Annual Report • Apr 10, 2024
Annual Report
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Bilancio di Esercizio di ENAV S.p.A. e Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023




ANNUALE
2023

| Principali dati della gestione | 4 |
|---|---|
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 5 |
| Organi Sociali | 6 |
| Corporate Governance | 7 |
| Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario | 8 |
| Modello organizzativo e attività del Gruppo ENAV | 8 |
| Andamento del titolo ENAV e azionariato | 12 |
| Andamento operativo | 15 |
| Scenario di riferimento e risultato della gestione | 15 |
| Andamento del mercato e del traffico aereo | 17 |
| Indicatori di Safety e Capacity | 23 |
| Risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV | 25 |
| Risultati economici, patrimoniali e finanziari di ENAV S.p.A. | 35 |
| Risorse Umane | 41 |
| Investimenti e PNRR | 44 |
| Ambiente | 47 |
| Attività internazionali | 51 |
| Attività commerciali | 52 |
| Altre informazioni | 53 |
| Informazioni riguardanti le principali società del Gruppo ENAV | 61 |
| Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di ENAV S.p.A. e i corrispondenti dati | 64 |
| consolidati | |
| Gestione dei rischi | 64 |
| Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2023 | 72 |
| Evoluzione prevedibile della gestione | 72 |
| Proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti | 73 |
| BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ILLUSTRATIVE | 74 |
| BILANCIO DI ESERCIZIO E NOTE ILLUSTRATIVE | 157 |

| Dati economici | 2023 | 2022 | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|
| Totale ricavi | 1.000.003 | 944.310 | 55.693 | 5,9% |
| EBITDA | 300.051 | 272.188 | 27.863 | 10,2% |
| EBITDA margin | 30,0% | 28,8% | 1,2% | |
| EBIT | 172.670 | 148.333 | 24.337 | 16,4% |
| EBIT margin | 17,3% | 15,7% | 1,6% | |
| Risultato dell'esercizio di competenza del Gruppo | 112.921 | 105.004 | 7.917 | 7,5% |
(migliaia di euro)
| Dati patrimoniali - finanziari | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|
| Capitale investito netto | 1.541.006 | 1.614.742 | (73.736) | -4,6% |
| Patrimonio netto consolidato | 1.218.733 | 1.206.894 | 11.839 | 1,0% |
| Indebitamento finanziario netto | 322.273 | 407.848 | (85.575) | -21,0% |
| (migliaia di euro) |
| Altri indicatori | 2023 | 2022 | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|
| Unità di servizio di rotta | 10.618.354 | 9.561.778 | 1.056.576 | 11,0% |
| Unità di servizio di terminale 1° fascia di tariffazione | 205.768 | 158.726 | 47.042 | 29,6% |
| Unità di servizio di terminale 2° fascia di tariffazione | 340.548 | 309.238 | 31.310 | 10,1% |
| Unità di servizio di terminale 3° fascia di tariffazione | 453.782 | 433.992 | 19.790 | 4,6% |
| Free cash flow (migliaia di euro) | 139.017 | 166.732 | (27.715) | -16,6% |
| Organico a fine esercizio | 4.254 | 4.185 | 69 | 1,6% |


L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 28 aprile 2023 ha nominato il Consiglio di Amministrazione di ENAV per il triennio 2023 – 2025 in carica fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025. I Comitati endoconsiliari sono stati ricostituiti in occasione del Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2023 tenutosi a valle dell'Assemblea degli Azionisti.
Per un dettaglio delle attività del Consiglio di Amministrazione e degli altri organi Sociali, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.
| (Triennio 2023-2025) | |
|---|---|
| CARICA | NOME |
| Presidente | Alessandra Bruni |
| Amministratore Delegato | Pasqualino Monti |
| Consigliere | Carla Alessi |
| Consigliere | Stefano Arcifa |
| Consigliere | Rozemaria Bala |
| Consigliere | Franca Brusco |
| Consigliere | Carlo Paris |
| Consigliere | Antonio Santi |
| Consigliere | Giorgio Toschi |
| CARICA | NOME |
|---|---|
| Presidente | Antonio Santi |
| Componente | Stefano Arcifa |
| Componente | Franca Brusco |
| CARICA | NOME |
|---|---|
| Presidente | Giorgio Toschi |
| Componente | Stefano Arcifa |
| Componente | Rozemaria Bala |
| CARICA | NOME |
|---|---|
| Presidente | Alessandra Bruni |
| Componente | Carla Alessi |
| Componente | Carlo Paris |

| (Triennio 2022-2024) | ||
|---|---|---|
| CARICA | NOME | |
| Presidente | Dario Righetti | |
| Sindaco effettivo | Giuseppe Mongiello | |
| Sindaco effettivo | Valeria Maria Scuteri | |
| Sindaco supplente | Roberto Cassader | |
| Sindaco supplente | Flavia Daunia Minutillo |
| NOME |
|---|
| Maurizio Bortolotto |
| Domenico Gullo |
| Marina Scandurra |
EY S.p.A. nominata dall'Assemblea del 29 aprile 2016 per gli esercizi 2016-2024
Tammaro Maiello
Il sistema di Corporate Governance di ENAV è articolato in una serie di organi, principi, regole e procedure che risultano in linea con i contenuti del Codice di Corporate Governance e con le raccomandazioni formulate in materia dalla CONSOB, oltre che con le best practices riscontrabili in ambito internazionale. La Corporate Governance di ENAV, anche tenuto conto della rilevanza sociale dell'attività svolta, risulta orientata al perseguimento del successo sostenibile tramite la creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo e all'adeguato bilanciamento e valorizzazione di tutti gli interessi coinvolti.
La struttura di Corporate Governance di ENAV è articolata secondo il modello tradizionale italiano, il quale, ferme le attribuzioni riservate ai sensi di legge e di Statuto all'Assemblea, attribuisce la gestione strategica e operativa della Società al Consiglio di Amministrazione e la funzione di vigilanza al Collegio Sindacale.
In conformità allo Statuto e al Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno tre comitati con funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio stesso: il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, il Comitato Remunerazioni e Nomine e il Comitato Sostenibilità, i quali riferiscono al Consiglio tramite i rispettivi Presidenti in occasione di ogni seduta consiliare.
L'attività di revisione legale dei conti è affidata a una società di revisione.
Per una disamina completa sugli assetti di Corporate Governance si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, redatta ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, in un documento autonomo, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 21 marzo 2024 e pubblicata sul sito internet della Società all'indirizzo www.enav.it nella sezione Governance, contestualmente alla pubblicazione della presente

