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Saras

Earnings Release Apr 28, 2023

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Earnings Release

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Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci 2023

Parte Ordinaria

  • ❖ Approvato il Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2022 di Saras S.p.A., esaminato il Bilancio Consolidato del Gruppo e la dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del D.lgs. n. 254 del 30/12/2016 – Bilancio di Sostenibilità
  • ❖ Deliberata la distribuzione di un dividendo per l'esercizio 2022 pari a 0,19 euro per azione
  • ❖ Nominato il Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2023 2025
  • ❖ Conferito l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 31 dicembre 2024 31 dicembre 2032
  • ❖ Approvata la prima sezione ed espresso parere favorevole sulla seconda sezione della Relazione sulla remunerazione
  • ❖ Modificato dell'art. 2 del Regolamento delle Assemblee degli Azionisti di Saras S.p.A.

Parte Straordinaria

❖ Modificato dell'art. 12 dello statuto sociale.

Milano, 28 aprile 2023 - L'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Saras S.p.A. si è riunita in data odierna, in prima convocazione, con possibilità di partecipazione dei Soci esclusivamente tramite Monte Titoli S.p.A. rappresentante designato in via esclusiva ai sensi dell'art. 135-undecies del Testo Unico della Finanza (il "TUF") - nel rispetto delle disposizioni di legge applicabili, sotto la Presidenza del Dott. Massimo Moratti.

Parte Ordinaria

Approvazione del Bilancio d'Esercizio di Saras S.p.A. al 31 dicembre 2022 e presentazione del Bilancio consolidato. Destinazione del risultato di esercizio e distribuzione del dividendo

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'Esercizio di Saras SpA al 31 dicembre 2022, che si è chiuso con un utile netto pari a 399 milioni di euro ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,19 per ciascuna delle 951.000.000 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di 180,69 milioni di euro prelevandoli dall'utile di esercizio. Inoltre, l'Assemblea ha deliberato di mettere in pagamento il suddetto dividendo in data 24 maggio 2023 (con data di registrazione 23 maggio 2023, e stacco cedola n.8 in data 22 maggio 2023).

Nel corso dell'Assemblea è stato presentato il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022:

Per il settore petrolifero, e non solo, il 2022 verrà ricordato per lo scoppio della guerra russo-ucraina e le conseguenze che questa ha comportato anche nello scenario e negli equilibri geopolitici mondiali. Le sanzioni adottate dai paesi occidentali nei confronti della Russia, fino a quel momento primo esportatore e terzo produttore mondiale di petrolio, hanno portato a livelli estremamente elevati, in particolare in Europa, i corsi del greggio e dei prodotti raffinati, e in particolare del diesel, che hanno toccato valori senza precedenti con un impatto estremante positivo sui risultati economico finanziari del Gruppo, in particolare a partire dal secondo trimestre.

Tali risultati si confrontano con quelli del 2021, penalizzati da uno scenario inficiato dai perduranti effetti della crisi pandemica da Covid- 19. Si ricorda a questo proposito per altro come, già dalla fine del 2021, e nei primi mesi del 2022 precedenti lo scoppio della crisi russo ucraina, i margini dei principali prodotti raffinati e in particolare quelli dei distillati medi - più colpiti dalla frenata dell'economia – fossero rientrati a livelli sostanzialmente in linea con quelli pre-covid.

Si rimanda al capitolo introduttivo dedicato agli "Impatti del conflitto russo-ucraino" e al capitolo dedicato al "Mercato di riferimento" del segmento Industrial & Marketing nella sezione "Analisi dei segmenti" per una descrizione dettagliata dei mutamenti di scenario e alla sezione dedicata all'analisi dei risultati economico finanziari del Segmento per la descrizione dettagliata degli impatti di tali fenomeni di scenario sui risultati economico finanziari del Gruppo.

Si ricordano invece in questa sede i valori medi che nel 2022 hanno registrato i margini della benzina e del diesel, rispettivamente pari a 17,1 \$/bbl (rispetto a 9,5\$/bbl nel 2021) e pari a 37,7\$/bbl (6,84/bbl nel 2021), significativamente più elevati rispetto alle medie storiche.

