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Saras

Quarterly Report May 16, 2022

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Quarterly Report

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Gruppo Saras Resoconto Intermedio sulla Gestione al 31 marzo 2022

Indice dei contenuti

Organi Societari e di Controllo 3
Attività del Gruppo 4
Struttura del Gruppo Saras 5
Andamento del titolo Saras 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Non Gaap measure –
Indicatori alternativi di performance
7
Principali risultati finanziari ed operativi di Gruppo 7
Mercato di riferimento 11
Analisi dei Segmenti 16
Industrial & Marketing 16
Renewables 19
Investimenti per settore di attività 19
Evoluzione prevedibile della Gestione 20
Analisi dei Rischi 22
Altre informazioni 25
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primi tre mesi del 2022 26
Prospetti Contabili Consolidati 27
Nota Integrativa ai Prospetti Contabili Consolidati 31

Organi Societari e di Controllo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

MASSIMO MORATTI Presidente e Consigliere
ANGELO MORATTI Consigliere
ANGELOMARIO MORATTI Consigliere
GABRIELE MORATTI Consigliere
GIOVANNI EMANUELE MORATTI Consigliere
DARIO SCAFFARDI Amministratore Delegato, Direttore Generale e Consigliere
ADRIANA CERRETELLI Consigliere indipendente
LAURA FIDANZA Consigliere indipendente
ISABELLE HARVIE-WATT Consigliere Indipendente
FRANCESCA STEFANIA LUCHI Consigliere Indipendente
GIOVANNI MANCINI detto GIANFILIPPO Consigliere Indipendente
PATRIZIA RADICE Consigliere

COLLEGIO SINDACALE

GIANCARLA BRANDA Presidente
FABRIZIO COLOMBO Sindaco effettivo
PAOLA SIMONELLI Sindaco effettivo
PINUCCIA MAZZA Sindaco supplente
ANDREA PERRONE Sindaco supplente

DIRIGENTE PREPOSTO

FRANCO BALSAMO Chief Financial Officer

SOCIETA' DI REVISIONE

EY SpA

Attività del Gruppo

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) e tra le più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria è gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how e al patrimonio tecnologico maturato in oltre cinquant'anni di attività. Per sfruttare in modo ottimale queste risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, basata a Ginevra, uno dei principali hub mondiali per gli scambi di commodities petrolifere, che acquista grezzi e altre materie prime per la raffineria, vende i prodotti raffinati, e svolge attività di trading.

Direttamente e attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi come diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta, carburante per l'aviazione e per il bunkeraggio, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei.

Il Gruppo è attivo anche nell'attività di produzione e vendita di energia elettrica, mediante l'impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato) integrato alla raffineria e gestito anch'esso dalla controllata Sarlux, con una potenza installata di 575MW. L'impianto, che da aprile del 2021 è stato riconosciuto da ARERA tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico italiano, utilizza i prodotti pesanti della raffinazione e li trasforma in circa 3,5 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, contribuendo per circa il 40% al fabbisogno elettrico della Sardegna.

Sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso tre parchi eolici gestiti dalle controllate Sardeolica Srl, Energia Alternativa Srl ed Energia Verde Srl situati in Sardegna, per una capacità installata totale ad oggi pari a 171 MW. L'attività nel settore delle fonti rinnovabili del Gruppo Saras è prevista in significativa espansione nel medio termine, con un obiettivo di capacità installata pari a 500MW entro il 2025.

Infine, il Gruppo è attivo nel settore dei servizi di ingegneria industriale e ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente, attraverso la controllata Sartec Srl.

Struttura del Gruppo Saras

Si riporta di seguito la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 31/03/22. Si ricorda che dal 1° gennaio 2021 il segmento denominato "Industrial & Marketing" include tutte le attività relative alla raffinazione ed alla generazione di energia elettrica nonché le attività relative al "Marketing". Il segmento "Renewables" include le attività precedentemente incluse nel segmento "Wind" che è stato rinominato in vista di potenziali sviluppi nell'ambito del fotovoltaico e idrogeno verde.

Andamento del titolo Saras

Di seguito si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras, in termini di prezzo e volumi scambiati, durante i primi tre mesi del 2022.

PREZZO DEL TITOLO (Euro) Q1/22
Prezzo minimo (24/02/2022) 0,4966
Prezzo massimo (25/03/2022) 0,7226
Prezzo medio 0,5845
Prezzo alla chiusura dei primi tre mesi del 2022 (31/03/2022) 0,6978
VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI Q1/22
Massimo in milioni di Euro (25/03/2022) 26,2
Massimo in milioni di azioni (04/02/2022) 39,4
Minimo in milioni di Euro (11/01/2022) 1,8
Minimo in milioni di azioni (11/01/2022) 3,1
Volume medio in milioni di Euro 8,4

Volume medio in milioni di azioni 14,2

La capitalizzazione di mercato alla fine dei primi tre mesi del 2022 ammontava a circa 664 milioni di Euro e le azioni sono 951 milioni.

Nel grafico seguente viene riportato l'andamento giornaliero del titolo durante i primi tre mesi del 2022, confrontato con l'indice "FTSE Italia Small Cap" della Borsa di Milano:

RELAZIONE SULLA GESTIONE

GAAP e Non-GAAP measure

Indicatori alternativi di performance

Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo e a livello di Risultato Netto comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però, escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti delle variazioni di scenario calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.

I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

Milioni di Euro Q1/22 Q1/21 Var %
RICAVI 2.950 1.629 81%
EBITDA reported 156,3 27,1 477%
EBITDA comparable 62,0 (11,2) n.s.
EBIT reported 110,7 (20, 0) n.s.
EBIT comparable 16,4 (58,3) n.s.
RISULTATO NETTO reported 76,6 (23,8) n.s.
RISULTATO NETTO comparable 13,3 (47,0) n.s.
Milioni di Euro Q1/22 Q1/21 Anno 2021
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 (445, 2) (436, 9) (453, 1)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16 (488, 8) (474, 7) (494, 5)
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 24,1 21,7 84,0

Principali risultati finanziari ed operativi di Gruppo

Commenti ai risultati di Gruppo dei primi tre mesi del 2022

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati; si ricorda che il segmento denominato "Industrial & Marketing" include tutte le attività relative alla raffinazione ed alla generazione di energia elettrica nonché le attività relative al "Marketing". Mentre iI segmento "Renewables" include le attività precedentemente incluse nel segmento "Wind" che è stato rinominato in vista di sviluppi nell'ambito del fotovoltaico e idrogeno verde. Si segnala che, per quanto concerne il segmento "Industrial & Marketing" e la relativa attività di generazione di energia elettrica, in seguito alla delibera 630/2021 del 28 dicembre 2021 l'ARERA ha accolto la richiesta di ammissione al regime di reintegrazione dei costi per la centrale Sarlux, iscritta da TERNA nell'elenco degli impianti essenziali per il sistema elettrico per il 2022.

Nel primo trimestre dell'esercizio 2022 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 2.950 milioni di Euro rispetto ai 1.629 milioni di Euro realizzati nei primi tre mesi dello scorso esercizio. La variazione è da ricondursi prevalentemente al

significativo apprezzamento dei principali prodotti petroliferi e all'incremento del prezzo di vendita dell'energia elettrica rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Nello specifico il prezzo medio del diesel nei tre mesi del 2022 è stato pari a 906 \$/ton (vs 488 \$/ton nel 2021), mentre quello della benzina è stato di 934 \$/ton (vs 562 \$/ton nel 2021), il prezzo unico nazionale per la vendita dell'energia elettrica (PUN) è stato 248 €/MWh (vs 88,7 €/MWh di tariffa CIP6 riconosciuta per la vendita dell'energia elettrica nel 2021). In aggiunta all'andamento delle quotazioni dei principali prodotti venduti, hanno avuto un effetto positivo anche: l'andamento del cambio €/\$, che nei primi tre mesi del 2022 è stato pari a 1,12 (vs 1,21 nel 2021) e le maggiori produzioni di energia elettrica (influenzato nel primo trimestre 2021 da rilevanti interventi manutentivi). A parziale compensazione si evidenziano le minori lavorazioni e vendite legate a maggiori manutenzioni nei mesi di gennaio e febbraio; mentre, nel mese di marzo, la lavorazione e le vendite sono state penalizzate dai limiti nella movimentazione di materia in ingresso e uscita dal sito produttivo, per effetto del prolungato periodo di chiusura del porto, causato dalle avverse condizioni meteo.

L'EBITDA reported di Gruppo dei primi tre mesi del 2022 è stato pari a 156,3 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 27,1 M€ dei primi tre mesi dell'esercizio 2021. La variazione positiva è da ricondursi in primo luogo all'incremento della gestione caratteristica tra i due periodi. Tale incremento è dovuto prevalentemente al miglioramento dei crack del diesel e i cui effetti sono stati in parte compensati da un piano manutentivo più oneroso, da un contesto di mercato più complesso dal punto di vista degli approvvigionamenti della materia prima e dalle disottimizzazioni indotte dalle chiusure del porto nel mese di marzo. Inoltre, per quanto concerne le dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura) nel primo trimestre del 2022 queste hanno beneficiato di un apprezzamento di 87,8 milioni di Euro rispetto ad un apprezzamento di 38,2 M€ realizzato nel medesimo periodo del 2021. In ultimo, per le poste non ricorrenti si segnala un impatto negativo di 1,1 milioni di Euro nel 2022 rispetto ad un valore pari a 7,0 milioni di Euro nel 2021 con la differenza da ricondursi al costo delle emissioni di CO2 di pertinenza del 2020. Si segnala che l'EBITDA reported del primo trimestre 2022 ha beneficiato di 16,0 milioni di Euro riconducibili allo sconto fiscale sul costo di acquisto della materia energia ed è stato penalizzato da una riduzione dei ricavi pari a 7,2 milioni di Euro per effetto della limitazione della tariffa di vendita applicata sulla produzione eolica pertinente.

Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 76,6 milioni di Euro, rispetto ad una perdita di 23,8 milioni di Euro conseguiti nei primi tre mesi dell'esercizio 2021 prevalentemente per le medesime dinamiche evidenziate a livello di EBITDA. Il Risultato netto reported al momento non include gli impatti della tassazione degli "extraprofitti" in corso di definizione.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 62,0 milioni di Euro nei primi tre mesi dell'esercizio 2022, in incremento rispetto alla perdita di 11,2 milioni di Euro conseguiti nei primi tre mesi del 2021. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported non include il sopracitato effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti. Il risultato in incremento rispetto ai primi tre mesi del 2021 si compone di uno scostamento positivo sia nel segmento "Industrial & Marketing" che nel segmento "Renewables" che verranno meglio declinati nella sezione "Analisi dei Segmenti".

Il Risultato Netto comparable di Gruppo nei primi tre mesi del 2022 è stato pari a 13,3 milioni di Euro, rispetto ad una perdita di 47,0 milioni di Euro nel medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Gli investimenti nei primi tre mesi del 2022 sono stati pari a 24,1 milioni di Euro rispetto ai 21,7 milioni di Euro nel medesimo periodo del 2021. L'incremento è riconducibile al segmento Industrial & Marketing ed è dovuto alle maggiori attività manutentive realizzate nel 2022.

Calcolo dell'EBITDA comparable

Milioni di Euro Q1/22 Q1/21 Var %
EBITDA reported 156,3 27,1 477%
Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli
inventari
(87, 8) (38,2) $-130%$
Derivati su cambi (7,7) (7, 1) -8%
Poste non ricorrenti 1,1 7.0 n.s.
EBITDA comparable 62,0 (11,2) n.s.

Calcolo del Risultato Netto comparable

Milioni di Euro Q1/22 Q1/21 Var %
RISULTATO NETTO reported 76,6 (23,8) n.s.
Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli
inventari al netto delle imposte
(63,3) (27,6) -130%
Poste non ricorrenti al netto delle imposte - 4,4 n.s.
RISULTATO NETTO Comparable 13,3 (47,0) n.s.

Posizione Finanziaria Netta

La Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2022, ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata negativa per 445,2 milioni di Euro, rispetto alla posizione negativa per 453,4 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2021.

Nel primo trimestre 2022 la gestione operativa ha generato 155,4 milioni di Euro, all'interno dei quali 87,8 milioni di Euro sono riconducibili alle dinamiche di prezzo sugli inventari e relativi derivati di copertura. La variazione del capitale circolante ha assorbito 121,0 milioni di Euro. Tale assorbimento è prevalentemente da ricondursi agli incrementi del valore degli inventari (riconducibile, sia all'effetto dell'andamento dei prezzi sopra menzionato, sia all'incremento delle quantità stoccate per effetto della chiusura del porto nel mese di marzo). L'incremento degli inventari è stato solo in parte compensato dall'incremento dei debiti commerciali e dagli impatti indotti dall'anticipo del pagamento delle accise ed iva realizzato nel quarto trimestre 2021. Gli investimenti hanno assorbito 24,1 milioni di Euro ed il pagamento degli interessi ed oneri finanziari e delle tasse ha assorbito 4,5 milioni di Euro.

Il finanziamento SACE (residuo al 31.12.2022) e quello Unicredit da 50 milioni di euro sono stati riportati nei finanziamenti bancari a medio termine, alla luce del ricevimento dei waiver rilasciati dalle banche al 31.03.2022.

La Posizione Finanziaria Netta ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16 è risultata negativa per 445,2 milioni di Euro e negativa per 488,8 milioni di Euro considerando l'effetto dell'applicazione dell'IFRS 16.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.

Milioni di Euro 31-Mar-22 31-Dic-21
Finanziamenti bancari a medio e lungo termine (230) (6)
Prestiti obbligazionari a medio e lungo termine
Altre passività finanziarie a medio e lungo termine (5) (5)
Altre attività finanziarie a medio e lungo termine 4 4
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (230) (7)
Finanziamenti bancari correnti (330) (385)
Quota a breve dei finanziamenti bancari a MLT (200)
Debiti verso banche per c/c passivi (321) (163)
Altre passività finanziarie a breve termine (20) (114)
Fair value derivati e differenziali netti realizzati (33) (9)
Altre attività finanziarie 146 58
Disponibilità liquide ed equivalenti 343 367
Posizione finanziaria netta a breve termine (215) (446)
Totale Posizione Finanziaria Netta ante lease liability ex IFRS 16 (445) (453)
Debiti finanziari per beni in leasing ex IFRS 16 (44) (41)
Totale Posizione Finanziaria Netta post lease liability ex IFRS 16 (489) (495)

Mercato di riferimento

Mercato petrolifero

Di seguito, una breve analisi sull'andamento delle quotazioni del grezzo, sui crack spreads dei principali prodotti raffinati, e sul margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) per quanto riguarda il mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.

