Annual Report • Apr 5, 2024
Annual Report
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CAPACITÀ DI RAFFINAZIONE

Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) e tra le più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria è gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità

3,21 milioni di tonnellate
ambientale, grazie al know-how e al patrimonio tecnologico maturato in oltre sessant'anni di attività. Per sfruttare in modo ottimale queste risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, basata a Ginevra, uno dei principali hub mondiali per gli scambi di commodities petrolifere, che acquista grezzi e altre materie prime per la raffineria, vende i prodotti raffinati, e svolge attività di trading.
Direttamente e attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi come diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta, carburante per l'aviazione e per il bunkeraggio, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo (Saras Energia SA), ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei.
Il Gruppo è attivo anche nell'attività di produzione e vendita di energia elettrica, mediante l'impianto IGCC (Impianto di Gassificazione

a Ciclo Combinato) integrato alla raffineria e gestito anch'esso dalla controllata Sarlux, con una potenza installata di 575MW. L'impianto, che da aprile del 2021 è stato riconosciuto da ARERA tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico italiano, utilizza i prodotti pesanti della raffinazione e li trasforma in oltre 3,5 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, fornendo circa il 42% del fabbisogno elettrico della Sardegna.
Sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso tre parchi eolici gestiti dalle controllate Sardeolica Srl, Energia Alternativa Srl ed Energia Verde Srl situati in Sardegna, per una capacità installata totale ad oggi pari a 171 MW.
A fine 2021 è stata costituita la società Sardhy Green Hydrogen Srl, controllata al 50% da Saras SpA e al 50% da Enel Green Power Italia Srl con lo scopo, di avviare i primi iter autorizzativi e, qualora ottenuto il finanziamento richiesto nell'ambito del programma europeo IPCEI, di effettuare, attraverso la formalizzazione di contratti dedicati, le attività di ingegnerizzazione, procurement e costruzione di un idrolizzatore da 20MW per la produzione di idrogeno verde.
Infine, a luglio 2023 è stata costituita la società Saras Energy Management Srl, controllata al 100% da Saras SpA, con lo scopo di dispacciare l'energia elettrica prodotta dalle società del gruppo sulla rete elettrica sarda, e acquistare il fabbisogno elettrico per la raffineria e l'impianto IGCC, ottimizzando i flussi in immissione e in prelievo.
Angelo Moratti fonda Saras.
Avvio della raffineria di Sarroch.
Installazione di una nuova unità di distillazione primaria e dell'impianto di Cracking Catalitico a letto fluido (FCC).
Installazione dell'unità di Alchilazione e di un impianto per il trattamento delle acque reflue.
Installazione dell'unità di Visbreaking (VSB) e di un'unità di distillazione sottovuoto (Vacuum).
Installazione di una nuova unità di Reforming Catalitico (CCR).
Potenziamento dell'unità FCC sino alla capacità di 94.000 bl/giorno.
Ambiente e nuove tecnologie, espansione nel mercato extra-rete
installazione della prima unità di Mild Hydrocracking (MHC1).
Anni 2000 IPO, nuovi investimenti in alta tecnologia ed ambiente
2001
(MHC2).
2005
2006
2007
opportunità.
autotrazione.
Saras inizia ad operare nel mercato extra-rete (vendite all'ingrosso) in Spagna (Saras Energia) ed in Italia (Arcola Petrolifera).
Avviamento dell'impianto IGCC (impianto di gasificazione a ciclo combinato).
Installazione di una seconda unità Mild Hydrocracking
Installazione di un'unità di eterificazione (TAME).
Il parco eolico di Ulassai è operativo con una potenza installata pari a 72MW.
IPO per perseguire progetti di crescita e cercare nuove
Aumento capacità di conversione, e significativo miglioramento della produzione di gasolio per
Ottenimento della registrazione EMAS (Eco Management Audit Scheme).
Avvio dell'unità di trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo (TGTU).
Avviamento dell'unità di desolforazione delle benzine (U800).
Inizio commercializzazione di benzina e gasolio a 10 ppm (parti per milione) della concentrazione di zolfo. Significativa riduzione delle emissioni indirette di SO2.
Saras è stata la prima raffineria in Italia ad ottenere l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), che rappresenta un percorso di miglioramento delle caratteristiche tecniche e strutturali degli impianti e del sito produttivo, e che consentono di minimizzare l'impatto delle attività produttive su tutte le matrici ambientali.
Estensione della rete di distribuzione nell'area meridionale della Spagna, mediante l'integrazione di 71 stazioni di servizio acquisite da ERG.
Durante la manutenzione dell'impianto MHC1, si è verificato un tragico evento con il decesso di tre operai.
Completato un importante ciclo di manutenzione ed investimenti, determinanti per la redditività della società, agli impianti: Topping 1, FCC, ALKY, TAME, MHC1, MHC2, e VSB.
Avvio del "Progetto Focus", volto a migliorare efficienza produttiva, efficacia operativa ed a razionalizzare i costi.
Saras diventa membro accreditato dell'OCIMF (Oil Companies International Marine Forum), e può operare nell'ambito del "vetting" all'interno del programma SIRE dell'OCIMF.
Emissione obbligazionaria presso la Borsa del Lussemburgo, rivolta ai soli investitori istituzionali, del valore nominale di 250 milioni di Euro e della durata 5 anni.
"Project Focus" consegue risultati positivi e viene esteso anche alle attività di "Programmazione" e "Supply & Trading".
Il Gruppo sfrutta la propria flessibilità commerciale ed operativa per sopperire alla mancanza di grezzi libici, in conseguenza della guerra civile che sconvolge il paese.
Viene compiuta la fermata decennale per la manutenzione programmata dell'intero impianto IGCC.
La controllata "Sardeolica Srl" porta la capacità installata del parco eolico di Ulassai da 72 a 96 MW.
Il Consiglio di Amministrazione di Saras approva il Piano
Industriale 2013-2017, basato su attività mirate ad incrementare l'efficacia e l'efficienza, ed a perseguire nuove opportunità commerciali.
P re s s o i l s e g m e n to Raffinazione, viene effettuato il revamping del MildHydroCracking-2 (MHC2).
Essere fra i più sicuri ed efficienti operatori del settore rimane la sfida principale per il Gruppo Saras, in un contesto competitivo difficile ed aggravato dalla recessione nella Zona Euro.
La strategia industriale del Gruppo resta focalizzata sulla ricerca della performance operativa ottimale.
Un'importante riorganizzazione societaria viene portata a compimento, trasferendo il ramo d'azienda del segmento Raffinazione da Saras SpA alla controllata Sarlux Srl.
Rosneft acquisisce a fine aprile il 13,70% del capitale sociale di Saras SpA dagli azionisti di maggioranza, i dottori Gian Marco e Massimo Moratti ed, a metà giugno un ulteriore 7,29% dai mercati finanziari, mediante un offerta pubblica di acquisto volontaria parziale.
Il Gruppo Saras prosegue le iniziative di "asset management" mirate alla riduzione dei costi, all'incremento dell'efficienza energetica, ed al coordinamento tra attività commerciali e gestione operativa della raffineria.
Emissione obbligazionaria presso il sistema multilaterale di negoziazione austriaco, del valore nominale di 175 milioni di Euro e della durata 5 anni.
Vengono effettuate con successo le importanti attività di "turnaround" quinquennale presso l'impianto FCC di Cracking Catalitico, e le sue due principali unità ancillari: Alchilazione (Alky) ed Eterificazione (TAME).
Arcola Petrolifera Srl viene fusa per incorporazione in Saras SpA, con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2014.
Il 29 dicembre 2014 Sarlux Srl acquisisce un ramo d'azienda di Versalis SpA, composto da circa l'80% delle unità produttive del complesso petrolchimico Versalis di Sarroch, al fine di realizzare notevoli sinergie industriali ed organizzative, e rafforzarsi ulteriormente nel panorama competitivo internazionale.
Il 2015 segna un cambiamento strutturale dei mercati petroliferi: prezzi del grezzo più equilibrati, maggior disponibilità di tipologie di grezzo non-standard, ripresa dei consumi di prodotti petroliferi, razionalizzazione del sistema di raffinazione europeo, riduzione della capacità "spare" a livello globale e correzione di alcune distorsioni di mercato, concorrono alla ripresa dei margini di raffinazione, beneficiando in misura maggiore le raffinerie complesse come quella del Gruppo Saras.
Per cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato, il Gruppo Saras adotta un innovativo modello di business basato sulla gestione integrata della Supply Chain (ovvero della filiera di approvvigionamento della materia prima). Tale modello si fonda sulle caratteristiche di flessibilità ed alta conversione della raffineria di Sarroch, oltre che sullo stretto coordinamento tra attività di programmazione, trading e gestione operativa degli impianti.
In data 15 ottobre, si svolge presso la raffineria di Sarroch il "Capital Markets Day" del Gruppo Saras e viene presentato il Piano Industriale 2016–2019, basato sull'esecuzione ottimale del modello di gestione integrata della "Supply Chain", e su una serie di iniziative di miglioramento in ambito affidabilità, efficienza energetica e sviluppi della configurazione del sito, con investimenti moderati e brevi periodi di rientro.
In data 19 ottobre, Rosneft vende ad un qualificato gruppo di investitori istituzionali internazionali circa l'8,99% del capitale sociale di Saras SpA, e riduce la sua partecipazione al 12%.
In data 10 dicembre Saras sottoscrive un contratto di finanziamento bancario quinquennale, per un importo complessivo pari a 265 milioni di euro, con lo scopo di rifinanziare debito esistente.
Il 2016 si conferma un altro anno positivo per l'industria
della raffinazione Europea, grazie al permanere di un'ampia offerta di grezzi, inclusi quelli non convenzionali le cui lavorazioni favoriscono siti complessi, integrati e ad alta conversione come quello Saras, e ad una domanda globale di prodotti raffinati in crescita (+1,3 mbl/g rispetto al 2015).
Da gennaio diviene pienamente operativa Saras Trading SA a Ginevra, una delle principali piazze mondiali per gli scambi sulle commodities petrolifere. Importante tassello nell'implementazione del modello di gestione integrata della Supply Chain, provvede agli acquisti di materie prime ed alla vendita dei prodotti raffinati della raffineria e svolge anche attività di trading indipendente su grezzo e prodotti petroliferi.
In data 22 aprile, l'Assemblea degli Azionisti delibera di distribuire un dividendo di Euro 0,17 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 10,8%), per un totale di 159,1 milioni di Euro. Il ritorno al pagamento del dividendo dopo numerosi anni è stato reso possibile dal miglioramento delle condizioni del mercato della raffinazione, e dagli ottimi risultati dell'esercizio 2015.
L'esercizio 2016 vede il Gruppo Saras impegnato in un importante processo di riduzione del costo medio del debito, cogliendo le opportunità offerte dal contesto di bassi tassi di interesse, derivante dalla politica espansiva della Banca Centrale Europea.
Nel 2017 l'industria della raffinazione continua a beneficiare di condizioni favorevoli caratterizzate da margini dei principali prodotti raffinati soddisfacenti. L'offerta di grezzo risulta abbondante nonostante l'implementazione di tagli produttivi ad opera dei paesi OPEC e di altri importanti produttori, pur in presenza di una certa pressione sugli sconti dei grezzi pesanti che sono risultati maggiormente interessati dai succitati tagli produttivi. È continuato il trend di crescita della domanda globale di prodotti raffinati che è risultata in aumento di +1,5 mbl/g rispetto al 2016.
In data 17 gennaio Rosneft, colloca la totalità delle azioni Saras SpA che deteneva in portafoglio, corrispondenti al 12% del capitale sociale Saras, ad un qualificato gruppo di investitori internazionali.
In data 20 aprile, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,10 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 4,6%), per un totale di 93,6 milioni di Euro.
Nel corso dell'anno è avviato il programma #digitalSaras finalizzato ad individuare e implementare le innovazioni tecnologiche più idonee nell'ambito dell'Industria 4.0, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente le performance operative e l'efficienza.
Il 22 dicembre si conclude con successo il private placement di titoli obbligazionari per un valore nominale di Euro 200 milioni, scadenza 28 dicembre 2022 e cedola fissa annua dell'1,70% proseguendo il processo di ottimizzazione finanziaria iniziato nel 2016. Il ricavato dell'operazione è stato destinato al rifinanziamento di parte dell'indebitamento lordo, pur in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, a sostegno del piano di investimenti.
Il 2018 è un anno caratterizzato da una forte volatilità del prezzo del grezzo influenzato anche da tensioni geopolitiche.
In data 26 febbraio è scomparso il Presidente del Consiglio di Amministrazione Gian Marco Moratti. Figlio di Angelo Moratti, fondatore della società, è stato Amministratore Delegato della società fino al 1981, anno in cui ne ha assunto la Presidenza.
In data 12 marzo viene presentato il Piano Industriale 2018-2021 che si pone l'obiettivo di conservare una posizione di leadership nel settore della raffinazione anche nel prossimo decennio e punta all'eccellenza operativa attraverso 800 milioni di Euro di investimenti focalizzati sul mantenimento di impianti all'avanguardia, anche grazie al contributo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione.
Dopo l'identificazione delle tecnologie disponibili e l'avvio di 10 progetti pilota è stata intrapresa la fase di industrializzazione delle iniziative di digitalizzazione.
In data 27 aprile, l'Assemblea degli Azionisti delibera di distribuire un dividendo di Euro 0,12 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 6,2%), per un totale di 112 milioni di Euro, e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.
Il 3 maggio il nuovo Consiglio di Amministrazione nomina Massimo Moratti Presidente e Dario Scaffardi Amministratore Delegato.
In data 5 settembre la Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti e la MOBRO SpA hanno ceduto congiuntamente il 10% del capitale ad un gruppo di investitori istituzionali con lo scopo di incrementare la liquidità delle azioni di Saras sul mercato.
Il 2019 è stato dominato da tensioni commerciali e geopolitiche internazionali che hanno determinato un rallentamento economico a livello globale. Il settore della raffinazione è stato influenzato da una grande volatilità, dal rallentamento della domanda di prodotti raffinati e da prezzi dei grezzi pesanti ad alto tenore di zolfo elevati.
Nei primi mesi del 2019 è stato completato con successo e rispettando i tempi, uno dei maggiori turnaround sugli impianti degli ultimi 5 anni. Gli impianti Topping "T2", Vacuum "V2", CCR e MHC1 sono rimasti fermi per circa 60 giorni.
In data 16 aprile l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,08 per ciascuna azione (corrispondente ad un dividend yield del 5,9%), per un totale di 75,3 milioni di Euro.
In data 24 giugno è stato stipulato l'atto di scissione totale non proporzionale di MOBRO in favore di Angel Capital Management SpA (ACM) e Stella Holding SpA (Stella). A seguito di tale scissione Saras SpA risulta controllata da Massimo Moratti SapA con il 20,01%, Angel Capital Management SpA con il 10,005% e Stella Holding SpA con il 10,005% del capitale e in aggregato il 40,02%, in virtù della sottoscrizione di un accordo integrativo del Patto Saras, finalizzato esclusivamente a recepire gli effetti della Scissione MOBRO e il conseguente subentro di ACM e Stella nella partecipazione di titolarità di MOBRO in Saras SpA. Per effetto del secondo rinnovo tacito la prossima scadenza del patto parasociale cadrà in data 30 settembre 2022.
A partire dalla seconda metà di agosto è stata avviata l'attività di commercializzazione diretta di combustibili navali (bunkering) nell'area di Sarroch e Cagliari. Il rifornimento è effettuato attraverso una moderna nave ('bettolina') dotata dei più elevati standard di sicurezza.
Nel corso dell'anno è stato realizzato l'ampliamento del parco eolico di Ulassai, con l'installazione di 9 nuove turbine per una capacità aggiuntiva di 30 MW, portando la capacità installata complessiva a 126 MW. I lavori si sono conclusi il 27 settembre e a partire da tale data le nuove pale eoliche sono entrate in funzione.
Il 14 ottobre 2019 il fondo australiano Platinum Investment Management Ltd ha dichiarato di detenere una partecipazione pari al 3,055% del capitale.
L'anno 2020 è caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 e dalle gravi conseguenze economiche e sociali derivate. Per il settore della raffinazione in particolare, era atteso un anno positivo grazie alle nuove specifiche per i carburanti navali con l'entrata in vigore della normativa IMO-Marpol VI, ha subito uno shock senza precedenti dovendo fronteggiare un crollo dei consumi di carburante che ha portato le quotazioni del Brent Dtd a toccare i minimi storici di 13,2\$/bl a metà aprile, prima che i paesi dell'Opec+ raggiungessero i primi accordi sui tagli produttivi, causando però nel contempo un ulteriormente deterioramento dei margini di raffinazione.
Nell'anno viene avviato e completato come da programmi uno dei più importanti turnaround nella storia della raffineria di Sarroch, che ha coinvolto le unità FCC, ALKY e Topping 1.
In data 2 marzo il Consiglio di Amministrazione propone un dividendo, relativo all'esercizio 2019, pari a 0,04 Euro per azione, corrispondente a un dividend yield di circa il 3,8%, rispetto al prezzo di chiusura del 28 febbraio 2020. In data 17 aprile, il Consiglio di Amministrazione delibera di sospendere le proposte di distribuzione del dividendo sugli utili 2019 approvata il 2 marzo 2020, in ottica prudenziale a fronte della crisi economica e finanziaria determinata dall'emergenza Covid-19.
In data 12 ottobre Saras finalizza un accordo con le Organizzazioni Sindacali Territoriali e i componenti della RSU, CIGL, CISL, UIL e UGL, per l'avvio della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria parziale per far fronte alle conseguenze generate dal perdurare dell'emergenza pandemica in corso, con effetto a partire dal 26 ottobre 2020, per un periodo previsto fino al 30 giugno 2021, a fronte del perdurante impatto negativo della situazione pandemica nel mercato globale e, nello specifico, nel mercato di riferimento del Gruppo.
In data 12 ottobre, la Società comunica l'adozione di alcune misure straordinarie per contenere gli effetti del perdurante scenario negativo a partire da una ridotta operatività della raffineria, confermando però il mantenimento di tutti gli impianti in marcia, e la continuità della produzione di elettricità fondamentale per l'equilibrio della rete della Sardegna: una drastica riduzione degli investimenti e dei costi per l'anno 2021; un contenimento del costo del lavoro con l'avvio di una cassa di integrazione parziale e un piano di risoluzione volontaria incentivata del rapporto di lavoro.
In data 28 dicembre Saras sottoscrive un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni con un pool di primari istituti di credito, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE sulla base del programma Garanzia Italia, nell'ambito di un piano di consolidamento finanziario finalizzato a limitare l'impatto dell'emergenza Covid-19.
In data 29 dicembre 2020 ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) visto il termine del periodo di incentivazione CIP 6 per l'impianto a ciclo combinato di Sarlux Srl, IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle) previsto il 20 aprile 2021, indica la medesima centrale elettrica tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico per l'anno 2021.
Il 2021 si è contraddistinto per la ripresa economica che ha seguito la crisi generata dalla pandemia da Covid-19, grazie all'efficacia delle campagne vaccinali adottate a livello globale che hanno consentito un progressivo allentamento delle restrizioni adottate per il contenimento dei contagi, e agli stimoli elargiti dai vari governi per far fronte alla crisi. Le quotazioni del Brent Dtd sono passate nell'arco dell'anno da 50 a circa 78\$/bl. La crescita della domanda petrolifera, particolarmente significativa dalla seconda metà dell'anno, ha consentito di raggiungere a fine anno i livelli pre-pandemici di oltre 100 mb/giorno. Anche i margini di raffinazione hanno registrato un miglioramento più sostanziale a partire dal secondo semestre. Tuttavia, lo scenario internazionale ha mostrato andamenti molto eterogenei tra paesi. In particolare, in Europa e in Italia si è verificata una crescita dell'inflazione trainata da elevate quotazioni dei beni energetici anche per alcuni vincoli dal lato dell'offerta. In particolare, nella seconda metà dell'anno, oltre all'accelerazione dei valori del brent, si è registrata un'impennata dei costi energetici e in particolare di gas naturale, elettricità e CO2.
In data 16 febbraio 2021 Saras sigla con Enel Green Power un protocollo d'intesa per sviluppare un progetto di "idrogeno verde" in Sardegna, con una soluzione allo studio che prevede l'utilizzo di un elettrolizzatore da 20 MW alimentato da energia rinnovabile prodotta sul posto per fornire idrogeno verde da utilizzare come materia prima nella raffineria Saras presso il sito industriale di Sarroch, in provincia di Cagliari.
In data 30 marzo il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA approva il Bilancio Consolidato di Gruppo, il progetto di Bilancio Separato di Saras SpA e il Bilancio di Sostenibilità al 31 dicembre 2020. Viene inoltre approvato il Piano Industriale del Gruppo per il periodo 2021-24 che include per il 2021 una serie di importanti misure volte a una significativa riduzione dei costi e degli investimenti, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto economico e finanziario dello scenario segnato dalla crisi pandemica, e contenere il livello di indebitamento a livelli non superiori a quelli del 31 dicembre 2020. Il Piano prevede inoltre il proseguimento della strategia di sostenibilità e transizione energetica con lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile, sino a 500 MW nel 2024, anche attraverso lo sviluppo di nuove partnership. Viene inoltre definita la strategia di transizione energetica con particolare focus in ambito idrogeno verde e biofuel.
In data 13 aprile con Deliberazione n. 152/2021/R/ EEL, ARERA nell'ambito della disciplina dell'Essenzialità, accoglie l'istanza di ammissione alla reintegrazione dei costi avanzata da SARLUX Srl, per il periodo dal 21 aprile al 31 dicembre 2021, per la centrale elettrica a ciclo combinato IGCC, definendo le condizioni economiche di operatività della stessa per il 2021 e in particolare la componente di reintegrazione dei costi fissi strettamente necessari alla produzione elettrica,
la reintegrazione della cosiddetta "componente QAR" (quote di ammortamento e di remunerazione del capitale investito, così come previsto dalla Deliberazione 111/06), e per la produzione elettrica essenziale, viene prevista l'integrazione dei costi variabili rispetto a quanto incassato dalla vendita sul mercato al prezzo zonale di riferimento. Le voci principali dei costi variabili includono il combustibile dell'impianto IGCC, il costo dell'ossigeno necessario per la trasformazione del suddetto combustibile in gas di sintesi completamente pulito di ogni traccia di zolfo o altri inquinanti, e gli oneri associati alle quote di emissione CO2 secondo l'Emissions Trading System. Gli assetti produttivi della centrale IGCC terranno conto delle esigenze definite da Terna connesse all'esercizio in sicurezza del sistema elettrico, compatibilmente con i vincoli operativi dell'impianto SARLUX.
I n d a t a 2 0 m a g g i o 2 02 1 i l Co n s i g l i o d i Amministrazione conferma la nomina di Massimo Moratti quale Presidente e di Dario Scaffardi quale Amministratore Delegato e Direttore Generale.
In data 4 giugno 2021 il Gruppo, tramite la controllata Sardeolica Srl, ha acquisito le due società Energia Verde Srl ed Energia Alternativa Srl, attive nella produzione di energia elettrica tramite l'esercizio di due parchi eolici siti nel comune di Uta (Cagliari).
In data 15 settembre Saras sigla con Air Liquide, leader mondiale nell'ambito dei gas, delle tecnologie e dei servizi per l'Industria e la Sanità, un Memorandum of Understanding volto a esplorare le opportunità per ridurre l'impronta di carbonio della raffineria di Sarroch, valutando la fattibilità tecnica ed economica di soluzioni per la cattura e lo stoccaggio delle emissioni di CO2 connesse ai processi della raffineria di Sarroch.
In data 28 dicembre con Delibera 630/2021, ARERA accoglie la richiesta di ammissione al regime di reintegrazione dei costi per la centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl, IGCC per l'anno 2022, determinandone l'iscrizione tra gli impianti essenziali per il sistema elettrico per il 2022.
In data 29 dicembre è stata costituita la società Sardhy Green Hydrogen Srl, controllata al 50% da Saras SpA e al 50% da Enel Green Power Italia Srl con lo scopo, nell'ambito della partnership avviata dalle due società in data 16 febbraio, di avviare i primi iter autorizzativi e, qualora ottenuto il finanziamento richiesto nell'ambito del programma europeo IPCEI, di effettuare, attraverso la formalizzazione di contratti dedicati, le attività di ingegnerizzazione, procurement e costruzione e del nuovo idrolizzatore.
Il 2022 è stato caratterizzato dagli impatti che il conflitto russo ucraino ha
determinato nello scenario economico internazionale, e in particolare in quello energetico. Le sanzioni adottate dai paesi occidentali nei confronti della Russia hanno provocato – in particolare in Europa, primo importatore di petrolio, prodotti raffinati e gas russi - una carenza di offerta di tali materie prime, con aumenti senza precedenti nelle relative quotazioni (in particolare del gas) e un'inflazione estremamente elevata. Anche i margini di raffinazione, e in particolare quelli del gasolio, hanno raggiunto livelli record, in un contesto caratterizzato da una domanda in forte recupero post-pandemia e da una ridotta capacità di raffinazione a livello globale. Le sanzioni dei paesi occidentali hanno più in generale riconfigurato la mappa del commercio globale, alla luce del fatto che difficilmente, nel breve termine, l'Europa potrà tornare a una dipendenza dalle forniture russe.
In data 30 marzo la Regione Autonoma Sardegna ha deliberato l'Autorizzazione Unica a favore d Sardeolica Srl, società controllata del Gruppo, operante nel settore delle energie rinnovabili e interamente controllata da Saras SpA, per la costruzione e l'esercizio di un impianto fotovoltaico di 79 MW nell'area industriale di Macchiareddu, nel comune di Uta (Cagliari). L'impianto, denominato "Helianto" costituisce un significativo progresso nelle strategie del Gruppo Saras nel settore delle energie rinnovabili, aggiungendosi agli esistenti parchi eolici in Sardegna della potenza di 171 MW, e portando la potenza totale a 250 MW. Il parco presenta caratteristiche ottimali per insolazione e configurazione e si integrerà nelle modalità di gestione industriale di Sardeolica, in particolare sfruttando le sinergie con i parchi eolici contigui di Macchiareddu, acquisiti nel giugno 2021.
In data 13 maggio Saras SpA annuncia di aver sottoscritto un nuovo finanziamento da 312,5 milioni di Euro, assistito per il 70% dell'importo da garanzia rilasciata da SACE grazie a quanto previsto dal «DL Sostegni bis», con lo scopo di rimodulare il debt maturity profile del Gruppo.
In data 29 settembre - SardHy Green Hydrogen, società nata dal progetto congiunto di Enel Green Power e Saras legato allo sviluppo di idrogeno verde in Sardegna, è riconosciuta tra i beneficiari italiani dei 5,2 miliardi di euro di sovvenzioni pubbliche approvate dalla Commissione Europea nell'ambito di IPCEI Hy2Use, per supportare la ricerca e l'innovazione, la prima applicazione industriale e la costruzione delle relative infrastrutture nella catena del valore dell'idrogeno. Frutto del protocollo d'intesa siglato dalle due società a febbraio 2021, l'iniziativa prevede l'installazione da parte di SardHy Green Hydrogen di un elettrolizzatore da 20 MW nel sito industriale di Sarroch, in provincia di Cagliari. L'impianto, alimentato esclusivamente da energia rinnovabile di Enel Green Power sarà destinato a produrre idrogeno verde diretto alla raffineria con lo scopo di ridurre il "carbon footprint" dei processi di raffinazione.
In data 28 ottobre Il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA ha approvato un accordo di risoluzione consensuale del rapporto con l'Ing. Dario Scaffardi, Amministratore Delegato e Direttore Generale che, per motivi personali, ha cessato gli incarichi con decorrenza 30 ottobre. Nella stessa data, il Consiglio di Amministrazione ha cooptato quale nuovo Amministratore non indipendente della Società, con decorrenza 31 ottobre 2022, il Dott. Pier Matteo Codazzi, nominandolo altresì quale nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale di Saras.
In data 30 dicembre la centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl (IGCC - Integrated Gasification Combined Cycle) è stata iscritta da TERNA nell'elenco degli impianti cosiddetti "essenziali" anche per il 2023. La centrale Sarlux è stata inoltre ammessa da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) al regime di reintegrazione dei costi con Delibera 740/2022.
In data 15 marzo, a seguito delle dimissioni del Dott. Matteo Codazzi, per ragioni personali, dalla carica di Amministratore Delegato, Consigliere e Direttore Generale, il Consiglio di Amministrazione delibera di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Massimo Moratti la carica di Amministratore Delegato conferendogli le relative ulteriori deleghe e nomina il Dott. Franco Balsamo quale Direttore Generale.
In data 28 aprile l'Assemblea degli Azionisti approva il Bilancio d'Esercizio di Saras SpA al 31 dicembre 2022, che si è chiuso con un utile netto pari a 399 milioni di euro e ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,19 per ciascuna delle 951.000.000 azioni ordinarie in circolazione, per un totale di 181 milioni di euro prelevandoli dall'utile di esercizio.
In data 3 maggio il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2023 conferma la nomina di Massimo Moratti quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato. Al Presidente del Consiglio di Amministrazione Massimo Moratti sono stati confermati i poteri di indirizzo strategico oltre, tra gli altri, ai poteri di supervisione e valutazione di operazioni su partecipazioni, aziende, rami d'azienda di particolare rilevanza nonché l'incarico di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Franco Balsamo, Direttore Generale della Società, è nominato Deputy CEO.
In data 10 maggio Il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA approva le linee guida strategiche di medio e lungo termine per l'evoluzione del Gruppo da pure refiner a sustainable energy player. Focus sulla transizione energetica e accelerazione sviluppo rinnovabili.
Con efficacia 1 luglio 2023 la società controllata Sartec Srl è incorporata tramite fusione in Sarlux Srl.
In data 19 luglio 2023 è costituita la nuova società Saras Energy Management Srl controllata al 100% dalla Capogruppo Saras SpA. con l'obiettivo di svolgere le attività di compravendita di energia elettrica e di altri beni e servizi correlati per il Gruppo.
In data 24 ottobre, sulla base della delibera ARERA n. 481/2023, l'impianto IGCC della controllata Sarlux Srl è ammessa da TERNA per l'anno 2024 al regime di "essenzialità".
In data 30 ottobre è stato riconosciuto dal MASE (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) a Saras e Politecnico di Milano un finanziamento PNRR per la realizzazione del primo dimostratore di produzione di combustibile sintetico verde in Italia.
In data 29 dicembre la centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl (IGCC - Integrated Gasification Combined Cycle) è stata ammessa da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) al regime di reintegrazione dei costi con Delibera n. 628/2023/R/EEL.
Signori Soci e Azionisti,
il 2023 è stato un anno molto positivo per Saras, che ha conseguito solidi risultati economici, con l'EBITDA comparable di Gruppo pari a circa 670 milioni di Euro, il margine medio delle operazioni industriali di oltre 12 \$/bl e l'Utile Netto comparable che ha superato i 325 milioni di euro.
Dal punto di vista operativo, la raffineria ha lavorato per cogliere le opportunità del mercato favorevole, nonostante talune limitazioni dovute all'importante attività di manutenzione programmata, che nel secondo trimestre ha coinvolto l'impianto integrato di generazione di energia elettrica (IGCC), e ad eventi esterni nella seconda parte dell'anno, non imputabili alle nostre responsabilità.
I flussi di cassa della gestione caratteristica e la riduzione del capitale circolante hanno consentito di finanziare gli investimenti, il pagamento dei dividendi relativi allo scorso esercizio e le imposte. La nostra struttura finanziaria resta molto robusta, e la posizione finanziaria netta positiva a fine anno, pari a circa 167 milioni di euro (post IFRS 16), ci consente di proporre all'Assemblea dei Soci un dividendo di 15 centesimi di euro per azione, in linea con la politica aziendale.
Come poc'anzi citato, i mercati petroliferi sono stati volatili ma complessivamente positivi nel 2023, ed i crack spread dei principali prodotti raffinati hanno registrato medie superiori allo storico, seppure in graduale riduzione rispetto ai livelli eccezionali del 2022. In particolare, per i distillati medi, i nuovi flussi di importazione dell'Europa, provenienti da Cina, India e Medio Oriente in sostituzione dei volumi via oleodotto dalla Russia, hanno gradualmente normalizzato i livelli del crack spread, che resta tuttavia strutturalmente più elevato del passato, in ragione di costi logistici nettamente superiori, e tale tendenza è attesa confermarsi anche nel 2024.
Le dinamiche di domanda ed offerta di petrolio nel 2023, come negli anni precedenti, hanno evidenziato alcune limitazioni di capacità nel sistema di raffinazione globale, non sufficiente a soddisfare il ritmo di crescita dei consumi. Tuttavia, a partire dal 2024 è prevista l'apertura di nuove raffinerie e l'ampliamento di alcune esistenti, in particolare in Africa, Medio ed Estremo Oriente, che dovrebbe risultare superiore alle chiusure previste sia in Europa che negli Stati Uniti. Ci attendiamo quindi un aumento della competizione nel mercato europeo, con qualche effetto di attenuazione anche sui crack
spread dei prodotti raffinati. Nel complesso però, si attendono condizioni favorevoli per le raffinerie più moderne, efficienti e ben gestite.
Sul fronte dello sviluppo di Fonti Rinnovabili, la costruzione del nostro parco fotovoltaico denominato "Helianto" procede nei tempi previsti e si prevede la sua entrata in operatività prima di quest'estate. Grazie a tale opera, nel secondo semestre di quest'anno la capacità complessiva installata e operativa del segmento Renewables si porterà a 250MW. Prevediamo poi l'avvio dei lavori per la costruzione di 2 ulteriori impianti fotovoltaici, autorizzati nel 2023, nelle aree di Sarroch e Arcola per complessivi circa 12MW, la cui operatività è prevista a partire dalla seconda metà del 2025. Infine, nel corso del 2024 ci attendiamo di poter ricevere le Autorizzazioni Uniche per 3 parchi eolici, con capacità installata complessiva di oltre 120MW.
Continua inoltre l'impegno Saras nei progetti dedicati alla transizione energetica, per cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, in funzione dell'evoluzione del contesto normativo. In particolare, SardHy Green Hydrogen, la JV con Enel Green Power nata per realizzare un elettrolizzatore da 20 MW destinato a produrre
idrogeno verde da utilizzare nella raffineria, è stata selezionata tra i beneficiari italiani delle sovvenzioni pubbliche approvate dalla Commissione Europea nell'ambito dell'IPCEI Hy2Use. I lavori di costruzione dovrebbero iniziare nella prima metà del 2024, con l'obiettivo di iniziare l'operatività dell'elettrolizzatore nella prima metà del 2026.
Abbiamo poi ricevuto l'assegnazione di un piccolo finanziamento nell'ambito del bando PNRR "Hard to Abate", dedicato all'utilizzo dell'idrogeno e della CO2 per la produzione di combustibili sintetici.
Procedono anche le attività nel campo dei biocombustibili, con una serie di valutazioni tecniche per l'ampliamento e l'ottimizzazione della produzione di oli vegetali idrogenati (HVO) sia in co-processing sia in purezza.
Con queste premesse, prevediamo che il 2024 possa essere un altro anno positivo per Saras, nonostante la volatilità dei mercati e una prevedibile normalizzazione dei margini. Il nostro impianto IGCC continuerà a operare in regime di essenzialità, riducendo l'esposizione al mercato. L'espansione della produzione di energia rinnovabile porterà poi un ulteriore, crescente contributo al risultato del Gruppo.
Infine, dopo 62 anni dalla fondazione avvenuta ad opera di mio padre, lo scorso 11 febbraio abbiamo annunciato un'importante operazione, con cui Vitol acquisirà il controllo del Gruppo Saras. È stata una scelta molto difficile e carica di emozioni, ma compiuta per il bene del Gruppo. Infatti, Vitol è un primario operatore globale in ambito energetico, e saprà far crescere ulteriormente Saras, apportando grande forza finanziaria e commerciale, oltre a competenze professionali di livello internazionale.
I sardi e la Sardegna, che ci hanno accompagnato in tutti questi anni con tanta professionalità e affetto, troveranno nella nuova Società sempre maggiori opportunità di lavoro e di successo. A tutti va quindi il mio sincero augurio di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, e il mio più sentito ringraziamento per il cammino compiuto insieme.

Massimo Moratti PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO
Il 2023 è stato caratterizzato da un contesto di mercato petrolifero volatile e ancora influenzato - se pur in misura inferiore rispetto al 2022 - dalle conseguenze del conflitto russo ucraino. I margini dei principali prodotti distillati si sono infatti mantenuti in media elevati e superiori ai valori storici, evidenziando la permanente pressione sui prezzi causata dall'assenza di importazioni dalla Russia, principale fornitore di distillati medi all'Europa sino allo scoppio del conflitto, in un contesto caratterizzato da scarsa capacità di raffinazione inutilizzata, sia in Europa sia in USA.
Il crack spread1 del diesel nell'area del Mediterraneo nel 2023 ha registrato una media di 26,4 \$/bl, mostrando una parziale normalizzazione rispetto ai livelli record registrati nel 2022 (37,7 \$/bl in media nel 2022). Tale effetto è stato determinato in primo luogo da un progressivo aumento dell'offerta e delle importazioni in Europa dai paesi asiatici che non hanno aderito alle sanzioni, in particolare Cina, India e Turchia, e secondariamente, da un rallentamento della domanda del settore industriale nei principali paesi dell'area OECD, frenata dalle politiche restrittive adottate dalle banche centrali a contegno dei crescenti livelli di inflazione.
A partire da ottobre 2023, il conflitto israelo-palestinese sta creando tensioni in tutta l'area medio-orientale con severe ripercussioni sui flussi di logistica marittimi nel Mar Rosso comportando un allungamento delle rotte lungo le coste dell'Africa con un conseguente aumento dei costi di nolo.
Per un maggiore dettaglio sugli impatti dei conflitti sopra menzionati, si rimanda ai capitoli relativi al Mercato di riferimento e all'Analisi dei Rischi, paragrafo "Rischio di variazioni dei prezzi".

Component


Struttura
Commento ai risultati
Andamento
Andamento

| RISULTATO NETTO COMPARABLE | POSIZIONE FINANZIARIA NETTA | INVESTIMENTI | ||
|---|---|---|---|---|
| 2022 2023 |
2022 | 2023 | 2022 2023 |
|
| Ante Post IFRS 16 IFRS 16 |
Post Ante IFRS 16 IFRS 16 |
|||
| 1.300 | ||||
| 1.200 | ||||
| 1.100 | ||||
| 1.000 | ||||
| 900 | ||||
| 800 | ||||
| 700 | 709,8 | |||
| 600 | ||||
| 500 | ||||
| 400 | ||||
| 300 | 325,4 | 268,6 | ||
| 200 | 227,5 | 202,7 166,8 |
224,4 | |
| 100 | 105,7 | |||
| 0 |

| MILIONI DI EURO | 2023 | 2022 | |
|---|---|---|---|
| RICAVI | 11.443,4 | 15.835,8 | |
| EBITDA | 662,4 | 1.170,3 | |
| EBITDA comparable 1 | 669,7 | 1.136,7 | |
| EBIT | 452,9 | 965,7 | |
| EBIT comparable 1 | 468,6 | 945,3 | |
| Risultato Netto | 313,9 | 416,9 | |
| RISULTATO NETTO comparable 1 | 325,4 | 709,8 | |
| Azioni in circolazione, '000.000 (n° medio) | 951 | 951 | |
| RISULTATO NETTO comparable 1 per azione (Euro) |
0,34 | 0,75 | |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE EFFETTO IFRS 16 | 202,7 | 268,6 | |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST EFFETTO IFRS 16 | 166,8 | 227,5 | |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 224,4 | 105,7 | |
| LAVORAZIONE DI RAFFINERIA | migliaia di tons | 12.885 | 13.168 |
| milioni di barili | 94,1 | 96,1 | |
| migliaia barili/giorno | 258 | 263 | |
| TASSO DI CAMBIO (MEDIO ANNUO) | EUR/USD | 1,082 | 1,053 |
| EMC REFERENCE MARGIN | \$/bl | 8,2 | 9,6 |
| MARGINE SARAS IND & MKTG | \$/bl | 12,2 | 16,4 |
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA IGCC | GWh | 3.550 | 4.100 |
| VENDITE TOTALI MARKETING | migliaia di tons | 3.213 | 3.659 |
| di cui in Italia | migliaia di tons | 2.227 | 2.412 |
| di cui in Spagna | migliaia di tons | 986 | 1.247 |
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA RENEWABLES | GWh | 298,1 | 273,4 |
| TARIFFA ELETTRICA | Euro/MWh | 102,6 | 158,3 |
| TARIFFA INCENTIVO | Euro/MWh | 0,0 | 42,8 |
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 23
| MASSIMO MORATTI | Presidente, Amministratore Delegato e Consigliere |
|---|---|
| ANGELO MORATTI | Consigliere |
| ANGELOMARIO MORATTI | Consigliere |
| GABRIELE MORATTI | Consigliere |
| GIOVANNI EMANUELE MORATTI | Consigliere |
| FRANCO BALSAMO | Deputy CEO, Direttore Generale e Consigliere |
| GIOVANNI MANCINI detto GIANFILIPPO | Consigliere Indipendente |
| VALENTINA CANALINI | Consigliere Indipendente |
| ADRIANA CERRETELLI | Consigliere indipendente |
| LAURA FIDANZA | Consigliere indipendente |
| FRANCESCA STEFANIA LUCHI | Consigliere Indipendente |
| SILVIA PEPINO | Consigliere Indipendente |
| GIANCARLA BRANDA | Presidente |
|---|---|
| FABRIZIO COLOMBO | Sindaco effettivo |
| PAOLA SIMONELLI | Sindaco effettivo |
| PINUCCIA MAZZA | Sindaco supplente |
| ANDREA PERRONE | Sindaco supplente |
FABIO PERETTI Chief Financial Officer
EY SpA

La Società aderisce al Codice di Corporate Governance, pubblicato nel gennaio 2020 (il "Codice"), entrato in vigore a partire dall'esercizio 2021. La Relazione annuale sulla Corporate Governance (la "Relazione") è predisposta dal Consiglio di Amministrazione (il "Consiglio") e pubblicata entro 21 giorni dall'assemblea (l'"Assemblea") chiamata ad approvare il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
In tale Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis, primo comma del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"), come successivamente modificato, sono descritte le caratteristiche salienti del sistema di corporate governance di Saras SpA (anche la "Società" o "Saras"), nonché il concreto funzionamento delle sue diverse componenti, con particolare riferimento all'adesione alle raccomandazioni contenute nel Codice.
Il sistema di governance della Società - costituito dall'insieme delle regole e metodologie di pianificazione, gestione e controllo necessarie al funzionamento della Società - è formalizzato nel Codice Etico, nello Statuto Sociale, nel Regolamento delle assemblee, nei Regolamenti dei Comitati endo-consiliari, nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione e in una serie di principi e procedure periodicamente aggiornati in ragione delle best practices nazionali e internazionali. L'organizzazione societaria di Saras è conforme alle disposizioni contenute nel Codice Civile e alle altre norme speciali in materia di società di capitali, in particolare quelle contenute nel TUF.
L'attuale modello di governo societario della Società è strutturato secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo, con un consiglio di amministrazione composto da 12 membri incaricato di provvedere alla gestione aziendale, ed un Collegio Sindacale, composto da tre membri effettivi e due supplenti, chiamato, tra l'altro, a vigilare circa l'osservanza della legge e dello statuto, ed a controllare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno, nel rispetto del Codice e dello Statuto, (i) un Comitato per la Remunerazione e le Nomine, con funzioni anche di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, (ii) un Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ed (iii) un Comitato di Indirizzo e Strategie.
La composizione dell'attuale Consiglio di Amministrazione, in carica per tre anni sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025, è stata definita nell'ambito dell'ultima Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2023, che ha provveduto alla nomina dei membri. Per completezza informativa, si dà atto che in data 15 marzo 2023, il precedente Amministratore Delegato e Direttore Generale, Dott. Pier Matteo Codazzi, ha rassegnato - con efficacia immediata - le proprie dimissioni. Tenuto conto dell'imminente rinnovo del Consiglio di Amministrazione, previsto all'ordine del giorno della citata Assemblea, il Consiglio nella riunione del 15 marzo 2023 non ha proceduto a cooptazione di un altro amministratore e ha deliberato di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dott. Massimo Moratti, anche la carica di Amministratore Delegato conferendogli le relative ulteriori deleghe e di nominare il Dott. Franco Balsamo quale Direttore Generale, conferendogli le medesime deleghe del Direttore Generale dimissionario Dott. Codazzi. Successivamente all'Assemblea del 28 aprile 2023, pertanto, il nuovo Consiglio di amministrazione, nella riunione del 3 maggio 2023, in continuità con quanto effettuato nel corso dell'ultimo mandato, ha confermato le nomine di Massimo Moratti, quale Presidente del Consiglio di Amministrazione ed Amministratore Delegato e Franco Balsamo quale Direttore Generale. Nel corso della medesima riunione del Consiglio, Franco Balsamo è stato nominato anche Deputy CEO.
Infine, si dà atto che a far data dal 29 aprile 2023 la carica di Chief Financial Officer è stata attribuita all'Ing. Fabio Peretti.
La composizione dell'attuale Collegio Sindacale, in carica per un triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023, è stata definita nell'ambito dell'Assemblea degli Azionisti del 12 maggio 2021. L'Assemblea chiamata ad approvare il Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 dovrà, pertanto, provvedere alla nomina del prossimo Collegio Sindacale.
Con l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è scaduto l'incarico di revisione legale dei conti di Saras conferito alla società di revisione E&Y SpA per gli esercizi 2015-2023. L'Assemblea del 28 aprile 2023, su proposta motivata del Collegio Sindacale di Saras, ha conferito alla società di revisione PwC SpA l'incarico di revisione legale dei conti di Saras per gli esercizi 2024 -2032.
La Relazione descrive in maniera dettagliata il ruolo ed i compiti del Consiglio di Amministrazione, elencando le funzioni non delegabili e quelle che sono state oggetto di delega, e fornisce informazioni puntuali circa la sua composizione e le riunioni tenutesi nel 2023 e nei primi mesi del 2024.
Il Consiglio nella riunione del 3 maggio 2023, valutata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori Valentina Canalini, Adriana Cerretelli, Laura Fidanza, Francesca Stefania Luchi, Giovanni (detto Gianfilippo) Mancini e Silvia Pepino, ha nominato il Lead Independent Director nella persona di Adriana Cerretelli. Nella medesima seduta il Consiglio ha istituito al proprio interno anche il Comitato per la Remunerazione e le Nomine (composto dalle consigliere non esecutive indipendenti Francesca Luchi, Adriana Cerretelli e Laura Fidanza) e il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (composto dalle consigliere indipendenti Adriana Cerretelli, Laura Fidanza, Valentina Canalini e Silvia Pepino, e dal consigliere non indipendente Giovanni Moratti).
I due Comitati hanno le funzioni consultive e propositive di cui al Codice e si sono riuniti regolarmente nel corso del 2023 e dei primi mesi del 2024, come illustrato nella Relazione. In particolare, al Comitato per la Remunerazione e le Nomine sono state conferite anche le funzioni precipue del Comitato Parti Correlate da svolgere ogniqualvolta dovesse rendersi necessario in conformità a quanto previsto dalla relativa Procedura adottata dalla Società ai sensi dell'art. 2391-bis del Codice Civile come attuato dal Regolamento Consob adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche.
Infine, nell'adunanza consiliare del 3 maggio 2023 già citata, il Consiglio ha costituito al proprio interno anche il Comitato di Indirizzo e Strategie (composto dagli amministratori Massimo Moratti, Angelo Moratti, Franco Balsamo, Angelomario Moratti, Gabriele Moratti, Giovanni Moratti e Giovanni -detto Gianfilippo-Mancini) con funzioni consultive e di supporto al Consiglio stesso nella definizione delle linee guida strategiche di business, anche di finanza, nonché degli indirizzi in materia di sostenibilità.
La Relazione descrive, inoltre, il sistema di controllo interno della Società, la cui responsabilità compete al Consiglio, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, avvalendosi del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e della Funzione di Internal Audit.
Il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2023 ha individuato nel Presidente e Amministratore Delegato, dott. Massimo Moratti, l'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno.
La Società ha inoltre individuato nel Chief Financial Officer, Dott. Fabio Peretti, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF.
Fin dal gennaio 2006 la Società si è dotata di un "Modello di organizzazione, gestione e controllo", aggiornato in più occasioni, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina delle responsabilità amministrativa degli enti" ai sensi del D. Lgs. 231/2001, a cui sovrintende un apposito organismo di vigilanza.
È da ricondurre al sistema di controllo interno anche il Codice Etico di Gruppo (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saras SpA il 1 agosto 2016 e successivamente recepito dai Consigli di Amministrazione delle altre società del Gruppo) che esprime, in un unico documento, i valori e i principi comuni che ispirano l'azione del Gruppo Saras e dei quali si richiama l'osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori e di tutti coloro che instaurano rapporti o relazioni con il Gruppo.
Tenuto conto della crescente importanza riconosciuta da Saras al contributo reso dagli aspetti non economici nella definizione del valore dell'azienda, la Relazione illustra brevemente - anche mediante il richiamo al "Bilancio di Sostenibilità" pubblicato da Saras sin dal 2017 -, l'orientamento della Società verso la sostenibilità (ispirato alle principali norme nazionali ed internazionali quali il Codice di Corporate Governance e il Decreto Legislativo 254/2016, alla dichiarazione delle informazioni di carattere non finanziario e alla diversità (c.d. DNF)).
La Relazione illustra, infine, i contenuti della "Linea Guida di Compliance – Regolamento interno per la gestione delle informazioni rilevanti e delle informazioni privilegiate e l'istituzione del Registro Insider", della Procedura in materia di Internal Dealing, delle Procedure in materia di operazioni con parti correlate, della Politica di Sostenibilità, della Politica di Engagement nonché del codice di comportamento degli amministratori del Gruppo Saras, adottati dal Consiglio di amministrazione della Società.
I provvedimenti di maggior rilievo che hanno caratterizzato nel 2023 il settore dell'energia, nonché i settori ambientale e della sicurezza sul lavoro sono i seguenti:
132, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali";
dalla stessa Terna tra gli impianti singolarmente essenziali per l'anno 2024;
ai sensi della direttiva 2003/87/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio";
amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025";
- «Utilizzo dell'idrogeno in settore Hard to Abate» del PNRR";
dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico";
le riduzioni di emissioni di gas a effetto serra da carburanti rinnovabili liquidi e gassosi di origine non biologica per il trasporto e da carburanti derivanti da carbonio riciclato"
I mercati azionari globali hanno registrato una buona performance nel 2023, la migliore dal 2019, toccando nuovi massimi storici e recuperando gran parte delle perdite del 2022. A guidare i mercati finanziari nel corso dell'anno sono state soprattutto le attese sulle politiche monetarie delle principali banche centrali mondiali e sui loro potenziali effetti sull'andamento della crescita economica e dell'inflazione. Gran parte del movimento al rialzo delle quotazioni azionarie è avvenuto infatti nell'ultima parte dell'anno, grazie alla crescente convinzione che le banche centrali europea e statunitense fossero ormai prossime a sconfiggere la dinamica inflattiva. Tale convinzione è stata supportata dai dati del mese di novembre che hanno evidenziato per entrambe le aree un rallentamento nel rialzo dei prezzi.
Tuttavia, pur in un contesto positivo per i mercati azionari, le performance dei maggiori indici internazionali sono state caratterizzate da un'accentuata variabilità: tra i maggiori indici azionari mondiali, la migliore performance è stata registrata dal Nasdaq, in rialzo di oltre il 43%, grazie in particolare alle eccezionali performance delle principali azioni tech a maggiore capitalizzazione, che hanno controbilanciato la debolezza del resto del listino, come evidenziato dagli altri indici, lo S&P e il Dow Jones, che hanno visto rialzi significativi ma meno elevati e pari rispettivamente a circa il 25% e il 14%.
Anche l'indice EuroStoxx 50 ha chiuso il 2023 con una performance positiva (+19,9%) e superiore alle aspettative nonostante i timori sulle prospettive della crescita economica dell'Eurozona e un orientamento di politica monetaria di breve periodo meno espansivo da parte della Bce. In particolare, Piazza Affari (FTSE MIB) ha chiuso l'anno con un rialzo del 28%, superando tutti gli altri listini europei. La forte presenza di azioni bancarie, che hanno beneficiato del rialzo dei tassi, è alla base della sovra-performance del FTSEMIB. Madrid (IBEX) è seguita con un aumento di quasi il 23% dall'inizio dell'anno, mentre Francoforte (DAX) è salita di oltre il 20% e Parigi (CAC40) del 16,5%. Queste performance hanno compensato le perdite causate dalla guerra in Ucraina, ma i mercati azionari al di fuori della zona euro hanno beneficiato meno: Zurigo (SMI Market Index) e Londra (FTSE 100 Index) sono saliti entrambi del 3,8%.

FTSE MIB Index: indice azionario di riferimento del mercato italiano, formato da un paniere di 40 titoli selezionati in base alla capitalizzazione, al volume di scambi e al settore
FTSE 100 Index: indice ponderato per la capitalizzazione delle 100 società a più alta capitalizzazione negoziate alla Borsa di Londra FTSEurofirst 330 Index: indice che comprende le 300 maggiori società classificate per capitalizzazione di mercato nell'indice FTSE Developed Europe S&P 500 index: indice che comprende le 500 più grandi società quotate in Borsa negli Stati Uniti, ponderate per la loro capitalizzazione di mercato CAC 40 Index: indice azionario di riferimento della Borsa francese, composto da 40 società a più alta capitalizzazione negoziate alla Borsa francese DAX Index: indice azionario di riferimento della Borsa in Germania, monitora la performance delle 30 società blue chip tedesche negoziate sulla Borsa di Francoforte
IBEX Index: indice azionario di riferimento della Borsa di Madrid, comprendente i 35 titoli a maggiore capitalizzazione quotati sulla piazza iberica NIKKEI 225 Index: indice ponderato sulla base del prezzo delle 225 principali azioni blue chip giapponesi negoziate alla borsa di Tokyo
| PREZZO DEL TITOLO (Euro) | |
|---|---|
| Prezzo minimo (26/06/2023) * | 1,058 |
| Prezzo massimo (01/02/2023) * | 1,655 |
| Prezzo medio ** | |
| Chiusura del 29/12/2023 |
* Il prezzo minimo e massimo sono relativi alle quotazioni ufficiali di chiusura per i giorni in questione.
** Il prezzo medio è calcolato come media aritmetica dei prezzi di chiusura dal 02/01/23 al 29/12/23.
| VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI | 2023 |
|---|---|
| Minimo in milioni di Euro (24/11/2023) | 2,8 |
| Minimo in milioni di azioni (24/11/2023) | 2,0 |
| Massimo in milioni di Euro (22/09/2023) | 47,3 |
| Massimo in milioni di azioni (22/09/2023) | |
| Volume medio in milioni di Euro | 10,9 |
| Volume medio in milioni di azioni | 8,2 |
Nelle tabelle si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras in termini di prezzo e volumi scambiati durante il periodo che va dal 2 gennaio 2023 al 29 dicembre 2023.
La capitalizzazione di mercato al 29 dicembre 2023 (ultimo giorno di mercato aperto dell'anno) ammontava a circa 1.537 milioni di Euro e, alla medesima data, le azioni erano 951.000.000. Si segnala che il patrimonio netto di Saras SpA alla data del 31 dicembre 2023 ammonta a 1.115.553 migliaia di euro.
Nel grafico seguente viene riportato il confronto tra l'andamento giornaliero tra il titolo Saras e l'indice FTSE Italia Mid Cap di Euronext Milan, indice di riferimento del titolo Saras: a seguito dei fenomeni descritti nel corso della presente Relazione che hanno interessato il mercato della raffinazione, il titolo Saras ha registrato nel 2023 una performance positiva del 40,6%.
Con riferimento al mercato italiano, l'indice di riferimento FTSE Mid Cap, in cui è incluso il titolo Saras, ha registrato un rialzo del 13,1%.

Si riporta di seguito la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 31/12/23.


