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A2a

Interim / Quarterly Report Aug 2, 2023

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2023

Relazione

2022 Relazione Finanziaria Semestrale

sulla Gestione Al 30 giugno 2023

Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023

il presente Bilancio è consultabile sul sito gruppoa2a.it

Indice

Organi sociali

5

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

Business Units 8
Aree geografiche di attività 10
Struttura del Gruppo 12
Principali indicatori finanziari
al 30 giugno 2023
13
Azionariato 16
A2A S.p.A. in Borsa 17

2 Sostenibilità e finanza sostenibile

Sostenibilità e finanza sostenibile 20

3 Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria 24
Eventi di rilievo del periodo 33
Eventi di rilievo successivi
al 30 giugno 2023
35
Impatti conflitto Russia-Ucraina 36
Climate change 37
Tassonomia 40
Evoluzione prevedibile della gestione 41

4 Scenario e Mercato

Quadro macroeconomico 44
Andamento del mercato energetico 46

5

Risultati per settore di attività

Risultati per settore di attività 50
Business Unit Generazione e Trading 52
Business Unit Mercato 55
Business Unit Ambiente 58
Business Unit Smart Infrastructures 61
Corporate 65

6

Prospetti contabili del bilancio consolidato semestrale abbreviato

Situazione patrimoniale-finanziaria
consolidata 68
Conto economico consolidato 70
Conto economico complessivo
consolidato
71
Rendiconto finanziario consolidato 72
Prospetto delle variazioni dei conti di
Patrimonio netto consolidato
74
Dettaglio della Situazione
patrimoniale-finanziaria con evidenza
dell'effetto del primo consolidamento
delle acquisizioni 2023 75

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

Bilancio consolidato semestrale abbreviato 78
Variazioni di principi contabili internazionali 79
Area e criteri di consolidamento 81
Stagionalità dell'attività 83
Sintesi dei risultati per settore di attività 84
Note illustrative alle voci della Situazione
patrimoniale-finanziaria
88
Indebitamento finanziario netto 108
Note illustrative alle voci
di Conto economico
111
Risultato per azione 120
Nota sui rapporti con le parti correlate 121
Eventi ed operazioni significative non ricorrenti,
ai sensi della comunicazione Consob
n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 123
Garanzie ed impegni con terzi 125
Altre informazioni 126

8

Allegati alle Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

1. Elenco delle Imprese incluse nel
bilancio consolidato 148
2. Elenco delle partecipazioni in società
valutate col metodo del Patrimonio netto
152
3. Elenco delle partecipazioni
in altre imprese
153

9

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

Business Unit Generazione e Trading 158
Business Unit Mercato 160
Business Unit Ambiente 163
Business Unit Smart Infrastructures 167

10 Rischi e incertezze

Rischi e incertezze 174

11

Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

184

12

Relazione della Società di Revisione

186

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Presidente

Marco Emilio Angelo Patuano

Vice Presidente

Giovanni Comboni

Amministratore Delegato e Direttore Generale

Renato Mazzoncini

Consiglieri

Elisabetta Bombana Vincenzo Cariello Maria Elisa D'Amico Susanna Dorigoni Fabio Lavini Elisabetta Pistis Maria Grazia Speranza Roberto Tasca Alessandro Zunino

Collegio Sindacale

Presidente

Silvia Muzi

Sindaci Effettivi

Maurizio Dallocchio Chiara Segala

Sindaci Supplenti

Vieri Chimenti Patrizia Riva

Società di Revisione

EY S.p.A.

Organi sociali

1

Dati di sintesi del Gruppo A2A

1.1 Business Units

Il Gruppo A2A opera principalmente nei settori della produzione, vendita e distribuzione di gas e di energia elettrica, del teleriscaldamento, dell'ambiente e del ciclo idrico integrato.

Tali settori sono a loro volta riconducibili alle "Business Units" precisate nel seguente schema individuate a seguito della riorganizzazione effettuata dal management:

Generazione e Trading

  • Impianti termoelettrici, idroelettrici ed altre rinnovabili
  • Energy Management

Mercato

  • Vendita Energia Elettrica e Gas
  • Efficienza energetica
  • Mobilità elettrica

Ambiente

  • Raccolta e spazzamento
  • Trattamento
  • Smaltimento e recupero energetico

Smart Infrastructures

  • Reti elettriche
  • Reti gas
  • Ciclo idrico integrato
  • Servizi di Teleriscaldamento
  • Servizi di gestione calore
  • Sviluppo e gestione di infrastrutture tecnologiche per servizi digitali integrati
  • Illuminazione pubblica

Corporate

Servizi corporate

La suddivisione in Business Units riflette la struttura della reportistica che periodicamente viene analizzata dal management e dal Consiglio di Amministrazione al fine di gestire e pianificare il business del Gruppo.

1.2 Aree geografiche di attività

Impianti

Energia Termoelettrico
Idroelettrico
Fotovoltaico
Eolico
Teleriscaldamento
Ambiente Termovalorizzatore
Impianto trattamento rifiuti
Impianto recupero materia
Discarica
Produzione biogas
Biomassa
Partnership Tecnologiche

Servizi

Aggiornata al 31.12.2022

Rifiuti Raccolta rifiuti
Distribuzione e trasporto Distribuzione energia elettrica
Distribuzione gas
Trasporto gas
Acqua Servizio idrico integrato
Illuminazione Illuminazione pubblica
Mobilità elettrica Colonnine ricarica e-Moving

Lettera agli stakeholder

Il Gruppo A2A e il suo Modello di Business

Il Gruppo Localizzazione geografica e dimensione dell'organizzazione La catena del valore di A2A Il Modello di Business di A2A

2 Governance

3 La Strategia sostenibile di A2A

4 Stakeholder engagement e analisi di materialità

5 Capitale Finanziario

6 Capitale Manifatturiero

7 Capitale Naturale

8 Capitale Umano

9 Capitale Intellettuale

10 Capitale Relazionale

Relazione della Società di Revisione

GRI Content Index

TCFD Content Index

21

1 Il Gruppo A2A e il suo Modello di Business Bilancio Integrato 2022 A2A

Nota metodologica

1

Lombardia

Pavia

Milano

Aggiornata al 31.12.2022

1.2

Impianti

Servizi

Aree geografiche di attività

Idroelettrico Fotovoltaico Eolico

Discarica

Biomassa

Teleriscaldamento

Produzione biogas

Distribuzione gas Trasporto gas

Impianto trattamento rifiuti Impianto recupero materia

Energia Termoelettrico

Ambiente Termovalorizzatore

Partnership Tecnologiche

Rifiuti Raccolta rifiuti

Distribuzione e trasporto Distribuzione energia elettrica

Acqua Servizio idrico integrato Illuminazione Illuminazione pubblica Mobilità elettrica Colonnine ricarica e-Moving

Brescia

Varese

Cremona

Lodi Lecco

Monza

Como

Mantova

Lombardia

Sondrio Bergamo

1.3 Struttura del Gruppo

1.4 Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2023 (*)

7.989

mln € Ricavi

Risultato del periodo

Dati economici

milioni di euro 01 01 2023 30 06 2023 01 01 2022 30 06 2022 Restated Ricavi 7.989 9.778 Costi operativi (6.708) (8.698) Costi per il personale (401) (381) Margine operativo lordo 880 699 Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (433) (371) Risultato operativo netto 447 328 Risultato da transazioni non ricorrenti - 157 Gestione finanziaria (68) (30) Risultato al lordo delle imposte 379 455 Oneri per imposte sui redditi (91) (143) Risultato netto da attività operative cessate/destinate alla vendita 5 43 Risultato di pertinenza di terzi (13) (27) Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo 280 328

(*) I dati valgono quali indicatori di performance come richiesto dal CESRN/05/178/B

Per la descrizione degli Indicatori Alternativi di Performance utilizzati dal Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2022.

Margine operativo lordo/Ricavi 11,0% 7,1%

880

mln € Margine operativo lordo

0,0894 € Risultato per azione

2,6

PFN/EBITDA Rolling

Dati di sintesi del Gruppo A2A Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 13

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

1.1 Business Units

1.2 Aree geografiche di attività

1.3 Struttura del Gruppo

1.4 Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2023

1.5 Azionariato

1.6 A2A S.p.A. in Borsa

Dati Patrimoniali

milioni di euro 30 06 2023 31 12 2022
Capitale investito netto 8.815 8.725
P.N. del Gruppo e di terzi 4.443 4.467
Posizione finanziaria netta consolidata (4.372) (4.258)
Posizione finanziaria netta consolidata / P.N. del Gruppo e di terzi 0,98 0,95
Posizione finanziaria netta consolidata / EBITDA Rolling* 2,6 2,8

(*) EBITDA degli ultimi 12 mesi

Dati Finanziari

milioni di euro 01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Flussi finanziari netti da attività operativa 392 188
Flussi finanziari netti impiegati nell'attività di investimento (468) (505)
Free cash flow (dato Rendiconto finanziario) (76) (317)

Scenario Energetico

30 06 2023 30 06 2022
Media del Prezzo Unico Nazionale (PUN) Baseload (Euro/MWh) 136,6 248,6
Media del Prezzo Unico Nazionale (PUN) Peakload (Euro/MWh) 146,2 267,4
Prezzo medio del gas al PSV* (Euro/MWh) 47,4 97,8
Prezzo medio diritti di emissione EU ETS** (Euro/tonn) 89,5 83,7

(*) prezzo del gas di riferimento per il mercato italiano. (**) EU Emissions Trading System.

Principali indicatori operativi del Gruppo

30 06 2023 30 06 2022
Generazione e Trading
Produzione termoelettrica (GWh) 4.990 6.477
Produzione idroelettrica (GWh) 1.422 1.369
EE venduta a clienti grossisti (GWh) 4.945 7.018
EE venduta in Borsa (GWh) 6.598 8.468
Mercato
EE venduta a clienti retail (GWh) 11.146 10.459
POD Energia Elettrica (#/1000) 1.940 1.428
di cui POD Energia Elettrica Mercato Libero 1.209 1.036
Gas venduto a clienti retail (Mmc) 1.634 1.526
PDR Gas (#/1000) 1.562 1.573
di cui PDR Gas Mercato Libero 1.066 992
Ambiente
Rifiuti raccolti (Kton) 895 919
Residenti serviti (#/1000) 3.900 3.972
Rifiuti smaltiti (Kton) 1.809 1.708
Energia elettrica venduta da WTE (GWh) 1.005 1.068
Smart Infrastructures
EE distribuita (GWh) 5.401 5.656
Gas distribuito (Mmc) 1.440 1.732
Acqua distribuita (Mmc) 35 36
RAB Energia Elettrica (M€) 953 827
RAB Gas (M€) 1.578 1.485
Vendita calore (GWht) 1.626 1.766
Produzione cogenerazione (GWh) 392 199

1 Dati di sintesi del Gruppo A2A

1.1 Business Units

1.2 Aree geografiche di attività

1.3 Struttura del Gruppo

1.4 Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2023

1.5 Azionariato

1.6 A2A S.p.A. in Borsa

1.5 Azionariato (*)

(*) Fonti: Libro Soci aggiornato alla data di distribuzione del dividendo (24 maggio 2023) e comunicazioni ricevute ai sensi dell'Art 120 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF").

Dati societari di A2A S.p.A.

30 06 2023 31 12 2022
Capitale Sociale (euro) 1.629.110.744 1.629.110.744
Numero azioni ordinarie (valore nominale 0,52 euro) 3.132.905.277 3.132.905.277
Numero azioni proprie (valore nominale 0,52 euro) - -

1.6 A2A S.p.A. in Borsa

A2A S.p.A. in numeri (Borsa Italiana)

Capitalizzazione al 30/06/2023 (milioni di €): 5.241
Capitale sociale al 30/06/2023 (azioni): 3.132.905.277
Primi sei mesi 2023 Ultimi 4 trimestri
Capitalizzazione media (milioni di €) 4.661 4.174
Volumi medi giornalieri (azioni) 11.049.120 9.737.693
Prezzo medio (€/azione) 1,49 1,33
Prezzo massimo (€/azione) 1,70 1,70
Prezzo minimo (€/azione) 1,27 0,95

Fonte: Bloomberg.

Il titolo A2A è scambiato anche sulle seguenti piattaforme: Aquis, CBOE, Equiduct, ITG Posit, Sigma-X, Turquoise.

Il 24 maggio 2023 A2A ha distribuito un dividendo pari a 0,0904 euro per azione.

Principali indici in cui è presente il titolo A2A

FTSE MIB
STOXX Europe 600
STOXX Europe 600 Utilities
EURO STOXX
EURO STOXX Utilities
MSCI Europe Small Cap
WisdomTree International Equity
S&P Global Mid Small Cap
MIB ESG
FTSE4Good
ECPI Indices
Ethibel Sustainability Index Excellence Europe
EURO STOXX Sustainability
Euronext Vigeo Index: Eurozone 120
Standard Ethics Italian Index

Solactive Climate and Energy Transition Index

Fonti: Bloomberg e informazioni societarie.

Bloomberg Gender Equality Index

A2A ha ottenuto i seguenti rating:

Questionario Rating ESG
CDP Climate Change A
CDP Water A
FTSE ESG Rating 3,7/5
ISS ESG B
MSCI BB
Refinitiv B+
Standard Ethics EE+
S&P CSA 77/100
Sustainalytics 21,0/40
Vigeo 64/100

Rating Debito

Indici ESG

Attuale
Standard & Poor's Rating medio/
lungo termine
BBB
Rating breve
termine
A-2
Outlook Negativo
Moody's Rating medio/
lungo termine
Baa2
Outlook Negativo

Fonti: agenzie di rating.

A2A è inoltre inclusa nell'Ethibel Excellence Investment Register e nell'Ethibel Pioneer Investment Register.

Dati di sintesi del Gruppo A2A

1

1.1 Business Units

1.2 Aree geografiche di attività

1.3 Struttura del Gruppo

1.4 Principali indicatori finanziari al 30 giugno 2023

1.5 Azionariato

1.6 A2A S.p.A. in Borsa

A2A: prezzo e volumi 1,40

1,60

1,80 80

70 60 50

A2A vs FTSE MIB e EURO STOXX UTILITIES

80 Fonte: Bloomberg.

70

Lug 2022 Ago 2022 Set 2022 Ott 2022 Nov 2022 Dic 2022 Gen 2023 Feb 2023 Mar 2023 Apr 2023 Mag 2023 Giu 2023 A2A FTSE MIB EURO STOXX UTILITIES Nel primo semestre 2023 i mercati azionari mondiali hanno registrato una performance molto positiva, grazie ad aspettative meno negative sul manifestarsi di una recessione e alla diminuzione dei prezzi dell'energia con il conseguente parziale decremento dell'inflazione, sebbene su livelli ancora elevati. Quest'ultimo ha indotto le banche centrali a rallentare il ritmo di rialzo dei tassi di interesse (nel periodo la Banca Centrale Europea ha complessivamente innalzato il tasso di riferimento di 150bps e la Federal Reserve di 75bps).

Il FTSE MIB ha guadagnato il 19,1% e ha registrato la migliore performance tra i principali indici europei, sostenuta dall'andamento positivo dei comparti bancario, consumer, telecom, capital goods e utilities. É risultato in contrazione invece il comparto oil, che ha risentito del trend ribassista delle quotazioni petrolifere. Significativa la performance del Nasdaq (+31,7%), sostenuta dai principali titoli tecnologici e dalle tematiche legate all'Intelligenza Artificiale (IA), mentre il trend dell'S&P 500 (+15,9%) è risultato in linea con i mercati europei. Sostanzialmente invariata la borsa londinese (FTSE 100 +1,1%).

Le utilities italiane hanno sovraperformato quelle europee (+15,4% vs. +8,5%) grazie all'andamento dei titoli delle multiutilities, particolarmente penalizzati nel corso del 2022 dallo scenario energetico e dalla dinamica crescente dei tassi d'interesse.

Il titolo A2A ha chiuso il semestre a 1,67 euro (+34,4%), sovraperformando il FTSE MIB e le altre società del settore, supportato dalla positiva accoglienza dei risultati e dalla revisione al rialzo delle attese societarie sull'esercizio 2023. Nel mese di giugno il titolo ha recuperato quasi interamente il calo della seconda metà di maggio, dovuto a prese di beneficio degli investitori e allo stacco della cedola (0,0904 euro).

2

Sostenibilità e finanza sostenibile

2.1 Sostenibilità e finanza sostenibile

Ad un anno dallo scoppio della crisi ucraina che ha portato nuove instabilità geopolitiche, economiche e sociali in Europa, A2A ha mantenuto la sostenibilità e il proprio purpose di Life Company al centro della strategia e dell'operato quotidiano.

Il 28 aprile del 2023 è stato presentato all'Assemblea degli azionisti di A2A il settimo Bilancio Integrato del Gruppo, che per il sesto anno rappresenta anche la Dichiarazione Non Finanziaria ai sensi del D.Lgs. 254/16. Questo documento continua a essere redatto secondo standard e metodologie rigorose e internazionalmente condivise, in particolare l'Integrated Reporting Framework (IR Framework) e gli Standard internazionali della Global Reporting Initiative (GRI). In questa edizione, in linea con la Strategia del Gruppo, è stato aggiornato il Piano di Sostenibilità di lungo periodo – 2022-2030 – che, oltre a recepire gli obiettivi di sostenibilità contenuti nel Piano Strategico aggiornato a novembre 2022, prevede degli obiettivi più specifici legati alle sue "leve abilitanti", ovvero: Digital, People e Governance. Inoltre, per il terzo anno, è stata inserita una nuova sezione dedicata alla gestione dei rischi finanziari legati ai cambiamenti climatici, in linea con le raccomandazioni della Task Force on Climate related Financial Disclosure (TCFD), con l'obiettivo di fornire al mondo della finanza tutte le informazioni per valutare in modo adeguato la strategia di A2A in materia di gestione dei rischi e delle opportunità legati al clima. Inoltre, nell'ottica di anticipare le novità normative che saranno introdotte dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), nel Bilancio 2022 A2A ha pubblicato la propria valutazione dei temi rilevanti secondo la logica della doppia materialità, che va a intersecare la dimensione d'impatto dei temi con una valutazione economico-finanziaria. Tale primo esercizio ha consentito, da un lato, di aumentare la trasparenza in merito ai criteri di valutazione e prioritizzazione dei temi di sostenibilità e dall'altro di implementare un processo che sarà affinato nei prossimi cicli di rendicontazione, in maniera da rispondere puntualmente alla normativa quando diventerà cogente.

Il Bilancio Integrato del Gruppo è stato premiato nella seconda edizione del Premio Bilancio di Sostenibilità, l'iniziativa promossa dal Corriere della Sera e Buone Notizie condotta in collaborazione con NeXt Nuova Economia con lo scopo di favorire una corretta promozione e diffusione dei temi della sostenibilità e delle strategie di sviluppo ESG. Il Premio Bilancio di Sostenibilità è il riconoscimento alle aziende e alle organizzazioni, che sono impegnate in maniera sistematica e puntuale per l'attuazione della transizione ecologica e in virtù di questo hanno scelto di sottoporre alla nostra valutazione il loro operato. Nello specifico A2A ha ricevuto la menzione speciale per la categoria "Miglior Politica di Riduzione delle emissioni di CO2" all'interno del Premio Bilanci di Sostenibilità 2023. Inoltre, in occasione dell'evento annuale CCH Tagetik InTouch, A2A è stata premiata nella categoria "ESG Front Runner" in quanto apripista nell'utilizzo della soluzione Tagetik in ambito di rendicontazione ESG e Tassonomia EU e a supporto della definizione dei target ESG strategici. Un riconoscimento frutto dell'impegno costante del Gruppo nel garantire una rendicontazione periodica e trasparente delle azioni intraprese e dei risultati raggiunti.

Environmental

Nonostante la situazione contingente il Gruppo ha voluto ribadire il proprio impegno nel percorso di decarbonizzazione e il 22 novembre 2022 A2A ha approvato l'aggiornamento del Piano Strategico 2021-2030 che ha confermato l'obiettivo di azzeramento delle emissioni dirette e indirette (Scope 1 e 2) generate dal Gruppo al 2040. Grazie all'ulteriore sviluppo delle energie rinnovabili, a soluzioni di carbon capture e al phase-down dei business carbon intensive, il Gruppo sarà in grado di raggiungere l'ambizioso obiettivo del Net Zero al 2040 con 10 anni di anticipo rispetto agli obiettivi comunitari. Nel 2022 infatti il Gruppo ha iniziato a lavorare sulla definizione di una roadmap specifica per raggiungere questo obiettivo e sulla sperimentazione delle tecnologie di carbon capture. A2A Ambiente e A2A S.p.A. si sono aggiudicate il finanziamento Hercules nell'ambito dei piani europei di finanziamento per la ricerca Horizon. Tale progetto, che coinvolge 27 partner di 10 Paesi europei, prevede un piano quinquennale di studi volti a testare nuove soluzioni in filiera di cattura, trasporto, utilizzo e stoccaggio della CO2 (CCUS – Carbon Capture Utilization and Storage) al fine di implementare un processo industriale scalabile, prevede la realizzazione su piccola scala di un prototipo sperimentale per la cattura della CO2 tramite impiego di ossido di calcio (CaO) presso il termovalorizzatore Silla 2 di Milano. Il 15 febbraio 2023 il progetto è stato lanciato ufficialmente presso il campus di Piacenza del Politecnico di Milano, che vede il Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza (LEAP), società consortile partecipata dal Polimi, come coordinatore.

Nel corso del primo semestre 2023, il Gruppo ha proseguito nella propria attività di porsi quale facilitatore della crescita infrastrutturale delle città e della loro contemporanea decarbonizzazione. Ad aprile 2023 a Brescia è avvenuta l'inaugurazione della prima serie di colonnine City Plug promuovendo in questo modo lo sviluppo della mobilità elettrica privata nei contesti urbani con una rete di ricarica sempre più capillare e innovativa, accessibile anche ad auto elettriche con batterie di piccole dimensioni e ibride plug-in. L'obiettivo è infatti quello di offrire un servizio più capillare e alla portata di tutti, sostenibile per la città e per chi decide di guidare elettrico. Inoltre, il nostro Gruppo ha aderito a Eurogas per rinnovare il proprio impegno per la decarbonizzazione e per rafforzare le interlocuzioni europee.

Social

Nell'ambito delle attività di stakeholder engagement di Gruppo, anche nel 2023, è stato proposto il Roadshow territoriale dei Forum Multistakeholder, percorso di dialogo con i principali stakeholder nei principali territori in cui A2A è presente.

Il percorso, avviato nel 2021 con The European House Ambrosetti, è stato immaginato come uno schema circolare replicabile negli anni. Per questo motivo, per il 2023, specularmente a quanto realizzato lo scorso anno, sono state programmate attività di ascolto, partendo dal format delle

Svolte Giuste, nei sei territori "storici" del Nord (Cremona, Bergamo, Brescia, Valtellina-Valchiavenna, Milano, Friuli Venezia-Giulia e Piemonte) e attività di costruzione di progettualità tra A2A e i suoi stakeholder nei tre territori del Sud (Calabria, Sicilia e Puglia), arricchendo inoltre il programma con due nuove tappe: Cremona (Area ex LGH) e Seregno, per un totale di undici tappe.

Nei primi sei mesi sono stati organizzati e svolti 4 forum degli 11 previsti. Il primo, ad aprile a Cremona per l'ascolto degli stakeholder dell'area del Sud Lombardia (Ex LGH), Bergamo, Calabria e Sicilia. Negli ultimi tre territori menzionati sono inoltre stati presentati i Bilanci di Sostenibilità territoriale 2022, al fine di rendicontare le attività del Gruppo nelle rispettive località.

Considerando le attività di stakeholder engagement di livello nazionale, nei primi sei mesi del 2023, la struttura di Sustainability Stakeholder Engagement, in sinergia con altre aeree del Gruppo, ha elaborato il nuovo progetto: "Life Talks". L'obiettivo del format, che prevede tre appuntamenti, è quello di indirizzare il confronto sulla gestione responsabile delle risorse e sulla salvaguardia degli elementi essenziali alla vita e pilastri stessi della Life Company: Energia, Acqua e Ambiente. Il primo evento si è tenuto il 10 luglio con focus risorsa "acqua". La tematica verrà approfondita con esperti del settore, ricercatori, scienziati e key opinion leader.

Durante il primo semestre del 2023, le attività educational dedicate alle scuole sono continuate in linea con l'offerta didattica avviata nell'anno scolastico 2022/23.

Tra aprile e maggio si sono conclusi i due progetti educativi nazionali rivolti a tutte le scuole d'Italia: "Storie Sostenibili" ed "Ecogame A2A – Economia circolare".

Sempre a maggio è terminato lo School Engagement Tour: 8 tappe, da nord a sud tra il 2022 e il 2023, alla scoperta degli impianti più innovativi di A2A. Si è chiuso il ciclo di incontri webinar per i docenti e sono state messe a disposizione 28 borse di studio Intercultura per programmi estivi di approfondimento linguistico a indirizzo STEAM all'estero, riservate a giovani studenti e studentesse meritevoli.

Nel mese di marzo è stato pubblicato il secondo virtual tour di impianto dedicato al Termoutilizzatore di Brescia. In contemporanea è stata avviata la realizzazione del terzo viaggio virtuale alla scoperta delle energie rinnovabili: eolico e fotovoltaico. A giugno è stato avviato lo sviluppo del quarto virtual tour sul tema idroelettrico. Le visite didattiche agli impianti A2A nei primi sei mesi hanno registrato un'elevata partecipazione: oltre 11.000 visitatori tra studenti e docenti.

Si sono conclusi anche i progetti di carattere territoriale: "Tutti in campo per il nostro pianeta!" per le scuole di Brescia e Bergamo, "#AmbienteaScuola" a Milano e "Scuole in Mostra" ad Acerra.

Il percorso digitale di 40 ore certificate di PCTO (Percorsi per Competenze Trasversali e per l'Orientamento) avviato nell'anno scolastico 2022/23 e dedicato alle scuole secondarie di II grado, si chiuderà nel mese di luglio.

Governance/finance

Nel 2022 la società è inoltre stata confermata in nove indici etici ESG (MIB ESG, FTSE4Good Index, ECPI ESG Equity, Ethibel Sustainability Index Excellence Europe, EURO STOXX Sustainability Index, Euronext Vigeo Index, Eurozone 120, Standard Ethics Italian Index, Solactive Climate Change Index, Bloomber Gender Equality Index).

A giugno 2023, inoltre, Standard Ethics, agenzia di rating indipendente che misura la sostenibilità delle imprese, ha annunciato di aver riconfermato il Corporate Rating di A2A a "EE+" con Outlook "Positivo", posizionando A2A come l'azienda del proprio settore con il rating più alto.

A2A si è dotata di un Sustainable Finance Framework, aggiornato a febbraio 2022.

Il Sustainable Finance Framework, che rappresenta l'insieme delle linee guida che rafforzano il legame fra strategia finanziaria e strategia sostenibile del Gruppo, combina due approcci: il Green-Use of Proceeds, che consente la massima trasparenza circa l'utilizzo dei proventi nel breve termine per specifici progetti, e la componente Sustainability-Linked, che permette una lettura complessiva della strategia di Gruppo di più lungo termine, legando gli strumenti di debito a uno o più obiettivi di sostenibilità del Gruppo.

Il Sustainable Finance Framework, che copre qualsiasi tipo di strumento finanziario, è stato redatto secondo i Green Bond Principles (2021) e i Sustainability-Linked Bond Principles (2020) pubblicati dall'International Capital Market Association (ICMA), e secondo i Green Loan Principles (2021) e Sustainability-Linked Loan Principles (2021) pubblicati dalla Loan Market Association (LMA).

Vigeo Eiris, ora Moody's, una delle principali agenzie internazionali di rating ESG, ha rilasciato una Second Party Opinion che conferma la robustezza del Sustainable Finance Framework e ne attesta l'allineamento ai principi ICMA e LMA. L'agenzia ha inoltre evidenziato l'impegno di A2A nello sviluppo della finanza sostenibile e la sua posizione "Advanced" come emittente.

Nel corso del primo semestre A2A ha emesso un nuovo Green Bond da 500 milioni di euro i cui

2

Sostenibilità e finanza sostenibile

2.1 Sostenibilità e finanza sostenibile proventi netti andranno a finanziare gli Eligible Green Projects: progetti strategici di economia circolare e transizione energetica legati allo sviluppo delle rinnovabili, al settore ambientale, all'efficienza energetica e alle reti elettriche definiti all'interno del Sustainable Finance Framework di A2A. Il Gruppo ha

selezionato i progetti ammissibili alla Tassonomia Europea – il regolamento UE che elenca le attività economiche che possono essere considerate sostenibili.

Grazie a queste operazioni, la quota di debito in formato ESG sul totale debito lordo al 30 giugno 2023 risulta pari al 66%.

3

Risultati consolidati e andamento della gestione

3.1 Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

Situazione economica

Si segnala che il perimetro di consolidamento al 30 giugno 2023 è variato rispetto al 31 dicembre 2022 per le seguenti operazioni:

  • acquisizione da parte di AEB S.p.A. del 90% di VGE 05 S.r.l., società operante nel settore fotovoltaico, con conseguente consolidamento integrale;
  • acquisizione da parte di A2A Calore & Servizi S.r.l. del 100% di Termica Cologno S.r.l. con conseguente consolidamento integrale;
  • costituzione della società A2A Servizi S.r.l. da parte di A2A S.p.A., che ne detiene il 100%, consolidata integralmente.

Inoltre, i dati economici al 30 giugno 2023 risultano non omogenei rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio per effetto delle seguenti operazioni straordinarie avvenute nel corso del 2022:

  • acquisizione, nel mese di settembre 2022, e consolidamento integrale da parte di A2A Calore & Servizi S.r.l. del 100% di A2A Airport Energy S.p.A., società che si occupa di produzione e vendita di energia elettrica, termica e frigorifera;
  • acquisizione da parte di A2A Rinnovabili S.p.A. del 100% di 4New S.r.l. e 3 New & Partners S.r.l., società che operano nei settori fotovoltaico ed eolico, consolidate a partire da giugno 2022. A2A Rinnovabili S.p.A. ha inoltre acquisito, attraverso la controllata 3 New & Partners S.r.l., il 100% di 3 New & Partners Rinnovabili S.r.l. (società costituita nel mese di novembre 2022) con conseguente consolidamento integrale, a partire da novembre 2022, delle società Daunia Calvello S.r.l. e Daunia Serracapriola S.r.l., società che detengono un portafoglio di parchi eolici in Italia, precedentemente consolidate ad equity.

Si segnala che alcune poste di Conto economico, riferite ad assets inerenti il servizio idrico integrato in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5, sono stati riclassificati alla voce "Risultato netto da attività non correnti destinate alla vendita". Di conseguenza i valori al 30 giugno 2022 sono stati riesposti.

milioni di euro 01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Restated
Variazione %
2023/2022
Ricavi 7.989 9.778 (1.789) (18,3%)
di cui:
- Ricavi di vendita e prestazioni 7.904 9.683 (1.779) (18,4%)
- Altri ricavi operativi 85 95 (10) (10,5%)
Costi operativi (6.708) (8.698) 1.990 (22,9%)
Costi per il personale (401) (381) (20) 5,2%
Margine Operativo Lordo 880 699 181 25,9%
Ammortamenti e svalutazioni (381) (349) (32) 9,2%
Accantonamenti (52) (22) (30) n.s.
Risultato Operativo Netto 447 328 119 36,3%
Risultato da transazioni non ricorrenti - 157 (157) (100,0%)
Oneri netti di gestione finanziaria (69) (32) (37) n.s.
Quota di risultato di società consolidate ad equity 1 2 (1) (50,0%)
Risultato al lordo delle imposte 379 455 (76) (16,7%)
Oneri per imposte sui redditi (91) (143) 52 (36,4%)
Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte 288 312 (24) (7,7%)
Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla vendita 5 43 (38) (88,4%)
Risultato di pertinenza di terzi (13) (27) 14 (51,9%)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo 280 328 (48) (14,6%)

I Ricavi del Gruppo del primo semestre 2023 sono risultati pari a 7.989 milioni di euro, in contrazione del 18% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (9.778 milioni di euro). La variazione è riconducibile alla riduzione dei ricavi dei mercati energetici all'ingrosso sia per i minori prezzi unitari sia per i minori volumi venduti e intermediati delle commodities, parzialmente compensata dalle maggiori quantità vendute di elettricità e gas nei mercati retail e dall'apporto del consolidamento di A2A Airport, società acquisita nel settembre 2022.

I Costi operativi sono risultati pari a 6.708 milioni di euro, in riduzione del 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La variazione, specularmente alla contrazione dei ricavi, è dovuta quasi interamente alla diminuzione dei costi di approvvigionamento delle materie prime a seguito del calo dei prezzi delle commodities.

Il costo del personale si incrementa di circa 20 milioni di euro (+5%), attestandosi a 401 milioni di euro: la variazione è legata prevalentemente al maggior numero di FTE del primo semestre 2023 rispetto all'anno precedente (+472 FTE, +4%) a seguito delle assunzioni effettuate nel secondo semestre 2022 e nei primi sei mesi dell'anno in corso per il potenziamento di alcune strutture e aree di attività, in coerenza con le esigenze evolutive e gli obiettivi di sviluppo del Gruppo.

Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 880 milioni di euro, in aumento del 26%, +181 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2022 (699 milioni di euro).

Al netto delle partite non ricorrenti (+12 milioni di euro nel primo semestre del 2023, +17 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario è risultato pari a 868 milioni di euro in aumento del 27% rispetto al primo semestre 2022 (682 milioni di euro) grazie all'ottima performance della Business Unit Generazione & Trading e alla progressiva ripresa della Business Unit Mercato dopo lo straordinario calo dell'anno precedente.

La tabella che segue evidenzia la composizione del Margine Operativo Lordo per Business Unit.

milioni di euro 30 06 2023 30 06 2022
Restated
Delta Delta %
Generazione & Trading 307 221 86 38,9%
Mercato 122 8 114 n.s.
Ambiente 203 207 (4) (1,9%)
Smart Infrastructures 270 276 (6) (2,2%)
Corporate (22) (13) (9) n.s.
Totale 880 699 181 25,9%

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Generazione e Trading è risultato pari a 307 milioni di euro in incremento di 86 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 (+39%). Al netto delle componenti non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (5 milioni di euro nel primo semestre 2023, effetto nullo nel medesimo periodo del 2022) il Margine Operativo Lordo Ordinario risulta in aumento di 81 milioni di euro.

La variazione positiva è principalmente riconducibile a:

  • strategie di copertura, principalmente sulle fonti termoelettriche (CCGT e Carbone) che hanno permesso di controbilanciare la riduzione dello scenario energetico;
  • maggiori produzioni dell'impianto a carbone di Monfalcone;
  • contributo degli impianti fotovoltaici ed eolici di nuova acquisizione.

Gli impatti positivi sono stati in parte compensati da una contrazione della marginalità sui mercati dei servizi ancillari (MSD) per minori richieste da parte di Terna e dal minor apporto delle produzioni termoelettriche a ciclo combinato.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Mercato si è attestato a 122 milioni di euro (8 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Al netto delle componenti non ricorrenti (-1 milione di euro nel primo semestre 2023 e +1 milione euro nell'analogo periodo del 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario risulta in aumento di 116 milioni di euro.

La crescita di marginalità del primo semestre del 2023 rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente è riconducibile a:

  • marginalità unitaria positiva che recupera integralmente la contrazione registrata nel primo semestre 2022 principalmente per la differente distribuzione temporale della marginalità delle vendite a prezzo fisso, confermando le ipotesi di margine contrattuale complessivo su base annuale o biennale;
  • positivo contributo del segmento grandi clienti;
  • maggiori volumi venduti di energia elettrica ai clienti in regime di salvaguardia;
  • aumento della base clienti del mercato mass-market.

Risultati consolidati e andamento della gestione

3

3.1

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

3.2 Eventi di rilievo del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

In generale, il confronto con l'anno precedente beneficia di un progressivo ritorno alla normalità dei mercati dell'energia rispetto all'eccezionalità registrata nell'anno 2022, con un recupero della redditività superando i livelli raggiunti nel primo semestre 2021.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Ambiente è risultato pari a 203 milioni di euro (207 milioni di euro al 30 giugno 2022) in diminuzione di 4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Al netto delle componenti non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (+2 milioni di euro nel 2023 e +2 milioni di euro nel 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario si attesta a 201 milioni di euro (205 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Tale risultato è stato determinato da:

  • +3 milioni di euro relativi al comparto Raccolta principalmente per effetto dei minori costi per smaltimento della frazione organica dei rifiuti;
  • -6 milioni di euro relativi agli Impianti di Trattamento Rifiuti principalmente per la minore disponibilità degli impianti in particolare dei termovalorizzatori di Acerra e Parona, maggiori costi delle biomasse parzialmente compensati dall'effetto scenario energetico positivo e incremento del prezzo del vetro;
  • -1 milione di euro relativo al comparto Impianti di Trattamento Rifiuti Industriali per minori conferimenti presso la discarica lotti inertizzati di Corteolona.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Smart Infrastructures del primo semestre 2023 è risultato pari a 270 milioni di euro (276 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Al netto delle partite non ricorrenti (+7 milioni di euro nel primo semestre 2023, +16 milioni di euro nell'analogo periodo dell'anno precedente), il Margine Operativo Lordo Ordinario della Business Unit risulta pari a 263 milioni di euro, in aumento di 3 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2022.

La variazione della marginalità è stata prevalentemente determinata da:

  • +7 milioni di euro relativi alla rete di distribuzione elettrica per incremento dei ricavi ammessi ai fini regolatori a seguito dell'aumento di investimenti e inflazione, ricavi da perequazione perdite e maggiori contributi allacciamento;
  • +7 milioni di euro relativi alla rete di distribuzione gas per incremento del vincolo dei ricavi ammessi ai fini regolatori e minori costi energetici;
  • -10 milioni di euro relativi al comparto calore, per i minori volumi di teleriscaldamento venduti e per minori margini unitari. Tale contrazione di marginalità è stata in parte neutralizzata dai benefici derivanti dalle agevolazioni previste dai decreti Aiuti in merito ai crediti di imposta per le imprese non energivore e non gasivore e dall'apporto della nuova società A2A Airport.

Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" sono pari a 433 milioni di euro (371 milioni di euro al 30 giugno 2022), e presentano un incremento di 62 milioni di euro.

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" risultano pari a 381 milioni di euro (349 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali risultano pari a 130 milioni di euro (107 milioni di euro al 30 giugno 2022). La voce rileva maggiori ammortamenti per 23 milioni di euro relativi per 8 milioni di euro al servizio idrico integrato ed alla distribuzione e misura gas, per 6 milioni di euro all'implementazione di sistemi informativi, per 6 milioni di euro per variazione del perimetro di consolidamento e per 3 milioni di euro relativi alle nuove customer list delle società Yada Energia ed A2A Energia.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali presentano un aumento di 9 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2022 e riguardano:

  • maggiori ammortamenti per 10 milioni di euro derivanti dai primi consolidamenti delle società acquisite nel corso del 2022;
  • maggiori ammortamenti per 8 milioni di euro riferiti principalmente agli investimenti entrati in produzione successivamente al 30 giugno 2022;
  • maggiori ammortamenti per 2 milioni di euro per diritti d'uso;
  • minori ammortamenti per 4 milioni di euro a seguito del cambio di vita utile dell'impianto di San Filippo del Mela spostata al 2025;
  • minori ammortamenti per 4 milioni di euro correlati all'incremento dei tassi di attualizzazione sui fondi chiusura/post chiusura discariche e decommissioning;
  • minori ammortamenti per 3 milioni di euro correlati al piano disinvestimenti relativi agli asset dell'impianto di trattamento e deposito Linea 1 Termoutilizzatore di Parona.

Gli "Accantonamenti per rischi" presentano un effetto netto pari a 15 milioni di euro (effetto netto positivo pari a 24 milioni di euro al 30 giugno 2022) dovuto agli accantonamenti del periodo per 19 milioni di euro relativi all'accantonamento per canoni di derivazione d'acqua pubblica per 13 milioni di euro, ad accantonamenti per spese chiusura e post chiusura discariche per 3 milioni di euro e ad altri accantonamenti per 3 milioni di euro, rettificati per 4 milioni di euro da eccedenze principalmente a seguito del rilascio di fondi spese chiusura e post-chiusura su discariche e decommissioning.

L'"Accantonamento per rischi su crediti" presenta un valore di 37 milioni di euro (46 milioni di euro al 30 giugno 2022) determinato dall'accantonamento del periodo.

Per effetto delle dinamiche sopra esposte, il "Risultato Operativo Netto" risulta pari a 447 milioni di euro (328 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Il "Risultato da transazioni non ricorrenti" non presenta alcun valore. Al 30 giugno 2022 risultava pari a 157 milioni di euro e si riferiva alla plusvalenza derivante dalla cessione di tre immobili siti a Milano avvenuta nel mese di febbraio 2022.

Gli "Oneri netti della gestione finanziaria" sono risultati pari a 69 milioni di euro (32 milioni di euro al 30 giugno 2022) e presentano un incremento pari a 37 milioni di euro. Tale aumento è riconducibile, principalmente, a maggiori interessi su prestiti obbligazionari in conseguenza delle emissioni obbligazionarie effettuate nel corso del 2022 (per un totale di 1.750 milioni di euro) e all'emissione obbligazionaria da 500 milioni di euro effettuata nel corso del primo trimestre 2023.

La "Quota di risultato di società consolidate ad equity" risulta pari a 1 milione di euro (2 milioni di euro al 30 giugno 2022) ed è riconducibile principalmente alla valutazione positiva delle partecipazioni detenute in alcune società collegate.

Gli "Oneri per imposte sui redditi" nel periodo in esame sono risultati pari a 91 milioni di euro (143 milioni di euro al 30 giugno 2022) e rilevano:

  • imposte del periodo per 152 milioni di euro;
  • imposte anticipate per -56 milioni di euro;
  • imposte differite per -5 milioni di euro.

Si evidenzia che in occasione della chiusura semestrale 2023 il Gruppo A2A ha ritenuto di stimare le imposte di periodo per tutte le società del Gruppo adottando il criterio del tax rate sulla base della migliore stima dell'aliquota media ponderata del Gruppo attesa per l'intero anno.

Si segnala che nel periodo in esame, è stata esercitata, in base a quanto previsto dall'art. 15, commi 10 e ss. del DL n. 185/2008, la possibilità di affrancare, ovvero di riconoscere i maggiori valori fiscali delle partecipazioni di controllo emersi nel processo di Purchase Price Allocation (PPA) e iscritti nel bilancio consolidato a titolo di avviamento ed altre attività immateriali.

L'affrancamento derogatorio ha comportato, a fronte del versamento dell'imposta sostitutiva pari a 33 milioni di euro, lo stanziamento di attività per imposte anticipate nette pari a 56 milioni di euro, relative alle deduzioni extracontabili dei maggiori valori affrancati. Tali attività per imposte anticipate saranno rilasciate pro quota in correlazione alle deduzioni extracontabili a partire dal 2025.

Il "Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla vendita" risulta pari a 5 milioni di euro (43 milioni di euro al 30 giugno 2022) e si riferisce alla riclassificazione di ricavi, costi operativi ed ammortamenti inerenti il servizio idrico integrato destinato alla vendita. Il valore al 30 giugno 2022 è stato riesposto e si riferisce alla plusvalenza relativa alla cessione di alcuni assets inerenti la distribuzione gas riferiti ad ATEM ritenuti non strategici per il Gruppo per 36 milioni di euro e per 7 milioni di euro alle poste inerenti il servizio idrico integrato riclassificati ai fini di un confronto omogeneo.

Il "Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo", dedotto il risultato di pertinenza di terzi azionisti pari a 13 milioni di euro, è risultato positivo e pari a 280 milioni di euro (positivo per 328 milioni di euro al 30 giugno 2022).

3

3.1

Risultati consolidati e andamento della gestione

Sintesi economica, patrimoniale e

finanziaria 3.2 Eventi di rilievo

del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

Di seguito viene riportata la tabella di Conto economico con l'evidenza degli special items che hanno influenzato sia il risultato al 30 giugno 2023 sia il risultato al 30 giugno 2022 consentendo in questo modo una più chiara rappresentazione dell'andamento della gestione caratteristica.

milioni di euro 01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Restated
Variazione %
2023/2022
Ricavi 7.989 9.778 (1.789) (18,3%)
Costi operativi (6.708) (8.698) 1.990 (22,9%)
Costi per il personale (401 ) (381) (20) 5,2%
Margine Operativo Lordo 880 699 181 25,9%
Ammortamenti e svalutazioni (381) (349) (32) 9,2%
Accantonamenti per rischi (15) 24 (39) n.s.
Accantonamenti per rischi su crediti (37) (46) 9 (19,6%)
Risultato Operativo Netto 447 328 119 36,3%
Oneri finanziari netti (69) (32) (37) n.s.
Risultato netto società valutate a equity 1 2 (1) (50,0%)
Utile al lordo delle imposte 379 298 81 27,2%
Oneri per imposte sui redditi (114) (85) (29) 34,1%
Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla vendita 5 9 (4) (44,4%)
Risultato di pertinenza di terzi (13) (27) 14 (51,9%)
Utile netto di Gruppo Ordinario 257 195 62 31,8%
Special Items 23 133 (110) (82,7%)
Utile netto del periodo di pertinenza del Gruppo 280 328 (48) (14,6%)

Gli special items del primo semestre 2023, pari a 23 milioni di euro, si riferiscono all'effetto dell'affrancamento dei maggiori valori fiscali di parte dell'avviamento delle società rinnovabili.

Gli special items del primo semestre 2022, pari a 133 milioni di euro, sono relativi alla plusvalenza, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset (vendita immobili e ATEM ritenuti non strategici) e agli impatti del c.d. "Decreto Taglia Prezzi".

Situazione patrimoniale e finanziaria

Per le variazioni del perimetro di consolidamento al 30 giugno 2023 si rimanda a quanto indicato nella sezione "Situazione economica" della presente Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria.

Prospetto Fonti/Impieghi

milioni di euro 30 06 2023 31 12 2022 Variazione
Capitale investito
Capitale immobilizzato netto 8.919 8.849 70
- Immobilizzazioni materiali 6.241 6.162 79
- Immobilizzazioni immateriali 3.456 3.515 (59)
- Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti (*) 82 82 -
- Altre attività/passività non correnti (*) (307) (296) (11)
- Attività/passività per imposte anticipate/differite 430 363 67
- Fondi rischi, oneri e passività per discariche (747) (729) (18)
- Benefici a dipendenti (236) (248) 12
di cui con contropartita il Patrimonio netto (102) (112)
Capitale Circolante Netto e Altre attività/passività correnti (147) (124) (23)
Capitale Circolante Netto 5 (308) 313
- Rimanenze 290 536 (246)
- Crediti commerciali 2.696 4.680 (1.984)
- Debiti commerciali (2.981) (5.524) 2.543
Altre attività/passività correnti (152) 184 (336)
- Altre attività/passività correnti (*) 19 283 (264)
- Attività per imposte correnti/debiti per imposte (171) (99) (72)
di cui con contropartita il Patrimonio netto 3 27
Attività/Passività destinate alla vendita (*) 43 - 43
di cui con contropartita il Patrimonio netto - -
Totale Capitale investito 8.815 8.725 90
Fonti di copertura
Patrimonio netto 4.443 4.467 (24)
Totale posizione finanziaria oltre l'esercizio successivo 5.500 5.834 (334)
Totale posizione finanziaria entro l'esercizio successivo (1.128) (1.576) 448
Totale Posizione Finanziaria Netta 4.372 4.258 114
di cui con contropartita il Patrimonio netto (11) (10)
Totale Fonti 8.815 8.725 90

(*) Al netto dei saldi inclusi nella Posizione Finanziaria Netta.

Capitale immobilizzato netto

Il "Capitale immobilizzato netto" è pari a 8.919 milioni di euro e risulta in aumento di 70 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

Le variazioni intervenute sono di seguito dettagliate:

le Immobilizzazioni Materiali, presentano una variazione in aumento pari a 79 milioni di euro corrispondente a:

• investimenti effettuati pari a 309 milioni di euro dovuti agli interventi sugli impianti di trattamento rifiuti e di termovalorizzazione, sulle centrali termoelettriche e idroelettriche e sugli impianti di energia da fonti rinnovabili per 150 milioni di euro, ad interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di distribuzione di energia elettrica, l'ampliamento e il rifacimento della rete in media e bassa tensione, nonché all'installazione dei nuovi contatori elettronici per 84 milioni di euro, allo sviluppo delle reti di teleriscaldamento per 37 milioni di euro,

3 Risultati consolidati e andamento della gestione

3.1

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

3.2 Eventi di rilievo del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

all'acquisizione di mezzi mobili per la raccolta dei rifiuti e altre attrezzature per 15 milioni di euro, ad interventi sulla rete in fibra ottica e di trasporto gas per 6 milioni di euro, ad investimenti orientati allo sviluppo del piano di efficienza energetica per 4 milioni di euro, per 3 milioni di euro per il piano di Efficientamento con nuove sorgenti luminose a tecnologia a led e per 3 milioni di euro ad investimenti sulla rete di ricarica dei veicoli elettrici nonché ad interventi su fabbricati per 6 milioni di euro ed all'implementazione di apparecchiature di telecomunicazione per 1 milione di euro;

  • incremento netto per altre variazioni pari a 25 milioni di euro dovuto all'incremento dei diritti d'uso in applicazione del principio contabile IFRS16 per 22 milioni di euro, all'incremento del fondo decommissioning e spese chiusura e post chiusura discariche per 10 milioni di euro, al decremento per 3 milioni di euro dovuto alla registrazione di contributi su investimenti di anni precedenti, al decremento per 2 milioni di euro a seguito di riclassifiche ad altre poste di bilancio, al decremento per 2 milioni di euro a seguito della riclassifica tra le attività destinate alla vendita di alcuni asset delle rinnovabili;
  • riduzione di 4 milioni di euro a seguito di smobilizzi del periodo al netto del relativo fondo ammortamento;
  • riduzione di 251 milioni di euro imputabile agli ammortamenti del periodo;
  • le Immobilizzazioni Immateriali mostrano una variazione in diminuzione di 59 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 attribuibile a:
  • investimenti effettuati pari a 185 milioni di euro, dovuti ad interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di distribuzione gas ed alla sostituzione di tubazioni interrate in media e bassa pressione per 63 milioni di euro, all'implementazione di sistemi informativi per 56 milioni di euro, a lavori sulla rete di trasporto e distribuzione dell'acqua, sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione per 47 milioni di euro; per 19 milioni di euro a costi sostenuti per le nuove acquisizioni e mantenimento del portafoglio clienti;
  • primo consolidamento delle società acquisite nel corso del periodo che ha comportato un incremento di 17 milioni di euro;
  • diminuzione di 81 milioni di euro a seguito della cessione di asset in concessione inerenti il servizio idrico integrato di ASVT S.p.A. ad Acque Bresciane;
  • decremento netto di 47 milioni di euro per altre variazioni, dovute, alla riclassifica tra le attività destinate alla vendita di alcuni asset inerenti al servizio idrico integrato pari a 32 milioni di euro, al decremento dei certificati ambientali del portafoglio industriale per 13 milioni di euro ed al decremento per 2 milioni di euro dovuto alla registrazione di contributi su investimenti di anni precedenti;
  • diminuzione di 3 milioni di euro a seguito di smobilizzi del periodo al netto del relativo fondo di ammortamento;
  • riduzione di 130 milioni di euro imputabile agli ammortamenti del periodo;
  • le Partecipazioni e le Altre Attività Finanziarie non correnti ammontano a 82 milioni di euro e non presentano variazioni rispetto all'esercizio precedente. Tale voce comprende le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, gli investimenti in Corporate Venture Capital ed altre attività finanziarie non correnti non comprese nella Posizione Finanziaria Netta;
  • le Altre Attività e Passività non correnti presentano un incremento netto pari a 11 milioni di euro riconducibile all'incremento dei depositi cauzionali da clienti per 25 milioni di euro, alla riduzione dei crediti per partite pregresse correlate a ricavi del servizio idrico per 3 milioni di euro, in parte compensati dall'incremento dei crediti da Ecobonus per 14 milioni di euro e da altre variazioni in diminuzione delle passività non correnti per 3 milioni di euro;
  • le Attività per imposte anticipate ammontano a 430 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e presentano un incremento netto pari a 67 milioni di euro per effetto, principalmente, dell'iscrizione per 56 milioni di euro di attività per imposte anticipate nette. Si segnala che nel periodo in esame è stata esercitata, in base a quanto previsto dall'art. 15, commi 10 e ss. del DL n. 185/2008, la possibilità di affrancare, ovvero di riconoscere i maggiori valori fiscali delle partecipazioni di controllo emersi nel processo di Purchase Price Allocation (PPA) e iscritti nel bilancio consolidato a titolo di avviamento ed altre attività immateriali. L'affrancamento derogatorio ha comportato, a fronte del versamento dell'imposta sostitutiva pari a 33 milioni di euro, lo stanziamento di attività per imposte anticipate nette pari a 56 milioni di euro, relative alle deduzioni extracontabili dei maggiori valori affrancati. Tali attività per imposte anticipate saranno rilasciate pro quota in correlazione alle deduzioni extracontabili a partire dal 2025;
  • i Fondi rischi, oneri e passività per discariche al 30 giugno 2023 ammontano a 747 milioni di euro e presentano un incremento pari a 18 milioni di euro. La movimentazione del periodo è dovuta ad accantonamenti netti di periodo per 15 milioni di euro, principalmente riferibili agli accantonamenti per sovraccanoni di derivazione idroelettrica, all'apporto dei primi consolidamenti per 2 milioni di euro, ad altre variazioni in aumento per 19 milioni di euro relative principalmente ai fondi decommissioning conseguenti l'aggiornamento di alcune perizie per 15 milioni di euro ed altre variazioni per 4 milioni di euro. Tali variazioni in aumento risultano in parte compensate dagli utilizzi del periodo per 18 milioni di euro di cui 11 milioni di euro relativi al sostenimento di costi decommissioning e discariche e 7 milioni di euro alla conclusione di alcuni contenziosi;
  • i Benefici a dipendenti, presentano una variazione in diminuzione per 12 milioni di euro, riferita alle erogazioni del semestre, ai versamenti ai fondi previdenziali ed alle valutazioni attuariali, al netto degli accantonamenti del periodo.

Capitale Circolante Netto e Altre attività/passività correnti

Il "Capitale Circolante Netto", definito quale somma algebrica fra crediti commerciali, rimanenze finali e debiti commerciali ammonta a 5 milioni di euro, in aumento di 313 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Le poste principali sono di seguito commentate:

le "Rimanenze" sono pari a 290 milioni di euro (536 milioni di euro al 31 dicembre 2022), al netto del relativo fondo obsolescenza per 24 milioni di euro, in diminuzione di 246 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. La variazione in diminuzione è riconducibile, alle minori giacenze per combustibili per la produzione di energia elettrica e alle rimanenze di gas per l'attività di vendita e stoccaggio per 252 milioni di euro, per effetto della riduzione dei prezzi di mercato, ad un incremento delle rimanenze di materiali per 3 milioni di euro, a maggiori giacenze di combustibili presso terzi per 4 milioni di euro e ad altre variazioni in diminuzione per 1 milione di euro;

i "Crediti commerciali" risultano pari a 2.696 milioni di euro (4.680 milioni di euro al 31 dicembre 2022), con un decremento pari a 1.984 milioni di euro. La variazione dei crediti commerciali è riconducibile principalmente alla riduzione delle tariffe per la vendita di energia elettrica e gas avvenuto nel corso del semestre nonché alla stagionalità del business.

Il "Fondo rischi su crediti", calcolato in ottemperanza al principio IFRS 9, è pari a 218 milioni di euro e presenta un incremento netto di 26 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, dovuto ad accantonamenti netti per 37 milioni di euro ed a utilizzi del periodo per 11 milioni di euro;

  • i "Debiti commerciali" risultano pari a 2.981 milioni di euro e presentano una variazione in diminuzione per 2.543 milioni di euro. Tale variazione è da ricondursi principalmente alle dinamiche di stagionalità, nonché dei prezzi delle commodities energetiche;
  • le "Altre attività/passività correnti" presentano una variazione netta in diminuzione pari a 336 milioni di euro riconducibile a:
  • decremento netto delle attività per strumenti derivati per 135 milioni di euro, riconducibile ad una riduzione della valutazione a fair value per effetto di una minor differenza media tra prezzi di sottoscrizione e prezzi di mercato;
  • decremento netto del credito verso l'erario per IVA, accise ed altre imposte indirette per 124 milioni di euro;
  • decremento netto dei crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per 115 milioni di euro;
  • decremento netto dei crediti per imposte correnti per 72 milioni di euro;
  • incremento dei risconti attivi per 56 milioni di euro relativi a quote di costo di competenza di esercizi futuri;
  • incremento per 41 milioni di euro di crediti correlati alla cessione del ramo idrico da parte della controllata Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.;
  • decremento dei debiti verso il personale e verso istituti di previdenza per 11 milioni di euro;
  • incremento netto di altre attività correnti per 2 milioni di euro.

Le "Attività/Passività destinate alla vendita" sono pari a 43 milioni di euro, e riguardano per 34 milioni di euro assets inerenti al servizio idrico integrato e per 9 milioni di euro la realizzazione di due sottostazioni (che verranno cedute a Terna) per il collegamento di nuovi impianti di produzione nell'ambito dei progetti di sviluppo riferiti alle fonti rinnovabili.

Il "Capitale investito" consolidato al 30 giugno 2023 ammonta a 8.815 milioni di euro e trova copertura nel Patrimonio netto per 4.443 milioni di euro e nella Posizione Finanziaria Netta per 4.372 milioni di euro.

Patrimonio netto

Il "Patrimonio netto", pari a 4.443 milioni di euro, presenta una movimentazione negativa per complessivi 24 milioni di euro.

Alla variazione hanno contribuito il risultato del periodo per 293 milioni di euro (280 milioni di euro di competenza del Gruppo e 13 milioni di euro di competenza delle minoranze) compensato da dividendi deliberati per 302 milioni di euro (di cui 283 milioni di euro distribuiti dalla capogruppo A2A S.p.A.).

Si evidenzia, infine, una variazione netta negativa dei derivati Cash flow hedge e delle riserve IAS 19 per complessivi 13 milioni di euro.