Q1/22 Q1/21
Prezzi e differenziali Grezzo (\$/bl)
Brent Datato (FOB Med) 102,5 61,0
Urals (CIF Med) 91,9 59,7
Differenziale "heavy-light" -10,6 -0,5
Crack spreads prodotti (\$/bl)
Crack spread ULSD 19,0 4,3
Crack spread Benzina 9,4 6,2
Margine di riferimento (\$/bl)
Reference margin (NEW Benchmark) -0,5 -2,2

Fonte "Platts" per prezzi e crack spreads.

Quotazioni del Grezzo

Nel primo trimestre del 2022, il Brent Dtd ha registrato una quotazione media di 102,5 \$/bl rispetto a una quotazione media di 61,1 \$/bl nel primo trimestre del 2021. Il confronto deve tenere conto di uno scenario profondamente mutato nei due periodi. In particolare, il primo trimestre del 2021 era ancora influenzato dalla crisi pandemica e dai consumi petroliferi ridotti, mentre l'inizio del 2022 è stato caratterizzato da una domanda petrolifera a livelli pre-covid e, a partire dalla fine di febbraio, dalla riduzione delle importazioni dalla Russia a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Nel primo trimestre del 2022 il prezzo del Brent è passato da una media di 87,2 \$/bl nel mese di gennaio a una media di 118,8 \$/bl nel mese di marzo.

In particolare, il blocco alle importazioni russe annunciato da Stati Uniti, Canada e UK a inizio marzo, e la minaccia dell'Europa di adottare misure analoghe, hanno fortemente intaccato il flusso di importazioni dalla Russia, che, prima dello scoppio della crisi, garantiva al mercato globale circa 5 milioni di barili al giorno di grezzi, e ai paesi OCSE europei il 30% delle proprie importazioni di grezzi. Dopo lo scoppio del conflitto russo ucraino, progressivamente, la maggior parte degli operatori europei del settore (inclusa Saras) ha scelto di boicottare l'export russo, anche alla luce del rischio dell'introduzione di sanzioni, e di rivolgersi ad altri paesi produttori. La scarsità di armatori disponibili a effettuare i carichi dal Mar Nero e l'indisponibilità di un numero crescente di istituti di credito a emettere lettere di credito a garanzia di compravendite con la Russia hanno contribuito a ridurre ulteriormente le esportazioni.

Questo contesto ha portato a un aumento della domanda di grezzi alternativi al russo Ural, a fronte del quale le quotazioni del Brent hanno superato rapidamente i 100\$/bl, toccando picchi di oltre 138\$/bl nella prima settimana di marzo. La mancanza di greggio russo si è andata ad aggiungere infatti alle tensioni già preesistenti per un mercato "corto" di offerta con scorte in esaurimento già prima della crisi russo-ucraina (alla fine di gennaio ai livelli più bassi degli ultimi otto anni). Nonostante la mancanza di grezzo russo, i paesi dell'OPEC+ hanno incrementato la produzione di marzo in misura modesta, di appena 40kb/giorno, un aumento significativamente inferiore rispetto a quanto previsto dai precedenti impegni (400 kb/g). Fuori dell'alleanza OPEC+, un aumento dell'offerta è stato annunciato da USA, Canada, Brasile e Guyana, ma con un potenziale aumento nel breve termine limitato.

A fronte di questa situazione i 31 paesi membri dell'IEA (Agenzia Internazionale per l'Energia) hanno deciso tra inizio marzo e inizio aprile di rilasciare oltre 180 milioni di barili di scorte di emergenza, da rendere disponibili in soli due mesi, la misura di emergenza più importante adottata nella storia dell'Agenzia.

Questi annunci, insieme a una riduzione nella volatilità dei mercati e alle preoccupazioni legate a una recrudescenza della pandemia da covid in Cina e alla crescita dell'inflazione in USA ed Europa, hanno contribuito a riportare le quotazioni dell'ICE Brent alla fine di marzo a valori più contenuti e inferiori ai 110\$/bl.

Differenziale di prezzo "heavy-light" tra grezzi pesanti e leggeri ("Urals" vs. "Brent")

Il differenziale "heavy-light" (ovvero tra grezzi "Urals" e "Brent") nel primo trimestre del 2022 ha registrato uno sconto medio di 10,6\$/bl rispetto allo sconto medio di 0,5\$/bl nello stesso periodo dell'esercizio precedente. Nel quarto trimestre del 2021 lo sconto si era invece attestato a una media di 1\$/bl. Le dinamiche di mercato precedentemente descritte che hanno portato al crollo della domanda di grezzi russi ha determinato il forte ampliamento dello sconto dell'Ural MED, e una maggior domanda di altre qualità di crudi, in particolare di grezzi sour alternativi, il cui sconto sul Brent si è invece compresso nel periodo. Lo sconto medio dell'Ural nel mese di marzo è stato pari a 28\$/bl.

"Crack spreads" dei principali prodotti raffinati (ovvero la differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo)

Il crack della benzina nel primo trimestre del 2022 ha registrato una media di 9,4\$/bl. I margini della benzina si sono mantenuti leggermente più deboli all'inizio dell'anno rispetto al primo trimestre del 2021, quando la benzina, rispetto ad altri prodotti raffinati, già registrava un recupero dagli effetti della crisi pandemica grazie alla ripresa della circolazione e in particolare della mobilità individuale. Con lo scoppio della crisi ucraina a differenza di quanto accaduto per il diesel i margini si sono mantenuti sostanzialmente stabili, non essendo l'Europa un importatore ma un esportatore di benzina, con volumi esigui provenienti dalla Russia.

Il crack del diesel nel primo trimestre del 2022 ha registrato una media di 19,0\$/bl. Il confronto tra il primo trimestre del 2021 e del 2022 deve tenere conto di uno scenario profondamente mutato nei due periodi, e in particolare ancora fortemente penalizzato dagli effetti dalla crisi pandemica e dalla ripresa lenta nei consumi di diesel all'inizio del 2021. Nel primo trimestre del 2022 invece, nei primi due mesi i margini del diesel si sono mantenuti sostanzialmente in linea con i livelli di fine 2019 (+11,5\$/bl) grazie a una domanda in recupero ai livelli pre-covid, fino all'ultima settimana di febbraio, quando lo scoppio del conflitto in Ucraina ha generato un'estrema volatilità nelle quotazioni. Prima della crisi, infatti, la carenza strutturale di distillati medi in Europa veniva compensata, per circa il 10% del fabbisogno con importazioni dalla Russia. Inoltre, numerose raffinerie europee che utilizzavano tipicamente i grezzi sour Urals, e in particolare nella di distillati medi a fronte dei vincoli di lavorazione nell'utilizzo di altre qualità di grezzi, sono state costrette a ridurre le lavorazioni. A ciò si è aggiunta la preesistente scarsa capacità inutilizzata di hydrotreating in Europa, che non ha consentito un aumento delle lavorazioni tale da compensare almeno parzialmente la carenza di forniture dalla Russia.

Il crack del jet fuel, nel primo trimestre del 2022 ha registrato una media di +15,3\$/bl. Nel periodo pre-conflitto, il traffico aereo ha continuato il trend di recupero registrato in particolare nell'ultimo trimestre del 2021. In seguito allo scoppio del conflitto russo ucraino, il jet ha ricevuto ulteriore supporto dalle tensioni precedentemente descritte che hanno coinvolto il complesso dei distillati medi. Inoltre, nonostante le cancellazioni dei voli russi abbiano agito da freno ad una parte del traffico aereo europeo, occorre notare che la chiusura dello spazio aereo russo e ucraino ha fatto aumentare la durata dei numerosi voli intercontinentali tra Europa ed Asia, e ciò ha comportato maggiori consumi di jet fuel.

Il crack del VLSFO nel primo trimestre ha registrato una media di +3,8\$/bl (rispetto a una media di 4,5\$/bl nel primo trimestre del 2021 e di 1,6\$/bl nell'ultimo trimestre del 2021). I margini del VLSFO avevano seguito un andamento piuttosto costante nel periodo pre-conflitto, rispetto ai valori in ripresa registrati nell'ultimo trimestre del 2021 a fronte dell'aumento del traffico marittimo e dei consumi di olio combustibile utilizzato per la generazione di energia elettrica in sostituzione del gas. Dopo lo scoppio del conflitto russo ucraino, i prezzi del VLSFO, per le ragioni precedentemente descritte che hanno interessato i distillati medi, hanno subito un'ascesa, che si è riflessa anche nei costi di nolo.

Il crack del LSFO, utilizzato come "blendstock" nella formulazione del VLSFO, ha registrato un valore medio nel primo trimestre di -5\$/bl (rispetto a +2,2 nel primo trimestre 2021 e -0,5\$/bl nell'ultimo trimestre 2021).

Per contro, il crack del HSFO è crollato fino a -32 \$/bl nella prima settimana del conflitto, poiché gli operatori occidentali hanno drasticamente tagliato gli approvvigionamenti di olio combustibile di origine Russa, portandone il crack a una media di -21,0\$/bl nel primo trimestre del 2022 (rispetto a una media di -8,3\$/bl nel primo trimestre del 2021 e di -13,6\$/bl nel quarto trimestre 2021).

Marketing

In Italia, secondo i dati rilevati da Unione Energie per la Mobilità (UNEM), nel primo trimestre 2022 i consumi petroliferi sono risultati in aumento del 13,2% rispetto ai primi tre mesi del 2021 ancora segnati da crescenti misure di contenimento legate alla terza ondata pandemica. I consumi di carburanti da autotrazione (benzina e gasolio) sono risultati pari a 7,3 milioni di tonnellate, con un incremento del 15,6% rispetto al 2021 (incremento risultato pari al 25,9% per la benzina e al 12,9% per il gasolio).

Nel primo trimestre del 2022 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno mostrato una riduzione del 24,4%. Quelle a benzina hanno coperto il 27,2% del totale (vs il 33,3% nel 2021), quelle diesel il 20,1% (vs il 25,0% nel 2021), mentre le ibride il 33,3% (vs il 26,9% nel 2021).

Passando all'analisi del mercato spagnolo, i dati compilati da CORES mostrano che rispetto al primo trimestre del 2021, il consumo di carburanti autostradali nel primo trimestre 2022 è sceso del -5,1%; quello di benzina è cresciuto del +4,6% mentre quello di gasolio è sceso del -7,1%.

Mercato energetico (energia elettrica e CO2)

Il trend fortemente rialzista che ha caratterizzato il prezzo del gas naturale e quello, ad esso collegato, dell'energia elettrica, a partire dalla seconda metà del 2021, è continuato nel 2022 e culminato nelle giornate successive al 24 febbraio 2022, giorno dell'inizio del conflitto in Ucraina, quando il prezzo spot del gas naturale al Ttf (il mercato di riferimento europeo per il gas naturale) ha toccato i 208€MWh e il PUN (Prezzo Unico Nazionale dell'energia elettrica) ha toccato una media giornaliera record di 588€/MWh. È infatti cresciuto l'allarme per una possibile estensione delle sanzioni adottate verso la Russia al comparto energetico, con il rischio di un'interruzione parziale o totale delle forniture di gas russe. In questo contesto, il PUN (Prezzo Unico Nazionale PUN) ha registrato una media di 308€/MWh a marzo e di 248,1€/MWh nel primo trimestre del 2022, in ulteriore rialzo rispetto ai valori già molto elevati registrati nell'ultimo trimestre del 2021, quando la media era stata pari a 241,6€/MWh. Nel primo trimestre del 2021 il PUN si era attestato ad una media di 50€/MWh, per poi apprezzarsi nel corso del 2021.

Le quotazioni EUA dei permessi europei per le emissioni di anidride carbonica, nonostante una flessione registrata dall'inizio del conflitto russo-ucraino, hanno registrato nel primo trimestre una media sempre elevata e pari a 84,3€/ton (+23% rispetto al quarto trimestre del 2021). Nel primo trimestre del 2021 il prezzo della CO2 si era attestato ad una media di 37,6€/ton.

Margini di raffinazione e margine Saras Industrial & Marketing

Per quanto concerne l'analisi della redditività del segmento Industrial & Marketing1 , Saras ha tradizionalmente utilizzato come riferimento il margine di raffinazione "EMC benchmark", calcolato da EMC (Energy Market Consultants), rappresentativo della marginalità di una raffineria costiera di media complessità, ubicata nel bacino del Mediterraneo, che lavora una carica composta da 50% grezzo Brent e 50% grezzo Urals.

Rispetto a tale benchmark, che è funzione delle specifiche condizioni di mercato, il segmento Industrial & Marketing del Gruppo Saras consegue tipicamente un margine superiore grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, oltre che dell'andamento delle operazioni industriali e commerciali.

Nell'attuale contesto, l'EMC benchmark non risulta più rappresentativo poiché: (i) la forte svalutazione dei grezzi Urals seguita alla crisi russo-ucraina, che costituiva il 50% dello slate di grezzi utilizzato nell'EMC, non ha impattato il margine di Saras (così come quello della maggior parte delle raffinerie occidentali che hanno scelto di non acquistarlo); (ii) l'incremento dei costi energetici registrato dalla seconda metà del 2021 non è riflesso nel margine EMC, che determina i costi variabili, tra cui quelli dell'energia elettrica, sulla base di una percentuale fissa del prezzo al barile del LSFO. Inoltre, i costi variabili dell'EMC non includono il costo della CO22 .

Pertanto, Saras ha provveduto ad aggiornare con Energy Market Consultants l'EMC benchmark, in modo da superare le principali criticità sopra citate. Il nuovo benchmark, che verrà denominato, "EMC Reference Margin", ha le seguenti caratteristiche:

  • la slate di grezzo lavorata viene prezzata al 100% a Brent Dtd (mentre il benchmark EMC considerava una slate di grezzi composta al 50% da Brent e al 50% da Ural); in tal modo, si elimina il riferimento al grezzo Ural, le cui quotazioni sono fortemente distorte dal conflitto russo-ucraino;
  • le rese di prodotti raffinati sono state aggiornate rispetto al vecchio EMC Benchmark per meglio rappresentare il bilanciamento tra light, middle ed heavy distillates di una raffineria costiera di complessità medio-alta nel Mediterraneo, e per introdurre anche il nuovo bunker marino VLSFO (VLSFO 0,5%);
  • i costi variabili sono stati riformulati in funzione dell'energia elettrica consumata e della CO2 emessa in eccesso alle allocazioni gratuite in modo da rappresentare correttamente le oscillazioni di prezzo di tali variabili;
  • in analogia con il precedente benchmark, la produzione di energia elettrica IGCC in regime di Essenzialità (che comprende il rimborso dei costi variabili e dei costi fissi sostenuti per produrre l'energia elettrica riconosciuta come

1 Il margine del segmento Industrial & Marketing del Gruppo Saras, incorpora e somma la marginalità dei segmenti così come separatamente rappresentati fino al 31.12.2020, ovvero "Refining", "Power", "Marketing" e "Altre attività".

