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Intermonte Partners Sim

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 12, 2022

4240_10-k_2022-04-12_acc70cfe-3b1d-4b21-9788-56d06cdb0f98.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Intermonte Partners Sim

SOCIETÀ PER AZIONI

CAPITALE SOCIALE EURO 3.290.500 SEDE LEGALE MILANO – GALLERIA DE CRISTOFORIS 7/8 P. IVA, CODICE FISCALE E ISCRIZIONE REGISTRO IMPRESE 06108080968 ADERENTE AL FONDO NAZIONALE DI GARANZIA www.intermonte.it

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2021 2

Le immagini contenute in questo documento sono estratte da Shutterstock

Cariche sociali
5
Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato
7
Conto Economico Sintetico
9
Stato Patrimoniale Sintetico
9
Highlights Finanziari
10
Business Highlights11
Intermonte & Borsa Italiana
14
Il Gruppo Intermonte
16
Sales & Trading18
Investment
Banking
19
Global Markets20
Digital Division & Advisory
22
Equity Research24
Nuove iniziative26
Storia 27
Relazione sulla gestione
29
Altre Informazioni
46
Attività di ricerca e sviluppo46
Rapporti con parti correlate46
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari47
Sedi secondarie47
Evoluzione azioni proprie47
Prospetti contabili consolidati
48
Stato Patrimoniale
48
Conto economico49
Prospetto della redditività complessiva50
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31 12 202151
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31 12 202052
Rendiconto finanziario53
Note illustrative
54
Parte A
55
A.1 – Parte generale56
A.2 – Parte relativa alle principali relativa alle principali voci di bilancio 63
A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie 78
A.4 – Informativa sul Fair Value 78
A.5 - Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"87
Parte B
88
ATTIVO 89
PASSIVO 102
Parte C
111
Informazioni sul Conto Economico Consolidato111
Parte D
125
Altre informazioni 125
Sezione 1 – Riferimenti specifici sulle attività svolte126
Sezione 2 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 130
Sezione 3 – Informazioni sul patrimonio 145
Sezione 4 – Prospetto analitico della redditività complessiva148
Sezione 5 – Operazioni con parti correlate149
Sezione 6 – Informativa sul leasing 151
Sezione 7 – Altri dettagli informativi153
Allegati 154
Raccordo 154

Cariche sociali

Consiglio di amministrazione

Alessandro Valeri Presidente
Guglielmo Manetti Amministratore delegato
Alessandro Chieffi 1,2
Consigliere
Francesca Paramico
Renzulli
Consigliere 1,2
Manuela Mezzetti Consigliere 1,2
Guido Pardini Consigliere
Dario Grillo Consigliere
Note: 1. Non esecutivo; 2. Indipendente

Collegio Sindacale

Barbara Premoli Presidente
Niccolò Leboffe Sindaco Effettivo
Marco Salvatore Sindaco Effettivo
Federico Sala Sindaco Supplente
Federica Mantini Sindaco Supplente

Società di Revisione

KPMG S.p.A.

Comitato remunerazioni

Alessandro Valeri Presidente
Manuela Mezzetti
Alessandro Chieffi

Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità

Manuela Mezzetti Presidente
Alessandro Chieffi
Francesca Paramico Renzulli

Comitato 231

Francesca Renzulli Presidente

Alessandro Chieffi

Marco Salvatore

Comitato Esecutivo

Guglielmo Manetti Presidente

Guido Pardini

Dario Grillo

Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato

"Cari azionisti,

il 2021 è stato per il Gruppo Intermonte un anno molto importante, che ha segnato il passaggio dal modello di partnership privata, che è stato di grande successo per i nostri primi 26 anni storia, a quello di società quotata grazie alla IPO sul segmento Euronext Growth Market (già AIM) di Borsa italiana a ottobre.

La realizzazione di questo ambizioso progetto, che per noi è un punto di partenza e non certo un traguardo, è il coronamento di un lungo percorso di crescita di cui l'anno 2021 è stato certamente molto positivo in termini di risultati.

In un contesto macro ancora molto complicato a causa della coda della pandemia, che ha impattato l'operatività e l'organizzazione del lavoro soprattutto nella prima parte dell'anno, Intermonte è stata in grado di crescere in tutte le sue linee di business rafforzando il proprio posizionamento competitivo come investment bank indipendente di riferimento sul mercato italiano. La società ha continuato ad investire in tecnologia e persone, con 14 nuovi ingressi in società

In particolare, nell'area Sales & Trading siamo cresciuti sia grazie all'aumento del numero di clienti che alla crescita dell'intermediazione su asset class diverse, a conferma del riconoscimento che gli investitori attribuiscono alla qualità del nostro servizio, all'esperienza e affidabilità del nostro sales desk e in generale all'efficienza tecnologica della nostra organizzazione anche nella fase di back office e regolamento delle operazioni.

Questo risultato è stato supportato dall'ottimo lavoro del nostro Research Team, che ha confermato la propria autorevolezza sul mercato italiano e il suo ruolo di opinion leader soprattutto nel segmento delle mid small caps. Nel corso dell'anno si è intensificato anche lo sforzo sul segmento ESG, cui il team di ricerca ha dedicato diverse analisi raccolte sotto il tema "Green is the new gold", ed è in continuo aumento il numero di interazioni con società quotate e investitori istituzionali, con il ritorno (finalmente!) anche a un format fisico e non solo virtuale grazie anche alla nona edizione del nostro evento "Le eccellenze del made in Italy".

Il nostro Investment Banking l'anno scorso ha visto una forte crescita dei ricavi grazie sia all'area Equity Capital Market che al contributo positivo dell'area Advisory e M&A. In particolare, il 2021 è stato un anno molto positivo per la nostra attività su IPO e ABB, confermando la nostra leadership nel segmento delle mid small caps e il nostro standing e capacità di collocamento presso i grandi investitori istituzionali. L'Investment Banking continua ad essere una delle aree di investimento strategico e nel corso dell'anno abbiamo ulteriormente rafforzato il team.

Anche la divisione Global Market ha avuto un anno positivo anche, supportata soprattutto dall'attività Client-Driven che ha portati risultati molto positivi soprattutto nell'area market making su derivati quotati. Rimane per noi molto importante continuare a ottenere risultati positivi pur mantenendo un profilo di rischio estremamente limitato per la società e gli azionisti, ed infatti anche nel 2021 l'attività più rischiosa di trading direzionale ha rappresentato meno del 2% dei ricavi totali dell'area Global Market. Anche in quest'area sono stati fatti investimenti in tecnologia e persone nel corso dell'anno.

L'area Digitale e Advisory ha confermato un percorso di crescita estremamente positivo, in particolare TIE (The Intermonte Eye), ovvero la divisone che offre soluzioni di investimento a promotori finanziari e private bankers. Anche in ottica MIFID 2 consideriamo questo segmento molto interessante e stiamo investendo in persone e capacità tecnologica per accelerare la crescita.

Tra le nuove iniziative abbiamo anche firmato una partnership con QCapital, società specializzata nei club deal nel segmento dei private markets, per sviluppare potenziali club deal nel semento delle small caps quotate o quotande. Con questa partnership mettiamo a fattor comune le nostre competenze con l'obiettivo di offrire a investitori e azionisti delle opportunità di investimento, valorizzando anche parte del nostro capitale in eccesso.

Nel 2021 abbiamo confermato un payout del dividendo molto elevato per gli azionisti, che è coerente con la nostra storia e che riteniamo rimanga centrale nella nostra strategia e coerente con la forte solidità patrimoniale di cui godiamo.

I risultati del 2021 confermano il nostro posizionamento e pongono le basi per proseguire il percorso di crescita iniziato tanti anni fa. Riteniamo anche che la quotazione abbia rafforzato il nostro ruolo di investment bank di riferimento sul mercato italiano e vediamo interessanti spazi di crescita anche per linee esterne."

Sandro Valeri Guglielmo Manetti Presidente Amministratore Delegato

Conto Economico Sintetico

(Eu mn) FY2019 FY2020 FY2021 FY21 vs
FY20 %
Sales & Trading 14,0 14,5 15,9 10,1%
Investment Banking 6,9 9,6 11,4 19,5%
Global Markets 11,6 13,6 13,0 (4,1)%
Digital Division & Advisory 2,4 3,1 3,4 11,6%
RICAVI TOTALI NETTI 34,8 40,7 43,8 7,7%
Spese per il personale1 (15,8) (19,6) (19,8) 1,5%
Altre spese operative2 (10,7) (8,9) (9,6) 7,8%
Costi Totali (26,6) (28,5) (29,5) 3,5%
Costi non ricorrenti3 (2,5)
Risultato consolidato ante imposte 8,2 12,2 11,8 (3,3)%
Risultato consolidato ante imposte adjusted 8,2 12,2 14,4 17,4%
Imposte e tasse (2,0) (3,2) (3,1) (2,7)%
Tax rate 24,8% 25,9% 26,1% 0%
Risultato netto consolidato pre-minoranze 6,2 9,1 8,7 (3,5)%
Risultato di pertinenza di terzi (0,9) (1,3) (1,5) 18,1%
Risultato netto consolidato 5,3 7,8 7,2 (7,2)%
Risultato netto adjusted consolidato 5,3 7,8 9,1 17,0%

Note: 1. Tale voce comprende i compensi degli Amministratori esecutivi, esclude quelli degli Amministratori non esecutivi e del Collegio Sindacale; 2. Tale voce comprende i compensi degli Amministratori non esecutivi, del Collegio Sindacale, gli ammortamenti o rettifiche su attività materiali e immateriali e gli oneri e proventi di gestione; 3. I Costi non ricorrenti sono relativi a spese amministrative e bonus IPO sostenuti nel 2021.

Stato Patrimoniale Sintetico

(Eu mn) FY2019 FY2020 FY2021 FY21 vs
FY20 %
Attivo
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 236,5 226,7 257,2 13,5%
Attività materiali 5,8 5,1 4,5 (10,4)%
Attività immateriali 0,1 0,1 0,1 (17,2)%
di cui avviamento - - - n.s.
Altre attività 47,2 45,9 70,5 53,5%
TOTALE ATTIVO 289,6 277,7 332,3 19,6%
Voci del passivo e del patrimonio netto FY2019 FY2020 FY2021 FY21 vs
FY20 %
Passivo
Passività finanziarie 196,7 178,9 245,9 37,4%
Altre passività 14,8 17,9 22,5 25,8%
Totale Patrimonio Netto 78,1 73,1 56,7 (22,5)%
Capitale 67,8 62,2 46,6 (25,1)%
Patrimonio di pertinenza di terzi 10,3 10,9 10,1 (7,7)%
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 289,6 277,7 332,3 19,6%

Highlights Finanziari1

Breakdown dei costi (Eu mn) Cost Income ratio (%)

Dividend payout (Eu mn) Payout ratio (%)

Note: 1. Valori al netto dei costi non ricorrenti

Business Highlights

Il Gruppo Intermonte nasce nel 1995

Quotata sull'Euronext Growth Milan (EGM) dal 21 ottobre 2021

900 clienti attivi al 31 dicembre 2021

135 dipendenti

Sales & Trading

Una dei principali broker in Italia per investitori istituzionali

  • 25 sales/traders con una esperienza media di ~20 anni
  • 750 clienti istituzionali attivi che operano con Intermonte

  • Desk dedicati ai principali mercati (Italia, Regno Unito, Europa continentale, USA)
  • Desk dedicati a intermediare asset class diverse

Investment Banking

Leader nei servizi per le PMI

  • 18 professionisti con una esperienza media dei Senior Managers >20 anni
  • ~25 IPO di cui la maggior parte come Global Coordinator / Bookrunner / Sponsor (dal 2010)
  • 20 Private Placements / ABBs di società quotate (dal 2010)

  • 30 operazioni di Financial Advisory o M&A (dal 2010)

  • 50 contratti di specialista e/o Corporate Broking su titoli quotati

Global Markets

Tra i TOP 3 broker per volumi scambiati di derivati quotati in Italia

  • 11 professionisti con una esperienza media di ~18 anni
  • Focus su Client-Driven Business (ca. 98% dei ricavi della BU)
  • Tra i principali market maker sul mercato italiano dei derivati azionari

Digital Division & Advisory

Business Unit Innovativa dedicata ai servizi digitali

  • 10 professionisti con una esperienza media di ~15 anni
  • 1 milione di investitori retail raggiunti da Websim
  • 1.000 consulenti finanziari si sono iscritti a T.I.E.

Equity Research

Tra le più importanti case di ricerca sul mercato italiano

  • 15 analisti con una esperienza media >10 anni
  • 120 società quotate coperte dall'ufficio studi di Intermonte

  • 95% della capitalizzazione totale del mercato azionario è coperta da Intermonte

  • 210 roadshow organizzati nel 2021

  • 2.800 meeting organizzati tra società quotate e investitori

  • Team dedicato alle PMI quotate in borsa, dal 2012
  • 740 report pubblicati nel 2021 per un totale di >5.800 pagine

  • 11 nuove coperture nel 2021
  • 2° in Italia nel Mid Small Caps Research, secondo la classifica redatta da Institutional Investor

Eventi organizzati per le Società quotate negli anni 2018-2021

___

Nota: 1. Evento Cancellato/Rinviato a causa del COVID 19

Intermonte & Borsa Italiana

Informazioni sull'andamento del titolo

Capitalizzazione di mercato al 21 ottobre 2021 (IPO) (Eu mn)1 90,0
Capitalizzazione di mercato al 31 dicembre 2021 (Eu mn)1 94,8
Prezzo medio per azione 2021 (Eu)2 2,95
Prezzo minimo 2021 (Eu)2 2,79
Prezzo massimo 2021 (Eu)2 3,00
Ultimo Prezzo (31 dicembre 2021)2 2,95
Volume medio giornaliero (N. azioni) 115.019

Note: 1. calcolato sul numero di azioni outstanding; 2. Closing Price

Informazioni riassuntive

N.ro azioni complessive 36.195.500
di cui N.ro di azioni proprie 4.051.003
N.ro diritti di voto complessivi/N.ro azioni Outstanding 32.144.497
Tipologia di azioni Ordinarie, senza indicazione del valore
nominale
Capitale Sociale (Eu) 3.290.500,00
Patrimonio netto per Azione al 31 dicembre 2021 (Eu) 1,45
Codice ISIN IT005460016
Codice Bloomberg INT IM Equity
Codice FactSet INT-IT
Codice Reuters INTM.MI
Valuta Euro (€)
Mercato Primario Euronext Growth Milan (EGM)

Informazioni per gli azionisti

Nomad BPER Banca S.p.A.
Specialist Intesa Sanpaolo S.p.A.
Società di Revisione KPMG S.p.A.
Diffusione delle Informazioni Regolamentate La società si avvale del circuito ,
gestito da Computershare S.p.A.

Azionisti del Gruppo e diritti di voto

Note: * Si intendono sia gli investitori rientranti nella definizione di "flottante" ai sensi del Regolamento Emittenti sia quelli non rientranti in tale definizione

Partecipazioni Rilevanti

Partecipazioni Rilevanti N.ro azioni % capitale % diritti di voto
Alessandro Valeri1 2.573.692 7,1% 8,0%
Gian Luca Bolengo1 2.573.692 7,1% 8,0%
Walter Azzurro 1.650.517 4,6% 5,1%
Guido Pardini1 1.650.517 4,6% 5,1%
Guglielmo Manetti1 1.100.000 3,0% 3,4%
Dario Grillo1 1.100.000 3,0% 3,4%
Fabio Pigorini1 1.100.000 3,0% 3,4%
Andrea Lago1 1.100.000 3,0% 3,4%

Nota: 1. I due soci fondatori e i cinque top manager aderiscono ad un patto parasociale, avente ad oggetto n. 7.700.000 complessive azioni dell'Emittente pari al 21,3% del capitale sociale ed al 24,0% circa delle azioni con diritto di voto. Il patto parasociale disciplina termini e condizioni della circolazione delle azioni dei paciscenti prevedendo che ciascun paciscente, sino al termine della Durata, si impegna con riferimento alle Azioni del Secondo Patto Parasociale rispettivamente da ciascuno ivi conferite a: (a) non compiere atti di trasferimento e/o dispositivi per atto tra vivi; (b) non concludere nessun tipo di contratto derivato avente come sottostante le azioni; e (c) non effettuare attività di prestito titoli.

Il Gruppo Intermonte

Struttura societaria

Organigramma di Gruppo

Note: 1 Al Comitato Esecutivo riportano indirettamente tutte le Business Unit

Le aree di business

-

-

-

-

Nota: 1. Ripartizione dei ricavi al 31 dicembre 2021; 2. Dati al 31 dicembre 2021

Il Gruppo Intermonte

Il Gruppo Intermonte ("Intermonte"), controllato da Intermonte Partners SIM e che comprende Intermonte SIM, è una investment bank indipendente dotata di un capillare accesso ai mercati dei capitali e in grado di offrire servizi di investimento e di consulenza, posizionandosi come player di riferimento nel segmento delle Mid & Small Caps italiane.

Intermonte, fondata nel 1995 e quotata sul mercato Euronext Growth Milano di Borsa Italiana del 21 ottobre 2021, è un Gruppo di Società di Intermediazione Mobiliare (SIM) italiane che vanta una consolidata presenza sui mercati dei capitali tramite quattro business line: "Sales & Trading", "Investment Banking", "Global Markets" e "Digital Division & Advisory". Le quattro business line del Gruppo sono supportate dall'attività di "Equity Research", svolta da un team di analisti, che realizza ricerche e analisi sulla quasi totalità delle società quotate sui mercati di Borsa Italiana.

Intermonte si contraddistingue sul mercato italiano per il proprio modello di business capace di coniugare la propria indipendenza con un consolidato accesso ai mercati dei capitali. L'indipendenza è determinata dall'assenza di conflitti di interesse, che permette ad Intermonte di essere un interlocutore autorevole sia per investitori istituzionali o società, nell'ambito dell'attività Sales & Trading o di Investment Banking, sia per il segmento dei consulenti finanziari, cui si rivolge attraverso il canale digitale.

Descrizione delle attività del Gruppo

Sales & Trading

La business line "Sales & Trading" offre servizi di negoziazione a clienti istituzionali italiani ed esteri quali: banche, assicurazioni, società di gestione del risparmio (SGR), fondi comuni, hedge fund, fondi pensione o altri operatori del mercato.

La Sales force di Intermonte vanta una estesa copertura geografica, soprattutto dei principali mercati finanziari, con desk dedicati alle principali aree geografiche: Italia, Regno Unito, Europa continentale, Stati Uniti e Canada.

Il Gruppo, tramite tale business line, presta servizi di negoziazione per conto di terzi anche su titoli azionari italiani ed esteri, titoli obbligazionari (governativi e corporate), derivati (quotati e non), Exchange Traded Fund (ETF) e sui certificati verdi (CO2).

Alla clientela di Intermonte sono anche offerti servizi di c.d. interconnessione, accesso e operatività sui mercati e sistemi multilaterali di negoziazione nei quali il Gruppo è attivo. La business line opera "direttamente" sui mercati italiani quali: Euronext Milan (EXM), TAH, MOT (segmenti DomesticMOT e EuroMOT, SeDeX, IDEM, ETFplus, Euronext MIV Milan (MIV), ExtraMOT, Euronext Growth Milan, EuroTLX e Eurex) e ha accesso indiretto, per il tramite di altri intermediari, a tutti i principali mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione europei, statunitensi e asiatici, oltre che a sistemi di best execution, ossia funzionali alla ricerca della migliore esecuzione dell'ordine per il cliente, nonché a piattaforme di trading (quali, per esempio, Bats, Chi-X, Liquidnet, Posit, Turquoise).

Le attività post-market, che comprendono la fase di regolamento e quadratura di tutte le operazioni intermediate dal Gruppo Intermonte, è supportata da un back office interno che garantisce il corretto regolamento delle operazioni.

Dal 2014, Intermonte Partners opera sul mercato dei crediti di emissione EUA (European Union Allowance), proponendo ai propri Clienti le migliori condizioni di compravendita di questi strumenti tramite operazioni OTC (Over the Counter)sulle principali piattaforme di scambio. Intermonte offre diversi prodotti per la compravendita dei crediti di emissione, quali accesso al mercato degli strumenti derivati, approfondimenti sulla normativa internazionale, studi e ricerche.

Nella business line "Sales & Trading" operano quotidianamente oltre 25 professionisti, con un'esperienza media ventennale, che contattano quotidianamente gli oltre 750 clienti attivi di Intermonte.

Investment Banking

Attraverso la business line "Investment Banking" il Gruppo Intermonte offre un'ampia gamma di servizi di consulenza, rivolti a società quotate e non quotate, con un focus sulle PMI. Le attività svolte possono essere ricondotte alle seguenti principali aree:

Equity Capital Markets (ECM)

Attività svolta principalmente in relazione a operazioni di quotazione in borsa, sia sul mercato regolamentato Euronext Milan (EXM) sia sul mercato non regolamentato Euronext Growth Milan (EGM), aumenti di capitale, collocamenti di azioni presso investitori, offerte pubbliche di acquisto o scambio, che vengono svolte rivestendo, a seconda dei casi, il ruolo di global coordinator, sponsor, Euronext Growth Advisor (precedentemente: Nominated Advisor) dei consorzi di collocamento, underwriter degli aumenti di capitale e intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni per le offerte pubbliche di acquisto o scambio. Oltre alla raccolta di capitali, l'attività di ECM comprende anche il collocamento o acquisto sul mercato di quote rilevanti di società quotate attraverso meccanismi di offerta a investitori istituzionali denominato Accelerated BookBuilding (ABB) e Reverse Accelerated BookBuilding (RABB).

M&A e Advisory

Attività di consulenza, prestata in favore di clienti corporate (società e/o relativi azionisti di riferimento, quotate e non quotate), di private equity house e istituzioni finanziarie nell'ambito di operazioni di fusione e scissione, cessione e acquisizione, ivi inclusa la valutazione delle società target nell'ambito delle medesime operazioni e l'emissione di pareri di congruità da un punto di vista finanziario (c.d. fairness opinion), e operazioni di ristrutturazione del capitale di società industriali e finanziarie.

Corporate Broker e Specialist

Attività di consulenza a società quotate per lo svolgimento di attività quali promozione dell'equity story delle società presso gli investitori e assistenza nella preparazione di documentazione rivolta alla comunità finanziaria e, più in generale, nel rapporto tra la società e i mercati finanziari oltre all'assistenza al management degli emittenti quotati e monitoraggio dell'andamento di mercato degli strumenti finanziari quotati. Tali attività possono estendersi al sostegno alla liquidità dello strumento finanziario.

Debt Capital Markets (DCM)

Attività di consulenza nella strutturazione, ovvero nell'individuare la forma tecnica migliore per le esigenze finanziarie del cliente, e in servizi di collocamento di strumenti finanziari di debito e/o prestiti obbligazionari offerti sia al pubblico indistinto sia a investitori istituzionali, attività di consulenza finalizzata, tra l'altro, alla raccolta di capitali di debito nell'ambito di operazioni di leveraged buy-out/M&A, finanziamenti da parte di operatori tradizionali (banche) e operatori alternativi (investitori istituzionali, società assicurative, etc.) e alla valutazione della struttura finanziaria ottimale delle società.

Negli ultimi anni la business line ha rappresentato un'importante area di sviluppo per il Gruppo Intermonte ed è stata caratterizzata da un significativo ampliamento dei servizi offerti, oltre che da un rilevante incremento del numero di professionisti dedicati.

Global Markets

La business line "Global Markets" offre ai clienti del Gruppo Intermonte servizi su tutte le Asset Class (azioni, obbligazioni, valute, commodities, derivati ed ETF) attraverso attività di negoziazione in conto proprio, di market making, e di intermediazione che permettono agli investitori di elaborare strategie di investimento o di copertura dei rischi di portafoglio.

La business line "Global Markets" comprende due aree di business:

  • Client Driven & Market Making: si tratta di attività di negoziazione caratterizzate da un livello di rischio molto basso in quanto gli strumenti finanziari vengono generalmente acquistati e ceduti per conto di investitori terzi nel corso della medesima giornata di Borsa, limitando quindi il rischio di esposizione netta a strumenti finanziari a fine giornata, oppure coperti con strumenti altamente correlati che ne limitino sostanzialmente il rischio di mercato. Le attività svolte in tale area della business line consistono, principalmente, in:
    • a) Market Making: attività di market making su derivati azionari (opzioni americane, europee e single stock futures sui principali componenti dell'indice FTSE MIB e sull'indice stesso oltre che opzioni sui principali titoli europei dell'Eurex) e su titoli obbligazionari governativi e attività di liquity provider su titoli azionari esponendo in maniera continuativa proposte di acquisto e vendita su tali strumenti al fine di sostenere la liquidità nel rispetto dei parametri stabiliti dalle disposizioni regolamentari applicabili ai singoli mercati di quotazione;
    • b) ETF Trading: attività di negoziazione sulle principali piattaforme di negoziazione MTF, su strumenti passivi quotati ETF/ETC;
    • c) Fixed Income: attività di intermediazione di titoli di debito volta a offrire alla propria clientela la copertura di tutte le fasi dell'attività su reddito fisso, dal collocamento sul mercato primario, all'intermediazione su corporate e government bond italiani ed esteri sul mercato secondario, all'attività di market making;
    • d) Specialist: attività di operatore specialista su azioni negoziate sui mercati Euronext Milan, Euronext STAR Milan e Euronext Growth Milan con la finalità di sostegno della liquidità nel rispetto dei parametri stabiliti dal gestore e delle disposizioni normative applicabili ai singoli mercati di riferimento;
    • e) Electronic Trading & Execution Service: il team fornisce soluzioni di accesso elettronico ai mercati globali attraverso una gamma di piattaforme e interfacce tecnologicamente avanzate che permettono la connessione ai principali mercati finanziari con elevate performance e a costi contenuti.
  • Proprietary Trading: o attività di negoziazione in conto proprio, sono attività caratterizzate da un grado di rischio più elevato, benché costantemente monitorato dal dipartimento di risk management, in quanto gli strumenti finanziari possono rimanere sui book della società anche overnight e pertanto i portafogli di proprietà sono soggetti alle oscillazioni di prezzo degli strumenti in posizione.

Il trading direzionale comporta l'assunzione di un rischio mercato che prevede che le posizioni di volta in volta prese sulla base di specifiche strategie restino sul "book di proprietà" della Società.

Le attività svolte in tale area della business line consistono, principalmente, in:

  • a) Trading Volatilità: attività volte a sfruttare opportunità di investimento derivanti da analisi proprietarie su superfici di volatilità in ottica "relative value";
  • b) Risk Arbitrage & Special Situation: attività volte a sfruttare opportunità di investimento derivanti da operazioni sul capitale e/o altre operazioni o eventi straordinari relativi a società quali, per esempio, aumenti di capitale e offerte pubbliche di acquisto e/o scambio;
  • c) Trading Algoritmico: perseguito tramite algoritmi decisionali proprietari basati su analisi quantitative standard e innovative;
  • d) Trading Direzionale: attività su azioni, derivati, obbligazioni ed ETF volte a eseguire strategie di investimento basate su analisi fondamentale, analisi tecnica e/o notizie su società emittenti e/o notizie sensibili al mercato.