Relazione Finanziaria Annuale, nonché nell'apposita sezione in cui sono presenti i documenti e le relazioni da sottoporre alle delibere dell'Assemblea degli Azionisti.
I criteri per la determinazione dei compensi degli Amministratori sono illustrati nella Relazione sulla Politica di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti, predisposta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e pubblicata nella sezione Governance del sito internet della Società.
ENAV, in quanto Ente di Interesse Pubblico, redige e presenta la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) sotto forma di relazione distinta, in conformità a quanto previsto dall'art. 5 del D.Lgs 254/2016 e contiene, ai sensi dell'art. 3 e 4 del suddetto Decreto, informazioni relative ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. Il documento è soggetto ad autonoma approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di ENAV. In continuità con quanto già effettuato nel 2022, il Gruppo ha predisposto il Bilancio di Sostenibilità, che
rappresenta la Dichiarazione Non Finanziaria ai sensi del D. Lgs 254/2016 e successive integrazioni, redatto su base annuale secondo i GRI Sustainability Reporting Standard pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI) ed è conforme alle richieste del Regolamento UE 852/2020 e dell'Atto Delegato attuativo dell'art. 8 del suddetto Regolamento. La DNF è sottoposta a esame limitato da parte di EY S.p.A.
Il documento è pubblicato sul sito internet della Società, all'indirizzo www.enav.it.
La macrostruttura di ENAV è stata oggetto di riorganizzazione nel corso del 2023 per renderla maggiormente funzionale alla peculiarità del business istituzionale, ai potenziali sviluppi del mercato non regolamentato e alla realizzazione del piano industriale e dei conseguenti investimenti. Tale macrostruttura, presentata al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 6 luglio 2023 e successivamente formalizzata mediante disposizioni organizzative, ha previsto a riporto della Presidente e dell'Amministratore Delegato l'istituzione, rispettivamente, di due uffici di supporto: l'Office of the Chairman con il compito di supportare il Chairman nella risoluzione di specifiche istanze e nella gestione dell'attività istruttoria per il Consiglio di Amministrazione e dei comitati endoconsiliari, e l'Office of the CEO con il compito di supportare il Chief Executive Officer nella risoluzione di specifiche istanze e nella gestione dei rapporti con gli stakeholders interni ed esterni, gli organi collegiali, il top management e le strutture di gruppo interessate nell'ambito di iniziative ed eventi di particolare rilevanza.
Al Chief Executive Officer riportano sei strutture di staff che afferiscono alla compliance normativa e risk management e alle strutture di supporto per tutto il gruppo e quattro strutture di linea afferenti ai servizi di business e agli asset strategici, come di seguito illustrato:


Nella nuova macrostruttura sono state portate a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, rispetto alla macrostruttura precedente, le seguenti strutture:
È rimasto invece invariato il modello organizzativo di Gruppo, con l'attestazione delle strutture di staff sulla Capogruppo, che permette alle società controllate di focalizzarsi sul proprio core business.
Nel corso del 2023, inoltre, sono stati realizzati degli interventi organizzativi che hanno riguardato diversi ambiti, tra cui si riportano i seguenti:

Anche la macrostruttura della controllata Techno Sky è stata oggetto di una nuova configurazione con l'obiettivo di assicurare la continuità del processo evolutivo del core business avviato con il nuovo Technical Operation Center (TOC) nel 2022 e di introdurre un approccio sistematico al miglioramento continuo e alla quality assurance dei prodotti e servizi della società, garantendo il pieno allineamento alle strategie di sviluppo tecnologico definite dalla Capogruppo.
Il Gruppo ENAV ha adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo rispondente ai requisiti del D. Lgs 231/01 con l'obiettivo di configurare un sistema strutturato e organico di procedure e di attività di controllo volte a prevenire condotte che possano comportare la commissione di reati contemplati dal D.Lgs 231/01. Unitamente al modello di organizzazione, gestione e controllo, il Gruppo ha adottato il Codice Etico: entrambi i documenti sono costantemente soggetti ad aggiornamento.
Nell'ultima parte dell'anno 2022 il Gruppo ENAV ha dato avvio ad un progetto di risk assessment & gap analysis ex D.Lgs. 231/01 propedeutico all'aggiornamento del proprio modello di organizzazione, gestione e controllo avvenuto nei primi mesi del 2023. Gli obiettivi del progetto hanno riguardato:
➢ l'esame delle principali modifiche di carattere organizzativo e dei principali interventi sul sistema normativo interno al fine di verificare l'eventuale necessità di includere nel Modello nuove attività

aziendali definite "Sensibili" che possano comportare il rischio di commissione dei Reati Presupposto di cui al D.Lgs. n. 231/01 o nuovi presidi al fine di mitigare il rischio di commissione di tali Reati Presupposto;
➢ l'esame dell'impatto in termini di valutazione del rischio dell'intervenuta estensione dell'ambito di applicazione del D.Lgs. n. 231/01 a nuove fattispecie di Reati Presupposto e dalla modifica di alcune fattispecie di Reati Presupposto già incluse nel D.Lgs. n. 231/01 e contemplate dal Modello.
Il progetto così strutturato ha avuto ad oggetto i quattro modelli di organizzazione, gestione e controllo del Gruppo con l'obiettivo di restituire, tenuto conto delle peculiarità di ciascuna società, il massimo livello di uniformità anche alla luce dei servizi corporate erogati dalla Capogruppo alle controllate attraverso le proprie strutture organizzative, competenti per materia secondo quanto disciplinato da appositi contratti.
Rispetto ai contenuti del Modello, il contesto normativo rilevante è stato interessato sia dall'introduzione di nuove fattispecie di Reati Presupposto sia dalla modifica del dettato normativo di alcune fattispecie di Reati Presupposto, già contemplate dal Modello. Il risultato delle attività così condotte è stato quindi trasposto nel Modello di ENAV e delle Società del Gruppo che risultano quindi integrati con interventi nella parte generale e nella parte speciale.
Il progetto di aggiornamento del Modello 231 è stato accompagnato parallelamente da un progetto di trasformazione digitale del Modello stesso con l'obiettivo di "modernizzare" e contribuire alle attività dell'organizzazione, facilitando le interazioni con e tra gli stakeholder di Gruppo. Il Modello 231 è stato ridisegnato nell'architettura di un portale interattivo con l'approccio, i metodi e gli strumenti del Legal Design.
In relazione alle verifiche sull'efficace attuazione dei Protocolli dei Modelli 231, si segnala che gli Organismi di Vigilanza hanno rilevato un sistema di compliance efficiente e con spunti di miglioramento prontamente recepite dal management.
L'attività del Gruppo ENAV è suddivisa in quattro distinti settori operativi in cui sono allocate tutte le società incluse nel perimetro di consolidamento, ovvero: i) Servizi di assistenza al volo, ii) Servizi di manutenzione, iii) Servizi di soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management) e iv) Altri servizi.


Nel settore operativo dei Servizi di assistenza al volo rientra esclusivamente ENAV S.p.A. che eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo e il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. ENAV è il quinto player in Europa e un importante player su scala mondiale nel settore dei servizi Air Traffic Control (ATC).
Nel settore operativo dei Servizi di manutenzione rientra Techno Sky S.r.l., partecipata al 100% da ENAV, che si occupa della gestione, assistenza e manutenzione degli impianti e dei sistemi utilizzati per il controllo del traffico aereo nazionale, assicurandone la piena efficienza operativa e la completa disponibilità, senza soluzione di continuità.
Nel settore operativo dei Servizi di soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management) rientra IDS AirNav S.r.l., partecipata al 100% da ENAV, che si occupa dello sviluppo e della vendita di soluzioni software per la gestione delle informazioni aeronautiche e del traffico aereo e dell'erogazione di servizi commerciali di varia natura. I relativi prodotti sono attualmente in uso presso diversi clienti in Italia, Europa e nei Paesi extraeuropei, con una presenza diffusa su scala globale.
Nel settore operativo residuale Altri servizi rientrano:
ENAV, società quotata dal 26 luglio del 2016 sul Mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana S.p.A., è attualmente l'unico Air National Service Provider (ANSP) a essere quotato sul mercato dei capitali.
Dalla data di quotazione il titolo ENAV ha registrato un incremento del 4,1%, con una capitalizzazione di mercato al 31 dicembre 2023 pari a circa 1,86 miliardi di euro.
Durante l'esercizio 2023, il titolo ha mostrato un andamento negativo partendo da un'apertura di anno a euro 3,96 e chiudendo l'anno a un prezzo di euro 3,44 (con un decremento di circa il 13%). In merito al volume di azioni trattate nell'anno, la media giornaliera si è attestata a circa 380 mila pezzi scambiati, in linea con quanto emerso nell'esercizio precedente e con quanto registrato nel 2019, periodo pre-COVID. Nel 2023

