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Annual Report Sep 8, 2021

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 31 DICEMBRE 2020

ORGANI SOCIETARI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Giorgio Bontempi AMMINISTRATORE DELEGATO Claudio Sanna CONSIGLIERI Maria Ester Benigni

Lorenzo Giorgio Giussani Fulvio Roncari Gian Marco Bianchi Rita Daniela Giupponi Dino Martinazzoli Marcello Orizio Alessandra Ferrari Fiorella Lazzari Giuseppe Corrù Francesco Buresti

COLLEGIO SINDACALE

PRESIDENTE Catia Rosa Sinelli
SINDACI EFFETTIVI Antonio Fezzi
Patrizia Apostoli
SINDACI SUPPLENTI Luigi Foresti
Simona Pezzolo De Rossi

SOCIETA' DI REVISIONE

EY S.p.A.

ATTIVITÀ

Il Gruppo LGH è una multiutility nata nell'ottobre 2006 dall'aggregazione di cinque utility locali la cui struttura organizzativa è caratterizzata da un accentramento delle funzioni corporate nella capogruppo Linea Group Holding Spa (dal primo gennaio 2021le stesse funzioni corporate sono state accentrate nella capogruppo A2A SpA) e dal presidio dei business in cui opera attraverso società dedicate o società di scopo. In data 4 agosto 2016, in seguito alla sottoscrizione di un accordo di partnership industriale ed al conseguente acquisto da parte di A2A Spa del 51% del Capitale Sociale di LGH Spa, il Gruppo LGH è entrato a far parte del Gruppo A2A.

LGH S.p.A. e le sue controllate ("Gruppo") operano interamente sul territorio nazionale.

LGH S.p.A. è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di A2A S.p.A.

AMBIENTE GENERAZIONE RETI
RACCOLTA TRATTAMENTO E
SMALTIMENTO
PRODUZIONE EE CALORE (TLR)
GAS
EE
LINEA GESTIONI LINEA
AMBIENTE
FRAGEA LINEA GREEN LD RETI

Di seguito le principali società del Gruppo LGH e le relative aree di operatività.

DATI DI SINTESI E PRINCIPALI INDICATORI DEL GRUPPO

Si riportano nelle tabelle che seguono i principali valori e alcuni indicatori di bilancio del Gruppo LGH, oltre ai dati quantitativi rappresentativi dell'andamento della gestione per il cui commento si rimanda al prosieguo della relazione sulla gestione.

DATI ECONOMICI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 % su ricavi 31.12.2019 % su ricavi
Ricavi netti 212.858 100,00% 236.349 100,00%
Margine operativo lordo – ebitda 55.862 26,24% 54.479 23,05%
Risultato operativo - ebit -33.780 -15,87% -31.729 -13,42%
Risultato prima delle imposte -9.199 -4,32% 178.102 75,36%
Risultato netto d'esercizio -2.446 -1,15% 182.039 77,02%

Il Gruppo LGH ha chiuso l'esercizio 2020 con un fatturato consolidato di € 212.858 mila, in diminuzione rispetto al 2019 per € 23.491 mila sia per l'uscita di Lomellina Energia dal perimetro di consolidamento (€ 23.071 mila) che per l'andamento delle singole società (€ - 24.054) solo parzialmente compensato dall'ingresso delle nuove società (€ 23.960 mila).

La prevalenza di costi variabili e le politiche di contenimento dei costi fanno sì che il margine operativo lordo migliori per € 1.383 mila e l'incidenza sui ricavi passando dal 23,05% del 2019 al 26,24%.

Sul risultato operativo incide ancora l'effetto Grottaglie per le svalutazioni effettuate sugli asset a seguito della chiusura definitiva della discarica di Grottaglie pari a € 2.006 mila (€ 39.226 mila nel 2019) e gli accantonamenti relativi a rischi e oneri per i rifiuti della discarica di Grottaglie, per € 42.125 mila e al rischio collegato al tributo "Ecotassa", per € 10.120 mila.

La gestione finanziaria beneficia per € 20.220 mila dall'effetto del deconsolidamento di Lomellina Energia (nel 2019 comprendevano la valorizzazione Linea Più e Biofor per complessivi € 202.338), mentre le imposte, positive per € 6.753 mila (positive per € 3.937 nel 2019) rispecchiano l'andamento economico.

Quanto sopra determina un risultato netto negativo di € 2.446 mila (positivo di € 182.039 mila al 31.12.2019)

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019
CIN (Capitale Investito Netto) 774.621 736.175
PFN (Posizione Finanziaria Netta) -
423.515 -
363.581
PNG (Patrimonio Netto di Gruppo) 343.714 359.104
PNT (Patrimonio Netto di Terzi) 7.392 13.490
PNC (Patrimonio Netto Consolidato) 351.106 372.594
RNG (Risultato Netto di Gruppo) -
2.828
182.183
RNT (Risultato Netto di Terzi) 382 - 144
RNC (Risultato Netto Consolidato) -
2.446
182.039
Indice di indebitamento = PFN / PN 1,23 1,01

DATI PATRIMONIALI

Sotto il profilo finanziario, l'indebitamento netto del Gruppo aumenta di € 59.934 mila, passando da una posizione finanziaria di € 363.581 mila a € 423.515 mila prevalentemente per le operazioni di M&A effettuate nel periodo.

PRINCIPALI DATI QUANTITATIVI

2020 2019 DELTA %
Quantità rifiuti gestiti* Kton 543 775 -42,7%
Gas distribuito Mmc 587 570 +3,1%
Calore venduto GWh 260 259 +0,3%
Energia elettrica prodotta immessa in rete
(TLR E GENT)
GWh 450 454 -0,9%
Energia elettrica distribuita GWh 406 432 -6,0%

*rifiuti raccolti e trattati.

**quantità al lordo perdite.

I principali asset del Gruppo sono:

• termovalorizzatori di Parona (PV) (fino a fine gennaio) e di Cremona, con una potenzialità complessiva di circa 440.000 t/anno;

  • due impianti di trattamento, selezione e cernita dei rifiuti di Coccaglio (BS) e Fombio (LO);
  • discariche in post chiusura Grottaglie (TA), Rovato (BS), Malagnino (CR) e Augusta (SR);
  • impianti di produzione di EE da Biogas (provincia di Brescia, Cremona e Siracusa), circa 9,5 MW di potenza installata;
  • tre impianti biomasse nelle Province di Brescia, Cremona e Lodi, di cui due connesse alla rete teleriscaldamento;
  • impianto di Castelleone che produce energia elettrica da biogas, prodotto dalla digestione anaerobica di biomasse, reflui zootecnici e FORSU autorizzato per 30,4 Kton;
  • impianto biomassa di Sant'Agata di Puglia (provincia di Foggia), in ingresso da marzo.
  • l'impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili Sesto ed Uniti (Cr) e l'acquisizione dell'impianto di San Fiorano (Lo).

Il Gruppo LGH nel corso del 2020, ha:

  • Gestito 543 mila tonnellate di rifiuti, principalmente urbani e speciali non pericolosi;
  • prodotto elettricità immessa in rete per circa 450GWh, esclusivamente da fonti rinnovabili ed assimilate quali l'idroelettrico, la termovalorizzazione dei rifiuti, la cogenerazione ed alcuni impianti a biogas;
  • distribuito 587 milioni di metri cubi di gas;
  • prodotto e distribuito calore per 260 GWh.

STRUTTURA DEL GRUPPO

Nel corso del 2020 il perimetro di consolidamento ha subito le seguenti variazioni:

DECONSOLIDAMENTO LOMELLINA ENERGIA SRL

In data 30 gennaio 2020, la società A2A Ambiente, ha acquistato il 20% di Lomellina Energia da ASM ISA e contestualmente, mediante un aumento di capitale al servizio dell'ingresso di A2A Ambiente, la stessa ha acquisito il controllo di Lomellina Energia. La partecipazione detenuta nella società, nel 2020, da parte di Linea Ambiente è quindi scesa dall'80% al 35,72%. A partire dal 30 gennaio 2020 Lomellina Energia è stata quindi "deconsolidata" dal bilancio del gruppo LGH, l'operazione ha determinato una plusvalenza di € 20.144 mila.

Nonostante la partecipazione detenuta sia una partecipazione qualificata il gruppo LGH ritiene, a fronte dell'attuale catena di controllo, di non avere un'influenza notevole sulla società ed essa è stata pertanto iscritta tra le altre partecipazioni e valutata sulla base di quanto previsto dall'IFRS9.

ACQUISIZIONE PARTECIPAZIONI AGRITRE SRL E TRE STOCK SRL

In data 27 febbraio 2020 LGH ha acquisito il 100% di due società (Trestock s.r.l. e Agrite s.r.l.) aventi ad oggetto, rispettivamente, l'alimentazione e la gestione di una centrale termoelettrica a biomasse in Sant'Agata di Puglia, provincia di Foggia, di potenza elettrica lorda pari a 25,2 MWe; tale impianto, in esercizio dal 2016, è esclusivamente alimentato a biomassa vergine costituita da paglia e legno. La proprietà dell'impianto è in capo alla società Agritre s.r.l.

Le società sono state fuse in Linea Green con decorrenza legale dal 31.12.2020, e sono state incluse nel perimetro di consolidamento a partire dal 1 marzo 2020, data prossima alla data effettiva di acquisizione del controllo.

Il controvalore dell'operazione è stato pari a € 53,4 milioni, il differenziale tra controvalore dell'operazione e attività nette contabili acquisite (pari a € 10,2 milioni) è stato allocato, in seguito all'effettuazione del processo di PPA ai sensi dell'IFRS3, quale maggior valore dell'impianto acquisito (pari a € 14,4 milioni) al lordo delle imposte differite (per € 4,2 milioni).

ACQUISIZIONE FRAGEA SRL

In data 19 ottobre 2020 è stato acquisito il 100% della società Fragea. Società attiva nel settore della produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso il processo di fermentazione anaerobica utilizzando biomasse vegetali ed effluenti di allevamento sita a Sesto ed Uniti (Cr)

In data 5 novembre 2020 la società ha acquisito il ramo d'azienda relativo ad un secondo impianto ubicato nel Comune di San Fiorano (Lo).

A fronte del prezzo riconosciuto per l'acquisizione della partecipazione pari a € 265 mila, in seguito all'effettuazione del processo di PPA ai sensi dell'IFRS3, è stato rilevato un badwill di € 76 mila (il prezzo è stato pagato per € 85 mila in data 19 ottobre 2020, mentre in data 22 febbraio 2021 è stata pagata la regolazione prezzo + earn out per complessivi € 180 mila).

A fronte del prezzo pagato per l'acquisizione del ramo d'azienda pari a € 2.870 mila è stato rilevato in seguito all'effettuazione del processo di PPA ai sensi dell'IFRS3 un maggior valore contabilizzato come incremento del valore dell'impianto di San Fiorano (LO). La società ha ricevuto da A2A un finanziamento di € 4.820 mila per completare l'operazione e far fronte alle proprie esigenze di cassa.

RECESSO SOCIO ASM CASTELLEONE DA LD RETI E ACQUISTO RELATIVA QUOTA

Nel corso del 2020 si è conclusa la trattativa per l'acquisto della quota di partecipazione in LD Reti detenuta dal socio ASM Castelleone a seguito della dichiarazione di recesso trasmessa dallo stesso nel 2018. Il prezzo pagato è stato pari a € 3.900 mila e la % di possesso di LD Reti è salita al 95,60%. Questa operazione non ha avuto effetti sul bilancio consolidato in quanto il Gruppo già a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 considerava acquisita la quota dei terzi iscrivendo una passività pari al valore di liquidazione di tali quote.

Si riportano di seguito alcuni dati e informazioni di sintesi relativi alle principali società controllate e collegate del Gruppo:

SOCIETÀ CONTROLLATE PARTECIPAZIONE DETENUTA DA % CAP. SOCIALE
Linea Gestioni Srl LGH Spa 100 6.000.000
LD Reti Srl LGH Spa 95,60 32.975.716
Linea Green SpA LGH Spa 100 48.000.000
Linea Ambiente Srl LGH Spa 100 19.000.000
Fragea Società Agricola Srl LGH Spa 100 20.000
  • Linea Gestioni Srl: con sede in Crema (CR), offre servizi di igiene ambientale nei territori di Crema, Cremona, della Franciacorta e della provincia di Lodi;
  • LD Reti Srl: con sede in Lodi, ha per oggetto la gestione della distribuzione del gas metano in tutti i territori del Gruppo e la distribuzione dell'energia elettrica nella città di Cremona;
  • Linea Green SpA: con sede in Cremona, è una società di ingegneria specializzata nello sviluppo e nelle attività connesse alla produzione di energia, con competenze che vanno dalla progettazione alla realizzazione e gestione degli impianti da fonti rinnovabili (in particolare idroelettrico e biomasse) nonché alla produzione e diffusione di calore mediante rete di teleriscaldamento;
  • Linea Ambiente Srl: con sede in Rovato (BS), svolge l'attività di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali, anche presso impianti di proprietà della società stessa, nonché le attività di progettazione per la realizzazione di impianti e servizi e di gestione commerciale dei flussi dei rifiuti generati e gestiti da tutte le società appartenenti al Gruppo LGH;
  • Fragea società agricola Srl con sede in Sesto ed Uniti (CR) è attiva nel settore della produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso il processo di fermentazione anaerobica utilizzando biomasse vegetali ed effluenti di allevamento.
SOCIETÀ COLLEGATE PARTECIPAZIONE DETENUTA DA % CAP. SOCIALE
Asm Codogno Srl Linea Gestioni Srl 49 1.897.600

Asm Codogno Srl: società con sede in Codogno, è una realtà multiservizi attiva nella città di Codogno nei settori dell'igiene ambientale, della distribuzione gas metano e dell'illuminazione votiva.

PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS

La Capogruppo ha adottato i principi contabili internazionali per la redazione del Bilancio Consolidato dal 31 dicembre 2009, secondo la procedura di cui all'art.6 del Regolamento (CE) n°1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 relativo all'applicazione degli IFRS (International Financial Reporting Standards).

Tutti i bilanci delle società controllate inclusi nell'area di consolidamento, ad eccezione della società Fragea società agricola Srl, la quale in sede di consolidamento redige un apposito reporting package IAS/IFRS, vengono redatti secondo i principi contabili internazionali.

Per maggiori dettagli si rimanda alle note esplicative del bilancio consolidato e al bilancio d'esercizio.

I. RELAZIONE SULLA GESTIONE

EVENTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Si riportano di seguito gli eventi di rilievo avvenuti nell'anno 2020, in aggiunta a quanto già riportato nella sezione relativa al perimetro di consolidamento:

AGGIUDICAZIONE ASTA AGRIPOWER

Linea Group Holding si è aggiudicata all'asta Agripower S.r.l., realtà industriale specializzata nello sviluppo e gestione di impianti di generazione elettrica da biogas con sede a Zola Predosa (BO).

L'aggiudicazione dell'intero capitale sociale di Agripower al valore di 10,1 mln € è avvenuta nell'ambito della procedura di concordato preventivo presso il Tribunale di Bologna riguardante SECI S.p.A., parte del Gruppo Maccaferri. Il perfezionamento dell'operazione e il trasferimento delle quote sono previsti nei prossimi mesi, in seguito al completamento dei relativi adempimenti e condizioni come da procedura di gara.

Agripower è una delle principali piattaforme italiane di generazione di energia elettrica da biogas, attraverso la gestione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, in particolare da residui agricoli e agroindustriali. Possiede 18 impianti per una potenza installata complessiva di circa 18 MW, distribuiti in 9 regioni nel Nord e Centro Italia e in Sardegna

Agripower è inoltre player di riferimento per le attività di operation and maintenance di impianti di generazione elettrica da biogas, con oltre 60 strutture in gestione.

In data 28 gennaio 2021 è stato pagato il saldo del prezzo per € 9.068 mila e si è in attesa del via libera del tribunale al passaggio di proprietà delle quote.

LINEA AMBIENTE

L'esercizio 2020 è stato particolarmente influenzato dalla situazione penale legata all'ampliamento della discarica di Grottaglie.

Nel maggio 2020 è stato notificato a Linea Ambiente il sequestro preventivo ai sensi dell'art. 53 del D. Lgs. 231/01 nell'ambito dei procedimenti penali n. 2785/18 R.G.N.R. e n. 5400/19 r.g. Responsabilità Amministrativa – GIP Tribunale di Taranto, di una cifra equivalente all'asserito profitto maturato tra maggio 2018 e gennaio 2019 fino alla concorrenza di 26.273.298 euro. L'atto è finalizzato alla confisca diretta del denaro nella disponibilità della Società e, in caso di carenza, alla confisca di beni fino alla concorrenza della cifra indicata.

L'atto è stato oggetto di diverse evoluzioni, volte a definire in maniera più precisa i limiti del sequestro, soprattutto con riferimento al valore delle quote di Lomellina Energia e all'operatività dei conti correnti della società.

Nel luglio 2020 la società, non ricevendo alcun riscontro alle richieste di apertura di un tavolo tecnico istituzionale volto ad individuare le soluzioni alle problematiche legate all'annullamento della Delibera Dirigenziale 45/2018 di autorizzazione all'ampliamento del III Lotto della Discarica di Grottaglie, ha

formulato istanza di Valutazione preliminare ambientale affinchè la Provincia e gli Enti coinvolti si esprimessero sul percorso autorizzativo da intraprendere per la corretta valutazione delle problematiche connesse alla presenza del rifiuto conferito ai sensi della D.D. n. 45/2018 ed alla inadeguatezza dei profili autorizzati con D.D. 426/2008 che non consentono il necessario deflusso naturale delle acque meteoriche.

Le indagini in corso nell'ambito dei procedimenti penali sono state occasione per la Guardia di Finanza di Taranto di effettuare verifiche fiscali che hanno portato alla notifica del verbale di constatazione della Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto del 30 novembre 2020, che contesta la presunta non corretta assegnazione dei codici CER ai rifiuti conferiti in discarica da AMA S.p.A. dal primo novembre 2014 al 28 febbraio 2019. A parere dei verificatori tali rifiuti non potevano essere conferiti in discarica né tantomeno potevano godere dell'aliquota agevolata dell'ecotassa perché ritenuti non omogenei, non biologicamente stabili e non adeguatamente stabilizzati. I dettagli sono illustrati al paragrafo Contenziosi legali e fiscali della presente Relazione sulla gestione.

SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 Delta Delta %
Ricavi di vendita 193.798 223.277 -29.479 -13,2%
Altri ricavi e proventi 19.060 13.072 5.988 45,8%
Totale ricavi netti 212.858 236.349 -23.491 -9,9%
Consumi di materie e servizi -92.930 -109.420 -16.490 -15,1%
Costi operativi -17.406 -19.811 -2.405 -12,1%
Costo del lavoro -46.660 -52.639 -5.979 -11,4%
Margine operativo lordo 55.862 54.479 1.383 2,5%
Ammortamenti e svalutazioni -89.642 -86.208 3.434 4,0%
Risultato operativo -33.780 -31.729 -2.051 6,5%
Totale gestione finanziaria 24.581 209.831 -185.250 88,3%
Risultato prima delle imposte -9.199 178.102 -187.301 -105,2%
Imposte sul reddito 6.753 3.937 -2.816 71,5%
Risultato netto da attività in esercizio -2.446 182.039 -184.485 101,3%
Attività destinate alla vendita 0 0 0 0,0%
Risultato netto dell'esercizio -2.446 182.039 -184.485 -101,3%
Di cui:
Risultato netto di competenza del gruppo -2.828 182.183 -185.011 -101,6%
Risultato netto di competenza di terzi 382 -144 526 365,3%

ANDAMENTO ECONOMICO

Il Gruppo LGH ha chiuso l'esercizio 2020 con un fatturato consolidato di € 212.858 mila, in diminuzione rispetto al 2019 per € 23.491 mila sia per l'uscita di Lomellina Energia dal perimetro di consolidamento (€ 23.071 mila) che per l'andamento delle singole società (€ - 24.054) solo parzialmente compensato dall'ingresso delle nuove società (€ 23.960 mila).

La prevalenza di costi variabili e le politiche di contenimento dei costi fanno sì che il margine operativo lordo migliori per € 1.383 mila e l'incidenza sui ricavi passando dal 23,05% del 2019 al 26,24%.

Sul risultato operativo incide ancora l'effetto Grottaglie per le svalutazioni effettuate sugli asset a seguito della chiusura definitiva della discarica di Grottaglie pari a € 2.006 mila (€ 39.226 mila nel 2019) e gli accantonamenti relativi a rischi e oneri per i rifiuti della discarica di Grottaglie, per € 42.125 mila e al rischio collegato al tributo "Ecotassa", per € 10.120 mila.

La gestione finanziaria beneficia per € 20.220 mila dell'effetto del deconsolidamento di Lomellina Energia (nel 2019 comprendevano la valorizzazione Linea Più e Biofor per complessivi € 202.338), mentre le imposte, positive per € 6.753 mila (positive per € 3.937 nel 2019) rispecchiano l'andamento economico.

Quanto sopra determina un risultato netto negativo di € 2.446 mila (positivo di € 182.039 mila al 31.12.2019)

Di seguito si espone un'analisi dei risultati delle singole business unit, inclusivi dei costi di struttura direttamente ed indirettamente attribuibili alle business unit stesse.

RETI - ENERGIA ELETTRICA E GAS

La Business Unit "Reti – Energia Elettrica e Gas" comprende le attività relative alla gestione tecnico operativa della rete di distribuzione di energia elettrica del Comune di Cremona e delle reti di distribuzione del gas naturale.

DATI QUANTITATIVI 2020 2019 DELTA DELTA %
Energia elettrica distribuita (GWh) 406 432 -26 -6,0%
Gas Distribuito (Mmc) 587 570 +18 +3,1%

L'energia elettrica distribuita nel 2020 è pari a 406 GWh, in decremento rispetto all'esercizio 2019 (-26 GWh).

Le quantità di gas distribuito è di 587 Mmc con un leggero incremento rispetto ai dati 2019.

(importi in migliaia di €)

DISTRIBUZIONE GAS 2020 2019 DELTA DELTA %
Ricavi 50.548 60.652 -10.104 -16,7%
Costi 32.106 40.424 -8.318 -20,6%
EBITDA 18.441 20.228 -1.787 -8,8%
Ammortamenti e accantonamenti 9.005 12.162 -3.157 -26,0%
EBIT 9.436 8.006 1.430 +17,9%

La significativa riduzione dei ricavi di vendita per € -10.104 mila è dovuta principalmente ai minori proventi per la cessione al GSE dei Titoli di Efficienza Energetica conseguente alla ridefinizione dell'obbligo da parte di Arera (€ -7.096 mila).

In leggera flessione anche i ricavi ammessi per il Vettoriamento Gas (€ -480 mila) per il recepimento degli effetti della Delibera 570/2020 in materia di "Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2020-2025" che detta nuovi obiettivi di spesa e di servizio.

Gli altri ricavi e proventi in riduzione per € 2.528 mila, prevalentemente per effetto dei seguenti fattori:

  • partite non ricorrenti relative al rimborso da parte di Arera dei costi di telegestione e saldo perequazioni anni pregressi negative per € 90 mila;
  • Minori prestazioni per codice di rete ed incentivi sulla sicurezza € 2.046 mila;
  • Minori ricavi per contributi di allaccio € 392 mila per adeguamento nel 2019 della modalità di contabilizzazione alla "policy" della controllante.

I consumi per materie prime e servizi evidenziano un delta negativo per € 8.318 mila riconducibile prevalentemente ai minori costi sostenuti per l'acquisto dei Titoli di Efficienza Energetica ceduti al GSE ed al contenimento di oneri esterni e dei costi di personale.

Il margine operativo lordo presenta uno scostamento negativo pari a € 1.787 mila, per effetto principalmente di:

  • Minori ricavi per contributi di allaccio, prestazioni codice di rete ed incentivi sulla sicurezza per adeguamento nel 2019 dei criteri di contabilizzazione alle policy di gruppo per € 2.438 mila;
  • Minori ricavi regolati per € 480 mila per recepimento effetti delibera 570/2020;
  • Maggiori ricavi derivanti dalla negoziazione dei TEE, per € 453 mila;
  • Delta positivo relativo a partite non ricorrenti per perequazioni anni pregressi, rimborso dei costi di telegestione gas, minusvalenze per dismissioni contatori meccanici gas € 200 mila;
  • Minori costi per oneri esterni, personale e parziale capitalizzazione dei service di staff forniti dalla capogruppo per € 480 mila.

La voce Ammortamenti e accantonamenti in riduzione di € 3.157 mila per:

  • Minor accantonamento a svalutazione crediti per € 432 mila;
  • Minori ammortamenti per € 2.725 mila. Il 2019 è stato caratterizzato da un aggiornamento della vita utile dei contatori "tradizionali" da dismettere per la sostituzione con quelli di nuova generazione.
DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA 2020 2019 DELTA DELTA %
Ricavi 13.426 13.555 -129 -1,0%
Costi 5.158 5.991 -834 -13,9%
EBITDA 8.268 7.564 705 9,3%
Ammortamenti e accantonamenti 3.741 6.083 -2.342 -38,5%
EBIT 4.527 1.481 3.047 205,8%

(importi in migliaia di €)

I ricavi mostrano una variazione negativa per € 129 mila imputabile per € 382 mila al diverso criterio di allocazione dei contributi di allaccio solo parzialmente compensato dall'effetto positivo della componente "Trasmissione" dei ricavi di distribuzione.

I consumi per materie prime e servizi evidenziano un decremento per € 834 mila riconducibile prevalentemente al contenimento degli oneri esterni e dei costi del personale per maggiori capitalizzazioni.

L'Ebitda ordinario mostra una crescita di € 705 mila essenzialmente dovuta a:

  • Delta partite non ricorrenti per perequazioni anni pregressi € 400 mila euro;
  • Minori ricavi da contributi di allaccio per diverso criterio di contabilizzazione € 382 mila;
  • Minori costi di personale ed oneri esterni per € 687 mila.

La voce Ammortamenti e accantonamenti presenta una riduzione di € 2.342 mila dovuta principalmente ai maggiori oneri rilevati nel precedente esercizio per la svalutazione dell'avviamento a seguito dei risultati dell'impairment test sugli assets utilizzati.

RETI-CALORE

Rientrano nella Business Unit "Reti-Calore" le attività di gestione delle reti di teleriscaldamento e degli impianti di cogenerazione ad esse collegati e della Gestione calore

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit.

RETI - CALORE 2020 2019 DELTA DELTA %
FONTI (Gwh)
Calore prodotto dagli Impianti: 243,0 232,2 10,8 4,6%
Calore prodotto da CHP e caldaie "Cremona" 85,3 82,0 3,3 4,0%
Calore prodotto da CHP e caldaie "Lodi"(*) 85,1 79,3 5,8 7,3%
Calore prodotto da CHP e caldaie "Rho" 36,4 34,8 1,6 4,7%
Calore prodotto da CHP e caldaie "Crema" 36,1 36,1 0,0 0,0%
Calore acquistato: 75,2 80,6 -5,3 -6,6%
Calore acquistato BU Ambiente 75,2 80,6 -5,3 6,6%
TOTALE FONTI 318,2 312,8 5,4 1,7%
USI
Calore venduto - Volumi Totali (GWh) 260,0 259,1 0,9 0,4%
Perdite di rete (GWh) 58,2 53,7 4,5 4,5%
TOTALE USI 318,2 312,8 5,4 1,7%
Energia Elettrica da Cogenerazione - produzione (GWh) 122,6 113,1 9,5 8,4%

(*) compreso calore impianto biomasse

Nel 2020 le vendite di calore ai clienti finali si assestano sui valori del 2019.

CALORE 2020 2019 DELTA DELTA %
Ricavi 31.816 35.426 -3.610 -10,2%
Costi 23.023 26.170 -3.147 -12,0%
EBITDA 8.793 9.256 -463 -5,0%
Ammortamenti e accantonamenti 4.571 4.560 12 0,3%
EBIT 4.221 4.696 -475 -10,1%

(importi in migliaia di €)

Nel 2020 i ricavi si attestano a € 31.816 mila in riduzione di € 3.610 mila per:

  • Decremento del fatturato per la distribuzione calore per € 3.034 mila imputabili sostanzialmente all'andamento dei prezzi;
  • Minori ricavi per energia prodotta da cogeneratori per € 719 mila;
  • Maggiori ricavi da prestazioni a terzi e gestione calore per €143 mila.

I costi operativi pari a € 23.023 mila registrano una diminuzione di € 3.147 mila, in particolare imputabili a minori costi di approvvigionamento di materie prime (gas, calore ad altri variabili) per € 3.208 mila parzialmente compensato da maggiori costi per materiali ed oneri da terzi € 61 mila.

Il Margine Operativo Lordo pari € 8.793 mila è in riduzione rispetto ai valori del 2019 per € 463 mila sostanzialmente per l'effetto negativo dei prezzi sul margine della distribuzione.

Gli ammortamenti pari a € 4.968 mila presentano un incremento di € 189 mila rispetto all'anno precedente mentre gli accantonamenti a fondi rischi e svalutazioni sono in riduzione di € 177 mila (rilascio, per eccedenza, del fondo svalutazione crediti).

GENERAZIONE E TRADING

La Business Unit Generazione e Trading raggruppa la gestione degli impianti idroelettrici e del parco fotovoltaico di Cremona.

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici.

GENERAZIONE E TRADING ENERGIA
ELETTRICA
2020 2019 DELTA DELTA %
FONTI (GWh)
Produzioni nette 149,8 136,8 13,0 9,5%
EE da Idroelettrico – produzioni (GWh) 149,3 136,3 13,0 9,5%
EE da Fotovoltaico – produzioni (GWh) 0,5 0,5 0,0 0,0%
TOTALE FONTI 149,8 136,8 13,0 9,5%
USI (GWh)
EE vendita ad altri grossisti (terzi) 149,8 136,8 13,0 9,5%
TOTALE USI 149,8 136,8 13,0 9,5%

La produzione idroelettrica si è attestata a 149,8 GWh, con un incremento di 13 GWh riconducibili principalmente al calo della produzione nel 2019 dell'impianto di Mazzunno a seguito dell'intervento straordinario sulle condotte.

Non si rivelano scostamenti significativi per quanto riguarda la generazione da parco fotovoltaico.

GENERAZIONE E TRADING 2020 2019 DELTA DELTA %
Ricavi 11.956 11.347 609 5,4%
Costi 1.466 1.322 145 11,0%
EBITDA 7.179 7.060 119 1,7%
Ammortamenti e accantonamenti 3.449 3.640 -191 -5,3%
EBIT 3.730 3.420 311 9,1%

(importi in migliaia di €)

Il Margine Operativo Lordo complessivo si è attestato a € 7.179 mila, con un incremento di € 119 mila rispetto al 2019, per effetto in particolare di:

  • € 531 mila per maggiori partite non ricorrenti relative a sopravvenienze attive per stralcio debiti verso fornitori caduti in prescrizione;
  • € 282 mila sul comparto idroelettrico, grazie ai maggiori ricavi generati dall'andamento a pieno regime dell'impianto di Mazzunno per € 866 mila parzialmente compensato dall'effetto negativo legato all'andamento dei prezzi negativo per € 584 mila;
  • € 204 mila per minori Ricavi da Certificati Verdi afferenti impianto di Resio e cessione Garanzie di Origine;
  • € 145 mila per maggiori oneri esterni e di personale imputabili alle attività progettuali di sviluppo e riaddebiti service dalla holding.

La voce "Ammortamenti e accantonamenti" mostra un decremento pari a € 191 mila, dovuto a:

  • € 42 mila di maggiori ammortamenti per il comparto idroelettrico;
  • € 234 mila per rilascio eccedenza fondi.

AMBIENTE

La Business Unit Ambiente di LGH considera l'andamento economico delle attività connesse alla gestione integrata del rifiuto: raccolta, trasporto, trattamento, smaltimento e recupero energetico o della materia. L'attività di trattamento e smaltimento rifiuti è gestita sia presso terzi che presso impianti propri e impianti di proprietà di società controllate.

È inoltre specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti, anche per conto terzi, nel campo della consulenza tecnico ambientale per Amministrazioni comunali, nel coordinamento degli Enti coinvolti nelle operazioni di smaltimento (Comuni/Regione).

Di seguito si riporta una sintesi dei principali indicatori quantitativi ed economici:

AMBIENTE KPI 2020 2019 DELTA DELTA %
Rifiuti raccolti (kton) 263,1 270,8 -7,7 -2,9%
Rifiuti smaltiti (kton) propri 280,2 504,6 -224,4 -80,1%
Energia elettrica venduta (GWh) 183,3 197,4 -14,1 -7,7%
Calore ceduto (GWh) 77,5 80,6 -3,1 -4,0%

Nel 2020 la BU Ambiente registra alcune variazioni sui principali indicatori di performance: i quantitativi di rifiuto smaltito si riducono del 80,1% (-224 kton), principalmente per il deconsolidamento da febbraio del termovalorizzatore di Parona.

Si rileva una variazione dei rifiuti in ingresso presso la discarica di Grottaglie (-22,3 kton) per il blocco dei conferimenti, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 5985/2019 del 23 maggio 2019.

Si rileva un incremento per l'impianto chimico-fisico di Crema (+16,7 kton) e anche per l'impianto di Castelleone (+0,8 kton), che produce energia elettrica dalla digestione anaerobica di biomasse, reflui zootecnici e FORSU.

Il termovalorizzatore di Cremona risulta in calo rispetto all'esercizio precedente (-14,5 kton), prevalentemente a causa della fermata dell'impianto per l'esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria.

L'energia elettrica venduta complessivamente si riduce di 14,1 GWh (-7,7%), principalmente per il WTE di Parona (-146,9 GWh), parzialmente compensata dall'ingresso dell'impianto a biomasse di Sant'Agata di Puglia (+131,92 GWh) e dall'impianto di Castelleone (+6,1 GWh).

AMBIENTE 2020 2019 DELTA DELTA %
Ricavi 199.795 115.366 4.428 3,7%
Costi 106.412 97.190 9.222 8,7%
EBITDA 13.386 18.176 -4.794 -35,8%
Ammortamenti e accantonamenti 67.461 48.907 18.554 -27,5%
EBIT -54.078 -30.371 -23.347 43,2%

(importi in migliaia di €)

Il margine operativo lordo della BU Ambiente (Ebitda) nel suo complesso risulta in riduzione di € 4.794 mila, principalmente per il deconsolidamento del WTE di Parona a partire da febbraio, per la chiusura della discarica di Grottaglie, per il calo nel settore igiene urbana, in parte compensato dall'ingresso degli impianti di Sant'Agata di Puglia, Sesto ed Uniti e San Fiorano.

Di seguito si riportano le principali informazioni sull'andamento degli impianti della BU.

Discariche: impianti di Grottaglie (TA) e di Augusta (SR)

All'inizio del 2019 sono stati sospesi temporaneamente i conferimenti dei rifiuti presso la discarica di Grottaglie e successivamente, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, sono da considerarsi definitivamente cessate le attività di smaltimento.

Presso la discarica di Augusta anche nel 2020 è proseguita la gestione post-chiusura: le spese di decommissioning sono coperte dall'utilizzo del fondo post-mortem accantonato negli anni precedenti.

Termovalorizzatori: impianti di Parona (PV) e Cremona (CR)

L'impianto di Parona contribuisce con una sola mensilità a seguito dell'operazione di deconsolidamento della società Lomellina Energia.

L'impianto di termovalorizzazione di Cremona conferma un risultato della gestione ricorrente pari a € 4.055 mila, in aumento rispetto al 2019 di € 602 mila anche a seguito del riconoscimento dell'indennizzo assicurativo di € 1.814 mila. Tuttavia l'esercizio 2020 è caratterizzato da minori ricavi da smaltimento, da cessione energia elettrica e calore a causa della pandemia Covid19 e per la fermata dell'impianto per l'esecuzione dell'intervento di manutenzione straordinaria della caldaia della linea 2.

Igiene Urbana

Il bacino territoriale servito è quello del Cremasco con la sede operativa di Crema, della Bassa Bresciana con la sede operativa di Rovato, del lodigiano con sede a Lodi e della città di Cremona oltre a 6 Comuni limitrofi con la sede operativa di Cremona.

Nel corso del 2020 è stata avviata la gestione del comune di Orio Litta (settembre), mentre si è interrotta quella del comune di Casalpusterlengo.

Gli elementi che hanno contribuito negativamente sono i maggiori costi del personale a seguito di trasferimento nel Gruppo per la gestione delle flotte, l'aumento dei prezzi di smaltimento e dei service infragruppo. Questi effetti sono stati parzialmente compensati dai minori costi del carburante.

Nel corso del 2020 sono stati avviati molti progetti di efficienza collegati alla nuova organizzazione aziendale, con effetti positivi sul costo del personale.

Il margine operativo chiude a € 3.411 mila, in calo di € 2.680 mila rispetto all'anno precedente.

Altri impianti di trattamento e recupero

Per gli impianti di trattamento di Coccaglio e Fombio il margine operativo lordo risulta in miglioramento di rispetto al 2019, grazie ai minori costi di gestione e di smaltimento e ai maggiori ricavi per servizi.

Gli impianti a biogas risultano in calo rispetto al 2019, principalmente per la riduzione della cessione di energia elettrica. Di conseguenza, vista la diminuzione della disponibilità di biogas delle discariche di Provaglio d'Iseo e Malagnino, è stato ritenuto opportuno procedere alla chiusura di due impianti rispettivamente da gennaio 2020 e da agosto 2020.

L'impianto di Castelleone essendo stato acquisito nel secondo semestre del 2019 presenta dati non comparabili tra i due esercizi. Sono stati realizzati interventi di ottimizzazione ed efficientamento dell'impianto di trattamento FORSU volti al ripristino delle prestazioni nominali dell'impianto e all'incremento del limite quantitativo annuo dei rifiuti. Tali attività di potenziamento sono propedeutiche alla realizzazione di nuove sezioni impiantistiche per la digestione anaerobica e l'upgrading del biometano.

Per quanto riguarda il trattamento dei reflui industriali nel corso del 2020 è stato realizzato, presso l'impianto chimico-fisico di Crema, un impianto pilota con una nuova tecnologia ad elettrofiltrazione per il pretrattamento dei reflui industriali (tecnologia Purity).

Impianto di Sant'Agata di Puglia

L'impianto, che produce EE rinnovabile da biomassa di origine vegetale, è stato acquisito a fine febbraio 2020, non presenta quindi dati comparabili per l'esercizio 2019.

Sul suo contributo di € 7.242 mila incidono costi straordinari legati all'operazione di acquisizione.

Fragea

La Società svolge la propria attività nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili mediante l'impianto sito in Sesto ed Uniti (Cr). Anche in questo caso, trattandosi di un nuovo impianto acquisito nel 2020 non sono presenti dati comparativi 2019. Nel corso dell'esercizio è stato acquisito un nuovo impianto in San Fiorano (Lo) di produzione di energia della potenza di 996 Kw per la produzione combinata di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso il processo di fermentazione anaerobica utilizzando biomasse vegetali ed effluenti di allevamento.

La voce "Ammortamenti e accantonamenti" comprende oneri straordinari legati alla discarica di Grottaglie per:

  • € 2.006 per l'abbattimento dei valori residui della discarica di Grottaglie già significativamente svalutati lo scorso anno a seguito del definitivo esaurimento dei quantitativi di rifiuti conferibili
  • € 10.121 mila relativi al contenzioso sull'ecotassa
  • € 42.125 mila relativi a rischi e oneri per i rifiuti della discarica di Grottaglie

CORPORATE

La Business Unit "Corporate" comprende i risultati dei servizi corporate svolti da Linea Group Holding per tutto il Gruppo.

CORPORATE 2020 2019 DELTA DELTA %
Ricavi 22.409 21.626 783 3,6%
Costi 22.612 29.431 -6.819 -23,2%
EBITDA -204 -7.805 7.601 97,4%
Ammortamenti e accantonamenti 1.414 1.221 193 15,8%
EBIT -1.617 -9.026 7.409 82,1%

Il margine operativo lordo è negativo per € 204 mila euro, in aumento di 7.601 mila euro (+97,4%) rispetto all'esercizio 2019.

Il miglioramento del MOL è riconducibile ad alcuni effetti principali:

  • Maggiori ricavi conseguenti all'adozione di un nuovo modello di riaddebito dei Service Staff, con una diversa base dei costi di riferimento;
  • Modifiche organizzative con il trasferimento di alcune funzioni e attività a terzi ovvero ad altre BU, con conseguenti sinergie o modifica delle attività centralizzate nella BU Corporate;
  • Rettifiche attuariali del fondo TFR positive per circa € 500 mila.

SITUAZIONE PATRIMONIALE

SITUAZIONE PATRIMONIALE RICLASSIFICATA 31.12.2020 % 31.12.2019 %
Attivo corrente 95.240 -12,30% 89.445 -11,55%
Passività correnti -93.487 12,07% -92.602 11,95%
Capitale Circolante Netto 1.753 -0,23% -3.157 0,41%
Attivo Fisso Netto 602.989 -77,84% 571.109 -73,73%
Fondi ripristino -53.075 6,85% -60.760 7,84%
Capitale Immobilizzato Netto 549.914 -70,99% 510.349 -65,88%
Altre Attività e Passività Nette 222.954 -28,78% 228.983 -29,56%
Attività e Passività destinate alla vendita 0 0,00% 0 0,00%
CAPITALE INVESTITO NETTO 774.621 -100,00% 736.175 -95,04%
Posizione finanziaria netta a breve termine -69.611 8,99% -26.620 3,44%
Posizione finanziaria netta a m/l termine -353.904 45,69% -336.961 43,50%
Posizione Finanziaria Netta Totale -423.515 54,67% -363.581 46,94%
Patrimonio Netto -351.106 45,33% -372.594 48,10%
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO -774.621 100,00% -736.175 95,04%

La situazione patrimoniale del Gruppo LGH, redatta secondo lo schema delle fonti e degli impieghi, evidenzia un capitale investito netto di € 774.621 mila in crescita di € 38.446 mila principalmente a seguito dell'ingresso di 3 nuove società nel perimetro di consolidamento solo parzialmente compensato dall'uscita di Lomellina Energia e dall'andamento negativo di Linea Ambiente.

Tra le fonti, il Patrimonio Netto presenta alla fine dell'esercizio un saldo di € 351.106 mila in diminuzione per effetto del risultato negativo di periodo e della distribuzione di dividendi ai soci per € 12.238 mila.

Sotto il profilo finanziario, l'indebitamento netto del Gruppo aumenta di € 59.934 mila, passando da una posizione finanziaria di € 363.581 mila a € 423.515 mila anche in questo caso prevalentemente per le opzioni di M&A effettuate parzialmente compensate dall'uscita di Lomellina Energia dal perimetro di consolidamento.

Per informazioni più dettagliate a riguardo si rimanda al paragrafo dedicato al rendiconto finanziario ed alla tabella di movimentazione del Patrimonio netto.

Si dettaglia di seguito il contenuto delle principali voci riclassificate o raggruppate, non immediatamente riconducibili ai prospetti di bilancio:

  • Attivo corrente: comprende Rimanenze, crediti commerciali, attività per derivati su commodities, attività per imposte correnti e altre attività correnti;
  • Passivo corrente: corrisponde alla somma delle voci riferite alle passività per derivati su commodities, ai debiti commerciali, ai debiti per imposte correnti e alle altre passività correnti;
  • Attivo fisso netto: comprende Attività immateriali, immobilizzazioni materiali e Partecipazioni;
  • Fondi di ripristino: sono relativi ai fondi decommissioning e per la gestione post mortem degli impianti di discarica;
  • Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla somma delle disponibilità liquide, dei crediti e dei debiti finanziari (sia correnti che non correnti) e delle passività e attività per derivati finanziari;
  • Altre attività e passività nette: sono una voce residuale che comprende tutte le voci non rientranti nelle precedenti categorie.

QUADRO MACROECONOMICO

CONSUNTIVO

L'attività economica globale, dopo la forte contrazione avvenuta in primavera per effetto della pandemia e dei relativi lockdown ha evidenziato, soprattutto nei paesi avanzati, un recupero superiore alle attese nei mesi estivi ed un rallentamento nel quarto trimestre dell'anno per effetto della nuova ondata pandemica. Secondo la stima del Fondo Monetario Internazionale, il calo dell'economia globale nel 2020 è stato del -3,5% contro il -4,4% indicato lo scorso ottobre.

Per quanto riguarda le economie avanzate migliora la stima per il PIL americano, atteso in contrazione del 3,4% (rispetto al -4,3% stimato a ottobre) grazie alla ripresa dei consumi avvenuta nella seconda parte dell'anno. L'economia cinese, secondo i dati pubblicati dall'Ente nazionale di Statistica di Pechino, è aumentata del 2,3% nel 2020 risultando l'unico Paese in crescita in questa difficile situazione globale. La Cina è riuscita a contenere il virus nella fase iniziale, segnando una contrazione del PIL pari al -6,8% nel primo trimestre dell'anno, e a far ripartire l'economia soprattutto nell'ultimo trimestre 2020 dove il PIL è aumentato del 6,5%. Tra i Paesi emergenti l'India ha registrato un crollo dell'8% mentre in Brasile, nonostante la gestione della pandemia sia stata fallimentare, il PIL è sceso al -4,5%.

Secondo la stima preliminare del Fondo Monetario Internazionale il PIL dell'Area Euro segnerà un - 7,2%nell'anno 2020. Pur con differenze notevoli le conseguenze del Covid-19 hanno lasciato un segno pesante sulle principali economie europee con un PIL 2020 stimato a -5,4% per la Germania, -9,0% per la Francia e un -11,1% per la Spagna.

Le stime del PIL italiano, per l'intero anno 2020, formulate da Istat, Banca d'Italia e Fondo Monetario Internazionale convergono verso una contrazione attorno al 9%, dopo il timido +0,3% del 2019. Per il quarto trimestre dell'anno la previsione è di una diminuzione del 3,5% rispetto al trimestre precedente, evidenziando un calo marcato nell'industria e nell'agricoltura a fronte di un sostanziale ristagno del terziario.

L'inflazione nell'Area Euro, secondo quanto comunicato da Eurostat, ha registrato in dicembre un calo dello 0,3%, in linea con il dato del mese precedente, a causa soprattutto del contributo negativo dei beni energetici (-6,9%). Nella media dell'anno 2020 l'inflazione acquisita è pari ad un +0,3%.

In Italia, secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di dicembre 2020 l'indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) registra per l'ottavo mese consecutivo una variazione negativa pari al -0,2%. Nella media dell'anno i prezzi al consumo registrano la medesima diminuzione, ovvero -0,2%, a fronte del +0,6% del 2019, portando così l'Italia in deflazione (è la terza volta dal 1954). La variazione annua negativa dell'indice NIC è imputabile prevalentemente all'andamento dei prezzi dei beni energetici (-8,4% rispetto al 2019) al netto dei quali l'inflazione rimane positiva e in lieve accelerazione rispetto all'anno precedente.

Dallo scoppio dell'emergenza Covid-19 gli interventi rapidi e significativi di diverse banche centrali sono stati fondamentali per evitare un calo ancora più marcato del clima di fiducia e dei prezzi delle attività. In tutti i principali paesi le autorità monetarie e fiscali hanno posto in essere forti misure espansive a sostegno dei redditi di famiglie e imprese, del credito all'economia e della liquidità sui mercati. Di particolare importanza è stata l'attivazione e la creazione di linee di swap tra le principali banche centrali per fornire liquidità a livello internazionale.

Nella riunione del 21 gennaio la Banca Centrale Europea (BCE) ha lasciato il tasso di riferimento al minimo storico di zero ribadendo il suo impegno per il mantenimento ai livelli attuali almeno fino a quando

l'inflazione convergerà in maniera stabile su valori prossimi al 2%. La BCE ha inoltre confermato che proseguirà gli acquisti nell'ambito del Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) pari a 1.850 miliardi di euro con un orizzonte temporale che resta esteso fino alla fine di marzo 2022 ed, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al Covid-19. Parallelamente la BCE ha confermato che gli acquisti nell'ambito dell'Asset Purchase Programme (APP) continueranno ad un ritmo mensile di 20 miliardi di euro e termineranno poco prima dell'innalzamento dei tassi di riferimento ed in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli ed un ampio grado di accomodamento monetario. Nella riunione di gennaio la Federal Reserve (FED) ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse nella fascia 0,00-0,25% ed ha comunicato l'intenzione di mantenerli fermi fino a quando occupazione e inflazione non raggiungeranno gli obiettivi previsti. Confermati anche gli acquisti di titoli di stato per 80 miliardi di dollari mensili e di asset-backed securities per 40 miliardi almeno fino alla fine del 2023.

Dall'inizio dell'anno ad oggi la quotazione del tasso di cambio EUR/USD ha registrato sensibili oscillazioni che l'hanno portato a toccare massimi di oltre 1,18 e minimi di circa 1,06. L'emergenza Covid-19, i conseguenti interventi delle banche centrali (FED e BCE in prima linea) e le misure annunciate dai governi più toccati dall'epidemia sono stati i maggiori driver di questo andamento altalenante. Il tasso di cambio medio EUR/USD si è attestato a 1,14 dollari nel 2020, in aumento dell'1,9% rispetto all'anno precedente, a causa del deprezzamento del dollaro nella seconda parte dell'anno per effetto soprattutto della risposta accomodante della Federal Reserve alla crisi sanitaria in atto.

LE PROSPETTIVE

Il Fondo Monetario Internazionale, nell'aggiornamento di gennaio del World Economic Outlook", migliora leggermente il quadro per l'economia globale. Il PIL mondiale crescerà nel 2021 del 5,5% (+0,3% rispetto alla stima di ottobre) e per il 2022 conferma una crescita del +4,2%. Le revisioni al rialzo sono imputabili soprattutto all'avvio delle vaccinazioni contro il Covid-19 che creano la speranza di un'inversione di tendenza della pandemia entro la fine dell'anno. Permangono preoccupazioni sulle prospettive di ripresa nel breve termine per effetto di nuove ondate di contagi e nuove varianti del virus.

Secondo il Fondo Monetario Internazionale Stati Uniti e Giappone dovrebbero ritornare ai livelli di fine 2019 a partire dalla seconda parte del 2021. Il PIL negli Stati Uniti è atteso in aumento del 5,1% quest'anno (+2,0% rispetto alla stima di ottobre) grazie alle misure di sostegno economico e al nuovo piano anti-Covid varati dall'amministrazione Biden. Nell'anno 2022 l'economia americana si attesterà invece a +2,5% (dal +2,9% previsto ad ottobre). Il PIL del Giappone, dopo il -5,1% del 2020, dovrebbe salire al +3,1% nel 2021 (revisione al rialzo di +0,8%) e al +2,4% nel 2022. La Cina accelererà quest'anno la sua corsa con un balzo a +8,1%, per poi espandersi di un +5,6% nel 2022. L'India dovrebbe crescere dell'11,5% nell'anno in corso per poi registrare un +6,8% nel 2022. Migliorate le stime per il Brasile che dovrebbe crescere del +3,6% nel 2021 e del +2,6% nel 2022. Anche la Russia è attesa in crescita del +3,0% quest'anno e del +3,9% nel prossimo.

Per quanto concerne l'Area Euro il PIL nel 2021 crescerà meno delle attese segnando un +4,2% (1,0% in meno rispetto alle previsioni di ottobre) per poi assestarsi ad un +3,6% nel 2022. Per quanto riguarda i singoli Paesi europei la locomotiva tedesca crescerà quest'anno del 3,5% (-0,7% rispetto alla stima di ottobre) e del +3,1% nel 2022. Il PIL francese è previsto in aumento del 5,5% nel 2021 (contro +6,0% della stima precedente) per segnare un +4,1% nel 2022 mentre per la Spagna si stima un PIL in crescita del 5,9% quest'anno e del +4,7% nel 2022. Migliora la stima per il PIL della Gran Bretagna atteso in ripresa del +4,5% nel 2021 per salire al +5,0% nel 2022 (fonte: Fondo Monetario Internazionale).

Il Fondo Monetario Internazionale rivede al ribasso la stime di crescita per l'Italia nel 2021: si passa da un +5,2% previsto ad ottobre ad un incremento più contenuto del +3,0%. Migliora la stima per il 2022 con un PIL atteso a +3,6% (+1,0% rispetto alla stima di ottobre) grazie ad una graduale ripresa degli scambi internazionali ed alla moderata espansione della domanda interna.

L'inflazione a livello internazionale resterà molto bassa nei prossimi anni: al di sotto dei target fissati dalle banche centrali nelle economie avanzate (attorno all'1,5%) e sotto la media storica nei mercati emergenti (poco più del 4%).

Secondo le previsioni di dicembre formulate dagli esperti della BCE l'inflazione nell'Area Euro è stimata all'1,0% nel 2021, all'1,1 % nel 2022 ed all'1,4% nel 2023.

L'inflazione in Italia dovrebbe rimanere al di sotto dell'1,0% sia quest'anno che il prossimo risentendo degli ampi margini di capacità inutilizzata che dovrebbero frenare gli aumenti salariali e le politiche di prezzo delle imprese; è prevista all'1,1% nel 2023 (fonte: Banca d'Italia).

Per quanto riguarda il livello dei tassi di interesse sia la Banca Centrale Europea (BCE) che la Federal Reserve (FED) saranno alle prese con importanti scelte di politica monetaria ed entrambe si troveranno di fronte al rischio di un calo delle aspettative inflazionistiche. Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea si è dichiarato pronto, se necessario, ad aumentare la dimensione ed a modificare la composizione dei programmi di acquisto nonché a fare tutto ciò che è necessario, nell'ambito del proprio mandato, per sostenere l'Area Euro ed assicurare che l'inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente al livello perseguito nell'intorno del 2%. Le decisioni del Consiglio Direttivo sosterranno la liquidità ed il finanziamento dell'economia, contribuiranno al credito a favore di famiglie ed imprese in tutti i settori ed in tutti i paesi per promuovere la ripresa economica. Sulla scia della BCE anche la Federal Reserve ha comunicato che continuerà ad usare tutti i poteri a sua disposizione "con forza ed in modo aggressivo" fino a quando non si vedranno risultati concreti circa la certezza di aver intrapreso una solida strada verso la ripresa.

Le proiezioni macroeconomiche, formulate dagli esperti della Banca Centrale Europea nel mese di gennaio, indicano un tasso di cambio EUR/USD pari a 1,23 nel triennio 2021-23 prevedendo che il dollaro mantenga il trend di deprezzamento per effetto della politica accomodante della Federal Reserve e dei notevoli stimoli all'economia varati dall'amministrazione Biden.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il budget 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo in data 18 gennaio 2021, prevede una crescita significativa del Margine Operativo Lordo consolidato, sostenuto da un livello di investimenti in aumento rispetto al 2020.

Gli investimenti di sviluppo riguardano sia impianti già nel perimetro di attività gestite dal Gruppo sia nuove iniziative attraverso operazioni di M&A.

La Business Unit in cui si concentra la maggiore crescita è l'Ambiente, ed in particolare l'ambito delle bioenergie, nella quale sono previsti in particolare il perfezionamento dell'operazione di acquisto del Gruppo Agripower e l'acquisizione di nuovi impianti.

La chiusura di Febbraio mostra un Margine Operativo Lordo superiore allo stesso periodo dell'anno precedente; rispetto al budget invece il risultato sconta il ritardo del consolidamento di Agripower, la cui acquisizione si è completata il 19 marzo 2021, al netto del quale sarebbe superiore anche al pianificato.

EMERGENZA SANITARIA VIRUS COVID-19 (CORONAVIRUS)

Con riferimento allo stato di emergenza in atto in Italia per la diffusione del virus COVID-19 ed alle conseguenti misure adottate dai competenti Organi Governativi, il Gruppo tiene costantemente monitorata l'evoluzione della situazione, ha messo in atto i presidi ad oggi necessari a garantire la continuità operativa e lo svolgersi delle attività lavorative garantendo, nel contempo, la tutela dei propri dipendenti, dei propri clienti e fornitori e di ogni persona che si trovi a diverso titolo ad interagire con le varie società del Gruppo. Allo stato attuale, il Gruppo, in relazione alla possibilità di contrazioni nel volume di talune attività commerciali ed industriali ritiene che tale impatto dovrebbe restare contenuto anche in considerazione della ampia diversificazione delle attività stesse fra cui, alcune rilevanti, regolate.