Saras SpA SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch – Cagliari
Sarlux Srl SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch - Cagliari
Deposito di Arcola Srl Via XXV Aprile 18 19021 Arcola - La Spezia
Sardeolica Srl V Strada Ovest – Traversa C Zona industriale Macchiareddu 09032 Assemini - Cagliari
Energia Alternativa Srl Via Sidney Sonnino, 28 09125 Cagliari
Energia Verde Srl Via Sidney Sonnino, 28 09125 Cagliari
Sardhy Green Hydrogen Srl SS. Sulcitana 195, Km 19 09018 Sarroch – Cagliari
Saras Energy Management Srl Galleria Passarella, 2 20122 Milano

12 Avenue de la Porte Neuve 2227 (Luxembourg) Lussemburgo
Saras Trading SA Rue du Mont-Blanc 7, 1201 Geneve (Switzerland)
Svizzera
Sarint SA
Reasar SA
4, Rue du Fort Wallis L-2714 (Luxembourg) Lussemburgo

Saras Enegia SAU C/ Basílica, 19 6ª planta 28020 Madrid Spagna
Terminal Logistica de Cartagena SLU Ctra. N-343, Km. 10 (dcha.) Valle de Escombreras 30350 Cartagena (Murcia) Spagna
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 37
Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo e a livello di Risultato Netto comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti dalle variazioni di scenario calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.
I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).
PRINCIPALI DATI OPERATIVI E FINANZIARI DI GRUPPO:
| Milioni di Euro | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| RICAVI | 11.443 | 15.836 |
| EBITDA reported | 662,4 | 1.170,3 |
| EBITDA comparable | 669,7 | 1.136,7 |
| EBIT reported | 452,9 | 965,7 |
| EBIT comparable | 468,6 | 945,3 |
| RISULTATO NETTO reported | 313,9 | 416,9 |
| RISULTATO NETTO comparable | 325,4 | 709,8 |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 | 202,7 | 268,6 |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16 | 166,8 | 227,5 |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 224,4 | 105,7 |
Si rimanda alla riconciliazione delle GAAP-non GAAP Measures riportata al paragrafo successivo.
Nel 2023 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 11.443 milioni di Euro rispetto ai 15.836 milioni di Euro realizzati nello scorso esercizio. Il significativo decremento è legato sia alle mutate condizioni di scenario sia ai minori volumi prodotti e venduti tra i due periodi. Dal punto di vista dello scenario le variabili che hanno maggiormente inciso sono il deprezzamento dei principali prodotti petroliferi, la riduzione del prezzo di vendita dell'energia elettrica (regolato all'interno del Regime di Essenzialità) e l'andamento del cambio caratterizzato dall'indebolimento del dollaro nei confronti dell'euro. Nello specifico nel 2023 il prezzo medio del diesel è stato pari a 814 \$/ton (vs 1.039 \$/ ton nel 2022), il prezzo medio della benzina è stato pari a 845 \$/ton (vs 991 \$/ton nel 2022), il prezzo unico nazionale per la vendita dell'energia elettrica (PUN) è stato 127 €/MWh (vs un prezzo medio di vendita di 303 €/MWh nel 2022) ed il cambio €/\$ è stato pari a 1,08 (vs cambio €/\$ di 1,05 nel 2022). Dal punto di vista delle produzioni industriali si segnala che le principali variabili produttive sono risultate inferiori ai valori registrati nel 2022 eccetto per le produzioni di energia elettrica rinnovabile. Nello specifico le lavorazioni di raffineria nel 2023 sono state pari a 94,1 milioni di barili (vs 96,1 milioni di barili nel 2022), le produzioni di energia elettrica non rinnovabile sono state pari a 3.550 GWh (vs 4.100 GWh nel 2022), le produzioni di energia elettrica rinnovabile pari a 298 GWh (vs 273 GWh nel 2022) e le vendite del canale Marketing sono state pari a 3.213 migliaia di tonnellate (vs 3.659 migliaia di tonnellate nel 2022).
L'EBITDA reported di Gruppo del 2023 è stato pari a 662,4 milioni di Euro, in decremento rispetto ai 1.170,3 milioni di Euro dell'esercizio 2022, da ricondursi in primo luogo alle condizioni di scenario meno favorevoli rispetto ai livelli del 2022, che si sono tradotte in un decremento del crack del gasolio ed all'indebolimento del dollaro verso l'euro; questi effetti sono stati in parte compensati dai minori costi di approvvigionamento dei grezzi (dove il decremento del prezzo del grezzo di riferimento Brent Dtd è stato in parte compensato dall'incremento dei premi ovvero riduzione degli sconti delle differenti tipologie di grezzo) e dalla riduzione del costo dell'energia elettrica, nonostante la riduzione dei benefici del Decreto Sostegni ter. Le performance complessive sono risultate leggermente migliori rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. La performance commerciale è stata positiva nonostante una struttura di mercato ancora in ''backwardation'' ma in progressiva normalizzazione rispetto al 2022. La programmazione della produzione è stata impattata da minore disponibilità di grezzi di tipologia medium/heavy sour, derivante dalla situazione geopolitica, rispetto alla prima parte dell'anno 2022 e da un peggioramento delle qualità di alcune tipologie di grezzi. Per quanto concerne gli aspetti produttivi, il 2023 è stato caratterizzato da una performance complessivamente inferiore rispetto a quella del 2022, per un contesto caratterizzato da un piano manutentivo più oneroso e per fermate non programmate anche per effetto dell'evento esterno di blackout, non imputabile alla Società. Inoltre, per quanto concerne le valutazioni delle rimanenze inventariali alla fine dell'anno queste hanno subito un lieve deprezzamento di 5,7 milioni di Euro rispetto ad un apprezzamento di 9,6 milioni di Euro realizzato nel 2022. Le poste non ricorrenti nel 2023 hanno avuto un impatto negativo per 1,7 milioni di Euro, rappresentate dalla svalutazione di alcune rimanenze di materiali di consumo, a fronte di un valore negativo per 34,3 milioni di Euro nel 2022.
Il Risultato Netto reported di Gruppo del 2023 è stato pari a 313,9 milioni di Euro, rispetto ad un valore di 416,9 milioni di Euro conseguiti nel 2022. In aggiunta a quanto evidenziato a livello di EBITDA, tale scostamento è da ricondursi al miglioramento del bilancio netto tra proventi e oneri finanziari dovuto prevalentemente al miglioramento delle differenze cambio nette e alle minori imposte da ricondursi ad una minore base imponibile (per effetto dei fenomeni precedentemente descritti e all'assenza degli impatti del D.L n. 21 del 21 marzo 2022 e successive modifiche, la cosiddetta "tassazione sugli extraprofitti"). Le poste non ricorrenti hanno inciso negativamente sul risultato netto del 2023 per 7,3 milioni di Euro e includono la svalutazione di alcune immobilizzazioni in corso.
L'EBITDA comparable di Gruppo del 2023 si è attestato a 669,7 milioni di Euro in decremento rispetto ai 1.136,7 milioni di Euro conseguiti nel 2022. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported, non include il sopracitato deprezzamento delle rimanenze inventariali oil tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti. Il risultato in decremento rispetto al 2022 si compone di uno scostamento negativo sia nel segmento "Industrial & Marketing" che nel segmento "Renewables" che verranno meglio declinati nella sezione "Analisi dei Segmenti".
Il Risultato Netto comparable di Gruppo del 2023 è stato pari a 325,4 milioni di Euro, rispetto ad un utile di 709,8 milioni di Euro nell'esercizio precedente, per effetto degli stessi fenomeni descritti per il Risultato Netto reported. Si ricorda che tra le poste non ricorrenti del Risultato Netto comparable del 2022 era incluso l'impatto della tassazione sugli extra-profitti.
Gli investimenti nel 2023 sono stati pari a 224,4 milioni di Euro, superiori rispetto ai livelli del 2022 (pari a 105,7 milioni di Euro); tale incremento è riconducibile sia alle maggiori attività nel segmento Industrial & Marketing sia alle maggiori attività di sviluppo nel segmento delle Rinnovabili.
Nelle tabelle successive vengono presentati i dettagli sul calcolo di EBITDA e Risultato Netto comparable per gli esercizi 2023 e 2022.
| Milioni di Euro | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| EBITDA reported | 662,4 | 1.170,3 |
| Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari | 5,7 | (9,6) |
| Derivati su cambi | (0,1) | (58,3) |
| Poste non ricorrenti | 1,7 | 34,3 |
| EBITDA comparable | 669,7 | 1.136,7 |
| Milioni di Euro | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| RISULTATO NETTO reported | 313,9 | 416,9 |
| Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari al netto delle imposte | 4,1 | (6,9) |
| Poste non ricorrenti al netto delle imposte | 299,8 | |
| RISULTATO NETTO Comparable | 325,4 | 709,8 |



La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023, ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata positiva per 202,7 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 268,6 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2022. Inoltre, la Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023, post effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata positiva per 166,8 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva per 227,5 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2022.
Nel 2023 è stato registrato un assorbimento di cassa pari a 61 milioni di Euro. Tale assorbimento è da ricondursi al pagamento di tasse per complessivi 384 milioni di Euro (inclusi 170 milioni di Euro effetto del D.L. n. 21 del 21 marzo 2022 e successive modifiche, la cosiddetta tassazione sugli extra-profitti), agli investimenti per 224 milioni di Euro, al pagamento di dividendi per 181 milioni di Euro e di interessi e oneri finanziari per 38 milioni di Euro. Tali esborsi sono stati in parte compensati dalla generazione di cassa della gestione operativa pari a 668 milioni di Euro e dalla riduzione del capitale circolante che ha rilasciato 98 milioni di Euro. La variazione del capitale circolante è riconducibile prevalentemente al decremento dei crediti commerciali e del valore degli inventari in parte compensati dalle dinamiche di rimborso legate al regime dell'Essenzialità.
Nel corso del 2023 sono stati rimborsati finanziamenti bancari per 119 milioni di Euro, riducendo i finanziamenti complessivi a 402 milioni di Euro dei quali circa 88 milioni di Euro è la quota corrente prevista in rimborso nel corso del 2024.
In ultimo si segnala che le disponibilità liquide equivalenti al 31 dicembre 2023 ammontano a 542,7 milioni di Euro.
Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.
| Milioni di Euro | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Finanziamenti bancari a medio e lungo termine | (313,6) | (401,4) |
| Prestiti obbligazionari a medio e lungo termine | - | - |
| Altre passività finanziarie a medio e lungo termine | (3,5) | (4,4) |
| Altre attività finanziarie a medio e lungo termine | 3,8 | 4,1 |
| Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine | (313,3) | (401,7) |
| Finanziamenti bancari correnti | (88,4) | (118,6) |
| Quota a breve dei finanziamenti bancari a MLT | - | - |
| Debiti verso banche per c/c passivi | (2,8) | (12,1) |
| Altre passività finanziarie a breve termine | (37,0) | (22,3) |
| Fair value derivati e differenziali netti realizzati | 53,6 | 6,6 |
| Altre attività finanziarie | 48,0 | 109,6 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 542,7 | 707,1 |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 515,9 | 670,3 |
| Totale Posizione Finanziaria Netta ante lease liability ex IFRS 16 | 202,7 | 268,6 |
| Debiti finanziari per beni in leasing ex IFRS 16 | (35,9) | (41,1) |
| Totale Posizione Finanziaria Netta post lease liability ex IFRS 16 | 166,8 | 227,5 |
Il segmento denominato "Industrial & Marketing" include tutte le attività relative alla raffinazione ed alla generazione di energia elettrica nonché le attività relative al "Marketing". Mentre iI segmento "Renewables" include le attività legate dalla produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il sito produttivo di Sarroch, posto sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è costituito da una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo per capacità produttiva e per complessità degli impianti, perfettamente integrato con un impianto IGCC (gasificazione a ciclo combinato). Il sito è collocato in una posizione strategica al centro del Mediterraneo e ha una capacità nominale di lavorazione di 15 milioni di tonnellate/ anno e una capacità di generazione elettrica installata di 575 MW. Si ricorda che, per quanto concerne le attività di generazione di energia elettrica nel 2023, in seguito alla delibera 740/2022 del 30 dicembre 2022 l'ARERA ha accolto la richiesta di ammissione al regime di reintegrazione dei costi per la centrale Sarlux, iscritta da TERNA nell'elenco degli impianti essenziali per il sistema elettrico per il 2023.
Il Gruppo Saras opera nel settore della Raffinazione tramite la raffineria di Sarroch, una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate/anno), e anche in termini di complessità degli impianti si posiziona tra le migliori in Europa (indice Nelson pari a 11,7). La sua ubicazione sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari le conferisce una posizione strategica al centro del Mediterraneo, e assicura prossimità sia con vari paesi fornitori di grezzo sia con i principali mercati di consumo dei prodotti raffinati.
La domanda petrolifera globale nel 20232 ha registrato una media di 101,7 mb/g, in crescita rispetto alla media di 99,5 mb/g del 2022. A tale andamento ha contribuito principalmente la crescita più forte del previsto della Cina, con la brusca ripresa post-lockdown nel primo semestre dell'anno. In questo contesto, il jet/kerosene è stato il prodotto in più rapida crescita nel 2023, grazie alla riapertura dei cieli cinesi particolarmente rapida alla fine del periodo di restrizioni da lock-down, che ha riportato l'attività aeronautica globale ai livelli del 2019. Anche i consumi di benzina hanno beneficiato di una crescita sopra le attese del settore terziario, che ha tipicamente più impatto sulla mobilità personale e quindi sulla domanda di benzina. L'aumento dei consumi di benzina si è registrato in particolare negli Stati Uniti, seguiti dalla Cina, Giappone, Corea, Eurozona e Regno Unito, dove si è riscontrata una maggiore differenza tra le performance del settore terziario, rispetto al settore industriale. Il gasolio, dall'altra parte, è stato penalizzato da una produzione globale più stagnante, che ha visto pochi cambiamenti rispetto alle previsioni di crescita per l'anno.
L'offerta globale di petrolio nel 2023 ha raggiunto una media annua di 102 mb/g, in crescita di oltre 2 mb/g, grazie all'aumento della produzione dei paesi non-OPEC, e in particolare di quella statunitense, mentre l'offerta dei paesi OPEC+ è scesa di 390 mila barili al giorno, con la produzione dell'Arabia Saudita in calo di oltre 900 mila barili al giorno in media. Il declino complessivo del blocco è sta-
to parzialmente compensato dall'Iran, esente dai tagli alle forniture, che ha incrementato la produzione al livello più alto degli ultimi cinque anni.
Guardando al settore della raffinazione le lavorazioni globali si sono attestate a una media di 82,3 mb/g, appena al di sotto del livello record del 2018 di 82,5 mb/g.
Guardando anche al dato delle scorte petrolifere globali, i dati IEA di gennaio 2024 riflettono un mercato appena in equilibrio alla fine del 2023, mostrando livelli che si sono portati al minimo degli ultimi 5 anni. In particolare, le scorte globali di distillati medi si sono attestate a fine novembre ai livelli stagionali più bassi dal 1988 e nell'Europa dell'OC-SE, hanno raggiunto il livello più basso registrato negli ultimi 16 anni.
Di seguito, si fornisce una breve analisi sull'andamento delle quotazioni del grezzo, sui crack spreads dei principali prodotti raffinati, e sul margine di raffinazione di riferimento ("Reference margin") per il mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il Gruppo Saras.
| Valori medi anno * | 2023 | 2022 | 2021 |
|---|---|---|---|
| Prezzi e differenziali Grezzo (\$/bl) | |||
| Prezzo Brent Datato | 82,6 | 101.5 | 70,9 |
| Diff. Basrah Medium (CIF Med) vs. Brent Dtd | -3,0 | -4,5 | -1,7 |
| Diff. Azeri Light (CIF Med) vs. Brent Dtd | 5,4 | 5,3 | 1,7 |
| Prodotti raffinati (\$/ton) | |||
| prezzo ULSD | 813,5 | 1,038.8 | 579,4 |
| prezzo Benzina 10ppm | 845,1 | 990.5 | 670,7 |
| prezzo HSFO | 422,2 | 451.6 | 375,3 |
| Crack spreads (\$/bl) | |||
| crack spread ULSD | 26,4 | 37,7 | 6,8 |
| crack spread Benzina | 18,6 | 17,1 | 9,5 |
| crack spread HSFO | -15,6 | -29.8 | -11,3 |
| Altri indicatori di redditività | |||
| EMC Reference Margin (\$/bl) | 8,2 | 9,6 | -2,0 |
| Cambio USD/EUR | 1,082 | 1,053 | 1,183 |
* Fonte "Platts" per prezzi e crack spreads, ed "EMC-Energy Market Consultants" per quanto riguarda il margine benchmark "Reference Margin".
Nel 2023 il Brent Dtd ha registrato una quotazione media di 82,6 \$/bl (rispetto a una quotazione media di 101,5 \$/bl nel 2022).
Nella prima metà dell'anno le quotazioni del Brent Dtd sono oscillate tra i 70 e 90 \$/bl, frenate dai timori legati a un rallentamento della crescita economica globale da una parte, ma sostenute dai nuovi tagli alla produzione da parte dei paesi dell'Opec+ Russia dall'altra. Questi nel mese di aprile hanno aggiunto nuovi tagli a quelli annunciati nei mesi precedenti, portando la riduzione complessiva a 1,7Mbl/g, a partire dal mese di maggio fino alla fine del 2023. All'inizio di giugno il cartello ha quindi annunciato di voler estendere i tagli a tutto il 2024, mentre l'Arabia Saudita ha deciso un ulteriore inaspettato taglio per 1Mbl/g, a partire dal mese di luglio e prorogabile di mese in mese in base alle condizioni del mercato. Tali interventi sono risultati determinanti nell'arginare le spinte ribassiste del mercato, stabilizzando le quotazioni del Brent Dtd, che hanno registrato una media pari a 81,3 \$/bl nel primo e a 78,4 \$/bl nel secondo trimestre.
Nel terzo trimestre le quotazioni hanno registrato un rialzo portandosi a una media di 86,8\$/bl per effetto dei tagli OPEC+ e in particolare per la scelta dell'Arabia Saudita di estendere i propri tagli addizionali sino alla fine del 2023, oltre che per un ulteriore taglio da parte della Russia per circa 0,3Mbl/g, anche questo previsto sino alla fine dell'anno. Oltre che per l'offerta ridotta, le quotazioni sono state spinte al rialzo anche dai maggiori consumi della Cina, in particolare riscontrabili nella ripresa del traffico aereo e nel settore petrolchimico, mentre nel periodo estivo l'aumento della domanda è derivato anche da un maggior consumo di petrolio nella generazione di energia elettrica. Infine, nella seconda parte di settembre, le quotazioni hanno registrato un ulteriore rialzo superando i 97\$/bl, sulla scia di inaspettati cali nelle scorte USA.
Nel quarto trimestre del 2023 le quotazioni del Brent hanno invece seguito un trend calante, segnando una media di 84,1 \$/bl e scendendo fino a 73\$/bl a metà dicembre, in un contesto macroeconomico e geopolitico incerto, gravato da timori recessivi per i livelli di inflazione ancora elevata e dalle tensioni derivanti dal nuovo conflitto in Medio Oriente, oltre al perdurare della guerra russo-ucraina. Tali fenomeni hanno ridotto l'effetto dei tagli alla produzione dell'OPEC+Russia.
Per quanto riguarda i grezzi sour (ovvero quelli ad alto tenore di zolfo) nel 2023 il Basrah Medium CIF Med ha registrato uno sconto medio rispetto al Brent Dated pari a -3,0 \$/bl (vs. -4,5\$/bl nel 2022), riducendosi gradualmente nel corso dell'anno, per effetto dei tagli dei paesi produttori dell'OPEC+Russia che tipicamente incidono prevalentemente sui grezzi ad alto contenuto di zolfo.
Se nel primo trimestre 2023, in continuità con una tendenza iniziata nella seconda metà del 2022, lo sconto è stato ampio e pari in media a -7,1\$/bl come conseguenza del calo degli acquisti da parte dei tradizionali compratori asiatici (in particolare Cina e India), che dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino hanno preferito i grezzi russi fortemente scontati, a partire dal secondo trimestre 2023, i tagli produttivi attuati da OPEC+Russia hanno determinato una compressione dello sconto, che si è gradualmente ridotto registrando una media rispettivamente di -3,7\$/bl nel secondo e -1,4\$/bl nel terzo trimestre, sino a portarsi a un premio medio di +0,1\$/bl nel quarto trimestre 2023.
Per quanto concerne i grezzi "sweet" (a basso tenore di zolfo), il premio dell'Azeri Light CIF Med rispetto al Brent Dated nel 2023 si è attestato a una media di +5,4\$/ bl (+5,3\$/bl nel 2022).
In particolare, nel primo trimestre i grezzi a basso tenore di zolfo avevano registrato un premio robusto, in media pari a +6,2\$/bl, in continuità con una tendenza già emersa nel 2022, grazie al supporto derivante dagli elevati margini di benzina e gasolio. Nel secondo trimestre, il premio della materia a basso zolfo ha risentito della flessione dei distillati medi e, nonostante l'andamento resiliente della benzina, ha registrato una media di +4,6\$/
bl, riavvicinandosi alle medie storiche. Nella seconda metà dell'anno il premio dell'Azeri Light CIF Med si è risollevato con una media pari a +4,9\$/bl nel terzo e a +5,8\$/bl nel quarto trimestre, supportato principalmente dalla forza dei distillati medi e dalla ripresa delle quotazioni della nafta. Inoltre, le quotazioni CIF dei noli cross – Med hanno risentito tra ottobre e novembre del rialzo dei noli nell'area del Mediterraneo.
Il crack della benzina nel 2023 ha registrato una media pari a 18,6\$/ bl rispetto alla media di 17,1\$/bl nel 2022, mostrando estrema forza rispetto alle medie storiche.
Nel primo trimestre, il crack della benzina è stato molto elevato e pari in media a +19,2 USD/bl, grazie a un livello di consumi particolarmente resiliente nonostante l'incerto contesto macroeconomico. Tale forza si è confermata nel secondo trimestre, con una media pari a +20,5 \$/bl, e picchi di oltre 26 \$/bl a metà giugno: la driving season nel bacino atlantico, insieme alla minor produzione per le manutenzioni primaverili in Europa in USA, hanno contribuito a mantenere le scorte a livelli molto inferiori alle medie storiche. Il crack della benzina ha inoltre beneficiato di una generalizzata carenza di componenti alto-ottaniche sul mercato, nonostante vi siano stati vari tentativi di bilanciamento tramite flussi record di alchilato indiano verso la costa atlantica degli Stati Uniti.
Nel terzo trimestre il crack della benzina ha registrato un ulteriore rialzo e una media pari a 24,9\$/ bl, influenzato dal persistere di limitazioni produttive, dovute sia a fermate programmate sia a fuori servizio imprevisti, e anche alle elevate temperature estive, che nel bacino del Mediterraneo hanno impedito ad alcune raffinerie di lavorare a piena capacità. Nel quarto trimestre, il crack della benzina si è riportato a valori più in linea con le medie storiche, in decisa flessione segnando una media di +9,7\$/bl, per la fine della "driving season" e il passaggio alle specifiche invernali

Crack spread: differenza tra prezzo di un prodotto finito (ad es. Benzina o Gasolio) e prezzo del grezzo di riferimento (ad es. Brent Datato)
che consentono l'incasso di componenti più economici come nafta e butano e aumentano quindi i volumi di benzina disponibili.
Il crack del diesel (ULSD) nel 2023 ha registrato una media di 26,4\$/ bl, rispetto alla media di 37,7\$/bl nel 2022.
In particolare, nel primo trimestre la media è stata pari a +30,6\$/bl, elevata se pur in ridimensionamento rispetto ai valori del 2022. principalmente per un rallentamento della domanda del settore industriale, frenata dalle pressioni inflazionistiche, e per l'offerta di distillati medi che si è rivelata particolarmente robusta. Anche le temperature invernali più miti hanno ridotto i consumi di gasolio per uso riscaldamento. La disponibilità di prodotto è stata poi sufficiente a scongiurare il temuto "corto" di mercato derivante dall'embargo alla Russia: i paesi europei sono riusciti a garantirsi livelli di scorte elevati, anche grazie agli ingenti flussi di importazioni dai principali paesi asiatici non aderenti all'embargo (India, Cina e Turchia). Durante il secondo trimestre, il crack del diesel è sceso ancora, con una media pari a +16,8\$/bl, toccando livelli pre-conflitto (circa 10\$/bl) ad aprile, penalizzato sia dagli elevati volumi di importazione sia dall'indebolimento della domanda.
Solo a giugno, la ripartenza dell'economia cinese e la conseguente riduzione delle esportazioni verso l'Europa hanno consentito al mercato europeo di smaltire le scorte in eccesso, e il crack ULSD si è riportato a circa 20\$/bl. Nel terzo trimestre del 2023 il crack del diesel si è nuovamente rafforzato, registrando una media molto elevata e pari a 31,3\$/bl. La forte ripresa rispetto al trimestre precedente (+86%), è seguita a una riduzione nei livelli di produzione: come nel caso della benzina, una serie di fermate impreviste in Europa, e una riduzione nelle prestazioni operative delle raffinerie nell'area del Mediterraneo alle prese con le elevate temperature dei mesi estivi, hanno ridotto i livelli delle scorte disponibili. A ciò si sono aggiunti i tagli produttivi OPEC+Russia che hanno limitato la disponibilità di grezzi ad alto contenuto di zolfo, utilizzati nella produzione di diesel. A metà settembre, inoltre, il Governo russo ha bloccato le esportazioni di prodotti petroliferi per calmierarne i prezzi nel mercato domestico, aggiungendo pressione al rialzo al crack ULSD in Europa, che si è portato oltre i 40\$/bl. Infine, anche la ripresa del traffico aereo internazionale e i consumi di jet fuel hanno supportato i distillati medi a partire dal periodo estivo, in particolare con la riapertura della Cina dopo il lungo periodo di restrizioni Covid. Nel quarto trimestre, la normalizzazione dei livelli produttivi e i minori consumi rispetto al previsto di gasolio a uso riscaldamento hanno ridotto leggermente il crack che in media si è attestato a 27,0\$/bl.
Il crack del VLSFO nel 2023 ha registrato uno sconto medio di -1,8\$/ bl (rispetto a un premio medio di +2,5\$/bl nel 2022), con un andamento molto variabile nel corso dell'esercizio, rimanendo in media a livelli negativi a causa di un generale rallentamento del traffico marittimo rispetto all'esercizio precedente.
Nel primo trimestre, la media si è attestata a -0,2\$/bl, in apprezzamento rispetto alla fine del 2022, per un minore volume di importazioni dal Medio Oriente (dovuto in particolare alla prolungata interruzione produttiva della raffineria di Al Zour in Kuwait). Inoltre, la forte marginalità della benzina, ha indotto molte raffinerie a destinare il residuo Light Sweet al ciclo cracking (FCC) e alla produzione di distillati leggeri, piuttosto che utilizzarlo nelle formulazioni VLSFO. Sebbene tale fenomeno abbia trovato conferma anche nel secondo e terzo trimestre, nel mese di aprile il crack del VLSFO si è nuovamente indebolito, portando la media del secondo trimestre a -2,4 \$/bl e in continuità, a -2,3\$/bl quella del terzo trimestre. Anche nel quarto trimestre, il crack medio è stato simile e pari a -2,2\$/ ton. Nonostante la media costante, l'andamento del crack è stato molto altalenante nel corso dell'anno, e ha toccato valori intorno lo zero a luglio e ad agosto sino a tornare a valori positivi tra novembre e dicembre, anche per effetto della flessione del Brent e della maggiore inerzia del mercato dell'VLSFO nell'adeguarsi. Nonostante la volatilità la media del crack nel corso dell'anno si è mantenuta comunque in territorio negativo, a causa del generale rallentamento del traffico marittimo con un conseguente calo della domanda.
Il crack dell'olio combustibile ad alto contenuto di zolfo (HSFO) nel 2023 ha registrato una media di -15,6\$/ bl, (vs. -30,0\$/bl nel 2022), con forti differenze nei vari trimestri. Nello specifico, in un contesto depresso per i grezzi ATZ, il crack HSFO ha registrato una media di -25,3\$/bl nel primo trimestre, nonostante una domanda resiliente da parte delle navi dotate di scrubber (che consente l'utilizzo di HSFO a scapito del più costoso VLSFO), nei traffici navali "East of Suez". Nel secondo trimestre invece, il crack HSFO ha registrato un forte apprezzamento, segnando una media pari a -13,5\$/bl, per i tagli produttivi OPEC+Russia, specificamente indirizzati ai grezzi ad alto zolfo. Ulteriore supporto è derivato dall'incremento di domanda di olio combustibile per la generazione di energia elettrica in Medio Oriente e in talune parti dell'Asia. Nel terzo trimestre il crack dell'HSFO si è ulteriormente apprezzato, segnando una media di -6,5\$/bl, visto l'intensificarsi dei tagli OPEC+Russia, il protrarsi dell'utilizzo dell'olio combustibile per la generazione di energia elettrica in Medio Oriente e Asia, e anche della riduzione di capacità operativa delle raffinerie (circa -20%) a causa delle temperature estremamente elevate. Nel quarto trimestre, il crack dell'olio combustibile HS ha subito una marcata flessione registrando una media di -17,1\$/bl, principalmente a causa del maggior utilizzo di VLSFO, a scapito del HSFO, nella generazione di energia elettrica in alcune regioni mediorientali. Tale circostanza, insieme ad un incremento di produzione in Canada, ha dato luogo ad un mercato "lungo" di HSFO e un conseguente incremento delle scorte.
In Italia, secondo i dati analizzati da Unione Energie per la Mobilità (UNEM) dalla fonte "Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica – DGI", nel 2023 i consumi totali si sono ridotti dell'1,5% rispetto al 2022, in larga parte a causa della forte flessione della petrolchimica (-488 kton) e nonostante il sostegno derivante dalla mobilità stradale e la ripresa del trasporto aereo che insieme hanno superato di quasi 650 kton i volumi dello scorso anno.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina + gasolio) nel 2023 sono risultati pari a 31,5Mton, in lieve flessione (-0,5%) rispetto al 2022, ma superiori di circa 350 kton rispetto al livello pre-pandemico. In particolare, rispetto al 2022, la benzina ha mostrato un incremento del 3,8%; mentre, il gasolio autotrazione ha evidenziato un calo dell'1,9%. La divaricazione fra le tendenze dei due carburanti, oltre agli aspetti congiunturali, fra cui le dinamiche economiche in rallentamento e l'effetto prezzi, riflette anche un fattore strutturale – ovvero, il progressivo passaggio dei consumi automobilistici privati dal gasolio alla benzina, a vantaggio delle vetture ibride con motore a benzina. Inoltre, i volumi di benzina beneficiano di una sempre più ampia fascia di utilizzatori anche tra gli operatori professionali (taxi, agenti di commercio, etc). In crescita significativa invece rispetto al 2022, sono stati i consumi nel 2023 di jet avio che ha continuato il suo recupero verso i livelli pre-pandemia con un aumento del 21,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.
In Spagna, i dati compilati da CORES, mostrano che nel 2023 il consumo di carburanti stradali è in generale diminuito del -1,1% rispetto al 2022, con una crescita significativa della domanda di benzina (+5,4%) e una riduzione di quella di gasolio auto (-2,8%). Tali andamenti sono spiegati principalmente dalle tendenze in atto nel mercato spagnolo, dove, come in Italia, oltre all'aumento delle vetture ibride con motore endotermico a benzina, è più evidente la sostituzione del gasolio fossile con prodotto di origine vegetale (HVO, biodiesel) – fenomeno che invece, al momento, non si sta verificando con le benzine.
Nel 2023 il PUN ha riportato una quotazione media di 127 €/MWh rispetto a una media di 303 €/MWh nel 2022.
Più nel dettaglio, la quotazione media del PUN nei primi sei mesi del 2023 è stata pari a 136 €/MWh, con un andamento in progressiva flessione in scia alla tendenza registrata dal gas naturale, che ha avuto un netto calo rispetto alla media registrata nella seconda parte dello scorso anno. Infatti, la quotazione media del primo trimestre è stata di 157€/ MWh, mentre nel secondo trimestre è ulteriormente calata a 115 €/MWh. Nel complesso, la flessione delle quotazioni del gas naturale rispetto ai livelli dello scorso anno, va ricondotta alle elevate importazioni di gas naturale liquefatto (LNG) in sostituzione dei ridotti flussi via pipeline dalla Russia, e ai minori consumi rispetto alle medie storiche stagionali nella prima parte dell'anno, a fronte dell'inverno particolarmente mite e della maggiore attenzione ai risparmi energetici da parte sia dei privati che delle utenze industriali europee (che ha comportato un'effettiva riduzione del fabbisogno, stimata in circa il 20%). Nel terzo trimestre del 2023 il PUN ha mantenuto un andamento stabile con media pari a 113 €/ MWh. Anche in questo trimestre, l'andamento si è allineato a quello dei prezzi del gas naturale che ha trovato una discreta stabilità grazie agli aumenti produttivi in Norvegia e Algeria. Nell'ultimo trimestre dell'an-

no, in linea con l'andamento delle quotazioni del gas naturale, la cui domanda è cresciuta anche per uso riscaldamento, il PUN ha registrato un aumento di circa il 9%. La media si è quindi attestata a 124 €/MWh.
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Passando alle quotazioni EUA dei permessi Europei per le emissioni di anidride carbonica, nel 2023 la quotazione media si è attestata a 84 €/ton (vs. circa 81 €/ton nel 2022). Mentre nei primi nove mesi le quotazioni si sono mantenute stabili intorno agli 85 €/ton, nel quarto trimestre queste sono scese di circa il 10%, portandosi a circa 76 €/ton, principalmente a fronte del rallentamento economico registrato nell'area Euro.
Per quanto concerne l'analisi della redditività del segmento Industrial & Marketing, Saras utilizza come riferimento il margine di raffinazione "EMC Reference Margin", rispetto al quale il sito industriale di Sarroch consegue tipicamente un premio grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, oltre che alle proprie performance industriali e commerciali.
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In funzione del contesto di mercato descritto nel paragrafo precedente, nel 2023 l'EMC Reference Margin si è attestato a una media di 8,2\$/bl (vs una media di 9,6\$/bl nel 2022). Il margine Saras è stato pari a 12,2\$/ bl (16,4\$/bl nell'esercizio precedente), evidenziando un premio di 4,0\$/bl (vs. +6,8\$/bl nel 2022).
Per comprendere correttamente i fattori che influenzano le variazioni del premio Saras, è opportuno ricordare alcuni aspetti:
L'EMC Reference Margin è calcolato con una lavorazione di grezzo valorizzata al 100% con le quotazioni del Brent. Al contrario, Saras acquista una grande varietà di grezzi, ciascuno con il relativo differenziale di costo (premio o sconto) rispetto al Brent. Ogni trimestre, in funzione delle variazioni di scenario petrolifero, i differenziali di ogni qualità di grezzo rispetto al Brent si modificano. Il combinato disposto delle fluttuazioni di tutti i differenziali dei grezzi acquistati da Saras, ponderati con i rispettivi volumi di acquisto, influisce quindi sul margine effettivamente realizzato da Saras nel periodo, mentre non ha alcuna influenza sul EMC Reference Margin, che dipende solo dalla quotazione del Brent.
In secondo luogo, le rese di prodotti raffinati presenti nel EMC Reference Margin rappresentano il bilanciamento tipico tra light, middle ed heavy distillates di una raffineria costiera Mediterranea di complessità media, e includono quindi anche una quota non trascurabile di olio combustibile ad alto zolfo (HSFO); non includono invece alcuna produzione di energia elettrica. Al contrario,
50 GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023

il margine Saras include la vendita di energia elettrica dell'IGCC, che attualmente avviene in regime di Essenzialità, e non include invece un contributo significativo dall'HSFO, in quanto generalmente non prodotto dalla raffineria di Sarroch (tranne che in situazioni temporanee come, ad esempio, durante le fermate per manutenzione).
Per quanto sopra, il premio Saras rispetto all'EMC Reference realizzato nel 2023 è risultato inferiore rispetto al premio realizzato nel 2022, in quanto nel 2023 si è avuto un apprezzamento dell'HSFO (che ha avvantaggiato solo il margine EMC Reference, ma non il margine Saras), e durante l'esercizio si è registrato un progressivo e significativo apprezzamento della materia ad alto zolfo (che, come poc'anzi ricordato non ha avuto alcune effetto sull'EMC Reference, ma penalizzato tutte le raffinerie complesse ad elevata conversione, come quella del Gruppo Saras). Inoltre, il premio Saras 2023 è stato impattato dalle performance produttive inferiori rispetto al 2022, anche per effetto dell'evento esterno di blackout non imputabile alla Società. Infine, il premio ha risentito della cessazione del Decreto Sostegni ter a partire dal 1° luglio 2023. Tale decreto aveva ridotto i costi variabili energetici Saras per l'intero anno 2022, mentre la sua proroga (e la conseguente riduzione dei costi) ha interessato solo il primo semestre del 2023.
Qualora si volesse calcolare un margine EMC reference "adjusted", rettificato da soli effetti di mercato relativi a HSFO e differenziali grezzi poc'anzi descritti, esso varrebbe 7,2\$/bl per l'intero 2023; in tal caso, il premio Saras sarebbe pari a 5,0\$/bl, così come mostrato nel grafico precedente.
Relativamente all'ultimo trimestre 2023, l'EMC Reference Margin si è attestato a una media di 6,2\$/bl (vs una media di 13,3\$/bl in Q4/22). Il margine Saras è stato pari a 9,2 \$/bl (17,5\$/bl nello stesso periodo dell'esercizio precedente), evidenziando un premio di +3,0\$/bl (4,2\$/bl nel Q4 del 2022). Il premio nel quarto trimestre è stato inferiore rispetto a quello del quarto trimestre 2022 prevalentemente per gli stessi fenomeni menzionati in precedenza.
| LAVORAZIONE DI RAFFINERIA | 2023 | 2022 | % | |
|---|---|---|---|---|
| LAVORAZIONE GREZZI | ||||
| migliaia di tons | 12.885 | 13.168 | -2% | |
| milioni di barili | 94,1 | 96,1 | -2% | |
| migliaia barili/giorno | 258 | 263 | -2% | |
| CARICHE COMPLEMENTARI | ||||
| migliaia di tons | 630 | 1.040 | -39% | |
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA | ||||
| GWh | 3.550 | 4.100 | -13% | |
| VENDITE TOTALI | ||||
| migliaia di tons | 3.213 | 3.659 | -12% | |
| di cui: in Italia | migliaia di tons | 2.227 | 2.412 | -8% |
| di cui: in Spagna | migliaia di tons | 986 | 1.247 | -21% |
La lavorazione di grezzo nel 2023 è stata pari a 12,89 milioni di tonnellate (94,1 milioni di barili, corrispondenti a 258 mila barili/giorno) inferiore rispetto ai livelli produttivi consuntivati nel 2022. Le lavorazioni sono state penalizzate da un piano manutentivo più oneroso e da eventi generati anche da cause esterne, non imputabili alla Società, che hanno penalizzato le produzioni del secondo e terzo trimestre.
La produzione di energia elettrica è stata pari a 3.550 GWh in decremento del 13% rispetto al 2022, prevalentemente in ragione degli stessi motivi che hanno penalizzato la lavorazione anche considerando la fermata pluriennale dell'impianto IGCC svolta nel secondo trimestre.
Le vendite del canale Marketing sono state pari a 3.213 migliaia di tonnellate in decremento del 12% rispetto alle vendite realizzate nel 2022. In particolare, in Spagna, le minori vendite sono da ricondursi ad un contesto di mercato meno favorevole dovuto alle significative importazioni di gasolio dall'estero; in Italia dal mancato rinnovo del contratto di transito su due basi di vendita in parte compensato da azioni commerciali sulle rimanenti basi servite.
| MATERIE PRIME PER TIPOLOGIA | 2023 | 2022 | |
|---|---|---|---|
| Light Extra Sweet | 47% | 43% | |
| Light Sweet | 10% | 10% | |
| Medium Sweet/Extra Sweet | 1% | 1% | |
| Medium Sour | 1% | 10% | |
| Heavy Sour/Sweet | 40% | 36% | |
| Densità media del grezzo | °API | 33,3 | 32,8 |
Il mix dei grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel 2023 ha una densità media di 33,3°API, più leggera rispetto a quella del mix portato in lavorazione nel 2022. Tale alleggerimento è generato da un incremento della lavorazione di grezzi a bassissimo tenore di zolfo ("light extra sweet") a scapito del complesso di quelli a più alto contenuto di zolfo "medium sour". Tale andamento è da ricondursi alla differente disponibilità dell'impianto di gassificazione che ha effettuato la fermata generale nel 2023; ciò ha indotto ad ottimizzare la lavorazione con grezzi light sweet caratterizzati da maggiori rese in distillati leggeri e medi. Lo scambio da materia medium sour verso heavy sour è invece legato alla differente situazione geopolitica che ha ridotto la disponibilità di materia medium sour (in particolare di origine medio orientale) dalla seconda metà dell'anno 2022.
| MATERIE PRIME PER PROVENIENZA | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Nord Africa | 27% | 18% |
| Mare del Nord | 5% | 3% |
| Medio Oriente | 13% | 18% |
| Caspio | 17% | 20% |
| Africa Occidentale | 22% | 34% |
| Altro | 16% | 7% |
Analizzando il mix di materie prime per provenienza si evidenzia come nel 2023 si sia ridotta la quota dall'Africa Occidentale (-12%) ed in misura minore dal Medio Oriente (-5%) e dal Caspio (-3%), compensati da maggiori importazioni provenienti dal Nord Africa (+9%) e da altre aree geografiche (+9%). Tali variazioni sono da ricondursi in parte alle mutate condizioni di disponibilità, anche a seguito dei tagli OPEC+ Russia e alle sanzioni seguite al conflitto russo-ucraino, che in parte hanno indotto maggiori approvvigionamenti da altre aree (in particolare dall'America del Nord), ed in parte alla maggiore disponibilità di grezzo libico. In tale contesto di incertezza e nella crescente variabilità dei tempi e delle condizioni di approvvigionamento dei grezzi, dalla caricazione alla raffineria, al fine di ottimizzare la gestione del capitale circolante la società, come di prassi, può concordare con i propri fornitori condizioni di pagamento diverse rispetto allo standard di mercato, i cui oneri sono rappresentati in conto economico.
Per quanto concerne le rese di prodotti finiti, si può riscontrare che nel 2023, coerentemente con gli assetti produttivi caratterizzati dalle fermate di alcuni impianti, le rese percentuali in distillati medi si sono ridotte in favore di maggiori produzioni di semilavorati, fuel oil e nafta.
| PRODUZIONE | 2023 | 2022 | |
|---|---|---|---|
| GPL | migliaia di tons | 266 | 269 |
| resa (%) | 2,0% | 1,9% | |
| NAPHTHA | migliaia di tons | 651 | 525 |
| resa (%) | 4,1% | 3,7% | |
| BENZINE | migliaia di tons | 2.967 | 3.207 |
| resa (%) | 22,6% | 22,6% | |
| DISTILLATI MEDI | migliaia di tons | 6.557 | 7.343 |
| resa (%) | 48,5% | 51,7% | |
| OLIO COMBUSTIBILE 0,5% ZOLFO | migliaia di tons | 940 | 717 |
| resa (%) | 7,0% | 5,0% | |
| ALTRO | migliaia di tons | 1.396 | 1.343 |
| resa (%) | 10,3% | 9,5% |
Nota: il complemento a 100% della produzione è costituito dai "Consumi e Perdite" delle attività di raffinazione
| Milioni di Euro | 2023 | 2022 | Var % | |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA reported | 638,9 | 1.132,5 | -44% | |
| EBITDA comparable | 646,2 | 1.098,9 | -41% | |
| di cui: relativo al canale Marketing | 60,4 | 55,0 | 10% | |
| EBIT reported | 438,2 | 935,8 | -53% | |
| EBIT comparable | 453,9 | 915,4 | -50% | |
| EMC Reference Margin | \$/bl | 8,2 | 9,6 | -14% |
| MARGINE SARAS IND & MKTG | \$/bl | 12,2 | 16,4 | -26% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 178,4 | 86,8 | 106% |
L'EBITDA comparable nel 2023 è sta-
to pari a 646,2 milioni di Euro, con un margine Saras Industrial & Marketing pari a + 12,2 \$/bl all'interno del quale il contributo del canale Marketing è pari a 0,9 \$/bl (come di consueto, già al netto dell'impatto derivante dall'attività manutentiva svolta nel periodo). Tale risultato si confronta con un EBITDA comparable di 1.098,9 milioni di Euro e un margine Saras Industrial & Marketing pari a +16,4 \$/ bl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 0,8 \$/ bl) dell'esercizio precedente.
Per quanto concerne le condizioni del mercato, pur in un contesto di marginalità ancora elevata e superiore alle medie storiche, l'impatto dello scenario è stato meno favorevole rispetto al 2022 con un delta negativo per ca. 571 milioni di Euro; tale negatività è principalmente da ascriversi alla significativa riduzione del crack del gasolio, all'incremento dei premi delle differenti qualità dei grezzi ed all'indebolimento del dollaro, che sono state solo in parte compensate dall'incremento del crack della benzina e dalla riduzione del prezzo del grezzo di riferimento Brent Dtd.
Dal punto di vista delle prestazioni complessive nel 2023 queste, se confrontate con il 2022, sono risultate superiori per ca. 47 milioni di Euro. In particolare:
• Le attività commerciali (che includono l'approvvigionamento di grezzi e di materie prime complementari, la vendita dei prodotti finiti, i costi di noleggio delle petroliere, e la gestione degli inventari, ivi incluse le scorte d'obbligo) hanno apportato un contribuito superiore per 92 milioni di Euro rispetto al 2022. Tale risultato è da ricondursi al minore impatto negativo dei derivati effettuati sugli acquisti e sulle coperture inventariali, che nel corso del 2022 avevano sofferto degli effetti indotti dalla struttura di mercato in forte backwardation.
I costi variabili di natura industriale, al netto delle componenti relative al Regime dell'Essenzialità, nel 2023 sono stati inferiori per 76 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo del 2022. L'energia elettrica ha contribuito con una riduzione di costo di 51 milioni di Euro, imputabile alla forte riduzione del prezzo unitario dell'energia che più che compensa la riduzione dei benefici del Decreto Sostegni ter, il cui contributo nel 2023 è stato di ca. 32 milioni di Euro. Le emissioni di anidride carbonica hanno contribuito con una riduzione di costo di 24 milioni di Euro, dovuta al decremento delle emissioni anche per effetto della fermata pluriennale degli impianti di generazione elettrica effettuata nel secondo trimestre e all'incremento delle allocazioni gratuite assegnate. La quota di costo restante è riconducibile al minor costo dell'azoto la cui tariffa ha beneficiato della forte riduzione dei prezzi dell'energia elettrica, compensato da un maggior costo per controstallie.
Nel 2023 i costi fissi industriali, al netto delle componenti relative al Regime dell'Essenzialità, registrano un incremento di ca. 11 milioni di Euro rispetto all'anno precedente. I costi sono aumentati principalmente per un piano manutentivo più oneroso e per maggiori attività manutentive non pianificate oltre che per il personale (incrementi legati al CCNL e nuovi accordi contrattuali), le assicurazioni e l'effetto dei fenomeni inflattivi.
Nel 2023 il contributo del canale Marketing all'interno dell'EBITDA comparable è risultato pari a 60,4 milioni di Euro, rispetto ai 55,0 milioni di Euro registrati nel 2022. Tale scostamento è dovuto prevalentemente ai maggiori margini delle vendite realizzate in Italia ed in misura minore in Spagna, nonostante la riduzione dei volumi venduti in entrambi i Paesi. Si ricorda che tale contributo va considerato congiuntamente a quello industriale in ragione del forte coordinamento tra le competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.
Il Gruppo Saras è storicamente attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso la controllata Sardeolica Srl, che gestisce un parco eolico ubicato ad Ulassai e Perdasdefogu (Sardegna) e, a far data dall'esercizio 2021 attraverso le neoacquisite Energia Verde Srl ed Energia Alternativa Srl, proprietarie di due parchi eolici situati a Macchiareddu (Cagliari).
Nell'esercizio 2023 la produzione da fonti rinnovabili della Saras è stata pari a 298.082 MWh, che corrispondono al fabbisogno elettrico annuale di circa 208.013 persone. L'aver sfruttato la fonte eolica rinnovabile ha quindi consentito il risparmio di 381.791 barili di petrolio, con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 per circa 193.158 tonnellate. Inoltre, cumulativamente, nel periodo che decorre dalla sua entrata in esercizio fino al 31 dicembre del 2023, la produzione di energia elettrica del parco ha raggiunto 3.499.607 MWh.
| PRODUZIONE 2023 [MWH] | ABITANTI EQUIVALENTI ANNUALI 1 |
TEP 2 "RISPARMIATI" | BARILI DI PETROLIO 3 "RISPARMIATI" |
|---|---|---|---|
| 298.082 | 208.013 | 55.742 | 381.791 |
| PRODUZIONE 2023 [MWH] | INQUINANTE | EMISSIONI SPECIFICHE 4 [KG/MWH] |
EMISSIONI EVITATE [T] |
| 298.082 | CO2 | 648 | 193.158 |
| PRODUZIONE 2005-2023 [MWH] | ABITANTI EQUIVALENTI ANNUALI 1 |
TEP 2 "RISPARMIATI" | BARILI DI PETROLIO 3 "RISPARMIATI" |
| 3.499.607 | 2.442.154 | 654.427 | 4.482.373 |
| PRODUZIONE 2005-2023 [MWH] | INQUINANTE | EMISSIONI SPECIFICHE 4 [KG/MWH] |
EMISSIONI EVITATE |
1. Consumo di energia pro-capite in Sardegna per uso domestico, anno 2022: 1.433 kWh/abitante/anno (Terna, Dati Statistici Consumi 2022 https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/publicazioni-statistiche#:~:text=I%20consumi%20di%20energia%20elettrica,%2C3%25%20 per%20il%20domestico)
2. 1 kWh = 0,187×10-3 TEP (AEEGSI, Delibera EEN 3/08)
3. Barile equivalente di petrolio = 0,146 TEP (https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnellata_equivalente_di_petrolio)
4. Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. "Verso un'economia condivisa dell'Energia". Adozione della proposta tecnica e avvio della procedura di valutazione ambientale strategica, pag. 114
Il 14 luglio 2021 la Commissione europea ha adottato il pacchetto "Fit for 55" con cui è stato fissato per l'Unione europea il target di riduzione minima delle emissioni di CO2 del 55% al 2030 rispetto al 1990. Il pacchetto "Fit for 55" fa parte del Green Deal europeo, che mira a porre l'UE sulla strada della neutralità climatica entro il 2050.
Un elemento chiave del pacchetto "Fit for 55" è la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili (REDII), per favorire il raggiungimento da parte dei paesi UE del nuovo obiettivo di riduzione del 55% di gas a effetto serra. L'obiettivo della RED II è promuovere e aumentare il ricorso alle risorse rinnovabili nel mix energetico dell'Unione. Nell'ambito di REDII, l'UE è tenuta a garantire che almeno il 32% del suo consumo di energia provenga da fonti di energia rinnovabile (FER) entro il 2030.
Il 31 ottobre 2023 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea, in modifica della RED II, la nuova direttiva sulle energie rinnovabili, la RED III, che ha elevato l'obiettivo di quota vincolante di rinnovabili nel consumo finale di energia dell'UE al 42,5% entro il 2030, con l'impegno anche più stringente tra gli stati membri di raggiungere però il 45%, in linea con il piano REPowerEU presentato a maggio 2022 da Bruxelles. Da quella data ogni Stato membro dell'Unione Europea avrà 18 mesi di tempo per recepire la Direttiva e adeguarsi.
La Direttiva prevede lo snellimento delle procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti di energia rinnovabile, come pannelli solari e centrali eoliche, o per l'adeguamento di quelli esistenti. Gli Stati membri avranno il compito di definire apposite "zone di accelerazione" per le energie rinnovabili, in cui le procedure di autorizzazione saranno più rapide, e dove le autorità nazionali non potranno impiegare più di 12 mesi per autorizzare la costruzione di nuovi impianti di energia rinnovabile. Al di fuori di queste zone, la procedura non potrà superare i 24 mesi.
I più recenti dati Eurostat sulla penetrazione delle energie rinnovabili nel mix energetico continentale aggiornati al 2022, con il dettaglio per ogni Stato membro dell'UE, mostrano che la quota di fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia a livello UE ha raggiunto il 23% nel 2022. L'Italia ha raggiunto il 19%. I Paesi dell'UE devono quindi intensificare gli sforzi per rispettare collettivamente il nuovo obiettivo per il 2030, che richiede un aumento della quota di fonti energetiche rinnovabili nel consumo finale lordo di energia dell'UE di quasi 20 punti percentuali.
Nel 2023, si è effettivamente verificata una leggera accelerazione: secondo WindEurope4, i paesi della UE hanno installato 17 GW di nuova energia eolica nel corso dell'anno, 14 GW onshore e 3 GW offshore, in leggero aumento rispetto ai 16GW aggiunti nel 2022, e il massimo che l'UE abbia mai costruito in un solo anno. Tuttavia, secondo le stime di Bruxelles, per raggiungere l'obiettivo 2030 dell'UE per l'energia rinnovabile si dovrebbero aggiungere almeno 37 GW di nuova energia eolica all'anno.
| 2023 | 2022 | Var % | ||
|---|---|---|---|---|
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA | GWh | 298,1 | 273,4 | 9% |
| TARIFFA ELETTRICA | Euro/MWh | 102,6 | 158,3 | -35% |
| TARIFFA INCENTIVO | Euro/MWh | 0,0 | 42,8 | N.A. |
Nel 2023 l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari a 23,5 milioni di Euro, inferiore rispetto a quello realizzato nel 2022 pari a 37,8 milioni di Euro. La riduzione di EBITDA tra i due periodi è riconducibile principalmente alla forte riduzione del prezzo di vendita compensata da maggiori volumi di produzione. La produzione di energia elettrica è stata pari a 298,1 GWh in incremento di 24,7 GWh rispetto all'anno precedente; tale incremento è dovuto principalmente alla maggiore ventosità registrata nell'anno.
In merito al Decreto Sostegni ter e successive modifiche, si segnala che la sua applicazione è terminata al 30 giugno 2023; la produzione interessata all'applicazione del limite di vendita a 61 €/MWh è stata il 53% del primo semestre e l'applicazione di tale limite ha ridotto il risultato economico di ca. 4,9 milioni di Euro nell'anno (verso una riduzione di 25,4 milioni di Euro nello stesso periodo dell'esercizio precedente). Nel 2023 inoltre la produzione non ha goduto di alcun incentivo, mentre nel 2022 la produzione incentivata ha apportato un contributo positivo di 1,8 milioni di Euro.
Proseguono le attività di costruzione dell'impianto fotovoltaico di 79 MW nell'area industriale di Macchiareddu che si prevede entrerà in esercizio entro il primo semestre 2024. Inoltre, si segnala che nel corso del 2023 sono state ottenute due autorizzazioni per impianti fotovoltaici da realizzarsi presso il deposito di Arcola e presso gli impianti industriali di Sarroch per una potenza complessiva pari a circa 12 MW.
| Milioni di Euro | 2023 | 2022 | Var % |
|---|---|---|---|
| EBITDA reported | 23,5 | 37,8 | -38% |
| EBITDA comparable | 23,5 | 37,8 | -38% |
| EBIT reported | 14,7 | 29,9 | -51% |
| EBIT comparable | 14,7 | 29,9 | -51% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 46,0 | 18,9 | 143% |
Gli investimenti effettuati dal Gruppo Saras nel 2023 sono stati pari a 224,4 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 105,7 milioni di Euro del 2022.
Per il segmento Industrial & Marketing gli investimenti nel 2023 sono stati pari a 178,4 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 86,8 milioni di Euro del 2022. La variazione rispetto all'esercizio precedente è riconducibile alle maggiori attività di manutenzione e di ripristino della vita utile che hanno interessato una quota significativa degli impianti, in particolare la fermata pluriennale dell'impianto IGCC (Impianto di Gasificazione a Ciclo Combinato di energia elettrica) che produce energia elettrica in regime di Essenzialità. Sono state riprese inoltre le attività sulle infrastrutture logistiche della raffineria finalizzate al miglioramento delle prestazioni operative. Come di consueto, una quota degli investimenti è stata dedicata al proseguo delle attività per il rispetto dei piani di ottemperanza alle prescrizioni HSE ed alla conservazione dell'efficienza operativa degli impianti. Si segnala infine che in corso d'anno sono proseguiti gli interventi sugli impianti finalizzati al trattamento di HVO e alla produzione di Biocarburanti.
Per il segmento Renewables gli investimenti nel 2023 sono stati pari a 46,0 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 18,9 milioni di Euro del 2022. Tali investimenti hanno riguardato principalmente le attività di costruzione del nuovo parco fotovoltaico sito nell'area industriale di Macchiareddu.
| Milioni di Euro | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| INDUSTRIAL & MARKETING | 178,4 | 86,8 |
| RENEWABLES | 46,0 | 18,9 |
| Totale | 224,4 | 105,7 |


L'International Energy Agency (IEA) nell'Oil Market Report di febbraio 2024 ha confermato il dato sulla crescita della domanda petrolifera globale del 2023, pari a +2.3Mbl/g rispetto all'anno precedente, e ha stimato una crescita di +1.2Mbl/g nel 2024, più elevata rispetto alle stime riportate nel report dello scorso ottobre, che consentirà di raggiungere il record storico di domanda media di 103Mbl/g. In particolare, la domanda petrolifera globale nel 2024 sarà sostenuta dalle economie non OCSE, in primis Cina, India e Brasile, che da sole contribuiranno a quasi l'80% della crescita globale. Per contro, l'area OCSE subirà un ulteriore rallentamento dei consumi, già iniziato a fine 2023, in conseguenza della progressiva pressione dovuta alle politiche monetarie restrittive, insieme al generalizzato e crescente effetto dei numerosi interventi volti all'efficienza energetica, e alla sempre maggior diffusione dei veicoli elettrici.
Dal punto di vista dell'offerta, il 2024 è cominciato con una perdita di produzione in Nord America per oltre 900kbl/g, principalmente per effetto delle condizioni metereologiche estreme che hanno bloccato numerosi siti estrattivi, nel Nord-Ovest, in Texas e in Canada. Includendo perdite minori in altre regioni, l'offerta totale non-OPEC+ a gennaio 2024 è scesa di 1Mbl/g rispetto al mese precedente, mentre nello stesso periodo quella dei paesi dell'OPEC+ ha registrato un calo di 360kbl/g. Tuttavia, a partire dal secondo trimestre di quest'anno, è prevista una ripresa delle forniture non-OPEC+ (prevalentemente Stati Uniti, Brasile, Guyana e Canada), e la IEA prevede che la crescita continuerà per il resto dell'anno. Complessivamente, nonostante le citate perdite registrate a gennaio, l'offerta per l'intero 2024 secondo la IEA è destinata ad aumentare di 1,7Mbl/g, fino al record di una media di 103,8Mbl/g. I produttori non-OPEC+ forniranno il 95% dei barili aggiuntivi nel 2024. In netto contrasto, la IEA prevede che la produzione OPEC+Russia aumenterà di soli 90kbl/g, sempre che l'alleanza decida effettivamente di rilasciare gradualmente, a partire dal secondo trimestre, i tagli aggiuntivi introdotti lo scorso anno.
Guardando al settore della raffinazione la IEA si aspetta che le lavorazioni a livello globale possano raggiungere 83,3Mbl/g nel 2024, in quanto l'avvio di grandi raffinerie nei paesi non OCSE compenserà la minor produzione delle raffinerie europee e statunitensi, mettendo pressione soprattutto alle esportazioni di benzina da alcuni siti europei obsoleti e poco competitivi. Medio Oriente (+630kbl/g), Cina (+340kbl/g) e Africa (+260kbl/g) guideranno la crescita della produzione nel 2024, grazie all'entrata in servizio delle raffinerie di Al Zour (615kbl/g in Kuwait) e Duqm (230kbl/g in Oman), il previsto incremento produttivo di Jizan (400kbl/g in Arabia Saudita), nonché dall'espansione da 110kbl/g della raffineria di Sitra in Bharain, la cui produzione incrementale dovrebbe raggiungere il mercato nella seconda metà dell'anno. In Cina, non è previsto un significativo incremento delle quote di export rispetto ai livelli raggiunti a fine 2023, e tuttavia ci sarà l'entrata in servizio della raffineria di Yulong (400kbl/g) che compenserà alcune chiusure annunciate nella provincia di Shandong. Infine, è attesa la crescita dei volumi produttivi africani, grazie alla nuova raffineria di Dangote (650kbl/g in Nigeria), che dovrebbe raggiungere la piena operatività nella seconda parte del 2024. Per contro, le analisi competitive degli esperti mostrano che alcune raffinerie in Europa si troveranno a rischio di chiusura o di conversione in bioraffinerie.
In generale, quindi, la IEA prevede per il 2024 un maggiore equilibrio tra domanda e offerta rispetto al 2023, con una crescita delle lavorazioni che dovrebbe riuscire a soddisfare il consumo mondiale.
Guardando all'andamento delle quotazioni del grezzo nel 2024, l'intensificarsi delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente (con gli attacchi alle navi in transito nel Mar Rosso), insieme alle citate interruzioni produttive in Nord America e Canada, hanno sostenuto le quotazioni del grezzo di riferimento Brent Dtd, in seguito alla flessione che aveva caratterizzato l'ultimo trimestre del 2023. Infatti, dopo il minimo di circa 76\$/bl ad inizio anno, le quotazioni del Brent Dtd hanno superato gli 85\$/bl a metà febbraio e, secondo i principali analisti indipendenti di settore, sono destinate ad assestarsi intorno agli 80\$/bl anche nei trimestri successivi, sebbene con oscillazioni.
In questo contesto, va poi ricordato che la prosecuzione dei tagli produttivi OPEC+Russia, e la robusta domanda di questa qualità di grezzi nei paesi asiatici, potrebbero continuare a sostenere il costo dei grezzi ad alto tenore di zolfo ("sour"), con una conseguente erosione di parte del premio sul margine di raffinazione ottenibile dalle raffinerie complesse e ad elevata capacità di conversione (tra cui anche quella del Gruppo Saras).
Analogamente, per i grezzi a basso tenore di zolfo ("sweet") le previsioni del 2024 indicano premi ancora superiori alle medie storiche, in ragione delle attese di livelli robusti per i crack spread dei distillati medi e leggeri, nonostante sia possibile una progressiva normalizzazione.
Passando all'analisi dei prodotti raffinati, le principali fonti previsionali considerano possibile il rientro delle attuali tensioni lungo le rotte di importazione dal Medio Oriente, ma ritengono che il crack spread del diesel possa comunque mantenersi elevato rispetto ai livelli storici, e superiore ai 20\$/bl, in quanto l'Europa ha ormai definitivamente rinunciato ai flussi di importazione via oleodotto, sostituendoli con flussi via nave, notevolmente più cari, principalmente provenienti da raffinerie del Medio e Estermo Oriente. Al momento della redazione del presente documento, nei primi due mesi dell'anno la media supera i 27\$/bl.
Per il crack spread della benzina, dopo la flessione stagionale dell'ultimo trimestre 2023, i livelli sono tornati prossimi ai 13-14\$/bl. Gli analisti di settore ritengono che questi valori possano venir confermati anche come media dell'interno anno, con livelli più robusti nella primavera (in concomitanza con la stagione di manutenzioni programmate), e poi anche durante l'estate (in linea con le dinamiche stagionali della "driving season").
Infine, i prezzi di energia elettrica e CO2 nei primi due mesi del 2024 hanno registrato una media rispettivamente di circa 95€/MWh e circa 65€/ton. Il prezzo dell'energia elettrica, che pur ha mostrato una riduzione rispetto alla media dell'ultimo trimestre del 2023, secondo gli analisti di settore potrebbe tornare a salire per effetto delle pressioni che gli eventi in Medio Oriente hanno generato sul mercato del gas naturale. Le quotazioni dei permessi EUA sulle emissioni di CO2 si sono mosse in ribasso in questi primi mesi del 2024, in continuità con l'andamento registrato nell'ultimo trimestre del 2023. Ciò è imputabile al rallentamento del settore industriale dell'area Euro, e ai consumi invernali inferiori alle attese, per via di temperature miti. Tuttavia, gli esperti prevedono una ripresa dei prezzi della CO2 con un ritorno verso gli 80€/ton nel corso dei prossimi trimestri, in risposta alle crescenti pressioni regolatorie e agli sforzi di decarbonizzazione dell'Europa.
Alla luce di tali previsioni, ancora caratterizzate da elevata volatilità, l'EMC Reference Margin del 2024 dovrebbe mantenersi superiore alle medie storiche, se pur inferiore al livello registrato nel 2023.
Prendendo adesso in considerazione l'operatività del sito industriale di Sarroch, il 2024 sarà caratterizzato da un piano manutentivo meno oneroso rispetto a quello che ha interessato il 2023. Il primo trimestre vedrà il turnaround dell'impianto di alchilazione utilizzato nel ciclo delle benzine, e dell'impianto di trattamento dei gas di coda e recupero dello zolfo (Z3 e TGTU), e alcune attività di manutenzione minori su un'unità di distillazione "topping" (T1). Nel secondo trimestre saranno interessate da manutenzioni di turnaround una unità di distillazione atmosferica, il "topping" (RT2), ed una unità di distillazione sottovuoto, il "vacuum" (V1), con il contestuale rallentamento marcia dell'impianto IGCC. Infine, nel terzo trimestre non sono previsti rilevanti interventi manutentivi mentre nell'ultimo trimestre è stata pianificata la manutenzione una fermata per pulizia del "topping" (T2) e del "vacuum" (V2), e la manutenzione di una turbina, una linea di lavaggio e due gassificatori dell'IGCC. Nel complesso per quanto riguarda la lavorazione annuale di grezzo questa è prevista pari a 13,3 ÷ 13,8Mton (ovvero 97 ÷ 101 Mbl),, a cui si aggiungerà circa 1Mton di cariche impianti complementari al grezzo (corrispondenti a circa 7Mbl); inoltre, la produzione di energia elettrica è prevista intorno ai ai 4,1 ÷ 4,3TWh, in crescita rispetto ai livelli del 2023, coerentemente con gli interventi manutentivi previsti e con le ipotesi di potenza essenziale richiesta. Si ricorda infatti che la centrale elettrica a ciclo combinato (IGCC) di Sarlux Srl è stata iscritta da TERNA fra gli impianti così detti "essenziali" anche per il 2024 e che è stata ammessa al relativo regime di reintegrazione dei costi da ARERA.
Proseguiranno poi nel 2024 le attività, avviate nel 2023, volte al miglioramento delle performance del segmento Industrial & Marketing, con il coinvolgimento di un ampio spettro di iniziative, sia commerciali che industriali, e mirate sia alla massimizzazione del margine che all'ottimizzazione dei costi, nell'ottica di mantenere la raffineria di Sarroch tra i migliori asset del settore, e incrementare la resilienza alla volatilità del mercato.
A fronte dello scenario di riferimento atteso, oltre che delle condizioni operative, attività manutentive, e specifiche iniziative di efficientamento poc'anzi descritte, la Società stima di poter conseguire nel 2024 un premio medio annuo rispetto all'EMC Reference margin compreso tra 3,5 ÷ 4,5 \$/bl. Ancora una volta si ricorda che il premio Saras beneficerà delle condizioni favorevoli attese per i crack spread dei prodotti, così come pure il margine EMC Reference; peraltro, il margine Saras potrebbe risentire dell'incremento complessivo dei differenziali dei vari grezzi rispetto al Brent, mentre ciò non avrà influenza sul margine EMC Reference. Quindi, il combinato disposto delle previste evoluzioni di mercato è uno dei principali fattori che spiegano l'attesa del premio medio Saras precedentemente indicato.
Le previsioni relative ai costi fissi del segmento Industrial & Marketing sono pari a circa 380-400 milioni di Euro, in riduzione rispetto all'anno 2023 prevalentemente per il differente piano manutentivo previsto e gli impatti delle iniziative di ottimizzazione in corso.
Infine, gli investimenti del segmento sono previsti a circa 170-180 milioni di Euro, con l'obiettivo di proseguire il percorso di efficientamento e mantenimento della competitività degli impianti. Tale stima include ca. 10 milioni di Euro di investimenti dedicati all'avvio dei progetti di Energy Transition.
Per quanto riguarda il segmento Renewables, entro la prima metà del 2024 è previsto il completamento della costruzione del parco fotovoltaico "Helianto" da 79MW, che porterà nel secondo semestre la capacità complessiva installata e operativa del segmento Renewables a 250MW. Nel 2024 è previsto poi l'avvio dei lavori per la costruzione di 2 ulteriori impianti fotovoltaici, autorizzati nel 2023, nelle aree di Sarroch e Arcola per complessivi circa 12MW (l'operatività di questi impianti è prevista a partire dalla seconda metà del 2025). Nei primi mesi del 2024 è stata ottenuta la "VIA" per un ulteriore impianto eolico da circa 25MW ("Abbila", nell'area di Ulassai e Perdasdefogu), e si attende che nel corso del 2024 possano arrivare le Autorizzazioni Uniche, oltre che per Abbila, anche per altri due parchi eolici denominati "Boreas" e "Monte Argentu" (nelle aree di Jerzu e Nurri), per una capacità installata complessiva di circa 100MW. Proseguono contestualmente le attività per lo sviluppo e la presentazione delle domande di VIA di ulteriori progetti rinnovabili.
L'avvio della produzione del parco fotovoltaico "Helianto" consente di stimare una produzione cumulata per l'intero 2024 pari a circa 350GWh. Si ricorda inoltre che tale produzione sarà interamente valorizzata a mercato nel 2024 e che la componente incentivo, che era stata nulla nel 2023 si stima possa incidere per circa 2 milioni di Euro.
Relativamente agli investimenti del segmento Renewables, si prevede un importo complessivo pari a circa 40 milioni di Euro nel 2024, di cui circa 13 milioni saranno dedicati al completamento del parco fotovoltaico Helianto, circa 11 milioni alla realizzazione dei nuovi parchi autorizzati ed alle attività di sviluppo, ed ulteriori 14 milioni di Euro potrebbero essere impiegati per l'avvio della costruzione dei nuovi parchi eolici in funzione dell'ottenimento delle relative Autorizzazioni Uniche.
Infine, in merito all'andamento atteso della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo, le previsioni di generazione di cassa caratteristica e dell'andamento del capitale circolante (in virtù delle assunzioni di scenario e di performance ipotizzate dalla Società) consentono di ipotizzare una Posizione Finanziaria Netta di Gruppo di fine anno positiva.
Proseguiranno inoltre nel 2024 le attività di Energy Transition intraprese per cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Il Gruppo segue attivamente l'evoluzione del contesto regolatorio al fine di cogliere le opportunità future in ambito di transizione energetica.
Tra i progetti in corso si segnalano in particolare:
della CO2 per il quale è stato assegnato nel 2023 un finanziamento nell'ambito del bando PNRR "Hard to Abate". Nel 2024 è atteso il completamento dell'attività di ingegneria e l'avvio della costruzione, il cui completamento è previsto entro la fine del 2025. I costi complessivi attesi per ca. 10€ milioni saranno per lo più coperti dai finanziamenti;

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è costituita da un documento autonomo, che, oltre ad assolvere agli adempimenti previsti dal D.Lgs. 254/16, permette di condividere il "Purpose" aziendale e la strategia di sviluppo sostenibile. Pertanto, i capitoli che riguardano Risorse Umane, Salute, Ambiente e Sicurezza e Responsabilità Sociale ed attività con il territorio verranno trattati in modo più esteso ed articolato nel Bilancio di Sostenibilità – Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario.
Viene di seguito illustrato l'insieme sistematico di strumenti, interventi e attività predisposte nel corso dell'anno in ambito risorse umane per assicurare all'organizzazione il traguardo degli obiettivi di business e il miglioramento continuo delle prestazioni secondo il disegno strategico aziendale definito nel piano industriale e nel budget dell'anno.
La progettazione degli interventi è stata ispirata ai principi e valori del Gruppo riferibili allo sviluppo sostenibile, alla trasformazione del nostro modo di lavorare e alla valorizzazione del potenziale delle nostre persone. Le iniziative realizzate hanno privilegiato lo sviluppo del patrimonio di competenze esistenti, il potenziamento delle sensibilità manageriali abilitanti a ruoli di people management, la rilevanza della consapevolezza dell'impatto individuale sui risultati.
Nel corso del 2023, la gestione delle risorse umane è stata orientata a mettere l'organizzazione e le persone nelle migliori condizioni possibili per contribuire con efficacia ed efficienza all'implementazione delle linee guida strategiche del Gruppo, definite per garantire nel tempo valore e sostenibilità al business nell'attuale contesto di accelerazione globale della transizione energetica.
Alla fine del 2023 l'organico del Gruppo era pari a 1.591 dipendenti, con un incremento dell'1% rispetto all'anno precedente.
Con l'obiettivo di sostenere la propria evoluzione da pure refiner a sustainable energy player, il Gruppo ha compiuto alcune rilevanti modifiche organizzative funzionali a sviluppare un modello di business che affianca al mondo della raffinazione il settore delle rinnovabili, in continuità con il percorso già avviato negli ultimi anni.
Accanto alle Market Units della raffinazione e della produzione di energia elettrica, sia da fonti convenzionali sia da fonti rinnovabili, è stata costituita la nuova organizzazione dedicata alle New Initiatives, responsabile di coordinare lo sviluppo di progetti finalizzati a cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie volte alla decarbonizzazione e favorire e sviluppare l'integrazione delle nuove fonti di energia nell'ambito dell'attività di raffinazione.
Parallelamente l'organizzazione Energy si è focalizzata sullo sviluppo di progetti e partnership che mirano a raggiungere l'obiettivo di 1 GW di capacità rinnovabile installata nel 2028 e sulle iniziative utili ad accelerare la convergenza tra il business energetico convenzionale e quello rinnovabile.
Tra le Market Units è stata inserita anche l'organizzazione Oil Supply Chain, ora a diretto riporto del Deputy CEO, con la responsabilità di guidare il processo di definizione dei programmi di lavorazione, integrando i contributi delle organizzazioni Industrial e Commercial, al fine di ottimizzare le leve operativa e commerciale.
Sempre all'interno del percorso di evoluzione del Gruppo, nell'ambito



dell'organizzazione Industrial, è stata realizzata la fusione per incorporazione della società Sartec nella società Sarlux, efficace dal 1° luglio 2023. Il nuovo assetto societario conferisce la flessibilità necessaria per cogliere gli obiettivi di efficientamento rilevanti per la sostenibilità del business, grazie alle connesse sinergie organizzative e di processo. La fusione rappresenta allo stesso tempo un importante investimento sulle persone del Gruppo, il cui contributo e le cui competenze sono essenziali per la realizzazione della strategia.
A seguito della fusione, in Sarlux è stato definito un nuovo assetto datoriale e, in coerenza con tale assetto ed In continuità con le precedenti evoluzioni organizzative, è stata completata l'integrazione dell'organizzazione Industrial per massimizzare il contributo alla strategia del Gruppo in termini di esecuzione dei piani produttivi e di incremento della disponibilità degli asset. I principali driver di tale cambiamento sono stati la verticalizzazione dei processi produttivi, la focalizzazione sui processi critici per gli obiettivi di efficienza e sostenibilità, lo sviluppo di competenze per il cambiamento e la sinergia tra le funzioni.
Per quanto riguarda le Corporate Staffing Units, rileva il riposizionamento dell'organizzazione Sustainability & Investor Relations a diretto riporto del Deputy CEO, che rispecchia il valore strategico che la sostenibilità riveste per il Gruppo.
Nei primi mesi del 2023, come di consueto, le attività con le Parti Sociali si sono focalizzate sulla condivisione delle modalità organizzative e gestionali dei cluster di fermate che hanno interessato il sito industriale di Sarroch durante tutto l'anno con particolare attenzione alla fermata decennale dell'impianto IGCC.
Nel mese di febbraio è stato rinnovato il contributo benzina per il biennio 2023-2024 ed introdotto un nuovo servizio digitale di medicina di base.
Come di consueto, per le Società Saras, Sarlux e Sardeolica, grazie alla definizione già fatta nel 2022 della piattaforma del Premio di Risultato per il triennio 2022-2024, nel 2023 sono stati individuati i nuovi indicatori di produttività e redditività (KPI) per l'anno in esame.
Nei mesi di aprile, luglio e novembre si è condiviso con la RSU un piano di assunzioni di operatori di impianto volto a ricoprire parte delle vacancies di personale turnista per l'organizzazione della raffineria.
Tra maggio e giugno si è svolto il confronto sindacale sulla fusione per incorporazione di Sartec, società metalmeccanica del Gruppo, in Sarlux, che ha riguardato il passaggio dal CCNL Metalmeccanico a quello Energia e Petrolio di oltre 100 dipendenti. Tale attività, si è conclusa con gli accordi sindacali dell'8 e 26 giugno, mediante i quali l'Azienda e le RSU di entrambe le Società hanno concordato le modalità di gestione ed armonizzazione di tutti gli istituti economici e non dei dipendenti ex Sartec.
Nel mese di ottobre la controllata Deposito di Arcola ha sottoscritto con le RSU e le Organizzazioni sindacali territoriali di categoria un'intesa che prevede una graduale riduzione di organico, conseguente all'impossibilità di rinnovare la concessione per un punto di imbarco/sbarco a seguito della ridefinizione delle attività del Porto di La Spezia. Tale riduzione avverrà in due step, il primo dei quali realizzato il 01/01/2024 e il secondo previsto per il 01/05/2024. Ai dipendenti in esubero è stata offerta la possibilità di essere trasferiti presso il Sito di Sarroch o presso la sede di Milano oppure di aderire ad una risoluzione consensuale incentivata. I dipendenti che non hanno aderito ad alcuna delle suddette opzioni hanno potuto usufruire di percorsi a supporto della ricollocazione in altre realtà del territorio, realizzati con il supporto di Confindustria La Spezia.
Nel mese di novembre, Saras e RSU hanno siglato un accordo in qualità di fonti sostitutive del Fondo di Solidarietà, con il quale si rendono operative alcune modifiche allo statuto ed al regolamento del fondo, incluso l'ampliamento delle prestazioni sanitarie rimborsabili a decorrere dal 01/01/2024.
Per quanto riguarda il Sito di Sarroch, in previsione dello sciopero generale regionale CGIL e UIL del 27 novembre, si è sottoscritto un verbale di incontro circa la necessità di conciliare l'esercizio del diritto di sciopero con l'esigenza di garantire l'incolumità delle persone, la salvaguardia degli impianti produttivi e la tutela dell'ambiente.
Nel mese di dicembre sono stati firmati specifici accordi relativi al Piano di welfare per il periodo 2023-2024 con l'erogazione di un credito welfare per il rimborso delle spese per le utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale, sostenute dal dipendente stesso o da un suo familiare e per l'acquisto di beni e servizi secondo i massimali dei fringe benefit previsti dalla normativa per i lavoratori con o senza figli fiscalmente a carico.