2 A titolo esemplificativo si consideri che l'EMC medio nella prima decade di marzo ha registrato un valore estremamente elevato e pari a circa 13,6 \$/bl includendo circa 12 \$/bl relativi alla riduzione del prezzo dell'Ural che nel periodo ha registrato uno sconto medio di 24 \$/bbl vs Brent e circa 2 \$/bl relativi al differenziale dei costi variabili (Saras vs EMC) prevalentemente per effetto del PUN che è stato pari a 390 €/MWh.

"essenziale" e una componente di remunerazione del capitale investito) non viene rappresentata nel nuovo Reference Margin, e va quindi a costituire una parte del premio consuntivabile.

Il nuovo EMC Reference Margin, analogamente a quanto avveniva per il vecchio EMC benchmark, verrà pubblicato settimanalmente dalla Società a partire dalla data di pubblicazione della presente relazione trimestrale, 16 maggio 2022.

La tabella seguente compara l'andamento del nuovo EMC Reference Margin a quello dell'EMC benchmark dal 2020 ad oggi: l'andamento evidenzia un sostanziale allineamento tra i due benchmark sino al primo semestre 20213 momento a partire dal quale l'aumento dei costi energetici evidenzia uno scostamento significativo tra i due indicatori.

.

Nel primo trimestre 2022 l'EMC Reference Margin, alla luce del contesto di mercato descritto nel capitolo precedente, si è attestato a una media di -0,5\$/bl. Il margine Saras è stato pari a 8,4 \$/bl, evidenziando un premio di +8,9 \$/bl.

Nello stesso periodo dell'esercizio precedente l'EMC Reference Margin si attestava a -2,2\$/bl, rispetto ad un margine Saras di 3,4\$/bl, evidenziando un premio Saras di +5,5\$/bl.

Si evidenzia che tale risultato è influenzato dalle minori lavorazioni nel primo trimestre 2022 dovute al programma manutentivo più oneroso rispetto al primo trimestre 2021 e alle giornate di chiusura del porto di Cagliari nel mese di marzo..

3 0,04 \$/bbl lo scostamento medio trimestrale dal 2017 con effetti compensativi tra le rese dei prodotti, il costo della materia prima ed i costi variabili.

Nella tabella nel 2021 il benchmark è stato "ristatato" considerando il nuovo EMC Reference margin al posto dell'EMC benchmark.

Analisi dei Segmenti

Industrial & Marketing

Il sito produttivo di Sarroch, posto sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è costituito da una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo, per capacità produttiva e per complessità degli impianti, perfettamente integrato con un impianto IGCC (gasificazione a ciclo combinato). Il sito è collocato in una posizione strategica al centro del Mediterraneo e ha una capacità di lavorazione di 15 milioni di tonnellate/anno, corrispondenti a circa il 17% della capacità totale di distillazione in Italia e una capacità di generazione elettrica installata di 575 MW.

Milioni di Euro Q1/22 Q1/21 Var %
EBITDA reported 140,9 22,6 523%
EBITDA comparable 46,6 (15,7) n.s.
di cui: relativo al canale Marketing 5,7 (0, 1) n.s.
EBIT reported 97,4 (22, 9) n.s.
EBIT comparable 3,1 (61,2) n.s.
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 19,0 16,9 12%

Lavorazioni, produzioni di energia elettrica e margini

Q1/22 Q1/21 Var %
LAVORAZIONE GREZZI migliaia di tons 2.804 3.185 $-12%$
milioni di barili 20,5 23.2 $-12%$
migliaia barili/giorno 227 258 $-12%$
CARICHE COMPLEMENTARI migliaia di tons 323 215 50%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA GWh 840 615 37%
VENDITE TOTALI migliaia di tons 835 755 11%
di cui: in Italia migliaia di tons 558 483 16%
di cui: in Spagna migliaia di tons 278 272 2%
TASSO DI CAMBIO EUR/USD 1,12 1,21 -7%
NUOVO MARGINE BENCHMARK S/bl (0,1) (2,2)
MARGINE SARAS IND & MKTG S/bl 8,4 3,4

Commenti ai risultati dei primi tre mesi 2022

La lavorazione di grezzo nel primo trimestre del 2022 è stata pari a 2,80 milioni di tonnellate (20,5 milioni di barili, corrispondenti a 227 mila barili/giorno) inferiore rispetto al primo trimestre del 2021. La lavorazione di cariche complementari al grezzo è risultata pari a 0,3 milioni di tonnellate leggermente superiore rispetto alle 0,2 milioni di tonnellate nel primo trimestre del 2021. L'andamento delle lavorazioni è da ricondursi in primo luogo ai maggiori interventi manutentivi programmati nel primo trimestre del 2022 ed inoltre alle limitazioni indotte dalle chiusure del porto nel mese di marzo, che ha limitato la movimentazione di materia in ingresso e uscita dal sito produttivo, con impatti sullo sfruttamento delle massime capacità degli impianti.

La produzione di energia elettrica è stata pari a 840 GWh in incremento del 37% rispetto al primo trimestre del 2021, prevalentemente in ragione dei rilevanti interventi manutentivi che avevano penalizzato le produzioni nel primo trimestre del 2021 e dei livelli produttivi essenziali richiesti nel primo trimestre 2022.

L'EBITDA comparable è stato pari a 46,6 milioni di Euro nel primo trimestre 2022, con un margine Saras Industrial & Marketing pari a + 8,4 \$/bl all'interno del quale il contributo del canale Marketing è pari a 0,5 \$/bl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Tale risultato si confronta con un EBITDA comparable di – 15,7 milioni di Euro e un margine Saras Industrial & Marketing pari a +3,4 \$/bl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 0,2 \$/bl) nel medesimo trimestre dell'esercizio precedente.

Per quanto concerne le condizioni del mercato, gli impatti sulla generazione del margine sono stati positivi per ca. 136 milioni di Euro, tale positività è principalmente da ascriversi al rafforzamento dei crack del diesel e della benzina solo in parte compensati dall'incremento del prezzo del Brent.

Dal punto di vista delle prestazioni operative nel primo trimestre del 2022 queste, se confrontate con il medesimo periodo del 2021 sono risultate inferiori per ca. 42 milioni di Euro. Tale variazione è inclusiva del contributo per la remunerazione del capitale impiegato dagli impianti assoggettati al regime dell'essenzialità, pari nel trimestre a 16 milioni di Euro. In particolare:

  • Le attività commerciali (che includono l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) hanno apportato un contribuito inferiore per ca. 28 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale riduzione è da ricondursi da un lato agli effetti negativi indotti dalla struttura di mercato in backwardation e dall'altro dall'andamento dei differenziali tra le quotazioni dei prodotti fisici e dei relativi strumenti derivati. Questi fenomeni hanno influenzato negativamente l'efficacia delle coperture effettuare sia per l'acquisto di materia prima, nonché per la vendita di alcuni prodotti e per la gestione del rischio inventario. Il fenomeno è stato particolarmente accentuato sia per gli effetti indotti sui differenziali dalla crisi Russo-Ucraina, sia a causa delle condizioni di mal tempo e della chiusura del porto che hanno influenzato la possibilità di stabilire in modo accurato l'effettiva movimentazione e acquisto o vendita delle materie prime e dei prodotti.
  • La programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha apportato un contributo inferiore per ca. 17 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale differenza è da ricondursi prevalentemente alle indisponibilità ed alle mutate qualità di alcuni grezzi leggeri ed alla difficoltà di compensare tali variazioni in un contesto caratterizzato da elevata complessità sul fronte dell'approvvigionamento della materia prima.
  • L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica e il fuel gas) ha apportato un contributo inferiore per ca. 13 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale differenza è da ricondursi al piano manutentivo del primo trimestre 2022 maggiormente oneroso compensato da migliori performance produttive (si ricordi a tal proposito che il primo trimestre 2021 era stato penalizzato per le manutenzioni sugli impianti di generazione dell'energia elettrica).

I costi variabili di natura industriale, al netto delle componenti relative al regime dell'essenzialità, nel primo trimestre del 2022 sono stati superiori per 33 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo del 2021. L'energia elettrica, a seguito dell'incremento dei costi unitari, ha contribuito con un incremento di costo di 29 milioni di Euro solo in parte compensato dai benefici del credito fiscale dovuto al Decreto Sostegni Ter (pari a 16 milioni di Euro). Le emissioni di anidride carbonica hanno contribuito con un incremento di costo di 14 milioni di Euro dovuto sia all'effetto negativo dello scenario sia alla riduzione delle emissioni gratuite assegnate per il 2022. La quota di costo incrementale restante è riconducibile alle maggiori controstallie, dovute alle condizioni meteo ed alla chiusura del porto, e al maggior costo dell'azoto, il cui costo unitario è correlato all'andamento del prezzo dell'energia elettrica.

In relazione all'andamento dei costi fissi del primo trimestre del 2022, questi registrano un incremento di ca. 22 M€ rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale scostamento è da ricondursi prevalentemente ai maggiori costi manutentivi (dovuto al differente piano manutentivo previsto tra i due anni) ed agli impatti della cassa integrazione sul costo del personale nel 2021. Si ricorda inoltre che, all'interno dei costi consuntivati, circa 17 milioni di Euro è l'ammontare oggetto dei rimborsi relativi al regime dell'essenzialità non presente nell'esercizio precedente.

Analizzando il contributo del canale Marketing all'interno dell'EBITDA comparable esso è risultato pari a 5,7 milioni di Euro, rispetto alla perdita di 0,1 milioni di Euro registrati nel 2021. Tale scostamento è dovuto prevalentemente ai maggiori margini delle vendite realizzate sia in Italia che in Spagna. In Italia l'incremento del margine è dovuto da un lato all'incremento dei margini unitari e dall'altro all'incremento dei volumi di vendita che sono stati pari a 558 mila tonnellate, con un incremento del 16% rispetto all'anno precedente. In Spagna l'incremento del margine è dovuto prevalentemente all'incremento dei margini unitari e solo in parte all'incremento dei volumi di vendita che sono risultati pari a 278 mila tonnellate, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente. Si ricorda che tale contributo va considerato congiuntamente a quello industriale in ragione del forte coordinamento tra le competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.

Grezzi lavorati e rese di prodotti finiti

Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nei primi tre mesi del 2022 ha una densità media di 33,3°API, più pesante rispetto a quella del mix portato in lavorazione nei primi tre mesi del 2021. Analizzando in maggior dettaglio le classi di grezzi utilizzati, si nota un incremento della percentuale dei grezzi pesanti sia a basso che alto contenuto di zolfo ("heavy sour/sweet"), tale incremento è legato ad un maggiore utilizzo del ciclo della gassificazione per effetto degli assetti produttivi richiesti dal regime dell'essenzialità nel 2022 e dalle minori fermate rispetto al medesimo periodo del 2021.

Q1/22 Q 1 /2 1 Anno 2021
Light extra sweet 41% 45% 42%
Light sweet 10% 8% 7%
Medium sweet/extra sweet $0\%$ 4% 5%
Medium sour 23% 27% 28%
Heavy sour/sweet 26% 16% 18%
Densità media del grezzo °API 33,3 34.2 33,9

Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, coerentemente con le rese di riferimento definite nel nuovo benchmark si è provveduto a riclassificare le rese produttive; nello specifico è stata definita una classe dedicata all'olio combustibile a basso tenore (0,5%) di zolfo (VLSFO) e all'interno della categoria "altro" è stata inserita la materia in carica all'impianto di produzione dell'energia elettrica. Il complemento al 100% delle rese indicate è costituito dai consumi e dalle perdite delle sole attività di raffinazione.

Analizzando l'andamento delle rese nel primo trimestre 2022 si può riscontrare come queste siano state sostanzialmente allineate rispetto a quelle del medesimo periodo del 2021 con una maggiore produzione di distillati medi a fronte di una riduzione del VLSFO. Tali variazioni sono riconducibili ai differenti assetti degli impianti tra i due periodi, nonché alle mutate condizioni di mercato.

Q1/22 Q1/21 Anno 2021
GPL migliaia di tons 79 77 269
resa (%) 2,5% 2,3% 2,0%
NAPHTHA + BENZINE migliaia di tons 902 990 4.023
resa (%) 28,8% 29,1% 29,2%
DISTILLATI MEDI migliaia di tons 1.561 1.617 6.683
resa (%) 49,9% 47,6% 48,5%
OLIO COMBUSTIBILE 0,5% ZOLFO migliaia di tons 62 146 728
resa (%) 2,0% 4,3% 5,3%
ALTRO migliaia di tons 307 366 1.245
resa (%) 9,8% 10,8% 9,0%

Nota: Il complemento a 100% della produzione è costituito dai "Consumi e Perdite" delle attività di raffinazione

Renewables

Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili. Nel 2021 è stata completata l'acquisizione di due parchi eolici per una capacità installata di 45 MW portando così la capacità eolica complessiva installata a 171 MW. Gli obiettivi di sviluppo del Gruppo prevedono l'incremento della capacità installata fino a 500 MW; a tal proposito in data 30 marzo 2022 la Regione Autonoma Sardegna ha deliberato l'Autorizzazione Unica a favore d Sardeolica S.r.l. per la costruzione e l'esercizio di un impianto fotovoltaico di 79 MW nell'area industriale di Macchiareddu.

Milioni di Euro Q1/22 Q1/21 Var %
EBITDA Reported 15.4 4.5 242%
EBITDA comparable 15,4 4,5 242%
EBIT Reported 13,3 2.9 359%
EBIT comparable 13,3 2,9 359%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI
---------------------------------- -- -- --
Q1/22 Q1/21 Var %
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh 94 733 80 895 17%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/KWh 17.4 54 221%
TARIFFA INCENTIVO Eurocent/KWh 4.3 10.9 $-61%$

Commenti ai risultati dei primi tre mesi del 2022

Nei primi tre mesi del 2022 l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari 15,4 milioni di Euro, superiore rispetto a quello realizzato nei primi tre mesi del 2021 pari a 4,5 milioni di Euro. L'incremento di EBITDA tra i due periodi è per 5,0 milioni di Euro riconducibile al contributo dei nuovi impianti e per la restante parte al contributo dei parchi esistenti.