l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori 40 titoli italiani, ha fatto registrare un incremento del 28,0% e l'indice FTSE Mid Cap, di cui ENAV fa parte, ha riportato un trend positivo con una crescita del 13,1%.
L'andamento del titolo ENAV nel corso dell'esercizio è stato principalmente influenzato da fattori esogeni e dall'aumento dei tassi di interesse e dell'inflazione.
Il prezzo più alto del titolo nel 2023 è stato registrato nella giornata del 6 febbraio, con un prezzo per azione di euro 4,37, mentre il prezzo minimo si è avuto il 23 ottobre, con un prezzo per azione di euro 2,98.



Il titolo ENAV al 31 dicembre 2023 è coperto da dieci analisti, appartenenti ai maggiori istituti di intermediazione italiani ed esteri, alcuni dei quali specializzati su società infrastrutturali. Di questi dieci analisti, a fine anno 2023, otto avevano una valutazione "BUY" sul titolo ENAV e due una valutazione "HOLD".

A fine 2023 il capitale sociale di ENAV risulta pari a 541.744.385 euro ed è rimasto invariato rispetto al 2022. Nel mese di gennaio 2023 è stato avviato un programma di acquisto di azioni proprie, autorizzato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 3 giugno 2022, finalizzato all'acquisto di azioni ordinarie da destinare a servizio delle politiche di remunerazione adottate dalla Capogruppo. Nei primi due mesi dell'anno sono state acquistate 500.000 azioni proprie, pari allo 0,09% del capitale sociale, ad un prezzo medio unitario netto di 4,32 euro e un controvalore totale netto di 2,2 milioni di euro.
Nel mese di giugno sono state assegnate 236.915 azioni proprie ai beneficiari del secondo piano di incentivazione di lungo termine 2020 – 2022 riferito al primo ciclo di vesting 2020 - 2022 per un controvalore di circa 1 milione di euro.
Al 31 dicembre 2023 ENAV detiene 633.604 azioni proprie corrispondenti allo 0,12% del capitale sociale, acquisite a un prezzo medio unitario netto di euro 4,24.
In base alle analisi effettuate nel mese di ottobre 2023 le azioni di ENAV sono detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per lo 0,12% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie e per il 46,60% dal mercato indistinto principalmente costituito da investitori istituzionali (per la maggior parte italiani, europei, inglesi, nord-americani e australiani) affiancati da una componente retail.



Dopo la ripresa osservata nel corso del 2022, per l'Italia il 2023 ha rappresentato l'anno del definitivo superamento della crisi del settore del traffico aereo, con un volume complessivo di voli che a fine anno ha visto un risultato del +1,5% rispetto al 2019 – anno di riferimento pre-Covid e anno record in tema di livelli di traffico gestiti – ossia del +10,7% rispetto al 2022. Tale risultato assume ancora più rilevanza se si considera che il dato medio europeo relativo agli Stati aderenti ad Eurocontrol a fine 2023, sempre rispetto al 2019, è ancora posizionato su livelli negativi, ovvero al -8,5%. Per effetto dell'aumento dei flussi di traffico, rilevante è stato anche il risultato delle unità di servizio, le quali a fine 2023 hanno visto un +5,7% rispetto al 2019,

ovvero +11% rispetto al 2022. Un contributo consistente alla crescita del traffico e al maggiore sviluppo delle unità di servizio è stato anche garantito dalle performance conseguite nella capacità operativa, misurate tramite l'indicatore sulla puntualità dei voli. In particolare, pur a fronte di un consistente volume di traffico, la puntualità registrata a fine 2023 è risultata ai massimi livelli, con un valore pari a 0,01 minuti di ritardo medio per volo assistito, rispetto al target previsto per l'anno, pari a 0,04 minuti.
La crescita delle attività nel controllo del traffico aereo, con effetto positivo sulle unità di servizio, insieme al maggior volume di ricavi da mercato terzo, hanno determinato a fine 2023 un livello complessivo dei ricavi mai prima registrato dal Gruppo, ovvero pari ad un valore di 1 miliardo di euro.
In particolare, i ricavi da tariffa regolamentata, ossia i ricavi provenienti dalle tariffe di assistenza al volo, inclusivi dei relativi balance, a fine 2023 registrano un valore di 919,8 milioni di euro, in aumento di 53,4 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Rilevante è stato anche il livello dei ricavi da mercato terzo, come conseguenza del maggior impulso nello sviluppo delle attività sui mercati internazionali. In particolare, tale voce di ricavo nel consuntivo 2023 risulta pari a 43,1 milioni di euro, in crescita del +7,9%, rispetto al precedente anno principalmente per il buon andamento delle commesse delle maggiori Società del Gruppo. Accanto al risultato record registrato per i ricavi, si rileva, rispetto al 2022, un valore dei costi complessivi pari a 700 milioni di euro, in crescita rispetto al precedente anno del +4,1%. Tale incremento è principalmente correlato all'effetto della maggiore consistenza del personale del Gruppo, alla dinamica salariale correlata all'ordinamento professionale, nonché a seguito dell'incremento degli oneri di natura straordinaria per la maggiore operatività del personale della Capogruppo nella gestione del traffico aereo sugli Area Control Center e sulle torri di controllo. A tal proposito, va rilevato come nel corso del 2023 massima attenzione sia stata posta alla produttività del personale operativo impegnato nella gestione dei servizi della navigazione aerea, anche con l'obiettivo di sostenere il mercato del trasporto aereo in una fase di forte ripresa. Tale finalità si è concretizzata non solo attraverso il riconoscimento delle indennità accessorie legate allo straordinario e alla premialità per garantire la maggiore presenza nel corso della stagione estiva, ma anche mediante l'accordo sul rinnovo dell'Articolo 5 del contratto del lavoro stipulato con le parti sociali a maggio 2023, finalizzato alla definizione di una nuova disciplina dell'orario di lavoro, con conseguente massimizzazione della flessibilità dei turni del personale operativo.
All'incremento complessivo dei costi rilevato nel consuntivo 2023 concorrono anche i costi esterni per l'incremento di alcune voci di costo, tra cui la contribuzione ad Eurocontrol e per lo sviluppo delle attività sul mercato terzo. Va tuttavia osservato, sempre con riferimento ai costi esterni, come nel corso dell'anno sia stata posta particolare attenzione alla razionalizzazione e prioritizzazione delle attività, le quali, anche per effetto dei minori oneri di energia elettrica, hanno consentito di contenere l'incremento complessivo a 4,9 milioni di euro rispetto al precedente anno.
Le dinamiche osservate nei ricavi e nei costi hanno quindi determinato per il Gruppo ENAV un EBITDA a fine 2023 pari a 300 milioni di euro, in crescita di 27,9 milioni di euro rispetto al precedente anno, +10,2%, ovvero ad un risultato di poco inferiore al valore record registrato a fine 2019.
Il risultato netto del 2023 risulta pari a 112,7 milioni di euro, in crescita rispetto al valore del precedente esercizio, per 8,2 milioni di euro.
L'anno appena concluso ha evidenziato un rinnovato impulso alle implementazioni tecnologiche realizzate dal Gruppo, con un volume degli investimenti che si è attestato a 110,5 milioni di euro rispetto ai 97,8 milioni di euro realizzati a fine 2022.