In termini di gestione del rischio, l'area "Global Markets" viene costantemente monitorata dal dipartimento di risk management, il quale verifica il rispetto di tutti i limiti predefiniti a livello di singolo parametro di rischio, o, più in generale, livello di value at risk (VAR), indicatore di rischio comunemente usato da tesorerie, portafogli proprietari di banche e in generale dal mondo degli investimenti che misura la perdita massima attesa giornaliera dalle posizioni in portafoglio al verificarsi di ipotesi fortemente contrarie alla somma delle singole posizioni in corso, oltre che una periodica analisi di stress test ulteriormente peggiorative che si aggiunge al VAR.

Digital Division & Advisory

La business line "Digital Division & Advisory" include:

  • a) Websim: fornitura di servizi e contenuti finanziari attraverso canali digitali a clientela retail;
  • b) TIE (The Intermonte Eye): la fornitura di servizi di consulenza, soluzioni di investimento e formazione attraverso i canali digitali (APP, webinar) dedicato ai consulenti finanziari e private banker;
  • c) Attività di Advisory & Gestione: fornitura di servizi di consulenza su portafogli, direttamente, attraverso mandati di gestione, o indirettamente, attraverso rapporti di advisory a strutture di gestione di private banking o tesorerie di aziende;

Si descrivono nel seguito i servizi resi attraverso la business line in parola.

Websim

La presenza del Gruppo Intermonte nel canale digitale nasce nel 2000, con la creazione di Websim, brand attivo nella consulenza e nella fornitura di servizi a investitori retail clienti dei principali broker digitali, tra i quali FinecoBank S.p.A., oltre che di altri canali retail di importanti realtà bancarie. Il segmento dei broker online ha avuto in Italia una crescita molto importante fino a rappresentare oggi circa il 30% dei volumi totali intermediati sul mercato italiano.

Il team di Websim rielabora i contenuti del team dell'Equity Research di Intermonte semplificandola, per una utenza retail non professionale e aggiungendo contenuti di maggiore interesse per clientela retail come, per esempio, l'analisi tecnica o interviste con il management delle società. Grazie alla presenza consolidata e più che ventennale di Websim, il brand è in particolare conosciuto presso i clienti retail di FinecoBank S.p.A. cui si aggiungono altri broker online che si avvalgono di tali servizi, che rappresentano circa il 30% dei volumi intermediati sul mercato azionario italiano;

Ad oggi Websim vende i suoi servizi sia direttamente a utenti retail tramite abbonamenti (B2C), sia a soggetti istituzionali (B2B) che forniscono informativa e contenuti finanziari ai propri clienti, sia, infine, a emittenti quotati che hanno interesse ad aumentare la propria visibilità presso il segmento retail, vista l'importanza che esso ricopre sui volumi totali intermediati sul mercato italiano.

Per maggiori informazioni visitare: www.websim.it

TIE (The Intermonte Eye)

Brand creato nel 2019 che completa l'offerta della divisione digitale ed è dedicato a consulenti/promotori finanziari e private banker. L'idea strategica deriva da una analisi della crescente domanda di advisory specializzata e indipendente proveniente dal mondo dei consulenti finanziari, alle prese, da una parte, con gli obblighi di trasparenza introdotti a partire dal 2018 dalla MiFID II e, dall'altro, con la crescente domanda di consulenza e servizi sempre più specializzati da parte di clientela di fascia media e medio-alta che si sta abituando a utilizzare sempre più i canali digitali. Questa esigenza ha subìto un'ulteriore accelerazione in seguito alla pandemia da COVID-19, che ha abituato clienti privati, da una parte, e i consulenti, dall'altra, a un crescente utilizzo dei canali digitali. Da una parte, infatti, i clienti mostrano un bisogno crescente di avere servizi di consulenza finanziaria professionale, anche attraverso canali digitali di immediata e facile reperibilità, e dall'altra i promotori e consulenti finanziari sono sempre più spinti ad ampliare la gamma di servizi di qualità offerti, soprattutto al fine di incrementare i servizi sulle masse amministrate. TIE si inserisce, pertanto, in questa fascia di mercato, non coperta dalle altre aree di attività di Intermonte, mediante un'offerta di servizi di consulenza, soluzioni di investimento, analisi e contenuti educativi, nonché webinar proposti ricorrendo a vari canali sia interni (APP dedicata TIE, mailing list proprietarie), sia esterni (quali le piattaforme pubbliche e social, tra cui e soprattutto Linkedin, oltre che le piattaforme di clienti e partner). Un ulteriore canale di crescita viene dall'investimento in contenuti multimediali video e audio che rendono la strategia commerciale ancora più attraente. Il posizionamento di advisor indipendente fa del Gruppo Intermonte/TIE un interlocutore particolarmente credibile per i consulenti finanziari che, anche in ottica di crescente trasparenza imposta dalla MiFID II, beneficiano dell'education necessaria e di un utile flusso di informazioni da parte di TIE e, si ritiene, che siano così maggiormente disposti a valutare le soluzioni di investimento proposte.

Per maggiori informazioni visitare:https://tie.intermonte.it/

Advisory (Advisory e Gestione)

La divisione Advisory & Gestione, costituita nel 2016, offre sia servizi di gestione (mediante mandati di gestione diretta o in delega), sia servizi di consulenza in materia di investimenti (mediante consulenza su portafogli) a clienti istituzionali e del private banking. La gestione in delega è concentrata su Intermonte SICAV - Société d'Investissement à Capital Variable che investe prevalentemente in corporate bond ed equity europee, con una particolare attenzione su emittenti italiani, con una strategia flessibile. Inoltre, la divisione ha assunto negli anni alcuni incarichi di consulenza su portafogli da parte di alcune strutture di private banking, oltre che di consulenza su gestione di liquidità o strategie specifiche da tesorerie di aziende. Infine, la divisione offre servizi di consulenza a strutture di private banking con portafogli tematici e si sta specializzando sempre più su tematiche ESG.

Equity Research

Il servizio di "Equity Research" consiste nella produzione di analisi fondamentale sulle società quotate sul mercato italiano e che si contraddistingue per una specifica attenzione alle piccole e medie imprese (Mid & Small Caps).

Il servizio di "Equity Research" rappresenta un pilastro fondamentale dell'attività del Gruppo Intermonte. Il lavoro svolto dall'ufficio studi, infatti, è sinergico con le altre divisioni e la ricerca riveste un ruolo fondamentale per le attività di "Sales and Trading" e, ove richiesto, all'attività di Corporate & Investment Banking.

L'attività di "Equity Research" si contraddistingue per il focus dedicato al segmento delle mid small caps anche attraverso la produzione di ricerche settoriali dedicate alle società medie e piccole, come il report mensile "Monthly Mid Small Caps" e a studi di approfondimento settoriali dedicati alle tematiche di principale interesse per i titoli di questo segmento.

L'attività di ricerca a supporto della generazione di idee di investimento a favore dei clienti istituzionali del Gruppo Intermonte si sostanzia attraverso una molteplicità di ricerche. Il prodotto principale è rappresentato dagli studi monografici sulle emittenti quotate che, analizzano i fondamentali della società, esprimono un giudizio di investimento che viene aggiornato in occasione dei principali eventi societari e ogni qualvolta ritenuto necessario. La gamma di report è ampia e comprende i c.d.: "Daily News" (update giornalieri in italiano e inglese diffusi all'apertura del mercato), "Monthly Report" (studio mensile di aggiornamento sui trend attesi per il mercato azionario italiano), "Sector Report" (studi settoriali), "Equity Focus" (focalizzati su specifici argomenti di attualità e di impatto sui mercati). Inoltre, vengono prodotti studi di strategia di più ampio respiro che tracciano le aspettative di andamento di mercati, economia e settori con un orizzonte temporale semestrale. A partire dal 2020 l'offerta di prodotti si è arricchita di una collana di studi chiamati "Green is the New Gold" che affronta i principali temi normativi e di impatto per emittenti e investitori in relazione alle tematiche ESG (Environment, Social, Governance) e di transizione climatica che stanno assumendo un ruolo crescente nelle strategie di investimento e comunicazione.

Il Gruppo Intermonte e il suo team di ricerca sono promotori da un decennio dell'evento "Eccellenze del Made in Italy", che rappresenta una delle più importanti vetrine in Italia per le società di media e piccola capitalizzazione e l'occasione per poter incontrare gli investitori professionali. L'evento rappresenta un consolidato appuntamento per sostenere l'aumento di visibilità e liquidità delle PMI quotate.

I membri del team di "Equity Research" sono altamente qualificati e il Gruppo favorisce opportunità di costante aggiornamento professionale. Sono favorite attività di inserimento di giovani laureati anche attraverso l'attivazione di percorsi di stage in collaborazione con primarie università italiane. Alcuni membri del team hanno partecipato alla prima edizione di un corso di approfondimento dedicato alle tematiche ESG organizzato dal Politecnico di Milano e da CFA Italia conseguendo un diploma di partecipazione. Sono inoltre sovvenzionati i costi per sostenere gli esami di certificazione internazionale CFA (Certified Financial Analyst).

Il team di "Equity Research" collabora da diversi anni alla stesura di quaderni di ricerca in collaborazione con la School of Management della facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. I quaderni di ricerca si incentrano su tematiche particolarmente rilevanti per il mercato azionario italiano e vengono presentati in occasioni ufficiali ricevendo risalto mediatico.

Tra i riconoscimenti ottenuti dal team di "Equity Research" figurano diversi riconoscimenti ottenuti nelle classifiche redatte da Institutional Investor, uno dei principali editori a livello internazionale specializzato in finanza. In particolare, Intermonte si è classificata seconda nell'annuale classifica per la ricerca sulle Italian Mid Small Caps. I risultati del 2021 Developed Europe Research Ranking di Institutional Investor premiano la qualità dell'attività di Intermonte nel segmento Small & Mid Caps Stocks italiane. Un riconoscimento ancora più significativo in quanto la Survey è redatta sulla base delle votazioni degli investitori istituzionali internazionali. Al sondaggio sull'Italia hanno partecipato 228 case di investimento internazionali che hanno espresso oltre 1500 voti, a conferma della riconoscibilità e affidabilità di Intermonte ben oltre i confini italiani.

Nuove iniziative

Partnership con QCapital

Il Gruppo Intermonte ha siglato, nel secondo trimestre 2021, una partnership con la società QCapital, finalizzata a strutturare club deal per investire nelle Mid-Small Caps italiane.

QCapital è una società dedicata all'organizzazione di club deal di private equity su PMI italiane. Fondata da Stefano Miccinelli, Renato Peroni, Massimo Busetti, Giovanni Pedersoli e Francesco Niutta, QCapital vuole essere una realtà strutturata che punta a effettuare un numero massimo indicativo di due investimenti all'anno attraverso l'organizzazione di club deal da proporre a una rete consolidata di investitori professionali, family office e imprenditori. Il team dei soci di QCapital vanta un track record pluriennale in operazioni di private equity, alcuni dei quali come investitori, altri come consulenti strategici e/o advisor di M&A.

Le società target sono aziende italiane medio-piccole, già quotate in mercati regolamentati o prossime alla quotazione, caratterizzate da un eccellente posizionamento di mercato in settori a elevata redditività, interessanti opportunità di crescita e positivi trend di lungo periodo. Il taglio medio atteso dei singoli investimenti, volti ad acquisire partecipazioni azionarie di minoranza, potrà essere compreso tra i 10 e i 30 milioni di Euro, con un orizzonte temporale di 3-4 anni entro cui realizzare l'exit.

Le operazioni di investimento saranno organizzate come club deal e saranno sottoposte all'attenzione di un consolidato network di investitori professionali, family office e imprenditori. Qualora l'investimento venga approvato, sia il Gruppo Intermonte che QCapital investiranno nel singolo club deal.

Storia

Il nucleo di soci fondatori di Intermonte SIM prende forma nel 1995 quando fuoriesce da un gruppo internazionale per costituire, insieme alla Banca Intermobiliare, "Intermobiliare Securities SIM", Società di Intermediazione Mobiliare (SIM). Fin da subito la SIM si caratterizza per la forte vocazione alla ricerca fondamentale con specializzazione sul mercato italiano, e si afferma rapidamente come broker autorevole soprattutto con i grandi investitori internazionali.

Dopo un breve periodo di avviamento, grazie al rapido successo raggiunto dalla SIM, Banca Intermobiliare vende la propria quota di controllo a Banca Agricola Mantovana S.p.A. Grazie anche al sostegno finanziario della nuova controllante, nel 1999 la SIM diventa il primo intermediario per volumi intermediati sul mercato italiano, secondo la classifica Assosim. Sempre nello stesso anno la SIM entra a far parte del gruppo facente capo a Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ("Gruppo MPS"), in conseguenza dell'OPA lanciata sulla Banca Agricola Mantovana S.p.A.

A seguito dell'acquisizione da parte del Gruppo MPS e del conferimento della SIM "Monte Paschi Mercato SIM S.p.A." da parte di quest'ultimo, la compagine sociale risultò per 2/3 posseduta dal Gruppo MPS e per 1/3 dal management originario. Grazie a questa acquisizione, la SIM, rinominata "Intermonte Securities SIM", accelerò la sua diversificazione dalla pura attività di intermediazione e ricerca, creando la divisone di Investment Banking e costituendo Websim.

Nel novembre 2007 prese avvio un piano di management buy out che porterà il management originario, riunito in Intermonte Partners (all'epoca denominata Intermonte Holding), ad assumere, nel luglio 2008, il controllo di Intermonte SIM.

Nel 2010 attraverso un'operazione di aumento di capitale riservato, la Società Cattolica di Assicurazioni S.p.A., entrò con una quota che ora, dopo la definitiva uscita di MPS nel 2017, risulta del 12,7% circa del capitale sociale. Nel 2011 fu concordata un'operazione analoga, seppur di dimensioni inferiori, con l'ingresso nel capitale anche di ICCREA Holding S.p.A. con una quota dell'1,4% circa.

Nel mentre, il Gruppo Intermonte ha continuato a rafforzare il proprio posizionamento nel segmento delle Mid & Small Caps italiane, diventando in breve tempo uno dei principali operatori nel settore del Corporate Brokerage e specialista. Inoltre, il rafforzamento patrimoniale ha permesso un importante sviluppo nel segmento del market making sui derivati azionari italiani, ulteriormente aumentando la gamma di servizi offerti ai clienti istituzionali.

Nel 2017 fu effettuato un buyback sulla totalità della quota residua ancora detenuta dalla Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., portando la quota di partecipazione detenuta da Intermonte Partners SIM al 85,9% circa del capitale di Intermonte SIM (al netto delle azioni proprie).

Negli ultimi anni il Gruppo Intermonte ha ulteriormente investito sulla diversificazione con la creazione della Digital Divison & Advisory, la quale integra il brand TIE (The Intermonte Eye) e l'attività di Advisory con il tradizionale brand Websim.

Nel 2021, Gruppo Intermonte ha avviato e concluso i cantieri per la quotazione della capogruppo su Borsa Italiana segmento Euronext Growth Milan (EGM), operazione conclusa con successo il 21 ottobre 2021. Sempre nel corso dell'anno è stata stretta una partnership con QCapital, primario operatore Italiano indipendente nel segmento dei Club Deal, dedicata a co-investire in minoranze di Mid & Small Caps italiane quotate o avviate a operazioni di IPO.

Relazione sulla gestione

Premessa

Nel 2021 il Gruppo ha avviato e completato il progetto di quotazione sul mercato Euronext Growth Milan (EGM) (ex AIM Italia / Mercato Alternativo del Capitale), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita.

Il Bilancio consolidato risulta costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dai prospetti delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota illustrativa per i periodi dei dodici mesi al 31 dicembre 2021 di Intermonte Partners SIM S.p.A.

Scenario Macroeconomico

Scenario macroeconomico 2021

Il 2021 è iniziato con la situazione pandemica da Covid-19 sempre più preoccupante ovunque, tranne che in Cina, focolaio iniziale del virus e quindi in anticipo sugli altri paesi nelle azioni di difesa. Man mano che i piani di vaccinazione si sono fatti sempre più efficaci si è rimessa in moto l'economia mondiale sebbene a fasi non sempre allineate, a causa del diverso ritmo di ritorna dell'ondata pandemica nella seconda parte dell'anno e nelle varie are geografiche. Gli USA hanno registrato, ad esempio, un marcato rallentamento della crescita nel terzo trimestre, per poi recuperare nel quarto trimestre (rispettivamente da +0,6% a +1,7% t/t), in entrambi i casi con un contributo significativo delle scorte.

Nell'area dell'euro il PIL ha invece decelerato a fine anno, per effetto della risalita dei contagi e del perdurare delle tensioni sulle catene di approvvigionamento che ostacolano la produzione manifatturiera.

In base ai primi dati preliminari (ove disponibili) dei Pil del quarto trimestre e le stime del FMI (World Economic Outlook gennaio 2022), l'andamento nelle varie aree geografiche per il 2021 è il seguente: Area Euro +5,2%, Italia +6,5%, UK +7,2%, Giappone +1,6%, USA +5,6%.

Più in dettaglio nel quarto trimestre, il Pil dell'area euro ha decisamente decelerato (+ 0,3% in termini congiunturali, +2,3% nel terzo trimestre) ma è risalito al livello di fine 2019. Nell'ultimo trimestre 2021, l'andamento è stato piuttosto eterogeneo con un ritmo di crescita particolarmente forte in Spagna (+2,0%) e più contenuto in Francia (+0,7%), mentre in Germania si è registrata una flessione (-0,7%). Con particolare riferimento all'Italia, la crescita è rimasta elevata nel secondo e terzo trimestre (rispettivamente +2,7 e +2,6% t/t) rallentando poi nel quarto trimestre (+0,6% t/t), a causa principalmente della nuova ondata pandemica. Per l'Italia il 2021 si è chiuso con una crescita del Pil del 6,5%.

Nella seconda parte del 2021, il focus è stato soprattutto sulla rapida ripresa della dinamica inflattiva che, a dicembre, è arrivata al 7% negli USA ed al 5% in area Euro. Il forte recupero ha alcune ragioni comuni ed altre specifiche. Tra le prime rientrano la pressione dei costi derivanti dalle strozzature della catena di fornitura che si sono tradotti in allungamento dei tempi ed aumento dei costi di consegna dei beni. A testimonianza di ciò la perdurante fase di elevati costi dei noli per il trasporto di merci, con il World Container Index (indice che misura il costo del trasporto di container di 40 piedi) che nel 2021 è salito del 113%, toccando il nuovo record storico. Inoltre, di rilievo anche il rialzo delle materie prime, pari a + 27% in termini di Bloomberg Commodity Index in USD.

Le aziende hanno cercato di fare fronte al problema della supply chain attivandosi nel secondo semestre per ricostituire velocemente le scorte che avevano consumato nella prima parte dell'anno. Negli USA, ad esempio, la contribuzione alla variazione del PIL della componente scorte è stata del 2,2% e del 4,4%, rispettivamente nel terzo e quarto trimestre 2021, dopo una contribuzione negativa di circa il 2% nella prima parte dell'anno.

Tra i fattori specifici dell'area Euro può essere annoverato il forte rialzo del Gas TTF, +265% a fine 2021, sulla scia delle tensioni con la Russia in un contesto di scorte europee sotto la media degli ultimi 5 anni. Tra i fattori specifici degli USA rientra invece il marcato incremento degli affitti (che pesano per circa il 30% sull'indice generale dei prezzi al consumo) in seguito al forte forte incremento dei prezzi immobiliari che hanno portato su livelli record il cosiddetto price to rent ratio, comportando una convenienza relativa dell'affitto rispetto all'acquisto.

Il tema inflazione non ha invece interessato la Cina, con la variazione degli indici dei prezzi al consumo che a dicembre si è attestata all'1,5%.

Sul fronte politiche fiscali, il primo semestre del 2021 è stato caratterizzato dall'approvazione negli USA di un piano di \$1.900Mld, composto da diverse voci di spesa, tra cui assegni cash fino a \$1.400 per ogni cittadino adulto, incremento temporaneo dei sussidi per la disoccupazione di \$300 a settimana e \$350Mld di aiuti al comparto pubblico centrale e locale. A novembre è poi stato approvato un piano per le infrastrutture di circa \$1.200Mld, circa metà dei quali sotto forma di nuovi investimenti federali da erogare nei prossimi cinque anni. Non è andato invece in porto il piano cosiddetto Build Back Better, indirizzato al sostegno del welfare e della transizione energetica, sebbene dimezzato a \$1.750 Mld rispetto agli intenti originari.

In Area Euro, dopo il completamento a metà anno dell'iter per l'approvazione dei recovery plan nazionali, sono partite le prime erogazioni del recovery fund ai singoli paesi membri. Nel caso italiano, dopo aver ricevuto a metà anno il prefinanziamento del 13% delle risorse totali (pari a circa Eu25Mld), il 31 dicembre 2021 l'Italia ha ottenuto la prima rata delle risorse previste dal PNRR: si tratta di 24,1 miliardi di euro, di cui 11,5 miliardi di sovvenzioni e 12,6 miliardi di prestiti, erogati a seguito della valutazione positiva della Commissione europea su 51 targets & milestones.

Nel corso del primo semestre, si è assistito ad un rialzo dei tassi che si è arrestato a marzo fino all'estate. Il temporaneo arresto è attribuibile a fattore tecnici collegati a ricoperture oltre che al timore di rallentamento della crescita che poi, come prima citato, si è manifestato nel terzo trimestre negli USA. Successivamente, i tassi hanno seguito un trend mediamente tendente ad un moderato rialzo, in corrispondenza di dati sull'inflazione crescenti che hanno portato la Fed a far partire il tapering ad inizio novembre, per poi accelerarne il ritmo a dicembre, in modo da arrivare ad azzerare il QE su Treasury e MBS entro marzo 2022. Durante il quarto trimestre la Fed ha cambiato la propria view sul fronte inflazione, non definendola più temporanea, ma dichiarando, a novembre, di attendersi un ridimensionamento nel corso del secondo o terzo trimestre 2022.

Diverso invece l'atteggiamento della BCE che, fino a fine 2021, ha seguito la tesi dell'inflazione temporanea, in vista di un rallentamento nel corso del 2022. Su questa base il presidente Lagarde a fine 2021 ha ribadito l'intenzione di non avere in programma movimentazioni dei tassi l'anno seguente. Allo stesso tempo a dicembre ha confermato la fine del piano pandemico PEPP di complessivi Eu1.850 Mld a marzo 2022, annunciando contestualmente una riduzione dell'importo complessivo del QE con il passaggio all'unica linea APP pari a Eu40Mld mensili nel secondo trimestre, Eu30Mld mensili nel terzo trimestre e Eu20Mld mensili da ottobre. Confermata inoltre l'intenzione di proseguire con il reinvestimento dei titoli in scadenza per un esteso periodo di tempo oltre la data del primo rialzo tassi ed in ogni caso fino a quando la BCE lo riterrà opportuno.

In questo contesto la curva dei tassi USA ha seguito un trend di appiattimento dal mese di marzo in poi: sul segmento 2/10 anni Treasury lo spread è passato dal massimo dell'anno a 158pb a marzo ai circa 80pb a fine 2021. Nel caso invece della curva Euro, si è assistito ad un andamento oscillatorio intorno ai 50pb in termini di 2/10 Swap spread, con punta minima ad agosto intorno ai 38pb e chiusura d'anno in prossimità dei 60pb. Il differente comportamento della curva dei tassi per scadenze (flattening negli USA e sostanzialmente laterale in area Euro), corrisponde verosimilmente al diverso atteggiamento di politica monetaria di Fed e BCE, orientato in senso decisamente più restrittivo il primo, più attendista il secondo.

Per quanto riguarda i mercati valutari, il dollaro si è mediamente apprezzato verso le principali valute, con un trend più evidente in tal senso nella seconda parte dell'anno. Nei primi mesi del 2021 infatti era prevalsa l'attesa che i cospicui pian fiscali annunciati dal neopresidente Biden avrebbero portato ad un marcato incremento dei cosiddetti deficit gemelli (ossia deficit di bilancio e commerciale), in seguito principalmente alle corpose emissioni che sarebbero state necessarie per finanziare la politica fiscale espansiva. Nella seconda parte dell'anno è però prevalso l'impatto del differenziale dei tassi, che sul comparto 2 anni USA/Germania è passato dai circa 80pb di inizio 2021 ai circa 135pb di fine anno. Ancora una volta è stato determinante il diverso atteggiamento di politica monetaria Fed/BCE prima evidenziato.

I mercati azionari nel corso del 2021 hanno beneficiato di uno scenario favorevole, caratterizzato da prospettive di ripresa di tutti i settori produttivi, dall'ampia liquidità disponibile e dal basso livello dei tassi. Anche eventi politici come l'elezione di Biden negli USA e l'ascesa di Draghi a capo del Governo in Italia hanno influito sui mercati così come la situazione sanitaria e i processi di vaccinazione. L'andamento dei mercati dei paesi occidentali è stato molto simile, con debolezza nel primo mese e poi trend ascendente per il resto del periodo, con i massimi toccati intorno alla metà di novembre. La diversa composizione degli indici, alcuni più pesati su titoli Growth e altri su titoli Value ne ha caratterizzato le fasi di alti e bassi. Discorso a parte per il Nasdaq che ha avuto una volatilità maggiore degli altri per la sua particolare composizione di titoli concentrata nei settori Tech e Growth. Alla fine dell'anno i mercati migliori sono stati quello francese (+27%), e l'indice S&P500 USA (+28%). In Italia i listini che hanno meglio performato sono stati quello dei titoli di piccola capitalizzazione (FTSE Italia Star +45%) e media capitalizzazione (FTSE Italia Mid Cap +30%), indici composti in gran parte da titoli di settori in forte crescita, legati alle tematiche innovative come digitalizzazione, green economy, sviluppo delle energie rinnovabili, pagamenti elettronici, cyber security, inseriti nei piani di sviluppo indicati dall'UE e che verranno finanziati dal Recovery Plan. Anche i listini principali italiani hanno registrato buone performance: FTSE Mib +23% e FTSE All Shares +24%.

Nel 2021 gli scambi azionari della Borsa Italiana sono ammontati a Eu613Mld, in aumento rispetto ai Eu605Mld del 2020.

Al 31 dicembre 2021 le società quotate erano sul mercato principale Euronext Milan Domestic erano 229 e 174 su Euronext Growth domestic.