Di seguito vengono descritte le principali azioni di presidio e di mitigazione identificate:

  • definizione dei minimi di servizio funzionali da monitorare a cura dei responsabili di impianto e della lista dei responsabili necessari per gestire gli impianti e relativi back-up, anche con riferimento alle ditte appaltatrici;
  • definizione dei modelli per consentire la circolazione del personale necessario per garantire i minimi di servizio;
  • aumento della periodicità di igienizzazione dei locali comuni e delle postazioni di lavoro;
  • predisposizione di un piano dei fabbisogni di attrezzature e DPI da utilizzare in modalità usa e getta;
  • adozione di soluzioni organizzative e tecnologiche per garantire lo svolgimento di alcuni processi critici da remoto e modalità di esecuzione del pronto intervento;
  • definizione delle modalità di interscambio tra il personale di centrale.

La diffusione del virus COVID-19 ha generato maggiori costi diretti per circa € 1.068 mila, ma le iniziative di recovery cost intraprese dal Management del Gruppo e lo sviluppo comunque realizzato hanno permesso di raggiungere un Margine Operativo Lordo in crescita rispetto all'esercizio precedente e pur superiore al budget, anche al netto delle operazioni straordinarie di M&A.

In particolare, si sono implementate azioni volte al contenimento del costo del personale, anche tramite il supporto degli appositi ammortizzatori sociali (cassa integrazione – che ha consentito un risparmio di circa € 385 mila), allineando le assunzioni di personale alle mutate necessità e concordando l'utilizzo delle ferie pregresse con i dipendenti del Gruppo. Inoltre, è stato implementato un piano di contenimento degli altri costi operativi, sempre assicurando in ogni caso adeguati standard di sicurezza e continuità del servizio.

La continuità lavorativa e di servizio che il Gruppo, tramite le sue azioni, ha sempre garantito, ha permesso di continuare a svolgere le attività di investimento, che nonostante un rallentamento subito nella prima parte dell'anno, hanno raggiunto un livello superiore al 2020 ed in linea con le attese.

La diffusione dell'emergenza sanitaria COVID-19 non ha determinato un significativo impatto negativo né sul flusso di cassa del Gruppo né sulla dinamica del capitale circolante netto rispetto alle attese.

Si segnala che al fine di garantire la liquidità sufficiente a coprire ogni impegno finanziario almeno nei prossimi 12 mesi, il Gruppo ha in essere un c/c di cash pooling con la controllante A2A Spa, con la quale è stato stipulato un apposito contratto di servizio che assicura ad LGH la possibilità di usufruire di finanziamenti a breve e/o a m/l termine, sulla base del fabbisogno finanziario necessario.

EFFETTI DELLA PANDEMIA COVID-19 SUL 2021 E ANNI SEGUENTI E RECUPERABILITÀ DEL VALORE DELLE ATTIVITÀ (IAS 36)

Con riferimento all'applicazione del principio contabile IAS 36, il management in aggiunta agli indicatori di impairment interni ed esterni normalmente monitorati, coerentemente con quanto effettuato già in corso d'anno, ha proceduto a valutare, sulla base delle informazioni disponibili l'effetto della diffusione della pandemia COVID-19 sul valore recuperabile delle CGU oggetto di impairment test al 31 dicembre 2020.

Il test di Impairment si basa sul Piano Strategico 2021-2030, sull'ipotesi che l'emergenza legata al COVID-19 progressivamente rientri e non determini impatti significativamente negativi e perduranti sullo scenario micro e macroeconomico internazionale e nazionale. L'esperto indipendente incaricato di sviluppare le analisi di impairment ha, tra l'altro, analizzato le componenti e le ipotesi rilevanti delle proiezioni economicofinanziarie redatte dal management della Società, effettuato le opportune rettifiche e sensitivity in ottemperanza alle disposizioni dello IAS 36, le comparazioni e le verifiche circa la correttezza delle fonti e delle ipotesi utilizzate senza rilevare criticità.

Tutte le CGU e i relativi avviamenti del Gruppo sono stati oggetto di test e non sono state evidenziate perdite di valore.

Coerentemente con le indicazioni dello IAS 36, il management terrà monitorato l'evolversi delle condi-zioni macro-economiche e di ogni altro impairment indicator recependo prontamente le variazioni sul valore delle CGU o degli asset, come peraltro fatto nel corso degli ultimi anni.

APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO IFRS 16 "LEASING", IN RELAZIONE ALLE SPECIFICHE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLE CONSEGUENZE DEL COVID-19

L'emendamento all'IFRS 16 mira a neutralizzare l'effetto derivante da un'eventuale sospensione/ridu-zione di canoni di affitto/noleggio a seguito di accordi tra le parti sorti in conseguenza della pandemia da COVID-19: in assenza di tale emendamento il locatario avrebbe dovuto procedere alla rideterminazione del valore del diritto d'uso e del conseguente debito finanziario. Il Gruppo LGH non ha avuto la necessità di raggiungere accordi di sospensione/riduzione dei canoni di affitto/noleggio e pertanto non risulta impattato da questa integrazione.

RISCHI CONNESSI ALLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL RISCHIO DI LIQUIDITÀ E ALLA MISURAZIONE DELLE PERDITE ATTESE SU CREDITI

Nel corso del 2020, non sono stati registrati significativi impatti negativi sul credito commerciale da clienti Retail a seguito della pandemia da COVID-19. I tempi di incasso ("DSO") al 31 dicembre 2020 sono infatti risultati allineati a quelli al 31 dicembre 2019. Le perdite su crediti realizzate nel 2020 non si discostano significativamente da quelle rilevate negli esercizi precedenti.

CRITICITÀ CONNESSE ALLA SUSSISTENZA DEL PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE

La forte diversificazione dei core business, una significativa percentuale della marginalità riveniente da attività regolate o comunque relativamente inelastiche alla situazione congiunturale, i piani di mitigazione già individuati e pronti ad essere attivati in caso di criticità consentono di non ravvisare situazioni di criticità tale da pregiudicare la continuità aziendale. Si segnala inoltre che al fine di garantire la liquidità sufficiente a coprire ogni impegno finanziario almeno nei prossimi 12 mesi (orizzonte temporale del worst case scenario riportato), il Gruppo ha in essere un c/c di cash pooling con la controllante A2A Spa, con la quale è stato stipulato un apposito contratto di servizio che assicura ad LGH la possibilità di usufruire di finanziamenti a breve e/o a m/l termine, sulla base del fabbisogno finanziario necessario.

PROVVEDIMENTI REGOLATORI ADOTTATI A FRONTE DELL'EMERGENZA SANITARIA COVID-19

BUSINESS UNIT ENERGIA

Per far fronte all'impatto che l'emergenza sanitaria ha avuto sugli operatori e sui clienti finali della filiera energia, l'Autorità ha adottato una serie di provvedimenti specifici, bilanciando le esigenze dei vari stakeholder coinvolti.

Con riferimento ai mercati all'ingrosso le principali disposizioni adottate sono le seguenti:

  • in considerazione delle difficoltà di prevedere correttamente il profilo di prelievo dei consumi e del manifestarsi di prezzi MSD significativamente diversi rispetto ai valori MGP, con le Delibere 121/2020/R/eel e 207/2020/R/eel l'Autorità ha previsto, a decorrere dal 10 marzo e fino al 30 giugno, l'applicazione di un meccanismo di cap & floor ai prezzi di valorizzazione degli sbilanciamenti per le unità di consumo e per le unità di produzione non abilitate;
  • Terna S.p.A. è intervenuta sulla disciplina del capacity market, con riferimento alle consegne 2022 e 2023, concedendo una proroga ai termini sia per presentare i titoli autorizzativi nel caso di capacità nuova non autorizzata sia per quelli di inizio del periodo di consegna per la capacità nuova. In questo ultimo caso, anche il termine finale del Contratto è prorogato per un periodo pari alla proroga concessa per l'inizio del periodo di consegna. I nuovi termini sono:
    • presentazione dei titoli autorizzativi per la capacità nuova non autorizzata: entro il 31 dicembre 2020 (per la consegna 2022) ed entro il 30 giugno 2021 (per la consegna 2023);
    • inizio della consegna per la capacità nuova (a condizione di richiesta motivata): 1° luglio 2022 (per la consegna 2022) e 1° luglio 2023 (per la consegna 2023).

BUSINESS UNIT AMBIENTE

Per far fronte all'impatto che l'emergenza sanitaria COVID-19 ha avuto sugli operatori del ciclo integrato rifiuti, l'Autorità ha adottato i seguenti provvedimenti:

  • la Delibera 59/2020/R/com ha disposto il differimento al 1° luglio 2020 dei termini di applicazione del TITR connessi agli elementi informativi minimi che devono essere garantiti agli utenti e alla trasmissione dei dati da parte dei gestori delle attività operative al gestore dell'attività di gestione tariffe e rapporti con gli utenti;
  • la Delibera 75/2020/R/com ha sospeso i termini di pagamento di fatture/avvisi di pagamento emessi/da emettere per le utenze site nei Comuni di cui all'Allegato 1 del DPCM del 1° marzo 2020 con successiva rateizzazione degli importi dovuti e sospensione della morosità;
  • la Delibera 102/2020/R/rif ha richiesto informazioni ai gestori e agli Enti Territorialmente Competenti (ETC) relativamente agli eventuali oneri aggiuntivi sostenuti per il servizio;
  • la Delibera 158/2020/R/rif ha introdotto dei fattori di rettifica per scontare l'impatto della TARI per le utenze non domestiche le cui attività, per effetto dell'emergenza sanitaria, sono state sospese nonché la previsione di specifiche tutele per le utenze domestiche in stato di disagio economico sociale;
  • la Delibera 238/2020/R/rif ha aggiornato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) già approvato per il periodo 2018-2021, introducendo la possibilità di copertura già nel 2020, attraverso specifiche componenti, sia dei costi straordinari connessi all'emergenza sia della scontistica applicata e prevista dalla Delibera 158/2020/R/rif anche alla luce delle informazioni raccolte a seguito della Delibera 102/2020/R/rif. In seguito, la Delibera 493/2020/R/rif ha prorogato la possibilità di utilizzo di tali componenti anche nel 2021, alla luce del perdurare dell'emergenza.

BUSINESS UNIT RETI

Per far fronte all'impatto che l'emergenza sanitaria COVID-19 ha avuto sui gestori di rete e sui clienti finali, l'Autorità ha adottato una serie di provvedimenti specifici, bilanciando le esigenze dei vari stakeholder coinvolti e tenendo conto delle disposizioni normative vigenti pro tempore:

  • differimento dei termini degli adempimenti regolatori nei confronti dell'Autorità (tra cui le raccolte dati e lo svolgimento delle procedure di conciliazione). Inoltre, per tener conto delle disposizioni limitative prese a tutela della salute pubblica, l'Autorità ha ampliato l'utilizzo della causale «forza maggiore» anche in ambiti regolatori dove non era precedentemente prevista per giustificare il mancato rispetto di obblighi/standard prestazionali (Delibere 59/2020/R/com e 94/2020/R/com);
  • la Delibera 190/2020 ha reso operativa la misura prevista dal DL Rilancio, ossia sconti alle bollette elettriche dei BT Altri Usi (AU) con riferimento ai consumi dei mesi di maggio-giugno-luglio. L'intervento ha riguardato la diminuzione delle componenti fisse delle tariffe di trasporto, distribuzione e misura e degli oneri generali per i BT AU con potenza impegnata > 3 kW per i quali è stata azzerata la quota potenza ed applicata solo una quota fissa di importo maggiorato (fissata convenzionalmente pari alla "vecchia" quota potenza x 3), senza ridurre in alcun modo il servizio effettivo in termini di potenza disponibile. L'impatto della manovra è stato stimato pari a circa 600 milioni di euro a carico del Bilancio dello Stato che provvederà a versare tale importo sul Conto COVID-19 istituito presso la CSEA (pertanto senza alcuna socializzazione tra gli "altri" utenti elettrici). La disposizione ha avuto per i distributori un impatto solo finanziario dato che il vincolo ai ricavi è sempre garantito: la Delibera 311/2020/R/eel ha, infatti, successivamente dato disposizioni alla CSEA per compensare le imprese distributrici per i minori

incassi derivanti dalle disposizioni della Delibera 190/2020/R/eel e gli importi sono già stati liquidati;

  • la Delibera 190/2020/R/eel ha anche introdotto alcune modifiche alla regolazione relativa ai piani di messa in servizio degli smart metering 2G, sospendendo per il 2020 alcuni meccanismi tariffari (i.e. premi/penali definiti dalle matrici IQI) e di penalizzazione (i.e. performance, avanzamento piano).
  • la Delibera 395/2020/R/eel ha posticipato al 2022 l'entrata in vigore:
    • a) dei nuovi limiti del fattore di potenza i) in prelievo di energia reattiva, per clienti finali e imprese distributrici in alta e altissima tensione e per imprese distributrici in bassa e media tensione; ii) in immissione di energia reattiva per ogni livello di tensione;
    • b) dei corrispettivi per eccessivi prelievi e immissioni di energia reattiva.
  • la Delibera 432/2020/R/com ha definito misure straordinarie in materia di regolazione output-based dei servizi di distribuzione dell'energia elettrica e del gas, prevedendo interventi relativi:
    • a) al meccanismo premi-penalità per la continuità del servizio (i.e. indicatori di numero e durata delle interruzioni senza preavviso), con il ricalcolo del livello tendenziale 20201 ;
    • b) alle tempistiche degli interventi programmati nei Piani di Resilienza (i.e. posticipo di un semestre per la conclusione dei soli interventi previsti nel Piano 2019-21);
    • c) alle attività correlate alla regolazione sperimentale in materia di ammodernamento delle colonne montanti vetuste elettriche degli edifici (i.e. posticipo di un semestre - al 30 giugno 2023 - per la conclusione della sperimentazione triennale e del censimento dei condomìni - al 31 marzo 2023);
    • d) alle clausole di applicabilità della clausola di forza maggiore per i casi di mancato rispetto degli standard di qualità commerciale qualora venga comprovata attraverso idonea documentazione il nesso causale tra la misura a cui il distributore ha dovuto conformarsi e il mancato rispetto dello standard qualitativo definito dall'attuale regolazione;
  • la Delibera 501/2020/R/gas ha previsto il differimento delle scadenze degli obblighi di messa in servizio dei misuratori in relazione all'emergenza COVID. In particolare:
    • a) imprese distributrici con più di 200.000 clienti finali al 31 dicembre 2013: 85% in servizio entro il 2021;
    • b) imprese distributrici con numero di clienti finali compreso tra 100.000 e 200.000 al 31 dicembre 2014: 85% in servizio entro il 2022.

1 In particolare, è stato posto pari a quello del 2019 per gli ambiti territoriali con anno target al 2023 e al livello di partenza medio biennale 2018-19 per gli ambiti territoriali con anno target al 2025 o al 2027 (per cui i livelli tendenziali sono da rideterminare per l'adesione alla regolazione speciale).

QUADRO NORMATIVO

Si riporta di seguito l'evoluzione della regolazione e i suoi impatti sulle Business Units del Gruppo.

GREEN DEAL UE

Il Green Deal (GD) è una Comunicazione dell'11 dicembre 2019 con le priorità della Commissione Von der Leyen incentrate sull'impegno per lo sviluppo sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici con l'obiettivo di rafforzare la leadership EU in qualità di principale mercato globale in grado di influenzare le politiche internazionali e condividere le politiche con le comunità locali.

Il GD prevede che tutte le politiche EU siano coerenti con gli obiettivi ambientali e costituisce parte integrante della strategia per l'Agenda 2030 dell'ONU e per i Sustainable Development Goals, prevedendo un lavoro di affiancamento agli Stati membri nel quadro della nuova governance con specifici focus sui settori energia, trasporti, ed economia circolare.

Tra le misure che indirizzeranno le politiche in ottica trasversale, previa analisi dei trade-off socio-economici e ambientali, è prevista la promozione di: regolazione e standardizzazione, investimenti per l'innovazione, riforme nazionali (politica industriale e fiscale), dialogo sociale e con partner internazionali.

A marzo 2020 la Commissione ha pubblicato una proposta di Climate Law per perseguire l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 (per quella data azzerare le emissioni nette di CO2). A luglio 2020 sono state pubblicate le due Comunicazioni sull'Idrogeno e sulla Energy System Integration mentre nell'autunno si è conclusa la consultazione sul Carbon Border Adjustment Mechanism, strumento previsto dal GD per tutelare l'industria europea dall'importazione di beni prodotti in Paesi extra-UE che hanno regole meno stringenti in termini di emissioni di CO2.

A valle delle consultazioni in corso, entro l'estate 2021 saranno riviste le Direttive ETS (con l'obiettivo di assicurare un effettivo carbon pricing per l'economia ed aumentare l'impegno di tutti i settori come, ad esempio, il residenziale), RED (sulle fonti rinnovabili) e EED (sull'efficienza energetica).

La Commissione ha, inoltre, lanciato iniziative specifiche per rafforzare l'impegno strategico nella c.d. sectoral integration (i.e. gestione sinergica dei diversi vettori energetici, anche attraverso sistemi di accumulo), nello sviluppo della filiera dell'idrogeno, nell'economia circolare, nella mobilità sostenibile e per la riqualificazione energetica degli edifici (c.d. "Renovation wave").

Al fine di assicurare l'aderenza di tutta la legislazione EU con gli obiettivi del GD, la Commissione ha posto in revisione anche le State Aid Guidelines per Energia e Ambiente (che saranno approvate nel 2021 con decorrenza 2022) e la Tassonomia per gli investimenti sostenibili.

Per raggiungere gli obiettivi del GD sono richiesti investimenti pubblici massicci in grado di indirizzare quelli privati verso gli obiettivi di sostenibilità: dovranno essere garantiti 260 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi all'anno (1,5% del PIL EU) – per questa ragione la Commissione presenterà un Sustainable Europe Investment Plan. Inoltre, il 25% del Budget UE dovrà essere destinato alle azioni per il clima, oltre a proventi diretti da destinare a questo scopo (i.e. imposte su imballaggi di plastica non riciclabili e possibile allocazione del 20% delle revenues dell'ETS). Sarà rivisto anche il ruolo dell'Innovation and Modernisation Fund (BEI) oltre agli strumenti previsti dal Programma Horizon 2020. Con il varo del c.d. Recovery Fund conseguente all'emergenza pandemica, la Commissione ha incanalato notevoli risorse finanziarie per il rilancio dell'economia (per l'Italia circa 210 miliardi di euro) con la previsione di destinarne una parte rilevante ai

settori delle rinnovabili, dell'efficienza energetica, dell'economia circolare, delle infrastrutture energetiche, dell'accumulo e dell'idrogeno.

TASSONOMIA PER GLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI

Il 12 luglio 2020 è entrato in vigore il Regolamento 2020/852 (UE) sulla Tassonomia per gli investimenti sostenibili, nell'ambito del quale la Commissione è stata incaricata di presentare dei criteri di screening degli investimenti sostenibili, tramite l'adozione di sei "atti delegati" volti a definire i requisiti tecnici che dovranno dimostrare le iniziative classificabili come sostenibili alla luce della Tassonomia stessa (ed in particolare la rilevanza del contributo ambientale fornito dalle diverse tecnologie e i possibili rischi sugli altri obiettivi individuati dal Reg. 2020/852).

A seguito dell'accordo politico tra gli Stati Membri e della definizione di un Report tecnico da parte di un technical expert group dedicato, il 20 novembre 2020 sono stati posti in consultazione i primi due atti delegati, relativi alle attività di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici. La proposta della Commissione, applicabile con decorrenza 1° gennaio 2022, è attesa nel primo semestre 2021 e sarà sottoposta all'approvazione del Consiglio EU.

La rilevanza della Tassonomia dipende dall'invasività che avrà sulle Direttive (rinnovabili, efficienza energetica, economia circolare) e soprattutto sui canali di finanziamento per le attività green (dal Recovery Fund agli incentivi nazionali). Ciò riguarda in particolare gli asset che, come per il settore gas e del wasteto-energy, non sono stati inclusi nella Tassonomia anche se necessari alla transizione verso la decarbonizzazione.

MECCANISMO UNIONALE DI FINANZIAMENTO DELL'ENERGIA RINNOVABILE

Il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1294 della Commissione ha introdotto, da inizio 2021, l'avvio del meccanismo unionale di finanziamento dell'energia rinnovabile e che ha l'obiettivo di sostenere la realizzazione in un altro Stato (ospitante), anche al di fuori dell'UE, di progetti riguardanti le fonti energetiche rinnovabili. Il meccanismo permetterà, tramite prestiti e/o sovvenzioni, di agire su due obiettivi specifici dell'EU: consentire agli Stati membri di colmare l'eventuale divario rispetto alla traiettoria indicativa di promozione delle rinnovabili (32% del consumo lordo di energia finale al 2030) e contribuire ad un quadro comunitario favorevole agli investimenti in capacità rinnovabile.

Il meccanismo, aperto anche al contributo dei privati, prevede meccanismi di ripartizione statistica dei benefici nello sviluppo di nuova capacità rinnovabile. Sarà gestito dalla Commissione EU che formulerà gli inviti riunendo i potenziali investitori ed ospitanti, in coerenza con la Direttiva sulle fonti rinnovabili (RED 2) e la Tassonomia per la finanza sostenibile. Sono attualmente in corso le survey della Commissione propedeutiche alla redazione del primo invito.

CLEARANCE INCONDIZIONATA DI AGCM ALL'ACQUISIZIONE DI AGRIPOWER S.R.L. DA PARTE DI LGH S.P.A.

Con il Provvedimento n. 28498 del 22 dicembre 2020, a chiusura del Procedimento C12339 – Linea Group Holding/Agripower, AGCM ha deliberato la clearance incondizionata dell'operazione di acquisto di Agripower S.r.l. da parte di LGH S.p.A..

L'operazione consiste nell'acquisizione del 100% del capitale sociale di Agripower S.r.l., e in particolare delle società attraverso le quali Agripower S.r.l. gestisce 18 impianti di produzione di energia elettrica da biogas della potenza di 999 kW ciascuno, distribuiti in 9 Regioni italiane (potenza installata di circa 18 MW e produzione annuale di circa 147 GWh).

Il mercato rilevante ai fini antitrust sul quale l'operazione ha avuto un impatto è quello della produzione ed approvvigionamento all'ingrosso di energia elettrica, con particolare riferimento alle Zone Nord, Sud e Sardegna. In ciascuna di queste Zone, l'incremento della quota di mercato già detenuta dal Gruppo A2A per effetto dell'operazione è largamente inferiore all'1%, e per questo motivo l'operazione è stata approvata senza l'imposizione di misure correttive.

BUSINESS UNIT ENERGIA

REMUNERAZIONE DELLA DISPONIBILITÀ DI CAPACITÀ PRODUTTIVA

Il meccanismo di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva vigente fino al 2021 è il c.d. capacity payment definito nel 2003 dal D.Lgs. n. 379 come sistema transitorio amministrato volto a garantire l'adeguatezza del sistema elettrico nei giorni critici individuati da Terna S.p.A. con riferimento ai quali la differenza tra offerta e domanda potrebbe essere ai livelli minimi.

Questo meccanismo è operativo dal 2004 per effetto della Delibera 48/04 la quale prevede che l'Autorità determini ex ante uno specifico gettito (pari a circa 180-200 milioni di euro/anno) raccolto tramite le bollette di energia elettrica e corrisposto tramite l'applicazione di due corrispettivi (CAP1 e S) agli impianti di generazione abilitati alla fornitura di servizi di dispacciamento e che risultano disponibili nei giorni critici.

Nel 2020, sulla base della Delibera 437/2019/R/eel, sono state liquidate le partite relative al capacity payment per circa 26 milioni di euro.

Il D.Lgs. n. 379 del 2003 aveva, inoltre, previsto che a regime la remunerazione della disponibilità si sarebbe dovuta basare su un meccanismo di mercato (capacity market), in seguito disegnato dalla Delibera ARG/elt 98/11. Tale meccanismo consiste, tecnicamente, in un contratto per le differenze ad una via ovvero un'asta in cui gli operatori assegnatari acquisiscono il diritto a ricevere un premio (in €/MW/anno) a fronte dell'obbligo di offrire tutta la capacità impegnata su MGP e la capacità non accettata in esito ai mercati dell'energia (MGP e MI) su MSD, restituendo alla controparte Terna S.p.A. la differenza - se positiva - tra i prezzi di riferimento dei mercati ed un prezzo strike (in €/MWh).

Dopo lunghe interlocuzioni con le istituzioni europee, numerose consultazioni in ambito italiano e l'avallo al capacity market da parte della Commissione, il MiSE con il DM 28 giugno 2019 ha approvato la disciplina di Terna S.p.A. (dopo parere positivo di ARERA rilasciato con Delibera 281/2019/R/eel) prevedendo:

    1. lo svolgimento di procedure concorsuali nel 2019 per le consegne 2022 e 2023;
    1. la partecipazione alle aste di capacità esistente, nuova, in rifacimento, ripotenziamento o adeguamento. La capacità nuova, che non ha ottenuto titolo autorizzativo ma per la quale è stata avviata la relativa procedura alla data di qualifica, può essere selezionata in una sessione aggiuntiva dell'asta che si attiva solo se non viene soddisfatto il fabbisogno di capacità al di sotto del quale il sistema risulta inadeguato (quindi la quantità che garantisce massimo 6 h/anno di distacco per ogni zona del mercato (cfr punto 5.));
    1. l'esclusione dalla partecipazione della capacità esistente che superi contemporaneamente entrambi i seguenti limiti emissivi (i.e. carbone e olio): emissioni superiori a 550 gr CO2/kWh (certificazione in

fase di qualifica), emissioni superiori a 350 kg CO2 /kW/media anno (verifica ex-post). La capacità nuova è esclusa al superamento del solo limite di 550 gr CO2/kWh;

    1. la non cumulabilità del corrispettivo con alcune incentivazioni erogate dal GSE durante il periodo di consegna (tariffe, Ritiro Dedicato e Scambio sul Posto);
    1. il valore obiettivo dell'indicatore LOLE (loss of load expectation) che esprime il livello di adeguatezza del sistema elettrico italiano pari a 3 h/anno. Il DM stabilisce anche un ulteriore livello di adeguatezza del sistema, inferiore a quello obiettivo, pari a 6 h/anno, utilizzato per la definizione del fabbisogno di capacità e al di sotto del quale il sistema risulta inadeguato.

Con la Delibera 363/2019/R/eel ARERA ha successivamente fissato:

  • i cap al premio: 75.000 €/MW/anno per la capacità nuova, 33.000 €/MW/anno per la capacità esistente (coincidente con quello previsto per la capacità estera);
  • il valore minimo di investimento per la capacità nuova che può richiedere contratti di 15 anni pari a 209.000 €/MW;
  • i criteri per la determinazione del prezzo strike attraverso l'indicizzazione dell'elemento a copertura del prezzo del gas mensile che riflette l'andamento del mercato, oltre alla previsione di un meccanismo di mitigazione del rischio prezzo in caso di emergenza gas.

Con la Delibera 364/2019/R/eel ARERA ha espresso parere di conformità alle Disposizioni Tecniche di Funzionamento, poste in consultazione da Terna S.p.A., mentre con Delibera 365/2019/R/eel ha stabilito le modalità di determinazione e copertura degli oneri netti derivanti dal meccanismo per gli anni 2022 e 2023 prevedendo:

  • il recupero degli oneri netti attraverso un corrispettivo applicato all'utente del dispacciamento in prelievo, esentando gli utenti in prelievo assegnatari nel mercato della capacità;
  • che il 70% dell'onere netto sia coperto in funzione dei prelievi dell'utente del dispacciamento nelle ore di picco fissate da Terna S.p.A. in cui lo stress per il sistema elettrico è maggiore;
  • l'aggiornamento con cadenza annuale del corrispettivo unitario di picco (70%) e trimestrale del corrispettivo unitario di fuori picco (30%). I corrispettivi variabili, le penali e le altre partite economiche non determinabili in sede annuale vengono applicate negli aggiornamenti del corrispettivo unitario di fuori picco.

A giugno 2020 l'Italia ha presentato alla Commissione Europea l'"Implemention Plan", un documento che illustra le misure in atto o pianificate per superare il problema di adeguatezza che ha giustificato l'introduzione del meccanismo di remunerazione della capacità in Italia (adempiendo all'articolo 20 del Regolamento UE 943/2019). Lo scorso ottobre la Commissione Europea ha espresso opinione favorevole al Piano richiedendo alcune modifiche.

Attualmente sono in fase di valutazione le attività propedeutiche per bandire ulteriori aste del capacity market per le consegne dal 2024 in poi.

INCENTIVI ALLA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI

Il D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28, in attuazione della Direttiva 2009/28/CE, ha definito il quadro dei regimi incentivanti per la produzione elettrica alimentata da fonte rinnovabile al fine di perseguire la strategia europea di sviluppo del settore. A tale D.Lgs. sono seguiti i DM 6 luglio 2012 e 23 giugno 2016 relativi a nuovi investimenti in impianti da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.

Quanto al raccordo con il precedente sistema di incentivazione dei Certificati Verdi (CV), è previsto che dal

1° gennaio 2016 agli impianti da fonti rinnovabili entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 e rientranti nel precedente schema il GSE riconosce un incentivo sulla produzione netta per tutto il residuo periodo di diritto a ricevere CV e che si somma ai ricavi di vendita sul mercato. Tale incentivo (I) è pari a:

  • I = k x (180 Re) x 0,78;
  • k = coefficiente tecnologico pari a 1 per gli impianti entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007 e per quelli successivi assume i valori definiti dalla Legge n. 244/2007;
  • Re = è il prezzo di cessione dell'energia elettrica sul mercato registrato nell'anno precedente e comunicato dall'Autorità.

Nel 2020 l'incentivo (I) è stato di 99,05 €/MWh (con Re 2019 è pari a 53,01 €/MWh).

Analogo strumento è riconosciuto agli impianti che hanno beneficiato dei CV rilasciati sulla cogenerazione abbinata al teleriscaldamento per i quali l'incentivo (I) è fisso e pari a 84,34 €/MWh (calcolato rispetto al prezzo medio di mercato registrato nel 2010).

Dal 1° gennaio 2016 gli incentivi sono erogati trimestralmente dal GSE entro il secondo trimestre successivo a quello di riferimento e sulla base della sottoscrizione di una convenzione e previa registrazione e validazione degli impianti sul portale del GSE.

Con riferimento agli impianti fotovoltaici connessi alla rete, il D.Lgs. 29 dicembre 2003, n. 387, ha introdotto il meccanismo del Conto Energia, prevedendo un incentivo in conto esercizio erogato dal GSE sotto forma di feed-in-premium (ossia un premio riconosciuto alla produzione che si somma al prezzo di vendita sul mercato, differenziato in base alla taglia dell'impianto e alle caratteristiche innovative dello stesso corrisposto per 20 anni). Dal 2005 al 2013 sono stati introdotti 5 Conti Energia, ciascuno in aggiornamento del precedente. Le incentivazioni del 5° ed ultimo Conto Energia non sono state più applicate dal 6 luglio 2013 per effetto del raggiungimento del tetto di 6,7 miliardi di euro di spesa annua previsto dal DM 5 luglio 2012.

Il 14 giugno 2019 la Commissione UE ha approvato, ai sensi della disciplina sugli aiuti di Stato, il nuovo schema di sostegno per le rinnovabili elettriche e il 4 luglio 2019 il MiSE, di concerto con il MATTM, ha adottato il cosiddetto DM FER1 che definisce il quadro incentivante per le fonti rinnovabili considerate mature e con costi fissi bassi o, comunque, in diminuzione: eolico, fotovoltaico, idroelettrico e biogas da depurazione.

Per gli impianti con potenza inferiore a 1 MW gli incentivi sono riconosciuti tramite iscrizione a registri mentre per gli impianti con potenze superiori è prevista un'asta al ribasso (7 bandi fino al 2021) con meccanismi di premialità (es. autoconsumo, fotovoltaico con rimozione amianto), specifici criteri di priorità per accedere ed una remunerazione fino a 20/30 anni.

Il meccanismo di incentivazione è del tipo "Contratto per Differenze": l'operatore si aggiudica una tariffa (strike) e il GSE paga, se positiva, la differenza tra lo strike e il prezzo orario zonale mentre, se negativa, l'operatore restituisce al GSE. Il tetto di spesa complessiva è sempre pari a 5,8 miliardi di euro/anno per un contingente massimo di 8.000 MW assegnabili ad impianti nuovi/rifatti con entrata in esercizio entro il 2022/2023, in funzione della tecnologia e della taglia.

A dicembre 2019, il GSE ha avviato una consultazione sulla definizione del contratto-tipo per l'assegnazione degli incentivi: tale contratto di diritto privato deve essere stipulato dal soggetto responsabile per ogni singolo impianto a seguito del conseguimento del diritto di accesso agli incentivi e sarà approvato da ARERA.

A gennaio 2020, come previsto dal DM FER1, il GME ha avviato una consultazione sulla "Piattaforma di mercato per la negoziazione di lungo termine di energia da fonti rinnovabili".

Nell'ambito dell'emergenza COVID-19, il Governo è intervenuto con il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (il c.d. DL Semplificazioni) semplificando le procedure autorizzative e di valutazione di impatto ambientale ed introducendo la possibilità di accedere agli incentivi anche per quegli impianti non fotovoltaici che non hanno aderito allo spalma incentivi, prevedendo procedure separate con contingente ad hoc ed una tariffa ridotta del 5%. Inoltre, in considerazione dello stato di emergenza prorogato al 31 gennaio 2021 con il DPCM del 7 ottobre 2020, il GSE ha proceduto ad aggiornare i termini degli adempimenti in particolare in relazione ai Decreti FER.

Al 31 dicembre 2020 gli incentivi erogati dal GSE sono pari a € 2,3 milioni di cui:

  • Feed in tariffa € 2,1 milioni

  • Conto energia (FV) € 0,2 milioni

CONCESSIONI IDROELETTRICHE DI GRANDE DERIVAZIONE

La Legge n. 12/2019, di conversione del DL 14 dicembre 2018, n. 135 (c.d. DL Semplificazioni), ha modificato con l'art. 11-quater la disciplina delle concessioni idroelettriche di grande derivazione (impianti aventi una potenza nominale maggiore di 3 MW).

In precedenza tali concessioni, qualora scadute, erano esercite dai concessionari in regime di prosecuzione temporanea, a condizioni immutate ai sensi dell'art. 12, comma 8 bis, del D.Lgs. 79/1999 in attesa dell'avvio delle gare per la riassegnazione, le quali si sarebbero basate su criteri definiti da un DM concertato tra MiSE e MATTM, e adottato d'intesa con la Conferenza Unificata Stato-Regioni, che non è mai stato emanato.

Le nuove norme prevedono che le Regioni disciplinino con proprie leggi entro il 31 marzo 2020 (termine prorogato al 31 ottobre 2020 dal c.d. DL Cura Italia, e ad oggi non rispettato dalla maggior parte delle Regioni) modalità, procedure e criteri di assegnazione delle concessioni, le quali potranno essere affidate ad operatori economici individuati tramite gara, ovvero a società miste pubblico/private con selezione del socio privato mediante gara, oppure tramite forme di partenariato ai sensi del D.Lgs. 50/2016. L'iter per l'aggiudicazione dovrà essere avviato entro 2 anni dall'entrata in vigore delle Leggi Regionali e, comunque, non oltre il 31 ottobre 2022.

Le Regioni possono anche imporre ai concessionari di fornire gratuitamente 220 kWh annui per ogni kW di potenza nominale media di concessione.

Per le concessioni scadute esercite in regime di prosecuzione temporanea è, inoltre, imposto un canone aggiuntivo.

L'art. 11 quater L. 12/2019 ha abrogato il citato comma 8 bis dell'art. 12 del D.Lgs. 79/1999.

In tema di indennizzo ai gestori uscenti, la nuova norma prescrive:

  • per le opere c.d. "bagnate": il passaggio senza compenso in proprietà delle Regioni, salvo l'indennizzo dei soli investimenti non ancora ammortizzati;
  • per le opere c.d. "asciutte": il riconoscimento di un valore residuo desunto da atti contabili o perizia asseverata. In caso di mancato inserimento nel progetto del concessionario entrante, per i beni mobili è prevista la rimozione e lo smaltimento a carico del proponente, mentre quelli immobili restano di proprietà degli aventi diritto.

In data 8 aprile 2020 Regione Lombardia ha emanato la Legge Regionale n. 5/2020 che disciplina le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e ne determina il relativo canone. La legge ha stabilito come modalità principale di assegnazione la gara ad evidenza pubblica mentre il termine per l'avvio delle procedure è fissato:

• per le concessioni già scadute ed in regime di prosecuzione temporanea: entro 2 anni dall'entrata in vigore della legge (ossia, entro il 31 ottobre 2022), con riassegnazione entro il 31 luglio 2024;

• per le concessioni con scadenza successiva all'entrata in vigore della legge regionale: entro 2 anni dalla scadenza.

Il nuovo canone demaniale avrà una parte fissa correlata alla potenza di concessione pari a 35 euro/kW da corrispondere semestralmente dal 2021 ed una parte variabile pari ad un minimo del 2,5% dei ricavi di vendita dell'energia annualmente immessa in rete dall'impianto, al netto dell'energia fornita gratuitamente alla Regione, da versare a consuntivo entro il 31 marzo dell'anno successivo.

La Legge Regionale 23/2019 ha, altresì, imposto ai concessionari, a partire dal 2020, l'obbligo di fornire gratuitamente alla Regione energia elettrica da destinare per almeno il 50% a servizi pubblici delle province interessate dalla derivazione (220 kWh per ogni kW di potenza di concessione), prevendendo la possibilità di monetizzazione dell'adempimento.

Per le concessioni in regime di prosecuzione temporanea è, infine, disposto in Regione Lombardia un canone aggiuntivo annuo pari a 20 euro/kW, a titolo ricognitorio.

In considerazione del sopra descritto contesto normativo, il 12 giugno 2020 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha presentato ricorso per illegittimità costituzionale contro la legge regionale lombarda circa alcuni rilevanti profili della predetta normativa regionale. Sono state, altresì, impugnate avanti la Corte Costituzionale da parte del Governo anche le leggi regionali in materia di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Piemonte e della Provincia autonoma di Trento.

Le annualità pregresse non versate del canone aggiuntivo - inerenti le concessioni scadute di Linea Green S.p.A.2 nel periodo 1° gennaio 2011 – 31 dicembre 2019 -, sono tuttora oggetto di accantonamento a Bilancio data la perduranza dei relativi giudizi.

Linea Green S.p.A. ha, invece, pagato l'annualità 2020 del canone aggiuntivo, in ragione delle modifiche normative del 2019, con riserva di ripetizione di quanto dovesse risultare in futuro non dovuto. Le altre concessioni idroelettriche di Linea Green S.p.A. hanno scadenza al 2029.

TRASPORTO E MISURA DEL GAS NATURALE PER IL V PERIODO REGOLATORIO (2020- 2023)

La Delibera 114/2019/R/gas ha approvato i criteri di regolazione tariffaria per il servizio di trasporto e misura del gas naturale per il V periodo regolatorio (RTTG 2020-2023) mentre i corrispettivi 2020 sono stati approvati con Delibera 201/2019/R/gas. In accordo con le disposizioni del Codice TAR (Regolamento (UE) 460/2017) il nuovo periodo tariffario è caratterizzato da alcune novità metodologiche:

  • è confermata la suddivisione della struttura della tariffa e dei corrispettivi che la compongono tra componenti capacitive (applicate ai punti di entrata e di uscita dalla rete) e componenti legate ai volumi trasportati. In relazione alle componenti capacitive è confermata la ripartizione entry-exit 40(entry)- 60(exit) dei costi relativi alla rete nazionale mentre, a differenza del periodo tariffario precedente, i costi della rete regionale vengono attribuiti al 100% alla componente exit. Il rapporto complessivo risulta pari a 28(entry)-72(exit);
  • ai fini del calcolo dei corrispettivi unitari della tariffa, l'Autorità ha adottato il metodo CWD-Capacity-Weighted Distance. L'Autorità ha provveduto ad applicare uno sconto del 50% al corrispettivo di entrata da/uscita verso impianti stoccaggio derivante dall'applicazione della metodologia CWD. Sono stati,

2 Linea Green S.p.A. È titolare della concessione di Resio in Valcamonica, scaduta il 31 ottobre 2010, anch'essa esercita in regime di prosecuzione temporanea d'esercizio.

inoltre, ridotti da 3 a 1 i punti di entrata/uscita da stoccaggio, da 6 a 1 le aree di uscita e sono state accorpate in 10 hub i punti di entrata da produzioni nazionali;

  • è definita una tariffa bundled (costituita da un unico corrispettivo che include i corrispettivi di uscita e riconsegna) a partire da ottobre 2020. Per l'anno termico 2019-2020 i conferimenti di capacità sono stati effettuati sia ai punti di uscita sia ai punti di riconsegna (PdR) e per il periodo transitorio 1° gennaio – 30 settembre 2020 sono stati applicati i corrispettivi pro-forma CP (applicato ai conferimenti ai punti di uscita di interconnessione tra rete nazionale e rete regionale) e CP (applicato ai conferimenti su rete regionale). In relazione a quest'ultimo, vengono determinati due distinti corrispettivi in funzione della distanza dei PdR dalla rete nazionale (</> 15 km). Con riferimento ai PdR sottesi ai city gate, l'Autorità ha previsto la riforma delle modalità di conferimento che, per effetto della Delibera 110/2020/R/gas entrerà in vigore al 1° ottobre 2021, prevedendo:
    • la determinazione d'ufficio della capacità di trasporto dei PdR sottesi ai city gate;
    • il conferimento da parte dell'impresa di trasporto della capacità a ciascun UdB funzionale alla fornitura dei PdR serviti;
    • il superamento del sistema di penali di scostamento per i PdR sottesi ai city gate;
  • il corrispettivo variabile CVu, funzionale alla copertura dei costi operativi, GNC, autoconsumi, perdite e costi ETS, viene applicato al quantitativo di gas prelevato da un punto di uscita della rete (compresi i punti di uscita verso gli stoccaggi e i punti di interconnessione con l'estero);
  • è introdotto un nuovo corrispettivo volumetrico (CVFC) finalizzato al recupero delle somme relative ai fattori correttivi dei ricavi, applicato ai PdR e ai punti di uscita verso gli stoccaggi;
  • con riferimento alla tariffa di misura, viene adottata un'articolazione tariffaria che, a fronte della possibilità per i clienti finali direttamente connessi alla rete di trasporto di cedere la proprietà e gestione dell'impianto di misura all'impresa di trasporto, prevede l'introduzione di una componente tariffaria CMCF, applicata alla capacità conferita ai PdR che alimentano clienti finali, la cui titolarità dell'impianto di misura è in capo all'impresa di trasporto;
  • con riferimento alle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali del sistema gas, sono state introdotte alcune novità, tra cui l'eliminazione della componente tariffaria ϕ e l'applicazione della componente CRVFG ai PdR che alimentano le reti di distribuzione e a quelli che alimentano clienti finali diretti allacciati alle reti regionali, in luogo dei volumi di gas immessi nella rete nazionale.

Relativamente agli impatti attesi delle previsioni tariffarie per il V periodo regolatorio:

• si registra un aumento generale dei corrispettivi 2020 rispetto al 2019. I punti di entry risultano i più penalizzati (+20% per Tarvisio, +96% per Passo Gries) e si osserva un riassorbimento in parte delle differenze tariffarie tra Nord e Sud. In aumento anche i costi di entry dai terminali di rigassificazione (+290% per Olt). Più contenuti gli aumenti in exit ad eccezione dell'exit stoccaggio (+71%). Gli aumenti tariffari sono imputabili sia alla nuova metodologia tariffaria sia all'aumento dei ricavi che devono essere riconosciuti alle imprese di trasporto;

Si segnala, da ultimo, che il TAR Milano, accogliendo il ricorso di un operatore, ha annullato le tariffe di trasporto per il V periodo regolatorio, ritenendo che l'impostazione adottata dall'Autorità violi il DL n. 83 del 2012 che le imponeva di "adeguare il sistema delle tariffe di trasporto del gas naturale secondo criteri che rendano più flessibile ed economico il servizio di trasporto a vantaggio dei soggetti con maggiore consumo di gas naturale": la ripartizione entry-exit 40%-60% dei costi relativi alla rete nazionale risulta, invece, penalizzante per i soggetti con maggiore consumo di gas naturale e si pone in contrasto con la normativa UE. Avverso tale sentenza l'Autorità ha proposto ricorso al Consiglio di Stato, tramite Delibera 17/2021/C/gas. Lo stesso TAR Milano aveva già annullato le tariffe di trasporto per il periodo transitorio 2018-2019: anche avverso tale annullamento l'Autorità ha proposto ricorso (Delibera 103/2020/C/gas).

SETTLEMENT GAS: NUOVA DISCIPLINA DAL 1° GENNAIO 2020

Il settlement gas consiste nella gestione, pianificazione ed attuazione dei programmi volti a garantire l'equilibrio e il bilanciamento del sistema nazionale. La disciplina definita da ARERA ha l'obiettivo di assicurare un'efficiente erogazione dei servizi di bilanciamento del gas, in particolare con riferimento alla determinazione delle partite fisiche ed economiche di competenza di ciascun utente (trasportatori, Utenti del Bilanciamento-UdB, Utenti della Distribuzione-UdD, venditori e clienti finali).

Con le Delibere 72/2018/R/gas e 148/2019/R/gas, ARERA ha approvato la nuova disciplina del settlement gas (TISG – Testo Integrato Settlement Gas), entrata in vigore il 1° gennaio 2020: all'interno di tale disegno, rilevanti sono i ruoli del Responsabile del Bilanciamento (Snam Rete Gas S.p.A.) e del Sistema informativo integrato (SII – gestito da Acquirente Unico S.p.A.), che ha in capo le attività di profilazione, aggregazione delle misure, calcolo del prelievo annuo e di attribuzione dei profili di prelievo.

Con la Delibera 538/2019/R/gas, al fine di limitare eventuali impatti negativi per gli operatori derivanti dall'applicazione della nuova metodologia di settlement in presenza di conferimenti di capacità effettuati in un periodo antecedente, ARERA ha introdotto alcune soluzioni transitorie per il calcolo degli scostamenti, prevedendo fino al 31 maggio 2020:

  • la "depenalizzazione dei superi di capacità": le penali sono determinate nella misura del valore minimo tra la penale calcolata sulla base dell'allocato secondo la nuova metodologia e la penale calcolata sulla base dell'allocato riproporzionato sull'immesso giornaliero;
  • l'introduzione di sessioni di conferimento per la revisione al rialzo delle capacità. Eventuali incrementi di capacità sono stati applicati retroattivamente fino ad ottobre 2019.

Inoltre, nel corso del 2020, il nuovo meccanismo ha presentato alcune criticità per le quali ARERA è intervenuta a più riprese. Si segnalano, in particolare:

  • Delibera 181/2020/R/gas: ha previsto la rielaborazione straordinaria dei bilanci definitivi da gennaio ad aprile 2020 con l'applicazione di criteri specifici per sanare le anomalie registrate;
  • Delibera 222/2020/R/gas: ha integrato il TISG con riferimento alla comunicazione, nell'ambito delle attività nella responsabilità del SII, delle anomalie rilevate alle imprese di distribuzione, agli UdB e agli UdD. Facendo seguito a tale Delibera, Snam Rete Gas S.p.A. ha elaborato una procedura per la correzione dei prelievi che non hanno positivamente superato specifiche verifiche di coerenza. Tale Procedura ha dispiegato i suoi effetti per tutti i bilanci di trasporto dei mesi del 2020, ad eccezione di quello relativo del mese di gennaio (già chiuso al momento della pubblicazione) ed ha permesso al Gruppo di contenere gli impatti delle allocazioni anomale, pur non sterilizzandoli completamente, non essendo prevista la possibilità di rettificare dati palesemente anomali ma non considerati tali dai filtri delle verifiche di coerenza;
  • Delibera 521/2020/R/gas: ha esteso a tutto l'anno termico 2019-2020 la "depenalizzazione dei superi" di cui alla Delibera 538/2019/R/gas precedentemente citata e ha previsto la possibilità di incrementi di capacità da ottobre a dicembre 2020 ai fini del calcolo dei corrispettivi di scostamento;
  • Delibera 3/2021/R/gas: ha concesso la possibilità di rettificare anche i dati di prelievo anomali ma non intercettati dalle verifiche di cui all'Articolo 9 del TISG.

Infine, la Delibera 451/2019/R/gas ha definito le modalità di approvvigionamento da parte di Snam Rete Gas S.p.A. dei quantitativi di gas necessari al funzionamento del sistema, c.d. gas di sistema (ψ), somma di autoconsumi, perdite di rete, GNC, variazioni di linepack, differenza tra gas immesso e prelevato nelle reti di distribuzione. Tale quantitativo è approvvigionato giornalmente in un comparto di MP-GAS denominato AGS (approvvigionamento gas di sistema).

PRESCRIZIONE BIENNALE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE

La Legge di Bilancio 2018, all'articolo 1, commi 4-10, ha introdotto la prescrizione biennale nei contratti di fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico nei rapporti tra i clienti e il venditore, nei rapporti tra il distributore e il venditore e in quelli con l'operatore del trasporto e con gli altri soggetti della filiera, nonché la sospensione dei pagamenti (e rimborso dei pagamenti effettuati) in caso di procedimenti AGCM per l'accertamento di violazioni del codice del consumo in tema di fatturazione, finché non sia stata verificata la legittimità della condotta dell'operatore.

La Legge prevedeva inizialmente che la prescrizione non fosse riconosciuta al cliente nel caso in cui la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo fosse a questi imputabile, tuttavia il comma 295 dell'articolo 1 della Legge di Bilancio 2020 ha rimosso tale fattispecie, prevedendo il riconoscimento della prescrizione biennale anche nei casi di accertata responsabilità del cliente, e introducendo di fatto una responsabilità oggettiva in capo agli operatori della filiera, in particolar modo quelli preposti all'attività di misura, pur in assenza di un accertamento specifico di colpe o inefficienze del loro operato.

L'entrata in vigore è stata differenziata: dal 1° marzo 2018 per il settore elettrico, dal 1° gennaio 2019 per il settore gas e dal 1° gennaio 2020 per il servizio idrico.

Al riguardo si cita la recente chiusura dei procedimenti istruttori avviati da AGCM nei confronti di alcune società di vendita con l'irrogazione di una sanzione complessiva di 12,5 milioni di euro. L'Antitrust ha, infatti, accertato l'ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti, a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas, in assenza di elementi idonei a dimostrare che il ritardo fosse dovuto alla responsabilità dei consumatori.

LEGGE DI BILANCIO 2020 E GESTIONE DEL CREDITO

La Legge di Bilancio 2020, all'art. 1 comma 291, prevede che «i gestori di servizi di pubblica utilità e gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche hanno l'obbligo di trasmettere agli utenti le comunicazioni con cui si contestano, in modo chiaro e dettagliato, gli eventuali mancati pagamenti di fatture e si comunica la sospensione delle forniture in caso di mancata regolarizzazione, con adeguato preavviso, non inferiore a quaranta giorni, tramite raccomandata con avviso di ricevimento». Tale norma è stata trasposta nel TIMG e nel TIMOE con la Delibera 219/2020/R/com, che ha impattato sulle performance di gestione del credito prevedendo:

  • che la comunicazione al cliente possa essere effettuata esclusivamente con raccomandata con avviso di ricevimento o PEC;
  • che la richiesta di sospensione della fornitura per i clienti gas ed elettrici MT/AT possa essere presentata al distributore non prima di 40 giorni solari dalla data di notifica della comunicazione di costituzione in mora;

• che tali tempistiche per i clienti elettrici in BT siano ridotte a 25 giorni solari (l'intervento tecnico di sospensione avverrebbe, comunque, non prima di 40 giorni solari dalla data di notifica).

Tali disposizioni determinano un incremento dell'esposizione finanziaria degli operatori e un peggioramento delle performances e degli indici correlati alla gestione del credito.

MOBILITÀ ELETTRICA

E' in fase di revisione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il PNIRE (Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica) che definisce le linee guida per lo sviluppo delle Infrastrutture di Ricarica (IdR) dei veicoli elettrici sul territorio nazionale.

Data la crescente diffusione dei veicoli elettrici (il PNIEC ne stima 6 milioni al 2030) e il conseguente incremento delle IdR non solo aumenterà l'energia richiesta per la ricarica ma tali veicoli, attraverso le IdR, potranno fornire preziosi servizi alla rete di trasmissione e, nel medio-lungo termine, anche alle reti di distribuzione: le batterie, infatti, hanno la capacità di erogare velocemente servizi in immissione/assorbimento.

Al fine di facilitare la diffusione dei veicoli elettrici nell'ottica della transizione energetica, con riferimento alle tematiche di proprio competenza, l'Autorità ha attivato, nel corso del 2020, due focus group, con l'obiettivo di valutare e approfondire, insieme ai diversi stakeholder, le possibili modifiche alla regolazione per quanto riguarda la ricarica in ambito privato e in ambito pubblico.

Con riferimento alla ricarica in ambito privato, la Delibera 541/2020/R/eel prevede la possibilità per gli utenti domestici (o altri usi BT) con potenza contrattualmente impegnata tra i 2 kW e 4,5 kW, connessi ad un sistema di ricarica per veicoli elettrici, di prelevare fino a 6 kW nelle ore notturne, di domenica e in tutti i giorni festivi, senza corrispettivi aggiuntivi legati all'aumento di potenza. Tale sperimentazione è concessa per il periodo 1° luglio 2021 – 31 dicembre 2023.

Per quanto riguarda la ricarica in ambito pubblico, l'articolo 57, comma 12, del DL 16 luglio 2020 (cd. "Decreto Semplificazioni") prevede che "l'Autorità definisca le tariffe per la fornitura dell'energia elettrica destinata alla ricarica dei veicoli, applicabili in ambito privato e in ambito pubblico, in modo da assicurare un costo non superiore a quello previsto per i clienti domestici residenti". Sono al momento in corso interlocuzioni tra l'Autorità e MiSE per l'implementazione di tale dettato normativo.

Con riferimento all'integrazione tra veicoli elettrici e rete elettrica, tramite la fornitura di servizi, il MiSE ha emanato il DM 30 gennaio 2020, con cui ha stabilito criteri e modalità per favorire la diffusione della tecnologia "vehicle to grid", che prevede la modalità V2G (scambio di potenza da/verso la rete) e V1G (modulazione del prelievo dalla rete). Il DM stabilisce il riconoscimento di un contributo forfettario a copertura dei costi per i dispositivi e i sistemi di misura necessari per garantire l'interazione tra veicoli elettrici e rete e la possibilità di includere le IdR all'interno delle UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste, di cui al progetto pilota Terna S.p.A. ex Delibera 300/2017/R/eel per l'apertura di MSD a unità non già abilitate), demandando all'Autorità la definizione della regolazione di dettaglio, per la quale sono in corso le attività propedeutiche.

BUSINESS UNIT AMBIENTE

METODO TARIFFARIO RIFIUTI PER IL PERIODO 2018-2021 (MTR)

La Delibera 443/2019/R/rif ha approvato il Metodo Tariffario per il servizio integrato di gestione dei Rifiuti (MTR), definendo "i criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento per il periodo 2018-2021". Il provvedimento si applica alle entrate tariffarie 2020, compatibilmente con le tempistiche previste per l'approvazione della TARI da parte dei Consigli Comunali la cui scadenza è stata prorogata al 30 settembre 2020 per effetto della Legge di conversione del DL n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio).

MTR prevede che i costi riconosciuti ai Gestori siano determinati a partire da quelli effettivi rilevati nell'anno di riferimento (a-2) risultanti da fonti contabili obbligatorie3 e siano quelli afferenti alla gestione integrata dei rifiuti, che comprende le attività di:

  • spazzamento e lavaggio strade,
  • raccolta e trasporto,
  • trattamento e recupero dei rifiuti urbani,
  • trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani,
  • gestione tariffe e dei rapporti con gli utenti.

