Interim / Quarterly Report • Jul 28, 2023
Interim / Quarterly Report
Open in ViewerOpens in native device viewer


Biesse S.p.A.

| IL GRUPPO BIESSE 4 | ||
|---|---|---|
| STRUTTURA DEL GRUPPO BIESSE 4 | ||
| PROFILO DEL GRUPPO BIESSE 5 | ||
| INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 5 | ||
| FINANCIAL HIGHLIGHTS 6 | ||
| COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI 9 | ||
| RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE 10 | ||
| IL CONTESTO ECONOMICO 10 | ||
| IL SETTORE DI RIFERIMENTO 12 | ||
| L'EVOLUZIONE DEL SEMESTRE13 | ||
| PRINCIPALI EVENTI DEL SEMESTRE15 | ||
| SINTESI DATI ECONOMICI16 | ||
| SINTESI DATI PATRIMONIALI18 | ||
| SEGMENT REPORTING 20 | ||
| RAPPORTI CON LE IMPRESE COLLEGATE, CONTROLLANTI E IMPRESE SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DA QUESTE ULTIME 20 |
||
| RAPPORTI CON ALTRE PARTI CORRELATE 20 | ||
| OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" AVVENUTE NEL CORSO DEL SEMESTRE 20 | ||
| EVENTI SUCCESSIVI RILEVANTI ALLA DATA DI CHIUSURA DEL SEMESTRE E PROSPETTIVE DI FINE ANNO.21 | ||
| BILANCIO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2023 E PROSPETTI CONTABILI 24 | ||
| PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 24 | ||
| PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 25 | ||
| PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA 26 | ||
| RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 27 | ||
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 28 | ||
| NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 29 | ||
| 1. | INFORMAZIONI GENERALI 29 | |
| 2. | DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI E PRINCIPI GENERALI31 | |
| 3. | SCELTE VALUTATIVE E UTILIZZO DI STIME 33 | |
| 4. | ADOZIONE DI NUOVI PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI IFRS 35 | |
| 5. | RICAVI E ANALISI PER SETTORI OPERATIVI E SETTORI GEOGRAFICI 37 | |
| 6. | STAGIONALITA' 39 | |
| 7. | COSTI DEL PERSONALE 39 | |
| 8. | PROVENTI E ONERI SU CAMBI 39 | |
| 9. | IMPOSTE 39 | |
| 10. | UTILE/PERDITA PER AZIONE40 | |
| 11. | DIVIDENDI40 | |
| 12. | IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E ATTIVITA' IMMAERIALI 40 |
|
| 13. | AVVIAMENTO41 | |
| 14. | RIMANENZE41 | |
| 15. | CREDITI COMMERCIALI VERSO TERZI 41 | |
| 16. | CAPITALE SOCIALI E AZIONI PROPRIE 42 |
| 17. | RISERVE DI COPERTURA E CONVERSIONE 42 | |
|---|---|---|
| 18. | ALTRE RISERVE 42 | |
| 19. | PASSIVITA' FINANZIARIE 42 | |
| 20. | DEBITI COMMERCIALI 43 | |
| 21. | PASSIVITA' CONTRATTUALI 43 | |
| 22. | IMPEGNI, PASSIVITA' POTENZIALI E GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI 43 | |
| 23. | CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI 45 | |
| 24. | FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL SEMESTRE 45 | |
| 25. | OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 45 | |

Le società appartenenti al Gruppo Biesse rientranti all'interno dell'area di consolidamento sono le seguenti:

Note: i diversi colori rappresentano i sottogruppi della catena di controllo

Il Gruppo Biesse è una multinazionale che produce linee integrate e macchine per la lavorazione del legno, del vetro, della pietra, della plastica, dei materiali compositi. Nato in Italia nel 1969 e quotato dal Giugno 2001 al segmento Euronext Star di Borsa Italiana, il Gruppo Biesse supporta l'evoluzione del business dei clienti che operano nei settori del furniture, dell'automotive e dell'aerospace. Oggi, circa l'80% del fatturato consolidato è realizzato all'estero grazie ad una rete mondiale in continua crescita con 4 campus produttivi e oltre 30 showroom attraverso i quali vengono raggiunti oltre 160 paesi. Grazie alle competenze di circa 4.100 dipendenti, si incoraggia l'immaginazione di aziende leader dei propri settori e dei nomi prestigiosi del design italiano e internazionale per dar luce alle potenzialità di qualsiasi materiale.
Rispetto al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022, non ci sono modifiche nell'area di consolidamento.
Il Management utilizza alcuni indicatori di performance, che non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS (NON-GAAP measures), per consentire una migliore valutazione dell'andamento del Gruppo Biesse. Il criterio di determinazione applicato dal Gruppo Biesse potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri Gruppi e gli indicatori potrebbero non essere comparabili con quelli determinati da questi ultimi. Tali indicatori di performance, determinati in conformità a quanto stabilito dagli Orientamenti sugli indicatori di performance emessi dall'ESMA/2015/1415 e adottati dalla CONSOB con comunicazione n.92543 del 3 dicembre 2015, si riferiscono alla performance del periodo contabile oggetto della presente Relazione finanziaria semestrale e dell'esercizio precedente posto a confronto.
Gli indicatori di performance devono essere considerati come complementari e non sostituiscono i dati finanziari redatti secondo gli IFRS. Di seguito la descrizione dei principali indicatori adottati.
Comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021 emesso da Consob che rimanda alle Raccomandazioni ESMA del 4 marzo 2021.
| 30 G iugno | % su | 30 G iugno | % su | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 20 23 20 22 ricavi |
ricavi | De lta % | |||
| Migliaia di euro | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 418.185 | 100,0% | 419.084 | 100,0% | (0,2)% |
| Valore aggiunto prima degli eventi non ricorrenti (1) | 173.048 | 41,4% | 181.552 | 43,3% | (4,7)% |
| EBITDA adjusted (1) | 46.983 | 11,2% | 53.693 | 12,8% | (12,5)% |
| EBIT adjusted (1) | 28.406 | 6,8% | 33.266 | 7,9% | (14,6)% |
| EBIT (1) | 30.343 | 7,3% | 33.266 | 7,9% | (8,8)% |
| Risultato del periodo | 19.504 | 4,7% | 19.383 | 4,6% | 0,6% |


| 30 G iugno | 31 Dice mbre | |
|---|---|---|
| 20 23 | 20 22 | |
| Migliaia di euro | ||
| Capitale Investito Netto (1) | 178.299 | 144.147 |
| Patrimonio Netto | 270.154 | 260.793 |
| Posizione Finanziaria Netta | 91.855 | 116.646 |
| Capitale Circolante Netto Operativo (1) | 48.104 | 7.908 |
| Portafoglio ordini | 314.861 | 384.659 |
(1) grandezze riferite a livelli intermedi di risultato e ad aggregati patrimoniali e finanziari per le quali sono forniti nella Relazione sulla Gestione e nelle Note al Bilancio i criteri adottati per la loro determinazione.


| 30 G iugno | 30 G iugno | ||
|---|---|---|---|
| 20 23 | 20 22 | ||
| Numero dipendenti a fine periodo | 4.072 | 4.310 |

* sono inclusi nel dato i lavoratori somministrati.

| Presidente | Giancarlo Selci |
|---|---|
| Amministratore delegato | Roberto Selci |
| Co-Amministratore Delegato | Massimo Potenza |
| Consigliere non esecutivo | Alessandra Baronciani |
| Consigliere indipendente (Lead Indipendent Director) Rossella Schiavini | |
| Consigliere indipendente | Ferruccio Borsani |
| Consigliere indipendente | Federica Ricceri |
| Presidente | Paolo De Mitri |
|---|---|
| Sindaco effettivo | Giovanni Ciurlo |
| Sindaco effettivo | Enrica Perusia |
| Sindaco supplente | Silvia Muzi |
| Sindaco supplente | Maurizio Gennari |
Federica Ricceri Rossella Schiavini
Ferruccio Borsani Rossella Schiavini
Deloitte & Touche S.p.A.

Agli inizi di quest'anno l'economia mondiale ha evidenziato una maggiore solidità rispetto al quarto trimestre del 2022, grazie alla riapertura dell'economia cinese ed alla tenuta dei mercati del lavoro negli Stati Uniti. L'attività a livello internazionale è stata trainata principalmente dal settore dei servizi, mentre il prodotto nel settore manifatturiero rimane relativamente contenuto. Le ricadute delle difficoltà che hanno interessato il settore bancario statunitense agli inizi di marzo hanno portato a un breve periodo di gravi tensioni nei mercati finanziari mondiali. Da allora, la maggior parte dei prezzi delle attività ha recuperato le perdite registrate nel periodo. Nel contempo, gli operatori dei mercati finanziari hanno anche rivisto al ribasso le proprie aspettative sull'evoluzione futura dell'inasprimento della politica monetaria da parte del Federal Reserve System. Ciononostante, la perdurante incertezza si aggiunge alle circostanze avverse alla crescita a livello mondiale, fra cui figurano l'elevata inflazione, l'inasprimento delle condizioni finanziarie su scala internazionale e le tensioni geopolitiche. In tale contesto, le prospettive di inflazione e di crescita a livello mondiale incorporate nelle proiezioni di giugno 2023 rimangono sostanzialmente invariate rispetto alle proiezioni macroeconomiche formulate per l'area a marzo 2023 dagli esperti della BCE. La lieve revisione al rialzo della crescita mondiale per il 2023 è riconducibile principalmente alla ripresa della domanda in Cina, che nel primo trimestre è stata più vigorosa del previsto e che è stata in parte compensata dall'impatto negativo dell'inasprimento delle condizioni finanziarie e creditizie negli Stati Uniti e in altre economie avanzate. Le prospettive di inflazione sono state riviste lievemente al rialzo per il 2024, in un contesto caratterizzato da condizioni tese nei mercati del lavoro e da una crescita salariale ancora elevata nelle economie avanzate, mentre il calo dei prezzi delle materie prime spiega la lieve revisione al ribasso delle proiezioni sull'inflazione per il 2023. Quest'anno l'interscambio mondiale dovrebbe crescere a un ritmo molto più contenuto rispetto al PIL in termini reali, giacché la composizione della domanda mondiale è caratterizzata da una minore intensità di scambi. Le prospettive per l'interscambio mondiale per il 2023 sono state riviste al ribasso, sebbene in larga misura ciò sia dovuto a forti effetti negativi di trascinamento dal quarto trimestre del 2022 e ai risultati modesti registrati nelle principali economie nel primo trimestre.
Negli Stati Uniti il PIL in termini reali dovrebbe segnare un rallentamento nella prima metà di quest'anno, seguito da una ripresa modesta. Ci si attende che la crescita dei consumi delle famiglie rimanga positiva grazie alla buona tenuta del mercato del lavoro. L'inasprimento delle condizioni finanziarie ha determinato un calo degli investimenti in settori diversi dall'edilizia residenziale, destinato a durare, secondo le attese attuali, per tutto il 2023, mentre il perdurare dell'incertezza dovrebbe indurre un irrigidimento aggiuntivo dei criteri per la concessione del credito, con ulteriori effetti negativi sulla crescita. L'accordo sulla sospensione del tetto al debito statunitense fino a gennaio 2025 ha attenuato l'incertezza sui mercati finanziari. Tale accordo riduce in misura modesta la spesa in settori diversi dalla difesa, lasciando inalterate le spese per la difesa e quelle per la previdenza sociale obbligatoria e la sanità. Ad aprile l'inflazione complessiva misurata sull'IPC si è collocata al 4,9 per cento, mentre quella di fondo, pari al 5,5 per cento, rimane elevata e persistente. I servizi sono il principale motivo di persistenza dell'inflazione, a causa della vischiosità dei prezzi di quelli abitativi e della lenta moderazione dell'elevata dinamica salariale. Inoltre, l'inflazione dei beni è tornata ad aumentare per il secondo mese consecutivo, in presenza di un nuovo considerevole incremento dei prezzi dei veicoli nuovi e di un minore contributo negativo apportato dai veicoli usati e dagli automezzi pesanti.
In Giappone l'attività economica dovrebbe continuare a crescere a un ritmo moderato, sostenuta dalla domanda repressa e dal perdurante sostegno fornito dalle politiche economiche. Nel primo trimestre del 2023 il PIL in termini reali è aumentato, di riflesso alle dinamiche legate alla riapertura, e dovrebbe continuare a crescere a un ritmo moderato. A maggio l'indice PMI per il settore dei servizi è salito ulteriormente, a livelli molto elevati, in un contesto in cui le imprese hanno menzionato l'esaurirsi delle turbative legate al coronavirus (COVID-19) e la ripresa del turismo interno ed estero quali fattori chiave alla base del forte slancio di crescita del settore, mentre l'attività manifatturiera si conferma modesta. Ad aprile l'inflazione è rimasta relativamente elevata e l'inflazione complessiva misurata sull'IPC è salita al 3,5 per cento. Anche l'inflazione di fondo misurata sull'IPC (calcolata al netto delle componenti alimentare ed energetica) ha continuato ad aumentare, collocandosi al 2,5 per cento. Gli ultimi indicatori delle trattative salariali annuali di primavera continuano a indicare significativi incrementi delle retribuzioni rispetto alle medie storiche.