Nel 2021 sono state 49 le offerte pubbliche iniziali (IPO) a Piazza Affari, di cui 5 su Euronext Milan (ex MTA) e 44 su Euronext Growth Milan (ex AIM Italia). Le IPO nel 2020 erano state 22 e nel 2019 erano state 35.

Sono state effettuate 16 operazioni di aumento di capitale e collocamenti che hanno raccolto complessivamente Eu 1,3 Mld.

La capitalizzazione di mercato a fine dicembre 2021 era di circa Eu758Mld per Euronext Milan, di cui Eu68 Mld dello STAR, e circa Eu12Mld delle 174 società dell'Euronext Growth Milan.

Attese macroeconomiche 2022

In prospettiva 2022 lo scenario mondiale resta caratterizzato da fattori di rischio quali la persistenza di ostacoli sul fronte delle catene di fornitura, gli effetti della normalizzazione delle politiche economiche, la crisi energetica europea e le crescenti tensioni geopolitiche conseguenti allo scoppio della guerra in Ucraina ed alle possibili ripercussioni sul quadro macro/geopolitico globale. Il tema inflazione sarà probabilmente al centro dell'attenzione degli attori di politica economica (banche centrali e governi), con la forte propensione della Fed ad accelerare il ritmo di rialzo dei tassi e poi a ridurre il bilancio tramite riduzione dei reinvestimenti, con alcuni membri che non escludono anche la vendita di asset, in particolare MBS. In area Euro, l'accelerazione dell'inflazione al 5,8% a febbraio ha portato la Bce ad accelerare il tapering con possibile fine del QE nel terzo trimestre.

L'impatto della crisi in Ucraina potrebbe essere piuttosto marcato per l'Italia, vista la forte dipendenza dalla componente gas in generale e più in particolare gas russo. La variazione del Pil italiano 2022 è attesa, al momento, al 3,3% dal consenso mediano di Bloomberg News, in calo rispetto al 4,3% di inizio 2022, con le ultime stime dei contributori che evidenziano la possibilità di un posizionamento ben al di sotto del 3%, in corrispondenza dell'allungamento dei tempi della vicenda Ucraina e dell'innalzamento del livello delle sanzioni. Il tutto in un contesto di forti spinte inflattive pari per l'Italia al 5,8% dal 2,30% atteso ad inizio anno per il 2022, sempre in base al consenso mediano di Bloomberg News. Gli eventi in Ucraina pongono per l'Italia diverse criticità per il 2022, rappresentate non solo dall'elevato livello dei prezzi energetici ma anche dalla capacità di riuscire a centrare il livello di approvvigionamento del 90% di gas entro il 1° ottobre, come richiesto dalla proposta di Piano Ue denominato REPowerEU.

Nel corso dell'anno vi saranno due importanti appuntamenti elettorali ossia le elezioni presidenziali in Francia ad aprile e le elezioni di medio termine negli USA a novembre. In Italia nel corso del secondo trimestre è atteso il test elettorale delle elezioni comunali che interesseranno diversi capoluoghi di provincia, un test importante prima delle elezioni politiche previste per il 2023. Inoltre, nel corso del 2022 è attesa la discussione sulla revisione del patto di stabilità e crescita, ossia l'accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell'Unione europea, inerente al controllo delle rispettive politiche di bilancio. La sospensione del patto decisa a causa della pandemia scadrà infatti a fine 2022. In seguito alla guerra in Ucraina, inoltre, si è aperta la discussione in sede di Consiglio Europeo per varare un nuovo programma Ue per supportare i comparti energia e difesa. La Commissione Ue è attesa presentare i dettagli su questi due ambiti nel mese di maggio.

Performance del Gruppo

Andamento dei mercati di riferimento

Il 2021 è stato caratterizzato dal prolungarsi della pandemia da Covid-19, tuttavia, il mercato, dopo il forte impatto negativo osservato nel 2020, ha registrato un andamento positivo (performance FY2021: FTSE MIB +23%, FTSE All Shares +24%) con una volatilità in costante calo a fronte di volumi di mercato in calo rispetto ai picchi del 2020, ma con una maggiore partecipazione da parte di investitori istituzionali soprattutto esteri.

Il miglioramento della situazione macroeconomica italiana, il ripreso interesse verso il mercato borsistico italiano, anche da parte degli investitori esteri, e una maggior stabilità politica hanno supportato l'ottima performance di tutte le divisioni di Intermonte. In generale, il 2021, ha registrato un significativo miglioramento di tutti i segmenti in cui opera il Gruppo.

Conto Economico gestionale ed evoluzione dei ricavi per Business Unit

Il gruppo ha chiuso il 2021 con un Risultato netto adjusted consolidato di Eu9,1mn, in aumento del 17% rispetto all'esercizio 2020.

I ricavi totali netti del gruppo son stati guidati dalla Business Unit Sales & Trading, che ha contribuito per circa il 36% dei ricavi totali netti, e dall'Investment Banking, che ha contribuito per il 26%. La business unit Global Markets ha decrementato il suo peso ed ha rappresentato il 30% dei ricavi totali netti, mentre la Digital Division & Advisory ha rappresentato l'8%.

FY2020 FY20211 FY21 vs
FY2019 FY20 %
ROE (%) 8,5% 14,2% 23,0% 880bps
ROTE (%) 8,5% 14,2% 23,0% 880bps
Comp/revenues (%) 45,4% 48,0% 45,3% (276)bps
Cost/income ratio (%) 76,4% 70,0% 67,2% (273)bps
Tax rate (%) 24,8% 25,9% 26,1% 18bps
Numero dipendenti (n.#) 132 130 135 3,8%
CET1 ratio (%) 30,1% 27,2% 39,5% 1.233bps
T1 ratio = TCR (%) 30,1% 27,2% 43,6% 1.646bps
Utile per azione2
(Eu per azione)
0,1493 0,2184 0,2822 29,2%
DPS (Eu per azione) 0,1591 0,2045 0,2600 27,1%

INDICI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Note: 1. gli indicatori alternativi di performance per il 2021 son stati calcolati sul Risultato netto adjusted consolidato; 2. calcolato sul numero di azioni outstanding

Il Gruppo ha chiuso il 2021 con un ROE adjusted del 19,5% pur mantenendo elevati livelli in termini di coefficienti patrimoniali sia CET1 che TCR, che si attestano rispettivamente al 39,9% e al 44,0%.

I requisiti SREP assegnati da Banca d'Italia al Gruppo Intermonte, in caso di deterioramento del contesto economico e finanziario, sono: per il CET1 ratio il 7,83%, per il Tier 1 ratio il 9,54% e per il Total Capital Ratio (TCR) il 11,82%, Intermonte, nel corso del 2021, ha mantenuto i ratio patrimoniali sempre al di sopra dei limiti regolamentari.

Si segnala che a partire da giugno 2021 il Gruppo ha beneficiato dell'introduzione della nuova direttiva europea per gli Intermediari finanziari che ha introdotto requisiti patrimoniali più in linea con l'attività degli intermediari finanziari, per maggiori dettagli si veda il capitoletto "Principali iniziative di business".

(Eu mn) FY2019 FY2020 FY2021 FY21 vs
FY20 %
Sales & Trading 14,0 14,5 15,9 10,1%
Investment Banking 6,9 9,6 11,4 19,5%
Global Markets 11,6 13,6 13,0 (4,1)%
Digital Division & Advisory 2,4 3,1 3,4 11,6%
RICAVI TOTALI NETTI 34,8 40,7 43,8 7,7%
Spese per il personale1 (15,8) (19,6) (19,8) 1,5%
Altre spese operative2 (10,7) (8,9) (9,6) 7,8%
Costi Totali (26,6) (28,5) (29,5) 3,5%
Costi non ricorrenti3 (2,5)
Risultato consolidato ante imposte 8,2 12,2 11,8 (3,3)%
Risultato consolidato ante imposte adjusted 8,2 12,2 14,4 17,4%
Imposte e tasse (2,0) (3,2) (3,1) (2,7)%
Tax rate 24,8% 25,9% 26,1% 0%
Risultato netto consolidato pre-minoranze 6,2 9,1 8,7 (3,5)%
Risultato di pertinenza di terzi (0,9) (1,3) (1,5) 18,1%
Risultato netto consolidato 5,3 7,8 7,2 (7,2)%
Risultato netto adjusted consolidato 5,3 7,8 9,1 17,0%

CONTO ECONOMICO SINTETICO

Note: 1. Tale voce comprende i compensi degli Amministratori esecutivi, esclude quelli degli Amministratori non esecutivi e del Collegio Sindacale; 2. Tale voce comprende i compensi degli Amministratori non esecutivi, del Collegio Sindacale, gli ammortamenti o rettifiche su attività materiali e immateriali e gli oneri e proventi di gestione; 3. I Costi non ricorrenti sono relativi a spese amministrative e bonus IPO sostenuti nel 2021.

SALES & TRADING

Nel 2021 la divisione Sales & Trading, che svolge le attività di negoziazione per conto della clientela, ha chiuso con ricavi per Eu15,9mn (36,4% dei ricavi del gruppo) in crescita del 10,1% anno su anno (Eu14,5mn nel FY2020). In particolare, evidenziamo un trend positivo per il business cash equity, la cui crescita è stata significativamente superiore alla crescita dei controvalori totali scambiati su Borsa Italiana (EXM + EGM), che hanno registrato nel 2021 una crescita del 1,3%.

Nel corso del 2021, si è registrato un incremento di cross selling, incrementando il numero di clienti che operano, tramite Intermonte, anche su altri strumenti diversi dall'equity Italia, come ETF, Derivati, Bond, Opzioni, etc..

Come descritto in precedenza la divisione Sales & Trading ha beneficiato sia di un aumento dei volumi scambiati su azioni italiane ed estere sia anche di un forte aumento dei volumi scambiati sugli ETF, che ha più che compensato il calo dei volumi sui bond, che si confrontava con i volumi eccezionalmente alti che si sono registrati da marzo 2020 in seguito allo scoppio della pandemia Covid-19.

Nel 2021, hanno operato tramite la business unit Sales & trading oltre 750 clienti, in aumento di circa il 33% rispetto al 2020. Di questi oltre il 40% opera da mercati esteri, in particolare dal Regno Unito, dagli stati dell'Unione Europea e dagli Stati Uniti d'America.

In particolare, si segnala una significativa ripresa delle commissioni da Trading provenienti da clientela USA (+85% rispetto al 2020), Inglese (+12%), e Francese (+38%).

EQUITY RESEARCH

L'attività di Equity Research, nel corso del 2021, è proseguita confermandosi elemento caratterizzante e strategico dell'attività di intermediazione della SIM e come prodotto di punta per le relazioni con i clienti. È proseguito nel corso dell'anno un regime ibrido di presenza e lavoro da remoto da parte del team in funzione della situazione sanitaria e per venire incontro alle esigenze degli analisti ed anche per poter migliorare la produttività.

L'organico del team di ricerca si è mantenuto sostanzialmente stabile nel corso dell'anno confermando un turnover complessivamente molto contenuto e con ripercussioni positive sulla continuità di lavoro e sul rafforzamento delle relazioni sia dal lato dei clienti che degli emittenti. Oltre alla consueta informativa mattutina, l'Ufficio Studi ha redatto a favore della clientela della Società aggiornamenti continui e tempestivi sugli emittenti e report settoriali di carattere più strategico con focus in particolare su tematiche come l'impatto del PNRR e dell'evoluzione ESG sul mercato italiano oltre a report tematici di approfondimento su segmenti del mercato italiano come, ad esempio, quello tecnologico/digitale. La produzione totale del 2021 è stata superiore a 740 report (ca.750 nel 2020) per un totale di oltre 5.800 pagine rispetto a ca.5.760 pagine dello scorso anno.

L'attività di organizzazione di eventi e presentazioni societarie ha continuato a soffrire delle condizioni sanitarie con un numero estremamente limitato di eventi fisici tra cui il tradizionale appuntamento annuale 'Le Eccellenze del Made in Italy' che quest'anno ha avuto luogo a fine settembre a Stresa con la presenza di un numero significativo di società di media e piccola capitalizzazione italiane ed una significativa partecipazione da parte degli investitori. L'evento rappresenta un costante impegno da parte di Intermonte per sostenere l'aumento di visibilità e liquidità delle PMI quotate ed il successo dell'edizione 2021, malgrado il contesto difficile, testimonia il crescente interesse degli investitori per questa tipologia di società. Nel corso dell'anno sono proseguite le attività di organizzazione di momenti di incontro tra gli emittenti e gli investitori in formato virtuale grazie all'utilizzo di strumenti tecnologici sempre più efficaci. In formato virtuale si sono anche svolti altri eventi con partner istituzionali come la tradizionale ormai collaborazione con Borsa Italiana della settimana di incontri dedicati alle società quotate italiane 'Italian Equity Week' e che raggiunge il suo apice con 'Infrastructure Day' che da anni raccoglie tra i suoi partecipanti le maggiori società italiane nel settore infrastrutture. Intermonte partecipa inoltre alle iniziative promosse da Borsa Italiana sui temi della sostenibilità come la 'Italian Sustainability Week' che si svolge a giugno. Prosegue inoltre la collaborazione con la School of Management della facoltà di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano e che si concretizza nella realizzazione di studi tematici denominati Quaderni di Ricerca su specifici argomenti di interesse per il mercato finanziario italiano.

Il contesto complessivo ha continuato a risentire degli effetti negativi dell'introduzione della normativa MiFID 2 che ha avuto conseguenze strutturali sulla numerosità e qualità della ricerca sui titoli di media e piccola capitalizzazione. Nonostante le indubbie difficoltà generate dalla crisi pandemica e dalla MiFID 2, ed anche da un aumento significativo delle operazioni di delisting dal mercato di società quotate, Intermonte ha rinnovato i suoi sforzi e l'impegno per mantenere alti livelli qualitativi e quantitativi nel segmento degli emittenti di piccola e media capitalizzazione che rappresentano un carattere distintivo della società. Le nuove coperture nel corso del 2021 sono state 11 mentre il totale dei titoli attivamente coperti dall'Ufficio Studi a fine 2021 era superiore ai 120 titoli.

Nel corso dell'anno, Intermonte ha continuato l'intensa attività di marketing a favore degli Investitori e a supporto delle Emittenti organizzando oltre 210 roadshow e circa 2.800 meetings con investitori.

INVESTMENT BANKING

La business unit Investment Banking (26,1% dei ricavi) ha registrato una crescita dei ricavi del 19,5% raggiungendo Eu11,4mn (Eu9,6mn nel FY2020). Intermonte ha agito come Sponsor e Global Coordinator nella quotazione dei cantieri navali The Italian Sea Group su MTA/Euronext Milan e come Global Coordinator nelle quotazioni del produttore di interni di treni Omer e del fornitore di cyber security services Sababa su AIM Italia/Euronext Growth. Intermonte ha inoltre assistito Abitare In come Sponsor nel processo di translisting su Euronext Milan. Nel 2021 Intermonte ha portato a termine con successo diverse operazioni di collocamento istituzionale, tra cui i collocamenti di WIIT, LUVE, Seri, Alkemy e Cyberoo. Nel campo del M&A advisory, Intermonte ha rivestito diversi ruoli di rilevo a conferma del nostro ruolo di advisor indipendente di riferimento sul mercato italiano. Tra le principali operazioni evidenziamo il ruolo di advisor d Credito Valtellinese nell'ambito dell'OPA promossa da Credit Agricole Italia, l'assistenza come advisor di Ambienthesis nell'operazione di conferimento delle attività nel settore ambientale di Greenthesis e l'assistenza ad Investindustrial nell'OPA su Guala Closures. Si conferma infine il forte posizionamento dell'attività di Corporate Broker e Specialist che copre oltre 50 società di cui 18 quotate sul segmento STAR.

GLOBAL MARKETS (G&M)

La business unit Global Markets ha chiuso il 2021 con Eu13,0mn di ricavi (29,7% dei ricavi) in decrescita del -4,1% rispetto a un FY2020 (Eu13,6mn) che era stato un anno caratterizzato da volatilità e spread eccezionalmente elevati. In particolare, evidenziamo per il 2021 una crescita delle attività Client Driven, soprattutto nel segmento del Market Making su derivati azionari che ha beneficiato di un crescente interesse da parte di investitori istituzionali.

Il risultato della divisione è stato ottenuto con una rischiosità sempre contenuta, come dimostrato dal basso livello d'incidenza dei ricavi da Trading Direzionale che hanno rappresentato meno del 2% dei ricavi della Business Unit.

DIVISIONE DIGITALE & ADVISORY

I ricavi della business unit DD&A (7,9% dei ricavi), cresciuti del 11,6% ad Eu3,4mn (Eu3,1mn nel FY2020), son stati guidati dall'ottima performance della divisione digitale, cresciuta del 22,9% grazie sia all'attività commerciale nei confronti del segmento dei consulenti finanziari che a una crescente fidelizzazione di questi ai servizi digitali offerti.

La Business Unit Digital Division e Advisory ha quindi continuato il forte trend di crescita registrato già nel 2020 trainato da un maggior domanda di innovativi servizi finanziari e una maggiore diffusione nell'uso degli strumenti digitali. In particolare, la divisione TIE, che offre servizi di education e soluzioni di investimento a promotori finanziari e private bankers, è cresciuta di oltre il 60% confermando la validità del modello di business.

COSTI

Intermonte ha chiuso il 2021 con costi, al netto di quelli non ricorrenti legati all'IPO, in crescita del 3,5% a Eu29,5mn (Eu28,5mn nel FY20), un trend decisamente inferiore a quello della crescita dei ricavi. Il Cost/Income ratio si è attestato al 67,3% in calo rispetto al 70% del 2020 e al 76,4% del 2019.

I costi non ricorrenti relativi all'IPO sostenuti nel 2021 sono ammontati a Eu2,5mn, i costi totali del 2021 sono quindi ammontati ad Eu32,0mn, in crescita del 12,4%, mentre il Cost/Income ratio al 73,0%.

Le spese per il personale al netto dei costi non ricorrenti sono ammontate ad Eu19,8mn in crescita del 1,5% rispetto al 2020, evidenziando un incremento nella componente fissa inferiore alla crescita dei ricavi totali, e che tiene conto delle nuove risorse entrate nel corso dell'anno (saldo netto pari a 5 dipendenti in più, a fronte di 14 nuovi assunzioni). Il ratio Compensation/Revenues, al netto dei costi non ricorrenti relativi all'IPO, si è attestato al 45,3% (49,4% inclusi i non ricorrenti), in linea con il trend del primo semestre. Le spese totali del personale, inclusive dei costi non ricorrenti, son ammontate ad Eu21,6mn in crescita del 10,7% anno su anno.

Le Altre spese operative son cresciute del 7,8%, al netto dei costi non ricorrenti relativi all'IPO. In particolare, i costi IT son cresciuti solo del 2,0%, beneficiando di alcuni investimenti IT effettuati negli ultimi due anni, mentre le trading fee hanno registrato una leggera crescita del 3,4% in linea con l'andamento dei ricavi da trading. Gli altri costi sono cresciuti del 15,1% a causa prevalentemente di una maggiore attività di marketing.

Le altre spese operative inclusive dei Eu0,7mn di costi non ricorrenti relativi all'IPO son ammontate ad Eu10,4mn in crescita del 16,1% anno su anno.

RISULTATO NETTO CONSOLIDATO

Il Gruppo ha chiuso il 2021 con Risultato netto consolidato, al netto degli oneri straordinari pari, a Eu9,1mn in crescita del 17,0% rispetto al FY2020 (Eu7,8mn). Il risultato netto di gruppo, inclusivo degli oneri straordinari, è stato pari a Eu7,2mn.

Il tax rate del 26,1% è stato sostanzialmente in linea con l'anno precedente e ha beneficiato di un credito fiscale per Eu0,2mn per un patent box relativo al marchio Intermonte. Mentre i costi straordinari relativi al processo di quotazione per Eu0,7mn, grazie alle agevolazioni fiscali previste per le PMI italiane che si quotano, hanno generato una deduzione fiscale, utilizzabile nel 2022, per Eu0,3mn.

Patrimonio netto consolidato

Nelle pagine seguenti sono riepilogati i principali dati patrimoniali del gruppo al 31 dicembre 2021, posti a confronto con quelli al 31 dicembre 2020 e 2019. Le voci son state riclassificate in base alla natura del rapporto sottostante e per destinazione

(Eu mn) FY2019 FY2020 FY2021 FY21 vs
FY20 %
Attivo
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 236,5 226,7 257,2 13,5%
Attività materiali 5,8 5,1 4,5 (10,4)%
Attività immateriali 0,1 0,1 0,1 (17,2)%
di cui avviamento - - - n.s.
Altre attività 47,2 45,9 70,5 53,5%
TOTALE ATTIVO 289,6 277,7 332,3 19,6%
Voci del passivo e del patrimonio netto FY2019 FY2020 FY2021 FY21 vs
FY20 %
Passivo
Passività finanziarie 196,7 178,9 245,9 37,4%
Altre passività 14,8 17,9 22,5 25,8%
Totale Patrimonio Netto 78,1 73,1 56,7 (22,5)%
Capitale 67,8 62,2 46,6 (25,1)%
Patrimonio di pertinenza di terzi 10,3 10,9 10,1 (7,7)%
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 289,6 277,7 332,3 19,6%

STATO PATRIMONIALE SINTETICO

ATTIVO

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico risultano pari a circa Eu140,6mn in diminuzione di ~Eu6,1mn rispetto al 31 dicembre 2020. La componente della attività detenute per la negoziazione ha registrato nei dodici mesi un complessivo decremento delle posizioni lunghe per circa Eu6,1mn. Tale decremento è generato dalla riduzione delle posizioni lunghe in equity (comprensive di azioni e derivati su azioni) per Eu9,8mn circa, e da minori posizioni lunghe in OICR (Eu(0,3)mn), controbilanciati da un leggero incremento in titoli obbligazionari (Eu+0,5mn) e dall'aumento della posizione in quote su CO2 (Eu+3.5mn).

Il portafoglio di proprietà è rappresentato in gran parte dall'operatività del portafoglio di Market Making e Specialist.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato pari a Eu116,7mn, in crescita di ~Eu26,6mn rispetto allo scorso esercizio. Tale variazione è ascrivibile all'incremento di Eu35,7mn per maggiori depositi presso la Cassa di Compensazione e Garanzia (CCG).

Le Immobilizzazioni materiali, che fanno riferimento principalmente al leasing della sede del gruppo ed apparecchiature IT, risultano in calo di ca. Eu0,5mn per effetto dell'ammortamento del periodo.

Le Immobilizzazioni immateriali sono ammontate ad Eu0,1mn e sono composte da software capitalizzati per Eu61k, mentre l'avviamento è pari a 0 (Il gruppo Intermonte non ha avviamento iscritto a bilancio sulle sue partecipate).

Nessuna immobilizzazione assoggettata ad impairment presenta indicatori di impairment.

La voce Altre Attività, in forte crescita rispetto all'esercizio precedente, risulta composta dai risconti attivi, afferenti ai servizi pagati anticipatamente, e dell'incremento dei depositi nel "Deposito Default Fund" di Cassa di Compensazione e Garanzia per l'incremento delle operazioni in derivati.

PASSIVO

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono incrementate ad Eu148,2mn. Questa variazione è dovuta prevalentemente alla crescita delle operazioni non regolate con varie controparti per Eu12mn e un incremento dei finanziamenti bancari.

Infine, la voce in esame comprende i saldi relativi ai debiti per leasing in accordo con il principio IFRS 16 ridottasi di ~Eu0,6mn a ~Eu4,2mn.

La voce Altre passività ha registrato un incremento di circa Eu1,1mn.

Il fondo per il trattamento di fine rapporto del personale risulta in leggera crescita ad Eu0,8mn in linea con gli accantonamenti dell'anno.

I Fondi per rischi e oneri contengono la quota differita della remunerazione variabile spettante al personale, in accordo con la direttiva CRD IV.

Al 31 dicembre 2021, il Capitale Sociale di Intermonte Partners SIM S.p.A. ammontava a Euro 3.290.500 per n. 36.195.500 di azioni, senza indicazione del valore nominale. Le azioni proprie risultavano pari a ~Eu7,9mn (n. 4.051.003 azioni) in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 in seguito al buyback, effettuato ad aprile 2021 su 3.347.652 azioni. Intermonte a fine 2021 non aveva riserve per il sovrapprezzo azioni mentre le Altre riserve ammontavano ad Eu51,2mn in calo di Eu9,1mn anno su anno principalmente per effetto di: un payout dividend inferiore al 100%, del piano di incentivazione realizzato anche tramite pagamenti basati su strumenti finanziari, e della distribuzione straordinaria di riserve per Eu14,6mn avvenuta nell'ottobre 2021.

Il Patrimonio di pertinenza di terzi, al 31 dicembre 2021, ammontava a Eu10,1mn in leggero calo rispetto all'esercizio precedente per Eu0,8mn

Il Patrimonio netto consolidato ammontava, al 31 dicembre 2021, a Eu63,9mn (Eu53,8mn al netto delle minorities).

Principali Iniziative dell'anno

Principali iniziative di Business

Il 2021 è stato un anno di particolare importanza per il Gruppo Intermonte, caratterizzato dalla quotazione della Capogruppo sul mercato Euronext Growth Milan, che ha portato anche a delle modifiche strutturali e organizzative/funzionali del gruppo, oltre che numerose nuove iniziative di business.

Nel secondo trimestre 2021, il Gruppo Intermonte ha siglato una partnership con la società QCapital, finalizzata a strutturare club deal per investire nelle minoranze di Mid-Small Caps italiane.

L'accordo fra il Gruppo Intermonte e QCapital mette a fattor comune le specifiche competenze dei due partner in un interessante segmento di mercato poco coperto da altri operatori istituzionali. Il Gruppo Intermonte, grazie al proprio ruolo di investment bank italiana indipendente di riferimento nel segmento delle Mid & Small Caps, si occuperà prevalentemente della ricerca delle opportunità di investimento e della individuazione di potenziali investitori, mentre QCapital, grazie all'importante background dei propri fondatori nel private equity e nell'organizzazione di club deal, contribuirà alla valutazione industriale ed economica delle diverse opportunità di investimento e alla strutturazione societaria e finanziaria dei singoli deal.

Nel corso del primo semestre 2021 è stato effettuato un riacquisto/buyback che ha portato la società a detenere ca. il 11,2% del capitale sociale di Intermonte Partners. Questa operazione è stata svolta nell'ottica di quotazione in Borsa per dotare il Gruppo di un pacchetto di azioni proprie da utilizzare sia per il pagamento dei bonus futuri in azione, sia da utilizzare in caso di M&A, senza diluire gli azionisti.