Altre attività come la derattizzazione, lo sgombero neve, la disinfestazione zanzare, la pulizia giardini, la pulizia delle scritte vandaliche, ecc. sono considerate esterne al ciclo integrato dei rifiuti urbani e, quindi, non sottoposte al perimetro di regolazione.

I costi di trattamento e smaltimento sono stati definiti in via transitoria as is nelle more della fissazione dei criteri per la determinazione delle tariffe di accesso agli impianti prevista nel 2020 con decorrenza 1° gennaio 2021.

MTR si basa sul principio del full cost recovery e stabilisce che le entrate tariffarie possono crescere di anno in anno tramite l'applicazione del meccanismo del price cap entro un certo limite massimo all'incremento. Gli ETC possono presentare ad ARERA istanza per il superamento di detto limite, qualora lo ritengano necessario per assicurare il raggiungimento dei previsti miglioramenti di qualità ovvero per sostenere il processo di integrazione delle attività gestite.

Nel seguito le principali caratteristiche del nuovo metodo:

  • è del tipo rab-based con riconoscimento di costi operativi, quota ammortamenti e remunerazione del capitale investito (WACC al 6,3%, cui va sommato un 1% per investimenti successivi al 31 dicembre 2017 legato al lag regolatorio);
  • è consentito inserire nella tariffa costi previsionali non ancora consuntivati, fermi restando meccanismi di successive verifiche (componente COI);
  • sharing dei ricavi da vendita di materiale ed energia in un range tra 40%-70% che consente ai Gestori di trattenere una parte dei proventi, anche in funzione della qualità di differenziata conferita. La percentuale di sharing deve essere stabilita dall'ETC;
  • conguagli sugli anni 2018 e 2019, calcolati sulla base della differenza tra i costi previsti dai PEF 2018 e 2019 e i costi consuntivati nel 2017 inflazionati, da applicare secondo meccanismi di gradualità sulla base

3 Il metodo è in continuità con il DPR 27 aprile n. 158/99 ma prevede per la predisposizione dei PEF l'utilizzo delle fonti contabili obbligatorie e non i costi previsionali.

di indicatori di efficienza della gestione tenuto conto delle valutazioni dell'ETC.

La procedura di approvazione prevede la trasmissione del PEF da parte del Gestore all'ETC il quale – dopo le verifiche di correttezza, completezza e congruità dei dati – lo invia, unitamente ai corrispettivi tariffari, ad ARERA per l'approvazione.

La Delibera 158/2020/R/rif, allo scopo di armonizzare l'applicazione delle agevolazioni a favore delle utenze non domestiche la cui attività è stata sospesa a causa dell'emergenza, ha fissato le riduzioni della parte variabile delle tariffe (distinte in base al periodo di chiusura forzata) secondo il metodo normalizzato ex DPR 158/99. La medesima delibera ha, inoltre introdotto, nelle more di una disciplina organica, la possibilità per gli ETC di prevedere agevolazioni per le utenze domestiche più vulnerabili sotto forma di "bonus sociale". Si segnala che questi sono stati i primi interventi diretti di ARERA sull'articolazione tariffaria lato utenti.

La Delibera 238/2020/R/rif, tenuto conto dell'emergenza sanitaria, ha previsto le seguenti disposizioni integrative di MTR, applicabili discrezionalmente da parte dell'ETC:

  • nuove componenti per maggiori/minori costi COVID sostenuti/non sostenuti nel 2020 che entrano nel limite di crescita delle entrate tariffarie;
  • una clausola integrativa dei contratti di servizio che impegni il gestore subentrante a corrispondere i conguagli già quantificati ed approvati dall'ETC al gestore uscente;
  • la possibilità di rinvio a conguaglio delle componenti a copertura delle scontistiche per le utenze previste dalla Delibera 158/2020/R/rif;
  • la possibilità di richiedere a CSEA un'anticipazione sul 2020 delle minori entrate tariffarie connesse alle scontistiche applicate alle utenze non domestiche, da restituire entro il 31 dicembre 2023.

Con la Delibera 493/2020/R/rif, l'Autorità ha, inoltre, aggiornato il metodo tariffario rifiuti ai fini della predisposizione dei PEF 2021, con riferimento ai valori monetari già previsti nella Delibera 443/2019/R/rif ed estendendo al 2021 alcune delle facoltà introdotte per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 con la Delibera 238/2020/R/rif.

Nel 2020 le società del Gruppo hanno provveduto alla redazione dei PEF "grezzi" 2020, per ambito regolato e per singolo affidamento, rettificando ed allocando le voci di costo secondo la nuova metodologia definita da ARERA. I PEF finali 2020, integrati dai Comuni con i costi di propria competenza (i.e. attività di fatturazione e gestione rapporti con le utenze) sono stati successivamente verificati e validati dagli ETC che, in assenza di Enti di Governo dell'Ambito come nel caso della Regione Lombardia, coincidono con l'amministrazione comunale, tenuta a garantire idonei requisiti di terzietà in sede di approvazione.

Le società del Gruppo, hanno trasmesso la documentazione di competenza ai relativi ETC che, per quanto noto, hanno provveduto ad approvare con Delibera del Consiglio Comunale le TARI 2020 e i PEF sottesi. Nella maggior parte dei casi, in presenza di affidamenti conseguiti a valle di procedure di gara, l'ETC si è avvalso dell'applicazione dell'art. 4.5 di MTR preservando eventuali efficienze derivanti da procedure concorsuali ed applicando il valore previsto dai contratti previgenti – se inferiore al valore massimo di MTR – fatto salvo il rispetto dell'equilibrio economico-finanziario della gestione.

Per il Comune di Cremona la delibera ARERA 397/2020/R/rif per il gestore Linea Gesioni S.r.l./Comune di Cremona ha definito un valore di entrate tariffarie per il 2020 pari a € 10.333.852.

TESTO INTEGRATO IN TEMA DI TRASPARENZA VERSO GLI UTENTI NEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI (TITR)

La Delibera 444/2019/R/rif disciplina gli obblighi di trasparenza verso gli utenti tramite l'istituzione del "Testo integrato in tema di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti" (TITR) per il periodo di regolazione 1° aprile 2020-31 dicembre 2023 (a causa dell'emergenza COVID, la decorrenza è stata rinviata al 1° luglio 2020). Gli obblighi si applicano al gestore del servizio integrato dei rifiuti (inclusi i Comuni in economia) e al gestore che svolge la gestione delle tariffe e dei rapporti con gli utenti, qualora tali attività siano svolte da soggetti distinti (inclusi i Comuni spesso titolari di tale attività).

I gestori dovranno attivare tutti gli strumenti necessari per rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti, tramite la pubblicazione di contenuti informativi minimi obbligatori da rendere disponibili (i.e. inerenti gli aspetti generali di gestione dei servizi operativi, la Carta della qualità del servizio, la modalità di calcolo della TARI, le performance ambientali della gestione ecc.) attraverso siti web, documenti di riscossione e comunicazioni agli utenti per variazioni di rilievo nello svolgimento delle attività, modulistica liberamente scaricabile per presentare un reclamo. Vengono, inoltre, regolate le tempistiche di scambio delle informazioni nel caso di operatori diversi per le singole attività del servizio di gestione rifiuti. Nel corso del 2021, ARERA prevede di integrare la disciplina della qualità con ulteriori disposizioni relative alla qualità contrattuale (ed in parte tecnica) delle prestazioni erogate, nonché con la predisposizione di schemi tipo del contratto di servizio tra enti affidanti e gestori del servizio (cfr. avvio del procedimento con Delibera 362/2020/R/rif). Tali interventi dovrebbero trovare applicazione dal 2022.

INCENTIVAZIONE DEL BIOMETANO UTILIZZATO NEL SETTORE DEI TRASPORTI

Il Decreto interministeriale 2 marzo 2018 provvede a riformare la disciplina di incentivazione del biometano orientandola in modo esclusivo all'utilizzo nel settore dei trasporti, per favorire il raggiungimento dell'obiettivo del 10% di consumo di energia rinnovabile nei trasporti al 2020, previsto dalla Direttiva 2009/28/CE. In particolare, il DM:

  • modifica le percentuali minime di obbligo di immissione in consumo di biocarburanti e biocarburanti avanzati a carico dei distributori di carburanti (da assolvere direttamente o mediante i cosiddetti Certificati di Immissione al Consumo - CIC). In particolare, una quota d'obbligo pari ad almeno il 75% deve essere assolta attraverso l'immissione di biometano avanzato, ossia biometano ottenuto da rifiuti e residui organici e da agricoltura (tra cui FORSU);
  • rivede i meccanismi di incentivazione distinti per il biometano e il biometano avanzato, prodotti da impianti nuovi che dovranno entrare in esercizio entro il 31 dicembre 2022, o da impianti esistenti alimentati da biogas sottoposti a riconversione. Gli incentivi si applicano fino ad una quantità massima di biometano immesso pari a 1,1 miliardi metri cubi/anno.

Per quanto concerne il biometano che non si qualifica come avanzato il produttore provvede alla vendita diretta del gas ai titolari di impianti di distribuzione di carburanti e in aggiunta ottiene il rilascio dei CIC corrispondenti al biometano immesso in rete, nella misura di 1 CIC per 10 GCal di carburante.

Per quanto concerne, invece, il biometano avanzato, in alternativa alla vendita diretta (comunque possibile) è previsto un regime di "ritiro dedicato" da parte del GSE, fino alla soglia di quantità massima incentivabile pari alla quota d'obbligo del 75% di cui sopra. Il GSE corrisponde al produttore per 10 anni un prezzo pari a quello medio ponderato registrato sul mercato a pronti del gas naturale (MP-GAS) del GME nel mese di cessione, ridotto del 5%, e in aggiunta riconosce un valore dei CIC pari a 375 euro/titolo, conteggiando 1 titolo per 5 GCal di biometano avanzato ("doppio conteggio" rispetto alla valorizzazione del biometano che non si qualifica avanzato). Nel caso del biometano avanzato, per ciascun impianto non sarà possibile accedere agli incentivi per la parte eccedente la produzione annua massima di 150 mila tonnellate di biocarburante.

Il GME dovrà predisporre e gestire una piattaforma di mercato per la contrattazione dei CIC riconosciuti al biometano e al biometano avanzato che non accede al ritiro da parte del GSE.

In data 18 giugno 2018, il GSE ha pubblicato le Procedure Applicative per la qualifica degli impianti di produzione e l'incentivazione del biometano mediante l'ottenimento dei CIC. A partire da luglio 2018 è, inoltre, disponibile il Portale Biometano per l'invio delle richieste di qualifica degli impianti.

A completamento del quadro in materia di incentivazione, nel mese di dicembre 2018 sono stati pubblicati gli schemi di contratto che il GSE stipulerà con i produttori per la regolazione dell'incentivo sull'immissione in consumo di biometano avanzato nella rete del gas naturale, con destinazione specifica nei trasporti mediante riconoscimento del valore dei CIC.

Al fine di accelerare il processo di transizione verso la decarbonizzazione il DM MiSE 30 dicembre 2020 ha introdotto un incremento delle quote d'obbligo di immissione in consumo di biocarburanti, biocarburanti avanzati e biocarburanti avanzati diversi dal biometano dal 2021, incrementando lo spazio a disposizione per gli investimenti nel settore e compensando i possibili effetti legati alla diminuzione dell'uso di combustibili fossili per autotrazione legata alla situazione contingente. In particolare, nel 2021 l'obbligo di immissione di biocarburanti salirà al 10% e quello dei biocarburanti avanzati al 2% (al 2,5% nel 2022 ed al 3% nel 2023). Il DM ha, inoltre, introdotto una quota minima (0,5% nel 2021 e 0,6% nel 2022) di biocarburanti avanzati diversi dal biometano e ha modificato il metodo di calcolo dell'obbligo tradizionale, definito come differenza tra la percentuale di obbligo complessivo e le percentuali dei tre obblighi avanzati.

END OF WASTE OVVERO CESSAZIONE DELLA QUALIFICA DI RIFIUTO

La Sentenza del Consiglio di Stato n. 1229/2018 aveva stabilito che l'art. 184-ter del D.Lgs. 152/2006 non consentiva alle Amministrazioni locali di autorizzare la "cessazione della qualifica di rifiuto" (c.d. End of Waste - EoW) nella modalità "caso per caso", essendo tali criteri necessariamente stabiliti a livello statale o europeo. A valle di tale sentenza, si era creato uno "stallo" normativo ed una rilevante incertezza per gli investimenti nel settore del recupero dei rifiuti, proprio mentre la nuova Direttiva 2018/851 del Pacchetto UE sull'Economia Circolare di fatto riabilitava il c.d. "caso per caso".

Per superare questa impasse, la Legge 128/2019 di conversione del DL "Salva Imprese" all'art. 14 ha riformato la qualifica di "cessazione della qualifica di rifiuto" in coerenza con la Direttiva 2018/851 (recepita nell'ordinamento nazionale con il D.Lgs. 116/2020): secondo la nuova norma, la possibilità del "caso per caso" in procedura ordinaria (ex. art. 208 TUA o AIA) in capo alle amministrazioni competenti (Provincia/Regione) viene riabilitata nel rispetto di determinate prescrizioni tecniche e amministrative.

Da evidenziare, tuttavia, che nell'ambito di tali prescrizioni a livello centrale (MATTM) sono stati attribuiti compiti di accertamento e di controllo, da effettuare col supporto di ISPRA, relativamente al rispetto dei requisiti previsti dalla Direttiva 2018/851 e della conformità con le autorizzazioni rilasciate. Tale previsione, inserita a garanzia del coordinamento centrale delle autorizzazioni rilasciate a livello locale, non elimina il rischio per gli investimenti derivante dalla possibile revoca ex post del titolo.

Dei numerosi regolamenti attesi per la definizione della qualifica EoW nelle diverse filiere di materiali, dopo quello sui PAP (prodotti assorbenti della persona), nel corso del 2020 sono stati pubblicati i Decreti «EoW» per i pneumatici fuori uso (PFU) e per la carta da macero, mentre, tra gli altri, si è in attesa di quello sui rifiuti da costruzione e demolizione previsto per il 2021.

PACCHETTO UE SULL'ECONOMIA CIRCOLARE

Il 14 giugno 2018 è stato pubblicato il Pacchetto UE sull'Economia Circolare composto da:

  • 4 Direttive in materia di rifiuti (Direttiva 2018/849 su veicoli fuori uso/pile/RAEE, Direttiva 2018/850 sulle discariche, Direttiva 2018/851 sui rifiuti, Direttiva 2018/852 sugli imballaggi);
  • 1 Regolamento relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli.

Le misure sono mirate a favorire l'applicazione della gerarchia dei rifiuti (prevenzione, riuso, riciclo, recupero energetico, discarica) anche attraverso appositi strumenti legislativi e finanziari, ed in quest'ottica sono fissati alcuni obiettivi comuni per l'Unione Europea:

  • riciclo di almeno il 55% dei rifiuti urbani entro il 2025. Questa quota è destinata a salire al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035;
  • riciclo del 65% dei rifiuti di imballaggi entro il 2025 (70% entro il 2030) con obiettivi diversificati per materiale.

Le direttive hanno, inoltre, introdotto l'obbligo per tutti gli Stati membri di raccogliere separatamente i rifiuti organici o assicurare il riciclo a partire dalla fine del 2023.

Le nuove regole riguardano anche un obiettivo vincolante di riduzione dello smaltimento in discarica: gli Stati Membri dovranno assicurare che dal 2030 non vengano più conferiti in discarica i rifiuti riciclabili e che dal 2035 la quota complessiva di rifiuti urbani destinati alle discariche non ecceda il 10%.

Centrale nell'applicazione della gerarchia dei rifiuti è il rafforzamento del principio della Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) con la quale i produttori sono chiamati a partecipare alla gestione organizzativa e finanziaria della fase del ciclo di vita in cui il prodotto diventa un rifiuto.

Le Direttive dovevano essere recepite dai Paesi Membri entro il 5 luglio 2020.

D.LGS. 3 SETTEMBRE 2020, N. 116, IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA (UE) 2018/851 CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 2008/98/CE RELATIVA AI RIFIUTI E IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA (UE) 2018/852 CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 1994/62/CE SUGLI IMBALLAGGI E I RIFIUTI DI IMBALLAGGIO

In Italia il D.Lgs. 116/2020 attua due Direttive del Pacchetto UE sull'Economia Circolare, modificando in maniera sostanziale la parte IV del D.Lgs. 152/2006 (TUA) in particolare:

  • Titolo I Gestione dei rifiuti Capo I Disposizioni generali
  • Titolo I Gestione dei rifiuti Capo III Servizio di gestione integrata dei rifiuti
  • Titolo II Gestione degli imballaggi
  • Titolo VI Sistema sanzionatorio e disposizioni finali Capo I Sanzioni

Il provvedimento ha anticipato al 31 dicembre 2021 l'obbligo di raccogliere separatamente i rifiuti organici o assicurarne il riciclo.

Le modifiche apportate eliminano di fatto la categoria di "rifiuti assimilati", riconducendo al perimetro domestico sia i flussi nelle categorie di rifiuti urbani (specificati all'art.183, comma 1, lett. b-ter del TUA) sia i "rifiuti simili per natura e composizione" in base alla tipologia (Allegato L-quater del TUA) e alle attività (Allegato L-quinquies del TUA) che li generano. Su tali flussi viene calcolato il raggiungimento degli obblighi di recupero introdotti dalla Direttiva.

Tale intervento, che potrebbe contribuire a superare la disomogeneità nella definizione dei flussi urbani tra i diversi ambiti territoriali, sembra tuttavia richiedere un ulteriore chiarimento operativo relativo a categorie non univocamente classificabili (ad es. rifiuti da costruzioni e demolizioni, da mense e uffici locate in plessi industriali) ed un eventuale integrazione dell'attuale perimetro delle privative comunali.

I rifiuti speciali sono, invece, elencati all'art. 184, comma 3, del TUA e, in continuità rispetto al passato, annoverano anche quelli derivanti dall'attività di recupero e smaltimento di rifiuti. Cambiano anche alcune definizioni rilevanti per le attività svolte dall'azienda, tra le quali "gestione rifiuti", "recupero di materia", "deposito temporaneo prima della raccolta", e sono state modificate le discipline di legge relative al deposito temporaneo, alla classificazione, ai criteri di ammissibilità in discarica dei rifiuti.

È, inoltre, prevista una revisione della disciplina sulla tracciabilità dei rifiuti, con l'avvento del RENTRI. Il nuovo sistema di tracciabilità sarà integrato nel Registro Elettronico Nazionale istituito a seguito della conversione del DL n. 135/2018 e sarà gestito dall'Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Viene, inoltre, disciplinata in maniera accurata la responsabilità estesa del produttore (EPR) con un rafforzamento dell'istituto (tra i principi cardine della riforma) e nell'ottica di una progressiva apertura alla concorrenza dei sistemi consortili. In base alle nuove disposizioni, i sistemi EPR dovranno coprire almeno l'80% del costo complessivo di gestione dei rifiuti immessi in consumo, ferma restando la definizione, sentita anche ARERA e quindi in coerenza con il MTR, del livello di "costo efficiente" ammissibile.

Il D.Lgs. 116/2020 demanda, infine, al Ministero dell'Ambiente, con il supporto tecnico di ISPRA, la definizione di un "Programma nazionale di gestione dei rifiuti" che definisce i criteri e le linee strategiche cui le Regioni e Province autonome si attengono nell'elaborazione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti. Il programma dovrà indicare il fabbisogno di recupero e smaltimento da soddisfare. Una misura che ridimensionerà la potestà degli enti locali, con le Regioni che dal canto loro avranno la possibilità di definire accordi per "l'individuazione di macro aree" che consentano "la razionalizzazione degli impianti dal punto di vista localizzativo, ambientale ed economico, sulla base del principio di prossimità".

D.LGS. 3 SETTEMBRE 2020, N. 121, IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA (UE) 2018/850, CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 1999/31/CE RELATIVA ALLE DISCARICHE DI RIFIUTI

Il D.Lgs. 121/2020 attua un'altra delle Direttive del Pacchetto UE sull'Economia Circolare ed introduce una nuova disciplina organica in materia di conferimento di rifiuti in discarica, apportando modifiche al D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 su temi quali:

  • i criteri di ammissibilità in discarica per determinate categorie di rifiuti;
  • la caratterizzazione di base e le procedure di ammissione, incluse le modalità di verifica in loco e di campionamento e analisi dei rifiuti;
  • i criteri costruttivi e gestionali degli impianti di discarica.

Il decreto prevede la riduzione progressiva dei rifiuti conferiti in discarica (non più del 10% in peso dei rifiuti urbani entro il 2035) e introduce il divieto di collocare in discarica rifiuti provenienti da raccolta differenziata e destinati al riciclaggio o alla preparazione per il riutilizzo.

A partire dal 2030 verrà vietato anche il conferimento in discarica di tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo, in particolare dei rifiuti urbani, esclusi i rifiuti per i quali il collocamento in discarica produca il miglior risultato ambientale.

LEGGE 5 GIUGNO 2020, N. 40 - CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO LEGGE 8 APRILE 2020, N. 23, RECANTE MISURE URGENTI IN MATERIA DI ACCESSO AL CREDITO E DI ADEMPIMENTI FISCALI PER LE IMPRESE, DI POTERI SPECIALI NEI SETTORI STRATEGICI, NONCHÉ INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E LAVORO, DI PROROGA DI TERMINI AMMINISTRATIVI E PROCESSUALI

Questa legge converte il Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23 "DL Liquidità". Oltre alle misure già entrate in vigore l'8 aprile, se ne aggiungono altre tra cui si segnala l'art. 4 bis, che amplia l'elenco dei settori di attività considerati a maggior rischio di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti di lavori, individuate ai sensi dell'art. 1, comma 53, della Legge n. 190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione).

Viene inserita la nuova categoria dei servizi ambientali, che comprende le attività di raccolta, trasporto (sia nazionale che transfrontaliero, anche se svolto per conto di terzi), trattamento e smaltimento dei rifiuti, nonché le attività di risanamento, bonifica e gli altri servizi connessi alla gestione dei rifiuti.

D.LGS. GOVERNO 9 GIUGNO 2020, N. 47 - ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA (UE) 2018/410 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 14 MARZO 2018, CHE MODIFICA LA DIRETTIVA 2003/87/CE PER SOSTENERE UNA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI PIÙ EFFICACE SOTTO IL PROFILO DEI COSTI E PROMUOVERE INVESTIMENTI A FAVORE DI BASSE EMISSIONI DI CARBONIO, NONCHÉ ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO (UE) 2017/2392 RELATIVO ALLE ATTIVITÀ DI TRASPORTO AEREO E ALLA DECISIONE (UE) 2015/1814 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 6 OTTOBRE 2015 RELATIVA ALL'ISTITUZIONE E AL FUNZIONAMENTO DI UNA RISERVA STABILIZZATRICE DEL MERCATO

Il decreto recepisce i contenuti della Direttiva 2018/410/UE, del Regolamento (UE) 2017/2392 e della Decisione (UE) 2015/1814 e opera una riscrittura completa dell'attuale disciplina dello scambio di quote di emissione di gas a effetto serra recata dal D.Lgs. 30/2013, che viene abrogato (fatte salve le disposizioni che continuano ad applicarsi ai fini del completamento delle attività del sistema EU-ETS per il periodo 2013- 2020).

D.LGS. GOVERNO 30 LUGLIO 2020, N. 102

Disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. 15 novembre 2017, n. 183, di attuazione della Direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa alla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell'atmosfera, ai sensi dell'articolo 17 della legge 12 agosto 2016, n. 170.

Il D.Lgs. riscrive le regole della Parte V del D.Lgs. 152/2006 sulle emissioni in atmosfera degli impianti di combustione e termici civili, apportando numerosi aggiustamenti alla disciplina, volti a razionalizzare e semplificare le procedure autorizzative, rendere più efficace il sistema dei controlli, revisionare il regime sanzionatorio, correggere alcuni refusi e colmare delle lacune normative contenute nella norma. Tra le novità si può segnalare:

  • la nuova definizione ufficiale di "emissione odorigena", che include sia le emissioni convogliate sia quelle diffuse;
  • la disciplina in caso di modifica non sostanziale dello stabilimento;
  • l'obbligo di riferire sempre i valori limite di emissione autorizzativi a sostanze specifiche e pertinenti con il ciclo produttivo (mai a categorie aperte o generiche di sostanze);
  • chiarimenti sul divieto di autorizzazione generale alle emissioni in caso di uso di sostanze pericolose (rilevano solo le sostanze utilizzate nel ciclo produttivo da cui si originano le emissioni);
  • la limitazione delle sostanze più pericolose per la salute nella maggior misura possibile dal punto di vista tecnico e dell'esercizio da sostituire non appena tecnicamente ed economica-mente possibile, nei cicli produttivi da cui originano le emissioni;
  • alcune sanzioni sono state derubricate da sanzioni penali a sanzioni amministrative.

DELIBERA GIUNTA REGIONALE LOMBARDIA DEL 20 LUGLIO 2020, N. XI/3398

Indirizzi per l'applicazione delle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (MTD-BAT) per il trattamento dei rifiuti, ai sensi della Direttiva 2010/75/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio [notificata con il numero c (2018) 5070], nell'ambito dei procedimenti di riesame delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (A.I.A.).

Con la presente Delibera la Regione Lombardia ha emanato indirizzi per l'applicazione delle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (MTD-BAT) per il trattamento dei rifiuti nell'ambito dei procedimenti di riesame delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (A.I.A.). L'emanazione di questi indirizzi è dovuta all'opportunità di fornire, a supporto delle autorità competenti e dei gestori delle installazioni A.I.A., elementi di valutazione standard comuni a tutti gli impianti e specifici in funzione della tipologia di impianto valutata, infatti tali indirizzi sono stati creati tramite tavoli di lavoro appositamente composti da enti ed aziende del settore.

Sono poi stati definiti alcuni protocolli di accettazione e gestione dei rifiuti; in particolare si evidenziano (di interesse per gli impianti AMB situati in regione):

  • protocollo di accettazione e gestione dei flussi di rifiuti liquidi industriali in un impianto di trattamento chimico-fisico e/o biologico;
  • protocollo di accettazione e gestione dei rifiuti in impianti di compostaggio inclusi gli impianti integrati di digestione anaerobica e compostaggio.

LEGGE REGIONALE LOMBARDIA DEL 30 SETTEMBRE 2020, N. 20

Ulteriori misure di semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi per la ripresa socio-economica del territorio lombardo.

La Lombardia ha emanato una serie di semplificazioni normative al fine di incentivare la ripresa economica a seguito dell'emergenza COVID-19. Si segnalano le novità più rilevanti:

  • Art. 2 Misure di ulteriore semplificazione dei procedimenti amministrativi di competenza regionale mediante ricorso alla conferenza di servizi decisoria. Modifiche all'articolo 13 della L.R. 1/2012;
  • Art. 4 Semplificazione dei procedimenti relativi a opere e interventi soggetti a valutazione di impatto ambientale di competenza non statale. Modifiche alla L.R. 6/2010;
  • Art. 8 Promozione dell'economia circolare mediante procedure semplificate di recupero dei rifiuti;
  • Art. 12 Riduzione fino alla metà dei termini di conclusione dei procedimenti ad istanza di parte avviati entro il 2021.

DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE LOMBARDIA DEL 23 NOVEMBRE 2020, N. XI/3903

Approvazione dei valori di fondo naturale nelle acque sotterranee per le sostanze arsenico, ione ammonio, ferro e manganese e dei nuovi valori soglia per le sostanze arsenico e ione ammonio ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera b) del Decreto Legislativo 16 marzo 2009 n. 30 «Attuazione della Direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento.

La normativa è di potenziale interesse per quanto riguarda le bonifiche di siti contaminati. La Determina è emanata ai sensi del D.Lgs. 30/2009 sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento, secondo il quale le Regioni possono definire valori soglia diversi da quelli previsti a livello nazionale, limitatamente alle sostanze di origine naturale e sulla base dei valori di fondo.

Su questi presupposti la Lombardia ha approvato i valori di fondo naturale per le acque sotterranee per le sostanze arsenico, ione ammonio, ferro e manganese e i nuovi valori soglia per le sostanze arsenico e ione ammonio relativi alle stazioni della rete di monitoraggio delle acque sotterranee gestita da Arpa. Tali valori sono finalizzati a determinare lo stato chimico dei corpi idrici sotterranei.

BUSINESS UNIT RETI

PROVVEDIMENTI PER LA DETERMINAZIONE E L'AGGIORNAMENTO DEL WACC NEI SETTORI ELETTRICO E GAS PER IL SECONDO PERIODO REGOLATORIO (II PWACC)

La Delibera 380/2020/R/com ha avviato il procedimento per l'adozione di provvedimenti in materia di metodi e criteri per la determinazione e l'aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) nei settori elettrico e gas per il secondo periodo di regolazione (II PWACC) che entrerà in vigore dal 01/01/2022. In particolare, la Delibera ha previsto:

i. una durata del II PWACC non inferiore a 4 anni, con almeno un aggiornamento al fine di consentire aggiustamenti del WACC in funzione dell'andamento congiunturale;

  • ii. criteri di aggiornamento in sostanziale continuità con quelli già adottati nel I PWACC ai fini della formulazione del real pre-tax WACC, con affinamenti riferiti ad alcuni aspetti specifici, quali la fissazione del livello di gearing, del parametro β e del costo del debito;
  • iii. criteri il più possibile dettagliati per la stima del coefficiente β al fine di migliorarne la prevedibilità e ridurre i margini di discrezionalità nella fissazione di tale parametro;
  • iv. la conferma nella formula del WACC della componente Country Risk Premium (CRP) per il rischio per Paesi con rating medio-basso;
  • v. approfondimenti per evitare frammentazione nelle tempistiche di aggiornamento delle regolazioni dei servizi infrastrutturali del settore elettrico e gas e quella del WACC.

Di seguito si riportano i valori del WACC e dei relativi parametri β LEVERED e gearing validi sia nel sub-periodo 2016-2018 e nel successivo, ad oggi in vigore, 2019-2021.

I PWACC (sub-periodo 2016-2018) I PWACC (sub-periodo 2019-2021)
Settori Gearing Levered (*)
β
WACC Periodo di
applicazione
Gearing Levered (*)
β
WACC Periodo di
applicazione
Distribuzione e Misura
energia elettrica
0,444 0,616 5,6% 2016-2018 0,500 0,686 5,9% 2019-2021
Trasmissione energia
elettrica
0,444 0,553 5,3% 2016-2018 0,500 0,616 5,6% 2019-2021
Trasporto gas 0,444 0,575 5,4% 2016-2018 0,500 0,641 5,7% 2020-2021
Distribuzione gas
6,1%
0,630
Distribuzione e Misura
0,375
2016-2018
Misura gas
6,6%
0,720
Distribuzione e
Misura gas
0,706
Distribuzione e
Misura gas
6,3%
2020-2021
gas 0,444 Distribuzione gas
0,706
Misura gas
0,807
Distribuzione gas
6,3%
Misura gas
6,8%
2019
Stoccaggio 0,444 0,800 6,5% 2016-2018 0,500 0,891 6,7% 2019-2021
Rigassificazione 0,444 0,828 6,6% 2016-2018 0,500 0,922 6,8% 2019-2021

(*) Il β Levered è aggiornato in base al valore dei seguenti parametri: β ASSET (aggiornamento del periodo regolatorio tariffario), livello di gearing D/E e aliquota fiscal tc

UNBUNDLING FUNZIONALE E BRAND UNBUNDLING: RICONOSCIMENTO DEI COSTI SOSTENUTI

L'Autorità con Delibera 296/2015/R/com (TIUF – Testo Integrato Unbundling Funzionale) ha posto in capo al Gestore Indipendente la responsabilità della corretta attuazione della regolazione in materia tra cui l'obbligo di separazione del marchio e delle politiche di comunicazione rispetto all'impresa di vendita e l'utilizzo di canali informativi, di spazi fisici e di personale distinti da quelli dell'attività di vendita per evitare il rischio di confusione nel cliente finale.

TARIFFE DI RIFERIMENTO PER IL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE E MISURA DEL GAS NATURALE PROVVISORIE 2020 E DEFINITIVE 2019

La Delibera 127/2020/R/gas ha approvato le tariffe di riferimento provvisorie 2020 per l'attività di distribuzione e misura del gas naturale (sulla base degli investimenti a pre-consuntivo 2019 e con un WACC sotteso del 6,3%) mentre la Delibera 107/2020/R/gas ha approvato le tariffe di riferimento definitive 2019 (sulla base degli investimenti consuntivi 2018).

Descrizione Importo
Capitale Centralizzato 11
RAB Distribuzione 163
RAB Misura 27
Totale RAB 201
Valore della RAB GAS sottesa alle tariffe di riferimento provvisorie 2020
-- -- -- -- ---------------------------------------------------------------------------

La componente DCVER a copertura dei costi operativi relativi alle verifiche metrologiche è stata azzerata, in quanto tali costi saranno riconosciuti in base ad una metodologia che considererà i costi effettivamente sostenuti dagli operatori così come rendicontati attraverso specifica raccolta dati.

Allo stesso modo continueranno ad essere riconosciuti a consuntivo, fino al 2022, i costi operativi e di capitale non già coperti dalle tariffe relativi alla telegestione/telelettura e ai concentratori dei misuratori elettronici del gas, entro un limite annuo decrescente (2020: 4,24 euro/PdRsmart; 2021: 3,74 euro/PdRsmart; 2022: 3,24 euro/PdRsmart)4 e tramite un meccanismo basato su istanze individuali da presentare ad ARERA in specifiche finestre temporali. Dopo il riconoscimento dei costi sostenuti negli anni 2011-2016 per effetto della Delibera 537/2019/R/gas, la Delibera 568/2020/R/gas ha riconosciuto i suddetti importi anche per il biennio 2017-2018. Con riferimento al 2019 la raccolta dati è stata effettuata a gennaio 2021 e i relativi importi saranno determinati in corso d'anno mentre i costi relativi agli anni 2020–2022 saranno oggetto di raccolte dati inserite nel più ampio processo di aggiornamento tariffario, normalmente svolto nei mesi finali dell'anno.

Infine, la Delibera 596/2020/R/gas ha determinato le tariffe obbligatorie per i clienti finali dei servizi di distribuzione e misura del gas per il 2021, valorizzando per la prima volta le componenti tariffarie VR e ST legate alle procedure competitive per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, nonché la componente CE applicabile solo nel nuovo macroambito tariffario "Sardegna" e destinato ad allineare i costi del servizio per gli utenti ivi residenti con quelli del continente.

REGOLAZIONE TARIFFARIA DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE E MISURA DEL GAS NATURALE 2020-2025

La Delibera 570/2019/R/gas ha approvato la RTDG 2020-2025 con cui viene definito il quadro regolatorio in materia tariffaria per il servizio di distribuzione e misura del gas per gli anni 2020-2025 (V periodo regolatorio). Pur se confermate le caratteristiche della regolazione vigente, le principali novità sono così sintetizzabili:

• costi operativi riconosciuti: aggiornamento dei costi operativi riconosciuti a partire dal 2020 utilizzando, come base di calcolo, la media (50:50) tra i costi effettivi registrati nel 2018 e i costi riconosciuti nello stesso anno. L'aggiornamento è stato effettuato tramite il metodo del price-cap considerando, oltre all'inflazione rilevata nel periodo, anche un X-Factor differenziato per attività (distribuzione,

4 Per gli anni 2017, 2018 e 2019 il limite annuo era, rispettivamente, di 5,74 euro/PdRsmart, 5,24 euro/PdRsmart e a 4,74 euro/PdRsmart.

commercializzazione e misura) e, limitatamente alla distribuzione, dimensione dell'operatore (grande, medio, piccolo). Rispetto al periodo regolatorio precedente, si evidenzia una diminuzione considerevole dei costi operativi riconosciuti per ogni cluster operatore/densità territorio servito ed un aumento degli X-Factor relativi alla distribuzione e alla commercializzazione, mentre per la misura viene confermato il livello attuale;

• costi di capitale: revisione del parametro beta ai fini del calcolo del WACC nell'attività di misura che scende al 6,3%, ossia ad un livello pari a quello vigente per l'attività di distribuzione. Nel calcolo del capitale investito oggetto di remunerazione, nonché delle relative quote di ammortamento, viene definito uno specifico meccanismo per il rilascio graduale, in un orizzonte di lungo periodo che travalica il singolo periodo regolatorio, dell'ammontare di contributi esistenti al 31 dicembre 2011 attualmente non considerato nella definizione delle tariffe.

Ulteriori interventi di interesse hanno contemplato:

  • l'adozione di meccanismi di riconoscimento degli investimenti relativi a turboespansori basati su costi standard che riflettano il costo evitato dell'installazione di espansori tradizionali. Verrà, inoltre, approfondita la compatibilità dell'attività di produzione di energia elettrica da parte di distributori gas con le previsioni normative in tema di unbundling funzionale;
  • il riconoscimento dei costi relativi alle letture di switch: la valorizzazione della singola lettura che eccede il livello del 2018 è pari a 5 euro/lettura switch, in linea con quanto previsto dalla regolazione previgente;
  • la conferma degli attuali costi standard validi ai fini della determinazione degli investimenti relativi agli smart meter gas e modifica dei pesi per la ponderazione di tali costi con quelli effettivamente sostenuti dagli operatori (dall'attuale 40 (standard): 60 (effettivi) a 30:70);
  • la conferma del riconoscimento a consuntivo, entro i limiti di un cap decrescente nel tempo, dei costi operativi non già coperti dalle tariffe relativi alla telelettura/telegestione e ai concentratori degli smart meter gas e previsione, nelle more della definizione degli importi da riconoscere ai singoli operatori, di un sistema di acconti calibrati sulla base degli ultimi dati disponibili;
  • il riconoscimento a piè di lista dei costi relativi alle verifiche metrologiche previste dalla normativa vigente per il triennio 2020-2022. Nelle more della definizione degli importi puntuali da riconoscere ai singoli operatori, viene istituito un sistema di acconti;
  • la valorizzazione degli importi a copertura dei mancati ammortamenti relativi ai misuratori tradizionali di classe fino a G6 dismessi per sostituzione con misuratori elettronici, generati da un disallineamento tra vita utile tariffaria pro-tempore attribuita a tale classe di asset e la vita utile utilizzata per il calcolo delle quote di ammortamento residue di tali misuratori che, in base alla regolazione vigente, continuano ad essere riconosciute in tariffa anche dopo la loro dismissione per sostituzione. Le proposte in materia di modalità operative per la valorizzazione di tali importi sono contenute nel DCO 545/2020/R/gas.

La medesima Delibera di approvazione della nuova RTDG ha avviato anche due procedimenti:

  • introduzione di una regolazione incentivante per i costi di capitale del servizio di distribuzione fondata su logiche di riconoscimento a costi standard a partire dagli investimenti realizzati nel 2022;
  • riforma del sistema tariffario (eventualmente con decorrenza 2023), valutando, tra l'altro, la possibilità che quota parte del vincolo sia fissato in funzione dei volumi distribuiti, nonché una possibile revisione degli ambiti tariffari, nell'ottica di ridurre gli ambiti di socializzazione ai limiti della concessione per ATEM.

REGOLAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE E MISURA DEL GAS NATURALE 2020-2025

La Delibera 569/2019/R/gas ha approvato la RQDG 2020-2025 con cui viene definito il quadro regolatorio in materia di qualità, tecnica e commerciale, del servizio di distribuzione e misura del gas per gli anni 2020- 2025 (V periodo regolatorio). Pur se confermate le caratteristiche della regolazione vigente, le principali novità riguardano la qualità tecnica e sono così sintetizzabili:

• introduzione di due nuovi indicatori di sicurezza relativi alla vita residua media della rete gestita e un nuovo obbligo di servizio relativo all'eliminazione delle dispersioni rilevate nei tempi previsti dalle norme tecniche vigenti. Vengono, inoltre, previsti specifici obblighi in materia di: monitoraggio della pressione di esercizio della rete in bassa pressione, di messa in protezione catodica efficace della rete in acciaio in bassa pressione e di sostituzione o risanamento della rete in materiali non ammessi dalle norme tecniche vigenti. E' previsto l'aggiornamento di alcuni parametri dei meccanismi di premio-penalità già esistenti ed incentivanti il numero di misure del grado di odorizzazione del gas e la diminuzione delle dispersioni. Infine, viene modificata la gradualità nella diminuzione di eventuali premi in caso di accadimento di incidenti da gas.

Per quanto riguarda la qualità commerciale, l'unica differenza di rilievo rispetto alla regolazione vigente riguarda le modalità di esecuzione della verifica della pressione di fornitura su richiesta dell'utente.

A valle dell'avvio del nuovo periodo regolatorio, l'Autorità, con la Delibera 463/2020/R/gas, ha provveduto a determinare i nuovi livelli di partenza e tendenziali per la regolazione incentivante dei recuperi di sicurezza del servizio di distribuzione del gas naturale per gli anni 2020-2025.

AFFIDAMENTO E SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE

A seguito della riforma delle modalità di affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale, sono stati definiti i 177 "Ambiti Territoriali Minimi - ATEM" (DM 19 gennaio 2011 e DM 18 ottobre 2011) per i quali saranno indette le gare per l'affidamento del servizio secondo quanto previsto dal cd. Regolamento gare (DM 12 novembre 2011, n. 226, come successivamente integrato e modificato). Sono state, altresì, adottate norme a tutela dell'occupazione dei dipendenti degli operatori coinvolti nel riassetto del settore (DM 21 aprile 2011). Nel corso degli ultimi anni diverse disposizioni sono intervenute modificando il D.Lgs. n. 164/2000 e il DM 226/2011 con particolare riferimento alle modalità di determinazione del valore di rimborso da riconoscere al gestore uscente (VIR) e alle tempistiche per l'indizione delle gare.

Il DM 22 maggio 2014 ha approvato le Linee Guida relative ai criteri ed alle modalità applicative ai fini della determinazione del VIR mentre il DM 20 maggio 2015, n. 106, ha modificato il DM 226/2011 in modo da recepire le novità in materia di calcolo del VIR (soprattutto per quel che riguarda il trattamento dei contributi), l'applicazione delle linee guida, la percentuale massima del canone, il riconoscimento dei costi sottesi ai progetti di efficienza energetica da realizzarsi nell'ambito ed offerti in sede di gara.

Il DL 210/2015 (c.d. Milleproroghe 2016) ha concesso un'ulteriore proroga delle scadenze per la pubblicazione dei bandi di gara da parte delle Stazioni Appaltanti e sono state eliminate le penalizzazioni a carico di quelle inadempienti precedentemente previste.

Il DM 11 gennaio 2017 ha, inoltre, solo parzialmente risolto l'incertezza sulla copertura, in termini di contributo tariffario, dei titoli generati dai progetti di efficienza energetica (CB) proposti in sede di gara. In particolare, il DM ha previsto che i CB eventualmente emessi a fronte di tali progetti e annullati dal GSE nell'anno di riferimento riducano in egual misura gli obblighi di risparmio complessivi dell'anno successivo. Restano, tuttavia, alcune residue incertezze, tra cui il vincolo di territorialità degli interventi offerti in sede di gara.

Si segnala, infine, che la norma sulle gare di distribuzione gas introdotta nel correttivo del Codice degli Appalti, pubblicato in G.U. il 5 maggio 2017, conferma la validità dell'attività svolta finora dalle Stazioni Appaltanti nella produzione della documentazione di gara e resta invariata anche la durata massima di 12 anni degli affidamenti.

Nell'ambito dei compiti affidati dal legislatore al regolatore, la Delibera 514/2012/R/gas ha predisposto lo schema di contratto di servizio tipo per la regolazione dei rapporti tra enti locali concedenti e gestori del servizio di distribuzione del gas naturale, contratto poi approvato dal MiSE con DM 5 febbraio 2013. Successivamente, con Delibera 571/2014/R/gas, l'Autorità ha proposto una modifica – in materia di riconoscimento delle quote di ammortamento a favore degli enti concedenti – a tale schema di contratto di servizio tipo, modifica tuttavia non recepita dal MiSE.

Infine, a valle delle novità introdotte dalla Legge Concorrenza 2017 in materia di semplificazione dell'iter di valutazione dei valori di rimborso e dei bandi di gara, l'Autorità ha adottato la Delibera 905/2017/R/gas con cui ha razionalizzato la regolazione relativa ai propri compiti articolando le disposizioni in materia in 2 testi integrati contenenti le regole, rispettivamente, per la valutazione del rimborso e per la valutazione del bando di gara.

AGGIORNAMENTO INFRA-PERIODO DELLA REGOLAZIONE TARIFFARIA DEI SERVIZI DI TRASMISSIONE, DISTRIBUZIONE E MISURA DELL'ENERGIA ELETTRICA 2020-2023

La Delibera 568/2019/R/eel approva la regolazione tariffaria dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell'energia elettrica per il semiperiodo di regolazione 2020-2023 (NPR2) e i relativi Testi Integrati TIT, TIME e TIC5 . Il provvedimento, in sostanziale continuità con i criteri adottati nel primo semiperiodo 2016-2019 (NPR1), definisce in particolare:

  • i livelli iniziali, riferiti al 2020, del costo riconosciuto a copertura dei costi operativi, un profit sharing con ripartizione simmetrica (50:50) tra imprese distributrici ed utenti finali delle eventuali maggiori efficienze conseguite nel precedente NPR1 e il tasso di recupero di produttività (X-Factor) per il loro aggiornamento annuale. Il nuovo X-Factor applicabile all'attività di distribuzione dell'energia elettrica è pari all'1,3% (1,9% nel precedente semi-periodo) mentre quello relativo all'attività di misura è pari allo 0,7% (1% nel precedente semi-periodo);
  • un meccanismo di ripartizione dei ricavi netti derivanti dall'utilizzo congiunto delle infrastrutture elettriche per finalità ulteriori rispetto a quelle oggetto di riconoscimento tariffario (i.e. utilizzo da parte delle TELCO), attivabili solo se il loro ammontare risulti superiore allo 0,5% del ricavo ammesso a copertura dei costi per il servizio di distribuzione;
  • incentivi alle aggregazioni tra imprese distributrici, privilegiando quelle di minori dimensioni, con la possibilità di ricorrere allo strumento contrattuale del "Contratto di Rete";

5 TIT (Disposizioni per l'erogazione dei servizi di trasmissione e distribuzione), TIME (Disposizioni per l'erogazione del servizio di misura), TIC (Condizioni Economiche per l'erogazione del servizio di connessione).

  • un meccanismo di recupero dei crediti inesigibili afferenti alle tariffe di rete non ancora coperti, il cui accesso da parte dei distributori è sottoposto al soddisfacimento di specifiche condizioni;
  • una revisione della regolazione tariffaria dei prelievi e delle immissioni di energia reattiva, in base ad una gradualità di applicazione (tra il 2021 e 2022).

L'Autorità, infine, ha ritenuto opportuno demandare a successivi documenti per la consultazione l'introduzione graduale del nuovo approccio regolatorio, definito "Regolazione per obiettivi di spesa e di servizio", basato su efficienza del costo totale, pianificazione di medio periodo e valorizzazione del livello di servizio reso, tramite incentivi di tipo output-based (c.d. Metodo TOTEX).

TARIFFE DI RIFERIMENTO PER IL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE E MISURA DELL'ENERGIA ELETTRICA PROVVISORIE 2020 E DEFINITIVE 2019

La Delibera 162/2020/R/eel ha approvato le tariffe di riferimento provvisorie 2020 per il servizio di distribuzione e misura dell'energia elettrica (sulla base degli investimenti a pre-consuntivo 2019) per le imprese che servono almeno 25.000 POD. Le Delibere 151 e 144/2020/R/eel hanno approvato le tariffe di riferimento definitive 2019 (sulla base degli investimenti a consuntivo 2018), rispettivamente, per gli operatori che servono almeno 25.000 POD e fino a 100.000 POD e oltre i 100.000 POD.

Per entrambi gli anni il WACC sotteso è pari al 5,9% (come aggiornato dalla Delibera 639/2018/R/com con decorrenza 2019).

Descrizione Importo
RAB Distribuzione 35
RAB Misura 3
Totale RAB 38

Valore della RAB Elettrica sottesa alle tariffe provvisorie 2020

Per quanto riguarda gli operatori fino a 25.000 POD, la Delibera 237/2018/R/eel ha definito i criteri di riconoscimento dei costi operativi e di capitale in tariffa. In particolare, le tariffe per l'attività di distribuzione saranno calcolate tramite un metodo parametrico in base al quale opex e capex riconosciuti saranno fissati tenendo conto di alcune grandezze rilevanti quali l'energia distribuita e la densità dell'utenza (opex) e, insieme alle precedenti, la vetustà delle reti (capex), mentre quelle per l'attività di misura terranno conto di un profilo convenzionale di installazione dei misuratori elettronici BT e di un loro costo medio. Il passaggio a questo metodo avverrà in via graduale nel periodo 2018–2023. Attualmente, si è in attesa delle delibere di approvazione delle tariffe. La stessa Delibera ha previsto che per i distributori che servono almeno 25.000 POD e fino a 100.000 POD si applichi il regime individuale.

La Delibera 564/2020/R/eel e 566/2020/R/eel hanno fissato le tariffe obbligatorie per l'anno 2021 relative ai servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica applicabili rispettivamente ai clienti non domestici e domestici.

AGGIORNAMENTO INFRA-PERIODO DELLA REGOLAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE E MISURA DELL'ENERGIA ELETTRICA (I.E. TIQE): 2020-2023

La Delibera 566/2019/R/eel ha aggiornato per il semiperiodo di regolazione 2020-2023 il TIQE introducendo specifiche misure volte alla riduzione dei divari della continuità del servizio tra le varie zone del Paese, attraverso strumenti regolatori ad hoc. In particolare, è stata definita, per gli ambiti con il maggior numero di interruzioni, una regolazione speciale a carattere volontario che prevede:

  • a) l'erogazione di un premio a fine periodo (2023), qualora venga raggiunto il livello obiettivo fissato da ARERA e di una penale (pari a 1/3 del premio) in caso di mancato conseguimento;
  • b) la possibilità di richiedere la posticipazione dell'anno target dal 2023 al 2025, dietro presentazione da parte del distributore di un'apposita Relazione Tecnica che ne comprovi le motivazioni in considerazione della presenza di criticità strutturali; in caso di accettazione dell'istanza, si avrebbe il contestuale ricalcolo dei tendenziali.

Inoltre, con particolare riferimento al numero e alla durata delle interruzioni, l'Autorità ha disposto anche l'avvio di una regolazione per esperimenti (regulatory sandbox), mutuamente esclusiva con la regolazione speciale sopra descritta, in aree individuate dai distributori. Nel dettaglio, fermo restando il raggiungimento del livello obiettivo fissato per l'anno 2023, il distributore ha la possibilità di proporre un percorso di miglioramento diverso da quello definito dalla regolazione attuale ordinaria, presentando soluzioni innovative da un punto di vista tecnologico per il miglioramento della qualità del servizio. Anche in questo caso è previsto il ricalcolo dei tendenziali, disattivati negli anni oggetto di sperimentazione.

Ai fini dell'adesione al meccanismo sono state stabilite precise finestre temporali: entro il 3 giugno 20206 per applicazione dal 2020 ed entro il 28 febbraio 2021 per applicazione dal 2021. In caso di mancato raggiungimento dell'impegno di miglioramento presentato dal distributore, non viene erogata nessuna premialità mentre è previsto il versamento delle penalità che si sarebbero conseguite nello stesso periodo, in assenza della temporanea deroga concessa alla regolazione ordinaria.

PIANI DI RESILIENZA PER LA RETE ELETTRICA

Il TIQE contiene anche iniziative volte ad aumentare la resilienza del sistema elettrico: nello specifico, il Titolo 10 è stato oggetto di significative integrazioni allo scopo di definire l'ambito di applicazione degli obblighi in materia di resilienza, i contenuti e le tempistiche di realizzazione del piano di interventi ed idonei meccanismi di incentivazione.

La Determina 2/2017 DIEU ha approvato le "Linee Guida per la presentazione dei Piani di lavoro per l'incremento della resilienza del sistema elettrico – parte prima" che illustrano la metodologia per l'individuazione degli interventi prioritari per fronteggiare il tema della tenuta della rete e per stimare i costi ed i relativi benefici connessi a tali interventi. Sul tema è intervenuto anche il MiSE con un proprio documento di indirizzo in materia di prevenzione e gestione degli eventi meteo avversi che richiedeva ai concessionari del servizio di distribuzione elettrica l'integrazione dei piani di sviluppo con un'apposita

6 Precedente termine del 30 aprile 2020 prorogato con la determinazione 5/2020, ai sensi della Delibera 59/2020/R/com alla luce dell'emergenza da COVID-19.

sezione, molto analitica e soggetta a monitoraggio, dedicata agli interventi per l'incremento della resilienza e per la robustezza della rete.

A seguito di ciò la Delibera 31/2018/R/eel: i) introduce l'obbligo per tutte le principali imprese distributrici7 di predisporre, e comunicare periodicamente all'Autorità, piani per la resilienza almeno triennali e coordinati con Terna S.p.A. o con il distributore di riferimento; ii) prevede un unico meccanismo incentivante di tipo reputazionale costituito dall'obbligo di pubblicare sul sito internet entro il 30 giugno di ciascun anno il piano per la resilienza.

Ad integrazione la Delibera 668/2018/R/eel ha definito un'incentivazione economica di tipo premi/penali per gli interventi di incremento della resilienza basata su:

  • a) specifici criteri finalizzati a identificare quali interventi possano essere considerati eleggibili al meccanismo incentivante;
  • b) un metodo di calcolo di premi e penali dimensionati rispettivamente ad una quota percentuale del beneficio netto del singolo intervento effettuato nelle tempistiche stabilite e del valore attuale netto dei costi consuntivati in base all'ampiezza del ritardo.

Oltre al tetto già in vigore per i premi netti totali di ciascun distributore, ARERA ha confermato la definizione del limite massimo al premio di un singolo intervento, ponendolo pari al costo dello stesso (al fine di evitare il riconoscimento di una sovra-remunerazione superiore al costo dell'intervento già coperto in RAB).

Al momento gli obblighi di sviluppo dei piani per la resilienza sono riferibili al solo aspetto della tenuta delle reti di distribuzione alle sollecitazioni meccaniche (ossia a specifici fattori critici di rischio quali allagamenti, caduta alberi fuori fascia, manicotti di ghiaccio ed ondate di calore), mentre per quello relativo alla tempestività del ripristino della fornitura si rimanda a successivi provvedimenti.

BONIFICA DELLE COLONNE MONTANTI VETUSTE DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE ELETTRICA NEI CONDOMINI

La Delibera 467/2019/R/eel ha definito una regolazione sperimentale di durata triennale (1° gennaio 2020 – 31 dicembre 2022) in materia di ammodernamento - con o senza centralizzazione dei misuratori - delle colonne montanti vetuste della rete di distribuzione elettrica nei condomini, cui sono tenuti tutti i distributori, a prescindere dalla loro dimensione in termini di POD serviti.

Al fine di superare eventuali ritrosie da parte dei condomini all'effettuazione di tali interventi, l'Autorità, oltre alla definizione di un "Contratto Tipo" (adottabile dai distributori a partire dal 1° novembre 2020 dopo una lunga fase di predisposizione della necessaria documentazione, conclusa con la comunicazione ad ARERA per il suo vaglio definitivo), ha previsto un meccanismo incentivante in base al quale il distributore:

  • dovrà versare al condominio un importo a copertura dei costi sostenuti da quest'ultimo relativamente alle opere edili di demolizione/ripristino (ed eventualmente elettriche in caso di centralizzazione) in misura pari al minore tra quanto effettivamente speso ed un importo parametrico calcolato in base al numero utenti e al livello di pregio dello stabile;
  • si vedrà riconosciuto tale importo nell'ambito dei meccanismi tariffari8 , previa conclusione entro il 30

7 Per le "principali imprese distributrici" si intendono quelle con: i) più di 300.000 utenti; ii) più di 100.000 utenti; iii) meno di 100.000 utenti direttamente connesse alla Rete di Trasmissione Nazionale.

