Investor Presentation • Feb 23, 2023
Investor Presentation
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PRICE SENSITIVE

guidance per l'EBIT pro-forma del Downstream è stata incrementata riflettendo le migliori prospettive di ESM e l'evidente miglioramento delle performance nel business di R&M nel 2022. La trasformazione di Versalis in una società chimica caratterizzata dalla specializzazione del proprio portafoglio e sostenibile, consentirà di generare reddito nel periodo del piano.
"Il Piano presentato oggi conferma la forza e l'efficacia della nostra strategia. Nel 2014 abbiamo intrapreso un percorso di trasformazione industriale e finanziaria che ci ha progressivamente permesso di creare valore anche in scenari difficili, garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti e la sostenibilità ambientale. Abbiamo focalizzato la nostra strategia di esplorazione e produzione principalmente sul gas, facendo leva sulle nostre produzioni e diversificando gli investimenti tra diversi Paesi. Questo ci ha permesso di attuare il nostro Piano finalizzato alla sostituzione di 20 miliardi di metri cubi di gas russo entro il 2025. Abbiamo trasformato la nostra piattaforma downstream e investito significativamente in tecnologia per creare e far crescere i nostri business
legati alla transizione energetica, con l'obiettivo di azzerare le emissioni Scope1,2 e 3. Questo ci consente oggi di confermare pienamente i nostri obiettivi di decarbonizzazione, nonostante lo scenario attuale della sicurezza energetica e la necessità di far fronte a una forte domanda di energie tradizionali. Oggi possiamo delineare chiaramente come sarà Eni nel 2030: le nostre attività Upstream non genereranno più emissioni nette; la nostra produzione di idrocarburi sarà composta principalmente da gas; la nostra capacità di biocarburanti supererà i 5 milioni di tonnellate all'anno; la nostra capacità di energia rinnovabile sarà superiore ai 15 GW. E i nostri investimenti nella tecnologia più rivoluzionaria legata alla transizione energetica - la fusione a confinamento magnetico - saranno prossimi a concretizzarsi nel primo impianto industriale. Infine, abbiamo profondamente rafforzato la Società dal punto di vista finanziario attraverso l'ottimizzazione e la razionalizzazione delle spese, e questo ci permette oggi di presentare forti obiettivi finanziari: un significativo CFFO generato sia dalle nostre attività tradizionali che dal contributo delle attività legate alla transizione; un modello di business a satelliti che ci consente di valorizzare le nostre attività liberando al contempo risorse aggiuntive per gli investimenti nella transizione; e un livello di debito molto basso. La nostra solidità finanziaria ci permette oggi di creare valore crescente per i nostri azionisti e di potenziare la politica di remunerazione."
Roma, 23 Febbraio 2023 – Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha presentato oggi il Piano Strategico della Società per il periodo 2023-2026.
La strategia di Eni mira a soddisfare ciascuno dei pilastri essenziali del trilemma energetico, raggiungendo la sostenibilità ambientale parallelamente alla sicurezza energetica e all'accessibilità. Ciò significa diversificare a livello geografico e tecnologico le fonti energetiche, creando un differente mix energetico e mantenendo una forte attenzione alla creazione di valore per gli azionisti.
La Società persegue questi obiettivi:
proseguendo nello sviluppo di nuove risorse di gas, diversificando la presenza geografica, facendo leva sulle proprie attività esplorative altamente performanti
e sul proprio approccio di sviluppo fast-track, aumentando i ritorni economici e riducendo le emissioni.
La divisione Eni Natural Resources garantirà elevati ritorni economici, crescita di valore e riduzione delle emissioni, facendo leva sull'eccellenza della Società nell'attività di esplorazione e nei progetti integrati e fast-track.
Il mid-stream gas di Eni ha dimostrato la sua resilienza e beneficerà sempre più della riconfigurazione del business con livelli più elevati di fornitura di gas equity.
Eni continua a rispondere alla sfida della riduzione delle emissioni nelle sue attività operative, costruendo una nuova attività di cattura del carbonio e creando integrazione con la propria bioraffinazione attraverso lo sviluppo dell'innovativa rete di agri-hub.