In relazione ai parchi esistenti la produzione è stata inferiore per 0,3 milioni di Euro per effetto della minore ventosità mentre la quota restante è da ricondursi agli incrementi della tariffa elettrica tra i due periodi. La percentuale di produzione incentivata nei due periodi è stata rispettivamente pari al 17% nel 2022 e il 7% nel 2021, la differenza è da ricondursi alla produzione incentivata relativa all'impianto di Energia Alternativa srl.

In merito agli impatti relativi all'applicazione del Decreto Sostegni Ter si segnala che la produzione interessata dall'applicazione del limite del prezzo di vendita a 61 €/MWh è il 42% del totale e che l'applicazione di tale limite ha ridotto il risultato economico di 7,2 milioni di Euro.

Investimenti per settore di attività

Milioni di Euro Q1/22 Q1/21
INDUSTRIAL & MARKETING 19.0 16.9
RENEWABLES -5.1 4.8
Totale 24.1 21.7

Gli investimenti effettuati dal Gruppo Saras nei primi tre mesi dell'esercizio 2022 sono stati pari a 24,1 milioni di Euro, in leggero incremento rispetto ai 21,7 milioni di Euro del 2021.

Per il segmento Industrial & Marketing gli investimenti nei primi tre mesi del 2022 sono stati pari a 19,0 milioni di Euro, in incremento rispetto ai primi tre mesi del 2021 prevalentemente per effetto delle maggiori attività di manutenzione previste nel piano manutentivo.

Per il segmento Renewables gli investimenti nei primi tre mesi del 2022 sono stati pari a 5,1 milioni di Euro e sono prevalentemente relativi all'acquisto dei terreni per lo sviluppo del nuovo parco fotovoltaico.

Evoluzione prevedibile della Gestione

Il Fondo Monetario Internazionale nell'aggiornamento del suo World Economic Outlook di metà aprile ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica globale, a causa soprattutto dello scoppio del conflitto russo-ucraino che ha determinato una drastica revisione al ribasso della crescita del PIL, dei paesi dell'Eurozona, a causa della loro dipendenza dalle importazioni di energia dalla Russia.

In particolare l'FMI prevede una crescita globale del 3,6% nel 2022 e nel 2023 (rispetto alle precedenti stime di gennaio che prevedevano una crescita rispettivamente del 4,4% e del 3,8%) e nell'eurozona rispettivamente del 2,8% nel 2022 e del 2,3% nel 2023.

Alla luce dello scenario descritto, anche l'International Energy Agency (IEA) ha ridotto ulteriormente le proprie previsioni per il 2022 sulla domanda globale di petrolio di 0,26 mln di barili al giorno, rispetto a quanto già rivisto al ribasso nel precedente report di marzo, dove la domanda petrolifera globale era vista in riduzione nel 2022 di 1 mln di barili al giorno.

Per il 2022 la IEA si attende comunque una crescita della domanda petrolifera pari a 1,9 mln di barili al giorno su base annua per complessivi 99,4 mln di consumi petroliferi a livello globale nel 2022 (la domanda nel 2019, ultimo anno precovid, si era attestata a una media su base annua di 100,4 milioni di barili/giorno). Dal lato dell'offerta, il minor livello di export dalla Russia (-1,5 mb/giorno atteso ad aprile e -3 mb/giorno a maggio) dovrebbe essere compensato dalla maggior produzione da OPEC+, Usa e dall'immissione sul mercato di scorte strategiche.

Per quanto riguarda il segmento Industrial & Marketing la volatilità e l'incertezza che si registrano attualmente sui mercati delle commodities non consentono di quantificare in modo attendibile gli impatti economico finanziari legati all'evoluzione dello scenario. Tuttavia, relativamente al 2022, l'andamento osservato dall'inizio di aprile insieme alle stime delle principali società di analisi di settore4 portano a formulare le seguenti ipotesi:

  • margini di raffinazione ancora elevati nel caso del diesel, per l'attuale indisponibilità di importazioni dalla Russia. Crack della benzina in aumento rispetto ai valori osservati alla fine del mese di marzo: sul mercato si è infatti osservata una minore offerta del prodotto, per la tendenza da parte delle raffinerie europee a massimizzare le rese di diesel rispetto a quella di benzina
  • per quanto riguarda i costi energetici è prevedibile che il PUN si mantenga elevato in funzione della volatilità delle quotazioni del gas naturale.

Ai fini puramente esplicativi si evidenzia che l'EMC Reference margin consuntivato dall'inizio del mese di aprile è stato pari a circa 16\$/bl.

Alla luce di tali previsioni e della performance consuntivata nel primo trimestre, la Società si aspetta di poter conseguire nel 2022 un premio medio annuo rispetto all'EMC Reference margin compreso tra 6 ÷ 7\$/bl.

Si ricorda che le assunzioni adottate dalla Società per il budget 2022 prima dello scoppio della crisi ucraina portavano, a fronte delle diverse condizioni di scenario, a considerare un EMC medio nel 2022 pari a circa 1,6\$/bl, sulla base del quale il management stimava di conseguire un premio annuo medio del segmento Industrial & Marketing compreso tra 4,0 ÷ 4,5 \$/bl.

Per quanto riguarda il segmento Renewables, a partire dal mese di febbraio, la valorizzazione delle produzioni del segmento tiene conto di quanto previsto dal Decreto-Legge 27 gennaio 2022 n. 4, cosiddetto "Sostegni TER", che istituisce un meccanismo di "compensazione" per le fonti rinnovabili non incentivate, tale per cui i produttori dovranno restituire, sino al termine del 2022, la differenza tra i prezzi che si verificheranno sul mercato e "un'equa remunerazione", riferita alla media storica dei prezzi zonali di mercato, dall'entrata in esercizio dell'impianto fino al 31 dicembre 2020. Per Sardeolica, la compensazione è basata su un prezzo medio storico di circa 61 €/MWh, da applicare alle sezioni produttive non incentivate ed entrate in esercizio prima del 2010 (circa l'85% della capacità installata).

Sempre in ambito Renewables, il Gruppo prosegue tramite la controllata Sardeolica le attività autorizzative per lo sviluppo di nuovi impianti greenfield e ci si attende di poter ottenere nel corso del 2023 nuove autorizzazioni per lo sviluppo di ulteriore capacità eolica e fotovoltaica con l'obiettivo di raggiungere una capacità rinnovabile installata complessiva di 500 MW entro il 2025, anche attraverso eventuali nuove partnership.

4 Fonti Oil: HIS (Mar'22); FGE, Nomisma, Energy Aspects, Platts e WMC (Apr'22); Curve FWD @12/04. Fonti Elettricità e Gas: AFRY-Pöyry (Dec'21); Ref4e (Mar'22); Nomisma (Apr'22).

È inoltre in fase di progettazione il nuovo parco fotovoltaico Helianto da 80MW di recente autorizzazione la cui operatività è attesa entro la fine del 2023.

Per quanto riguarda gli investimenti del Gruppo, si conferma per il 2022 un ammontare di investimenti pari a 150 milioni di Euro. In particolare, nel segmento Industrial & Marketing sono previsti investimenti pari a 123 milioni di Euro necessari, dopo il contenimento della spesa che ha interessato il 2021, a un mantenimento del livello di efficienza e competitività degli impianti della raffineria. Nel segmento Renewable sono previsti investimenti pari a 27 milioni di Euro da destinare principalmente alla realizzazione del parco fotovoltaico di 80MW nell'area di Macchiareddu.

In merito all'andamento atteso della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo, si ricorda che le ipotesi di scenario antecedenti all'attuale elevata volatilità dei mercati generata dalla crisi russo-ucraina, consentivano di prevedere per il 2022 un livello di indebitamento in parziale riduzione rispetto a quello di fine esercizio 2021: la riduzione dei prezzi dell'energia elettrica e il miglioramento dei margini di raffinazione avrebbero infatti consentito un progressivo rientro dell'indebitamento in ragione anche del piano di sviluppo in ambito Renewables. Oggi, gli effetti che i recenti accadimenti di natura geopolitica determinano sui mercati di riferimento, se pur soggetti ad elevata volatilità e incertezza che non consentono di quantificarne gli impatti economico finanziari per l'anno 2022, lasciano prevedere nel secondo trimestre un miglioramento della Posizione Finanziaria Netta. In particolare, pur in presenza dei maggiori costi energetici, dato l'aumento dei margini di raffinazione, è prevedibile un impatto positivo sul capitale circolante a seguito dell'apprezzamento dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

Infine, per quanto riguarda gli altri progetti avviati dal Gruppo nell'ambito della strategia di transizione energetica, nel corso del 2022 è previsto un avanzamento dei progetti relativi all'idrogeno verde e alla "Carbon Capture and Storage" (CCS).

Prosegue infatti il progetto, per cui a febbraio del 2021 Saras ha avviato una collaborazione con Enel Green Power, e costituito una società di progetto (SardHy), finalizzate a fornire idrogeno verde alla raffineria di Saras attraverso l'utilizzo di un elettrolizzatore da circa 20MW, alimentato esclusivamente da energia rinnovabile. Nel primo trimestre sono state avviate le attività per l'iter autorizzativo e proseguono quelle per l'ottenimento del finanziamento richiesto nell'ambito del programma europeo IPCEI (Important Projects of Common European Interest).

Relativamente al progetto di Carbon Capture and Storage, dopo la conclusione nel 2021 di una la prima fase finalizzata a valutare diverse soluzioni impiantistiche per la cattura della CO2, si è avviata una seconda fase con Air Liquide, al fine di conseguire una migliore definizione degli aspetti relativi all'intera catena di sviluppo inclusi aspetti di logistica e trasporto, unitamente ad una stima dei costi e delle tempistiche.

In ambito biofuel Saras continua a monitorare la possibilità di espandere l'attuale capacità produttiva di Hydrogenated Vegetable Oil in co-processing da circa 100 kton all'anno fino a 250 kton all'anno con investimenti ridotti, in funzione dell'economicità degli oli vegetali grezzi).

Analisi dei Rischi

Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie. I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.

La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.

RISCHI FINANZIARI

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso. A seguito della crisi economica determinata dall'emergenza Covid-19 il profilo di rischio credito del Gruppo non si è modificato. Si ricorda che il gruppo non è esposto direttamente a controparti russe.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa, sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne. È dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte ai relativi adempimenti contrattuali, tra i quali anche il rispetto dei covenants.

La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici).

A partire dal 2020, il diffondersi del Covid-19 ha significativamente impattato negativamente sul mercato petrolifero. La generazione operativa di cassa è pertanto deteriorata, intaccando il livello di indebitamento finanziario. Al fine di mitigare il rischio di liquidità sono state ottenute nuove linee di credito a medio lungo termine, quale il finanziamento da 350 milioni di euro erogato a dicembre del 2020 con scadenza settembre 2024, assistito da garanzia dello Stato per il 70% del valore.

Saras ha ottenuto da un gruppo di istituti di credito un nuovo finanziamento garantito al 70% dallo Stato in conformità al Decreto Legge 8 aprile 2020, n.23 – "Decreto Liquidità" – il cui termine è stato esteso sino al 30.6.2022. Il nuovo finanziamento è finalizzato principalmente al rimborso anticipato del prestito obbligazionario in scadenza nel mese di dicembre 2022 e del finanziamento a medio termine di 50 milioni in scadenza nel mese di agosto del 2023, in accordo con le condizioni generali del provvedimento Garanzia Italia il nuovo finanziamento sarà di importo pari al 125% del debito oggetto di rifinanziamento.

Si sottolinea inoltre che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano rispettati.

Infine, si evidenzia che la generazione dei flussi di cassa potrebbe subire variazioni causate dall'andamento del capitale circolante, fortemente influenzato dalla notevole volatilità dei prezzi delle commodity petrolifere ed energetiche derivanti dalla crisi Ucraina.

ALTRI RISCHI

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities. Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE e delle quote di emissioni di CO2. La crisi Russia-Ucraina sta determinando una mancanza sul mercato di petrolio grezzo e quindi di una contrazione di liquidità del mercato stesso, con un impatto sulla volatilità dei prezzi dei prodotti petroliferi.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad elevate incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. In particolare la crisi Russia-Ucraina sta determinando un aumento della difficoltà di approvvigionamento di petrolio grezzo, difficoltà che si sommano alle limitazioni di importazione di petrolio grezzo da paesi soggetti a restrizioni ed embarghi.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere

sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale. Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:

  • normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA;
  • il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'ARERA in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora";
  • disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi per il settore Wind nonché ai riflessi sul GSE;
  • normative di riferimento relativamente al fatto che la controllata Sarlux Srl ha venduto l'energia elettrica prodotta al G.S.E., fino al mese di aprile 2021 alle condizioni previste da normative vigenti (legge 9/1991, legge10/ 1991,

delibera Cip n. 6/92 e successive modifiche, legge 481/1995) che prevedono di remunerare l'elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate, sulla base di costi evitati e incentivi limitati nel tempo, legati all'effettiva produzione;

  • normative e documenti attuativi emanati da Terna e ARERA in merito ai requisiti di "essenzialità" dell'impianto IGCC di Sarlux, come previsto dalla Delibera di ARERA n.111/06, 598/20 e 152/2021, e al regime di reintegro dei costi;
  • misure adottate per il contenimento dei costi dell'energia elettrica, come per es. "Sostegni TER" che impattano da un lato gli oneri di sistema e le componenti variabili energetiche per le imprese "energivore" (Sarlux) e dall'altro i prezzi di vendita dell'energia elettrica da fonti rinnovabili (Sardeolica).
  • misure adottate dal Governo italiano a carico del settore energetico in qualità di "contributi solidaristici" di natura fiscale sui cosiddetti "extra profitti" del settore.

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.

