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Intermonte Partners Sim

Annual Report May 13, 2022

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Annual Report

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Intermonte Partners SIM

SOCIETÀ PER AZIONI

CAPITALE SOCIALE EURO 3.290.500 P. IVA, CODICE FISCALE E ISCRIZIONE REGISTRO IMPRESE 06108080968 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia MILANO – GALLERIA DE CRISTOFORIS 7/8

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 2 Le immagini contenute in questo documento sono estratte da Shutterstock

Cariche sociali
4
Relazione sulla gestione
5
Prospetti contabili
16
Stato Patrimoniale
16
Conto economico17
Prospetto della redditività complessiva18
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31 12 202119
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31 12 202020
Rendiconto finanziario21
Note illustrative
22
Parte A
23
Politiche contabili 23
A.1 – Parte generale24
A.2 – Parte relativa alle principali relativa alle principali voci di bilancio 30
A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie 44
A.4 – Informativa sul Fair Value 44
A.5 - Informativa sul c.d. "Day one profit/loss" 51
Parte B
52
Informazioni sullo Stato Patrimoniale 52
ATTIVO 53
PASSIVO 63
Parte C
71
Informazioni sul Conto Economico71
Parte D
80
Altre informazioni 80
Sezione 2 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 81
Sezione 3 – Informazioni sul patrimonio 88
Sezione 4 – Prospetto analitico della redditività complessiva91
Sezione 5 – Operazioni con parti correlate92
Sezione 8 – Altri dettagli informativi94

Cariche sociali

Consiglio di amministrazione

Alessandro Valeri
1
Presidente
Guglielmo Manetti Amministratore delegato
Alessandro Chieffi
1,2
Consigliere
1,2
Francesca Paramico Renzulli
Consigliere
Manuela Mezzetti
1,2
Consigliere
Guido Pardini Consigliere
Dario Grillo Consigliere
Note: 1. Amministratore non operativo; 2. amministratori indipendenti

Collegio Sindacale

Barbara Premoli Presidente
Niccolò Leboffe Sindaco Effettivo
Marco Salvatore Sindaco Effettivo
Federico Sala Sindaco Supplente
Federica Mantini Sindaco Supplente

Società di Revisione

KPMG S.p.A.

Relazione sulla gestione

Premessa

Il 2021 è stato un anno di particolare importanza per Intermonte Partners SIM S.p.A. che ha avviato e completato con successo il progetto di quotazione sul mercato Euronext Growth Milan (EGM) (ex AIM Italia / Mercato Alternativo del Capitale), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita.

Il Bilancio d'esercizio, sottoposto a revisione contabile della Società di revisione KPMG S.p.A., chiude con un utile netto di Euro 10.708.911.

Si precisa che tutte le tabelle del presente fascicolo sono redatte in unità di Euro.

Scenario Macroeconomico

Scenario macroeconomico 2021

Il 2021 è iniziato con la situazione pandemica da Covid-19 sempre più preoccupante ovunque, tranne che in Cina, focolaio iniziale del virus e quindi in anticipo sugli altri paesi nelle azioni di difesa. Man mano che i piani di vaccinazione si sono fatti sempre più efficaci si è rimessa in moto l'economia mondiale sebbene a fasi non sempre allineate, a causa del diverso ritmo di ritorna dell'ondata pandemica nella seconda parte dell'anno e nelle varie are geografiche. Gli Usa hanno registrato, ad esempio, un marcato rallentamento della crescita nel terzo trimestre, per poi recuperare nel quarto trimestre (rispettivamente da +0,6% a +1,7% t/t), in entrambi i casi con un contributo significativo delle scorte.

Nell'area dell'euro il PIL ha invece decelerato a fine anno, per effetto della risalita dei contagi e del perdurare delle tensioni sulle catene di approvvigionamento che ostacolano la produzione manifatturiera.

In base ai primi dati preliminari (ove disponibili) dei Pil del quarto trimestre e le stime del FMI (World Economic Outlook gennaio 2022), l'andamento nelle varie aree geografiche per il 2021 è il seguente: Area Euro +5,2%, Italia +6,5%, UK +7,2%, Giappone +1,6%, Usa +5,6%.

Più in dettaglio nel quarto trimestre, il Pil dell'area euro ha decisamente decelerato (+0,3% in termini congiunturali, +2,3% nel terzo trimestre) ma è risalito al livello di fine 2019. Nell'ultimo trimestre 2021, l'andamento è stato piuttosto eterogeneo con un ritmo di crescita particolarmente forte in Spagna (+2,0%) e più contenuto in Francia (+0,7%), mentre in Germania si è registrata una flessione (-0,7%). Con particolare riferimento all'Italia, la crescita è rimasta elevata nel secondo e terzo trimestre (rispettivamente +2,7 e +2,6% t/t) rallentando poi nel quarto trimestre (+0,6% t/t), a causa principalmente della nuova ondata pandemica. Per l'Italia il 2021 si è chiuso con una crescita del Pil del 6,5%.

Nella seconda parte del 2021, il focus è stato soprattutto sulla rapida ripresa della dinamica inflattiva che, a dicembre, è arrivata al 7% negli Usa ed al 5% in area Euro. Il forte recupero ha alcune ragioni comuni ed altre specifiche. Tra le prime rientrano la pressione dei costi derivanti dalle strozzature della catena di fornitura che si sono tradotti in allungamento dei tempi ed aumento dei costi di consegna dei beni. A testimonianza di ciò la perdurante fase di elevati costi dei noli per il trasporto di merci, con il World Container Index (indice che misura il costo del trasporto di container di 40 piedi) che nel 2021 è salito del 113%, toccando il nuovo record storico. Inoltre, di rilievo anche il rialzo delle materie prime, pari a + 27% in termini di Bloomberg Commodity Index in Usd.

Le aziende hanno cercato di fare fronte al problema della supply chain attivandosi nel secondo semestre per ricostituire velocemente le scorte che avevano consumato nella prima parte dell'anno. Negli Usa, ad esempio, la contribuzione alla variazione del PIL della componente scorte è stata del 2,2% e del 4,4%, rispettivamente nel terzo e quarto trimestre 2021, dopo una contribuzione negativa di circa il 2% nella prima parte dell'anno.

Tra i fattori specifici dell'area Euro può essere annoverato il forte rialzo del Gas TTF, +265% a fine 2021, sulla scia delle tensioni con la Russia in un contesto di scorte europee sotto la media degli ultimi 5 anni. Tra i fattori specifici degli Usa rientra invece il marcato incremento degli affitti (che pesano per circa il 30% sull'indice generale dei prezzi al consumo) in seguito al forte forte incremento dei prezzi immobiliari che hanno portato su livelli record il cosiddetto price to rent ratio, comportando una convenienza relativa dell'affitto rispetto all'acquisto.

Il tema inflazione non ha invece interessato la Cina, con la variazione degli indici dei prezzi al consumo che a dicembre si è attestata all'1,5%.

Sul fronte politiche fiscali, il primo semestre del 2021 è stato caratterizzato dall'approvazione negli USA di un piano di Usd 1.900Mld, composto da diverse voci di spesa, tra cui assegni cash fino a Usd 1.400 per ogni cittadino adulto, incremento temporaneo dei sussidi per la disoccupazione di Usd 300 a settimana e Usd 350Mld di aiuti al comparto pubblico centrale e locale. A novembre è poi stato approvato un piano per le infrastrutture di circa Usd1.200Mld, circa metà dei quali sotto forma di nuovi investimenti federali da erogare nei prossimi cinque anni. Non è andato invece in porto il piano cosiddetto Build Back Better, indirizzato al sostegno del welfare e della transizione energetica, sebbene dimezzato a Usd 1.750Mld rispetto agli intenti originari.

In Area Euro, dopo il completamento a metà anno dell'iter per l'approvazione dei recovery plan nazionali, sono partite le prime erogazioni del recovery fund ai singoli paesi membri. Nel caso italiano, dopo aver ricevuto a metà anno il prefinanziamento del 13% delle risorse totali (pari a circa Eu 25Mld), il 31 dicembre 2021 l'Italia ha ottenuto la prima rata delle risorse previste dal PNRR: si tratta di Eu 24,1Mld, di cui Eu 11,5Mld di sovvenzioni ed Eu 12,6Mld di prestiti, erogati a seguito della valutazione positiva della Commissione europea su 51 targets & milestones.

Nel corso del primo semestre, si è assistito ad un rialzo dei tassi che si è arrestato a marzo fino all'estate. Il temporaneo arresto è attribuibile a fattore tecnici collegati a ricoperture oltre che al timore di rallentamento della crescita che poi, come prima citato, si è manifestato nel terzo trimestre negli Usa. Successivamente, i tassi hanno seguito un trend mediamente tendente ad un moderato rialzo, in corrispondenza di dati sull'inflazione crescenti che hanno portato la Fed a far partire il tapering ad inizio novembre, per poi accelerarne il ritmo a dicembre, in modo da arrivare ad azzerare il QE su Treasury e MBS entro marzo 2022. Durante il quarto trimestre la Fed ha cambiato la propria view sul fronte inflazione, non definendola più temporanea, ma dichiarando, a novembre, di attendersi un ridimensionamento nel corso del secondo o terzo trimestre 2022.

Diverso invece l'atteggiamento della BCE che, fino a fine 2021, ha seguito la tesi dell'inflazione temporanea, in vista di un rallentamento nel corso del 2022. Su questa base il presidente Lagarde a fine 2021 ha ribadito l'intenzione di non avere in programma movimentazioni dei tassi l'anno seguente. Allo stesso tempo a dicembre ha confermato la fine del piano pandemico PEPP di complessivi Eu 1.850Mld a marzo 2022, annunciando contestualmente una riduzione dell'importo complessivo del QE con il passaggio all'unica linea APP pari a Eu 40Mld mensili nel secondo trimestre, Eu 30Mld mensili nel terzo trimestre e Eu 20Mld mensili da ottobre. Confermata inoltre l'intenzione di proseguire con il reinvestimento dei titoli in scadenza per un esteso periodo di tempo oltre la data del primo rialzo tassi ed in ogni caso fino a quando la BCE lo riterrà opportuno.

In questo contesto la curva dei tassi Usa ha seguito un trend di appiattimento dal mese di marzo in poi: sul segmento 2/10 anni Treasury lo spread è passato dal massimo dell'anno a 158pb a marzo ai circa 80pb a fine 2021. Nel caso invece della curva Euro, si è assistito ad un andamento oscillatorio intorno ai 50pb in termini di 2/10 Swap spread, con punta minima ad agosto intorno ai 38pb e chiusura d'anno in prossimità dei 60pb. Il differente comportamento della curva dei tassi per scadenze (flattening negli Usa e sostanzialmente laterale in area Euro), corrisponde verosimilmente al diverso atteggiamento di politica monetaria di Fed e BCE, orientato in senso decisamente più restrittivo il primo, più attendista il secondo.

Per quanto riguarda i mercati valutari, il dollaro si è mediamente apprezzato verso le principali valute, con un trend più evidente in tal senso nella seconda parte dell'anno. Nei primi mesi del 2021 infatti era prevalsa l'attesa che i cospicui pian fiscali annunciati dal neopresidente Biden avrebbero portato ad un marcato incremento dei cosiddetti deficit gemelli (ossia deficit di bilancio e commerciale), in seguito principalmente alle corpose emissioni che sarebbero state necessarie per finanziare la politica fiscale espansiva. Nella seconda parte dell'anno è però prevalso l'impatto del differenziale dei tassi, che sul comparto 2 anni Usa/Germania è passato dai circa 80pb di inizio 2021 ai circa 135pb di fine anno. Ancora una volta è stato determinante il diverso atteggiamento di politica monetaria Fed/BCE prima evidenziato.