Nel corso del Piano Eni approverà una serie di FID (Final Investment Decision) di elevata qualità, tra cui le strutture A/E in Libia, Hail e Ghasha e le espansioni di Lower Zakum negli Emirati Arabi Uniti, oltre a Costa d'Avorio, Kazakistan, Angola e possibili nuove attività nel Mediterraneo orientale.
Allo stesso tempo, nel 2023, Eni avvierà le prime fasi di Baleine in Costa d'Avorio e del Congo LNG, gli start-up in Egitto, Emirati Arabi Uniti e Norvegia, e continuerà il programma di sviluppo delle attività in Algeria, mentre nel 2024 la Società avvierà le start-up in Italia, Egitto, Costa d'Avorio Fase 2, Kazakistan e Norvegia.
Di conseguenza, Eni prevede una crescita media annua della produzione del 3-4% nel periodo di Piano. Entro il 2026 la Società avrà aggiunto circa 800.000 boe al giorno da start-up e ramp-up con elevati rendimenti, ridotto periodo di payback e con costi unitari al top dell'industria.
Eni continuerà a concentrarsi su progetti con un rapido time to market, facendo leva sull'elevata qualità del portafoglio, confermata dai bassi costi tecnici e dall'elevato cash flow per barile, al top dell'industria; Capex in media pari a €6-6,5 miliardi all'anno durante il periodo del Piano.
Eni continua a seguire il suo dual exploration model e punta all'esplorazione con elevati livelli di partecipazione, in aree con attività e infrastrutture esistenti come il Nord Africa, Africa Occidentale e gli Emirati Arabi Uniti - circa il 90% della sua spesa, a sostegno del suo track-record nella creazione di valore al top dell'industria.
Eni investirà €2,1 miliardi nei prossimi quattro anni, con un target di 2,2 miliardi di barili di olio equivalente a circa \$1,50 /boe di costo esplorativo, con l'obiettivo del 60% di scoperte a gas.
La grande attenzione alla crescita del valore della Società consentirà anche di ridurre l'impronta carbonica netta Scope 1 e 2 di Eni del 65% entro il 2025 rispetto al 2018, in linea con l'obiettivo di zero emissioni nette del 2030.
Per quanto riguarda il GGP, Eni conferma che sostituirà completamente i volumi di gas russo entro il 2025, facendo leva sulle forti relazioni con i Paesi produttori e sul suo approccio di sviluppo fast-track dei progetti aumentando i volumi da Algeria, Egitto, Mozambico, Congo LNG e Qatar.
I volumi contrattualizzati di GNL sono attesi superare i 18 milioni di tonnellate all'anno entro il 2026 (9 MTPA nel 2022).
Eni prevede che GGP generi un Ebit sui 4 anni pari a oltre 4 miliardi di euro, superiore a quello del piano precedente, facendo leva su un portafoglio più diversificato e flessibile e su una maggiore componente equity. Tale risultato incorpora l'assunzione di mercati gas in normalizzazione nel corso del Piano; Eni si aspetta di generare un EBIT tra €1,7 e €2,2 miliardi nel 2023.
La CCS contribuirà a ridurre le emissioni nette di Eni e a fornire una soluzione per altri emittenti hard to abate, oltre al settore energetico. La Società ha in fase di sviluppo progetti importanti che utilizzano giacimenti esauriti, infrastrutture esistenti e indicatori economici ben definiti. Uno dei più avanzati, Hynet, situato nella baia di Liverpool, è in linea per lo start-up programmato nel 2025 con una capacità di stoccaggio iniziale di 4,5 milioni di tonnellate all'anno. Per Ravenna Fase 1, il cui sviluppo è stato recentemente avviato, lo start-up è programmato per l'inizio del 2024. Eni sta inoltre portando avanti un secondo progetto nel Regno Unito, utilizzando il suo giacimento esaurito di Hewett, potenzialmente pronto per il 2027 e finalizzato alla decarbonizzazione delle aree di Bacton e dell'estuario del Tamigi, oltre a perseguire opportunità in Nord Africa e Medio Oriente.
