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Intermonte Partners Sim

Annual Report Apr 5, 2023

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Annual Report

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Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato
5
Relazione sulla gestione
7
Conto Economico Sintetico 8
Stato Patrimoniale Sintetico 8
Highlights Finanziari 9
Business Highlights 10
Intermonte & Borsa Italiana 13
Il Gruppo Intermonte 15
Scenario Macroeconomico 28
Premessa 36
Performance del Gruppo 36
Conto Economico Sintetico41
Stato Patrimoniale consolidato 47
Principali Iniziative dell'anno50
Altre Informazioni52
Bilancio Consolidato54
Schemi di Bilancio Consolidati 55
Stato Patrimoniale consolidato 55
Conto economico consolidato 56
Prospetto della redditività consolidata complessiva 57
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 31 12 2022 58
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 31 12 2021 59
Rendiconto finanziario consolidato 60
Note illustrative
61
Parte A 62
Parte B 99
ATTIVO 100
PASSIVO 113
Parte C 123
Parte D 135
Allegati
163
Raccordo 164

Cariche sociali

Consiglio di amministrazione

Alessandro Valeri Presidente1
Guglielmo Manetti Amministratore delegato
Alessandro Chieffi Consigliere2
Francesca Paramico Renzulli Consigliere2
Manuela Mezzetti Consigliere2
Guido Pardini Consigliere
Dario Grillo Consigliere
Note: 1. Non esecutivo; 2. Indipendente

Collegio Sindacale

Barbara Premoli Presidente
Niccolò Leboffe Sindaco Effettivo
Marco Salvatore Sindaco Effettivo

Società di Revisione

KPMG S.p.A.

Comitati Endo-consiliari

Comitato remunerazioni

Alessandro Valeri Presidente Manuela Mezzetti

Alessandro Chieffi

Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità

Manuela Mezzetti Presidente

Alessandro Chieffi

Francesca Paramico Renzulli

Comitato 231

Marco Salvatore

Francesca Renzulli Presidente Alessandro Chieffi

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2022 4

Lettera del Presidente e dell'Amministratore Delegato

"Cari azionisti,

Il 2022 è stato il nostro primo anno da società quotata, dopo la IPO sul segmento Euronext Growth Market (già AIM) di Borsa italiana a ottobre 2021, che ha segnato il passaggio dal modello di partnership privata, di grande successo per i nostri primi 26 anni storia, a quello di "public company".

Il nostro primo anno da emittente quotata sul mercato ha coinciso con uno degli anni più difficili per il mondo degli investimenti dai lontani anni '30, con quasi tutte le asset class che sono state impattate negativamente dagli effetti del conflitto in Ucraina sia sul mercato dell'equity che, parimenti, su quello dei bond, che hanno visto una brusca inversione del paradigma di un mondo a tassi zero in pochi mesi. La spirale inflazionistica ha spinto le banche centrali di tutto il mondo al alzare i tassi, alimentando ulteriormente uno scenario di grande incertezza.

È importante quindi valutare il contesto generale per valutare la performance del gruppo Intermonte nel 2022. La società, nel suo primo anno di vita da quotata, si è confrontata da un lato con un 2021 che era stato un anno eccellente sotto molti punti di vista. Dall'altra le avverse dinamiche dei mercati finanziari hanno evidenziato la capacità del gruppo di performare meglio sia dei mercati di riferimento che, in generale, di molti competitor internazionali che hanno visto un crollo dei ricavi e, soprattutto della redditività.

Grazie alla sua diversificazione e solidità patrimoniale, il gruppo Intermonte ha chiuso il 2022 con un utile in leggero calo rispetto all'anno precedente ed ha confermato un dividendo in linea con quello del 2021.

L'area Sales & Trading è infatti riuscita a sovraperfomare i mercati di riferimento, beneficiando sia di una crescita nel numero di clienti che di una crescente capacità di diversificare le asset class. Anche quest'anno i clienti hanno premiato la capacità di Intermonte di essere un partner affidabile nell'attività di intermediazione con il secondo post nella classifica di Institutional Investors su Trading & Execution sul mercato italiano.

Anche la ricerca, da sempre fiore all'occhiello di Intermonte, si è confermata nella top 3 di Institutional Investors sulle Mid & Small Caps italiane, che rimane il segmento di riferimento per la società, a servizio sia delle emittenti che degli investitori.

L'Investment Banking ha registrato un risultato molto positivo e in netta controtendenza rispetto al forte calo dei ricavi in Europa. Questo risultato è frutto dell'ottimo andamento delle attività di M&A e Advisory, che hanno più che compensato un debole mercato per il Equity Capital Market, a fronte di un 2021 che era stato eccezionalmente buono in questo segmento.

Anche in questo caso, il nostro posizionamento sul segmento delle PMI italiane si è dimostrato essere vincente.

L'area Global Market si confrontava con uno sfidante 2021 ed ha operato in un contesto particolarmente complicato di volatilità e dislocazione tra diverse asset class. La divisione ha ottenuto un risultato comunque positivo, senza aumentare la rischiosità dell'attività e con una contribuzione del trading direzionale sempre molto ridotta.

Infine, anche la divisione Digitale e Advisory ha continuato la sua traiettoria di crescita, forte di un crescente appeal del canale digitale e, più nello specifico, dell'interesse del mondo dei consulenti finanziari per una consulenza indipendente, particolarmente rilevante anche in un anno così complicato per gli investitori.

Il 2022 è stato anche un anno di investimenti sia in capitale umano, con 13 nuovi ingressi, che tecnologico, con un continuo upgrade dell'infrastruttura di mercato ed un lavoro importante di completo rilancio della piattaforma Websim, cardine della nostra strategia digitale, che sta entrando a regime nel mese di marzo 2023.

Anche sul fronte dell'impegno ESG abbiamo aumentato il nostro commitment sia come azienda che con l'ufficio studi. La fondazione Intermonte Progetto Giovani ha iniziato ad erogare borse di studio tramite il Politecnico di Milano a giovani meritevoli di sostegno durante il percorso di studi.

Nel 2022 abbiamo confermato il dividendo per azione invariato rispetto allo scorso esercizio, coerente con la nostra storia e con la forte solidità patrimoniale di cui godiamo, che si è ulteriormente rafforzata nel 2022. Oltre al dividendo, anche una attiva politica di buyback ha permesso alla società di offrire ai suoi azionisti un ritorno a doppia cifra.

I risultati del 2022, ottenuti in un contesto di mercato particolarmente difficile, confermano la bontà del nostro posizionamento e l'obbiettivo di proseguire il percorso di crescita e diversificazione delle fonti di ricavo iniziato tanti anni fa. La quotazione ha inoltre rafforzato il nostro ruolo di investment bank di riferimento sul mercato italiano."

Sandro Valeri Guglielmo Manetti Presidente Amministratore Delegato

Relazione sulla gestione

Conto Economico Sintetico

(Eu mn) FY2022 FY2021 FY22 vs
FY21 %
Sales & Trading 13,6 15,9 (14,7)%
Investment Banking 11,2 11,4 (2,2)%
Global Markets 9,1 13,0 (29,9)%
Digital Division & Advisory 3,7 3,4 7,3%
RICAVI TOTALI NETTI 37,6 43,8 (14,2)%
Spese per il personale1 (18,0) (21,6) (16,9)%
Altre spese operative2 (9,3) (10,4) (10,1)%
Costi Totali (27,3) (32,0) (14,7)%
Risultato consolidato ante imposte 10,3 11,8 (13,0)%
Imposte e tasse (2,6) (3,1) (14,3)%
Tax rate 25,7% 26,1%
Risultato netto consolidato pre-minoranze 7,6 8,7 (12,6)%
Risultato di pertinenza di terzi (1,1) (1,5) (30,5)%
Risultato netto consolidato 6,5 7,2 (8,8)%

Note: 1. Tale voce comprende i compensi degli Amministratori esecutivi, esclude quelli degli Amministratori non esecutivi e del Collegio Sindacale; 2. Tale voce comprende i compensi degli Amministratori non esecutivi, del Collegio Sindacale, gli ammortamenti o rettifiche su attività materiali e immateriali e gli oneri e proventi di gestione.

Stato Patrimoniale Sintetico

(Eu mn) FY2022 FY2021 FY22 vs
FY21 %
Attivo
Attività finanziarie 178,6 308,5 (42,1)%
Attività materiali 3,6 4,5 (20,9)%
Attività immateriali 0,1 0,1 54,9%
di cui avviamento - - n.s.
Altre attività 20,6 19,2 7,0%
TOTALE ATTIVO 202,9 332,3 (38,9)%
Voci del passivo e del patrimonio netto FY2022 FY2021 FY22 vs
FY21 %
Passivo
Passività finanziarie 122,6 245,9 (50,1)%
Altre passività 18,4 22,5 (18,4)%
Totale Patrimonio Netto 61,9 63,9 (3,1)%
Capitale 51,8 53,8 (3,6)%
Patrimonio di pertinenza di terzi 10,0 10,1 (0,4)%
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 202,9 332,3 (38,9)%

Highlights Finanziari

Breakdown dei costi (Eu mn) Cost Income ratio (%)

Note: 1. Valori al lordo dei costi non ricorrenti relativi all'IPO pari ad Eu2,5mn al FY21;

Business Highlights

Il Gruppo Intermonte nasce nel 1995

Quotata sull'Euronext Growth Milan (EGM) dal 21 ottobre 2021

>1.000 clienti attivi al 31 dicembre 2022

136 dipendenti

Sales & Trading

Una dei principali broker in Italia per investitori istituzionali

  • 25 sales/traders con una esperienza media di ~20 anni
  • ~1.000 clienti istituzionali attivi che operano con Intermonte
  • Ca. il 50% dei clienti della divisione sono esteri
  • Intermediazione su molteplici asset class
  • 2° in Trading & Execution, secondo la classifica redatta da Institutional Investor per il 2022

Investment Banking

Leader nei servizi per le PMI

  • 17 professionisti con una esperienza media dei Senior Managers > 20 anni
  • 41 operazioni negli ultimi 3 anni, di cui:
  • − 19 operazioni di Financial Advisory o M&A o OPA
  • − 5 IPO come Global Coordinator, Bookrunner e/o Sponsor
  • − 15 Private Placements / ABBs / Aumenti di Capitale di società quotate
  • − 2 Translisting
  • ~ 50 contratti di specialista e/o Corporate Broking su titoli quotati

Global Markets

Tra i TOP 3 broker per volumi scambiati di derivati quotati in Italia

  • 10 professionisti con una esperienza media di ~18 anni
  • Focus su Client-Driven Business (ca. 96% dei ricavi della BU)
  • Tra i principali market maker sul mercato italiano dei derivati azionari

Digital Division & Advisory

Business Unit Innovativa dedicata ai servizi digitali

  • 14 professionisti con una esperienza media di ~13 anni
  • Oltre 1 milione di investitori retail raggiunti da Websim
  • Oltre 1.000 consulenti finanziari iscritti a The Intermonte Eye (T.I.E.)

Equity Research

Tra le più importanti case di ricerca sul mercato italiano

  • 15 analisti con una esperienza media > 10 anni
  • ≥120 società quotate coperte dall'ufficio studi di Intermonte
  • 95% della capitalizzazione totale del mercato azionario è coperta da Intermonte

  • ~ 200 roadshow organizzati nel FY22
  • ~ 3.000 meeting organizzati tra società quotate e investitori nel FY22
  • Team dedicato alle PMI quotate in borsa, dal 2012
  • 680 report pubblicati nel FY22 per un totale di ≥ 5.800 pagine

  • 9 nuove coperture nel FY22
  • 3° in Italia nel Mid Small Caps Research e 4° nel General Research Italia, secondo la classifica redatta da Institutional Investor per il 2022
Eventi organizzati per le Società clienti negli anni 2019-2022
2019 2020 2021 2022
Evento Luogo e data Società
presenti
Investitori
presenti
Luogo e data Società
presenti
Investitori
presenti
Luogo e data Società
presenti
Investitori
presenti
Luogo e data Società
presenti
Investitor
presenti
Francoforte
Febbraio 2019
12 60 Francoforte
Febbraio 2020
11 48 Francoforte
Febbraio 2021
14 76 Francoforte
Febbraio 2022
10 82
Copenaghen
Maggio 2019
9 25 Copenaghen
Maggio 2020 1
Tech & Digital
Maggio 2021
11 40 Copenaghen
Maggio 2022
6 11
European Parigi
Giugno 2019
14 102 Parigi
Giugno 2020
14 104 Parigi
Giugno 2021
Ottobre 2021
10
8
77
35
Parigi
Giugno 2022
Ottobre 2022
8
7
51
102
Midcap Amsterdam
Settembre 2019
8 22 Amsterdam
Settembre 2020
10 30 Amsterdam
Settembre 2021
13 40 Amsterdam
Settembre 2022
6 58
Madrid
Novembre 2019
10 24 Madrid
Novembre 2020
12 31 Madrid
Novembre 2021
11 8 Madrid
Novembre 2022
13 29
٠ Ginevra
Dicembre 2019
10 40 Ginevra
Dicembre 2020
12 71 Ginevra
Dicembre 2021
12 38 Ginevra
Dicembre 2022
з 29
Le Eccellenze
del
Made in Italy
Torino
Maggio 2019
23 110 Firenze
Maggio 2020 1
Stresa
Settembre 2021
23 73 Roma
Settembre 2022
27 79
Italian
Equity
NZ.
ZK
Londra
Gennaio 2019
16 82 NZ.
ZK
Londra
Gennaio 2020
22 90 NIZ Londra
ZIN Gennaio 2021
27 100 NIZ Londra
ZIN Rinviata a Gennaio 2023
Roadshow
(Large Cap)
New York
Novembre 2019
15 41 New York
Novembre 2020
25 60
Sustainability
Equity Week
Milano
Luglio 2020
49 180 Milano
Luglio 2021
62 160 Milano 59 177
Italian
Equity Week
Milano
Settembre 2019
61 167 Milano
Settembre 2020
75 340 Milano
Settembre 2021
49 250 Settembre 2022

Eventi organizzati per le Società quotate negli anni 2019-2022

Nota: 1. Evento Cancellato/Rinviato a causa del COVID 19

_________

Intermonte & Borsa Italiana

Informazioni sull'andamento del titolo

Capitalizzazione di mercato al 31 dicembre 2022 (Eu mn)1 79,8
Prezzo medio per azione 2022 (Eu)2 2,60
Prezzo minimo 2022 (Eu)2 2,25
Prezzo massimo 2022 (Eu)2 2,70
Ultimo Prezzo (31 dicembre 2022)2 2,50
Volume medio giornaliero 2022 (N. azioni) 19.669
Dividendo per azione distribuito nel 2022 (Eu) 0,26
Dividend Yield (su prezzo medio 2022, %) 10,0%
Total Return dall'IPO (21 ottobre 2021) al 31 dicembre 2022 -1,4%
Andamento indice FTSE MIB dall'IPO (21 ottobre 2021) al 31 dicembre 2022 -10,6%
Andamento indice EGM dall'IPO (21 ottobre 2021) al 31 dicembre 2022 -17,1%

Note: 1. calcolato sul numero di azioni outstanding; 2. Closing Price ex dividend

Informazioni riassuntive

N.ro azioni complessive 36.195.500
di cui N.ro di azioni proprie 4.245.116
N.ro diritti di voto complessivi/N.ro azioni Outstanding 31.950.384
Tipologia di azioni Ordinarie,
senza indicazione del valore nominale
Capitale Sociale (Eu) 3.290.500,00
Patrimonio netto per Azione al 31 dicembre 2022 (Eu) 1,55
Codice ISIN IT005460016
Codice Bloomberg INT IM Equity
Codice FactSet INT-IT
Codice Reuters INTM.MI
Valuta Euro (€)
Mercato Primario Euronext Growth Milan (EGM)

Informazioni per gli azionisti

Euronext Growth Advisor (ex-Nomad) BPER Banca S.p.A.
Specialist Intesa Sanpaolo S.p.A.
Società di Revisione KPMG S.p.A.
Diffusione delle Informazioni Regolamentate La società si avvale del circuito ,
gestito da Computershare S.p.A.

Azionisti del Gruppo e diritti di voto

Note: * Il Flottante è composto dagli azionisti del gruppo, come per definizione del Regolamento Emittenti, al netto delle quote detenute dal management e dai dipendenti.

Principali azionisti

Partecipazioni Rilevanti N.ro azioni % capitale % diritti di voto
Alessandro Valeri1 2.586.692 7,1% 8,1%
Gian Luca Bolengo1 2.573.692 7,1% 8,1%
Guido Pardini1 1.661.565 4,6% 5,2%
Walter Azzurro 1.650.517 4,6% 5,2%
Guglielmo Manetti1 1.113.259 3,1% 3,5%
Fabio Pigorini1 1.113.259 3,1% 3,5%
Dario Grillo1 1.112.265 3,1% 3,5%
Andrea Lago1 1.104.910 3,1% 3,5%

Nota: 1. I due soci fondatori e i cinque top manager aderiscono ad un patto parasociale, avente ad oggetto n. 7.700.000 complessive azioni dell'Emittente pari al 21,3% del capitale sociale ed al 24,0% circa delle azioni con diritto di voto. Il patto parasociale disciplina termini e condizioni della circolazione delle azioni dei paciscenti prevedendo che ciascun paciscente, sino al termine della Durata, si impegna con riferimento alle Azioni del Secondo Patto Parasociale rispettivamente da ciascuno ivi conferite a: (a) non compiere atti di trasferimento e/o dispositivi per atto tra vivi; (b) non concludere nessun tipo di contratto derivato avente come sottostante le azioni; e (c) non effettuare attività di prestito titoli.

Il Gruppo Intermonte

Struttura societaria

Organigramma di Gruppo

Le aree di business

Nota: 1. Ripartizione dei ricavi al 31 dicembre 2022; 2. Dati al 31 dicembre 2022

Il Gruppo Intermonte

Il Gruppo Intermonte ("Intermonte"), controllato da Intermonte Partners SIM e che comprende Intermonte SIM, è una investment bank indipendente dotata di un capillare accesso ai mercati dei capitali e in grado di offrire servizi di investimento e di consulenza, posizionandosi come player di riferimento nel segmento delle Mid & Small Caps italiane.

Intermonte, fondata nel 1995 e quotata sul mercato Euronext Growth Milano di Borsa Italiana dal 21 ottobre 2021, è un Gruppo di Società di Intermediazione Mobiliare (SIM) italiane che vanta una consolidata presenza sui mercati dei capitali tramite quattro business line: "Sales & Trading", "Investment Banking", "Global Markets" e "Digital Division & Advisory". Le quattro business line del Gruppo sono supportate dall'attività di "Equity Research", svolta da un team di analisti, che realizza ricerche e analisi sulla quasi totalità delle società quotate sui mercati di Borsa Italiana.

Intermonte si contraddistingue sul mercato italiano per il proprio modello di business capace di coniugare la propria indipendenza con un consolidato accesso ai mercati dei capitali. L'indipendenza è determinata dall'assenza di conflitti di interesse, che permette ad Intermonte di essere un interlocutore autorevole sia per investitori istituzionali o società, nell'ambito dell'attività Sales & Trading o di Investment Banking, sia per il segmento dei consulenti finanziari, cui si rivolge attraverso il canale digitale.

Descrizione delle attività del Gruppo

Sales & Trading

La business line "Sales & Trading" offre servizi di negoziazione a clienti istituzionali italiani ed esteri quali: banche, assicurazioni, società di gestione del risparmio (SGR), fondi comuni, hedge fund, fondi pensione o altri operatori del mercato.

La Sales force di Intermonte vanta una estesa copertura geografica, soprattutto dei principali mercati finanziari, con desk dedicati alle principali aree geografiche: Italia, Regno Unito, Europa continentale, Stati Uniti e Canada.

Il Gruppo, tramite tale business line, presta servizi di negoziazione per conto di terzi anche su titoli azionari italiani ed esteri, titoli obbligazionari (governativi e corporate), derivati (quotati e non), Exchange Traded Fund (ETF) e sui certificati verdi (CO2).

Alla clientela di Intermonte sono anche offerti servizi di c.d. interconnessione, accesso e operatività sui mercati e sistemi multilaterali di negoziazione nei quali il Gruppo è attivo. La business line opera "direttamente" sui mercati italiani quali: Euronext Milan (EXM), TAH, MOT (segmenti DomesticMOT e EuroMOT, SeDeX, IDEM, ETFplus, Euronext MIV Milan (MIV), ExtraMOT, Euronext Growth Milan, EuroTLX e Eurex) e ha accesso indiretto, per il tramite di altri intermediari, a tutti i principali mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione europei, statunitensi e asiatici, oltre che a sistemi di best execution, ossia funzionali alla ricerca della migliore esecuzione dell'ordine per il cliente, nonché a piattaforme di trading (quali, per esempio, Bats, Chi-X, Liquidnet, Posit, Turquoise).

Le attività post-market, che comprendono la fase di regolamento e quadratura di tutte le operazioni intermediate dal Gruppo Intermonte, è supportata da un back office interno che garantisce il corretto regolamento delle operazioni.

Dal 2014, Intermonte Partners opera sul mercato dei crediti di emissione EUA (European Union Allowance), proponendo ai propri Clienti le migliori condizioni di compravendita di questi strumenti tramite operazioni OTC (Over the Counter) sulle principali piattaforme di scambio. Intermonte offre diversi prodotti per la compravendita dei crediti di emissione, quali accesso al mercato degli strumenti derivati, approfondimenti sulla normativa internazionale, studi e ricerche.

Nella business line "Sales & Trading" operano quotidianamente oltre 25 professionisti, con un'esperienza media ventennale, che contattano quotidianamente gli oltre 750 clienti attivi di Intermonte.

Investment Banking

Attraverso la business line "Investment Banking" il Gruppo Intermonte offre un'ampia gamma di servizi di consulenza, rivolti a società quotate e non quotate, con un focus sulle PMI. Le attività svolte possono essere ricondotte alle seguenti principali aree:

Equity Capital Markets (ECM)

Attività svolta principalmente in relazione a operazioni di quotazione in borsa, sia sul mercato regolamentato Euronext Milan (EXM) sia sul mercato non regolamentato Euronext Growth Milan (EGM), aumenti di capitale, collocamenti di azioni presso investitori, offerte pubbliche di acquisto o scambio, che vengono svolte rivestendo, a seconda dei casi, il ruolo di global coordinator, sponsor, Euronext Growth Advisor (precedentemente: Nominated Advisor) dei consorzi di collocamento, underwriter degli aumenti di capitale e intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni per le offerte pubbliche di acquisto o scambio. Oltre alla raccolta di capitali, l'attività di ECM comprende anche il collocamento o acquisto sul mercato di quote rilevanti

di società quotate attraverso meccanismi di offerta a investitori istituzionali denominato Accelerated BookBuilding (ABB) e Reverse Accelerated BookBuilding (RABB).

M&A e Advisory

Attività di consulenza, prestata in favore di clienti corporate (società e/o relativi azionisti di riferimento, quotate e non quotate), di private equity house e istituzioni finanziarie nell'ambito di operazioni di fusione e scissione, cessione e acquisizione, ivi inclusa la valutazione delle società target nell'ambito delle medesime operazioni e l'emissione di pareri di congruità da un punto di vista finanziario (c.d. fairness opinion), e operazioni di ristrutturazione del capitale di società industriali e finanziarie.

Corporate Broker e Specialist

Attività di consulenza a società quotate per lo svolgimento di attività quali promozione dell'equity story delle società presso gli investitori e assistenza nella preparazione di documentazione rivolta alla comunità finanziaria e, più in generale, nel rapporto tra la società e i mercati finanziari oltre all'assistenza al management degli emittenti quotati e monitoraggio dell'andamento di mercato degli strumenti finanziari quotati. Tali attività possono estendersi al sostegno alla liquidità dello strumento finanziario.

Debt Capital Markets (DCM)

Attività di consulenza nella strutturazione, ovvero nell'individuare la forma tecnica migliore per le esigenze finanziarie del cliente, e in servizi di collocamento di strumenti finanziari di debito e/o prestiti obbligazionari offerti sia al pubblico indistinto sia a investitori istituzionali, attività di consulenza finalizzata, tra l'altro, alla raccolta di capitali di debito nell'ambito di operazioni di leveraged buy-out/M&A, finanziamenti da parte di operatori tradizionali (banche) e operatori alternativi (investitori istituzionali, società assicurative, etc.) e alla valutazione della struttura finanziaria ottimale delle società.

Negli ultimi anni la business line ha rappresentato un'importante area di sviluppo per il Gruppo Intermonte ed è stata caratterizzata da un significativo ampliamento dei servizi offerti, oltre che da un rilevante incremento del numero di professionisti dedicati.

Global Markets

La business line "Global Markets" offre ai clienti del Gruppo Intermonte servizi su tutte le Asset Class (azioni, obbligazioni, valute, commodities, derivati ed ETF) attraverso attività di negoziazione in conto proprio, di market making, e di intermediazione che permettono agli investitori di elaborare strategie di investimento o di copertura dei rischi di portafoglio.

La business line "Global Markets" comprende due aree di business:

  • Client Driven & Market Making: si tratta di attività di negoziazione caratterizzate da un livello di rischio molto basso in quanto gli strumenti finanziari vengono generalmente acquistati e ceduti per conto di investitori terzi nel corso della medesima giornata di Borsa, limitando quindi il rischio di esposizione netta a strumenti finanziari a fine giornata, oppure coperti con strumenti altamente correlati che ne limitino sostanzialmente il rischio di mercato. Le attività svolte in tale area della business line consistono, principalmente, in:
  • a) Market Making: attività di market making su derivati azionari (opzioni americane, europee e single stock futures sui principali componenti dell'indice FTSE MIB e sull'indice stesso oltre che opzioni sui principali titoli europei dell'Eurex) e su titoli obbligazionari governativi;
  • b) ETF Trading: attività di negoziazione sulle principali piattaforme di negoziazione MTF, su strumenti passivi quotati ETF/ETC;
  • c) Fixed Income: attività di market making e attività di intermediazione su titoli di debito volta a offrire alla propria clientela la copertura di tutte le fasi dell'attività su reddito fisso, dal collocamento sul mercato primario, all'intermediazione su corporate e government bond italiani ed esteri sul mercato secondario;
  • d) Specialist: attività di operatore specialista su azioni negoziate sui mercati Euronext Milan, Euronext STAR Milan e Euronext Growth Milan con la finalità di sostegno della liquidità nel rispetto dei parametri stabiliti dal gestore e delle disposizioni normative applicabili ai singoli mercati di riferimento;
  • e) Electronic Trading & Execution Service: il team fornisce soluzioni di accesso elettronico ai mercati globali attraverso una gamma di piattaforme e interfacce tecnologicamente avanzate che permettono la connessione ai principali mercati finanziari con elevate performance e a costi contenuti.
  • Proprietary Trading: attività di negoziazione in conto proprio caratterizzate da un grado di rischio più elevato, benché costantemente monitorato dal dipartimento di risk management, in quanto gli strumenti finanziari generalmente rimangono sui book della società overnight e pertanto i portafogli di proprietà sono soggetti alle oscillazioni di prezzo degli strumenti in posizione.

Le attività svolte in tale area della business line consistono, principalmente, in:

a) Trading Volatilità: attività volte a sfruttare opportunità di investimento derivanti da analisi proprietarie su superfici di volatilità in ottica "relative value";

  • b) Risk Arbitrage & Special Situation: attività volte a sfruttare opportunità di investimento derivanti da operazioni sul capitale e/o altre operazioni o eventi straordinari relativi a società quali, per esempio, aumenti di capitale e offerte pubbliche di acquisto e/o scambio;
  • c) Trading Algoritmico: perseguito tramite algoritmi decisionali proprietari basati su analisi quantitative standard e innovative;
  • d) Trading Direzionale: attività su azioni, derivati, obbligazioni ed ETF volte a eseguire strategie di investimento basate su analisi fondamentale, analisi tecnica e/o notizie su società emittenti e/o notizie sensibili al mercato.

