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Saras

Quarterly Report Jul 31, 2023

4379_ir_2023-07-31_5cb8690c-b1ba-415c-8ef3-f448abc251da.pdf

Quarterly Report

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INDICE DEI CONTENUTI

Organi Societari e di Controllo 3
Attività del Gruppo 4
Struttura del Gruppo Saras 5
Andamento del titolo Saras 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Gaap e Non Gaap measure 7
Impatti del conflitto russo-ucraino 7
Principali risultati finanziari e operativi di Gruppo 8
Mercato di riferimento 12
Analisi dei Segmenti 16
Industrial & Marketing 16
Renewables 20
Investimenti per settore di attività 21
Evoluzione prevedibile della Gestione 22
Linee guida strategiche di medio e lungo termine 23
Analisi dei Rischi 24
Altre informazioni 27
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre 28
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 29
NOTA INTEGRATIVA AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 33

Organi Societari e di Controllo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

MASSIMO MORATTI Presidente, Amministratore Delegato e Consigliere
ANGELO MORATTI Consigliere
ANGELOMARIO MORATTI Consigliere
GABRIELE MORATTI Consigliere
GIOVANNI EMANUELE MORATTI Consigliere
FRANCO BALSAMO Deputy CEO, Direttore Generale e Consigliere
GIOVANNI MANCINI detto GIANFILIPPO Consigliere Indipendente
VALENTINA CANALINI Consigliere Indipendente
ADRIANA CERRETELLI Consigliere indipendente
LAURA FIDANZA Consigliere indipendente
FRANCESCA STEFANIA LUCHI Consigliere Indipendente
SILVIA PEPINO Consigliere Indipendente

COLLEGIO SINDACALE

GIANCARLA BRANDA Presidente
FABRIZIO COLOMBO Sindaco effettivo
PAOLA SIMONELLI Sindaco effettivo
PINUCCIA MAZZA Sindaco supplente
ANDREA PERRONE Sindaco supplente

DIRIGENTE PREPOSTO

FABIO PERETTI Chief Financial Officer

SOCIETÀ DI REVISIONE

EY SpA

Attività del Gruppo

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) e tra le più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria è gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how e al patrimonio tecnologico maturato in oltre sessant'anni di attività. Per sfruttare in modo ottimale queste risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, basata a Ginevra, uno dei principali hub mondiali per gli scambi di commodities petrolifere, che acquista grezzi e altre materie prime per la raffineria, vende i prodotti raffinati, e svolge attività di trading.

Direttamente e attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi come diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta, carburante per l'aviazione e per il bunkeraggio, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo (Saras Energia SA), ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei.

Il Gruppo è attivo anche nell'attività di produzione e vendita di energia elettrica, mediante l'impianto IGCC (Impianto di Gassificazione a Ciclo Combinato) integrato alla raffineria e gestito anch'esso dalla controllata Sarlux, con una potenza installata di 575MW. L'impianto, che da aprile del 2021 è stato riconosciuto da ARERA tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico italiano, utilizza i prodotti pesanti della raffinazione e li trasforma in oltre 4 miliardi di kWh/anno di energia elettrica: nel 2022 l'impianto ha fornito oltre il 45% del fabbisogno elettrico della Sardegna.

Sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso tre parchi eolici gestiti dalle controllate Sardeolica Srl, Energia Alternativa Srl ed Energia Verde Srl situati in Sardegna, per una capacità installata totale ad oggi pari a 171 MW.

A fine 2021 è stata costituita la società Sardhy Green Hydrogen Srl, controllata al 50% da Saras SpA e al 50% da Enel Green Power Italia Srl con lo scopo, di avviare i primi iter autorizzativi e, qualora ottenuto il finanziamento richiesto nell'ambito del programma europeo IPCEI, di effettuare, attraverso la formalizzazione di contratti dedicati, le attività di ingegnerizzazione, procurement e costruzione e del nuovo idrolizzatore.

Struttura del Gruppo Saras

Si riporta di seguito la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 30/06/23 1 .

* Con efficacia 1° luglio 2023 la società controllata Sartec Srl è stata incorporata tramite fusione in Sarlux Srl. Per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del primo semestre 2023".

1 In data 19 luglio 2023 è stata costituita la nuova società Saras Energy Management Srl controllata al 100% dalla Capogruppo Saras Spa. La società ha un capitale sociale di 100.000 euro i.v. e svolgerà le attività di compravendita di energia elettrica e di altri beni e servizi correlati per il Gruppo.

Andamento del titolo Saras

Di seguito si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras, in termini di prezzo e volumi scambiati, durante i primi sei mesi del 2023.

PREZZO DEL TITOLO (Euro) 6M/23
Prezzo minimo (26/06/2023) 1,0575
Prezzo massimo (01/02/2023) 1,655
Prezzo medio 1,3083
Prezzo alla chiusura dei primi sei mesi del 2023 (30/06/2023) 1,1355
VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI 6M/23
Massimo in milioni di Euro (02/02/2023) 45,8
Massimo in milioni di azioni (02/02/2023) 30,6
Minimo in milioni di Euro (06/06/2023) 3,4
Minimo in milioni di azioni (06/06/2023) 2,9
Volume medio in milioni di Euro 11,6
Volume medio in milioni di azioni 8,8

La capitalizzazione di mercato alla fine dei primi sei mesi del 2023 ammontava a circa 1.080 milioni di Euro e il numero totale di azioni in circolazione è pari a 951 milioni. Alla data odierna la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

Nel grafico seguente viene riportato l'andamento giornaliero del titolo durante i primi sei mesi del 2023, confrontato con l'indice "FTSE Italia Mid Cap" della Borsa di Milano:

RELAZIONE SULLA GESTIONE

GAAP e Non-GAAP measure (indicatori alternativi di performance)

Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo e a livello di Risultato Netto comparable (misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione) sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO escludendo però gli utili e le perdite su inventari non realizzate derivanti dalle variazioni di scenario. Queste sono calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.

I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).

Impatti del conflitto russo-ucraino

I risultati del primo semestre 2023 si inseriscono in un contesto di mercato petrolifero ancora influenzato - se pur in misura inferiore rispetto al 2022 - dalle conseguenze del conflitto russo ucraino. I margini dei principali prodotti distillati si sono infatti mantenuti in media superiori ai valori storici, evidenziando la permanente pressione sui prezzi causata dall'assenza di importazioni dalla Russia, principale fornitore di distillati medi all'Europa sino allo scoppio del conflitto, in un contesto caratterizzato da scarsa capacità di raffinazione inutilizzata, sia in Europa sia in USA.

Il pool dei distillati medi, tuttavia, pur essendo stato il più colpito dalla riduzione delle importazioni dalla Russia, con un effetto su prezzi e margini che nel 2022 hanno registrato livelli senza precedenti, ha mostrato a partire dalla fine del 2022 e nella prima metà del 2023 una parziale normalizzazione, determinata in primo luogo da un progressivo aumento dell'offerta dai paesi asiatici, e in particolare Cina, India e Turchia, che non hanno aderito alle sanzioni, e secondariamente, da un rallentamento della domanda del settore industriale nei principali paesi dell'area OECD. In particolare, il crack spread del diesel, che nel primo trimestre, pur in discesa rispetto al 2022, aveva mantenuto in media livelli ancora estremamente elevati (+30,6 USD/bbl), ha registrato una flessione significativa tra fine aprile e inizio maggio, quando ha toccato valori in linea con quelli pre-covid (circa +10 USD/bbl). Tale andamento è da ricondursi principalmente al non materializzarsi del "corto" di prodotto in Europa dopo l'entrata in vigore dell'embargo di inizio febbraio sui prodotti russi: gli elevati stoccaggi accumulati dai paesi europei prima di tale data, anche favoriti dai crescenti volumi di importazione dai paesi non aderenti all'embargo, hanno mantenuto l'offerta più che adeguata. Contestualmente, anche la domanda del settore industriale ha mostrato un rallentamento, indotto dalle politiche monetarie restrittive delle banche centrali.

A partire dal mese di maggio però, un calo delle esportazioni asiatiche verso l'Europa ha contribuito a ridurre i livelli di scorte di distillati medi, e quindi il crack del diesel si è riportato a circa 20 USD/bbl – livello superiore alle medie storiche.

Per un maggiore dettaglio sugli impatti del conflitto russo-ucraino si rimanda ai capitoli relativi al Mercato di riferimento e all'Analisi dei Rischi, paragrafo "Rischio di variazioni dei prezzi".

Principali risultati finanziari e operativi di Gruppo

Milioni di Euro H1 2023 H1 2022 Var % Q2/23 Q2/22 Var %
RICAVI 5.417 7.699 -30% 1.951 4.749 -59%
EBITDA reported 282,0 688,5 -59% 35,6 532,2 -93%
EBITDA comparable 312,4 520,6 -40% 27,1 458,6 -94%
EBIT reported 187,6 595,7 -69% (12,4) 485,0 n.s.
EBIT comparable 218,0 427,8 -49% (20,9) 411,4 n.s.
RISULTATO NETTO reported 122,3 292,5 -58% (16,8) 215,9 n.s.
RISULTATO NETTO comparable 139,7 300,5 -54% (22,3) 287,1 n.s.
Milioni di Euro H1 2023 H1 2022 FY 2022
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 73,5 64,9 268,6
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16 36,1 23,1 227,5
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 143,2 50,9 105,7

Commenti ai risultati di Gruppo del primo semestre 2023

Nel primo semestre dell'esercizio 2023 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 5.417 milioni di Euro rispetto ai 7.699 milioni di Euro realizzati nei primi sei mesi dello scorso esercizio. La variazione è da ricondursi prevalentemente al significativo deprezzamento dei principali prodotti petroliferi e alla riduzione del prezzo di vendita dell'energia elettrica (regolato all'interno del Regime di Essenzialità) rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Nello specifico il prezzo medio del diesel nel primo semestre del 2023 è stato pari a 772 \$/ton (vs 1.045 \$/ton nel 2022), mentre quello della benzina è stato di 832 \$/ton (vs 1.076 \$/ton nel 2022), il prezzo unico nazionale per la vendita dell'energia elettrica (PUN) è stato 136 €/MWh (vs un prezzo medio di vendita di 249 €/MWh nel primo semestre del 2022). In aggiunta all'andamento delle quotazioni dei principali prodotti venduti, nel primo semestre 2023 hanno avuto un effetto negativo anche le minori lavorazioni di raffineria e la minor produzione di energia elettrica, imputabili a maggiori interventi manutentivi e minori prestazioni industriali, dovute anche a fenomeni esterni. Più di preciso, per quanto concerne gli interventi manutentivi, nel primo semestre 2023 sono state realizzate manutenzioni sul reforming catalitico, su entrambi gli impianti di MildHydroCracking, su alcune unità di distillazione, e soprattutto il turnaround pluriennale dell'impianto di gassificazione a ciclo combinato IGCC.

L'EBITDA reported di Gruppo dei primi sei mesi del 2023 è stato pari a 282,0 milioni di Euro, in riduzione rispetto ai 688,5 milioni di Euro dei primi sei mesi dell'esercizio 2022. La variazione negativa è da ricondursi in primo luogo al peggioramento della gestione caratteristica tra i due periodi dovuto prevalentemente al decremento dei crack dei principali prodotti, che è stato in parte compensato dai minori costi di approvvigionamento dei grezzi e dalla riduzione del costo dell'energia elettrica necessaria per il funzionamento degli impianti industriali al netto della quota rimborsata all'interno del Regime dell'Essenzialità. Le performance complessive sono risultate sostanzialmente in linea rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, nonostante gli impatti negativi di un piano manutentivo più oneroso e le minori ottimizzazioni disponibili sul fronte dell'approvvigionamento dei grezzi. Inoltre, per quanto concerne le dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura), nel primo semestre del 2023 queste hanno subito una riduzione di 24,0 milioni di Euro rispetto ad un apprezzamento di 123,4 milioni di Euro realizzato nel medesimo periodo del 2022. In ultimo, non si segnalano poste non ricorrenti di pertinenza del periodo rispetto ad una posta negativa di 3,8 milioni di Euro nel 2022. Si segnala infine che l'EBITDA reported del primo semestre 2023 riflette gli effetti del Decreto Sostegni Ter rispettivamente a riduzione dei costi energetici per 31,7 milioni di Euro (vs 39,9 milioni di Euro nel 2022) e a riduzione dei ricavi di vendita dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (eolico) per 4,9 milioni di Euro (vs 12,4 milioni di Euro nel 2022) dovuta alla limitazione delle tariffe di vendita.

Il Risultato Netto reported di Gruppo dei primi sei mesi del 2023 è stato pari a 122,3 milioni di Euro, rispetto ad un valore di 292,5 milioni di Euro conseguito nei primi sei mesi dell'esercizio 2022. In aggiunta a quanto evidenziato a livello di EBITDA tale scostamento è da ricondursi prevalentemente ai minori oneri finanziari ed alle minori imposte relative al primo semestre 2023 rispetto al 2022,

che era stato impattato dall'effetto del D.L. n. 21 del 21 marzo 2022 e successive modifiche, la cosiddetta tassazione sugli extraprofitti.

L'EBITDA comparable di Gruppo dei primi sei mesi del 2023 si è attestato a 312,4 milioni di Euro, in riduzione rispetto ai 520,6 milioni di Euro conseguiti nei primi sei mesi del 2022. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported, non include il sopracitato effetto negativo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti. Il risultato, in riduzione rispetto ai primi sei mesi del 2022, si compone di uno scostamento negativo sia nel segmento "Industrial & Marketing" che nel segmento "Renewables", come verranno meglio declinati nella sezione "Analisi dei Segmenti".

Il Risultato Netto comparable di Gruppo dei primi sei mesi del 2023 è stato pari a 139,7 milioni di Euro, in riduzione rispetto ai 300,5 milioni di Euro nel medesimo periodo dell'esercizio precedente, per effetto degli stessi fenomeni descritti per il Risultato Netto reported. Si ricorda che nella riclassificazione comparable del 2022 non era incluso l'impatto della tassazione sugli extra-profitti.

Gli investimenti nei primi sei mesi del 2023 sono stati pari a 143,2 milioni di Euro superiori rispetto ai livelli del primo semestre del 2022 (pari a 50,9 milioni di Euro); tale incremento è riconducibile sia al segmento "Industrial & Marketing" che al segmento "Renewables" come verranno meglio declinati nella sezione "Analisi dei Segmenti".

Commenti ai risultati di Gruppo del secondo trimestre 2023

Nel secondo trimestre 2023 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 1.951 milioni di Euro, in riduzione rispetto ai 4.749 milioni di Euro realizzati nel medesimo periodo dello scorso esercizio. Il significativo decremento è dovuto in primis alla riduzione delle quotazioni dei principali prodotti petroliferi e del prezzo di vendita dell'energia elettrica (regolato all'interno del Regime di Essenzialità). Nello specifico, nel secondo trimestre del 2023 il prezzo medio del diesel è stato pari a 710 \$/ton (vs 1.184 \$/ton nel secondo trimestre del 2022), il prezzo medio della benzina è stato pari a 825 \$/ton (vs 1.218 \$/ton nel secondo trimestre del 2022), il prezzo unico nazionale per la vendita dell'energia elettrica (PUN) è stato 115 €/MWh (vs 249 €/MWh nel secondo trimestre del 2022).

Oltre che dall'effetto prezzo, i ricavi del secondo trimestre 2023 sono stati influenzati dai minori volumi prodotti e venduti: nello specifico le lavorazioni di raffineria sono state pari a 19,5 milioni di barili (vs 25,9 milioni di barili nel secondo trimestre del 2022), le produzioni di energia elettrica non rinnovabile sono state pari a 519 GWh (vs 1.034 GWh nel secondo trimestre del 2022). Tali significative riduzioni sono da ricondursi al già citato piano manutentivo più oneroso (che includeva anche la fermata generale dell'impianto IGCC), ed alle minori prestazioni industriali, dovute sia alla maggior durata di alcuni interventi manutentivi rispetto alle previsioni sia a fenomeni esterni.

L'EBITDA reported di Gruppo nel secondo trimestre del 2023 è stato pari a 35,6 milioni di Euro, in forte riduzione rispetto ai 532,2 milioni di Euro del secondo trimestre del 2022. Tale variazione negativa è da ricondursi prevalentemente alle peggiori condizioni di scenario caratterizzato da un forte decremento dei crack del diesel e della benzina, compensate parzialmente da un decremento dei costi energetici per effetto della riduzione del prezzo unico nazionale. Le performance sono state complessivamente inferiori rispetto a quelle dello scorso anno, prevalentemente per gli impatti dei fenomeni produttivi precedentemente menzionati, ma anche per una normalizzazione dei margini di vendita, che seppure elevati rispetto ai valori storici, si registrano in graduale normalizzazione rispetto ai valori eccezionalmente elevati dello scorso anno. Per quanto concerne le dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura) queste hanno beneficiato di un apprezzamento di 7,8 milioni di Euro rispetto ad un apprezzamento di 35,7 milioni di Euro realizzato nel medesimo periodo del 2022. Nel secondo trimestre del 2023 non si segnalano poste non ricorrenti di pertinenza del periodo rispetto ad una posta negativa di 2,6 milioni di Euro nel 2022. Si segnala infine che l'EBITDA reported del 2023 riflette gli effetti del Decreto Sostegni Ter e della Legge di Bilancio 2023, rispettivamente a riduzione dei costi energetici per 6,9 milioni di Euro (vs 24,0 milioni di Euro nel 2022) e a riduzione dei ricavi di vendita dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (eolico) per 1,6 milioni di Euro (vs 6,4 milioni di Euro nel 2022) dovuta alla limitazione delle tariffe di vendita.

Il Risultato Netto reported di Gruppo nel secondo trimestre del 2023 è stato negativo per 16,8 milioni di Euro, rispetto ad un valore positivo di 215,9 milioni di Euro conseguito nel secondo trimestre dell'esercizio 2022. In aggiunta a quanto evidenziato a livello di EBITDA tale scostamento è da ricondursi prevalentemente alle minori imposte relative al secondo trimestre 2023 rispetto al 2022, che era stato impattato dall'effetto del D.L. n. 21 del 21 marzo 2022 e successive modifiche, la cosiddetta tassazione sugli extraprofitti.