Eni prosegue nella trasformazione dei suoi business tradizionali e nella crescita delle sue nuove attività liberando valore e supportando i suoi clienti nella riduzione delle emissioni.
Refining and Marketing, dopo aver generato risultati record nel 2022, si prevede che continuerà a beneficiare dei miglioramenti strutturali attuati, con un EBIT pro-forma per il 2026 di circa €1,4 miliardi, ben al di sopra dei livelli storici, nonostante si preveda la normalizzazione dei margini di raffinazione nell'arco del Piano.
A tale miglioramento contribuisce la crescita di Eni Sustainable Mobility, costituita all'inizio di quest'anno, che combina la bioraffinazione, il bio-metano e la vendita di prodotti per la mobilità e che ha l'obiettivo di evolvere in una società multi-servizio e multi-energie, generando e liberando nuovo valore.
EBITDA di Sustainable Mobility pari a €1,5 miliardi di euro entro il 2026, con una crescita media annua del 20% rispetto al 2023, che contribuisce a migliorare i risultati attesi del Downstream.
Plenitude, la società di Eni che integra rinnovabili, soluzioni energetiche per i clienti e una rete capillare di ricarica per veicoli elettrici (EV) sta sviluppando la sua pipeline di progetti rinnovabili e ha raggiunto l'obiettivo al 2022 di oltre 2 GW di capacità installata. Plenitude prevede di realizzare oltre 7 GW di capacità installata entro la fine del 2026 e più che raddoppiare la sua rete di punti di ricarica per veicoli elettrici, portandola a 30.000 unità entro la fine del Piano.
Dopo aver raggiunto l'obiettivo di oltre 600 milioni di euro di EBITDA proforma nel 2022, la Società prevede di triplicare questa cifra fino a €1,8 miliardi nel 2026. L'integrazione delle attività di vendita retail, con oltre 11 milioni di clienti entro il 2026, delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica presenta notevoli sinergie dal punto di vista operativo, oltre a garantire diversificazione e resilienza finanziaria.
Con l'espansione della sua offerta di prodotti e servizi decarbonizzati, si prevede che la crescita di Plenitude continuerà a essere significativa, supportata da oltre 11 GW di progetti e opportunità.
Nel corso del Piano Versalis raggiungerà una redditività sostenibile grazie alla trasformazione verso un modello di business più sostenibile e competitivo. La Società proseguirà nel suo percorso di trasformazione in una società chimica pienamente specializzata e sostenibile, incrementando la propria presenza nei mercati dei clienti finali e costruendo una posizione di leadership nel settore della biochimica. La Società punterà a crescere nei mercati target con investimenti nella sua piattaforma di compounding e in nuove tecnologie. Versalis sta sviluppando processi di riciclo complementari, migliorando l'efficienza energetica e sviluppando tecnologie altamente innovative.
L'innovazione che caratterizza le attività di Eni conferma il vantaggio di porre la tecnologia al centro della strategia della Società.
L'impegno di Eni è testimoniato da oltre 1.000 professionisti, più di 400 progetti e da circa 8.000 brevetti, gestiti attivamente per il loro impiego strategico.
Dal 2014, Eni ha anche potenziato significativamente la collaborazione con le principali università e ha creato veicoli di venture capital e venture builder per promuovere il trasferimento tecnologico, generando valore gross dalle proprie tecnologie proprietarie per circa €9 miliardi dal 2014.
Eni Next, con il suo investimento in CFS, lo spin-off del MIT, sta accelerando lo sviluppo della fusione a confinamento magnetico. SPARC, l'impianto sperimentale progettato per generare energia netta, è in fase di costruzione, con start-up programmato per il 2025, e sarà seguito dal primo impianto industriale, chiamato ARC, previsto per i primi anni del 2030.
La forza finanziaria di Eni consente alla Società di eseguire la sua strategia di business, assicura flessibilità e garantisce ritorni ai suoi investitori.
