzata anche dalle incertezze del contesto che
incidono sulle condizioni economiche attuali e sugli
scenari macroeconomici prospettici, con impatti
potenzialmente rilevanti derivanti dal mercato
dell'energia, dalle catene di fornitura, dalla tensione
inflazionistica e dagli effetti delle politiche monetarie sui
tassi di interesse.
Per tali ragioni abbiamo considerato la rilevazione degli
interessi di mora su crediti non deteriorati acquistati a
titolo definitivo un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Relazione del Collegio Sindacale

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023

Rilevazione contabile dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro)

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 14.2 "Altri proventi di gestione: composizione"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Gli Amministratori, in accordo con la Direttiva 2011/7/UE
del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo relativa
alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni
commerciali che fissa un importo minimo di €40 a titolo
d'indennizzo dei costi di recupero del credito, hanno
iniziato a richiedere ai debitori 40 euro per ogni fattura
scaduta, come rimborso forfettario per le spese sostenute
per il recupero del credito a partire dall'esercizio 2018.
La sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell'Unione
Europea in data 20 ottobre 2022 ha confermato il diritto di
recuperare 40 euro per ogni fattura.
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:

la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Banca con
riferimento al processo di stima dell'indennizzo
forfettario per il recupero del credito (c.d. 40 euro);

l'analisi dei modelli utilizzati per la stima
dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito
(c.d. 40 euro), nonché l'esame della ragionevolezza
delle principali assunzioni e variabili in essi
contenuti;
Gli Amministratori hanno analizzato la serie storica degli
incassi dell'indennizzo in modo tale da determinare una
stima attendibile dell'ammontare incassabile: di
conseguenza, a partire dalla chiusura del bilancio al
31 dicembre 2022, ha deciso di procedere alla
contabilizzazione per competenza del suddetto
indennizzo, sulla base della stessa percentuale di
incasso rilevata per il modello degli interessi di mora.
Gli Amministratori, al 31 dicembre 2023, hanno iscritto la
stima del credito maturato nell'esercizio per l'indennizzo
in questione per un ammontare pari a 15 milioni di euro.
È stata focalizzata l'attenzione su tale aspetto in quanto:

la scelta dei parametri puntuali utilizzati per la stima
di tale componente di ricavo presuppone la
disponibilità di serie storiche statisticamente affidabili,
costruite sulla base di flussi e tempi di incasso
osservabili alla data di bilancio;

incorpora elementi di giudizio professionale da parte
degli Amministratori.
Per tali ragioni abbiamo considerato la rilevazione per
competenza dell'indennizzo forfettario per il recupero del
credito (c.d. 40 euro) un aspetto chiave dell'attività di
revisione.

la verifica, su base campionaria, dell'accuratezza
delle rilevazioni contabili;

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa alla contabilizzazione
dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito
(c.d. 40 euro).

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023

Recuperabilità del valore delle partecipazioni in imprese controllate

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.5 "Partecipazioni

Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 7 "Partecipazioni"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Nel bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, gli Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:

Amministratori hanno iscritto al costo di acquisizione le partecipazioni in imprese controllate BFF Polska Group per €109,2 milioni, BFF Finance Iberia per €32,7 milioni, Unione Fiduciaria per €8,6 milioni, BFF Immobiliare S.r.l. per €4 milioni e BFF Techlab S.r.l. per €0,4 milioni. Il totale complessivo delle partecipazioni rappresenta l'1,3% del totale attivo del bilancio d'esercizio.

Alla chiusura di ciascun esercizio, gli Amministratori valutano l'eventuale presenza di evidenze di perdita di valore di tali partecipazioni.

Gli Amministratori, qualora accertino la presenza di indicatori di perdita di valore, verificano, anche con il supporto di consulenti esterni, il valore di bilancio di tali partecipazioni confrontandolo il valore recuperabile della Cash Generating Unit (CGU) determinato secondo metodologie valutative appropriate nelle circostanze ("test di impairment").