L'EBITDA comparable di Gruppo nel secondo trimestre del 2023 si è attestato a 27,1 milioni di Euro, in decremento rispetto ai 458,6 milioni di Euro conseguiti nel secondo trimestre del 2022. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported, non include il sopracitato effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti. Il risultato, in decremento rispetto al secondo trimestre del 2022, è da ricondursi ad uno scostamento negativo sia nel segmento "Industrial & Marketing" che nel segmento "Renewables", come verranno meglio declinati nella sezione "Analisi dei Segmenti".

Il Risultato Netto comparable di Gruppo è stato negativo per 22,3 milioni di Euro, in decremento rispetto al valore positivo di 287,1 milioni di Euro conseguiti nel secondo trimestre del 2022 per effetto degli stessi fenomeni descritti per il Risultato Netto Reported, al netto dell'effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo. Come già citato nei commenti del semestre, si ricorda che nella riclassificazione comparable del 2022 non era incluso l'impatto della tassazione sugli extra profitti.

Gli investimenti nel secondo trimestre 2023 sono stati pari a 102,0 milioni di Euro superiori rispetto ai livelli del secondo trimestre del 2022 (pari a 26,8 milioni di Euro); tale incremento è riconducibile sia al segmento "Industrial & Marketing" che al segmento "Renewables", come verranno meglio declinati nella sezione "Analisi dei Segmenti".

Calcolo dell'EBITDA comparable

Milioni di Euro H1 2023 H1 2022 Q2/23 Q2/22
EBITDA reported 282,0 688,5 35,6 532,2
Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli
inventari
24,0 (123,4) (7,8) (35,7)
Derivati su cambi 6,4 (48,2) (0,7) (40,5)
Poste non ricorrenti 0,0 3,8 0,0 2,6
EBITDA comparable 312,4 520,6 27,1 458,6

Calcolo del Risultato Netto comparable

Milioni di Euro H1 2023 H1 2022 Q2/23 Q2/22
RISULTATO NETTO reported 122,3 292,5 (16,8) 215,9
Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli
inventari al netto delle imposte
17,4 (89,0) (5,5) (25,7)
Poste non ricorrenti al netto delle imposte 0,0 97,0 - 97,0
RISULTATO NETTO Comparable 139,7 300,5 (22,3) 287,1

Posizione Finanziaria Netta

La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2023, ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata positiva per 73,5 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 268,6 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2022.

Nel primo semestre del 2023 è stato registrato un assorbimento di cassa pari a 191 milioni di Euro. Tale assorbimento è da ricondursi al pagamento di tasse per complessivi 305 milioni di Euro (inclusi 170 milioni di Euro effetto del D.L. n. 21 del 21 marzo 2022 e successive modifiche, la cosiddetta tassazione sugli extra-profitti), agli investimenti per 143 milioni di Euro, al pagamento di dividendi per 181 milioni di Euro, e al pagamento di oneri finanziari per circa 10 milioni di Euro.

Tali esborsi sono stati in parte compensati dalla generazione di cassa della gestione operativa per 277 milioni di Euro e dalla riduzione del capitale circolante che ha generato 170 milioni di Euro, per effetto della riduzione degli inventari, del decremento dei crediti commerciali, delle dinamiche di pagamento di IVA e accise, in parte compensati dalla riduzione dei debiti commerciali.

In ultimo si segnala che le disponibilità liquide ed equivalenti al 30 giugno 2023 ammontano a 497,0 milioni di Euro.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.

Milioni di Euro 30-Jun-23 31-Dec-22
Finanziamenti bancari a medio e lungo termine (344,4) (401,4)
Prestiti obbligazionari a medio e lungo termine - -
Altre passività finanziarie a medio e lungo termine (4,1) (4,4)
Altre attività finanziarie a medio e lungo termine 3,8 4,1
Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine (344,7) (401,7)
Finanziamenti bancari correnti (122,2) (118,6)
Quota a breve dei finanziamenti bancari a MLT - -
Debiti verso banche per c/c passivi (13,0) (12,1)
Altre passività finanziarie a breve termine (19,1) (22,3)
Fair value derivati e differenziali netti realizzati (0,9) 6,6
Altre attività finanziarie 76,4 109,6
Disponibilità liquide ed equivalenti 497,0 707,1
Posizione finanziaria netta a breve termine 418,2 670,3
Totale Posizione Finanziaria Netta ante lease liability ex IFRS 16 73,5 268,6
Debiti finanziari per beni in leasing ex IFRS 16 (37,5) (41,1)
Totale Posizione Finanziaria Netta post lease liability ex IFRS 16 36,1 227,5

Mercato di riferimento

Mercato petrolifero

Di seguito, una breve analisi sull'andamento delle quotazioni del grezzo, sui crack spreads dei principali prodotti raffinati, e sul margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) per quanto riguarda il mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.

Q1/23 Q2/23 H1/23 Q1/22 Q2/22 H1/22
Prezzi e differenziali Grezzo (USD/bbl)
Brent Dated 81,3 78,4 79,8 102,5 113,9 108,2
Diff. Bashra Medium (CIF Med) vs. Brent Dtd -7,1 -3,7 -5,4 -3,2 -2,7 -2,9
Diff. Azeri Light (CIF Med) vs. Brent Dtd +6,2 +4,6 +5,4 +4,1 +6,5 +5,3
Crack spreads prodotti (USD/bbl)
Crack spread ULSD 30,6 16,8 23,7 19,0 44,8 31,9
Crack spread Benzina 19,2 20,5 19,8 9,4 31,9 20,7
Margine di riferimento (USD/bbl)
EMC Reference margin 10,1 4,2 7,1 -0,5 16,9 8,2

Fonte "Platts".

Quotazioni del Grezzo (Brent Dtd, Basrah Medium, Azeri)

Nei primi sei mesi del 2023, il Brent Dtd ha registrato una quotazione media di 79,8 USD/bbl rispetto a una quotazione media di 108,2 USD/bbl nello stesso periodo del 2022.

Nei primi mesi dell'anno, le previsioni di crescita della domanda petrolifera globale - principalmente legata alla ripartenza della Cina dopo il periodo di restrizioni contro la pandemia - sono state compensate dai timori di un rallentamento della crescita economica globale, a fronte dell'inasprimento delle politiche restrittive delle banche centrali occidentali a contrasto dell'inflazione. Nel mese di marzo le preoccupazioni macroeconomiche si sono intensificate a seguito del crollo di alcune banche statunitensi, legate al comparto tech, e della crisi di Credit Suisse: il timore di ripercussioni sull'intero settore bancario e di un impatto recessivo sull'economia, ha pesato ulteriormente sulle quotazioni del Brent che nella terza settimana di marzo ha toccato i 71 USD/bbl. A fine trimestre, l'intervento delle autorità bancarie mirato a evitare una crisi del sistema creditizio, insieme a dati macroeconomici che hanno evidenziato un rallentamento dell'inflazione sia in alcuni paesi europei che in USA, hanno riportato fiducia sui mercati. Il Brent si è quindi rapidamente riportato intorno agli 80 USD/bbl.

A fronte di tali fenomeni il Brent Dtd nel primo trimestre 2023 ha registrato una quotazione media pari a 81,3 USD/bbl rispetto a una quotazione media di 102,5 USD/bbl nello stesso periodo del 2022, quando i prezzi vedevano una tendenza al rialzo, spinti da una domanda petrolifera in ripresa a livelli pre-Covid e, da fine febbraio, dallo shock per la riduzione delle importazioni russe, a seguito dello scoppio del conflitto con l'Ucraina.

All'inizio del secondo trimestre, a seguito di dati deludenti sulla ripartenza dell'economia cinese – soprattutto il settore manufatturiero – e sull'andamento delle principali economie dell'Eurozona, le quotazioni del Brent Dtd hanno seguito un trend calante (da oltre 85 USD/bbl ad inizio aprile, verso circa 75 USD/bbl ad inizio maggio), per poi trovare un «floor» di supporto a quei livelli, grazie ai tagli produttivi dei paesi OPEC+Russia. Più di preciso, da maggio'23 fino a dicembre'24, Arabia Saudita, Iraq, UAE, Kuwait, Algeria, Oman, Kazakhstan e Russia hanno infatti concordato di tagliare la produzione per complessivi 1,7 Mbbl/g; a giugno poi, l'Arabia Saudita ha inaspettatamente deciso di introdurre un ulteriore taglio unilaterale di 1 Mbbl/g a decorrere dal mese di luglio'23, prorogabile di mese in mese, in base alle condizioni del mercato. Tali interventi sono risultati determinanti nell'arginare le spinte ribassiste, e stabilizzare le quotazioni del Brent Dtd che quindi, nel trimestre ha fatto segnare una media pari a 78,4 USD/bbl.

Relativamente agli effetti dell'embargo contro la Russia va evidenziato come, nel corso del semestre, i volumi complessivi di esportazioni dal paese non siano variati significativamente rispetto al periodo precedente il conflitto: infatti, il grezzo russo ha trovato nuove destinazioni, reindirizzandosi dal mercato europeo verso quello asiatico (in particolare Cina, India e Turchia).

Si evidenzia a tal proposito che, data la permanente situazione di embargo, e l'impossibilità di approvvigionamento dei grezzi russi, a partire dal 2023, Saras ha scelto di non indicare più il grezzo russo "Urals" come riferimento per la tipologia di grezzi ad alto zolfo, e lo ha sostituito con il grezzo iracheno "Basrah Medium", che viene regolarmente commercializzato sia in Europa che nei paesi asiatici e costituisce quindi un valido riferimento alternativo.

Nel primo semestre del 2023 il Basrah Medium CIF Med ha registrato uno sconto medio rispetto al Brent Dated pari a -5,4 USD/bbl (vs. -2,9 USD/bbl in H1 2022) con andamenti diversi nel corso dei due trimestri. In particolare, nel primo trimestre 2023, e in continuità con una tendenza già registrata nella seconda metà del 2022, lo sconto si è attestato in media a -7,1 USD/bbl (vs. uno sconto medio di -3,2 USD/bbl nel primo trimestre del 2022). Ciò è stato determinato da un calo degli acquisti da parte dei tradizionali compratori asiatici, in particolare Cina e India, che dopo lo scoppio del conflitto russo ucraino hanno reindirizzato le loro scelte verso grezzi russi fortemente scontati, portando in tal modo le quotazioni del Basrah a livelli nettamente inferiori a quelli storici. Nel secondo trimestre 2023, i tagli produttivi attuati da OPEC+Russia, che interessano tipicamente i grezzi ad alto contenuto di zolfo, hanno causato una compressone dello sconto medio del Basrah, che ha segnato una media di -3,7 USD/bbl (-2,7 USD/bbl nel secondo trimestre dello scorso esercizio).

Per quanto concerne i grezzi "sweet" (a basso tenore di zolfo), il premio dell'Azeri Light CIF Med rispetto al Brent Dated nel primo semestre del 2023 si è attestato a una media di +5,4 USD/bbl (+5,3 USD/bbl nella prima metà del 2022). In particolare, nel primo trimestre l'Azeri (come anche gli altri grezzi a basso tenore di zolfo) ha segnato un premio robusto, in continuità con il trimestre precedente, grazie al supporto derivante dagli elevati margini di benzina e gasolio. La media del primo trimestre 2023 è stata pari a +6,2 USD/bbl (+4,1 USD/bbl nello stesso periodo del 2022). Nel secondo trimestre, il premio della materia a basso zolfo ha risentito della flessione dei distillati medi e, nonostante l'andamento resiliente della benzina, ha registrato una media di +4,6 USD/bbl (vs. +6,5 USD/bbl nello stesso periodo del 2022), più in linea con le medie storiche.

"Crack spreads" dei principali prodotti raffinati (differenza tra valore del prodotto e costo del grezzo; valori FOB Med vs Brent Dtd)

Il crack della benzina nei primi sei mesi del 2023 ha registrato una media pari a 19,8 USD/bbl (vs. 20,7 USD/bbl nel primo semestre del 2022), mostrando una significativa forza rispetto alle medie storiche.

Dopo l'andamento altalenante registrato nella seconda metà del 2022 e la marcata flessione stagionale registrata a dicembre, il crack della benzina ha visto una notevole ripresa in Q1_2023, segnando una media trimestrale di +19,2 USD/bbl (+44% rispetto alla media dell'ultimo trimestre 2022, pari a +13,4 USD/bbl). Tra i motivi di questa performance, occorre citare principalmente un livello di consumi resiliente nonostante l'incerto contesto macroeconomico, e le tensioni dovute all'incipiente stagione delle manutenzioni primaverili per le raffinerie europee e americane. Favorevoli anche i livelli inventariali inferiori alle medie storiche, e la generalizzata carenza di componenti alto-ottaniche.

Nel secondo trimestre del 2023, il crack della benzina si è mostrato particolarmente robusto, con una media pari a +20,5 USD/bbl, e picchi di oltre 26 USD/bbl a metà giugno (rispetto a una media record di +31,9 USD/bbl in Q2_2022, che era stata però caratterizzata dalle fasi iniziali del conflitto russo-ucraino). Tale andamento è riconducibile all'inizio della cosiddetta driving season nel bacino atlantico che, insieme alle già citate manutenzioni primaverili, ha mantenuto le scorte a livelli decisamente bassi. Infine, anche nel secondo trimestre 2023, il crack della benzina ha beneficiato della carenza di componenti alto-ottaniche, nonostante vi siano stati vari tentativi di bilanciamento tramite flussi record di alchilato indiano verso la costa atlantica degli Stati Uniti.

Il crack del diesel (ULSD) nei primi sei mesi del 2023 ha registrato una media di 23,7 USD/bbl rispetto a una media di 31,9 USD/bbl nello stesso periodo del 2022.

Dopo i valori ancora molto elevati di gennaio (+40,4 USD/bbl), il crack dell'ULSD è calato tra febbraio e marzo intorno a +25 USD/bbl. Tale calo in Europa si è realizzato in un contesto di inventari particolarmente elevati e consumi inferiori alle aspettative. Infatti, in vista del temuto inizio dell'embargo di prodotti di origine russa (entrato in vigore a partire dal 5 febbraio), molti operatori Europei avevano iniziato ad incrementare gli acquisti e accumulare scorte, facendo affidamento a flussi importanti di distillati medi da paesi asiatici non aderenti all'embargo (India, Cina, oltre che Turchia) che, destinando il prodotto russo, più conveniente, al consumo interno, hanno contestualmente aumentato i flussi di esportazione dalle raffinerie locali verso l'Europa. L'offerta di gasolio non è quindi venuta a mancare nel mercato europeo ed anzi, ha superato abbondantemente i consumi che sono stati invece condizionati dal rallentamento del settore industriale, oltre che dal minore ricorso al gasolio in sostituzione al gas (sia per un prezzo del gas in riduzione, e sia anche per le temperature invernali più miti rispetto alla media stagionale). Nel complesso, la media del crack ULSD nel primo trimestre si è attestata a +30,6 USD/bbl (+19,0 USD/bbl in Q1_2022).

Nel secondo trimestre, il crack del diesel è sceso ad aprile a valori in linea con quelli pre-conflitto (circa 10 USD/bbl), penalizzato dal sopra citato aumento dei volumi di importazione, e da un parziale rallentamento della domanda industriale nell'area europea, colpita dalle pressioni inflazionistiche. Solo a giugno, un rallentamento delle esportazioni asiatiche, dovuto sia a una ripartenza dell'economia cinese con una conseguente riduzione delle esportazioni sia a fenomeni temporanei quali la chiusura provvisoria di un importante porto indiano, ha consentito al mercato europeo di smaltire le scorte in eccesso, e il crack ULSD si è riportato a circa 20 USD/bbl. Nel complesso, la media trimestrale del crack dell'ULSD è stata pari a +16,8 USD/bbl in Q2, significativamente inferiore vs. +44,8 USD/bbl nel secondo trimestre del 2022.

Il crack del VLSFO nei primi sei mesi del 2023 ha registrato uno sconto medio di -1,3 USD/bbl (rispetto a un premio medio di +5,6 USD/bbl nel primo semestre del 2022).

In particolare, nel primo trimestre, la media del VLSFO si è attestata a -0,2 USD/bbl (rispetto a una media di +3,8 USD/bbl nel primo trimestre del 2022), registrando un apprezzamento rispetto alla media di -3,7 USD/bbl del Q4 2022. Tra le motivazioni di questa ripresa, le minori importazioni dal Medio Oriente rispetto ai mesi precedenti, a seguito di alcune difficoltà operative registrate nella nuova raffineria di Al-Zour in Kuwait. Inoltre, a fronte della forte marginalità della benzina, nel corso del primo trimestre molte raffinerie hanno preferito destinare il residuo Light Sweet al ciclo cracking (FCC) per la produzione di distillati leggeri, piuttosto che utilizzarlo nelle formulazioni VLSFO. Tale fenomeno ha trovato conferma anche nel secondo trimestre, e ciò ha contribuito a ridurre l'offerta di VLSFO sul mercato. In tal modo, nonostante una marcata flessione ad aprile, la media del crack VLSFO si è attestata a -2,4 USD/bbl in Q2_2023 (vs. un premio medio di +7,4 USD/bbl in Q2_2022).

Il crack dell'olio combustibile ad alto zolfo (HSFO) nei primi sei mesi del 2023 ha registrato una media di -19,4 USD/bbl, rispetto alla media di -24,6 USD/bbl nel primo semestre del 2022.

In particolare, analizzando l'andamento trimestrale, pur nel contesto depresso per i grezzi ATZ, il crack HSFO ha registrato una media di -25,3 USD/bbl in Q1_2023 (vs. -21 USD/bbl in Q1_2022) a fronte del crescente numero di navi dotate di scrubber che consente l'utilizzo di HSFO, a scapito del più costoso VLSFO, nei traffici navali "East of Suez". Nel secondo trimestre il crack HSFO medio si è attestato a -13,5 USD/bbl (vs. -28,1 USD/bbl in Q2_2022) continuando il trend di ripresa iniziato nei trimestri precedenti, principalmente grazie ai tagli produttivi OPEC+, specificamente indirizzati ai grezzi ad alto zolfo. Ulteriore supporto è derivato dall'incremento di domanda di olio combustibile ad alto zolfo per la generazione di energia elettrica in Medio Oriente e in talune parti dell'Asia.

