Annual Report • Mar 29, 2024
Annual Report
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Sede legale: VIA BERLINO 39 VERDELLINO (BG) Iscritta al Registro Imprese di BERGAMO C.F. e numero iscrizione: 09320600969 Iscritta al R.E.A. di BERGAMO n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto € 22.770.445,02 Interamente versato Partita IVA: 09320600969

Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2024
| Cariche sociali | pagina | 3 |
|---|---|---|
| Relazione sulla Gestione | " | 5 |
| Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 | " | 37 |
| Attestazione del Dirigente Preposto | " | 99 |
| Relazione della Società Revisione e del Collegio Sindacale | " | 100 |
Presidente e Amministratore delegato
Marco Francesco Eigenmann
Giorgio Ferraris
Laura Soifer
Luca Manzoni
Mario Tagliaferri
EY S.p.A.
Pietro Bassani
Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2021 ai sensi dell'art. 27-bis dello Statuto.
Ada Imperadore
Susanna Pedretti
Cristiana Renna
Paolo Villa
Susanna Pedretti
Ada Imperadore
Susanna Pedretti
Ada Imperadore
Susanna Pedretti
Ada Imperadore
Chiara Medioli
Giorgio Ferraris
| Premessa 7 | |
|---|---|
| Informativa sulle Società del Gruppo7 | |
| Andamento del mercato di riferimento12 | |
| Fatti di particolare rilievo14 | |
| Andamento economico generale15 | |
| Andamento della gestione 16 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione 17 | |
| Andamento quotazione titolo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A18 | |
| Situazione patrimoniale e finanziaria19 | |
| Situazione economica 21 | |
| Conto Economico 22 | |
| Indicatori Alternativi di Performance25 | |
| Principali rischi e incertezze a cui è esposto il Gruppo 26 | |
| Principali indicatori non finanziari 31 | |
| Informativa sull'ambiente 31 | |
| Valutazione dei rischi di lavoro 31 | |
| Informazioni sulla gestione del personale32 | |
| Attività di ricerca e sviluppo 33 | |
| Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo delle controllanti 33 | |
| Rapporti con parti correlate 33 | |
| Programma di acquisto di Azioni proprie33 | |
| Azioni/quote della società controllante 34 | |
| Uso di strumenti finanziari rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell'esercizio | |
| 34 Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio34 |
|
| Protezione dati personali - Privacy 35 | |
| Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 35 |
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".
Il 19 gennaio 2021, Fine Foods ha acquisito il 100% delle quote di Pharmatek PMC S.r.l., società non quotata con sede a Cremosano (CR) specializzata nella produzione di cosmetici, presidi medico chirurgici e dispositivi medici.
In data 8 ottobre 2021, Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ha acquisito il 73% delle azioni di Euro Cosmetic S.p.A, società specializzata nello sviluppo e nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici con sede a Trenzano (BS), lanciando l'OPA totalitaria, finalizzata in data 28 dicembre 2021, che ha portato al delisting del titolo ed all'acquisizione del 100% delle azioni di Euro Cosmetic S.p.A.
Il 27 dicembre 2022 è stato stipulato l'atto di fusione di Pharmatek PMC S.r.l. in Euro Cosmetic S.p.A.; la fusione ha prodotto i suoi effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° gennaio 2023.
Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2023 include la Capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A e la controllata Euro Cosmetic S.p.A..
Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. (nel seguito anche "Fine Foods" e/o la "Società"), registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG). La Società, quotata al segmento STAR dell'MTA di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente. Sviluppa e produce in conto terzi prodotti per l'industria farmaceutica e nutraceutica; il Gruppo Fine Foods, con l'acquisizione di Euro Cosmetic e di Pharmatek-PMC (ora fusa per incorporazione in Euro Cosmetic), è ora attivo anche nell'industria cosmetica.
Fondata nel 1984 dalla sinergia tra due mondi, farmaceutico e nutraceutico, fa del suo principale obiettivo la ricerca della qualità e dell'innovazione per conto del cliente. Con 252 milioni di euro di ricavi nel 2023 e l'11,1% di CAGR negli ultimi 10 anni, si presenta come una realtà in crescita e orientata al futuro. La sostenibilità del proprio modello di business e un approccio olistico ai temi ESG, saranno, insieme all'innovazione di prodotto, i driver che permetteranno di sviluppare al massimo il potenziale intrinseco del Gruppo.
In particolare, Fine Foods sviluppa e produce per conto di imprese farmaceutiche e nutraceutiche farmaci, integratori alimentari e altri prodotti nutraceutici e in via residuale dispositivi medici, in forme di polveri, granulati solubili, effervescenti e masticabili, compresse filmate e compresse effervescenti e capsule di gelatina dura, e in varie tipologie di confezionamento: buste, stick, pilloliere, barattoli, blister, tubetti e strips. La circostanza di operare sia nel settore farmaceutico sia nel settore nutraceutico consente di beneficiare di sinergie in termini commerciali ed in termini di sfruttamento del know-how e delle tecnologie elaborate in entrambi i settori.

La produzione di farmaci è effettuata presso lo stabilimento di Brembate di proprietà dell'Azienda, dotato di un'area complessiva pari a 26.100 m2. Nel periodo 2016-2019 sono stati effettuati investimenti nel suddetto stabilimento per un importo pari ad Euro 15,2 milioni e le attività di espansione si sono completate nell'esercizio 2019; nel corso dell'esercizio 2020 è stato effettuato un ulteriore ampliamento per un importo pari ad Euro 3,8 milioni portando il totale metri quadri coperti calpestabili a 14.200 m2. Lo Stabilimento farmaceutico di Brembate dispone di autorizzazione alla produzione di farmaci e di certificazione GMP europea, entrambe rilasciate dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nonché dell'autorizzazione in materia di sicurezza sul lavoro e ambientale. A partire dal 2023 è stato poi avviato un nuovo programma d'investimento nel sito al fine di aumentarne ulteriormente la capacità produttiva a seguito di accordi pluriennali sottoscritti.
Le immagini che seguono rappresentano dall'alto lo stabilimento di Brembate.



La produzione di nutraceutici, invece, è svolta presso lo stabilimento di Zingonia, Verdellino, di proprietà dell'Azienda, su un'area complessiva di circa 45.600 m2. Nel periodo 2016-2019 sono stati effettuati investimenti nel suddetto stabilimento per un importo pari ad Euro 19,7 milioni e le attività di espansione si sono completate nel 2019. A tal riguardo si segnala che, in relazione alla produzione di prodotti nutraceutici, lo stabilimento di Zingonia - Verdellino, produce in conformità con la normativa HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) e nel rispetto delle GMP (Good Manufacturing Practices) applicabili agli integratori alimentari. L'Azienda ha ottenuto l'autorizzazione da parte del Ministero della Salute ed è costantemente sottoposta alla sorveglianza dell'Autorità Sanitaria Locale (ATS). Possiede idonee certificazioni relative alla sicurezza ambientale, alimentare, dei lavoratori nonché per la produzione dei dispositivi medici; ha superato inoltre con esito positivo un'ispezione da parte della Food Drug Administration, autorità statunitense, nel 2017. Lo stabilimento di Zingonia - Verdellino ha una superficie totale coperta di proprietà dell'azienda di circa 28.800 m2, comprensiva di una recente espansione di circa 12.900 m2 di superficie coperta con un incremento pari a circa l'80% della superficie preesistente.
Le immagini che seguono rappresentano dall'alto lo stabilimento di Zingonia.



Fine Foods N.T.M. S.p.A. possiede una serie di certificazioni:
Stabilimento di Verdellino-Zingonia:
Si segnala inoltre che Fine Foods NTM S.p.A. adotta un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 "disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica" che ha introdotto nel sistema normativo italiano il concetto di responsabilità amministrativa per le persone giuridiche conseguente alla commissione di un fatto illecito penalmente rilevante (reato). Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza delle regole e dei principi contenuti in tale Modello è affidato ad un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. Nel corso del 2021 si è reso necessario un aggiornamento del modello a seguito dell'introduzione dei nuovi reati tributari di cui all'art. 25 quinquiesdecies e di contrabbando di cui all'art. 25 sexiesdecies all'interno del del D. Lgs. 231/2001. L'attività di aggiornamento ha riguardato l'inserimento di specifiche attività di presidio del rischio in relazione ai reati di cui agli articoli precedenti, oltre che una revisione del risk assessment già esistente.
A partire da luglio 2023, ai sensi del D.lgs. n. 24/2023, Fine Foods NTM S.p.A. si impegna a rispettare e garantire l'anonimato di chi segnala violazioni o illeciti riscontrati all'interno del contesto aziendale attraverso la gestione delle suddette segnalazioni per mezzo di un canale esterno: La Piattaforma Teseo Whistleblowing ERM.
La controllata Euro Cosmetic svolge la propria attività nel settore della produzione e del commercio, della ricerca e sviluppo, di prodotti cosmetici quali a titolo esemplificativo e non limitativo detergenti liquidi per l'igiene della persona, emulsioni per la cura della pelle, igiene orale, deodoranti e profumeria alcolica a marchio proprio e di terzi.
Il Sistema di Gestione della Qualità all'interno di Euro Cosmetic è certificato in accordo con i seguenti schemi:
la conformità ai requisiti IFS HCP;
la conformità ai requisiti COSMOS Natural & Organic;

L'immagine che segue rappresenta alcuni dei prodotti del gruppo (BU Food, BU Pharma e BU Cosmetica):

Il Gruppo Fine Foods non detiene alcun diritto brevettuale sul prodotto, che rimane nella proprietà del cliente e non ha marchi propri. Il Gruppo detiene tuttavia rapporti con circa 130 clienti altamente fidelizzati, tra i quali importanti imprese farmaceutiche, nutraceutiche e cosmetiche italiane e multinazionali come Amway, Alfasigma, Angelini, Aurobindo, Bolton, Chiesi, Colgate, Coop, DOC, Dompè, EG-Stada, Equilibra, GFL, Giuliani, Herbalife, IBSA, Krka, Menarini, Mirato, Novartis, Paglieri, Pharmanutra, Recordati, Sanofi, Teva, Uriach, Vemedia, Viatris, Zentiva.
Fine Foods è uno dei player del mercato nutraceutico europeo e, all'interno di esso, è focalizzato principalmente nella produzione in conto terzi di integratori alimentari. Il mercato nutraceutico è pertanto il principale mercato di riferimento del Gruppo, dove è stato registrato il 60,5% dei ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023
Il grafico seguente riporta i dati inerenti il mercato degli integratori alimentari nel periodo 2019-2027, in termini di valore, in Europa.

Source: Euromonitor International, Industrial, Pharmaceuticals 2022, data in Production MSP; Consumer Health 2024, Health and Wellness 2023, Beauty and Personal Care 2023, data in Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices; Cosmetics as per aggregation of Euromonitor's Bath and Shower, Deodorants, Hair Care, Skin Care, Fragrances and Sun Care; Biocides as per aggregation of Euromonitor's Oral Care, Dermatologicals, Adult Mouth Care
All'interno di tale mercato il segmento cui si rivolge il Gruppo è quello degli integratori alimentari (Dietary Supplements) in Europa. Il valore atteso del segmento è previsto in crescita da circa 18,2 € mld nel 2023 a circa 22,5 € mld nel 2027, con un CAGR '23-'27 pari al 5,3%. Al 31 dicembre 2023 i ricavi da contratti con i clienti complessivi registrati generati dalla Business Unit Nutraceutica del Gruppo sono pari a 152.432.303, in crescita rispetto ai 117.813.880 Euro del 31 dicembre 2022.
Il secondo mercato di riferimento del Gruppo, dove è stato registrato il 27,0% dei ricavi da contratti con clienti nel 2023, è il mercato Farmaceutico. Al 31 dicembre 2023 la Società ha registrato nella Business Unit Pharma ricavi per Euro 67.932.316, dato in crescita rispetto ai 54.712.778 Euro alla chiusura dello stesso periodo dell'anno precedente.
Il seguente grafico riporta l'andamento di tale mercato e le previsioni relative al valore della produzione farmaceutica in Europa. Nel periodo preso in considerazione si registra un CAGR '23-'27 pari al 5,4 %.

Source: Euromonitor International, Industrial, Pharmaceuticals 2022, data in Production MSP; Consumer Health 2024, Health and Wellness 2023, Beauty and Personal Care 2023, data in Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices; Cosmetics as per aggregation of Euromonitor's Bath and Shower, Deodorants, Hair Care, Skin Care, Fragrances and Sun Care; Biocides as per aggregation of Euromonitor's Oral Care, Dermatologicals, Adult Mouth Care
Il mercato farmaceutico è contraddistinto da una notevole stabilità e fedeltà dei clienti nei confronti dei propri fornitori. Le crescite previste sono riflesse in quelle dei CDMO che producono medicinali per conto delle aziende farmaceutiche (i.e. Fine Foods). La domanda attesa di prodotti farmaceutici è stabilmente in crescita a seguito dell'aumento dell'età media della popolazione mondiale e dell'aumento degli standard di salute adottati, soprattutto nei paesi sviluppati.
Per quanto riguarda la composizione del mercato farmaceutico, il segmento cui si rivolge l'Emittente è quello del CDMO Farmaceutico, che nel 2021 in Europa ha rilevato la seguente composizione:

Source: Prometeia – Farmindustria 2023 on 2021 data
Il terzo mercato di riferimento del Gruppo è quello in cui opera la controllata Eurocosmetic, dove è stato registrato il 12,5% dei ricavi da contratti con clienti nel 2023, pari ad Euro 31.447.173.
Tali dati aggregano i valori delle seguente categorie: "Cosmetica" si riferisce all'aggregazione delle categorie di Euromonitor "Bath and Shower", "Deodorants", "Hair Care" e "Skin Care". "Biocidi" si riferisce all'aggregazione delle categorie di Euromonitor "Oral Care", "Dermatologicals", "Surface Care" e "Adult Mouth Care".
Il seguente grafico riporta l'andamento e le previsioni relative a tale mercato, in termini di valore, in Europa. Si prevede che il mercato europeo dei cosmetici e dei biocidi acceleri la crescita nei prossimi anni. Nel periodo preso in considerazione si registra un CAGR '23- '27 del 4,5%.

Source: Euromonitor International, Industrial, Pharmaceuticals 2022, data in Production MSP; Consumer Health 2024, Health and Wellness 2023, Beauty and Personal Care 2023, data in Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices; Cosmetics as per aggregation of Euromonitor's Bath and Shower, Deodorants, Hair Care, Skin Care, Fragrances and Sun Care; Biocides as per aggregation of Euromonitor's Oral Care, Dermatologicals, Adult Mouth Care
Dalle analisi sopra riportate si evidenzia come Fine Foods sia sovraperformante rispetto al mercato e ai suoi competitors. I mercati di riferimento mostrano una crescita elevata e costante nonché resilienza durante le recessioni. Nonostante ciò, Fine Foods ha notevolmente superato i suoi mercati finali di riferimento nell'ultimo decennio, con vendite nel 2023 pari a 2,9 volte il livello raggiunto nel 2013.

Sources: Euromonitor International, Industrial, Pharmaceuticals, 2022 Edition Production MSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices. Consumer Health, 2023 Edition, Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices. Cosmetics as per aggregation of Euromonitor's Bath and Shower, Deodorants, Hair Care, Skin Care, Fragrances and Sun Care; Biocides as per aggregation of Euromonitor's Oral Care, Dermatologicals, Adult Mouth Care, 2023 Edition, Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices.
Nel mese di gennaio 2019 la Società aveva conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che includeva strumenti finanziari e liquidità.
Già nel corso del primo semestre 2023, Fine Foods aveva sostanzialmente chiuso il portafoglio di investimento, prelevando 64,0 milioni di Euro da tale gestione patrimoniale. Al 31 dicembre 2023 era ancora presente nel portafoglio un unico titolo, avente valore di mercato pari a 98 migliaia di Euro. Si segnala che Fine Foods ha chiuso definitivamente la posizione nel mese di febbraio 2024 e che la gestione del suddetto portafoglio, dalla data di accensione alla sua estinzione, è stata complessivamente positiva per Euro 5,7 milioni. Per maggiori dettagli, si rimanda alle Note esplicative.
In data 25 febbraio 2022 Intesa Sanpaolo e Fine Foods avevano concluso un'operazione di finanziamento della durata di sette anni per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo.
A fronte della chiusura del portafoglio titoli menzionata in precedenza, la Società, in data 12 ottobre 2023, ha rimborsato anticipatamente Euro 20 milioni del finanziamento, la cui esposizione complessiva al 31 dicembre 2023 ammonta a 44,5 milioni di Euro.
Il finanziamento prevede dei covenants finanziari, da calcolarsi semestralmente, sulla base dei seguenti indicatori sul bilancio consolidato del Gruppo:
➢ EBITDA / Oneri finanziari
Con riferimento alla data di rilevazione del 31 dicembre 2023, il parametro finanziario EBITDA/Oneri Finanziari, calcolato come previsto contrattualmente, eccedeva il limite previsto.
In data 12 marzo 2024 la controparte bancaria ha dato il suo consenso ad includere nel computo del ratio anche i proventi derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie, principalmente relative all'estinzione del portafoglio titoli citato in precedenza. Con questa metodologia di calcolo il covenant risulta rispettato.
Il finanziamento a medio e lungo termine è stato conseguentemente riclassificato a breve termine al 31 dicembre 2023 in applicazione al principio contabile IAS 1.74 che prevede ciò quando non viene rispettata una clausola di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data di chiusura o prima della data di chiusura dell'esercizio. Il mancato rispetto della predetta clausola determina che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, in quanto viene meno il diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data, anche se il finanziatore abbia concordato dopo la data di chiusura dell'esercizio di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione; per maggiori dettagli si rimanda alle Note esplicative.
A partire dalla prossima relazione trimestrale al 31 marzo 2024, la classificazione del finanziamento bancario verrà ripristinata secondo il piano di ammortamento originariamente previsto. Si segnala che, in base al business plan 2024-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2024, la Società rispetterà i covenants in tutte le rilevazioni future.
Nel corso del periodo le operations delle società del gruppo operanti all'interno del business della cosmetica sono state oggetto di importante riorganizzazione che ha comportato, tra l'altro, la fusione per incorporazione di Pharmatek in Euro Cosmetic, la cui efficacia decorre a partire dal 1 gennaio 2023. In tale contesto, le attività produttive e di direzione sono state concentrate nella sede di Terenzano e sono state chiuse le unità produttive di Cremosano, i cui contratti di locazione, per i quali è stata già data formale disdetta, sono stati terminati nella seconda metà dell'esercizio in corso. Si è inoltre provveduto alla dismissione integrale del business delle sigarette elettroniche (E-CIG) ed alla razionalizzazione del portafoglio prodotti PMC.
Dopo un inizio del 2023 al di sopra delle aspettative per il contesto macroeconomico globale, sostenuto dalla riduzione dei prezzi dell'energia, dalla riapertura della Cina e da una domanda privata per beni e servizi ancora resiliente, lo scenario economico globale si è gradualmente indebolito per il diffuso clima di incertezza circa i possibili rischi inflattivi legati alla prosecuzione del conflitto in Ucraina ed all'inizio della guerra in Medioriente tra Israele e Palestina, nonché alle conseguenti tensioni nel Mar Rosso. L'impatto di una politica monetaria più rigorosa da parte delle Banche Centrali, volta a contenere l'inflazione, è diventato sempre più visibile, la fiducia delle imprese e dei consumatori si è abbassata e il rimbalzo in Cina è diminuito. La persistenza prolungata dell'inflazione guidata dalla componente di fondo (che esclude le componenti più volatili come i beni energetici e alimentari) ha inoltre continuato a logorare i redditi reali e a prolungare le aspettative di una politica monetaria restrittiva per i prossimi trimestri.
Tutto ciò ha avuto effetti negativi sulla crescita dell'economia mondiale che, seppur positiva, è stata più contenuta di quanto ci si aspettava inizialmente. Secondo il Fondo Monetario Internazionale la crescita del PIL mondiale per il 2023 è stata del 3,1%, inferiore rispetto alla crescita media del 3,8% a cui abbiamo assistito nel ventennio pre-pandemia (2000-2019).
Per quanto riguarda l'Eurozona, la crescita è stata dello 0,4% nel 2023 e le stime indicano una crescita dello 0,9% nel 2024. A fronte di una prolungata inflazione di fondo oltre le aspettative, durante l'anno la Banca Centrale Europa ha innalzato rapidamente i propri tassi di interesse di riferimento, con impatti che hanno colpito severamente il comparto industriale e, in maniera più ritardata, i consumi privati.
Anche la crescita economica dell'Italia ha iniziato a rallentare nella seconda parte del 2023, fermando il rimbalzo post-pandemia che aveva portato la crescita al 7,0% nel 2021 e al 3,7% nel 2022. Nel complesso, il PIL è cresciuto dello 0,7% nel 2023 e si stima la medesima crescita per il 2024. La prolungata politica monetaria ha difatti esacerbato la domanda interna, soprattutto gli investimenti privati. In aggiunta, le prolungate pressioni inflattive guidate dalla componente di fondo e dai rialzi dei prezzi energetici degli ultimi mesi continuano ad agire da freno sul ritmo di crescita dell'attività economica.
| Indicatori economici dell'esercizio (In migliaia di Euro) | 31.12.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Ricavi | 251.812 | 206.853 |
| EBITDA | 22.269 | 15.409 |
| Risultato operativo (EBIT) | 1.066 | (1.011) |
| Utile (Perdita) dell'esercizio | (3.522) | (9.501) |
La tabella di cui sopra fornisce una prima indicazione di massima sull'andamento economico del Gruppo al 31 dicembre 2023:
in sintesi, i ricavi si incrementano rispetto all'esercizio precedente sino a toccare quota Euro 251.811.791 (+21,7%), quasi raddoppiando il trend storico di crescita del Gruppo Fine Foods.
I ricavi della Business Unit Food si attestano a Euro 152.432.303 al 31 dicembre 2023, rispetto ai 117.813.880 dell'anno precedente, con un incremento del 29,4%.
La Business Unit Pharma aumenta il fatturato arrivando a registrare ricavi per 67.932.316 Euro al 31 dicembre 2023 e una crescita del 24,2% rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente pari a Euro 54.712.778.
L'apporto nel 2023 della Business Unit Cosmetica è pari ad Euro 31.447.173, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, chiuso a 34.325.917 Euro.
Il risultato operativo lordo o EBITDA è pari ad Euro 22.269.447 al 31 dicembre 2023 contro gli Euro 15.409.006 alla data di chiusura dell'esercizio precedente, registrando una crescita del 44,5%. L'EBITDA margin passa dal 7,4% al 31 dicembre 2022 all'8,8% alla data di chiusura dell'esercizio 2023. L'EBITDA 2023 del Gruppo risulta penalizzato dal risultato della BU Cosmetica, che, per gli effetti una tantum di cui si darà evidenza nel seguito, chiude con un EBITDA negativo di Euro 1,8 milioni. Il risultato del 2022 risultava, invece, influenzato negativamente dalla situazione economica generale, che aveva generato inefficienze nella catena di produzione (in primis relative al reperimento e all'aumento del prezzo delle materie prime) e un significativo aumento dei costi di energia: questi ultimi, infatti, nel 2022 sono stati pari a Euro 6,5 milioni, con un'incidenza sui ricavi pari al 3,1% mentre nel 2023 risultano pari a Euro 4,2 milioni, con un'incidenza sui ricavi pari all' 1,7%.
Il risultato operativo o EBIT (positivo per Euro 1.066.005 al 31 dicembre 2023 e negativo per Euro 1.011.413 al 31 dicembre 2022) mostra un forte miglioramento rispetto al risultato conseguito nell'esercizio precedente, nonostante la svalutazione dell'avviamento della Business Unit Cosmetica (già iscritto nel bilancio semestrale al 30 giugno 2023) per Euro 4,4 milioni e il costo straordinario di Euro 675 migliaia a fronte della demolizione di un fabbricato sito presso Brembate.
La gestione finanziaria del 2023 genera costi per complessivi Euro 2,9 milioni, mentre nel 2022 il risultato era negativo per complessivi Euro 13,2 milioni. In particolare:
Infine, nel 2023 le imposte mostrano segno di costo per Euro 1,7 milioni, mentre nel 2022 riportavano segno di ricavo per 4,7 milioni: tale effetto è generato principalmente dalla capogruppo Fine Foods, la quale, nell'esercizio appena concluso, ha una base imponibile positiva, per cui ha utilizzato parte delle imposte differite attive accantonate nel periodo precedente generando quindi un onere nel proprio conto economico. Alla fine del periodo precedente invece la gestione fiscale della Capogruppo aveva generato un beneficio in larga parte attribuibile all'iscrizione delle differite attive sulla perdita fiscale.
I ricavi 2023 della capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ammontano ad Euro 220.364.619, contro gli Euro 172.526.658 dell'esercizio precedente e registrano un aumento del 27,7%.
Il fatturato della Società nel settore Food, che rappresenta circa il 69,1% del fatturato complessivo, ha registrato un incremento del 29,4%, passando da Euro 117.813.880 al 31 dicembre 2022 a Euro 152.432.303 alla data di chiusura dell'esercizio corrente.
Il settore Pharma registra una crescita nel 2023 toccando quota Euro 67.932.316 con un incremento percentuale del 24,2% circa rispetto al 2022 (Euro 54.712.778).
Il risultato operativo lordo o EBITDA, pari a 24.049.607 al 31.12.2023 (14.127.635 al 31.12.2022) ha subito un forte miglioramento (+70%), sia grazie all'aumento del fatturato conseguito nel 2023 che alla riduzione di alcuni costi, come l'energia, che avevano subito delle crescite notevoli nel 2022. L'EBITDA Margin passa dall'8% del 2022 all'11% del 2023, riportando la marginalità a valori vicini ai trend storici.
Anche il risultato operativo o EBIT segue il trend dell'EBITDA e mostra un incremento rispetto all'anno precedente, attestandosi a Euro 10.250.411 al 31 dicembre 2023 contro Euro 1.454.684 al 31 dicembre 2022.
La gestione finanziaria del 2023 genera costi per complessivi Euro 2,1 milioni, mentre nel 2022 il risultato era negativo per complessivi Euro 12,9 milioni. In particolare:
Si segnala che, al 1 gennaio 2023, ha avuto effetto la fusione per incorporazione di Pharmatek PMC S.r.l. in Euro Cosmetic e che lo stabilimento di Cremosano è stato definitivamente chiuso e la produzione trasferita a Trenzano. Il bilancio al 31 dicembre 2023 è quindi il primo bilancio di esercizio post fusione. Si precisa che tale business combination, configurandosi come business combination under common control, non genera alcun effetto sul bilancio consolidato del gruppo.
I ricavi 2023 della BU Cosmetica si attestano a Euro 31.447.173 Euro, contro gli Euro 34.325.917 registrati alla data di chiusura dell'esercizio precedente. L'EBITDA dell'esercizio, fortemente influenzato dalla ristrutturazione e riorganizzazione post fusione di cui si forniranno dettagli nel seguito, risulta negativo (1.780.160 Euro contro il risultato positivo conseguito nell'esercizio precedente, pari a Euro 1.281.371). Anche l'EBIT mostra segno negativo, attestandosi a Euro 4.784.405 al 31 dicembre 2023 (EBIT negativo al 31 dicembre 2022 per Euro 2.466.097). La BU Cosmetica registra, quindi, una perdita di periodo nel 2023 pari a Euro 5.340.495 (perdita complessiva di Euro 1.917.001 al 31 dicembre 2022).
Nonostante il rallentamento che si protrae dallo scorso anno, gli scenari più aggiornati dei maggiori previsori riportano un quadro globale per il 2024 nel complesso positivo, sebbene le stime di crescita siano ancora divergenti. L'atterraggio dipenderà dal grado di tenuta dell'economia statunitense, dal contributo della Cina e dalla forza di ripresa dell'Eurozona soprattutto nella seconda metà dell'anno. Anche l'andamento dell'Italia dovrebbe diventare più vivace dopo l'inverno. Lo scenario di tenuta è determinato dai sempre più convincenti segnali di soft landing negli USA. Altro fattore di influenza favorevole sul quadro economico mondiale è il generale calo dell'inflazione, che sul finire dello scorso anno è tornata in linea con le medie storiche sia in Europa che negli USA. In particolare, la debolezza della domanda e gli alti stoccaggi di gas (sui massimi storici in Europa) tengono bassi i prezzi dei beni energetici, sebbene permangano alcuni rischi di rialzo, l'ultimo dei quali rappresentato dall'attuale situazione in Medio Oriente, dove il protrarsi della crisi potrebbe generare pressioni sul lato dell'offerta. Inoltre, gli indicatori globali di fiducia rimangono nel complesso deboli ma registrano un andamento incoraggiante nei servizi, che stanno gradualmente riprendendo forza.
In questo contesto, e con un mercato di riferimento che è in generale in crescita a volumi, il Gruppo intende incrementare quote di mercato e continuerà, pertanto, a sviluppare il business lungo le tre direttrici principali - Food, Pharma e Cosmetica - attraverso il potenziamento dell'attività nelle singole BU. Fine Foods rimane attenta, inoltre, a cogliere eventuali opportunità di crescita anche per linee esterne.
Con riferimento alla BU Food, l'incremento del fatturato registrato nell'esercizio 2023 conferma l'efficacia delle azioni commerciali intraprese - dove, alla qualità e innovazione dei prodotti, si affianca lo sviluppo di servizi a supporto dei clienti - e permette di prevedere un outlook ampiamente positivo anche per il 2024. Inoltre, il Gruppo sta predisponendo l'ampliamento della capacità produttiva con l'espansione dell'attuale stabilimento che porterà esiti favorevoli sulla top line nel quinquennio 2024-2028.
La BU Pharma nel 2024 continuerà a esprimere la propria capacità di crescita a fronte di importanti accordi pluriennali, già sottoscritti con significativi clienti internazionali. A tal fine, i lavori per la realizzazione del nuovo sito produttivo, iniziati a fine 2023, si concluderanno nel 2025 e lo stesso inizierà a generare ricavi a partire dal 2026.
Con riferimento alla BU Cosmetica, a seguito delle attività di organizzazione, integrazione e ottimizzazione dei processi e degli investimenti sostenuti per l'adeguamento dello stabilimento produttivo di Trenzano nel corso del 2023, si ritiene che, grazie ad una maggiore efficienza e a un'aumentata capacità di far fronte alle richieste della clientela, già nel 2024 si possa registrare un'inversione di tendenza e, quindi, mostrare una crescita a livello di top line e di marginalità, contribuendo positivamente ai risultati di Gruppo.
Il management è ragionevolmente certo di proseguire, a livello di Gruppo, con gli storici trend di crescita dei ricavi e con il miglioramento della marginalità.
Parallelamente agli obiettivi economici finanziari, in Fine Foods, i temi ESG sono sempre più integrati nei diversi processi aziendali, fino al dipartimento di Ricerca e Sviluppo, impegnato nella proposta di soluzioni che vadano verso una riduzione dell'impatto ambientale di prodotto. Il Gruppo intende proseguire il proprio programma di sostenibilità anche per gli esercizi futuri e proporsi come riferimento per i clienti nella valutazione di prodotti che rispondano sempre più alle aspettative emergenti del mercato, relative anche ai temi di sostenibilità.
Alla data del 29 dicembre 2023 il titolo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. registrava una quotazione pari a 8,77 euro per azione, con un aumento di 5,2 punti percentuali rispetto alla quotazione al 30 dicembre 2022 (8,34 euro per azione). La capitalizzazione di Borsa al 29 dicembre 2023 risultava pari Euro 224,2 milioni.
Nel grafico seguente si riporta l'andamento del titolo Fine Foods confrontato con i principali indici di Borsa al 29 dicembre 2023:

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 dicembre 2023.
| Dati azionari e borsistici | al 31 dicembre 2023 |
|---|---|
| Prezzo prima quotazione (02/01/2023) | 8,35 |
| Prezzo quotazione massima | 8,77 |
| Prezzo quotazione minima | 7,40 |
| Prezzo ultima quotazione (29/12/2023) | 8,77 |
| N. azioni circolazione quotate | 22.060.125 |
| N. azioni circolazione non quotate | 3.500.000 |
| Capitalizzazione totale | 224,2 M€ |
Nel prospetto che segue è riportato l'indebitamento finanziario netto secondo quanto previsto dalla raccomandazione Consob del 21 aprile 2021 e in conformità con gli negli orientamenti ESMA32-382-1138.
| in migliaia di Euro | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Disponibilità liquide | 19.000 | 10.232 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti | 3.833 | 66.513 |
| D. Liquidità (A) + (B) + (C) | 22.833 | 76.745 |
| E. Crediti finanziari correnti | - | - |
| E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) |
7.561 | 10.821 |
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente | 48.063 | 29.744 |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) | 55.624 | 40.565 |
| - di cui garantito | - | - |
| - di cui coperto da garanzia reale | 2.169 | 5.908 |
| - di cui non garantito | 53.454 | 34.657 |
|---|---|---|
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) | 32.791 | (36.180) |
| I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) | 10.767 | 79.796 |
| J. Strumenti di debito | - | - |
| K Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) | 10.767 | 79.796 |
| - di cui garantito | - | - |
| - di cui coperto da garanzia reale | 7.484 | 9.654 |
| - di cui non garantito | 3.284 | 70.142 |
| M. Totale Indebitamento Finanziario (H + L) | 43.559 | 43.616 |
Al fine di una migliore comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria della società, si fornisce di seguito un prospetto di riclassificazione dello Stato Patrimoniale.
| Capitale circolante | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Rimanenze | 42.459.682 | 40.422.499 |
| Crediti commerciali | 38.057.766 | 39.347.321 |
| Altre attività correnti | 8.061.546 | 8.158.442 |
| Debiti commerciali | (32.369.462) | (33.450.468) |
| Altre passività correnti | (13.384.529) | (10.018.421) |
| Fondi per rischi ed oneri / imposte differite | (265.486) | (281.658) |
| Totale capitale circolante (A) | 42.559.517 | 44.177.716 |
| Capitale immobilizzato | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
| Immobilizzazioni materiali | 106.919.123 | 104.162.050 |
| Immobilizzazioni immateriali e diritti d'uso | 16.308.450 | 22.851.617 |
| Altri crediti ed attività non correnti | 6.922.371 | 8.133.533 |
| TFR | (2.201.653) | (2.419.013) |
| Totale capitale immobilizzato (B) | 127.948.289 | 132.728.186 |
| Capitale investito netto (A) + (B) | 170.507.806 | 176.905.903 |
| Fonti | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
| Patrimonio netto | 126.949.268 | 133.289.763 |
| Indebitamento finanziario netto | 43.558.538 | 43.616.140 |
| Totale Fonti | 170.507.806 | 176.905.903 |
Il capitale investito netto al 31 dicembre 2023 è pari a 170,5 milioni di euro (Euro 176,9 milioni al 31 dicembre 2022) ed è coperto da:
investimenti netti effettuati nel periodo (Euro 17,4 milioni), dalla distribuzione di dividendi (Euro 2,5 milioni) e dall'acquisto di azioni proprie (Euro 0,3 milioni).
Il Capitale Circolante al 31 dicembre 2023 risulta pari ad Euro 42,6 milioni contro Euro 44,2 milioni alla data di chiusura dell'esercizio precedente. Il Capitale Circolante Netto commerciale al 31 dicembre 2023 si attesta a Euro 48,1 milioni contro i 46,3 al 31 dicembre 2022. Tale incremento è generato dall'aumento delle rimanenze di magazzino (da 40,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2022 a 42,5 alla data di chiusura dell'esercizio), dalla riduzione dei debiti commerciali (che passano da 33,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2022 a Euro 32,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2023) e dalla riduzione dei crediti commerciali (decremento di 1,3 milioni di Euro). La voce Altre passività correnti si incrementa principalmente a fronte di maggiori stanziamenti per premi a dipendenti ed amministratori; la voce Altri Crediti e attività non correnti, invece, si riduce principalmente per l'utilizzo, da parte della controllante Fine Foods, delle imposte anticipate sulle perdite IRES pregresse.
Le immobilizzazioni materiali si incrementano per circa 2,8 milioni nel 2023, a seguito di investimenti netti per Euro 17,4 milioni e ammortamenti e svalutazioni di periodo per circa Euro 14,7 milioni. Le immobilizzazioni immateriali e diritti d'uso sono pari a 16,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 (22,9 milioni di Euro alla chiusura dell'esercizio precedente). Tale diminuzione è dovuta, oltre che ad ammortamenti per circa Euro 2 milioni, all'avvenuta disdetta dei contratti aventi ad oggetto la locazione di taluni immobili industriali siti presso Cremosano, originariamente in capo alla società Pharmatek.
| Indicatore | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Metodo Calcolo | |
|---|---|---|---|---|
| Margine di struttura | 3.721.696 | 6.276.096 | Patrimonio Netto - Immobili, impianti e macchinari - Altre immobilizzazioni immateriali - Diritti d'uso |
|
| Quoziente di struttura | 1,0 | 1,0 | Patrimonio Netto/(Immobili, impianti e macchinari - Altre immobilizzazioni immateriali - Diritti d'uso) |
|
| Margine di liquidità | (32.425.736) | 40.216.748 | Totale attività correnti - Rimanenze- Totale passività correnti |
|
| Quoziente di liquidità | 0,7 | 1,5 | (Totale attività correnti - Rimanenze)/Totale passività correnti |
|
| DSO | 55 | 69 | (Crediti Commerciali/Ricavi delle vendite)*365 | |
| DPO | 75 | 95 | (Debiti Commerciali/Costo di acquisto Materie Prime)*365 |
|
| DIO | 98 | 115 | (Rimanenze/Costo di acquisto Materie Prime)*365 |
Si segnala che il margine di liquidità al 31 dicembre 2023 risulta essere negativo per Euro 32,4 milioni a causa della riclassifica a breve termine del debito a medio/lugo termine verso Intesa (finanziamento di originari Euro 70 milioni), per Euro 36,4 milioni. Si rimanda al paragrafo "1.1 Eventi significativi del periodo" per maggiori dettagli circa tale riclassifica.
Per meglio comprendere il risultato della gestione della società, si fornisce di seguito un prospetto di riclassificazione del Conto Economico.
| Voce | 31/12/2023 | % | 31/12/2022 | % | Variazione Assoluta |
Variazione % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 251.811.791 | 100,0% | 206.852.576 | 100,0% | 44.959.216 | 21,7% |
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione. |
(158.188.424) | (62,8%) | (128.033.375) | (61,9%) | (30.155.049) | 23,6% |
| VALORE AGGIUNTO | 93.623.368 | 37,2% | 78.819.201 | 38,1% | 14.804.167 | 18,8% |
| Altri proventi | 1.095.196 | 0,4% | 1.467.151 | 0,7% | (371.955) | (25,4%) |
| Costi per servizi | (25.888.270) | (10,3%) | (25.190.520) | (12,2%) | (697.749) | 2,8% |
| Costo del personale | (44.431.271) | (17,6%) | (38.300.569) | (18,5%) | (6.130.702) | 16,0% |
| Altri costi operativi | (2.129.576) | (0,8%) | (1.386.257) | (0,7%) | (743.319) | 53,6% |
| EBITDA | 22.269.447 | 8,8% | 15.409.006 | 7,4% | 6.860.442 | 44,5% |
| EBITDA ADJUSTED | 25.833.182 | 10,3% | 15.737.236 | 7,6% | 10.095.947 | 64,2% |
| Ammortamenti e svalutazioni | (21.203.442) | (8,4%) | (16.420.419) | (7,9%) | (4.783.023) | 29,1% |
| EBIT | 1.066.005 | 0,4% | (1.011.413) | (0,5%) | 2.077.418 | (205,4%) |
| EBIT ADJUSTED | 9.705.213 | 3,9% | 265.459 | 0,1% | 9.439.754 | 3556,0% |
| Proventi finanziari | 339.524 | 0,1% | 59.214 | 0,0% | 280.310 | 473,4% |
| Oneri finanziari | (4.964.248) | (2,0%) | (2.246.228) | (1,1%) | (2.718.020) | 121,0% |
| Perdita su crediti finanziari | - | 0,0% | (3.266.960) | (1,6%) | 3.266.960 | n/a |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie |
1.703.519 | 0,7% | (7.733.525) | (3,7%) | 9.437.045 | (122,0%) |
| REDDITO ANTE IMPOSTE | (1.855.199) | (0,7%) | (14.198.912) | (6,9%) | 12.343.713 | (86,9%) |
| REDDITO ANTE IMPOSTE ADJUSTED |
6.784.008 | 2,7% | (12.922.041) | (6,2%) | 19.706.049 | (152,5%) |
| Imposte sul reddito | (1.666.899) | (0,7%) | 4.697.768 | 2,3% | (6.364.667) | (135,5%) |
| Utile (perdita) dell'esercizio | (3.522.098) | (1,4%) | (9.501.145) | (4,6%) | 5.979.046 | (62,9%) |
| Utile (perdita) ADJUSTED | 4.928.652 | 2,0% | (8.580.520) | (4,1%) | 13.509.172 | (157,4%) |
Nella tabella sottostante si riportano le riconciliazioni dei valori di Valore aggiunto, EBITDA, EBIT, Reddito ante imposte nonché dell'utile (perdita) del periodo ed i relativi valori Adjusted.
Il Valore aggiunto è stato determinato adottando la seguente classificazione del conto economico:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 251.811.791 | 206.852.576 |
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
(158.188.424) | (128.033.375) |
| Valore aggiunto | 93.623.368 | 78.819.201 |
Per quanto concerne le altre voci del conto economico si riporta lo schema sottostante che esplicita la definizione dei subtotali.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio (1) | (3.522.098) | (9.501.145) |
| Imposte sul reddito | (1.666.899) | 4.697.768 |
| Risultato ante imposte (2) | (1.855.199) | (14.198.912) |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | (1.703.519) | 7.733.525 |
| Perdita su crediti finanziari | - | 3.266.960 |
| Oneri finanziari | 4.964.248 | 2.246.228 |
| Proventi finanziari | (339.524) | (59.214) |
| EBIT (3) | 1.066.005 | (1.011.413) |
| Ammortamenti | 21.203.442 | 16.420.419 |
| EBITDA (4) | 22.269.447 | 15.409.006 |
Le partite straordinarie e non ricorrenti con impatto sull'EBITDA, che sono state rettificate nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022, sono riportate nella tabella sottostante; per un maggior dettaglio si rimanda a quanto riportato nel proseguo.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Oneri e proventi non ricorrenti riconducibili a Euro Cosmetic | 3.563.735 | - |
| Oneri e proventi non ricorrenti riconducibili a Pharmatek | - | 328.230 |
| Totale Oneri e proventi non ricorrenti (5) | 3.563.735 | 328.230 |
In virtù di tali costi non ricorrenti l'EBITDA Adjusted, l'EBIT Adjusted nonché il risultato ante imposte Adjusted ed infine l'utile (perdita) Adjusted sono riportati nella tabella sottostante.
| EBITDA ADJ (4) + (5) | 25.833.182 | 15.737.236 |
|---|---|---|
| Demolizione Fabbricato presso Brembate (6) | 675.472 | - |
| Svalutazione Avviamento (7) | 4.400.000 | - |
| Svalutazione Marchio e cespiti non più strategici (8) | - | 948.642 |
| EBIT ADJ (3) + (5) + (6) + (7) + (8) | 9.705.213 | 265.459 |
| Risultato ante imposte | (1.855.199) | (14.198.912) |
| Oneri e proventi non ricorrenti (5) | 3.563.735 | 328.230 |
| Demolizione Fabbricato presso Brembate (6) | 675.472 | - |
| Svalutazione Avviamento (7) | 4.400.000 | - |
| Svalutazione Marchio e cespiti non più strategici (8) | - | 948.642 |
| Risultato ante imposte ADJ | 9.705.213 | (12.922.041) |
| Imposte sul reddito | (1.666.899) | 4.697.768 |
| effetto fiscale sugli oneri e proventi non ricorrenti (da 5 a 8) | (188.457) | (356.247) |
| Utile (perdita) ADJ | 4.928.652 | (8.580.520) |
La voce Ricavi delle vendite e delle prestazioni è passata da Euro 206,8 milioni al 31 dicembre 2022 ad Euro 251,8 milioni al 31 dicembre 2023 registrando un incremento del 21,7%. Tale crescita è principalmente riconducibile alla BU Food che è passata da 117,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2022 a 152,4 milioni (+29,4%) alla data di chiusura dell'esercizio. Anche la BU Pharma passa da 54,7
milioni di Euro alla data di chiusura dell'esercizio precedente a Euro 67,9 milioni al 31 dicembre 2023, registrando una crescita del 24,2%. I ricavi della BU Cosmetica si attestano, invece, a 31,4 milioni di Euro alla data di chiusura dell'esercizio, contro gli Euro 34,3 milioni del 2022.
L'incidenza dei costi delle Materie prime sui Ricavi delle Vendite, pari a circa il 62,8%, risulta leggermente in crescita rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente (61,9%).
Il Costo per Servizi aumenta di Euro 0,7 milioni, passando da 25,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2022 a Euro 25,9 milioni alla chiusura dell'esercizio 2023; risultano aumentati principalmente i costi relativi agli smaltimenti dei rifiuti solidi e reflui, le manutenzioni ordinarie e i costi relativi alle prestazioni di lavoro interinale. Per quanto riguarda Il costo delle utenze, esso è diminuito nel corso del 2023, passando da 6,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2022 a Euro 4,4 milioni alla data di chiusura dell'esercizio. L'incidenza di tale costo sul fatturato è scesa nel 2023, passando dal 3,1% nel 2022 all'1,7%.
Il Costo del Personale ammonta a 44,4 milioni di Euro, con un incremento pari a 6,1 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2022, sostanzialmente riconducibile al rafforzamento della struttura organizzativa nonché ai costi straordinari sostenuti da Euro Cosmetic.
Al 31 dicembre 2023 l'EBITDA del gruppo è pari a 22,3 milioni di Euro (8,8% di Ebitda Margin), in aumento rispetto ai 15,4 milioni dell'esercizio precedente (7,4% di Ebitda Margin).
L'EBIT ammonta a 1,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 contro il valore negativo registrato al 31 dicembre 2022 pari a -1,0 milioni di Euro.
Il Risultato Ante Imposte al 31 dicembre 2023 è negativo per Euro -1,9 milioni rispetto a Euro -14,2 milioni dell'anno precedente; la perdita del 2023 è quasi totalmente ascrivibile al risultato negativo della gestione finanziaria dove sono stati registrati oneri finanziari per Euro 4,9 milioni (in aumento rispetto all'anno precedente a causa del peggioramento dei tassi di interesse).
Nel corso del 2023 sono stati sostenuti oneri di natura non ricorrente, con impatto sull'EBITDA, riconducibili alla controllata Euro Cosmetic per un totale di 3,6 milioni di Euro, principalmente a causa della riorganizzazione post fusione. Tra questi si segnalano:
Nel corso del 2022, invece, sono stati sostenuti oneri di natura non ricorrente, con impatto sull'EBITDA, riconducibili alla controllata Pharmatek, relativi alla conclusione anticipata di alcuni rapporti di lavoro per i quali si è provveduto anche allo stanziamento a conto economico delle relative indennità.
L'EBITDA Adjusted risulta, quindi, pari a 25,8 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 15,7 milioni dell'esercizio precedente. L'incidenza sui ricavi è passata dal 7,6% al 31 dicembre 2022 a 10,3% alla data di chiusura dell'esercizio appena concluso.
Per quanto riguarda l'EBIT, si segnala sul 2023 come non ricorrente la demolizione di un Fabbricato della Capogruppo sito presso Brembate effettuata ad ottobre 2023 che generato un impatto sul conto economico pari a Euro 675 mila nonché la svalutazione sull'avviamento della Business Unit cosmetica (già iscritto al 30 giugno 2023) per Euro 4,4 milioni.
Si segnalano, inoltre, come non ricorrenti sull'EBIT del 2022, le svalutazioni cespiti iscritte nel bilancio della controllata Pharmatek per Euro 0,9 milioni.
L'EBIT Adjusted si attesta, quindi, a Euro 9,7 milioni, contro gli Euro 0,3 registrati al 31 dicembre 2022.
Infine, si sottolinea che gli adjustments individuati sull'esercizio 2022 sono stati considerati interamente deducibili e, in quanto tali, soggetti ad aliquote IRAP+IRES. Gli aggiustamenti del 2023, invece, risultano interamente indeducibili, ad esclusione del costo iscritto a fronte della demolizione del fabbricato, sul quale sono stati individuate imposte figurative IRAP+IRES.
Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario di Fine Foods, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.
Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:
Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla gestione in quanto il Gruppo ritiene che:
Tali indicatori sono inoltre comunemente utilizzati dagli analisti ed investitori del settore a cui la società appartiene, al fine della valutazione delle performance aziendali.
Il paragrafo seguente illustra i principali rischi a cui il Gruppo è esposto e le azioni mitigatrici poste in essere dagli amministratori.
Il Gruppo monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e prestiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica del Gruppo è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2023, l'83,8% del debito del Gruppo ha scadenza inferiore ad un anno (2022: 33,7%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti nella situazione finanziaria consolidata. A questo proposito si segnala che se la Capogruppo Fine Foods non avesse temporaneamente riclassificato il debito a medio/lugo termine verso Intesa di originari 70 milioni, per Euro 36,4 milioni, nei debiti verso banche correnti, la quota di debito con scadenza inferiore ad un anno sarebbe stata pari al 29,9%. Si rimanda al paragrafo "1.1 Eventi significativi del periodo" per maggiori dettagli circa tale riclassifica.
La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.
| 31 dicembre 2023 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 9.734.877 | - | 7.800.401 | 1.934.476 |
| Debiti verso banche correnti | 55.269.592 | 55.269.592 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 1.032.604 | - | 1.032.604 | - |
| Debiti per lease correnti | 354.377 | 354.377 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 66.391.450 | 55.623.969 | 8.833.005 | 1.934.476 |
| 31 dicembre 2022 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Prestiti obbligazionari | 3.323.051 | 3.323.051 | ||
| Debiti verso banche non correnti | 77.573.797 | 69.495.416 | 8.078.381 | |
| Debiti verso banche correnti | 36.590.346 | 36.590.346 | ||
| Debiti per lease non correnti | 2.222.216 | 1.986.323 | 235.893 | |
| Debiti per lease correnti | 651.576 | 651.576 | ||
| Totale passività finanziarie | 120.360.986 | 40.564.973 | 71.481.739 | 8.314.274 |
Il rischio di tasso di intesse è funzione dell'andamento dei tassi di interesse e le posizioni aziendali ad esso connesse, identificabili in investimenti obbligazionari e in operazioni di indebitamento. Il rischio è costituito dall'aumento degli oneri finanziari connessi al rialzo dei tassi di interesse.
Tale rischio può essere diversamente indicato in funzione del parametro di valutazione:
• Rischio Cash Flow: esso è legato all'eventualità di realizzare perdite connesse o alla riduzione degli incassi previsti oppure all'aumento dei costi previsti. Esso è collegato a poste con profili di pagamento indicizzati ai tassi di mercato. Al variare di tali tassi, varierà la posizione dell'azienda (finanziamento a tasso variabile)
• Rischio Fair Value: esso è legato all'eventualità di perdite connesse ad una variazione inattesa di valore di una attività o di una passività a seguito di una improvvisa variazione dei tassi.
A tal riguardo, è opportuno segnalare che la Società sta valutando alcuni strumenti di copertura della variabilità del tasso sui finanziamenti in essere. Inoltre, a fronte del rimborso anticipato di Euro 20 milioni sul finanziamento Intesa di originari 70 MLN, il Management della Società non esclude una rinegoziazione dei covenants attualmente in essere.
Le più recenti analisi dell'OMS indicano un crescente rischio del ripetersi di pandemie globali, a causa dei cambiamenti climatici, della globalizzazione dei mercati è essenziale essere più preparati e più resilienti per combattere le future minacce sanitarie mondiali. A livello globale, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sta lavorando a un nuovo strumento globale volto a proteggere meglio le persone, le comunità e i paesi da pandemie future. L'eventuale ripetersi delle circostanze avvenute con la Pandemia da COVID 19 potrebbe tornare a determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
L'esperienza fatta durante la pandemia da COVID 19 ha permesso al gruppo di definire specifiche soluzioni organizzative e strumenti procedurali che hanno permesso all'organizzazione di affrontare al meglio la crisi generata dall'emergenza sanitaria. Gli strumenti messi in campo durante il periodo pandemico e le azioni di sensibilizzazione realizzate potranno certamente essere rese disponibili nell'ambito di un possibile nuovo evento.
Il Gruppo gode comunque di un'elevata patrimonializzazione e una solida struttura finanziaria, fattori che garantiscono autonomia patrimoniale-finanziaria in un orizzonte temporale anche di medio periodo.
Il Gruppo registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, in particolare, al 31 dicembre 2023, a circa il 60,6% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi del Gruppo. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti del Gruppo non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dal Gruppo sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo mitiga tale rischio da un lato, costruendo relazioni stabili e durature con i propri clienti volte ad una fortissima fidelizzazione degli stessi, dall'altro lato tramite attività commerciali volte all'acquisizione di nuovi clienti e attività di M&A volte all'individuazione e acquisizione di società target.
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; per il Gruppo il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti di Fine Foods sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica. Il Gruppo, inoltre, valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.
Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.
Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale del Gruppo. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.
Le società del Gruppo sono soggette al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle stesse.
Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie dal Gruppo Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.
Il Gruppo sarà periodicamente sottoposto ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, le Società potrebbero essere coinvolte in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dello stesso.
In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dal Gruppo nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.
In considerazione della complessa situazione geopolitica e di rischi climatici che possono pregiudicare alcuni raccolti, anche per il 2024 si valuta che il Gruppo sia esposto al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, unitamente al ritardo nella produzione, dovuto alla più difficile reperibilità di dette materie prime e materiali di confezionamento, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'attività del Gruppo è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico. Per mitigare tali rischi, Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
Il Gruppo mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato.
Il costo dell'energia risulta essere nel 2023 ancora percentualmente più elevato rispetto al costo storico; tale incidenza viene stimata in quasi 1,7 punti percentuali sui ricavi rispetto alla media dell'1% degli anni precedenti. L'Outlook per il 2024 restituisce un quadro in cui le prospettive sulla volatilità dei prezzi energetici sono molto ridimensionate. La fornitura di energia disponibile per il mercato europeo nonché gli stock energetici interni sono i motivi per cui la stima degli impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo, nonché la probabilità che essi si verifichino, possano essere gradualmente ridotti.
Il Gruppo ha integrato nel proprio organico un team coordinato da un energy manager incaricato di monitorare l'andamento del mercato energetico al fine di minimizzare l'impatto dei costi dell'energia nonché di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica dei siti produttivi. A tal proposito Fine Foods ha installato due cogeneratori per l'auto produzione di elettricità a partire dalla combustione di gas, grazie ai quali ha eliminato la sua esposizione dal rischio di fluttuazioni della componente energia elettrica e ha ottimizzato l'uso efficiente del calore sviluppato grazie alla cogenerazione. Inoltre, presso tre stabilimenti sono presenti altrettanti impianti fotovoltaici complessivamente di 850 Kw di potenza in grado di coprire parte del fabbisogno energetico. Per mitigare eventuali aumenti del prezzo, parte del costo dell'energia (sia energia elettrica che metano) previsto per il 2024 è stato bloccato (operazione di fixing).
Il Gruppo è esposto al rischio di cancellazione o sospensione di ordini per prodotti esportati in Russia, Ucraina e zone limitrofe, a causa del conflitto Russo-Ucraino. Come dimostrato dall'andamento del fatturato, per la BU Pharma il rischio è da considerarsi sostanzialmente nullo. Sul fronte BU food la situazione per il 2024 rimane incerta e potenzialmente in grado di generare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società, seppur ridimensionati rispetto agli impatti sul 2022 e meno rilevanti sul 2023.
Il Gruppo non intrattiene rapporti commerciali significativi con i paesi interessati dall'attuale conflitto che interessa Israele e le zone limitrofe.
Come azione mitigante, lo Società monitora tale rischio tramite continui contatti con i clienti che esportano nelle zone interessate dal conflitto in modo da gestire puntualmente le eventuali criticità.
Il Gruppo è esposto ai rischi legati a prodotti fabbricati con qualità non conforme alle specifiche del cliente che potrebbero avere effetti collaterali, o comunque non desiderati e aspettati, sulla salute dei consumatori, e a rischi connessi ai futuri obblighi relativi alla due diligence lungo la catena di fornitura, esponendolo ad una possibile azione di responsabilità e/o a pretese risarcitorie, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.
Il Gruppo dispone di un robusto sistema di qualità e numerose certificazioni che garantiscono il rispetto delle norme di buona fabbricazione.
Tutti i prodotti finiti e le materie prime vengono scrupolosamente analizzati per attestarne la conformità alle specifiche di rilascio. I fornitori di materie prime e packaging vengono sottoposti ad un processo di qualificazione e di monitoraggio anche dei requisiti ESG, attività che verrà estesa nel 2024 anche ai fornitori di servizi
Inoltre, il Gruppo dispone di un sistema di monitoraggio a livello internazionale delle allerte e delle frodi in ambito alimentare.
Il Gruppo ha inoltre sottoscritto con una primaria compagnia di assicurazione una polizza assicurativa con un massimale di 5 milioni di euro per ciascun evento.
Un'ulteriore azione di mitigazione di tale rischio riguarda la formazione continua del personale coinvolto nei processi di approvvigionamento, di verifica e di realizzazione dei prodotti.
Il Gruppo è esposto al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Durante i numerosi audit svolti da clienti ed autorità, il Gruppo non ha mai ricevuto segnalazioni di non conformità critiche. Ciò premesso, la compliance GMP viene garantita mediante l'applicazione di rigorose procedure di qualità e di periodici audit interni di tipo sistematico. Il Gruppo, inoltre, dispone di una procedura per la rapida trattazione di eventuali osservazioni o deviazioni riscontrate dalle autorità.
Il Gruppo è esposto al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze del Gruppo potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Per affrontare tali rischi, il Gruppo dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui il Gruppo opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
Il Gruppo è esposto al rischio che si verifichino azioni dolose, acuite anche dall'attuale contesto socio/politico, inerenti al sistema informatico atte ad impattare la disponibilità e/o l'integrità dello stesso, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo ha in essere procedure e policy di sicurezza atte a garantire la corretta gestione dei sistemi informatici. È inoltre dotato di apparati di sicurezza perimetrale e interna. Le infrastrutture sono equipaggiate con sistemi di alta affidabilità per i sistemi critici e vengono verificate con frequenza annuale. Periodicamente la funzione IT effettua simulazione di attacchi esterni per verificare la tenuta del sistema di protezione.
Dal punto di vista di gestione dei rischi, il Gruppo ha un piano di disaster recovery atto a garantire l'affidabilità dei sistemi informatici, inoltre i sistemi IT del Gruppo sono conformi alle normative GDPR per la protezione dei dati.
La funzione sistemi informativi è soggetta, inoltre, ad audit interni da parte della funzione di Quality Assurance ed esterni da parte di enti certificatori e clienti.
A causa dell'attuale intensa dinamicità del mercato del lavoro, soprattutto per i profili tecnici e specializzati, e della concorrenza esistente tra le aziende in cui il Gruppo opera, è fondamentale assumere, formare e trattenere persone altamente qualificate per produrre e sviluppare prodotti innovativi che consentano al Gruppo di mantenere e aumentare la propria quota di mercato. Inoltre, i costi associati ad un elevato tasso di turnover possono avere un impatto negativo diretto sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo che deve sostenere spese aggiuntive per la gestione del personale in uscita e contemporaneamente per la formazione e l'inserimento di nuove risorse umane in entrata. Le organizzazioni sono chiamate ad orientarsi verso nuovi modelli di business, più agili, flessibili e inclusivi. Politiche di valorizzazione delle diversità, di gestione e promozione dei talenti, nonchè la proposta di piani per massimizzare i contributi positivi sulla salute dell'individuo, diventano elementi chiave per attrarre e trattenere talenti e persone tecnicamente preparate. La mancata capacità di implementare le politiche necessarie per gestire con successo il capitale umano può avere un impatto negativo sul conto economico, finanziario e patrimoniale del Gruppo.
Fine Foods crede che le proprie persone rappresentino la chiave del successo aziendale poiché forniscono il vero vantaggio competitivo all'organizzazione. Per questo il Gruppo investe molte energie nella gestione delle risorse umane e ha sviluppato una strategia che mira proprio ad attrarre e trattenere i migliori talenti, a partire da processo di selezione. Quando viene scelta la Persona da inserire, viene privilegiato il potenziale di crescita e, per colmare gli eventuali gap di competenze, viene programmato uno specifico percorso di on-boarding e la frequenza di corsi ad hoc. Sono attivi vari canali di comunicazione tra dipendenti e management e periodicamente vengono organizzati momenti di condivisione degli obiettivi raggiunti dal Gruppo. Vengono offerte opportunità di crescita professionale in un ambiente eticamente corretto e senza discriminazioni. Sono implementate forme di flessibilità nell'orario e nelle modalità di lavoro al fine di migliorare il work-life balance delle persone e grazie all'adesione al programma WHP di Regione Lombardia, sono attivate diverse misure per il benessere fisico e psicologico dei lavoratori.
A causa dei cambiamenti climatici, il Gruppo è esposto al verificarsi di fermi operativi a causa di eventi meteo estremi, ad oggi né probabili né prevedibili, a danno di infrastrutture di servizio, stabilimenti, impianti e macchinari. La scarsa disponibilità di acqua per uso industriale in seguito a periodi prolungati di siccità può compromettere l'efficienza produttiva. L'approvvigionamento di materie prime può risultare più difficoltoso a causa del verificarsi di fenomeni climatici estremi che possono comportare l'interruzione totale o parziale della catena di fornitura. Infine, l'assenza di investimenti per ridurre l'impatto sul clima attraverso la riduzione dei consumi energetici può comportare un impatto negativo sul conto economico del Gruppo per gli aumenti dei costi operativi e per l'esposizione a fluttuazioni dei prezzi dell'energia e a eventuali interventi regolatori mirati ad esempio ad introdurre imposte sulle emissioni di carbonio.
Fine Foods è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta aggiornando una specifica valutazione dei rischi in questo senso. Il Gruppo ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farmindustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali
Il Gruppo ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
Ai fini di una migliore comprensione della situazione della Società, dell'andamento e del risultato della gestione, si forniscono, nel seguito, alcuni indicatori non finanziari inerenti all'attività specifica della società:
Gli obiettivi e le politiche in materia ambientale, comprese le misure adottate e i miglioramenti apportati all'attività di impresa che hanno avuto maggior impatto sull'ambiente, possono essere così riassunti:
La Società Capogruppo nel mese di aprile 2023 ha ricevuto la visita di mantenimento della certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2015, la quale attesta la presenza di un sistema di gestione atto a prevenire i problemi ambientali relativi sia all'aria che all'acqua.
La prossima visita di mantenimento è pianificata per il mese di aprile 2024.
Un sistema di gestione illustra ovviamente anche le modalità di intervento qualora si verificassero eventi dannosi.
Nel corso dell'esercizio non si sono verificati danni causati all'ambiente per cui le Società del gruppo siano state dichiarate colpevoli in via definitiva, ne siano state inflitte sanzioni o pene definitive per reati o danni ambientali.
Nell'ottica della tutela ambientale, le Società del Gruppo conferiscono a terzi, debitamente autorizzati ed in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, tutte le tipologie di rifiuti che vengono generati dalle attività degli insediamenti di Zingonia – Verdellino, Brembate e Trenzano.
Ai sensi del D.lgs. n. 81 del 09/04/2008 del D.lgs. 106/09 e successive modifiche, che contengono tutte norme di riferimento in materia di Salute e Sicurezza dei luoghi di lavoro, la Società Capogruppo ha provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) depositato presso la sede sociale e revisionato in data 06 dicembre 2023, edizione n. 19.
A fronte della fusione per incorporazione di Pharmatek in Euro Cosmetic, dell'acquisizione dei dati recepiti, e dalle indagini effettuate in ambiente di lavoro (alcune ancora in corso) il DVR è in costante fase di aggiornamento.
Il Documento di Valutazione dei Rischi per la controllata Euro Cosmetic (sito di Trenzano) è depositato presso la sede sociale ed è stato revisionato nel mese di novembre 2023 in edizione 3.
La Società Capogruppo nel mese di aprile 2023 ha ricevuto la visita annuale per il rinnovo della ISO 45001:2018 che rappresenta lo standard internazionale per un sistema di gestione della Sicurezza e della Salute dei lavoratori (dal 21 maggio 2014 Fine Foods era certificata ai sensi della OHSAS 18001, normativa di riferimento prima della ISO 45001).
Nel corso dell'esercizio del secondo semestre 2023 si è verificato presso Fine Foods un infortunio che ha portato, in prima prognosi, 35 giorni di assenza (diventati poi 63 giorni) che ha comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per il quale non è stata accertata alcuna responsabilità aziendale, l'infortunio non era correlato ad alcuna attività lavorativa, ma è avvenuto durante il trasferimento della persona (recandosi negli spogliatoi).
Nel secondo semestre 2023 è stata presentata una denuncia di malattia professionale che non è stata riconosciuta dall'INAIL e, conseguentemente, la Società Capogruppo non è risultata imputabile.
Per quanto riguarda le controllate Pharmatek ed Euro Cosmetic, si segnala che nel corso dell'esercizio non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che abbiano comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per i quali è stata accertata una responsabilità aziendale. È stata presentata una denuncia di malattia professionale e anche in questo caso non è stata riconosciuta dall'INAIL.
Si evidenzia che nel corso del secondo semestre dell'esercizio 2023 l'Organismo di Vigilanza di Fine Foods sulla base delle evidenze acquisite tramite lo svolgimento delle attività ad esso demandate, ha ritenuto corretto il sistema di presidi, integrato a livello generale da un costante processo di aggiornamento delle procedure stesse, e non hanno riscontrato, anche in costanza di emergenza Covid, nessuna anomalia concernente l'attuazione del vigente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. n. 231/2001.
Ai fini di una migliore comprensione della situazione del Gruppo e dell'andamento della gestione si forniscono alcune informazioni inerenti alla gestione del personale.
Come ogni anno è stata posta particolare cura sulla crescita professionale del personale: nel 2023 sono stati effettuati 8.088 corsi e seminari di formazione, a tutti i livelli, per un totale di 30.711 ore di formazione somministrate, con l'obiettivo di incrementare le competenze tecniche e di mantenere un adeguato livello di aggiornamento in materia di qualità, sicurezza, igiene e ambiente.
| Stabilimento | Numero corsi | Ore totali somministrate |
|---|---|---|
| ZINGONIA | 2.574 | 13.826 |
| BREMBATE | 5.390 | 13.652 |
| Euro Cosmetic (Trenzano) | 124 | 3.233 |
| TOTALE | 8.088 | 30.711 |
Si segnala, che nel corso dell'esercizio non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che abbiano comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per i quali è stata accertata una responsabilità aziendale né addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti.
La società nel corso dell'esercizio ha peraltro tempestivamente implementato tutte le tutele prescritte normativamente riservando incondizionato impegno alle tematiche inerenti la sicurezza dei lavoratori, dipendenti e non, e delle popolazioni limitrofe ai propri insediamenti, basando la propria strategia anche su:
Tale processo ha sostanzialmente interessato le seguenti fasi:
• identificazione di tutte le esposizioni a eventuali pericoli connessi ai processi, ai prodotti e alle operazioni svolte;
Fine Foods opera, oltre che nella produzione, anche nello sviluppo in conto terzi di forme solide orali destinate all'industria nutraceutica, farmaceutica e cosmetica.
Il lavoro della ricerca e sviluppo nasce da una strutturata collaborazione con i clienti volta a fornire loro nuove formulazioni per i loro prodotti, garantendone sempre l'efficacia, la qualità e l'innovazione.
I costi sostenuti per l'attività di ricerca e sviluppo dei prodotti non vengono capitalizzati, ma sono ricompresi per natura nei costi di gestione e, come tali, sono quindi interamente addebitati a conto economico.
La Società Capogruppo nel corso del 2023 ha distribuito un dividendo pari a 0,12 euro per azione all'impresa controllante Eigenfin S.r.l. come da delibera assembleare di approvazione del bilancio dell'esercizio 2022.
Nel corso del 2023, Fine Foods ha concesso alla sua controllata Euro Cosmetic S.p.A. complessivi Euro 11 milioni di finanziamento intercompany, erogati in tre tranche come segue:
Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 6 mesi maggiorato di uno spread fisso. La prima rata di rimborso del capitale è prevista per giugno 2025.
Il 30 marzo 2022 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha aggiornato la Procedura per le operazioni con parti correlate, prevista ai sensi dell'art. 2391-bis del Codice Civile e dell'art. 4 del "Regolamento operazioni con parti correlate" emesso da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010; infatti, alla luce della nuova struttura societaria del Gruppo Fine Foods a seguito dell'acquisizione dell'intera quota di partecipazione in Euro Cosmetic S.p.A., si è ritenuto opportuno elaborare una modifica alla definizione di "Operazioni di importo esiguo" e sono state effettuate anche ulteriori modifiche di carattere puramente formale per una migliore comprensione della Procedura. Quest'ultima è disponibile sul sito internet della Società (https://www.finefoods.it/).
Per quanto concerne il 2023, si evidenzia che le operazioni tra la Società e le parti correlate individuate secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 24 concernono i compensi agli Amministratori, determinati nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base di valutazioni di reciproco interesse e convenienza economica.
In data 15 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società Capogruppo ha deliberato l'avvio del programma di acquisto e disposizione di azioni proprie, in esecuzione e nel rispetto dell'autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti in data 9 maggio 2023.
Il Programma avrà la durata di 18 mesi, a far data dal 9 maggio 2023, data della delibera autorizzativa dell'Assemblea, salvo eventuale anticipata interruzione della quale, nel caso, sarà data debita comunicazione al mercato ai sensi di legge. Resta fermo che la disposizione in una o più soluzioni delle azioni proprie è senza limiti temporali.
Nel prospetto di seguito riportato si riepiloga la situazione relativa alle azioni proprie con riferimento al 31/12/2023:
| Numero | Corrispettivi Euro | |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 1.022.247 | 12.195.431 |
| Azioni acquistate | 42.435 | 343.779 |
| Azioni assegnate gratuitamente | ||
| Azioni alienate | ||
| Azioni annullate per capitale esuberante | ||
| Azioni annullate per copertura perdite | ||
| Saldo finale | 1.064.682 | 12.539.210 |
Alla data del giorno 29 marzo 2024, Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. detiene complessive n. 1.077.669 azioni proprie pari al 4,2162% del capitale sociale, al prezzo medio ponderato di Euro 11,7423, per un controvalore complessivo pari a Euro 12.654.333. La variazione rispetto al 31 dicembre 2023 deriva dagli acquisti effettuati nel periodo dall'1 gennaio 2024 al 29 marzo 2024 pari a 12.987 azioni.
L'acquisto di azioni proprie ha comportato, ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile, l'iscrizione nel passivo della situazione finanziaria intermedia consolidata di una "Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio". Si precisa infine che il numero delle azioni proprie possedute dalla società facente ricorso al mercato del capitale di rischio non eccede la quinta parte del capitale sociale, come disposto dall'art. 2357 del codice civile.
La società, nel corso dell'esercizio, non ha posseduto azioni o quote della società controllante.
Il rischio di variazione dei flussi finanziari non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale della Società. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.
Inoltre, ai fini del monitoraggio del rischio di liquidità, il Gruppo verifica la carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione. L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e prestiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica del Gruppo è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi.
Non si segnalano eventi di rilievo occorsi successivamente alla chiusura dell'esercizio.
In applicazione al Regolamento UE 2016/679, Regolamento Generale sulla protezione dei Dati Personali (anche "GDPR"), la Società ha implementato un idoneo modello organizzativo sul sistema aziendale per la protezione dei dati personali al fine di adeguarsi alla compliance di riferimento UE, cui rafforza sostanzialmente il concetto di Privacy, e, parimenti, con l'obiettivo di rafforzare i diritti degli individui per la protezione dei dati personali.
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023 ai sensi del D.Lgs. 254/2016 è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione.
Verdellino, 29 marzo 2024
per il Consiglio di Amministrazione il Presidente
Marco Francesco Eigenmann
Sede Legale: Via Berlino 39 – VERDELLINO (BG), Italia Iscritta al Registro Imprese di Bergamo C.F. e Num. Di Iscrizione 09320600969 Iscritta al R.E.A. di Bergamo n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto Euro 22.590.304 i.v. P.IVA n. 09320600969

