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Brembo

Quarterly Report May 13, 2021

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Quarterly Report

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BREMBO RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2021

INDICE

Cariche sociali 3
Sintesi dei risultati del Gruppo 5
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI
Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata 8
Conto economico consolidato 9
Conto economico complessivo consolidato 9
Rendiconto finanziario consolidato 10
Posizione finanziaria netta consolidata 10
Variazioni di patrimonio netto consolidato 11
NOTE DI COMMENTO AI PROSPETTI CONTABILI
Principi contabili e criteri di redazione 12
Area di consolidamento 12
Note di commento alle più rilevanti variazioni delle poste dei prospetti contabili consolidati 13

Ripartizione dei ricavi per area geografica e per applicazione 15 Prevedibile evoluzione della gestione 16

OSSERVAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI CIRCA L'ANDAMENTO GESTIONALE E I FATTI SIGNIFICATIVI

Scenario macroeconomico 17
Mercati valutari 18
Struttura operativa e mercati di riferimento 20
Fatti di rilievo del trimestre 22
Misure adottate per contrastare l'emergenza COVID-19 23
Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di opt-out) 23
Acquisto e vendita di azioni proprie 23
Fatti significativi successivi alla chiusura del trimestre 24

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

Cariche sociali

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 23 aprile 2020 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2020-2022, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022.

STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEI COMITATI E DELLE PRINCIPALI FUNZIONI DI GOVERNANCE ALLA DATA DI APPROVAZIONE DEL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE RELATIVO AL I TRIMESTRE 2021 (10 MAGGIO 2021)

Consiglio di Amministrazione

Presidente Alberto Bombassei (1) (8)
Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi (2) (8)
Amministratore Delegato Daniele Schillaci (3) (8)
Consiglieri Valerio Battista (4) (9)
Cristina Bombassei (5) (8)
Laura Cioli (4)
Nicoletta Giadrossi (4) (6)
Elisabetta Magistretti (4)
Umberto Nicodano (7)
Elizabeth M. Robinson (4)
Gianfelice Rocca (4)

Collegio Sindacale (10)

Presidente Raffaella Pagani (6)
Sindaci effettivi Mario Tagliaferri
Paola Tagliavini
Sindaci supplenti Myriam Amato (6)
Stefania Serina
Società di Revisione EY S.p.A. (11)

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Andrea Pazzi (12)

Comitati

Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (13) Laura Cioli (Presidente)
Nicoletta Giadrossi
Elisabetta Magistretti
Comitato Remunerazione e Nomine Nicoletta Giadrossi (Presidente)
Laura Cioli
Elizabeth M. Robinson
Organismo di Vigilanza Giovanni Canavotto (Presidente) (14)
Elisabetta Magistretti
Alessandra Ramorino (15)
  • (1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società, con attribuzione dei poteri di ordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge.
  • (2) Il Vice Presidente Esecutivo ha la rappresentanza legale della società; il Consiglio di Amministrazione gli ha attribuito specifici poteri per la gestione della società stessa.
  • (3) All'Amministratore Delegato, Ing. Daniele Schillaci, sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri per la gestione della società nonché la delega ai sensi dell'art. 2381 c.c. in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro (ai sensi del D.Lgs. 81/2008, modificato dal D.Lgs. 106/2009) ed in tema di tutela ambientale e di gestione dei rifiuti.
  • (4) Amministratori non esecutivi e indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF (come richiesto dagli artt. 147-ter, comma 4, e 147-quater del TUF medesimo) e dell'art. 2.2.3, comma 3, del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A. e del Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A. (art. 3.C.1).
  • (5) Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi e di Chief CSR Officer.
  • (6) Amministratore/Sindaco eletto da lista di minoranza.
  • (7) Amministratore non esecutivo.
  • (8) Amministratori esecutivi.
  • (9) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director.
  • (10) Ricopre il ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ex art. 19 D.Lgs. 39/2010.
  • (11) L'Assemblea degli Azionisti nella riunione del 23 aprile 2013 ha conferito l'incarico fino all'approvazione del Bilancio d'esercizio 2021.
  • (12) Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2020 ai sensi dell'art. 27-bis dello Statuto. La nomina rimane valida sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione, ossia sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022.
  • (13) Tale Comitato svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate.
  • (14) Esterno Indipendente.
  • (15) Chief Internal Audit Officer.

Brembo S.p.A.

Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163

Sintesi dei risultati del Gruppo

RISULTATI ECONOMICI (in milioni di euro) 31.03.2017 31.03.2018 31.03.2019 31.03.2020 31.03.2021 % 2021/2020
Ricavi da contratti con clienti 632,6 657,9 667,1 575,9 675,1 17,2%
Margine operativo lordo 125,5 126,6 134,2 102,0 135,6 32,9%
% sui ricavi da contratti con clienti 19,8% 19,2% 20,1% 17,7% 20,1%
Margine operativo netto 92,7 91,6 87,0 50,3 83,7 66,3%
% sui ricavi da contratti con clienti 14,7% 13,9% 13,0% 8,7% 12,4%
Risultato prima delle imposte 91,4 90,0 83,9 42,5 81,1 90,9%
% sui ricavi da contratti con clienti 14,4% 13,7% 12,6% 7,4% 12,0%
Risultato netto di periodo 67,7 68,2 64,4 29,8 61,4 106,0%
% sui ricavi da contratti con clienti 10,7% 10,4% 9,7% 5,2% 9,1%
RISULTATI PATRIMONIALI (in milioni di euro) 31.03.2017 31.03.2018 31.03.2019 31.03.2020 31.03.2021 % 2021/2020
Capitale netto investito 1.220,3 1.429,4 1.727,0 1.850,7 2.058,8 11,2%
Patrimonio netto 961,0 1.126,2 1.311,1 1.376,5 1.594,2 15,8%
Indebitamento finanziario netto 226,8 275,7 389,2 450,4 438,9 -2,6%
PERSONALE E INVESTIMENTI
Personale a fine periodo (n.) 9.235 10.154 10.693 11.022 11.408 3,5%
Fatturato per dipendente (in migliaia di euro) 68,5 64,8 62,4 52,3 59,2 13,3%
Investimenti netti (in milioni di euro) 60,7 45,9 40,4 39,5 48,3 22,3%
PRINCIPALI INDICATORI 31.03.2017 31.03.2018 31.03.2019 31.03.2020 31.03.2021
Margine operativo netto/Ricavi da contratti con clienti 14,7% 13,9% 13,0% 8,7% 12,4%
Risultato prima delle imposte/Ricavi da contratti con clienti 14,4% 13,7% 12,6% 7,4% 12,0%
Investimenti netti/Ricavi da contratti con clienti 9,6% 7,0% 6,0% 6,9% 7,2%
Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto 23,6% 24,5% 29,7% 32,7% 27,5%
Oneri finanziari netti rettificati(*)/Ricavi da contratti con clienti 0,3% 0,3% 0,6% 0,5% 0,4%
Oneri finanziari netti rettificati(*)/Margine operativo netto 2,1% 2,3% 4,4% 5,8% 3,3%
ROI 27,6% 24,1% 19,7% 15,2% 10,4%
ROE 26,1% 23,8% 18,1% 14,8% 10,7%

Note:

ROI: Margine operativo netto rolling 12 mesi/Capitale netto investito.