Rischio Climate Change

La transizione energetica cioè il passaggio da un mix energetico basato sui combustibili fossili a uno con emissioni nette pari a zero di carbonio rappresenta un rischio strategico per il core business delle società Oil&Gas. Le iniziative di decarbonizzazione messe in campo dai governi di molti paesi industrializzati, in particolare dell'area OCSE, la spinta della società civile e della comunità internazionale, l'evoluzione delle preferenze dei consumatori e il diffondersi di una crescente sensibilità al tema del cambiamento climatico e della salvaguardia dell'ecosistema sono tutti fattori che potrebbero determinare nel medio-lungo termine lo spiazzamento della domanda d'idrocarburi da parte di altri vettori energetici. La pandemia Covid-19 del 2020 e la grave crisi economica e sociale che ne è scaturita hanno contribuito ad accelerare tale processo, poiché i governi hanno varato misure di stimolo fiscale di entità rilevante con l'obiettivo di ricostruire le economie su basi maggiormente sostenibili e in chiave low carbon, allocando la gran parte delle risorse finanziarie ai settori energie rinnovabili, mobilità smart ed elettrificazione. Gli Stati possono perseguire l'obiettivo della decarbonizzazione attraverso normative volte a limitare il consumo degli idrocarburi, quali la tassazione delle emissioni di anidride carbonica (CO2), e queste regolamentazioni possono sopprimere la domanda petrolifera e incrementare i costi operativi delle compagnie Oil&Gas. Nel 2021, il costo per l'acquisto di certificati emissivi "emission allowances" nell'ambito del sistema europeo di tassazione della CO2 "ETS" – Emission Trading Scheme – sono più che raddoppiati rispetto al corrispondente periodo di un anno fa non solo per la ripresa dell'attività industriale ma anche e soprattutto per l'accordo sulla legge europea sul clima che sancisce l'impegno dell'UE a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 con un target emissivo intermedio più ambizioso rispetto al precedente (-55% di emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 vs. la baseline 1990). Le tendenze descritte potrebbero comportare nel medio lungo termine il declino strutturale della domanda d'idrocarburi e l'aumento dei costi operativi e del costo del capitale per le società Oil&Gas con effetti negativi rilevanti sulle prospettive di crescita, i risultati operativi, il cash flow e i ritorni per gli azionisti. Saras sta attuando una strategia di lungo termine finalizzata a trasformare il modello di business in chiave sostenibile, in coerenza con il percorso di transizione energetica degli stati e dell'economia.

Per contro l'attuale crisi ucraina sta riportando l'attenzione sulla "Security of supply" alla quale il sistema oil della raffinazione fornisce un contributo positivo.

Saras ha messo a punto una road map basata su alcuni business case: (i) lo sviluppo della capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico per raggiungere i 400 MW di potenza installata (ii) aumento della produzione di biofuel (iii) sviluppo della produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili (iv) realizzazione di un impianto di Carbon Capture & Storage di CO2 al fine di ridurre del l'emissione in atmosfera di CO2 del gruppo.

Protezione Dati Personali

Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto "GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/ riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare, alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443.

Rischio Covid 19

L'intensificarsi della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza Covid-19 ha determinato a partire dal mese di aprile 2020 un drastico e diffuso calo della domanda di prodotti petroliferi, con conseguente contrazione dei margini di raffinazione, unita alla volatilità dei prezzi delle commodities e in particolare del petrolio. Il prolungato effetto di scenario ha comportato, per il Gruppo Saras e per l'intero settore della raffinazione, ad una riduzione della redditività e a un aumento del fabbisogno di liquidità a breve termine difficilmente sostenibile se si dovesse protrarre nel medio termine. Permane inoltre una situazione di incertezza sull'evoluzione della pandemia, anche se la messa a regime delle attività di vaccinazione a livello nazionale, europeo e mondiale ha comportato un aumento del livello di fiducia dei consumatori e una ripresa dei consumi petroliferi. Nel primo trimestre 2022 la recrudescenza della pandemia in Cina ha tuttavia rallentato la ripresa con conseguenze che potrebbero impattare il recupero di redditività atteso nel 2022.

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).

Coinvolgimento in procedimenti legali

Saras è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Oltre al fondo rischi per contenziosi stanziato in bilancio, è possibile che in futuro Saras possa sostenere altre passività, anche significative a causa di: (i) incertezza rispetto all'esito finale dei procedimenti in corso per i quali al momento è stata valutata non probabile la soccombenza, o non attendibile la stima della relativa passività; (ii) il verificarsi di ulteriori sviluppi o l'emergere di nuove evidenze e informazioni che possano fornire elementi sufficienti per una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione, (iii) inaccuratezza delle stime degli accantonamenti dovuta al complesso processo di determinazione che comporta giudizi soggettivi da parte del management. Violazioni del Codice Etico, di leggi e regolamenti, incluse le norme in materia di anti-corruzione, da parte di Saras, dei suoi partner commerciali, agenti o altri soggetti che agiscono in suo nome o per suo conto, possono esporre Saras e i suoi dipendenti al rischio di sanzioni penali e civili che potrebbero danneggiare la reputazione della Società e il valore per gli azionisti.

Altre informazioni

Azioni proprie

Nel corso dell'esercizio 2022 Saras SpA non ha acquistato né venduto alcuna azione propria.

Ricerca e Sviluppo

Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico durante i primi tre mesi del 2022.

Operazioni atipiche ed inusuali

Nel corso dei primi tre mesi del 2022 non sono state poste in essere transazioni significative, e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primi tre mesi del 2022

In data 2 aprile sono stati pubblicati i nuovi Patti parasociali dei soci Massimo Moratti S.a.p.A., Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A.

In data 7 aprile Saras ha comunicato che il 30 marzo la Regione Autonoma Sardegna ha deliberato l'Autorizzazione Unica a favore d Sardeolica S.r.l., società operante nel settore delle energie rinnovabili e interamente controllata da Saras S.p.A., per la costruzione e l'esercizio di un impianto fotovoltaico di 79 MW nell'area industriale di Macchiareddu, nel comune di Uta (Cagliari). L'impianto, denominato "Helianto" costituisce un significativo progresso nelle strategie del Gruppo Saras nel settore delle energie rinnovabili, aggiungendosi agli esistenti parchi eolici in Sardegna della potenza di 171 MW, e portando la potenza totale a 250 MW. Il parco Helianto presenta caratteristiche ottimali per insolazione e configurazione e si integrerà nelle modalità di gestione industriale di Sardeolica, in particolare sfruttando le sinergie con i parchi eolici contigui di Macchiareddu, acquisiti nel giugno 2021. Il Gruppo Saras prosegue in questo modo il viaggio verso un modello di business misto di raffinazione sostenibile e rinnovabili, continuando a produrre energia per alimentare e consentire la vita moderna.

In data 13 maggio Saras S.p.A. ha annunciato di aver ha sottoscritto un nuovo finanziamento da 312,5 milioni di Euro, assistito per il 70% dell'importo da garanzia rilasciata da SACE grazie a quanto previsto dal «DL Sostegni bis», con lo scopo di rimodulare il debt maturity profile del Gruppo. Il finanziamento è stato organizzato e sottoscritto da un pool di primari istituti finanziari italiani, composto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo - Divisione IMI Corporate & Investment Banking e UniCredit in qualità di Mandated Lead Arrangers e Banche Finanziatrici. Intesa Sanpaolo - Divisione IMI Corporate & Investment Banking ricoprirà il ruolo di Banca Depositaria, Banca Agente e SACE Agent. L'erogazione avverrà in un'unica soluzione ed il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento di 36 mesi e un rimborso in 12 rate trimestrali costanti a partire dal 30 giugno 2025 e fino al 31 marzo 2028, data di scadenza del finanziamento. I proventi verranno utilizzati per rimborsare anticipatamente il prestito obbligazionario da 200 milioni di Euro, con scadenza 28 dicembre 2022 e il finanziamento a medio lungo termine da 50 milioni di Euro, con scadenza 14 agosto 2023. I restanti 62,5 milioni di Euro saranno impiegati per sostenere il capitale circolante della Società, in linea con quanto previsto dal regolamento SACE.

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

Situazione Patrimoniale – Finanziaria Consolidata al 31 marzo 2022

Migliaia di Euro 31/03/2022 31/12/2021
ATTIVITÀ (1)
Attività correnti 5.1 3.045.314 2.284.904
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 343.325 366.680
Altre attività finanziarie 5.1.2 298.978 115.268
Crediti commerciali 5.1.3 657.619 546.511
Rimanenze 5.1.4 1.541.343 1.169.172
Attività per imposte correnti 5.1.5 62.725 32.954
Altre attività 5.1.6 141.324 54.319
Attività non correnti 5.2 1.389.779 1.414.691
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 1.208.901 1.227.395
Attività immateriali 5.2.2 40.895 41.510
Diritto di utilizzo di attività in leasing 5.2.3 47.060 44.585
Altre partecipazioni 5.2.4 745 507
Attività per imposte anticipate 5.2.5 87.780 96.555
Altre attività finanziarie 5.2.6 4.398 4.139
Totale attività 4.435.093 3.699.595
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.4 3.058.278 2.683.506
Passività finanziarie a breve termine 5.4.1 857.129 928.683
Debiti commerciali e altri debiti 5.4.2 1.920.475 1.580.564
Passività per imposte correnti 5.4.3 213.859 110.397
Altre passività 5.4.4 66.815 63.862
Passività non correnti 5.5 506.347 222.371
Passività finanziarie a lungo termine 5.5.1 278.340 51.845
Fondi per rischi e oneri 5.5.2 215.937 159.718
Fondi per benefici ai dipendenti 5.5.3 7.752 6.883
Passività per imposte differite 5.5.4 3.730 3.734
Altre passività 5.5.5 588 191
Totale passività 3.564.625 2.905.877
PATRIMONIO NETTO 5.6
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 728.317 718.828
Risultato netto 76.595 9.334
Totale patrimonio netto di competenza della controllante 870.468 793.718
Interessenze di pertinenza di terzi - -
Totale patrimonio netto 870.468 793.718
Totale passività e patrimonio netto 4.435.093 3.699.595

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato: 1 gennaio – 31 marzo 2022

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO PER I PERIODI 1 GENNAIO - 31 MARZO 2022

Migliaia di Euro (1) 1 GENNAIO
31 MARZO 2022
di cui non
ricorrente
1 GENNAIO
31 MARZO 2021
di cui non
ricorrente
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 2.941.992 1.603.605
Altri proventi 6.1.2 7.634 25.814
Totale ricavi 2.949.626 0 1.629.419 0
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 (2.319.291) (1.377.568)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 (436.026) (192.612)
Costo del lavoro 6.2.3 (38.097) (32.129)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 (45.602) (47.155)
Totale costi (2.839.016) 0 (1.649.464) 0
Risultato operativo 110.610 0 (20.045) 0
Proventi finanziari 6.3 42.196 20.115
Oneri finanziari 6.3 (46.379) (35.408)
Risultato prima delle imposte 106.427 0 (35.338) 0
Imposte sul reddito 6.4 (29.832) 11.565
Risultato netto 76.595 0 (23.773) 0
Risultato netto attribuibile a:
Soci della controllante 76.595 (23.773)
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) 8,05 (2,52)
Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) 8,05 (2,52)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO PER I PERIODI 1 GENNAIO - 31 MARZO 2022

Migliaia di Euro 1 GENNAIO
31 MARZO 2022
1 GENNAIO
31 MARZO 2021
Risultato netto (A) 76.595 (23.773)
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile
(perdita) dell'esercizio
Effetto traduzione bilanci in valuta estera 155 (466)
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile
(perdita) dell'esercizio
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. 0 (215)
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) 155 (681)
Risultato netto complessivo consolidato (A + B) 76.750 (24.454)
Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a:
Soci della controllante 76.750 (24.454)
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto Consolidato al 31 marzo 2022

Migliaia di Euro Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Altre
Riserve
Utile
(Perdita)
esercizio
Totale patrimonio
netto di competenza
della controllante
Interessenze di
pertinenza di terzi
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31/12/2020 54.630 10.926 994.482 (275.516) 784.522 0 784.522
Destinazione risultato esercizio precedente (275.516) 275.516 0 0
Effetto traduzione bilanci in valuta (751) (751) (751)
Effetto attuariale IAS 19 613 613 613
Risultato netto 9.334 9.334 9.334
Risultato netto complessivo (751) 9.196 8.445 0 8.445
Saldo al 31/12/2021 54.630 10.926 718.828 9.334 793.718 0 793.718
Destinazione risultato esercizio precedente 9.334 (9.334) 0 0
Effetto traduzione bilanci in valuta 155 155 155
Risultato netto 76.595 76.595 76.595
Risultato netto complessivo 0 9.196 9.196 0 9.196
Saldo al 31/03/2022 54.630 10.926 728.317 76.595 870.468 0 870.468

Rendiconto Finanziario Consolidato al 31 marzo 2022

Migliaia di Euro (1) 1/1/2021-
31/03/2022
1/1/2021-
31/12/2021
A - Disponibilità liquide iniziali 366.680 558.997
B - Flusso monetario da (per) attività operativa
Risultato netto 5.5 76.595 9.334
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (6.864) (14.178)
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 45.602 198.525
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 56.219 (84.447)
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 869 (2.018)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 - 5.4.4 8.771 25.293
Interessi netti 5.517 19.708
Imposte sul reddito accantonate 6.4 21.061 (2.419)
Variazione FV derivati 5.1.2 - 5.3.1 32.719 9.117
Altre componenti non monetarie 5.5 155 (138)
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante 240.644 158.777
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 (111.108) (289.870)
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 5.1.4 (372.171) (431.783)
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 339.911 663.970
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 (116.776) 47.073
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 85.354 28.287
Interessi incassati 1 47
Interessi pagati (5.518) (19.755)
Variazione altre passività non correnti 5.4.5 397 (189)
Totale (B) 60.734 156.557
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1-5.2.2 (24.018) (100.050)
(Investimenti) in Diritto di utilizzo di attività in leasing (4.950) (11.146)
(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie e altre partecipazioni
Totale (C)
5.1.2 (31.092)
(60.060)
97.889
(13.307)
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 226.495 (600.219)
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 (257.388) 250.473
Totale (D) (30.893) (349.746)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) (30.219) (206.496)
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 6.865 14.178
F - Disponibilità liquide finali 343.325 366.680

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente

Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2022

1. Premessa

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

3. Principi di redazione e cambiamenti nei principi contabili del Gruppo

  • 3.1 Principi di redazione
  • 3.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo
  • 3.3 Area di consolidamento
  • 3.4 Uso di stime e valutazioni discrezionali

4. Informazioni per settore di attività e area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa settoriale

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

  • 5.1 Attività correnti
  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività
  • 5.2 Attività non correnti
  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing
  • 5.2.4 Altre Partecipazioni
  • 5.2.5 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.6 Altre attività finanziarie
  • 5.3 Passività correnti
  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività
  • 5.4 Passività non correnti
  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Passività per imposte differite
  • 5.4.5 Altre passività
  • 5.5 Patrimonio netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi

6.2 Costi

  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni
  • 6.3 Proventi e oneri finanziari
  • 6.4 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Impegni
  • 7.3 Rapporti con parti correlate

1. Premessa

La pubblicazione del bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 31 marzo 2022 è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 16 maggio 2022.

Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti SAPA (20,01%), Angel Capital Management Spa (10,005%) e Stella Holding Spa (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA (senza considerare le azioni proprie in portafoglio), in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 24 settembre 2019, successivamente modificato in data 30 marzo 2022 (per ulteriori dettagli si rimanda a quanto già pubblicato sul sito www.saras.it). La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Saras S.p.A. opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dal parchi eolici delle controllate Sardeolica Srl, Energia Verde Srl ed Energia Alternativa Srl

Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato, relativo al periodo chiuso al 31 marzo 2022, è presentato in Euro, essendo l'Euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

Il bilancio consolidato intermedio al 31 marzo abbreviato del Gruppo è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

3. Principi di redazione e cambiamenti nei Principi contabili del Gruppo

3.1 Principi di redazione

Il bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 31 marzo 2022, predisposto ai sensi dell'articolo 154-ter TUF e successive modifiche, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, che includono tutti i principi contabili internazionali (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). Il bilancio consolidato abbreviato per il periodo chiuso al 30 settembre 2021 è stato redatto in accordo con le disposizioni dello IAS 34 – Interim financial reporting.

3.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

I principi contabili adottati dal Gruppo Saras per la redazione del bilancio consolidato abbreviato al 31 marzo 2022 sono coerenti con quelli applicati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 e al corrispondente periodo intermedio di riferimento, ad eccezione dei nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti di seguito illustrati che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato abbreviato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso del presente esercizio. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Principi emanati e in vigore

Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use – Amendments to IAS 16

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato Property, Plant and Equipment — Proceeds before Intended Use,che proibisce alle entitià di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Invece, un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti,ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi e deve essere applicata retrospetticamente agli elementi di Immobili, impianti e macchinari resi disponibili per l'uso alla data di inizio o successivamente del periodo precedente rispetto al periodo in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica. Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tali modifiche.

Si rappresenta, inoltre, che in data 31 marzo 2021 è stata emesso un Amendment to IFRS 16 – Leases: Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021- emesso il 31 marzo 2021, che avrebbe dovuto avere efficacia dal 1° aprile 2021, e tuttora in attesa di omologazione. Con tale emendamento lo IASB ha modificato ulteriormente l'IFRS 16 per prorogare il periodo di tempo limite di uno dei criteri che il locatore deve rispettare per poter applicare l'espediente pratico alle concessioni ricevute (esenzione ai locatari dall'obbligo di determinare se una concessione in ambito lease sia una modifica del leasing), ovvero che qualsiasi riduzione dei canoni di locazione poteva incidere solo sui pagamenti originariamente dovuti entro il 30 giugno 2021.

Onerous Contracts – Costs of Fulfilling a Contract – Amendments to IAS 37

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 37 per specificare quali costi devono essere considerati da un'entità nel valutare se un contratto è oneroso od in perdita.

La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi. Il Gruppo valuterà gli impatti di teli modifiche nell'eventualità di contratti per cui non avrà ancora soddisfatto tutte le proprie obbligazioni all'inizio dell'esercizio di prima applicazione.

Annual Improvements 2018-2020

Nell'ambito del ciclo dei miglioramenti lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First Time Adoption, che permette ad una controllata che sceglie di applicare il par. D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzione cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Tale modifica si applica anche alle società collegate o joint venture. Lo IASB ha poi proposto una modifica all'IFRS 9, chiarendo le fee che un'entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica. Le suddette modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 ed è permessa l'adozione anticipata.

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata.

IFRS 9 Financial Instruments – Fees in the '10 per cent' test for derecognition of financial liabilities

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all' IFRS 9. Tale modifica chiarisce le fees che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata. Il Gruppo applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.

IAS 41 Agriculture – Taxation in fair value measurements

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41.

Una entità applica tale modifica prospettivamente alla misurazione del fair value a partire per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita.

Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.

Lo IASB ha inoltre approvato due emendamenti allo IAS 1 ed allo IAS 8 con riferimento all'informativa delle politiche contabili rilevanti ed alla definizione di stima e variazione di stime contabili.

Principi emanati ma non ancora in vigore

Lo IAS 8.30 richiede di dare informativa per quei principi che sono stati emessi, ma che non sono ancora in vigore; essa è richiesta ai fini di fornire informazioni note o ragionevolmente stimabili per permettere all'utilizzatore di valutare il possibile impatto dell'applicazione di tali questi principi sul bilancio di un'entità. Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi, emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo, limitate eccezioni saranno applicate. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

  • Uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach)
  • Un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente.

Il principio non ha impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

Amendments to IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates

Le modifiche introducono una definizione di stime contabili, in sostituzione al concetto di cambiamento delle stime contabili. Secondo la nuova definizione le stime contabili sono importi monetari soggetti ad incertezza di misurazione. Le entità sviluppano stime contabili se i principi contabili richiedono che le voci di bilancio siano misurate in modo tale da comportare incertezza di misurazione. Il Board chiarisce che un cambiamento nella stima contabile che risulta da nuove informazioni o nuovi sviluppi non è la correzione di un errore. Inoltre, gli effetti di un cambiamento in input o in una tecnica di misurazione utilizzata per sviluppare una stima contabile sono cambiamenti nelle stime se non risultano dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Un cambiamento in una stima contabile può influenzare solo l'utile o la perdita del periodo corrente, oppure sia del periodo corrente che di esercizi futuri, e l'effetto della variazione relativa all'esercizio corrente è rilevato come provento/onere nell'esercizio corrente, mentre l'effetto sui periodi futuri è rilevato come provento/onere in tali periodi futuri. Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.

Amendments to IAS 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current

A gennaio 2020, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:

  • Cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza
  • Che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell'esercizio
  • La classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione

• Solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e nel caso si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti nonché seguendo le discussioni dell'IFRS IC e dello IASB a riguardo.

Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting Policies

Tali modifiche intendono aiutare il redattore del bilancio nel decidere quali accounting policies, presentare nel proprio bilancio. In particolare, all'entità viene richiesta di rendere l'informativa di accounting policy materiali, anziché delle significant accounting policies e vengono introdotti diversi paragrafi che chiariscono il processo di definizione delle policy materiali, che potrebbero essere tali per loro stessa natura, anche se i relativi ammontari possono essere immateriali. Una accounting policy è materiale se i fruitori di bilancio ne hanno necessità per comprendere altre informazioni incluse nel bilancio. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per dimostrare e spiegare l'applicazione del "four-step materiality process" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Tali modifiche saranno applicabili, previa omologazione, dal 1° gennaio 2023.

Reference to the Conceptual Framework – Amendments to IFRS 3

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato le modifiche all' IFRS 3 Business Combinations - Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a Marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.

Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente.

Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell'IFRS 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall'aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e si applicano prospettivamente.

Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction

Emesso il 7 maggio 2021, in attesa di omologazione. Lo IAS 12 richiede l'iscrizione di imposte differite ogni qual volta si verifichino differenze temporanee, ossia le imposte dovute o recuperabili in futuro. In particolare, è stato stabilito che le società, in circostanze specifiche, possano essere esentate dal rilevare l'imposta differita quando rilevano attività o passività per la prima volta. Tale disposizione in precedenza ha fatto sorgere una certa incertezza sul fatto che l'esenzione si applicasse a transazioni come leasing e obblighi di smantellamento, operazioni per le quali le società riconoscono sia un'attività che una passività. Con l'emendamento allo IAS 12, l'IFRS chiarisce che l'esenzione non si applica e che le società sono tenute a rilevare l'imposta differita su tali operazioni. L'obiettivo delle modifiche è ridurre la diversità nella rendicontazione delle imposte differite sui contratti di locazione e degli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2023 ed è prevista l'early adoption.

3.3 Area di consolidamento

Il bilancio consolidato abbreviato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 marzo, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:

Controllate con il metodo integrale % di partecipazione
Deposito di Arcola Srl 100%
Sarlux Srl 100%
Saras Ricerche e tecnologie Srl 100%
Sarint SA e società controllate 100%
Saras Energia SAU 100%
Terminal Logistica de Cartegena SLU 100%
Reasar SA 100%
Sardeolica Srl 100%
Energia Verde Srl 100%
Energia Alternativa Srl 100%
Saras Trading SA 100%
Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative
Sardhy Green Hydrogen Srl 50,00%
Sarda Factoring 4,01%
Consorzio La Spezia Utilities 5%
Non vi sono varizioni rispetto al 31 dicembre 2021.
3.4 Uso di stime e valutazioni discrezionali
La predisposizione del bilancio abbreviato richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili
che, in talune circostanze, si basano su valutazioni discrezionali e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono
di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni
influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto
Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le
quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza
che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime. Le principali stime sono relative all'ammortamento delle
immobilizzazioni, al valore recuperabile delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle rimanenze, alle imposte differite, ai fondi
rischi ed ai fondi svalutazione delle attività correnti, ai ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica in regime di essenzialità e del

3.4 Uso di stime e valutazioni discrezionali

reintegro costi ammesso dall'Autorità, alla valutazione del valore recuperabile dei crediti e alla stima del fair value degli strumenti derivati.

L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo termine e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale dei prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per i processi valutativi tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari. I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.

Le stime e le valutazioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna di esse sono iscritti nel conto economico. Una sintesi delle stime più significative è esposta nel bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2021, a cui si rimanda.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business, che a far data dall'esercizio 2021, sono i seguenti:

  • Industrial&Marketing;
  • Renewable.

4.2 Informativa settoriale

Alla luce di quanto descritto al paragrafo precedente, l'informativa per settore di attività ha subito a partire dal primo trimestre 2021 una profonda rivisitazione, nella direzione di una sostanziale aggregazione dei segmenti precedentemente individuati ispirata dalle citate modifiche intervenute nel modello di business del Gruppo.

Tanto premesso, il formato precedentemente in uso per fornire nella presente nota l'informativa per settore di attività appare non più idoneo e si ritiene decisamente più chiara ed esplicativa l'informativa fornita in Relazione sulla Gestione per settore, alla quale dunque si rimanda.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Deposti bancari postali 343.270 366.629 (23.359)
Cassa 55 51 4
Totale 343.325 366.680 (23.355)

I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 214.567 migliaia di euro, Saras Trading S.A. per 83.624 migliaia di euro e Saras Energia per 30.729 migliaia di euro Tali depositi non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

Si fa presente che la voce "Depositi bancari e postali" è comprensiva di una quota non immediatamente disponibile pari ad 1.044 migliaia di euro costituita dalla controllata Energia Alternativa S.r.l. a favore della banca finanziatrice a garanzia del debito derivante dal finanziamento per la costruzione del parco eolico.

Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa; la variazione delle disponibilità liquide ed equivalenti è riepilogata nel prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie negoziabili sono così composte:

Attività finanziarie correnti 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Strumenti finanziari derivati correnti 153.115 57.652 95.463
Depositi a garanzia derivati 144.264 56.087 88.177
Altre attività 1.599 1.529 70
Totale 298.978 115.268 183.710

La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di fine periodo che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati.

La voce Depositi a garanzia derivati accoglie il saldo al 31 marzo 2022 dei depositi a garanzia delle posizioni aperte in strumenti derivati richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere tali operazioni.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 657.619 migliaia di euro, in incremento rispetto all'ammontare degli stessi al 31 dicembre 2021, per 111.108 migliaia di euro. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti, che ammonta a 18.205 migliaia di euro (18.193 migliaia di euro al 31 dicembre 2021). L'aumento dei crediti è essenzialmente dovuta all' incremento dei prezzi dei prodotti petroliferi. Per ulteriori commenti sull'andamento delle vendite, si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso del periodo sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 402.187 262.819 139.368
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 122.969 124.561 (1.592)
Prodotti finiti e merci 910.222 675.178 235.044
Ricambi e materie prime sussidiarie 105.965 106.614 (649)
Totale 1.541.343 1.169.172 372.171

L'incremento del valore delle rimanenze petrolifere è attribuibile essenzialmente alla dinamica crescente dei prezzi rispetto al 31 dicembre 2021.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per circa 1 milioni di euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Credito per IVA 6.337 2.131 4.206
Crediti IRES 33.925 27.482 6.443
Crediti IRAP 80 (2.879) 2.959
Altri crediti tributari 22.383 6.220 16.163
Totale 62.725 32.954 29.771

I Crediti IRES si riferiscono a crediti chiesti a rimborso.

Gli Altri Crediti comprendono imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio; l'incremento del periodo si riferisce all'iscrizione del credito d'imposta a favore delle imprese energivore secondo quanto previsto dal decreto sostegni TER.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Ratei attivi 237 109 128
Risconti attivi 25.338 5.801 19.537
Altri crediti a breve termine 115.749 48.409 67.340
Totale 141.324 54.319 87.005

I risconti attivi si riferiscono principalmente al risconto dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.

La voce "Altri crediti" comprende principalmente:

  • Anticipi erogati a fornitori per 83.922 migliaia di euro relativi all'acquisto di materie prime;
  • il credito di 24.138 migliaia di euro vantato dalla controllata Sarlux S.r.l. nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7 bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 settembre 2008, ARG/elt 77/08, riferito ai primi mesi dell'esercizio 2021 che beneficiavano ancora del regime Cip 6/92;
  • certificati bianchi per 5.682 migliaia di euro, relativi ai benefici riconosciuti alla controllata Sarlux a fronte dei risparmi energetici attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE e realizzati nella raffineria di Sarroch (30.978 migliaia di euro nel 2021); per maggiori dettagli, si rimanda al punto 7.1.

5.2 Attività non correnti

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2021 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Terreni e fabbricati 179.831 2 0 0 (1) 179.832
Impianti e macchinari 3.918.932 5.735 (228) 0 8.782 3.933.221
Attrezzature ind.li e comm.li 38.483 0 0 0 0 38.483
Altri beni 681.218 12 0 0 12.715 693.945
Immobilizzazioni materiali in corso 173.008 17.941 0 0 (21.705) 169.244
Totale 4.991.472 23.690 (228) 0 (209) 5.014.725
Fondi Ammortamento 31/12/2021 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Fondo Terreni e fabbricati 107.850 852 0 0 56 108.758
Fondo Impianti e macchinari 3.101.580 34.677 (228) 0 0 3.136.029
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 34.812 368 0 0 (10) 35.170
Altri beni 519.835 6.065 0 0 (33) 525.867
Totale 3.764.077 41.962 (228) 0 13 3.805.824
Valore Netto 31/12/2021 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Terreni e fabbricati 71.981 2 0 (852) 0 (57) 71.074
Impianti e macchinari 817.352 5.735 0 (34.677) 0 8.782 797.192
Attrezzature ind.li e comm.li 3.671 0 0 (368) 0 10 3.313
Altri beni 161.383 13 0 (6.065) 0 12.747 168.078

La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 31.898 migliaia di euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 2.168 migliaia di euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux S.r.l. e della controllata Deposito di Arcola S.r.l. per un valore di 37.008 migliaia di euro.