Marketing

In Italia, secondo i dati analizzati da Unione Energie per la Mobilità (UNEM) da fonte "Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica – DGI", nei primi sei mesi del 2023 le vendite dei prodotti petroliferi si sono mostrate in linea rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,1%), sebbene ancora inferiori del 5,0% rispetto ai livelli pre-covid (primo semestre 2019). I consumi di carburanti autotrazione (benzina + gasolio) sono risultati pari a 15,4 milioni di tonnellate, con un incremento del +1,1% rispetto ai primi sei mesi 2022. In particolare, rispetto al primo semestre del 2022 la benzina ha mostrato un incremento del +7,4%, con una crescita analoga della benzina venduta sulla rete (+7,5%); il gasolio da autotrazione ha evidenziato un calo dello 0,9%, non tanto a causa delle vendite sulla rete (+1,6%), quanto per quelle sul canale extra-rete (-5,2%) dove si riforniscono prevalentemente i mezzi commerciali. Infine, il carboturbo (jet avio) continua il suo recupero verso i livelli pre-pandemia con un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo 2022.

In Spagna, i dati compilati da CORES disponibili fino al mese di maggio, mostrano che nei primi cinque mesi del 2023 il consumo di carburanti autostradali in Spagna è in generale diminuito del -1,5% verso lo stesso periodo del 2022, con una crescita significativa della domanda di benzina (+5,7%) e una riduzione di quella di gasolio auto (-3,3%).

Energia elettrica e CO2

Nei primi sei mesi del 2023 il PUN ha riportato una quotazione media di 136,3 €/MWh rispetto a una media di 248,6 €/MWh nel primo semestre del 2022.

Nel primo trimestre, la quotazione media è stata di 157 €/MWh (248 €/MWh in Q1_2022), in linea con il trend registrato dal gas naturale, che ha avuto un netto calo rispetto alla media registrata nell'ultimo trimestre del 2022 (244 €/MWh). Nel secondo trimestre la media si è attestata a 115 €/MWh, rispetto ai 249 €/MWh del secondo trimestre 2022.

Nel complesso, la flessione delle quotazioni del gas naturale va ricondotta alle elevate importazioni di gas naturale liquefatto (LNG) in sostituzione dei ridotti flussi via pipeline dalla Russia, e ai minori consumi rispetto alle medie storiche stagionali, a fronte dell'inverno particolarmente mite e della maggiore attenzione ai risparmi energetici da parte sia dei privati che delle utenze industriali europee (che ha comportato un'effettiva riduzione del fabbisogno, stimata in circa il 20%).

Le quotazioni EUA dei permessi europei per le emissioni di anidride carbonica hanno registrato nei primi sei mesi del 2023 una quotazione media di 87 €/ton rispetto a una media di circa 84 €/ton nella prima metà del 2022, con valori sostanzialmente stabili nel primo e secondo trimestre, in coerenza con le politiche di decarbonizzazione e transizione ecologica che l'UE sta progressivamente implementando.

Margini di raffinazione e margine Saras Industrial & Marketing

Per quanto concerne l'analisi della redditività del segmento Industrial & Marketing, Saras utilizza come riferimento il margine benchmark di raffinazione "EMC Reference Margin", rispetto al quale il sito industriale di Sarroch consegue tipicamente un margine superiore grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, oltre che alle proprie performance industriali e commerciali.

Nel primo semestre 2023 l'EMC Reference Margin, alla luce del contesto di mercato descritto nel paragrafo precedente, si è attestato a una media di 7,1 USD/bbl (vs una media di 8,2 USD/bbl in H1/22). Il margine Saras è stato pari a 12,6 USD/bbl (16,5 USD/bbl nello stesso periodo dell'esercizio precedente), evidenziando un premio di +5,5 USD/bbl (+8,3 USD/bbl nel H1 del 2022).

In particolare, come illustrato nella precedente relazione trimestrale, l'EMC Reference Margin del Q1'23 si era attestato a una media di 10,1 USD/bbl (vs una media negativa di -0,5 USD/bbl in Q1/22). Il margine Saras era stato pari a 16,2 USD/bbl (8,4 USD/bbl nello stesso periodo dell'esercizio precedente), evidenziando un premio di +6,1 USD/bbl (+8,9 USD/bbl nel Q1 del 2022).

Nel secondo trimestre l'EMC Reference Margin, si è attestato a una media di 4,2 USD/bbl, in sostanziale riduzione rispetto alla media record di 16,9 USD/bbl in Q2/22, registrata a valle dello scoppio del conflitto russo-ucraino, ma anche in flessione rispetto al Q1'23. Gran parte di tale andamento può essere ricondotta alla flessione del crack del diesel che, come illustrato nel paragrafo precedente, ha perso circa 14 USD/bbl nella media di Q2'23 rispetto alla media di Q1'23.

Il margine Saras del secondo trimestre 2023 è stato pari a 7,9 USD/bbl (vs. 22,5 USD/bbl nello stesso periodo dell'esercizio precedente), evidenziando un impatto della manutenzione programmata (inclusa la fermata pluriennale di TurnAround dell'impianto IGCC), prestazioni operative inferiori derivanti da eventi esterni, e lavorazioni più elevate ad aprile – mese caratterizzato da margini inferiori. Il premio concretizzato da Saras rispetto all'EMC Reference Margin in Q2'23 è stato pari a +3,7 USD/bbl (+5,6 USD/bbl nel Q2 del 2022), inferiore alle aspettative in ragione degli eventi precedentemente menzionati ed anche per gli effetti indotti dall'apprezzamento dell'HSFO (il cui crack è passato da -25,3USD/bbl nel Q1'23 a -13,5USD/bbl nel Q2'23). È opportuno, infatti, ricordare che l'HSFO è presente nelle rese del EMC Reference Margin con percentuale pari al 7%, mentre Saras non produce HSFO (salvo situazioni temporanee, come ad esempio durante i rallentamenti o le fermate per manutenzione). Un apprezzamento di +10 USD/bbl in HSFO, si traduce in un miglioramento di circa +0,7USD/bbl dell'EMC Reference Margin.

Analisi dei Segmenti

Industrial & Marketing

Il sito produttivo di Sarroch, posto sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è costituito da una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo per capacità produttiva e per complessità degli impianti, perfettamente integrato con un impianto IGCC (gassificazione a ciclo combinato). Il sito è collocato in una posizione strategica al centro del Mediterraneo e ha una capacità di lavorazione di 15 milioni di tonnellate/anno, corrispondenti a circa il 17% della capacità totale di distillazione in Italia e una capacità di generazione elettrica installata di 575 MW. Si ricorda che, per quanto concerne le attività di generazione di energia elettrica, in seguito alla delibera 740/2022 del 29 dicembre 2022 l'ARERA ha accolto la richiesta di ammissione al regime di reintegrazione dei costi per la centrale elettrica, iscritta da TERNA nell'elenco degli impianti essenziali per il sistema elettrico per il 2023.

Milioni di Euro H1 2023 H1 2022 Var % Q2/23 Q2/22 Var %
EBITDA reported 273,0 667,2 -59% 32,6 526,3 -94%
EBITDA comparable 303,4 499,3 -39% 24,1 452,7 -95%
di cui: relativo al canale Marketing 26,9 28,9 -7% 12,4 23,2 -47%
EBIT reported 183,0 578,7 -68% (13,1) 481,3 n.s.
EBIT comparable 213,4 410,8 -48% (21,6) 407,7 n.s.
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 119,0 45,1 164% 79,3 26,1 204%

Lavorazioni, produzioni di energia elettrica e margini

H1 2023 H1 2022 Var % Q2/23 Q2/22 Var %
LAVORAZIONE GREZZI migliaia di tons 6.086 6.354 -4% 2.670 3.550 -25%
milioni di barili 44,4 46,4 -4% 19,5 25,9 -25%
migliaia barili/giorno 246,8 258 -4% 217 288 -25%
CARICHE COMPLEMENTARI migliaia di tons 357,7 612 -42% 279 289 -4%
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA GWh 1.608 1.874 -14% 519 1.034 -50%
VENDITE TOTALI migliaia di tons 1605 1.770 -9% 840 934 -10%
di cui: in Italia migliaia di tons 1060 1.153 -8% 556 595 -7%
di cui: in Spagna migliaia di tons 545 616 -12% 284 339 -16%
TASSO DI CAMBIO EUR/USD 1,08 1,09 -1% 1,09 1,06 2%
EMC Reference Margin \$/bbl 7,1 8,2 4,2 16,9
MARGINE SARAS IND & MKTG \$/bbl 12,6 16,5 7,9 22,5

Commenti ai risultati del primo semestre 2023

La lavorazione di grezzo nel primo semestre del 2023 è stata pari a 6,09 milioni di tonnellate (44,4 milioni di barili, corrispondenti a 247 mila barili/giorno) inferiore del 4% rispetto al primo semestre del 2022. Le lavorazioni sono state penalizzate dagli andamenti produttivi del secondo trimestre come dettagliati nella sezione dedicata.

La produzione di energia elettrica è stata pari a 1.608 GWh in riduzione del 14% rispetto al primo semestre del 2022, prevalentemente in ragione degli stessi motivi che hanno penalizzato la lavorazione.

L'EBITDA comparable è stato pari a 303,4 milioni di Euro nel primo semestre 2023, con un margine Saras Industrial & Marketing pari a + 12,6 USD/bbl all'interno del quale il contributo del canale Marketing è pari a 0,9 USD/bbl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Tale risultato si confronta con un EBITDA comparable di 499,3 milioni di Euro e un margine Saras Industrial & Marketing pari a +16,5 USD/bbl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 0,9 USD/bbl) nel medesimo semestre dell'esercizio precedente.

Per quanto concerne le condizioni del mercato gli impatti sulla generazione del margine sono stati negativi per ca. 235 milioni di Euro; tale negatività è principalmente da ascriversi alla riduzione dei crack dei principali prodotti petroliferi, solo parzialmente compensati dalla riduzione del prezzo del Brent.

Dal punto di vista delle prestazioni operative nel primo semestre del 2023 queste, se confrontate con il medesimo periodo del 2022, sono risultate leggermente superiori di ca. 5 milioni di Euro. Tale variazione è inclusiva del contributo per la remunerazione del capitale impiegato dagli impianti assoggettati al regime dell'essenzialità che nel primo semestre del 2023 è stato pari a 54 milioni di Euro (superiore di 22 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, prevalentemente per effetto dell'incremento del tasso di remunerazione del capitale riconosciuto dalle autorità). In particolare:

  • Le attività commerciali (che includono l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) hanno apportato un contribuito superiore di 36 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale risultato è da ricondursi da un lato ai maggiori premi e sconti realizzati (prevalentemente nel primo trimestre), sia nella vendita di prodotti finiti che nell'acquisto delle materie prime, e dall'altro al minor costo dei derivati sulle coperture inventariali, che nel corso del 2022, avevano sofferto degli effetti negativi indotti dalla struttura di mercato in forte backwardation;
  • La programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha apportato un contributo inferiore per ca. 13 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale differenza è da ricondursi alle mutate condizioni di mercato che hanno determinato una minore disponibilità di grezzi come conseguenze del conflitto russo ucraino;
  • L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non, e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica e il fuel gas) ha apportato un contributo inferiore per ca. 40 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale differenza è da ricondursi agli effetti degli interventi manutentivi che hanno caratterizzato il secondo trimestre.

I costi variabili di natura industriale, al netto delle componenti relative al Regime dell'Essenzialità, nel primo semestre del 2023 sono stati inferiori per 54 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo del 2022. L'energia elettrica ha contribuito con una riduzione di costo di 43 milioni di Euro, quasi interamente imputabile alla riduzione del prezzo unitario dell'energia. Le emissioni di anidride carbonica hanno contribuito con una riduzione di costo di 16 milioni di Euro principalmente dovuta all'incremento delle allocazioni gratuite assegnate. La quota di costo incrementale restante è riconducibile alle dinamiche dei prezzi che hanno indotto maggiori costi di catalizzatori e di controstallie, solo in parte compensati dal minor costo dell'azoto.

In relazione all'andamento dei costi fissi del primo semestre del 2023, questi registrano un incremento di ca. 18 milioni di Euro rispetto al 2022. Tale scostamento è da ricondursi prevalentemente al differente piano manutentivo previsto e ai maggiori costi del personale (incrementi del CCNL e nuovi accordi contrattuali). Si ricorda inoltre che, all'interno dei costi consuntivati, circa 41 milioni di Euro è l'ammontare oggetto dei rimborsi relativi al Regime dell'Essenzialità nel 2023 rispetto ai 35 milioni di Euro nell'esercizio precedente per effetto dei fenomeni inflattivi e delle maggiori attività manutentive previste.

Analizzando il contributo del canale Marketing all'interno dell'EBITDA comparable esso è risultato pari a 26,9 milioni di Euro rispetto ai 28,9 milioni di Euro registrati nel 2022. A tal proposito si segnala che in entrambi i mercati si sono ridotti i volumi di vendita, che in Italia sono stati compensati da un significativo incremento del margine, diversamente dalla Spagna che ne ha invece registrato una riduzione. Si ricorda che tale contributo va considerato congiuntamente a quello industriale in ragione del forte coordinamento tra le competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.

Commenti ai risultati del secondo trimestre 2023

La lavorazione di grezzo nel secondo trimestre 2023 è stata pari a 2,67 milioni di tonnellate (19,5 milioni di barili, corrispondenti a 217 mila barili/giorno) inferiore del 25% rispetto al secondo trimestre del 2022.

La produzione di energia elettrica è stata pari a 519 GWh in riduzione del 50% rispetto al secondo trimestre del 2022.

Le minori lavorazioni e la minore produzione di energia elettrica sono da ricondursi in primo luogo ad un piano manutentivo più oneroso che nel secondo trimestre del 2023 ha interessato la fermata generale degli impianti di produzione di energia elettrica, nonché la fermata di una unità di distillazione e di un MildHydroCracker. In aggiunta agli impatti della manutenzione programmata, le produzioni sono state ulteriormente penalizzate da inferiori prestazioni industriali (legate anche a fenomeni esterni), e dall'allungamento di alcuni interventi manutentivi rispetto a quanto originariamente ipotizzato.

L'EBITDA comparable nel secondo trimestre 2023 è stato pari a 24,1 milioni di Euro, con un margine Saras Industrial & Marketing pari a + 7,9 USD/bbl all'interno del quale il contributo del canale Marketing è pari a 0,9 USD/bbl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Tale risultato si confronta con un EBITDA comparable pari a 452,7 milioni di Euro e un margine Saras Industrial & Marketing pari a +22,5 USD/bbl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 1,1 USD/bbl) nel medesimo trimestre dell'esercizio precedente.

Per quanto concerne le condizioni del mercato gli impatti sulla generazione del margine sono stati negativi per ca. 353 milioni di Euro; tale negatività è principalmente da ascriversi alla riduzione dei crack dei principali prodotti petroliferi (diesel e benzina) che nel 2022 erano stati impattati degli effetti del conflitto russo ucraino. Tali negatività sono state solo parzialmente compensate dalla riduzione del prezzo del brent.

Dal punto di vista delle prestazioni operative nel secondo trimestre del 2023 queste, se confrontate con il medesimo periodo del 2022, sono risultate inferiori per ca. 78 milioni di Euro. Tale variazione è inclusiva del contributo per la remunerazione del capitale impiegato dagli impianti assoggettati al regime dell'essenzialità, che nel secondo trimestre del 2023 è stato pari a 27 milioni di Euro (superiore di 11 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, prevalentemente per effetto dell'incremento del tasso di remunerazione del capitale riconosciuto dalle autorità). In particolare:

  • Le attività commerciali (che includono l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) hanno apportato un contribuito inferiore per 24 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale negatività è prevalentemente da ricondursi agli straordinari risultati raggiunti nel 2022 per effetto del conflitto russo ucraino.
  • La programmazione della produzione (che consiste nell'ottimizzazione del mix dei grezzi portati in lavorazione, nella gestione dei semi-lavorati, e nella produzione di prodotti finiti, ivi inclusi quelli con formulazioni speciali) ha apportato un contributo inferiore per ca. 15 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale differenza è riconducibile alle mutate condizioni di mercato che hanno determinato una minore disponibilità di grezzi come conseguenze del conflitto russo ucraino e dei tagli dell'OPEC+
  • L'esecuzione delle attività produttive (che tiene conto delle penalizzazioni legate alla manutenzione, sia programmata che non, e dei maggiori consumi rispetto ai limiti tecnici di talune "utilities" come ad esempio l'olio combustibile, il vapore, l'energia elettrica e il fuel gas) ha apportato un contributo inferiore per ca. 50 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo del 2022. Tale differenza è prevalentemente da ricondursi ai fenomeni produttivi precedentemente descritti.

I costi variabili di natura industriale, al netto delle componenti relative al Regime dell'Essenzialità, nel secondo trimestre del 2023 sono stati inferiori per 36 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo del 2022. L'energia elettrica ha contribuito con una riduzione di costo di 21 milioni di Euro prevalentemente per l'effetto della riduzione del prezzo unitario dell'energia. Le emissioni di anidride carbonica hanno contribuito con una riduzione di 12 milioni di Euro, principalmente dovuta all'incremento delle allocazioni gratuite assegnate.

In relazione all'andamento dei costi fissi nel secondo trimestre del 2023, questi registrano un incremento di ca. 23 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. Tale scostamento è da ricondursi prevalentemente ai maggiori costi manutentivi, ed in misura minore ai maggiori costi relativi al personale. Inclusi nei costi consuntivati vi sono ca. 20 milioni di Euro oggetto dei rimborsi relativi al Regime dell'Essenzialità nel 2023, in incremento rispetto ai ca. 17,0 milioni di Euro consuntivati nell'esercizio precedente per effetto dei fenomeni inflattivi e delle maggiori attività manutentive previste.