Relativamente alla situazione finanziaria, i dati a consuntivo di Gruppo a fine 2023 mostrano un indebitamento finanziario netto pari a 322,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2022, che risultava pari a 407,8 milioni di euro. La variazione di 85,6 milioni di euro dell'indebitamento finanziario netto è correlata alla dinamica positiva degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria ed è essenzialmente riconducibile al flusso di cassa generato dall'attività di esercizio per circa 210,6 milioni di euro, in parte assorbito dalle attività di investimento per circa 71,6 milioni di euro e dal pagamento dei dividendi nel mese di ottobre di 106,4 milioni di euro.
Infine, si evidenzia che il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommited non utilizzate al 31 dicembre 2023, per un ammontare pari a 199 milioni di euro.
Il mercato del traffico aereo nel 2023 ha evidenziato per l'Italia un pieno recupero del traffico aereo assistito ritornando ai livelli precedenti l'emergenza sanitaria. Infatti, nel confronto con il 2019, la crescita dei voli operanti in Italia è risultata pari all'1,5%, superiore a quanto registrato negli Stati aderenti ad Eurocontrol, dove invece il dato a fine 2023 si è posizionato al -8,5%.
Ponendo il confronto con il 2019 in termini di unità di servizio, l'Italia registra un incremento del +5,7%, in miglioramento rispetto all'ultimo anno pre-pandemico, che aveva rappresentato il massimo storico per la Capogruppo. Tra gli altri Stati appartenenti al comparator group si evidenzia la performance realizzata dalla Spagna (+8,4%), mentre ancora negative risultano quelle della Francia (-3,2%), Gran Bretagna (-5,4%) e Germania (-9,6%).
Relativamente, invece, al confronto delle unità di servizio di rotta (*) per l'Italia del 2023, con i dati del 2022, si evidenzia un incremento pari all'11,0%, valore in linea a quello realizzato dalla maggior parte degli altri Stati del cosiddetto comparator group dell'Europa continentale: Spagna (+12,4%), Francia (+11,6%), Gran Bretagna (+10,5%) e Germania (+8,6%).
Anche le unità di servizio di terminale registrate in Italia si attestano su valori positivi pari a un +10,9%, rispetto all'esercizio precedente, dato in linea con quanto rilevato per il traffico di rotta e registrano un recupero del +98,2% rispetto ai valori registrati nel 2019. Tutti gli aeroporti italiani hanno conseguito livelli di traffico aereo superiori al 2022.
| Traffico totale di rotta | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| unità di servizio (**) | 2023 | 2022 | n. | % |
| Francia | 21.088.292 | 18.897.985 | 2.190.307 | 11,6% |
| Germania | 13.730.337 | 12.647.284 | 1.083.053 | 8,6% |
| Gran Bretagna | 11.919.138 | 10.782.061 | 1.137.077 | 10,5% |
| Spagna | 12.451.831 | 11.078.709 | 1.373.122 | 12,4% |
| Italia (***) | 10.618.354 | 9.561.778 | 1.056.576 | 11,0% |
| EUROCONTROL | 155.323.653 | 136.455.114 | 18.868.539 | 13,8% |
(*) traffico che riguarda il sorvolo dello spazio aereo italiano con o senza scalo.
(**) per "unità di servizio" si intende l'unità di misura utilizzata in ambito Eurocontrol al fine della determinazione del valore del servizio reso, ottenuta dalla combinazione di due elementi: il peso dell'aeromobile al decollo e la distanza di percorrenza. (***) escluso il traffico esente non comunicato ad Eurocontrol.

Il traffico di rotta in Italia ha evidenziato, nel 2023, un incremento sia delle unità di servizio (UdS) comunicate da Eurocontrol che si attestano a +11,0% (pari valore includendo la categoria residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol) che del numero dei voli assistiti del +10,8% (+10,7% se si ricomprende la categoria residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol).
Il positivo andamento dei flussi di traffico dell'esercizio 2023, in termini di unità di servizio, ha permesso il superamento dei volumi registrati prima dell'emergenza sanitaria, come evidenziato dal confronto con il dato del 2019 che aveva evidenziato un risultato record, e che si attesta a +5,7%; risultati positivi anche con riferimento al numero dei voli assistiti che si attestano a +1,4%. Al dato positivo delle unità di servizio ha contribuito anche la distanza media percorsa (+3,2%).
Nel corso del 2023 si è osservato il persistere della crisi russo-ucraina, che ha portato al blocco sia dei voli da e per i paesi in questione sia dei voli effettuati dalle compagnie russe, il cui impatto tuttavia si è rivelato di lieve entità in quanto tali voli rappresentano una quota trascurabile dei ricavi della Capogruppo. La chiusura dello spazio aereo russo-ucraino ha determinato una nuova pianificazione dei flussi di traffico a livello europeo con una diversa rimodulazione dei voli su rotte alternative a quelle canoniche, non più utilizzabili al momento; di questo scenario hanno beneficiato anche le rotte dello spazio aereo italiano, soprattutto quelle relative al sorvolo, sia per frequenza di utilizzo che per distanza percorsa.
L'analisi delle rotte che hanno interessato lo spazio aereo nazionale, classificate in base alla distanza chilometrica percorsa, nel 2023 in confronto con l'esercizio precedente, mostra un maggiore utilizzo per ciascuna fascia di percorrenza chilometrica (bassa, media ed alta), mentre rispetto al 2019 sono unicamente le rotte ad alta percorrenza sullo spazio aereo nazionale (>700 Km le più remunerative per la società in quanto hanno il maggior coefficiente UdS per volo), ad aver registrato un significativo maggior utilizzo (+13% UdS).
| Traffico in rotta | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| (numero di voli) | 2023 | 2022 | n. | % |
| Nazionale | 292.848 | 288.543 | 4.305 | 1,5% |
| Internazionale | 974.245 | 851.227 | 123.018 | 14,5% |
| Sorvolo | 733.293 | 655.767 | 77.526 | 11,8% |
| Totale pagante | 2.000.386 | 1.795.537 | 204.849 | 11,4% |
| Militare | 33.445 | 37.253 | (3.808) | -10,2% |
| Altro esente | 19.742 | 20.657 | (915) | -4,4% |
| Totale esente | 53.187 | 57.910 | (4.723) | -8,2% |
| Totale comunicato da Eurocontrol | 2.053.573 | 1.853.447 | 200.126 | 10,8% |
| Esente non comunicato ad Eurocontrol | 22.883 | 22.238 | 645 | 2,9% |
| Totale complessivo | 2.076.456 | 1.875.685 | 200.771 | 10,7% |