La "Posizione Finanziaria Netta di Consolidato" al 30 giugno 2023 risulta pari a 4.372 milioni di euro (4.258 milioni di euro a fine 2022). L'indebitamento lordo è pari a 6.838 milioni di euro in decremento di 51 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Le disponibilità liquide o equivalenti sono pari a 2.416 milioni di euro in riduzione di 168 milioni di euro. Le altre attività e passività finanziarie nette presentano un saldo attivo per 50 milioni di euro con un incremento netto pari a 3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

3 Risultati consolidati e andamento

della gestione

3.1

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

3.2 Eventi di rilievo del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

milioni di euro 30 06 2023 30 06 2022
EBITDA 880 699
Variazione Capitale Circolante Netto (313) 108
Variazione Altre attività/passività 223 (281)
Pagato per Utilizzo fondi, Imposte nette e Oneri finanziari netti (148) (66)
Flusso di cassa operativo 642 460
Investimenti (494) (463)
Cessione immobili - 221
Flusso di cassa ante pagamento dividendi 148 218
Dividendi (283) (283)
Flusso di cassa netto (135) (65)
Delta perimetro 21 (409)
Variazione Posizione Finanziaria Netta (114) (474)

Nel corso del periodo l'assorbimento di cassa netto è risultato pari a 135 milioni di euro, dopo investimenti per 494 milioni di euro ed il pagamento dei dividendi per 283 milioni di euro, in parte compensati dalla cassa generata della gestione operativa e pari a 642 milioni di euro. Le variazioni di perimetro intervenute nel corso del periodo risultano positive e pari a 21 milioni di euro.

Con riferimento all'assorbimento di cassa netta si segnala che:

• la variazione di Crediti Commerciali, Debiti Commerciali, Rimanenze, Altre attività/passività e uso di fondi ha comportato un
assorbimento di cassa per 108 milioni di euro riconducibile all'incremento della base clienti di A2A Energia solo parzialmente
compensata dalla riduzione dello scenario energetico.
Si segnala che il Gruppo effettua su base occasionale cessioni di crediti pro-soluto e non ha in essere programmi di factoring
rotativo;

il pagamento di oneri finanziari netti e imposte ha assorbito cassa per 130 milioni di euro.

3.2 Eventi di rilievo del periodo

A2A entra nel Nasdaq Sustainable Bond Network

In data 24 gennaio 2023 A2A è entrata a far parte del Nasdaq Sustainable Bond Network, piattaforma sulla Finanza Sostenibile che riunisce investitori, emittenti, banche d'investimento e organizzazioni specialistiche. L'adesione permetterà al Gruppo di entrare in contatto con un'ampia rete di potenziali investitori internazionali attenti ai temi della sostenibilità.

Emesso Green Bond da 500 milioni

In data 27 gennaio 2023 A2A ha collocato con successo un nuovo Green Bond da 500 milioni di euro con durata 11 anni, con l'obiettivo di finanziare progetti nell'ambito della transizione energetica e dell'economia circolare ammissibili alla Tassonomia Europea e previsti dal Piano Industriale. Il bond, destinato agli investitori istituzionali ed emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes, si basa sul Sustainable Finance Framework di Gruppo, l'insieme di linee guida che rafforzano il legame fra strategia finanziaria e strategia sostenibile.

Il titolo è stato collocato ad un prezzo di emissione pari a 98,824%, ha un rendimento annuo pari al 4,513% e una cedola del 4,375%, con uno spread di 167 punti base rispetto al tasso di riferimento mid swap.

L'emissione ha registrato grande interesse ricevendo ordini per circa 2,2 miliardi di euro, circa 4 volte l'ammontare offerto.

Delibere in merito al Programma EMTN

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., ha autorizzato l'emissione, entro il 30 aprile 2026, di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili sino a un massimo complessivo di 1,65 miliardi di euro, a valere sul proprio Programma EMTN - costituito nel 2012 - il cui importo massimo complessivo verrà incrementato, in sede di rinnovo di Programma, da 6 miliardi di euro a 7 miliardi di euro.

Il programma prevede la possibilità di emettere anche titoli obbligazionari green e sustainability-linked.

Le emissioni dei prestiti obbligazionari saranno destinate, tra l'altro, per finanziare e/o rifinanziare gli investimenti del Gruppo e/o per mantenere idonei livelli di liquidità, nonché essere utilizzati per una o più operazioni di liability management. La decisione si inquadra nel contesto della strategia finanziaria

del Gruppo A2A finalizzata anche a garantire una gestione efficiente dei profili di rimborso del Gruppo, ad allungare la vita media del debito e a sostenere il credit rating.

Manifestazione di interesse per l'ingresso nel capitale sociale di EGEA S.p.A.

In data 16 marzo 2023 a fronte della concessione di un'esclusiva è stata formalizzata da parte di A2A S.p.A. un'offerta non-vincolante per entrare nel capitale sociale di EGEA – Ente Gestione e Ambiente S.p.A. con una partecipazione di maggioranza assoluta (50,1%) attraverso un'operazione di aumento di capitale. Il range di Enterprise Value indicativo attualmente previsto per il 100% degli asset è compreso tra 560 e 605 milioni di euro.

In data 8 maggio 2023 A2A ha richiesto un'estensione del periodo di esclusiva concordato tra le parti al fine di proseguire le attività di due diligence. EGEA ha acconsentito alla prosecuzione, da parte di A2A, delle attività di due diligence e delle trattative sino al 12 giugno, ma nel contesto di una procedura competitiva, alla quale potranno partecipare altri soggetti. A2A ha accolto le richieste di EGEA e, conseguentemente, d'intesa fra le parti, le trattative in esclusiva, avviate ad esito della manifestazione di interesse, sono state interrotte e proseguiranno nell'ambito della procedura competitiva.

In data 15 giugno 2023 A2A ha comunicato che non ravvisa le condizioni per presentare alcuna offerta rispetto alla possibile acquisizione di una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale di EGEA.

Approvati i risultati 2022

In data 16 marzo 2023, il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. ha approvato i progetti di bilancio e la Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2022.

Il Margine Operativo Lordo ordinario risulta pari a 1.502 milioni di euro, in crescita dell'8% rispetto al 2021.

L'Utile Netto è pari a 401 milioni di euro, in contrazione del 20% rispetto al 2021 anche per effetto dei contributi straordinari previsti dai provvedimenti legislativi. Al netto delle partite straordinarie, l'Utile Netto Ordinario risulta pari a 380 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto al 2021.

Gli investimenti, pari a 1.240 milioni di euro crescono del 15% rispetto all'esercizio precedente.

La Posizione Finanziaria Netta è pari a 4.258 milioni di euro (4.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021)

3 Risultati consolidati e andamento della gestione

3.1 Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

3.2 Eventi di rilievo del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

corrispondente a 2,8x di PFN/EBITDA in riduzione dal 2,9x del 2021.

Il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli azionisti un dividendo di 0,0904 euro per azione (0,0849 euro a titolo di componente ricorrente e 0,0055 euro a titolo di componente non ricorrente).

Assemblea ordinaria di A2A S.p.A.

In data 28 aprile 2023 l'Assemblea ordinaria di A2A S.p.A. ha approvato il fascicolo di Bilancio e la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo per azione ordinaria pari a 0,0904 euro. Il dividendo è stato pagato nel mese di maggio 2023.

L'Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole con voto vincolante sulla prima sezione della Relazione sulla Remunerazione 2023 e con voto consultivo, non vincolante, sulla seconda sezione della Relazione sulla Remunerazione 2023.

L'Assemblea ha autorizzato e definito i termini entro i quali l'Organo Amministrativo può effettuare operazioni di acquisto e disposizione su azioni proprie.

L'Assemblea ha infine deliberato in merito al rinnovo delle cariche sociali come segue:

Consiglio di Amministrazione

È stato nominato per tre esercizi, con il meccanismo del voto di lista, il Consiglio di Amministrazione costituito dai seguenti 12 componenti: Marco Emilio Angelo Patuano - Presidente; Giovanni Comboni - Vice Presidente; Renato Mazzoncini; Maria Grazia Speranza; Maria Elisa D'Amico; Fabio Lavini; Roberto Tasca; Elisabetta Cristiana Bombana e Elisabetta Pistis (tratti dalla lista presentata congiuntamente dagli azionisti di maggioranza Comune di Brescia e Comune di Milano, titolari complessivamente di una partecipazione pari al 50,000000112% circa del capitale sociale); Vincenzo Cariello, Alessandro Zunino e Susanna Dorigoni (tratti dalla lista presentata congiuntamente da un gruppo di azionisti di minoranza costituito da società di gestione del risparmio ed investitori istituzionali, titolari complessivamente di una partecipazione pari al 1,07593% circa del capitale sociale). I Signori Maria Grazia Speranza, Maria Elisa D'Amico, Roberto Tasca, Elisabetta Cristiana Bombana, Elisabetta Pistis, Vincenzo Cariello, Alessandro Zunino e Susanna Dorigoni hanno dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma 3, del D. Lgs. 58/98 e dal Codice di Corporate Governance. I Signori Giovanni Comboni e Fabio Lavini hanno dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma 3, del D. Lgs. 58/98.

Collegio Sindacale

È stato nominato per tre esercizi, con il meccanismo del voto di lista, il Collegio Sindacale costituito dai seguenti 3 componenti effettivi e 2 componenti supplenti: Maurizio Dallocchio - Sindaco Effettivo; Chiara Segala - Sindaco Effettivo e Patrizia Lucia Maria Riva - Sindaco Supplente (tratti dalla lista presentata congiuntamente dagli azionisti di maggioranza Comune di Brescia e Comune di Milano, titolari complessivamente di una partecipazione pari al 50,000000112% circa del capitale sociale); Silvia Muzi - Presidente e Vieri Chimenti - Sindaco Supplente (tratti dalla lista presentata congiuntamente da un

gruppo di azionisti di minoranza costituito da società di gestione del risparmio ed investitori istituzionali, titolari complessivamente di una partecipazione pari al 1,07593% circa del capitale sociale).

Revisione legale

È stato conferito l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi dal 2025 al 2033 alla società KPMG S.p.A..

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in prima seduta il 2 maggio 2023 ha nominato il Direttore Generale Renato Mazzoncini quale Amministratore Delegato della Società.

Nel corso della medesima riunione, il Consiglio ha inoltre valutato, accertandone la sussistenza: (i) i requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 TUF e dal Codice di Corporate Governance in capo ai consiglieri non esecutivi Signori Elisabetta Cristiana Bombana, Vincenzo Cariello, Maria Elisa D'Amico, Susanna Dorigoni, Elisabetta Pistis, Maria Grazia Speranza, Roberto Tasca e Alessandro Zunino; e (ii) i requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 TUF in capo ai consiglieri non esecutivi Signori Giovanni Comboni – Vice Presidente e Fabio Lavini.

Sussistono in capo a tutti i componenti effettivi del Collegio Sindacale, Silvia Muzi - Presidente, Maurizio Dallocchio e Chiara Segala, i requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 TUF e dal Codice di Corporate Governance.

In data 11 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha provveduto alla nomina dei quattro Comitati, indicandone i componenti:

  • Comitato Controllo e Rischi: Alessandro Zunino (Presidente), Elisabetta Bombana, Maria Grazia Speranza e Roberto Tasca;
  • Comitato per la Remunerazione e le Nomine: Susanna Dorigoni (Presidente), Giovanni Comboni e Roberto Tasca;
  • Comitato ESG e Rapporti con i Territori: Marco Patuano (Presidente), Vincenzo Cariello, Fabio Lavini e Elisabetta Pistis;
  • Comitato Parti Correlate: Vincenzo Cariello (Presidente), Maria Elisa D'Amico e Maria Grazia Speranza.

Il Consiglio ha, inoltre, stabilito che la funzione Internal Audit riporti funzionalmente al Vice-Presidente Giovanni Comboni.

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

Intervento linea fumi WTE Brescia

Sono stati avviati i lavori di interconnessione della seconda linea dell'impianto di termovalorizzazione durante la fermata già programmata nel mese di luglio. L'impianto sarà a regime con il nuovo sistema di trattamento fumi su tutte e tre le linee nel corso della prossima stagione termica.

Dimissioni del Presidente del Consiglio di Amministrazione

In data 28 luglio il Consigliere esecutivo Dottor Marco Patuano ha rassegnato le dimissioni dalle cariche di Consigliere di Amministrazione e Presidente a seguito di ulteriori incarichi di lavoro che non gli consentono di garantire l'impegno e la concreta presenza operativa richiesta dal ruolo. Il Dottor Patuano cessa conseguentemente anche dalla carica di Presidente del Comitato ESG e Rapporti con i Territori.

3 Risultati consolidati e andamento della gestione

3.1 Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

3.2 Eventi di rilievo del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

Il primo semestre del 2023 è stato caratterizzato da un affievolimento di quelle tensioni conseguenti allo scoppio del conflitto fra la Russia e l'Ucraina che nel 2022 avevano segnato i mercati energetici con forti aumenti di prezzi delle commodities ed elevata volatilità e comportato un incremento generalizzato dell'inflazione con particolare riferimento ai prezzi dei derivati del petrolio e dei prodotti alimentari, ripercussioni sui mercati finanziari e sulla solvibilità di alcune controparti e sulla sicurezza dell'infrastruttura informatica per eventuali cyber-attacchi.

In particolare, nel primo semestre 2023 si è assistito ad una progressiva riduzione del livello e della volatilità e dei prezzi delle commodities energetiche che, tuttavia, si stanno attestando a valori superiori a quelli del periodo pre-crisi. Il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) Base Load nel primo semestre 2023 evidenzia un decremento del -45,2% rispetto al corrispondente periodo 2022 attestandosi a 136,3 €/MWh. La dinamica risulta guidata prevalentemente da una significativa contrazione dei costi del gas cui il prezzo dell'energia elettrica è correlato. Il PUN a gennaio 2023 si attesta a 174,5 €/MWh, per poi scendere progressivamente, in corrispondenza del calo dei prezzi del gas, ed attestarsi a 105,3 €/MWh nel mese di giugno. Per l'intero anno 2023 le curve forward indicano prezzi di PUN Base Load con valori medi prossimi a 135,2 €/MWh.

Il Gruppo A2A, nell'ambito dell'attività industriale di generazione di vettori energetici e della loro commercializzazione all'ingrosso, ha gestito volatilità dei prezzi ottimizzando le strategie di acquisto e vendita. Il Gruppo persegue una prudente politica di copertura operando principalmente su piattaforme.

Le iniziative intraprese sul fronte dell'approvvigionamento di gas, le politiche di risparmio energetico nonché la situazione climatica particolarmente mite nei primi mesi del 2023 hanno portato a significativi risparmi nei consumi di gas e ad avere una situazione degli stoccaggi a livelli di riempimento ben superiori alle stime ed agli anni precedenti. Vista la giacenza a fine inverno e le iniezioni di primavera lo stoccaggio risulta, a fine giugno, già riempito a circa l'80% dello spazio.

Attualmente, quindi, dato lo stato di riempimento degli stoccaggi nazionali ed europei ed il ritorno alla normalità delle produzioni idroelettriche che hanno determinato una minor richiesta di energia da parte di centrali a gas, la situazione nazionale degli approvvigionamenti è meno critica grazie anche al contributo di nuovi terminali di rigassificazione in Europa tra i quali Piombino in Italia.

A protezione di eventi in cui la situazione tornasse ad essere critica, A2A, come in passato, ha acquisito spazio di stoccaggio di gas che sta riempiendo in modo da detenere forme di flessibilità che permettano di ridurre gli impatti di eventuali momenti di stress delle importazioni di gas in Italia che potrebbero ripresentarsi.

Il portafoglio gas A2A al momento risulta bilanciato: vengono acquistati giornalmente sul mercato i volumi di gas utilizzati

dalle centrali termoelettriche che non sono già stati acquistati preventivamente effettuando la copertura dello spark spread.

Nel corso del 2022 sono stati emanati provvedimenti governativi che hanno introdotto contributi straordinari sui risultati economici delle società energetiche (es. DL Sostegni Ter, DL Taglia Prezzi, DL Aiuti, Legge di Bilancio 2023) destinandoli, in particolare, al finanziamento di interventi a sostegno delle imprese nazionali e delle famiglie. Tali interventi hanno avuto effetti anche nel primo semestre 2023. Si segnala che il provvedimento relativo al price cap sulle rinnovabili che prevedeva un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell'energia, in riferimento all'energia elettrica immessa in rete per il periodo dal 1° febbraio 2022 al 30 giugno 2023 da alcune tipologie di impianti rinnovabili (incluso anche l'idroelettrico esistente), non è stato prorogato. Il Gruppo inoltre, come in alcuni mesi del 2022, è stato chiamato a massimizzare la produzione di energia elettrica da fonti che utilizzano combustibili diversi dal gas naturale anche per buona parte del 2023.

Con riferimento alla solvibilità di alcune controparti, si segnala che data l'alta qualità dei clienti e la quota significativa delle bollette domiciliate, non si è riscontrato ad oggi un significativo degrado delle performance di pagamento da parte dei clienti: permangono le attente modalità di gestione tramite una Credit Policy che prevede verifiche preliminari, coperture assicurative, richieste di garanzie, deroghe nonché la gestione dei termini di pagamento, interessi e piani di rientro. In attenuazione il fenomeno delle rateizzazioni: si evidenzia in particolare per A2A Energia una riduzione del 34% rispetto al 30 giugno 2022.

Con riferimento a possibili tensioni sui mercati finanziari, si segnala che il mantenimento di una solida posizione di liquidità per il Gruppo (4,7 miliardi di euro al 30 giugno 2023), costituita da disponibilità liquide (2,4 miliardi di euro al 30 giugno 2023) e linee di back up sia committed che uncommitted (al 30 giugno 2023 pari a 2,3 miliardi di euro), ha permesso di gestire le posizioni sul mercato delle commodities e gli incrementi temporanei di circolante dovuti alla crescita dei prezzi ed ai piani di rateizzazione concessi ai clienti. Nel corso del semestre A2A ha collocato con successo un prestito obbligazionario nella forma di Green Bond per 500 milioni di euro.

Infine, in relazione all'elevata allerta per gli attacchi cyber, il Gruppo ha attivato un canale con i vertici della Sicurezza Nazionale per l'interscambio di informazioni, accelerando il programma di messa in sicurezza degli endpoint con strumenti di protezione avanzata dai malware; è stato altresì condotto un assessment per determinare il grado di vulnerabilità dei servizi di A2A esposti su internet e il grado di esposizione alle tecniche e tattiche di attacco dei gruppi criminali ed hacker.

3.5 Climate change

Le azioni attuate dal Gruppo A2A per contrastare il climate change sono un tassello importante della strategia di sviluppo. A tal proposito, l'aggiornamento del Piano industriale 2021-2030 pubblicato nel novembre 2022, include alcune azioni finalizzate alla mitigazione degli effetti legati al climate change. I pilastri di sviluppo per il Gruppo sono, infatti, l'Economia Circolare e la Transizione Energetica: il Gruppo accrescerà la capacità di trattamento e valorizzazione dei rifiuti consolidando il ruolo di leader nel Waste-to-Energy e un posizionamento rilevante nel segmento del mercato del biometano

e si focalizzerà ulteriormente nello sviluppo delle energie rinnovabili, flessibilità ed elettrificazione dei consumi.

Il Gruppo è fortemente impegnato a rispettare il target di decarbonizzazione, confermando la traiettoria di riduzione validata dal SBT e definendo il 2040 quale anno entro cui ridurre le proprie emissioni del 90%-95% rispetto ai valori 2017 e utilizzando carbon removals per neutralizzare il restante 5%-10%, divenendo quindi Net-Zero con 10 anni di anticipo rispetto agli obiettivi comunitari.

Rischi rilevanti per il Gruppo connessi al cambiamento climatico

Dalle analisi svolte, sono stati individuati i seguenti rischi rilevanti per il Gruppo::

Business Evento Probabilità* Impatto
economico su
EBITDA**
Reti Elettriche Resilienza reti distribuzione energia elettrica Possibile Basso
Gas retail Domanda di energia termica Possibile Basso
Calore Domanda di energia termica Possibile Basso
Energia Elettrica - Idro e Rinnovabili Precipitazioni ed utilizzo della risorsa idrica Possibile Alto
Energia Elettrica CCGT +
Monfalcone + San Filippo del Mela
Raffreddamento impianti Poco Probabile Basso
Ambiente Revisione Direttiva ETS Possibile Alto
Trasversale Fenomeni meteorologici estremi Possibile Basso

* Poco Probabile: <10%; Possibile: >=10%; =<50%; Probabile: >50%

** Basso: <5M€; Medio: >=5M€; =<20M€; Alto: >20M€

In particolare, per le reti elettriche, la resilienza delle reti di distribuzione è legata a tre possibili rischi:

  • interruzione del servizio legata a possibili picchi di richiesta legati ad un aumento delle temperature;
  • allagamenti delle cabine interrate causati da piogge intense;
  • maggiore domanda di energia legata all'elettrificazione dei consumi.

Il Piano industriale 2021-2030 include un piano di investimenti di circa 2,1 miliardi di euro per il mantenimento e sviluppo della rete elettrica, tali da consentire sia l'adattamento ai rischi climatici fisici che la progressiva elettrificazione dei servizi energetici migliorandone l'efficienza e riducendo le emissioni di CO2. A tal proposito, il piano comprende interventi di potenziamento e razionalizzazione delle reti, delle cabine secondarie, delle cabine primarie ed un ampliamento di gestione da remoto degli asset.

Tali investimenti, essendo la distribuzione di energia elettrica un business regolato, sono remunerati ad un tasso definito dall'ARERA e aggiornato secondo un periodo regolatorio di 8 anni. Inoltre, l'ARERA offre la possibilità di aderire ad un meccanismo di premialità per favorire la realizzazione di interventi specifici per

l'aumento della resilienza delle reti elettriche. I business Gas Retail e Calore potrebbero subire un andamento sfavorevole conseguente:

  • a temperature invernali più elevate di quelle previste;
  • al verificarsi di condizioni climatiche a consuntivo molto diverse (temperatura eccezionale/minima) da quelle utilizzate in fase di programmazione.

Il piano industriale include investimenti nel business del Calore per circa 0,9 miliardi di euro, di cui una parte finalizzati agli sviluppi delle reti di teleriscaldamento e delle strategie di aumento del numero di clienti. Inoltre, sono presenti progetti di recupero dei "cascami termici" e di revamping degli impianti esistenti, per ottimizzare i costi energetici e mantenere la competitività degli asset. Tali investimenti, oltre che a mitigare il rischio, sono finalizzati a sviluppare il business del teleriscaldamento. Per la stima delle quantità di calore venduto, al fine di tenere in adeguata considerazione il cambiamento climatico, è stata considerata la mediana dei gradi giorno osservati negli ultimi 8 anni.

3 Risultati consolidati e andamento della gestione

3.1 Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

3.2 Eventi di rilievo del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili potrebbe essere impattata da più fenomeni esogeni:

  • cambiamento nel regime delle precipitazioni;
  • competizione per l'uso della risorsa idrica.

L'aggiornamento del piano industriale prevede investimenti per circa 3,9 miliardi di euro nel periodo 2021-2030 per lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Il cambiamento nel regime delle precipitazioni potrebbe comportare una variazione della disponibilità idrica per le principali aste idroelettriche del Gruppo. Il piano industriale comprende investimenti per ottimizzare l'utilizzo della risorsa idrica derivata a scopo idroelettrico (es. pompaggi). Inoltre, il Gruppo è impegnato nello sviluppo di strumenti atti a migliorare le previsioni di precipitazioni e deflussi oltre che nell'elaborazione di analisi e modelli ingegneristici a supporto della programmazione degli impianti idroelettrici sia di medio che di breve termine. La stima della produzione idroelettrica del Gruppo è basata su una media storica di 8 anni, considerando anche il 2022, che ha registrato una eccezionale siccità.

La competizione per l'uso della risorsa idrica potrebbe comportare un aumento della quota di acqua che gli impianti idroelettrici saranno obbligati a rilasciare per renderla disponibile per usi irrigui e potabili.

La produzione da impianti termoelettrici potrebbe essere impattata dall'innalzamento delle temperature per il rischio relativo alle limitazioni al funzionamento degli impianti per difficoltà di raffreddare adeguatamente il ciclo termoelettrico in caso di innalzamento delle temperature estive. Il Gruppo, per mitigare tali rischi monitora costantemente la temperatura delle acque di raffreddamento, nonché, presso alcuni impianti, della temperatura del corso d'acqua a valle dello scarico. Inoltre, il Gruppo ha attive coperture assicurative all risk che coprono anche i danni diretti e indiretti causati da fenomeni naturali. Gli investimenti associati a tali impianti sono pari a circa 1,4 miliardi di euro nel periodo 2021-2030.

La Revisione della Direttiva ETS potrebbe impattare la Business Unit Ambiente. In particolare, i termovalorizzatori potrebbero essere ricompresi nel campo dell'Emissions Trading Scheme in seguito alla revisione della direttiva EU. Il Gruppo si impegna costantemente nel monitoraggio della normativa e la valutazione dei possibili impatti. Inoltre il Gruppo sta sperimentando nuove tecnologie di cattura e sequestro della CO2 emessa dai termovalorizzatori.

Il Gruppo A2A monitora eventuali fenomeni meteorologici estremi (es. alluvioni, frane, bombe d'acqua, trombe d'aria ecc.), i quali potrebbero essere un rischio per gli asset del Gruppo e per la continuità dei business. A tal proposito il Gruppo, per coprirsi da tali eventi ha attivi contratti assicurativi con copertura estesa anche ai danni derivanti da fenomeni naturali. Inoltre, sono presenti procedure atte a gestire in maniera ottimale e tempestiva eventuali fenomeni meteorologici acuti. Infine, in un'ottica di prevenzione, la progettazione e la realizzazione degli impianti (es. eolici e fotovoltaici) tiene conto delle caratteristiche del territorio e della climatologia locale (es. stabilità dei versanti, ventosità, ecc.).

Azioni trasversali di gestione dei rischi climatici

Il Gruppo A2A ha adottato le seguenti azioni di risposta trasversali ai rischi climatici fisici e transition:

  • Governance articolata in un livello strategico (CdA, Comitato Controllo rischi, Comitato ESG e rapporti con i Territori, Comitato Sustainable Finance) e un livello più operativo integrato nel processo di Enterprise Risk Management del Gruppo. Flussi informativi strutturati tra i comitati e le strutture organizzative coinvolte per garantire l'allineamento e la sinergia tra i due livelli del processo;
  • Piano industriale decennale basato sui pilastri della transizione energetica e della economia circolare che comprende investimenti di mitigazione dei cambiamenti climatici e di aumento della resilienza di asset e infrastrutture;
  • adozione di un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 approvato dalla Science Based Targets initiative - SBTi;
  • monitoraggio dei parametri meteorologici e climatici a supporto della programmazione della produzione di breve, medio e lungo termine;

Contesto macroeconomico

Le attività del Gruppo A2A sono sensibili ai cicli congiunturali e alle condizioni economiche generali dei Paesi in cui opera. L'attuale contesto dei mercati dell'energia nel quale A2A si trova ad operare mostra segnali di consolidamento della ripresa economica in corso, anche in esito all'allentamento progressivo

  • ricerca e sperimentazione di tecnologie per la cattura e sequestro della CO2 emessa con i fumi di combustione;
  • procedure e piani di emergenza;
  • diversificazione delle fonti di produzione elettrica e della localizzazione geografica degli asset;
  • analisi di scenario climatico fisico e transition a supporto della Pianificazione strategica e della valutazione dei rischi climatici. Analisi di sensitività degli impatti economico-finanziari dei principali rischi monitorati;
  • monitoraggio delle evoluzioni normative in materia di cambiamenti climatici e transizione energetica, e condivisione dei rischi e delle opportunità ad esse associati tramite specifici Gruppi di lavoro interdisciplinari interni;
  • formazione e sensibilizzazione dei dipendenti con cicli di seminari interni sui temi del cambiamento climatico e dell'ambiente;
  • copertura assicurativa che copre i danni diretti e indiretti causati da eventi naturali.

delle misure restrittive, a suo tempo adottate a livello nazionale ed internazionale, per far fronte all'emergenza COVID-19. Per gli anni a venire le proiezioni macroeconomiche prevedono la prosecuzione della ripresa degli scambi internazionali ed una moderata espansione della domanda interna, che

dovrebbe consentire il graduale recupero del PIL e l'allineamento dei valori, anche con riferimento ai prezzi ed alle marginalità, al Business Plan di A2A.

Il Gruppo A2A, con riferimento alle caratteristiche dei settori in cui opera, è esposto al rischio scenario energetico, ovvero al rischio legato alle variazioni dei prezzi delle materie prime energetiche (energia elettrica, gas naturale) e dei prezzi dei permessi di emissione di CO2 (EUAs). Il rischio di mercato viene mitigato monitorando costantemente l'esposizione netta totale del portafoglio di Gruppo ed agendo sui fattori che ne condizionano maggiormente l'andamento. Vengono definite, ove necessario, idonee strategie di copertura volte a mantenere tale rischio entro i limiti stabiliti, tipicamente tramite coperture a 12 e 24 mesi.

Impatto dello scenario e del climate change sulle poste di bilancio

Impairment test

Il Gruppo, coerentemente con il principio contabile IAS 36, monitora periodicamente la presenza di impairment indicators sulle CGU, tra cui anche quelli relativi ai rischi connessi al cambiamento climatico (evoluzioni normative o dei consumi, modifiche nelle temperature e piovosità etc) e allo scenario energetico.

Come descritto nel paragrafo precedente, l'aggiornamento del piano industriale 2021- 2030 pubblicato nel novembre 2022 e i relativi aggiornamenti di scenario, su cui è basato l'impairment test include nativamente effetti legati al climate change non solo nelle proiezioni degli investimenti ma anche nelle proiezioni economiche al fine di riflettere anche gli eventi recenti in termini, ad esempio, di temperature e piovosità.

Il costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital – WACC) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è determinato come media ponderata del costo del capitale proprio e del costo del capitale di terzi, al netto degli effetti fiscali.

Tale valore viene aggiornato annualmente al fine di riflettere la volatilità e la percezione del rischio corrente, includendo quindi anche aspettative su crescita ed esposizione ai rischi climatici che il mercato di borsa riconosce a ciascun settore. Non sono previsti tassi di crescita positivi oltre l'orizzonte esplicito di Piano.

Lo scenario energetico di riferimento è stato stimato considerando l'evoluzione di domanda e di offerta di lungo periodo, tenendo in considerazione numerose variabili tra le quali: la crescita demografica, lo sviluppo e l'adozione di nuove tecnologie green, le scelte dei consumatori e l'ambizione politica a stimolare la transizione. Di conseguenza ci si attende una progressiva riduzione dei consumi

dei prodotti petroliferi nei prossimi anni, mentre il mercato del gas naturale vede un sostanziale consolidamento della domanda in Italia fino al 2030, a seguito della resilienza del settore termoelettrico e successivamente, complice anche la sempre maggiore penetrazione di politiche di efficienza energetica ed elettrificazione dei consumi una decisa accelerazione nel calo della domanda di metano. La domanda di energia elettrica è vista in crescita, sostenuta da nuove forme di elettrificazione (veicoli elettrici, pompe di calore, elettrolizzatori).

Si segnala che l'unico impianto alimentato a carbone (Monfalcone) è stato interamente svalutato negli anni precedenti.

Accantonamenti, passività e attività potenziali

Il rischio di cambiamento climatico non ha determinato la necessità di iscrivere ulteriori passività potenziali in quanto il Gruppo A2A, come richiesto dal principio, rivede annualmente i rischi, procedendo alla stima del valore attuale degli importi necessari per ottemperare ad obbligazioni potenziali future (es. fondi decommissioning su discariche o impianti termoelettrici). Tale stima è frutto della metodologia utilizzata dal Gruppo anche negli esercizi precedenti che tiene conto dello scenario macroeconomico.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Tra i contratti di vendita, contabilizzati secondo quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo A2A, coerentemente con quanto già svolto negli esercizi precedenti, valuta di volta in volta l'eventuale stima di un accantonamento specifico per i contratti classificabili come onerosi ex IAS 37.

Risultati

consolidati e andamento della gestione

3.1 Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

3.2 Eventi di rilievo del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

3

3.6 Tassonomia

Dopo l'adozione formale del primo Atto Delegato Tecnico del Regolamento UE 2020/852 (cd. Tassonomia), che ha definito la lista di settori e attività economiche in grado di contribuire alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, a giugno 2023 la Commissione Europea ha approvato i rimanenti Atti Delegati, volti a identificare i criteri tecnici e le ulteriori attività in grado di contribuire in maniera sostanziale agli altri quattro obiettivi previsti dal regolamento UE 2020/852.

A partire dall'esercizio 2022, al fine di garantire l'adeguamento alle richieste del Regolamento UE 2020/852, il Gruppo A2A ha implementato una specifica progettualità finalizzata all'individuazione delle attività "ammissibili" ed "allineate" ai sensi del Regolamento stesso.

Come previsto dalla normativa, le analisi sono state condotte al fine di identificare le attività economiche considerate effettivamente ecosostenibili (cd. attività economiche "allineate" alla Tassonomia) e cioè quelle attività che:

  • a) contribuiscono in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali in quanto risultano conformi ai criteri di vaglio tecnico definiti nel Climate Delegated Act;
  • b) non arrecano un danno significativo a nessuno degli altri obiettivi ambientali (cd. DNSH); e
  • c) sono svolte nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia1 .

Tale processo ha portato all'identificazione delle attività "ammissibili" ed "allineate" per il Gruppo ai sensi della Tassonomia per gli obiettivi ambientali di mitigazione dei cambiamenti climatici e di adattamento ai cambiamenti climatici; con riferimento a tali attività, A2A ha consuntivato fatturato, spese in conto capitale e/o spese operative nell'esercizio 2022, che sono riportati all'interno della Dichiarazione consolidata non finanziaria (DNF) 2022 del Gruppo.

Inoltre, dal primo trimestre 2023, data la strategicità dell'informativa, il Gruppo ha deciso di implementare tale rendicontazione su base periodica intra-annuale.

Tale esercizio si è focalizzato inizialmente sui primi due obiettivi relativi alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Nel corso del secondo semestre 2023, il processo sarà integrato con gli ulteriori quattro obiettivi per i quali sono stati pubblicati gli Atti Delegati a giugno 2023.

1 Ai sensi dell'art. 18 del Regolamento UE 2020/852, le garanzie minime di salvaguardia sono "procedure attuate da un'impresa che svolge un'attività economica al fine di garantire che sia in linea con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e dalla Carta internazionale dei diritti dell'uomo."

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

I buoni risultati del primo semestre e il mancato prolungamento nel secondo semestre 2023 del meccanismo di price cap sulle produzioni rinnovabili introdotto nello scorso anno consentono di rivedere positivamente le attese sul 2023.

Si prevede che il Gruppo traguarderà:

  • un Ebitda compreso tra 1,74 e 1,78 miliardi di euro (dal precedente intervallo tra 1,64 e 1,68 miliardi di euro);
  • un Utile Netto Ordinario di Gruppo tra 450 e 470 milioni di euro (dal precedente intervallo tra 390 e 410 milioni di euro).

Elevati livelli di volatilità sui mercati energetici e nuovi provvedimenti normativi costituiscono rischi che potrebbero generare impatti sul Gruppo ad oggi di difficile quantificazione.

Il Gruppo A2A monitora costantemente l'evoluzione del contesto e, come fatto in altre circostanze di volatilità, individua tempestivamente possibili azioni di mitigazione, finalizzate alla maggior tutela della posizione economica e patrimoniale.

3 Risultati consolidati e andamento della gestione

3.1 Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

3.2 Eventi di rilievo del periodo

3.3 Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023

3.4 Impatti conflitto Russia - Ucraina

3.5 Climate change

3.6 Tassonomia

3.7 Evoluzione prevedibile della gestione

4

Scenario e Mercato

4.1 Quadro macroeconomico

Consuntivo

Nel corso dei primi mesi del 2023 l'attività economica mondiale è cresciuta più del previso nonostante un contesto di debolezza dell'economia mondiale e del commercio internazionale connesso con la perdurante incertezza geopolitica legata alla guerra in Ucraina ed all'inflazione a livelli elevati. Alla crescita hanno contribuito la riapertura dell'economia cinese con la cessazione della strategia zero-COVID nonché la capacità di tenuta del mercato del lavoro statunitense a fronte del significativo inasprimento della politica monetaria. Nel complesso, la crescita stimata del PIL mondiale è salita ad un tasso di poco superiore al 3% nel primo trimestre 2023 (Fonte: OCSE) con risultati contrastanti tra i diversi paesi.

Per quanto concerne le economie avanzate il PIL degli Stati Uniti, nel primo trimestre del 2023, ha registrato un tasso di crescita del +0,3% rispetto al +0,6% dei tre mesi precedenti, con un ampio contributo negativo delle scorte che ha controbilanciato l'accelerazione dei consumi. In Cina, nel primo trimestre di quest'anno, il PIL è salito del +2,2%, in forte accelerazione dal +0,6% di fine 2022 (+3,0% la crescita nella media del 2022). Il traino alla crescita è stato fornito principalmente dal settore dei servizi che ha più che compensato una marginale decelerazione dell'industria.

Nel primo trimestre dell'anno il PIL dell'Area Euro è aumentato del +0,1% in termini reali dopo la stazionarietà di fine 2022 (Fonte: Eurostat). Il calo dei prezzi dell'energia, l'allentamento delle strozzature dal lato dell'offerta e le misure di bilancio a favore di famiglie e imprese hanno contribuito alla tenuta dell'economia. Tra i principali paesi, Spagna e Francia sono cresciute più della media dell'Area Euro (rispettivamente +0,5% e +0,2%), mentre la Germania ha segnato un calo del -0,3%. I dati resi disponibili dall'Eurostat segnalano, per il secondo trimestre del 2023, la prosecuzione di una crescita positiva nell'Area Euro, anche se moderata.

Nel primo trimestre di quest'anno, dopo un lieve calo a fine 2022, è proseguita la fase di espansione dell'economia italiana che fa registrare una crescita del PIL del +0,6% (Fonte: Istat). L'aumento del PIL è stato sostenuto interamente dalla domanda interna che ha apportato un contributo positivo (+0,7%) mentre la domanda estera netta ha fornito un contributo lievemente negativo (-0,1%) così come le scorte (-0,1%).

Secondo la stima preliminare resa nota da Eurostat, l'inflazione nell'Area Euro dovrebbe attestarsi al +5,5% nel mese di giugno, in calo rispetto al +6,1% di maggio. Analizzando le principali componenti dell'inflazione i prodotti alimentari, gli alcolici ed il tabacco dovrebbero registrare il tasso annuo più elevato a giugno (+11,7% rispetto al +12,5% di maggio), seguiti dai beni industriali non energetici (+5,5% rispetto al +5,8% a maggio) e dai servizi (+5,4% contro +5,0% di maggio). Per contro la componente energia evidenzia un tasso negativo (-5,6% contro -1,8% di maggio). Nella media d'anno l'inflazione acquisita è pari al +7,1%.

In Italia, secondo le stime preliminari dell'ISTAT, nel mese di giugno 2023 l'inflazione ha registrato una variazione nulla su base mensile e un incremento del +6,4% su base annua (dal

+7,6% del mese precedente). La decelerazione del tasso di inflazione si deve al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +20,3% a +8,4%) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +13,2% a +11,9%). Nella media d'anno l'inflazione acquisita è pari al +8,2%.

Come nelle attese, è proseguita la stretta della politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) che, nella riunione di giugno, ha aumentato i tassi di interesse di 25 punti base portando il tasso di riferimento al 4%. Infine, il Consiglio direttivo della BCE ha inoltre confermato che porrà fine ai reinvestimenti nell'ambito del Programma di acquisto di attività finanziarie (APP) a partire da luglio 2023. La Federal Reserve ha cambiato rotta e ha deciso di sospendere la stretta monetaria iniziata a marzo 2022. Nella riunione di giungo, la banca centrale statunitense non ha modificato i tassi di interesse e ha confermato il tasso di riferimento che resta fissato in un intervallo compreso tra il 5% e il 5,25%.

Da gennaio 2023, la medesima politica monetaria attuata sia negli Stati Uniti che nell'Area Euro, ha favorito la sostanziale stabilità del cambio euro-dollaro. Nella media del primo semestre 2023 il tasso di cambio EUR/USD è stato pari a 1,07 dollari, in diminuzione dell'1,2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.

Le prospettive

A fronte delle conseguenze del conflitto in Ucraina e delle politiche monetarie restrittive l'economia globale continua ad essere caratterizzata da un clima di incertezza che incide sulla volatilità dei prezzi delle materie prime e frena l'attività produttiva e il commercio internazionale. L'incertezza sulle prospettive globali è accentuata dalle possibili ripercussioni dei recenti episodi di dissesto bancario. Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso la stima sull'economia mondiale per il 2023 e il 2024. Secondo l'aggiornamento trimestrale del World Economic Outlook, la crescita globale rallenterà dal +3,4% del 2022 al +2,8% nel 2023, per poi risalire al +3,0% nel 2024. Entrambe le previsioni sono state riviste in calo di 0,1 punti percentuali rispetto alle precedenti.

Per quanto concerne le economie avanzate, il rallentamento sarà più pronunciato, dal +2,7% del 2022 al +1,3% nel 2023 e al +1,4% nel 2024. L'attuale previsione è influenzata dalle politiche monetarie restrittive necessarie per ridurre l'inflazione, dal peggioramento delle condizioni finanziarie, dal conflitto in corso in Ucraina e dalla crescente frammentazione geoeconomica. La crescita negli Stati Uniti rallenterà dal +2,1% del 2022 al +1,6% nel 2023 e al +1,1% nel 2024 (+0,2 e +0,1 punti percentuali rispetto alla stima precedente). La Cina dovrebbe crescere del +5,2% quest'anno e del +4,5% il prossimo grazie alla revoca della politica zero-COVID del governo. I mercati emergenti e le economie in via di sviluppo, dopo il +4,0% del 2022, sono attesi in crescita del +3,9% quest'anno e del +4,2% nel prossimo (-0,1% e +0,0% rispetto a gennaio).

Gli esperti dell'Eurosistema nel mese di giugno hanno rivisto lievemente al ribasso le proiezioni per l'economia dell'Area Euro, per quest'anno e il prossimo, indicando un tasso di crescita del

+0,9% nel 2023 e del +1,5% nel 2024. Nel confronto con le ipotesi formulate a marzo, l'impatto sulla crescita esercitato dall'inasprirsi delle condizioni di offerta del credito dovrebbe essere lievemente più negativo nel 2023 e sostanzialmente invariato nel 2024.

Per quanto concerne l'Italia, secondo le stime di Banca d'Italia, dopo la ripresa nel primo trimestre del 2023 (+0,6%), l'attività economica dovrebbe espandersi in misura contenuta nel prossimo biennio, frenata dagli effetti del peggioramento delle condizioni di finanziamento. In media d'anno il PIL dovrebbe aumentare del +1,3% nel 2023 e del +1,0% nel 2024. Rispetto alle proiezioni pubblicate in gennaio, la crescita del PIL è stata rivista al rialzo nel 2023, grazie a un andamento migliore delle attese, e al ribasso nel 2024, principalmente per via di un più forte deterioramento delle condizioni finanziarie. I consumi delle famiglie, dopo la caduta registrata alla fine dello scorso anno, si dovrebbero espandere a ritmi simili a quelli del PIL. Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere gradualmente dal 7,9% nella media del 2023 al 7,8% nel 2024.

In base alle proiezioni macroeconomiche di giugno, gli esperti dell'Eurosistema si attendono che l'inflazione per l'Area Euro si attesti in media al +5,4% nel 2023 e al +3,0% nel 2024, per riflettere la flessione dei corsi dei beni energetici e l'attenuazione delle spinte inflazionistiche.

Per quanto riguarda l'Italia l'indice dei prezzi al consumo dovrebbe attestarsi al +6,1% nella media di quest'anno e diminuire al +2,3% nel 2024. Tale discesa dovrebbe riflettere principalmente il netto ridimensionamento del contributo delle componenti più volatili, connesso con la riduzione dei prezzi

delle materie prime. L'inflazione di fondo dovrebbe rimanere ancora elevata nel corso di quest'anno, per ridursi nel prossimo anno coerentemente con una trasmissione graduale dei minori costi dell'energia. Rispetto alle previsioni pubblicate in gennaio l'inflazione al consumo è stata rivista al ribasso quest'anno e il prossimo di circa 0,3 punti percentuali principalmente per la discesa dei corsi energetici: più rapida di quanto ipotizzato in precedenza.

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE), ha segnalato che le decisioni future assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finché necessario. In particolare, le misure che saranno adottate dal Consiglio direttivo sui tassi di riferimento continueranno ad essere basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione, sulla dinamica dell'inflazione di fondo e sull'intensità della trasmissione della politica monetaria. Sulla stessa linea, la Federal Reserve riprenderà la stretta monetaria con almeno altri due rialzi di 25 punti base prima della fine dell'anno. Il tasso di riferimento dovrebbe poi scendere sotto il 4,5% nel 2024 e stabilizzarsi al 2,5% nel lungo termine.

Le proiezioni formulate dagli esperti della BCE, in un contesto di restringimento del differenziale dei tassi di interesse con gli Stati Uniti che ha portato ad un apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro, vedono il tasso di cambio EUR/USD più forte di circa l'8% rispetto a quanto ipotizzato nelle previsioni di marzo, e la moneta unica attestarsi a 1,08 dollari in media nel 2023 e 1,09 nel 2024.

4 Scenario e Mercato

4.1 Quadro macroeconomico

4.2 Andamento del mercato energetico

4.2 Andamento del mercato energetico

Energia Elettrica

Per quanto attiene lo scenario del mercato elettrico nazionale il fabbisogno netto di energia elettrica in Italia nei primi cinque mesi del 2023 è stato pari a 125.079 GWh, in contrazione del -4,5% rispetto al fabbisogno del corrispondente periodo 2022 (fonte: Terna); in termini destagionalizzati e corretti per calendario e temperatura la variazione è pari a -4,1%. Il suddetto fabbisogno è stato soddisfatto per il 48,1% da fonti non rinnovabili, per il 33,6% da fonti rinnovabili e per la restante quota dall'import. Nei primi cinque mesi del 2023 si registra una variazione del saldo con l'estero in notevole aumento (+30,5%) rispetto al medesimo periodo del 2022.

La produzione netta di energia nei primi cinque mesi del 2023 è stata pari a 103.223 GWh, in contrazione del 9,9% rispetto al corrispondente periodo del precedente anno. La produzione da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) ha evidenziato un aumento dell'1,4% rispetto all'esercizio precedente, attestandosi a 41.999 GWh. Nello specifico la fonte fotovoltaica è in aumento del 2,7%, mentre risultano in diminuzione quella eolica (-0,5%) e quella geotermica (-3,8%); la fonte idroelettrica evidenzia un aumento dell'8,8% per effetto dell'elevata idraulicità di maggio. In diminuzione la produzione termoelettrica, che evidenzia un -15,5% rispetto ai primi cinque mesi del 2022 e si attesta a 67.369 GWh. La produzione nazionale, al netto dei consumi da pompaggio, ha coperto l'82,5% della richiesta di energia elettrica mentre le importazioni nette hanno soddisfatto la restante parte.

Il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) Base Load nel primo semestre 2023 evidenzia un decremento del -45,2% rispetto al corrispondente periodo 2022 attestandosi a 136,3 €/MWh. La dinamica risulta guidata prevalentemente da una significativa contrazione dei costi del gas cui il prezzo dell'energia elettrica è correlato. Il PUN a gennaio 2023 si attesta a 174,5 €/MWh, per poi scendere progressivamente, in corrispondenza del calo dei prezzi del gas, ed attestarsi a 105,3 €/MWh nel mese di giugno. Quotazioni medie in contrazione anche per il prezzo nelle ore di alto carico (PUN Peak Load) con un valore che si attesta a 145,8 €/MWh (-45,5% rispetto al primo semestre 2022). Il prezzo medio nelle ore a basso carico (PUN Off-Peak) si attesta a 131,0 €/MWh, con una diminuzione del -45,0% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Per l'intero anno 2023 le curve forward indicano prezzi di PUN Base Load con valori medi prossimi a 135,2 €/MWh.

Gas Naturale

Le dinamiche osservate nel mercato del gas italiano si inseriscono nello scenario connotato dal conflitto Russia-Ucraina riflettendo gli effetti diretti e indiretti prodotti sulla domanda internazionale, sui flussi e sui prezzi della materia prima. Nel primo semestre 2023 i consumi di gas naturale in Italia scendono a 33.192 milioni di mc (-15,2%), riportandosi al di sotto dei livelli del 2020 che era stato caratterizzato dall'avvio dell'emergenza sanitaria da Covid-19. La flessione

interessa l'intero semestre risultando più marcata nel primo trimestre per effetto dell'inverno mite (fonte: Snam Rete Gas). Si riducono i consumi nel settore industriale e civile, con volumi pari rispettivamente a 5.884 milioni di mc (-10,7%) e 15.559 milioni di mc (-14,7%). Diminuiscono i consumi anche nel settore termoelettrico, in modo più marcato, attestandosi a 9.894 milioni di mc (-22,7%).

Dal lato offerta, in corrispondenza di una minore domanda e di una produzione nazionale con un peso sempre più marginale, si osserva un calo delle importazioni di gas naturale, scese a 31.881 milioni di mc (-11,6%), che hanno rappresentato il 95,7% del fabbisogno nazionale al netto dell'andamento dello stoccaggio. La produzione nazionale, che ha soddisfatto la parte restante, si attesta a 1.427 milioni di mc (-6,8%).

Per quanto concerne le quotazioni, il prezzo medio del gas al PSV nel primo semestre 2023 scende rispetto ai livelli record dell'anno precedente e si attesta a 47,3 €/MWh, in diminuzione del -51,6% rispetto al primo semestre 2022. Il PSV, con un valore di 68,4 €/MWh a gennaio 2023, prosegue il trend ribassista e si attesta a 33,1 €/MWh nel mese di giugno. Analoghe le dinamiche dei prezzi sui principali hub europei: il prezzo medio del gas al TTF nel primo semestre 2023 è stato pari a 44,6 €/MWh, in contrazione del -53,4% rispetto al corrispondente periodo del 2022.

L'andamento delle rispettive quotazioni ha determinato un differenziale PSV-TTF per il periodo in esame pari a 2,75 €/MWh, in sensibile aumento rispetto al differenziale del primo semestre del 2022 (pari a 2,17 €/MWh). Le quotazioni del gas sui principali mercati europei sono previste in diminuzione nel 2023, con un prezzo medio atteso del gas al TTF pari a 42,5 €/MWh e al PSV pari a 44,4 €/MWh; le rispettive curve forward evidenziano un differenziale PSV-TTF positivo e nell'intorno di 1,82 €/MWh.

Petrolio e carbone

Nel primo semestre del 2023 le quotazioni del petrolio presentano un valore medio pari a 80,1 \$/bbl, in contrazione del -23,3% rispetto a quanto consuntivato nel medesimo periodo dell'anno precedente. La dinamica ribassista si evidenzia lungo tutto il periodo con la sola eccezione del mese di aprile, partendo da una quotazione di gennaio pari a 83,9 \$/bbl per assestarsi a 75,0 \$/bbl nel mese di giugno. Nel primo semestre 2023 la dinamica ribassista delle quotazioni espresse in €/bbl (-22,7%) risulta del medesimo tenore per effetto della stabilità della moneta unica nei confronti del dollaro. Per l'anno 2023 le curve forward del petrolio indicano prezzi con valori medi prossimi a 77,2 \$/bbl.

L'Energy Information Administration (EIA) ha comunicato che la domanda globale di petrolio nel secondo trimestre del 2023 è stata in media di 100,8 milioni di barili al giorno, sostanzialmente in linea con quanto consuntivato nel primo trimestre. L'EIA

prevede che nel 2023 la domanda globale di petrolio resterà sostanzialmente stabile attestandosi a 101,0 milioni di barili al giorno. La domanda globale di petrolio dovrebbe poi crescere attestandosi a 102,7 milioni di barili al giorno nel 2024 trainata principalmente dalla crescita nei paesi non OCSE, soprattutto India e Cina. Tuttavia queste previsioni sono soggette a molte incertezze tra le quali i futuri trend di sviluppo economico globale e le continue tensioni geopolitiche.

La produzione di greggio dei paesi membri dell'OPEC è stata in media di 28,4 milioni di barili al giorno nel secondo trimestre del 2023. L'EIA prevede che la produzione media di greggio OPEC diminuirà a 28,1 milioni di barili al giorno nel 2023, per effetto dei recenti tagli alla produzione, e aumenterà a 28,4 milioni di barili al giorno nel 2024. La produzione di greggio statunitense è stata in media di 12,56 milioni di barili al giorno nel secondo trimestre del 2023. Le previsioni dell'EIA sono di un incremento che raggiungerà una media di 12,6 milioni di barili

al giorno nel 2023 e salirà a 12,8 milioni di barili al giorno nel 2024: la più alta produzione di greggio statunitense mai registrata. Considerato il ruolo della Russia nella produzione di greggio a livello mondiale le previsioni circa l'evoluzione dei quantitativi di produzione nonché l'eventuale utilizzo delle riserve strategiche potrebbero subire significative variazioni in relazione all'evoluzione della crisi ucraina.

Diminuisce anche il carbone che, partendo dalla quotazione di gennaio 2023 pari a 165,2 \$/tonn, si contrae progressivamente per assestarsi nel mese di giugno ad un valore pari a 120,2 \$/tonn. La quotazione nella media del primo semestre 2023 è pari a 137,3 \$/tonn con una diminuzione del -51,7% rispetto a quanto consuntivato nel corrispondente periodo dell'anno precedente (284,4 \$/tonn). La sostanziale stabilità dell'euro nei confronti del dollaro mantiene pressoché invariata la dinamica ribassista delle quotazioni espresse in euro (-51,5%). Per l'anno 2023 le curve forward indicano prezzi con valori medi prossimi a 127,9 \$/tonn.

4 Scenario e Mercato

4.1 Quadro macroeconomico

4.2 Andamento del mercato energetico

5

Risultati per settore di attività

5.1 Risultati per settore di attività

Business Unit Generazione e Trading

L'attività della Business Unit Generazione e Trading è relativa alla gestione portafoglio impianti di generazione1 del Gruppo con il duplice scopo di massimizzare la disponibilità e l'efficienza degli impianti, minimizzando i costi di esercizio e manutenzione (O&M) e di massimizzare il profitto derivante dalla gestione del portafoglio energetico attraverso l'attività di compravendita di energia elettrica, di combustibili (gassosi e non gassosi) e di titoli ambientali sui mercati all'ingrosso nazionali ed esteri. Rientra nell'ambito della Business Unit anche l'attività di trading sui mercati nazionali ed esteri di tutte le commodities energetiche (gas, energia elettrica, titoli ambientali).

Business Unit Mercato

L'attività della Business Unit Mercato è finalizzata alla vendita al dettaglio di energia elettrica e di gas naturale ai clienti del mercato libero e alla commercializzazione ai clienti serviti in regime di tutela. Inoltre, si occupa di fornire servizi di efficienza energetica e di mobilità elettrica.

Business Unit Ambiente

L'attività della Business Unit Ambiente è relativa alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, dalla raccolta e spazzamento, al trattamento, smaltimento e recupero di materia ed energia.

In particolare, l'attività di raccolta e spazzamento si riferisce prevalentemente alla pulizia delle strade e al prelievo dei rifiuti per il trasporto a destinazione.

Il trattamento dei rifiuti, invece, costituisce l'attività svolta in centri dedicati per la trasformazione dei rifiuti al fine di renderli idonei al recupero di materia.

L'attività di smaltimento dei rifiuti urbani e speciali in impianti di combustione o in discarica assicura l'eventuale recupero energetico mediante la termovalorizzazione o sfruttamento del biogas.

Nella Business Unit Ambiente, infine, sono confluite le attività svolte all'estero di fornitura di know how e tecnologie per la realizzazione di impianti di pre-trattamento rifiuti.

Business Unit Smart Infrastructures

La Business Unit Smart Infrastructures svolge attività di sviluppo e gestione delle infrastrutture funzionali alla molteplicità dei servizi che il Gruppo fornisce, puntando su tecnologia e innovazione.

In particolare, l'attività della Business Unit riguarda prevalentemente lo sviluppo e la gestione tecnico-operativa delle reti di distribuzione di energia elettrica, di trasporto e distribuzione di gas naturale, il relativo servizio di misura, caratterizzato da importanti evoluzioni dal punto di vista tecnologico grazie all'utilizzo di contatori intelligenti. Gestisce l'intero ciclo idrico integrato (captazione delle acque, gestione degli acquedotti, distribuzione idrica, gestione di reti fognarie, depurazione). L'attività è inoltre finalizzata alla vendita di calore e di elettricità prodotti da impianti di cogenerazione (prevalentemente di proprietà del Gruppo), mediante reti di teleriscaldamento e assicura le attività di operation and maintenance delle centrali di cogenerazione e delle reti di teleriscaldamento. Sono altresì incluse le attività relative al servizio di gestione di impianti di riscaldamento di proprietà di terze parti (servizi di gestione calore).

La Business Unit Smart Infrastructures, inoltre, sviluppa infrastrutture nel campo delle telecomunicazioni, progetta soluzioni e applicazioni finalizzate alla realizzazione di nuovi modelli di città e territorio e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Si segnala che dal gennaio 2021 la Business Unit sviluppa e gestisce gli impianti di illuminazione pubblica e di regolazione del traffico; realizza e gestisce, infine, una rete di infrastrutture di ricarica funzionali all'elettrificazione dei trasporti.

Corporate

I servizi di Corporate comprendono le attività di guida, indirizzo strategico, coordinamento e controllo della gestione industriale, nonché i servizi a supporto del business e delle attività operative (esempio: servizi amministrativi e contabili, legali, di approvvigionamento, di gestione del personale, di information technology, di comunicazione, servizi di fonia fissa e mobile, etc.) i cui costi, al netto di quanto riaddebitato per competenza alle singole Business Units in base ai servizi resi, rimangono in carico alla Corporate.