In termini di gestione del rischio, l'area "Global Markets" viene costantemente monitorata dal dipartimento di risk management, il quale verifica il rispetto di tutti i limiti predefiniti a livello di singolo parametro di rischio, o, più in generale, livello di value at risk (VAR), indicatore di rischio comunemente usato da tesorerie, portafogli proprietari di banche e in generale dal mondo degli investimenti che misura la perdita massima attesa giornaliera dalle posizioni in portafoglio al verificarsi di ipotesi fortemente contrarie alla somma delle singole posizioni in corso, oltre che una periodica analisi di stress test ulteriormente peggiorative che si aggiunge al VAR.

Divisione Digitale & Advisory

La business line "Digital Division & Advisory" (DD&A) include:

  • e) Websim: fornitura di servizi e contenuti finanziari attraverso canali digitali a clientela retail;
  • f) T.I.E. (The Intermonte Eye): fornitura di servizi di consulenza, soluzioni di investimento e formazione attraverso i canali digitali (sito, APP, webinar) dedicato a consulenti finanziari e private banker;
  • g) Attività di Advisory & Gestione: fornitura di servizi di consulenza su portafogli, direttamente, attraverso mandati di gestione, o indirettamente, attraverso rapporti di advisory a private banking o tesorerie di aziende;

Si descrivono nel seguito i servizi resi attraverso la business line in parola.

Websim

La presenza del Gruppo Intermonte nel canale digitale nasce nel 2000, con la creazione di Websim, brand attivo nella consulenza e nella fornitura di servizi a investitori retail clienti dei principali broker digitali, tra i quali FinecoBank S.p.A., oltre che di altri canali retail di importanti realtà bancarie. Il segmento dei broker online ha avuto in Italia una crescita molto importante fino a rappresentare oggi circa il 30% dei volumi totali intermediatisul mercato azionario italiano.

Il team di Websim rielabora i contenuti del team dell'Equity Research di Intermonte semplificandoli per il loro utilizzo da parte di una utenza retail non professionale, aggiungendo contenuti di maggiore interesse per questa tipologia di investitori come, per esempio, l'analisi tecnica, interviste con il management delle società e altro. Grazie alla presenza consolidata e più che ventennale di Websim, il brand è particolarmente conosciuto dai clienti retail di varie piattaforme di e-banking che rappresentano, come detto, circa il 30% dei volumi intermediati sul mercato azionario italiano.

Ad oggi Websim distribuisce i propri servizi sia direttamente a utenti retail tramite abbonamenti (B2C), sia a soggetti istituzionali (B2B) che forniscono informativa e contenuti finanziari ai propri clienti, sia, infine, a emittenti quotati che hanno interesse ad aumentare la propria visibilità presso il segmento retail, vista l'importanza che esso ricopre sui volumi totali intermediati sul mercato italiano.

Nel corso del 2022 è iniziata un progetto di profonda modernizzazione del sito, mirata a un forte rafforzamento del brand Websim, guidata anche dalla nomina di un nuovo responsabile per l'area digitale.

Per maggiori informazioni visitare: www.websim.it

TIE (The Intermonte Eye)

Brand creato nel 2019 che completa l'offerta della divisione digitale ed è dedicato a consulenti finanziari e private banker. L'idea strategica deriva da una analisi della crescente domanda di advisory specializzata e indipendente proveniente dal mondo dei consulenti finanziari, alle prese, da una parte, con gli obblighi di trasparenza introdotti a partire dal 2018 dalla MiFID II e, dall'altro, con la crescente domanda di consulenza e servizi sempre più specializzati da parte di clientela di fascia media e medio-alta che si sta abituando a utilizzare sempre più i canali digitali. Questa esigenza ha subìto un'ulteriore accelerazione in seguito alla pandemia da COVID-19, che ha abituato clienti privati, da una parte, e i consulenti, dall'altra, a un crescente utilizzo dei canali digitali. Da una parte, infatti, i clienti mostrano un bisogno crescente di avere servizi di consulenza finanziaria professionale, anche attraverso canali digitali di immediata e facile reperibilità, e dall'altra i promotori e consulenti finanziari sono sempre più spinti ad

ampliare la gamma di servizi di qualità offerti, soprattutto al fine di incrementare i servizi sulle masse amministrate. TIE si inserisce, pertanto, in questa fascia di mercato, non coperta dalle altre aree di attività di Intermonte, mediante un'offerta di servizi di consulenza, soluzioni di investimento, analisi e contenuti educativi, nonché webinar proposti ricorrendo a vari canali sia interni (APP dedicata TIE, mailing list proprietarie), sia esterni (quali le piattaforme pubbliche e social, tra cui e soprattutto Linkedin, oltre che le piattaforme di clienti e partner). Un ulteriore canale di crescita viene dall'investimento in contenuti multimediali video e audio che rendono la strategia commerciale ancora più attraente. Il posizionamento di advisor indipendente fa di Intermonte/TIE un interlocutore particolarmente credibile per i consulenti finanziari che, anche in ottica di crescente trasparenza imposta dalla MiFID II, beneficiano dell'education necessaria e di un utile flusso di informazioni.

Per maggiori informazioni visitare:https://tie.intermonte.it/

Advisory (Advisory e Gestione)

La divisione Advisory & Gestione, costituita nel 2016, offre sia servizi di gestione (mediante mandati di gestione diretta o in delega), sia servizi di consulenza in materia di investimenti (mediante consulenza su portafogli) a clienti istituzionali e del private banking. La gestione in delega è concentrata su incarichi di consulenza o mandati di gestione su portafogli da parte di alcune strutture di private banking, oltre che di consulenza su gestione di liquidità o strategie specifiche da tesorerie di aziende. Infine, la divisione offre servizi di consulenza a strutture di private banking con portafogli tematici e si sta specializzando sempre più su tematiche ESG.

Equity Research

Il servizio di "Equity Research" consiste nella produzione di analisi fondamentale sulle società quotate sul mercato italiano e che si contraddistingue per una specifica attenzione alle piccole e medie imprese (Mid & Small Caps).

Il servizio di "Equity Research" rappresenta un pilastro fondamentale dell'attività del Gruppo Intermonte. Il lavoro svolto dall'ufficio studi, infatti, è sinergico con le altre divisioni e la ricerca riveste un ruolo fondamentale per le attività di "Sales and Trading" e, ove richiesto, all'attività di Corporate & Investment Banking.

L'attività di "Equity Research" si contraddistingue per il focus dedicato al segmento delle mid small caps anche attraverso la produzione di ricerche settoriali dedicate alle società medie e piccole, come il report mensile "Monthly Mid Small Caps" e a studi di approfondimento settoriali dedicati alle tematiche di principale interesse per i titoli di questo segmento.

L'attività di ricerca a supporto della generazione di idee di investimento a favore dei clienti istituzionali del Gruppo Intermonte si sostanzia attraverso una molteplicità di studi. Il prodotto

principale è rappresentato dagli studi monografici sulle emittenti quotate che, analizzano i fondamentali della società, esprimono un giudizio di investimento che viene aggiornato in occasione dei principali eventi societari e ogni qualvolta ritenuto necessario. La gamma di report è ampia e comprende i c.d.: "Daily News" (update giornalieri in italiano e inglese diffusi all'apertura del mercato), "Monthly Report" (studio mensile di aggiornamento sui trend strategici attesi per il mercato azionario italiano), "Sector Report" (studi settoriali), "Equity Focus" (focalizzati su specifici argomenti di attualità e di impatto sui mercati). Inoltre, vengono prodotti studi di strategia di più ampio respiro che tracciano le aspettative di andamento di mercati, economia e settori con un orizzonte temporale semestrale. A partire dal 2020 l'offerta di prodotti si è arricchita di una collana di studi chiamati "Green is the New Gold" che affronta i principali temi normativi e di impatto per emittenti e investitori in relazione alle tematiche ESG (Environment, Social, Governance) e di transizione climatica che stanno assumendo un ruolo crescente nelle strategie di investimento e comunicazione.

Il Gruppo Intermonte e il suo team di ricerca sono promotori da un decennio dell'evento "Eccellenze del Made in Italy", che rappresenta una delle più importanti vetrine in Italia per le società di media e piccola capitalizzazione e l'occasione per poter incontrare gli investitori professionali. L'evento rappresenta un consolidato appuntamento per sostenere l'aumento di visibilità e liquidità delle PMI quotate.

I membri del team di "Equity Research" sono altamente qualificati e il Gruppo favorisce opportunità di costante aggiornamento professionale. Sono favorite attività di inserimento di giovani laureati anche attraverso l'attivazione di percorsi di stage in collaborazione con primarie università italiane. Alcuni membri del team hanno partecipato alla prima edizione di un corso di approfondimento dedicato alle tematiche ESG organizzato dal Politecnico di Milano e da CFA Italia conseguendo un diploma di partecipazione. Sono inoltre sovvenzionati i costi per sostenere gli esami di certificazione internazionale CFA (Certified Financial Analyst) e CESGA (Certified Environmental, Social and Governance Analyst).

Il team di "Equity Research" collabora da diversi anni alla stesura di quaderni di ricerca in collaborazione con la School of Management della facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. I quaderni di ricerca si incentrano su tematiche particolarmente rilevanti e di ampio respiro per il mercato azionario italiano e vengono presentati in occasioni ufficiali ricevendo risalto mediatico.

Tra i riconoscimenti ottenuti dal team di "Equity Research" figurano diversi riconoscimenti ottenuti nelle classifiche redatte da Institutional Investor, uno dei principali ranking a livello internazionale specializzato in finanza. In particolare, nel 2022, Intermonte si è classificata terza nell'annuale classifica per la ricerca sulle Italian Mid Small Caps e quarta nella classifica complessiva per il mercato italiano. La survey è redatta sulla base delle votazioni degli investitori istituzionali internazionali a conferma della riconoscibilità e apprezzamento di Intermonte ben oltre i confini italiani.

Partnership con QCapital

Il Gruppo Intermonte ha siglato, nel 2021, una partnership con la società QCapital, finalizzata a strutturare club deal per investire nelle Mid-Small Caps italiane.

QCapital è una società dedicata all'organizzazione di club deal di private equity su PMI italiane. Fondata da Stefano Miccinelli, Renato Peroni, Massimo Busetti, Giovanni Pedersoli e Francesco Niutta, QCapital vuole essere una realtà strutturata che punta a effettuare un numero massimo indicativo di due investimenti all'anno attraverso l'organizzazione di club deal da proporre a una rete consolidata di investitori professionali, family office e imprenditori. Il team dei soci di QCapital vanta un track record pluriennale in operazioni di private equity, alcuni dei quali come investitori, altri come consulenti strategici e/o advisor di M&A.

Le società target sono aziende italiane medio-piccole, già quotate in mercati regolamentati o prossime alla quotazione, caratterizzate da un eccellente posizionamento di mercato in settori a elevata redditività, interessanti opportunità di crescita e positivi trend di lungo periodo. Il taglio medio atteso dei singoli investimenti, volti ad acquisire partecipazioni azionarie di minoranza, potrà essere compreso tra i 10 e i 30 milioni di Euro, con un orizzonte temporale di 3-4 anni entro cui realizzare l'exit.

Le operazioni di investimento saranno organizzate come club deal e saranno sottoposte all'attenzione di un consolidato network di investitori professionali, family office e imprenditori. Qualora l'investimento venga approvato, sia il Gruppo Intermonte che QCapital investiranno nel singolo club deal.

Nel corso del 2022 sono state analizzate diverse operazioni che non hanno per ora portato alla creazione di club deal.

Storia

Il nucleo di soci fondatori di Intermonte SIM prende forma nel 1995 quando fuoriesce da un gruppo internazionale per costituire, insieme alla Banca Intermobiliare, "Intermobiliare Securities SIM", Società di Intermediazione Mobiliare (SIM). Fin da subito la SIM si caratterizza per la forte vocazione alla ricerca fondamentale con specializzazione sul mercato italiano, e si afferma rapidamente come broker autorevole soprattutto con i grandi investitori internazionali.

Dopo un breve periodo di avviamento, grazie al rapido successo raggiunto dalla SIM, Banca Intermobiliare vende la propria quota di controllo a Banca Agricola Mantovana S.p.A.. Grazie anche al sostegno finanziario della nuova controllante, nel 1999 la SIM diventa il primo intermediario per volumi intermediati sul mercato italiano, secondo la classifica Assosim. Sempre nello stesso anno la SIM entra a far parte del gruppo facente capo a Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ("Gruppo MPS"), in conseguenza dell'OPA lanciata sulla Banca Agricola Mantovana S.p.A.

A seguito dell'acquisizione da parte del Gruppo MPS e del conferimento della SIM "Monte Paschi Mercato SIM S.p.A." da parte di quest'ultimo, la compagine sociale risultò per 2/3 posseduta dal Gruppo MPS e per 1/3 dal management originario. Grazie a questa acquisizione, la SIM, rinominata "Intermonte Securities SIM", accelerò la sua diversificazione dalla pura attività di intermediazione e ricerca, creando la divisone di Investment Banking e costituendo Websim.

Nel novembre 2007 prese avvio un piano di management buy out che porterà il management originario, riunito in Intermonte Partners (all'epoca denominata Intermonte Holding), ad assumere, nel luglio 2008, il controllo di Intermonte SIM.

Nel 2010 attraverso un'operazione di aumento di capitale riservato, la Società Cattolica di Assicurazioni S.p.A., entrò con una quota che ora, dopo la definitiva uscita di MPS nel 2017, risulta del 12,7% circa del capitale sociale. Nel 2011 fu concordata un'operazione analoga, seppur di dimensioni inferiori, con l'ingresso nel capitale anche di ICCREA Holding S.p.A. con una quota dell'1,4% circa.

Nel mentre, il Gruppo Intermonte ha continuato a rafforzare il proprio posizionamento nel segmento delle Mid & Small Caps italiane, diventando in breve tempo uno dei principali operatori nel settore del Corporate Brokerage e specialista. Inoltre, il rafforzamento patrimoniale ha permesso un importante sviluppo nel segmento del market making sui derivati azionari italiani, ulteriormente aumentando la gamma di servizi offerti ai clienti istituzionali.

Nel 2017 fu effettuato un buyback sulla totalità della quota residua ancora detenuta dalla Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., portando la quota di partecipazione detenuta da Intermonte Partners SIM al 85,9% circa del capitale di Intermonte SIM (al netto delle azioni proprie).

Negli ultimi anni il Gruppo Intermonte ha ulteriormente investito sulla diversificazione con la creazione della Digital Divison & Advisory, la quale integra il brand TIE (The Intermonte Eye) e l'attività di Advisory con il tradizionale brand Websim.

Nel 2021, Gruppo Intermonte ha avviato e concluso i cantieri per la quotazione della capogruppo su Borsa Italiana segmento Euronext Growth Milan (EGM), operazione conclusa con successo il 21 ottobre 2021. Sempre nel corso dell'anno è stata stretta una partnership con QCapital, primario operatore Italiano indipendente nel segmento dei Club Deal, dedicata a coinvestire in minoranze di Mid & Small Caps italiane quotate o avviate a operazioni di IPO.

Nel primo semestre 2022 si sono uniti al Gruppo Intermonte un team di professionisti specializzati nell'advisory sul segmento obbligazionario rivolto a tesorerie di medio/piccoli istituti finanziari e/o aziende.

1995 1997 1999 2000 2008 2010 2012
Nasce Intermobiliare
Securities, precursore
di Intermonte SIM,
con Eu2,5mn di equity
Banca Agricola
Mantovana (BAM)
entra nel capitale di
Intermonte
Intermonte diventa la
prima 1 società di
intermediazione sul
mercato azionario
italiano
Acquisizione di
Monte Paschi
Mercato SIM,
Rebranding della
società in Intermonte
SIM
Management buy-
out: i manager di
Intermonte
acquisiscono la quota
di controllo della
Cattolica Assicurazioni
entra nel capitale di
Intermonte SIM
attraverso un
aumento di capitale
Il Gruppo diventa
leader nelle attività di
Specialist e Corporate
Broker per le società
italiane quotate in
Ingresso nel capitale
del Gruppo MPS a
seguito
dell'acquisizione di
BAM
Nasce Websim. la
divisione digitale
dedicata al mondo del
retail
società riservato borsa
2013 2015 2016 2017 2019 2021 2022
Diventa leader nel
mercato dlle opzioni
sui singoli titoli 1
Diventa leader nelle
IPO di società a
media e piccola
capitalizzazione
Partnership con ENEL
nel crowdfunding
Nasce la divisione di
Advisory e Gestione
di Intermonte
Inizia la partnership
con il Politecnico di
Milano per la
redazione congiunta
di quaderni di ricerca
su tematiche di
. . .
I partners di
Intermonte Partners
aumentano il
controllo su
Intermonte SIM
rilevando la quota di
Banca MPS
Nasce la Divisione
Digitale di Intermonte,
che integra lo storico
brand Websim con TIE
(The Intermonte Eye),
e offre soluzioni di
investimento al
mondo del private
banking
IPO su Euronext
Growth Milano
Partnership con
QCapital per Club
Deals
Nuovo Desk
Dedicato a consulenza
su Debito Governativo

Scenario Macroeconomico

Scenario macroeconomico 2022

Il 2022 è stato caratterizzato soprattutto dal forte focus sul tema inflazione, amplificato e reso più persistente in Europa dalla guerra Russia/Ucraina a partire dal 24 febbraio. Il tema dominante è stato pertanto rappresentato dall'attesa di un'inflazione crescente che progressivamente ha anche stimolato manovre restrittive delle banche centrali in forma prima graduale e poi più accelerata.

Sul fronte crescita gli US hanno registrato una fase di recessione tecnica nel primo semestre, con marcato recupero nella seconda parte dell'anno, chiudendo l'anno con una crescita del Pil del 2%.

In base ai primi dati preliminari (ove disponibili) dei PIL del quarto trimestre e le stime del FMI (World Economic Outlook gennaio 2023), l'andamento nelle varie aree geografiche per il 2022 è il seguente: Area Euro +3,5%, Italia +3,7%, UK +4,1%, Giappone +1,4%, US +2%.

Più in dettaglio nel quarto trimestre, il PIL dell'area euro ha decisamente decelerato (+0,1% in termini congiunturali, +0,3% nel terzo trimestre), evitando un calo nell'ultimo trimestre dell'anno grazie principalmente al marcato rialzo del Pil irlandese (+3,5% t/t). Nell'ultimo trimestre 2022, è emerso un calo congiunturale del Pil in Germania (-0,2%) ed Italia (-0,1%) a fronte invece di un andamento opposto in Francia (+0,1%) Spagna (+0,2%). Con particolare riferimento all'Italia, l'impatto del rialzo energetico è stato più evidente negli ultimi due trimestri dell'anno (da +0,5% a -0,1%). Per l'Italia il 2021 si è chiuso con una crescita del PIL reale del 7%, con il 2022 che si è chiuso con una crescita del 3,7%, in base ai dati ISTAT.

Come accennato, il tema inflazione è stato al centro dell'attenzione di operatori ed analisti. Negli US la dinamica dei prezzi al consumo ha raggiunto un picco al 9,1% a giugno per poi ripiegare al 6,5% a dicembre. In area Euro il picco è stato raggiunto a novembre (+10,6%) per poi ripiegare al 9,2% a dicembre. I livello più elevato raggiunto in area ed il picco raggiunto temporalmente dopo quello US sono da ricollegare soprattutto alla diversa matrice dei fattori scatenanti, molto più di matrice energetica per l'Area Euro per l'impatto delle forti escursioni del prezzo del gas, a fronte invece della prevalenza dell'effetto domanda in US. Inoltre, in area euro è emersa una maggiore diffusione e persistenza dell'inflazione nel comparto servizi, come segnalato dal rialzo dell'inflazione core che a dicembre ha segnato il record storico (da quando è pubblicata la serie per l'area Euro) al 5,2%.

Negli US il calo dell'inflazione è stato rallentato soprattutto dalla continuazione del rialzo della componente affitti (+7,5% a/a dicembre) che pesa per oltre il 30% sull'intero paniere. A testimonianza di ciò la sensibile differenza dell'inflazione core US segnalata dal CPI core a dicembre (5,7%) vs il PCE core dello stesso mese (+4,42%), con quest'ultimo indice (utilizzato

come paramento di riferimento dalla FED) molto meno impattato per metodologia di computo dalla citata componente affitti.

In questo contesto nel 2022 sono arrivati segnali di allentamento delle strozzature della supply chain emerse post pandemia. Il World Container Index (indice che misura il costo del trasporto di container di 40 piedi) nel 2022 è calato di circa il 75%, a fronte del -32% dell'indice Baltic Dry Index che misura il costo del trasporto di container per commodity secche.

Tra i fattori specifici dell'area Euro può essere annoverato le marcate escursioni del Gas TTF, che nel mese di agosto ha segnato il record di 339€/MWh (pari a circa +370% YTD) per poi ripiegare velocemente a fine anno a quota 76€/MWh (pari a circa -170% YTD). Su tale andamento ha pesato la concentrazione in estate della ricostituzione delle scorte di gas Ue in un contesto di offerta russa che si è progressivamente rarefatta soprattutto dopo la chiusura da metà anno del gasdotto Nord Stream1, inizialmente per lavori di manutenzione e poi per sabotaggio.

Il tema inflazione non ha invece interessato la Cina, con la variazione degli indici dei prezzi al consumo che a dicembre si è attestata all'1,8%.

Sul fronte politiche fiscali, ad agosto il Congresso US ha varato la legge denominata Inflation Reduction Act (IRA) che, in base alle stime del Congressional Budget Office, contempla investimenti per circa 430 Mld\$ di cui 369 Mld\$ nella linea Energy Security and Climate Change finalizzata finanziare una serie di misure per ridurre del 50% le emissioni di gas serra US entro il 2030 rispetto al 2005. La legge prevede incentivi di varia forma e misura, a condizione che la produzione sia realizzata in US. Questa sezione della legge copre un vasto raggio di comparti con la concessione di crediti di imposta su base decennale in diversi comparti, tra cui energia rinnovabile, efficientamento energetico degli edifici e produzione di idrogeno pulito. Nel comparto delle auto elettriche sono previsti incentivi (sempre sotto forma di crediti fiscali) di 7.500 dollari per l'acquisto di una nuova, 4.000 per una usata, a condizione che l'auto sia prodotto in US ed il prezzo non sia superiore a 55.000\$ per le berline e 80.000\$ per i SUV.

In Italia, con riferimento alla tempistica di erogazione dei fondi collegati al PNRR, la commissione europea ha approvato l'erogazione della seconda tranche di fondi da Eu21Mld (suddivisi fra 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti) grazie al raggiungimento dei 45 obiettivi e tappe intermedie previsti. A dicembre 2022 il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto ha annunciato il raggiungimento dei 55 obiettivi previsti dal PNRR per il secondo semestre 2022.

Nel corso del 2022 si è assistito ad un marcato rialzo dei tassi di mercato che ha segnato due importanti temporanee fasi di arresto, la prima nel corso dell'estate e la seconda a fine anno. Il temporaneo arresto è attribuibile principalmente all'atteggiamento della Federal Reserve. A giugno Powell ha fatto riferimento alla possibilità di rallentamento del ritmo di rialzo tassi. Ad agosto il governatore della Fed ha invece richiamato sulla determinazione dell'istituto a riportare l'inflazione sotto controllo come priorità anche rispetto alla crescita. Infine, a fine anno è riemersa

l'intenzione di rallentare il ritmo di rialzi che poi effettivamente si è concretizzato nel passaggio di rialzo da 75 a 50pb chiudendo l'anno con Fed funds al 4,25/4,50%.

La BCE dal canto suo ha iniziato a rialzare i tassi da luglio al ritmo inziale di 50pb ed accelerando poi a 75pb, arrivando a fine anno a portare il tasso sui depositi al 2%. Inoltre, a dicembre l'istituto ha reso noto che da marzo 2023 inizierà a ridurre i reinvestimenti delle scadenze all'interno del piano APP, al ritmo medio di Eu15Mld mensile fino a giugno. Il ritmo di riduzione oltre questa data sarà determinato successivamente.

In questo contesto la curva dei tassi USA ha seguito un trend di appiattimento fino all'inversione divenuta costante nella seconda parte dell'anno: sul segmento 2/10 anni Treasury lo spread è passato dal massimo dell'anno a circa 90pb a marzo ai circa -55pb a fine 2022. Nel caso invece della curva Euro, la fase di appiattimento è iniziata a luglio con chiusura d'anno a -20pb. La diversa velocità di appiattimento/inversione della curva US vs Eur è da ricollegare principalmente all'adozione di politiche restrittive più anticipate e marcate da parte della Fed rispetto alla BCE.

Per quanto riguarda i mercati valutari, il dollaro si è mediamente apprezzato verso le principali valute, invertendo tale andamento negli ultimi due mesi dell'anno. Fino ad ottobre, infatti, ha prevalso l'atteggiamento restrittivo più marcato della Fed oltre che il posizionamento in deficit della bilancia commerciale che era già emerso a fine 2021, ampliatosi poi nel 2022 fino al picco di circa 46Mld€ ad agosto, contestualmente al forte incremento del gas TTF che ha fatto aumentare il valore delle importazioni energetiche. L'Eur/Usd è così passato da circa 1,15 di inizio anno al picco minimo di circa 0,95 a fine settembre per chiudere l'anno a quota 1,07.

I mercati azionari nel corso del 2022 sono stati penalizzati principalmente dall'atteggiamento progressivamente più restrittivo delle banche centrali finalizzato al contenimento dell'inflazione. L'andamento che ne è emerso è stato pertanto di fatto speculare a quello dei tassi : penalizzazione dei listini in corrispondenza di tassi più elevati e viceversa. In un cotesto di tassi al rialzo sono pertanto stati penalizzati maggiormente i listini con maggior peso di titoli Growth. Il Nasdaq100 ha così chiuso l'anno in calo circa il 33% a fronte di -14% dell'indice Euro Stoxx600. In Italia l'indice FTSE Mib ha messo a segno un calo di circa il 14,5%, performance analoga al FTSE Italia All Shares (-15,2%). Il FTSE Italia Star -28,2%, il FTSE Italia AIM -20,2%.

Nel 2022 gli scambi azionari della Borsa Italiana sono ammontati a Eu566Mld, in calo rispetto ai Eu613Mld del 2021.

Al 31 dicembre 2022 le società quotate sul mercato principale Euronext Milan Domestic erano 220 e 190 quelle su Euronext Growth domestic.

Nel 2022 sono state 29 le offerte pubbliche iniziali (IPO) a Piazza Affari, di cui 3 su Euronext Milan (ex MTA) e 26 su Euronext Growth Milan (ex AIM Italia). Le IPO nel 2021 erano state 49 e nel 2020 erano state 22.

Sono state effettuate 9 operazioni di aumento di capitale e collocamenti che hanno raccolto complessivamente Eu 4,8 Mld.

Nel corso del 2022 son state delistate 23 società, di cui 19 società sono state delistate oggetto di OPA (di cui 3 acquistate da un'altra società quotata), due per richiesta dell'emittente tra cui EXOR (che si è delistata da Euronext Milan per rimanere solo su Euronext Amsterdam), e due per mancanza di un Euronext Growth Advisor.

La capitalizzazione di mercato a fine dicembre 2022 era di circa Eu615Mld per Euronext Milan, di cui Eu47 Mld dello STAR, e circa Eu11Mld delle 190 società dell'Euronext Growth Milan.

Sotto si riportano l'andamento Total Returns delle principali asset Class e l'andamento dello yield dei principali Treasury.

TOTAL RETURNS – PRINCIPALI INDICI BORSA ITALIANA FY2022

Fonte: Bloomberg

TOTAL RETURNS – TITOLI GOVERNATIVI E CORPORATE BOND INVESTMENT GRADE FY2022

Fonte: Bloomberg

TOTAL RETURNS – BLOOMBERG COMMODITY INDEX FY2022

Fonte: Bloomberg

RENDIMENTO TITOLI DI STATO A 10 ANNI FY2022

Fonte: Bloomberg

Fonte: Bloomberg

Attese macroeconomiche 2023

In prospettiva 2023 lo scenario mondiale resta caratterizzato da fattori di rischio quali l'evoluzione della guerra in Ucraina oltre che le tensioni US - Cina per Taiwan. Il tema inflazione rimarrà ancora al centro dell'attenzione per valutarne soprattutto il ritmo di calo e la conseguente reazione da parte delle banche centrali sia per la definizione del terminal rate sia per la durata della possibile pausa in corrispondenza del terminal rate.