Tale mutamento di scenario ha tuttavia avuto anche degli effetti negativi in termini di maggiori costi energetici: la tendenza fortemente rialzista che già dalla seconda metà del 2021 aveva interessato il mercato del gas naturale e quello ad esso collegato dell'energia elettrica, si è aggravata nel 2022 con lo scoppio del conflitto russo-ucraino: il prezzo dell'energia elettrica (Prezzo Unico Nazionale o PUN) ha registrato nell'esercizio 2022 una quotazione media di 303 €/MWh (125 €/MWh nel 2021), e picchi di oltre 700 €/kWh a fine agosto, in un contesto di estrema volatilità. Le misure adottate dai paesi europei per rispondere all'emergenza energetica e una stagione invernale più mite del previsto, hanno contribuito nell'ultimo trimestre a un ridimensionamento delle quotazioni. In particolare, l'intesa raggiunta in Europa lo scorso 19 dicembre per fissare un tetto massimo ai prezzi del gas naturale a 180 €/MWh, ha contribuito a riportare rapidamente le quotazioni intorno ai 100€/MWh, e il PUN a sua volta si è riportato nell'ultimo trimestre 2022 a valori più prossimi a quelli pre-conflitto registrando un valore medio di 268 €/MWh (242 €/MWh in Q4/21).

Nel corso del 2022 il Governo ha messo in atto una serie di misure atte a contenere gli impatti dell'emergenza energetica, in particolare il decreto Sostegni ter del 27 gennaio 2022 (DL 4/2022, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 25), ha disposto il riconoscimento di un contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l'energia elettrica acquistata e impiegata nell'attività economica durante il primo, il secondo, il terzo e quarto trimestre 2022, in favore delle «imprese a forte consumo di energia elettrica» (cosiddette "imprese energivore"), come la società Sarlux srl, controllata del Gruppo Saras. A fronte di tale misura Sarlux ha beneficiato nel corso del 2022 di un credito di imposta complessivo di 121,9 milioni di Euro.

La crisi energetica ha avuto un impatto negativo sul segmento Renewables. Il decreto Sostegni ter (DL 4/2022, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 25), con l'obiettivo di contenere i prezzi dell'energia elettrica ha introdotto un meccanismo di "compensazione" per le fonti rinnovabili non incentivate, volto ad eliminare i c.d. "extra-profitti" conseguiti da alcune categorie di impianti individuate dalla norma, a seguito dell'aumento del costo dell'energia elettrica. In base a tale misura i produttori hanno restituito, con riferimento al periodo 1° febbraio - 31 dicembre 2022, la differenza tra i prezzi di mercato e "un'equa remunerazione" (riferita alla media storica dei prezzi zonali di mercato, dall'entrata in esercizio dell'impianto fino al 31 dicembre 2020). Per le società eoliche del Gruppo, la compensazione è basata su un prezzo medio storico di circa 61 €/MWh, da applicare alle sezioni produttive non incentivate ed entrate in esercizio prima del 2010 (circa il 47% del totale della produzione del 2022). A partire dal mese di dicembre 2022 inoltre, in attuazione del regolamento Ue 2022/1854, è stato applicato un price cap di 180 €/ MWh ai ricavi degli impianti cosiddetti "infra-marginali", fino a quella data valorizzati al prezzo di mercato dell'energia elettrica. Nel caso di Sardeolica la produzione interessata dall'applicazione di tale price cap è stata pari al 5% del totale della produzione del 2022. L'applicazione di tali price cap ha impattato l'esercizio 2022 in termini di minori ricavi del segmento Renewables per ca. 25,4 milioni di Euro.

Infine, hanno impattato sul Gruppo Saras le misure adottate dal Governo italiano a carico del settore energetico in qualità di "contributi solidaristici" di natura fiscale sui cosiddetti "extra-profitti" del settore, derivanti dall'applicazione del D.L. n. 21 del 21 marzo 2022, come successivamente modificato, e alla legge del 29 dicembre 2022 n. 197 (Legge di Stabilità 2023): tali misure hanno impattato sul Risultato Netto reported dell'esercizio per un ammontare totale di 266,6 milioni di Euro. In ragione di talune incertezze interpretative circa l'ambito di applicazione e di legittimità costituzionale del tributo, la Società si riserva di valutare eventuali ricorsi legali.