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
Preparato in virtù di quanto previsto dai Principi Contabili Internazionali emanati dallo IASB, nonché le interpretazioni SIC e IFRIC emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee, che siano stati omologati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606 del 19 luglio 2002
I valori esposti negli schemi e nelle note illustrative al Bilancio, ove non diversamente specificato, sono esposti in euro unità ed arrotondati qualora necessario all'euro.
| Prospetto di conto economico consolidato 39 | ||
|---|---|---|
| Prospetto di conto economico consolidato complessivo 39 | ||
| Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata 40 | ||
| Prospetto di Rendiconto finanziario consolidato41 | ||
| Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato 42 | ||
| BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023 43 | ||
| 1. | Informazioni societarie 43 | |
| Eventi significativi del periodo 43 | ||
| Effetti della crisi internazionale 44 | ||
| Continuità aziendale 44 | ||
| Forma e contenuto del bilancio consolidato al 31 dicembre 202345 | ||
| Sintesi dei principali principi contabili 47 | ||
| Settori operativi: informativa 58 | ||
| Gestione del capitale 61 | ||
| Gestione dei rischi finanziari62 | ||
| Valutazioni discrezionali e stime contabili significative67 | ||
| CONTO ECONOMICO69 | ||
| Ricavi derivanti da contratti con clienti 69 | ||
| Altri proventi69 | ||
| Costi per materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione70 | ||
| Costi del personale70 | ||
| Costi per servizi 71 | ||
| Altri costi operativi 71 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni 72 | ||
| Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie 72 | ||
| Perdita su crediti finanziari 73 | ||
| Proventi finanziari 73 | ||
| Oneri finanziari 73 | ||
| Imposte sul reddito 73 | ||
| Utile/(perdita) per azione 74 | ||
| STATO PATRIMONIALE76 | ||
| ATTIVITÀ76 | ||
| Immobili, impianti e macchinari 76 | ||
| Avviamento76 | ||
| Altre immobilizzazioni immateriali78 | ||
| Leases 79 | ||
| Altre attività non correnti79 |
| Attività per imposte anticipate80 | |||
|---|---|---|---|
| Fondo imposte differite80 | |||
| Rimanenze 80 | |||
| Crediti commerciali 81 | |||
| Crediti tributari 82 | |||
| Altre Attività Correnti83 | |||
| Attività Finanziarie Correnti 83 | |||
| Cassa e Altre Disponibilità Liquide84 | |||
| PATRIMONIO NETTO85 | |||
| Patrimonio Netto85 | |||
| PASSIVITÀ 86 | |||
| Prestiti Obbligazionari86 | |||
| Debiti verso banche non correnti86 | |||
| Debiti verso banche correnti87 | |||
| Benefici ai dipendenti 87 | |||
| Fondi per rischi ed oneri88 | |||
| Debiti commerciali 89 | |||
| Debiti tributari 89 | |||
| Altre passività correnti 89 | |||
| 5. | Altre informazioni | 90 | |
| Impegni e garanzie90 | |||
| Passività potenziali 90 | |||
| Sovvenzioni, contributi e simili90 | |||
| Informazioni sulle operazioni con parti correlate 90 | |||
| Eventi successivi alla data di bilancio91 | |||
| Evoluzione prevedibile della gestione 91 | |||
| Attestazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 92 |
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | 2023 | 2022 | ||||
| Ricavi e proventi | ||||||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.1 | 251.811.791 | 206.852.576 | |||
| Altri proventi | 2.2 | 1.095.196 | 1.467.151 | |||
| Totale ricavi | 252.906.988 | 208.319.727 | ||||
| Costi operativi | ||||||
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione. |
2.3 | 158.188.424 | 128.033.375 | |||
| Costi del personale | 2.4 | 44.431.271 | 38.300.569 | |||
| Costi per servizi | 2.5 | 25.888.270 | 25.190.520 | |||
| Altri costi operativi | 2.6 | 2.129.576 | 1.386.257 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.7 | 21.203.442 | 16.420.419 | |||
| Totale costi operativi | 251.840.983 | 209.331.140 | ||||
| Risultato operativo | 1.066.005 | (1.011.413) | ||||
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 2.8 | 1.703.519 | (7.733.525) | |||
| Perdita su crediti finanziari | 2.9 | - | (3.266.960) | |||
| Proventi finanziari | 2.10 | 339.524 | 59.214 | |||
| Oneri finanziari | 2.11 | (4.964.248) | (2.246.228) | |||
| Risultato ante imposte | (1.855.199) | (14.198.912) | ||||
| Imposte sul reddito | 2.12 | 1.666.899 | 4.697.768 | |||
| Utile/(perdita) d'esercizio | (3.522.098) | (9.501.145) | ||||
| Utile/(perdita) per azione | ||||||
| Base, utile d'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della Società |
2.13 | (0,14) | (0,37) | |||
| Diluito, utile d'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della Società |
2.13 | (0,14) | (0,37) |
| Note | 2023 | 2022 | |
|---|---|---|---|
| Utile/(perdita) d'esercizio (A) | (3.522.098) | (9.501.145) | |
| Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato d'esercizio Rivalutazione delle passività/attività nette per benefici ai dipendenti Effetto fiscale |
4.5 | (33.043) 7.930 |
364.734 (87.536) |
| Altre componenti conto economico complessivo (B) | (25.113) | 277.198 | |
| Utile/(perdita) complessiva (A+B) | (3.547.211) | (9.223.947) |
| Al 31 | Al 31 | ||
|---|---|---|---|
| Dicembre | Dicembre | ||
| (importi in unità di euro) | Note | 2023 | 2022 |
| Attività | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 3.1 | ||
| Avviamento | 3.2 | 11.507.954 | 106.919.123 104.162.050 15.907.954 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3.3 | 1.634.888 | 1.780.551 |
| Diritti d'uso | 3.4 | 3.165.607 | 5.163.111 |
| Altre attività non correnti | 3.5 | 688.139 | 820.871 |
| Attività per imposte differite | 3.6 | 6.234.232 | 7.312.662 |
| Totale attività non correnti | 130.149.943 | 135.147.200 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 3.8 | 42.459.682 | 40.422.499 |
| Crediti commerciali | 3.9 | 38.057.766 | 39.347.321 |
| Crediti tributari | 3.10 | 320.689 | 2.268.044 |
| Altre attività correnti | 3.11 | 7.740.856 | 5.890.798 |
| Attività finanziarie correnti | 3.12 | 3.832.865 | 66.512.584 |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 3.13 | 19.000.047 | 10.232.262 |
| Totale attività correnti | 111.411.905 | 164.673.509 | |
| Totale attività | 241.561.848 | 299.820.709 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 4.1 | 22.770.445 | 22.770.445 |
| Altre riserve | 4.1 | ||
| 114.167.028 126.461.456 | |||
| Riserva per benefici ai dipendenti | 4.1 | 181.073 | 206.186 |
| Riserva FTA | 4.1 | (6.669.789) | (6.669.789) |
| Utili a nuovo | 4.1 | 22.610 | 22.610 |
| Utile/(perdita) d'esercizio Totale patrimonio netto |
4.1 | (3.522.098) 126.949.268 |
(9.501.145) 133.289.763 |
| Passività non correnti | |||
| Debiti verso banche non correnti | 4.3 | 9.734.877 | 77.573.797 |
| Benefici ai dipendenti | 4.5 | 2.201.653 | 2.419.013 |
| Fondo rischi e oneri | 4.6 | 2.105 | 41.105 |
| Fondo imposte differite | 3.7 | 263.381 | 240.553 |
| Debiti per lease non correnti | 3.4 | 1.032.604 | 2.222.216 |
| Totale Passività non correnti | 13.234.620 | 82.496.684 | |
| Passività correnti | |||
| Prestito obbligazionario | 4.2 | - | 3.323.051 |
| Debiti verso banche correnti | 4.4 | 55.269.592 | 36.590.346 |
| Debiti commerciali | 4.7 | 32.369.462 | 33.450.468 |
| Debiti tributari | 4.8 | 575.488 | - |
| Debiti per lease correnti | 3.4 | 354.377 | 651.576 |
| Altre passività correnti | 4.9 | 12.809.041 | 10.018.821 |
| Totale Passività correnti | 101.377.960 | 84.034.262 | |
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 241.561.848 | 299.820.709 |
| Esercizio chiuso al 31 | ||||
|---|---|---|---|---|
| dicembre | ||||
| (importi in unità di euro) | Note | 2023 | 2022 | |
| UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO | (3.522.098) | (9.501.145) | ||
| Aggiustamenti per riconciliare l'utile al netto delle imposte con i flussi finanziari netti: | ||||
| Ammortamenti e perdita durevole di valore di immobili, impianti e macchinari | 2.7 | 14.756.626 | 13.267.935 | |
| Ammortamento e perdita durevole valore delle immobilizzazioni immateriali | 2.7 | 887.277 | 905.136 | |
| Ammortamento diritto d'uso | 2.7 | 1.159.538 | 1.298.706 | |
| Altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 2.7 | 4.400.000 | 948.642 | |
| Svalutazione crediti finanziari | 2.9 | - | 3.266.960 | |
| Proventi finanziari | 2.10 | (339.524) | (40.528) | |
| Oneri finanziari | 2.11 | 4.916.704 | 2.179.317 | |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 2.8 | (1.703.519) | 7.733.525 | |
| Oneri finanziari su passività finanziarie per leasing | 3.4 | 47.544 | 66.911 | |
| Imposte sul reddito | 2.12 | 557.982 | 68.715 | |
| Utili sulla cessione di immobili, impianti e macchinari | 2.2 | (26.247) | (64.906) | |
| Svalutazione attivo circolante | 3.8,3.9 | 762.713 | 726.198 | |
| Variazione netta TFR e fondi pensionistici | 4.6 | (324.435) | (278.278) | |
| Variazione netta fondi rischi e oneri | 4.7 | (39.000) | 39.000 | |
| Variazione netta delle imposte differite attive e passive | 3.6,3.7 | 1.108.918 | (4.758.703) | |
| Interessi pagati | 2.11 | (4.550.692) | (2.156.964) | |
| Variazioni nel capitale circolante: | ||||
| (Aumento)/diminuzione delle rimanenze | 3.8 | (2.453.558) | (5.944.094) | |
| (Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali | 3.9 | 943.218 | (10.064.999) | |
| (Aumento)/diminuzione delle altre attività e passività non finanziarie | 3.5,3.10,3.11,4.8,4.9 | 3.037.755 | 5.078.594 | |
| Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali | 4.7 | (1.081.006) | 918.351 | |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE | 18.538.195 | 3.688.374 | ||
| Attività d'investimento: | ||||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | 3.1 | (18.126.331) | (15.026.843) | |
| Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali | 3.1 | 638.881 | 209.017 | |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | 3.3 | (741.615) | (957.395) | |
| (Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie | 3.12 | 64.116.756 | 460.635 | |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | 45.887.691 | (15.314.586) | ||
| Attività di finanziamento: | ||||
| Accensione di finanziamenti | 4.3,4.4 | 2.303.613 | 72.744.341 | |
| Rimborso di finanziamenti e prestito obbligazionario | 4.2,4.3,4.4 | (54.519.856) | (62.175.238) | |
| Pagamenti della quota capitale -passività per leasing | 3.4 | (648.576) | (1.091.921) | |
| Dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | 4.1 | (2.452.708) | (3.866.869) | |
| Cessione (acquisto) azioni proprie | 4.1 | (340.575) | (870.796) | |
| FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | (55.658.102) | 4.739.517 | ||
| VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE | 8.767.784 | (6.886.695) | ||
| Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 1 gennaio | 10.232.262 | 17.118.957 | ||
| Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 31 dicembre | 19.000.047 | 10.232.262 |
| Note | Capitale Sociale |
Riserva Legale |
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio |
Riserva da avanzo da fusione |
Riserva da sovrapprezzo |
Riserva straordinaria |
Altre riserve | Riserva FTA | Riserva per benefici ai dipendenti |
Utili/Perdite a nuovo |
Utile/Perdita d'esercizio |
Totale Patrimonio netto |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2021 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (15.939.707) | 29.741.389 | 86.743.750 | 19.556.720 | 7.512.947 | (6.669.789) | (71.011) | - | (1.426.751) | 147.217.991 |
| Utile/ perdita) d'esercizio | (9.501.145) | (9.501.145) | |||||||||||
| Altri componenti di conto economico | 277.198 | 277.198 | |||||||||||
| Utile/(perdita) complessiva | 277.198 | (9.501.145) | (9.223.947) | ||||||||||
| Dividendi | (3.866.869) | (3.866.869) | |||||||||||
| Riserva derivati IRS | 33.384 | 33.384 | |||||||||||
| Stock Grant | 3.130.050 | (3.130.050) | - | ||||||||||
| Acquisto azioni proprie | (870.796) | (870.796) | |||||||||||
| Destinazione utile 2021 | (1.449.361) | 22.610 | 1.426.751 | - | |||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2022 | 22.770.445 | 5.000.000 | (13.680.454) | 29.741.389 | 86.743.750 | 14.240.490 | 4.416.281 | (6.669.789) | 206.186 | 22.610 | (9.501.145) | 133.289.763 | |
| Utile/ perdita) d'esercizio | (3.522.098) | (3.522.098) | |||||||||||
| Altri componenti di conto economico | (25.113) | (25.113) | |||||||||||
| Utile/(perdita) complessiva | - | - | - | - | - | - | - | - | (25.113) | - | (3.522.098) | (3.547.211) | |
| Dividendi | (2.452.708) | (2.452.708) | |||||||||||
| Riserva derivati IRS | - | ||||||||||||
| Stock Grant | - | ||||||||||||
| Acquisto azioni proprie | (340.575) | (340.575) | |||||||||||
| Destinazione utile 2022 | (9.501.145) | 9.501.145 | - | ||||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2023 | 22.770.445 | 5.000.000 | (14.021.029) | 29.741.389 | 86.743.750 | 2.286.638 | 4.416.281 | (6.669.789) | 181.073 | 22.610 | (3.522.098) | 126.949.268 |
Il bilancio consolidato di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione in data 29 marzo 2024.
A seguito dell'acquisizione della controllata Pharmatek PMC S.r.l. e della Euro Cosmetic S.p.A. avvenute rispettivamente nel mese di gennaio ed ottobre 2021, così come meglio dettagliato in seguito, è sorto l'obbligo di redazione del bilancio, così come delle situazioni intermedie consolidate.
Il 27 dicembre 2022 è stato stipulato l'atto di fusione di Pharmatek PMC S.r.l. in Euro Cosmetic S.p.A.; la fusione ha prodotto i suoi effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° gennaio 2023.
Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2023 include la Capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A e la controllata Euro Cosmetic S.p.A.
La capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. (nel seguito anche "Fine Foods" e/o la "Società"), registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG) in Italia. La Società, quotata al segmento STAR dell'MTA di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente. Sviluppa e produce in conto terzi prodotti per l'industria farmaceutica e nutraceutica; il Gruppo Fine Foods, con l'acquisizione di Pharmatek-PMC S.r.l. e la più recente di Euro Cosmetic S.p.A., è attivo anche nell'industria cosmetica, dei biocidi e dei dispositivi medici.
Fondata nel 1984 dalla sinergia tra due mondi, farmaceutico e nutraceutico, fa del suo principale obiettivo la ricerca della qualità e dell'innovazione per conto del cliente. Con 252 milioni di euro di ricavi nel 2023 e un CAGR negli ultimi 10 anni di oltre l'11,1%, Fine Foods si presenta come una realtà in crescita e orientata a cogliere le sfide del futuro. La sostenibilità del proprio modello di business e un approccio olistico ai temi ESG, saranno, insieme all'innovazione di prodotto, i driver che permetteranno di sviluppare al massimo il potenziale intrinseco del Gruppo.
Il presente bilancio è stato redatto in Euro.
Nel mese di gennaio 2019 la Società aveva conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che includeva strumenti finanziari e liquidità.
Già nel corso del primo semestre 2023, Fine Foods aveva sostanzialmente chiuso il portafoglio di investimento, prelevando 64,0 milioni di Euro da tale gestione patrimoniale. Al 31 dicembre 2023 era ancora presente nel portafoglio un unico titolo, avente valore di mercato pari a 98 migliaia di Euro. Si segnala che Fine Foods ha chiuso definitivamente la posizione nel mese di febbraio 2024 e che la gestione del suddetto portafoglio, dalla data di accensione alla sua estinzione, è stata complessivamente positiva per Euro 5,7 milioni. Per maggiori dettagli, si rimanda alle Note esplicative.
In data 25 febbraio 2022 Intesa Sanpaolo e Fine Foods avevano concluso un'operazione di finanziamento della durata di sette anni per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo.
A fronte della chiusura del portafoglio titoli menzionata in precedenza, la Società, in data 12 ottobre 2023, ha rimborsato anticipatamente Euro 20 milioni del finanziamento, la cui esposizione complessiva al 31 dicembre 2023 ammonta a 44,5 milioni di Euro (di cui, da piano di rimborso, Euro 8 milioni esigibili entro 12 mesi ed Euro 36,4 milioni esigibili oltre 12 mesi).
Il finanziamento prevede dei covenants finanziari, da calcolarsi semestralmente, sulla base dei seguenti indicatori sul bilancio consolidato del Gruppo:
➢ PFN / EBITDA
➢ PFN / PN
➢ EBITDA / Oneri finanziari
Con riferimento alla data di rilevazione del 31 dicembre 2023, il parametro finanziario EBITDA/Oneri Finanziari, calcolato come previsto contrattualmente, eccedeva il limite previsto.
In data 12 marzo 2024 la controparte bancaria ha dato il suo consenso ad includere nel computo del ratio anche i proventi derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie, principalmente relative all'estinzione del portafoglio titoli citato in precedenza. Con questa metodologia di calcolo il covenant risulta rispettato.
Il finanziamento a medio e lungo termine è stato conseguentemente riclassificato a breve termine al 31 dicembre 2023 in applicazione al principio contabile IAS 1.74 che prevede ciò quando non viene rispettata una clausola di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data di chiusura o prima della data di chiusura dell'esercizio. Il mancato rispetto della predetta clausola determina che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, in quanto viene meno il diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data, anche se il finanziatore abbia concordato dopo la data di chiusura dell'esercizio di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione; per maggiori dettagli si rimanda alle Note esplicative. A partire dalla prossima relazione trimestrale al 31 marzo 2024, la classificazione del finanziamento bancario verrà ripristinata secondo il piano di ammortamento originariamente previsto. Si segnala che, in base al business plan 2024-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2024, la Società rispetterà i covenants in tutte le rilevazioni future.
Nel corso del periodo le operations delle società del gruppo operanti all'interno del business della cosmetica sono state oggetto di importante riorganizzazione che ha comportato, tra l'altro, la fusione per incorporazione di Pharmatek in Euro Cosmetic, la cui efficacia decorre a partire dal 1 gennaio 2023. In tale contesto, le attività produttive e di direzione sono state concentrate nella sede di Terenzano e sono state chiuse le unità produttive di Cremosano, i cui contratti di locazione sono stati terminati nella seconda metà dell'esercizio in corso. Si è inoltre provveduto alla dismissione integrale del business delle sigarette elettroniche (E-CIG) ed alla razionalizzazione del portafoglio prodotti PMC ritenuti non più strategici.
In relazione al conflitto Russia – Ucraina e a quello più recente israelo-palestinese, il Gruppo Fine Foods segue con grande attenzione l'evoluzione della crisi, che aveva generato nel corso del 2022 incrementi dei costi delle materie prime e delle energie con significative ripercussioni sull'economia mondiale e sulla ripresa dell'inflazione, per il cui contenimento le banche centrali dei paesi occidentali hanno deciso un incremento dei tassi.
Il fatturato del 2023 del Gruppo non ha particolarmente risentito del prolungarsi del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, nonché di quello tra Israele e Palestina, scoppiato ad inizio Ottobre 2023.
Gli Amministratori non ritengono che l'attuale contingenza politico-economica influenzerà significativamente i volumi di vendita attesi per il 2024.
Dato l'attuale contesto di incertezza del mercato, il Management del Gruppo continuerà a monitorare costantemente l'evoluzione dei conflitti e i relativi effetti diretti ed indiretti che impattano il bilancio.
Il presente bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale.
In virtù di quanto precedentemente esposto nel paragrafo "Rimborso anticipato e covenants finanziamento Euro 70 Milioni" gli amministratori hanno provveduto ad esporre all'interno delle passività finanziarie a breve l'intero finanziamento Intesa. Gli amministratori ritengono che tale elemento non incida sulla continuità aziendale in quanto l'istituto di credito ha provveduto ad inviare la richiesta di consenso in data 12 marzo 2024, rinunciando, quindi, espressamente di richiedere il pagamento nel breve termine. Si segnala che, in base al business plan 2024-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2024, la Società rispetterà i covenants in tutte le rilevazioni future.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".
Gli schemi adottati dalla Società e in conformità con il principio contabile internazionale IAS 1, si compongono come segue:
Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Fine Foods N.T.M. S.p.A. e della sua controllata Euro Cosmetic S.p.A. al 31 dicembre 2023. Nel corso del 2023 infatti è divenuta efficace la fusione per incorporazione della Pharmatek PMC in Euro Cosmetic.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
In conformità a quanto disposto dagli articoli 38 e 39 del D. Lgs.127/91 e dall'articolo 126 della deliberazione Consob n.11971 del 14 maggio 1999, modificata con deliberazione n.12475 del 6 aprile 2000, è fornito di seguito il dettaglio delle imprese incluse nell'area di consolidamento di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A.al 31 dicembre 2023.
Capogruppo:
| Denominazione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale |
|---|---|---|---|
| Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. | Verdellino (BG) | EUR | 22.770.445,02 |
Società controllate consolidate:
| Denominazione sociale | Percentuale di possesso |
Sede legale | Valuta | Capitale sociale |
|---|---|---|---|---|
| Euro Cosmetic S.p.A. | 100% | Trenzano (BS) | EUR | 1.582.968 |
La controllante ultima di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. è Eigenfin S.r.l., società non quotata con sede in Italia.
Le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quanto:
Le condizioni contrattuali della passività che potrebbero, su opzione della controparte, comportare la estinzione della stessa attraverso l'emissione di strumenti di capitale non ne influenzano la classificazione.
Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative. Il Gruppo determina di aver acquisito un'attività aziendale quando l'insieme integrato di attività e beni include almeno un fattore della produzione ed un processo sostanziale che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di generare un output. Il processo acquisito è considerato sostanziale se è cruciale per la capacità di continuare a generare un output e i fattori di produzione acquisiti comprendono una forza lavoro organizzata che dispone delle necessarie competenze, conoscenze o esperienza per eseguire tale processo o contribuisce significativamente alla capacità di continuare a generare un output ed è considerato unico o scarso o non può essere sostituito senza costi, sforzi o ritardi significativi per le capacità di continuare a generare un output. Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario. L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita il patrimonio netto. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell' IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell' IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico. L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Nell'effettuare quanto espresso sopra gli amministratori fanno quindi ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo. Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività,
presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo. Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
La Direzione finanziaria di Gruppo determina i criteri e le procedure sia per le valutazioni del fair value ricorrenti, quali investimenti immobiliari e strumenti partecipativi in società non quotate, sia per le valutazioni non ricorrenti, quali le attività cessate destinate alla vendita.
Ad ogni chiusura di bilancio la Direzione finanziaria di Gruppo analizza le variazioni nei valori di attività e passività per le quali è richiesta, in base ai principi contabili del Gruppo, la rivalutazione o la rideterminazione.
Per tale analisi, vengono verificati i principali input applicati nella valutazione più recente, raccordando le informazioni utilizzate nella valutazione ai contratti e agli altri documenti rilevanti.
La Direzione finanziaria di Gruppo effettua una comparazione tra ogni variazione nel fair value di ciascuna attività e passività e le fonti esterne rilevanti, al fine di determinare se la variazione sia ragionevole.
Ai fini dell'informativa relativa al fair value, il Gruppo determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.
| 31 dicembre 2023 | Totale | Valore contabile | Fair value livello 1 |
Fair value livello 2 |
Fair value livello 3 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | ||||||
| Attività finanziarie correnti | 3.832.865 | 3.832.865 | 365.889 | 3.466.976 | - | |
| -Cassa e altre disponibilità liquide | 19.000.047 | 19.000.047 | 19.000.047 | - | - | |
| Totale attività finanziarie | 22.832.912 | 22.832.912 | 19.365.936 | 3.466.976 | - | |
| Passività finanziarie | ||||||
| Debiti verso banche non correnti | 9.734.877 | 9.734.877 | - | 9.734.877 | - | |
| Debiti verso banche correnti | 55.269.592 | 55.269.592 | 55.269.592 | - | ||
| Debiti per lease non correnti | 1.032.604 | 1.032.604 | - | 1.032.604 | - | |
| Debiti per lease correnti | 354.377 | 354.377 | - | 354.377 | - |
Totale passività finanziarie 66.391.450 66.391.450 - 66.391.450 -
Nella seguente tabella è riportata la gerarchia della valutazione del fair value per attività e passività della Società al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.
| 31 dicembre 2022 | Totale | Valore contabile | Fair value livello 1 |
Fair value livello 2 |
Fair value livello 3 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | |||||
| Attività finanziarie correnti | 66.512.584 | 66.512.584 | 63.045.608 | 3.466.976 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 10.232.262 | 10.232.262 | 10.232.262 | ||
| Totale attività finanziarie | 76.744.846 | 76.744.846 | 73.277.870 | 3.466.976 | |
| Passività finanziarie | |||||
| Prestito obbligazionario corrente | 3.323.051 | 3.323.051 | 3.323.051 | ||
| Prestito obbligazionario non corrente | - | - | - | ||
| Debiti verso banche non correnti | 77.573.797 | 77.573.797 | 77.573.797 | ||
| Debiti verso banche correnti | 36.590.346 | 36.590.346 | 36.590.346 | ||
| Debiti per lease non correnti | 2.222.216 | 2.222.216 | 2.222.216 |
| Debiti per lease correnti | 651.576 | 651.576 | 651.576 | |
|---|---|---|---|---|
| Totale passività finanziarie | 120.360.986 | 120.360.986 | - 120.360.986 |
- |
Il management della Società ha verificato che il Fair Value delle attività e passività finanziarie approssima il valore contabile.
Il Gruppo. si occupa dello sviluppo e della produzione in conto terzi (contract development and manufacturing organization, 'CDMO') di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente, generalmente alla consegna, per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni.
La Società considera se ci sono altre promesse nel contratto che rappresentano obbligazioni contrattuali sulle quali una parte del corrispettivo della transazione deve essere allocato. Nel determinare il prezzo della transazione di vendita dei prodotti, la Società considera gli eventuali effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili e di componenti finanziarie significative.
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo variabile al momento della stipula del contratto. Tale valore non rilevato fino a quando non sia altamente probabile il suo riconoscimento tenuto conto di quanto concordato.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti
Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.
Il Gruppo compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta.
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:
Le operazioni in valuta estera, se presenti, sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.
Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico. Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'esse rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).
La Società Capogruppo rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. La rilevazione nel passivo ha come contropartita una riduzione del patrimonio netto alla riserva indicata dal verbale assembleare.
Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate. Gli Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di impianti e macchinari, il Gruppo li ammortizza separatamente in base alla specifica vita utile. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione
e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.
| Tabella delle aliquote di ammortamento | |||
|---|---|---|---|
| Food | Pharma | Euro Cosmetic | |
| Fabbricati industriali, secondo la tipologia | 3% | 5,50% | 5.5% |
| Costruzioni leggere | 10% | 10% | |
| Impianti generici, secondo la tipologia | 7,50% | 10% | 10% |
| Impianti e macchinari specifici, secondo la tipologia |
14% | 12% | 12.5% |
| Attrezzature industriali e commerciali, secondo la tipologia |
20% | 40% | 35% |
| Altri beni: Mobili e arredi | 12% | - | 12% |
| Altri beni: Macchine elettroniche di ufficio | 20% | - | 20% |
| Altri beni: Autoveicoli da trasporto | 20% | - | 20% |
| Altri beni: Autovetture | 25% | - | 25% |
| Altri beni: Mezzi di sollevamento |
L'ammortamento è calcolato a quote costanti sulla vita utile stimata del bene come segue:
Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato è eliminato al momento di un eventuale dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal suo utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
Il Gruppo alla stipula di ogni contratto, verifica se lo stesso soddisfa la definizione di leasing prevista dal principio. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca alla controparte tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dello stesso.
Per ogni contratto che soddisfa la definizione di leasing o che contiene un leasing, il Gruppo contabilizza un Diritto d'uso e una Passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri del leasing più i costi iniziali diretti, obbligazioni a riportare il bene alle sue iniziali condizioni meno qualsiasi incentivo pagato al fornitore.
Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.
I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della durata del contratto di locazione.
Il Gruppo riconoscerà nel proprio bilancio:
Pur presentando un valore trascurabile, il Gruppo ha provveduto ad iscrivere le spese per opere di miglioramento effettuate sugli immobili in locazione, quando hanno i requisiti per essere capitalizzati, all'interno del diritto d'uso ammortizzandoli sulla base della vita utile residua di ogni singolo contratto.
Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione relativamente ai meglio conosciuti short-term leases (contratti con durata inferiore a 12 mesi) per tutte classi di attività e ai low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 5 migliaia di euro quando nuovi.
I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno della categoria dei carrelli elevatori, in quanto acquistati nel corso del 2019 e considerati pertanto contratti di breve durata.
Per tali contratti l'adozione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra gli altri ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Le attività immateriali sono inizialmente rilevate al costo. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento accumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo che soddisfano specifici requisiti così definiti dallo IAS 38, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore, ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa (IAS 36). La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da "vita utile indefinita" a "vita utile definita" si applica su base prospettica.
Un'attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo o dismissione.
Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.
I Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno sono ammortizzati con un'aliquota annua del 20%.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (di seguito anche OCI) e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale, oltre che dalla natura dello strumento, dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value oltre agli eventuali costi di transazione. I crediti commerciali sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Le attività finanziarie i cui flussi di cassa non soddisfano i requisiti sopra indicati (e.g. SPPI) sono classificati e misurati al fair value rilevato a conto economico.
Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
e
i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire, meglio conosciuto come SPPI test (solely payments of principal and interest).
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.
Il Gruppo valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:
Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.
Le attività da strumenti di debito della Società valutati al fair value rilevato in OCI comprendono gli investimenti in strumenti di debito quotati inclusi nelle altre attività finanziarie non correnti.
All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.
Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.
Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.
Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.
Il Gruppo alla data del presente bilancio detiene un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità., conferiti e gestiti per mezzo di un primario Istituto di Credito, valorizzati al fair value tramite conto economico. Per maggiori dettagli sii rimanda al paragrafo 3.12 "Attività finanziare correnti".
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono mutui e finanziamenti, e strumenti finanziari derivati.
La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:
Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.
Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo. Il criterio di valorizzazione adottato è il metodo del costo medio ponderato.
I costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo e nelle condizioni attuali sono rilevati come segue:
Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.
Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente sull'unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di quattro anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine (terminal value).
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione. Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicatori esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa, sia in valuta nazionale che estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dal Gruppo con enti creditizi. Sono tutti espressi al loro valore nominale.
Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un esborso di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.
Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Il costo dei benefici previsti ai sensi del piano a benefici definiti è determinato usando il metodo attuariale della proiezione unitaria del credito.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività, esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria addebitando o accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano.
Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato a conto economico alla data più remota tra le seguenti:
Gli interessi netti sulla passività /attività netta per benefici definiti devono essere determinati moltiplicando la passività /attività netta per il tasso di sconto. Il Gruppo rileva le seguenti variazioni dell'obbligazione netta per benefici definiti nel costo del venduto, nelle spese amministrative e nei costi di vendita e distribuzione nel conto economico (per natura):
Il Gruppo ha applicato per la prima volta alcuni principi o modifiche che sono in vigore dal 1 gennaio 2023. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore
Le modifiche allo IAS 8 chiariscono la distinzione tra cambiamenti di stime contabili, cambiamenti di principi contabili e correzione di errori. Chiariscono inoltre in che modo le entità utilizzano le tecniche di valutazione e gli input per sviluppare le stime contabili.
Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio del Gruppo.
Le modifiche allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements forniscono indicazioni ed esempi per aiutare le entità ad applicare i giudizi significativi all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di divulgare i propri principi contabili "significativi" con l'obbligo di divulgare i propri principi contabili "materiali" e aggiungendo una guida su come le entità applicano il concetto di materialità nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.
Le modifiche hanno avuto un impatto sull'informativa dei principi contabili della società, ma non sulla misurazione, rilevazione e presentazione degli elementi del bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito restringono l'ambito di applicazione dell'eccezione alla rilevazione iniziale, in modo che non si applichi più alle transazioni che danno origine a differenze temporanee tassabili e deducibili in egual misura come le locazioni e le passività per lo smantellamento. Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche al principio IAS 12 sono state introdotte per rispondere ai regolamenti BEPS Pillar Two rules dell'OCSE ed includono: Un'esenzione obbligatoria temporanea alla rilevazione e requisiti di informativa per le imposte differite che derivano dall'implementazione nelle giurisdizioni dei regolamenti Pillar Two rules; e
I requisiti di informativa per le entità coinvolte per aiutare gli utilizzatori del bilancio a meglio comprendere gli impatti sulle imposte sul reddito che derivano da tale legislazione, in particolare prima dell'effettiva data di entrata in vigore.
L'esenzione obbligatoria temporanea – per il cui utilizzo è richiesto di darne informativa – è immediatamente applicabile. I rimanenti requisiti di informativa si applicano per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023 o successivamente, ma non per i periodi intermedi antecedenti il 31 dicembre 2023.
Si riporta nel proseguo gli altri principi, interpretazioni o modifiche omologati o non omologati e non ancora entrati in vigore alla data di predisposizione del presente bilancio.
A settembre 2022, lo IASB ha emanato una modifica all'IFRS 16 per specificare i requisiti che un locatore venditore utilizza nella misurazione della passività per leasing che deriva da una transazione di sale & lease back, per assicurare che il locatore venditore non riconosca utili o perdite con riferimento al diritto d'uso mantenuto dallo stesso.
Le modifiche sono effettive per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2024 o successivamente e devono essere applicate retrospettivamente a tutte le transazioni di sale & lease back sottoscritte dopo la data di prima applicazione dell'IFRS 16. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.
Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio consolidato del Gruppo.
A gennaio 2020 ed ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:
• La classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione
• Solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione
Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente ed il diritto di postergazione dell'entità è subordinato al rispetto di covenants entro dodici mesi.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2024 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.
A maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Rendiconto Finanziario e IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche dei contratti di reverse factoring e richiedere di dare ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativi inclusi nelle modifiche hanno l'obiettivo di assistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un'entità degli accordi di reverse factoring.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2024 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.
Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio consolidato del Gruppo.
Ai fini gestionali e produttivi, il Gruppo è organizzato in business units in base ai prodotti e servizi forniti ed ha tre settori operativi, illustrati di seguito:
Gli amministratori monitorano separatamente i risultati conseguiti dalle business unit allo scopo di prendere decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla verifica della performance. La performance dei settori è valutata sulla base del risultato operativo. La gestione finanziaria e le imposte sul reddito sono gestiti a livello di Società e non sono allocati ai settori operativi.
| 31-dic-23 | Food | Pharma | Cosmetica | Totale settori |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi e proventi | ||||
| Ricavi da contratti con clienti | 152.432.303 | 67.932.316 | 31.447.173 | 251.811.791 |
| Altri proventi | 406.451 | 293.534 | 395.211 | 1.095.196 |
| Totale ricavi | 152.838.754 | 68.225.849 | 31.842.384 | 252.906.988 |
| Costi operativi Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei |
104.186.715 | 34.056.933 | 19.944.776 | 158.188.424 |
| prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione | ||||
| Costi del personale | 19.979.389 | 17.239.939 | 7.211.943 | 44.431.271 |
| Costi per servizi | 11.827.979 | 8.543.503 | 5.516.788 | 25.888.270 |
| Altri costi operativi | 688.096 | 492.444 | 949.037 | 2.129.576 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 7.056.129 | 6.743.067 | 7.404.246 | 21.203.442 |
| Totale costi operativi | 143.738.308 | 67.075.885 | 41.026.789 | 251.840.983 |
| RISULTATO OPERATIVO | 9.100.446 | 1.149.964 | (9.184.405) | 1.066.005 |
|---|---|---|---|---|
| 31-dic-22 | Food | Pharma | Cosmetica | Totale settori |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi e proventi | ||||
| Ricavi da contratti con clienti | 117.813.880 | 54.712.778 | 34.325.917 | 206.852.576 |
| Altri proventi | 353.476 | 294.083 | 819.592 | 1.467.151 |
| Totale ricavi | 118.167.357 | 55.006.861 | 35.145.509 | 208.319.727 |
| Costi operativi | ||||
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
82.033.242 | 25.397.320 | 20.602.813 | 128.033.375 |
| Costi del personale | 16.441.609 | 14.526.909 | 7.332.052 | 38.300.569 |
| Costi per servizi | 11.649.989 | 7.814.273 | 5.726.259 | 25.190.520 |
| Altri costi operativi | 713.246 | 469.996 | 203.015 | 1.386.257 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.702.833 | 5.970.119 | 3.747.467 | 16.420.419 |
| Totale costi operativi | 117.540.918 | 54.178.616 | 37.611.606 | 209.331.140 |
| RISULTATO OPERATIVO | 626.438 | 828.245 | (2.466.097) | (1.011.413) |
| 31-dic-23 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Food | Pharma | Cosmetica | Non di settore | Totale | |
| Attività | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 48.301.493 | 41.885.726 | 15.751.071 | 980.832 | 106.919.123 |
| Avviamento | - | - | 11.507.954 | - | 11.507.954 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 920.658 | 386.352 | 327.878 | - | 1.634.888 |
| Diritti d'uso | 64.998 | 22.192 | 3.078.417 | - | 3.165.607 |
| Attività finanziarie non correnti | - | - | - | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - | - | 688.139 | 688.139 |
| Attività per imposte differite | - | - | - | 6.234.232 | 6.234.232 |
| Totale attività non correnti | 49.287.149 | 42.294.271 | 30.665.320 | 7.903.203 | 130.149.943 |
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 20.116.778 | 13.988.671 | 8.354.233 | - | 42.459.682 |
| Crediti commerciali | 17.760.067 | 12.238.069 | 8.059.629 | - | 38.057.766 |
| Crediti tributari | - | - | - | 320.689 | 320.689 |
| Altre attività correnti | 437.012 | 101.698 | 1.277.272 | 5.924.874 | 7.740.856 |
| Attività finanziarie correnti | - | - | - | 3.832.865 | 3.832.865 |
| Cassa e altre disponibilità liquide | - | - | - | 19.000.047 | 19.000.047 |
| Totale attività correnti | 38.313.857 | 26.328.438 | 17.691.135 | 29.078.475 | 111.411.905 |
| Totale attività | 87.601.006 | 68.622.708 | 48.356.455 | 36.981.678 | 241.561.848 |
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | - | - | - | 22.770.445 | 22.770.445 |
| Altre riserve | - | - | - | 114.167.028 | 114.167.028 |
| Riserva per benefici ai dipendenti | - | - | - | 181.073 | 181.073 |
| Riserva FTA | - | - | - | (6.669.789) | (6.669.789) |
| Utili a nuovo | - | - | - | 22.610 | 22.610 |
| Utile/(perdita) d'esercizio | - | - | - | (3.522.098) | (3.522.098) |