ROE: Risultato prima degli interessi di terzi rolling 12 mesi (depurato del Risultato derivante da attività operative cessate)/Patrimonio netto.

(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.

Prospetti contabili consolidati

Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020 Variazione
ATTIVO
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 994.227 975.824 18.403
Diritto di utilizzo beni in leasing 208.249 207.456 793
Costi di sviluppo 97.227 92.292 4.935
Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita 104.830 79.882 24.948
Altre attività immateriali 50.536 47.393 3.143
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 48.192 43.947 4.245
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari 241.655 217.263 24.392
Crediti e altre attività non correnti 18.109 18.242 (133)
Imposte anticipate 74.767 76.731 (1.964)
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 1.837.792 1.759.030 78.762
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze 399.993 354.887 45.106
Crediti commerciali 472.487 385.439 87.048
Altri crediti e attività correnti 114.849 119.315 (4.466)
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 4.226 1.938 2.288
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 510.523 551.282 (40.759)
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 1.502.078 1.412.861 89.217
ATTIVITA' DERIVANTI DA ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE 794 855 (61)
TOTALE ATTIVO 3.340.664 3.172.746 167.918
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 34.728 34.728 0
Altre riserve 61.706 37.428 24.278
Utili / (perdite) portati a nuovo 1.404.760 1.241.370 163.390
Risultato netto di periodo 61.353 136.533 (75.180)
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 1.562.547 1.450.059 112.488
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 31.660 30.982 678
TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.594.207 1.481.041 113.166
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 538.843 548.220 (9.377)
Passività per beni in leasing a lungo termine 187.940 187.415 525
Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati 968 953 15
Altre passività non correnti 16.856 14.891 1.965
Fondi per rischi e oneri non correnti 40.706 42.990 (2.284)
Fondi per benefici ai dipendenti 26.442 26.567 (125)
Imposte differite 27.871 26.421 1.450
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 839.626 847.457 (7.831)
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti verso banche correnti 201.084 175.998 25.086
Passività per beni in leasing a breve termine 21.785 21.473 312
Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 2.995 3.838 (843)
Debiti commerciali 511.413 474.906 36.507
Debiti tributari 9.474 7.405 2.069
Fondi per rischi e oneri correnti 305 1.875 (1.570)
Altre passività correnti 159.687 158.613 1.074
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 906.743 844.108 62.635
PASSIVITA' DERIVANTI DA ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE 88 140 (52)
TOTALE PASSIVO 1.746.457 1.691.705 54.752
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 3.340.664 3.172.746 167.918

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.03.2020 Variazione %
Ricavi da contratti con clienti 675.077 575.902 99.175 17,2%
Altri ricavi e proventi 3.853 4.290 (437) -10,2%
Costi per progetti interni capitalizzati 6.700 6.059 641 10,6%
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (307.768) (266.536) (41.232) 15,5%
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 4.168 1.102 3.066 278,2%
Altri costi operativi (122.477) (108.477) (14.000) 12,9%
Costi per il personale (123.924) (110.314) (13.610) 12,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO 135.629 102.026 33.603 32,9%
% sui ricavi da contratti con clienti 20,1% 17,7%
Ammortamenti e svalutazioni (51.960) (51.728) (232) 0,4%
MARGINE OPERATIVO NETTO 83.669 50.298 33.371 66,3%
% sui ricavi da contratti con clienti 12,4% 8,7%
Proventi (oneri) finanziari netti (2.677) (7.808) 5.131 -65,7%
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 77 (33) 110 -333,3%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 81.069 42.457 38.612 90,9%
% sui ricavi da contratti con clienti 12,0% 7,4%
Imposte (19.482) (12.962) (6.520) 50,3%
Risultato derivante dalle attività operative cessate (19) 118 (137) -116,1%
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 61.568 29.613 31.955 107,9%
% sui ricavi da contratti con clienti 9,1% 5,1%
Interessi di terzi (215) 172 (387) -225,0%
RISULTATO NETTO DI PERIODO 61.353 29.785 31.568 106,0%
% sui ricavi da contratti con clienti 9,1% 5,2%
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 0,19 0,09

Conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.03.2020 Variazione
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 61.568 29.613 31.955
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Valutazione a fair value delle partecipazioni 27.183 (14.132) 41.315
Effetto fiscale (326) 0 (326)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo
26.857 (14.132) 41.315
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati 5.615 (717) 6.332
Effetto fiscale (520) 172 (692)
Variazione della riserva di conversione 20.286 (26.427) 46.713
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo 25.381 (26.972) 52.353
RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO
Quota di pertinenza:
113.806 (11.491) 125.623
- di terzi 1.318 (37) 1.355
- del Gruppo 112.488 (11.454) 123.942

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.03.2020
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO 445.230 168.559
Risultato prima delle imposte 81.069 42.457
Ammortamenti/Svalutazioni 51.960 51.728
Plusvalenze/Minusvalenze (209) (114)
Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti (4.245) 3.931
Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale 85 99
Accantonamenti a fondi relativi al personale 661 696
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 5.558 12.685
Risultato derivante da attività operative cessate (19) 118
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 134.860 111.600
Imposte correnti pagate (12.158) (11.983)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (1.189) (1.172)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (47.992) (30.514)
attività finanziarie (15) 73
crediti commerciali (83.588) 8.391
crediti verso altri e altre attività 2.744 (3.421)
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti commerciali 34.775 (26.428)
debiti verso altri e altre passività 3.772 (11.885)
Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante 2.744 273
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 33.953 34.934
Investimenti in immobilizzazioni:
materiali (41.194) (33.198)
di cui diritto di utilizzo beni in leasing (4.602) (3.540)
immateriali (7.346) (6.341)
finanziarie 0 (87.362)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 436 160
Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società
controllate, al netto delle relative disponibilità liquide
(30.111) 0
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (78.215) (126.741)
Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza (640) 0
Variazione di fair value di strumenti derivati 1.570 (736)
Nuovi contratti per beni in leasing 3.993 2.668
Rimborso passitivà per beni in leasing (7.088) (5.702)
Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (27.067) (18.833)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (29.232) (22.603)
Flusso monetario complessivo (73.494) (114.410)
Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.073 (6.658)
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO 372.809 47.491