Nel 2022 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 15.836 milioni di Euro rispetto ai 8.636 milioni di Euro realizzati nello scorso esercizio. Il significativo incremento è legato sia alle mutate condizioni di scenario sia ai maggiori volumi prodotti e venduti tra i due periodi. Dal punto di vista dello scenario le variabili che hanno maggiormente inciso sono l'apprezzamento dei principali prodotti petroliferi, l'incremento del prezzo di vendita dell'energia elettrica (regolato all'interno del Regime di Essenzialità) e l'andamento del cambio caratterizzato dal rafforzamento del dollaro nei confronti dell'euro. Nello specifico nel 2022 il prezzo medio del diesel è stato pari a 1.039 \$/ton (vs 579 \$/ton nel 2021), il prezzo medio della benzina è stato pari a 991 \$/ton (vs 671 \$/ton nel 2021), il prezzo unico nazionale per la vendita dell'energia elettrica (PUN) è stato 303 €/MWh (vs un prezzo medio di vendita di 125 €/MWh nel 2021 legato sia all'andamento della tariffa CIP6, fino alla relativa scadenza, sia al successivo andamento del PUN regolato all'interno del contratto dell'essenzialità) ed il cambio €/\$ è stato pari a 1,05 (vs cambio €/\$ di 1,18 nel 2021). Dal punto di vista delle produzioni industriali si segnala che tutte le principali variabili produttive sono risultate superiori ai valori registrati nel 2021. Nello specifico le lavorazioni di raffineria nel 2022 sono state pari a 96,1 milioni di barili (vs 94,7 milioni di barili nel 2021), le produzioni di energia elettrica non rinnovabile sono state pari a 4.100 GWh (vs 3.524 GWh nel 2021), le produzioni di energia elettrica rinnovabile pari a 273 GWh (vs 258 GWh nel 2021) e le vendite del canale Marketing sono state pari a 3.659 migliaia di tonnellate (vs 3.336 migliaia di tonnellate nel 2021).

L'EBITDA reported di Gruppo del 2022 è stato pari a 1.170,3 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 277,1 M€ dell'esercizio 2021. La variazione positiva è da ricondursi in primo luogo alle migliori condizioni di scenario che come menzionato, hanno beneficiato di un forte apprezzamento dei crack del diesel e della benzina nonché di un apprezzamento

del dollaro verso l'euro; positività che sono state solo in parte compensate da un maggior costo ed una maggiore complessità sul fronte dell'approvvigionamento della materia prima (incremento del prezzo del brent e dei premi dei grezzi in special modo per le tipologie leggeri), da un indebolimento del crack della nafta, dall'incremento dei costi energetici solo in parte compensati dagli effetti del Decreto Sostegni Ter e da una struttura di mercato in "backwardation" che ha penalizzato i costi di approvvigionamento della materia prima ed i costi indotti dalle attività di copertura del rischio sugli inventari. La performance commerciale è stata caratterizzata da una migliore valorizzazione delle produzioni presso tutti i canali di vendita e da un miglioramento dei risultati delle attività di trading. La programmazione della produzione è stata penalizzata da una minore varietà di grezzi disponibili sul mercato e da un peggioramento della qualità di alcune di queste tipologie. Per quanto concerne gli aspetti produttivi, al netto degli impatti indotti dall'incremento della marginalità unitaria, il 2022 è stato caratterizzato da una performance complessivamente superiore rispetto a quella del 2021 sebbene in un contesto caratterizzato da un piano manutentivo più oneroso. Inoltre, per quanto concerne le dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura) nel 2022 queste hanno beneficiato di un apprezzamento di 9,6 milioni di Euro rispetto ad un apprezzamento di 226,5 M€ realizzato nel medesimo periodo del 2021.