I dati macro di gennaio 2023 ed i primi di febbraio hanno fotografato un miglioramento del quadro congiunturale sia negli US sia in area Euro. In particolare, negli US sono risultati migliori delle attese diversi dati consuntivi (vendite al dettaglio e mercato del lavoro di gennaio) ed alcuni prospettici (soprattutto Ism servizi). In area Euro sono emerse soprattutto indicazioni prospettiche migliori delle attese, con particolare riferimento ai PMI preliminari ed all'indice IFO di febbraio.

Sul fronte inflazione i dati US di gennaio e febbraio hanno segalato un calo meno pronunciato delle attese mentre in area euro è continuato il rialzo del tasso core, arrivato a febbraio al nuovo record di 5,6%.

Con riferimento all'Italia, la precisazione dell'Eurostat sulla metodologia di computo (per competenza e non per cassa) dei cosiddetti crediti fiscali pagabili (ossia quelli derivanti da sconto in fattura su bonus su immobili residenziali), ha portato ad una revisione peggiorativa del deficit/PIL soprattutto per il 2021 e 2022, portati rispettivamente a 9% ed 8% in sede di rettifica finale Istat comunicata ad inizio marzo 2023.

Il governo dal canto suo a febbraio 2023 ha bloccato la possibilità dello sconto fattura per nuovi lavori su edilizia residenziale, in attesa di meglio definire come regolare i crediti sui lavori antecedenti il blocco.

Sul fronte delle politiche fiscali il 17 gennaio la Von Der Leyen ha delineato le linee guida di un nuovo piano focalizzato sulla transizione energetiche denominato Green Deal Industrial Plan, in risposta all'Inflation Reduction Act US entrato in vigore a gennaio 2023. Il nuovo piano UE è ancora da definire soprattutto in termini di dimensionamento e modalità di funding che in termini generali farebbe riferimento a tre canali principali: 1) allentamento delle norme sugli aiuti di stato; 2) utilizzo di risorse stanziate ma ancora non richieste dai singoli Stati; 3) varo di un nuovo fondo sovrano europeo. Sul tema fondo sovrano europeo (potenzialmente molto importante per l'Italia che ha già richiesto l'utilizzo di entrambe le linee del recovery fund, sia loans che grants), le ultime indicazioni p che la discussione entrerà nel vivo nel corso dell'estate, insieme alla discussione sulla revisione del budget UE 2021/2027.

Infine, per quanto concerne l'agenda politica, il 2023 si presenta piuttosto scarichi di eventi di importanza elevata. Sono infatti previste elezioni regionali in Germania e Spagna, oltre alle

presidenziali turche. Tuttavia, il 2023 rappresenta un importante anno di preparazione al 2024, che sarà invece denso di appuntamenti elettorali, con le parlamentari europee e le presidenziali Usa in testa.

Al momento in cui chiudiamo la redazione di questo bilancio è appena scoppiata una nuova crisi sul settore bancario, generatasi prima negli USA e successivamente estesa anche all'Europa con la crisi di Credit Suisse. Riteniamo che il settore bancario europeo nel suo complesso non sia mai stato così solido dal punto di vista dei ratios di capitale, ma è difficile al momento prevedere l'esito di questa crisi sui mercati. Il primo effetto potrebbe essere quello di ritardare il rialzo dei tassi da parte delle banche centrali, ma certamente questo nuovo elemento aggiunge incertezza ad uno scenario macro già abbastanza complesso.

Premessa

Il Bilancio consolidato risulta costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dai prospetti delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota illustrativa per i periodi dei dodici mesi al 31 dicembre 2022 di Intermonte Partners SIM S.p.A.

Performance del Gruppo

Andamento dei mercati di riferimento

Il 2022 è stato caratterizzato dalla fine della pandemia da Covid-19, dall'esplosione del conflitto in Ucraina e dal forte rialzo dei rendimenti dei titoli di stato. Dopo la performance positiva dei mercati nel 2021, continuata a gennaio e inizio febbraio, lo scoppio del conflitto in Ucraina ha impattato negativamente il mercato e i principali indici hanno registrato un brusco rintracciamento (performance FY22: FTSE MIB -14,5%, FTSE STAR -28,3%), solo parzialmente recuperato a partire dalla seconda metà di ottobre.

ANDAMENTO DEI PRINCIPALI INDICI DI BORSA ITALIANA

Fonte: FactSet (Numeri ribasati al 03/01/2022)

In Italia l'indice FTSE Mib ha messo a segno un calo di circa il -14,5%, performance analoga al FTSE Italia All Shares (-15,2%). Il FTSE Italia Star -28.2%, il FTSE Italia Mid Cap -20,2%. Il Nasdaq100 ha così chiuso l'anno in calo circa il 33% a fronte di -14% dell'indice Euro Stoxx600.

TOTALE CONTROVALORE SCAMBIATI NEL CORSO DEL 2022 SU BORSA ITALIANA (EU MN)

Fonte: Borsa Italiana - Borsa Italiana - Statistiche sull'evoluzione degli scambi

Nel 2022 sono stati scambiati su Borsa Italiana ca. Eu566bn in calo del 7,6% rispetto ai Eu613bn del 2021. Il controvalore scambiato su borsa italiana nei primi mesi dell'anno ha continuato il trend di crescita registrato nel 2021 fino allo scoppio del conflitto, raggiungendo nel mese di marzo il picco dell'anno. Successivamente l'instabilità geopolitica ha fatto contrarre molto gli scambi sul mercato, ad eccezione dei mesi di maggio, settembre e novembre caratterizzati dal newsflow e reportistica trimestrali.

ANDAMENTO DELLA VOLATILITÀ DEI PRINCIPALI INDICI SU BORSA ITALIANA (%)

Fonte: FactSet – (P_OPT_HISTORICAL_VOL function) calcolata a 30 giorni

La volatilità del mercato, nel corso del 2022, è stata mediamente superiore a quella registrata nel 2021, soprattutto a partire dal mese di febbraio, in concomitanza dello scoppio del conflitto in Ucraina. La volatilità è stata particolarmente impattata anche dalla riduzione dei volumi

scambiati sul mercato che ha contribuito ad accentuare sia negativamente che positivamente la performance dei listini.

La capitalizzazione di mercato di Borsa Italiana, a fine dicembre 2022, era di circa Eu615Mld per Euronext Milan, di cui Eu47 Mld dello STAR, e circa Eu11Mld delle 190 società dell'Euronext Growth Milan.

Il mercato del M&A a livello mondiale ha riscontrato un brusco rintracciamento, con un calo delle commissioni da investment banking di circa il 33% nel 2022 (fonte Refinitiv), con l'Europa che ha performato in linea con il mercato. L'incertezza macroeconomica generata dal conflitto in Ucraina e le dinamiche dei tassi al rialzo hanno guidato la riduzione delle attività di finanza straordinaria, portando a una contrazione sia del controvalore che nel numero di operazioni di Investment Banking effettuate nel corso del 2022.

ANDAMENTO DELLE COMMISSIONI DELL'INVESTMENT BANKING FEE PER AREA

Fonte: Refinitiv Deals Intelligence - European Investment Banking Review Full Year 2022

Tuttavia, il mercato dell'Investment Banking Italiano ha registrato un calo più contenuto rispetto alla media europea e mondiale, con una riduzione del controvalore delle operazioni di circa il 20% rispetto al 2021, assestandosi comunque su livelli prossimi al doppio di quanto riscontrato nel 2019 e 2020.

ANDAMENTO DEL MERCATO DEL M&A IN ITALIA

Fonte: KPMG report sul mercato del M&A in Italia

Al 31 dicembre 2022 le società quotate erano sul mercato principale Euronext Milan Domestic erano 220 e 190 su Euronext Growth domestic (rispetto alle 229 e174, rispettivamente, a fine 2021).

Nel 2022 sono state 29 le offerte pubbliche iniziali (IPO) a Piazza Affari, di cui 3 su Euronext Milan (ex MTA) e 26 su Euronext Growth Milan (ex AIM Italia). Le IPO nel 2021 erano state 49 e nel 2020 erano state 22.

Sono state effettuate 9 operazioni di aumento di capitale e collocamenti che hanno raccolto complessivamente Eu 4,8 Mld.

In generale, il 2022 è stato caratterizzato da un contesto di grande incertezza che ha impattato globalmente sulle aree di attività in cui opera il Gruppo.

Fonte: Dati pubblici di Borsa Italiana

Conto Economico gestionale ed evoluzione dei ricavi per Business Unit

Il gruppo ha chiuso il 2022 con un Risultato netto consolidato di Eu6,6mn, in calo del 8,8% rispetto all'esercizio 2021.

Il Gruppo ha chiuso il 2022 con un ROE del 14,5% pur mantenendo elevati livelli di patrimonializzazione con un IFR ratio (Investment Firm Regulation – come definito dal Regolamento (UE) n. 2033/2019 o Coefficiente di Fondi Propri) pari a ca. 6,5x i requisiti patrimoniali minimi.

l'utile netto è stato in calo del 8,8%, rispetto al 2021, ma l'utile per azione (EPS) risulta in calo solo del 8,1% grazie agli acquisti di azioni proprie effettuati nel corso del 2022 sul mercato tramite il piano di buyback.

Indici alternativi di performance

FY2022 FY20211 FY22 vs
FY21 %
ROE (%) 14,5% 15,5% (95)bps
ROTE (%) 14,5% 15,5% (95)bps
Comp/revenues (%) 47,9% 49,4% (152)bps
Cost/income ratio (%) 72,7% 73,0% (37)bps
Tax rate (%) 25,7% 26,1% (0,4)%
Numero dipendenti (n.#) 136 135 0,7%
IFR RATIO 653,5% 479,6% 173,8%
T1 ratio = TCR (%) 52,3% 38,4% 13,9%
Utile per azione2 (Eu per azione) 0,2057 0,2239 (8,1)%
DPS (Eu per azione) 0,2600 0,2600 0,0%

Note: 1. gli indicatori alternativi di performance per il 2021 son stati calcolati sul Risultato netto consolidato, al lordo dei costi non ricorrenti relativi all'IPO; 2. calcolato sul numero di azioni outstanding di fine periodo

I ricavi totali netti del Gruppo son stati in calo del 14,2%, con una contribuzione migliore rispetto alla media dei ricavi da Investment Banking (30% dei ricavi), Divisione Digitale & Advisory (10% dei ricavi), e S&T (36% dei ricavi), mentre la divisione Global Markets (24% dei ricavi) ha avuto un calo maggiore, anche perché si confrontava con un eccezionale risultato nel FY2021.

Conto Economico Sintetico

(Eu mn) FY2022 FY2021 FY22 vs
FY21 %
Sales & Trading 13,6 15,9 (14,7)%
Investment Banking 11,2 11,4 (2,2)%
Global Markets 9,1 13,0 (29,9)%
Digital Division & Advisory 3,7 3,4 7,3%
RICAVI TOTALI NETTI 37,6 43,8 (14,2)%
Spese per il personale1 (18,0) (21,6) (16,9)%
Altre spese operative2 (9,3) (10,4) (10,1)%
Costi Totali (27,3) (32,0) (14,7)%
Risultato consolidato ante imposte 10,3 11,8 (13,0)%
Imposte e tasse (2,6) (3,1) (14,3)%
Tax rate 25,7% 26,1%
Risultato netto consolidato pre-minoranze 7,6 8,7 (12,6)%
Risultato di pertinenza di terzi (1,1) (1,5) (30,5)%
Risultato netto consolidato 6,5 7,2 (8,8)%

Note: 1. Tale voce comprende i compensi degli Amministratori esecutivi, esclude quelli degli Amministratori non esecutivi e del Collegio Sindacale; 2. Tale voce comprende i compensi degli Amministratori non esecutivi, del Collegio Sindacale, gli ammortamenti o rettifiche su attività materiali e immateriali e gli oneri e proventi di gestione.

Sales & Trading (S&T)

Nel 2022 la divisione Sales & Trading, che svolge le attività di negoziazione per conto terzi, ha chiuso con ricavi per Eu13,6mn (36,2% dei ricavi del gruppo) in calo del 14,7% anno su anno (Eu15,9mn nel FY2021).

L'attività della divisione è stata impattata dalla riduzione dei controvalori scambiati sui vari mercati, e in particolare su Borsa Italiana, ma ha mediamente sovraperformato i mercati di riferimento aiutata anche dalla diversificazione sul comparto bond, che ha dato un contributo positivo nell'anno. Il calo degli scambi è stato infatti più evidente nei comparti meno liquidi delle mid-small caps, dove la società ha una posizione di mercato particolarmente forte. Ad esempio, i controvalori scambiati sul segmento STAR son calati del 34% YoY (a Eu20,5bn dai Eu31,1bn del 2021), mentre i volumi sull'EGM hanno registrato un calo del 35% (a Eu3bn dai precedenti Eu4,5bn).

Nell'ambito delle attività per conto terzi, si nota un contributo particolarmente positivo da parte del segmento Bond e dei ricavi da servizi MIFID–compliant legati alla ricerca. Il calo dei ricavi da intermediazione sul mercato italiano è stato impattato dal trend di generale calo dei volumi, anche se il desk ha decisamente sovraperformato il calo medio che, come visto in precedenza, è stato particolarmente accentuato sulle mid-small caps su cui la società mantiene un forte posizionamento.

La società conferma infatti il suo forte posizionamento nell'attività di trading di Mid&Small Cap, come evidenziato dalla quota intermediata in conto terzi sul mercato Euronext Growth Milan confermata vicina al 10% nel FY 2022 (Fonte Assosim).

Nel 2022, hanno operato tramite la business unit Sales & trading circa 1.000 clienti attivi, in aumento rispetto ai 750 clienti del 2021. Di questi oltre il 40% opera da mercati esteri, in particolare dal Regno Unito, dagli stati dell'Unione Europea e dagli Stati Uniti d'America.

In particolare, si segnala una significativa ripresa delle commissioni da intermediazione provenienti da clientela USA.

Tra i riconoscimenti ottenuti nel corso dell'anno dal team di "Sales & Trading" figura, in particolare, il secondo posto come Trading & Execution – Italy nella classifica redatta da Institutional Investor.

Equity Research

L'attività di Equity Research, nel corso del 2022, è proseguita confermandosi elemento caratterizzante e strategico dell'attività di intermediazione della SIM e come prodotto di punta per le relazioni con i clienti. È proseguito nel corso dell'anno un regime ibrido di presenza e lavoro da remoto da parte del team per venire incontro alle esigenze degli analisti ed anche per migliorare la produttività.

L'organico del team di ricerca si è mantenuto sostanzialmente stabile nel corso dell'anno confermando un turnover complessivamente molto contenuto e con ripercussioni positive sulla continuità di lavoro e sul rafforzamento delle relazioni sia dal lato dei clienti che degli emittenti. Oltre alla consueta informativa mattutina, l'Ufficio Studi ha redatto a favore della clientela della Società aggiornamenti continui e tempestivi sugli emittenti e report settoriali di carattere più strategico con focus in particolare su tematiche domestiche ed internazionali con ripercussioni sul mercato italiano oltre a report tematici di approfondimento su segmenti del mercato italiano come, ad esempio, quello tecnologico/digitale. La produzione totale del 2022 è stata superiore a 680 report per un totale di oltre 5.800 pagine.

Tra i riconoscimenti ottenuti nel corso dell'anno dal team di "Equity Research" figura, in particolare, il terzo posto come Italian Mid Small Caps Research nella classifica redatta da Institutional Investor.

L'attività di organizzazione di eventi e presentazioni societarie ha segnato un progressivo miglioramento malgrado ancora parzialmente impattate dalla crisi sanitaria. In ripresa anche l'organizzazione di eventi in presenza con il management delle società emittenti e gli investitori che è culminata nell'annuale evento 'Le Eccellenze del Made in Italy'. L'evento si è tenuto a settembre a Roma ed ha riscosso un significativo interesse attirando un numero crescente di emittenti di media e piccola capitalizzazione italiane ed una significativa partecipazione da

parte degli investitori. L'evento rappresenta un costante impegno da parte di Intermonte per sostenere l'aumento di visibilità e liquidità delle PMI quotate ed è particolarmente apprezzato dalla comunità finanziaria.

Nel corso dell'anno sono proseguite le attività di organizzazione di momenti di incontro tra gli emittenti e gli investitori in formato virtuale grazie all'utilizzo di strumenti tecnologici sempre più efficaci. Sono tornati in presenza anche alcuni eventi di eventi organizzati in collaborazione con partner istituzionali di prestigio come la collaborazione con Borsa Italiana della settimana di incontri dedicati alle società quotate italiane 'Italian Equity Week' che raggiunge il suo apice con 'Infrastructure Day' che da anni vede partecipare le principali società italiane del settore. Intermonte partecipa inoltre alle iniziative promosse da Borsa Italiana sui temi della sostenibilità come la 'Italian Sustainability Week' che si svolge nel mese di giugno e che nel 2022 si è svolta in modalità virtuale. Prosegue inoltre la collaborazione con la School of Management della facoltà di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano e che si concretizza nella realizzazione di studi tematici denominati Quaderni di Ricerca su specifici argomenti di interesse per il mercato finanziario italiano. A marzo 2022 è stato pubblicato il sesto volume dedicato all'analisi delle operazioni di listing e delisting sul mercato italiano, un tema particolarmente al centro dell'attenzione e che ha riscosso notevole interesse sia tra gli investitori ed anche dei media.

Il contesto complessivo ha continuato a risentire degli effetti negativi dell'introduzione della normativa MiFID 2 che ha avuto conseguenze strutturali sulla numerosità e qualità della ricerca sui titoli di media e piccola capitalizzazione. Malgrado la graduale uscita dalla pandemia, il 2022 è stato negativamente impattato dal contesto geopolitico avverso e, in particolare, dallo scoppio della guerra in Ucraina. Il conflitto ha innescato una reazione avversa da parte degli investitori verso l'Europa e favorito un contesto di ulteriori operazioni di delisting dal mercato di società quotate. Il 2022 si è dunque rivelato un anno particolarmente difficile per l'attività di intermediazione ma, ciò malgrado, Intermonte ha rinnovato i suoi sforzi e l'impegno per mantenere alti livelli qualitativi e quantitativi nel segmento degli emittenti di piccola e media capitalizzazione che rappresentano un carattere distintivo della società. Le nuove coperture nel corso del 2022 sono state 9 mentre il totale dei titoli attivamente coperti dall'Ufficio Studi a fine 2022 era superiore ai 120 titoli.

Nel corso dell'anno, Intermonte ha continuato l'intensa attività di marketing a favore degli Investitori e a supporto delle Emittenti organizzando circa 200 roadshow e circa 3.000 meetings con investitori.

Investment Banking (IB)

La business unit Investment Banking (30% dei ricavi totali) ha registrato ricavi di circa Eu11,2mn, sostanzialmente in linea con il 2021 malgrado un contesto di mercato molto difficile

e significativamente deterioratosi negli ultimi mesi dell'anno. Tale risultato è stato raggiunto grazie ad un forte aumento delle attività di M&A e Advisory che ha più che compensato un marcato calo delle attività di Equity Capital Markets, che, in Italia come sui mercati globali, hanno risentito fortemente di un contesto geopolitico e macroeconomico significativamente complesso. Ciononostante, Intermonte ha portato a termine nel 2022 alcune transazioni di ECM di rilievo: Intermonte ha agito come Sponsor e Joint Global Coordinator nella quotazione del produttore di sistemi di stabilizzazione e navigazione Civitanavi su MTA/Euronext Milan, la prima di sole tre quotazioni sul mercato regolamentato nel 2022, ed ha inoltre agito con successo come Placement Agent, ECM Adviser e Co-Lead manager nell'aumento di capitale di GPI di Eu140mn.

Nel campo del M&A advisory, Intermonte ha rivestito diversi incarichi di rilevo a conferma del proprio ruolo di advisor indipendente di riferimento sul mercato italiano. Tra le principali operazioni si evidenzia il ruolo di advisor di Howden Group Holdings nell'acquisizione di Assiteca, operazione in cui Intermonte ha anche agito anche come intermediario incaricato nell'ambito dell'offerta pubblica che ha portato al delisting delle azioni Assiteca; advisor di CY4Gate nell'operazione di acquisizione di RCS; advisor di Growens nell'acquisizione di Contact Lab; advisor di Supercap nella cessione della società ad Enoflex; advisor di GPI nell'acquisizione di Tesi; advisor di Omnisyst nella cessione della società ad Algebris Green Transition Fund; advisor di BE nell'ambito dell'OPA promossa da Engineering. Tra le operazioni annunciate nel corso del 2022 e perfezionate in seguito al 31 dicembre si segnala infine l'acquisizione di TWT da parte di Unidata, in cui Intermonte ha agito come advisor dell'acquirente.

Si conferma infine il forte posizionamento dell'attività di Corporate Broker e Specialist che copre oltre 50 società di cui 22 quotate sul segmento STAR.

Global Markets (G&M)

La business unit Global Markets ha chiuso il 2022 con Eu9,1mn di ricavi (24,2% dei ricavi totali) in calo del -29,9% rispetto a un FY2021 (Eu13,0mn). Il 2022 si confronta con un 2021 che era stato l'anno record per la divisione e l'attività dell'area è stata impattata da un atteggiamento più prudente da parte degli investitori a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina. La seconda metà dell'anno ha evidenziato un miglioramento del trend rispetto al primo semestre. Si segnalano la buona performance dell'attività sui crediti CO2 e dell'area fixed income, che ha visto un rinnovato interesse da parte degli investitori soprattutto nell'ultimo trimestre a seguito dei livelli di rendimento raggiunti da molte emissioni sul mercato.

Il risultato della divisione è stato ottenuto con una rischiosità sempre contenuta, come dimostrato dal basso livello d'incidenza dei ricavi da trading direzionale che hanno rappresentato circa il 4% dei ricavi della Business Unit.

Divisione Digitale & Advisory (DD&A)

I ricavi della business unit DD&A (9,8% dei ricavi),sono cresciuti del 7,3% ad Eu3,7mn (Eu3,4mn nel FY2021). È continuata positivamente l'attività commerciale della divisione digitale nei confronti del segmento dei consulenti finanziari ed è stata ampliata l'offerta di prodotti di advisory. Il 2022 è stato anche caratterizzato dal rafforzamento della struttura che ha visto aumentare le proprie risorse di 4 unità, fra cui il nuovo co-responsabile della divisione che ha avviato un progetto di rebranding e rilancio del sito Websim conclusosi nei primi mesi del 2023. Il progetto Websim rappresenta un passaggio fondamentale per la strategia della divisione e consentirà di ridisegnare in chiave più attuale l'offerta digitale di Intermonte ed aggiungere numerosi prodotti e servizi ora a disposizione della clientela. Oltre ad un amento di prodotti e servizi messi a disposizione degli investitori retail e dei consulenti finanziari, saranno migliorati ed ampliati anche i servizi a disposizione degli emittenti di media e piccola capitalizzazione, al momento l'unica tipologia di aziende che cresce significativamente in termini numerici sul segmento EGM di Borsa italiana.

Anche l'area a supporto di promotori finanziari e private bankers ha evidenziato una buona crescita, a conferma della validità della proposta di Intermonte quale consulente indipendente nell'ambito della ricerca di soluzioni di investimenti quali certificati o ETF.

Anche l'area Advisory ha continuato il suo trend di crescita registrato già negli anni precedenti, supportata dalla maggiore diffusione nell'uso degli strumenti digitali e grazie anche all'integrazione con un nuovo team che offre consulenza a tesorerie di istituti finanziari medio/piccoli e/o di aziende sulla gestione di tesoreria e fixed income.

Costi

Intermonte ha chiuso il 2022 con costi in forte calo del 14,7% a Eu27,3mn (Eu32,0mn nel FY21), un trend superiore a quello della decrescita dei ricavi. Il Cost/Income ratio si è attestato al 72,7% in linea con la media dei tre anni precedenti.

Le spese per il personale sono ammontate ad Eu18,0mn, in riduzione del 16,9% rispetto al 2021. La riduzione del costo del personale evidenzia un trend leggermente superiore rispetto al calo dei ricavi malgrado un rapporto Total Compensation/Revenues (che tiene conto del totale compensation dei dipendenti) del 47,9%, rispetto al 49,4% nel 2021 (anno impattato da remunerazioni straordinarie legate alla IPO). La componente fissa delle retribuzioni è aumentata nel corso del 2022 anche a causa dell'introduzione di nuovi professionisti, tra cui si evidenzia l'arrivo di un nuovo COO e di responsabile per l'area digitale della DD&A. Si segnala anche l'introduzione di un nuovo piano di welfare aziendale per il 2022, che è stato ulteriormente rafforzato attraverso la scelta di un provider specializzato a partire da gennaio 2023.

Il saldo netto dei dipendenti per il 2022 è pari a 1 dipendente in più, a fronte di 13 nuove assunzioni e di 12 uscite.

Le Altre spese operative si son ridotte del 10,1% ad Eu9,3mn. In particolare, segnaliamo come a fronte di una crescita mid-single digit delle spese di IT, su cui la società continua a fare investimenti a supporto soprattutto delle aree S&T e GM, oltre che della divisione DD&A, la Società sia riuscita ad ottenere significativi risparmi sul fronte delle spese generali anche al netto delle spese sostenute per IPO nel 2021.

Risultato Netto Consolidato

Il Gruppo ha chiuso il 2022 con Risultato netto consolidato pari a Eu6,6mn in calo del 8,8% rispetto al FY2021 (Eu7,2mn). L'EPS calcolato sulle azioni in circolazione è stato pari a 0,2057 in decrescita del 8,1%, meno che proporzionalmente rispetto all'utile netto consolidato grazie all'effetto del buyback effettuato nel corso dell'anno.

Il tax rate del 25,7% è stato sostanzialmente in linea con l'anno precedente (26,1%).

Stato Patrimoniale consolidato

Nelle pagine seguenti sono riepilogati i principali dati patrimoniali del gruppo al 31 dicembre 2022, posti a confronto con quelli al 31 dicembre 2021. Le voci son state riclassificate in base alla natura del rapporto sottostante e per destinazione. Il patrimonio netto consolidato non include nessun avviamento.

Stato Patrimoniale consolidato Sintetico

(Eu mn) FY2022 FY2021 FY22 vs
FY21 %
Attivo
Attività finanziarie 178,6 308,5 (42,1)%
Attività materiali 3,6 4,5 (20,9)%
Attività immateriali 0,1 0,1 54,9%
di cui avviamento - - n.s.
Altre attività 20,6 19,2 7,0%
TOTALE ATTIVO 202,9 332,3 (38,9)%
Voci del passivo e del patrimonio netto FY2022 FY2021 FY22 vs
FY21 %
Passivo
Passività finanziarie 122,6 245,9 (50,1)%
Altre passività 18,4 22,5 (18,4)%
Totale Patrimonio Netto 61,9 63,9 (3,1)%
Capitale 51,8 53,8 (3,6)%
Patrimonio di pertinenza di terzi 10,0 10,1 (0,4)%
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 202,9 332,3 (38,9)%

Attivo

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico al 31 dicembre 2022 risultano pari a circa Eu85,5mn, in diminuzione di ~Eu50,9mn rispetto al 31 dicembre 2021. Data l'attività del Gruppo di SIM questa voce è composta esclusivamente da attività detenute per la negoziazione e può riscontrare variazioni significative legate ai trend dell'attività di brokeraggio del Gruppo. La decrescita di queste attività è stata guidata dal decremento delle posizioni su titoli di capitale per circa Eu48,4mn. La riduzione è in linea con il decremento dei volumi medi transati su borsa italiana e della minor operatività dell'attività del GM.

Il portafoglio di proprietà è rappresentato in gran parte dall'operatività del portafoglio di Market Making e Specialist.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31 dicembre 2022 sono state pari a Eu93,1mn, in riduzione di ~Eu74,8mn rispetto allo scorso esercizio. Tale variazione è

principalmente ascrivibile alla riduzione di Eu54,4mn per minori depositi presso la Cassa di Compensazione e Garanzia (CCG).