La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è influenzata anche dalle incertezze del contesto che incidono sulle condizioni economiche attuali e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti potenzialmente rilevanti derivanti dal mercato dell'energia, dalle catene di fornitura, dalla tensione inflazionistica e dagli effetti delle politiche monetarie sui tassi di interesse.

In considerazione della significatività della voce di bilancio in oggetto e dell'elevato grado di stima insito nel processo di determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni, abbiamo considerato la recuperabilità del valore delle partecipazioni in imprese controllate un aspetto chiave dell'attività di revisione.

  • Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
  • la comprensione del processo adottato dagli Amministratori ai fini della valutazione delle partecipazioni in imprese controllate nonché ai fini della individuazione della presenza di indicatori di perdite di valore delle stesse;
  • la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment approvato dagli Amministratori della Banca;
  • l'analisi delle principali assunzioni utilizzate dagli Amministratori nella determinazione del valore recuperabile delle partecipate. Le nostre analisi hanno incluso, per ciascun investimento partecipativo, la verifica degli indicatori di impairment, le assunzioni sottostanti le metodologie valutative utilizzate, il confronto delle principali assunzioni utilizzate con informazioni acquisite da fonti esterne, ove disponibili;
  • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa in relazione alle partecipazioni in imprese controllate e al test di impairment.

Relazione del Collegio Sindacale

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023

Valutazione delle attività immateriali a vita utile definita

Nota integrativa "Parte A – Politiche contabili": paragrafo A.2.7 "Attività immateriali"

Nota integrativa "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 9 "Attività immateriali"

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 13 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Gli Amministratori, a seguito dell'operazione di
aggregazione aziendale con DEPObank S.p.A. (avvenuta
nel 2021) e della conclusione del processo di allocazione
definitiva del Prezzo di Acquisto ("Purchase Price
Allocation"), ha rilevato nel bilancio d'esercizio attività
immateriali a vita utile definita riconducibili a "Customer
Contracts" per complessivi €25,7 milioni.
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:

la comprensione del processo di predisposizione
del piano pluriennale del Gruppo approvato dagli
Amministratori;

l'esame degli scostamenti tra i risultati storici e i
piani pluriennali degli esercizi precedenti, al fine di
Nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 le attività
immateriali rappresentate da "Customer Contracts"
analizzare l'accuratezza del processo previsionale
adottato dagli Amministratori;
ammontano a €19 milioni.
Le rettifiche di valore nette sulle attività immateriali a vita

la valutazione delle condizioni che portano ad una
riduzione di valore;
utile definita addebitate al conto economico dell'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2023 ammontano a €2,7 milioni e
sono rappresentate dagli ammortamenti dell'esercizio.

l'analisi dei criteri di identificazione delle CGU e la
riconciliazione del valore delle attività e delle
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è passività alle stesse attribuite con il bilancio;
influenzata anche dalle incertezze del contesto che
incidono sulle condizioni economiche attuali e sugli
scenari macroeconomici prospettici, con impatti
potenzialmente rilevanti derivanti dal mercato
dell'energia, dalle catene di fornitura, dalla tensione
inflazionistica e dagli effetti delle politiche monetarie sui
tassi di interesse.

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa alle attività immateriali a vita utile
definita e al test di impairment.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione delle
attività immateriali a vita utile definita un aspetto chiave
dell'attività di revisione.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di BFF Bank S.p.A. per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Banca;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Banca cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Relazione del Collegio Sindacale

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti di BFF Bank S.p.A. ci ha conferito in data 2 aprile 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Banca e del bilancio consolidato di BFF Banking Group per gli esercizi dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2029.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di BFF Bank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di BFF Banking Group al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di BFF Bank S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

BFF Bank S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2023

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di BFF Bank S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 28 marzo 2024 KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio

Progetto grafico e impaginazione Red Point Srl

Stampa Arti Grafiche Baratelli

ValerioAdami, "A Home - Notturno", 1990 180x240 cm, Acrilico su tela Collezione BFF

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