Il processo di Formazione e Sviluppo ("Learning & Development") si ispira ai principi espressi nella Politica "Le nostre persone" ed è descritto all'interno della "Linea guida di processo Risorse umane".
Il Gruppo ha promosso nel corso dell'anno iniziative di apprendimento capaci di favorire la crescita e lo sviluppo delle persone in linea con le politiche, i valori aziendali di riferimento e le caratteristiche personali e professionali specifiche delle nostre persone, con l'obiettivo di mantenere sempre alta la sostenibilità del proprio business nell'attuale contesto della transizione energetica.
Per traguardare una sempre maggiore sostenibilità della formazione, si continua ad adottare l'approccio metodologico fondato sullo sviluppo della "Learning Agility", che incentiva l'autoapprendimento dei contenuti, concentrandone il consolidamento durante i momenti di confronto e rielaborazione in aula o direttamente nei contesti di vita lavorativa.
Le principali macroaree di intervento riguardano:
34.007 Totale ore di formazione 2023 Gruppo Saras
addestramento su tematiche disciplinate da norme (es. formazione HSE, Codice etico e Antitrust ecc.).
La piattaforma di apprendimento digitale "SarasLearning" continua ad essere l'ambiente formativo all'interno del quale fruire di tutti i contenuti per lo sviluppo delle competenze tecniche e manageriali e delle soft skills.
Anche nel 2023 si è rinnovato l'investimento a favore dei colleghi inseriti più di recente, che hanno partecipato a programmi di sviluppo delle soft skills con focalizzazione su "efficacia personale" e "cultura inclusiva".
La formazione alla posizione per i ruoli operativi rappresenta sempre un passaggio fondamentale per lo sviluppo del know-how, sia tecnico specialistico sia comportamentale, per la completa assunzione dei nuovi ruoli, oltre ad essere occasione di trasferimento di conoscenze e di competenze verso le nuove generazioni.
A valle delle nuove assunzioni per ruoli operativi, anche nel 2023 sono stati attivati i percorsi di formazione per gli "Operatori di impianto", all'interno dei quali, oltre che ai contenuti tecnico specialistici, particolare attenzione è stata rivolta al tema dell'interpretazione del ruolo e all'importanza delle "Soft Skills".
Il Gruppo ha continuato inoltre ad investire sui propri manager con iniziative finalizzate allo sviluppo della Leadership, attraverso coaching individuale e percorsi di People Management, coinvolgendo un numero sempre più ampio di persone.
Prosegue il progetto di Mentoring, all'interno del quale - anche nella seconda edizione – si è svolta la formazione propedeutica dei mentor e sono stati realizzati i percorsi individuali mentor-mentee.
Sempre in linea con la forte attenzione ai temi legati alla gestione, sono state portate avanti due importanti iniziative rivolte al personale di manutenzione e degli investimenti con l'obiettivo di consolidare le competenze per una efficace ed efficiente "Gestione dei lavori" e Project management, condividendo e rafforzando metodi ed approcci in linea con i nostri valori e la nostra cultura dell'efficientamento.
È stata regolarmente erogata la formazione in materia di:
che, oltre ad essere sempre disponibile per tutti su SarasLearning, è parte integrante del percorso di onboarding frequentato da tutti i nuovi assunti.
Per quanto attiene le iniziative formative trasversali a tutto il Gruppo, sono stati realizzati alcuni progetti di rilevante impatto che meritano di essere riportati nel presente documento.
In vista della migrazione a Microsoft 365, per facilitare il processo di familiarizzazione e adozione intensiva dei nuovi strumenti, sono stati organizzati oltre 20 incontri in



GRUPPO SARAS: FASCE DI POPOLAZIONE (31.12.2023)

webinar live per raggiungere tutti i colleghi del Gruppo. Tale programma si inserisce in un più ampio progetto di change management e ha rappresentato un importante momento di cambiamento nel modo di lavorare, fondato sulla condivisione e la protezione dei dati e delle informazioni.
È inoltre partita una nuova campagna di formazione in materia di Cyber security che ha coinvolto tutte le persone del Gruppo in un percorso in digital learning, finalizzato a stimolare una presa di consapevolezza sui comportamenti che potrebbero mettere a rischio la sicurezza personale e aziendale.
Per quanto concerne la formazione in materia di sostenibilità, in previsione della redazione del bilancio integrato, tutti i colleghi coinvolti nel processo di rendicontazione ESG hanno partecipato a incontri di sensibilizzazione e approfondimento delle tematiche della Tassonomia UE, della doppia materialità e della Corporate Sustainability Reporting Directive. Il tema della sostenibilità è stato inoltre inserito nel programma di onboarding e scelto come argomento per l'aggiornamento obbligatorio del 2023 per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e l'ambiente (RLSA).
É stato infine avviato un programma di incontri finalizzati a fornire strumenti per affrontare con maggiore consapevolezza il rischio frode, qualora dovesse manifestarsi, e conoscere il processo di gestione delle segnalazioni di potenziali irregolarità. Nel 2023 hanno partecipato all'iniziativa i top manager e nel 2024 si proseguirà con il coinvolgimento del resto della popolazione del Gruppo. La frequenza del corso è obbligatoria ai sensi del Modello Organizzativo, del D. Lgs. 231/01 e del D. Lgs. 24/2023 sul Whistleblowing.

| ORE TOTALI DI FORMAZIONE | |||
|---|---|---|---|
| Parametro | 2021 | 2022 | 2023 |
| Saras SpA | 3.076 | 4.154 | 3.197 |
| Sarlux Srl | 25.325 | 26.117 | 28.399 |
| Sartec Srl | 3.889 | 2.894 | - |
| Sardeolica Srl | 1.445 | 1.762 | 1.312 |
| Deposito di Arcola Srl | 97 | 100 | 266 |
| Saras Energia SAU | 757 | 407 | 665 |
| Saras Trading SA | 160 | 105 | 168 |
| Totale | 34.749 | 35.539 | 34.007 |
La comunicazione interna è orientata principalmente a sostenere la realizzazione della strategia e il raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione, valorizzando l'importanza del contributo delle persone e promuovendo un modo di lavorare fondato su responsabilizzazione, fiducia, autonomia e capacità di affrontare i cambiamenti.
Nel corso del 2023, in particolare, tra le attività più rilevanti si registrano la comunicazione delle modifiche organizzative e di assetto societario, fondamentale occasione per evidenziare il legame con le linee guida strategiche, nonché degli obiettivi e delle novità derivanti dalle revisioni dei processi aziendali e dall'adozione di nuovi strumenti di lavoro.
Nella prima metà dell'anno è stato sviluppato un intenso piano di comunicazione interna che, in sinergia con il piano di formazione, ha accompagnato la migrazione delle funzionalità di posta elettronica e degli strumenti di collaboration e produttività sulla piattaforma Microsoft 365. Tale comunicazione ha raggiunto tutti i dipendenti del Gruppo, grazie al supporto di un numeroso gruppo di champions appartenenti a tutte le organizzazioni e attraverso diversi canali utilizzati per informare e coinvolgere i colleghi nell'adozione delle nuove modalità di lavoro.
Anche quest'anno si sono svolti gli incontri dedicati alla presentazione del Bilancio di Sostenibilità, che rappresentano un importante momento di coinvolgimento per il management del Gruppo, durante il quale si condividono le iniziative in corso per orientare le attività aziendali verso un futuro sempre più sostenibile.
È utile ricordare infine che, a supporto dell'introduzione della piattaforma digitale di servizi di medicina nell'offerta di welfare aziendale a favore dei dipendenti e dei loro familiari, è stato realizzato una campagna di comunicazione ad hoc per far conoscere quali servizi sono disponibili e come accedere ad essi, al fine di massimizzarne l'utilizzo da parte dei beneficiari ogni volta che si rendesse necessario.
La retribuzione annua lorda fissa dei manager delle Società del Gruppo fa riferimento alle norme ed ai contratti nazionali. Tale retribuzione può essere integrata da eventuali benefits e da una componente variabile, legata agli obiettivi strategici ed ai risultati gestionali.
Nel 2023 si è concluso il piano di incentivazione di lungo termine per il Top Management del Gruppo Saras, denominato Performance Cash Plan 2021-2023, approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Saras il 12 Maggio 2021 con l'obiettivo di dotare la Società di uno strumento retributivo che meglio rappresentasse gli obiettivi della Società e la performance del management, che fosse più allineato con l'attuale strategia e in grado di supportare l'ingaggio e la retention delle figure manageriali del Gruppo. I dettagli di tale Piano sono forniti in una sezione successiva della presente Relazione sulla Gestione. La consuntivazione degli Obiettivi di Performance avverrà a seguito dell'approvazione del bilancio di esercizio relativo al 2023.
La retribuzione annua lorda fissa dei dipendenti fa riferimento alle norme ed ai contratti nazionali nonché agli accordi integrativi di secondo livello vigenti (ove applicabili).
Possono esistere altresì in alcuni casi benefit assegnati e/o una parte di variabile individuale legata ai risultati.

"Siamo impegnati a garantire la sicurezza in ogni momento. Per tutti i nostri dipendenti questo è il principio fondamentale a cui attenersi sempre. A tale proposito abbiamo anche sviluppato un codice etico che dà grande risalto all'importanza della formazione e della sicurezza"
La prevenzione degli incidenti rilevanti, la tutela della salute e sicurezza delle persone, la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni dell'ambiente e l'utilizzo accorto e razionale delle risorse naturali rappresentano per Saras valori fondanti.
Su tali valori il Gruppo Saras ha definito i propri principi guida:
un'azione continua di ricerca, formazione e creazione di condizioni di lavoro finalizzate a ridurre progressivamente i casi di emergenza e di infortunio per i lavoratori del Gruppo Saras e delle ditte appaltatrici con l'obiettivo di tendere idealmente ai "zero eventi incidentali".
A tal fine Saras collabora con Confindustria Energia, Unione Energia per la Mobilità, e Organizzazioni Sindacali affinché tale cultura venga diffusa anche sul territorio in cui opera e tra i suoi interlocutori, fornitori in primis anche coinvolgendoli nei programmi di sviluppo e sensibilizzazione.
L'indice di frequenza degli infortuni per l'intero Gruppo è risultato pari a 4,25, in aumento rispetto al 1,98 registrato nel 2022. La performance è stata determinata dall'aumento del numero di eventi registrati (10 nel 2023 vs 5 nel 2022) a fronte di una diminuzione del monte ore lavorate, che costituisce il denominatore del rapporto con cui viene calcolato l'indice di frequenza. Sono aumentati anche i giorni di assenza per infortunio (672 nel 2023 vs 243 nel 2022) portando l'indice di gravità da 0,10 a 0,29.
Per la controllata Sarlux, nel valutarne le performance HSE, occorre tener conto del processo di incorporazione per fusione della Sartec avvenuto il 1° luglio 2023. Nello specifico Sarlux nel 2023, a fronte di un numero di ore lavorate pari a 1.719.663 (erano 1.608.371 nel 2022), registra 8 infortuni, di cui 5 accaduti in area impianti (erano 4 nel 2022 di cui 3 in area impianti); conseguentemente l'indice di frequenza (rapporto tra il numero di infortuni e milioni di ore lavorate) è pari a 4,65 mentre quello di gravità (rapporto tra il numero di giorni di assenza e migliaia di ore lavorate) è 0,28.
Gli infortuni Sarlux sono riconducibili alle seguenti cause radice: Condizioni di insicurezza per materiali o attrezzature (2); Atto rischioso o imprudente dell'infortunato (6). Per quanto concerne la suddivisione di genere, gli infortuni hanno coinvolto per 7 volte uomini ed 1 volta una donna.
Per quanto riguarda le prestazioni dei Contractors che operano presso lo Stabilimento Sarlux di Sarroch nel corso del 2023, a fronte di un numero di ore lavorate pari a 3.611.778 (erano 2.900.137 nel 2022), si registrano 4 infortuni (erano 17 nel 2022); conseguentemente l'indice di frequenza è pari a 1,11 mentre quello di gravità (rapporto tra il numero di giorni di assenza e migliaia di ore lavorate) è 0,10.
Pertanto, l'indice di frequenza All Workers (lavoratori Sarlux e

Contractors Sarlux) è per il 2023 pari a 2,25 (era 4,66 nel 2022).
In tale contesto Sarlux mette in essere le seguenti azioni:
Dal 2018 in poi, si consuntivano percentuali di comportamenti sicuri superiori al 98%, emersi dall'analisi delle check list compilate in numero rilevante (fino anche a 22 mila osservazioni "all workers" in un solo anno), segno che la cultura della sicurezza è profondamente penetrata in tutti gli ambiti aziendali. Nel 2023 a fronte di 20.099 osservazioni (erano 16.404 nel 2022) sono stati erogati 12.385 feedback (erano 9.159 nel 2022), registrando dei comportamenti sicuri, pari al 98,8% (era 98,6% nel 2022).

Al fine di raggiungere gli impegni e gli obiettivi stabiliti da Saras, Sarlux ha realizzato gradualmente nel corso degli anni il proprio Sistema di Gestione HSE.
Il Sistema di Gestione HSE rappresenta lo strumento che Sarlux ha adottato e mantiene efficace in conformità alle vigenti normative ed agli standard internazionali al fine di raggiungere tali obiettivi; ciò è risultato possibile attraverso il contributo attivo di tutti i dipendenti, appaltatori, fornitori e qualsiasi altra persona che acceda allo Stabilimento che hanno, tutti, il dovere di comportarsi coerentemente con i valori ed i principi guida e vigilare sul loro rispetto.
Il 22 dicembre 2023 è stata aggiornata a cura dell'Amministratore Delegato la Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti, di Tutela della Salute e Sicurezza dei Lavoratori e di Salvaguardia dell'Ambiente.
Il Sistema di Gestione HSE, soddisfa ed è certificato rispetto alle seguenti norme:
Il sistema si articola attraverso:
Il miglioramento dei processi del Sistema di gestione HSE è attuato attraverso l'applicazione sistematica delle azioni di mitigazione e di accrescimento, con un impegno costante della Direzione orientato al coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali.
I criteri e i metodi necessari per assicurare l'efficace funzionamento e controllo dei processi coinvolti sono descritti nelle informazioni documentate del sistema (linee guida, procedure, istruzioni operative, ecc.).

* Le emissioni del 2017 e del 2019 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.
** Le emissioni del 2023 potrebbero subire modifiche a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, attualmente in corso
Annualmente la Direzione definisce gli obiettivi per la prevenzione degli incidenti rilevanti, la tutela della salute, sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e pianifica, attraverso il budget, le necessità delle risorse sia umane che infrastrutturali (attrezzature, apparecchiature, strumentazione, ecc.) per eliminare o minimizzare i rischi.
Da maggio 2018 risulta implementato il Sistema di gestione dell'energia (SGE) certificata alla norma UNI EN ISO 50001 che condivide la struttura gestionale e documentale del Sistema di Gestione HSE.
In merito al "Sistema di Gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti - SGSPIR" (parte integrante del Sistema di gestione HSE), obbligatorio per lo Stabilimento Sarlux, rientrando questo nel campo di applicazione del "D.Lgs. n. 105/2015 – Attuazione della direttiva 2012/18/ UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose", Sarlux ha:
Dall'ottobre 2008 Sarlux aderisce al sistema comunitario di eco-gestione e audit EMAS (Eco-Management and Audit Scheme). Ad EMAS aderiscono, volontariamente, le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, che si impegnano così a valutare, migliorare e a divulgare la propria "efficienza" ambientale.
EMAS rappresenta un importante strumento di miglioramento delle performance ambientali fornendo alle autorità di controllo e ai cittadini (al pubblico in senso lato) la possibilità di accedere a informazioni, certificate da un verificatore ambientale accreditato, sulle prestazioni ambientali di imprese ed organizzazioni.
Sarlux presenta annualmente la propria Dichiarazione Ambientale attraverso la quale informa le autorità di controllo ed i cittadini (il pubblico in senso lato) delle proprie prestazioni ambientali. Il documento illustra:
La Dichiarazione viene sottoposta annualmente alla verifica da parte di un apposito verificatore ambientale accreditato indipendente il quale è chiamato a valutare, a partire dal Sistema di gestione ambientale, la correttezza delle informazioni divulgate.

* Le emissioni del 2017 e del 2019 sono state modificate a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, temporalmente successive alla pubblicazione del bilancio.
** Le emissioni del 2023 potrebbero subire modifiche a seguito delle verifiche e conseguenti certificazioni da parte dei Loyd's, attualmente in corso
Essere innovativi, sostenibili e punto di riferimento tra i fornitori di energia prodotta in modo sicuro ed affidabile è uno dei principi che guidano le scelte strategiche del Gruppo Saras. Incrementare l'affidabilità e migliorare la continuità delle operazioni, garantendo la tutela del territorio e dell'ambiente, è una delle priorità aziendali. In particolare, sono oggetto di fondamentale interesse aziendale tutte le attività finalizzate a preservare la salute e la sicurezza di tutti coloro che lavorano direttamente ed indirettamente per il Gruppo Saras. L'impegno continuo della nostra Società ha consentito di ridurre significativamente l'impatto delle attività produttive sull'ambiente.
Nell'esercizio dell'anno 2023 le consolidate modalità gestionali hanno contribuito al costante miglioramento delle performance ambientali. Piccole fluttuazioni si possono comunque rilevare di anno in anno legate a specifici interventi impiantistici e di manutenzione straordinaria.
Nel corso dell'anno sono continuati gli interventi tecnici e gestionali per dotare lo Stabilimento delle tecnologie e dei mezzi più efficaci in un'ottica di produzione e rispetto dell'ambiente; in questa ottica si inseriscono anche gli investimenti per il miglioramento dell'efficienza energetica con conseguente riduzione del combustibile bruciato (e quindi minori emissioni atmosferiche).
Nel 2023 le emissioni di SO2 sono state pari a 2637 ton mentre quelle di CO2 sono state di 5.595.756 ton. Il dato per la CO2 è da considerarsi provvisorio, poiché deve essere sottoposto a processo di verifica e conseguente certificazione a cura di organismo accreditato, secondo quanto richiesto dalla direttiva 2003/87/CE.
Le politiche di tutela ambientale prevedono anche continui investimenti nella formazione del personale, attraverso un processo che coinvolge tutti i lavoratori dello stabilimento (inclusi quelli delle società appaltatrici) e delle altre società del Gruppo, con l'obiettivo di creare un'elevata sensibilità sul tema ambientale. Infatti, anche un avanzato sistema tecnologico deve essere necessariamente supportato da un'attenta gestione e dal controllo da parte di tutte le persone che operano all'interno del ciclo produttivo.
Nel 2023 non sono state accertate violazioni di norme in materia ambientale, di regolamenti e leggi in materia socioeconomica o in materia di impatti sulla salute e sicurezza dei clienti che acquistano i prodotti venduti dal Gruppo Saras, salvo quanto di seguito specificato:
In data 11 luglio 2023, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un procedimento nei confronti di numerose società italiane, tra cui Saras, volto all'accertamento della sussistenza di possibili violazioni dell'art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea ("TFUE"), in merito alla politica dei prezzi adottata nell'ultimo triennio sulla componente "bio" dei carburanti per autotrazione. Saras ha ricevuto un avviso di istruttoria in data 19 luglio 2023. Ad oggi, è stato concesso un accesso solo parziale agli atti del procedimento e non è stata notificata a Saras la comunicazione delle risultanze istruttorie ("CRI"). In data 19 ottobre 2023 Saras ha presentato all'Autorità un set di impegni ai sensi dell'art. 14 ter della legge n. 287/90. Con decisione del 21 novembre 2023 l'Autorità ne ha disposto il rigetto. In data 23 gennaio 2024 è stata poi notificata a Saras da parte dell'AGCM, una richiesta di informazioni sulle modalità di adempimento rispetto agli obblighi normativi in materia di biocarburanti. Il Procedimento seguirà, dunque, il corso ordinario che prevede l'invio della CRI qualora, all'esito della propria istruttoria, l'Autorità dovesse ritenere fondate le proprie accuse. Allo stato attuale non è possibile prevedere l'esito del Procedimento, che dovrà essere comunque concluso, salvo proroghe, entro il 31 dicembre 2024.
di Cagliari, sono state notificate a Sarlux alcune prescrizioni a norma dell'art. 20 del D. Lgs. 19.12.1994 n. 758 in relazione al D.P.R. 151 del 2011 ed in data 15 novembre 2023 è stata notificata a Sarlux la comunicazione di ottemperanza delle prescrizioni da parte dello stesso Comando. A seguito dell'ottemperanza, è stata comminata una sanzione amministrativa.
Nel corso dell'anno è stata inoltre effettuata la annuale comunicazione della dichiarazione periodica PRTR (Pollutant Release and Transfer Register), relativa ai principali dati ambientali del sito. Tali comunicazioni vengono trasmesse a ISPRA (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per l'invio alla Commissione Europea. Nello specifico, le comunicazioni sono relative ai valori di emissione in acqua e in aria oltre che alla produzione di rifiuti.
Un quadro dettagliato e puntuale di tutti gli aspetti ambientali che, direttamente o indirettamente, interessano l'ambiente interno ed esterno allo Stabilimento di Sarroch viene presentato nell'annuale "Dichiarazione Ambientale", realizzata secondo il sistema comunitario di eco-gestione e audit EMAS (Eco-Management and Audit Scheme).
A partire dal 9 aprile 2009 tutte le autorizzazioni a carattere ambientale sono state integrate e sostituite dal decreto DSA-DEC-2009-0000230 del 24/03/2009 di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). La raffineria di Sarroch è stata la prima in Italia ad ottenerla, nel 2009. Dopo l'acquisizione degli Impianti Nord (ex Versalis Gruppo Eni), è stato avviato il processo di integrazione delle due autorizzazioni.
Per il 2017 l'esercizio dello Stabilimento è avvenuto in forza al nuovo decreto che ha in parte mantenuto attivi i due decreti AIA.
Mentre quello che ha di fatto unificato le due AIA preesistenti ha introdotto, nel campo delle emissioni in atmosfera, nuovi limiti che riguardano i grandi impianti di combustione (impianti di combustione con potenza termica nominale non inferiore a 50 MWth) che utilizzano combustibili misti (fuel gas e fuel oil), mentre per quelli monocombustibile restano validi i limiti del Testo Unico Ambientale.
Il riesame complessivo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Sarlux (DEC- MIN-0000263 dell'11 ottobre 2017) è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente è stato rilasciato in data 27 ottobre 2017.
L'istruttoria del riesame, resasi necessaria per tutte le raffinerie a seguito della pubblicazione delle nuove BAT nell'ottobre del 2014, si era conclusa con la Conferenza dei Servizi del 20 luglio 2017, alla presenza di tutti gli Enti competenti (MATTM, Regione, Città Metropolitana di Cagliari, Comune di Sarroch, ISPRA e ARPAS), a valle di un iter avviato in data 28 luglio 2016 con la presentazione della documentazione richiesta.
Nel 2021 si è proceduto al riesame parziale dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Sarlux (DEC-MIN-0000263 dell'11 ottobre 2017) concluso con l'emissione del D.M 159 del 14/04/2022.
L'attuale AIA (DEC- MIN-0000263 dell'11 ottobre 2017) – la cui validità è di 16 anni in forza al fatto che il nostro stabilimento possiede la certificazione ISO 14001 e la registrazione EMAS, estesa nel 2016 anche agli Impianti Nord – autorizza il Gestore all'esercizio delle 3 attività svolte qui a Sarroch, ovvero:
Nel corso del 2023 sono regolarmente proseguite le attività di monitoraggio e controllo previste nell'AIA.
Le attività svolte nello Stabilimento di Sarroch dalla controllata Sarlux Srl fanno rientrare il Gruppo Saras

nel campo di applicazione della Direttiva europea "Emission Trading System" (ETS).
La Direttiva ETS è stata introdotta a partire dal 2005 per aiutare gli stati membri a rispettare i requisiti del Protocollo di Kyoto e ridurre le emissioni di biossido di carbonio al fine di contrastare la minaccia del cosiddetto "effetto serra" ed i conseguenti cambiamenti climatici. Il principio di funzionamento si basa sull'assegnazione, per ogni singola installazione che rientra nel campo di applicazione della Direttiva, di un tetto di emissioni attraverso un "Piano Nazionale di Assegnazione". Il meccanismo ETS prevede inoltre che un eventuale surplus di quote possa essere negoziato e/o accumulato, ed un eventuale deficit debba invece essere coperto con l'acquisto di quote di emissione dal mercato.
La decisione di assegnazione è elaborata per ciascuno dei periodi di riferimento previsti dalla Direttiva: il primo periodo di riferimento ha riguardato il triennio 2005-2007, il secondo periodo di riferimento ha riguardato il quinquennio 2008- 2012, mentre il terzo periodo ha riguardato gli anni 2013-2020. Nel secondo periodo di applicazione della Direttiva ETS le assegnazioni sono state più stringenti, sulla base degli obiettivi dettati dal Protocollo di Kyoto. Il terzo periodo (2013-2020) ha portato un'ulteriore riduzione annuale delle assegnazioni di quote di emissione.
La Deliberazione 34/2020 del Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE ha aggiornato le quote assegnate gratuitamente all'intero stabilimento della Sarlux a partire dal 2015 a seguito dell'acquisizione del Ramo d'azienda di Versalis (Impianti Nord).
Nel Registro Nazionale "Emission Trading System", liberamente consultabile, sono documentate sia le quote assegnate, sia le emissioni anno per anno delle quote di CO2 a livello italiano.
Alla controllata Sarlux è stata assegnata un'unica posizione cui corrisponde la totalità delle emissioni derivanti dalle attività svolte nello stabilimento di Sarroch. Sarlux dispone di un "Protocollo rilevazione, calcolo e controllo" delle emissioni di CO2. Tale sistema è certificato da enti terzi accreditati secondo quanto richiesto dalle linee guida europee, ed è stato aggiornato a seguito dell'acquisizione degli Impianti Nord.
Dal 1° gennaio 2021 siamo entrati nella fase IV del sistema (2021- 2030). Il Regolamento 2019/331 della commissione del 19.12.2018 ha stabilito le nuove regole di assegnazione delle quote di emissione a titolo gratuito per la fase IV del sistema suddivisa in due periodi (2021-2025 e 2026-2030).
Per il periodo 2021-2025 per lo stabilimento (Raffineria, IGCC e Impianti Nord), a giugno del 2019, è stata presentata idonea richiesta di assegnazione secondo quanto stabilito dal Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE sulla base dei dati di lavorazione/ produzione del periodo 2014 - 2018.
Lo stesso Comitato con la Deliberazione 42_2021 ha indicato un'assegnazione preliminare per tutto lo stabilimento pari a 2.143.510 tCO₂/anno per il periodo 2021-2025, da confermare sulla base del meccanismo di "allocazione dinamica", che tiene conto di variazioni significative del livello di attività (+/-15%). Sarlux ha trasmesso, come previsto dalle normative, al Comitato ETS la comunicazione, certificata da un soggetto riconosciuto, l'ALC (Activity Level Change) relativo ai livelli di attività del biennio 2021- 2022 ai fini del rilascio delle quote gratuite per l'anno 2023 indicando una variazione del livello di attività non significativa e dunque le quote rilasciate ed utilizzate nel 2023 sono state pari a 2.143.510.
Siamo consapevoli di dover preservare e limitare qualsiasi tipo di alterazione dell'ambiente. Pertanto, per quanto riguarda il trasporto di petrolio e dei prodotti raffinati via mare, abbiamo da anni introdotto criteri molto severi. A partire dal 2003 è stata introdotta la Politica di Accettazione delle Navi "Vessel Acceptance Policy". Attraverso il processo di valutazione tecnica (screening) delle navi proposte viene in tal modo garantita la conformità ai più stringenti requisiti di sicurezza. Dall'anno 2009 inoltre sono state utilizzate solo navi di ultima generazione della tipologia "a doppio scafo", anticipando, di fatto, l'attuale normativa per il traffico marittimo.
Le attività di tutela dell'ambiente marino includono anche il monitoraggio minuto per minuto sia in entrata che in uscita delle petroliere indirizzate verso i terminali di Sarroch. In questo quadro, sono regolarmente effettuate, da parte di personale fiduciario Saras, ispezioni in altri porti (Vetting), secondo criteri internazionali e "Ispezioni Pre-mooring" su base spot, in rada prima della manovra di ormeggio.
Inoltre, durante tutta la permanenza delle navi all'ormeggio presso i Terminali marini di Sarroch, è sempre presente a bordo un ispettore safety di nostra fiducia, che supervisiona tutte le attività di imbarco e sbarco dei prodotti petroliferi al fine di verificare il rigoroso rispetto delle procedure con particolare riferimento alle tematiche di Salute, Sicurezza e Ambiente.
Con riferimento alle problematiche correlate ai rifiuti, la controllata Sarlux, titolare del sito industriale di Sarroch, genera circa il 99% dei rifiuti (sia pericolosi che non) prodotti dall'intero Gruppo. Per tale motivo, il Gruppo ha codificato e formalizzato tutti gli aspetti relativi alla gestione e monitoraggio dei rifiuti attraverso il succitato Sistema di Gestione.
Nel rispetto delle indicazioni riportate nel Dlg 152/06 e delle prescrizioni perviste in AIA la gestione dei rifiuti da parte di Sarlux è proiettata verso l'ottimizzazione delle quantità prodotte, tipologia e quantità avviate a recupero.
L'obiettivo primario relativo alla riduzione della quantità dei rifiuti prodotti dalle attività di processo richiede continue sinergie interne e innovazione che hanno permesso anche nel corso del 2023 di registrare miglioramenti, in particolare nella quantità di fanghi prodotti dall'impianto di trattamento acque ed inviati all'impianto di trattamento rifiuti interno allo Stabilimento e gestito in comodato d'uso da un'impresa terza.
Per il 2023 si registra una produzione di rifiuti, correlati alla diversa tipologia di attività di manutenzione e di investimento, inferiore a quella del 2022; continua ad esserci in termini quantitativi un contributo importante dovuto alla gestione delle acque di falda legate alla MISE Impianti Nord.
Per quanto riguarda l'impatto ambientale legato ai rifiuti uscenti dal sito, considerando che il 52% circa dei rifiuti prodotti nel 2023 sono stati i fanghi da processi, si continua a beneficiare della riduzione derivante del loro trattamento presso l'impianto interno al sito di Termoessicazione; l'impianto ha
permesso infatti una riduzione pari a circa l'91% rispetto alla quantità di rifiuti che si sarebbe registrata in uscita senza il suo impiego, la performance, in linea con quella dello scorso anno, è il risultato di un service factor particolarmente alto ed ad una gestione ottimizzata degli impianti di produzione dei fanghi da trattare.
Nel 2023 I'87% circa del totale dei rifiuti gestiti da Sarlux è stato classificato come "pericolosi", e derivano quasi totalmente da processi industriali mentre, analizzando i rifiuti per destinazione, si riscontra per Sarlux che circa il 99% viene destinato alle opportune forme di trattamento e recupero, mentre solo una minima parte viene destinata allo smaltimento diretto in discarica.
Ulteriore impegno della Sarlux è quello per l'ottimizzazione della raccolta dei rifiuti urbani, per i quali nel 2023 si è registrata una prestazione tra le migliori a livello nazionale, differenziando l'82% dei rifiuti urbani e inviando a smaltimento come secco solo il 18% dei rifiuti urbani prodotti.

Ogni azienda nasce e cresce in un territorio ben individuabile e la relazione che instaura con esso caratterizza lo sviluppo futuro non solo dell'impresa, ma del territorio stesso.
Il Gruppo Saras, oggi solida realtà internazionale, costituito nel 1962 in Sardegna da subito si è integrato con le comunità locali, impegnandosi a creare valore sostenibile e a promuovere progetti di natura sociale dedicati alla collettività. Il dialogo costante del Gruppo con il territorio favorisce lo sviluppo sociale, economico e culturale della comunità, di cui beneficiano in maniera reciproca l'azienda e la collettività.
Il Rapporto con il territorio in cui il Gruppo opera e con le comunità interessate, come previsto dalla Politica per la Tutela dei Diritti Umani e dalla Politica di Sostenibilità, è caratterizzato dall'impegno a comprendere, valutare e misurare gli impatti in termini di diritti umani, di sviluppo socioeconomico, di tutela dell'ambiente e della biodiversità.
Inoltre, la politica del Gruppo chiamata "I nostri interlocutori" delinea l'approccio nella gestione dei rapporti con le comunità interessate, riconoscendole come stakeholder di importanza strategica.
Con questi interlocutori il Gruppo instaura una interazione caratterizzata da valori e obiettivi condivisi e ne supporta i progetti di maggiore impatto e valore per il territorio, utili a sostenere il tessuto sociale e a valorizzare la storia e le tradizioni.
Uno degli obiettivi a cui Saras punta con maggiore impegno è diffondere la cultura d'impresa e farne comprendere il valore e l'importanza. Per questo, promuove attività di formazione per i giovani delle scuole e intrattiene rapporti continui con l'Università, finalizzati a favorire conoscenza, competenze e standard professionali che mettano in condizione i giovani di essere promotori di uno sviluppo sociale che non può prescindere dai temi del lavoro, della sostenibilità e della crescita economica, in una Regione che deve affrontare i temi della disoccupazione, soprattutto giovanile, e dello spopolamento delle aree interne.
In quest'ottica le attività, quando si tratta di percorsi trasversali per le competenze e l'orientamento degli studenti, vengono estese a tutta la Sardegna.
Il diritto allo studio è un valore che porta alla crescita culturale, allo sviluppo e al benessere: significa dare a tutti la possibilità di avere gli strumenti per la propria realizzazione. Per questo, Saras, attraverso le società del Gruppo, ha attivato diversi percorsi per venire incontro alle richieste delle scuole e contribuire a una didattica innovativa e più efficace.
Negli ultimi anni oltre un migliaio di studenti iscritti a istituti di istruzione superiore hanno partecipato ai percorsi ministeriali "Competenze Trasversali e Orientamento" (PCTO), hanno così potuto vedere da vicino il mondo del lavoro e, in particolare, osservare il complesso sistema di conoscenze e innovazione tecnologica che si sviluppa in un Gruppo industriale.
Nel 2023 oltre 185 studenti di nove istituti superiori hanno partecipato, presso la raffineria Sarlux, ad attività di approfondimento dei programmi didattici con focus sui temi della transizione energetica e della sostenibilità.
Le iniziative del Gruppo Saras rivolte agli studenti si sono arricchite, nel 2023, di nuovi contenuti, in linea con l'evoluzione tecnica e intellettuale della produzione industriale, attraverso focus di argomenti attualissimi, come la Cyber Security e la Information and Communications Technology, verso cui gli studenti si sono mostrati interessati e motivati.
Le attività, concepite ad hoc per ogni percorso, sono state guidate da esperti e manager del Gruppo Saras che hanno trattato argomenti di natura industriale, utilizzando spesso simulazioni per rappresentare il modo di lavorare del Gruppo e trasmettere quanto utile per affacciarsi nel mondo del lavoro.
Inoltre, gli studenti hanno particolarmente apprezzato la possibilità di poter avere un confronto diretto con una realtà produttiva e di integrare le competenze teoriche previste dai piani di studi.
Per le scuole secondarie di primo grado continua, da oltre 20 anni, il supporto offerto da Saras per contrastare l'abbandono scolastico e favorire la crescita culturale degli studenti, in particolare dell'Istituto Comprensivo Statale di Sarroch e Villa San Pietro, comuni che gravitano intorno al sito industriale Sarlux.
Nel contesto dei percorsi didattici "Saras per la scuola" il Gruppo, come ogni anno, ha donato all'Istituto i libri di testo che, nel segno della sostenibilità e dell'economia circolare, vengono dati in comodato d'uso agli oltre 100 allievi, in modo che, a fine anno, gli stessi libri possono essere trasmessi ai nuovi studenti che verranno, tranne nei casi in cui è necessario adottare nuove edizioni. Nel corso degli anni Saras ha supportato la scuola con la fornitura di tablet, computer e stampanti.
Inoltre, nel 2023, la biblioteca scolastica dell'Istituto comprensivo di Sarroch è stata aggiornata con 200 nuovi libri.
L'impegno del Gruppo, iniziato dai primi anni della presenza Saras, ha consentito nel tempo la creazione di un laboratorio chimico e di strutture sportive, dotate anche di defibrillatori.
Sui temi dello sviluppo sostenibile e delle energie alternative sono state organizzate numerose visite di allievi di istituti tecnici superiori nell'area di Ulassai dove sorge il parco eolico di Sardeolica.
Il parco, nella sua realizzazione e nel
successivo esercizio, è stato pensato considerando le necessità degli abitanti e dell'ambiente. Oltre alla creazione di posti di lavoro locali diretti ed indiretti e al pagamento dei tributi comunali, Sardeolica ha stretto importanti legami con l'Istituto Professionale Industria e Artigianato di Perdasdefogu, da cui proviene la maggior parte dei tecnici di manutenzione del Parco.
Nell'ambito del Protocollo d'intesa con l'Università di Cagliari, Saras ha proseguito anche nel 2023 le attività di responsabilità sociale di impresa, tramite lo scambio di know-how con l'Università.
Per completare la formazione dei futuri ingegneri sono stati organizzati tre seminari, mirati allo sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica: uno con il Dipartimento Ingegneria Meccanica, Chimica e dei materiali, uno con l'Associazione Italiana Docenti Impianti industriali, uno con il dipartimento di energia elettrica ed elettronica.
Inoltre, per favorire l'orientamento in ingresso all'università, sono stati organizzati due progetti in collaborazione con Istituti Superiori, uno svolto presso l'aula magna della facoltà di Ingegneria a Cagliari, l'altro presso l'aula magna dell'Istituto Istruzione Superiore Giua di Cagliari.
Durante gli incontri, manager e ingegneri del Gruppo Saras hanno presentato la società: un sito industriale pienamente integrato tra raffinazione, produzione di energia e petrolchimica, orientato verso una transizione sostenibile che rappresenta un valore per il territorio in termini di crescita economica e sociale.
Aspetto importante è dato dalla presentazione delle innovazioni in corso sui temi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, secondo gli orientamenti del Green Deal europeo e del PNIEC nazionale.
Infine, anche nel 2023 Saras ha aderito a iniziative organizzate dall'Associazione Italiana di Ingegneria Chimica (AIDIC) e dall'Associazione Termotecnica Italiana (ATI) e ha contribuito insieme all'AIDIC e ad altre aziende sarde, a offrire borse di studio ai migliori laureati in Ingegneria Chimica.
Saras è un partner solido e strategico per l'intero territorio regionale, al Gruppo viene riconosciuto il costante impegno e contributo nei confronti delle comunità locali, molto attiva è la partnership tra Saras e il Comune di Sarroch.
Anche nel 2023 il Gruppo ha sostenuto numerose iniziative dedicate ai temi dello sport, della cultura, dell'impegno sociale, delle tradizioni.
Nel 2023, come evidenziato nel seguito, diverse associazioni sportive, sostenute negli anni dal Gruppo, hanno conseguito importanti successi che hanno premiato il lavoro svolto con costanza e dedizione:
alla riscoperta del territorio e alla pratica sportiva;
• l'ASD Podismo Sarroch e il Tennis Club Sarroch, sono molto attente ai settori giovanili e hanno attuato progetti estivi che hanno coinvolto bambini dai 5 ai 14 anni in diverse attività dedicate alla socializzazione, al divertimento e soprattutto allo sport creando veri e propri poli formativi per i giovani sportivi.
Non sono mancati i momenti di aggregazione sociale, tra i quali si distinguono:
in storia antica organizza il campus archeologico Filarchaios che ha dato la possibilità a oltre 50 bambini di riscoprire il patrimonio archeologico del territorio ricco di reperti nuragici;
Il contributo di Saras al benessere sociale fa del Gruppo un punto di riferimento per il settore, per la comunità e per tutti gli stakeholder con cui interagisce.
Infine, nel 2023 Saras ha sostenuto l'iniziativa culturale Sette Sere, Sette Piazze, Sette Libri, Festival Letterario di grande richiamo mediatico e turistico, giunto alla tredicesima edizione e che si svolge nelle piazze di Perdasdefogu.
Saras mette a disposizione la sua vasta esperienza nell'ambito della sicurezza sul lavoro per molte aziende locali, organizzando corsi di formazione su tematiche HSE mirati a diffondere una corretta cultura industriale attenta a questi principi fondamentali.
Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie. I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile. La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.
L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro, che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.
I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi. Le spinte inflazionistiche, derivanti da un aumento delle materie prime e delle commodities, hanno determinato un incremento dei tassi di interesse sia a breve che a medio termine. La BCE ha più volte rivisto al rialzo il tasso di rifinanziamento marginale e quello sui depositi, rialzo che risulta confermato per il 2023, con un'inversione di tendenza solo a partire dalla metà del 2024. Tale livello di tassi d'interesse provoca per il Gruppo Saras un aumento degli oneri finanziari e del costo delle operazioni in derivati.
Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso; inoltre, il Gruppo fa ricorso alla cessione del credito pro-soluto con primarie società di Factoring. Si ricorda che il gruppo non è esposto direttamente e indirettamente a controparti russe.
Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa, sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne. È dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte ai relativi adempimenti contrattuali, tra i quali anche il rispetto dei covenants. La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici). Si sottolinea inoltre che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano rispettati. Infine, si ricorda che il livello di indebitamento potrebbe subire modificazioni positive e negative causate dall'andamento del capitale circolante e della gestione caratteristica, entrambi influenzati dall'elevata volatilità dei prezzi delle commodity petrolifere ed energetiche.
L'avverarsi delle condizioni sospensive al contratto di compravendita stipulato in data 11 febbraio 2024 tra le società Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA e Stella Holding SpA e la società Vitol B.V. e il conseguente trasferimento a Vitol B.V. della proprietà del 35% delle azioni di Saras SpA determineranno nei contratti di finanziamento in essere un evento di "cambio di controllo" a seguito del quale le banche finanziatrici hanno l'opzione di richiedere la restituzione anticipata dei finanziamenti erogati. La Società, come previsto dai contratti, provvederà a richiedere alle banche finanziatrici il loro formale benestare al cambio di controllo e al mantenimento delle linee di credito concesse. Al momento non vi sono segnali che possano fare pensare che tale consenso possa essere negato da uno o più istituti, e comunque la società è nelle condizioni di rimborsare i finanziamenti in essere.
I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities. Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE e delle quote di emissioni di CO2.
In particolare, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha mutato radicalmente lo scenario energetico globale, innescando dalla fine di febbraio 2022 un immediato aumento dei prezzi delle commodities energetiche (petrolio e derivati, gas ed energia elettrica) e una forte volatilità, con impatti rilevanti sui risultati riportati dalle società del settore Oil & Gas e Refining. Tale fenomeno ha coinvolto più direttamente l'Europa, maggiormente dipendente dalla Russia dal punto di vista energetico. In particolare, le sanzioni occidentali imposte sulle importazioni petrolifere dalla Russia hanno comportato un aumento dei prezzi e dei margini dei prodotti raffinati che nel 2022 si è tradotto in un significativo miglioramento dei risultati economico finanziari del Gruppo. Tale fenomeno, come descritto nel capitolo relativo al Mercato di riferimento, si è progressivamente ridotto nel 2023 nel caso dei distillati medi: i margini di raffinazione, pur mantenendosi a livelli superiori alle medie storiche, hanno registrato una riduzione, principalmente a causa di un parziale rallentamento dei consumi industriali e un contestuale aumento delle importazioni di prodotti raffinati, in particolare dall'Asia (India, Cina, Medio Oriente e Turchia). A questo proposito si evidenzia come anche nel 2024, i risultati reddituali e i flussi finanziari attesi dal Gruppo saranno esposti al rischio di un rallentamento dell'economia globale o, nel caso più grave, di una possibile recessione, con una conseguente riduzione delle aspettative di crescita della domanda di idrocarburi. Le prossime decisioni delle banche centrali europea e statunitense relativamente alle politiche monetarie e all'adeguamento dei tassi per contenere gli elevati livelli di inflazione, potrebbero infatti costituire un freno alla crescita economica con conseguenze negative sulla domanda petrolifera. Le tensioni geopolitiche a livello internazionale causate dall'invasione russa dell'Ucraina e dai recenti conflitti in Medioriente aumentano inoltre i rischi sistemici, tra cui quello del prolungarsi della guerra, di un suo allargamento ad altri paesi, sulla catena delle forniture e sulla fiducia dei consumatori, delle imprese e degli investitori con conseguenti ritardi o arresti nelle decisioni di spesa e d'investimento. Il verificarsi di tali eventi potrebbe innescare un rallentamento della crescita o, nel peggiore dei casi una recessione, globale. Tali condizioni potrebbero determinare una riduzione della domanda delle materie prime energetiche e una conseguente riduzione dei prezzi, con ricadute negative sui risultati economici, il flusso di cassa e la realizzazione dei piani industriali del Gruppo.
Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da paesi soggetti ad elevate incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. In particolare, come descritto nel capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione", le recenti tensioni geopolitiche in Medioriente e i recenti attacchi alle navi in transito nel Mar Rosso ha obbligato ad allungare le rotte lungo le coste dell'Africa con un aumento significativo dei costi di nolo che ha interessato le importazioni di greggio e di prodotto.
L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate, indotte da fattori esterni, e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; si segnala che ultimamente l'acuirsi di eventi metereologici avversi, uniti alle caratteristiche attuali del sistema elettrico sardo, ha incrementato la probabilità e il potenziale impatto rischio di interruzione della produzione. Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.
Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale. Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. In particolare, Il Gruppo si è dotato di un Sistema di Gestione Ambientale conforme alle norme ISO 14001/2015 e del Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit EMAS e di un sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro certificato EN ISO 45001. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.
La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:
Le principali materie prime utilizzate dal Gruppo per la sua attività prevalente (raffinazione e produzione di energia elettrica) vengono fornite da fornitori terzi che potrebbero essere inadeguati per competenze, dimensioni, assicurazioni, know how. Ne consegue che il Gruppo è esposto ad un rischio di interruzione della fornitura legata ad un fornitore inadeguato, rischio mitigato per i fornitori "oil" da un processo di "know your customer" e i fornitori "non oil" da un processo centralizzato di "qualifica" fornitori per gruppi di merci critiche.
Le attività del Gruppo sono intrinsecamente esposte ai rischi e opportunità legati al cambiamento climatico. Tali rischi ed opportunità, ricompresi nel modello di Corporate Risk Management, possono essere sia di tipo fisico che regolatorio, ovvero derivanti dalle politiche in corso di implementazione per accompagnare la transizione energetica e limitare il cambiamento climatico. Per quanto riguarda il rischio fisico, il Gruppo potrebbe affrontare incidenti significativi agli asset derivanti da eventi meteorologici avversi (ad es piogge torrenziali, fulminazioni, innalzamento livello del mare, siccità). Le eventuali misure di mitigazione sono rappresentate dalle coperture assicurative, da un sistema di gestione HSE, e da un sistema di gestione di eventi metereologici atti a mettere in sicurezza gli impianti.
Per quanto riguarda il rischio normativo, il Gruppo potrebbe affrontare un ulteriore inasprimento della legislazione europea e nazionale in materia di decarbonizzazione e transizione ecologica. Il gruppo monitora costantemente l'evoluzione della normativa e valuta di volta in volta i provvedimenti e le azioni mitigatrici.
Infine, il Gruppo gestisce il rischio reputazionale relativo alla valutazione della strategia di business sostenibile da parte dei propri Stakeholders attraverso attività di engagement con gli Stakeholder, analisi di materialità per l'identificazione dei temi ed impatti prioritari, monitoraggio delle performance attraverso indicatori ESG ed, in ultimo, apposita rendicontazione trasparente e completa in ambito di Sostenibilità. A tal riguardo si segnala che in luglio 2023 la Commissione Europea con Atto Delegato ha pubblicato i nuovi principi European Sustainability Reporting Standard (ESRS) destinati a tutte le imprese soggette alla Corporate Sustainability Directive (CSRD), tra cui Saras.Tali principi dovranno essere adottati a partire dall'esercizio 2024.
Saras ha avviato un percorso di decarbonizzazione e transizione energetica che prevede lo sviluppo di capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) con un target di 1GW di potenza installata entro il 2028.
A tale piano si affiancano ulteriori progetti in varie fasi di sviluppo, tra cui quelli in ambito idrogeno verde, in partnership con Enel Green Power e nell'ambito Carbon Capture & Storage, in collaborazione con Air liquide. A tali progetti si aggiunge infine la valutazione dell'espansione della capacità di produzione di biocarburanti.
Saras opera nel rispetto dei limiti previsti dalle disposizioni del Regolamento Europeo n. 679/2016 (GDPR) e del Codice Privacy (D.lgs. 196/2003 così come novellato dal D.lgs. 101/2018), in materia di protezione dei dati personali riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente.
Il Gruppo è dotato di complessi sistemi informativi a supporto delle diverse attività e processi di business, in particolare il funzionamento e la gestione della raffineria di Sarroch. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni e il i Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, attraverso una gestione centralizzata della cyber security con l'obiettivo di affrontare le minacce alla sicurezza informatica, supportando il business nelle scelte delle tutele più opportune, Nel corso dell'esercizio 2023 il Gruppo sta continuando ad aumentare il livello di protezione da cyber attach attraverso un servizio (Uptime servizio di security monitoring) e un'attivazione di corsi di Awareness da erogare alla popolazione aziendale.
Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).
Saras è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Oltre al fondo rischi per contenziosi stanziato in bilancio, è possibile che in futuro Saras possa sostenere altre passività, anche significative a causa di: (i) incertezza rispetto all'esito finale dei procedimenti in corso per i quali al momento è stata valutata non probabile la soccombenza, o non attendibile la stima della relativa passività; (ii) il verificarsi di ulteriori sviluppi o l'emergere di nuove evidenze e informazioni che possano fornire elementi
sufficienti per una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione, (iii) inaccuratezza delle stime degli accantonamenti dovuta al complesso processo di determinazione che comporta giudizi soggettivi da parte del management. Violazioni del Codice Etico, di leggi e regolamenti, incluse le norme in materia di anti-corruzione, da parte di Saras, dei suoi partner commerciali, agenti o altri soggetti che agiscono in suo nome o per suo conto, possono esporre Saras e i suoi dipendenti al rischio di sanzioni penali e civili che potrebbero danneggiare la reputazione della Società e il valore per gli azionisti. Per maggiori dettagli sui procedimenti in corso si rimanda al paragrafo 7.1 della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.
Nel corso dell'esercizio 2023 Saras SpA non ha acquistato né venduto alcuna azione propria.
Il numero di azioni ordinarie in circolazione al 31 dicembre 2023 è pari a 951.000.000.
L'Assemblea degli Azionisti di Saras ha approvato, il 12 maggio 2021, il piano di incentivazione di lungo termine per il Top Management del Gruppo Saras, denominato Performance Cash Plan 2021-2023, con l'obiettivo di dotare la Società di uno strumento retributivo che meglio rappresenti gli obiettivi della Società, la performance del management, che sia più allineato con l'attuale strategia e in grado di supportare l'ingaggio e la retention delle figure manageriali del Gruppo.
I beneficiari del Piano sono stati individuati fra:
Il Piano prevede la possibilità per i beneficiari di maturare, al termine di un periodo di performance triennale, un importo monetario in funzione del grado di raggiungimento dei seguenti obiettivi:
Nel 2023 tale Piano si è concluso, mentre la consuntivazione degli Obiettivi di Performance avverrà a seguito dell'approvazione del bilancio di esercizio relativo al 2023, con relativa erogazione nel 2024.
Alla conclusione dell'esercizio 2023, l'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale - finanziaria e del conto economico complessivo del Gruppo Saras non è significativa. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.3 "Rapporti con le parti correlate".
Si rimanda alla nota integrativa del Bilancio Consolidato nel capitolo 7.4.
Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico durante il 2023.
Informazioni relative alla suddivisione di acquisti e vendite per settori e aree geografiche sono presenti nel capitolo 4.2 "Informazioni per settore di attività e per area geografica" della nota integrativa del Bilancio Consolidato.
poste in essere transazioni significative, e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
Il dettaglio è illustrato in nota integrativa del Bilancio Separato di Saras SpA al paragrafo 7.5 "Partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dal Direttore Generale e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.
Si rimanda a quanto esposto in Nota Integrativa al paragrafo 3.4 "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" al punto Y "Imposte".
Il raccordo tra il Risultato Netto d'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo con quelli della Capogruppo è esposto nell'apposita tabella.
| Migliaia di Euro | Patrimonio | ||
|---|---|---|---|
| netto | |||
| Come da bilancio di Saras SpA al 31 dicembre 2023 | 248.000 | 1.115.553 | |
| Differenze tra valore di carico e Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023 delle partecipazioni | 68.499 | 204.879 | |
| valutate nel bilancio di Saras SpA al costo | |||
| Rettifiche effettuate in sede di consolidamento | (2.563) | 24.115 | |
| Come da bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 | 313.937 | 1.344.549 |

Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Nota Integrativa.
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 89