I mercati azionari nel corso del 2021 hanno beneficiato di uno scenario favorevole, caratterizzato da prospettive di ripresa di tutti i settori produttivi, dall'ampia liquidità disponibile e dal basso livello dei tassi. Anche eventi politici come l'elezione di Biden negli USA e l'ascesa di Draghi a capo del Governo in Italia hanno influito sui mercati così come la situazione sanitaria e i processi di vaccinazione. L'andamento dei mercati dei paesi occidentali è stato molto simile, con debolezza nel primo mese e poi trend ascendente per il resto del periodo, con i massimi toccati intorno alla metà di novembre. La diversa composizione degli indici, alcuni più pesati su titoli Growth e altri su titoli Value ne ha caratterizzato le fasi di alti e bassi. Discorso a parte per il Nasdaq che ha avuto una volatilità maggiore degli altri per la sua particolare composizione di titoli concentrata nei settori Tech e Growth. Alla fine dell'anno i mercati migliori sono stati quello francese (+27%), e l'indice S&P500 USA (+28%). In Italia i listini che hanno meglio performato sono stati quello dei titoli di piccola capitalizzazione (FTSE Italia Star +45%) e media capitalizzazione (FTSE Italia Mid Cap +30%), indici composti in gran parte da titoli di settori in forte crescita, legati alle tematiche innovative come digitalizzazione, green economy, sviluppo delle energie rinnovabili, pagamenti elettronici, cyber security, inseriti nei piani di sviluppo indicati dall'UE e che verranno finanziati dal Recovery Plan. Anche i listini principali italiani hanno registrato buone performance: FTSE Mib +23% e FTSE All Shares +24%.

Nel 2021 gli scambi azionari della Borsa Italiana sono ammontati a Eu 613Mld, in aumento rispetto ai Eu 605Mld del 2020.

Al 31 dicembre 2021 le società quotate erano sul mercato principale Euronext Milan Domestic erano 229 e 174 su Euronext Growth domestic.

Nel 2021 sono state 49 le offerte pubbliche iniziali (IPO) a Piazza Affari, di cui 5 su Euronext Milan (ex MTA) e 44 su Euronext Growth Milan (ex AIM Italia). Le IPO nel 2020 erano state 22 e nel 2019 erano state 41.

La capitalizzazione di mercato a fine dicembre 2021 era di circa Eu 758Mld per Euronext Milan, di cui Eu 68Mld dello STAR, e circa Eu 12Mld delle 174 società dell'Euronext Growth Milan.

Attese macroeconomiche 2022

In prospettiva 2022 lo scenario mondiale resta caratterizzato da fattori di rischio quali la persistenza di ostacoli sul fronte delle catene di fornitura, gli effetti della normalizzazione delle politiche economiche, la crisi energetica europea e le crescenti tensioni geopolitiche conseguenti allo scoppio della guerra in Ucraina ed alle possibili ripercussioni sul quadro macro/geopolitico globale. Il tema inflazione sarà probabilmente al centro dell'attenzione degli attori di politica economica (banche centrali e governi), con la forte propensione della Fed ad accelerare il ritmo di rialzo dei tassi e poi a ridurre il bilancio tramite riduzione dei reinvestimenti, con alcuni membri che non escludono anche la vendita di asset, in particolare MBS. In area Euro, l'accelerazione dell'inflazione al 5,8% a febbraio ha portato la Bce ad accelerare il tapering con possibile fine del QE nel terzo trimestre.

L'impatto della crisi in Ucraina potrebbe essere piuttosto marcato per l'Italia, vista la forte dipendenza dalla componente gas in generale e più in particolare gas russo. La variazione del Pil italiano 2022 è attesa, al momento, al 3,3% dal consenso mediano di Bloomberg News, in calo rispetto al 4,3% di inizio 2022, con le ultime stime dei contributori che evidenziano la possibilità di un posizionamento ben al di sotto del 3%, in corrispondenza dell'allungamento dei tempi della vicenda Ucraina e dell'innalzamento del livello delle sanzioni. Il tutto in un contesto di forti spinte inflattive pari per l'Italia al 5,8% dal 2,30% atteso ad inizio anno per il 2022, sempre in base al consenso mediano di Bloomberg News. Gli eventi in Ucraina pongono per l'Italia diverse criticità per il 2022, rappresentate non solo dall'elevato livello dei prezzi energetici ma anche dalla capacità di riuscire a centrare il livello di approvvigionamento del 90% di gas entro il 1° ottobre, come richiesto dalla proposta di Piano Ue denominato REPowerEU.

Nel corso dell'anno vi saranno due importanti appuntamenti elettorali ossia le elezioni presidenziali in Francia ad aprile e le elezioni di medio termine negli Usa a novembre. In Italia nel corso del secondo trimestre è atteso il test elettorale delle elezioni comunali che interesseranno diversi capoluoghi di provincia, un test importante prima delle elezioni politiche previste per il 2023. Inoltre, nel corso del 2022 è attesa la discussione sulla revisione del patto di stabilità e crescita, ossia l'accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell'Unione europea, inerente al controllo delle rispettive politiche di bilancio. La sospensione del patto decisa a causa della pandemia scadrà infatti a fine 2022. In seguito alla guerra in Ucraina, inoltre, si è aperta la discussione in sede di Consiglio Europeo per varare un nuovo programma Ue per supportare i comparti energia e difesa. La Commissione Ue è attesa presentare i dettagli su questi due ambiti nel mese di maggio.

Principali iniziative dell'anno

Gestione dell'emergenza COVID-19

Fin dall' inizio dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19, Intermonte Partners (la "Società", o unitamente a Intermonte SIM S.p.A. il "Gruppo") ha messo in atto una serie di misure specifiche per fronteggiare l'emergenza impegnandosi su diversi fronti strategici, strutturando una serie di azioni per contenere e mitigare il rischio di contagio e al contempo mantenere intatta la normale operatività di business.

In particolare, Intermonte Partners ha provveduto ad attivare ed estendere la procedura di smart working a tutti i dipendenti, fornendo gli strumenti necessari per il lavoro da remoto e garantendo la continuità operativa di tutte le attività aziendali.

Inoltre, considerando il maggiore ricorso a strumenti informatici Intermonte Partners ha ritenuto opportuno potenziare la sicurezza informatica per renderla sempre più immune a potenziali attacchi esterni, effettuando importanti investimenti in cybersecurity.

Dall'inizio della pandemia sono state divulgate informazioni su procedure e comportamenti da attivare, sulle precauzioni igieniche personali, e sono state divulgate chiare linee guida sulle modalità di pulizia e sanificazione dei luoghi di lavoro. In aggiunta sono stati messi a disposizione dei dipendenti test rapidi e test sierologici, e distribuiti dispositivi di protezione personale.

In particolare, essendo il core business del Gruppo reputato essenziale e strategico per la continuità e stabilità del mercato borsistico italiano, gli uffici di Intermonte sono rimasti aperti per tutto il 2021. Per minimizzare il rischio malattia per i dipendenti e rispettare l'obbligo di apertura, Intermonte ha adottato un sistema misto, in base a dei turni di lavoro in presenza e in smart working dotando tutto il personale degli strumenti necessari per lo smart working e adottando tutte le indicazioni dettate dalle autorità per i lavoratori in sede.

In aggiunta, al fine di garantire la sicurezza ai dipendenti in presenza, è stato istituito per tutto il 2021 l'obbligo di tampone settimanale effettuato a carico di Intermonte da personale medico presso la sede di Intermonte.

Schemi riclassificati

31/12/2021 31/12/2020
Conto economico Riclassificato
Ricavi Risultato netto 180.381 199.847
Commissioni Nette (44.696) -62.589
Margine di interesse 267.559 63.761
Dividendi 12.757.161 4.333.585
Margine di intermediazione 13.160.405 4.534.604
Spese Amministrative (2.979.343) (381.949)
di cui compensation (2.085.758) (228.869)
Altre spese 94.797 132.320
Utile dell'attività corrente 10.275.859 4.284.975
Imposte sul reddito 433.052 -
Utile netto 10.708.911 4.284.975
Stato patrimoniale riclassificato 31/12/2021 31/12/2020
Attivo
Cassa e Disponibilità liquide 1.558.550 3.564.622
Attività finanziarie valutate al fair value 4.226.522 728.316
Crediti 499.882 209.635
Partecipazioni 39.358.489 45.307.969
Attività materiali e immateriali 7.025 20.845
Attività fiscali 626.327 193.368
Altre attività 204.074 232.519
Totale Attivo 46.480.869 50.257.274
Stato patrimoniale riclassificato 31/12/2021 31/12/2020
Passivo
Debiti 11.511.878 420.485
Passività finanziarie valutate al fair value 943.300 600.560
Passività fiscali - -
TFR 12.771 11.520
Fondi rischi e oneri 900.000 -
Altre passività 1.114.363 150.999
Patrimonio Netto 31.998.557 49.073.710
Totale Passivo 46.480.869 50.257.274

Nel primo semestre 2021 Intermonte Partners SIM S.p.A. ha registrato l'incasso del dividendo 2020 distribuito dalla controllata Intermonte SIM per un importo pari ad Euro 7.872.679. Nel mese di ottobre ha incassato un dividendo straordinario per un importo totale di Euro 10.833.962 utilizzando riserve straordinarie di utili di Intermonte SIM S.p.A. per Euro 4.884.962 e riserve di capitali (sovrapprezzo azioni) per un importo di Euro 5.949.480, queste ultime portate a riduzione del valore della partecipazione.

Principali iniziative di Business

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

La Società contestualmente all'approvazione del progetto di bilancio da parte del CDA, ha avviato un piano di acquisto di azioni proprie sino a 340.000 azioni e sino a Euro 1.200.000 da attuarsi entro la fine di ottobre 2022.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il risultato della Società, negli anni passati, è stato determinato principalmente dai dividendi distribuiti da Intermonte SIM, contabilizzati per cassa.

Oltre a questa fonte di ricavi si dovrà considerare il risultato della gestione del portafoglio, nonché quello dell'attività di intermediazione su quote CO2 e strumenti derivati ad esse connessi.

Gestione del rischio

In ottemperanza a quanto prescritto dal 3° comma, punto 6-bis – a) e b dell'art. 2428 del Codice civile, si fornisce informativa in merito alla gestione dei rischi, anche finanziari.

Intermonte Partners SIM non ha presentato, sino ad ora, rischi operativi rilevanti nella propria attività, in quanto gli unici rischi di un certo peso sono inerenti al possesso della partecipazione in Intermonte SIM e agli investimenti relativi al portafoglio di proprietà.

Lo svolgimento dell'attività di intermediazione finanziari di quote CO2 e di strumenti derivati ad esse collegati, in base alle modalità di effettuazione e al puntuale monitoraggio delle funzioni di controllo, non ha comportato un sostanziale incremento dei rischi.

Per ulteriori dettagli sulla gestione del rischio, si rimanda alla sezione 2 parte D della nota integrativa.

Rapporti con parti correlate

Ai sensi dell'art. 2428 comma 3, punto 2) del Codice civile, dichiariamo con la presente che i rapporti ricorrenti tra parti correlate intrattenuti nel corso del 2021 sono riconducibili a rapporti partecipativi, a contratti di prestazione di servizi infragruppo, e di distacco del personale con:

Intermonte SIM

Oltre a queste si aggiungono:

  • i dirigenti con responsabilità strategiche, ossia quei soggetti ai quali sono attribuiti poteri e responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Capogruppo, compresi gli amministratori e i componenti del collegio sindacale;
  • gli stretti familiari dei soggetti di cui alla lettera c), ossia quei soggetti che ci si attende possono influenzare, o essere influenzati, nei loro rapporti con la Società (questa categoria può includere il convivente, i figli, i figli del convivente, le persone a carico del soggetto e del convivente) nonché le entità controllate, controllate congiuntamente e le collegate di uno di tali soggetti;

Per maggiori dettagli in merito si rimanda all'apposita sezione della nota integrativa.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore del top management, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, regolati in azioni rappresentative del capitale (stock option). Il principio contabile internazionale di riferimento è l'IFRS 2 – Share based payments. in particolare, essendo previsto che l'obbligazione della Società a fronte del ricevimento della prestazione lavorativa venga regolata in stock option, la fattispecie contabile che ricorre è quella degli "equitysettled share based payment". Essendo il piano in oggetto attribuito al termine dell'esercizio 2021, la quota di competenza dell'esercizio è stata ritenuta non materiale.

Azioni Proprie

In ottemperanza al disposto di cui all'art. 2824,3° e 4° comma del Codice civile, si fornisce informativa in merito alle azioni proprie detenute.