| Totale patrimonio netto | - | - | - | 126.949.268 | 126.949.268 |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività non correnti | |||||
| Prestito obbligazionario | - | - | - | - | - |
| Debiti verso banche non correnti | - | - | - | 9.734.877 | 9.734.877 |
| Benefici ai dipendenti | 531.716 | 322.014 | 1.347.924 | - | 2.201.653 |
| Fondi rischi e oneri | - | - | - | 2.105 | 2.105 |
| Fondo imposte differite | - | - | - | 263.381 | 263.381 |
| Debiti per lease non correnti | 25.076 | 10.504 | 997.025 | - | 1.032.604 |
| Altre passività finanziarie non correnti | - | - | - | - | - |
| Totale Passività non correnti | 556.792 | 332.518 | 2.344.949 | 10.000.363 | 13.234.620 |
| Passività correnti | |||||
| Prestito obbligazionario | - | - | - | - | - |
| Debiti verso banche correnti | - | - | - | 55.269.592 | 55.269.592 |
| Debiti commerciali | 18.026.582 | 8.480.235 | 5.862.646 | - | 32.369.462 |
| Debiti tributari | - | - | - | 575.488 | 575.488 |
| Debiti per lease correnti | 38.170 | 14.634 | 301.572 | - | 354.377 |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - | - | - | - |
| Altre passività correnti | 5.940.953 | 3.821.171 | 1.198.891 | 1.848.027 | 12.809.041 |
| Totale Passività correnti | 24.005.705 | 12.316.039 | 7.363.109 | 57.693.106 | 101.377.960 |
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 24.562.496 | 12.648.557 | 9.708.058 | 194.642.737 | 241.561.848 |
| 31-dic-22 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Food | Pharma | Cosmetica | Non di settore | Totale | |
| Attività | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 52.847.312 | 39.084.149 | 12.230.589 | - | 104.162.050 |
| Avviamento | - | - | 15.907.954 | - | 15.907.954 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 772.836 | 698.672 | 309.043 | - | 1.780.551 |
| Diritti d'uso | 162.301 | 42.630 | 4.958.180 | - | 5.163.111 |
| Attività finanziarie non correnti | - | - | - | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - | - | 820.871 | 820.871 |
| Attività per imposte differite | - | - | - | 7.312.662 | 7.312.662 |
| Totale attività non correnti | 53.782.449 | 39.825.451 | 33.405.767 | 8.133.533 | 135.147.200 |
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 22.013.208 | 11.485.551 | 6.923.741 | - | 40.422.499 |
| Crediti commerciali | 18.172.370 | 11.880.933 | 9.294.019 | - | 39.347.321 |
| Crediti tributari | - | - | - | 2.268.044 | 2.268.044 |
| Altre attività correnti | 366.167 | 69.991 | 449.906 | 5.004.335 | 5.890.398 |
| Attività finanziarie correnti | - | - | - | 66.512.584 | 66.512.584 |
| Cassa e altre disponibilità liquide | - | - | - | 10.232.262 | 10.232.262 |
| Totale attività correnti | 40.551.744 | 23.436.474 | 16.667.665 | 84.017.225 | 164.673.109 |
| Totale attività | 94.334.193 | 63.261.925 | 50.073.432 | 92.150.758 | 299.820.309 |
Patrimonio netto
| Capitale sociale | - | - | - | 22.770.445 | 22.770.445 |
|---|---|---|---|---|---|
| Altre riserve | - | - | - | 126.461.456 | 126.461.456 |
| Riserva per benefici ai dipendenti | - | - | - | 206.186 | 206.186 |
| Riserva FTA | - | - | - | (6.669.789) | (6.669.789) |
| Utili a nuovo | - | - | - | 22.610 | 22.610 |
| Utile/(perdita) d'esercizio | - | - | - | (9.501.145) | (9.501.145) |
| Totale patrimonio netto | - | - | - | 133.289.763 | 133.289.763 |
| Passività non correnti | |||||
| Prestito obbligazionario | - | - | - | - | - |
| Debiti verso banche non correnti | - | - | - | 77.573.797 | 77.573.797 |
| Benefici ai dipendenti | 544.301 | 300.042 | 1.574.670 | - | 2.419.013 |
| Fondi rischi e oneri | - | - | 41.105 | - | 41.105 |
| Fondo imposte differite | - | - | - | 240.553 | 240.553 |
| Debiti per lease non correnti | 69.998 | 18.386 | 2.133.832 | - | 2.222.216 |
| Altre passività finanziarie non correnti | - | - | - | - | - |
| Totale Passività non correnti | 614.299 | 318.428 | 3.749.607 | 77.814.350 | 82.496.684 |
| Passività correnti | |||||
| Prestito obbligazionario | - | - | - | 3.323.051 | 3.323.051 |
| Debiti verso banche correnti | - | - | - | 36.590.346 | 36.590.346 |
| Debiti commerciali | 17.814.373 | 8.663.539 | 6.972.556 | - | 33.450.468 |
| Debiti tributari | - | - | - | - | - |
| Debiti per lease correnti | 95.176 | 24.999 | 531.401 | - | 651.576 |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - | - | - | - |
| Altre passività correnti | 3.357.083 | 3.048.182 | 1.641.504 | 1.971.652 | 10.018.421 |
| Totale Passività correnti | 21.266.631 | 11.736.720 | 9.145.462 | 41.885.049 | 84.033.862 |
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 21.880.930 | 12.055.148 | 12.895.069 | 252.989.162 | 299.820.309 |
Si precisa che non si rende necessaria una riconciliazione tra i valori di Ricavi e Risultato operativo riportati in bilancio con quanto indicato nell'informativa di settore poiché non vi sono poste in riconciliazione.
Per quanto concerne l'aggregazione dei ricavi si segnala che il Gruppo genera una parte significativa del proprio fatturato da un numero circoscritto di clienti, in particolare i primi cinque clienti, nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 rappresentano cumulativamente circa il 60,6% del fatturato.
Si noti infine che la suddivisione dei ricavi per area geografica è riportata nel paragrafo "2.1. Ricavi da contratti con clienti".
Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, le azioni privilegiate convertibili, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Società Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. La Società gestisce la struttura patrimoniale ed effettua aggiustamenti in base alle condizioni economiche ed ai requisiti dei covenants finanziari. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, la Capogruppo potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. La Società Capogruppo controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra il debito netto ed il totale del capitale più il debito netto. La politica del Gruppo consiste nel mantenere questo rapporto inferiore al 40%. Nel 2023 tale rapporto si attesta attorno al 26% (25% al 31 dicembre 2022).
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Finanziamenti fruttiferi e prestiti diversi da azioni privilegiate convertibili | 65.004.469 | 114.164.143 |
| Debiti per obbligazioni | - | 3.323.051 |
| Debiti per strumenti derivati passivi - warrant | - | - |
| Debiti per Lease | 1.386.981 | 2.873.792 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve termine | (19.000.047) | (10.232.262) |
| Meno: attività finanziarie correnti | (3.832.865) | (66.512.584) |
| Debito netto | 43.558.538 | 43.616.140 |
| Patrimonio netto | 126.949.268 | 133.289.763 |
| Capitale e debito netto | 170.507.806 | 176.905.903 |
| Gearing ratio | 26% | 25% |
Il Gruppo monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e prestiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica del Gruppo è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2023, l'83,8% del debito del Gruppo ha scadenza inferiore ad un anno (2022: 33,7%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti nella situazione finanziaria consolidata. A questo proposito si segnala che se la Capogruppo Fine Foods non avesse temporaneamente riclassificato il debito a medio/lugo termine verso Intesa di originari 70 milioni, per Euro 36,4 milioni, nei debiti verso banche correnti, la quota di debito con scadenza inferiore ad un anno sarebbe stata pari al 29,9%. Si rimanda al paragrafo "1.1 Eventi significativi del periodo" per maggiori dettagli circa tale riclassifica
La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.
| 31 dicembre 2023 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 9.734.877 | - | 7.800.401 | 1.934.476 |
| Debiti verso banche correnti | 55.269.592 | 55.269.592 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 1.032.604 | - | 1.032.604 | - |
| Debiti per lease correnti | 354.377 | 354.377 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 66.391.450 | 55.623.969 | 8.833.005 | 1.934.476 |
| 31 dicembre 2022 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Prestiti obbligazionari | 3.323.051 | 3.323.051 | ||
| Debiti verso banche non correnti | 77.573.797 | 69.495.416 | 8.078.381 | |
| Debiti verso banche correnti | 36.590.346 | 36.590.346 | ||
| Debiti per lease non correnti | 2.222.216 | 1.986.323 | 235.893 | |
| Debiti per lease correnti | 651.576 | 651.576 | ||
| Totale passività finanziarie | 120.360.986 | 40.564.973 | 71.481.739 | 8.314.274 |
Il rischio di tasso di intesse è funzione dell'andamento dei tassi di interesse e le posizioni aziendali ad esso connesse, identificabili in investimenti obbligazionari e in operazioni di indebitamento. Il rischio è costituito dall'aumento degli oneri finanziari connessi al rialzo dei tassi di interesse.
Tale rischio può essere diversamente indicato in funzione del parametro di valutazione:
• Rischio Cash Flow: esso è legato all'eventualità di realizzare perdite connesse o alla riduzione degli incassi previsti oppure all'aumento dei costi previsti. Esso è collegato a poste con profili di pagamento indicizzati ai tassi di mercato. Al variare di tali tassi, varierà la posizione dell'azienda (finanziamento a tasso variabile)
• Rischio Fair Value: esso è legato all'eventualità di perdite connesse ad una variazione inattesa di valore di una attività o di una passività a seguito di una improvvisa variazione dei tassi.
A tal riguardo, è opportuno segnalare che la Società Capogruppo sta valutando alcuni strumenti di copertura della variabilità del tasso sui finanziamenti in essere. Inoltre, a fronte del rimborso anticipato di Euro 20 milioni sul finanziamento Intesa di originari 70 MLN, il Management della Società Capogruppo non esclude una rinegoziazione dei covenants attualmente in essere.
Le più recenti analisi dell'OMS indicano un crescente rischio del ripetersi di pandemie globali, a causa dei cambiamenti climatici, della globalizzazione dei mercati è essenziale essere più preparati e più resilienti per combattere le future minacce sanitarie mondiali. A livello globale, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sta lavorando a un nuovo strumento globale volto a proteggere meglio le persone, le comunità e i paesi da pandemie future. L'eventuale ripetersi delle circostanze avvenute con la Pandemia da COVID 19 potrebbe tornare determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'esperienza fatta durante la pandemia da COVID 19 ha permesso al gruppo di definire specifiche soluzioni organizzative e strumenti procedurali che hanno permesso all'organizzazione di affrontare al meglio la crisi generata dall'emergenza sanitaria. Gli strumenti messi in campo durante il periodo pandemico e le azioni di sensibilizzazione realizzate potranno certamente essere rese disponibili nell'ambito di un possibile nuovo evento.
Il Gruppo gode comunque di un'elevata patrimonializzazione e una solida struttura finanziaria, fattori che garantiscono autonomia patrimoniale-finanziaria in un orizzonte temporale anche di medio periodo.
Il Gruppo registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, in particolare, al 31 dicembre 2023, a circa il 60,6% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi del Gruppo. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti del Gruppo non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dal Gruppo sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo mitiga tale rischio da un lato, costruendo relazioni stabili e durature con i propri clienti volte ad una fortissima fidelizzazione degli stessi, dall'altro lato tramite attività commerciali volte all'acquisizione di nuovi clienti e attività di M&A volte all'individuazione e acquisizione di società target..
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti del Gruppo sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica e multinazionali. Il Gruppo, inoltre, valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.
Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.
Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale della Società. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.
Le società del Gruppo sono soggette al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle stesse.
Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie dal Gruppo Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.
Il Gruppo sarà periodicamente sottoposto ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, le Società potrebbero essere coinvolte in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dello stesso.
In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dal Gruppo nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.
In considerazione della complessa situazione geopolitica e di rischi climatici che possono pregiudicare alcuni raccolti, anche per il 2024 si valuta che il Gruppo sia esposto al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, unitamente al ritardo nella produzione, dovuto alla più difficile reperibilità di dette materie prime e materiali di confezionamento, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'attività del Gruppo è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.
Per mitigare tali rischi, Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
Il Gruppo mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato.
Il costo dell'energia risulta essere nel 2023 ancora percentualmente più elevato rispetto al costo storico; tale incidenza viene stimata in quasi 1,7 punti percentuali sui ricavi rispetto alla media dell'1% degli anni precedenti. L'Outlook per il 2024 restituisce un quadro in cui le prospettive sulla volatilità dei prezzi energetici sono molto ridimensionate. La fornitura di energia disponibile per il mercato europeo nonché gli stock energetici interni sono i motivi per cui la stima degli impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo, nonché la probabilità che essi si verifichino, possano essere gradualmente ridotti.
Il Gruppo ha integrato nel proprio organico un team coordinato da un energy manager incaricato di monitorare l'andamento del mercato energetico al fine di minimizzare l'impatto dei costi dell'energia nonché di porre in essere le opportune misure per incrementare
l'efficienza energetica dei siti produttivi. A tal proposito Fine Foods ha installato due cogeneratori per l'auto produzione di elettricità a partire dalla combustione di gas, grazie ai quali ha eliminato la sua esposizione dal rischio di fluttuazioni della componente energia elettrica e ha ottimizzato l'uso efficiente del calore sviluppato grazie alla cogenerazione. Inoltre, presso tre stabilimenti sono presenti altrettanti impianti fotovoltaici complessivamente di 850 Kw di potenza in grado di coprire parte del fabbisogno energetico (c.ca 1% fabbisogno energetico totale). Al fine di gestire la fluttuazione dei costi energetici, parte di essi verranno rifatturati nel corso del 2024.
Il Gruppo è esposto al rischio di cancellazione o sospensione di ordini per prodotti esportati in Russia, Ucraina e zone limitrofe, a causa del conflitto Russo-Ucraino. Come dimostrato dall'andamento del fatturato, per la BU Pharma il rischio è da considerarsi sostanzialmente nullo. Sul fronte BU food la situazione per il 2024 rimane incerta e potenzialmente in grado di generare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società, seppur ridimensionati rispetto agli impatti notevoli sul 2022 e meno rilevanti sul 2023.
Il Gruppo non intrattiene rapporti commerciali significativi con i paesi interessati dall'attuale conflitto che interessa Israele e le zone limitrofe.
Come azione mitigante, il Gruppo monitora tale rischio tramite continui contatti con i clienti che esportano nelle zone interessate dal conflitto in modo da gestire puntualmente le eventuali criticità.
Il Gruppo è esposto ai rischi legati a prodotti fabbricati con qualità non conforme alle specifiche del cliente che potrebbero avere effetti collaterali, o comunque non desiderati e aspettati, sulla salute dei consumatori, e a rischi connessi ai futuri obblighi relativi alla due diligence lungo la catena di fornitura, esponendolo ad una possibile azione di responsabilità e/o a pretese risarcitorie, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Il Gruppo dispone di un robusto sistema di qualità e numerose certificazioni che garantiscono il rispetto delle norme di buona fabbricazione.
Tutti i prodotti finiti e le materie prime vengono scrupolosamente analizzati per attestarne la conformità alle specifiche di rilascio. I fornitori di materie prime e packaging vengono sottoposti ad un processo di qualificazione e di monitoraggio anche dei requisiti ESG, attività che verrà estesa nel 2024 anche ai fornitori di servizi
Inoltre, la società dispone di un sistema di monitoraggio a livello internazionale delle allerte e delle frodi in ambito alimentare.
Il Gruppo ha inoltre sottoscritto con una primaria compagnia di assicurazione una polizza assicurativa con un massimale di 5 milioni di euro per ciascun evento.
Un'ulteriore azione di mitigazione di tale rischio riguarda la formazione continua del personale coinvolto nei processi di approvvigionamento, di verifica e di realizzazione dei prodotti.
Il Gruppo è esposto al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Durante i numerosi audit svolti da clienti ed autorità, il Gruppo non ha mai ricevuto segnalazioni di non conformità critiche. Ciò premesso, la compliance GMP viene garantita mediante l'applicazione di rigorose procedure di qualità e di periodici audit interni di tipo sistematico. Il Gruppo, inoltre, dispone di una procedura per la rapida trattazione di eventuali osservazioni o deviazioni riscontrate dalle autorità.
Il Gruppo è esposto al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze del Gruppo potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Per affrontare tali rischi, il Gruppo dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui il Gruppo opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
Il Gruppo è esposto al rischio che si verifichino azioni dolose, acuite anche dall'attuale contesto socio/politico, inerenti al sistema informatico atte ad impattare la disponibilità e/o l'integrità dello stesso, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo ha in essere procedure e policy di sicurezza atte a garantire la corretta gestione dei sistemi informatici. È inoltre dotato di apparati di sicurezza perimetrale e interna. Le infrastrutture sono equipaggiate con sistemi di alta affidabilità per i sistemi critici e vengono verificate con frequenza annuale. Periodicamente la funzione IT effettua simulazione di attacchi esterni per verificare la tenuta del sistema di protezione.
Dal punto di vista di gestione dei rischi, il Gruppo ha un piano di disaster recovery atto a garantire l'affidabilità dei sistemi informatici, inoltre i sistemi IT del Gruppo sono conformi alle normative GDPR per la protezione dei dati.
La funzione sistemi informativi è soggetta, inoltre, ad audit interni da parte della funzione di Quality Assurance ed esterni da parte di enti certificatori e clienti.
A causa dell'attuale intensa dinamicità del mercato del lavoro, soprattutto per i profili tecnici e specializzati, e della concorrenza esistente tra le aziende in cui il Gruppo opera, è fondamentale assumere, formare e trattenere persone altamente qualificate per produrre e sviluppare prodotti innovativi che consentano al Gruppo di mantenere e aumentare la propria quota di mercato. Inoltre, i costi associati ad un elevato tasso di turnover possono avere un impatto negativo diretto sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo che deve sostenere spese aggiuntive per la gestione del personale in uscita e contemporaneamente per la formazione e l'inserimento di nuove risorse umane in entrata. Le organizzazioni sono chiamate ad orientarsiverso nuovi modelli di business, più agili, flessibili e inclusivi. Politiche di valorizzazione delle diversità, di gestione e promozione dei talenti, nonché la proposta di piani per massimizzare i contributi positivi sulla salute dell'individuo, diventano elementi chiave per attrarre e trattenere talenti e persone tecnicamente preparate. La mancata capacità di implementare le politiche necessarie per gestire con successo il capitale umano può avere un impatto negativo sul conto economico, finanziario e patrimoniale del Gruppo.
Fine Foods crede che le proprie persone rappresentino la chiave del successo aziendale poiché forniscono il vero vantaggio competitivo all'organizzazione. Per questo il Gruppo investe molte energie nella gestione delle risorse umane e ha sviluppato una strategia che mira proprio ad attrarre e trattenere i migliori talenti, a partire da processo di selezione. Quando viene scelta la Persona da inserire, viene privilegiato il potenziale di crescita e, per colmare gli eventuali gap di competenze, viene programmato uno specifico percorso di on-boarding e la frequenza di corsi ad hoc. Sono attivi vari canali di comunicazione tra dipendenti e management e periodicamente vengono organizzati momenti di condivisione degli obiettivi raggiunti dal Gruppo. Vengono offerte opportunità di crescita professionale in un ambiente eticamente corretto e senza discriminazioni. Sono implementate forme di flessibilità nell'orario e nelle modalità di lavoro al fine di migliorare il work-life balance delle persone e grazie all'adesione al programma WHP di Regione Lombardia, sono attivate diverse misure per il benessere fisico e psicologico dei lavoratori.
A causa dei cambiamenti climatici, il Gruppo è esposto al verificarsi di fermi operativi a causa di eventi meteo estremi, al momento né prevedibili né probabili, a danno di infrastrutture di servizio, stabilimenti, impianti e macchinari. La scarsa disponibilità di acqua per uso industriale in seguito a periodi prolungati di siccità può compromettere l'efficienza produttiva. L'approvvigionamento di materie prime può risultare più difficoltoso a causa del verificarsi di fenomeni climatici estremi che possono comportare l'interruzione totale o parziale della catena di fornitura. Infine, l'assenza di investimenti per ridurre l'impatto sul clima attraverso la riduzione dei consumi energetici può comportare un impatto negativo sul conto economico del Gruppo per gli aumenti dei costi operativi e per l'esposizione a fluttuazioni dei prezzi dell'energia e a eventuali interventi regolatori mirati ad esempio ad introdurre imposte sulle emissioni di carbonio.
Fine Foods è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta aggiornando una specifica valutazione dei rischi in questo senso. Il Gruppo ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda
la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farmindustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali.
Il Gruppo ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
La preparazione del bilancio del Gruppo richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l'informativa a questi relativa, nonché l'indicazione di passività potenziali. L'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
Nell'applicare i principi contabili del Gruppo, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime).
Il Gruppo determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall'opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.
Il Gruppo ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo anticipatamente. Il Gruppo applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, il Gruppo considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico ad esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto. Dopo la data di decorrenza, il Gruppo rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l'opzione di rinnovo o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti modifiche specifiche sul bene in leasing) (si veda paragrafo 3.4 "Leases").
Sono di seguito illustrate le assunzioni principali riguardanti il futuro e le altre principali cause d'incertezza valutativa che, alla data di chiusura dell'esercizio, presentano il rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l'esercizio successivo. Il Gruppo ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio d'esercizio. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni su eventi futuri potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dal Gruppo. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni quando avvengono.
Il Gruppo utilizza un metodo a matrice per calcolare le ECL per i crediti commerciali. Le aliquote di accantonamento sono infatti determinate principalmente sulle probabilità di default del settore di riferimento ma anche in base al tasso di insolvenza storico osservato dalle Società del Gruppo.
Ad ogni data di riferimento, i tassi di insolvenza storici vengono aggiornati e vengono analizzati i cambiamenti nelle stime su elementi previsionali.
La valutazione della correlazione tra i tassi di insolvenza storici, le condizioni economiche previsionali e le ECL è una stima significativa. L'ammontare di ECL è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste. Anche l'esperienza storica sull'andamento delle perdite su credito delle Società del Gruppo e la previsione delle condizioni economiche future potrebbero non essere rappresentative dell'insolvenza effettiva del cliente in futuro.
Ad ogni data di riferimento il Gruppo provvede a verificare eventuali perdite di valore relative alle rimanenze in giacenza. Tale attività viene eseguita a livello di lotto di produzione e fa rifermento oltre che alla scadenza del materiale anche a eventuali non conformità dei prodotti.
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effettivi sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale.
Le società del Gruppo sono sottoposte al regime fiscale e tributario italiano. Gli amministratori nella definizione del reddito imponibile e quindi nella quantificazione delle imposte da liquidare interpretano tali normative. Le attività fiscali differite sono rilevate per le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile imponibile tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta un'attività di stima rilevante da parte della direzione aziendale per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili imponibili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale applicabili.
Con riferimento alla recuperabilità dell'attivo di bilancio iscritto a titolo di imposte anticipate si dà atto che gli amministratori hanno redatto un piano industriale a livello di Gruppo e di legal entity strutturato su un orizzonte temporale 2024-2028, approvato dal consiglio di amministrazione riunitosi il 28 marzo 2024, dal quale si evince che gli utili fiscali generarti in arco piano sono sufficientemente capienti al fine di poter recupere le imposte differite attive iscritte sulle perdite fiscali.
Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Le assunzioni chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 3.1 "Immobili, impianti e macchinari" ed alla nota 3.2 "Avviamento" delle presenti Note illustrative.
Così come più dettagliatamente esposto al paragrafo 1.4.1 inerente il trattamento contabile delle aggregazioni aziendali ed avviamento, gli amministratori in sede di i) allocazione delle attività nette acquisite alle relative unità generatrici di cassa (CGU) ii) redazione dei piani pluriennali iii) svolgimento degli impairment test, fanno ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:
I ricavi al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 251.811.791, contro gli Euro 206.852.576 dell'esercizio precedente, registrando quindi un incremento del 21,7%. Si fornisce di seguito la suddivisione per business unit e per area geografica:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Business Unit – Food | 152.432.303 | 117.813.880 |
| Business Unit - Pharma | 67.932.316 | 54.712.778 |
| Business Unit - Cosmetica | 31.447.173 | 34.325.917 |
| Totale ricavi da contratti con clienti | 251.811.791 | 206.852.576 |
Nel corso del 2023 il fatturato del Gruppo nel settore food aumenta, passando da 117.813.880 Euro al 31 dicembre 2022 a 152.432.303 Euro al 31 dicembre 2023 (incremento del 29,4%). Il fatturato della BU Food rappresenta il 60,5% del fatturato complessivo.
Per quanto riguarda il settore Pharma, che rappresenta il 27% del fatturato complessivo, esso mostra una tendenza in espansione con una crescita pari al 24,2%, passando da 54.712.778 Euro alla chiusura dell'esercizio precedente a 67.932.316 Euro al 31 dicembre 2023.
Per quanto riguarda i ricavi della Business Unit Cosmetica, essi passano da 34.325.917 al 31 dicembre 2022 a 31.447.173 Euro alla data di chiusura dell'esercizio.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi Italia | 125.816.368 | 110.596.812 |
| Ricavi estero | 125.995.423 | 96.255.763 |
| Totale ricavi da contratti con clienti | 251.811.791 | 206.852.576 |
Il fatturato del 31 dicembre 2023 risulta equamente suddiviso tra le vendite conseguite in Italia e quelle conseguite all'estero (49,96% Italia e 50,04% Estero). Al 31 dicembre 2022 il fatturato risultava essere prevalentemente conseguito in Italia (53,47%).
Al 31 dicembre 2023 gli altri proventi del Gruppo ammontano ad Euro 1.095.196 contro gli Euro 1.467.151 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Certificati Bianchi | 303.869 | 566.211 |
| Altri proventi | 214.270 | 374.219 |
| Sopravvenienze | 69.668 | 388.499 |
| Rettifiche svalutazione crediti e liquidità | 56.719 | 35.395 |
| Plusvalenze | 332.340 | 97.148 |
| Rimborsi assicurativi e risarcimenti | 114.346 | - |
| Abbuoni e arrotondamenti attivi | 3.985 | 5.680 |
| Totale altri proventi | 1.095.196 | 1.467.151 |
I ricavi da certificati bianchi derivano dall'iscrizione nell'attivo circolante dei titoli di efficienza energetica maturati dalla Società tra il 2021 ed il 2023 in seguito all'installazione dei cogeneratori presso gli stabilimenti di Verdellino e Brembate. I titoli maturati nel corso del 2021 sono stati quantitativamente confermati dall'Autorità nel corso del 2022 e venduti sul mercato dalla Società nei primi mesi del 2023. I titoli maturati nel corso del 2022 sono stati venduti sul mercato tra luglio 2023 e marzo 2024. I titoli maturati nel corso del 2023 sono stati quantitativamente stimati dalla Società, anche con il supporto di consulenti esperti in materia. Il valore assegnato ai titoli è il minore tra il prezzo di borsa al 31.12.23 ed il medio ponderato dell'anno.
Gli Altri proventi includono principalmente i contributi ricevuti a titolo di credito di imposta.
I ricavi da risarcimento danni accolgono principalmente rimborsi di sinistri da parte delle assicurazioni. In particolare, nel 2023 è stato registrato il risarcimento da parte di Zurich relativo all'incendio avvenuto nello stabilimento di Brembate per 101 mila euro.
Al 31 dicembre 2023 i costi per materie prime e materiale di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano ad Euro 158.188.424 contro gli Euro 128.033.375 dell'esercizio precedente, con un incremento del 23,6%. Di seguito se ne riporta la composizione:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Merci conto acquisti | 157.557.438 | 130.615.213 |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 2.912.900 | 2.552.399 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci | 816.597 | (7.245.493) |
| Variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
(3.098.511) | 2.111.256 |
| Totale costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
158.188.424 | 128.033.375 |
Si precisa che nella voce Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono inclusi gli effetti a conto economico della movimentazione del fondo svalutazione di magazzino per la cui movimentazione si rimanda a quanto contenuto nella nota "3.8 Rimanenze".
Al 31 dicembre 2023 i costi del personale del Gruppo ammontano ad Euro 44.431.271 contro gli Euro 38.300.569 dell'esercizio precedente, con un incremento del 16%. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 27.779.638 | 25.456.388 |
| Oneri sociali | 9.085.284 | 8.330.787 |
| Trattamento di fine rapporto | 1.771.190 | 1.756.951 |
| Personale Interinale | 5.791.055 | 2.756.443 |
| Altri costi | 4.103 | - |
| Totale costi del personale | 44.431.271 | 38.300.569 |
L'aumento del costo del personale deriva dall'inserimento di nuovi dipendenti, dal maggior ricorso a personale somministrato e dai premi maturati nel corso del 2023, in crescita rispetto all'esercizio 2022.
Riportiamo di seguito il numero dei dipendenti del Gruppo suddivisi per categoria:
| Dati sull' occupazione (espressi in unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 18 | 19 |
| Impiegati | 255 | 255 |
| Operai | 480 | 474 |
| Totale dipendenti | 753 | 748 |
Al 31 dicembre 2023 i costi per servizi del Gruppo ammontano ad Euro 25.888.270 contro gli Euro 25.190.520 dell'esercizio precedente, con un incremento del 2,8%. Di seguito se ne riporta la composizione:
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (Importi in euro unità) | 2023 | 2022 |
| Altri Costi | 635.211 | 495.246 |
| Analisi esterne e analisi ecologiche | 739.225 | 684.729 |
| Assicurazioni | 675.489 | 616.404 |
| Canoni per Electronic Data Processing | 770.095 | 717.002 |
| Commissioni bancarie | 207.400 | 355.761 |
| Compensi a sindaci e amministratori | 2.189.650 | 1.429.542 |
| Costi per affitti, noleggio e varie | 1.059.305 | 885.983 |
| Costi per fiere e pubblicità | 605.760 | 312.407 |
| Costi per lavorazione merci in conto terzi | 1.403.207 | 1.059.692 |
| Costi per manutenzioni ordinarie | 3.399.129 | 2.872.033 |
| Costi per pulizia, disinfestazione e sorveglianza | 1.924.949 | 1.567.870 |
| Costi per trasporto, carburante e pedaggi | 1.363.976 | 1.534.317 |
| Prestazione di lavoro interinale | 970.954 | 463.970 |
| Provvigioni per vendite | 205.541 | 315.055 |
| Qualifiche e Taratura | 200.987 | 194.410 |
| Smaltimento rifiuti, reflui e solidi | 1.866.353 | 1.344.332 |
| Spese per consulenze | 2.418.841 | 2.765.620 |
| Ticket | 828.446 | 893.391 |
| Utenze varie | 4.423.752 | 6.682.757 |
| Totale costi per servizi | 25.888.270 | 25.190.520 |
La voce "Costi per affitti, noleggio e vari" riferisce a contratti short term e low-value per i quali il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dal principio, come riportato nel paragrafo "3.4 Leases". La voce utenze varie risulta in diminuzione rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2022; infatti, la voce utenze varie, nel 2022, mostrava gli effetti significativi dell'aumento dei costi di energia elettrica e metano.
La voce compensi amministratori 2023 include la stima dei bonus di competenza.
Gli altri costi operativi al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 2.129.576 contro gli Euro 1.386.257 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Penalità e indennizzi | 210.498 | 25.825 |
| Imposte e tasse | 516.911 | 576.133 |
| Sopravvenienze passive | 170.966 | 18.652 |
| Minusvalenze | 306.092 | 32.881 |
| Quote Associative | 168.063 | 245.482 |
| Costi di rappresentanza e omaggi | 19.456 | 21.714 |
| Costi per rifiuti e bonifica | 31.767 | 28.031 |
| Costi per certificazioni, vidimazioni e diritti CCIAA | 30.625 | 44.956 |
| Erogazioni liberali | 43.820 | 5.642 |
| Altri costi operativi | 631.377 | 386.943 |
| Totale altri costi operativi | 2.129.576 | 1.386.257 |
|---|---|---|
La voce minusvalenze accoglie principalmente gli effetti derivanti dalle dismissioni degli impianti e macchinari e delle linee produttive della Pharmatek considerate non più strategiche.
La voce altri costi operativi include una serie di costi residuali (bolli autovetture, multe, spese corriere, spese sociali e aziendali etc), ma è da ricondurre principalmente per Euro 396 mila Euro all'accantonamento al fondo svalutazione crediti (di cui 241 mila relativi alla controllata Euro Cosmetic). L'accantonamento si è reso necessario a valle di un'analisi delle posizioni creditorie. Il fondo svalutazione crediti è stato prudenzialmente incrementato a fronte di alcune partite scadute per le quali la Società sta prendendo accordi con i clienti.
Al 31 dicembre 2023 gli ammortamenti e le svalutazioni della Società ammontano ad Euro 21.203.442 contro gli Euro 16.420.419 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| 31 dicembre | ||
|---|---|---|
| (Importi in euro unità) | 2023 | 2022 |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 14.081.154 | 13.267.935 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali | 1.594.363 | 935.940 |
| Ammortamento diritto d'uso | 452.452 | 1.242.883 |
| Svalutazioni Immobilizzazioni Materiali | 675.472 | 339.260 |
| Svalutazioni Immobilizzazioni Immateriali | - | 634.402 |
| Svalutazione avviamento | 4.400.000 | - |
| Totale ammortamenti e svalutazioni | 21.203.442 | 16.420.419 |
La voce Svalutazioni Immobilizzazioni Materiali al 31 dicembre 2023 accoglie la demolizione di un Fabbricato della Controllante Fine Foods sito presso Brembate per complessivi Euro 675.472 Euro avvenuta ad ottobre 2023. All'interno di tale voce al 31 dicembre 2022 gli amministratori della controllata Pharmatek avevano incluso la svalutazione di una serie di linee e di macchinari a fronte della fusione per incorporazione in Euro Cosmetic per complessivi Euro 339.260 per la già citata riorganizzazione delle attività cosmetiche. La voce Svalutazioni Immobilizzazioni Immateriali al 31 dicembre 2022 accoglieva la svalutazione del Marchio Pharmaqui per complessivi Euro 609.383 a seguito del venir meno della maggior parte del business a cui il marchio faceva riferimento. Per quanto concerne alla svalutazione dell'avviamento si rimanda a quanto riportato al paragrafo 3.2 della presente relazione.
Al 31 dicembre 2023 le variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie presentano un saldo positivo pari ad Euro 1.707.519 contro un saldo negativo pari ad Euro 7.733.525 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Variazione fair value altri titoli | 1.703.519 | (7.733.525) |
| Totale variazioni di fair value delle attività e passività finanziarie | 1.703.519 | (7.733.525) |
La voce "Variazioni fair value altri titoli" presenta principalmente la variazione di Fair Value di titoli detenuti presso un importante istituto di credito, come menzionato nel paragrafo 3.12 "Attività finanziarie correnti". Alla data di chiusura dell'esercizio, il portafoglio titoli risultava pressoché integralmente dismesso (permaneva un unico titolo del valore di circa 98 mila Euro al 31 dicembre 2023) e pertanto i proventi iscritti a conto economico risultano essere conseguiti a titolo definitivo. Si dà atto che in data 14 febbraio 2024 tale portafoglio è stato interamente liquidato con un effetto pressoché nullo rispetto al valore riportato al 31 dicembre 2023.
Al 31 dicembre 2023 non vi è alcuna perdita su crediti finanziari, mentre al 31 dicembre 2022 ammontava ad Euro 3.266.960.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Perdita su crediti finanziari | - | (3.266.960) |
| Totale Perdita su crediti finanziari | - | (3.266.960) |
La voce accoglieva la svalutazione del credito "Leakages" così come meglio commentato al paragrafo 1.1 "Eventi significativi del periodo" del bilancio 2022.
Al 31 dicembre 2023 i proventi finanziari della Società ammontano ad Euro 339.524 contro gli Euro 59.214 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Differenze di cambio attive | 62.565 | 41.479 |
| Proventi finanziari valutazione attuariale TFR | - | 12.225 |
| Interessi bancari attivi | 276.960 | 5.510 |
| Totale proventi finanziari | 339.524 | 59.214 |
Gli interessi bancari attivi sono frutto di un deposito vincolato di liquidità, realizzato tra luglio e ottobre 2023, a valle della chiusura del portafoglio titoli, come menzionato nel paragrafo 3.12 "Attività finanziarie correnti".
Al 31 dicembre 2023 gli oneri finanziari della Società ammontano ad Euro 4.964.248 contro gli Euro 2.246.228 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| 31 dicembre | ||
|---|---|---|
| (Importi in euro unità) | 2023 | 2022 |
| Interessi passivi su prestito obbligazionario | 68.353 | 151.215 |
| Interessi passivi su finanziamenti e mutui bancari | 4.051.755 | 1.560.600 |
| Interessi passivi di c/c bancario | 604.265 | 255.475 |
| Differenze di cambio passive | 82.660 | 163.291 |
| Oneri finanziari su attualizzazione del TFR | 74.032 | 48.736 |
| Interessi passivi Factoring | 35.639 | - |
| Interessi su passività finanziarie per lease | 47.544 | 66.911 |
| Totale oneri finanziari | 4.964.248 | 2.246.228 |
L'incremento degli oneri finanziari è principalmente riconducibile all'incremento dei tassi di interesse dovuti alle politiche restrittive applicate dalla banca centrale europea volte a ridurre l'inflazione.
Il totale delle imposte sul reddito dell'anno 2023 ammonta complessivamente ad Euro 1.666.899 contro gli Euro (4.697.768) dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 |
31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 549.729 | 68.715 |
| Imposte anticipate e differite | 1.061.400 | (4.758.703) |
| Imposte esercizi precedenti | 55.771 | (7.779) |
| Totale imposte sul reddito | 1.666.899 | (4.697.768) |
Al 31 dicembre 2023, la controllata Euro Cosmetic non rileva imposte correnti né IRES né IRAP; inoltre, Euro Cosmetic non ha, prudenzialmente, stanziato imposte anticipate sulla base imponibile negativa IRES. Le imposte esercizi precedenti, per Euro 7 migliaia, fanno riferimento ad una correzione del credito IRAP di Euro Cosmetic emerso in sede di predisposizione del modello IRAP sull'anno di imposta 2022.
La controllante Fine Foods al 31 dicembre 2023 ha maturato un debito per imposte correnti ai fini IRAP ed ha utilizzato quota parte delle proprie imposte anticipate stanziate sulle perdite fiscali pregresse e sulla agevolazione ACE a fronte di una base imponibile IRES positiva.
Le imposte esercizi precedenti della controllante, per Euro 47,5 migliaia, fanno riferimento all'adeguamento della stima dell'IRES effettuata ai fini del bilancio 2022 in sede di predisposizione del modello Redditi sull'anno di imposta 2022.
La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate e le imposte teoriche risultanti dall'applicazione dell'aliquota in vigore in Italia all'utile ante imposte per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2023 è la seguente:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Utile/(perdita) ante imposte dalla gestione delle attività in | ||
| funzionamento | (1.855.199) | (14.198.912) |
| Utile/(perdita) ante imposte delle attività destinate alla | ||
| dismissione | - | |
| Utile/(perdita) contabile prima delle imposte | (1.855.199) | (14.198.912) |
| Imposte sul reddito teoriche | (517.601) | (3.961.497) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti | 1.699.071 | 385.767 |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | 218.692 | (18.168) |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | (1.061.900) | (1.009.163) |
| Effetto base imponibile IRAP negativa + mancato | ||
| stanziamento anticipate su base imponibile IRES negativa | 1.583.862 | - |
| Imposte sul reddito | 1.922.124 | (4.603.060) |
| Aliquota fiscale effettiva sul reddito: | (104%) | 32% |
Per quanto concerne il dettaglio circa le imposte differite si rimanda alla 3.6 attività per imposte anticipate e alla nota 3.7 Fondo imposte differite.
L'utile/(perdita) base per azione è calcolato dividendo l'utile dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.
L'utile/(perdita) per azione diluito è calcolato dividendo l'utile attribuibile agli azionisti ordinari della Società per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno e di quelle potenzialmente derivanti dalla conversione di tutti gli strumenti di capitale convertibili.
Di seguito sono esposti il risultato e le informazioni sulle azioni utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base e diluito.
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Utile attribuibile agli azionisti ordinari della Società per utile base |
(3.522.098) | (9.501.145) |
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie (escluse le azioni proprie) ai fini dell'utile base per azione* |
25.560.125 | 25.560.125 22.060.125 |
|---|---|---|
| Azioni Ordinarie | 22.060.125 | |
| Azioni Riscattabili Azioni a Voto Plurimo Numero medio ponderato di azioni ordinarie rettificato per effetto della diluizione Azioni Ordinarie Azioni Riscattabili Azioni a Voto Plurimo Azioni Speciali Warrant convertibili |
- 3.500.000 25.560.125 22.060.125 - 3.500.000 - - |
- 3.500.000 25.560.125 22.060.125 - 3.500.000 - - |
| EPS Base EPS Diluito |
(0,14) (0,14) |
(0,37) (0,37) |
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 106.919.122 contro gli Euro 104.162.051 al 31 dicembre 2022. Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni materiali e dei rispettivi fondi ammortamento.