1 Potenza installata complessivamente pari a 9,6 GW.

Di seguito, si riporta una sintesi dei principali dati economici per aree di attività:

Risultati per aree di attività primo semestre 2023

milioni di euro Generazione
e Trading
Mercato Ambiente Smart
Infrastructures
Corporate Elisioni e
rettifiche
Totale
Ricavi di vendita e prestazioni 6.137 3.827 699 759 148 (3.666) 7.904
Altri ricavi e proventi 25 9 21 31 14 (15) 85
Totale ricavi 6.162 3.836 720 790 162 (3.681) 7.989
Costi operativi 5.807 3.683 334 462 103 (3.681) 6.708
Costi per il personale 48 31 183 58 81 - 401
Margine operativo lordo 307 122 203 270 (22) - 880
Ammortamenti, accantonamenti
e svalutazioni
124 67 71 135 36 - 433
Risultato operativo netto 183 55 132 135 (58) - 447
Investimenti 97 42 76 256 23 - 494

Risultati per aree di attività primo semestre 2022

milioni di euro Generazione
e Trading
Mercato Ambiente Smart
Infrastructures
Corporate Elisioni e
rettifiche
Totale
Ricavi di vendita e prestazioni 7.856 3.814 698 739 152 (3.576) 9.683
Altri ricavi e proventi 34 8 16 37 7 (7) 95
Totale ricavi 7.890 3.822 714 776 159 (3.583) 9.778
Costi operativi 7.623 3.785 330 445 98 (3.583) 8.698
Costi per il personale 46 29 177 55 74 - 381
Margine operativo lordo 221 8 207 276 (13) - 699
Ammortamenti, accantonamenti
e svalutazioni
114 68 32 131 26 - 371
Risultato operativo netto 107 (60) 175 145 (39) - 328
Investimenti 63 31 104 241 24 - 463

5 Risultati per settore di attività

5.1 Risultati per settori di attività

5.2 Business Unit Generazione e Trading

5.3 Business Unit Mercato

5.4 Business Unit Ambiente

5.5 Business Unit Smart Infrastructures

5.6 Corporate

5.2 Business Unit Generazione e Trading

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit Generazione e Trading:

307 mln € Ebidta

+38,9% rispetto al 2022

312

GWh Produzione impianti a carbone

(+149,6% vs 2022)

389

GWh Produzioni fotovoltaico ed eolico

(+63,4% vs 2022)

136

€/MWh Prezzo unico nazionale

(-45% vs 2022)

97

mln € Investimenti

63 milioni nel 2022 (+54%)

4.678

GWh Produzione termoelettrica da altri impianti

(-26,4% vs 2022)

1.422

GWh Produzioni idroelettriche

(+3,9% vs 2022)

-10

€/MWh Clean spark spread (1 €/MWh nel 2022)

Dati operativi

30 06 2023 30 06 2022 Variazione % 2023/2022
4.990 6.477 (1.487) (23,0%)
3.605 5.918 (2.313) (39,1%)
1.073 434 639 147,2%
312 125 187 149,6%
1.811 1.607 204 12,7%
1.422 1.369 53 3,9%
200 195 5 2,6%
189 43 146 n.s.
6.801 8.084 (1.283) (15,9%)

I volumi prodotti nel primo semestre 2023, pari a 6.801 GWh, risultano in diminuzione del 15,9%.

In particolare, la produzione termoelettrica del periodo si è attestata a 4.990 GWh, in contrazione del 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (6.477 GWh al 30 giugno 2022). Le minori produzioni delle centrali a Ciclo Combinato dovute alla minore domanda contendibile e alle maggiori importazioni (-39,1%) sono state in parte compensate dai maggiori volumi generati dagli impianti a carbone e olio nel primo semestre dell'anno in corso per rispondere alla richiesta di massimizzazione della produzione da impianti non alimentati a gas.

Le produzioni da fonti rinnovabili, invece, sono state pari a 1.811 GWh e risultano in incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+12,7%) grazie ai nuovi impianti eolici e fotovoltaici dei perimetri 3 e 4 New acquisite nel corso del 2022.

Dati economici

milioni di euro 01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Variazione % 2023/2022
Ricavi 6.162 7.890 (1.728) (21,9%)
Costi operativi (5.807) (7.623) 1.816 (23,8%)
Costo del personale (48) (46) (2) 4,3%
Margine Operativo Lordo 307 221 86 38,9%
% su Ricavi 5,0% 2,8%
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni (124) (114) (10) 8,8%
Risultato Operativo Netto 183 107 76 71,0%
% su Ricavi 3,0% 1,4%
Investimenti 97 63 34 54,0%
FTE 1.072 1.051 21 2,0%

I ricavi del primo semestre 2023 si sono attestati a 6.162 milioni di euro, in riduzione di 1.728 milioni di euro (-21,9%) rispetto ai primi sei mesi dell'esercizio precedente sia per i minori volumi venduti e intermediati di elettricità sia per i minori prezzi unitari.

I costi operativi del periodo sono stati pari a 5.807 milioni di euro, in diminuzione del 23,8% milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 a seguito della diminuzione dei costi di approvvigionamento delle materie prime energetiche. I costi di manutenzione e di esercizio, invece, hanno registrato un aumento di 12 milioni di euro per l'acquisizione dei nuovi impianti fotovoltaici ed eolici, per il maggior funzionamento degli impianti di Monfalcone e San Filippo e per l'adeguamento dell'indice Istat dei canoni di derivazione.

I costi del personale sono stati pari a 48 milioni di euro, in incremento di 2 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2022 (+4,3%). Tale variazione è stata determinata in parte dall'aumento degli FTE (+48 FTE) per le variazioni di perimetro e per il potenziamento delle strutture per lo sviluppo e la gestione delle energie rinnovabili ed in parte dall'aumento di costo unitario di quasi +2% per incrementi retributivi (contratti collettivi, maggiorazioni ed indennità e azioni di politica retributiva).

5

Risultati per settore di attività

5.1 Risultati per settori di attività

5.2 Business Unit Generazione e Trading

5.3 Business Unit Mercato

5.4 Business Unit Ambiente

5.5 Business Unit Smart Infrastructures

5.6 Corporate Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Generazione e Trading è risultato pari a 307 milioni di euro in incremento di 86 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 (+39%). Al netto delle componenti non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (5 milioni di euro nel primo semestre 2023, effetto nullo nel medesimo periodo del 2022) il Margine Operativo Lordo Ordinario risulta in aumento di 81 milioni di euro.

La variazione positiva è principalmente riconducibile a:

  • strategie di copertura, principalmente sulle fonti termoelettriche (CCGT e Carbone) che hanno permesso di controbilanciare la riduzione dello scenario energetico;
  • maggiori produzioni dell'impianto a carbone di Monfalcone;
  • contributo degli impianti fotovoltaici ed eolici di nuova acquisizione.

Gli impatti positivi sono stati in parte compensati da una contrazione della marginalità sui mercati dei servizi ancillari (MSD) per minori richieste da parte di Terna e dal minor apporto delle produzioni termoelettriche a ciclo combinato.

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono stati complessivamente pari a 124 milioni di euro (114 milioni di euro al 30 giugno 2022). La variazione è legata per 8 milioni di euro a maggiori ammortamenti per il consolidamento delle società del comparto rinnovabili di nuova acquisizione e per gli investimenti effettuati nel periodo luglio 2022 – giugno 2023 e per 2 milioni di euro ai maggiori accantonamenti a fondo rischi al netto dei rilasci.

In conseguenza delle dinamiche sopra esposte, il Risultato Operativo Netto si è attestato a 183 milioni di euro (107 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Nel periodo in esame gli Investimenti sono risultati pari a circa 97 milioni di euro e hanno riguardato per circa 27 milioni di euro interventi di manutenzione straordinaria, di cui 17 milioni di euro presso gli impianti termoelettrici e 8 milioni di euro presso i nuclei idroelettrici del Gruppo.

Sono stati effettuati inoltre interventi di sviluppo per complessivi 69 milioni di euro, di cui 31 milioni di euro relativi ad impianti fotovoltaici ed eolici (principalmente impianto di Matarocco) finalizzati ad accelerare la crescita delle fonti rinnovabili del Gruppo e 37 milioni di euro per interventi su impianti termoelettrici (motori endotermici a Cassano e upgrade turbine a gas degli impianti a ciclo combinato di Piacenza) mirati a garantire flessibilità, copertura dei picchi di domanda e bilanciamento del fabbisogno energetico della rete elettrica.

5.3 Business Unit Mercato

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit Mercato:

122 mln € Ebidta

8 milioni nel 2022

11.146

GWh Vendite energia elettrica (+6,6% vs 2022)

1.940

(#/1000) POD Clienti mercato retail ele mercato libero: 1.209 POD

(+16,7% rispetto al 2022)

42 mln € Investimenti 31 milioni nel 2022

1.634

Mmc Vendita gas (+7,1% vs 2022)

1.561

(#/1000) PDR Clienti mercato retail gas mercato libero: 1.066 PDR

(+7,5% rispetto al 2022)

Dati operativi

Energia elettrica 30 06 2023 30 06 2022 Variazione % 2023/2022
Vendite Energia Elettrica
Vendite Energia Elettrica Mercato Libero (GWh) 8.857 9.209 (352) (3,8%)
Vendite Energia Elettrica in regime di Maggior Tutela (GWh) 277 383 (106) (27,7%)
Vendite Energia Elettrica Tutele Graduali (GWh) 555 492 63 12,8%
Vendite Energia Elettrica Mercato Salvaguardia (GWh) 1.457 375 1.082 n.s.
Totale Vendite Energia Elettrica (GWh) 11.146 10.459 687 6,6%
POD Energia Elettrica
POD Energia Elettrica Mercato Libero (#/1000) 1.209 1.036 173 16,7%
POD Energia Elettrica Tutele Graduali (#/1000) 461 44 417 n.s.
POD Energia Elettrica in regime di Maggior Tutela (#/1000) 270 348 (78) (22,4%)
Totale POD Energia Elettrica (#/1000) 1.940 1.428 512 35,9%
Gas 30 06 2023 30 06 2022 Variazione % 2023/2022
Vendite Gas
Vendite Gas Mercato Libero (Mmc) 1.448 1.260 188 14,9%
Vendite Gas in regime di Maggior Tutela (Mmc) 186 266 (80) (30,1%)
Totale Vendite Gas (Mmc) 1.634 1.526 108 7,1%
PDR Gas
PDR Gas Mercato Libero (#/1000) 1.066 992 74 7,5%
PDR Gas in regime di Maggior Tutela (#/1000) 496 581 (85) (14,6%)
Totale PDR Gas (#/1000) 1.562 1.573 (11) (0,7%)

Le quantità sono riportate al lordo delle perdite.

La numerica POD e PDR è relativa al mercato mass market.

Nei primi sei mesi del 2023 la Business Unit Mercato ha registrato 11.146 GWh di vendita di energia elettrica, in crescita del 6,6% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. L'incremento è legato prevalentemente al maggior contributo del Servizio Tutele Graduali e all'acquisizione, tramite aggiudicazione di asta, dei clienti soggetti al regime di salvaguardia e al maggior contributo del Servizio Tutele Graduali.

Le vendite gas, pari a 1.634 milioni di mc, evidenziano una crescita del +7,1% rispetto ai primi sei mesi del 2022 riconducibile al settore dei grandi clienti.

Con riferimento ai punti di fornitura, si segnala l'aumento del numero dei POD relativi al mercato elettricità del +35,9% grazie alle aggiudicazioni a base d'asta, dall'aprile del 2023, del Servizio di Tutele Graduali per microimprese.

In generale, grazie anche alle azioni di sviluppo commerciale intraprese, i punti di fornitura serviti di elettricità e gas hanno raggiunto complessivamente quota 3,5 milioni di unità (+17% rispetto al 2022), di cui 1,9 milioni relativi al mercato elettrico e 1,6 milioni al mercato gas.

Dati economici

milioni di euro 01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Variazione % 2023/2022
Ricavi 3.836 3.822 14 0,4%
Costi operativi (3.683) (3.785) 102 (2,7%)
Costo del personale (31) (29) (2) 6,9%
Margine Operativo Lordo 122 8 114 n.s.
% su Ricavi 3,2% 0,2%
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni (67) (68) 1 (1,5%)
Risultato Operativo Netto 55 (60) 115 n.s.
% su Ricavi 1,4% (1,6%)
Investimenti 42 31 11 35,5%
FTE 1.034 967 67 6,9%

I ricavi si sono attestati a 3.836 milioni di euro (3.822 milioni di euro al 30 giugno 2022). La variazione è riconducibile prevalentemente all'aumento delle quantità vendute di gas ed energia elettrica, in parte compensato dalla diminuzione dei prezzi unitari dell'elettricità.

I costi operativi del primo semestre 2023 sono stati pari a 3.683 milioni di euro, in diminuzione di 102 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2022 a seguito della contrazione dei costi di approvvigionamento delle materie prime energetiche, parzialmente compensata da incrementi di costi a supporto dello sviluppo e della gestione della clientela (in particolare costi ICT, canali indiretti e marketing).

I costi del personale si sono attestati a 31 milioni di euro (29 milioni di euro nel primo semestre 2022), principalmente a seguito dell'incremento degli FTE, pari a 1.034 unità (967 FTE al 30 giugno 2022). La variazione è legata alle maggiori assunzioni effettuate per il potenziamento, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del business, delle strutture organizzative (in particolare area Customer Service). I costi unitari sono aumentati del 2% a seguito di incrementi retributivi.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Mercato si è attestato a 122 milioni di euro (8 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Al netto delle componenti non ricorrenti (-1 milione di euro nel primo semestre 2023 e +1 milione euro nell'analogo periodo del 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario risulta in aumento di 116 milioni di euro.

La crescita di marginalità del primo semestre del 2023 rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente è riconducibile a:

  • marginalità unitaria positiva che recupera integralmente la contrazione registrata nel primo semestre 2022 principalmente per la differente distribuzione temporale della marginalità delle vendite a prezzo fisso, confermando le ipotesi di margine contrattuale complessivo su base annuale o biennale;
  • positivo contributo del segmento grandi clienti;
  • maggiori volumi venduti di energia elettrica ai clienti in regime di salvaguardia;
  • aumento della base clienti del mercato mass-market.

In generale, il confronto con l'anno precedente beneficia di un progressivo ritorno alla normalità dei mercati dell'energia rispetto all'eccezionalità registrata nell'anno 2022, con un recupero della redditività superando i livelli raggiunti nel primo semestre 2021.

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono stati complessivamente pari a 67 milioni di euro (68 milioni di euro nel primo semestre 2022): i minori accantonamenti per svalutazione crediti (- 8 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente sono stati quasi totalmente compensati dai maggiori ammortamenti per gli investimenti relativi al periodo luglio 2022 – giugno 2023.

In conseguenza delle dinamiche sopra esposte, il Risultato Operativo Netto risulta pari a 55 milioni di euro (negativo per 60 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Gli Investimenti del primo semestre del 2023 si sono attestati a 42 milioni di euro. Tali investimenti hanno riguardato:

  • il comparto energy retail con 38 milioni di euro per oneri capitalizzati di acquisizione di nuovi clienti, per interventi di manutenzione evolutiva e di sviluppo delle piattaforme Hardware e Software, finalizzati al supporto delle attività di fatturazione e gestione clienti e per progetti di innovazione digitale relativi alla società del Gruppo full-digital NEN;
  • il comparto Energy Solution con 4 milioni di euro per progetti di efficienza energetica.

Risultati per settore di attività

5

5.1 Risultati per settori di attività

5.2 Business Unit Generazione e Trading

5.3 Business Unit Mercato

5.4 Business Unit Ambiente

5.5 Business Unit Smart Infrastructures

5.6 Corporate

5.4 Business Unit Ambiente

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit Ambiente:

203 mln € Ebidta -1,9% rispetto al 2022 875 GWht

Calore ceduto (-3% vs 2022) mln € Investimenti 104 milioni nel 2022

76

1.005 GWh Energia elettrica

venduta (-5,9% vs 2022)

1.808 Kton

Rifiuti smaltiti (+5,9% vs 2022)

di cui:

559

Kton Smaltimenti recupero materia

(+11,9% vs 2022)

697

Kton Smaltimenti recupero energia

(-4,8% vs 2022)

Dati operativi

30 06 2023 30 06 2022 Variazione % 2023/2022
Rifiuti raccolti (Kton) 895 919 (24) (2,6%)
Residenti serviti (#/1000) 3.900 3.972 (72) (1,8%)
Energia elettrica venduta (GWh) 1.005 1.068 (63) (5,9%)
Calore ceduto (GWht)* 875 902 (27) (3,0%)

(*) quantità rilevate a bocca di centrale.

Rifiuti smaltiti (Kton) 30 06 2023 30 06 2022 Variazione % 2023/2022
Recupero energia 697 732 (35) (4,8%)
Recupero materia 559 499 60 12,0%
Altro 552 476 76 16,0%
Totale 1.808 1.707 101 5,9%

Le quantità riportate sono al netto degli smaltimenti infragruppo.

Le quantità di energia elettrica prodotta risultano in riduzione del 6% rispetto al primo semestre dell'anno precedente per la minore disponibilità dell'impianto di Acerra a seguito di maggiori fermate manutentive e dell'impianto di Parona per la realizzazione di una nuova linea di produzione. Nel periodo in esame, inoltre, i volumi di calore ceduto registrano una diminuzione del 3% a seguito delle minori richieste del comparto teleriscaldamento.

I rifiuti netti smaltiti si sono attestati a 1.808 migliaia di tonnellate (+5,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente), registrando un aumento dei rifiuti smaltiti degli impianti destinati al recupero materia grazie al contributo dei nuovi impianti FORSU Lacchiarella e Cavaglià e delle maggiori quantità di carta smaltite.

Dati economici

milioni di euro 01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Variazione % 2023/2022
Ricavi 720 714 6 0,8%
Costi operativi (334) (330) (4) 1,2%
Costo del personale (183) (177) (6) 3,4%
Margine Operativo Lordo 203 207 (4) (1,9%)
% su Ricavi 28,2% 29,0%
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni (71) (32) (39) n.s.
Risultato Operativo Netto 132 175 (43) (24,6%)
% su Ricavi 18,3% 24,5%
Investimenti 76 104 (28) (26,9%)
FTE 6.680 6.516 164 2,5%

Nel primo semestre 2023 la Business Unit Ambiente ha registrato ricavi per 720 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i primi sei mesi del 2022 (714 milioni di euro al 30 giugno del 2022): l'aumento dei ricavi da vendita di energia elettrica ha compensato la diminuzione dei ricavi da smaltimento carta conseguenti al calo dei prezzi registrato nel primo semestre 2023 rispetto al corrispondente periodo del 2022.

I costi operativi si sono attestati a 334 milioni di euro (330 milioni di euro al 30 giugno 2022). Nel primo semestre 2022 si sono registrati maggiori costi per l'approvvigionamento delle biomasse, spese per materie prime e smaltimento polveri dei termovalorizzatori, oneri per la manutenzione degli impianti di trattamento e costi per l'ampliamento delle attività (FORSU Lacchiarella e Cavaglià). Tali incrementi sono stati parzialmente compensati dalle minori spese per l'acquisto della carta, per lo smaltimento dell'organico e per il carburante automezzi.

Risultati per settore di attività Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 59

Risultati

5

per settore di attività

5.1 Risultati per settori di attività

5.2 Business Unit Generazione e Trading

5.3 Business Unit Mercato

5.4 Business Unit Ambiente

5.5 Business Unit Smart Infrastructures

5.6 Corporate I costi del personale si sono attestati a 183 milioni di euro, in incremento di 6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022, pari al 3,4%. Tale variazione è dovuta per il 70% ad un aumento degli FTE (6.680 unità del 2023 rispetto a 6.516 FTE nell'esercizio precedente) sia per variazioni di perimetro sia per le assunzioni effettuate per il potenziamento di alcuni servizi della Raccolta e strutture del comparto Trattamento. L'ulteriore variazione, pari a circa 2 milioni di euro, è stata sostanzialmente determinata dagli effetti dell'applicazione del contratto nazionale di lavoro Igiene Urbana.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Ambiente è risultato pari a 203 milioni di euro (207 milioni di euro al 30 giugno 2022) in diminuzione di 4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Al netto delle componenti non ricorrenti registrate nei due periodi di confronto (+2 milioni di euro nel 2023 e +2 milioni di euro nel 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario si attesta a 201 milioni di euro (205 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Tale risultato è stato determinato da:

  • +3 milioni di euro relativi al comparto Raccolta principalmente per effetto dei minori costi per smaltimento della frazione organica dei rifiuti;
  • -6 milioni di euro relativi agli Impianti di Trattamento Rifiuti principalmente per la minore disponibilità degli impianti, in particolare dei termovalorizzatori di Acerra e Parona, maggiori costi delle biomasse parzialmente compensati dall'effetto scenario energetico positivo e incremento del prezzo del vetro;
  • -1 milione di euro relativo al comparto Impianti di Trattamento Rifiuti Industriali per minori conferimenti presso la discarica lotti inertizzati di Corteolona.

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono risultati pari a 71 milioni di euro (32 milioni di euro nel primo semestre 2022). La variazione è l'effetto combinato di maggiori ammortamenti (4 milioni di euro) relativi agli investimenti realizzati nel periodo luglio 2022 – giugno 2023 e di maggiori accantonamenti a fondo rischi (+35 milioni di euro) a seguito dei minori rilasci di fondi discariche e bonifiche eccedenti (31 milioni di euro) rispetto al primo semestre dell'anno precedente per la variazione dei tassi di attualizzazione.

Alla luce delle dinamiche sopra esposte, il Risultato Operativo Netto è pari a 132 milioni di euro (175 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Gli Investimenti del primo semestre 2023 si sono attestati a 76 milioni di euro e hanno riguardato:

  • interventi di sviluppo per 39 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro relativi agli impianti di termovalorizzazione (tra cui la realizzazione della linea 3 del termovalorizzatore di Parona e la linea depurazioni fumi del termovalorizzatore di Brescia), 5 milioni di euro a impianti di recupero materia, 4 milioni di euro a impianti FORSU (Lacchiarella, Cavaglià e Castelleone) e 4 milioni di euro agli altri impianti di trattamento.
  • interventi di mantenimento per 37 milioni di euro relativi a impianti di termovalorizzazione (17 milioni di euro), a impianti di trattamento (7 milioni di euro) e al comparto raccolta (13 milioni di euro).

5.5 Business Unit Smart Infrastructures

Di seguito si riporta una sintesi dei principali dati quantitativi ed economici relativi alla Business Unit Smart Infrastructures:

270 mln € Ebidta

-2,2% rispetto al 2022

1.578 M€ RAB Gas (+6,3% vs 2022)

359 M€ RAB Servizi idrici (+11,1% vs 2022)

256 mln €

Investimenti 241 milioni nel 2022 (+6,2%)

953 M€

RAB Energia Elettrica (+15,2% vs 2022)

1.626

GWht Calore venduto (-7,9% vs 2022)

Dati operativi

Reti 30 06 2023 30 06 2022 Variazione % 2023/2022
Energia elettrica distribuita (GWh) 5.401 5.656 (255) (4,5%)
Gas distribuito (Mmc) 1.440 1.732 (292) (16,9%)
Acqua distribuita (Mmc) 35 36 (1) (2,8%)
RAB Energia Elettrica (M€) (*) 953 827 126 15,2%
RAB Gas (M€) (*) 1.578 1.485 93 6,3%
RAB Acqua (M€) (**) 359 323 36 11,1%

(*) Dati provvisori, sottostanti al calcolo dei ricavi ammessi di competenza del periodo.

(**) Valori al netto perimetro cessione comuni.

Nel primo semestre 2023, le RAB della distribuzione elettrica, gas e quella inerente i servizi idrici sono risultate in crescita rispettivamente del 15,2%, del 6,3% e del 11,1% grazie all'aumento degli investimenti realizzati.

Calore
GWht
30 06 2023 30 06 2022 Variazione % 2023/2022
FONTI
Impianti di: 831 861 (30) (3,5%)
- Lamarmora 106 224 (118) (52,7%)
- Famagosta 24 43 (19) (44,2%)
- Tecnocity 27 32 (5) (15,6%)
- Altri impianti 674 562 112 19,9%
Acquisti da: 1.013 1.134 (121) (10,7%)
- terzi 205 230 (25) (10,9%)
- altre Business Unit 808 904 (96) (10,6%)
Totale Fonti 1.844 1.995 (151) (7,6%)
USI
Vendite ai clienti finali 1.626 1.766 (140) (7,9%)
Perdite di distribuzione 218 229 (11) (4,8%)
Totale Usi 1.844 1.995 (151) (7,6%)
Energia elettrica da cogenerazione 392 199 193 97,0%

Note:

  • I dati fanno riferimento alla sola attività di teleriscaldamento e comprendono le vendite freddo. Non sono incluse le vendite relative alla gestione calore.

  • Sono incluse tra gli acquisti le quantità di calore acquistate dalla Business Unit Ambiente.

Le vendite di calore della Business Unit del periodo in esame si sono attestate a 1,8 GWht, in riduzione del 7,9% rispetto ai volumi venduti nei primi sei mesi dell'esercizio precedente a seguito di temperature più miti.

L'energia elettrica prodotta ha registrato un aumento di 193 GWh grazie all'apporto della società A2A Airport consolidata dal quarto trimestre del 2022.

Dati economici

milioni di euro 01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Variazione % 2023/2022
Ricavi 790 776 14 1,8%
Costi operativi (462) (445) (17) 3,8%
Costo del personale (58) (55) (3) 5,5%
Margine Operativo Lordo 270 276 (6) (2,2%)
% su Ricavi 34,2% 35,6%
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni (135) (131) (4) 3,1%
Risultato Operativo Netto 135 145 (10) (6,9%)
% su Ricavi 17,1% 18,7%
Investimenti 256 241 15 6,2%
FTE 3.117 3.036 81 2,7%

I ricavi del periodo della Business Unit Smart Infrastructures si sono attestati a 790 milioni di euro (776 milioni di euro al 30 giugno 2022). I maggiori ricavi della distribuzione gas ed elettricità per l'aumento degli investimenti e dell'inflazione, l'apporto di A2A Airport Energy acquisita nel settembre 2022 e gli incrementi relativi alle attività funzionali all'ottenimento di risparmio energetico (Superbonus) sono stati parzialmente compensati da minori ricavi del comparto calore per effetto dei minori volumi venduti e della dinamica dei prezzi unitari e dalla diminuzione relativa al comparto Illuminazione Pubblica.

I costi operativi si sono attestati a 462 milioni di euro (445 milioni di euro nel primo semestre 2022). La variazione è riconducibile al consolidamento di A2A Airport per circa 50 milioni di euro e alle maggiori attività relative al Superbonus, in parte compensati dalla diminuzione dei costi di approvvigionamento materie prime (gas e calore) ed in generale dei costi energetici.

I costi del personale si sono attestati a 58 milioni di euro (55 milioni di euro nell'anno precedente). La variazione è riconducibile per oltre l'80% all'aumento delle risorse: nel primo semestre 2023, infatti, gli FTE si sono attestati a 3.117 unità con una variazione di 81 FTE riconducibile in parte alle assunzioni effettuate nel corso del secondo semestre 2022 e del primo semestre 2023 ed in parte alla variazione di perimetro conseguente al consolidamento di A2A Airport.

Il Margine Operativo Lordo della Business Unit Smart Infrastructures del primo semestre 2023 è risultato pari a 270 milioni di euro (276 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Al netto delle partite non ricorrenti (+7 milioni di euro nel primo semestre 2023, +16 milioni di euro nell'analogo periodo dell'anno precedente), il Margine Operativo Lordo Ordinario della Business Unit risulta pari a 263 milioni di euro, in aumento di 3 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2022.

La variazione della marginalità è stata prevalentemente determinata da:

  • +7 milioni di euro relativi alla rete di distribuzione elettrica per incremento dei ricavi ammessi ai fini regolatori a seguito dell'aumento di investimenti e inflazione, dei ricavi da perequazione perdite e maggiori contributi allacciamento;
  • +7 milioni di euro relativi alla rete di distribuzione gas per incremento del vincolo dei ricavi ammessi ai fini regolatori e minori costi energetici;
  • -10 milioni di euro relativi al comparto calore, per i minori volumi di teleriscaldamento venduti e per minori margini unitari. Tale contrazione di marginalità è stata in parte neutralizzata dai benefici derivanti dalle agevolazioni previste dai decreti Aiuti in merito ai crediti di imposta per le imprese non energivore e non gasivore e dall'apporto della nuova società A2A Airport.

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono risultati pari a 135 milioni di euro (131 milioni di euro al 30 giugno 2022). La variazione è riconducibile all'effetto combinato di maggiori ammortamenti per gli investimenti effettuati nel periodo luglio 2022 – giugno 2023 e di minori accantonamenti per rischi e svalutazione crediti.

Alla luce delle dinamiche sopra esposte il Risultato Operativo Netto si è attestato a 135 milioni di euro (145 milioni di euro al 30 giugno 2022).

5 Risultati

per settore di attività

5.1 Risultati per settori di attività

5.2 Business Unit Generazione e Trading

5.3 Business Unit Mercato

5.4 Business Unit Ambiente

5.5 Business Unit Smart Infrastructures

5.6 Corporate Gli Investimenti del periodo in esame sono risultati pari a 256 milioni di euro e hanno riguardato:

  • nel comparto distribuzione energia elettrica, interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti ed in particolare, l'allacciamento di nuovi utenti, il mantenimento delle cabine secondarie, l'ampliamento del telecontrollo, il rifacimento della rete in media e bassa tensione, interventi di mantenimento e potenziamento degli impianti primari, nonché investimenti per progetto smart meter 2G (93 milioni di euro);
  • nel comparto distribuzione gas, interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti relativi all'allacciamento di nuovi utenti, alla sostituzione di tubazioni in media e bassa pressione e dei contatori smart meter gas (66 milioni di euro);
  • nel comparto ciclo idrico integrato, interventi di manutenzione e sviluppo sulla rete di trasporto e distribuzione dell'acqua, nonché interventi e rifacimenti delle reti fognarie e degli impianti di depurazione (48 milioni di euro);
  • nel comparto teleriscaldamento e gestione calore, interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti e delle reti (37 milioni di euro);
  • nel comparto illuminazione pubblica per nuovi progetti (5 milioni di euro);
  • nel comparto Smart City, in prevalenza posa fibra ottica, radiofrequenza e data center (3 milioni di euro);
  • nel comparto e-mobility per installazione nuove colonnine di ricarica energia elettrica (4 milioni di euro).

5.6 Corporate

Dati economici

milioni di euro 01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Variazione % 2023/2022
Ricavi 162 159 3 1,9%
Costi operativi (103) (98) (5) 5,1%
Costo del personale (81) (74) (7) 9,5%
Margine Operativo Lordo (22) (13) (9) 69,2%
% su Ricavi (13,6%) (8,2%)
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni (36) (26) (10) 38,5%
Risultato Operativo Netto (58) (39) (19) 48,7%
% su Ricavi (35,8%) (24,5%)
Investimenti 23 24 (1) (4,2%)
FTE 1.708 1.597 111 7,0%

I costi operativi sono in incremento di 5 milioni di euro principalmente per maggiori spese destinate alla digitalizzazione, alla sicurezza informatica e all'innovazione del Gruppo e per maggiori oneri di comunicazione esterna.

Il costo del personale risulta in aumento di 7 milioni di euro per un maggior numero di FTE (+111 unità al medesimo periodo dell'anno precedente, +7%). Tale variazione è riconducibile prevalentemente agli inserimenti effettuati nel corso del secondo semestre 2022 e nei primi sei mesi dell'anno in corso per il potenziamento di alcune aree di attività, in coerenza con le esigenze evolutive e gli obiettivi di sviluppo del Gruppo.

Il Margine Operativo Lordo, corrispondente ai costi di struttura della Corporate non riaddebitati alle diverse società del Gruppo nel corso del periodo in esame, si attesta a -22 milioni di euro (-13 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Al netto delle partite non ricorrenti (-1 milione di euro nel primo semestre del 2023, -2 milioni di euro nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente), il Margine Operativo Lordo Ordinario della Corporate risulta pari a -21 milioni di euro, in diminuzione di -10 milioni di euro rispetto ai primi mesi del 2022.

La variazione negativa di marginalità è riconducibile ai maggiori costi non riaddebitati rispetto all'anno precedente.

Gli Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni sono risultati pari a 36 milioni di euro (26 milioni di euro al 30 giugno 2022). La variazione è riconducibile a maggiori ammortamenti per 4 milioni di euro e maggiori accantonamenti a fondo rischi per 6 milioni di euro.

Al netto di Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni, il Risultato Operativo Netto è stato negativo per 58 milioni di euro (negativo per 39 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Gli Investimenti del primo semestre 2023 sono pari complessivamente a 23 milioni di euro e riguardano principalmente interventi sui sistemi informativi (15 milioni di euro) e sui fabbricati (5 milioni di euro).

5 Risultati per settore di attività

5.1 Risultati per settori di attività

5.2 Business Unit Generazione e Trading

5.3 Business Unit Mercato

5.4 Business Unit Ambiente

5.5 Business Unit Smart Infrastructures

5.6 Corporate

6

Prospetti contabili del bilancio consolidato semestrale abbreviato

6.1 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata (1)

Attività

milioni di euro Note 30 06 2023 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 38)
(2)
31 12 2022 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 38)
(2)
Attività non correntI
Immobilizzazioni materiali 1 6.241 6.162
Immobilizzazioni immateriali 2 3.456 3.515
Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto 3 32 32 33 33
Altre attività finanziarie non correnti 3 64 5 70 14
Attività per imposte anticipate 4 430 363
Altre attività non correnti 5 87 86
Totale attività non correnti 10.310 10.229
Attività correnti
Rimanenze 6 290 536
Crediti commerciali 7 2.696 92 4.680 157
Altre attività correnti 8 2.237 1 3.289
Attività finanziarie correnti 9 32 7 14 10
Attività per imposte correnti 10 44 35
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 2.416 2.584
Totale attività correnti 7.715 11.138
Attività non correnti destinate alla vendita 12 43 -
Totale attivo 18.068 21.367

(1) Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio consolidato sono evidenziati alla Nota 39 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

(2) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio consolidato sono evidenziati negli appositi prospetti e commentati alla Nota 38.

Patrimonio netto e passività

milioni di euro Note 30 06 2023 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 38)
(2)
31 12 2022 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 38)
(2)
Patrimonio netto
Capitale sociale 13 1.629 1.629
Riserve 14 1.972 1.869
Risultato d'esercizio 15 - 401
Risultato del periodo 15 280 -
Patrimonio netto di Gruppo 3.881 3.899
Interessi di minoranze 16 562 568
Totale Patrimonio netto 4.443 4.467
Passività
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 17 5.516 5.867
Benefici a dipendenti 18 236 248
Fondi rischi, oneri e passività per
discariche
19 747 729
Altre passività non correnti 20 392 370
Totale passività non correnti 6.891 7.214
Passività correnti
Debiti commerciali 21 2.981 31 5.524 79
Altre passività correnti 21 2.218 6 3.006 6
Passività finanziarie correnti 22 1.320 1.022
Debiti per imposte 23 215 134
Totale passività correnti 6.734 9.686
Totale passività 13.625 16.900
Passività direttamente associate ad
attività non correnti destinate alla
vendita
- -
Totale patrimonio netto e passività 18.068 21.367

6 Prospetti contabili del bilancio consolidato semestrale abbreviato

6.1 Situazione patrimoniale

finanziaria consolidata

6.2 Conto economico consolidato

6.3 Conto economico complessivo consolidato

6.4 Rendiconto finanziario consolidato

6.5 Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

6.6 Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2023

6.2 Conto economico consolidato (1)

milioni di euro Note 01 01 2023
30 06 2023
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 38)
(2)
01 01 2022
30 06 2022
Restated
(*)
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 38)
(2)
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 7.904 289 9.683 277
Altri ricavi operativi 85 95
Totale ricavi 25 7.989 9.778
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 6.545 7 8.542 10
Altri costi operativi 163 27 156 34
Totale costi operativi 26 6.708 8.698
Costi per il personale 27 401 1 381 1
Margine operativo lordo 28 880 699
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 29 433 371
Risultato operativo netto 30 447 328
Risultato da transazioni non ricorrenti 31 - 157
Gestione Finanziaria
Proventi finanziari 37 3 16 10
Oneri finanziari 106 48
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla valutazione
secondo il patrimonio netto delle partecipazioni
1 1 2 2
Risultato da cessioni di altre partecipazioni - -
Totale gestione finanzaria 32 (68) (30)
Risultato al lordo delle imposte 379 455
Oneri per imposte sui redditi 33 91 143
Risultato di attività operative in esercizio al netto delle
imposte
288 312
Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla
vendita
34 5 43
Risultato netto 293 355
Risultato di pertinenza di terzi 35 (13) (27)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo 36 280 328
Risultato per azione (in euro):
- di base 0,0894 0,1049
- di base da attività di funzionamento 0,0878 0,0934
- di base da attività destinate alla vendita 0,0016 0,0115
- diluito 0,0894 0,1049
- diluito da attività di funzionamento 0,0878 0,0934
- diluito da attività destinate alla vendita 0,0016 0,0115

(1) Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio consolidato sono evidenziati alla Nota 39 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

(2) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio consolidato sono evidenziati negli appositi prospetti e commentati alla Nota 38.

(*) I valori al 30 giugno 2022 sono stati riesposti per renderli omogenei con i valori al 30 giugno 2023 riclassificando alla voce "Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla vendita" i ricavi, i costi operativi ed ammortamenti relativi al Ramo Idrico destinato alla vendita.

6.3 Conto economico complessivo consolidato

milioni di euro 30 06 2023 30 06 2022
Risultato del periodo (A) 293 355
Utili/(perdite) attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto 5 40
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali (1) (13)
Totale utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (B) 4 27
Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura degli strumenti
finanziari ("cash flow hedge")
(23) 166
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 6 (51)
Totale Altri utili/(perdite) al netto dell'effetto fiscale delle società
consolidate integralmente (C)
(17) 115
Altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del Patrimonio
netto al netto dell'effetto fiscale (D)
- -
Totale risultato complessivo (A)+(B)+(C)+(D) 280 497
Totale risultato del periodo complessivo attribuibile a:
Soci della controllante 267 470
Interessenze di pertinenza di terzi (13) (27)

Con esclusione degli effetti attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto, gli altri effetti sopra esposti verranno rigirati a Conto economico negli esercizi successivi.

Prospetti contabili del bilancio consolidato semestrale abbreviato

6.1

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata

6.2 Conto economico consolidato

6.3

Conto economico complessivo consolidato

6.4 Rendiconto finanziario consolidato

6.5 Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

6.6 Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2023

6

6.4 Rendiconto finanziario consolidato

milioni di euro 30 06 2023 30 06 2022
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.584 964
Attività Operativa
Risultato netto 293 355
Imposte di competenza del periodo 91 143
Interessi netti di competenza del periodo 69 32
Plusvalenze/minusvalenze del periodo (1) (191)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 251 242
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 130 109
Svalutazioni/smobilizzi immobilizzazioni materiali e immateriali 3 2
Accantonamenti netti del periodo 52 22
Risultato di partecipazioni valutate ad equity (1) (2)
Interessi netti pagati (51) (34)
Imposte nette pagate (79) (12)
Dividendi pagati (295) (295)
Variazione crediti verso clienti 1.947 (134)
Variazione debiti verso fornitori (2.543) 429
Variazione rimanenze 246 (228)
Altre variazioni 280 (250)
Flussi finanziari netti da attività operativa 392 188
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (309) (304)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali e avviamento (185) (159)
Investimenti in partecipazioni e titoli (*) (25) (465)
Apporto disponibilità liquide primi consolidamenti 8 74
Cessioni di immobilizzazioni e partecipazioni 43 349
Flussi finanziari netti da attività di investimento (468) (505)
Free Cash Flow (76) (317)

(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto e altre voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

6

Prospetti contabili del bilancio consolidato semestrale abbreviato

6.1

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata

6.2 Conto economico consolidato

6.3 Conto economico complessivo consolidato

6.4

Rendiconto finanziario consolidato

6.5 Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

6.6

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2023

milioni di euro 30 06 2023 30 06 2022
Attività di finanziamento
Variazioni delle attività finanziarie
Nuovi finanziamenti - -
Incasso rimborso finanziamenti 6 (2)
Altre variazioni (17) (3)
Variazione delle attività finanziarie (*) (11) (5)
Variazioni delle passività finanziarie
Nuovi finanziamenti/bond 967 1.844
Rimborso finanziamenti/bond (1.034) (890)
Rimborso leasing (1) (8)
Altre variazioni (13) (17)
Variazione delle passività finanziarie (*) (81) 929
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (92) 924
Variazione delle disponibilità liquide (168) 607
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 2.416 1.571

6.5 Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

Movimenti
dal 1° gennaio 2022
al 30 giugno 2022
milioni di euro
Capitale
sociale
Azioni
Proprie
Cash Flow
Hedge
Altre
Riserve
e utili a
nuovo
Risultato
del periodo
di Gruppo
Totale
Patrimonio
netto
di Gruppo
Interessi
di
minoranze
Totale
Patrimonio
netto
Patrimonio netto al 31.12.2021 1.629 - 28 1.599 504 3.760 543 4.303
Destinazione del risultato 2021 504 (504) - -
Dividendi distribuiti (283) (283) (19) (302)
Riserva IAS 19 (*) 27 27 27
Riserve Cash Flow Hedge (*) 115 115 115
Variazione area di consolidamento
Altre variazioni - (3) (3)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo e di Terzi 328 328 27 355
Patrimonio netto al 30.06.2022 1.629 - 143 1.847 328 3.947 548 4.495

(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.

Movimenti
dal 1° luglio 2022
al 31 dicembre 2022
milioni di euro
Capitale
sociale
Azioni
Proprie
Cash Flow
Hedge
Altre
Riserve
e utili a
nuovo
Risultato
del periodo
di Gruppo
Totale
Patrimonio
netto
di Gruppo
Interessi
di
minoranze
Totale
Patrimonio
netto
Patrimonio netto al 30.06.2022 1.629 - 143 1.847 328 3.947 548 4.495
Riserva IAS 19 (*) (5) - (5) (5)
Riserve Cash Flow Hedge (*) (116) (116) (116)
Variazione area di consolidamento 3 (3) (3) (3)
Altre variazioni 3 3
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo e di Terzi 73 73 20 93
Patrimonio netto al 31.12.2022 1.629 - 30 1.839 401 3.899 568 4.467

(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.

Movimenti
dal 1° gennaio 2023
al 30 giugno 2023
milioni di euro
Capitale
sociale
Azioni
Proprie
Cash Flow
Hedge
Altre
Riserve
e utili a
nuovo
Risultato
del periodo
di Gruppo
Totale
Patrimonio
netto
di Gruppo
Interessi
di
minoranze
Totale
Patrimonio
netto
Patrimonio netto al 31.12.2022 1.629 - 30 1.839 401 3.899 568 4.467
Destinazione del risultato 2022 401 (401) - -
Dividendi distribuiti (283) (283) (19) (302)
Riserva IAS 19 (*) 4 4 4
Riserve Cash Flow Hedge (*) (17) (17) (17)
Variazione area di consolidamento - -
Altre variazioni (2) (2) (2)
Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo e di Terzi 280 280 13 293
Patrimonio netto al 30.06.2023 1.629 - 13 1.959 280 3.881 562 4.443

(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.

6.6 Dettaglio della Situazione patrimoniale-finanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2023

milioni di euro Note Consolidato al
31 12 2022
Termica Cologno VGE 05 Totale
effetto primo
consolidamento
acquisizioni
2023
Variazioni Consolidato al
30 06 2023
Attività
Attività non correntI
Immobilizzazioni materiali 1 6.162 - - - 79 6.241
Immobilizzazioni immateriali 2 3.515 3 14 17 (76) 3.456
Partecipazioni valutate col metodo
del Patrimonio netto
3 33 - - - (1) 32
Altre attività finanziarie non correnti 3 70 - - - (6) 64
Attività per imposte anticipate 4 363 - - - 67 430
Altre attività non correnti 5 86 - - - 1 87
Totale attività non correnti 10.229 3 14 17 64 10.310
Attività correntI
Rimanenze 6 536 - - - (246) 290
Crediti commerciali 7 4.680 - - - (1.984) 2.696
Altre attività correnti 8 3.289 - - - (1.052) 2.237
Attività finanziarie correnti 9 14 - - - 18 32
Attività per imposte correnti 10 35 - - - 9 44
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
11 2.584 8 - 8 (176) 2.416
Totale attività correnti 11.138 8 - 8 (3.431) 7.715
Attività non correnti destinate alla
vendita
12 - - - - 43 43
Totale attivo 21.367 11 14 25 (3.324) 18.068
Passività
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 17 5.867 - 1 1 (352) 5.516
Benefici a dipendenti 18 248 - - - (12) 236
Fondi rischi, oneri e passività per
discariche
19 729 2 - 2 16 747
Altre passività non correnti 20 370 - - - 22 392
Totale passività non correnti 7.214 2 1 3 (326) 6.891
Passività correnti
Debiti commerciali 21 5.524 - - - (2.543) 2.981
Altre passività correnti 21 3.006 - - - (788) 2.218
Passività finanziarie correnti 22 1.022 - - - 298 1.320
Debiti per imposte 23 134 - - - 81 215
Totale passività correnti 9.686 - - - (2.952) 6.734
Totale passività 16.900 2 1 3 (3.278) 13.625
Passività direttamente associate
ad attività non correnti destinate
alla vendita
24 - - - - - -
Passività 16.900 2 1 3 (3.278) 13.625

6 Prospetti contabili

del bilancio consolidato semestrale abbreviato

6.1 Situazione

patrimoniale finanziaria consolidata

6.2 Conto economico consolidato

6.3 Conto economico complessivo consolidato

6.4 Rendiconto finanziario consolidato

6.5 Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto consolidato

6.6

Dettaglio della Situazione patrimonialefinanziaria con evidenza dell'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni 2023

7

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

A2A S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana che opera, anche attraverso le sue controllate ("Gruppo"), sia sul territorio nazionale che estero.

Il Gruppo A2A è principalmente impegnato nei settori:

  • della produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica anche da fonti rinnovabili;
  • della vendita e distribuzione del gas;
  • della produzione, distribuzione e vendita di calore tramite reti di teleriscaldamento;
  • della gestione dei rifiuti (dalla raccolta e spazzamento allo smaltimento) e nella realizzazione, gestione e messa a disposizione ad altri operatori di impianti e sistemi integrati per lo smaltimento dei rifiuti;
  • della gestione del ciclo idrico integrato;
  • della consulenza tecnica relativa ai titoli di efficienza energetica.

La forma e il contenuto del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è conforme all'informativa prevista dallo IAS 34 - Bilanci intermedi emesso dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologato dall'Unione Europea, ed è stata redatta in osservanza del Decreto Legislativo 58/1998 (art. 154-ter) e successive modifiche, nonché del Regolamento emittenti emanato dalla Consob. Pertanto, non comprende tutte le informazioni richieste dal bilancio annuale e deve essere letto unitamente alla Relazione finanziaria annuale consolidata per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, redatta quest'ultima in conformità ai Principi Contabili Internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea. La sua finalità, infatti, è quella di fornire un aggiornamento rispetto all'ultimo bilancio consolidato annuale, concentrandosi sulle nuove attività, fatti e circostanze verificatesi nel periodo intercorrente tra il 31 dicembre 2022 e il 30 giugno 2023 e fornendo una spiegazione delle operazioni e dei fatti rilevanti per la comprensione delle variazioni nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel risultato di periodo.

Nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato sono applicati gli stessi principi contabili, criteri e procedure di consolidamento, criteri e stime di valutazione illustrati in sede di redazione della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2022, per la cui descrizione si fa rinvio, fatta eccezione per i principi contabili internazionali in vigore a partire dal 1° gennaio 2023, illustrati dettagliatamente nel successivo paragrafo "Variazioni di principi contabili internazionali".

Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono gli stessi adottati nella predisposizione della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2022.

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 28 luglio 2023, che ne ha autorizzato la pubblicazione ed è assoggettata a revisione contabile limitata da parte di EY S.p.A. in base all'incarico conferito con delibera dell'Assemblea dell'11 giugno 2015 per il novennio 2016-2024.

Ai fini di identificare in modo più chiaro e immediato i risultati derivanti da transazioni non ricorrenti riferibili alle attività operative in esercizio, distinguendoli dai risultati da attività operative cessate, nello schema di Conto economico sono presenti le voci specifiche "Risultato da transazioni non ricorrenti" e "Risultato da cessione altre partecipazioni". In particolare, si segnala che la voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi. Tale voce è posizionata tra il Risultato operativo netto e la Gestione finanziaria. In tal modo il Risultato operativo netto non viene inquinato da operazioni non ricorrenti, consentendo una migliore misurabilità dell'andamento della normale gestione operativa.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo A2A è presentato in milioni di euro; tale valuta è anche la moneta funzionale delle economie in cui il Gruppo opera.

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

Ai sensi dello IAS 8, nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dalla società dal presente esercizio" sono indicati e brevemente illustrati gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2023.

Nel paragrafo a seguire, "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea" vengono invece dettagliati i principi contabili ed interpretazioni già emessi, non ancora omologati dall'Unione Europea, e pertanto non applicabili per la redazione della Relazione finanziaria semestrale 2023, i cui eventuali impatti saranno quindi recepiti a partire dai bilanci dei prossimi esercizi.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili nel presente esercizio

  • IAS 1 "Presentazione del bilancio": emesso dallo IASB in data 12 febbraio 2021 ed omologato in data 2 marzo 2022, nel quale forniscono linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "rilevanti"; inoltre, sono aggiunte linee guida su come le entità applicano il concetto di rilevanza nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili. L'integrazione non ha avuto impatti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo e non si prevede comporterà impatti significativi sulla disclosure delle accounting policies in quanto già viene effettuata un'analisi per natura e non solamente per significatività;
  • IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori": emesso dallo IASB in data 12 febbraio 2021 ed omologato in data 2 marzo 2022. Le modifiche chiariscono la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili e cambiamenti nei principi contabili e correzione di errori. Inoltre, chiariscono come le entità utilizzano tecniche di misurazione e input per sviluppare stime contabili. Le modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo;
  • IAS 12 "Imposte sul reddito": emesso dallo IASB in data 7 maggio 2021 ed omologato in data 11 agosto 2022 in cui chiarisce come contabilizzare le imposte differite su operazioni quali leasing e fondi decommissioning. In particolare, viene eliminata l'opzione, prima prevista, di non procedere a calcolare la fiscalità differita alla prima rilevazione di attività e passività conseguenti contratti di leasing e/o fondi decommissioning. Con tale integrazione si chiarisce, quindi, che tutte le società sono tenute a rilevare la fiscalità differita sulle operazioni in oggetto. Le modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo;
  • IFRS 17 "Contratti assicurativi": emesso dallo IASB in data 18 maggio 2017 ed omologato in data 19 novembre 2021, rivolto alle imprese che emettono contratti assicurativi. Le modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo;
  • IFRS 17 "Contratti assicurativi": emesso dallo IASB in data 9 dicembre 2021 ed omologato in data 8 settembre 2022 in cui aggiunge un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative presentate in sede di prima applicazione dell'IFRS 17 e dell'IFRS 9. L'emendamento è volto ad aiutare le entità ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi e, quindi, a migliorare l'utilità delle informazioni comparative del bilancio. Le modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea

  • Lo IASB, in data 23 maggio 2023 ha emesso un'integrazione al principio IAS 12 "Imposte sul reddito" denominato "Riforma fiscale internazionale: regole per l'applicazione del secondo pilastro". Gli emendamenti chiariscono che lo IAS 12 si applica alle imposte sul reddito derivanti dalla legge fiscale emanata o promulgata per attuare le regole stabilite dal "secondo pilastro" OCSE che stabilisce un co-sistema coordinato per garantire che le imprese multinazionali con entrate superiori a 750 milioni di euro paghino un'imposta di almeno il 15% sul reddito derivante in ciascuna delle giurisdizioni in cui operano e che dovrebbe entrare in vigore nel 2024. Gli emendamenti introducono: un'eccezione temporanea obbligatoria alla contabilizzazione delle imposte differite derivanti dall'attuazione giurisdizionale delle regole e obblighi di informativa per aiutare gli utenti del bilancio a comprendere meglio l'esposizione della società alle imposte sul reddito derivanti da tale legislazione, prima della sua data di entrata in vigore. L'eccezione temporanea obbligatoria si applica immediatamente, mentre gli altri obblighi di informativa si applicano per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023 o dopo tale data, ma non per gli esercizi intermedi che terminano entro il 31 dicembre 2023. Non si prevedono impatti sulla Situazione economico-finanziaria del Gruppo;
  • lo IASB, in data 25 maggio 2023, ha emesso un'integrazione ai principi IAS 7 "Rendiconto finanziario" e IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".

Gli emendamenti chiariscono le caratteristiche degli accordi di finanziamento dei fornitori (quali ad esempio gli strumenti di reverse factoring) e definiscono le informazioni che devono essere fornite in merito all'impatto di questi accordi sulle passività e sui flussi di cassa della società (es. termini e condizioni, valore contabile e voce di bilancio in cui risultano iscritti i debiti finanziari, con indicazione di quelli per cui il fornitore finanziario ha già saldato la corrispondente quota di debito commerciale, fasce di scadenza dei debiti finanziari e dei debiti commerciali comparabili, ma non inseriti in accordi).

Tali integrazioni saranno applicabili ai bilanci chiusi a partire dal 1° gennaio 2024. Il Gruppo sta attualmente valutando gli impatti di tali modifiche;

lo IASB, in data 23 gennaio 2020, 15 luglio 2020 e 31 ottobre 2022, ha emesso tre integrazioni al principio IAS 1 "Presentation of the financial statements" che mirano a definire meglio il concetto di passività e la relativa classificazione tra breve e medio lungo termine. Nello specifico si dà enfasi al concetto temporale di trasferimento di denaro o altre risorse alla controparte, per estinguere la passività. Vengono anche chiariti i seguenti aspetti: cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza; che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell'esercizio; la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione; solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione.

Inoltre, con l'ultimo emendamento, viene specificato che solo i covenant che un'entità deve rispettare entro la data di riferimento del bilancio influiranno sulla classificazione di una passività come corrente o non corrente.

Tali integrazioni saranno applicabili ai bilanci chiusi a partire dal 1° gennaio 2024. Il Gruppo sta attualmente valutando gli impatti di tali modifiche;

lo IASB, in data 22 settembre 2022, ha emesso un'integrazione al principio IFRS 16 "Leases" chiarendo come si contabilizza un'operazione di sale and leaseback che prevede dei pagamenti variabili basati sulla performance o sull'uso del bene oggetto della transazione.

L'integrazione sarà applicabile ai bilanci chiusi a partire dal 1° gennaio 2024 e non si prevedono impatti sulla Situazione economicofinanziaria del Gruppo.

7.3 Area e criteri di consolidamento

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo A2A al 30 giugno 2023 include i dati della capogruppo A2A S.p.A. e quelli delle società controllate sulle quali A2A S.p.A. esercita direttamente o indirettamente il controllo. Sono altresì consolidate, con il metodo del Patrimonio netto, le società sulle quali la capogruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci (joint ventures) e quelle sulle quali esercita un'influenza notevole.

Si segnalano le seguenti variazioni al perimetro di consolidamento del Gruppo A2A:

  • acquisizione da parte di AEB S.p.A. del 90% di VGE 05 S.r.l., società operante nel settore fotovoltaico, con conseguente consolidamento integrale;
  • acquisizione da parte di A2A Calore & Servizi S.r.l. del 100% di Termica Cologno S.r.l. con conseguente consolidamento integrale;
  • costituzione della società A2A Servizi S.r.l. da parte di A2A S.p.A., che ne detiene il 100%, consolidata integralmente.

Per quanto riguarda gli effetti sulle procedure di consolidamento di alcuni contratti aventi ad oggetto azioni/quote di società del Gruppo di seguito si riportano le variazioni rispetto alla situazione descritta nella Relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022.

a) Earn-out sull'acquisto delle partecipazioni effettuato da A2A Rinnovabili S.p.A.

Non risultano aggiornamenti rispetto alla situazione descritta nella Relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, a cui si rimanda.

b) Opzioni sulle azioni di Suncity Group S.r.l.

Nel corso del semestre il Gruppo, sulla base di nuove considerazioni, ritiene che siano venute meno le condizioni per l'esercizio dell'opzione per l'acquisto del 74% del capitale sociale della Newco e pertanto ha provveduto a eliminare il valore del debito iscritto nei precedenti esercizi.

c) Opzioni sulle azioni di Electrometal S.r.l.

In data 20 dicembre 2019 A2A Ambiente S.p.A. ha acquisito il 90% della società Electrometal S.r.l..

Successivamente, ai sensi e per effetto di quanto previsto all'articolo 9.3 del contratto di compravendita, A2A Ambiente S.p.A. ha esercitato in data 7 luglio 2023 l'opzione di acquisto del restante 10% per un controvalore complessivo pari a 2 milioni di euro. In seguito a tale operazione il Gruppo detiene il 100% della società.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Ultimi dati di sintesi disponibili delle joint ventures (consolidate ad equity)

Dati di sintesi al 31 dicembre 2022
milioni di euro
Bergamo
Pulita
50%
PremiumGas
50%
(dati al
31 12 2021)
(*)
Metamer
50%
Ergosud
50%
Conto economico
Ricavi di vendita 0,05 0,06 44,6 43,3
Margine Operativo Lordo (0,25) 0,02 1,3 12,4
% sui ricavi netti n.s. n.s. 2,8% 28,7%
Ammortamenti e svalutazioni - - 0,4 9,4
Risultato Operativo Netto (0,25) 0,02 0,9 3,0
Risultato dell'esercizio (0,25) 0,03 0,5 0,9
Situazione patrimoniale-finanziaria
Totale attività 2,40 4,2 16,0 145,2
Patrimonio netto (0,17) 1,5 3,1 69,4
(Indebitamento) finanziario netto 2,13 0,7 1,9 29,9

(*) Dati dell'ultimo bilancio disponibile.

Dati di sintesi al 31 dicembre 2021
milioni di euro
Bergamo
Pulita
50%
PremiumGas
50%
Metamer
50%
Ergosud
50%
Conto economico
Ricavi di vendita 0,04 0,06 24,4 40,9
Margine Operativo Lordo - 0,02 1,1 7,7
% sui ricavi netti n.s. n.s. 4,5% 18,8%
Ammortamenti e svalutazioni - - 0,3 10,3
Risultato Operativo Netto - 0,02 0,8 (2,6)
Risultato dell'esercizio - 0,03 0,5 (2,5)
Situazione patrimoniale-finanziaria
Totale attività 2,55 4,2 10,4 155,0
Patrimonio netto 0,09 1,5 2,8 68,5
(Indebitamento) finanziario netto 1,20 0,7 2,3 39,7

7.4 Stagionalità dell'attività

Si segnala che per la tipologia delle attività tipiche del Gruppo i risultati infrannuali possono presentare variazioni dovute all'andamento climatico del periodo.