Analizzando il contributo del canale Marketing all'interno dell'EBITDA comparable esso è risultato pari a 12,4 milioni di Euro rispetto ai 23,2 milioni di Euro registrati nel 2022. Tale scostamento è dovuto alla riduzione dei volumi di vendita sia in Italia che in Spagna: in Italia tale riduzione è stata compensata da un incremento dei premi realizzati, in Spagna invece anche i premi si sono ridotti a causa del contesto competitivo. Si ricorda che tale contributo va considerato congiuntamente a quello industriale in ragione del forte coordinamento tra le competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.

Grezzi lavorati e rese di prodotti finiti

Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel primo semestre del 2023 ha una densità media di 33,1°API, sostanzialmente in linea con quella del 2022; la riduzione del grezzo di tipologia medium Sour sostituito da "heavy Sour" si è avuta per effetto delle conseguenze del conflitto russo-ucraino. Nel secondo trimestre si nota un alleggerimento del grado API complessivo, conseguente ad una riduzione di lavorazione di grezzi di tipologia Medium sour a favore di grezzi di tipo Light sweet/extra sweet, dovuta sostanzialmente al cluster di fermata iniziato nel mese di aprile nel quale è stata effettuata la fermata generale dell'impianto di gassificazione.

H1 2023 H1 2022 Q2/23
Light extra sweet 46% 45% 52%
Light sweet 13% 10% 13%
Medium sweet/extra sweet 0% 2% 0%
Medium sour 1% 14% 0%
Heavy sour/sweet 40% 29% 36%
Densità media del grezzo °API 33,1 33,4 34,3

Volgendo l'analisi alle rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nel primo semestre del 2023 coerentemente con gli assetti produttivi caratterizzati dalle fermate di alcuni impianti le rese percentuali in benzine e distillati medi si sono ridotte in favore di maggiori produzioni di semilavorati, fuel oil e nafta.

H1 2023 H1 2022 Q2/23
GPL migliaia di tons 150 146 75
resa (%) 2,3% 2,1% 2,6%
NAPHTHA migliaia di tons 307 289 109
resa (%) 4,8% 1,6% 3,7%
BENZINE migliaia di tons 1.480 1.589 779
resa (%) 23,0% 25,4% 26,4%
DISTILLATI MEDI migliaia di tons 2.996 3.595 1.414
resa (%) 46,5% 51,6% 48,0%
OLIO COMBUSTIBILE 0,5% ZOLFO migliaia di tons 466 276 257
resa (%) 7,2% 4,0% 8,7%
ALTRO migliaia di tons 664 644 128
resa (%) 10,3% 9,3% 4,3%

Nota: Il complemento a 100% della produzione è costituito dai "Consumi e Perdite" delle attività di raffinazione

Renewables

Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili. La società opera differenti impianti con una capacità eolica complessiva installata di 171 MW. Per quanto riguarda le attività di sviluppo si segnala che nel secondo trimestre del 2023 sono state completate le attività di appalto per la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico di ca. 80 MW sito nel comune di Macchiareddu, che ora è in fase esecutiva; le attività di costruzione termineranno nel secondo trimestre 2024 con l'entrata in funzione prevista per giugno 2024.

Milioni di Euro H1 2023 H1 2022 Var% Q2/23 Q2/22 Var%
EBITDA Reported 9,0 21,3 -58% 3,0 5,9 -49%
EBITDA comparable 9,0 21,3 -58% 3,0 5,9 -49%
EBIT Reported 4,6 17,0 -73% 0,7 3,7 -81%
EBIT comparable 4,6 17,0 -73% 0,7 3,7 -81%
INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI 24,1 5,8 314% 22,8 0,7 n.s.

Altre informazioni

H1 2023 H1 2022 Var% Q2/23 Q2/22 Var %
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA MWh 135.063 163.163 -17% 53.758 68.430 -21%
TARIFFA ELETTRICA Eurocent/kWh 9,3 14,5 -36% 8,7 10,5 -17%
TARIFFA INCENTIVO Eurocent/kWh 0,0 4,3 n.a 0,0 4,3 n.a

Commenti ai risultati del primo semestre 2023

Nel primo semestre del 2023 l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari a 9,0 milioni di Euro, inferiore rispetto a quello realizzato nei primi sei mesi del 2022 pari a 21,3 milioni di Euro. La riduzione di EBITDA tra i due periodi è riconducibile per ca. 5,0 milioni di Euro alla minore produzione (prevalentemente per minore ventosità) e per ca.7,0 milioni di Euro alla riduzione del prezzo di vendita.

In merito agli impatti relativi all'applicazione del Decreto Sostegni Ter si segnala che la produzione interessata dall'applicazione del limite del prezzo di vendita a 61 €/MWh è il 53% del totale e che l'applicazione di tale limite ha ridotto il risultato economico di circa 4,9 milioni di Euro nel primo semestre 2023 (vs una riduzione di 12,4 milioni di Euro nello stesso periodo del 2022).

Commenti ai risultati del secondo trimestre 2023

Nel secondo trimestre del 2023 l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari a 3,0 milioni di Euro, inferiore rispetto a quello realizzato nel medesimo periodo del 2022 pari a 5,9 milioni di Euro. La riduzione di EBITDA tra i due periodi è riconducibile per 1,7 milioni di Euro alla minore produzione (prevalentemente per minore ventosità) e per ca. 1,5 milioni di Euro alla riduzione del prezzo di vendita.

In merito agli impatti relativi all'applicazione del Decreto Sostegni Ter si segnala che la produzione interessata dall'applicazione del limite del prezzo di vendita a 61 €/MWh è il 53% del totale e che l'applicazione di tale limite ha ridotto il risultato economico di circa 1,6 milioni di Euro nel secondo trimestre (vs una riduzione di 6,4 milioni di Euro nello stesso periodo del 2022).

Investimenti per settore di attività

Milioni di Euro H1 2023 H1 2022 Q2/23 Q2/22
INDUSTRIAL & MARKETING 119,0 45,1 79,3 26,1
RENEWABLES 24,1 5,8 22,8 0,7
Totale 143,2 50,9 102,0 26,8

Gli investimenti effettuati dal Gruppo Saras nel primo semestre del 2023 sono stati pari a 143,2 milioni di Euro, superiori rispetto ai 50,9 milioni di Euro del 2022.

Per il segmento Industrial & Marketing gli investimenti nel primo semestre del 2023 sono stati pari a 119,0 milioni di Euro, superiori rispetto ai 45,1 milioni di Euro del primo semestre del 2022, prevalentemente per i maggiori interventi manutentivi che hanno interessato una quota significativa degli impianti.

Per il segmento Renewables gli investimenti nel primo semestre 2023 sono stati pari a 24,1 milioni di Euro. Tali investimenti hanno riguardato l'avvio delle attività di realizzazione del nuovo parco fotovoltaico sito nel comune di Macchiareddu.

Evoluzione prevedibile della Gestione

L'International Energy Agency (IEA) nell'Oil Market Report rilasciato a metà luglio 2023 rivede in aumento le stime riportate ad aprile con una previsione di domanda petrolifera globale in crescita quest'anno per +2.2 Mbbl/g (+2.0 Mbbl/g nel report di aprile), con una media di 102,1 Mbbl/g, un nuovo record rispetto ai livelli storici. Nonostante il rallentamento industriale nell'area OCSE, la domanda petrolifera secondo la IEA sarà infatti sostenuta dalla Cina, la cui crescita rappresenta oltre il 70% di questo aumento, grazie in particolare alle attese di ripresa dei consumi di prodotti petrolchimici. Nel 2024 secondo la IEA la crescita proseguirà, sebbene a un ritmo inferiore, con aspettative pari a +1,1 Mbbl/g.

Tali andamenti riflettono le attese di un miglior contesto macroeconomico, cui sono legati in particolare i consumi di distillati medi, soprattutto in ambito industriale. La domanda di distillati medi dovrebbe beneficiare anche del fattore stagionale, in quanto in autunno e inverno si aggiungono i consumi per gasolio da riscaldamento. Viene poi ritenuto importante anche il contributo della domanda di jet per il trasporto aereo, che grazie alla ripresa dei voli intercontinentali, soprattutto in Asia, darà un ulteriore impulso all'intero pool dei distillati medi. Nel settore privato, la benzina dovrebbe seguire il consueto andamento stagionale, con la flessione attesa dopo la fine della driving season americana e il passaggio alle specifiche invernali. Tuttavia, valori del crack superiori alle medie stagionali storiche sono attesi anche a fronte della persistente situazione di scarsità di componenti alto ottaniche, oltre che per il significativo ritardo previsto nel riavviamento dell'unità di cracking FCC di un'importante raffineria americana.

Dal punto di vista dell'offerta, l'annuncio di inizio aprile da parte dei principali paesi membri dell'OPEC+Russia di tagli produttivi per circa 1,7 Mbbl/g, a partire dal mese di maggio 2023 e fino a tutto il 2024, ha condizionato le attese dei principali analisti di settore, che già indicavano un mercato petrolifero in potenziale disavanzo a partire dalla seconda metà dell'anno. Come già rilevato nel capitolo dedicato al Mercato di riferimento, a giugno l'Arabia Saudita ha deciso di introdurre un ulteriore taglio unilaterale di 1Mbbl/g a decorrere dal mese di luglio'23, prorogabile di mese in mese, in base alle condizioni del mercato. Tali interventi si inseriscono in un mercato dei grezzi in tensione, dove l'offerta globale è sostanzialmente dipendente dai paesi non-OPEC+ (Stati Uniti e Brasile in primis). Le ultime stime della IEA successive all'annuncio dei tagli dell'OPEC+ prevedono che l'offerta petrolifera aumenterà di 1,6 Mbbl/g, attestestandosi a una media di 101,5 Mbbl/g nel 2023, confermando quindi una situazione di offerta inferiore alla domanda, e prezzi tendenzialmente in rialzo nella seconda metà dell'anno. Occorre inoltre citare che i tagli produttivi vanno tipicamente ad interessare i grezzi ad alto tenore di zolfo ("sour"), con una conseguente compressione sugli sconti di questa tipologia di grezzi, che si riflette in una riduzione del margine delle raffinerie più complesse e ad elevata capacità di conversione (tra cui anche quella del Gruppo Saras).

Guardando all'andamento del mercato nel mese di luglio, le quotazioni del Brent dtd sono infatti aumentate da circa 75 USD/bbl agli 80 USD/bbl di fine luglio, proprio per effetto dei tagli OPEC+ e delle prospettive di offerta insufficiente a saturare la domanda estiva, che si mostra un po' più forte delle attese, sia per quanto concerne la benzina che il carburante aereo. Le prossime decisioni delle Banche centrali su politiche monetarie e tassi di interesse, saranno determinanti nell'evoluzione di questa tendenza.

Per quanto riguarda i crack dei prodotti raffinati, al momento della stesura della presente Relazione, la benzina ed il diesel hanno registrato una media rispettivamente di ca. 23,9 e 22,4 USD/bbl a luglio: in particolare il diesel ha visto una significativa ripresa rispetto alla flessione del secondo trimestre, riflettendo un progressivo calo degli elevati livelli di scorte accumulati nei mesi precedenti, anche come conseguenza di un minore flusso di esportazioni dall'Asia. Alcune fermate temporanee di raffinerie in nord Europa hanno fornito ulteriore supporto. La forza della benzina, accentuata dalla stagionalità, riflette invece una ridotta capacità di raffinazione a livello globale e la già citata scarsità di componenti alto ottaniche, a fronte di una domanda che continua a mostrarsi particolarmente resiliente anche nei paesi OCSE.

I prezzi di energia elettrica e CO2 nel corso del mese di luglio hanno registrato una media rispettivamente di ca. 116 €/MWh, e di 86 €/ton, sostanzialmente in linea con le medie del secondo trimestre.

Lo scenario appena delineato deriva dalle ipotesi di vari analisti indipendenti di settore1 e dall'andamento delle curve forward delle commodities petrolifere, del gas e dell'energia elettrica. Da esso, nonostante la volatilità ancora elevata, discende la previsione di condizioni di mercato positive nel secondo semestre dell'anno, e sostanzialmente superiori alle medie storiche.

Da un punto di vista operativo, concluse le attività manutentive del primo semestre, la seconda metà dell'anno non prevede rilevanti interventi manutentivi, se non alcune attività minori ("slowdown" della gassificazione e la manutenzione di una delle unità di desolforazione). Pertanto le lavorazioni di raffineria cumulate a fine anno sono attese tra circa 93 e 97 Mbbls, in linea con la performance dello scorso anno.

1 Mercato Petrolifero: stime Platts, WMC, FGE e Nomisma (Lug'23); Mercato Elettrico & Gas: stime di Ref4E, Nomisma ed Elemens (Lug'23); Nota: per Q3'23 curve Forward @07/07 per Brent e Cracks.

Sulla base dei risultati raggiunti in H1'23, e coerentemente con le ipotesi di scenario precedentemente descritte, la Società conferma la guidance sul premio medio annuo 2023 rispetto all'EMC Reference Margin tra 5 ÷ 6 USD/bbl.

Anche le previsioni relative ai costi fissi del segmento Industrial & Marketing rimangono sostanzialmente in linea rispetto alle indicazioni precedenti, e stimate in un intorno di 400 milioni di Euro, ivi inclusi anche gli interventi previsti dall'oneroso piano manutentivo dell'anno. Per quanto concerne gli investimenti del segmento, si confermano previsti a circa 180 milioni di Euro, con l'obiettivo di proseguire il percorso di efficientamento e mantenimento della competitività degli impianti.

Per quanto riguarda il segmento Renewables, la capacità installata nel 2023 si conferma invariata a 171 MW. Per quanto riguarda la valorizzazione della produzione 2023, si ricorda che dal 30 giugno u.s. si è conclusa l'applicazione delle misure introdotte dal Decreto-Legge 27/2022 n. 4, cosiddetto "Sostegni TER" (price cap di 61 €/MWh) e dalla Legge di Bilancio 2023 in attuazione del regolamento UE 2022/1854 (price cap di 180 €/MWh). Pertanto, nel secondo semestre 2023 il 100% della produzione sarà valorizzata a mercato.

I livelli produttivi, che nella prima metà dell'anno sono stati inferiori alle attese a causa di condizioni di ventosità sfavorevoli, si prevedono in miglioramento nella seconda parte dell'anno, con una produzione cumulata che dovrebbe raggiungere per l'intero anno ca. 270GWh, secondo la consueta stagionalità.

Relativamente, alle attività di sviluppo delle rinnovabili, Sardeolica è attualmente impegnata nella costruzione dell'impianto fotovoltaico da 80MW Helianto, che procede come da programma, e la cui operatività è prevista entro la fine del primo semestre 2024. È inoltre in fase avanzata il processo autorizzativo per lo sviluppo di oltre 100MW di nuova capacità eolica greenfield in Sardegna. Gli investimenti del segmento Renewables saranno pari a circa 50 milion di Euro nel 2023 e principalmente finalizzati alla realizzazione del parco fotovoltaico Helianto.

In merito all'andamento atteso della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo, le previsioni di generazione di cassa caratteristica e dell'andamento del capitale circolante (in virtù delle assunzioni di scenario e di performance ipotizzate dalla Società) consentono di ipotizzare una Posizione Finanziaria Netta di Gruppo di fine anno positiva.

Per gli altri progetti avviati dal Gruppo nell'ambito della strategia di transizione energetica, Saras prosegue la collaborazione con Enel Green Power, finalizzata a fornire idrogeno verde alla raffineria di Saras attraverso l'utilizzo di un elettrolizzatore da circa 20MW alimentato da energia rinnovabile. Dopo il riconoscimento di SardHy Green Hydrogen tra le quattro aziende italiane ammesse al programma europeo IPCEI Hy2Use (l'iniziativa dell'Unione Europea che supporta i migliori progetti legati alla catena del valore dell'idrogeno), sono in corso le interlocuzioni con il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ed è stata presentata la domanda di agevolazione finanziaria, in base a quanto previsto dal decreto ministeriale di attivazione dell'intervento del fondo IPCEI per tali progetti di comune interesse europeo dell'idrogeno. Inoltre, sono state avviate le attività preliminari di negoziazione e definizione dei contratti per la fornitura dei materiali e per gli appalti dei lavori.

Infine, relativamente al progetto di Carbon Capture and Storage, procede con Air Liquide la collaborazione finalizzata a definire gli aspetti relativi all'intera catena di sviluppo inclusi quelli relativi alla logistica e trasporto, unitamente a una stima dei costi e delle tempistiche. Sono inoltre in corso le attività avviate nel 2022 per accedere ai fondi europei Green New Deal e Horizon dedicati a progetti CCS e CCU (Carbon Capture and Utilisation).

Linee guida strategiche di medio e lungo termine

In data 10 maggio 2023 il Consiglio di amministrazione di Saras ha approvato una revisione dei principali obiettivi e linee guida strategiche del Gruppo di medio e lungo termine, che vedono l'evoluzione del Gruppo da pure refiner a sustainable energy player. La strategia del Gruppo prevede un focus sull'accelerazione della transizione energetica per garantire una crescita sostenibile e remunerativa per tutti gli stakeholder.

In un decennio di profonda trasformazione la strategia di Saras mira a supportare e accelerare la convergenza tra il business energetico convenzionale e quello rinnovabile, favorendo e sviluppando l'integrazione delle nuove fonti di energia nell'ambito dell'attività di raffinazione. Capitalizzando sull'eccellenza nel core business, sulla solidità finanziaria e i notevoli progressi raggiunti nello sviluppo rinnovabile, la strategia di Saras pone i seguenti obiettivi:

  • Continuare a efficientare il business della raffinazione, per mantenere la raffineria di Sarroch un best in class asset del settore, attraverso una progressiva ottimizzazione della leva operativa e commerciale e degli investimenti: in un processo continuo volto a incrementare la flessibilità e la resilienza del business alla volatilità del mercato, ciò consentirà un progressivo rafforzamento e stabilità della struttura finanziaria del Gruppo
  • Raggiungere 1 GW di capacità rinnovabile installata nel 2028. Il nuovo target tiene conto di una pipeline di progetti greenfield in Sardegna per un ammontare di circa 600 MW in diversi stadi di avanzamento (circa 350 MW di progetti eolici già presentati alle autorità competenti per la richiesta di VIA – "Valutazione di Impatto Ambientale"; ed ulteriori 244 MW di progetti eolici per i quali è stata ottenuta da Terna la "Soluzione Tecnica Minima Garantita" (STMG), a cui potranno

aggiungersi accordi di sviluppo congiunto o altre forme di collaborazione con nuovi partner, sia in Sardegna che nel resto del territorio nazionale). La nuova capacità andrà ad aggiungersi all'attuale capacità installata eolica di 171 MW e al parco fotovoltaico Helianto da 80 MW, in corso di realizzazione e prevede il ricorso al project financing. Con tale programma di crescita, la produzione di energia rinnovabile del Gruppo è attesa incrementarsi dagli attuali circa 300 GWh/anno, a circa 2 TWh/anno entro il 2028, con emissioni evitate di CO2 per circa 1,3 - 1,6 milioni di tonnellate/anno.