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 91
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||||
| Attività correnti | 5.1 | 2.450.542 | 3.010.759 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 5.1.1 | A | 542.651 | 707.115 |
| Altre attività finanziarie | 5.1.2 | B | 114.535 | 187.555 |
| Crediti commerciali | 5.1.3 | C | 488.778 | 728.881 |
| di cui con parti correlate: | 0 | 97 | ||
| Rimanenze | 5.1.4 | D | 1.247.087 | 1.287.312 |
| Attività per imposte correnti | 5.1.5 | E | 27.242 | 74.929 |
| Altre attività | 5.1.6 | F | 30.249 | 24.967 |
| Attività non correnti | 5.2 | 1.314.084 | 1.253.568 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 5.2.1 | H | 1.172.659 | 1.147.135 |
| Attività immateriali | 5.2.2 | K | 38.922 | 40.802 |
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | 5.2.3 | J | 38.480 | 45.384 |
| Altre partecipazioni | 5.2.4 | M | 745 | 745 |
| Attività per imposte anticipate | 5.2.5 | Y | 20.812 | 15.398 |
| Altre attività finanziarie | 5.2.6 | N | 3.812 | 4.104 |
| Altre attività | 5.2.7 | F | 38.654 | 0 |
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 5.2.8 | I | 333 | 333 |
| Totale attività | 3.764.959 | 4.264.660 | ||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||||
| Passività correnti | 5.3 | 1.766.039 | 2.327.702 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 5.3.1 | S | 148.993 | 224.376 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | S | 1.417.706 | 1.444.441 |
| Passività per imposte correnti | 5.3.3 | Y | 118.216 | 356.952 |
| Altre passività | 5.3.4 | S | 81.124 | 301.933 |
| Passività non correnti | 5.4 | 654.371 | 724.584 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 5.4.1 | S | 345.245 | 446.909 |
| Fondi per rischi e oneri | 5.4.2 | Q, AB | 276.522 | 267.800 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | R | 5.967 | 6.002 |
| Passività per imposte differite | 5.4.4 | Y | 3.730 | 3.730 |
| Altre passività | 5.4.5 | S | 22.907 | 143 |
| Totale passività | 2.420.410 | 3.052.286 | ||
| PATRIMONIO NETTO | 5.5 | O, P, X | ||
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | ||
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | ||
| Altre riserve | 965.056 | 729.902 | ||
| Risultato netto | 313.937 | 416.916 | ||
| Totale patrimonio netto di competenza della controllante | 1.344.549 | 1.212.374 | ||
| Interessenze di pertinenza di terzi | - | - | ||
| Totale patrimonio netto | 1.344.549 | 1.212.374 | ||
| Totale passività e patrimonio netto | 3.764.959 | 4.264.660 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 01/01/2023 | 01/01/2022 |
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.1.1 | T | 11.373.826 | 15.777.146 |
| Altri proventi | 6.1.2 | T | 69.611 | 58.638 |
| di cui con parti correlate: | 101 | 117 | ||
| Totale ricavi | 11.443.437 | 15.835.784 | ||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | 6.2.1 | U | (9.439.390) | (12.869.707) |
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 6.2.2 | U, AB | (1.177.393) | (1.621.185) |
| di cui con parti correlate: | (1.210) | (954) | ||
| Costo del lavoro | 6.2.3 | R, U | (164.252) | (174.542) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.2.4 | H, K, J | (209.540) | (204.715) |
| Totale costi | (10.990.575) | (14.870.149) | ||
| Risultato operativo | 452.862 | 965.635 | ||
| Proventi finanziari | 6.3 | V, Z | 199.955 | 240.087 |
| Oneri finanziari | 6.3 | V, Z | (231.908) | (316.552) |
| Risultato prima delle imposte | 420.909 | 889.170 | ||
| Imposte sul reddito | 6.4 | Y | (106.972) | (472.254) |
| Risultato netto | 313.937 | 416.916 | ||
| Risultato netto attribuibile a: | ||||
| Soci della controllante | 313.937 | 416.916 | ||
| Interessenze di pertinenza di terzi | 0 | 0 | ||
| Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) | AA | 33,01 | 43,84 | |
| Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) | AA | 33,01 | 43,84 |
| Migliaia di Euro | 01/01/2023 | 01/01/2022 | |
|---|---|---|---|
| 31/12/2023 313.937 (614) Z (137) |
31/12/2022 | ||
| Risultato netto (A) | 416.916 | ||
| Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati | |||
| nell'utile (perdita) dell'esercizio | |||
| Effetto traduzione bilanci in valuta estera | W | 565 | |
| Riserva Cash Flow Hedging | 137 | ||
| Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificate | |||
| nell'utile (perdita) dell'esercizio | |||
| Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. | R, U | (321) | 1.038 |
| Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) | (1.072) | 1.740 | |
| Risultato netto complessivo consolidato (A + B) | 312.865 | 418.656 | |
| Risultato netto complessivo consolidato attribuibile a: | |||
| Soci della controllante | 312.865 | 418.656 | |
| Interessenze di pertinenza di terzi | 0 | 0 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
| Migliaia di Euro | Capitale | Riserva | Altre | Utile | Totale | Interessenze | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sociale | Legale | Riserve | (Perdita) | patrimonio di pertinenza | patrimonio | ||
| Esercizio | netto di | di terzi | netto | ||||
| competenza | |||||||
| della | |||||||
| controllante | |||||||
| Saldo al 31/12/2021 | 54.630 | 10.926 | 718.828 | 9.334 | 793.718 | 0 | 793.718 |
| Periodo 1/1/2022 - 31/12/2022 | |||||||
| Destinazione risultato esercizio precedente | 9.334 | (9.334) | 0 | 0 | |||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | 565 | 565 | 565 | ||||
| Effetto attuariale IAS 19 | 1.038 | 1.038 | 1.038 | ||||
| Riserva Cash Flow Hedging | 137 | 137 | 137 | ||||
| Risultato netto | 416.916 | 416.916 | 416.916 | ||||
| Risultato netto complessivo | 1.740 | 416.916 | 418.656 | 418.656 | |||
| Saldo al 31/12/2022 | 54.630 | 10.926 | 729.902 | 416.916 | 1.212.374 | 0 | 1.212.374 |
| Periodo 1/1/2023 - 31/12/2023 | |||||||
| Destinazione risultato esercizio precedente | 416.916 | (416.916) | 0 | 0 | |||
| Dividendi Distribuiti | (180.690) | (180.690) | (180.690) | ||||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | (614) | (614) | (614) | ||||
| Effetto attuariale IAS 19 | (321) | (321) | (321) | ||||
| Riserva Cash Flow Hedging | (137) | (137) | (137) | ||||
| Risultato netto | 313.937 | 313.937 | 313.937 | ||||
| Risultato netto complessivo | (1.072) | 313.937 | 312.865 | 312.865 |
Saldo al 31/12/2023 54.630 10.926 965.056 313.937 1.344.549 0 1.344.549
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 01/01/2023 31/12/2023 |
01/01/2022 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| A - Disponibilità liquide iniziali | 707.115 | 366.680 | ||
| B - Flusso monetario da (per) attività operativa | ||||
| Risultato netto | 5.5 | 313.937 | 416.916 | |
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | 20.228 | 37.238 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni | 6.2.4 | H, K, J | 209.540 | 204.715 |
| Variazione netta fondi per rischi | 5.4.2 | Q, AB | 8.722 | 108.082 |
| Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | R | (35) | (881) |
| Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate | 5.2.4 - 5.4.4 | Y | (5.414) | 81.153 |
| Interessi netti | V | 37.737 | 29.832 | |
| Imposte sul reddito | 6.4 | Y | 112.386 | 391.101 |
| Variazione FV derivati | 5.1.2 - 5.3.1 | (53.563) | (6.633) | |
| Altre componenti non monetarie | 5.5 | (1.072) | 1.740 | |
| Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante | 642.466 | 1.263.264 | ||
| (Incremento) / Decremento dei crediti commerciali | 5.1.3 | C | 240.103 | (182.370) |
| (Incremento) / Decremento delle rimanenze | 5.1.4 | D | 40.225 | (118.140) |
| Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | S | (26.735) | (136.123) |
| Variazione altre attività correnti | 5.1.5 - 5.1.6 | F | 42.405 | (12.623) |
| Variazione altre passività correnti | 5.3.3 - 5.3.4 | S | (187.536) | 208.329 |
| Interessi incassati | V | 7.539 | 1.286 | |
| Interessi pagati | V | (45.276) | (31.118) | |
| Imposte pagate | 5.3.3 | Y | (384.396) | (114.804) |
| Variazione altre passività non correnti | 5.4.5 | S | (15.889) | (48) |
| Totale (B) | 312.906 | 877.652 | ||
| C - Flusso monetario da (per) attività di investimento | ||||
| Investimenti netti in immobilizzazioni materiali ed immateriali | 5.2.1-5.2.2 | H, K | (224.091) | (113.583) |
| Investimenti netti in Diritto di utilizzo di attività in leasing | J | (2.189) | (10.963) | |
| (Incremento) / Decremento altre attività finanziarie e altre partecipazioni | 5.1.2 | B, M | 139.879 | 5.498 |
| Variazione delle attività non correnti destinate alla dismissione | 5.2.1 - 5.2.2 | I | 0 | (333) |
| Totale (C) | (86.401) | (119.381) | ||
| D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento | ||||
| Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine | 5.4.1 | S | (101.664) | 395.064 |
| Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine | 5.3.1 | S | (88.387) | (775.662) |
| Dividendi pagati | 5.5 | X | (180.690) | 0 |
| Totale (D) | (370.741) | (380.598) | ||
| E - Flusso monetario dell'esercizio (B+C+D) | (144.236) | 377.673 | ||
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | (20.227) | (37.237) | ||
| F - Disponibilità liquide finali | 542.651 | 707.115 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa sezione 3.4 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente e Ammistratore Delegato Massimo Moratti