Sulla base dell'ipotesi di scenario di Eni:
Eni nel 2022 ha raggiunto eccellenti risultati finanziari, ha contribuito alla stabilità delle forniture energetiche per i clienti, progredendo nel Piano di decarbonizzazione, a conferma della qualità del business che stiamo costruendo.
Gli eccellenti progressi finanziari e strategici di Eni consentono di semplificare e potenziare la politica di remunerazione della Società. Una distribuzione attrattiva per gli azionisti è una priorità della Società. D'ora in avanti, Eni intende distribuire tra il 25% e il 30% del CFFO annuale attraverso una combinazione di dividendi e buyback. In presenza di upside, la Società prevede di destinare alla remunerazione il 35% del CFFO incrementale, mentre si aspetta di poter ricorrere, in prima istanza, alla flessibilità finanziaria, alla modulazione dei Capex e alla flessibilità temporale in caso di downside.
L'atteso miglioramento della performance sottostante e il buyback consentiranno inoltre al dividendo di continuare a crescere nei prossimi anni.
In linea con la policy, il dividendo annuale 2023 viene portato a €0,94 per azione, con un aumento del 7% rispetto al 2022. Eni continuerà a pagarlo in quattro rate trimestrali uguali, a settembre 2023, novembre 2023, marzo 2024 e maggio 2024.
Considerando anche le aspettative di Eni per lo scenario e l'andamento dei business, la Società lancerà nel 2023, dopo l'approvazione degli azionisti a maggio, anche un programma di acquisto di azioni proprie per un valore di €2.2 miliardi, pari circa il 4.5% delle azioni in circolazione all'attuale prezzo.
L'applicazione della nuova politica di remunerazione allo scenario implica un ritorno per gli azionisti nel periodo del Piano pari al 40% dell'attuale capitalizzazione di mercato e nel 2023 un rendimento complessivo per gli azionisti dell''11% all'attuale prezzo.
Eni ha una posizione finanziaria solida e un'elevata capacità di generazione di cassa. Nel corso del Piano quadriennale, sulla base del nostro scenario, Eni genererà un Free Cash Flow organico ante capitale circolante di oltre €32 miliardi, il che implica che dopo la remunerazione agli azionisti il leverage sarà tra il 10-20% nell'arco del periodo del Piano.
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fully specialized and sustainable chemical company will move it to sustained profitability in the Plan period.
"The Plan presented today confirms the strength and effectiveness of our strategy. In 2014 we undertook an industrial and financial transformation path which progressively enabled us to create value even in difficult scenarios, delivering security of supplies and environmental sustainability. We have been focussing our exploration and production strategy mainly on gas, leveraging our own production and diversifying our investments across different countries. This has enabled us to put in place our Plan aimed at replacing 20 billion cubic meters of Russian gas by 2025. We have been transforming our downstream platform and invested in technology to create and grow our transition businesses aiming at net zero Scope 1, 2 and 3 emissions. This enables us today to fully confirm our decarbonization targets despite the current energy security scenario and the need to respond to a strong demand for traditional sources. Today we can clearly outline how the Company will be in 2030: our Upstream operations will no longer produce net emissions; our hydrocarbon production will be composed mainly by gas; our biofuel capacity will exceed 5 million tonnes per year; our renewable energy
capacity will be more than 15 GW. And our investments in the most revolutionary technology linked to the energy transition - the magnetic confinement fusion - will be about to result in the first industrial plant.
Finally, we have deeply strengthened the Company from a financial point of view through optimization and rationalization of expenditures, and this allows us today to present our strong financial goals: a significant CFFO generated both from our traditional activities and with the contribution of transition-related businesses; a satellite business model which allows us to enhance the value of our businesses while freeing up additional resources for investment in transition; and a very low debt level. Our financial robustness enables us today to create increasing value for our shareholders and to enhance the remuneration policy"
Claudio Descalzi, Eni CEO
Rome, 23 February 2023 – Claudio Descalzi, Chief Executive Officer of Eni, today presented the Company's Strategic Plan for 2023-2026.