Posizionare l'azienda per cogliere al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. In funzione dell'evoluzione del contesto regolatorio attuale e delle opportunità future, la produzione di energia rinnovabile diventerà sempre più rilevante per ottenere una maggiore efficienza e decarbonizzazione delle attività industriali "hard-to-abate"; a lungo termine inoltre, l'energia rinnovabile sarà anche necessaria nella produzione di nuovi carburanti (e-fuels) oltre che funzionale allo sviluppo di una serie di iniziative ad oggi allo studio di Saras nell'ambito delle "New Energies" (green hydrogen, CCS e biocarburanti).

Analisi dei Rischi

Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie. I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.

La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.

RISCHI FINANZIARI

Rischio di cambio

L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro, che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.

Rischio di tasso di interesse

I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi. Le spinte inflazionistiche, derivanti da un aumento delle materie prime e delle commodities, hanno determinato un incremento dei tassi di interesse sia a breve che a medio termine. La BCE ha più volte riviste al rialzo il tasso di rifinanziamento marginale e quello sui depositi con la conseguenza per Saras di un aumento degli oneri finanziari e del costo delle operazioni in derivati, pur in un contesto di positiva generazione di cassa prevista per il 2023, al netto delle uscite di cassa dalla distribuzione di dividendi e dagli esborsi relativi alle imposte del periodo e degli extraprofitti.

Rischio di credito

Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso; inoltre, il Gruppo fa ricorso alla cessione del credito pro-soluto con primarie società di Factoring. Si ricorda che il gruppo non è esposto direttamente e indirettamente a controparti russe.

Rischio di liquidità

Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa, sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne. È dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte ai relativi adempimenti contrattuali, tra i quali anche il rispetto dei covenants.

La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici).

A partire dal 2020, il diffondersi del Covid-19 ha significativamente impattato negativamente sul mercato petrolifero, intaccando il livello di indebitamento finanziario del Gruppo con una Posizione Finanziaria Netta che è risultata negativa fino al 31 dicembre del 2021, mentre nel corso del 2022 e nel primo semestre 2023 il Gruppo ha ritrovato la sua capacità di generazione di cassa, registrando una posizione finanziaria netta positiva.

Si sottolinea inoltre che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano rispettati.

Infine, si ricorda che il livello di indebitamento potrebbe subire modificazioni positive e negative causate dall'andamento del capitale circolante e della gestione caratteristica, entrambi influenzati dall'elevata volatilità dei prezzi delle commodity petrolifere ed energetiche.

ALTRI RISCHI

Rischio di variazioni dei prezzi

I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities. Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE e delle quote di emissioni di CO2.

In particolare, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha mutato radicalmente lo scenario energetico globale, innescando dalla fine di febbraio 2022 un immediato aumento dei prezzi delle commodities energetiche (petrolio e derivati, gas ed energia elettrica) e una forte volatilità, con impatti rilevanti sui risultati riportati dalle società del settore Oil & Gas e Refining. Tale fenomeno ha coinvolto più direttamente l'Europa, maggiormente dipendente dalla Russia dal punto di vista energetico. In particolare, le sanzioni occidentali imposte sulle importazioni petrolifere dalla Russia hanno comportato un aumento dei prezzi e dei margini dei prodotti raffinati che nel 2022 si è tradotto in un significativo miglioramento dei risultati economico finanziari del Gruppo.

Tale fenomeno, come descritto nel capitolo relativo al Mercato di riferimento, si è progressivamente ridotto nel 2023 nel caso dei distillati medi: i margini di raffinazione, pur mantenendosi a livelli superiori alle medie storiche, hanno registrato una riduzione, principalmente a causa di un parziale rallentamento dei consumi industriali e un contestuale aumento delle importazioni di prodotti raffinati, in particolare dall'Asia (India, Cina, Medio Oriente e Turchia). A questo proposito si evidenzia come nel 2023, i risultati reddituali e i flussi finanziari attesi dal Gruppo siano esposti ai rischi di un rallentamento dell'economia globale o, nel caso più grave, di una possibile recessione, con la conseguente riduzione delle aspettative di crescita della domanda di idrocarburi. Le politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali per contrastare gli elevati livelli di inflazione potrebbero infatti costituire un freno alla crescita economica, in particolare in Europa e USA, con conseguenze negative sulla domanda petrolifera. Le tensioni geopolitiche a livello internazionale causate dall'invasione russa dell'Ucraina nonché dall'imposizione di sanzioni di vario ordine nei confronti della Russia aumentano inoltre i rischi sistemici, tra cui quello del prolungarsi della guerra, di un suo allargamento ad altri paesi, nonché gli impatti delle sanzioni economiche sull'economia mondiale, sulla catena delle forniture e sulla fiducia dei consumatori, delle imprese e degli investitori con conseguenti ritardi o arresti nelle decisioni di spesa e d'investimento. Il verificarsi di tali eventi potrebbe innescare un rallentamento della crescita o, nel peggiore dei casi una recessione, globale. Tali condizioni potrebbero determinare una riduzione della domanda delle materie prime energetiche e una conseguente riduzione dei prezzi, con ricadute negative sui risultati economici, il flusso di cassa e la realizzazione dei piani industriali del Gruppo.

Rischio relativo all'approvvigionamento di petrolio grezzo

Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da Paesi soggetti ad elevate incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

In particolare, come descritto nel capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione", le previsioni dei principali analisti di settore vedono nel 2023 il rischio di un mercato del grezzo in disavanzo a partire dalla seconda metà dell'anno che potrebbe comportare un aumento della difficoltà di approvvigionamento, che andrebbero a sommarsi alla limitazione di importazione di petrolio grezzo da paesi soggetti a restrizioni ed embarghi, con conseguenti impatti sul prezzo di acquisto degli stessi.

Rischi relativi all'interruzione della produzione

L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.

Rischi ambientali

Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale. Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.

Rischio normativo e regolatorio

La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:

• normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA;

• il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'ARERA in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora";

• disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi per il settore Wind nonchè ai riflessi sul GSE;

• normative e documenti attuativi emanati da Terna e ARERA in merito ai requisiti di "essenzialità" dell'impianto IGCC di Sarlux, e al regime di reintegro dei costi.

• Misure adottate per il contenimento dei costi dell'energia elettrica, come per es. "Sostegni TER" e "legge di Bilancio 2023" che impattano da un lato gli oneri di sistema e le componenti variabili energetiche per le imprese "energivore" (Sarlux) e dall'altro sui prezzi di vendita dell'energia elettrica da fonti rinnovabili (Sardeolica, Energia Verde e Energia Alternativa);

• Disposizioni normative relative alle quote di allocazione dei titoli di "Emission trading".

Dipendenza da soggetti terzi

Il funzionamento dell'impianto IGCC, di proprietà della controllata Sarlux Srl, dipende oltre che dalle materie prime petrolifere fornite da Saras, anche dall'ossigeno fornito da Air Liquide Italia. Qualora dovessero venir meno queste forniture, Sarlux dovrebbe trovare fonti sostitutive che potrebbe non essere in grado di reperire o di reperire a condizioni economiche simili.

Rischio Climate Change

Le attività del Gruppo sono intrinsecamente esposte ai rischi e opportunità legati al cambiamento climatico. Tali rischi ed opportunità, ricompresi nel modello di Corporate Risk Management, possono essere sia di tipo fisico che regolatorio, ovvero derivanti dalle politiche in corso di implementazione per accompagnare la transizione energetica e limitare il cambiamento climatico.

Per quanto riguarda il rischio fisico, il Gruppo potrebbe affrontare incidenti significativi agli asset derivanti da eventi meteorologici avversi (ad es piogge torrenziali, fulminazioni, innalzamento livello del mare, siccità). Le eventuali misure di mitigazione potrebbero essere le coperture assicurative, un sistema HSE adeguato.

Per quanto riguarda il rischio normativo, il Gruppo potrebbe affrontare un ulteriore inasprimento della legislazione europea e nazionale in materia di decarbonizzazione e transizione ecologica. Il gruppo monitora costantemente l'evoluzione della normativa e valuta di volta in volta i provvedimenti e le azioni mitigatrici.

Infine, il Gruppo gestisce il rischio reputazionale relativo alla valutazione della strategia di business sostenibile da parte dei propri Stakeholders attraverso attività di engagement con gli Stakeholder, analisi di materialità per l'identificazione dei temi ed impatti prioritari, monitoraggio delle performance attraverso indicatori ESG ed, in ultimo, apposita rendicontazione trasparente e completa in ambito di Sostenibilità.

Saras ha avviato un percorso di decarbonizzazione e transizione energetica che prevede lo sviluppo di capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) con un target di 1GW di potenza installata entro il 2028. A tale piano si affiancano ulteriori progetti in varie fasi di sviluppo tra cui quelli in ambito Idrogeno verde, in partnership con Enel Green Power e nell'ambito Carbon Capture & Storage, in collaborazione con Air liquide. A tali progetti si aggiunge infine la valutazione dell'espansione della capacità di produzione di biofuel.

Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto "GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.

Information Technology e Cyber Security

Complessi sistemi informativi sono a supporto delle diverse attività e processi di business. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni. In particolare, alcuni rilevanti sistemi possono essere esposti al rischio di Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, avvalendosi di consulenti specializzati sul tema e adottando lo standard internazionale IEC 62443. Nel corso dell'esercizio 2023 il Gruppo sta continuando ad aumentare il livello di protezione da cyber attach attraverso un servizio (Uptime servizio di security monitoring) e un'attivazione di corsi di Awareness da erogare alla popolazione aziendale,

Fondi per rischi e oneri

Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).

Coinvolgimento in procedimenti legali

Saras è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Oltre al fondo rischi per contenziosi stanziato in bilancio, è possibile che in futuro Saras possa sostenere altre passività, anche significative a causa di: (i) incertezza rispetto all'esito finale dei procedimenti in corso per i quali al momento è stata valutata non probabile la soccombenza, o non attendibile la stima della relativa passività; (ii) il verificarsi di ulteriori sviluppi o l'emergere di nuove evidenze e informazioni che possano fornire elementi sufficienti per una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione, (iii) inaccuratezza delle stime degli accantonamenti dovuta al complesso processo di determinazione che comporta giudizi soggettivi da parte del management. Violazioni del Codice Etico, di leggi e regolamenti, incluse le norme in materia di anti-corruzione, da parte di Saras, dei suoi partner commerciali, agenti o altri soggetti che agiscono in suo nome o per suo conto, possono esporre Saras e i suoi dipendenti al rischio di sanzioni penali e civili che potrebbero danneggiare la reputazione della Società e il valore per gli azionisti. Per maggiori dettagli sui procedimenti in corso si rimanda al paragrafo 7.1 della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.

Altre informazioni

Azioni proprie

Nel corso dei primi sei mesi del 2023 Saras SpA non ha acquistato né venduto alcuna azione propria.

Ricerca e Sviluppo

Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico durante i primi sei mesi del 2023.

Operazioni atipiche ed inusuali

Nel corso dei primi sei mesi del 2023 non sono state poste in essere transazioni significative, e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre

In data 1 luglio 2023 la società Sartec Srl è stata incorporata nella società Sarlux Srl con effetto amministrativo contabile a decorrere dal 1 gennaio 2023.

In data 19 luglio 2023 è stata costituita la nuova società Saras Energy Management Srl controllata al 100% dalla Capogruppo Saras Spa. La società ha un capitale sociale di 100.000 euro i.v. e svolgerà le attività di compravendita di energia elettrica e di altri beni e servizi correlati per il Gruppo.

In data 19 luglio 2023 la società Saras SpA ha ricevuto un avviso di istruttoria da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in merito alla politica dei prezzi adottata nell'ultimo triennio sulla componente "bio" del gasolio per autotrazione.

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2023

Prospetti contabili consolidati

Situazione Patrimoniale – Finanziaria Consolidata al 30 giugno 2023

Migliaia di Euro 30/06/2023 31/12/2022
ATTIVITÀ (1)
Attività correnti 5.1 2.349.348 3.010.759
Disponibilità liquide ed equivalenti 5.1.1 496.970 707.115
Altre attività finanziarie 5.1.2 106.543 187.555
Crediti commerciali 5.1.3 469.500 728.881
Rimanenze 5.1.4 1.220.019 1.287.312
Attività per imposte correnti 5.1.5 30.623 74.929
Altre attività 5.1.6 25.693 24.967
Attività non correnti 5.2 1.340.107 1.253.568
Immobili, impianti e macchinari 5.2.1 1.196.543 1.147.135
Attività immateriali 5.2.2 43.136 40.802
Diritto di utilizzo di attività in leasing 5.2.3 41.098 45.384
Altre partecipazioni 5.2.4 745 745
Attività per imposte anticipate 5.2.5 16.119 15.398
Altre attività finanziarie 5.2.6 3.812 4.104
Altre attività 5.2.7 38.654 0
Attività non correnti destinate alla dismissione 5.2.8 333 333
Totale attività 3.689.788 4.264.660
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti 5.3 1.861.459 2.327.702
Passività finanziarie a breve termine 5.3.1 185.302 224.376
Debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 1.192.103 1.444.441
Passività per imposte correnti 5.3.3 205.192 356.952
Altre passività 5.3.4 278.862 301.933
Passività non correnti 5.4 671.265 724.584
Passività finanziarie a lungo termine 5.4.1 385.970 446.909
Fondi per rischi e oneri 5.4.2 247.578 267.800
Fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 6.723 6.002
Passività per imposte differite 5.4.4 3.585 3.730
Altre passività 5.4.5 27.409 143
Totale passività 2.532.724 3.052.286
PATRIMONIO NETTO 5.5
Capitale sociale 54.630 54.630
Riserva legale 10.926 10.926
Altre riserve 969.185 729.902
Risultato netto 122.323 416.916
Totale patrimonio netto di competenza della controllante 1.157.064 1.212.374
Interessenze di pertinenza di terzi - -
Totale patrimonio netto 1.157.064 1.212.374
Totale passività e patrimonio netto 3.689.788 4.264.660

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.2 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato: 1 gennaio – 30 giugno 2023

Migliaia di Euro (1) 1 GENNAIO
30 GIUGNO 2023
1 GENNAIO
30 GIUGNO 2022
Ricavi della gestione caratteristica 6.1.1 5.387.981 7.670.723
Altri proventi 6.1.2 28.947 28.056
Totale ricavi 5.416.928 7.698.779
Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo 6.2.1 (4.542.941) (6.096.703)
Prestazioni di servizi e costi diversi 6.2.2 (512.099) (839.404)
Costo del lavoro 6.2.3 (79.921) (74.120)
Ammortamenti e svalutazioni 6.2.4 (94.387) (92.839)
Totale costi (5.229.348) (7.103.066)
Risultato operativo 187.580 595.713
Proventi finanziari 6.3 112.346 109.752
Oneri finanziari 6.3 (126.930) (152.587)
Risultato prima delle imposte 172.996 552.878
Imposte sul reddito 6.4 (50.673) (260.424)
Risultato netto 122.323 292.454
Risultato netto attribuibile a:
Soci della controllante 122.323 292.454
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0
Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) 12,86 30,75
Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) 12,86 30,75

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO PER I PERIODI 1 GENNAIO - 30 GIUGNO 2023

Migliaia di Euro 1 GENNAIO
30 GIUGNO 2023
1 GENNAIO
30 GIUGNO 2022
Risultato netto (A) 122.323 292.454
Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati nell'utile
(perdita) del periodo
Effetto traduzione bilanci in valuta estera 681 871
Riserva Cash Flow Hedging 2.376
Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile
(perdita) del periodo
Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. 0 0
Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) 3.057 871
Risultato netto complessivo consolidato (A + B) 125.380 293.325
Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a:
Soci della controllante 125.380 293.325
Interessenze di pertinenza di terzi 0 0

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"

Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto Consolidato al 30 giugno 2023

Migliaia di Euro Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Altre
Riserve
Utile
(Perdita)
esercizio
Totale patrimonio
netto di competenza
della controllante
Interessenze di
pertinenza di terzi
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31/12/2020 54.630 10.926 994.482 (275.516) 784.522 0 784.522
Destinazione risultato esercizio precedente (275.516) 275.516 0 0
Effetto traduzione bilanci in valuta (751) (751) (751)
Effetto attuariale IAS 19 613 613 613
Risultato netto 9.334 9.334 9.334
Risultato netto complessivo (138) 9.334 9.196 9.196
Saldo al 31/12/2021 54.630 10.926 718.828 9.334 793.718 0 793.718
Destinazione risultato esercizio precedente 9.334 (9.334) 0 0
Distribuzione Dividendi 0 0 0
Effetto traduzione bilanci in valuta 565 565 565
Effetto attuariale IAS 19 1.038 1.038 1.038
Riserva per piano azionario 0 0 0
Altri movimenti 0 0
Riserva Cash Flow Hedging 137 137 137
Risultato netto 416.916 416.916 416.916
Risultato netto complessivo 1.740 416.916 418.656 418.656
Saldo al 31/12/2022 54.630 10.926 729.902 416.916 1.212.374 0 1.212.374
Destinazione risultato esercizio precedente 416.916 (416.916) 0 0
Distribuzione Dividendi (180.690) (180.690) (180.690)
Effetto traduzione bilanci in valuta 681 681 681
Riserva Cash Flow Hedging 2.376 2.376 2.376
Risultato netto 122.323 122.323 122.323
Risultato netto complessivo 3.057 122.323 125.380 125.380
Saldo al 30/06/2023 54.630 10.926 969.185 122.323 1.157.064 0 1.157.064