Nel Regno Unito l'economia dovrebbe evitare una recessione nel 2023, malgrado il persistere di condizioni avverse alla crescita. Tali circostanze sono connesse a un'inflazione al consumo ancora elevata che grava sui redditi disponibili, all'aumento dei costi di finanziamento e alla correzione del mercato immobiliare. A fronte di prospettive di crescita che nel breve periodo sono meno sfavorevolirispetto alle attese precedenti, l'attività economica non dovrebbe evidenziare alcuna tendenza significativa. L'inflazione complessiva misurata sull'IPC ha segnato un picco nel quarto trimestre del 2022 ed è stata rivista significativamente al ribasso per quest'anno rispetto alle proiezioni di marzo 2023, a causa dell'estensione della garanzia sui prezzi dell'energia inclusa nel bilancio di primavera. Ciononostante, l'inflazione complessiva dovrebbe rimanere elevata, dato il contributo offerto dalle condizioni tese sul mercato del lavoro e dalle forti pressioni salariali al persistere dell'inflazione interna.
In Cina la ripresa prosegue, trainata dai consumi, ma sembra perdere vigore. Dopo la rapida ripresa della spesa per consumi che ha fatto seguito alla riapertura delle attività economiche, lo slancio di tale recupero si è affievolito nel secondo trimestre e la ripresa trainata dai servizi e dai consumi non si è trasmessa al settore manifatturiero. L'indice PMI per il settore dei servizi segnala una crescita robusta, mentre quello relativo al settore manifatturiero è sceso lievemente in territorio negativo. Ad aprile le vendite al dettaglio sono considerevolmente aumentate su base annua, anche se tale incremento riflette soprattutto una base di confronto ridotta a causa delle diffuse misure di chiusura (lockdown) in vigore a Shanghai lo scorso anno. La dinamica espansiva delle vendite al dettaglio ha segnato un rallentamento e i dati ad alta frequenza suggeriscono che tale tendenza è proseguita nel mese di maggio. Dopo i primi segnali di ripresa, l'attività nel mercato degli immobili residenziali ha fatto un passo indietro. In particolare, gli investimenti in edilizia residenziale hanno subito un calo significativo e le vendite di abitazioni, che a marzo avevano quasi arrestato la propria flessione sui dodici mesi, si sono nuovamente ridotte. La perdurante debolezza del mercato immobiliare continua a frenare l'economia. Ad aprile la crescita dei prezzi delle abitazioni ha subito un rallentamento, raffreddando il clima di fiducia dei consumatori. Nello stesso mese l'inflazione complessiva sui dodici mesi misurata sull'IPC è scesa allo 0,1 per cento, segnando il livello più basso in quasi due anni, trainata dal brusco calo delle componenti alimentare ed energetica. L'inflazione di fondo (calcolata al netto di beni alimentari ed energetici) è rimasta stabile allo 0,7 per cento.
L'area dell'euro attraversa una fase di debolezza ciclica che riflette l'impatto dell'alta inflazione e condizioni di finanziamento più restrittive. Nel primo trimestre dell'anno in corso l'area ha registrato una lieve contrazione del prodotto, come alla fine del 2022; il PIL è rimasto pressoché invariato in primavera, quando la flessione dell'attività manifatturiera ha bilanciato la ripresa nei servizi. L'inflazione al consumo ha continuato a scendere, risentendo del calo della componente energetica; quella di fondo resta su valori elevati. Tra maggio e giugno il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha complessivamente aumentato di 50 punti base i tassi di riferimento e ha stabilito di porre fine ai reinvestimenti nell'ambito del programma di acquisto di attività finanziarie a partire dal mese di luglio; quelli del programma di acquisto di titoli pubblici e privati per l'emergenza pandemica proseguiranno invece con flessibilità almeno sino alla fine del 2024. Nei primi tre mesi dell'anno la crescita del prodotto nell'area dell'euro è stata lievemente negativa per il secondo trimestre consecutivo (-0,1 per cento; tav. 2), riflettendo la debolezza della domanda interna. La spesa delle famiglie è scesa, mentre gli investimenti sono tornati a salire, sospinti da quelli in costruzioni. Gli occupati hanno continuato ad aumentare, soprattutto nelle costruzioni e nei servizi; il numero medio di ore per lavoratore è rimasto tuttavia inferiore a quello del 2019. La domanda estera netta ha contribuito positivamente alla dinamica del prodotto per 0,7 punti percentuali, a causa del calo delle importazioni e della sostanziale stabilità delle esportazioni. Dal lato dell'offerta, la flessione dell'attività economica si è concentrata nella manifattura, che continua a risentire della debolezza del ciclo industriale globale; il valore aggiunto è invece tornato a espandersi nei servizi e molto più marcatamente nelle costruzioni. Nel primo trimestre il PIL è cresciuto in Francia e, in misura più forte, in Italia e in Spagna, mentre è diminuito, per il secondo trimestre consecutivo, in Germania (-0,3 per cento, da -0,5 nel precedente). Gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono che la crescita sia stata pressoché nulla nel secondo trimestre: la debolezza dell'attività manifatturiera si è accentuata, mentre è proseguito l'impulso positivo dei servizi – soprattutto di quelli turistici – nei quali tuttavia stanno aumentando le difficoltà a reperire forza lavoro. Nel bimestre aprile-maggio la produzione industriale è diminuita (dell'1,4 per cento) rispetto alla media dei primi tre mesi dell'anno. Nel trimestre primaverile l'indice PMI manifatturiero si è collocato al di sotto della soglia compatibile con un'espansione; quello relativo ai servizi ha invece continuato a salire, segnalando un ulteriore recupero del comparto, che tuttavia ha perso slancio in giugno. Segnali più positivi provengono invece dal lato dei consumatori: la fiducia rilevata dalle indagini della Commissione europea è migliorata, sospinta principalmente da valutazioni più favorevoli sulla situazione economica generale e da migliori attese su quella personale. Secondo le proiezioni degli esperti

dell'Eurosistema pubblicate in giugno, il prodotto rallenterà allo 0,9 per cento nel 2023 (dal 3,5 dello scorso anno), per accelerare all'1,5 per cento nel 2024 e all'1,6 nel 2025. Rispetto allo scenario dello scorso marzo le stime sono state riviste al ribasso di un decimo di punto per il 2023 e il 2024, principalmente per effetto del marcato irrigidimento delle condizioni di finanziamento per famiglie e imprese. In giugno l'inflazione al consumo si è portata al 5,5 per cento su base annua. I prezzi dei beni energetici si sono ridotti nel confronto con l'anno precedente, riflettendo la normalizzazione delle quotazioni all'ingrosso. Permangono tuttavia gli effetti indiretti dei rincari dell'energia degli scorsi mesi sui listini dei servizi e degli altri beni, in particolare dei prodotti alimentari. La dinamica dei prezzi delle componenti volatili resta molto eterogenea fra i paesi, più elevata in Italia e in Germania rispetto alla media dell'area, riflettendo le diverse strutture di mercato e i differenti meccanismi di fissazione dei prezzi. Secondo le proiezioni degli esperti dell'Eurosistema pubblicate in giugno, la dinamica dei prezzi nell'area si ridurrà al 5,4 per cento nella media dell'anno in corso, al 3,0 nel 2024 e al 2,2 nel 2025.
Nei primi tre mesi del 2023 il PIL italiano è tornato a crescere (0,6 per cento rispetto al trimestre precedente). I consumi delle famiglie sono saliti, sospinti dal parziale recupero del reddito disponibile reale e da condizioni più favorevoli del mercato del lavoro. Gli investimenti totali – che hanno raggiunto livelli di oltre il 20 per cento superiori a quelli del 2019 – hanno continuato ad aumentare sia nella componente delle costruzioni sia in quella dei beni strumentali, anche se a un ritmo inferiore rispetto ai tre mesi precedenti. L'interscambio con l'estero ha fornito un contributo appena negativo, a causa di una flessione delle esportazioni più pronunciata di quella delle importazioni. Dal lato dell'offerta il valore aggiunto è aumentato nei servizi e in misura più marcata nelle costruzioni, mentre nell'industria in senso stretto si è ridotto – seppure lievemente – per il terzo trimestre consecutivo. Nel secondo trimestre la crescita del prodotto si è sostanzialmente arrestata. L'attività è stata sostenuta dai servizi (soprattutto quelli turistico-ricreativi); la produzione manifatturiera è invece diminuita, frenata in particolare dall'indebolimento del ciclo industriale globale. In attesa che lo stimolo derivante dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) si dispieghi pienamente, l'attività si sarebbe ridotta anche nel settore delle costruzioni, risentendo della graduale attenuazione degli effetti degli incentivi fiscali legati al Superbonus 110 per cento. Dal lato della domanda il PIL sarebbe stato sostenuto ancora dai consumi, soprattutto di servizi.
Nel secondo trimestre 2023, l'indice degli ordini di macchine utensili elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE segna un calo del 21,8% rispetto al periodo aprile-giugno 2022. In valore assoluto l'indice si è attestato a 80,9 (base 100 nel 2015).
Il risultato è frutto della riduzione della raccolta ordinativi che i costruttori hanno registrato sia sul mercato estero che sul mercato interno. In particolare, gli ordinativi raccolti all'estero risultano in calo del 10,5% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Il valore assoluto dell'indice si attesta a 88,2. Sul fronte interno, gli ordini raccolti hanno segnato un arretramento del 38,3% sul trimestre, per un valore assoluto di 70,2. Su base semestrale la raccolta ordinativi cala del 23% rispetto ai primi sei mesi del 2022, per un valore assoluto dell'indice pari a 103. Gli ordini interni si riducono del 29,9% per un valore dell'indice del 97,5; gli ordini esteri segnano una riduzione del 18,2% per un valore assoluto di 107,1.
Barbara Colombo, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha affermato: "i dati appena elaborati dal nostro Centro Studi & Cultura di Impresa confermano le avvisaglie di rallentamento che avevamo rilevato negli ultimi mesi. Con riferimento particolare al mercato interno, il ridimensionamento rilevato in questa prima parte del 2023 ha anzitutto una ragione fisiologica; in altre parole, il trend non poteva continuare a mantenere i ritmi del biennio post pandemia. Detto questo, non possiamo ignorare il fatto che il calo sia determinato anche dalle condizioni di incertezza nelle quali le imprese si trovano oggi ad operare. Le nostre aziende al momento stanno ancora lavorando bene, impegnate nella produzione della coda di commesse raccolte l'anno scorso. In ragione di ciò i nostri fatturati a fine 2023 saranno ancora buoni. Differenti, se non riusciamo a invertire la rotta già dopo la pausa estiva, saranno, invece, i primi mesi dell'anno prossimo. Per questo - considerato anche il processo di transizione digitale che l'industria manifatturiera del paese sta affrontando chiediamo alle autorità di governo di intervenire al più presto per confermare e potenziare il piano transizione 4.0 che - a nostro avviso deve prevedere, in via strutturale, un sistema modulare di incentivi fiscali che possano essere tra loro combinati e cumulati e che premino maggiormente chi investe in nuove macchine ove la digitalizzazione è anche abilitatore di sostenibilità". Solo così potremo sostenere il processo di innovazione continuo e progressivo che deve accompagnare le aziende, assicurando a tutte uno sviluppo adeguato al proprio percorso: spingendo chi è già più avanti nel processo di digitalizzazione a lavorare anche sulla sostenibilità, senza lasciare indietro quelle realtà che, invece, hanno appena

approcciato il tema dell'interconnessione dei sistemi e delle macchine. Sul fronte estero, la diminuzione registrata in questo trimestre, considerata anche la pressoché totale saturazione della capacità produttiva delle nostre aziende, non ci preoccupa. L'andamento della raccolta ordinativi oltre confine nel corso degli ultimi anni è risultato piuttosto lineare, senza particolari picchi e cadute. Obiettivo per il prossimo futuro non può che essere quello di lavorare maggiormente con gli utilizzatori stranieri, considerando anche le evoluzioni di near e friend-shoring a cui stiamo assistendo dopo la crisi sanitaria e lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina.
Il primo trimestre 2023 conferma il rallentamento degli ordini per le tecnologie italiane dedicate alla lavorazione del legno e all'industria del mobile. L'indagine trimestrale realizzata dall'Ufficio studi di Acimall, l'associazione che riunisce i costruttori del settore conferma una variazione negativa per il quarto trimestre consecutivo. Un dato a cui guardare con grande attenzione, per quanto debba essere letto alla luce della eccezionale crescita che ha segnato la seconda parte del 2020 e tutto il 2021, un andamento che non era mai stato registrato negli ultimi decenni. Una flessione, quella manifestatasi a partire dal secondo trimestre 2021, che possiamo definire fisiologica, anche se l'accelerazione negativa rilevata nel periodo gennaiomarzo 2023 desta qualche preoccupazione.
Nel primo trimestre di quest'anno gli ordini hanno dunque fatto segnare un calo del 25,7 per cento sull'analogo periodo dell'anno precedente, un dato sul quale hanno pesato sia la contrazione della domanda dai mercati esteri (meno 20,6 per cento) che la indubbiamente più significativa flessione del mercato interno (meno 38,9 per cento).
Occorre peraltro rilevare che si tratta di confronti con un trimestre, il periodo gennaio-marzo 2022, ancora in fase espansiva, con tassi di crescita importanti sia sul mercato italiano che estero, grazie agli incentivi pubblici adottati in molti Paesi che se da un lato hanno avuto l'indubbio merito di sostenere i vari comparti industriali nel superamento della conseguenza della emergenza sanitaria mondiale, dall'altro hanno condizionato la normale evoluzione del mercato.
Il calo degli ordinativi si riflette di conseguenza sui mesi di produzione assicurata, che in media scendono dai 6,1 del trimestre ottobre-dicembre 2022 ai 5,2 mesi di gennaio-marzo 2023.
La dinamica inflattiva – che nel 2022 era in linea con quella dell'economia nel suo complesso – nei primi mesi di quest'anno sembra avere avuto una battuta di arresto: l'incremento dei prezzi di vendita delle tecnologie per il legno e l'industria del mobile si attesta a quota più 0.6 per cento.
Le opinioni sul fronte dell'indagine qualitativa relativa al trimestre in esame rivelano come il campione di aziende intervistate propenda per una sostanziale stabilità della produzione (71 per cento); il 24 per cento rilevi un trend in crescita, il 5 per cento in diminuzione. L'occupazione: è in aumento secondo il 14 per cento del campione, stabile per l'81 per cento, in calo per il 5 per cento. Giacenze stabili per il 62 per cento degli intervistati, mentre il restante 38 per cento si divide equamente fra quanti vedono un aumento (19 per cento) e quanti una contrazione (19 per cento).
L'indagine previsionale permette di dare uno sguardo agli scenari che potrebbero configurarsi a breve termine: il 38 per cento del campione propende per una sostanziale stabilità degli ordinativi dal mercato estero; saranno invece in contrazione per il 38 per cento, mentre il 24 per cento crede in una ulteriore crescita. Sul fronte del mercato interno il 57 per cento degli intervistati propende per una sostanziale stabilità, il 19 per cento per un aumento degli ordini e il 24 per cento per una contrazione.
Come noto, il perdurare delle tensioni tra Russia e Ucraina iniziate dal mese di gennaio 2022 (che hanno poi portato alla dichiarazione di guerra della Russia all'Ucraina e all'invasione del territorio ucraino da parte dell'esercito russo in data 24 febbraio 2022) stanno continuando ad avere importanti ripercussioni sui mercati internazionali, anche in termini di andamento dei mercati finanziari.
Il contesto di riferimento continua ad essere caratterizzato da rilevanti incertezze dovute all'evolversi del contesto geopolitico internazionale con conseguenti riflessi sull'evoluzione degli approvvigionamenti energetici e all'andamento dei costi dei materiali.
In questo contesto piuttosto instabile, il Gruppo Biesse, che opera in Russia attraverso la controllata commerciale Biesse Russia a Mosca, ha continuato a lavorare, anche se a livelli inferiori stanti gli impatti delle sanzioni economiche imposte, al fine di consentire il mantenimento dell'operatività e il livello di occupazione della propria filiale. Nonostante la fatturazione in Euro sul mercato russo, che ha protetto la società controllata dall'impatto di fluttuazione del Rublo, il Management ha tenuto conto di tali incertezze,