Al 31 dicembre 2021 risultano n. 4.051.003, azioni il cui costo, pari ad Euro 7.909.950 è stato portato in deduzione del patrimonio netto. La Società contestualmente all'approvazione del progetto di bilancio da parte del CDA, ha avviato un piano di acquisto di azioni proprie sino a 340.000 azioni e sino a Euro 1.200.000 da attuarsi entro la fine di ottobre 2022.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il risultato della Società, negli anni passati, è stato determinato principalmente dai dividendi distribuiti da Intermonte SIM, contabilizzati per cassa.

Oltre a questa fonte di ricavi si dovrà considerare il risultato della gestione del portafoglio, nonché quello dell'attività di intermediazione su quote di CO2 e strumenti derivati ad esse connessi.

Proposta destinazione dell'utile

Il Consiglio di Amministrazione propone un dividendo di Euro 0,26 per ciascuna delle 32.144.497 azioni in circolazione.

Le azioni che venissero eventualmente acquistate dalla Società prima della rata di stacco non riceveranno il dividendo.

Vi invitiamo perciò ad esaminare e valutare questa relazione sulla gestione, lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico, il prospetto della redditività complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto, il rendiconto finanziario e la nota integrativa dell'esercizio che vi sono rappresentati.

Con l'approvazione dei documenti sopra richiamati, il consiglio di Amministrazione richiede lo specifico consenso al seguente riparto dell'utile:

Patrimonio Netto Bilancio 31 12 2021 Variazione dopo
la delibera dell'Assemblea
Patrimonio Netto dopo
le delibere dell'Assemblea
Capitale 3.290.500 3.290.500
Azioni proprie (7.909.950) (7.909.950)
Riserve 25.909.096 2.351.342 28.260.438
Utile (Perdita) d'esercizio 10.708.911 (8.357.569)
Totale Patrimonio netto 31.998.557 (6.006.227) 23.640.988

Prospetti contabili

Stato Patrimoniale

Voci dell'attivo 31 12 2021 31 12 2020
10 Cassa e disponibilità liquide 1.558.550 3.564.622
20 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: 4.226.522 728.316
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.226.522 728.316
b) attività finanziarie designate al Fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
30 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
40 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 499.882 209.635
a) crediti vs banche - -
b) crediti verso società finanziarie 499.882 209.635
c) crediti verso clientela - -
70 Partecipazioni 39.358.489 45.307.969
80 Attività materiali 7.025 20.845
90 Attività immateriali - -
di cui :
- avviamento - -
100 Attività fiscali 626.327 193.368
a) correnti 193.275 193.368
b) anticipate 433.052 -
120 Altre attività 204.074 232.519
TOTALE ATTIVO 46.480.869 50.257.274
Voci del passivo e del patrimonio netto 31 12 2021 31 12 2020
10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 11.511.878 420.485
a) debiti 11.511.878 420.485
b) titoli in circolazione
20 Passività finanziarie di negoziazione 943.300 600.560
60 Passività fiscali - -
a) correnti - -
b) differite - -
80 Altre passività 1.114.363 150.999
90 Trattamento di fine rapporto del personale 12.771 11.520
100 Fondi per rischi e oneri: 900.000 -
c) altri fondi rischi ed oneri 900.000 -
110 Capitale 3.290.500 3.290.500
120 Azioni proprie (-) (7.909.950) (1.392.192)
150 Riserve 25.909.096 42.890.427
170 Utile (Perdita) d'esercizio 10.708.911 4.284.975
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 46.480.869 50.257.274

Conto economico

Voci 31 12 2021 31 12 2020
10 Risultato netto dell'attività di negoziazione 180.381 199.847
50 Commissioni attive - -
60 Commissioni passive (44.696) (62.589)
70 Interessi attivi e proventi assimilati 481.279 192.283
80 Interessi passivi e oneri assimilati (213.720) (128.522)
90 Dividendi e proventi simili 12.757.161 4.333.585
110 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 13.160.405 4.534.604
120 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di : - -
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
130 RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 13.160.405 4.534.604
140 Spese amministrative: (2.979.343) (381.949)
a) spese per il personale (2.085.758) (228.869)
b) altre spese amministrative (893.585) (153.080)
160 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (13.820) (13.820)
170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - (989)
180 Altri proventi e oneri di gestione 108.617 147.129
190 COSTI OPERATIVI (2.884.546) (249.629)
200 Utili (Perdite) delle partecipazioni - -
240 UTILE(PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 10.275.859 4.284.975
250 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 433.052 -
260 UTILE(PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 10.708.911 4.284.975
270 Utile delle attività operative cessate al netto delle imposte - -
280 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 10.708.911 4.284.975

Prospetto della redditività complessiva

Voci 31 12 2021 31 12 2020
10. Utile (Perdita) d'esercizio 10.708.911 4.284.975
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
20. Titoli di capitale designati al f.v. con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al f.v. con impatto a c.e. (variazioni del proprio
merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al f.v. con impatto sulla redditività
complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti
80. Attività non correnti in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
100. Coperture di investimenti esteri
110. Differenze di cambio
120. Copertura dei flussi finanziari
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al f.v. con impatto
sulla redditività complessiva.
150. Attività non correnti in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
180. Redditività complessiva (voce 10+170) 10.708.911 4.284.975

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31 12 2021

Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2020 Modifica saldi apertura Esistenze al 01/01/2021 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distrib. Straord. Dividendi Variaz. Str. Di Capitale Altre variazioni mplessiva esercizio 2021
Redditivita' co
monio netto al 31/12/2021
Patri
Capitale 3.290.500 3.290.500 3.290.500
Sovrapprezzi di emissione - - -
Riserve:
a) di utili 30.024.333 30.024.333 (16.981.331) 13.043.002
b) altre 12.866.095 12.866.095 12.866.095
Riserve da Valutazione:
Strumenti di capitale
Azioni proprie (1.392.193) (1.392.193) (6.517.758) (7.909.951)
Utile (Perdita) di esercizio 4.284.975 4.284.975 (4.284.975) 10.708.911 10.708.911
Patrimonio netto 49.073.710 49.073.710 - (4.284.975) (16.981.331) - - - - 10.708.911 31.998.557

Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2019 Modifica saldi apertura Esistenze al 01/01/2020 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distrib. Straord. Dividendi Variaz. Str. Di Capitale Altre variazioni mplessiva
Redditivita' co
esercizio 2021
monio netto al 31/12/2020
Patri
Capitale 3.290.500 3.290.500 3.290.500
Sovrapprezzi di emissione - - -
Riserve:
a) di utili 29.438.142 29.438.142 586.191 30.024.333
b) altre 12.866.095 12.866.095 12.866.095
Riserve da Valutazione:
Strumenti di capitale
Azioni proprie (1.392.193) (1.392.193) (1.392.193)
Utile (Perdita) di esercizio 6.232.669 6.232.669 (586.191) (5.646.478) 4.284.975 4.284.975
Patrimonio netto 50.435.213 50.435.213 - (5.646.478) - - - - - 4.284.975 49.073.710

Rendiconto finanziario

A. ATTIVITA' OPERATIVA 31 12 2021 31 12 2020
1. Gestione (1.880.806) (388.209)
interessi attivi incassati (+) 12 192.283
interessi passivi pagati (-) (213.535) (128.249)
dividendi e proventi simili - -
commissioni nette (+/-) (41.696) (59.589)
spese per il personale (-) (167.745) (165.933)
altri costi (-) (1.391.459) 19.518
altri ricavi (+) (66.383) (52.871)
imposte e tasse (-) - (193.368)
costi/ricavi realtivi alle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita delle attività finanziarie (2.370.863) 19.024.781
attività finanziarie detenute per la negoziazione (2.788.811) 18.713.687
attività finanziarie desigante al f.v. - -
attività finanziarie obbligatoriamente valutate al f.v. - -
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
attività finanziarie valutate costo ammortizzato 191.020 94.312
altre attività 226.928 216.782
3. Liquidità generata/assorbita delle passività finanziarie 11.323.020 (19.116.025)
passività finanziarie valutate costo ammortizzato 11.091.393 (19.203.209)
passività finanziarie di negoziazione 342.740 600.560
passività finanziarie designate al fair value - -
altre passività (111.113) (513.376)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 7.071.351 (479.453)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da:
vendite di partecipazioni
18.706.641
5.949.480
4.333.585
dividendi incassati su partecipazioni 12.757.161 4.333.585
vendite di attività immateriali - -
2. Liquidità assorbita da:
acquisti di attività materiali - -
acquisti di attività immateriali - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 18.706.641 4.333.585
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
emissione/acquisti di azioni proprie (6.517.758) -
distribuzione dividendi e altre finalità (21.266.306) (5.646.479)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (27.784.064) (5.646.479)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (2.006.072) (1.792.347)
Riconciliazione 2021 2020
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio* 3.564.622 5.356.969
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (2.006.072) (1.792.347)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 1.558.550 3.564.622

* Importo delle disponibilità liquide e della voce Crediti verso banche ed enti finanziari per depositi e conti correnti

Note illustrative

Parte A

Politiche contabili

A.1 – Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili Internazionali

Il presente bilancio è redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), così come omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. La Società ha adottato i principi contabili internazionali ai sensi dell'art. 4, comma 4, del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005.

L'applicazione dei principi contabili internazionali è stata effettuata facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework).

In assenza di un principio o di una interpretazione applicabile specificamente ad una operazione, altro evento o circostanza, gli Amministratori possono fare uso del proprio giudizio nell'interpretare le modalità operative di applicazione del principio contabile, al fine di fornire una informativa:

  • rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori;
  • attendibile, in modo che il bilancio:
  • − rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari dell'entità;
  • − rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze, e non meramente la forma legale;
  • − sia neutrale, cioè scevro da pregiudizi;
  • − sia prudente;
  • − sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti.

Nell'esercitare il giudizio descritto, gli Amministratori possono fare riferimento e considerare l'applicabilità delle seguenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente:

  • le disposizioni e le guide applicative contenute nei Principi e Interpretazioni che trattano casi simili o correlati;
  • le definizioni, i criteri di rilevazione ed i concetti di misurazione per la contabilizzazione delle attività, delle passività, dei ricavi e dei costi contenuti nel framework.

Nell'esprimere un giudizio gli Amministratori possono inoltre considerare le disposizioni più recenti emanate da altri organismi preposti alla statuizione dei principi contabili che utilizzano un framework concettualmente simile per sviluppare i principi contabili, altra letteratura contabile e prassi consolidate nel settore.

Nel bilancio consolidato, ai fini di presentazione e misurazione, sono stati seguiti i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni emanate dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologate dall'Unione Europea e le disposizioni relative a "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" previste dal Provvedimento del 29 ottobre 2021 emanato da Banca d'Italia. Gli specifici principi contabili sono stati applicati con continuità, e si dichiara che non sono state compiute deroghe all'applicazione di principi contabili IAS/IFRS.

Nella predisposizione del bilancio sono stati applicati i principi IAS/IFRS omologati ed in vigore al 1° gennaio 2021 il cui elenco è riportato di seguito.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2021

Nel corso del 2020 e del 2021 sono stati omologati i seguenti regolamenti (applicabili dal 1° gennaio 2021):

  • Regolamento n. 2097/2020: con il regolamento del 15 dicembre 2020, applicabile a partire dal 1° gennaio 2021, sono state recepite alcune modifiche all'IFRS 4 Contratti assicurativi, tra cui la proroga dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9. Se a seguito di una nuova valutazione emerge che l'entità non possiede più i requisiti per l'esenzione temporanea dall'IFRS 9, l'entità può continuare ad applicare l'esenzione temporanea dall'IFRS 9 solo fino al termine dell'esercizio iniziato immediatamente dopo la nuova valutazione. L'entità deve in ogni caso applicare l'IFRS 9 per gli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o in data successiva. Per esempio, l'entità che ritiene di non possedere più i requisiti per l'esenzione temporanea dall'IFRS 9 in applicazione del paragrafo 20G, lettera a), il 31 dicembre 2018 (la fine del suo esercizio) è autorizzata a continuare ad applicare l'esenzione temporanea dall'IFRS 9 solo fino al 31 dicembre 2019.
  • Regolamento n. 25/2021: il regolamento del 13 gennaio 2021, applicabile a partire dal 1° gennaio 2021, modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda il Principio contabile internazionale IAS 39 e gli International Financial Reporting Standard (IFRS) 4, 7, 9 e 16.