Posizione finanziaria netta consolidata

(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020
A Cassa 184 119
B Altre disponibilità liquide 510.339 551.163
C Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione 3.643 1.352
D LIQUIDITA' (A+B+C) 514.166 552.634
E Crediti finanziari correnti 583 586
F Debiti bancari correnti 137.714 106.052
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente 63.370 69.946
H Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati 24.780 25.311
I INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) 225.864 201.309
J INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) (288.885) (351.911)
K Debiti bancari non correnti 538.843 548.220
L Obbligazioni emesse 0 0
M Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati 188.908 188.368
N INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) 727.751 736.588
O INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) 438.866 384.677

Variazioni di patrimonio netto consolidato

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Note di commento ai prospetti contabili

Principi contabili e criteri di redazione

Il Resoconto intermedio di gestione del primo trimestre 2021, che comprende la Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, il Conto economico consolidato, il Conto economico consolidato complessivo, il Rendiconto finanziario consolidato, le Variazioni di patrimonio netto consolidato e brevi note illustrative, è redatto sulla base dei criteri di rilevazione e misurazione previsti dagli IFRS adottati dall'Unione Europea e messo a disposizione del pubblico su base volontaria. Quanto ai contenuti, alle tempistiche e modalità di comunicazione dell'informativa periodica finanziaria aggiuntiva si rimanda a quanto specificato sul sito internet aziendale (http://www.brembo.com/it/investitori/calendario).

Si rinvia a quanto contenuto nella Relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2020 per quanto concerne i principi contabili internazionali di riferimento e i criteri scelti dal Gruppo nella predisposizione dei suddetti prospetti contabili. La redazione del Resoconto intermedio richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del rendiconto intermedio. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte del management, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si verificassero.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore. Le valutazioni attuariali necessarie per la determinazione dei fondi per benefici ai dipendenti vengono normalmente elaborate in occasione della predisposizione del bilancio annuale. Il presente Resoconto intermedio di gestione non è stato assoggettato a revisione contabile.

Area di consolidamento

I prospetti contabili del primo trimestre 2021 includono quelli della Capogruppo Brembo S.p.A. e quelli delle società nelle quali essa detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10. Rispetto al primo trimestre 2020, l'area di consolidamento del Gruppo è variata a seguito dell'acquisizione, in data 7 gennaio 2021, di SBS Friction A/S, azienda con sede a Svendborg (Danimarca) che sviluppa e produce pastiglie freno in materiali sinterizzati e organici per motociclette, particolarmente innovativi ed eco-friendly. La quota di partecipazione è detenuta per il 60% da Brembo S.p.A. e per il 40% da Brembo Brake India Pvt. Ltd. L'esborso complessivo per l'operazione pari a DKK 224 milioni (€ 30,1 milioni), è stato pagato utilizzando la liquidità disponibile ed è soggetto agli usuali meccanismi di aggiustamento previsti per operazioni simili.

Note di commento alle più rilevanti variazioni delle poste dei prospetti contabili consolidati

I ricavi netti realizzati da Brembo nel primo trimestre 2021 ammontano a € 675.077 migliaia, in aumento del 17,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi dai risultati del primo trimestre 2021 l'apporto di SBS Friction A/S, il fatturato del Gruppo risulterebbe in crescita del 16,5%.

Il settore delle applicazioni per autovetture, da cui proviene il 71,5% dei ricavi del Gruppo, ha chiuso il primo trimestre 2021 a +13,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Anche le altre applicazioni hanno fatto registrare un trend in forte recupero rispetto al primo trimestre 2020: il settore delle applicazioni per veicoli commerciali ha chiuso a +31,6%, quello delle motociclette a +40,5% (+33,4% a parità di perimetro di consolidamento), mentre il settore delle competizioni a +3,3%.

A livello geografico, guardando all'Europa, la Germania ha registrato una crescita del 6,1% rispetto al primo trimestre 2020. Anche gli altri paesi europei hanno fatto registrare un risultato positivo: la Francia cresce del 27,6%, l'Italia del 20,9%, mentre il Regno Unito (+6,2%) segna un aumento più contenuto. In Nord America le vendite sono risultate in crescita del 5,9%, mentre il Sud America ha fatto registrare una flessione del 21,1%. In Estremo Oriente, la Cina segna un più che significativo recupero rispetto al primo trimestre 2020 (+97,4%); risultati in recupero anche in India (+31,2%) e Giappone (+20,0%).

Nel primo trimestre 2021, il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 419.692 migliaia, con un'incidenza del 62,2% sulle vendite, in calo rispetto al 63,3% dello stesso periodo dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 6.700 migliaia e si confrontano con € 6.059 migliaia del primo trimestre 2020.

La voce proventi da partecipazioni di natura non finanziaria, pari a € 4.168 migliaia (€ 1.102 migliaia nel primo trimestre 2020) è riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB.

I costi per il personale sono pari a € 123.924 migliaia con un'incidenza sui ricavi del 18,4%, in calo rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (19,2%). I dipendenti in forza al 31 marzo 2021 sono pari a 11.408 (11.039 al 31 dicembre 2020 e 11.022 al 31 marzo 2020).

Il margine operativo lordo nel trimestre è pari a € 135.629 migliaia (20,1% dei ricavi) rispetto a € 102.026 migliaia (17,7% dei ricavi) del primo trimestre 2020.

Il margine operativo netto è pari a € 83.669 migliaia (12,4% dei ricavi) rispetto a € 50.298 migliaia del primo trimestre 2020 (8,7% dei ricavi), dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 51.960 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni nel primo trimestre 2020 pari a € 51.728 migliaia.

L'ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 2.677 migliaia (nel primo trimestre 2020, pari a € 7.808 migliaia), composto da differenze cambio nette positive per € 100 migliaia (€ 4.911 migliaia negative nel primo trimestre 2020) e da oneri finanziari pari a € 2.777 migliaia (€ 2.897 migliaia nello stesso trimestre del precedente esercizio).