Al riguardo si rinvia ai commenti sugli andamenti per Business Unit riportati nel seguito.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

30 06 2023

milioni di euro Generazione e
Trading
Mercato Ambiente Smart
Infrastructures
Corporate Elisioni Conto
economico
01 01 2023
30 06 2023
01 01 2023
30 06 2023
01 01 2023
30 06 2023
01 01 2023
30 06 2023
01 01 2023
30 06 2023
01 01 2023
30 06 2023
01 01 2023
30 06 2023
Ricavi 6.162 3.836 720 790 162 (3.681) 7.989
- di cui intersettoriali 3.085 101 160 185 150 (3.681)
Costi operativi (5.807) (3.683) (334) (462) (103) 3.681 (6.708)
- di cui intersettoriali (220) (3.156) (63) (237) (5) 3.681
Costi per il personale (48) (31) (183) (58) (81) (401)
Margine Operativo Lordo 307 122 203 270 (22) 880
% sui Ricavi 5,0% 3,2% 28,2% 34,2% (13,6%) 11,0%
Ammortamento immobilizzazioni materiali
e immateriali
(108) (31) (75) (136) (31) (381)
Svalutazioni nette delle immobilizzazioni - - - - - -
Accantonamenti per rischi (16) - 4 - (3) (15)
Accantonamenti per rischi su crediti - (36) - 1 (2) (37)
Risultato operativo netto 183 55 132 135 (58) 447
% sui Ricavi 3,0% 1,4% 18,3% 17,1% (35,8%) 5,6%
Risultato da transazioni non ricorrenti -
Oneri/Proventi netti da gestione finanziaria (68)
Risultato al lordo delle imposte 379
Oneri per imposte sui redditi (91)
Risultato di attività operative in esercizio al
netto delle imposte
288
Risultato netto da Attività operative
cedute/destinate alla vendita
5
Risultato di pertinenza di terzi (13)
Risultato del periodo di pertinenza del
Gruppo
280
Investimenti lordi (1) 97 42 76 256 23 - 494

(1) Si vedano le voci "Investimenti" dei prospetti riportati alle Note n. 1 e 2 riguardanti le Immobilizzazioni materiali e immateriali delle Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

30 06 2022 Restated

milioni di euro Generazione e
Trading
Mercato Ambiente Smart
Infrastructures
Corporate Elisioni Conto
economico
01 01 2022
30 06 2022
Restated
01 01 2022
30 06 2022
Restated
01 01 2022
30 06 2022
Restated
01 01 2022
30 06 2022
Restated
01 01 2022
30 06 2022
Restated
01 01 2022
30 06 2022
Restated
01 01 2022
30 06 2022
Restated
Ricavi 7.890 3.822 714 776 159 (3.583) 9.778
- di cui intersettoriali 2.946 120 177 194 146 (3.583)
Costi operativi (7.623) (3.785) (330) (445) (98) 3.583 (8.698)
- di cui intersettoriali (225) (3.045) (56) (233) (24) 3.583
Costi per il personale (46) (29) (177) (55) (74) (381)
Margine Operativo Lordo 221 8 207 276 (13) 699
% sui Ricavi 2,8% 0,2% 29,0% 35,6% (8,2%) 7,1%
Ammortamento immobilizzazioni materiali
e immateriali
(100) (25) (71) (126) (27) (349)
Svalutazioni nette delle immobilizzazioni - - - - - -
Accantonamenti per rischi (14) - 39 (2) 1 24
Accantonamenti per rischi su crediti - (43) - (3) - (46)
Risultato operativo netto 107 (60) 175 145 (39) 328
% sui Ricavi 1,4% (1,6%) 24,5% 18,7% (24,5%) 3,4%
Risultato da transazioni non ricorrenti 157
Oneri/Proventi netti da gestione finanziaria (30)
Risultato al lordo delle imposte 455
Oneri per imposte sui redditi (143)
Risultato di attività operative in esercizio
al netto delle imposte
312
Risultato netto da Attività operative
cedute/destinate alla vendita
43
Risultato di pertinenza di terzi (27)
Risultato del periodo di pertinenza del
Gruppo
328
Investimenti lordi (1) 63 31 104 241 24 - 463

(1) Si vedano le voci "Investimenti" dei prospetti riportati alle Note n. 1 e 2 riguardanti le Immobilizzazioni materiali e immateriali delle Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

Si segnala che i valori al 30 giugno 2022 sono stati riesposti per renderli omogenei con i valori al 30 giugno 2023 riclassificando alla voce "Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla vendita" i ricavi, i costi operativi ed ammortamenti relativi al ramo Idrico destinato alla vendita.

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 85

30 06 2023

milioni di euro Generazione e
Trading
Mercato
Ambiente
Smart
Infrastructures
Corporate Elisioni e
rettifiche
Totale
Gruppo
30 06 2023 30 06 2023 30 06 2023 30 06 2023 30 06 2023 30 06 2023 30 06 2023
Capitale investito
Capitale immobilizzato netto 2.587 129 1.601 4.420 4.061 (3.879) 8.919
- Immobilizzazioni materiali 2.372 56 1.272 2.353 222 (34) 6.241
- Immobilizzazioni immateriali 380 384 613 2.089 (10) - 3.456
- Partecipazioni e altre attività finanziarie
non correnti
6 16 29 1 3.875 (3.845) 82
- Altre attività/passività non correnti 10 (306) - (23) 12 - (307)
- Attività/passività per imposte anticipate/
differite
193 10 37 91 99 - 430
- Fondi rischi, oneri e passività per
discariche
(352) (23) (305) (47) (20) - (747)
- Benefici a dipendenti (22) (8) (45) (44) (117) - (236)
Capitale Circolante Netto e Altre attività/
passività correnti
(584) 505 (19) 124 (170) (3) (147)
Capitale Circolante Netto (724) 642 85 48 (30) (16) 5
- Rimanenze 196 - 34 58 2 - 290
- Crediti commerciali 1.071 1.468 331 375 69 (618) 2.696
- Debiti commericiali (1.991) (826) (280) (385) (101) 602 (2.981)
Altre attività/passività correnti 140 (137) (104) 76 (140) 13 (152)
- Altre attività/passività correnti 137 (141) (95) 56 49 13 19
- Attività per imposte correnti/debiti per
imposte
3 4 (9) 20 (189) - (171)
Attività/Passività destinate alla vendita 9 - - 34 - - 43
Totale capitale investito 2.012 634 1.582 4.578 3.891 (3.882) 8.815

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

31 12 2022

milioni di euro Generazione e
Trading
Mercato Ambiente Smart
Infrastructures
Corporate Elisioni e
rettifiche
Totale
Gruppo
31 12 2022 31 12 2022 31 12 2022 31 12 2022 31 12 2022 31 12 2022 31 12 2022
Capitale investito
Capitale immobilizzato netto 2.549 108 1.582 4.354 4.125 (3.869) 8.849
- Immobilizzazioni materiali 2.369 49 1.257 2.294 217 (24) 6.162
- Immobilizzazioni immateriali 379 368 620 2.049 99 - 3.515
- Partecipazioni e altre attività finanziarie
non correnti
4 21 29 1 3.873 (3.846) 82
- Altre attività/passività non correnti 12 (306) - (15) 13 - (296)
- Attività/passività per imposte anticipate/
differite
133 9 36 117 67 1 363
- Fondi rischi, oneri e passività per
discariche
(325) (25) (312) (46) (21) - (729)
- Benefici a dipendenti (23) (8) (48) (46) (123) - (248)
Capitale Circolante Netto e Altre
attività/passività correnti
(668) 741 (113) 102 (180) (6) (124)
Capitale Circolante Netto (917) 700 (66) (28) (65) 68 (308)
- Rimanenze 445 - 40 49 2 - 536
- Crediti commerciali 3.106 2.119 295 491 71 (1.402) 4.680
- Debiti commericiali (4.468) (1.419) (401) (568) (138) 1.470 (5.524)
Altre attività/passività correnti 249 41 (47) 130 (115) (74) 184
- Altre attività/passività correnti 250 38 (47) 129 (13) (74) 283
- Attività per imposte correnti/debiti per
imposte
(1) 3 - 1 (102) - (99)
Attività/Passività destinate alla vendita - - - - - - -
Totale capitale investito 1.881 849 1.469 4.456 3.945 (3.875) 8.725

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Si segnala che il perimetro di consolidamento al 30 giugno 2023 è variato rispetto al 31 dicembre 2022 per le seguenti operazioni:

  • acquisizione da parte di AEB S.p.A. del 90% di VGE 05 S.r.l., società operante nel settore fotovoltaico, con conseguente consolidamento integrale;
  • acquisizione da parte di A2A Calore & Servizi S.r.l. del 100% di Termica Cologno S.r.l. con conseguente consolidamento integrale;
  • costituzione della società A2A Servizi S.r.l. da parte di A2A S.p.A., che ne detiene il 100%, consolidata integralmente.

Attività

Attività non correnti

1) Immobilizzazioni materiali

milioni di euro Valore al Effetto Variazioni del periodo Valore
31 12 2022 primo
consolid.
2023
Investim. Altre
variazioni
Dismis. e
cessioni
Svalutaz./
Ripr. valori
Ammort. Totale
variazioni
al
30 06 2023
Terreni 153 2 (2) 153
Fabbricati 574 5 41 (2) (17) 27 601
Impianti e
macchinari
4.125 106 167 (2) (181) 90 4.215
Attrezzature
industriali e
commerciali
57 8 (6) 2 59
Altri beni 142 9 9 (17) 1 143
Discariche 14 (1) (1) 13
Immobilizzazioni
in corso ed
acconti
800 167 (211) (44) 756
Migliorie beni di
terzi
142 12 (1) (13) (2) 140
Attività per diritti
d'uso
155 22 (16) 6 161
Totale 6.162 - 309 25 (4) - (251) 79 6.241
di cui:
Costo Storico 14.112 309 6 (30) 285 14.397
Fondo
Ammortamento
(7.115) 19 26 (251) (206) (7.321)
Svalutazioni (835) (835)

Le "Immobilizzazioni materiali" al 30 giugno 2023 sono pari a 6.241 milioni di euro (6.162 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le variazioni del periodo, al netto dell'effetto di cui sopra, registrano un incremento di 79 milioni di euro così composto:

  • incremento di 309 milioni di euro per investimenti effettuati nel periodo così come meglio descritti in seguito;
  • riduzione di 251 milioni di euro imputabile agli ammortamenti del periodo;
  • incremento netto per altre variazioni pari a 25 milioni dovuto all'incremento dei diritti d'uso in applicazione del principio contabile IFRS16 per 22 milioni di euro, all'incremento del fondo decommissioning e spese chiusura e post chiusura discariche per 10 milioni di euro, al decremento per 3 milioni di euro dovuto alla registrazione di contributi su investimenti di anni precedenti, al decremento per 2 milioni di euro a seguito di riclassifiche ad altre poste di bilancio, al decremento per 2 milioni di euro a seguito riclassifica tra le attività destinate alla vendita di alcuni asset delle rinnovabili;
  • riduzione di 4 milioni di euro a seguito di smobilizzi del periodo al netto del relativo fondo ammortamento.

Gli investimenti risultano così suddivisi:

per la Business Unit Smart Infrastructures gli investimenti sono pari a 133 milioni di euro ed hanno riguardato: per 84 milioni di euro interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di distribuzione di energia elettrica, l'ampliamento e il rifacimento della rete in media e bassa tensione, nonché l'installazione dei nuovi contatori elettronici; per 37 milioni di euro lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento; per 3 milioni di euro il piano di Efficientamento con nuove sorgenti luminose a tecnologia led, per 3 milioni di euro gli interventi sulla rete di ricarica dei veicoli elettrici, per 2 milioni di euro interventi sulla rete ed apparati in fibra ottica, per 2 milioni di euro interventi sulla rete di trasporto del gas, nonché per 2 milioni di euro acquisto attrezzature specifiche per la rete del gas;

Note illustrative del bilancio consolidato

semestrale abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

  • per la Business Unit Generazione e Trading l'incremento è stato di 90 milioni di euro ed ha riguardato: per 55 milioni di euro gli investimenti sulle centrali termoelettriche, per 27 milioni di euro gli investimenti sugli impianti di energia da fonti rinnovabili, nonché per 8 milioni di euro gli investimenti sulle centrali idroelettriche;
  • per la Business Unit Ambiente gli investimenti sono pari a 75 milioni di euro e si riferiscono: per 60 milioni di euro ad interventi sugli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti del gruppo; per 9 milioni di euro all'acquisizione e allestimento di mezzi mobili per la raccolta dei rifiuti e per 6 milioni di euro all'acquisizione di attrezzature per la raccolta;
  • per la Business Unit Corporate gli investimenti, pari a 7 milioni di euro, hanno riguardato principalmente, per 6 milioni di euro interventi sui fabbricati nelle aree di Milano, Brescia, Como, Monza Brianza e Roma, nonché per 1 milione di euro l'implementazione di apparecchiature di telecomunicazione;
  • per la Business Unit Mercato l'incremento è stato di 4 milioni di euro principalmente dovuto al piano di efficienza energetica presso clienti.

Il Gruppo sta continuando l'analisi degli impatti derivanti dall'evoluzione normativa e conferma, ad oggi, che i valori iscritti a bilancio delle opere asciutte e bagnate legate alle concessioni idroelettriche sono prudenti e recuperabili anche in applicazione delle nuove norme.

Tra le immobilizzazioni materiali sono comprese "Attività per diritti d'uso" per complessivi 161 milioni di euro (155 milioni di euro al 31 dicembre 2022), iscritti con la metodologia prevista dal principio IFRS16 e per i quali il debito residuo verso le società locatrici, al 30 giugno 2023 risulta pari a 157 milioni di euro (152 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Si riporta di seguito un dettaglio delle "Attività per diritti d'uso" derivanti da leasing operativi e finanziari al 30 giugno 2023:

Attività consistenti in diritti di utilizzo Valore al
31 12 2022
Effetto
primi
consolid.
2023
Variazioni del periodo Valore al
milioni di euro Altre
variazioni
Ammort. Totale
variazioni
30 06 2023
Terreni 31 2 (3) (1) 30
Fabbricati 50 8 (5) 3 53
Impianti e macchinari 3 2 (1) 1 4
Attrezzature industriali e commerciali e altri beni 35 1 (2) (1) 34
Automezzi 36 9 (5) 4 40
Totale 155 22 16 6 161

Si precisa che il Gruppo si è avvalso della facoltà, prevista dal paragrafo 6 del principio, di non applicare le disposizioni di cui ai paragrafi 22-49 del principio alle seguenti categorie:

a) Leasing a breve termine;

b) Leasing la cui attività sottostante è di modesto valore.

2) Immobilizzazioni immateriali

milioni di euro Valore al
30 12 2022
Effetto
primo
consolid.
2023
Valore al
Investim. Ricl./ Altre
variaz.
Smobiliz./
Cessioni
Svalutaz Ammort. Totale
variazioni
30 06 2023
Diritti di brevetto industriale e
ut. op. dell'ingegno
51 9 3 (14) (2) 49
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
2.009 118 (28) (40) (87) (37) 1.972
Avviamento 844 17 861
Immobilizzazioni in corso 155 37 (13) (44) (20) 135
Altre immobilizzazioni
immateriali
456 21 (9) (29) (17) 439
Totale 3.515 17 185 (47) (84) (130) (76) 3.456

Le "Immobilizzazioni immateriali" al 30 giugno 2023 sono pari a 3.456 milioni di euro (3.515 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e comprendono l'effetto dei primi consolidamenti pari a 17 milioni di euro.

Si segnala che, in applicazione dell'IFRIC 12, a partire dall'esercizio 2010 le immobilizzazioni immateriali comprendono anche il valore dei beni in concessione relativi alla distribuzione gas.

Le variazioni del periodo al netto dell'effetto di cui sopra, registrano un decremento complessivo pari a 76 milioni di euro così composto:

  • incremento di 185 milioni di euro per investimenti effettuati nel periodo così come meglio descritti in seguito;
  • riduzione di 130 milioni di euro imputabile agli ammortamenti del periodo;
  • diminuzione di 81 milioni di euro a seguito della cessione di asset inerenti al servizio idrico integrato di ASVT S.p.A. ad Acque Bresciane;
  • decremento netto di 47 milioni di euro per altre variazioni, dovute, alla riclassifica tra le attività destinate alla vendita di alcuni asset inerenti al servizio idrico integrato pari a 32 milioni di euro, al decremento dei certificati ambientali del portafoglio industriale per 13 milioni di euro ed al decremento per 2 milioni di euro dovuto alla registrazione di contributi su investimenti di anni precedenti;
  • diminuzione di 3 milioni di euro a seguito di smobilizzi del periodo al netto del relativo fondo di ammortamento

Gli investimenti delle "Immobilizzazioni immateriali" risultano così suddivisi:

  • per la Business Unit Smart Infrastructures gli investimenti pari a 123 milioni di euro sono dovuti: ad interventi di sviluppo e mantenimento degli impianti di distribuzione gas ed alla sostituzione di tubazioni interrate in media e bassa pressione per 63 milioni di euro; a lavori sulla rete di trasporto e distribuzione dell'acqua, sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione per 47 milioni di euro, nonché ad implementazione di sistemi informativi per 13 milioni di euro;
  • per la Business Unit Mercato l'incremento è pari a 38 milioni di euro dovuti per 19 milioni di euro ad implementazione di sistemi informativi e per 19 milioni di euro alla capitalizzazione di oneri sostenuti per la gestione di contratti con i clienti a seguito dell'applicazione del principio IAS IFRS15;
  • per la Business Unit Corporate l'incremento è pari a 16 milioni di euro dovuti principalmente all'implementazione di sistemi informativi;
  • per la Business Unit Generazione e Trading l'incremento è pari a 7 milioni di euro dovuti principalmente all'implementazione di sistemi informativi;
  • per la Business Unit Ambiente gli investimenti sono pari a 1 milione di euro dovuti principalmente all'implementazione di sistemi informativi.

La voce "Altre immobilizzazioni immateriali" al 30 giugno 2023 ammonta a 439 milioni di euro (456 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e accoglie:

  • 298 milioni di euro per Customer list riferite alle acquisizioni di portafogli clienti effettuate dalle società del Gruppo. Tali valori vengono ammortizzati in funzione della stima dei benefici che si manifesteranno negli esercizi futuri tenendo conto degli indicatori quali i retention rate e churn rate relativi alle specifiche tipologie di clientela. In particolare, l'importo presente in bilancio è riconducibile per 86 milioni di euro al Gruppo Acinque, per 82 milioni di euro alla società TecnoA S.r.l., per 56 milioni di euro alla società A2A Energia S.p.A., per 36 milioni di euro al Gruppo AEB, per 11 milioni di euro alla società A2A Recycling S.r.l., per 9 milioni di euro ad Electrometal S.r.l., per 8 milioni di euro ad Asm Energia S.p.A., per 8 milioni di euro alla società Yada Energia S.r.l. e per 2 milioni di euro ad A2A S.p.A., Aprica S.p.A. e LumEnergia S.p.A.;
  • 95 milioni di euro per PPA Società Rinnovabili: la valorizzazione è legata al contratto di convenzione esistente con il Gestore Servizi Energetici, che permette alle società convenzionate di usufruire per un periodo di 20 anni di tariffe incentivanti, notevolmente più elevate rispetto a quelle esistenti sul mercato;
  • 36 milioni di euro relativi principalmente a oneri e costi pluriennali e a diritti di superficie e/o di servitù;
  • 9 milioni di euro per PPA del gruppo Agripower: la valorizzazione è legata al contratto di convenzione esistente con il Gestore Servizi Energetici, che permette alle società convenzionate di usufruire di tariffe incentivanti, notevolmente più elevate rispetto a quelle esistenti sul mercato;
  • 1 milione di euro per Titoli Ambientali: quote di emissione e Certificati Bianchi (portafoglio Industriale).

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7

Avviamento

L'avviamento al 30 giugno 2023 ammonta a 861 milioni di euro:

milioni di euro Valore al Valore al
31 12 2022 Primo
consolid.
acquisizioni
2023
Effetto PPA Riclassific./
Altre
variazioni
Svalutaz Totale
variazioni
30 06 2023
CGU:
A2A Ambiente 473 - 473
A2A Reti Gas 41 - 41
A2A Gas 74 - 74
A2A Calore 22 - 22
A2A Vendita Energia Elettrica 7 - 7
A2A Generazione Rinnovabili 227 14 14 241
Totale 844 - 14 - - 14 858
Effetto primo consolidamento
VGE 05 S.r.l. 14 (14) - -
Termica Cologno S.r.l. 3 3 3
Totale - 17 (14) - - 3 3
Totale avviamento 844 17 - - - 17 861

Nel corso del primo semestre 2023 il Gruppo A2A ha perfezionato le seguenti operazioni:

  • acquisizione, da parte di AEB S.p.A., del 90% di VGE 05 S.r.l., società operante nel settore fotovoltaico, titolare inoltre di un progetto (pari a 59,1 MW) per la costruzione di un impianto fotovoltaico che ha determinato l'iscrizione di un avviamento pari a 14 milioni di euro che è stato allocato (ai sensi dell'IFRS3) al termine della Purchase Price Allocation alla CGU Generazione Rinnovabili;
  • acquisizione da parte di A2A Calore & Servizi S.r.l. del 100% di Termica Cologno S.r.l. società proprietaria di una centrale termoelettrica cogenerativa che ha comportato l'iscrizione di un avviamento pari a 3 milioni di euro. L'acquisizione rientra nell'ambito dell'applicazione dell'IFRS3 e al 30 giugno 2023 non si è ancora conclusa la Purchase Price Allocation che verrà completata nelle tempistiche previste dal principio.

Il Gruppo A2A svolge almeno annualmente l'impairment test.

Nel corso del primo semestre 2023 il management, ai fini dell'applicazione del principio contabile IAS 36, ha svolto un'attenta analisi dei risultati raggiunti rispetto al Piano 2021-2030, aggiornato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 novembre 2022, considerando anche le assunzioni e le risultanze del processo di impairment precedentemente svolto per il bilancio 2022. Alla luce delle analisi condotte sulla base delle evidenze disponibili al 30 giugno 2023 e delle loro evoluzioni prevedibili, non sono emerse criticità e non si evidenziano elementi che costituiscano un indicatore di perdita tale da richiedere lo svolgimento di verifiche specifiche sulla recuperabilità delle attività.

3) Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2023
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
31 12 2022 30 06 2023
Partecipazioni in imprese valutate con il metodo
del Patrimonio netto
33 (1) 32
Altre attività finanziarie non correnti 70 (6) 64 21 14
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie
non correnti
103 - (7) 96 21 14

La tabella seguente evidenzia il dettaglio delle variazioni del valore delle "Partecipazioni in imprese valutate col metodo del Patrimonio netto":

Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto
milioni di euro
Totale
Valore al 31 dicembre 2022 33
Effetto primo consolidamento acquisizioni 2023
Variazioni:
- acquisizioni ed aumenti di capitale
- valutazioni a Patrimonio netto 1
- svalutazioni
- ripristini di valore
- incassi dividendi di partecipazioni valutate ad equity (1)
- cessioni e decrementi
- altre variazioni
- riclassificazioni (1)
Totale variazioni (1)
Valore al 30 giugno 2023 32

Il valore delle "Partecipazioni in imprese valutate col metodo del Patrimonio netto" risulta pari a 32 milioni di euro in riduzione per 1 milione di euro rispetto al precedente esercizio. Le variazioni comprendono le valutazioni del periodo per 1 milione di euro, l'incasso di dividendi per 1 milione di euro e altre variazioni negative per 1 milione di euro.

Il dettaglio delle partecipazioni è riportato nell'allegato n. 2 "Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto".

Le "Altre attività finanziarie non correnti" presentano al 30 giugno 2023 un saldo pari a 64 milioni di euro, con un decremento di 6 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022 riferibile per 6 milioni di euro al rimborso di finanziamenti verso terzi, alla riduzione per 4 milioni di euro delle partecipazioni in altre imprese a seguito di riclassificazioni effettuate nel periodo, all'aumento per 2 milioni di euro per investimenti effettuati in start-up innovative tramite progetti di Corporate Venture Capital e in via residuale all'aumento per 2 milioni di euro per acconti versati su partecipazioni per futuri progetti di sviluppo di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Al 30 giugno 2023 le "Altre attività finanziarie non correnti" si riferiscono, oltreché alla fattispecie sopra menzionata, per 14 milioni di euro a crediti finanziari a medio/lungo termine, di cui 9 milioni di euro relativi a finanziamenti verso terzi che comprendono, per 6 milioni di euro, crediti per la gestione dell'impianto biocubi di Cedrasco da parte della controllata Bioase in applicazione dell'IFRIC 12 e per 5 milioni di euro crediti verso il Comune di Brescia aventi come oggetto la gestione dell'illuminazione pubblica in applicazione dell'IFRIC 12. La voce inoltre comprende per 15 milioni di euro la richiesta di deposito in apposito conto corrente, delle somme sottoposte a sequestro da parte del Tribunale di Taranto nell'ambito del procedimento in corso nei confronti della controllata Linea Ambiente S.r.l. per 23 milioni di euro investimenti effettuati in start-up innovative tramite progetti di Corporate Venture Capital e per 2 milioni di euro le partecipazioni in altre imprese, per il cui dettaglio si rimanda all'allegato n. 3 "Elenco delle partecipazioni in altre imprese".

4) Attività per imposte anticipate

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2023
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
Attività per imposte anticipate 363 - 67 430

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni Le "Attività per imposte anticipate" ammontano a 430 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e presentano, un incremento di 67 milioni di euro per effetto, principalmente, dell'iscrizione per 56 milioni di euro di attività per imposte anticipate nette come di seguito descritto.

Si segnala che nel periodo in esame, è stata esercitata, in base a quanto previsto dall'art. 15, commi 10 e ss. del DL n. 185/2008, la possibilità di affrancare, ovvero di riconoscere i maggiori valori fiscali delle partecipazioni di controllo emersi nel processo di Purchase Price Allocation (PPA) e iscritti nel bilancio consolidato a titolo di avviamento ed altre attività immateriali.

L'affrancamento derogatorio ha comportato, a fronte del versamento dell'imposta sostitutiva pari a 33 milioni di euro, lo stanziamento di attività per imposte anticipate nette pari a 56 milioni di euro, relative alle deduzioni extracontabili dei maggiori valori affrancati. Tali attività per imposte anticipate saranno rilasciate pro quota in correlazione alle deduzioni extracontabili a partire dal 2025.

La voce accoglie l'effetto netto, dettagliato nella tabella che segue a cui si rimanda, delle passività per imposte differite e delle attività per imposte anticipate a titolo di IRES e IRAP su variazioni e accantonamenti effettuati esclusivamente ai fini fiscali. Si ritiene probabile la recuperabilità delle "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio, in quanto i piani futuri prevedono redditi imponibili sufficienti per l'utilizzo delle attività fiscali differite.

I valori al 30 giugno 2023 relativi alle attività per imposte anticipate/passività per imposte differite sono stati esposti al netto (cd. "Offsetting") in applicazione dello IAS 12.

Si indicano di seguito, in apposita tabella, le principali attività e passività per imposte anticipate/differite.

Dettaglio imposte differite
(attive/passive)
Bilancio
consolidato
31 12 2022
Variazione
metodo di
consolid.
Effetti
Primi
consolid.
Acc.ti
(A)
Utilizzi
(B)
Adeguam.
Aliquote
(C)
Altro
(D)
TOTALE
(A+B+C+D)
IFRS 9 a
Patrimonio
Netto
IAS 19
Revised
a
Patrimonio
Netto
Bilancio
consolidato
30 06 2023
Passività per imposte
differite
Differenze di valore delle
immobilizzazioni materiali
324 - 324
Applicazione del principio
del leasing finanziario
(IFRS 16)
- -
Applicazione del principio
degli strumenti finanziari
(IFRS 9)
- -
Differenze di valore delle
Immobilizzazioni immateriali
98 (6) (6) 92
Plusvalenze rateizzate - -
Trattamento di fine rapporto 2 - 2
Avviamento 6 - 6
Altre imposte differite 18 - 18
Totale passività per
imposte differite (A)
448 - - - (6) - - (6) - - 442
Attività per imposte
anticipate
Fondi rischi tassati 133 - (2) 131
Differenze di valore delle
immobilizzazioni materiali
438 - 438
Applicazione del principio
degli strumenti finanziari
(IFRS 9)
(22) - 7 (15)
Fondo rischi su crediti 37 - 37
Differenze di valore delle
immobilizzazioni immateriali
8 56 56 64
Contributi 16 - 16
Avviamento 160 - 160
Altre imposte Anticipate 41 56 56 7 (2) 41
Totale attività per imposte
anticipate (B)
811 - - 56 - - - 56 7 (2) 872
EFFETTO NETTO
IMPOSTE DIFFERITE
ATTIVE/PASSIVE (B-A)
363 - - 56 6 - - 62 7 (2) 430

5) Altre attività non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
acquisizioni
2023
31 12 2022 30 06 2023
Altre attività non correnti 74 9 83
Strumenti derivati non
correnti
12 (8) 4 12 4
Totale altre attività non
correnti
86 - 1 87 12 4

Le "Altre attività non correnti", risultano in aumento di 9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Tale variazione è prevalentemente riconducibile all'incremento dei crediti da Ecobonus in parte compensati dalla riduzione di crediti per partite pregresse correlate a ricavi del servizio idrico.

Gli "Strumenti derivati non correnti" risultano pari a 4 milioni di euro in decremento, per 8 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto della valutazione al fair value degli strumenti finanziari effettuata al 30 giugno 2023 a fronte del rischio di tasso di interesse su mutui a tasso variabile.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Attività correnti

6) Rimanenze

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2023
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
- Materiali 115 5 120
- Fondo obsolescenza materiali (23) (1) (24)
Totale materiali 92 - 4 96
- Combustibili 435 (252) 183
- Altre 7 (2) 5
Materie prime, sussidiarie e di consumo 534 - (250) 284
Combustibili presso terzi 2 4 6
Totale rimanenze 536 - (246) 290

Le "Rimanenze" sono pari a 290 milioni di euro (536 milioni di euro al 31 dicembre 2022), al netto del relativo fondo obsolescenza per 24 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Le rimanenze presentano un decremento complessivo pari a 246 milioni di euro così di seguito dettagliato:

  • 252 milioni di euro riconducibili al decremento delle giacenze di combustibili che riflette prevalentemente l'andamento dei prezzi degli stessi (le giacenze comprendono le rimanenze di combustibili per la produzione di energia elettrica e le rimanenze di gas per l'attività di vendita e stoccaggio dello stesso) in riduzione rispetto al precedente esercizio;
  • 4 milioni di euro all'incremento dei combustibili presso terzi riferiti a carbone presso il magazzino di Capodistria non ancora sdoganato in Italia;
  • 3 milioni di euro all'incremento delle giacenze di materiali comprensivo dell'accantonamento al fondo obsolescenza materiali;
  • altre variazioni in diminuzione per 1 milione di euro.

7) Crediti commerciali

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
Variazioni
consolid.
del periodo
acquisizioni
2023
Valore al
30 06 2023
Crediti commerciali fatture emesse 1.404 (21)
1.383
Crediti commerciali fatture da emettere 3.468 (1.937) 1.531
(Fondo rischi su crediti) (192) (26)
(218)
Totale crediti commerciali 4.680 -
(1.984)
2.696

Al 30 giugno 2023 i "Crediti commerciali" risultano pari a 2.696 milioni di euro (4.680 milioni di euro al 31 dicembre 2022), con un decremento di 1.984 milioni di euro. Nel dettaglio le variazioni hanno riguardato:

  • per 1.942 milioni di euro, il decremento dei crediti commerciali verso clienti che al 30 giugno 2023 presentano un saldo di 2.591 milioni di euro (4.533 milioni di euro al 31 dicembre 2022);
  • per 45 milioni di euro il decremento dei crediti verso società collegate, che presentano un saldo pari a 10 milioni di euro (55 milioni di euro al termine del precedente esercizio);
  • per 3 milioni di euro il decremento dei crediti verso i comuni di Milano e Brescia che ammontano a fine periodo a 73 milioni di euro (76 milioni di euro al 31 dicembre 2022);
  • l'incremento dei lavori in corso su ordinazione per 6 milioni di euro.

La variazione dei crediti commerciali è riconducibile principalmente alla riduzione delle tariffe per la vendita di energia elettrica e gas avvenuta nel corso del semestre nonché alla stagionalità del business.

Si segnala che il Gruppo effettua su base occasionale cessioni di crediti pro-soluto e non ha in essere programmi di factoring rotativo.

Il "Fondo rischi su crediti", calcolato in ottemperanza al principio IFRS 9, è pari a 218 milioni di euro e presenta un incremento netto di 26 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Tale fondo è ritenuto congruo rispetto al rischio cui si riferisce.

La movimentazione dettagliata del Fondo rischi su crediti viene evidenziata nel seguente prospetto:

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2023
Accanton. Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
30 06 2023
Fondo rischi su crediti 192 - 37 (10) (1) 218

Gli accantonamenti del periodo sono risultati pari a 37 milioni di euro, in decremento di 8 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio in relazione ad una minor esposizione creditizia verso la clientela per effetto dell'andamento dello scenario energetico che rispetto al precedente esercizio ha visto la riduzione delle tariffe di vendita di energia elettrica e gas.

In tale ambito si segnala che il Gruppo, tenendo conto degli impatti relativi alla dinamica dell'aumento delle tariffe avvenuto a partire dal terzo trimestre 2021 e proseguito nell'esercizio 2022, in sede di valutazione dei rischi delle perdite attese su crediti al 30 giugno 2023, come previsto dal principio IFRS 9, ha prudenzialmente ritenuto opportuno mantenere il fattore correttivo di "expected credit losses" pari a 10 milioni di euro.

Tale correttivo, seppur leggermente inferiore, rispetto al precedente esercizio, è stato mantenuto in considerazione del protrarsi del contesto di incertezza che ha caratterizzato il mercato energetico negli ultimi anni, inizialmente causato dalla pandemia da covid-19 e successivamente acuito dal conflitto tra Russia e Ucraina ancora in corso.

Data l'alta qualità della clientela, sottoposta in gran parte a credit check in fase di attivazione contrattuale, e la quota significativa delle bollette domiciliate, pari al 63% sul totale delle bollette incassate, non si è riscontrato ad oggi un significativo degrado delle performance di pagamento da parte dei clienti. Tuttavia, l'aumento del valore degli scaduti, soprattutto per i mercati di ultima istanza, in aggiunta ai fenomeni citati hanno portato al mantenimento del fattore correttivo sopra indicato anche al 30 giugno 2023.

Si riporta di seguito l'aging dei crediti commerciali:

milioni di euro
31 12 2022
30 06 2023
Crediti commerciali di cui: 4.680 2.696
Correnti 978 819
Scaduti di cui: 426 564
- Scaduti fino a 30 gg 60 111
- Scaduti da 31 a 180 gg 198 237
- Scaduti da 181 a 365 gg 73 95
- Scaduti oltre 365 gg 95 121
Fatture da emettere 3.468 1.531
Fondo rischi su crediti (192) (218)

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale

abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

8) Altre attività correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo Variazioni
consolid.
2023
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
acquisizioni 31 12 2022 30 06 2023
Strumenti derivati correnti
(derivati commodity)
2.861 (1.110) 1.751 - -
Altre attività correnti di cui: 428 58 486
- crediti verso la Cassa per i Servizi
Energetici e Ambientali
140 (29) 111
- anticipi a fornitori 10 1 11
- crediti verso il personale 1 (1)
- crediti tributari 139 (33) 106
- crediti di competenza di esercizi/periodi
futuri
34 56 90
- crediti verso Ergosud - - -
- crediti verso enti previdenziali 3 1 4
- Ufficio del bollo 1 - 1
- crediti per risarcimenti danni 1 - 1
- crediti per anticipi COSAP 1 - 1
- crediti per depositi cauzionali 12 (5) 7
- crediti per canone RAI 3 4 7
- credito cessione Gesi 2 - 2
- altri crediti diversi 81 64 145
Totale altre attività correnti 3.289 - (1.052) 2.237 - -

Le "Altre attività correnti", presentano un saldo pari a 2.237 milioni di euro rispetto ai 3.289 milioni di euro al 31 dicembre 2022, evidenziando, un decremento di 1.052 milioni di euro.

Gli "Strumenti derivati correnti" presentano un decremento di 1.110 milioni di euro riconducibile ad una riduzione della valutazione a fair value per effetto di una minor differenza media tra prezzi di sottoscrizione e prezzi di mercato.

I crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, pari a 111 milioni di euro (140 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono ai crediti per perequazioni pertinenti sia all'esercizio 2023 che a residui crediti per perequazioni inerenti precedenti esercizi e a crediti per componenti tariffarie al netto degli incassi effettuati nell'anno corrente.

I crediti tributari, pari a 106 milioni di euro, si riferiscono principalmente a crediti verso l'Erario per ritenute (riferiti prevalentemente a crediti fiscali per Ecobonus) e accise.

I crediti di competenza di esercizi futuri ammontano a 90 milioni di euro (34 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e si riferiscono principalmente al pagamento anticipato dei canoni di derivazione d'acqua e a premi assicurativi.

Gli altri crediti diversi comprendono, per 41 milioni di euro, crediti correlati alla cessione del ramo idrico della controllata Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. e per 62 milioni di euro (51 milioni di euro al 31 dicembre 2022) ad altri crediti principalmente relativi a riqualificazione ed efficientamento energetico presso condomini e terzi, per i quali si beneficerà delle agevolazioni fiscali previste dai bonus edilizi.

9) Attività finanziarie correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
acquisizioni
2023
31 12 2022 30 06 2023
Altre attività finanziarie 14 18 32 14 32
Totale attività finanziarie correnti 14 - 18 32 14 32

Le "Attività finanziarie correnti" risultano pari a 32 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Tale voce si riferisce principalmente a crediti finanziari verso Soci di minoranza e terzi.

10) Attività per imposte correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2023
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
Attività per imposte correnti 35 - 9 44

Al 30 giugno 2023 tale posta risulta pari a 44 milioni di euro (35 milioni di euro al 31 dicembre 2022) ed è riferita ai crediti IRES ed IRAP per importi richiesti a rimborso su versamenti di esercizi precedenti, e al credito residuo per Robin Tax, versata nei precedenti esercizi.

11) Disponibilità liquide e mezzi equivalentI

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
acquisizioni
2023
31 12 2022 30 06 2023
Disponibilità liquide e
mezzi equivalenti
2.584 8 (176) 2.416 2.584 2.416

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" al 30 giugno 2023 rappresentano la somma dei saldi bancari e postali attivi del Gruppo. L'effetto del primo consolidamento delle acquisizioni del 2023 è pari a 8 milioni di euro.

Il decremento del periodo pari a 176 milioni di euro deriva principalmente dal flusso di cassa operativo che ha visto nel corso del primo semestre il pagamento di dividendi per 283 milioni di euro.

Nella voce in esame sono compresi conti correnti vincolati, per 160 milioni di euro, collegati all'operatività sulle piattaforme relative agli strumenti derivati su commodity.

I depositi bancari includono gli interessi maturati anche se non ancora accreditati alla fine del periodo in esame.

12) Attività non correnti destinate alla vendita

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
acquisizioni
2023
31 12 2022 30 06 2023
Attività non correnti
destinate alla vendita
- 43 43 - -

Al 30 giugno 2023 le "Attività non correnti destinate alla vendita" sono pari a 43 milioni di euro, e riguardano per 34 milioni di euro assets inerenti al servizio idrico integrato e per 9 milioni di euro la realizzazione di 2 sottostazioni (che verranno cedute a Terna) per il collegamento di nuovi impianti di produzione nell'ambito dei progetti di sviluppo riferiti alle fonti rinnovabili.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 99

Patrimonio netto e passività

Patrimonio netto

La composizione del Patrimonio netto, il cui valore al 30 giugno 2023 risulta pari a 4.443 milioni di euro (4.467 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è dettagliata nella seguente tabella:

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
Patrimonio netto di spettanza del Gruppo:
Capitale sociale 1.629 - 1.629
Riserve 1.869 103 1.972
Risultato dell'esercizio/del periodo di Gruppo 401 (121) 280
Totale Patrimonio del Gruppo 3.899 (18) 3.881
Interessi di minoranze 568 (6) 562
Totale Patrimonio netto 4.467 (24) 4.443

La movimentazione del Patrimonio netto è complessivamente negativa per 24 milioni di euro. Il risultato del periodo ha prodotto un effetto positivo per 280 milioni di euro, compensato dalla distribuzione del dividendo per 283 milioni di euro.

Si evidenzia, infine, una variazione netta negativa dei derivati Cash flow hedge e delle riserve IAS 19 per complessivi 13 milioni di euro ed una variazione netta negativa degli interessi delle minoranze per 6 milioni di euro.

13) Capitale sociale

Il "Capitale sociale" ammonta a 1.629 milioni di euro ed è composto da n. 3.132.905.277 azioni ordinarie del valore unitario di 0,52 euro ciascuna.

14) Riserve

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
Riserve 1.869 103 1.972
di cui:
Variazione fair value derivati Cash flow hedge e fair value Bond 42 (23) 19
Effetto fiscale (12) 6 (6)
Riserve di Cash flow hedge 30 (17) 13
Variazione riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti (73) 5 (68)
Effetto fiscale 19 (1) 18
Riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti (54) 4 (50)

Le "Riserve", che ammontano a 1.972 milioni di euro (1.869 milioni di euro al 31 dicembre 2022), comprendono la riserva legale, le riserve straordinarie, nonché gli utili portati a nuovo delle società controllate.

Tale voce comprende inoltre la riserva di Cash flow hedge, positiva per 13 milioni di euro, che si riferisce alla valorizzazione al termine del periodo dei derivati che rispondono ai requisiti dell'Hedge accounting, nonché alla valutazione a fair value dei Bond in valuta al netto dell'effetto fiscale.

La posta in oggetto include riserve negative pari a 50 milioni di euro relative agli effetti dell'adozione dello IAS 19 Revised – Benefici a dipendenti che prevedono la rilevazione degli utili e delle perdite attuariali direttamente tra le riserve incluse nel Patrimonio netto.

La voce comprende la riserva di Patrimonio netto derivante dalla prima applicazione dell'IFRS 9 pari a 32 milioni di euro, ed in particolare l'impairment dei crediti commerciali secondo il modello cd. "expected losses".

15) Risultato del periodo

Risulta positivo per 280 milioni di euro.

16) Interessi di minoranze

milioni di euro Valore al Variazioni Valore al
31 12 2022 del periodo 30 06 2023
Interessi di minoranze 568 (6) 562

Gli "Interessi di minoranze" ammontano a 562 milioni di euro (568 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e rappresentano, principalmente, le quote di capitale, di riserve e di risultato di spettanza degli azionisti di minoranza relativi ai Soci terzi.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Passività

Passività non correnti

17) Passività finanziarie non correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
acquisizioni
2023
31 12 2022 30 06 2023
Obbligazioni non convertibili 4.612 184 4.796 4.612 4.796
Debiti verso banche 922 (340) 582 922 582
Debiti finanziari per diritti d'uso non
correnti
132 1 133 132 133
Debiti verso altri finanziatori 201 1 (197) 5 201 5
Totale passività finanziarie non correnti 5.867 1 (352) 5.516 5.867 5.516

Le "Passività finanziarie non correnti", pari a 5.516 milioni di euro (5.867 milioni di euro al 31 dicembre 2022) presentano un decremento di 352 milioni di euro, al netto degli effetti relativi ai primi consolidamenti del periodo pari a 1 milione di euro.

Le "Obbligazioni non convertibili", pari a 4.796 milioni di euro (4.612 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sono relative ai seguenti prestiti obbligazionari, contabilizzati al costo ammortizzato:

  • 299 milioni di euro, con scadenza febbraio 2025 e cedola dell'1,75%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 297 milioni di euro, con scadenza ottobre 2027 e cedola dell'1,625%, il cui valore nominale è pari a 300 milioni di euro;
  • 89 milioni di euro, Private Placement in yen con scadenza agosto 2036 e tasso fisso del 5,405%, il cui valore nominale è pari a 14 miliardi di yen;
  • 396 milioni di euro, con scadenza luglio 2029 e cedola dell'1,00%, il cui valore nominale è pari a 400 milioni di euro;
  • 494 milioni di euro, con scadenza ottobre 2032 e cedola dello 0,625%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro;
  • 496 milioni di euro, con scadenza luglio 2031 e cedola dello 0,625%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro;
  • 495 milioni di euro, con scadenza novembre 2033 e cedola dell'1%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro;
  • 496 milioni di euro, con scadenza marzo 2028 e cedola dell'1,5%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro;
  • 596 milioni di euro, con scadenza giugno 2026 e cedola del 2,5%, il cui valore nominale è pari a 600 milioni di euro;
  • 646 milioni di euro, con scadenza settembre 2030 e cedola del 4,5%, il cui valore nominale è pari a 650 milioni di euro;
  • 492 milioni di euro, con scadenza febbraio 2034 e cedola del 4,375%, il cui valore nominale è pari a 500 milioni di euro.

L'incremento della componente non corrente delle "Obbligazioni non convertibili", pari a 184 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, è dovuto all'effetto contrapposto della emissione di un nuovo Green bond con scadenza 2034, del valore nominale di 500 milioni di euro ed iscritto a bilancio al netto del costo ammortizzato, in parte compensato dalla riclassificazione alla voce "Passività finanziarie correnti" del bond con scadenza 2024 (300 milioni di euro) e alla variazione in diminuzione del cambio ECB applicato al Private Placement in yen.

I "Debiti verso banche" non correnti ammontano a 582 milioni di euro. Tale voce rileva la quota capitale di finanziamenti erogati dalla European Investment Bank per 495 milioni di euro e da istituti di credito diversi per 87 milioni di euro. Il decremento di 340 milioni di euro alla data di chiusura del periodo è riconducibile alla diminuzione per la riclassificazione nella voce passività correnti delle quote di capitale in scadenza nei prossimi dodici mesi e al rimborso anticipato di un finanziamento bancario (valore pari a 100 milioni di euro) al fine di ottimizzare l'impiego della liquidità con conseguente beneficio sugli oneri finanziari.

I "Debiti finanziari per diritti d'uso non correnti" ammontano a 133 milioni di euro, in incremento per 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

I "Debiti verso altri finanziatori" risultano pari a 5 milioni di euro e presentano una diminuzione di 197 milioni di euro, al netto degli effetti derivanti dai primi consolidamenti per 1 milione di euro. Tale diminuzione risulta riconducibile al rimborso anticipato, con l'obiettivo di ottimizzare l'impiego della liquidità, di un prestito derivante da Cassa Depositi e Prestiti per un valore pari a 200 milioni di euro.

Per l'analisi delle scadenze di ciascuna voce di tali debiti si rimanda all'apposita tabella di dettaglio nella sezione "Altre informazioni" al capitolo 6) Gestione dei rischi finanziari al paragrafo d. Rischio di liquidità, mentre per l'ulteriore analisi della suddivisione tra debiti a tasso fisso e a tasso variabile si rimanda all'apposita tabella di dettaglio nel paragrafo b. Rischio di tasso di interesse.

Nella seguente tabella è riportato il confronto, per ogni categoria di indebitamento a lungo termine, tra il valore contabile e il fair value, nonché della quota in scadenza nei 12 mesi successivi, come meglio descritto nella nota 22) Passività finanziarie correnti. Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando il prezzo di mercato, mentre per quelli non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura del periodo, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo A2A. Si precisa che tale tabella non contiene la valorizzazione dei debiti finanziari per diritti d'uso.

milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota non
corrente
Fair Value
Obbligazioni 5.448 5.458 662 4.796 4.857
Finanziamenti Bancari e da Altri
finanziatori
1.208 1.211 624 587 1.134
Totale 6.656 6.669 1.286 5.383 5.991

18) Benefici a dipendenti

Al 30 giugno 2023 tale posta risulta pari a 236 milioni di euro (248 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e presenta le seguenti variazioni:

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2023
Accant. Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
30 06 2023
Trattamento di fine
rapporto
110 19 (7) (17) 105
Benefici a dipendenti 138 (4) (3) 131
Totale benefici a
dipendenti
248 - 19 (11) (20) 236

La movimentazione è riconducibile per 19 milioni di euro agli accantonamenti del periodo, per 11 milioni di euro al decremento dovuto alle erogazioni e per 18 milioni di euro al decremento netto riferito ai versamenti ai fondi previdenziali. Inoltre, le valutazioni attuariali del periodo comprendono il decremento derivante dall'actuarial gains/losses per complessivi 2 milioni di euro a seguito della variazione dei tassi di attualizzazione.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 103

Si precisa che le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi sotto descritte:

milioni di euro 2022 2023
Tasso di attualizzazione da 3,34% a 3,77% da 3,67% a 3,92%
Tasso di inflazione annuo 2,30% 2,30%
Tasso annuo incremento dei premi anzianità 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento delle mensilità aggiuntive 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento del costo dell'energia elettrica 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento del costo del gas 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento salariale 1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento TFR 3,2% 3,2%
Tasso annuo medio di incremento delle pensioni integrative 1,1% 1,1%
Frequenze annue di turnover da 2,0% a 5,0% da 2,0% a 5,0%
Frequenze annue di anticipazioni TFR da 2,0% a 2,5% da 2,0% a 2,5%

Si segnala che:

  • il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA rilevato alla data della valutazione. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione;
  • il tasso annuo di incremento salariale applicato esclusivamente per le società con in media meno di 50 dipendenti nel corso del 2006 è stato determinato in base ai dati di riferimento comunicati dalle società del Gruppo;
  • il tasso annuo di incremento del TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali;
  • le frequenze annue di anticipazione e di turnover sono desunte dalle esperienze storiche del Gruppo e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'Attuario su un rilevante numero di aziende analoghe;
  • per le basi tecniche demografiche si segnala che:
  • per il "decesso" sono state utilizzate le tabelle TG62 (Premungas), AS62 (Sconto energia elettrica e Sconto gas) e RG48 (altri piani);
  • per l'"inabilità" sono state utilizzate le tavole INPS distinte per età e sesso;
  • per il "pensionamento" è stato utilizzato il parametro 100% al raggiungimento dei requisiti AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) adeguati al D.L. n. 04/2019;
  • per la "probabilità di lasciare famiglia" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010 aggiornate;
  • per la "frequenza delle diverse strutture di nuclei superstiti ed età media dei componenti" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010.

19) Fondi rischi, oneri e passività per discariche

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2023
Accanton. Rilasci Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
30 06 2023
Fondi decommissioning 261 3 (1) (6) 15 272
Fondi spese chiusura e post
chiusura discariche
175 (3) (5) 3 170
Fondi fiscali 54 54
Fondi cause legali e contenziosi
del personale
40 1 41
Altri fondi rischi 199 2 16 (7) 210
Fondi rischi, oneri e passività
per discariche
729 2 19 (4) (18) 19 747

I fondi rischi, oneri e passività per discariche al 30 giugno 2023 ammontano a 747 milioni di euro e presentano un incremento complessivamente pari a 18 milioni di euro.

I "Fondi decommissioning", che risultano pari a 272 milioni di euro, accolgono gli oneri per i costi di smantellamento e ripristino dei siti produttivi principalmente relativi alle centrali termoelettriche e agli impianti di termovalorizzazione. Le movimentazioni del periodo hanno riguardato utilizzi per 6 milioni di euro, a copertura degli oneri sostenuti nel corso del periodo in esame, accantonamenti netti per 2 milioni di euro e altre variazioni in aumento per 15 milioni di euro imputabili all'aggiornamento di alcune perizie.

I "Fondi spese chiusura e post-chiusura discariche", che risultano pari a 170 milioni di euro, si riferiscono all'insieme dei costi che dovranno essere sostenuti in futuro per la sigillatura delle discariche in coltivazione alla data di chiusura del bilancio e per la successiva gestione post-operativa, come previsto dalla normativa in essere. Le movimentazioni al 30 giugno hanno riguardato utilizzi per 5 milioni di euro, che rappresentano gli esborsi effettivi nel periodo in esame, eccedenze nette per 3 milioni di euro, relative alle rettifiche dei fondi per discariche a seguito dell'aggiornamento dei tassi d'inflazione e di attualizzazione, nonché altre variazioni in aumento per 3 milioni di euro.

I "Fondi fiscali", che risultano pari a 54 milioni di euro, si riferiscono agli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in essere o potenziali verso l'Erario o enti territoriali per imposte dirette e indirette, tributi e accise.

I "Fondi cause legali e contenziosi del personale" risultano pari a 41 milioni di euro e si riferiscono a cause con terzi per 34 milioni di euro e con dipendenti per 3 milioni di euro, a fronte delle passività che potrebbero derivare da vertenze giudiziarie in corso, nonché a cause in essere con Istituti Previdenziali per 4 milioni di euro, relative a contributi previdenziali che il Gruppo ritiene di non dover versare e per i quali sono in essere specifici contenziosi.

Gli "Altri fondi rischi", che risultano pari a 210 milioni di euro, si riferiscono ai fondi relativi ai canoni di derivazione d'acqua pubblica per 100 milioni di euro, al fondo mobilità per gli oneri derivanti dal piano di ristrutturazione aziendale per 1 milione di euro, nonché ad altri fondi per 109 milioni di euro che comprendono anche il fondo legato al contenzioso sulla Discarica di Grottaglie. In relazione a tali fondi, si evidenziano in particolare accantonamenti netti per 16 milioni di euro, di cui 12 milioni di euro riferiti a maggiori oneri per sovraccanoni di derivazione idroelettrica ed utilizzi per 7 milioni di euro. Gli effetti derivanti dai primi consolidamenti risultano pari a 2 milioni di euro.

20) Altre passività non correnti

milioni di euro Valore al
Effetto primo
Variazioni
31 12 2022
consolid.
del periodo
30 06 2023
acquisizioni
2023
Valore al di cui comprese nella PFN
31 12 2022 30 06 2023
Altre passività non
correnti
370 20 390 - -
Strumenti derivati non
correnti
- 2 2 - 2
Totale altre passività
non correnti
370 - 22 392 - 2

La voce in esame presenta al 30 giugno 2023 un incremento di 22 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Le "Altre passività non correnti", che presentano un saldo pari a 390 milioni di euro, si riferiscono a depositi cauzionali da clienti per 365 milioni di euro, a passività di competenza di esercizi futuri per 12 milioni di euro, a debiti verso fornitori a medio/lungo termine per 3 milioni di euro, nonché ad altre passività non correnti per 10 milioni di euro.

Gli "Strumenti derivati non correnti" risultano pari a 2 milioni di euro (nessun valore al 31 dicembre 2022) e si riferiscono alla valutazione al fair value del derivato di copertura relativo al prestito obbligazionario in yen con scadenza 2036.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

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7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Passività correnti

21) Debiti commerciali e altre passività correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
acquisizioni
2023
31 12 2022 30 06 2023
Acconti e debiti verso clienti 43 (27) 16
Debiti verso fornitori 5.481 (2.516) 2.965
Totale debiti commerciali 5.524 - (2.543) 2.981 - -
Debiti verso istituti di previdenza e
sicurezza sociale
49 1 50
Strumenti derivati correnti
(derivati commodity)
2.561 (975) 1.586
Altre passività correnti di cui: 396 - 186 582
Debiti verso il personale 93 (10) 83
Debiti verso la Cassa per i Servizi
Energetici e Ambientali
83 86 169
Debiti tributari 98 91 189
Debiti per trasparenza fiscale 5 - 5
Debiti per A.T.O. 2 (1) 1
Debiti verso clienti per lavori da eseguire 37 3 40
Debiti verso clienti per interessi su depositi
cauzionali
2 (1) 1
Debiti verso soci terzi 1 9 10
Debiti per acquisto partecipazioni - - -
Debiti per passività di competenza di
esercizi successivi
- 17 17
Debiti per servizi ausiliari - - -
Debiti per incassi da destinare 14 (6) 8
Debiti verso assicurazioni 3 - 3
Debiti per compensazioni ambientali 3 1 4
Debiti per canone RAI 8 8 16
Altri debiti diversi 47 (11) 36
Totale altre passività correnti 3.006 - (788) 2.218 - -
Totale debiti commerciali e altre passività
correnti
8.530 - (3.331) 5.199 - -

I "Debiti commerciali e altre passività correnti" risultano pari a 5.199 milioni di euro (8.530 milioni di euro al 31 dicembre 2022), con un decremento di 3.331 milioni di euro.

I "Debiti commerciali" risultano pari a 2.981 milioni di euro e presentano, rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, un decremento pari a 2.543 milioni di euro. Il decremento è principalmente riconducibile alle dinamiche di stagionalità, nonché dei prezzi delle commodities energetiche.

I "Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale" risultano pari a 50 milioni di euro, in incremento di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2022 e riguardano la posizione debitoria del Gruppo nei confronti di Istituti Previdenziali e Assistenziali.

Gli "Strumenti derivati correnti" risultano pari a 1.586 milioni di euro (2.561 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e si riferiscono alla valorizzazione a fair value dei derivati su commodity. Il decremento è principalmente imputabile ad una riduzione della valutazione a fair value per effetto di una minor differenza media tra prezzi di sottoscrizione e prezzi di mercato.

Le "Altre passività correnti" si riferiscono principalmente a:

  • debiti verso il personale per 83 milioni di euro (93 milioni di euro al 31 dicembre 2022) relativi ai debiti verso i dipendenti per il premio di produttività maturato nel periodo, nonché all'onere per le ferie maturate e non godute al 30 giugno 2023;
  • debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per 169 milioni di euro (83 milioni di euro al 31 dicembre 2022) inerenti al debito relativo alle componenti tariffarie, fatturate e non ancora versate, nonché il debito per le perequazioni passive relative sia a esercizi precedenti sia all'esercizio in esame;
  • debiti tributari per 189 milioni di euro (98 milioni di euro al 31 dicembre 2022), riferiti ai debiti verso l'Erario per accise, ritenute e Iva;
  • debiti verso clienti per lavori da eseguire nel corso del prossimo esercizio per 40 milioni di euro (37 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

22) Passività finanziarie correnti

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
di cui comprese nella PFN
acquisizioni
2023
31 12 2022 30 06 2023
Obbligazioni non
convertibili
338 324 662 338 662
Debiti verso banche 651 (27) 624 651 624
Debiti finanziari per diritti
d'uso correnti
31 3 34 31 34
Debiti verso altri
finanziatori
2 (2) - 2 -
Totale passività
finanziarie correnti
1.022 - 298 1.320 1.022 1.320

Le "Passività finanziarie correnti" ammontano a 1.320 milioni di euro (1.022 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e presentano un incremento pari a 298 milioni di euro.