Le Immobilizzazioni materiali, che fanno riferimento principalmente al leasing della sede del gruppo ed apparecchiature IT, risultano in calo di ca. Eu0,9mn, principalmente per effetto della riduzione del right of use della sede (sede in affitto e contabilizzata secondo il principio contabile IFRS 16).

Le Immobilizzazioni immateriali sono ammontate ad Eu0,1mn e sono composte da software capitalizzati per Eu94k, mentre l'avviamento è pari a zero ('0') (Il gruppo Intermonte non ha avviamento iscritto a bilancio sulle sue partecipate).

La voce Altre Attività, in forte crescita rispetto all'esercizio precedente è impattata da alcune riclassifiche relative ai depositi nel "Deposito Default Fund" di Cassa di Compensazione e Garanzia. Le variazioni, a ugual perimetro, riguardano principalmente: il credito imposta legato alla quotazione ca. Eu 0,2mn e i crediti verso erario per il bollo virtuale Ca. Eu0,2mn.

Passivo

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si sono ridotte di oltre Eu92mn. Questa variazione è dovuta prevalentemente alla riduzione delle operazioni non regolate con varie controparti per Eu54mn e un decremento dei finanziamenti bancari per Eu33,8mn.

Infine, la voce in esame comprende i saldi relativi ai debiti per leasing in accordo con il principio IFRS 16.

Le Passività finanziarie di negoziazione al 31 dicembre 2022 sono ammontate ad Eu66,6mn in calo di Eu31,1mn. La riduzione è guidata da una riduzione dei Derivati finanziari di negoziazione guidata dai minor volumi scambiati negli ultimi giorni dell'anno su Borsa Italiana e la conseguente minor operatività.

La voce Altre passività ha registrato una riduzione di circa Eu4,4mn, guidata dalla riduzione dei debiti verso il personale e collaboratori per Ca. Eu4,2mn relativi ad accantonamenti di bonus passati.

Il fondo per il trattamento di fine rapporto del personale risulta in leggera crescita ad Eu0,1mn in linea con gli accantonamenti dell'anno.

I Fondi per rischi e oneri contengono la quota differita della remunerazione variabile spettante al personale.

Al 31 dicembre 2022, il Capitale Sociale di Intermonte Partners SIM S.p.A. ammonta a Euro 3.290.500 per n. 36.195.500 di azioni, senza indicazione del valore nominale. Le azioni proprie risultavano pari a ~Eu8,6mn (n. 4.278.946 azioni pari al 11,8% del capitale sociale) in aumento

rispetto al 31 dicembre 2021 in seguito al buyback avviato a partire da marzo 2022 su 282.684 azioni al netto delle 54.742 azioni assegnate al Top Management in relazione al bonus IPO. Intermonte a fine 2021 non aveva riserve per il sovrapprezzo azioni mentre le Altre riserve ammontavano ad Eu50,5mn in calo di Eu0,7mn anno su anno principalmente per effetto del payout superiore al 100% e dagli impatti del piano di incentivazione realizzato anche tramite pagamenti basati su strumenti finanziari.

Il Patrimonio di pertinenza di terzi, al 31 dicembre 2022, ammontava a Eu10,0mn in leggera diminuzione rispetto all'esercizio precedente per Eu0,1mn

Il Patrimonio netto consolidato ammontava, al 31 dicembre 2022, a Eu51,7mn (Eu53,8mn al netto delle minorities).

Principali Iniziative dell'anno

Principali iniziative di Business

Il 2022 ha visto la prosecuzione della realizzazione delle varie iniziative di Intermonte grazie anche alla maggiore visibilità generata dalla quotazione sull'Euronext Growth avvenuta lo scorso 21 ottobre 2021 e l'avvio di alcuni nuovi progetti.

Tra le principali modifiche strutturali e organizzative/funzionali del Gruppo e nuove iniziative di business segnaliamo:

  • L'arrivo di un nuovo team di Advisory che offre consulenza a tesorerie di istituti finanziari medio/piccoli e/o di aziende sulla gestione della tesoreria e fixed income. Tale team è stato inserito nella divisione DD&A con l'obbiettivo di aumentare l'esposizione di Intermonte alla consulenza sul comparto obbligazionario;
  • Partenza/adesione del Gruppo Intermonte al nuovo mercato SPECTRUM per il trading su certificati;
  • Arrivo di un nuovo COO, Alberto Schiesaro, con una forte esperienza nel settore degli intermediatori finanziari (SIM) al fine efficientare ulteriormente i processi del Gruppo;
  • L'arrivo di un nuovo Co-Responsabile della DD&A, Stefano Alberti, professore presso l'Università Bocconi dove si è occupato di tematiche relative all'innovazione ed allo sviluppo di strategie digitali anche grazie all'attività svolta presso l'incubatore di Bocconi SpeedMiUp e presso associazioni di Business Angel. Alberti si occuperà del potenziamento dei canali digitali del Gruppo, in linea con gli obbiettivi strategici annunciati in occasione dell'IPO.
  • Il CdA, a settembre 2022, ha approvato il primo "Bilancio di Sostenibilità FY2021" del Gruppo redatta su base volontaria, a conferma dell'Investimento del Gruppo sulle tematiche ESG sia servizio del Gruppo che della clientela
  • È continuato il successo dell'evento "Le Eccellenze del Made in Italy" che, come ogni anno, ha riunito alcune eccellenti aziende italiane quotate che hanno potuto incontrare numerosi investitori istituzionali
  • Nel 2022 è continuato il supporto alla "Fondazione Intermonte". La Fondazione Intermonte Progetto Giovani nasce nell'ottobre 2021 su iniziativa del Presidente e socio fondatore di Intermonte Sandro Valeri, con lo scopo di perseguire, senza scopo di lucro, finalità solidaristiche e di utilità sociale attraverso contributi economici volti a favorire la formazione universitaria e il supporto nell'inserimento nel mondo del lavoro a giovani studenti meritevoli che si trovino in situazioni economiche di difficoltà. La fondazione ha erogato le sue prime 10 borse di studio a studenti del Politecnico di Milano nel corso del 2022. Il gruppo tramite questa fondazione si auspica di supportare anche le quote rosa, che attualmente nel settore finanziario son sottorappresentate.
  • Nel corso del 2022 è stato lanciato il piano di Welfare 2022, che ha previsto nell'anno una versione più semplice tramite l'erogazione di buoni spesa tramite il provider Sodexo, nel mentre è stato affinato il piano Welfare, con la Pubblicazione della policy Welfare che

prevede l'erogazione, tramite Edenred, di un welfare più ampio che include anche spese per cultura, viaggi, scuola, salute, etc.

  • È proseguito l'investimento in personale qualificato, in particolare nelle aree strategiche a maggior potenziale, con l'assunzione di 13 nuove risorse.
  • Durante l'esercizio 2022 la Banca d'Italia ha effettuato un'ispezione nell'ambito dell'ordinaria attività di vigilanza presso il Gruppo Intermonte. Successivamente il Gruppo ha posto in essere le azioni identificate nel corso dell'ispezione.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

I primi mesi del 2023 confermano uno scenario macro e di mercato ancora incerto, all'interno del quale la società conta su una crescente diversificazione delle fonti di ricavo.

Nei primi mesi dell'anno sono stati completati due ABB, tra cui si evidenzia il placement effettuato su Azimut, per un totale di oltre Eu43mn di collocato. Inoltre, Intermonte ha assistito Growens, in qualità di advisor finanziario, nell'ambito della cessione del business Email & Messaging Applications Service Provider al Gruppo TeamSystem. Il controvalore dell'operazione è pari a Eu 70mn, in termini di Enterprise Value.

Nell'ambito delle attività S&T è continuata la forte di attività di marketing un evento dedicato agli investitori anglosassoni tenutosi nel mese di gennaio a Londra, inoltre, sono stati fatti diversi roadshow dedicati a singole società sia virtuali che fisici.

Nel mese di marzo è avvenuto il lancio del nuovo sito di Websim, che dopo un profondo rinnovamento sia tecnologico che di contenuti sempre più ricchi, dovrebbe dare un forte contributo alla crescita della divisione DD&A.

Nel mese di gennaio è partito il piano Welfare 2023 a favore dei dipendenti del gruppo in significativa evoluzione rispetto a quello del 2022, sia nei contenuti che nell'ammontare erogato.

Nel corso del 2022, tra gli obbiettivi importanti, anche a fini ESG/di Sostenibilità, il CdA ha approvato un piano di formazione che sta entrando nel vivo nei primi mesi del 2023. In particolare, è stata identificata la piattaforma di e-learning attraverso la quale saranno erogate le ore di formazione (permettendone la tracciabilità).

Evoluzione prevedibile della gestione

I primi mesi dell'anno confermano un trend molto volatile dei mercati e di avversione al rischio da parte degli investitori. In questo contesto la società ritiene di poter continuare a sovraperformare i mercati di riferimento nelle aree S&T e GM, pur mantenendo un profilo di rischio ridotto grazie alla diversificazione. La pipeline dell'Investment Banking per l'anno in corso è molto solida. La Divisione Digitale dovrebbe beneficiare degli investimenti in persone e tecnologia proseguire nella sua crescita nel corso dell'anno. Intermonte nel corso del 2023 proseguirà la strategia di diversificazione e di crescita dei prodotti e dei servizi offerti da tutte le aree di business, con particolare focus nelle attività d'Investment Banking e della Digital Division & Advisory.

Altre Informazioni

Attività di ricerca e sviluppo

Ai sensi dell'art. 2428 comma 3, punto 1) del Codice civile, Intermonte Partners, tramite l'Equity Research team, svolge costantemente un'attività di ricerca professionale: i) sulle società quotate, con focus particolare su quelle quotate presso Borsa Italiana, ii) sulle tematiche ESG, e iii) sulle tendenze macroeconomiche. Su questi temi vengono prodotti numerosi paper, ricerche, report etc., di cui alcuni con cadenza periodica (i.e. il report Mid Small Cap ha frequenza mensile).

Si riporta di seguito uno schema riassuntivo della produzione dell'Equity Research di Intermonte nel 2022

2022
Note 636
IPO & Business Combination 1
Settori 11
IES Monthly 12
Mid Small Caps Monthly 12
Equity focus & Strategy 1H 13
Sustainability Report 1
Totale produzione 685

Rapporti con parti correlate

Ai sensi dell'art. 2428 comma 3, punto 2) del Codice civile, dichiariamo con la presente che i rapporti ricorrenti tra parti correlate intrattenuti nel corso del 2022 sono riconducibili a rapporti partecipativi, a contratti di prestazione di servizi infragruppo, e di distacco del personale con Intermonte SIM Spa.

Intermonte

Oltre a queste si aggiungono:

  • i dirigenti con responsabilità strategiche, ossia quei soggetti ai quali sono attribuiti poteri e responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Capogruppo, compresi gli amministratori e i componenti del collegio sindacale;
  • gli stretti familiari dei soggetti di cui alla lettera c), ossia quei soggetti che ci si attende possono influenzare, o essere influenzati, nei loro rapporti con la Società (questa

categoria può includere il convivente, i figli, i figli del convivente, le persone a carico del soggetto e del convivente) nonché le entità controllate, controllate congiuntamente e le collegate di uno di tali soggetti;

Per maggiori dettagli in merito si rimanda all'apposita sezione della Nota illustrativa.

Sedi secondarie

Intermonte Partners SIM non possiede sedi secondarie.

Evoluzione azioni proprie

In ottemperanza al disposto di cui all'art. 2824,3° e 4° comma del Codice civile, si fornisce informativa in merito alle azioni proprie detenute.

Al 31 dicembre 2022 risultano n. 4.278.946, azioni il cui costo, pari ad Euro 8.562.137 è stato portato in deduzione del patrimonio netto pari a ca. il 12% del capitale sociale. Il numero di azioni proprie detenute è in aumento rispetto al 31 dicembre 2021 in seguito al buyback avviato a partire da marzo 2022 su 282.684 azioni al netto delle 54.742 azioni assegnate al Top Management in relazione al bonus IPO.

La Società ha in essere un piano di Buy Back con scadenza al 31.03.2023 e distribuirà al personale del Gruppo, nell'ambito delle Politica e Prassi di Remunerazione di Intermonte, azioni quale parte della remunerazione variabile. A seguito di tali operazioni si stima che le azioni proprie alla data dell'assemblea saranno 4.057.783.

All'assemblea chiamata ad approvare il bilancio verrà chiesto di ridurre il numero delle azioni a 32.300.000 mediante annullamento di 3.895.500 azioni proprie e contestualmente l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie sino ad un massimo del 3,8% del nuovo numero di azioni costituenti il capitale sociale.

Intermonte SIM S.p.A. non detiene azioni della Capogruppo.

Schemi di Bilancio Consolidati

Stato Patrimoniale consolidato

Voci dell'attivo 31 12 2022 31 12 2021
10 Cassa e disponibilità liquide 13.098.468 12.837.322
20 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: 85.473.207 136.325.760
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 85.473.207 136.325.760
b) attività finanziarie designate al Fair value - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - -
30 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
40 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 93.119.263 167.903.633
a) crediti vs banche 19.506.605 36.297.282
b) crediti verso società finanziarie 69.427.013 123.809.994
c) crediti verso clientela 4.185.645 7.796.357
70 Partecipazioni
80 Attività materiali 3.586.274 4.532.971
90 Attività immateriali 94.309 60.865
di cui :
- avviamento - -
100 Attività fiscali 5.769.171 5.727.064
a) correnti 4.316.262 4.432.357
b) anticipate 1.452.909 1.294.707
130 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione -
120 Altre attività 1.754.682 4.903.082
TOTALE ATTIVO 202.895.374 332.290.697
Voci del passivo e del patrimonio netto 31 12 2022 31 12 2021
10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 55.979.440 148.169.853
a) debiti 55.979.440 148.169.853
b) titoli in circolazione - -
20 Passività finanziarie di negoziazione 66.643.514 97.747.735
60 Passività fiscali 2.810.125 4.181.824
a) correnti 2.738.187 4.095.149
b) differite 71.938 86.675
80 Altre passività 11.421.738 15.006.917
90 Trattamento di fine rapporto del personale 127.769 92.377
100 Fondi per rischi e oneri: 4.128.361 3.241.798
c) altri fondi rischi ed oneri 4.128.361 3.241.798
110 Capitale 3.290.500 3.290.500
120 Azioni proprie (-) (8.562.137) (7.909.950)
130 Strumenti di capitale - -
140 Sovrapprezzi di emissione - -
150 Riserve 50.482.348 51.188.417
170
Utile (Perdita) d'esercizio 6.537.593 7.196.024
180 Patrimonio di pertinenza di terzi 10.036.123 10.085.202

Conto economico consolidato

Voci 31 12 2022 31 12 2021
10 Risultato netto dell'attività di negoziazione 3.553.959 10.166.772
50 Commissioni attive 28.433.323 32.301.595
60 Commissioni passive (1.003.125) (2.683.718)
70 Interessi attivi e proventi assimilati 723.391 610.011
80 Interessi passivi e oneri assimilati (1.371.720) (2.487.321)
90 Dividendi e proventi simili 7.978.590 5.994.382
110 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 38.314.418 43.901.721
120 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di : (146.930) 24.591
b) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (146.930) 24.591
130 RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 38.167.488 43.926.312
140 Spese amministrative: (27.409.388) (30.970.351)
a) spese per il personale (18.235.071) (21.831.693)
b) altre spese amministrative (9.174.317) (9.138.658)
150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - -
160 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (987.664) (975.688)
170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (70.714) (70.373)
180 Altri proventi e oneri di gestione 550.112 (90.643)
190 COSTI OPERATIVI (27.917.654) (32.107.055)
200 Utili (Perdite) delle partecipazioni - -
240 UTILE(PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 10.249.834 11.819.257
250 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (2.647.429) (3.085.869)
260 UTILE(PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 7.602.405 8.733.388
270 Utile delle attività operative cessate al netto delle imposte
280 UTILE(PERDITA) D'ESERCIZIO 7.602.405 8.733.388
290 Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 1.064.812 1.537.364
300 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 6.537.593 7.196.024

Prospetto della redditività consolidata complessiva

Voci 31 12 2022 31 12 2021
10. Utile (Perdita) d'esercizio 7.602.405 8.733.388
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
20. Titoli di capitale designati al f.v. con impatto sulla redditività
complessiva
- -
30. Passività finanziarie designate al f.v. con impatto a c.e. (variazioni del
proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al f.v. con impatto sulla
redditività complessiva
- -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti - -
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico - -
100. Coperture di investimenti esteri - -
110. Differenze di cambio - -
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al f.v. con
impatto sulla redditività complessiva.
- -
150. Attività non correnti in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
- -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte - -
180. Redditività complessiva (voce 10+170) 7.602.405 8.733.388
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 1.064.812 1.537.364
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 6.537.593 7.196.024

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 31 12 2022

Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2021 Modifica saldi apertura Esistenze al 01/01/2022 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distrib. Straord. Dividendi Variaz. Str. Di Capitale Altre variazioni mplessiva
Redditivita' consolidata co
esercizio 2022
monio netto del gruppo al 31/12/2022
Patri
monio netto di terzi al 31/12/2022
Patri
Capitale 3.291 - 3.291 - - - - - - - - - 3.291 6.500
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - 1.415
Riserve:
a) di utili 38.322 - 38.322 - - (1.317) - - - - - - 37.005 1.723
b) altre 12.866 - 12.866 - - 612 - - - - - - 13.478
Riserve da Valutazione: - - - - - - - - - - - - - -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - 707
Azioni proprie (7.910) - (7.910) - - - - (652) - - - - (8.562) (1.374)
Utile (Perdita) di esercizio 7.196 - 7.196 - (7.196) - - - - - - 6.538 6.538 1.065
Patrimonio netto del gruppo 53.765 - 53.765 - (7.196) (705) - (652) - - - 6.538 51.750 -
Patrimonio netto di terzi 10.085 - 10.085 - (1.537) 424 - - - - - 1.065 - 10.036

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 31 12 2021

€/000
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2020 Modifica saldi apertura Esistenze al 01/01/2021 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distrib. Straord. Dividendi Variaz. Str. Di Capitale Altre variazioni mplessiva
Redditivita' consolidata co
esercizio 2021
monio netto del gruppo al 31/12/2021
Patri
monio netto di terzi al 31/12/2021
Patri
Capitale 3.291 - 3.291 - - - - - - - - - 3.291 6.500
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - 1.415
Riserve:
a) di utili 47.446 - 47.446 - - (9.124) - - - - - - 38.322 1.300
b) altre 12.866 - 12.866 - - - - - - - - - 12.866
Riserve da Valutazione: - - - - - - - - - - - - - -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - 707
Azioni proprie (1.392) - (1.392) - - - - (6.518) - - - - (7.910) (1.374)
Utile (Perdita) di esercizio 7.752 - 7.752 - (7.752) - - - - - - 7.196 7.196 1.537
Patrimonio netto del gruppo 69.963 - 69.963 - (7.752) (9.124) - (6.518) - - - 7.196 53.765 -
Patrimonio netto di terzi 10.923 - 10.923 - (1.301) (1.781) - - - 707 - 1.537 - 10.085

Rendiconto finanziario consolidato

A. ATTIVITA' OPERATIVA 31 12 2022 31 12 2021
1. Gestione 7.602.405 8.733.388
interessi attivi incassati (+) 723.391 610.011
interessi passivi pagati (-) (1.371.720) (2.487.321)
dividendi e proventi simili 7.978.590 5.994.382
commissioni nette (+/-) 27.430.198 29.617.877
spese per il personale (-) (18.235.071) (21.831.693)
altri costi (-) (10.379.625) (10.160.128)
altri ricavi (+) 4.104.071 10.076.129
imposte e tasse (-) (2.647.429) (3.085.869)
2. Liquidità generata/assorbita delle attività finanziarie 128.743.216 (68.065.463)
attività finanziarie detenute per la negoziazione 50.852.553 6.120.600
attività finanziarie valutate costo ammortizzato 74.784.370 (36.653.708)
altre attività 3.106.293 (37.532.355)
3. Liquidità generata/assorbita delle passività finanziarie (127.329.557) 71.592.589
passività finanziarie valutate costo ammortizzato (92.190.413) 62.793.281
passività finanziarie di negoziazione (31.104.221) 4.186.195
passività finanziarie designate al fair value - -
altre passività (4.034.923) 4.613.113
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 9.016.064 12.260.514
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da: 946.697 526.616
vendite di attività materiali 946.697 526.616
vendite di attività immateriali - -
2. Liquidità assorbita da: (33.444) 12.679
acquisti di attività materiali - -
acquisti di attività immateriali (33.444) 12.679
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 913.253 539.295
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
emissione/acquisti di azioni proprie (652.187) (6.517.758)
distribuzione dividendi e altre finalità (9.015.984) (19.251.334)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (9.668.171) (25.769.092)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 261.146 (12.969.283)
Riconciliazione 31 12 2022 31 12 2021
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio* 12.837.322 25.806.605
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 261.146 (12.969.283)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 13.098.468 12.837.322

* Importo delle disponibilità liquide

Note illustrative

Parte A

Politiche contabili

A.1 – Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili Internazionali

Il presente bilancio è redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), così come omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. La Società ha adottato i principi contabili internazionali ai sensi dell'art. 4, comma 4, del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005.

L'applicazione dei principi contabili internazionali è stata effettuata facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework).

In assenza di un principio o di una interpretazione applicabile specificamente ad una operazione, altro evento o circostanza, gli Amministratori possono fare uso del proprio giudizio nell'interpretare le modalità operative di applicazione del principio contabile, al fine di fornire una informativa:

  • rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori;
  • attendibile, in modo che il bilancio:
  • − rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari dell'entità;
  • − rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze, e non meramente la forma legale;
  • − sia neutrale, cioè scevro da pregiudizi;
  • − sia prudente;
  • − sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti.

Nell'esercitare il giudizio descritto, gli Amministratori possono fare riferimento e considerare l'applicabilità delle seguenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente:

  • le disposizioni e le guide applicative contenute nei Principi e Interpretazioni che trattano casi simili o correlati;
  • le definizioni, i criteri di rilevazione ed i concetti di misurazione per la contabilizzazione delle attività, delle passività, dei ricavi e dei costi contenuti nel framework.

Nell'esprimere un giudizio gli Amministratori possono inoltre considerare le disposizioni più recenti emanate da altri organismi preposti alla statuizione dei principi contabili che utilizzano

un framework concettualmente simile per sviluppare i principi contabili, altra letteratura contabile e prassi consolidate nel settore.

Nel bilancio consolidato, ai fini di presentazione e misurazione, sono stati seguiti i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni emanate dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologate dall'Unione Europea e le disposizioni relative a "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" previste dal Provvedimento del 29 ottobre 2021 emanato da Banca d'Italia. Gli specifici principi contabili sono stati applicati con continuità, e si dichiara che non sono state compiute deroghe all'applicazione di principi contabili IAS/IFRS.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2022

Data
emissione
Data di entrata in
vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE e
data di
pubblicazione
Modifiche allo IAS 1, all'IFRS
Practice Statement 2 e allo IAS 8
febbraio-21 1° gennaio 2023 marzo-22 (UE) 2022/357 - 03
marzo 2022
Imposte differite relative ad attività
e passività derivanti da una singola
operazione (Modifiche allo IAS 12
Imposte sul reddito)
maggio-21 1° gennaio 2023 agosto-22 (UE) 2022/1392 - 12
agosto 2022
Prima applicazione dell'IFRS 17 e
dell'IFRS 9 – Informazioni
comparative (Modifiche all'IFRS 17
Contratti Assicurativi)
dicembre-21 1° gennaio 2023 settembre-22 (UE) 2022/1491 - 9
settembre 2022

In maggior dettaglio:

  • Regolamento (UE) n. 2022/357: con tale regolamento è stato omologato il documento "Modifiche allo IAS 1, all'IFRS Practice Statement 2 e allo IAS 8", pubblicato dallo IASB il 12 febbraio 2021 con cui sono stati modificati: lo "IAS 1 – Presentazione del bilancio" attraverso cui è stato modificato lo IAS 1 richiedendo di fornire l'informativa sui principi contabili adottati che è ritenuta rilevante anziché sui principi contabili significativi. Nel dettaglio il principio chiarisce che le informazioni sui principi contabili sono considerate rilevanti se, insieme ad altre informazioni incluse nel bilancio, possono ragionevolmente influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali del bilancio, redatto per scopi di carattere generale, prendono sulla base dello stesso;
  • lo "IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori": le modifiche allo IAS 8 si sono concentrate, da una parte, nell'elaborare una nuova definizione di "stime contabili" e, dall'altra, nel chiarire la relazione tra "stime contabili" e "principi contabili". Lo IASB ha sostituito la definizione di "cambiamento nelle stime contabili" con il nuovo concetto di "stime contabili" ovvero importi monetari rilevati in bilancio soggetti a incertezza della valutazione.
  • Regolamento (UE) n. 2022/1392: con tale regolamento è stato omologato il documento "Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito)", pubblicato dallo IASB il 7 maggio 2021. Con le Modifiche allo IAS 12 lo IASB ha chiarito come contabilizzare l'imposta differita su operazioni di leasing e obblighi di smantellamento;
  • Regolamento (UE) n. 2022/1491: con tale regolamento è stato omologato il documento "Prima applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9 – Informazioni comparative (Modifiche all'IFRS 17 Contratti Assicurativi)", pubblicato dallo IASB il 9 dicembre 2021.

Le modifiche, applicabili contestualmente alla prima applicazione dell'IFRS 17, sono volte ad eliminare le asimmetrie contabili ("accounting mismatches") che possono generarsi nei dati del bilancio comparativo per effetto della prima applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9. In particolare lo IASB ha incluso tra le disposizioni transitorie dell'IFRS 17 una nuova opzione, denominata "classification overlay", che consente, alle entità assicurative che applichino contestualmente l'IFRS 17 e l'IFRS 9, di classificare e valutare nel bilancio comparativo le attività finanziarie connesse all'attività assicurativa in base alle disposizioni dell'IFRS 9.

Si specifica che tali modifiche non risultano di particolare rilevanza per la società.

Documenti non ancora omologati dall'UE al 31 dicembre 2022

Titolo documento Data
emissione da
parte dello
IASB
Data di entrata in
vigore del
documento IASB
Data di prevista
omologazione da
parte dell'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts gennaio-14 gennaio-16 Da definirsi
Amendments
Sale or Contribution of Assets
between an Investor and its
Associate or Joint Venture
(Amendments to IFRS 10 and IAS 28)
settembre-14 Differita fino al
completamento del
progetto IASB
sull'equity method
Da definirsi
Classification of Liabilities as
Current or Non-current (Amendments
to $ AS_1\rangle$
gennaio-20 1° gennaio 2024 Da definirsi
including subsequent amendment
issued in July 2020
luglio-20
Lease Liability in a Sale and
Leaseback (Amendments to IFRS 16)
settembre-22 1° gennaio 2024 Da definirsi
Non-current Liabilities with
Covenants (Amendments to IAS 1)
ottobre-22 1° gennaio 2024 Da definirsi

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il presente bilancio e la relativa nota illustrativa sono stati redatti in unità di Euro.

Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, il risultato economico dell'esercizio e i flussi finanziari della Società.

In particolare, nella sua redazione si è fatto riferimento alle caratteristiche qualitative richiamate dai principi contabili:

  • − Significatività: l'omissione o l'errata esposizione possono influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori del bilancio, mentre errori di scarsa rilevanza non invalidano l'attendibilità dello stesso;
  • − Attendibilità: il bilancio presenta la situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico rappresentando fedelmente gli effetti delle operazioni aziendali poste in essere nell'esercizio e, in particolare, nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture contabili, si è data rilevanza al principio della sostanza economica rispetto a quello della forma.

Il bilancio d'esercizio trova corrispondenza nella contabilità aziendale, che rispecchia integralmente le operazioni realizzate nell'esercizio, ed è stato redatto applicando i postulati fondamentali previsti dai principi contabili di riferimento e, in particolare, quello della competenza (l'effetto degli eventi e operazioni viene contabilizzato quando essi si verificano e non quando si manifestano i correlati incassi e pagamenti).