| Traffico in rotta | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| (unità di servizio) | 2023 | 2022 | n. | % |
| Nazionale | 1.829.989 | 1.874.555 | (44.566) | -2,4% |
| Internazionale | 4.053.315 | 3.453.665 | 599.650 | 17,4% |
| Sorvolo | 4.598.228 | 4.096.084 | 502.144 | 12,3% |
| Totale pagante | 10.481.532 | 9.424.304 | 1.057.228 | 11,2% |
| Militare | 121.004 | 121.797 | (793) | -0,7% |
| Altro esente | 15.818 | 15.677 | 141 | 0,9% |
| Totale esente | 136.822 | 137.474 | (652) | -0,5% |
| Totale comunicato da Eurocontrol | 10.618.354 | 9.561.778 | 1.056.576 | 11,0% |
| Esente non comunicato ad Eurocontrol | 3.254 | 3.229 | 25 | 0,8% |
| Totale complessivo | 10.621.608 | 9.565.007 | 1.056.601 | 11,0% |
Analizzando la composizione del traffico aereo di rotta si evidenzia:
▪ un traffico internazionale commerciale, categoria di voli con partenza o arrivo in uno scalo posto sul territorio italiano, che ha registrato nel 2023 rispetto all'esercizio precedente, un risultato positivo sia in termini di unità di servizio (UdS) (+17,4%) che nel numero di voli assistiti (+14,5%). Nel confronto dei risultati del 2023 con il 2019 emerge un dato tendenzialmente in linea in termini unità di servizio (-0,06%), unico valore inferiore rispetto alle altre tipologie di traffico che hanno recuperato interamente i flussi di traffico aereo assistito. Il traffico internazionale rappresenta in termini di UdS circa il 39% del totale comunicato da Eurocontrol.
Relativamente alla percorrenza chilometrica delle rotte di traffico internazionale (bassa, media e alta percorrenza sullo spazio aereo nazionale) nell'esercizio 2023, tutte le categorie dei voli hanno realizzato una crescita in termini di unità di servizio rispetto al 2022. In confronto al 2019, solo la fascia ad alta percorrenza (>700 Km) ha registrato un incremento nei livelli di UdS (+10%).
In merito alle direttrici di volo per continente, il confronto con il 2022, ha registrato in termini di unità di servizio, un incremento dei collegamenti in un range tra il 35% e il 45% tra l'Italia e l'Africa, l'Asia e il Continente Americano. I voli con destinazione nel resto d'Europa, rappresentativi di circa l'80% delle UdS totali di traffico internazionale, hanno registrato un incremento del 12%. Rispetto al 2019 tutti i collegamenti mostrano un pieno recupero, ad eccezione dei collegamenti Italia – Asia in cui permangono valori negativi;
▪ un traffico di sorvolo commerciale, categoria di movimenti di solo attraversamento dello spazio aereo nazionale, che ha registrato nel 2023 un incremento sia delle Unità di Servizio (+12,3%) che nel numero di voli assistiti (+11,8%). L'andamento positivo di questa tipologia di traffico è confermato anche dal confronto con il 2019 in cui si assiste ad un totale recupero attestandosi in termini di unità di servizio a +13,2% e ad un +8,8% in termini di numero di voli assistiti. Il traffico di sorvolo rappresenta, in termini di UdS, circa il 44% del totale comunicato da Eurocontrol.
Con riferimento alle distanze chilometriche percorse nell'esercizio in esame, tutte le rotte aeree registrano incrementi nei volumi di traffico gestiti in termini di UdS in particolare per quelle della fascia di media percorrenza (400-800 Km), che registrano un incremento del 26%. Anche rispetto al 2019 si assiste ad un pieno recupero dei volumi di UdS per le rotte di tutte le fasce chilometriche, in particolare quella ad alta percorrenza (>800 Km) che si attestano a +18%.
Riguardo alle principali direttrici di traffico si evidenzia come nel 2023 vi siano stati importanti incrementi per tutti i collegamenti tra continenti con percentuali a doppia cifra, scenario confermato anche nel

confronto con il 2019 ad eccezione dei collegamenti Europa – Asia che registrano un decremento del 15% in termini di UdS. Nel 2023 le UdS attribuibili ai voli intra-europei rappresentano il 54% del totale delle UdS di sorvolo, mentre quelle relative ai collegamenti Europa-Africa ed Europa-Asia rappresentano rispettivamente circa il 24% e il 12%;
▪ un traffico nazionale commerciale che ha registrato nel 2023 un leggero decremento delle unità di servizio (-2,4%) e un incremento nel numero dei voli assistiti (+1,5%) con una riduzione nella distanza media percorsa (-2,6%). Il dato delle UdS, inferiore a quello delle altre tipologie di traffico, dipende dal positivo andamento dei flussi di traffico nazionale riscontrato nel 2022 che aveva consentito un recupero totale delle UdS sviluppate nel 2019 (+5,9%). Il traffico nazionale è legato principalmente all'attività di volo dei vettori Ryanair e ITA Airways che detengono quote di mercato a livello di UdS rispettivamente del 44% e del 25%.
Con riferimento alle fasce chilometriche, nel 2023, quella ad alta percorrenza chilometrica (>700 km) che comprende i voli che collegano le destinazioni del Nord con il Sud del Paese, rappresentativi di circa il 50% del totale delle UdS nazionali, registra un decremento in termini di UdS del -5%, in parte dovuto alla riduzione dei collegamenti da Milano Malpensa verso le principali destinazioni del sud del paese. Rispetto al 2019, i volumi sulle rotte ad alta percorrenza chilometrica mostrano risultati positivi attestandosi a +12%;
▪ un traffico esente suddiviso in: i) traffico esente comunicato da Eurocontrol che ha registrato un decremento dello 0,5% in termini di unità di servizio e del -8,2% nel numero dei voli assistiti. Su tale categoria di voli si riflette principalmente l'andamento dell'attività dei voli militari (-0,7% di UdS) che rappresenta circa l'88% del traffico esente; ii) il traffico esente non comunicato ad Eurocontrol, di residuale incidenza sui ricavi, evidenzia un incremento sia delle unità di servizio (+0,8%) che nel numero dei voli assistiti pari +2,9%. Il traffico aereo esente rappresenta solo l'1,3% del totale delle UdS 2023.
Relativamente alle compagnie aeree, nel 2023, l'attività di volo del segmento low-cost si mantiene centrale per i volumi di traffico aereo prodotti nello spazio aereo italiano, con Ryanair, Easyjet e Wizz Air, che si sono collocate tra le prime quattro per numero di UdS sviluppate nel 2023. Anche Vueling, Transavia, Aegean Airlines, Volotea ed Eurowings hanno realizzato importanti volumi di traffico nel mercato aereo italiano in continuità con i precedenti anni. Ryanair è il primo vettore in Italia per volumi di traffico, con una quota di mercato del 20% sul totale UdS 2023 ed un incremento rispettivamente del +7,4% e del +38,8% nel confronto con gli anni 2022 e 2019.
Tra i vettori di tradizionali, si registrano incrementi tra le compagnie medio-orientali quali Turkish Airlines (+18,1% UdS), Emirates (+24% UdS) e Qatar Airways (+10,4% UdS), in incremento anche rispetto al 2019. Tra le principali compagnie europee, ottengono risultati positivi, nel confronto con il 2022, Lufthansa (+5,5% UdS) ed Air Malta (+26,0% UdS). La compagnia aerea italiana ITA (Italia Trasporto Aereo) ha registrato un incremento del +26,4% di UdS, collocandosi come seconda compagnia per volumi prodotti, con una quota di mercato che rappresenta il 6,6% del totale delle UdS del 2023.
Il traffico di terminale comunicato da Eurocontrol, che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di 20 km dalla pista registra, nel 2023, un andamento positivo sia in termini di unità di servizio, pari a +10,9%, che per numero di voli assistiti, pari a +8,9%. Rispetto al 2019 si registra un recupero nel traffico aereo