Le poste non ricorrenti nel 2022 hanno avuto un impatto negativo per 34,3 milioni di Euro dovuto: alla svalutazione di alcune immobilizzazioni materiali, alla svalutazione di alcuni crediti legati ad operazioni riferite ad esercizi precedenti, agli accantonamenti sul costo del personale relativi ad alcuni accordi di risoluzione consensuale, all'accantonamento di fondi per attività di bonifica in parte compensati dalla rettifica di certificati CIC di competenza del 2021. Le poste non ricorrenti nel 2021 erano state negative per 19,3 milioni di Euro prevalentemente da ricondursi ad oneri per emissioni di CO2 di pertinenza del 2021. Si segnala infine che l'EBITDA reported del 2022 riflette l'effetto del Decreto Sostegni Ter rispettivamente a riduzione dei costi energetici per 121,9 milioni di Euro e ad una limitazione delle tariffe di vendita dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (eolico) per 25,4 milioni di Euro.

Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 416,9 milioni di Euro, rispetto ad un valore di 9,3 milioni di Euro conseguiti nel 2021. In aggiunta a quanto evidenziato a livello di EBITDA tale scostamento è da ricondursi prevalentemente ai maggiori oneri finanziari (principalmente dovuti al rafforzamento del dollaro ed al conseguente impatto sui risultati dei relativi derivati di copertura) ed alle maggiori imposte correnti, dovute all'incremento dell'imponibile dell'esercizio oltre all'effetto della cosiddetta "tassazione sugli extraprofitti" come meglio descritto in Nota Integrativa.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 1.136,7 milioni di Euro in incremento rispetto ai 54,1 milioni di Euro conseguiti nel 2021.

Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported non include il sopracitato effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti. Il risultato in incremento rispetto al 2021 si compone di uno scostamento positivo sia nel segmento "Industrial & Marketing" che nel segmento "Renewables" che verranno meglio declinati nella sezione "Analisi dei Segmenti".

Il Risultato Netto comparable di Gruppo del 2022 è stato pari a 709,8 milioni di Euro, rispetto ad una perdita di 136,0 milioni di Euro nell'esercizio precedente, per effetto degli stessi fenomeni descritti per il Risultato Netto Reported, al netto: degli effetti dello scenario sulle differenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura), delle poste non ricorrenti e della "tassazione sugli extra-profitti" pari a circa 266 milioni di Euro.

Gli investimenti nel 2022 sono stati pari a 105,7 milioni di Euro, superiori rispetto ai livelli del 2021 (pari a 77,8 milioni di Euro); tale incremento è riconducibile sia alle maggiori attività nel segmento Industrial & Marketing sia alle maggiori attività di sviluppo nel segmento delle Rinnovabili.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2022, ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata positiva per 269 milioni di Euro, rispetto alla posizione negativa per 453 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2021.

Nel 2022 il flusso di cassa è stato complessivamente pari a 722 milioni di Euro. Tale flusso è da ricondursi in primo luogo alla gestione operativa, che grazie agli elevati margini, ha generato 1.108 milioni di Euro. La variazione del capitale circolante riconducibile prevalentemente ad incrementi del valore degli inventari e riduzioni dei debiti commerciali in parte compensati dalle dinamiche di pagamento della CO2. Gli investimenti hanno assorbito 106 milioni di Euro ed il pagamento degli interessi ed oneri finanziari e delle tasse ha assorbito 135 milioni di Euro, ivi incluso il pagamento della "tassazione sugli extraprofitti" relativa al cosiddetto "Sostegni TER".

Si ricorda inoltre che nel 2022 è stato firmato con Intesa San Paolo, BPM e Unicredit un finanziamento da 312,5 milioni di Euro con scadenza marzo 2028 assistito da garanzia emessa da SACE per il 70% del finanziamento. Tale finanziamento ha ridefinito il profilo di maturità del debito, consentendo il rimborso anticipato della linea di credito a medio lungo termine

da 50 milioni di Euro di Unicredit, in scadenza nel mese di agosto 2023, e il prestito obbligazionario da 200 milioni di Euro con scadenza dicembre 2022. Si segnala che queste posizioni debitorie al 31 dicembre 2021, così come quota pari ad 321 milioni di Euro del finanziamento siglato nel 2020 erano esposte rispettivamente fra i "Finanziamenti bancari correnti" e "Quota a breve dei finanziamenti a MLT" (per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione del bilancio al 31 dicembre 2021).

In ultimo si segnala che le disponibilità liquide ed equivalenti al 31 dicembre 2022 ammontano a 707 milioni di Euro e che tale importo verrà in parte utilizzato per il pagamento dl debito residuo in regime di essenzialità, per il pagamento delle imposte ordinarie e della quota restante della cosiddetta "tassazione sugli extraprofitti" come meglio descritto in Nota Integrativa.