| (Importi in euro unità) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti a fornitori |
Totale immobili impianti e macchinari |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico - 31 dicembre 2022 |
71.973.613 | 121.817.223 | 12.629.617 | 10.117.386 | 2.440.886 | 218.978.725 |
| Incrementi | 786.815 | 2.623.399 | 1.084.186 | 1.391.981 | 12.481.379 | 18.367.759 |
| Decrementi | (28.045) | (1.169.065) | (171.583) | (845.885) | - | (2.214.577) |
| Riclassifiche | 4.052.288 | 4.600.819 | 111.225 | 251.178 | (9.015.509) | - |
| Svalutazione | (822.493) | - | - | - | (822.493) | |
| Altre variazioni | - | - | - | - | (241.428) | (241.428) |
| Costo storico - 31 dicembre 2023 |
75.962.177 | 127.872.376 | 13.653.445 | 10.914.660 | 5.665.328 | 234.067.986 |
| Fondo | ||||||
| ammortamento - 31 dicembre 2022 |
23.995.017 | 73.010.441 | 10.599.218 | 7.211.998 | - | 114.816.674 |
| Incrementi | 2.642.828 | 9.127.606 | 1.112.154 | 1.198.566 | - | 14.081.154 |
| Decrementi | (2.336) | (767.543) | (152.030) | (680.035) | - | (1.601.944) |
| Riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| Svalutazione | (147.020) | - | - | - | - | (147.020) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Fondo | ||||||
| ammortamento – 31 dicembre 2023 |
26.488.490 | 81.370.504 | 11.559.342 | 7.730.529 | - | 127.148.864 |
| Valore netto contabile – 31 dicembre 2022 |
47.978.596 | 48.806.782 | 2.030.399 | 2.905.388 | 2.440.886 | 104.162.051 |
| Valore netto contabile – 31 dicembre 2023 |
49.473.688 | 46.501.872 | 2.094.103 | 3.184.132 | 5.665.328 | 106.919.122 |
I principali investimenti realizzati nel periodo riguardano acconti a fornitori per l'acquisto di impianti e macchinari e per la realizzazione di un ampliamento dello stabilimento produttivo farmaceutico di Brembate nonché degli investimenti effettuati dalla controllata Euro Cosmetic nel sito di Trenzano. Si dà inoltre atto che nel corso dell'esercizio parte di questi acconti sono già stati riclassificati nella relativa categoria di appartenenza, e quindi entrati in ammortamento, a seguito della messa in funzione dei relativi cespiti.
Il valore netto contabile dell'avviamento al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 11.507.954, in riduzione di Euro 4.400.000 rispetto al 31 dicembre 2022. Tale variazione è riconducibile alla svalutazione dell'avviamento ex Pharmatek per 4,4 Milioni di Euro a seguito dell'esercizio di impairment test svolto dagli amministratori al 30 giugno 2023.
Non si rilevano ulteriori modifiche al 31 dicembre 2023.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Segment reporting: Cosmetica | ||
| Avviamento Pharmatek | - | 7.044.809 |
| Avviamento Euro Cosmetic | 11.507.954 | 8.863.145 |
| Totale Avviamento | 11.507.954 | 15.907.954 |
Come già commentato in precedenza, nel corso del primo semestre, le attività del Gruppo della BU Cosmetica sono state riorganizzate, e la controllata Pharmatek, a partire dal 1 gennaio 2023, si è fusa per incorporazione in Euro Cosmetics. In conseguenza
• della concentrazione delle attività in un'unica struttura produttiva ove per efficienza le linee di produzione vengono indistintamente utilizzate nella realizzazione di prodotti cosmetici destinati a clienti nuovi e pre-esistenti;
• della nuova organizzazione societaria che non prevede più alcuna duplicazione di ruoli e responsabilità con riferimento ai business risiedenti in Pharmatek ed Euro Cosmetic, come invece era previsto dalla pre-vigente struttura;
• della completa transizione nel sistema gestionale di Euro Cosmetic delle operations Pharmatek;
a decorrere dal 30 giungo 2023 le CGU Pharmatek ed Euro Cosmetic sono state accorpate all'interno della CGU "Cosmetica" per cui a partire dal test di impairment svolto al 30 giugno 2023 si è provveduto ad un'aggregazione delle CGUs anche ai fini dell'impairment test.
In ottemperanza a quanto previsto dalla comunicazione CONSOB 3907 del 19 gennaio 2015, in sede di approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023, precedentemente all'accorpamento delle CGU "Pharmatek" ed "Euro Cosmetic" nella CGU "Cosmetica" gli amministratori hanno provveduto ad effettuare un test di impairment relativo alla sola CGU Pharmatek. Nell'effettuare tale test di impairment, i cui piani aziendali sottostanti, unitamente agli impairment test stessi erano stati approvati dal consiglio di amministrazione della capogruppo riunitosi il 13 settembre 2023, gli amministratori avevano considerato:
• La determinazione della quota parte di fatturato afferente i business dismessi (E-CIG e parte del PMC) considerando l'incidenza media del volume d'affari di tali prodotti negli ultimi due esercizi (circa 60%).
• Il valore recuperabile della singola Cash Generating Units Pharmatek, attualizzandone i flussi finanziari attesi (utilizzando il metodo Discounted Cash Flow Model – DCF) tenendo in considerazione l'effetto della decisione di discontinuare i business delle sigarette elettroniche e parte dei PMC e confrontandone il valore con il relativo Capitale Investito Netto. Il tasso di sconto (WACC) utilizzato risultava essere pari al 10,1 % (pari a 9,96% al 31 dicembre 2022). Il risultato del test di impairment aveva comportato una svalutazione dell'avviamento allocato alla CGU per un importo pari a Euro 4,4 Milioni già contabilizzato nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023.
Così come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36, Il Gruppo effettua il test di impairment almeno una volta all'anno e in tutte le circostanze in cui si manifesta un indicatore di perdita durevole di valore. Tra i vari indicatori di perdita di valore, il Gruppo considera elementi quali i) la relazione tra la sua capitalizzazione di borsa e il patrimonio netto (che tuttavia al 31 dicembre 2023 non evidenzia indicatori di perdita di valore), ii) i risultati consuntivati nel corso dell'esercizio iii) altri fattori quali ad esempio le scelte strategiche di business intraprese, quali quelle che hanno interessato la BU Cosmetica del Gruppo o ancora iv) il repentino mutamento del quadro competitivo o delle principali variabili economiche.
Per quanto concerne le variabili macro-economiche nel corso del 2023 lo scenario è stato caratterizzato da notevoli incertezze connesse in primo luogo al repentino rialzo dei tassi d'interesse, al perdurare delle turbolenze sul mercato delle commodities e dell'energia e quindi in via generale al perdurare dell'elevato trend inflattivo. In tale contesto la CGU Cosmetica, ora corrispondente alla società Euro Cosmetic, presenta indicatori economici (EBITDA ed EBIT) negativi. Alla luce di tali elementi gli amministratori hanno sottoposto ad impairment test la CGU Cosmetica.
Gli Amministratori hanno quindi determinato il valore recuperabile della Cash Generating Unit Cosmetica, attualizzandone i flussi finanziari attesi e confrontandone il risultato con il Capitale Investito Netto.
In base ai principi contabili di riferimento, la stima del valore d'uso è effettuata attualizzando i flussi finanziari operativi, ovvero i flussi disponibili prima del rimborso dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC).
Le principali assunzioni utilizzate ai fini della determinazione del valore in uso della CGU sono relative ai flussi finanziari derivanti dal business plan aziendale, al tasso di sconto ed al tasso di crescita di lungo periodo.
In continuità con gli esercizi precedenti gli amministratori hanno stimato il valore d'uso della CGU cosmetica attraverso la metodologia dell'unlevered discounted cash flow sulla base:
Delle proiezioni contenute nel business plan accorciando, in ottica prudenziale a fini valutativi l'orizzonte temporale di previsione analitica a tre anni quindi fino al 2026, rispetto ai cinque anni utilizzati dal Gruppo per la redazione dei propri piani finanziari;
Di un costo medio ponderato del capitale (WACC) pari al 10,1%;
Di un tasso di crescita di lungo periodo (g) per la determinazione del terminal value pari al 2%
Gli esercizi di impairment test ed i relativi piani aziendali sottostanti sono stati approvati dal consiglio di amministrazione riunitosi in data 28 marzo 2024.
Nell'esecuzione dell'esercizio di impairment test gli amministratori sono stati coadiuvati da due esperti i quali hanno:
Assistito il management della società nella revisione del business plan a supporto del test di impairment;
Rilasciato una "fairness opinion" avente ad oggetto un parere di congruità rispetto: (i) alla metodologia valutativa utilizzata per la determinazione del valore recuperabile di Euro Cosmetic e (ii) ai parametri di valutazione ivi adottati dal management.
Dai test condotti non emerge alcuna ulteriore svalutazione, oltre a quanto già iscritto al 30 giugno 2023, da apportare al capitale investito della CGU Cosmetica.
È stata effettuata anche un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:
Da tale attività emerge un delta tra Recoverable Amount e Carrying Amount che varia da + 11.584 migliaia di Euro a – 4.528 migliaia di Euro circa al crescere o al decrescere anche congiunto delle variabili sopra citate.
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 1.634.888 contro gli Euro 1.780.551 al 31 dicembre 2022.
Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali e dei rispettivi fondi ammortamento.
| (Importi in euro unità) | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Totale immobilizzazioni immateriali |
|---|---|---|
| Costo storico - 31 dicembre 2022 | 5.776.086 | 5.776.086 |
| Incrementi | 741.678 | 741.678 |
| Decrementi | (1.270) | (1.270) |
| Rivalutazioni | - | - |
| Svalutazioni | - | - |
| Costo storico - 31 dicembre 2023 | 6.516.494 | 6.516.494 |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2022 | 3.995.535 | 3.995.535 |
| Incrementi | 887.277 | 887.277 |
| Decrementi | (1.206) | (1.206) |
| Svalutazioni | - | - |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2023 | 4.881.606 | 4.881.606 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2022 | 1.780.551 | 1.780.551 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2023 | 1.634.888 | 1.634.888 |
Per quanto concerne la composizione delle immobilizzazioni immateriali si segnala che esse principalmente riferimento a licenze software.
Di seguito si presenta la ripartizione del diritto d'uso per natura delle attività sottostanti:
| (Importi in euro unità) | Immobili | Impianti e Macchinari |
Attrezzature | Autovetture e autoveicoli |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Diritto d'uso al 31 dicembre 2022 | 7.810.433 | 2.090.143 | 18.041 | 94.100 | 10.012.717 |
| Incremento | 68.086 | - | - | - | 68.086 |
| Decrementi | (950.676) | (10.346) | - | - | (961.022) |
| Svalutazioni | 6.927.842 | 2.079.797 | 18.041 | 94.100 | 9.119.781 |
| Diritto d'uso al 31 dicembre 2023 | 3.574.734 | 1.371.902 | 13.802 | 94.100 | 5.054.537 |
| Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2022 | 922.739 | 177.356 | 4.239 | - | 1.104.334 |
| Incremento | (112.335) | (5.173) | - | - | (117.508) |
| Decrementi | 4.385.138 | 1.544.084 | 18.041 | 94.100 | 6.041.364 |
| Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2023 | 4.235.699 | 718.241 | 4.240 | - | 4.958.180 |
| Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2022 | 2.542.704 | 535.713 | - | - | 3.078.417 |
| Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2023 | 7.810.433 | 2.090.143 | 18.041 | 94.100 | 10.012.717 |
A titolo completezza, di seguito, si esplicita un dettaglio di composizione della liability corrente e non corrente nata dall'applicazione dell'IFRS 16 contestualmente al Diritto d'uso al 31 dicembre 2023.
| Passività finanziaria | |
|---|---|
| Passività finanziaria al 1° gennaio 2023 | 2.873.792 |
| Incrementi | - |
| Decrementi | (882.823) |
| Interessi | (12.176) |
| Canoni | (591.811) |
| Passività finanziaria al 31 dicembre 2023 | 1.386.981 |
| Passività finanziaria a breve | 354.377 |
| Passività finanziaria a lungo | 1.032.604 |
Tra i decrementi si segnala in particolare l'avvenuta disdetta dei contratti aventi ad oggetto la locazione di taluni immobili industriali siti presso Cremosano, originariamente in capo alla società Pharmatek intervenuti a seguito della precedente menzionata riorganizzazion del footprint industriale del Gruppo.
In conformità al principio contabili internazionale IFRS 16 – "Leases" – è stato considerato un tasso di finanziamento marginale (IBR) come somma del tasso risk free (Swap Standard rate vs Euribor 6 mesi per ogni scadenza), rilevato alla data di transizione ai principi contabili internazionali e di una componente di puro rischio che riflette il "credit risk" attribuibile alla Società (1%).
La Società ha alcuni contratti di leasing che includono opzioni di estensione o cancellazione anticipata. Queste opzioni sono negoziate dalla direzione aziendale per gestire il portafoglio di beni in leasing in modo flessibile ed allineare tale gestione alle necessità operative della Società. La direzione aziendale esercita un significativo giudizio professionale per determinare le opzioni di estensione o di cancellazione anticipata saranno esercitate con ragionevole certezza. Si evidenzia che non è stato considerato il rinnovo per i contratti che non prevedevano alcun rinnovo e/o per i contratti per cui è già stata avanzata ipotesi di cancellazione anticipata.
Il valore delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 688.139 contro gli Euro 820.871 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Credito di imposta beni agevolati - quota oltre 12 mesi | 688.139 | 820.871 |
| Totale Altre attività non correnti | 688.139 | 820.871 |
Trattasi della quota oltre 12 mesi del credito di imposta per beni strumentali 4.0 e del Credito di Imposta per gli investimenti in beni materiali (ex superammortamento).
Le imposte differite al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 6.234.232 contro gli Euro 7.312.662 al 31 dicembre 2022, e sono calcolate sulle quote di costi a tassazione differita nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%). Di seguito si fornisce un dettaglio della sua composizione.
| (Importi in euro unità) | 1 gennaio 2023 | Imposte CE 2023 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|---|
| Imposte anticipate per svalutazione magazzino | 303.410 | 77.619 | 381.029 |
| Imposte anticipate per ammortamento su avviamento | 162.499 | (27.084) | 135.415 |
| Imposte anticipate su perdita fiscale IRES | 6.788.839 | (1.091.297) | 5.697.542 |
| Imposte anticipate per altre voci | 57.913 | (37.668) | 20.246 |
| Totale attività per imposte anticipate | 7.312.662 | (1.078.430) | 6.234.232 |
La variazione delle imposte anticipate per perdite fiscali rilevata nel corso del 2023, deriva dall'utilizzo delle stesse per effetto del conseguimento di una base imponibile positiva (IRES) nella stima delle imposte al 31.12.23 da parte della capogruppo Fine Foods. Si segnala, inoltre, che Fine Foods usufruisce della agevolazione ACE accumulata sufficientemente capiente per compensare integralmente l'imposta IRES dovuta per il 2023.
La controllata Euro Cosmetic non ha, prudenzialmente, iscritto imposte anticipate sulle perdite fiscali maturate nel 2023.
Per quanto riguarda il saldo al 31.12.23 delle imposte anticipate iscritte sulle perdite fiscali generate dal Gruppo nel corso degli esercizi precedenti, gli amministratori ritengono ragionevole, così come previsto all'interno del piano pluriennale (2024-2028) approvato dal CdA del 28 marzo 2024, il loro integrale recupero mediante gli utili fiscali che le società del Gruppo conseguiranno in futuro.
Al 31 dicembre 2023, il fondo imposte differite ammonta ad Euro 263.381 contro gli Euro 240.553 al 31 dicembre 2022 ed è stato calcolato nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%).
Di seguito un dettaglio delle operazioni che hanno generato imposte differite e il loro impatto a Conto Economico e a Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2022 | Esercizio 2023 | OCI | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|---|---|
| Imposte differite lease IFRS 16 | 210.419 | 34.588 | - | 245.007 |
| Imposte differite IAS 19 | 20.944 | 5.360 | (7.930) | 18.374 |
| Imposte differite per altre voci | 9.190 | (9.190) | - | - |
| Totale imposte differite | 240.553 | 30.758 | (7.930) | 263.381 |
Le giacenze di magazzino al netto del relativo fondo svalutazione prodotti finiti e merci al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 42.459.682 contro gli Euro 40.422.499 al 31 dicembre 2022.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 29.556.922 | 30.340.048 |
| Fondo svalutazione magazzino | (1.365.695) | (1.087.492) |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 4.680.855 | 3.571.520 |
| Prodotti finiti e merci | 9.587.600 | 7.598.424 |
| Totale rimanenze | 42.459.682 | 40.422.499 |
Le rimanenze mostrano un incremento di Euro 2.037 migliaia.
Le rimanenze di beni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo di acquisto comprende gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione.
Qui di seguito la movimentazione del fondo obsolescenza:
| Saldo 31 dicembre 2021 | 1.489.131 |
|---|---|
| Accantonamenti a Fondo | 463.395 |
| Utilizzo Fondo | (865.034) |
| Saldo 31 dicembre 2022 | 1.087.492 |
| Accantonamenti a Fondo | 831.323 |
| Utilizzo Fondo | (553.119) |
| Saldo 31 dicembre 2023 | 1.365.695 |
Il fondo obsolescenza magazzino accantonato al 31 dicembre 2023 ammonta a 1.365.695 euro ed è volto a coprire le svalutazioni effettuate a seguito di merce in scadenza e/o non conforme.
Gli utilizzi dell'anno fanno riferimento agli smaltimenti effettuati nel 2023 riguardanti lotti scaduti o non conformi stanziati al 31 dicembre 2022.
Al 31 dicembre 2023 il valore dei crediti commerciali ammontano complessivamente ad Euro 38.057.765 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro 39.347.321) al netto del relativo fondo svalutazione crediti che ammonta ad Euro 1.199.597 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro 834.754). A parità di perimetro i crediti commerciali, al lordo del fondo svalutazione crediti, mostrano un decremento di Euro 925 migliaia. Si segnala che, al 31 dicembre 2023, la Società Capogruppo ha posto in essere un'operazione di cessione del credito pro soluto (factoring) per Euro 3,6 milioni. In accordo con quanto previsto dall'IFRS 9 tale cessione avendo sostanzialmente trasferito tutti i rischi ed i benefici in capo alla società di factoring sono state considerate effettuate a titolo definitivo e quindi è stata effettuata la relativa de-recognition del credito da bilancio
Nella successiva tabella viene evidenziata la distribuzione per area geografica dell'ammontare dei crediti commerciali, che non tiene conto del fondo svalutazione crediti.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti ITALIA | 25.869.279 | 28.718.777 |
| Crediti verso clienti CEE | 11.147.615 | 10.193.630 |
| Crediti verso clienti EXTRA-CEE | 2.240.469 | 1.269.668 |
| Totale crediti commerciali | 39.257.363 | 40.182.075 |
Al 31 dicembre 2023 risultano essere stanziate fatture da emettere per complessi Euro 820.220 e note credito da emettere per 834.690 riferite prevalentemente ad aggiustamenti prezzi applicati da uno dei principali clienti.
Si precisa che i primi cinque clienti rappresentano il 41,1% dei crediti commerciali (al lordo del fondo svalutazione crediti) riportati a bilancio per un valore complessivo di circa 16,3 Milioni di Euro.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è di seguito riepilogata:
| Saldo 31 dicembre 2021 | 805.860 |
|---|---|
| Accantonamenti a Fondo | 154.119 |
| Utilizzo Fondo | (125.225) |
| Saldo 31 dicembre 2022 | 834.754 |
| Accantonamenti a Fondo | 396.338 |
| Utilizzo Fondo | (31.494) |
| Saldo 31 dicembre 2023 | 1.199.597 |
Per quanto riguarda la BU Cosmetica, Il fondo svalutazione crediti è stato prudenzialmente incrementato a fronte di alcune partite scadute per le quali la Società ha preso accordi con i clienti nel 2024.
I crediti commerciali, al netto del fondo svalutazione crediti, sono riportati nella seguente tabella:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti ITALIA | 25.105.140 | 28.626.362 |
| Crediti verso clienti CEE | 10.974.236 | 9.532.917 |
| Crediti verso clienti EXTRA-CEE | 1.978.390 | 1.188.042 |
| Totale crediti commerciali | 38.057.765 | 39.347.321 |
La qualità del credito dei clienti viene valutata sulla base di una valutazione generica di settore. Sono inoltre stabiliti limiti di credito individuali per tutti i clienti sulla base di questa valutazione. I crediti aperti verso clienti e le attività derivanti da contratto sono regolarmente monitorati. A ogni data di bilancio viene svolta un'analisi di impairment sui crediti, utilizzando una matrice per la misurazione delle perdite attese.
Il calcolo si basa sia sulla probabilità di recupero del credito, sia su una analisi storica delle perdite su crediti che non sono mai state di importo significato. Infine, la valutazione tiene conto del fattore temporale del denaro, e le informazioni sugli eventi passati che sono disponibili alla data di reporting, le condizioni correnti e gli scenari di mercato attesi.
(Importi in euro unità)
| 31 dicembre 2023 | Totale crediti | Non scaduto |
Scaduto 0- 30 |
Scaduto 30- 60 |
Scaduto 60-90 |
Scaduto 90-180 |
Scaduto +180 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 26.011.142 | 19.634.911 | 2.779.762 | 531.825 | 526.901 | 1.699.706 | 838.036 |
| CEE | 11.179.206 | 7.577.836 | 2.703.838 | 405.847 | 75.744 | 226.347 | 189.593 |
| Extra-CEE | 2.067.015 | 487.957 | 949.775 | 360.680 | 149.570 | 37.056 | 81.977 |
| Crediti commerciali lordi |
39.257.362 | 27.700.704 | 6.433.375 | 1.298.352 | 752.215 | 1.963.110 | 1.109.606 |
| % svalutazione crediti | 3,1% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 4,6% | 100,0% |
| f.do svalutazione crediti | 1.199.597 | - | - | - | - | 89.991 | 1.109.606 |
| Crediti commerciali netti |
38.057.765 | 27.700.704 | 6.433.375 | 1.298.352 | 752.215 | 1.873.119 | - |
Al 31 dicembre 2023 i crediti tributari ammontano ad Euro 320.689 contro gli Euro 2.268.044 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Crediti IRES | 218.384 | 1.977.648 |
| Crediti IRAP | 102.305 | 290.396 |
| Totale crediti tributari | 320.689 | 2.268.044 |
La Società capogruppo, al 31.12.23, risulta a debito IRAP, mentre permane a credito per l'IRES.
Euro Cosmetic, invece, risulta a credito sia IRES che IRAP al 31 dicembre 2023.
Il totale le altre attività correnti al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 7.740.856 contro gli Euro 5.890.798 al 31 dicembre 2022. Nella seguente tabella se ne riporta la composizione.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Certificati Bianchi | 444.959 | 566.211 |
| Crediti di imposta per benefici fiscali | 891.370 | 1.443.075 |
| Crediti diversi | 509.032 | 668.680 |
| Crediti IVA | 4.581.999 | 2.053.502 |
| Crediti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 63.036 | 80.097 |
| Credito per ritenute Conto Energia | 4.281 | 255 |
| Credito per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze realizzate |
1.195.789 | 941.291 |
| Ratei e risconti attivi | 50.390 | 137.286 |
| Totale altre attività correnti | 7.740.856 | 5.890.398 |
Il credito IVA che non verrà utilizzato tramite compensazione orizzontale, verrà in gran parte compensato verticalmente nel corso del 2024.
La voce "Crediti per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze" si riferisce principalmente alle somme trattenute sulla gestione patrimoniale di Fine Foods e che verranno recuperate mediante la presentazione di apposite istanze di rimborso alle autorità fiscali competenti.
Il saldo "Crediti diversi" è composto principalmente da anticipi a fornitori per merci e servizi.
Al 31 dicembre 2023 le attività finanziarie correnti sono pari ad Euro 3.832.865 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro66.512.584). Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Altri titoli Fine Foods | 154.624 | 62.834.343 |
| Credito TFM | 211.265 | 211.265 |
| Credito Leakeges | 3.466.976 | 3.466.976 |
| Totale attività finanziarie correnti | 3.832.865 | 66.512.584 |
Nel mese di gennaio 2019 la Società ha conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità. Come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari – tali strumenti sono stati riconosciuti al valore di Fair Value alla data di riferimento.
Di seguito si illustra l'allocazione percentuale degli investimenti detenuti dalla Società e la loro esposizione valutaria:
| Allocazione di portafoglio | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Azioni | 63,65% | 22,20% |
| Titoli Azionari | 63,65% | 14,81% |
| Fondi Azionari | 0,00% | 5,88% |
|---|---|---|
| Opzioni | 0,00% | 1,51% |
| Obbligazioni | 0,00% | 62,71% |
| Titoli Obbligazionari | 0,00% | 21,52% |
| Fondi Obbligazionari | 0,00% | 41,19% |
| Investimenti Alternativi | 0% | 0% |
| Fondi Alternativi | 0% | 0% |
| Liquidità | 36,35% | 15,09% |
Il business model della Società è quello di detenere tali titoli ai fini della negoziazione. Per tal motivo, il portafoglio titoli è stato classificato come attività finanziarie valutate al fair value con variazioni imputate direttamente a conto economico, nella voce "Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie.
La Società è esposta al rischio di mercato, inteso come rischio di cambio e rischio di interesse.
RISCHIO DI CAMBIO. Il portafoglio titoli detenuto dalla Società si configura percentualmente:
| Esposizione valutaria | Esp. Lorda | Esp. Netta |
|---|---|---|
| Euro | 100% | 100% |
Per quanto riguarda il Credito Leakeges, all'esito del deposito della relazione con la quale l'esperto nominato dalle parti ha determinato l'ammontare di quanto dovuto da MD e Findea a Fine Foods a titolo di aggiustamento prezzo (leakage) secondo le modalità pattuite in contratto, la Società ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di Milano decreto ingiuntivo al fine di ottenere il pagamento del proprio credito, pari a Euro 3.446.976. MD e Findea hanno proposto opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto da Fine Foods contestando di essere debitrici dell'importo ingiunto. Alla prima udienza del 7 novembre 2023, il giudice ha disposto rinvio al 5 marzo 2024 per la comparizione personale delle parti al fine di esperire un tentativo di conciliazione. In tale occasione, i legali rappresentanti di MD e Findea, presenti in udienza, hanno dichiarato di essere disponibili a transigere la controversia mediante il versamento a favore di Fine Foods, a titolo di aggiustamento del prezzo, della somma di Euro 2.200.000. Fine Foods ha ritenuto di non accedere a tale soluzione transattiva, con conseguente esito negativo del tentativo di conciliazione. Il giudice ha quindi assegnato alle parti i termini di legge per l'integrazione delle proprie difese ed ha rinviato la causa per la discussione sulle istanze istruttorie all'udienza del 9 luglio 2024, riservata all'esito ogni decisione sulla richiesta di concessione della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto.
Al 31 dicembre 2023 la cassa e le altre disponibilità liquide del Gruppo ammontano ad Euro 19.000.047 contro gli Euro 10.232.262 al 31 dicembre 2022. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 18.997.210 | 10.224.410 |
| Danaro e valori in cassa | 2.837 | 7.853 |
| Totale cassa e altre disponibilità liquide | 19.000.047 | 10.232.262 |
Per quanto riguarda la composizione del capitale sociale si rimanda al paragrafo sottostante "Categorie di azioni emesse dalla Società Capogruppo".
Tutte le azioni sottoscritte sono state interamente liberate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle altre riserve:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Riserva Legale | 5.000.000 | 5.000.000 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (14.021.029) | (13.680.454) |
| Riserva da avanzo da fusione | 29.741.389 | 29.741.389 |
| Riserva da sovrapprezzo | 86.743.750 | 86.743.750 |
| Riserva straordinaria | 2.286.637 | 14.240.490 |
| Riserva per pagamenti basati su azioni | - | - |
| Riserva 1° consolidamento Euro Cosmetic | (6.928.892) | (6.928.892) |
| Riserva copertura derivati IRS | 33.384 | 33.384 |
| Riserva conversione Warrant | 11.311.789 | 11.311.789 |
| Totale riserve | 114.167.028 | 126.461.456 |
Categorie di azioni emesse dalla Società Capogruppo
Nel seguente prospetto è indicato il numero e il valore nominale delle azioni della Società. Non si sono verificate movimentazioni durante il periodo.
| Tipologia | Consistenza finale, numero |
|
|---|---|---|
| Azioni Ordinarie | 22.060.125 | |
| Azioni Riscattabili | - | |
| Azioni a Voto Plurimo | 3.500.000 | |
| Azioni Speciali | - | |
| Totale | 25.560.125 |
.
A titolo di completezza informativa, si rammenta che la Società Capogruppo è impegnata costantemente nell'attività di buy back (riacquisto dei propri titoli sul mercato), indicativo del fatto che la Società Capogruppo crede nella propria crescita strutturale e di mercato e di cui se ne riporta il proprio valore all'interno della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio. Il piano di buy back ha come obiettivo quello di far fronte a future acquisizioni e sinergie volte ad accrescere la fase di crescita pianificata.
Al 31 dicembre 2023 il prestito obbligazionario sottoscritto dalla Capogruppo è stato estinto. Al 31 dicembre 2022 ammontava ad Euro 3.323.051. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Debito per obbligazionari – Passività non correnti | - | - |
| Debito per obbligazionari – Passività correnti | - | 3.323.051 |
| Totale prestiti obbligazionari | - | 3.323.051 |
Il debito per obbligazionari, originato nel 2016, è stato estinto in data 25 ottobre 2023 ad ottobre 2023. Il prestito obbligazionario stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".
In relazione ai prestiti obbligazionari si specificano le principali caratteristiche degli stessi:
Al 31 dicembre 2023 i debiti verso banche non correnti ammontano ad Euro 9.734.877 contro gli Euro 77.573.797 al 31 dicembre 2022. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Mutuo ipotecario MedioCredito | 4.141.720 | 5.787.952 |
| Finanziamento Intesa 70M | - | 64.291.256 |
| Finanziamenti intestati alle società controllate | 5.593.157 | 7.494.589 |
| Totale debiti verso banche non correnti | 9.734.877 | 77.573.797 |
Il debito a fronte del mutuo ipotecario sottoscritto nel 2016 da Fine Foods con scadenza al 30 giugno 2027, con corresponsione di interessi e di relativi costi, è stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".
In relazione al contratto di mutuo ipotecario, stipulato in data 6/8/2016, qui di seguito si specificano le principali caratteristiche:
In data 25 febbraio 2022, Intesa Sanpaolo e Fine Foods hanno concluso un'operazione di finanziamento per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo. Nel corso del 2023, Fine Foods, a fronte della chiusura del portafoglio titoli, ha rimborsato anticipatamente Euro 20 milioni di capitale. Il finanziamento prevede dei covenants finanziari sulla base dei seguenti indicatori da calcolare sul bilancio consolidato di Gruppo:
➢ PFN / EBITDA
➢ PFN / PN
➢ EBITDA / Oneri finanziari
Con riferimento alla data di rilevazione del 31 dicembre 2023, il parametro finanziario EBITDA/Oneri Finanziari, calcolato come previsto contrattualmente, eccedeva il limite previsto.
In data 12 marzo 2024 la controparte bancaria ha dato il suo consenso ad includere nel computo del ratio anche i proventi derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie, principalmente relative all'estinzione del portafoglio titoli citato in precedenza. Con questa metodologia di calcolo il covenant risulta rispettato.
Il finanziamento a medio e lungo termine è stato conseguentemente riclassificato a breve termine al 31 dicembre 2023 in applicazione al principio contabile IAS 1.74 che prevede ciò quando non viene rispettata una clausola di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data di chiusura o prima della data di chiusura dell'esercizio. Ciò determina che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, in quanto viene meno il diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data, anche se il finanziatore abbia concordato, dopo la data di chiusura dell'esercizio, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione.
A partire dalla prossima relazione trimestrale al 31 marzo 2024, la classificazione del finanziamento bancario verrà ripristinata secondo il piano di ammortamento originariamente previsto.
Al 31 dicembre 2023 i debiti verso banche correnti sono pari ad Euro 55.269.592 contro gli Euro 36.590.346 al 31 dicembre 2022, articolati come di seguito:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Anticipi fatture | 6.900.000 | 6.757.788 |
| Ratei passivi Interessi | 306.396 | 88.340 |
| Finanziamenti e mutui - quota es. entro l'es. successivo | 48.063.196 | 29.744.218 |
| Totale debiti verso banche correnti | 55.269.592 | 36.590.346 |
Per la variazione della quota di finanziamenti e mutui entro l'esercizio si rimanda a quanto esposto al paragrafo precedente
Al 31 dicembre 2023 la voce Benefici ai dipendenti ammonta complessivamente ad Euro 2.201.654 contro gli Euro 2.419.013 al 31 dicembre 2022. Tale voce si riferisce ai fondi accantonati per il trattamento di fine rapporto e di fine mandato.
| Saldo 31 dicembre 2022 | 2.419.013 |
|---|---|
| Utilizzo Fondo | (552.517) |
| Interessi da attualizzazione anno corrente | 74.032 |
| Service cost | 228.083 |
| Utili e perdite attuariali anno corrente | 33.043 |
| Saldo 31 dicembre 2023 | 2.201.654 |
La valutazione del Fondo TFR, come previsto dal principio contabile internazionale, IAS19, segue il metodo della proiezione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti con la stima dei benefici maturati dai dipendenti.
In seguito alle modifiche introdotte dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e dai successivi Decreti e Regolamenti attuativi, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 continueranno a rimanere in azienda configurando un piano a benefici definiti (obbligazione per i benefici maturati soggetta a valutazione attuariale), mentre le quote maturande a partire dal 1°
gennaio 2007, per effetto delle scelte operate dai dipendenti nel corso dell'anno, saranno destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo di tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale).
La determinazione del TFR è quindi il risultato dell'applicazione di un modello attuariale che ha alla base diverse ipotesi, sia di tipo demografico che di tipo economico.
Si riportano nella tabella di seguito le basi tecniche economiche utilizzate:
| 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | |
|---|---|---|
| Tasso annuo di attualizzazione | 3,17% | 3,63% |
| Tasso annuo di inflazione | 2,00% | 2,30% |
| Tasso annuo incremento TFR | 3,00% | 3,23% |
In particolare, si rileva che il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di chiusura dell'esercizio, di titoli obbligazionari di aziende primarie.
Come previsto dal principio contabile IAS19 "Benefici ai dipendenti" di seguito, si riporta l'analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale alla fine dell'anno:
| Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi | DBO al 31 dicembre 2023 |
DBO al 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Tasso di turnover +1% | 1.995.780 | 2.218.614 |
| Tasso di turnover -1% | 1.984.402 | 2.195.628 |
| Tasso di inflazione +0,25% | 2.017.458 | 2.238.529 |
| Tasso di inflazione -0,25% | 1.963.926 | 2.177.666 |
| Tasso di attualizzazione +0,25% | 1.953.697 | 2.166.487 |
| Tasso di attualizzazione -0,25% | 2.028.372 | 2.250.467 |
| Service cost e durata | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Service Cost annuo profuturo Fine Foods | - | - |
| Duration del piano Fine Foods | 8,4 | 8,9 |
| Service Cost annuo profuturo Pharmatek | - | 54.759 |
| Duration del piano Pharmatek | - | 12,1 |
| Service Cost annuo profuturo Euro Cosmetic | 201.590 | 169.980 |
| Duration del piano Euro Cosmetic | 12,3 | 12,1 |
| Erogazioni future stimate – Anni | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| 1 | 248.906 | 238.306 |
| 2 | 212.307 | 245.570 |
| 3 | 226.059 | 253.960 |
| 4 | 183.335 | 261.494 |
| 5 | 187.885 | 220.297 |
I fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 2.105 contro Euro 41.105 alla chiusura dell'esercizio precedente. Tale voce al 31 dicembre 2023 si riferisce esclusivamente a passività potenziali della controllata Euro Cosmetic.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Fondi rischi Euro Cosmetic | 2.105 | 2.105 |
| Fondi rischi ex Pharmatek | - | 39.000 |
| Totale altre passività finanziarie non correnti | 2.105 | 41.105 |
Per la controllata Euro Cosmetic il valore è riconducibile al fondo rischi per IMU.
I debiti verso fornitori al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 32.369.462, contro gli Euro 33.450.469 al 31 dicembre 2022, ripartiti geograficamente come segue:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Debiti v.so fornitori ITALIA | 25.752.552 | 28.216.591 |
| Debiti v.so fornitori CEE | 4.875.661 | 4.170.304 |
| Debiti v.so fornitori EXTRA-CEE | 1.741.249 | 1.063.573 |
| Totale debiti commerciali | 32.369.462 | 33.450.469 |
Il totale dei debiti tributari al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 575.488 ed è così di seguito suddiviso:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Debiti per Ires | - | - |
| Debiti per Irap | 575.488 | - |
| Totale debiti tributari | 575.488 | - |
Per un commento sulle posizioni debitorie per imposte correnti si rimanda alla nota 2.12 sulle imposte.
Il totale delle altre passività correnti al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 12.809.866, contro gli Euro 10.018.821 al 31 dicembre 2022, e sono così di seguito suddivise:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 2.982.215 | 2.614.421 |
| Debiti verso dipendenti per premi di produzione e rateo 13°, 14° ferie | 4.883.086 | 3.579.197 |
| Debiti per ritenute su lavoro dipendente | 984.384 | 1.006.899 |
| Debiti per ritenute su lavoro autonomo | 9.580 | 29.908 |
| Erario per imposta sostitutiva TFR | 9.778 | 42.916 |
| Ratei e risconti passivi | 1.848.027 | 1.971.652 |
| Anticipi da clienti | 147.213 | 45.631 |
| Altri debiti | 1.945.584 | 727.797 |
| Totale altre passività e debiti diversi correnti | 12.809.866 | 10.018.421 |
La voce altri debiti accoglie debiti verso la società di assicurazione, debiti verso gli amministratori per compensi non pagati (inclusi i bonus di competenza 2023).
La voce ratei e risconti passivi accoglie i risconti afferenti i crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali al fine di linearizzare gli stessi lungo la vita utile delle relative immobilizzazioni.
| Importo | ||
|---|---|---|
| Garanzie | 25.000.000 | |
| di cui reali (Ipoteca sul compendio Imm. di Verdellino a favore di Mediocredito e Sace) |
25.000.000 | |
| Fideiussioni | 41.000 |
Per le controllate Euro Cosmetic e Pharmatek non si segnalano impegni e garanzie.
Alla data di redazione del presente documento non vi sono passività ancorché potenziali da riflettere nella situazione finanziaria oppure da darne informativa.
In merito all'obbligo di dare evidenza in Nota Integrativa delle somme di denaro eventualmente ricevute nell'esercizio a titolo di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere dalle pubbliche amministrazioni, il Gruppo non ha nulla da segnalare.
Ad eccezione dei compensi agli amministratori e a determinate categorie di dipendenti, la Società non ha posto in essere nel corso del 2023 operazioni i con parti correlate non concluse a normali condizioni di mercato.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 |
|---|---|
| Compensi ad amministratori | 2.081.250 |
| Collegio Sindacale | 108.400 |
Inoltre, si segnala che i compensi alla revisione legale sono di seguito indicati:
| (Importi in euro unità) | 31-dic-23 |
|---|---|
| Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di revisione |
110.865 |
| alla capogruppo | 87.525 |
| alle società controllate | 23.340 |
| Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione |
37.000 |
| alla capogruppo alle società controllate |
32.500 |
| Corrispettivi della Società di revisione per prestazione di altri servizi |
13.000 |
|---|---|
| alla capogruppo | 13.000 |
| alle società controllate | - |
Non si segnalano eventi di rilievo occorsi successivamente alla chiusura dell'esercizio.
Nonostante il rallentamento che si protrae dallo scorso anno, gli scenari più aggiornati dei maggiori previsori riportano uno quadro globale per il 2024 nel complesso positivo, sebbene le stime di crescita siano ancora divergenti. L'atterraggio dipenderà dal grado di tenuta dell'economia statunitense, dal contributo della Cina e dalla forza di ripresa dell'Eurozona soprattutto nella seconda metà dell'anno. Anche l'andamento dell'Italia dovrebbe diventare più vivace dopo l'inverno. Lo scenario di tenuta è determinato dai sempre più convincenti segnali di soft landing negli USA. Altro fattore di influenza favorevole sul quadro economico mondiale è il generale calo dell'inflazione, che sul finire dello scorso anno è tornata in linea con le medie storiche sia in Europa che negli USA. In particolare, la debolezza della domanda e gli alti stoccaggi di gas (sui massimi storici in Europa) tengono bassi i prezzi dei beni energetici, sebbene permangano alcuni rischi di rialzo, l'ultimo dei quali rappresentato dall'attuale situazione in Medio Oriente, dove il protrarsi della crisi potrebbe generare pressioni sul lato dell'offerta. Inoltre, gli indicatori globali di fiducia rimangono nel complesso deboli ma registrano un andamento incoraggiante nei servizi, che stanno gradualmente riprendendo forza.
In questo contesto, e con un mercato di riferimento che è in generale in crescita a volumi, il Gruppo intende incrementare quote di mercato e continuerà, pertanto, a sviluppare il business lungo le tre direttrici principali - Food, Pharma e Cosmetica - attraverso il potenziamento dell'attività nelle singole BU. Fine Foods rimane attenta, inoltre, a cogliere eventuali opportunità di crescita anche per linee esterne.
Con riferimento alla BU Food, l'incremento del fatturato registrato nell'esercizio 2023 conferma l'efficacia delle azioni commerciali intraprese - dove, alla qualità e innovazione dei prodotti, si affianca lo sviluppo di servizi a supporto dei clienti - e permette di prevedere un outlook ampiamente positivo anche per il 2024. Inoltre, il Gruppo sta predisponendo l'ampliamento della capacità produttiva con l'espansione dell'attuale stabilimento che porterà esiti favorevoli sulla top line nel quinquennio 2024-2028.
La BU Pharma nel 2024 continuerà a esprimere la propria capacità di crescita a fronte di importanti accordi pluriennali, già sottoscritti con significativi clienti internazionali. A tal fine, i lavori per la realizzazione del nuovo sito produttivo, iniziati a fine 2023, si concluderanno nel 2025 e lo stesso inizierà a generare ricavi a partire dal 2026.
Con riferimento alla BU Cosmetica, a seguito delle attività di organizzazione, integrazione e ottimizzazione dei processi e degli investimenti sostenuti per l'adeguamento dello stabilimento produttivo di Trenzano nel corso del 2023, si ritiene che, grazie ad una maggiore efficienza e a un'aumentata capacità di far fronte alle richieste della clientela, già nel 2024 si possa registrare un'inversione di tendenza e, quindi, mostrare una crescita a livello di top line e di marginalità, contribuendo positivamente ai risultati di Gruppo.
Il management è ragionevolmente certo di proseguire, a livello di Gruppo, con gli storici trend di crescita dei ricavi e con il miglioramento della marginalità.
Parallelamente agli obiettivi economici finanziari, in Fine Foods, i temi ESG sono sempre più integrati nei diversi processi aziendali, fino al dipartimento di Ricerca e Sviluppo, impegnato nella proposta di soluzioni che vadano verso una riduzione dell'impatto ambientale di prodotto. Il Gruppo intende proseguire il proprio programma di sostenibilità anche per gli esercizi futuri e proporsi come riferimento per i clienti nella valutazione di prodotti che rispondano sempre più alle aspettative emergenti del mercato, relative anche ai temi di sostenibilità.
Verdellino, 29 marzo 2024
per il Consiglio di Amministrazione il Presidente
Marco Francesco Eigenmann
I sottoscritti, Giorgio Ferraris, in qualità di Amministratore Delegato, e Pietro Bassani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
Si attesta inoltre che:
Verdellino-Zingonia, 29 marzo 2024
L'Amministratore Delegato Giorgio Ferraris
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Pietro Bassani