I proventi finanziari netti da partecipazioni, ammontanti a € 77 migliaia, sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Il risultato prima delle imposte chiude con un utile di € 81.069 migliaia (12,0% dei ricavi), mentre nel primo trimestre 2020 si era registrato un utile di € 42.457 migliaia (7,4% dei ricavi).

La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste per l'esercizio dalla normativa vigente, risulta essere pari a € 19.482 migliaia (€ 12.962 migliaia nel primo trimestre 2020). Il tax rate è pari a 24,0%, rispetto al 30,5% del primo trimestre 2020.

Il risultato derivante da attività operative cessate, negativo per € 19 migliaia, è riconducibile alla contribuzione della società Brembo Argentina S.A. in liquidazione, riclassificata in tale voce a seguito della decisione del Gruppo, presa nel 2019, di cessare la propria attività industriale nell'impianto di Buenos Aires.

Il risultato netto di Gruppo del trimestre è pari a € 61.353 migliaia (9,1% dei ricavi) che si confronta con € 29.785 migliaia (5,2% dei ricavi) del primo trimestre 2020.

Il capitale netto investito a fine periodo ammonta a € 2.058.783 migliaia, rispetto a € 1.891.493 migliaia del 31 dicembre 2020, con un incremento di € 167.290 migliaia. L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 ammonta a € 438.866 migliaia rispetto a € 384.677 migliaia al 31 dicembre 2020. L'incremento di € 54.189 migliaia registrato nel periodo è principalmente dovuto al concorrere dei seguenti aspetti:

  • effetto positivo del margine operativo lordo per € 135.629 migliaia;
  • attività di investimento netto per complessivi € 48.313 migliaia; tali attività si sono soprattutto concentrate in Italia (29,9%), di cui € 5.449 migliaia (11,3%) relativi a costi di sviluppo, Nord America (42,8%), Cina (9,9%), Repubblica Ceca (7,2%) e Polonia (5,4%);
  • variazione negativa del capitale circolante per complessivi € 82.783 migliaia;
  • pagamento delle imposte, che ha assorbito € 12.158 migliaia;
  • pagamento del corrispettivo per l'acquisizione del 100% di SBS Friction A/S, comprensivo della posizione finanziaria netta acquisita, per € 38.728 milioni.

Ripartizione dei ricavi per area geografica e per applicazione

Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi netti relativi al 31 marzo 2021 suddivisi per area geografica e per applicazione.

(in migliaia di euro) 31.03.2021 % 31.03.2020 % Variazione %
AREA GEOGRAFICA
Italia 77.702 11,5% 64.255 11,2% 13.447 20,9%
Germania 121.113 17,9% 114.177 19,8% 6.936 6,1%
Francia 24.468 3,6% 19.181 3,3% 5.287 27,6%
Regno Unito 51.533 7,6% 48.506 8,4% 3.027 6,2%
Altri paesi Europa 79.545 11,8% 73.904 12,8% 5.641 7,6%
India 26.939 4,0% 20.530 3,6% 6.409 31,2%
Cina 98.076 14,5% 49.678 8,6% 48.398 97,4%
Giappone 9.109 1,3% 7.590 1,3% 1.519 20,0%
Altri paesi Asia 11.868 1,8% 7.927 1,4% 3.941 49,7%
Sud America (Argentina e Brasile) 9.316 1,4% 11.814 2,1% (2.498) -21,1%
Nord America (USA, Messico e Canada) 161.521 24,0% 152.576 26,5% 8.945 5,9%
Altri paesi 3.887 0,6% 5.764 1,0% (1.877) -32,6%
Totale 675.077 100,0% 575.902 100,0% 99.175 17,2%
(in migliaia di euro) 31.03.2021 % 31.03.2020 % Variazione %
APPLICAZIONE
Autovetture 482.653 71,5% 426.677 74,1% 55.976 13,1%
Motocicli 85.581 12,7% 60.896 10,6% 24.685 40,5%
Veicoli Commerciali 72.700 10,8% 55.257 9,6% 17.443 31,6%
Competizioni 34.111 5,0% 33.023 5,7% 1.088 3,3%
Varie 32 0,0% 49 0,0% (17) -34,7%
Totale 675.077 100,0% 575.902 100,0% 99.175 17,2%

INCIDENZA SUL FATTURATO

Prevedibile evoluzione della gestione

Il livello degli ordinativi conferma la buona partenza dell'anno; il Gruppo sta monitorando attentamente gli impatti della carenza di componenti elettronici sulla filiera produttiva dei propri clienti, al momento difficili da stimare.

Osservazioni degli Amministratori circa l'andamento gestionale e i fatti significativi

Scenario macroeconomico

Una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nel corso del primo trimestre del 2021 non può trascurare una panoramica sull'attuale contesto macroeconomico a livello mondiale.

Ad un anno dall'inizio della pandemia da COVID-19, elevata incertezza circonda le prospettive economiche globali, principalmente legate al percorso della pandemia. La contrazione dell'attività nel 2020 è la più intensa mai registrata, considerando la sua velocità e natura sincronizzata a livello globale.

Citando la capoeconomista dell'FMI (Fondo Monetario Internazionale) Gita Gopinath in occasione del WEO (World Economic Outlook) di aprile 2021, si sottolinea che "gli sviluppi futuri dipenderanno dal percorso della crisi sanitaria, in particolare se i nuovi ceppi di COVID-19 si dimostreranno suscettibili ai vaccini, dall'efficacia delle azioni politiche per limitare i danni economici persistenti, dall'evoluzione delle condizioni finanziarie e dei prezzi delle materie prime ed infine dalla capacità di aggiustamento dell'economia".

L'FMI stima una ripresa più forte per l'economia globale rispetto alle previsioni di gennaio, con una crescita prevista al 6% nel 2021 (+0,5%) e al 4,4% nel 2022 (+0,2%), dopo una contrazione del -3,3% nel 2020. Sempre per quando riguarda le previsioni dell' FMI, la crescita globale dovrebbe moderarsi al 3,3% nel medio termine dopo il 2022, riflettendo i danni previsti al potenziale di offerta e alle forze che precedono la pandemia, compresa la crescita più lenta della forza lavoro legata all'invecchiamento nelle economie avanzate e in alcune economie dei mercati emergenti. Grazie a una risposta politica senza precedenti, è probabile che la recessione causata da COVID-19 lasci meno cicatrici rispetto alla crisi finanziaria globale del 2008. Tuttavia, le economie dei mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo a basso reddito sono stati colpiti più duramente e si prevede che subiranno perdite più significative a medio termine.