assistito del 98,2% in termini di unità di servizio, con la terza zona di tariffazione che recupera interamente attestandosi a +3,1%.
| Traffico di terminale | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| (numero di voli) | 2023 | 2022 | n. | % |
| Nazionale | ||||
| Chg. Zone 1 | 37.906 | 32.612 | 5.294 | 16,2% |
| Chg. Zone 2 | 66.247 | 66.749 | (502) | -0,8% |
| Chg. Zone 3 | 178.747 | 179.029 | (282) | -0,2% |
| Totale voli nazionali | 282.900 | 278.390 | 4.510 | 1,6% |
| Internazionale | ||||
| Chg. Zone 1 | 95.242 | 73.473 | 21.769 | 29,6% |
| Chg. Zone 2 | 183.676 | 160.611 | 23.065 | 14,4% |
| Chg. Zone 3 | 205.359 | 188.497 | 16.862 | 8,9% |
| Totale voli internazionali | 484.277 | 422.581 | 61.696 | 14,6% |
| Totale pagante | 767.177 | 700.971 | 66.206 | 9,4% |
| Esenti | ||||
| Chg. Zone 1 | 99 | 186 | (87) | -46,8% |
| Chg. Zone 2 | 868 | 942 | (74) | -7,9% |
| Chg. Zone 3 | 19.961 | 20.664 | (703) | -3,4% |
| Totale voli esenti | 20.928 | 21.792 | (864) | -4,0% |
| Totale comunicato da Eurocontrol | 788.105 | 722.763 | 65.342 | 9,0% |
| Esente non comunicato ad Eurocontrol | ||||
| Chg. Zone 1 | 0 | 0 | 0 | n.a. |
| Chg. Zone 2 | 248 | 313 | (65) | -20,8% |
| Chg. Zone 3 | 12.347 | 12.163 | 184 | 1,5% |
| Tot. voli esenti non comunicati ad Eurocontrol | 12.595 | 12.476 | 119 | 1,0% |
| Totali per chg Zone | ||||
| Chg. Zone 1 | 133.247 | 106.271 | 26.976 | 25,4% |
| Chg. Zone 2 | 251.039 | 228.615 | 22.424 | 9,8% |
| Chg. Zone 3 | 416.414 | 400.353 | 16.061 | 4,0% |
| Totale complessivo | 800.700 | 735.239 | 65.461 | 8,9% |

| Traffico di terminale | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| (unità di servizio) | 2023 | 2022 | n. | % |
| Nazionale | ||||
| Chg. Zone 1 | 48.759 | 43.104 | 5.655 | 13,1% |
| Chg. Zone 2 | 81.190 | 84.062 | (2.872) | -3,4% |
| Chg. Zone 3 | 208.811 | 212.171 | (3.360) | -1,6% |
| Totale uds nazionale | 338.760 | 339.337 | (577) | -0,2% |
| Internazionale | ||||
| Chg. Zone 1 | 156.847 | 115.214 | 41.633 | 36,1% |
| Chg. Zone 2 | 258.942 | 224.727 | 34.215 | 15,2% |
| Chg. Zone 3 | 236.667 | 213.207 | 23.460 | 11,0% |
| Totale uds internazionale | 652.456 | 553.148 | 99.308 | 18,0% |
| Totale pagante | 991.216 | 892.485 | 98.731 | 11,1% |
| Esenti | ||||
| Chg. Zone 1 | 162 | 408 | (246) | -60,3% |
| Chg. Zone 2 | 395 | 423 | (28) | -6,6% |
| Chg. Zone 3 | 7.419 | 7.746 | (327) | -4,2% |
| Totale uds esenti | 7.976 | 8.577 | (601) | -7,0% |
| Totale comunicato da Eurocontrol | 999.192 | 901.062 | 98.130 | 10,9% |
| Esente non comunicato ad Eurocontrol | ||||
| Chg. Zone 1 | 0 | 0 | 0 | n.a. |
| Chg. Zone 2 | 21 | 26 | (5) | -19,2% |
| Chg. Zone 3 | 885 | 868 | 17 | 2,0% |
| Tot. uds esente non comunicato ad Eurocontrol | 906 | 894 | 12 | 1,3% |
| Totali per chg Zone | ||||
| Chg. Zone 1 | 205.768 | 158.726 | 47.042 | 29,6% |
| Chg. Zone 2 | 340.548 | 309.238 | 31.310 | 10,1% |
| Chg. Zone 3 | 453.782 | 433.992 | 19.790 | 4,6% |
| Totale complessivo | 1.000.098 | 901.956 | 98.142 | 10,9% |
In termini complessivi, i risultati del 2023, comparati con il precedente esercizio, registrano incrementi di attività in termini di unità di servizio per tutte le zone tariffarie seppur in misura non uniforme tra le stesse per un diverso andamento manifestato nel corso del 2022. In particolare:

tariffazione si registra il buon andamento di tutti gli aeroporti, tra cui Milano Malpensa (+7,6% UdS) e Bergamo Orio al Serio (+14,6% UdS); quest'ultimo è l'unico che rileva un risultato positivo (+5,8% UdS) anche rispetto al 2019;
▪ la Charging Zone 3, che comprende tutti gli altri aeroporti nazionali, si attesta su valori positivi sia in termini di UdS (+4,6%) che di numero dei voli assistiti (+4%), trainata principalmente dall'andamento del traffico internazionale (+11% UdS). Rispetto al 2019, questa fascia tariffaria recupera interamente i volumi di traffico attestandosi a +3,1% con un traffico nazionale superiore ai livelli pre-pandemici (+7,5% UdS). I principali aeroporti di questa fascia di tariffazione hanno ottenuto risultati positivi in termini di UdS nel confronto con il 2022, compreso l'aeroporto di Catania che ha assorbito la forte riduzione di attività dei mesi di luglio-agosto 2023 a seguito dell'incendio che ha interessato parte della struttura aeroportuale. Rispetto al 2019 tutti gli aeroporti, ad eccezione di Catania, Cagliari e Roma Ciampino hanno recuperato interamente i flussi di traffico realizzati nel periodo precedente l'emergenza sanitaria.
La Commissione Europea, nell'ambito del Piano di Performance, ha introdotto la Safety tra le Aree Essenziali di Prestazione definendo specifici obiettivi da conseguire nei vari periodi di riferimento del piano. Tali Indicatori Essenziali di Prestazione della Safety vengono monitorati sia internamente, a cura della struttura Safety, sia esternamente da ENAC, quale National Supervisory Authority, e dalla Commissione Europea che tramite il Performance Review Body (PRB) assicura la valutazione complessiva del piano di performance e, quindi, anche delle prestazioni di Safety.
Il Regolamento Europeo 2019/317 ha definito, per il terzo Piano di Performance relativo al periodo 2020– 2024, un solo Safety Key Performance Indicator (S-KPI) riguardante il livello di efficacia del Safety Management System (Effectiveness of Safety Management EoSM). Sono stati inoltre definiti cinque Safety Performance Indicators (SPI) per i quali non sono stati stabiliti target ma saranno oggetto di monitoraggio al fine di verificarne l'andamento nel corso degli anni di piano. Vengono, inoltre, monitorati gli indicatori di Runway Incursions (RI) e di Separation Minima Infringements (SMI) a contributo Air Traffic Management (ATM) e l'uso di sistemi per la rilevazione automatica di eventi di Safety (SMI e RI).
Allo stato attuale, il processo di monitoraggio e di valutazione delle Safety è stato completato per le performance conseguite nel 2022 con la pubblicazione, nel mese di ottobre del 2023, del PRB Monitoring Report 2022. Per quanto riguarda invece la Safety Performance del 2023, è in corso la raccolta dati a livello di singolo Stato Membro e la pubblicazione del report da parte della PRB è prevista nell'autunno 2024.
Per quanto sopra, l'unico Safety Key Performance Indicator (S-KPI) soggetto a target è il Effectivenss of Safety Management EoSM articolato per definiti obiettivi gestionali (Management Objective) che, con riferimento a una scala di valori crescenti, da A ad D, definisce il livello di implementazione, maturità ed efficacia del Safety Management System (SMS). Tale target prevede di raggiungere il livello D per il Management Objective definito Safety Risk Management e il livello C in tutti gli altri Management Objectives.
I valori conseguiti dalla Capogruppo nel 2022 per questo specifico obiettivo, come riassunto nella tabella seguente, risultano migliori dei target previsti alla fine del terzo reference period.