Si specifica che tali modifiche non risultano di particolare rilevanza per la Società.

Documenti non ancora omologati dall'UE al 31 dicembre 2021

Si segnalano infine alcuni documenti che saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE.

Titolo documento
Standards
Data di
pubblicazione del
documento IASB
Data di
pubblicazione del
documento IASB
Data di
pubblicazione del
documento IASB
Data di
pubblicazione del
documento IASB
IFRS 17 Contratti assicurativi e maggio 2017 e maggio 2017 e maggio 2017 e maggio 2017 e
l'emendamento successivo giugno 2020 giugno 2020 giugno 2020 giugno 2020
Emendamenti agli IFRS 3
Business Combination; IAS 16
Immobili, impianti e
macchinari; IAS 37
Accantonamenti, passività e
attività potenziali; ciclo
annuale di miglioramenti agli
IFRS 2018-20
1° gennaio 2023 1° gennaio 2023 1° gennaio 2023 1° gennaio 2023

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il presente bilancio e la relativa nota integrativa sono stati redatti in unità di Euro.

Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, il risultato economico dell'esercizio e i flussi finanziari della Società.

In particolare, nella sua redazione si è fatto riferimento alle caratteristiche qualitative richiamate dai principi contabili:

  • Significatività: l'omissione o l'errata esposizione possono influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori del bilancio, mentre errori di scarsa rilevanza non invalidano l'attendibilità dello stesso;
  • Attendibilità: il bilancio presenta la situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico rappresentando fedelmente gli effetti delle operazioni aziendali poste in essere nell'esercizio e, in particolare, nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture contabili, si è data rilevanza al principio della sostanza economica rispetto a quello della forma.

Il bilancio d'esercizio trova corrispondenza nella contabilità aziendale, che rispecchia integralmente le operazioni poste in essere nell'esercizio, ed è stato redatto applicando i postulati fondamentali previsti dai principi contabili di riferimento e, in particolare, quello della competenza (l'effetto degli eventi e operazioni viene contabilizzato quando essi si verificano e non quando si manifestano i correlati incassi e pagamenti).

I dati presenti negli schemi ufficiali di bilancio al 31 dicembre 2021 sono confrontati con il 31 dicembre 2020.

Si precisa infine che le riclassifiche e le riesposizioni previste dal Provvedimento del 29 ottobre 2021 emanato da Banca d'Italia sono state effettuate rideterminando anche il dato comparativo al 31 dicembre 2020.

Le attività e le passività, i costi e i ricavi non possono essere fra loro compensati, salvo che ciò sia ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle disposizioni contenute nella Istruzioni emanate dalla Banca d'Italia.

Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi. Se un elemento dell'attivo o del passivo ricade sotto più voci dello stato patrimoniale, nella nota integrativa è annotato, qualora ciò sia necessario ai fini della comprensione del bilancio, la sua riferibilità anche a voci diverse da quella nella quale è iscritto. Nel conto economico e nella relativa sezione della nota integrativa i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati fra parentesi.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5 del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l'euro come moneta di conto. In particolare, il bilancio e la nota integrativa sono redatti in unità di euro salvo diverse indicazioni, eventuali valori decimali sono arrotondati all'unità di euro.

Il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità dell'attività aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e significatività dell'informazione, della prevalenza della sostanza sulla forma e nell'ottica di favorire la coerenza con le presentazioni future. La Società come da statuto ha scadenza 2050.

Le voci di natura o destinazione dissimile sono state presentate distintamente.

Gli eventuali fatti successivi che, ai sensi del principio IAS 10 comportano l'obbligo di eseguire una rettifica, sono stati analizzati e conseguentemente recepiti. I fatti successivi che non comportano rettifica e che quindi riflettono circostanze che si sono verificate successivamente alla data di riferimento sono oggetto di informativa in nota integrativa nella corrispondente sezione della relazione sulla gestione, quando rilevanti e quindi in grado di influire sulle decisioni economiche degli utilizzatori.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio consolidato intermedio abbreviato

Non si segnalano eventi successivi verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio.

Sezione 4 – Altri aspetti

Stime e valutazioni

La predisposizione del bilancio consolidato richiede di formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati nel periodo. Le stime e le relative ipotesi si basano su esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per determinare il valore contabile delle attività e delle passività non facilmente desumibile da altre fonti. Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente e comunque ad ogni data di predisposizione dell'informativa finanziaria.

Nella redazione del presente bilancio consolidato si è preso atto dei nuovi principi contabili internazionali e delle modifiche di principi contabili già in vigore, come precedentemente indicato nella "Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili Internazionali"

Con riferimento in particolare al paragrafo 125 dello IAS 1, si rimanda ai paragrafi "Rischi connessi all'attività aziendale".

Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia COVID-19

A seguito della diffusione della pandemia da COVID-19, Intermonte Partners SIM ha attivato con estrema tempestività una vasta serie di iniziative volte a tutelare la salute delle persone e dei clienti, ad assicurare la business continuity e il controllo dei rischi. Le azioni implementate a tutela della salute, insieme alle iniziative di business continuity, hanno riguardato (i) la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, con l'adozione delle misure di protezione individuale e collettiva richieste al fine di rispondere adeguatamente alla costante evoluzione delle prescrizioni sanitarie a livello nazionale, locale e di settore in relazione allo sviluppo della situazione pandemica; (ii) l'applicazione su larga scala del lavoro flessibile, con i connessi investimenti a livello di dotazione informatiche, evoluzione dei processi operativi e potenziamento della rete informatica aziendale al fine di consentire l'accesso simultaneo a tutte le utenze; (iii) la realizzazione di interventi volti a favorire l'interazione digitale al fine di mantenere con i collocatori e la clientela istituzionale una intensa comunicazione.

Nell'anno 2021, l'attività della Società è risultata redditizia in continuità con i precedenti esercizi. Le misure sopra descritte poste in essere a seguito dell'emergenza COVID-19, l'evoluzione dell'operatività nei mesi futuri, la solida situazione economica, patrimoniale e finanziaria della SIM si ritiene non espongano la Società a particolari rischi e incertezze confermandone la capacità di continuare a operare come un'entità in funzionamento.

Nell'esercizio 2021 Intermonte Partners SIM non ha effettuato cambiamenti delle stime contabili legate al COVID-19.

Emendamento del principio contabile IFRS 16

Nel 2021, Intermonte Partners SIM non ha richiesto concessioni sui canoni per leasing.

A.2 – Parte relativa alle principali relativa alle principali voci di bilancio

I principi contabili

Di seguito sono descritti i principi contabili che sono stati adottati con riferimento alle principali voci patrimoniali dell'attivo e del passivo per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, detenute dalla Società ai fini della negoziazione nell'ambito di un Business Model "Trading", avviene alla data di regolamento con riferimento ai titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione con riguardo ai contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono rilevate al costo, inteso come il fair value dello strumento senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a Conto economico.

b) Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include: - le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione; le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Held to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Held to Collect and Sell"); - le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.

c) Criteri di valutazione

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. E'possibile compensare i valori correnti positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte soltanto qualora si abbia correntemente il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato stabiliti nel seguente modo:

  • per strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati liquidi: il prezzo di riferimento;
  • per strumenti finanziari non quotati o quotati su mercati illiquidi: il miglior prezzo in denaro esposto sul circuito Reuters con verifica della congruità dello stesso mediante confronto dei corrispondenti prezzi del circuito Bloomberg. In caso di discordanza superiore al 2% un'ulteriore verifica mediante richiesta di quotazione a tre market maker attivi sullo strumento in questione ritenuti affidabili.

In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, restano iscritti al valore di costo, rettificato a fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate.

Per maggiori informazioni sui criteri di determinazione del fair value, che non si sono modificati a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, si rinvia alla Sezione "A.4 Informativa sul Fair Value" della Parte A della nota integrativa.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività finanziarie sono rilevati nella voce "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico.

2. Attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale ed alla data di erogazione per i finanziamenti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

b) Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni: - l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (Business model "Held to Collect and Sell"), e - i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato). Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva. In particolare, vengono inclusi in questa voce: - i titoli di debito che sono riconducibili ad un business model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI; - le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva; - i finanziamenti che sono riconducibili ad un business model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall'origine, vengono destinate alla cessione e che sono riconducibili ad un Business model Held to Collect and Sell.

La Società non ha avuto movimentazione della voce nell'esercizio in corso.

c) Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto Economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l'attività finanziaria non viene cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l'utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati, in tutto o in parte, a Conto Economico.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione in bilancio avviene per un credito alla data di erogazione, quando il creditore acquisisce un diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite, mentre per un titolo di debito alla data di regolamento.

Il valore iniziale è quantificato sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari normalmente all'ammontare erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.

Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

I contratti di riporto, il prestito titoli e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego.

In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate nel bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.

b) Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni: - l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Held to Collect"), e - i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

I crediti includono i crediti verso la clientela e gli enti finanziari, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all'origine tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine e il prestito titoli.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. L'effetto economico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti a breve termine, per i quali l'effetto dell'applicazione della logica di attualizzazione risulta trascurabile.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore.

La rettifica di valore è iscritta a conto economico nella voce Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. La componente della rettifica riconducibile all'attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore.

Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

4. Attività materiali

a) Criteri di iscrizione

Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Gli oneri finanziari sono contabilizzati secondo il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23 e quindi rilevati come costo nell'esercizio in cui essi sono sostenuti.

b) Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Tra le attività materiali sono altresì ricompresi i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali (per il locatario) e le attività concesse in leasing operativo (per il locatore) di cui all'IFRS 16.

Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite di valore.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti in ottemperanza al disposto di cui allo IAS 16. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica e, in caso di variazione sostanziale delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, viene verificata la presenza di eventuali segnali di impairment, ovvero di indicazioni che dimostrino che un'attività possa aver subito una perdita di valore.

In caso di presenza dei segnali suddetti, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico nella voce "Rettifiche di valore nette su attività materiali".

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.

d) Criteri di cancellazione

Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

5. Attività immateriali

a) Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da una operazione di aggregazione d'impresa secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate.

Se il costo sostenuto risulta invece inferiore al fair value delle attività e passività acquisite, la differenza negativa (c.d. "badwill") viene iscritta direttamente a conto economico.

b) Criteri di classificazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all'ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell'adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Le attività immateriali originate da software sviluppato internamente ed acquisito da terzi sono ammortizzate in quote costanti a decorrere dall'ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni in base alla relativa vita utile.

Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico nella voce rettifiche di valore nette su attività immateriali, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale od inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi.

Di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

c) Criteri di cancellazione

Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.

6. Fiscalità corrente e differita

a) Criteri di iscrizione

Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione nel bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti.

Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

L'accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell'onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.

In particolare, la fiscalità corrente accoglie il saldo netto tra le passività correnti dell'esercizio e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

Le attività per imposte anticipate vengono iscritte nel bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della Società, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte nel bilancio, con le sole eccezioni delle riserve in sospensione d'imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale operando le compensazioni a livello di medesima imposta e per ciascun esercizio tenendo conto del profilo temporale di rientro previsto.

Negli esercizi in cui le differenze temporanee deducibili risultano superiori alle differenze temporanee tassabili, le relative imposte anticipate sono iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale tra le attività fiscali differite.

Per contro, negli esercizi in cui le differenze temporanee tassabili risultano superiori alle differenze temporanee deducibili, le relative imposte differite sono iscritte nel passivo dello stato patrimoniale tra le passività fiscali differite.

b) Criteri di classificazione e di valutazione

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Qualora le attività e passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito.

Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quali, ad esempio, le valutazioni degli strumenti finanziari valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto.

7. Altre attività

La presente voce include le attività non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale.

8. Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti al fondo per rischi ed oneri vengono effettuati esclusivamente quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione; e
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività.

Gli accantonamenti effettuati a fronte dei fondi per rischi e oneri sono rilevati a conto economico nella voce Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri. Quando viene effettuata l'attualizzazione degli accantonamenti, l'incremento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario nel conto economico.