I dati presenti negli schemi ufficiali di bilancio al 31 dicembre 2022 sono confrontati con il 31 dicembre 2021.

Le attività e le passività, i costi e i ricavi non possono essere fra loro compensati, salvo che ciò sia ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle disposizioni contenute nella Istruzioni emanate dalla Banca d'Italia.

Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi. Se un elemento dell'attivo o del passivo ricade sotto più voci dello stato patrimoniale, nella nota illustrativa è annotato, qualora ciò sia necessario ai fini della comprensione del bilancio, la sua riferibilità anche a voci diverse da quella nella quale è iscritto. Nel conto economico e nella relativa sezione della nota illustrativa i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati fra parentesi.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5 del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l'euro come moneta di conto. In particolare, il bilancio e la nota illustrativa sono redatti in unità di euro salvo diverse indicazioni, eventuali valori decimali sono arrotondati all'unità di euro.

Il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità dell'attività aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e significatività dell'informazione, della prevalenza della sostanza sulla forma e nell'ottica di favorire la coerenza con le presentazioni future. La Società come da statuto ha scadenza 2050.

Le voci di natura o destinazione dissimile sono state presentate distintamente.

Gli eventuali fatti successivi che, ai sensi del principio IAS 10 comportano l'obbligo di eseguire una rettifica, sono stati analizzati e conseguentemente recepiti. I fatti successivi che non comportano rettifica e che quindi riflettono circostanze che si sono verificate successivamente alla data di riferimento sono oggetto di informativa in nota illustrativa nella corrispondente sezione della relazione sulla gestione, quando rilevanti e quindi in grado di influire sulle decisioni economiche degli utilizzatori.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio consolidato intermedio abbreviato

Non si segnalano eventi successivi verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio.

Sezione 4 – Altri aspetti

Stime e valutazioni

La predisposizione del bilancio consolidato richiede di formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati nel periodo. Le stime e le relative ipotesi si basano su esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per determinare il valore contabile delle attività e delle passività non facilmente desumibile da altre fonti. Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente e comunque ad ogni data di predisposizione dell'informativa finanziaria.

Nella redazione del presente bilancio consolidato si è preso atto dei nuovi principi contabili internazionali e delle modifiche di principi contabili già in vigore, come precedentemente indicato nella "Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili Internazionali"

Con riferimento in particolare al paragrafo 125 dello IAS 1, si rimanda ai paragrafi "Rischi connessi all'attività aziendale".

RISCHI, INCERTEZZE E IMPATTI DELL'EPIDEMIA COVID-19

A seguito della diffusione della pandemia da COVID-19, Intermonte Partners SIM ha attivato con estrema tempestività una vasta serie di iniziative volte a tutelare la salute delle persone e dei clienti, ad assicurare la business continuity e il controllo dei rischi. Le azioni implementate a tutela della salute, insieme alle iniziative di business continuity, hanno riguardato (i) la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, con l'adozione delle misure di protezione individuale e collettiva richieste al fine di rispondere adeguatamente alla costante evoluzione delle prescrizioni sanitarie a livello nazionale, locale e di settore in relazione allo sviluppo della situazione pandemica; (ii) l'applicazione su larga scala del lavoro flessibile, con i connessi investimenti a livello di dotazione informatiche, evoluzione dei processi operativi e potenziamento della rete informatica aziendale al fine di consentire l'accesso simultaneo a tutte le utenze; (iii) la realizzazione di interventi volti a favorire l'interazione digitale al fine di mantenere con i collocatori e la clientela istituzionale una intensa comunicazione.

Nell'anno 2021, l'attività della Società è risultata redditizia in continuità con i precedenti esercizi. Le misure sopra descritte realizzate a seguito dell'emergenza COVID-19, l'evoluzione

dell'operatività nei mesi futuri, la solida situazione economica, patrimoniale e finanziaria della SIM si ritiene non espongano la Società a particolari rischi e incertezze confermandone la capacità di continuare a operare come un'entità in funzionamento.

Nell'esercizio 2021 Intermonte Partners SIM non ha effettuato cambiamenti delle stime contabili legate al COVID-19.

Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Il bilancio consolidato include le risultanze patrimoniali ed economiche di Intermonte Partners SIM S.p.A. e delle società da questa direttamente o indirettamente controllate.

Denominazioni Sede Sede Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
imprese operativa legale rapporto Impresa
partecipante
Quota % voti %
A. Imprese consolidate integralmente
1. Intermonte SIM Milano Milano 1 Intermonte
Partners
85,85% 85,85%

1) Maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

Per società controllate si intendono tutte le società su cui la Controllante ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie ed operative al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività.

Nel valutare l'esistenza del controllo, si prendono in considerazione anche le imprese nelle quali la Controllante, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto. Nella valutazione dei diritti di voto si tiene conto anche dei diritti "potenziali" che siano correntemente esercitabili o convertibili in diritti di voto effettivi in qualsiasi momento.

Al fine di verificare l'esistenza del controllo quindi, si considerano i seguenti fattori:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

METODI DI CONSOLIDAMENTO

Metodo del consolidamento integrale: Le partecipazioni controllate sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale. Il consolidamento integrale prevede

l'aggregazione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle situazioni contabili delle società controllate. A tal fine sono apportate le seguenti rettifiche:

  • − il valore contabile delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e la corrispondente parte del patrimonio netto sono eliminati;
  • − la quota di patrimonio netto e di utile o perdita d'esercizio di pertinenza di terzi è rilevata in voce propria.

I saldi e le operazioni infra Gruppo, compresi i ricavi, i costi e i dividendi, sono integralmente eliminati. I risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione.

Le situazioni contabili utilizzate nella preparazione del bilancio consolidato sono redatte alla stessa data. Il bilancio consolidato è redatto utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili. Se una controllata utilizza principi contabili diversi da quelli adottati nel bilancio consolidato, sono apportate le necessarie rettifiche alla sua situazione contabile ai fini del consolidamento

A.2 – Parte relativa alle principali relativa alle principali voci di bilancio

I principi contabili

Di seguito sono descritti i principi contabili che sono stati adottati con riferimento alle principali voci patrimoniali dell'attivo e del passivo per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (FVTPL)

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, detenute dalla Società ai fini della negoziazione nell'ambito di un Business Model "Trading", avviene alla data di regolamento con riferimento ai titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione con riguardo ai contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono rilevate al costo, inteso come il fair value dello strumento senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a Conto economico.

b) Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include: - le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione; - le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Held to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Held to Collect and Sell"); - le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.

c) Criteri di valutazione

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. È possibile compensare i valori correnti positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte soltanto qualora si abbia correntemente il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato stabiliti nel seguente modo:

  • per strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati liquidi: il prezzo di riferimento;
  • per strumenti finanziari non quotati o quotati su mercati illiquidi: il miglior prezzo in denaro esposto sul circuito Reuters con verifica della congruità dello stesso mediante confronto dei corrispondenti prezzi del circuito Bloomberg. In caso di discordanza superiore al 2% un'ulteriore verifica mediante richiesta di quotazione a tre market maker attivi sullo strumento in questione ritenuti affidabili.

In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, restano iscritti al valore di costo, rettificato a fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate.

Per maggiori informazioni sui criteri di determinazione del fair value, che non si sono modificati a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, si rinvia alla Sezione "A.4 Informativa sul Fair Value" della Parte A della nota illustrativa.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività finanziarie sono rilevati nella voce "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico.

2. Attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI)

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale ed alla data di erogazione per i finanziamenti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

b) Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni: - l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (Business model "Held to Collect and Sell"), e - i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato). Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva. In particolare, vengono inclusi in questa voce: - i titoli di debito che sono riconducibili ad un business model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI; - le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva; - i finanziamenti che sono riconducibili ad un business model Held to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI, incluse le quote dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall'origine, vengono destinate alla cessione e che sono riconducibili ad un Business model Held to Collect and Sell.

La Società non ha avuto movimentazione della voce nell'esercizio in corso.

c) Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto Economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite

derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l'attività finanziari/a non viene cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l'utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione vengono riversati, in tutto o in parte, a Conto Economico.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

a) Criteri di iscrizione

L'iscrizione in bilancio avviene per un credito alla data di erogazione, quando il creditore acquisisce un diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite, mentre per un titolo di debito alla data di regolamento.

Il valore iniziale è quantificato sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari normalmente all'ammontare erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.

Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

I contratti di riporto, il prestito titoli e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego.

In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate nel bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.

b) Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni: - l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Held to Collect"), e - i termini contrattuali

dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

I crediti includono i crediti verso la clientela e gli enti finanziari, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all'origine tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine e il prestito titoli.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. L'effetto economico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti a breve termine, per i quali l'effetto dell'applicazione della logica di attualizzazione risulta trascurabile.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore.

La rettifica di valore è iscritta a conto economico nella voce Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. La componente della rettifica riconducibile all'attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore.

Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

4. Attività materiali

a) Criteri di iscrizione

Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Gli oneri finanziari sono contabilizzati secondo il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23 e quindi rilevati come costo nell'esercizio in cui essi sono sostenuti.

b) Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Tra le attività materiali sono altresì ricompresi i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali (per il locatario) e le attività concesse in leasing operativo (per il locatore) di cui all'IFRS 16.

Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite di valore.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti in ottemperanza al disposto di cui allo IAS 16. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica e, in caso di variazione sostanziale delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, viene verificata la presenza di eventuali segnali di impairment, ovvero di indicazioni che dimostrino che un'attività possa aver subito una perdita di valore.

In caso di presenza dei segnali suddetti, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico nella voce "Rettifiche di valore nette su attività materiali".

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.

d) Criteri di cancellazione

Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

5. Attività immateriali

a) Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da una operazione di aggregazione d'impresa secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate.

Se il costo sostenuto risulta invece inferiore al fair value delle attività e passività acquisite, la differenza negativa (c.d. "badwill") viene iscritta direttamente a conto economico.

b) Criteri di classificazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all'ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell'adeguatezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Le attività immateriali originate da software sviluppato internamente ed acquisito da terzi sono ammortizzate in quote costanti a decorrere dall'ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni in base alla relativa vita utile.

Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico nella voce rettifiche di valore nette su attività immateriali, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale od inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi.

Di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

c) Criteri di cancellazione

Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.

6. Fiscalità corrente e differita

a) Criteri di iscrizione

Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale in base al criterio della competenza economica, coerentemente

con le modalità di rilevazione nel bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti.

Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

L'accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell'onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.

In particolare, la fiscalità corrente accoglie il saldo netto tra le passività correnti dell'esercizio e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

Le attività per imposte anticipate vengono iscritte nel bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della Società, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte nel bilancio, con le sole eccezioni delle riserve in sospensione d'imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale operando le compensazioni a livello di medesima imposta e per ciascun esercizio tenendo conto del profilo temporale di rientro previsto.

Negli esercizi in cui le differenze temporanee deducibili risultano superiori alle differenze temporanee tassabili, le relative imposte anticipate sono iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale tra le attività fiscali differite.

Per contro, negli esercizi in cui le differenze temporanee tassabili risultano superiori alle differenze temporanee deducibili, le relative imposte differite sono iscritte nel passivo dello stato patrimoniale tra le passività fiscali differite.

b) Criteri di classificazione e di valutazione

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza del fondo imposte viene inoltre adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Qualora le attività e passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito.

Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quali, ad esempio, le valutazioni degli strumenti finanziari valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto.

7. Altre attività

La presente voce include le attività non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale.

8. Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, regolati in azioni rappresentative del capitale. Il principio contabile internazionale di riferimento è l'IFRS 2 – Share based payments; in particolare, essendo previsto che l'obbligazione della Società a fronte del ricevimento della prestazione lavorativa venga regolata in azioni e stock options, la fattispecie contabile che ricorre è quella degli "equity-settled share based payment". Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale e in aumento del valore delle partecipazioni (se dipendente di una società controllata) lungo il periodo di maturazione ("vesting period") in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione. La regola generale di contabilizzazione prevista dall'IFRS 2 per tale fattispecie prevede la contabilizzazione del costo tra le spese per il personale in contropartita di una riserva di patrimonio netto; la contabilizzazione del costo avviene pro-rata nel periodo di maturazione ("vesting period") del diritto della controparte a ricevere il pagamento in azioni, ripartendo il costo in modo lineare nel periodo.

9. Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti al fondo per rischi ed oneri vengono effettuati esclusivamente quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione; e
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività.

Gli accantonamenti effettuati a fronte dei fondi per rischi e oneri sono rilevati a conto economico nella voce Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri. Quando viene effettuata l'attualizzazione degli accantonamenti, l'incremento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario nel conto economico.

Nella voce Fondi per rischi e oneri sono inclusi i fondi relativi a Benefici a lungo termine trattati dallo IAS 19 e i fondi per rischi e oneri trattati dallo IAS 37.

A fronte di passività solo potenziali e non probabili, non viene rilevato alcun accantonamento, ma viene fornita comunque una descrizione della natura della passività in Nota illustrativa, quando ritenuta rilevante.

10. Trattamento di fine rapporto

A partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi, hanno introdotto modificazioni nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando.

In particolare, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche complementari oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest'ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS).

L'importo delle quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dal 1° gennaio 2007, nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS, è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali.

10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

a) Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all'atto della ricezione delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività medesime, normalmente pari all'ammontare incassato, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

b) Criteri di classificazione

La voce "Debiti" comprende i debiti verso banche, enti finanziari e clientela.

Sono inoltre inclusi i debiti per operazioni di pronti contro termine e prestito titoli. Le operazioni di pronti contro termine prevedono l'obbligo o la facoltà di rivendita a termine. La voce "Debiti" include altresì la passività iscritta in accordo con l'IFRS 16.

c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

d) Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.

11. Passività finanziarie di negoziazione

a) Criteri di iscrizione

Gli strumenti finanziari in oggetto sono iscritti alla data di sottoscrizione o alla data di emissione ad un valore pari al fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.

In tale categoria di passività sono, in particolare, inclusi i contratti derivati di trading con fair value negativo, nonché i derivati impliciti con fair value negativo presenti in contratti complessi - in cui il contratto primario è una passività finanziaria - ma non strettamente correlati agli stessi.

b) Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati le vendite di titoli di capitale supportate dal diritto a ricevere tali titoli tramite contrato di prestito titoli, e il valore negativo dei contratti derivati, ad eccezione di quelli designati come strumenti di copertura.

c) Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico. Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

d) Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati a Conto Economico.

12. Altre passività

La presente voce include le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.

13. Operazioni in valuta

a) Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

b) Criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste monetarie di bilancio espresse in valuta estera vengono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

14. Altre informazioni

Costi e ricavi

I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile, sulla base di quanto disposto dal Principio IFRS 15.

I costi sono rilevati in conto economico quando ha luogo un decremento di benefici economici che comporta un decremento di attività o un incremento di passività.

Gli interessi attivi e passivi provenienti dagli strumenti valutati con il criterio del costo ammortizzato, sono imputati al conto economico sulla base del tasso di interesse effettivo dello strumento.

I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione.

I ricavi derivanti dall'intermediazione o emissione di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione e il fair value dello strumento, vengono riconosciuti al conto economico in sede di rilevazione dell'operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato, altrimenti sono distribuiti nel tempo tenendo conto della durata e della natura dello strumento.

I proventi relativi a strumenti finanziari per i quali la suddetta misurazione non è possibile affluiscono al conto economico lungo la durata dell'operazione.

Il risultato netto dell'attività di negoziazione comprende il risultato della valutazione della compravendita di titoli non ancora regolati alla data del bilancio.

15. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e della relativa nota illustrativa in applicazione degli IFRS richiede da parte degli amministratori il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

La Società non ha effettuato riclassifiche di attività finanziarie né nell'esercizio in corso, né nel corso degli esercizi precedenti.

A.4 – Informativa sul Fair Value

Informativa di natura qualitativa

L'IFRS 13 – "Fair Value Measurement" definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura quindi come un c.d. "exit price" che riflette le caratteristiche proprie dell'attività o della passività oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view).

La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende:

  • il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività in questione al quale la SIM ha accesso;
  • o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un'attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value (già introdotta dall' IFRS 7), che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività.

La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.

Fair value determinato sulla base di input di livello 1

Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l'entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L'esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo.

Ai sensi dell'IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un'attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione.

In particolare, sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.

Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all'ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell'ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.

Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione.

Fair value determinato sulla base di input di livello 2

Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato tramite modelli valutativi che adottano input di mercato.

La valutazione viene effettuata attraverso l'utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio:

  • − prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
  • − prezzi denaro e prezzi lettera su circuiti OTC quotati da diversi market makers (tipicamente per le obbligazioni);
  • − parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, prezzo di riferimento del sottostante, tassi di default.

In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un'incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi.

Sono inclusi nel livello 2:

  • − derivati OTC;
  • − titoli obbligazionari;
  • − crediti e debiti.

Fair value determinato sulla base di input di livello 3

La valutazione viene determinata attraverso l'impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:

  • − titoli di capitale emessi da società defaultate;
  • − titoli obbligazionari emessi da società defaultate
  • − crediti e debiti.

Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall'utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e le passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e per quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai fini di informativa, ricomprese nei livelli 2 e 3.

Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value

Derivati OTC

La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l'utilizzo di modelli a formula chiusa forniti da Bloomberg. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Scholes, Trinomial, Black Scholes Continuous.

I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo.

I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in:

  • prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing;
  • parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/market maker.

Titoli obbligazionari

La procedura di stima del fair value adottata da Intermonte SIM per i titoli obbligazionari prevede che la Società utilizzi, nell'ordine, i prezzi con fonte BVAL o CBBT o BGN forniti da Bloomberg (prezzi denaro per le attività e prezzi lettera per le passività) su circuiti OTC quotati da diversi market makers. Tali prezzi non sono prezzi operativi sul mercato obbligazionario, ma sono medie stimate sulla base dei partecipanti diretti alla quota del titolo in quel determinato giorno.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Intermonte SIM si è dotata di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value, che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali, anche alla luce delle modifiche introdotte dall'IFRS 9. Tali policy hanno la finalità di garantire un'applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell'IFRS 13 nonché identificano gli input di livello 3 utilizzati.

Per gli strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value, non viene prodotta l'analisi di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.

A.4.3 Gerarchia del fair value

In conformità all'IFRS 13 gli input delle tecniche di valutazione adottate per determinare il fair value delle attività e passività finanziarie vengono classificati in 3 livelli:

  • Livello 1: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
  • Livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;
  • Livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato;

per maggiori informazioni sui modelli adottati si veda quanto precedentemente riportato.

In ottemperanza a quanto disposto dal par. 93, lettera c) dell'IFRS 13, si informa che, nel corso dell'esercizio, non si sono verificati trasferimenti di attività o passività fra il Livello 1 e il Livello 2.

In ottemperanza a quanto disposto dal par. 93, lettera e), iv) dell'IFRS 13, si informa che, nel corso dell'esercizio, si sono verificati trasferimenti di attività finanziarie, rappresentate da obbligazioni, dal Livello 1 al Livello 3 a seguito di delisting delle società emittenti per Euro 108.700.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del Fair Value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair value

31 12 2022 31 12 2021
Attività/Passività misurate
al fair value
Livello1 Livello2 Livello3 Livello1 Livello2 Livello3
1. Attività valutate al fair value
con impatto a conto economico:
67.945.002 17.178.941 349.264 125.312.722 10.798.874 214.164
a) attività finanziarie detenute
per la negoziazione
67.945.002 17.178.941 349.264 125.312.722 10.798.874 214.164
b) attività finanziarie designate
al fair value
- - - - - -
c) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value
- - - - - -
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività Immateriali - - - - - -
Totale 67.945.002 17.178.941 349.264 125.312.722 10.798.874 214.164
1. Passività finanziarie detenute
per la negoziazione
65.151.935 1.356.951 134.628 87.132.178 10.480.929 134.628
2. Passività finanziarie valutate
al fair value
- - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
Totale 65.151.935 1.356.951 134.628 87.132.178 10.480.929 134.628
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value su base
ricorrente (livello 3)
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
Totale finanziarie detenute
per la negoziazione
Di cui a:) Attività
Di cui c:) Altre attività
finanziarie designate
Di cui b:) Attività
al fair value
obbligatoriamente
valutate al f.v.
finanziarie
f.v. con impatto sulla redditività
Attività finanziarie valutate al
complessiva
Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali
I. Esistenze iniziali 214.165 214.165
2. Aumenti 238.541 238.541
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a:
2.2.1 Conto economico 228.121 228.121
di cui: plusvalenze 228.121 228.121
2.2.2 Patrimonio netto
2.3. Trasferimenti da altri livelli 10.420 10.420
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni (103.442) (103.442)
3.1. Vendite (102.106) (102.106)
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
3.3.1. Conto economico (1.336) (1.336)
di cui: minusvalenze (1.336) (1.336)
3.3.2 Patrimonio netto
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali 349.264 349.264

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Passività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Passività finanziarie
designate al fair value
Derivati di copertura
l. Esistenze iniziali 134.727 - -
2. Aumenti - - -
2.1. Emissioni - - -
2.2. Perdite imputate a: - - -
2.2.1 Conto economico - - -
di cui:minusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - -
3. Diminuzioni (99) - -
3.1. Rimborsi - - -
3.2. Riacquisti (99) - -
3.3. Profitti imputati a: - - -
3.3.1 Conto economico - - -
di cui: plusvalenze - - -
3.3.2 Patrimonio netto - - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali (99) - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate al
fair value o misurate al fair value su
base non ricorrente
Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
VB L 1 L 2 L 3 VB L 1 L 2 L 3
1. Att. fin. Valutate al costo
ammortizzato
93.119.263 - - 93.119.263 167.903.633 - - 167.903.633
3. Att. Materiali detenute a scopo di
inv.
- - - - - - - -
4. Att. non corr.e gruppi di att. in
dism.
- - - - - - - -
Totale 93.119.263 - - 93.119.263 167.903.633 - - 167.903.633
1. Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
55.979.440 - - 55.979.440 148.169.853 - - 148.169.853
2. Pass. associate ad att. in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 55.979.440 - - 55.979.440 148.169.853 - - 148.169.853

Legenda

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.5 - Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Secondo quanto disposto dal par. 28 dell'IFRS 7, il Gruppo dichiara di non aver posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di transazione ed il valore dello strumento ottenuto attraverso una tecnica di valutazione interna.

Informativa sui settori operativi (IFRS 8)

Il Gruppo fa riferimento ad un unico settore operativo 3 . Infatti, la natura dei diversi prodotti e servizi offerti, la struttura dei processi di gestione ed operativi nonché la tipologia della clientela non presentano aspetti di differenziazione tali da determinare rischi o benefici diversi ma, al contrario, presentano molti aspetti similari e di correlazione tra loro, sono individuate sotto un unico settore operativo complessivamente dedicato all'attività di intermediazione e di advisory, in grado di generare flussi di reddito e di cassa, con un'esposizione dei risultati e delle performance aziendali che non prevedono un reporting separato ("segment reporting"). Le informazioni contabili, per la redazione del Bilancio consolidato redatto secondo criteri IAS/IFRS, non sono state presentate in forma distinta per settori operativi. Pertanto, non vengono fornite informazioni in merito a ricavi da clienti e attività non correnti distinti per area geografica, né informazioni circa il grado di dipendenza dai clienti medesimi, in quanto ritenute di scarsa rilevanza informativa.

3 L'IFRS 8 definisce un settore operativo come una componente di un'entità: a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità); b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più altro livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Parte B

Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31 12 2022 31 12 2021
Affrancatrice postale 1.256 1.997
Cassa 7.513 5.936
Cassa valuta 5.844 3.663
Depositi conti correnti verso banche 13.083.855 12.825.726
Totale 13.098.468 12.837.322

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20

2.1 Composizione delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione
--------------------------------------------------------------------------- -- -- --
31 12 2022 31 12 2021
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 4.059.673 2.260.230 3.002 7.342.068 1.637.373 3.044
1.1 titoli strutturati - - - - - -
1.2 altri titoli di debito 4.059.673 2.260.230 3.002 7.342.068 1.637.373 3.044
2. Titoli di capitale 43.469.716 - 336.806 91.873.369 - 108.719
3. Quote di OICR 2.781 - 9.250 375.231 - -
4. Finanziamenti - - - - -
5. Altri - - - - -
Totale A 47.532.170 2.260.230 349.058 99.590.668 1.637.373 111.763
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 20.412.832 14.918.711 206 25.722.054 9.161.501 102.401
1.1 di negoziazione 20.412.832 14.918.711 206 25.722.054 9.161.501 102.401
1.2 connessi con la fair value - - - - - -
option
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value
option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale B 20.412.832 14.918.711 206 25.722.054 9.161.501 102.401
Totale A+B 67.945.002 17.178.941 349.264 125.312.722 10.798.874 214.164

Tra le attività finanziarie di Livello 1 sono inclusi titoli di debito, titoli di capitale e strumenti finanziari derivati quotati su mercati attivi.

Le attività finanziarie di Livello 2 includono obbligazioni in prevalenza bancarie (nazionali e internazionali) non quotate su mercati attivi ma inserite in circuiti OTC da market maker/broker; inoltre sono presenti strumenti derivati OTC, costituiti da opzioni put e call su valute e commodities e titoli bancari. Per quanto riguarda le tecniche di valutazione si rimanda a quanto riportato nella tabella A.4.5.1.

Tra le attività finanziarie di Livello 3, residuali, sono presenti obbligazioni e titoli di capitale non quotati o con prezzi fermi da più di due settimane. Per quanto riguarda le tecniche di valutazione si rimanda a quanto riportato in calce alla tabella A.4.5.1.

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.2 Strumenti finanziari derivati

31 12 2022 31 12 2021
Over the counter Over the counter
Senza controparti central enza controparti centra
Controparti
centrali
compensazione
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
organizzati
Mercati
Controparti
centrali
compensazione
Con accordi di
Senza accordi di
compensazione
organizzati
Mercati
1.
Titoli di debito e
tassi di interesse
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
2.
Titoli di capitale e
indici azionari
−Valore nozionale - 86.175.317 - 20.412.832 - 62.151.781 - 25.722.054
−Fair value - 14.918.917 - 20.412.832 - 9.263.902 - 25.722.054
3.
Valute e oro
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
4.
Crediti
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
5. Merci
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
6. Altri
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
Totale - 14.918.917 - 20.412.832 - 9.263.902 - 25.722.054

2.3 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

Voci/Valori Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
A. ATTIVITA' PER CASSA
1. Titoli di debito 6.322.905 8.982.485
a) Amministrazioni pubbliche 3.088.200 1.215.471
b) Banche 2.004.207 5.518.085
c) Altre società finanziarie 5.215 311.211
di cui: imprese di assicurazione - 109.286
d) Società non finanziarie 1.225.283 1.937.718
2. Titoli di capitale 43.806.522 96.207.254
a) Banche 3.833.744 15.302.088
b) Altre società finanziarie 3.536.565 4.623.284
di cui: imprese di assicurazione - 773.480
c) Società non finanziarie 36.436.213 72.056.711
d) Altri - 4.225.171
3. Quote di O.I.C.R. 12.031 375.231
4. Finanziamenti - -
a) Amministrazioni pubbliche - -
b) Banche - -
c) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazioni - -
d) Società non finanziarie - -
e) Famiglie - -
Totale A 50.141.458 105.564.970
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Controparti centrali - -
b) Altre 35.331.749 34.985.956
Totale B 35.331.749 34.985.956
Totale A + B 85.473.207 140.550.926

La classificazione delle attività finanziarie per debitori/emittenti è stata effettuata secondo i criteri previsti dalla Banca d'Italia. Si precisa che non risultano in essere titoli di capitale da soggetti classificati a sofferenza o a inadempienza probabile.