| Management Objectives | Risultati 2022 | Target 2024 | Risultati 2021 |
|---|---|---|---|
| Safety Culture | C | C | C |
| Safety Policy and Objectives | C | C | C |
| Safety Risk Management | D | D | D |
| Safety Assurance | D | C | D |
| Safety Promotion | C | C | C |
Per quanto attiene infine l'indicatore, non sottoposto a target, afferente all'uso da parte del Service Provider di sistemi per la rilevazione automatica di eventi di Safety (SMI e RI), la Capogruppo dispone del sistema Automatic Safety Monitoring Tool (ASMT) di Eurocontrol che verrà utilizzato ai fini di analisi delle performances operative.
La Capogruppo, nel garantire il massimo contributo alla sicurezza delle attività operative, considera la qualità del servizio erogato un obiettivo primario, conseguito anche attraverso il livello di puntualità garantito ai voli delle Compagnie aeree.
Dopo la pandemia da COVID-19 e un buon 2022, per tutto il 2023 ENAV ha gestito la decisa ripresa del numero dei voli assistiti passando da 1,66 milioni di voli IFR (Instrument Flight Rules) gestiti nel 2022 agli 1,86 milioni di voli gestiti nel 2023, corrispondenti ad un aumento pari all'11,5% rispetto al 2022 e all'1,3% rispetto al 2019, ultimo anno con livelli record per numero di voli assistiti prima della pandemia.
Per quanto riguarda la puntualità, durante la fase di volo in rotta sono stati attribuiti nell'anno 2023, 264.083 minuti di ritardo ATFM - Air Traffic Flow Management (253.695 minuti nel 2022 e 25.608 minuti nel 2019).
Per quanto concerne il target fissato dalla Commissione Europea per il 2023 previsto a 0,11 minuti per volo assistito, si rileva come tale target non possa essere utilizzato per la valutazione della performance sulla puntualità, in quanto, secondo l'interpretazione della Commissione Europea, il target di 0,11 minuto/volo non sarebbe attribuibile alle sole cause di ritardo di ENAV, ma sarebbe anche inclusivo di tutte le cause di ritardo registrate nel periodo. Data tale circostanza, il dato a fine 2023 registrato da ENAV, pari a 0,01 minuti per volo per cause attribuibili alla Società, seppur straordinario nel suo valore, circa un decimo del target nazionale, non risulta confrontabile con il target a 0,11 minuti per volo riportato nel Piano di Performance.
Stante tale circostanza, ENAC, in collaborazione con le preposte strutture di ENAV, ha quindi individuato nuovi target di capacity per il biennio 2023-2024, riferibili alle sole cause di ritardo attribuibili alla Società. Tali target sono stati definiti in: 0,04 minuti per volo per il 2023 e 0,07 minuti per volo per l'anno 2024.
La proposta con i nuovi target, presentata da ENAC alle compagnie aeree in una consultazione ad hoc, è stata quindi ufficialmente inviata dallo stesso Regolatore nazionale alla Commissione Europea il 31 gennaio 2024. La performance qualitativa offerta dalla Capogruppo nel 2023 ha risentito, oltre all'atteso aumento del numero dei voli assistiti, nei periodi dell'anno considerati normalmente più tranquilli, anche del deciso aumento dell'incidenza di fenomeni meteorologi avversi (l'81,2% del totale ritardo ATFM en-route all reason). Tra le ragioni di ritardo riconducibile esclusivamente alle prestazioni del fornitore dei servizi di navigazione aerea, tra cui le avarie agli equipaggiamenti tecnologici ATM (il 6,4% del totale ritardo ATFM enroute all reason), alcune giornate di sciopero (il 4,8% del totale ritardo ATFM en-route all reason) e l'impatto sulla capacità ATC nei diversi settori operativi degli Area Control Center della Capogruppo (il 3,3% del totale ritardo ATFM en-route all reasons). Confrontando il risultato prestazionale conseguito con quello degli ANSP

francesi, tedeschi e spagnoli, omologhi per tipologia di operazioni, si rileva che nessuno di essi ha raggiunto l'obiettivo assegnato.
La seguente tabella evidenzia il confronto tra i target indicati nel piano di performance e quelli raggiunti nel 2023 per il dominio en-route a contributo ATM.
| Capacity En-route - Target da Piano di Performance e consuntivo 2023 | |||
|---|---|---|---|
| IFR/GAT Flights | En-route Service Unit | ||
| 1.857.610 | |||
| Valore dell'indicatore | |||
| Target comunicato | (ANSP) | ||
| En-route ATFM Delay per Flight (min/flight) | 0,04 | 0,01 |
Con riferimento al valore del ritardo assegnato ai voli in arrivo (cosiddetta capacity aeroportuale), misurato nel complesso dei cinque aeroporti soggetti al piano di performance (Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio), e al target proposto nel piano di prestazione per l'anno 2023, pari a 0,33 minuti per volo assistito, il valore dell'indicatore chiave obbligatorio "Terminal arrival ATFM delay" è stato 0,149 minuti per volo assistito, ossia poco meno della metà di quanto dichiarato.
La scomposizione del medesimo indicatore per le sole ragioni ATM a contributo ENAV ha fatto registrare, invece, un valore di 0,006 minuti per volo assistito.
La seguente tabella evidenzia il confronto tra il target indicati nel piano di performance e quelli raggiunti nel 2023 per il dominio di terminale a contributo ATM.
| Capacity Terminal - Target da Piano di Performance e consuntivo 2023 | |||
|---|---|---|---|
| Obiettivo piano di performance | Valore dell'indicatore ANSP | ||
| Terminal Arrival ATFM Delay | non superiore a 0,33 (minuti per volo assistito) |
0,006 |
Al fine di illustrare i risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV e della Capogruppo, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati in ottica gestionale, diversi dai prospetti coerenti con i principi contabili internazionali ed adottati dal Gruppo e dalla Capogruppo e contenuti rispettivamente nel Bilancio Consolidato e nel Bilancio di Esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi, rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi di Bilancio, che vengono utilizzati dal management ai fini del monitoraggio dell'andamento del Gruppo e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.
L'utilizzo degli indicatori alternativi di performance nell'ambito delle informazioni regolamentate diffuse al pubblico, è stato reso obbligatorio con comunicazione CONSOB n. 0092543 del 3 dicembre 2015, che ha