Il 30 giugno 2021 sono entrate in vigore delle nuove normative Europee per gli Intermediari Finanziari, che hanno portato dei significativi benefici anche a Intermonte:

  • − Modifiche al calcolo dei Risk Weighted Asset (RWA) per le SIM: Regolamento (Eu) 2019/876 del Parlamento europeo (modifiche a Eu 575/2013 (CRR)) & Regolamento (Eu) 2019/2033 del Parlamento europeo e del Consiglio
  • − Modifiche al Rapporto fisso/variabile dei compensi (nessun limite): Regolamento (UE) 2019/2034 del Parlamento europeo e del Consiglio
  • − Nuovi obblighi per il metodo di pagamento dei Bonus: Regolamento (UE) 2019/2034 del Parlamento europeo e del Consiglio

Queste nuove normative hanno portato dei benefici al Gruppo Intermonte sia in termini di minori requisiti patrimoniali sia offrendo una maggiore flessibilità sulle remunerazioni variabili per attrarre nuovi talenti.

Il 21 settembre 2021, il consiglio di amministrazione di Intermonte SIM ha deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario denominato "Intermonte SIM Euro 5.000.000 obbligazioni subordinate Additional Tier 1 a tasso misto fisso/variabile", emesso in data 7 ottobre 2021, avente valore nominale complessivo massimo di Euro 5.000.000, costituito da 50 obbligazioni subordinate aggiuntive di classe 1 "Additional Tier 1", per un valore nominale di Euro 100.000 cadauna. Le obbligazioni sono perpetue e dunque rimborsabili solo a seguito di autorizzazione della Banca d'Italia. Per i primi cinque anni dalla data di emissione, le obbligazioni maturano interessi fissi pari al 6,5% su base annua, successivamente le obbligazioni matureranno interessi pari al tasso 'interest rate swap (IRS)', incrementato del margine fissato in misura pari al 6,76% annuo.

In data 1° ottobre 2021, l'assemblea ordinaria dell'Emittente ha deliberato la distribuzione straordinaria di riserve pari a Euro 5 per ciascuna Azione Ordinaria ante frazionamento, attingendo dalla riserva straordinaria da utili per complessivi Euro 14.611.135. Tale distribuzione è stata eseguita in data 7 ottobre 2021.

Il processo di quotazione sul mercato Euronext Growth Milan è stato completato con successo il 21 ottobre 2021, portando Intermonte Partners in borsa con una valorizzazione di oltre Eu90mn (o un prezzo per azione di Eu2,80).

Post IPO l'azionariato di Intermonte Partners era composto per il 49.9% da dipendenti e managers di Intermonte, per l'11,2% da azioni proprie e per il 38,9% dal mercato.

Tra i managers e i dipendenti esistono due patti parasociali:

  • Il primo accordo tra azionisti, che include tutti i dipendenti e i managers cedenti in IPO per un totale di 16,4mn di azioni (45,3% del capitale - 51,1% delle azioni con diritto di voto) e con una durata di 36 mesi dalla quotazione, ha come obbiettivo il coordinamento e il monitoraggio dell'operatività sulle azioni del gruppo.
  • Il secondo accordo tra azionisti, che include i fondatori e i top managers (Alessandro Valeri, Gian Luca Bolengo, Dario Grillo, Andrea Lago, Guglielmo Manetti, Guido Pardini, Fabio Pigorini) per un totale di 7,7mn di azioni (21,3% del capitale - 24% delle azioni con diritto di voto) e con una durata di 36 mesi dalla quotazione, prevede sia il lock-up sulla cessione di azioni di Intermonte Partners che il coordinamento nelle decisioni di governance.

Gestione dell'emergenza COVID-19

Fin dall' inizio dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19, il Gruppo Intermonte Partners ha messo in atto una serie di misure specifiche per fronteggiare l'emergenza impegnandosi su diversi fronti strategici, strutturando una serie di azioni per contenere e mitigare il rischio di contagio e al contempo mantenere intatta la normale operatività di business.

In particolare, il Gruppo ha provveduto ad attivare ed estendere la procedura di smart working a tutti i dipendenti, fornendo gli strumenti necessari per il lavoro da remoto e garantendo la continuità operativa di tutte le attività aziendali.

Inoltre, considerando il maggiore ricorso a strumenti informatici, il Gruppo ha ritenuto opportuno potenziare la sicurezza informatica per rendere la rete aziendale sempre più immune a potenziali attacchi esterni, effettuando importanti investimenti in cybersecurity.

Dall'inizio della pandemia sono state divulgate informazioni su procedure e comportamenti da attivare e sono state divulgate chiare linee guida sulle modalità di pulizia e sanificazione dei luoghi di lavoro. In aggiunta sono stati messi a disposizione dei dipendenti tamponi rapidi e test sierologici, e distribuiti dispositivi di protezione personale.

Per minimizzare il rischio malattia per i dipendenti Intermonte ha adottato un sistema misto, in base a dei turni di lavoro in presenza e in smart working, dotando tutto il personale degli strumenti necessari per lo smart working, e adottando tutte le indicazioni dettate dalle autorità per i lavoratori in sede.

In aggiunta, al fine di garantire la sicurezza ai dipendenti in presenza, è stato istituito per tutto il 2021 l'obbligo di tampone settimanale effettuato a carico di Intermonte da personale medico presso la sede di Intermonte.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

I primi due mesi del 2022 hanno evidenziato una buona crescita dei ricavi, guidati principalmente da una performance positiva delle business unit Sales & Trading e Digital Division & Advisory, oltre che da un contributo molto positivo della business unit Investment Banking.

Nei primi due mesi dell'anno la divisione di Investment Banking ha affiancato con successo Howden Group Holdings nell'acquisizione del 86,965% di Assiteca per Eu208,7mn e ha portato con successo l'IPO di Civitanavi Systems come Joint Global Coordinator, Joint Bookrunner, e Sponsor, raccogliendo oltre Eu34mn.

L'8 marzo 2022 è stato presentato il sesto Quaderno di Ricerca Intermonte-Politecnico. "Sliding doors: il flusso di listing e delisting sul mercato azionario di Borsa Italiana (2002-2021)". Il quaderno di ricerca si concentra sul fenomeno delle così dette "sliding doors", ovvero sul tema dei delisting che negli ultimi anni si è particolarmente intensificato sul nostro mercato. L'analisi che ne deriva è quella di un mercato che si arricchisce di società piccole o piccolissime perdendo, purtroppo, quelle di medie dimensioni, aumentando progressivamente la marginalizzazione della Borsa Italiana in un contesto europeo ed internazionale.

Evoluzione prevedibile della gestione

Intermonte nel corso del 2022 proseguirà la strategia di diversificazione e di crescita dei prodotti e dei servizi offerti da tutte le aree di business, con particolare focus nelle attività d'Investment Banking e della Digital Division & Advisory. La società continuerà la sua ricerca di opportunità di crescita, sia tramite crescita organica che tramite M&A, forte della recente IPO, del portafoglio di azioni proprie, e della solidità patrimoniale.

Per il 2022 Intermonte si attende in Italia un contesto macroeconomico fortemente impattato dei recenti avvenimenti in Ucraina che, in caso di un'ulteriore escalation del conflitto, potrebbero portare significativi impatti negativi all'economia italiana e globale.

Segnaliamo, quindi, che i risultati economici, finanziari ed operativi futuri del Gruppo potranno essere anche influenzati dalle condizioni macroeconomiche e dall'andamento dei mercati che via via si andranno a determinare.

Altre Informazioni

Attività di ricerca e sviluppo

Ai sensi dell'art. 2428 comma 3, punto 1) del Codice civile, Intermonte Partners, tramite l'Equity Research team, svolge costantemente un'attività di ricerca professionale: i) sulle società quotate, con focus particolare su quelle quotate presso Borsa Italiana, ii) sulle tematiche ESG, e iii) sulle tendenze macroeconomiche. Su questi temi vengono prodotti numerosi paper, ricerche, report etc., di cui alcuni con cadenza periodica (i.e. il report Mid Small Cap ha frequenza mensile).

Si riporta di seguito uno schema riassuntivo della produzione dell'Equity Research di Intermonte nel 2020 e 2021

2021
696
3
8
12
12
10
2
743

Rapporti con parti correlate

Ai sensi dell'art. 2428 comma 3, punto 2) del Codice civile, dichiariamo con la presente che i rapporti ricorrenti tra parti correlate intrattenuti nel corso del 2021 sono riconducibili a rapporti partecipativi, a contratti di prestazione di servizi infragruppo, e di distacco del personale con Intermonte SIM Spa.

Intermonte

Oltre a queste si aggiungono:

  • i dirigenti con responsabilità strategiche, ossia quei soggetti ai quali sono attribuiti poteri e responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Capogruppo, compresi gli amministratori e i componenti del collegio sindacale;
  • gli stretti familiari dei soggetti di cui alla lettera c), ossia quei soggetti che ci si attende possono influenzare, o essere influenzati, nei loro rapporti con la Società (questa categoria può includere il convivente, i figli, i figli del convivente, le persone a carico del

soggetto e del convivente) nonché le entità controllate, controllate congiuntamente e le collegate di uno di tali soggetti;

Per maggiori dettagli in merito si rimanda all'apposita sezione della Nota illustrativa.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile nella sezione "Corporate Governance – Intermonte Partners" del sito internet di Intermonte Partners (www.intermonte.it), ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58.

Sedi secondarie

Intermonte Partners SIM non possiede sedi secondarie.

Evoluzione azioni proprie

Al 31 dicembre 2021, il Capitale Sociale di Intermonte Partners SIM S.p.A., a seguito dell'IPO e dello split azionario avvenuto nell'ottobre 2021 (11 nuove azioni per ogni azione preesistente), è costituito da n. 36.195.500 di azioni ordinarie prive di valore nominale. A fine 2021, le azioni proprie risultavano pari a n. 4.051.003 azioni (ca. 11,2% del capitale sociale) in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 in seguito al buyback, effettuato ad aprile 2021, su 3.347.652 azioni.

Contestualmente all'approvazione del progetto di bilancio, Intermonte Partners SIM ha deliberato di procedere ad un buyback di ulteriori 340.000 azioni entro il 31 ottobre 2022.

Intermonte SIM S.p.A. non detiene azioni della Capogruppo.

Prospetti contabili consolidati

Stato Patrimoniale

Voci dell'attivo 31/12/2021 31/12/2020
10 Cassa e disponibilità liquide 12.837.322 25.806.605
20 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: 140.550.927 146.671.527
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 140.550.927 146.671.527
b) attività finanziarie designate al Fair value - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - -
30 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
40 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 116.672.633 80.018.925
a) crediti vs banche 36.297.282 37.216.471
b) crediti verso società finanziarie 72.578.994 39.232.938
c) crediti verso clientela 7.796.357 3.569.516
80 Attività materiali 4.532.971 5.059.587
90 Attività immateriali 60.865 73.544
di cui :
- avviamento - -
100 Attività fiscali 5.727.064 3.795.469
a) correnti 4.432.357 3.201.191
b) anticipate 1.294.707 594.278
120 Altre attività 51.908.915 16.308.155
TOTALE ATTIVO 332.290.697 277.733.812
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2021 31/12/2020
10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 148.169.853 85.376.572
a) debiti 148.169.853 85.376.572
b) titoli in circolazione - -
20 Passività finanziarie di negoziazione 97.747.735 93.561.540
60 Passività fiscali 4.181.824 3.210.607
a) correnti 4.095.149 3.113.534
b) differite 86.675 97.073
80 Altre passività 15.006.917 13.942.937
90 Trattamento di fine rapporto del personale 92.377 55.025
100 Fondi per rischi e oneri: 3.241.798 701.234
c) altri fondi rischi ed oneri 3.241.798 701.234
110 Capitale 3.290.500 3.290.500
120 Azioni proprie (-) (7.909.950) (1.392.192)
150 Riserve 51.188.417 60.312.333
170 Utile (Perdita) d'esercizio 7.196.024 7.752.586
180 Patrimonio di pertinenza di terzi 10.085.202 10.922.670

Conto economico

Voci 31/12/2021 31/12/2020
10 Risultato netto dell'attività di negoziazione 10.166.772 13.798.473
50 Commissioni attive 32.301.595 28.139.698
60 Commissioni passive (2.683.718) (2.377.355)
70 Interessi attivi e proventi assimilati 610.011 572.044
80 Interessi passivi e oneri assimilati (2.487.321) (1.518.112)
90 Dividendi e proventi simili 5.994.382 2.970.899
110 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 43.901.721 41.585.647
120 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di : 24.591 (337.482)
b) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 24.591 (337.482)
130 RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 43.926.312 41.248.165
140 Spese amministrative: (30.970.351) (28.070.904)
a) spese per il personale (21.831.693) (19.728.246)
b) altre spese amministrative (9.138.658) (8.342.658)
150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - (100.000)
160 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (975.688) (921.591)
170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (70.373) (85.781)
180 Altri proventi e oneri di gestione (90.643) 72.615
190 COSTI OPERATIVI (32.107.055) (29.105.661)
200 Utili (Perdite) delle partecipazioni - 81.413
240 UTILE(PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 11.819.257 12.223.917
250 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (3.085.869) (3.170.015)
260 UTILE(PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 8.733.388 9.053.902
280 UTILE(PERDITA) D'ESERCIZIO 8.733.388 9.053.902
290 Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 1.537.364 1.301.316
300 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 7.196.024 7.752.586

Prospetto della redditività complessiva

Voci 31/12/2021 31/12/2020
10. Utile (Perdita) d'esercizio 8.733.388 9.053.902
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
20. Titoli di capitale designati al f.v. con impatto sulla redditività complessiva - -
30. Passività finanziarie designate al f.v. con impatto a c.e. (variazioni del proprio
merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al f.v. con impatto sulla redditività
complessiva
- -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti - -
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
100. Coperture di investimenti esteri - -
110. Differenze di cambio - -
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al f.v. con impatto
sulla redditività complessiva.
- -
150. Attività non correnti in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
- -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte - -
180. Redditività complessiva (voce 10+170) 8.733.388 9.053.902
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 1.537.364 1.301.316
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 7.196.024 7.752.586

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31 12 2021

Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2020 Modifica saldi apertura Esistenze al 01/01/2021 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distrib. Straord. Dividendi Variaz. Str. Di Capitale Altre variazioni mplessiva
Redditivita' consolidata co
esercizio 2021
monio netto del gruppo al 31/12/2021
Patri
monio netto di terzi al 31/12/2021
Patri
Capitale 3.291 - 3.291 - - - - - - - - - 3.291 6.500
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - 1.415
Riserve:
a) di utili 47.446 - 47.446 - - (9.124) - - - - - - 38.322 1.300
b) altre 12.866 - 12.866 - - - - - - - - - 12.866
Riserve da Valutazione: - - - - - - - - - - - - - -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - 707
Azioni proprie (1.392) - (1.392) - - - - (6.518) - - - - (7.910) (1.374)
Utile (Perdita) di esercizio 7.752 - 7.752 - (7.752) - - - - - - 7.196 7.196 1.537
Patrimonio netto del gruppo 69.963 - 69.963 - (7.752) (9.124) - (6.518) - - - 7.196 53.765 -
Patrimonio netto di terzi 10.923 - 10.923 - (1.301) (1.781) - - - 707 - 1.537 - 10.085

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31 12 2020

Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2019 Modifica saldi apertura Esistenze al 01/01/2020 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distrib. Straord. Dividendi Variaz. Str. Di Capitale Altre variazioni mplessiva
Redditivita' consolidata co
esercizio 2020
monio netto del gruppo al 31/12/2020
Patri
monio netto di terzi al 31/12/2020
Patri
Capitale 3.291 - 3.291 - - - - - - - - - 3.291 6.500
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - 2.396
Riserve:
a) di utili 47.697 - 47.697 - - (251) - - - - - - 47.446 2.100
b) altre 12.866 - 12.866 - - - - - - - - - 12.866 -
Riserve da Valutazione: - - - - - - - - - - - - - -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (1.392) - (1.392) - - - - - - - - - (1.392) (1.375)
Utile (Perdita) di esercizio 5.343 - 5.343 - (5.343) - - - - - - 9.053 7.752 1.301
Patrimonio netto del gruppo 67.805 - 67.805 - (5.343) (251) - - - - - 7.752 69.963 -
Patrimonio netto di terzi 10.341 - 10.341 - (855) 135 - - - - - 1.301 - 10.922

Rendiconto finanziario

A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2021 31/12/2020
1. Gestione 55.550.700 23.230.117
interessi attivi incassati (+) 558.362 131.623
interessi passivi pagati (-) (2.487.136) (1.517.839)
dividendi e proventi simili 5.994.382 2.970.899
commissioni nette (+/-) 30.128.477 26.025.594
spese per il personale (-) (12.921.168) (12.339.871)
altri costi (-) (9.739.270) (3.900.826)
altri ricavi (+) 46.254.639 14.289.983
imposte e tasse (-) (2.237.586) (2.429.446)
2. Liquidità generata/assorbita delle attività finanziarie (104.452.423) (11.546.504)
attività finanziarie detenute per la negoziazione (29.477.247) (15.413.684)
attività finanziarie valutate costo ammortizzato (36.944.568) (23.180.539)
altre attività (38.030.608) 27.047.719
3. Liquidità generata/assorbita delle passività finanziarie 62.305.370 (22.876.153)
passività finanziarie valutate costo ammortizzato 63.082.398 (36.580.551)
passività finanziarie di negoziazione 4.186.196 18.839.975
passività finanziarie designate al fair value - -
altre passività (4.963.224) (5.135.577)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 13.403.647 (11.192.540)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da: - 790.362
vendite di attività materiali 750.050
vendite di attività immateriali 40.312
2. Liquidità assorbita da: (506.766) (1.007.372)
acquisti di attività materiali (57.694) (921.591)
acquisti di attività immateriali (449.072) (85.781)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (506.766) (217.010)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
emissione/acquisti di azioni proprie (1.517.758) -
distribuzione dividendi e altre finalità (24.348.406) (6.313.813)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (25.866.164) (6.313.813)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (12.969.283) (17.723.363)
Riconciliazione 2021 2020
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio* 25.806.605 43.529.968
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (12.969.283) (17.723.363)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 12.837.322 25.806.605

* Importo delle disponibilità liquide

Note illustrative

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2021 54

Parte A

Politiche contabili

A.1 – Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili Internazionali

Il presente bilancio è redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), così come omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. La Società ha adottato i principi contabili internazionali ai sensi dell'art. 4, comma 4, del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005.

L'applicazione dei principi contabili internazionali è stata effettuata facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework).

In assenza di un principio o di una interpretazione applicabile specificamente ad una operazione, altro evento o circostanza, gli Amministratori possono fare uso del proprio giudizio nell'interpretare le modalità operative di applicazione del principio contabile, al fine di fornire una informativa:

  • rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori;
  • attendibile, in modo che il bilancio:
    • − rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari dell'entità;
    • − rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze, e non meramente la forma legale;
    • − sia neutrale, cioè scevro da pregiudizi;
    • − sia prudente;
    • − sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti.

Nell'esercitare il giudizio descritto, gli Amministratori possono fare riferimento e considerare l'applicabilità delle seguenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente:

  • le disposizioni e le guide applicative contenute nei Principi e Interpretazioni che trattano casi simili o correlati;
  • le definizioni, i criteri di rilevazione ed i concetti di misurazione per la contabilizzazione delle attività, delle passività, dei ricavi e dei costi contenuti nel framework.

Nell'esprimere un giudizio gli Amministratori possono inoltre considerare le disposizioni più recenti emanate da altri organismi preposti alla statuizione dei principi contabili che utilizzano un framework concettualmente simile per sviluppare i principi contabili, altra letteratura contabile e prassi consolidate nel settore.

Nel bilancio consolidato, ai fini di presentazione e misurazione, sono stati seguiti i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni emanate dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologate dall'Unione Europea e le disposizioni relative a "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" previste dal Provvedimento del 29 ottobre 2021 emanato da Banca d'Italia. Gli specifici principi contabili sono stati applicati con continuità, e si dichiara che non sono state compiute deroghe all'applicazione di principi contabili IAS/IFRS.

Nella predisposizione del bilancio sono stati applicati i principi IAS/IFRS omologati ed in vigore al 1° gennaio 2021 il cui elenco è riportato di seguito.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2021

Nel corso del 2020 e del 2021 sono stati omologati i seguenti regolamenti (applicabili dal 1° gennaio 2021):

  • Regolamento n. 2097/2020: con il regolamento del 15 dicembre 2020, applicabile a partire dal 1° gennaio 2021, sono state recepite alcune modifiche all'IFRS 4 Contratti assicurativi, tra cui la proroga dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9. Se a seguito di una nuova valutazione emerge che l'entità non possiede più i requisiti per l'esenzione temporanea dall'IFRS 9, l'entità può continuare ad applicare l'esenzione temporanea dall'IFRS 9 solo fino al termine dell'esercizio iniziato immediatamente dopo la nuova valutazione. L'entità deve in ogni caso applicare l'IFRS 9 per gli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o in data successiva. Per esempio, l'entità che ritiene di non possedere più i requisiti per l'esenzione temporanea dall'IFRS 9 in applicazione del paragrafo 20G, lettera a), il 31 dicembre 2018 (la fine del suo esercizio) è autorizzata a continuare ad applicare l'esenzione temporanea dall'IFRS 9 solo fino al 31 dicembre 2019.
  • Regolamento n. 25/2021: il regolamento del 13 gennaio 2021, applicabile a partire dal 1° gennaio 2021, modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda il Principio contabile internazionale IAS 39 e gli International Financial Reporting Standard (IFRS) 4, 7, 9 e 16.

Si specifica che tali modifiche non risultano di particolare rilevanza per la Società.

Documenti non ancora omologati dall'UE al 31 dicembre 2021

Si segnalano infine alcuni documenti che saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.

Titolo documento
Standards
Data di
pubblicazione del
documento IASB
Data di
pubblicazione del
documento IASB
Data di
pubblicazione del
documento IASB
Data di
pubblicazione del
documento IASB
IFRS 17 Contratti assicurativi e
l'emendamento successivo
maggio 2017 e
giugno 2020
maggio 2017 e
giugno 2020
maggio 2017 e
giugno 2020
maggio 2017 e
giugno 2020
Emendamenti agli IFRS 3
Business Combination; IAS 16
Immobili, impianti e
macchinari; IAS 37
Accantonamenti, passività e
attività potenziali; ciclo
annuale di miglioramenti agli
IFRS 2018-20
1° gennaio 2023 1° gennaio 2023 1° gennaio 2023 1° gennaio 2023

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il presente bilancio e la relativa nota illustrativa sono stati redatti in unità di Euro.

Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, il risultato economico dell'esercizio e i flussi finanziari della Società.

In particolare, nella sua redazione si è fatto riferimento alle caratteristiche qualitative richiamate dai principi contabili:

  • − Significatività: l'omissione o l'errata esposizione possono influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori del bilancio, mentre errori di scarsa rilevanza non invalidano l'attendibilità dello stesso;
  • − Attendibilità: il bilancio presenta la situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico rappresentando fedelmente gli effetti delle operazioni aziendali poste in essere nell'esercizio e, in particolare, nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture contabili, si è data rilevanza al principio della sostanza economica rispetto a quello della forma.

Il bilancio d'esercizio trova corrispondenza nella contabilità aziendale, che rispecchia integralmente le operazioni realizzate nell'esercizio, ed è stato redatto applicando i postulati fondamentali previsti dai principi contabili di riferimento e, in particolare, quello della competenza (l'effetto degli eventi e operazioni viene contabilizzato quando essi si verificano e non quando si manifestano i correlati incassi e pagamenti).

I dati presenti negli schemi ufficiali di bilancio al 31 dicembre 2021 sono confrontati con il 31 dicembre 2020.

Si precisa infine che le riclassifiche e le riesposizioni previste dal Provvedimento del 29 ottobre 2021 emanato da Banca d'Italia sono state effettuate rideterminando anche il dato comparativo al 31 dicembre 2020.

Le attività e le passività, i costi e i ricavi non possono essere fra loro compensati, salvo che ciò sia ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle disposizioni contenute nella Istruzioni emanate dalla Banca d'Italia.

Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi. Se un elemento dell'attivo o del passivo ricade sotto più voci dello stato patrimoniale, nella nota illustrativa è annotato, qualora ciò sia necessario ai fini della comprensione del bilancio, la sua riferibilità anche a voci diverse da quella nella quale è iscritto. Nel conto economico e nella relativa sezione della nota illustrativa i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati fra parentesi.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5 del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l'euro come moneta di conto. In particolare, il bilancio e la nota illustrativa sono redatti in unità di euro salvo diverse indicazioni, eventuali valori decimali sono arrotondati all'unità di euro.

Il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità dell'attività aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e significatività dell'informazione, della prevalenza della sostanza sulla forma e nell'ottica di favorire la coerenza con le presentazioni future. La Società come da statuto ha scadenza 2050.

Le voci di natura o destinazione dissimile sono state presentate distintamente.

Gli eventuali fatti successivi che, ai sensi del principio IAS 10 comportano l'obbligo di eseguire una rettifica, sono stati analizzati e conseguentemente recepiti. I fatti successivi che non comportano rettifica e che quindi riflettono circostanze che si sono verificate successivamente alla data di riferimento sono oggetto di informativa in nota illustrativa nella corrispondente sezione della relazione sulla gestione, quando rilevanti e quindi in grado di influire sulle decisioni economiche degli utilizzatori.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio consolidato intermedio abbreviato

Non si segnalano eventi successivi verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio.

Sezione 4 – Altri aspetti

Stime e valutazioni

La predisposizione del bilancio consolidato richiede di formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati nel periodo. Le stime e le relative ipotesi si basano su esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per determinare il valore contabile delle attività e delle passività non facilmente desumibile da altre fonti. Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente e comunque ad ogni data di predisposizione dell'informativa finanziaria.

Nella redazione del presente bilancio consolidato si è preso atto dei nuovi principi contabili internazionali e delle modifiche di principi contabili già in vigore, come precedentemente indicato nella "Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili Internazionali"

Con riferimento in particolare al paragrafo 125 dello IAS 1, si rimanda ai paragrafi "Rischi connessi all'attività aziendale".

Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia COVID-19

A seguito della diffusione della pandemia da COVID-19, Intermonte Partners SIM ha attivato con estrema tempestività una vasta serie di iniziative volte a tutelare la salute delle persone e dei clienti, ad assicurare la business continuity e il controllo dei rischi. Le azioni implementate a tutela della salute, insieme alle iniziative di business continuity, hanno riguardato (i) la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, con l'adozione delle misure di protezione individuale e collettiva richieste al fine di rispondere adeguatamente alla costante evoluzione delle prescrizioni sanitarie a livello nazionale, locale e di settore in relazione allo sviluppo della situazione pandemica; (ii) l'applicazione su larga scala del lavoro flessibile, con i connessi investimenti a livello di dotazione informatiche, evoluzione dei processi operativi e potenziamento della rete informatica aziendale al fine di consentire l'accesso simultaneo a tutte le utenze; (iii) la realizzazione di interventi volti a favorire l'interazione digitale al fine di mantenere con i collocatori e la clientela istituzionale una intensa comunicazione.