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Crediti verso banche

Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaire
d
acquisit
e o
originat
L 1 L 2 L 3 Primo e secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3
1. Finanziamenti 19.506.605 - - - - 19.506.605 36.297.282 - - - 36.297.282
1.1 Depositi a scadenza - - - - - - - - - - - -
1.2 Conti correnti - - - - - - - - - - - -
1.3 Crediti per servizi 1.373.955 - - - - 1.373.955 15.236.541 - - - - 15.236.541
negoziazione 1.373.955 - - - 1.373.955 15.236.541 - - - - 15.236.541
raccolta ordini - - - - - - - - - - - -
consulenza - - - - - - - - - - - -
collocamento - - - - - - - - - - - -
1.4 Pronti contro termine 18.132.650 - - - - 18.132.650 21.060.741 - - - - 21.060.741
-di cui: su titoli di Stato - - - - - - - - - - - -
-di cui: su altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di capitale 18.132.650 - - - - 18.132.650 21.060.741 - - - - 21.060.741
1.5 Altri finanziamenti - - - - - - - - - - - -
2. Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
Totale 19.506.605 - - - - 19.506.605 36.297.282 - - - - 36.297.282

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Vi rientrano tutti i crediti, connessi con la prestazione di attività e servizi finanziari. Sono presenti crediti per servizi di negoziazione prestati a Istituti di credito e di crediti derivanti da operazioni di negoziazione in attesa di perfezionamento. Sono infine presenti operazioni di prestito titoli azionari depositati presso Monte Titoli o presso depositario estero.

Legenda:

L1 = Livello 1

  • L2 = Livello 2
  • L3 = Livello 3
Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadi
o
impair
ed
acquisi
te o
L 1 L 2 L 3 Primo e
secondo stadio
Terzo
stadi
o
impaired
acquisite
o
originate
L 1 L 2 L 3
1. Finanziamenti 69.427.013 - - - - 69.427.013 123.809.994 - - - - 123.809.994
1.1 Crediti per servizi 68.109.727 - - - - 68.109.727 120.375.263 - - - - 120.375.263
Deposito Margini 67.648.136 - 67.648.136 120.101.116 - 120.101.116
negoziazione 461.591 - - - - 461.591 274.147 - - - - 274.147
raccolta ordini - - - - - - - - - - - -
consulenza - - - - - - - - - - - -
collocamento - - - - - - - - - - - -
1.2 Pronti contro termine - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di Stato - - - - - - - - - - - -
-di cui: su altri titoli di
debito
- - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di capitale - - - - - - - - - - - -
1.3 Altri finanziamenti 1.317.286 - - - - 1.317.286 3.434.731 - - - - 3.434.731
2. Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
Totale 69.427.013 - - - - 69.427.013 123.809.994 - - - - 123.809.994

4.2 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Crediti verso società finanziarie

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Vi rientrano tutti i crediti di funzionamento, connessi con la prestazione di attività e servizi finanziari. Trattasi in prevalenza di depositi presso Cassa di compensazione per l'operatività su derivati. Sono inoltre presenti operazioni di negoziazione in attesa di perfezionamento, crediti verso clienti istituzionali per commissioni relative ai servizi prestati.

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

4.3 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Crediti
verso clientela
Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
impaired
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3
1. Finanziamenti 4.185.645 - - - - 4.185.645 7.796.357 - - - - 7.796.357
1.1 Crediti per servizi 4.075.902 - - - - 4.075.902 7.684.740 - - - - 7.684.740
negoziazione - - - - - - - - - - - -
raccolta ordini - - - - - - - - - - - -
consulenza 4.075.902 - - - - 4.075.902 7.684.740 - - - - 7.684.740
collocamento - - - - - - - - - - - -
1.2 Pronti contro termine - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di Stato - - - - - - - - - - - -
-di cui: su altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
-di cui: su titoli di capitale - - - - - - - - - - - -
1.3 Altri finanziamenti 109.743 - - - - 109.743 111.617 - - - - 111.617
2. Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
Totale 4.185.645 - - - - 4.185.645 7.796.357 - - - - 7.796.357

Per tali voci, prevalentemente a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value. Il fair value così determinato è stato convenzionalmente classificato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value. Trattasi di crediti derivanti dall'attività di consulenza relativa ad attività di Specialist, Euronext Growth Advisor, Collocamento, Advisory, Liquidity provider, ecc.

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

4.4 Dettaglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato": Valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore Lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
oroginate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
oroginate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito - - - - - - - - -
Finanziamenti 93.119.263 - - - - - - - -
Altre attività - - - - - - - - - -
Totale 31 12 2022 93.119.263 - - - - - - (146.930) - -
Totale 31 12 2021 167.903.633 - - - - - - 24.591 - -

L'assenza di rettifiche di valore riferite alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato classificate nel "Primo stadio" riviene dalla scadenza "a breve" dei medesimi, e dal fatto che essi risulteranno essere stati incassati per la maggior parte al termine del I trimestre 2022. Si precisa che, a fronte di un ammontare di attività finanziare valutate al fair value pari ad Euro 93.119.261, più dell'80% trattasi di rapporti con Cassa di Compensazione e Garanzia e di operazioni di prestito titoli azionari.

Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività\Valori Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
1. Attività di proprietà
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili 7.468 10.409
d) impianti elettronici 268.713 441.078
e) altre 26.784 86.199
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing
a) terreni - -
b) fabbricati 3.283.309 3.995.285
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
Totale 3.586.274 4.532.971

8.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

A. Esistenze iniziali lorde al 01/01/2022
-
3.995.285
10.409
441.078
86.199
A.1 Riduzioni di valore totali nette
-
-
-
-
-
A.2 Esistenze iniziali nette al 01/01/2022
-
3.995.285
10.409
441.078
86.199
4.532.971
-
4.532.971
40.967
40.967
-
B. Aumenti
-
-
-
39.721
1.246
B.1 Acquisti
-
-
-
39.721
1.246
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
-
-
-
-
B.3 Riprese di valore
-
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fair value
-
-
-
-
-
-
imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
B.5 Differenze positive di cambio
-
-
-
-
-
-
B.6 Trasf. da imm. det. a scopo di inv.
-
-
-
-
-
-
B.7 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
C. Diminuzioni
-
(711.976)
(2.941)
(212.086)
(60.661)
(987.664)
C.1 Vendite
-
-
-
-
-
-
C.2 Ammortamenti
-
(711.976)
(2.941)
(212.086)
(60.661)
(987.664)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
-
-
-
-
-
-
imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
C.4 Variazioni negative di fair value
-
-
-
-
-
-
imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
C.5 Differenze negative di cambio
-
-
-
-
-
-
C.6 Trasferimenti a :
-
-
-
-
-
-
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
-
-
-
-
-
-
b) attività in via di dismissione
-
-
-
-
-
-
C.7 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
D. Rimanenze finali nette al 31/12/2022
-
3.283.309
7.468
268.713
26.784
3.586.274
D.1 Riduzioni di valore totali nette
-
-
-
-
-
-
D.2 Rimamenze finali lorde al 31/12/2022
-
3.283.309
7.468
268.713
26.784
3.586.274

E. Valutazione al costo

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in Bilancio al costo e ammortizzate in funzione dell'effettivo deperimento tecnicoeconomico. Non è mai stata effettuata alcuna rivalutazione.

8.7 Impegni per l'acquisto di attività materiali (IAS 16/74 C)

Si informa che, ai sensi di quanto disposto dai par. 74 c) dello IAS 16, la Società non ha sottoscritto impegni/ordini per l'acquisto di attività materiali.

Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90

9.1 Composizione delle "Attività immateriali"

Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Voci Attività
valutate al
costo
Attività
valutate al fair
value
Attivita'
valutate al
costo
Attivita'
valutate al fair
value
1. Avviamento - - - -
2. Altre attività immateriali 94.309 - 60.865 -
2.1 generate internamente - - - -
2.2 altre 94.309 - 60.865 -
TOTALE 94.309 - 60.865 -

Le "Attività immateriali" iscritte in bilancio sono principalmente rappresentate da licenze software, valutate al costo.

9.2 "Attività immateriali" variazioni annue

Totale
A. Esistenze iniziali al 01/01/2022 60.865
B. Aumenti
B.1 Acquisti 104.158
B.2 Riprese di valore -
B.3 Variazioni positive di fair value -
- a patrimonio netto -
- a conto economico -
B.4 Altre variazioni -
C. Diminuzioni
C.1 Vendite -
C.2 Ammortamenti (70.714)
C.3 Rettifiche di valore -
- patrimonio netto -
- conto economico -
C.4 Variazioni negative di fair value -
- a patrimonio netto -
- a conto economico -
C.5 Altre variazioni -
D. Rimanenze finali al 31/12/2022 94.309

Sezione 10 – Attività fiscali e Passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e voce 60 del passivo

10.1 Composizione delle "Attività fiscali: correnti e anticipate"

ATTIVITÀ FISCALI: IMPOSTE CORRENTI

31 12 2022 31 12 2021
Acconti IRES 3.363.129 3.093.732
Acconti IRAP 200.000 206.191
Credito da Patent Box - 226.218
Acconto imposta rivalutazione TFR - 26
Acconto ritenuta plusvalenze 569.751 893.705
Altri crediti e ritenute da recuperare in sede di dichiarazione dei
redditi
183.382 12.485
Attività per imposte correnti 4.316.262 4.432.357

Gli effetti della fiscalità sono stati contabilizzati secondo modalità coerenti con quelle di registrazione degli eventi o delle transazioni che le hanno originate.

"ATTIVITÀ FISCALI: IMPOSTE ANTICIPATE"

31 12 2022 31 12 2021
IRES IRAP IRES IRAP
Oneri relativi al personale 1.123.569 - 1.032.462 -
Svalutazione crediti emittenti 21.341 - 28.080 -
Spese manutenzione - - - -
Altri 6.000 - - -
Riporto perdite es. precedenti 181.998 - 114.165 -
Fondo rischi 120.000 - 120.000 -
Attività per imposte anticipate 1.452.908 - 1.294.707 -
TOTALE 1.452.908 1.294.707

Le attività e le passività sono state determinate applicando ai valori nominali delle differenze temporanee le aliquote fiscali d'imposta che saranno in vigore nei periodi in cui si verificheranno le inversioni delle medesime differenze temporanee, tenendo conto delle disposizioni fiscali esistenti alla data di redazione del Bilancio intermedio.

10.2 Composizione delle "Passività fiscali: correnti e differite"

"PASSIVITÀ FISCALI: IMPOSTE CORRENTI"

31 12 2022 31 12 2021
Debiti IRES 2.589.973 3.835.195
Debiti IRAP 148.214 259.954
Passività per imposte correnti 2.738.187 4.095.149

"PASSIVITÀ FISCALI: IMPOSTE DIFFERITE"

31 12 2022 31 12 2021
Dividendi 71.938 86.675
Passività per imposte correnti 71.938 86.675
31 12 2022 31 12 2021
IRES IRAP IRES IRAP
1. Esistenze iniziali 1.294.707 - 594.278 -
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio: - - - -
a) relative a precedenti esercizi - - 24.000 -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
c) riprese di valore - - - -
d) altre 416.517 - - -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - 1.005.951 -
2.3 Altri aumenti - - - -
- - -
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio: - - - -
a) rigiri (120.948) - (224.527) -
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
d) altre (137.367) - (104.995) -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - - -
3.3 Altre diminuzioni: - - - -
a) Trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. - - - -
214/2011
b) Altre - - - -
4. Importo finale 1.452.909 - 1.294.707 -
TOTALE 1.452.909
1.294.707

10.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

10.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31 12 2022 31 12 2021
IRES IRAP IRES IRAP
1. Esistenze iniziali 86.675 - 97.073 -
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio: - - - -
a) relative a precedenti esercizi - - - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
c) altre 71.938 - 86.675 -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - - -
2.3 Altri aumenti - - - -
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio: - - - -
a) rigiri (86.675) - (97.073) -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
c) altre - - - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - - -
3.3 Altre diminuzioni: - - - -
4. Esistenze finali 71.938 - 86.675 -
TOTALE 71.938 86.675

Sezione 12 – Altre attività – Voce 120

12.1 Composizione delle "Altre attività"

31 12 2022 31 12 2021
Depositi cauzionali 300 300
Quote CO2 575.638 4.225.167
Crediti d'imposta 256.660 -
Risconti attivi 472.365 390.219
Altre attività 449.719 287.396
Totale 1.754.682 4.903.082

I "risconti attivi" sono calcolati su costi sostenuti finanziariamente nel corso dell'esercizio corrente ma che hanno, in tutto o in parte, competenza in periodi successivi, il credito d'imposta è riferito alla quotazione sul mercato Euronext Growth Milano e le Quote CO2 sono quote Eau in portafoglio al chiusura del bilancio.

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Composizione delle "Passività finanziarie al costo ammortizzato": Debiti

Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Verso
Verso società
Verso
Verso Verso
società
Verso
Voci banche finanziarie clientela banche finanziarie clientela
1. Finanziamenti 34.453.198 - - 122.436.713 - 4.372.269
1.1 Pronti contro termine 21.131.774 - - 75.316.789 - -
-di cui: su titoli di Stato - - - - - -
-di cui: su altri titoli di debito - - - - - -
-di cui: su titoli di capitale 21.131.774 - - 75.316.789 - -
1.2 Finanziamenti 13.321.424 - - 47.119.924 - 4.372.269
2. Debiti per leasing 3.535.878 - - 4.221.055 - -
3. Altri debiti 614.663 716.595 16.659.106 10.984.044 5.702.672 453.100
Totale 38.603.739 716.595 16.659.106 137.641.812 5.702.672 4.825.369
Fair value - livello 1 - - - - - -
Fair value - livello 2 - - - - - -
Fair value - livello 3 38.603.739 716.595 16.659.106 137.641.812 5.702.672 4.825.369
Totale fair value 38.603.739 716.595 16.659.106 137.641.812 5.702.672 4.825.369

In merito ai debiti verso banche ed enti finanziari trattasi in prevalenza di rapporti di conto corrente intrattenuti presso istituti di credito e operazioni di prestito titoli su titoli di capitale. I finanziamenti comprendono le linee di credito e finanziamenti con istituti di credito. Gli altri debiti sono relativi a operazioni di negoziazione in attesa di perfezionamento. Per quanto concerne i debiti verso clientela trattasi prevalentemente di valori con scadenza nel breve periodo il cui valore contabile di iscrizione è stato considerato una buona approssimazione del fair value e convenzionalmente sono stati classificati a Livello 3. Si informa che non sono presenti debiti verso promotori finanziari né debiti subordinati.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Composizione delle "Passività finanziarie di negoziazione"

Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Fair value Fair value
Passività L1 L2 L3 FV* VN L1 L2 L3 FV* VN
A. Passività per cassa
1. Debiti 15.779.572 - 134.628 15.914.200 3.093.207 15.128.439 - 134.628 15.263.067 2.865.074
2. Titoli di debito - - - - - - - - - -
- Obbligazioni - - - - - - - - - -
-strutturate - - - - - - - - - -
-altre obbligazioni - - - - - - - - - -
- Altri titoli - - - - - - - - - -
-strutturati - - - - - - - - - -
-altri - - - - - - - - - -
Totale A 15.779.572 - 134.628 15.914.200 3.093.207 15.128.439 - 134.628 15.263.067 2.865.074
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 49.372.363 1.356.951 - 50.729.314 551.421.696 72.003.739 10.480.929 - 82.484.668 811.958.256
- di negoziazione 49.372.363 1.356.951 50.729.314 551.421.696 72.003.739 10.480.929 - 82.484.668 811.958.256
- connessi con la fair value option - - - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -
- di negoziazione - - - - - - - - - -
- connessi con la fair value option - - - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - - -
Totale B 49.372.363 1.356.951 - 50.729.314 551.421.696 72.003.739 10.480.929 - 82.484.668 811.958.256
Totale A+B 65.151.935 1.356.951 134.628 66.643.514 554.514.903 87.132.178 10.480.929 134.628 97.747.735 814.823.330

FV* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = Valore nominale/nozionale

Tutti gli strumenti finanziari iscritti tra le passività finanziarie per la negoziazione sono valorizzati al loro fair value.

Nella sottovoce "Debiti " sono iscritte le vendite di titoli di capitale supportate dal diritto a ricevere tali titoli tramite contratti di prestito titoli. Si informa che non sono presenti passività finanziarie subordinate o strutturate.

Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2022

2.4 Passività finanziarie di negoziazione: strumenti finanziari derivati

Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività sottostanti/Tipologie derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
7. Titoli di debito e tassi di interesse
−Valore nozionale
- - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
8. Titoli di capitale e indici azionari
−Valore nozionale - 60.123.584 491.298.112 - 70.778.968 - 741.179.288
−Fair value - 1.356.951 49.372.363 - 10.480.929 - 72.947.040
9. Valute e oro
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
10. Crediti
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
11. Merci
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
12. Altri
−Valore nozionale - - - - - - - -
−Fair value - - - - - - - -
Totale - 1.356.951 - 49.372.363 - 10.480.929 - 72.947.040

La voce "Titoli di capitale e indici azionari" è valorizzata per un fair value di Euro 1.356.951, a fronte di un valore nozionale pari a Euro 60.123.584, e fa interamente riferimento a opzioni call e put su azioni.

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Si veda Sezione 10 dell'Attivo

Sezione 8 – Altre passività – Voce 80

8.1 Composizione della voce "Altre passività"

31 12 2022 31 12 2021
Debiti tributari verso l'Erario 1.284.264 1.478.924
Debiti verso enti previdenziali 555.725 537.708
Debiti verso il personale e collaboratori 6.349.130 9.781.451
Debiti verso fornitori 545.685 428.243
Debiti per fatture da ricevere 353.006 359.457
Risconti passivi non riconducibili a voce propria 1.311.871 1.189.244
Debiti fiscalità estera 141.441 144.855
Altri debiti 880.616 1.087.035
Totale 11.421.738 15.006.917

Con riferimento al conflitto Russo-Ucraino, si segnala che il Gruppo non risulta esposto direttamente o indirettamente e che non sono in essere rapporti con fornitori, creditori e/o partner commerciali operanti nei paesi coinvolti dalla guerra.

Le "altre passività" sono costituite prevalentemente dai debiti verso personale e comprendono l'importo del bonus di competenza al 31 dicembre 2022 da liquidarsi negli anni successivi, da risconti passivi su ricavi che hanno già avuto manifestazione finanziaria ma sono di competenza, in tutto o in parte, dell'esercizio successivo, debiti verso fornitori per fatture già ricevute, stanziamenti per competenza di fatture non ancora ricevute dai fornitori alla data di chiusura del bilancio, debiti verso Erario ed enti previdenziali, principalmente per ritenute IRPEF e contributi INPS relativi al personale dipendente

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 90

Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
A. Esistenze iniziali 92.377 55.025
B
Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio 37.874 37.352
B.2 Altre variazioni in aumento - -
C
Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate (2.482) -
C.2 Altre variazioni in diminuzione - -
D. Rimanenze finali 127.769 92.377

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

A partire dal 1° gennaio 2007 con la Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche complementari oppure mantenuti in azienda (nel qual caso quest'ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). I flussi destinati alla previdenza complementare non transitano dal fondo TFR. Le variazioni intervenute si riferiscono alle liquidazioni effettuate durante l'esercizio del TFR rimasto in azienda.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100

10.1 Composizione dei "Fondi per rischi e oneri"

Voci/valori Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
1. Impegni e garanzie rilasciate - -
2. Fondi di quiescenza aziendali - -
3. Altri fondi per rischi ed oneri 4.128.361 3.241.798
3.1 controversie legali e fiscali - -
3.2 oneri per il personale 3.628.361 2.741.798
3.3 altri 500.000 500.000
Totale 4.128.361 3.241.798

Il fondo rischi e oneri accoglie principalmente l'ammontare della componente variabile del costo del personale il cui pagamento è stato differito.

Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 2.741.798 500.000 3.241.798
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio 1.231.815 - 1.231.815
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -
B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell'esercizio - - -
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -
C.3 Altre variazioni (345.252) - (345.252)
D. Rimanenze finali 3.628.361 500.000 4.128.361

10.2 "Fondi di quiescenza aziendale" e "Altri fondi per rischi e oneri": variazioni annue

Sezione 11

Patrimonio – Voci 110, 120, 130, 140, 150 e 160

11.1 Composizione del "Capitale"

31 12 2022
Voci/Valori Importo
1. Capitale 3.290.500
1.1 Azioni Ordinarie 3.290.500
Totale capitale 3.290.500

Il capitale sottoscritto è costituito da 36.195.500 azioni ordinarie e risulta interamente versato.

11.2 Composizione delle "Azioni Proprie"

31 12 2022
Voci/Valori Importo
1. Azioni proprie 8.562.137
1.1 Azioni ordinarie 8.562.137
Totale capitale 8.562.137

Patrimonio del gruppo – Voci 120, 160 e 170

15.1 Patrimonio del gruppo: composizione

Voci/Valori 31 12 2022 31 12 2021
1. Capitale 3.290.500 3.290.500
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 50.482.348 51.188.417
a) di utili 37.004.577 38.322.322
b) altre 13.477.771 12.866.095
4. Azioni proprie (8.562.137) (7.909.950)
a) capogruppo (8.562.137) (7.909.950)
b) controllate - -
5. Riserve da valutazione - -
6. Strumenti di capitale - -
7. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza del gruppo 6.537.593 7.196.024
Totale 51.748.304 53.764.991

Le riserve ammontano ad Euro 50,4 milioni ed includono:

• La riserva legale, costituita a norma di legge, deve essere almeno pari ad un quinto del capitale sociale, al 31 dicembre 2022 la riserva risulta interamente costituita.

• Le altre riserve includono la porzione di "capital injection" relativa all'effetto dell'applicazione del principio IFRS 2 così come definito nei piani di incentivazione del Gruppo Intermonte

• l'attribuzione dell'utile dell'anno precedente

Sezione 12

Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 180

12.1 Composizione del "Patrimonio di pertinenza di terzi"

Voci/Valori Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
1) Capitale 6.499.802 6.499.802
2) Azioni proprie (1.374.504) (1.374.504)
3) Strumenti di capitale 707.269 707.269
4) Sovrapprezzi di emissione 1.415.311 1.415.311
5) Riserve 1.723.433 1.299.960
6) Riserve da valutazione - -
7) Utile (Perdita) dell'esercizio 1.064.812 1.537.364
Totale 10.036.123 10.085.202

La voce "azioni proprie" comprende le azioni riacquistate, per la quota computabile ai terzi in base agli equity ratio specifici.

Riconciliazione PN civilistico con PN consolidato

PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2022

Intermonte
Partners
Intermonte
SIM
Elisione e
aggiustamenti
da
consolidamento
Totale
31 12 2022
Capitale: 3.290.500 45.950.000 (45.950.000) 3.290.500
Sovrapprezzi di emissione - 10.005.468 (10.005.468) -
Riserve:
a) di utili 15.433.580 12.486.933 9.084.064 37.004.577
b) altre 13.477.771 (303.218) 303.218 13.477.771
Riserve da Valutazione: - - - -
Strumenti di capitale - 5.000.000 (5.000.000) -
Acconto su dividendi - - - -
Azioni proprie (8.562.137) (9.716.982) 9.716.982 (8.562.137)
Utile (Perdita) di esercizio 6.647.088 7.527.632 (7.637.127) 6.537.593
TOTALE 30.286.802 70.949.833 (49.488.331) 51.748.304

Parte C

Informazioni sul Conto Economico Consolidato

Sezione 1 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 10

1.1 Composizione del "Risultato netto dell'attività di negoziazione"

Voci\Componenti reddituali Plusvalenze Utili da
negoziazione
Minusvalenze Perdite da
negoziazione
Risultato
netto
31 12 2022
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito 46.010 2.689.093 (75.053) (489.086) 2.170.964
1.2 Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 916.637 9.757.669 (16.521.735) (16.465.318) (22.312.747)
1.3 Altre attività (38.938) (770.768) (809.706)
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - -
2.3 Altre passività - - - - -
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio - 4.693 - (98.217) (93.524)
4. Derivati finanziari
- Su titoli di debito e tassi di interesse - - - - -
- Su titoli di capitale e indici azionari 16.198.519 95.060.641 (10.832.134) (76.685.664) 23.741.362
- Su valute e oro - - - - -
- Altri - 857.610 - - 857.610
5. Derivati su crediti
di cui: coperture naturali connesse con
la fair value option
- - - - -
Totale 17.161.166 108.369.706 (27.467.860) (94.509.053) 3.553.959

Non sono presenti svalutazioni o perdite da negoziazione riconducibili alle attività di evidente scarsa qualità creditizia del debitore (emittente o controparte).

Sezione 5 – Commissioni – Voci 50 e 60

5.1 Composizioni delle "Commissioni attive"

Dettaglio Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
1. Negoziazione per conto proprio - -
2. Esecuzione di ordini per conto dei clienti 11.411.419 16.445.659
3. Collocamento e distribuzione 1.214.454 5.849.575
- di titoli 1.214.454 5.849.575
- di servizi di terzi - -
- gestioni di portafogli - -
- gestioni collettive - -
- prodotti assicurativi - -
- altri - -
4. Gestione di portafoglio 366.214 436.416
- propria - -
- delegata da terzi 366.214 436.416
5. Ricezione e trasmissioni di ordini 1.231.547 45.199
6. Consulenza in materia di investimenti 5.508.516 4.979.295
7. Consulenza in materia di struttura finanziaria 8.682.931 4.537.681
8. Gestione di sistemi multeraterali di negoziazione - -
9. Gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
10. Custodia e amministrazione 776 6.570
11. Negoziazione di valute - -
12. Altri servizi 17.466 1.200
Totale 28.433.323 32.301.595

Le commissioni attive dell'esercizio derivano in prevalenza dalla attività di negoziazione per conto della clientela.

5.2 Composizioni delle "Commissioni passive"

Dettaglio Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
1. Negoziazione per conto proprio (89.826) (102.859)
2. Esecuzione di ordini per conto dei clienti (576.002) (1.354.066)
3. Collocamento e distribuzione (42.485) (1.164.240)
- di titoli (42.485) (1.164.240)
- di servizi di terzi - -
- gestioni di portafogli - -
- altri - -
4. Gestione di portafoglio - (7.604)
- propria - -
- delegata da terzi - (7.604)
5. Raccolta ordini (195.342) (774)
6. Consulenza in materia di investimenti (3.995) (4.475)
7. Custodia e amministrazione - -
8. Altri servizi (95.475) (49.700)
Totale (1.003.125) (2.683.718)

Sezione 6 – Interessi – Voci 70 e 80

6.1 Composizione degli "Interessi attivi e proventi assimilati"

Titoli di Altre Totale Totale
Voci/Forme tecniche debito Finanziamenti operazioni 31 12 2022 31 12 2021
1. Att. fin. valutate al f.v. con impatto a conto
economico:
310.945 - - 310.945 450.677
1.1 Att. Fin. detenute per per la negoziazione 310.945 - - 310.945 450.677
1.2 Att. Fin. designate al f.v. - - - - -
1.3 Att. Fin. Obbligatoriamente valutate al f.v - - - - -
2. Att. fin. Valutate al f.v. con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - -
3. Att. fin. Valutate al costo ammortizzato: - - 394.841 394.841 72.522
3.1. Crediti verso banche - - 204.735 204.735 4.652
3.2 Crediti verso società finanziarie - - 185.960 185.960 67.870
3.3. Crediti verso clientela - - 4.146 4.146 -
4. Derivati di copertura - - - - -
5. Altre attività - - 17.605 17.605 86.812
6. Passività finanziarie - - - - -
Totale 310.945 - 412.446 723.391 610.011
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired

La voce include principalmente interessi attivi su titoli obbligazionari detenuti per la negoziazione. Non risultano in essere interessi attivi su attività finanziarie impaired.