nelle proprie valutazioni in merito alla recuperabilità dei crediti commerciali e delle giacenze di magazzino, così come già effettuato al 31 dicembre 2022.
Con riferimento agli impatti diretti del conflitto sul Gruppo Biesse, si segnala che al 30 giugno 2023 l'esposizione creditoria verso il mercato russo è pari a circa Euro 1 milione e le disponibilità liquide detenute in rubli sono pari ad un controvalore di Euro 3 milioni. Le giacenze di magazzino presso la controllata russa ammontano ad Euro 1,6 milioni al 30 giugno 2023.
Alla fine del primo semestre 2023, il portafoglio del Gruppo Biesse si attesta a € 314.861 mila, in diminuzione del 18,1% rispetto a dicembre 2022 (€ 384.659 mila).
In questo scenario, i ricavi al 30 giugno 2023 del Gruppo Biesse sono stati pari a € 418.185 mila, in lieve diminuzione (-0,2%) rispetto al 30 giugno 2022. Tale performance è stata resa possibile grazie alla capillare rete di distribuzione del Gruppo Biesse, che ha permesso di contrastare le incertezze manifestatesi su determinate aree geografiche.
L'analisi del fatturato per aree geografiche evidenzia come l'incremento ha unicamente riguardato l'Europa Orientale (21,7%), il Nord America è rimasto pressoché invariato mentre Europa Occidentale, Asia-Oceania e Resto del Mondo hanno invece registrato un decremento rispettivamente del 3,5%, 4,6% e 30,6%.
Dall'analisi della ripartizione dei ricavi per segmento operativi, Macchine-Sistemi e Meccatronica, non emerge alcuna variazione significativa per il segmento Macchine-Sistemi, mentre il segmento Meccatronica registra invece un decremento del 9,1%.
L'andamento stabile dei volumi si è riflesso sulla redditività operativa di periodo, così come indicato dall'Ebitda Adjusted, che, al lordo degli oneri non ricorrenti, si attesta a € 46.983 mila, in decremento del 12,5% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (semestre in cui il Gruppo Biesse aveva incrementato la produzione destinata al magazzino, necessaria per sostenere la domanda) complice l'inflazionamento dei materiali (con impatti sul costo del venduto) e una ripresa dei costi associati alle fiere e ai viaggi e trasferte. Si evidenzia pertanto la diminuzione del risultato operativo prima degli eventi non ricorrenti (EBIT Adjusted) (€ 28.406 mila nel primo semestre 2023 contro € 33.266 mila nel pari periodo del 2022) con un delta negativo di € 4.860 mila e un'incidenza sui ricavi in lieve riduzione, che passa dal 7,9% al 6,8%.
Si segnala che il risultato economico del Gruppo Biesse, per il periodo in esame, è influenzato positivamente da "eventi non ricorrenti" pari a € 1.937 mila, unicamente riferibile alla plusvalenza derivante dalla vendita del fabbricato e relativo terreno di pertinenza di Thiene.
Nonostante il positivo andamento nella performance economica (con ricavi in linea con il semestre precedente, anche se con margini lievemente in calo) fin qui descritto, la performance finanziaria risente invece delle dinamiche del capitale circolante netto operativo che aumenta rispetto a dicembre 2022 per € 40.197 mila (con una conseguente contrazione nella generazione di cassa). Tale fenomeno è prevalentemente riconducibile al decremento delle passività contrattuali (pari ad € 23.833 mila) influenzato dal rallentamento dell'ingresso ordini del primo semestre 2023. Il predetto risultato ha inoltre risentito negativamente dell'anticipo al quarto trimestre 2022 di gran parte degli investimenti che erano in programma da parte degli utilizzatori italiani che si sono voluti assicurare l'incentivo del credito di imposta relativo all'industria 4.0. al 40% sapendo che, con l'anno nuovo, l'aliquota sarebbe stata dimezzata.
Rimanendo sempre in tema di movimentazione del capitale circolante netto, i debiti commerciali evidenziano una riduzione di € 7.574 mila, dove le criticità sulla catena di approvvigionamento che hanno caratterizzato buona parte del 2022 hanno comportato un maggior potere contrattuale a favore dei fornitori strategici, con conseguenti diminuzione dei giorni medi di pagamento (DPO). Per quanto riguarda invece i crediti commerciali, si è assistito ad un aumento di € 16.606 mila, incremento riconducibile ad una maggior fatturazione avvenuta nella seconda parte del semestre in oggetto, soprattutto con riferimento all'area Italia, in linea con il trend dei DSO (in lieve aumento rispetto al fine anno).
I magazzini diminuiscono di € 7.816 mila, a conferma dell'avvio di un processo di ottimizzazione delle scorte da parte del Gruppo Biesse.
La Posizione Finanziaria Netta (di seguito anche "PFN") del Gruppo Biesse al 30 giugno 2023 è positiva per € 91.855, in diminuzione di € 24.791 mila rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (positiva per € 116.646 mila). La variazione è principalmente influenzata dalla distribuzione di dividendi avvenuta nel corso del primo semestre 2023 e dalle dinamiche del capitale circolante netto come precedentemente commentato, nonostante i positivi risultati ottenuti a livello di gestione operativa.
Lo scenario fin qui descritto conferma come nel corso del primo semestre del 2023 il Gruppo Biesse abbia beneficiato delle dinamiche legate alla domanda di beni strumentali del precedente esercizio.

Tuttavia, il rallentamento dell'ingresso ordini che si è manifestato già a partire dal secondo trimestre del 2022 influenzerà le dinamiche dell'andamento del fatturato della restante parte dell'anno.
Il Gruppo Biesse, sulla base di questo contesto, proseguirà per la restante parte dell'anno nell'implementare con determinazione le azioni volte al perseguimento degli obiettivi fissati. Nello specifico, il Gruppo Biesse intende perseguire una politica volta all'ottimizzazione delle scorte di magazzino e al monitoraggio delle dinamiche del capitale circolante netto (in particolar modo sugli aspetti legati alla gestione dei crediti), rimanendo al contempo attenti al contenimento dei costi.
In data 26 aprile 2023, l'Assemblea di Biesse S.p.A., ha approvato:
Biesse ha partecipato all'Euronext STAR Conference 2023 organizzata da Borsa Italiana che si è tenuta a Milano presso Palazzo Mezzanotte dal 21 al 23 marzo. Durante tale occasione il management di Biesse ha incontrato investitori internazionali ed analisti finanziari per condividere i risultati recentemente conseguiti e le più immediate prospettive economiche e finanziarie.
Biesse ha partecipato, in forma virtuale, all'European Securities Network (ESN) European Conference 2023 che si è tenuta a Londra presso Merchant Taylors' Hall il 30 maggio. Durante tale occasione il management di Biesse ha incontrato investitori internazionali ed analisti finanziari per condividere i risultati recentemente conseguiti e le più immediate prospettive economiche e finanziarie.

| 30 G iugno | 30 G iugno | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 20 23 | % su ricavi | 20 22 | % su ricavi | DELTA % | |||
| migliaia di euro | |||||||
| R icavi de lle ve ndite e de lle pre stazio ni | 418.185 | 10 0 ,0 % | 419 .0 84 | 10 0 ,0 % | (0 ,2)% | ||
| Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
(10.413) | (2,5)% | 38.319 | 9,1% | - | ||
| Altri Proventi | 3.457 | 0,8% | 3.698 | 0,9% | (6,5)% | ||
| Valo re de lla pro duzio ne | 411.229 | 9 8,3% | 46 1.10 1 | 110 ,0 % | (10 ,8)% | ||
| Consumo materie prime, sussidiarie di consumo e merci | (165.159) | (39,5)% | (207.060) | (49,4)% | (20,2)% | ||
| Altre spese operative | (73.021) | (17,5)% | (72.489) | (17,3)% | 0,7% | ||
| Costo del personale | (126.065) | (30,1)% | (127.859) | (30,5)% | (1,4)% | ||
| Ebitda adjuste d | 46 .9 83 | 11,2% | 5 3.6 9 3 | 12,8% | (12,5 )% | ||
| Ammortamenti | (15.602) | (3,7)% | (16.317) | (3,9)% | (4,4)% | ||
| Accantonamenti e Impairment | (2.974) | (0,7)% | (4.111) | (1,0)% | (27,6)% | ||
| Ebit adjuste d | 28.40 6 | 6 ,8% | 33.26 6 | 7,9 % | (14,6 )% | ||
| Componenti non ricorrenti | 1.937 | 0,5% | - | - | - | ||
| Ebit | 30 .343 | 7,3% | 33.26 6 | 7,9 % | (8,8)% | ||
| Proventi finanziari | 730 | 0,2% | 288 | 0,1% | - | ||
| Oneri Finanziari | (1.236) | (0,3)% | (1.253) | (0,3)% | (1,4)% | ||
| Proventi (oneri) netti su cambi | (2.745) | (0,7)% | (3.327) | (0,8)% | (17,5)% | ||
| R isultato ante impo ste | 27.0 9 3 | 6 ,5 % | 28.9 73 | 6 ,9 % | (6 ,5 )% | ||
| Imposte sul reddito | (7.588) | (1,8)% | (9.590) | (2,3)% | (20,9)% | ||
| R isultato de l pe rio do | 19 .5 0 4 | 4,7% | 19 .383 | 4,6 % | 0 ,6 % | ||
| Si precisa che i risultati intermedi esposti in tabella non sono identificati come una misura contabile nell'ambito dei Principi contabili internazionali e, pertanto, non devono essere considerati una misura sostitutiva per la valutazione dell'andamento e del risultato del Gruppo Biesse. Si segnala inoltre che il criterio di determinazione dei risultati intermedi applicato dal Gruppo Biesse potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società e/o gruppi del settore e, conseguentemente, che tali dati potrebbero non essere comparabili. |
|||||||
| I ricavi del semestre 2023 sono pari a € 418.185 mila, contro i € 419.084 mila del 2022, tendenzialmente in linea con il semestre precedente (-0,2%) e con il trend delle vendite di periodo. |
|||||||
| Il valore della produzione è pari a € 411.229 mila, in diminuzione del 10,8% rispetto al dato relativo a giugno 2022 (€ 461.101 mila), conseguente alla scelta strategica del primo semestre dell'esercizio precedente di incrementare il magazzino prodotti finiti per fare fronte all'incremento del portafoglio ordini manifestatosi a partire dalla chiusura dell'esercizio 2021. |
|||||||
| L'incidenza percentuale dei consumi al netto della variazione delle rimanenze registra una diminuzione di 1,7 p.p. sulle vendite a causa dell'ingresso incrementale dell'inflazionamento che si è progressivamente manifestato dalla fine del 2021 e della diversa composizione del mix prodotto. |
|||||||
| Le altre spese operative aumentano in valore assoluto (€ 533 mila), incrementando il proprio peso percentuale rispetto al periodo precedente (passando dal 17,3% al 17,5%). Tale fenomeno è prevalentemente attribuibile alla voce costi per servizi, che passa da € 64.123 mila a € 65.713 mila, in aumento del 2,5%: la variazione è principalmente dovuta a maggiori costi legati alla partecipazione a fiere ed eventi (in aumento per € 2.381 mila), a quelli relativi a viaggi e trasferte (in aumento per € 2.009 mila), spese di manutenzione (in aumento di € 535 mila). I predetti aumenti sono parzialmente mitigati dalla riduzione delle prestazioni di servizi alla produzione (in diminuzione di € 2.158 mila), che comprendono le lavorazioni esterne, trasporti su acquisiti e consulenze tecniche, costi relativi alle utenze (in diminuzione |

Il costo del personale al 30 giugno del 2023 è pari ad € 126.065 mila e registra un decremento di valore di € 1.794 mila rispetto al dato del 2022 (€ 127.859 mila, -1,4% sul pari periodo 2022), sostanzialmente legato alla componente salari, stipendi e relativi oneri sociali. In lieve diminuzione anche l'incidenza in termini percentuali, che passa dal 30,5% al 30,1%.
A fronte degli scostamenti sopra esposti, l'EBITDA adjusted al 30 giugno 2023 è positivo per € 46.983 mila, mentre a fine giugno 2022 era positivo per € 53.693 mila, con un calo del 12,5%.
Gli ammortamenti registrano nel complesso una diminuzione pari al 4,4% (passando da € 16.317 mila al 30 giugno 2022 a € 15.602 mila al 30 giugno 2023): la componente relativa alle immobilizzazioni materiali (comprensive dei diritti d'uso) rimane pressoché invariata, mentre quella relativa alle immobilizzazioni immateriali diminuisce di € 705 mila (-10,6%).
La voce accantonamenti e impairment ammonta a € 2.974 mila, ed include accantonamenti per € 2.038 mila (prevalentemente riconducibili a € 895 mila per adeguamenti fondi rischi e oneri futuri, a € 488 mila per fondo ristrutturazione, a € 132 mila per vertenze legali, a € 419 mila per l'adeguamento di stima del fondo garanzia prodotti ed infine a € 104 mila per fondo indennità supplettiva di clientela) e svalutazioni per impairment per € 1.258 mila, relativi ad attività immateriali, tra cui costi di sviluppo.
L'EBIT adjusted è positivo per € 28.406. mila, in diminuzione del 14,6% rispetto allo scorso anno (pari a € 33.266 mila).
I componenti non ricorrenti evidenziano un valore positivo pari a € 1.937 mila, unicamente riferibile alla plusvalenza derivante dalla vendita del fabbricato e relativo terreno di pertinenza di Thiene.
In riferimento alla gestione finanziaria si registrano oneri netti per € 506 mila, in diminuzione rispetto al dato di giugno 2022 (oneri netti pari ad € 966 mila).
Per quanto riguarda la gestione del rischio cambio, si registrano componenti negative nette per € 2.745 mila, in miglioramento rispetto al pari periodo dell'anno precedente (negativo per € 3.327 mila).
Il risultato prima delle imposte è quindi positivo per € 27.093 mila in diminuzione rispetto al dato del 2022 (pari a € 28.973 mila).
Il saldo delle componenti fiscali è negativo (onere) per complessivi € 7.588 mila. Il saldo negativo si determina per effetto dei seguenti elementi: imposte IRES e altre imposte differite (negative per € 2.716 mila) e IRAP (negativa per € 1.089 mila); accantonamenti per imposte sul reddito di società estere (€ 4.312 mila) e imposte relative a esercizi precedenti (positive per € 528 mila).
Si evidenzia una diminuzione del tax-rate di circa 5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, principalmente dovuta ai benefici fiscali legati all'Industry 4.0.
Il Gruppo consuntiva un risultato netto positivo pari a € 19.504 mila.