EY S.p.A. Viale Papa Giovanni XXIII, 48 24121 Bergamo
Tel: +39 035 3592111 ey.com

| Aspetti chiave | Risnoste di revisione | |
|---|---|---|
| Valutazione dell'avviamento |




con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") e nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalla CO.N.SO.B. (la "CONSOB") con Comunicazione n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, il Collegio Sindacale riferisce sull'attività svolta nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e sino alla data odierna, in conformità alla normativa di riferimento e tenuto anche conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di Società quotate raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (il "CNDCEC"), da ultimo modificate e integrate in data 21 dicembre 2023.. Ricordiamo preliminarmente che la Società:
rendendosi conseguentemente applicabili, a decorrere dalle stesse date, le relative disposizioni legislative e regolamentari.
Per lo svolgimento della suddetta attività di vigilanza sono stati acquisiti i necessari elementi informativi sia attraverso frequenti incontri con i responsabili delle competenti strutture aziendali, specie quelle di controllo, sia attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati di governance istituiti ai sensi del CCG 2020, recepito da FF; si tratta del Comitato Controllo e Rischi (di seguito anche CCR) - che svolge anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (di seguito anche Comitato OPC) e i relativi compiti, di cui alla Procedura delle Operazioni con Parti correlate adottata dalla Società ai sensi dell'art. 4 del Regolamento CONSOB di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e modificato da ultimo con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 (in attuazione del D. Lgs.49/2019 di recepimento della SHRD - UE Direttiva 2017/828) -, del Comitato Remunerazione e Nomine e dell'Organismo di Vigilanza istituito in attuazione del D. Lgs. 231/2001.
Nel corso dell'esercizio 2023 il Collegio Sindacale ha svolto le funzioni di vigilanza che gli sono attribuite dalle disposizioni di legge e regolamentari, attenendosi alle norme di comportamento raccomandate dal CNDCEC e, per quanto applicabili, alle comunicazioni CONSOB in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; ha altresì vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società per quanto di sua competenza. Il Collegio non ritiene che vi siano al riguardo irregolarità che richiedono segnalazione in questa Relazione.
Al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale nell'esercizio 2023:
Sulla base dell'attività di vigilanza come sopra indicata, possiamo ragionevolmente attestare quanto segue:
società infragruppo o con parti correlate; abbiamo rilevato l'esistenza di operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, verificando l'esistenza ed il rispetto di procedure idonee a garantire che operazioni in oggetto siano debitamente documentate, regolate secondo normali condizioni di mercato e rispondano all'interesse sociale. Tali operazioni sono adeguatamente illustrate dagli amministratori nel Bilancio, nella Relazione sulla Gestione e nelle Note del Bilancio Consolidato, cui si rimanda;
14/2019 ;
Il progetto di Bilancio d'esercizio, il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 e la Relazione sulla gestione sono stati approvati nella riunione del Consiglio di Amministrazione tenutasi il 29 marzo 2024.
Il Bilancio, di esercizio e consolidato, è redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS.
Non avendo la responsabilità della revisione legale dei conti, il Collegio sindacale ha vigilato sull'impostazione generale del Bilancio d'esercizio e del Bilancio consolidato e sulla loro conformità alle norme che ne disciplinano la formazione e la struttura. Il Collegio sindacale ha altresì verificato la loro rispondenza ai fatti e alle informazioni di cui è venuto a conoscenza a seguito dell'espletamento dei propri doveri. A tale riguardo il Collegio Sindacale non ha osservazioni particolari da riferire.
Per quanto attiene la formazione dei bilanci d'esercizio e consolidato chiusi al 31 dicembre 2023, il Collegio Sindacale dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha approvato la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, previo esame della stessa con il Comitato Controllo e Rischi e con il Collegio Sindacale. Nelle note esplicative al bilancio sono riportate informazioni ed esiti del processo valutativo condotto.
Il Collegio sindacale segnala altresì che, in linea con quanto già entrato in vigore nell'esercizio 2022, la Relazione Finanziaria Annuale Consolidata e la relative note di FF al 31 dicembre 2023 sono state quindi predisposte nel formato XHTML marcando alcune informazioni del bilancio consolidato IFRS con le specifiche Inline XBRL.
Abbiamo preso atto di quanto attestato, ai sensi dell'art. 81 ter del regolamento CONSOB n. 11971/1999, dall'Amministratore delegato e dal Dirigente preposto ex L. 262/2005 alla redazione dei documenti contabili e societari, sull'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio d'esercizio e del Bilancio consolidato.
La revisione legale è affidata alla società di revisione EY S.p.A. Con riferimento all'esercizio 2023 diamo atto di quanto segue:
Il Collegio Sindacale ha monitorato il processo organizzativo e operativo volto alla redazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, mediante interlocuzioni con la competente funzione interna, con il Comitato Controllo e Rischi, con il Comitato ESG e con la società di revisione e, nell'ambito delle proprie attività, non è venuto a conoscenza di violazioni delle relative disposizioni normative.
La DNF è stata approvata nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2024 come documento separato rispetto alla relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023. La Società di Revisione, cui è stato conferito l'incarico di effettuare l'esame della DNF ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs.254/2016, nella relazione emessa il 29 marzo 2024 evidenzia che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi tali da far ritenere che la DNF del Gruppo Fine Foods, relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del D. Lgs. 254/2016 e rispetto agli standard di rendicontazione indicati nella "Nota metodologica" della DNF.
• abbiamo ricevuto dalla Società di revisione l'attestazione della "Conferma annuale dell'indipendenza" ai sensi dell'art. 6 del Regolamento (UE) N. 537/2014. Nel corso dell'esercizio 2023 la Società ha conferito alla società di revisione EY S.p.A. e a soggetti appartenenti alla "rete" della stessa, ulteriori incarichi per servizi legati alla revisione legale, indicati per importi e contenuti nell'apposito allegato al bilancio, ai sensi dell'art.149 duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB. Il Collegio, per tali incarichi, essendo gli stessi legati alla revisione legale, non ha espresso pareri.
L'Assemblea annuale è stata convocata per il 29 maggio 2024, utilizzando quindi il maggior termine di cui all'art. 2364 cod. civ.
Sulla base di quanto sopra esposto e per quanto è stato portato a conoscenza del Collegio sindacale, si ritiene che non sussistano ragioni ostative all'approvazione da parte Vostra del progetto di bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 nonché della destinazione del risultato di esercizio, così come proposti dal Consiglio di Amministrazione.
Vi ricordiamo inoltre che con l'approvazione del presente Bilancio vengono a scadere anche i mandati del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale; ringraziandoVi per la fiducia accordataci, Vi invitiamo a nominare i nuovi organi di amministrazione e di controllo con le modalità di cui agli artt. 16 e 27 dello Statuto sociale
* * *
Milano, 29 marzo 2024 Per il Collegio Sindacale Laura Soifer
Mario Tagliaferri
Luca Manzoni
* * *
Sede Legale: Via Berlino 39 – VERDELLINO (BG) Iscritta al Registro Imprese di Bergamo C.F. e Num. Di Iscrizione 09320600969 Iscritta al R.E.A. di Bergamo n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto Euro 22.770.445,02 i.v. P.IVA n. 09320600969