6.4 Composizione degli "Interessi passivi e oneri assimilati"

Altri Altre Totale Totale
Voci/Forme tecniche Pronti contro termine Finanziament
i
Titoli operazioni 31 12 2022 31 12 2021
1. Pass.fin. valutate al costo ammortizzato (537.365) (402.018) (2.328) (60.433) (1.002.144) (1.549.467)
1.1. Verso banche (537.365) (402.018) - (60.433) (999.816) (1.525.983)
1.2 Verso società finanziarie - - (2.328) - (2.328) (23.484)
1.3. Verso clientela - - - - - -
1.4. Titoli in circolazione - - - - - -
2. Pass. fin. di negoziazione - - - - - -
3. Pass. fin. designate al fair value - - - - - -
4. Altre passività - - - (369.576) (369.576) (937.854)
5. Derivati di copertura - - - - - -
6. attività finanziarie - - - - - -
Totale (537.365) (402.018) (2.328) (430.009) (1.371.720) (2.487.321)
di cui : interessi passivi relativi ai debiti per leasing (60.433) (60.433) (70.770)

La voce include principalmente interessi passivi derivanti in prevalenza da operazioni di prestito titoli.

Sezione 7 – Dividendi e proventi simili – Voce 90

7.1 Composizione dei "Dividendi e proventi simili"

31 12 2022 31 12 2021
Voci / Proventi Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
1. Attività finanziarie
detenute per la negoziazione
7.978.590 - 5.994.382 -
2. Attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- - - -
3. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - -
4. Partecipazioni - - - -
Totale 7.978.590 - 5.994.382 -

I dividendi si riferiscono in prevalenza a quanto di competenza per l'esercizio 2022 in relazione ai titoli di proprietà in portafoglio.

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 120

8.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Rettifiche di valore Riprese di valore
Terzo Stadio
Second
Primo
Voci/Rettifiche
o
stadio
stadio
Write-off
Impaired acquisite o
originate
Primo e Totale Totale
Altre Write-off Altre secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisite o
originate
31 12 2022 31 12 2021
1. Titoli di debito - - - - - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - (146.930) - - - - - (146.930) 24.591
Totale - - - (146.930) - - - - - (146.930) 24.591

Le rettifiche di valore effettuate nell'esercizio si riferiscono a svalutazioni di crediti verso clientela del settore Corporate.

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 140

9.1 Composizione delle "Spese per il personale"

Voci / Settori Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
1. Personale dipendente (17.251.630) (19.065.005)
a) salari e stipendi (13.610.574) (15.870.186)
b) oneri sociali (2.501.036) (2.392.966)
c) indennità di fine rapporto (520.130) (502.826)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale - -
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
h) altri benefici a favore di dipendenti (619.890) (299.027)
2. Altro personale in attività (104.819) (1.885.764)
3. Amministratori e sindaci (878.622) (880.924)
4. Personale collocato a riposo - -
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende - -
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società - -
Totale (18.235.071) (21.831.693)

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

anno 2022 anno 2021
Dirigenti 19 16
Quadri direttivi 56 56
Restante personale 55 52
Totale 130 124

Il numero medio dei dipendenti è stato calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero dei mesi lavorati sull'anno.

9.3 Composizione delle "Altre spese amministrative"
-- ------------------------ -- -- -- ------------------------------
Voci/Valori Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Compensi a professionisti esterni (895.290) (561.395)
Spese di quotazione su Euronext Growth Milan (10.830) (737.283)
Imposte indirette e tasse (114.584) (120.725)
Affitti immobili e spese condominiali (116.901) (108.420)
Appalto pulizie locali (45.002) (45.002)
Spese energetiche (167.066) (95.700)
Spese telefoniche (43.144) (48.873)
Premi di assicurazioni (42.019) (42.018)
Materiali per ufficio (40.522) (47.750)
Abbonamenti ed acquisto pubblicazioni (19.752) (20.567)
Spese rappresentanza e omaggi superiori a 50 Euro (601.312) (477.210)
Oneri per viaggi e missioni (126.186) (47.839)
Spese per pubblicità e pubblicazioni (14.779) (3.815)
Contributi associazioni di categoria (295.142) (238.505)
Manutenzione mobili e impianti (119.064) (111.571)
Servizi informativi (2.551.553) (2.270.698)
Spese accesso al mercato (3.368.237) (3.494.260)
Altre spese hardware e software (541.368) (544.366)
Altre (61.566) (122.661)
Totale (9.174.317) (9.138.658)

Sezione 11 – Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 160

11.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali"

Ammortamento Rettifiche di
valore per
Riprese Risultato netto
(a-b+c)
Risultato netto
Voci/Rettifiche e riprese di valore (a) deterioramento
(b)
di valore
( c )
31 12 2022 31 12 2021
1 Ad uso funzionale (987.664) - - (987.664) (975.688)
- Di proprietà (275.688) - - (275.688) (263.712)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (711.976) - - (711.976) (711.976)
2 Detenute a scopo di investimento - - - - -
- Di proprietà - - - - -
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale (987.664) - - (987.664) (975.688)

Le immobilizzazioni materiali sono ammortizzate in funzione dell'effettivo deperimento tecnico-economico.

Non è stato necessario apportare svalutazioni agli asset di proprietà iscritti in bilancio dal momento che non sono stati identificati indicatori di impairment.

Sezione 12 – Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 170

12.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Ammortamento Rettifiche di
valore per
Riprese Risultato netto
(a-b+c)
Risultato netto
Voci/Rettifiche e riprese di valore (a) deterioramento
(b)
di valore
( c )
31 12 2022 31 12 2021
1. Avviamento - - - - -
2. Attività immateriali - - - - -
2.1 Di proprietà (70.714) - - (70.714) (70.373)
- Generate internamente - - - - -
- Altre (70.714) - - (70.714) (70.373)
2.2 Acquisite in leasing finanziario - - - - -
Totale (70.714) - - (70.714) (70.373)

Le immobilizzazioni immateriali sono ammortizzate in funzione dell'effettivo deperimento tecnico-economico.

Non è stato necessario apportare svalutazioni agli asset di proprietà iscritti in bilancio dal momento che non sono stati identificati indicatori di impairment ai sensi dello IAS 36.

Sezione 13 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 180

13.1 Composizione degli "Altri proventi e oneri di gestione"

ALTRI PROVENTI

Altri proventi Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Altri ricavi 1.040.471 318.811
Totale 1.040.471 318.811
ALTRI ONERI
Altri oneri Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
Spese e commissioni bancarie (421.719) (316.307)
Altri oneri (68.640) (93.147)
Totale (490.359) (409.454)

Sezione 14 – Utile (perdite) delle partecipazioni – Voce 200

14.1 "Composizione degli utili(perdite) delle partecipazioni

Sezione 18 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 250

18.1 Composizione delle " Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"

Totale Totale
31 12 2022 31 12 2021
IRES IRAP ALTRE IRES IRAP ALTRE
1. Imposte correnti (-) (2.589.973) (148.214) - (3.835.195) (259.954) -
2. Variazioni delle imposte correnti
dei precedenti esercizi (+/-)
4.493 - - 341.830 53.694 -
3. Riduzione delle imposte correnti
dell'esercizio (+)
- - - - - -
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio - - - - - -
per crediti d'imposta di cui alla legge 214/2011 (+) - - - - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 158.203 - - 700.428 - -
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (71.938) - - (86.672) - -
(2.499.215) (148.214) - (2.879.609) (206.260) -
Imposte di competenza dell'esercizio (-)
(-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5)
(2.647.429) (3.085.869)

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Voci/Valori 31 12 2022 31 12 2021
(A) Utili (Perdite) al lordo delle imposte dall'operatività corrente 7.602.405 8.733.388
(B) Utili (Perdite) al lordo delle imposte delle attività non correnti in via di dismissione - -
(A+B) Utili (Perdite) al lordo delle imposte 7.602.405 8.733.388
Aliquota fiscale corrente IRES (%) 24,0% 24,0%
Onere fiscale teorico (1.824.577) (2.096.013)
IRAP - -
Differenze permanenti (827.345) (1.385.380)
Svalutazioni/riprese di valore di attività per imposte anticipate e attività per imposte anticipate
precedentemente non iscritte
- -
Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi 4.493 395.524
Altro - -
Imposte sul reddito dell'esercizio (2.647.429) (3.085.869)
di cui:
Imposte sul reddito dell'esercizio dall'operatività corrente (2.647.429) (3.085.869)
Imposte sul reddito dell'esercizio delle attività non correnti in via di dismissione - -

Parte D

Altre informazioni

Sezione 1 – Riferimenti specifici sulle attività svolte

Attività di negoziazione in conto proprio

A.1 ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE IN CONTO PROPRIO

Operazioni con
controparti del gruppo
Operazioni con
altre controparti
A - Acquisti nell'esercizio
A1. Titoli di debito - -
A2. Titoli di capitale - 5.524.241
A3. Quote di O.I.C.R. - 59.570
A4. Strumenti derivati - 1.446.423.977
- derivati finanziari - 1.446.423.977
- derivati creditizi - -
B - Vendite nell'esercizio
B1. Titoli di debito - -
B2. Titoli di capitale - 5.532.485
B3. Quote di O.I.C.R. - 58.909
B4. Strumenti derivati - 1.184.749.601
- derivati finanziari - 1.184.749.601
- derivati creditizi - -

B. Attività di esecuzione di ordini per conto dei clienti

B.1 ATTIVITÀ DI ESECUZIONE DI ORDINI PER CONTO DEI CLIENTI

Operazioni con
controparti del gruppo
Operazioni con
altre controparti
A - Acquisti nell'esercizio
A1. Titoli di debito - 2.075.793.026
A2. Titoli di capitale - 8.332.207.470
A3. Quote di O.I.C.R. - 2.610.662.405
A4. Strumenti derivati - 1.884.610.133
- derivati finanziari - 1.884.610.133
- derivati creditizi - -
B - Vendite nell'esercizio
B1. Titoli di debito - 1.881.454.569
B2. Titoli di capitale - 6.415.097.803
B3. Quote di O.I.C.R. - 2.392.846.683
B4. Strumenti derivati - 1.304.534.057
- derivati finanziari - 1.304.534.057
- derivati creditizi - -

C. Attività di gestione di portafogli

C.1 VALORE COMPLESSIVO DELLE GESTIONI DI PORTAFOGLIO

Totale
31 12 2022
Totale
31 12 2021
Gestioni
proprie
Gestioni ricevute
in delega
Gestioni
proprie
Gestioni ricevute
in delega
1. Titoli di debito 166.009 1.074.029 - 11.116.349
di cui titoli di stato 118.022 1.074.029 - 845.040
2. Titoli di capitale 29.751 54.951.012 - 72.645.829
3. Quote di O.I.C.R. 146.739 - - -
4. Strumenti derivati - - - -
- derivati finanziari - - - 27.230
- derivati creditizi - - - -
5.Altre attività - - - -
6. Passività - - - -
Totale Portafofogli gestiti 294.512 56.025.041 - 83.762.178

C.2 GESTIONI PROPRIE E RICEVUTE IN DELEGA : OPERATIVITÀ NELL'ESERCIZIO

Gestioni proprie Gestione ricevute in
delega
A. Gestioni proprie
A.1 Acquisti nell'esercizio 385.390 -
A.2 Vendite nell'esercizio 43.392 -
B. Gestioni ricevute in delega
B.1 Acquisti nell'esercizio - 189.262.992
B.2 Vendite nell'esercizio - 215.973.012

C.3 GESTIONI PROPRIE : RACCOLTA NETTA E NUMERO CONTRATTI

Totale Totale
31 12 2022 31 12 2021
Raccolta nell'esercizio 400.000 -
Rimborsi nell'esercizio - -
Numero di contratti 1 -

D. Attività di collocamento

D.1 COLLOCAMENTO CON E SENZA GARANZIA

Totale Totale
31 12 2022 31 12 2021
1. Titoli collocati con garanzia:
1.1 Titoli strutturati - -
- a valere su operazioni curate da società del gruppo - -
- a valere su altre operazioni - -
1.2 Altri titoli 33.927.600 97.020.001
- a valere su operazioni curate da società del gruppo - -
- a valere su altre operazioni 33.927.600 97.020.001
Totale titoli collocati con garanzia (A) 33.927.600 97.020.001
2. Titoli collocati senza garanzia:
2.1 Titoli strutturati - -
- a valere su operazioni curate da società del gruppo - -
- a valere su altre operazioni - -
2.2 Altri titoli 36.999.987 53.392.409
- a valere su operazioni curate da società del gruppo - -
- a valere su altre operazioni 36.999.987 53.392.409
Totale titoli collocati senza garanzia (B) 36.999.987 53.392.409
Totale titoli collocati (A+B) 70.927.587 150.412.410

E. Attività di ricezione e trasmissione ordini

E.1 ATTIVITÀ DI RICEZIONE E TRASMISSIONE ORDINI

Operazioni con
controparti del gruppo
Operazioni con altre
controparti
A - Ordini acquisti intermediati nell'esercizio
A1. Titoli di debito - 1.764.377.315
A2. Titoli di capitale - 783.825.931
A3. Quote di O.I.C.R. - 435.363.427
A4. Strumenti derivati - -
- derivati finanziari - -
- derivati creditizi - -
A5.Altro - -
B - Ordini di vendita intermediati nell'esercizio
B1. Titoli di debito - 1.957.206.085
B2. Titoli di capitale - 787.340.093
B3. Quote di O.I.C.R. - 460.620.064
B4. Strumenti derivati - -
- derivati finanziari - -
- derivati creditizi - -
B5.Altro - -

Nel corso dell'esercizio 2018 non sono state effettuate operazioni con controparti di gruppo, similmente a quanto accaduto nel precedente esercizio

F. Consulenza in materia di:

31 12 2022 31 12 2021
Attività di consulenza corporate 8.782.931 4.537.681
Informativa e analisi finanziaria online istituzionali 992.552 1.031.835
Informativa e analisi finanziaria online retail 207.599 240.703
Consulenza strumentale 2.402.767 1.925.268
Consulenza alla gestione 1.905.598 1.781.490
Totale 14.291.447 9.516.977

H. Custodia e amministrazione di strumenti finanziari

31 12 2022 31 12 2021
- Titoli di terzi depositati presso terzi 675.216.744 316.967.261
- Titoli di proprieta' depositati presso terzi 30.316.064 21.757.004
- di cui
titoli di stato - -
obbligazioni 6.208.154 8.930.320
azioni e quote 24.105.280 12.645.015
altri 2.630 181.669

L. Impegni

La società non ha nessun impegno.

Sezione 2 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

Nella società esistono una funzione di risk-management che applica controlli di secondo livello all'attività aziendale e una funzione di revisione interna che applica i controlli di terzo livello. Entrambe le funzioni sono indipendenti l'una dall'altra e rispondono al Consiglio di Amministrazione societario. Verifiche sindacali sul loro operato vengono effettuate con cadenza almeno trimestrale.

Intermonte ha una cultura aziendale di "rischio contenuto", trattandosi di una società di tipo cooperativo in cui il management è anche il principale azionista.

Il modello di business della società porta a identificare nel rischio di posizione e nel rischio di controparte i principali rischi aziendali.

Il primo rischio deriva dal fatto che il gruppo, attraverso la propria controllata Intermonte SIM, gestisce in conto proprio parte del proprio patrimonio ed è dal 2013 market maker su IDEM. Questo ha comportato un aumento della rischiosità delle posizioni in derivati, con un modesto aumento del rischio complessivo del portafoglio di negoziazione.

Il secondo rischio deriva dall'attività principale di Intermonte SIM come intermediario sui mercati italiani, principalmente sul mercato azionario (Euronext Milan) ma soprattutto dall'attività di negoziazione in conto proprio di derivati OTC fatti con la propria clientela.

La funzione di Risk Management giornalmente monitora la situazione di rischiosità del portafoglio di negoziazione e le esposizioni a rischio controparte verso la propria clientela o verso le controparti con cui Intermonte opera, relazionando periodicamente al CdA gli eventuali superamenti dei limiti vigenti che, per quanto attiene i rischi di investimento, sono stati autorizzati, a seguito di informativa del Risk, dall'Amministratore Delegato o dal Responsabile Area Global Markets e Proprietà, ciascuno nei limiti del mandato ricevuto dal CdA stesso, mentre per quanto attiene gli sconfinamenti ai limiti di esposizione massima della clientela e/o delle controparti di Intermonte, sono stati eventualmente autorizzati dal Responsabile Sales Force Equity o dal Responsabile Area Operativa Securities.

Idonee procedure aziendali sono state redatte a riguardo, riepilogando tutti i limiti in essere e tutti i poteri spettanti al consiglio o ai singoli membri del management.

2.1 Rischi di mercato

2.1.1 Rischio di tasso di interesse

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Nell'ambito dei rischi di mercato, definiamo il rischio di tasso di interesse come il rischio di subire perdite causato da un'avversa variazione del livello dei tassi di interesse.

L'esposizione del gruppo Intermonte a tale rischio è strettamente correlata alla componente obbligazionaria e alla componente in derivati su titoli azionari del portafoglio di proprietà.

Le obbligazioni in portafoglio sono costituite principalmente da titoli di debito governativo (principalmente depositate in Cassa di Compensazione e Garanzia) e debito corporate (senior o subordinato), non coperte al rischio tasso.

La componente derivativa è invece composta da opzioni su single stock, con scadenza fino a 5 anni, per la quale la copertura del rischio tasso avviene tramite futures su titoli di stato. La gestione di questo rischio risulta assai semplificata dall'assenza in portafoglio di prodotti derivati su tasso e su volatilità (quali per esempio caps, floors, swaptions, etc.).

Per finanziare l'operatività della proprietà e quella di negoziazione in conto proprio, Intermonte SIM utilizza sia mezzi propri sia capitale di terzi, ricorrendo ai finanziamenti bancari in conto corrente e al mercato del prestito titoli.

Le operazioni di finanziamento ed impiego della liquidità mediante l'utilizzo di questi strumenti finanziari sono sempre di breve durata (mediamente 2 settimane per i pronti contro termine e 1 mese per il prestito titoli) e a tasso variabile.

Informazioni di natura quantitativa

1. PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (DATA DI RIPREZZAMENTO) DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Tipologia A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni
fino a 10
anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività
1.1 Titoli di debito 1.197.836 253.108 3.383.194 350.010 1.108.758
1.2 Altre attività 44.394.191
2. Passività
2.1 Debiti
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività 15.914.201
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
Posizioni lunghe 35.218.267 98.359.370 45.246.106 29.171.263
Posizioni corte 46.521.513 146.629.492 12.737.512 2.106.490
- Altri
Posizioni lunghe 110.477 53.633.637 216 5.651.650
Posizioni corte 52.877.907 5.762.343 755.730
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
Posizioni lunghe 39.369.744 4.278.878 3.964.396 67.357.400 1.196.609
Posizioni corte 76.797.284 16.092.907 5.379.702 14.544.378 3.352.757
- Altri
Posizioni lunghe 38.279.471 92.772.682 3.434.375
Posizioni corte 5.407.057 84.531.136 1.118.535 229.800 44.000.000

2. PORTAFOGLIO IMMOBILIZZATO: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (DATA DI RIPREZZAMENTO) DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

Voci/durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni
fino a 10
anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività
1.1 Titoli di debito
1.2 Altre attività 106.217.731
2. Passività
2.1 Debiti 55.979.440
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività
3. Derivati
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte

3. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER LA MISURAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

La gestione del rischio di tasso di interesse per la SIM è regolata da un'apposita procedura interna "Gestione Rischi Portafoglio" approvata dal Consiglio di Amministrazione. Tale documento stabilisce le modalità da seguire e i limiti da rispettare per l'assunzione di tutti i rischi di mercato nell'ambito dell'attività di investimento in conto proprio.

Le analisi principali riguardanti il rischio di tasso di interesse vengono effettuate sia utilizzando alcuni indicatori sulla composizione del portafoglio (limiti di rating, di tipologia di debito governativo o corporate, di debito subordinato, di esposizione obbligazionaria complessiva netta e lorda, di assorbimento di liquidità, di duration), sia controllando la massima perdita potenziale dei portafogli (Value at Risk). Per la misurazione del VAR, calcolato su un orizzonte temporale di un giorno al 99% di probabilità, il Risk Management utilizza un software esterno validato internamente.

La verifica e il rispetto dei limiti viene effettuata giornalmente dalla funzione di Risk Management e relazionata periodicamente al CdA.

2.1.2 Rischio di prezzo

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Nell'ambito dei rischi di mercato definiamo il rischio di prezzo come il rischio di subire perdite causato da variazioni sfavorevoli del mercato azionario e delle volatilità.

L'esposizione del gruppo Intermonte al rischio prezzo è connessa al solo portafoglio di negoziazione di vigilanza. Come già precedentemente accennato, l'assenza di prodotti strutturati nella composizione del portafoglio semplifica ed agevola la rilevazione e il monitoraggio anche del rischio prezzo. Le esposizioni su singola azione o su indici azionari implicite nei derivati sono sempre delta-hedgiate.

La società ricorre principalmente all'utilizzo di:

  • Azioni quotate appartenenti alla Borsa Italiana;
  • Futures su indici e su singola azione quotati sulla Borsa Italiana;
  • Opzioni su indici e su singola azione quotate sulla Borsa Italiana;
  • Warrants e covered warrants su azioni e indici quotati sulla Borsa Italiana;
  • Diritti quotati;
  • Obbligazioni convertibili;
  • Futures su dividendi quotati sulla Borsa Italiana;
  • Futures sui principali indici di borsa europei e mondiali.

La società può comunque investire anche in strumenti diversi da quelli sopra descritti.

Informazioni di natura quantitativa

1. TITOLI DI CAPITALE E O.I.C.R.

Portafoglio di negoziazione Altro
Valore di bilancio Valore di bilancio
Titoli di capitale/O.I.C.R. Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2
Trading portfolio Other
Carrying amount Carrying amount
Level 1
Level 2
Level 3
Level 1 Level 2 Level 3
1. Titoli di capitale 43.469.716 336.806
2. O.I.C.R. 2.781 9.250
2.1 di diritto italiano 2.781 9.250
- armonizzati aperti
- non armonizzati aperti
- chiusi 2.781 9.250
- riservati
- speculativi
2.2 di altri Stati UE
- armonizzati
- non armonizzati aperti
- non armonizzati chiusi
2.3 di Stati non UE
- aperti
- chiusi
Totale 43.472.497 346.056

2. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER L'ANALISI DEL RISCHIO DI PREZZO

La gestione del rischio di prezzo è regolata dalla stessa procedura interna con cui viene regolato anche il rischio di tasso di interesse ("Gestione Rischi Portafoglio").

Il VAR (Value at Risk) viene calcolato separatamente sul portafoglio di proprietà azionario, sul portafoglio obbligazionario e sul portafoglio di proprietà complessivo di Intermonte SIM e sui singoli portafogli di Intermonte Partners SIM.

Il VAR rappresenta la massima perdita potenziale su un predeterminato orizzonte temporale e con un preciso livello di confidenza. Intermonte utilizza un VAR calcolato al 99% di confidenza su un orizzonte temporale di un giorno. Esso viene valorizzato e diffuso giornalmente dal Risk Management utilizzando la media tra le due metodologie disponibili sul software in uso: metodo "Montecarlo" e metodo "Storico". Verifiche effettuate dall'unità di Risk Management hanno evidenziato come il metodo utilizzato sia prudenziale.

VaR (1D) - 2022
Portafoglio Medio Min Max
Dir. Trad. Fixed Income 59.644 20.990 97.212
M.M.C.D. Algo Equity 38.466 8.537 76.658
M.M.C.D. Derivatives 732.091 259.909 1.244.948
Dir.Trad.Commmod. 114.963 27.872 205.286
INTERMONTE TOTAL 731.332 267.237 1.605.641

Oltre al rischio complessivo, è oggetto di valutazione anche il rischio relativo a ciascun titolo di capitale (o meglio ciascun sottostante). Nella reportistica giornaliera diffusa dal Risk Management sono presenti indicatori e controlli con limiti di esposizione azionaria netta, esposizione azionaria lorda, di controvalore in obbligazioni convertibili, di assorbimento di liquidità e di greche (cash gamma 1%, vega, rho) per portafoglio e per singolo sottostante.

La verifica ed il rispetto dei limiti viene effettuata giornalmente dalla Funzione di Risk Management, che comunica al top management la posizione in essere.

La definizione dei limiti di investimento della proprietà e la loro attribuzione spettano al Consiglio di Amministrazione. In caso di superamento dei limiti allocati, ove particolari circostanze lo richiedano e in maniera temporanea, L'Amministratore Delegato e/o il Responsabile dell'Area Global Markets possono autorizzare l'esposizione, sebbene l'operato di questi sia oggetto di informativa e ratifica al primo Consiglio di Amministrazione utile.

2.1.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

L'esposizione al rischio di cambio è di entità limitata per il gruppo. Essa deriva principalmente dall'attività di intermediazione che Intermonte SIM svolge anche sui mercati regolamentati esteri e quindi alla disponibilità minima in valuta estera che la SIM deve detenere sui propri conti correnti in valuta, secondariamente, dall'attività del portafoglio di proprietà, che può investire in strumenti denominati in valuta diversa dall'euro, obbligazioni e azioni, queste ultime comunque sempre coperte al rischio cambio tramite futures su currencies. Tali attività generano flussi commissionali e marginali in valuta, i quali alimentano i conti di appoggio accesi presso le settlement house di cui la società si avvale.

Tutta la posizione in cambi di Intermonte SIM è accentrata sul portafoglio di Tesoreria che gestisce il rischio di cambio per tutte le operazioni sia in conto proprio che in conto terzi.

La Tesoreria si avvale di strumenti di home banking che, di concerto con le evidenze contabili interne alle quali pure ha accesso, permettono un monitoraggio continuo e in tempo reale delle giacenze in valuta presenti sui vari conti valutari.

Il ricorso frequente ad operazioni sul mercato forex (operazioni spot, forwards e swaps) per convertire in euro tali giacenze produce effetti sicuramente adeguati al fine della mitigazione del rischio cambio. Intermonte Partners SIM ha come posizioni in divisa estera solo un piccolo conto corrente.

Informazioni di natura quantitativa

1. DISTRIBUZIONE PER VALUTA DI DENOMINAZIONE DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Valute
Voci
Dollari
Sterline
Yen
USA
Dollari
canadesi
Franchi
Svizzeri
Altre
valute
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Altre attività finanziarie
2. Altre attività 3.824.462 1.485.488 105.167 152.018 3.563.893 963.016
3. Passività 7.776 42 3.146.111
3.1 Debiti 7.776 42 3.146.111
3.2 Titoli di debito
3.3 Passività subordinate
3.4 Altre passività finanziarie
4. Altre passività
5. Derivati finanziari
- Opzioni
Posizioni lunghe
Posizioni corte
- Altri
Posizioni lunghe
Posizioni corte
Totale attività 3.824.462 1.485.488 105.167 152.018 3.563.893 963.016
Totale passività 7.776 42 0 0 3.146.111 0
Sbilancio (+/−) 3.816.686 1.485.446 105.167 152.018 417.782 963.016

2.1.4 Operatività in strumenti finanziari derivati

Il Gruppo Intermonte opera in strumenti derivati sia con finalità di investimento direzionale, sia con l'obiettivo di effettuare coperture (hedging) di posizioni, sia in conto proprio che per la propria clientela.

Per quanto riguarda il mercato IDEM, la controllata Intermonte SIM sul conto terzi nel corso dell'esercizio 2022 circa lo 0,001% dei futures su indice (15° posto), lo 0,11% dei mini-futures su indice (9° posto), lo 0,02% delle opzioni su indice (14° posto), lo 0,48% delle opzioni isoalfa (11° posto) e lo 0,001% degli stock futures (8° posto).

Per quanto riguarda il conto proprio, invece, Intermonte SIM ha scambiato nel corso dell'esercizio 2022 circa lo 0,14% dei futures su indice (8° posto), lo 0,001% dei mini-futures su indice (7° posto), il 4,64% delle opzioni su indice (2° posto), il 3,58% delle opzioni isoalfa (5° posto) e il 19,06% degli stock futures (1° posto).

La classifica è condotta tra gli associati Assosim per numero di contratti derivati negoziati.

Il desk derivati azionari della società da marzo 2013 svolge la funzione di Market Maker. Al 31 dicembre 2022 il desk era market maker su 50 titoli azionari italiani (i principali dell'indice FTSEMIB e non solo), sia sul future che sull'opzione e sull'indice FTSEMIB. L'attività del desk sui derivati è sempre delta-hedgiata o attraverso posizioni in stock futures o direttamente sui titoli cash sottostanti, di conseguenza, i rischi di posizione associati ai prodotti derivati si sono sempre mantenuti su livelli contenuti. Sono presidiati quotidianamente dal risk management i rischi di greche associati all'operatività in derivati, in particolar modo il rischio gamma, il rischio vega e il rischio rho.