8 Le opere edili saranno riconosciute in RAB attraverso la loro contabilizzazione nel cespite fittizio "Colonne Montanti Vetuste" mentre i costi

settembre 2022 del censimento obbligatorio delle proprie colonne montanti vetuste.

SISTEMI DI SMART METERING 2G PER LA MISURA DELL'ENERGIA ELETTRICA IN BASSA TENSIONE

La Delibera 87/2016/R/eel, in attuazione del D.Lgs. 4 luglio 2014, n. 102, ha definito, in vista della sostituzione dei misuratori elettrici di prima generazione (1G) che avranno completato la vita utile prevista a fini regolatori (15 anni):

  • a. i requisiti funzionali e le specifiche dei misuratori dell'energia elettrica in BT versione 2.0;
  • b. i livelli di performance dei relativi sistemi di smart metering di seconda generazione (sistemi di misurazione 2G).

In merito ai requisiti funzionali l'Autorità, a valle di approfondimenti effettuati anche con l'AGCOM, con la Delibera 409/2019/R/eel ha reputato non opportuno prevedere obblighi puntuali relativamente ad una versione "2.1" dello smart meter 2G, dando al contempo mandato al CEI di costituire un gruppo di lavoro per la verifica di fattibilità della realizzazione, da parte di soggetti terzi rispetto alle imprese distributrici, di un "coprimorsetti smart" (i.e. un coprimorsetti che integra in sé il dispositivo utente e che sia di facile installazione).

La Delibera 646/2016/R/eel definisce le modalità di riconoscimento dei costi applicabili agli smart meter 2G, successivamente aggiornate per il periodo 2020-2022 dalla Delibera 306/2019/R/eel per tener conto, tra l'altro, delle differenze esistenti tra il principale distributore (che ha avviato il proprio piano di messa in servizio di smart meter 2G nel 2017) ed i restanti operatori.

Le principali disposizioni in materia di riconoscimento dei costi sono così sintetizzabili:

  • presenza di obblighi relativi all'avvio/conclusione della fase massiva del piano di sostituzione. In particolare, per i distributori >100.000 POD si ipotizza l'avvio della fase massiva entro il 2022 con l'obiettivo di sostituzione di almeno il 90% dei misuratori esistenti entro il 2025. Gli obblighi per i distributori < 100.000 POD saranno, invece, definiti da un successivo provvedimento;
  • obbligo di predisporre approfonditi piani di messa in servizio di un sistema di smart metering 2G (PMS2) con pubblica consultazione degli stessi, nei termini e nei modi definiti dall'Autorità;
  • determinazione di una soglia unica pari a 130 €/misuratore per il calcolo della c.d. condizione di spesa massima di capitale per l'ammissione del piano ad una valutazione c.d. fast track;
  • specifiche modalità di riconoscimento degli investimenti in smart meter 2G, con la possibilità di ottenere premi o penali in base al grado di coerenza tra i costi unitari effettivamente sostenuti rispetto a quelli concordati con l'Autorità. Inoltre, è previsto un numero massimo di misuratori 2G di prima installazione riconoscibili in tariffa per ciascun anno del piano (c.d. Piano Convenzionale – PCO, definito in base al c.d. profilo tariffario di installazione dei misuratori 1G). In tale ambito è stato introdotto un meccanismo correttivo del PCO che viene modulato così da anticipare da fine ad inizio periodo il riconoscimento in tariffa di una parte delle quantità di misuratori complessivamente da sostituire;
  • presenza, a partire dal 4° anno del piano, di un meccanismo di penalizzazione in caso di mancato rispetto dei livelli di performance fissati dall'Allegato B alla Delibera 87/2016/R/eel (% di letture raccolte entro

sostenuti per l'attività di censimento delle colonne montanti saranno coperti con un contributo di 20 euro/condominio censito (legati al completamento del censimento, nonché alla corretta conservazione delle informazioni per 5 anni) e con un ulteriore contributo pari a 70 euro/condominio censito da includere però tra i costi capitalizzabili nel suddetto cespite "Colonne Montanti Vetuste".

24 ore e % di successo delle operazioni di telegestione entro 4 ore). La penalità annua è parametrata alla spesa di capitale ammessa al riconoscimento tariffario e al livello di mancato rispetto degli obblighi. È, altresì, previsto un meccanismo penalizzante in caso di mancato rispetto dell'avanzamento del PMS2. Sono, comunque, presenti tetti annuali e pluriannuali alle penalizzazioni che possono essere comminate all'operatore.

Sono, infine, previste specifiche disposizioni in materia di rendicontazione sia dei costi di capitale che di quelli operativi effettivamente sostenuti in ciascun anno di piano che dei quantitativi fisici di misuratori effettivamente installati.

Nelle more dell'avvio dei piani di sostituzione, l'Autorità ha stabilito le modalità di riconoscimento degli investimenti in misuratori 1G per gli anni 2017-2020, limitando il costo unitario riconosciuto al 105% del costo unitario dei misuratori 1G per l'anno 2015. Similmente, è stato anche definito il metodo per il riconoscimento degli investimenti in misuratori 2G, effettuati al di fuori del piano di sostituzione e relativi alla "gestione utenza ordinaria" (cfr. TIME 2020-2023). Il valore di investimento lordo massimo riconoscibile per misuratore 2G installato negli anni 2018-2020 è pari alla somma di:

  • 125% della spesa unitaria media affrontata dall'impresa distributrice nel 2015 per l'approvvigionamento dei misuratori 1G di prima installazione;
  • 105% dell'investimento lordo per misuratore 1G, al netto del costo medio per l'approvvigionamento dei misuratori installati, sostenuto nel medesimo anno 2015 (pertanto equivalente al costo di posa).

PERFEZIONAMENTO DELLA DISCIPLINA DELLE PERDITE DI RETE PER IL TRIENNIO 2019-2021 E REVISIONE DEI FATTORI PERCENTUALI CONVENZIONALI DI PERDITA DA APPLICARE AI PRELIEVI IN BT

La Delibera 449/2020/R/eel ha aggiornato, retroattivamente dal 2019, i fattori percentuali convenzionali delle perdite commerciali da applicare alle imprese distributrici per finalità perequative per il triennio 2019-2021, con la conseguente revisione dei fattori di perdita standard da applicare ai clienti finali a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Per quanto di interesse, il fattore relativo all'area NORD scende dall'1% allo 0,94%, determinando, per i distributori di energia elettrica che presentano un saldo a credito verso il sistema, una riduzione dell'ammontare di perequazione dato dal valore della differenza tra perdite effettive e perdite standard. Con riferimento alla perequazione perdite 2019, calcolata e regolata nel 2020, tale riduzione per Unareti S.p.A. è pari a circa 180.000 euro (minusvalenza rispetto a quanto già stanziato). Lo stanziamento di competenza 2020 (e che sarà regolato nel 2021) è pari a 3,6 milioni di euro e considera i nuovi valori del parametro delle perdite commerciali convenzionali.

La Delibera ha introdotto ulteriori modifiche alla regolazione previgente consistenti nel superamento del percorso di efficientamento delle perdite commerciali previsto per il triennio precedente, alcune modifiche alle modalità di calcolo della perequazione e l'introduzione di un meccanismo, accessibile solo a particolari condizioni, per la copertura delle perdite di rete imputabili a prelievi fraudolenti non recuperabili e di entità eccezionale rispetto ai livelli riconosciuti convenzionalmente.

La Delibera, infine, prevede che a partire dal 1° gennaio 2021 siano aggiornati i fattori percentuali convenzionali di perdita che i venditori devono applicare ai propri clienti finali connessi in BT portandoli, in coerenza con le modifiche sopra descritte, dall'attuale 10,4% al 10,2%.

STRUMENTI A TUTELA DEL CREDITO DEI DISTRIBUTORI

Sin dal 2016, a seguito degli insoluti contabilizzati da alcune società di vendita e del contenzioso che ha interessato il Codice di rete tipo per il trasporto dell'energia elettrica (i.e. CTTE) sul tema delle garanzie finanziarie da presentare a copertura degli Oneri Generali di Sistema (OGS), ARERA ha intrapreso molte iniziative volte a rafforzare la tutela del credito dei distributori.

La Delibera 50/2018/R/eel ha introdotto un meccanismo di compensazione degli OGS versati ma non incassati da parte dei distributori. Il meccanismo è finanziato da un Conto istituito presso la CSEA, alimentato sia dagli importi eventualmente riscossi dai distributori successivamente al riconoscimento dell'ammontare per gli anni precedenti, sia dal gettito tariffario alimentato dalle componenti a copertura degli OGS.

La Delibera 461/2020/R/eel, a completamento del provvedimento sopra citato, ha successivamente introdotto un analogo meccanismo di compensazione per il mancato incasso delle tariffe per servizi di rete.

Infine, con la Delibera 261/2020/R/eel ARERA ha apportato integrazioni urgenti al CTTE in tema di prestazione delle garanzie e gestione degli inadempimenti, allo scopo di rafforzare la tutela dei distributori. In particolare, sono state introdotte disposizioni limitative alle forma del rating creditizio e delle fideiussioni assicurative accettabili.

TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA E CONTRIBUTO TARIFFARIO RICONOSCIUTO AI DISTRIBUTORI PER L'ADEMPIMENTO ALL'OBBLIGO

I Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o Certificati Bianchi (CB) sono titoli negoziabili rilasciati dal GSE che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica. Il sistema è stato introdotto dai DM 20 luglio 2004 e s.m.i. e prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria, espressi in tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate (tep). Un TEE/CB equivale ad 1 tep.

I distributori di energia elettrica e gas possono assolvere all'obbligo realizzando direttamente progetti di efficienza energetica che diano diritto al rilascio di CB oppure acquistando sul mercato i CB da altri soggetti che li generano (tipicamente dalle Energy Service Company – ESCO). L'Autorità definisce le modalità di determinazione e di erogazione del contributo tariffario da riconoscere ai distributori ed il gettito viene raccolto tramite corrispettivi applicati alle bollette elettriche e del gas.

La tabella riporta i target di risparmio energetico definiti dal DM MiSE 11 gennaio 2017.

Target Nazionali di
risparmio
energetico
(Mtep/anno)
Target per i
distributori di
energia elettrica (1)
Milioni di CB
Target per i
distributori di
qas (1)
Milioni di CB
Target
Minimo (4
(%) (%) =
Periodo per
compensare la quota
d'obbligo residua (4
(n. anni)
12
8
Ministeriale 2
Decreto
2
a
Dicemb
2013 4,60 3,03 2,48 50% 2
2014 6,20 3,71 3,04 50% 2
2015 6,60 4,26 3,49 60% 2
2016 7,60 5,23 4,28 60% 2
Decreto
Ainisteriale
2
nnai
Ger
2017 7.14 2.39 2,95 60% 1
2018 8,32 2.49 3.08 60% r
2019 9.71 2.77 3.43 60% 1
2020 11.19 3.17 3.92 60% 1

(1) Soggetti obbligati: distributori di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali.

(2) Target minimo e periodo di compensazione: il soggetto obbligato che consegue una quota d'obbligo inferiore al 100% ma comunque pari ad almeno il target minimo fissato dal DM (50% o 60%) può compensare la quota residua nel biennio (n+2) o nell'anno successivo (n+1) senza incorrere in sanzioni.

Il DM 10 maggio 2018 ha modificato il DM MiSE 11 gennaio 2017 prevedendo:

  • la fissazione di un valore massimo (cap) al contributo tariffario pari a 250 €/CB;
  • l'emissione di CB allo "scoperto" da parte del GSE ai distributori che, dal 15 maggio al 31 maggio, ne fanno richiesta ad un valore pari alla differenza tra 260 €/CB e il valore del contributo tariffario relativo all'anno d'obbligo, fino ad una differenza massima di 15 €.

I soggetti obbligati possono fare richiesta di questi CB "allo scoperto" fino al raggiungimento dell'obbligo minimo, a condizione di essere già in possesso sul proprio "conto proprietà" di un ammontare di CB pari ad almeno il 30% dell'obbligo minimo. Per l'annullamento di tali CB non verrà riconosciuto il contributo tariffario. I distributori possono in seguito riscattare tutta o parte della somma corrisposta per l'acquisto dei CB dal GSE a fronte della consegna di CB generati da progetti o comprati sul mercato. Il riscatto avviene a decorrere dai primi CB ed è possibile solo nel caso in cui il soggetto obbligato detenga un numero di CB eccedente l'obbligo minimo relativo all'anno d'obbligo in corso. Non è, invece, possibile effettuare il riscatto nello stesso anno d'obbligo in cui i CB sono stati emessi.

Ai CB annullati in sostituzione di quelli del GSE verrà corrisposto il contributo tariffario dell'anno in corso. La restituzione della somma corrisposta al GSE viene effettuata tramite un conguaglio sul contributo tariffario.

Per ciascun soggetto obbligato si conferma la possibilità di adempiere al 30 novembre di ciascun anno fino al 40% dell'obbligo dell'anno in corso e per il 75% delle eventuali quote residue degli anni d'obbligo precedenti. Il DM 10 maggio 2018 re-introduce la possibilità di compensare la quota d'obbligo residua nei due anni d'obbligo successivi.

Con il nuovo DM vengono pubblicate le tipologie di intervento incentivabile con la modalità standardizzata e le relative schede contenenti le modalità di calcolo (tra cui l'installazione di LED per illuminazione anche stradale e le misure comportamentali) applicabili agli interventi con data di avvio della realizzazione successiva alla data di entrata in vigore del DM.

Per LD Reti S.p.A l'obbligo TEE 2020 è pari a 81.140, mentre l'obbligo TEE 2019 è pari a 71.121.

In considerazione dell'emergenza COVID, il DL 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) ha posticipato il termine per l'annullamento dell'obbligo annuale 2019 dal 31 maggio al 30 novembre 2020. Tale proroga ha avuto un impatto sia finanziario (per via del conseguente ritardo nella liquidazione del contributo tariffario) sia operativo sull'anno d'obbligo 2020 che – stante la scadenza al 31 maggio 2021 – rischia di essere ridotto a soli 6 mesi.

In esecuzione della Sentenza 2538/2019 del TAR Lombardia, ARERA ha adottato la Delibera 270/2020/R/efr sull'aggiornamento del metodo di calcolo del contributo tariffario con validità dall'anno d'obbligo 2019: la nuova formula di calcolo prevede un contributo unitario definito sulla base del prezzo medio di mercato (inclusi anche gli scambi bilaterali) con un cap pari a 250 €/TEE e un contributo addizionale – elemento innovativo rispetto al passato – allo scopo di ristorare i soggetti obbligati che hanno sostenuto un prezzo superiore a 250 €/TEE a causa della scarsa disponibilità di CB sul mercato e corrisposto solo sui CB fisici, ottenuti a fronte di progetti o di acquisti sul mercato. Per ridurre le sofferenze finanziarie legate all'estensione dell'anno d'obbligo 2019, il provvedimento ha introdotto la possibilità, da parte dei soggetti obbligati, di richiedere, entro agosto 2020, un acconto straordinario di 250 €/TEE con un tetto pari al 18% dell'obbligo annuale. Viene, inoltre, introdotta una percentuale di profit sharing volta a promuovere l'efficienza dei soggetti obbligati nella contrattazione dei TEE, innalzata al valore del 10% ma che, al momento, non è in grado di incidere in quanto i prezzi di mercato risultano stabilmente superiori al cap di 250 €/TEE.

La Delibera 550/2020/R/efr ha determinato il valore del contributo tariffario 2019 pari a 254,49 €/TEE (CT unitario: 250 €/TEE + CT addizionale: 4,49 €/TEE), in aumento rispetto al precedente valore (248,89 €/TEE) grazie alla nuova metodologia di calcolo che ha avuto un beneficio economico per il Gruppo di circa 1,75 milioni di euro rispetto al metodo precedente.

Atteso il DM MiSE che dovrebbe individuare il quadro regolatorio per il nuovo periodo (2021-2024), confermando il sistema dei CB, sebbene con una probabile riduzione degli obblighi rispetto al periodo precedente.

ATTIVITÀ DI ARERA NELLA REGOLAZIONE E CONTROLLO DEL SETTORE DEL TELERISCALDAMENTO/ TELERAFFRESCAMENTO (O TELECALORE)

Il D.Lgs. n. 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/CE sull'efficienza energetica ha attribuito agli articoli 9, 10 e 16 specifici poteri di regolazione e controllo all'Autorità anche nel settore del teleriscaldamento/teleraffrescamento seppure solo su aspetti specifici non trattandosi di una vera e propria regolazione tariffaria. Le attribuzioni riguardano, infatti, la predisposizione di provvedimenti su allacciamento e disconnessione dalle reti, diritto di recesso, qualità commerciale e tecnica del servizio, modalità con cui i gestori rendono pubblici i prezzi della fornitura del calore.

All'Autorità è affidato anche il compito di dare attuazione alle disposizioni in tema di misura, fatturazione, accesso ai dati di consumo allo scopo di accrescere la consapevolezza del cliente e modificarne i comportamenti di consumo.

La Delibera 548/2019/R/tlr ha definito, per il periodo 1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2023 la regolazione della qualità tecnica del servizio di teleriscaldamento e teleraffrescamento (RQTT) con riferimento alla sicurezza e alla continuità del servizio, introducendo obblighi sul pronto intervento, sulla gestione delle interruzioni (con uno specifico standard generale di qualità) e delle dispersioni nonché obblighi di registrazione delle informazioni relative alla sicurezza e alla qualità per la comunicazione annuale all'Autorità. Lo scopo è quello di garantire un maggior grado di tutela degli utenti e favorire la diffusione del servizio attraverso un progressivo incremento delle performance del settore con la definizione di standard minimi uniformi a livello nazionale.

A seguito dell'emergenza COVID-19 la Delibera 188/2020/R/tlr ha rinviato:

  • al 1° ottobre 2020 l'entrata in vigore di alcune disposizioni del Testo Integrato sulla Trasparenza del servizio di teleriscaldamento e teleraffrescamento (TITT) in materia di contenuti minimi e trasparenza dei documenti di fatturazione, nonché di qualità del servizio e diritti degli utenti, inizialmente previste per il 1° luglio 2020;
  • al 1° gennaio 2021 l'entrata in vigore della regolazione della qualità tecnica, inizialmente prevista per il 1° luglio 2020.

La Delibera 478/2020/R/tlr ha definito per il periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2024 la regolazione della misura nel servizio di teleriscaldamento e teleraffrescamento (TIMT), introducendo obblighi di servizio e standard di qualità in materia di misura dell'energia fornita agli utenti con la definizione di frequenze minime di lettura, obblighi di comunicazione delle rilevazioni da parte dei Gestori, l'introduzione dell'obbligo di autolettura, la definizione delle modalità di calcolo per la stima e la ricostruzione dei consumi e le regole per l'archiviazione dei dati. E' stata rinviata a successivo provvedimento la regolazione delle caratteristiche prestazionali minime dei misuratori.

La Delibera 537/2020/R/tlr ha esteso, a far data dal 1° luglio 2021, anche al settore del teleriscaldamento il

sistema di tutele per la trattazione dei reclami e per la risoluzione extragiudiziale delle controversie con gli utenti finali già attive negli altri settori regolati. L'Autorità ha provveduto ad introdurre due livelli di tutela: un livello base che prevede l'estensione del servizio di contact center dello Sportello per il consumatore Energia e Ambiente anche al teleriscaldamento e un secondo livello che permette agli utenti finali di attivare una procedura di conciliazione dinanzi al Servizio Conciliazione dell'Autorità.

Infine sono stati recentemente avviati procedimenti relativi alle revisioni di alcune discipline per il secondo periodo regolatorio: con Delibera 11/2021/R/tlr è stato avviato il procedimento per l'adozione di provvedimenti in materia di contributi di allacciamento e modalità di esercizio del diritto di recesso mentre con Delibera 27/2021/R/tlr è partito l'avvio per l'adozione di provvedimenti in materia di qualità commerciale.

GESTIONE RESPONSABILE PER LA SOSTENIBILITÀ

VALORI E MISSION

I VALORI DEL GRUPPO LGH

INNOVAZIONE, per costruire un futuro fatto di idee, ricerca, tecnologia e per affrontare con coraggio ogni nuova sfida.

Lavoriamo alla SOSTENIBILITÀ, impegnandoci a ridurre al minimo l'impatto delle nostre azioni sull'ambiente e ad assicurare alle generazioni future un domani sostenibile.

Creiamo PARTECIPAZIONE, mettendo al centro le persone e valorizzando l'ascolto, la collaborazione e la condivisione di tutte le esperienze che ci fanno crescere.

Abbiamo RESPONSABILITÀ, che traduciamo nell'impegno di generare valore per il futuro, mantenere le promesse e rispondere delle nostre azioni con trasparenza.

Puntiamo all'ECCELLENZA ogni giorno, mettendo a frutto le nostre competenze con impegno e determinazione, per garantire i massimi standard qualitativi e la certezza di essere, anche oggi, vicini a te.

LA MISSION DEL GRUPPO LGH

Il Gruppo LGH contribuisce ad aumentare la qualità della vita, l'attrattività del territorio e il suo sviluppo sostenibile, promuovendo iniziative e progetti finalizzati a produrre energia pulita, migliorare la qualità dell'ambiente, creando reti e servizi digitali.

Questa è LGH. Persone e attività al servizio del territorio ogni giorno.

SOSTENIBILITÀ

La sostenibilità dei processi e dei servizi è perseguita, valutata ed attuata da tempo dalle società di Linea Group Holding: ciascun obiettivo di sostenibilità viene perseguito con progetti ed iniziative definite dalle varie Funzioni aziendali di LGH e dalle Società controllate ed inclusi in specifici piani d'azione a breve e medio termine: lo stato di avanzamento dei progetti e il raggiungimento degli obiettivi sono monitorati nell'ambito delle riunioni per il riesame della direzione, nell'ambito dei sistemi di gestione aziendali.

Il miglioramento continuo e sostenibile viene misurato e pianificato attraverso indagini di Customer Satisfaction, certificazioni di sistemi di gestione ambiente, qualità e sicurezza, Registrazioni EMAS, progetti di recupero di efficienza, sistemi di incentivazione del personale, investimenti in tecnologie e impianti più efficienti e compatibili con l'ambiente, sistemi e strumenti di Corporate Governance, modelli di gestione della Responsabilità Amministrativa ex D.lgs. 231/01, Codice Etico, ecc. Tali azioni sono tutte riconducibili alla strategia di CSR (responsabilità sociale di impresa).

CODICE ETICO

LGH e, conseguentemente, le società controllate hanno adottato inoltre un Codice Etico, in cui sono esplicitati i principi etici generali, i valori di riferimento ovvero le regole di comportamento verso i principali stakeholder; il documento è stato elaborato per assicurare che i valori etici fondamentali del Gruppo siano chiaramente definiti e costituiscano l'elemento base della cultura aziendale, nonché lo standard di comportamento di tutti i suoi Collaboratori nella conduzione degli affari e delle loro attività. Il documento è sottoposto a periodico aggiornamento in funzione dell'evoluzione organizzativa ovvero normativa.

POLITICA

Tutti gli impegni e i valori sono riportati e riassunti in un unico documento predisposto ed approvato dal vertice aziendale a cui viene data la massima diffusione .

Il Gruppo LGH è una multi-utility industriale che opera nei servizi ambientali, nella produzione, distribuzione e vendita di energia (elettricità e gas) e del calore .

Nel proprio Piano Industriale, oltre al raggiungimento di obiettivi economico-finanziari (in termini di aumento della redditività, riduzione del debito e incremento del valore distribuito tra gli stakeholder), il Gruppo LGH ha ripreso, confermato e fatto propri i valori di A2A, identificando così i principi alla base della partnership riferiti ai razionali strategici e industriali.

POLO PER LO SVILUPPO

Il Gruppo LGH vuole porsi come soggetto pilotale per lo sviluppo del territorio di riferimento, promuovendo iniziative di partnership ad alto contenuto innovativo con le altre realtà economiche, istituzionali e sociali (Imprese, Università, Associazioni, etc.) con cui condivide la presenza sui territori di riferimento.

LEADERSHIP TERRITORIALE

Il Gruppo LGH punta a mantenere la sua identità e rafforzare la riconoscibilità sui territori da parte di clienti, fornitori, business partners e comunità di cittadini, attivando un canale di dialogo diretto e strutturato per favorire l'ascolto e focalizzandosi su quei business in cui è massimo il potenziale derivante dalla valorizzazione del radicamento territoriale.

INVESTIMENTI SUL TERRITORIO

Il Gruppo LGH intende focalizzarsi sugli investimenti per l'innovazione tecnologica nelle infrastrutture e nei sistemi di gestione, al fine di assicurare elevati standard di qualità dei servizi erogati e di contribuire al progresso sostenibile delle comunità locali attraverso l'introduzione e promozione di soluzioni innovative che stimolino l'adozione di comportamenti virtuosi e più consapevoli da parte dei cittadini e migliorino la sostenibilità economica e ambientale nel modo di fare business da parte delle imprese.

OCCUPAZIONE E INDOTTO

Lo sviluppo del territorio passa anche per l'attenzione ai livelli occupazionali sia del Gruppo sia dell'indotto non solo sotto il profilo quantitativo, ma anche sotto il profilo qualitativo. Il primo passo per contribuire attivamente al benessere delle comunità è attrarre talenti nelle imprese del territorio, migliorare le condizioni di lavoro, rivolgersi a fornitori certificati e qualificati con criteri di sostenibilità.

MAGGIOR QUALITÀ E SINERGIE

La forza del Gruppo LGH è avere un ampio ventaglio di prodotti e servizi da offrire su un vasto territorio. Obiettivo principale del Gruppo è estrarre da questa preziosa varietà, anche grazie al coordinamento con il mondo A2A, la best practice in ciascun ambito per esportarla nel resto del Gruppo e conseguire obiettivi di efficienza nei processi e qualità nei servizi.

AZIONI

Le azioni che il Gruppo LGH conta di mettere in campo per il raggiungimento dei suddetti obiettivi strategici sono:

  • Sensibilizzare sulla riduzione della produzione di rifiuti attraverso una politica di sensibilizzazione su riduzione e riutilizzo dei rifiuti, di promozione della raccolta differenziata e di miglioramento del processo di recupero dei rifiuti raccolti (anche attraverso la loro valorizzazione energetica)
  • Utilizzare e promuovere sul territorio le soluzioni a più basso impatto ambientale, con particolare riferimento alla qualità dell'aria: sviluppare il teleriscaldamento e il teleraffrescamento ad alta efficienza, integrati con utilizzo di fonti rinnovabili e il recupero del calore cogenerato
  • Ridurre l'intensità carbonica nella generazione elettrica, favorendo l'impiego di fonti rinnovabili e di vettori energetici a bassa emissione di CO2
  • Promuovere l'utilizzo efficiente dell'energia e l'uso di fonti rinnovabili negli usi finali
  • Sviluppare e diffondere presso i clienti finali i sistemi e strumenti finalizzati a favorire l'adozione di comportamenti attivi ed efficienti, grazie ad un sistema di offerta di prodotti e servizi ad alto contenuto innovativo
  • Sviluppare servizi e canali innovativi per fidelizzare la clientela, per l'ascolto del territorio e il dialogo con le istituzioni, attraverso attività di engagement esterno e modalità permanenti di coinvolgimento multi-stakeholder
  • Sviluppare sistemi di ascolto sistematico con i dipendenti, promuovendo iniziative di dialogo e collaborazione (engagement interno)
  • Investire in tecnologie "Smart" (Smart city, smart land, smart grid) nel territorio in cui il Gruppo opera anche attraverso nuovi modelli di business che sfruttino la componente tecnologica (es: Big Data, App del Gruppo per clienti e cittadini)
  • Sviluppare iniziative volte a diffondere la cultura della salute e sicurezza sul lavoro presso i contractors e altri fornitori, sviluppare politiche di Green Procurement
  • Sviluppare investimenti in Ricerca e Sviluppo, incrementando le partnership con Università e centri di ricerca internazionali per lo sviluppo di nuove tecnologie e brevetti di innovazione tecnologica.
  • Sviluppare politiche di welfare innovative, anche in relazione alla promozione della parità di genere, e valorizzare le competenze attraverso un ponte generazionale che consenta il trasferimento delle conoscenze ed esperienze tra popolazione junior e senior
  • Valorizzare il capitale umano attraverso percorsi formativi volti alla valorizzazione e riqualificazione delle competenze e allo sviluppo professionale (anche su tematiche come sostenibilità, anticorruzione, diritti umani)
  • Consolidare il piano di attività di formazione e prevenzione per ridurre gli infortuni e sviluppare nuove iniziative per la salute e sicurezza dei lavoratori
  • Fornire l'opportunità di migliorare la salute sui luoghi di lavoro con iniziative nei confronti delle dipendenze (fumo, alcol, ludopatia, etc), e promuovendo l'attività fisica e una corretta alimentazione
  • Promuovere l'immagine di LGH nei territori di riferimento accrescendone la visibilità per rafforzarne la riconoscibilità
  • Presidiare la normativa attraverso un costante monitoraggio ed audit della sulla conformità
  • Garantire salute e sicurezza, compresa quella stradale, con un costante impegno alla prevenzione di infortuni e malattie professionali
  • Perseguire sempre le best-practice e il miglioramento continuo, attraverso la definizione e l'attuazione di specifici obiettivi e programmi che mettano al centro la qualità, la continuità e la sicurezza dei servizi offerti
  • Diffusione all'interno di tutte le Società del Gruppo comportamenti etici condivisi;
  • Sviluppo di progetti finalizzati al miglioramento della Sicurezza Stradale
  • Comunicare la politica, gli obiettivi, i programmi e le prestazioni in materia di Qualità, Ambiente, Sicurezza, mantenendo uno stretto dialogo con gli stakeholders
  • Destinare risorse adeguate per il reporting nell'ambito del sistema di gestione ed adozione di strumenti statistici e gestionali, quali: monitoraggio d'indicatori prestazionali, conduzione di verifiche ispettive, azioni correttive/preventive e riesami da parte della Direzione, finalizzati alla gestione efficace del sistema.

DATI SULL'ORGANICO DEL PERSONALE DIPENDENTE

Al 31 dicembre 2020 il personale con rapporto di lavoro dipendente è pari a 964, così suddivisi per qualifica:

QUALIFICA 31.12.2020 31.12.2019
Dirigenti 14 19
Quadri 39 45
Impiegati 316 371
Operai 595 608
TOTALE 964 1.043

e per CCNL applicato:

CCNL 31.12.2020 31.12.2019
Dirigenti Industria 2 2
Dirigenti Confservizi 12 17
Settore Gas-Acqua 223 271
Igiene Urbana Utilitalia 522 510
Igiene Urbana FISE 35 107
Elettrico 118 132
Metalmeccanica Industria 45
Operai agricoli e florovivaisti (CR) 3
Autoferrotranvieri - 4
Autotrasporti 4 2
TOTALE 964 1.043

La media dei dipendenti del Gruppo nell'anno 2020 è pari a 960, con una diminuzione di circa il 7 % rispetto al dato 2019, dovuta in particolare all'uscita di Lomellina Energia dal perimetro di consolidato del Gruppo LGH con decorrenza 1/02/2020 (n° 71 dipendenti) e all'avvio dell'integrazione in A2A spa di alcune strutture di LGH spa (Affari Legali e Societari, Compliance e Risk Management, Regulatory Affairs, Internal Audit, Property Management, Facility e Space Planning, Gestione Flotte con decorrenza 01/01/20 e Costo del lavoro e Amministrazione del personale dal 01/03/2020) per un totale di n° 36 dipendenti; a questi si aggiungono le uscite in corso d'anno, dovute fondamentalmente a pensionamenti e dimissioni.

La diminuzione di personale è stata compensata dall'ingresso, con decorrenza 1/03/2020, del personale della Società Agritre nel gruppo LGH (n°45 dipendenti), e della Società Fragea (n°3 dipendenti) da ottobre 2020 oltre che da nuove assunzioni, principalmente di personale qualificato sulle società di business.

COSTO DEL LAVORO

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Salari e stipendi 35.743 39.467 -3.724 -9,44%
Oneri sociali 11.871 13.068 -1197 -9,16%
Trattamento di fine rapporto 2.006 2.645 -639 -24,16%
Altri costi 2.888 3.332 -444 -13,33%
Totale costo del lavoro lordo 52.508 58.512 -6.004 -10,26%
Costi per il personale capitalizzati -5.848 -5.873 25 -0,43%
TOTALE COSTO DEL LAVORO 46.660 52.639 -5.979 -11,36%

Il costo del lavoro lordo totale (dipendenti e personale con contratto di somministrazione) è in calo del 10,26%.

Il costo del lavoro medio pro-capite diminuisce di circa il 3% rispetto al dato 2019.

La diminuzione del costo del lavoro dipendente risulta legata alla riduzione dell'organico e all'effetto dell'emergenza Covid:

  • ricorso a FIS/CIG;
  • maggiori eventi indennizzati a carico INPS;
  • minori prestazioni straordinarie

che ha compensato le dinamiche fisiologiche di crescita del costo del lavoro collegate agli automatismi contrattuali (rinnovi CCNL e scatti di anzianità) ed alle politiche retributive e premiali.

IL MODELLO ORGANIZZATIVO

Nel corso del 2020 è stato completato il processo di progressiva integrazione delle Strutture Organizzative di Linea Group holding S.p.A nelle corrispondenti funzioni di "Corporate" della Capogruppo A2A S.p.A. In particolare, nel primo semestre 2020 è stata integrata la Struttura Organizzativa "Costo del Lavoro e Amministrazione del Personale" e nel secondo semestre 2020 si è lavorato all'integrazione delle Strutture Organizzative "Amministrazione", "Pianificazione e Controllo", "Acquisti", "ICT Governance, Demand & Delivery", "Organizzazione e Lean Thinking", "Change Management, Sviluppo Risorse e Comunicazione Interna", con passaggio in A2A dal 1 gennaio 2021.

Il processo di integrazione sopra descritto è finalizzato a mantenere in Linea Group Holding S.p.A. le Strutture Organizzative centrali a presidio del territorio in cui operano le Società del Gruppo.

LE RELAZIONI SINDACALI

Le Relazioni Sindacali sono state gestite dalla struttura Risorse Umane, QSA, Organizzazione & Change Management di Gruppo, in coordinamento con la struttura Relazioni Industriali, Welfare e Costo del Lavoro di A2A

In generale si evidenzia che, nel corso dell'anno 2020, parte delle Relazioni Sindacali sono state focalizzate sulla gestione, sui luoghi di lavoro, delle problematiche connesse all'emergenza Covid 19.

Le principali attività sono di seguito descritte:

  • Nel mese di Gennaio le Società Agritre e Tre Stock sono state acquisite da LGH ed è stato avviato un piano di integrazione finalizzato alla successiva fusione delle citate Società in Linea Green; dal mese di Giugno le attività gestionali e le relazioni sindacali, assunte direttamente dalla struttura Risorse Umane QSA, Organizzazione & Change Management di Gruppo di LGH, hanno condotto ai primi incontri con le OO.SS. della Provincia di Foggia e con la RSU dell'impianto di Sant'Agata di Puglia, finalizzati a porre le basi di un piano di integrazione degli istituti contrattuali di secondo livello e di armonizzazione con le policies di LGH, anche in vista della futura fusione di Agritre e Tre Stock in Linea Green. Il giorno 02/12/2020 le Parti citate hanno sottoscritto Verbale di Accordo Ex art. 47, Legge 428/1990 per la fusione per incorporazione di Agritre srl e Tre Stock srl in Linea Green SpA ed il conseguente passaggio del personale dipendente, nella misura di quarantacinque risorse, da Agritre in Linea Green.
  • Il 27/02 le società Linea Gestioni e Linea Green, con le rispettive RSU ed Organizzazioni Sindacali territoriali, hanno sottoscritto Verbale di Accordo Ex art. 47, Legge 428/1990 per la scissione parziale del ramo per la gestione dei rifiuti speciali da Linea Gestioni a favore di Linea Ambiente. Con il perfezionamento dell'operazione – previsto nel 2021 – 11 risorse passeranno dalla società cedente Linea Gestioni alla cessionaria Linea Ambiente.
  • Per far fronte all'emergenza Covid 19, fin dal mese di Febbraio, Azienda e OO.SS, con le RSU, hanno condotto frequenti e periodici incontri di allineamento/confronto per gestire al meglio le problematiche correlate alla richiamata emergenza, in modo da assicurare la continuità dei servizi essenziali erogati dalle società del Gruppo, garantendo al contempo i necessari standard di sicurezza per i lavoratori coinvolti. Quanto sopra nel rispetto dei Protocolli governativi contenenti le misure preventive anti contagio Covid 19 per la tutela dei lavoratori negli ambienti di lavoro; sono anche stati sottoscritti specifici accordi per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali con "causale COVID".
  • Relativamente all'impianto di Linea Ambiente Grottaglie (Taranto), Azienda ed OO.SS. di settore, con la RSU dell'impianto hanno sottoscritto i seguenti accordi:
    • nel mese di aprile, tenuto conto della possibilità prevista dalla normativa emergenziale vigente, un accordo finalizzato alla sospensione della solidarietà in atto per fare ricorso all'assegno ordinario per emergenza Covid 19;
    • nel mese di settembre, in considerazione del perdurare della situazione di blocco delle attività sull'impianto, un accordo che ha previsto la possibilità di esodi incentivati e di ipotesi di ricollocazione presso altre sedi del Gruppo LGH.
  • Nel mese di dicembre è stato sottoscritto l'Accordo di rinnovo sul Premio di Risultato che, per le vicende correlate all'emergenza pandemica relativa al Covid 19, ha avuto natura di "accordo ponte" con validità temporale circoscritta al solo anno 2020 (rimandando la negoziazione per il rinnovo triennale all'anno 2021) .

CAPITALE UMANO: I SISTEMI DI GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE

Tutti i processi che riguardano il capitale umano - reclutamento e selezione, formazione, gestione del rapporto di lavoro, valutazione del personale, politiche premiali e sviluppo - sono coordinati dalla struttura Risorse Umane, QSA, Organizzazione & Change Management, in conformità alle regole di direzione e coordinamento stabilite a livello di Gruppo.

In coerenza con la politica integrata Qualità, Sicurezza e Ambiente di Gruppo e con i principi del sistema QAS, sono state definite procedure e moduli per ogni processo, in modo da renderne omogenea la gestione. I processi di reclutamento e selezione sono gestiti nel rispetto delle vigenti disposizioni di Legge, garantendo requisiti di oggettività in coerenza con le previsioni del codice etico.

Tra i progetti organizzati, per le risorse del Gruppo, nel corso dell'anno 2020 ricordiamo a titolo di esempio:

LGH E LODE!

Per il terzo anno consecutivo LGH ha promosso "LGH e Lode!", un premio di studio riservato ai figli particolarmente meritevoli dei dipendenti.

In particolare, sono stati assegnati 28 premi di studio, così suddivisi:

  • 15, del valore di 300 € ciascuno, per i diplomati presso scuole secondarie di primo grado con votazione pari o superiore a 8/10;
  • 8, del valore di 500 € ciascuno, per i diplomati presso scuole secondarie di secondo grado con votazione pari o superiore a 90/100;
  • 5, del valore di 1.000 € ciascuno, per i laureati presso corsi di laurea magistrale, o triennale con iscrizione già effettuata al corso magistrale, con votazione superiore a 100/110.

La premiazione si è tenuta tramite una diretta streaming, nel corso della quale sono state tramesse anche delle testimonianze di giovani del Gruppi che hanno raccontato il proprio percorso professionale.

INIZIATIVA PER LA FESTA DELLA DONNA IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE VERONESI

Dedicare piccoli gesti quotidiani al proprio benessere, alla propria salute, alla prevenzione.

E' questo l'obiettivo che LGH ha voluto promuovere - con l'autorevole partnership della Fondazione Umberto Veronesi - attraverso la realizzazione di un'agenda della salute che è stata consegnata a tutte le donne del Gruppo in occasione della Festa della Donna.

Prevenzione, sana alimentazione, riduzione dei fattori di rischio: tutti capitoli di un impegno che consenta quotidianamente di contribuire alla cura di sé. Una piccola agenda, da consultare per un consiglio, per verificare un dubbio, per appuntare le attività di controllo del proprio fisico.

LA FORMAZIONE

La formazione riveste in LGH un ruolo chiave in quanto strumento di crescita delle risorse, garantendo l'aggiornamento e la crescita professionale dei dipendenti; è inoltre momento di analisi e miglioramento delle persone e quindi dell'organizzazione.

L'intero processo, gestito centralmente a livello di Gruppo, è oggetto di costante monitoraggio, dalla fase di pianificazione fino alla fase di rendicontazione e valutazione di efficacia, in modo da renderlo funzionale ed adeguato alle esigenze del Gruppo.

Nel periodo dell'emergenza Coronavirus non è stato possibile erogare corsi di formazione in aula sostituendola, dove possibile, con formazione on line.

Sono stati attuati interventi formativi di tipo trasversale, anche tramite la piattaforma di e-learning Moodle, su diverse tematiche, tra le quali: gli aggiornamenti in materia di sicurezza (antincendio, primo soccorso, formazione preposti, conduzione carrelli elevatori,etc..) o il Decreto Legislativo 231.

Sono state inviate inoltre ai lavoratori da remoto delle pillole formative finalizzate ad aiutarli a gestire questa nuova modalità di lavoro.

Si forniscono, nella tabella che segue, alcuni dati relativi alle ore di formazione erogata:

TOTALE ORE TOTALE DIPENDENTI MEDI ORE MEDIE PRO CAPITE
3.638 832 3,79

QUALITA' E SICUREZZA E AMBIENTE

Anche per il 2020 le attività si sono concentrate nell'armonizzazione le prassi e le strutture organizzative. Gli investimenti sono stati finalizzati al miglioramento delle competenze specifiche.

Lo Staff QSA della Capogruppo in collaborazione con A2A ha mantenuto il presidio normativo, la consulenza a tutte le società del Gruppo.

Ha collaborato con A2A alla redazione del Bilancio Integrato 2020 coordinando la raccolta dei dati ed inoltre ha collaborato per le parti competenza alla predisposizione dell'OPEN REPORT LGH quale strumento di rendicontazione e comunicazione alle parti interessate delle prestazioni aziendali rispetto alla dimensione economica ambientale e sociale, finalizzato a soddisfare le esigenze informative dei principali stakeholder.

I dati riportati sono riferiti alle sole società presenti al 31 dicembre 2020 in quanto nel corso dell'anno sono intervenute le modifiche societarie note interamente gestite dalla funzione.

Al 31 dicembre 2020 i sistemi di gestione QAS sono perfettamente allineati ai nuovi assetti del Gruppo.

CERTIFICAZIONI

Le principali attività del 2020 relative alle certificazioni suddivise per area territoriale sono state le seguenti:

DENOMINAZIONE
SOCIETÀ
SISTEMA DI RIFERIMENTO NORMA DI RIFERIMENTO
Sistema di gestione integrato per la qualità, l'ambiente,
la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2015
Linea Green UNI EN ISO 14001:2015
UNI ISO 45001:2018
Erogazione di servizi energetici (ESCO) UNI CEI 11352:2014
Sistema di gestione perla salute e la sicurezza nei luoghi UNI ISO 45001:2018
di lavoro
LGH Sistema di gestione per la qualità solo per le attività UNI EN ISO 9001:2015
relative la formazione
Sistema di gestione integrato per la qualità, l'ambiente,
la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2015
LD Reti UNI EN ISO 14001:2015
UNI ISO 45001:2018
UNI EN ISO 9001:2015
Linea Ambiente Sistema di gestione integrato per la qualità, l'ambiente, UNI EN ISO 14001:2015
la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007
Sistema di gestione integrato per la qualità, l'ambiente, UNI EN ISO 9001:2015
UNI EN ISO 14001:2015
Linea Gestioni la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro UNI ISO 45001:2018
Sistema di gestione per la sicurezza stradale ISO 39001: 2012

NB: alle certificazioni riportate in tabella vanno aggiunte le verifiche effettuate dall'Organismo di certificazione ai sensi della Direttiva 2003/87/CE sull'Emission Trading per le centrali di cogenerazione. Le registrazioni EMAS sono riferite, per Linea Gestioni alle aree di Rovato e Crema e per Linea Ambiente all'impianto Chimico Fisico di Crema.

SICUREZZA

I dati infortunistici 2020 delle Società del perimetro LGH sono i seguenti:

Infortuni 2020 2019 2018 2017
Numero 27 56 56 47
Giorni persi 1223 922 1.491 1.284
Indice di frequenza 18,63 31,11 124,68 90,63
Indice di gravità 0,84 0,51 3,79 3,36

Le azioni correttive dovranno tener conto in ogni caso degli impegni sottoscritti e dei costi aziendali.

Gli indici del gruppo LGH sono i seguenti

INDICI 2020 2019 2018 2017
Frequenza (n° infortuni/ n° ore tot lavorate x 1.000.000) 18,63 31,11 26,98 24,92
Gravità (n° giorni tot.assenza/ n° ore tot. Lavorate x 1000) 0,84 0,51 0,76 0,66
Incidenza infortuni (n° infortuni/forza media x 1000) 28,96 49,08 45,37 41,66
Durata media (giorni d'assenza/n° infortuni) 45,30 16,46 28,00 26,37

NB : le modalità di calcolo sono le seguenti:

Indice di frequenza = n° infortuni aziendali / n° ore totali lavorate in azienda * 1.000.000

Indice di gravità = n° giorni totali di assenza / n° ore totali lavorate in azienda* 1.000

Il fenomeno è costantemente monitorato e nel 2020 sono state erogate numerose attività formative sulla sicurezza

SOCIETÀ N. ORE
LD RETI Srl 889
LGH SpA 48
LINEA AMBIENTE Srl 174
LINEA GESTIONI Srl 884
LINEA GREEN SpA. 745
TOTALE COMPLESSIVO 2.740

QUALITA'

Nel 2020 LGH ha condotto l'ormai consueta analisi di Customer Satisfaction relativa ai principali servizi erogati nei territori di riferimento.

L'indagine ha comportato la realizzazione di oltre 5000 interviste ad altrettanti utenti dei principali servizi erogati dalle società operative del gruppo.

Il campione di indagine è stato preso prevedendo un'articolazione per tipologia di servizio analizzato e per area di riferimento, e garantendo una distribuzione quantitativa uniforme per le interviste tra i vari servizi e le differenti aree.

Anche quest'anno il gruppo LGH presenta performance di Customer Satisfaction superiori agli standard nazionali di riferimento o almeno in linea con quelli che si registrano in Lombardia.

LA GESTIONE DEI RISCHI AZIENDALI

Il Gruppo A2A si è dotato di un processo di assessment e reporting dei rischi ispirato alla metodologia dell'Enterprise Risk Management del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO report), alle best practice in ambito Risk Management ed in compliance con il nuovo Codice di Corporate Governance.

Il Gruppo ha inoltre adottato una specifica procedura che definisce in dettaglio ruoli, responsabilità e metodologie per il processo di Enterprise Risk Management (ERM).

La società LGH nonché le sue controllate, soggette a Direzione e Coordinamento da parte di A2A S.p.A., adottano il modello di Enterprise Risk Management del Gruppo A2A stesso e rientrano nel perimetro aziendale soggetto al processo di assessment dei rischi enterprise da parte della controllante.

Il processo prevede la definizione di un modello dei rischi che tiene conto delle caratteristiche del Gruppo, della sua vocazione multi-business e del settore di appartenenza. Tale modello è soggetto ad aggiornamenti periodici in coerenza con l'evoluzione del Gruppo e del contesto nel quale opera. La metodologia adottata è caratterizzata dalla periodica rilevazione dei principali rischi cui il Gruppo è soggetto. In tale ottica viene effettuato il processo di assessment che, attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture aziendali, permette di determinare i rischi maggiormente rilevanti, i relativi presidi ed i piani di mitigazione. In questa fase risulta essenziale il coinvolgimento dei risk owner quali responsabili dell'identificazione, valutazione ed aggiornamento degli scenari di rischio (specifici eventi nei quali il rischio può concretizzarsi) afferenti le attività di propria competenza. Questa fase viene condotta con il supporto ed il coordinamento della struttura organizzativa di Group Risk Management attraverso modalità operative che consentono di individuare in modo chiaro i rischi, le relative cause e le modalità di gestione.

La metodologia adottata è modulare e fa leva sull'affinamento delle esperienze e dei metodi di analisi utilizzati; da un lato mira ad evolvere ulteriormente l'assessment rischi con particolare riferimento al consolidamento nel processo delle azioni di mitigazione, dall'altro a sviluppare ed integrare nei processi aziendali le attività di gestione dei rischi. Tale evoluzione è svolta in coerenza con la graduale crescita della consapevolezza del Management e delle strutture aziendali relativamente alle tematiche di gestione del rischio, anche attraverso specifico supporto formativo fornito da Group Risk Management.

Il processo ERM supporta anche le certificazioni ISO9001, ISO14001 e ISO45001 del Gruppo.

Con riferimento all'insorgere della pandemia COVID-19 si segnala che sono state poste in essere misure di gestione della crisi nonché l'identificazione di adeguate mitigation prospettiche legate al rischio di estensione temporale dell'emergenza.

Il Gruppo A2A si è dotato dal 2018 di un crisis plan di Gruppo che identifica il sistema organizzativo, le attività e le procedure necessarie per fare fronte agli eventi che hanno portato alla dichiarazione di crisi, con lo scopo di tutelare le risorse umane interne ed esterne al Gruppo A2A, contenere i danni materiali e immateriali e garantire la corretta gestione dei flussi comunicativi verso l'esterno e la continuità dei servizi offerti, riorganizzando in tempi rapidi le normali condizioni di operatività e salvaguardando la reputazione aziendale. Si segnala che il Gruppo A2A sta gestendo l'emergenza sanitaria del COVID-19 nella piena applicazione delle prescrizioni della suddetta procedura con costituzione e gestione di appositi comitati di crisi e di continuità.

Di seguito vengono descritte le principali azioni di presidio e di mitigazione identificate:

  • definizione dei minimi di servizio funzionali (da monitorare a cura dei responsabili di impianto) e della lista dei responsabili necessari per gestire gli impianti e relativi back-up, anche con riferimento alle ditte appaltatrici;
  • azioni sul personale volte ad evitare gli assembramenti e garantire la sicurezza delle persone (predisposizione corpo procedurale secondo le disposizioni dei protocolli sanitari, adozione di DPI, sanificazione dei locali, misurazione della temperatura ecc.);
  • predisposizione di un piano dei fabbisogni di attrezzature e DPI da utilizzare in modalità usa e getta;
  • adozione di soluzioni organizzative e tecnologiche per garantire lo svolgimento di alcuni processi critici da remoto e modalità di esecuzione del pronto intervento;
  • predisposizione di "villaggi filtro" con stanze-container a disposizione del personale che dovesse essere posto in quarantena;

• istituzione di "point of care" presso i principali siti del Gruppo, aree attrezzate per la somministrazione di tamponi rapidi a vantaggio dei lavoratori che siano stati a stretto contatto con un positivo.

RISCHI NORMATIVI E REGOLATORI

Il Gruppo LGH opera in settori fortemente regolati, siano essi gestiti in regime di monopolio naturale derivante da concessioni pluriennali (quali le infrastrutture di distribuzione e di trasporto dell'energia elettrica, del gas e del teleriscaldamento) od in regime di libero mercato. Inoltre, la Legge di Bilancio 2018 ha esteso le competenze di regolazione e controllo dell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI che cambia nome in ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) al ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati.

Pertanto, fra i fattori di rischio si deve includere l'evoluzione costante, e non sempre prevedibile, del contesto normativo e regolatorio di riferimento.

A fronte di tali fattori di rischio, il Gruppo adotta una politica di monitoraggio e gestione del rischio normativo e regolatorio al fine di mitigarne, per quanto possibile, gli effetti attraverso un presidio articolato su più livelli, che prevede, in primis, il dialogo collaborativo con le istituzioni (ARERA, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Ministero dello Sviluppo Economico) e con gli organismi tecnici del settore (Gestore dei Servizi Energetici, Gestore dei Mercati Energetici, Terna) nonché la partecipazione attiva ad associazioni di categoria e a gruppi di lavoro istituiti presso gli stessi enti. Per affrontare tali problematiche, il vertice aziendale del Gruppo A2A ha costituito un'apposita struttura organizzativa denominata "Affari Regolatori e Concorrenza" a cui ha ampliato il mandato, rafforzandone il legame con il business e superando la visione per cui il rapporto con il regolatore debba essere interpretato come sola compliance o litigation.

La suddetta struttura organizzativa presidia, da gennaio 2017, anche il rischio regolatorio per il Gruppo LGH al fine di monitorarne e gestirne in modo coordinato gli impatti.

Da ultimo si segnala che, considerati i numerosi interventi dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sui settori di interesse del Gruppo A2A (in termini di avvii di istruttorie per abuso di posizione dominante, nonché di indagini conoscitive) e conseguentemente del Gruppo LGH, il CdA di A2A S.p.A. ha approvato, nella seduta del 20 giugno 2019, l'adozione del Programma di Compliance Antitrust e la nomina di un Responsabile per la sua attuazione, e nella seduta del 20 gennaio 2020 l'adozione del Codice di Condotta Antitrust. Infine in data 23 giugno 2020 è stata adottata una Linea Guida Antitrust che disciplina le regole di condotta che i dipendenti del Gruppo A2A devono osservare per evitare violazioni della normativa antitrust (il documento disponibile sulla intranet aziendale). Nel 2020 sono state avviate le sessioni di formazione.

RISCHI FINANZIARI

RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

I principali strumenti finanziari del Gruppo, diversi dai derivati, sono rappresentati da finanziamenti verso la capogruppo a breve e m/l termine, oltre a finanziamenti bancari a breve e a m/l termine, leasing finanziari e depositi bancari a vista e a breve termine. L'obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative del Gruppo.

L'esposizione del Gruppo al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla volatilità degli oneri finanziari connessi all'indebitamento espresso a tasso variabile.

La politica di gestione del rischio sui tassi persegue l'obiettivo di limitare tale volatilità, innanzi tutto attraverso l'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e mediante l'utilizzo di strumenti derivati di copertura che mitigano gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Al 31 dicembre 2020 la caratteristica e l'entità dei finanziamenti concessi al Gruppo dalle banche e altri finanziatori è la seguente:

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019
IMPORTO % IMPORTO %
A tasso fisso 3.729 0,84% 1.635 0,43%
A tasso variabile con derivati 2.779 0,62% 8.029 2,13%
A tasso variabile senza derivati 415.946 93,47% 344.476 91,58%
Leasing finanziari 763 0,17% 1.111 0,30%
Locazioni nuovo IFRS16 21.797 4,90% 20.887 5,55%
TOTALE 445.014 100,00% 376.138 100,00%
31.12.2020 31.12.2019
(importi in migliaia di €) IMPORTO % IMPORTO %
Prestiti e finanz.da parti correlate 414.598 93,16% 342.389 91,03%
Prestiti e finanz.da banche e altri 7.856 1,77% 11.751 3,12%
Leasing finanziari 763 0,17% 1.111 0,30%
Locazioni nuovo IFRS16 21.797 4,90% 20.887 5,55%
TOTALE 445.014 100,00% 376.138 100,00%

Il Gruppo ha in essere un contratto derivato di Interest Rate Swap (IRS), il quale prevede lo scambio di un differenziale tra un tasso variabile e uno o più tassi fissi prestabiliti, applicati ad un nozionale "baciato" col piano di ammortamento del finanziamento sottostante.

Il suddetto derivato è valutato al fair value, con variazioni imputate a patrimonio netto, nella riserva di cash flow hedge.

Stante la suddetta struttura dell'indebitamento, si stima che un aumento di mezzo punto percentuale dei tassi di interesse avrebbe prodotto, sull'esercizio 2020, € 625 mila di maggiori oneri finanziari lordi, mentre una diminuzione di mezzo punto percentuale dei tassi avrebbe prodotto, sullo stesso esercizio, € 8 mila di minori oneri finanziari lordi.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità è identificato come il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento.