| 30 G iugno | 31 Dice mbre | |
|---|---|---|
| 20 23 | 20 22 | |
| migliaia di euro | ||
| Immateriali | 87.173 | 88.177 |
| Materiali | 113.898 | 117.625 |
| Finanziarie | 3.460 | 4.688 |
| Immo bilizzazio ni | 20 4.5 31 | 210 .489 |
| Rimanenze | 207.772 | 215.588 |
| Crediti commerciali | 129.119 | 112.513 |
| Debiti commerciali | (174.423) | (181.996) |
| Passività contrattuali | (114.364) | (138.197) |
| Capitale Circo lante Ne tto O pe rativo | 48.10 4 | 7.9 0 8 |
| Fondi relativi al personale | (10.208) | (10.567) |
| Fondi per rischi ed oneri | (26.008) | (25.015) |
| Altri debiti/crediti netti | (54.553) | (54.629) |
| Attività nette per imposte anticipate | 16.433 | 15.961 |
| Altre Attività/(P assività) Ne tte | (74.336 ) | (74.249 ) |
| Capitale Inve stito Ne tto | 178.29 9 | 144.147 |
| Capitale sociale | 27.403 | 27.403 |
| Risultato del periodo precedente e altre riserve | 223.017 | 202.898 |
| Risultato del periodo | 19.506 | 30.248 |
| Patrimonio netto di terzi | 229 | 245 |
| P atrimo nio Ne tto | 270 .15 4 | 26 0 .79 3 |
| Debiti finanziari verso banche e altri finanziatori | 23.958 | 28.937 |
| Altre attività finanziarie | (28.682) | (20.544) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (87.130) | (125.039) |
| P o sizio ne Finanziaria Ne tta | (9 1.85 5 ) | (116 .6 46 ) |
| To tale Fo nti di Finanziame nto | 178.29 9 | 144.147 |
Il capitale investito netto è pari a € 178.299 mila in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (€ 144.147 mila).
Rispetto al 31 dicembre 2022, le immobilizzazioni nette sono diminuite di € 5.958 mila, decremento derivante dal fatto che gli ammortamenti sono maggiori dei nuovi investimenti di periodo.
Il capitale circolante netto operativo aumenta di € 40.197 mila rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione è dovuta principalmente al decremento delle passività contrattuali (pari ad € 23.833 mila), influenzato dal rallentamento dell'ingresso ordini del primo semestre 2023. Tale fenomeno ha inoltre risentito negativamente dell'anticipo al quarto trimestre 2022 di gran parte degli investimenti che erano in programma da parte degli utilizzatori italiani che si sono voluti assicurare l'incentivo del credito di imposta relativo all'industria 4.0. al 40% sapendo che, con l'anno nuovo, l'aliquota sarebbe stata dimezzata.

I debiti commerciali evidenziano una riduzione di € 7.574 mila riduzione meno che proporzionale rispetto a quella dei costi per acquisto di materie prime, che genera una diminuzione dei giorni medi di pagamento (DPO), come conseguenza del maggior potere contrattuale dei fornitori strategici a seguito delle criticità sulla catena di approvvigionamento che hanno caratterizzato buona parte del 2022. Per quanto riguarda invece i crediti commerciali, si è assistito ad un aumento di € 16.606 mila, incremento riconducibile ad una maggior fatturazione avvenuta nella seconda parte del semestre in oggetto, soprattutto con riferimento all'area Italia, in linea con il trenddei DSO (in lieve aumento rispetto al fine anno).
Con riferimento infine ai magazzini, si assiste ad una diminuzione di € 7.816 mila, a conferma dell'avvio di un processo di ottimizzazione delle scorte da parte del Gruppo Biesse.
Il patrimonio netto è pari a € 270.154 mila (€ 260.793 mila al 31 dicembre 2022).
| Al 30 G iugno | Al 31 Marzo | Al 31 Dice mbre | Al 30 G iugno | |
|---|---|---|---|---|
| 20 23 | 20 23 | 20 22 | 20 22 | |
| migliaia di euro | ||||
| Attività finanziarie: | 115.812 | 132.381 | 145.583 | 117.201 |
| Attività finanziarie correnti | 28.682 | 20.696 | 20.544 | 7.266 |
| Disponibilità liquide | 87.130 | 111.685 | 125.039 | 109.935 |
| Debiti leasing a breve termine | (6.553) | (7.072) | (7.504) | (8.524) |
| Debiti bancari e altri debiti finanziari a breve termine | (1.464) | (1.412) | (4.222) | (7.493) |
| P o sizio ne finanziaria ne tta a bre ve te rmine | 10 7.79 5 | 123.89 7 | 133.85 8 | 10 1.185 |
| Debiti leasing a medio/lungo termine | (15.528) | (16.114) | (16.496) | (15.508) |
| Debiti bancari a medio/lungo termine | (284) | (320) | (561) | (525) |
| Debiti commerciali e altri debiti a medio/lungo termine | (128) | (140) | (155) | (185) |
| P o sizio ne finanziaria ne tta a me dio /lungo te rmine | (15 .9 41) | (16 .5 75 ) | (17.212) | (16 .218) |
| P o sizio ne finanziaria ne tta to tale | 9 1.85 5 | 10 7.322 | 116 .6 46 | 84.9 6 5 |
Lo schema di PFN è conforme alle disposizioni contenute nella Comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021 emessa da Consob che rimanda alle Raccomandazioni ESMA del 4 marzo 2021.
Ai fini di una migliore rappresentazione sono inoltre stati esclusi dalle attività finanziarie il fair value attivo dei derivati.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo Biesse al 30 giugno 2023 è positiva per € 91.855 mila, in diminuzione rispetto al dato dell'esercizio precedente (positiva per € 116.646 mila), mentre il valore consuntivo senza considerare gli effetti dei debiti per affitti e leasing derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16, sarebbe stato positivo per € 113.125 mila (positivo per € 139.387 mila al 31 dicembre 2022). Nel confronto con il fine anno 2022 l'indicatore diminuisce di € 24.791 mila, principalmente influenzato dalla distribuzione di dividendi avvenuta nel corso del primo semestre 2023 e dalle dinamiche del capitale circolante netto come precedentemente commentato, nonostante i positivi risultati ottenuti a livello di gestione operativa.
Alla data di approvazione della presente relazione, il Gruppo Biesse ha linee di credito superiori a Euro 185,6 milioni, di cui Euro 85,6 milioni a revoca con duration entro i 12 mesi e di conseguenza Euro 100 milioni committed con duration oltre i 12 mesi. Tutte le linee di credito, peraltro non utilizzate, sono chirografarie esenti da ogni garanzia reale.

| 30 G iugno 20 23 |
% | 30 G iugno 20 22 |
% | Var % 20 23/20 22 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| migliaia di euro | |||||
| Segmento Macchine e Sistemi | 382.494 | 91,5% | 380.194 | 90,7% | 0,6% |
| Segmento Meccatronica | 51.620 | 12,3% | 56.810 | 13,6% | (9,1)% |
| Elisioni Inter segmento | (15.929) | (3,8)% | (17.920) | (4,3)% | (11,1)% |
| To tale | 418.185 | 10 0 ,0 % | 419 .0 84 | 10 0 ,0 % | (0 ,2)% |
| 30 G iugno | 30 G iugno | Var % | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 20 23 | % | 20 22 | % | 20 23/20 22 | |
| migliaia di euro | |||||
| Europa Occidentale | 216.912 | 51,9% | 224.875 | 53,7% | (3,5)% |
| Asia – Oceania | 46.805 | 11,2% | 49.075 | 11,7% | (4,6)% |
| Europa Orientale | 73.473 | 17,6% | 60.396 | 14,4% | 21,7% |
| Nord America | 72.178 | 17,3% | 72.025 | 17,2% | 0,2% |
| Resto del Mondo | 8.817 | 2,1% | 12.712 | 3,0% | (30,6)% |
| To tale | 418.185 | 10 0 ,0 % | 419 .0 84 | 10 0 ,0 % | (0 ,2)% |
La ripartizione dei ricavi per segmento operativo rimane sostanzialmente invariata per il segmento Macchine-Sistemi (che rappresenta circa il 91,5% del fatturato di Gruppo Biesse) che non evidenzia alcuna variazione significativa, mentre il segmento Meccatronica registra un decremento del 9,1%.
Analizzando invece il fatturato per area geografica, l'unico incremento ha riguardato l'Europa Orientale (21,7%), il Nord America rimane pressoché invariato mentre Europa Occidentale, Asia-Oceania e Resto del Mondo registrano invece un decremento rispettivamente del 3,5%, 4,6% e 30,6%.
Al 30 giugno 2023 non esistono imprese collegate, in linea con la situazione al 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda i rapporti con la controllante Bi.Fin. S.r.l., si rinvia al punto 25 delle note esplicative.
Sono identificate come parti correlate il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e la società SEMAR S.r.l..
Per quanto riguarda i rapporti intercorsi nel corso del semestre con tali società si rinvia al punto 25 delle note esplicative.
Nel corso dell'esercizio 2023 non si registrano operazioni classificabili in questa categoria.

In data 04 luglio 2023 con atto del Notaio Luisa Rossi la società controllata Movetro S.r.l. è stata incorporata in Forvet S.p.A. Costruzione Macchine Speciali. La decorrenza giuridica dell'operazione sarà 01 agosto 2023 mentre i relativi effetti contabili e fiscali saranno retrodatati al 01 gennaio 2023.
In data 21 luglio 2023 con atto del Notaio Luisa Rossi la società controllata Montresor & Co S.r.l. è stata incorporata in Biesse S.p.A.. La decorrenza giuridica dell'operazione sarà 01 agosto 2023 (purché entro tale data si stata eseguita l'ultima delle iscrizioni prescritte dall'articolo 2504 del codice civile), mentre i relativi effetti contabili e fiscali saranno retrodatati al 01 gennaio 2023.
Il contesto di riferimento permane ad oggi caratterizzato da rilevanti incertezze dovute all'evolversi del contesto geopolitico internazionale.
Tuttavia, il backlog al 30 giugno 2023 consente di affrontare il prosieguo dell'anno con un ragionevole livello di confidenza nel raggiungimento degli obiettivi aziendali, malgrado un ingresso ordini inferiore alle aspettative nei primi sei mesi dell'anno 2023. Sottolineando le difficoltà nell'effettuare forecast in una industry che continua ad operare con una visibilità ridotta, gli Amministratori del Gruppo Biesse, sulla base degli scenari macroeconomici più accreditati e delle strategie di innovazione prodotti e penetrazione commerciale del Gruppo Biesse, si adopereranno con determinazione nel perseguimento degli obiettivi fissati.
Come già commentato, Il Gruppo Biesse proseguirà per la restante parte dell'anno nell'implementare con determinazione le azioni volte al perseguimento degli obiettivi fissati. Nello specifico, il Gruppo Biesse intende perseguire una politica volta all'ottimizzazione delle scorte di magazzino e al monitoraggio delle dinamiche del capitale circolante netto (in particolar modo sugli aspetti legati alla gestione dei crediti), rimanendo al contempo attenti al contenimento dei costi.
La strategia del Gruppo Biesse per il 2023 si riassume come segue:
Visual identity: negli ultimi due anni il Gruppo Biesse ha avviato un profondo processo di rinnovamento del gruppo per divenire più veloce e innovativo.
Questo percorso ha permesso di riorganizzare l'azienda attraverso un approccio che porterà effetti nel modo di lavorare e di soddisfare i bisogni del cliente. È un progetto che riguarda la razionalizzazione della struttura societaria e una riorganizzazione interna ed internazionale, con il fine ultimo di rendere il Gruppo Biesse sempre più snello ed efficiente, semplificandone i processi, e capace di adattarsi velocemente a contesti mondiali in continuo mutamento.
È stata introdotta una logica trasversale per processi, che faciliterà le implementazioni dei progetti di sviluppo. Questo percorso coinvolgerà anche le sedi all'estero, con l'obiettivo di potenziare la rete internazionale dell'azienda attraverso strutture più efficaci.
È stata identificata la nuova identità visiva, necessaria ad allineare posizionamento del gruppo e marchi, esplicita i nuovi valori e i tratti identitari del Gruppo Biesse, pur mantenendo le peculiarità distintive dei vari settori in cui la stessa opera.
Potenziamento del processo di digitalizzazione, intrapreso già da qualche anno, che garantirà fabbriche digitali, automatizzate e interconnesse a tutti i clienti grazie a soluzioni software e nuovi servizi evoluti, la piattaforma IOT sviluppata dal Gruppo Biesse che abilita i clienti a una gamma di servizi per semplificare e razionalizzare la gestione del lavoro, ottimizzando le prestazioni e la produttività delle tecnologie presso i clienti.
Innovazione di prodotto, grazie agli investimenti in Ricerca & Sviluppo, pari al 3% del fatturato annuo, il Gruppo rafforza l'offerta di prodotto consolidando le soluzioni tecnologiche già in uso, nei settori wood, glass, stone e materia, proseguendo lo studio e la realizzazione di nuove soluzioni che contribuiranno a migliorare gli standard tecnologici dei settori di riferimento.
Rafforzamento del Network con l'obiettivo di migliorare la brand awareness nei settori in cui il Gruppo Biesse è più giovane e ha grande potenzialità di crescita come gli advanced materials, il legno strutturale e il metallo. Oltre ai nuovi settori, il Gruppo Biesse prevede di rafforzare la capillarità, in coerenza con il percorso di crescita e internazionalizzazione degli ultimi venti anni.
Rafforzamento dell'Implementazione del modello One Company volto a realizzare una ulteriore razionalizzazione e semplificazione della struttura organizzativa del Gruppo Biesse attraverso a) una miglior focalizzazione dell'attenzione sui clienti, sulle loro esigenze e sulle prospettive di sviluppo; b) la

velocizzazione delle decisioni aziendali, realizzando un modello di gestione globale e integrato, basato su processi e strumenti comuni; c) l'evoluzione del modello di leadership verso una maggiore collaborazione, empowerment delle persone, capacità di gestione della discontinuità e del cambiamento.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 Giugno 2023 e Prospetti Contabili
Biesse S.p.A.
Pag. 23 di 47