Nell'anno 2021, l'attività della Società è risultata redditizia in continuità con i precedenti esercizi. Le misure sopra descritte realizzate a seguito dell'emergenza COVID-19, l'evoluzione dell'operatività nei mesi futuri, la solida situazione economica, patrimoniale e finanziaria della SIM si ritiene non espongano la Società a particolari rischi e incertezze confermandone la capacità di continuare a operare come un'entità in funzionamento.

Nell'esercizio 2021 Intermonte Partners SIM non ha effettuato cambiamenti delle stime contabili legate al COVID-19.

Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Il bilancio consolidato include le risultanze patrimoniali ed economiche di Intermonte Partners SIM S.p.A. e delle società da questa direttamente o indirettamente controllate.

Denominazioni Sede Sede
legale
Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
imprese operativa rapporto Impresa
partecipante
Quota % voti %
A. Imprese consolidate integralmente
1. Intermonte SIM Milano Milano 1 Intermonte
85,85%
Partners
85,85%

1) Maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

Per società controllate si intendono tutte le società su cui la Controllante ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie ed operative al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività.

Nel valutare l'esistenza del controllo, si prendono in considerazione anche le imprese nelle quali la Controllante, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto. Nella valutazione dei diritti di voto si tiene conto anche dei diritti "potenziali" che siano correntemente esercitabili o convertibili in diritti di voto effettivi in qualsiasi momento.

Al fine di verificare l'esistenza del controllo quindi, si considerano i seguenti fattori:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

METODI DI CONSOLIDAMENTO

Metodo del consolidamento integrale: Le partecipazioni controllate sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale. Il consolidamento integrale prevede l'aggregazione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle situazioni contabili delle società controllate. A tal fine sono apportate le seguenti rettifiche:

  • − il valore contabile delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e la corrispondente parte del patrimonio netto sono eliminati;
  • − la quota di patrimonio netto e di utile o perdita d'esercizio di pertinenza di terzi è rilevata in voce propria.

I saldi e le operazioni infra Gruppo, compresi i ricavi, i costi e i dividendi, sono integralmente eliminati. I risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione.

Le situazioni contabili utilizzate nella preparazione del bilancio consolidato sono redatte alla stessa data. Il bilancio consolidato è redatto utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili. Se una controllata utilizza principi contabili diversi da quelli adottati nel bilancio consolidato, sono apportate le necessarie rettifiche alla sua situazione contabile ai fini del consolidamento

A.2 – Parte relativa alle principali relativa alle principali voci di bilancio

I principi contabili

Di seguito sono descritti i principi contabili che sono stati adottati con riferimento alle principali voci patrimoniali dell'attivo e del passivo per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, detenute dalla Società ai fini della negoziazione nell'ambito di un Business Model "Trading", avviene alla data di regolamento con riferimento ai titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione con riguardo ai contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono rilevate al costo, inteso come il fair value dello strumento senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a Conto economico.

b) Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include: - le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione; le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Held to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Held to Collect and Sell"); - le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.

c) Criteri di valutazione

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. È possibile compensare i valori correnti positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte soltanto qualora si abbia correntemente il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato stabiliti nel seguente modo:

  • per strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati liquidi: il prezzo di riferimento;
  • per strumenti finanziari non quotati o quotati su mercati illiquidi: il miglior prezzo in denaro esposto sul circuito Reuters con verifica della congruità dello stesso mediante confronto dei corrispondenti prezzi del circuito Bloomberg. In caso di discordanza superiore al 2% un'ulteriore verifica mediante richiesta di quotazione a tre market maker attivi sullo strumento in questione ritenuti affidabili.

In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, restano iscritti al valore di costo, rettificato a fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate.

Per maggiori informazioni sui criteri di determinazione del fair value, che non si sono modificati a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, si rinvia alla Sezione "A.4 Informativa sul Fair Value" della Parte A della nota illustrativa.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività finanziarie sono rilevati nella voce "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico.

2. Attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale ed alla data di erogazione per i finanziamenti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

b) Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni: - l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (Business model "Held to Collect and Sell"), e - i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato). Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva. In particolare, vengono inclusi in questa voce: - i titoli di debito che sono riconducibili ad un business model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI; - le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva; - i finanziamenti che sono riconducibili ad un business model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall'origine, vengono destinate alla cessione e che sono riconducibili ad un Business model Held to Collect and Sell.

La Società non ha avuto movimentazione della voce nell'esercizio in corso.

c) Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto Economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l'attività finanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l'utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati, in tutto o in parte, a Conto Economico.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione in bilancio avviene per un credito alla data di erogazione, quando il creditore acquisisce un diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite, mentre per un titolo di debito alla data di regolamento.

Il valore iniziale è quantificato sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari normalmente all'ammontare erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.

Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

I contratti di riporto, il prestito titoli e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate nel bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.

b) Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni: - l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Held to Collect"), e - i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

I crediti includono i crediti verso la clientela e gli enti finanziari, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all'origine tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine e il prestito titoli.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. L'effetto economico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti a breve termine, per i quali l'effetto dell'applicazione della logica di attualizzazione risulta trascurabile.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore.

La rettifica di valore è iscritta a conto economico nella voce Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. La componente della rettifica riconducibile all'attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore.

Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

4. Attività materiali

a) Criteri di iscrizione

Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Gli oneri finanziari sono contabilizzati secondo il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23 e quindi rilevati come costo nell'esercizio in cui essi sono sostenuti.

b) Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Tra le attività materiali sono altresì ricompresi i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali (per il locatario) e le attività concesse in leasing operativo (per il locatore) di cui all'IFRS 16.

Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite di valore.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti in ottemperanza al disposto di cui allo IAS 16. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica e, in caso di variazione sostanziale delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, viene verificata la presenza di eventuali segnali di impairment, ovvero di indicazioni che dimostrino che un'attività possa aver subito una perdita di valore.

In caso di presenza dei segnali suddetti, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico nella voce "Rettifiche di valore nette su attività materiali".

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.

d) Criteri di cancellazione

Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

5. Attività immateriali

a) Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da una operazione di aggregazione d'impresa secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate.

Se il costo sostenuto risulta invece inferiore al fair value delle attività e passività acquisite, la differenza negativa (c.d. "badwill") viene iscritta direttamente a conto economico.

b) Criteri di classificazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all'ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell'adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Le attività immateriali originate da software sviluppato internamente ed acquisito da terzi sono ammortizzate in quote costanti a decorrere dall'ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni in base alla relativa vita utile.

Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico nella voce rettifiche di valore nette su attività immateriali, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale od inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi.

Di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

c) Criteri di cancellazione

Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.

6. Fiscalità corrente e differita

a) Criteri di iscrizione

Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione nel bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti.

Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

L'accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell'onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.

In particolare, la fiscalità corrente accoglie il saldo netto tra le passività correnti dell'esercizio e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

Le attività per imposte anticipate vengono iscritte nel bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della Società, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte nel bilancio, con le sole eccezioni delle riserve in sospensione d'imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale operando le compensazioni a livello di medesima imposta e per ciascun esercizio tenendo conto del profilo temporale di rientro previsto.

Negli esercizi in cui le differenze temporanee deducibili risultano superiori alle differenze temporanee tassabili, le relative imposte anticipate sono iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale tra le attività fiscali differite.

Per contro, negli esercizi in cui le differenze temporanee tassabili risultano superiori alle differenze temporanee deducibili, le relative imposte differite sono iscritte nel passivo dello stato patrimoniale tra le passività fiscali differite.

b) Criteri di classificazione e di valutazione

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Qualora le attività e passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito.

Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quali, ad esempio, le valutazioni degli strumenti finanziari valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto.

7. Altre attività

La presente voce include le attività non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale.

8. Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti al fondo per rischi ed oneri vengono effettuati esclusivamente quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione; e
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività.

Gli accantonamenti effettuati a fronte dei fondi per rischi e oneri sono rilevati a conto economico nella voce Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri. Quando viene effettuata l'attualizzazione degli accantonamenti, l'incremento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario nel conto economico.

Nella voce Fondi per rischi e oneri sono inclusi i fondi relativi a Benefici a lungo termine trattati dallo IAS 19 e i fondi per rischi e oneri trattati dallo IAS 37.

A fronte di passività solo potenziali e non probabili, non viene rilevato alcun accantonamento, ma viene fornita comunque una descrizione della natura della passività in Nota illustrativa, quando ritenuta rilevante.

9. Trattamento di fine rapporto

A partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi, hanno introdotto modificazioni nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando.

In particolare, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche complementari oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest'ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS).

L'importo delle quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dal 1° gennaio 2007, nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS, è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali.

10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

a) Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all'atto della ricezione delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività medesime, normalmente pari all'ammontare incassato, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

b) Criteri di classificazione

La voce "Debiti" comprende i debiti verso banche, enti finanziari e clientela.

Sono inoltre inclusi i debiti per operazioni di pronti contro termine e prestito titoli. Le operazioni di pronti contro termine prevedono l'obbligo o la facoltà di rivendita a termine. La voce "Debiti" include altresì la passività iscritta in accordo con l'IFRS 16.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

d) Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.

11. Passività finanziarie di negoziazione

a) Criteri di iscrizione

Gli strumenti finanziari in oggetto sono iscritti alla data di sottoscrizione o alla data di emissione ad un valore pari al fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.

In tale categoria di passività sono, in particolare, inclusi i contratti derivati di trading con fair value negativo, nonché i derivati impliciti con fair value negativo presenti in contratti complessi - in cui il contratto primario è una passività finanziaria - ma non strettamente correlati agli stessi.

b) Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati le vendite di titoli di capitale supportate dal diritto a ricevere tali titoli tramite contrato di prestito titoli, e il valore negativo dei contratti derivati, ad eccezione di quelli designati come strumenti di copertura.

c) Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

d) Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati a Conto Economico.

12. Altre passività

La presente voce include le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.

13. Operazioni in valuta

a) Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

b) Criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste monetarie di bilancio espresse in valuta estera vengono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

14. Altre informazioni

Costi e ricavi

I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile, sulla base di quanto disposto dal Principio IFRS 15.

I costi sono rilevati in conto economico quando ha luogo un decremento di benefici economici che comporta un decremento di attività o un incremento di passività.

Gli interessi attivi e passivi provenienti dagli strumenti valutati con il criterio del costo ammortizzato, sono imputati al conto economico sulla base del tasso di interesse effettivo dello strumento.

I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.

I ricavi derivanti dall'intermediazione o emissione di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione e il fair value dello strumento, vengono riconosciuti al conto economico in sede di rilevazione dell'operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato, altrimenti sono distribuiti nel tempo tenendo conto della durata e della natura dello strumento.

I proventi relativi a strumenti finanziari per i quali la suddetta misurazione non è possibile affluiscono al conto economico lungo la durata dell'operazione.

Il risultato netto dell'attività di negoziazione comprende il risultato della valutazione della compravendita di titoli non ancora regolati alla data del bilancio.

15. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e della relativa nota illustrativa in applicazione degli IFRS richiede da parte degli amministratori il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

La Società non ha effettuato riclassifiche di attività finanziarie né nell'esercizio in corso, né nel corso degli esercizi precedenti.

A.4 – Informativa sul Fair Value

Informativa di natura qualitativa

L'IFRS 13 – "Fair Value Measurement" definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura quindi come un c.d. "exit price" che riflette le caratteristiche proprie dell'attività o della passività oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view).

La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende:

  • il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività in questione al quale la SIM ha accesso;
  • o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un'attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value (già introdotta dall' IFRS 7), che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività.

La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.

Fair value determinato sulla base di input di livello 1

Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l'entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L'esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo.

Ai sensi dell'IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un'attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione.

In particolare, sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.

Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all'ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell'ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.

Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione.

Fair value determinato sulla base di input di livello 2

Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato tramite modelli valutativi che adottano input di mercato.

La valutazione viene effettuata attraverso l'utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio:

  • − prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
  • − prezzi denaro e prezzi lettera su circuiti OTC quotati da diversi market makers (tipicamente per le obbligazioni);
  • − parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, prezzo di riferimento del sottostante, tassi di default.

In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un'incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi.

Sono inclusi nel livello 2:

  • − derivati OTC;
  • − titoli obbligazionari;
  • − crediti e debiti.

Fair value determinato sulla base di input di livello 3

La valutazione viene determinata attraverso l'impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:

  • − titoli di capitale emessi da società defaultate;
  • − titoli obbligazionari emessi da società defaultate
  • − crediti e debiti.

Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall'utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e le passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e per quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai fini di informativa, ricomprese nei livelli 2 e 3.

Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value

Derivati OTC

La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l'utilizzo di modelli a formula chiusa forniti da Bloomberg. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Scholes, Trinomial, Black Scholes Continuous.

I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo.

I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in:

  • prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing;
  • parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/market maker.

Titoli obbligazionari

La procedura di stima del fair value adottata da Intermonte SIM per i titoli obbligazionari prevede che la Società utilizzi, nell'ordine, i prezzi con fonte BVAL o CBBT o BGN forniti da Bloomberg (prezzi denaro per le attività e prezzi lettera per le passività) su circuiti OTC quotati da diversi market makers. Tali prezzi non sono prezzi operativi sul mercato obbligazionario, ma sono medie stimate sulla base dei partecipanti diretti alla quota del titolo in quel determinato giorno.

Crediti e Debiti

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Vi rientrano tutti i crediti e i debiti di funzionamento, connessi con la prestazione di attività e servizi finanziari. Il fair value così determinato è stato convenzionalmente classificato in corrispondenza del livello 2 per le banche e gli enti finanziari e del livello 3 nei confronti della clientela nella gerarchia del fair value.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Intermonte SIM si è dotata di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value, che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali, anche alla luce delle modifiche introdotte dall'IFRS 9. Tali policy hanno la finalità di garantire un'applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell'IFRS 13 nonché identificano gli input di livello 3 utilizzati.

Per gli strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value, non viene prodotta l'analisi di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.

A.4.3 Gerarchia del fair value

In conformità all'IFRS 13 gli input delle tecniche di valutazione adottate per determinare il fair value delle attività e passività finanziarie vengono classificati in 3 livelli:

  • Livello 1: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
  • Livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;
  • Livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato;

per maggiori informazioni sui modelli adottati si veda quanto precedentemente riportato.

In ottemperanza a quanto disposto dal par. 93, lettera c) dell'IFRS 13, si informa che, nel corso dell'esercizio, non si sono verificati trasferimenti di attività o passività fra il Livello 1 e il Livello 2.

In ottemperanza a quanto disposto dal par. 93, lettera e), iv) dell'IFRS 13, si informa che, nel corso dell'esercizio, si sono verificati trasferimenti di attività finanziarie, rappresentate da obbligazioni, dal Livello 1 al Livello 3 a seguito di delisting delle società emittenti per Euro 108.700.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del Fair Value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair value

31/12/2021 31/12/2020
Attività/Passività misurate
al fair value
Livello1 Livello2 Livello3
Livello1
Livello2 Livello3
1. Attività valutate al fair value
con impatto a conto economico:
129.537.889 10.798.874 214.164 137.347.108 9.321.388 3.031
a) attività finanziarie detenute
per la negoziazione
129.537.889 10.798.874 214.164 137.347.108 9.321.388 3.031
b) attività finanziarie designate
al fair value
- - - - - -
c) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value
- - - - - -
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività Immateriali - - - - - -
Totale 129.537.889 10.798.874 214.164 137.347.108 9.321.388 3.031
1. Passività finanziarie detenute
per la negoziazione
87.132.178 10.480.929 134.628 84.374.248 9.052.565 134.727
2. Passività finanziarie valutate
al fair value
- - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
Totale 87.132.178 10.480.929 134.628 84.374.248 9.052.565 134.727
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
Totale finanziarie detenute per
Di cui a:) Attività
egoziazione
la n
finanziarie designate al
Di cui b:) Attività
fair value
Di cui c:) Altre attività
obbligatoriamente
valutate al f.v.
finanziarie
Attività finanziarie valutate al f.v. con
impatto sulla redditività complessiva
Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali
l. Esistenze iniziali 3.026 3.026 - - - - - -
2. Aumenti 211.143 211.143 - - - - - -
2.1. Acquisti - - - - - - - -
2.2. Profitti imputati a: - - - - - - - -
2.2.1 Conto economico 102.106 102.106 - - - - - -
di cui: plusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto - - - - - - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli 108.700 108.700 - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 337 337 - - - - - -
3. Diminuzioni (9) (9) - - - - - -
3.1. Vendite - - - - - - - -
3.2. Rimborsi - - - - - - - -
3.3. Perdite imputate a:
3.3.1. Conto economico (9) (9) - - - - - -
di cui: minusvalenze (9) (9) - - - - - -
3.3.2 Patrimonio netto - - - - - - - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - - - - - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - - - - - - -
4. Rimanenze finali 214.160 214.160

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Passività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Passività finanziarie
designate al fair value
Derivati di copertura
l. Esistenze iniziali 134.727 - -
2. Aumenti - - -
2.1. Emissioni - - -
2.2. Perdite imputate a: - - -
2.2.1 Conto economico - - -
di cui:minusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - -
3. Diminuzioni (99) - -
3.1. Rimborsi - - -
3.2. Riacquisti (99) - -
3.3. Profitti imputati a: - - -
3.3.1 Conto economico - - -
di cui: plusvalenze - - -
3.3.2 Patrimonio netto - - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali (99) - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate al fair
value o misurate al fair value su base non
ricorrente
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
VB L 1 L 2 L 3 VB L 1 L 2 L 3
1. Att. fin. Valutate al costo
ammortizzato
116.672.633 108.876.276 7.796.357 80.018.925 - 76.449.409 3.569.516
3. Att. Materiali detenute a scopo di inv. - - - - - - - -
4. Att. non corr.e gruppi di att. in dism. - - - - - - - -
Totale 116.672.633 - 108.876.276 7.796.357 80.018.925 - 76.449.409 3.569.516
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
148.169.853 - 143.344.484 4.825.369 85.376.572 - 80.677.177 4.699.395
2. Pass. associate ad att. in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 148.169.853 - 143.344.484 4.825.369 85.376.572 - 80.677.177 4.699.395

Legenda

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.5 - Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Secondo quanto disposto dal par. 28 dell'IFRS 7, il Gruppo dichiara di non aver posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di transazione ed il valore dello strumento ottenuto attraverso una tecnica di valutazione interna.

Parte B

Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2021 31/12/2020
Affrancatrice postale 1.997 497
Cassa 5.936 6.435
Cassa valuta 3.663 3.588
Depositi conti correnti verso banche 12.825.726 25.796.085
Totale 12.837.322 25.806.605

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20

31/12/2021 31/12/2020
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 7.342.068 1.637.373 3.044 8.291.996 209.766 3.002
1.1 titoli strutturati - - - - - -
1.2 altri titoli di debito 7.342.068 1.637.373 3.044 8.291.996 209.766 3.002
2. Titoli di capitale 91.873.369 - 108.719 82.221.361 - 29
3. Quote di OICR 375.231 - - 694.575 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
5. Altri 4.225.167 - - 696.591 - -
Totale A 103.815.835 1.637.373 111.763 91.904.523 209.766 3.031
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 25.722.054 9.161.501 102.401 45.442.585 9.111.622 -
1.1 di negoziazione 25.722.054 9.161.501 102.401 45.442.585 9.111.622 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale B 25.722.054 9.161.501 102.401 45.442.585 9.111.622 -
Totale A+B 129.537.889 10.798.874 214.164 137.347.108 9.321.388 3.031

2.1 Composizione delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Tra le attività finanziarie di Livello 1 sono inclusi titoli di debito, titoli di capitale e strumenti finanziari derivati quotati su mercati attivi.

Le attività finanziarie di Livello 2, residuali, includono obbligazioni in prevalenza bancarie (nazionali e internazionali) non quotate su mercati attivi ma inserite in circuiti OTC da market maker/broker; inoltre sono presenti strumenti derivati OTC, costituiti da opzioni put e call su valute e commodities e titoli bancari. Per quanto riguarda le tecniche di valutazione si rimanda a quanto riportato nella tabella A.4.5.1.

Tra le attività finanziarie di Livello 3, sono presenti obbligazioni e titoli di capitale non quotati o con prezzi fermi da più di due settimane. Per quanto riguarda le tecniche di valutazione si rimanda a quanto riportato in calce alla tabella A.4.5.1.

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.2 Strumenti finanziari derivati

31 12 2021 31 12 2020
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Controparti centrali compensazione
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
Mercati organizzati Controparti centrali Senza accordi di
compensazione
compensazione
Con accordi di
Mercati organizzati
1. Titoli di debito e tassi di interesse
− Valore nozionale - - - - - - - -
− Fair value - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari
− Valore nozionale - 62.151.781 - 25.722.054 - 77.387.822 - 45.442.585
− Fair value - 9.263.902 - 25.722.054 - 9.111.622
-
45.442.585
3. Valute e oro
− Valore nozionale - - - - - - - -
− Fair value - - - - - - - -
4. Crediti
− Valore nozionale - - - - - - - -
− Fair value - - - - - - - -
5. Merci
− Valore nozionale - - - - - - - -
− Fair value - - - - - - - -
6. Altri
− Valore nozionale - - - - - - - -
− Fair value - - - - - - - -
Totale - 9.263.902 - 25.722.054 - 9.111.622 - 45.442.585
2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per
debitori/emittenti/controparti
Voci/Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
A. ATTIVITA' PER CASSA
1. Titoli di debito 8.982.485 8.504.762
a) Amministrazioni pubbliche 1.215.471 4.996.631
b) Banche 5.518.085 2.325.111
c) Altre società finanziarie 311.211 301.388
di cui: imprese di assicurazione 109.286
d) Società non finanziarie 1.937.718 881.632
2. Titoli di capitale 96.207.254 82.917.983
a) Banche 15.302.088 18.828.481
b) Altre società finanziarie 4.623.284 5.690.499
di cui: imprese di assicurazione 773.480 2.516.231
c) Società non finanziarie 72.056.711 27.328.379
d) Altri 4.225.171 31.070.624
3. Quote di O.I.C.R. 375.231 694.575
4. Finanziamenti - -
a) Amministrazioni pubbliche - -
b) Banche - -
c) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazioni - -
d) Società non finanziarie - -
e) Famiglie - -
Totale A 105.564.970 92.117.320
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Controparti centrali - -
b) Altre 34.985.956 54.554.207
Totale B 34.985.956 54.554.207
Totale A + B 140.550.926 146.671.527

La classificazione delle attività finanziarie per debitori/emittenti è stata effettuata secondo i criteri previsti dalla Banca d'Italia. Si precisa che non risultano in essere titoli di capitale da soggetti classificati a sofferenza o a inadempienza probabile.

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Crediti verso banche

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3
1. Finanziamenti 36.297.282 - - - 36.297.282 - 37.216.471 - - - 37.216.471 -
1.1 Depositi a scadenza - - - - - - - - - - -
1.2 Conti correnti
1.3 Crediti per servizi 15.236.541 - - - 15.236.541 - 5.787.044 - - - 5.787.044 -
negoziazione 15.236.541 - - - 15.236.541 - 5.787.044 - - - 5.787.044 -
raccolta ordini - - - - - - - - - - - -
consulenza - - - - - - - - - - - -
collocamento - - - - - - - - - - - -
1.4 Pronti contro termine 21.060.741 - - - 21.060.741 - 31.429.427 - - - 31.429.427 -
-di cui: su titoli di Stato - - - - - - - - - - - -
-di cui: su altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di capitale 21.060.741 - - - 21.060.741 - 31.429.427 - - - 31.429.427 -
1.5 Altri finanziamenti - - - - - - - - - - - -
2. Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
Totale 36.297.282 - - - 36.297.282 - 37.216.471 - - - 37.216.471 -

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Vi rientrano tutti i crediti, connessi con la prestazione di attività e servizi finanziari. Il fair value così determinato è stato convenzionalmente classificato in corrispondenza del livello 2 nella gerarchia di fair value. In particolare, trattasi di rapporti di conto corrente intrattenuti presso istituti di credito. Sono inoltre presenti depositi presso Banche per l'operatività in derivati, crediti per servizi di negoziazione prestati a Istituti di credito e di crediti derivanti da operazioni di negoziazione in attesa di perfezionamento. Sono infine presenti operazioni di prestito titoli azionari depositati presso Monte Titoli o presso depositario estero.

Legenda:

  • L1 = Livello 1
  • L2 = Livello 2
  • L3 = Livello 3

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2021 93

4.2 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Crediti verso società finanziarie

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3
1. Finanziamenti 72.578.994 - - - 72.578.994 - 39.232.938 - - - 39.232.938 -
1.1 Crediti per servizi 69.144.263 - - - 69.144.263 - 34.100.680 - - - 34.100.680 -
Deposito Margini 68.870.116 68.870.116 33.173.951 33.173.951
negoziazione 274.147 - - - 274.147 - 926.729 - - - 926.729 -
raccolta ordini - - - - - - - - - - - -
consulenza - - - - - - - - - - - -
collocamento - - - - - - - - - - - -
1.2 Pronti contro termine - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di Stato - - - - - - - - - - - -
-di cui: su altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di capitale - - - - - - - - - - - -
1.3 Altri finanziamenti 3.434.731 - - - 3.434.731 - 5.132.258 - - - 5.132.258 -
2. Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
Totale 72.578.994 - - - 72.578.994 - 39.232.938 - - - 39.232.938 -

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Vi rientrano tutti i crediti di funzionamento, connessi con la prestazione di attività e servizi finanziari. Il fair value così determinato è stato convenzionalmente classificato in corrispondenza del livello 2 nella gerarchia di fair value. Trattasi in prevalenza di depositi presso Cassa di compensazione per l'operatività su derivati. Sono inoltre presenti operazioni di negoziazione in attesa di perfezionamento, crediti verso clienti istituzionali per commissioni relative ai servizi prestati.

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2021 94

4.3 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Crediti verso clientela

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Valore di bilancio
Fair Value
Valore di bilancio Fair Value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3
1. Finanziamenti 7.796.357 - - - - 7.796.357 3.569.516 - - - - 3.569.516
1.1 Crediti per servizi 7.684.740 - - - - 7.684.740 3.488.423 - - - - 3.488.423
negoziazione - - - - - - - - - - - -
raccolta ordini - - - - - - - - - - - -
consulenza 7.684.740 - - - - 7.684.740 3.488.423 - - - - 3.488.423
collocamento - - - - - - - - - - - -
1.2 Pronti contro termine - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di Stato - - - - - - - - - - - -
-di cui: su altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di capitale - - - - - - - - - - - -
1.3 Altri finanziamenti 111.617 - - - - 111.617 81.093 - - - - 81.093
2. Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
Totale 7.796.357 - - - - 7.796.357 3.569.516 - - - - 3.569.516

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Il fair value così determinato è stato convenzionalmente classificato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value. Trattasi di crediti derivanti dall'attività di consulenza relativa ad attività di Specialist, Euronext Growth Advisor, Collocamento, Advisory, Liquidity provider, ecc.