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 97
6.4 Imposte sul reddito
Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti SApA (20,01%), Angel Capital Management SpA (10,005%) e Stella Holding SpA (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA, in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 30 marzo 2022. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.
Si evidenzia che in data 11 febbraio 2024 è stato stipulato un contratto di compravendita tra le società Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA e Stella Holding SpA e la società Vitol B.V. avente per oggetto il trasferimento a Vitol B.V. della proprietà del 35% delle azioni di Saras SpA Per maggiori informazioni si rinvia a quanto sotto riportato.
Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo, la produzione di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux Srl che dai parchi eolici delle controllate Sardeolica Srl, Energia Alternativa Srl, Energia Verde Srl e la vendita dell'energia attraverso la nuova società controllata Saras Energy Management Srl, costituita nel 2023 e la cui attività è iniziata nel corso dell'esercizio 2024.
Il presente bilancio consolidato, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, è presentato in euro, essendo l'euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.
Il 2023 è stato caratterizzato da un contesto di mercato petrolifero volatile e ancora influenzato - se pur in misura inferiore rispetto al 2022 - dalle conseguenze del conflitto russo ucraino nonché dall'avvio del conflitto israeliano-palestinese. I margini dei principali prodotti distillati si sono infatti mantenuti in media elevati e superiori ai valori storici, evidenziando la permanente pressione sui prezzi causata dall'assenza di importazioni dalla Russia, principale fornitore di distillati medi all'Europa sino allo scoppio del conflitto, in un contesto caratterizzato da scarsa capacità di raffinazione inutilizzata, sia in Europa sia in USA.
Per un maggiore dettaglio sugli impatti dei suddetti conflitti si rimanda ai capitoli relativi al Mercato di riferimento e all'Analisi dei Rischi, paragrafo "Rischio di variazioni dei prezzi".
Il crack spread del diesel nell'area del Mediterraneo nel 20231 ha registrato una media di 26,4 \$/bl, mostrando una parziale normalizzazione rispetto ai livelli record registrati nel 2022 (37,7 \$/bl in media nel 2022). Tale effetto è stato determinato in primo luogo da un progressivo aumento dell'offerta e delle importazioni in Europa dai paesi asiatici che non hanno aderito alle sanzioni, in particolare Cina, India e Turchia, e secondariamente, da un rallentamento della domanda del settore industriale nei principali paesi dell'area OECD, frenata dalle politiche restrittive adottate dalle banche centrali a contegno dei crescenti livelli di inflazione.
Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha proseguito con il piano di efficientamento dei costi finalizzando, a far data dal 1° luglio 2023, la fusione della controllata Sartec Srl in Sarlux.
Inoltre, nel 2023 la delibera 628/2023 del 28 dicembre 2023 ha confermato la centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl IGCC tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico italiano.
Contemporaneamente, il Gruppo sta proseguendo, attraverso la società controllata Sardeolica Srl, con l'attuazione del piano di espansione del segmento Renewables. Si evidenzia, infatti, che, a seguito del completamento del processo autorizzativo per il progetto Helianto avvenuto nell'esercizio 2022, è stata avviata la realizzazione del parco fotovoltaico da ca 80 MW in località Macchiareddu (CA) la cui ultimazione è prevista nel corso del 1° semestre 2024.
1. Fob Med vs Brent Dated
Per quanto riguarda il segmento Renewables, anche il primo semestre 2023 è stato impattato da quanto previsto dalla Legge di bilancio 2023, che ha imposto a partire dal 1° dicembre 2022 un "cap" a 180 €/MWh sui prezzi dell'energia elettrica da fonti rinnovabili incentivate. L'applicazione di tali limitazioni ha ridotto il risultato economico del Gruppo per l'esercizio 2023 di circa 4,9 milioni di euro, di cui la controllata Sardeolica è stata prevalentemente impattata per un valore pari a circa 4,3 milioni di euro.
Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business, nonché la variabilità dei fattori esterni e di mercato cui le performance economiche e finanziarie del Gruppo sono esposte, sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi connessi a tali fattori esterni nonché i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale, è contenuta nel paragrafo "Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi" della presente Nota Integrativa.
In data 11 febbraio 2024 Saras ha diffuso un comunicato su richiesta e per conto di Massimo Moratti SApA, di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA, Stella Holding SpA e Vitol B.V., avente per oggetto quanto segue (per il contenuto integrale si rimanda al sito della società, al link https://www.saras.it/sites/default/files/ uploads/pressreleases/press-release-azionisti-e-vitol---ita.pdf):
Massimo Moratti SAp.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA ("ACM") e Stella Holding SpA (collettivamente la "Famiglia Moratti") e Vitol B.V., società con in Olanda (oppure una società interamente controllata e designata da Vitol), ("Vitol") hanno stipulato un contratto di compravendita (sale and purchase agreement, "SPA") in base al quale la Famiglia Moratti si è impegnata a cedere a Vitol, azioni di Saras SpA ("Saras") che rappresentano circa il 35% del capitale azionario di Saras (l'"Operazione"), ad un prezzo pari a €1,75 per azione (il "Prezzo per Azione"). Ai sensi dello SPA e subordinatamente al verificarsi di determinate circostanze ivi previste, ACM si è impegnata a vendere a Vitol le eventuali azioni di Saras che ACM potrebbe ricevere sulla base dell'esistente contratto derivato di funded collar, avente ad oggetto circa il 5% del capitale azionario di Saras. Nel caso in cui venga deliberato e distribuito un dividendo da parte di Saras prima della data di completamento dell'Operazione, il Prezzo per Azione sarà ridotto di conseguenza. Il completamento dell'Operazione è esclusivamente subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie (i.e., le autorizzazioni ai sensi dei regolamenti dell'Unione europea sulle sovvenzioni estere e in materia di concorrenza (antitrust) e della normativa golden power italiana). Al completamento dell'Operazione, l'intera partecipazione detenuta dalla Famiglia Moratti in Saras sarà trasferita a Vitol. L'Operazione determinerà l'insorgere di un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto ("OPA") obbligatoria sul capitale azionario di Saras, che sarà promossa da Vitol allo stesso Prezzo per Azione (i.e., €1,75 per azione), ovvero al prezzo rettificato in caso di distribuzione di un dividendo prima del completamento dell'Operazione. L'obiettivo dell'OPA è ottenere la revoca delle azioni ordinarie di Saras dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan, che potrà essere conseguita anche attraverso una fusione in presenza delle relative condizioni. Il prezzo di €1,75 per azione implica una capitalizzazione di Saras circa €1,7 miliardi e rappresenta un premio del:
Con riferimento al processo autorizzativo, ai sensi del D.L. 21/2012 e successive modifiche e integrazioni (cosiddetta "Normativa Golden Power"), si segnala che la relativa notifica alla Presidenza del Consiglio del Ministri è stata presentata in data 23 febbraio 2024.
Alla data odierna Vitol B.V. detiene una quota di Saras SpA pari al 10,387%.
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.
Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione dei progetti di bilancio consolidato e separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.
Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:
I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
I principi contabili adottati dal Gruppo Saras per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono coerenti con quelli applicati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, ad eccezione dei nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti di seguito illustrati che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso del presente esercizio. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili al Gruppo, a far data dal 1° gennaio 2023, ed improduttivi di impatti sul Bilancio Consolidato del Gruppo:
Le modifiche allo IAS 8 chiariscono la distinzione tra cambiamenti di stime contabili, cambiamenti di principi contabili e correzione di errori. Chiariscono inoltre in che modo le entità utilizzano le tecniche di valutazione e gli input per sviluppare le stime contabili.
Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements forniscono indicazioni ed esempi per aiutare le entità ad applicare i giudizi significativi all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di divulgare i propri principi contabili "significativi" con l'obbligo di divulgare i propri principi contabili "materiali" e aggiungendo una guida su come le entità applicano il concetto di materialità nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.
Le modifiche hanno avuto un impatto sull'informativa dei principi contabili del Gruppo, ma non sulla misurazione, rilevazione e presentazione degli elementi del bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito restringono l'ambito di applicazione dell'eccezione alla rilevazione iniziale, in modo che non si applichi più alle transazioni che danno origine a differenze temporanee tassabili e deducibili in egual misura come le locazioni e le passività per lo smantellamento. Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche al principio IAS 12 sono state introdotte per rispondere ai regolamenti BEPS Pillar Two rules dell'OCSE ed includono:
L'esenzione obbligatoria temporanea – per il cui utilizzo è richiesto di darne informativa – è immediatamente applicabile. I rimanenti requisiti di informativa si applicano per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023 o successivamente, ma non per i periodi intermedi antecedenti il 31 dicembre 2023.
Lo IAS 8.30 richiede di dare informativa per quei principi che sono stati emessi, ma che non sono ancora in vigore; essa è richiesta ai fini di fornire informazioni note o ragionevolmente stimabili per permettere all'utilizzatore di valutare il possibile impatto dell'applicazione di tali principi sul bilancio di un'entità. Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.
A settembre 2022, lo IASB ha emanato una modifica all'IFRS 16 per specificare i requisiti che un locatore venditore utilizza nella misurazione della passività per leasing che deriva da una transazione di sale & lease back, per assicurare che il locatore venditore non riconosca utili o perdite con riferimento al diritto d'uso mantenuto dallo stesso.
Le modifiche sono effettive per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2024 o successivamente e devono essere applicate retrospettivamente a tutte le transazioni di sale & lease back sottoscritte dopo la data di prima applicazione dell'IFRS 16. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.
Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio del Gruppo.
A gennaio 2020 ed ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:
Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente ed il diritto di postergazione dell'entità è subordinato al rispetto di covenants entro dodici mesi.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2024 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.
A maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Rendiconto Finanziario e IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche dei contratti di reverse factoring e richiedere di dare ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativi inclusi nelle modifiche hanno l'obiettivo di assistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un'entità degli accordi di reverse factoring.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2024 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.
Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio del Gruppo.
Il bilancio consolidato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre, e sono generalmente quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.
In data 15 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA ha approvato il progetto di bilancio separato di Saras SpA.
Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:
| Consolidate con il metodo integrale | % di partecipazione |
|---|---|
| Deposito di Arcola Srl | 100% |
| Sarlux Srl | 100% |
| Sarint SA e società controllate | 100% |
| Saras Energia SAU | 100% |
| Terminal Logistica de Cartagena SLU | 100% |
| Reasar SA | 100% |
| Sardeolica Srl | 100% |
| Energia Verde Srl | 100% |
| Energia Alternativa Srl | 100% |
| Saras Trading SA | 100% |
| Saras Energy Management Srl | 100% |
| Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative | |
| Sardhy Green Hydrogen Srl | 50% |
Sarda Factoring 4,01% Consorzio La Spezia Utilities 5%
Si evidenzia che, nell'ambito del processo di riorganizzazione delle attività del gruppo societario, in data 1° luglio 2023 la società Sartec Srl è stata incorporata nella società Sarlux Srl con effetto contabile a decorrere dal 1° gennaio 2023.
Inoltre, in data 19 luglio 2023 è stata costituita la nuova società Saras Energy Management Srl controllata al 100% dalla Capogruppo Saras SpA. La società ha un capitale sociale di 100.000 euro i.v. e svolgerà le attività di compravendita all'ingrosso di energia elettrica e di altri beni e servizi correlati per il Gruppo. La società risulta inattiva alla data di riferimento del presente bilancio.
I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i seguenti:
è rilevata, ove ne ricorrano i presupposti, come avviamento alla data di acquisizione del controllo di un business. Qualora emerga un badwill, esso viene imputato a conto economico.
Le partecipazioni nelle società nelle quali il controllo è esercitato congiuntamente ad altre società (joint venture) e in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (di seguito "società collegate"), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione sia compresa tra il 20% ed il 50%, sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui risulta evidente che l'applicazione di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economica-finanziaria del Gruppo; in tali casi, la partecipazione è valutata al fair value. Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:
I bilanci delle società incluse nell'area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano (la "valuta funzionale"). Il bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa da quella funzionale dell'euro sono le seguenti:
[I] le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo (fair value).
Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati, invariati rispetto all'esercizio precedente.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.
Le Altre attività finanziarie sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari". Le Altre attività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo "Y Strumenti Derivati" al quale si rimanda per maggiori dettagli.
I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro.
Alla data di chiusura di ogni bilancio, il Gruppo effettua l'analisi delle eventuali perdite attese sui crediti di natura commerciale valutati al costo ammortizzato, e rileva o adegua appositi fondi svalutazione.
I fondi svalutazione per le suddette perdite attese si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. A tal fine, il management utilizza il proprio giudizio professionale e l'esperienza storica, nonché la conoscenza delle condizioni di mercato attuali e le stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.
La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), determinata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è determinata quale differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.
Il Gruppo applica essenzialmente un approccio analitico, sulle posizioni singolarmente significative e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito. In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni quali ad esempio consulenti legali ai quali sono affidate le cause di recupero crediti.
Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IFRS 9 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio. Si ricorda che il gruppo effettua con regolarità smobilizzi di crediti commerciali "pro-soluto" su base revolving mensili.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio rappresentato dall'ammontare che il Gruppo si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, considerando anche le vendite realizzate dopo la data di bilancio, ovvero, per i periodi successivi le curve di prezzo attese. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.
Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo.
Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione al fair value. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
I certificati bianchi sono contabilizzati per competenza tra gli "Altri Proventi", in proporzione al risparmio di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) effettivamente consuntivato nell'esercizio.
La valorizzazione degli stessi è effettuata al valore di mercato medio annuo salvo che il valore di mercato di fine anno non sia significativamente inferiore. I decrementi dovuti alle cessioni di certificati bianchi maturati nell'esercizio o negli esercizi precedenti sono valorizzati al prezzo di cessione. Le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle cessioni di certificati in esercizi differenti da quelli di maturazione sono contabilizzate rispettivamente nelle voci "Altri Proventi" o "Prestazioni di servizi e costi diversi".
G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è eliminata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.
Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.
I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. I costi di turnaround, in quanto costi di manutenzione straordinaria, sono capitalizzati nell'esercizio in cui sono sostenuti e sono ammortizzati per il periodo previsto fino al successivo turnaround. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. I contributi pubblici concessi a fronte di investimenti sono rilevati a diminuzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione dei beni quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.
Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.
La vita utile stimata dal Gruppo, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:
| per impianto IGCC | per altre immobilizzazioni | |
|---|---|---|
| Fabbricati | fino al 2031 | 18 anni |
| Impianti generici | fino al 2031 | 12 anni |
| Impianti altamente corrosivi | fino al 2031 | 9 anni |
| Centrale termo elettrica | fino al 2031 | |
| Parco eolico | 10/25 anni | |
| Stazioni di trasformazione | fino al 2031 | 13 anni |
| Mobili e macchine per ufficio | 4 anni | |
| Automezzi | 4 anni | |
| Altri Beni | 5/12 anni | |
| Migliorie su beni di terzi | Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene |
La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.
Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach. Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Le attività non correnti ed i gruppi di attività destinate alla cessione sono classificate come detenuti per la vendita quando si prevede che il loro valore di carico sarà recuperato mediante un'operazione di cessione in linea con quanto previsto dall'IFRS 5.
Questa condizione è soddisfatta quando la vendita è considerata altamente probabile e l'attività (o il gruppo di attività) è disponibile per la vendita nelle sue condizioni attuali. A tal fine, la Direzione aziendale deve essersi impegnata in un programma per la dismissione ed aver avviato le attività per individuare un acquirente e completare il programma.
Le attività non correnti ed i gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il loro valore contabile ed il valore di mercato al netto dei costi di vendita.
Se i criteri di cui sopra vengono soddisfatti dopo la data del bilancio, nella redazione di quest'ultimo l'attività non corrente (o gruppo in dismissione) non viene classificata come detenuta per la vendita; tuttavia, se tali circostanze sono soddisfatte successivamente alla data di chiusura del bilancio, ma prima della sua autorizzazione alla pubblicazione, vengono incluse nelle note esplicative informazioni inerenti alla natura dell'attività non corrente (o gruppo in dismissione), ai fatti e circostanze della vendita e le eventuali plusvalenze o minusvalenze emergenti dall'operazione".
Le attività possedute mediante contratti di leasing o contratti che concedono diritti di utilizzo su attività di terzi sono riconosciute come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, fatta eccezione per quelli a breve termine o di modico valore. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati linearmente sulla base della durata del contratto sottostante, e la passività finanziaria è rimborsata sulla base dei pagamenti previsti dal contratto di leasing o di concessione del diritto all'utilizzo.
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
L'avviamento è rappresentato dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto più il fair value di eventuali interessenze già detenute al momento dell'acquisizione del controllo rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami aziendali. L'avviamento relativo alle partecipazioni valutate al patrimonio netto è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. Esso non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì ad un test periodico di verifica sull'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio. Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l'avviamento. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio; per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value dell'unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.
Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla cash generating unit l'ammontare residuo è allocato alle attività incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l'ammontare più alto tra:
Nel caso di una precedente svalutazione per perdita di valore, il valore dell'avviamento non viene ripristinato.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel conto economico complessivo. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IFRS 9. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.
Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".
Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.
Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.
Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.
I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi senza effettuare alcuno stanziamento.
Il Gruppo riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.
A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:
Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.
Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni del Gruppo ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.
A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.
Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno del Gruppo.
L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice civile.
Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.
Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).
Con riferimento ai prodotti venduti per il Gruppo, il momento del riconoscimento dei ricavi coincide generalmente:
I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
Le accise pagate sugli acquisti sono nettate con quelle incassate sulle vendite.
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione secondo il metodo del tasso di interesse effettivo.
Le transazioni in valuta estera vengono convertite in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla conversione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea della partecipata.
La distribuzione di dividendi agli azionisti della Capogruppo determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione dell'avviamento e di quelle relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo del Gruppo e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono registrate a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".
La Capogruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (Ires), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capogruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.
Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati a riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Gli strumenti finanziari derivati su commodities, in conformità all'IFRS 9 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci dei costi operativi ai quali le coperture si riferiscono.
Gli strumenti finanziari derivati su commodities, realizzati in base a strategie diverse dalla fissazione dei prezzi del greggio e dei prodotti sono iscritti al fair value con rilevazione degli effetti economici nelle voci della gestione finanziaria.
Gli strumenti finanziari derivati su cambi e su tassi di interesse sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci della gestione finanziaria.
Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.
Alcune operazioni di copertura del rischio strategico di Raffinazione sono state contabilizzate inhedge accounting,secondo quanto previsto dall'IFRS 9. Tale applicazione ha comportato, per i derivati che coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (Cash Flow Hedge), la rilevazione iniziale nella riserva di patrimonio netto e nelle altre componenti dell'utile complessivo delle variazioni del fair value dei derivati considerati efficaci, e successivamente, la loro imputazione a conto economico, coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo, rettificato della quota parte degli stessi attribuibile ai possessori di azioni privilegiate, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.
Il D.L. 216 del 4 aprile 2006 ha introdotto limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti; il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare sull'apposito mercato quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti.
Qualora le quote assegnate risultino inferiori al fabbisogno, il controvalore delle quote mancanti viene valorizzato al valore di mercato ed iscritto tra i fondi rischi; qualora invece le quote fossero eccedenti il fabbisogno, il controvalore delle quote eccedenti, valorizzate al costo di acquisto allineato al valore di mercato di fine esercizio qualora inferiore, viene iscritto tra i beni immateriali.
Un settore operativo è una componente di un'entità:
Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel gruppo di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico che risulta soggetto a rischi e benefici sostanzialmente differenti da quelli di altri settori geografici.
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su valutazioni discrezionali e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime. Si ricorda, inoltre, che le più recenti raccomandazioni degli enti di controllo sono state recepite all'interno delle rispettive sezioni del presente documento.
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore discrezionalità da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.
La valutazione dell'ammontare di tali ricavi e in particolare dei reintegri comporta un processo di stima da parte degli amministratori che, pur non essendo caratterizzato da particolare discrezionalità, ha un impatto significativo in termini economici.
L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per diversi processi valutativi, tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari. I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.
Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business che sono i seguenti:
Al fine di rappresentare con continuità ed omogeneità la marginalità singolarmente attribuibile ai vari settori in caso di operazioni straordinarie quali fusioni e conferimenti, i rapporti interdivisionali che vengono meno per effetto delle operazioni societarie in precedenza indicate, continuano ad essere valorizzati in base alle condizioni previste nei contratti previgenti.
Di seguito si espone la suddivisione per segmenti. Per maggiori dettagli quantitativi e per i commenti, si rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:
| Conto Economico al 31 dicembre 2023 | INDUSTRIAL & MARKETING RENEWABLES | TOTALE | |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 11.343.160 | 30.666 | 11.373.826 |
| Altri proventi | 65.914 | 3.697 | 69.611 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (200.797) | (8.743) | (209.540) |
| Risultato operativo | 438.152 | 14.710 | 452.862 |
| Proventi finanziari (a) | 263.025 | 2.099 | 265.124 |
| Oneri finanziari (a) | (295.839) | (1.238) | (297.077) |
| Imposte sul reddito | (103.031) | (3.941) | (106.972) |
| Risultato netto | 302.306 | 11.631 | 313.937 |
| Totale attività direttamente attribuibili (b) | 3.566.646 | 198.313 | 3.764.959 |
| Totale passività direttamente attribuibili (b) | 2.373.919 | 46.491 | 2.420.410 |
| Investimenti in attività materiali | 178.326 | 45.990 | 224.316 |
| Investimenti in attività immateriali | 54 | 0 | 54 |
| Conto Economico al 31 dicembre 2022 | INDUSTRIAL & MARKETING RENEWABLES | TOTALE | |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 15.733.334 | 43.812 | 15.777.146 |
| Altri proventi | 54.560 | 4.078 | 58.638 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (196.825) | (7.890) | (204.715) |
| Risultato operativo | 935.770 | 29.865 | 965.635 |
| Proventi finanziari (a) | 264.868 | 850 | 265.718 |
| Oneri finanziari (a) | (341.142) | (1.044) | (342.186) |
| Imposte sul reddito | (447.353) | (24.901) | (472.254) |
| Risultato netto | 412.146 | 4.770 | 416.916 |
| Totale attività direttamente attribuibili (b) | 4.096.161 | 168.499 | 4.264.660 |
| Totale passività direttamente attribuibili (b) | 3.010.112 | 42.174 | 3.052.286 |
| Investimenti in attività materiali | 84.078 | 18.677 | 102.755 |
| Investimenti in attività immateriali | 2.686 | 234 | 2.920 |
La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.
Attività direttamente attribuibili e investimenti per area geografica di localizzazione.
| Attività direttamente attribuibili | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 3.571.401 | 4.013.587 | (442.186) |
| Altri CEE | 122.353 | 185.596 | (63.243) |
| Extra CEE | 71.205 | 65.477 | 5.728 |
| Totale | 3.764.959 | 4.264.660 | (499.701) |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
| Italia | 224.370 | 105.674 | 118.696 |
| Totale | 224.370 | 105.674 | 118.696 |
I ricavi totali per area geografica:
| Ricavi Totali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 4.543.988 | 4.198.978 | 345.009 |
| Spagna | 1.198.115 | 1.716.590 | (518.475) |
| Altri CEE | 968.080 | 2.617.123 | (1.649.043) |
| Extra CEE | 4.584.964 | 7.085.787 | (2.500.823) |
| USA | 148.290 | 217.306 | (69.016) |
| Totale | 11.443.437 | 15.835.784 | (4.392.348) |
Gli importi sono espressi al netto delle elisioni intercompany. Per maggiori informazioni riguardo all'informativa settoriale si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla Gestione.
Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:
| Crediti commerciali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 331.304 | 437.894 | (106.588) |
| Spagna | 57.732 | 110.474 | (52.742) |
| Altri CEE | 20.528 | 34.237 | (13.709) |
| Extra CEE | 101.251 | 168.746 | (67.495) |
| USA | 287 | 609 | (322) |
| Fondo Svalutazione Crediti | (22.325) | (23.078) | 753 |
| Totale | 488.778 | 728.881 | (240.103) |
Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico Complessivo rispetto all'esercizio precedente.
Le disponibilità liquide sono così composte:
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Deposti bancari postali | 542.624 | 707.077 | (164.453) |
| Cassa | 27 | 38 | (11) |
| Totale | 542.651 | 707.115 | (164.464) |
I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras SpA per 474.415 migliaia di euro, a Saras Energia SAU per 28.207 migliaia di euro e Saras Trading SA per 22.423 migliaia di euro.
Si fa presente che la voce "Depositi bancari e postali" è comprensiva di una quota non immediatamente disponibile pari ad 1.504 migliaia di euro costituita dalla controllata Energia Alternativa Srl a favore della banca finanziatrice a garanzia del debito derivante dal finanziamento per la costruzione del parco eolico.
Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione, al capitolo ad essa relativo, sia al prospetto del rendiconto finanziario.
Le Altre attività finanziarie sono così composte:
| Altre attività finanziarie | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari derivati correnti | 66.567 | 77.988 | (11.421) |
| Depositi a garanzia derivati | 47.968 | 108.034 | (60.066) |
| Altre attività | 0 | 1.533 | (1.533) |
| Totale | 114.535 | 187.555 | (73.020) |
La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati.
Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.4.1.
La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura dell'esercizio. Il decremento rispetto all'esercizio precedente, pari a 60.066 migliaia di euro, è dovuto alla variazione delle quotazioni petrolifere.
I crediti commerciali ammontano a 488.778 migliaia di euro, in decremento di 240.103 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. L'andamento dei crediti segue il decremento dei prezzi di mercato alla fine del periodo e l'andamento delle vendite.
La voce include, inoltre, il credito vantato dalla controllata Sarlux verso Arera a saldo del regime di essenzialità per l'anno di competenza 2023. Al 31 dicembre 2022 la posizione verso Arera risultava a debito e, pertanto, classificata nella voce "Altre passività".
Si ricorda che tutti i clienti sono assoggettati ad una valutazione di credito (KYC), ed in particolare i clienti del canale extrarete sono tutti assicurati da primarie società assicurative. Per i commenti sull'andamento delle vendite, si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti che ammonta a 22.325 migliaia di euro (23.078 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). Come già ricordato, il Gruppo effettua l'analisi specifica delle posizioni creditorie e il fondo svalutazione accoglie i risultati di tali valutazioni. Per ulteriori analisi si rimanda al paragrafo 7.4 informazioni ai sensi dell'IFRS 7 e 13.
La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono riportate nella tabella seguente:
| Rimanenze | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo | 432.708 | 339.550 | 93.158 |
| Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati | 93.465 | 113.237 | (19.772) |
| Prodotti finiti e merci | 615.906 | 736.189 | (120.283) |
| Ricambi e materie prime sussidiarie | 105.008 | 98.336 | 6.672 |
| Totale | 1.247.087 | 1.287.312 | (40.225) |
Il decremento del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuto all'effetto dalla dinamica decrescente dei prezzi parzialmente compensato dall'incremento delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio.
Le rimanenze dei materiali di consumo sono state valutate al presumibile valore di recupero.
In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze dei prodotti petroliferi al minore tra costo di acquisto o di produzione e il valore recuperabile di mercato, da tale confronto risulta l'iscrizione di un minor valore delle rimanenze – essenzialmente prodotti - per 17 milioni di euro.
Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.
La voce "Rimanenze" comprende circa 1.146 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 643 migliaia di euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 1.667 migliaia di tonnellate per un valore di circa 1.026 milioni di euro).
Le attività per imposte correnti sono così composte:
| Attività per imposte correnti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Credito per IVA | 1.447 | 2.121 | (674) |
| Crediti IRES | 1.141 | 1.355 | (214) |
| Crediti IRAP | 22.163 | 190 | 21.973 |
| Altri crediti tributari | 2.491 | 71.263 | (68.772) |
| Totale | 27.242 | 74.929 | (47.687) |
I crediti IRAP sono principalmente riconducibili agli acconti versati in corso d'anno e risultanti eccedenti rispetto al debito maturato alla fine del presente esercizio.
Gli Altri Crediti Tributari comprendono imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio. Il decremento dell'esercizio si riferisce principalmente all'iscrizione nell'esercizio precedente del credito d'imposta a favore delle imprese energivore (prevalentemente a favore della controllata Sarlux Srl) secondo quanto previsto dal cosiddetto "Decreto Sostegni ter", interamente compensato nel corso dell'esercizio 2023.
Il saldo è così costituito:
| Altre attività | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ratei attivi | 1.605 | 356 | 1.249 |
| Risconti attivi | 9.183 | 10.980 | (1.797) |
| Altri crediti a breve termine | 19.461 | 13.631 | 5.830 |
| Totale | 30.249 | 24.967 | 5.282 |
I risconti attivi si riferiscono principalmente al pagamento in via anticipata dei canoni ed oneri di competenza dell'esercizio successivo da parte della Capogruppo.
Gli Altri Crediti a breve termine al 31 dicembre 2023 si riferiscono principalmente ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE) vantati dalla controllata Sarlux Srl ed esposti al netto del fondo svalutazione e all'iscrizione sempre da parte delle controllata Sarlux Srl del credito per la concessione dell'aiuto di Stato di cui al "Fondo per la transizione energetica nel settore industriale" per un ammontare di 6.446 migliaia di euro e già incassato nel mese di gennaio 2024.
Il 2023 è stato caratterizzato da un contesto di mercato petrolifero volatile e ancora influenzato - se pur in misura inferiore rispetto al 2022 - dalle conseguenze del conflitto russo ucraino e dallo scoppio del conflitto israeliano-palestinese. I margini dei principali prodotti distillati si sono infatti mantenuti in media elevati e superiori ai valori storici, evidenziando la permanente pressione sui prezzi causata dall'assenza di importazioni dalla Russia, principale fornitore di distillati medi all'Europa sino allo scoppio del primo conflitto menzionato prima, in un contesto caratterizzato da scarsa capacità di raffinazione inutilizzata, sia in Europa sia in USA.
Il crack spread del diesel nell'area del Mediterraneo nel 2023 ha registrato una media di 26,4 \$/bl, mostrando una parziale normalizzazione rispetto ai livelli record registrati nel 2022 (37,7 \$/bl in media nel 2022). Tale effetto è stato determinato in primo luogo da un progressivo aumento dell'offerta e delle importazioni in Europa dai paesi asiatici che non hanno aderito alle sanzioni, in particolare Cina, India e Turchia, e secondariamente, da un rallentamento della domanda del settore industriale nei principali paesi dell'area OECD, frenata dalle politiche restrittive adottate dalle banche centrali a contegno dei crescenti livelli di inflazione.
Al contesto macroeconomico e settoriale, legato alla forte volatilità dello scenario di riferimento petrolifero e della raffinazione (prezzo e domanda del Brent e delle commodities collegate, crack spread, margini di raffinazione) si è aggiunta anche la forte volatilità dello scenario energetico (prezzo dell'energia elettrica e della CO2), non compensata dal meccanismo dell'essenzialità nel caso di salita dei prezzi.
La recente situazione geopolitica e la conseguente crisi internazionale che si è generata stanno esprimendo anche sostanziali cambiamenti negli equilibri del mercato petrolifero ed energetico e ci vorrà tempo prima di recuperare una condizione di normalità. Tuttavia, le cause della precedente crisi pandemica e crisi geopolitica non sono di natura finanziaria, ma sono principalmente ascrivibili a fattori esterni all'ambito economico dell'impresa che ne subisce gli effetti di instabilità e della relativa volatilità nel breve periodo, ma che non ne dovrebbero minare i fondamentali di medio termine.
La Società, anche in adesione alle raccomandazioni delle principali autorità di regolamentazione che si sono espresse in merito (ESMA, CONSOB, IOSCO), ha svolto le verifiche necessarie all'identificazione di eventuali rischi alla continuità aziendale, di eventuali effetti determinati o prevedibili della crisi geopolitica sulle grandezze di bilancio e sulla struttura finanziaria del gruppo ed infine in ottemperanza a quanto previsto dallo standard IAS 36 (impairment of assets) ha valutato se le proprie attività siano iscritte ad un valore superiore a quello recuperabile. Nell'eseguire questa verifica, come linee guida alla predisposizione dell'impairment test, oltre ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, ed in particolare lo standard IAS 36, (Impairment of assets), sono stati adottati i principi di valutazione italiani PIV del 2015 e i principi di valutazione internazionali.
In base alle attuali condizioni di mercato ed alle informazioni disponibili risulta oltremodo difficile poter articolare e valutare gli impatti di natura economica e finanziaria futuri derivante dall'evolversi del contesto macroeconomico. Pertanto, le elaborazioni economiche finanziarie di breve, medio e lungo termine che devono essere utilizzate nelle previsioni aziendali volgono all'individuazione di una migliore previsione che consideri la volatilità nei fondamentali dell'azienda.
Tali valutazioni sono state svolte a livello delle unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units, CGU) alle quali il valore delle attività è imputato, assumendo quale valore recuperabile il maggiore fra il Fair Value ed il valore d'uso (Value in Use) ricavabile sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa derivabili dalle previsioni economico-finanziarie aggiornate dal management.
Il test di impairment, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2024, è stato condotto secondo i Criteri Generali ed i flussi finanziari del Budget approvati dal Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2024 e delle previsioni economico finanziarie di medio lungo termine elaborate sulla base delle indicazioni delle principali fonti indipendenti internazionali. L'analisi è stata condotta con particolare riferimento al complesso delle attività materiali ed immateriali che compongono la CGU "Industrial&Marketing" e l'avviamento iscritto fra le attività immateriali per la CGU "Renewables", il cui processo valutativo è teso a verificare se i medesimi avessero subito una perdita durevole di valore alla data di riferimento del presente Bilancio. Per identificare le CGU la società ha considerato:
La limitazione «massima» relativa al segmento è definita dal principio contabile solo con riferimento all'Impairment Test dell'avviamento, che nella fattispecie è rilevante solo per la CGU «Renewables». Per quanto concerne l'Impairment Test degli asset materiali, come nella fattispecie della CGU «Industrial&Marketing» di Saras, il riferimento per la recuperabilità è agli investimenti sostenuti e al loro impiego (o uso) nel business di riferimento.
Il processo di valutazione è stato articolato in modo analogo a quanto già descritto nel Bilancio d'esercizio 2022. In merito al contesto macroeconomico e settoriale, permangono quegli impairment indicator, già emersi nel corso del 2022, collegati alla forte volatilità dello scenario di riferimento petrolifero e della raffinazione (prezzo del Brent, prezzo delle commodities, crack spread, margini di raffinazione) a cui si è aggiunta una forte volatilità dello scenario energetico (prezzo dell'energia elettrica e della CO2), solo in parte compensata dal meccanismo dell'essenzialità.
Saras ha dunque proceduto a sottoporre alla verifica delle immobilizzazioni materiali e immateriali inerenti alla CGU "Industrial & Marketing"; le previsioni economico-finanziarie alla base dell'Impairment Test sono state predisposte sulla base delle più accreditate fonti esterne.
Per la determinazione del valore d'uso si è fatto riferimento ai flussi finanziari riflessi nelle previsioni economico-finanziarie 2024-2027, che volgono alla individuazione di una migliore previsione che non replica le condizioni particolarmente favorevoli dell'ultimo anno del mercato petrolifero ed energetico, in quanto non considerate condizioni normali di mercato. In particolare, lo scenario si articola su ipotesi di marginalità del mercato della raffinazione in progressiva decrescita nel triennio successivo così come in decrescita sono previsti i prezzi dell'energia elettrica.
Tali previsioni economico-finanziarie riflettono le migliori stime effettuabili in merito all'operatività aziendale, ai profili di produzione, al contesto di mercato e all'evoluzione del quadro regolamentare di riferimento. Seguendo il processo precedentemente descritto, è stato determinato il valore recuperabile in termini di valore d'uso confrontabile con il valore di iscrizione della CGU "Industrial&Marketing" di cui si darà conto nel prosieguo. Per quanto riguarda la CGU "Renewables" il processo di valutazione è stato articolato in modo analogo all'esercizio precedente, aggiornando gli scenari elettrici, l'avanzamento degli investimenti e il valore del WACC, di cui si darà conto di seguito.
Con riferimento all'Operazione relativa al contratto di compravendita stipulato a febbraio 2024 fra la famiglia Moratti e il Gruppo Vitol, descritto in Premessa, si può desumere che ai fini dell'Impairment Test il fair Value dell'Operazione rappresenta un'indicazione di valore che supporta ulteriormente il complesso dei valori iscritti delle CGU di Saras e che conferma pertanto un riconoscimento del valore complessivo di Saras rispetto ai valori contabili di Gruppo. Infatti, il prezzo offerto di 1,75€ per azione implica una capitalizzazione di Saras di circa 1,7 miliardi di euro. Il prezzo offerto, che include un premio per il controllo, è una misura di riferimento per la determinazione dell'Equity Value societario da cui ricavare l'Enterprise Value compreso di avviamento dell'intera Saras. Quest'ultimo, ai fini del Test di Impairment sul Gruppo, potrebbe quindi rappresentare la stima del Valore Recuperabile in termini di "Fair Value". Gli Asset oggetto della valutazione ai fini di Impairment test, costituiscono invece il solo capitale immobilizzato della CGU Industrial e Marketing. La stima condotta rappresenta, infatti, il Valore Recuperabile di tali immobilizzazioni espresso come Value in Use tenendo in considerazione le condizioni correnti della CGU stessa senza includere sviluppi, ristrutturazioni o crescite non organiche, così come richiesto dai principi contabili internazionali, e quindi non risulta confrontabile in via diretta con il Fair Value societario.
Per informazioni di maggior dettaglio si veda la nota specifica al successivo punto 5.2.2.
| Costo Storico | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 179.831 | 14.793 | (1.715) | 0 | 320 | 193.229 | |
| Impianti e macchinari | 3.918.932 | 38.961 | (8.427) | 0 | 66.513 | 4.015.979 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 38.483 | 383 | (1.116) | 0 | 2.638 | 40.388 | |
| Altri beni | 681.218 | 1.553 | (1.138) | 0 | 31.122 | 712.755 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 173.008 | 47.065 | (467) | (8.743) | (96.707) | 114.156 | |
| Totale | 4.991.472 | 102.755 | (12.863) | (8.743) | 3.886 | 5.076.507 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2021 Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
| Fondo Terreni e fabbricati | 107.850 | 3.631 | (852) | 0 | 59 | 110.688 | |
| Fondo Impianti e macchinari | 3.101.580 | 144.280 | (6.709) | 0 | (2) | 3.239.149 | |
| Fondo Attrezzature | 34.812 | 1.807 | (1.078) | 0 | 0 | 35.541 | |
| industriali e commerciali | |||||||
| Altri beni | 519.835 | 24.963 | (808) | 0 | 4 | 543.994 | |
| Totale | 3.764.077 | 174.682 | (9.447) | 0 | 60 | 3.929.372 | |
| Valore Netto | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2022 | ||||
| Terreni e fabbricati | 71.981 | 14.793 | (863) | (3.631) | 0 | 261 | 82.541 |
| Impianti e macchinari | 817.352 | 38.961 | (1.718) | (144.280) | 0 | 66.515 | 776.830 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3.671 | 383 | (38) | (1.807) | 0 | 2.638 | 4.847 |
| Altri beni | 161.383 | 1.553 | (330) | (24.963) | 0 | 31.118 | 168.761 |
Immobilizzazioni materiali in corso 173.008 47.065 (467) 0 (8.743) (96.707) 114.156 Totale 1.227.395 102.755 (3.416) (174.682) (8.743) 3.826 1.147.135
La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
| Costo Storico | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 193.229 | 192 | (3) | 0 | (1.868) | 191.550 | |
| Impianti e macchinari | 4.015.979 | 105.515 | (5.170) | 0 | 37.096 | 4.153.420 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 40.388 | 0 | 0 | 0 | 429 | 40.817 | |
| Altri beni | 712.755 | 269 | (1.859) | 0 | 30.626 | 741.791 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 114.156 | 118.339 | (92) | (8.900) | (80.790) | 142.713 | |
| Totale | 5.076.507 | 224.315 | (7.124) | (8.900) | (14.507) | 5.270.291 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2022 Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | |||
| Fondo Terreni e fabbricati | 110.688 | 3.546 | 0 | 0 | (1.939) | 112.295 | |
| Fondo Impianti e macchinari | 3.239.149 | 152.727 | (5.113) | 0 | (4.428) | 3.382.335 | |
| Fondo Attrezzature | 35.541 | 1.725 | 0 | 0 | (1.090) | 36.176 | |
| industriali e commerciali | |||||||
| Altri beni | 543.994 | 26.474 | (1.236) | 0 | (2.406) | 566.826 | |
| Totale | 3.929.372 | 184.472 | (6.349) | 0 | (9.863) | 4.097.632 | |
| Valore Netto | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2023 | ||||
| Terreni e fabbricati | 82.541 | 192 | (3) | (3.546) | 0 | 71 | 79.255 |
| Impianti e macchinari | 776.830 | 105.515 | (57) | (152.727) | 0 | 41.524 | 771.085 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 4.847 | 0 | 0 | (1.725) | 0 | 1.519 | 4.641 |
| Altri beni | 168.761 | 269 | (623) | (26.474) | 0 | 33.032 | 174.965 |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 114.156 | 118.339 | (92) | 0 | (8.900) | (80.790) | 142.713 |
| Totale | 1.147.135 | 224.315 | (775) | (184.472) | (8.900) | (4.644) | 1.172.659 |
La voce "terreni e fabbricati" comprende principalmente fabbricati industriali, uffici e magazzini per un valore netto di 26.199 migliaia di euro, fabbricati civili ad uso uffici di Milano e Roma di proprietà della Capogruppo per un valore netto di 1.666 migliaia di euro e terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux Srl e della controllata Deposito di Arcola Srl per un valore di 51.390 migliaia di euro.
La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.
La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.
La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e grezzi delle società del gruppo (Sarlux Srl, Saras Energia SAU e Deposito di Arcola Srl).
La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità. Nel corso dell'esercizio la controllata Sarlux Srl ha provveduto alla svalutazione di alcuni progetti che non verranno portati a termine secondo il nuovo piano di investimenti approvato.
Gli incrementi dell'esercizio ammontano a 224.315 migliaia di euro e sono relativi agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione e alla realizzazione di un impianto fotovoltaico in località Macchiareddu da parte della controllata Sardeolica Srl.
I principali coefficienti annui di ammortamento, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono evidenziati di seguito:
| impianto IGCC | per altre immobilizzazioni (base annua) | |
|---|---|---|
| Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) | fino al 2031 | 5,50% |
| Impianti Generici (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | 8,38% |
| Impianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | 11,73% |
| Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) | 8,38% | |
| Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | |
| Parco eolico (Impianti e Macchinari) | 10,00% | |
| Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) | 25,00% | |
| Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) | 20,00% | |
| Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) | 12,00% | |
| Mezzi di trasporto (Altri beni) | 25,00% |
La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono gli impianti di servizio della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile) rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari è valida sino al 31 dicembre 2027.
Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
I fenomeni esogeni che stanno caratterizzando lo scenario macroeconomico con significativi impatti sulla volatilità del mercato delle commodities, tra cui prezzi, offerta di greggio e domanda di prodotti finiti, hanno ripercussioni sull'aleatorietà delle assunzioni alla base del raggiungimento dei risultati delle previsioni economiche e finanziarie del Gruppo, che potrebbero ripercuotersi con potenziali impatti di riduzione di valore degli assets. Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, il complesso delle attività materiali e immateriali che compongono la CGU "Industrial&Marketing" è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se il medesimo avesse subito una perdita durevole di valore.
Il test è stato effettuato, con il supporto di un esperto indipendente, confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso, così come richiesto dallo IAS 36.
Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:
La determinazione dei flussi 2024-2027 (periodo esplicito) è stata effettuata in considerazione dello scenario petrolifero (prezzi di grezzi, prodotti petroliferi e margini di raffinazione), supportato dalle recenti pubblicazioni di primari analisti del settore, applicata a livelli di produzione coerenti con il passato e con i piani di produzione degli impianti del Gruppo attesi in applicazione dei razionali industriali sopra descritti. Per quanto riguarda l'assetto elettrico, l'impianto IGCC, fortemente integrato con la raffineria, rientra dall'aprile 2021 nel regime di impianti essenziali per la stabilità del servizio elettrico della regione Sardegna. È stata considerata una remunerazione dell'energia coerente con le condizioni fissate dalla normativa di riferimento in termini di determinazione del rimborso dei costi fissi e variabili e di remunerazione del capitale, assunta anche nel medio termine. Per quanto riguarda lo scenario elettrico, in particolare con riferimento al prezzo dell'energia elettrica e della CO2, si è fatto riferimento a studi di primari analisti di settore. Le assunzioni alla base della stima dei flussi di ricavi sono connesse alla previsione dell'evoluzione degli scenari economici mondiali e nazionali del settore petrolifero ed energetico, generalmente di complessa previsione, ma ultimamente ancora più difficile a causa degli effetti delle recenti conflittualità a livello geopolitico, aggravando una significativa ed imprevedibile volatilità.
Il valore recuperabile della CGU in oggetto è stato determinato sulla base della stima del suo valore d'uso, con applicazione della metodologia valutativa dell'Unlevered Discounted Cash Flow, come segue:
In merito alla stima del flusso di cassa normalizzato a regime al termine dell'assetto operativo di essenzialità (2030 vs. 2028), in assenza di un piano produttivo esteso sino al 2030 e in analogia con il precedente Impairment Test, si è previsto un flusso normalizzato a regime, con tasso di crescita pari al 2% (rivisto come precedentemente descritto), basato su un EBITDA del solo settore Refinery costruito sulla base di differenti ipotesi di margine unitario per barile prodotto, e investimenti di lungo termine stimati sulla base della medesima proporzione sull'EBITDA dello scorso Impairment Test.
Le difficoltà previsionali connesse alla stima dell'andamento del business nel lungo periodo, in merito alla individuazione di una migliore previsione che non consideri la volatilità attuale derivante dall'improvvisa crisi in quanto non considerabile alla stregua di una normale condizione di mercato, rendono auspicabile il ricorso a tecniche statistiche che associano alle variabili rilevanti probabilità di accadimento in funzione di specifiche curve di distribuzione.
In generale, in condizioni di elevata incertezza, oltre che di difficoltà nella stima dei parametri rilevanti ai fini della determinazione del valore di un'attività, il processo di valutazione può essere arricchito e completato attraverso l'applicazione di tecniche di simulazione di tipo probabilistico. In particolare, la migliore prassi ha individuato nella tecnica di simulazione denominata "Montecarlo" lo strumento più adatto. L'apporto fornito dalla Simulazione Montecarlo ai modelli di valutazione si esplicita in un'analisi sistematica e dettagliata delle situazioni di rischio e incertezza legate alla stima dei valori delle variabili input determinanti (o driver). Al fine di individuare risultati che tengano nella dovuta considerazione la variabilità dei driver della valutazione, un approccio di natura deterministica ritenuto completo richiederebbe infatti: in primo luogo l'esame di tutti i possibili scenari (commodities petrolifere ed energetiche) - ottenuti facendo variare puntualmente gli input e, successivamente, una selezione dei risultati ritenuti più plausibili.
L'applicazione della tecnica di Simulazione Montecarlo consente di assegnare probabilità di accadimento ai valori che i fattori soggetti a maggiore incertezza (o variabilità) possono assumere, di simulare il loro comportamento secondo una modalità casuale, e di misurare la frequenza di accadimento dei risultati relativi alle differenti variabili simulate. Conseguentemente, tale analisi offre a chi conduce la valutazione un supporto più completo e circostanziato, in quanto si arricchisce di misure di sensitività dei risultati alle variazioni dei parametri.
Le variabili input del processo simulativo considerate ai fini dell'esercizio di Impairment Test sono state le seguenti:
Le distribuzioni statistiche sono state costruite tenendo conto delle dinamiche dei parametri dei comparabili per quanto concerne le variabili del tasso di attualizzazione e di intervalli supportati da fonti esterne per i margini di raffinazione di lungo termine. La simulazione è stata condotta per i tre scenari relativi al proseguimento ed al termine dell'essenzialità, tenuto conto di una probabilità di accadimento di un terzo per ciascuno (equi-probabilità).
In coerenza con le richieste di ESMA in merito alla considerazione dei principali effetti del climate change sul valore aziendale, è stata condotta un'analisi di sensitività sull'impatto di eventuali cambiamenti nel sistema di scambio delle quote di emissioni di gas ad effetto serra («Emission Trading») per quanto concerne le ipotesi di allocazioni gratuite di CO2, in senso più restrittivo rispetto all'attuale normativa.
Nello specifico, assumendo l'ipotesi che lungo il periodo in cui sono concessi alla Società rimborsi nell'ambito del regime di essenzialità per l'impianto IGCC i costi legati alle emissioni di CO2 continuino ad essere inclusi nei costi variabili rimborsabili, si è considerato l'impatto differenziale in termini di minori flussi di cassa a seguito di una possibile ulteriore riduzione di tali allocazioni per il solo impianto di raffineria.
La stima è stata condotta per tutti gli Scenari adottati, tenendo in considerazione una riduzione parametrica delle allocazioni gratuite stimate nel Piano a partire dal 2026 fino al 2030, con impatto anche sulla determinazione del flusso di cassa normalizzato per il calcolo del Terminal Value.
A parità di altre assunzioni, considerando quindi i tre scenari equiprobabili, è possibile affermare che il valore atteso della CGU Industrial & Marketing permane non inferiore al Carrying Amount con un'ulteriore riduzione delle allocazioni gratuite di CO2 rispetto alle previsioni di piano.
A seguito di analisi di sensitività, si evidenzia valori recuperabili superiori al valore contabile della CGU "Industrial&marketing", non evidenziando dunque perdite durevoli di valore così come definite dallo IAS 36.
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:
| Costo Storico | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale | 55.086 | 1.709 | (31) | 0 | 6.758 | 63.522 | |
| ed opere ingegno | |||||||
| Concessioni, licenze, | 24.542 | 0 | 0 | 0 | 0 | 24.542 | |
| marchi e diritti simili | |||||||
| Goodwill e attività immateriali | 21.019 | 0 | 0 | 0 | 0 | 21.019 | |
| a vita non definita | |||||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 531.235 | 511 | 0 | 0 | (3.708) | 528.038 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.265 | 700 | 0 | 0 | 0 | 1.965 | |
| Totale | 633.147 | 2.920 | (31) | 0 | 3.050 | 639.086 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2021 Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
| Diritti di brevetto industriale | 52.018 | 5.582 | 0 | 0 | (64) | 57.536 | |
| ed opere ingegno | |||||||
| Concessioni, licenze, | 13.701 | 0 | 0 | 39 | 13.740 | ||
| marchi e diritti simili | |||||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 525.836 | 1.019 | 0 | 0 | 71 | 526.926 | |
| Totale | 591.637 | 6.600 | 0 | 0 | 47 | 598.284 | |
| Valore Netto | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2022 | ||||
| Diritti di brevetto industriale | 3.068 | 1.709 | (31) | (5.582) | 0 | 6.822 | 5.986 |
| ed opere ingegno | |||||||
| Concessioni, licenze, | 10.841 | 0 | 0 | 0 | 0 | (39) | 10.802 |
| marchi e diritti simili | |||||||
| Goodwill e attività immateriali | 20.937 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 20.937 |
| a vita non definita | |||||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 5.399 | 511 | 0 | (1.019) | 0 | (3.779) | 1.112 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.265 | 700 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.965 |
| Totale | 41.510 | 2.920 | (31) | (6.600) | 0 | 3.003 | 40.802 |
| Costo Storico | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | |||
| Diritti di brevetto industriale | 63.522 | 54 | 0 | 0 | 5.730 | 69.306 | |
| ed opere ingegno | |||||||
| Concessioni, licenze, | 24.542 | 0 | 0 | 0 | (31) | 24.511 | |
| marchi e diritti simili | |||||||
| Goodwill e attività immateriali | 21.019 | 0 | 0 | 0 | 0 | 21.019 | |
| a vita non definita | |||||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 528.038 | 0 | 0 | 0 | (4.334) | 523.704 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.965 | 0 | (1.131) | 0 | (100) | 734 | |
| Totale | 639.086 | 54 | (1.131) | 0 | 1.265 | 639.274 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2022 Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | |||
| Diritti di brevetto industriale | 57.536 | 6.080 | 0 | 0 | (1.510) | 62.106 | |
| ed opere ingegno | |||||||
| Concessioni, licenze, | 13.740 | 0 | 0 | 0 | 824 | 14.564 | |
| marchi e diritti simili | |||||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 526.926 | 995 | 0 | 0 | (4.321) | 523.600 | |
| Totale | 598.202 | 7.075 | 0 | 0 | (5.007) | 600.270 | |
| Valore Netto | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2023 | ||||
| Diritti di brevetto industriale | 5.986 | 54 | 0 | (6.080) | 0 | 7.240 | 7.200 |
| ed opere ingegno | |||||||
| Concessioni, licenze, | 10.802 | 0 | 0 | 0 | 0 | (855) | 9.947 |
| marchi e diritti simili | |||||||
| Goodwill e attività immateriali | 20.937 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 20.937 |
| a vita non definita | |||||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 1.112 | 0 | 0 | (995) | 0 | (13) | 104 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.965 | 0 | (1.131) | 0 | 0 | (100) | 734 |
| Totale | 40.802 | 54 | (1.131) | (7.075) | 0 | 6.272 | 38.922 |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 7.075 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 20% |
|---|---|
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 3% - 33% |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 6% - 33% |
Non vi sono attività immateriali significative a vita utile definita destinate alla cessione.
Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.
Il saldo della voce si riferisce principalmente alla concessione relativa all'esercizio del parco eolico di Ulassai della controllata Sardeolica Srl il cui ammortamento terminerà nel 2035.
La voce si riferisce all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica Srl (20.937 migliaia di euro) pagato da Saras SpA per l'acquisto di Parchi Eolici Ulassai Srl (fusa per incorporazione in Sardeolica Srl nel 2017): tale avviamento è giustificato dalla previsione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica Srl su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute.
Ai sensi di quanto previsto dai principi contabili applicati dal Gruppo, ed in particolare dallo IAS 36, l'avviamento in oggetto è stato sottoposto alla data di riferimento del presente bilancio al processo valutativo teso a verificare se l'attività avesse subito una perdita durevole di valore.
Dall'analisi non sono emerse perdite durevoli di valore che richiedessero di procedere ad alcuna svalutazione, così come negli esercizi precedenti. Il test è stato effettuato confrontando il valore contabile di iscrizione in bilancio della CGU, a cui è allocato il goodwill, con il relativo valore recuperabile rappresentato dal valore d'uso. Il processo è stato articolato, in ossequio al principio in oggetto, nelle seguenti fasi:
Definizione delle unità generatrici di cassa (di seguito, CGU): Sardeolica Srl è identificabile come un'unica CGU, ossia come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività, in quanto unica società del gruppo a gestire il business della produzione di energia elettrica da fonte eolica.
Allocazione dell'avviamento alla CGU: l'avviamento è interamente riferibile alla controllata Sardeolica Srl in quanto è sorto in sede di acquisto del 30% del capitale sociale della stessa ed è pari a 20.937 migliaia di euro.
Determinazione del valore recuperabile dell'avviamento basato sul valore d'uso: il valore recuperabile della CGU Sardeolica Srl è stato determinato sulla base del valore d'uso, ossia del valore attuale dei flussi finanziari nominali futuri che si prevede abbiano origine dalla CGU con un orizzonte temporale dei flussi pari al 2035 (periodo di validità della concessione ottenuta dal Comune di Ulassai e dal Comune di Perdasdefogu).
Al termine del periodo di concessione è stato ipotizzato un valore terminale pari al capitale investito netto residuo alla fine dell'orizzonte temporale e attualizzato al WACC.
Le previsioni economico finanziarie 2024-2027 sono state predisposte sulla base delle indicazioni di scenario delle principali fonti indipendenti internazionali non includendo gli sviluppi futuri, tra cui quelli del progetto Helianto.
La determinazione dei flussi è stata effettuata in considerazione dello scenario dei prezzi di vendita dell'energia fino alla scadenza della concessione, applicando una ventosità prevista sulla base della serie storica, valorizzata con applicazione delle curve attese dei prezzi desunte da importanti società indipendenti specializzate nel settore, e coerente con le previsioni economiche e finanziarie.
Ammontano a 104, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente per 1.008 migliaia di euro.
La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software. Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.
Il Gruppo Saras ha acquisito diritti di utilizzo di attività di terzi essenzialmente volti all'utilizzo di:
La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:
| Terreni e fabbricati in locazione 41.070 8.422 0 0 0 Impianti e macchinari in locazione 11.952 0 0 0 (65) Altri beni in locazione 19.500 1.975 0 0 0 Totale 72.522 10.397 0 0 (65) |
49.492 |
|---|---|
| 11.887 | |
| 21.475 | |
| 82.854 | |
| Fondi Ammortamento 31/12/2021 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti |
31/12/2022 |
| Fondo Terreni e fabbricati in locazione 15.118 5.612 0 0 (610) |
20.120 |
| Fondo Impianti e macchinari in locazione 4.621 1.453 0 0 0 |
6.074 |
| Altri beni 8.198 3.099 0 0 (21) |
11.276 |
| Totale 27.937 10.164 0 0 (631) |
37.470 |
| Valore Netto 31/12/2021 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2022 |
|
| Terreni e fabbricati in locazione 25.952 8.422 0 (5.612) 0 |
610 29.372 |
| Impianti e macchinari in locazione 7.331 0 0 (1.453) 0 |
(65) 5.813 |
| Altri beni in locazione 11.302 1.975 0 (3.099) 0 |
21 10.199 |
| Totale 44.585 10.397 0 (10.164) 0 |
566 45.384 |
| Costo Storico 31/12/2022 Incrementi Decrementi Svalutazioni Altri movimenti |
31/12/2023 |
| Terreni e fabbricati in locazione 49.492 540 0 0 144 |
50.176 |
| Impianti e macchinari in locazione 11.887 0 0 0 0 |
11.887 |
| Altri beni in locazione 21.475 1.234 0 0 263 |
22.972 |
| Totale 82.854 1.774 0 0 407 |
85.035 |
| Fondi Ammortamento 31/12/2022 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2023 |
|
| Fondo Terreni e fabbricati in locazione 20.120 5.967 0 0 (8) |
26.079 |
| Fondo Impianti e macchinari in locazione 6.074 1.453 0 0 (0) |
7.527 |
| Altri beni 11.276 1.673 0 0 0 |
12.949 |
| Totale 37.470 9.093 0 0 (8) |
46.555 |
| Valore Netto 31/12/2022 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2023 |
|
| Terreni e fabbricati in locazione 29.372 540 0 (5.967) 0 |
152 24.097 |
| Impianti e macchinari in locazione 5.813 0 0 (1.453) 0 |
0 4.360 |
| Altri beni in locazione 10.199 1.234 0 (1.673) 0 |
263 10.023 |
Il saldo al 31 dicembre 2023, pari 38.480 migliaia di euro, è relativo all' applicazione del principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:
Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2023, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate:
| Denominazione | Sede | Valuta | Capitale | Quota | Quota | Quota (%) | Azionista | % | Rapporto di |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sociale | detenuta | detenuta | su Capitale | di diritto | partecipazione | ||||
| Gruppo (%) | Gruppo (%) | Sociale | di voto | ||||||
| al 31-12-23 | al 31-12-22 | ||||||||
| Deposito di Arcola Srl | Arcola (SP) | Euro | 1.000.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA 100,00% | Controllata | |
| Sartec Saras Ricerche e Tecnologie Srl | Assemini (CA) | Euro | 3.600.000 | 0,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA 100,00% | Controllata | |
| Sarint SA e società controllate: | Lussemburgo | Euro | 50.705.314 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA 100,00% | Controllata | |
| Saras Energia SAU e società controllata: Madrid (Spagna) | Euro | 5.000.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA 100,00% Controllata Indiretta | |||
| Terminal Logistica de Cartagena SLU | Cartagena (Spagna) Euro | 3.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras Energia SA 100,00% Controllata Indiretta | |||
| Reasar SA | Lussemburgo | Euro | 2.225.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Sarint SA 100,00% Controllata Indiretta | ||
| Sarlux Srl | Sarroch (CA) | Euro | 100.000.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA 100,00% | Controllata | |
| Sardeolica Srl | Cagliari | Euro | 56.696 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA 100,00% | Controllata | |
| Energia Verde Srl | Cagliari | Euro | 10.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Sardeolica Srl 100,00% Controllata Indiretta | ||
| Energia Alternativa Srl | Cagliari | Euro | 10.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Sardeolica Srl 100,00% Controllata Indiretta | ||
| Saras Trading SA | Ginevra (Svizzera) | Usd | 1.000.000 | 100,00% | 100,00% | 100,00% | Saras SpA 100,00% | Controllata | |
| Saras Energy Management Srl | Milano | Euro | 100.000 | 100,00% | 0,00% | 100,00% | Saras SpA 100,00% | Controllata | |
| Sardhy Green Hydrogen Srl | Sarroch (CA) | Euro | 10.000 | 50,00% | 50,00% | 50,00% | Saras SpA | 50,00% Altre partecipazioni | |
| Consorzio La Spezia Utilities | La Spezia | Euro | 122.143 | 5,00% | 5,00% | 5,00% Deposito di Arcola Srl | 5,00% Altre partecipazioni | ||
| Sarda Factoring | Cagliari | Euro | 9.027.079 | 4,01% | 4,01% | 4,01% | Saras SpA | 4,01% Altre partecipazioni |
Come precedentemente indicato, le partecipazioni in imprese controllate sono consolidate integralmente nel presente bilancio.
Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:
| Altre partecipazioni | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Consorzio La Spezia Utilities | 7 | 7 | 0 |
| Sarda Factoring | 495 | 495 | 0 |
| Sardhy Green Hydrogen | 243 | 243 | 0 |
| Totale | 745 | 745 | 0 |
Non sono intervenute variazioni rispetto all'esercizio precedente.
La posizione netta della fiscalità differita attiva e passiva del Gruppo Saras al 31 dicembre 2023 ammonta a 17.082 migliaia di (composto da imposte anticipate per 20.812 migliaia di euro iscritte nell'attivo patrimoniale non corrente ed imposte differite iscritte nel passivo patrimoniale non corrente per 3.730 migliaia di euro).
A livello consolidato, ed anche in virtù degli accordi di consolidato fiscale in vigore tra le società italiane del Gruppo, le imposte anticipate e differite delle stesse società sono compensate ed esposte al netto.
Gli amministratori, sulla base delle previsioni e delle proiezioni economiche finanziare di medio e lungo periodo, hanno ritenuto recuperabili le imposte anticipate iscritte.
Per quanto sopra descritto, si evince che il saldo totale della posizione netta del Gruppo è dovuto pressoché integralmente alle imposte delle società italiane e risulta pressoché formato da:
La tabella che segue evidenzia la movimentazione della posizione netta delle imposte anticipate e differite.
| Dati in migliaia di Euro | Importi al | Accanton. | Utilizzi | Importi al |
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2022 | 31/12/2023 | |||
| Attività per imposte anticipate | ||||
| Oneri deducibili in futuri esercizi | 3.131 | 2.670 | 2.984 | 2.817 |
| Svalutazione immobilizzazioni e crediti e differenze temporali ammort.ti civili-fiscali | 34.624 | 2.838 | 19.406 | 18.056 |
| Fondi (tassati) per rischi e oneri | 29.591 | 64.732 | 47.668 | 46.656 |
| Valutazione fiscale rimanenze | 21.395 | 302 | 19.112 | 2.586 |
| Fondi svalutazione crediti | 2.435 | (870) | 3.306 | |
| Altre poste residuali | 6.054 | 1.849 | 5.876 | 2.027 |
| Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) | 921 | 1.693 | 2.614 | |
| Totale imposte anticipate | 98.151 | 74.084 | 94.174 | 78.060 |
| Passività per imposte differite | ||||
|---|---|---|---|---|
| Ammortamenti extracontabili | 19.050 | 2.121 | 16.929 | |
| Proventi a tassazione differita | 9.683 | 9.683 | ||
| Rivalutazione terreno | 7.995 | 7.995 | ||
| Differenze su cambi | 0 | 2.399 | 2.399 | |
| Altre poste residuali | 41.878 | 2.335 | 27.622 | 16.591 |
| Effetto IAS/Consolidato (altre poste residuali società del Gruppo) | 3.730 | 3.730 | ||
| Effetto IAS/Consolidato (Adeguamento del valore dei terreni al fair value - Sarlux) | 1.150 | 1.150 | ||
| Effetto IAS/Consolidato (Valorizzazione licenze parchi eolici - Sardeolica) | 2.729 | 494 | 2.235 | |
| Effetto IAS/Consolidato (omogeneizzazione criterio valutazione rimanenze - Saras) | 267 | 267 | ||
| Totale imposte differite | 86.482 | 4.734 | 30.237 | 60.979 |
| Totale netto | 11.669 | 69.350 | 63.937 | 17.082 |
Il saldo al 31 dicembre 2023 è pari a 3.812 migliaia di euro (4.104 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti per depositi verso terzi a medio/lungo termine.
La voce "Altre attività" include il credito verso l'Erario pari a 38.654 migliaia di euro iscritto a seguito della conclusione, avvenuta in data 23 marzo 2023, dell'accertamento con adesione con l'Agenzia delle Entrate di Cagliari.
Per la particolare natura del procedimento tributario, tale adesione prevede, in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale, il diritto alla restituzione di quanto versato e pertanto, in attesa della conclusione del procedimento, il Gruppo ha contabilizzato nella voce "altre attività" non correnti il credito per l'intero importo (in termini di imposta, sanzioni e interessi). Il relativo debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, suddiviso tra quota a breve termine e quota a lungo termine, è stato contabilizzato rispettivamente nei "debiti tributari" e nelle "altre passività non correnti". Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.1.
Le passività finanziarie a breve sono così costituite:
| Passività finanziarie a breve termine | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari correnti | 88.435 | 118.569 | (30.134) |
| Banche c/c | 2.834 | 12.134 | (9.300) |
| Strumenti finanziari derivati | 13.004 | 71.355 | (58.351) |
| Altre passività finanziarie a breve | 44.720 | 22.318 | 22.402 |
| Totale | 148.993 | 224.376 | (75.383) |
La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi dal Gruppo, valutati col criterio del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella tabella al paragrafo 5.4.1 passività finanziarie a lungo termine.
Si sottolinea che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano rispettati alla data del 31 dicembre 2023.
La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito utilizzate e delle operazioni di "denaro caldo" cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.
La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio.
| Strumenti finanziari derivati | 31/12/2023 | 31/12/2023 | 31/12/2022 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Interest rate swaps | 1.578 | 6.522 | 7.274 | 586 |
| Fair value strumenti derivati su commodities | 30.662 | 5.741 | 70.714 | 58.498 |
| Fair value acquisti e vendite a termine su cambi | 0 | 741 | 0 | 770 |
| Fair value acquisti e vendite a termine su quote CO2 | 34.327 | 0 | 0 | 11.501 |
| Totale | 66.567 | 13.004 | 77.988 | 71.355 |
Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
| Tipologia Operazioni | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale Fair value |
Valore nozionale | Fair value | ||||||
| Acquisti | Vendite | Pos. | Neg. | Acquisti | Vendite | Pos. | Neg. | |
| Prodotti petroliferi e grezzi | (380.623) | 392.289 | 30.662 | (5.741) | (300.019) | 572.327 | 70.714 | (58.498) |
| Cambi | (141.176) | (741) | (91.746) | (770) | ||||
| Tassi d'interesse | (87.500) | 1.578 | (6.522) | (350.000) | 7.274 | (586) | ||
| Quote C02 | 34.327 | (11.501) | ||||||
| Totale | (609.300) | 392.289 | 66.567 | (13.004) | (741.765) | 572.327 | 77.988 | (71.355) |
La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con factor pro-soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors, oltre che il debito finanziario relativo ai contratti rilevati in ossequio a quanto previsto dall' IFRS 16.
Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.
La composizione della voce in esame è la seguente:
| Debiti commerciali e altri debiti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Clienti c/anticipi | 26.261 | 21.039 | 5.222 |
| Debiti vs fornitori correnti | 1.391.445 | 1.423.402 | (31.957) |
| Totale | 1.417.706 | 1.444.441 | (26.735) |
La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.
Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi. La variazione rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuta al decremento delle quotazioni petrolifere.
La composizione della voce è la seguente:
| Passività per imposte correnti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti per IVA | 40.652 | 20.743 | 19.909 |
| Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) | 9.104 | 239.802 | (230.698) |
| Debiti IRAP | 2.966 | 23.744 | (20.778) |
| Altri debiti tributari | 65.494 | 72.663 | (7.169) |
| Totale | 118.216 | 356.952 | (238.736) |
La variazione della voce "debiti Ires" è dovuta al fatto che il saldo dell'esercizio precedente comprendeva il debito relativo al cosiddetto "Contributo Straordinario sugli extraprofitti" delle società che operano nel settore energetico, come già descritto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, e per il quale il Gruppo ha intrapreso le dovute azioni legali a propria tutela. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 7.1.
La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente i debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla controllante Saras SpA (pari a 48.144 migliaia di euro) e la quota a breve del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritto ai paragrafi 5.2.7 e 7.1., pari a 9.113 migliaia di euro.
Il dettaglio delle Altre passività è riportato nella seguente tabella:
| Altre passività | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale | 15.690 | 20.724 | (5.034) |
| Debiti verso il personale | 40.059 | 49.307 | (9.248) |
| Debiti verso altri | 21.360 | 226.202 | (204.842) |
| Ratei passivi | 521 | 618 | (97) |
| Risconti passivi | 3.494 | 5.082 | (1.588) |
| Totale | 81.124 | 301.933 | (220.809) |
La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di dicembre non ancora liquidate, la quota maturata delle mensilità aggiuntive ed i premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali. Il decremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuto all'iscrizione nell'esercizio 2022 dell'accantonamento relativo all'accordo di risoluzione consensuale a favore di alcuni top manager.
La variazione rispetto all'esercizio precedente della voce "Debiti verso altri", pari a 204.842 migliaia di euro, è dovuta essenzialmente al fatto che il saldo al 31 dicembre 2022 comprendeva l'ammontare da restituire ad ARERA a saldo del regime di essenzialità per l'anno di competenza 2022 correlato alla dinamica dei prezzi di mercato dell'energia elettrica. Al 31 dicembre 2023 la posizione della società controllata Sarlux verso ARERA è a credito e pertanto il saldo relativo all'anno di competenza 2023 è stato iscritto nella voce "crediti commerciali".
La voce è così composta:
| Passività finanziarie a lungo termine | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari non correnti | 313.609 | 401.415 | (87.806) |
| Altre passività finanziarie a lungo termine | 31.636 | 45.494 | (13.858) |
| Totale | 345.245 | 446.909 | (101.664) |
Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella successiva tabella (valori espressi in milioni di euro):
| Valori espressi in milioni di Euro | Accensione/ | Importo | Tasso | Scadenza | Residuo al | Residuo al | Scadenze | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| rinegoziazione del debito | originario | base | contrattuale | 31/12/2022 | 31/12/2023 | 1 anno | 1 > 5 anni | ||
| Saras SpA | |||||||||
| Finanziamento Sace | Dicembre 2020 | 350 | 0,95% | set-24 | 203,6 | 86,7 | 86,7 | ||
| Finanziamento Sace | Maggio 2022 | 312,5 | 1,70% | mar-28 | 312,2 | 313,0 | - | 313,0 | |
| Energia Alternativa Srl | Gennaio 2017 | 16 | 2,5% + Euribor 6 mesi | giu-26 | 4,2 | 2,3 | 1,8 | 0,6 | |
| Totale debiti verso banche per finanziamenti | 520,0 | 402,0 | 88,4 | 313,6 |
Nel corso del mese di dicembre 2020 - Saras ha firmato un contratto di finanziamento di euro 350 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia e destinato a rafforzare la struttura patrimoniale della Società.
La scadenza del finanziamento in oggetto è prevista per il mese di settembre 2024.
Nel corso del mese di maggio 2022 Saras ha sottoscritto un nuovo finanziamento da 312,5 milioni di euro, assistito per il 70% dell'importo da garanzia rilasciata da SACE grazie a quanto previsto dal «DL Sostegni bis», con lo scopo di rimodulare il debt maturity profile del Gruppo.
L'erogazione è avvenuta in un'unica soluzione ed il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento di 36 mesi e un rimborso in 12 rate trimestrali costanti a partire dal 30 giugno 2025 e fino al 31 marzo 2028, data di scadenza del finanziamento.
L'avverarsi delle condizioni sospensive al contratto di compravendita stipulato in data 11 febbraio 2024 tra le società Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA e Stella Holding SpA e la società Vitol B.V. e il conseguente trasferimento a Vitol B.V. della proprietà del 35% delle azioni di Saras SpA determineranno nei contratti di finanziamento in essere un evento di "cambio di controllo" a seguito del quale le banche finanziatrici hanno l'opzione di richiedere la restituzione anticipata dei finanziamenti erogati. La Società, come richiesto dai contratti, provvederà a richiedere alle banche finanziatrici il loro formale benestare al cambio di controllo e al mantenimento delle linee di credito concesse.
La voce "Altre passività finanziarie a lungo termine" accoglie principalmente il debito finanziario relativo ai contratti rilevati in ossequio a quanto previsto dall' IFRS 16.
Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2021 | Accanton. | Utilizzo | Altri Mov. | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo smantellamento impianti | 19.038 | 10.677 | 0 | 0 | 29.715 |
| Fondo costi di bonifica | 11.290 | 0 | 0 | 11.290 | |
| Fondo oneri per quote CO2 | 133.307 | 87.324 | 0 | 0 | 220.631 |
| Altri fondi rischi e oneri | 7.373 | 1.148 | (2.357) | 0 | 6.164 |
| Totale | 159.718 | 110.439 | (2.357) | 0 | 267.800 |
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2022 | Accanton. | Utilizzo | Altri Mov. | 31/12/2023 |
| Fondo smantellamento impianti | 29.715 | 240 | 0 | 0 | 29.955 |
| Fondo costi di bonifica | 11.290 | 0 | 0 | 0 | 11.290 |
| Fondo oneri per quote CO2 | 220.631 | 231.211 | (220.631) | 0 | 231.211 |
| Altri fondi rischi e oneri | 6.164 | 2.167 | (4.265) | 0 | 4.066 |
| Totale | 267.800 | 233.618 | (224.896) | 0 | 276.522 |
Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso. Tale voce non ha registrato variazioni rispetto all'esercizio precedente.
Il fondo costi di Bonifica è iscritto a fronte delle attività di bonifica dei suoli del sito industriale che la controllante Sarlux dovrà sostenere nei futuri esercizi.
Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 231.211 migliaia di euro, si origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006. Il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. L'accantonamento si riferisce alla parte di quote necessarie all'assolvimento dell'obbligo per l'esercizio in corso, non ancora acquistate al 31 dicembre 2023, coerentemente con la politica contabile storicamente adottata dal gruppo.
La voce "Altri fondi rischi e oneri" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale.
Il saldo è così composto:
| Fondi per benefici ai dipendenti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 5.967 | 6.002 | (35) |
| Totale | 5.967 | 6.002 | (35) |
Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali in linea con quanto previsto dallo IAS19. Gli impatti della rilevazione attuariale sono rilevati nel Conto Economico Complessivo a cui si rimanda.
La movimentazione della voce "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:
| 31/12/2021 | 6.883 |
|---|---|
| Accantonamento parte piano a contributi definiti | 7.648 |
| Interessi | 284 |
| (proventi) / oneri attuariali | (1.038) |
| Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS | (7.775) |
| 31/12/2022 | 6.002 |
| Accantonamento parte piano a contributi definiti | 7.713 |
| Interessi | 208 |
| (proventi) / oneri attuariali | 321 |
| Utilizzi / Versamenti a Fondi complementari o Tesoreria INPS | (8.277) |
| 31/12/2023 | 5.967 |
In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del Fondo TFR è stata utilizzata la metodologia denominata "Projected Unit Credit Cost" utilizzando le seguenti ipotesi:
| IPOTESI ECONOMICHE | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Incremento del costo della vita: | 3,00% | 3,00% |
| Tasso di attualizzazione: | 3,49% | 4,14% |
| Incremento retributivo: | 2,50% | 2,50% |
| Tasso annuo di incremento CPAS: | n.a. | n.a. |
IPOTESI DEMOGRAFICHE
| Probabilità di decesso | Utilizzo delle tavole SIM 2002 differenziate tra maschi e femmine |
|---|---|
| Probabilità di invalidità | Utilizzate tabelle C.N.R. unisex |
| Probabilità di dimissioni | Utilizzata ipotesi di tasso annuo costante, corrispondente a valori storici della società |
| Probabilità di pensionamento | Si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per A.G.B. |
| Probabilità di anticipazione | Si è supposto un valore anno per anno pari al 3% |
Al 31 dicembre 2023 il tasso d'attualizzazione utilizzato è l'IBOXX Eurozone Corporates AA-, pari al 3,49%.
Il calcolo attuariale considera le modifiche introdotte dalla normativa in materia pensionistica (Decreto-legge 201/2011).
In considerazione della metodologia contabile adottata (si veda il paragrafo "Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati" punto Q "Fondi per benefici ai dipendenti" della presente Nota Integrativa), al 31 dicembre 2023 viene riconosciuta in bilancio un onere attuariale.
Come richiesto dallo IAS 19 revised si riporta un'analisi di sensitività delle principali ipotesi attuariali al 31 dicembre 20223 e 2022 del Fondo trattamento di fine rapporto:
| Variazione parametro di riferimento | ||
|---|---|---|
| -0,5% | 0,5% | |
| 6.224 | 5.699 | |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,5% | 0,5% | |
| 5.790 | 6.122 | |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,5% | 0,5% | |
| 5.914 | 5.986 | |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,5% | 0,5% | |
| 5.950 | 6.198 | |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,5% | 0,5% | |
| 5.950 | 5.783 | |
| Variazione parametro di riferimento | ||
| -0,5% | 0,5% | |
| 5.950 | 5.897 | |
Le passività per imposte differite ammontano a 3.730 migliaia di euro e sono relative alle controllate estere. Per maggiori dettagli si rimanda al punto 5.2.5 "Attività per imposte anticipate".
Le altre passività ammontano a 22.907 migliaia di euro e comprendono quasi interamente la quota a lungo termine del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritta ai paragrafi 5.2.7 e 7.1.
La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:
| Patrimonio netto totale | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | 0 |
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | 0 |
| Altre riserve | 965.056 | 729.902 | 235.154 |
| Utili (perdite) netto esercizio | 313.937 | 416.916 | (102.979) |
| Totale | 1.344.549 | 1.212.374 | 132.175 |
Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.
La voce ammonta complessivamente a 965.056 migliaia di euro, con un incremento di 235.154 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La variazione è dovuta essenzialmente a:
• decremento, pari a 321 migliaia di euro, per effetto dell'attualizzazione del TFR secondo quanto previsto dallo IAS 19.
Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.
L'utile d'esercizio consolidato ammonta a 313.937 migliaia di euro.
In data 15 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti di Saras SpA, convocata per il 29 aprile 2024 per l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023, di destinare a dividendo euro 0,15 per ciascuna delle 951.000.000 azioni ordinarie in circolazione per un totale di euro 142.650.000 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio.
Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 951.000.000 nel 2023, invariato rispetto all'esercizio precedente.
Saras SpA al 31 dicembre 2023 non deteneva azioni proprie.
I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:
| Ricavi della gestione caratteristica | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 10.538.298 | 14.540.825 | (4.002.527) |
| Cessione energia elettrica | 830.620 | 1.231.319 | (400.699) |
| Altri compensi | 4.908 | 5.002 | (94) |
| Totale | 11.373.826 | 15.777.146 | (4.403.320) |
Il decremento della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare sia alla riduzione dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nel corso dell'esercizio sia al decremento dei volumi delle vendite.
Per un'analisi più approfondita si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione.
I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono principalmente quelli derivanti dall'impianto di gassificazione (747.079 migliaia di euro), dalla cessione di energia in ambito di Reti interne di Utenza – RIU (52.875 migliaia di euro) e quelli derivanti dagli impianti eolici delle società controllate Sardeolica, Energia Verde ed Energia Alternativa (30.666 migliaia di euro). Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto esposto in Relazione sulla Gestione.
Si ricorda che i ricavi per la cessione di energia elettrica relativamente alla controllata Sarlux sono stati iscritti secondo la Deliberazione n.740/2022/R/EEL emanata da ARERA (Autorità per l'Energia, Reti e Ambiente), nell'ambito della disciplina dell'Essenzialità, che prevede l'ammissione alla reintegrazione dei costi avanzata da SARLUX Srl, per l'esercizio 2023, per la propria centrale elettrica a ciclo combinato IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle).
I ricavi delle controllate Sardeolica e Energia Verde considerano quanto stabilito dal Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto "Sostegni ter" e dalla nella legge di bilancio 2023 n° 197-2022, che istituiscono tra l'altro un meccanismo di "compensazione" per le fonti rinnovabili non incentivate, tale per cui i produttori dovranno restituire, per il primo semestre 2023 la differenza tra i prezzi che si verificheranno sul mercato ed "un'equa remunerazione", riferita alla media storica dei prezzi zonali di mercato dall'entrata in esercizio dell'impianto fino al 31 dicembre 2020.
Gli altri compensi comprendono essenzialmente i ricavi conseguiti dalle controllate Deposito di Arcola Srl e Reasar SA nei rispettivi settori di attività.
I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività e in merito alle aree geografiche di destinazione nei precedenti paragrafi 4.2 e 4.3 "Informativa settoriale" e "Informativa per area geografica".
Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:
| Altri proventi | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo | 10.988 | 2.236 | 8.752 |
| Cessione materiali diversi | 434 | 464 | (30) |
| Contributi | 15.524 | 2.200 | 13.324 |
| Noleggio navi cisterne | 4.908 | 2.832 | 2.076 |
| Recupero per sinistri e risarcimenti | 1.047 | 272 | 775 |
| Altri ricavi | 36.710 | 50.634 | (13.924) |
| Totale | 69.611 | 58.638 | 10.973 |
La variazione dei compensi per stoccaggio e scorte d'obbligo è dovuta all'incremento delle tariffe.
L'incremento della voce contributi si riferisce essenzialmente alla concessione dell'aiuto di Stato ottenuto dalla controllata Sarlux di cui al "Fondo per la transizione energetica nel settore industriale" con riferimento alle annualità 2021 e 2022.
Di seguito si analizzano i principali costi.
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisto di materie prime | 7.035.556 | 7.965.026 | (929.470) |
| Acquisto semilavorati | 62.387 | 105.504 | (43.117) |
| Acquisto materie sussidiarie e di consumo | 112.663 | 75.937 | 36.726 |
| Incrementi imm.ni materiali | (22.736) | (9.100) | (13.636) |
| Acquisto prodotti finiti | 2.211.737 | 4.848.710 | (2.636.973) |
| Variazione rimanenze | 39.783 | (116.370) | 156.153 |
| Totale | 9.439.390 | 12.869.707 | (3.430.317) |
La voce è principalmente composta dai costi di acquisto materie prime e prodotti finiti. La riduzione rispetto all'esercizio precedente è imputabile prevalentemente, per un importo pari a 929.470 migliaia di euro, al decremento dei prezzi delle materie prime registrato nel corso dell'esercizio e, per un importo pari a 2.636.973 migliaia di euro, alle minori quantità acquistate di prodotto finiti.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.
In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere una svalutazione delle rimanenze pari a 17 milioni di euro.
| Prestazione di servizi e costi diversi | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 939.535 | 1.412.580 | (473.045) |
| Capitalizzazioni | (75.578) | (36.502) | (39.076) |
| Derivati su grezzi prodotti petroliferi e CO2 | 43.813 | 88.445 | (44.632) |
| Costi per godimento beni terzi | 9.590 | 5.671 | 3.919 |
| Accantonamenti per rischi | 232.982 | 98.911 | 134.071 |
| Svalutazioni crediti commerciali | 65 | 5.530 | (5.465) |
| Oneri diversi di gestione | 26.986 | 46.550 | (19.564) |
| Totale | 1.177.393 | 1.621.185 | (443.792) |
I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie.
Il decremento della voce è principalmente riconducibile alla riduzione dei prezzi delle utilities che si è manifestata nel corso dell'esercizio. Tali costi sono esposti al netto del credito d'imposta riconosciuto alle imprese energivore del Gruppo sull'acquisto dell'energia elettrica per 31,7 milioni di euro.
Sono ricompresi nella voce "costi per servizi" anche gli acquisti delle quote di CO2, pari a 228.734 migliaia di euro, effettuati nell'esercizio 2023 per assolvere agli obblighi della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading); per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
La voce "Capitalizzazioni" si riferisce principalmente ai costi di manutenzione di turn-around capitalizzati nel periodo. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto essenzialmente all'importante ciclo di manutenzioni effettuate tra cui la fermata decennale dell'impianto IGCC della controllata Sarlux.
La voce "Accantonamenti per rischi" include principalmente l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading). L'incremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto al più elevato numero di quote da acquistare al 31 dicembre 2023 rispetto al 31 dicembre 2022. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 5.4.2. fondi per rischi e oneri.
La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente dalle imposte indirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e dai contributi associativi.
Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:
| Costo del lavoro | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 115.878 | 114.421 | 1.456 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | (7.668) | (4.218) | (3.450) |
| Oneri sociali | 34.155 | 34.762 | (607) |
| Trattamento di fine rapporto | 7.713 | 7.648 | 65 |
| Altri costi e incentivi di lungo termine | 10.627 | 19.869 | (9.241) |
| Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione | 3.547 | 2.060 | 1.487 |
| Totale | 164.252 | 174.542 | (10.290) |
Il decremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto essenzialmente al fatto che il saldo al 31 dicembre 2022 includeva l'accantonamento relativo all'accordo di risoluzione consensuale a favore di alcuni top manager.
Gli "Ammortamenti e svalutazioni" si analizzano come segue:
| Ammortamenti e svalutazioni | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento Immobilizzazioni immateriali | 7.075 | 6.600 | 475 |
| Svalutazione e ripristino valore imm. materiali | 8.900 | 13.269 | (4.369) |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 184.472 | 174.682 | 9.790 |
| Totale | 200.447 | 194.551 | 5.896 |
La svalutazione, pari a 8,9 milioni di euro, si riferisce ad alcuni progetti iscritti tra le immobilizzazioni materiali in corso che non verranno portati a termine secondo il nuovo piano di investimenti approvato.
Gli "Ammortamenti dei beni in locazione" si analizzano come segue:
| Ammortamenti in locazione | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione | 9.093 | 10.164 | (1.071) |
| Totale | 9.093 | 10.164 | (1.071) |
Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:
| Proventi finanziari | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi attivi bancari | 7.539 | 1.286 | 6.253 |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | 0 | 7.274 | (7.274) |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | 5.901 | 19.859 | (13.958) |
| Altri proventi | 0 | 497 | (497) |
| Utili su cambi | 186.515 | 211.171 | (24.656) |
| Totale | 199.955 | 240.087 | (40.132) |
| Oneri finanziari | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | (5.154) | 31 | (5.185) |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | (9.954) | (4.186) | (5.768) |
| Interessi passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari | (45.276) | (31.118) | (14.157) |
| Interessi su diritti uso in locazione | (576) | (668) | 91 |
| Perdite su cambi | (170.948) | (280.611) | 109.663 |
| Totale | (231.908) | (316.552) | 84.644 |
La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:
| Proventi e Oneri finanziari netti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi netti | (38.313) | (30.500) | (7.813) |
| Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: | (9.207) | 22.978 | (32.185) |
| Realizzati | (4.053) | 15.673 | (19.726) |
| Fair Value della posizioni aperte | (5.154) | 7.305 | (12.459) |
| Differenze cambio nette | 15.567 | (69.440) | 85.007 |
| Altro | 0 | 497 | (497) |
| Totale | (31.953) | (76.465) | 44.512 |
L'incremento degli interessi netti risente del forte rialzo dei tassi di interesse registrati nel corso dell'esercizio.
Si segnala che nella voce altri oneri finanziari sono inclusi gli interessi su factor.
Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2023 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi. Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adotta l'hedge accounting.
La variazione delle differenze cambio nette è dovuta essenzialmente alla dinamica dei tassi di cambio.
Le imposte sul reddito possono così essere riepilogate:
| Imposte sul reddito | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 113.305 | 498.192 | (384.887) |
| Imposte differite (anticipate) nette | (6.333) | (25.938) | 19.605 |
| Totale | 106.972 | 472.254 | (365.282) |
La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta sia alla riduzione dell'imponibile fiscale sia al fatto che il saldo al 31 dicembre 2022 includeva il cosiddetto "contributo extra-profitto" pari a 266 milioni di euro.
| IRES | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] | 420,9 | 889,2 |
| IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] | 101,0 | 213,4 |
| TAX RATE TEORICO [B/A*100] % | 24,0% | 24,0% |
| IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] | 89,9 | 170,5 |
| TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % | 21,3% | 19,2% |
| 2023 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| IMPOSTA | TAX RATE | IMPOSTA | TAX RATE | ||
| Imposte teoriche | 101,0 | 24,0% | 213,4 | 24,0% | |
| Effetto agevolazione A.C.E.(art. 1 D.L. 201/11) | (3,0) | -0,7% | (2,1) | -0,2% | |
| Agevolazione super ammortamento | (7,7) | -1,8% | (8,5) | -1,0% | |
| Crediti di imposta | (7,5) | -1,8% | (29,6) | -3% | |
| Altre differenze permanenti | 7,0 | 1,7% | (2,7) | -0,3% | |
| Imposte effettive | 89,9 | 21,3% | 170,5 | 19,2% |
| IRAP | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE [A] | 452,9 | 986,3 |
| IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] [B] | 13,3 | 28,9 |
| TAX RATE TEORICO [B/A*100] % | 2,93% | 2,93% |
| IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] | 17,1 | 36,2 |
| TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % | 3,8% | 3,7% |
| 2023 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| IMPOSTA | TAX RATE | IMPOSTA | TAX RATE | |
| Imposte teoriche | 13,3 | 2,93% | 28,9 | 2,93% |
| Effetto IRAP su società estere con Valore Produzione positivo | (1,2) | -0,3% | (0,5) | -0,1% |
| Effetto restituzione "cuneo fiscale" su IRAP | (4,8) | -1% | 0,0 | 0,00% |
| Effetto differenti aliquote regionali su valore della produzione | 2,6 | 0,6% | (6,7) | -0,7% |
| Altre differenze permanenti | 7,3 | 1,6% | 12,9 | 1,3% |
| Imposte effettive | 17,1 | 3,8% | 36,2 | 3,7% |
Con riferimento all'esercizio 2023 il tax rate teorico è stato calcolato con l'aliquota agevolata del 2.93% attualmente stabilito dalla Regione Autonoma Sardegna (Legge Regionale 5/2015) in luogo del 3,90% di generale applicazione.
Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcuni dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria ed amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare come generalmente remote o possibili; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.
1) La società Saras SpA risultava sottoposta ad indagini nell'ambito del procedimento penale n. 9603/2021 R.G.N.R. mod. 21 D.D.A.T., pendente presso la Procura Distrettuale di Cagliari - Direzione Distrettuale Antimafia e Terrorismo. Nei confronti di Saras l'accusa – ex art. 25-octies D. lgs. 231/2001 – concerneva l'illecito amministrativo dipendente dal reato di "impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita" (ex art. 648 ter c.p.) contestato a taluni suoi manager. In data 28 marzo 2022 è stato notificato alla Società e ai dirigenti coinvolti nelle indagini relative all'acquisto di grezzo di origine curda, l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare davanti al GUP di Cagliari per il giorno 16 giugno 2022 Saras SpA – sin da quando ha avuto conoscenza dell'esistenza del procedimento penale – ha emesso sette comunicati stampa, con cui ha reso nota al mercato la propria posizione, respingendo ogni accusa (cfr: comunicati stampa in data 8.10.2020, 9.10.2020, 24.1.2021, 26.2.2022, 28.3.2022, 28.11.2022, 27.01.2023 reperibili sul sito web della Società).
Il Giudice dell'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Cagliari in data 13 dicembre 2022, ha depositato la sentenza n. 1162/22, dichiarando il "non luogo a procedere" nei confronti di tutti i manager di Saras nonché nei confronti della stessa società "perché il fatto non sussiste".
La sentenza del giudice penale è stata appellata dalla Procura il 13 gennaio 2023, e l'udienza davanti alla Corte di appello si è tenuta il 5 marzo 2024. Il Pubblico Ministero ha brevemente esposto la sua requisitoria. La Corte ha rinviato, per la discussione delle difese, all'udienza del 21 maggio 2024.
La sentenza non è stata appellata per quanto attiene all'assoluzione della Società dall'illecito previsto dalla 231/2001.
L'8 agosto 2022, facendo seguito alla suindicata richiesta di rinvio a giudizio, la Guardia di Finanza ha notificato a Saras SpA un Processo Verbale di Constatazione con cui ha contestato l'indeducibilità del costo di acquisto e del costo di raffinazione del greggio di origine Curda per le annualità 2015, 2016 e 2017.
Inoltre, in tale contesto, il 9 dicembre 2022 l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Sardegna ha emesso due inviti al contraddittorio (per Ires e Irap) contestando l'indeducibilità dei presunti costi da reato di competenza del 2016.
La contestazione fiscale si basa sulla c.d. indeducibilità dei costi da reato (art. 14, comma 4 bis l. 537/1993). La norma prevede la ripresa a tassazione del costo dei beni e servizi direttamente utilizzati per il compimento della fattispecie di reato oggetto di contestazione, con la previsione di un diritto al rimborso delle eventuali imposte versate in caso di pronuncia – nel procedimento penale - di una sentenza definitiva di assoluzione o di non luogo a procedere per cause diverse dalla prescrizione. Il suindicato diritto al rimborso spetta non solo in relazione ai versamenti provvisori, ma anche a quelli effettuati a seguito della adozione di uno degli strumenti deflattivi previsti dalla legislazione fiscale (acquiescenza, adesione, conciliazione etc.).
Nel corso del contraddittorio, la Società e l'Agenzia delle Entrate hanno convenuto ad un accertamento con adesione limitatamente al costo di raffinazione del greggio di origine Curda per l'annualità 2016 e le parti hanno altresì convenuto che i medesimi criteri di adesione verranno applicati in caso di emissione di atti impositivi relativi al 2015.
La Società ha deciso di concludere un'adesione nei termini sopra indicati per la particolare natura del procedimento tributario in questione, che prevede, in base alla disposizione rilevante, come interpretata in modo espresso dalla stessa Agenzia delle Entrate, il diritto alla restituzione di quanto versato in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale.
Per effetto dell'adesione, peraltro, la Società riduce in misura significativa la contestazione complessiva, evitando altresì il rischio di una riscossione provvisoria in pendenza di giudizio. La Società ha concluso in data 23 marzo 2023 l'accertamento con adesione che ammonta per il 2016 a ca. 35 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi), e secondo i medesimi criteri convenuti, l'eventuale accertamento con adesione ammonterà per il 2015 a ca. 40 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi).
Inoltre, optando per una rateizzazione in 4 anni degli importi risultanti dall'adesione ed essendo una misura provvisoria, la Società può meglio pianificare l'uscita di cassa limitata (con rata trimestrale massima da 4,7 milioni circa, prudenzialmente comprensiva degli importi dovuti per il 2015 e il 2016, oltre interessi legali) in attesa della conclusione del procedimento e di ottenere il rimborso di quanto già versato.
La Società al 31 dicembre 2023 ha versato n. 3 rate per complessivi 6,7 milioni di euro.
Sulla base di un'attenta valutazione della sentenza resa nel procedimento penale, si considera probabile che quest'ultimo si concluda con il proscioglimento definitivo dei manager indagati.
Di conseguenza, si ritiene che la circostanza che il rischio fiscale fin qui descritto – in misura pari ad euro 75 milioni circa – possa tramutarsi in un esborso definitivo sia da considerarsi remoto, sulla base del parere di esperti indipendenti in materia fiscale tributaria e penale.
Per quanto attiene alle istanze relative ai Contributi straordinario e solidaristico, la Società ha lamentato, sotto vari profili, una incompatibilità delle norme istitutive dei contributi con diverse disposizioni costituzionali ritenute rilevanti (artt. 3, 23, 53, 41, 42 e 117 COst) nonché, sotto vari profili, con il Regolamento 2022/1854/UE che, come noto, ha previsto un contributo solidaristico di matrice europea che i diversi Stati avrebbero potuto adottare laddove non avessero già previsto "misure equivalenti".
In mero subordine alla dichiarazione d'incostituzionalità dei Contributi, la Società ha chiesto che ne sia riconosciuta la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi, lamentando, anche in questo caso, l'irragionevolezza di una disposizione (quella che stabilisce l'indeducibilità) che si pone in violazione degli artt. 3 e 53 Cost. in rapporto alla scelta del legislatore di tassare il reddito d'impresa al netto dei costi necessari ed inerenti alla sua produzione (ivi incluse le eventuali imposte per le quali non sia possibile una rivalsa).
Sulla stessa ragione da ultimo indicata si basa anche l'istanza relativa al rimborso dell'Ires calcolata sulla quota di IMU considerata indeducibile (80%) dal reddito d'impresa nel periodo d'imposta 2018.
Per completezza si ricorda che il Contributo straordinario extraprofitti assolto da Saras ammonta ad euro 76,9 milioni, quello di Sarlux a euro 9,4 milioni e quello di Sardeolica a euro 9,8 milioni di euro. L'istanza di rimborso è stata notificata all'Ufficio competente il 7 novembre 2023 e il 19 dicembre 2023 la DRE ha notificato un atto di diniego ad oggi in via di impugnazione.
Per quanto attiene al Contributo solidaristico, Saras ha versato euro 162,2 milioni, Sardeolica euro 6,9 milioni di euro ed Energia Alternativa euro 738 mila. La relativa istanza di rimborso è stata presentata l'11 dicembre 2023 ed il 17 gennaio la DRE ha notificato i relativi atti di diniego espresso, ad oggi in via di impugnazione.
L'Ires sull'IMU relativa agli immobili strumentali versata da Saras in relazione alla posizione di Sarlux (consolidata) ed oggi chiesta a rimborso è pari, per il 2018, ad euro 1,2 milioni di euro, mentre quella per gli anni 2019, 2020 e 2021 a complessivi euro 1,9 milioni circa. L'istanza relativa al 2018 è stata presentata dalla Società a giugno 2023. La DRE Sardegna ha notificato un atto di diniego espresso e Saras ha incardinato il relativo giudizio davanti alla Corte di Giustizia Tributaria di I Grado di Cagliari.
L'istanza per le annualità 2019, 2020 e 2021 è stata invece notificata alla Direzione Regionale delle Entrate lo scorso 7 febbraio 2024.
Allo stato attuale la situazione relativa alle suindicate istanze di rimborso è fluida, poiché diverse Corti di Giustizia Tributaria stanno iniziando a rimettere questioni di costituzionalità davanti alla Corte costituzionale.
3) In data 11 luglio 2023, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (l'"Autorità") ha avviato il procedimento I/864 ("Procedimento") nei confronti delle società ENI SpA, Esso Italiana Srl, Saras SpA, Kuwait Petroleum Italia SpA, Tamoil Italia SpA, Repsol Italia SpA, Italiana Petroli SpA e Iplom SpA (congiuntamente, anche le "Parti"), volto all'accertamento della sussistenza di possibili violazioni dell'art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea ("TFUE").
Nel provvedimento di avvio ("Provvedimento"), notificato alla Società in data 19 luglio 2023, l'Autorità ipotizza, a far data quantomeno dal 1° gennaio 2020, un possibile "coordinamento tra le Parti al fine di limitare il reciproco confronto concorrenziale e di fissare in modo coordinato un'importante componente del prezzo del carburante per autotrazione rappresentata dal costo della componente bio connessa agli obblighi di legge che, a oggi, prevedono una quantità minima pari al 10% del totale del carburante immesso in consumo".
Nello stesso Provvedimento, l'Autorità rileva che "considerato che l'oggetto della ipotizzata intesa è il costo della componente bio derivante dagli obblighi introdotti nell'ordinamento nazionale, le condotte delle parti potrebbero aver coinvolto l'intero mercato della distribuzione rete ed extra-rete dei carburanti per autotrazione sul mercato italiano."
Ad oggi, è stato concesso un accesso solo parziale agli atti del procedimento, e non è stata notificata alle Parti la comunicazione delle risultanze istruttorie ("CRI"), i.e. la comunicazione con cui l'Autorità formalizza gli addebiti nei confronti delle Parti all'esito della propria istruttoria.
In data 19 ottobre 2023 la Società ha presentato all'Autorità un set di impegni ai sensi dell'art. 14 ter della legge n. 287/90. Con decisione del 21 novembre 2023 l'Autorità ne ha disposto il rigetto, indicando un interesse a pervenire a una decisione in merito alla eventuale natura restrittiva della concorrenza delle condotte contestate.
Il Procedimento seguirà, dunque, il suo corso ordinario che prevede l'invio della CRI qualora, all'esito della propria istruttoria, l'Autorità dovesse ritenere fondate le proprie accuse.
La società ribadisce la propria estraneità alle violazioni contestate da parte dell'Autorità e conferma di non aver ricevuto alcuna notifica sanzionatoria. La società conferma pertanto che il rischio è remoto e allo stato attuale non è possibile prevedere l'esito del Procedimento, né fornire una ragionevole stima delle sanzioni che l'AGCM potrebbe applicare nel caso, qualora riscontrasse effettivamente una violazione dell'art. 101 TFUE.
Il Procedimento dovrà essere concluso, salvo proroghe, entro il 31 dicembre 2024.
Tale richiesta è stata evasa da Sarlux con la nuova nota di risposta trasmessa al Corpo Forestale in data 6 settembre.
6) Nel mese di giugno 2022, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ("C.F.V.A.") ha notificato ad alcuni manager di Sarlux Srl il decreto di ispezione di luoghi e cose, emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, per il reato di cui all'articolo 452 bis c.p. in ipotesi commesso in Sarroch fino al mese di dicembre 2019 a seguito di possibili emissioni e sversamenti di reflui. Al termine della perquisizione il C.F.V.A. ha disposto il sequestro penale di una zona di limitata estensione del parco serbatoi per la presenza di tracce di idrocarburi sul suolo e di una delle vasche di raccolta acque meteoriche per la presenza di prodotti oleosi. Le zone circostanti le aree sotto sequestro sono state interdette e l'accesso regolamentato al solo fine dei monitoraggi ambientali.
La Capogruppo Saras SpA e le controllate, Sarlux Srl e Sardeolica Srl sono state oggetto di verifiche fiscali ed accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria che si sono tradotti, per alcuni di essi, in contenzioso pendente innanzi ai giudici tributari.
Il risultato netto per azione è determinato dividendo il risultato netto per il numero medio ponderato delle azioni di Saras SpA in circolazione durante l'esercizio.
Il risultato netto per azione è pari a +33,01 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2023 e +43,84 centesimi di euro per azione per l'esercizio 2022. Il risultato netto diluito per azione non si discosta in maniera significativa dal risultato netto per azione.
Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 951.000.000 nel 2023.
Saras SpA al 31 dicembre 2023 non deteneva azioni proprie.
Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni e le prestazioni di servizi.
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| Descrizione | Valore assoluto (Euro/000) e % | Valore assoluto (Euro/000) e % | |||
|---|---|---|---|---|---|
| su voce di bilancio 31/12/2023 | su voce di bilancio 31/12/2022 | ||||
| Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras | |||||
| Crediti commerciali | 0 | 0,00% | 97 | 0,01% | |
| Altri proventi | 101 | 0,15% | 117 | 0,20% |
Prestazione di servizi e costi diversi 1.210 0,10% 954 0,06%
Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, i contratti sono regolati a condizioni di mercato.
L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita dai principi IFRS 7 e 13.
Il principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:
Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.
I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'Ifrs 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 143
c) tecniche di valutazione che prendono a riferimento input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).
Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dal Gruppo al 31 dicembre 2023 suddivise per gerarchia di fair value:
| Tipologia Operazioni | 31/12/2023 | Fair value | Fair value | Fair value 31/12/2023 | Fair value | Fair value | Fair value | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività | livello 1 | livello 2 | livello 3 | Passività | livello 1 | livello 2 | livello 3 | |
| Interest Rate Swaps | 1.578 | 1.578 | 6.522 | 6.522 | ||||
| Derivati su commodities | 30.662 | 30.662 | 5.741 | 5.741 | ||||
| Derivati su cambi | 0 | 741 | 741 | |||||
| Derivati su quote CO2 | 34.327 | 34.327 | 0 | |||||
| Totale | 66.567 | 30.662 | 35.905 | 0 | 13.004 | 5.741 | 7.263 | 0 |
Il criterio di Gruppo prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento che determina il trasferimento stesso.
Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.
Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value dal Gruppo Saras sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati dalla Capogruppo, per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi, e dalla controllata Sarlux Srl, per mitigare il valore delle quote CO2.
Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:
Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value delle posizioni aperte ricevute dalle controparti sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno del Gruppo per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).
La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo considerando i depositi a garanzia esistenti.
Il Gruppo Saras non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'Ifrs 13, come misurate al fair value di livello 3.
L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), ai contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4.
Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IFRS 9 e alcune informazioni di dettaglio laddove il Gruppo abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta dunque di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo Saras al 31 dicembre 2023 e 31 dicembre 2022, con dettaglio degli strumenti finanziari:
| 31/12/2023 | Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ATTIVITÀ | ammortizzato (titoli di debito) | 31/12/2023 | |||
| Attività correnti | 1.161.507 | (0) | 0 | 1.289.036 | 2.450.542 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 542.651 | 542.651 | |||
| Altre attività finanziarie | 114.535 | (0) | 114.535 | ||
| Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| Strumenti derivati | 114.535 | ||||
| Altre attività finanziarie correnti | (0) | ||||
| Crediti commerciali | 488.778 | 488.778 | |||
| Rimanenze | 1.247.087 | 1.247.087 | |||
| Attività per imposte correnti | 27.242 | 27.242 | |||
| Altre attività | 15.543 | 14.706 | 30.249 | ||
| CreditI TEE | 5.678 | ||||
| Altro | 9.865 | ||||
| Attività non correnti | 3.813 | 0 | 0 | 1.271.618 | 1.314.084 |
| Immobili, impianti e macchinari | 1.172.659 | 1.172.659 | |||
| Attività immateriali | 38.922 | 38.922 | |||
| Diritto di utilizzo attività di leasing | 38.480 | 38.480 | |||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 0 | ||||
| Altre partecipazioni | 745 | 745 | |||
| Attività per imposte anticipate | 20.812 | 20.812 | |||
| Altre attività finanziarie | 3.813 | 3.813 | |||
| Altre attività | 38.654 | 38.654 | |||
| Finanziamenti | 632 | ||||
| Altri crediti | 3.180 | ||||
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 0 | 333 | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 333 | 333 | |||
| Attività immateriali | 0 | 0 | |||
| Totale attività | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.764.959 |
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività correnti | 13.004 | 1.553.695 | 0 | 199.340 | 1.766.039 |
| Passività finanziarie a breve termine | 13.004 | 135.989 | 148.993 | ||
| Prestiti obbligazionari | |||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 88.435 | ||||
| Anticipi c/c | 2.834 | ||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 7.751 | ||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 36.969 | ||||
| Strumenti derivati | 13.004 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.417.706 | 1.417.706 | |||
| Passività per imposte correnti | 118.216 | 118.216 | |||
| Altre passività | 81.124 | 81.124 | |||
| Altri debiti | 81.124 | ||||
| Passività non correnti | 0 | 345.317 | 0 | 309.055 | 654.371 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 345.245 | 345.245 | |||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 313.609 | ||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | ||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 28.161 | ||||
| Altri debiti | 3.476 | ||||
| Fondi per rischi | 276.522 | 276.522 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.967 | 5.967 | |||
| Passività per imposte differite | 3.730 | 3.730 | |||
| Altre passività | 72 | 22.835 | 22.907 | ||
| Altri debiti | 72 | ||||
| Totale passività | 13.004 | 1.899.012 | 0 | 508.395 | 2.420.410 |
| 31/12/2022 | Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | ||
| ATTIVITÀ | ammortizzato (titoli di debito) | 31/12/2022 | ||||
| Attività correnti | 1.631.582 | 1.533 | 0 | 1.377.645 | 3.010.759 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 707.115 | 707.115 | ||||
| Altre attività finanziarie | 186.023 | 1.533 | 187.555 | |||
| Titoli detenuti con finalità di trading | ||||||
| Strumenti derivati | 186.023 | |||||
| Altre attività finanziarie correnti | 1.533 | |||||
| Crediti commerciali | 728.881 | 728.881 | ||||
| Rimanenze | 1.287.312 | 1.287.312 | ||||
| Attività per imposte correnti | 74.929 | 74.929 | ||||
| Altre attività | 9.564 | 15.403 | 24.967 | |||
| Credito per Emission Trading | 0 | |||||
| Altro | 9.564 | |||||
| Attività non correnti | 4.104 | 0 | 0 | 1.249.464 | 1.253.568 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 1.147.135 | 1.147.135 | ||||
| Attività immateriali | 40.802 | 40.802 | ||||
| Diritto di utilizzo attività di leasing | 45.384 | 45.384 | ||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 0 | |||||
| Altre partecipazioni | 745 | 745 | ||||
| Attività per imposte anticipate | 15.398 | 15.398 | ||||
| Altre attività finanziarie | 4.104 | 4.104 | ||||
| Finanziamenti | 632 | |||||
| Altri crediti | 3.472 | |||||
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 0 | 333 | ||||
| Immobili, impianti e macchinari | 333 | 333 | ||||
| Attività immateriali | 0 | 0 | ||||
| Totale attività | 0 | 0 | 0 | 0 | 4.264.660 | |
| PASSIVITÀ | ||||||
| Passività correnti | 71.355 | 1.597.461 | 0 | 658.885 | 2.327.702 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 71.355 | 153.020 | 224.376 | |||
| Prestiti obbligazionari | ||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 118.569 | |||||
| Anticipi c/c | 12.134 | |||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 22.318 | |||||
| Strumenti derivati | 71.355 | |||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.444.441 | 1.444.441 | ||||
| Passività per imposte correnti | 356.952 | 356.952 | ||||
| Altre passività | 301.933 | 301.933 | ||||
| Altri debiti | 301.933 | |||||
| Passività non correnti | 0 | 447.052 | 0 | 277.532 | 724.584 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 446.909 | 446.909 | ||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 401.415 | |||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | |||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 41.128 | |||||
| Altri debiti | 4.367 | |||||
| Fondi per rischi | 267.800 | 267.800 | ||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 6.002 | 6.002 | ||||
| Passività per imposte differite | 3.730 | 3.730 | ||||
| Altre passività | 143 | 0 | 143 | |||
| Altri debiti | 143 | |||||
| Totale passività | 71.355 | 2.044.514 | 0 | 936.418 | 3.052.286 |
Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Capogruppo e dalle controllate Sarlux Srl, descritti nel precedente paragrafo 5.4.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse, su cambi e quote di CO2.
Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Fair value to Profit & Loss" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo. Il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.
Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.
Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività del Gruppo di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per il Gruppo a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.
Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie tra quelle valutate al costo ammortizzato e quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.
Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.
Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.
Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, il Gruppo ha optato per la seconda alternativa.
Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:
| 31/12/2023 | Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da: | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | ||
| ammortizzato (titoli di debito) | 31/12/2023 | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 11.373.826 | 11.373.826 | ||||
| Altri proventi | 69.611 | 69.611 | ||||
| Totale ricavi | 11.443.437 | 11.443.437 | ||||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | (9.439.390) | (9.439.390) | ||||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | (43.813) | (1.133.581) | (1.177.393) | |||
| Costo del lavoro | (164.252) | (164.252) | ||||
| Ammortamenti e svalutazioni | (209.540) | (209.540) | ||||
| Totale costi | (10.946.763) | (10.990.575) | ||||
| Risultato operativo | 452.862 | |||||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | ||||||
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | (9.207) | (22.747) | (31.953) | |||
| da Titoli detenuti con finalità di trading | ||||||
| - di cui: | ||||||
| Differenziali realizzati | ||||||
| Variazione di FV | ||||||
| da Interessi su c/c | 7.539 | 7.539 | ||||
| da Finanziamenti concessi a società del Gruppo | ||||||
| da Strumenti derivati | (9.207) | (9.207) | ||||
| - di cui: | ||||||
| Differenziali realizzati | (4.053) | (4.053) | ||||
| Variazione di FV | (5.154) | (5.154) | ||||
| da Altre attività finanziarie | ||||||
| da Interessi su finanziamenti | (45.276) | (45.276) | ||||
| da Interessi su factor | (14.667) | (14.667) | ||||
| da Altri crediti/debiti | 29.656 | 29.656 | ||||
| Risultato prima delle imposte | 420.909 | |||||
| Imposte sul reddito | (106.972) | |||||
| Risultato netto | 313.937 |
| 31/12/2022 | Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da: | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato (titoli di debito) | 31/12/2022 | ||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 15.777.146 | 15.777.146 | |||
| Altri proventi | 58.638 | 58.638 | |||
| Totale ricavi | 15.835.783 | 15.835.784 | |||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | (12.869.707) | (12.869.707) | |||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | (88.445) | (1.532.740) | (1.621.185) | ||
| Costo del lavoro | (174.542) | (174.542) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (204.715) | (204.715) | |||
| Totale costi | (14.781.704) | (14.870.149) | |||
| Risultato operativo | 965.635 | ||||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | |||||
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | 22.977 | (99.443) | (76.465) | ||
| da Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | |||||
| Variazione di FV | |||||
| da Interessi su c/c | 1.286 | 1.286 | |||
| da Finanziamenti concessi a società del Gruppo | |||||
| da Strumenti derivati | 22.977 | 22.977 | |||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | 15.673 | 15.673 | |||
| Variazione di FV | 7.305 | 7.305 | |||
| da Altre attività finanziarie | |||||
| da Interessi su finanziamenti | (31.118) | (31.118) | |||
| da Interessi su factor | (5.738) | (5.738) | |||
| da Altri crediti/debiti | (63.872) | (63.872) | |||
| Risultato prima delle imposte | 889.170 | ||||
| Imposte sul reddito | (472.254) | ||||
| Risultato netto | 416.916 |
Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2023 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.
Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 45.276 migliaia di euro (31.118 migliaia di euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.
Come più volte ricordato, il Gruppo stipula contratti derivati su commodities, al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, sul valore delle quote di CO2, sul cambio Euro/ Dollaro USA, al fine di mitigare i rischi sulle proprie posizioni in valuta, e sui tassi di interesse, per mitigare il rischio di tasso di interesse sui finanziamenti ottenuti.
Al 31 dicembre 2023 i contratti derivati in essere erano rappresentati da derivati su tutte e tre le tipologie di sottostanti, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione.
I suddetti strumenti sono iscritti al fair value. In particolare:
– le variazioni del fair value, così come i differenziali realizzati, degli strumenti a copertura di prodotti petroliferi e quote di CO2 vengono rilevati nella gestione caratteristica del conto economico;
– le variazioni del fair value, così come i differenziali realizzati degli strumenti a copertura dei tassi di interesse e tassi di cambio vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.
È prevedibile che la maggior parte delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2024, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.
Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.
Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato, trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie a lungo termine che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato. Il costo ammortizzato non si discosta in modo significativo dal fair value al 31 dicembre 2023.
In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio, non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.
I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto sono:
Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra indicati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.
Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.
Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 6 - 38 dell'IFRS 9, sono riportate nelle seguenti tabelle:
| Valore contabile al 31/12/2023 | Rischio di credito | Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti | Massima esposizione | Garanzie Corrente | Scaduto | Totale Determinate | Progressive | ||||||
| finanziari | al rischio di credito, senza considerare garanzie o altri strumenti simili |
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg | oltre 90 gg |
nell'esercizio | ||||||||
| Attività correnti | 2.450.542 1.168.288 | 1.168.288 | 93.428 1.108.658 | 15.294 | 2.057 | 4.835 | 37.445 1.145.964 | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 542.651 | 542.651 | 542.651 | 542.651 | 542.651 | |||||||
| Altre attività finanziarie negoziabili | 114.535 | 114.535 | 114.535 | 114.535 | 114.535 | |||||||
| Crediti commerciali | 511.102 | 511.102 | 511.102 | 93.428 | 451.472 | 15.294 | 2.057 | 4.835 | 37.445 488.778 | |||
| Fondo svalutazione crediti | (22.325) | 0 | 0 | (22.325) | ||||||||
| Rimanenze | 1.247.086 | |||||||||||
| Attività per imposte correnti | 27.242 | |||||||||||
| Altre attività | 30.249 | |||||||||||
| Attività non correnti | 1.314.084 | 745 | 3.926 | 0 | 3.180 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.180 | ||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.172.659 | |||||||||||
| Attività immateriali | 38.922 | |||||||||||
| Diritti di utilizzo di attività di leasing | 38.480 | |||||||||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | ||||||||||||
| Altre partecipazioni | 745 | 745 | 745 | |||||||||
| Attività per imposte anticipate | 20.812 | |||||||||||
| Altre attività finanziarie | 3.812 | 3.180 | 3.180 | 3.180 | ||||||||
| Altre attività | 38.654 | |||||||||||
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 333 | 0 | ||||||||||
| Attività immateriali | 333 | |||||||||||
| Totale attività | 3.764.959 1.169.034 | 1.172.214 | 93.428 1.111.838 | 15.294 | 2.057 | 4.835 | 37.445 1.149.144 |
| Valore contabile al 31/12/2022 | Rischio di credito | Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti | Massima esposizione | Garanzie Corrente | Scaduto | Totale Determinate | Progressive | ||||||
| finanziari | al rischio di credito, senza considerare garanzie o altri strumenti simili |
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg | oltre 90 gg |
nell'esercizio | ||||||||
| Attività correnti | 3.010.759 1.646.628 | 1.646.628 | 77.265 1.560.009 | 38.588 | 7.724 | 1.250 | 39.056 1.623.550 | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 707.115 | 707.115 | 707.115 | 707.115 | 707.115 | |||||||
| Altre attività finanziarie negoziabili | 187.555 | 187.555 | 187.555 | 187.555 | 187.555 | |||||||
| Crediti commerciali | 751.959 | 751.959 | 751.959 | 77.265 665.340 | 38.588 | 7.724 | 1.250 | 39.056 | 728.881 | |||
| Fondo svalutazione crediti | (23.078) | 0 | 0 | (23.078) | ||||||||
| Rimanenze | 1.287.312 | |||||||||||
| Attività per imposte correnti | 74.929 | |||||||||||
| Altre attività | 24.967 | |||||||||||
| Attività non correnti | 1.253.568 | 745 | 4.217 | 0 | 3.472 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.472 | ||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.147.135 | |||||||||||
| Attività immateriali | 40.802 | |||||||||||
| Diritti di utilizzo di attività di leasing | 45.384 | |||||||||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | ||||||||||||
| Altre partecipazioni | 745 | 745 | 745 | |||||||||
| Attività per imposte anticipate | 15.398 | |||||||||||
| Altre attività finanziarie | 4.104 | 3.472 | 3.472 | 3.472 | ||||||||
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 333 | 0 | ||||||||||
| Attività immateriali | 333 | |||||||||||
| Totale attività | 4.264.660 1.647.373 | 1.650.845 | 77.265 1.563.481 | 38.588 | 7.724 | 1.250 | 39.056 1.627.022 |
Le garanzie sui crediti commerciali sono rappresentate da fideiussioni richieste ai clienti Extrarete da Saras SpA e da Saras Energia SAU, da polizze di assicurazione del credito stipulate dalle suddette società che coprono la maggior parte del fatturato, nonché da lettere di credito che garantiscono una parte dei crediti della Capogruppo.
Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari.
Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.
Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto sono riportate nelle seguenti tabelle:
| Valore contabile al 31/12/2023 | Rischio di liquidità Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti finanziari |
Valore nominale della passività finanziaria |
Garanzia | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 oltre 5 anni | ||
| PASSIVITÀ | ||||||||||
| Passività correnti | 1.766.039 1.766.040 | 1.647.823 | 0 1.643.063 | 88.630 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 148.993 | 148.993 | 148.993 | 0 | 144.233 | 88.630 | ||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | |||||||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | ||||||||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 7.751 | 7.751 | ||||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 88.435 | 88.435 | 88.435 | 86.672 | ||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo =4,52%) | 2.991 | 1.959 | ||||||||
| Anticipi c/c | 2.834 | 2.834 | 2.834 | |||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,00) | ||||||||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 36.969 | 36.969 | 36.969 | |||||||
| Strumenti derivati | 13.004 | 13.004 | 13.004 | |||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.417.706 | 1.417.706 | 1.417.706 | 1.417.706 | ||||||
| Passività per imposte correnti | 118.216 | 118.216 | ||||||||
| Altre passività | 81.124 | 81.124 | 81.124 | 81.124 | ||||||
| Passività non correnti | 654.371 | 368.153 | 54.544 | 0 | 14.149 | 36.985 | 25.912 | 17.574 | 9.391 | 322.418 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 345.246 | 345.246 | 31.637 | 0 | 14.149 | 14.149 | 12.522 | 12.522 | 9.391 | 322.418 |
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 313.609 | 0 | 313.028 | |||||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | |||||||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 31.636 | 31.636 | 0,6 | 0,6 | 0,5 | 0,5 | 0,4 | |||
| Altro | 0 | 0 | ||||||||
| Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 4,52%) | 14.149 | 14.149 | 12.521 | 12.521 | 9.391 | 9.391 | ||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | ||||||||||
| Fondi per rischi | 276.522 | |||||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.967 | |||||||||
| Passività per imposte differite | 3.730 | |||||||||
| Altre passività | 22.908 | 22.908 | 22.908 | 22.835 | 13.391 | 5.052 | ||||
| Totale passività | 2.420.410 | 2.134.193 | 1.702.368 | 0 | 1.657.213 | 125.615 | 25.912 | 17.574 | 9.391 | 322.418 |
| Valore contabile al 31/12/2022 | Rischio di liquidità | Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti finanziari |
Valore nominale della passività finanziaria |
Garanzia | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 oltre 5 anni | ||
| PASSIVITÀ | ||||||||||
| Passività correnti | 2.327.702 | 2.327.193 | 1.970.241 | 0 | 1.970.241 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Passività finanziarie a breve termine | 224.376 | 223.866 | 223.866 | 0 | 223.866 | |||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | |||||||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | ||||||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 118.059 | 118.059 | 118.059 | |||||||
| Anticipi c/c | 12.134 | 12.134 | 12.134 | |||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,00) | ||||||||||
| Debiti finanziari v/società non consolidate e altri debiti | 22.318 | 22.318 | 22.318 | |||||||
| Strumenti derivati | 71.355 | 71.355 | 71.355 | |||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.444.441 | 1.444.441 | 1.444.441 | 1.444.441 | ||||||
| Passività per imposte correnti | 356.952 | 356.952 | ||||||||
| Altre passività | 301.933 | 301.933 | 301.933 | 301.933 | ||||||
| Passività non correnti | 724.584 | 447.052 | 45.637 | 0 | 7.823 | 7.966 | 93.896 | 6.119 | 6.119 | 318.284 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 446.909 | 446.909 | 45.494 | 0 | 7.823 | 7.823 | 93.896 | 6.119 | 6.119 | 318.284 |
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 401.415 | 86.925 | 312.166 | |||||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | |||||||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 41.128 | 41.128 | 0,7 | 0,7 | 0,6 | 0,5 | 0,4 | |||
| Altro | 4.366 | 4.366 | ||||||||
| Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,96%) | 7.822 | 7.822 | 6.970 | 6.118 | 6.118 | 6.118 | ||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | ||||||||||
| Fondi per rischi | 267.800 | |||||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 6.002 | |||||||||
| Passività per imposte differite | 3.730 | |||||||||
| Altre passività | 143 | 143 | 143 | 143 | ||||||
| Totale passività | 3.052.286 2.774.245 | 2.015.878 | 0 1.978.064 | 7.966 | 93.896 | 6.119 | 6.119 | 318.284 |
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 151
I rischi di mercato cui il Gruppo è esposto attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:
Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale il Gruppo è esposto alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogati nelle tabelle successivamente esposte.
Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, il Gruppo Saras alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta in misura rilevante nei crediti e nei debiti commerciali (principalmente della Capogruppo).
La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.
| 2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento |
|||||||||||
| Voce di stato patrimoniale | Importo in valuta | Cambio Euro / Dollaro USA | Importo in migliaia di € | -10% | +10% | ||||||
| Posizione netta in valuta | 284.542 | 1,105 | 271.203 | ||||||||
| Effetto su risultato ante-imposte | 30.134 | (24.655) | |||||||||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 20.672 | (16.913) |
| 2022 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento |
||||||||||
| Voce di stato patrimoniale | Importo in valuta | Cambio Euro / Dollaro USA | Importo in migliaia di € | -10% | +10% | |||||
| Posizione netta in valuta | (120.619) | 1,067 | 97.033 | |||||||
| Effetto su risultato ante-imposte | 10.781 | (8.821) | ||||||||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 7.396 | (6.051) |
Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/Dollaro, la Capogruppo pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio. Tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2023 | Variazione parametro di riferimento | ||
|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2023 | -10% | +10% |
| Cambi | 741 | 15.574 | (12.919) |
| 741 | 15.574 | (12.919) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 15.574 | (12.919) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 11.291 | (9.366) |
| 2022 | Variazione parametro di riferimento | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2022 | -10% | +10% | ||
| Cambi | 770 | 65.554 | (53.635) | ||
| 770 | 65.554 | (53.635) | |||
| Effetto su risultato ante-imposte | 65.554 | (53.635) | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 47.527 | (38.885) |
Con riferimento ai tassi d'interesse, il Gruppo è esposto sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.
La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.
Tale analisi misura l'impatto in termini di maggiori o minori oneri per interessi che si sarebbero avuti su finanziamenti a tasso variabile nel corso del 2023.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nella seguente tabella:
| 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|
| TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento |
||||
| Tasso medio annuo d'interesse 2023 | Interessi passivi annui | -50 bps | +50 bps | |
| Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine | 4,52% | (45.276) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 5.008 | (5.008) | ||
| Effetto su Utile (e Patrimonio) netto | 3.631 | (3.631) |
| 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|
| TASSI D'INTERESSE VARIABILI | Variazione parametro di riferimento | |||
| Tasso medio annuo d'interesse 2022 | Interessi passivi annui | -50 bps | +50 bps | |
| Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine | 1,73% | (30.500) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 8.815 | (8.815) | ||
| Effetto su Utile (e Patrimonio) netto | 6.391 | (6.391) |
Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Capogruppo è influenzato dall'andamento del tasso Euribor. La simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2023 | Variazione parametro di riferimento | |||
|---|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2023 | -25 bps | +25 bps | |
| Fair value di Interest rate swaps | (4.944) | (484) | 518 | |
| (4.944) | (484) | 518 | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | (484) | 518 | ||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (351) | 376 |
| 2022 | Variazione parametro di riferimento | |||
|---|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2022 | -25 bps | +25 bps | |
| Fair value di Interest rate swaps | 6.688 | (6.688) | 6.688 | |
| 6.688 | (6.688) | 6.688 | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | (6.688) | 6.688 | ||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (4.849) | 4.849 |
Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico. Nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2023 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data.
È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto di Gruppo, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.
I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2023 | Variazione parametro di riferimento | ||
|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2023 | -20% | +20% |
| Grezzi e prodotti petroliferi | 24.921 | 24.140 | (68.642) |
| 24.921 | 24.140 | (68.642) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 24.140 | (68.642) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 17.502 | (49.765) |
| 2022 | Variazione parametro di riferimento | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2022 | -20% | +20% | ||
| Grezzi e prodotti petroliferi | 12.216 | 72.249 | (56.381) | ||
| 12.216 | 72.249 | (56.381) | |||
| Effetto su risultato ante-imposte | 72.249 | (56.381) | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 52.380 | (40.877) |
Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.
Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| Numero medio dipendenti | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 97 | 60 |
| Impiegati | 1.088 | 1.151 |
| Operai | 487 | 362 |
| Totale | 1.642 | 1.573 |
Il personale dipendente del gruppo è passato da 1.576 unità alla fine del 2022 a 1.591 al 31 dicembre 2023.
Nel 2023 sono stati corrisposti emolumenti e retribuzioni a dirigenti con responsabilità strategiche per un ammontare complessivo di 5.399 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.5.1 della nota integrativa di Saras SpA.
Per l'informativa relativa alle indennità per scioglimento anticipato del rapporto con gli amministratori e ai piani di successione degli amministratori esecutivi (ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58), si rimanda alla relazione annuale sulla Corporate Governance ed informazione sugli assetti proprietari ex art. 123-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998, n. 58.
Al 31 dicembre 2022 e 2023 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.
Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2023 ammonta ad un totale di 237.428 migliaia di euro, principalmente a favore di:
Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione, per servizi di revisione e diversi dalla revisione, che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.
| Tipologia di servizi | Soggetto erogatore | Destinatario | Corrispettivo di competenza | |
|---|---|---|---|---|
| del servizio | dell'esercizio 2023 | |||
| Revisione contabile | EY SpA | Saras SpA | 624 | |
| EY SpA | Controllate Italia | 220 | ||
| Network EY | Controllate Estero | 135 | ||
| Totale | 980 | |||
| Servizi di attestazione | EY SpA | Saras SpA "Dichiarazione non finanziaria" | 35 | |
| EY SpA | Controllate Italia | 0 | ||
| Network EY | Controllate Estero "AUP Saras Energia" | 11 | ||
| Totale | 46 | |||
| Altri servizi | Network EY | Controllate Italia | 120 | |
| Totale | 120 | |||
| TOTALE | 1.146 |
Per le informazioni relative alle operazioni atipiche e\o inusuali, si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla Gestione.
Il Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 ha apportato una serie di modifiche all'ordinamento tributario in attuazione della legge delega per la riforma dell'ordinamento fiscale italiano. Tra le misure introdotte dal Decreto sono state previste anche le disposizioni di recepimento della Direttiva (UE) 2022/2523, in materia di "Global Minimum Tax", che ha lo scopo di adottare nell'Unione Europea, a decorrere dal 1° gennaio 2024, la c.d. "normativa Pillar 2", al fine di garantire un livello impositivo minimo dei gruppi multinazionali o nazionali di imprese.
In particolare, le nuove norme interessano le imprese localizzate in Italia, che fanno parte di un gruppo multinazionale o nazionale caratterizzato da ricavi annui pari o superiori a 750 milioni di euro in almeno due dei quattro esercizi immediatamente precedenti a quello considerato.
Il Decreto prevede che il livello impositivo minimo sia assicurato attraverso:
Simili misure dovrebbero essere adottate negli altri paesi dell'Unione Europea e in molti paesi nel mondo.
Alla luce di quanto sopra, a partire dal 1° gennaio 2024, il gruppo Saras sarà soggetto alla normativa Pillar 2, come recepita dal Decreto.
In merito, si sottolinea che nel presente bilancio:
Nondimeno, nel corso del 2023 il gruppo Saras si è attivato al fine di valutare i possibili impatti della normativa Pillar 2 nelle giurisdizioni in cui lo stesso opera (i.e., Italia, Spagna, Lussemburgo e Svizzera), così da assicurare un progressivo e corretto adempimento degli obblighi ad essa legati in vigore a partire dall'esercizio 2024.
In particolare, l'esposizione del Gruppo Saras alla "normativa Pillar 2" è diretta conseguenza del livello di imposizione effettiva in ogni singola giurisdizione in cui il Gruppo opera, il quale può essere impattato da differenti fattori (e.g., l'ammontare di reddito assoggettato a imposizione, il livello dell'aliquota nominale, o ancora il godimento di incentivi o benefici fiscali). A tal proposito, le normativa Pillar 2 prevede – per i primi periodi di efficacia della disciplina – la possibilità di beneficiare di alcune semplificazioni in merito al calcolo della tassazione effettiva e/o degli obblighi legati al Pillar 2, tra cui i cd. "Transitional CbCR Safe Harbour". In particolare, il superamento di almeno uno di tre test previsti dai Transitional CbCR Safe Harbour comporta l'azzeramento dell'imposizione integrativa eventualmente dovuta in una determinata giurisdizione e, al contempo, una mitigazione degli oneri di compliance a carico del Gruppo.
Tutto ciò premesso, tenuto conto delle informazioni a diposizione e ragionevolmente stimabili alla data di chiusura dell'esercizio, l'esposizione del Gruppo Saras all'imposizione integrativa derivante dall'applicazione della disciplina Pillar 2 pare limitata.
In data 17 gennaio 2024 l'assemblea ordinaria di Sardeolica Srl ha approvato il progetto di scissione mediante scorporo del ramo Helianto nella società neocostituita SarHelianto Srl, veicolo societario attraverso il quale verrà realizzato e gestito il nuovo parco fotovoltaico con una capacità di 79 MW nel comune di Macchiareddu (CA).
Nel mese di gennaio 2024 la società Saras Energy Management Srl, controllata da Saras SpA al 100%, ha iniziato ad operare come utente del dispacciamento dell'impianto IGCC di Sarlux Srl sui mercati regolamentati per l'acquisto e la vendita di energia elettrica.
In data 11 febbraio 2024 Saras ha diffuso un comunicato su richiesta e per conto di Massimo Moratti SApA, di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA, Stella Holding SpA e Vitol B.V., avente per oggetto quanto segue (per il contenuto integrale si rimanda al sito della società, al link https://www.saras.it/sites/default/files/ uploads/pressreleases/press-release-azionisti-e-vitol---ita.pdf):
Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA ("ACM") e Stella Holding SpA (collettivamente la "Famiglia Moratti") e Vitol B.V., società con in Olanda (oppure una società interamente controllata e designata da Vitol), ("Vitol") hanno stipulato un contratto di compravendita (sale and purchase agreement, "SPA") in base al quale la Famiglia Moratti si è impegnata a cedere a Vitol, azioni di Saras SpA ("Saras") che rappresentano circa il 35% del capitale azionario di Saras (l'"Operazione"), ad un prezzo pari a €1,75 per azione (il "Prezzo per Azione"). Ai sensi dello SPA e subordinatamente al verificarsi di determinate circostanze ivi previste, ACM si è impegnata a vendere a Vitol le eventuali azioni di Saras che ACM potrebbe ricevere sulla base dell'esistente contratto derivato di funded collar, avente ad oggetto circa il 5% del capitale azionario di Saras. Nel caso in cui venga deliberato e distribuito un dividendo da parte di Saras prima della data di completamento dell'Operazione, il Prezzo per Azione sarà ridotto di conseguenza. Il completamento dell'Operazione è esclusivamente subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie (i.e., le autorizzazioni ai sensi dei regolamenti dell'Unione europea sulle sovvenzioni estere e in materia di concorrenza (antitrust) e della normativa golden power italiana. Al completamento dell'Operazione, l'intera partecipazione detenuta dalla Famiglia Moratti in Saras sarà trasferita a Vitol. L'Operazione determinerà l'insorgere di un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto ("OPA") obbligatoria sul capitale azionario di Saras, che sarà promossa da Vitol allo stesso Prezzo per Azione (i.e., €1,75 per azione), ovvero al prezzo rettificato in caso di distribuzione di un dividendo prima del completamento dell'Operazione. L'obiettivo dell'OPA è ottenere la revoca delle azioni ordinarie di Saras dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan, che potrà essere conseguita anche attraverso una fusione in presenza delle relative condizioni. Il prezzo di €1,75 per azione implica una capitalizzazione di Saras circa €1,7 miliardi e rappresenta un premio del:
(*) Il prezzo alla data di riferimento indica il prezzo di chiusura di mercato del 6 febbraio 2024 (ovvero alla data precedente la notizia pubblicata da Bloomberg riguardante una potenziale vendita da parte della Famiglia Moratti.
Con riferimento al processo autorizzativo, ai sensi del D.L. 21/2012 e successive modifiche e integrazioni (cosiddetta "Normativa Golden Power"), si segnala che la relativa notifica alla Presidenza del Consiglio del Ministri è stata presentata in data 23 febbraio 2024.
Alla data odierna Vitol B.V. detiene una quota di Saras SpA pari al 10,387%.
In data 15 marzo 2024 la controllata Sarlux Srl ha ricevuto dal GSE (Gestore Servizi Energetici) la comunicazione avente come oggetto la rideterminazione della componente Costo Evitato Combustibile (CEC) per il periodo 2010-2012 di cui al Provvedimento CIP6/92, in ottemperanza della sentenza n. 10089/22 del Consiglio di Stato. Tale sentenza aveva disposto l'annullamento del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 20 novembre 2012 nella parte in cui prevedeva la demoltiplicazione del fattore "K" relativo al CEC. In base alla suddetta rideterminazione, è stato riconosciuto alla suddetta Società un conguaglio della componente CEC pari a 44,1 milioni di Euro.
Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 15 marzo 2024 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e Amministratore Delegato il potere di inserire nella Relazione sulla Gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente e Ammistratore Delegato Massimo Moratti