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023
Preparato in virtù di quanto previsto dai Principi Contabili Internazionali emanati dallo IASB, nonché le interpretazioni SIC e IFRIC emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee, che siano stati omologati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606 del 19 luglio 2002
I valori esposti negli schemi e nelle note illustrative al Bilancio d'esercizio, ove non diversamente specificato, sono esposti in euro unità ed arrotondati qualora necessario all'euro.
| Indice | ||
|---|---|---|
| Prospetto di conto economico 4 | ||
| Prospetto di conto economico complessivo 4 | ||
| Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria 5 | ||
| Prospetto di Rendiconto finanziario6 | ||
| Prospetto di movimentazione del patrimonio netto7 | ||
| BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 20238 | ||
| 1. | Informazioni societarie 8 | |
| Eventi significativi del periodo 8 | ||
| Effetti dell'attuale crisi internazionale 9 | ||
| Continuità aziendale 9 | ||
| Principi Contabili10 | ||
| Criteri di classificazione 10 | ||
| Sintesi dei principali principi contabili 11 | ||
| Gestione del capitale 22 | ||
| Gestione dei rischi finanziari22 | ||
| Valutazioni discrezionali e stime contabili significative27 | ||
| CONTO ECONOMICO30 | ||
| Ricavi derivanti da contratti con clienti 30 | ||
| Altri proventi30 | ||
| Costi per materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione31 | ||
| Costi del personale31 | ||
| Costi per servizi 31 | ||
| Altri costi operativi 32 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni 32 | ||
| Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie 33 | ||
| Proventi e oneri da partecipazione33 | ||
| Perdita su crediti finanziari 33 | ||
| Proventi finanziari 33 | ||
| Oneri finanziari 34 | ||
| 2.13 Imposte sul reddito34 | ||
| STATO PATRIMONIALE36 | ||
| ATTIVITÀ36 | ||
| Immobili, impianti e macchinari 36 | ||
| Altre immobilizzazioni immateriali36 | ||
| Leases 37 | ||
| Partecipazioni 38 | ||
| Attività finanziarie non correnti 39 |
| Altre attività non correnti39 | ||
|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate39 | ||
| Fondo imposte differite40 | ||
| Rimanenze 40 | ||
| Crediti commerciali 41 | ||
| Crediti tributari 42 | ||
| Altre Attività Correnti42 | ||
| Attività Finanziarie Correnti 43 | ||
| Cassa e Altre Disponibilità Liquide44 | ||
| PATRIMONIO NETTO44 | ||
| Patrimonio Netto44 | ||
| PASSIVITÀ 46 | ||
| Prestiti Obbligazionari46 | ||
| Debiti verso banche non correnti46 | ||
| Debiti verso banche correnti47 | ||
| Benefici ai dipendenti 47 | ||
| Debiti commerciali 48 | ||
| Debiti tributari 49 | ||
| Altre passività correnti 49 | ||
| 5. | Altre informazioni 49 |
|
| Impegni e garanzie49 | ||
| Passività potenziali 49 | ||
| Sovvenzioni, contributi e simili50 | ||
| Informazioni sulle operazioni con parti correlate 50 | ||
| Eventi successivi alla data di bilancio50 | ||
| Evoluzione prevedibile della gestione 50 | ||
| Proposta di destinazione del risultato d'esercizio51 | ||
| Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio |
| Esercizio chiuso al 31 |
Esercizio chiuso al 31 |
||
|---|---|---|---|
| dicembre 2023 |
dicembre 2022 |
||
| Note | |||
| Ricavi e proventi | |||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.1 | 220.364.619 | 172.526.658 |
| Altri proventi | 2.2 | 699.985 | 647.560 |
| Totale ricavi | 221.064.604 | 173.174.218 | |
| Costi operativi | |||
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione. |
2.3 | 138.243.648 | 107.430.562 |
| Costi del personale | 2.4 | 37.219.328 | 30.968.517 |
| Costi per servizi | 2.5 | 20.371.482 | 19.464.262 |
| Altri costi operativi | 2.6 | 1.180.540 | 1.183.242 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.7 | 13.799.196 | 12.672.951 |
| Totale costi operativi | 210.814.193 | 171.719.534 | |
| Risultato operativo | 10.250.411 | 1.454.684 | |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 2.8 | 1.703.519 | (7.733.525) |
| Proventi e oneri da partecipazione | 2.9 | (13.922.188) | - |
| Perdita su crediti finanziari | 2.10 | - | (3.266.960) |
| Proventi finanziari | 2.11 | 593.428 | 40.527 |
| Oneri finanziari | 2.12 | (4.411.200) | (1.963.875) |
| Risultato ante imposte | (5.786.030) | (11.469.149) | |
| Imposte sul reddito | 2.13 | 1.651.280 | (3.885.005) |
| Utile/(perdita) d'esercizio | (7.437.309) | (7.584.144) |
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
Esercizio chiuso al 31 dicembre |
||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ||
| Utile/(perdita) d'esercizio (A) | Note | (7.437.309) | (7.584.144) |
| Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato d'esercizio Rivalutazione delle passività/attività nette per benefici ai dipendenti Effetto fiscale |
4.5 | (15.158) 3.638 |
131.056 (31.453) |
| Altre componenti conto economico complessivo (B) | (11.520) | 99.603 | |
| Utile/(perdita) complessiva (A+B) | (7.448.829) | (7.484.541) |
| Al 31 Dicembre | Al 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| (importi in unità di euro) | Note | 2023 | 2022 |
| Attività | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 3.1 | 91.168.051 | 91.931.461 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3.2 | 1.307.010 | 1.471.508 |
| Diritti d'uso | 3.3 | 87.190 | 204.931 |
| Partecipazioni | 3.4 | 24.951.994 | 38.874.182 |
| Attività finanziarie non correnti | 3.5 | 11.000.000 | - |
| Altre attività non correnti | 3.6 | 425.315 | 506.750 |
| Attività per imposte differite | 3.7 | 5.324.991 | 6.430.144 |
| Totale attività non correnti | 134.264.551 | 139.418.977 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 3.9 | 34.105.448 | 33.498.758 |
| Crediti commerciali | 3.10 | 29.998.136 | 30.053.303 |
| Crediti tributari | 3.11 | 86.473 | 1.398.590 |
| Altre attività correnti | 3.12 | 6.379.837 | 3.174.717 |
| Attività finanziarie correnti | 3.13 | 3.888.082 | 66.301.319 |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 3.14 | 17.047.578 | 6.255.196 |
| Totale attività correnti | 91.505.556 | 140.681.884 | |
| Totale attività | 225.770.108 | 280.100.860 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 4.1 | 22.770.445 | 22.770.445 |
| Altre riserve | 4.1 | 120.308.448 | 130.685.875 |
| Riserva per benefici ai dipendenti | 4.1 | 16.908 | 28.428 |
| Riserva FTA | 4.1 | (6.669.789) | (6.669.789) |
| Utili a nuovo | 4.1 | - | - |
| Utile/(perdita) d'esercizio | 4.1 | (7.437.309) | (7.584.144) |
| Totale patrimonio netto | 128.988.702 | 139.230.815 | |
| Passività non correnti | |||
| Debiti verso banche non correnti | 4.3 | 4.141.720 | 70.079.208 |
| Benefici ai dipendenti | 4.5 | 853.729 | 844.343 |
| Fondo imposte differite | 3.8 | 9.441 | 16.411 |
| Debiti per lease non correnti | 3.3 | 35.580 | 88.384 |
| Totale Passività non correnti | 5.040.471 | 71.028.347 | |
| Passività correnti | |||
| Prestito obbligazionario | 4.2 | - | 3.323.051 |
| Debiti verso banche correnti | 4.4 | 53.335.668 | 32.723.811 |
| Debiti commerciali | 4.6 | 26.506.816 | 26.477.912 |
| Debiti tributari | 4.7 | 575.488 | - |
| Debiti per lease correnti | 3.3 | 52.804 | 120.175 |
| Altre passività correnti | 4.8 | 11.270.158 | 7.196.750 |
| Totale Passività correnti | 91.740.934 | 69.841.699 | |
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 225.770.108 | 280.100.860 |
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (importi in unità di euro) | Note | 2023 | 2022 | |
| UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO | (7.437.309) | (7.584.144) | ||
| Aggiustamenti per riconciliare l'utile al netto delle imposte con i flussi finanziari netti: | ||||
| Ammortamenti e perdita durevole di valore di immobili, impianti e macchinari | 2.7 | 13.048.935 | 11.863.587 | |
| Ammortamento e perdita durevole valore delle immobilizzazioni immateriali | 2.7 | 695.058 | 681.058 | |
| Ammortamento diritto d'uso | 2.7 | 55.204 | 128.307 | |
| Svalutazione crediti finanziari | 2.10 | 13.048.935 | 3.266.960 | |
| Svalutazione Partecipazione | 2.9 | 13.922.188 | - | |
| Proventi finanziari | 2.11 | (593.428) | (40.527) | |
| Oneri finanziari | 2.12 | 4.412.087 | 1.960.401 | |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 2.8 | (1.703.519) | 7.733.525 | |
| Oneri finanziari su passività finanziarie per leasing | 3.3 | (887) | 3.474 | |
| Imposte sul reddito | 2.13 | 549.729 | 59.744 | |
| Utili sulla cessione di immobili, impianti e macchinari | 2.2 | (113.745) | (23.924) | |
| Svalutazione attivo circolante | 3.9,3.10 | 367.270 | 515.059 | |
| Variazione netta TFR e fondi pensionistici | 4.5 | (36.290) | (67.327) | |
| Variazione netta delle imposte differite attive e passive | 3.7,3.8 | 1.101.551 | (3.944.749) | |
| Interessi pagati | 2.12 | (3.787.253) | (1.906.651) | |
| Variazioni nel capitale circolante: | ||||
| (Aumento)/diminuzione delle rimanenze | 3.9 | (819.503) | (5.099.593) | |
| (Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali | 3.10 | (99.292) | (8.359.793) | |
| (Aumento)/diminuzione delle altre attività e passività non finanziarie | 3.6,3.12,3.11,4.7,4.8 | 2.287.600 | 6.154.454 | |
| Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali | 4.6 | 28.904 | 2.772.052 | |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE | 21.877.299 | 8.111.911 | ||
| Attività d'investimento: | ||||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | 3.1 | (12.461.210) | (9.892.978) | |
| Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali | 3.1 | 289.432 | 111.119 | |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | 3.2 | (530.560) | (678.382) | |
| (Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie | 3.13 | 53.116.756 | 460.635 | |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | 40.414.417 | (9.999.607) | ||
| Attività di finanziamento: | 2.117.638 | |||
| Accensione di finanziamenti | 4.3,4.4 | (50.766.321) | 70.054.630 | |
| Rimborso di finanziamenti e Prestito obbligazionario | 4.2,4.3,4.4 | (57.638) | (60.097.220) | |
| Pagamenti della quota capitale -passività per leasing | 3.3 | (2.452.708) | (127.505) | |
| Dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | 4.1 | (340.575) | (3.866.869) | |
| Cessione (acquisto) azioni proprie | 4.1 | (51.499.335) | (870.796) | |
| FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | 10.792.382 | 5.092.240 | ||
| VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 1 gennaio |
6.255.196 | 3.204.545 3.050.651 |
||
| Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 31 dicembre | 17.047.578 | 6.255.196 | ||
| Note | Capitale Sociale |
Riserva Legale |
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio |
Riserva da avanzo da fusione |
Riserva da sovrapprezzo |
Riserva straordinaria |
Altre riserve |
Riserva FTA | Riserva per benefici ai dipendenti |
Utili/Perdite a nuovo |
Utile/Perdita d'esercizio |
Totale Patrimonio netto |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2021 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (15.939.707) | 29.741.389 | 86.743.750 | 19.556.720 | 14.441.839 | (6.669.789) | (71.174) | - | (4.120.450) | 151.453.021 |
| Utile/ perdita d'esercizio Altri componenti di conto economico |
99.603 | (7.584.144) | (7.584.144) 99.603 |
||||||||||
| Utile/(perdita) complessiva | - | - | - | - | - | - | - | - | 99.603 | - | (7.584.144) | (7.484.541) | |
| Dividendi Stock Grant |
3.130.050 | (3.866.869) | (3.130.050) | (3.866.869) - |
|||||||||
| Acquisto azioni proprie Esercizio warrant |
(870.796) | (870.796) - |
|||||||||||
| Destinazione risultato 2021 |
(4.120.450) | 4.120.450 | - | ||||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2022 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (13.680.454) | 29.741.389 | 86.743.750 | 11.569.401 | 11.311.789 | (6.669.789) | 28.428 | - | (7.584.144) | 139.230.815 |
| Utile/ perdita d'esercizio Altri componenti di conto economico |
(11.520) | (7.437.309) | (7.437.309) (11.520) |
||||||||||
| Utile/(perdita) complessiva | - | - | - | - | - | - | - | - | (11.520) | - | (7.437.309) | (7.448.829) | |
| Dividendi Stock Grant |
(2.452.708) | (2.452.708) | |||||||||||
| Acquisto azioni proprie Esercizio warrant |
(340.575) | (340.575) - |
|||||||||||
| Destinazione risultato 2022 | (7.584.144) | 7.584.144 | - | ||||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2023 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (14.021.029) | 29.741.389 | 86.743.750 | 1.532.549 | 11.311.789 | (6.669.789) | 16.908 | - | (7.437.309) | 128.988.702 |
La pubblicazione del bilancio di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stata autorizzata dal Consiglio d'Amministrazione in data 29 marzo 2024 e sottoposto all'esame e approvazione dell'assemblea degli azionisti ai fini del deposito presso la sede sociale.
Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. (nel seguito anche "Fine Foods" e/o la "Società"), registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG). La Società, quotata su Euronext STAR Milan di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente.
Fondata nel 1984, Fine Foods ha dimostrato di essere un partner strategico affidabile e competente per i clienti dei diversi settori in cui opera, grazie ad una organizzazione che consente di costruire una progettualità vincente ed una relazione solida e di lungo periodo. La ricerca continua dell'eccellenza operativa è parte del modello di business: dalla ricerca e sviluppo all'innovazione, dall' affidabilità dei processi alla qualità dei prodotti, dall'attenzione alle tematiche di ESG alla gestione sostenibile di tutta la supply chain del Gruppo. Fine Foods è una benefit corporation, che può contare su certificazioni e rating basati su standard internazionali a garanzia dell'impegno per la sostenibilità in tutte le funzioni aziendali. Con 252 milioni di euro di ricavi nel 2023 e un CAGR negli ultimi 10 anni di oltre l'11,1%, il Gruppo Fine Foods si presenta come una realtà in crescita e orientata a cogliere le sfide del futuro.
Nel mese di gennaio 2019 la Società aveva conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che includeva strumenti finanziari e liquidità.
Già nel corso del primo semestre 2023, Fine Foods aveva sostanzialmente chiuso il portafoglio di investimento, prelevando 64,0 milioni di Euro da tale gestione patrimoniale. Al 31 dicembre 2023 era ancora presente nel portafoglio un unico titolo, avente valore di mercato pari a 98 migliaia di Euro. Si segnala che Fine Foods ha chiuso definitivamente la posizione nel mese di febbraio 2024 e che la gestione del suddetto portafoglio, dalla data di accensione alla sua estinzione, è stata complessivamente positiva per Euro 5,7 milioni. Per maggiori dettagli, si rimanda alle Note escplicative.
Nel corso del 2023, Fine Foods ha concesso alla sua controllata Euro Cosmetic S.p.A. complessivi Euro 11 milioni di finanziamento intercompany, erogati in tre tranche come segue:
Il tasso di interesse applicabile è pari all'EURIBOR a 6 mesi maggiorato di uno spread fisso. La prima rata di rimborso del capitale è prevista per giugno 2025.
In data 25 febbraio 2022 Intesa Sanpaolo e Fine Foods avevano concluso un'operazione di finanziamento della durata di sette anni per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo.
A fronte della chiusura del portafoglio titoli menzionata in precedenza, la Società, in data 12 ottobre 2023, ha rimborsato anticipatamente Euro 20 milioni del finanziamento, la cui esposizione complessiva al 31 dicembre 2023 ammonta a 44,5 milioni di Euro (di cui, da piano di rimborso, Euro 8 milioni esigibili entro 12 mesi ed Euro 36,4 milioni esigibili oltre 12 mesi).
Il finanziamento prevede dei covenants finanziari, da calcolarsi semestralmente, sulla base dei seguenti indicatori sul bilancio consolidato del Gruppo:
➢ PFN / EBITDA
➢ PFN / PN
➢ EBITDA / Oneri finanziari
Con riferimento alla data di rilevazione del 31 dicembre 2023, il parametro finanziario EBITDA/Oneri Finanziari, calcolato come previsto contrattualmente, eccedeva il limite previsto.
In data 12 marzo 2024 la controparte bancaria ha dato il suo consenso ad includere nel computo del ratio anche i proventi derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie, principalmente relativi all'estinzione del portafoglio titoli citato in precedenza. Con questa metodologia di calcolo il covenant risulta rispettato.
Il finanziamento a medio e lungo termine è stato conseguentemente riclassificato a breve termine al 31 dicembre 2023 in applicazione al principio contabile IAS 1.74 che prevede ciò quando non viene rispettata una clausola di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data di chiusura o prima della data di chiusura dell'esercizio. Il mancato rispetto della predetta clausola determina che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, in quanto viene meno il diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data, anche se il finanziatore abbia concordato dopo la data di chiusura dell'esercizio di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione; per maggiori dettagli si rimanda alle Note esplicative.
A partire dalla prossima relazione trimestrale al 31 marzo 2024, la classificazione del finanziamento bancario verrà ripristinata secondo il piano di ammortamento originariamente previsto.
Si segnala che, in base al business plan 2024-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2024, la Società rispetterà i covenants in tutte le rilevazioni future.
In relazione al conflitto Russia – Ucraina e a quello più recente israelo-palestinese, Fine Foods segue con grande attenzione l'evoluzione della crisi, che aveva generato nel corso del 2022 incrementi dei costi delle materie prime e delle energie con significative ripercussioni sull'economia mondiale e sulla ripresa dell'inflazione, per il cui contenimento le banche centrali dei paesi occidentali hanno deciso un incremento dei tassi.
Il fatturato del 2023 non ha particolarmente risentito del prolungarsi del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, nonché di quello tra Israele e Palestina, scoppiato ad inizio Ottobre 2023.
Gli Amministratori non ritengono che l'attuale contingenza politico-economica influenzerà significativamente i volumi di vendita attesi per il 2024.
Dato l'attuale contesto di incertezza del mercato, il Management della Società continuerà a monitorare costantemente l'evoluzione dei conflitti e i relativi effetti diretti ed indiretti che impattano il bilancio.
Il presente bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale.
In virtù di quanto precedentemente esposto nel paragrafo "Rimborso anticipato e covenants finanziamento Euro 70 Milioni" gli amministratori hanno provveduto ad esporre all'interno delle passività finanziarie a breve l'intero finanziamento Intesa. Gli amministratori ritengono che tale elemento non incida sulla continuità aziendale in quanto l'istituto di credito ha provveduto ad inviare la richiesta di consenso in data 12 marzo 2024, rinunciando, quindi, espressamente di richiedere il pagamento nel breve termine. Si segnala che, in base al business plan 2024-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2024, la Società rispetterà i covenants in tutte le rilevazioni future.
Il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".
Gli schemi adottati dalla Società e in conformità con il principio contabile internazionale IAS 1, si compongono come segue:
Le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando:
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quando:
La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Con riferimento invece al conto economico, si precisa che lo stesso è classificato per natura, in quanto si ritiene che tale rappresentazione sia quella che meglio fornisca una corretta rappresentazione della gestione della Società.
La Società ha deciso di presentare due prospetti separati, un prospetto di conto economico ed un prospetto di conto economico complessivo (OCI), piuttosto che un unico prospetto che combini i due elementi.
Il rendiconto finanziario è esposto con il metodo indiretto.
La Società valuta gli strumenti finanziari quali i derivati al fair value ad ogni chiusura di bilancio.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
oppure
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione
Il bilancio d'esercizio della Società espone a fair value le attività finanziarie e le passività finanziarie nonché gli strumenti derivati. Per tali poste di bilancio, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Ad ogni chiusura di bilancio la Direzione della Società analizza le variazioni nei valori di attività e passività per le quali è richiesta, in base ai principi contabili della Società, la rivalutazione o la rideterminazione.
Per tale analisi, vengono verificati i principali input applicati nella valutazione più recente, raccordando le informazioni utilizzate nella valutazione ai contratti e agli altri documenti rilevanti.
La Direzione effettuata, con il supporto degli esperti esterni, una comparazione tra ogni variazione nel fair value di ciascuna attività e passività e le fonti esterne rilevanti, al fine di determinare se la variazione sia ragionevole.
Ai fini dell'informativa relativa al fair value, la Società determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.
Nella seguente tabella è riportata la gerarchia della valutazione del fair value per attività e passività della Società al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.
| 31-dic-23 | Totale | Valore contabile | Fair value Fair value |
Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|
| livello 1 | livello 2 | livello 3 | |||
| Attività finanziarie | |||||
| Attività finanziarie non correnti | 11.000.000 | 11.000.000 | 11.000.000 | ||
| Attività finanziarie correnti | 3.888.082 | 3.888.082 | 421.106 | 3.466.976 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 17.047.578 | 17.047.578 | 17.047.578 | ||
| Totale attività finanziarie | 31.935.661 | 31.935.661 | 28.468.685 | 3.466.976 | - |
| Passività finanziarie | ||||
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche non correnti | 4.141.720 | 4.141.720 | 4.141.720 | |
| Debiti verso banche correnti | 53.335.668 | 53.335.668 | 53.335.668 | |
| Debiti per lease non correnti | 35.580 | 35.580 | 35.580 | |
| Debiti per lease correnti | 52.804 | 52.804 | 52.804 | |
| Totale passività finanziarie | 57.565.772 | 57.565.772 | - 57.565.772 |
- |
| 31-dic-22 | Totale | Valore contabile | Fair value | Fair value | Fair value |
|---|---|---|---|---|---|
| livello 1 | livello 2 | livello 3 | |||
| Attività finanziarie | |||||
| Attività finanziarie correnti | 66.301.319 | 66.301.319 | 62.834.343 | 3.466.976 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 6.255.196 | 6.255.196 | 6.255.196 | ||
| Totale attività finanziarie | 72.556.515 | 72.556.515 | 69.089.539 | 3.466.976 | - |
| Passività finanziarie | |||||
| Prestito obbligazionario corrente | 3.323.051 | 3.323.051 | 3.323.051 | ||
| Debiti verso banche non correnti | 70.079.208 | 70.079.208 | 70.079.208 | ||
| Debiti verso banche correnti | 32.723.811 | 32.723.811 | 32.723.811 | ||
| Debiti per lease non correnti | 88.384 | 88.384 | 88.384 | ||
| Debiti per lease correnti | 120.175 | 120.175 | 120.175 | ||
| Totale passività finanziarie | 106.334.630 | 106.334.630 | - | 106.334.630 | - |
Il management della Società ha verificato che il Fair Value delle attività e passività finanziarie approssima il valore contabile.
La Società Fine Foods & Pharmaceutical N.T.M. S.p.A. si occupa dello sviluppo e della produzione in conto terzi (contract development and manufacturing organization, 'CDMO') di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica e nutraceutica.
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente, generalmente alla consegna, per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni.
La Società considera se ci sono altre promesse nel contratto che rappresentano obbligazioni contrattuali sulle quali una parte del corrispettivo della transazione deve essere allocato. Nel determinare il prezzo della transazione di vendita dei prodotti, la Società considera gli eventuali effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili e di componenti finanziarie significative.
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo variabile al momento della stipula del contratto. Tale valore non rilevato fino a quando non sia altamente probabile il suo riconoscimento tenuto conto di quanto concordato.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.
La Società compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta.
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:
Le operazioni in valuta estera, se presenti, sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.
Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico. Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'esse rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).
La Società rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. La rilevazione nel passivo ha come contropartita una riduzione del patrimonio netto alla riserva indicata dal verbale assembleare.
Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate. Gli Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di impianti e macchinari, la Società li ammortizza separatamente in base alla specifica vita utile. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.
| Tabella delle aliquote di ammortamento | |||
|---|---|---|---|
| Food | Pharma | ||
| Fabbricati industriali, secondo la tipologia | 3% | 5,50% | |
| Costruzioni leggere | 10% | 10% | |
| Impianti generici, secondo la tipologia | 7,50% | 10% | |
| Impianti e macchinari specifici, secondo la tipologia | 14% | 12% | |
| Attrezzature industriali e commerciali, secondo la tipologia | 20% | 40% | |
| Altri beni: Mobili e arredi | 12% | - | |
| Altri beni: Macchine elettroniche di ufficio | 20% | - | |
| Altri beni: Autoveicoli da trasporto | 20% | - | |
| Altri beni: Autovetture | 25% | - |
L'ammortamento è calcolato a quote costanti sulla vita utile stimata del bene come segue:
Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato è eliminato al momento di un eventuale dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal suo utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
La Società alla stipula di ogni contratto, verifica se lo stesso soddisfa la definizione di leasing prevista dal principio. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca alla controparte tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dello stesso.
Per ogni contratto che soddisfa la definizione di leasing o che contiene un leasing, la Società contabilizza un Diritto d'uso e una Passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri del leasing più i costi iniziali diretti, obbligazioni a riportare il bene alle sue iniziali condizioni meno qualsiasi incentivo pagato al fornitore.
Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.
I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della durata del contratto di locazione.
L'entità riconoscerà nel proprio bilancio:
Pur presentando un valore trascurabile, la Società ha provveduto ad iscrivere le spese per opere di miglioramento effettuate sugli immobili in locazione, quando hanno i requisiti per essere capitalizzati, all'interno del diritto d'uso ammortizzandoli sulla base della vita utile residua di ogni singolo contratto.
Nell'adottare l'IFRS 16, la Società ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione relativamente ai meglio conosciuti short-term leases (contratti con durata inferiore a 12 mesi) per tutte classi di attività e ai low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 5 migliaia di euro quando nuovi.
I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno della categoria dei carrelli elevatori, in quanto acquistati nel corso del 2019 e considerati pertanto contratti di breve durata.
Per tali contratti l'adozione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra gli altri ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Le attività immateriali sono inizialmente rilevate al costo. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento accumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo che soddisfano specifici requisiti così definiti dallo IAS 38, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore, ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa (IAS 36). La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da "vita utile indefinita" a "vita utile definita" si applica su base prospettica.
Un'attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo o dismissione.
Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.
I Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno sono ammortizzati con un'aliquota annua del 20%.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (di seguito anche OCI) e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale, oltre che dalla natura dello strumento, dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali, la Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value oltre agli eventuali costi di transazione. I crediti commerciali sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Le attività finanziarie i cui flussi di cassa non soddisfano i requisiti sopra indicati (e.g. SPPI) sono classificati e misurati al fair value rilevato a conto economico.
Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
La Società valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
e
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.
La Società valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:
e
Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.
Le attività da strumenti di debito della Società valutati al fair value rilevato in OCI comprendono gli investimenti in strumenti di debito quotati inclusi nelle altre attività finanziarie non correnti.
All'atto della rilevazione iniziale, la Società può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.
Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.
Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.
Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.
La Società alla data del presente bilancio detiene un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità., conferiti e gestiti per mezzo di un primario Istituto di Credito, valorizzati al fair value tramite conto economico. Per maggiori dettagli sii rimanda al paragrafo 3.12 "Attività finanziare correnti".
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie della Società comprendono mutui e finanziamenti, e strumenti finanziari derivati.
La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:
Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.
Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo. Il criterio di valorizzazione adottato è il metodo del costo medio ponderato.
I costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo e nelle condizioni attuali sono rilevati come segue:
Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.
Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto anteimposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente sull'unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di quattro anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine (terminal value).
La società basa il proprio test di impairment su budget più recenti e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa in cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine.
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione. Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicatori esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa, sia in valuta nazionale che estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dalla Società con enti creditizi. Sono tutti espressi al loro valore nominale. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di ri-emissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un esborso di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.
Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Il costo dei benefici previsti ai sensi del piano a benefici definiti è determinato usando il metodo attuariale della proiezione unitaria del credito.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività, esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria addebitando o accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano.
Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato a conto economico alla data più remota tra le seguenti:
la data in cui si verifica una modifica o la riduzione del piano; e
la data in cui la Società rileva i costi di ristrutturazione correlati o i benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro.
Gli interessi netti sulla passività /attività netta per benefici definiti devono essere determinati moltiplicando la passività /attività netta per il tasso di sconto. La Società rileva le seguenti variazioni dell'obbligazione netta per benefici definiti nel costo del venduto, nelle spese amministrative e nei costi di vendita e distribuzione nel conto economico (per natura):
Le partecipazioni sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore e di eventuali corrispettivi variabili quali ad esempio earn-out o leakages. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.
La Società ha applicato per la prima volta alcuni principi o modifiche che sono in vigore dal 1 gennaio 2023.
La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.
Le modifiche allo IAS 8 chiariscono la distinzione tra cambiamenti di stime contabili, cambiamenti di principi contabili e correzione di errori. Chiariscono inoltre in che modo le entità utilizzano le tecniche di valutazione e gli input per sviluppare le stime contabili. Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio della società.
Le modifiche allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements forniscono indicazioni ed esempi per aiutare le entità ad applicare i giudizi significativi all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di divulgare i propri principi contabili "significativi" con l'obbligo di divulgare i propri principi contabili "materiali" e aggiungendo una guida su come le entità applicano il concetto di materialità nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.
Le modifiche hanno avuto un impatto sull'informativa dei principi contabili della società, ma non sulla misurazione, rilevazione e presentazione degli elementi del bilancio d'esercizio della società.
Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction – Amendments to IAS 12
Le modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito restringono l'ambito di applicazione dell'eccezione alla rilevazione iniziale, in modo che non si applichi più alle transazioni che danno origine a differenze temporanee tassabili e deducibili in egual misura come le locazioni e le passività per lo smantellamento. Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio d'esercizio della società.
International Tax Reform – Pillar Two Model Rules – Amendments of IAS 12
Le modifiche al principio IAS 12 sono state introdotte per rispondere ai regolamenti BEPS Pillar Two rules dell'OCSE ed includono: Un'esenzione obbligatoria temporanea alla rilevazione e requisiti di informativa per le imposte differite che derivano dall'implementazione nelle giurisdizioni dei regolamenti Pillar Two rules; e
I requisiti di informativa per le entità coinvolte per aiutare gli utilizzatori del bilancio a meglio comprendere gli impatti sulle imposte sul reddito che derivano da tale legislazione, in particolare prima dell'effettiva data di entrata in vigore.
L'esenzione obbligatoria temporanea – per il cui utilizzo è richiesto di darne informativa – è immediatamente applicabile. I rimanenti requisiti di informativa si applicano per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023 o successivamente, ma non per i periodi intermedi antecedenti il 31 dicembre 2023.
Si riporta nel proseguo gli altri principi, interpretazioni o modifiche omologati o non omologati e non ancora entrati in vigore alla data di predisposizione del presente bilancio.
Amendments to IFRS 16: Lease Liability in a Sale and Leaseback
A settembre 2022, lo IASB ha emanato una modifica all'IFRS 16 per specificare i requisiti che un locatore venditore utilizza nella misurazione della passività per leasing che deriva da una transazione di sale & lease back, per assicurare che il locatore venditore non riconosca utili o perdite con riferimento al diritto d'uso mantenuto dallo stesso.
Le modifiche sono effettive per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2024 o successivamente e devono essere applicate retrospettivamente a tutte le transazioni di sale & lease back sottoscritte dopo la data di prima applicazione dell'IFRS 16. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.
Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio d'esercizio della società.
Amendments to IAS 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current
A gennaio 2020 ed ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:
• Solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione
Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente ed il diritto di postergazione dell'entità è subordinato al rispetto di covenants entro dodici mesi.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2024 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. La società sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.
A maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Rendiconto Finanziario e IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche dei contratti di reverse factoring e richiedere di dare ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativi inclusi nelle modifiche hanno l'obiettivo di assistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un'entità degli accordi di reverse factoring.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2024 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.
Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio d'esercizio della società.
Ai fini della gestione del capitale della Società, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, le azioni privilegiate convertibili, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Società. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. La Società gestisce la struttura patrimoniale ed effettua aggiustamenti in base alle condizioni economiche ed ai requisiti dei covenants finanziari. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, la Società potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. La Società controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra il debito netto ed il totale del capitale più il debito netto. La politica della Società consiste nel mantenere questo rapporto inferiore al 40%. Negli anni 2019 e 2020, essendo la Posizione Finanziaria Netta della Società positiva (Cassa Netta), tale obiettivo risulta raggiunto per definizione. Nel 2023 tale rapporto si attesta intorno al 22%.
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Finanziamenti fruttiferi e prestiti diversi da azioni privilegiate convertibili | 57.477.388 | 102.803.020 |
| Debiti per obbligazioni | - | 3.323.051 |
| Debiti per Lease | 88.384 | 208.559 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve termine | (17.047.578) | (6.255.196) |
| Meno: attività finanziarie correnti | (3.888.082) | (66.301.319) |
| Debito netto | 36.630.112 | 33.778.115 |
| Patrimonio netto | 128.988.702 | 139.230.815 |
| Capitale e debito netto | 165.618.814 | 173.008.930 |
| Gearing ratio | 22% | 20% |
La Società monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo della Società è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti, presiti bancari e mutui. La politica della Società è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2023, il 92,7% del debito della Società ha scadenza inferiore ad un anno (2022: 34%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti in bilancio. Se la Società non avesse temporaneamente riclassificato il debito a medio/lugo termine verso Intesa di originari 70 milioni, per Euro 36,4 milioni, nei debiti verso banche correnti, la quota di debito con scadenza inferiore ad un anno sarebbe stata pari al 29,4%. Si rimanda al paragrafo "1.1 Eventi significativi del periodo" per maggiori dettagli circa tale riclassifica.
La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.
| 31 dicembre 2023 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 4.141.720 | - | 4.141.720 | - |
| Debiti verso banche correnti | 53.335.668 | 53.335.668 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 35.580 | - | 35.580 | - |
| Debiti per lease correnti | 52.804 | 52.804 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 57.565.772 | 53.388.472 | 4.177.300 | - |
| 31 dicembre 2022 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie |
| 88.384 120.175 |
120.175 | 88.384 - |
- - |
|---|---|---|---|
| - | |||
| 32.723.811 | 32.723.811 | - | - |
| 70.079.208 | - | 64.199.702 | 5.879.506 |
| 3.323.051 | 3.323.051 | - | - |
Il rischio di tasso di intesse è funzione dell'andamento dei tassi di interesse e le posizioni aziendali ad esso connesse, identificabili in investimenti obbligazionari e in operazioni di indebitamento. Il rischio è costituito dall'aumento degli oneri finanziari connessi al rialzo dei tassi di interesse.
Tale rischio può essere diversamente indicato in funzione del parametro di valutazione:
• Rischio Cash Flow: esso è legato all'eventualità di realizzare perdite connesse o alla riduzione degli incassi previsti oppure all'aumento dei costi previsti. Esso è collegato a poste con profili di pagamento indicizzati ai tassi di mercato. Al variare di tali tassi, varierà la posizione dell'azienda (finanziamento a tasso variabile)
• Rischio Fair Value: esso è legato all'eventualità di perdite connesse ad una variazione inattesa di valore di una attività o di una passività a seguito di una improvvisa variazione dei tassi.
A tal riguardo, è opportuno segnalare che la Società sta valutando alcuni strumenti di copertura della variabilità del tasso sui finanziamenti in essere. Inoltre, a fronte del rimborso anticipato di Euro 20 milioni sul finanziamento Intesa di originari 70 MLN, il Management della Società non esclude una rinegoziazione dei covenants attualmente in essere.
Le più recenti analisi dell'OMS indicano un crescente rischio del ripetersi di pandemie globali, a causa dei cambiamenti climatici, della globalizzazione dei mercati ed é essenziale essere più preparati e più resilienti per combattere le future minacce sanitarie mondiali. A livello globale, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sta lavorando a un nuovo strumento globale volto a proteggere meglio le persone, le comunità e i paesi da pandemie future. L'eventuale ripetersi delle circostanze avvenute con la Pandemia da COVID 19 potrebbe tornare a determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
L'esperienza fatta durante la pandemia da COVID 19 ha permesso al gruppo di definire specifiche soluzioni organizzative e strumenti procedurali che hanno permesso all'organizzazione di affrontare al meglio la crisi generata dall'emergenza sanitaria. Gli strumenti messi in campo durante il periodo pandemico e le azioni di sensibilizzazione realizzate potranno certamente essere rese disponibili nell'ambito di un possibile nuovo evento.
La Società gode comunque di un'elevata patrimonializzazione e una solida struttura finanziaria, fattori che garantiscono autonomia patrimoniale-finanziaria in un orizzonte temporale anche di medio periodo.
La Società registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, in particolare, al 31 dicembre 2023, a circa il 69% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi della Società. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti della Società non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dalla Società sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
La Società mitiga tale rischio da un lato, costruendo relazioni stabili e durature con i propri clienti volte ad una fortissima fidelizzazione degli stessi, dall'altro lato tramite attività commerciali volte all'acquisizione di nuovi clienti e attività di M&A volte all'individuazione e acquisizione di società target. Con la crescita dei clienti sia Food che Pharma, la concentrazione dei ricavi, pur presente, si è diluita.
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; per la società il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti di Fine Foods sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica. La società, inoltre, valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.
Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.
Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale della Società. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.
La Società è soggetta al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Nello svolgimento della propria attività, la Società è esposta al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie da Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.
La Società sarà periodicamente sottoposta ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, la Società potrebbe essere coinvolta in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dalla Società nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.
In considerazione della complessa situazione geopolitica e di rischi climatici che possono pregiudicare alcuni raccolti, anche per il 2024 si valuta che la Società sia esposta al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, unitamente al ritardo nella produzione, dovuto alla più difficile reperibilità di dette materie prime e materiali di confezionamento, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. L'attività della Società è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.
Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
La Società mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato.
La Società è esposta al rischio di significativi aumenti dei costi dell'energia. Il costo dell'energia risulta essere nel 2023 ancora percentualmente più elevato rispetto al costo storico; tale incidenza viene stimata in quasi 1,7 punti percentuali sui ricavi rispetto alla media dell'1% degli anni precedenti. L'Outlook per il 2024 restituisce un quadro in cui le prospettive sulla volatilità dei prezzi energetici sono molto ridimensionate. La fornitura di energia disponibile per il mercato europeo nonché gli stock energetici interni sono i motivi per cui la stima degli impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società, nonché la probabilità che essi si verifichino, possano essere gradualmente ridotti.
La Società ha integrato nel proprio organico un team coordinato da un energy manager incaricato di monitorare l'andamento del mercato energetico al fine di minimizzare l'impatto dei costi dell'energia nonché di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica dei siti produttivi. A tal proposito Fine Foods ha installato due cogeneratori per l'auto produzione di elettricità a partire dalla combustione di gas, grazie ai quali ha eliminato la sua esposizione dal rischio di fluttuazioni della componente energia elettrica e ha ottimizzato l'uso efficiente del calore sviluppato grazie alla cogenerazione. Inoltre, presso tre stabilimenti sono presenti altrettanti impianti fotovoltaici complessivamente di 850 Kw di potenza in grado di coprire parte del fabbisogno energetico. Per mitigare eventuali aumenti del prezzo, parte del costo dell'energia (sia energia elettrica che metano) previsto per il 2024 è stato bloccato (operazione di fixing).
La Società è esposta al rischio di cancellazione o sospensione di ordini per prodotti esportati in Russia, Ucraina e zone limitrofe, a causa del conflitto Russo-Ucraino. Come dimostrato dall'andamento del fatturato, per la BU Pharma il rischio è da considerarsi sostanzialmente nullo. Sul fronte BU food la situazione per il 2024 rimane incerta e potenzialmente in grado di generare effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società, seppur ridimensionati rispetto agli impatti notevoli sul 2022 e meno rilevanti sul 2023.
La Società non intrattiene rapporti commerciali significativi con i paesi interessati dall'attuale conflitto che interessa Israele e le zone limitrofe.
Come azione mitigante, lo Società monitora tale rischio tramite continui contatti con i clienti che esportano nelle zone interessate dal conflitto in modo da gestire puntualmente le eventuali criticità.
La Società è esposta ai rischi legati a prodotti fabbricati con qualità non conforme alle specifiche del cliente che potrebbero avere effetti collaterali, o comunque non desiderati e aspettati, sulla salute dei consumatori, e a rischi connessi ai futuri obblighi relativi alla due diligence lungo la catena di fornitura, esponendolo ad una possibile azione di responsabilità e/o a pretese risarcitorie, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società.
La Società dispone di un robusto sistema di qualità e numerose certificazioni che garantiscono il rispetto delle norme di buona fabbricazione. Tutti i prodotti finiti e le materie prime vengono scrupolosamente analizzati per attestarne la conformità alle specifiche di rilascio. I fornitori di materie prime e packaging vengono sottoposti ad un processo di qualificazione e di monitoraggio anche dei requisiti ESG, attività che verrà estesa nel 2024 anche ai fornitori di servizi. Inoltre, la Società dispone di un sistema di monitoraggio a livello internazionale delle allerte e delle frodi in ambito alimentare.
La Società ha sottoscritto con una primaria compagnia di assicurazione una polizza assicurativa con un massimale di 5 milioni di euro per ciascun evento. Un'ulteriore azione di mitigazione di tale rischio riguarda la formazione continua del personale coinvolto nei processi di approvvigionamento, di verifica e di realizzazione dei prodotti.
La Società è esposta al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Durante i numerosi audit svolti da clienti ed autorità, la Società non ha mai ricevuto segnalazioni di non conformità critiche. Ciò premesso, la compliance GMP viene garantita mediante l'applicazione di rigorose procedure di qualità e di periodici audit interni di tipo sistematico. La Società, inoltre, dispone di una procedura per la rapida trattazione di eventuali osservazioni o deviazioni riscontrate dalle autorità.
La Società è esposta al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze della Società potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per affrontare tali rischi, la Società dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui la Società opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
La Società è esposta al rischio che si verifichino azioni dolose, acuite anche dall'attuale contesto socio/politico, inerenti al sistema informatico atte ad impattare la disponibilità e/o l'integrità dello stesso, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
La Società ha in essere procedure e policy di sicurezza atte a garantire la corretta gestione dei sistemi informatici ed è dotata di apparati di sicurezza perimetrale e interna. Le infrastrutture sono equipaggiate con sistemi di alta affidabilità per i sistemi critici e vengono verificate con frequenza annuale. Periodicamente la funzione IT effettua simulazione di attacchi esterni per verificare la tenuta del sistema di protezione. Dal punto di vista di gestione dei rischi, la Società ha un piano di disaster recovery atto a garantire l'affidabilità dei sistemi informatici, inoltre i sistemi IT della Società sono conformi alle normative GDPR per la protezione dei dati. La funzione sistemi informativi è soggetta, inoltre, ad audit interni da parte della funzione di Quality Assurance ed esterni da parte di enti certificatori e clienti.
A causa dell'attuale intensa dinamicità del mercato del lavoro, soprattutto per i profili tecnici e specializzati, e della concorrenza esistente tra le aziende in cui la Società opera, è fondamentale assumere, formare e trattenere persone altamente qualificate per produrre e sviluppare prodotti innovativi che consentano alla Società di mantenere e aumentare la propria quota di mercato. Inoltre, i costi associati ad un elevato tasso di turnover possono avere un impatto negativo diretto sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società che deve sostenere spese aggiuntive per la gestione del personale in uscita e contemporaneamente per la formazione e l'inserimento di nuove risorse umane in entrata. Le organizzazioni sono chiamate ad orientarsiverso nuovi modelli di business, più agili, flessibili e inclusivi. Politiche di valorizzazione delle diversità, di gestione e promozione dei talenti, nonchè la proposta di piani per massimizzare i contributi positivi sulla salute dell'individuo, diventano elementi chiave per attrarre e trattenere talenti e persone tecnicamente preparate. La mancata capacità di implementare le politiche necessarie per gestire con successo il capitale umano può avere un impatto negativo sul conto economico, finanziario e patrimoniale.
Fine Foods crede che le proprie persone rappresentino la chiave del successo aziendale poiché forniscono il vero vantaggio competitivo all'organizzazione. Per questo, la Società investe molte energie nella gestione delle risorse umane e ha sviluppato una strategia che mira proprio ad attrarre e trattenere i migliori talenti, a partire da processo di selezione. Quando viene scelta la Persona da inserire, viene privilegiato il potenziale di crescita e, per colmare gli eventuali gap di competenze, viene programmato uno specifico percorso di on-boarding e la frequenza di corsi ad hoc. Sono attivi vari canali di comunicazione tra dipendenti e management e periodicamente vengono organizzati momenti di condivisione degli obiettivi raggiunti dalla Società. Vengono offerte opportunità di crescita professionale in un ambiente eticamente corretto e senza discriminazioni. Sono implementate forme di flessibilità nell'orario e nelle modalità di lavoro al fine di migliorare il work-life balance delle persone e grazie all'adesione al programma WHP di Regione Lombardia, sono attivate diverse misure per il benessere fisico e psicologico dei lavoratori
A causa dei cambiamenti climatici, la Società è esposta al verificarsi di fermi operativi a causa di eventi meteo estremi, che ad oggi non sono prevedibili né probabili, a danno di infrastrutture di servizio, stabilimenti, impianti e macchinari. La scarsa disponibilità di acqua per uso industriale in seguito a periodi prolungati di siccità può compromettere l'efficienza produttiva. L'approvvigionamento di materie prime può risultare più difficoltoso a causa del verificarsi di fenomeni climatici estremi che possono comportare l'interruzione totale o parziale della catena di fornitura. Infine, l'assenza di investimenti per ridurre l'impatto sul clima attraverso la riduzione dei consumi energetici può comportare un impatto negativo sul conto economico della Società per gli aumenti dei costi operativi e per l'esposizione a fluttuazioni dei prezzi dell'energia e a eventuali interventi regolatori mirati ad esempio ad introdurre imposte sulle emissioni di carbonio.
Fine Foods è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta aggiornando una specifica valutazione dei rischi in questo senso. La Società ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farmindustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali.
Il Gruppo ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
La preparazione del bilancio della Società richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l'informativa a questi relativa, nonché l'indicazione di passività potenziali. L'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
Nell'applicare i principi contabili della Società, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime).
La Società determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall'opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.
La Società ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo anticipatamente. La Società applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, la Società considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico ad esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto. Dopo la data di decorrenza, la Società rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l'opzione di rinnovo o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti modifiche specifiche sul bene in leasing) (si veda paragrafo 3.3 "Leases").
Sono di seguito illustrate le assunzioni principali riguardanti il futuro e le altre principali cause d'incertezza valutativa che, alla data di chiusura dell'esercizio, presentano il rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l'esercizio successivo. La Società ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio d'esercizio. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni su eventi futuri potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dalla Società. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni quando avvengono.
La Società utilizza un metodo a matrice per calcolare le ECL per i crediti commerciali. Le aliquote di accantonamento sono infatti determinate principalmente sulle probabilità di default del settore di riferimento ma anche in base al tasso di insolvenza storico osservato dalla Società.
Ad ogni data di riferimento, i tassi di insolvenza storici vengono aggiornati e vengono analizzati i cambiamenti nelle stime su elementi previsionali.
La valutazione della correlazione tra i tassi di insolvenza storici, le condizioni economiche previsionali e le ECL è una stima significativa. L'ammontare di ECL è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste. Anche l'esperienza storica sull'andamento delle perdite su credito della Società e la previsione delle condizioni economiche future potrebbero non essere rappresentative dell'insolvenza effettiva del cliente in futuro.