| dati consolidati in migliaia di euro | 30 G iugno | 30 G iugno | |
|---|---|---|---|
| Note | 20 23 | 20 22 | |
| Ricavi | 5 | 418.185 | 419.084 |
| Altri proventi | 5.408 | 3.698 | |
| Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione |
(10.413) | 38.319 | |
| Consumi di materie prime, materiali di consumo e merci | (165.159) | (207.060) | |
| Costo del personale | 7 | (126.065) | (127.859) |
| Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ai fondi | (18.577) | (20.427) | |
| Altri costi operativi | (73.035) | (72.489) | |
| R isultato o pe rativo | 30 .343 | 33.26 6 | |
| Proventi finanziari | 730 | 288 | |
| Oneri finanziari | (1.236) | (1.253) | |
| Proventi (oneri) su cambi | 8 | (2.745) | (3.327) |
| R isultato ante impo ste | 27.0 9 3 | 28.9 73 | |
| Imposte sul reddito | 9 | (7.588) | (9.590) |
| R isultato de l se me stre | 19 .5 0 4 | 19 .383 | |
| Di cui attribuibile ai soci della controllante | 19.506 | 19.341 | |
| Di cui attribuibile alle partecipazioni di terzi | (1) | 42 | |
| Risultato base per azione (Euro) | 10 | 0,71 | 0,71 |
| Risultato diluito per azione (Euro) | 10 | 0,71 | 0,71 |

| dati consolidati in migliaia di euro | 30 G iugno | 30 G iugno | ||
|---|---|---|---|---|
| Note | 20 23 | 20 22 | ||
| R isultato de l se me stre | 19.504 | 19.383 | ||
| Differenza cambio da conversione delle gestioni estere | 17 | (1.062) | 2.532 | |
| Utile/(perdita) sulle attività finanziarie valutate a fair value OCI | 6 9 | 5 1 | ||
| Imposte su utile/(perdita) sulle attività finanziarie valutate a fair value OCI |
(17) | (12) | ||
| To tale co mpo ne nti che saranno o po tranno e sse re riclassificati ne l co nto e co no mico de l se me stre |
(1.0 10 ) | 2.5 70 | ||
| Rivalutazione delle passività/(attività) nette per benefici definiti |
(21) | 1.031 | ||
| Imposte sui componenti che non saranno riclassificate nel conto economico del semestre |
12 | (245) | ||
| To tale co mpo ne nti che no n saranno riclassificati ne l co nto e co no mico de l se me stre |
(10 ) | 786 | ||
| To tale co nto e co no mico co mple ssivo de l se me stre | 18.485 | 22.739 | ||
| Attribuibile a: | ||||
| Partecipazioni di terzi | (16 ) | 3 1 | ||
| Soci della controllante | 18.5 0 1 | 22.70 8 |

| dati consolidati in migliaia di euro | 30 G iugno | 31 Dice mbre | ||
|---|---|---|---|---|
| Note | 20 23 | 20 22 | ||
| ATTIVITA' | ||||
| Attività non correnti | ||||
| Immobili, impianti e macchinari | 12 | 113.898 | 115.105 | |
| Avviamento | 13 | 46.704 | 46.800 | |
| Attività immateriali | 12 | 40.469 | 41.377 | |
| Attività per imposte differite | 9 | 24.596 | 24.387 | |
| Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) | 3.347 | 4.575 | ||
| Altri crediti | 113 | 113 | ||
| To tale attività no n co rre nti | 229 .127 | 232.35 7 | ||
| Rimanenze | 14 | 207.772 | 215.588 | |
| Crediti commerciali | 15 | 129.110 | 112.513 | |
| Altri crediti | 18.636 | 15.912 | ||
| Altre attività finanziarie (inclusi gli strumenti finanziari derivati) | 29.616 | 23.203 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 87.130 | 125.039 | ||
| To tale attività co rre nti | 472.272 | 49 2.25 5 | ||
| To tale attività dispo nibili pe r la ve ndita | - | 2.5 20 | ||
| TO TALE ATTIVITA' | 70 1.39 9 | 727.132 | ||
| dati consolidati in migliaia di euro | 30 G iugno | 31 Dice mbre | ||
| Note | 20 23 | 20 22 | ||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | ||||
| Capitale sociale | 16 | 27.403 | 27.403 | |
| Riserve | 17 , 18 | 223.017 | 202.898 | |
| Risultato del periodo | 19.506 | 30.248 | ||
| P atrimo nio ne tto attribuibile ai so ci de lla co ntro llante | 26 9 .9 25 | 26 0 .5 48 |
| P atrimo nio ne tto attribuibile ai so ci de lla co ntro llante | 26 9 .9 25 | 26 0 .5 48 | |
|---|---|---|---|
| Partecipazioni di terzi | 229 | 245 | |
| TO TALE P ATR IMO NIO NETTO CO NS O LIDATO | 270 .15 4 | 26 0 .79 3 | |
| Passività finanziarie | 19 | 15.813 | 17.057 |
| Benefici ai dipendenti | 10.208 | 10.567 | |
| Passività per imposte differite | 8.163 | 8.426 | |
| Altri debiti | 247 | 155 | |
| To tale passività no n co rre nti | 34.431 | 36 .20 5 | |
| Passività finanziarie | 19 | 8.017 | 11.725 |
| Fondi per rischi ed oneri | 22 | 26.008 | 25.015 |
| Debiti commerciali | 20 | 174.423 | 181.996 |
| Passività contrattuali | 21 | 114.364 | 138.197 |
| Altri debiti | 66.625 | 69.487 | |
| Passività per imposte sul reddito | 7.378 | 3.713 | |
| To tale passività co rre nti | 39 6 .814 | 430 .133 | |
| P AS S IVITA' | 431.245 | 46 6 .338 | |
| TO TALE P ATR IMO NIO NETTO E P AS S IVITA' | 70 1.39 9 | 727.132 |
1 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti delle transazioni con parti correlate e delle operazioni non ricorrenti nella situazione patrimoniale - finanziaria sono evidenziati nell'apposito prospetto di cui all'Allegato 1

| No te | 30 -giu-23 | 30 -giu-22 | |
|---|---|---|---|
| dati in migliaia di euro | |||
| ATTIVITA' O P ER ATIVA | |||
| Risultato dell'esercizio | 19.504 | 19.383 | |
| Rettifiche per: | |||
| Imposte sul reddito | 9 | 7.588 | 9.590 |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali di proprietà e immateriali | 12 | 11.019 | 11.876 |
| Ammortamenti di immobilizzazioni materiali in leasing | 12 | 4.583 | 4.441 |
| Utili/Perdite dalla vendita di immobilizzazioni materiali e dalla cessione di controllate | (1.880) | (25) | |
| Svalutazioni per perdite di valore | 1.258 | 212 | |
| Accantonamenti ai fondi e TFR | 4.026 | 5.408 | |
| Oneri / (proventi) finanziari netti e proventi /oneri su cambi non realizzati | 2.248 | 5.513 | |
| S UB TO TALE ATTIVITA' O P ER ATIVA | 48.347 | 5 6 .39 8 | |
| Variazione dei crediti commerciali e attività contrattuali | (14.911) | (24.639) | |
| Variazione nelle rimanenze | 2.748 | (44.040) | |
| Variazione debiti commerciali e passività contrattuali | (30.404) | 27.729 | |
| Variazione del fondo TFR e degli altri fondi | (1.696) | (4.138) | |
| Altre variazioni delle attività e passività operative | (1.488) | (4.006) | |
| Flusso di cassa ge ne rato /(asso rbito ) dall'attività o pe rativa | 2.5 9 6 | 7.30 3 | |
| Imposte pagate | (4.766) | (12.166) | |
| Interessi pagati | (235) | (677) | |
| FLUS S O DI CAS S A NETTO G ENER ATO /(AS S O R B ITO ) DALL'ATTIVITA' | (2.40 6 ) | (5 .5 40 ) | |
| ATTIVITA' DI INVES TIMENTO | |||
| Acquisto di immobili impianti e macchinari | 12 | (6.295) | (4.537) |
| Incassi dalla vendita di attività materiali | 12 | 4.399 | 0 |
| Acquisto di attività immateriali | 12 | (6.280) | (2.566) |
| Investimenti in altre partecipazioni | 0 | (2) | |
| Flusso da acquisto di aggregazioni aziendali | (3.000) | (3.150) | |
| Variazioni nelle altre attività finanziarie | (7.904) | 19.883 | |
| FLUS S O DI CAS S A G ENER ATO / (AS S O R B ITO ) DALL'ATTIVITA' DI | (19 .0 80 ) | 9 .6 28 | |
| ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | |||
| Rimborsi di prestiti e variazione debiti verso banche | (1.247) | (743) | |
| Pagamento debiti di leasing | (4.528) | (4.064) | |
| Acquisto di ulteriori quote di controllo | 0 | (1.173) | |
| Altre variazioni | (81) | 0 | |
| Dividendi pagati | (9.023) | (16.922) | |
| FLUS S O DI CAS S A G ENER ATO / (AS S O R B ITO ) DALL'ATTIVITA' DI | (14.879 ) | (22.9 0 1) | |
| FINANZIAMENTO | |||
| INCR EMENTO /(DECR EMENTO ) NETTO DELLE DIS P O NIB ILITA' LIQ UIDE E ME ZZI EQ UIVALENTI |
(36 .36 5 ) | (18.814) | |
| DIS P O NIB ILITA' LIQ UIDE E MEZZI EQ UIVALENTI AL 1° G ENNAIO | 125 .0 39 | 127.0 9 9 | |
| Effetto delle fluttuazioni dei cambi sulle disponibilità liquide | (1.544) | 1.649 | |
| DIS P O NIB ILITA' LIQ UIDE E MEZZI EQ UIVALENTI AL 30 G IUG NO | 87.130 | 10 9 .9 35 |

| Attribuibile ai so ci de lla co ntro llante | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale | Riserve di | Riserva | Riserva | Riserve di | Altre riserve | Risultato | P atrimo nio ne tto | Partecipazio | To tale | |
| Sociale | copertura e | attuariale | attività | capitale | dell'esercizi | attribuibile ai | ni di terzi | P atrimo nio | ||
| dati consolidati in migliaia di euro | di | finanziarie | o | so ci de lla | Ne tto | |||||
| conversion | OCI | co ntro llante | ||||||||
| e | ||||||||||
| S aldi al 0 1/0 1/20 22 | 27.39 3 | (11.16 2) | (5 .5 9 7) | 7 5 | 36 .20 2 | 16 7.439 | 34.0 18 | 248.36 8 | 849 | 249 .217 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | 2.543 | 786 | 3 9 | 3.36 7 | (11) | 3.35 6 | ||||
| Risultato al 30 giugno 2022 | 19.341 | 19 .341 | 42 | 19 .383 | ||||||
| To tale utile /pe rdita co mple ssivo de l pe rio do | 2.5 43 | 786 | 3 9 | 19 .341 | 22.70 8 | 3 1 | 22.739 | |||
| Distribuzione dividendi | (14.958) | (2.142) | (17.0 9 9 ) | (17.0 9 9 ) | ||||||
| Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | 31.876 | (31.876) | ||||||||
| Transazioni con azionisti di minoranza | 10 | (10) | (539) | (5 40 ) | (633) | (1.173) | ||||
| Altri movimenti | (5) | (5 ) | (5 ) | |||||||
| S aldi al 30 /0 6 /20 22 | 27.40 3 | (8.6 19 ) | (4.822) | 113 | 36 .20 2 | 183.814 | 19 .341 | 25 3.431 | 247 | 25 3.6 79 |
| Attribuibile ai so ci de lla co ntro llante | ||||||||||
| Capitale | Riserve di | Riserva | Riserva | Riserve di | Altre riserve | Risultato | P atrimo nio ne tto | Partecipazio | To tale | |
| Sociale | copertura e | attuariale | attività | capitale | dell'esercizi | attribuibile ai | ni di terzi | P atrimo nio | ||
| dati consolidati in migliaia di euro | di | finanziarie | o | so ci de lla | Ne tto | |||||
| conversion | OCI | co ntro llante | ||||||||
| e | ||||||||||
| S aldi al 0 1/0 1/20 23 | 27.40 3 | (12.79 7) | (4.26 5 ) | (20 2) | 36 .20 2 | 183.9 5 9 | 30 .248 | 26 0 .5 48 | 245 | 26 0 .79 3 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | (1.048) | (10) | 5 2 | (1.0 0 5 ) | (14) | (1.0 20 ) | ||||
| Risultato al 30 giugno 2023 | 19.506 | 19 .5 0 6 | (1) | 19 .5 0 4 | ||||||
| To tale utile /pe rdita co mple ssivo de l pe rio do | (1.0 48) | (10 ) | 5 2 | 19 .5 0 6 | 18.5 0 1 | (16 ) | 18.485 | |||
| Distribuzione dividendi | (9.043) | (9 .0 43) | (9 .0 43) | |||||||
| Destinazione del risultato dell'esercizio precedente | 21.205 | (21.205) | ||||||||
| Transazioni con azionisti di minoranza | ||||||||||
| Altri movimenti | (81) | (81) | (81) |