Eni's strategy aims to meet each of the essential pillars of the energy trilemma, achieving environmental sustainability side-by-side with energy security and affordability. This means geographical and technological diversification of energy sources, creating a different energy mix while also maintaining a strong focus on value creation for shareholders.
The Company is pursuing these objectives by continuing:
markets to fund their growth and reveal the real value of each business (Plenitude, Sustainable Mobility, Var Energi, Azule Energy).
Eni Natural Resources division will deliver superior returns, accretive growth and falling emissions, driven by the Company's leading exploration and integrated fast-track projects.
Eni mid-stream gas has proved its resilience and will increasingly benefit from its reshaped business with higher levels of equity gas supply.
Eni continues to meet the emissions reduction challenge in its own operations, building a new carbon capture business and integrating with its biorefining by developing its innovative agri-hub network.
During the plan Eni will approve a number of high quality FIDs including the A/E Structures in Libya, Hail & Ghasha and expansions of Lower Zakum in the UAE plus Ivory Coast, Kazakhstan, Angola and possible new activities in the Eastern Mediterranean.
At the same time, in 2023, Eni will start-up the first phases of Baleine in Ivory Coast and Congo LNG, start-ups in Egypt, UAE and Norway and the continuing development programme in Algeria, while in 2024 there will be start-ups in Italy, Egypt, Ivory Coast Phase 2, Kazakhstan and Norway.
As result Eni expects a production growth CAGR of 3-4% over the 4-year plan period. By 2026 the Company will have added around 800,000 boed from start-ups and rampups with high returns, short paybacks and leading unitary costs.
Eni will continue to focus on fast time to market projects leveraging on the high quality portfolio, confirmed by the low technical cost and high cash flow per barrel, at the top for the industry; Capex will be €6-6.5 billion on average per year during the plan period.
Eni continues to follow its dual exploration model, and it targets exploration with high levels of equity participation, in areas with existing activity and infrastructure such as North Africa, West Africa and the UAE – around 90% of its spend, supporting its trackrecord of leading value creation.
Eni will invest €2.1 billion over the next 4-year period, targeting 2.2 billion barrels of oil equivalent at around \$1.50/boe of exploration cost, targeting 60% of discoveries to be gas.
The great attention on the Company's value growth will also deliver a decrease in Eni's Scope 1 & 2 net carbon footprint by 65% by 2025 versus 2018, on track to its 2030 net zero emission target.
In GGP, Eni confirms it will fully replace Russian gas volumes by 2025, leveraging the strong relationships with producing countries and its fast track development approach to ramp up volumes from Algeria, Egypt, Mozambique, Congo LNG, and Qatar. Contractual LNG volumes are expected to exceed 18 MTPA by 2026 (9 MTPA in 2022).
Eni expects GGP to generate 4 year Ebit totalling above €4 billion, higher than in the previous plan, leveraging on a more diversified and flexible portfolio, and a larger equity component. This outcome incorporates Eni's assumption of normalizing gas markets over the plan while the Company expects to generate an EBIT of between €1.7-€2.2bn in 2023.
CCS will contribute to cut Eni's own net emissions and also to provide a solution for other hard to abate emitters beyond the energy sector. The Company has material projects under development using depleted reservoirs, existing infrastructures and well-defined economics. One of the most advanced, Hynet, based around Liverpool Bay, is on track to start-up in 2025 with an initial 4.5 million tonnes per year storage capacity. Ravenna Phase 1, recently brought into development, will start-up in early-2024. Eni is also advancing a second UK project, using its depleted Hewett field aimed at decarbonising the Bacton and Thames Estuary areas, potentially ready by 2027, and also pursuing opportunities in North Africa and the Middle East.
Eni continues the transformation of its legacy businesses and the growth in its new activities unlocking value and supporting its customers in reducing their emissions.
Refining and Marketing, having generated record results in 2022, is expected to continue to benefit from the structural improvements delivered with 2026 pro-forma EBIT of around €1.4billion, well above historic levels of profitability notwithstanding the Plan's assumption of normalizing refining margins.