La capogruppo Intermonte Partners SIM ha iniziato attività di trading da marzo 2014 in strumenti derivati su merci. Nello specifico si tratta di arbitraggi (spread su diverse scadenze) in strumenti finanziari listati di tipo futures su certificati di emissioni di CO2. Il rischio tasso di interesse viene coperto attraverso futures listati su tassi euribor a 3 mesi, mentre il rischio di posizione sulla merce viene coperto detenendo in portafoglio (posizione hedgiata) le quote di CO2 (cosiddette quote EUA).

2.2 Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Con l'entrata in vigore dallo scorso 30.06.2021 del Regolamento Europeo 2033/2019 (IFR) che ha sostituito per i gruppi di imprese di investimento la precedente CRR in materia di vigilanza prudenziale, il rischio operativo non è più calcolato (metodo base) in maniera proporzionale al

margine di intermediazione contabile, ma è suddiviso in singoli requisiti detti "k-factors", specifici per ciascun servizio MIFID offerto dalle SIM del gruppo. Intermonte ha sviluppato comunque un modello interno per la gestione di tali rischi. L'approccio è concepito in modo tale da combinare in modo omogeneo tutte le principali fonti informative (informazioni o dati di perdita) sia qualitative, sia quantitative.

La componente quantitativa si basa sulla raccolta, sull'analisi e sulla modellizzazione statistica dei dati storici di perdita.

La componente qualitativa è focalizzata, invece, sulla valutazione del profilo di rischio delle singole attività aziendali (Self Risk Assesment). In quest'ambito, il coinvolgimento della Società avviene sotto diversi aspetti: nella fase di identificazione dei processi e dei rischi da valutare; nella valutazione da parte dei responsabili di processo dei rischi stessi; nell'individuazione di possibili piani di mitigazione e di aree di miglioramento; nella condivisione con le funzioni centrali delle priorità e della fattibilità tecnico-economica degli interventi di mitigazione. Il tutto poi correlato da simulazioni Montecarlo del rischio ipotizzabile.

Per la Società, il disegno organizzativo contempla l'introduzione di referenti precisi per ogni singola area aziendale per quanto concerne le attività di validazione. È previsto inoltre il coinvolgimento del middle e del top management nella fase di valutazione qualitativa del profilo di rischio e nella definizione delle strategie mitigative.

La funzione coordinatrice di tale processo è sempre la funzione predisposta al controllo del rischio.

Informazioni di natura quantitativa

Per quanto riguarda i k-factors relativi al Risk-To-Client, al 31 dicembre 2022, il gruppo ha allocato capitale pari a Euro 34.618 a fronte del AUM (Assets Under Management), 328.100 euro a fronte del CMH (Client Money Held), Euro 212.135 a fronte del ASA (Assets Safeguarded and Administrated) e Euro 77.791 a fronte del COH (Client Orders Handled).

Per quanto riguarda i k-factors relativi al Risk-To-Firm, al 31 dicembre 2022, il gruppo ha allocato capitale pari a Euro 85.653 a fronte del DTF (Daily Trading Flow), ossia a fronte delle negoziazioni in conto proprio (cash e derivati).

Per quanto riguarda, invece, il modello sviluppato internamente, l'accantonamento di capitale su base annua risulta essere stato pari a Euro 3.770.923.

2.3 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. ASPETTI GENERALI

Operando prevalentemente come intermediario sul mercato azionario e non prevedendo fra le proprie attività quella puramente creditizia, Intermonte non è soggetta al "rischio di credito tradizionale" tipico delle istituzioni bancarie.

Intermonte SIM agisce in qualità di intermediario sui mercati mobiliari regolamentati domestici come aderente diretto e sui principali mercati azionari esteri avvalendosi di altri brokers. L'attività del proprio portafoglio di proprietà si estende a titoli obbligazionari, azionari, derivati su indici, su azioni, su tassi di interesse, su valute e su commodities, sia listati che OTC. La liquidità viene altresì gestita dalla Tesoreria avvalendosi di strumenti monetari (time deposit, linee di finanziamento, pronti contro termine).

Da quanto sopra esposto, il rischio di credito e controparte di Intermonte è quindi limitato essenzialmente a: i finanziamenti in essere con le altre controparti istituzionali, il rischio di mancato regolamento (tipicamente a due giorni) delle negoziazioni in conto terzi, i contratti derivati negoziati OTC, le operazioni sul mercato dei derivati quotati (per le quali è previsto un versamento giornaliero di margini alla clearing house, margini che il cliente potrebbe aver difficoltà a versare) e le operazioni di prestito titoli.

Al fine di gestire questa tipologia di rischio la società ha adottato una procedura interna ("Assunzione Rischio di Controparte e di Credito") con la descrizione del processo per affidare una nuova controparte/cliente e per valutare le esposizioni creditizie verso ciascuna controparte affidata.

Con l'entrata in vigore della nuova IFR, dal 30 giugno 2021, tali poste non rientrano più nel calcolo del rischio di credito, rischio da cui sono esentate le imprese di investimento. Infatti, i cc attivi bancari sono inclusi dal nuovo IAS nelle poste di bilancio comprese nella voce "Cassa", equiparate quindi, per le SIM, alle poste con zero rischio.

Intermonte Partners SIM è soggetta a rischio di controparte solo in maniera residuale, operando quasi esclusivamente su derivati listati e quindi essendo esposta solo verso CCPs.

Informazioni di natura quantitativa

1. GRANDI ESPOSIZIONI

Nel corso dell'anno il Gruppo ha fatto registrare solo poche volte esposizioni rilevanti da costituire delle "grandi esposizioni" (ossia oltre il 10% del proprio CET1).

La principale esposizione è sempre stata verso CC&G ed è costituita dai margini e dai Default Funds depositati per la propria operatività di investimento in conto proprio e di negoziazione in conto terzi.

Altre grandi esposizioni sono state occasionalmente quelle verso primarie banche italiane o europee, costituite sempre per lo più dalla liquidità societaria in eccesso depositata in conto corrente o per l'esposizione derivante da derivati otc.

Con l'entrata in vigore della nuova IFR le SIM non sono più tenute a segnalare le loro "grandi esposizioni", ma a segnalare solo le loro esposizioni tali per cui ci sia da richiedere la copertura patrimoniale aggiuntiva a fronte del rischio di concentrazione.

Si segnala inoltre che, con la nuova IFR, concorrono a formare l'esposizione solo le operazioni attinenti al portafoglio di negoziazione e quindi sono escluse le esposizioni derivanti dal portafoglio immobilizzato (cc bancari, altre partecipazioni, ecc.).

Oltre alla verifica secondo i criteri di vigilanza, il Risk Manager provvede alla verifica quotidiana della concentrazione societaria sui principali nomi emittenti su cui è esposto il portafoglio di proprietà e verso i propri clienti/controparti.

Tale esposizione è calcolata secondo una metodologia prudenziale e cartolarizzata al top management su base giornaliera.

2. CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI ED INTERNI

Intermonte si avvale dell'agenzia di rating esterna S&P per assegnare i rating alle proprie controparti.

Per le Esposizioni per Cassa, è da segnalare l'esposizione verso CC&G in Classe 1. Il resto delle esposizioni riguarda soggetti principalmente non retati (per lo più intermediari vigilati come Sim, SGR o fondi oppure imprese).

Nelle esposizioni Senza Rating in Derivati, da segnalare quelle verso due clienti della controllata in derivati OTC.

Classi di rating esterni
Esposizioni classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 Senza rating Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 67.648.135 77.594 1.213.620 82.741 5.964.471 74.986.561
-
Primo stadio
67.648.135 77.594 1.213.620 82.741 5.964.471 74.986.561
-
Secondo stadio
-
Terzo stadio
-
Impaired acquisite o originate
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
-
Primo stadio
-
Secondo stadio
-
Terzo stadio
-
Impaired acquisite o originate
3. Attività finanziarie in corso di dismissione
-
Primo stadio
-
Secondo stadio
-
Terzo stadio
-
Impaired acquisite o originate
Totale delle attività finanziarie
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
-
Primo stadio
-
Secondo stadio
-
Terzo stadio
-
Impaired acquisiti/e o originati/e
5. Altre 8.432.700 12.639.297 21.071.998
Totale impegni ad erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
Totale 67.648.135 77.594 9.646.320 0 82.741 0 18.603.768 96.058.559

3. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER LA MISURAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

Per quanto attiene al rischio controparte, premesso che per le negoziazioni sull'MTA - che costituiscono il core business della società - il "lato mercato" viene garantito dalla Controparte Centrale, tale rischio sussiste per il "lato cliente" e per tutte le transazioni OTC, oltre che su tutti i mercati obbligazionari.

La società ha in essere un controllo di primo livello che, tramite una procedura di affidamento dei singoli clienti e delle controparti di mercato, verifica in tempo reale il rispetto dei limiti di esposizione massima attribuiti ai singoli clienti.

Il controllo di secondo livello è in capo alla funzione di Controllo del Rischio, che, tramite un apposito applicativo, effettua un controllo a posteriori, adottando per ogni singola controparte una metodologia di calcolo simile a quella adottata della Cassa Centrale di Compensazione e Garanzia, determinando quindi i margini iniziali e di variazione da applicare al cliente, come ulteriore elemento oggettivo di valutazione del "rischio controparte". I dettagli della metodologia applicata sono riepilogati all'interno della procedura "Assunzione Rischio di Controparte e di Credito".

Oggetto di questa tipologia di rischio sono anche le operazioni di prestito titoli e/o di pronti contro termine, per le quali la metodologia utilizzata per il calcolo del rischio associato è del tutto analoga alle compravendite di titoli.

2.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE

Il rischio di liquidità viene definito come il rischio di non poter far fronte ai propri impegni di pagamento, o per incapacità di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) oppure per incapacità di smobilizzare i propri assets senza dover subire ingenti perdite in conto capitale (market liquidity risk). Vista l'attività preponderante del gruppo nell' intermediazione titoli, i flussi e deflussi giornalieri principali di liquidità del gruppo riguardano esclusivamente i margini che la SIM deve versare presso la Cassa di Compensazione e Garanzia per far fronte all'operatività dei propri clienti e del proprio portafoglio di investimento. La situazione della liquidità aziendale è attualmente monitorata tramite reportistica giornaliera condivisa fra diversi uffici della SIM (tesoreria, risk management).

La funzione di controllo del rischio, tramite opportune analisi statistiche, è poi in grado di poter prevedere e quindi monitorare quali saranno i giorni in cui potrebbero esserci esborsi di quantità elevate di liquidità (es: data valuta post expiry). Al fine di meglio gestire il rischio di liquidità con iniziative di mitigazione e prevenzione, la società si è procurata inoltre diverse linee di credito dai maggiori istituti bancari in modo tale da poter sempre far fronte all'operatività aziendale di intermediazione e negoziazione. Pur essendo in essere un accordo con il Gruppo MPS (per 200 milioni di euro) che permette di mantenere con tale gruppo linee di credito più che sufficienti, Intermonte, nella prospettiva di una diversificazione delle fonti di approvvigionamento per mitigare il rischio di liquidità, ha ottenuto linee di finanziamento da altre medie banche italiane, evidenziando un buon merito di credito.

Giornalmente la funzione di risk management calcola le attività HQLA (High Quality Liquidity Assets) e verifica il rispetto del requisito patrimoniale secondo la IFR.

Il rischio di liquidità della capogruppo è invece estremamente limitato, vista la scarsa movimentazione dei propri attivi.

La funzione preposta al Controllo del Rischio monitora quotidianamente i flussi finanziari e di liquidità della società.

Nel corso dell'anno 2022 non si sono mai verificati casi di "mancanza di liquidità per far fronte ai propri impegni di pagamento"; il capitale della società è risultato fonte sufficiente di liquidità per garantire il corretto funzionamento delle attività societarie.

Informazioni di natura quantitativa

1. DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE – VALUTA DI DENOMINAZIONE EUR

Voci/Scaglioni temporali A vista Da oltre
1 giorno a
7 giorni
Da oltre
7 giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni a
1 mese
Da oltre
1 mese fino
a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 3 anni
Da oltre
3 anni fino
a 5 anni
Oltre
5 anni
Durata
indeterminata
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato 1.208.550 87.500 2.000.000
A.2 Altri titoli di debito 140.178 25.500 16.833 21.938 100.000 2.929.000 650.000
A.3 Finanziamenti 88.085.081 5.236.738 2.347.359 6.699.604 2.413.133 1.435.817
A.4 Altre Attività 12.031 44.382.160
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche 17.471.965 9.915.946 3.149.535 4.539.973 3.144.040 382.280
- Enti Finanziari 716.595
- Clientela 16.659.106
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività 15.914.200
Operazioni Fuori Bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale:
Posizioni lunghe 15.470.764 116.877.738 32.823.467 45.246.320 34.822.348 565 1.063.440 119.247.119
Posizioni corte 72.004.264 77.577.715 5.259.588 13.493.242 43.207.890 5.787.500 148.221.562
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di capitale:
Differenziali positivi 1.204.308
Differenziali negativi 27.636.823
C.3 Finanziamenti da
ricevere
Posizioni lunghe
Posizioni corte

Sezione 3 – Informazioni sul patrimonio

3.1 Il patrimonio dell'impresa

3.1.rmazioni di natura qualitativa

Il patrimonio del gruppo risulta composto a fine anno, prevalentemente dalle Riserve, come per l'anno precedente. In particolar modo la voce più consistente risulta essere il versamento in conto capitale da parte dei soci per Euro 13,5 milioni. Concorrono inoltre alla formazione del patrimonio: il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato per Euro 3,29 milioni e le riserve da utili pari a Euro 37 milioni. Il patrimonio della società risulta essere sufficientemente capiente per il rispetto dei limiti dettati dalla Vigilanza prudenziale europea ed in linea con le esigenze operative sia della singola società sia del gruppo (in particolare della controllata Intermonte SIM). La controllata Intermonte Sim ha emesso nel corso dell'anno 2021 un prestito subordinato pari a Euro 5 milioni di nominale.

3.1.2 Informazioni di natura quantitativa

3.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori Totale 31 12 2022 Totale 31 12 2021
1. Capitale 3.290.500 3.290.500
2. Sovrapprezzi di emissione 0 0
3. Riserve 50.482.348 51.188.417
- di utili 37.004.577 38.322.322
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre 13.477.771 12.866.095
4. (Azioni proprie) (8.562.137) (7.909.950)
5. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utile/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benifici
definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni
valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale 0 0
7 Utile (perdita) d'esercizio 6.537.593 7.196.024
Totale 51.748.304 53.764.991

3.2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

3.2.1 fondi propri

3.2.1.rmazioni di natura qualitativa

Il Gruppo Intermonte detiene strumenti finanziari propri computati come capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) per 5 milioni di euro, ma non detiene strumenti valutati come capitale di classe 2 (Tier 2 - T2).

Gli elementi positivi che costituiscono il Capitale Primario di Classe 1 (CET1) sono il capitale sociale, il sovrapprezzo di emissione e le riserve. Ad essi si contrappongono gli elementi negativi da dedurre, costituiti dalle azioni proprie, le attività immateriali, le rettifiche di valore per vigilanza e le attività fiscali differite che si riferiscono alla redditività futura.

3.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Totale
31.12.2022
Totale
31.12.2021
Fondi Propri (CET1 + AT1 + T2) 52.930.100 52.047.250
Capitale di Classe 1 (CET1 + AT1) 52.930.100 52.047.250
Capitale Primario di Classe 1 (CET1) 47.930.100 47.047.250
Strumenti di capitale interamente versati 9.790.302 9.790.302
Sovraprezzo azioni 1.415.311 1.415.311
Altre riserve 47.837.365 48.119.961
Aggiustamenti del CET1 dovuti a filtri prudenziali (152.117) (238.299)
(-) DEDUZIONI TOTALI DAL CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1 (CET1) (10.960.761) (12.040.026)
(-) Strumenti propri di CET1 (10.684.454) (10.684.454)
(-) Strumenti di CET1 detenuti direttamente (10.684.454) (10.684.454)
(-) Avviamento - -
(-) Altre attivita' immateriali (94.309) (60.865)
(-) Att. fiscali differite che si basano sulla reddit. futura e non derivano da diff. temp. al
netto delle associate pass. fisc
(181.998) (1.294.707)
CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1 (AT1) 5.000.000 5.000.000
(-) DEDUZIONI TOTALI DAL CAPITALE DI CLASSE 1 (AT1) - -
CAPITALE DI CLASSE 2 (T2) - -
(-) DEDUZIONI TOTALI DAL CAPITALE DI CLASSE 2 (AT2) - -

3.2.2 Adeguatezza patrimoniale

3.2.2.rmazioni di natura qualitativa

A fine di verificare il rispetto costante dei limiti patrimoniali stabiliti dall'Organo di Vigilanza, le procedure aziendali prevedono il controllo giornaliero dell'assorbimento patrimoniale per ogni singola tipologia di rischio. I fondi propri del Gruppo Intermonte risultano essere più che adeguati al tipo di operatività svolta.

Il requisito relativo ai fattori K totali al 31 dicembre 2022 è composto da: Euro 5.466.774 come requisito patrimoniale per il rischio di mercato, da Euro 1.987.714 come requisito patrimoniale per il rischio per l'impresa, da Euro 652.644 come requisito patrimoniale per il rischio per i clienti.

Pertanto, i coefficienti prudenziali Coefficiente di Capitale Totale di Classe 1 e Coefficiente di Fondi Propri risultano essere tutti superiori al 653%, quindi di gran lunga superiori ai requisiti regolamentari minimi (rispettivamente 75% e 100%). Il Coefficiente di Capitale Primario di Classe 1 risulta pari al 592%, sempre superiore al requisito regolamentare minimo pari al 56%. La società, oltre a verificare l'adeguatezza patrimoniale per i rischi coperti da requisiti regolamentari, utilizza anche delle metodologie interne di mitigazione degli altri rischi (es. rischio di credito, rischio AML, di condotta, di reputazione, informatico, ecc.).

REQUISITI PATRIMONIALI Totale
31 12 2022
Totale
31 12 2021
Requisito di Fondi Propri Totali (max tra 1, 2 e 3) 8.053.902 10.851.225
1) Requisito patrimoniale minimo permanente 1.000.000 1.000.000
2) Requisito relativo alle spese fisse generali 6.913.472 7.284.838
3) Requisito relativo ai fattori K totali 8.053.902 10.851.225
di cui Rischio per il cliente 599.414 348.572
di cui Rischio per il mercato 5.466.774 7.901.667
di cui Rischio per l'impresa 1.987.714 2.600.986
COEFFICIENTI DI CAPITALE Totale
31 12 2022
Totale
31 12 2021
Coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1) 595% 434%
Coefficiente di capitale di classe 1 657% 480%
Coefficiente di fondi propri 657% 480%

3.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

Sezione 4 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci 31 12 2022 31 12 2021
10. Utile (Perdita) d'esercizio 7.602.405 8.733.388
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico - -
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
20. a) variazione di fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del - -
proprio merito creditizio):
a) variazione del fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulle altre componenti
reddituali:
40. a) variazione di fair value (strumento coperto) - -
b) variazione di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti - -
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto
- -
100. economico - -
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico - -
Copertura di investimenti esteri:
110. a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
120. b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni
Copertura dei flussi finanziari:
130. a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
140. di cui: risultato delle posizioni nette
Strumenti di copertura (elementi non designati):
-
-
-
-
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
a) variazioni di valore
150. b) rigiro a conto economico
- rettifiche per rischio di credito
- -
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
160. a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
170. a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento - -
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico - -
190. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 7.602.405 8.733.388
210. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 1.064.812 1.537.364
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 6.537.593 7.196.024

Sezione 5 – Operazioni con parti correlate

I rapporti con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, rientrano nella normale operatività del Gruppo e sono di norma posti in essere a condizioni economiche equivalenti a quelle di mercato praticate nei confronti di parti non correlate di corrispondente natura e rischio, ovvero, in mancanza di riferimento, a condizioni di reciproca convenienza verificata tenendo conto del complesso delle circostanze, delle caratteristiche peculiari dell'operazione e dell'interesse del Gruppo.

Nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2022 non sono state perfezionate operazioni con parti correlate né di maggiore, né di minore rilevanza, che abbiano influito in misura significativa sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo.

In ogni caso non sono state concluse operazioni atipiche o inusuali e/o a condizioni economiche e contrattuali non standardizzate per la tipologia di controparte correlata.

Secondo lo IAS 24 rientrano nella definizione di parti correlate i soggetti che:

  • a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari,
  • i. controllano l'entità, ne sono controllati, oppure sono sotto comune controllo (ivi incluse le entità controllanti, le controllate e le consociate);
  • ii. detengono una partecipazione nell'entità tale da poter esercitare un'influenza notevole su Quest'ultima; o
  • iii. controllano congiuntamente l'entità;
  • b) rappresentano una società collegata dell'entità;
  • c) rappresentano una joint venture in cui l'entità è una partecipante;
  • d) sono uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o della sua controllante;
  • e) sono uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d);
  • f) sono un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole di uno dei soggetti di cui ai punti (d) o (e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa di diritti di voto; o
  • g) sono un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità, o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata.

5.1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni realizzate con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

L'ammontare complessivo dei compensi e altri benefit ed agevolazioni di competenza dell'esercizio, corrisposti ad amministratori, sindaci ed altri dirigenti con responsabilità strategica è pari a Euro 3.294 migliaia, come di seguito rappresentato:

Ammontare compensi
Amministratori 660.000
Dirigenti 2.545.000
Collegio Sindacale 89.000

Sezione 6 – Informativa sul leasing

Informazioni qualitative

Il contratto in essere per la Società è riconducibile all'immobile ad uso strumentale.

Il leasing è definito come quel contratto la cui esecuzione dipende dall'uso di un bene identificato e che attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo del bene per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Il principio contabile internazionale IFRS 16 si applica a tutte le transazioni che prevedono un diritto ad utilizzare il bene, indipendentemente dalla forma contrattuale, i.e. leasing finanziario o operativo, affitto o noleggio. Rimangono esclusi dall'applicazione del principio i contratti con durata inferiore ai 12 mesi o che abbiano un valore unitario a nuovo del bene oggetto di leasing di modesto valore.

Il principio IFRS 16 impone la rilevazione iniziale di un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("Right of use" o "RoU") del bene oggetto di locazione e, in contropartita una passività rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri previsti dal contratto di leasing (Lease Liability).

Nel 2019, in sede di prima applicazione, secondo quanto previsto dal principio nelle disposizioni transitorie C3, la Società ha optato per l'adozione dell'approccio Modified B che consente di rilevare l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del principio alla data di applicazione iniziale e di non riesporre i dati comparativi del bilancio di prima applicazione dell'IFRS 16.

La Società ha deciso di avvalersi degli espedienti pratici previsti dall'IFRS 16 in caso di adozione dell'approccio Modified, ossia di non applicare le disposizioni previste dal principio ai leasing la cui durata termina entro 12 mesi dalla data dell'applicazione iniziale, contabilizzando quindi tali leasing come leasing a breve termine. Infine, in linea con quanto previsto dal Principio IFRS 16 al par.5, la Società ha escluso dalla rilevazione del RoU e della Lease Liability i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore.

Per quanto riguarda le misurazioni successive alla rilevazione iniziale dei contratti di leasing:

  • a. il diritto d'uso è stato oggetto di ammortamento lungo la durata del contratto o la vita utile del bene (sulla base dello IAS 16);
  • b. la passività è stata progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni e sulla stessa sono stati rilevati gli interessi passivi che sono, pertanto, sono stati imputati separatamente a conto economico.

Alla luce di tali considerazioni, non sono stati rilevati impatti a Patrimonio Netto in sede di prima applicazione del principio; in particolare la prima applicazione del principio, secondo l'approccio selezionato, ha determinato un incremento:

    1. delle passività finanziarie, a seguito dell'iscrizione del debito verso il locatore, per un importo pari a Euro 6 milioni circa; e
    1. delle attività, a seguito dell'iscrizione del diritto d'uso del bene, per un valore pari a Euro 6 milioni circa.

Informazioni quantitative

Le informazioni di natura quantitativa relative alle componenti connesse al leasing sono state fornite alle rispettive voci della presente nota illustrativa. La tabella seguente riepiloga gli impatti dell'adozione del principio IFRS 16 nell'esercizio 2022.

Variazioni
Valore 31 12 2021 Interessi Ammortamento Pagamenti Iscrizioni Altre variazioni Valore 31 12 2022
Stato Patrimoniale – attivo
Voce 80 - Attività materiali
Diritti d'uso acquisiti con il leasing 3.995.285 - (711.976) - - - 3.283.309
- Fabbricati uso uffici 3.995.285 - (711.976) - - - 3.283.309
- Fabbricati uso abitazione - - - - - - -
- Autovetture - - - - - - -
Stato Patrimoniale - passivo
Voce 10 - Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
Altri Debiti 4.221.055 60.433 - (362.744) - - 3.918.744
- Debiti per leasing Immobile uso uffici 4.221.055 60.433 - (362.744) - - 3.918.744
- Debiti per leasing Immobile uso abitazione
- Debiti per leasing automezzi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Conto Economico
Voce 80 - Interessi
Interessi su passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
- (60.433) - - - - (60.433)
- Debiti per leasing immobiliare uso uffici - (60.433) - - - - (60.433)
- Debiti per leasing Immobile uso abitazione - - - - - - -
- Debiti per leasing automezzi - - - - - - -
Voce 160 - Rettifiche di valore nette su attività
materiali
Ammortamento - - (711.976) - - - (711.976)
- Diritti d'uso leasing immobiliare uso uffici - - (711.976) - - - (711.976)
- Diritti d'uso leasing immobiliare uso abitaz. - - - - - - -
- Diritti d'uso leasing automezzi - - - - - - -

Sezione 7 – Altri dettagli informativi

7.1 Altro

Tipologia di servizi Soggetto che ha
erogato il servizio
Destinatario Compensi
(migliaia di Euro)
Revisione contabile KPMG S.p.A. Intermonte Partners S.p.A. 73
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. Intermonte Partners S.p.A. 15

Allegati

Raccordo

Conto economico consolidato riclassificato

Euro mn FY FY
2022 2021
Sales & Trading 13,6 15,9
Investment Banking 11,2 11,4
Global Markets 9,1 13,0
Digital Division & Advisory 3,7 3,4
Totale ricavi netti (management accounts) 37,6 43,8
Riclassifica parziale di interessi netti e altre componenti finanziarie (0,4) (0,4)
Riclassifica parziale di altre spese amministrative 1,4 1,8
Riclassifica parziale di commissioni nette (0,3) (1,4)
Riclassifica parziale di rettifiche di valore nette per rischio di credito - (0,0)
Totale riclassifiche (management accounts) 0,0
Margine di intermediazione 38,2 43,9
Rettifiche di valore nette per rischio di credito - 0,0
Spese per il personale (management accounts) (*) (18,0) (21,6)
Riclassifica parziale di "Spese per il personale" (0,2) (0,2)
Totale spese per il personale (21,8)
Altre spese operative (management accounts) (**) (9,3) (10,4)
Riclassifica parziale di altre spese amministrative (0,4) 0,1
Costi operativi (27,9) (32,1)
Utile (perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 11,8
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (2,6) (3,1)
Utile (perdita) dell'attività corrente al nette delle imposte 7,7 8,7
Utile (perdita d'esercizio) di pertinenza di terzi 1,1 1,5
Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 6,5 7,2

(*) Tale voce comprende i compensi degli Amministratori esecutivi, esclude quelli degli Amministratori non esecutivi e del Collegio Sindacale.

(**) Tale voce comprende i compensi degli Amministratori non esecutivi, del Collegio Sindacale, gli ammortamenti o rettifiche su attività materiali e immateriali e gli oneri e proventi di gestione.

INTERMONTE PARTNERS SIM | Bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2022 166

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