Vestas
Relazione sulla gestione di Saras SpA

Analisi dei rischi Proposte del Consiglio di Amministrazione

Saras SpA ha funzione di Capogruppo ed opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di acquisto e di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione, già analizzato in dettaglio nella Relazione sulla Gestione del Gruppo Saras, alla quale si rimanda per ulteriori informazioni così come per una puntuale analisi del mercato, del quadro normativo di riferimento, dei principali avvenimenti dell'esercizio, dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e dell'evoluzione prevedibile della gestione.
Nell'esercizio 2023, i ricavi di Saras SpA sono stati pari a 10.269 milioni di euro, in decremento di 3.738 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente a causa dell'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nell'esercizio, oltre che ad un lieve decremento delle quantità vendute.
| Milioni di Euro | 2023 | 2022 | VAR. |
|---|---|---|---|
| Ricavi | 10.269 | 14.007 | (3.738) |
| EBITDA | 354 | 970 | (616) |
| EBIT | 349 | 964 | (615) |
| RISULTATO NETTO | 248 | 399 | (151) |
L'EBITDA è stato pari a 354 milioni di euro, in decremento rispetto all'esercizio precedente, prevalentemente per effetto dei differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil, come già descritto nella Relazione sulla Gestione del Bilancio Consolidato di Gruppo.
L'utile netto dell'esercizio, pari a 248 milioni di euro, è influenzato da quanto sopra descritto.
La Posizione Finanziaria Netta di Saras SpA al 31 dicembre 2023 è positiva per 452 milioni di euro.
Ai sensi dell'Art. 2428 del Codice Civile, si forniscono le seguenti informazioni:
• nelle immobilizzazioni immateriali in corso non sono iscritti costi di ricerca;
Per quanto concerne l'informativa relativa all'uso da parte della Società di strumenti finanziari, si rimanda alla successiva sezione della presente Relazione "Analisi dei rischi".
L'unica sede secondaria della Società è quella della Direzione Generale ed Amministrativa, sita in Milano, Galleria Passarella, 2.
Le informazioni sui compensi e sulle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nella Nota Integrativa al paragrafo 7.5.
Infine, per l'analisi dei principali contenziosi in essere si rimanda alla nota integrativa al punto 7.1 "Principali contenziosi in essere", mentre si rimanda all'apposita sezione della Relazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Saras per:

Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie. I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile.
La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.
L'attività petrolifera della Società è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro, che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.
I finanziamenti a tasso variabile espongono Saras al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono Saras al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi. Le spinte inflazionistiche, derivanti da un aumento delle materie prime e delle commodities, hanno determinato un incremento dei tassi di interesse sia a breve che a medio termine. La BCE ha più volte rivisto al rialzo il tasso di rifinanziamento marginale e quello sui depositi, rialzo che risulta confermato per il 2023, con un'inversione di tendenza solo a partire dalla metà del 2024. Tale livello di tassi d'interesse provoca per Saras un aumento degli oneri finanziari e del costo delle operazioni in derivati.
Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento della società ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso. inoltre, il Gruppo fa ricorso alla cessione del credito pro-soluto con primarie società di Factoring. Si ricorda che il gruppo non è esposto direttamente e indirettamente a controparti russe.
La società finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa, sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne. È dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte ai relativi adempimenti contrattuali, tra i quali anche il rispetto dei covenants.
La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici).
Si sottolinea inoltre che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano rispettati. Infine, si ricorda che il livello di indebitamento potrebbe subire modificazioni positive e negative causate dall'andamento del capitale circolante e della gestione caratteristica, entrambi influenzati dall'elevata volatilità dei prezzi delle commodity petrolifere ed energetiche.
L'avverarsi delle condizioni sospensive al contratto di compravendita stipulato in data 11 febbraio 2024 tra le società Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA e Stella Holding SpA e la società Vitol B.V. e il conseguente trasferimento a Vitol B.V. della proprietà del 35% delle azioni di Saras SpA determineranno nei contratti di finanziamento in essere un evento di "cambio di controllo" a seguito del quale le banche finanziatrici hanno l'opzione di richiedere la restituzione anticipata dei finanziamenti erogati. La Società, come previsto dai contratti, provvederà a richiedere alle banche finanziatrici il loro formale benestare al cambio di controllo e al mantenimento delle linee di credito concesse. Al momento non vi sono segnali che possano fare pensare che tale consenso possa essere negato da uno o più istituti, e comunque la società è nelle condizioni di rimborsare i finanziamenti in essere.
I risultati della società Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, la Società Saras è tenuta a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, la Società stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities.
In particolare, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha mutato radicalmente lo scenario energetico globale, innescando dalla fine di febbraio 2022 un immediato aumento dei prezzi delle commodities energetiche (petrolio e derivati, gas ed energia elettrica) e una forte volatilità, con impatti rilevanti sui risultati riportati dalle società del settore Oil & Gas e Refining. Tale fenomeno ha coinvolto più direttamente l'Europa, maggiormente dipendente dalla Russia dal punto di vista energetico. In particolare, le sanzioni occidentali imposte sulle importazioni petrolifere dalla Russia hanno comportato un aumento dei prezzi e dei margini dei prodotti raffinati che nel 2022 si è tradotto in un significativo miglioramento dei risultati economico finanziari della Società. Tale fenomeno, come descritto nel capitolo relativo al Mercato di riferimento, si è progressivamente ridotto nel 2023 nel caso dei distillati medi: i margini di raffinazione, pur mantenendosi a livelli superiori alle medie storiche, hanno registrato una riduzione, principalmente a causa di un parziale rallentamento dei consumi industriali e un contestuale aumento delle importazioni di prodotti raffinati, in particolare dall'Asia (India, Cina, Medio Oriente e Turchia). A questo proposito si evidenzia come anche nel 2024, i risultati reddituali e i flussi finanziari attesi dalla Società saranno esposti al rischio di un rallentamento dell'economia globale o, nel caso più grave, di una possibile recessione, con una conseguente riduzione delle aspettative di crescita della domanda di idrocarburi. Le prossime decisioni delle banche centrali europea e statunitense relativamente alle politiche monetarie e all'adeguamento dei tassi per contenere gli elevati livelli di inflazione, potrebbero infatti costituire un freno alla crescita economica con conseguenze negative sulla domanda petrolifera. Le tensioni geopolitiche a livello internazionale causate dall'invasione russa dell'Ucraina e dai recenti conflitti in Medioriente aumentano inoltre i rischi sistemici, tra cui quello del prolungarsi della guerra, di un suo allargamento ad altri paesi, sulla catena delle forniture e sulla fiducia dei consumatori, delle imprese e degli investitori con conseguenti ritardi o arresti nelle decisioni di spesa e d'investimento. Il verificarsi di tali eventi potrebbe innescare un rallentamento della crescita o, nel peggiore dei casi una recessione, globale. Tali condizioni potrebbero determinare una riduzione della domanda delle materie prime energetiche e una conseguente riduzione dei prezzi, con ricadute negative sui risultati economici, il flusso di cassa e la realizzazione dei piani industriali della Società.
Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da paesi soggetti ad elevate incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. In particolare, come descritto nel capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione", le recenti tensioni geopolitiche in Medioriente e i recenti attacchi alle navi in transito nel Mar Rosso ha obbligato ad allungare le rotte lungo le coste dell'Africa con un aumento significativo dei costi di nolo che ha interessato le importazioni di greggio e di prodotto.
L'attività di Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate, indotte da fattori esterni, e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; si segnala che ultimamente l'acuirsi di eventi metereologici avversi, uniti alle caratteristiche attuali del sistema elettrico sardo, ha incrementato la probabilità e il potenziale impatto rischio di interruzione della produzione. Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare a Saras di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.
Le attività di Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale. La Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. In particolare, la Società si è dotato di un Sistema di Gestione Ambientale conforme alle norme ISO 14001/2015 e del Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit EMAS e di un sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro certificato EN ISO 45001. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.
La tipicità del business svolto dalla Società è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:
Le principali materie prime utilizzate dalla Società vengono fornite da fornitori terzi che potrebbero essere inadeguati per competenze, dimensioni, assicurazioni, know how. Ne consegue che Saras è esposta ad un rischio di interruzione della fornitura legata ad un fornitore inadeguato, rischio mitigato per i fornitori "oil" da un processo di "know your customer" e i fornitori "non oil" da un processo centralizzato di "qualifica" fornitori per gruppi di merci critiche.
Le attività della Società sono intrinsecamente esposte ai rischi e opportunità legati al cambiamento climatico. Tali rischi ed opportunità, ricompresi nel modello di Corporate Risk Management, possono essere sia di tipo fisico che regolatorio, ovvero derivanti dalle politiche in corso di implementazione per accompagnare la transizione energetica e limitare il cambiamento climatico.
Per quanto riguarda il rischio fisico, la società potrebbe affrontare incidenti significativi agli asset derivanti da eventi meteorologici avversi (ad es piogge torrenziali, fulminazioni, innalzamento livello del mare, siccità). Le eventuali misure di mitigazione sono rappresentate dalle coperture assicurative, da un sistema di gestione HSE, e da un sistema di gestione di eventi metereologici atti a mettere in sicurezza gli impianti.
Per quanto riguarda il rischio normativo, la Società potrebbe affrontare un ulteriore inasprimento della legislazione europea e nazionale in materia di decarbonizzazione e transizione ecologica. La Società monitora costantemente l'evoluzione della normativa e valuta di volta in volta i provvedimenti e le azioni mitigatrici.
Infine, la Società gestisce il rischio reputazionale relativo alla valutazione della strategia di business sostenibile da parte dei propri Stakeholders attraverso attività di engagement con gli Stakeholder, analisi di materialità per l'identificazione dei temi ed impatti prioritari, monitoraggio delle performance attraverso indicatori ESG ed, in ultimo, apposita rendicontazione trasparente e completa in ambito di Sostenibilità. A tal riguardo si segnala che in luglio 2023 la Commissione Europea con Atto Delegato ha pubblicato i nuovi principi European Sustainability Reporting Standard (ESRS) destinati a tutte le imprese soggette alla Corporate Sustainability Directive (CSRD), tra cui Saras. Tali principi dovranno essere adottati a partire dall'esercizio 2024.
Saras ha avviato tramite le proprie controllate un percorso di decarbonizzazione e transizione energetica che prevede lo sviluppo di capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) e ulteriori progetti in varie fasi di sviluppo, tra cui: quelli in ambito idrogeno verde, in partnership con Enel Green Power, quelli nell'ambito Carbon Capture & Storage, in collaborazione con Air liquide e la valutazione dell'espansione della capacità di produzione di biocarburanti.
Saras opera nel rispetto dei limiti previsti dalle disposizioni del Regolamento Europeo n. 679/2016 (GDPR) e del Codice Privacy (D.lgs. 196/2003 così come novellato dal D.lgs. 101/2018), in materia di protezione dei dati personali riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente.
Saras è dotata di complessi sistemi informativi a supporto delle diverse attività e processi di business, in particolare il funzionamento e la gestione della raffineria di Sarroch. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni e il Cyber Attack. La Società sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, attraverso una gestione centralizzata della cyber security con l'obiettivo di affrontare le minacce alla sicurezza informatica, supportando il business nelle scelte delle tutele più opportune. Nel corso dell'esercizio 2024 la Società sta continuando ad aumentare il livello di protezione da cyber attach attraverso un servizio (Uptime servizio di security monitoring) e un'attivazione di corsi di Awareness da erogare alla popolazione aziendale.
Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, la Società, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).
Saras è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Oltre al fondo rischi per contenziosi stanziato in bilancio, è possibile che in futuro Saras possa sostenere altre passività, anche significative a causa di: (i) incertezza rispetto all'esito finale dei procedimenti in corso per i quali al momento è stata valutata non probabile la soccombenza, o non attendibile la stima della relativa passività; (ii) il verificarsi di ulteriori sviluppi o l'emergere di nuove evidenze e informazioni che possano fornire elementi sufficienti per una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione, (iii) inaccuratezza delle stime degli accantonamenti dovuta al complesso processo di determinazione che comporta giudizi soggettivi da parte del management. Violazioni del Codice Etico, di leggi e regolamenti, incluse le norme in materia di anticorruzione, da parte di Saras, dei suoi partner commerciali, agenti o altri soggetti che agiscono in suo nome o per suo conto, possono esporre Saras e i suoi dipendenti al rischio di sanzioni penali e civili che potrebbero danneggiare la reputazione della Società e il valore per gli azionisti. Per maggiori dettagli sui procedimenti in corso si rimanda al paragrafo 7.1 della Nota Integrativa al Bilancio d'esercizio.
Signori Azionisti,
il bilancio separato al 31 dicembre 2023 della Vostra Società chiude con un utile netto pari a 248.000 migliaia di euro. Se concordate con i criteri seguiti nella redazione del bilancio e con i principi e i metodi contabili ivi utilizzati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni:
di approvare il bilancio separato della Società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 nel suo insieme e nelle singole appostazioni e di riportare l'utile dell'esercizio a nuovo e di destinare a dividendo euro 0,15 per ciascuna delle 951.000.000 azioni ordinarie in circolazione per un totale di euro 142.650.000 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio.
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente e Ammistratore Delegato Massimo Moratti


GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 169
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | ||||
| Attività correnti | 5.1 | 2.563.633 | 3.344.083 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 5.1.1 | A | 474.419 | 599.349 |
| Altre attività finanziarie | 5.1.2 | B | 461.580 | 867.916 |
| di cui con parti correlate: | 401.456 | 742.695 | ||
| Crediti commerciali | 5.1.3 | C | 485.578 | 708.465 |
| di cui con parti correlate: | 265.780 | 504.113 | ||
| Rimanenze | 5.1.4 | D | 1.101.571 | 1.153.882 |
| Attività per imposte correnti | 5.1.5 | E | 21.753 | 2.924 |
| Altre attività | 5.1.6 | F | 18.732 | 11.547 |
| di cui con parti correlate: | 8.869 | 1.810 | ||
| Attività non correnti | 5.2 | 538.654 | 503.093 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 5.2.1 | H | 6.788 | 7.358 |
| Attività immateriali | 5.2.2 | J | 2.455 | 3.014 |
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | 5.2.3 | I | 4.104 | 5.868 |
| Partecipazioni valutate al costo | 5.2.4.1 | L | 483.471 | 483.371 |
| Altre partecipazioni | 5.2.4.2 | L | 738 | 738 |
| Altre attività finanziarie | 5.2.6 | M | 2.444 | 2.744 |
| Altre attività | 5.2.7 | F | 38.654 | 0 |
| Totale attività | 3.102.287 | 3.847.176 | ||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | ||||
| Passività correnti | 5.3 | 1.626.675 | 2.367.416 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 5.3.1 | R | 167.340 | 251.309 |
| di cui con parti correlate: | 25.565 | 55.310 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | R | 1.327.346 | 1.647.517 |
| di cui con parti correlate: | 391.172 | 653.489 | ||
| Passività per imposte correnti | 5.3.3 | X | 101.504 | 311.406 |
| Altre passività | 5.3.4 | R | 30.485 | 157.184 |
| di cui con parti correlate: | 3.546 | 124.311 | ||
| Passività non correnti | 5.4 | 360.059 | 431.304 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 5.4.1 | R | 318.497 | 409.543 |
| Fondi per rischi e oneri | 5.4.2 | P | 1.504 | 5.420 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | Q | 1.616 | 1.524 |
| Passività per imposte differite | 5.4.4 | 15.607 | 14.817 | |
| Altre passività | 5.4.5 | R | 22.835 | 0 |
| Totale passività | 1.986.734 | 2.798.720 | ||
| PATRIMONIO NETTO | 5.5 | N, O, W | ||
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | ||
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | ||
| Altre riserve | 801.997 | 583.739 | ||
| Risultato netto | 248.000 | 399.161 | ||
| Totale patrimonio netto | 1.115.553 | 1.048.456 | ||
| Totale passività e patrimonio netto | 3.102.287 | 3.847.176 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
(2) Si rimanda alla nota integrativa 3.3 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 01/01/2023 31/12/2023 |
01/01/2022 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.1.1 | S | 10.189.488 | 13.904.945 |
| di cui con parti correlate: | 712.395 | 4.182.762 | ||
| Altri proventi | 6.1.2 | S | 79.386 | 101.750 |
| di cui con parti correlate: | 47.011 | 87.151 | ||
| Totale ricavi | 10.268.874 | 14.006.695 | ||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | 6.2.1 | T | (8.723.411) | (11.724.870) |
| di cui con parti correlate: | (1.682.823) | (1.955.838) | ||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 6.2.2 | T | (1.147.872) | (1.259.315) |
| di cui con parti correlate: | (716.976) | (665.620) | ||
| Costo del lavoro | 6.2.3 | Q, T | (43.421) | (52.829) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.2.4 | H, I, J | (5.087) | (5.242) |
| Totale costi | (9.919.791) | (13.042.256) | ||
| Risultato operativo | 349.083 | 964.439 | ||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 6.3 | L, W | 600 | (13.041) |
| di cui con parti correlate: | 600 | (13.041) | ||
| Proventi finanziari | 6.4 | U, Y | 229.830 | 251.071 |
| di cui con parti correlate: | 33.593 | 20.413 | ||
| Oneri finanziari | 6.4 | U, Y | (228.594) | (310.540) |
| di cui con parti correlate: | (1.654) | (5.219) | ||
| Risultato prima delle imposte | 350.919 | 891.929 | ||
| Imposte sul reddito | 6.5 | X | (102.919) | (492.768) |
| Risultato netto | 248.000 | 399.161 |
| Migliaia di Euro | 01/01/2022 | |
|---|---|---|
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
| Risultato netto (A) | 248.000 | 399.161 |
| Componenti dell'utile complessivo che potranno essere successivamente riclassificati | ||
| nell'utile (perdita) dell'esercizio | ||
| Riserva Cash Flow Hedging Y |
(137) | 137 |
| Componenti dell'utile complessivo che non saranno successivamente riclassificati | ||
| nell'utile (perdita) dell'esercizio | ||
| Effetto attuariale IAS 19 su T.F.R. Q, T |
(76) | 219 |
| Altri utili / (perdite), al netto dell'effetto fiscale (B) | (213) | 357 |
| Risultato netto complessivo (A + B) | 247.787 | 399.518 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 6 "Note al conto economico complessivo"
(2) Si rimanda alla nota integrativa 3.3 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
| Migliaia di Euro | Capitale | Riserva | Altre | Utile | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Sociale | Legale | Riserve | (Perdita) | patrimonio | |
| Esercizio | netto | ||||
| Saldo al 31/12/2021 | 54.630 | 10.926 | 553.324 | 30.058 | 648.938 |
| Periodo 1/1/2022 - 31/12/2022 | |||||
| Destinazione risultato esercizio precedente | 30.058 | (30.058) | 0 | ||
| Effetto attuariale IAS 19 | 219 | 219 | |||
| Riserva Cash Flow Hedging | 137 | 137 | |||
| Risultato netto | 399.161 | 399.161 | |||
| Risultato netto complessivo | 357 | 399.161 | 399.518 | ||
| Saldo al 31/12/2022 | 54.630 | 10.926 | 583.739 | 399.161 | 1.048.456 |
| Periodo 1/1/2023 - 31/12/2023 | |||||
| Destinazione risultato esercizio precedente | 399.161 | (399.161) | 0 | ||
| Dividendi Distribuiti | (180.690) | (180.690) | |||
| Effetto attuariale IAS 19 | (76) | (76) | |||
| Riserva Cash Flow Hedging | (137) | (137) | |||
| Risultato netto | 248.000 | 248.000 | |||
| Risultato netto complessivo | (213) | 248.000 | 247.787 | ||
| Saldo al 31/12/2023 | 54.630 | 10.926 | 801.997 | 248.000 | 1.115.553 |
| Migliaia di Euro | (1) | (2) | 01/01/2023 31/12/2023 |
01/01/2022 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| A - Disponibilità liquide iniziali | 5.1.1 | A | 599.349 | 301.172 |
| B - Flusso monetario da (per) attività operativa Risultato netto |
5.5 | 248.000 | 399.161 | |
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | 20.737 | (6.653) | ||
| Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni | 6.2.4 | H, I, J | 5.087 | 5.242 |
| (Proventi) oneri netti su partecipazioni | 6.3 | L, W | (600) | 13.041 |
| di cui con parti correlate: | (600) | 13.041 | ||
| Variazione netta fondi per rischi | 5.4.2 | P | (3.916) | (494) |
| Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | Q | 92 | (152) |
| Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate | 5.2.4 | X | 790 | 34.394 |
| Interessi netti | U, Y | 5.339 | 10.412 | |
| Imposte sul reddito | 6.5 | X | 102.129 | 458.374 |
| Variazione FV derivati | (19.195) | (21.480) | ||
| Altre componenti non monetarie | 5.5 | (213) | 357 | |
| Utile (perdita) dell'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante | 358.249 | 892.202 | ||
| (Incremento) Decremento dei crediti commerciali | 5.1.3 | C | 222.887 | (122.618) |
| di cui con parti correlate: | 238.333 | (94.673) | ||
| (Incremento) Decremento delle rimanenze | 5.1.4 | D | 52.311 | (163.534) |
| Incremento (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | R | (320.171) | 242.530 |
| di cui con parti correlate: | (262.317) | 232.291 | ||
| Variazione altre attività correnti | 5.1.5 - 5.1.6 | E, F | (26.014) | 29.909 |
| di cui con parti correlate: | (7.058) | 2.429 | ||
| Variazione altre passività correnti | 5.3.3 - 5.3.4 | X, R | (63.497) | (99.813) |
| di cui con parti correlate: | (120.765) | (534.163) | ||
| Interessi incassati | U, Y | 39.973 | 17.978 | |
| di cui con parti correlate: | 33.593 | 20.413 | ||
| Interessi pagati | U, Y | (45.312) | (28.390) | |
| di cui con parti correlate: | (1.654) | (5.219) | ||
| Imposte pagate | E, X | (375.233) | (94.651) | |
| Variazione altre passività non correnti | 5.4.4 | R | (15.248) | 0 |
| Totale (B) | (172.055) | 673.614 | ||
| C - Flusso monetario da (per) attività di investimento | ||||
| Investimenti netti in immobilizzazioni materiali ed immateriali | 5.2.1 - 5.2.2 | H, J | (2.764) | (7.035) |
| Variazione partecipazioni | 5.2.3.1 | L | 500 | (238) |
| (Incremento) / diminuzione altre attività finanziarie | 5.1.2 - 5.2.5 | B, M | 438.756 | (114.271) |
| di cui con parti correlate: | 341.239 | 0 | ||
| Totale (C) | 436.492 | (121.544) | ||
| D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento | ||||
| Incremento / (decremento) debiti finanziari a m/l termine | 5.4.1 | R | (91.046) | 398.736 |
| Incremento / (decremento) debiti finanziari a breve termine | 5.3.1 | R | (96.894) | (659.280) |
| di cui con parti correlate: | (29.744) | (361.442) | ||
| Dividendi pagati | 5.5 | W | (180.690) | 0 |
| Totale (D) | (368.630) | (260.544) | ||
| E - Flusso monetario dell'esercizio (B+C+D) | (104.193) | 291.525 | ||
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | (20.737) | 6.653 | ||
| F - Disponibilità liquide finali | 474.419 | 599.349 | ||
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezioni 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria" e 6 "Note al conto economico complessivo" (2) Si rimanda alla nota integrativa 3.3 "Sintesi dei Principi contabili e dei criteri di valutazione adottati"
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente e Ammistratore Delegato
Massimo Moratti