Secondo l'aggiornamento del World Economic Forum, redatto ogni sei mesi dall'organismo di Washington e pubblicato ad aprile, l'Eurozona vedrà una "ripresa a V", caratterizzata quindi da una rapida risalita in seguito al brusco calo del 2020. La ripresa si mostra tuttavia più debole di quella prevista per Stati Uniti e Asia. Il PIL (Prodotto Interno Lordo) europeo dovrebbe infatti registrare nel 2021 un rimbalzo del 4,5% (0,2% in meno rispetto alle previsioni di ottobre 2020), mentre per il 2022 la crescita è prevista al 3,9%, tornando così ai livelli prepandemici. Secondo l'FMI la perdita di PIL a lungo termine rispetto alle stime pre-COVID-19 è prevista a circa l'1,5% entro il 2025. In questo quadro, il PIL della Germania è atteso crescere del 3,6% nel 2021 e del 3,4% nel 2022, in rialzo rispettivamente di 0,1 e 0,3 punti percentuali sulle stime di gennaio. Rivista al rialzo anche la crescita della Francia al 5,8% quest'anno e al 4,2% nel 2022. Secondo le stime dell'FMI, l'inflazione, attualmente contenuta dalla debolezza economica, dovrebbe aumentare dell'1,1% raggiungendo così il 3,1% nel 2021, in parte a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime, anche se le aspettative di inflazione rimangono intorno o al di sotto degli obiettivi. Sempre in Europa, l'indice dei gestori degli acquisti compositi Flash (PMI) di IHS Markit, considerato un buon indicatore della salute economica, registra il secondo incremento del settore privato in due anni e mezzo, grazie alla spinta principale della produzione manifatturiera, la più̀ forte in quasi 24 anni di storia dell'indagine. In tutta l'Eurozona si è assistito ad un generale miglioramento dell'attività, con tutte le nazioni che hanno registrato un aumento dei loro indici corrispettivi di marzo: capofila dell'espansione è stata la Germania, seguita da Irlanda, Italia e Spagna.

Nel 2020 l'Italia ha registrato una contrazione marcata del PIL, pari all'8,9%. Le proiezioni dell'FMI prevedono una crescita nel 2021 pari al 4,2%, quindi inferiore alla media dell'Eurozona; e del 3,6% per il 2022. Per quanto riguarda la produzione industriale, il report di aprile predisposto dal Centro Studi Confindustria rileva un'interruzione della crescita dell'attività nell'industria italiana (-0,1% a marzo, dopo +0,6% in febbraio e +1,0% in gennaio). Nel primo trimestre del 2021 si stima complessivamente un incremento dell'1,0% rispetto al quarto

trimestre 2020. Nonostante l'aumento delle restrizioni in Italia, l'industria conferma dunque una buona tenuta, sostenuta maggiormente dall'accelerazione della domanda estera. L'FMI migliora inoltre le stime sulla disoccupazione in Italia per il 2021 e il 2022: quest'anno il tasso di disoccupazione è atteso attestarsi al 10,3% rispetto all'11,8% previsto nell'ottobre 2020. Il prossimo anno il tasso dovrebbe invece salire all'11,6%, con una media dell'area euro dell'8,7% nel 2021 e dell'8,5% nel 2022.

Per quanto riguarda la situazione americana, gli economisti dell'FMI prevedono che il pacchetto di salvataggio da 1,9 trilioni di dollari dell'amministrazione Biden aumenterà notevolmente il PIL nel periodo 2021-2022, con ricadute significative sui principali partner commerciali statunitensi. Citando il WEO, nel 2021 si prevede un incremento del PIL pari al 6,4% (in aumento rispetto +5,1% del WEO di gennaio), rispetto al -3,5% del 2020. Il PIL Usa farà meglio delle previsioni anche nel 2022 con un +3,5% (a gennaio era previsto un +2,5%). Anche l'IHS Markit US Composite PMI, che traccia i settori manifatturiero e dei servizi del paese, è stato rivisto al rialzo a 59,7 punti nel marzo 2021, segnalando la più rapida ripresa dell'attività del settore privato dall'agosto 2014. Per quanto concerne la situazione degli altri paesi Nafta, l'FMI prevede per il Messico un incremento del PIL di 5 punti per il 2021, dopo il crollo dell'8,2% nel 2020. In Canada, dove il calo del PIL si è fermato al 5,4% nel 2020, si prevede un incremento di 5 punti percentuali nel 2021 e di superare i livelli pre-COVID-19 già nel 2022 con un ulteriore crescita prevista del 4,7%.

Sempre secondo l'FMI, il PIL giapponese dovrebbe crescere del 3,3% nel 2021 e del 2,5% nel 2022, dopo la contrazione di quasi cinque punti percentuali registrata nel 2020. Il governatore della Banca centrale giapponese Haruhiko Kuroda, nell'ultima riunione di politica monetaria, ha espresso determinazione nel perseguire un target d'inflazione al 2% attraverso politiche monetarie espansive.

I paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) hanno segnato nel 2020 una perdita di poco superiore ai 3 punti percentuali, secondo quanto stimato dall'FMI. Si tratta del primo anno, tra i 60 di storia del report Global Outlook, in cui questi paesi (Cina esclusa) non mostrano una crescita rispetto al periodo precedente. Le previsioni per il 2021 segnano un +7,1% (media tra i 5 paesi) anche grazie alla notevole ripresa dell'India che dopo un calo di 8 punti nel 2020 dovrebbe registrare un recupero del 12,5%. La Cina si è distinta come unica grande economia a non aver registrato una recessione nel 2020 (PIL a +2,3%) ed è prevista segnare un +8,4% quest'anno (alzato di 0,3 punti rispetto alle previsioni dell'FMI di gennaio) e un più 5,6% il prossimo (rimasto invariato). L'economia cinese ha accusato nel 2020 la sua prima crescita negativa su base trimestrale dal 1992, da gennaio a marzo, nel pieno del contagio. In seguito, la produzione ha tuttavia ripreso quota con una crescita del PIL nell'ultimo trimestre del 2020 del 6,5%: un ritmo superiore di quello registrato prima dello scoppio della pandemia. Investimenti ed esportazioni hanno poi sostenuto la crescita, con tassi in forte espansione da aprile a giugno. La Russia ha segnato una diminuzione relativamente contenuta del PIL nel 2020 (pari a -3,1%) e l'FMI prevede una crescita costante di 3,8 punti percentuali nel 2021 e 2022. Il Brasile, che rileva un calo del PIL del 4,2% nel 2020, si manifesta tra i meno colpiti dell'America centrale e meridionale: la crescita del PIL del paese dovrebbe, secondo le previsioni, attestarsi a +3,7% nel 2021 e +2,6% nel 2022.