Biesse S.p.A. (di seguito la "Società" o la "Capogruppo") è una società di diritto italiano, domiciliata in Pesaro in via della Meccanica 16.
Il Gruppo Biesse (nel seguito definito come "Gruppo") opera nel settore della meccanica strumentale, ed è integralmente controllato dalla Bi.Fin. S.r.l., società attiva nella produzione e vendita di macchine e sistemi per la lavorazione del legno, vetro e pietra. Biesse S.p.A. è quotata alla Borsa Valori di Milano nel segmento Euronext Star.
La valuta di presentazione del Bilancio è l'euro. I saldi sono espressi in migliaia di euro, salvo quando specificatamente indicato diversamente. Si precisa altresì che le eventuali differenze rinvenibili in alcune tabelle sono dovute agli arrotondamenti dei valori espressi in migliaia di euro.
Il presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 28 luglio 2023 e sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.
La situazione patrimoniale ed economica consolidata al 30 giugno 2023, oltre al bilancio della Capogruppo Biesse S.p.A. comprende il bilancio delle sue controllate sulle quali esercita il controllo di seguito elencate.
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società capogruppo | ||||||
| Biesse S.p.A. Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto (PU) |
EUR | 27.402.593 | ||||
| Società italiane controllate: | ||||||
| HSD S.p.A. Via della Meccanica, 16 Loc. Chiusa di Ginestreto (PU) |
EUR | 1.141.490 | 100% | 100% | ||
| Montresor & Co. S.r.l. Via Francia, 13 Villafranca (VR) |
EUR | 1.000.000 | 100% | 100% | ||
| Movetro S.r.l. Via Marco Polo, 12 Carmignano di Sant'Urbano (PD) |
EUR | 51.000 | 100% | 100% | ||
| Forvet S.p.A. Costruzione Macchine Speciali Strada Piossasco, 46 Volvera (TO) |
EUR | 500.000 | 100% | 100% | ||
| Biesse America Inc. 4110 Meadow Oak Drive – Charlotte, North Carolina – USA |
USD | 11.500.000 | 100% | 100% | ||
| Biesse Canada Inc. 18005 Rue Lapointe – Mirabel (Quebec) – Canada |
CAD | 180.000 | 100% | 100% |
| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Biesse Brasil Comercio e Industria de Maquinas e Equipamentos Ltda |
BRL | 18.017.304 | 100% | 100% | ||
| Rua Liege 122 - Vila Vermelha - Sao Paulo - Brasile |
||||||
| Biesse Group UK Ltd. Lamport Drive – Daventry |
GBP | 655.019 | 100% | 100% | ||
| Northamptonshire – Gran Bretagna Biesse France Sarl |
EUR | 1.244.000 | 100% | 100% | ||
| 4, Chemin de Moninsable – Brignais – Francia |
||||||
| Biesse Group Deutschland GmbH Gewerberstrasse, 6 – Elchingen (Ulm) – Germania |
EUR | 1.432.600 | 100% | 100% | ||
| Biesse Schweiz GmbH Luzernerstrasse 26 – 6294 Ermensee – Svizzera |
CHF | 100.000 | 100% | Biesse G. Deutschland GmbH |
100% | |
| Biesservice Scandinavia AB Maskinvagen 1 – |
SEK | 200.000 | 60% | 60% | ||
| Lindas – Svezia Biesse Iberica Woodworking Machinery s.l. |
EUR | 699.646 | 100% | 100% | ||
| C/De La Imaginaciò, 14 Poligon Ind. La Marina – Gavà Barcellona – Spagna |
||||||
| Biesse Portugal, Unipessoal,lda. Sintra Business Park, 1, São Pedro de Penaferrim, – Sintra – Portogallo |
EUR | 5.000 | 100% | Biesse Iberica W. M. s.l. |
100% | |
| Biesse Group Australia Pty Ltd. 3 Widemere Road Wetherill Park – Sydney – Australia |
AUD | 15.046.547 | 100% | 100% | ||
| Biesse Group New Zealand Ltd. Unit B, 13 Vogler Drive Manukau – Auckland – New Zealand |
NZD | 3.415.665 | 100% | 100% | ||
| Biesse Manufacturing Co. Pvt. Ltd. Jakkasandra Village, Sondekoppa rd. Nelamanga Taluk – Bangalore –India |
INR | 721.932.182 | 100% | 100% | ||
| Biesse Asia Pte. Ltd. Zagro Global Hub 5 Woodlands Terr. – Singapore |
EUR | 1.548.927 | 100% | 100% | ||
| Biesse Indonesia Pt. Jl. Kh.Mas Mansyur 121 – Jakarta – Indonesia |
IDR | 2.500.000.00 0 |
10% | 90% | Biesse Asia Pte. Ltd. |
100% |
| Biesse Malaysia SDN BHD No. 5, Jalan TPP3 47130 Puchong -Selangor, Malesia |
EUR | 1.435.704 | 100% | Biesse Asia Pte. Ltd. |
100% | |
| Biesse Korea LLC Geomdan Industrial Estate, Oryu-Dong, Seo-Gu – Incheon – Corea del Sud |
KRW | 100.000.000 | 100% | Biesse Asia Pte. Ltd. |
100% | |
| Biesse (HK) Ltd. Room 1530, 15/F, Langham Place, 8 Argyle Street, Mongkok, Kowloon – Hong Kong |
HKD | 199.952.688 | 100% | 100% | ||
| Biesse Trading (Shanghai) Co. Ltd. Room 301, No.228, Jiang Chang No.3 Road, Zha Bei District,– Shanghai – Cina |
RMB | 92.244.240 | 100% | Biesse (HK) Ltd. |
100% | |
| Biesse Turkey Makine Ticaret Ve Sanayi A.S. Şerifali Mah. Bayraktar Cad. Nutuk Sokak |
TRY | 45.500.000 | 100% | 100% | ||
| No:4 Ümraniye,Istanbul –Turchia Biesse Group Israel Ltd. 8 Ha-Taas St. Ramat-Gan 5251248, Israel |
ILS | 100.000 | 100% | 100% |

| Denominazione e sede | Valuta | Cap. Sociale | Controllo diretto |
Controllo indiretto |
Tramite | Gruppo Biesse |
|---|---|---|---|---|---|---|
| OOO Biesse Group Russia Mosrentgen area, settlement Zavoda Mosrentgen, Geroya Rossii Solomatina street, premises 6, site 6, office 3, 108820, Moscow, Russian Federation |
RUB | 99.209.440 | 100% | 100% | ||
| Biesse Gulf FZE Dubai, Free Trade Zone |
AED | 11.242.857 | 100% | 100% | ||
| Biesse Taiwan 6F-5, No. 188, Sec. 5, Nanking E. Rd., Taipei City 105, Taiwan (ROC) |
TWD | 500.000 | 100% | Biesse Asia Pte Ltd. |
100% | |
| Biesse Japan K.K. C/O Mazars Japan K.K. , ATT New Tower 11F, 2-11-7, Akasaka, Minato-ku, Tokyo |
JPY | 5.000.000 | 100% | Biesse Asia Pte Ltd. |
100% | |
| HSD Mechatronic (Shanghai) Co. Ltd. D2, 1st floor, 207 Taiguroad, Waigaoqiao Free Trade Zone – Shanghai – Cina |
RMB | 2.118.319 | 100% | Hsd S.p.A. | 100% | |
| Hsd Usa Inc. 3764 SW 30th Avenue – Hollywood, Florida – USA |
USD | 250.000 | 100% | Hsd S.p.A | 100% | |
| HSD Mechatronic Korea LLC 414, Tawontakra2, 76, Dongsan-ro, Danwon-gu, Ansan-si 15434, South Korea |
KWN | 101.270.000 | 100% | HSD S.p.A. | 100% | |
| HSD Deutschland GmbH Brükenstrasse,2 – Gingen – Germania |
EUR | 25.000 | 100% | Hsd S.p.A | 100% |
Rispetto al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022, non ci sono modifiche nell'area di consolidamento.
Il Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del DL 38/2005 e delle altre norme e disposizioni Consob in materia di bilancio.
Il Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per gli strumenti finanziari derivati, per le attività finanziarie detenute per la vendita e per gli strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita, valutati al valore corrente (fair value).
Gli Amministratori del Gruppo Biesse valutano che, in ragione della solidità finanziaria del Gruppo e delle previsioni aziendali nel prevedibile futuro, non sussistono incertezze, come definite dal par. 25 del Principio IAS 1, sul presupposto della continuità aziendale.
La presente informativa è stata redatta in conformità con quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con particolare riferimento alle delibere n. 15519 e 15520 del 27/07/2006 e alla comunicazione n. DEM6064293 del 28/07/2006.
Nella predisposizione del Bilancio Semestrale Consolidato Abbreviato, redatto secondo lo IAS 34 Bilanci intermedi, sono stati applicati gli stessi principi contabili già adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, al quale si rinvia per completezza di trattazione, ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo 4 "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS che sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2023" con la precisazione che i cambiamenti introdotti a livello IFRS non hanno comportato alcun impatto.
I dati del presente bilancio semestrale consolidato abbreviato sono comparabili con i medesimi del precedente esercizio.
Tutti i prospetti rispettano il contenuto minimo previsto dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni applicabili, previste dal legislatore nazionale e dalla Consob. I prospetti utilizzati sono ritenuti adeguati ai fini della rappresentazione corretta (fair) della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica e dei flussi finanziari del Gruppo Biesse; in particolare, si ritiene che gli schemi economici riclassificati per natura forniscono informazioni attendibili e rilevanti ai fini della corretta rappresentazione

dell'andamento economico del Gruppo Biesse. I prospetti che compongono il Bilancio sono i seguenti:
La classificazione dei costi è per natura, evidenziando i risultati intermedi relativi al risultato operativo ed al risultato ante imposte. In particolare, tale risultato operativo è definito come Utile (Perdita) dell'esercizio al lordo delle imposte sul reddito, degli oneri e proventi finanziari e delle perdite ed utili su cambi. Tale indicatore non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS (NON-GAAP measures) ed il criterio di determinazione applicato dal Gruppo Biesse potrebbe non essere omogeneo non quello adottato da altri Gruppi.
Il prospetto comprende le componenti che costituiscono il risultato dell'esercizio e, per categorie omogenee, i proventi e gli oneri che, in base agli IFRS, sono imputati direttamente a patrimonio netto.
La presentazione del prospetto avviene attraverso l'esposizione della distinzione delle attività e delle passività tra correnti e non correnti.
Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.
Il prospetto illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:
‒ ciascuna voce di utile e perdita al netto di eventuali effetti fiscali che, come richiesto dagli IFRS sono alternativamente imputate direttamente a patrimonio netto (utili o perdite da compravendita di azioni proprie, utili e perdite attuariali generati da valutazione di piani a benefici definiti), o hanno contropartita in una riserva di patrimonio netto (pagamenti basati su azioni per piani di stock option);
‒ movimentazione delle riserve da valutazione degli strumenti derivati a copertura dei flussi di cassa futuri al netto dell'eventuale effetto fiscale.
Il Rendiconto è esposto secondo il metodo indiretto, per mezzo del quale il risultato netto è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento o finanziari.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo.
Gli interessi e le imposte pagati sono classificati all'interno della gestione operativa, mentre gli interessi e i dividendi incassati sono rappresentati all'interno dell'attività di investimento.
I bilanci delle società con valuta funzionale diversa dalla valuta di presentazione del Bilancio Consolidato (euro) e che non operano in paesi con economie iper-inflazionate, sono convertiti secondo le seguenti modalità:

Si segnala che con riferimento alla controllata turca, la quale opera in un paese con economia iperinflazionata, il Gruppo Biesse ha proceduto alla conversione dei saldi economici al tasso di cambio medio e dei saldi patrimoniali al tasso di cambio puntuale di fine esercizio in considerazione della non significatività della contribuzione economica della controllata turca al conto economico del Gruppo Biesse.
Con riferimento invece alla controllata malesiana, si evidenzia che a decorrere dalla chiusura semestrale al 30 giugno 2023, la valuta funzionale utilizzata per la predisposizione del reporting package della società Biesse Malaysia SDN BHD è l'Euro. Gli effetti di tale variazione sul risultato e sul Patrimonio Netto consolidati del Gruppo Biesse al 30 giugno 2023 non sono significativi.
Le differenze cambio emergenti dal processo di conversione sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e incluse a patrimonio netto nella riserva di copertura e conversione.
Al momento della dismissione dell'entità economica da cui sono emerse le differenze di conversione, le differenze di cambio accumulate e riportate nel patrimonio netto in apposita riserva saranno riversate a Conto Economico.
Di seguito riportiamo i cambi utilizzati al 30 giugno 2023, 31 dicembre 2022 e al 30 giugno 2022 per le conversioni delle poste economiche e patrimoniali in valuta (fonte www.bancaditalia.it). Si segnala che con riferimento al rublo russo, la fonte del cambio utilizzato è quello della Banca Centrale della Federazione Russa.
| Valuta | 30 giugno 2023 | 31 dicembre 2022 | 30 giugno 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Medio | Finale | Medio | Finale | Medio | Finale | ||
| Dollaro USA / euro | 1,0807 | 1,0866 | 1,0530 | 1,0666 | 1,0934 | 1,0387 | |
| Real Brasiliano / euro | 5,4827 | 5,2788 | 5,4399 | 5,6386 | 5,5565 | 5,4229 | |
| Dollaro canadese / euro | 1,4565 | 1,4415 | 1,3695 | 1,4440 | 1,3900 | 1,3425 | |
| Lira sterlina / euro | 0,8764 | 0,8583 | 0,8528 | 0,8869 | 0,8424 | 0,8582 | |
| Corona svedese / euro | 11,3329 | 11,8055 | 10,6296 | 11,1218 | 10,4796 | 10,7300 | |
| Dollaro australiano / euro | 1,5989 | 1,6398 | 1,5167 | 1,5693 | 1,5204 | 1,5099 | |
| Dollaro neozelandese / euro | 1,7318 | 1,7858 | 1,6582 | 1,6798 | 1,6491 | 1,6705 | |
| Rupia indiana / euro | 88,8443 | 89,2065 | 82,6864 | 88,1710 | 83,3179 | 82,1130 | |
| Renmimbi Yuan cinese / euro | 7,4894 | 7,8983 | 7,0788 | 7,4133 | 7,0823 | 6,9624 | |
| Franco svizzero / euro | 0,9856 | 0,9788 | 1,0047 | 0,9847 | 1,0319 | 0,9960 | |
| Rupia indonesiana / euro | 16.275,0900 | 16.384,5400 | 15.625,2500 | 16.519,8200 | 15.798,5500 | 15.552,0000 | |
| Dollaro Hong Kong/euro | 8,4709 | 8,5157 | 8,2451 | 8,3163 | 8,5559 | 8,1493 | |
| Ringgit malese/euro | 4,8188 | 5,0717 | 4,6279 | 4,6984 | 4,6694 | 4,5781 | |
| Won sudcoreano/euro | 1.400,4300 | 1.435,8800 | 1.358,0700 | 1.344,0900 | 1.347,8400 | 1.351,6000 | |
| Lira Turca/euro | 21,5662 | 28,3193 | 17,4088 | 19,9649 | 16,2579 | 17,3220 | |
| Rublo Russo/euro | 83,2208 | 95,1052 | 76,5854 | 76,5854 | 56,3548 | 56,3548 | |
| Dirham Emirati Arabi/euro | 3,9687 | 3,9905 | 3,8673 | 3,9171 | 4,0155 | 3,8146 | |
| Dollaro Taiwan/euro | 33,0264 | 33,8158 | 31,3223 | 32,7603 | 31,3697 | 30,8788 | |
| Yen Giapponese/euro | 145,7604 | 157,1600 | 138,0274 | 140,6600 | 134,3071 | 141,5400 | |
| Shekel Israeliano/euro | 3,8828 | 4,0486 | 3,5345 | 3,7554 | 3,5765 | 3,6392 | |
| 3. SCELTE VALUTATIVE E UTILIZZO DI STIME La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi, se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri. |
|||||||
| Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio del Gruppo Biesse o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello |

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del Management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo Biesse, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato, tenendo in considerazione anche incertezze legate ad eventi significativi (come nel caso del Covid-19) in un'ottica "forward looking".
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del Management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo Biesse, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato dell'usato e dei ricambi, anche a seguito di specifiche azioni realizzate dalle società incluse nel perimetro.
Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l'avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il Management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'avviamento e le attività immateriali a vita utile indefinita tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogniqualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene e adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo Biesse rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali.
Al momento della vendita del prodotto, il Gruppo Biesse accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto (annuali e pluriennali). Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia. Il Gruppo Biesse lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.
I fondi per benefici ai dipendenti, le relative attività, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione o attività. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani e i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti.
In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality (curva tassi Euro Composite AA) nei rispettivi mercati di riferimento. I rendimenti attesi delle attività sono determinati sulla base di diversi dati forniti da alcuni esperti circa le aspettative di lungo termine del rendimento del mercato dei capitali, dell'inflazione, del rendimento attuale dei titoli obbligazionari, e altre variabili, e sono eventualmente rettificati per tenere conto delle strategie di investimento delle attività. I tassi dei futuri incrementi retributivi riflettono l'aspettativa di lungo termine del Gruppo Biesse nei mercati di riferimento e l'andamento dell'inflazione. La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi.
Il Gruppo Biesse è soggetto a possibili cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati, nonché a possibili controversie di natura commerciale. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l'esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo Biesse spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il Management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale, nonché con le funzioni aziendali maggiormente coinvolte su tematiche di controversie con i clienti. Il

Gruppo Biesse accerta una passività a fronte di tali controversie quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato, tenendo anche conto di informazioni legate a trend storici. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi probabile, ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni emanati dallo IASB e recepiti dall'Unione Europea sono stati applicati a partire dal 1° gennaio 2023.
L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.
L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).
Inoltre, in data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17, per evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e per migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio.
L'adozione di tale principio e del relativo emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo Biesse.