Rendiconto Finanziario Consolidato al 30 giugno 2023

Migliaia di Euro (1) 1/1/2023-
30/06/2023
1/1/2022-
31/12/2022
A - Disponibilità liquide iniziali 707.115 366.680
B - Flusso monetario da (per) attività operativa
Risultato netto 5.5 122.323 416.916
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari (13.999) 37.238
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni 6.2.4 94.387 204.715
Variazione netta fondi per rischi 5.4.2 (20.222) 108.082
Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti 5.4.3 721 (881)
Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate 5.2.4 - 5.4.4 (866) 81.153
Interessi netti 16.850 29.832
Imposte sul reddito accantonate 6.4 51.539 391.101
Variazione FV derivati 5.1.2 - 5.3.1 935 (6.633)
Altre componenti non monetarie 5.5 3.057 1.740
Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante 254.725 1.263.264
(Incremento) / Decremento dei crediti commerciali 5.1.3 259.381 (182.370)
di cui con parti correlate:
(Incremento) / Decremento delle rimanenze 5.1.4 67.293 (118.140)
Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti 5.3.2 (252.338) (136.123)
di cui con parti correlate:
Variazione altre attività correnti 5.1.5 - 5.1.6 43.580 (12.623)
Variazione altre passività correnti 5.3.3 - 5.3.4 (539.433) 208.329
Interessi incassati 1.481 1.286
Interessi pagati (18.331) (31.118)
Imposte pagate 5.3.2 313.063 (114.804)
Variazione altre passività non correnti 5.4.5 (11.388) (48)
Totale (B) 118.033 877.652
C - Flusso monetario da (per) attività di investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali ed immateriali 5.2.1-5.2.2 (141.587) (113.583)
(Investimenti) in Diritto di utilizzo di attività in leasing (256) (10.963)
- di cui interessi passivi pagati capitalizzati 0 0
(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie e altre partecipazioni 5.1.2 111.411 5.498
Variazione delle attività non correnti destinate alla dismissione 5.2.1-5.2.2 0 (333)
Totale (C) (30.432) (119.381)
D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine 5.4.1 (60.939) 395.064
Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine 5.3.1 (70.116) (775.662)
(Diminuzione) debiti finanziari a breve termine per rimborsi del periodo 0 0
Distribuzione dividendi e acquisti azioni proprie (180.690) 0
Totale (D) (311.745) (380.598)
E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) (224.144) 377.673
Differenze cambio non realizzate su c/c bancari 14.000 (37.237)
F - Disponibilità liquide finali 496.970 707.115

(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti

NOTA INTEGRATIVA AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2023

1. Premessa

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

  • 3. Principi di redazione e cambiamenti nei principi contabili del Gruppo
  • 3.1 Principi di redazione
  • 3.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo
  • 3.3 Area di consolidamento
  • 3.4 Uso di stime e valutazioni discrezionali

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

  • 4.1 Premessa
  • 4.2 Informativa settoriale

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

  • 5.1 Attività correnti
  • 5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti
  • 5.1.2 Altre attività finanziarie
  • 5.1.3 Crediti commerciali
  • 5.1.4 Rimanenze
  • 5.1.5 Attività per imposte correnti
  • 5.1.6 Altre attività
  • 5.2 Attività non correnti
  • 5.2.1 Immobili, impianti e macchinari
  • 5.2.2 Attività immateriali
  • 5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing
  • 5.2.4 Altre Partecipazioni
  • 5.2.5 Attività per imposte anticipate
  • 5.2.6 Altre attività finanziarie
  • 5.2.7 Altre attività
  • 5.3 Passività correnti
  • 5.3.1 Passività finanziarie a breve termine
  • 5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti
  • 5.3.3 Passività per imposte correnti
  • 5.3.4 Altre passività
  • 5.4 Passività non correnti
  • 5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine
  • 5.4.2 Fondi per rischi e oneri
  • 5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti
  • 5.4.4 Passività per imposte differite
  • 5.4.5 Altre passività
  • 5.5 Patrimonio netto

6. Note al Conto Economico

  • 6.1 Ricavi
  • 6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica
  • 6.1.2 Altri proventi
  • 6.2 Costi
  • 6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo
  • 6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi
  • 6.2.3 Costo del lavoro
  • 6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

  • 6.3 Proventi e oneri finanziari

  • 6.4 Imposte sul reddito

7. Altre informazioni

  • 7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere
  • 7.2 Impegni
  • 7.3 Rapporti con parti correlate
  • 7.4 Eventi successivi

1. Premessa

La pubblicazione del bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 30 giugno 2023 è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 31 luglio 2023.

Saras S.p.A. (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti S.A.P.A. (20,01%), Angel Capital Management S.p.A. (10,005%) e Stella Holding S.p.A. (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras S.p.A., in virtù del patto parasociale sottoscritto dalle stesse in data 30 marzo 2022 (per ulteriori dettagli si rimanda a quanto già pubblicato sul sito www.saras.it). La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.

Si evidenzia che in data 5 luglio 2023 Urion Holdings (Malta) Limited, controllante del Gruppo Trafigura, con il quale il Gruppo Saras intrattiene rapporti di natura commerciale, ha comunicato l'incremento della propria partecipazione nel capitale sociale di Saras S.p.A. passando dal 5,23% a 13,52%. Si sottolinea che tutte le transazioni poste in essere con Trafigura sono di natura commerciale e a valore di mercato.

Saras S.p.A. opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo e la produzione e vendita di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux S.r.l. che dai parchi eolici delle controllate Sardeolica S.r.l., Energia Verde S.r.l. ed Energia Alternativa S.r.l.

Il presente bilancio consolidato intermedio, relativo al periodo chiuso al 30 giugno 2023, è presentato in euro, essendo l'euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato

2. Criteri generali di redazione del Bilancio Consolidato

Il bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 30 giugno è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del bilancio consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.

Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:

  • Situazione Patrimoniale-Finanziaria: le attività e passività sono suddivise tra correnti e non correnti in funzione del loro grado di liquidità;
  • Conto Economico e Conto Economico Complessivo: le voci di conto economico sono presentate secondo la loro natura;
  • Rendiconto Finanziario: è presentato secondo il metodo indiretto, distinguendo i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, d'investimento e finanziaria;
  • Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato.

I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

3. Principi di redazione e cambiamenti nei Principi contabili del Gruppo

3.1 Principi di redazione

Il bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 30 giugno 2023, predisposto ai sensi dell'articolo 154-ter TUF e successive modifiche, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, che includono tutti i principi contabili internazionali (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). Il bilancio consolidato abbreviato per il periodo chiuso al 30 giugno 2023 è stato redatto in accordo con le disposizioni dello IAS 34 – Interim financial reporting.

3.2 Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

I principi contabili adottati dal Gruppo Saras per la redazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2023 sono coerenti con quelli applicati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 e al corrispondente periodo intermedio di riferimento, ad eccezione dei nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti di seguito illustrati che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato abbreviato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso del presente esercizio. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Principi emanati e in vigore

Amendments to IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates

Le modifiche introducono una definizione di stime contabili, in sostituzione al concetto di cambiamento delle stime contabili. Secondo la nuova definizione le stime contabili sono importi monetari soggetti ad incertezza di misurazione. Le entità sviluppano stime contabili se i principi contabili richiedono che le voci di bilancio siano misurate in modo tale da comportare incertezza di misurazione. Il Board chiarisce che un cambiamento nella stima contabile che risulta da nuove informazioni o nuovi sviluppi non è la correzione di un errore. Inoltre, gli effetti di un cambiamento in input o in una tecnica di misurazione utilizzata per sviluppare una stima contabile sono cambiamenti nelle stime se non risultano dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Un cambiamento in una stima contabile può influenzare solo l'utile o la perdita del periodo corrente, oppure sia del periodo corrente che di esercizi futuri, e l'effetto della variazione relativa all'esercizio corrente è rilevato come provento/onere nell'esercizio corrente, mentre l'effetto sui periodi futuri è rilevato come provento/onere in tali periodi futuri. Il principio non ha impatti significativi sul bilancio consolidato del gruppo.

Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting Policies

Tali modifiche intendono aiutare il redattore del bilancio nel decidere quali accounting policies, presentare nel proprio bilancio. In particolare, all'entità viene richiesta di rendere l'informativa di accounting policy materiali, anziché delle significant accounting policies, e vengono introdotti diversi paragrafi che chiariscono il processo di definizione delle policy materiali, che potrebbero essere tali per loro stessa natura, anche se i relativi ammontari possono essere immateriali. Una accounting policy è materiale se i fruitori di bilancio ne hanno necessità per comprendere altre informazioni incluse nel bilancio. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per dimostrare e spiegare l'applicazione del "four-step materiality process" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Il principio non ha impatti significativi sul bilancio consolidato del gruppo.

Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction

Lo IAS 12 richiede l'iscrizione di imposte differite ogni qual volta si verifichino differenze temporanee, ossia imposte dovute o recuperabili in futuro. In particolare, è stato stabilito che le società, in circostanze specifiche, possano essere esentate dal rilevare l'imposta differita quando rilevano attività o passività per la prima volta. Tale disposizione in precedenza ha fatto sorgere una certa incertezza sul fatto che l'esenzione si applicasse a transazioni come leasing e obblighi di smantellamento, operazioni per le quali le società riconoscono sia un'attività che una passività. Con l'emendamento allo IAS 12, l'IFRS chiarisce che l'esenzione non si applica e che le società sono tenute a rilevare l'imposta differita su tali operazioni. L'obiettivo delle modifiche è ridurre la diversità nella rendicontazione delle imposte differite sui contratti di locazione e degli obblighi di smantellamento. Il principio non ha impatti significativi sul bilancio consolidato del gruppo.

Principi emanati ma non ancora in vigore

Alla data di redazione del presente bilancio, i seguenti nuovi Principi/Interpretazioni sono stati emessi dallo IASB, ma non sono ancora applicabili.

⦁ Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio: classificazione delle passività come correnti o non correnti (Applicazione obbligatoria a partire dal 01/01/2024)

⦁ Modifiche all'IFRS 16 Leasing: Passività di leasing in una vendita e retro-locazione (Applicazione obbligatoria a partire dal 01/01/2024)

Gli eventuali impatti sul bilancio del Gruppo derivanti dai nuovi Principi/Interpretazioni sono tuttora in corso di valutazione

3.3 Area di consolidamento

Il bilancio consolidato abbreviato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 30 giugno, e sono quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:

Controllate con il metodo integrale % di partecipazione
Deposito di Arcola Srl 100%
Sarlux Srl 100%
Saras Ricerche e tecnologie Srl 100%
Sarint SA e società controllate 100%
Saras Energia SAU 100%
Terminal Logistica de Cartegena SLU 100%
Reasar SA 100%
Sardeolica Srl 100%
Energia Verde Srl 100%
Energia Alternativa Srl 100%
Saras Trading SA 100%
Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative
Sardhy Green Hydrogen Srl 50,00%
Sarda Factoring 4,01%
Consorzio La Spezia Utilities 5%

Non vi sono variazioni rispetto al 31 dicembre 2022.

3.4 Uso di stime e valutazioni discrezionali

La predisposizione del bilancio abbreviato richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su valutazioni discrezionali e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime. Le principali stime sono relative all'ammortamento delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle rimanenze, alle imposte differite, ai fondi rischi ed ai fondi svalutazione delle attività correnti, ai ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica in regime di essenzialità e del reintegro costi ammesso dall'Autorità, alla valutazione del valore recuperabile dei crediti e alla stima del fair value degli strumenti derivati.

L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo termine e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale dei prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per i processi valutativi tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari.

I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.

Le stime e le valutazioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna di esse sono iscritti nel conto economico. Una sintesi delle stime più significative è esposta nel bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2022, a cui si rimanda, rispetto alle quali non si evidenzia alcuna variazione.

4. Informazioni per settore di attività e per area geografica

4.1 Premessa

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai seguenti segmenti di business:

  • Industrial & Marketing;
  • Renewable.

4.2 Informativa settoriale

Di seguito si espone la suddivisione per segmenti. Per maggiori dettagli quantitativi e per i commenti, sii rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:

Conto Economico al 30 giugno 2023 INDUSTRIAL & MARKETING RENEWABLES TOTALE
Ricavi della gestione caratteristica 5.375.374 12.607 5.387.981
Altri proventi 27.521 1.426 28.947
Ammortamenti e svalutazioni (90.019) (4.368) (94.387)
Risultato operativo 182.977 4.605 187.582
Proventi finanziari (a) 147.532 1.203 148.735
Oneri finanziari (a) (162.680) (639) (163.319)
Imposte sul reddito (49.197) (1.476) (50.673)
Risultato netto 118.630 3.693 122.323
Totale attività direttamente attribuibili saldo al 30 giugno 2023 (b) 3.515.471 174.317 3.689.788
Totale passività direttamente attribuibili saldo al 30 giugno 2023 (b) 2.488.972 43.752 2.532.724
Investimenti in attività materiali al 30 giugno 2023 117.620 24.133 141.753
Investimenti in attività immateriali al 30 giugno 2023 1.405 0 1.405
Conto Economico al 30 giugno 2022 INDUSTRIAL & MARKETING RENEWABLES TOTALE
Ricavi da terzi 7.646.725 23.998 7.670.723
Altri proventi 26.330 1.726 28.056
Ammortamenti e svalutazioni (88.511) (4.328) (92.839)
Risultato operativo 578.698 17.015 595.713
Proventi finanziari (a) 115.027 0 115.027
Oneri finanziari (a) (157.434) (428) (157.862)
Imposte sul reddito (246.217) (14.207) (260.424)
Risultato netto 290.074 2.380 292.454
Totale attività direttamente attribuibili saldo al 31 dicembre 2022 (b) 4.096.161 168.499 4.264.660
Totale passività direttamente attribuibili saldo al 31 dicembre 2022 (b) 3.010.112 42.174 3.052.286
Investimenti in attività materiali al 31 dicembre 2022 84.078 18.677 102.755
Investimenti in attività immateriali al 31 dicembre 2022 2.686 234 2.920

(a) Determinato senza considerare le elisioni infrasettore.

(b) I totali attività e passività sono calcolati al netto delle elisioni infrasettore.

5. Note alla Situazione Patrimoniale-Finanziaria

5.1 Attività correnti

5.1.1 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide sono così composte:

Disponibilità liquide ed equivalenti 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Deposti bancari postali 496.945 707.077 (210.132)
Cassa 25 38 (13)
Totale 496.970 707.115 (210.145)

I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras S.p.A. per 428.909 migliaia di euro, Saras Trading S.A. per 40.174 migliaia di euro e Saras Energia per 11.233 migliaia di euro. Tali depositi non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

Si fa presente che la voce "Depositi bancari e postali" è comprensiva di una quota non immediatamente disponibile pari ad 1.504 migliaia di euro costituita dalla controllata Energia Alternativa S.r.l. a favore della banca finanziatrice a garanzia del debito derivante dal finanziamento per la costruzione del parco eolico.

Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa; la variazione delle disponibilità liquide ed equivalenti è riepilogata nel prospetto di rendiconto finanziario.

5.1.2 Altre attività finanziarie

Le Altre attività finanziarie sono così composte:

Altre attività finanziarie 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Strumenti finanziari derivati correnti 37.758 77.988 (40.230)
Depositi a garanzia derivati 68.785 108.034 (39.249)
Altre attività 0 1.533 (1.533)
Totale 106.543 187.555 (81.012)

La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di fine periodo che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati.

Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.

La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura del periodo.

La variazione pari a 39.249 migliaia di euro è dovuta al decremento delle quotazioni petrolifere.

5.1.3 Crediti commerciali

I crediti commerciali ammontano a 469.500 migliaia di euro, in riduzione di 259.381 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. L'andamento dei crediti segue il decremento dei prezzi di mercato alla fine del periodo e l'andamento delle vendite. Si ricorda che tutti i clienti sono assoggettati ad una valutazione di credito (KYC), ed in particolare i clienti del canale extrarete sono tutti assicurati da primarie società assicurative. Per i commenti sull'andamento delle vendite, si rimanda alla Relazione sulla Gestione. La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti, che ammonta a 23.006 migliaia di euro, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2022.

5.1.4 Rimanenze

La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso del periodo sono riportate nella tabella seguente:

Rimanenze 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Materie prime suss. e di consumo 418.936 339.550 79.386
Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati 115.466 113.237 2.229
Prodotti finiti e merci 588.888 736.189 (147.301)
Ricambi e materie prime sussidiarie 96.729 98.336 (1.607)
Totale 1.220.019 1.287.312 (67.293)

La riduzione netta delle rimanenze petrolifere è attribuibile al decremento dei prezzi di mercato rispetto al 31 dicembre 2022 ed alla riduzione delle quantità detenute in giacenza.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per circa 3 milioni di euro.

Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.

5.1.5 Attività per imposte correnti

Le attività per imposte correnti sono così composte:

Attività per imposte correnti 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Credito per IVA 2.029 2.121 (92)
Crediti IRES 2.727 1.355 1.372
Crediti IRAP 14.655 190 14.465
Altri crediti tributari 11.212 71.263 (60.051)
Totale 30.623 74.929 (44.306)

Gli Altri Crediti Tributari comprendono imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio; il decremento dell'esercizio si riferisce principalmente all'utilizzo in compensazione del credito d'imposta a favore delle imprese energivore (prevalentemente a favore della controllata Sarlux S.r.l., maturato nel corso dell'ultimo trimestre 2022) secondo quanto previsto dal cosiddetto "decreto sostegni TER".

I crediti Irap aumentano per effetto degli acconti versati nel periodo.

5.1.6 Altre attività

Il saldo è così costituito:

Altre attività 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Ratei attivi 84 356 (272)
Risconti attivi 13.809 10.980 2.829
Altri crediti a breve termine 11.800 13.631 (1.831)
Totale 25.693 24.967 726

I risconti attivi si riferiscono principalmente al pagamento in via anticipata dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte della Capogruppo.