Immobilizzazioni materiali in corso 173.008 17.941 0 0 0 (21.705) 169.244 Totale 1.227.395 23.691 0 (41.962) 0 (223) 1.208.901

La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.

La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo

La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del gruppo (Sarlux S.r.l., Saras Energia S.A. e Deposito di Arcola S.r.l.).

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità.

Gli incrementi del periodo ammontano a 23.691 migliaia di euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione e l'ampilamento del parco eolico già citato.

I principali coefficienti annui di ammortamento, invariati rispetto all'esercizio 2021, sono evidenziati di seguito:

per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni
(base annua)
Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) fino al 2031 5.50%
Impianti Generici (Impianti e Macchinari) fino al 2031 8.38%
Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) fino al 2031 11.73%
Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) 8,38%
Centrale term oelettrica (Impianti e Macchinari) fino al 2031
Parco eolico (Impianti e Macchinari) 10.00%
Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) 25,00%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20,00%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12.00%
Mezzi di trasporto (Altri beni) 25.00%

La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono alcuni impianti della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile), rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari, è valida sino al 31 dicembre 2027.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2021 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 55.086 2 0 0 209 55.297
Concessioni, licenze, march e diritti similii 24.542 0 0 0 0 24.542
Goodw
ill e attività immater. a vita non definita
21.019 0 0 0 0 21.019
Altre immobilizzazioni immateriali 531.235 91 0 0 0 531.326
Immobilizzazioni immateriali in corso
Totale
1.265
633.147
306
399
0
0
0
0
0
209
1.571
633.755
Fondi Ammortamento 31/12/2021 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 52.018 712 0 0 3 52.733
Concessioni, licenze, march e diritti similii 13.701 10 0 0 286 13.997
Goodw
ill e attività immater. a vita non definita
0 0 0 0 0 0
Altre immobilizzazioni immateriali 525.836 443 0 0 (149) 526.130
Totale 591.555 1.165 0 0 140 592.860
Valore Netto 31/12/2021 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 3.068 2 0 (712) 0 206 2.564
Concessioni, licenze, march e diritti similii 10.841 0 0 (10) 0 (286) 10.545
Goodw
ill e attività immater. a vita non definita
20.937 0 0 0 0 0 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 5.399 91 0 (443) 0 231 5.278
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.265 306 0 0 0 0 1.571
Totale 41.510 399 0 (1.165) 0 151 40.895
Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione. Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Il saldo della voce si riferisce essenzialmente ai diritti di superficie acquisiti dalla controllata Sardeolica sui terreni su quali insiste
il parco eolico di Ulassai, il cui ammortamento terminerà nel 2035.
Goodwill e altre attività immateriali a vita utile indefinita
La voce si riferisce principalmente all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica Srl (20.937 migliaia di euro) pagato
per l'acquisto della controllata Parco Eolico di Ulassai Srl (successivamente fusa per incorporazione in Sardeolica): tale
avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica Srl su un orizzonte temporale
esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa.
Altre immobilizzazioni immateriali
Ammontano a 5.278 migliaia di euro pressochè invariate rispetto al 31 dicembre 2021.
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
Diritti
a di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno.
20%

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
33%
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
Altr
imm
ahiliz".
33%

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Goodwill e altre attività immateriali a vita utile indefinita

Altre immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.

5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing

Il Gruppo Saras ha acquisito diritti di utilizzo di attività di terzi essenzialmente volti all'utilizzo di:

  • - aree funzionali ed indispensabili per lo svolgimento delle proprie attività caratteristiche (aree demaniali attigue ai siti di Sarroch e Arcola, aree sulle quali insiste il parco eolico di Ulassai, ecc..), delle quali non ha potuto o non ha ritenuto opportuno acquisire la proprietà;
  • - immobili adibiti ad uso uffici direzionali;
  • - beni strumentali e impianti costruiti ed eserciti da partner industriali, per i quali il Gruppo non possedeva il know-how tecnologico adeguato che ne consentisse la realizzazione e la conduzione.

La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2021 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Terreni e fabbricati in locazione 41.070 3.874 0 0 0 44.944
Impianti e macchinari in locazione 11.952 0 0 0 0 11.952
Altri beni in locazione 19.500 1.076 0 0 0 20.576
Totale 72.522 4.950 0 0 0 77.472
Fondi Ammortamento 31/12/2021 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 15.118 1.319 0 0 0 16.437
Fondo Impianti e macchinari in locazione 4.621 363 0 0 0 4.984
Altri beni 8.198 793 0 0 0 8.991
Totale 27.937 2.475 0 0 0 30.412
Valore Netto 31/12/2021 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/03/2022
Terreni e fabbricati in locazione 25.952 3.874 0 (1.319) 0 0 28.507
Impianti e macchinari in locazione 7.331 0 0 (363) 0 0 6.968
Altri beni in locazione 11.302 1.076 0 (793) 0 0 11.585
Totale 44.585 4.950 0 (2.475) 0 0 47.060

Il saldo al 31 marzo 2022, pari 47.060 migliaia di euro, è relativo all'applicazione del principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:

1) Concessioni, diritti di superficie e simili: si tratta principalmente delle concessioni delle aree su cui insistono parte del sito produttivo di Sarroch, i depositi petroliferi di Arcola e Cartagena, nonché quella su cui è stato costruito ed è in attività il parco eolico di Ulassai.

2) Impianti: si tratta principalmente dei contratti stipulati dalla controllata Sarlux con fornitori per la costruzione e l'esercizio di alcuni impianti all'interno del sito produttivo di Sarroch;

3) Flotte auto aziendali: trattasi di contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso sia all'interno del sito industriale di Sarroch che ai dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali;

4) Locazioni di immobili per sedi direzionali e commerciali.

L'incremento rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, pari a 4.950 migliaia di euro, si riferisce essenzialmente a rinnovi contrattuali, avvenuti nel periodo.

5.2.4 Altre partecipazioni

Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:

Altre partecipazioni 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Consorzio La Spezia Utilities 7 7 0
Sarda Factoring 495 495 0
Sardhy Green Hydrogen 243 5 238
Totale 745 507 238

L'incremento del periodo si riferisce ad un versamento in conto capitale effettuato nella società Sardhy Green Hydrogen.

5.2.5 Attività per imposte anticipate

La posizione netta della fiscalità differita attiva e passiva del Gruppo Saras al 31 marzo 2022 ammonta a 84.050 migliaia di euro (composto da imposte anticipate per 87.780 iscritte nell'attivo patrimoniale non corrente ed imposte differite iscritte nel passivo patrimoniale non corrente per 3.730 migliaia di euro).

Gli Amministratori, sulla base delle previsioni industriali, hanno ritenuto recuperabili le imposte anticipate iscritte su perdite fiscali pregresse.

5.2.6 Altre attività finanziarie

Il saldo al 31 marzo 2022 è pari a 4.398 migliaia di euro (4.139 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Prestito obbligazionario correnti 200.602 199.684 918
Finanziamenti bancari correnti 129.868 385.252 (255.384)
Banche c/c 321.060 163.134 157.926
Strumenti finanziari derivati 185.834 66.769 119.065
Altre passività finanziarie a breve 19.765 113.844 (94.079)
Totale 857.129 928.683 (71.554)

La voce "Prestito obbligazionario correnti" accoglie un prestito obbligazionario, per un valore nominale complessivo di 200 milioni di Euro, con scadenza in data 28 dicembre 2022 e cedola fissa dell'1,70% su base annua rappresentato da un "private placement" di titoli obbligazionari presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, Third Market, del Wiener Börse AG.

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dal Gruppo, che sono valutati col criterio del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva tabella (valori espressi in milioni di euro):

Valori espressi in milioni di Euro Accensione /
rinegoziazione del
debito
Importo Originario Tasso base Scadenza
contrattuale
Residuo
al 31/12/2021
Residuo al
31/03/2022
Scadenze
1 anno oltre a 1 fino a 5 anni
Saras SpA
Bond Dicembre 2017 200 1,7% dic-22 199,7 200,6 200,6
Unicredit Febbraio 2020 50 Euribor 6 mesi ago-23 50,0 50,0 50,0
Finanziamento Sace Dicembre 2020 350 0,95% set-24 320,8 291,7 117,3 174,4
Energia Alternativa Srl Gennaio 2017 16 2,5% + Euribor 6 mesi giu-26 5,2 5,2 5,2
Totale debiti verso banche per finanziamenti 570,5 547,5 317,9 229,6

Nel corso del mese di dicembre 2020 - SARAS ha firmato un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia e destinato a rafforzare la struttura patrimoniale della Società. Il finanziamento è stato organizzato e sottoscritto da un pool di primari

istituti finanziari italiani, composto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit in qualità di Mandated Lead Arrangers e Banche Finanziatrici. Intesa Sanpaolo ricopre il ruolo di Banca Depositaria, Banca Agente e SACE Agent.

L'operazione si inserisce nel quadro di un piano di consolidamento finanziario messo in atto da Saras per fronteggiare l'impatto dell'emergenza Covid-19, e, in linea con quanto previsto dal "Decreto Liquidità" del 9 aprile 2020 e dalla normativa SACE,è principalmente finalizzato a sostenere il capitale circolante della Società.

La ricezione da parte di Saras Spa in data 24 dicembre 2021 della notifica del termine delle indagini relative agli acquisti di grezzo di origine Kurdistan (come meglio descritto nell'apposita sezione della presente relazione sulla gestione) e l'ipotizzato coinvolgimento della società come responsabile ai sensi del D. Lgs 231/2001 determina contrattualmente il diritto del finanziatore a richiedere il rimborso delle linee di credito (finanziamento SACE, finanziamento Unicredit e RCF) attualmente utilizzate o concesse e rappresenta una criticità per la concessione di nuove linee nel processo autorizzativo. Pertanto, il finanziamento SACE e il finanziamento acceso con Unicredit per 50 milioni di euro, pur essendo contrattualmente a medio termine, sono stati classificati nel bilancio al 31.12.2021 fra i finanziamenti a breve termine, in applicazione al principio contabile IAS1.74 che prevede tale classificazione quando venga violata una clausola di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data di chiusura o prima della data di chiusura dell'esercizio con l'effetto che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, in quanto viene meno il diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data, anche se il finanziatore abbia concordato, dopo la data di chiusura dell'esercizio, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione.

Al fine di mitigare tale rischio si è reso necessario a inizio 2022 richiedere un waiver, effettivamente rilasciato in data 31 marzo 2022, che rappresenta anche un'evidenza della disponibilità del ceto bancario a proseguire con il supporto finanziario al Gruppo anche sulle restanti linee di credito a breve termine ed al finanziamento delle rate capitale e del prestito obbligazionario in scadenza nel 2022 e pertanto nella presente situazione contabile le originarie scadenze di pagamento sono state rispristinate nel medio e lungo termine.

Si sottolinea inoltre che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica al 31 dicembre 2021 risultano rispettati.

La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito oltre che alle operazioni di "denaro caldo" cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.La Capogruppo Saras ha inoltre in essere una linea di credito "Revolving Credit Facility" per un importo massimo di 305 milioni di Euro, il cui importo utilizzato al 31 marzo 2022 era pari 205 milioni di euro.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 marzo 2022: l' incremento rispetto al 31 dicembre 2021 è sostanzialmente dovuto all'andamento dei prezzi dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

La seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value al 31 marzo 2022, suddivise per tipologia di sottostante:

sottostante:
Strumenti finanziari derivati 31/03/2022 Attività 31/03/2022 Passività 31/12/2021 Attivittà 31/12/2021 Passività
Interest rate sw
aps
8.650 879 0 65.185
Fair value strumenti derivati su commodities 144.465 184.955 57.652 509
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 0 0 0 970
Fair value passivo, strumenti derivati 0 0 0 105
Totale 153.115 185.834 57.652 66.769

La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con operazioni di factoring pro-soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali ammontano a 1.920.475 migliaia di euro, con un incremento di 339.911 migliaia di euro rispetto all'ammontare degli stessi al 31 dicembre 2021. L'aumento è dovuto principalmente all'incremento dei prezzi registrato nel periodo.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Debiti per IVA 49.075 20.638 28.437
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 36.115 8.809 27.306
Debiti IRAP 5.580 2.505 3.075
Altri debiti tributari 123.089 78.445 44.644
Totale 213.859 110.397 103.462

I debiti Ires aumentano per l'iscrizione delle imposte di competenza del periodo.

La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla controllante Saras SpA (104.299 migliaia di euro) e dalla controllata Saras Energia S.A.U. (4.227 migliaia di euro). L'incremento deriva sostanzialmente dall'effetto degli acconti di accisa versati solamente nel mese di dicembre, come previsto dalla normativa italiana.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività correnti è riportato nella seguente tabella:

Altre passività correnti 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 10.830 12.306 (1.476)
Debiti verso il personale 33.053 27.960 5.093
Debiti verso altri 13.878 16.037 (2.159)
Ratei passivi 2.780 887 1.893
Risconti passivi 6.274 6.672 (398)
Totale 66.815 63.862 2.953

Le altre passività correnti aumentano di 2.953 migliaia di euro rispetto a quelle di fine esercizio 2021; in particolare, la voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di marzo non ancora liquidate e la quota maturata delle mensilità aggiuntive nonché degli eventuali premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Finanziamenti bancari non correnti 229.766 5.244 224.522
Altre passività finanziarie a lungo termine 48.574 46.601 1.973
Totale 278.340 51.845 226.495

La voce accoglie le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti bancari accesi dalla società del gruppo.

Come precedentemente ricordato le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine, che nel bilancio dell'esercizio precedente erano state riclassificate nella "Passività finanziarie a breve termine" nella presente situazione sono state ripristinate con le scadenze originali. Si rimanda a quanto già descritto al paragrafo 5.3.1.

La voce "Altre passività finanziarie a lungo termine" accoglie principalmente il debito finanziario relativo ai contratti rilevati in ossequio a quanto previsto dall' IFRS16.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2021 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/03/2022
F.do smantellamento impianti 19.038 0 0 0 19.038
F.do oneri per quote CO2 133.307 55.974 0 0 189.281
Altri fondi rischi e oneri 7.373 805 (560) 7.618
Totale 159.718 56.779 (560) 0 215.937

Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.

Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 189.281 migliaia di euro, origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. L'accantonamento si riferisce alle quote, necessarie all'assolvimento dell'obbligo per il periodo in corso, non ancora acquistate.

La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

La movimentazione del fondo "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

Fondi per benefici ai dipendenti 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Trattamento di fine rapporto 7.752 6.883 869
Totale 7.752 6.883 869

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali.