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

4.4 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore Lordo Rettifiche di valore
complessive
Primo
stadio
Secondo
Terzo
Impaired Primo Secondo Terzo Impaired Write-off
parziali
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
stadio stadio acquisite o
oroginate
stadio stadio stadio acquisite o
oroginate
complessivi
Titoli di debito - credito
-
- - - - - -
Finanziamenti 116.672.633 - - - - - - -
Altre attività
Totale 31/12/2021 116.672.633 - - - - - - -
Totale 31/12/2020 80.018.925 - - - - - 337.482 -

L'assenza di rettifiche di valore riferite alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato classificate nel "Primo stadio" riviene dalla scadenza "a breve" dei medesimi, e dal fatto che essi risulteranno essere stati incassati per la maggior parte al termine del I trimestre 2022.

Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività\Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Attività di proprietà
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili 10.409 7.847
d) impianti elettronici 441.078 185.444
e) altre 86.199 159.035
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing
a) terreni - -
b) fabbricati 3.995.285 4.707.261
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
Totale 4.532.971 5.059.587

8.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde al 01/01/2021 - 4.707.261 7.847 185.444 159.035 5.059.587
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - - -
A.2 Esistenze iniziali nette al 01/01/2021 - 4.707.261 7.847 185.444 159.035 5.059.587
B. Aumenti - - 4.993 431.823 12.256 449.072
B.1 Acquisti - - 4.993 431.823 12.256 449.072
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasf. da imm. det. a scopo di inv. - - - - - -
B.7 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - (711.976) (2.431) (176.189) (85.092) (975.688)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Ammortamenti - (711.976) (2.431) (176.189) (85.092) (975.688)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento - - - - - -
imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value - - - - - -
imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a : - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - -
b) attività in via di dismissione - - - - - -
C.7 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette al 31/12/2021 - 3.995.285 10.409 441.078 86.199 4.532.971
D.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - - -
D.2 Rimamenze finali lorde al 31/12/2021 - 3.995.285 10.409 441.078 86.199 4.532.971

E. Valutazione al costo

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in Bilancio al costo e ammortizzate in funzione dell'effettivo deperimento tecnicoeconomico. Non è mai stata effettuata alcuna rivalutazione.

8.7 Impegni per l'acquisto di attività materiali (IAS 16/74 C)

Si informa che, ai sensi di quanto disposto dai par. 74 c) dello IAS 16, la Società non ha sottoscritto impegni/ordini per l'acquisto di attività materiali.

Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90

9.1 Composizione delle "Attività immateriali"

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Voci Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
Attivita' valutate
al costo
Attivita' valutate
al fair value
1. Avviamento - - - -
2. Altre attività immateriali 60.865 - 73.544 -
2.1 generate internamente - - - -
2.2 altre 60.865 - 73.544 -
TOTALE 60.865 - 73.544 -

Le "Attività immateriali" iscritte in bilancio sono principalmente rappresentate da licenze software, valutate al costo.

9.2 "Attività immateriali" variazioni annue

Totale
A. Esistenze iniziali al 01/01/2021 73.544
B. Aumenti
B.1 Acquisti 57.694
B.2 Riprese di valore -
B.3 Variazioni positive di fair value -
- a patrimonio netto -
- a conto economico -
B.4 Altre variazioni -
C. Diminuzioni
C.1 Vendite (70.373)
C.2 Ammortamenti -
C.3 Rettifiche di valore -
- patrimonio netto -
- conto economico -
C.4 Variazioni negative di fair value -
- a patrimonio netto -
- a conto economico -
C.5 Altre variazioni -
D. Rimanenze finali al 31/12/2021 60.865

Sezione 10 – Attività fiscali e Passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e voce 60 del passivo

10.1 Composizione delle "Attività fiscali: correnti e anticipate"

ATTIVITÀ FISCALI: IMPOSTE CORRENTI

31/12/2021 31/12/2020
Acconti IRES 3.093.732 2.042.717
Acconti IRAP 206.191 289.619
Credito da Patent Box 226.218 -
Acconto imposta rivalutazione TFR 26 2
Acconto ritenuta plusvalenze 893.705 856.134
Altri crediti e ritenute da recuperare in sede di dichiarazione dei redditi 12.485 12.719
Attività per imposte correnti 4.432.357 3.201.191

Gli effetti della fiscalità sono stati contabilizzati secondo modalità coerenti con quelle di registrazione degli eventi o delle transazioni che le hanno originate.

Le attività e le passività sono state determinate applicando ai valori nominali delle differenze temporanee le aliquote fiscali d'imposta che saranno in vigore nei periodi in cui si verificheranno le inversioni delle medesime differenze temporanee, tenendo conto delle disposizioni fiscali esistenti alla data di redazione del Bilancio intermedio.

"ATTIVITÀ FISCALI: IMPOSTE ANTICIPATE"

31/12/2021 31/12/2020
IRES IRAP IRES IRAP
Oneri relativi al personale 1.032.462 - 316.907 -
Svalutazione crediti emittenti 28.080 - 109.075 -
Spese manutenzione - - - -
Spese miglioria locali di terzi - - - -
Riporto perdite es. precedenti 114.165 - - -
Fondo rischi 120.000 - 168.296 -
Attività per imposte anticipate 1.294.707 - 594.278 -
TOTALE 1.294.707 594.278

10.2 Composizione delle "Passività fiscali: correnti e differite"

"PASSIVITÀ FISCALI: IMPOSTE CORRENTI"

31/12/2021 31/12/2020
Debiti IRES 3.835.195 3.022.872
Debiti IRAP 259.954 90.662
Passività per imposte correnti 4.095.149 3.113.534

"PASSIVITÀ FISCALI: IMPOSTE DIFFERITE"

31/12/2021 31/12/2020
Dividendi 86.675 97.073
Passività per imposte correnti 86.675 97.073
31/12/2021 31/12/2020
IRES IRAP IRES IRAP
1. Esistenze iniziali 594.278 - 535.686 -
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio: - - - -
a) relative a precedenti esercizi 24.000 - 18.000 -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
c) riprese di valore - - - -
d) altre - - - -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 1.005.951 - 327.847 -
2.3 Altri aumenti - - - -
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio: - - - -
a) rigiri (224.527) - - -
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
d) altre (104.995) - (287.255) -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - - -
3.3 Altre diminuzioni: - - - -
a) Trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 - - - -
b) Altre - - - -
4. Importo finale 1.294.707 - 594.278 -
TOTALE 1.294.707 594.278

10.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

10.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31/12/2021 31/12/2020
IRES IRAP IRES IRAP
1. Esistenze iniziali 97.073 - 86.665 -
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio: - - - -
a) relative a precedenti esercizi - - - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
c) altre 86.675 - 97.073 -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - - -
2.3 Altri aumenti - - - -
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio: - - - -
a) rigiri (97.073) - (86.665) -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
c) altre - - - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - - -
3.3 Altre diminuzioni: - - - -
4. Esistenze finali 86.675 - 97.073 -
TOTALE 86.675 97.073

Sezione 12 – Altre attività – Voce 120

12.1 Composizione delle "Altre attività"

31/12/2021 31/12/2020
Depositi cauzionali 300 300
Depositi pagati a organismi di compensazione per operazioni in derivati 51.231.000 15.987.000
Risconti attivi 384.542 283.067
Altre attività 293.073 37.788
Totale 51.908.915 16.308.155

L'importo di Euro 51.231.000 è relativo al deposito per "default fund" in essere presso la Cassa di Compensazione e Garanzia, a seguito dell'operatività in derivati svolta dalla Società.

I "risconti attivi" sono calcolati su costi sostenuti finanziariamente nel corso dell'esercizio corrente ma che hanno, in tutto o in parte, competenza in periodi successivi.

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Composizione delle "Passività finanziarie al costo ammortizzato": Debiti

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Verso Verso società Verso Verso Verso società Verso
Voci banche finanziarie clientela banche finanziarie clientela
1. Finanziamenti 122.436.713 - 4.372.269 70.963.674 - 4.301.092
1.1 Pronti contro termine 75.316.789 - - 65.958.768 - -
-di cui: su titoli di Stato - - - - - -
-di cui: su altri titoli di debito - - - - - -
-di cui: su titoli di capitale 75.316.789 - - 65.958.768 - -
1.2 Finanziamenti 47.119.924 - 4.372.269 5.004.906 - 4.301.092
2. Debiti per leasing 4.221.055 - - 4.896.312 - -
3. Altri debiti 10.984.044 5.702.672 453.100 2.855.706 1.961.485 398.303
Totale 137.641.812 5.702.672 4.825.369 78.715.692 1.961.485 4.699.395
Fair value - livello 1 - - - - - -
Fair value - livello 2 137.641.812 5.702.672 - 78.715.692 1.961.485 -
Fair value - livello 3 - - 4.825.369 - - 4.699.395
Totale fair value 137.641.812 5.702.672 4.825.369 78.715.692 1.961.485 4.699.395

In merito ai debiti verso banche ed enti finanziari, data la disponibilità a vista degli importi e la natura delle controparti, si è ritenuto il fair value in linea con il rispettivo valore contabile e convenzionalmente classificabile come "Livello 2". Trattasi in prevalenza di rapporti di conto corrente intrattenuti presso istituti di credito e operazioni di prestito titoli su titoli di capitale. I finanziamenti comprendono le linee di credito e finanziamenti con istituti di credito. Gli altri debiti sono relativi a operazioni di negoziazione in attesa di perfezionamento. Per quanto concerne i debiti verso clientela trattasi prevalentemente di valori con scadenza nel breve periodo il cui valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value e convenzionalmente sono stati classificati a Livello 3. Si informa che non sono presenti debiti verso promotori finanziari né debiti subordinati.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Composizione delle "Passività finanziarie di negoziazione"

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Fair value Fair value
Passività L1 L2 L3 FV* VN L1 L2 L3 FV* VN
A. Passività per cassa
1. Debiti - - - - - - - - - -
2. Titoli di debito - - - - - 1.302 - - 1.302 -
- Obbligazioni - - - - - - - - - -
-strutturate - - - - - - - - - -
-altre obbligazioni - - - - - 1.302 - - 1.302 -
- Altri titoli 15.128.439 - 134.628 15.263.067 2.865.074 23.850.146 - 134.727 23.984.873 5.403.112
-strutturati - - - - - - - -
-altri 15.128.439 - 134.628 15.263.067 2.865.074 23.850.146 - 134.727 23.984.873 5.403.112
Totale A 15.128.439 - 134.628 15.263.067 2.865.074 23.851.448 - 134.727 23.986.175 5.403.112
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 72.003.739 10.480.929 - 82.484.668 811.958.256 60.522.800 9.052.565 - 69.575.365 782.747.512
- di negoziazione 72.003.739 10.480.929 - 82.484.668 811.958.256 60.522.800 9.052.565 - 69.575.365 782.747.512
- connessi con la fair value option - - - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -
- di negoziazione - - - - - - - - - -
- connessi con la fair value option - - - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - - -
Totale B 72.003.739 10.480.929 - 82.484.668 811.958.256 60.522.800 9.052.565 - 69.575.365 782.747.512
Totale A+B 87.132.178 10.480.929 134.628 97.747.735 814.823.330 84.374.248 9.052.565 134.727 93.561.540 788.150.624

FV* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = Valore nominale/nozionale

Tutti gli strumenti finanziari iscritti tra le passività finanziarie per la negoziazione sono valorizzati al loro fair value. Nella sottovoce "Altri titoli" sono iscritte le vendite di titoli di capitale supportate dal diritto a ricevere tali titoli tramite contratti di prestito titoli. Si informa che non sono presenti passività finanziarie subordinate o strutturate.

Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

2.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti finanziari derivati

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività sottostanti/Tipologie derivati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
7. Titoli di debito e tassi di interesse
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
8. Titoli di capitale e indici azionari
−Valore nozionale - 70.778.968 741.179.288 - 53.619.109 - 729.128.402
−Fair value - 10.480.929 72.947.040 - 9.052.565 - 61.123.360
9. Valute e oro
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
10. Crediti
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
11. Merci
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
12. Altri
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
Totale - 10.480.929 - 72.947.040 - 9.052.565 - 61.123.360

La voce "Titoli di capitale e indici azionari" è valorizzata per un fair value di Euro 10.480.929, a fronte di un valore nozionale pari a Euro 70.778.968, e fa interamente riferimento a opzioni call e put su azioni.

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Si veda Sezione 10 dell'Attivo

Sezione 8 – Altre passività – Voce 80

8.1 Composizione della voce "Altre passività"

31/12/2021 31/12/2020
Debiti tributari verso l'Erario 1.478.924 885.887
Debiti verso enti previdenziali 537.708 551.710
Debiti verso il personale e collaboratori 9.781.451 10.154.011
Debiti verso fornitori 428.243 389.520
Debiti per fatture da ricevere 359.457 355.336
Risconti passivi non riconducibili a voce propria 1.189.244 1.185.961
Debiti fiscalità estera 144.855 51.050
Altri debiti 1.087.035 369.462
Totale 15.006.917 13.942.937

Con riferimento al conflitto Russo-Ucraino, si segnala che il Gruppo non risulta esposto direttamente o indirettamente e che

non sono in essere rapporti con fornitori, creditori e/o partner commerciali operanti nei paesi coinvolti dalla guerra.

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
A. Esistenze iniziali 55.025 30.603
B
Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio 37.352 24.449
B.2 Altre variazioni in aumento - -
C
Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate - (27)
C.2 Altre variazioni in diminuzione - -
D. Rimanenze finali 92.377 55.025

A partire dal 1° gennaio 2007 con la Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche complementari oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest'ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). I flussi destinati alla previdenza complementare non transitano dal fondo TFR. Le variazioni intervenute si riferiscono alle liquidazioni effettuate durante l'esercizio del TFR rimasto in azienda.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100

10.1 Composizione dei "Fondi per rischi e oneri"

Voci/valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Impegni e garanzie rilasciate - -
2. Fondi di quiescenza aziendali - -
3. Altri fondi per rischi ed oneri 3.241.798 701.234
3.1 controversie legali e fiscali - -
3.2 oneri per il personale 2.741.798 -
3.3 altri 500.000 701.234
Totale 3.241.798 701.234

La voce accoglie principalmente stanziamenti per oneri potenziali connessi a contenziosi in essere con controparti terze ovvero con ex-dipendenti e oneri per il personale

10.2 "Fondi di quiescenza aziendale" e "Altri fondi per rischi e oneri": variazioni annue

Fondi di
quiescenza
Altri fondi per rischi
ed oneri
Totale
A. Esistenze iniziali - 701.234 701.234
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio 2.741.798 - 2.741.798
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -
B.4 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell'esercizio - (201.234) (201.234)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -
C.3 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali 2.741.798 500.000 3.241.798

Sezione 11

Patrimonio – Voci 110, 120, 130, 140, 150 e 160

11.1 Composizione del "Capitale"

31/12/2021
Voci/Valori Importo n. azioni
1. Capitale
1.1 Azioni Ordinarie 3.290.500 36.195.500
Totale capitale 3.290.500 36.195.500

Il capitale sottoscritto è costituito da 36.195.500 azioni ordinarie e risulta interamente versato.

11.2 Composizione delle "Azioni Proprie"

31/12/2021
Voci/Valori n. azioni Valore
unitario
Importo
1. Azioni proprie -
1.1 Azioni ordinarie 4.051.003 1,95 7.909.950
Totale capitale 4.051.003 7.909.950

Patrimonio del gruppo – Voci 120, 160 e 170

15.1 Patrimonio del gruppo: composizione

Voci/Valori 31/12/2021 31/12/2020
1. Capitale 3.290.500 3.290.500
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 51.188.417 60.312.333
a) di utili 38.322.322 47.446.238
b) altre 12.866.095 12.866.095
4. Azioni proprie (7.909.950) (1.392.192)
a) capogruppo (7.909.950) (1.392.192)
b) controllate - -
5. Riserve da valutazione - -
6. Strumenti di capitale - -
7. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza del gruppo 7.196.024 7.752.586
Totale 53.764.991 69.963.227

In data 1° ottobre 2021, l'assemblea ordinaria dell'Emittente ha deliberato la distribuzione straordinaria di riserve di Euro 5 per ciascuna Azione Ordinaria ante frazionamento, attingendo dalla riserva straordinaria da utili per complessivi Euro 14.611.135. Tale distribuzione è stata eseguita in data 7 ottobre 2021.

Sezione 12

Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 180

12.1 Composizione del "Patrimonio di pertinenza di terzi"
----------------------------------------------------------- -- -- --
Voci/Valori Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
1) Capitale 6.499.802 6.499.802
2) Azioni proprie (1.374.504) (1.374.504)
3) Strumenti di capitale 707.269
4) Sovrapprezzi di emissione 1.415.311 2.395.546
5) Riserve 1.299.960 2.100.510
6) Riserve da valutazione
7) Utile (Perdita) dell'esercizio 1.537.364 1.301.316
Totale 10.085.202 10.922.670

La voce "azioni proprie" comprende le azioni riacquistate, per la quota computabile ai terzi in base agli equity ratio specifici.

Riconciliazione PN civilistico con PN consolidato

PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2021

Intermonte
Partners
Intermonte
SIM
Elisione e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
31/12/2021
Capitale: 3.290.500 45.950.000 (45.950.000) 3.290.500
Sovrapprezzi di emissione - 10.005.468 (10.005.468) -
Riserve:
a) di utili 13.043.001 9.190.000 16.089.321 38.322.322
b) altre 12.866.095 - - 12.866.095
Riserve da Valutazione: - - - -
Strumenti di capitale - 5.000.000 (5.000.000) -
Acconto su dividendi - - - -
Azioni proprie (7.909.950) (9.716.982) 9.716.982 (7.909.950)
Utile (Perdita) di esercizio 10.708.911 10.868.310 (14.381.197) 7.196.024
TOTALE 31.998.557 71.296.796 (49.530.362) 53.764.991

Parte C

Informazioni sul Conto Economico Consolidato

Sezione 1 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 10

1.1 Composizione del "Risultato netto dell'attività di negoziazione"

Voci\Componenti reddituali Plusvalenze Utili da
negoziazione
Minusvalenze Perdite da
negoziazione
Risultato
netto
31/12/2021
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito 18.758 2.804.594 (66.594) (1.069.449) 1.687.309
1.2 Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 4.149.412 13.765.146 (901.851) (25.866.824) (8.854.117)
1.3 Altre attività 122.670 - - (1.475.393) (1.352.723)
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre passività - - - - -
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio - 87.806 - - 87.806
4. Derivati finanziari
- Su titoli di debito e tassi di interesse 60.035 - - - 60.035
- Su titoli di capitale e indici azionari 13.493.119 120.584.694 (53.051.735) (63.956.256) 17.069.822
- Su valute e oro - - - - -
- Altri 1.468.640 - - - 1.468.640
5. Derivati su crediti
di cui: coperture naturali connesse con la
fair value option
- - - - -
Totale 19.312.634 137.242.240 (54.020.180) (92.367.922) 10.166.772

Non sono presenti svalutazioni o perdite da negoziazione riconducibili alle attività di evidente scarsa qualità creditizia del debitore (emittente o controparte).

Sezione 5 – Commissioni – Voci 50 e 60

5.1 Composizioni delle "Commissioni attive"

Dettaglio Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Negoziazione per conto proprio - -
2. Esecuzione di ordini per conto dei clienti 16.445.659 15.305.638
3. Collocamento e distribuzione
- di titoli 5.849.575 366.290
- di servizi di terzi - -
- gestioni di portafogli - -
- gestioni collettive - -
- prodotti assicurativi - -
- altri - -
4. Gestione di portafoglio
- propria - -
- delegata da terzi 436.416 759.855
5. Ricezione e trasmissioni di ordini 45.199 9.946
6. Consulenza in materia di investimenti 4.979.295 4.856.903
7. Consulenza in materia di struttura finanziaria 4.537.681 6.838.892
8. Gestione di sistemi multeraterali di negoziazione - -
9. Gestione di sistemi organizzati di negoziazione
10. Custodia e amministrazione 6.570 430
11. Negoziazione di valute - -
12. Altri servizi 1.200 1.744
Totale 32.301.595 28.139.698

Le commissioni attive dell'esercizio derivano in prevalenza dalla attività di negoziazione per conto della clientela.

5.2 Composizioni delle "Commissioni passive"
-- -- -- -- -- -- -- ----------------------------------------------
Dettaglio Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Negoziazione per conto proprio (102.859) (108.567)
2. Esecuzione di ordini per conto dei clienti (1.354.066) (2.139.458)
3. Collocamento e distribuzione
- di titoli (1.164.240) (19.278)
- di servizi di terzi - -
- gestioni di portafogli - -
- altri - -
4. Gestione di portafoglio
- propria - -
- delegata da terzi (7.604) (15.558)
5. Raccolta ordini (774) (250)
6. Consulenza in materia di investimenti (4.475) (4.635)
7. Custodia e amministrazione - -
8. Altri servizi (49.700) (89.609)
Totale (2.683.718) (2.377.355)

Sezione 6 – Interessi – Voci 70 e 80

6.1 Composizione degli "Interessi attivi e proventi assimilati"

Titoli di Altre Totale Totale
Voci/Forme tecniche debito Finanziamenti operazioni 31 12 2021 31 12 2020
1. Att. fin. valutate al f.v. con impatto a conto
economico:
450.677 - - 450.677 466.794
1.1 Att. Fin. detenute per per la negoziazione 450.677 - - 450.677 466.794
1.2 Att. Fin. designate al f.v. - - - - -
1.3 Att. Fin. Obbligatoriamente valutate al f.v - - - - -
2. Att. fin. Valutate al f.v. con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - -
3. Att. fin. Valutate al costo ammortizzato: - - 72.522 72.522 82.339
3.1. Crediti verso banche - - 4.652 4.652 8.883
3.2 Crediti verso società finanziarie - - 67.870 67.870 73.456
3.3. Crediti verso clientela - - - - -
4. Derivati di copertura - - - - -
5. Altre attività - - 86.812 86.812 22.911
6. Passività finanziarie - - - - -
Totale 450.677 - 159.334 610.011 572.044
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired

La voce include principalmente interessi attivi su titoli obbligazionari detenuti per la negoziazione. Non risultano in essere interessi attivi su attività finanziarie impaired.

6.4 Composizione degli "Interessi passivi e oneri assimilati"

Pronti Altri
Finanziamenti
Titoli Altre
operazioni
Totale Totale
Voci/Forme tecniche contro
termine
31 12 2021 31 12 2020
1. Pass.fin. valutate al costo ammortizzato (1.041.826) (436.871) - (70.770) (1.549.467) (1.096.686)
1.1. Verso banche (1.018.342) (436.871) - (70.770) (1.525.983) (1.096.686)
1.2 Verso società finanziarie (23.484) - - - (23.484) -
1.3. Verso clientela - - - - - -
1.4. Titoli in circolazione - - - - - -
2. Pass. fin. di negoziazione - - - - - -
3. Pass. fin. designate al fair value - - - - - -
4. Altre passività - - - (937.854) (937.854) (421.426)
5. Derivati di copertura - - - - - -
6. attività finanziarie - - - - - -
Totale (1.041.826) (436.871) - (1.008.624) (2.487.321) (1.518.112)
di cui : interessi passivi relativi ai debiti per leasing (70.770) (81.178)

La voce include principalmente interessi passivi derivanti in prevalenza da operazioni di prestito titoli.

Sezione 7 – Dividendi e proventi simili – Voce 90

7.1 Composizione dei "Dividendi e proventi simili"

Totale Totale
31 12 2020
31 12 2021 Proventi simili
Voci / Proventi Dividendi Proventi simili Dividendi
1. Attività finanziarie
detenute per la negoziazione
5.994.382 - 2.970.899 -
2. Attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- - - -
3. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - -
4. Partecipazioni - - - -
Totale 5.994.382 - 2.970.899 -

I dividendi si riferiscono in prevalenza a quanto di competenza per l'esercizio 2021 in relazione ai titoli di proprietà in portafoglio.

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 120

8.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Rettifiche di valore Riprese di valore
Voci/Rettifiche Primo
Secondo
stadio
stadio
Terzo Stadio Impaired acquisite o
originate
Primo e Totale Totale
Write-off Altre Write-off Altre secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisite o
originate
31 12 2021 31 12 2020
1. Titoli di debito - - - (74.445) - 99.036 24.591 (337.482)
2. Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale - - - (74.445) - - - 99.036 24.591 (337.482)

Le rettifiche di valore effettuate nell'esercizio si riferiscono a svalutazioni di crediti verso clientela del settore Corporate.

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 140

9.1 Composizione delle "Spese per il personale"

Voci / Settori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Personale dipendente
a) salari e stipendi (15.870.186) (15.488.906)
b) oneri sociali (2.392.966) (2.388.914)
c) indennità di fine rapporto (502.826) (475.019)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale - -
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
h) altri benefici a favore di dipendenti (299.027) (465.764)
2. Altro personale in attività (1.885.764) (52.150)
3. Amministratori e sindaci (880.924) (857.493)
4. Personale collocato a riposo - -
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende - -
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società - -
Totale (21.831.693) (19.728.246)

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

anno 2021 anno 2020
Dirigenti 16 17
Quadri direttivi 56 56
Restante personale 52 53
Totale 124 126

Il numero medio dei dipendenti è stato calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero dei mesi lavorati sull'anno.

9.3 Composizione delle "Altre spese amministrative"
-- ------------------------ -- -- -- ------------------------------
Voci/Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Compensi a professionisti esterni (561.395) (681.477)
Spese di quotazione su Euronext Growth Milan (737.283) -
Contratto -
Imposte indirette e tasse (120.725) (81.602)
Affitti immobili e spese condominiali (108.420) (123.175)
Appalto pulizie locali (45.002) (45.000)
Spese energetiche (95.700) (60.548)
Spese telefoniche (48.873) (49.775)
Premi di assicurazioni (42.018) (54.895)
Materiali per ufficio (47.750) (32.295)
Abbonamenti ed acquisto pubblicazioni (20.567) (19.231)
Spese rappresentanza e omaggi superiori a 50 Euro (477.210) (248.745)
Oneri per viaggi e missioni (47.839) (30.511)
Spese per pubblicità e pubblicazioni (3.815) (8.784)
Contributi associazioni di categoria (238.505) (197.930)
Manutenzione mobili e impianti (111.571) (111.962)
Servizi informativi (2.270.698) (2.455.507)
Spese accesso al mercato (3.494.260) (3.606.477)
Altre spese hardware e software (544.366) (485.207)
Altre (122.661) (49.537)
Totale (9.138.658) (8.342.658)

Sezione 10 –Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 150

10.1 Composizione degli "Accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri"

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Accantonamento Fondo Rischi - (100.000)
Totale - (100.000)

Sezione 11 – Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 160

11.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali"

Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese
di valore
( c )
Risultato netto
(a-b+c)
Risultato netto
Voci/Rettifiche e riprese di valore 31/12/2021 31/12/2020
1 Ad uso funzionale (263.712) (263.712) (209.615)
- Di proprietà (263.712) - - (263.712) (209.615)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - -
2 Detenute a scopo di investimento (711.976) (711.976) (711.976)
- Di proprietà - - - -
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (711.976) - - (711.976) (711.976)
Totale (975.688) - - (975.688) (921.591)

Le immobilizzazioni materiali sono ammortizzate in funzione dell'effettivo deperimento tecnico-economico.