Gli Altri Crediti a breve termine al 30 giugno 2023 si riferiscono principalmente ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE) vantati dalla controllata Sarlux S.r.l. ed esposti al netto del fondo svalutazione.

5.2 Attività non correnti

5.2.1 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Costo Storico 31/12/2022 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Terreni e fabbricati 193.229 0 (54) 0 0 193.175
Impianti e macchinari 4.015.979 24.475 (3) 0 8.339 4.048.790
Attrezzature ind.li e comm.li 40.388 0 0 0 0 40.388
Altri beni 712.755 83 (742) 0 9.170 721.266
Immobilizzazioni materiali in corso 114.156 117.196 (33) 0 (23.126) 208.193
Totale 5.076.507 141.754 (832) 0 (5.617) 5.211.812
Fondi Ammortamento 31/12/2022 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Fondo Terreni e fabbricati 110.688 1.770 (49) 0 (4) 112.405
Fondo Impianti e macchinari 3.239.149 71.419 1 0 (2) 3.310.567
Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 35.541 775 0 0 1 36.317
Altri beni 543.994 12.728 (644) 0 (98) 555.980
Totale 3.929.372 86.692 (692) 0 (103) 4.015.269
Valore Netto 31/12/2022 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Terreni e fabbricati 82.541 0 (5) (1.770) 0 4 80.770
Impianti e macchinari 776.830 24.475 (4) (71.419) 0 8.341 738.223
Attrezzature ind.li e comm.li 4.847 0 0 (775) 0 (1) 4.071
Altri beni 168.761 82 (98) (12.728) 0 9.269 165.286
Immobilizzazioni materiali in corso 114.156 117.196 (33) 0 0 (23.126) 208.193
Totale 1.147.135 141.753 (140) (86.692) 0 (5.513) 1.196.543

La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 27.596 migliaia di euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 1.784 migliaia di euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux S.r.l. e della controllata Deposito di Arcola S.r.l. per un valore di 51.390 migliaia di euro.

La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.

La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.

La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e dei grezzi delle società del gruppo (Sarlux S.r.l., Saras Energia S.A. e Deposito di Arcola S.r.l.).

La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità.

Gli incrementi del periodo ammontano a 141.753 migliaia di euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione.

I principali coefficienti annui di ammortamento, invariati rispetto all'esercizio 2022, sono evidenziati di seguito:

per impianto I.G.C.C. per altre immobilizzazioni
(base annua)
Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) fino al 2031 5.50%
Impianti Generici (Impianti e Macchinari) fino al 2031 8.38%
Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) fino al 2031 11.73%
Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) 8.38%
Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) fino al 2031
Parco eolico (Impianti e Macchinari) 10.00%
Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) 25.00%
Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) 20.00%
Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) 12.00%
Mezzi di trasporto (Altri beni) 25.00%

La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono alcuni impianti della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile), rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari, è valida sino al 31 dicembre 2027.

La società, sulla base di quanto previsto dal principio contabile IAS 36 e dalle raccomandazioni delle principali autorità di regolamentazione, ha monitorato in modo costante la presenza di indicatori di mercato che potessero far emergere eventuali rischi sulla recuperabilità delle principali grandezze di bilancio (capitalizzazione di Borsa, risultati consuntivati nel semestre e variazioni di scenario significative). Ai fini della predisposizione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023, la società ha effettuato un'analisi di sensitività sul test di impairment svolto al 31 dicembre 2022 con riferimento alla CGU Inustrial&Marketing incorporando gli scenari più recenti del mercato petrolifero e dell'energia elettrica per l'esercizio 2023 e 2024, nonché simulando la variazione del tasso di sconto WACC determinata dall'andamento dei mercati finanziari del primo semestre 2023. Dall'analisi di sensitività svolta non sono emersi "impairment indicator" al 30.06.2023.

5.2.2 Attività immateriali

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2022 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 63.522 0 (4) 0 4.096 67.614
Concessioni, licenze, march e diritti similii 24.542 0 0 0 0 24.542
Goodw
ill e attività immater. a vita non definita
20.937 0 0 0 0 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 528.038 0 (88) 0 0 527.950
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.965 1.405 0 0 1 3.371
Totale 639.004 1.405 (92) 0 4.097 644.414
Fondi Ammortamento 31/12/2022 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 57.536 2.227 0 0 (4) 59.759
Concessioni, licenze, march e diritti similii 13.740 20 0 0 408 14.168
Altre immobilizzazioni immateriali 526.926 906 0 0 (481) 527.351
Totale 598.202 3.153 0 0 (159) 601.278
Valore Netto 31/12/2022 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno 5.986 0 (4) (2.227) 0 4.100 7.855
Concessioni, licenze, march e diritti similii 10.802 0 0 (20) 0 (408) 10.374
Goodw
ill e attività immater. a vita non definita
20.937 0 0 0 0 0 20.937
Altre immobilizzazioni immateriali 1.112 0 (88) (906) 0 481 599
Immobilizzazioni immateriali in corso 1.965 1.405 0 0 0 1 3.371
Totale 40.802 1.405 (92) (3.153) 0 4.174 43.136

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 3.153 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.



hevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno».
Diritt
20%
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
20/
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
33%
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Altr
CD.
.
- 1011
.
---------------------------------------
.
33%

Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione. Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Il saldo della voce si riferisce essenzialmente ai diritti di superficie acquisiti dalla controllata Sardeolica sui terreni su quali insiste il parco eolico di Ulassai, il cui ammortamento terminerà nel 2035.

Goodwill e altre attività immateriali a vita utile indefinita

La voce si riferisce principalmente all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica S.r.l. (20.937 migliaia di euro) pagato per l'acquisto della controllata Parco Eolico di Ulassai S.r.l. (successivamente fusa per incorporazione in Sardeolica): tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica S.r.l. su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa. La recuperabilità del valore dell'avviamento è stata soggetta ad impairment test al 31 dicembre 2022 senza rilevare criticità, nel corso del primo semestre 2023 non sono emersi indicatori interni o esterni che facessero presumere l'insorgere di una perdita durevole di valore (patrimonializzazione e risultati consuntivati dalla controllata nel semestre 2023).

Altre immobilizzazioni immateriali

Ammontano a 599 migliaia di euro pressoché invariate rispetto al 31 dicembre 2022.

Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti

La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.

5.2.3 Diritto di utilizzo di attività in leasing

Il Gruppo Saras ha acquisito diritti di utilizzo di attività di terzi essenzialmente volti all'utilizzo di:

  • - aree funzionali ed indispensabili per lo svolgimento delle proprie attività caratteristiche (aree demaniali attigue ai siti di Sarroch e Arcola, aree sulle quali insiste il parco eolico di Ulassai, ecc..), delle quali non ha potuto o non ha ritenuto opportuno acquisire la proprietà;
  • - immobili adibiti ad uso uffici direzionali;
  • - beni strumentali e impianti costruiti ed eserciti da partner industriali, per i quali il Gruppo non possedeva il know-how tecnologico adeguato che ne consentisse la realizzazione e la conduzione.

La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:

Costo Storico 31/12/2022 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Terreni e fabbricati in locazione 49.492 0 0 0 200 49.692
Impianti e macchinari in locazione 11.887 0 0 0 0 11.887
Altri beni in locazione 21.475 0 0 0 0 21.475
Totale 82.854 0 0 0 200 83.054
Fondi Ammortamento 31/12/2022 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Fondo Terreni e fabbricati in locazione 20.120 2.954 0 0 (56) 23.018
Fondo Impianti e macchinari in locazione 6.074 727 0 0 (1) 6.800
Altri beni 11.276 861 0 0 1 12.138
Totale 37.470 4.542 0 0 (56) 41.956
Valore Netto 31/12/2022 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 30/06/2023
Terreni e fabbricati in locazione 29.372 0 0 (2.954) 0 256 26.674
Impianti e macchinari in locazione 5.813 0 0 (727) 0 1 5.087
Altri beni in locazione 10.199 0 0 (861) 0 (1) 9.337
Totale 45.384 0 0 (4.542) 0 256 41.098

Il saldo al 30 giugno 2023, pari 41.098 migliaia di euro, è relativo all'applicazione del principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:

  • 1) Concessioni, diritti di superficie e simili: si tratta principalmente delle concessioni delle aree su cui insistono parte del sito produttivo di Sarroch, i depositi petroliferi di Arcola e Cartagena, nonché quella su cui è stato costruito ed è in attività il parco eolico di Ulassai.
  • 2) Impianti: si tratta principalmente dei contratti stipulati dalla controllata Sarlux con fornitori per la costruzione e l'esercizio di alcuni impianti all'interno del sito produttivo di Sarroch;
  • 3) Flotte auto aziendali: trattasi di contratti di noleggio a lungo termine di auto aziendali in uso sia all'interno del sito industriale di Sarroch che ai dipendenti delle varie sedi direzionali e commerciali;
  • 4) Locazioni di immobili per sedi direzionali e commerciali.

Il decremento rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, pari a 4.286 migliaia di euro, si riferisce essenzialmente alla quota di ammortamento registrata nel periodo.

5.2.4 Altre partecipazioni

Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:

Altre partecipazioni 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Consorzio La Spezia Utilities 7 7 0
Sarda Factoring 495 495 0
Sardhy Green Hydrogen 243 243 0
Totale 745 745 0

Non vi sono variazioni rispetto all'esercizio precedente.

5.2.5 Attività per imposte anticipate

La posizione netta della fiscalità differita attiva e passiva del Gruppo Saras al 30 giugno 2023 ammonta a 12.534 migliaia di euro (composto da imposte anticipate per 16.119 migliaia di euro iscritte nell'attivo patrimoniale non corrente ed imposte differite iscritte nel passivo patrimoniale non corrente per 3.585 migliaia di euro).

5.2.6 Altre attività finanziarie

Il saldo al 30 giugno 2023 è pari a 3.812 migliaia di euro (4.104 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato da crediti verso terzi a medio/lungo termine.

5.2.7 Altre attività

La voce "Altre attività" include il credito verso l'Erario di 38.654 migliaia di euro iscritto a seguito della conclusione, avvenuta in data 23 marzo 2023, dell'accertamento con adesione con l'Agenzia delle Entrate di Cagliari.

Per la particolare natura del procedimento tributario, tale adesione prevede, in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale, il diritto alla restituzione di quanto versato e pertanto, in attesa della conclusione del procedimento, il Gruppo ha contabilizzato nella voce "altre attività" non correnti il credito per l'intero importo (in termini di imposta, sanzioni e interessi). Il relativo debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, suddiviso tra quota a breve termine e quota a lungo termine, è stato contabilizzato rispettivamente nei "debiti tributari" e nelle "altre passività non correnti". Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.1

5.3 Passività correnti

5.3.1 Passività finanziarie a breve termine

Le passività finanziarie a breve sono così costituite:

Passività finanziarie a breve termine 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Finanziamenti bancari correnti 118.118 118.569 (451)
Banche c/c 17.088 12.134 4.954
Strumenti finanziari derivati 31.042 71.355 (40.313)
Altre passività finanziarie a breve 19.054 22.318 (3.264)
Totale 185.302 224.376 (39.074)

La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve termine dei finanziamenti bancari accesi dal Gruppo. Tali finanziamentisono valutati col criterio del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportati nella tabella al paragrafo 5.4.1 "Passività finanziarie a lungo termine".

Si sottolinea che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano essere rispettati alla data del 30 giugno 2023.

La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito utilizzate e delle operazioni di "denaro caldo" cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.

La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere al 30 giugno 2023. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2022 è sostanzialmente dovuto all'andamento dei prezzi dei grezzi e dei prodotti petroliferi.

La seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value al 30 giugno 2023, suddivise per tipologia di sottostante:
Strumenti finanziari derivati 30/06/2023 Attività 30/06/2023 Passività 31/12/2022 Attivittà 31/12/2022 Passività
Interest rate sw
aps
2.382 2.508 7.274 586
Fair value strumenti derivati su commodities 27.725 17.199 70.714 58.498
Fair value acquisti e vendite a termine su cambi 0 2.692 0 770
Fair value acquisti e vendite a termine su quote CO2 7.651 8.643 0 11.501
Totale 37.758 31.042 77.988 71.355

La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con operazioni di factoring prosoluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factor.

Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

5.3.2 Debiti commerciali e altri debiti

La composizione della voce in esame è la seguente:

Debiti commerciali e altri debiti 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Clienti c/anticipi 3.226 21.039 (17.813)
Debiti vs fornitori correnti 1.188.877 1.423.402 (234.525)
Totale 1.192.103 1.444.441 (252.338)

La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.

Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi. Il decremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto al decremento dei prezzi di grezzi e prodotti petroliferi alla fine del periodo.

5.3.3 Passività per imposte correnti

La composizione della voce è la seguente:

Passività per imposte correnti 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Debiti per IVA 43.425 20.743 22.682
Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) 19.828 239.802 (219.974)
Debiti IRAP 61 23.744 (23.683)
Altri debiti tributari 141.878 72.663 69.215
Totale 205.192 356.952 (151.760)

La voce "debiti Ires" comprende il debito per le imposte correnti.

Il decremento del periodo è dovuto al versamento effettuato nel mese di giugno del saldo delle imposte 2022 comprensive del cosiddetto "Contributo Straordinario sugli extraprofitti" delle società che operano nel settore energetico, come già descritto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda il cosiddetto "Contributo straordinario sugli Extraprofitti" il Gruppo si riserva la facoltà di intraprendere eventuali azioni legali a propria tutela.

La voce "Altri debiti tributari" comprende i debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla controllante Saras S.p.A. (120.713 migliaia di euro) e dalla controllata Saras Energia SAU (4.805 migliaia di euro) e la quota a breve del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritta ai paragrafi 5.2.7 e 7.1 pari a 9.113 migliaia di euro.

5.3.4 Altre passività

Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:

Altre passività 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale 9.838 20.724 (10.886)
Debiti verso il personale 34.428 49.307 (14.879)
Debiti verso altri 228.400 226.202 2.198
Ratei passivi 1.908 618 1.290
Risconti passivi 4.288 5.082 (794)
Totale 278.862 301.933 (23.071)

La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di giugno non ancora liquidate, la quota maturata delle mensilità aggiuntive, i premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali e un accantonamento relativo all'accordo di risoluzione consensuale a favore di alcuni top manager.

La voce "Debiti verso altri" comprende principalmente l'ammontare da restituire ad ARERA a saldo del regime di essenzialità per l'anno di competenza 2022 correlato alla dinamica dei prezzi di mercato dell'energia elettrica.

5.4 Passività non correnti

5.4.1 Passività finanziarie a lungo termine

La voce è così composta:

Passività finanziarie a lungo termine 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Finanziamenti bancari non correnti 344.363 401.415 (57.052)
Altre passività finanziarie a lungo termine 41.607 45.494 (3.887)
Totale 385.970 446.909 (60.939)

Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportati nella successiva tabella (valori espressi in milioni di euro):

Valori espressi in milioni di Euro Accensione /
rinegoziazione del
Importo Originario Tasso base Scadenza
contrattuale
Residuo al
31/12/2022
Residuo al
30/06/2023
Scadenze
1 anno oltre a 1 fino a 5 anni
Saras SpA
Finanziamento Sace Dicembre 2020 350 0,95% set-24 203,6 145,9 116,7 29,2
Finanziamento Sace Maggio 2022 312,5 1,70% mar-28 312,2 313,6 - 313,6
Energia Alternativa Srl Gennaio 2017 16 2,5% + Euribor 6 mesi giu-26 4,2 3,3 1,8 1,5
Totale debiti verso banche per finanziamenti 520,0 462,8 118,5 344,3

Nel corso del mese di dicembre 2020 - SARAS ha firmato un contratto di finanziamento di euro 350 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia e destinato a rafforzare la struttura patrimoniale della Società.

Nel corso del mese di maggio 2022 Saras ha sottoscritto un nuovo finanziamento da 312,5 milioni di euro, assistito per il 70% dell'importo da garanzia rilasciata da SACE grazie a quanto previsto dal «DL Sostegni bis», con lo scopo di rimodulare il debt maturity profile del Gruppo.

L'erogazione è avvenuta in un'unica soluzione ed il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento di 36 mesi e un rimborso in 12 rate trimestrali costanti a partire dal 30 giugno 2025 e fino al 31 marzo 2028, data di scadenza del finanziamento.

Si sottolinea che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano essere rispettati alla data del 30 giugno 2023.

La voce "Altre passività finanziarie a lungo termine" accoglie principalmente il debito finanziario relativo ai contratti rilevati in ossequio a quanto previsto dall' IFRS16.

5.4.2 Fondi per rischi e oneri

Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:

Fondi per rischi e oneri 31/12/2022 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 30/06/2023
F.do smantellamento impianti 29.715 16 0 29.731
F.do costi di bonifica 11.290 0 0 11.290
F.do oneri per quote CO2 220.631 141.271 (161.520) 200.382
Altri fondi rischi e oneri 6.164 1.932 (1.921) 6.175
Totale 267.800 143.219 (163.441) 0 247.578

Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.

Il fondo costi di Bonifica si riferisce ad attività di bonifica dei suoli del sito industriale che la controllante Sarlux dovrà sostenere negli esercizi successivi.

Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 200.382 migliaia di euro, si origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006. Il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. L'accantonamento si riferisce alla parte di quote, necessarie all'assolvimento dell'obbligo per l'esercizio in corso, non ancora acquistate al 30 giugno 2023 coerentemente con la politica contabile storicamente adottata dal gruppo.

La voce "Altri fondi rischi e oneri" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale.

5.4.3 Fondi per benefici ai dipendenti

La movimentazione del fondo "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:

Fondi per benefici ai dipendenti 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Trattamento di fine rapporto 6.723 6.002 721
Totale 6.723 6.002 721

Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del Codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali in linea con quanto previsto dallo IAS19. Gli impatti della rilevazione attuariale sono rilevati nel Conto Economico Complessivo a cui si rimanda.

5.4.4 Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite ammontano a 3.585 migliaia di euro e sono relative alle controllate estere.

5.4.5 Altre passività

Le altre passività ammontano a 27.409 migliaia di euro e comprendono quasi interamente la quota a lungo termine del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritta ai paragrafi 5.2.7 e 7.1.