L'obiettivo del Gruppo LGH è quindi quello di assicurare un livello di liquidità tale da consentire di far fronte ai propri impegni contrattuali, sia in condizioni di normale corso degli affari, che in condizioni di crisi, attraverso il mantenimento di adeguate linee di credito disponibili, la liquidità generata dalla gestione e il tempestivo avvio delle negoziazioni sui finanziamenti in corso di maturazione, ottimizzando il costo del funding, in relazione alle condizioni di mercato in corso e prospettiche.

Al fine di garantire la liquidità sufficiente a coprire ogni impegno finanziario almeno nel prossimo anno (orizzonte temporale del worst case scenario riportato), il Gruppo LGH ha in essere un c/c di cash pooling con la controllante A2A Spa, con la quale è stato stipulato un apposito contratto di servizio che assicura ad LGH la possibilità di usufruire di finanziamenti a breve e/o a m/l termine, sulla base del fabbisogno finanziario necessario.

Nella tabella che segue viene rappresentato il worst case scenario, ove le attività (liquidità, prestiti attivi, crediti commerciali, ecc.) non sono prese in considerazione, mentre vengono riportate le passività finanziarie, sia verso terzi sia verso la controllante A2A Spa, e sia per la quota capitale sia per gli interessi, i debiti commerciali e i contratti derivati su tassi di interesse. Le eventuali linee finanziarie a revoca utilizzate sono fatte scadere a vista, mentre gli altri finanziamenti sono fatti scadere alla data in cui possono essere chiesti a rimborso. Infine, il saldo passivo del c/c intercompany in essere con la controllante è fatto scadere entro l'esercizio successivo.

31.12.2020
(importi in migliaia di €) SCADENZA SCADENZA SCADENZA
DA 1 A 3 M DA 3 A 12 M OLTRE 12 M
Debiti e altre passività finanziarie* 229 87.181 352.888
TOTALE FLUSSI FINANZIARI 229 87.181 352.888
Debiti verso fornitori** 36.839 650 -
TOTALE DEBITI COMMERCIALI 36.839 650 -

*capitale e oneri finanziari, compresi derivati

**solo fatture ricevute

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo è caratterizzato da una struttura del debito finanziario prevalentemente a medio termine, in quanto, escludendo il debito IFRS16, l'81% dei finanziamenti scade oltre l'esercizio successivo. Sempre escludendo il debito IFRS16 la durata media residua dei finanziamenti è pari a 3 anni e 10 mesi e 23.161 mila euro scadono oltre i 5 anni.

RISCHIO DI DEFAULT E COVENANTS

Il rischio consiste nella possibilità che i contratti di finanziamento sottoscritti contengano disposizioni che prevedano la facoltà da parte del finanziatore di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento se si verificano determinati eventi, generando così un potenziale rischio liquidità.

Il finanziamento in essere tra Linea Green e Unicredit è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società e prevede, per l'anno 2020, l'obbligo di far sì che il rapporto tra l'importo in linea capitale del finanziamento erogato e non ancora rimborsato e i mezzi propri (comprensivi dei prestiti soci postergati) sia minore di 0,30.

Per quanto riguarda il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, il succitato covenant risulta ampiamente rispettato.

RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITA' INDUSTRIALI E DI BUSINESS

RISCHI DI CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE

Possibili azioni di opposizione alla presenza degli impianti promosse da alcuni portatori di interesse e amplificate attraverso l'uso dei social networks, dovute ad una percezione negativa di alcune attività (come quelle di recupero e smaltimento rifiuti) nei territori serviti (il fenomeno detto "Not In My Back Yard") potrebbero ostacolare il regolare esercizio degli impianti esistenti, nonché gli investimenti di transizione e/o conversione dei medesimi (es. impianti waste-to-energy) e dunque la crescita pianificata dal Gruppo LGH in alcune aree di business.

Per mitigare questo rischio il Gruppo LGH si avvale del supporto delle strutture organizzative della capogruppo A2A dedicate al presidio dei rapporti istituzionali, con le comunità locali e con il territorio, al fine di instaurare e mantenere un dialogo collaborativo con i vari portatori di interesse. In tale quadro, il Gruppo LGH e la controllante A2A partecipano a tavoli tecnici con interlocutori istituzionali, a livello soprattutto locale, al fine di costruire il consenso intorno alle proprie iniziative.

RISCHI CONNESSI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Le produzioni di energia idroelettrica e calore ed i servizi di distribuzione di elettricità, gas e calore erogati dal Gruppo LGH possono subire le variazioni sfavorevoli nei parametri meteorologici e climatici, quali ad esempio la scarsità e la modifica del regime delle precipitazioni, le temperature particolarmente miti ovvero estremamente rigide nella stagione invernale, le ondate di calore nella stagione estiva. Questi fattori possono influenzare sfavorevolmente le produzioni, la distribuzione e la reputazione del Gruppo e determinare, di conseguenza, impatti economico- finanziari negativi.

Inoltre, i fenomeni meteorologici estremi come alluvioni e smottamenti possono avere impatti negativi sugli asset del Gruppo (come canali, impianti, reti, ecc.) così come su infrastrutture di terzi necessarie per la continuità delle attività del Gruppo (es. linee di trasmissione dell'energia elettrica). Questi fattori possono determinare danni diretti sugli asset e/o indiretti dovuti alla interruzione delle attività produttive. Per mitigare questo rischio il Gruppo ha posto in essere piani e procedure di gestione delle emergenze. Inoltre, sono state stipulate polizze assicurative che comprendono la copertura dei danni diretti e indiretti provocati dai fenomeni naturali.

RISCHI OPERATIVI DOVUTI AL POSSESSO E ALLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE ELETTRICA, DI COGENERAZIONE, DI TRATTAMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI NONCHÉ DELLE RETI E IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE

Il Gruppo LGH gestisce siti produttivi e servizi operativamente e tecnologicamente complessi (centrali idroelettriche, impianti di recupero e smaltimento rifiuti, centrali di cogenerazione, reti di distribuzione per elettricità, gas, calore, servizi di raccolta rifiuti e igiene urbana). Guasti meccanici e/o elettrici accidentali, cedimenti strutturali, incendi, attacchi terroristici, agitazioni sindacali e pandemie potrebbero determinare danni agli asset e, nei casi peggiori, compromettere la capacità produttiva del Gruppo, nonché la possibilità di garantire la continuità dei servizi. Tutti questi fattori possono determinare anche incrementi dei costi, danni a terze parti, così come penali imposte dalle autorità competenti.

Per mitigare questi rischi il Gruppo pone in essere strategie di gestione preventiva volte a ridurre le probabilità di accadimento delle cause e/o finalizzate ad attenuarne gli impatti. Inoltre, ha in essere investimenti volti a garantire il costante aggiornamento tecnologico ed adeguati livelli manutentivi degli impianti, piani e procedure per la gestione delle emergenze nonché una procedura di gestione delle crisi che prevede la istituzione di comitati interdisciplinari di gestione, organizzati sia a livello di Gruppo sia di Società Operative di Business – SOB e tra loro coordinati.

Per coprire i rischi residuali, il Gruppo LGH ha stipulato polizze assicurative a copertura dei danni diretti e indiretti che potrebbero manifestarsi. Nell'ambito del contratto assicurativo vengono condotti periodicamente (ogni 3 anni) sopralluoghi sugli impianti e raccomandati/verificati interventi di miglioramento della sicurezza degli asset e di loss prevention.

RISCHI DI INFORMATION TECHNOLOGY E DI OPERATIONAL TECHNOLOGY

Le attività del Gruppo LGH sono gestite attraverso sistemi informativi e reti sia IT (Information Technology) sia OT (Operational Technology) che supportano i principali processi aziendali, siano essi operativi sia amministrativi e commerciali. In particolare, il Gruppo utilizza sistemi informativi per registrare, elaborare e sintetizzare informazioni finanziarie e risultati delle attività a fini di rendicontazione interna e per ottemperare ai requisiti normativi, legali e fiscali. Inoltre, il Gruppo raccoglie e archivia dati sensibili, tra cui proprietà intellettuale, informazioni commerciali e informazioni personali di clienti, fornitori di servizi e dipendenti, in Data Center. Il funzionamento di questi sistemi e reti informatiche e tecnologiche, nonché l'elaborazione e la conservazione di questi dati in modo sicuro sono fondamentali per le attività del Gruppo. L'integrazione e lo sviluppo dei sistemi ICT per LGH e le sue controllate non può prescindere dalle evoluzioni organizzative in atto a seguito dell'operazione di acquisizione da parte di A2A e del processo di integrazione in atto. Il tema del rischio si associa ed è imprescindibile dal percorso che LGH sta intraprendendo verso la convergenza sulla più ampia mappa applicativa A2A. Per quanto riguarda, in particolare, il rischio legato alla salvaguardia del patrimonio informativo e alla continuità operativa a partire dai progetti di migrazione dei dati, il Gruppo sta ponendo in atto le attività necessarie a garantire il minimum risk derivante dalle conversioni e trasporto degli stessi sulle mappe applicative A2A. In particolare, si segnala che è in fase di attuazione un programma di allineamento agli standard A2A nella gestione degli aspetti di sicurezza ICT, nonché è stato realizzato il progetto di backup dei dati secondo il principio di "off-site vaulting", in coerenza con la Policy di backup di A2A.

L'aumento delle minacce alla sicurezza della tecnologia informatica e la criminalità informatica più sofisticata rappresenta un rischio per la sicurezza dei sistemi e delle reti del Gruppo e per la riservatezza, la disponibilità e l'integrità dei suoi dati. Una violazione della sicurezza potrebbe esporre il Gruppo, i propri clienti, i fornitori di servizi ed i dipendenti a rischi di uso improprio di informazioni o sistemi, compromissione di informazioni riservate, perdita di risorse finanziarie, manipolazione e distruzione di dati ed interruzioni operative. Tutti questi fattori potrebbero incidere negativamente sulla reputazione, sulla posizione competitiva, sulle attività e sui risultati delle attività del Gruppo. Le violazioni della sicurezza potrebbero anche comportare controversie, sanzioni pecuniarie e interdittive, nonché costi operativi e di altra natura.

Per mitigare questo rischio sono in atto nel Gruppo numerose azioni, in particolare quelle riferibili all'attivazione di accordi e contratti di service con ICT Security di A2A per gli aspetti di sicurezza informatica, nonché l'attivazione del servizio di Security Operations Center (SOC).

Inoltre, sussiste il rischio di possibili interruzioni dei sistemi e delle infrastrutture a seguito di potenziali eventi (naturali e non) che le colpiscano, con conseguenze, potenzialmente anche critiche, sulla capacità del Gruppo di mantenere la continuità di funzionamento dei propri sistemi. Per mitigare questo rischio, il Gruppo LGH ha avviato le attività di progressiva razionalizzazione dei propri Data Center e presa in carico dell'infrastruttura IT del Gruppo da parte di Group ICT A2A.

RISCHI DI SALUTE E SICUREZZA

Il manifestarsi di tali rischi può avvenire sia in caso di accadimento di incidenti o di infortuni gravi o gravissimi che interessino i dipendenti (nonché i lavoratori delle ditte appaltatrici e/o i terzi) sia in caso del manifestarsi di malattie professionali. Tali rischi sono connessi alle attività del Gruppo quali, ad esempio, quelle legate ai servizi operativi sul territorio ed allo svolgimento dei processi di esercizio e manutenzione presso gli impianti.

Il manifestarsi di tali rischi può comportare perdita di reputazione, nonché procedimenti penali, civili e/o amministrativi per violazioni alla normativa, e/o sanzioni, costi per risarcimenti e/o aumento dei premi assicurativi nonché, nei casi peggiori, interruzione dell'operatività degli impianti, con conseguenti impatti economico-finanziari negativi per il Gruppo LGH.

Per mitigare questi rischi il Gruppo ha istituito strutture organizzative dedicate alla gestione degli aspetti di Salute e Sicurezza presso la capogruppo nonché presso le SOB ed i principali impianti. Inoltre, il Gruppo mantiene attivi i Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza certificati secondo lo standard ISO 45001, per la capogruppo e per la maggior parte delle Società controllate. Oltre ai piani di formazione obbligatoria specifica per ogni ruolo e incarico aziendale, si sta valutando l'effettuazione di programmi di formazione "Leadership in Health and Safety – LiHS", già sostenuti presso il Gruppo A2A e che prevedono, a tutti i livelli, un coinvolgimento emozionale sul tema della sicurezza e la diffusione della cultura della sicurezza tramite persone leader individuate all'interno delle aree operative.

In relazione alla pandemia COVID-19, stante l'attuale quadro normativo, rientra in questo tipo di rischi anche l'eventualità di azioni legali promosse da dipendenti che portino a presunti profili di responsabilità del datore di lavoro e delle società del Gruppo in caso di contatto col virus e contrazione della malattia. Per gestire questo rischio, il Gruppo sta adottando scrupolosamente le prescrizioni e i protocolli previsti dalle vigenti normative e linee guida emanate dagli enti competenti nonché massimizzando il lavoro da remoto.

RISCHI AMBIENTALI

Il manifestarsi di tali rischi può avvenire sia come conseguenza di incidentalità nei processi produttivi sia in conseguenza delle particolari caratteristiche del business svolto dal Gruppo, che può portare a reazioni da parte dell'opinione pubblica circa presunte ricadute sull'ambiente e/o sulla salute delle popolazioni residenti. Tali rischi sono connessi, ad esempio, allo smaltimento dei residui di produzione, alle emissioni conseguenti ai processi produttivi, alla gestione delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti, ecc. Tutti questi fattori possono potenzialmente comportare perdita di reputazione, procedimenti penali, civili e amministrativi, sanzioni, costi di risanamento e ripristino ambientale nonché, nei casi peggiori, interruzione dell'operatività degli impianti con conseguenti impatti economico-finanziari negativi per il Gruppo. Inoltre, si segnala inoltre che l'eventuale emanazione di modifiche al corpo normativo esistente potrebbe comportare costi ed investimenti per garantire il rispetto delle nuove prescrizioni, nonché impatti operativi su alcune attività industriali.

Per mitigare questi rischi il Gruppo LGH, oltre a realizzare sistemi tecnici e tecnologici di prevenzione e riduzione dell'inquinamento presso le varie realtà industriali in ottemperanza alle normative di settore ed in accordo alle migliori tecniche disponibili, ha istituito strutture organizzative dedicate alla gestione degli aspetti di Ambiente presso la capogruppo nonché presso le SOB ed i principali impianti. Inoltre, il Gruppo mantiene attivi i Sistemi di Gestione Ambientale certificati secondo lo standard ISO 14001 per la capogruppo e per le principali Società controllate. A copertura del rischio ambientale residuale, il Gruppo LGH ha stipulato un'assicurazione contro i danni da inquinamento, sia di tipo accidentale sia graduale cioè sia per eventi originati da un fatto improvviso ed imprevedibile sia in caso di danno ambientale connaturato con l'esercizio continuativo delle attività. Il Gruppo è inoltre attivo nel monitoraggio della normativa in itinere nonché presente sui tavoli tecnici indetti dalle associazioni con lo scopo di evidenziare le eventuali criticità legate all'evoluzione normativa.

Infine, si evidenzia come il Gruppo LGH ponga attenzione, nell'ambito delle attività di acquisizione di nuovi asset, alla eventuale presenza di "passività ambientali", vale a dire quelle situazioni di rischio o non conformità latenti connesse al funzionamento degli stabilimenti e collegate alle precedenti gestioni, al fine di porre in atto tutte le misure volte alla loro rimozione.

ALTRE INFORMAZIONI

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Si segnala che il dettaglio dei rapporti con le parti correlate, come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, è riportato alla nota n. 42 del bilancio consolidato e alla nota n. 41 del bilancio separato.

AZIONI PROPRIE

Si precisa che ai sensi dell'art. 2428 c.c. commi 3 e 4 la Società Capogruppo non possiede né ha acquistato né alienato nel corso dell'esercizio azioni o quote di società controllanti anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona.

CONTENZIOSI E PROCEDIMENTI PENALI IN CORSO

Si riporta di seguito un aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso, premettendo che, ove ritenuto necessario, sono stati stanziati congrui fondi.

LINEA AMBIENTE

TRIBUTO SPECIALE PER IL DEPOSITO IN DISCARICA

In data 30 ottobre 2015 è stato notificato a Linea Ambiente dalla Guardia di Finanza e Polizia Provinciale di Taranto un Processo Verbale di contestazione relativo al mancato pagamento della differenza del Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi pari a € 1.861 mila, oltre sanzioni ed interessi per € 8.307 mila, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. 5242/2014.

Nonostante la Società avesse depositato le proprie memorie difensive e avesse manifestato la propria disponibilità a fornire ogni chiarimento utile e/o necessario per rimodulare la pretesa, la Regione Puglia decideva di confermare l'avviso prot. AOO-117/6241.

Avverso tale accertamento è stato proposto ricorso in Commissione Tributaria Provinciale di Bari in data 23 gennaio 2018.

In data 28 giugno 2018 la Regione Puglia, con provvedimento in autotutela n. A00-117/4125, ha annullato l'Avviso di Accertamento n. A00-117/6241 del 17 novembre 2016 e successivo atto confermativo A00- 117/6058 del 21 novembre 2017, chiedendo la cessata materia del contendere con compensazione delle spese in ordine al ricorso iscritto R.G.R. 437/2018, richiesta alla quale la Società ha aderito.

In data 5 Luglio 2018 la Commissione con sentenza n. 2203/2018 sez. 10 ha dichiarato l'estinzione del giudizio per cessata materia del contendere e compensazione delle spese.

In data 28 giugno 2018 la Regione Puglia ha emesso e notificato nuovo avviso di Accertamento prot. A00- 117/4126 per gli anni d'imposta 2012, 2013 e 2014, relativo ai medesimi conferimenti contestati con il precedente accertamento.

Con il nuovo accertamento è stata contestata la infedele registrazione delle operazioni di conferimento in discarica con conseguente applicazione del tributo nella misura intera.

Anche in questo caso, essendo le destinatarie ultime obbligate al versamento della ecotassa le società che hanno smaltito i rifiuti in discarica, le stesse sono state invitate a far valere tutte le loro ragioni che si oppongono alla pretesa tributaria ed eventualmente, per adiuvare la difesa di Linea Ambiente; ciò a tutti gli effetti di legge e, in particolare, ai fini interruttivi della prescrizione, in ordine alla rivalsa nei loro confronti per tutte le somme che Linea Ambiente s.r.l. fosse costretta a pagare a seguito di eventuali avvisi di accertamento notificati.

In relazione all'Accertamento notificato, in data 24 agosto 2018 sono state depositate deduzioni difensive al Servizio Tributi Propri della Regione Puglia ai sensi dell'art. 7, comma 2, della legge regionale n. 38 del 30 dicembre 2011.

La Società non veniva convocata dalla Regione e con provvedimento prot. A00-117/372 del 18 gennaio 2019, confermava l'avviso di accertamento prot. A00-117/4126 del 28 giugno 2018.

Avverso il menzionato Accertamento è stato presentato Ricorso notificandolo alla Regione Puglia il 23 marzo 2019 depositato alla Commissione Tributaria di Bari il 12 aprile 2019, iscritto a ruolo con R.G.R. n. 1031/2019.

Il 13 settembre 2019 si è tenuta la prima udienza e la successiva si è tenuta il 13 dicembre 2019. Con sentenza n. 2973/2019 sez. 8, depositata il 17 dicembre 2019, la Commissione ha respinto il ricorso. La società, in data 7 maggio 2020, ha presentato appello.

Considerato che alcuni contratti di conferimento prevedevano un prezzo comprensivo del tributo stesso, in relazione a tali contratti, il rischio di potenziali passività a seguito del contenzioso riguardante l'ecotassa, è da valutare come "probabile", non essendo certa l'azione di rivalsa nei confronti dei conferitori STIR della Campania con i quali sono stati sottoscritti contratti di conferimento rifiuti a prezzi comprensivi del tributo. La società ha proceduto a stanziare un Fondo per rischi ed oneri di un importo che si ritiene rappresenti una stima sufficientemente prudenziale dell'importo di possibile soccombenza.

In data 03 febbraio 2016 il Libero Consorzio Comunale di Siracusa ha notificato alla società incorporata Greenambiente S.r.l. un "Avviso di accertamento in rettifica e liquidazione per l'anno di imposta 2012" con il quale è stata contestata alla Società una errata classificazione dei rifiuti ed è stato richiesto alla stessa il pagamento della differenza del Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (cd. Ecotassa) per complessivi € 1.092 mila, oltre sanzioni ed interessi per complessivi € 386 mila.

In data 22 marzo 2016 è stato presentato il ricorso avverso l'avviso di accertamento presso la Commissione Tributaria Provinciale di Siracusa ed iscritto a Ruolo con R.G.R. n. 583/2016.

Sempre per errato versamento del Tributo Speciale per il conferimento in discarica, in data 27 dicembre 2017 il Libero Consorzio Comunale di Siracusa ha presentato 2 nuovi avvisi di accertamento per gli anni 2013 e 2014, rispettivamente dell'importo di € 1.005 mila e di € 228 mila per tributo, € 302 mila e € 68 mila per sanzioni.

Anche tali accertamenti, come già fatto per quello relativo al 2012, sono stati portati a conoscenza delle Società e degli Enti che hanno smaltito i rifiuti, atteso che soggetto passivo della cosìddetta ecotassa è il gestore dell'impresa di stoccaggio definitivo (in est la ex Greenambiente srl), con obbligo di rivalsa nei confronti delle società che hanno smaltito in discarica i rifiuti (art. 3, comma 26 della Legge n. 549 del 28 dicembre 1995).

Le società che hanno smaltito i rifiuti in discarica, essendo le destinatarie ultime obbligate al versamento della ecotassa, sono state invitate a far valere tutte le loro ragioni che si oppongono alla pretesa tributaria ed eventualmente, per adiuvare la difesa di Linea Ambiente S.r.l. incorporante della ex Greenambiente S.r.l.; ciò a tutti gli effetti di legge e, in particolare, ai fini interruttivi della prescrizione, in ordine alla rivalsa nei loro confronti per tutte le somme che Linea Ambiente S.r.l., incorporante della ex Greenambiente S.r.l., fosse costretta a pagare a seguito degli Avvisi di Accertamento notificati.

Avverso i menzionati Avvisi di Accertamento notificati dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa per gli anni 2013 e 2014, in data 23 febbraio 2018 sono stati presentati i ricorsi, depositati in pari data alla Commissione Tributaria Provinciale di Siracusa, iscritti a ruolo con R.G.R. n. 478/2018 – anno 2014 e R.G.R. n. 479/2018 – anno 2013.

Alla luce delle considerazioni sopraesposte si ritiene che non vi siano al momento rischi di potenziali passività. Pertanto non è stato accantonato nessun importo a fondo rischi.

A seguito di controlli effettuati, i Verificatori hanno rilevato che i rifiuti provenienti da alcuni impianti TMB in Roma, di AMA S.p.A., smaltiti nella discarica di Grottaglie di proprietà di Linea Ambiente nel periodo dal 01/11/2014 al 28/02/2019, riportavano una presunta non corretta assegnazione dei codici CER. La non idoneità dei rifiuti prodotti conferiti, e le criticità riscontrate nella gestione degli impianti TMB di AMA S.p.A., sarebbe risultata da documentazione di ARPA Lazio. Conseguentemente, per i verificatori, tali rifiuti non potevano essere conferiti in discarica, non potevano godere dell'aliquota agevolata riguardante l'ecotassa né tantomeno essere smaltiti fuori regione derogando al principio di autosufficienza regionale. Per quanto sopra, i verificatori, hanno ritenuto che il gestore Linea Ambiente S.r.l. ha accettato abusivamente tali di AMA S.p.A., commettendo così violazioni in materia di Tributo Speciale di cui alla Legge 28.12.1995 n. 549 e alle Leggi Regionali n. 38/2011 e 8/2018. Pertanto, hanno constatato l'omesso versamento di 3.374 mila euro quale differenza dovuta di Tributo Speciale per il deposito in discarica di rifiuti solidi (c.d. ecotassa), oltre a sanzioni per violazione della legge n. 549/1995, - art. 3 comma 31 per 6.747 mila euro e art. 3 comma 32, per 10.121 mila euro; Il Verbale di Constatazione, nonché l'eventuale Accertamento dovrà essere portato a conoscenza della società A.M.A. S.p.A. che ha prodotto e richiesto lo smaltimento dei rifiuti essendo la destinataria ultima obbligata al versamento della ecotassa e delle relative sanzioni, atteso che, soggetto passivo della così detta ecotassa è il gestore dell'impresa di stoccaggio definitivo (in est la Linea Ambiente s.r.l.), con obbligo di rivalsa nei confronti delle società che hanno smaltito in discarica i rifiuti (art. 3, comma 26 della Legge n. 549 del 28/12/1995). Le stessa A.M.A. S.p.A. dovrà essere invitata a far valere tutte le proprie ragioni che si oppongono alla pretesa tributaria ed eventualmente, adiuvare la difesa della Linea Ambiente s.r.l.

Per quanto riguarda la constatata violazione dell'art. 3 comma 32 Legge 549/1995, il rischio di soccombenza è "remoto" in quanto la società è titolare di regolare autorizzazione e risulta essere stata diligente nelle operazioni di ricezione del conferimento. Inoltre, gli stessi verificatori alle pagg. 6 e 7 del Verbale di Constatazione, ritengono che i rifiuti conferiti andassero qualificati con un codice CER per i quali la società risulta regolarmente autorizzata. Per quanto riguarda invece, la sanzione riguardante la constatata vilazione dell'art 3 comma 31, Legge 549/1995 e il tributo richiesto, il rischio di potenziali passività a seguito del contenzioso, è da valutare come "possibile" anche alla luce della azione di rivalsa riferita al Tributo nei confronti del conferitore A.M.A. S.p.A. La società ha proceduto, sulla base di quanto scritto sopra, a stanziare a fondo per rischi ed oneri un importo adeguato al rischio stesso, meglio dettagliato nella parte specifica del fascicolo di bilancio.

ROYALTIES

Il collegio arbitrale, in relazione dall'arbitrato, attivato dal Comune di Grottaglie, relativo alle royalties inerenti alla discarica sita nel Comune stesso,in data 25 gennaio 2019, ha pronunciato un lodo parzialmente sfavorevole a Linea Ambiente in quanto le richieste di controparte sono state accolte solo in parte; pertanto, la soluzione della controversia prevede il pagamento da parte di Linea Ambiente di una somma pari a € 2.841 mila (iva inclusa).

In data 13 febbraio 2019 il Comune di Grottaglie ha notificato ricorso al Collegio Arbitrale per la correzione del lodo, chiedendo l'incremento della condanna di circa € 800 mila in quanto il Collegio avrebbe errato nel non accorgersi che una fattura era invece stata prodotta ed a tal riguardo è stata fissata udienza di audizione delle parti per il giorno 28 febbraio 2019.

Con ordinanza del 28 febbraio 2019 il Collegio Arbitrale ha rigettato l'istanza per la correzione di errore materiale proposta dal Comune.

La società ha presentato appello, al fine di contestare l'applicabilità della Convenzione del 2000 – e dunque della clausola compromissoria – ai rifiuti conferiti nel 2016 al Lotto III ed a qualsiasi futuro ampliamento della discarica esistente.

La Società ritiene di avere iscritto nello Stato Patrimoniale e nel Conto economico dell'esercizio, importi sufficienti alla copertura della potenziale passività.

TRIBUNALE DI TARANTO – PROCEDIMENTO PENALE RGNR 2785/18.

In data 14 marzo 2019, un dipendente di A2A Ambiente S.p.A., distaccato in Linea Ambiente S.r.l. con funzioni di Direttore Operativo della società, è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere nell'ambito di indagini in merito ai reati di cui agli artt. 319 e 321 c.p. con riferimento ad una ipotesi di corruzione connessa al rilascio della Determina dirigenziale n. 45 del 5 aprile 2018 da parte della Provincia di Taranto per l'ottimizzazione orografica della discarica di Grottaglie di Linea Ambiente S.r.l..

Con provvedimento del 1° agosto 2019 il Tribunale di Taranto – Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari – su richiesta della Procura, ha disposto il giudizio immediato, cioè senza lo svolgimento dell'udienza preliminare, nei confronti degli imputati soggetti a custodia cautelare, tra i quali il dipendente di A2A Ambiente, nei cui confronti è stata sostituita la misura della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari e, successivamente, con l'obbligo di dimora nel comune di residenza, fissando allo scopo la prima udienza del 4 novembre 2019. Tale processo è attualmente nella fase dell'istruttoria dibattimentale.

TRIBUNALE DI TARANTO N. 5400/19 R.G. RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA

In data 7 maggio 2020 la Guardia di Finanza ha notificato a Linea Ambiente decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Taranto in data 12 marzo 2020 nell'ambito dei procedimenti n. 2785/18 R.G.N.R. e 5400/19 R.G. Resp. Amm., nonché atto di esecuzione di sequestro preventivo ex art. 53 D.Lgs. 231/01, valevole anche quale informazione di garanzia ex art. 369 c.p.p..

Per la prima volta, Linea Ambiente è stata informata dell'esistenza del Procedimento penale n. 5400/19 R.G. Resp. Amm. degli Enti per i reati di corruzione di cui all'art. 25 comma 2 D.Lgs. 231/01.

Il sequestro preventivo, in data 7 maggio 2020, è stato disposto fino alla concorrenza di euro 26.273.298 (pari al supposto profitto del reato). In data 13 maggio 2020 è stata notificata la nomina di un amministratore giudiziario dei beni posti sotto sequestro, tra cui sono comprese quote societarie e crediti.

In data 21 maggio 2020 Linea Ambiente ha proposto istanza di riesame del provvedimento di sequestro, discussa nella Camera di Consiglio del 9 giugno 2020, e rigettata. Le istanze cautelari sono state confermate. In data 11 giugno 2020 è stato notificato decreto di dissequestro delle quote di Linea Ambiente.In data 10 settembre 2020 è stato notificato alla società avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art 415 bis c.p.p. La notifica è stata ripetuta, con parziali variazioni, in data 21 gennaio 2021. In data 21 gennaio 2021 la Procura di Taranto ha notificato al difensore di Linea Ambiente provvedimento di dissequestro e restituzione del 95,004% delle quote di Lomellina Energia possedute da Linea Ambiente e già poste sotto sequestro preventivo. Ciò è avvenuto sulla base di una nuova stima del valore delle quote stesse fatto dall'Amministratore Giudiziario e sul fatto che dopo i sequestri operati dalla Guardia di Finanza residuavano da porre sotto sequestro somme pari a tale valore delle quote.

Allo stato attuale, la società ritiene il rischio di confisca possibile e non ha appostato fondo di importo pari al sequestro in considerazione di plurimi fattori concomitanti quali I) la fase ancora preliminare del Procedimento n. 5400/19 R.G. Resp. Amm.; II) l'esorbitanza della somma determinata nel decreto di sequestro preventivo quale profitto derivante dall'ipotetico reato presupposto rispetto a quella allo stato ritenuta possibile oggetto di un futuro effettivo provvedimento di confisca; III) l'indeterminabilità del momento, comunque considerevolmente lontano nel tempo, in cui lo stesso sequestro potrà essere disposto, data la necessità della definitività delle eventuali sentenze di condanna.

PROCURA DI LECCE - PROCEDIMENTO PENALE N. 6369/2019 R.G.N.R.

Il 26 febbraio 2020 presso la sede di Rovato di Linea Ambiente S.r.l. la Guardia di Finanza di Brescia ha eseguito il "Decreto di perquisizione e sequestro" emesso, in data 5 febbraio 2020, dalla Procura di Lecce (P.M. dott.ssa Mignone) in relazione al procedimento penale n. 6369/2019 R.G.N.R..

La Guardia di Finanza ha quindi acquisito la copia del Modello Organizzativo della società e gli atti ed i documenti inerenti i flussi informativi destinati all'Organismo di Vigilanza di Linea Ambiente S.r.l. dal novembre 2014 al mese di gennaio 2019.

Il procedimento penale è stato iscritto nei confronti della società Linea Ambiente S.r.l. e del legale rappresentante pro tempore per i reati di cui agli artt. 452 quaterdecies c.p. (attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti) e 256, commi 1 e 3 del D.Lgs. 152/2006 (rispettivamente attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione/iscrizione e realizzazione e gestione di discarica non autorizzata) da cui deriva la responsabilità amministrativa della società ai sensi degli artt. 24 e 25 undecies del D.Lgs. 231/2001 e ciò – si legge nel detto provvedimento – "per avere, con più operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi e attività continuative ed organizzate, gestito e smaltito illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti urbani, realizzando una discarica abusiva, al fine di conseguire un ingiusto profitto". Tali ipotizzati illeciti sarebbero stati commessi in "Roma e Grottaglie dal 1° novembre 2014 al 28 gennaio 2019 con permanenza".

Unitamente al "Decreto di perquisizione e sequestro" la Guardia di Finanza ha notificato alla società "Informazione di Garanzia e sul diritto di difesa", dalla quale emerge che nell'ambito dello stesso procedimento è stata iscritta con le medesime ipotesi anche la società AMA S.p.A. di Roma, "proprietaria degli impianti TMB Rocca Cencia e Salario in Roma".

La società è stata informata che persone fisiche riconducibili alle funzioni di legali rappresentanti o amministratori di Linea Ambiente S.r.l. e di AMA S.p.A. nel periodo di interesse abbiano ricevuto richiesta di proroga delle indagini preliminari nel medesimo procedimento.

LINEA GREEN

CONCESSIONI IDROELETTRICHE

Sono tuttora pendenti numerosi ricorsi con cui Linea Green affiancata da A2A hanno contestato i provvedimenti emessi dalla Regione Lombardia per disciplinare la continuazione della derivazione di acqua ad uso idroelettrico anche dopo la scadenza delle rispettive concessioni.

In particolare, la D.G.R. della Lombardia n. 5130-2016 ha disposto, attuando il comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003 introdotto dalla L.R. 19/2010, l'assoggettamento delle concessioni idroelettriche lombarde già giunte a scadenza ad un "canone aggiuntivo" stabilito "provvisoriamente" in € 20/kW di potenza nominale di concessione e si è riservata la richiesta di conguaglio all'esito di valutazioni degli uffici regionali circa la redditività delle concessioni scadute

A2A e Linea Green, che hanno sempre contestato anche in sede giudiziaria la legittimità anche costituzionale del citato comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003, hanno impugnato, al pari di altri operatori, la D.G.R. 5130-2016 innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, i provvedimenti connessi e conseguenti che hanno disciplinato le condizioni per la prosecuzione temporanea di ogni concessione, e che, ove prevista, hanno disposto la revoca della esenzione di quota parte del canone demaniale.

Le disposizioni delle Regioni in materia di prosecuzione temporanea delle concessioni scadute o in scadenza potrebbero, a partire dal 2019, trovare legittimazione nelle previsioni introdotte dalla Legge di conversione n. 12/2019 del D.L. n. 135/2018 la cui compatibilità costituzionale è tuttavia controversa. A quest'ultimo proposito, va evidenziato che A2A e Linea Green hanno da ultimo promosso innanzi al TSAP l'annullamento della D.D.G. n. 10544/2019, con cui la Regione Lombardia ha provveduto ad accertare e determinare gli importi asseritamente dovuti dai concessionari a titolo di canone aggiuntivo anche per l'anno 2019, contenziosi successivamente integrati con riferimento al canone aggiuntivo per l'anno 2020, e con tali ricorsi hanno, inoltre, proposto il rinvio alla Corte Costituzionale di questione di legittimità costituzionale in relazione alle citate previsioni introdotte dalla legge di conversione del D.L. Semplificazioni in merito alle concessioni idroelettriche.

Anche la L.R. 5/20 emessa dalla regione Lombardia in attuazione della Legge 12/2019 è stata sottoposta al giudizio di costituzionalità dal Governo e la udienza è fissata all'11 maggio 2021.

Per i contenziosi relativi ai canoni di derivazione di acqua pubblica la società ha stanziato alla data odierna fondi rischi congrui secondo considerazioni di prudenza, e tenendo altresì conto dell'avvenuto pagamento con riserva di eventuale successiva ripetizione all'esito definitivo dei rispettivi giudizi- di talune posizioni, al mero scopo di evitare procedimenti di esazione coattiva e così realizzare una deflazione del contenzioso.

REVISIONE DEL BILANCIO

Il bilancio societario di Linea Group Holding S.p.A. e il consolidato del Gruppo sono sottoposti a revisione legale da parte della società EY S.p.A. sulla base dell'incarico conferito dall'assemblea dei soci per il triennio 2019-2021.

II. BILANCIO CONSOLIDATO

PROSPETTI CONTABILI

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(importi in migliaia di €)

CONTO ECONOMICO NOTE parti
correlate
2020 parti
correlate
2019
Ricavi di vendita e prestazioni
Altri ricavi e proventi
Totale ricavi
1
2
70.675
751
193.798
19.060
212.858
86.081
2.184
223.277
13.072
236.349
Consumi di materie prime e servizi
Altri costi operativi
Totale costi operativi
Costo del lavoro
Totale costi operativi e costo del lavoro
3
4
5
- 37.150
- 5.152
-259
-92.930
-17.406
-110.336
-46.660
-156.996
- 48.410
- 5.489
-109.420
-19.811
-129.231
-52.639
-181.870
Margine operativo lordo 55.862 54.479
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni
Risultato operativo netto
Risultato da transazioni non ricorrenti
6
7
-89.642
-33.780
-
-86.208
-31.729
-
Gestione finanziaria
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Valutazione di partecipazioni
Totale gestione finanziaria
8
8
9
12.214
- 7.087
19.400
12.715
-7.610
19.476
24.581
13.050
- 6.043
- 202.359
13.503
-9.411
205.739
209.831
RISULTATO
PRIMA DELLE
IMPOSTE
DERIVANTE
DALLE
ATTIVITA'
IN
FUNZIONAMENTO
-9.199 178.102
Imposte sul reddito 10 6.753 3.937
RISULTATO NETTO DERIVANTE DALLE
ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
-2.446 182.039
Risultato netto attività cessate/destinate ad essere
vendute
11
RISULTATO NETTO -2.446 182.039
Di cui del Gruppo
Di cui di terzi
-2.828
382
182.183
-144

(importi in migliaia di €)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Note 2020 2019
Utile/Perdita del periodo (A) 27 - 2.446 182.039
Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto 27 112 171
economico separato:
Variazione riserva di "cash flow hedge" 31 147 231
impatto fiscale sulla variazione riserva di "cash flow hedge" 10 - 35 - 55
Variazioni di fair value attività finanziarie 16 - - 5
impatto fiscale sulla variazione di fair value delle attività finanziarie 10
Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto
economico separato: 27 - 375 - 285
Variazione riserva IAS 19 28 - 495 - 375
impatto fiscale sulla variazione riserva IAS 19 10 120 90
Tot.utile/(perdite) complessivo per il periodo 27 - 2.709 181.925
attribuibile al gruppo 27 - 3.087 7.370
attribuibile ai terzi 27 378 - 148

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

(importi in migliaia di €)

200.800
21.464
343.545
5.300
237.713
32.295
17
18 2.492 2.788
924.082 843.905
19 10.684 14.274
20 21.744 59.558 27.396 62.291
21 363 4.999 937 6.198
22 3.116 4.799
23
24 2.657 21.882 1.103 8.081
25 12.030 3.052
112.269 98.695
26 0 0
1.036.351 942.600
12
13
14
15
16
10
3.651
281.926
200.331
21.464
377.543
3.651
283.917
34.684
5.300
232.489
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' NOTE parti
correlate
31.12.2020 parti
correlate
31.12.2019
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 189.494 189.494
Riserve 157.048 -12.573
Risultato del periodo -2.828 182.183
Totale patrimonio netto del gruppo 343.714 359.104
Patrimonio di terzi 7.392 13.490
Totale Patrimonio netto 27 351.106 372.594
PASSIVITA' NON CORRENTI
Benefici a dipendenti 28 14.087 16.233
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 29 112.053 68.320
Passività finanziarie non correnti 30 348.005 358.408 330.862 340.267
Imposte differite 10 19.845 15.494
Passività non correnti per strumenti derivati 31 180
Altre passività non correnti 32 723 1.039
Totale passività non correnti 505.116 441.533
PASSIVITA' CORRENTI
Passività finanziarie correnti 33 80.836 86.607 27.184 35.870
Debiti commerciali 34 18.039 73.520 18.253 67.607
Debiti per imposte correnti 35 720 154
Passività correnti per strumenti derivati 36 33
Altre passività correnti 37 10.264 19.249 3.602 24.842
Totale passività correnti 180.129 128.473
Passività correlate ad attività cessate / destinate ad
essere vendute
38
TOTALE PASSIVITA' 685.245 570.006
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 1.036.351 942.600

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

per gli esercizi chiusi dal 31 Dicembre 2019 al 31 Dicembre 2020

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RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(importi in migliaia di €) 2020 2019
RISULTATO DA ATTIVITA' OPERATIVE, AL NETTO DI IMPOSTE -2.446 182.039
Utile da attività in via di dismissione, al netto delle imposte 0 0
RISULTATO NETTO -2.446 182.039
Rettifiche per riconciliare l'utile netto con il flussi finanziari generati dalle attività operative:
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali 26.023 31.024
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali 10.213 13.914
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 2.124 43.038
Acquisizione di partecipazioni al netto della liquidità acquisita
Valorizzazione partecipazioni a patrimonio netto
-20.130
-942
-202.339
-3.400
Svalutazione attivo circolante 0 -1.858
Variazione netta TFR e fondi pensionistici -1.921 -20
Variazione netta fondi rischi e oneri 48.574 -53
Variazione netta delle imposte differite attive e passive -9.904 -6.997
Variazioni nelle attività e passività operative:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze 491 -2.711
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali 1.535 16.316
(Aumento)/diminuzione dei crediti per imposte dirette (IRES e IRAP) 1.032 -1.143
(Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie -8.459 3.460
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali 11.185 -6.915
Aumento/(diminuzione) dei debiti per imposte dirette (IRES e IRAP) 507 -2.001
Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie -5.322 -647
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE 52.560 61.653
Flussi finanziari da attività d'investimento:
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali
(Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie
-45.586
-
-42.353
-
Acquisizione di soc.controllate, al netto della liquidità acquisita -44.718 -953
FLUSSI FINANZ.NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO -90.304 -43.276
Flussi finanziari da attività di finanziamento:
(Aumento)/diminuzione attività finanziarie (compresi derivati attivi in pfn) 1.615 8.040
Aumento/(diminuzione) passività finanziarie (compresi derivati passivi in pfn) 57.609 -18.088
Dividendi -12.238 -12.392
Altre variazioni -264 -112
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 46.722 -22.552
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE 8.978 -4.175
Disponibilità liquide nette a inizio perido 3.052 7.227
Disponibilità liquide nette a fine periodo 12.030 3.052
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 2020 2019
Proventi finanziari incassati 83 453
Oneri finanziari pagati 6.878 7.158
Imposte sul reddito pagate 591 8.658

Dividendi incassati 12.200 13.015 Dividendi pagati 12.000 12.392

(importi in migiaia di €)

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INFORMAZIONI GENERALI

Linea Group Holding S.p.A. è una società per azioni, registrata e domiciliata in Italia.

La predisposizione del bilancio consolidato di Linea Group Holding S.p.A. (di seguito, "la Società") per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 è stata autorizzata dal Consiglio d'Amministrazione in data 17 marzo 2021.

Le attività del Gruppo sono dettagliatamente descritte nella relazione sulla gestione.

PRINCIPI DI REDAZIONE E PRINCIPI CONTABILI

Il bilancio consolidato del Gruppo Linea Group Holding al 31 dicembre 2020 è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (di seguito IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

Il bilancio consolidato del Gruppo è presentato in migliaia di €, tale valuta coincide anche con la moneta funzionale delle economie in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2019, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2020" e di quanto segue:

Si precisa che gli schemi di bilancio presentati non sono variati rispetto a quelli utilizzati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2019.

Il bilancio consolidato del Gruppo LGH al 31 dicembre 2020 è stato predisposto sulla base delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2020 ed è corredato dalla relazione sulla gestione sull'andamento del Gruppo stesso ed è oggetto di revisione legale da parte della società di revisione EY S.p.A. in base all'incarico conferito per il triennio 2019-2021 dall'assemblea del 29 aprile 2019.

Con riguardo ai prospetti di bilancio consolidato si precisa quanto segue:

  • Situazione patrimoniale-finanziaria: è stata adottata la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello "IAS 1 revised".
  • Conto economico: il Gruppo presenta una classificazione dei costi per natura, che si ritiene più rappresentativa delle attività prevalentemente commerciali e di distribuzione del Gruppo, e assume la denominazione di conto economico complessivo. Esso viene esposto su due prospetti: il primo evidenzia le tradizionali componenti di conto economico, con il risultato di periodo, mentre il secondo, partendo da questo risultato, espone dettagliatamente le altre componenti, precedentemente evidenziate solo nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto.
  • Rendiconto finanziario: è stato predisposto adottando il metodo indiretto, rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria, come consentito dallo IAS 7.
  • Variazioni di Patrimonio Netto di Gruppo: presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto, riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Ai sensi dello IAS 8, nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dalla società dal presente esercizio" sono indicati e brevemente illustrati gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2020.

Nel paragrafo a seguire, "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea" vengono invece dettagliati i principi contabili ed interpretazioni già emessi, non ancora omologati dall'Unione Europea, e pertanto non applicabili per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2020, i cui eventuali impatti saranno quindi recepiti a partire dai bilanci dei prossimi esercizi.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI APPLICABILI DAL GRUPPO DAL PRESENTE ESERCIZIO

A decorrere dal 1° gennaio 2020 risultano applicabili al Gruppo le seguenti integrazioni a specifici paragrafi dei principi contabili internazionali già adottati dalla società nei precedenti esercizi:

  • IAS 1 e IAS 8: omologata in data 10 dicembre 2019 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione fornisce una nuova definizione di rilevanza dell'informazione, introducendo anche il concetto di occultamento delle informazioni. In particolare, secondo tale integrazione, un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento possano influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base dei bilanci stessi, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. Tale integrazione non ha prodotto alcun effetto sulle informazioni fornite all'interno della Relazione Finanziaria ne sui risultati economico-finanziari del Gruppo;
  • IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: omologata in data 16 gennaio 2020 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione ai principi in oggetto fornisce perimetro di applicabilità alla "reforming major interest rate benchmarks" con cui il Consiglio Europeo per la stabilità finanziaria ha emanato delle raccomandazioni volte a rafforzare gli indici di riferimento esistenti e altri potenziali tassi di riferimento basati sui mercati interbancari e a elaborare tassi di riferimento alternativi pressoché privi di rischio. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo;
  • IFRS 3 "Business Combination": omologata in data 22 aprile 2020 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione mira a chiarire il concetto di "Attività aziendale", fondamentale nella definizione di un'operazione di aggregazione aziendale. Si chiarisce che i concetti chiave di un'attività aziendale sono: a) fattori di produzione, ossia qualsiasi risorsa economica che crei produzione o sia in grado di contribuire alla creazione di produzione quando le vengono applicati uno o più processi; b) il processo, ossia qualsiasi sistema, standard, protocollo, convenzione o regola che, se applicato ai fattori di produzione, crei produzione o sia in grado di contribuire alla creazione di produzione; c) la produzione, ossia il risultato di fattori di produzione e processi applicati ai fattori di produzione che forniscono beni o servizi ai clienti, generano proventi dell'investimento (quali dividendi o interessi) o generano altri proventi da attività ordinarie. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo;
  • IFRS 16 "Leases": omologata in data 12 ottobre 2020 ed applicabile a tutti i bilanci chiusi a partire dal 1 giugno 2020, l'integrazione mira a neutralizzare gli effetti contabili conseguenti a variazioni nel pagamento dei canoni (cancellazione o riduzione dei canoni) derivanti da accordi tra le parti in considerazione degli effetti negativi del Covid-19. In assenza di tale intervento da parte dell'ente regolatore, tali modifiche avrebbero comportato la rideterminazione della passività finanziaria e il valore contabile dell'attività consistente del diritto di utilizzo, comportando un notevole aggravio amministrativo. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo in quanto non sono stati variati i pagamenti relativi ai contratti oggetto di IFRS 16.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

  • IFRS 17 "Contratti assicurativi": emesso dallo IASB in data 18 maggio 2017 e sarà applicabile alle imprese che emettono contratti assicurativi a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2023. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB, in data 23 gennaio 2020 e 15 luglio 2020, ha emesso due integrazioni al principio IAS 1 "Presentation of the financial statements" che mirano a definire meglio il concetto di passività e la relativa classificazione tra breve e medio lungo termine. Nello specifico si dà enfasi al concetto temporale di trasferimento di denaro o altre risorse alla controparte, per estinguere la passività. L'integrazione sarà applicabile ai bilanci chiusi a partire dal 1° gennaio 2022 e non si prevede comporterà impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB, in data 22 ottobre 2018, ha rilasciato un'integrazione al principio IFRS 3 "Business Combination", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2022, che aiuta le imprese a comprendere se un'acquisizione è definibile come un'aggregazione di asset oppure un business. In particolare chiarisce che, per definire un'acquisizione effettuata come un business, ci deve essere la capacità di fornire beni o servizi a clienti, diversamente da quanto indicato dal principio originario che ha un focus sulla capacità di produrre dividendi o benefici economici agli stakeholder. Non si prevedono impatti sulla situazione economicofinanziaria del Gruppo.Lo IASB in data 14 maggio 2020, ha emesso emendamenti ai principi IAS 16 "Propery Plant ed Equipment" e IAS 37 "Provisions, Contingent liabilities and Contingent assets" applicabili entrambi a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2022. Nell'emendamento al principio IAS 16 si chiarisce il divieto di dedurre dal costo di iscrizione dell'immobilizzazione materiale eventuali ricavi derivanti dalla vendita di materiali utilizzati durante il periodo di produzione e messa in funzione dell'immobilizzazione stessa. Tale ricavi vanno imputati a conto economico quando realizzati. Nell'emendamento al principio IAS 37, si dettagliano specificatamente quali costi vanno inclusi nel considerare l'obbligazione nata in seguito alla conclusione di un contratto oneroso. La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB in data 26 settembre 2019, ha emesso un emendamento ai principi IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7, applicabile a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2021, in cui chiarisce quando poter definire e trattare come di copertura un contratto derivato in periodi di riforma degli interest rate bechmark da parte delle banche centrali. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB in data 24 giugno 2020 ha emesso, all'interno del dossier miglioramenti 2018-2020, un'integrazione al principio contabile IFRS 9 che chiarisce le fee che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 e non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

PRINCIPI E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Linea Group Holding S.p.A. e delle società controllate redatti al 31 dicembre 2020. Le situazioni contabili delle controllate utilizzate per il consolidamento sono redatte adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante.

Nella preparazione del bilancio consolidato vengono assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo ai soci di minoranza, in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico, la quota del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro spettanza. Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto, comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value, alla data di acquisizione, delle relative attività e passività; l'eventuale differenza residuale emergente è allocata alla voce differenza da consolidamento.

Le quote di patrimonio netto e di risultato attribuibile ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nello stato patrimoniale e nel conto economico consolidati.

DENOMINAZIONE SEDE CAPITALE
SOCIALE
(IN K€)
% DI
POSSESSO
DIRETTO
% DI
POSSESSO
INDIRETTO
Linea Group Holding Spa Cremona 189.494 capogruppo
SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
Linea Ambiente Srl Rovato (BS) 19.000 100
Linea Green Spa Rovato (BS) 48.000 100
Linea Gestioni Srl Crema (CR) 6.000 100
LD Reti Srl Lodi 32.976 95,60
Fragea S.r.l. società agricola Sesto ed Uniti (CR) 20 100
SOCIETA' COLLEGATE VALUTATE COL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
ASM Codogno S.r.l. Codogno (LO) 1.898 49

L'elenco delle società del Gruppo alla data del 31 dicembre 2020 è il seguente:

Acquisizione Agritré e Trestock

I dettagli dei valori patrimoniali al 1° marzo 2020 delle società acquisite sono riepilogati nel prospetto seguente:

STATO PATRIMONIALE AGRITRE TRE
STOCK
TOTALE
29/02
immobilizzazioni materiali 83.496 2.658 86.153
immobilizzazioni immateriali 22 0 22
altre attivita' finanziarie non correnti 711 432 1.143
attivita' per imposte anticipate 1.274 103 1.377
altre attivita' non correnti e strumenti derivati 61 1 62
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 85.563 3.193 88.756
rimanenze 2.359 0 2.359
crediti commerciali 8.838 1.021 9.859
altre attivita' correnti e strumenti derivati 6.225 65 6.291
attivita' finanziarie correnti 38 70 108
attivita' per imposte correnti 128 1 129
disponibilita' liquide e mezzi equivalenti 8.366 35 8.401
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 25.954 1.193 27.146
TOTALE ATTIVO 111.516 4.386 115.902
passivita' finanziarie non correnti 50.059 276 50.335
passivita' per imposte differite 4.137 0 4.137
benefici a dipendenti 83 0 83
fondo rischi, oneri e passivita' per discariche 3.179 108 3.286
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 57.457 383 57.841
debiti commerciali 3.803 98 3.901
passivita' correnti e strumenti derivati 585 17 602
passivita' finanziarie correnti 80 0 80
debiti per imposte 59 0 59
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 4.528 115 4.643
TOTALE PASSIVO 61.986 498 62.484

Acquisizione Fragea

I dettagli dei valori patrimoniali al 1° novembre 2020, data di acquisizione del controllo, della società acquisita sono riepilogati nel prospetto seguente:

ATTIVITA' 01.11.20 PASSIVITA' 01.11.20
ATTIVITA' NON CORRENTI PASSIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 9.071 Benefici a dipendenti 28
Immobilizzazioni materiali 9 Fondi rischi, oneri e passività per discariche 292
Attività per imposte anticipate 2 Passività finanziarie non correnti 8.133
Totale attività non correnti 9.082 Totale passività non correnti 8.453
ATTIVITA' CORRENTI PASSIVITA' CORRENTI
Rimanenze 354 Passività finanziarie correnti 410
Crediti commerciali 506 Debiti commerciali 1.070
Attività per imposte correnti 15 Altre passività correnti 94
Disponibilità liquide 90
Altre attività correnti 322
Totale attività correnti 1.287 Totale passività correnti 1.574
TOTALE ATTIVITA' 10.369 TOTALE PASSIVITA' 10.027

Deconsolidamento Lomellina Energia S.r.l.

Si espongono di seguito i valori patrimoniali al 31 gennaio 2020 di Lomellina Energia:

(importi in migliaia di €)

ATTIVITA' 31.01.20 PASSIVITA' 31.01.20
ATTIVITA' NON CORRENTI PASSIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali -2.820 Benefici a dipendenti -336
Immobilizzazioni materiali -67.558 Fondi rischi, oneri e passività per discariche -8.419
Attività finanziarie non correnti 45.183 Passività finanziarie non correnti -28.060
Attività per imposte anticipate -9.226 Imposte differite -116
Altre attività non correnti -1.324 Altre passività non correnti -270
Totale attività non correnti -35.745 Totale passività non correnti -37.200
ATTIVITA' CORRENTI PASSIVITA' CORRENTI
Rimanenze -5.811 Passività finanziarie correnti -7.546
Crediti commerciali -12.505 Debiti commerciali -10.243
Attività per imposte correnti -795 Debiti per imposte correnti -1.431
Attività finanziarie correnti 12.646
Altre attività correnti -305
Totale attività correnti -6.769 Totale passività correnti -19.220
TOTALE ATTIVITA' -42.515 TOTALE PASSIVITA' -56.420

VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE

La preparazione del bilancio richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l'informativa a questi relativa, nonché l'indicazione di passività potenziali. L'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.

Nell'applicare i principi contabili di Gruppo, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio.

La redazione del bilancio, in applicazione degli IAS/IFRS richiede da parte del gruppo l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e passività e sull'informativa relativa alle attività e passività alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare alcune tipologie di ricavi, in particolar modo per la stima dei ratei consumi, gli ammortamenti, le svalutazioni dei crediti e dei magazzini e i ripristini di valore delle partecipazioni, i benefici ai dipendenti, le imposte e gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, oppure nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli successivi.