5.4.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite ammontano a 3.730 migliaia di Euro e sono relative alle controllate estere.

5.4.5 Altre passività non correnti

Le altre passività non correnti ammontano a 588 migliaia di Euro e si incrementano di 397 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

5.5 Patrimonio netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 31/03/2022 31/12/2021 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 728.317 718.828 9.489
Utili (perdite) netto esercizio 76.595 9.334 67.261
Totale 870.468 793.718 76.750

Capitale sociale

Al 31 marzo 2022 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

Riserva legale

La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.

Altre riserve

La voce ammonta complessivamente a 728.317 migliaia di euro, con un incremento netto di 9.489 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

• destinazione del risultato dell'esercizio precedente (utile di 9.334 migliaia di euro);

• effetto positivo per la traduzione dei bilanci in valuta delle controllate estere per 155 migliaia di euro;

Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.

Risultato netto

L'utile del periodo ammonta a 76.595 migliaia di euro.

6. Note al conto economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:

Ricavi della gestione caratteristica 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.678.755 1.536.327 1.142.428
Cessione energia elettrica 261.964 65.677 196.287
Altri compensi 1.273 2.006 (733)
Variazioni lavori in corso su ordinazione 0 (405) 405
Totale 2.941.992 1.603.605 1.338.387

I ricavi delle vendite e delle prestazioni si incrementano per 1.142.428 migliaia di euro a causa del forte incremento dei prezzi medi di vendita, parzialmente compensato da un leggero decremento dei volumi delle vendite. Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto esposto in Relazione sulla Gestione.

I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono principalmente quelli relativi all'impianto IGCC (220.872 migliaia di euro) e quelli relativi alle cessioni RIU (24.661 migliaia di euro) della controllata Sarlux Srl, oltre a quelli relativi all'impianto eolico della controllata Sardeolica (16.431 migliaia di euro che comprende anche le vendite effettuate dai nuovi parchi acquisiti). Si ricorda che In data 28 dicembre 2021 ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), in seguito della Deliberazione n.630/2021/R/EEL, nell'ambito della disciplina dell'Essenzialità, ha accolto l'istanza di ammissione alla reintegrazione dei costi avanzata da SARLUX S.r.l., per l'esercizio 2022, per la propria centrale elettrica a ciclo combinato IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle).

I ricavi della controllante Sardeolica considerano quanto stabilito dal Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto "Sostegni TER", che istituisce tra l'altro un meccanismo di "compensazione" per le fonti rinnovabili non incentivate , tale per cui i produttori dovranno restituire, per il periodo dal 1 febbraio sino al termine del 2022, la differenza tra i prezzi che si verificheranno sul mercato ed "un'equa remunerazione", riferita alla media storica dei prezzi zonali di mercato dall'entrata in esercizio dell'impianto fino al 31 dicembre 2020.

Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri ricavi operativi 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 381 823 (442)
Cessione materiali diversi 51 17 34
Contributi 478 469 9
Noleggio navi cisterne 103 990 (887)
Recupero per sinistri e risarcimenti 7 126 (119)
Rimborso Oneri CO2 0 18.936 (18.936)
Altri ricavi 6.614 4.453 2.161
Totale 7.634 25.814 (18.180)

La diminuzione si riferisce principalmente alla voce "Rimborso Oneri C02" è costituita dai ricavi iscritti dalla controllata Sarlux S.r.l. derivanti dal riconoscimento, ai sensi del Titolo II, punto 7-bis del Provvedimento Cip n°6/92 del rimborso degli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading) come da Delibera n°77/08 dell'AEEG non più presente nel periodo a causa del termine del contratto di vendita Cip 6/92.

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Acquisto di materie prime 1.712.916 792.234 920.682
Acquisto semilavorati 64.098 59.667 4.431
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 19.326 14.795 4.531
Incrementi imm.ni materiali (1.466) (2.800) 1.334
Acquisto prodotti finiti 896.592 651.168 245.424
Varizione rimanenze (372.175) (137.496) (234.679)
Totale 2.319.291 1.377.568 941.723

I costi per acquisto di materie prime si incrementano per 920.682 migliaia di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, a causa dell'incremento dei prezzi; i costi per acquisto di prodotti finiti si sono incrementati di 245.424 migliaia di euro principalmente a causa sia dell'aumento dei prezzi che delle maggiori quantità acquistate. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto esposto nella Relazione alla Gestione.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per 1 milioni di euro.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazione di servizi e costi diversi 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Costi per servizi 237.214 118.922 118.292
Capitalizzazioni (10.144) (4.622) (5.522)
Derivati sui grezzi e prodotti petroliferi e Co2 140.297 4.496 135.801
Costi per godimento beni terzi 1.196 1.025 171
Accantonamenti per rischi 55.974 65.382 (9.408)
Oneri diversi di gestione 11.489 7.409 4.080
Totale 436.026 192.612 243.414

I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie. L'aumento della voce, è essenzialmente legato al forte incremento dei prezzi delle utilities: per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

La voce "Capitalizzazioni" si riferisce principalmente ai costi di manutenzione di turn-around capitalizzati nel periodo.

La voce "Accantonamenti per rischi e oneri" include principalmente l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading). Il decremento rispetto al 31 marzo 2021, nonostante l'aumento del valore delle quote di Co2 per effetto dei relativi prezzi, è principalmente dovuto all'adeguamento prezzi relativo alle quote dell'esercizio precedente non ancora acquistate, che aveva comportato nel periodo precedente costi per circa 34 milioni di euro.

La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte indirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Salari e stipendi 27.259 24.124 3.135
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (1.047) (1.792) 745
Oneri sociali 7.512 6.965 547
Trattamento di fine rapporto 1.735 1.456 279
Altri costi e incentivi di lungo termine 2.123 865 1.258
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 515 511 4
Totale 38.097 32.129 5.968

Il costo del lavoro si incrementa rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente principalmente per il mancato ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni.

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 1.165 1.345 (180)
Ammortamento immobilizzazioni materiali 41.962 43.510 (1.548)
Totale 43.127 44.855 (1.728)
Ammortamenti in locazione 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione 2.475 2.300 175
Totale 2.475 2.300 175
Totale Ammortamenti e svalutazioni 45.602 47.155 (1.553)

La voce "Ammortamento dei beni in locazione" accoglie l'ammortamento del periodo calcolato secondo quanto previsto dall' IFRS 16.

6.3 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Interessi attivi bancari 1 108 (107)
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 3.508 2.884 624
Differenziali realizzati su strumenti derivati 932 64 868
Utili su cambi 37.755 17.059 20.696
Totale 42.196 20.115 22.081
Oneri finanziari 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 509 (418) 927
Differenziali realizzati su strumenti derivati (319) (1.859) 1.540
Interessi passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari (5.347) (5.398) 51
Interessi su diritti uso in locazione (171) (163) (8)
Perdite su cambi (41.051) (27.570) (13.481)
Totale (46.379) (35.408) (10.971)

La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:

Proventi finanziari e Oneri finanziari 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Interessi netti (5.517) (5.453) (64)
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: 4.630 671 3.959
Realizzati 613 (1.795) 2.408
Fair Value della posizioni aperte 4.017 2.466 1.551
Differenze cambio nette (3.296) (10.511) 7.215
Totale (4.183) (15.293) 11.110

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 marzo 2022 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l' "hedge accounting".

6.4 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere riepilogate:

Imposte sul reddito 31/03/2022 31/03/2021 Variazione
Imposte correnti 21.057 (16.551) 37.608
Imposte differite (anticipate) nette 8.775 4.986 3.789
Totale 29.832 (11.565) 41.397

Le imposte correnti sono costituite dall'IRAP e dall'IRES calcolate sugli imponibili delle società consolidate.

La presente situazione contabile non riflette l'effetto del D.L n. 21 del 31 marzo 2022, considerando che sono necessarie ulteriori azioni legislative e orientamenti per l'attuazione dello stesso decreto e per la corretta determinazione del relativo ammontare. Tale decreto definisce il contributo straordinario a carico delle imprese del settore energetico sull'incremento del saldo fra le operazioni attive e passive realizzato nel semestre ottobre 2021-marzo 2022 rispetto al corrispondente periodo 2020-2021, nell'ambito del pacchetto di misure fiscali adottate dal Governo italiano nel marzo 2022 per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.

7. Altre informazioni

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attorei, alcuni dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria ed amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare come generalmente remote o possibili; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

La società Saras S.p.A. è sottoposta ad indagini nell'ambito del procedimento penale n. 9603/2021 R.G.N.R. mod. 21 D.D.A.T., pendente presso la Procura Distrettuale di Cagliari - Direzione Distrettuale Antimafia e Terrorismo.

Nei confronti di Saras l'accusa – ex art. 25-octies D. lgs. 231/2001 – concerne l'illecito amministrativo dipendente dal reato di "impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita" (ex art. 648 ter c.p.) contestato a taluni suoi manager.

Specificatamente, secondo l'ipotesi accusatoria, quale risultante dall'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p. notificato alla società in data 24.12.2021, alcuni Manager del Gruppo avrebbero commesso i reati di "falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici" (ex art. 479 c.p.) e di "impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita" (ex art. 648-ter c.p.) in relazione a 52 operazioni di acquisto, negli anni 2015 e 2016, da Petraco Oil Company LLP, di greggio di provenienza delittuosa – perché privo di certificazione della S.O.M.O. ("State Oil Marketing Organization"), l'ente petrolifero del Governo federale di Baghdad, e perciò asseritamente sottratto in maniera illecita alla Repubblica d'Iraq –, greggio impiegato nelle attività economiche e finanziarie di raffinazione di Saras e sul quale, comunque, sarebbero state compiute operazioni volte ad ostacolarne l'accertamento della provenienza delittuosa, attività consistite – tra l'altro - nella falsificazione della relativa documentazione contrattuale, di viaggio e doganale.

Dal canto suo, Saras risulta sottoposta a indagini per l'illecito amministrativo di cui all'art. 25-octies del D.lgs. 231/2001 in relazione al reato di cui all'art. 648-ter c.p. contestato ai Manager del Gruppo in quanto, secondo l'ipotesi accusatoria, nelle annualità 2015 e 2016, non avrebbe adottato un efficace Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 (d'ora in poi, il "Modello 231"), atteso che:

  • fino al 12 maggio 2016 quest'ultimo non avrebbe specificamente previsto presidi preventivi finalizzati al contrasto del reato oggetto d'indagine;

  • successivamente, pur essendo intervenuto l'aggiornamento del Modello 231, lo stesso non sarebbe stato efficacemente attuato. Secondo l'ipotesi accusatoria, tali lacune organizzative avrebbero reso possibile la commissione da parte dei manager del Gruppo dei singoli episodi di reimpiego oggetto di contestazione, dai quali Saras avrebbe ricavato un significativo vantaggio economico derivante, in particolare, «dall'acquisto di prodotto petrolifero, di provenienza illecita e destinato alla raffinazione, a un valore nettamente minore, quantificabile in misura non inferiore alla somma di euro 1.124.767.082,47, rispetto a quello di mercato»;.

Nessuna contestazione ai sensi del D.lgs. 231/2001, invece, risulta avanzata nei confronti della Società in relazione al delitto di falso ideologico: invero, l'art. 479 c.p. non costituiva e tuttora non costituisce un reato presupposto della responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del D.lgs. 231/2001.

Nell'avviso di conclusione delle indagini non compaiono contestazioni di natura penale-tributaria, originariamente formulate nei confronti dei dirigenti odierni indagati.

Alla data odierna non si è avuta formale comunicazione dell'esercizio dell'azione penale da parte del Pubblico Ministero. Tuttavia, da notizie di stampa, confermate in via informale dalla Procura delle Repubblica, l'azione penale risulta essere stata esercitata alla fine del mese di febbraio 2022.

La società ritiene che gli elementi di indagine acquisiti dalla Procura Distrettuale di Cagliari lascino ampi spazi per confutare – in primis – la tesi che la commercializzazione di greggio da parte del KRG non fosse legittima e, in ogni caso, per escluderne la consapevolezza in capo al management di Saras.

In data 28 marzo 2022 è stato notificato alla Società e ai dirigenti coinvolti nelle indagini relative all'acquisto di grezzo di origine curda, l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare davanti al GUP di Cagliari per il giorno 16 giugno 2022

Saras S.p.A. – sin da quando ha avuto conoscenza dell'esistenza del procedimento penale – ha emesso cinque comunicati stampa, con cui ha reso nota al mercato la propria posizione, respingendo ogni accusa (cfr: comunicati stampa in data 8.10.2020, 9.10.2020, 24.1.2021, 26.2.2022, 28.3.2022 reperibili sul sito web della Società).

Alla luce delle considerazioni sopra esposte e da una prima analisi, emergono diversi elementi atti a confutare sia l'applicazione della disciplina tributaria in materia di cd. costi da reato sia la ricostruzione fattuale delle ipotesi di reato. Si ritiene pertanto che ad oggi non sia stimabile il rischio relativo alla eventuale passività fiscale connessa alla potenziale contestazione a carico della Società da parte della Procura.

Per quanto riguarda la controllata Sarlux Srl si segnala che sussistono contenziosi in essere con il GSE circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Arera- n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete. Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alla normativa in oggetto.

Inoltre sono iscritti a bilancio, tra le altre attività (come descritto al punto 5.1.6 – Altre attività), crediti per certificati bianchi (TEE) relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE. Nel corso del 2016 il GSE aveva avviato verifiche ispettive su tutti i progetti, benché già preliminarmente autorizzati; ad esito di tali verifiche, nel corso del 2017 aveva poi rideterminato la quota TEE di spettanza della società con riferimento ai progetti oggetto di verifica. Il Gruppo ha avviato un contenzioso amministrativo per contestare le conclusioni delle verifiche, riflettendo in bilancio le proprie valutazioni di rischio in merito al possibile esito della controversia. Nel corso dell'esercizi 2018 e 2020 il GSE ha parzialmente accolto, per alcuni progetti, le contestazioni avanzate dalla controllata, arrivando dunque alla definizione finale: gli effetti di tali evoluzioni sono stati adeguatamente riflessi nei rispettivi bilanci.

La Capogruppo Saras SpA e le controllate, Sarlux Srl e Sardeolica Srl sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.

7.2 Impegni

Al 31 marzo 2022 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 marzo 2022 ammonta ad un totale di 266.269 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.3 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute dal Gruppo Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi ed i rapporti di carattere finanziario. Nel corso del periodo non sono intervenute nuove tipologie di transazioni con parti correlate. L'incidenza di tali operazioni o posizioni sulle voci di stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario non è significativa ed è sostanzialmente in linea con i periodi precedenti.

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