5.5 Patrimonio netto

La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:

Patrimonio netto totale 30/06/2023 31/12/2022 Variazione
Capitale sociale 54.630 54.630 0
Riserva legale 10.926 10.926 0
Altre riserve 969.185 729.902 239.283
Utili (perdite) netto esercizio 122.323 416.916 (294.593)
Totale 1.157.064 1.212.374 (55.310)
Capitale sociale
Al 30 giugno 2023 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n.
951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
Riserva legale
La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.
Altre riserve
La voce ammonta complessivamente a 969.185 migliaia di euro, con un incremento netto di 239.283 migliaia di euro rispetto
all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:

destinazione del risultato dell'esercizio precedente (utile di 416.916 migliaia di euro);

decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'assemblea dei soci in data 28 aprile 2023, per un ammontare
pari a 180.690 migliaia di euro

effetto positivo per la traduzione dei bilanci in valuta delle controllate estere per 691 migliaia di euro;

incremento pari a 2.376 migliaia di euro, al netto dell'effetto imposte, a seguito dell'iscrizione a riserva relativa a cash flow hedge
come previsto dal principio contabile IFRS 9
Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale
proprio.
Risultato netto
L'utile del periodo ammonta a 122.323 migliaia di euro.
6. Note al conto economico
6.1 Ricavi
6.1.1
Ricavi della gestione caratteristica
I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:
Ricavi della gestione caratteristica 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.983.325 7.094.578 (2.111.253)
Cessione energia elettrica 402.421 573.614 (171.193)
Altri compensi 2.235 2.531 (296)

Riserva legale

Altre riserve

  • destinazione del risultato dell'esercizio precedente (utile di 416.916 migliaia di euro);
  • decremento dovuto alla destinazione di dividendi, deliberato dall'assemblea dei soci in data 28 aprile 2023, per un ammontare pari a 180.690 migliaia di euro
  • effetto positivo per la traduzione dei bilanci in valuta delle controllate estere per 691 migliaia di euro;
  • incremento pari a 2.376 migliaia di euro, al netto dell'effetto imposte, a seguito dell'iscrizione a riserva relativa a cash flow hedge come previsto dal principio contabile IFRS 9

Risultato netto

6. Note al conto economico

6.1 Ricavi

6.1.1 Ricavi della gestione caratteristica

Ricavi della gestione caratteristica 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.983.325 7.094.578 (2.111.253)
Cessione energia elettrica 402.421 573.614 (171.193)
Altri compensi 2.235 2.531 (296)
Totale 5.387.981 7.670.723 (2.282.742)

impianti eolici delle controllate Sardeolica, Energia Verde ed Energia Alternativa (12.607 migliaia di euro). Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.

I ricavi della controllata Sardeolica considerano quanto stabilito dal Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto "Sostegni TER", e la legge di bilancio 2023, che istituiscono, tra l'altro, un meccanismo di "compensazione" per le fonti rinnovabili non incentivate tale per cui i produttori dovranno restituire la differenza tra i prezzi che si verificheranno sul mercato ed "un'equa remunerazione", riferita alla media storica dei prezzi zonali di mercato dall'entrata in esercizio dell'impianto fino al 31 dicembre 2020.

Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Sartec Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.

6.1.2 Altri proventi

Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:

Altri proventi 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo 4.380 749 3.631
Cessione materiali diversi 124 83 41
Contributi 1.385 927 458
Noleggio navi cisterne 2.374 893 1.481
Recupero per sinistri e risarcimenti 301 9 292
Altri ricavi 20.383 25.395 (5.012)
Totale 28.947 28.056 891

6.2 Costi

Di seguito si analizzano i principali costi

6.2.1 Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo

Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Acquisto di materie prime 3.239.604 4.141.119 (901.515)
Acquisto semilavorati 42.078 75.991 (33.913)
Acquisto materie sussidiarie e di consumo 67.699 34.843 32.856
Incrementi imm.ni materiali (17.917) (4.752) (13.165)
Acquisto prodotti finiti 1.144.954 2.543.129 (1.398.175)
Varizione rimanenze 66.523 (693.627) 760.150
Totale 4.542.941 6.096.703 (1.553.762)

La voce è principalmente composta dai costi di acquisto di materie prime e prodotti finiti. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.

In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per 3 milioni di euro.

6.2.2 Prestazioni di servizi e costi diversi

Prestazione di servizi e costi diversi 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Costi per servizi 463.977 519.994 (56.017)
Capitalizzazioni (58.580) (20.711) (37.869)
Derivati su grezzi prodotti petroliferi e CO2 (58.551) 116.493 (175.044)
Costi per godimento beni terzi 4.436 2.603 1.833
Accantonamenti per rischi 142.787 196.689 (53.902)
Svalutazioni crediti commerciali 63 5.503 (5.440)
Oneri diversi di gestione 17.967 18.833 (866)
Totale 512.099 839.404 (327.305)

I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie. La diminuzione della voce è principalmente riconducibile al decremento dei prezzi delle utilities che si è manifestato nel corso del periodo. Tali costi sono esposti al netto del credito d'imposta riconosciuto alle imprese energivore del Gruppo sull'acquisto dell'energia elettrica per 31,7 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

La voce "Capitalizzazioni" si riferisce principalmente ai costi di manutenzione di turn-around capitalizzati nel periodo.

La voce "Accantonamenti per rischi" include principalmente l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading). Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 5.4.2. fondi per rischi e oneri.

La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte indirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.

6.2.3 Costo del lavoro

Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:

Costo del lavoro 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Salari e stipendi 56.611 52.499 4.112
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (2.104) (2.324) 220
Oneri sociali 15.949 14.892 1.057
Trattamento di fine rapporto 4.317 3.655 662
Altri costi e incentivi di lungo termine 4.115 4.373 (258)
Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione 1.033 1.025 8
Totale 79.921 74.120 5.801

6.2.4 Ammortamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti" si analizzano come segue:

Ammortamenti e svalutazioni 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Ammortamento Immobilizzazioni immateriali 3.153 2.855 298
Ammortamento immobilizzazioni materiali 86.692 84.968 1.724
Totale 89.845 87.823 2.022
Ammortamenti in locazione 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione 4.542 5.016 (474)
Totale 4.542 5.016 (474)

La voce "Ammortamento dei beni in locazione" accoglie l'ammortamento del periodo calcolato secondo quanto previsto dall' IFRS 16.

6.3 Proventi e oneri finanziari

Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:

Proventi finanziari 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Interessi attivi bancari 1.481 4 1.477
Differenziali non realizzati su strumenti derivati 0 6.667 (6.667)
Differenziali realizzati su strumenti derivati 2.654 5.118 (2.464)
Utili su cambi 108.211 97.963 10.248
Totale 112.346 109.752 2.594
Oneri finanziari 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Differenziali non realizzati su strumenti derivati (2.652) 801 (3.453)
Differenziali realizzati su strumenti derivati (2.997) (1.104) (1.893)
Interessi passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari (18.331) (13.343) (4.988)
Interessi su diritti uso in locazione (206) (340) 134
Perdite su cambi (102.744) (138.601) 35.857
Totale (126.930) (152.587) 25.657

La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:

Proventi e Oneri finanziari netti 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Interessi netti (17.056) (13.679) (3.377)
Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: (2.995) 11.482 (14.477)
Realizzati (343) 4.014 (4.357)
Fair Value della posizioni aperte (2.652) 7.468 (10.120)
Differenze cambio nette 5.467 (40.638) 46.105
Totale (14.584) (42.835) 28.251

L'incremento della voce interessi netti risente del forte rialzo dei tassi di interesse applicati alle attuali linee di credito. Si segnala che nella voce altri oneri finanziari sono inclusi gli interessi su factor.

Il fair value degli strumenti derivati in essere al 30 giugno 2023 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.

Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.

6.4 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito possono così essere riepilogate:

Imposte sul reddito 30/06/2023 30/06/2022 Variazione
Imposte correnti 53.189 264.021 (210.832)
Imposte differite (anticipate) nette (2.516) (3.597) 1.081
Totale 50.673 260.424 (209.751)

Le imposte correnti sono costituite dall'IRAP e dall'IRES calcolate sugli imponibili delle società consolidate. Si ricorda al 30 giugno 2022 la voce includeva l'accantonamento del cosiddetto contributo "extraprofitto".

7. Altre informazioni

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

7.1 Analisi dei principali contenziosi in essere

Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcuni dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria ed amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare come generalmente remote o possibili; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.

Con riferimento al procedimento penale n 9603/2021 pendente presso la Procura di Cagliari, avviato nel corso del 2021 a carico della Saras S.p.A. e di alcuni dirigenti del Gruppo, a seguito della sentenza n. 1162 del 29 novembre 2022 è stato dichiarato il non luogo a procedere nei confronti della Società in quanto il fatto non sussiste. La sentenza è passata in giudicato nei confronti della Società. A seguito dell'appello presentato dalla Procura con riferimento alla sentenza emessa nei confronti dei manager del Gruppo, il processo è stato assegnato alla Prima Sezione della Corte d'Appello di Cagliari (R.G. 174/2023) ed è stata fissata l'udienza per il 5 marzo 2024.

Correlata alla vicenda legale di cui sopra, in data 8 agosto 2022 la Guardia di Finanza ha notificato a Saras S.p.A. un Processo Verbale di Constatazione con cui ha contestato l'indeducibilità del costo di acquisto e del costo di raffinazione del greggio di origine Curda per le annualità 2015, 2016 e 2017.

Inoltre, in tale contesto, il 9 dicembre 2022 l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Sardegna ha emesso due inviti al contraddittorio (per Ires e Irap) contestando l'indeducibilità dei presunti costi da reato di competenza del 2016.

La contestazione fiscale si basa sulla c.d. indeducibilità dei costi da reato (art. 14, comma 4 bis l. 537/1993). La norma prevede la ripresa a tassazione del costo dei beni e servizi direttamente utilizzati per il compimento della fattispecie di reato oggetto di contestazione, con la previsione di un diritto al rimborso delle eventuali imposte versate in caso di pronuncia – nel procedimento penale - di una sentenza definitiva di assoluzione o di non luogo a procedere per cause diverse dalla prescrizione. Il suindicato diritto al rimborso spetta non solo in relazione ai versamenti provvisori, ma anche a quelli effettuati a seguito della adozione di uno degli strumenti deflattivi previsti dalla legislazione fiscale (acquiescenza, adesione, conciliazione etc.).

Nel corso del contraddittorio, la Società e l'Agenzia delle Entrate hanno convenuto ad un accertamento con adesione limitatamente al costo di raffinazione del greggio di origine Curda per le annualità 2016 e le parti hanno altresì convenuto che i medesimi criteri di adesione verranno applicati in caso di emissione di atti impositivi relativi al 2015.

La Società ha concluso in data 23 marzo 2023 l'accertamento con adesione che ammonta per il 2016 a ca. 38 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi), e secondo i medesimi criteri convenuti, l'eventuale accertamento con adesione ammonterà per il 2015 a ca. 40 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi). Tale adesione nei termini sopra indicati per la particolare natura del procedimento tributario in questione, prevede, in base alla disposizione rilevante, come interpretata in modo espresso dalla stessa Agenzia delle Entrate, il diritto alla restituzione di quanto versato in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale.

Per effetto dell'adesione, peraltro, la Società riduce in misura significativa la contestazione complessiva, evitando altresì il rischio di una riscossione provvisoria in pendenza di giudizio.

Inoltre, optando per una rateizzazione in 4 anni degli importi risultanti dall'adesione ed essendo una misura provvisoria, la Società può meglio pianificare l'uscita di cassa limitata (con rata trimestrale massima da 4,7 milioni circa, prudenzialmente comprensiva degli importi dovuti per il 2015 e il 2016, oltre interessi legali) in attesa della conclusione del procedimento e di ottenere il rimborso di quanto già versato.

La Società ha versato al 30.06.2023 la prima rata per complessivi 2,2 milioni di euro.

Sulla base di un'attenta valutazione della sentenza resa nel procedimento penale, si considera probabile che quest'ultimo si concluda con il proscioglimento definitivo dei manager indagati.

Di conseguenza, si ritiene che la circostanza che il rischio fiscale fin qui descritto – in misura pari ad euro ca 75-80 milioni – possa tramutarsi in un esborso definitivo sia da considerarsi remoto, sulla base del parere di esperti indipendenti in materia fiscale tributari e penale.

Per quanto riguarda la controllata Sarlux S.r.l. si segnala che sussistono contenziosi in essere con il GSE circa il non riconoscimento della qualificazione dell'impianto IGCC come cogenerativo e il conseguente asserito obbligo di acquisto di "certificati verdi"; le società produttrici di energia elettrica non proveniente da fonte rinnovabile o cogenerativa (ai sensi del D.Lgs. 79/99 e della Delibera dell'Arera- n. 42/02) sono infatti soggette all'obbligo di acquisto dei certificati verdi per una certa percentuale dell'energia elettrica immessa in rete. Conseguentemente la società non ha proceduto all'iscrizione di alcun onere né di alcun ricavo con riferimento alla normativa in oggetto.

Si segnala che in data 11 novembre 2022 il Consiglio di Stato ha ritenuto improcedibile l'appello proposto dal GSE, confermando l'annullamento disposto dal Tar di Roma in merito al calcolo del CEC (applicazione del coefficiente K di cui alla Delibera AEEG n° 89 del 2010). La società ha provveduto a comunicare al GSE in data 13 marzo 2023 la sentenza del Consiglio di Stato e a quantificare l'importo relativo all'esecuzione della sentenza stessa. Si conferma che non emergeranno passività potenziali da riflettere in bilancio

Inoltre, sono iscritti a bilancio, tra le altre attività (come descritto al punto 5.1.6 – Altre attività), crediti per certificati bianchi (TEE) relativi ai benefici riconosciuti a fronte dei risparmi energetici realizzati attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE. Nel corso del 2016 il GSE aveva avviato verifiche ispettive su tutti i progetti, benché già preliminarmente autorizzati; ad esito di tali verifiche, nel corso del 2017 aveva poi rideterminato la quota TEE di spettanza della società con riferimento ai progetti oggetto di verifica. Il Gruppo ha avviato un contenzioso amministrativo per contestare le conclusioni delle verifiche, riflettendo in bilancio le proprie valutazioni di rischio in merito al possibile esito della controversia. Nel corso dell'esercizi 2018 e 2020 il GSE ha parzialmente accolto, per alcuni progetti, le contestazioni avanzate dalla controllata, arrivando dunque alla definizione finale. Gli effetti di tali evoluzioni sono stati adeguatamente riflessi nei rispettivi bilanci.

Per quanto riguarda inoltre la controllata Sarlux si segnala un procedimento penale a carico della società e di alcuni manager. Nel mese di aprile 2022, è stato avviato un provvedimento di indagine diretto alla Sarlux S.r.l. ed alcuni manager della società, da parte della Procura di Cagliari, nell'ambito di un'indagine per scarichi a blow down, con superamenti dei limiti dei gas inviati in torcia, come previsto dalla convenzione AIA, che avrebbero generato conseguenti fenomeni di fumate nere ed odorigeni, accertati in atti nel periodo compreso dal 2019 ad oggi. In particolare, l'indagine, fa riferimento al reato contestato 452-bis c.p. (Inquinamento Ambientale). Le indagini sono ancora in fase preliminare

In data 25 luglio 2022 a seguito dell'incontro con la Società è stata formulata un'ulteriore richiesta dati da parte del Corpo Forestale, notificata a Sarlux in data 1° agosto 2022., richiesta evasa da Sarlux con la nuova nota di risposta trasmessa al Corpo Forestale in data 6 settembre. In data 20 settembre 2022 si è tenuto un ulteriore sopralluogo dei consulenti tecnici della Procura in raffineria, ad esito del quale sono stati richiesti ulteriori documenti alla Società poi forniti nel mese di ottobre. Alla società è stata notificata a fine giugno 2023 una proroga dei termini, in attesa del deposito della relazione tecnica predisposta dai periti nominati dalla Procura.

Nel mese di giugno 2022, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ("C.F.V.A.") ha notificato ad alcuni manager di Sarlux S.r.l il decreto di ispezione di luoghi e cose, emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, per il reato di cui all'articolo 452 bis c.p. in ipotesi commesso in Sarroch fino al mese di dicembre 2019 a seguito di possibili emissioni e sversamenti di reflui. Al termine della perquisizione il C.F.V.A. ha disposto il sequestro penale di una zona di limitata estensione del parco serbatoi per la presenza di tracce di idrocarburi sul suolo e di una delle vasche di raccolta acque meteoriche per la presenza di prodotti oleosi. Le zone circostanti le aree sotto sequestro sono state interdette e l'accesso regolamentato al solo fine dei monitoraggi ambientali. Nel mese di marzo è stato notificato dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari un nuovo decreto di ispezione stante la necessità espressa dal collegio di CC.TT. di eseguire ulteriori approfondimenti. Le attività ispettive si sono svolte attraverso richiesta di acquisizione documentale e verifica in loco delle varie parti di impianto e si sono concluse a fine marzo 2023.

Nel corso del mese di giugno 2023 la Società ha ricevuto notifica dal Giudice di proroga dei termini per il deposito della perizia tecnica con riferimento agli accertamenti peritali in fase di predisposizione da parte dei periti.

7.2 Impegni

Al 30 giugno 2023 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.

Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni, il cui valore al 30 giugno 2023 ammonta ad un totale di 154.710 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.

7.3 Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute dal Gruppo Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi ed i rapporti di carattere finanziario. Nel corso del periodo non sono intervenute nuove tipologie di transazioni con parti correlate. L'incidenza di tali operazioni o posizioni sulle voci di stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario non è significativa ed è sostanzialmente in linea con i periodi precedenti.

7.4 Eventi successivi

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura del periodo si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.

Saras S.p.A.

Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti della Saras S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalla relativa nota integrativa ai prospetti contabili consolidati della Saras S.p.A. e controllate (Gruppo Saras) al 30 giugno 2023. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Saras al 30 giugno 2023 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Milano, 31 luglio 2023

EY S.p.A. Marco Malaguti (Revisore Legale)

EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.575.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

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