Le "Obbligazioni non convertibili" ammontano a 662 milioni di euro e presentano una variazione in aumento di 324 milioni di euro, quale effetto della riclassificazione dalle "Passività finanziarie non correnti" del prestito obbligazionario in scadenza a marzo 2024.

I "Debiti verso banche correnti", che ammontano a 624 milioni di euro, rilevano la quota capitale di finanziamenti erogati dalla European Investment Bank, per 71 milioni di euro, da istituti di credito diversi, per 463 milioni di euro, da utilizzo di linee "Hot money", per 87 milioni di euro e dal rateo interessi maturati al netto del costo ammortizzato per 3 milioni di euro. La riduzione rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente di 27 milioni di euro è principalmente correlata al rimborso di una linea di credito revolving per 20 milioni di euro e alla riclassificazione dalle "Passività finanziarie non correnti" dei finanziamenti residui con scadenza nei successivi dodici mesi, al netto delle quote rimborsate nel periodo.

I "Debiti finanziari per diritti d'uso correnti" ammontano a 34 milioni di euro, in incremento di 3 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

I "Debiti verso altri finanziatori" correnti risultano pari a zero, in conseguenza del rimborso dei debiti in essere al 31 dicembre 2022 e pari a 2 milioni di euro.

23) Debiti per imposte

milioni di euro Valore al
31 12 2022
Effetto primo
consolid.
acquisizioni
2023
Variazioni
del periodo
Valore al
30 06 2023
Debiti per imposte 134 - 81 215

I "Debiti per imposte" risultano pari a 215 milioni di euro (134 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e presentano un incremento di 81 milioni di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7.7 Indebitamento finanziario netto

24) Indebitamento finanziario netto

(ai sensi della comunicazione ESMA/32-382-1138)

Di seguito si riportano i dettagli dell'indebitamento finanziario netto:

milioni di euro Note 31 12 2022 Effetto primo
consolid.
Acquisizioni
2023
30 06 2023
Obbligazioni-quota non corrente 17 4.612 4.796
Finanziamenti bancari non correnti 17 922 582
Debiti verso altri finanziatori non correnti 17 201 1 5
Debiti finanziari per diritti d'uso non correnti 17 132 133
Altre passività non correnti 20 - 2
Totale indebitamento a medio e lungo termine 5.867 1 5.518
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 3 (5) (5)
Attività finanziarie non correnti 3 (16) (9)
Altre attività non correnti 5 (12) (4)
Totale crediti finanziari a medio e lungo termine (33) (18)
Totale indebitamento finanziario non corrente netto 5.834 1 5.500
Obbligazioni-quota corrente 22 338 662
Finanziamenti bancari correnti 22 651 624
Debiti verso altri finanziatori correnti 22 2 -
Debiti finanziari per diritti d'uso correnti 22 31 34
Altre passività correnti 21 - -
Totale indebitamento a breve termine 1.022 1.320
Altre attività finanziarie correnti 9 (12) (31)
Attività finanziarie verso parti correlate 9 (2) (1)
Totale crediti finanziari a breve termine (14) (32)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 (2.584) (8) (2.416)
Totale indebitamento finanziario corrente netto (1.576) (8) (1.128)
Indebitamento finanziario netto 4.258 (7) 4.372

La posizione finanziaria netta del Gruppo si attesta a 4.372 milioni di euro.

Per quanto riguarda le informazioni integrative circa l'indebitamento finanziario indiretto, il Gruppo ha individuato impegni finanziari entro 12 mesi relativamente a benefici a dipendenti, fondi decommissioning e passività per discariche, contenziosi fiscali e reverse factoring, per un importo pari a circa 85 milioni di euro.

Di seguito si riportano, ai sensi dello IAS 7 "Rendiconto finanziario", le variazioni della attività e passività finanziarie:

milioni di euro 31 12 2022 Flusso
monetario
Flusso non monetario 30 06 2023
Effetto primo
consolid.
acquisiz.
2023
Variazione fair
value
Altre
variazioni
Obbligazioni 4.950 523 (11) (4) 5.458
Debiti finanziari 1.939 (583) 1 21 1.378
Altre passività - - 2 2
Attività finanziarie (35) (16) 5 (46)
Altre attività (12) 8 (4)
Passività nette
derivanti da attività di
finanziamento
6.842 (76) 1 (1) 22 6.788
Disponibilità liquide e
mezzi equivalenti
(2.584) 176 (8) (2.416)
Indebitamento
finanziario netto
4.258 100 (7) (1) 22 4.372

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto

economico 7.9

Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

Per le variazioni del perimetro di consolidamento al 30 giugno 2023 si rimanda a quanto indicato nella sezione "Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria".

Inoltre, i dati economici al 30 giugno 2023 risultano non omogenei rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio per effetto delle seguenti operazioni straordinarie avvenute nel corso del 2022:

  • acquisizione, nel mese di settembre 2022, e consolidamento integrale da parte di A2A Calore & Servizi S.r.l. del 100% di A2A Airport Energy S.p.A., società che si occupa di produzione e vendita di energia elettrica, termica e frigorifera;
  • acquisizione da parte di A2A Rinnovabili S.p.A. del 100% di 4New S.r.l. e 3 New & Partners S.r.l., società che operano nei settori fotovoltaico ed eolico, consolidate a partire da giugno 2022. A2A Rinnovabili S.p.A. ha inoltre acquisito, attraverso la controllata 3 New & Partners S.r.l., il 100% di 3 New & Partners Rinnovabili S.r.l. (società costituita nel mese di novembre 2022) con conseguente consolidamento integrale, a partire da novembre 2022, delle società Daunia Calvello S.r.l. e Daunia Serracapriola S.r.l., società che detengono un portafoglio di parchi eolici in Italia, precedentemente consolidate ad equity.

Si segnala che alcune poste di Conto economico, riferite ad assets inerenti il servizio idrico integrato in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5, sono stati riclassificati alla voce "Risultato netto da attività non correnti destinate alla vendita". Di conseguenza i valori al 30 giugno 2022 sono stati riesposti.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 111

25) Ricavi

I ricavi del periodo risultano pari a 7.989 milioni di euro (9.778 milioni di euro al 30 giugno 2022) e presentano quindi un decremento di 1.789 milioni di euro.

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Ricavi
milioni di euro
30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
Ricavi di vendita 7.180 9.033 (1.853) (20,5%)
Ricavi da prestazioni 724 650 74 11,4%
Totale ricavi di vendita e prestazioni 7.904 9.683 (1.779) (18,4%)
Altri ricavi operativi 85 95 (10) (10,5%)
Totale ricavi 7.989 9.778 (1.789) (18,3%)

La variazione, rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, è riconducibile alla riduzione dei ricavi dei mercati energetici all'ingrosso sia per i minori prezzi unitari sia per i minori volumi venduti e intermediati delle commodities, parzialmente compensata dalle maggiori quantità vendute di elettricità e gas nei mercati retail e dall'apporto del consolidamento di A2A Airport Energy, società acquisita nel settembre 2022.

Per maggiore informativa si riporta il dettaglio delle voci più significative:

milioni di euro 30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
Vendita e distribuzione di energia elettrica 4.399 6.021 (1.622) (26,9%)
Vendita e distribuzione di gas 2.478 2.668 (190) (7,1%)
Vendita calore 156 193 (37) (19,2%)
Vendita materiali 36 47 (11) (23,4%)
Vendita acqua 43 34 9 26,5%
Vendite di certificati ambientali 49 55 (6) (10,9%)
Contributi di allacciamento 19 15 4 26,7%
Totale ricavi di vendita 7.180 9.033 (1.853) (20,5%)
Prestazioni a clienti 724 650 74 11,4%
Totale ricavi per prestazioni 724 650 74 11,4%
Totale ricavi di vendita e prestazioni 7.904 9.683 (1.779) (18,4%)
Reintegro costi centrale S. Filippo del Mela (impianto Unità essenziale) - 6 (6) (100,0%)
Risarcimenti danni 4 3 1 33,3%
Affitti attivi 2 2 - 0,0%
Sopravvenienze attive 14 14 - 0,0%
Incentivi alla produzione da fonti rinnovabili (feed-in tariff) 19 23 (4) (17,4%)
Altri ricavi 46 47 (1) (2,1%)
Altri ricavi operativi 85 95 (10) (10,5%)
Totale ricavi 7.989 9.778 (1.789) (18,3%)

La voce "Altri ricavi operativi" presenta un decremento pari a 10 milioni di euro principalmente per effetto di minori ricavi per il reintegro dei costi di generazione sostenuti per la centrale di San Filippo del Mela (Impianto essenziale) ai sensi della Delibera 803/2016 per 6 milioni di euro, di minori ricavi legati agli incentivi sulla produzione netta da fonti rinnovabili per 4 milioni di euro, di minori altri ricavi per 1 milione di euro parzialmente compensati da maggiori risarcimenti danni per 1 milione di euro.

Per un maggior dettaglio delle motivazioni riferibili all'andamento dei ricavi relativi alle varie Business Units, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Risultati per settore di attività".

26) Costi operativi

I "Costi operativi" sono pari 6.708 milioni di euro (8.698 milioni di euro al 30 giugno 2022) e registrano pertanto un decremento di 1.990 milioni di euro.

Si riporta, di seguito, il dettaglio delle principali componenti:

Costi operativi
milioni di euro
30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
Costi per materie prime e di consumo 5.495 7.679 (2.184) (28,4%)
Costi per servizi 1.050 863 187 21,7%
Totale costi per materie prime e servizi 6.545 8.542 (1.997) (23,4%)
Altri costi operativi 163 156 7 4,5%
Totale costi operativi 6.708 8.698 (1.990) (22,9%)

I "Costi per materie prime e servizi" ammontano a 6.545 milioni di euro (8.542 milioni di euro al 30 giugno 2022) e presentano un decremento di 1.997 milioni di euro.

Tale incremento è dovuto all'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • i minori acquisti di materie prime e di consumo per 2.621 milioni di euro, riconducibili al decremento dei costi per acquisti di energia e combustibili per 2.658 milioni di euro, all'incremento degli oneri correlati all'acquisto di certificati ambientali per 28 milioni di euro, alla diminuzione degli acquisti di materiali per 4 milioni di euro ed all'effetto netto degli oneri/proventi da copertura su derivati operativi che si incrementano di 13 milioni di euro;
  • l'incremento degli oneri di vettoriamento, appalti e prestazioni di servizi per 187 milioni di euro;
  • la variazione in aumento delle rimanenze di combustibili e materiali per 437 milioni di euro.

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni Per maggiore informativa, viene fornito il dettaglio delle componenti più rilevanti:

milioni di euro 30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
Acquisti di energia e combustibili 4.863 7.521 (2.658) (35,3%)
Acquisti di materiali 92 96 (4) (4,2%)
Acquisti di acqua 1 1 - 0,0%
Oneri da coperture su derivati operativi 7 2 5 n.s.
Proventi da coperture su derivati operativi (4) (12) 8 (66,7%)
Acquisti di certificati e diritti di emissione 299 271 28 10,3%
Totale costi per materie prime e di consumo 5.258 7.879 (2.621) (33,3%)
Oneri di vettoriamento e trasmissione 584 483 101 20,9%
Manutenzioni e riparazioni 140 84 56 66,7%
Altri servizi 326 296 30 10,1%
Totale costi per servizi 1.050 863 187 21,7%
Variazione delle rimanenze di combustibili e materiali 237 (200) 437 n.s.
Totale costi per materie prime e servizi 6.545 8.542 (1.997) (23,4%)
Godimento beni di terzi 55 59 (4) (6,8%)
Canoni concessioni 60 56 4 7,1%
Contributi a enti territoriali, consortili e ARERA 6 6 - 0,0%
Imposte e tasse 19 18 1 5,6%
Danni e penalità 4 2 2 100,0%
Sopravvenienze passive 11 8 3 37,5%
Altri costi 8 7 1 14,3%
Altri costi operativi 163 156 7 4,5%
Totale costi operativi 6.708 8.698 (1.990) (22,9%)

Margine attività di trading

La tabella sottostante riporta i risultati derivanti dalle negoziazioni dei Portafogli di trading, compreso l'effetto delle variazioni degli strumenti derivati, che si riferiscono alle attività di negoziazione sull'energia elettrica, sul gas e sui certificati ambientali.

milioni di euro Note 30 06 2023 30 06 2022 Variazione
Ricavi 25 4.819 (1.475) 6.294
Costi operativi 26 (4.770) 1.521 (6.291)
Totale margine attività di trading 49 46 3

Il margine di trading è positivo per 49 milioni di euro con un incremento di 3 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2022.

Il primo semestre 2023 ha segnato la continuazione di un trend di moderazione dei prezzi, avviato nell'ultimo trimestre del 2022, grazie all'ampia disponibilità di forniture di Gas Naturale Liquefatto e alla riduzione dei consumi energetici, imputabile alla mitezza della stagione invernale.

A causa delle incertezze sulla disponibilità degli approvvigionamenti invernali, i prezzi sulle consegne di energia del prossimo inverno si ipotizza che possano mantenere un premio al rischio significativo.

Ad aumentare inoltre la volatilità dei prezzi degli spark spread sulle consegne a breve termine, ha contribuito l'incertezza meteorologica con previsioni altalenanti sulla disponibilità delle fonti idroelettriche.

In questo scenario di ampi arbitraggi di volatilità, si è potuto quindi operare con profitto, a beneficio delle attività di trading, dell'intermediazione dei flussi, di quotazione dei prezzi e di Market Making.

27) Costi per il personale

Al 30 giugno 2023 il costo del lavoro, al netto degli oneri capitalizzati, è risultato complessivamente pari a 401 milioni di euro (381 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Nel dettaglio i "Costi per il personale" si compongono nel modo seguente:

30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
311 295 16 5,4%
103 99 4 4,0%
19 18 1 5,6%
23 21 2 9,5%
456 433 23 5,3%
(55) (52) (3) 5,8%
401 381 20 5,2%

Nella tabella sottostante si espone il numero medio di dipendenti per qualifica:

30 06 2023 30 06 2022 Variazione
Dirigenti 197 203 (6)
Quadri 883 810 73
Impiegati 6.197 5.906 291
Operai 6.499 6.465 34
Totale 13.776 13.384 392

Al 30 giugno 2023 il costo del lavoro medio pro-capite è risultato pari a 29,11 migliaia di euro. Nel corrispondente periodo del precedente esercizio risultava pari a 28,47 migliaia di euro.

L'incremento è principalmente riconducibile all'aumento della forza in essere, agli incrementi retributivi previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro ed alle azioni di politica retributiva.

Al 30 giugno 2023 i dipendenti del Gruppo risultano pari a 13.841. Al 30 giugno 2022 i dipendenti del Gruppo risultavano pari a 13.511 unità.

Nella voce altri costi del personale sono compresi, per un 1 milione di euro (valore inferiore al milione di euro al 30 giugno 2022) costi inerenti l'onere complessivo relativo al piano di ristrutturazione aziendale correlato alle future uscite dei dipendenti per mobilità.

28) Margine operativo lordo

Alla luce delle dinamiche sopra esposte, il "Margine operativo lordo" consolidato al 30 giugno 2023 è pari a 880 milioni di euro (699 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Per un maggiore approfondimento si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Analisi per settore di attività".

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per

azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

del 28 luglio 2006

7.13 Altre informazioni

7

29) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" sono pari a 433 milioni di euro (371 milioni di euro al 30 giugno 2022), e presentano un incremento di 62 milioni di euro.

Nella successiva tabella si evidenziano le poste di dettaglio:

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni
milioni di euro
30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 130 107 23 21,5%
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 251 242 9 3,7%
Totale ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni 381 349 32 9,2%
Accantonamenti per rischi 15 (24) 39 n.s
Accantonamento per rischi su crediti compresi nell'attivo circolante 37 46 (9) (19,6%)
Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 433 371 62 16,7%

Gli "Ammortamenti e svalutazioni" risultano pari a 381 milioni di euro (349 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali risultano pari a 130 milioni di euro (107 milioni di euro al 30 giugno 2022). La voce rileva maggiori ammortamenti per 23 milioni di euro relativi per 8 milioni di euro al servizio idrico integrato ed alla distribuzione e misura gas, per 6 milioni di euro all'implementazione di sistemi informativi, per 6 milioni di euro per variazione del perimetro di consolidamento e per 3 milioni di euro relativi alle nuove customer list delle società Yada Energia ed A2A Energia.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali presentano un aumento di 9 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2022 e riguardano:

  • maggiori ammortamenti per 10 milioni di euro derivanti dai primi consolidamenti delle società acquisite nel corso del 2022;
  • maggiori ammortamenti per 8 milioni di euro riferiti principalmente agli investimenti entrati in produzione successivamente al 30 giugno 2022;
  • maggiori ammortamenti per 2 milioni di euro per diritti d'uso;
  • minori ammortamenti per 4 milioni di euro a seguito del cambio di vita utile dell'impianto di San Filippo del Mela spostata al 2025;
  • minori ammortamenti per 4 milioni di euro correlati all'incremento dei tassi di attualizzazione sui fondi chiusura/post chiusura discariche e decommissioning;
  • minori ammortamenti per 3 milioni di euro correlati al piano disinvestimenti relativi agli asset dell' impianto di trattamento e deposito Linea 1 Termoutilizzatore di Parona.

Gli "Accantonamenti per rischi" presentano un effetto netto pari a 15 milioni di euro (effetto netto positivo pari a 24 milioni di euro al 30 giugno 2022) dovuto agli accantonamenti del periodo per 19 milioni di euro relativi all'accantonamento per canoni di derivazione d'acqua pubblica per 13 milioni di euro, ad accantonamenti per spese chiusura e post chiusura discariche per 3 milioni di euro e ad altri accantonamenti per 3 milioni di euro, rettificati per 4 milioni di euro da eccedenze principalmente a seguito del rilascio di fondi spese chiusura e post-chiusura su discariche e decommissioning.

Per maggiori informazioni si rimanda alla nota 19) Fondi rischi, oneri e passività per discariche.

L'"Accantonamento per rischi su crediti" presenta un valore di 37 milioni di euro (46 milioni di euro al 30 giugno 2022) determinato dall'accantonamento del periodo.

30) Risultato operativo netto

Il "Risultato operativo netto" risulta pari a 447 milioni di euro (328 milioni di euro al 30 giugno 2022).

31) Risultato da transazioni non ricorrenti

Il "Risultato da transazioni non ricorrenti" non presenta alcun valore, risultava pari a 157 milioni di euro al 30 giugno 2022 e si riferiva alla plusvalenza derivante dalla cessione di tre immobili siti a Milano avvenuta nel mese di febbraio 2022.

32) Gestione finanziaria

La "Gestione finanziaria" presenta un saldo negativo di 68 milioni di euro (negativo per 30 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Gestione finanziaria
milioni di euro
30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
Proventi finanziari 37 16 21 n.s.
Oneri finanziari (106) (48) (58) n.s.
Quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla
valutazione secondo il Patrimonio netto delle
partecipazioni
1 2 (1) (50,0%)
Totale gestione finanziaria (68) (30) (38) n.s.

I "Proventi finanziari" ammontano a 37 milioni di euro (16 milioni di euro al 30 giugno 2022) e sono così composti:

Proventi finanziari
milioni di euro
30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
Proventi verso istituti di credito 24 - 24 n.s.
Realized su derivati finanziari - 2 (2) n.s.
Altri proventi finanziari di cui: 13 14 (1) (7,1%)
Proventi finanziari verso Comune di Brescia
(IFRIC 12)
3 5 (2) (40,0%)
Utili su cambi 3 1 2 n.s.
Altri proventi 7 8 (1) (12,5%)
Totale proventi finanziari 37 16 21 n.s.

L'incremento dei proventi verso istituti di credito è principalmente riconducibile all'incremento dei tassi di interesse attivi applicati agli investimenti della liquidità a breve termine.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per

azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni Gli "Oneri finanziari", che ammontano a 106 milioni di euro presentano un incremento di 58 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2022 e sono così composti:

Oneri finanziari
milioni di euro
30 06 2023 30 06 2022
Restated
Variazione % giugno
2023/2022
Interessi su prestiti obbligazionari 61 28 33 n.s.
Interessi verso istituti di credito 20 5 15 n.s.
Interessi su finanziamenti Cassa Depositi e Prestiti 1 - 1 n.s.
Realized su derivati finanziari - 1 (1) n.s.
Oneri da Decommissioning 5 3 2 66,7%
Altri oneri finanziari di cui: 19 11 8 72,7%
Oneri di attualizzazione 7 4 3 75,0%
Oneri finanziari (IFRS 16) 1 1 - 0,0%
Oneri finanziari (IFRIC 12) 1 2 (1) (50,0%)
Perdite su cambi 3 1 2 n.s.
Altri oneri 7 3 4 n.s.
Totale oneri finanziari al lordo delle capitalizzazioni 106 48 58 n.s.
Oneri finanziari capitalizzati - -
Totale oneri finanziari 106 48 58 n.s.

L'aumento degli interessi su prestiti obbligazionari pari a 33 milioni di euro è riconducibile, alle emissioni obbligazionarie effettuate nel corso del 2022 (per un totale di 1.750 milioni di euro) che contribuiscono per tutti i primi sei mesi del 2023 ed all'emissione obbligazionaria da 500 milioni di euro effettuata nel corso del primo trimestre del 2023.

L'incremento degli oneri finanziari verso istituti di credito, pari a 15 milioni di euro, è da imputare principalmente all'aumento della curva dei tassi, conseguente alle politiche monetarie restrittive implementate dalle banche centrali per contrastare la crescente pressione inflattiva, che ha comportato maggiori oneri sul debito finanziario lordo a tasso variabile e non coperto. Tale peggioramento è stato più che compensato dalla remunerazione, a tasso variabile, della liquidità (come descritto nei proventi finanziari) che bilancia il rischio di tasso di interesse sul debito variabile e non coperto di Gruppo.

La valutazione secondo il metodo del Patrimonio netto delle partecipazioni risulta pari a 1 milione di euro (2 milioni di euro al 30 giugno 2022) ed è riconducibile principalmente alla valutazione positiva delle partecipazioni detenute in alcune società collegate.

33) Oneri per imposte sui redditi

Gli "Oneri per imposte sui redditi" nel periodo in esame sono risultati pari a 91 milioni di euro (143 milioni di euro al 30 giugno 2022) e rilevano:

  • imposte del periodo per 152 milioni di euro;
  • imposte anticipate per -56 milioni di euro;
  • imposte differite per -5 milioni di euro.

Si evidenzia che in occasione della chiusura semestrale 2023 il Gruppo A2A ha ritenuto di stimare le imposte di periodo per tutte le società del Gruppo adottando il criterio del tax rate sulla base della migliore stima dell'aliquota media ponderata del Gruppo attesa per l'intero anno.

Si segnala che nel periodo in esame, è stata esercitata, in base a quanto previsto dall'art. 15, commi 10 e ss. del DL n. 185/2008, la possibilità di affrancare, ovvero di riconoscere i maggiori valori fiscali delle partecipazioni di controllo emersi nel processo di Purchase Price Allocation (PPA) e iscritti nel bilancio consolidato a titolo di avviamento ed altre attività immateriali.

L'affrancamento derogatorio ha comportato, a fronte del versamento dell'imposta sostitutiva pari a 33 milioni di euro, lo stanziamento di attività per imposte anticipate nette pari a 56 milioni di euro, relative alle deduzioni extracontabili dei maggiori valori affrancati. Tali attività per imposte anticipate saranno rilasciate pro quota in correlazione alle deduzioni extracontabili a partire dal 2025.

34) Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla vendita

Il "Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla vendita" risulta pari a 5 milioni di euro (43 milioni di euro al 30 giugno 2022) e si riferisce alla riclassificazione di ricavi, costi operativi ed ammortamenti inerenti il servizio idrico integrato destinato alla vendita. Il valore al 30 giugno 2022 è stato riesposto e si riferisce alla plusvalenza relativa alla cessione di alcuni assets inerenti la distribuzione gas riferiti ad ATEM ritenuti non strategici per il Gruppo per 36 milioni di euro e per 7 milioni di euro alle poste inerenti il servizio idrico integrato riclassificati ai fini di un confronto omogeneo.

35) Risultato di pertinenza di terzi

Il "Risultato di pertinenza di terzi" risulta negativo per il Gruppo per 13 milioni di euro e comprende principalmente la quota di competenza di terzi del Gruppo Acinque e del Gruppo AEB. Nel corrispondente periodo del precedente esercizio la posta presentava un saldo negativo per il Gruppo per 27 milioni di euro.

36) Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo

Il "Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo" risulta positivo e pari a 280 milioni di euro (positivo per 328 milioni di euro al 30 giugno 2022).

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 119

7.9 Risultato per azione

37) Risultato per azione

01 01 2023
30 06 2023
01 01 2022
30 06 2022
Restated
Utile (perdita) per azione (in euro)
- di base 0,0894 0,1049
- di base da attività in funzionamento 0,0878 0,0934
- di base da attività destinate alla vendita 0,0016 0,0115
- diluito 0,0894 0,1049
- diluito da attività in funzionamento 0,0878 0,0934
- diluito da attività destinate alla vendita 0,0016 0,0115
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione
- di base 3.132.905.277 3.132.905.277
- diluito 3.132.905.277 3.132.905.277

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

38) Nota sui rapporti con le parti correlate

Devono ritenersi "parti correlate" quelle indicate dal principio contabile internazionale concernente l'informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (IAS 24 revised) per il cui dettaglio si rimanda alla Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2022 salvo le variazioni di seguito indicate.

Rapporti con gli Enti controllanti e con le imprese controllate da questi ultimi

Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 il Comune di Milano e il Comune di Brescia detengono ciascuno una quota partecipativa pari al 25% del capitale sociale più una azione (complessivamente pari al 50% più due azioni) che consente alle due municipalità di mantenere il controllo sulla Società.

Tra le società del Gruppo A2A ed i Comuni di Milano e Brescia e le società controllate direttamente ed indirettamente dai Comuni stessi intercorrono rapporti di natura commerciale.

In particolare il 12 aprile 2017 Amsa S.p.A., società controllata da A2A S.p.A., in esecuzione dell'originario affidamento disposto nel 2001, ha sottoscritto con il Comune di Milano un contratto per la gestione dei servizi preordinati alla tutela ambientale per il periodo 1° gennaio 2017-8 febbraio 2021; successivamente alla pubblicazione della prima gara annullata dal Comune in considerazione dei ricorsi notificati e della seconda gara ancora in corso, l'affidamento è stato prorogato fino al 30 aprile 2023.

La gara ora in corso è stata pubblicata in data 30 dicembre 2021; è una gara europea a procedura aperta per l'appalto di affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani con ridotto impatto ambientale in un'ottica di ciclo di vita, ai sensi del piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (pan gpp) e del decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 13 febbraio 2014.

La data di presentazione delle offerte, originariamente fissata al termine dell'11 luglio 2022, è stata fissata al 31 ottobre 2022. Due operatori hanno notificato contro il bando ricorso al TAR Milano che nell'udienza del 9 novembre 2022 ha disposto una verificazione, nominando ARERA. L'udienza di merito per assumere decisione dopo il deposito della verificazione e la notifica motivi aggiunti da parte di ricorrente è fissata al 20 settembre 2023.

Nell'ambito dei medesimi ricorsi in sede cautelare di secondo grado, il Consiglio di Stato ha disposto il divieto per il Comune di effettuare aggiudicazione, fino alla conclusione dei giudizi di merito.

Amsa ha presentato offerta. Il Comune di Milano ha disposto proroghe tecniche per assicurare la continuità del servizio, oggi definito contrattualmente sino al 31 dicembre 2023.

Rapporti con le società controllate e collegate

La capogruppo A2A S.p.A. opera come tesoreria centralizzata per la maggioranza delle società controllate e fornisce alle società controllate e collegate servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell'ambito della società stessa e per utilizzare in modo ottimale il know-how esistente in una logica di convenienza economica.

Anche per l'anno 2023 A2A S.p.A. e le società controllate hanno adottato la procedura dell'IVA di Gruppo e, ai fini dell'IRES, A2A S.p.A. ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86 con le principali società controllate.

Si evidenzia infine che, in ottemperanza alle previsioni del "Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate" adottato dalla Consob con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche (Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 e Delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020, in attuazione della Direttiva cosiddetta "Shareholders' Rights II") il Gruppo ha approvato la Procedura relativa alle Parti correlate entrata in vigore a partire dall'esercizio 2010 e successivamente modificata con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 25 giugno 2021, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate istituito con delibera consiliare del 13 maggio 2021. La predetta Procedura è rinvenibile sul sito internet www.a2a.eu.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7

Di seguito vengono riportati i prospetti riepilogativi dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate, ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010:

Situazione
patrimoniale-finanziaria
milioni di euro
Totale
30 06 2023
Imprese
collegate
e controllate
delle
collegate
Imprese
correlate
Comune
di
Milano
Controllate
dirette e
indirette
Comune di
Milano
Comune
di
Brescia
Controllate
dirette e
indirette
Comune di
Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza %
sulla voce
di bilancio
Totale attività di cui: 18.068 10 35 63 14 15 - - 137 0,8%
Attività non correnti 10.310 6 27 - - 4 - - 37 0,4%
Partecipazioni 32 6 26 - - - - 32 100,0%
Altre attività finanziarie non correnti 64 - 1 - - 4 - - 5 7,8%
Attività correnti 7.715 4 8 63 14 11 - - 100 1,3%
Crediti commerciali 2.696 4 1 63 14 10 - - 92 3,4%
Altre attività correnti 2.237 - 1 - - - - - 1 0,0%
Attività finanziarie correnti 32 - 6 - - 1 - - 7 21,9%
Totale passività di cui: 13.625 25 4 1 1 6 - - 37 0,3%
Passività correnti 6.734 25 4 1 1 6 - - 37 0,5%
Debiti commerciali 2.981 20 3 1 1 6 - - 31 1,0%
Altre passività correnti 2.218 5 1 - - - - - 6 0,3%
Conto economico
milioni di euro
Totale
30 06 2023
Imprese
collegate
e controllate
delle
collegate
Imprese
correlate
Comune
di
Milano
Controllate
dirette e
indirette
Comune di
Milano
Comune
di
Brescia
Controllate
dirette e
indirette
Comune di
Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza %
sulla voce
di bilancio
Ricavi 7.989 24 16 163 49 35 2 - 289 3,6%
Ricavi di vendita e prestazioni 7.904 24 16 163 49 35 2 289 3,7%
Costi operativi 6.708 19 2 4 4 5 - - 34 0,5%
Costi per materie prime e servizi 6.545 1 2 - 4 - - - 7 0,1%
Altri costi operativi 163 18 - 4 - 5 - - 27 16,6%
Costi per il personale 401 - - - - - - 1 1 0,2%
Gestione finanziaria (68) - 1 - - 3 - - 4 (5,9%)
Proventi finanziari 37 - - - - 3 - - 3 8,1%
Oneri finanziari 106 - - - - - - - - 0,0%
Quota dei proventi e oneri derivanti
dalla valutazione secondo il
Patrimonio netto delle partecipazioni
1 - 1 - - - - - 1 100,0%

Nella sezione "Prospetti contabili del bilancio consolidato semestrale abbreviato" del presente fascicolo sono riportati i prospetti completi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

Si segnala che nel corso del semestre A2A S.p.A. ha erogato, per complessivi 1,5 milioni di euro, contributi alle fondazioni che sono state inserite su base volontaria tra le parti correlate. Nello specifico si tratta di: Fondazione AEM, Fondazione ASM, Fondazione LGH E.T.S., Comitato Banco dell'Energia Onlus, Fondazione Teatro alla Scala, Fondazione Brescia Musei e Associazione Centro Teatrale Bresciano.

* * *

Relativamente ai compensi percepiti dagli organi di governo societario si rimanda allo specifico fascicolo "Relazione sulla remunerazione – 2023" disponibile sul sito www.a2a.eu.

7.11

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

39) Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Si segnala che nel periodo in esame, è stata esercitata, in base a quanto previsto dall'art. 15, commi 10 e ss. del DL n. 185/2008, la possibilità di affrancare, ovvero di riconoscere i maggiori valori fiscali delle partecipazioni di controllo emersi nel processo di Purchase Price Allocation (PPA) e iscritti nel bilancio consolidato a titolo di avviamento ed altre attività immateriali. L'affrancamento derogatorio ha comportato, a fronte del versamento dell'imposta sostitutiva pari a 33 milioni di euro, lo stanziamento di attività per imposte anticipate nette pari a 56 milioni di euro, relative alle deduzioni extracontabili dei maggiori valori affrancati. Tali attività per imposte anticipate saranno rilasciate pro quota in correlazione alle deduzioni extracontabili a partire dal 2025.

Nel corso del semestre il Gruppo ha perfezionato l'accordo con Acque Bresciane S.r.l., con efficacia dal 31 maggio 2023, per la cessione del Ramo inerente il Servizio Idrico Integrato (SII) della società controllata Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.. Al 30 giugno il Gruppo ha incassato una prima tranche del valore di cessione, pari a 38 milioni di euro, e si è iscritto 41 milioni di euro negli altri crediti in attesa della definizione da parte dell'ATO (Ufficio d'Ambito) del prezzo finale di vendita a chiusura dell'operazione. Al 30 giugno 2023 alla voce "Risultato netto da attività operative cedute/destinate alla vendita" il Gruppo si è iscritto 3 milioni di euro relativamente alla riclassificazione dei ricavi e dei costi inerenti il ramo ceduto.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

milioni di euro 30 06 2023 31 12 2022
Garanzie ricevute 975 950
Garanzie prestate 2.553 2.505

Garanzie ricevute

L'entità delle garanzie ricevute è pari a 975 milioni di euro (950 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e sono costituite per 460 milioni di euro da fidejussioni e cauzioni rilasciate dalle imprese appaltatrici a fronte della corretta esecuzione dei lavori assegnati e per 452 milioni di euro da fidejussioni e cauzioni ricevute da clienti a garanzia della regolarità dei pagamenti, nonché a garanzie ricevute dal Gruppo Acinque per 57 milioni di euro e a garanzie ricevute dal Gruppo AEB per 6 milioni di euro.

Garanzie prestate ed impegni con terzi

L'entità delle garanzie prestate è pari a 2.553 milioni di euro (2.505 milioni di euro al 31 dicembre 2022), di cui a fronte di obblighi assunti nei contratti di finanziamento pari a 44 milioni di euro. Tali garanzie sono state rilasciate da banche per 1.614 milioni di euro, da assicurazioni per 40 milioni di euro e dalla capogruppo A2A S.p.A., quali parent company guarantee, per 761 milioni di euro, nonché a garanzie prestate dal Gruppo Acinque per 85 milioni di euro ed a garanzie prestate dal Gruppo AEB per 53 milioni di euro.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7

7.13 Altre informazioni

1) Operazioni IFRS 3 revised

Nel corso del 2023 il Gruppo A2A ha perfezionato le seguenti operazioni di acquisizione di partecipazioni, che rientrano nei dettami dell'IFRS 3:

  • acquisizione da parte di AEB S.p.A. del 90% di VGE 05 S.r.l. con conseguente consolidamento integrale della società;
  • acquisizione da parte di A2A Calore & Servizi S.p.A. del 100% di Termica Cologno S.r.l. con conseguente consolidamento integrale della società.

Le operazioni sopra sintetizzate sono classificabili come business combination ai sensi del principio internazionale IFRS 3 "Aggregazioni aziendali"; il Gruppo ha proceduto a consolidare integralmente le società, mediante l'applicazione dell'acquisition method previsto dall'IFRS 3, in virtù del controllo ottenuto sulle entità acquisite.

L'IFRS 3 stabilisce che tutte le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate, entro dodici mesi dall'acquisizione, applicando il metodo dell'acquisto. L'acquirente, pertanto, rileva tutte le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisto ai relativi fair value alla data di acquisizione ed evidenzia l'eventuale iscrizione di un avviamento.

Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a Conto economico al momento del relativo sostenimento. Alla data di acquisizione del controllo, il Patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a Conto economico.

Business combinations Gruppo Rinnovabili

Nel corso del semestre 2023, AEB S.p.A. ha perfezionato l'acquisizione del 90% della partecipazione di VGE 05 S.r.l.. L'operazione di acquisizione è stata conclusa per un valore di 14 milioni di euro generando un avviamento di pari importo che è stato confermato al termine del processo di Purchase Price Allocation come previsto dall'IFRS 3.

Business combination Termica Cologno S.r.l.

In data 19 giugno 2023, A2A Calore & Servizi S.r.l., società detenuta al 100% da A2A S.p.A., ha acquisito il 100% della partecipazione in Termica Cologno S.r.l. società proprietaria di una centrale termoelettrica cogenerativa. L'operazione di acquisizione è stata conclusa per un valore di 9 milioni di euro generando un avviamento pari a 3 milioni di euro che sarà allocato con il processo di Purchase Price Allocation nei tempi previsti dall'IFRS 3. Il prezzo è stato interamente regolato al closing dell'operazione.

2) Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo A2A opera nel mercato dell'energia elettrica, del gas naturale e del teleriscaldamento e, nell'esercizio della sua attività, è esposto a diversi rischi finanziari:

  • a) rischio commodity;
  • b) rischio di tasso di interesse;
  • c) rischio tasso di cambio non connesso a commodity;
  • d) rischio di liquidità;
  • e) rischio di credito;
  • f) rischio equity;
  • g) rischio di default e non rispetto covenants.

Il rischio prezzo delle commodities, connesso alla volatilità dei prezzi delle commodities energetiche (gas, elettricità, olio combustibile, carbone, ecc.) e dei certificati ambientali (diritti di emissione EUA/ETS, certificati bianchi, ecc.) consiste nei possibili effetti negativi che la variazione del prezzo di mercato di una o più commodities possono determinare sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito della società, incluso il rischio tasso di cambio relativo alle commodities stesse.

Il rischio di tasso di interesse è il rischio dell'incremento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse.

Il rischio tasso di cambio non connesso a commodity è il rischio di maggiori costi o minori ricavi derivanti da una variazione sfavorevole dei tassi di cambio fra le valute.

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali, di trading e finanziarie.

Il rischio equity è il rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una variazione sfavorevole del prezzo delle azioni.

Il rischio di default e non rispetto covenants attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, in capo ad una o più società del Gruppo, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate.

Di seguito si evidenzia il dettaglio dei rischi cui il Gruppo A2A è esposto.

a. Rischio commodity

a.1) Rischio di prezzo delle commodities e del tasso di cambio connesso all'attività in commodities

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo, ivi compreso il relativo rischio tasso di cambio, su tutte le commodities energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, calore, carbone, olio combustibile e certificati ambientali; i risultati economici relativi alle attività di produzione, acquisto e vendita risentono delle relative fluttuazioni dei prezzi. Tali fluttuazioni agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso formule e indicizzazioni presenti nelle strutture di pricing.

Per stabilizzare i flussi di cassa e per garantire l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, A2A S.p.A. si è dotata di una Energy Risk Policy che definisce chiare linee guida per la gestione ed il controllo dei rischi sopramenzionati e che recepisce le indicazioni del Committee of Chief Risk Officers Organizational Independence and Governance Working Group ("CCRO") e del Group on Risk Management di Eurelectric. Sono stati presi a riferimento, inoltre, gli accordi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e le prescrizioni sancite dai principi contabili internazionali riferiti alle modalità di rilevazione, sulle poste di Conto economico e sulla Situazione patrimoniale-finanziaria, della volatilità dei prezzi delle commodities e dei derivati finanziari.

Nel Gruppo A2A la valutazione del rischio in oggetto è centralizzata in capo alla holding, che ha istituito, all'interno della Struttura Organizzativa Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Unità Organizzativa di Group Risk Management con il compito di gestire e monitorare il rischio mercato e di commodity, di elaborare e valutare i prodotti energetici strutturati, di proporre strategie di copertura finanziaria del rischio energetico, nonché di supportare i vertici aziendali nella definizione di politiche di Energy Risk Management di Gruppo.

Annualmente il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. definisce i limiti di rischio commodity del Gruppo, approvando la proposta di PaR e VaR (elaborata in sede di Comitato Rischi) in concomitanza con l'approvazione del Budget/Piano Industriale; Group Risk Management vigila sul rispetto di tali limiti e propone ai vertici aziendali le strategie di copertura volte a riportare il rischio entro i limiti definiti ove questi vengano superati.

Il perimetro delle attività soggette al controllo del rischio riguarda il portafoglio costituito da tutte le posizioni sul mercato fisico dei prodotti energetici sia in acquisto/produzione che in vendita e da tutte le posizioni sul mercato dei derivati energetici delle società appartenenti al Gruppo.

Ai fini del monitoraggio dei rischi vengono segregati e gestiti in modo differente il Portafoglio Industriale da quello di Trading. In particolare, si definisce Portafoglio Industriale l'insieme dei contratti sia fisici che finanziari direttamente connessi all'attività industriale del Gruppo, ossia che hanno come obiettivo la valorizzazione della capacità produttiva anche attraverso l'attività di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas, energia elettrica e calore.

Il Portafoglio di Trading è costituito dall'insieme di tutti quei contratti, sia fisici che finanziari, sottoscritti con la finalità di ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile dall'attività industriale, ossia di tutti quei contratti che pur accessori all'attività industriale non sono strettamente necessari alla stessa.

Al fine di individuare l'attività di Trading, il Gruppo A2A si attiene alla Direttiva Capital Adequacy ed alla definizione di attività "held for trading", come da Principio Contabile Internazionale IFRS 9, che definisce tali le attività finalizzate a conseguire un profitto dalla variazione a breve termine nei prezzi e nei margini di mercato, senza scopo di copertura, e destinate a generare un portafoglio ad elevato turnover.

Data quindi la diversa finalità, i due Portafogli sono segregati e monitorati separatamente con strumenti e limiti specifici. In particolare, le attività di Trading sono soggette ad apposite procedure operative di controllo e gestione dei rischi, declinate nei Deal Life Cycle.

I vertici aziendali vengono aggiornati sistematicamente sull'evoluzione del rischio commodity del Gruppo dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che controlla l'esposizione netta, calcolata centralmente, sull'intero portafoglio di asset e di contratti e monitora il livello complessivo di rischio economico assunto dal Portafoglio Industriale e dal Portafoglio di Trading (Profit at Risk - PaR, Value at Risk - VaR, Stop Loss).

Note

7

illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

a.2) Strumenti derivati su commodity, analisi delle operazioni

Derivati del Portafoglio Industriale definibili di Copertura

L'attività di copertura dal rischio prezzo attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzata alla protezione dalla volatilità del prezzo dell'energia elettrica sul mercato di Borsa (IPEX-EEX), alla stabilizzazione dei margini di vendita dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso con particolare attenzione alle vendite ed agli acquisti a prezzo fisso ed alla stabilizzazione delle differenze di prezzo derivanti dalle diverse indicizzazioni del prezzo del gas e dell'energia elettrica. A tal fine, nel corso dell'esercizio, sono stati conclusi contratti di copertura sui contratti di acquisto e vendita di energia elettrica e contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (cd. contratti CCC); sono stati inoltre conclusi contratti di copertura relativi alla compravendita di gas con la finalità di proteggere i margini e contestualmente mantenere il profilo di rischio entro i limiti definiti sulla base di quanto stabilito dalla Energy Risk Policy di Gruppo.

Il Gruppo A2A, nell'ambito dell'ottimizzazione del portafoglio dei diritti di emissione di gas serra (vedi Direttiva 2003/87/CE), ha stipulato contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Queste operazioni si configurano contabilmente come operazioni di copertura nel caso di eccedenze/deficit di quote dimostrabili.

Il fair value al 30 giugno 2023 è pari a 8,1 milioni di euro (32,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Derivati del Portafoglio Industriale non definibili di Copertura

Sempre in un'ottica di ottimizzazione del Portafoglio Industriale, sono stati stipulati contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Queste operazioni non si configurano contabilmente come operazioni di copertura in quanto non sussistono i requisiti richiesti dai principi contabili.

Il fair value al 30 giugno 2023 è pari a 0,3 milioni di euro (0,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Derivati del Portafoglio di Trading

Il Gruppo A2A ha stipulato, nell'ambito della sua attività di Trading, contratti Future sulle principali Borse europee dell'energia (EEX, ICE) e contratti Forward ed Option sul prezzo dell'energia elettrica con consegna in Italia e nei paesi limitrofi, quali Francia, Germania e Svizzera. Il Gruppo ha stipulato inoltre contratti Future sul prezzo di Borsa ICE ECX (European Climate Exchange). Sempre con riferimento all'attività di Trading, sono stati stipulati sia contratti Future che Forward sul prezzo di Borsa del gas (ICE-Endex, CEGH, PEGAS).

Il fair value al 30 giugno 2023 è pari a 156,1 milioni di euro (268,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

a.3) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio Industriale

Per valutare l'impatto che le oscillazioni del prezzo di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio Industriale, viene utilizzato lo strumento del PaR1 o Profit at Risk, ossia la variazione del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento degli indici di mercato. Il PaR viene calcolato con il metodo Montecarlo (minimo 10.000 scenari) ed un livello di confidenza del 99% e prevede la simulazione di scenari per ogni driver di prezzo rilevante in funzione della volatilità e delle correlazioni ad essi associate utilizzando, come livello centrale, le curve forward di mercato alla data di Bilancio ove disponibili. Attraverso tale metodo, dopo aver ottenuto una distribuzione di probabilità associata alle variazioni di risultato dei contratti finanziari in essere, è possibile estrapolare la massima variazione attesa nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile ad un prestabilito livello di probabilità. Sulla base della metodologia descritta, nell'arco temporale pari all'esercizio contabile ed in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità, la variazione negativa attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 30 giugno 2023 risulta pari a 184,115 milioni di euro (192,226 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate:

milioni di euro 30 06 2023 31 12 2022
Profit at Risk (PaR) Worst case Best case Worst case Best case
Livello di confidenza 99% (184,115) 272,761 (192,226) 299,227

Il Gruppo A2A si attende, pertanto, con una probabilità del 99%, di non avere variazioni rispetto al fair value al 30 giugno 2023 superiori a 184,115 milioni di euro sull'intero portafoglio degli strumenti finanziari in essere, per effetto di eventuali oscillazioni avverse del prezzo delle commodities. Nel caso si manifestassero variazioni negative dei fair value sui derivati di copertura, tali variazioni sarebbero compensate dalle variazioni del sottostante fisico.

1 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

a.4) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio di Trading

Per valutare l'impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti dal Gruppo A2A ascrivibili al Portafoglio di Trading, viene utilizzato lo strumento del VaR2 o Value at Risk, ossia la variazione negativa del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento avverso degli indici di mercato. Il VaR viene calcolato con la metodologia RiskMetrics, in un periodo di riferimento (holding period) pari a 3 giorni e un livello di confidenza pari al 99%. Per i contratti per i quali non è possibile effettuare la stima giornaliera del VaR vengono utilizzate metodologie alternative quali il cd. stress test analysis.

Sulla base della metodologia descritta, in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità e con un periodo di riferimento pari a 3 giorni, la perdita attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 30 giugno 2023 risulta pari a 1,161 milioni di euro (2,948 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Al fine di garantire un monitoraggio più stretto dell'attività, vengono inoltre fissati per ogni anno dei limiti di VaR e di Stop Loss (somma algebrica di VaR, P&L Realized e P&L Unrealized).

Di seguito si riportano i risultati delle valutazioni:

milioni di euro 30 06 2023 31 12 2022
Value at Risk (VaR) VaR Stop Loss VaR Stop Loss
Livello di confidenza 99%, holding
period 3 giorni
(1,161) (1,161) (2,948) (2,948)

b. Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nella curva dei tassi d'interesse comportino variazioni ai risultati economici, ai flussi di cassa e al valore delle attività e passività patrimoniali valutate al fair value. La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e l'utilizzo di strumenti derivati di copertura che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Al 30 giugno 2023 il valore contabile e la tipologia del debito lordo sono riportati nella tabella seguente:

milioni di euro 30 06 2023 31 12 2022
Prima della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
Prima della
copertura
Dopo la
copertura
% dopo la
copertura
A tasso fisso 5.729 5.869 86% 5.168 5.332 77%
A tasso variabile 1.107 967 14% 1.721 1.557 23%
Totale 6.836 6.836 100% 6.889 6.889 100%

Non include fair value derivati inclusi nella Posizione Finanziaria Netta.

Al 30 giugno 2023 gli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sono i seguenti:

milioni di euro 30 06 2023 31 12 2022
Strumento di copertura Attività coperta Fair value Nozionale Fair value Nozionale
Collar Finanziamenti a tasso
variabile A2A
- 9,5 (0,1) 19,0
IRS Finanziamenti a tasso
variabile controllate
4,1 40,0 4,4 43,9
Totale 4,1 49,5 4,3 62,9

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

2 Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

Con riferimento al trattamento contabile, i derivati di copertura del rischio di tasso di interesse sono classificabili come segue:

milioni di euro
Trattamento
contabile
Tipologia
derivati
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Nozionale al: Fair value al: Nozionale al: Fair value al:
30 06 2023 31 12 2022 30 06 2023 31 12 2022 30 06 2023 31 12 2022 30 06 2023 31 12 2022
Cash flow
hedge
Collar - - - - 9,5 19,0 - (0,1)
Cash flow
hedge
IRS - - - - 40,0 43,9 4,1 4,4
Totale - - - - 49,5 62,9 4,1 4,3

I derivati su tasso di interesse esistenti al 30 giugno 2023 in Cash flow hedge si riferiscono ai seguenti finanziamenti:

Finanziamento Derivato Accounting
Finanziamento bancario a tasso variabile di
A2A S.p.A. scadenza novembre 2023, debito
residuo al 30 giugno 2023 di 9,5 milioni di
euro.
Collar sul 100% dell'importo del finanziamento
fino alla scadenza dello stesso. Al 30 giugno
2023 il fair value è pari a 0 milioni di euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
Il collar è in cash flow hedge con imputazione
al 100% in apposita riserva del Patrimonio
netto.
Finanziamento bancario a tasso variabile di
A5 scadenza dicembre 2025, debito residuo
al 30 giugno 2023 di 5,6 milioni di euro.
IRS sul 100% dell'importo del finanziamento
fino alla scadenza dello stesso.
Al 30 giugno 2023 il fair value è positivo per
0,3 milioni di euro.
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
L'IRS è in cash flow hedge con imputazione al
100% in apposita riserva del Patrimonio netto.
Finanziamento bancario a tasso variabile di IRS sul 100% dell'importo del finanziamento Il finanziamento è valutato a costo
VOLTA GREEN ENERGY scadenza dicembre fino alla scadenza dello stesso. ammortizzato.
2026, debito residuo al 30 giugno 2023 di Al 30 giugno 2023 il fair value è positivo per L'IRS è in cash flow hedge con imputazione al
0,9 milioni di euro. 0,1 milioni di euro. 100% in apposita riserva del Patrimonio netto.
Finanziamento bancario a tasso variabile IRS sul 75% dell'importo del finanziamento Il finanziamento è valutato a costo
di LA CASTILLEJA ENERGIA scadenza fino a dicembre 2030. ammortizzato.
dicembre 2034, debito residuo al 30 giugno Al 30 giugno 2023 il fair value è positivo per L'IRS è in cash flow hedge con imputazione al
2023 di 28,0 milioni di euro. 3,1 milioni di euro. 100% in apposita riserva del Patrimonio netto.
Finanziamento bancario a tasso variabile IRS sul 75% dell'importo del finanziamento Il finanziamento è valutato a costo
di SISTEMES ENERGETICS CONESA I fino alla scadenza dello stesso. ammortizzato.
scadenza giugno 2030, debito residuo al 30 Al 30 giugno 2023 il fair value è positivo per L'IRS è in cash flow hedge con imputazione al
giugno 2023 di 16,6 milioni di euro. 0,6 milioni di euro. 100% in apposita riserva del Patrimonio netto.

Il Gruppo effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari derivanti da variazioni nel livello dei tassi di interesse.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto sul Conto economico e sul Patrimonio netto di diversi scenari di mercato che determinerebbero la variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati e la variazione degli oneri finanziari relativi alla quota di indebitamento lordo non coperto.

Tali scenari di mercato sono ottenuti mediante la traslazione parallela, in aumento e in diminuzione, della curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di chiusura del bilancio.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte sarebbe influenzato dalle variazioni nel livello dei tassi di interesse nel modo seguente:

milioni di euro Effetto a conto economico
(al lordo delle imposte)
Effetto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
-50 bps +50 bps -50 bps +50 bps
Variazione degli oneri finanziari sul debito lordo a tasso
variabile dopo le coperture
1 (1) - -
Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati
classificati non di copertura
- - - -
Variazione del fair value degli strumenti finanziari
derivati classificati di copertura
(escluso BCVA ex IFRS 13):
Cash flow hedge - - (0,6) 0,6
Fair value hedge - - - -

c. Rischio tasso di cambio non connesso a commodity

Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nei tassi di cambio rispetto alla divisa di conto possano apportare variazioni ai risultati economici ed ai flussi di cassa. In relazione al rischio di cambio diverso da quello incluso nel prezzo delle commodities, si segnala che al 30 giugno 2023 esiste il seguente strumento di copertura:

milioni di euro 30 06 2023 31 12 2022
Strumento di copertura Attività coperta Fair value Nozionale Fair value Nozionale
Cross Currency IRS Prestito obbligazionario a
tasso fisso in valuta estera
(2,5) 98,0 7,2 98,0
Totale (2,5) 98,0 7,2 98,0

Con riferimento al trattamento contabile, si precisa che il derivato di copertura sopra indicato è in cash flow hedge, con imputazione integrale nella riserva di Patrimonio netto.

In particolare, il sottostante del derivato Cross Currency IRS si riferisce al prestito obbligazionario a tasso fisso di 14 miliardi di yen con scadenza 2036 bullet, emesso nel 2006.

Su tale finanziamento è stato stipulato, per tutta la durata dello stesso, un contratto di cross currency swap, che trasforma il prestito e i relativi interessi da importi denominati in yen a importi denominati in euro.

Al 30 giugno 2023 il fair value della copertura è negativo per 2,5 milioni di euro.

Si evidenzia che una traslazione positiva del 10% della curva forward del cambio EURJPY, con conseguente deprezzamento del JPY, determinerebbe un peggioramento del fair value e, di conseguenza, dell'impatto sul Patrimonio netto di 11,2 milioni di euro. Di converso, una traslazione negativa del 10% della curva forward del cambio EURJPY, con conseguente apprezzamento del JPY, determinerebbe un miglioramento del fair value di 13,7 milioni di euro.

Tale analisi di sensitività è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward del tasso di cambio euro/yen sul fair value, a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al bCVA.

d. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni o che sia in grado di farlo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di situazioni di tensione o crisi sistemica o della mutata percezione della sua rischiosità da parte del mercato. Tale rischio comprende: i) il rischio relativo all'incapacità della società di reperire nuovi fondi ("Funding Risk") e, ii) il rischio relativo all'incapacità della società di liquidare attività sul mercato in modo tempestivo e a condizioni di mercato ("Liquidity Market Risk").

Uno dei principali fattori che influenza la rischiosità percepita dal mercato è rappresentato dal merito di credito di A2A assegnato dalle agenzie di rating. Tale giudizio riveste un ruolo molto importante perché influenza la capacità di A2A di accedere a fonti di finanziamento oltre ai relativi costi. Un peggioramento del merito creditizio potrebbe comportare una limitazione all'accesso al mercato dei capitali e/o dei costi di finanziamento con impatto negativo

Note

7

illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale. A2A ha un rating di medio e lungo termine pari a BBB (outlook negativo) con S&P e Baa2 (outlook negativo) con Moody's.

milioni di euro Saldo
contabile
30 06 2023
Quote con
scadenza
entro
12 mesi
Quote con
scadenza
oltre
12 mesi
Quote con scadenza entro il
30 06 2025 30 06 2026 30 06 2027 30 06 2028 Oltre
Obbligazioni 5.458 662 4.796 299 596 - 793 3.108
Deb.fin.per diritti d'uso* 167 34 133 27 21 17 15 53
Finanziamenti bancari e da altri
finanziatori
1.211 624 587 98 87 71 72 259
Totale 6.836 1.320 5.516 424 704 88 880 3.420

Il profilo delle scadenze del debito lordo del Gruppo è di seguito riepilogato:

Non include fair value derivati inclusi nella Posizione Finanziaria Netta.

(*) compresi leasing finanziari.

La politica di gestione del rischio, sia di breve che di medio lungo termine, si realizza tramite (i) una strategia di gestione del debito diversificata per fonti di finanziamento con un profilo di scadenze equilibrato, (ii) l'accesso a diverse fonti di finanziamento in termine di mercato e controparte e (iii) il mantenimento di disponibilità finanziarie, costituite sia da liquidità che da linee di credito committed, sufficienti a far fronte agli impegni attesi e a quelli inattesi su un determinato orizzonte temporale.

Al 30 giugno 2023 il Gruppo ha a disposizione un totale di 3.999 milioni di euro, così composto:

  • (i) linee di credito revolving committed per 1.580 milioni di euro, di cui: a) 400 milioni di euro con scadenza 2023, b) 20 milioni di euro con scadenza 2024, c) 560 milioni di euro con scadenza 2025 e d) 600 milioni di euro con scadenza 2026, non utilizzate;
  • (ii) finanziamenti BEI a lungo termine non ancora utilizzati, per un totale di 2,5 milioni di euro con scadenza 2024;
  • (iii) disponibilità liquide per complessivi 2.416 milioni di euro, di cui 2.277 milioni di euro a livello di capogruppo.

Inoltre, A2A mantiene in essere un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) la cui size è stata incrementata a 7 miliardi di euro con il rinnovo annuale di luglio 2023: successivamente al rinnovo e incremento della size risultano disponibili 1.650 milioni di euro.

Nel corso degli anni A2A ha intrapreso un percorso di emissioni con caratteristiche ESG, nella forma di Green Bond e Sustainability-Linked Bond. Per A2A, il mancato rispetto di determinati target relativi a KPI di sostenibilità (ESG) può determinare un aumento dei costi di finanziamento degli strumenti di debito ai quali sono legati tali KPI. In particolare A2A ha emesso due Sustainability-Linked Bond, il primo nel 2021 con durata 10 anni e il secondo nel 2022 con durata 6 anni: per entrambi i prestiti obbligazionari il mancato raggiungimento del target relativo al KPI scelto determinerà un incremento della cedola di 25 punti base.