Non è stato necessario apportare svalutazioni agli asset di proprietà iscritti in bilancio dal momento che non sono stati identificati indicatori di impairment.

Sezione 12 – Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 170

12.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
Riprese
di valore
( c )
Risultato netto
(a-b+c)
Risultato netto
Voci/Rettifiche e riprese di valore deterioramento
(b)
31/12/2021 31/12/2020
1. Avviamento - - - - -
2. Attività immateriali - - - - -
2.1 Di proprietà (70.373) - - (70.373) (85.781)
- Generate internamente (70.373) - - (70.373) (85.781)
- Altre - - - - -
2.2 Acquisite in leasing finanziario - - - - -
Totale (70.373) - - (70.373) (85.781)

Le immobilizzazioni immateriali sono ammortizzate in funzione dell'effettivo deperimento tecnico-economico.

Non è stato necessario apportare svalutazioni agli asset di proprietà iscritti in bilancio dal momento che non sono stati identificati indicatori di impairment ai sensi dello IAS 36.

Sezione 13 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 180

13.1 Composizione degli "Altri proventi e oneri di gestione"

ALTRI PROVENTI

Altri proventi Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Altri ricavi 318.811 466.111
Totale 318.811 466.111

ALTRI ONERI

Altri oneri Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Spese e commissioni bancarie (316.307) (325.694)
Altri oneri (93.147) (67.802)
Totale (409.454) (393.496)

Sezione 14 – Utile (perdite) delle partecipazioni – Voce 200

14.1 "Composizione degli utili(perdite) delle partecipazioni

Voci Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
1. Proventi - 81.413
1.1 Rivalutazioni - -
1.2 Utili da cessione - -
1.3 Riprese di valore - -
1.4 Altri proventi - 81.413
2. Oneri - -
2.1 Svalutazioni - -
2.2 Perdite da cessione - -
2.3 Rettifiche di valore da deterioramento - -
2.4 Altri oneri - -
Risultato netto - 81.413

Sezione 18 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 250

18.1 Composizione delle " Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"

Totale Totale
31/12/2021 31/12/2020
IRES IRAP ALTRE IRES IRAP ALTRE
1. Imposte correnti (-) (3.835.195) (259.954) - (3.022.872) (90.662) -
2. Variazioni delle imposte correnti
dei precedenti esercizi (+/-)
341.830 53.694 - - - -
3. Riduzione delle imposte correnti
dell'esercizio (+)
- - - - - -
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio - - - - - -
per crediti d'imposta di cui alla legge 214/2011 (+) - - - - - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 700.428 - - 40.592 - -
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (86.672) - - (97.073) - -
(2.879.609) (206.260) - (3.079.353) (90.662) -
Imposte di competenza dell'esercizio (-)
(-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5)
(3.085.869) (3.170.015)

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Voci/Valori 31/12/2021 31/12/2020
(A) Utili (Perdite) al lordo delle imposte dall'operatività corrente 8.733.388 9.053.902
(B) Utili (Perdite) al lordo delle imposte delle attività non correnti in via di dismissione - -
(A+B) Utili (Perdite) al lordo delle imposte 8.733.388 9.053.902
Aliquota fiscale corrente IRES (%) 24,0% 24,0%
Onere fiscale teorico (2.096.013) (2.172.936)
IRAP - -
Differenze permanenti (1.385.380) (997.079)
Svalutazioni/riprese di valore di attività per imposte anticipate e attività per imposte
anticipate precedentemente non iscritte
- -
Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi 395.524 -
Altro - -
Imposte sul reddito dell'esercizio (3.085.869) (3.170.015)
di cui:
Imposte sul reddito dell'esercizio dall'operatività corrente (3.085.869) (3.170.015)
Imposte sul reddito dell'esercizio delle attività non correnti in via di dismissione - -

Parte D

Altre informazioni

Sezione 1 – Riferimenti specifici sulle attività svolte

Attività di negoziazione in conto proprio

A.1 ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE IN CONTO PROPRIO

Operazioni con
controparti del gruppo
Operazioni con
altre controparti
A - Acquisti nell'esercizio
A1. Titoli di debito - -
A2. Titoli di capitale - 3.031.905
A3. Quote di O.I.C.R. - 69.128
A4. Strumenti derivati
- derivati finanziari - 1.786.057.705
- derivati creditizi - -
B - Vendite nell'esercizio
B1. Titoli di debito - -
B2. Titoli di capitale - 3.035.290
B3. Quote di O.I.C.R. - 69.492
B4. Strumenti derivati
- derivati finanziari - 1.706.862.400
- derivati creditizi - -

B. Attività di esecuzione di ordini per conto dei clienti

B.1 ATTIVITÀ DI ESECUZIONE DI ORDINI PER CONTO DEI CLIENTI

Operazioni con
controparti del gruppo
Operazioni con
altre controparti
A - Acquisti nell'esercizio
A1. Titoli di debito - 3.998.825.717
A2. Titoli di capitale - 10.295.549.486
A3. Quote di O.I.C.R. - 3.715.948.911
A4. Strumenti derivati
- derivati finanziari - 1.314.376.131
- derivati creditizi - -
B - Vendite nell'esercizio
B1. Titoli di debito - 4.107.554.509
B2. Titoli di capitale - 9.157.912.428
B3. Quote di O.I.C.R. - 3.120.621.476
B4. Strumenti derivati
- derivati finanziari - 862.209.926
- derivati creditizi - -

C. Attività di gestione di portafogli

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Gestioni
proprie
Gestioni ricevute
in delega
Gestioni
proprie
Gestioni ricevute
in delega
1. Titoli di debito - 11.116.349 - 10.650.169
di cui titoli di stato - 845.040 - 3.587.010
2. Titoli di capitale - 72.645.829 - 30.662.193
3. Quote di O.I.C.R. - - - -
4. Strumenti derivati - - - -
- derivati finanziari - 27.230 - -
- derivati creditizi - - - -
5.Altre attività - - - -
6. Passività - - - -
Totale Portafofogli gestiti - 83.762.178 - 41.312.362

C.1 VALORE COMPLESSIVO DELLE GESTIONI DI PORTAFOGLIO

C.2 GESTIONI PROPRIE E RICEVUTE IN DELEGA : OPERATIVITÀ NELL'ESERCIZIO

Gestioni proprie Gestione con la SIM
A. Gestioni proprie
A.1 Acquisti nell'esercizio - -
A.2 Vendite nell'esercizio - -
B. Gestioni ricevute in delega
B.1 Acquisti nell'esercizio 426.555.081 -
B.2 Vendite nell'esercizio 385.476.030 -

C.3 GESTIONI PROPRIE : RACCOLTA NETTA E NUMERO CONTRATTI

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Raccolta nell'esercizio - -
Rimborsi nell'esercizio - -
Numero di contratti - -

D. Attività di collocamento

D.1 COLLOCAMENTO CON E SENZA GARANZIA

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Titoli collocati con garanzia:
1.1 Titoli strutturati
- a valere su operazioni curate da società del gruppo - -
- a valere su altre operazioni - -
1.2 Altri titoli
- a valere su operazioni curate da società del gruppo - -
- a valere su altre operazioni 97.020.001 -
Totale titoli collocati con garanzia (A) 97.020.001 -
2. Titoli collocati senza garanzia:
2.1 Titoli strutturati
- a valere su operazioni curate da società del gruppo - -
- a valere su altre operazioni - -
2.2 Altri titoli
- a valere su operazioni curate da società del gruppo - -
- a valere su altre operazioni 53.392.409 -
Totale titoli collocati senza garanzia (B) 53.392.409 -
Totale titoli collocati (A+B) 150.412.410 -

E. Attività di ricezione e trasmissione ordini

E.1 ATTIVITÀ DI RICEZIONE E TRASMISSIONE ORDINI

Controvalore
Operazioni con
controparti del gruppo
Operazioni con altre
controparti
A - Ordini acquisti intermediati nell'esercizio
A1. Titoli di debito - 1.195.126
A2. Titoli di capitale - 24.829.749
A3. Quote di O.I.C.R. - -
A4. Strumenti derivati - -
- derivati finanziari - -
- derivati creditizi - -
A5.Altro - -
B - Ordini di vendita intermediati nell'esercizio
B1. Titoli di debito - 2.218.749
B2. Titoli di capitale - 26.815.635
B3. Quote di O.I.C.R. - -
B4. Strumenti derivati - -
- derivati finanziari - -
- derivati creditizi - -
B5.Altro - -

Nel corso dell'esercizio 2018 non sono state effettuate operazioni con controparti di gruppo, similmente a quanto accaduto nel precedente esercizio

F. Consulenza in materia di:

31/12/2021 31/12/2020
Attività di consulenza corporate 4.537.681 6.838.892
Informativa e analisi finanziaria online istituzionali 1.031.835 1.019.525
Informativa e analisi finanziaria online retail 240.703 284.517
Consulenza strumentale 1.925.268 2.292.728
Consulenza alla gestione 1.781.490 1.260.133
Totale 9.516.977 11.695.795

H. Custodia e amministrazione di strumenti finanziari

31/12/2021 31/12/2020
- Titoli di terzi depositati presso terzi 316.967.261 191.737.059
- Titoli di proprieta' depositati presso terzi 21.757.004 80.705.548
- di cui
titoli di stato - 3.772.851
obbligazioni 8.930.320 4.978.367
azioni e quote 12.645.015 71.212.959
altri 181.669 741.371

L. Impegni

La società non ha nessun impegno.

Sezione 2 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

Nella società esistono una funzione di risk-management che applica controlli di secondo livello all'attività aziendale e una funzione di revisione interna che applica i controlli di terzo livello. Entrambe le funzioni sono indipendenti l'una dall'altra e rispondono al Consiglio di Amministrazione societario. Verifiche sindacali sul loro operato vengono effettuate con cadenza almeno trimestrale.

Intermonte ha una cultura aziendale di "rischio contenuto", trattandosi di una società di tipo cooperativo in cui il management è anche il principale azionista.

Il modello di business della società porta a identificare nel rischio di posizione e nel rischio di credito e controparte i principali rischi aziendali.

Il primo rischio deriva dal fatto che il gruppo, attraverso la propria controllata Intermonte SIM, gestisce in conto proprio parte del proprio patrimonio ed è dal 2013 market maker su IDEM. Questo ha comportato un aumento della rischiosità delle posizioni in derivati, con un modesto aumento del rischio complessivo del portafoglio di negoziazione.

Il secondo rischio deriva dall'attività principale di Intermonte SIM come intermediario sui mercati italiani, principalmente il mercato azionario (MTA) e dall'attività di negoziazione in conto proprio di derivati OTC fatti con la propria clientela.

La funzione di Risk Management giornalmente monitora la situazione di rischiosità del portafoglio di negoziazione e l'affidamento della clientela e delle controparti con cui Intermonte lavora, comunicando all'organo decisionale aziendale (Comitato Esecutivo) le situazioni di eventuali superamenti dei limiti vigenti. Le decisioni in merito sono responsabilità del comitato, il quale comprende i principali membri del comitato direttivo di Intermonte SIM. Idonee procedure aziendali sono state redatte a riguardo, riepilogando tutti i limiti in essere e tutti i poteri spettanti al comitato.

2.1 Rischi di mercato

2.1.1 Rischio di tasso di interesse

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Nell'ambito dei rischi di mercato, definiamo il rischio di tasso di interesse come il rischio di subire perdite causato da un'avversa variazione del livello dei tassi di interesse.

L'esposizione del gruppo Intermonte a tale rischio è strettamente correlata alla componente obbligazionaria e alla componente in derivati su titoli azionari del portafoglio di proprietà.

Le obbligazioni in portafoglio sono costituite principalmente da titoli di debito governativo (principalmente depositate in Cassa di Compensazione e Garanzia) e debito corporate (senior o subordinato), non coperte al rischio tasso.

La componente derivativa è invece composta da opzioni su single stock, con scadenza fino a 5 anni, per la quale la copertura del rischio tasso avviene tramite futures su titoli di stato. La gestione di questo rischio risulta assai semplificata dall'assenza in portafoglio di prodotti derivati su tasso e su volatilità (quali per esempio caps, floors, swaptions, etc.).

Per finanziare l'operatività della proprietà e quella di negoziazione in conto proprio, Intermonte SIM utilizza sia mezzi propri sia capitale di terzi, ricorrendo ai finanziamenti bancari in conto corrente e al mercato del prestito titoli.

Le operazioni di finanziamento ed impiego della liquidità mediante l'utilizzo di questi strumenti finanziari sono sempre di breve durata (mediamente 2 settimane per i pronti contro termine e 1 mese per il prestito titoli) e a tasso variabile.

1. PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (DATA DI RIPREZZAMENTO) DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Tipologia A vista 3 mesi
Fino a
3 mesi fino a 6
Da oltre
mesi
6 mesi fino a 1
Da oltre
anno
1 anno fino a 5
Da oltre
anni
fino a 10 anni
Da oltre
5 anni
10 anni
Oltre
indeterminata
Durata
1. Attività
1.1 Titoli di debito 1.903.529 11.790 581.015 4.626.546 111.720 1.615.902
1.2 Altre attività 96.582.486
2. Passività
2.1 Debiti
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività 15.263.067
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
Posizioni lunghe 25.251.518 112.655.007 28.956.100 50.610.449 560
Posizioni corte 39.654.103 167.174.514 9.342.640 1.302.377
- Altri
Posizioni lunghe 7.773.969 10.105.820 10.285.520
Posizioni corte 2.085.520 18.059.489 2.984.050 5.036.250
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
Posizioni lunghe 87.948.251 12.886.031 67.394.232 87.499.498 59.257.272
Posizioni corte 227.037.033 35.807.026 40.543.768 9.122.317 2.475.141
- Altri
Posizioni lunghe 140.241.270 171.550.185 2.000.000 13.242.633 38.699.000 800.000
Posizioni corte 12.491.818 222.391.289 5.549.981 2.000.000 123.100.000 1.000.000

2. PORTAFOGLIO IMMOBILIZZATO: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (DATA DI RIPREZZAMENTO) DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

Voci/durata residua A vista 3 mesi
Fino a
3 mesi fino a 6
Da oltre
mesi
6 mesi fino a 1
Da oltre
anno
1 anno fino a 5
Da oltre
anni
fino a 10 anni
Da oltre
5 anni
10 anni
Oltre
indeterminata
Durata
1. Attività
1.1 Titoli di debito
1.2 Altre attività 180.740.955
2. Passività
2.1 Debiti 148.169.853
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività
3. Derivati
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte

3. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER LA MISURAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

La gestione del rischio di tasso di interesse per la SIM è regolata da un'apposita procedura interna "Gestione Rischi Portafoglio" approvata dal Consiglio di Amministrazione. Tale documento stabilisce le modalità da seguire e i limiti da rispettare per l'assunzione di tutti i rischi di mercato nell'ambito dell'attività di investimento in conto proprio.

Le analisi principali riguardanti il rischio di tasso di interesse vengono effettuate sia utilizzando alcuni indicatori sulla composizione del portafoglio (limiti di rating, di tipologia di debito governativo o corporate, di debito subordinato, di esposizione obbligazionaria complessiva netta e lorda, di assorbimento di liquidità, di duration), sia controllando la massima perdita potenziale dei portafogli (Value at Risk). Per la misurazione del VAR, calcolato su un orizzonte temporale di un giorno al 99% di probabilità, il Risk Management utilizza un software fornito da Bloomberg attraverso la funzione .

La verifica e il rispetto dei limiti viene effettuata giornalmente dalla funzione di Risk Management e comunicata al Comitato Esecutivo. Eventuali superamenti sono poi riportati alla prima sessione utile del Consiglio di Amministrazione.

2.1.2 Rischio di prezzo

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Nell'ambito dei rischi di mercato definiamo il rischio di prezzo come il rischio di subire perdite causato da variazioni sfavorevoli del mercato azionario e delle volatilità.

L'esposizione del gruppo Intermonte al rischio prezzo è connessa al solo portafoglio di negoziazione di vigilanza. Come già precedentemente accennato, l'assenza di prodotti strutturati nella composizione del portafoglio semplifica ed agevola la rilevazione e il monitoraggio anche del rischio prezzo. Le esposizioni su singola azione o su indici azionari implicite nei derivati sono sempre delta-hedgiate.

La società ricorre principalmente all'utilizzo di:

  • Azioni quotate appartenenti alla Borsa Italiana;
  • Futures su indici e su singola azione quotati sulla Borsa Italiana;
  • Opzioni su indici e su singola azione quotate sulla Borsa Italiana;
  • Warrants e covered warrants su azioni e indici quotati sulla Borsa Italiana;
  • Diritti quotati;
  • Obbligazioni convertibili;
  • Futures su dividendi quotati sulla Borsa Italiana;
  • Futures sui principali indici di borsa europei e mondiali.

La società può comunque investire anche in strumenti diversi da quelli sopra descritti.

Informazioni di natura quantitativa

1. TITOLI DI CAPITALE E O.I.C.R.

Portafoglio di negoziazione Altro
Valore di bilancio Valore di bilancio
Titoli di capitale/O.I.C.R. Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di capitale 91.873.369 108.719
2. O.I.C.R. 375.231
2.1 di diritto italiano 375.231
- armonizzati aperti
- non armonizzati aperti
- chiusi 375.231
- riservati
- speculativi
2.2 di altri Stati UE
- armonizzati
- non armonizzati aperti
- non armonizzati chiusi
2.3 di Stati non UE
- aperti
- chiusi
Totale 92.248.600 108.719

2. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER L'ANALISI DEL RISCHIO DI PREZZO

La gestione del rischio di prezzo è regolata dalla stessa procedura interna con cui viene regolato anche il rischio di tasso di interesse ("Gestione Rischi Portafoglio").

Il VAR (Value at Risk) viene calcolato separatamente sul portafoglio di proprietà azionario, sul portafoglio obbligazionario e sul portafoglio di proprietà complessivo di Intermonte SIM e sui singoli portafogli di Intermonte Partners SIM. Il VAR rappresenta la massima perdita potenziale su un predeterminato orizzonte temporale e con un preciso livello di confidenza. Intermonte utilizza un VAR calcolato al 99% di confidenza su un orizzonte temporale di un giorno. Esso viene valorizzato e diffuso giornalmente dal Risk Management utilizzando la media tra le due metodologie disponibili in Bloomberg: metodo "Montecarlo" e metodo "Storico". Verifiche effettuate dall'unità di Risk Management hanno evidenziato come il metodo utilizzato sia prudenziale.

VaR (1D) - 2021
Portafoglio Medio Min Max
DIR.TRAD.COMMOD. G&M 49.075 28.431 131.454
DIR.TRAD.COMMOD. G&M TOTAL 49.075 28.431 131.454
VaR (1D) - 2021
Portafoglio Medio Min Max
Dir. Trad. Fixed Income 83.260 33.380 174.462
M.M.C.D. Algo Equity 79.388 20.788 173.570
M.M.C.D. Derivatives 914.959 317.629 1.264.259
INTERMONTE TOTAL 898.260 305.961 1.562.598

Oltre al rischio complessivo, è oggetto di valutazione anche il rischio relativo a ciascun titolo di capitale (o meglio ciascun sottostante). Nella reportistica giornaliera diffusa dal Risk Management sono presenti indicatori e controlli con limiti di esposizione azionaria netta, esposizione azionaria lorda, di controvalore in obbligazioni convertibili, di assorbimento di liquidità e di greche (cash gamma 1%, vega, rho) per portafoglio e per singolo sottostante.

La verifica ed il rispetto dei limiti viene effettuata giornalmente dalla Funzione di Risk Management, che comunica ai membri del Comitato Esecutivo la posizione in essere. Ogni membro del Comitato Esecutivo può in qualsiasi momento convocare una riunione del comitato stesso, qualora lo ritenga necessario.

La definizione dei limiti di investimento della proprietà e la loro attribuzione spettano al Consiglio di Amministrazione. Il superamento dei limiti di secondo livello stabiliti genera una segnalazione al Comitato Esecutivo che deve deliberare in merito anche in misura temporanea e, in taluni casi, una convocazione immediata dello stesso Comitato, oltre all'informativa al primo Consiglio di Amministrazione utile.

2.1.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

L'esposizione al rischio di cambio è di entità limitata per il gruppo. Essa deriva principalmente dall'attività di intermediazione che Intermonte SIM svolge anche sui mercati regolamentati esteri e quindi alla disponibilità minima in valuta estera che la SIM deve detenere sui propri conti correnti in valuta, secondariamente, dall'attività del portafoglio di proprietà, che può investire in strumenti denominati in valuta diversa dall'euro, obbligazioni e azioni, queste ultime comunque sempre coperte al rischio cambio tramite futures su currencies. Tali attività generano flussi commissionali e marginali in valuta, i quali alimentano i conti di appoggio accesi presso le settlement house di cui la società si avvale.

Tutta la posizione in cambi di Intermonte SIM è accentrata sul portafoglio di Tesoreria che gestisce il rischio di cambio per tutte le operazioni sia in conto proprio che in conto terzi.

La Tesoreria si avvale di strumenti di home banking che, di concerto con le evidenze contabili interne alle quali pure ha accesso, permettono un monitoraggio continuo e in tempo reale delle giacenze in valuta presenti sui vari conti valutari.

Il ricorso frequente ad operazioni sul mercato forex (operazioni spot, forwards e swaps) per convertire in euro tali giacenze produce effetti sicuramente adeguati al fine della mitigazione del rischio cambio. Intermonte Partners SIM ha come posizioni in divisa estera solo un piccolo conto corrente.

Informazioni di natura quantitativa

1. DISTRIBUZIONE PER VALUTA DI DENOMINAZIONE DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Valute
Voci Dollari
Sterline
USA
Yen Dollari
canadesi
Franchi
Svizzeri
Altre
valute
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Altre attività finanziarie
2. Altre attività 1.132.651 1.392.849 101.291 141.782 5.498.955 983.700
3. Passività 5.018 42 4.937.948
3.1 Debiti 5.018 42 4.937.948
3.2 Titoli di debito
3.3 Passività subordinate
3.4 Altre passività finanziarie
4. Altre passività
5. Derivati finanziari
- Opzioni
Posizioni lunghe
Posizioni corte
- Altri
Posizioni lunghe
Posizioni corte
Totale attività 1.132.651 1.392.849 101.291 141.782 5.498.955 983.700
Totale passività 5.018 42 4.937.948
Sbilancio (+/−) 1.127.633 1.392.807 101.291 141.782 561.007 983.700

2.1.4 Operatività in strumenti finanziari derivati

Il Gruppo Intermonte opera in strumenti derivati sia con finalità di investimento direzionale, sia con l'obiettivo di effettuare coperture (hedging) di posizioni, sia in conto proprio che per la propria clientela.

Per quanto riguarda il mercato IDEM, la controllata Intermonte SIM sul conto terzi nel corso dell'esercizio 2021 circa lo 0,001% dei futures su indice (16° posto), lo 0,01% dei mini futures su indice (13° posto), lo 0,42% delle opzioni su indice (13° posto), l' 1,13% delle opzioni isoalfa (11° posto) e lo 0,001% degli stock futures (12° posto).

Per quanto riguarda il conto proprio, invece, Intermonte SIM ha scambiato nel corso dell'esercizio 2021 circa lo 0,32% dei futures su indice (7° posto), lo 0,001% dei mini-futures su indice (8° posto), il 3,98% delle opzioni su indice (3° posto), il 3,79% delle opzioni isoalfa (6° posto) e il 14,94% degli stock futures (1° posto).

La classifica è condotta tra gli associati Assosim per numero di contratti derivati negoziati.

Il desk derivati azionari della società da marzo 2013 svolge la funzione di Market Maker. Al 31 dicembre 2021 il desk era market maker su 50 titoli azionari italiani (i principali dell'indice FTSEMIB e non solo) e sull'indice FTSEMIB. L'attività del desk sui derivati tradati è sempre correlata a posizioni cash sottostanti (delta-hedging) e, di conseguenza, i rischi di posizione associati ai prodotti derivati si sono sempre mantenuti su livelli contenuti. Sono presidiati quotidianamente dal risk management i rischi di greche associati all'operatività in derivati, in particolar modo il rischio gamma, il rischio vega e il rho.

La capogruppo Intermonte Partners SIM ha iniziato attività di trading da marzo 2014 in strumenti derivati su merci. Nello specifico si tratta di arbitraggi (spread su diverse scadenze) in strumenti finanziari listati di tipo futures su certificati di emissioni di CO2. Il rischio tasso di interesse viene coperto attraverso futures listati su tassi euribor a 3 mesi, mentre il rischio di posizione sulla merce viene coperto detenendo in portafoglio (posizione hedgiata) le quote di CO2 (cosiddette quote EUA).

2.2 Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Con l'entrata in vigore dallo scorso 30.06.2021 del Regolamento Europeo 2033/2019 (IFR) che ha sostituito per i gruppi di imprese di investimento la precedente CRR in materia di vigilanza prudenziale, il rischio operativo non è più calcolato (metodo base) in maniera proporzionale al margine di intermediazione contabile, ma è suddiviso in singoli requisiti detti "k-factors", specifici per ciascun servizio MIFID offerto dalle SIM del gruppo. Intermonte ha sviluppato comunque un modello interno per la gestione di tali rischi. L'approccio è concepito in modo tale da combinare in modo omogeneo tutte le principali fonti informative (informazioni o dati di perdita) sia qualitative, sia quantitative.

La componente quantitativa si basa sulla raccolta, sull'analisi e sulla modellizzazione statistica dei dati storici di perdita.

La componente qualitativa è focalizzata, invece, sulla valutazione del profilo di rischio delle singole attività aziendali (Self Risk Assesment). In quest'ambito, il coinvolgimento della Società avviene sotto diversi aspetti: nella fase di identificazione dei processi e dei rischi da valutare; nella valutazione da parte dei responsabili di processo dei rischi stessi; nell'individuazione di possibili piani di mitigazione e di aree di miglioramento; nella condivisione con le funzioni centrali delle priorità e della fattibilità tecnico-economica degli interventi di mitigazione. Il tutto poi correlato da analisi macro di stress-testing (scenari di tipo "what-if") e simulazioni Montecarlo del rischio ipotizzabile.