Ad ogni data di riferimento la Società provvede a verificare eventuali perdite di valore relative alle rimanenze in giacenza. Tale attività viene eseguita a livello di lotto di produzione e fa rifermento oltre che alla scadenza del materiale anche a eventuali non conformità dei prodotti.
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effettivi sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale.
La società è sottoposta al regime fiscale e tributario italiano. Gli amministratori nella definizione del reddito imponibile e quindi nella quantificazione delle imposte da liquidare interpretano tali normative. Le attività fiscali differite sono rilevate per le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile imponibile tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta un'attività di stima rilevante da parte della direzione aziendale per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili imponibili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale applicabili.
Con riferimento alla recuperabilità dell'attivo di bilancio iscritto a titolo di imposte anticipare si dà atto che gli amministratori hanno redatto un piano industriale a livello di Gruppo e di legal entity strutturato su un orizzonte temporale 2023-2025, approvato dal consiglio di amministrazione riunitosi il 30 marzo 2023, dal quale si evince che gli utili fiscali generarti in arco piano sono sufficientemente capienti al fine di poter recupere le imposte differite attive iscritte sulle perdite fiscali.
Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Poiché al 31 dicembre 2023 gli amministratori non hanno identificato indicatori di impairment per le BU Food e Pharma, non si è proceduto ad alcun test di impairment sul relativo capitale investito.
Così come più dettagliatamente esposto al paragrafo sui principi contabili con specifico riferimento al trattamento contabile delle partecipazioni, gli amministratori nello svolgimento degli impairment test, fanno ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:
I ricavi al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 220.364.619, contro gli Euro 172.526.658 dell'esercizio precedente e registrano un notevole incremento del 27,7%. Si fornisce di seguito la suddivisione per business unit e per area geografica:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Business Unit – Food | 152.432.303 | 117.813.880 |
| Business Unit – Pharma | 67.932.316 | 54.712.778 |
| Totale ricavi da contratti con clienti | 220.364.619 | 172.526.658 |
Sia la Business Unit Food che la Business Unit Pharma mostrano un significativo trend di crescita nel 2023: Il settore Food aumenta di Euro 34,6 milioni (+29%) ed il settore Pharma aumenta di Euro 13,2 milioni (+24%). Il fatturato del settore Food rappresenta la maggioranza del fatturato della Società (69,2% nel 2023 contro il 68,3% nel 2022).
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Ricavi Italia | 101.853.645 | 79.288.442 |
| Ricavi estero | 118.510.974 | 93.238.217 |
| Totale ricavi da contratti con clienti | 220.364.619 | 172.526.658 |
Da tale rappresentazione si può evincere come il fatturato della Società sia principalmente riconducibile a vendite effettuate all'estero; nel 2023, infatti, la Società ha fatturato fuori dall'Italia il 53,8% del fatturato totale, in linea rispetto al periodo precedente (2022: 54,0%).
Al 31 dicembre 2023 gli altri proventi della Società ammontano ad Euro 699.985 contro gli Euro 647.560 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Certificati bianchi | 303.869 | 566.211 |
| Rettifiche svalutazione crediti e liquidità | 56.719 | 7.032 |
| Plusvalenze | 221.066 | 55.234 |
| Abbuoni e arrotondamenti attivi | 3.985 | 5.558 |
| Risarcimento danni | 114.346 | - |
| Sopravvenienze attive | - | 13.524 |
| Totale altri proventi | 699.985 | 647.560 |
I ricavi da certificati bianchi derivano dall'iscrizione nell'attivo circolante dei titoli di efficienza energetica maturati dalla Società tra il 2021 ed il 2023 in seguito all'installazione dei cogeneratori presso gli stabilimenti di Verdellino e Brembate. I titoli maturati nel corso del 2021 sono stati quantitativamente confermati dall'Autorità nel corso del 2022 e venduti sul mercato dalla Società nei primi mesi del 2023. I titoli maturati nel corso del 2022 sono stati venduti sul mercato tra luglio 2023 e marzo 2024. I titoli maturati nel corso del 2023 sono stati quantitativamente stimati dalla Società, anche con il supporto di consulenti esperti in materia. Il valore assegnato ai titoli è il minore tra il prezzo di borsa al 31.12.23 ed il medio ponderato dell'anno.
I ricavi da risarcimento danni accolgono principalmente rimborsi di sinistri da parte delle assicurazioni. In particolare, nel 2023 è stato registrato il risarcimento da parte di Zurich relativo all'incendio avvenuto nello stabilimento di Brembate per 101 mila euro.
Al 31 dicembre 2023 i costi per materie prime e materiale di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano ad Euro 138.243.648 contro gli Euro 107.430.562 dell'esercizio precedente, con un incremento del 28,7%. L'incidenza dei costi connessi all'acquisto di materie sui ricavi da contratti con clienti (62,7%) è pressoché allineata al valore registrato nel 2022 (62,3%). Di seguito se ne riporta la composizione:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Merci conto acquisti | 136.379.989 | 110.045.158 |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 2.470.349 | 2.124.057 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci | 954.517 | (6.511.508) |
| Variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione | (1.561.207) | 1.772.855 |
| Totale costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
138.243.648 | 107.430.562 |
Si precisa che nella voce Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono inclusi gli effetti a conto economico della movimentazione del fondo svalutazione di magazzino per la cui movimentazione si rimanda a quanto contenuto nella nota "3.9 Rimanenze".
Al 31 dicembre 2023 i costi del personale della Società ammontano ad Euro 37.219.328 contro gli Euro 30.968.517 dell'esercizio precedente, con un incremento del 20,2%. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 23.731.520 | 20.790.465 |
| Oneri sociali | 7.896.099 | 6.857.617 |
| Trattamento di fine rapporto | 1.499.323 | 1.423.282 |
| Personale Interinale | 4.092.385 | 1.897.153 |
| Totale costi del personale | 37.219.328 | 30.968.517 |
L'aumento del costo del personale deriva dall'inserimento di nuovi dipendenti, dal maggior ricorso a personale somministrato e dai premi maturati nel corso del 2023, in crescita rispetto all'esercizio 2022.
Riportiamo di seguito il numero dei dipendenti della Società suddivisi per categoria:
| Dati sull' occupazione (espressi in unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 17 | 16 |
| Impiegati | 219 | 213 |
| Operai | 402 | 389 |
| Totale dipendenti | 638 | 618 |
Al 31 dicembre 2023 i costi per servizi della Società ammontano ad Euro 20.371.482 contro gli Euro 19.464.262 dell'esercizio precedente, con un incremento del 4,7%. Di seguito se ne riporta la composizione:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Costi per manutenzioni ordinarie | 2.830.461 | 2.433.017 |
| Prestazione di lavoro interinale | 635.101 | 288.024 |
|---|---|---|
| Utenze varie | 3.536.192 | 5.269.672 |
| Costi per trasporto, carburante e pedaggi | 841.646 | 918.221 |
| Spese per consulenze | 1.987.417 | 2.062.910 |
| Costi per pulizia, disinfestazione e sorveglianza | 1.672.574 | 1.424.948 |
| Compensi a sindaci e amministratori | 1.974.550 | 1.057.114 |
| Costi per lavorazione merci in conto terzi | 633.892 | 558.461 |
| Costi per affitti, noleggio e varie | 686.943 | 651.084 |
| Ticket restaurant | 828.446 | 893.391 |
| Costi per fiere e pubblicità | 603.006 | 254.645 |
| Smaltimento rifiuti, reflui e solidi | 1.087.946 | 759.204 |
| Assicurazioni | 570.942 | 488.435 |
| Canoni per Electronic Data Processing | 688.162 | 666.410 |
| Commissioni bancarie | 196.571 | 317.565 |
| Analisi esterne e analisi ecologiche | 667.518 | 590.989 |
| Qualifiche e Taratura | 200.987 | 194.410 |
| Provvigioni per vendite | 205.541 | 285.372 |
| Altri Costi | 523.586 | 350.390 |
| Totale costi per servizi | 20.371.482 | 19.464.262 |
La voce "Costi per affitti, noleggio e vari" riferisce a contratti short term e low-value per i quali la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dal principio, come riportato nel paragrafo "3.3 Leases".
La voce utenze varie, nel 2022, mostrava gli effetti significativi dell'aumento dei costi di energia elettrica e metano.
La voce compensi amministratori 2023 include la stima dei bonus di competenza.
Gli altri costi operativi al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 1.180.540 contro gli Euro 1.183.242 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Penalità e indennizzi | 84.024 | 25.575 |
| Imposte e tasse | 417.688 | 462.871 |
| Sopravvenienze passive | - | 7.185 |
| Minusvalenze | 107.321 | 31.310 |
| Quote Associative | 151.388 | 228.791 |
| Costi di rappresentanza e omaggi | 19.456 | 21.070 |
| Costi per rifiuti e bonifica | 22.095 | 24.735 |
| Costi per certificazioni, vidimazioni e diritti CCIAA | 28.844 | 43.389 |
| Erogazioni Liberali | 43.820 | 3.642 |
| Altri costi operativi | 305.904 | 334.675 |
| Totale altri costi operativi | 1.180.540 | 1.183.242 |
Al 31 dicembre 2023 gli ammortamenti e le svalutazioni della Società ammontano ad Euro 13.799.196 contro gli Euro 12.672.951 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 12.373.463 | 11.863.587 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali | 695.058 | 681.058 |
| Ammortamento diritto d'uso | 55.204 | 128.307 |
| Svalutazioni Immobilizzazioni Materiali | 675.472 | - |
|---|---|---|
| Totale ammortamenti e svalutazioni | 13.799.196 | 12.672.951 |
La voce "Svalutazioni immobilizzazioni materiali" accoglie la demolizione di un Fabbricato sito presso Brembate avvenuta nel mese di ottobre 2023 nell'ambito dei lavori straordinari di ampliamento del sito produttivo dedicato al mercato Pharma.
Al 31 dicembre 2023 le variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie presentano un saldo positivo pari ad Euro 1.703.519 contro un saldo negativo pari ad Euro 7.733.525 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Variazione fair value altri titoli | 1.703.519 | (7.733.525) |
| Totale variazioni di fair value delle attività e passività finanziarie | 1.703.519 | (7.733.525) |
La voce "Variazioni fair value altri titoli" presenta la variazione di Fair Value di titoli che erano detenuti presso un importante istituto di credito, come menzionato nel paragrafo 3.13 "Attività finanziarie correnti". Con riferimento al portafoglio titoli si dà atto che in data 14 febbraio 2024 tale portafoglio è stato interamente liquidato con un effetto pressoché nullo rispetto al valore riportato al 31 dicembre 2023.
Al 31 dicembre 2023 gli oneri da partecipazione ammontano ad Euro 13.922.188. Di seguito se ne riporta il dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31-dic-23 | 31-dic-22 |
|---|---|---|
| Svalutazione partecipazioni | 13.922.188 | - |
| Totale proventi e oneri da partecipazione | 13.922.188 | - |
Nel 2023, diversamente da quanto avvenuto nel 2022, a seguito dell'impairment test realizzato sul valore della partecipazione in Euro Cosmetic, si è resa necessaria una svalutazione; si rimanda al paragrafo 3.4 "Partecipazioni" per maggiori dettagli.
Al 31 dicembre 2023 non si evidenziano perdite su crediti finanziari, che invece ammontavano ad Euro 3.266.960 al 31 dicembre 2022.
| (Importi in euro unità) | 31 dic-23 | 31-dic-22 |
|---|---|---|
| Perdita su crediti finanziari | - | 3.266.960 |
| Totale perdita su crediti finanziari | - | 3.266.960 |
La voce accoglieva la svalutazione del credito "Leakages" così come meglio commentato al paragrafo 1.1 "Eventi significativi del periodo" del bilancio 2022.
Al 31 dicembre 2023 i proventi finanziari della Società ammontano ad Euro 593.428 contro gli Euro 40.527 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Differenze di cambio attive | 55.811 | 39.805 |
| Interessi bancari attivi | 271.135 | 722 |
| Interessi finanziamento Intercompany | 266.482 | - |
|---|---|---|
| Totale proventi finanziari | 593.428 | 40.527 |
Gli interessi attivi pari ad Euro 266 migliaia derivano dal finanziamento di Euro 11 milioni che Fine Foods ha concesso alla controllata Euro Cosmetic, come riportato al paragrafo 1.1 "Eventi significativi del periodo".
Gli interessi bancari attivi sono, invece, frutto di un deposito vincolato di liquidità, realizzato tra luglio e ottobre 2023, a valle della chiusura del portafoglio titoli, come menzionato nel paragrafo 3.13 "Attività finanziarie correnti".
Al 31 dicembre 2023 gli oneri finanziari della Società ammontano ad Euro 4.411.200 contro gli Euro 1.963.875 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Interessi passivi su prestito obbligazionario | 68.353 | 151.215 |
| Interessi passivi su finanziamenti e mutui bancari | 3.745.224 | 1.446.543 |
| Interessi passivi di c/c bancario | 458.069 | 185.755 |
| Interessi passivi Factoring | 35.639 | - |
| Differenze di cambio passive | 73.396 | 160.191 |
| Oneri finanziari su attualizzazione del TFR | 30.519 | 16.696 |
| Interessi su passività finanziarie per lease | - | 3.474 |
| Totale oneri finanziari | 4.411.200 | 1.963.875 |
L'incremento degli oneri finanziari è principalmente riconducibile all'incremento dei tassi di interesse dovuti alle politiche restrittive applicate dalla banca centrale europea volte a ridurre l'inflazione.
Al 31 dicembre 2023 il saldo della voce imposte sul reddito mostra un saldo positivo (costo) e più precisamente ammonta complessivamente ad Euro 1.651.280 contro il saldo negativo (ricavo) di Euro 3.885.005 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 549.729 | 59.744 |
| Imposte anticipate e differite | 1.054.033 | (3.944.749) |
| Imposte esercizi precedenti | 47.518 | - |
| Totale imposte sul reddito | 1.651.280 | (3.885.005) |
Al 31 dicembre 2023, la Società ha maturato un debito per imposte correnti ai fini IRAP ed ha utilizzato quota parte delle proprie imposte anticipate stanziate sulle perdite fiscali pregresse e sulla agevolazione ACE a fronte di una base imponibile IRES positiva. Le imposte esercizi precedenti fanno riferimento all'adeguamento della stima dell'IRES effettuata ai fini del bilancio 2022 in sede di predisposizione del modello Redditi sull'anno di imposta 2022.
Nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2022 le imposte differite attive iscritte a bilancio, così come meglio commentato nelle note 3.7 attività per imposte anticipate e alla nota 3.8 Fondo imposte differite, hanno avuto un effetto positivo sul conto economico in prevalenza riconducile allo stanziamento della fiscalità differita sulla perdita fiscale maturata nel corso dell'esercizio. Viceversa nel corso dell'esercizio in commento le imposte differite hanno avuto un impatto netto negativo sul conto economico della società prevalentemente riconducibile all'utilizzo delle perdite fiscali e dell'ACE per abbattere l'imponibile fiscale.
Si noti che la Società registrava al 31 dicembre 2022 una base imponibile negativa principalmente a fronte di eventi non ricorrenti occorsi nell'anno, quali la svalutazione del credito leakages per Euro 3,3 milioni e la variazione negativa di Fair Value della gestione patrimoniale per Euro 7,7 milioni.
La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate e le imposte teoriche risultanti dall'applicazione dell'aliquota in vigore in Italia all'utile ante imposte per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2023 è la seguente:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Utile ante imposte dalla gestione delle attività in funzionamento | (5.786.030) | (11.469.149) |
| Utile/(perdita) ante imposte delle attività destinate alla dismissione | - | - |
| Utile contabile prima delle imposte | (5.786.030) | (11.469.149) |
| Imposte sul reddito teoriche | (1.614.302) | (3.199.893) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti | 4.355.762 | 224.094 |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | 218.692 | 1.643 |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | (1.061.900) | (823.921) |
| Imposte sul reddito | 1.898.251 | (3.798.076) |
| Aliquota fiscale effettiva sul reddito: | (32,8%) | 33% |
Per quanto concerne il dettaglio circa le imposte differite si rimanda alla 3.7 attività per imposte anticipate e alla nota 3.8 Fondo imposte differite.
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 91.168.051 contro gli Euro 91.931.462 al 31 dicembre 2022. Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni materiali e dei rispettivi fondi ammortamento.
| (Importi in euro unità) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti a fornitori |
Totale immobili impianti e macchinari |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico - 31 dicembre 2022 |
64.984.741 | 111.336.698 | 9.919.369 | 8.793.131 | 1.685.514 | 196.719.454 |
| Incrementi | 360.550 | 2.090.739 | 950.325 | 1.158.256 | 8.009.802 | 12.569.671 |
| Decrementi | (28.045) | (536.236) | (127.138) | (633.416) | - | (1.324.834) |
| Riclassifiche | 678.792 | 3.116.764 | 111.224 | 15.211 | (3.921.991) | - |
| Svalutazioni | (822.493) | - | - | - | (822.493) | |
| Altre variazioni | - | - | - | - | (108.460) | (108.460) |
| Costo storico - 31 dicembre 2023 |
65.173.545 | 116.007.965 | 10.853.780 | 9.333.183 | 5.664.865 | 207.033.338 |
| Fondo | ||||||
| ammortamento - 31 | 23.187.336 | 66.967.884 | 8.286.320 | 6.346.452 | - | 104.787.992 |
| dicembre 2022 | ||||||
| Incrementi | 2.240.672 | 8.168.228 | 926.781 | 1.037.783 | - | 12.373.464 |
| Decrementi | (2.336) | (452.886) | (127.138) | (566.788) | - | (1.149.148) |
| Riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| Svalutazioni | (147.020) | - | - | - | - | (147.020) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| Fondo | ||||||
| ammortamento - 31 dicembre 2023 |
25.278.652 | 74.683.226 | 9.085.963 | 6.817.446 | - | 115.865.287 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2022 |
41.797.405 | 44.368.814 | 1.633.049 | 2.446.680 | 1.685.514 | 91.931.462 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2023 |
39.894.894 | 41.324.739 | 1.767.817 | 2.515.736 | 5.664.865 | 91.168.051 |
I principali investimenti realizzati nel periodo riguardano acconti a fornitori per l'acquisto di impianti e macchinari e per la realizzazione di un ampliamento dello stabilimento produttivo farmaceutico di Brembate. Buona parte di tali immobilizzazioni in corso sono state riclassificate a cespite nel corso del periodo.
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 1.307.010 contro gli Euro 1.471.508 al 31 dicembre 2022.
Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali e dei rispettivi fondi ammortamento.
| (Importi in euro unità) | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Totale immobilizzazioni immateriali |
|---|---|---|
| Costo storico - 31 dicembre 2022 | 5.010.009 | 5.010.009 |
| Incrementi | 530.624 | 530.624 |
| Decrementi | (1.270) | (1.270) |
| Costo storico - 31 dicembre 2023 | 5.539.363 | 5.539.363 |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2022 | 3.538.500 | 3.538.500 |
| Incrementi | 695.057,69 | 695.058 |
| Decrementi | (1.206) | (1.206) |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2023 | 4.232.352 | 4.232.352 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2022 | 1.471.508 | 1.471.508 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2023 | 1.307.011 | 1.307.011 |
Per quanto concerne la composizione delle immobilizzazioni immateriali si segnala che esse fanno principalmente riferimento a licenze software.
Come già introdotto, la Società ha adottato l'IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.
Di seguito si presenta la ripartizione del diritto d'uso per natura delle attività sottostanti:
| (Importi in euro unità) | Immobili | Attrezzature | Totale |
|---|---|---|---|
| Diritto d'uso al 31 dicembre 2022 | 935.620 | 136.973 | 1.072.593 |
| Incremento | - | - | - |
| Decremento | (62.462) | (75) | (62.537) |
| Svalutazioni | - | - | - |
| Diritto d'uso al 31 dicembre 2023 | 873.158 | 136.898 | 1.010.056 |
| Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2022 | 740.375 | 127.287 | 867.662 |
| Incremento | 48.796 | 6.407 | 55.204 |
| Decremento | - | - | - |
| Svalutazioni | - | - | - |
| Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2023 | 789.171 | 133.694 | 922.866 |
| Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2022 | 195.246 | 9.686 | 204.931 |
| Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2023 | 83.987 | 3.204 | 87.190 |
A titolo completezza, di seguito, si esplicita un dettaglio di composizione della liability corrente e non corrente nata dall'applicazione dell'IFRS 16 contestualmente al Diritto d'uso al 31 dicembre 2023.
| Passività finanziaria | |
|---|---|
| Passività finanziaria al 1° gennaio 2023 | 208.559 |
| Incrementi | - |
| Decrementi | (64.534) |
| Interessi | 839 |
| Canoni | (56.480) |
| Passività finanziaria al 31 dicembre 2023 | 88.384 |
| Passività finanziaria a breve | 52.804 |
| Passività finanziaria a lungo | 35.580 |
In conformità al principio contabile internazionale IFRS 16 – "Leases" – è stato considerato un tasso di finanziamento marginale (IBR) come somma del tasso risk free (Swap Standard rate vs Euribor 6 mesi per ogni scadenza), rilevato alla data di transizione ai principi contabili internazionali e di una componente di puro rischio che riflette il "credit risk" attribuibile alla Società (1%).
La Società ha alcuni contratti di leasing che includono opzioni di estensione o cancellazione anticipata. Queste opzioni sono negoziate dalla direzione aziendale per gestire il portafoglio di beni in leasing in modo flessibile ed allineare tale gestione alle necessità operative della Società. La direzione aziendale esercita un significativo giudizio professionale per determinare le opzioni di estensione o di cancellazione anticipata saranno esercitate con ragionevole certezza. Si evidenzia che non è stato considerato il rinnovo per i contratti che non prevedevano alcun rinnovo e/o per i contratti per cui è già stata avanzata ipotesi di cancellazione anticipata.
Il valore netto contabile delle partecipazioni al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 24.951.994.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Partecipazione Pharmatek | - | 11.200.000 |
| Partecipazione Euro Cosmetic | 24.951.994 | 27.674.182 |
| Totale Partecipazioni | 24.951.994 | 38.874.182 |
A fronte della fusione per incorporazione, avvenuta in data 1 gennaio 2023, della controllata Pharmatek in Euro Cosmetic, il relativo valore della partecipazione è stato riclassificato ad incremento del valore di carico dell'unica controllata Euro Cosmetic.
Il valore iscritto come partecipazione nel 100% del capitale della controllata Euro Cosmetic è stato determinato come segue:
| (Importi in euro unità) | Valore |
|---|---|
| Valore corrisposto ai soci MD e Findea | +26.815.961 |
| Credito Leakeges | -6.733.936 |
| Valore corrisposto ai soci di minoranza (anche tramite l'OPA) | +11.064.496 |
| Svalutazione al 31.12.21 | -3.472.339 |
| Apporto derivante dalla fusione per incorporazione di Pharmatek PMC in Euro Cosmetic | +11.200.000 |
| Svalutazione al 31.12.2023 | -13.922.188 |
| Valore della Partecipazione | 24.951.994 |
Così come richiesto dai principi contabili di riferimento, la Società effettua il test di impairment in tutte le circostanze in cui si manifesta un indicatore di perdita durevole di valore. Tra i vari indicatori di perdita di valore, la società considera elementi quali i) la relazione tra il valore d'iscrizione della partecipazione ed il patrimonio netto della controllata, ii) i risultati consuntivati nel corso dell'esercizio dalla controllata iii) altri fattori quali ad esempio le scelte strategiche di business intraprese, iv) il repentino mutamento del quadro competitivo o delle principali variabili economiche.
La società, a fronte del risultato operativo lordo negativo della controllata e il ratio patrimonio netto / valore della partecipazione ha ritenuto opportuno procedere ad un impairment test.
Nell'effettuare la verifica di recuperabilità, il valore netto contabile della partecipazione è stato confrontato con il suo valore recuperabile, ovvero con il maggiore tra il fair value ed il valore d'uso ottenibile attualizzando i flussi finanziari attesi.
Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione dell'equity value della partecipazione sono relative al tasso di sconto, al tasso di crescita di lungo periodo e ai flussi finanziari derivanti dai business plan aziendali.
In base ai principi contabili di riferimento, la stima del valore d'uso è effettuata attualizzando i flussi finanziari operativi, ovvero i flussi disponibili prima del rimborso dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC).
Le principali assunzioni utilizzate ai fini della determinazione del valore in uso della partecipazione sono relative ai flussi finanziari derivanti dal business plan aziendale, al tasso di sconto ed al tasso di crescita di lungo periodo.
In continuità con gli esercizi precedenti gli amministratori hanno stimato l'equity value della controllata Euro Cosmetic S.p.A. attraverso la metodologia dell'unlevered discounted cash flow sulla base:
Gli esercizi di impairment test ed i relativi piani aziendali sottostanti sono stati approvati dal consiglio di amministrazione riunitosi in data 28 marzo 2024.
Nell'esecuzione dell'esercizio di impairment test gli amministratori sono stati coadiuvati da due esperti i quali hanno:
Dalle analisi sopra riportate è emersa la necessità di apportare una svalutazione alla partecipazione nella controllata Euro Cosmetic per Euro 13,9 milioni.
È stata effettuata anche un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:
Da tale attività emerge un delta tra Recoverable Amount e Carrying Amount che varia da – 4.378 migliaia di Euro – 20.490 migliaia di Euro circa al crescere o al decrescere anche congiunto delle variabili sopra citate.
Il valore delle attività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 11 milioni e accoglie il finanziamento erogato da Fine Foods alla controllata Euro Cosmetic, il cui rimborso, anche coerentemente con il piano industriale, avrà inizio nel corso del 2025.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Finanziamento Intercompany | 11.000.000 | - |
| Totale Attività finanziarie non correnti | 11.000.000 | - |
Il valore delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2023 risulta essere pari ad Euro 425.315 contro ad Euro 506.750 al 31 dicembre 2022.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Credito di imposta beni agevolati - quota oltre 12 mesi | 425.315 | 506.750 |
| Totale Altre attività non correnti | 425.315 | 506.750 |
Trattasi della quota oltre 12 mesi del credito di imposta per beni strumentali 4.0 e del credito di imposta per gli investimenti in beni materiali (ex superammortamento).
Le imposte differite attive al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 5.324.992, contro gli Euro 6.430.145 al 31 dicembre 2022, e sono calcolate sulle quote di costi a tassazione differita nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%).
| (Importi in euro unità) | 01-gen-23 | Imposte CE 2023 | 31-dic-23 |
|---|---|---|---|
| Imposte anticipate per svalutazione magazzino | 146.716 | 20.825 | 167.540 |
| Imposte anticipate per ammortamento su avviamento | 162.499 | (27.084) | 135.415 |
| Imposte anticipate su perdite fiscali | 6.104.388 | (1.091.297) | 5.013.091 |
| Imposte anticipate per altre voci | 16.542 | (7.597) | 8.945 |
| Totale attività per imposte anticipate | 6.430.145 | (1.105.154) | 5.324.992 |
Di seguito si fornisce un dettaglio della composizione.
La variazione delle imposte anticipate per perdite fiscali rilevata nel corso del 2023, deriva dall'utilizzo delle stesse per effetto del conseguimento di una base imponibile positiva (IRES) nella stima delle imposte al 31.12.23. Si segnala, inoltre, che la Società usufruisce della agevolazione ACE accumulata sufficientemente capiente per compensare integralmente l'imposta IRES dovuta per il 2023.
Per quanto concerne le imposte anticipate iscritte sulle perdite fiscali generate dalla Società nel corso degli esercizi precedenti, gli amministratori ritengono ragionevole, così come previsto all'interno del piano pluriennale (2024-2028) approvato dal CdA del 29 marzo 2024, il loro integrale recupero mediante gli utili fiscali che la società conseguirà in futuro.
Al 31 dicembre 2023, il fondo imposte differite della Società ammonta ad Euro 9.441 contro gli Euro 16.441 al 31 dicembre 2022 ed è stato calcolato nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%).
Di seguito un dettaglio delle operazioni che hanno generato imposte differite e il loro impatto a Conto Economico e a Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2022 | Esercizio 2023 | OCI | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|---|---|
| Imposte differite TFR IAS 19 | 16.411 | (3.332) | (3.638) | 9.441 |
| Totale imposte differite | 16.411 | (3.332) | (3.638) | 9.441 |
Le giacenze di magazzino al netto del relativo fondo svalutazione prodotti finiti e merci al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 34.105.448 contro gli Euro 33.498.758 al 31 dicembre 2022.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 23.865.988 | 24.745.865 |
| Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie e di consumo | (600.503) | (525.863) |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 3.516.046 | 2.887.859 |
| Prodotti finiti e merci | 7.323.918 | 6.390.897 |
| Totale rimanenze | 34.105.448 | 33.498.758 |
Le rimanenze di beni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo di acquisto comprende gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione.
| Qui di seguito la movimentazione del fondo obsolescenza: | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | -- | -- | ---------------------------------------------------------- |
| Saldo 1 gennaio 2022 | 1.029.957 |
|---|---|
| Accantonamenti a Fondo | 360.940 |
| Utilizzo Fondo | (865.034) |
| Saldo 31 dicembre 2022 | 525.863 |
| Accantonamenti a Fondo | 212.813 |
| Utilizzo Fondo | (138.172) |
| Saldo 31 dicembre 2023 | 600.503 |
Il fondo obsolescenza magazzino accantonato al 31 dicembre 2023 ammonta a 600.503 euro ed è volto a coprire le svalutazioni effettuate a seguito di merce in scadenza e/o non conforme.
Gli utilizzi dell'anno fanno riferimento agli smaltimenti effettuati nel 2023 riguardanti lotti scaduti o non conformi stanziati al 31 dicembre 2022.
Al 31 dicembre 2023 il valore dei crediti commerciali ammonta complessivamente ad Euro 29.998.136 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro 30.053.303) al netto del relativo fondo svalutazione crediti che ammonta ad Euro 893.455 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro 770.491).
Si segnala che, al 31 dicembre 2023, la Società ha posto in essere un'operazione di cessione del credito pro soluto (factoring) per Euro 3,6 milioni. In accordo con quanto previsto dall'IFRS9 tale cessione avendo sostanzialmente trasferito tutti i rischi ed i benefici in capo alla società di factoring sono state considerate effettuate a titolo definitivo e quindi è stata effettuata la relativa de-recognition del credito da bilancio.
Nella successiva tabella viene evidenziata la distribuzione per area geografica dell'ammontare dei crediti commerciali, che non tiene conto del fondo svalutazione crediti.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti ITALIA | 18.211.653 | 19.703.227 |
| Crediti verso clienti CEE | 10.610.699 | 9.864.418 |
| Crediti verso clienti EXTRA-CEE | 2.069.239 | 1.256.149 |
| Totale crediti commerciali | 30.891.591 | 30.823.794 |
Al 31 dicembre 2023 risultano essere stanziate fatture da emettere per complessi Euro 815.853 e note credito da emettere per complessivi Euro 787.553, riferite prevalentemente ad aggiustamenti prezzi applicati ad uno dei principali clienti.
Si precisa che i primi cinque clienti rappresentano il 46,2% dei crediti commerciali (al lordo del fondo svalutazione crediti) riportati a bilancio per un valore complessivo di circa 14.270.504 Euro.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è di seguito riepilogata:
| Saldo 1° gennaio 2022 | 702.681 |
|---|---|
| Accantonamenti a Fondo | 154.119 |
| Utilizzo Fondo | (86.309) |
| Saldo 31 dicembre 2022 | 770.491 |
| Accantonamenti a Fondo | 154.458 |
| Utilizzo Fondo | (31.494) |
| Saldo 31 dicembre 2023 | 893.455 |
I crediti commerciali, al netto del fondo svalutazione crediti, sono riportati nella seguente tabella:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti ITALIA | 17.770.877 | 19.684.495 |
| Crediti verso clienti CEE | 10.419.518 | 9.195.632 |
| Crediti verso clienti EXTRA-CEE | 1.807.742 | 1.173.175 |
| Totale crediti commerciali | 29.998.136 | 30.053.303 |
La qualità del credito dei clienti viene valutata sulla base di una valutazione generica di settore. Sono inoltre stabiliti limiti di credito individuali per tutti i clienti sulla base di questa valutazione. I crediti aperti verso clienti e le attività derivanti da contratto sono regolarmente monitorati. A ogni data di bilancio viene svolta un'analisi di impairment sui crediti, utilizzando una matrice per la misurazione delle perdite attese.
Il calcolo si basa sia sulla probabilità di recupero del credito, sia su una analisi storica delle perdite su crediti che non sono mai state di importo significato. Infine, la valutazione tiene conto del fattore temporale del denaro, e le informazioni sugli eventi passati che sono disponibili alla data di reporting, le condizioni correnti e gli scenari di mercato attesi.
Di seguito il prospetto dell'ageing dei crediti verso clienti:
| (Importi in euro unità) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2023 | Totale crediti | Non scaduto |
Scaduto 0- 30 |
Scaduto 30-60 | Scaduto 60-90 |
Scaduto 90-180 |
Scaduto +180 |
| Italia CEE Extra-CEE |
18.353.516 10.642.291 1.895.785 |
13.685.151 7.049.201 415.986 |
2.667.403 2.699.434 881.604 |
450.240 405.847 360.480 |
274.449 75.744 118.682 |
829.419 226.347 37.056 |
446.854 185.717 81.977 |
| Crediti commerciali lordi |
30.891.591 | 21.150.338 | 6.248.441 | 1.216.566 | 468.875 | 1.092.823 | 714.548 |
| % svalutazione crediti | 2,9% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 16,4% | 100,0% |
| f.do svalutazione crediti | 893.455 | 178.907 | 714.548 | ||||
| Crediti commerciali netti | 29.998.136 | 21.150.338 | 6.248.441 | 1.216.566 | 468.875 | 913.916 | - |
Al 31 dicembre 2023 i crediti tributari ammontano ad Euro 86.473, mentre nel 2022 ammontavano ad Euro 1.398.590. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Crediti IRES | 86.473 | 1.219.896 |
| Crediti IRAP | - | 178.694 |
| Totale crediti tributari | 86.473 | 1.398.590 |
La Società, al 31.12.23, risulta a debito IRAP, mentre permane a credito per l'IRES.
Il totale delle altre attività correnti al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 6.379.837 contro gli Euro 3.174.717 al 31 dicembre 2022. Nella seguente tabella se ne riporta la composizione.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Crediti IVA | 3.291.099 | 671.254 |
| Credito per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze realizzate | 1.195.789 | 941.291 |
| Crediti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 62.848 | 79.909 |
| Certificati Bianchi | 444.959 | 566.211 |
| Credito per ritenute Conto Energia | 4.281 | 255 |
| Ratei e risconti attivi | 22.285 | 32.611 |
| Crediti diversi | 453.578 | 323.638 |
| Credito d'imposta per investimenti agevolati | 904.998 | 559.147 |
| Altri crediti | - | 400 |
| Totale altre attività correnti | 6.379.837 | 3.174.717 |
Il credito IVA che non verrà utilizzato tramite compensazione orizzontale, verrà in gran parte compensato verticalmente nel corso del 2024.
La voce "Crediti per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze" si riferisce principalmente alle somme trattenute sulla gestione patrimoniale di Fine Foods e che verranno recuperate mediante la presentazione di apposite istanze di rimborso alle autorità fiscali competenti.
Il saldo "Crediti diversi" è composto principalmente da anticipi a fornitori per merci e servizi.
Al 31 dicembre 2023 le attività finanziarie correnti sono pari ad Euro 3.888.082 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro 66.301.319). Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Altri titoli | 154.624 | 62.834.343 |
| Ratei attivi – interessi finanziamento intercompany | 266.482 | - |
| Credito Leakeges | 3.466.976 | 3.466.976 |
| Totale attività finanziarie correnti | 3.888.082 | 66.301.319 |
Nel mese di gennaio 2019 la Società aveva conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità. Come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari – tali strumenti sono stati riconosciuti al valore di Fair Value alla data di riferimento.
Di seguito si illustra l'allocazione percentuale degli investimenti detenuti dalla Società e la loro esposizione valutaria:
| Allocazione di portafoglio | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Azioni | 63,65% | 22,20% |
| Titoli Azionari | 63,65% | 14,81% |
| Fondi Azionari | 0,00% | 5,88% |
| Opzioni | 0,00% | 1,51% |
| Obbligazioni | 0,00% | 62,71% |
| Titoli Obbligazionari | 0,00% | 21,52% |
| Fondi Obbligazionari | 0,00% | 41,19% |
| Investimenti Alternativi | 0% | 0% |
| Fondi Alternativi | 0% | 0% |
| Liquidità | 36,35% | 15,09% |
Il business model della Società è quello di detenere tali titoli ai fini della negoziazione. Per tal motivo, il portafoglio titoli è stato classificato come attività finanziarie valutate al fair value con variazioni imputate direttamente a conto economico, nella voce "Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie.
La Società è esposta al rischio di mercato, inteso come rischio di cambio e rischio di interesse.
| Esposizione valutaria | Esp. Lorda | Esp. Netta |
|---|---|---|
| Euro | 100% | 100% |
Per quanto riguarda il Credito Leakeges, all'esito del deposito della relazione con la quale l'esperto nominato dalle parti ha determinato l'ammontare di quanto dovuto da MD e Findea a Fine Foods a titolo di aggiustamento prezzo (leakage) secondo le modalità pattuite in contratto, la Società ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di Milano decreto ingiuntivo al fine di ottenere il pagamento del proprio credito, pari a Euro 3.446.976. MD e Findea hanno proposto opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto da Fine Foods contestando di essere debitrici dell'importo ingiunto. Alla prima udienza del 7 novembre 2023, il giudice ha disposto rinvio al 5 marzo 2024 per la comparizione personale delle parti al fine di esperire un tentativo di conciliazione. In tale occasione, i legali rappresentanti di MD e Findea, presenti in udienza, hanno dichiarato di essere disponibili a transigere la controversia mediante il versamento a favore di Fine Foods, a titolo di aggiustamento del prezzo, della somma di Euro 2.200.000. Fine Foods ha ritenuto di non accedere a tale soluzione transattiva, con conseguente esito negativo del tentativo di conciliazione. Il giudice ha quindi assegnato alle parti i termini di legge per l'integrazione delle proprie difese ed ha rinviato la causa per la discussione sulle istanze istruttorie all'udienza del 9 luglio 2024, riservata all'esito ogni decisione sulla richiesta di concessione della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto.
Al 31 dicembre 2023 la cassa e le altre disponibilità liquide della Società ammontano ad Euro 17.047.578 contro gli Euro 6.255.196 al 31 dicembre 2022. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 17.041.296 | 6.249.431 |
| Danaro e valori in cassa | 6.283 | 5.766 |
| Totale cassa e altre disponibilità liquide | 17.047.578 | 6.255.196 |
Per quanto riguarda la composizione del capitale sociale si rimanda al paragrafo sottostante "Categorie di azioni emesse dalla Società". Tutte le azioni sottoscritte sono state interamente liberate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle altre riserve:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Riserva Legale | 5.000.000 | 5.000.000 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (14.021.029) | (13.680.454) |
| Riserva da avanzo da fusione | 29.741.389 | 29.741.389 |
| Riserva da sovrapprezzo | 86.743.750 | 86.743.750 |
| Riserva straordinaria | 1.532.549 | 11.569.401 |
| Riserva per pagamenti basati su azioni | - | - |
| Altre riserve | 11.311.789 | 11.311.789 |
| Totale riserve | 120.308.448 | 130.685.875 |
Nei seguenti prospetti sono analiticamente indicate le voci di patrimonio netto, con specificazione della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità.
| (Importi in euro unità) | Importo | Origine/Natura | Utilizzo | Quota disponibile |
|---|---|---|---|---|
| Capitale Sociale | 22.770.445 | Capitale | - | - |
| Riserva Legale | 5.000.000 | Capitale | B | - |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (14.021.029) | Capitale | - | - |
| Riserva da avanzo da fusione | 29.741.389 | Capitale | A,B | - |
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 86.743.750 | Capitale | A,B,C | 86.743.750 |
| Riserva straordinaria | 1.532.549 | Utili | A,B,C | 11.569.401 |
| Riserva conversione Warrant | 11.311.789 | Capitale | A,B,C | 11.311.789 |
| Legenda: A – per aumento di capitale; B - per copertura perdite; C - per distribuzione ai soci; D - per altri vincoli statutari; E- altro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale Patrimonio netto | 128.988.702 | 109.624.940 | ||
| Risultato d'esercizio | (7.437.309) | Utili | - | - |
| Riserva per benefici ai dipendenti | (6.669.789) | Capitale | - | - |
| Riserva FTA | - | Capitale | - | - |
.
Nel seguente prospetto è indicato il numero e il valore nominale delle azioni della Società Capogruppo. Non si sono verificate movimentazioni durante il periodo.
| Tipologia | Consistenza finale, numero |
|---|---|
| Azioni Ordinarie | 22.060.125 |
| Azioni Riscattabili | - |
| Azioni a Voto Plurimo | 3.500.000 |
| Azioni Speciali | - |
| Totale | 25.560.125 |
A titolo di completezza informativa, si rammenta che la Società è impegnata costantemente nell'attività di buy back (riacquisto dei propri titoli sul mercato), indicativo del fatto che la Società crede nella propria crescita strutturale e di mercato e di cui se ne riporta il proprio valore all'interno della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio. Il piano di buy back ha come obiettivo quello di far fronte a future acquisizioni e sinergie volte ad accrescere la fase di crescita pianificata.
Al 31 dicembre 2023 il prestito obbligazionario della Società risulta integralmente rimborsato. Il debito ammontava ad Euro Euro 3.323.051 al 31 dicembre 2022. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Debito per obbligazionari – Passività non correnti | - | - |
| Debito per obbligazionari – Passività correnti | - | 3.323.051 |
| Totale prestiti obbligazionari | - | 3.323.051 |
Il debito per obbligazionari originato nel 2016 è stato estinto il 25 ottobre 2023. Tale prestito prevedeva la corresponsione di interessi e di relativi costi ed era stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".
In relazione al prestito obbligazionario si specificano le principali caratteristiche dello stesso:
Al 31 dicembre 2023 i debiti verso banche non correnti ammontano ad Euro 4.141.720 contro gli Euro 70.079.208 al 31 dicembre 2022. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Mutuo ipotecario MedioCredito | 4.141.720 | 5.787.952 |
| Finanziamento Intesa 70M | - | 64.291.256 |
| Totale debiti verso banche non correnti | 4.141.720 | 70.079.208 |
Il debito a fronte del mutuo ipotecario sottoscritto nel 2016 da Fine Foods con scadenza al 30 giugno 2027 nonché il finanziamento Intesa erogato nel 2022 per 70 milioni di Euro con corresponsione di interessi e di relativi costi, sono stati valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".
In relazione al contratto di mutuo ipotecario, stipulato in data 6/8/2016, qui di seguito si specificano le principali caratteristiche:
In data 25 febbraio 2022, Intesa Sanpaolo e Fine Foods hanno concluso un'operazione di finanziamento per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo. Nel corso del 2023, Fine Foods, a fronte della chiusura del portafoglio titoli, ha rimborsato anticipatamente Euro 20 milioni di capitale. Il finanziamento prevede dei covenants finanziari sulla base dei seguenti indicatori da calcolare sul bilancio consolidato di Gruppo:
Con riferimento alla data di rilevazione del 31 dicembre 2023, il parametro finanziario EBITDA/Oneri Finanziari, calcolato come previsto contrattualmente, eccedeva il limite previsto.
In data 12 marzo 2024 la controparte bancaria ha dato il suo consenso ad includere nel computo del ratio anche i proventi derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie, principalmente relative all'estinzione del portafoglio titoli citato in precedenza. Con questa metodologia di calcolo il covenant risulta rispettato.
Il finanziamento a medio e lungo termine è stato conseguentemente riclassificato a breve termine al 31 dicembre 2023 in applicazione al principio contabile IAS 1.74 che prevede ciò quando non viene rispettata una clausola di un contratto di finanziamento a lungo termine alla data di chiusura o prima della data di chiusura dell'esercizio. Ciò determina che la passività diventa un debito esigibile a richiesta, in quanto viene meno il diritto incondizionato a differire il suo regolamento per almeno dodici mesi da quella data, anche se il finanziatore abbia concordato, dopo la data di chiusura dell'esercizio, di non richiedere il pagamento come conseguenza della violazione.
A partire dalla prossima relazione trimestrale al 31 marzo 2024, la classificazione del finanziamento bancario verrà ripristinata secondo il piano di ammortamento originariamente previsto.
Si segnala che, in base al business plan 2024-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2024, la Società rispetterà i covenants in tutte le rilevazioni future.
Al 31 dicembre 2023 i debiti verso banche correnti sono pari ad Euro 53.335.668, contro gli Euro 32.723.811 al 31 dicembre 2022, articolati come di seguito:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Anticipi fatture | 6.900.000 | 5.000.000 |
| Ratei passivi | 298.014 | 80.375 |
| Finanziamenti e mutui - quota es. entro l'es. successivo | 46.137.654 | 27.643.436 |
| Totale debiti verso banche correnti | 53.335.668 | 32.723.811 |
Per la variazione della quota di finanziamenti e mutui entro l'esercizio si rimanda a quanto esposto al paragrafo precedente.
Al 31 dicembre 2023 la voce Benefici ai dipendenti ammonta complessivamente ad Euro 853.730 contro gli Euro 844.343 al 31 dicembre 2022. Tale voce si riferisce esclusivamente ai fondi accantonati per il trattamento di fine rapporto.
| (Importi in euro unità) | |
|---|---|
| Saldo 1 gennaio 2023 | 844.343 |
| Utilizzo Fondo | (36.290) |
| Interessi da attualizzazione anno corrente | 30.519 |
| Utili e perdite attuariali anno corrente | 15.158 |
| Saldo 31 dicembre 2023 | 853.730 |
La valutazione del Fondo TFR, come previsto dal principio contabile internazionale, IAS19, segue il metodo della proiezione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti con la stima dei benefici maturati dai dipendenti.
In seguito alle modifiche introdotte dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e dai successivi Decreti e Regolamenti attuativi, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 continueranno a rimanere in azienda configurando un piano a benefici definiti (obbligazione per i benefici maturati soggetta a valutazione attuariale), mentre le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007, per effetto delle scelte operate dai dipendenti nel corso dell' anno, saranno destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo di tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale).
La determinazione del TFR è quindi il risultato dell'applicazione di un modello attuariale che ha alla base diverse ipotesi, sia di tipo demografico che di tipo economico.
Si riportano nella tabella di seguito le basi tecniche economiche utilizzate:
| 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 | |
|---|---|---|
| Tasso annuo di attualizzazione | 3,08% | 3,63% |
| Tasso annuo di inflazione | 2,00% | 2,30% |
| Tasso annuo incremento TFR | 3,00% | 3,225% |
In particolare, si rileva che il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di chiusura dell'esercizio, di titoli obbligazionari di aziende primarie.
Come previsto dal principio contabile IAS19 "Benefici ai dipendenti" di seguito, si riporta l'analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale alla fine dell'anno:
| Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi | DBO al 31 dicembre 2023 |
DBO al 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Tasso di turnover +1% | 856.236 | 848.744 |
| Tasso di turnover -1% | 850.991 | 839.516 |
| Tasso di inflazione +0,25% | 864.069 | 855.166 |
| Tasso di inflazione -0,25% | 843.559 | 833.704 |
| Tasso di attualizzazione +0,25% | 837.664 | 827.598 |
| Tasso di attualizzazione -0,25% | 870.304 | 861.635 |
| Service cost e durata | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Service Cost annuo profuturo | - | - |
| Duration del piano | 8,4 | 8,9 |
| Erogazioni future stimate - Anni | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| 1 | 57.458 | 52.825 |
| 2 | 79.720 | 48.412 |
| 3 | 87.132 | 83.313 |
| 4 | 39.804 | 85.170 |
| 5 | 41.248 | 40.019 |
I debiti verso fornitori al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 26.506.816, contro gli Euro 26.477.915 al 31 dicembre 2022, ripartiti geograficamente come segue:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Debiti v.so fornitori ITALIA | 21.349.223 | 21.896.545 |
| Debiti v.so fornitori CEE | 3.728.640 | 3.589.425 |
| Debiti v.so fornitori EXTRA-CEE | 1.428.953 | 991.941 |
| Totale debiti commerciali | 26.506.816 | 26.477.912 |
I debiti tributari al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 575.488 e sono ripartiti come segue:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Debiti IRES | - | - |
| Debiti IRAP | 575.488 | - |
| Totale debiti tributari | 575.488 | - |
Il totale delle altre passività correnti al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 11.270.158, contro gli Euro 7.196.750 al 31 dicembre 2022, e sono così di seguito suddivise:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | 31 dicembre 2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 2.694.577 | 2.158.690 |
| Debiti verso dipendenti per premi di produzione e rateo 13°, 14° ferie | 4.239.942 | 2.746.216 |
| Debiti per ritenute su lavoro dipendente | 870.346 | 781.626 |
| Debiti per ritenute su lavoro autonomo | 8.780 | 7.405 |
| Erario per imposta sostitutiva TFR | 3.122 | 28.026 |
| Ratei e risconti passivi | 1.508.035 | 791.085 |
| Clienti conto Anticipi | 147.213 | 8.131 |
| Altri debiti | 1.798.144 | 675.569 |
| Totale altre passività e debiti diversi correnti | 11.270.158 | 7.196.750 |
La voce altri debiti accoglie principalmente debiti verso la società di assicurazione e debiti verso gli amministratori per compensi non pagati (inclusi i bonus di competenza 2023).
La voce ratei e risconti passivi accoglie i risconti afferenti i crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali al fine di linearizzare gli stessi lungo la vita utile delle relative immobilizzazioni.
| Importo | |
|---|---|
| Garanzie | 25.000.000 |
| di cui reali (Ipoteca sul compendio Imm. di Verdellino a favore di Mediocredito e Sace) | 25.000.000 |
| Fideiussioni | 41.000 |
Alla data di redazione del presente documento non vi sono passività ancorché potenziali da riflettere nella situazione finanziaria oppure da darne informativa.
In merito all'obbligo di dare evidenza in Nota Integrativa delle somme di denaro eventualmente ricevute nell'esercizio a titolo di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere dalle pubbliche amministrazioni, la Società attesta che non è stata ricevuta alcuna somma di denaro.
Ad eccezione dei compensi agli amministratori la Società non ha posto in essere nel corso del 2023 operazioni con parti correlate non concluse a normali condizioni di mercato.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 |
|---|---|
| Compensi ad amministratori | 1.902.550 |
| Collegio sindacale | 72.000 |
Inoltre, si segnala che i compensi alla revisione legale sono di seguito indicati:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 |
|---|---|
| Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di revisione |
87.525 |
| Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione |
32.500 |
| Corrispettivi della Società di revisione per prestazione di altri servizi | 13.000 |
Non si segnalano eventi di rilievo occorsi successivamente alla chiusura dell'esercizio.
Dopo un inizio del 2023 al di sopra delle aspettative per il contesto macroeconomico globale, sostenuto dalla riduzione dei prezzi dell'energia, dalla riapertura della Cina e da una domanda privata per beni e servizi ancora resiliente, lo scenario economico globale si è gradualmente indebolito per il diffuso clima di incertezza circa i possibili rischi inflattivi legati alla prosecuzione del conflitto in Ucraina ed all'inizio della guerra in Medioriente tra Israele e Palestina, nonché alle conseguenti tensioni nel Mar Rosso. L'impatto di una politica monetaria più rigorosa da parte delle Banche Centrali, volta a contenere l'inflazione, è diventato sempre più visibile, la fiducia delle imprese e dei consumatori si è abbassata e il rimbalzo in Cina è diminuito. La persistenza prolungata dell'inflazione guidata dalla componente di fondo (che esclude le componenti più volatili come i beni energetici e alimentari) ha inoltre continuato a logorare i redditi reali e a prolungare le aspettative di una politica monetaria restrittiva per i prossimi trimestri.
Tutto ciò ha avuto effetti negativi sulla crescita dell'economia mondiale che, seppur positiva, è stata più contenuta di quanto ci si aspettava inizialmente. Secondo il Fondo Monetario Internazionale la crescita del PIL mondiale per il 2023 è stata del 3,1%, inferiore rispetto alla crescita media del 3,8% a cui abbiamo assistito nel ventennio pre-pandemia (2000-2019).
Per quanto riguarda l'Eurozona, la crescita è stata dello 0,4% nel 2023 e le stime indicano una crescita dello 0,9% nel 2024. A fronte di una prolungata inflazione di fondo oltre le aspettative, durante l'anno la Banca Centrale Europa ha innalzato rapidamente i propri tassi di interesse di riferimento, con impatti che hanno colpito severamente il comparto industriale e, in maniera più ritardata, i consumi privati.
Anche la crescita economica dell'Italia ha iniziato a rallentare nella seconda parte del 2023, fermando il rimbalzo post-pandemia che aveva portato la crescita al 7,0% nel 2021 e al 3,7% nel 2022. Nel complesso, il PIL è cresciuto dello 0,7% nel 2023 e si stima la medesima crescita per il 2024. La prolungata politica monetaria ha difatti esacerbato la domanda interna, soprattutto gli investimenti privati. In aggiunta, le prolungate pressioni inflattive guidate dalla componente di fondo e dai rialzi dei prezzi energetici degli ultimi mesi continuano ad agire da freno sul ritmo di crescita dell'attività economica.
In questo contesto, e con un mercato di riferimento che è in generale in crescita a volumi, la Società intende incrementare quote di mercato e continuerà, pertanto, a sviluppare il business attraverso il potenziamento dell'attività nelle singole BU. Fine Foods rimane attenta, inoltre, a cogliere eventuali opportunità di crescita anche per linee esterne.
Con riferimento alla BU Food, l'incremento del fatturato registrato nell'esercizio 2023 conferma l'efficacia delle azioni commerciali intraprese - dove, alla qualità e innovazione dei prodotti, si affianca lo sviluppo di servizi a supporto dei clienti - e permette di prevedere un outlook ampiamente positivo anche per il 2024. Inoltre, la Società sta predisponendo l'ampliamento della capacità produttiva con l'espansione dell'attuale stabilimento che porterà esiti favorevoli sulla top line nel quinquennio 2024-2028.
La BU Pharma nel 2024 continuerà a esprimere la propria capacità di crescita a fronte di importanti accordi pluriennali, già sottoscritti con significativi clienti internazionali. A tal fine, i lavori per la realizzazione del nuovo sito produttivo, iniziati a fine 2023, si concluderanno nel 2025 e lo stesso inizierà a generare ricavi a partire dal 2026.
Il management è ragionevolmente certo di proseguire con gli storici trend di crescita dei ricavi e con il miglioramento della marginalità. Parallelamente agli obiettivi economici finanziari, in Fine Foods, i temi ESG sono sempre più integrati nei diversi processi aziendali, fino al dipartimento di Ricerca e Sviluppo, impegnato nella proposta di soluzioni che vadano verso una riduzione dell'impatto ambientale di prodotto. La Società intende proseguire il proprio programma di sostenibilità anche per gli esercizi futuri e proporsi come riferimento per i clienti nella valutazione di prodotti che rispondano sempre più alle aspettative emergenti del mercato, relative anche ai temi di sostenibilità.
Signori Azionisti, alla luce di quanto sopra esposto, l'organo amministrativo Vi propone:
Verdellino, 29 marzo 2024
per il Consiglio di Amministrazione
il Presidente
Marco Francesco Eigenmann
I sottoscritti, Giorgio Ferraris, in qualità di Amministratore Delegato, e Pietro Bassani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
Si attesta inoltre che:
Verdellino-Zingonia, 29 marzo 2024
L'Amministratore Delegato
Giorgio Ferraris
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Pietro Bassani



| Aspetti chiave | Risposte di revisione | |
|---|---|---|
| Valutazione della partecipazione in Euro | ||
| Cosmetic S.p.A |



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