La tabella che segue rappresenta il piano di rimborso delle passività finanziarie (esclusi i debiti per diritti d'uso e compresi i debiti commerciali). Gli importi indicati nella tabella sono flussi di cassa futuri, nominali e non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, per la quota in conto capitale e per la quota in conto interessi. Sono altresì inclusi i flussi nominali non scontati inerenti ai contratti derivati su tassi di interesse. Infine, le eventuali linee finanziarie a revoca utilizzate e i c/c passivi sono fatti scadere entro l'esercizio successivo.

30 06 2023
milioni di euro
1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI
Obbligazioni 39 681 5.550
Finanziamenti bancari e da altri finanziatori 168 282 773
Totale flussi finanziari 207 963 6.323
Debiti verso fornitori 534 74 8
Totale flussi commerciali 534 74 8
31 12 2022
milioni di euro
1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI
Obbligazioni 19 379 5.165
Finanziamenti bancari e da altri finanziatori 176 520 1.278
Totale flussi finanziari 195 899 6.443
Debiti verso fornitori 1.082 26 9
Totale flussi commerciali 1.082 26 9

e. Rischio di credito

Il rischio di credito è connesso all'eventualità che una controparte, commerciale o di trading, sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure (Credit Policy, procedura Energy Risk Management) ed opportune azioni di mitigazione.

Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo sia con riferimento alle attività commerciali che di trading. La mitigazione del rischio avviene tramite la valutazione preventiva del merito creditizio della controparte e la costante verifica del rispetto del limite di esposizione nonché attraverso richiesta di adeguate garanzie.

I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.Lgs. 231/2002).

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del valore di presunto realizzo del monte crediti commerciali. Per l'aging dei crediti commerciali si rimanda alla nota "Crediti commerciali".

f. Rischio equity

Al 30 giugno 2023 il Gruppo A2A non è esposto al rischio equity.

In particolare, si segnala che la capogruppo A2A S.p.A. al 30 giugno 2023 non detiene azioni proprie.

Come disposto dagli IAS/IFRS le azioni proprie non costituiscono un rischio equity in quanto il loro costo di acquisto è portato in riduzione del Patrimonio netto e neppure in caso di cessione l'eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, ha effetti sul Conto economico.

g. Rischio relativo al mancato rispetto di covenants

I prestiti obbligazionari, i finanziamenti, i leasing e le linee bancarie revolving committed presentano termini e condizioni in linea con la prassi di mercato per ciascuna tipologia di strumenti. In particolare prevedono:

  • clausole di negative pledge per effetto delle quali la capogruppo si impegna a non costituire garanzie reali sui propri assets e su quelli delle sue controllate rilevanti (come di volta in volta definite nella relativa documentazione), con la previsione di alcune eccezioni e di una soglia massima consentita, specificatamente individuata;
  • clausole di cross default, in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario della capogruppo e, in alcuni casi, delle sue controllate rilevanti (come di volta in volta definite nella relativa documentazione), si verifica un inadempimento anche su altri prestiti o indebitamenti finanziari della capogruppo che possono diventare immediatamente esigibili;

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni clausole di pari passu, in base alle quali i prestiti obbligazionari e gli indebitamenti finanziari della capogruppo hanno lo stesso livello di seniority di altri suoi prestiti obbligazionari o indebitamenti finanziari non garantiti e non subordinati, presenti e futuri.

I prestiti obbligazionari emessi da A2A S.p.A. includono (i) prestiti obbligazionari senior unsecured per 5.350 milioni nominali di euro (valore contabile al 30 giugno 2023 pari a 5.367 milioni di euro) emessi nell'ambito del Programma EMTN, che prevedono a favore degli investitori una opzione Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della controllante che determini nei successivi 180 giorni un conseguente downgrade del rating a livello sub-investment grade (se entro tali 180 giorni il rating della società dovesse ritornare ad investment grade l'opzione non è esercitabile); (ii) un prestito obbligazionario in yen collocato privatamente con scadenza 2036 di 98 milioni nominali di euro (valore contabile al 30 giugno 2023 pari a 91 milioni di euro) che prevede una opzione Put a favore dell'investitore nel caso in cui il rating della controllante risulti inferiore a BBB- o equivalente livello (sub-investment grade).

I finanziamenti stipulati da A2A S.p.A. con la Banca Europea degli Investimenti (BEI), per un debito nominale complessivo pari a 566 milioni di euro ed un valore contabile di 568 milioni di euro, di cui 232 milioni con scadenza oltre 5 anni, includono: i) una clausola di Credit Rating (se rating inferiore a BBB- o equivalente livello a sub-investment grade) che prevede l'obbligo di A2A di informare BEI in caso di downgrade del Rating e, in tale circostanza, il diritto di BEI di richiedere ad A2A ulteriori garanzie e, ove queste garanzie non siano fornite o non siano soddisfacenti per BEI, il diritto a richiedere il rimborso anticipato del finanziamento, e ii) una clausola di mutamento di controllo della capogruppo, con il diritto per la banca di invocare, previo avviso alla società contenente indicazione delle motivazioni, il rimborso anticipato del finanziamento.

Un finanziamento della controllata Fragea, il cui debito residuo al 30 giugno 2023 è pari a 2,0 milioni di euro, è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti finanziati.

Le linee bancarie revolving committed di A2A S.p.A., pari complessivamente a 1.560 milioni di euro, prevedono una clausola di Change of Control, che attribuisce la facoltà alla maggioranza delle banche concedenti la linea di chiedere, in caso di mutamento di controllo della capogruppo tale da comportare un Material Adverse Effect, l'estinzione della linea ed il rimborso anticipato di quanto eventualmente utilizzato.

Alcuni finanziamenti bancari di Acinque, SISTEMES ENERGETICS CONESA e LA CASTILLEJA ENERGIA prevedono dei covenants finanziari, come riportato più avanti nell'apposita tabella.

Al 30 giugno 2023 si è verificato il mancato rispetto di uno dei tre covenants previsti dal contratto di finanziamento BEI di Acinque (Indebitamento Finanziario Netto/Ebitda).

Con riferimento al superamento del covenant come sopra descritto, si evidenzia che Acinque ha richiesto alla Banca Europea per gli Investimenti l'emissione di un waiver e che la stessa Banca ha confermato la sua emissione condizionatamente al rilascio, da parte di A2A S.p.A., di una garanzia a prima richiesta per la totalità dell'importo finanziato in favore della Banca. A2A S.p.A. emetterà la citata garanzia nel corso delle prossime settimane.

Gruppo A2A – Covenants finanziari con valutazione al 30 giugno 2023

Società Lender Livello di riferimento Livello
rilevato
Data di
rilevazione
ACINQUE BEI Flusso di cassa disponibile /
Indebitamento Finanziario Netto >= 14,0%
Indebitamento Finanziario/Mezzi Propri <= 75,0%
Indebitamento Finanziario Netto/Ebitda <= 3,0
20,4%
56,1%
3,40x
30/06/23
30/06/23
30/06/23
ACINQUE Cassa Centrale Banca -
Credito Cooperativo Italiano
S.p.A.
Posizione Finanziaria Netta/Ebitda <=4,0
Posizione Finanziaria Netta/
Patrimonio Netto <=1,0
n.d.
n.d.
SISTEMES ENERGETICS
CONESA
Banco Santander /
Banco De Sabadell
Debt Service Coverage Ratio >= 1,05x o non <1,10x
per tre Date di Calcolo consecutive
Senior Debt / Equity Ratio <= 85%
1,79x
59%
30/06/23
30/06/23
LA CASTILLEJA ENERGIA CaixaBank Debt Service Coverage Ratio >= 1,05x o non <1,10x
per quattro Date di Calcolo consecutive
Senior Debt / Equity Ratio <= 85%
1,79x
78%
30/06/23
30/06/23

I covenants finanziari previsti nel contratto di finanziamento di ACINQUE con Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano S.p.A. hanno valutazione annuale al 31 di dicembre, di conseguenza nessun valore è stato rilevato al 30 giugno 2023.

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IFRS 9.

In particolare:

  • 1) operazioni definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9: si dividono in operazioni a copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) e operazioni a copertura del fair value di poste di bilancio (fair value hedge). Per le operazioni di cash flow hedge il risultato maturato è compreso nel Margine Operativo Lordo quando realizzato per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio, mentre il valore prospettico è esposto a Patrimonio netto. Per le operazioni di fair value hedge gli impatti a Conto economico si registrano nell'ambito della stessa linea di bilancio;
  • 2) operazioni non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9, si dividono fra:
    • a. copertura del margine: per tutte le operazioni di copertura dei flussi di cassa o del valore di mercato in linea con politiche di rischio aziendali, il risultato maturato e il valore prospettico sono compresi nel Margine Operativo Lordo per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio;
    • b. operazioni di trading: per le operazioni su commodity il risultato maturato e il valore prospettico sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo; per quelli su tassi di interesse e cambio nei proventi e oneri finanziari.

L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodities di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione al fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.

Nella valutazione del fair value, il Gruppo A2A utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso Eonia (Euro Overnight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IFRS 9 è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.

In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.

Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di entrambe le controparti, ovvero il Credit Value Adjustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):

  • il CVA è un componente negativo e contempla la probabilità che la controparte sia inadempiente e contestualmente A2A presenti un credito nei confronti della controparte;
  • il DVA è un componente positivo e contempla la probabilità che A2A sia inadempiente e contestualmente la controparte presenti un credito nei confronti di A2A.

Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla Probabilità di Default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.

L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni al fair value.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 135

Strumenti in essere al 30 giugno 2023

A) Su tassi di interesse e su tassi di cambio

Di seguito sono evidenziate le analisi quantitative che riportano il nozionale dei contratti derivati stipulati e non scaduti entro la data di bilancio, analizzato per scadenza:

milioni di euro Valore nozionale (a) Valore
Situazione
Effetto
progress.
Scadenza
entro un anno
Scadenza
tra 1 e 5 anni
Scadenza
oltre 5 anni
patrimoniale
e finanziaria
a Conto
economico al
da
ricevere
da pagare da
ricevere
da pagare da
ricevere
da pagare (b) 30 06 2023
(c)
Gestione del rischio su tassi di interesse
a copertura di flussi di cassa ai sensi IFRS 9 (cash
flow hedge)
15,4 18,9 15,2 4,1 -
non definibili di copertura ai sensi IFRS 9
Totale derivati su tassi di interesse - 15,4 - 18,9 - 15,2 4,1 -
Gestione del rischio su tassi di cambio
definibili di copertura per IFRS 9
- su operazioni commerciali
- su operazioni non commerciali 98,0 (2,5)
non definibili di copertura per IFRS 9
- su operazioni commerciali
- su operazioni non commerciali
Totale derivati su tassi di cambio - - - - - 98,0 (2,5) -

(a) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale composizione dei contratti complessi.

(b) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(c) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

B) Su commodity

Di seguito si riporta l'analisi dei contratti derivati su commodity non ancora scaduti alla data del presente bilancio, posti in essere al fine di gestire il rischio di oscillazione dei prezzi di mercato di commodity.

Volume per Maturity Valore
Nozionale
Fair value
Scadenza
entro
un anno
Scadenza
entro
due anni
Scadenza
entro
cinque anni
Valore
Situazione
patrimoniale
finanziaria
(*)
Effetto
progressivo
a Conto
economico
(**)
Gestione del rischio prezzo di
prodotti energetici
Unità
di misura
Quantità Milioni
di euro
Milioni
di euro
Milioni
di euro
A. a copertura di flussi di
cassa (cash flow hedge) ai
sensi IFRS 9 di cui:
8,1 -
- Elettricità TWh 0,2 0,3 86,6 15,8
- Petrolio Bbl
- Carbone Tonnellate
- Gas Naturale TWh 0,7 0,1 52,6 (10,0)
- Gas Naturale Milioni di mc
- Cambio Milioni di
dollari
- Diritti di Emissione Tonnellate 812.658 125.000 82,6 2,3
B. definibili di copertura (fair
value hedge) ai sensi IFRS 9
- -
C. non definibili di copertura
ai sensi IFRS 9 di cui
156,4 (112,0)
C.1 copertura del margine 0,3 0,1
- Elettricità TWh
- Petrolio Bbl
- Gas Naturale Gradi Giorno
- Gas Naturale TWh
- Diritti di Emissione CO2 Tonnellate 291.000 119.000 36,8 0,3 0,1
- Cambio Milioni di
dollari
C.2 operazioni di trading 156,1 (112,1)
- Elettricità TWh 20,8 12,2 2,0 5.437,0 74,3 (16,2)
- Gas Naturale TWh 117,1 30,0 3,0 8.885,5 81,9 (95,5)
- Diritti di Emissione CO2 Tonnellate 2.730.000 1.152.000 266.000 368,5 (0,1) (0,4)
- Certificati Ambientali MWh
- Certificati Ambientali Tep
Totale 164,5 (112,0)

(*) Rappresenta il credito(+) o il debito(-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(**) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

7

Effetti patrimoniali ed economici dell'attività in derivati al 30 giugno 2023

Effetti patrimoniali

Nel seguito sono evidenziati i saldi patrimoniali al 30 giugno 2023, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro
Note
Totale
Attività
Attività non correnti 4
Altre attività non correnti - Strumenti derivati
5
4
Attività correnti 1.751
Altre attività correnti - Strumenti derivati
8
1.751
Totale attivo 1.755
Passività
Passività non correnti 2
Altre passività non correnti - Strumenti derivati
20
2
Passività correnti 1.586
Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati
21
1.586
Totale passivo 1.588

Effetti economici

La tabella che segue evidenzia l'analisi dei risultati economici al 30 giugno 2023, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro Note Realizzati
nel periodo
Variazione
Fair Value
del periodo
Valori iscritti
a Conto
Economico
Ricavi 25
Ricavi di vendita
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9 31 - 31
- non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9 370 130 500
Totale ricavi di vendita 401 130 531
Costi operativi 26
Costi per materie prime e servizi
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9 (36) - (36)
- non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9 (379) (242) (621)
Totale costi per materie prime e servizi (415) (242) (657)
Totale iscritto nel Margine operativo lordo (*) (14) (112) (126)
Gestione finanziaria 32
Proventi finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Proventi su derivati
- definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9 - - -
- non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9 - - -
Totale - - -
Totale Proventi finanziari - - -
Oneri finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Oneri su derivati
- definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9 - - -
- non definibili di copertura ai sensi dello IFRS 9 - - -
Totale - - -
Totale Oneri finanziari - - -
Totale iscritto nella gestione finanziaria - - -

(*) I dati non recepiscono l'effetto della c.d. "net presentation" del margine di negoziazione dell'attività di trading.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1

Bilancio consolidato semestrale abbreviato 7.2 Variazioni di principi contabili internazionali 7.3 Area e criteri di consolidamento 7.4 Stagionalità dell'attività 7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività 7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria 7.7 Indebitamento finanziario netto 7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico 7.9 Risultato per azione 7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate 7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

del 28 luglio 2006

7.13 Altre informazioni

Classi di strumenti finanziari

A completamento delle analisi richieste dall'IFRS 7 e dall'IFRS 13, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell'esposizione (Conto economico o Patrimonio netto).

Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 30 giugno 2023 dello strumento finanziario.

Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari
milioni di euro Note Strumenti finanziari valutati a fair value con
Strumenti
variazioni di quest'ultimo iscritte a:
finanz.
Valore della
Situazione
Fair value
Conto
economico
Patrimonio Netto valutati
al costo
ammortizzato
patrimoniale
finanziaria
(1) (2) (3) (4)
Attività
Altre attività finanziarie non correnti:
Attività finanziarie valutate a fair value di cui:
- non quotate 2 2 n.d.
- quotate - -
Attività finanziarie possedute sino alla scadenza - - -
Altre attività finanziarie non correnti 62 62 62
Totale altre attività finanziarie non correnti 3 64
Altre attività non correnti 5 4 83 87 87
Crediti commerciali 7 2.696 2.696 2.696
Altre attività correnti 8 1.715 36 486 2.237 2.237
Attività finanziarie correnti 9 32 32 32
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 2.416 2.416 2.416
Passività
Passività finanziarie
Obbligazioni non correnti e correnti 17 e 22 89 5.369 5.458 5.458
Altre passività finanziarie non correnti e correnti 17 e 22 1.378 1.378 1.378
Altre passività non correnti 20 2 390 392 392
Debiti commerciali 21 2.981 2.981 2.981
Altre passività correnti 21 1.558 28 632 2.218 2.218

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza

approssima lo stesso. (1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a Conto economico.

(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge).

(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a Patrimonio netto.

(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Gerarchia di fair value

L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:

  • livello 1: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi, sia Ufficiali che Over the Counter di attività o passività identiche;
  • livello 2: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al livello 1, ma che per tali attività/passività, sono osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;
  • livello 3: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di mercato non osservabili. Rientrano in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di stime interne, effettuate con metodi proprietari sulla base delle best practices di settore.

Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata "Gerarchia di fair value".

milioni di euro Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività valutate a fair value 3 2 2
Altre Attività non correnti 5 4 4
Altre Attività correnti 8 1.750 1 1.751
Totale attività 1.750 6 1 1.757
Passività finanziarie non correnti 17 89 89
Altre passività non correnti 20 2 2
Altre passività correnti 21 1.578 3 5 1.586
Totale passività 1.667 5 5 1.677

Analisi di sensitività per strumenti finanziari valutati al livello 3

Come richiesto dall'IFRS 13, di seguito una tabella che evidenzia, per gli strumenti finanziari valutati al livello 3 della gerarchia, gli effetti derivanti dalla variazione dei parametri non osservabili utilizzati nella determinazione del fair value.

Strumento finanziario Parametro Variazione
parametro
Sensitivity
(milioni di euro)
Derivati su Commodity Probabilità di Default (PD) 1% (0,004)
Derivati su Commodity Loss Given Default (LGD) 25% (0,000)
Derivati su Commodity Prezzo sottostante capacità interconnessione
zonale Italia (CCC)
1% 0,007

Note

7

illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

3) Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso

Si segnala che per le cause sotto descritte ove ritenuto necessario sono stati stanziati congrui fondi.

Si precisa che laddove non venga fatta espressa menzione della presenza di un fondo il Gruppo ha valutato il corrispondente rischio come possibile senza procedere a stanziare fondi in bilancio.

Si precisa che di seguito sono riportati solo: (i) gli sviluppi dei contenziosi già riferiti nella Relazione finanziaria consolidata 2022, senza la estesa descrizione delle singole posizioni, per la quale si rinvia alla Relazione, (ii) i nuovi contenziosi di pari livello di rilevanza e (iii) i fatti sopravvenuti rilevanti riferiti a contenziosi non riportati nella Relazione finanziaria consolidata 2022 per inattività protratta del contenzioso.

A2A S.p.A.

Riassetto di Edison – cause risarcitorie

Carlo Tassara: prima causa per danni contro EDF e A2A S.p.A. secondo grado di giudizio davanti alla Corte di Appello di Milano

Si resta in attesa della udienza di precisazione conclusioni già fissata all'8 maggio 2024, per rinvio rispetto alla data di udienza fissata al 12 luglio 2023.

Carlo Tassara: seconda causa per danni contro Transalpina dell'Energia e A2A S.p.A. primo grado di giudizio

Alla udienza per la precisazione delle conclusioni fissata al 4 luglio 2023, l'attore ha formulato istanza di rinvio per permettere a questo giudizio di conoscere esito del reclamo notificato nella Class Action di cui alla successiva posizione. L'ordinanza depositata in data 4 luglio 2023 ha rigettato tale istanza e ha trattenuto la causa in decisione concedendo alle parti i termini per il deposito delle memorie (3 e 23 ottobre 2023).

Class Action notificata da azionista ordinario - giudizio di reclamo

Alla prima udienza del giudizio di reclamo fissata dalla Corte d'Appello al 10 maggio 2023, la Corte d'Appello ha rinviato la causa all'udienza del 15 novembre 2023 per consentire al ricorrente alcune notifiche.

Derivazioni di acqua pubblica per la produzione di energia idroelettrica in Lombardia

Sono tuttora pendenti dinanzi alla Corte di Cassazione numerosi ricorsi con cui A2A e Linea Green hanno contestato i provvedimenti emessi dalla Regione Lombardia per disciplinare la continuazione della derivazione di acqua ad uso idroelettrico anche dopo la scadenza delle rispettive concessioni.

Inoltre, sono stati radicati ricorsi contro la disciplina regionale lombarda e friulana connessa ai canoni di derivazione conseguenti alle previsioni introdotte dalla Legge di conversione n. 12/2019 del D.L. n. 135/2018 in materia di condizioni della prosecuzione temporanea delle concessioni scadute, in materia di cessione gratuita dell'energia ed in materia di componenti variabile e fissa del canone demaniale.

Sono altresì stati impugnati i primi regolamenti lombardi attuativi degli obblighi di affidamento concorrenziale delle concessioni scadute.

Per i contenziosi relativi ai canoni di derivazione di acqua pubblica la società ha stanziato fondi rischi congrui secondo considerazioni di prudenza la cui quantificazione tiene altresì conto dei pagamenti - con riserva di eventuale successiva ripetizione all'esito definitivo dei rispettivi giudizi - di talune posizioni, al mero scopo di prevenire costi ulteriori.

Patto Parasociale tra A2A e Pessina Costruzioni per la gestione di ASM NOVARA S.P.A.

Pessina Costruzioni, nel marzo 2013, ha instaurato procedura arbitrale contro A2A per far dichiarare l'inadempimento rispetto al patto parasociale riferito alla società ASM NOVARA S.p.A. (oggi estinta) e per far condannare A2A al conseguente risarcimento danni. In data 30 giugno 2015, il collegio arbitrale, con opinione dissenziente dell'arbitro designato da A2A, ha depositato il lodo che ritiene A2A responsabile della violazione del patto parasociale sottoscritto in data 4 agosto 2007 e, conseguentemente, dispone condanna al risarcimento danni.

La Corte di Appello di Milano in data 23 novembre 2016 con Sentenza 4337/16 ha confermato il lodo.

La Cassazione, con Ordinanza 18220 depositata il 26 giugno 2023, ha accolto il primo motivo del ricorso notificato da A2A, ha ritenuto assorbiti i restanti motivi e ha rinviato la causa alla Corte di Appello di Milano perché esamini tutti i motivi di appello. La società riassumerà la causa entro il termine del 27 ottobre 2023.

A2A Energiefuture S.p.A.

Centrale Monfalcone (RNR 195/17 Procura della Repubblica di Gorizia)

In data 31 ottobre 2023 si svolgerà la prima udienza del procedimento verso una persona fisica, a cui ai tempi erano assegnate le funzioni di capo centrale, e la società per la conseguente responsabilità amministrativa, per i delitti di cui agli articoli 452 bis e 452 quinquies c.p. (inquinamento ambientale colposo contro l'ambiente) e di cui all'art. 25 undecies co.1 lett.a) e c) del D.Lgs. 231/01. L'avviso di conclusione delle indagini era stato notificato al 1° luglio 2022.

Centrale di San Filippo del Mela R.G.N.R. 917/2022 e 2113/2022 RG GIP

Nel febbraio 2023 viene notificato al responsabile di impianto avviso di proroga di indagini preliminari per accertamenti della violazione di cui all'art. 256 D.Lsg. 152/2006 (attività di gestione di rifiuti non autorizzata) che costituisce anche reato presupposto della responsabilità dell'ente, ex art. 25 undieces comma 2 lett. b) D.Lgs. n. 231/2001, ente che infatti è citato nel medesimo avviso pur senza ricevere notifica. L'avviso cita anche un fornitore coinvolto nel trattamento di un tipo di rifiuti prodotti dalla centrale.

Linea Ambiente S.r.l.

Tribunale di Taranto – Procedimento penale R.G.N.R. 2785/18

In data 15 maggio 2023 è stata depositata la Sentenza 3459/2022, a conclusione del procedimento di primo grado istruito per accertare i reati di corruzione per atto contrario al dovere d'ufficio (artt. 81, 319, 321, 112 n. 1, c.p.) nei confronti di alcune persone fisiche, tra cui l'allora Presidente della Provincia di Taranto, il dirigente provinciale che assunse in data 5 aprile 2018 la determina dirigenziale 45 che autorizzò la variante sostanziale della autorizzazione all'esercizio della discarica di Grottaglie – Torre Caprarica in favore della società Linea Ambiente e l'allora Direttore Generale di Linea Ambiente.

Il dipendente di A2A Ambiente è stato condannato a 8 anni cui si sommano le sanzioni interdittive. Le parti civili (Provincia di Taranto, Comune di Grottaglie e Comune di San Marzano di S. Giuseppe) ove vogliano insistere con la richiesta di risarcimento danni dovranno radicare una nuova azione di cognizione ordinaria davanti al giudice civile.

Entro il termine del 29 giugno 2023 il dipendente di A2A Ambiente ha notificato appello impedendo pertanto alla sentenza di passare in giudicato.

Tribunale di Taranto n. 5400/19 R.G. Responsabilità Amministrativa

Il procedimento penale n. 5400/19 R.G. Resp. Amm. degli Enti per i reati di corruzione di cui all'art. 25 comma 2 D.Lgs. 231/01 ha terminato la fase della udienza preliminare con il rinvio a giudizio della società e fissazione della prima udienza al 13 settembre 2023.

Anche ai fini di tale procedimento è rilevante la Sentenza 3459/2022 nonostante sia già oggetto di appello.

Linea Ambiente c/Provincia di Taranto – Discarica di Grottaglie

Nel mese di gennaio 2021 (con reiterazione nel febbraio 2022), la Provincia di Taranto ha inviato una diffida alla rimozione dei rifiuti abbancati durante la vigenza della DD 45/18 che costituisce anche risposta alle istanze che la società aveva formulato negli anni precedenti in merito alle modalità di esecuzione degli adempimenti conseguenti alla Sentenza del Consiglio di Stato n. 5985/2019, che aveva annullato la variante sostanziale n. 45/2018.

In considerazione dei vizi dell'atto la società ha notificato ricorso al TAR Puglia per far annullare la diffida e ha notificato motivi aggiunti contro la comunicazione del febbraio 2022; non è ancora stata fissata udienza di merito.

Inoltre, la società ha depositato istanza alla Regione Puglia nel maggio 2023 per la emanazione del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale che permetta in modo simultaneo di risolvere le criticità orografiche intrinseche alla discarica, di adeguare l'attuale AIA e di conservare in sito i rifiuti abbancati durante la vigenza della DD 45/18.

Procura di Lecce - Procedimento penale n. 6369/2019 R.G.N.R.

Il 26 febbraio 2020 presso la sede di Rovato di Linea Ambiente S.r.l. la Guardia di Finanza di Brescia ha eseguito il "Decreto di perquisizione e sequestro" emesso, in data 5 febbraio 2020, dalla Procura di Lecce in relazione al Procedimento penale n. 6369/2019 R.G.N.R..

Il procedimento penale è stato iscritto nei confronti della società Linea Ambiente S.r.l. e del legale rappresentante pro tempore per i reati di cui agli artt. 452 quaterdecies c.p. (attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti) e 256, commi 1 e 3 del D.Lgs. 152/2006 (rispettivamente attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione/iscrizione e realizzazione e gestione di discarica non autorizzata) da cui deriva la responsabilità amministrativa della società ai sensi degli artt. 24 e 25 undecies del D.Lgs. 231/2001 e ciò – si legge nel detto provvedimento – "per avere, con più operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi e attività continuative ed organizzate, gestito e smaltito illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti urbani, realizzando una discarica abusiva, al fine di conseguire un ingiusto profitto". Tali ipotizzati illeciti sarebbero stati commessi in "Roma e Grottaglie dal 1° novembre 2014 al 28 gennaio 2019 con permanenza". Nell'ambito dello stesso procedimento è stata iscritta con le medesime ipotesi anche la società AMA S.p.A. di Roma, "proprietaria degli impianti TMB Rocca Cencia e Salario in Roma".

La società è stata informata che persone fisiche riconducibili alle funzioni di legali rappresentanti o amministratori di Linea Ambiente S.r.l. e di AMA S.p.A. abbiano ricevuto solo una prima richiesta di proroga delle indagini preliminari nel medesimo procedimento.

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale

abbreviato

7

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Amsa S.p.A.

Procura di Milano – Procedimento penale n. 33490/16 R.G.N.R.

Dopo che nell'udienza del 15 maggio 2023 il Pubblico Ministero ha formulato le richieste di condanna per gli imputati, è stata fissata al 2 ottobre 2023 la udienza di lettura del dispositivo di sentenza.

Acinque S.p.A. (ex ACSM-AGAM S.p.A.)

Acinque S.p.A. (ex ACSM-AGAM S.p.A.) e Acinque Ambiente S.r.l. (ex Acsm Agam Ambiente S.r.l.): causa per danni contro il Comune di Varese sulla concessione di Igiene Urbana

Acinque S.p.A. (ex ACSM-AGAM S.p.A.) e Acinque Ambiente S.r.l. (ex Acsm Agam Ambiente S.r.l.), nel 2020, hanno radicato, davanti al Tribunale Speciale delle Imprese di Milano, causa per veder accertato un inadempimento contrattuale ed extracontrattuale da parte del Comune di Varese, con conseguente condanna risarcitoria. Il Comune di Varese avrebbe arrecato un pregiudizio diretto al patrimonio del Gruppo Acinque (ex ACSM-AGAM) disponendo la cessazione anticipata del contratto di servizio sottoscritto con Acinque Ambiente S.r.l. (ex Acsm Agam Ambiente S.r.l.). Acinque Ambiente S.r.l. (ex Acsm Agam Ambiente S.r.l.) ha infatti ridotto i flussi reddituali collegati al contratto e ha sopportato oneri imprevisti e altrimenti evitabili per la prosecuzione transitoria del contratto a condizioni più onerose e Acinque S.p.A. (ex ACSM-AGAM S.p.A.) ha subito una riduzione significativa del valore della partecipazione della controllata, nonostante e dopo la sottoscrizione dell'Accordo Quadro che ha caratterizzato l'operazione straordinaria del 2018.

Dopo l'ordinanza del Tribunale di Milano del 20 gennaio 2022 che dichiarava la incompetenza del tribunale delle Imprese di Milano e la competenza del Tribunale ordinario di Varese, le Società hanno riassunto il giudizio davanti al Tribunale di Varese e nell'udienza dello scorso 11 luglio la Giudice ha trattenuto la causa in decisione, concedendo alle parti i termini per il deposito degli scritti conclusivi (nello specifico il 10 ottobre 2023 per le comparse conclusionali e il 30 ottobre 2023 per le memorie di replica).

Procura di Monza - Procedimento penale n. 1931/2021 R.G.N.R.

In data 5 luglio 2023 è stato notificato ad alcune persone fisiche l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Il procedimento era nato da esposti presentati tra la fine del 2019 e il 2020 da un consigliere comunale di Seregno appartenente ai partiti dell'opposizione per l'accertamento di delitti commessi nell'ambito delle attività connesse all'operazione straordinaria di aggregazione tra AEB e A2A. L'avviso di conclusione delle indagini preliminari, reso noto con un comunicato stampa della Procura della Repubblica di Monza in data 7 luglio 2023, indica come reati contestati l'art. 353bis c.p. (Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente) e l'art. 353 c.p. (Turbativa d'asta).

Nessuno dei membri dell'attuale Consiglio di Amministrazione di A2A è coinvolto nelle riferite indagini preliminari.

A2A Ambiente S.p.A.

Procura di Busto Arsizio – Procedimento penale n. 9079/2021 R.G.N.R. (già n. 24/2017 R.G.N.R.)

L'allora responsabile dell'impianto Discarica di Gerenzano e il rispettivo responsabile di struttura organizzativa sono stati oggetto di indagini preliminari chiuse da ultimo nel marzo 2023 per le ipotesi di reato di cui agli artt. 81 co.2 (continuazione), 110 (concorso), 452 quater (disastro ambientale), 452 septies (impedimento del controllo) c.p..

Si resta in attesa della fissazione dell'udienza preliminare.

Gerenzano è una ex cava, poi trasformata in discarica, sita nel territorio dell'omonimo Comune, che ne è il proprietario, con una superficie di circa 80 ettari. È distinta in due lotti Gerenzano 1 e Gerenzano 2.

Gerenzano 1 è il nucleo originario, risalente alla metà degli anni '60 quando ebbe inizio l'attività di smaltimento rifiuti. Alla fine degli anni '70 vi conferivano rifiuti 200 Comuni, compreso il Comune di Milano. Nel luglio 1980, il Comune di Gerenzano e l'azienda municipalizzata del Comune di Milano (allora AMNU) sottoscrissero una convenzione per assegnare a AMNU la gestione della discarica. L'attività di coltivazione di Gerenzano 1 da parte di AMNU proseguì fino al 1988. Venne poi individuata una nuova area dove fu realizzata Gerenzano 2, gestita fino al 1991. Da tale data iniziarono le attività di gestione post mortem, oggi esercite da A2A Ambiente, in esecuzione del contratto di servizio sottoscritto nel 2001 tra il Comune di Milano e AMSA, oggi in proroga tecnica in attesa dell'aggiudicazione della gara bandita dal Comune.

* * *

In merito allo stato dei principali contenziosi fiscali si segnala quanto segue:

A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2014 e 2015 Non ci sono aggiornamenti. È stato iscritto un fondo rischi di 2 milioni di euro.

A2A S.p.A. - Imposta di registro conferimento ramo d'azienda e cessione partecipazione Chi.na.co. S.r.l.

Non ci sono aggiornamenti. Il fondo rischi iscritto per 1,4 milioni di euro è stato interamente utilizzato per il pagamento delle somme richieste con l'avviso di liquidazione.

A2A S.p.A. (incorporante di AMSA Holding S.p.A.) - Avvisi di accertamento ai fini IVA per i periodi di imposta dal 2001 al 2005

Non ci sono aggiornamenti. Non sono iscritti fondi rischi.

A2A Ciclo Idrico S.p.A. - Avvisi di accertamento IMU Comune di Montichiari per gli anni 2013-2018

Il 22 novembre 2022 la società ha proposto appello e si è in attesa di fissazione dell'udienza di trattazione. È stato iscritto un fondo rischi di 0,7 milioni di euro.

A2A Energia S.p.A. (incorporante di Linea Più S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2013 e 2014

Nell'udienza del 10 giugno 2022, la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha rigettato l'appello dell'Ufficio. Pendono i termini per la proposizione del ricorso per Cassazione da parte dell'Ufficio. È stato iscritto un fondo rischi di 10,3 milioni di euro.

A2A Ambiente S.p.A. - Verifica Tassa sulle Emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto SO2 NOx per i periodi di imposta 2014 e 2019

Il 7 novembre 2022 la società ha proposto appello che è stato accolto dalla CGT II di Napoli, nell'udienza del 3 maggio 2023. Pendono i termini per la proposizione del ricorso per Cassazione da parte dell'Ufficio. È stato iscritto un fondo rischi di 0,5 milioni di euro.

Linea Ambiente S.r.l. - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2017-2019

Il 29 giugno 2023 è stato notificato invito al contraddittorio. È stato iscritto un fondo rischi di 0,326 milioni di euro. * * *

La Società ha deciso di avvalersi delle facoltà previste dagli articoli 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti e, quindi, di derogare all'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.

7 Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.1 Bilancio consolidato semestrale abbreviato

7.2 Variazioni di principi contabili internazionali

7.3 Area e criteri di consolidamento

7.4 Stagionalità dell'attività

7.5 Sintesi dei risultati per settore di attività

7.6 Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria

7.7 Indebitamento finanziario netto

7.8 Note illustrative alle voci di Conto economico

7.9 Risultato per azione

7.10 Nota sui rapporti con le parti correlate

7.11 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

7.12 Garanzie ed impegni con terzi

7.13 Altre informazioni

Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 A2A 145

8

Allegati alle Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

8.1 1. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

Denominazione Sede Capitale sociale
(migliaia di euro
salvo diversa
indicazione)
% di
partecipazione
consolidata di
Gruppo
al 30 06 2023
(consolidamento
integrale)
Quote
possedute
%
Azionista
Area di consolidamento
Unareti S.p.A. Brescia 965.250 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Calore & Servizi S.r.l. Brescia 150.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Smart City S.p.A. Brescia 3.448 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Energia S.p.A. Milano 3.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Ciclo Idrico S.p.A. Brescia 70.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Ambiente S.p.A. Brescia 250.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Montenegro d.o.o. Podgorica
(Montenegro)
100 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Energiefuture S.p.A. Milano 50.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A gencogas S.p.A. Milano 450.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Servizi S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
A2A Airport Energy S.p.A. Milano 5.200 100,00% 100,00% A2A Calore & Servizi S.r.l.
Termica Cologno S.r.l. Milano 1.000 100,00% 100,00% A2A Calore & Servizi S.r.l.
Retragas S.r.l. Brescia 34.495 91,60% 91,60% A2A S.p.A. (87,27%)
Unareti S.p.A. (4,33%)
Camuna Energia S.r.l. Cedegolo (BS) 900 89,00% 89,00% A2A S.p.A. (74,50%)
Linea Green S.p.A. (14,50%)
A2A Alfa S.r.l. in liquidazione Milano 100 70,00% 70,00% A2A S.p.A.
Proaris S.r.l. in liquidazione Milano 1.875 60,00% 60,00% A2A S.p.A.
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. Gardone Val
Trompia (BS)
8.939 74,80% 74,80% A2A S.p.A. (74,55%) Unareti S.p.A.
(0,25%)
Yada Energia S.r.l. Milano 4.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
LaboRAEE S.r.l. Milano 90 100,00% 100,00% Amsa S.p.A.
Ecodeco Hellas S.A. in liquidazione Atene (Grecia) 60 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
Ecolombardia 4 S.p.A. Milano 13.515 68,78% 68,78% A2A Ambiente S.p.A.
Sicura S.r.l. Milano 1.040 96,80% 96,80% A2A Ambiente S.p.A.
Sistema Ecodeco UK Ltd Canvey
Island Essex
(Regno Unito)
250
(GBP)
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
A.S.R.A.B. S.p.A. Cavaglià (BI) 2.582 70,00% 70,00% A2A Ambiente S.p.A.
Nicosiambiente S.r.l. Milano 50 99,90% 99,90% A2A Ambiente S.p.A.
Bioase S.r.l. Sondrio 677 70,00% 70,00% A2A Ambiente S.p.A.
Aprica S.p.A. Brescia 10.000 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
Amsa S.p.A. Milano 10.000 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
SED S.r.l. Robassomero
(TO)
1.250 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
TecnoA S.r.l. Brescia 3.000 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
Bergamo Servizi S.r.l. Brescia 10 100,00% 100,00% Aprica S.p.A.
A2A Recycling S.r.l. Novate Milanese
(MI)
5.000 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.

8 Allegati alle Note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato

8.1 1. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

8.2 2. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

8.3 3. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Denominazione Sede Capitale sociale
(migliaia di euro
salvo diversa
indicazione)
% di
partecipazione
consolidata di
Gruppo
al 30 06 2023
(consolidamento
integrale)
Quote
possedute
%
Azionista
A2A Integrambiente S.r.l. Brescia 10 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. (74%)
Aprica S.p.A. (1%)
Amsa S.p.A. (25%)
Electrometal S.r.l Castegnato (BS) 200 90,00% 90,00% A2A Ambiente S.p.A.
Areslab S.r.l. Brescia 10 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
A2A Security S.c.p.a. Milano 52 99,81% 99,81% A2A S.p.A. (45,96%)
Unareti S.p.A. (18,37%)
A2A Ciclo Idrico S.p.A. (10,49%)
Amsa S.p.A. (9,14%)
A2A gencogas S.p.A. (3,95%)
A2A Ambiente S.p.A. (3,95%)
A2A Calore & Servizi S.r.l. (2,60%)
A2A Energiefuture S.p.A. (1,93%)
A2A Energia S.p.A. (0,19%)
A2A Energy Solutions S.r.l. (0,19%)
Linea Green S.p.A. (0,19%)
Linea Gestioni S.r.l. (0,19%)
LD Reti S.r.l. (0,19%)
Linea Ambiente S.r.l. (0,19%)
A2A Recycling S.r.l. (0,19%)
A2A Smart City S.p.A. (0,19%)
Acinque S.p.A. (0,19%)
Aprica S.p.A. (0,19%)
Lomellina Energia S.r.l. (0,19%)
Retragas S.r.l. (0,19%)
Lereti S.p.A. (0,19%)
Azienda Servizi Valtrompia
S.p.A. (0,19%)
Acinque Energia S.r.l. (0,19%)
Acinque Tecnologie S.p.A. (0,19%)
Reti Valtellina Valchiavenna
S.r.l. (0,19%)
Acinque Farmacie S.r.l. (0,19%)
BIOENERGIA GUALDO S.r.l. Gualdo Tadino
(PG)
10 80,00% 80,00% A2A Ambiente S.p.A.
WALDUM TADINUM ENERGIA S.r.l. Gualdo Tadino
(PG)
10 90,00% 90,00% A2A Ambiente S.p.A.
ENERGIA ANAGNI S.r.l. Anagni (FR) 10 55,00% 55,00% A2A Ambiente S.p.A.
BIOENERGIA ROCCASECCA S.r.l. San Vito (FR) 10 55,00% 100,00% Energia Anagni S.r.l.
LumEnergia S.p.A. Villa Carcina (BS) 300 94,72% 94,72% A2A Energia S.p.A.
A2A Energy Solutions S.r.l. Milano 4.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
ES Energy S.r.l. Jesi (AN) 10 50,00% 50,00% A2A S.p.A.
A2A Rinnovabili S.p.A. Milano 50 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
INTHE 2 S.r.l. Milano 210 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Fair Renew S.r.l. Milano 10 60,00% 60,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
renewA21 S.r.l. Milano 20 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
renewA22 S.r.l. Milano 220 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
renewA23 S.r.l. Milano 20 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
renewA24 S.r.l. Milano 20 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
renewA25 S.r.l. Milano 20 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Des Energia Tredici S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
CS Solar2 S.r.l. Milano 15 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Flabrum S.r.l. Milano 100 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Solar italy V S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Cilea Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Tosti Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Denominazione Sede Capitale sociale
(migliaia di euro
salvo diversa
indicazione)
% di
partecipazione
consolidata di
Gruppo
al 30 06 2023
(consolidamento
integrale)
Quote
possedute
%
Azionista
Albinoni Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Bellini Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Corelli Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Leoncavallo Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Monteverdi Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Tartini Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Trovaioli Energia S.r.l. Milano - 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Gash 1 S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Gash 2 S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Volta Green Energy S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
VGE 01 S.r.l. Milano 10 70,00% 70,00% Volta Green Energy S.r.l.
VGE 02 S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% Volta Green Energy S.r.l.
VGE 03 S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% Volta Green Energy S.r.l.
VGE 04 S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% Volta Green Energy S.r.l.
VGE 06 S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% Volta Green Energy S.r.l.
R2R S.r.l. Rovereto (TN) 10 60,00% 60,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
Linea Gestioni S.r.l. Crema (CR) 6.000 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
LD Reti S.r.l. Lodi 32.976 95,60% 95,60% A2A S.p.A.
Linea Green S.p.A. Cremona 7.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
Linea Ambiente S.r.l. Rovato (BS) 1.400 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
Fragea S.r.l. società agricola Sesto ed Uniti
(CR)
20.000 100,00% 100,00% AGRIPOWER S.p.A.
AGRIPOWER S.p.A. Milano 600 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A.
DONNA RICCA BIOENERGIA S.R.L.
SOCIETA' AGRICOLA
Milano 10 51,00% 51,00% AGRIPOWER S.p.A.
IUMAGAS BIOENERGY SOCIETA'
AGRICOLA A.R.L.
Milano 50 51,00% 51,00% AGRIPOWER S.p.A.
MARSICA AGROENERGIA S.R.L. Milano 60 54,02% 54,02% AGRIPOWER S.p.A.
PONZANO BIOENERGIA SOCIETA'
AGRICOLA A.R.L.
Milano 40 51,00% 51,00% AGRIPOWER S.p.A.
PRATI BIOENERGIA SOCIETA'
AGRICOLA A.R.L.
Bologna 40 51,00% 51,00% AGRIPOWER S.p.A.
ROBERTA BIOENERGIA S.R.L. Milano 10 51,00% 51,00% AGRIPOWER S.p.A.
SAN QUIRICO BIOENERGIA SOCIETA'
AGRICOLA A.R.L.
Milano 160 93,75% 93,75% AGRIPOWER S.p.A.
SCALENGHE BIOGAS SOCIETA'
AGRICOLA S.R.L.
Milano 10 82,00% 82,00% AGRIPOWER S.p.A.
STROVINA BIOENERGIA SOCIETA'
AGRICOLA A.R.L.
Milano 40 51,00% 51,00% AGRIPOWER S.p.A.
TORRE ZUINA SOCIETA' AGRICOLA
A.R.L.
Milano 10 51,00% 51,00% AGRIPOWER S.p.A.
TULA BIOENERGIA SOCIETA'
AGRICOLA A.R.L.
Milano 40 51,00% 51,00% AGRIPOWER S.p.A.
VITTORIA BIOENERGIA S.R.L. Milano 50 75,00% 75,00% AGRIPOWER S.p.A.
CONSORZIO UMBRIA BIOENERGIA Zola Predosa (BO) 1 90,92% 90,92% AGRIPOWER S.p.A.
Lomellina Energia S.r.l. Parona (PV) 358 100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. (64,30%)
Linea Ambiente S.r.l. (35,70%)
Asm Energia S.p.A. Vigevano (PV) 2.511 45,00% 45,00% A2A Energia S.p.A.
Acinque S.p.A. Monza 197.344 41,34% 41,34% A2A S.p.A.
Denominazione Sede Capitale sociale
(migliaia di euro
salvo diversa
indicazione)
% di
partecipazione
consolidata di
Gruppo
al 30 06 2023
(consolidamento
integrale)
Quote
possedute
%
Azionista
Lereti S.p.A. Como 86.450 100,00% 100,00% Acinque S.p.A.
ComoCalor S.p.A. Como 3.516 51,00% 51,00% Acinque S.p.A.
Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l. Sondrio 2.000 100,00% 100,00% Acinque S.p.A.
Acinque Energia S.r.l. Lecco 17.100 99,75% 99,75% Acinque S.p.A.
Acinque Ambiente S.r.l. Varese 4.500 100,00% 100,00% Acinque S.p.A.
Acinque Tecnologie S.p.A. Monza 6.000 100,00% 100,00% Acinque S.p.A.
Acinque Innovazione S.r.l. Monza 21.800 100,00% 100,00% Acinque S.p.A.
Acinque Farmacie S.r.l. Sondrio 100 100,00% 100,00% Acinque S.p.A.
Acinque Energy Greenway S.r.l. Monza 8.464 70,00% 70,00% Acinque Tecnologie S.p.A.
A2A E-MOBILITY S.r.l. Milano 1.000 100,00% 100,00% A2A S.p.A.
Ambiente Energia Brianza S.p.A. Seregno (MB) 119.496 33,52% 33,52% A2A S.p.A.
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. Brescia 19.000 100,00% 100,00% Ambiente Energia Brianza S.p.A.
Gelsia S.r.l. Seregno (MB) 20.345 100,00% 100,00% Ambiente Energia Brianza S.p.A.
RetiPiù S.r.l. Desio (MB) 110.000 100,00% 100,00% Ambiente Energia Brianza S.p.A.
VGE 05 S.r.l. Seregno (MB) 10 90,00% 90,00% Ambiente Energia Brianza S.p.A.
Gelsia Ambiente S.r.l. Desio (MB) 4.671 100,00% 100,00% Ambiente Energia Brianza
S.p.A. (70%)
A2A Integrambiente S.r.l. (30%)
4NEW S.r.l. Milano 811 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
4NEW MONTE GRIGHINE S.r.l. Milano 10.000 100,00% 100,00% 4NEW S.r.l.
CERVETERI ENERGIA S.r.l. Milano 21 100,00% 100,00% 4NEW S.r.l.
DE - STERN 12 S.r.l. Milano 50 100,00% 100,00% 4NEW S.r.l.
STCS S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% 4NEW S.r.l.
LA CASTILLEJA ENERGIA SL Madrid (ES) 4 100,00% 100,00% GLOBAL ONEGA SL
SISTEMES ENERGETICS CONESA I
SOCIEDAD LIMITADA
Madrid (ES) 3 100,00% 100,00% RESPETO AL MEDIO AMBIENTE
SL (50%)
GLOBAL ONEGA SL (50%)
GLOBAL ONEGA SL Madrid (ES) 10 100,00% 100,00% 4NEW S.r.l.
RESPETO AL MEDIO AMBIENTE SL Madrid (ES) 3 100,00% 100,00% 4NEW S.r.l.
3 New & Partners S.r.l. Milano 25.000 100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A.
3 New & Partners rinnovabili S.r.l. Milano 10 100,00% 100,00% 3 New & Partners S.r.l.
Mimiani wind S.r.l. Milano 100 100,00% 100,00% 3 New & Partners S.r.l.
Daunia Calvello S.r.l. Milano 100 100,00% 100,00% 3 New & Partners rinnovabili
S.r.l. (51%)
A2A Rinnovabili S.p.A. (49%)
3 New & Partners rinnovabili

Daunia Serracapriola S.r.l. Milano 2.000 100,00% 100,00%

8 Allegati alle Note illustrative

del bilancio consolidato semestrale abbreviato

8.1

  1. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

8.2 2. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

8.3 3. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

S.r.l. (70%)

A2A Rinnovabili S.p.A. (30%)

8.2 2. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

Denominazione Sede Capitale
sociale
(migliaia di euro)
Quote
possedute
%
Azionista Valore di carico
al 30 06 2023
(migliaia di euro)
Partecipazioni in società valutate col
metodo del Patrimonio netto
PremiumGas S.p.A. in liquidazione Bergamo 120 50,00% A2A Alfa S.r.l. in liquidazione -
Ergosud S.p.A. Roma 81.448 50,00% A2A gencogas S.p.A. -
Metamer S.r.l. San Salvo (CH) 650 50,00% A2A Energia S.p.A. 2.589
NETCITY S.r.l. Pescara 20 49,00% A2A Energia S.p.A. 1.478
SET S.r.l. Toscolano
Maderno (BS)
104 49,00% A2A S.p.A. 996
Messina in Luce S.c.a r.l. Monza 20 70,00% Acinque Tecnologie S.p.A. (55%)
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l.(15%)
11
Serio Energia S.r.l. Concordia sulla
Secchia (MO)
1.000 40,00% A2A S.p.A. 328
Visano Soc. Trattamento Reflui S.c.a.r.l. Brescia 25 40,00% A2A S.p.A. 10
Blugas Infrastrutture S.r.l. Mantova 14.300 27,51% A2A S.p.A. 4.269
COSMO Società Consortile a
Responsabilità Limitata
Brescia 100 52,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. 134
Crit S.c.a.r.l. Cremona 548 33,00% A2A Smart City S.p.A. 125
Suncity Group S.r.l. Pescara 14 26,00% A2A Energy Solution S.r.l. 2.104
G.Eco S.r.l. Treviglio (BG) 500 40,00% Aprica S.p.A. 2.992
Bergamo Pulita S.r.l. Bergamo 10 50,00% A2A Ambiente S.p.A. 73
Tecnoacque Cusio S.p.A. Omegna (VB) 206 25,00% A2A Ambiente S.p.A. 337
Fratelli Omini S.p.A. Novate Milanese
(MI)
260 30,00% A2A Ambiente S.p.A. 6.020
ASM Codogno S.r.l. Codogno (LO) 1.898 49,00% Linea Gestioni S.r.l. 3.134
Prealpi Servizi S.r.l. in liquidazione Varese 5.451 12,47% Acinque S.p.A. -
Consul System S.p.A. Ascoli Piceno 2.000 49,00% A2A Energy Solution S.r.l. 7.148
Saxa Gres S.p.A. Anagni (FR) 3.100 27,71% A2A Ambiente S.p.A. -
Società Agricola Mattioli Energia S.r.l. Finale Emilia (MO) 20 20,00% AGRIPOWER S.p.A. 475
Totale partecipazioni 32.223
Partecipazioni destinate alla vendita
Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. Iseo (BS) 1.616 2,04% A2A S.p.A. -

8.3 3. Elenco delle partecipazioni in altre imprese

Allegati
alle Note
illustrative
del bilancio
consolidato
semestrale
abbreviato

8.1

  1. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

8.2

  1. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

8.3

  1. Elenco delle partecipazioni in altre imprese
Denominazione Quote
possedute
%
Azionista Valore di carico
al 30 06 2023
(migliaia di euro)
Immobiliare-Fiera di Brescia S.p.A. 0,90% A2A S.p.A.
AQM S.r.l. 7,80% A2A S.p.A. (7,52%)
LumEnergia S.p.A. (0,28%)
AvioValtellina S.p.A. 0,18% A2A S.p.A.
Banca di Credito Cooperativo dell'Oglio e del Serio s.c. n.s. A2A S.p.A.
L.E.A.P. S.c.a.r.l. 8,29% A2A S.p.A.
Guglionesi Ambiente S.c.a.r.l. 1,01% A2A Ambiente S.p.A.
S.I.T. S.p.A. 0,26% Aprica S.p.A.
Stradivaria S.p.A. n.s. A2A S.p.A.
Tirreno Ambiente S.p.A. in liquidazione 3,00% A2A Ambiente S.p.A.
DI.T.N.E. S.c.a.r.l. 1,74% A2A S.p.A.
E.M.I.T. S.r.l. in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
COMIECO 5,67% A2A Recycling S.r.l. (1,51%)
A2A Ambiente S.p.A. (4,16%)
CONAPI S.c.a.r.l. 20,00% A2A Recycling S.r.l.
Casalasca Servizi S.p.A. 13,88% Linea Gestioni S.r.l.
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 23,25% A2A S.p.A. (15,70%)
Ambiente Energia Brianza
S.p.A. (7,55%)
Confidi Toscana S.c.a.r.l. n.s. Linea Ambiente S.r.l.
Credito Valtellinese n.s. Linea Ambiente S.r.l.
Futura S.r.l. 1,00% A2A Calore & Servizi S.r.l.
MORINA S.r.l. 5,00% Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.
Comodepur S.c.p.a. in liquidazione 9,81% Acinque S.p.A.
T.C.V.V.V. S.p.A. 0,25% Acinque S.p.A.
CIAL-CONSORZIO IMBALLAGGIO ALLUMINIO 0,60% A2A Ambiente S.p.A.
COREVE 0,88% A2A Ambiente S.p.A.
COREPLA-CONSORZIO RECUPERO PLASTICA NAZIONALE 3,04% A2A Ambiente S.p.A.
RICREA-CONSORZIO NAZIONALE RICICLO E RECUPERO
IMBALLAGGI ACCIAIO
n.s. A2A Ambiente S.p.A.
CIC-CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI n.s. A2A Ambiente S.p.A.
Musa S.c.a.r.l. 7,00% A2A S.p.A.
Totale partecipazioni in altre imprese 1.589

8

9

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

A partire dalla seconda metà del 2021 si è assistito ad una situazione congiunturale di forte tensione e volatilità sui mercati dell'energia, acuitasi a febbraio 2022 a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Per contenere gli impatti dei prezzi sui clienti finali, il Governo è intervenuto con una serie di iniziative, tra cui: l'annullamento degli oneri generali di sistema sulle bollette elettriche e del gas; la riduzione dell'IVA al 5% sia per i consumi di gas destinato ad usi civili ed industriali sia in seguito anche per le forniture di servizi di teleriscaldamento; l'aumento delle soglie ISEE per accedere alle agevolazioni previste per i clienti economicamente svantaggiati e in disagio fisico insieme alla previsione di una compensazione integrativa (CCI) del bonus sociale; l'introduzione di crediti fiscali per i clienti con alti consumi, anche non energivori/gasivori, a fronte dell'aumento dei loro costi energetici oltre una soglia predefinita rispetto ad un riferimento pre-crisi; la rateizzazione delle bollette anche con l'intervento di SACE a sostegno - a determinate condizioni - delle esigenze di liquidità dei soggetti coinvolti; il prelievo dei presunti "extraprofitti" maturati a favore di taluni operatori di mercato, con importi destinati all'erario per coprire le misure a favore dei clienti finali.

Nel seguito si riportano le sole disposizioni normative con un impatto sul 2023.

DL 27 gennaio 2022, n. 4, convertito in Legge 28 marzo 2022, n. 25 (DL Sostegni ter)

L'art. 15 bis del DL Sostegni ter, come modificato dall'art. 11 del DL 9 agosto 2022, n. 115 (DL Aiuti bis convertito in Legge 21 settembre 2022, n. 142), ha introdotto un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell'energia elettrica immessa per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili incentivati tramite conto energia e per tutti gli impianti alimentati da fonti rinnovabili non incentivati ed entrati in esercizio entro gennaio 2010. Il meccanismo stabilisce la regolazione economica con il GSE delle differenze, nel periodo 1° febbraio 2022 – 30 giugno 2023, tra un prezzo di riferimento e il prezzo di mercato secondo le modalità previste dal DL. È esclusa dalla restituzione l'energia oggetto di contratti di fornitura conclusi prima di determinate date, a prezzi non superiori ad una soglia di riferimento e non indicizzati; inoltre, per i gruppi verticalmente integrati come A2A, rilevano esclusivamente i contratti stipulati tra le imprese del gruppo, anche non produttrici, e altre persone fisiche/giuridiche esterne al gruppo societario. La Delibera ARERA 266/2022/R/eel ha stabilito le modalità di attuazione del meccanismo.

La regolazione economica è avvenuta per il periodo febbraio-agosto 2022. In seguito, la fatturazione da parte del GSE è stata sospesa per effetto della Sentenza del TAR Lombardia n. 02675 del 1° dicembre 2022 di annullamento della Delibera 266/2022/R/eel. Il 18 gennaio 2023 il Consiglio di Stato, accogliendo l'istanza cautelare promossa da ARERA, ha ripristinato la citata Delibera, in attesa del giudizio di merito. La Delibera 143/2023/R/eel ha, infine, stabilito la gestione delle partite economiche a conguaglio al termine del periodo di applicazione del meccanismo. L'impatto della misura per il primo semestre 2023 è pari a circa 93 milioni di euro.