Di seguito sono presentate le principali ipotesi chiave riguardanti il futuro e altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio.

IMPAIRMENT TEST

Il valore contabile delle attività non correnti (ivi compreso l'avviamento e le altre immobilizzazioni immateriali) e delle attività destinate alla dismissione viene sottoposto a verifica periodica e ogni qualvolta le circostanze o gli eventi ne richiedano una più frequente verifica. Qualora si ritenga che il valore contabile di un gruppo di attività immobilizzate abbia subìto una perdita di valore, lo stesso è soggetto all'applicazione del giudizio professionale da parte del management e si basa su assunzioni che includono: l'individuazione della Cash Generating Unit, la stima dei flussi di cassa operativi futuri associati a tali CGU nel periodo di riferimento del piano industriale 2021 – 2030, la stima dei flussi di cassa successivi a tale orizzonte temporale, il flusso di cassa derivante dalla dismissione alla fine della vita utile degli assets, i tassi di attualizzazione utilizzati ("Wacc"). Tali assunzioni sono complesse per loro natura ed implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, che sono sensibili anche agli andamenti futuri dei mercati energetici, degli scenari macroeconomici, e alle delibere dell'ARERA.

Ai fini della predisposizione del test di impairment la società si avvale del supporto di un esperto indipendente, esterno al Gruppo LGH.

Nell'ipotesi in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di carico, quest'ultimo è svalutato fino a concorrenza. Si ritiene che le stime di tali valori recuperabili siano ragionevoli, seppur soggetti a variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo dei predetti valori recuperabili potrebbero produrre valutazioni diverse. Per ulteriori dettagli sulle modalità di esecuzione e sui risultati dell'Impairment Test si rinvia allo specifico paragrafo.

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

L'entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2018 dell'IFRS 9 ha prodotto sul Gruppo una modifica nella rilevazione delle perdite su crediti. L'approccio adottato è di tipo prospettico, incentrato sulla probabilità di perdite future su crediti, anche in assenza di eventi che facciano presagire la necessità di svalutare una posizione creditoria (Expected Losses).

Pur ritenendo congruo il fondo stanziato, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche, a maggior ragione in questo periodo caratterizzato da una congiuntura economica negativa, potrebbero riflettersi in variazioni del fondo rischi su crediti.

FONDI RISCHI ED ONERI

L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni caso per caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. La stima degli accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte del management. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento.

PASSIVITÀ PER DISCARICHE

Il fondo passività per discariche rappresenta quanto stanziato per far fronte ai costi che dovranno essere sostenuti per la gestione del periodo di chiusura e post chiusura delle discariche. Gli esborsi futuri, desunti per ciascuna discarica da una specifica perizia di stima aggiornata annualmente, sono stati attualizzati in ottemperanza a quanto disposto dallo IAS 37.

BENEFICI AI DIPENDENTI

I calcoli delle spese e delle passività associate sono basati su ipotesi attuariali. Gli effetti derivanti da eventuali modifiche di tali ipotesi attuariali sono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

IMPOSTE CORRENTI E RECUPERO FUTURO DI IMPOSTE ANTICIPATE

Le incertezze esistenti sulle modalità applicative di alcune norme fiscali hanno comportato da parte del Gruppo l'assunzione in sede di stanziamento delle imposte correnti ai fini di bilancio di posizioni interpretative che potrebbero essere smentite a seguito di chiarimenti ufficiali da parte dell'amministrazione finanziaria. La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

AMMORTAMENTI (PER I BENI A VITA UTILE DEFINITA)

L'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Le immobilizzazioni sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile stimata. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici, nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni in un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i valori equi. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

I corrispettivi potenziali connessi ad aggregazioni aziendali sono valutati al fair value alla data di acquisizione nel complesso dell'aggregazione aziendale. Qualora il corrispettivo potenziale soddisfi la definizione di derivato e quindi sia una passività finanziaria, il suo valore è successivamente rideterminato a ogni data di bilancio. La determinazione del fair value è basata sui flussi di cassa attualizzati. Le assunzioni chiave prendono in considerazione la probabilità di raggiungimento di ciascun obiettivo di performance e il fattore di sconto.

Ulteriori informazioni relative all'esposizione del Gruppo a rischi e incertezze sono fornite anche nelle seguenti note: "rischi e incertezze", "informativa sull'analisi di sensitività", "Impairment test" cui si rimanda per maggiori dettagli.

SINTESI DEI PRINCIPALI CRITERI CONTABILI

RILEVAZIONE DEI RICAVI

I ricavi sono rilevati nella misura in cui sia probabile che i benefici economici vengano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione:

Vendita di beni

  • i ricavi per distribuzione di energia elettrica e gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura dei consumi. Tali ricavi si basano, ove applicabili, sulle tariffe e i relativi vincoli tariffari in vigore nel corso dell'esercizio e previsti dai provvedimenti di legge e dell'Autorità italiana (ARERA);
  • i contributi di allacciamento versati dagli utenti, qualora non siano a fronte di costi sostenuti per estensione della rete, vengono rilevati a Conto economico al momento del loro incasso;
  • i ricavi fatturati agli utenti a fronte di estensione della rete di gas sono contabilizzati come risconti passivi e vengono imputati a conto economico in quote costanti, calcolate in base all'aliquota applicata per ammortizzare il costo dei relativi cespiti;
  • i ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori alle quote di spettanza sono valorizzati ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita;
  • i ricavi per la vendita di certificati sono contabilizzati al momento delle cessioni.

Prestazione di servizi

Il ricavo è rilevato al momento dell'espletamento del servizio al cliente secondo quanto indicato nel contratto di fornitura. Quando l'esito di un contratto non può essere misurato in modo attendibile, i ricavi sono rilevati solo nella misura in cui si ritiene che i costi sostenuti soddisfino i requisiti di recuperabilità.

Interessi attivi

Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo (TIE), che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.

Affitti attivi

Gli affitti derivanti da investimenti immobiliari sono rilevati in quote costanti lungo la durata dei contratti di locazione in essere alla data di bilancio e sono classificati tra i ricavi, tenuto conto della loro natura operativa.

CONTRIBUTI PUBBLICI

I contributi pubblici sono rilevati quando sussista la ragionevole certezza che essi siano ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento. Nel caso di finanziamenti o forme di assistenza simili erogati da enti governativi o istituzioni simili, e che presentino un tasso di interesse inferiore al tasso corrente di mercato, l'effetto legato al tasso di interesse favorevole è considerato un contributo pubblico. Il finanziamento, o la forma di assistenza, è inizialmente rilevato e valutato al fair value ed il contributo pubblico è misurato come la differenza tra il valore di carico iniziale del finanziamento ed i proventi ricevuti.

DIVIDENDI E DISTRIBUZIONE DI ATTIVITÀ DIVERSE DALLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE

La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Le distribuzioni di attività diverse dalle disponibilità liquide sono valutate al fair value delle attività da distribuire; le rideterminazioni del fair value sono rilevate direttamente nel patrimonio netto.

Nel momento in cui si procede al regolamento del dividendo pagabile, l'eventuale differenza tra il valore contabile delle attività distribuite e il valore contabile del dividendo pagabile viene rilevata nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio.

IMPOSTE SUL REDDITO

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Imposte differite attive e imposte differite passive sono compensate laddove esista un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive, e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente e alla stessa autorità fiscale.

I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette da recuperare o da pagare all'Erario è incluso nel bilancio tra i crediti ovvero tra i debiti.

CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di €, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata da LGH S.p.A. e da tutte le sue controllate. Eventuali transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione e le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico.

CLASSIFICAZIONE CORRENTE/NON CORRENTE

Le attività e passività sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • sia detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio;
  • sia costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quando:

  • sia previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • sia detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • debba essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non abbia un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute. La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

I costi relativi all'acquisizione dei diritti derivanti da CIP 6/92 sono ammortizzati secondo la durata della convenzione.

Le attività immateriali rappresentate dai beni devolvibili all'Ente Cedente sono state disciplinate dallo IASB nel 2006 mediante l'approvazione dell'interpretazione n 12 (IFRIC 12) "Services Concession Arragements" relativa al trattamento contabile dei servizi di concessione. In tale documento viene regolata la modalità di rilevazione e valutazione dei contratti di concessione tra un soggetto pubblico ed una società privata con particolare rilievo alla modalità di rappresentazione dei beni devolvibili, alle attività di gestione di tali beni nonché agli obblighi di ripristino e manutenzione degli stessi.

A fronte dei servizi di costruzione e/o miglioria resi dal concessionario, il concedente riconosce al concessionario un corrispettivo, da rilevare al suo fair value, che può consistere in diritti su:

  • un'attività finanziaria (metodo dell'attività finanziaria);
  • un'attività immateriale (metodo dell'attività immateriale).

Il modello dell'attività finanziaria si applica quando il concessionario ha un diritto incondizionato a ricevere flussi di cassa garantiti contrattualmente per i servizi di costruzione, a prescindere dall'effettivo utilizzo dell'infrastruttura.

Nel modello dell'attività immateriale, invece, il concessionario, a fronte dei servizi di costruzione e miglioria dell'infrastruttura, acquisisce il diritto di addebitare gli utenti per l'utilizzo dell'infrastruttura.

Alla rete di distribuzione gas del Gruppo è applicabile il modello dell'attività immateriale, prevedendo in tal modo la classificazione tra le attività immateriali degli importi investiti sui beni in concessione.

Gli ammortamenti sono eseguiti a quote costanti sulla base delle vite utili previste per i singoli cespiti. Si riportano di seguito le principali aliquote applicate:

DESCRIZIONE CATEGORIA CESPITE PERCENTUALE APPLICATA
Brevetti industriali e di utilizzo opere ingegno 20% - 33%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 3% - 8,33% - 12,5% - 20%
Reti, Allacci e Impianti distribuzione gas in concessione 2% - 2,5% - 5% - 6,66%
Altre immobilizzazioni immateriali 8,33% - 20%

AGGREGAZIONI AZIENDALI E AVVIAMENTO

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico. Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Il Gruppo ha applicato selettivamente, alla data di transizione, il fair value alle principali immobilizzazioni materiali come sostituto del costo.

Gli immobili, i macchinari e gli impianti sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di immobili, impianti e macchinari, il Gruppo rileva tali parti come attività autonome con una specifica vita utile ed un relativo ammortamento. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.

Gli immobili, impianti e macchinari trasferiti dai clienti al Gruppo sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il Gruppo ne ottiene il controllo.

I terreni e fabbricati sono iscritti al costo, al netto dell'ammortamento sui fabbricati e delle perdite di valore rilevate dopo la data di rivalutazione.

Gli incrementi del valore contabile connessi alla rivalutazione sono rilevati nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e accumulati nella riserva di rivalutazione del patrimonio netto. Tuttavia, il ripristino di valore di una attività precedentemente svalutata in contropartita del conto economico è anch'esso rilevato nel conto economico. Il decremento di valore di un bene rivalutato è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, per l'importo che eccede la rivalutazione dello stesso bene che era stata registrata in contropartita della riserva di rivalutazione.

Gli ammortamenti sono eseguiti a quote costanti sulla base delle vite utili previste per i singoli cespiti. Si riportano di seguito le principali aliquote applicate:

DESCRIZIONE CATEGORIA CESPITE PERCENTUALE APPLICATA
Fabbricati non industriali 2% - 3%
Costruzioni leggre 9%
Impianti e macchinari 10%
Reti, allacci e impianti distr. Gas in concessione 2% - 2,5% - 5% - 6,66%
Attrezzature industriali e commerciali 10% - 15% -20%
Automezzi ed autovetture 10% - 25%
Hardware e dispositivi elettronici 20%
Mobili e macchine ufficio ordinarie 20% - 12%

LEASING

I contratti di leasing nei quali il locatore detiene il diritto d'uso del bene locato sono capitalizzati tra gli immobili, impianti e macchinari dalla data di inizio del leasing, al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing che non sono stati ancora pagati al momento dell'inizio del leasing.. Nel passivo viene iscritto un debito di pari importo, che viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote di capitale incluse nei canoni contrattualmente previsti.

I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi, in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito.Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico. I contratti di leasing nei quali il locatore non detiene il diritto d'uso del bene locato o ricadono nei casi di esenzione dall'applicazione dell'IFRS 16 sono classificati come leasing operativi. I canoni di leasing sono imputati a conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.

TITOLI AMBIENTALI

L'approvvigionamento di titoli ambientali, essenzialmente quote di emissione e di certificati ambientali, può avvenire per fare fronte al proprio fabbisogno nell'esercizio della propria attività industriale (c.d. own use) e a scopo di negoziazione (c.d. attività di trading).

Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati funzionali allo scopo perseguito all'atto dell'acquisto. In particolare, tra le altre immobilizzazioni immateriali possono essere incluse anche le quote di emissione (Emission Rights) iscritti al costo sostenuto per l'acquisto nel caso in cui, alla data di bilancio, vi sia un eccesso di quote o certificati rispetto al fabbisogno determinato in relazione alle emissioni rilasciate nell'esercizio per le quote o alle produzioni effettuate. Le quote assegnate gratuitamente sono iscritte a un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate ecceda, alla data di bilancio, quello delle emissioni assegnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per l'eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote e i certificati restituiti annualmente in relazione al quantitativo di emissioni di gas inquinanti rilasciate nell'atmosfera durante ciascun esercizio o alle produzioni effettuate vengono cancellate, con contestuale utilizzo dell'eventuale fondo rischi stanziato nell'esercizio precedente.

Le quote di emissione e i certificati verdi posseduti e detenuti nell'esercizio dell'attività di trading sono invece iscritti tra le rimanenze e sono valutati al fair value.

RIMANENZE

Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo.

Il costo è calcolato secondo il metodo del costo medio ponderato. Il valore delle scorte obsolete e a lenta movimentazione è svalutato in base alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo, mediante iscrizione di apposito fondo svalutazione scorte.

I lavori in corso su ordinazione sono valutati in base al criterio dei costi sostenuti. I lavori in corso su ordinazione pluriennali sono contabilizzati sulla base del metodo della percentuale di completamento, riconoscendo a conto economico il margine contrattuale in funzione dell'avanzamento delle forniture.

PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ NON FINANZIARIE

Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui sia richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, ed altri indicatori di fair value disponibili. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si calcola un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno.

Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.

Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione. I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività:

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno e, con maggiore frequenza, quando le circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore. La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.

Attività immateriali

Le attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno, a livello di unità generatrice di flussi finanziari e quando le circostanze indichino che vi possa essere una perdita di valore.

ATTIVITÀ FINANZIARIE

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni relative ad una situazione di difficoltà finanziaria da parte di un debitore od un gruppo di debitori, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nelle condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Tale categoria è la più rilevante per il Gruppo poiché include i Crediti Commerciali. Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali;
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevate a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico complessivo (strumenti di debito)

Il Gruppo valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie;

i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale ed interessi determinati sull'importo del capitale da restituire.

Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.

Le attività da strumenti di debito del Gruppo valutati al fair value rilevato in OCI comprendono gli investimenti in strumenti di debito quotati inclusi nelle altre attività finanziarie non correnti.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico complessivo (strumenti di capitale)

All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value/value in use rilevato in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.

Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finaziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test

Il Gruppo ha scelto di classificare irrevocabilmente le proprie partecipazioni non quotate in questa categoria.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

In questa categoria rientrano gli strumenti derivati e le partecipazioni quotate che il Gruppo non ha scelto irrevocabilmente di classificare al fair value rilevato in OCI. I dividendi su partecipazioni quotate sono inoltre rilevati come altri proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando è stato stabilito il diritto al pagamento.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss 'ECL') per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le ECL si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere, scontati ad una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.

Le perdite attese sono rilevate in due fasi:

  • Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi (12-month ECL);
  • Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell'esposizione, a prescindere dal momento in cui l'evento di default si prevede che si verifichi (''Lifetime ECL'').

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, il Gruppo applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. Il Gruppo ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.

Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in OCI, il Gruppo applica l'approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. Ad ogni data di riferimento del bilancio, il Gruppo valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando tutte le informazioni disponibili che si possono ottenere senza costi o sforzi eccessivi. Nell'effettuare tale valutazione, il Gruppo monitora il merito creditizio dello strumento di debito.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE

Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono inizialmente rilevate al costo e il valore contabile è successivamente aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. La quota dell'utile (perdita) d'esercizio della partecipata di pertinenza del gruppo è rilevata nell'utile (perdita) d'esercizio. Il valore della partecipazione è ridotto per perdite di valore ai sensi dello IAS 36. In caso di svalutazione per perdite di valore (impairment) il costo viene imputato al conto economico. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i presupposti della svalutazione effettuata.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE TERMINE

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi.

Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra.

PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale in:

passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;

  • mutui e finanziamenti;
  • derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dal'IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti.

Finanziamenti e crediti

Questa è la categoria maggiormente rilevante per il Gruppo. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Derivati designati come strumenti di copertura.

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta, swap su tassi di interesse e contratti a termine di acquisto di commodity per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario, i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono di tre tipi:

copertura di fair value in caso di copertura dell'esposizione contro le variazioni del fair value dell'attività o passività rilevata o impegno irrevocabile non iscritto;

  • copertura di flussi finanziari in caso di copertura dell'esposizione contro la variabilità dei flussi finanziari attribuibile a un particolare rischio associato con tutte le attività o passività rilevate o a un'operazione programmata altamente probabile o il rischio di valuta estera su impegno irrevocabile non iscritto;
  • copertura di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. Prima del 1° gennaio 2018, la documentazione includeva l'identificazione dello strumento di copertura, l'elemento coperto o l'operazione, la natura del rischio oggetto di copertura e il modo in cui il Gruppo valuterà l'efficacia delle variazioni del fair value dello strumento di copertura nel compensare l'esposizione ai cambiamenti del fair value o dei flussi finanziari dell'elemento coperto riconducibili al rischio coperto. A partire dal 1° gennaio 2018, la documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui il Gruppo valuterà se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura (compresa l'analisi delle fonti di inefficacia della copertura e in che modo viene determinato il rapporto di copertura). La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura se soddisfa tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:

  • vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto economico;
  • il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell'elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.

Le operazioni che soddisfano tutti i criteri qualificanti per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli altri costi. La variazione del fair value dell'elemento coperto attribuibile al rischio coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli altri costi.

Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L'ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non può estendersi oltre la data in cui l'elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.

Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le successive variazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La riserva di cash flow hedge è rettificata al minore tra l'utile o la perdita cumulativa sullo strumento di copertura e la variazione cumulativa del fair value dell'elemento coperto.

Il Gruppo utilizza contratti a termine su valute a copertura della propria esposizione al rischio di cambio relativa sia a transazioni previste sia a impegni già stabiliti; allo stesso modo, utilizza contratti a termine su commodity per coprirsi dalla volatilità dei prezzi delle commodity stesse. La parte non efficace dei contratti a termine su valute è rilevata negli altri cosi e la parte non efficace dei contratti a termine su commodity è rilevata tra gli altri costi o proventi operativi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni del fair value dei derivati sono stati rilevati direttamente a conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture di flussi finanziari, che sono stati rilevati in OCI e successivamente rigirati a conto economico quando la voce di copertura influenza il conto economico. Gli importi accumulati tra le altre componenti di conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l'operazione oggetto di copertura comporta successivamente la rilevazione di una componente non finanziaria, l'importo accumulato nel patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell'attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in OCI per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un'attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.

Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l'importo accumulato in OCI è riclassificato a conto economico come una rettifica di riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il conto economico.

Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l'importo accumulato in OCI deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l'importo dovrà essere immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in OCI deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.

Copertura di un investimento netto in una gestione estera

Le coperture di un investimento netto in una gestione estera, comprese le coperture di una posta monetaria contabilizzata come parte di un investimento netto, sono contabilizzate in modo simile alle coperture dei flussi di cassa. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono iscritti tra le altre componenti di conto economico complessivo per la parte efficace della copertura, mentre per la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alla dismissione dell'attività estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi è trasferito nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Il Gruppo utilizza un finanziamento come copertura della propria esposizione al rischio di cambio sulle proprie partecipazioni in controllate estere. Si rinvia alla Nota 21.3 per maggiori dettagli.

Valutazione del fair value

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, e le attività non finanziarie, quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività; o
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

FONDI PER RISCHI E ONERI

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Accantonamento costi di smantellamento

L'accantonamento è legato all'iscrizione dei fondi di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a diretto incremento delle attività cui si riferiscono. Tale ammontare è determinato sulla base di apposite perizie predisposte da periti esterni indipendenti. Nella determinazione dei costi di smantellamento si sono considerati il tipo di attività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui sorge l'impianto. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di sconto ante–imposte che riflette i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività.

Passività potenziali rilevate in un'aggregazione aziendale

Una passività potenziale rilevata in un'aggregazione aziendale è inizialmente valutata al suo fair value. Successivamente è valutata al maggiore tra l'ammontare che dovrebbe essere rilevato in conformità ai requisiti di rilevazione delle passività potenziali (vedi sopra) e l'ammontare inizialmente rilevato meno, se del caso, l'ammortamento cumulato, riconosciuto in conformità ai requisiti per il riconoscimento dei ricavi.

BENEFICI AI DIPENDENTI

Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce costo del lavoro, mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. In particolare, in seguito alla legge finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (c.d. "Defined contribution plan").

I costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione per il TFR, derivanti dal variare delle stime attuariali (sull'andamento dei tassi e sull'andamento delle ipotesi attuariali) relative alle ipotesi assunte negli anni precedenti, sono inclusi nel conto economico complessivo e contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto (Riserva IAS 19).

ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA E PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA

Il Gruppo classifica le attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita o di distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita o di distribuzione. I costi di distribuzione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla distribuzione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la distribuzione si considera rispettata solo quando la distribuzione è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la distribuzione immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la distribuzione dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella distribuzione o che la distribuzione venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla distribuzione, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività ed i gruppi in dismissione detenuti per la vendita.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è:

  • una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU;
  • classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo;

un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

NOTE ILLUSTRATIVE DEI PROSPETTI CONTABILI

1. RICAVI DI VENDITA E DELLE PRESTAZIONI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Vendita materiali 361 266 95 35,71%
Produz., distribuz. e vend.en.elettrica 50.193 43.475 6.718 15,45%
Distribuzione-vendita gas 35.818 36.392 -574 -1,58%
Vendita calore 18.720 21.692 -2.972 -13,70%
Contributi allacciamento 1.109 1.916 -807 -42,12%
Vendita certificati e diritti di emissione 13.362 20.098 -6.736 -33,52%
Totale ricavi di vendita 119.563 123.839 -4.276 -3,45%
Gestione rifiuti e igiene ambientale 64.492 91.958 -27.466 -29,87%
Servizi diversi 9.743 7.480 2.263 30,25%
Totale ricavi delle prestazioni 74.235 99.438 -25.203 -25,35%
TOTALE RICAVI DI VENDITA E DELLE PRESTAZIONI 193.798 223.277 -29.479 -13,20%

I ricavi da produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica risentono positivamente dell'ingresso delle nuove società (€ 16.237 mila €), che parzialmente compensano l'uscita di Lomellina Energia dal perimetro (€ 8.503 mila). In calo della vendita calore deriva da una minor produzione di calore da parte di Linea Green nell'esercizio

I ricavi di vendita per certificati e diritti di emissione fanno riferimento per € 10.860 mila (€ 17.956 mila nel 2019) alla vendita di Certificati Bianchi (TEE), interamente acquistati e consegnati alla CSEA in ottemperanza agli obblighi imposti dalle delibere dell'AEEGSI.

Il decremento dei ricavi per la gestione rifiuti e igiene ambientale è ascrivibile prevalentemente all'uscita di Lomellina Energia dal perimetro di consolidamento (€ 14.131 mila), al blocco degli smaltimenti presso la discarica di Grottaglie (€ 2.814 mila) e all'interruzione del servizio di intermediazione verso Lomellina Energia (€ 9.365 mila)

Per maggiori dettagli e analisi riguardanti i ricavi di vendita si rimanda alla relazione sulla gestione.

2. ALTRI RICAVI E PROVENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Contributi in conto esercizio 271 1.771 -1.500 -84,70%
Affitti e canoni 650 669 -19 -2,84%
Storno affitti e canoni IFRS16 -
163
-
153
-10 6,54%
Tariffa incentivante fonti rinnovabili 9.014 2.430 6.584 270,95%
Sopravvenienze attive 4.688 4.135 534 12,91%
Danni e penalità 1.952 311 1.641 527,65%
Ricavi diversi 2.647 3.909 -1.242 -31,77%
TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI 19.060 13.072 5.988 45,81%

I contributi in conto esercizio rilevano sia gli incentivi sulla sicurezza maturati grazie ai lavori e agli interventi effettuati sulle reti di distribuzione del gas per € 120 mila, sia altri contributi per € 151 mila; tali proventi sono diminuiti rispetto all'esercizio precedente di € 1.500 mila in quanto, nell'esercizio 2019, erano stati rilevati gli incentivi per la sicurezza pregressi già maturati a tale data ma non rilevati negli esercizi precedenti.

I proventi per tariffa incentivante fonti rinnovabili sono principalmente ascrivibili ai seguenti impianti:

  • tariffa incentivante riconosciuta dal GSE per le centrali idroelettrichche pari a € 1.260 mila (€ 1.504 nel 2019)
  • tariffa incentivante riconosciuta dal GSE alla centrale di biomasse ex Agritre pari a € 2.693 mila
  • premio emissioni maturato sulla produzione 2020 sempre riconosciuto dal GSE alla ex Agritre pari a € 4.873 mila.

Le sopravvenienze attive comprendono i conguagli di perequazione delle tariffe di distribuzione dell'energia elettrica e gas afferenti gli esercizi precedenti pari a € 932 mila oltre al rimborso di oneri per la Telegestione periodo 2011-2016 per € 787 mila e altri rimborsi per € 266 mila erogati dalla CSEA. Comprendono inoltre i proventi derivanti dalla prescrizione di vecchi stanziamenti per € 621 mila nonché variazioni di stima sui canoni concessori accantonati a favore dei comuni e rettifiche di componenti di conto economico di pertinenza degli esercizi precedenti per complessivi € 2.063 mila.

I danni e le penalità comprendono € 1.814 mila di risarcimenti assicurativi per sinistri sull'impianto Termovalorizzatore di Cremona.

La variazione degli altri ricavi diversi riflette invece minori ricavi per distacco del personale (€1.172 mila) verso il gruppo A2A a seguito del passaggio diretto dei dipendenti avvenuto in data 01 gennaio 2020.

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Materiali 14.510 10.566 3.944 37,33%
Variazioni rimanenze materiali -
230
-
72
-158 219,44%
Combustibili 3.204 3.586 -382 -10,65%
Energia Elettrica 1.315 2.379 -1.064 -44,72%
Gas 11.060 14.691 -3.631 -24,72%
Calore/Freddo 2 - 2 100,00%
Acqua 381 112 269 240,18%
Certificati ambientali 12.284 19.750 -7.466 -37,80%
Totale consumi di materie 42.526 51.012 -
8.486
-16,64%
Vettoriamento e trasmissione 3.299 3.284 15 0,46%
Manutenzioni e riparazioni 7.258 9.833 -2.575 -26,19%
Prestazioni professionali tecniche 2.617 4.197 -1.580 -37,65%
Consulenze 2.427 1.170 1.257 107,44%
Costo trasporto smaltimento rifiuti e prestazioni ambientali 17.586 21.790 -4.088 -18,76%
Servizi fonia 555 519 36 6,94%
Servizi bancari 484 1.138 -654 -57,47%
Call center 33 27 6 22,22%
Provvigioni ad agenti - 10 -10 -100,00%
Servizi informatici 1.483 1.228 255 20,77%
Costi accessori del personale 1.161 1.624 -463 -28,51%
Pubblicità e promozioni immagine 148 371 -223 -60,11%
Assicurazioni 2.014 2.096 -82 -3,91%
Servizi diversi 13.892 13.960 -185 -1,33%
Utilizzo fondo post mortem -
2.552
-
2.840
288 -10,14%
Totale consumi di servizi 50.404 58.407 -
8.003
-13,70%
TOTALE CONSUMI DI MATERIE E SERVIZI 92.930 109.419 -16.489 -15,07%

3. CONSUMO DI MATERIE E SERVIZI

La variazione dei consumi di materie deriva prevalentemente dall'ingresso delle nuove società nel perimetro di consolidamento (€ 7.789 mila), solo parzialmente compensata dall'uscita di Lomellina Energia dal perimetro (€ 3.356 mila) e dalla riduzione di consumi di materiali da parte delle altre società del gruppo.

Il decremento dei costi per approvvigionamenti di energia elettrica deriva prevalentemente dall'uscita dal perimetro dell'impianto di Lomellina Energia (€ 904 mila), mentre il decremento dei consumi di gas naturale deriva sostanzialmente (€ 2.813 mila) dalla minore produzione di calore da parte di Linea Green nell'esercizio.

Analogamente a quanto visto per i ricavi, si rileva un decremento per acquisto di certificati ambientali rispetto all'esercizio precedente per soddisfare gli obblighi imposti dall'ARERA.

Anche i costi per servizi risentono dell'uscita di Lomellina Energia dal perimetro (€ 10.711 mila) e delle politiche di contenimento dei costi solo parzialmente compensati dall'ingresso delle nuove società nel perimetro (€ 4.657 mila)

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Costi per godimento beni di terzi 4.408 5.146 -738 -14,34%
Storno canoni IFRS16 -
3.060 -
2.857 -203 7,11%
Contributi diversi 333 356 -23 -6,46%
Canoni e sovraccanoni 12.195 12.366 -171 -1,38%
Oneri diversi 714 1.430 -716 -50,07%
Imposte e tasse 1.820 1.527 293 19,19%
Sopravvenienze 995 1.843 -848 -46,01%
TOTALE ALTRI COSTI OPERATIVI 17.405 19.811 -2.406 -12,14%

4. ALTRI COSTI OPERATIVI

Anche il decremento dei costi operativi deriva prevalentemente dall'uscita di Lomellina Energia dal perimetro (€ 2.278 mila) e dalla riduzione delle poste staordinarie negative solo parzialmente compensato dall'ingresso delle nuove società nel perimetro (€ 747 mila).

5. COSTO DEL LAVORO

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Salari e stipendi 29.895 33.594 -3.699 -11,01%
Oneri su retribuzioni 11.871 13.068 -1.197 -9,16%
Accantonamento TFR 2.006 2.645 -639 -24,16%
Altri costi del personale 2.888 3.332 -444 -13,33%
TOTALE COSTO DEL LAVORO 46.660 52.639 -5.979 -11,36%

Il decremento dei costi del personale è da imputare alla progressiva riduzione dell'organico sia per l'uscita di Lomellina Energia dal perimetro (€ 2.693 mila) sia per il passaggio in A2A di diverse funzioni di Staff oltre all'effetto dell'emergenza Covid in termini di riduzione delle ore straordinarie e di ricorso a FIS/CIG. L'effetto è parzialmente compensato dall'ingresso delle nuove società nel perimetro (€ 1.588 mila) e dalle dinamiche fisiologiche di crescita del costo del lavoro collegate agli automatismi contrattuali (rinnovi CCNL e scatti di anzianità) ed alle politiche retributive e premiali.

6. AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 10.213 13.914 - 3.701 -26,60%
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 26.023 31.024 - 5.001 -16,12%
Svalutazione immobilizzazioni materiali e immateriali 2.124 43.038 - 40.914 -95,06%
Svalutazioni dei crediti commerciali e degli altri crediti -
942 -
2.003 1.061 -52,97%
Accantonamento per rischi 52.224 214 52.010 n.s.
Altri accontamenti - 21 - 21 -100,00%
TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 89.642 86.208 3.434 3,98%

La variazione della voce è determinata principalmente dai seguenti fattori:

  • uscita di Lomellina Energia dal perimetro di consolidamento (€ 9.010 mila)
  • ingresso nuove società nel perimetro di consolidamento (€ 3.977 mila)
  • minori ammortamenti per chiusura della discarica di Grottaglie (€ 786 mila)
  • minori ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali per € (2.700 mila) in quanto l'esercizio 2019 era gravato dai costi sostenuti per l'adeguamento della vita utile dei misuratori meccanici al piano di dismissioni anticipate derivante dagli obblighi imposti dalle delibere ARERA (effettuato in base ai principi dello IAS 8 per i quali un cambiamento nella vita utile stimata di un'attività ammortizzabile, o le modalità previste di consumo dei benefici economici futuri che ne derivano, influiscono sulla quota di ammortamento dell'esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro durante la vita utile residua dell'attività; in entrambi i casi, l'effetto del cambiamento relativo all'esercizio corrente è rilevato come provento o costo nell'esercizio corrente, l'eventuale effetto su esercizi futuri è rilevato come provento o costo in tali esercizi futuri)
  • La svalutazione delle immobilizzazioni comprende € 2.006 per l'abbattimento dei valori residui della discarica di Grottaglie già significativamente svalutati lo scorso anno a seguito del definitivo esaurimento dei quantitativi di rifiuti conferibili.
  • L'andamento della svalutazione crediti rispecchia l'esito delle progressive attività di bonifica del monte crediti.
  • L'accantonamento fondo rischi e oneri è relativo al rischio collegato al tributo "Ecotassa" per € 10.121 mila e a rischi e oneri per i rifiuti della discarica di Grottaglie per € 42.125 mila come meglio descritto nel paragrafo relativo agli eventi successivi cui si rimanda.

7. RISULTATO DA TRANSAZIONI NON RICCORENTI

Per l'esercizio in corso e per quello di confronto non si segnalano impatti da transazioni non ricorrenti.

31.12.2020
(importi in migliaia di €) cash not cash totali 31.12.2019 DELTA DELTA %
Interessi attivi di attualizzazione 432 432 432 100,00%
Interessi attivi su conti correnti bancari e postali - 1 - 1 -100,00%
Interessi attivi su crediti finanziari - 33 - 33 -100,00%
Interessi attivi su crediti commerciali 6 6 396 - 390 -98,48%
Dividenti e altri proventi da partecipazioni 12.200 12.200 13.015 - 815 -6,26%
Proventi finanziari per IFRS16 25 25 30 - 5 -16,67%
Altri interessi attivi e proventi finanziari 52 52 28 24 85,71%
TOTALE PROVENTI FINANZIARI 12.283 432 12.715 13.503 - 788 -5,84%
Interessi passivi di attualizzazione - 65 - 65 - 2.122 2.057 -96,94%
Interessi finanziari per IFRS16 - 332 - 332 - 329 - 3 0,91%
Interessi passivi su finanziamenti m/l termine* - 6.348 - 667 - 7.015 - 6.259 - 756 12,08%
Oneri finanziari su derivati - 145 - 145 - 376 231 -61,44%
Interessi passivi su leasing finanziari - 53 - 53 - 92 39 -42,39%
Interessi passivi di mora - - 7 7 -100,00%
Altri oneri da partecipazioni - - 1 1 -100,00%
Altri interessi passivi e oneri finanziari - - 225 225 -100,00%
TOTALE ONERI FINANZIARI - 6.878 - 732 - 7.610 - 9.411 1.801 -19,14%
PROVENTI E ONERI FINANZIARI NETTI 5.405 - 300 5.105 4.092 1.013 24,76%

8. PROVENTI E ONERI FINANZIARI

*compresi rate swap, ratei interessi ed effetto costo ammortizzato

I proventi finanziari netti si presentano in miglioramento per effetto di minori oneri di attualizzazione per € 2.057 e maggiori proventi di attualizzazione per € 464 mila derivanti dall'andamento dei tassi di interesse e di inflazione parzialmente compensati da minori dividendi da partecipazioni (€ 815 mila) e da maggiori oneri su finanziamenti (€ 756 mila) derivanti da maggiori debiti finanziari in essere anche a seguito delle operazioni di M&A effettuate nell'esercizio.

9. VALUTAZIONE DI PARTECIPAZIONI

31.12.2020 DELTA
%
(importi in migliaia di €) cash not
totali
cash
31.12.2019 DELTA
Valutazione partecipazioni ad Equity -744 -
744
3.401 -4.145 -121,88%
Plusvalenza da partecipazioni 20.220 20.220 202.338 -182.118 n.s.
TOTALE VALUTAZIONE PARTECIPAZIONI 0 19.476 19.476 205.739 -186.263 n.s.

La voce è relativa per € - 744 mila all'adeguamento al patrimonio netto della partecipazione detenuta in ASM Codogno S.r.l. e per € 20.144 mila alla plusvalenza emersa a seguito dell'operazione relativa a Lomellina Energia come già in precedenza descritto oltre ad € 76 mila emersi a titolo di badwill sull'operazione Fragea.

10. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Totale imposte correnti di cui - 2.158 - 2.794 636 -22,76%
IRES - 479 - 1.815 1.336 -73,61%
IRAP - 1.249 - 1.115 -134 12,02%
Imposte di esercizi precedenti - 429 136 -565 n.s.
Imposte differite attive/passive 8.910 6.731 2.179 32,37%
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO 6.753 3.937 2.816 71,53%

Le imposte sul reddito sono positive per € 6.753 mila. Il maggior saldo positivo deriva principalmente dall'andamento negativo di Linea Ambiente causato prevalentemente dagli accantonamenti effettuati a fondo rischi e oneri.

Si riporta di seguito la riconciliazione tra l'onere fiscale teorico ed effettivo del gruppo:

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019
Risultato prima delle imposte -9.199 178.102
Svalutazioni Immobilizzazioni 2.006 43.038
Valutazione partecipazioni -19.476 -205.739
Risultato prima delle imposte rettificato dalle svalutazioni e dal risultato
delle attività destinate alla vendita
-26.669 15.401
Imposte teoriche calcolate all'aliquota fiscale in vigore (1) -6.401 3.696
Effetto fiscale delle svalutazioni -560 -8.336
Differenze permanenti -1.042 -412
Totale imposte a Conto economico (esclusa Irap) -8.002 -5.052
IRAP CORRENTE 1.249 1.115
TOTALE IMPOSTE A CONTO ECONOMICO -6.753 -3.937
(1) le imposte sono state calcolate considerando un' aliquota teorica Ires del 24% sia per l'esercizio 31.12.20 che per
l'esercizio 2019

La tabella seguente mostra invece il dettaglio delle differenze temporanee rilevate:

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7

11. RISULTATO NETTO DA ATTIVITÀ IN DISMISSIONE

Per l'esercizio in corso e per quello di confronto non sono presenti attività in dismissione.

12. ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI

(importi in migliaia di €) Netto
31.12.19
Deconsolida
mento
Lomellina
Incremento
perimetro si
consolidame
nto
Invest. Smobilizzi/
Cessioni
Amm.ti e
Sval.
Giroconti,
riclassifiche
e altri
movim.
Netto
31.12.20
Diritti di brevetto e utilizzo 24 -54 30 0
opere ingegno
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
198.044 -2.792 31 106 -405 -9.852 12.745 197.877
Immobilizzaz. immateriali in
corso e acconti
1.762 -28 12.864 -13.335 1.263
Altre immobilizzazioni
immateriali
970 22 -361 560 1.191
TOTALE ALTRE
ATTIVITA' IMMATERIALI
200.800 -2.820 31 12.992 -459 -10.213 0 200.331

La voce Concessioni, licenze, marchi e diritti simili, rileva in gran parte costi e oneri per l'aggiudicazione delle concessioni di distribuzione del gas metano.

La voce immobilizzazioni immateriali in corso rileva essenzialmente il valore dei lavori e opere realizzate sulle reti, allacci e impianti di distribuzione del gas metano in concessione non ancora completati.

Gli incrementi di maggior rilievo rispetto all'esercizio precedente sono da ascrivere agli investimenti effettuati nell'esercizio per la realizzazione di:

  • condotte di distribuzione del gas metano, pari a € 4.204 mila;
  • prese e colonne su condotte gas, pari a € 4.099 mila;
  • misuratori gas, pari a € 1.661 mila;

• cabine ricevimento e riduzione gas metano, pari a € 1.539 mila.

13. AVVIAMENTO

(importi in migliaia di €) Netto
31.12.1
9
Deconsolidament
o Lomellina
Incremento
perimetro si
consolidament
o
Invest Smobilizzi/Cession
i
Amm.t
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Sval.
Giroconti,
riclassifich
e e altri
movim.
Netto
31.12.2
0
Avviamento 21.464 21.464
TOTALE
AVVIAMENTO
21.464 0 0 0 0 0 0 21.464

Il valore residuale dell'avviamento rappresenta un'attività immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non soggetta ad ammortamento, ma ad impairment test, ai sensi dello IAS 36 per i dettagli si rimanda all'apposito paragrafo successivo.

14. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

(importi in migliaia di €) Netto
31.12.19
Deconsolid
amento
Lomellina
Incremento
perimetro
si
consolidam
ento
Invest. Smobilizzi/
Cessioni
Amm.ti
e Sval.
Giroconti,
riclassifiche e
altri movim.
Netto
31.12.20
Terreni e fabbricati 60.380 -22.787 12.151 75 -35 -1.602 -113 48.069
Impianti e macchinari 231.366 -42.677 79.412 804 -288 -17.707 10.625 261.536
Attrezzature industriali e
commerciali
5.812 -1.049 106 964 -22 -1.022 447 5.236
Discariche 1.802 -1.601 201
Leasing 3.580 -80 -27 3.473
Diritti d'uso IFRS16 19.046 -104 2.276 1.588 -2.733 -142 19.931
Immobilizzazioni in corso e
acconti
5.125 -910 1.116 28.824 -523 -11.059 22.574
Altre immobilizzazioni
materiali
16.434 -31 142 2.843 -153 -2.879 168 16.524
TOTALE ATTIVITA'
MATERIALI
343.545 -67.558 95.203 35.098 -498 -28.147 -101 377.542

Gli investimenti di periodo fanno sostanzialmente riferimento alle seguenti opere:

  • investimenti sulla rete di teleriscaldamento per € 6.958 mila;
  • investimenti sulla rete elettrica per € 4.067 mila;
  • investimenti relativi all'ammodernamento ed efficientamento del termoutilizzatore di Cremona € 9.612 mila;
  • investimenti relativi all'ammodernamento ed efficientamento delle centrali idroelettriche € 985 mila;
  • investimenti relativi all'ammodernamento ed efficientamento delle centrali biomasse € 3.313 mila;
  • investimenti relativi all'ammodernamento ed efficientamento degli impianti di trattamento € 2.924 mila;
  • lavori per la realizzazione del nuovo polo tecnologico € 2.122 mila;
  • ampliamento ed ammodernamento del parco mezzi per il servizio di igiene urbana € 3.218 mila;
  • nuovi contratti IFRS16 per € 1.588 mila.

Gli altri movimenti sono relativi prevalentemente ai giroconti per la messa in esercizio degli investimenti pregressi o sostenuti in corso d'anno su cespiti pronti all'utilizzo.

Gli immobilizzi in corso residui al 31 dicembre 2020 fanno riferimento principalmente ai seguenti interventi:

  • investimenti sulla rete di teleriscaldamento per € 414 mila;
  • investimenti relativi all'ammodernamento ed efficientamento del termoutilizzatore di Cremona € 9.635 mila;
  • investimenti relativi all'ammodernamento ed efficientamento delle centrali idroelettriche € 471 mila;
  • investimenti relativi all'ammodernamento ed efficientamento delle centrali biomasse € 2.289 mila;
  • investimenti relativi all'ammodernamento ed efficientamento degli impianti di trattamento € 2.780 mila;
  • lavori per la realizzazione del nuovo polo tecnologico € 3.322 mila;
  • smart box non ancora installate € 1.309 mila.

Per la suddetta voce non sono stati individuati indicatori di perdita di valore ulteriori rispetto alle svalutazioni effettuate dalla società Linea Ambiente per adeguare i valori della discarica di Grottaglie al completo esaurimento delle quantità di rifiuto conferibili.

Le aliquote di ammortamento sono in linea con quelle applicate lo scorso anno.

Tra le immobilizzazioni materiali sono comprese "Attività per diritti d'uso" per complessivi € 19.931 mila (€ 19.046 mila al 31 dicembre 2019), iscritti con la metodologia prevista dallo IFRS16 e per i quali il debito residuo verso le società locatrici, al 31 dicembre 2020 risulta pari a € 27.797 mila (€ 20.888 mila € al 31 dicembre 2019). Risultano inoltre iscritti crediti per sublocazioni attive per € 2.427 mila (€ 1.694 mila al 31 dicembre 2019). Si riporta di seguito un dettaglio delle "Attività per diritti d'uso" derivanti da leasing operativi e finanziari al 31 dicembre 2020:

(importi in migliaia di €) Netto
31.12.19
Uscita
Lomellina
Ingresso
nuove soc
Incr. Altre
variazioni
(chiusura
anticipata di
contratti,
variazioni di
durata
contrattuale,
altre
variazioni)
Decr. Amm.ti e
Sval.
Tot.
Variaz
Netto
31.12.20
Terreni - - 1.683 - -6 - -35 1.641 1.641
Fabbricati 15.751 - - 393 -35 - -1.530 -1.173 14.578
Impianti e macchinari 1.580 - - - 47 - -240 -193 1.387
Attrezzature industriali e
commerciali
130 -13 520 - 86 - -115 478 608
Altri beni - - - - - - - - -
Automezzi 1.585 -91 74 1.195 -233 - -813 132 1.717
TOTALE DIRITTI D'USO 19.046 -104 2.276 1.588 -142 0 -2.733 885 19.931

Si precisa che la Società si è avvalsa della facoltà, prevista dal paragrafo 6 del principio, di non applicare le disposizioni di cui ai paragrafi 22-49 del principio alle seguenti categorie:

  • a) Leasing a breve termine;
  • b) Leasing la cui attività sottostante è di modesto valore.

Si segnala inoltre, ai sensi del paragrafo 48 del principio, che la Società non dispone di attività per diritti d'uso che soddisfano la definizione di investimento immobiliare.

IMPAIRMENT TEST SUL VALORE DELL'AVVIAMENTO E DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI

La finalità dell'impairment test, prevista dal principio contabile internazionale IAS 36, è quella di garantire che le attività siano iscritte in bilancio a un valore non superiore a quello recuperabile. L'impairment test è svolto ogni qual volta si manifesti la presenza di indicatori di una potenziale perdita del valore delle immobilizzazioni, mentre l'avviamento che non è soggetto ad ammortamento sistematico viene sottoposto a impairment test con cadenza almeno annuale, indipendentemente dal manifestarsi di indicatori di perdita di valore.

La Cash Generating Unit (CGU) è definita come il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari derivanti da altre attività o gruppi di attività. La definizione di CGU è sostanzialmente legata alla tipologia di attività operative svolte dalla CGU stessa, al settore industriale in cui opera ed alla struttura organizzativa della società.

L'impairment test consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit). Il valore recuperabile di un'immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) è il maggiore tra il valore equo (fair value), dedotti i costi di vendita, e il valore d'uso.

Per "valore equo", dedotti i costi di vendita, di una immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) si intende il valore determinato facendo riferimento alle migliori informazioni disponibili per riflettere l'importo ottenibile dalla dismissione della immobilizzazione/Cash Generating Unit in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

Per "valore d'uso" di una immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) si è considerato il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati, che si suppone deriveranno dall'uso continuativo della immobilizzazione/Cash Generating Unit e dalla dismissione della stessa al termine della sua vita utile. Il valore d'uso è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (Discounted Cash Flow), il quale prevede la stima dei futuri flussi di cassa e la loro attualizzazione sulla base di un appropriato tasso di attualizzazione.

La proiezione dei flussi di cassa inerenti ciascuna immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) è stata effettuata dal management aziendale basandosi su presupposti ragionevoli e sostenibili, tali da riflettere il valore della immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) nelle sue condizioni attuali e nell'ottica di mantenimento delle normali condizioni di operatività aziendale.

In particolare, nel calcolo del valore d'uso sono stati considerati:

• i flussi di cassa operativi futuri sono basati sul Piano industriale di medio termine 2021-2030 finalizzato all'impairment test così come approvato dal Consiglio di Amministrazione di LGH S.p.A. in data 18 gennaio 2021. Tali proiezioni riflettono le migliori stime effettuabili dal management in merito alle principali assunzioni alla base dell'operatività aziendale (andamenti macro-economici e dei prezzi delle commodities, ipotesi di funzionamento degli assets produttivi e di sviluppo del business).

La scelta di adottare un business plan di durata decennale segue la volontà del management della capogruppo A2A di approvare un piano a medio-lungo periodo, che indica la nuova strategia funzionale sia al riposizionamento del Gruppo A2A da multyutility a "Life Company" che al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 ONU.

In particolare, il Piano di A2A poggia su due linee di tendenza principali, Economia Circolare e Transizione Ener-etica, a cui contribuiscono tutte le business units del Gruppo. Ai soli fini dell'impairment test, il Piano Strategico 2021-2030, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36 paragrafo 33, è stato opportunamente modificato per escludere gli impatti derivanti da miglioramenti e ottimizzazioni future;

  • i flussi di cassa successivi a tale orizzonte temporale stimati tramite estrapolazione delle proiezioni dell'orizzonte temporale esplicito, opportunamente modificate per normalizzarne i risultati e utilizzando un tasso di crescita nominale comunque inferiore al tasso medio di crescita nominale a lungo termine;
  • il flusso di cassa derivante dalla dismissione alla fine della vita utile (terminal value).Tale valore è stato previsto, in relazione alle differenti casistiche analizzate, prudenzialmente pari a zero, oppure alla somma della stima del valore prospettico delle immobilizzazioni materiali, del capitale circolante netto e dei fondi, o infine al valore attuale dei flussi di cassa operativi;
  • il tasso di attualizzazione utilizzato al fine di riflettere le valutazioni correnti del mercato con riferimento al valore attuale del denaro e ai rischi specifici connessi all'attività è stato stimato, coerentemente con i flussi di cassa considerati, mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale (WACC).

L'incarico per l'imparment test è stato affidato ad un esperto indipendente che ha, tra l'altro, analizzato le componenti e le ipotesi rilevanti delle proiezioni economico-finanziarie redatte dal management della Società, effettuato le comparazioni e le verifiche circa la correttezza delle fonti e delle ipotesi utilizzate, elaborato le ipotesi circa il tasso di crescita oltre l'orizzonte di piano per la determinazione dei flussi normalizzati fino a fine vita utile degli impianti. Sono stati inoltre considerati nell'analisi eventuali fabbisogni per il decommissioning delle centrali termoelettriche a fine vita utile e i rimborsi attesi in caso di mancato rinnovo delle concessioni idroelettriche, delle reti elettriche e delle reti gas coerenti con le attuali scadenze.

Il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa "unlevered" è stato stimato come il costo medio ponderato del capitale ("Weighted Average Cost of Capital" o "WACC"), rappresentativo del rendimento atteso dai finanziatori della società e dagli azionisti per l'impiego dei propri capitali.

In contesti di crisi, come evidenziato dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), sono suggerite diverse articolazioni del Capital Asset Pricing Model al fine di riflettere correttamente il rischio Paese nel tasso di attualizzazione. In tale ambito, vengono richiamate diverse metodologie, tra le quali le metodologie cd. "conditional" e "unconditional", le quali si differenziano in base a dove viene inserito il rischio Paese (nel Market Risk Premium, nel primo caso e nel Risk-free nel secondo).

In considerazione dell'attuale contesto macro-economico e delle indicazioni emergenti dalla più accreditata prassi e dottrina nazionale ed internazionale si è ritenuto necessario applicare dei fattori correttivi per la determinazione dei tassi di attualizzazione. In particolare, ai fini della valutazione si è ritenuto necessario utilizzare la formulazione cd. "unconditional adjusted" dei tassi WACC. La metodologia del WACC unconditional adjusted prevede l'utilizzo di un tasso risk-free che incorpori il rischio Paese normalizzato dalle politiche monetarie messe in atto dalle Banche Centrali. In particolare, tale aggiustamento risulta necessario al fine di mitigare gli effetti della politica monetaria di breve termine che ha di recente caratterizzato i mercati monetari dell'area €. Pertanto, al fine di determinare il tasso risk free per il Paese Italia si è proceduto calcolando il tasso di rendimento dei titoli stato di un paese benchmark con rating AAA al quale è stato sommato il differenziale tra i Credit Default Swap del Paese Italia ed i Credit Default Swap del Paese benchmark.

L'approccio prescelto per il calcolo del Value in Use al 31 dicembre 2020 è quello post-tax in conformità a quanto fatto al 31 dicembre 2019.

La seguente tabella evidenzi i valori di avviamento, WACC e tasso di crescita g per gli esercizi 2020 e 2019.

CGU CON AVVIAMENTO 31.12.2020 WACC g 31.12.2019 WACC g
RETI ELETTRICHE 795 5,30% 0,00% 795 5,30% 0,00%
RETI GAS 305 5,60% 0,00% 305 5,60% 0,00%
AMBIENTE 5.208 6,00% 1,00% 5.208 6,20% 1,00%
CALORE 5.575 5,30% 1,00% 5.575 5,60% 1,00%
ENERGIA ELETTRICA 9.580 6,40% 0,00% 9.580 6,60% 0,00%
TOTALE 21.463 21.463

15. PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' COLLEGATE E JOINT VENTURE

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
ASM Codogno Srl 3.651 5.300 - 1.649 -31,11%
TOTALE PARTECIPAZIONI COLLEGATE 3.651 5.300 - 1.649 -31,11%

Relativamente alla partecipazione in ASM Codogno S.r.l. il decremento di valore è da imputare sostanzialmente alla distribuzione di dividendi effettuata nel periodo.

Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto Totale
(importi in migliaia di €)
Valore al 31.12.2019 5.300
Variazioni del periodo/esercizio:
- acquisizioni ed aumenti di capitale
- valutazioni a Patrimonio netto - 744
- svalutazioni
- incassi dividendi di partecipazioni valutate ad equity - 905
- cessioni
- altre variazioni
- riclassificazioni
Totale variazioni del periodo/esercizio - 1.649
TOTALE PARTECIPAZIONI COLLEGATE 3.651
(importi in migliaia di €)
dati di bilancio 31.12.2019
ASM CODOGNO S.R.L.
Percentuale di possesso: 49,00%
Attività correnti 8.448
Attività non correnti 5.637
Passività correnti 4.016
Passività non correnti 772
PATRIMONIO NETTO 9.297
Quota dei ricavi e del risultato della partecipata:
Ricavi 3.378
Risultato esercizio 157

16. ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Attività finanziarie valutate a Fair Value in OCI (HCS Hold to
collect and sales)
279.413 234.226 45.187 19,29%
Prestiti e crediti originati dall'impresa (HTC Hold to Collect) 1.818 1.925 -107 -5,56%
- verso terzi 1.818 1.925 -107 -5,56%
Crediti verso consociate per diritti d'uso IFRS16 1.482 1.562 -80 -5,12%
Crediti verso terzi per diritti d'uso IFRS16 643 643 100,00%
Altre attività finanziarie non classificate 561 561 100,00%
TOTALE ALTRE ATTIVIÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 283.917 237.713 46.204 19,44%

Le attività finanziarie valutate al Fair Value con impatto a OCI (conto economico complessivo) sono rappresentate dalle quote di partecipazione non qualificate detenute in società non quotate.

La variazione di periodo è da imputare all'uscita dal perimetro di consolidamento della società Lomellina Energia e alla contestuale rilevazione a bilancio di una partecipazione di minoranza nella stessa.

La valutazione del fair value dalla partecipazione in Lomellina Energia si basa su una perizia effettuata in sede di aumento di capitale sottoscritto da parte di A2A Ambiente avvenuto ad inizio 2020. Tale valore è stato recentemente confermato tramite aggiornamento da parte di consulenti esterni della perizia stessa in sede di chiusura di bilancio 2020.

Per ciò che concerne la partecipazione in A2A Energia, è stato effettuato alla data del 31 dicembre 2020 da consulenti esterni un aggiornamento della perizia di valutazione precedentemente eseguita per la determinazione del concambio determinato al momento della fusione di Linea Più in A2A Energia, La stima del value in use effettuata dal consulente esterno ha riconfermato il fair value di iscrizione iniziale effettuato nel 2019.