Nella voce Fondi per rischi e oneri sono inclusi i fondi relativi a Benefici a lungo termine trattati dallo IAS 19 e i fondi per rischi e oneri trattati dallo IAS 37.

A fronte di passività solo potenziali e non probabili, non viene rilevato alcun accantonamento, ma viene fornita comunque una descrizione della natura della passività in Nota Integrativa, quando ritenuta rilevante.

9. Trattamento di fine rapporto

A partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi, hanno introdotto modificazioni nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando.

In particolare, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche complementari oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest'ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS).

L'importo delle quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dal 1° gennaio 2007, nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS, è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali.

10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

a) Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all'atto della ricezione delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività medesime, normalmente pari all'ammontare incassato, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

b) Criteri di classificazione

La voce "Debiti" comprende i debiti verso banche, enti finanziari e clientela.

Sono inoltre inclusi i debiti per operazioni di pronti contro termine e prestito titoli. Le operazioni di pronti contro termine prevedono l'obbligo o la facoltà di rivendita a termine. La voce "Debiti" include altresì la passività iscritta in accordo con l'IFRS 16.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

d) Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.

11. Passività finanziarie di negoziazione

a) Criteri di iscrizione

Gli strumenti finanziari in oggetto sono iscritti alla data di sottoscrizione o alla data di emissione ad un valore pari al fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi. In tale categoria di passività sono, in particolare, inclusi i contratti derivati di trading con fair value negativo, nonché i derivati impliciti con fair value negativo presenti in contratti complessi - in cui il contratto primario è una passività finanziaria - ma non strettamente correlati agli stessi.

b) Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati le vendite di titoli di capitale supportate dal diritto a ricevere tali titoli tramite contrato di prestito titoli, e il valore negativo dei contratti derivati, ad eccezione di quelli designati come strumenti di copertura.

c) Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

d) Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati a Conto Economico.

12. Altre passività

La presente voce include le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.

13. Operazioni in valuta

a) Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

b) Criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste monetarie di bilancio espresse in valuta estera vengono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

14. Altre informazioni

Costi e ricavi

I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile, sulla base di quanto disposto dal Principio IFRS 15.

I costi sono rilevati in conto economico quando ha luogo un decremento di benefici economici che comporta un decremento di attività o un incremento di passività.

Gli interessi attivi e passivi provenienti dagli strumenti valutati con il criterio del costo ammortizzato, sono imputati al conto economico sulla base del tasso di interesse effettivo dello strumento.

I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.

I ricavi derivanti dall'intermediazione o emissione di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione e il fair value dello strumento, vengono riconosciuti al conto economico in sede di rilevazione dell'operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato, altrimenti sono distribuiti nel tempo tenendo conto della durata e della natura dello strumento.

I proventi relativi a strumenti finanziari per i quali la suddetta misurazione non è possibile affluiscono al conto economico lungo la durata dell'operazione.

Il risultato netto dell'attività di negoziazione comprende il risultato della valutazione della compravendita di titoli non ancora regolati alla data del bilancio.

15. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e della relativa nota integrativa in applicazione degli IFRS richiede da parte degli amministratori il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

La Società non ha effettuato riclassifiche di attività finanziarie né nell'esercizio in corso, né nel corso degli esercizi precedenti.

A.4 – Informativa sul Fair Value

Informativa di natura qualitativa

L'IFRS 13 – "Fair Value Measurement" definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura quindi come un c.d. "exit price" che riflette le caratteristiche proprie dell'attività o della passività oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view).

La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende:

  • il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività in questione al quale la SIM ha accesso;
  • o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un'attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value (già introdotta dall' IFRS 7), che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività.

La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.

Fair value determinato sulla base di input di livello 1

Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l'entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L'esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo.

Ai sensi dell'IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un'attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione.

In particolare, sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.

Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all'ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell'ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.

Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione.

Fair value determinato sulla base di input di livello 2

Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato tramite modelli valutativi che adottano input di mercato.

La valutazione viene effettuata attraverso l'utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio:

  • − prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
  • − prezzi denaro e prezzi lettera su circuiti OTC quotati da diversi market makers (tipicamente per le obbligazioni);
  • − parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, prezzo di riferimento del sottostante, tassi di default.

In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un'incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi.

Sono inclusi nel livello 2:

  • − derivati OTC;
  • − titoli obbligazionari;
  • − crediti e debiti.

Fair value determinato sulla base di input di livello 3

La valutazione viene determinata attraverso l'impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:

  • − titoli di capitale emessi da società defaultate;
  • − titoli obbligazionari emessi da società defaultate
  • − crediti e debiti.

Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall'utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e le passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e per quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai fini di informativa, ricomprese nei livelli 2 e 3.

Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value

Derivati OTC

La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l'utilizzo di modelli a formula chiusa forniti da Bloomberg. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Scholes, Trinomial, Black Scholes Continuous.

I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo.

I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in:

prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing;

parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/market maker.

Titoli obbligazionari

La procedura di stima del fair value adottata da Intermonte SIM per i titoli obbligazionari prevede che la Società utilizzi, nell'ordine, i prezzi con fonte BVAL o CBBT o BGN forniti da Bloomberg (prezzi denaro per le attività e prezzi lettera per le passività) su circuiti OTC quotati da diversi market makers. Tali prezzi non sono prezzi operativi sul mercato obbligazionario, ma sono medie stimate sulla base dei partecipanti diretti alla quota del titolo in quel determinato giorno.

Crediti e Debiti

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Vi rientrano tutti i crediti e i debiti di funzionamento, connessi con la prestazione di attività e servizi finanziari. Il fair value così determinato è stato convenzionalmente classificato in corrispondenza del livello 2 per le banche e gli enti finanziari e del livello 3 nei confronti della clientela nella gerarchia del fair value.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Per gli strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value, non viene prodotta l'analisi di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.

A.4.3 Gerarchia del fair value

In conformità all'IFRS 13 gli input delle tecniche di valutazione adottate per determinare il fair value delle attività e passività finanziarie vengono classificati in 3 livelli:

  • Livello 1: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
  • Livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;
  • Livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato;

per maggiori informazioni sui modelli adottati si veda quanto precedentemente riportato.

In ottemperanza a quanto disposto dal par. 93, lettera c) dell'IFRS 13, si informa che, nel corso dell'esercizio, non si sono verificati trasferimenti di attività o passività fra il Livello 1 e il Livello 2.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del Fair Value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair value

31/12/2021 31/12/2020
Attività/Passività misurate
al fair value
Livello1 Livello2 Livello3 Livello1 Livello2 Livello3
1. Attività valutate al fair value con impatto a
conto economico:
4.226.517 - 5 728.311 - 5
a) attività finanziarie detenute per la
negoziazione
4.226.517 - 5 728.311 - 5
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
3. Derivati di copertura
4. Attività materiali
5. Attività Immateriali
Totale 4.226.517 - 5 728.311 - 5
1. Passività finanziarie detenute per la
negoziazione
- 943.300 - 0 600.560 -
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale - 943.300 - 0 600.560 -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
VB L 1 L 2 L 3 VB L 1 L 2 L 3
1. Att. fin. Valutate al costo ammortizzato 499.882 - 499.882 - 209.635 - 209.635 -
3. Att. Materiali detenute a scopo di inv.
4. Att. non corr.e gruppi di att. in dism. - -
Totale 499.882 - 499.882 - 209.635 - 209.635 -
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 943.300 - 943.300 - - - - -
2. Pass. associate ad att. in via di dismissione -
Totale 943.300 - 943.300 - - - - -

Legenda

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.5 - Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Secondo quanto disposto dal par. 28 dell'IFRS 7, Intermonte Partners dichiara di non aver posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di transazione ed il valore dello strumento ottenuto attraverso una tecnica di valutazione interna.

Parte B

Informazioni sullo Stato Patrimoniale

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31 12 2021 31 12 2020
Cassa 1.308 219
Cassa valuta 220 220
Depositi e conti correnti verso banche 1.557.022 3.564.183
Totale 1.558.550 3.564.622

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20

2.1 Composizione delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione"

31 12 2021 31 12 2020
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 titoli strutturati
1.2 altri titoli di debito
2. Titoli di capitale 5 5
3. Quote di OICR
4. Finanziamenti
5. Altri 4.225.167 696.591
Totale A 4.225.167 - 5 696.591 - 5
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 1.350 - - 31.720 - -
1.1 di negoziazione 1.350 31.720
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale B 1.350 - - 31.720 - -
Totale A+B 4.226.517 - 5 728.311 - 5

Tra le attività finanziarie di Livello 1 sono incluse le quote CO2 e gli strumenti finanziari derivati quotati su mercati attivi.

Tra le attività finanziarie di Livello 3, sono inclusi titoli di capitale non quotati su mercati attivi. Per quanto riguarda le tecniche di valutazione si rimanda a quanto riportato in calce alla tabella A.4.5.1.

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.2 Strumenti finanziari derivati

31/12/2021 31/12/2020
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività sottostanti/Tipologie derivati Controparti centrali compensazione
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
Mercati organizzati Controparti centrali compensazione
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
Mercati organizzati
1. Titoli di debito e tassi di interesse
− Valore nozionale
− Fair value
2. Titoli di capitale e indici azionari
− Valore nozionale - 1.350 31.720
− Fair value 1.350 31.720
3. Valute e oro
− Valore nozionale
− Fair value
4. Crediti
− Valore nozionale
− Fair value
5. Merci
− Valore nozionale
− Fair value
6. Altri
− Valore nozionale
− Fair value
Totale - - - 1.350 - - - 31.720
6. Altri
− Valore nozionale
− Fair value
Totale - - - - - -

2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

Voci/Valori Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
A. ATTIVITA' PER CASSA
1. Titoli di debito
a) Amministrazioni pubbliche
b) Banche
c) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazioni
d) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 4.225.171 696.596
a) Banche
b) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazioni
c) Società non finanziarie
d) Altri 4.225.171 696.596
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Amministrazioni pubbliche
b) Banche
c) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazioni
d) Società non finanziarie
e) Famiglie
Totale A 4.225.171 696.596
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Controparti centrali
b) Altre 1.350 31.720
Totale B 1.350 31.720
Totale A + B 4.226.521 728.316

La classificazione delle attività finanziarie per debitori/emittenti è stata effettuata secondo i criteri previsti dalla Banca d'Italia. Si precisa che non risultano in essere titoli di capitale da soggetti classificati a sofferenza o a inadempienza probabile.

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3
1. Finanziamenti 499.882 499.882 209.635 209.635
1.1 Crediti per servizi 18.615 18.615 17.485 17.485
Deposito Margini 18.615 18.615 17.485 17.485
negoziazione - -
raccolta ordini
consulenza
collocamento
1.2 Pronti contro termine
-di cui: su titoli di Stato
-di cui: su altri titoli di debito
-di cui: su titoli di capitale
1.3 Altri finanziamenti 481.267 481.267 192.150 192.150
2. Titoli di debito
2.1 Titoli strutturati
2.2 Altri titoli di debito
Totale 499.882 - - - 499.882 - 209.635 - - - 209.635 -

4.2 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Crediti verso società finanziarie

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Vi rientrano tutti i crediti di funzionamento, connessi con la prestazione di attività e servizi finanziari. Il fair value così determinato è stato convenzionalmente classificato in corrispondenza del livello 2 nella gerarchia di fair value. Trattasi in prevalenza di crediti per interessi su finanziamenti verso la Controllata.

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

4.4 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore Lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito
Finanziamenti 499.882
Totale 31/12/2021 499.882
Totale 31/12/2020 209.635 -
di cui: attività
finanziarie impaired
acquisite o originate

L'assenza di rettifiche di valore riferite alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato classificate nel "Primo stadio" riviene dalla scadenza "a breve" dei medesimi, e dal fatto che essi risulteranno essere stati incassati per la maggior parte al termine del I trimestre 2022.