• In data 7 maggio 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.
L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo Biesse.
• In data 12 febbraio 2021, lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.
L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo Biesse.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• In data 30 gennaio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo Biesse un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
L'IFRS 8 - Settori operativi - definisce un settore operativo come una componente:
In particolare, il Gruppo Biesse monitora le performance del business sulla base dei due seguenti Settori operativi, come già rilevato nell'omologo periodo precedente:
Le informazioni relative ai ricavi dei predetti Settori operativi sono le seguenti:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 30 G iugno | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 20 23 | % | 20 22 | % | |||
| Segmento Macchine e Sistemi | 382.494 | 91,5% | 380.194 | 90,7% | ||
| Segmento Meccatronica | 51.620 | 12,3% | 56.810 | 13,6% | ||
| Elisioni Inter segmento | (15.929) | -3,8% | (17.920) | -4,3% | ||
| To tale G ruppo | 418.185 | 10 0 ,0 % | 419.084 | 10 0 ,0 % |
I ricavi netti del primo semestre 2023 sono pari ad € 418.185 mila, contro € 419.084 mila del 30 giugno 2022, sostanzialmente stabili rispetto al pari periodo precedente.
Il segmento Macchine e Sistemi rappresenta il segmento principale del Gruppo Biesse, contribuendo per il 91,5% ai ricavi consolidati (90,7% a giugno 2022); le vendite hanno registrato un lieve incremento del 0,6%, passando da € 380.194 mila al 30 giugno 2022 a € 382.494 mila al 30 giugno 2023. Il risultato operativo di tale segmento registra una leggera contrazione, passando da € 22.686 mila a € 21.852 mila, complice l'inflazionamento dei materiali. Il segmento Meccatronica, a livello di ricavi, ha consuntivato un decremento del 9,1% (passando da € 56.810 mila al 30 giugno 2022 a € 51.620 mila al 30 giugno 2023), riducendo lievemente la sua contribuzione ai ricavi consolidati. Il risultato operativo di tale segmento passa da € 10.580 mila a € 8.491 mila.

Di seguito la tabella che riepiloga il risultato operativo per Segmenti al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2022:
| 30 G iugno 20 23 | Macchine e | To tale G ruppo |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| (Dati co lidati in migliaia di Euro ) nso |
S iste mi | Me ccatro nica | Elisio ni | ||
| To tale ricavi | 382.49 4 | 5 1.6 20 | (15 .9 29 ) | 418.185 | |
| R isultato o pe rativo di se gme nto | 21.85 2 | 8.49 1 | 30 .343 | ||
| Proventi e oneri finanziari | (3.251) | ||||
| Utile ante impo ste | 27.0 9 2 | ||||
| Imposte dell'esercizio | (7.588) | ||||
| R isultato de l pe rio do | 19 .5 0 4 | ||||
| 30 G iugno 20 22 | Macchine e | To tale G ruppo |
|||
| (Dati co lidati in migliaia di Euro ) nso |
S iste mi | Me ccatro nica | Elisio ni | ||
| To tale ricavi | 380 .19 4 | 5 6 .810 | (17.9 20 ) | 419 .0 84 | |
| R isultato o pe rativo di se gme nto | 22.6 86 | 10 .5 80 | 33.26 6 | ||
| Proventi e oneri finanziari | (4.293) | ||||
| Utile ante impo ste | 28.9 73 | ||||
| Imposte dell'esercizio | (9.590) |
Di seguito si mostrano le rimanenze suddivise per Settore operativo:
| (Dati co lidati in migliaia di Euro ) nso |
Macchine e S iste mi | Me ccatro nica | To tale G ruppo |
|---|---|---|---|
| 30 G iugno 20 23 | 186.714 | 21.058 | 20 7.772 |
| 31 Dice mbre 20 22 | 193.860 | 21.728 | 215 .5 88 |
Tale livello di dettaglio risulta in linea con quanto analizzato periodicamente dal Management a livello di reportistica interna.

| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 30 G iugno | |||
|---|---|---|---|---|
| 20 23 | % | 20 22 | % | |
| Europa Occidentale | 216.912 | 51,9% | 224.875 | 53,7% |
| Asia – Oceania | 46.805 | 11,2% | 49.075 | 11,7% |
| Europa Orientale | 73.473 | 17,6% | 60.396 | 14,4% |
| Nord America | 72.178 | 17,3% | 72.025 | 17,2% |
| Resto del Mondo | 8.817 | 2,1% | 12.712 | 3,0% |
| To tale G ruppo | 418.185 | 10 0 ,0 % | 419.083 | 100,0% |
L'analisi delle vendite per area geografica rispetto al 30 giugno 2022 evidenzia come l'unico incremento ha riguardato l'Europa Orientale (21,7%), il Nord America rimane pressoché invariato mentre Europa Occidentale, Asia-Oceania e Resto del Mondo registrano invece un decremento rispettivamente del 3,5%, 4,6% e 30,6%.
I settori di business in cui opera il Gruppo Biesse sono caratterizzati da una relativa stagionalità, dovuta al fatto che la domanda di macchine utensili è normalmente concentrata nella seconda parte dell'anno (ed in particolare nell'ultimo semestre). Tale concentrazione è collegata alle abitudini d'acquisto dei clienti finali, notevolmente influenzate dalle aspettative riguardo politiche di incentivo degli investimenti, nonché dalle attese riguardo l'andamento congiunturale dei mercati di riferimento.
A questo si aggiunge la particolare struttura del Gruppo Biesse, in cui le filiali presenti nelle nazioni oltreoceano (USA, Canada, Oceania, Far East) pesano mediamente un terzo del volume d'affari totale. Visti i tempi necessari per la consegna di macchine utensili in questi mercati e la presenza di un mercato finale particolarmente sensibile alla tempestività della consegna rispetto all'ordine d'acquisto, tali filiali normalmente riforniscono i propri magazzini nel primo semestre per far fronte alle vendite di fine anno.
Il costo del personale del primo semestre 2023 è pari ad € 126.065 mila e registra un decremento di € 1.794 mila rispetto al dato del 2022 (€ 127.859 mila, - 1,4%), sostanzialmente legato alla componente salari, stipendi e relativi oneri sociali. lieve diminuzione anche l'incidenza in termini percentuali, che passa dal 30,5% al 30,1%.
La componente relativa ai proventi e oneri su cambi viene esposta separatamente dalle altre voci di natura finanziaria, al fine di una migliore esposizione degli impatti economici legati alla struttura delle fonti di finanziamento del Gruppo Biesse. Al 30 giugno 2023 tale componente registra un saldo negativo pari ad € 2.745 mila.
Le imposte nazionali (IRES) sono calcolate al 24% (24% nel 2022) sul reddito imponibile della Capogruppo e delle controllate italiane, mentre le imposte per le altre giurisdizioni sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi paesi. Ai fini della stima delle imposte di periodo, si applica quindi all'utile infrannuale l'aliquota fiscale applicabile ai risultati finali attesi.
Al 30 giugno 2023 il Gruppo ha attività per imposte anticipate per € 24.596 mila in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (+ € 209 mila). La Direzione ha rilevato le imposte anticipate fino al valore per cui è ritenuto probabile il recupero.

Le imposte complessivamente rilevate nel conto economico sono pari a € 7.588 mila con un tax rate pari al 28%, in decremento di circa 5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, principalmente dovuta ai benefici fiscali legati all'Industry 4.0.
L'utile base per azione al 30 giugno 2023 risulta positivo per un ammontare pari a 0,71 euro/cent (0,71 euro/cent nel 2022) ed è calcolato dividendo il risultato attribuibile ai soci della controllante, positivo per € 19.506 mila, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, corrispondente a nr. 27.402.593.
Al 30 giugno 2023 il numero di azioni proprie in portafoglio è pari a 0.
Non essendoci effetti diluitivi, il calcolo utilizzato per l'utile base è applicabile anche per la determinazione dell'utile diluito. Si riportano di seguito i prospetti illustrativi:
Profitto attribuibile agli azionisti della Capogruppo
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 G iugno 20 23 |
30 G iugno 20 22 |
|---|---|---|
| Risultato dell'esercizio | 19.506 | 19.341 |
| Numero medio di azioni (in migliaia) considerate ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito |
27.403 | 27.403 |
| R isultato pe r azio ne base e diluito (in Euro ) | 0 ,71 | 0 ,71 |
Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 G iugno 20 23 |
30 G iugno 20 22 |
|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione degli utili per azione di base |
27.403 | 27.403 |
| Effetto azioni proprie | - | - |
| Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione – per il calcolo dell'utile base |
27.403 | 27.403 |
| Effetti diluitivi | - | - |
| Me dia po nde rata de lle azio ni o rdinarie in circo lazio ne – pe r il calco lo de ll'utile diluito |
27.40 3 | 27.40 3 |
L'Assemblea Ordinaria degli azionisti in data 26 aprile 2023 ha approvato il Bilancio d'esercizio e Consolidato al 31 dicembre 2022. Nella stessa sede è stata deliberata la distribuzione di un dividendo lordo complessivo di euro 0,33 per azione, per l'intero importo a valere sull'utile di esercizio.
Nel periodo di riferimento sono stati effettuati nuovi investimenti per € 6.280 mila relativamente a beni immateriali e per € 6.295 mila relativamente a beni materiali.
Si segnala altresì che rispetto al semestre precedente sono stati venduti il fabbricato con terreno di pertinenza, impianti ed arredi di proprietà che erano stati riclassificati alla voce "Attività disponibili per la vendita", registrando una plusvalenza pari ad € 1.937 mila.

Rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, gli avviamenti rimangono invariati. Le variazioni intervenute nel corso del 2023 sono dovute all'effetto cambio subito dagli avviamenti delle filiali australiana e americana.
La seguente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti alle CGU:
| (Dati consolidati in migliaia di euro) | 30 giugno 2023 |
31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Macchine e Sistemi | 41.105 | 41.201 |
| Meccatronica | 5.599 | 5.599 |
| Totale | 46.704 | 46.800 |
Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, tenendo in particolar modo conto degli andamenti del semestre e del portafoglio ordini, non si ravvisano indicatori di impairment al 30 giugno 2023 e pertanto l'impairment testverrà effettuato a fine anno.
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 G iugno | 31 Dice mbre |
|---|---|---|
| 20 23 | 20 22 | |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 71.631 | 69.545 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 30.709 | 30.705 |
| Prodotti finiti e merci | 85.328 | 95.879 |
| Ricambi | 20.105 | 19.458 |
| R imane nze | 20 7.772 | 215 .5 88 |
Le rimanenze, pari a € 207.772 mila, sono esposte al netto dei fondi obsolescenza pari a € 5.767 mila per le materie prime (in diminuzione di € 575 mila rispetto al 31 dicembre 2022), € 5.676 mila per i ricambi (in aumento di € 343 mila rispetto al 31 dicembre 2022) e € 12.139 mila per i prodotti finiti (in aumento di € 1.955 mila rispetto al 31 dicembre 2022). L'incidenza del fondo obsolescenza materie prime sul costo storico delle relative rimanenze è pari al 7,5%, quella del fondo svalutazione prodotti finiti è pari al 12,5%, mentre quella relativa al fondo svalutazione ricambi è pari al 22,0%. Il fondo obsolescenza accoglie anche la svalutazione effettuata sulle rimanenze di magazzino della filiale russa.
I magazzini del Gruppo sono diminuiti rispetto al 31 dicembre 2022 per € 7.816 mila. In particolare, la variazione è riconducibile al decremento dei magazzini prodotti finiti e merci per € 10.551 mila (al lordo dei relativi fondi svalutazione).
I crediti commerciali pari a € 129.119 mila sono esposti in bilancio al netto del fondo svalutazione crediti che viene prudenzialmente determinato con riferimento sia alle posizioni di credito in sofferenza sia ai crediti scaduti da più di 180 giorni e conformemente a quanto previsto dall'IFRS9.
I crediti commerciali aumentano rispetto a dicembre 2022 di € 16.606 mila (al lordo dei relativi fondi svalutazione).
Il fondo svalutazione crediti risulta pari a € 5.375 mila. Tale fondo accoglie anche la svalutazione effettuata nel corso del 2022 sui crediti commerciali della filiale russa.