Per la Società, il disegno organizzativo contempla l'introduzione di referenti precisi per ogni singola area aziendale per quanto concerne le attività di validazione. È previsto inoltre il coinvolgimento del middle e del top management nella fase di valutazione qualitativa del profilo di rischio e nella definizione delle strategie mitigative.

La funzione coordinatrice di tale processo è sempre la funzione predisposta al controllo del rischio.

Informazioni di natura quantitativa

Per quanto riguarda i k-factors relativi al Risk-To-Client, al 31 dicembre 2021, il gruppo ha allocato capitale pari a Euro 25.509 a fronte del AUM (Assets Under Management), 107.007 euro a fronte del CMH (Client Money Held), Euro 125.553 a fronte del ASA (Assets Safeguarded and Administrated) e Euro 90.504 a fronte del COH (Client Orders Handled).

Per quanto riguarda i k-factors relativi al Risk-To-Firm, al 31 dicembre, il gruppo ha allocato capitale pari a Euro 62.707 a fronte del DTF (Daily Trading Flow), ossia a fronte delle negoziazioni in conto proprio (cash e derivati).

Si fa presente come la nuova normativa IFR, Investment Firm Regulation, abbia permesso un ingente risparmio di capitale a fronte dei rischi operativi rispetto alla vecchia normativa (capitale totale allocato a fronte del rischio operativo al 31 dicembre 2020 pari a Euro 5.646.142). Per quanto riguarda, invece, il modello sviluppato internamente, l'accantonamento risulta essere stato pari a Euro 4.326.473.

2.3 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Operando prevalentemente come intermediario sul mercato azionario e non prevedendo fra le proprie attività quella puramente creditizia, Intermonte non è soggetta al "rischio di credito tradizionale" tipico delle istituzioni bancarie.

Intermonte SIM agisce in qualità di intermediario sui mercati mobiliari regolamentati domestici come aderente diretto e sui principali mercati azionari esteri avvalendosi di altri brokers. L'attività del proprio portafoglio di proprietà si estende a titoli obbligazionari, azionari, derivati su indici, su azioni, su tassi di interesse, su valute e su commodities, sia listati che OTC. La liquidità viene altresì gestita dalla Tesoreria avvalendosi di strumenti monetari (time deposit, linee di finanziamento, pronti contro termine).

Da quanto sopra esposto, il rischio di credito e controparte di Intermonte è quindi limitato essenzialmente a: i finanziamenti in essere con le altre controparti istituzionali, il rischio di mancato regolamento (tipicamente a due giorni) delle negoziazioni in conto terzi, i contratti derivati negoziati OTC, le operazioni sul mercato dei derivati quotati (per le quali è previsto un versamento giornaliero di margini alla clearing house, margini che il cliente potrebbe aver difficoltà a versare) e le operazioni di prestito titoli.

Al fine di gestire questa tipologia di rischio la società ha adottato una procedura interna ("Assunzione Rischio di Controparte e di Credito") con la descrizione del processo per affidare una nuova controparte/cliente e per valutare le esposizioni creditizie verso ciascuna controparte affidata.

Con l'entrata in vigore della nuova IFR, dal 30 giugno 2021, tali poste non rientrano più nel calcolo del rischio di credito, rischio da cui sono esentate le imprese di investimento. Infatti, i cc attivi bancari sono inclusi dal nuovo IAS nelle poste di bilancio comprese nella voce "Cassa", equiparate quindi, per le SIM, alle poste con zero rischio.

Intermonte Partners SIM è soggetta a rischio di controparte solo in maniera residuale, operando quasi esclusivamente su derivati listati e quindi essendo esposta solo verso CCPs.

Informazioni di natura quantitativa

1. GRANDI ESPOSIZIONI

Nel corso del 2021 il Gruppo ha fatto registrare solo poche volte esposizioni rilevanti da costituire delle "grandi esposizioni" (ossia oltre il 10% del proprio CET1).

La principale esposizione è sempre stata verso CC&G ed è costituita dai margini e dai Default Funds depositati per la propria operatività di investimento in conto proprio e di negoziazione in conto terzi.

Altre grandi esposizioni sono state occasionalmente quelle verso Banca Monte dei Paschi di Siena, BNP Paribas, UCG, Fondazione Carilucca o Wiit Fin, costituite sempre per lo più dalla liquidità societaria in eccesso depositata in conto corrente o per l'esposizione derivante da derivati OTC.

Con l'entrata in vigore della nuova IFR le SIM non sono più tenute a segnalare le loro "grandi esposizioni", ma a segnalare solo le loro esposizioni tali per cui ci sia da richiedere la copertura patrimoniale aggiuntiva a fronte del rischio di concentrazione.

Si segnala inoltre che, con la nuova IFR, concorrono a formare l'esposizione solo le operazioni attinenti al portafoglio di negoziazione e quindi sono escluse le esposizioni derivanti dal portafoglio immobilizzato (cc bancari, altre partecipazioni, ecc.).

Oltre alla verifica secondo i criteri di vigilanza, il Risk Manager provvede alla verifica quotidiana della concentrazione societaria sui principali nomi emittenti su cui è esposto il portafoglio di proprietà e verso i propri clienti/controparti.

Tale esposizione è calcolata secondo una metodologia prudenziale e circolarizzata al Comitato Esecutivo su base giornaliera.

2. CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI ED INTERNI

Intermonte si avvale dell'agenzia di rating esterna S&P per assegnare i rating alle proprie controparti. Per le Esposizioni per Cassa, sono da segnalare i 68 milioni di esposizione verso CC&G in Classe 1 e 25 milioni verso altre primarie banche italiane e non.

Il resto delle esposizioni riguarda soggetti non retati per 11 mios (principalmente intermediari vigilati come SIM, SGR o fondi oppure imprese).

Nelle esposizioni Senza Rating in Derivati, da segnalare quelle verso due clienti della controllata in derivati OTC.

Classi di rating esterni
Esposizioni classe
1
classe
2
classe
3
classe
4
classe
5
classe
6
Senza
rating
Totale
1.
Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
68.861.569 25.155.330 1.528 71.079 2.805.869 - 11.553.839 108.449.214
- Primo stadio 68.861.569 25.155.330 1.528 71.079 2.805.869 11.553.839 108.449.214
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
2.
Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
3.
Attività finanziarie in corso di
dismissione
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
Totale delle attività finanziarie
4.
Impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
5. Altre 26.968 23.150.918 1.933.397 7.704.264 32.815.546
Totale impegni ad erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Totale 68.861.569 25.182.298 23.152.446 2.004.476 2.805.869 - 19.258.103 141.264.760

3. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER LA MISURAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

Per quanto attiene al rischio controparte, premesso che per le negoziazioni sull'MTA - che costituiscono il core business della società - il "lato mercato" viene garantito dalla Controparte Centrale, tale rischio sussiste per il "lato cliente" e per tutte le transazioni OTC, oltre che su tutti i mercati obbligazionari.

La società ha in essere un controllo di primo livello che, tramite una procedura di affidamento dei singoli clienti e delle controparti di mercato, verifica in tempo reale il rispetto dei limiti di credito attribuiti ai singoli clienti.

Il controllo di secondo livello è in capo alla funzione di Controllo del Rischio, che, tramite un apposito applicativo, effettua un controllo a posteriori, adottando per ogni singola controparte una metodologia di calcolo simile a quella adottata della Cassa Centrale di Compensazione e Garanzia, determinando quindi i margini iniziali e di variazione da applicare al cliente, come ulteriore elemento oggettivo di valutazione del "rischio controparte". I dettagli della metodologia applicata sono riepilogati all'interno della procedura "Assunzione Rischio di Controparte e di Credito".

Oggetto di questa tipologia di rischio sono anche le operazioni di prestito titoli e/o di pronti contro termine, per le quali la metodologia utilizzata per il calcolo del rischio associato è del tutto analoga alle compravendite di titoli.

2.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE

Il rischio di liquidità viene definito come il rischio di non poter far fronte ai propri impegni di pagamento, o per incapacità di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) oppure per incapacità di smobilizzare i propri assets senza dover subire ingenti perdite in conto capitale (market liquidity risk). Vista l'attività preponderante del gruppo nell' intermediazione titoli, i flussi e deflussi giornalieri principali di liquidità del gruppo riguardano esclusivamente i margini che la SIM deve versare presso la Cassa di Compensazione e Garanzia per far fronte all'operatività dei propri clienti e del proprio portafoglio di investimento. La situazione della liquidità aziendale è attualmente monitorata tramite reportistica giornaliera condivisa fra diversi uffici della SIM (tesoreria, risk management, comitato esecutivo). La funzione di controllo del rischio, tramite opportune analisi statistiche, è poi in grado di poter prevedere e quindi monitorare quali saranno i giorni in cui potrebbero esserci esborsi di quantità elevate di liquidità (es: data valuta post expiry). Al fine di meglio gestire il rischio di liquidità con iniziative di mitigazione e prevenzione, la società si è procurata inoltre diverse linee di credito dai maggiori istituti bancari in modo tale da poter sempre far fronte all'operatività aziendale di intermediazione e negoziazione. Pur essendo in essere un accordo con il Gruppo MPS (per 175 milioni di euro) che permette di mantenere con tale gruppo linee di credito più che sufficienti, Intermonte SIM, nella prospettiva di una diversificazione delle fonti di approvvigionamento per mitigare il rischio di liquidità, ha ottenuto linee di finanziamento da altre medie banche italiane per circa 25 milioni di euro e altri 75 milioni come capogruppo, evidenziando un buon merito di credito. Nel corso del 2021 la SIM non ha mai richiesto fondi a terzi in c/c per più di 65 milioni di euro.

Giornalmente la funzione di risk management calcola le attività HQLA (High Quality Liquidity Assets) e verifica il rispetto del requisito patrimoniale secondo la IFR.

Il rischio di liquidità della capogruppo è invece estremamente limitato, vista la scarsa movimentazione dei propri attivi.

La funzione preposta al Controllo del Rischio monitora quotidianamente i flussi finanziari e di liquidità della società.

Nel corso dell'anno 2021 non si sono mai verificati casi di "mancanza di liquidità per far fronte ai propri impegni di pagamento"; il capitale della società è risultato fonte sufficiente di liquidità per garantire il corretto funzionamento delle attività societarie.

Informazioni di natura quantitativa

1. DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE – VALUTA DI DENOMINAZIONE EUR

Voci/Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino a
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
3 anni
Da oltre 3
anni fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Durata
indeterminata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato 1.200.550 8.000
A.2 Altri titoli di debito 718.464 32.944 647.050 585.582 800.000 4.964.786
A.3 Finanziamenti 108.449.214 3.562.918 5.747.575 7.416.116 2.253.853 2.080.279
A.4 Altre Attività 51.606.231 96.207.255
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche 62.325.023 26.375.871 13.231.335 7.166.355 1.629.886 26.913.341
- Enti Finanziari 5.702.672
- Clientela 4.825.369
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività 15.263.067
Operazioni Fuori Bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale:
Posizioni lunghe 16.293.124 210.685.844 38.857.580 28.956.100 54.823.489 6.072.480 1.371.520 83.903.248
Posizioni corte 28.476.976 112.295.017 23.498.308 12.326.690 83.488.716 17.670.261 1.470.100 161.737.316
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di capitale:
Differenziali positivi 3.805.781
Differenziali negativi 52.074.944
C.3 Finanziamenti da
ricevere
Posizioni lunghe
Posizioni corte

Sezione 3 – Informazioni sul patrimonio

3.1 Il patrimonio dell'impresa

3.1.rmazioni di natura qualitativa

Il patrimonio del gruppo risulta composto a fine anno, prevalentemente dalle Riserve, come per l'anno precedente. In particolar modo la voce più consistente risulta essere il versamento in conto capitale da parte dei soci per Euro 12,8 milioni. Concorrono inoltre alla formazione del patrimonio: il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato per Euro 3,29 milioni e le riserve da utili pari a Euro 33 milioni. Il patrimonio della società risulta essere sufficientemente capiente per il rispetto dei limiti dettati dalla Vigilanza prudenziale europea ed in linea con le esigenze operative sia della singola società sia del gruppo (in particolare della controllata Intermonte SIM). La controllata Intermonte Sim ha emesso nel corso dell'anno 2021 un prestito subordinato pari a Euro 5 milioni di nominale.

3.1.2 Informazioni di natura quantitativa

3.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori Esercizio 2021 Esercizio 2020
1. Capitale 3.290.500 3.290.500
2. Sovrapprezzi di emissione 0 0
3. Riserve 51.188.417 60.312.333
- di utili 38.322.322 47.446.238
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre 12.866.095 12.866.095
4. (Azioni proprie) (7.909.950) (1.392.192)
5. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utile/perdite attuariali relativi a piani previdenziali
a benifici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a
partecipazioni valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale - -
7 Utile (perdita) d'esercizio 7.196.024 7.752.586
Totale 53.764.991 69.963.227

3.2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

3.2.1 fondi propri

3.2.1.rmazioni di natura qualitativa

Il Gruppo Intermonte detiene strumenti finanziari propri computati come capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) per 5 milioni di euro (valutati Euro 4.924.315 al 31 dicembre 2021 perché nettati del rateo maturato), ma non detiene strumenti valutati come capitale di classe 2 (Tier 2 - T2).

Gli elementi positivi che costituiscono il Capitale Primario di Classe 1 (CET1) sono il capitale sociale, il sovrapprezzo di emissione e le riserve. Ad essi si contrappongono gli elementi negativi da dedurre, costituiti dalle azioni proprie, le attività immateriali, le rettifiche di valore per vigilanza e le attività fiscali differite che si riferiscono alla redditività futura.

3.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
A. Capitale Primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione
48.716.805
71.831.995
dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali di CET1 (+/-)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) 48.716.805 71.831.995
D. Elementi da dedurre dal CET1 1.593.871 313.777
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
F. Totale Capitale Primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D +/- E) 47.122.935 71.518.218
G. Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da
dedurre e degli effetti del regime transitorio
4.924.315 -
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall' AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
L. Totale Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G - H +/- I) 4.924.315 -
M. Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del
regime transitorio
- -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
P. Totale Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) - -
Q. Totale Fondi Propri (F+L+P) 52.047.250 71.518.218

3.2.2 Adeguatezza patrimoniale

3.2.2.rmazioni di natura qualitativa

A fine di verificare il rispetto costante dei limiti patrimoniali stabiliti dall'Organo di Vigilanza, le procedure aziendali prevedono il controllo giornaliero dell'assorbimento patrimoniale per ogni singola tipologia di rischio. I fondi propri del Gruppo Intermonte risultano essere più che adeguati al tipo di operatività svolta.

La voce rischi di mercato al 31 dicembre 2021 è composta dal requisito patrimoniale per rischio generico e specifico su titoli di debito, dal requisito patrimoniale per rischio generico e specifico su titoli di capitale e rischio aggiuntivo di greche su opzioni, dal requisito patrimoniale per rischio su merci ed infine dal requisito patrimoniale per il rischio di cambio. Il rischio di controparte è determinato da operazioni di prestito titoli e da operazioni in derivati OTC fatte con la clientela di Intermonte SIM. Il rischio operativo è calcolato utilizzando i k-factors (ASA, AUM, COH, CMH e DTF).

Alla luce della normativa esistente Intermonte possiede Attività di Rischio Ponderate (RWA) per 119.296.787 milioni di euro. Pertanto, i coefficienti prudenziali Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio risultano essere tutti superiori al 44%, quindi di gran lunga superiori ai requisiti patrimoniali minimi richiesti (rispettivamente, a seguito dello SREP e dei coefficienti Target: 7,83%, 9,54% e 11,82%). Il CET1 Capital Ratio risulta pari a 39.9%.

La società, oltre a verificare l'adeguatezza patrimoniale per i rischi di primo pilastro, utilizza anche delle metodologie di mitigazione degli altri rischi (detti di secondo pilastro). Al 31 dicembre 2021 non ci sono stati accantonamenti di capitale per i rischi di secondo pilastro.

REQUISITI PATRIMONIALI Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Requisito patrimoniale per rischi di mercato 7.269.596 9.572.502
Requisito patrimoniale per rischio di controparte e di credito 1.862.868 4.681.370
Requisito patrimoniale per rischio di aggiustamento della valutazione del credito - 1.159.018
Requisito patrimoniale aggiuntivo per rischio di regolamento - 948,37
Requisito patrimoniale aggiuntivo per rischio di concentrazione
Requisito patrimoniale: basato sulle spese fisse generali
Requisito patrimoniale per rischio operativo 411.279 5.646.142
Altri requisiti patrimoniali
Requisiti patrimoniali complessivi richiesti dalla normativa prudenziale 9.543.743 21.059.980
Capitale Iniziale
ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
1 Attività di rischio ponderate 119.296.787 263.249.750
2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 39,501% 27,167%
3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 43,628% 27,167%
4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 43,628% 27,167%

3.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

Sezione 4 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci 31/12/2021 31/12/2020
10. Utile (Perdita) d'esercizio 8.733.388 9.053.902
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico - -
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
20. a) variazione di fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del
30. proprio merito creditizio): - -
a) variazione del fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulle altre componenti
- -
40. reddituali:
a) variazione di fair value (strumento coperto)
- -
50. b) variazione di fair value (strumento di copertura)
Attività materiali
- -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti - -
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico - -
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico - -
Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
- -
110. b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- -
c) altre variazioni
Copertura dei flussi finanziari:
130. a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- -
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette - -
140. Strumenti di copertura (elementi non designati): - -
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
a) variazioni di valore
150. b) rigiro a conto economico
- rettifiche per rischio di credito
- -
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
160. b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
170. a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- -
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico - -
190. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 8.733.388 9.053.902
210. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 1.537.364 1.301.316
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 7.196.024 7.752.586

Sezione 5 – Operazioni con parti correlate

I rapporti con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, rientrano nella normale operatività del Gruppo e sono di norma posti in essere a condizioni economiche equivalenti a quelle di mercato praticate nei confronti di parti non correlate di corrispondente natura e rischio, ovvero, in mancanza di riferimento, a condizioni di reciproca convenienza verificata tenendo conto del complesso delle circostanze, delle caratteristiche peculiari dell'operazione e dell'interesse del Gruppo.

Nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2021 non sono state perfezionate operazioni con parti correlate né di maggiore, né di minore rilevanza, che abbiano influito in misura significativa sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo.

In ogni caso non sono state concluse operazioni atipiche o inusuali e/o a condizioni economiche e contrattuali non standardizzate per la tipologia di controparte correlata.

Secondo lo IAS 24 rientrano nella definizione di parti correlate i soggetti che:

  • a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari,
    • i. controllano l'entità, ne sono controllati, oppure sono sotto comune controllo (ivi incluse le entità controllanti, le controllate e le consociate);
    • ii. detengono una partecipazione nell'entità tale da poter esercitare un'influenza notevole su Quest'ultima; o
    • iii. controllano congiuntamente l'entità;
  • b) rappresentano una società collegata dell'entità;
  • c) rappresentano una joint venture in cui l'entità è una partecipante;
  • d) sono uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o della sua controllante;
  • e) sono uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d);
  • f) sono un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole di uno dei soggetti di cui ai punti (d) o (e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa di diritti di voto; o
  • g) sono un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità, o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata.

5.1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni realizzate con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

L'ammontare complessivo dei compensi e altri benefit ed agevolazioni di competenza dell'esercizio, corrisposti ad amministratori, sindaci ed altri dirigenti con responsabilità strategica è pari a Euro 2.932 migliaia, come di seguito rappresentato:

Ammontare compensi
Amministratori 598.903
Dirigenti 2.255.000
Collegio Sindacale 77.750

Sezione 6 – Informativa sul leasing

Informazioni qualitative

Il contratto in essere per la Società è riconducibile all'immobile ad uso strumentale.

Il leasing è definito come quel contratto la cui esecuzione dipende dall'uso di un bene identificato e che attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo del bene per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Il principio contabile internazionale IFRS 16 si applica a tutte le transazioni che prevedono un diritto ad utilizzare il bene, indipendentemente dalla forma contrattuale, i.e. leasing finanziario o operativo, affitto o noleggio. Rimangono esclusi dall'applicazione del principio i contratti con durata inferiore ai 12 mesi o che abbiano un valore unitario a nuovo del bene oggetto di leasing di modesto valore.

Il principio IFRS 16 impone la rilevazione iniziale di un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("Right of use" o "RoU") del bene oggetto di locazione e, in contropartita una passività rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri previsti dal contratto di leasing (Lease Liability).

Nel 2019, in sede di prima applicazione, secondo quanto previsto dal principio nelle disposizioni transitorie C3, la Società ha optato per l'adozione dell'approccio Modified B che consente di rilevare l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del principio alla data di applicazione iniziale e di non riesporre i dati comparativi del bilancio di prima applicazione dell'IFRS 16.

La Società ha deciso di avvalersi degli espedienti pratici previsti dall'IFRS 16 in caso di adozione dell'approccio Modified, ossia di non applicare le disposizioni previste dal principio ai leasing la cui durata termina entro 12 mesi dalla data dell'applicazione iniziale, contabilizzando quindi tali leasing come leasing a breve termine. Infine, in linea con quanto previsto dal Principio IFRS 16 al par.5, la Società ha escluso dalla rilevazione del RoU e della Lease Liability i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore.

Per quanto riguarda le misurazioni successive alla rilevazione iniziale dei contratti di leasing:

  • a. il diritto d'uso è stato oggetto di ammortamento lungo la durata del contratto o la vita utile del bene (sulla base dello IAS 16);
  • b. la passività è stata progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni e sulla stessa sono stati rilevati gli interessi passivi che sono, pertanto, sono stati imputati separatamente a conto economico.

Alla luce di tali considerazioni, non sono stati rilevati impatti a Patrimonio Netto in sede di prima applicazione del principio; in particolare la prima applicazione del principio, secondo l'approccio selezionato, ha determinato un incremento:

    1. delle passività finanziarie, a seguito dell'iscrizione del debito verso il locatore, per un importo pari a Euro 6 milioni circa; e
    1. delle attività, a seguito dell'iscrizione del diritto d'uso del bene, per un valore pari a Euro 6 milioni circa.

Informazioni quantitative

Le informazioni di natura quantitativa relative alle componenti connesse al leasing sono state fornite alle rispettive voci della presente nota illustrativa. La tabella seguente riepiloga gli impatti dell'adozione del principio IFRS 16 nell'esercizio 2021.

Variazioni
Valore 31 12 2020 Interessi Ammortamento Pagamenti Iscrizioni Altre variazioni Valore 31 12 2021
Stato Patrimoniale – attivo
Voce 80 - Attività materiali
Diritti d'uso acquisiti con il leasing 4.707.261 - (711.976) - - - 3.995.285
- Fabbricati uso uffici 4.707.261 - (711.976) - - - 3.995.285
- Fabbricati uso abitazione - - - - - - -
- Autovetture - - - - - - -
Stato Patrimoniale - passivo
Voce 10 - Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
Altri Debiti 4.896.312 70.770 - (720.485) - - 4.246.597
- Debiti per leasing Immobile uso uffici 4.896.312 70.770 - (720.485) - - 4.246.597
- Debiti per leasing Immobile uso abitazione - - - - - - -
- Debiti per leasing automezzi - - - - - - -
Conto Economico
Voce 80 - Interessi
Interessi su passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
- (70.770) - - - - (70.770)
- Debiti per leasing immobiliare uso uffici - (70.770) - - - - (70.770)
- Debiti per leasing Immobile uso abitazione - - - - - - -
- Debiti per leasing automezzi - - - - - - -
Voce 160 - Rettifiche di valore nette su attività
materiali
Ammortamento - - - - - - -
- Diritti d'uso leasing immobiliare uso uffici - - - - - - -
- Diritti d'uso leasing immobiliare uso abitaz. - - - - - - -
- Diritti d'uso leasing automezzi - - - - - - -

Sezione 7 – Altri dettagli informativi

7.1 Altro

Tipologia di servizi Soggetto che ha
erogato il servizio
Destinatario Compensi
(migliaia di Euro)
Revisione contabile KPMG S.p.A. Intermonte Partners S.p.A. 84
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. Intermonte Partners S.p.A. 155

Allegati

Raccordo

Conto economico consolidato riclassificato

Euro mn FY 2020 FY 2021 FY21 vs
FY20 %
Sales & Trading 14,5 15,9 10,0%
Investment Banking 9,6 11,4 19,2%
Global Markets 13,6 13,0 (4,4)%
Digital Division & Advisory 3,1 3,4 11,1%
Totale ricavi netti (management accounts) 40,7 43,8 7,7%
Riclassifica parziale di interessi netti e altre componenti finanziarie (0,9) (0,4) (60,2)%
Riclassifica parziale di altre spese amministrative 2,1 1,1 (48,3)%
Riclassifica parziale di commissioni nette (0,6) (1,4) 128,5%
Riclassifica parziale di rettifiche di valore nette per rischio di credito 0,3 (0,0) (108,2)%
Totale riclassifiche (management accounts) 0,9 (0,7) (174,2)%
Margine di intermediazione 41,6 43,2 3,7%
Rettifiche di valore nette per rischio di credito (0,3) 0,0 (108,2)%
Spese per il personale (management accounts) (*) (19,6) (21,6) 10,4%
Riclassifica parziale di "Spese per il personale" (0,1) (0,2) 92,9%
Totale spese per il personale (19,7) (21,8) 10,8%
Altre spese operative (management accounts) (**) (8,9) (10,4) 16,5%
Riclassifica parziale di altre spese amministrative (0,5) 0,8 (267,3)%
Costi operativi (29,1) (31,4) 7,8%
Utile (perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 12,2 11,8 (3,1)%
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (3,2) (3,1) (3,6)%
Utile (perdita) dell'attività corrente al nette delle imposte 9,1 8,7 (4,0)%
Utile (perdita d'esercizio) di pertinenza di terzi 1,3 1,5 18,3%
Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 7,8 7,2 (7,7)%

(*) Tale voce comprende i compensi degli Amministratori esecutivi, esclude quelli degli Amministratori non esecutivi e del Collegio Sindacale.

(**) Tale voce comprende i compensi degli Amministratori non esecutivi, del Collegio Sindacale, gli ammortamenti o rettifiche su attività materiali e immateriali e gli oneri e proventi di gestione.

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2021 156

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Gruppo lntermonte Partners SIM Relazione de/la societa di revisione 31 dicembre 2021

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e coerente con ii bilancio consolidate del Gruppo lntermonte Partners SIM al 31 dicembre 2021 ed e redatta in conformita alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relative contesto acquisite nel corso dell'attivita di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

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Milano, 8 aprile 2022

KPMG S.p.A.

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