Per quanto concerne l'andamento delle materie prime, l'aggiornamento del WEO dell'FMI pubblicato ad aprile, prevede che il prezzo del petrolio, dopo il calo di più di 32 punti percentuali registrato nel 2020, subirà un aumento nel 2021 di quasi 42 punti portandosi a 58 dollari al barile (dai 41 dollari medi del 2020) considerando la media aritmetica tra i prezzi di Brent, Dubai e West Texas Intermediate (WTI).

Mercati valutari

Nel corso del 1° trimestre del 2021 il dollaro americano, dopo aver aperto il periodo a quota 1,2296, ha raggiunto il massimo di periodo a 1,2338 il 6 gennaio. Successivamente la moneta ha avuto una prolungata fase di apprezzamento fino agli inizi di febbraio per poi muoversi in un canale laterale per tutto il secondo mese dell'anno. Ad inizio marzo un nuovo apprezzamento ha portato la valuta a chiudere il trimestre al minimo di periodo a 1,1725, valore al di sotto della media trimestrale di 1,2056.

Per quanto riguarda le altre valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, la sterlina inglese ha aperto l'anno andando a toccare il massimo di periodo a quota 0,9064 (6 gennaio). Successivamente si è assistito ad un forte apprezzamento costante che ha portato la valuta a toccare il minimo di periodo il 29 marzo a 0,8512. Chiusura: 0,8521, valore inferiore alla media trimestrale di 0,8747.

Lo zloty polacco ha aperto l'anno con un leggero apprezzamento attorno quota 4,50 per poi muoversi in una fase laterale seguita da un nuovo apprezzamento, che ha portato la valuta a toccare il minimo di periodo il 9 febbraio a 4,4761. In seguito, la moneta ha invertito il trend, iniziando una forte e prolungata fase di deprezzamento, che l'ha portata a raggiungere il massimo di periodo il 30 marzo a quota 4,6582. Chiusura: 4,6508, valore superiore alla media di periodo di 4,5431.

La corona ceca ha aperto il periodo con un movimento laterale attorno quota 26,20 per poi iniziare da metà gennaio una fase di apprezzamento che ha portato la moneta a toccare il minimo di periodo a 25,6820 (15 febbraio). Successivamente la corona ha invertito bruscamente il trend, con un deciso deprezzamento che l'ha portata a raggiungere il valore massimo di periodo di 26,4170 in data 8 marzo. La fase finale del trimestre ha visto un nuovo apprezzamento seguito da una fase laterale nel canale 26,10-26,20. Chiusura: 26,1430, valore superiore alla media di periodo di 26,0648.

La corona danese ha aperto il trimestre attorno a quota 7,4380 e dopo una lieve fase laterale ha toccato il massimo trimestrale a 7,4406 (25 gennaio). Successivamente la valuta ha avuto una fase di leggero apprezzamento, che ha portato la corona al minimo di periodo di 7,4360 (1 marzo). Nel periodo finale del trimestre la valuta ha avuto poca volatilità, andando a chiudere marzo con un leggero deprezzamento. Chiusura: 7,4373, valore in linea con la media trimestrale di 7,4372.

La corona svedese ha aperto il trimestre in leggero apprezzamento per poi invertire il trend e muoversi in una fase laterale fino alla fine del mese di gennaio. In seguito la valuta ha avuto un apprezzamento che l'ha portata a toccare il minimo di periodo di 10,0315 (22 febbraio). In un secondo tempo la valuta ha segnato un forte deprezzamento, seguito da una breve fase laterale e da un successivo deprezzamento, che ha portato la moneta a toccare il massimo di trimestre a 10,2473 (30 marzo). Chiusura: 10,2383, valore superiore alla media trimestrale rilevata di 10,1177.

Ad Oriente lo yen giapponese ha aperto il periodo considerato con un leggero deprezzamento, seguito immediatamente da un apprezzamento che ha portato la valuta a toccare il minimo di periodo il 18 gennaio a 125,18. In seguito lo yen ha invertito il trend, iniziando una prolungata e costante fase di deprezzamento, che ha portato la moneta a toccare il massimo di periodo 130,17 (15 marzo). La fase finale del trimestre ha visto un leggero apprezzamento seguito da un nuovo deprezzamento. Chiusura: 129,9100, valore al di sopra della media trimestrale di 127,7270.

Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il trimestre toccando il massimo di periodo il 6 gennaio a 7,9653. In seguito la valuta ha avuto un forte apprezzamento fino agli inizi di febbraio, per poi muoversi nel secondo mese dell'anno in una fase laterale. Successivamente la moneta ha avuto un nuovo deciso apprezzamento che l'ha portata a toccare in chiusura il minimo di periodo a 7,6812 (31 marzo), valore al di sotto della media di periodo di 7,8111.

La rupia indiana ha aperto il trimestre andando a toccare il massimo di periodo il 6 gennaio a 90,2040, per poi invertire il trend con un deciso apprezzamento fino agli inizi di febbraio. In seguito la valuta si è mossa in un canale laterale, per poi avere un deprezzamento seguito da un deciso e rapido apprezzamento che l'ha portata a toccare il minimo di periodo il 26 marzo a 85,4845. Chiusura: 85,8130, valore inferiore alla media di periodo di 87,9081.

Nelle Americhe, il real brasiliano ha aperto il periodo considerato al valore minimo trimestrale a quota 6,3241. In seguito la valuta ha avuto un deprezzamento che l'ha portata attorno a quota 6,65 per poi subire un nuovo apprezzamento. Dopo una prolungata fase laterale, la moneta ha avuto un nuovo deprezzamento che ha fatto raggiungere il valore massimo di periodo di 6,9553 (9 marzo). Nella fase finale del trimestre il real ha avuto un apprezzamento, che l'ha portato sotto quota 6,60, seguito da un nuovo deprezzamento con chiusura a 6,7409, valore al di sopra della media trimestrale di 6,5927.

Il peso messicano ha aperto il trimestre attorno quota 24,40 per poi avere un apprezzamento che l'ha portato a toccare il minimo di periodo a 23,7719 (20 gennaio). In seguito, la valuta ha presentato una fase di deprezzamento che l'ha portata sopra quota 24,60. Nella prima metà di febbraio si è assistito ad un movimento laterale che ha poi portato un forte deprezzamento fino al valore massimo di periodo di 25,5759 (8 marzo). Nella fase finale del trimestre la moneta ha avuto un forte trend di apprezzamento, chiudendo a 24,0506, valore inferiore alla media trimestrale di 24,5163.