Il modello "Expected Credit Loss" dell'IFRS 9 richiede di misurare le perdite attese e di tenere in considerazione le informazioni prospettiche, considerando "un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità e determinato valutando una gamma di possibili risultati" e tenendo in considerazione "informazioni ragionevoli e dimostrabili, disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di predisposizione del bilancio, riguardo gli eventi passati, le condizioni attuali e le previsioni sulle condizioni economiche future". Tale modello prevede che sia valutato quanto l'elevato grado di incertezza e i cambiamenti nelle prospettive economiche di breve periodo, potrebbero avere impatto sull'intera vita attesa dell'attività.
Il capitale sociale ammonta a € 27.403 mila ed è rappresentato da n. 27.402.593 azioni ordinarie da nominali € 1 ciascuna a godimento regolare della Capogruppo. Tale voce non ha subito variazioni nel corso del semestre in oggetto.
Alla data di approvazione del presente bilancio il numero di azioni proprie possedute è pari a 0.
Al 30 giugno 2023, la riserva di conversione è negativa e pari a € 13.845 mila (negativa per € 12.797 mila a fine 2022).
Le riserve di conversione bilanci in valuta accolgono le differenze causate dalla conversione dei bilanci espressi in valuta estera dei paesi non appartenenti all'area euro (Stati Uniti, Canada, Singapore, Regno Unito, Svezia, Svizzera, Australia, Nuova Zelanda, India, Cina, Indonesia, Hong Kong, Malaysia, Corea del Sud, Israele, Brasile, Russia, Turchia, Taiwan, Emirati Arabi e Giappone) ed ha subito nel corso del periodo una variazione di € 1.048 mila.
Il valore di bilancio della voce Altre riserve è così composto:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 giugno | 31 dice mbre |
|---|---|---|
| 20 23 | 20 22 | |
| Riserva legale | 5.479 | 5.479 |
| Riserva straordinaria | 120.849 | 110.049 |
| Riserva per azioni proprie in portafoglio | - | - |
| Utili a nuovo e altre riserve | 78.755 | 68.431 |
| Altre rise rve | 20 5 .0 83 | 183.9 5 9 |
Come evidenziato nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto, la voce Altre riserve si modifica principalmente per la destinazione a Riserva Straordinaria dell'utile d'esercizio 2022 per € 10.800 mila e per l'incremento degli Utili Indivisi per € 10.405 mila.
Si rimanda al Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto Consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 per le altre variazioni intervenute nel corso del periodo.
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2022, le passività finanziarie del Gruppo Biesse diminuiscono di € 4.697 mila, decremento principalmente riconducibile alla passività per strumenti finanziari derivati e alla variazione dei debiti finanziari per diritti d'uso.
Alla data di approvazione della presente relazione, il Gruppo Biesse ha linee di credito superiori a Euro 185,6 milioni, di cui Euro 85,6 milioni a revoca con duration entro i 12 mesi e di conseguenza Euro 100 milioni committed con duration oltre i 12 mesi. Tutte le linee di credito, peraltro non utilizzate, sono chirografarie esenti da ogni garanzia reale.
Al 30 giugno 2023 il Gruppo, nel rispetto della vigente Treasury Policy, ha in essere investimenti finanziari al fine di ottimizzare la liquidità ed evitare l'imposizione di commissioni sulle giacenze.

Il valore dei debiti commerciali verso terzi si riferisce prevalentemente a debiti verso fornitori per forniture di materiale consegnate alla fine del periodo.
Si segnala che i debiti commerciali sono pagabili entro dodici mesi e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair value.
Il valore dei debiti commerciali verso fornitori diminuisce per € 7.573 mila rispetto al dato del 2022, passando da € 181.996 mila a € 174.423 mila, in misura meno che proporzionale rispetto al decremento dei costi come conseguenza delle criticità sulla catena di approvvigionamento che hanno caratterizzato gran parte del 2022 e che hanno comportato un maggior potere contrattuale a favore dei fornitori strategici, con conseguente diminuzione dei giorni medi di pagamento (DPO).
Le passività contrattuali sono pari a € 114.364 mila al 30 giugno 2023 (€ 138.197 mila al 31 dicembre 2022) e sono composte come segue:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | 30 giugno | 31 dice mbre |
|---|---|---|
| 20 23 | 20 22 | |
| Anticipi da clienti prima della vendita dei beni | 98.797 | 122.616 |
| Anticipi da clienti netti a fronte di servizi | 15.567 | 15.581 |
| P assività co ntrattuali | 114.36 4 | 138.19 7 |
Le passività contrattuali sono relative principalmente agli anticipi ricevuti da clienti a fronte di prodotti non ancora consegnati e per i quali i ricavi sono rilevati al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene. Per la parte residua, sono relative ad anticipi ricevuti dai clienti a fronte di servizi, rilevati nel corso del tempo, per la parte che eccede le attività già realizzate. Il decremento di tale voce è riconducibile al rallentamento dell'ingresso ordini del primo semestre 2023.
Alla data di chiusura del bilancio, non si segnalano impegni di ammontare rilevante.
La Capogruppo ed alcune controllate sono parte in causa in varie azioni legali e controversie. Si ritiene tuttavia che la risoluzione di tali controversie non debba generare ulteriori passività rispetto a quanto già stanziato in apposito fondo rischi.
Il bilancio include fondi Rischi ed Oneri per € 26.008 mila composti per € 7.575 mila da fondo garanzia prodotti, per € 4.141 mila da fondo ristrutturazione aziendale, per € 3.305 mila da fondi rischi per vertenze legali, per € 2.538 mila dal fondo indennità suppletiva di clientela e per € 8.449 mila da altri fondi rischi.
Al 31 dicembre 2022 i fondi rischi ed oneri erano pari a € 25.015 mila composti per € 7.386 mila da fondo garanzia prodotti, per € 3.697 mila da fondo ristrutturazione aziendale, per € 3.172 mila da fondi rischi per vertenze legali, per € 2.499 mila dal fondo indennità suppletiva di clientela e per € 8.261 mila da altri fondi rischi. L'incremento dei fondi rischi ed oneri è principalmente ascrivibile all'aggiornamento delle stime in merito alle controversie e/o contenziosi in essere al 30 giugno 2023, agli oneri attesi in termini di costi per garanzia (impattati dalla crescita dei ricavi) e agli ulteriori accantonamenti al fondo indennità suppletiva di clientela.
Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

L'impatto delle principali materie prime, in particolare acciaio, sul valore medio dei prodotti del Gruppo Biesse è marginale, rispetto al costo di produzione finale e pertanto il Gruppo Biesse ha una esposizione limitata verso il rischio "commodities".
Il rischio legato alle variazioni dei tassi di cambio è rappresentato dalla possibile fluttuazione del controvalore in euro della posizione in cambi (o esposizione netta in valuta estera), costituita dal risultato algebrico delle fatture attive emesse, degli ordini in essere, delle fatture passive ricevute, del saldo dei finanziamenti in valuta e delle disponibilità liquide sui conti valutari. La politica di risk management approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo consente l'utilizzo di contratti a termine (outright/currency swap) e di strumenti derivati (currency option) per coprire il rischio cambio.
Il Gruppo Biesse è esposto alle fluttuazioni dei tassi di interesse con riferimento alla determinazione degli oneri finanziari relativi all'indebitamento verso il mondo bancario, attualmente non significativo, sia verso società di leasing per acquisizione di cespiti effettuate attraverso ricorso a leasing finanziario.
I rischi su tassi di interesse derivano da prestiti bancari. Considerata la posizione finanziaria netta ampiamente positiva, la scelta aziendale è quella di evitare il ricorso all'indebitamento considerato l'attuale livello dei tassi di interesse, elevato anche in presenza di eventuali coperture.
Il Gruppo Biesse continua a mantenere in essere linee di credito presso gli istituti bancari, pur non essendosi presentata nel semestre la necessità di utilizzarle, nell'ottica di contare su un'adeguata provvista finanziaria.
Il Gruppo Biesse ritiene, nonostante l'attuale contesto di generale instabilità dello scenario globale, che le attuali disponibilità siano adeguate a coprire ogni possibile esigenza.
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo Biesse a potenziali perdite finanziarie derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni contrattuali assunte dalle controparti commerciali e finanziarie. L'esposizione principale è quella verso i clienti. Al fine di limitare tale rischio il Gruppo Biesse ha posto in essere procedure per la valutazione della potenzialità e della solidità finanziaria della clientela, per il monitoraggio dei flussi di incassi attesi e per le eventuali azioni di recupero.
Tali procedure prevedono tipicamente la finalizzazione delle vendite a fronte dell'ottenimento di anticipi; tuttavia nel caso di clienti considerati strategici dalla Direzione, vengono definiti e monitorati i limiti di affidamento riconosciuti agli stessi.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie, espresso al netto delle svalutazioni a fronte delle perdite previste, rappresenta la massima esposizione al rischio di credito. Gli Amministratori monitorano costantemente lo stato del monte crediti e, conformemente con quanto previsto dall'IFRS 9, hanno adottato un approccio forward lookingper tenere conto delle incertezze attuali e prospettiche.
Per altre informazioni sulle modalità di determinazione del fondo rischi su crediti e sulle caratteristiche dei crediti scaduti si rinvia a quanto commentato alla nota 15 sui crediti commerciali.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze dovuti.
La negoziazione e la gestione dei rapporti bancari avvengono centralmente a livello di Gruppo Biesse, in virtù dell'accordo di Cash Pooling, al fine di assicurare la copertura delle esigenze finanziarie di breve e medio periodo al minor costo possibile. Anche la raccolta di risorse a medio/lungo termine sul mercato dei capitali è ottimizzata mediante una gestione centralizzata.
Una gestione prudente del rischio sopra descritto implica il mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e/o titoli a breve termine facilmente smobilizzabili, inoltre la consistenza dei crediti commerciali e le condizioni cui sono regolati concorrono a provvedere all'equilibrio del capitale circolante e, in particolare, alla copertura dei debiti verso fornitori.

Si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio:
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Al 30 G iugno 20 23 |
Al 31 Dice mbre 20 22 |
|
|---|---|---|---|
| ATTIVITA' FINANZIAR IE | |||
| Valutate a fair value co n co ntro partita a co nto e co no mico : | |||
| Attività finanziarie da strumenti derivati | 934 | 2.659 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 87.130 | 125.039 | |
| Valutate a fair value co n co ntro partita O CI: | |||
| Altre attività finanziarie a breve | 28.682 | 20.544 | |
| P AS S IVITA' FINANZIAR IE | |||
| Valutate a fair value co n co ntro partita a co nto e co no mico : | |||
| Passività finanziarie da strumenti derivati | 655 | 2.445 | |
| Valutate a co sto ammo rtizzato : | |||
| Altri debiti non correnti | 128 | 155 | |
| Scoperti bancari e altre passività finanziarie | 1.094 | 2.337 | |
| Passività per leasing finanziari | 22.081 | 24.000 |
Le attività e passività finanziarie da strumenti derivati sono rappresentate dal fair value delle operazioni di copertura in valuta (contratti "forward" e "swap") in essere al 30 giugno 2023. Il Gruppo non adotta l'opzione contabile dell'hedge accounting per la rilevazione di tali strumenti.
L'IFRS 13 individua i tre livelli di FV:
Livello 1 – i dati di input utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
Livello 2 – i dati di input, diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
Livello 3 – i dati di input non sono basati su dati di mercato osservabili.
Gli strumenti finanziari esposti al fair value sono classificati nel livello 2. Nel corso del primo semestre 2022 non vi sono stati trasferimenti tra i vari livelli del fair value sopra indicati.
Si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione.
Il Gruppo è controllato direttamente da Bi. Fin. S.r.l. (operante in Italia) ed indirettamente dal Sig. Giancarlo Selci (residente in Italia).
Le operazioni tra Biesse S.p.A. e le sue controllate, che sono entità correlate della Capogruppo, sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. I dettagli delle operazioni tra il Gruppo ed altre entità correlate sono indicate di seguito.

| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | R icavi | Co sti | ||
|---|---|---|---|---|
| P e rio do chiuso al 30 /0 6 /20 23 |
P e rio do chiuso al 30 /0 6 /20 22 |
P e rio do chiuso al 30 /0 6 /20 23 |
P e rio do chiuso al 30 /0 6 /20 22 |
|
| Co ntro llanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.l. | 1 | - | 11 | 12 |
| Altre so cie tà co rre late | ||||
| Se. Mar. S.r.l. | 15 | 7 | 1.338 | 1.442 |
| Co mpo ne nti Co nsiglio di Amministrazio ne | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | - | - | 670 | 670 |
| Co mpo ne nti Co lle gio S indacale | ||||
| Componenti Collegio Sindacale | - | - | 79 | 79 |
| To tale | 16 | 7 | 2.0 9 9 - |
2.20 3 |
| (Dati consolidati in migliaia di Euro) | Cre diti | De biti | ||
|---|---|---|---|---|
| P e rio do chiuso al 30 /0 6 /20 23 |
P e rio do chiuso al 31/12/20 22 |
P e rio do chiuso al 30 /0 6 /20 23 |
P e rio do chiuso al 31/12/20 22 |
|
| Co ntro llanti | ||||
| Bi. Fin. S.r.l. | - | - | 1.083 | 1.156 |
| Altre so cie tà co rre late | ||||
| Se. Mar. S.r.l. | 3 | 2 | 1.011 | 882 |
| Altri | - | - | - | 1 |
| Co mpo ne nti Co nsiglio di Amministrazio ne | ||||
| Componenti Consiglio di Amministrazione | - | - | 791 | 133 |
| Co mpo ne nti Co lle gio S indacale | ||||
| Componenti Collegio Sindacale | - | - | 79 | 119 |
| To tale | 3 | 2 | 2.9 6 5 - |
2.29 1 |
Le condizioni contrattuali praticate con le suddette parti correlate non si discostano da quelle teoricamente ottenibili da negoziazioni con soggetti terzi.
I debiti verso correlate hanno natura commerciale e si riferiscono alle transazioni effettuate per la cessione di beni e/o la prestazione di servizi.
Per tutti i dettagli sui compensi agli Amministratori e ai Sindaci si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata sul sito internet www.biesse.com.
Pesaro, lì 28/07/2023
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giancarlo Selci

I sottoscritti Giancarlo Selci, in qualità di Presidente, e Pierre Giorgio Sallier de La Tour, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Biesse S.p.A., attestano, - tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2022 si è basata su di un processo definito da Biesse S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta, inoltre, che:
a) il Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato:
b) la relazione intermedia sulla gestione contiene riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato, unitamente a una descrizione sintetica dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio nonché le informazioni su eventuali operazioni rilevanti poste in essere con parti correlate.
Pesaro, 28 luglio 2023
Il Presidente del Consiglio Il dirigente preposto alla redazione dei di Amministrazione documenti contabili
Giancarlo Selci Pierre Giorgio Sallier de La Tour

Deloitte & Touche S.p.A. Piazza Malpighi, 4/2 40123 Bologna Italia
Tel: +39 051 65811 Fax: +39 051 230874 www.deloitte.it
Agli Azionisti della Biesse S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative della Biesse S.p.A. e controllate ("Gruppo Biesse") al 30 giugno 2023. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona
Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166
Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Biesse al 30 giugno 2023 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Stefano Montanari Socio
Bologna, 28 luglio 2023
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.