DL 25 febbraio 2022, n. 14, convertito in Legge 5 aprile 2022, n. 28 (DL Ucraina)

Allo scopo di ridurre i consumi di gas, il DL Ucraina ha stabilito la possibilità di massimizzare l'utilizzo degli impianti termoelettrici alimentati a carbone e a olio combustibile, incaricando ARERA di stabilire i corrispettivi a reintegrazione degli eventuali maggiori costi sostenuti dagli operatori. Terna S.p.A., a seguito dell'Atto di indirizzo del Ministro della Transizione Ecologica 1° settembre 2022, ha pubblicato l'elenco degli impianti interessati dalla massimizzazione mentre la Delibera 430/2022/R/eel ha stabilito i criteri per la formulazione delle offerte sul mercato elettrico e la remunerazione degli impianti. Con successivo atto del MASE la misura è stata prorogata fino al 30 settembre 2023.

DL 21 marzo 2022, n. 21, convertito in Legge 20 maggio 2022, n. 51 (DL Taglia Prezzi)

Il combinato disposto dell'art. 37 del DL Taglia Prezzi e dell'art. 55 del DL 17 maggio 2022, n. 50 (DL Aiuti convertito in Legge 15 luglio 2022, n. 91), prevede un contributo straordinario sui presunti extra-profitti delle aziende energetiche (dovuto, per quanto di interesse del Gruppo, dai soggetti che svolgono l'attività di produzione elettrica), pari al 25% dell'incremento (se maggiore del 10% e maggiore di 5 milioni di euro) della differenza fra le operazioni attive e passive del periodo 1° ottobre 2021 – 30 aprile 2022 rispetto a quelle del corrispondente periodo 1° ottobre 2020 – 30 aprile 2021.

La Legge di Bilancio 2023 ha circoscritto l'imposizione del contributo alle società il cui volume di affari nel 2021 sia derivato almeno per il 75% dalle attività interessate dalla misura, escludendo le operazioni di cessione e di acquisto di azioni, obbligazioni o altri titoli non rappresentativi di merci e quote sociali che intercorrono tra i soggetti sottoposti al prelievo. Qualora, per effetto delle innovazioni successivamente intervenute, l'importo già versato risulti superiore a quello dovuto, il maggiore importo viene riconosciuto in compensazione dei versamenti unitari delle imposte, dei contributi dovuti all'INPS e delle altre somme a favore dello Stato, delle Regioni e degli enti previdenziali a decorrere dal 31 marzo 2023. Dal momento che per il Gruppo A2A l'importo già versato nel 2022 è risultato superiore a quello dovuto (le somme non dovute sono pari a 10,7 milioni di euro), nel corso del primo semestre 2023 sono stati compensati 2,5 milioni di euro, mentre i restanti 8,2 milioni di euro verranno compensati successivamente.

DL 9 agosto 2022, n. 115, convertito in Legge 21 settembre 2022, n. 142 (DL Aiuti bis)

L'art. 3 ha sospeso fino al 30 aprile 2023 (termine poi esteso al 30 giugno 2023 dal DL Milleproroghe) l'efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consenta ai fornitori di energia elettrica e di gas di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte. Conseguentemente è stata disposta anche l'inefficacia dei preavvisi comunicati per le suddette finalità prima del 10 agosto 2022 (data di entrata in vigore del DL), salvo che le modifiche contrattuali si fossero già perfezionate. Successivamente l'art. 11, comma 8, del DL Milleproroghe ha chiarito che la fattispecie dell'aggiornamento delle condizioni economiche alla scadenza (ovvero in sede di rinnovo) è esclusa dall'ambito di applicazione della norma.

DL 18 novembre 2022, n. 176, convertito in Legge 13 gennaio 2023, n. 6 (DL Aiuti quater)

È stato prorogato il termine per la cessazione del servizio di tutela per i clienti domestici gas dal 1° gennaio 2023 al 10 gennaio 2024, in coerenza con quanto previsto per la fine del servizio di maggior tutela per i clienti domestici elettrici.

Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di Bilancio 2023)

In attuazione del Regolamento UE 2022/1854, la Legge di Bilancio 2023 ha previsto:

  • un tetto ai ricavi di mercato pari a 180 €/MWh, per il periodo 1° dicembre 2022 – 30 giugno 2023, applicato agli impianti a fonte rinnovabile non interessati dal meccanismo di cui all'art. 15 bis del DL Sostegni ter. La misura non ha avuto impatti per il Gruppo A2A nel primo semestre 2023;
  • un nuovo contributo di solidarietà pari al 50% sull'ammontare della quota del reddito determinato ai fini dell'imposta sul reddito dell'anno 2022, che eccede per almeno il 10% la media dei redditi determinati ai fini dell'imposta sul reddito nel periodo 2018-2021 (con un tetto al 25% del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio 2021). Il contributo è applicato con riferimento alle stesse attività individuate dal DL Taglia Prezzi a cui si aggiunge la vendita di energia elettrica ed è dovuto se almeno il 75% dei ricavi del periodo d'imposta 2022 è derivante da tali attività. Il contributo, di competenza 2022, è stato versato nel corso del primo semestre 2023 ed è pari a circa 117 milioni di euro (contributo non deducibile).

DL 30 marzo 2023, n. 34, convertito in Legge 26 maggio 2023, n. 56 (DL Bollette)

Sono stati confermati anche per il II trimestre 20231 :

  • le agevolazioni sotto forma di credito d'imposta (seppure in riduzione rispetto ai mesi precedenti) sia per le imprese energivore e gasivore sia per quelle diverse da queste ultime e, con riferimento all'energia elettrica, dotate di contatori di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW;
  • solo per il gas: l'annullamento degli oneri generali di sistema e il mantenimento della componente UG2 negativa ancora per aprile 2023. Viene confermata l'IVA ridotta al 5% per i consumi di gas naturale destinato ad usi civili e industriali e per le forniture di servizi di teleriscaldamento;
  • il potenziamento del bonus sociale per la fornitura di gas naturale ed energia elettrica a sostegno dei clienti economicamente svantaggiati e in disagio fisico, rivedendone il perimetro di applicazione con riferimento ai nuclei famigliari numerosi (ISEE pari a 30.000 euro).

Vengono poi introdotte misure di carattere generale per la definizione di un contributo in quota fissa nel caso in cui, nel IV trimestre 2023, la media dei prezzi del gas naturale sul mercato all'ingrosso superi la soglia dei 45 €/MWh e per il quale si è in attesa della definizione dei criteri da parte dei Ministeri competenti nonché delle modalità applicative da parte di ARERA.

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

9.1 Business Unit Generazione e Trading

9.2 Business Unit Mercato

9.3 Business Unit Ambiente

9.4 Business Unit Smart Infrastructures

1 Per il I trimestre 2023 erano stati definiti i medesimi interventi dalla Legge di Bilancio 2023.

9

9.1 Business Unit Generazione e Trading

Remunerazione della disponibilità di capacità produttiva: avvio capacity market dal 2022

Il meccanismo di remunerazione della capacità produttiva (cd. capacity market) è un meccanismo volto a garantire l'adeguatezza del sistema elettrico: si tratta di un contratto per le differenze ad una via sottoscritto con Terna S.p.A. ed aggiudicato a seguito di un'asta in cui i produttori acquisiscono il diritto a ricevere un premio (in €/MW/anno) a fronte dell'obbligo di offrire tutta la capacità impegnata su MGP e la capacità non accettata in esito ai mercati dell'energia su MSD, restituendo a Terna S.p.A. la differenza - se positiva - tra i prezzi di riferimento dei mercati ed un prezzo strike (in €/MWh).

In relazione agli anni di consegna 2022 e 2023, ai sensi del DM MiSE 28 giugno 2019 e previa approvazione della Commissione UE, si sono svolte il 6 e il 28 novembre 2019 le relative aste in cui A2A S.p.A. si è aggiudicata circa 5 GW/anno (di cui circa 0,12 GW per il 2022 e 0,24 GW per il 2023 relativi a nuova capacità). Il prezzo di aggiudicazione in entrambe le aste è stato pari a 33.000 €/MW/anno per la capacità esistente e a 75.000 €/MW/anno per la capacità nuova (15 anni).

Rispetto al meccanismo sono stati presentati alcuni ricorsi sia in ambito nazionale sia alla Corte di Giustizia UE. In ambito UE la Sentenza 7 settembre 2022 ha respinto i ricorsi con conclusione del contezioso; l'udienza di merito del TAR è attesa nel 2023.

Ai sensi del DM MiTE 28 ottobre 2021, il 21 febbraio 2022 si è celebrata l'asta per la consegna 2024 in cui A2A S.p.A. si è aggiudicata circa 5,4 GW totali di capacità, di cui 1,3 GW di nuova realizzazione (cicli combinati, impianti fotovoltaici, accumuli elettrochimici) e in particolare: 4.096 MW di CDP2 esistente (33.000 €/MW/anno), 20 MW di CDP nuova autorizzata (70.000 €/MW/anno), 1.311 MW di CDP nuova non autorizzata (48.110 €/MW/anno). Con riferimento alla CDP nuova non autorizzata, la mancata consegna dei titoli autorizzativi relativi al CCGT di Cassano entro la scadenza del 30 giugno 2023 ha comportato la risoluzione del contratto con Terna S.p.A. per 541 MW e il trattenimento della garanzia e del deposito cauzionale infruttifero per un importo complessivo pari a circa 1,9 milioni di euro.

San Filippo del Mela e Monfalcone: regime di essenzialità e massimizzazione della produzione termoelettrica non-gas

L'impianto ad olio combustibile di San Filippo del Mela di proprietà di A2A Energiefuture S.p.A. è ricompreso anche per il 2023 nell'elenco degli impianti essenziali ed ammesso al regime di reintegrazione dei costi ai sensi della Delibera 741/2022/R/eel. La società ha già richiesto l'ammissione al regime di essenzialità anche per il 2024.

La Delibera 223/2023/R/eel ha accolto l'istanza, formulata alla luce del cambio di combustibile utilizzato nella centrale con decorrenza 18 agosto 2021, di modifica del rendimento standard proposto da Terna S.p.A. per i periodi 18 agosto 2021 - 31 dicembre 2021 e 1° gennaio – 31 dicembre 2022.

San Filippo del Mela e l'impianto a carbone di Monfalcone sono inclusi nel programma di massimizzazione della produzione termoelettrica non-gas ai sensi del DL Ucraina: fino al 31 marzo 2023 il programma ha previsto l'esercizio continuativo di entrambi gli impianti, mentre a partire dal 1° aprile 2023 e fino al 30 settembre 2023 è prevista la sola disponibilità continuativa degli stessi. Qualora i costi fissi sostenuti nel periodo di massimizzazione non siano coperti dai ricavi di mercato, l'operatore può presentare istanza ad ARERA per il ristoro di tali oneri (al netto della remunerazione e dell'ammortamento del capitale investito nell'impianto prima dell'avvio della procedura di massimizzazione).

Brindisi: approvvigionamento a termine di risorse per la regolazione di tensione

Ai sensi della Delibera 675/2018/R/eel e della successiva procedura di gara avviata da Terna S.p.A., l'impianto di Brindisi di A2A Energiefuture S.p.A. è risultato assegnatario di un contratto decennale per la fornitura di energia reattiva pari a 286 MVAr ad un prezzo medio ponderato di 28.098 €/MVAr/anno. La competenza relativa al primo semestre 2023 è pari a circa 5,8 milioni di euro.

2 CDP: Capacità Disponibile in Probabilità.

Stoccaggio gas e rigassificazione

Il DM MASE 31 marzo 2023 e la Delibera ARERA 150/2023/R/gas hanno definito i criteri di svolgimento delle procedure per l'allocazione della capacità di stoccaggio per l'anno 2023-2024. Alla luce del nuovo contesto di mercato e del livello di riempimento degli stoccaggi è stata ripristinata la previsione di prezzi di riserva diversi da zero, confermando invece l'indicazione per ARERA di stabilire modalità per favorire il mantenimento del gas in stoccaggio e la possibilità, per le imprese di stoccaggio, di consentire iniezioni in controflusso durante il periodo di erogazione.

Nelle aste indette da Stogit S.p.A. a inizio aprile, A2A

Incentivi alla produzione da fonti rinnovabili: stato dell'arte

Per quanto concerne l'incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nel primo semestre 2023 sono proseguite le aste per l'assegnazione delle tariffe incentivanti previste dal DM 4 luglio 2019 (ad oggi l'unico meccanismo di supporto previsto), la cui durata è stata prorogata dal D.Lgs 199/2021 fino all'esaurimento dei contingenti di potenza incentivabile.

Sono attesi nei prossimi mesi: un nuovo DM di incentivazione per le fonti rinnovabili elettriche che introdurrà alcune modifiche alle modalità di riconoscimento degli incentivi in linea con le previsioni di cui al D.Lgs 199/2021 nonché il DM che individuerà i criteri per l'identificazione, da parte delle Regioni, delle aree idonee alla realizzazione di

S.p.A. ha conferito 480 milioni di Smc di capacità di stoccaggio (di cui 455 milioni di Smc di modulazione di punta e 25 milioni di Smc di modulazione uniforme) che si aggiungono ai 40 milioni di Smc in giacenza al 31 marzo 2023.

Nel contesto di rinnovata rilevanza delle infrastrutture di rigassificazione per assicurare la sicurezza del sistema gas, il Gruppo A2A nel corso del primo semestre 2023 si è aggiudicato due contratti long term relativi alla capacità di rigassificazione per un quantitativo pari a 200 milioni di Smc/anno per 10 anni (OLT) e pari a 210 milioni Smc/anno per tre anni (FSRU di Piombino).

impianti a fonti rinnovabili.

Per quanto riguarda il Gruppo A2A, al 30 giugno 2023, gli incentivi erogati dal GSE agli impianti alimentati da fonti rinnovabili del Gruppo A2A sono stati pari a 19 milioni di euro.

Tipologia incentivo GSE milioni di euro

Feed in tariff -
TO e RID 2,7
Conto Energia (FV) 16,3
Totale 19,0

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

9.1 Business Unit Generazione e Trading

9.2 Business Unit Mercato

9.3 Business Unit Ambiente

9.4 Business Unit Smart Infrastructures

9

9.2 Business Unit Mercato

Rimozione del servizio di maggior tutela elettrica per le microimprese

Analogamente a quanto previsto per le piccole imprese elettriche3, la Delibera 208/2022/R/eel ha definito le regole per l'assegnazione tramite gara del Servizio a Tutele Graduali (STG) delle microimprese elettriche con potenza fino a 15 kW prive di un fornitore sul mercato libero (circa 2 milioni di POD per circa 5 TWh/annui di consumi). Le procedure concorsuali organizzate da Acquirente Unico S.p.A. hanno visto l'assegnazione di 12 lotti di clienti per il periodo 1° aprile 2023-31 marzo 2027, aggiudicati in base al minor prezzo offerto, espresso in €/POD/anno, a

copertura dei costi di commercializzazione e sbilanciamento non già riconosciuti da ARERA.

A2A Energia S.p.A. si è aggiudicata il tetto massimo delle aree aggiudicabili (n. 4 lotti), pari al 35% dei volumi totali, ossia circa 500.000 POD per circa 1,2 TWh/anno di consumo. Alla scadenza del periodo di erogazione del STG i clienti che ancora non avranno scelto un'offerta sul mercato libero potranno essere riforniti da A2A Energia S.p.A. con l'applicazione dell'offerta più conveniente, come stabilito dal DM MiTE 31 agosto 2022, n. 325.

Rimozione del servizio di tutela gas e definizione dei clienti vulnerabili gas

Le Delibere 100/2023/R/com e 102/2023/R/gas hanno definito il percorso di accompagnamento dei clienti ancora in tutela gas fino alla cessazione del servizio prevista dal 1° gennaio 2024 nonché hanno identificato i clienti vulnerabili4 che avranno diritto a condizioni di fornitura dedicate.

I clienti ancora serviti in tutela gas riceveranno nel mese di settembre 2023 una comunicazione dal proprio venditore, differenziata in base alla sussistenza o meno del requisito di

Elenco venditori nel settore elettrico

Il DM MiTE 25 agosto 2022, n. 164, ha istituito l'Elenco venditori nel settore elettrico, definendo i requisiti (tecnici, finanziari e di onorabilità) per l'iscrizione, la permanenza e l'esclusione dall'Elenco. Transitoriamente tutte le imprese iscritte in qualità di controparti commerciali di clienti finali nel Sistema Informativo

vulnerabilità, che li informa del venir meno del servizio e della possibilità di passare al mercato libero sottoscrivendo una nuova offerta. In assenza di scelta, al termine del servizio di tutela, il cliente vulnerabile sarà fornito dall'attuale venditore ad una tariffa definita da ARERA (tariffa ex tutela gas) mentre al cliente non vulnerabile sarà applicata un'offerta PLACET variabile, dove il venditore potrà definire unicamente la componente fissa annua (corrispettivo di vendita).

Integrato (SII) sono state automaticamente accreditate nell'Elenco, salvo la necessità di formalizzare l'iscrizione presentando apposita autodichiarazione entro il 16 aprile 2023. Tutte le società del Gruppo abilitate alla vendita hanno provveduto a completare l'iter per l'iscrizione.

3 Ex Delibera ARERA 491/2020/R/eel.

  • che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate;

  • che rientrano tra i soggetti con disabilità;

  • le cui utenze sono ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • di età superiore ai 75 anni.

4 Il DL 9 agosto 2022, n. 115 (DL Aiuti bis) definisce clienti vulnerabili i clienti civili:

Componenti a copertura dei costi di commercializzazione sulla maggior tutela elettrica, sul mercato libero elettrico e sulla tutela gas

Le Delibere 136/2023/R/eel e 137/2023/R/gas hanno aggiornato in riduzione, rispettivamente, le componenti RCV/ PCV e QVD per il periodo 1° aprile 2023 - 31 marzo 2024.

PCV €/POD/anno 1° APRILE 2022
31 MARZO 2023
1° APRILE 2023
31 MARZO 2024
Unico nazionale Unico nazionale
POD domestici 69,88 69,17
POD usi diversi* 113,09 -

(*) Dal 1° aprile 2023 tali tipologie di clienti finali non hanno più diritto al servizio di maggior tutela

RCVsm €/POD/anno* 1° APRILE 2022
31 MARZO 2023
1° APRILE 2023
31 MARZO 2024
C-Nord C-Sud C-Nord C-Sud
POD domestici 30,14 34,06 27,04 30,71
POD usi diversi 48,74 71,40 - -
POD domestici 44,73 48,31 39,63 42,92
POD usi diversi 69,72 129,29 - -
POD domestici 24,11 27,25 21,63 24,57
POD usi diversi 38,99 57,12 - -

(*) remunerazione commercializzazione vendita imprese societariamente separate minori (≤ 10 MIO POD)

QVD €/PDR/anno 1° APRILE 2022
31 MARZO 2023
1° APRILE 2023
31 MARZO 2024
€/PDR/anno c€/mc €/PDR/anno c€/mc
PDR domestico 67,32 0,7946 63,36 0,7946
PDR condominio uso domestico <200.000 88,41 0,7946 83,2 0,7946

L'impatto stimato per il Gruppo A2A rispetto al precedente aggiornamento è pari a circa -3,4 milioni di euro.

Interventi a supporto delle zone alluvionate

La Delibera 267/2023/R/com ha recepito le disposizioni previste dal DL 1° giugno 2023, n. 61 (DL Alluvione) a favore delle popolazioni colpite dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi in alcune aree dell'Italia centrosettentrionale. Il provvedimento sospende, dal 1° maggio fino al 31 agosto 2023, i pagamenti delle fatture emesse o da emettere per le forniture di energia elettrica, gas, ivi inclusi i gas diversi dal gas naturale distribuiti a mezzo di reti canalizzate, nonché per le utenze del servizio idrico integrato e del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani site nei Comuni ovvero nelle frazioni di Comuni di cui all'allegato 1 al DL Alluvione.

Per i beneficiari delle sospensioni non potrà essere applicata la disciplina della morosità, anche nel caso di morosità verificatasi precedentemente alla data del 1° maggio 2023. Il venditore, al termine del periodo di sospensione, dovrà provvedere a rateizzare gli importi delle fatture per cui è stata riconosciuta la sospensione per un periodo di 12 mesi.

Aggiudicazione servizio di salvaguardia per il biennio 2023-2024

A2A Energia S.p.A. è risultata assegnataria del servizio di salvaguardia anche per il biennio 2023- 2024, aggiudicandosi i seguenti lotti: lotto 1 (Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige), lotto 2 (Lombardia), lotto 3 (Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia) e lotto 4 (Marche, Toscana

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

9

9.1 Business Unit Generazione e Trading

9.2 Business Unit Mercato

9.3 Business Unit Ambiente

9.4 Business Unit Smart Infrastructures e Sardegna) per circa 33.700 POD e 2,15 TWh. Il valore di aggiudicazione (parametro Ω) è stato pari a: 29,97 €/MWh per il lotto 1, 15,90 €/MWh per il lotto 2, 24,97 €/MWh per il lotto 3 e 21,95 €/MWh per il lotto 4.

Richiesta di informazioni e successivo avvio di procedimento istruttorio (con contestuale adozione di provvedimento cautelare) con ulteriore richiesta di informazioni da parte dell'AGCM nei confronti di A2A Energia S.p.A. circa le modalità di attuazione delle disposizioni di cui all'art. 3 del DL Aiuti bis (PS12470)

In data 18 ottobre 2022 A2A Energia S.p.A. ha ricevuto una richiesta di informazioni da parte di AGCM (PS12455) volta ad appurare condotte non conformi alle disposizioni di cui all'art. 3 del DL Aiuti bis recante il divieto di modifiche unilaterali delle condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo. La richiesta seguiva quattro procedimenti istruttori avviati con altrettanti provvedimenti cautelari nei confronti di altre società di vendita.

Successivamente in data 13 dicembre 2022 è stato avviato nei confronti di A2A Energia S.p.A. un procedimento istruttorio (PS12470), con contestuale adozione di misure cautelari, per presunte variazioni del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas. Il provvedimento cautelare è stato integralmente revocato in data 30 dicembre 2022, in ragione dei principi espressi dall'ordinanza del CdS del 22 dicembre (di accoglimento della richiesta di sospensiva presentata da Iren Mercato S.p.A. in relazione al proprio procedimento) nonché di quanto emerso dalla memoria procedimentale e dalle informazioni e dalla documentazione fornite in risposta alla richiesta del 18 ottobre 2022.

Restando aperto il procedimento istruttorio, nel mese di gennaio 2023 A2A Energia S.p.A. ha riscontrato la richiesta di informazioni dell'Autorità e formulato una proposta di impegni al fine di giungere ad una rapida conclusione del procedimento ed aumentare ulteriormente il grado di trasparenza informativa nei confronti dei clienti.

Nel corso del mese di maggio 2023, l'Autorità ha prorogato al 10 luglio (e successivamente al 25 luglio) il termine per la durata del procedimento e fissato al 22 maggio la chiusura della fase istruttoria. A2A Energia S.p.A. ha successivamente presentato istanza di riservatezza per la documentazione acquisita e riscontrato la comunicazione del termine di chiusura della fase istruttoria prendendo atto della mancata reiterazione degli addebiti contestati con il provvedimento di avvio.

9.3 Business Unit Ambiente

Metodo Tariffario Rifiuti per il secondo periodo regolatorio 2022-2025 (MTR-2)

La Delibera ARERA 363/2021/R/rif ha definito i criteri di riconoscimento dei costi efficienti per il periodo regolatorio 2022-2025 (MTR-2), confermando l'impostazione generale che ha contraddistinto il primo metodo e fissando le regole per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento dei rifiuti indifferenziati e della FORSU. La Delibera 68/2022/R/rif ha aggiornato il WACC per il periodo 2022-2025, fissandolo pari al 5,6% per il servizio di igiene urbana e pari al 6% per il servizio di trattamento (applicato agli "impianti minimi").

Con riferimento al servizio di igiene urbana, nel primo semestre 2023 è continuato l'iter di finalizzazione, da parte delle società del Gruppo A2A, dei "PEF grezzi" 2022-2025, successivamente sottoposti all'approvazione degli Enti Territorialmente Competenti (ETC) e alla validazione da parte dell'Autorità.

La tabella sottostante riporta le approvazioni 2022- 2025 da parte di ARERA.

Entrate tariffarie PEF (valori in milioni euro)

N. Delibera ARERA Comune Gestore 2022 2023 2024 2025
544/2022/R/rif Milano Amsa S.p.A. 303,3 306,1 306,1 306,1
731/2022/R/rif Brescia Aprica S.p.A. 35,3 35,9 36,7 37,2
61/2023/R/rif Bergamo Aprica S.p.A. 20,1 20,5 20,1 20,3
116/2023/R/rif Cremona Linea Gestioni S.r.l. 10,6 10,7 10,9 11,1
131/2023/R/rif Como Aprica S.p.A. 14,2 14,4 14,7 14,9

Nella maggior parte dei casi, in continuità con le annualità 2020-2021 ed in presenza di affidamenti conseguiti a valle di gare, ci si attende che l'ETC si avvalga della facoltà di preservare eventuali efficienze già conseguite ed applichi il valore previsto dai contratti previgenti (se inferiore al valore massimo di MTR-2), fatto salvo il rispetto dell'equilibrio economico-finanziario della gestione.

Con riferimento al trattamento, ARERA ha introdotto una regolazione tariffaria asimmetrica, da declinare tenuto conto della governance regionale, del grado di integrazione del Gestore e della collocazione dell'impianto rispetto alla gerarchia dei rifiuti. In particolare, l'Autorità ha previsto, quale presupposto per l'identificazione degli impianti a tariffa regolata ("impianti minimi") la presenza di un mercato rigido con forte e stabile eccesso di domanda, oltre alle seguenti condizioni alternative: i) avere capacità impegnata per flussi garantiti dalla programmazione di settore; ii) esser stati individuati come "minimi" in sede di programmazione da parte dei soggetti competenti. L'identificazione degli impianti regolati deve essere effettuata nell'ambito delle attività di programmazione dell'ETC (in Lombardia dalla Regione). Per gli impianti non soggetti a regolazione tariffaria, cosiddetti "aggiuntivi", è invece prevista la pubblicazione dei "criteri principali alla base dell'individuazione dei corrispettivi" sul sito internet del Gestore.

La Regione Lombardia con la Delibera di Giunta n. 5777/2021 ha dichiarato tutti gli impianti di

trattamento degli indifferenziati e della FORSU come "aggiuntivi".

La Regione Piemonte ha identificato tra gli impianti "minimi" di chiusura del ciclo la discarica di Villafalletto e, conseguentemente, anche l'adiacente impianto di trattamento di Villafalletto di A2A Ambiente S.p.A., definendo i flussi "minimi" in ingresso ai suddetti impianti per le annualità 2022-2023. Con Decreto Dirigenziale n. 694/2022 la Regione Piemonte ha deliberato il PEF 2022-2025 ex MTR-2 per l'impianto di Villafalletto, gestito da A2A Ambiente S.p.A..

La Regione Campania con la Delibera di Giunta n. 190/2022 ha identificato tra gli impianti "minimi" di chiusura del ciclo e gli impianti "intermedi", da cui provengono flussi indicati come in ingresso a impianti di chiusura del ciclo "minimi", il TMV di Acerra e il TMB di Caivano. Con Decreto Dirigenziale n. 235/2022 la Regione Campania ha deliberato il PEF 2022-2025 per l'impianto di Acerra, gestito da A2A Ambiente S.p.A. a mezzo contratto di servizio "in forma di conduzione in gestione".

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

9.1 Business Unit Generazione e Trading

9.2 Business Unit Mercato

9.3 Business Unit Ambiente

9.4 Business Unit Smart Infrastructures

9

Le recenti sentenze amministrative sugli impianti "minimi": FORSU e Indifferenziati

Con la Sentenza n. 17/2023, il TAR Emilia-Romagna ha dichiarato illegittime:

  • la delibera dell'Emilia-Romagna (n. 801 del 23 maggio 2022) che ha individuato gli "impianti minimi" di compostaggio/digestione anaerobica;
  • la conseguente aggiudicazione dei flussi a tali impianti con procedura negoziata e senza bando.

La motivazione principale è che il trattamento della frazione organica è ricompreso dal Testo Unico dell'Ambiente tra le attività a mercato, senza restrizioni territoriali alla sua circolazione, e che dunque l'affidamento delle attività di trattamento di questa frazione deve avvenire con procedure competitive.

Il TAR Lombardia con le Sentenze n. 486/2023, n. 501/2023 e

n. 578/2023 ha annullato la Delibera 363/2021/R/rif (MTR-2) nella parte relativa alla definizione delle tariffe al cancello oltre che gli atti conseguenti della Regione Puglia e di AGER Puglia. Per il tribunale amministrativo, il regolatore sarebbe andato oltre le competenze attribuitegli dal legislatore statale, definendo gli impianti di trattamento della frazione organica, gli inceneritori con/senza recupero di energia e le discariche come "impianti minimi" e chiedendo alle Regioni di individuarli sul territorio. ARERA ha impugnato le sentenze al Consiglio di Stato, rimarcando che l'individuazione degli "impianti minimi" è espressamente contemplata dal PNGR tra i criteri della pianificazione regionale, secondo un'azione coordinata tra le istituzioni. L'udienza al Consiglio di Stato è prevista nel mese di novembre p.v..

Regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (2023-2025)

La Delibera 15/2022/R/rif ha approvato il "Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani" (TQRIF), prevedendo dal 1° gennaio 2023 un set di obblighi di qualità contrattuale e tecnica minimi ed omogenei per tutte le gestioni (a prescindere dalle modalità di affidamento del servizio), affiancati da indicatori di qualità e relativi standard generali differenziati per schemi regolatori, individuati in relazione al livello qualitativo effettivo di partenza determinato dall'ETC in ragione delle prestazioni previste nel Contratto di servizio e/o nella Carta della Qualità vigenti.

In sede di approvazione del PEF pluriennale 2022-2025, gli ETC sono tenuti a individuare il posizionamento della singola gestione nella "Matrice degli schemi di riferimento", determinando lo schema regolatorio e i relativi obblighi applicabili alla gestione, da valorizzare nella definizione dei costi previsionali connessi all'adeguamento agli obblighi di qualità previsti nel PEF 2022-2025. È, inoltre, prevista la possibilità per gli ETC, su proposta motivata dei gestori, di definire eventuali standard qualitativi migliorativi o ulteriori rispetto a quanto previsto dal TQRIF.

Previsione di obblighi e strumenti di controllo in materia di qualità tecnica (continuità, regolarità e sicurezza del servizio)

Qualità tecnica = NO Qualità tecnica = SÌ
materia di qualità
Previsioni di
contrattuale
obblighi in
Qualità contrattuale = NO SCHEMA I
Livello qualitativo minino
SCHEMA III
Livello qualitativo intermedio
Qualità contrattuale = SÌ SCHEMA II
Livello qualitativo intermedio
SCHEMA IV
Livello qualitativo avanzato

Per quanto concerne il 2022, il Comune di Milano, in qualità di ETC, ha posizionato AMSA S.p.A. all'interno dello Schema I. Va detto che gli ETC, in ottica prudenziale, hanno posto la maggior parte dei Comuni gestiti dalle società del Gruppo all'interno dello Schema I.

La Delibera 15/2022/R/rif introduce anche l'obbligo di adottare un'unica "Carta della qualità del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani" conforme alle disposizioni del TQRIF: ad oggi la maggior parte delle società dell'igiene urbana hanno finalizzato con i relativi ETC l'iter di approvazione della nuova Carta dei

servizi, previa condivisione con le Associazioni dei Consumatori.

Infine, i Gestori sono tenuti a rendicontare, tramite la predisposizione di un registro elettronico delle performance, e comunicare i dati inerenti gli indicatori di qualità all'Autorità e all'ETC (obbligo valido per gli affidamenti che ricadono negli Schemi II-III-IV), oltre a pubblicare sul proprio sito internet una serie di informazioni (tra cui il posizionamento della gestione nella matrice e gli standard di qualità di propria competenza) di cui l'Autorità valuterà la pubblicazione, in ottica sunshine regulation.

Il quadro di incentivazione per la produzione di biometano

Il Decreto MiTE 15 settembre 2022 ha introdotto un nuovo meccanismo di incentivazione per la produzione di biometano da utilizzare non solo nei trasporti ma anche in altri usi e che coprirà il periodo 2022-2024. Il nuovo strumento è caratterizzato da contingenti incentivabili e procedure competitive, con oggetto un contratto alle differenze a due vie che considera la differenza tra la tariffa risultante in esito alle procedure di gara ed il prezzo medio mensile del metano (comprensivo del valore della garanzia d'origine). Ai progetti verrà, inoltre, riconosciuto un contributo in conto capitale fino al 40% dei costi, utilizzando i fondi PNRR.

A2A Ambiente S.p.A. ha ottenuto la pre-qualifica dal GSE per 4 impianti di produzione di biometano da rifiuti organici che verranno incentivati con il meccanismo dei CIC previsto dal precedente DM MiSE 2 marzo 2018. Gli impianti di Lacchiarella e Cavaglià sono entrati in esercizio nel 2022, mentre quelli di Corteolona e Castelleone beneficiano della proroga di cui al DM 5 agosto 2022 ed entreranno in esercizio nel 2023.

La Delibera 220/2023/R/gas ha introdotto alcune modifiche alla procedura di connessione degli impianti a biometano alla rete del gas naturale, con l'obiettivo di semplificare e accelerare l'iter di connessione e, al contempo, ottimizzare il costo per il sistema affidando a Snam S.p.A. il compito di valutare le diverse soluzioni di connessione.

Massimizzazione della produzione termoelettrica non-gas

L'impianto a biomasse di Sant'Agata di Puglia di Agripower S.p.A. è stato incluso nel programma di massimizzazione della produzione termoelettrica non-gas ai sensi del DL Ucraina. Per tale impianto è previsto l'esercizio continuativo dal 1° aprile 2023 al 30 settembre 2023. Qualora i costi fissi sostenuti nel periodo di massimizzazione non siano coperti dai ricavi di mercato, l'operatore potrà presentare istanza ad ARERA per il ristoro (al netto della remunerazione e dell'ammortamento del capitale investito nell'impianto prima dell'avvio della procedura di massimizzazione).

D.Lgs. Governo 31 marzo 2023, n. 36 - Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della Legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici

Il decreto legislativo, in vigore dal 1° aprile 2023 ed efficace dal 1° luglio 2023, introduce il nuovo codice appalti sostituendo l'attuale D.Lgs. 50/2016. Il nuovo codice:

  • si caratterizza per la spinta alla digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti di appalto;
  • stabilisce che le soglie comunitarie, ovvero il valore al di sopra del quale scatta l'attenzione comunitaria e la relativa "europeizzazione" dei bandi di gara, sono periodicamente rideterminate con provvedimento della Commissione UE;
  • per le gare di importo sotto la "soglia comunitaria" le procedure a disposizione delle Amministrazioni appaltanti sono l'affidamento diretto e la procedura negoziata previa consultazione di operatori economici;
  • definisce i contenuti dei due livelli di progettazione, ovvero il progetto di fattibilità tecnico-economica ed il progetto esecutivo;
  • afferma che nei bandi di gara devono essere indicati, tra le altre cose, i Criteri ambientali minimi.

Direttiva (UE) 2023/959 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023 recante modifica della Direttiva 2003/87/CE, che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell'Unione, e della Decisione (UE) 2015/1814, relativa all'istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato nel sistema dell'Unione per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra

La Direttiva modifica la Direttiva 2003/87 prevedendo:

  • un aumento delle riduzioni delle emissioni dei gas a effetto serra;
  • la comunicazione e il monitoraggio delle emissioni, a partire dal 1° gennaio 2024, degli impianti per l'incenerimento di rifiuti urbani con una potenza termica nominale totale superiore a 20 MW;
  • l'abbassamento del limite di capacità produttiva di idrogeno e di gas di sintesi per l'applicazione dell'ETS, ora pari a 5 tonnellate al giorno (in precedenza 25t);
  • un nuovo capo che disciplina ulteriori attività, tra cui le attività di immissione in consumo di combustili nei settori residenziali, commerciali e del trasporto.

L'atto fissa due termini per il recepimento:

  • il 31 dicembre 2023;
  • il 30 giugno 2024 solo per la disciplina del Capo IV-bis fatta eccezione per la comunicazione delle emissioni storiche entro il 2025 (art. 30-septies, c. 4), che dovrà essere recepita entro la prima scadenza indicata.

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

9.1 Business Unit Generazione e Trading

9.2 Business Unit Mercato

9.3 Business Unit Ambiente

9.4 Business Unit Smart Infrastructures

9

Decreto Ministeriale 4 aprile 2023, n. 59 - Disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell'articolo 188-bis del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152

Con il presente decreto ministeriale è stato introdotto il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, il RENTRI. Il provvedimento, in particolare, disciplina:

  • i modelli e formati del registro cronologico dei rifiuti e del formulario di identificazione con l'indicazione altresì delle modalità di compilazione, vidimazione e tenuta degli stessi;
  • le modalità di iscrizione al RENTRI e relativi adempimenti, da parte dei soggetti obbligati o di chi volontariamente vi aderisce;
  • il funzionamento del RENTRI comprese le modalità di trasmissione dei dati;
  • le modalità di condivisione dei dati del RENTRI con l'Istituto superiore per la ricerca ambientale (Ispra) al fine del loro inserimento nel Catasto rifiuti;
  • le modalità di coordinamento tra il Mud e gli adempimenti trasmessi al RENTRI.

La data di iscrizione dipende dall'attività svolta e dal numero di dipendenti di ogni singola società. Nel caso più restrittivo sarà necessaria l'iscrizione a partire dal 15 dicembre 2024 ed entro i sessanta giorni successivi. Sempre dalla stessa data entreranno in vigore i nuovi modelli di registro di C/S e FIR.

In relazione alle modalità operative del RENTRI, sono previsti futuri decreti che disciplineranno:

  • le modalità operative per assicurare la trasmissione dei dati al RENTRI e il suo funzionamento;
  • le istruzioni per l'accesso e l'iscrizione da parte degli operatori al RENTRI;
  • i requisiti informatici per garantire l'interoperabilità del RENTRI con i sistemi adottati dagli operatori;
  • le modalità di compilazione del FIR e del Registro C/S;
  • i requisiti per i servizi di consultazione da parte delle amministrazioni interessate;
  • i manuali e le guide sintetiche a supporto degli operatori e degli utenti;
  • le modalità di funzionamento degli strumenti di supporto.

9.4 Business Unit Smart Infrastructures

Tariffe di riferimento per il servizio di distribuzione e misura del gas naturale definitive 2022 e provvisorie 2023

La Delibera 207/2023/R/gas ha approvato le tariffe di riferimento provvisorie 2023 per l'attività di distribuzione e misura del gas naturale mentre la

Delibera 156/2023/R/gas ha approvato le tariffe di riferimento definitive 2022. In entrambi i casi, il WACC considerato è pari al 5,6%.

Valore della RAB GAS sottesa alle
tariffe di riferimento provvisorie 2023
milioni di euro
Unareti ASVT LD Reti Reti Più Gruppo
Acinque
(1)
Totale
Capitale Centralizzato 46 1 10 12 11 80
RAB Distribuzione 835 12 162 140 146 1.295
RAB Misura 113 2 22 35 27 199
Totale 994 15 194 187 184 1.574

(1) Include Lereti S.p.A. e Reti Valtellina Valchiavenna S.r.l.. I valori della RAB di Lereti S.p.A. sono espressi al netto delle 4 località (Varese, Brizio, Casciago e Lozza) dove la proprietà dei cespiti è dei Comuni.

Con riferimento ad Unareti S.p.A. i ricavi ammessi provvisori 2023 risentono del passaggio alla gestione su base ATEM dell'Ambito Milano 15 e della conseguente applicazione degli specifici criteri tariffari previsti in tali casi.

Regolazione tariffaria del servizio di distribuzione e misura del gas naturale 2020-2025

La Delibera 570/2019/R/gas che ha approvato la RTDG 2020-2025 è stata impugnata da Unareti S.p.A.: nell'ambito di tale ricorso sono già state pubblicate le sentenze di tre ricorsi proposti da altrettanti operatori di diversa dimensione, che hanno in parte accolto le doglianze degli stessi. L'Autorità, a fronte di ciò, ha impugnato tali sentenze di fronte al Consiglio di Stato.

Parallelamente, la Delibera 737/2022/R/gas ha provveduto all'aggiornamento infra-periodo 2023 – 2025 limitandosi a declinare operativamente

alcune misure già previste. La principale novità è rappresentata dal meccanismo di mitigazione degli impatti negativi sui ricavi ammessi parametrici a copertura dei costi operativi della distribuzione derivanti dalla chiusura dei PdR gas in conseguenza della crescente elettrificazione dei consumi. Tale meccanismo, da gestire nell'ambito della perequazione a partire dai ricavi di competenza del 2023, è basato su logiche di trigger da attivare al verificarsi di determinate condizioni6.

Riforma della regolazione del servizio di misura del gas naturale

La Delibera 269/2022/R/gas ha riformato la regolazione del servizio di misura del gas naturale prevedendo: (i) un limite temporale fisso (90 gg) oltre il quale lo smart meter gas installato è considerato in servizio (ossia teleletto e telegestito) e, pertanto, (ii) l'applicabilità a tali smart meter degli obblighi di lettura mensile, (iii) l'invio dei dati di misura al SII entro il giorno 7 del mese, (iv) un articolato sistema di indennizzi a favore sia dei clienti finali sia degli utenti della distribuzione e (v) meccanismi di attenuazione

dell'onere in capo ai distributori per il riconoscimento di tali indennizzi finalizzato a tenere conto degli effettivi limiti tecnici dei sistemi di telelettura e telegestione utilizzati.

Le disposizioni sono entrate in vigore in parte ad ottobre 2022 (nuovi meccanismi di indennizzo agli utenti della distribuzione) e in parte ad aprile 2023 (messa in servizio, frequenza raccolta dei dati di misura, loro messa a disposizione del SII ed indennizzo a clienti finali).

5 Le principali differenze rispetto alle regole tariffarie applicabili alle località gestite su base comunale sono (i) l'aumento della durata delle vite utili degli asset della distribuzione e (ii) l'azzeramento dell'X-Factor per 2 aggiornamenti annuali del corrispettivo unitario parametrico a copertura dei costi operativi.

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

9

9.1 Business Unit Generazione e Trading

9.2 Business Unit Mercato

9.3 Business Unit Ambiente

9.4 Business Unit Smart Infrastructures

6 Cfr. Delibera 737/2022/R/Gas, Allegato A (RTDG), art. 45.2.

Ricavi ammessi per il servizio di trasporto e misura del gas naturale 2023-2024

La Delibera 234/2023/R/gas ha approvato i corrispettivi tariffari per l'attività di trasporto e misura del gas naturale per il 2024 e i ricavi di riferimento per il calcolo degli stessi, mentre con la Delibera 233/2022/R/gas erano stati approvati i ricavi ammessi per il 2023. Si precisa che, nell'ambito della RTTG

2024-2027 approvata con Delibera 139/2023/R/gas, i ricavi ammessi possono differire dai ricavi di riferimento per il calcolo dei corrispettivi tariffari a seguito dell'applicazione dei criteri regolatori ROSS (Regolazione per Obiettivi di Spesa e Servizio) specifici per l'attività in esame, attualmente non ancora definiti.

Valore RAB di Retragas S.r.l. sottesa alle tariffe definitive 2023 e alle tariffe provvisorie 2024 Tariffe 2024 Tariffe 2023
milioni di euro
RAB Trasporto 54,3 52,4
RAB Misura 1,7 1,6

Totale RAB 56,0 54,0

I ricavi di riferimento 2024 già approvati potranno subire variazioni per l'eventuale l'aggiornamento del WACC 2024 e risentono, come anche i ricavi ammessi definitivi 2023, dell'esclusione dal capitale riconosciuto del segmento di rete "S05 – ValStaffora" riclassificato in rete di distribuzione con decorrenza 1° gennaio 2023 con Decreto Direttoriale MASE 25

maggio 2023 nonché del processo di confronto con Gasdotti Alpini S.r.l. e la Provincia Autonoma di Trento finalizzato a coordinare gli sviluppi infrastrutturali proposti dalle parti nell'area trentina in parziale sovrapposizione.

Tariffe di riferimento per il servizio di distribuzione e misura dell'energia elettrica definitive 2022 e provvisorie 2023

La Delibera 156/2023/R/eel ha approvato le tariffe di riferimento definitive 2022 per il servizio di distribuzione e misura dell'energia elettrica per le imprese che servono oltre 25.000

POD mentre la Delibera 206/2023/R/eel ha approvato le tariffe di riferimento provvisorie 2023. In entrambi i casi il WACC considerato è pari a 5,2%.

Valore della RAB ELETTRICA sottesa alle tariffe provvisorie
2023
Unareti LD Reti RetiPiù Reti Valtellina
Valchiavenna
Totale
milioni di euro
RAB Distribuzione 808 57 25 17 907
RAB Misura 102 2 1 2 107
Totale 910 59 26 19 1.014

Le tariffe provvisorie 2023 risentono negativamente del periodo temporale considerato dalla regolazione per la rilevazione del tasso di inflazione utilizzato per l'aggiornamento dei costi

operativi e del tasso di variazione del deflatore degli investimenti fissi lordo utilizzato per la rivalutazione del capitale riconosciuto ai fini tariffari, non coincidente con l'anno civile.

Qualità elettrica: piani di resilienza per la rete elettrica

Il Titolo 10 del TIQE definisce, per tutte le principali imprese distributrici, gli obblighi in materia di resilienza della rete elettrica, i contenuti e le tempistiche di realizzazione e pubblicazione periodica del piano di interventi nonché i meccanismi di incentivazione (premi/penali), i cui esiti sono determinati entro il 31 dicembre di ogni anno dal 2020 al 2025 con riferimento agli interventi eleggibili con data di effettivo completamento nell'anno precedente.

Entro il 30 giugno 2023 Unareti S.p.A. ha inviato la

consuntivazione dell'avanzamento degli interventi già ammessi al meccanismo incentivante per l'incremento della resilienza7 , sia per gli interventi conclusi nel 2022 che per quelli in fase realizzativa. LD Reti S.r.l. e RetiPiù S.r.l. hanno optato per l'adesione posticipata al meccanismo premi/penali, che ha pertanto avuto decorrenza dal 2022.

7 La Delibera 69/2023/R/eel ha reso nota la lista dei nuovi interventi per l'incremento della resilienza delle reti relativi ai Piani 2022-2024 ammissibili al meccanismo premi e/o penali. Unareti S.p.A. ha incluso 4 nuovi interventi per la prima volta nel Piano con un costo totale atteso pari a 0,58 milioni di euro.

Bonifica delle colonne montanti vetuste della rete di distribuzione elettrica nei condomini

La Delibera 467/2019/R/eel ha definito una regolazione sperimentale per il periodo 1° gennaio 2020 – 30 giugno 2023 in materia di censimento ed ammodernamento, con eventuale centralizzazione dei misuratori, delle colonne montanti vetuste della rete

di distribuzione elettrica nei condomini. Unareti S.p.A., a seguito del completamento del censimento con ispezioni in loco di 11.268 condomini, a giugno 2023 ha ricevuto comunicazione da parte di ARERA del riconoscimento di un importo pari a 225.360 euro.

Sistemi di Smart Metering 2G per la misura dell'energia elettrica in bassa tensione ed approvazione del PMS2 di Unareti S.p.A.

L'Autorità, nell'ambito del quadro regolatorio applicabile ai distributori di maggiore dimensione, con la Delibera 278/2020/R/eel ha approvato il piano di messa in servizio di un sistema di smart metering 2G (PMS2) di Unareti S.p.A.. Tale piano prevede la sostituzione di circa 1,3 milioni di misuratori con una fase massiva prevista nel periodo 2020-2024 attualmente in fase di esecuzione (l'area bresciana è terminata nel 2021 e la posa sta adesso interessando l'area di Milano).

A seguito dell'ultima rendicontazione degli investimenti effettuati (anno 2021), pari a circa 19 milioni di euro, l'applicazione dei meccanismi regolatori previsti (Matrice IQI) ha generato un premio netto di circa 0,15 milioni di euro. L'avanzamento del piano è sostanzialmente in linea con le previsioni, nonostante le difficoltà causate dalla c.d. crisi dei semiconduttori e i conseguenti impatti sull'approvvigionamento di misuratori.

Regolazione tariffaria dei prelievi e delle immissioni di energia reattiva

La Delibera 568/2019/R/eel ha modificato la regolazione dei flussi di energia reattiva sulle reti, definendo in particolare i livelli minimi del fattore di potenza sia per i prelievi che per le immissioni di reattiva, al cui superamento è previsto il pagamento di penali calcolate in base a specifici corrispettivi unitari da applicare sia ai clienti finali in AT e AAT e alle imprese distributrici direttamente connesse alla RTN, sia ai clienti finali in MT e ai non domestici in BT con potenza disponibile superiore a 16,5 KW, così come ai punti di scambio tra reti di distribuzione in MT e BT.

La Delibera 232/2022/R/eel ha rimandato al 1° aprile 2023 l'applicazione dei corrispettivi tariffari per l'energia reattiva immessa in fascia F3 per i clienti finali non domestici in BT con potenza superiore a 16,5 kW e per i non domestici in MT, nonché alle interconnessioni tra reti in MT e in BT. La successiva Delibera 712/2022/R/eel ha introdotto corrispettivi per le immissioni di energia reattiva per clienti finali e punti di interconnessioni tra reti in AT e AAT a partire dal 1° aprile 2023. È stata, infine, prevista la possibilità di definire deroghe temporanee.

Strumenti a tutela del credito dei distributori: oneri generali di sistema e oneri di rete

La Delibera 119/2022/R/eel ha istituito un meccanismo a favore dei distributori di energia elettrica finalizzato a garantire, a determinate condizioni, il reintegro dei crediti non altrimenti recuperabili relativi sia agli oneri generali di sistema che agli oneri di rete. Tale meccanismo ammette anche i crediti relativi a contratti di trasporto non risolti a causa delle disposizioni normative applicabili nei casi di crisi d'impresa e, con riferimento agli oneri di rete, è prevista una franchigia ed una soglia minima agli importi riconoscibili.

Alcuni distributori del Gruppo A2A hanno partecipato alla sessione 2023 del meccanismo e dovranno restituire complessivamente alla CSEA circa 0,3 milioni di euro, pari al saldo netto dei nuovi crediti ammissibili e gli importi già riscossi dagli utenti della distribuzione morosi e precedentemente riconosciuti nell'ambito del meccanismo.

Sviluppo delle reti di distribuzione elettrica: accesso ai Fondi PNRR

I DM MiTE n. 146 del 6 aprile 2022 (smart grid) e n. 150 del 7 aprile 2022 (resilienza) hanno definito i criteri per l'allocazione delle risorse del PNRR. Con riferimento ai progetti presentati dalle società del Gruppo A2A:

Unareti S.p.A. è risultata vincitrice nell'ambito "Rafforzamento Smart Grid" con due progetti (potenziamento Cabine Primarie, per 141,1 milioni di euro ed installazione dispositivi STATCOM per compensazione energia reattiva, per 17,9 milioni di euro);

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del

Gruppo A2A

9.1 Business Unit Generazione e Trading

9.2 Business Unit Mercato

9.3 Business Unit Ambiente

9.4 Business Unit Smart Infrastructures

9

Reti Valtellina e Valchiavenna S.r.l. è risultata vincitrice nell'ambito "Aumento della resilienza della rete elettrica" con un progetto di ampliamento di impianti di distribuzione di

energia elettrica in media tensione correlate ai giochi olimpici Milano-Cortina 2026 (1,46 milioni di euro).

Decisione del reclamo Unareti S.p.A. – Eni Plenitude S.p.A. Società Benefit

La Delibera 254/2023/R/eel ha deciso in merito al reclamo presentato da Eni Plenitude S.p.A. Società Benefit nei confronti di Unareti S.p.A. con cui il reclamante lamentava l'applicazione del contributo in quota fissa ex art. 28 del Testo Integrato Connessioni (TIC) in caso di variazione del dato di residenza del cliente finale. Unareti S.p.A. ha sempre considerato tale contributo afferente alla fattispecie "altre variazioni contrattuali" di cui al citato articolo e per cui è prevista l'applicazione.

L'Autorità nella sua decisione è stata di diverso avviso ed ha accolto il reclamo, prescrivendo ad Unareti S.p.A. di stornare dalle fatture emesse i contributi precedentemente addebitati. La società sta valutando la possibile impugnazione del provvedimento.

Attività di ARERA nella regolazione e controllo del Servizio Idrico Integrato (SII)

Approvazione del Metodo Tariffario Idrico per il biennio 2022-2023 (MTI-3 agg)

La Delibera 580/2019/R/idr ha approvato il Metodo Tariffario Idrico (MTI-3) per il terzo periodo regolatorio (2020–2023), definendo le regole per il computo dei costi ammessi al riconoscimento nonché i limiti agli incrementi tariffari applicabili. In particolare, la componente a copertura del costo degli oneri finanziari e fiscali scende al 4,8% (vs il 5,24% precedentemente in vigore).

Di seguito il riepilogo degli aggiornamenti tariffari 2022-2023:

  • A2A Ciclo Idrico S.p.A.: per l'ambito di Brescia è stata approvata una variazione tariffaria pari allo 0,0% per il 2022 e al +1,02% per il 2023 (Delibera del CdA dell'EGA n. 11/2023);
  • Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. (ASVT S.p.A.): i costi riconosciuti saranno inseriti nella proposta tariffaria 2022-2023 di Acque Bresciane S.r.l., gestore unico d'Ambito;
  • Lereti S.p.A.: come deliberato dagli EGA competenti, applicherà i seguenti incrementi tariffari:
  • Ambito di Varese: + 5,5% per il 2022 e + 4,93% per il 2023 (Del. CdA EGA 78/2022);
  • Ambito di Como: + 8,45% per il 2022 e + 8,45% per il 2023 (Del. CdA EgA 3/2023).

Con Delibera 52 del 21 dicembre 2021 l'EGA di Como ha riconosciuto a Lereti S.p.A. 15,3 milioni di euro a titolo di partite pregresse relative al periodo 2010-2011 a copertura del mancato riconoscimento tariffario di parte delle infrastrutture realizzate dalla società ante 2012, non accogliendo la medesima istanza di riconoscimento per il periodo 2001-20098. Con successiva Delibera del 5 luglio 2022, il CdA dell'EGA ha adottato le Linee Guida recanti le modalità di fatturazione delle partite pregresse che verranno addebitate in 5 anni, a decorrere dal 2022, al fine di graduarne l'impatto sull'utenza (da concludersi entro il 2026, data di scadenza della concessione del servizio con il Comune di Como).

La Delibera ARERA 64/2023/R/idr ha avviato il procedimento per la definizione del metodo tariffario idrico per il periodo 2024-2027 (MTI-4) e ha proposto un costo medio di settore per l'energia elettrica relativo al 2022 pari a 0,2855 €/kWh, valutando di garantire il full cost recovery anche nei casi di superamento di questo benchmark.

Cessione delle gestioni aggregate e scadute di A2A Ciclo Idrico S.p.A. e ASVT S.p.A. ad Acque Bresciane S.r.l.

L'EGA di Brescia con le Delibere n. 11/2023 per A2A Ciclo Idrico S.p.A. e n. 17/2022 per ASVT S.p.A., ai sensi della Delibera ARERA 656/2015/R/idr, ha concluso l'iter istruttorio in merito alle determinazioni dei VR al 31 dicembre 2021 di un blocco di Comuni delle cosiddette gestioni aggregate di A2A Ciclo Idrico S.p.A. e delle gestioni scadute di ASVT S.p.A., e li ha successivamente trasmessi ad ARERA per l'approvazione finale.

SOCIETA' N. COMUNI VR
(milioni di euro)
A2A Ciclo Idrico S.p.A. 12 Gestioni Aggregate* 28,1
ASVT S.p.A. 15 Gestioni Scadute** 42,2

* La Delibera dell'EGA n.4 del 21 dicembre 2007 aveva approvato le linee d'indirizzo che consentivano ai Comuni con gestioni in economia di aggregare il SII al gestore operante nel subambito di riferimento ovvero A2A Ciclo Idrico S.p.A..

** Concessioni scadute anche oltre il 31 dicembre 2021.

Ai sensi degli accordi sottoscritti tra le parti in data 27 aprile 2023, Acque Bresciane S.r.l. è subentrata ad ASVT S.p.A. a partire dal 1° giugno 2023 anche se l'effettiva cessazione delle attività da parte di ASVT S.p.A. avverrà il 31 dicembre 2025. ASVT S.p.A. in data 31 maggio 2023 ha incassato 33,8 milioni di euro pari all'80% del VR più 4,5 milioni di euro pari al valore delle altre componenti (debiti/crediti) come emergenti dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2022.

Ai sensi degli accordi sottoscritti tra le parti in data 27 aprile 2023, Acque Bresciane S.r.l. subentrerà ad A2A Ciclo Idrico S.p.A. a partire dal 1° ottobre 2023 anche se l'effettiva cessazione delle attività da parte di A2A Ciclo Idrico S.p.A. avverrà il 31 dicembre 2023. Acque Bresciane S.r.l. in data 27 settembre 2023 dovrà liquidare l'80% del VR più il valore delle altre componenti (debiti/crediti) come emergenti dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2022.

8 La società ha presentato ricorso al TAR Lombardia per l'ottenimento di questa seconda tranche di partite pregresse.

Cessione della gestione del Comune di Cernobbio da parte di Lereti S.p.A. a Como Acqua S.p.A.

L'EGA di Como con la Delibera n. 73 del 20 dicembre 2022, ai sensi della Delibera ARERA 656/2015/R/idr, ha concluso l'iter istruttorio in merito alla determinazione del VR di Cernobbio, quantificandolo pari a 2,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021 ed inviandolo ad ARERA per l'approvazione finale. Ai sensi dell'accordo sottoscritto tra le parti, Como Acqua S.p.A. è subentrato a Lereti S.p.A. nella gestione del servizio acquedotto di Cernobbio dal 1° gennaio 2023. Lereti S.p.A. ha incassato il VR in data 28 febbraio 2023. A valle dell'approvazione definitiva del VR e dei conguagli relativi ai costi aggiornabili da parte di ARERA, Como Acqua S.p.A. provvederà a conguagliare tale valore.

Finanziamenti pubblici agli investimenti nel SII: Legge di Bilancio 2018 e Fondi PNRR

L'art. 1, comma 516, della Legge di Bilancio 2018 dispone che, ai fini della realizzazione degli interventi necessari alla mitigazione dei danni connessi alla siccità e per promuovere il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche, con apposito DPCM sia adottato il "Piano nazionale di interventi nel settore idrico", articolato in due sezioni: «acquedotti» e «invasi». Gli interventi sono segnalati

dagli EGA ad ARERA e sono finanziati con risorse pubbliche.