Infine, il rublo russo ha aperto il periodo considerato in deprezzamento che l'ha portata a toccare il massimo di periodo a 92,3842 (28 gennaio). Successivamente la valuta ha invertito il trend, con un costante apprezzamento, intervallato da una breve fase laterale, che l'ha portata al minimo di periodo a 86,6948 (16 marzo). La fase finale del trimestre si è chiusa con un deprezzamento che ha portato il rublo sopra 90,00, seguito da un nuovo apprezzamento. Chiusura: 88,3175, valore al di sotto della media di periodo di 89,7192.

Struttura operativa e mercati di riferimento

Nel corso del primo trimestre 2021 Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 675.077 migliaia, in crescita del 17,2% rispetto a € 575.902 migliaia del primo trimestre 2020 (+16,5% a parità di perimetro di consolidamento).

Di seguito vengono forniti dati e informazioni, a disposizione della società alla data della presente relazione, sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.

Autovetture

Il mercato globale dei veicoli leggeri ha fatto registrare, nel primo trimestre del 2021, una forte crescita delle vendite del 21,9% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Il mercato dell'Europa Occidentale (EU14+EFTA+UK) ha chiuso il primo trimestre 2021 con le immatricolazioni di autovetture a +1,1% rispetto al primo trimestre 2020. Fra i primi cinque paesi in cui il Gruppo opera hanno chiuso positivamente il trimestre Italia (+28,7%) e Francia (+21,1%), mentre il segno è negativo per Germania (-6,4%), Spagna (-14,9%) e Regno Unito (-12,0%). L'Est Europa (EU 12) ha fatto registrare una diminuzione delle immatricolazioni di auto dell'1,2% rispetto al primo trimestre 2020, così come le immatricolazioni di veicoli leggeri in Russia (-2,8%).

Negli Stati Uniti il primo trimestre 2021 ha chiuso positivamente con le vendite di veicoli leggeri che sono cresciute complessivamente del 12,5% rispetto al primo trimestre 2020. I mercati di Brasile e Argentina hanno fatto segnare invece una diminuzione complessiva delle vendite del 2,0% dovuta soprattutto ad una contrazione del mercato in Brasile (-6,5%), mentre l'Argentina ha chiuso il primo trimestre a +24,9%.

Nei mercati asiatici la Cina, primo mercato in cui si è diffuso il virus COVID-19, ha chiuso il primo trimestre con le vendite di veicoli leggeri che registrano una forte crescita del 72,1% rispetto al primo trimestre 2020, confermandosi come primo mercato mondiale. Positivo anche l'andamento del mercato giapponese che ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con un aumento delle vendite del 4,5%.

In questo contesto, nel primo trimestre del 2021 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 482.653 migliaia pari al 71,5% del fatturato di Gruppo, in crescita del 13,1% rispetto all'analogo periodo del 2020.

Motocicli

Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore motociclistico.

In Europa il primo trimestre 2021 ha chiuso con una crescita delle immatricolazioni di moto, scooter e ATV del

14,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Se si considerano le immatricolazione di sole moto con cilindrata maggiore a 500cc la crescita è del 4,0%.

L'Italia ha chiuso il primo trimestre del 2021 a +46,5% rispetto al primo trimestre 2020, con le sole moto a +38,0% (+24,0% per quelle con cilindrata superiore a 500cc), mentre gli scooter chiudono a oltre +50,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles - quadricicli per ricreazione e lavoro) nel primo trimestre 2021 hanno chiuso con un incremento del 42,0% rispetto allo stesso periodo del 2020. I soli ATV sono cresciuti del 53,7%, mentre le moto e gli scooter, considerati complessivamente, hanno fatto registrare un aumento del 37,2%.

Il mercato giapponese nel primo trimestre 2021 ha registrato un incremento pari al 15,0% delle immatricolazioni complessive di moto con cilindrata superiore a 50cc rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

In Brasile, nel periodo di riferimento, le immatricolazioni di veicoli a due ruote sono diminuite del 17,0% rispetto al medesimo periodo del 2020, mentre in India la crescita si è attestata a 24,0% rispetto al primo trimestre del 2020.

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel primo trimestre del 2021 sono stati pari a € 85.581 migliaia in aumento del 40,5% rispetto al primo trimestre 2020 (+33,4% a parità di perimetro di consolidamento).

Veicoli commerciali e industriali

Nel corso del primo trimestre del 2021, il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU14+EFTA+UK), mercato di riferimento per Brembo, ha fatto registrare un forte incremento delle immatricolazioni pari al 21,6%.

Nel periodo di riferimento, le vendite in Europa di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate del 23,6% rispetto al primo trimestre 2020. Tutti i primi cinque mercati europei per volume di vendita, hanno chiuso positivamente: Germania +30,2%, Regno Unito +43,4%, Francia +11,1%, Spagna +21,1% e Italia +27,6%. Nei soli paesi dell'Est Europa (EU 12), nei mesi considerati, il mercato è cresciuto del 20,0% rispetto al primo trimestre 2020.

Anche il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) ha fatto registrare in Europa un forte rimbalzo nel primo trimestre di analisi, chiudendo a +15,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Considerando i principali mercati europei per volume di vendita, si nota lo stesso trend in aumento, salvo per il Regno Unito. In dettaglio, Germania +7,1%, Regno Unito -4,1%, Spagna +13,7% e Italia +25,4%. Nei soli paesi dell'Est Europa (EU 12), nei mesi considerati, il mercato è cresciuto del 38,6% rispetto al primo trimestre 2020.

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per questo segmento nel primo trimestre del 2021 sono stati pari a € 72.700 migliaia, in crescita del 31,6% rispetto al primo trimestre 2020.

Competizioni

Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).

I ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per competizioni nel primo trimestre del 2021 sono stati pari a € 34.111 migliaia in aumento del 3,3% rispetto al primo trimestre 2020.