Sezione 7 – Partecipazioni – Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede
Legale
Sede
Operativa
Disponibilità
voti %
Valore di
bilancio
Fair
Value
A. Imprese controllate in via esclusiva
2. Intermonte Sim S.p.A. Milano Milano 85,855%

7.2 Variazioni annue delle partecipazioni

Partecipazioni
di gruppo
Partecipazioni
non di gruppo
Totale
31/12/2021
A. Esistenze iniziali 45.307.969 45.307.969
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni (5.949.480) (5.949.480)
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore (5.949.480)
C.3 Svalutazioni
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 39.358.489 39.358.489

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

La partecipazione Intermonte SIM al 31 dicembre 2020 era iscritta nel bilancio della Capogruppo ad un valore di Euro 45.307.969. Nel corso dell'esercizio, a seguito all'operazione di distribuzione del dividendo straordinario costituito da riserve di capitali, il valore della partecipazione è diminuito di Euro 5.949.480 attestandosi a Euro 39.358.489.

7.4 Partecipazioni significative: informazioni sui dividendi percepiti

Nel corso dell'esercizio è stato incassato il dividendo ordinario distribuito da Intermonte SIM, pari ad Euro 7.872.679, derivante dall'allocazione dell'utile dell'esercizio 2020. Inoltre, è stato incassato un dividendo straordinario di Euro 4.884.481 costituito da riserve di utili di Intermonte SIM.

Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività\Valori Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
1. Attività di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili 0 0
d) impianti elettronici 333 733
e) altre 6.692 20.112
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing
a) terreni
b) fabbricati - -
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale 7.025 20.845

8.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde al 01/01/2021 733 20.112 20.845
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette al 01/01/2021 - - 733 20.112 20.845
B. Aumenti - - - - -
B.1 Acquisti -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasf. da imm. det. a scopo di inv.
B.7 Altre variazioni -
C. Diminuzioni - - (400) (13.420) (13.820)
C.1 Vendite -
C.2 Ammortamenti (400) (13.420) (13.820)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a :
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette al 31/12/2021 - - 333 6.692 7.025
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimamenze finali lorde al 31/12/2021 - - 333 6.692 7.025
E. Valutazione al costo

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in Bilancio al costo e ammortizzate in funzione dell'effettivo deperimento tecnicoeconomico. Non è mai stata effettuata alcuna rivalutazione.

8.7 Impegni per l'acquisto di attività materiali (IAS 16/74 C)

Si informa che, ai sensi di quanto disposto dai par. 74 c) dello IAS 16, la Società non ha sottoscritto impegni/ordini per l'acquisto di attività materiali.

Sezione 10 – Attività fiscali e Passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e voce 60 del passivo

10.1 Composizione delle "Attività fiscali: correnti e anticipate"

ATTIVITÀ FISCALI: IMPOSTE CORRENTI

31 12 2021 31 12 2020
Acconti IRES 193.246 193.331
Acconti IRAP
Acconto imposta rivalutazione TFR 26 2
Acconto ritenuta plusvalenze
Altri crediti e ritenute da recuperare in sede di dichiarazione dei redditi 3 35
Attività per imposte correnti 193.275 193.368

Gli effetti della fiscalità sono stati contabilizzati secondo modalità coerenti con quelle di registrazione degli eventi o delle transazioni che le hanno originate.

Le attività e le passività sono state determinate applicando ai valori nominali delle differenze temporanee le aliquote fiscali d'imposta che saranno in vigore nei periodi in cui si verificheranno le inversioni delle medesime differenze temporanee, tenendo conto delle disposizioni fiscali esistenti alla data di redazione del Bilancio intermedio.

"ATTIVITÀ FISCALI: IMPOSTE ANTICIPATE"

31 12 2021 31 12 2020
IRES IRAP IRES IRAP
Oneri relativi al personale 318.887
Svalutazione crediti emittenti
Spese manutenzione
Riporto perdite es. precedenti 114.165
Fondo rischi
Attività per imposte anticipate 433.052 - - -
TOTALE 433.052 -
31 12 2021 31 12 2020
IRES IRAP IRES IRAP
1. Esistenze iniziali - -
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio:
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 433.052
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio:
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni:
a) Trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011
b) Altre
4. Importo finale 433.052 - - -
TOTALE 433.052 -

10.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Sezione 12 – Altre attività – Voce 120

12.1 Composizione delle "Altre attività"

31 12 2021 31 12 2020
Altre attività 204.074 232.519
Totale 204.074 232.519

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Composizione delle "Passività finanziarie al costo ammortizzato": "Debiti"

Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
Verso Verso società Verso Verso Verso società Verso
Voci banche finanziarie clientela banche finanziarie clientela
1. Finanziamenti 11.058.593 - 25.541 - -
1.1 Pronti contro termine - - - - - -
-di cui: su titoli di Stato
-di cui: su altri titoli di debito
-di cui: su titoli di capitale
1.2 Finanziamenti 11.058.593 - 25.541
2. Debiti per leasing
3. Altri debiti 185 453.100 3.273 391.671
Totale 11.058.778 - 453.100 28.814 - 391.671
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2 11.058.778 - 28.814 -
Fair value - livello 3 453.100 391.671
Totale fair value 11.058.778 - 453.100 28.814 - 391.671

In merito ai debiti verso banche ed enti finanziari, data la disponibilità a vista degli importi e la natura delle controparti, si è ritenuto il fair value in linea con il rispettivo valore contabile e convenzionalmente classificabile come "Livello 2". La voce finanziamenti include i saldi di conto corrente bancari passivi. Per quanto concerne i debiti verso clientela trattasi prevalentemente di valori con scadenza nel breve periodo il cui valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value e convenzionalmente sono stati classificati a Livello 3. Si informa che non sono presenti debiti verso promotori finanziari né debiti subordinati.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Composizione delle "Passività finanziarie di negoziazione"

Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
Fair value Fair value
Passività L1 L2 L3 FV* VN L1 L2 L3 FV* VN
A. Passività per cassa
1. Debiti
2. Titoli di debito - - - - - -
- Obbligazioni
-strutturate
-altre obbligazioni - -
- Altri titoli - - - - - - - -
-strutturati
-altri -
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 943.300 - 943.300 - - 600.560 - 600.560 -
- di negoziazione 943.300 943.300 600.560 600.560
- connessi con la fair value option
- altri
2. Derivati creditizi
- di negoziazione
- connessi con la fair value option
- altri
Totale (B) - 943.300 - 943.300 - - 600.560 - 600.560 -
Totale (A+B) - 943.300 - 943.300 - - 600.560 - 600.560 -

FV* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = Valore nominale/nozionale

Tutti gli strumenti finanziari iscritti tra le passività finanziarie per la negoziazione sono valorizzati al loro fair value.

Si informa che non sono presenti passività finanziarie subordinate o strutturate.

2.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti finanziari derivati

Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati
organizzati
Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
7. Titoli di debito e tassi di interesse
−Valore nozionale
−Fair value
8. Titoli di capitale e indici azionari
−Valore nozionale 943.300 600.560
−Fair value 943.300 600.560
9. Valute e oro
−Valore nozionale
−Fair value
10. Crediti
−Valore nozionale
−Fair value
11. Merci
−Valore nozionale
−Fair value
12. Altri
−Valore nozionale
−Fair value
Totale - 943.300 - - -
-
600.560 - -

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Si veda Sezione 10 dell'Attivo

Sezione 8 – Altre passività – Voce 80

8.1 Composizione delle "Altre passività"

31 12 2021 31 12 2020
Debiti tributari verso l'Erario 13.496 3.671
Debiti verso enti previdenziali 2.972 5.470
Debiti verso il personale e collaboratori 16.673 9.587
Debiti verso fornitori 21.848 10.491
Debiti per fatture da ricevere 65.653 60.400
Altri debiti 993.721 61.380
Totale 1.114.363 150.999

Le "altre passività" sono costituite prevalentemente, da debiti verso fornitori per fatture già ricevute, stanziamenti per competenza di fatture non ancora ricevute dai fornitori alla data di chiusura del bilancio, debiti verso Erario ed enti previdenziali, principalmente per ritenute IRPEF e contributi INPS relativi al personale dipendente.

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
A. Esistenze iniziali 11.520 11.378
B.
Aumenti
B1. Accantonamento dell'esercizio 1.251 142
B2. Altre variazioni in aumento
C.
Diminuzioni
C1. Liquidazioni effettuate
C2. Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali 12.771 11.520

A partire dal 1° gennaio 2007 con la Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche complementari oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest'ultima verserà i contributi TF ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). I flussi destinati alla previdenza complementare non transitano dal fondo TFR. Le variazioni intervenute si riferiscono alle liquidazioni effettuate durante l'esercizio del TFR rimasto in azienda.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100

10.1 Composizione dei "Fondi per rischi e oneri"

Voci/valori Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
1. Impegni e garanzie rilasciate
2. Fondi di quiescenza aziendali
3. Altri fondi per rischi ed oneri 900.000 -
3.1 controversie legali e fiscali
3.2 oneri per il personale 900.000 -
3.3 altri -
Totale 900.000 -

La voce "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti relativi a forme di retribuzione non ricorrenti relative a prestazioni già effettuate, nel corso dell'esercizio corrente, ma che avranno manifestazione finanziaria futura.

10.2 "Fondi di quiescenza aziendale" e "Altri fondi per rischi e oneri": variazioni annue

Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
A. Esistenze iniziali - - -
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio 900.000 - 900.000
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell'esercizio -
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 900.000 - 900.000

Sezione 11

Patrimonio – Voci 110, 120, 130, 140, 150 e 160

11.1 Composizione del "Capitale"

31 12 2021
Voci/Valori Importo n. azioni
1. Capitale
1.1 Azioni ordinarie 3.290.500 36.195.500
Totale capitale 3.290.500 36.195.500

Il capitale sottoscritto è costituito da 3.290.500 azioni ordinarie e risulta interamente versato.

11.2 Composizione delle "Azioni Proprie"

31 12 2021
Voci/Valori n. azioni Valore
unitario
Importo
1. Azioni proprie
1.1 Azioni ordinarie 4.051.003 1,95 7.909.950
Totale capitale 4.051.003 7.909.950

11.5 "Altre informazioni"

Voci/Valori Legale Utili portati a nuovo Altre Totale 31 12 2021
A. Esistenze iniziali 658.100 29.366.232 12.866.095 42.890.427
B. Aumenti - - - -
B.1 Attribuzioni di utili
B.2 Altre variazioni
C. Diminuzioni - - -
C.1 Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione (16.981.331) (16.981.331)
- Trasferimento a capitale
C.2 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 658.100 12.384.901 12.866.095 25.909.096

Tabella dettaglio Patrimonio Netto al 31/12/2021 così come richiesto dall'art 2427 c.c. comma 7-bis

Natura/Descrizione Importo Possibilita' di
utilizzazione
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi
precedenti
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 3.290.500
Azioni Proprie (7.909.951)
Sovrapprezzi di emissione ABC
Riserve di utili:
a) legale 658.100 B 658.100
b) di utili 13.043.002 ABC 13.043.002
Riserve di altra natura :
a) altre 12.866.095
TOTALE 21.947.746

LEGENDA:

A per aumento di capitale

B per copertura perdite

C per distribuzione ai soci

Parte C

Informazioni sul Conto Economico

Sezione 1 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 10

1.1 Composizione del "Risultato netto dell'attività di negoziazione"

Voci\Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto 31 12
2021
[(A+B)+(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito -
1.2 Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. -
1.3 Altre attività 122.670 (1.475.393) (1.352.723)
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre passività
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio 4.429 4.429
4. Derivati finanziari
- Su titoli di debito e tassi di interesse 60.035 60.035
- Su titoli di capitale e indici azionari -
- Su valute e oro
- Altri 1.468.640 1.468.640
5. Derivati su crediti
di cui: coperture naturali connesse con la
fair value option
Totale 1.651.345 4.429 - (1.475.393) 180.381

Non sono presenti svalutazioni o perdite da negoziazione riconducibili alle attività di evidente scarsa qualità creditizia del debitore (emittente o controparte).