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA
Camuna Energia Srl 131 131 -
Casalasca Servizi Spa 121 121 -
Isfor 2000 Spa 5 5 -
SABB Spa - - -
Sinit 1 1 -
A2A Security 4 - 4
A2A Smart City 5.234 5.234 -
A2A Energia 224.465 224.465 -
Lomellina 45.183 - 45.183
Blugas Infrastrutture Spa 4.269 4.269 -
TOTALE STRUMENTI RAPPRESENTATIVI DI CAPITALE FVOCI 279.413 234.226 45.187
Strumenti rappresentativi del capitale di altre imprese valutati al FV in OCI
(importi in migliaia di €) Totale
Valore al 31.12.2019 234.226
Variazioni del periodo/esercizio:
- acquisizioni 4
- cessioni
- rivalutazioni
- svalutazioni
- riclassificazioni 45.183
- altre variazioni
Totale variazioni del periodo/esercizio 45.187
TOTALE STRUMENTI RAPPRESENTATIVI DI CAPITALE FVOCI 279.413

I prestiti e crediti comprendono:

  • € 1.395 mila (€ 1.395 mila nel 2019) di finanziamenti a m/l termine concessi ad alcuni Comuni da LD Reti a fronte di accordi relativi alla distribuzione del gas;
  • € 423 mila (€ 530 mila nel 2019) di credito finanziario sorto nel corso del 2016 verso Astem S.p.A per lavori di ampliamento e adeguamento della piattaforma di Lodi eseguiti da Linea Gestioni, che in totale (unitamente alla parte corrente) ammonta a € 633 mila (€ 739 mila nel 2019);

I crediti verso consociate per diritti d'uso IFRS16 rappresentano la quota oltre del credito finanziario vantato nei confronti di A2A Energia, A2A Smart City e A2A S.p.A. La quota oltre 5 anni è pari a € 1.067 mila.

I crediti verso terzi per diritti d'uso IFRS16 fanno riferimento ad alcuni contratti di locazione attiva di macchinari agricoli stipulati da Agritre e Tre Stock con diversi fornitori.

Le altre attività sono invece rappresentate da una polizza di investimento sottorscritta da Agritre.

17. ATTIVITÀ NON CORRENTI PER STRUMENTI DERIVATI

Per il periodo in corso e per il precedente periodo di confronto non si rilevano attività non correnti per strumenti derivati.

18. ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Risconti attivi 665 449 216 48,11%
Altre attività non correnti 1.827 2.339 -
512
-21,89%
TOTALE ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI 2.492 2.788 -296 -10,62%

I crediti e le altre attività non correnti sono rappresentati da crediti non finanziari con esigibilità superiore ai 12 mesi (depositi cauzionali attivi, acconti di canoni a Comuni e risconti attivi pluriennali).

Il decremento dell'esercizio è imputabile sostanzialmente (€ 1.313 mila) all'uscita di Lomellina Energia e alla riduzione dei depositi cauzionali in essere, parzialmente compensato dall'incremento rilevato in LGH S.p.A. per l'acconto versato per la partecipazione all'asta di acquisto del gruppo Agripower (€ 1.240 mila) come descritto nei paragrafi precedenti cui si rimanda.

I risconti sono sostanzialmente relativi alla quota oltre l'esercizio dei premi pagati sulle fideiussioni pluriennali necessarie per l'esercizio di alcune attività del gruppo (es. discariche).

19. RIMANENZE

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Materiali 8.874 11.174 -
2.300
-20,58%
Fondo Obsolescenza materiali -
583
-
875
292 -33,37%
Totale mteriali 8.291 10.299 -
2.008
-19,50%
Altre Scorte (certificati ambientali) 2.394 3.975 -
1.581
-39,77%
TOTALE RIMANENZE 10.685 14.274 -3.589 -25,14%

Si segnala che i magazzini presenti nel gruppo sono costituiti quasi esclusivamente da materiali acquistati per la costruzione di impianti o destinati ad essere utilizzati per le manutenzioni e riparazioni ordinarie, mentre quelli tenuti a disposizione come pezzi di ricambio degli impianti esistenti sono stati classificati nelle immobilizzazioni materiali e soggetti ad ammortamento in base alla vita utile degli impianti stessi.

Il decremento delle rimanenze di materiali è da imputare per € 5.717 mila all'uscita di Lomellina Energia dal perimetro di consolidamento parzialmente compensato dalle giacenze di biomasse e materiali delle nuove società entrate in perimetro (€ 3.639 mila).

Il decremento dei certificati ambientali è invece relativo alla chiusura dei certificati di anni precedenti mentre al 31.12.2019 risultavano ancora aperti titoli ambientali 2018 per € 1.855 mila.

20. CREDITI COMMERCIALI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Crediti commerciali fatture emesse* 29.550 37.088 -7.538 -20,32%
Crediti commerciali fatture da emettere 18.968 13.424 5544 41,30%
(Fondo rischi su crediti) -4.346 -9.026 4.680 -51,85%
Totale crediti commerciali 44.172 41.486 2.686 6,47%
Crediti commerciali VS Collegate LGH 179 109 70 64,22%
Crediti commerciali VS Controllante A2A 5.308 8.767 -3.459 -39,45%
Crediti commerciali VS Consociate Gruppo A2A 9.899 11.929 -2.030 -17,02%
TOTALE CREDITI COMMERCIALI 59.558 62.291 -2.733 -4,39%

Il decremento dei crediti commerciali è sostanzialmente dovuto all'uscita di Lomellina Energia dal perimetro € 11.569 mila e all'ingresso nuove società nel perimetro € 9.087 mila.

Di seguito, la suddivisione dei crediti verso clienti per scadenza:

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Crediti a scadere 32.227 37.168 -4.941 -13,29%
Crediti scaduti di cui: 4.521 9.556 -5.035 -52,69%
Scaduti fino a 30 gg 4.440 1.768 2.672 151,13%
Scaduti da 31 a 180 gg 335 1.817 -1.482 -81,56%
Scaduti da 181 a 365 gg -328 538 -866 -160,97%
Scaduti oltre 365 gg 74 5.433 -5.359 -98,64%
Fatture da emettere e lavori in corso su ordinazione 27.156 24.594 2.562 10,42%
TOTALE CREDITI COMMERCIALI LORDI 63.904 71.318 -7.414 -10,40%

Particolarmente significativo è il decremento dei crediti scaduti da oltre un anno, che sono scesi di € 5.359 mila generando un impatto positivo sul fondo svalutazione crediti come sotto evidenziato e come già descritto al pagaragrafo di commento del conto economico.

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
SALDO INIZIALE FONDO SVALUTAZ.CREDITI 9.026 36.737 -27.711 -75,43%
Accantonamenti 428 4 424 n.s.
Variazione perimetro consolidamento -245 -20.293 20.048 -98,79%
Utilizzi e/o rilasci -4.397 -7.422 3.025 -40,76%
Altre variazioni -466 -466 100,00%
SALDO FINALE FONDO SVALUTAZ.CREDITI 4.346 9.026 -4.680 -51,85%

21. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Prestiti e crediti originati dall'impresa (HTC Hold to Collect) 4.696 6.066 -1.370 -22,58%
- verso terzi 4.697 6.066 -1.369 -22,57%
Crediti verso consociate per diritti d'uso IFRS16 153 133 20 15,04%
Crediti verso terzi per diritti d'uso IFRS16 150 150 100,00%
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 4.999 6.199 -1.200 -19,36%

I prestiti e crediti comprendono:

  • € 210 mila (€ 209 mila nel 2019) di credito finanziario sorto nel corso del 2016 verso Astem S.p.A per lavori di ampliamento e adeguamento della piattaforma di Lodi eseguiti da Linea Gestioni, che in totale (unitamente alla parte non corrente) ammonta a € 633 mila (€ 739 mila nel 2019);
  • € 4.486 mila (€ 5.262 nel 2019) di crediti finanziari verso i soci di Seca Spa, sorto a seguito dell'esercizio dell'opzione put per la cessione della partecipazione. Gli incassi del periodo sono stati pari a € 776 mila;
  • € 153 mila (€ 133 mila nel 2019) per crediti finanziari derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS16 relativamente alla sublocazione di alcune aree alle società del gruppo A2A e in particolare A2A Energia, A2A Smart City e A2A S.p.A.
  • € 150 mila di crediti verso terzi per diritti d'uso IFRS16 per contratti di locazione attiva di macchinari agricoli stipulati da Agritre e Tre Stock con diversi fornitori.

Nel corso dell'esercizio è stato infine estinto il finanziamento di € 595 mila residui al 31 dicembre 2019 verso Cogeme S.p.A.

22. ATTIVITA' PER IMPOSTE CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Ires Corrente 2.672 3.970 -1.298 -32,70%
Ires Esercizi precedenti 76 442 -366 -82,81%
Irap Corrente 368 387 -19 -4,91%
TOTALE ATTIVITA' PER IMPOSTE CORRENTI 3.116 4.799 -1.683 -35,07%

I crediti per IRES corrente e IRAP corrente sono relativi ai maggiori acconti versati rispetto all'imposta dovuta per l'esercizio in corso.

Il credito per IRES di esercizi precedenti è relativo principalmente alle richieste a rimborso in conseguenza della deducibilità IRAP ai fini IRES quasi interamente incassato.

23. ATTIVITA' CORRENTI PER STRUMENTI DERIVATI

Nell'esercizio in corso e nell'esercizio precedente il gruppo non presenta attività correnti per strumenti derivati.

24. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali 10.681 3.955 6.726 170,06%
Anticipi a fornitori 243 575 -332 -57,74%
Crediti di competenza di esercizi futuri 705 505 200 39,60%
Crediti per depositi cauzionali 23 26 -3 -11,54%
Crediti tributari IVA, accise 7.886 1.408 6.478 460,09%
Altri crediti diversi 2.344 1.612 732 45,41%
TOTALE ALTRE ATTIVITA' CORRENTI 21.882 8.081 13.801 170,78%

L'aumento dei crediti verso la CSEA rispetto all'esercizio preìcedente è da ascrivere principalmente ai crediti per i Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi) consegnati al GSE nel mese di novembre 2020 ancora da incassare per l'importo di 7.659 mila €.

La variazione dei crediti tributari riguarda per € 4.721 mila il credito Iva di Agritre e per € 896 mila il credito fiscale riconosciuto agli utenti del teleriscaldamento di Lodi e Cremona per Euro (art. 8 legge 448 del 1998) pari a € 1.900 mila rispetto a € 1.004 mila nel 2019.

L'incremento degli altri crediti è dovuto per € 624 mila alla variazione dei crediti verso ASM Codogno per i dividendi deliberati e non ancora liquidati.

25. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA
%
Conto correnti bancari e postali 12.021 3.047 8.974 294,52%
Denaro e valori in cassa 9 5 4 80,00%
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSTITI A BREVE 12.030 3.052 8.978 294,17%

Sono costituite da depositi bancari e postali e disponibilità a breve termine del gruppo.

I depositi bancari e postali sono remunerati a tassi variabili e includono gli interessi maturati anche se non ancora accreditati alla fine dell'esercizio in esame.

L'incremento è dovuto alle giacenze di cassa di Linea Ambiente (in crescita di € 7.621 mila) e delle nuove società entrate in perimetro (€ 3.191 mila). Per il dettaglio delle variazioni si rimanda al rendiconto finanziario.

26. ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA

Per l'esercizio in corso e per quello di confronto non sono presenti attività in dismissione.

27. PATRIMONIO NETTO

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019
Capitale sociale 189.494 189.494
Altre riserve e utili a nuovo 157.048 (12.573)
Risultato del periodo -2.828 182.183
Totale patrimonio netto di gruppo 343.714 359.104
Capitale e riserve di terzi 7.010 13.634
Risultato del periodo di terzi 382 -144
Totale patrimonio netto di terzi 7.392 13.490
TOTALE PATRIMONIO NETTO 351.106 372.594

La movimentazione del patrimonio netto è dovuta alla distribuzione di dividendi verso i soci per € - 12.238 mila, al risultato negativo di periodo per € 2.446 mila e alle variazioni di conto economico complessivo per € - 264 mila.

Il patrimonio netto di terzi ammonta a € 7.392 mila in riduzione di € 6.098 mila a seguito prevalentemente dell'uscita di Lomellina Energia dal gruppo.

Per maggiori dettagli si rimanda al prospetto delle movimentazioni del patrimonio netto.

Il gruppo non detiene azioni proprie.

RACCORDO TRA IL RISULTATO D'ESERCIZIO DI LGH S.P.A. E IL RISULTATO D'ESERCIZIO DI GRUPPO

(importi in migliaia di €) 31.12.202
0
31.12.201
9
Risultato d'esercizio della società -21.247 166.405
Eliminazione di dividendi infragurppo -12.162 -11.108
Risultati delle società controllate, collegate e a controllo congiunto non recepiti nel bilancio di
LGH S.p.A.
-28.275 -14.851
Eliminazione utili/perdite infragruppo
Svalutazioni di partecipazioni in società controllate effettuate nel bilancio della capogruppo 40.078 37.000
Altre rettifiche di consolidamento:
Rilevazione quota di terzi -382 144
Svalutazione differenza di consolidamento iscritta nell'attivo -9.633
Altre rettifiche di consolidamento 19.160 14.226
RISULTATO D'ESERCIZIO DI GRUPPO -2.828 182.183

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO DI LGH S.P.A. E IL PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019
Patrimonio netto della società 330.216 363.674
Eliminazione
del
valore
delle
partecipazioni
consolidate
-341.989 -369.496
Patrimonio netto delle società consolidate 311.268 325.613
Eliminazione utili/perdite infragurppo
Svalutazioni di partecipazioni in società controllate
effettuate nel bilancio della capogruppo
Altre rettifiche di consolidamento:
40.078 37.000
Differenza di consolidamento iscritta nell'attivo 8.751 12.864
Rilevazione quota di terzi -7.392 -13.490
Altre rettifiche di consolidamento 2.782 2.939
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 343.714 359.104

28. TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE

(importi in migliaia di €) 31.12.19 Acc.ti Altre Costo
corrente
del
servizio
Utilizzi Op.
straord
Altri
trasferimenti Attual.
Utili/Perdite
attuariali
31.12.20
Trattamento di fine rapporto 12.947 2.006 (1.735) 271 (1.761) (236) (702) 71 381 10.971
Altri benefici a dipendenti
di cui:
Sconto energia
Mensilità aggiuntive
3.326
1.860
1.426
63
14
49
-211
(211)
(148)
14
(162)
(121)
(65)
(56)
0 (46)
(46)
18
14
4
127
132
(5)
3.116
1.955
1.161
TOTALE BENEFICI A
DIPENDENTI
17.926 2.069 (1.946) 123 (1.882) (236) (748) 89 508 14.087

Si precisa che le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi sotto descritte:

IPOTESI 31.12.2020 31.12.2019
Tasso di attualizzazione 0,34% 0,77%
Tasso di inflazione annuo 0,8% 1,2%
Tasso annuo incremento delle mensilità
aggiuntive
1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento del costo dell'energia
elettrica 0,5% 0,5%
Tasso annuo incremento salariale 1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento TFR 2,1% 2,4%
Frequenze annue di turnover 2,0% 2,0%
Frequenze annue di anticipazioni TFR 2,0% 2,0%

Si segnala che:

  • il tasso di attualizzazione applicato dal Gruppo varia per società in base alla durata media finanziaria dell'obbligazione. Il tasso di attualizzazione utilizzato è quello corrispondente all'Iboxx Corporate AA;
  • la curva relativa al tasso di inflazione in forza dell'attuale situazione economica, che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici, è stata modificata così come riportato in tabella. Tale ipotesi è stata desunta dal "Documento di Economia e Finanza 2015 – Ag¬giornamento Settembre 2015 Sez. II-Tab II.2" emanato dal MEF e da "Le tendenze di medio lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 16" pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato;
  • il tasso annuo di incremento salariale applicato esclusivamente per le società con in media meno di 50 dipendenti nel corso del 2006 è stato determinato in base ai dati di riferimento comunicati dalle società del Gruppo;
  • il tasso annuo di incremento del TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,2 punti percentuali;
  • le frequenze annue di anticipazione e di turnover sono desunte dalle esperienze storiche del Gruppo e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'Attuario su un rilevante numero di aziende analoghe;
  • per le basi tecniche demografiche si segnala che:per il "decesso" sono state utilizzate le tabelle TG62 (Premungas, Sconto energia elettrica e Sconto gas) e RG48 (altri piani);
  • per l'"inabilità" sono state utilizzate le tavole INPS distinte per età e sesso;
  • per il "pensionamento" è stato utilizzato il parametro 100% al raggiungimento dei requisiti AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria);
  • per la "probabilità di lasciare famiglia" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
  • per la "frequenza delle diverse strutture di nuclei superstiti ed età media dei componenti" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010.
(importi in migliaia di €) 31.12.19 Acc.ti Eccedenze
Rilasciate
Utilizzi Uscita
Lom
Incresso
nuove
società
agg.
perizia
attualiz. altre
variazioni
31.12.20
Fondi Decommissioning 19.406 -14 -8.389 3.623 69 14.695
Fondi Discariche 41.354 -2.552 -422 38.380
Fondi Contenziosi fiscali 874 10.121 56 11.051
Fondi Contenziosi legali 555 113 668
Fondi Contenziosi con
dipendenti
140 100 -30 210
Fondo Mobilità 1.451 458 -1.046 -159 704
Altri Fondi rischi 4.540 42.587 -484 -298 46.345
TOTALE FONDI RISCHI
E ONERI E PASSIVITÀ
PER DISCARICHE
68.320 53.379 (484) (3.910) (8.419) 0 (353) (159) 112.053

29. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Qui di seguito viene fornita una sintetica descrizione della natura dei fondi di maggiori entità, per maggiori dettagli si rimanda inoltre all'apposito paragrafo sui contenziosi in essere:

FONDI DECOMMISSIONING

Ammontano a € 14.695 mila e rappresentano i costi di smantellamento e ripristino dei siti che dovranno essere sostenuti alla fine dell'utilizzo iscritti a diretto incremento dell'asset a cui si riferiscono. Tale ammontare è stato determinato sulla base di apposite perizie predisposte da periti esterni indipendenti. Nella determinazione dei costi di smantellamento si sono considerati il tipo di attività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui sorge l'impianto. Nella stima dei costi si sono considerati, ai prezzi attuali, i costi di bonifica del terreno, i costi di demolizione e smaltimento degli impianti e dei macchinari etc.Tra le movimentazioni si segnalano € 8.389 mila per l'uscita di Lomellina Energia dal perimetro e € 3.623 mila per l'ingresso delle nuove società.

FONDI DISCARICHE

Sono relativi ai costi da sostenere per la gestione post mortem e la bonifica dei siti di discarica come previsto dalla normativa vigente. Tale ammontare è stato determinato sulla base di apposite perizie annuali predisposte da periti esterni. Gli utilizzi del periodo pari a € 2.552 mila fanno riferimento alla copertura dei costi di post mortem e bonifica sostenuti nell'esercizio in relazione ai siti di discarica già esauriti, il confronto tra i costi sostenuti nel periodo e i costi previsti da perizia ha rilevato uno scostamento positivo determinando il corrispondente rilascio del fondo. L'andamento dei tassi di attualizzazione e di inflazione unitamente agli utilizzi di periodo genera un effetto finanziario positivo per € 422 mila.

FONDI PER CONTENZIOSI FISCALI

Si compone principalmente di accantonamenti legati all'Ecotassa di cui € 10.121 mila accantonati nell'esercizio per la presunta non corretta assegnazione dei codici CER ai rifiuti conferiti in discarica da AMA S.p.A. dal primo novembre 2014 al 28 febbraio 2019 contestata alla società Linea Ambiente nel corso dell'esercizio 2020 e per € 870 mila accantonati in esercizi precedenti per la potenziale soccombenza nel contenzioso con la Regione Puglia per l'applicazione del tributo per il conferimento in discarica negli esercizi 2012, 2013 e 2014.

I dettagli sono illustrati al paragrafo Contenziosi legali e fiscali della presente Relazione sulla gestione.

FONDI CONTENZIOSI LEGALI

Il fondo è costituito:

  • Per € 250 mila da un contenzioso perso con l'INPS relativamente ai contributi C.u.a.f. e maternità del periodo dicembre 2001 – agosto 2002 (escluso febbraio 2002). L'importo è frutto di una stima poiché si è ancora in attesa che INPS definisca il corretto importo
  • Per € 413 mila (€ 300 mila nel 2019) da controversie sulla liquidazione dei canoni concessori per l'uso delle reti e degli impianti di distribuzione del gas metano e l'occupazione del suolo privato, contestata da privati proprietari di terreni su cui insistono condotte gas in concessione d'uso alla Società.

FONDO CONTENZIOSI CON I DIPENDENTI E FONDO MOBILITA'

Il fondo contenzioso con i dipendenti accoglie il rischio stimato per alcune cause con il personale dipendente in essere tra le varie società del gruppo.

Il fondo mobilità rappresenta il costo stimato per l'accordo quadro stipulato in data 17 settembre 2019 da LGH S.p.A., congiuntamente ad A2A S.p.A. e A2A Smart City S.p.A., nell'ambito del più generale progetto di integrazione delle strutture di corporate di LGH S.p.A. in A2A S.p.A., finalizzato alla gestione di 120 esuberi complessivi nelle tre Società. Il fondo è stato utilizzato in corso d'anno per complessivi € 1.046 mila. Gli altri movimenti fanno riferimento alla quota di fondo accantonata per dipendenti passati in A2A S.p.A. al 01 gennaio 2020.

L'accantonamento del periodo (€ 458 mila) è relativo alla procedura di mobilità avviata da Linea Ambiente per i dipendenti dell'area Grottaglie.

ALTRI FONDI RISCHI

Risulta principalmente composto dalle seguenti voci:

  • € 455 mila (€ 265 mila nel 2019) per riflettere il presumibile impatto negativo del processo di liquidazione della partecipata Sinit S.r.l., così come espresso dalle proiezioni del liquidatore;
  • € 249 mila (€ 961mila nel 2019) per oneri per i lavori e le opere a devoluzione gratuita ancora da realizzare (sulle reti e impianti di distribuzione del gas metano) in base agli impegni presi con alcuni Enti affidatari in sede di aggiudicazione delle concessioni. Gli utilizzi sono stati pari a € 294 mila, mentre i rilasci € 484 mila.
  • € 60 mila (€60 mila nel 2019) relativi al fondo indennità supplettiva di clientela da riconoscere agli agenti secondo la vigente normativa;
  • € 953 mila (€ 776 mila nel 2019) a possibili contenziosi legati al personale;
  • € 2.204 mila accantonati nell'esercizio per possibili passività derivanti da contenziosi legati alle attività operative della BU Ambiente;
  • € 42.125 mila accantonati nell'esercizio per il rischio di rimozione rifiuti relativo alla discarica di Grottaglie come ampiamente descritto nel paragrafo degli eventi successivi cui si rimanda.

30. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Debiti verso banche 3.170 2.772 398 14,36%
Debiti Verso altri finanziatori 696 1.603 - 907 -56,58%
Debiti finanziari v/parti correlate 335.170 316.700 18.470 5,83%
Leasing finanziario 422 765 -
343
-44,84%
Debiti per diritti d'uso IFRS16 18.950 18.427 523 2,84%
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 358.408 340.267 18.141 5,33%
Beneficiario del finanziamento Concedente Importo
originario
Data
scadenza
Tipologia
tasso
31.12.2020 31.12.2019
Var.con
Linea Green Unicredit 114.500 30/06/2021 derivato 0 2.782
Linea Green Unicredit Costo ammortizzato 0 -10
Banca Popolare Fisso
Fragea di Sondrio 3.500 01/05/2028 1,63% 2.547
Banca Popolare
Fragea di Sondrio Costo ammortizzato -16
CRA Borgo Variabile
Fragea San Giacomo 900 05/11/2026 BCE+1,75% 644
CRA Borgo
Fragea San Giacomo Costo ammortizzato -5
Totale debiti vs banche 3.170 2.772
Linea Gestioni Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Infruttifero 81
LD Reti Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Fisso 5,25% 404 788
LD Reti Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Variabile 260 522
LD Reti Cassa DDPP 620 31/12/2022 Variabile 32 62
Regione
Linea Green Lombardia 375 06/12/2021 Fisso 0,50% 75
Regione
Linea Green Lombardia 375 21/06/2021 Fisso 0,50% 75
Totale debiti vs altri finanziatori 696 1.603
Linea Group Holding A2A 52.500 31/12/2024 Variabile 28.000
Linea Group Holding A2A 280.000 28/11/2023 Variabile 280.000 280.000
Linea Ambiente A2A 8.700 13/09/2024 Variabile 8.700 8.700
Linea Green (ex Agritre) A2A 49.000 27/02/2030 Variabile 41.650
Linea Group Holding per Fragea A2A 4.820 05/11/2025 Variabile 4.820
Totale debiti vs parti correlate 335.170 316.700
Diversi Diversi Diverse Variabile 422 765
Totale debiti per leasing 422 765
Linea Group Holding Diversi Diverse 18.950 18.427
Totale debiti per debiti IFRS16 18.427
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI 340.267

(importi in migliaia di €)

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha ricevuto 2 nuovi finanziamenti, dalla controllante A2A Spa , pari a complessivi € 53.820 mila, a tasso variabile, utilizzati per finanziare le nuove società acquisite è stato invece chiuso il finanziamento di originari € 52.500 acceso per Lomellina Energia a seguito dell'uscita di quest'ultima dal perimetro di consolidamento.

Il finanziamento in essere tra Linea Green e Unicredit è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società e prevede, per l'anno 2020, l'obbligo di far sì che il rapporto tra l'importo in linea capitale del finanziamento erogato e non ancora rimborsato e i mezzi propri (comprensivi dei prestiti soci postergati) sia minore di 0,30.

Per quanto riguarda il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, il succitato covenant risulta ampiamente rispettato.

Nella pagina seguente è riportato l'elenco di tutti i prestiti e finanziamenti in essere, con il dettaglio temporale delle quote capitale in scadenza nel prossimo quinquennio.

(importi in migliaia di €) >1 e <2 >2 e <3 >3 e <4 >4 e <5 >5
anni anni anni anni anni
Linea Green (ex Sageter) - Unicredit
Linea Green (ex Sageter) - costo ammortizzato
Linea Green (ex Sageter) - rateo interessi
Fragea - Banca Popolare di Sondrio 380 386 392 399 990
Fragea - Banca Popolare di Sondrio - costo ammortizzato -3 -3 -3 -3 -4
Fragea - Banca Popolare di Sondrio - rateo interessi 4
Fragea - CRA Borgo San Giacomo 124 126 129 131 133 125
Fragea - CRA Borgo San Giacomo - costo ammortizzato -1 -1 -1 -1 -1
Fragea - CRA Borgo San Giacomo - rateo interessi 1
Società diverse - Conti correnti bancari passivi 1
Totale banche 3.282 502 511 519 528 1.110
LD Reti (ex AEM Spa) - Cassa DDPP (fisso) 384 404
LD Reti (ex AEM Spa) - Cassa DDPP (variabile) 261 260
LD Reti (ex ASM Pavia) - Cassa DDPP 31 32
Linea Ambiente - ex soci 32
Totale altri finanziatori 696 0 0 0 0
Linea Green (ex Agritre)-A2A 4.900 4.900 4.900 4.900 4.900 22.050
LGH - A2A 2018 280.000
LGH - A2A Fragea 4.820
Linea Ambiente - A2A 8.700
LGH - A2A c/c cash pooling 73.861
LGH - A2A c/c cash pooling (rateo interessi) 667
Totale controllanti 79.428 4.900 284.900 13.600 9.720 22.050
Società diverse - Leasing finanziari 341 422
Totale leasing 422 0 0 0 0
Società diverse – Ifrs16 2.847 2.611 2.435 2.161 1.896 9.847
Totale IFRS16 2.611 2.435 2.161 1.896 9.847
Totale debiti finanziari gruppo LGH 9.131 287.846 16.280 12.144 33.007

31. PASSIVITA' NON CORRENTI PER STRUMENTI DERIVATI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Contratti designati di copertura: 0 180 -180 -100,00%
Swap sui tassi di interesse 0 180 -180 -100,00%
TOTALE PASSIVITÀ PER STRUMENTI DERIVATI 0 180 -180 -100,00%

La voce in oggetto rappresenta il fair value dei contratti derivati su tassi.

La diminuzione deriva dalla riclassifica a breve di quello ancora in essere tra Unicredit e Linea Green. Di seguito si riportano le caretteristiche e il fair value del derivato ancora in essere:

DERIVATI DI COPERTURA CONTRO IL RISCHIO TASSI DI
INTERESSE
CONTRATTO DESIGNATO DI
COPERTURA UNICREDIT-LINEA
GREEN (EX LINEA ENERGIA)
Data di stipula 15.02.2013
Data di decorrenza 29.11.2013
Data di scadenza 31.05.2021
Periodicità rate Semestrale
Valore nozionale iniziale 33.706
Valore nozionale residuo al 31.12.2020 2.782
Tasso interesse fisso (società) 1,85%
Tasso interesse variabile (banca) Euribor 6m/360
MARK TO MARKET AL 31.12.2020 33

32. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Depositi cauzionali 580 825 -245 -29,70%
Risc.passivi pluriennali 143 212 -69 -32,55%
Altre passività non correnti 0 2 -2 n.a.
TOTALE ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI 723 1.039 -316 -30,41%

I risconti passivi pluriennali sono costituiti in buona parte dai risconti della fatturazione attiva per competenze pluriennali, mentre i depositi cauzionali sono relativi ai depositi versati dalla clientela.

33. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Debiti verso banche 3.282 6.468 - 3.186 -49,26%
Debiti verso altri finanziatori 708 908 - 200 -22,03%
Debiti finanziari v/parti correlate 79.428 25.689 53.739 209,19%
Leasing finanziario 341 346 - 5 -1,45%
Debiti per diritti d'uso IFRS16 2.847 2.460 387 15,73%
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 86.606 35.871 50.735 141,44%

(importi in migliaia di €)

Beneficiario del finanziamento Concedente Importo
originario
Data
scadenza
Tipologia tasso 31.12.20 31.12.19
Linea Green Unicredit 114.500 30/06/2021 Var.con derivato 2.782 5.275
Linea Green Unicredit Rateo interessi 2 7
Linea Green Unicredit Costo ammortizzato -5 -25
LD Reti UBI Banca 13.000 30/12/2020 Variabile 1.210
Diversi Diversi Scoperti c/c A revoca Variabile 1 1
Banca Popolare di Fisso
Fragea Sondrio 3.500 01/05/2028 1,63% 373
Banca Popolare di
Fragea Sondrio Rateo interessi 4
CRA Borgo San Variabile
Fragea Giacomo 900 05/11/2026 BCE+1,75% 124
CRA Borgo San
Fragea Giacomo Rateo interessi 1
Totale debiti vs banche 3.282 6.468
Linea Gestioni Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Infruttifero 40
LD Reti Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Fisso 5,25% 384 364
LD Reti Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Variabile 261 261
LD Reti Cassa DDPP 620 31/12/2022 Variabile 31 31
Regione
Linea Green Lombardia 375 06/12/2021 Fisso 0,50% 75
Regione
Linea Green Lombardia 375 21/06/2021 Fisso 0,50% 75
Linea Ambiente Ex soci 32 31/12/2017 Infruttifero 32 62
Totale debiti vs altri finanziatori 708 908
Linea Group Holding A2A 52.500 31/12/2024 Variabile 7.000
Linea Group Holding A2A 280.000 28/11/2023 Variabile 0 0
Linea Ambiente A2A 8.700 13/09/2024 Variabile 0 0
Linea Green (ex Agritre) A2A 49.000 27/02/2030 Variabile 4.900 0
Linea Group Holding per Fragea A2A 4.820 05/11/2025 Variabile 0 0
Linea Group Holding A2A c/c cash pooling indeterminata Variabile 74.528 18.629
Totale debiti vs parti correlate 79.428 25.689
Diversi Diversi diverse Variabile 341 346
Totale debiti per leasing 341 346
Linea Group Holding Diversi diverse 2.847 2.460
Totale debiti per debiti IFRS16 2.847 2.460
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 86.606 35.871

L'indebitamento a breve verso banche e verso altri finanziatori si riduce per effetto della progressiva scadenza dei finanziamenti in essere solo parzialmente compensata dall'ingresso di Fragea nel perimetro.

L'indebitamento corrente verso la capogruppo aumenta per effetto della maggior esposizione sul conto corrente di cash pooling dovuta in primo luogo all'importo pagato per l'acquisto di Agritre e Trestock pari a € 54,2 milioni.

Si ricorda che all'interno del gruppo LGH è attivo un sistema di "cash pooling zero balance", in base al quale i conti correnti bancari accesi presso la maggior parte delle società controllate vengono giornalmente azzerati e il relativo saldo viene portato sui conti correnti "master" di LGH. A fine novembre 2016 è stato inoltre attivato un c/c di cash pooling anche tra la stessa LGH e la controllante A2A. In questo modo è possibile ottimizzare i flussi finanziari del gruppo A2A - LGH, contenendo il ricorso al sistema creditizio.

34. DEBITI COMMERCIALI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Acconti e anticipi a fornitori 1 1 - 0,00%
Debiti commerciali 73.519 67.989 5.530 8,13%
TOTALE DEBITI COMMERCIALI 73.520 67.990 5.530 8,13%

La voce include i debiti di natura commerciale del Gruppo LGH. L'incremento è principalmente dovuto ad alcuni investimenti in immobilizzazioni effettuati a fine anno e non ancora maturi per il pagamento.

35. DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Erario c/IRES 52 - 52 100,00%
Erario c/IRAP 668 155 513 330,97%
Totale debiti per imposte correnti 720 155 565 364,52%

La voce presenta il debito del gruppo verso l'erario per le imposte correnti del periodo. Come già visto il saldo IRES chiude a credito per tutto il gruppo eccetto per Fragea esclusa dal consolidato fiscale, mentre il saldo IRAP rimane a debito per alcune società in utile.

36. PASSIVITA' CORRENTI PER STRUMENTI DERIVATI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Contratti designati di copertura: 33 0 33 100,00%
Derivati di copertura finanziari correnti 33 33 100,00%
TOTALE PASSIVITÀ PER STRUMENTI DERIVATI 33 0 33 100,00%

La voce è composta dal derivato di Linea Green riclassificato tra le poste correnti in quanto prossimo alla scadenza.

37. ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Debiti verso istituti previdenziali 2.379 2.683 -304 -11,33%
Debiti verso dipendenti 5.268 4.823 445 9,23%
Debiti verso cassa conguagli 5.370 6.692 -1.322 -19,75%
Accise e addizionali 38 1 37 n.s.
Erario c/IVA e altri debiti tributari 1.758 2.772 -1.014 -36,58%
Debiti diversi 4.027 7.430 -3.403 -45,80%
Ratei e risconti passivi annuali 408 441 -33 -7,48%
TOTALE ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI 19.248 24.842 -5.594 -22,52%

Le variazioni degli altri debiti trovano principalmente giustificazione dalla riduzione dei debiti verso cassa conguagli derivanti dall'andamento gestionale di LD Reti nonché dalla riduzione dei debiti diversi per il pagamento ad ASM Castelleone della quota di partecipazione detenuta in LD Reti a seguito del diritto di recesso esercitato da quest'ultima nel 2018 (€ 3.900 mila).

38. PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA

Per l'esercizio in corso e per quello di confronto non sono presenti passività relative ad attività in dismissione.

39. GARANZIE

Qui di seguito viene riportato un prospetto riepilogativo delle garanzie e degli impegni che il Gruppo LGH ha in essere al 31 dicembre 2020 verso terzi, in aggiunta ai debiti e alle passività già esposte nel bilancio consolidato:

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019
Fidejussioni rilasciate per affidamenti Sinit 11.800 11.800
Altre garanzie rilasciate 91.989 135.563
Garanzie ricevute 41.132 35.242

40. INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

I rapporti intrattenuti dal Gruppo con il Gruppo A2A (imprese correlate) e con le altre parti correlate sono prevalentemente di carattere commerciale, definiti e regolati sulla base di singoli rapporti contrattuali che fissano le condizioni per lo svolgimento dei servizi da parte di ogni singola azienda del Gruppo.

TERMINI E CONDIZIONI DELLE TRANSAZIONI TRA PARTI CORRELATE

Le vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie, non generano interessi ad eccezione di quelli classificati come attività e passività finanziarie.

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3 12.
205
5 1 12.
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19.
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99,
61%

41. CRITERI APPLICATI NELLA VALUTAZIONE IN BILANCIO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari
(Importi in migliaia di €) Strumenti finanziari valutati a
fair value con variazioni di
quest'ultimo iscritte a:
Strumenti
finanz.valutati
al costo
Valore della
situazione
Fair
Conto Patrimonio ammortizzato patrimoniale
finanziaria
value al
2020 (*)
Tipologia di strumenti finanziari economico Netto
(1)
(2)
(3)
(4) consolidata 2020
ATTIVITA'
Altre attività finanziarie non correnti:
Partecip. / Titoli convertibili in partecip.
disponibili per la vendita di cui:
-non quotate 279.413 279.413 279.413
-quotate
Attività finanziarie possedute sino alla scadenza
Altre attività finanziarie non correnti 4.504 4.504 4.504
Totale altre attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti 2.492 2.492 2.492
Crediti commerciali 59.558 59.558 59.558
Altre attività correnti 21.882 21.882 21.882
Attività finanziarie correnti 4.999 4.999 4.999
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 12.030 12.030 12.030
Attività non correnti destinate alla vendita - - -
PASSIVITA'
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti e correnti 445.015 445.015 445.015
Altre passività non correnti
Debiti commerciali
723
73.520
723
73.520
723
73.520
Altre passività correnti e strumenti derivati 33 19.247 19.280 19.280
Passività direttamente associate ad attività non
correnti destinate alla vendita - - -

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza approssima allo stesso

(a) Costo ammortizzato + fair value risk hedge come meglio specificato alla nota 23) Passività finanziarie correnti

(1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico (2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge)

(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a patrimonio netto

(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

In ottemperanza a quanto disposto dagli IFRS 13 e IFRS 7 si riporta di seguito il dettaglio della gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:

Attività/Passività finanziarie misurate al fair
value
31.12.2020 31.12.2019
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività non correnti
Strumenti rappresentativi del capitale di altre 279.413 234.226
imprese valutati al FV in OCI
Attività correnti
Totale attività - - 279.413 - - 234.226
Passività non correnti
Swap su tassi interesse
33 180
Passività correnti
Totale passività - 33 - - 180 -

Gli strumenti rappresentativi del capitale di altre imprese valutati al fair value in OCI sono relativi a partecipazioni di minoranza in società non quotate.

42. COMPENSI CARICHE SOCIALI

Di seguito si evidenziano i compensi erogati ad amministratori, sindaci e società di revisione della capogruppo e delle società controllate di competenza nell'esercizio 2020:

(Importi in
migliaia di €)
31.12.2020 31.12.2019
ORGANO
SOCIALE
IMPORTO
EROGATO DALLA
CAPOGRUPPO
IMPORTO
EROGATO DALLE
ALTRE SOCIETÀ
DEL
GRUPPO
IMPORTO
EROGATO DALLA
CAPOGRUPPO
IMPORTO
EROGATO DALLE
ALTRE SOCIETÀ
DEL
GRUPPO
Amministratori 225 174 221 83
Sindaci 65 142,5 65 166
Società di revisione
per incarichi di
revisione
48 190 85 171
Società di revisione
per altri incarichi
TOTALE 338 506,5 334 552

43. FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Il 13 gennaio 2021 è stata notificata alla Società Linea Ambiente la diffida della Povincia di Taranto – Settore Pianificazione e Ambiente a provvedere con urgenza alla rimozione dei rifiuti conferiti presso il Lotto III della discarica di Grottaglie ai sensi del provvedimento autorizzativo di Variante AIA D.D. 45/2018, annullato dal TAR nel Gennaio 2019 (data di sospensione dei conferimenti presso la discarica) e pertanto in esubero rispetto alle quantità autorizzate con D.D. n. 426/2008 e al ripristino dei profili in conformità a quelli autorizzati attivando le fasi di chiusura della discarica.

Con il supporto legale della Capogruppo è stato immediatemente individuato un legale amministrativo esterno da affiancare agli avvocati penalisti già incaricati di difendere la società sulle diverse posizioni di contenzioso inernti la discarica di Grottaglie.

Linea Ambiente seppur resisterà in sede amministrativa impugnando la comunicazione della Provincia, intende comunque dar corso alle diffida dell'Ente, avviando quanto prima un tavolo tecnico volto ad individuare le soluzioni più adeguate nel rispetto della salvaguardia dell'ambiente e della salute e le tempistiche di realizzazione degli interventi; solo a seguito di una piano di intervento condiviso, sarà possibile procedere all'analisi e caratterizzazione del rifiuto per individuare idonei destini.

La quantificazione del rischio derivante alla società dalla diffida è di difficile valutazione perché al momento non sono note le caratteristiche attuali del rifiuto presente in discarica, le modalità operative per la sua rimozione e nemmeno le caratteristiche che avrà il rifiuto per lo smaltimento; sulla base delle relazioni dei tecnici e legali incaricati, è stato stimato che il rischio sia probabile, ed è stato stanziato un fondo rischi di 42 milioni di euro.

44. ADEMPIMENTI ART. 1 COMMI 125 E SS. LEGGE 124/17

Ai sensi dell'art. 1 commi 125 e ss. L. 124/17 e considerato che le società del Gruppo non hanno percepito "sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria", la presente nota è negativa.

Resta fermo che altre informazioni sono (anche nel solco del principio ex art. 18 L. 241/1990) reperibili altrove, incluso il Registro degli Aiuti di Stato, anche in forza del criterio di cui al comma 127 del medesimo art. 1 L. 124/17, che prescrive di "evitare l'accumulo di informazioni non rilevanti".

Si consideri ancora che le società del Gruppo operano (in massima parte) in settori regolati. Sicchè alcune somme sono riconosciute da enti pubblici, ma non a titolo di sovvenzioni/contributi, bensì come riconoscimento delle attività dalle stesse prestate o come forme di compensazione dei costi sostenuti per l'adempimento di specifici obblighi normativi e/o comunque in forza di un regime generale (e.g. incentivi energetici). Anche tutte queste forme di corresponsione non sono state indicate: sempre in ossequio sia al tenore letterale delle norme sia ai criteri interpretativi che le società del Gruppo hanno individuato (v. sopra).

III. BILANCIO SEPARATO

PROSPETTI CONTABILI

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(importi in €)

CONTO ECONOMICO NOTE parti correlate 2020 parti correlate 2019
Ricavi di vendita e prestazioni 1 18.267.411 18.312.070 15.528.332 15.578.310
Altri ricavi e proventi 2 3.910.114 4.096.904 4.842.544 4.989.286
Totale ricavi 22.408.974 20.567.596
Consumi di materie prime e servizi 3 -8.206.793 -13.975.471 -5.766.438 -13.916.835
Altri costi operativi 4 -166.498 -1.438.129 -180.791 -1.001.495
Totale costi operativi -15.413.600 -14.918.330
Costo del lavoro 5 -200.000 -7.198.889 -143.000 -13.453.683
Totale costi operativi e costo del lavoro -22.612.489 -28.372.013
Margine operativo lordo -203.515 -7.804.417
Ammortamenti,
accantonamenti
e
svalutazioni 6 -2.789.653 -1.221.097
Risultato operativo netto -2.993.168 -9.025.514
Risultato da transazioni non ricorrenti 7
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 8 26.828.904 26.860.320 192.214.200 216.237.892
Oneri finanziari 8 -46.018.019 -46.051.402 -42.946.853 -43.024.226
Risultato
da
cessione
di
altre
partecipazioni 9
Totale gestione finanziaria -19.191.082 173.213.666
Risultato prima delle imposte derivante
dalle attività in funzionamento -22.184.250 164.188.152
Imposte sul reddito 10 937.323 2.216.775
Risultato netto derivante dalle attività
in funzionamento -21.246.927 166.404.927
Risultato netto attività cessate/destinate ad 11 -
essere vendute
Risultato Netto -21.246.927 166.404.927
Altre componenti di conto economico
complessivo da non riclassificare nel
conto economico separato:
Variazione riserva IAS 19 -276.703 -107.053
Impatto fiscale sulla variazione riserva
IAS 19 66.409 25.693
Totale
Altre
componenti
di
conto
-210.294 -81.360
economico complessivo
Totale utile /(perdita) complessiva al
netto delle imposte -21.457.221 166.323.567

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

(importi in €)

ATTIVITA' NOTE parti correlate 31.12.2020 parti correlate 31.12.2019
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
-Altre attività immateriali 12 797.192 1.145.569
-Avviamento 13
Immobili, impianti e macchinari 14 8.175.212 7.081.086
Partecipazioni in società controllate 16 301.910.594 287.314.067
Partecipazioni in società collegate e JV 16
Altre attività finanziarie non correnti 17 265.641.720 269.910.773 309.357.275 315.174.580
Attività per imposte anticipate 11 654.776 468.994
Attività non correnti per strumenti derivati 18
Altre attività non correnti 18 1.573.164 52.368
Totale attività non correnti 583.021.711 611.236.664
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze 19 120.196 106.548
Crediti commerciali 20 19.532.947 19.549.431 15.943.816 15.970.561
Attività finanziarie correnti 22 139.552.402 144.038.653 117.507.631 120.756.114
Attività per imposte correnti 23 2.758.425 3.659.330
Attività corremti per strumenti derivati 21
Altre attività correnti 24 5.686.245 5.834.185 6.295.353 6.725.398
Disponibilità liquide e depositi a breve 25 959.004 1.474.741
Totale attività correnti 173.259.894 148.692.692
Attività cessate / destinate ad essere vendute 26 -
TOTALE ATTIVITA' 756.281.605 759.929.356
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' NOTE parti
correlate
31.12.2020 parti
correlate
31.12.2019
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 189.494.116 189.494.116
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve 161.283.528 7.088.896
Riserva FTA -292.047 -292.047
Utili (perdite) a nuovo
Risultato del periodo
977.816
-21.246.927
977.816
166.404.927
Totale patrimonio netto 27 330.216.486 363.673.708
PASSIVITA' NON CORRENTI
Benefici a dipendenti 28 1.639.406 3.411.477
Fondi rischi e oneri 29 2.614.150 2.151.542
Passività finanziarie non correnti 30 296.396.575 297.225.761 320.740.010 321.783.867
Imposte differite 11 639.962 461.696
Passività non correnti per strumenti derivati 31 - -
Altre passività non correnti 33
- -
Totale passività non correnti 302.119.279 327.808.582
PASSIVITA' CORRENTI
Passività finanziarie correnti 34 113.572.845 52.224.748
Debiti commerciali 36 97.413.348
4.803.301
7.394.584 51.976.447
4.622.159
8.626.123
Debiti per imposte correnti 37
Passività correnti per strumenti derivati 35
Altre passività correnti 38 95.717 2.978.411 5.042.175 7.596.195
Totale passività correnti 123.945.840 68.447.066
Passività correlate ad attività cessate / destinate ad essere
vendute 42 -
TOTALE PASSIVITA' 426.065.119 396.255.648
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 756.281.605 759.929.356

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(importi in €)

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RENDICONTO FINANZIARIO

(importi in €)
RENDICONTO FINANZIARIO 31.12.2020 31.12.2019
RISULTATO DA ATTIVITÀ OPERATIVE, AL NETTO DI IMPOSTE -21.246.927 166.404.926
Rettifiche per riconciliare l'utile netto con il flussi finanziari generati dalle attività
operative:
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali 719.992 669.391
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali 410.614 393.891
Svalutazioni/Rivalutazione di partecipazioni 40.078.377 -151.134.093
Svalutazioni dell'attivo circolante 5.649 4.189
Variazione netta TFR e altri fondi relativi al personale -1.772.071 217.253
Variazione netta fondi rischi e oneri 462.609 1.589.542
Variazione netta delle imposte differite attive e passive -7.516 -134.506
Altre variazioni non monetarie 171.510 -408.907
Variazioni nelle attività e passività operative:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze -18.650 4.809
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali -3.579.517 2.416.810
(Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie 271.322 6.992.927
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali -1.231.539 1.825.775
Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie -4.617.784 -5.329.791
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITÀ OPERATIVE 9.646.069 23.512.216
Flussi finanziari da attività d'investimento:
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali -2.246.268 -3.389.764
Investimenti netti in immobilizzazioni finanziarie -54.674.905
FLUSSI FINANZ.NETTI DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO -56.921.173 -3.389.764
Flussi finanziari da attività di finanziamento:
(Aumento)/diminuzione attività finanziarie (esclusi c/c di cash pooling)* 41.590.682 27.798.000
Aumento/(diminuzione) passività finanziarie (esclusi c/c di cash pooling)* -31.658.445 -8.418.000
Variazione negativa/(positiva) dei c/c di cash pooling 49.037.424 -30.985.000
Dividendi distribuiti -12.000.000 -12.000.000
Altre variazioni di patrimonio netto -210.294 -81.360
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO 46.759.367 -23.686.360
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE -515.737 -3.563.908
Disponibilità liquide nette a inizio perido 1.474.741 5.038.649
Disponibilità liquide nette a fine periodo 959.004 1.474.741

(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto e altre voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 2020 2019
Altri proventi finanziari incassati 2.023.032 3.457.142
Oneri finanziari pagati 5.289.094 5.844.624
Imposte sul reddito pagate 0 7.353.862
Dividendi incassati 19.186.360 24.116.409
Dividendi pagati 12.000.000 12.000.000

(Importi in migliaia di €)

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SCHEMI DI BILANCIO

La società LGH S.p.A. ha adottato per la "Situazione patrimoniale-finanziaria" la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello "IAS 1".

Il "Conto economico" è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale.

Ai fini di identificare in modo più chiaro e immediato i risultati derivanti da transazioni non ricorrenti riferibili alle attività operative in esercizio, distinguendoli dai risultati da attività operative cessate, nello schema di Conto economico sono presenti le voci specifiche "Risultato da transazioni non ricorrenti" e "Risultato da cessione altre partecipazioni (AFS)". In particolare, si segnala che la voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi. Tale voce è posizionata tra il Risultato operativo netto e la Gestione finanziaria. In tal modo il Risultato operativo netto non viene inquinato da operazioni non ricorrenti, consentendo una migliore misurabilità dell'andamento della normale gestione operativa.

Il "Rendiconto finanziario" è predisposto utilizzando il metodo indiretto, come consentito dallo IAS 7.

Il "Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto" è stato predisposto secondo le disposizioni dello "IAS 1".

CRITERI DI REDAZIONE

Il Bilancio separato al 31 dicembre 2020 è stato redatto in base al principio del costo storico, con l'eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al valore equo (fair value), come meglio indicato nei criteri di valutazione.

I principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione del Bilancio separato sono omogenei con quelli utilizzati in sede di predisposizione del Bilancio separato al 31 dicembre 2019 fatto salvo quanto di seguito specificato.

I principi contabili adottati sono quelli in vigore al 31 dicembre 2020, ed efficaci per esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2020 o successivamente a tale data. I principi emanati ma non ancora in vigore al 1° gennaio 2020 non sono stati applicati.

Di seguito sono elencate la natura e l'impatto di ogni nuovo principio/modifica:

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI APPLICABILI DAL GRUPPO DAL PRESENTE ESERCIZIO

A decorrere dal 1° gennaio 2020 risultano applicabili al Gruppo le seguenti integrazioni a specifici paragrafi dei principi contabili internazionali già adottati dalla società nei precedenti esercizi:

• IAS 1 e IAS 8: omologata in data 10 dicembre 2019 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione fornisce una nuova definizione di rilevanza dell'informazione, introducendo anche il concetto di occultamento delle informazioni. In particolare, secondo tale integrazione, un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento possano influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base dei bilanci stessi, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. Tale integrazione non ha prodotto alcun effetto sulle informazioni fornite all'interno della Relazione Finanziaria ne sui risultati economico-finanziari del Gruppo;

  • IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: omologata in data 16 gennaio 2020 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione ai principi in oggetto fornisce perimetro di applicabilità alla "reforming major interest rate benchmarks" con cui il Consiglio Europeo per la stabilità finanziaria ha emanato delle raccomandazioni volte a rafforzare gli indici di riferimento esistenti e altri potenziali tassi di riferimento basati sui mercati interbancari e a elaborare tassi di riferimento alternativi pressoché privi di rischio. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo;
  • IFRS 3 "Business Combination": omologata in data 22 aprile 2020 ed in vigore a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2020, l'integrazione mira a chiarire il concetto di "Attività aziendale", fondamentale nella definizione di un'operazione di aggregazione aziendale. Si chiarisce che i concetti chiave di un'attività aziendale sono: a) fattori di produzione, ossia qualsiasi risorsa economica che crei produzione o sia in grado di contribuire alla creazione di produzione quando le vengono applicati uno o più processi; b) il processo, ossia qualsiasi sistema, standard, protocollo, convenzione o regola che, se applicato ai fattori di produzione, crei produzione o sia in grado di contribuire alla creazione di produzione; c) la produzione, ossia il risultato di fattori di produzione e processi applicati ai fattori di produzione che forniscono beni o servizi ai clienti, generano proventi dell'investimento (quali dividendi o interessi) o generano altri proventi da attività ordinarie. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo;
  • IFRS 16 "Leases": omologata in data 12 ottobre 2020 ed applicabile a tutti i bilanci chiusi a partire dal 1 giugno 2020, l'integrazione mira a neutralizzare gli effetti contabili conseguenti a variazioni nel pagamento dei canoni (cancellazione o riduzione dei canoni) derivanti da accordi tra le parti in considerazione degli effetti negativi del Covid-19. In assenza di tale intervento da parte dell'ente regolatore, tali modifiche avrebbero comportato la rideterminazione della passività finanziaria e il valore contabile dell'attività consistente del diritto di utilizzo, comportando un notevole aggravio amministrativo. Tale integrazione non ha prodotto alcun impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo in quanto non sono stati variati i pagamenti relativi ai contratti oggetto di IFRS 16.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

  • IFRS 17 "Contratti assicurativi": emesso dallo IASB in data 18 maggio 2017 e sarà applicabile alle imprese che emettono contratti assicurativi a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2023. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB, in data 23 gennaio 2020 e 15 luglio 2020, ha emesso due integrazioni al principio IAS 1 "Presentation of the financial statements" che mirano a definire meglio il concetto di passività e la relativa classificazione tra breve e medio lungo termine. Nello specifico si dà enfasi al concetto temporale di trasferimento di denaro o altre risorse alla controparte, per estinguere la passività. L'integrazione sarà applicabile ai bilanci chiusi a partire dal 1° gennaio 2022 e non si prevede comporterà impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB, in data 22 ottobre 2018, ha rilasciato un'integrazione al principio IFRS 3 "Business Combination", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2022, che aiuta le imprese a comprendere se un'acquisizione è definibile come un'aggregazione di asset oppure un business. In particolare chiarisce che, per definire un'acquisizione effettuata come un business, ci deve essere la capacità di fornire beni o servizi

a clienti, diversamente da quanto indicato dal principio originario che ha un focus sulla capacità di produrre dividendi o benefici economici agli stakeholder. Non si prevedono impatti sulla situazione economicofinanziaria del Gruppo.Lo IASB in data 14 maggio 2020, ha emesso emendamenti ai principi IAS 16 "Propery Plant ed Equipment" e IAS 37 "Provisions, Contingent liabilities and Contingent assets" applicabili entrambi a partire dai bilanci chiusi al 1° gennaio 2022. Nell'emendamento al principio IAS 16 si chiarisce il divieto di dedurre dal costo di iscrizione dell'immobilizzazione materiale eventuali ricavi derivanti dalla vendita di materiali utilizzati durante il periodo di produzione e messa in funzione dell'immobilizzazione stessa. Tale ricavi vanno imputati a conto economico quando realizzati. Nell'emendamento al principio IAS 37, si dettagliano specificatamente quali costi vanno inclusi nel considerare l'obbligazione nata in seguito alla conclusione di un contratto oneroso. La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

  • Lo IASB in data 26 settembre 2019, ha emesso un emendamento ai principi IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7, applicabile a partire dai bilanci chiusi dal 1° gennaio 2021, in cui chiarisce quando poter definire e trattare come di copertura un contratto derivato in periodi di riforma degli interest rate bechmark da parte delle banche centrali. Non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
  • Lo IASB in data 24 giugno 2020 ha emesso, all'interno del dossier miglioramenti 2018-2020, un'integrazione al principio contabile IFRS 9 che chiarisce le fee che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore. La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2022 e non si prevedono impatti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

NOTE ILLUSTRATIVE DEI PROSPETTI CONTABILI

1. RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Ricavi da prestazioni di servizio a terzi 17.883 15.533 2.350 15,13%
Ricavi da raccolta differenziata 429 45 384 n.s.
TOTALE RICAVI DI VENDITA E DELLE PRESTAZIONI 18.312 15.578 2.734 17,55%

I ricavi da prestazioni sono relativi ai servizi svolti per le società del Gruppo LGH per € 17.180 mila (€ 13.844 mila nel 2019), per le Società Patrimoniali, socie di minoranza della società, per € 96 mila (€ 200 mila nel 2019) e per altre società del gruppo A2A per € 992 mila (€ 1.484 mila nel 2019).