An important contributor to this better outlook is the growth of Eni Sustainable Mobility, incorporated at the beginning of this year, combining biorefining, biomethane and the sale of mobility products and targeted to evolve into a multi-service, multienergy company, generating and unlocking new value.
Plenitude, Eni's company which integrates renewables, energy solutions for customers and a widespread Electric Vehicle (EV) charging network, is maturing in its pipeline of Renewable projects and delivered its 2022 target of more than 2 GW of installed capacity.
Plenitude expects to deliver over 7GW of installed capacity by the end of 2026, and more than double its network of EV charging points to 30,000 by the end of the plan.
Having delivered its target of over €600 million in pro forma EBITDA in 2022, the Company expect to triple this figure to €1.8 billion by 2026. The integration of retail, with over 11 million customers by 2026, renewables and e-mobility has significant operational synergistic benefits while also providing diversification and financial resilience.
As Plenitude expands its offer of decarbonised products and services, its growth is expected to continue to be impressive and supported by a strong pipeline of over 11GW of projects and opportunities.
Versalis will move into sustainable profitability over the course of the Plan, thanks to the transformation to a structurally more sustainable and competitive business mix. It will continue its transformation into a fully specialized and sustainable chemical company by increasing its presence in end-user markets and building a leadership position in bio-based chemistry. The Company will look to grow in target markets with investments in its compounding platform and in new technologies. Versalis is developing complementary recycling processes, improving energy efficiency, and developing breakthrough technologies.
The innovation in Eni's businesses demonstrates the benefit of placing Technology at the heart of the Company.
Eni's commitment has resulted by more than 1,000 professionals, more than 400 projects and around 8,000 patents, actively managed for their strategic exploitation. Since 2014, Eni has also significantly enhanced its collaboration with leading universities, and created venture capital and venture builder vehicles to promote technology transfer, with a gross value creation of our proprietary technologies estimated at around €9 billion since 2014.
Eni Next, with its investment in CFS, the MIT spin-off, is accelerating the development of magnetic confinement fusion. SPARC, the experimental plant designed to generate net energy, is under construction, targeted for 2025 start-up and will be followed by the first industrial plant, called ARC, targeted for the early 2030s.
Eni's financial strength enable the execution of its business strategy, provides flexibility across the cycle and delivers return to its investors.
Based on Eni's scenario assumption:
Eni's excellent financial results in 2022 came while contributing to the stability of energy supplies for its customers and progressing its decarbonization plan confirming the quality of the business the Company is building.
Eni's excellent financial and strategic progress provides scope to simplify and enhance the Company remuneration policy. An attractive shareholder distribution is a priority of the Company. Going forward Eni intends to distribute between 25%-30% of annual CFFO by way of a combination of dividend and share buyback. In upside scenarios, the Company expects to apply 35% of incremental CFFO to distribution and to be able, in the first instance, to use balance sheet, capex and timing flexibility in the event of downside.
Expected underlying performance improvement and the buyback also provides scope for the dividend to continue to rise in the coming years.
In line with the policy the 2023 annual dividend is raised to €0.94 per share, a 7% increase on 2022. Eni will continue to pay it in four equal quarterly instalments, in September 2023, November 2023, March 2024 and May 2024.
Considering Eni's expectations for the scenario and the performance of the businesses, the Company will also launch a €2.2 billion share buyback in 2023, equivalent to around 4.5% of shares in issue at the current share price, following shareholder approval in May.
Applying the new remuneration policy at the scenario implies a return to shareholders over the Plan period of around 40% of the current market capitalization and a current total shareholder yield in 2023 of 11%.
Eni is financially robust and highly cash generative. Over the 4-year plan, based on our scenario, Eni will generate organic FCF before working capital at replacement scenario of more than € 32 billion that implies after shareholder distributions leverage will be in the range of 10-20% along the plan period.
Company Contacts:
Press Office: Tel. +39 02 52031875 – +39 06 59822030 Freephone for shareholders (from Italy): 800 940924 Freephone for shareholders (from abroad): +800 11223456 Switchboard: +39 06 59821
[email protected] [email protected] [email protected]
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