Sezione 5 – Commissioni – Voci 50 e 60

5.2 Composizioni delle "Commissioni passive"

Dettaglio Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
1. Negoziazione per conto proprio
2. Esecuzione di ordini per conto dei clienti
3. Collocamento e distribuzione
- di titoli
- di servizi di terzi
- gestioni di portafogli
- altri
4. Gestione di portafoglio
- propria
- delegata da terzi
5. Raccolta ordini
6. Consulenza in materia di investimenti
7. Custodia e amministrazione
8. Altri servizi (44.696) (62.589)
Totale (44.696) (62.589)

Sezione 6 – Interessi – Voci 70 e 80

6.1 Composizione degli "Interessi attivi e proventi assimilati"

Titoli di Altre Totale Totale
Voci/Forme tecniche debito Finanziamenti operazioni 31 12 2021 31 12 2020
1. Att. fin. valutate al f.v. con impatto a conto
economico:
- - - - -
1.1 Att. Fin. detenute per per la negoziazione - - - -
1.2 Att. Fin. designate al f.v.
1.3 Att. Fin. Obbligatoriamente valutate al f.v.
2. Att. fin. Valutate al f.v. con impatto sulla
redditività complessiva
3. Att. fin. Valutate al costo ammortizzato: - 481.267 12 481.279 192.283
3.1. Crediti verso banche 12 12 133
3.2 Crediti verso società finanziarie 481.267 481.267 192.150
3.3. Crediti verso clientela - -
4. Derivati di copertura - - -
5. Altre attività -
6. Passività finanziarie
Totale - 481.267 12 481.279 192.283
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired

Non risultano in essere interessi attivi su attività finanziarie impaired.

6.4 Composizione della voce 80 "Interessi passivi e oneri assimilati"

Pronti
Altri
Altre Totale Totale
Voci/Forme tecniche contro
termine
Finanziamenti Titoli operazioni 31 12 2021 31 12 2020
1. Pass.fin. valutate al costo ammortizzato - (213.720) - - (213.720) (128.522)
1.1. Verso banche (213.720) (213.720) (128.522)
1.2 Verso società finanziarie - -
1.3. Verso clientela - -
1.4. Titoli in circolazione
2. Pass. fin. di negoziazione -
3. Pass. fin. designate al fair value
4. Altre passività -
5. Derivati di copertura
6. attività finanziarie -
Totale - (213.720) - - (213.720) (128.522)
di cui : interessi passivi relativi ai debiti per leasing

Sezione 7 – Dividendi e proventi simili – Voce 90

7.1 Composizione dei "Dividendi e proventi simili"

Totale Totale
31 12 2021 31 12 2020
Voci / Proventi Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
1. Attività finanziarie
detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
3. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
4. Partecipazioni 12.757.161 4.333.585
Totale 12.757.161 4.333.585

I dividendi si riferiscono al dividendo ordinario e al dividendo straordinario della controllata Intermonte SIM.

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 140

9.1 Composizione delle "Spese per il personale"

Tipologia di spesa / Settori Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
1. Personale dipendente
a) salari e stipendi (28.150) (26.567)
b) oneri sociali (7.394) (7.451)
c) indennità di fine rapporto (2.051) (1.678)
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) altri benefici a favore di dipendenti (39)
2. Altro personale in attività (1.800.000)
3. Amministratori e sindaci (190.237) (169.642)
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 23.390 25.439
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società (81.277) (48.970)
Totale (2.085.758) (228.869)

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

anno 2021 anno 2020
Dirigenti
Quadri direttivi
Restante personale 1 1
Totale 1 1

Il numero medio dei dipendenti è stato calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero dei mesi lavorati sull'anno.

9.3 Composizione delle "Altre spese amministrative"

Voci/Valori Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
Compensi a professionisti esterni (43.095) (57.877)
Spese IPO (737.283)
Imposte indirette e tasse (14.086) (894)
Spese telefoniche (2.524) (2.616)
Spese rappresentanza e omaggi superiori a 50 Euro (7.034) (5.214)
Oneri per viaggi e missioni (13.157) (10.727)
Contributi associazioni di categoria (6.590) (6.500)
Spese accesso al mercato (12.478) (10.218)
Altre spese hardware e software (35.974) (33.817)
Altre (21.364) (25.217)
Totale (893.585) (153.080)

Sezione 11 – Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 160

11.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali"

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento Rettifiche di
valore per
Riprese Risultato netto
(a-b+c)
Risultato netto
(a) deterioramento
(b)
di valore
( c )
31 12 2021 31 12 2020
1 Ad uso funzionale
- Di proprietà (13.820) (13.820)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - -
2 Detenute a scopo di investimento
- Di proprietà -
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing
Totale (13.820) (13.820) (13.820)

Le immobilizzazioni materiali sono ammortizzate in funzione dell'effettivo deperimento tecnico-economico.

Non è stato necessario apportare svalutazioni agli asset di proprietà iscritti in bilancio dal momento che non sono stati identificati indicatori di impairment.

Sezione 12 – Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 170

12.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Ammortamento Rettifiche di
valore per
Riprese Risultato netto
(a-b+c)
Risultato netto
Voci/Rettifiche e riprese di valore (a)
deterioramento
(b)
di valore
( c )
31 12 2021 31 12 2020
1. Attività immateriali diverse dall'avviamento
1.1 Di proprietà
- Generate internamente - - (989)
- Altre
1.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing
Totale - - - (989)

Sezione 13 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 180

13.1 Composizione degli "Altri proventi e oneri di gestione"

ALTRI PROVENTI

Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
Altri ricavi 175.290 200.005
Totale 175.290 200.005

ALTRI ONERI

Totale 31 12 2021 Totale 31 12 2020
Spese e commissioni bancarie (66.663) (52.273)
Sopravvenienze passive (597)
Altri oneri (10) (6)
Totale (66.673) (52.876)

Sezione 18 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 250

18.1 Composizione delle "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"

Totale Totale
31 12 2021 31 12 2020
IRES IRAP ALTRE IRES IRAP ALTRE
1. Imposte correnti (-)
2. Variazioni delle imposte correnti
dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti
dell'esercizio (+)
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio
per crediti d'imposta di cui alla legge 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 433.052
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
433.052 - - - - -
Imposte di competenza dell'esercizio (-)
(-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5)
433.052 -

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Voci/Valori 31 12 2021 31 12 2020
(A) Utili (Perdite) al lordo delle imposte dall'operatività corrente 10.275.859 4.284.975
(B) Utili (Perdite) al lordo delle imposte delle attività non correnti in via di dismissione
(A+B) Utili (Perdite) al lordo delle imposte 10.275.859 4.284.975
Aliquota fiscale corrente IRES (%) 24,0% 24,0%
Onere fiscale teorico (2.466.206) (1.028.394)
IRAP - -
Differenze permanenti 2.899.258 1.028.394
Svalutazioni/riprese di valore di attività per imposte anticipate e attività per imposte
anticipate precedentemente non iscritte
Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi - -
Altro
Imposte sul reddito dell'esercizio 433.052 -
di cui:
Imposte sul reddito dell'esercizio dall'operatività corrente 433.052 -
Imposte sul reddito dell'esercizio delle attività non correnti in via di dismissione

Parte D

Altre informazioni

Sezione 2 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

Attualmente Intermonte Partners SIM investe solo in poche tipologie di strumenti finanziari, soprattutto quote di CO2 e derivati su CO2, quindi il rischio di posizione prevalente è il rischio su merci (anche se piuttosto contenuto perché sono detenuti a copertura in portafoglio i certificati di CO2 sottostanti ai derivati) e può comparire il rischio generico e specifico su titoli di debito o su titoli di capitale.

2.1 Rischi di mercato

2.1.1 Rischio di tasso di interesse

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Nell'ambito dei rischi di mercato, definiamo il rischio di tasso di interesse come il rischio di subire perdite causato da un'avversa variazione del livello dei tassi di interesse.

L'esposizione della Società a tale rischio deriva principalmente dalla eventuale componente obbligazionaria delle attività detenute per la negoziazione, costituita da titoli di debito corporate (senior o subordinato). In maniera residuale c'è esposizione derivante dalle operazioni a spread in futures su certificati di CO2 e dai certificati stessi, attività peraltro coperta dal rischio tasso attraverso futures su euribor a 3 mesi.

Il controllo del rischio avviene misurando la massima perdita potenziale (Value at Risk) del portafoglio. Per la misurazione del VAR, calcolato su un orizzonte temporale di due settimane al 99% di probabilità, il Risk Manager utilizza un software esterno fornito da Bloomberg.

La verifica e il rispetto dei limiti viene effettuata giornalmente dalla funzione di Risk Management.

Tipologia A vista 3 mesi
Fino a
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
10 anni
Oltre
indeterminata
Durata
1. Attività
1.1 Titoli di debito
1.2 Altre attività 4.225.172
2. Passività
2.1 Debiti
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
Posizioni lunghe
Posizioni corte
- Altri
Posizioni lunghe 4.009.900 10.105.820 10.285.520
Posizioni corte 2.085.520 14.295.420 2.984.050 5.036.250
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
Posizioni lunghe
Posizioni corte
- Altri
Posizioni lunghe 3.000.000 2.000.000 6.000.000 35.000.000
Posizioni corte 3.000.000 2.000.000 41.000.000

1. PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (DATA DI RIPREZZAMENTO) DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE

2. PORTAFOGLIO IMMOBILIZZATO: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (DATA DI RIPREZZAMENTO) DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

Voci/durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
Oltre 10 anni indeterminata
Durata
1. Attività
1.1 Titoli di debito
1.2 Altre attività 2.058.432
2. Passività
2.1 Debiti 11.511.878
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività
3. Derivati
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte

2.1.2 Rischio di prezzo

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Nell'ambito dei rischi di mercato, definiamo il rischio di prezzo come il rischio di subire perdite a causa di variazioni sfavorevoli del mercato azionario e delle volatilità. L'esposizione di Intermonte Partners al rischio di prezzo è stata nulla durante tutto il corso dell'anno 2021.

Informazioni di natura quantitativa

1. TITOLI DI CAPITALE E O.I.C.R.

Portafoglio di negoziazione Altro
Valore di bilancio Valore di bilancio
Titoli di capitale/O.I.C.R. Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di capitale - 5
2. O.I.C.R.
2.1 di diritto italiano
- armonizzati aperti
- non armonizzati aperti
- chiusi
- riservati
- speculativi
2.2 di altri Stati UE
- armonizzati
- non armonizzati aperti
- non armonizzati chiusi
2.3 di Stati non UE
- aperti
- chiusi
Totale - 5

2. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER L'ANALISI DEL RISCHIO DI PREZZO

La gestione del rischio di prezzo è regolata dalla stessa procedura interna con cui viene

La gestione del rischio di prezzo è regolata dalla stessa procedura interna con cui viene regolato anche il rischio di tasso di interesse.

Il VAR (Value at Risk) viene calcolato separatamente su ciascuno dei tre portafogli di investimento. Il VAR rappresenta la massima perdita potenziale su un predeterminato orizzonte temporale e con un preciso livello di confidenza. Intermonte Partners utilizza un VAR calcolato al 99% di confidenza su un orizzonte temporale di 1 giorno. Esso viene valorizzato e diffuso giornalmente dal Risk Manager utilizzando la media tra le due valutazioni più conservative tra le tre metodologie disponibili in Bloomberg: metodo "Parametrico", metodo "Montecarlo" e metodo "Storico". Verifiche effettuate dall'unità di Risk Management hanno evidenziato come il metodo utilizzato sia prudenziale.

VaR (1D) - 2021
Portafoglio Medio Min Max
DIR.TRAD.COMMOD. G&M 49.075 28.431 131.454
DIR.TRAD.COMMOD. G&M TOTAL 49.075 28.431 131.454

2.1.4 Operatività in strumenti finanziari derivati

Intermonte Partners SIM negozia futures su merci e forward OTC su merci. Nello specifico si tratta di arbitraggi (spread su diverse scadenze) in strumenti finanziari di tipo futures su certificati di emissioni di CO2. Il rischio tasso di interesse viene coperto attraverso future listati su tassi euribor a 3 mesi, mentre il rischio di posizione sulla merce viene coperto detenendo in portafoglio (posizione coperta) le quote di CO2 (cosiddette quote EUA). Per quanto riguarda il rischio di controparte relativo ai forward OTC, viene coperto attraverso la richiesta di margini iniziali e di variazione alle controparti.