L'incremento è imputabile prevalentemente all'affinamento di alcune logiche di ribaltamento dei costi per i service prestati.

2. ALTRI RICAVI E PROVENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Affitti e Canoni 1.136 1.076 60 5,58%
Storno affitti e canoni IFRS16 -1.135 -1.038 -97 9,34%
Ricavi diversi 3.950 4.711 -761 -16,15%
Sopravvenienze attive 89 229 -140 -61,14%
Danni e penalità 57 11 46 418,18%
TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI 4.097 4.989 -892 -17,88%

Negli affitti e canoni sono iscritti i costi fatturati proquota alle controllate e alle società del gruppo A2A per la sublocazione delle varie sedi prese in locazione direttamente da LGH. A seguito dell'applicazione del principio contabile IFRS16 sono stati stornati canoni attivi per € 1.135 mila imputati direttamente a riduzione del credito finanziario e ad interesse.

I ricavi diversi comprendono i rimborsi di costi sostenuti per conto delle società operative e rifatturati a quest'ultime e i ricavi da distacco del personale.

Le sopravvenienze sono relative a differenze positive di stima rispetto agli stanziamenti effettuati nel bilancio nel periodo precedente.

3. CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI
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(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 1.289 2.732 -1.443 -52,82%
Manutenzioni e riparazioni 705 1.160 -455 -39,22%
Prestazioni professionali e tecniche 1.220 1.771 -551 -31,11%
Consulenze 1.278 512 766 149,61%
Costo trasporto e smaltimento rifiuti 4 4 0 0,00%
Prestazioni ambientali 1 7 -6 -85,71%
Servizi fonia 337 336 1 0,30%
Servizi diversi 6.781 4.101 2.680 65,35%
Costi accessori del personale 715 927 -212 -22,87%
Pubblicità e promozione immagine 98 256 -158 -61,72%
Assicurazioni 1.548 2.111 -563 -26,67%
TOTALE CONSUMI DI MATERIE PRIME E DI SERVIZI 13.976 13.917 59 0,42%

La riduzione dei costi per materie, manutenzioni e prestazioni è sostanzialmente ascrivibile al passaggio della funzione flotte in A2A S.p.A. con conseguente spostamento dei costi relativi alla manutenzione e gestione del parco auto aziendale. Allo stesso modo l'incremento dei costi per servizi diversi è ascrivibile a maggiori rifatturazioni ricevute da A2A S.p.A. per i servizi prestati dalle funzioni di staff accentrate.

4. ALTRI COSTI OPERATIVI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Noleggi 229 332 -103 -31,02%
Storno costi noleggio IFRS16 -130 -160 30 -18,75%
Affitti 1.451 1.351 100 7,40%
Storno affitti IFRS16 -1.451 -1.325 -126 9,51%
Contributi associativi 194 208 -14 -6,73%
Oneri diversi 446 184 262 142,39%
Sopravvenienze passive 96 122 -26 -21,31%
Imposte e tasse 603 289 314 108,65%
TOTALE ALTRI COSTI OPERATIVI 1.438 1.001 437 43,66%

L'incremento degli oneri diversi comprende € 150 mila di erogazioni liberali a favore di strutture ospedaliere del territorio per sostenerle durante l'emergenza COVID-19.

L'incremento delle imposte e tasse comprende € 311 mila per maggior IVA indetraibile per il meccanismo del pro-rata. relativo alla attività "finanziaria" della società.

5. COSTO DEL LAVORO

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Salari e stipendi 5.099 9.728 -4.629 -47,58%
Oneri sociali 1.594 2.481 -887 -35,75%
Trattamento di fine rapporto -142 570 -712 -124,91%
Trattamento di quiescienza e simili 0 8 -8 -100,00%
Altri costi 648 667 -19 -2,85%
TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 7.199 13.454 -6.255 -46,49%

Il decremento del costo del lavoro è imputabile al progressivo passaggio delle funzioni di Staff da LGH S.p.A. ad A2A S.p.A. e agli effetti della procedura di incentivo all'esodo avviata nel 2019.

6. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Ammortamento immobilizzazioni materiali 720 669 51 7,62%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali 411 394 17 4,31%
Accantonamento svalutazione crediti 1 4 -3 -75,00%
Accantonamenti per rischi 1.658 154 1.504 976,62%
TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 2.790 1.221 1.569 128,50%

L'accantonamento a fondo rischi è relativo per € 1.376 mila al patrimonio netto negativo di Linea Ambiente da ripianare e per € 190 mila all'adeguamento del fondo stanziato a copertura del patrimonio netto negativo previsto dalla procedura di liquidazione di Sinit e per il resto al possibile conguaglio oneri verso gli enti previdenziali.

7. RISULTATO DA TRANSAZIONI NON RICORRENTI

La società non presenta proventi o oneri da transazioni non ricorrenti.

8. PROVENTI E ONERI FINANZIARI NETTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Proventi da partecipazioni 24.349 24.116 233 0,97%
Interessi attivi infragruppo 2.280 3.447 -1.167 -33,86%
Proventi finanziari diversi 31 367 -336 -91,55%
Valutazione di partecipazioni - 188.134 - 188.134 -100,00%
Interessi attivi IFRS16 201 173 28 16,18%
TOTALE PROVENTI FINANZIARI 26.861 216.237 -189.376 -87,58%

I proventi da partecipazioni, pari a € 24.349 mila, sono interamente relativi ai dividendi sugli utili conseguiti dalle società partecipate nell'esercizio 2019 e deliberati dalle assemble dei soci nel corso dell'esercizio 2020. Tali importi sono stati interamente incassati al 31 dicembre 2020 ad eccezione del dividendo deliberato da LD Reti. Si riporta di seguito il dettaglio per controparte:

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Linea Gestioni 2.100 2.400 -300 -12,50%
LD Reti 5.162 5.508 -346 -6,28%
Linea Green 4.900 3.200 1.700 53,13%
Linea Ambiente 0 0 0 0,00%
A2A Energia 11.943 12.520 -577 -4,61%
A2A Smart City 244 488 -244 -50,00%
TOTALE PROVENTI DA PARTECIPAZIONI 24.349 24.116 233 0,97%

Il decremento degli interessi attivi percepiti è imputabile all'effetto combinato del progressivo rimborso dei finanziamenti e della riduzione dei tassi.

Per il decremento della voce si ricorda che nell'esercizio 2019 risultava iscritto il provento realizzato per il differenziale esistente tra il vaore di carico (costo di acquisto) della partecipazione detenuta in Linea Più (€ 36 milioni) e il fair value (€ 224 milioni) delle azioni assegnate a LGH in A2A Energia a seguito dell'operazione di fusione con Linea Più.

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Interessi passivi verso controllante 5.071 5.617 -546 -9,72%
Interessi passivi su cash pooling 653 133 520 390,98%
Interessi passivi IFRS16 234 220 14 6,36%
Altri interessi passivi e oneri finanziari 15 54 -39 -72,22%
Valutazione di partecipazioni 40.078 37.000 3.078 8,32%
TOTALE ONERI FINANZIARI 46.051 43.024 3.027 7,04%

L'incremento della voce deriva dalla svalutazione effettuata sulla partecipazione detenuta in Linea Ambiente (€ 37.000 mila nel 2019) a seguito delle risultanze del test di impairment effettuato.

9. RISULTATO DA CESSIONE DI ALTRE PARTECIPAZIONI

La società come per l'esercizio precedente non presenta valori per tale voce.

10. IMPOSTE SUL REDDITO

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Totale imposte correnti di cui 1.256 2.108 - 852 -40,42%
IRES 1.189 2.100 -911 -43,38%
IRAP
Imposte di esercizi precedenti 67 8 59 737,50%
Imposte differite attive/passive -
319
109 -428 -392,66%
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO 937 2.217 -1.280 -57,74%

L'importo positivo iscritto fa riferimento per € 1.189 mila alle imposte correnti calcolate sulla perdita fiscale ai fini IRES, per € 67 mila all'effetto economico positivo di imposte di anni precedenti e per € - 319 mila all'effetto negativo della fiscalità differita sulle riprese fiscali temporanee.

Nelle seguenti tabelle si espone in maniera sintetica le componenti principali che hanno portato a determinare il reddito imponibile IRES e IRAP con una riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere da bilancio.

(importi in migliaia di €)
PROSPETTI DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO
E ONERE FISCALE TEORICO
Risultato prima delle imposte
Onere fiscale teorico (24%)
-22.184
-5.324
Differenze permanenti 17.883
Risultato prima delle imposte rettificato dalle differenze permanenti -4.301
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi
553
-745
Rigiro differenze temporanee -
1.206
Totale differenze temporanee
Imponibile IRES
-653
-4.954
IRES corrente sul reddito lordo dell'esercizio -1.189
Differenza tra valore e costi della produzione 2.153
Deduzioni costo del personale -
7.199
Totale
Onere fiscale teorico (5,57%)
-5.046
0
Differenze permanenti -101
Risultato prima delle imposte rettificato dalle differenze permanenti -5.147
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi
Rigiro differenze temporanee
Totale differenze temporanee
-32 -32
Imponibile IRAP -5.179
IRAP corrente sul reddito lordo dell'esercizio 0

Le imposte differite riflettono gli effetti fiscali significativi derivanti dalle differenze di natura temporanea tra i valori fiscali delle attività e delle passività ed i corrispondenti valori in bilancio.

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LEGENDA: IM: imponibile, A: aliquota, I: imposta

11. RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE

La società come per l'esercizio precedente non presenta valori per tale voce.

12. ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

(importi in migliaia di €) 31.12.2019 INV. DISMISS. ALTRE GIRI AMM.TI E
SVAL.
31.12.2020
Concess., lic., marchi e diritti simili 926 128 -
6
- 410 638
Altre immobilizzazioni immateriali 1 - 0 1
Immobilizz.immat.in corso e acc.ti 218 -
60
158
TOTALE 1.145 128 -
6
-
60
- - 410 797

La voce è costituita principalmente da software di base e applicativi e anche gli incrementi di periodo fanno riferimento a tale voce e in particolare ai costi sostenuti per il software di gestione del progetto Smart Box.

13. AVVIAMENTO

La società non presenta valori di avviamento.

14. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

(importi in migliaia di €) 31.12.2019 INV. DISMISS. ALTRE GIRI AMM.TI E
SVAL.
31.12.2020
Impianti e macchinari 27 0 - 4 23
Attrezz.industr. e comm. 20 0 - 4 - 4 12
Altri beni materiali 1.207 134 - 122 - 261 958
Diritti d'uso IFRS16 2.835 270 -
640
- 406 2.059
Migliorie su beni di terzi materiali 432 6 - 45 393
Immobilizz. mat. in corso 2.560 2.170 4.730
TOTALE 7.081 2.580 - 126 -
640
- - 720 8.175

Gli incrementi di immoblizzi in corso fanno riferimento per € 2.122 mila (€ 3.322 mila complessivi) agli acconti versati sullo stato avanzamento lavori del nuovo Polo Tecnologico in costruzione.

Gli immobilizzi in corso fanno inoltre riferimento per € 1.309 mila agli apparecchi smart box non ancora installati sui mezzi aziendali.

Gli altri beni materiali comprendono mobili, arredi, mobili e macchine per l'ufficio oltre alla parte di apparecchi "smart box" già installati sui mezzi.

Le migliorie su beni di terzi comprendono prevalentemente le personalizzazioni e gli arredi inerenti al Polo Tecnologico di Cremona di proprietà di A2A Smart City.

Le aliquote di ammortamento utilizzate, rispecchiano la vita utile attribuita alle varie categorie di beni e sono invariate rispetto all'esercizio precedente.

% AMM. MIN % AMM. MAX
TIPOLOGIA CESPITE
Fabbricati
3% 4%
Impianti e macchinari 3% 7%
Linee di ditribuzione 3% 4%
Attrezzature industriali e commerciali 5% 10%
Altre immobilizzazioni materiali 10% 25%

Tra le immobilizzazioni materiali sono comprese "Attività per diritti d'uso" per complessivi € 2.059 mila (2.835 mila € al 31 dicembre 2019), iscritti con la metodologia prevista dallo IFRS16 e per i quali il debito residuo verso le società locatrici, al 31 dicembre 2020 risulta pari a € 13.649 mila (€ 15.122 mila € al 31 dicembre 2019). Risultano inoltre iscritti crediti per sublocazioni attive per € 11.584 mila (€ 12.267 mila al 31 dicembre 2019). Si riporta di seguito un dettaglio delle "Attività per diritti d'uso" derivanti da leasing operativi e finanziari al 31 dicembre 2020:

(importi
in
migliaia di €)
Netto
31.12.19
Incr. Altre variazioni (chiusura anticipata di contratti,
variazioni di durata contrattuale, altre variazioni)
Decr. Amm.ti e
Sval.
Tot.
Variaz
Netto
31.12.20
Fabbricati 2.506 230 -486 -279 -535 1.971
Automezzi 329 40 -154 -127 -241 88
TOTALE
DIRITTI D'USO
2.835 270 -640 0 -406 -776 2.059

Si precisa che la Società si è avvalsa della facoltà, prevista dal paragrafo 6 del principio, di non applicare le disposizioni di cui ai paragrafi 22-49 del principio alle seguenti categorie:

  • a) Leasing a breve termine;
  • b) Leasing la cui attività sottostante è di modesto valore.

Si segnala inoltre, ai sensi del paragrafo 48 del principio, che la Società non dispone di attività per diritti d'uso che soddisfano la definizione di investimento immobiliare.

IMPAIRMENT TEST SUL VALORE DELL'AVVIAMENTO E DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI

La finalità dell'impairment test, prevista dal principio contabile internazionale IAS 36, è quella di garantire che le attività siano iscritte in bilancio a un valore non superiore a quello recuperabile. L'impairment test è svolto ogni qual volta si manifesti la presenza di indicatori di una potenziale perdita del valore delle immobilizzazioni, mentre l'avviamento che non è soggetto ad ammortamento sistematico viene sottoposto a impairment test con cadenza almeno annuale, indipendentemente dal manifestarsi di indicatori di perdita di valore.

La Cash Generating Unit (CGU) è definita come il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari derivanti da altre attività o gruppi di attività. La definizione di CGU è sostanzialmente legata alla tipologia di attività operative svolte dalla CGU stessa, al settore industriale in cui opera ed alla struttura organizzativa della società.

L'impairment test consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit). Il valore recuperabile di un'immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) è il maggiore tra il valore equo (fair value), dedotti i costi di vendita, e il valore d'uso.

Per "valore equo", dedotti i costi di vendita, di una immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) si intende il valore determinato facendo riferimento alle migliori informazioni disponibili per riflettere l'importo ottenibile dalla dismissione della immobilizzazione/Cash Generating Unit in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

Per "valore d'uso" di una immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) si è considerato il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati, che si suppone deriveranno dall'uso continuativo della immobilizzazione/Cash Generating Unit e dalla dismissione della stessa al termine della sua vita utile. Il valore d'uso è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (Discounted Cash Flow), il quale prevede la stima dei futuri flussi di cassa e la loro attualizzazione sulla base di un appropriato tasso di attualizzazione.

La proiezione dei flussi di cassa inerenti ciascuna immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) è stata effettuata dal management aziendale basandosi su presupposti ragionevoli e sostenibili, tali da riflettere il valore della immobilizzazione/Cash Generating Unit (o insieme di Cash Generating Unit) nelle sue condizioni attuali e nell'ottica di mantenimento delle normali condizioni di operatività aziendale.

In particolare, nel calcolo del valore d'uso sono stati considerati:

• i flussi di cassa operativi futuri sono basati sul Piano industriale di medio termine 2021-2030 finalizzato all'impairment test così come approvato dal Consiglio di Amministrazione di LGH S.p.A. in data 18 gennaio 2021. Tali proiezioni riflettono le migliori stime effettuabili dal management in merito alle principali assunzioni alla base dell'operatività aziendale (andamenti macro-economici e dei prezzi delle commodities, ipotesi di funzionamento degli assets produttivi e di sviluppo del business).

La scelta di adottare un business plan di durata decennale segue la volontà del management della capogruppo A2A di approvare un piano a medio-lungo periodo, che indica la nuova strategia funzionale sia al riposizionamento del Gruppo A2A da multyutility a "Life Company" che al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 ONU.

In particolare, il Piano di A2A poggia su due linee di tendenza principali, Economia Circolare e Transizione Ener-etica, a cui contribuiscono tutte le business units del Gruppo. Ai soli fini dell'impairment test, il Piano Strategico 2021-2030, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36 paragrafo 33, è stato opportunamente modificato per escludere gli impatti derivanti da miglioramenti e ottimizzazioni future;

  • i flussi di cassa successivi a tale orizzonte temporale stimati tramite estrapolazione delle proiezioni dell'orizzonte temporale esplicito, opportunamente modificate per normalizzarne i risultati e utilizzando un tasso di crescita nominale comunque inferiore al tasso medio di crescita nominale a lungo termine;
  • il flusso di cassa derivante dalla dismissione alla fine della vita utile (terminal value).Tale valore è stato previsto, in relazione alle differenti casistiche analizzate, prudenzialmente pari a zero, oppure alla somma della stima del valore prospettico delle immobilizzazioni materiali, del capitale circolante netto e dei fondi, o infine al valore attuale dei flussi di cassa operativi;
  • il tasso di attualizzazione utilizzato al fine di riflettere le valutazioni correnti del mercato con riferimento al valore attuale del denaro e ai rischi specifici connessi all'attività è stato stimato, coerentemente con i flussi di cassa considerati, mediante la determinazione del costo medio ponderato del capitale (WACC).

L'incarico per l'imparment test è stato affidato ad un esperto indipendente che ha, tra l'altro, analizzato le componenti e le ipotesi rilevanti delle proiezioni economico-finanziarie redatte dal management della Società, effettuato le comparazioni e le verifiche circa la correttezza delle fonti e delle ipotesi utilizzate, elaborato le ipotesi circa il tasso di crescita oltre l'orizzonte di piano per la determinazione dei flussi normalizzati fino a fine vita utile degli impianti. Sono stati inoltre considerati nell'analisi eventuali fabbisogni per il decommissioning delle centrali termoelettriche a fine vita utile e i rimborsi attesi in caso di mancato rinnovo delle concessioni idroelettriche, delle reti elettriche e delle reti gas coerenti con le attuali scadenze.

Il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa "unlevered" è stato stimato come il costo medio ponderato del capitale ("Weighted Average Cost of Capital" o "WACC"), rappresentativo del rendimento atteso dai finanziatori della società e dagli azionisti per l'impiego dei propri capitali.

In contesti di crisi, come evidenziato dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), sono suggerite diverse articolazioni del Capital Asset Pricing Model al fine di riflettere correttamente il rischio Paese nel tasso di attualizzazione. In tale ambito, vengono richiamate diverse metodologie, tra le quali le metodologie cd. "conditional" e "unconditional", le quali si differenziano in base a dove viene inserito il rischio Paese (nel Market Risk Premium, nel primo caso e nel Risk-free nel secondo).

In considerazione dell'attuale contesto macro-economico e delle indicazioni emergenti dalla più accreditata prassi e dottrina nazionale ed internazionale si è ritenuto necessario applicare dei fattori correttivi per la determinazione dei tassi di attualizzazione. In particolare, ai fini della valutazione si è ritenuto necessario utilizzare la formulazione cd. "unconditional adjusted" dei tassi WACC. La metodologia del WACC unconditional adjusted prevede l'utilizzo di un tasso risk-free che incorpori il rischio Paese normalizzato dalle politiche monetarie messe in atto dalle Banche Centrali. In particolare, tale aggiustamento risulta necessario al fine di mitigare gli effetti della politica monetaria di breve termine che ha di recente caratterizzato i mercati monetari dell'area €. Pertanto, al fine di determinare il tasso risk free per il Paese Italia si è proceduto calcolando il tasso di rendimento dei titoli stato di un paese benchmark con rating AAA al quale è stato sommato il differenziale tra i Credit Default Swap del Paese Italia ed i Credit Default Swap del Paese benchmark.

L'approccio prescelto per il calcolo del Value in Use al 31 dicembre 2020 è quello post-tax in conformità a quanto fatto al 31 dicembre 2019.

Come per lo scorso anno, il tasso di crescita g è stato impostato pari a 0% per tutte le CGU ad eccezione delle CGU Ambiente e Calore per le quali è pari a 1%.

L'impairment test effettuato ha evidenziato la necessità di svalutare integralmente la partecipazione detenuta in Linea Ambiente per un effetto a conto economico di € 40.077 mila.

15. PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE

(importi in migliaia di €) %
POSSESSO
31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA
%
Linea Gestioni S.r.l. 100% 26.412 26.412 0 0,00%
Linea Green S.p.A. 100% 120.797 66.757 54.040 80,95%
Linea Ambiente S.r.l. 100% - 40.078 -40.078 -100,00%
LD Reti S.r.l. 95,60% 154.367 154.067 300 0,19%
Fragea S.r.l. società agricola 100% 335 335 100,00%
TOTALE PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ
CONTROLLATE
301.911 287.314 14.597 -5.08%

Di seguito viene riportato l'elenco delle imprese controllate, con le informazioni richieste dall'art. 2427 del codice civile:

Linea Gestioni Srl, con sede legale in Crema (CR), capitale sociale di € 6 milioni, posseduto direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 evidenzia un margine operativo lordo di € 3.412 mila, un utile di € 894 mila, un totale attivo di € 60.829 mila, ed un patrimonio netto di € 21.865 mila. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di € 26.412 mila. La differenza tra valore della partecipazione e il patrimonio netto trova giustificazione nell'andamento prospettico della gestione ed è supportata dall'impairment test effettuato.

Linea Green -S.p.A. con sede legale in Cremona (CR), capitale sociale di € 48 milioni, posseduto direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 evidenzia un margine operativo lordo pari a € 24.752 mila, un utile di € 6.392 mila, un totale attivo di € 293.879 mila, ed un patrimonio netto di € 122.686 mila. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di € 120.797 mila.

Linea Ambiente Srl, con sede legale in Rovato (BS), capitale sociale di € 19 milioni, posseduto direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 evidenzia un margine operativo lordo pari a € 1.171 mila, una perdita di € 44.443 mila, un totale attivo di € 160.914 mila, ed un patrimonio netto negativo di € -1.376 mila. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di € 1 dopo la svalutazione di € 40.077 mila effettuata sulla base delle risultanze dell'impariment test. LGH si è già impegnata per la ricapitalizzazione della società.

LD Reti Srl, con sede in Lodi, capitale sociale di € 32.976 mila, posseduto direttamente al 95,60% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 evidenzia un margine operativo lordo pari a € 27.979 mila, un utile di € 8.682 mila, un totale attivo di € 317.349 mila, ed un patrimonio netto di € 167.685 mila. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di € 154.067 mila.

Fragea Srl, con sede in Sesto ed Uniti, capitale sociale di € 20 mila, posseduto direttamente al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 evidenzia un margine operativo lordo pari a € 737 mila, un utile di € 252 mila, un totale attivo di € 10.231 mila, ed un patrimonio netto di € 385 mila. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di € 335 mila.

Di seguito viene inoltre riportata una tabella riepilogativa delle variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate:

DESCRIZIONE
(importi in migliaia di €)
31.12.2019 Acquisizioni/
Incrementi
Riclassifiche Sval. Cessioni/
rimborsi
31.12.2020
Linea Gestioni S.r.l. 26.412 26.412
Linea Green S.p.A. 66.757 54.040 120.797
Linea Ambiente S.r.l. 40.078 -40.078 -
LD Reti S.r.l. 154.067 300 154.367
Fragea S.r.l. società agricola 335 335
TOTALE PARTECIPAZIONI 287.314 54.675 0 -40.078 0 301.911

La variazione del valore delle partecipazioni in società controllate durante l'esercizio è dovuta:

  • All'acquisto delle società Agritre e Trestock e alla successiva fusione in Linea Green
  • All'acquisto della società Fragea S.r.l.
  • Alla svalutazione della partecipazione detenuta in Linea Ambiente a seguito degli esiti dell'impairment test effettuato.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' COLLEGATE E JV

La società non detiene partecipazioni in imprese collegate o JV.

16. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Crediti verso controllate 25.307 69.863 -44.556 -63,78%
Crediti IFRS16 10.633 11.342 -709 -6,25%
Attività finanziarie valutate al FV in OCI 233.971 233.970 1 0,00%
TOTALE ATTIVIÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 269.911 315.175 -45.264 -14,36%

Il decremento della voce è dovuto al rimborso del finanziamento acceso a favore di Lomellina Energia a seguito dell'uscita di quest'ultima dal perimetro di consolidamento di LGH S.p.A. e pari a € 28.800 al 31.12.19 oltre al progressivo rimborso degli altri finanziamenti in essere solo parzialmente compensato dall'accensione di un nuovo finanziamento concesso a Fragea.

Si riporta di seguito un dettaglio delle voci.

(importi in migliaia di €)

Beneficiario Importo originario Data scadenza Tipologia tasso 31.12.20 31.12.19
LD Reti 20.000 31/12/2022 Fisso 4,25% 2.500 5.000
LD Reti 8.500 31/12/2023 Fisso 4,50% 2.125 3.187
LD Reti 6.500 31/12/2024 Fisso 2,00% 2.437 3.250
LD Reti 10.000 30/06/2026 Fisso 2,00% 5.625 6.875
Linea Green 21.000 31/12/2025 Fisso 4,50% 7.800 9.750
Linea Green 13.000 30/06/2021 Variabile 0 13.000
Lomellina Energia 54.000 31/12/2024 Fisso 2,00% 28.800
Fragea 4.819 05/11/2025 Variabile 4.820
Crediti finanziari verso controllate 25.307 69.862
Diversi Diverse 10.633 11.342
Crediti fianziari per IFRS16 10.633 11.342
Totale attività finanziarie non correnti 35.940 81.204

Relativamente ai crediti per IFRS16 si segnala che il credito è interamente vantato nei confronti delle società appartenenti al gruppo LGH e al gruppo A2A e la quota scadente oltre i 5 anni risulta pari a € 7.798 mila.

Le attività finanziarie valutate al fair value nel conto economico complessivo sono invece così composte:

(importi in migliaia di €) % POSSESSO 31.12.2020 31.12.2019 DELTA
A2A Smart City 13,00% 5.235 5.235 0
A2A Energia 12,80% 224.466 224.466 0
A2A Security 0,19% 1 0 1
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 14,92% 0 0 0
Blugas Infrastrutture S.p.A. 27,51% 4.269 4.269 0
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FV IN OCI 233.971 233.970 1

Per ciò che concerne la partecipazione in A2A Energia, è stato effettuato alla data del 31 dicembre 2020 da consulenti esterni un aggiornamento della perizia di valutazione precedentemente eseguita per la determinazione del concambio determinato al momento della fusione di Linea Più in A2A Energia, La stima del value in use effettuata dal consulente esterno ha riconfermato il fair value di iscrizione iniziale effettuato nel 2019.L'incremento della voce riguarda l'acquisto di una quota consortile nella società A2A Security.

STRUMENTI RAPPRESENTATIVI DEL CAPITALE DI
ALTRE IMPRESE VALUTATI AL FV IN OCI
(importi in migliaia di €)
TOTALE
VALORE AL 31.12.2019 233.970
Variazioni del periodo/esercizio:
- acquisizioni 1
- cessioni
- rivalutazioni
- svalutazioni
- riclassificazioni di partecipazioni in ex controllate
- altre variazioni
Totale variazioni del periodo/esercizio 1
VALORE AL 31.12.2020 233.971

17. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Altre attività non correnti verso terzi 1.325 43 1.282 n.s.
Altre attività non correnti di competenza es. futuri 246 6 240 n.s.
Altre attività non correnti parti correlate 2 3 -1 -33,33%
TOTALE ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI 1.573 52 1.521 n.s.

Le altre attività non correnti sono rappresentate dalla quota oltre l'esercizio successivo dei depositi cauzionali e dei risconti su oneri di più esercizi.

Le altre attività non correnti comprendono inoltre il deposito cauzionale versato per la partecipazione all'asta Agripower per l'aquisto del gruppo.

Non si rilevano crediti con scadenza superiore ai 5 anni.

18. RIMANENZE

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Combustibili 16 30 -14 -46,67%
Materiali 114 81 33 40,74%
Totale rimanenze lorde 130 111 19 17,12%
Fondo svalutazione magazzino -10 -5 -5 100,00%
Totale svalutazioni -10 -5 -5 100,00%
TOTALE RIMANENEZE NETTE 120 106 14 13,21%

Il magazzino comprende prevalentemente materiali di consumo e per la sicurezza dei lavoratori.

19. CREDITI COMMERCIALI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Crediti verso terzi per fatture emesse 60 104 -44 -42,31%
Crediti verso terzi per fatture da emettere 237 202 35 17,33%
Crediti verso consociate per fatture emesse 327 561 -234 -41,71%
Crediti verso consociate per fatture da emettere 465 1344 -879 -65,40%
Crediti verso società controllanti per fatture da emettere 368 103 265 257,28%
Crediti verso società controllanti per fatture emesse 358 1.112 -754 -67,81%
Crediti verso società controllate fatture emesse 5.119 5.655 -536 -9,48%
Crediti verso società controllate da emettere 12.626 6.899 5.727 83,01%
Totale crediti commerciali lordi 19.560 15.980 3.580 22,40%
Fondo svalutazione crediti commerciali -10 -9 -1 11,11%
TOTALE CREDITI COMMERCIALI NETTI 19.550 15.971 3.579 22,41%

Si segnala che nei crediti verso società controllate sono rilevate i crediti per fatture emesse e da emettere in relazione ai contratti di servizio. L'incremento dei crediti è ascrivibile ad un anticipazione nel processo di chiusura della fatturazione per permettere il corretto passaggio sui sistemi A2A.

20. ATTIVITA' PER STRUMENTI DERIVATI

Nell'esercizio in corso così come per l'esercizio precedente non viene evidenziato alcun valore nella voce.

21. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Crediti verso soci di minoranza 595 -595 -100,00%
Crediti verso controllate 138.602 113.974 24.628 21,61%
Crediti verso terzi 4.486 5.262 -776 -14,75%
Crediti IFRS16 951 925 26 2,81%
TOTALE ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 144.039 120.756 23.283 19,28%

Si riporta di seguito un dettaglio dei finanziamenti:

Beneficiario Importo originario Data scadenza Tipologia tasso 31.12.20 31.12.19
Diversi c/c cash pooling Variabile 118.026 99.200
LD Reti 20.000 31/12/2022 Fisso 4,25% 2.500 2.500
LD Reti 8.500 31/12/2023 Fisso 4,50% 1.063 1.062
LD Reti 6.500 31/12/2024 Fisso 2,00% 813 812
LD Reti 10.000 30/06/2026 Fisso 2,00% 1.250 1.250
Linea Green 21.000 31/12/2025 Fisso 4,50% 1.950 1.950
Linea Green 13.000 30/06/2021 Variabile 13.000 0
Lomellina Energia 54.000 31/12/2024 Fisso 2,00% 7.200
Crediti finanziari verso controllate 113.974
Soci SECA 9.000 31/12/2017 Variabile 4.486 5.262
Cogeme Rovato 7.138 30/06/2020 Fisso 4,00% 595
Crediti finanziari verso terzi 4.486 5.857
Diversi Diverse 951 925
Crediti fianziari per IFRS16 951 925
Totale prestiti e crediti 144.039 120.756

(importi in migliaia di €)

L'incremento della voce è dovuto all'andamento dei saldi di cash pooling accesi presso le controllate e alla classificazione a breve del finanziamento concesso a Linea Green di prossima scadenza solo parzialmente compensato dall'estinzione dei finanziamenti concessi a Lomellina Energia per l'uscita dal perimetro di consolidamento di LGH e del finanziamento acceso con Cogeme S.p.A.

22. ATTIVITA' PER IMPOSTE CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Erario c/IRAP 50 50 0 0,00%
Erario c/IRES 2.662 3.563 -901 -25,29%
Erario IRES esercizi precedenti 46 46 0 0,00%
TOTALE ATTIVITA' PER IMPOSTE CORRENTI 2.758 3.659 -901 -24,62%

Il credito verso l'erario per IRAP fa riferimento ai maggiori acconti IRAP versati in periodi precedenti e non ancora utilizzati.

Il credito verso l'Erario per IRES fa riferimento a maggiori acconti versati dal consolidato fiscale rispetto al saldo complessivo di periodo.

Il credito verso l'Erario per IRES di esercizi precedenti fa riferimento alla richiesta di rimborso IRES inoltrata nel 2012 per il recupero dell'IRAP inerente all'indeducibilità dei costi del personale sull'IRES quasi interamente incassata.

23. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Ratei e risconti attivi 66 5 61 n.s.
Crediti verso società controllate 5.162 2.381 2.781 116,80%
Crediti verso consociate 0 34 -34 -100,00%
Crediti verso dipendenti 33 3 30 n.s.
Erario c/IRES da consolidato fiscale 524 3.915 -3.391 -86,62%
Altri crediti tributari 39 83 -44 -53,01%
Altri crediti a breve 10 305 -295 -96,72%
TOTALE ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI 5.834 6.726 -892 -13,26%

Le altre attività correnti sono composte prevalentemente dai crediti verso società del gruppo per consolidato fiscale.

Gli altri crediti verso società controllate fanno riferimento al dividendo deliberato da LD Reti nel mese di dicembre 2020 e non ancora incassato alla data di chiusura.

24. DISPONIBILITA' LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Denaro e valori in cassa 0 0 0 0,00%
Depositi bancari e postali 959 1.475 -516 -34,98%
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE 959 1.475 -516 -34,98%

Sulle giacenze di depositi bancari e postali la società percepisce un tasso di interesse allineato alle condizioni di mercato. Il decremento è da imputare sostanzialmente al progressivo passaggio di tutta la liquidità dai conti correnti bancari al conto corrente di cash pooling acceso presso A2A. Per l'analisi delle movimentazioni si rimanda al rendiconto finanziario.

25. ATTIVITA' CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE

Nell'esercizio in corso così come per l'esercizio precedente non viene evidenziato alcun valore nella voce.

26. PATRIMONIO NETTO

Il capitale sociale iscritto a bilancio al 31 dicembre 2020 è di € 189.494 mila ed è stato interamente versato. Lo stesso risulta costituito da n. 189.494.116 azioni ordinarie di valore unitario pari a € 1.

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 si contabilizza una perdita di € 21.247 mila.

Si rimanda all'apposito prospetto per il dettaglio della movimentazione del patrimonio netto degli ultimi due esercizi.

In conformità a quanto disposto dall'articolo 2427 n.7 bis del Codice Civile viene fornita l'analisi del patrimonio netto sotto i profili della disponibilità e della distribuibilità:

PATRIMONIO NETTO POSSIBILITÀ DI UTILIZZO
(importi in migliaia di €) Importo Aumento cap. Copertura perd. Distribuzione soci
Capitale sociale 189.494
Riserva legale 12.797 12.797
Riserva di fusione 75 75 75
Riserva straordinaria 148.836 148.836 148.836 148.836
Riserva FTA -292
Riserva IAS 19 -652
Altre riserve e utili a nuovo 1.206 1.206 1.206 1.206
Risultato d'esercizio -21.247
TOTALE PATRIMONIO NETTO 330.216 150.117 162.914 150.042

Si espone di seguito una breve descrizione qualitativa riferita al Patrimonio Netto della società:

  • Capitale sociale risulta formato da n. 189.494.116 azioni dal valore unitario di € 1;
  • Riserva legale La riserva legale è alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma non inferiore ad un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento di un importo pari ad un quinto del Capitale Sociale;
  • Riserva straordinaria La riserva straordinaria, formatasi gradualmente dal 2008 come destinazione dei risultati d'esercizio ammonta a € 148.836 mila;
  • Riserva da fusione Tale voce, invariata rispetto allo scorso esercizio, deriva dalle incorporazioni delle società Asm Servizi e Astem Servizi, avvenuta nel corso del 2008;
  • Riserva da valutazione di utili e perdite attuariali accoglie le componenti attuariali relative alla valutazione dei piani a benefici definiti, imputate direttamente a Patrimonio netto, pari a € - 652 mila;
  • Riserva FTA riserva da First Time Adoption formatasi in sede di conversione ai principi contabili internazionali;
  • Altre riserve e utili a nuvo –ammontano a € 1.206 mila.

27. TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE

(importi in migliaia di €) 31.12.19 Acc.ti Altre Costo corrente
del servizio
Utilizzi Trasferimenti Attual. Utili/Perdite
attuariali
31.12.20
Trattamento di fine rapporto 3.100 359 (428) (69) (733) (1.140) 14 270 1.442
Altri benefici a dipendenti di cui: 311 198
Sconto energia 73 0 (2) 1 4 76
Mensilità aggiuntive 238 8 (81) (73) (46) 1 2 122
TOTALE BENEFICI A
DIPENDENTI
3.411 359 (428) (69) (733) (1.140) 14 270 1.640

Si precisa che le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi sotto descritte:

IPOTESI 31.12.2020 31.12.2019
Tasso di attualizzazione 0,34% 0,77%
Tasso di inflazione annuo 0,8% 1,2%
Tasso annuo incremento delle mensilità
aggiuntive 1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento del costo dell'energia
elettrica 0,5% 0,5%
Tasso annuo incremento salariale 1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento TFR 2,1% 2,4%
Frequenze annue di turnover 2,0% 2,0%
Frequenze annue di anticipazioni TFR 2,0% 2,0%

Si segnala che:

  • il tasso di attualizzazione applicato dal Gruppo varia per società in base alla durata media finanziaria dell'obbligazione. Il tasso di attualizzazione utilizzato è quello corrispondente all'Iboxx Corporate AA;
  • la curva relativa al tasso di inflazione in forza dell'attuale situazione economica, che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici, è stata modificata così come riportato in tabella. Tale ipotesi è stata desunta dal "Documento di Economia e Finanza 2015 – Aggiornamento Settembre 2015 Sez. II-Tab II.2" emanato dal MEF e da "Le tendenze di medio lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 16" pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato;
  • il tasso annuo di incremento salariale applicato esclusivamente per le società con in media meno di 50 dipendenti nel corso del 2006 è stato determinato in base ai dati di riferimento comunicati dalle società del Gruppo;
  • il tasso annuo di incremento del TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,2 punti percentuali;
  • le frequenze annue di anticipazione e di turnover sono desunte dalle esperienze storiche del Gruppo e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'Attuario su un rilevante numero di aziende analoghe;
  • per le basi tecniche demografiche si segnala che:per il "decesso" sono state utilizzate le tabelle TG62 (Premungas, Sconto energia elettrica e Sconto gas) e RG48 (altri piani);
  • per l'"inabilità" sono state utilizzate le tavole INPS distinte per età e sesso;
  • per il "pensionamento" è stato utilizzato il parametro 100% al raggiungimento dei requisiti AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria);
  • per la "probabilità di lasciare famiglia" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
  • per la "frequenza delle diverse strutture di nuclei superstiti ed età media dei componenti" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010.

28. FONDI PER RISCHI ED ONERI

(importi in migliaia di €) 31.12.2019 Acc.ti Utilizzi Trasferimenti Attual. 31.12.2020
Fondo incentivi all'esodo 1.442 -1.030 -159 -6 247
Altri fondi rischi 709 1.658 2.367
TOTALE
MOVIMENTAZIONE
FONDI
RISCHI E ONERI
2.151 1.658 -1.030 -159 -6 2.614

Il fondo incentivi all'esodo rappresenta il costo stimato per l'accordo quadro stipulato in data 17 settembre 2019 da LGH S.p.A., congiuntamente ad A2A S.p.A. e A2A Smart City S.p.A., nell'ambito del più generale

progetto di integrazione delle strutture di corporate di LGH S.p.A. in A2A S.p.A., finalizzato alla gestione di 120 esuberi complessivi nelle tre Società. e in misura minore alle dinamiche di crescita collegate agli automatismi contrattuali (rinnovi CCNL e scatti di anzianità) ed alle politiche retributive e premiali.

L'accantonamento a fondo rischi è relativo per € 1.376 mila al patrimonio netto negativo di Linea Ambiente da ripianare e per € 190 mila (in aggiunta ai € 265 mila già stanziati in esercizi precedenti) all'adeguamento del fondo stanziato a copertura del patrimonio netto negativo previsto dalla procedura di liquidazione di Sinit e per il resto al possibile conguaglio oneri verso gli enti previdenziali.

29. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Debiti IFRS 16 12.406 13.784 -1.378 -10,00%
Debiti finanziari v/parti correlate 284.820 308.000 -23.180 -7,53%
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI 297.226 321.784 -24.558 -7,63%

La variazione della voce è sostanzialmente determinata dal progressivo rimborso del finanziamento ricevuto da A2A SpA. per l'uscita di Lomellina Energia dal perimetro di consolidamento del gruppo LGH solo parzialmente compensata dall'accensione di un nuovo finanziamento per l'operazione Fragea. Si riporta di seguito il dettaglio dei finanziamenti in essere:

(importi in migliaia di €)

Concedente Importo
originario
Data
scadenza
Tipologia
tasso
31.12.20 31.12.19
A2A 52.500 31/12/2024 Variabile 28.000
A2A 280.000 28/11/2023 Variabile 280.000 280.000
A2A 4.820 05/11/2025 Variabile 4.820
Totale debiti vs controllante 284.820 308.000
Diversi diverse 12.406 13.784
Totale debiti per debiti IFRS16 12.406 13.784
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI 297.226 321.784

E la distribuzione per scadenze:

(importi in migliaia di €) < 1 anno >1 e <2 anni >2 e <3 anni >3 e <4 anni >4 e <5 anni >5 anni
LGH - A2A 2018 280.000
LGH - A2A Fragea 4.820
LGH - A2A c/c cash pooling 73.861
LGH - A2A c/c cash pooling (rateo interessi) 667
Totale controllanti 74.528 0 280.000 0 4.820 0
Ifrs16 1.243 1.197 1.205 1.214 1.144 7.646
Totale IFRS16 1.243 1.197 1.205 1.214 1.144 7.646
Totale debiti finanziari 75.771 1.197 281.205 1.214 5.964 7.646

30. PASSIVITA' NON CORRENTI PER STRUMENTI DERIVATI

Nell'esercizio in corso così come per l'esercizio precedente non viene evidenziato alcun valore nella voce.

31. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Nell'esercizio in corso così come per l'esercizio precedente non viene evidenziato alcun valore nella

32. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Debiti finanziari v/controllate 37.801 25.258 12.543 49,66%
Debiti finanziari v/controllante 74.528 25.628 48.900 190,81%
Debiti IFRS16 1.243 1.338 -95 -7,10%
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI 113.572 52.224 61.348 117,47%

All'interno del gruppo è attivo un sistema di "cash pooling zero balance", in base al quale i conti correnti bancari accesi presso la maggior parte delle società controllate vengono giornalmente azzerati e il relativo saldo viene portato sui conti correnti "master" della capo-gruppo. In questo modo è possibile ottimizzare i flussi finanziari del gruppo, contenendo il ricorso al sistema creditizio.

L'incremento delle passività deriva da un'incremento dell'esposizione verso le società del gruppo e verso la controllante A2A in particolare per l'acquisto della partecipazione in Agritre e Trestock pari a € 54,3 milioni.

Si riporta di seguito il dettaglio dei finanziamenti in essere:

(importi in migliaia di €)

Concedente Importo
originario
Data
scadenza
Tipologia
tasso
31.12.20 31.12.19
Diversi c/c passivi Variabile 0 0
Totale debiti vs banche 0 0
Controllate diverse c/c cash
pooling
Indeterminata Variabile 37.801 25.258
Totale debiti finanziari vs controllate 37.801 25.258
A2A 52.500 31/12/2024 Variabile 7.000
A2A 280.000 28/11/2023 Variabile 0 0
A2A Rateo interessi 667 130
A2A c/c cash
pooling
Indeterminata Variabile 73.861 18.498
Totale debiti vs controllante 74.528 25.628
Diversi Diverse 1.243 1.338
Totale debiti per debiti IFRS16 1.243 1.338
Totale 113.572 52.224

33. PASSITIVITA' CORRENTI PER STRUMENTI DERIVATI

Nell'esercizio in corso così come per l'esercizio precedente non viene evidenziato alcun valore nella voce.

34. DEBITI COMMERCIALI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Debiti verso consociate 78 50 28 56,00%
Debiti verso consociate per fatture da ricevere 30 163 -133 -81,60%
Debiti verso controllanti 1.958 1.167 791 67,78%
Debiti verso controllate 44 35 9 25,71%
Debiti verso controllate per fatture da ricevere 382 749 -367 -49,00%
Deviti verso fornitori 2.893 2.437 456 18,71%
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 2.009 4.025 -2.016 -50,09%
TOTALE DEBITI COMMERCIALI 7.394 8.626 -1.232 -14,28%

Il decremento dei debiti verso fornitori è sostanzialmente relativo al progressivo passaggio delle attività di staff e in particolare del servizio flotte verso A2A S.p.A. Inoltre al 31 dicembre 2019 risultava aperta per € 400 mila una fattura di investimento per i lavori del nuovo polo tecnologico, mentre al 31 dicembre 2020 gli investimenti effettuati sono stati tutti pagati entro l'anno.

35. DEBITI PER IMPOSTE CORRENTI

Nell'esercizio in corso così come per l'esercizio precedente non viene evidenziato alcun valore nella voce.

36. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

(importi in migliaia di €) 31.12.2020 31.12.2019 DELTA DELTA %
Debiti verso Istituti di previdenza 336 565 -229 -40,53%
Debiti verso il personale 736 1.188 -452 -38,05%
Debiti tributari per iva e diversi 216 361 -145 -40,17%
Altri debiti diversi 1.517 4.965 -3.448 -69%
Debiti diversi verso controllanti 82 424 -342 -80,66%
Ratei e risconti passivi 91 93 -2 -2,15%
TOTALE ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI 2.978 7.596 -4.618 -60,80%

Il decremento della voce risulta riconducibile per la parte relativa al personale al progressivo decremento dell'organico, mentre per la parte relativa ai debiti diveri fa riferimento per € 3.600 mila alla chiusura del debito verso ASM Castelleone per l'acquisto delle quote di LD Reti a seguito di recesso del socio.

37. PASSIVITA' CORRELATE AD ATTIVITA' CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE

Nell'esercizio in corso così come per l'esercizio precedente non viene evidenziato alcun valore nella voce.

38. GARANZIE ED IMPEGNI CON TERZI

Qui di seguito viene riportato un prospetto riepilogativo delle garanzie e degli impegni che la società ha in essere al 31.12.2020 verso terzi, in aggiunta ai debiti e alle passività già esposte nel bilancio d'esercizio:

GARANZIE PRESTATE 31.12.2020 31.12.2019
Fideiussioni rilasciate per affidamenti Sinit 11.800 11.800
PCG rilasciate per controllate e consociate 9.845 9.845
TOTALE GARANZIE PRESTATE 21.645 21.645

39. INFORMAZIONI INTEGRATIVE SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE DEI RISCHI

CLASSI DI STRUMENTI FINANZIARI:

Si riporta di seguito il dettaglio delle attività e delle passività finanziarie richieste da IFRS 7 nell'ambito delle categorie previste dallo IAS 39 sia per l'esercizio in corso sia per quello precedente:

Importi in migliaia di €

VOCE DI BILANCIO STRUMENTI
FINANZIARI
VALUTATI AL
COSTO
AMMORTIZZATO (1)
STRUMENTI
RAPPRESENTATIVI DI
CAPITALE VALUTATI
AL FV CON
CONTROPARTITA A OCI
(2)
VALORE
DI
BILANCIO
FAIR
VALUE
AL
31.12.2020
Attività non correnti
Attività finanziarie non correnti 35.940 233.971 269.911 269.911
Attività correnti
Crediti commerciali 19.549 19.549 19.549
Altre attività finanziarie correnti 144.039 144.039 144.039
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 959 959 959
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 297.226 297.226 297.226
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 113.573 113.573 113.573
Debiti commerciali 7.395 7.395 7.395

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza approssima allo stesso

(1) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

(2) La valutazione al fair value è effettuata utilizzando il patrimonio netto quale sostituto del fair value ove questo non sia attendibilmente determinabile. Il fair value così determinato appartiene al Livello Gerarchico 1

In ottemperanza a quanto disposto dagli IFRS 13 e IFRS 7 si riporta di seguito il dettaglio della gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:

Attività/Passività finanziarie misurate al fair
value
31.12.2020 31.12.2019
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Attività non correnti
Strumenti rappresentativi del capitale di altre
imprese valutati al FV in OCI 279.413 234.226
Totale attività -
-
279.413
-
-
234.226

Gli strumenti rappresentativi del capitale di altre imprese valutati al fair value in OCI sono relativi a partecipazioni di minoranza in società non quotate.

40. INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

Devono ritenersi "parti correlate" quelle indicate dal principio contabile internazionale concernente l'informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (IAS 24 revised).

I rapporti intrattenuti dalla società, con i soci e con i Comuni soci delle società Patrimoniali, identificati come parti correlate, sono prevalentemente rapporti di carattere commerciale definiti e regolati sulla base di apposite Convenzioni oppure di singoli rapporti contrattuali che regolano le condizioni per lo svolgimento dei diversi servizi.

Le vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie, non generano interessi ad eccezione di quelli classificati come crediti e debiti finanziari.

Nella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai principali rapporti della società con le parti correlate:

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41. FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

LINEA AMBIENTE

La società ha chiuso il bilancio 2020 con un patrimonio netto negativo pari a € 1.375 milioni, rientrando quindi nella situazione di riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale, disciplinata dall'articolo 2482-ter del Codice Civile; il risultato negativo è riconducibile principalmente agli accantonamenti effettuati durante l'esercizio 2020 a fondo rischi ed oneri, relativi al contenzioso per il pagamento dell'ecotassa pari a € 10 milioni e alla procedura di rimozione dei rifiuti conferiti presso il Lotto III della discarica di Grottaglie pari a € 42 milioni.

In relazione a quanto sopra, LGH S.p.A., in qualità di socio di controllo, ha deliberato in data 4 marzo 2021 il versamento in conto capitale di circa € 45 milioni a favore di Linea Ambiente Srl a copertura delle perdite d'esercizio e per l'eccedenza a Riserva di Patrimonio Netto.

Il suddetto versamento è stato poi effettuato in data 12 marzo 2021.

l versamenti dei Soci, finalizzati a reintegrare il capitale sociale precedentemente ridotto al di sotto del minimo stabilito, sono idonei a rimuovere la situazione venutasi a creare ex art. 2482-ter del Codice Civile.

42. ADEMPIMENTI ART. 1 COMMI 125 E SS. LEGGE 124/17

Ai sensi dell'art. 1 commi 125 e ss. L. 124/17 e considerato che le società del Gruppo non hanno percepito "sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria", la presente nota è negativa.

Resta fermo che altre informazioni sono (anche nel solco del principio ex art. 18 L. 241/1990) reperibili altrove, incluso il Registro degli Aiuti di Stato, anche in forza del criterio di cui al comma 127 del medesimo art. 1 L. 124/17, che prescrive di "evitare l'accumulo di informazioni non rilevanti".

Si consideri ancora che le società del Gruppo operano (in massima parte) in settori regolati. Sicché alcune somme sono riconosciute da enti pubblici, ma non a titolo di sovvenzioni/contributi, bensì come riconoscimento delle attività dalle stesse prestate o come forme di compensazione dei costi sostenuti per l'adempimento di specifici obblighi normativi e/o comunque in forza di un regime generale (e.g. incentivi energetici). Anche tutte queste forme di corresponsione non sono state indicate: sempre in ossequio sia al tenore letterale delle norme sia ai criteri interpretativi che le società del Gruppo hanno individuato (v. sopra).

43. DIREZIONE E COORDINAMENTO

La società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di A2A S.p.A., società che la controlla al 51%.

Di seguito vengono riportati i dati sintetici dell'ultimo bilancio d'esercizio approvato della società che esercita l'attività di direzione e coordinamento e che redige il bilancio Consolidato.

(importi in €)
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITA'
ATTIVITA' NON CORRENTI
ATTIVITA' CORRENTI
ATTIVITA' NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA
6.108.939.989
2.036.276.285
-
5.505.348.219
2.279.177.047
108.960.169
TOTALE ATTIVO 8.145.216.274 7.893.485.435
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
(Azioni proprie)
Riserve
Risultato d'esercizio
TOTALE PATRIMONIO NETTO
1.629.110.744
(53.660.996)
817.577.852
450.622.909
2.843.650.509
1.629.110.744
(53.660.996)
687.046.600
373.091.108
2.635.587.456
PASSIVITA'
PASSIVITA' NON CORRENTI
PASSIVITA' CORRENTI
TOTALE PASSIVITA'
PASSIVITA' DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD
ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA
3.431.339.832
1.870.225.933
5.301.565.765
-
3.182.610.695
2.075.287.284
5.257.897.979
-
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 8.145.216.274 7.893.485.435

(importi in €)

CONTO ECONOMICO 01/01/2019
31/12/2019
01/01/2018
31/12/2018
Ricavi di vendita e prestazioni 4.383.571.770 3.742.583.396
Altri ricavi operativi 105.544.657 83.044.739
TOTALE RICAVI 4.489.116.427 3.825.628.135
Costi Operativi 4.127.459.012 3.515.873.294
Costi Per Il Personale 148.148.105 134.536.395
MARGINE OPERATIVO LORDO 213.509.310 175.218.446
Ammortamenti, Accantonamenti E Svalutazioni 96.355.123 90.452.044
RISULTATO OPERATIVO NETTO 117.154.187 84.766.402
RISULTATO DA TRANSAZIONI NON RICORRENTI 5.723.742
Gestione Finanziaria 352.987.475 276.123.710
RISULTATO AL LORDO DELLE IMPOSTE 470.141.662 366.613.854
Oneri/Proventi Per Imposte Sui Redditi
RISULTATO DI ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO
20.264.675 14.172.353
AL NETTO DELLE IMPOSTE 449.876.987 352.441.501
Risultato netto da attività operative destinate alla vendita 745.922 20.649.607
RISULTATO D'ESERCIZIO 450.622.909 373.091.108

ALTRE INFORMAZIONI

Il compenso lordo spettante ai componenti del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2020 è pari a € 225 mila.

Il compenso della società di revisione per l'anno 2020 è stato di € 48 mila.

Il compenso lordo spettante al Collegio Sindacale per il 2020 è pari a € 65 mila.

Il bilancio d'esercizio di LGH S.p.A., al 31 dicembre 2020, presenta una perdita pari a €21.246.927.

Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio, con i principi ed i metodi contabili ivi utilizzati e con i criteri di valutazione adottati, Vi invitiamo ad approvare la copertura della perdita tramite l'utilizzo della riserva straordinaria.

Cremona, 17 marzo 2021

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Giorgio Bontempi

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