Fatti di rilievo del trimestre

In data 7 gennaio 2021, a seguito del comunicato stampa del 17 novembre 2020, Brembo ha completato l'acquisizione di SBS Friction A/S, azienda con sede a Svendborg (Danimarca) che sviluppa e produce pastiglie freno in materiali sinterizzati e organici per motociclette, particolarmente innovativi ed eco-friendly. La quota di partecipazione è detenuta per il 60% da Brembo S.p.A. e per il 40% da Brembo Brake India Pvt. Ltd. L'esborso complessivo per l'operazione pari a DKK 224 milioni (€ 30,1 milioni), è stato pagato utilizzando la liquidità disponibile ed è soggetto agli usuali meccanismi di aggiustamento previsti per operazioni simili.

L'operazione è stata contabilizzata seguendo il metodo dell'acquisizione ed il Bilancio consolidato incorpora il risultato di SBS Friction A/S a partire dal 1° gennaio 2021, giorno convenzionalmente designato come data di acquisizione ai soli fini contabili, non essendo presenti variazioni significative tra questa data e quella di acquisizione effettiva ed essendo disponibile una situazione contabile a tale data.

Il dettaglio del fair value delle attività e passività alla data di acquisizione è il seguente:

Fair value rilevato
all'acquisizione
Attività nette (DKK/1000) (€/1000)
Immobilizzazioni materiali 53,131 7,142
Immobilizzazioni immateriali 51,182 6,880
Altri crediti e passività non correnti 17,676 2,376
Rimanenze 26,945 3,622
Crediti commerciali 26,097 3,508
Altri crediti e attività correnti 2,157 290
Disponibilità liquide 0 0
Debiti commerciali (12,885) (1,732)
Altri debiti e passività correnti (26,141) (3,514)
Fondi per rischi e oneri/Imposte differite (30) (4)
Indebitamento finanziario a breve termine (64,104) (8,617)
Totale attività nette identificabili a fair value 74,027 9,951
Patrimonio netto di spettanza (100% delle attività nette) (74,027) (9,951)
Corrispettivo concordato 224,000 30,111
Avviamento emergente dall'acquisizione 149,973 20,160
Flussi di cassa
dall'acquisizione
Disponibilità liquide nette della controllata 0 0
Pagamenti effettuati (224,000) (30,111)
Flussi di cassa netti dall' acquisizione (224,000) (30,111)

Il valore dei crediti commerciali ammonta a € 3,5 milioni e corrisponde al loro fair value, che rappresenta il valore che si attende di incassare dagli stessi.

L'avviamento riconosciuto è attribuibile alle sinergie ed altri benefici economici derivanti dall'aggregazione delle attività ed operazioni commerciali di SBS Friction A/S con quelle del Gruppo.

Per quanto riguarda le attività immateriali, identificate tramite il metodo dell'acquisizione, il fair value è stato determinato, in via provvisoria nel presente Resoconto intermedio di gestione, sulla base dei metodi comunemente utilizzati a tal fine dalla prassi valutativa internazionale (quali ad esempio il relief from royalty, per la tecnologia e il marchio). La vita utile della tecnologia è stata stimata in 15 anni, mentre il marchio è stato valutato a vita utile indefinita.

Dalla data di acquisizione SBS Friction A/S ha generato ricavi per € 6.225 migliaia ed un utile netto di € 556 migliaia.

Misure adottate per contrastare l'emergenza COVID-19

Brembo segue costantemente gli sviluppi della diffusione della pandemia da COVID-19 presso tutte le proprie sedi a livello globale, adottando tempestivamente tutte le misure di prevenzione, controllo e contenimento della stessa, volte alla tutela della salute dei propri dipendenti e collaboratori, quali smart working esteso, modifica dei layout produttivi, sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale, misurazione della temperatura, telecamere termiche, regole di igiene e distanziamento sociale.

Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di optout)

La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Acquisto e vendita di azioni proprie

L' Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2021 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:

  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • eseguire, coerentemente con le linee strategiche della società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto o disposizione;
  • acquistare azioni proprie in un'ottica di investimento a medio e lungo termine.

Il numero massimo di azioni acquistabili è di 8.000.000 che, sommato alle 10.035.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 3,005% del capitale sociale, rappresenta il 5,401% del capitale sociale della Società.

L'acquisto di azioni proprie potrà essere effettuate fino ad un importo massimo di € 144 milioni:

  • ad un prezzo minimo non inferiore al prezzo di chiusura che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, diminuito del 10%;
  • ad un prezzo massimo non superiore al prezzo di chiusura che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, aumentato del 10%.

Per quanto riguarda la vendita delle azioni proprie, il Consiglio di Amministrazione stabilirà di volta in volta, in conformità alla normativa applicabile e/o alle prassi di mercato ammesse, i criteri per la determinazione del relativo corrispettivo e/o modalità, termini e condizioni di impiego delle azioni proprie in portafoglio, avuto riguardo alle modalità realizzative impiegate, all'andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente all'operazione ed al miglior interesse della società.

L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare. Nel corso del trimestre non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.

Fatti significativi successivi alla chiusura del trimestre

L' Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2021 della Capogruppo Brembo S.p.A. ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 85.505.062,96 come segue:

• agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 0,22 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie (pagamento a partire dal 26 maggio 2021, stacco cedola il 24 maggio 2021 e record date il 25 maggio 2021);

• riportato a nuovo il rimanente.

In data 28 aprile 2021 Brembo ha siglato un accordo per l'acquisizione del 100% del capitale del Gruppo J.Juan, azienda spagnola attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi frenanti per motociclette. J.Juan è stata fondata nel 1965, ha sede a Gavà (Barcellona) e opera con tre stabilimenti in Spagna e uno in Cina che producono in particolare tubi freno, componente strategico per la sicurezza dell'impianto frenante che integrerà l'attuale gamma di prodotti Brembo per le due ruote, permettendo al Gruppo di completare l'offerta di soluzioni per l'impianto frenante della moto e di ampliare la propria famiglia di brand per un settore in espansione.

Il corrispettivo della transazione è attualmente stimato a € 70 milioni, pagato utilizzando la liquidità disponibile, è soggetto agli usuali meccanismi di aggiustamento previsti per operazioni simili. L'acquisizione è soggetta all'approvazione delle autorità antitrust, al seguito della quale avverrà il perfezionamento dell'operazione, atteso nella seconda metà del 2021.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari a norma delle disposizioni dell'art- 154-bis, comma 2, del D.Lgs. 58/1998

Oggetto: Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2021, approvato in data 10 maggio 2021.

Il sottoscritto, Andrea Pazzi, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della società BREMBO S.p.A.,

DICHIARA

ai sensi del secondo comma dell'art. 154 bis, parte IV, titolo III, capo II, sezione V-bis, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 che, sulla base della propria conoscenza, il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2021 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Andrea Pazzi Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

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