2.2 Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Con l'entrata in vigore dallo scorso 30 giugno 2021 del Regolamento Europeo 2033/2019 (IFR) che ha sostituito per le imprese di investimento la precedente CRR in materia di vigilanza prudenziale, il rischio operativo non è più calcolato (metodo base) in maniera proporzionale al margine di intermediazione contabile, ma è suddiviso in singoli requisiti detti k-factors specifici per ciascun servizio Mifid offerto dalla Società.

Per quanto riguarda i k-factors relativi al Risk-To-Client, al 31 dicembre 2021 la Società ha allocato capitale solo pari a Eu 614 a fronte del CMH (Client Money Held), ossia a fronte del denaro dei clienti detenuto presso di sé.

Per quanto riguarda i k-factors relativi al Risk-To-Firm, al 31 dicembre 2021, la Società ha allocato capitale solo pari a Eu 94 a fronte del DTF (Daily Trading Flow), ossia a fronte delle negoziazioni in conto proprio.

Si fa presente, pertanto, come la nuova normativa IFR abbia permesso un ingente risparmio di capitale a fronte dei rischi operativi rispetto alla vecchia normativa (capitale allocato a fronte del rischio operativo al 31 dicembre 2020 pari a Eu 1.140.084,80).

2.3 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Le poste di bilancio della Società che generavano rischio di credito secondo la vecchia normativa prudenziale CRR sono principalmente la partecipazione nella controllata Intermonte SIM e i crediti in conto corrente che la Società possiede, costituiti in primo luogo dal finanziamento alla controllata e in secondo luogo dal deposito operativo presso l'istituto bancario Monte Paschi di Siena. Con l'entrata in vigore della nuova IFR dal 30 giugno 2021, tali poste non rientrano più nel calcolo del rischio di credito, rischio da cui sono esentate le imprese di investimento. Infatti, la partecipazione non è considerata come posta a rischio in quanto la controllata è consolidata nella Partners; i conti correnti attivi bancari invece sono inclusi dal nuovo IAS nelle poste di bilancio comprese nella voce "Cassa", equiparate quindi, per le SIM, alle poste con zero rischio.

Intermonte Partners SIM è soggetta a rischio di controparte solo in maniera residuale, operando quasi esclusivamente su derivati listati e quindi essendo esposta per la quasi totalità verso CCPs.

Informazioni di natura quantitativa

1. GRANDI ESPOSIZIONI

Intermonte Partners, nel corso del 2021, ha avuto come "grandi esposizioni" solo la controllata Intermonte SIM e la Banca BMPS, per le esposizioni in conto corrente.

Con l'entrata in vigore della nuova IFR, Investment Firm Regulation, le SIM non sono più tenute a segnalare le loro "grandi esposizioni", ma a segnalare solo le loro esposizioni tali per cui ci sia da richiedere la copertura patrimoniale aggiuntiva a fronte del rischio di concentrazione. Si segnala inoltre che, con la nuova IFR, concorrono a formare l'esposizione solo le operazioni attinenti al portafoglio di negoziazione e quindi sono escluse le esposizioni derivanti dal portafoglio immobilizzato (cc bancari, altre partecipazioni, ecc.)

2. CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI ED INTERNI

La Società si avvale della Società di Rating S&P per attribuire le classi di merito creditizio.

Classi di rating esterni
Esposizioni classe
1
classe
2
classe
3
classe
4
classe
5
classe
6
Senza
rating
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
- - 1.528 - 1.557.022 - - 1.558.550
-
Primo stadio
1.528 1.557.022 1.558.550
-
Secondo stadio
-
Terzo stadio
-
Impaired acquisite o originate
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
-
Primo stadio
-
Secondo stadio
-
Terzo stadio
-
Impaired acquisite o originate
3. Attività finanziarie in corso di dismissione
-
Primo stadio
-
Secondo stadio
-
Terzo stadio
-
Impaired acquisite o originate
Totale delle attività finanziarie
4. Impegni a erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
-
Primo stadio
-
Secondo stadio
-
Terzo stadio
-
Impaired acquisiti/e o originati/e
5. Altre 499.882 499.882
Totale impegni ad erogare fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
Totale - - 1.528 - 1.557.022 - 499.882 2.058.432

2.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE

Il rischio di liquidità della Società è contenuto, vista la scarsa movimentazione dei propri attivi, ma Intermonte SIM ha deciso di accentrare la tesoreria di gruppo presso la sua holding, di conseguenza Intermonte Partners possiede cinque conti correnti di finanziamento, uno acceso presso Banca Sistema, uno presso BPER, uno presso UBI, uno presso CARIGE e infine uno presso BANCO BPM. La Società ha, inoltre, in essere una linea di finanziamento a revoca a favore della controllata Intermonte SIM con un limite di utilizzo massimo di Eu 80 milioni.

La funzione preposta al Controllo del Rischio monitora quotidianamente i flussi finanziari e di liquidità della Società.

Nel corso dell'anno non si sono mai verificati casi di "mancanza di liquidità per far fronte ai propri impegni di pagamento"; il capitale della Società è risultato fonte sufficiente di liquidità per garantire il corretto funzionamento delle attività societarie.

Informazioni di natura quantitativa

1. DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE – VALUTA DI DENOMINAZIONE EUR

Voci/Scaglioni temporali A vista Da oltre 1 giorno a 7 giorni Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 15 giorni a 1 mese Da oltre 1 mese fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 3 anni Da oltre 3 anni fino a 5 anni Oltre 5 anni Durata indeterminata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti 2.058.432
A.4 Altre Attività 4.225.172
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche 11.058.778
- Enti Finanziari -
- Clientela 453.100
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni Fuori Bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale:
Posizioni lunghe 4.009.900 4.213.040 6.072.480 10.105.820
Posizioni corte 2.085.520 2.984.050 5.036.250 14.295.420
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale:
Differenziali positivi 1.350
Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da
ricevere
Posizioni lunghe
Posizioni corte

Sezione 3 – Informazioni sul patrimonio

3.1 Il patrimonio dell'impresa

3.1.rmazioni di natura qualitativa

Il patrimonio della Società risulta composto a fine anno, prevalentemente dalle Riserve, come per l'anno precedente. In particolar modo la voce più consistente risulta essere il versamento in conto capitale da parte dei soci per Eu 12,8 milioni. Concorrono inoltre alla formazione del patrimonio: il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato per Eu 3.29 milioni e le riserve da utili pari a Eu 13 milioni. Il patrimonio della Società risulta essere sufficientemente capiente per il rispetto dei limiti dettati dalla Vigilanza prudenziale europea ed in linea con le esigenze operative sia della singola Società sia del gruppo (in particolare della controllata Intermonte SIM).

3.1.2 Informazioni di natura quantitativa

3.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori Esercizio 2021 Esercizio 2020
1. Capitale 3.290.500 3.290.500
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve 25.909.096 42.890.427
- di utili 13.043.001 30.024.332
a) legale 658.100 658.100
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre 12.384.901 29.366.232
- altre 12.866.095 12.866.095
4. (Azioni proprie) -7.909.950 -1.392.192
5. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utile/perdite attuariali relativi a piani previdenziali
a benifici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a
partecipazioni valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale
7 Utile (perdita) d'esercizio 10.708.911 4.284.975

Totale 31.998.557 49.073.710

3.2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

3.2.1 fondi propri

3.2.1.rmazioni di natura qualitativa

Intermonte Partners SIM non detiene strumenti finanziari computati come capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) o come capitale di classe 2 (Tier 2 - T2). Pertanto, ad eccezione dell'utile di esercizio, tutte le altre voci del Patrimonio Netto sono ricomprese come capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1).

3.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

A. Capitale Primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione
19.889.646
44.788.735
dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali di CET1 (+/-)
19.889.646
44.788.735
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B)
438.222
1.329
D. Elementi da dedurre dal CET1
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
19.451.424
44.787.406
F. Totale Capitale Primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D +/- E)
G. Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da
dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall' AT1
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
-
-
L. Totale Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G - H +/- I)
M. Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del
regime transitorio
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
-
-
P. Totale Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O)
Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
Q. Totale Fondi Propri (F+L+P) 19.451.424 44.787.406

3.2.2 Adeguatezza patrimoniale

3.2.2.rmazioni di natura qualitativa

Come si evince dai coefficienti patrimoniali di vigilanza di cui sotto, i fondi propri detenuti dalla Società risultano essere più che adeguati a sostenere le attività di rischio correnti e prospettiche.

3.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

REQUISITI PATRIMONIALI Totale
31.12.2021
Totale
31.12.2020
Requisito patrimoniale per rischi di mercato 1.103.819 713.902
Requisito patrimoniale per rischio di controparte e di credito - 3.723.346
Requisito patrimoniale per rischio di aggiustamento della valutazione del credito
Requisito patrimoniale aggiuntivo per rischio di regolamento
Requisito patrimoniale aggiuntivo per rischio di concentrazione
Requisito patrimoniale: basato sulle spese fisse generali
Requisito patrimoniale per rischio operativo 708 1.140.085
Altri requisiti patrimoniali
Requisiti patrimoniali complessivi richiesti dalla normativa prudenziale 1.104.527 5.577.333
Capitale Iniziale
ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
1 Attività di rischio ponderate 13.806.590 69.716.667
2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 140,885% 64,242%
3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 140,885% 64,242%
4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 140,885% 64,242%

Sezione 4 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci 31 12 2021 31 12 2020
10. Utile (Perdita) d'esercizio 10.708.911 4.284.975
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
20. a) variazione di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del
proprio merito creditizio):
a) variazione del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulle altre componenti
40. reddituali:
a) variazione di fair value (strumento coperto)
b) variazione di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
110. b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Differenze di cambio:
120. a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
130. b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
a) variazioni di valore
150. b) rigiro a conto economico
- rettifiche per rischio di credito
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
160. a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
170. - rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
190. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
Redditività complessiva (Voce 10+190)
200. 10.708.911 4.284.975

Sezione 5 – Operazioni con parti correlate

I rapporti con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, rientrano nella normale operatività del Gruppo e sono di norma posti in essere a condizioni economiche equivalenti a quelle di mercato praticate nei confronti di parti non correlate di corrispondente natura e rischio, ovvero, in mancanza di riferimento, a condizioni di reciproca convenienza verificata tenendo conto del complesso delle circostanze, delle caratteristiche peculiari dell'operazione e dell'interesse del Gruppo.

Nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2021 non sono state perfezionate operazioni con parti correlate né di maggiore, né di minore rilevanza, che abbiano influito in misura significativa sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo.

In ogni caso non sono state concluse operazioni atipiche o inusuali e/o a condizioni economiche e contrattuali non standardizzate per la tipologia di controparte correlata.

Secondo lo IAS 24 rientrano nella definizione di parti correlate i soggetti che:

  • a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari,
  • i. controllano l'entità, ne sono controllati, oppure sono sotto comune controllo (ivi incluse le entità controllanti, le controllate e le consociate);
  • ii. detengono una partecipazione nell'entità tale da poter esercitare un'influenza notevole su Quest'ultima; o
  • iii. controllano congiuntamente l'entità;
  • b) rappresentano una società collegata dell'entità;
  • c) rappresentano una joint venture in cui l'entità è una partecipante;
  • d) sono uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o della sua controllante;
  • e) sono uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d);
  • f) sono un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole di uno dei soggetti di cui ai punti (d) o (e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa di diritti di voto; o
  • g) sono un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità, o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata.

5.1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

L'ammontare complessivo dei compensi e altri benefit ed agevolazioni di competenza dell' esercizio, corrisposti ad amministratori, sindaci ed altri dirigenti con responsabilità strategica è pari a Eu 55 migliaia, come di seguito rappresentato:

Ammontare compensi
Amministratori 55.000
Dirigenti
Collegio Sindacale 27.750

Sezione 8 – Altri dettagli informativi

7.1 Altro

Tipologia di servizi Soggetto che ha
erogato il servizio
Destinatario Compensi
(migliaia di Euro)
Revisione contabile KPMG S.p.A. Intermonte Partners S.p.A. 51
Servizi di attestazioni KPMG S.p.A. Intermonte Partners S.p.A. 145

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 96

lntermonte Partners SIM S.p.A. Re/azione de/la societa di revisione 31 dicembre 2021

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e) , del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relative contesto acquisite nel corso dell'attivita di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

4

Milano, 8 aprile 2022

KPMG S.p.A.

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