Il DPCM 1° agosto 2019 recante "Adozione del primo stralcio del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico - sezione acquedotti" ha approvato 26 interventi per un importo complessivo di 80 milioni di euro per le due annualità 2019 e 2020: tra gli interventi è incluso anche quello relativo alla realizzazione della rete acquedotto, fognatura e depurazione per il Comune di Calvisano (BS) gestito da A2A Ciclo Idrico S.p.A. per un importo pari a 7,6 milioni di euro. La Società a maggio 2023 ha incassato l'ultima quota di finanziamento pari a 1,1 milioni di euro a valle della pubblicazione della Delibera 188/2023/R/idr con cui veniva autorizzata CSEA all'erogazione dell'ultima tranche.

Il DM MIMS n. 517 del 16 dicembre 2021 ha allocato le risorse del PNRR destinate a potenziare, completare ed effettuare la manutenzione straordinaria delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura idrica primaria in tutto il Paese, così da migliorare la qualità dell'acqua e garantire la continuità dell'approvvigionamento. Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. è risultata aggiudicataria di 27 milioni di euro su una dotazione finanziaria complessiva di 2 miliardi di euro, per un progetto relativo alla realizzazione dell'acquedotto comprensoriale dell'Alta e Media Valle Trompia.

Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A

9

9.1 Business Unit Generazione e Trading

9.2 Business Unit Mercato

9.3 Business Unit Ambiente

9.4 Business Unit Smart Infrastructures

Attività di ARERA nella regolazione e controllo del settore teleriscaldamento/ teleraffrescamento

In sede di conversione in legge del DL PNRR9 è stato inserito un emendamento che ha modificato l'art. 10, comma 17, lettera e), del D.lgs. n. 102/2014 ampliando le competenze di ARERA sul settore del teleriscaldamento con l'introduzione di una regolazione cost reflective delle tariffe: la lettera e) è sostituita dalla seguente: «e) ARERA stabilisce le tariffe di cessione del calore, in modo da armonizzare gli obiettivi economico-finanziari dei soggetti esercenti il servizio con gli obiettivi generali di carattere sociale, di tutela ambientale e di uso efficiente delle risorse».

La successiva Delibera ARERA 277/2023/R/tlr ha avviato il procedimento per l'adozione di provvedimenti in materia di regolazione tariffaria del servizio di teleriscaldamento con prevista conclusione entro il prossimo 30 settembre.

Nel seguito una breve sintesi del quadro regolatorio attuale del settore:

Delibera 548/2019/R/tlr ha definito, per il periodo 1° gennaio 2021 - 31 dicembre 2023 la regolazione della qualità tecnica (RQTT) con riferimento alla sicurezza e alla continuità del servizio, introducendo obblighi sul pronto intervento, sulla gestione delle interruzioni (con uno specifico standard

generale di qualità) e delle dispersioni nonché obblighi di registrazione delle informazioni relative alla sicurezza e alla qualità per le comunicazioni all'ARERA.

  • Delibera 478/2020/R/tlr ha definito per il periodo 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2024 la regolazione della misura (TIMT), introducendo obblighi di servizio e standard di qualità in materia di misura dell'energia fornita agli utenti con la definizione di frequenze minime di lettura, obblighi di comunicazione delle rilevazioni da parte dei Gestori, obbligo di autolettura, definizione delle modalità di calcolo per la stima e la ricostruzione dei consumi e regole per l'archiviazione dei dati.
  • Delibera 537/2020/R/tlr ha esteso, a far data dal 1° luglio 2021, anche al settore del teleriscaldamento il sistema di tutele per la trattazione dei reclami e per la risoluzione extragiudiziale delle controversie con gli utenti finali già attivo negli altri settori regolati.
  • L'Allegato A della Delibera 463/2021/R/tlr ha aggiornato per il periodo 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2025 la regolazione inerente ai contributi di allacciamento e alle modalità per l'esercizio del diritto di recesso (TUAR). L'Allegato B alla medesima Delibera approva il Testo Unico per

9 DL 24 febbraio 2023, n. 13.

la classificazione dimensionale degli esercenti il servizio per il periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2025 (TUD), definendo obblighi differenti in base alle soglie dimensionali che rimangono invariate ma vengono determinate solo mediante la potenza convenzionale.

  • Delibera 526/2021/R/tlr ha aggiornato per il periodo 1° gennaio 2022 - 31 dicembre 2025 le disposizioni in materia di qualità commerciale (RQCT), definendo i livelli standard di rispetto con riferimento alle prestazioni a carico dei gestori (tra cui tempi per preventivi/esecuzione lavori semplici e complessi, la riattivazione della fornitura in caso di sospensione per morosità, la disattivazione della fornitura richiesta dall'utente, le risposte motivate ai reclami e alle richieste di informazione, ecc.).
  • Delibera 710/2022/R/tlr stabilisce i requisiti minimi dei misuratori e modifica il perimetro degli obblighi di lettura includendo i misuratori teleletti con lettura di prossimità (c.d. walk by) ma rinvia il completamento della disciplina in materia di requisiti minimi dei misuratori sulla base di

un'analisi costi-benefici. Nell'ambito di tali analisi saranno considerate ulteriori proposte di intervento, che includano anche la sostituzione dei misuratori esistenti e l'introduzione dell'obbligo di telegestione delle sottostazioni d'utenza.

Procedure del GSE per la qualifica di sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti ai sensi del D.Lgs. 199/2021 al fine di definire regole e procedure per qualificare le reti di teleriscaldamento efficienti ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. n. 102/2014.

Il DM MiTE 30 giugno 2022 ha definito i criteri per l'allocazione delle risorse del PNRR destinate allo sviluppo delle reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti (200 milioni di euro). Il procedimento si è concluso il 23 dicembre 2022 con una richiesta pari a 567 milioni di euro. A2A Calore & Servizi S.r.l. è risultata aggiudicataria di un progetto relativo alla rete di teleriscaldamento di Bergamo (3,8 milioni di euro) mentre Acinque Energy Greenway S.r.l. si è aggiudicata risorse per 11,9 milioni di euro.

Avvio di un procedimento istruttorio da parte dell'AGCM nei confronti di A2A S.p.A., Comocalor S.p.A. e Acinque Ambiente S.r.l. per presunto abuso di posizione dominante nel settore del teleriscaldamento (A565)

In data 13 giugno 2023 l'Autorità Garante della concorrenza e del Mercato ha deliberato l'avvio di un procedimento istruttorio nei confronti di A2A S.p.A. (in qualità di holding), Comocalor S.p.A. e Acinque Ambiente S.r.l. per presunta violazione dell'art. 3, comma 1, lettera a), della Legge 287/90, con particolare riguardo all'abuso di posizione dominante nell'imposizione diretta o indiretta di prezzi di vendita del calore nel settore del teleriscaldamento particolarmente gravosi. Contestualmente all'avvio dell'istruttoria, funzionari di AGCM hanno effettuato verifiche ispettive in data 21 giugno presso le sedi di A2A S.p.A. e Comocalor S.p.A. con l'ausilio della Guardia di Finanza.

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Rischi e incertezze

10.1 Rischi e incertezze

Il Gruppo A2A si è dotato di un processo di assessment e reporting dei rischi ispirato alla metodologia dell'Enterprise Risk Management del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO report), alle best practice in ambito Risk Management ed in compliance con il Codice di Autodisciplina dalla Consob, che recita: "…Ogni emittente si dota di un sistema di gestione dei rischi costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi... ".

Il Gruppo ha inoltre adottato una specifica procedura che definisce in dettaglio ruoli, responsabilità e metodologie per il processo di Enterprise Risk Management (ERM).

Il processo prevede la definizione di un modello dei rischi che tiene conto delle caratteristiche del Gruppo, della sua vocazione multi-business e del settore di appartenenza. Tale modello è soggetto ad aggiornamenti periodici in coerenza con l'evoluzione del Gruppo e del contesto nel quale opera. La metodologia adottata è caratterizzata dalla periodica rilevazione dei principali rischi cui il Gruppo è soggetto. In tale ottica viene effettuato il processo di assessment che, attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture aziendali, permette di determinare i rischi maggiormente rilevanti, i relativi presidi ed i piani di mitigazione. In questa fase risulta essenziale il coinvolgimento dei risk owner quali responsabili dell'identificazione, valutazione ed aggiornamento degli scenari di rischio (specifici eventi nei quali il rischio può concretizzarsi) afferenti le attività di propria competenza e dei Focal Point che facilitano il monitoraggio nel continuo dei rischi, garantendo un flusso informativo tempestivo verso il Risk Management. Questa fase viene condotta con il supporto ed il coordinamento della struttura organizzativa di Group Risk Management attraverso modalità operative che consentono di individuare in modo chiaro i rischi, le relative cause e le modalità di gestione.

La metodologia adottata è modulare e fa leva sull'affinamento delle esperienze e dei metodi di analisi utilizzati; da un lato mira ad evolvere ulteriormente l'assessment rischi con particolare riferimento al consolidamento nel processo delle azioni di mitigazione, dall'altro a sviluppare ed integrare nei processi aziendali le attività di gestione dei rischi. Tale evoluzione è svolta in coerenza con la graduale crescita della consapevolezza del Management e delle strutture aziendali relativamente alle tematiche di gestione del rischio, anche attraverso specifico supporto formativo fornito da Group Risk Management.

Il processo ERM supporta anche le certificazioni ISO 9001 sulla Qualità, ISO 14001 sull'Ambiente e ISO 45001 sulla Salute e Sicurezza dei lavoratori delle società del Gruppo.

Di seguito si procede alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto.

Le tensioni geo-politiche collegate alla crisi tra Russia e Ucraina e l'emergenza sanitaria, avendo possibili ricadute su più di una tipologia di rischio, vengono trattate in questa sezione di apertura.

Impatti conflitto Russia-Ucraina

Il conflitto in atto fra la Russia e l'Ucraina già dal 2021 ha esacerbato una crisi dei mercati energetici, legata alla ripresa post-pandemia e alla scarsità di materie prime, comportando un aumento dei prezzi delle commodities energetiche e della loro volatilità. Ciò ha portato ad un incremento generalizzato dell'inflazione con particolare riferimento ai prezzi dei derivati del petrolio e dei prodotti alimentari, nonché tensioni sui mercati finanziari, sulla solvibilità di alcune controparti e sulla sicurezza dell'infrastruttura informatica per un possibile incremento di cyber-attacchi.

Le iniziative intraprese sul fronte dell'approvvigionamento di gas, le politiche di risparmio energetico nonché la situazione climatica particolarmente mite nei primi mesi del 2023 hanno portato a significativi risparmi nei consumi di gas e ad avere una situazione degli stoccaggi a livelli di riempimento ben superiori alle stime ed agli anni precedenti. Si è dunque assistito nel primo semestre 2023 ad una progressiva riduzione del livello e della volatilità e dei prezzi delle commodities energetiche che, tuttavia, si stanno attestando a valori superiori a quelli del periodo pre-crisi. Il Gruppo A2A mantiene elevata l'attenzione nell'ambito dell'attività industriale di generazione di vettori energetici e della loro commercializzazione sia attraverso un continuo monitoraggio dei limiti di esposizione al rischio commodity sia attraverso l'ottimizzazione delle strategie di acquisto e vendita. Il Gruppo A2A ha attivato, inoltre, analisi congiunte con il gestore della rete elettrica per definire possibili modalità di massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas naturale e opererà per dotarsi di idoneo spazio di stoccaggio di gas in accordo con quanto previsto dalla strategia di copertura definita a livello nazionale. Con riferimento all'aumento generalizzato dell'inflazione il Gruppo A2A sta rilevando incrementi di costo nello svolgimento delle attività operative (es. costi di cantiere, costi dei processi di trattamento rifiuti e trasporto delle scorie associate a detti processi); si segnala inoltre la difficoltà nel reperimento di alcuni materiali nelle ordinarie tempistiche. Per far fronte a tale situazione, si sta procedendo ove possibile ad adeguamenti automatici dei listini, all'aumento delle scorte dei materiali più difficilmente reperibili e all'incremento del portafoglio fornitori.

Anche sul fronte creditizio permangono le attente modalità di gestione tramite una Credit Policy che prevede verifiche preliminari, coperture assicurative, richieste di garanzie, deroghe nonché la gestione dei termini di pagamento, interessi e piani di rientro. Le criticità rilevate con riferimento alla crescita del Capitale Circolante Netto e al conseguente incremento della Posizione Finanziaria Netta sono rientrate con riferimento alla riduzione delle quotazioni delle commodity energetiche ed ai parametri finanziari che ne vengono influenzati.

Ad oggi non si segnalano peggioramenti legati all'aumento della delinquency di credito.

Con riferimento a possibili tensioni sui mercati finanziari, si segnala che il mantenimento di una solida posizione di liquidità per il Gruppo (4,7 miliardi di euro al 30 giugno 2023), costituita da disponibilità liquide (2,4 miliardi di euro al 30 giugno 2023)

e linee di back up sia committed che uncommitted (al 30 giugno 2023 pari a 2,3 miliardi di euro), ha permesso di gestire le posizioni sul mercato delle commodities e gli incrementi temporanei di circolante dovuti alla crescita dei prezzi ed ai piani di rateizzazione concessi ai clienti. Nel corso del semestre A2A ha collocato con successo un prestito obbligazionario nella forma di Green Bond per 500 milioni di euro. Infine, in relazione all'elevata allerta per gli attacchi cyber, il Gruppo ha attivato un canale con i vertici della Sicurezza Nazionale per l'interscambio di informazioni, accelerando il programma di messa in sicurezza degli endpoint con strumenti di protezione avanzata dai malware; è stato altresì condotto un assessment per determinare il grado di vulnerabilità dei servizi di A2A esposti su internet e il grado di esposizione alle tecniche e tattiche di attacco dei gruppi criminali ed hacker.

Le ricadute di tale contesto e delle possibili evoluzioni sono state tenute in considerazione nella valutazione dei rischi sia nell'identificazione di specifiche tematiche di rischio che nell'incremento ed evoluzione dei fattori di rischio maggiormente impattati.

Raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano industriale

Si fa riferimento ai rischi collegati al mancato o parziale raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e redditività delineati nel Piano Industriale che potrebbero comportare sia un impatto economico finanziario per effetto di una minore crescita della marginalità del Gruppo sia impatti sulla reputazione per il fatto di disattendere le aspettative degli Stakeholder in merito agli impegni di sostenibilità.

La recente release di Piano Industriale conferma gli ambiziosi target di crescita delineati negli anni precedenti, principalmente in tema di economia circolare (e.g. recupero materia ed energia, valorizzazione del calore altrimenti disperso, ecc.) e transizione energetica (sostenimento della crescita nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili, valorizzazione della generazione elettrica degli impianti a ciclo combinato, incremento della base clienti, sostegno alla elettrificazione dei consumi). Tra i principali fattori di rischio che gravano sui diversi ambiti di sviluppo si citano: possibili criticità autorizzative e di contesto territoriale avverso, presenza di rilevanti competitors in grado di ostacolare il conseguimento di quote sui mercati nazionali ed esteri, incertezze sulla evoluzione normativa e regolatoria inerente la liberalizzazione dei mercati energetici nazionali, rischi di natura commerciale in collegamento ai target di incremento della base clienti definiti nel Piano adottato. Inoltre, le tensioni geopolitiche in atto e la concomitante fase inflattiva hanno determinato un duplice fenomeno: da un lato si riscontrano difficoltà nell'approvvigionamento di taluni materiali che vengono impiegati sia nelle

ordinarie attività di esercizio degli impianti nonché di manutenzione, sia presso i cantieri di realizzazione delle iniziative di sviluppo; dall'altro, si assiste ad un notevole e generalizzato incremento dei prezzi di materiali, apparecchiature, macchinari e forniture. Contestualmente, i fornitori di questi materiali richiedono alle Società del Gruppo un adeguamento dei contratti in essere con revisione al rialzo dei relativi prezzi.

Infine, si rileva come si stia procedendo nella progressiva cessione delle concessioni per il servizio idrico integrato nell'ambito territoriale della Provincia di Brescia: se da un lato le Società del Gruppo A2A che erogano i suddetti servizi proseguiranno temporaneamente nelle attività di conduzione e gestione degli impianti ceduti, dall'altro non si può escludere che vengano adottate, in futuro, soluzioni organizzative, societarie e finanziarie che vedano nuovamente il Gruppo operante nel suddetto ambito di business.

Per supportare la realizzazione delle iniziative di sviluppo si evidenziano misure di natura prevalentemente organizzativa, con strutture aziendali focalizzate sull'analisi dei mercati e degli ambiti di sviluppo oggetto del Piano, sulla gestione degli aspetti tecnici ed ingegneristici, sul mantenimento di rapporti improntati a trasparenza e collaborazione con i territori, gli enti e le istituzioni interessate, nonché iniziative di sviluppo commerciale che prevedano anche l'utilizzo di canali e modalità comunicative innovative. Da segnalare il continuo inserimento di risorse professionali che possiedono solide competenze scientifico-tecnologiche (STEM). Per supportare il percorso di crescita sostenibile è in atto un'attività formativa e sono stati individuati i Focal Point per supportare il processo di sempre maggiore integrazione dei principi di sostenibilità nei processi aziendali, contribuire alla definizione degli obiettivi del Piano di Sostenibilità, promuovere e valorizzare nuovi progetti di sostenibilità e favorire la circolazione di informazioni su tali tematiche. Sul fronte degli approvvigionamenti si opera attraverso una attenta pianificazione dei fabbisogni che tiene in considerazione l'allungamento delle tempistiche di acquisizione, la contrattualizzazione di fornitori di backup, l'aumento delle scorte a magazzino dei materiali strategici quando possibile e, per talune categorie merceologiche, un aggiornamento automatico dei listini agli indici ISTAT.

Rischi normativi e regolatori

Il Gruppo A2A opera in settori fortemente regolati dalle disposizioni di Autorità amministrative indipendenti oltre a doversi relazionare con una molteplicità di stakeholder a vari livelli istituzionali. La regolazione impatta non solo sui tradizionali settori in monopolio naturale (come le infrastrutture energetiche di trasporto e il ciclo idrico integrato) ma anche su quelli a mercato libero (in termini di market design e tutela di utenti/consumatori). Dal

10 Rischi e incertezze

10.1 Rischi e incertezze 2018 l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha assunto le competenze di regolazione e controllo sul ciclo integrato dei rifiuti e recentissimamente anche sulla fissazione dei prezzi di cessione del calore nel settore del teleriscaldamento1 .

Considerando il contributo delle attività regolate alla marginalità complessiva (e che nel 2022 ha superato il 40%), il Gruppo ha adottato una politica di monitoraggio e gestione del rischio normativo al fine di mitigarne, per quanto possibile, gli effetti attraverso un presidio articolato su più livelli, che prevede in primis il dialogo collaborativo con le istituzioni (tra cui le più importanti: ARERA, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato o AGCM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Autorità di Regolazione dei Trasporti, Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) e con gli organismi/enti tecnici del settore (Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., Gestore dei Mercati Energetici S.p.A., Terna S.p.A. e Snam S.p.A.) nonché la partecipazione attiva alle associazioni di categoria.

A tal fine è stata costituita l'apposita struttura organizzativa Affari Regolatori e Concorrenza che opera in stretto legame con le Business Units e che ha implementato strumenti di monitoraggio e controllo costantemente aggiornati (tra cui la Regulatory Review prodotta semestralmente o la Regulatory Agenda redatta in occasione del Budget/Piano), al fine di considerare i potenziali impatti della regolazione sulle diverse società. La Struttura organizzativa presidia il rischio regolatorio anche per i Gruppi Acinque e AEB al fine di gestire in modo coordinato gli impatti.

Tra le principali materie oggetto di evoluzioni regolatorie e normative in corso, con i maggiori potenziali effetti sul Gruppo, si segnalano in particolare:

  • le norme che disciplinano le concessioni idroelettriche di grande derivazione a seguito della Legge n. 12/2019 che all'art. 11-quater ha disposto un riordino complessivo della materia dando alle Regioni un ruolo sempre più rilevante (per la Regione Lombardia si richiama la Legge Regionale n. 5/2020 come modificata dalla successiva Legge Regionale n. 19/2021);
  • l'esito dei ricorsi presentati da alcuni operatori e da un'associazione di categoria per l'annullamento del DM MiSE 28 giugno 2019 e di tutti i connessi atti di ARERA e di Terna S.p.A. che hanno implementato la disciplina del capacity market. Tali ricorsi sono stati respinti a livello europeo e si attende nel corso del 2023 il pronunciamento del TAR Lombardia;
  • il rinnovo con cadenza annuale del regime di essenzialità con reintegro dei costi per la centrale ad olio combustibile di San Filippo del Mela che non permette di avere una visione di medio periodo del futuro del sito;
  • gli effetti di potenziali ritardi connessi all'entrata in esercizio del nuovo CCGT di Monfalcone selezionato da Terna S.p.A. nelle aste del capacity market che si sono svolte a febbraio 2022 con prevista consegna nel 2024 anche se, relativamente a tale termine, la centrale già beneficia di una serie di proroghe;
  • le gare inerenti all'affidamento delle concessioni per il servizio di distribuzione del gas;
  • la cessazione delle concessioni del servizio idrico e il loro trasferimento a titolo oneroso al Gestore Unico dell'ambito (con particolare riferimento nell'immediato ai comuni scaduti e/o gestiti in via transitoria da A2A Ciclo Idrico S.p.A. e agli affidamenti dell'Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. nella provincia di Brescia);
  • la certificazione dei risparmi energetici ed il conseguente rilascio di Certificati Bianchi da parte del Gestore dei Servizi Energetici S.p.A.;
  • gli impatti sullo sviluppo del teleriscaldamento a seguito del recente avvio di una regolazione dei prezzi di cessione del calore da parte di ARERA;
  • eventuali ritardi nell'avvio delle gare per l'assegnazione di lotti di clienti domestici elettrici a seguito della cessazione dei regimi di tutela dei prezzi la cui data di fine è stata ulteriormente prorogata al 10 gennaio 2024;
  • il procedimento istruttorio PS12470 avviato in data 13 dicembre 2022 dall'AGCM nei confronti di A2A Energia S.p.A., con contestuale adozione di misure cautelari - poco dopo integralmente revocate, per presunte variazioni del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale in contrasto con l'art. 3 del DL Aiuti bis in materia di sospensione delle clausole di modifica unilaterale dei contratti di luce e gas;
  • il procedimento istruttorio A565 avviato dall'AGCM in data 13 giugno 2023 nei confronti di A2A S.p.A. (in qualità di holding), Comocalor S.p.A. e Acinque Ambiente S.r.l. per presunta violazione dell'art. 3, comma 1, lettera a), della Legge 287/90, con particolare riguardo all'abuso di posizione dominante nell'imposizione diretta o indiretta di prezzi di vendita del calore nel settore del teleriscaldamento particolarmente gravosi.

Quanto, infine, ai meccanismi di estrazione dei presunti "extra-profitti" a carico degli operatori energetici attivati dal Governo nel 2022 al fine di reperire risorse per la copertura delle molteplici misure introdotte a tutela dei clienti finali per fronteggiare il "caro energia", si segnala che con riferimento agli interventi sul mercato elettrico all'ingrosso in data 30 giugno 2023 hanno cessato i loro effetti le previsioni di cui:

  • all'art. 15 bis del DL 27 gennaio 2022, n. 4, convertito in Legge 28 marzo 2022, n. 25 (DL Sostegni ter) che aveva previsto un meccanismo di restituzione a due vie sul prezzo dell'energia elettrica immessa da alcune tipologie di impianti rinnovabili (incluso anche l'idroelettrico esistente);
  • alla Legge di Bilancio 2023 che, in attuazione del Regolamento UE 2022/1854, aveva previsto l'applicazione di un tetto pari a 180 €/MWh ai ricavi di mercato ottenuti dalla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non rientranti nell'ambito di applicazione dell'articolo 15 bis del DL Sostegni ter e da ulteriori impianti alimentati da fonti non rinnovabili (tra cui quelli che trattano rifiuti).

1 In sede di conversione in legge del DL 24 febbraio 2023, n. 13 (DL PNRR) è stato inserito un emendamento che ha modificato l'art. 10, comma 17, lettera e), del D.lgs. n. 102/2014 ampliando le competenze di ARERA sul settore del teleriscaldamento con l'introduzione di una regolazione cost reflective delle tariffe del servizio: la lettera e) è sostituita dalla seguente: «e) ARERA stabilisce le tariffe di cessione del calore, in modo da armonizzare gli obiettivi economico-finanziari dei soggetti esercenti il servizio con gli obiettivi generali di carattere sociale, di tutela ambientale e di uso efficiente delle risorse».

La successiva Delibera ARERA 277/2023/R/tlr ha avviato il procedimento per l'adozione di provvedimenti in materia di regolazione tariffaria del servizio di teleriscaldamento con prevista conclusione entro il prossimo 30 settembre 2023.

In aggiunta, vista la lenta discesa dei prezzi delle commodities oltre che i livelli di riempimento degli stoccaggi gas, non pare probabile l'introduzione anche per il 2023 di eventuali tasse e/o contributi solidaristici sugli extra-profitti realizzati dalle aziende energetiche2.

Da ultimo si segnala che, considerati i numerosi interventi dell'AGCM sui settori in cui opera il Gruppo A2A (in termini di avvii di istruttorie per abuso di posizione dominante e intese, nonché di indagini conoscitive, richieste di informazioni e moral suasion, in particolare lato tutela del consumatore per presunte pratiche commerciali scorrette nelle attività di vendita retail di energia elettrica e gas, anche in vista del completamento della liberalizzazione) il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. ha approvato nel 2019 l'adozione del Programma di Compliance Antitrust con la conseguente nomina di un Responsabile per la sua attuazione. Nel 2020 sono stati adottati il Codice di Condotta Antitrust nonché una Linea Guida Antitrust che disciplina le regole di condotta che i dipendenti del Gruppo devono osservare per evitare violazioni della normativa antitrust (documento disponibile sulla intranet aziendale). Nel frattempo, sono proseguite le sessioni di formazione al personale delle varie Business Unit ed è stato attivato uno specifico strumento formativo diffuso a tutto il personale del Gruppo su piattaforma e-learning.

Per una trattazione più dettagliata di questi rischi si rimanda alla sezione "Evoluzione della regolazione ed impatti sulle Business Units del Gruppo A2A".

Rischi finanziari

Rischi di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni o che sia in grado di farlo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di situazioni di tensione o crisi sistemica o della mutata percezione della sua rischiosità da parte del mercato. A presidio di tale rischio il Gruppo garantisce il mantenimento di adeguate disponibilità finanziarie, intese come disponibilità liquide e linee di credito committed e uncommitted, sufficienti a far fronte agli impegni inattesi su un determinato orizzonte temporale. Al 30 giugno 2023 il Gruppo dispone di risorse liquide per complessivi 2.416 milioni di euro, oltre a linee di credito committed e di finanziamento disponibili ma non utilizzate per complessivi 1.583 milioni di euro.

La gestione del rischio liquidità è perseguita dal Gruppo anche attraverso un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) la cui size, sufficientemente capiente da consentire al Gruppo un tempestivo ricorso al mercato dei Capitali, è stata incrementata a luglio

2023 a 7 miliardi di euro, di cui 1.650 milioni di euro ancora disponibili.

La capacità del Gruppo di ottenere prestiti nei mercati bancari o finanziari dipende, tra l'altro, dalle condizioni di mercato prevalenti e dal rating del Gruppo al momento della necessità di finanziamento.

Rischi legati al rispetto dei Covenants sul debito

Tale rischio sussiste qualora i contratti di finanziamento prevedano la facoltà da parte del soggetto finanziatore, al verificarsi di determinati eventi, di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento, comportando quindi un potenziale rischio di liquidità in capo al Gruppo. Nella sezione "Altre Informazioni/Rischio mancato rispetto covenants" della Relazione finanziaria semestrale sono illustrati nel dettaglio tali rischi relativi al Gruppo A2A. Nella medesima sezione sono inoltre elencati i finanziamenti che contengono covenants finanziari.

Rischi sui tassi di interesse

Il rischio di tasso d'interesse è relativo all'incertezza associata all'andamento dei tassi d'interesse, le cui variazioni possono determinare, dato un certo ammontare e composizione del debito, un aumento degli oneri finanziari netti. L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla variabilità delle condizioni di finanziamento, in caso di accensione di un nuovo debito, e dalla variabilità dei flussi di cassa relativi agli interessi prodotti dalla porzione di debito a tasso variabile. La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene pertanto monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e la valutazione di utilizzo di strumenti derivati di copertura (hedging e pre-hedging) che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Per una maggiore comprensione dei rischi di variazione dei tassi di interesse a cui è soggetto il Gruppo, semestralmente al 31 dicembre e al 30 giugno viene condotta un'analisi di sensitività degli oneri finanziari netti e delle componenti valutative dei contratti finanziari derivati al variare dei tassi di interesse. Nella sezione "Altre Informazioni/Rischio di tasso di interesse" della Relazione finanziaria semestrale sono illustrati gli effetti sulla variazione degli oneri finanziari e del fair value dei derivati conseguente ad una variazione della curva forward dei tassi di interesse di +/- 50 bps.

2 Con riferimento al 2022 ci si riferisce a quanto previsto sia dall'articolo 37 del DL Taglia-Prezzi (che aveva previsto un prelievo sull'incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive) sia dalla Legge di Bilancio 2023 che ha tassato gli utili di impresa 2022 (i.e. contributo di solidarietà sottoforma di imposta straordinaria in attuazione del Regolamento UE 2022/1854).

10 Rischi e incertezze

10.1 Rischi e incertezze

Rischi legati alle attività industriali e di business

Rischi di contesto macroeconomico

Le attività del Gruppo sono sensibili ai cicli congiunturali e alle condizioni economiche generali dei paesi in cui opera. Un rallentamento dell'economia potrebbe determinare, ad esempio, un calo dei consumi e/o della produzione industriale, avendo di conseguenza un effetto negativo sulla domanda di energia elettrica e degli altri vettori offerti dal Gruppo, compromettendone i risultati, le prospettive ed impedendo l'attuazione delle strategie di sviluppo programmate.

Lo scorso anno ha risentito fortemente delle conseguenze economiche collegate al conflitto tra Ucraina e Russia, con incremento generalizzato dei prezzi delle commodities, dell'inflazione nonché tensioni sui mercati finanziari, sul credito e sulla supply chain; tale situazione ha determinato un sensibile peggioramento delle condizioni nelle economie avanzate a causa del calo della fiducia, dell'inflazione elevata e del rapido inasprimento della politica monetaria a livello globale. A ciò si è aggiunto l'effetto negativo sulle catene mondiali di approvvigionamento determinato dalle misure di chiusura adottate in Cina con la strategia zero-Covid. La prima parte del corrente anno 2023 vede confermate le criticità ed incertezze collegate all'attuale complesso quadro geopolitico ed economico: le principali economie dell'eurozona stanno rallentando significativamente e vengono contestualmente confermate le politiche monetarie restrittive, ancorché si stia assistendo, sui mercati europei, ad una graduale progressiva riduzione dei prezzi delle commodities energetiche in collegamento alla efficacia delle politiche di diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas naturale. L'economia globale continua a essere caratterizzata da un clima di incertezza che incide sulla volatilità dei prezzi delle materie prime e frena l'attività produttiva e il commercio internazionale. L'incertezza sulle prospettive globali è accentuata dalle possibili ripercussioni dei recenti episodi di dissesto bancario.

Per gli anni a venire le proiezioni macroeconomiche prevedono un deterioramento generalizzato a fronte del persistere delle incertezze di natura geopolitica ed economica: il protrarsi delle tensioni collegate ad una possibile ulteriore riduzione o interruzione delle forniture di gas e petrolio dalla Russia o dai paesi che l'hanno sostituita in qualità di fornitori, potranno influire negativamente sul percorso di ripresa delle economie, con particolare impatto su quelle occidentali. Gli effetti più o meno marcati dipenderanno dall'intensità e dalla durata della crisi.

Rischi legati ai prezzi delle commodities e dell'energia

Il Gruppo A2A, con riferimento alle caratteristiche dei settori in cui opera, è esposto al rischio scenario energetico, ovvero al rischio legato alle variazioni dei prezzi delle materie prime energetiche (energia elettrica, gas naturale) e dei prezzi dei permessi di emissione di CO2 (EUAs). Variazioni significative, inattese e/o strutturali del prezzo delle commodities, soprattutto nel medio periodo, possono comportare una contrazione dei margini operativi del Gruppo e dei flussi di cassa.

Per mitigare questi rischi, il Gruppo ha approvato una Energy Risk Policy che disciplina le modalità con cui viene monitorato e gestito il rischio commodity ovvero il massimo livello di variabilità cui il risultato è esposto con riferimento all'andamento dei prezzi delle commodities energetiche. In coerenza con quanto previsto dalla Policy, vengono annualmente definiti ed approvati dal Consiglio di Amministrazione i limiti di rischio commodity del Gruppo.

Il rischio di mercato viene mitigato monitorando costantemente l'esposizione netta totale del portafoglio di Gruppo ed agendo sui fattori che ne condizionano maggiormente l'andamento. Vengono definite, ove necessario, idonee strategie di copertura volte a mantenere tale rischio entro i limiti stabiliti, tipicamente tramite coperture a 12 e 24 mesi.

Attraverso la gestione di contratti fisici e strumenti finanziari derivati si persegue dunque l'obiettivo di stabilizzare i flussi di cassa generati dal portafoglio di asset e dai contratti in essere, limitando, per quanto possibile, la volatilità dei risultati economici e finanziari del Gruppo al variare del prezzo delle commodities.

Rischi di contesto socio-ambientale

Possibili azioni di opposizione (il cosiddetto fenomeno "Not In My Back Yard") alla presenza degli impianti promosse da alcuni portatori di interesse e amplificate attraverso l'uso dei social networks, dovute ad una percezione negativa di alcune attività (come quelle di recupero e smaltimento rifiuti o di installazione di impianti fotovoltaici ed eolici) nei territori serviti, potrebbero ostacolare il regolare esercizio degli impianti esistenti nonché il processo autorizzativo di nuovi impianti e dunque la crescita pianificata dal Gruppo in alcune aree di business.

Per mitigare questo rischio il Gruppo ha istituito strutture organizzative dedicate al presidio dei rapporti istituzionali, con le comunità locali e con il territorio, al fine di instaurare e mantenere un dialogo collaborativo con i vari portatori di interesse. In tale quadro il Gruppo, al fine di costruire il consenso intorno alle proprie iniziative, partecipa a tavoli tecnici con interlocutori istituzionali a livello soprattutto locale nonché attraverso l'organizzazione dei forum multi-Stakeholder pensati per promuovere il dialogo con il territorio. Il forum nasce con lo scopo di identificare delle soluzioni che possano rispondere in modo mirato ed efficace alle esigenze e alle aspettative dei portatori di interesse e che consentano di promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle attività svolte dalle Società e dal Gruppo e dei servizi erogati sul territorio.

Per la gestione di questo rischio il Gruppo ha adottato anche una piattaforma informatica per la mappatura degli Stakeholder e del grado di bontà della relazione, utile al fine di effettuare una gap analysis e supportare la pianificazione delle attività di Stakeholder Engagement e di miglioramento.

Rischi connessi ai cambiamenti climatici

Il Gruppo A2A ha in essere un sistema di identificazione, valutazione e gestione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici integrato nel processo di Enterprise Risk Management di Gruppo.

I rischi e le opportunità climatiche sono identificati in base a tre orizzonti temporali: di breve termine, fino a un anno (corrispondente all'anno di budget), di medio termine, da 2 a 5 anni, e di lungo termine, dal sesto anno di Piano fino al 2030 e oltre. La scelta di tali orizzonti è stata basata sull'analisi del contesto climatico, economico, energetico e normativo di riferimento.

I rischi climatici individuati per il Gruppo A2A sono il risultato della analisi di materialità effettuata considerando le categorie di rischio delineate dalle raccomandazioni della Taskforce on Climate-related Financial Disclosure (TCFD) e i business operati e i servizi offerti dal Gruppo. Sul Bilancio Integrato viene pubblicata in dettaglio la Disclosure in accordo alle Raccomandazioni della TCFD, comprensiva della valutazione economico-finanziaria. Qui di seguito viene presentata una sintesi qualitativa dei principali rischi.

Per i rischi climatici di tipo fisico (sia cronici che acuti) il Gruppo A2A fa riferimento al Framework dei pericoli legati al clima dell'Unione Europea emanato nell'ambito della tassonomia UE degli investimenti Green (Appendice A del Regolamento Delegato (UE) che integra il Regolamento UE 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio). I pericoli connessi ai regimi di temperatura, vento, precipitazione e masse solide possono generare impatti per le Società del Gruppo in collegamento alla riduzione o sospensione dei servizi e a danni agli asset aziendali e/o a persone.

Rischi climatici di tipo cronico

Le produzioni di energia idroelettrica e termoelettrica del Gruppo e la continuità dei servizi di distribuzione di acqua potabile erogati dal Gruppo possono risentire delle variazioni sfavorevoli nel regime delle precipitazioni sia riguardo all'ammontare complessivo annuo delle stesse che con riguardo alla loro distribuzione nel corso dell'anno. Riduzioni nella disponibilità della risorsa idrica nell'ambito idroelettrico possono portare anche a conflitti tra i vari portatori di interesse nonché limitazioni all'esercizio degli impianti. L'andamento sfavorevole delle precipitazioni invernali e l'innalzamento delle temperature impattano anche sulla disponibilità delle risorse idriche d'alta quota.

Le vendite di gas e calore per riscaldamento autunnale/invernale possono risentire di temperature particolarmente miti nelle stagioni autunnale e invernale.

Questi fattori possono influenzare sfavorevolmente le produzioni, le vendite e la reputazione del Gruppo e determinare, di conseguenza, impatti economico-finanziari negativi.

Per mitigare questi rischi sono in corso numerose azioni:

per garantire l'ottimale sfruttamento delle risorse idriche disponibili a scopo energetico, il Gruppo ha istituito delle strutture organizzative dedicate all'elaborazione di analisi e modelli ingegneristici a supporto della programmazione, sia di medio sia di breve termine, degli impianti idroelettrici; inoltre sono pianificati investimenti sia per ottimizzare l'utilizzo della risorsa idrica disponibile e derivata a scopo idroelettrico (pompaggi) sia per sfruttare energeticamente le acque rese disponibili per altri portatori di interesse prima del loro rilascio;

  • con riferimento alla riduzione della domanda di energia termica da parte dell'utenza finale rispetto a quanto pianificato, il Gruppo, tramite il Piano Industriale, attua le seguenti strategie di riduzione del rischio: a) sviluppo delle reti di teleriscaldamento e aumento del numero dei clienti; b) ottimizzazione dei costi energetici con progetti di recupero di cascami termici e di revamping degli impianti esistenti. Inoltre, il Gruppo monitora le politiche di sostegno degli investimenti per lo sviluppo e l'estensione delle reti di TLR, anche nell'ambito del teleriscaldamento efficiente, effettua studi sulle alternative tecnologiche per il riscaldamento e partecipa a tavoli di confronto con gli enti locali sugli obiettivi ambientali;
  • per garantire, anche sul lungo periodo, l'erogazione di acqua potabile in maniera continuativa, il Gruppo A2A monitora e mappa le perdite dalla rete idrica per individuare la priorità degli investimenti di contenimento delle stesse ed ha allo studio l'interconnessione degli acquedotti e la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento idrico.

Rischi climatici di tipo acuto

Nell'ambito dell'attività di esercizio delle reti elettriche si conferma come particolarmente rilevante la tematica della continuità del servizio nei periodi caratterizzati da ondate di calore e/o precipitazioni particolarmente violente e concentrate che interessino i territori serviti, generando rischi di natura reputazionale in esito ad eventuali interruzioni prolungate nella erogazione del servizio.

Per mitigare questo rischio, oltre alle consuete attività di manutenzione, il Gruppo ha pianificato ed avviato il potenziamento degli interventi di razionalizzazione della magliatura delle reti stesse, la costruzione e messa in esercizio di nuove cabine primarie e secondarie, un piano triennale per l'incremento della resilienza della rete in accordo con ARERA nonché l'ampliamento di sistemi di gestione da remoto degli asset. Sono inoltre presenti presidi operativi di telecontrollo, avanzati strumenti tecnici di sicurezza, squadre di pronto intervento nonché specifici presidi per quelle infrastrutture che risultano maggiormente esposte a rischi di interruzione nella erogazione dei servizi. È stato istituito il Gruppo di Lavoro "Preparazione ondate di calore Milano", incaricato di coordinare le attività di prevenzione e gestione dei disservizi e delle relative attività di comunicazione.

Periodi di siccità, come quello che si è verificato nel 2022, specialmente se in concomitanza con ondate di calore possono comportare limitazioni al funzionamento degli impianti termoelettrici a causa della possibile mancanza di acqua sufficiente o sufficientemente fresca per il raffreddamento dei cicli di produzione. Le ondate di calore possono comportare un calo di rendimento della produzione per gli impianti raffreddati ad aria.

I fenomeni meteorologici estremi come alluvioni e smottamenti possono avere impatti negativi sugli

10 Rischi e incertezze

10.1 Rischi e incertezze asset del Gruppo (quali canali, reti di distribuzione, dighe, impianti) così come su infrastrutture di terzi necessarie per la continuità delle attività del Gruppo (es. linee di trasmissione dell'energia elettrica). Questi fattori possono determinare danni diretti sugli asset e/o indiretti dovuti alla interruzione delle attività produttive. Per mitigare questo rischio il Gruppo ha attuato piani e procedure di gestione delle emergenze.

Inoltre, sono in essere polizze assicurative che coprono tutti i rischi climatici fisici in presenza di danno materiale agli asset.

Cambiamenti climatici e salute, sicurezza e ambiente

Il Gruppo tiene in considerazione anche i possibili effetti dei cambiamenti climatici sulle persone nonché sull'ambiente e il territorio. Le attività di raccolta e igiene urbana, quelle per i servizi a rete e presso gli impianti e i cantieri comportano la permanenza all'aperto dei lavoratori, che risultano esposti in particolare alle ondate di calore. Il Gruppo ha identificato questo rischio, che può incidere sia sul benessere individuale che sul rischio di infortuni, e ha posto in essere le misure di mitigazione e informazione ai propri dipendenti. I fenomeni acuti quali ad esempio le precipitazioni intense e le "bombe d'acqua" possono comportare allagamenti negli impianti e/o la tracimazione delle vasche di contenimento poste a protezione di eventuali sversamenti, con rischio di potenziale inquinamento del suolo o dei corpi idrici posti nelle vicinanze. Per mitigare questo rischio il Gruppo ha modificato la capacità dei sistemi di contenimento nelle situazioni più critiche.

Rischi di transizione

Infine, il Gruppo è esposto ai rischi connessi alla transizione verso una economia a bassa intensità di carbonio che si esprime attraverso cambiamenti normativi, innovazione tecnologica, modifiche negli stili di consumo e delle aspettative degli stakeholder. Questi fattori, se non fossero tenuti in sufficiente considerazione nella definizione delle scelte strategiche del Gruppo, potrebbero determinare impatti economico-finanziari dovuti ad esempio al deprezzamento di asset industriali nonché a possibili ricadute reputazionali.

Le modifiche del quadro normativo dell'Emission Trading Scheme (EUAs) e l'eventuale inclusione nel meccanismo di attività oggi escluse potrebbero comportare impatti sfavorevoli per il Gruppo.

Le incertezze sui prezzi dei permessi di emissione di CO2 (EUAs) possono dare luogo a impatti, sfavorevoli o favorevoli, sulla redditività degli impianti di produzione di energia elettrica.

Per contribuire al processo di decarbonizzazione il Gruppo si è impegnato a ridurre le proprie emissioni di CO2: il Piano Industriale ha posto le basi per raggiungere l'azzeramento delle emissioni dirette e indirette (sia Scope 1 che Scope 2) generate dal Gruppo al 2040 ed ha rafforzato i business che possono contribuire alla transizione ecologica del Paese. Questo percorso virtuoso prevede il miglioramento del fattore emissivo di Gruppo al 2030 rispetto all'obiettivo approvato dalla Science Based Targets initiative - SBTi (226 gCO2/kWh nell'attuale Piano vs 230 gCO2/kWh certificati SBTi). L'attuazione del piano di decarbonizzazione e il conseguimento dei relativi obiettivi non potrà prescindere dalle scelte strategiche in campo energetico intraprese a livello governativo per gestire la crisi energetica indotta dal conflitto Russia-Ucraina.

Rischi operativi dovuti al possesso e alla gestione degli impianti di produzione elettrica, di cogenerazione, di trattamento e recupero dei rifiuti nonché delle reti e impianti di distribuzione

Il Gruppo gestisce siti produttivi, infrastrutture e servizi operativamente e tecnologicamente complessi (centrali elettriche, dighe, impianti di recupero e smaltimento rifiuti, centrali di cogenerazione, reti di distribuzione per elettricità, gas, calore, servizi di raccolta rifiuti e igiene urbana, servizio integrato di erogazione di acqua potabile, ecc.). Guasti meccanici e/o elettrici accidentali, cedimenti strutturali, incendi, attacchi terroristici, nonché agitazioni sindacali potrebbero determinare danni agli asset e, nei casi peggiori, compromettere la capacità produttiva del Gruppo, nonché la possibilità di garantire la continuità dei servizi erogati. A ciò si aggiunga, con specifico riferimento all'attuale contesto, la potenziale difficoltà nel reperimento di materiali e forniture nell'ottica della effettuazione delle attività di manutenzione ordinaria di impianti ed infrastrutture. Per far fronte a tale difficoltà viene attuata una gestione delle scorte di materiali e del parco fornitori volta a garantire la disponibilità delle forniture necessarie.

Tutti questi fattori possono determinare anche incrementi dei costi, danni a terze parti, così come penali imposte dalle autorità competenti.

Per mitigare questi rischi il Gruppo realizza strategie di gestione preventiva volte a ridurre le probabilità di accadimento delle cause e/o finalizzate ad attenuarne gli impatti. Inoltre, il Gruppo ha in essere investimenti volti a garantire il costante aggiornamento tecnologico e adeguati livelli manutentivi degli impianti, piani e procedure per la gestione delle emergenze nonché dispone di un Crisis Plan che prevede la istituzione di comitati interdisciplinari di gestione, organizzati sia a livello di Gruppo sia di Business Unit e tra loro coordinati.

Si rileva come non si siano riscontate, ad oggi, criticità nella erogazione dei servizi in collegamento al persistere dell'emergenza sanitaria.

Per coprire i rischi residuali, il Gruppo ha stipulato polizze assicurative a copertura dei danni diretti e indiretti che potrebbero manifestarsi. Nell'ambito del contratto assicurativo vengono condotti periodicamente sopralluoghi sugli impianti e raccomandati/verificati interventi di miglioramento della sicurezza degli asset e di loss prevention.

Rischi di information technology e di operational technology

Le attività del Gruppo A2A sono gestite attraverso sistemi informativi e reti sia IT (Information Technology) sia OT (Operational Technology) che supportano i principali processi aziendali, siano essi operativi, amministrativi o commerciali. In particolare, il Gruppo utilizza sistemi informatici per registrare, elaborare e sintetizzare informazioni finanziarie e risultati delle attività a fini di rendicontazione interna, nonché per ottemperare ai requisiti normativi, legali e fiscali. Inoltre, il Gruppo raccoglie e archivia, presso Data Center, dati sensibili, tra cui proprietà intellettuale, informazioni commerciali e informazioni personali di clienti, fornitori di servizi e dipendenti. Il funzionamento di questi sistemi e reti informatiche e tecnologiche, nonché la capacità di elaborazione e di conservazione di questi dati in modo sicuro, sono fondamentali per le attività del Gruppo.

L'aumento delle minacce alla sicurezza della infrastruttura informatica, anche per effetto dell'utilizzo di strumenti personali a seguito della remotizzazione del lavoro, e forme di criminalità informatica sempre più sofisticate, rappresentano un rischio per la sicurezza dei sistemi e delle reti del Gruppo e per la riservatezza, la disponibilità e l'integrità dei suoi dati. Una violazione della sicurezza potrebbe esporre il Gruppo, i propri clienti, i fornitori di servizi ed i dipendenti a rischi di uso improprio di informazioni o sistemi, compromissione ed uso fraudolento di informazioni riservate, perdita di risorse finanziarie, manipolazione e distruzione di dati nonché interruzioni operative. Tutti questi fattori potrebbero incidere negativamente sulla reputazione, sulla posizione competitiva, sulle attività e sui risultati del Gruppo; le violazioni della sicurezza dei sistemi informativi potrebbero anche comportare controversie, sanzioni pecuniarie e interdittive, nonché costi operativi e di altra natura.

Per mitigare questo rischio sono in atto nel Gruppo numerose azioni: delineazione di politiche e procedure interne, strumenti di segregazione degli accessi alle informazioni, adozione progressiva di misure finalizzate ad incrementare la sicurezza richiedendo fattori aggiuntivi per verificare l'utente (Multi Factor Authentication), specifiche policy relative all'utilizzo dei dispositivi mobili, valutazioni inerenti la vulnerabilità dei sistemi e degli applicativi, software specifici per la ricerca di malware, attività di formazione per aumentare la consapevolezza dei dipendenti, attività periodiche di IT Security risk assessment per identificare gli applicativi più critici, audit interni focalizzati sulla resilienza dei sistemi ed efficacia delle misure adottate. Inoltre, sono state attuate riorganizzazioni aziendali finalizzate, tra le altre cose, a garantire una gestione integrata ed olistica della sicurezza aziendale per tutti gli asset, sia fisici che digitali; continuo miglioramento del Security Operations Center al fine di aumentare l'efficacia del monitoraggio delle minacce, nonché interventi specifici per mitigare i rischi emergenti, anche a seguito del consistente utilizzo della modalità di lavoro da remoto. Si evidenzia infine che nel corso del 2022 la Società ha conseguito la certificazione ISO 27001 standard internazionale della sicurezza delle informazioni.

Le eventuali inadeguatezze, frammentazioni, indisponibilità e/o malfunzionamenti degli applicativi potrebbero compromettere la capacità del Gruppo di operare nei tempi e modi prestabiliti. Questi fattori potrebbero comportare una perdita di reputazione verso i clienti, nonché impatti economico finanziari. Per mitigare questo rischio sono in corso attività di rinnovamento e/o sostituzione delle piattaforme esistenti, ovvero piani di razionalizzazione dei sistemi applicativi in uso, in particolare per quanto concerne le piattaforme di Customer Relationship Management e di fatturazione a supporto delle attività commerciali. Le iniziative sopra elencate sono volte alla realizzazione di una progressiva de-obsolescenza dell'architettura informatica di Gruppo nell'ottica di

efficientare le attività operative nonché intensificare la robustezza dei dati trattati dalle minacce esterne.

Inoltre, sussiste il rischio di possibili interruzioni rilevanti e prolungate dei sistemi informativi e delle infrastrutture aziendali a seguito di potenziali eventi (naturali e non) che le colpiscano, con conseguenze, potenzialmente anche critiche, sulla capacità del Gruppo di mantenere la continuità di funzionamento dei propri sistemi. Per mitigare questo rischio, il Gruppo ha recentemente ultimato il proprio piano di Disaster Recovery (DR), che prevede un piano di ripristino degli applicativi più critici e relativi abilitanti entro specifiche tempistiche, ne prevede il back-up e la duplicazione dei dati. Il piano di DR può contare oggi sulla presenza di due Data Center, dotati di elevati livelli di sicurezza in termini di continuità del servizio ed è in corso l'attuazione di una cloud strategy di Gruppo per rendere maggiormente fruibili e resilienti i sistemi informativi aziendali.

Con riferimento al progetto di Business Continuity Plan sono stati individuati i processi critici sulla scorta delle evidenze della Business Impact Analysis ed è stato predisposto un Sistema di Gestione della Continuità Operativa – SGCO. Grazie anche alla presenza del Disaster Recovery Plan di cui sopra, la Società ha ottenuto la certificazione ISO 22301 (Gestione della continuità operativa) per A2A S.p.A.. Nei prossimi anni si provvederà all'estensione del perimetro di certificazione ad altre società controllate del Gruppo. Infine, si evidenzia la crescente attenzione ai possibili impatti dell'intelligenza artificiale sui business del Gruppo; entro la fine del 2023 è prevista una prima regolamentazione della materia con l'emissione dell'AI Act (Artificial Intelligence Act) che imporrà una

serie di obblighi e vincoli in capo alle società che fanno uso di intelligenza artificiale nei loro sistemi informativi. Il Gruppo A2A ha già effettuato una prima attività di mappatura degli applicativi AI per classe di rischio, ed inoltre sono state programmate azioni mitigatrici di natura organizzativa e procedurale mirate alla piena conformità del Gruppo all'intero impianto normativo.

Rischi di salute e sicurezza

Il manifestarsi di tali rischi può avvenire sia in caso di accadimento incidenti o di infortuni gravi o gravissimi che interessino i dipendenti (nonché i lavoratori delle ditte appaltatrici e/o i terzi) sia in caso del manifestarsi di malattie professionali. Tali rischi sono connessi alle attività del Gruppo quali, ad esempio, quelle legate ai servizi operativi sul territorio ed allo svolgimento dei processi di esercizio e manutenzione presso gli impianti.

Il manifestarsi di tali rischi può comportare perdita di reputazione, nonché procedimenti penali, civili e/o amministrativi per violazioni alla normativa, e/o sanzioni, costi per risarcimenti e/o aumento dei premi assicurativi nonché, nei casi peggiori, interruzione dell'operatività degli impianti, con conseguenti impatti economico-finanziari negativi per il Gruppo.

10 Rischi e incertezze

10.1 Rischi e incertezze Per mitigare questi rischi il Gruppo ha istituito strutture organizzative dedicate alla gestione degli aspetti di Salute e Sicurezza presso la capogruppo nonché presso le Business Units, le singole Società ed i principali impianti. Inoltre, il Gruppo mantiene attivi i Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza certificati secondo lo standard ISO 45001, per la capogruppo A2A e per la maggior parte delle Società controllate. Le principali società del gruppo che operano nel settore della raccolta e igiene urbana e che sono particolarmente esposte al rischio di incidenti stradali sono certificate secondo lo standard ISO 39001 sulla sicurezza stradale. Oltre ai piani di formazione obbligatoria specifica per ogni ruolo e incarico aziendale, sono stati attuati ed estesi progressivamente, anche a tutte le Business Units, programmi di formazione "Leadership in Health and Safety – LiHS", che prevedono, a tutti i livelli, un coinvolgimento emozionale sul tema della sicurezza e la diffusione della cultura della sicurezza tramite persone leader individuate all'interno delle aree operative.

In relazione alla pandemia COVID-19, stante l'attuale quadro normativo il Gruppo adotta le prescrizioni e i protocolli previsti dalle vigenti normative e le linee guida emanate dagli enti competenti e favorisce il lavoro da remoto.

Rischi ambientali

Il manifestarsi di tali rischi può avvenire come conseguenza sia di incidentalità nei processi produttivi sia di particolari caratteristiche del business svolto dal Gruppo che può portare a reazioni da parte dell'opinione pubblica circa presunte ricadute sull'ambiente e/o sulla salute delle popolazioni residenti. Tali rischi sono connessi, ad esempio, allo smaltimento dei residui di produzione, alle emissioni conseguenti ai processi produttivi, alla gestione delle attività di raccolta, stoccaggio, trattamento e smaltimento rifiuti, alla depurazione delle acque, alla gestione delle attività di svuotamento e manutenzione degli invasi di raccolta delle risorse idriche destinate alla produzione di energia elettrica, ecc.. Tutti questi fattori possono potenzialmente comportare perdita di reputazione, procedimenti penali, civili e amministrativi, sanzioni, costi di risanamento e ripristino ambientale nonché, nei casi peggiori, interruzione dell'operatività degli impianti con conseguenti impatti economico-finanziari negativi per il Gruppo.

Si segnala inoltre che l'eventuale emanazione di modifiche al corpo normativo esistente potrebbe comportare costi ed investimenti per garantire il rispetto delle nuove prescrizioni nonché impatti operativi e/o di redditività su alcune attività industriali.

Per mitigare questi rischi il Gruppo, oltre a realizzare sistemi tecnici e tecnologici di prevenzione e riduzione dell'inquinamento presso le varie realtà industriali in ottemperanza alle normative di settore ed in accordo alle migliori tecniche disponibili, ha istituito strutture organizzative dedicate alla gestione degli aspetti di Ambiente presso la capogruppo nonché presso le Business Units, le singole società e i principali impianti. Il Gruppo, inoltre, mantiene attivi i Sistemi di Gestione Ambientale certificati secondo lo standard ISO 14001 per la capogruppo A2A e per le principali Società. Per alcuni siti sono anche in essere le registrazioni secondo il regolamento europeo EMAS.

Con specifico riferimento alla gestione delle discariche del Gruppo anche in gestione post-operativa si evidenzia come vengano regolarmente effettuate attività di monitoraggio dei valori degli inquinanti in falda ed invio delle relazioni riepilogative agli enti di riferimento, frequenti sono i controlli svolti da ARPA nonché l'esecuzione di audit interni e da parte di certificatori esterni per il mantenimento, tra le altre, della aderenza alla norma UNI EN ISO 14001.

A copertura del rischio ambientale residuale, il Gruppo A2A ha stipulato un'assicurazione contro i danni da inquinamento, sia di tipo accidentale sia graduale cioè sia per eventi originati da un fatto improvviso ed imprevedibile sia in caso di danno ambientale connaturato con l'esercizio continuativo delle attività.

Il Gruppo è inoltre attivo nel monitoraggio della normativa in itinere (in particolare è stato istituito un Gruppo di lavoro per il monitoraggio dei provvedimenti normativi afferenti al Green Deal europeo) nonché presente sui tavoli tecnici indetti dalle associazioni con lo scopo di evidenziare le eventuali criticità legate all'evoluzione normativa.

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Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

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Relazione della Società di Revisione

12 Relazione della Società di Revisione

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti della A2A S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni dei conti di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note illustrative della A2A S.p.A. e controllate (Gruppo A2A) al 30 giugno 2023. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo A2A al 30 giugno 2023 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Milano, 2 agosto 2023

EY S.p.A. Enrico Lenzi (Revisore Legale)

EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.575.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

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