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 175
Saras SpA (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19. La Società è controllata congiuntamente da Massimo Moratti SApA (20,01%), Angel Capital Management SpA (10,005%) e Stella Holding SpA (10,005%) rappresentanti in aggregato il 40,02% del Capitale Sociale di Saras SpA, in virtù del patto parasociale dalle stesse sottoscritto in data 30 marzo 2022. La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.
Si evidenzia che in data 11 febbraio 2024 è stato stipulato un contratto di compravendita tra le società Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA e Stella Holding SpA e la società Vitol B.V. avente per oggetto il trasferimento a Vitol B.V. della proprietà del 35% delle azioni di Saras SpA Per maggiori informazioni si rinvia a quanto nel paragrafo "Eventi successivi".
Saras SpA opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso le attività di vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; detiene inoltre partecipazioni totalitarie (dirette e indirette) in società operanti, a loro volta:
Il presente bilancio, relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, è presentato in euro, essendo l'euro la moneta corrente nell'economia in cui la Società opera ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.
Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business, nonché la variabilità dei fattori esterni e di mercato cui le performance economiche e finanziarie della Società sono esposte, sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come la Società gestisce i rischi connessi a tali fattori esterni nonché i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale, è contenuta nel paragrafo "Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi" della presente Nota Integrativa.
Il bilancio separato di Saras SpA al 31 dicembre 2023 è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del progetto di bilancio separato da parte del Consiglio di Amministrazione della società e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.
Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria:
I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business, nonché la variabilità dei fattori esterni e di mercato cui le performance economiche e finanziarie della Società sono esposte, sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come la Società gestisce i rischi connessi a tali fattori esterni nonché i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nel paragrafo Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e le politiche di gestione dei rischi della presente Nota Informativa.
I principi contabili adottati da Saras per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2023 sono coerenti con quelli applicati nel bilancio al 31 dicembre 2022, ad eccezione dei nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti di seguito illustrati che, alla data di redazione del presente bilancio, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso del presente esercizio. Saras non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili al Gruppo, a far data dal 1° gennaio 2023, ed improduttivi di impatti sul Bilancio Consolidato del Gruppo:
Le modifiche allo IAS 8 chiariscono la distinzione tra cambiamenti di stime contabili, cambiamenti di principi contabili e correzione di errori. Chiariscono inoltre in che modo le entità utilizzano le tecniche di valutazione e gli input per sviluppare le stime contabili.
Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements forniscono indicazioni ed esempi per aiutare le entità ad applicare i giudizi significativi all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di divulgare i propri principi contabili "significativi" con l'obbligo di divulgare i propri principi contabili "materiali" e aggiungendo una guida su come le entità applicano il concetto di materialità nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.
Le modifiche hanno avuto un impatto sull'informativa dei principi contabili del Gruppo, ma non sulla misurazione, rilevazione e presentazione degli elementi del bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito restringono l'ambito di applicazione dell'eccezione alla rilevazione iniziale, in modo che non si applichi più alle transazioni che danno origine a differenze temporanee tassabili e deducibili in egual misura come le locazioni e le passività per lo smantellamento. Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche al principio IAS 12 sono state introdotte per rispondere ai regolamenti BEPS Pillar Two rules dell'OCSE ed includono:
L'esenzione obbligatoria temporanea – per il cui utilizzo è richiesto di darne informativa – è immediatamente applicabile. I rimanenti requisiti di informativa si applicano per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2023 o successivamente, ma non per i periodi intermedi antecedenti il 31 dicembre 2023.
Lo IAS 8.30 richiede di dare informativa per quei principi che sono stati emessi, ma che non sono ancora in vigore; essa è richiesta ai fini di fornire informazioni note o ragionevolmente stimabili per permettere all'utilizzatore di valutare il possibile impatto dell'applicazione di tali questi principi sul bilancio di un'entità. Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio della Società, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.
A settembre 2022, lo IASB ha emanato una modifica all'IFRS 16 per specificare i requisiti che un locatore venditore utilizza nella misurazione della passività per leasing che deriva da una transazione di sale & lease back, per assicurare che il locatore venditore non riconosca utili o perdite con riferimento al diritto d'uso mantenuto dallo stesso.
Le modifiche sono effettive per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2024 o successivamente e devono essere applicate retrospettivamente a tutte le transazioni di sale & lease back sottoscritte dopo la data di prima applicazione dell'IFRS 16. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.
Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio del Gruppo.
A gennaio 2020 ed ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:
Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente ed il diritto di postergazione dell'entità è subordinato al rispetto di covenants entro dodici mesi.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2024 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.
A maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Rendiconto Finanziario e IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche dei contratti di reverse factoring e richiedere di dare ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativi inclusi nelle modifiche hanno l'obiettivo di assistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un'entità degli accordi di reverse factoring.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2024 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.
Non ci si aspetta che tali modifiche abbiano un impatto materiale sul bilancio del Gruppo.
Il bilancio è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti per i quali è stato applicato il valore equo.
Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati, invariati rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione di quanto ricordato al seguente paragrafo "Note al conto economico" in tema di classificazione dei risultati da strumenti derivati.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni) e lo scoperto di conto corrente; quest'ultimo, viene evidenziato tra le passività correnti. Gli elementi inclusi nella liquidità netta sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.
Le attività finanziarie sono rilevate al fair value, con imputazione degli effetti nel conto economico alla voce "Proventi finanziari" e "Oneri finanziari".
I crediti commerciali sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore (in termini di solvibilità nonché di caratteristiche di rischio creditizio dei singoli debitori), l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro.
Alla data di chiusura di ogni bilancio, la Società effettua l'analisi delle eventuali perdite attese sui crediti di natura commerciale valutati al costo ammortizzato, e rileva o adegua appositi fondi svalutazione.
Il fondo svalutazione per le suddette perdite attese si basa su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. A tal fine, il management utilizza il proprio giudizio professionale e l'esperienza storica, nonché la conoscenza delle condizioni di mercato attuali e le stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.
La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), determinata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è determinata quale differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.
La Società applica essenzialmente un approccio analitico, sulle posizioni singolarmente significative e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito. In caso di valutazioni individuali, la probabilità di default è ottenuta prevalentemente da provider esterni quali ad esempio consulenti legali ai quali sono affidate le cause di recupero crediti.
Il riconoscimento della cessione crediti è soggetto ai requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition di attività finanziarie. Di conseguenza tutti i crediti ceduti a società di factoring, nel caso in cui le previsioni contrattuali includano clausole che implichino il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti, rimangono iscritti nel bilancio.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo alla fine dell'esercizio, rappresentato dall'ammontare che la Società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività, considerando anche le vendite realizzate dopo la data di bilancio, ovvero, per i periodi successivi le curve di prezzo attese. Il valore delle rimanenze di grezzo, materiali di scorta e parti di ricambio è determinato applicando il metodo FIFO. Il valore delle rimanenze di prodotti petroliferi è determinato applicando il costo medio ponderato dell'ultimo trimestre.
Le attività per imposte correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al valore che si prevede di recuperare dalle autorità fiscali, tenendo conto del presumibile valore di realizzo e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo.
Le altre attività correnti sono iscritte, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
G Eliminazione di attività e passività finanziarie dall'attivo e dal passivo della situazione patrimoniale-finanziaria Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un Società di attività finanziarie simili) è eliminata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria) quando:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.
Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali. Gli eventuali interessi passivi relativi alla costruzione di immobilizzazioni materiali sono capitalizzati fino al momento in cui il bene è pronto all'uso.
I costi connessi ad obblighi di ripristino o smantellamento di impianti derivanti da obbligazioni di natura legale o contrattuale sono contabilizzati ad incremento del costo storico del bene cui si riferiscono con contropartita il Fondo per Rischi ed Oneri.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono direttamente imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.
Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato sul costo storico al netto del valore residuo a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.
La vita utile stimata dalla società, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:
| Fabbricati | 18 anni |
|---|---|
| Mobili e macchine d'ufficio | 4 - 8 anni |
| Automezzi | 4 anni |
| Altri beni | 12 anni |
| Migliorie su beni di terzi | Minore tra la durata della locazione e la vita utile del bene |
La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.
I terreni non sono ammortizzati.
Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del component approach.
Le attività possedute mediante contratti di leasing o contratti che concedono diritti di utilizzo su attività di terzi sono riconosciute come attività della Società al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata nel bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati linearmente sulla base della durata del contratto sottostante, e la passività finanziaria è rimborsata sulla base dei pagamenti previsti dal contratto di leasing o di concessione del diritto all'utilizzo.
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, privi di consistenza fisica e chiaramente identificabili (ossia separabili – capaci di essere separati o scorporati o scambiati – e derivanti da altri diritti contrattuali o legali), controllabili ed atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, e delle eventuali perdite di valore. Gli eventuali interessi passivi maturati durante e per lo sviluppo delle immobilizzazioni immateriali sono spesati a conto economico. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile.
Le attività immateriali vengono iscritte, ove richiesto, con il consenso del Collegio Sindacale.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata con la medesima metodologia applicata alla voce "Immobili, Impianti e Macchinari".
I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico sono considerati costi correnti e imputati a conto economico nell'esercizio di sostenimento.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita definita e le partecipazioni sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne alla Società, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a conto economico. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo valore equo ridotto dei costi di vendita e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.
Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Le partecipazioni in controllate sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36.
Le partecipazioni incluse nella voce "Altre partecipazioni" sono valutate al fair value con imputazione degli effetti connessi alla variazione dello stesso direttamente nel conto economico complessivo. Qualora non sia possibile determinare lo stesso in maniera attendibile o sia non significativo, risultano valutate al costo ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 39. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l'eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico. Qualora vengano meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:
(iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model hold to collect). L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni.
Il trattamento delle attività finanziarie correlate a strumenti derivati è indicato al punto "Y Strumenti derivati".
Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto.
Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio netto, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.
Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica; includono i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita.
I fondi per rischi ed oneri sono iscritti solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione, il cui ammontare deve essere attendibilmente stimabile. Tale ammontare rappresenta la miglior stima attualizzata della spesa richiesta per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi; per tali rischi non si procede ad alcun stanziamento.
La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate localmente nei paesi in cui svolge le proprie attività.
A partire dal 1° gennaio 2007, la disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) è stata modificata introducendo la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio T.F.R. maturando. In particolare, i nuovi flussi del T.F.R. potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure essere mantenuti in azienda (ove il numero dei dipendenti sia inferiore a 50 unità o destinati all'I.N.P.S. nel caso opposto). L'introduzione di tali norme comporta le seguenti differenti contabilizzazioni:
Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice civile rientra tra i "piani pensionistici a benefici definiti"; detti piani sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta nel bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. L'iscrizione nel bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della Società. La determinazione del valore attuale degli impegni della Società è effettuata da un perito esterno con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio.
Il costo maturato nell'anno relativamente ai piani a prestazioni definite ed iscritto a conto economico nell'ambito delle spese per il personale è pari alla somma del valore attuale medio dei diritti maturati dai lavoratori presenti per l'attività prestata e dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni della Società ad inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è assunto pari al tasso di mercato a fine periodo relativo a zero coupon bonds con scadenza pari alla durata media residua della passività.
A seguito dell'applicazione dello IAS 19 revised, gli utili e perdite attuariali connessi al modificarsi dei relativi parametri, in precedenza rilevati nel conto economico (costo del lavoro), sono ora rilevati nel conto economico complessivo.
Le quote in oggetto vengono contabilizzate secondo la metodologia prevista per i "piani pensionistici a contributi definiti" (che non prevedono valutazioni attuariali) in quanto la posizione del dipendente viene totalmente trasferita all'esterno della Società.
L'ammontare del relativo debito viene determinato secondo quanto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile.
Sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Le operazioni di vendita con obbligo di riacquisto si configurano come una forma di finanziamento in quanto i rischi connessi alla proprietà (principalmente il rischio connesso alle variazioni di fair value) rimangono in capo alla società. In tal caso non si effettua la derecognition dell'attività, il debito per il riacquisto ha natura finanziaria ed il differenziale viene iscritto a conto economico come componente di natura finanziaria.
Le Passività finanziarie comprendono anche i contratti derivati, per i quali si rinvia all'apposito paragrafo di seguito riportato. Questi ultimi sono misurati al fair value con contropartita il conto economico ad ogni data di bilancio.
I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione.
I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Gli interessi attivi e passivi sono contabilizzati in base alla loro maturazione.
Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzate a conto economico.
I dividendi incassati da società controllate, joint venture, collegate ed altre partecipate sono rilevati a conto economico quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
La distribuzione di dividendi agli azionisti della Società determina l'iscrizione di un debito nel bilancio del periodo nel quale la distribuzione è stata approvata dagli azionisti della Società.
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività o passività ed il relativo valore contabile, ad eccezione, sia di quelle rivenienti dalle partecipazioni in società controllate che quando la tempistica di rigiro di tali differenze è soggetta al controllo della società e risulta probabile che non si riverseranno in un lasso di tempo ragionevolmente prevedibile.
Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le imposte differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Le variazioni delle aliquote in conseguenza a modifiche normative sono contabilizzate nell'esercizio in cui dette variazioni sono sostanzialmente emanate; l'effetto relativo è registrato a conto economico o a patrimonio netto coerentemente con la transazione che ha generato la sottostante fiscalità differita.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse nella voce "Prestazioni di servizi e costi diversi".
La Capo Gruppo dà facoltà alle proprie controllate italiane di aderire al Consolidato Fiscale, con riferimento alla determinazione dell'Imposta sul Reddito delle Società (I.Re.S), come previsto dagli articoli 117-128 del Testo
Unico delle Imposte sui Redditi (il c.d. "Consolidato Fiscale Nazionale"). Conseguentemente, fra alcune delle controllate residenti in Italia e la Capo Gruppo si determina un imponibile unico, essenzialmente attraverso la somma algebrica dei risultati fiscali di ciascuna partecipante. L'adesione al particolare sistema è attuata attraverso una comunicazione all'Agenzia delle Entrate da parte della controllante, nella quale si evidenziano le controllate che hanno ritenuto di avvalersi dell'opzione. Tale opzione ha una durata fissa di tre esercizi (salvo il manifestarsi di cause interruttive previste dalla legge) ed è regolata tra le due parti da un apposito Accordo di Consolidamento. In particolare, per quanto attiene al trasferimento delle perdite fiscali, gli accordi in vigore prevedono una remunerazione commisurata all'aliquota Ires ordinaria, in proporzione alla quota di perdita di ciascuna partecipante che ha trovato effettiva compensazione negli imponibili apportati da altre società consolidate; eventuali eccedenze di perdite rimangono di competenza della controllante e la relativa remunerazione è differita all'esercizio di concreto utilizzo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale.
Gli strumenti derivati sono attività e passività finanziarie rilevate al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati a riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Gli strumenti finanziari derivati su commodities, in conformità all'IFRS 9 sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci dei costi operativi ai quali le coperture si riferiscono.
Gli strumenti finanziari derivati su commodities, realizzati in base a strategie diverse dalla fissazione dei prezzi del greggio e dei prodotti sono iscritti al fair value con rilevazione degli effetti economici nelle voci della gestione finanziaria.
Gli strumenti finanziari derivati su cambi e su tassi di interesse sono iscritti al fair value con rilevazione della variazione del fair value dello strumento a conto economico, imputando la stessa nelle voci della gestione finanziaria.
Per la determinazione del fair value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.
Alcune operazioni di copertura del rischio strategico di Raffinazione sono state contabilizzate in hedge accounting,secondo quanto previsto dall'IFRS 9. Tale applicazione ha comportato, per i derivati che coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (Cash Flow Hedge), la rilevazione iniziale nella riserva di patrimonio netto e nelle altre componenti dell'utile complessivo delle variazioni del fair value dei derivati considerati efficaci, e successivamente, la loro imputazione a conto economico, coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.
Un settore operativo è una componente di un'entità:
Un settore geografico risulta definito, rispetto ad altri settori geografici, da quel Società di assets e transazioni utilizzato per la fornitura di servizi in un determinato ambiente geografico.
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore discrezionalità da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari aggregati riesposti.
L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance della Società rappresenta una delle assunzioni critiche per diversi processi valutativi, tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari. I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.
La Società opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso la vendita dei prodotti derivati dalla raffinazione; pertanto, si ritiene che la Società operi in un solo settore di attività.
La ripartizione per area geografica è stata effettuata in considerazione della rilevanza dei mercati di riferimento e ai paesi dove hanno sede le controparti.
Ricavi totali per area geografica:
| Ricavi totali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 3.991.362 | 6.757.103 | (2.765.741) |
| Spagna | 401.652 | 205.976 | 195.675 |
| Altri CEE | 1.119.495 | 2.479.728 | (1.360.233) |
| Extra CEE | 4.608.076 | 4.346.582 | 261.494 |
| USA | 148.290 | 217.306 | (69.017) |
| Totale | 10.268.874 | 14.006.695 | (3.737.821) |
Di seguito si rappresenta il dettaglio dei crediti commerciali per area geografica:
| Crediti commerciali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 341.266 | 281.047 | 60.219 |
| Spagna | 59.432 | 71.712 | (12.280) |
| Altri CEE | 7.344 | 33.970 | (26.626) |
| Extra CEE | 87.278 | 331.175 | (243.897) |
| USA | 229 | 549 | (319) |
| Fondo Svalutazione Crediti | (9.972) | (9.989) | 17 |
| Totale | 485.578 | 708.465 | (222.887) |
Nel seguito sono illustrate le più significative variazioni intervenute nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria e nel Conto Economico rispetto all'esercizio precedente.
Le disponibilità liquide sono così composte:
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Deposti bancari postali | 474.415 | 599.343 | (124.928) |
| Cassa | 4 | 6 | (2) |
| Totale | 474.419 | 599.349 | (124.930) |
Per il commento della posizione finanziaria netta della Società si rimanda sia alla Relazione sulla Gestione al capitolo ad essa relativo che al prospetto di Rendiconto Finanziario.
Le Altre attività finanziarie sono così composte:
| Altre attività finanziarie | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari derivati correnti | 32.120 | 71.013 | (38.893) |
| Depositi a garanzia derivati | 28.004 | 53.917 | (25.913) |
| Altre attività | 401.456 | 742.986 | (341.530) |
| Totale | 461.580 | 867.916 | (406.336) |
Tale voce comprende i fair value positivi dei derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio, i depositi a garanzia versati a favore delle Clearing House e le "Altre attività" correnti costituite dai "Crediti finanziari verso società del Gruppo", principalmente verso la controllata Sarlux Srl (384.100 migliaia di euro) e fanno riferimento principalmente al contratto di gestione accentrata della tesoreria gestito dalla Capogruppo. I crediti verso le società del Gruppo sono fruttiferi di interessi regolati a tasso di mercato e hanno scadenza entro l'esercizio successivo.
Il dettaglio dei crediti commerciali è il seguente:
| Crediti commerciali | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Crediti vs clienti | 219.757 | 400.514 | (180.757) |
| Crediti comm.li di gruppo correnti | 265.821 | 307.951 | (42.130) |
| Totale | 485.578 | 708.465 | (222.887) |
I crediti verso clienti ammontano a 219.757 migliaia di euro, con un decremento pari a 180.757 migliaia di euro. L'andamento dei crediti segue il decremento dei prezzi di mercato alla fine del periodo e l'andamento delle vendite.
Si ricorda che tutti i clienti sono assoggettati ad una valutazione di credito (KYC), ed in particolare i clienti del canale extrarete sono tutti assicurati da primarie società assicurative. Per i commenti sull'andamento delle vendite, si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
La voce è esposta al netto di un fondo svalutazione crediti pari a 9.972 migliaia di euro (9.989 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Il saldo dei crediti verso imprese del Gruppo si riferisce principalmente ai crediti verso le controllate Saras Energia SAU (50.179 migliaia di euro) e Saras Trading SA (17.245 migliaia di euro), per forniture di prodotti petroliferi, e verso la controllata Sarlux Srl (197.410 migliaia di euro) per la fornitura di materie prime e servizi. Per ulteriori analisi si rimanda al paragrafo 7.4 informazioni ai sensi dell'IFRS 7 e 13.
La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2023 sono riportate nella tabella seguente:
| Rimanenze | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Materie prime suss. e di consumo | 431.618 | 338.259 | 93.359 |
| Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati | 91.428 | 110.680 | (19.252) |
| Prodotti finiti e merci | 578.525 | 704.943 | (126.418) |
| Totale | 1.101.571 | 1.153.882 | (52.311) |
Il decremento del valore delle rimanenze petrolifere (grezzi semilavorati e prodotti finiti) è essenzialmente dovuto all'effetto dalla dinamica decrescente dei prezzi parzialmente compensato dall'incremento delle quantità in giacenza alla fine dell'esercizio.
In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze dei prodotti petroliferi al minore tra costo di acquisto o di produzione e il valore recuperabile di mercato, da tale confronto risulta l'iscrizione di un minor valore delle rimanenze – essenzialmente prodotti - per 25 milioni di euro.
Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.
La voce "Rimanenze" comprende circa 1.146 migliaia di tonnellate di prodotti petroliferi, per un valore di circa 643 migliaia di euro, che fronteggiano l'obbligo di detenere scorte ai sensi del decreto legislativo del 31 gennaio 2001 n. 22 per le società del Gruppo e per alcuni terzi (nell'esercizio precedente, tali scorte ammontavano a 1.667 migliaia di tonnellate per un valore di circa 1.026 milioni di euro).
Le attività per imposte correnti sono così composte:
| Attività per imposte correnti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Credito per IVA | 0 | 346 | (346) |
| Crediti IRAP | 21.753 | 0 | 21.753 |
| Altri crediti tributari | 0 | 2.578 | (2.578) |
| Totale | 21.753 | 2.924 | 18.829 |
I crediti IRAP sono principalmente riconducibili agli acconti versati in corso d'anno e risultanti eccedenti rispetto al debito maturato alla fine del presente esercizio.
Il saldo è così costituito:
| Altre attività | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ratei attivi | 1.545 | 209 | 1.336 |
| Risconti attivi | 7.963 | 9.668 | (1.705) |
| Crediti verso controllate per trasferimento imposte | 8.869 | 0 | 8.869 |
| Altri crediti a breve termine | 355 | 1.670 | (1.315) |
| Totale | 18.732 | 11.547 | 7.185 |
La voce accoglie essenzialmente i crediti verso le società controllate per il trasferimento delle imposte, in accordo con il contratto di consolidato fiscale, nonché i risconti attivi derivanti dal pagamento in via anticipata di canoni ed oneri di competenza dell'esercizio successivo.
Il dettaglio della voce Immobili, impianti e macchinari, nonché la relativa movimentazione, è:
| Costo Storico | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati | 3.809 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.809 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 150 | 0 | 0 | 0 | 0 | 150 | |
| Altri beni | 17.673 | 792 | 0 | 0 | 1 | 18.466 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 399 | 0 | (291) | 0 | 0 | 108 | |
| Totale | 22.031 | 792 | (291) | 0 | 1 | 22.533 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2021 Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
| Fondo Terreni e fabbricati | 2.221 | 226 | 0 | 0 | 0 | 2.447 | |
| Fondo Attrezzature industriali | 142 | 8 | 0 | 0 | 0 | 150 | |
| e commerciali | |||||||
| Altri beni | 11.077 | 1.500 | 0 | 0 | 1 | 12.578 | |
| Totale | 13.440 | 1.734 | 0 | 0 | 1 | 15.175 | |
| Valore Netto | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2022 | ||||
| Terreni e fabbricati | 1.588 | 0 | 0 | (226) | 0 | 0 | 1.362 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 8 | 0 | 0 | (8) | 0 | 0 | 0 |
| Altri beni | 6.596 | 792 | 0 | (1.500) | 0 | 0 | 5.888 |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 399 | 0 | (291) | 0 | 0 | 0 | 108 |
| Totale | 8.591 | 792 | (291) | (1.734) | 0 | 0 | 7.358 |
| Costo Storico | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | |||
| Terreni e fabbricati | 3.809 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.809 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 150 | 0 | 0 | 0 | 0 | 150 | |
| Altri beni | 18.466 | 0 | 0 | 0 | 0 | 18.466 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 108 | 2.880 | 0 | 0 | (1.861) | 1.127 | |
| Totale | 22.533 | 2.880 | 0 | 0 | (1.861) | 23.552 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2022Ammortamento Utilizzo SvalutazioniAltri movimenti |
31/12/2023 | |||||
| Fondo Terreni e fabbricati | 2.447 | 222 | 0 | 0 | 0 | 2.669 | |
| Fondo Attrezzature industriali | 150 | 0 | 0 | 0 | 0 | 150 | |
| e commerciali | |||||||
| Altri beni | 12.578 | 1.367 | 0 | 0 | 0 | 13.945 | |
| Totale | 15.175 | 1.589 | 0 | 0 | 0 | 16.764 | |
| Valore Netto | 31/12/2022 | Incrementi DecrementiAmmortamento | SvalutazioniAltri movimenti 31/12/2023 | ||||
| Terreni e fabbricati | 1.362 | 0 | 0 | (222) | 0 | 0 | 1.140 |
| Altri beni | 5.888 | 0 | 0 | (1.368) | 0 | 1 | 4.521 |
| Immobilizzazioni materiali in corso | 108 | 2.880 | 0 | 0 | 0 | (1.861) | 1.127 |
| Totale | 7.358 | (1.590) | 0 | (1.860) | 6.788 |
La voce "terreni e fabbricati" comprende fabbricati civili ad uso ufficio e migliorie apportate agli uffici della sede di Milano e di Roma.
La voce "altri beni" comprende principalmente mobili e macchine elettroniche.
La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti per investimenti non ancora entrati in esercizio al 31 dicembre 2023.
I principali coefficienti di ammortamento adottati, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono evidenziati su base annua di seguito:
| Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) | 5,50% |
|---|---|
| Dotazioni (Attrezzature) | 25% |
| Macchine elettroniche d'ufficio (Altri Beni) | 20% |
| Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) | 12% |
| Mezzi di trasporto (Altri Beni) | 25% |
Non vi sono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione.
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:
| Costo Storico | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale | 30.982 | 1.526 | 0 | 0 | 0 | 32.508 | |
| ed opere ingegno | |||||||
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.135 | 700 | 0 | 0 | 0 | 1.835 | |
| Totale | 32.117 | 2.226 | 0 | 0 | 0 | 34.343 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2021 Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
| Diritti di brevetto industriale | 29.727 | 1.602 | 0 | 0 | 0 | 31.329 | |
| ed opere ingegno | |||||||
| Totale | 29.727 | 1.602 | 0 | 0 | 0 | 31.329 | |
| Valore Netto | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2022 | ||||
| Diritti di brevetto industriale | 1.255 | 1.526 | 0 | (1.602) | 0 | 0 | 1.179 |
| ed opere ingegno | |||||||
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.135 | 700 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.835 |
| Totale | 2.390 | 2.226 | 0 | (1.602) | 0 | 0 | 3.014 |
| Costo Storico | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | |||
| Diritti di brevetto industriale | 32.508 | 0 | 0 | 0 | 1.861 | 34.369 | |
| ed opere ingegno | |||||||
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.835 | 0 | (1.131) | 0 | 1 | 705 | |
| Totale | 34.343 | 0 | (1.131) | 0 | 1.862 | 35.074 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2022 Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | ||||
| Diritti di brevetto industriale | 31.329 | 1.290 | 0 | 0 | 0 | 32.619 | |
| ed opere ingegno | |||||||
| Totale | 31.329 | 1.290 | 0 | 0 | 0 | 32.619 | |
| Valore Netto | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2023 | ||||
| Diritti di brevetto industriale | 1.179 | 0 | 0 | (1.290) | 0 | 1.861 | 1.750 |
| ed opere ingegno | |||||||
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 1.835 | 0 | (1.131) | 0 | 0 | 1 | 705 |
| Totale | 3.014 | 0 | (1.131) | (1.290) | 0 | 1.862 | 2.455 |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 1.290 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote, invariate rispetto all'esercizio precedente su base annua, di seguito riportate.
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | ||||
|---|---|---|---|---|
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 5% - 33% | |||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 6% - 33% |
Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.
Il saldo della voce si riferisce principalmente al costo sostenuto per l'acquisizione di licenze software.
La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.
Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione.
| Costo Storico | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati in locazione | 7.887 | 3.561 | 0 | 0 | 1 | 11.449 | |
| Altri beni in locazione | 1.907 | 747 | 0 | 0 | 0 | 2.654 | |
| Totale | 9.794 | 4.308 | 0 | 0 | 1 | 14.103 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2021 Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2022 | |||
| Fondo Terreni e fabbricati in locazione | 4.548 | 1.380 | 0 | 0 | 1 | 5.929 | |
| Altri beni in locazione | 1.780 | 526 | 0 | 0 | 0 | 2.306 | |
| Totale | 6.328 | 1.906 | 0 | 0 | 1 | 8.235 | |
| Valore Netto | 31/12/2021 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2022 | ||||
| Terreni e fabbricati in locazione | 3.339 | 3.561 | 0 | (1.380) | 0 | 0 | 5.520 |
| Altri beni in locazione | 127 | 747 | 0 | (526) | 0 | 0 | 348 |
| Totale | 3.466 | 4.308 | 0 | (1.906) | 0 | 0 | 5.868 |
| Costo Storico | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | |||
| Terreni e fabbricati in locazione | 11.449 | 0 | 0 | 0 | 0 | 11.449 | |
| Altri beni in locazione | 2.654 | 443 | 0 | 0 | 0 | 3.096 | |
| Totale | 14.103 | 443 | 0 | 0 | 0 | 14.545 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2022 Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni Altri movimenti | 31/12/2023 | |||
| Fondo Terreni e fabbricati in locazione | 5.929 | 1.914 | 0 | 0 | 0 | 7.843 | |
| Altri beni in locazione | 2.306 | 293 | 0 | 0 | 0 | 2.598 | |
| Totale | 8.235 | 2.207 | 0 | 0 | 0 | 10.441 | |
| Valore Netto | 31/12/2022 | Incrementi Decrementi Ammortamento | Svalutazioni Altri movimenti 31/12/2023 | ||||
| Terreni e fabbricati in locazione | 5.520 | 0 | 0 | (1.914) | 0 | 0 | 3.606 |
| Altri beni in locazione | 348 | 443 | 0 | (293) | 0 | 0 | 498 |
| Totale | 5.868 | 443 | 0 | (2.207) | 0 | 0 | 4.104 |
Il saldo al 31 dicembre 2023, pari 4.104 migliaia di euro, è relativo all'applicazione del principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:
Di seguito si evidenzia l'elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2023, con l'indicazione dei dati principali relativi alle società partecipate alla medesima data:
| Elenco delle immobilizzazioni finanziarie | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Sede | Valuta | Capitale | Quota | Rapporto di | Totale | Totale | Patrimonio Utile/(Perdita) Valore di bilancio | ||
| Sociale | posseduta | partecipazione | attività | passività | netto ultimo esercizio | in Saras SpA | ||||
| Deposito di Arcola Srl | Arcola (SP) | EUR | 1.000 | 100% controllata dirette | 8.686 | 7.048 | 1.638 | (1.426) | 0 | |
| Sardeolica Srl | Assemini (CA) | EUR | 57 | 100% controllata dirette | 170.224 | 30.546 | 139.678 | 14.133 | 33.613 | |
| Sarint SA | Lussemburgo | EUR | 50.705 | 99,9% (*) controllata dirette | 2.267 | 458 | 1.808 | (49) | 0 | |
| Saras Energy Management Srl Milano (Mi) | EUR | 100 | 100% controllata dirette | 100 | 18 | 81 | (18) | 100 | ||
| Saras Trading SA | Ginevra (Svizzera) | EUR | 881 | 100% controllata dirette | 269.107 | 253.212 | 15.895 | 4.288 | 923 | |
| Sarlux Srl | Sarroch (CA) | EUR | 100.000 | 100% controllata dirette | 1.645.357 | 1.145.781 | 499.577 | 48.837 | 448.835 | |
| Totale | 483.471 |
(*) La rimanente quota dello 0,1% di Sarint SA è posseduta dalla controllata Deposito di Arcola Srl
Il raffronto con i dati dell'esercizio precedente è il seguente:
| Sede | % di possesso | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|---|
| Deposito di Arcola Srl | Arcola (SP) | 100% | 0 | 0 |
| Sardeolica Srl | Assemini (CA) | 100% | 33.613 | 33.613 |
| Sarint SA | Lussemburgo | 99,9% | 0 | 0 |
| Sartec Srl | Assemini (CA) | 100% | 0 | 11.782 |
| Saras Energy Management Srl | Milano (Mi) | 100% | 100 | 0 |
| Saras Trading SA | Ginevra (Svizzera) | 100% | 923 | 923 |
| Sarlux Srl | Sarroch (CA) | 100% | 448.835 | 437.053 |
| Totale | 483.471 | 483.371 |
Di seguito è evidenziata la movimentazione del valore di carico:
| 31/12/2022 | Versamenti | Rivalutazioni | Altri | Perdite | 31/12/2023 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| movimenti | di valore | |||||
| Deposito di Arcola Srl | 0 | 2.500 | - | - | (2.500) | - |
| Sardeolica Srl | 33.613 | - | - | - | - | 33.613 |
| Sarint SA | 0 | - | - | - | - | - |
| Saras Energy Management Srl | 0 | 100 | - | - | - | 100 |
| Sartec Srl | 11.782 | - | - | (11.782) | - | - |
| Saras Trading SA | 923 | - | - | - | - | 923 |
| Sarlux Srl | 437.053 | - | - | 11.782 | - | 448.835 |
| Totale | 483.371 | 2.600 | 0 | 0 | (2.500) | 483.471 |
Si evidenzia che, nell'ambito del processo di riorganizzazione delle attività del gruppo societario, in data 1° luglio 2023 la società Sartec Srl è stata incorporata nella società Sarlux Srl con effetto amministrativo contabile a decorrere dal 1° gennaio 2023.
Inoltre, in data 19 luglio 2023 è stata costituita la nuova società Saras Energy Management Srl controllata al 100% dalla Capogruppo Saras SpA. La società ha un capitale sociale di 100.000 euro i.v. e svolgerà le attività di compravendita di energia elettrica e di altri beni e servizi correlati per il Gruppo.
Nessuna delle controllate dirette e indirette di Saras SpA è quotata sul mercato regolamentato.
La voce accoglie la partecipazione, pari al 4.01% del capitale sociale, nella società Sarda Factoring SpA, per 495 migliaia di euro e la partecipazione, pari al 50% del capitale sociale di Sardhy Green Hydrogen Srl, in joint-venture con ENEL Green Power Srl, per 243 migliaia di euro.
Le attività per imposte anticipate al 31 dicembre 2023 sono esposte in diminuzione della voce "passività per imposte differite" capitolo 5.4.4 a cui si rimanda.
Il saldo al 31 dicembre 2023 è pari a 2.444 migliaia di euro (2.744 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato principalmente da crediti verso terzi a medio/lungo termine.
La voce "Altre attività" include il credito verso l'Erario pari a 38.654 migliaia di euro iscritto a seguito della conclusione, avvenuta in data 23 marzo 2023, dell'accertamento con adesione con l'Agenzia delle Entrate di Cagliari.
Per la particolare natura del procedimento tributario, tale adesione prevede, in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale, il diritto alla restituzione di quanto versato e pertanto, in attesa della conclusione del procedimento, il Gruppo ha contabilizzato nella voce "altre attività" non correnti il credito per l'intero importo (in termini di imposta, sanzioni e interessi). Il relativo debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, suddiviso tra quota a breve termine e quota a lungo termine, è stato contabilizzato rispettivamente nei "debiti tributari" e nelle "altre passività non correnti". Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.1.
Le passività finanziarie a breve termine sono così costituite:
| Passività finanziarie a breve termine | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari correnti | 86.672 | 116.187 | (29.515) |
| Debiti finanziari verso società del gruppo | 25.565 | 55.306 | (29.741) |
| Banche c/c | 2.834 | 7.969 | (5.135) |
| Strumenti finanziari derivati | 12.925 | 49.533 | (36.608) |
| Altre passività finanziarie a breve | 39.344 | 22.314 | 17.030 |
| Totale | 167.340 | 251.309 | (83.969) |
La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve dei finanziamenti bancari accesi da Saras, valutati col criterio del costo ammortizzato. Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti e dei prestiti obbligazionari sono riportati nella tabella al paragrafo 6.4.1 passività finanziarie a lungo termine.
Si sottolinea che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano rispettati alla data del 31 dicembre 2023.
La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito utilizzate e delle operazioni di "denaro caldo" cui Saras fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.
La voce "Debiti finanziari verso società del Gruppo" accoglie i saldi dei finanziamenti per la gestione accentrata della tesoreria con le Società del Gruppo.
La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di chiusura dell'esercizio.
| Strumenti finanziari derivati | 31/12/2023 | 31/12/2023 | 31/12/2022 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Interest rate swaps | 1.504 | 6.522 | 7.274 | 586 |
| Fair value strumenti derivati su commodities | 30.616 | 5.662 | 63.739 | 48.177 |
| Fair value acquisti e vendite a termine su cambi | 0 | 741 | 0 | 770 |
| Fair value passivo, strumenti derivati | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 32.120 | 12.925 | 71.013 | 49.533 |
Le tabelle seguenti indicano i valori nozionali ed i relativi fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022:
| Tipologia Operazioni | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale | Fair value | Valore nozionale | Fair value | |||||
| Acquisti | Vendite | Pos. | Neg. | Acquisti | Vendite | Pos. | Neg. | |
| Prodotti petroliferi e grezzi | (380.623) | 392.289 | 30.616 | (6.522) | (300.019) | 572.327 | 7.274 | (586) |
| Cambi | (141.176) | (5.662) | (91.746) | 63.739 | (48.177) | |||
| Tassi d'interesse | (87.500) | 1.504 | (741) | (350.000) | 0 | (770) | ||
| Totale | (609.300) | 392.289 | 32.120 | (12.925) | (741.765) | 572.327 | 71.013 | (49.533) |
La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con factor pro-soluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factors.
Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.
La composizione della voce in esame è la seguente:
| Debiti commerciali e altri debiti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Clienti c/anticipi | 23.964 | 21.038 | 2.926 |
| Debiti vs fornitori correnti | 912.210 | 972.916 | (60.706) |
| Debiti commerciali verso società del gruppo | 391.172 | 653.563 | (262.391) |
| Totale | 1.327.346 | 1.647.517 | (320.171) |
La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.
Il saldo dei "Debiti verso fornitori correnti" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi; la diminuzione rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuta al decremento delle quotazioni petrolifere.
La voce "Debiti commerciali verso società del Gruppo" comprende essenzialmente i debiti verso Sarlux Srl, per 191.579 migliaia di euro, e verso Saras Trading SA, per 197.933 migliaia di euro.
La composizione della voce è la seguente:
| Passività per imposte correnti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti per IVA | 33.674 | 0 | 33.674 |
| Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) | 8.705 | 231.833 | (223.128) |
| Debiti IRAP | 0 | 22.855 | (22.855) |
| Altri debiti tributari | 59.125 | 56.718 | 2.407 |
| Totale | 101.504 | 311.406 | (209.902) |
La variazione della voce "debiti Ires" è dovuta al fatto che il saldo dell'esercizio precedente comprendeva il debito relativo al cosiddetto "Contributo Straordinario sugli extraprofitti" delle società che operano nel settore energetico, come già descritto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, e per il quale la società ha intrapreso le dovute azioni legali a propria tutela. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 7.1.
La voce "Altri debiti tributari" comprende principalmente debiti per accise su prodotti immessi al consumo, pari 48.144 migliaia di euro, e la quota a breve del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritto ai paragrafi 5.2.7 e 7.1, pari a 9.113 migliaia di euro.
Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:
| Altre passività | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale | 6.485 | 7.555 | (1.070) |
| Debiti verso il personale | 13.754 | 24.252 | (10.498) |
| Debiti verso controllate per trasferimento imposte | 3.546 | 124.311 | (120.765) |
| Debiti verso altri | 6.700 | 1.066 | 5.634 |
| Totale | 30.485 | 157.184 | (126.699) |
La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di dicembre non ancora liquidate, la quota maturata delle mensilità aggiuntive ed i premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali. Il decremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuto all'iscrizione nell'esercizio 2022 dell'accantonamento relativo all'accordo di risoluzione consensuale a favore di alcuni top manager.
La voce "Debiti verso società controllate per trasferimento imposte" accoglie il debito verso controllate per imposte trasferite in virtù dell'accordo di consolidato fiscale.
La voce è così composta:
| Passività finanziarie a lungo termine | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari non correnti | 313.029 | 399.091 | (86.062) |
| Altre passività finanziarie a lungo termine | 5.468 | 10.452 | (4.984) |
| Totale | 318.497 | 409.543 | (91.046) |
Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportati nella successiva tabella (valori espressi in milioni di euro):
| Scadenze | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori espressi in milioni di Euro | Accensione / | Importo | Tasso | Scadenza | Residuo al | Residuo al | ||
| rinegoziazione del debito | originario | base | contrattuale | 31/12/2022 | 31/12/2023 | 1 anno | 1 > 5 anni | |
| Saras SpA | ||||||||
| Finanziamento Sace | Dicembre 2020 | 350 | 0,95% | set-24 | 203,6 | 86,7 | 86,7 | |
| Finanziamento Sace | Maggio 2022 | 312,5 | 1,70% | mar-28 | 312,2 | 313,0 | - | 313,0 |
| Totale debiti verso banche per finanziamenti | 515,8 | 399,7 | 86,7 | 313,0 |
Nel corso del mese di dicembre 2020 - Saras ha firmato un contratto di finanziamento di euro 350 milioni, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia e destinato a rafforzare la struttura patrimoniale della Società.
La scadenza del finanziamento in oggetto è prevista per il mese di settembre 2024.
Nel corso del mese di maggio 2022 Saras ha sottoscritto un nuovo finanziamento da 312,5 milioni di euro, assistito per il 70% dell'importo da garanzia rilasciata da SACE grazie a quanto previsto dal «DL Sostegni bis», con lo scopo di rimodulare il debt maturity profile del Gruppo.
L'erogazione è avvenuta in un'unica soluzione ed il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento di 36 mesi e un rimborso in 12 rate trimestrali costanti a partire dal 30 giugno 2025 e fino al 31 marzo 2028, data di scadenza del finanziamento.
L'avverarsi delle condizioni sospensive al contratto di compravendita stipulato in data 11 febbraio 2024 tra le società Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA e Stella Holding SpA e la società Vitol B.V. e il conseguente trasferimento a Vitol B.V. della proprietà del 35% delle azioni di Saras SpA determineranno nei contratti di finanziamento in essere un evento di "cambio di controllo" a seguito del quale le banche finanziatrici hanno l'opzione di richiedere la restituzione anticipata dei finanziamenti erogati. La Società, come richiesto dai contratti, provvederà a richiedere alle banche finanziatrici il loro formale benestare al cambio di controllo e al mantenimento delle linee di credito concesse.
La voce "Altre passività finanziarie a lungo termine" accoglie principalmente il debito finanziario relativo ai contratti rilevati in ossequio a quanto previsto dall' IFRS 16.
I fondi per rischi ed oneri sono analizzati come segue:
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2021 | Accantonamento | Utilizzo Altri movimenti | 31/12/2022 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi rischi e oneri | 5.914 | 256 | (750) | 0 | 5.420 |
| Totale | 5.914 | 256 | (750) | 0 | 5.420 |
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2022 | Accantonamento | Utilizzo Altri movimenti | 31/12/2023 | |
| Altri fondi rischi e oneri | 5.420 | 553 | (1.369) | (3.100) | 1.504 |
| Totale | 5.420 | 553 | (1.369) | (3.100) | 1.504 |
La voce "Altri fondi rischi" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale.
Il saldo è così composto:
| Fondi per benefici ai dipendenti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 1.616 | 1.524 | 92 |
| Totale | 1.616 | 1.524 | 92 |
Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali in linea con quanto previsto dallo IAS19. Gli impatti della rilevazione attuariale sono rilevati nel Conto Economico Complessivo a cui si rimanda.
La posizione netta della fiscalità differita attiva e passiva della società al 31 dicembre 2023 ammonta a 15.607 migliaia di euro ed è così dettagliata:
| Dati in migliaia di Euro | Saldo al | Accanton. | Utilizzi | Saldo al |
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2022 | 31/12/2023 | |||
| Attività per imposte anticipate | ||||
| Oneri deducibili in futuri esercizi | 922 | 766 | 785 | 903 |
| Valutazione fiscale rimanenze | 2.044 | 2.044 | 0 | |
| Fondi svalutazione crediti | 2.265 | 15 | 2.280 | |
| Perdite Fiscali | 0 | 0 | ||
| Altro | 4.459 | 4.281 | 178 | |
| Totale imposte anticipate | 9.690 | 781 | 7.110 | 3.361 |
| Passività per imposte differite | ||||
| Altro | 24.506 | 4.712 | 10.251 | 18.968 |
| Totale imposte differite | 24.506 | 18.968 | ||
| TOTALE NETTO | (14.817) | (3.931) | (3.141) | (15.607) |
Le altre passività ammontano a 22.835 migliaia di euro e comprendono quasi interamente la quota a lungo termine del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritta ai paragrafi 5.2.7 e 7.1.
La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:
| Patrimonio netto totale | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | 0 |
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | 0 |
| Altre riserve | 801.997 | 583.739 | 218.258 |
| Utili (perdite) netto esercizio | 248.000 | 399.161 | (151.161) |
| Totale | 1.115.553 | 1.048.456 | 67.097 |
Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.
La voce ammonta complessivamente a 801.997 migliaia di euro, con un incremento netto di 218.258 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
La variazione è dovuta essenzialmente a:
Ai sensi dello IAS 1, par. 1e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.
L'utile dell'esercizio ammonta a 248.000 migliaia di euro.
In data 15 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione ha proposto all'Assemblea degli Azionisti di Saras SpA, convocata per il 29 aprile 2024 per l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023, di destinare a dividendo euro 0,15 per ciascuna delle 951.000.000 azioni ordinarie in circolazione per un totale di euro 142.650.000 prelevando tale importo dall'utile d'esercizio.
Il numero medio delle azioni in circolazione è stato di 951.000.000 nel 2023, invariato rispetto all'esercizio precedente.
Saras SpA al 31 dicembre 2023 non deteneva azioni proprie in portafoglio.
I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:
| Ricavi della gestione caratteristica | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 10.189.488 | 13.904.945 | (3.715.457) |
| Totale | 10.189.488 | 13.904.945 | (3.715.457) |
I ricavi delle vendite e delle prestazioni si decrementano per 3.715.457 migliaia di euro. Tale variazione è da imputare essenzialmente all'andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi registrato nel corso dell'esercizio.
I ricavi della gestione caratteristica sono analizzati per area geografica di destinazione nel precedente paragrafo 4.
Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:
| Altri proventi | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo | 11.677 | 2.080 | 9.597 |
| Cessione materiali diversi | 65 | 60 | 5 |
| Noleggio navi cisterne | 4.908 | 6.380 | (1.472) |
| Recupero per sinistri e risarcimenti | 884 | 108 | 776 |
| Altri ricavi | 61.852 | 93.122 | (31.270) |
| Totale | 79.386 | 101.750 | (22.364) |
La voce "Altri ricavi" è fondamentalmente costituita dagli addebiti alle controllate per i servizi resi per le attività Corporate.
Di seguito si analizzano i principali costi.
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisto di materie prime | 7.745.515 | 9.992.248 | (2.246.733) |
| Acquisto semilavorati | 64.500 | 116.991 | (52.491) |
| Acquisto materie sussidiarie e di consumo | 360 | 360 | 0 |
| Acquisto prodotti finiti | 860.726 | 1.778.804 | (918.078) |
| Varizione rimanenze | 52.310 | (163.533) | 215.843 |
| Totale | 8.723.411 | 11.724.870 | (3.001.459) |
La voce è principalmente composta dai costi di acquisto materie prime e prodotti finiti. La riduzione rispetto all'esercizio precedente è imputabile prevalentemente, per un importo pari a 2.246.733 migliaia di euro, al decremento dei prezzi delle materie prime registrato nel corso dell'esercizio e, per un importo pari a 918.078 migliaia di euro, alle minori quantità acquistate di prodotto finiti.
In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere una svalutazione delle rimanenze pari a 25 milioni di euro.
| Prestazione di servizi e costi diversi | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 1.120.802 | 1.095.443 | 25.359 |
| Derivati su grezzi e prodotti petroliferi | 10.643 | 142.111 | (131.468) |
| Costi per godimento beni terzi | 7.029 | 5.667 | 1.362 |
| Accantonamenti per rischi | 368 | 140 | 228 |
| Oneri diversi di gestione | 9.030 | 15.954 | (6.924) |
| Totale | 1.147.872 | 1.259.315 | (111.443) |
La voce "Costi per servizi" comprende principalmente il compenso di lavorazione corrisposto alla controllata Sarlux Srl incrementatosi rispetto all'esercizio precedente a seguito delle migliori performance della raffineria.
La voce "Oneri diversi di gestione" comprende principalmente contributi associativi, tasse e sopravvenienze.
Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:
| Costo del lavoro | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 24.820 | 24.321 | 499 |
| Oneri sociali | 7.767 | 9.316 | (1.549) |
| Trattamento di fine rapporto | 2.311 | 1.951 | 360 |
| Altri costi e incentivi di lungo termine | 4.981 | 15.186 | (10.205) |
| Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione | 3.542 | 2.055 | 1.487 |
| Totale | 43.421 | 52.829 | (9.408) |
Il decremento rispetto all'esercizio precedente è dovuto essenzialmente al fatto che il saldo al 31 dicembre 2022 includeva l'accantonamento relativo all'accordo di risoluzione consensuale a favore di alcuni top manager.
Gli "Ammortamenti di immobilizzazioni" si analizzano come segue:
| Ammortamenti e svalutazioni | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento Immobilizzazioni immateriali | 1.290 | 1.602 | (312) |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 1.590 | 1.734 | (144) |
| Totale | 2.880 | 3.336 | (456) |
Gli "Ammortamenti dei beni in locazione" si analizzano come segue:
| Ammortamenti in locazione | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione | 2.207 | 1.906 | 301 |
| Totale | 2.207 | 1.906 | 301 |
Tale voce rappresenta l'effetto derivante dall'applicazione dell'IFRS 16.
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore di attività | 600 | (13.041) | 13.641 |
| Totale | 600 | (13.041) | 13.641 |
Le rettifiche di valore si riferiscono agli adeguamenti del valore delle partecipazioni al fine di adeguare il valore d carico al relativo patrimonio netto.
Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:
| Proventi finanziari | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi attivi bancari | 6.380 | 1.205 | 5.175 |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | 0 | 7.274 | (7.274) |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | 5.901 | 19.859 | (13.958) |
| Interessi da imprese controllate | 33.593 | 16.773 | 16.820 |
| Utili su cambi | 183.956 | 205.960 | (22.004) |
| Totale | 229.830 | 251.071 | (21.241) |
| Oneri finanziari | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | (5.154) | 31 | (5.185) |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | (9.954) | (4.186) | (5.768) |
| Interessi passivi su finanziamenti | (23.511) | (11.328) | (12.183) |
| Interessi passivi su obbligazioni | 0 | (3.648) | 3.648 |
| Interessi da imprese controllate | (1.654) | (1.073) | (581) |
| Altri (interessi su mutui, interessi di mora, ecc) | (20.065) | (12.249) | (7.816) |
| Interessi su diritti uso in locazione | (82) | (92) | 10 |
| Perdite su cambi | (168.174) | (277.995) | 109.821 |
| Totale | (228.594) | (310.540) | 81.946 |
Al fine dell'analisi delle principali variazioni intervenute si riporta la seguente tabella aggregata:
| Proventi e Oneri finanziari netti | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi netti | (5.339) | (10.412) | 5.073 |
| Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: | (9.207) | 22.978 | (32.185) |
| Realizzati | (4.053) | 15.673 | (19.726) |
| Fair Value della posizioni aperte | (5.154) | 7.305 | (12.459) |
| Differenze cambio nette | 15.782 | (72.035) | 87.817 |
| Totale | 1.236 | (59.469) | 28.520 |
Gli interessi netti risentono del forte rialzo dei tassi di interesse registrati nel corso dell'esercizio.
Si segnala che nella voce altri oneri finanziari sono inclusi gli interessi su factor.
Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2023 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi. Si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adotta l'hedge accounting.
La variazione delle differenze cambio nette è dovuta essenzialmente alla dinamica dei tassi di cambio.
Le imposte sul reddito possono così essere indicate:
| Imposte sul reddito | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 102.129 | 458.375 | (356.246) |
| Imposte differite (anticipate) nette | 790 | 34.393 | (33.603) |
| Totale | 102.919 | 492.768 | (389.849) |
La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta sia alla riduzione dell'imponibile fiscale sia al fatto che il saldo al 31 dicembre 2022 includeva il cosiddetto "contributo extra-profitto" pari a 239 milioni di euro.
L'analisi della differenza tra le aliquote fiscali teoriche e quelle effettive per Ires e Irap per i due periodi messi a confronto è la seguente (ammontari espressi in milioni di euro):
| IRES | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE [A] | 350,9 | 891,9 |
| IMPOSTE TEORICHE IRES [A*24%] [B] | 84,2 | 214,1 |
| TAX RATE TEORICO [B/A*100] % | 24,0% | 24,0% |
| IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] | 87,7 | 220,0 |
| TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % | 25,0% | 24,7% |
| 2023 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| IMPOSTA | TAX RATE | IMPOSTA | TAX RATE | ||
| Imposte teoriche | 84 | 24,0% | 214,1 | 24,0% | |
| Effetto agevolazione art. 1 D.L. 201/2011 (A.C.E.) | (2,3) | -0,7% | (1,5) | -0,2% | |
| Imposte esercizi precedenti | 0 | 0% | 0,0 | 0,0% | |
| Altre differenze permanenti | 5,8 | 1,7% | 7,5 | 1% | |
| Imposte effettive | 87,7 | 25,0% | 220,0 | 24,7% | |
| IRAP | 2023 | 2022 | |||
| DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE | 354 | 966 | |||
| IMPOSTE TEORICHE IRAP [2,93%] | 10,4 | 28,3 | |||
| TAX RATE TEORICO [B/A*100] % | 2,93% | 2,93% | |||
| IMPOSTE EFFETTIVE SUL REDDITO [C] | 13,6 | 35,4 | |||
| TAX RATE EFFETTIVO [C/A*100] % | 3,84% | 3,67% |
| 2023 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| IMPOSTA | TAX RATE | IMPOSTA | TAX RATE | ||
| Imposte teoriche | 10,4 | 2,93% | 28,3 | 2,93% | |
| Costo del lavoro | (0,07) | -0,02% | 1,56 | 0,16% | |
| Effetto differenti aliquote regionali su valore della produzione | 2,50 | 0,71% | 6,7 | 0,69% | |
| Altre differenze permanenti | 0,8 | 0,23% | (1,2) | -0,12% | |
| Imposte effettive | 13,6 | 3,84% | 35,4 | 3,67% |
1) La società Saras SpA risultava sottoposta ad indagini nell'ambito del procedimento penale n. 9603/2021 R.G.N.R. mod. 21 D.D.A.T., pendente presso la Procura Distrettuale di Cagliari – Direzione Distrettuale Antimafia e Terrorismo. Nei confronti di Saras l'accusa – ex art. 25-octies D. lgs. 231/2001 – concerneva l'illecito amministrativo dipendente dal reato di "impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita" (ex art. 648 ter c.p.) contestato a taluni suoi manager. In data 28 marzo 2022 è stato notificato alla Società e ai dirigenti coinvolti nelle indagini relative all'acquisto di grezzo di origine curda, l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare davanti al GUP di Cagliari per il giorno 16 giugno 2022 Saras SpA – sin da quando ha avuto conoscenza dell'esistenza del procedimento penale – ha emesso sette comunicati stampa, con cui ha reso nota al mercato la propria posizione, respingendo ogni accusa (cfr: comunicati stampa in data 8.10.2020, 9.10.2020, 24.1.2021, 26.2.2022, 28.3.2022, 28.11.2022, 27.01.2023 reperibili sul sito web della Società).
Il Giudice dell'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Cagliari in data 13 dicembre 2022, ha depositato la sentenza n. 1162/22, dichiarando il "non luogo a procedere" nei confronti di tutti i manager di Saras nonché nei confronti della stessa società "perché il fatto non sussiste".
La sentenza del giudice penale è stata appellata dalla Procura il 13 gennaio 2023, e l'udienza davanti alla Corte di appello si è tenuta il 5 marzo 2024. Il Pubblico Ministero ha brevemente esposto la sua requisitoria. La Corte ha rinviato, per la discussione delle difese, all'udienza del 21 maggio 2024.
La sentenza non è stata appellata per quanto attiene all'assoluzione della Società dall'illecito previsto dalla 231/2001.
L'8 agosto 2022, facendo seguito alla suindicata richiesta di rinvio a giudizio, la Guardia di Finanza ha notificato a Saras SpA un Processo Verbale di Constatazione con cui ha contestato l'indeducibilità del costo di acquisto e del costo di raffinazione del greggio di origine Curda per le annualità 2015, 2016 e 2017.
Inoltre, in tale contesto, il 9 dicembre 2022 l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Sardegna ha emesso due inviti al contraddittorio (per Ires e Irap) contestando l'indeducibilità dei presunti costi da reato di competenza del 2016.
La contestazione fiscale si basa sulla c.d. indeducibilità dei costi da reato (art. 14, comma 4 bis l. 537/1993). La norma prevede la ripresa a tassazione del costo dei beni e servizi direttamente utilizzati per il compimento della fattispecie di reato oggetto di contestazione, con la previsione di un diritto al rimborso delle eventuali imposte versate in caso di pronuncia – nel procedimento penale – di una sentenza definitiva di assoluzione o di non luogo a procedere per cause diverse dalla prescrizione. Il suindicato diritto al rimborso spetta non solo in relazione ai versamenti provvisori, ma anche a quelli effettuati a seguito della adozione di uno degli strumenti deflattivi previsti dalla legislazione fiscale (acquiescenza, adesione, conciliazione etc.).
Nel corso del contraddittorio, la Società e l'Agenzia delle Entrate hanno convenuto ad un accertamento con adesione limitatamente al costo di raffinazione del greggio di origine Curda per le annualità 2016 e le parti hanno altresì convenuto che i medesimi criteri di adesione verranno applicati in caso di emissione di atti impositivi relativi al 2015.
La Società ha deciso di concludere un'adesione nei termini sopra indicati per la particolare natura del procedimento tributario in questione, che prevede, in base alla disposizione rilevante, come interpretata in modo espresso dalla stessa Agenzia delle Entrate, il diritto alla restituzione di quanto versato in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale.
Per effetto dell'adesione, peraltro, la Società riduce in misura significativa la contestazione complessiva, evitando altresì il rischio di una riscossione provvisoria in pendenza di giudizio. La Società ha concluso in data 23 marzo 2023 l'accertamento con adesione che ammonta per il 2016 a ca. 35 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi), e secondo i medesimi criteri convenuti, l'eventuale accertamento con adesione ammonterà per il 2015 a ca. 40 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi).
Inoltre, optando per una rateizzazione in 4 anni degli importi risultanti dall'adesione ed essendo una misura provvisoria, la Società può meglio pianificare l'uscita di cassa limitata (con rata trimestrale massima da 4,7 milioni circa, prudenzialmente comprensiva degli importi dovuti per il 2015 e il 2016, oltre interessi legali) in attesa della conclusione del procedimento e di ottenere il rimborso di quanto già versato.
La Società al 31 dicembre 2023 ha versato n. 3 rate per complessivi 6,7 milioni di euro.
Sulla base di un'attenta valutazione della sentenza resa nel procedimento penale, si considera probabile che quest'ultimo si concluda con il proscioglimento definitivo dei manager indagati.
Di conseguenza, si ritiene che la circostanza che il rischio fiscale fin qui descritto – in misura pari ad euro 75 milioni circa – possa tramutarsi in un esborso definitivo sia da considerarsi remoto, sulla base del parere di esperti indipendenti in materia fiscale tributaria e penale.
Per quanto attiene alle istanze relative ai Contributi straordinario e solidaristico, la Società ha lamentato, sotto vari profili, una incompatibilità delle norme istitutive dei contributi con diverse disposizioni costituzionali ritenute rilevanti (artt. 3, 23, 53, 41, 42 e 117 COst) nonché, sotto vari profili, con il Regolamento 2022/1854/UE che, come noto, ha previsto un contributo solidaristico di matrice eunropea che i diversi Stati avrebbero potuto adottare laddove non avessero già previsto "misure equivalenti".
In mero subordine alla dichiarazione d'incostituzionalità dei Contributi, la Società ha chiesto che ne sia riconosciuta la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi, lamentando, anche in questo caso, l'irragionevolezza di una disposizione (quella che stabilisce l'indeducibilità) che si pone in violazione degli artt. 3 e 53 Cost. in rapporto alla scelta del legislatore di tassare il reddito d'impresa al netto dei costi necessari ed inerenti alla sua produzione (ivi incluse le eventuali imposte per le quali non sia possibile una rivalsa).
Per completezza si ricorda che il Contributo straordinario extraprofitti assolto da Saras ammonta ad euro 76,9 milioni. L'istanza di rimborso è stata notificata all'Ufficio competente il 7 novembre 2023 e il 19 dicembre 2023 la DRE ha notificato un atto di diniego ad oggi in via di impugnazione.
Per quanto attiene al Contributo solidaristico, Saras ha versato euro 162,2 milioni. La relativa istanza di rimborso è stata presentata l'11 dicembre 2023 ed il 17 gennaio la DRE ha notificato i relativi atti di diniego espresso, ad oggi in via di impugnazione.
3) In data 11 luglio 2023, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (l'"Autorità") ha avviato il procedimento I/864 ("Procedimento") nei confronti delle società ENI SpA, Esso Italiana Srl, Saras SpA, Kuwait Petroleum Italia SpA, Tamoil Italia SpA, Repsol Italia SpA, Italiana Petroli SpA e Iplom SpA (congiuntamente, anche le "Parti"), volto all'accertamento della sussistenza di possibili violazioni dell'art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea ("TFUE").
Il Procedimento dovrà esser concluso, salvo proroghe, entro il 31 dicembre 2024.
Nel provvedimento di avvio ("Provvedimento"), notificato alla Società in data 19 luglio 2023, l'Autorità ipotizza, a far data quantomeno dal 1° gennaio 2020, un possibile "coordinamento tra le Parti al fine di limitare il reciproco confronto concorrenziale e di fissare in modo coordinato un'importante componente del prezzo del carburante per autotrazione rappresentata dal costo della componente bio connessa agli obblighi di legge che, a oggi, prevedono una quantità minima pari al 10% del totale del carburante immesso in consumo", e rileva che "considerato che l'oggetto della ipotizzata intesa è il costo della componente bio derivante dagli obblighi introdotti nell'ordinamento nazionale, le condotte delle parti potrebbero aver coinvolto l'intero mercato della distribuzione rete ed extra-rete dei carburanti per autotrazione sul mercato italiano."
Ad oggi, è stato concesso un accesso solo parziale agli atti del procedimento, e non è stata notificata alle Parti la comunicazione delle risultanze istruttorie ("CRI"), i.e. la comunicazione con cui l'Autorità formalizza gli addebiti nei confronti delle Parti all'esito della propria istruttoria.
In data 19 ottobre 2023 la Società ha presentato all'Autorità un set di impegni ai sensi dell'art. 14 ter della legge n. 287/90. Con decisione del 21 novembre 2023 l'Autorità ne ha disposto il rigetto, indicando un interesse a pervenire a una decisione in merito alla eventuale natura restrittiva della concorrenza delle condotte contestate.
Il Procedimento seguirà, dunque, il suo corso ordinario che prevede l'invio della CRI qualora, all'esito della propria istruttoria, l'Autorità dovesse ritenere fondate le proprie accuse.
La società ribadisce la propria estraneità alle violazioni contestate da parte dell'Autorità e conferma di non aver ricevuto alcuna notifica sanzionatoria. La società ribadisce pertanto che il rischio è remoto e allo stato attuale non è possibile prevedere l'esito del Procedimento, né fornire una ragionevole stima delle sanzioni che l'AGCM potrebbe applicare nel caso, qualora riscontrasse effettivamente una violazione dell'art. 101 TFUE.
Il Procedimento dovrà essere concluso, salvo proroghe, entro il 31 dicembre 2024.
Le operazioni compiute da Saras con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, ed i rapporti di carattere finanziario. Per le garanzie date e ricevute con parti correlate si rimanda al successivo punto 7.6 "Impegni".
Di seguito sono evidenziati gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:
| Descrizione | Valore assoluto (Euro/000) e % | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2022 |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| su voce di bilancio 31/12/2023 | ||||||
| Rapporti con parti correlate riferibili a società degli azionisti di controllo del Gruppo Saras | ||||||
| Altre attività finanziarie | 461.580 | 401.456 | 86,71% | 867.916 | 742.695 | 85,57% |
| Crediti commerciali | 485.578 | 265.780 | 54,73% | 708.465 | 504.113 | 71,16% |
| Altre attività | 18.732 | 8.869 | 47,34% | 11.547 | 1.810 | 15,68% |
| Passività finanziarie a breve termine | 167.340 | 25.565 | 15,28% | 251.309 | 55.310 | 22,01% |
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.327.346 | 391.172 | 29,47% | 1.647.517 | 653.489 | 39,67% |
| Altre passività | 30.485 | 3.546 | 11,63% | 157.184 | 124.311 | 79,09% |
| Ricavi della gestione caratteristica | 10.189.488 | 712.395 | 6,99% | 13.904.945 | 4.182.762 | 30,08% |
| Altri proventi | 79.386 | 47.011 | 59,22% | 101.750 | 87.151 | 85,65% |
| Acquisti per materie prime, | 8.723.411 | 1.682.823 | 19,29% | 11.724.870 | 1.955.838 | 16,68% |
| sussidiarie e di consumo | ||||||
| Prestazione di servizi e costi diversi | 1.147.872 | 716.976 | 62,46% | 1.259.315 | 665.620 | 52,86% |
| Proventi (oneri) netti su partecipazione | 600 | 600 | 100,00% | (13.041) | (13.041) | 100,00% |
| Proventi finanziari | 229.830 | 33.593 | 14,62% | 251.071 | 20.413 | 8,13% |
| Oneri finanziari | 228.594 | 1.654 | 0,72% | 310.540 | 5.219 | 1,68% |
Per quanto riguarda le transazioni di cui sopra, nell'interesse della Società i contratti che regolano le cessioni di materie prime e prodotti sono in linea con le prassi di mercato; dove non è direttamente disponibile un prezzo di mercato lo stesso viene stabilito partendo da quotazioni di mercato per materie o prodotti analoghi o simili; le prestazioni di servizi sono regolate da corrispettivi che si allineano alle condizioni di mercato; i riaddebiti di personale distaccato vengono effettuati al costo, senza l'applicazione di alcun margine e i finanziamenti sono remunerati ad un tasso in linea con quello di mercato.
Tra le parti correlate sono ricompresi sia gli Amministratori che i Sindaci i cui compensi sono esposti al punto 7.5.1 "Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategica".
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella tabella seguente:
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 600 | (13.041) |
| (Incremento) Decemento dei crediti commerciali | 238.333 | (94.673) |
| Incremento (Decremento) Debiti commerciali e altri debiti | (262.317) | (365.889) |
| Variazione altre attività correnti | (7.058) | 2.429 |
| Variazione altre passività correnti | (120.765) | (4.985) |
| Interessi incassati | 33.593 | 20.413 |
| Interessi pagati | (1.654) | (5.219) |
| Flusso monetario da (per) attività dell'esercizio | (119.269) | (460.965) |
| Incremento (Decremento) attività finanziarie nette | 312.737 | (104.079) |
| Flusso monetario da (per) attività finanziarie nette | 312.737 | (104.079) |
| Totale flussi finanziari verso parti correlate | 193.468 | (565.044) |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella tabella seguente:
| Valore assoluto (Euro/000) e % | Valore assoluto (Euro/000) e % | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| su voce di bilancio 31/12/2023 | su voce di bilancio 31/12/2022 | ||||||
| Parti correlate | Totale | Incidenza | Parti correlate | Totale | Incidenza | ||
| Flusso monetario da (per) | (119.269) | (210.429) | 56,67% | (460.965) | 673.614 | n.d | |
| attività dell'esercizio | |||||||
| Flusso monetario da (per) | 312.737 | (368.630) | n.d | (515) | (260.544) | 0,20% | |
| attività finanziarie |
L'informativa sugli strumenti finanziari da fornire nei bilanci e nelle situazioni contabili infrannuali è definita dai principi IFRS 7 e 13.
Il principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede alle entità di fornire nel bilancio informazioni integrative che consentano di valutare:
Il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, divenuto applicabile a partire dal 1° gennaio 2013, richiede informativa aggiuntiva in materia di fair value. In generale, il principio chiarisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi IFRS che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value.
I punti a) e b) del paragrafo 93 del principio in oggetto richiedono di fornire l'ammontare delle attività e delle passività misurate al fair value, suddivise per gerarchia di fair value. A tal fine, giova ricordare che l'Ifrs 13 definisce una precisa gerarchia del fair value organizzata su tre livelli. Il criterio adottato riguarda proprio il livello di osservabilità degli input impiegati per la stima. Essi determinano, di fatto, diversi livelli di attendibilità del fair value, a seconda che si tratti di:
Ciò premesso, la seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value dalla Societàal 31 dicembre 2023 suddivise per gerarchia di fair value:
| Tipologia Operazioni | 31/12/2023 | Fair value | Fair value Fair value 31/12/2023 | Fair value | Fair value | Fair value | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività | livello 1 | livello 2 | livello 3 | Passività | livello 1 | livello 2 | livello 3 | |
| Interest rate swaps | 1.504 | 1.504 | 6.522 | 6.522 | ||||
| Fair value strumenti derivati su commodities | 30.616 | 30.616 | 5.662 | 5.662 | ||||
| Fair value acquisti e vendite a termine su cambi | 741 | 741 | ||||||
| Totale | 32.120 | 30.616 | 1.504 | 0 | 12.925 | 5.662 | 7.263 | 0 |
Il criterio della società prevede che la rilevazione del trasferimento di attività e passività finanziarie misurate al fair value da una gerarchia all'altra avvenga alla data in cui si verifica l'evento che determina il trasferimento stesso.
Ai sensi del punto c) del paragrafo 93, si precisa che nel periodo non sono state effettuate riclassifiche tra le varie gerarchie di FV.
Come si evince anche dalla tabella del paragrafo precedente, gli strumenti finanziari valutati al fair value sono rappresentati sostanzialmente dai derivati stipulati per mitigare i rischi di cambio, di interesse e di prezzo dei grezzi e dei prodotti petroliferi.
Nel particolare, la valutazione del fair value di tali strumenti avviene:
Per tutte le tipologie di strumenti derivati sopra descritte, le valutazioni al fair value delle posizioni aperte ricevute dalle controparti sono verificate tramite confronto con la valutazione al fair value che viene effettuata all'interno della Società per le stesse posizioni. Tali valutazioni interne sono effettuate utilizzando parametri di riferimento osservabili sui mercati (quotazioni spot e a termine di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi di grezzi e di prodotti petroliferi così come disponibili su mercati attivi regolamentati).
La valutazione non considera il rischio di controparte in quanto l'effetto non è significativo, considerando i depositi a garanzia esistenti.
Saras SpA non detiene attività o passività finanziarie classificabili, ai sensi dell'Ifrs 13, come misurate al fair value di livello 3.
L'ambito di applicazione del principio comprende tutte le entità e tutti i tipi di strumenti finanziari ad eccezione delle partecipazioni in controllate, collegate e joint-venture contabilizzate secondo gli IAS 27, 28 o 31, dei diritti e obbligazioni dei datori di lavoro derivanti dai programmi relativi ai benefici per i dipendenti (IAS 19), dei contratti relativi ad un'aggregazione aziendale (IFRS 3), ai contratti assicurativi definiti dall'IFRS 4.
Con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, i paragrafi 8 – 19 del principio in oggetto richiedono alla Società di fornire il valore contabile di ognuna delle categorie di strumenti finanziari definite dallo IFRS9 ed alcune informazioni di dettaglio laddove la Società abbia optato per la contabilizzazione di attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, ovvero abbia riclassificato delle attività finanziarie, o ancora le abbia eliminate contabilmente. Si riporta di seguito la situazione patrimoniale-finanziaria di Saras SpA al 31 dicembre 2023 e 31 dicembre 2022, con dettaglio degli strumenti finanziari:
| 31/12/2023 | Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato (titoli di debito) | 31/12/2023 | ||||
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | 1.020.462 | 401.456 | 0 | 1.141.715 | 2.563.633 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 474.419 | 474.419 | |||
| Altre attività finanziarie | 60.124 | 401.456 | 461.580 | ||
| Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) | 60.124 | ||||
| Finanziamenti a terzi | 0 | ||||
| Crediti finanziari verso società del Gruppo | 401.456 | ||||
| Crediti commerciali | 485.578 | 485.578 | |||
| Credti verso clienti | 219.757 | ||||
| Crediti commerciali verso società del Gruppo | 265.821 | ||||
| Rimanenze | 1.101.571 | 1.101.571 | |||
| Attività per imposte correnti | 21.753 | 21.753 | |||
| Altre attività | 340 | 18.392 | 18.732 | ||
| Altri crediti | 340 | 18.392 | |||
| Attività non correnti | 2.444 | 0 | 0 | 536.209 | 538.654 |
| Immobili, impianti e macchinari | 6.788 | 6.788 | |||
| Attività immateriali | 2.455 | 2.455 | |||
| Diritto di utilizzo attività di leasing | 4.104 | 4.104 | |||
| Partecipazioni al costo | 483.471 | 483.471 | |||
| Altre partecipazioni | 738 | 738 | |||
| Attività per imposte anticipate | 0 | 0 | |||
| Altre attività finanziarie | 2.444 | 2.444 | |||
| Altre attività | 38.654 | 38.654 | |||
| Finanziamenti a controllate | |||||
| Altri crediti | 2.444 | ||||
| Totale attività | 1.022.905 | 401.456 | 0 | 1.677.924 | 3.102.287 |
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività correnti | 12.926 | 1.481.760 | 0 | 131.989 | 1.626.675 |
| Passività finanziarie a breve termine | 12.926 | 154.414 | 167.340 | ||
| Prestiti obbligazionari | |||||
| Finanziamenti bancari | 86.671 | ||||
| Anticipi c/c | |||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 2.375 | ||||
| Debiti finanziari v/società del Gruppo | 25.565 | ||||
| Strumenti derivati | 12.926 | ||||
| Altri debiti finanziari | 39.803 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.327.346 | 1.327.346 | |||
| Passività per imposte correnti | 101.504 | 101.504 | |||
| Altre passività | 30.485 | 30.485 | |||
| Altri debiti | 30.485 | ||||
| Passività non correnti | 0 | 318.497 | 0 | 25.955 | 360.059 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 318.497 | 318.497 | |||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 313.029 | ||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | ||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 1.993 | ||||
| Altro | 3.476 | ||||
| Fondi per rischi | 1.504 | 1.504 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 1.616 | 1.616 | |||
| Passività per imposte differite | 15.607 | 15.607 | |||
| Altre passività | 22.835 | 22.835 | |||
| Totale passività | 12.926 | 1.800.257 | 0 | 157.944 | 1.986.734 |
| 31/12/2022 | Valore contabile delle categorie di strumenti finanziari, definite secondo l'IFRS 9 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | ||
| ammortizzato (titoli di debito) | 31/12/2022 | |||||
| ATTIVITÀ Attività correnti |
1.435.540 | 742.986 | 0 | 1.165.558 | 3.344.083 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 599.349 | 599.349 | ||||
| Altre attività finanziarie | 124.930 | 742.986 | 867.916 | |||
| Strumenti derivati (FV, realizzati e depositi a garanzia) | 124.930 | |||||
| Finanziamenti a terzi | 0 | |||||
| Crediti finanziari verso società del Gruppo | 742.986 | |||||
| Crediti commerciali | 708.465 | 708.465 | ||||
| Crediti verso clienti | 400.514 | |||||
| Crediti commerciali verso società del Gruppo | 307.951 | |||||
| Rimanenze | 1.153.882 | 1.153.882 | ||||
| Attività per imposte correnti | 2.924 | 2.924 | ||||
| Altre attività | 2.795 | 8.752 | 11.547 | |||
| Altri crediti | 2.795 | 8.752 | ||||
| Attività non correnti | 2.744 | 0 | 0 | 500.349 | 503.093 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 7.358 | 7.358 | ||||
| Attività immateriali | 3.014 | 3.014 | ||||
| Diritto di utilizzo attività di leasing | 5.868 | 5.868 | ||||
| Partecipazioni al costo | 483.371 | 483.371 | ||||
| Altre partecipazioni | 738 | 738 | ||||
| Attività per imposte anticipate | 0 | 0 | ||||
| Altre attività finanziarie | 2.744 | 2.744 | ||||
| Finanziamenti a controllate | ||||||
| Altri crediti | 2.744 | |||||
| Totale attività | 1.438.284 | 742.986 | 0 | 1.665.907 | 3.847.176 | |
| PASSIVITÀ Passività correnti |
49.533 | 1.849.293 | 0 | 468.590 | 2.367.416 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 49.533 | 201.776 | 251.309 | |||
| Prestiti obbligazionari | ||||||
| Finanziamenti bancari | 116.186 | |||||
| Anticipi c/c | ||||||
| Debiti finanziari v/società del Gruppo | 55.306 | |||||
| Strumenti derivati Altri debiti finanziari |
49.533 | 30.284 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.647.517 | 1.647.517 | ||||
| Passività per imposte correnti | 311.406 | 311.406 | ||||
| Altre passività | 157.184 | 157.184 | ||||
| Altri debiti | 157.184 | |||||
| Passività non correnti | 0 | 409.543 | 0 | 6.944 | 431.304 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 409.543 | 409.543 | ||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 399.091 | |||||
| Prestiti obbligazionari Debito finanziario IFRS 16 |
0 6.086 |
|||||
| Altro | 4.367 | |||||
| Fondi per rischi | 5.420 | 5.420 | ||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 1.524 | 1.524 | ||||
| Passività per imposte differite | 14.817 | 14.817 | ||||
| Altre passività | 0 | 0 | ||||
| Totale passività | 49.533 | 2.258.836 | 0 | 475.534 | 2.798.720 | |
Gli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato al conto economico sono costituiti da strumenti finanziari derivati posti in essere dalla Società, descritti nel precedente paragrafo 5.4.1. Si tratta di contratti derivati su commodities, su tassi di interesse e su cambi.
Tutti i crediti commerciali e la maggior parte degli altri crediti correnti e non correnti sono classificati nella categoria "Fair value to Profit & Loss" in quanto sono costituiti da attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo. Il valore iscritto a bilancio approssima il fair value.
Con riferimento alle restanti attività e passività finanziarie non direttamente misurate al fair value, si precisa che il valore d'iscrizione in bilancio delle stesse approssima il fair value.
Nelle altre passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate tutte le passività della Società di natura finanziaria e commerciale che derivano da un'obbligazione contrattuale per la Società a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità.
Nel corso dell'esercizio non sono state riclassificate attività finanziarie tra quelle valutate al costo ammortizzato e quelle designate al fair value, né in senso contrario; del pari, non sono state trasferite ed eliminate attività finanziarie, ad eccezione dei crediti commerciali oggetto di cessioni pro-soluto. L'analisi delle condizioni contrattuali ha confermato la possibilità di effettuare l'eliminazione contabile dei crediti in oggetto.
Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate per data negoziazione.
Durante l'esercizio, non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.
Il paragrafo 20 del principio in oggetto richiede di indicare l'ammontare di utili o perdite nette generate da attività e passività finanziarie, suddiviso per le varie voci di conto economico. L'informativa può essere fornita sia nei prospetti di bilancio che nelle note: al fine di non sovraccaricare i prospetti di bilancio, come consigliato anche dall'Appendice del principio stesso, la Società ha optato per la seconda alternativa. Si riportano dunque i dettagli di conto economico comparati per l'esercizio in corso e quello precedente:
| 31/12/2023 | Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da: | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato (titoli di debito) | 31/12/2023 | ||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 10.189.488 | 10.189.488 | |||
| Altri proventi | 79.386 | 79.386 | |||
| Totale ricavi | 10.268.874 | 10.268.874 | |||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | (8.723.411) | (8.723.411) | |||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 10.643 | (1.158.515) | (1.147.872) | ||
| Costo del lavoro | (43.421) | (43.421) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (5.087) | (5.087) | |||
| Totale costi | 10.643 | (9.930.435) | (9.919.791) | ||
| Risultato operativo | 349.083 | ||||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 600 | 600 | |||
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | 6.575 | (5.339) | 1.236 | ||
| da Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | |||||
| Variazione di FV | |||||
| da Interessi su c/c | 6.380 | ||||
| da Finanziamenti concessi a società del Gruppo | 31.938 | ||||
| da Strumenti derivati | (9.207) | ||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | (4.053) | ||||
| Variazione di FV | (5.154) | ||||
| da Altre attività finanziarie | 15.782 | ||||
| da Interessi su finanziamenti | (30.173) | ||||
| da Interessi su factor | (13.484) | ||||
| da Altri crediti/debiti | |||||
| Risultato prima delle imposte | 350.919 | ||||
| Imposte sul reddito | (102.919) | ||||
| Risultato netto | 248.000 |
| 31/12/2022 | Utili e perdite netti, interessi attivi e passivi, compensi e spese generati da: | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| FVTPL | Costo | FVOCI | Altro | Bilancio al | |
| ammortizzato (titoli di debito) | 31/12/2022 | ||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 13.904.945 | 13.904.945 | |||
| Altri proventi | 101.750 | 101.750 | |||
| Totale ricavi | 14.006.695 | 14.006.695 | |||
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | (11.724.870) | (11.724.870) | |||
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 142.111 | (1.401.426) | (1.259.315) | ||
| Costo del lavoro | (52.829) | (52.829) | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (5.242) | (5.242) | |||
| Totale costi | 142.111 | (13.184.364) | (13.042.256) | ||
| Risultato operativo | 964.439 | ||||
| Proventi (oneri) netti su partecipazioni | (13.041) | (13.041) | |||
| Altri proventi (oneri) finanziari netti | (49.058) | (10.411) | (59.469) | ||
| da Titoli detenuti con finalità di trading | |||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | |||||
| Variazione di FV | |||||
| da Interessi su c/c | 1.205 | ||||
| da Finanziamenti concessi a società del Gruppo | 15.701 | ||||
| da Strumenti derivati | 22.977 | ||||
| - di cui: | |||||
| Differenziali realizzati | 15.673 | ||||
| Variazione di FV | 7.305 | ||||
| da Altre attività finanziarie | (72.036) | ||||
| da Interessi su finanziamenti | (23.703) | ||||
| da Interessi su factor | (3.614) | ||||
| da Altri crediti/debiti | |||||
| Risultato prima delle imposte | 891.929 | ||||
| Imposte sul reddito | (492.768) | ||||
| Risultato netto | 399.161 |
Il fair value degli strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2023 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.
Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato hanno generato oneri per 45.276 migliaia di euro (31.118 migliaia di euro nell'esercizio precedente): si tratta, essenzialmente, di interessi su finanziamenti.
Come più volte ricordato, la Società stipula contratti derivati su commodities al fine di mitigare i rischi derivanti da variazioni di prezzi di greggio e di prodotti petroliferi, sul cambio Euro/Dollaro USA, al fine di mitigare i rischi sulle proprie posizioni in valuta, e sui tassi di interesse, per mitigare il rischio di tasso di interesse sui finanziamenti ottenuti.
Al 31 dicembre 2023 i contratti derivati in essere erano rappresentati da derivati su tutte e tre le tipologie di sottostanti, classificati come strumenti finanziari posseduti per la negoziazione.
I suddetti strumenti sono iscritti al fair value. In particolare:
– le variazioni del fair value, così come i differenziali realizzati, degli strumenti a copertura di prodotti petroliferi vengono rilevati nella gestione caratteristica del conto economico;
– le variazioni del fair value, così come i differenziali realizzati degli strumenti a copertura dei tassi di interesse e tassi di cambio vengono rilevati a conto economico tra i proventi finanziari o gli oneri finanziari.
È prevedibile che la maggior parte delle posizioni in essere su commodities e su cambi alla data di riferimento del bilancio vengano chiuse entro i primi mesi del 2024, mentre gli interest rate swaps hanno durata pari a quella dei finanziamenti ai quali si riferiscono.
Il fair value degli strumenti stessi viene determinato sulla base dei rendiconti che vengono periodicamente inviati dalle controparti con le quali tali strumenti sono stipulati.
Le attività e passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati, sono iscritte al costo ammortizzato, trattandosi principalmente di posizioni sottostanti a rapporti commerciali ed il cui regolamento è previsto nel breve termine, ovvero di attività e passività finanziarie a lungo termine che scontano un tasso di interesse in linea con gli attuali valori di mercato. Il costo ammortizzato non si discosta in modo significativo dal fair value al 31 dicembre 2023.
In ossequio a quanto previsto dall'emendamento all'IFRS 7 recepito in ambito europeo con il Regolamento (CE) n° 1165 del 27 novembre 2009 della Commissione, si precisa che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value sono misurati sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario, ad eccezione di futures su cambi e commodities classificati nelle "Altre attività correnti" o nelle "Passività finanziarie a breve termine", i quali sono invece misurati in base a quotazioni di un mercato attivo; inoltre, nel corso dell'esercizio, non vi sono state, rispetto all'esercizio precedente, variazioni nella metodologia di valutazione.
I rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta sono:
Per quanto riguarda le politiche di gestione relative ai rischi sopra riportati, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione nell'apposita sezione.
Le esposizioni al rischio di credito sono essenzialmente concentrate nei crediti commerciali, negli altri crediti correnti e non correnti, nelle attività possedute per la negoziazione e nelle disponibilità liquide.
Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 6 - 38 dell'IFRS 9, sono riportate nelle seguenti tabelle:
| Valore contabile al 31/12/2023 | Rischio di credito | Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti |
Massima esposizione |
Garanzie Corrente | Scaduto | Totale Determinate | Progressive | ||||||
| finanziari | al rischio di credito, senza considerare garanzie o altri strumenti simili |
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg | oltre 90 gg |
nell'esercizio | ||||||||
| Attività correnti | 2.563.633 1.431.549 | 1.431.549 | 1.403.820 | 12.867 | 0 | 828 | 14.034 1.431.549 | 0 | (9.972) | |||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 474.419 | 474.419 | 474.419 | 474.419 | 474.419 | |||||||
| Altre attività finanziarie negoziabili | 461.580 | 461.580 | 461.580 | 461.580 | 461.580 | |||||||
| Crediti commerciali | 495.550 495.550 | 495.550 | 91.672 | 467.821 | 12.867 | 0 | 828 | 14.034 495.550 | ||||
| Fondo svalutazione crediti | (9.972) | (9.972) | ||||||||||
| Rimanenze | 1.101.571 | |||||||||||
| Attività per imposte correnti | 21.753 | |||||||||||
| Altre attività | 18.732 | |||||||||||
| Attività non correnti | 538.654 | 3.181 | 3.181 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 6.788 | |||||||||||
| Attività immateriali | 2.455 | |||||||||||
| Diritti di utilizzo di attività di leasing | 4.104 | |||||||||||
| Partecipazioni valutate | 483.471 | |||||||||||
| con il metodo del patrimonio netto | ||||||||||||
| Altre partecipazioni | 738 | 738 | 738 | |||||||||
| Attività per imposte anticipate | 0 | |||||||||||
| Altre attività finanziarie | 2.444 | 2.444 | 2.444 | |||||||||
| Altre attività | 38.654 | |||||||||||
| Totale attività | 3.102.287 1.434.730 | 1.434.730 | 1.403.820 | 12.867 | 0 | 828 | 14.034 1.431.549 |
| Valore contabile al 31/12/2022 | Rischio di credito | Analisi delle scadenze per attività finanziarie, ex par. 37 b) IFRS 7 Riduzioni durevoli di valore | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti |
Massima esposizione | Garanzie Corrente | Scaduto | Totale Determinate | Progressive | ||||||
| finanziari | al rischio di credito, senza considerare garanzie o altri strumenti simili |
0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg | oltre 90 gg |
nell'esercizio | ||||||||
| Attività correnti | 3.344.083 2.185.719 | 2.185.719 | 1.836.130 225.745 | 46.058 | 67.695 | 10.092 2.185.719 | 0 | (9.989) | ||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 599.349 599.349 | 599.349 | 599.349 | 599.349 | ||||||||
| Altre attività finanziarie negoziabili | 867.916 | 867.916 | 867.916 | 867.916 | 867.916 | |||||||
| Crediti commerciali | 718.454 | 718.454 | 718.454 | 77.265 368.864 | 225.745 | 46.058 | 67.695 | 10.092 | 718.454 | |||
| Fondo svalutazione crediti | (9.989) | (9.989) | ||||||||||
| Rimanenze | 1.153.882 | |||||||||||
| Attività per imposte correnti | 2.924 | |||||||||||
| Altre attività | 11.547 | |||||||||||
| Attività non correnti | 503.093 | 3.481 | 3.481 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 7.358 | |||||||||||
| Attività immateriali | 3.014 | |||||||||||
| Diritti di utilizzo di attività di leasing | 5.868 | |||||||||||
| Partecipazioni valutate | 483.371 | |||||||||||
| con il metodo del patrimonio netto | ||||||||||||
| Altre partecipazioni | 738 | 738 | 738 | |||||||||
| Attività per imposte anticipate | 0 | |||||||||||
| Altre attività finanziarie | 2.744 | 2.744 | 2.744 | |||||||||
| Totale attività | 3.847.176 2.189.201 | 2.189.201 | 1.836.130 225.745 | 46.058 | 67.695 | 10.092 2.185.719 |
Le garanzie sui crediti commerciali sono rappresentate da fideiussioni richieste ai clienti Extrarete da Saras SpA, da polizze di assicurazione del credito che coprono la maggior parte del fatturato, nonché da lettere di credito che garantiscono una parte dei crediti della Società.
Le esposizioni al rischio di liquidità sono essenzialmente relative alle posizioni di debiti commerciali e di finanziamenti bancari.
Occorre inoltre ricordare, come già fatto in precedenza, che non si sono verificate inadempienze in riferimento alle scadenze contrattuali di rimborso dei finanziamenti in essere alla chiusura dell'esercizio.
Le informazioni quantitative comparative richieste dal paragrafo 39 del principio in oggetto sono riportate nelle seguenti tabelle:
| Valore contabile al 31/12/2023 Rischio di liquidità |
Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti finanziari |
Valore nominale della passività finanziaria |
Garanzia | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 oltre 5 anni | |||
| PASSIVITÀ | |||||||||||
| Passività correnti | 1.626.675 | 1.626.675 | 1.692.512 | 0 | 1.524.133 | 112.542 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Passività finanziarie a breve termine | 167.340 | 167.340 | 167.340 | 166.302 | 112.542 | ||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 86.672 | 86.672 | 86.672 | 86.672 | |||||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 2.375 | 2.375 | |||||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo =4,52%) | 2.991 | 1.959 | |||||||||
| Anticipi c/c | 2.834 | 2.834 | 2.834 | ||||||||
| Debiti finanziari v/società del Gruppo | 25.565 | 25.565 | 25.565 | 25.565 | |||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo =4,52%) | (1.654) | (1.654) | |||||||||
| Strumenti derivati | 12.925 | 12.925 | 12.925 | ||||||||
| Altri debiti finanziari | 36.969 | 36.969 | 36.969 | ||||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.327.346 | 1.327.346 | 1.327.346 | 1.327.346 | |||||||
| Passività per imposte correnti | 101.504 | 101.504 | |||||||||
| Altre passività | 30.485 | 30.485 | 30.485 | 30.485 | |||||||
| Passività non correnti | 360.060 | 318.497 | 5.468 | 0 | 14.110 | 14.110 | 12.487 | 12.487 | 9.365 | 321.531 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 318.497 | 318.497 | 5.468 | ||||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 313.029 | 312.166 | |||||||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 1.993 | 1.993 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | ||||
| Altro | 3.476 | 3.476 | |||||||||
| Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 4,52%) | 14.110 | 14.110 | 12.487 | 12.487 | 9.365 | 9.365 | |||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | |||||||||||
| Fondi per rischi | 1.504 | ||||||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 1.616 | ||||||||||
| Passività per imposte differite | 15.607 | ||||||||||
| Altre passività | 22.835 | ||||||||||
| Totale passività | 1.986.734 | 1.945.172 | 1.697.980 | 0 | 1.538.243 | 126.652 | 12.487 | 12.487 | 9.365 | 321.531 |
| Valore contabile al 31/12/2022 | Rischio di liquidità | Analisi delle scadenze per passività finanziarie, ex par. 39 a) IFRS 7 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui strumenti finanziari |
Valore nominale della passività finanziaria |
Garanzia | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 oltre 5 anni | |||
| PASSIVITÀ | |||||||||||
| Passività correnti | 2.367.416 | 2.367.417 | 2.307.320 | 0 2.307.320 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Passività finanziarie a breve termine | 251.309 | 251.309 | 251.309 | 251.309 | |||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 116.186 | 116.186 | 116.186 | ||||||||
| Anticipi c/c | 7.969 | 7.969 | 7.969 | ||||||||
| Debiti finanziari v/società del Gruppo | 55.306 | 55.306 | 55.306 | ||||||||
| Quota interessi (tasso medio consuntivo =1,00) | |||||||||||
| Strumenti derivati | 49.533 | 49.533 | 49.533 | ||||||||
| Altri debiti finanziari | 22.314 | 22.314 | 22.314 | ||||||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 1.647.517 | 1.647.517 | 1.647.517 | 1.647.517 | |||||||
| Passività per imposte correnti | 311.406 | 311.406 | |||||||||
| Altre passività | 157.184 | 157.184 | 157.184 | 157.184 | |||||||
| Passività non correnti | 431.304 | 409.543 | 10.452 | 0 | 7.822 | 7.822 | 93.895 | 6.118 | 6.118 | 318.284 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 409.543 | 409.543 | 10.452 | ||||||||
| Finanziamenti bancari (garantiti) | 399.091 | 86.925 | 312.166 | ||||||||
| Prestiti obbligazionari | 0 | ||||||||||
| Debito finanziario IFRS 16 | 6.085.501 | 6.085.501 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | ||||
| Altro | (6.075.049) (6.075.049) | ||||||||||
| Quota interessi finanziamenti a ml termine (tasso medio consuntivo = 1,96%) | 7.822 | 7.822 | 6.970 | 6.118 | 6.118 | 6.118 | |||||
| Quota interessi prestito obbligazionario | |||||||||||
| Fondi per rischi | 5.420 | ||||||||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 1.524 | ||||||||||
| Passività per imposte differite | 14.817 | ||||||||||
| Altre passività | 0 | ||||||||||
| Totale passività | 2.798.720 2.776.960 | 2.317.772 | 0 | 2.315.142 | 7.822 | 93.895 | 6.118 | 6.118 | 318.284 |
I rischi di mercato cui la Società è esposta attraverso gli strumenti finanziari detenuti sono relativi, come già ricordato:
Come richiesto dal paragrafo 40 dell'IFRS 7, sono state elaborate apposite analisi di sensitività per ogni tipo di rischio al quale la Società è esposta alla data di riferimento del bilancio, mostrando gli effetti sul conto economico e sul patrimonio netto; i range utilizzati per le analisi di sensitività (tasso di cambio, tasso di interesse e prezzi del grezzo) sono coerenti con le previsioni del management. I risultati di dette analisi sono riepilogati nelle tabelle successivamente esposte.
Con riferimento al cambio Euro/Dollaro USA, la Società, alla data di riferimento del bilancio deteneva strumenti finanziari denominati in tale valuta principalmente nei crediti e nei debiti commerciali.
La simulazione di impatto sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata effettuata ipotizzando una variazione pari a +/- 10% del cambio Euro/Dollaro USA di fine esercizio, utilizzato per la conversione delle posizioni in valuta nella redazione della situazione patrimoniale.
| 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento |
|||||
| Voce di stato patrimoniale | Importo in valuta | Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € | -10% | +10% | |
| Posizione netta in valuta | 902.717 | 1,105 | 821.741 | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 91.305 | (74.704) | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 62.635 | (51.247) |
| 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CAMBIO Euro / Dollaro USA Variazione parametro di riferimento |
|||||
| Voce di stato patrimoniale | Importo in valuta | Cambio Euro / Dollaro USA Importo in migliaia di € | -10% | +10% | |
| Posizione netta in valuta | 1.616.310 | 1,067 | 1.668.190 | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 185.354 | (151.654) | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 127.153 | (104.034) |
Per mitigare gli effetti della sensitività al tasso di cambio Euro/Dollaro, la Società pone inoltre in essere contratti forward su cambio il cui fair value è iscritto in bilancio alla data di chiusura di bilancio. Tale fair value è inevitabilmente condizionato dal tasso di cambio sottostante ed è stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 10%.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2023 Variazione parametro di riferimento |
|||
|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2023 | -10% | +10% |
| Cambi | 741 | 15.574 | (12.919) |
| 741 | 15.574 | (12.919) | |
| Effetto su risultato ante-imposte | 15.574 | (12.919) | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 11.291 | (9.366) |
| 2022 | Variazione parametro di riferimento | |||
|---|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2022 | -10% | +10% | |
| Cambi | 770 | 65.554 | (53.635) | |
| 770 | 65.554 | (53.635) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 65.554 | (53.635) | ||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | 47.527 | (38.885) |
Con riferimento ai tassi d'interesse, la Società è esposta sia a medio/lungo termine che a breve termine e su tali posizioni corrisponde interessi a tasso variabile indicizzati ai tassi Euribor.
La simulazione di impatto sul risultato netto e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 50 bps considerando unicamente la quota di finanziamenti con tasso variabile.
Tale analisi misura l'impatto in termini di maggiori o minori oneri per interessi che si sarebbero avuti su finanziamenti a tasso variabile nel corso del 2023.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nella seguente tabella:
| 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|
| TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento |
||||
| Tasso medio annuo d'interesse 2023 | Interessi passivi annui | -50 bps | +50 bps | |
| Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine | 4,52% | (45.276) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 5.008 | (5.008) | ||
| Effetto su Utile (e Patrimonio) netto | 3.631 | (3.631) |
| 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|
| TASSI D'INTERESSE VARIABILI Variazione parametro di riferimento |
||||
| Tasso medio annuo d'interesse 2022 | Interessi passivi annui | -50 bps | +50 bps | |
| Passività finanziarie a breve e a medio lungo termine | 1,18% | (10.412) | ||
| Effetto su risultato ante-imposte | 2.249 | (2.249) | ||
| Effetto su Utile (e Patrimonio) netto | 1.631 | (1.631) |
Inoltre, il fair value degli Interest Rate Swaps (IRS) e delle Opzioni su tasso d'interesse in essere alla data di bilancio in capo alla Società è influenzato dall'andamento del tasso Euribor. La simulazione di impatto di tale variabile sull'utile netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, è stata elaborata ipotizzando una variazione del parametro di riferimento pari a +/- 25 bps, ritenuta congrua considerando le probabili fluttuazioni dei tassi.
I dettagli e l'esito della simulazione sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2023 | Variazione parametro di riferimento | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2023 | -25 bps | +25 bps | |||
| Fair value di Interest rate swaps | (4.944) | (484) | 518 | |||
| (4.944) | (484) | 518 | ||||
| Effetto su risultato ante-imposte | (484) | 518 | ||||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (351) | 376 |
| 2022 | Variazione parametro di riferimento | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2022 | -25 bps | +25 bps | ||
| Fair value di Interest rate swaps | 6.688 | (6.688) | 6.688 | ||
| 6.688 | (6.688) | 6.688 | |||
| Effetto su risultato ante-imposte | (6.688) | 6.688 | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (4.849) | 4.849 |
Per quanto riguarda i prezzi petroliferi, essi condizionano il fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di riferimento del bilancio e i conseguenti differenziali riconosciuti a conto economico. Nella fattispecie, si tratta al 31 dicembre 2023 di futures, swaps e opzioni su prodotti petroliferi e il fair value iscritto in bilancio deriva dai prezzi di mercato dei sottostanti stessi alla stessa data.
È stata dunque elaborata una simulazione di impatto sul risultato netto d'esercizio e, conseguentemente, sul patrimonio netto, ipotizzando una variazione dei parametri di riferimento pari a +/- 20%.
I dettagli e l'esito della simulazione (comparativi) sono riepilogati nelle seguenti tabelle:
| 2023 Variazione parametro di riferimento |
|||
|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2023 | -20% | +20% |
| Grezzi e prodotti petroliferi | 15.562 | (23.843) | 68.414 |
| 15.562 | (23.843) | 68.414 | |
| Effetto su risultato ante-imposte | (23.843) | 68.414 | |
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (17.286) | 49.600 |
| 2022 | Variazione parametro di riferimento | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su: | Fair Value al 31/12/2022 | -20% | +20% | ||
| Grezzi e prodotti petroliferi | 15.562 | (11.858) | (10.005) | ||
| 15.562 | (11.858) | (10.005) | |||
| Effetto su risultato ante-imposte | (11.858) | (10.005) | |||
| Effetto su risultato (e Patrimonio) netto | (8.597) | (7.254) |
Alla luce di quanto esposto nella precedente analisi dell'esposizione della società ai rischi derivanti da strumenti finanziari, si può concludere che non esistono concentrazioni di rischio significative in termini di controparti, aree geografiche e di mercato mentre per l'esposizione in dollari il rischio di concentrazione è mitigato dalle politiche di copertura attuate.
Il numero medio dei dipendenti ripartito per categoria è il seguente:
| Personale | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 39 | 34 |
| Impiegati | 227 | 217 |
| Totale | 266 | 251 |
Il numero dei dipendenti è passato da 251 unità alla fine del 2022 a 271 al 31 dicembre 2023.
Le seguenti tabelle forniscono le informazioni relative ai compensi ed alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche (questi ultimi, identificati nel Chief Financial Officer).
| (A) | (B) | (C) | (D) | (1) | (2) | (3) | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nome e Cognome | Carica ricoperta | Periodo per cui è stata Scadenza | Emolumenti per | Bonus e altri | Altri | ||
| ricoperta la carica | della carica | la carica nella società | incentivi | compensi | |||
| Consiglio di Amministrazione | |||||||
| Massimo Moratti | Presidente e Amm. Delegato (***) | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 1.545.000 | 1.365.000,00 | |
| Pier Matteo Codazzi | Amm. Delegato e Dir. Generale | 01/01/23 | 15/03/23 | approv. bil. d'esercizio 2022 | - | - | 201.413,00 |
| Franco Balsamo | Consigliere. e Dir. Generale (****) | 15/03/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | 3.853.845 | 891.597,00 |
| Angelo Moratti | Consigliere | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | ||
| Angelomario Moratti | Consigliere | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | 204.907 | |
| Gabriele Moratti | Consigliere | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | 90.723 | |
| Giovanni Emanuele Moratti | Consigliere | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | 80.538 | |
| Valentina Canalini | Consigliere Indipendente | 28/04/23 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | |||
| Adriana Cerretelli | Consigliere Indipendente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | ||
| Laura Fidanza | Consigliere Indipendente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | ||
| Francesca Luchi | Consigliere Indipendente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | ||
| Giovanni Mancini | Consigliere Indipendente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | ||
| Silvia Pepino | Consigliere Indipendente | 28/04/23 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2025 | 45.000 | |||
| Isabelle Harvie-Watt | Consigliere Indipendente | 01/01/23 | 28/04/23 approv. bil. d'esercizio 2022 | - | |||
| Patrizia Radice | Consigliere | 01/01/23 | 28/04/23 approv. bil. d'esercizio 2022 | - | |||
| Collegio Sindacale | (*) | ||||||
| Giancarla Branda | Presidente Collegio Sindacale | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 70.000 | - | |
| Paola Simonelli | Sindaco Effettivo | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 50.000 | 20.000 | |
| Fabrizio Colombo | Sindaco Effettivo | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 50.000 | 35.000 | |
| Monica Pilloni | Sindaco Effettivo | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 38.000 | ||
| Pinuccia Mazza | Sindaco Supplente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | |||
| Andrea Perrone | Sindaco Supplente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | |||
| Organismo di Vigilanza | (**) | ||||||
| Renato Colavolpe | Presidente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 35.000 | ||
| Paola Simonelli | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 25.000 | 15.000 | |
| Fabrizio Colombo | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 6.500 | ||
| Monica Pilloni | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 6.500 | ||
| Marco Tonellotto Dirigenti della società |
Membro Membri |
01/01/23 01/01/23 |
31/12/23 31/12/23 |
approv. bil. d'esercizio 2023 approv. bil. d'esercizio 2023 |
35.000 | ||
| Controllo Rischi e Sostenibilità | |||||||
| Adriana Cerretelli | Presidente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 40.000 | ||
| Laura Fidanza | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 35.000 | ||
| Valentina Canalini | Membro | 03/05/23 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 35.000 | |||
| Silvia Pepino | Membro | 03/05/23 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 35.000 | |||
| Giovanni Moratti | Membro | 03/05/23 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | - | |||
| Isabelle Harvie-Watt | Membro | 01/01/23 | 28/04/23 approv. bil. d'esercizio 2022 | - | |||
| Comitato per la Remunerazione | |||||||
| Francesca Luchi | Presidente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 40.000 | ||
| Laura Fidanza | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 35.000 | ||
| Adriana Cerretelli | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 35.000 | ||
| Comitato d'Indirizzo e Strategie | |||||||
| Giovanni Mancini | Presidente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 80.000 | ||
| Massimo Moratti | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | |||
| Angelo Moratti | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | |||
| Franco Balsamo | Membro | 03/05/23 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | ||||
| Angelomario Moratti | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | |||
| Gabriele Moratti | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | |||
| Giovanni Emanuele Moratti | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | |||
| Matteo Codazzi | Membro | 01/01/23 | 15/03/23 | approv. bil. d'esercizio 2022 | |||
| Comitato Parti Correlate | |||||||
| Adriana Cerretelli | Presidente | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 7.000 | ||
| Laura Fidanza | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 7.000 | ||
| Francesca Luchi | Membro | 01/01/23 | 31/12/23 | approv. bil. d'esercizio 2023 | 7.000 | ||
| Dirigenti con responsabilità strategiche | 234.667 | 217.518 |
(*) compensi sindacali da altre società del Gruppo - (**) inclusi compensi da altre società del Gruppo (***) nominato Amministratore Delegato in data 15.03.2023 - (****) nominato Consigliere in data 28.04.2023
| Cognome e nome | Carica | Società | Numero azioni possedute alla Numero azioni Numero azioni Numero azioni possedute alla | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| fine dell'esercizio precedente | acquistate | vendute | fine dell'esercizio in corso | |||
| Massimo Moratti | Presidente - Amm. Delegato dal 15/03/2023 |
Saras SpA | - | - | - | - |
| Pier Matteo Codazzi | Amm. Delegato - Dir. Generale sino al 15/03/2023 |
Saras SpA | - | - | - | - |
| Franco Balsamo | Consigliere * - Dir. Generale dal 15/03/2023 |
Saras SpA | 284.814 | - | 280.000 | 4.814 |
| Angelo Moratti | Consigliere | Saras SpA | - | - | - | - |
| Angelomario Moratti | Consigliere | Saras SpA | - | - | - | - |
| Gabriele Moratti | Consigliere | Saras SpA | - | - | - | - |
| Giovanni Emanuele Moratti | Consigliere | Saras SpA | - | - | - | - |
| Valentina Canalini * | Consigliere | Saras SpA | - | - | - | - |
| Adriana Cerretelli | Consigliere Ind. | Saras SpA | - | - | - | - |
| Laura Fidanza | Consigliere Ind. | Saras SpA | - | - | - | - |
| Isabelle Harvie-Watt | Consigliere Ind. sino al 28/04/2023 | Saras SpA | - | - | - | - |
| Francesca Stefania Luchi | Consigliere Ind. | Saras SpA | - | - | - | - |
| Giovanni (detto Gianfilippo) Mancini | Consigliere Ind. | Saras SpA | - | - | - | - |
| Silvia Pepino * | Consigliere Ind. | Saras SpA | - | - | - | - |
| Patrizia Radice | Consigliere sino al 28/04/2023 | Saras SpA | 34.298 | 34.298 | ||
| Giancarla Branda | Presidente Collegio Sindacale | Saras SpA | - | - | - | - |
| Paola Simonelli | Sindaco Effettivo | Saras SpA | - | - | - | - |
| Fabrizio Colombo | Sindaco Effettivo | Saras SpA | 3.000 ** | - | - | 3.000 |
| Pinuccia Mazza | Sindaco Supplente | Saras SpA | - | - | - | - |
| Andrea Perrone | Sindaco Supplente | Saras SpA | - | - | - | - |
| Dirigenti con Responsabilità Strategiche | Saras SpA | - | - | - | - |
7.5.2 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche
(*) In carica dal 28.04.2023 - (**) Acquistate sul mercato
Al 31 dicembre 2022 e 2023 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.
Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la Società Saras ha rilasciato fideiussioni il cui valore al 31 dicembre 2023 ammonta ad un totale di 209.638 migliaia di euro, principalmente a favore di:
Per le informazioni relative alle operazioni atipiche e\o inusuali, si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla Gestione.
Il Decreto Legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 ha apportato una serie di modifiche all'ordinamento tributario in attuazione della legge delega per la riforma dell'ordinamento fiscale italiano. Tra le misure introdotte dal Decreto sono state previste anche le disposizioni di recepimento della Direttiva (UE) 2022/2523, in materia di "Global Minimum Tax", che ha lo scopo di adottare nell'Unione Europea, a decorrere dal 1° gennaio 2024, la c.d. "normativa Pillar 2", al fine di garantire un livello impositivo minimo dei gruppi multinazionali o nazionali di imprese.
In particolare, le nuove norme interessano le imprese localizzate in Italia, che fanno parte di un gruppo multinazionale o nazionale caratterizzato da ricavi annui pari o superiori a 750 milioni di euro in almeno due dei quattro esercizi immediatamente precedenti a quello considerato.
Il Decreto prevede che il livello impositivo minimo sia assicurato attraverso:
l'imposta minima nazionale (QMDTT), dovuta in relazione alle imprese di un gruppo multinazionale o nazionale localizzate in Italia e ivi soggette a tassazione complessivamente inferiore al livello impositivo minimo;
Simili misure dovrebbero essere adottate negli altri paesi dell'Unione Europea e in molti paesi nel mondo.
Alla luce di quanto sopra, a partire dal 1° gennaio 2024, il gruppo Saras sarà soggetto alla normativa Pillar 2, come recepita dal Decreto.
In merito, si sottolinea che nel presente bilancio:
Nondimeno, nel corso del 2023 il gruppo Saras si è attivato al fine di valutare i possibili impatti della normativa Pillar 2 nelle giurisdizioni in cui lo stesso opera (i.e., Italia, Spagna, Lussemburgo e Svizzera), così da assicurare un progressivo e corretto adempimento degli obblighi ad essa legati in vigore a partire dall'esercizio 2024.
In particolare, l'esposizione del Gruppo Saras alla "normativa Pillar 2" è diretta conseguenza del livello di imposizione effettiva in ogni singola giurisdizione in cui il Gruppo opera, il quale può essere impattato da differenti fattori (e.g., l'ammontare di reddito assoggettato a imposizione, il livello dell'aliquota nominale, o ancora il godimento di incentivi o benefici fiscali). A tal proposito, le normativa Pillar 2 prevede – per i primi periodi di efficacia della disciplina – la possibilità di beneficiare di alcune semplificazioni in merito al calcolo della tassazione effettiva e/o degli obblighi legati al Pillar 2, tra cui i cd. "Transitional CbCR Safe Harbour". In particolare, il superamento di almeno uno di tre test previsti dai Transitional CbCR Safe Harbour comporta l'azzeramento dell'imposizione integrativa eventualmente dovuta in una determinata giurisdizione e, al contempo, una mitigazione degli oneri di compliance a carico del Gruppo.
Tutto ciò premesso, tenuto conto delle informazioni a diposizione e ragionevolmente stimabili alla data di chiusura dell'esercizio, l'esposizione del Gruppo Saras all'imposizione integrativa derivante dall'applicazione della disciplina Pillar 2 pare limitata.
In data 11 febbraio 2024 Saras ha diffuso un comunicato su richiesta e per conto di Massimo Moratti SApA, di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA, Stella Holding SpA e Vitol B.V., avente per oggetto quanto segue (per il contenuto integrale si rimanda al sito della società, al link https://www.saras.it/sites/default/files/ uploads/pressreleases/press-release-azionisti-e-vitol---ita.pdf):
Massimo Moratti SApA di Massimo Moratti, Angel Capital Management SpA ("ACM") e Stella Holding SpA (collettivamente la "Famiglia Moratti") e Vitol B.V., società con in Olanda (oppure una società interamente controllata e designata da Vitol), ("Vitol") hanno stipulato un contratto di compravendita (sale and purchase agreement, "SPA") in base al quale la Famiglia Moratti si è impegnata a cedere a Vitol, azioni di Saras SpA ("Saras") che rappresentano circa il 35% del capitale azionario di Saras (l'"Operazione"), ad un prezzo pari a €1,75 per azione (il "Prezzo per Azione"). Ai sensi dello SPA e subordinatamente al verificarsi di determinate circostanze ivi previste, ACM si è impegnata a vendere a Vitol le eventuali azioni di Saras che ACM potrebbe ricevere sulla base dell'esistente contratto derivato di funded collar, avente ad oggetto circa il 5% del capitale azionario di Saras. Nel caso in cui venga deliberato e distribuito un dividendo da parte di Saras prima della data di completamento dell'Operazione, il Prezzo per Azione sarà ridotto di conseguenza. Il completamento dell'Operazione è esclusivamente subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie (i.e., le autorizzazioni ai sensi dei regolamenti dell'Unione europea sulle sovvenzioni estere e in materia di concorrenza (antitrust) e della normativa golden power italiana. Al completamento dell'Operazione, l'intera partecipazione detenuta dalla Famiglia Moratti in Saras sarà trasferita a Vitol. L'Operazione determinerà l'insorgere di un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto ("OPA") obbligatoria sul capitale azionario di Saras, che sarà promossa da Vitol allo stesso Prezzo per Azione (i.e., €1,75 per azione), ovvero al prezzo rettificato in caso di distribuzione di un dividendo prima del completamento dell'Operazione. L'obiettivo dell'OPA è ottenere la revoca delle azioni ordinarie di Saras dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan, che potrà essere conseguita anche attraverso una fusione in presenza delle relative condizioni. Il prezzo di €1,75 per azione implica una capitalizzazione di Saras circa €1,7 miliardi e rappresenta un premio del:
Con riferimento al processo autorizzativo, ai sensi del D.L. 21/2012 e successive modifiche e integrazioni (cosiddetta "Normativa Golden Power"), si segnala che la relativa notifica alla Presidenza del Consiglio del Ministri è stata presentata in data 23 febbraio 2024.
Alla data odierna Vitol B.V. detiene una quota di Saras SpA pari al 10,387%.
Ai sensi dell'art 2428 del Codice civile si precisa che le sedi secondarie della società sono:
Direzione Generale e Amministrativa - Milano
Ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 a fronte dei servizi forniti sia dalla Società di revisione per servizi di revisione e diversi dalla revisione che da entità appartenenti alla rete della stessa per prestazione di servizi.
| Tipologia di servizi | Soggetto del | Destinatario | Corrispettivo di competenza |
|---|---|---|---|
| servizio erogatore | dell'esercizio 2023 | ||
| Revisione contabile | EY SpA | Saras SpA | 624 |
| Servizi di attestazione | EY SpA | Saras SpA | 35 |
| Totale | 659 |
Il Consiglio di Amministrazione di Saras nella riunione del 15 marzo 2023 ha autorizzato la pubblicazione del bilancio. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha delegato al Presidente e Amministratore Delegato il potere di inserire nella Relazione sulla Gestione e/o nella nota integrativa eventuali informazioni di maggior dettaglio ove ciò si dovesse rendere necessario, o comunque opportuno, ai fini di una più adeguata informazione ai soci.
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente e Ammistratore Delegato Massimo Moratti

GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 225
Saras SpA

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Fabio Peretti, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato di Gruppo chiuso al 31 dicembre 2023 è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria;
b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento
d) è redatto in formato ESEF - European Single Electronic Format - secondo il regolamento delegato UE n. 2019/815 del 17 dicembre 2018.
2.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Milano, 15 marzo 2024
Firma organi amministrativi delegati
(Dott. Massimo Moratti)
Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
(Ing. Fabio Peretti)

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano
Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Agli azionisti della Saras S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Saras (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio consolidato che include le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Saras S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Abbiamo identificato il seguente aspetto chiave della revisione contabile:
EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.600.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
A member firm of Ernst & Young Global Limited

I risultati economici e finanziari del Gruppo sono significativamente influenzati dalla variabilità di fattori esterni, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione, che determinano i margini conseguibili dalla raffinazione, attività prevalente del Gruppo. L'andamento nel prevedibile futuro delle variabili di mercato rappresenta una delle assunzioni critiche per la valutazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni e delle rimanenze e per la stima dei valori correnti degli strumenti derivati.
La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni ed, eventualmente, le assoggetta ad impairment test; inoltre, verifica, a fine esercizio, il valore recuperabile delle rimanenze, stima il valore corrente degli strumenti derivati. Infine, monitora, nel corso dell'esercizio, le esigenze di cassa rispetto all'attesa generazione di flussi dall'attività caratteristica, al piano degli investimenti ed alla disponibilità di linee di finanziamento.
Tali stime comportano processi valutativi, anche complessi, che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basate su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale.
In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione Aziendale deve assumere nelle proprie valutazioni, tra cui, in particolare, i possibili effetti delle variazioni del contesto di mercato sui flussi di cassa futuri, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 3.6 "Stime contabili più significative che richiedono un maggior grado di Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
Nell'esecuzione delle nostre procedure di revisione, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.
Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio consolidato in relazione all'aspetto chiave.

discrezionalità" e nella nota al bilancio 5.2 "Attività non correnti", con riferimento all'impairment test.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Saras S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Alcune informazioni contenute nelle note illustrative al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.
Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Saras al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Saras al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Milano, 5 aprile 2024
EY S.p.A. Marco Malaguti
(Revisore Legale)
Saras SpA

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Massimo Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato e Fabio Peretti, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Saras S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
· l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa (anche tenuto conto di eventuali mutamenti avvenuti nel corso dell'esercizio) e
Al riguardo si segnala che:
a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria;
b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
28 luglio 2006, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Saras. S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
2.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Saras S.p.A. e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. La presente attestazione è resa ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, commi 2 e 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Milano, 15 marzo 2024
Firma organi amministrativi delegati
(Dott. Massimo Moratti)
Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
(Ing. Fabio Peretti)

Sede in S.S. Sulcitana 195 km. 19° - Sarroch (CA)
Capitale Sociale Euro 54.629.666,67 i.v.
ai sensi dell'art. 2429 del codice civile e dell'art. 153 del D.lgs. n. 58/1998
Il Collegio sindacale di Saras S.p.A. (di seguito, "Saras" o la "Società"), anche nella veste di "comitato per il controllo interno e la revisione contabile" riferisce in merito all'attività di vigilanza svolta nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, ai sensi degli articoli 2429 e seguenti del codice civile ed in ossequio alle disposizioni contenute nel d.lgs. n. 58/1998 (T.U.F.) e alle raccomandazioni espresse dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili; tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001 -DEM/1025564, modificata ed integrata con comunicazione del 4 aprile 2003 - DEM/3021582 e successivamente con comunicazione del 7 aprile 2006 - DEM/6031329; considerate le indicazioni recate nel Richiamo di attenzione della Consob n. 3/22 del 19 maggio 2022; tenuto altresì conto delle indicazioni contenute nel nuovo Codice di Corporate Governance redatto dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A., al quale la Società ha aderito in data 30 marzo 2021.
In questa Relazione il Collegio riferisce anche dell'attività di vigilanza svolta sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni contenute nel d.lgs. n. 254/2016, in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.
Il Collegio ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti - oltre che attraverso le ordinarie attività di controllo effettuate nel corso delle diciotto riunioni svolte durante l'anno - anche mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ed alle riunioni dei Comitati endoconsiliari, attraverso
una interlocuzione assidua con il management della Società e con le competenti funzioni aziendali, nonché grazie ad un continuo scambio di informazioni con la Società incaricata della revisione legale, con il Responsabile dell'Internal audit e con gli altri organi di controllo della Società e delle sue controllate
In questa Relazione il Collegio dà, altresì, atto di aver appreso, dal comunicato stampa diffuso dalla Società in data 11 febbraio 2024, della stipula di un contratto di compravendita attraverso il quale le società Massimo Moratti S.a.p.A., Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. (collettivamente la "Famiglia Moratti") si sono impegnate a cedere a VITOL B.V. (VITOL) azioni di Saras rappresentanti il 35 per cento del capitale azionario della stessa. Il perfezionamento dell'operazione è subordinato, esclusivamente, all'ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie. Al verificarsi delle suddette condizioni, l'intera partecipazione detenuta dalla Famiglia Moratti sarà trasferita a VITOL, in capo alla quale insorgerà l'obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto (OPA) sul capitale azionario di Saras con l'obiettivo di ottenere la revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie della stessa.
Questo Collegio è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 12 maggio 2021, per il triennio 2021/2023, quindi fino all'approvazione del bilancio chiuso al 31.12.2023, nelle persone di Giancarla Branda (Presidente), Paola Simonelli (Sindaco effettivo) e Fabrizio Colombo (Sindaco effettivo).
La composizione del Collegio rispetta il criterio di riparto fra i generi di cui all'art. 148 del d.lgs. n. 58 del 1998.
Il Collegio sindacale, prima della predisposizione della presente relazione, ha verificato la sussistenza del requisito di indipendenza in capo ai singoli componenti, nell'ambito del più ampio processo di autovalutazione svolto attenendosi alle indicazioni di cui alla Norma Q.1.1. "Autovalutazione del collegio sindacale", contenuta nel documento "Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate" pubblicato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili il 20 di dicembre 2023; alle indicazioni di cui alle successive norme Q.1.2., Q.1.3. e Q.1.4. delle medesime "Norme di comportamento del collegio
sindacale di società quotate"; nonché alle norme contenute nel d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 (TUF) ed a quelle recate nel Codice di Corporate Governance.
Il Collegio Sindacale ha, altresì, provveduto ad effettuare, con riferimento all'esercizio 2023, il processo di autovalutazione sulla composizione e sul funzionamento dell'organo collegiale, al fine di accertare l'idoneità dei relativi componenti e l'adeguata composizione dello stesso, in merito ai requisiti di professionalità, competenza, disponibilità di tempo e di risorse in relazione alla complessità dell'incarico. Gli esiti del sopra citato processo di autovalutazione, condotto nel corso della riunione del Collegio Sindacale dell'11 marzo 2024, sono stati comunicati al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 144-novies, comma 1-ter del Regolamento Emittenti, adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 1999, delle disposizioni recate dal Codice di Corporate Governance e delle citate Norme contenute nel documento predisposto dal CNDCEC, nella riunione del 15 marzo 2024, e sono evidenziati nella Relazione sul governo societario cui si rimanda.
I componenti del Collegio Sindacale hanno, inoltre, confermato il rispetto del limite del cumulo degli incarichi previsto dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti e di aver adempiuto agli obblighi formativi previsti dai rispettivi ordini di appartenenza.
Infine, considerato che con l'approvazione del bilancio di esercizio che siete chiamati ad approvare viene a scadere il mandato conferito a questo Collegio sindacale il 12 maggio 2021 e che l'Assemblea dei Soci convocata per il 29 aprile 2024 sarà chiamata a nominare un nuovo organo di controllo, il Collegio, aderendo alle raccomandazioni espresse nella norma Q.1.5., rubricata "Retribuzione", contenuta nel documento recante i principi di comportamento del collegio sindacale delle società quotate, formulati dal Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e esperti contabili del 20 dicembre 2023, ha predisposto una Relazione di fine mandato, comunicata al Consiglio nella stessa riunione del 15 marzo 2024. In tale Relazione ha riassunto le attività espletate dal Collegio, precisando il numero delle riunioni e la relativa durata media ed espresso suggerimenti sulla composizione del nuovo organo.
Attività di vigilanza e controllo del Collegio sindacale
Nell'ambito dello svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento, nella qualità di organo di controllo e anche quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile negli enti di interesse pubblico, ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010, il Collegio sindacale, nel corso dell'esercizio 2023, ha svolto in dettaglio le attività che di seguito si indicano.
Con specifico riferimento all'attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto, il Collegio ha:
scelte gestionali fossero ispirate al principio di corretta amministrazione e ragionevolezza e che gli amministratori fossero consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute;
vigilato sull'adeguatezza del flusso reciproco di informazioni tra la Società e le sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del d.lgs. n. 58/1998;
vigilato sugli adempimenti in materia di "Market abuse" e di "Internal Dealing", verificando l'adeguatezza delle regole e procedure adottate dalla Società per la gestione delle informazioni privilegiate e la relativa aderenza alle disposizioni normative applicabili e ponendo attenzione alla procedura di diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico;
risultanze di un questionario di autovalutazione compilato da tutti i membri del Consiglio di Amministrazione - non sono emerse criticità. Quanto al questionario si precisa che è stato redatto da un Advisor (Willis Towers Watson) con il supporto della Funzione General Counsel & Corporate Affairs della Società;
Il Collegio dà, inoltre, atto di aver rilasciato, nel corso del 2023, i seguenti pareri favorevoli:
GRUPPO SARAS BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E SEPARATO DI SARAS SPA AL 31 DICEMBRE 2023 243
quale prevede attività aggiuntive di verifica per conformarsi agli aggiornamenti dei Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards.;
In ordine all'attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sull'attività di revisione legale dei conti, il Collegio, chiamato a vigilare, ai sensi dell'art. 19 del d.lgs. n. 39/2010, sul processo di informativa finanziaria; sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio; sulla revisione legale dei conti e sull'indipendenza della Società di revisione, specie con riguardo alle prestazioni di servizi diversi dalla revisione, ha in dettaglio:
· vigilato sull'esistenza di norme e procedure in ordine al processo di formazione e diffusione dell'informativa finanziaria; sul processo di attestazione dell'attendibilità dell'informativa finanziaria e sulla capacità del processo di redazione del bilancio di produrre l'informativa finanziaria in accordo con i principi contabili. In particolare, si evidenzia che nella Relazione sul governo societario sono indicati i criteri di definizione del Sistema di Controllo interno e di Gestione dei Rischi in relazione al processo di
informativa finanziaria a livello consolidato e che il funzionamento delle procedure amministrativo-contabili è soggetto a verifiche svolte attraverso attività di monitoraggio dei controlli, effettuate dal Dirigente Preposto con il supporto dell'Internal Audit. Dall'attività di monitoraggio del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi elementi ostativi al rilascio della attestazione del Dirigente Preposto e dell'Amministratore delegato in ordine alla adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato e di quello consolidato della Società per l'esercizio 2023;
· valutato con il Dirigente Preposto e con le altre Funzioni competenti, nel corso delle diverse riunioni, i potenziali impatti economici e finanziari riconducibili ad alcuni rischi a cui il Gruppo è sottoposto. Ed in particolare ai rischi di liquidità; di cambio; di tasso di interesse; di credito; di variazione dei prezzi; al rischio normativo e regolatorio ed a quello di coinvolgimento in procedimenti legali:
iii) quanto al rischio di tasso di interesse derivante dalla fluttuazione dei tassi per i finanziamenti a tasso variabile e, per quelli a tasso fisso, dalla modifica del "fair value" delle esposizioni – la Saras ricorre a strumenti derivati per ridurne l'impatto in termini di variazione di risultati e dei flussi di cassa generati dagli interessi;
quelle adottate per il contenimento dei costi dell'energia elettrica ("Sostegni TER" e "Legge di Bilancio 2023") suscettibili di influenzare gli oneri di sistema e le componenti variabili energetiche per le imprese "energivore" (Sarlux) e, correlativamente, i prezzi di vendita dell'energia elettrica da fonti rinnovabili (Sardeolica, Energia Verde e Energia Alternativa);
vii) quanto al coinvolgimento in procedimenti legali - oltre alla consueta analisi delle passività potenziali riconducibili alle possibili azioni legali collegate al normale svolgimento dell' attività del Gruppo - il Collegio, anche nel corso dell'esercizio, ha costantemente seguito l'evoluzione delle vicende connesse al noto procedimento penale, incardinato presso la Procura di Cagliari, in merito all'acquisto di greggio curdo tra il 2015 e 2016, in relazione al quale lo stesso Collegio, come già evidenziato nelle precedenti Relazioni relative al bilancio degli esercizi 2020, 2021 e 2022, aveva richiesto - insieme all'Organismo di Vigilanza - una verifica specifica avente ad oggetto il rispetto delle procedure e dell'operato aziendale, conclusasi con esito complessivamente positivo. L'analisi condotta, infatti, non ha evidenziato anomalie sostanziali sull'operatività svolta, concretamente in coerenza con la prassi di settore. In ordine a tale procedimento si ricorda che il 29 novembre 2022, il Giudice dell'Udienza Preliminare, accogliendo integralmente le richieste della Società e degli indagati, ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere nei confronti degli stessi perché il fatto non sussiste. Avverso tale atto, ma limitatamente alle persone fisiche indagate, il Pubblico Ministero ha proposto appello il 13 gennaio 2023 e la discussione dinanzi alla Corte di Appello è iniziata nell'udienza del 5 marzo 2024, con l'esposizione da parte del Pubblico Ministero dei motivi di impugnazione. E' stata fissata un'ulteriore udienza per la data del 21 maggio 2024 per la discussione delle difese. In ordine al procedimento in oggetto, il Collegio ha continuato a prestare particolare attenzione al conseguente procedimento avviato, con la notifica alla Società, di un Processo Verbale di Constatazione (di seguito "PVC") da parte della Guardia di Finanza - avvenuta l'8 agosto 2022 - recante la contestazione della
indeducibilità del costo di acquisto e del costo di raffinazione del greggio di origine curda per le annualità 2015, 2016 e 2017. A seguito di tale PVC, l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Sardegna, ha emesso due inviti al contraddittorio, contestando l'indeducibilità – ai fini Ires e Irap – dei presunti costi da reato per l'esercizio 2016. In relazione a tali inviti, la Società ha ritenuto opportuno concludere, il 23 marzo 2023, un accordo di accertamento con adesione recante la definizione dei termini e delle modalità dei versamenti. In tale contesto, con specifico riferimento alla passività fiscale riveniente dalla questione, si ricorda che la Società – sulla base di un'attenta valutazione della, finora unica, sentenza resa nel giudizio penale - ha ritenuto remota la probabilità che l'esborso effettuato in adesione si traduca in un esborso definitivo e per questo non ha rilevato alcun accontamento specifico in bilancio;
viii)quanto al rischio di coinvolgimento in procedimenti legali ed alla potenziale applicazione di sanzioni a carico della Società, il Collegio ha posto particolare attenzione al procedimento I/864 avviato l'11 luglio 2023 da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nei confronti della Saras e di altre primarie Società operanti nel settore (ENI S.p.A., Esso Italiana S.r.l., Kuwait Petroleum Italia S.p.A., Tamoil Italia S.p.A., IP S.p.A., Iplom S.p.A.), volto all'accertamento della sussistenza di possibili violazioni dell'art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea ("TFUE"). Nel provvedimento di avvio ("Provvedimento"), notificato alla Società in data 19 luglio 2023, l'Autorità ipotizza, a far data quantomeno dal 1° gennaio 2020, un possibile "coordinamento tra le Parti al fine di limitare il reciproco confronto concorrenziale e di fissare in modo coordinato un'importante componente del prezzo del carburante per autotrazione rappresentata dal costo della componente bio connessa agli obblighi di legge che, a oggi, prevedono una quantità minima pari al 10% del totale del carburante immesso in consumo". Nello stesso Provvedimento, l'Autorità rileva che "considerato che l'oggetto della ipotizzata intesa è il costo della componente bio derivante dagli obblighi
introdotti nell'ordinamento nazionale, le condotte delle parti potrebbero aver coinvolto l'intero mercato della distribuzione rete ed extra-rete dei carburanti per autotrazione sul mercato italiano." Al momento della redazione della presente Relazione, è stato concesso un accesso solo parziale agli atti del procedimento, e non è stata notificata alle Parti la comunicazione delle risultanze istruttorie ("CRI") con cui l'Autorità formalizza gli addebiti nei confronti delle Parti. Il 19 ottobre 2023 la Società ha presentato all'Autorità un documento recante una serie di impegni, ai sensi dell'art. 14 ter della legge n. 287/90. Con decisione del 21 novembre 2023 l'Autorità ne ha disposto il rigetto, indicando un interesse a pervenire a una decisione in merito alla eventuale natura restrittiva della concorrenza delle condotte contestate. Il Procedimento seguirà, dunque, il suo corso ordinario che prevede l'invio della CRI qualora, all'esito della propria istruttoria, l'Autorità dovesse ritenere fondate le proprie accuse. La società ribadisce la propria estraneità alle violazioni contestate da parte dell'Autorità e conferma di non aver ricevuto alcuna notifica sanzionatoria. La società conferma pertanto che il rischio è remoto e che allo stato attuale non è possibile prevedere l'esito del Procedimento, né fornire una ragionevole stima delle sanzioni che l'AGCM potrebbe applicare qualora riscontrasse effettivamente una violazione dell'art. 101 TFUE. Di conseguenza non ha rilevato alcun accontamento specifico in bilancio, supportata in tale valutazione dal parere di primari Studi di consulenza legale e tributaria. Il Procedimento dovrà essere concluso, salvo proroghe, entro il 31 dicembre 2024. Si segnala, solo per attinenza di argomenti, che il Collegio ha preso atto della circostanza che la Società – con l'intento di rafforzare ulteriormente la compliance in materia Antitrust – si è dotata di un "Programma di compliance Antitrust", la cui adozione è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 17 gennaio 2024;
• vigilato sulla efficacia dei sistemi di controllo interno e sulla adeguatezza della politica di gestione dei rischi in relazione alle aree strategiche, operative e finanziarie. In tale ambito, il Collegio ha seguito - con particolare attenzione - il processo di assesment e di
monitoraggio dei rischi aziendali, operativi e di compliance, che ha condotto ad un giudizio di idoneità delle attività di controllo e di mitigazione dei rischi poste in essere dalla Società;
• ricevuto dalla Società di Revisione conferma della propria indipendenza ai sensi dell'art. 17 del d.lgs. n. 39/2010 e ai sensi del paragrafo 17 del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260;
Nell'esercizio della suddetta attività, il Collegio si è coordinato con il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, al fine di evitare sovrapposizioni e di beneficiare delle differenti competenze.
In ordine all'attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e sull'assetto organizzativo, il Collegio ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del controllo interno e l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio, focalizzando l'attenzione sulle attività maggiormente rilevanti, anche attraverso l'assidua partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
Nell'ambito di tale attività, il Collegio dà atto di aver:
Dà atto altresì di aver preso visione e di aver ottenuto informazioni sulle attività di carattere procedurale ed organizzativo poste in essere, in attuazione della normativa afferente la "Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti" di cui al d.lgs. n. 231/2001 e successive integrazioni e modifiche; di aver preso atto dell'aggiornamento del Modello, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'8 novembre 2023, concretantesi nella rivisitazione della Parte Generale con specifico riguardo al Sistema sanzionatorio ed alle Segnalazioni all'Organismo di
Vigilanza a seguito delle modifiche apportate a tale decreto legislativo dal D. Lgs. 24/2023, di attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni. Quanto al Sistema sanzionatorio, sono state inserite le condotte suscettibili di sanzioni e relative a segnalazioni di violazioni, potenziali o concrete, del Codice Etico, del Modello o di situazioni di potenziale rischio di commissione dei reati previsti dal d.lgs. n. 231/2001. Quanto invece alle Segnalazioni all'OdV è stato inserito il riferimento alla Piattaforma per le segnalazioni accessibile dal sito internet della Società ed eliminato ill'utilizzo della casella di posta elettronica dell'ODV per la ricezione delle segnalazioni.
ll Collegio Sindacale riferisce infine, che nel rispetto della legge 179/2017 recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati e/o irregolarità di cui erano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato" (c.d. legge su Whisteblowing), la Società ha implementato un idoneo sistema di whistleblowing globale e integrato a livello di Gruppo, con l'obiettivo di accertare e gestire tempestivamente eventuali comportamenti illeciti e/o violazioni riguardanti condotte sospette e non conformi a quanto stabilito dal Codice Etico della Società.
Quanto all'attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, il Collegio dà atto di aver ricevuto analitica informativa in merito alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di società controllate. Di tali operazioni, esaminate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, si citano le seguenti:
In conclusione, a seguito dell'attività di vigilanza e controllo svolta nel corso dell'esercizio nei termini esemplificati (l'elenco non è esaustivo, esplicandosi la vigilanza in tutte le forme possibili) nei precedenti paragrafi, il Collegio può attestare che:
In ordine all'attività di vigilanza sull'attuazione delle regole di governo societario, il Collegio dà atto:
· di aver verificato l'evoluzione della governance anche alla luce delle considerazioni contenute nella relazione sul governo societario in merito alle raccomandazioni recate nella lettera del Presidente del Comitato per la Corporate Governance del 14 dicembre
2023 e, in tale ambito, di aver valutato positivamente l'attenzione posta dalla Società – anche attraverso una attenta disanima endoconsiliare – alle suddette raccomandazioni allo scopo di valutare la posizione della Società rispetto alle stesse;
• di aver preso atto, attraverso la assidua partecipazione alle riunioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, della concreta verifica della applicazione della Politica sulla Remunerazione e della conformità dei comportamenti adottati dalla Società ai principi ed ai criteri in essa stabiliti.
Quanto all'attività di vigilanza connessa al Bilancio di esercizio, al Bilancio consolidato ed alla Dichiarazione consolidata non finanziaria, il Collegio dà atto di:
• poter attestare, in relazione al citato Bilancio di Sostenibilità, l'adeguatezza degli assetti organizzativi in funzione degli obiettivi strategici in campo socio/ambientale che la Società si è posta, nonché la coerenza della dichiarazione prodotta con le disposizioni contenute nel d.lgs. n. 254/2016. Andando nel dettaglio, il Collegio, nell'ambito della ordinaria attività svolta in attuazione della normativa vigente, ha vigilato sull'osservanza, da parte della Società, delle disposizioni stabilite in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità, constatando che la Società ha redatto, anche nell'anno 2023, la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario nella forma più ampia di "Bilancio di sostenibilità", collocandola in un documento distinto e non in una sezione della relazione sulla gestione. La suddetta dichiarazione è stata redatta secondo i principi di rendicontazione individuati nello standard "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" (in breve GRI Standard), Edizione 2021, secondo l'opzione "in accordance" ed offre una rappresentazione delle strategie adottate al fine di assicurare la crescita economica della Società e lo sviluppo del suo business in ottica sostenibile. La stessa dichiarazione, in maniera volontaria ed in anticipo rispetto alla ricezione da parte dell'Italia dei nuovi obblighi imposti dalla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), reca anche gli elementi chiave per allinearsi agli stessi. Il riferimento è, in particolare, alla descrizione del Modello di Business e Strategia di Sostenibilità; l'analisi di materialità condotta secondo la doppia prospettiva (impact + financial materiality); la climate disclosure con l'inclusione di Scope 3; l'aggiornamento della disclosure sulla tassonomia con la verifica di 6 obiettivi ambientali; il monitoraggio ESG della catena dei fornitori. Sulla suddetta dichiarazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 15 marzo 2024 e messa a disposizioni dei Sindaci nella stessa data, il Collegio ha svolto un controllo di tipo sintetico sui sistemi e sui processi allo scopo di accertare il rispetto della legge e della corretta amministrazione oltre che sulle modalità di rendicontazione delle informazioni fornite dalle società del Gruppo e la corrispondenza al vero delle stesse, nonché la coerenza della stessa rendicontazione con le previsioni di legge e con la Politica di Sostenibilità. Sempre nell'ottica della transizione energetica e della accelerazione dello sviluppo delle rinnovabili, il Collegio ha preso atto che la Società
ha approvato le linee guida strategiche di medio e lungo termine per l'evoluzione del Gruppo da pure refiner a sustainable energy player.
All'esito dell'attività svolta ed alla luce delle conclusioni raggiunte dalla Società di Revisione nella specifica relazione, il Collegio può attestare l'adeguatezza degli assetti organizzativi in funzione degli obiettivi strategici in campo socio/ambientale che la società si è posta, nonché la coerenza della dichiarazione prodotta con le disposizioni contenute nel d.lgs. n. 254/2016;
In ordine all'attività di vigilanza sui rapporti con le società controllate, il Collegio ha:
• vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società ai principi indicati nel Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, tenuto conto degli aggiornamenti in vigore dal 1 luglio 2021, di non aver rilevato l'esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate, e di aver verificato che i rapporti con parti correlate sono stati regolati a condizioni analoghe a quelle usualmente praticate nei confronti di parti non correlate per operazioni di corrispondente natura, entità e rischio. Al riguardo, il Collegio richiama l'attenzione sulla circostanza che, nella Nota Integrativa al bilancio, gli Amministratori evidenziano ed illustrano, in maniera analitica – rispettivamente in Nota Integrativa nel paragrafo 7.3 del Capitolo 7 rubricato "Altre informazioni" del consolidato e nel paragrafo 7.2. dello stesso Capitolo del separato -, l'esistenza di rapporti di interscambio di beni e servizi e rapporti di carattere finanziario con società controllate e con altre parti correlate, indicando la natura di quelli più rilevanti, esplicitando gli effetti economici delle singole operazioni, precisando che gli stessi rapporti sono stati regolati alle condizioni che si sarebbero applicate per operazioni della stessa natura fra parti non correlate e rappresentando la relativa rispondenza all'interesse della Società;
· vigilato sull'osservanza della Procedura in materia di operazioni con parti correlate, adottata dalla Società e pubblicata sul sito internet della stessa, ottenendo al riguardo adeguate informazioni dalle funzioni preposte ed anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Parti Correlate, le cui funzioni specifiche sono state conferite al Comitato per le Remunerazioni e le Nomine.
All'esito dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio 2023 sopra descritta, ribadendo considerazioni già espresse, il Collegio può attestare che le scelte operate dagli Amministratori appaiono conformi alla legge ed allo statuto, ai principi di corretta amministrazione, nonché coerenti e compatibili con le dimensioni aziendali e con il patrimonio sociale; che – anche sulla base delle informazioni assunte dalla Società di Revisione – non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente relazione.
Sulla base della suddetta attività di vigilanza, e dall'analisi del progetto di bilancio presentato, considerato che, in data 5 aprile 2024, la Società di Revisione ha rilasciato le proprie relazioni senza rilievi, il Collegio non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 ed alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.
Infine, considerato che - con l'approvazione del bilancio all'esame di questa Assemblea scade il mandato triennale del Collegio, si invitano i Signori Azionisti ad assumere i necessari provvedimenti. Con l'occasione, i Sindaci ringraziano la Società ed i suoi azionisti per la fiducia loro accordata sino ad oggi.
5 aprile 2024
Il Collegio Sindacale
Giancarla Branda - Presidente Fabrizio Colombo - Sindaco effettivo Paola Simonelli – Sindaco effettivo
23
| DENOMINAZIONE SOCIALE | INCARICO RICOPERTO |
|---|---|
| Saras SpA | Presidente del Collegio Sindacale |
| ACI Progei SpA | Sindaco Effettivo |
| FINECO Bank SpA (quotata) | Membro del Consiglio di Amministrazione |
| Garofalo Health Care SpA – GHC (quotata) | Membro del Consiglio di Amministrazione |
| Consorzio Studi e Ricerche Fiscali di Intesa San Paolo (ente senza fini di lucro) | Presidente del Collegio sindacale |
| Banca Network Investimenti in liquidazione coatta amministrativa | Membro del Comitato di Sorveglianza |
| DENOMINAZIONE SOCIALE | INCARICO RICOPERTO |
|---|---|
| Geox SpA | Sindaco Effettivo |
| Saras SpA | Sindaco Effettivo |
| Mittel SpA | Sindaco Effettivo |
| Publitalia '80 SpA | Sindaco Effettivo |
| MFE Advertising SpA | Sindaco Effettivo |
| Acciaieria Arvedi SpA | Sindaco Effettivo |
| Finarvedi SpA | Sindaco Effettivo |
| Acciai Speciali Terni SpA | Sindaco Effettivo |
| Sistemi Informativi Srl | Sindaco Effettivo |
| Value Transformation Services SpA | Sindaco Effettivo |
| BNP Paribas for Innovation Italia Srl | Sindaco Effettivo |
| Deposito di Arcola Srl | Sindaco Unico |
| Sarlux Srl | Presidente Collegio Sindacale |
| QUATTROpiùUNO SpA | Sindaco Effettivo |
| DENOMINAZIONE SOCIALE | INCARICO RICOPERTO |
|---|---|
| Bruker Italia Srl | Presidente del Collegio sindacale |
| CAL SpA - Concessioni Autostradali Lombarde SpA | Presidente del Collegio sindacale |
| Centro Direzionale Valtorta SpA | Presidente del Collegio sindacale |
| C&P Srl | Presidente del Collegio sindacale |
| Innovative-RFK SpA | Presidente del Collegio sindacale |
| Lio Capital Srl | Presidente del Collegio sindacale |
| UBS Fiduciaria SpA | Presidente del Collegio sindacale |
| Chef Express SpA | Sindaco Effettivo |
| Corradi & Ghisolfi Srl | Sindaco Effettivo |
| BI-QEM Specialties SpA | Sindaco Effettivo |
| Bludigit SpA | Sindaco Effettivo |
| Cremonini SpA | Sindaco Effettivo |
| GE.SE.SO. Gestione Servizi Sociali Srl | Sindaco Effettivo |
| Lis Holding SpA | Sindaco Effettivo |
| Perani & Partners SpA | Sindaco Effettivo |
| Saras SpA | Sindaco Effettivo |
| Sarlux Srl | Sindaco Effettivo |
| Toscana Energia SpA | Sindaco Effettivo |
| Umbria Distribuzione Gas SpA | Sindaco Effettivo |


EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano
Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Agli azionisti della Saras S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.600.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
A member firm of Ernst & Young Global Limited

I risultati economici e finanziari della Saras S.p.A. sono significativamente influenzati dalla variabilità di fattori esterni, tra cui il prezzo e l'offerta di greggio e la domanda mondiale di prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione, che determinano i margini conseguibili dalla raffinazione, attività prevalente della Società e del Gruppo.
L'andamento nel prevedibile futuro delle variabili di mercato rappresenta una delle assunzioni critiche per la valutazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni e delle rimanenze della Società e per la stima dei valori correnti degli strumenti derivati.
La Direzione Aziendale valuta, almeno annualmente, la presenza di indicatori di impairment delle immobilizzazioni, detenute attraverso le proprie controllate, ed, eventualmente, le assoggetta ad impairment test ai fini delle valutazione delle proprie partecipazioni; inoltre, verifica, a fine esercizio, il valore recuperabile delle rimanenze ed il valore corrente degli strumenti derivati e monitora, nel corso dell'esercizio, le esigenze di cassa rispetto alla attesa generazione di flussi dall'attività caratteristica, al piano di investimenti ed alla disponibilità di linee di finanziamento.
Tali stime comportano processi valutativi, anche complessi che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basate su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione Aziendale.
In considerazione della complessità delle variabili che la Direzione Aziendale deve assumere nelle proprie valutazioni, tra cui in particolare i possibili effetti delle variazioni del contesto di mercato sui flussi di cassa futuri, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
Le procedure di revisione svolte in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
Nell'esecuzione delle nostre procedure di revisione, ci siamo anche avvalsi del supporto di nostri esperti in tecniche di valutazione.
Abbiamo, infine, verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note al bilancio d'esercizio in relazione all'aspetto chiave.

L'informativa relativa a tale aspetto è fornita nella nota al bilancio 3.5 "Stime contabili più significative che richiedono un maggior grado di discrezionalità".
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o

forzature del controllo interno;
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti della Saras S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2023.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio [consolidato] e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Saras S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Gli amministratori della Saras S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione

da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Milano, 5 aprile 2024
EY S.p.A.
Marco Malaguti (Revisore Legale)
Investor Relations [email protected]
Numero Verde per gli investitori individuali 800 511155
Progetto grafico e impaginazione Michele D'Ambrosio - Overlay Studio, Milano
Foto Stefano Dal Pozzolo, Roma


Saras SpA - Sede legale: Sarroch (CA) SS. 195 Sulcitana, Km 19 Numero Iscrizione Registro Imprese, Codice Fiscale 00136440922 Partita IVA 03868280920

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