Nel 2022, grazie al rientro dell'emergenza pandemica e al mutato scenario petrolifero, il Gruppo ha ritrovato la storica capacità di generazione di cassa dalla gestione caratteristica registrando una posizione finanziaria netta positiva alla fine dell'esercizio pari a 269 milioni di Euro (ante IFR16) e 227 milioni di Euro (post IFR16).

Dichiarazione consolidata non finanziaria - Bilancio di Sostenibilità 2022

Nel corso dell'Assemblea è stata anche presentata la Dichiarazione consolidata non finanziaria - Bilancio di Sostenibilità 2022, predisposta quale relazione distinta dal Bilancio di Esercizio. Tale dichiarazione redatta ai sensi del D.lgs. n. 254/2016, si basa sugli standard della Global Reporting Initiative (GRI - Sustainability Reporting Standards) e descrive la responsabilità e l'impegno sociale del Gruppo e le strategie di sviluppo sostenibile per la creazione di valore condiviso, nella piena salvaguardia di salute, sicurezza ed ambiente.

Per informazioni e dettagli in merito al Bilancio di Sostenibilità 2022 - Dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del D.lgs. n. 254/2016 si rimanda al documento completo disponibile sul sito internet della Società (www.saras.it).

Nomina del Consiglio di Amministrazione

L'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di determinare in 12 (dodici) il numero di componenti l'organo amministrativo (in linea con quanto suggerito dal Consiglio uscente in merito alla propria composizione quantitativa), ritenuto idoneo ad assicurare il corretto assolvimento delle funzioni aziendali, e provveduto alla nomina dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica per tre esercizi sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2025.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dai seguenti membri:

Massimo Moratti
Angelo Moratti
Angelomario Moratti
Gabriele Moratti
Giovanni Emanuele Moratti
Franco Balsamo
Giovanni (detto Gianfilippo) Mancini Consigliere Indipendente
Valentina Canalini  Consigliere Indipendente
Adriana Cerretelli  Consigliere Indipendente
Laura Fidanza  Consigliere Indipendente
Francesca Stefania Luchi Consigliere Indipendente

candidati nella lista presentata dalle società Massimo Moratti Sapa di Massimo Moratti (titolare del 20,011%), Angel Capital Management SpA (titolare del 10,005%) e Stella Holding SpA (titolare del 10,005%), titolari complessivamente del 40,021% delle azioni Saras;

Silvia Pepino Consigliere Indipendente

candidata nella lista presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio e intermediari finanziari, anche internazionali, titolari complessivamente del 2,39101% del capitale sociale.

Candidato in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 147-ter, comma 4 del D.Lgs. 58/1998 e degli ulteriori requisiti previsti dal Codice di Corporate Governance.

Tutti i curricula dei Consiglieri sono disponibili sul sito internet della Società.

Il Dott. Massimo Moratti ha espresso un sentito ringraziamento agli amministratori uscenti, Dott.ssa Isabelle Harvie-Watt e Ing. Patrizia Radice, per il contributo e la professionalità forniti alla Società nel corso del loro incarico, e ha dato il benvenuto ai nuovi membri del Consiglio di Amministrazione, Dott. Franco Balsamo, Avv. Valentina Canalini e Dott.ssa Silvia Pepino.

L'assemblea ha deliberato di riconoscere a ciascun consigliere membro del consiglio di amministrazione per ciascun esercizio un compenso lordo pari ad Euro 45.000. L'assemblea ha inoltre autorizzato le deroghe al divieto di concorrenza di cui all'art. 2390 del codice civile a favore di amministratori che non ricoprono incarichi esecutivi.

Si precisa, infine, che il 3 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione si riunirà per deliberare sulle cariche ed i poteri degli Amministratori e per la nomina dei comitati.

Conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 31 dicembre 2024– 31 dicembre 2032

Con l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 verrà a scadere l'incarico di revisione legale dei conti di Saras SpA conferito alla società di revisione "E&Y SpA" per gli esercizi 2015-2023. Inoltre, l'articolo 17 del D. Lgs. 39/2010 prevede l'esclusione della possibilità di rinnovo di tale incarico alla medesima società di revisione, se non siano decorsi almeno tre esercizi dalla data di cessazione del precedente incarico. Pertanto, ai sensi dell'articolo 13 del D. Lgs. 39/2010 poc'anzi citato, l'Assemblea degli Azionisti, su proposta motivata del Collegio Sindacale di Saras SpA, ha conferito alla società di revisione "PwC S.p.A" l'incarico di revisione legale dei conti di Saras SpA per gli esercizi 2024- 2032, determinando altresì il corrispettivo annuo spettante alla società di revisione.

Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. 58/1998

Prima sezione: approvazione della politica di remunerazione relativa all'esercizio 2022 ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 58/1998.

L'Assemblea ha deliberato di approvare – ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3-ter, del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e ad ogni altro effetto di legge e di regolamento – la politica di remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche con riferimento all'esercizio 2022 e, fermo restando quanto previsto dall'articolo 2402 cod. civ., del collegio sindacale, contenuta nella prima sezione della relazione sulla remunerazione.

Relazione sulla remunerazione – seconda sezione: delibera ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del D.Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea si è espressa favorevolmente sulla seconda sezione della Relazione sulla Remunerazione, ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del TUF.

Modificato dell'art. 2 del Regolamento delle Assemblee degli Azionisti di Saras SpA.

La modifica è finalizzata ad allineare il Regolamento delle Assemblee alla modifica dello Statuto deliberata, in parte straordinaria, dall'Assemblea e volta a prevedere la possibilità che l'Assemblea dei Soci possa tenersi anche unicamente con mezzi di telecomunicazione senza indicazione del luogo di convocazione, se previsto nel relativo avviso di convocazione e con le modalità ivi indicate ai fini dell'intervento e della partecipazione, nel rispetto della normativa primaria e regolamentare pro tempore vigente.

Parte Straordinaria

Modifica dell'art. 12 dello statuto sociale

L'Assemblea in sede Straordinaria ha deliberato in merito alla modifica e di integrazione dell' articolo 12 (intitolato "Convocazione") dello Statuto Sociale. A salvaguardia e tutela dei diritti degli Azionisti, la Società intende riservarsi la possibilità – in considerazione di fattori contingenti, da valutarsi di volta in volta – di tenere, ove gli sviluppi tecnologici lo consentiranno, le proprie future Assemblee anche unicamente con mezzi di telecomunicazione (c.d. "virtual-only meeting") senza indicazione del luogo di convocazione, se previsto nell'avviso di convocazione e con le modalità ivi indicate ai fini dell'intervento e della partecipazione, nel rispetto della normativa primaria e regolamentare pro tempore vigente, e, in ogni caso, continuando a garantire e tutelare la piena e attiva partecipazione degli Azionisti ai lavori assembleari in tempo reale, secondo quelle che saranno, di tempo in tempo, le best practice di mercato.

Per ogni ulteriore informazione sulla modifica ed integrazione dell'articolo 12 dello Statuto Sociale, si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori, pubblicata sul sito www.saras.it (sezione Governance/Assemblea/vai all'archivio/2023).

Saras Investor Relations

Ilaria Candotti Tel + 39 02 7737642 [email protected]

Contatti per i media

Comin & Partners Lelio Alfonso Tel +39 334 6054090 [email protected] Tommaso Accomanno Tel +39 3407701750 [email protected]

ll Gruppo Saras, fondato da Angelo Moratti nel 1962 è uno dei principali operatori europei nel settore dell'energia e raffinazione del petrolio. Tramite la Capogruppo Saras SpA e le controllate Saras Trading SA, basata a Ginevra, Saras Energia SAU, basata a Madrid, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi sul mercato nazionale e internazionale. Il Gruppo è inoltre attivo anche nel settore della produzione di energia elettrica attraverso le controllate Sarlux Srl (impianto IGCC) e Sardeolica Srl (parco eolico). Il Gruppo offre poi servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente attraverso la controllata Sartec Srl. Il Gruppo Saras conta circa 1.576 dipendenti e presenta ricavi pari a circa 15,8 miliardi di Euro al 31 dicembre 2022.

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