recepito gli orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) n. 2015/1415. Tali indicatori hanno l'obiettivo di migliorare la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità dell'informativa finanziaria.
Nel seguito sono forniti i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:
Nel 2023 non vi sono state variazioni dell'area di consolidamento rispetto a quanto dichiarato per l'esercizio 2022.
Il risultato economico del Gruppo ENAV che chiude l'esercizio 2023 con un utile consolidato di 112,7 milioni di euro, in incremento del 7,9% e un totale ricavi pari a 1 miliardo di euro in aumento del 5,9%, rispetto all'esercizio 2022, che conferma il ritorno alla normalità delle attività del settore del trasporto aereo superando, in termini di unità di servizio di rotta, i valori emersi nel 2019, anno non ancora influenzato dalla

crisi pandemica (+5,7%). Nel corso dell'esercizio le unità di servizio di rotta assistite hanno visto un crescendo, anche in periodi dove il traffico aereo è solitamente più contenuto, sempre con valori superiori al 2019, come ad esempio nel mese di ottobre dove le unità di servizio di rotta sono risultate maggiori del 14,7% rispetto all'analogo periodo del 2019.
Nel confronto con l'esercizio 2022, che comprendeva già una ripresa delle attività nell'ambito del traffico aereo assistito, si registra, in termini di unità di servizio, un +11,0% per la rotta e +10,9% per il terminale, che in termini di ricavi da core business si traducono in 947,8 milioni di euro, in incremento del 7,6%, rispetto al 2022 pur in presenza della riduzione della tariffa di rotta del 4,2%. I ricavi da core business risultano in aumento anche rispetto al 2019 (+1,6%) dove la tariffa di rotta applicata era maggiore del 7,9% rispetto all'attuale. Tali valori compensano pienamente la componente balance che incide con un valore negativo pari a 28,1 milioni di euro, in incremento di 13,3 milioni di euro rispetto al 2022, principalmente per il recupero della prima quota dei balance iscritti nel combined period 2020-2021, effetto negativo in parte calmierato dall'iscrizione del balance inflazione che riflette l'incremento di tale componente rispetto alla previsione del Piano di Performance, del bonus capacity e dei balance sulla rivalutazione del tasso di interesse sulla quota di capitale di debito (balance interest on loans) e capitale proprio (balance cost of capital) al fine di tener conto del diverso tasso di interesse emerso a consuntivo rispetto al Piano di Performance.
I costi operativi si incrementano complessivamente del 4,1%, rispetto all'esercizio precedente, sia per il maggior costo del personale (+4,5%) che riflette le aumentate prestazioni del personale operativo associate alla ripresa del traffico aereo ed un maggiore organico di Gruppo che per gli altri costi operativi (+3,1%) per le prestazioni associate alla realizzazione delle commesse estere oltre a nuovi contratti di manutenzione non presenti nel periodo a confronto.
La variazione positiva dei ricavi che si attesta a 55,7 milioni di euro, rispetto all'esercizio 2022, permette di coprire interamente l'aumento dei costi operativi di 27,8 milioni di euro, incidendo positivamente sull'EBITDA che si attesta a 300,1 milioni di euro, in incremento del 10,2%, rispetto all'esercizio 2022 e sull'EBIT che chiude a 172,7 milioni di euro in incremento del 16,4%.
La gestione finanziaria incide negativamente per 11,2 milioni di euro risentendo dell'aumento dei tassi di interesse sull'indebitamento bancario e sulla diversa composizione dello stesso, rispetto al periodo a confronto, con un tasso di indebitamento medio passato dall'1,47% al 3,83%.
A seguito di tali dinamiche, l'utile consolidato dell'esercizio si attesta a 112,7 milioni di euro in incremento del 7,9%, rispetto al 2022, in cui l'utile consolidato era pari a 104,5 milioni di euro.

| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | Valori | % | |
| Ricavi da attività operativa | 990.916 | 921.032 | 69.884 | 7,6% |
| Balance | (28.090) | (14.817) | (13.273) | 89,6% |
| Altri ricavi operativi | 37.177 | 38.095 | (918) | -2,4% |
| Totale ricavi | 1.000.003 | 944.310 | 55.693 | 5,9% |
| Costi del personale | (568.286) | (543.979) | (24.307) | 4,5% |
| Costi per lavori interni capitalizzati | 28.945 | 27.569 | 1.376 | 5,0% |
| Altri costi operativi | (160.611) | (155.712) | (4.899) | 3,1% |
| Totale costi operativi | (699.952) | (672.122) | (27.830) | 4,1% |
| EBITDA | 300.051 | 272.188 | 27.863 | 10,2% |
| EBITDA margin | 30,0% | 28,8% | 1,2% | |
| Ammortamenti netto contributi su investimenti | (117.159) | (117.888) | 729 | -0,6% |
| Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti | (10.222) | (5.967) | (4.255) | 71,3% |
| EBIT | 172.670 | 148.333 | 24.337 | 16,4% |
| EBIT margin | 17,3% | 15,7% | 1,6% | |
| Proventi (oneri) finanziari | (11.237) | (551) | (10.686) | n.a. |
| Risultato prima delle imposte | 161.433 | 147.782 | 13.651 | 9,2% |
| Imposte dell'esercizio | (48.723) | (43.285) | (5.438) | 12,6% |
| Utile/(Perdita) consolidata dell'esercizio | 112.710 | 104.497 | 8.213 | 7,9% |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio di pertinenza del Gruppo | 112.921 | 105.004 | 7.917 | 7,5% |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio di pertinenza di Terzi | (211) | (507) | 296 | -58,4% |
I ricavi da attività operativa si attestano a 990,9 milioni di euro e registrano un incremento, rispetto all'esercizio precedente, del 7,6% composti per 947,8 milioni di euro dai ricavi da core business della Capogruppo e per 43,1 milioni di euro dai ricavi per attività svolte dal Gruppo sul mercato terzo, in incremento del 7,9%, rispetto al 2022. L'incremento dei ricavi è strettamente connesso alla ripresa delle attività del settore del trasporto aereo che è ritornato ai valori registrati nell'anno precedente la pandemia. I ricavi da core business si riferiscono ai ricavi di rotta commerciali per 695 milioni di euro in incremento del 7,2%, rispetto all'esercizio precedente, per effetto delle maggiori unità di servizio sviluppate nel 2023 che si attestano a +11,2% (+66,9% 2022 su 2021 anno ancora influenzato dall'emergenza sanitaria) in presenza di una riduzione nella tariffa applicata nel 2023 del 4,2% ( euro 72,28 nel 2023 vs euro 75,42 nel 2022), riduzione che si attesta a -15,8% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.
I ricavi di terminale commerciali ammontano a 241 milioni di euro e registrano un incremento del 9,3%, rispetto al 2022, per l'andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +11,1% (+64,5% 2022 su 2021) e recuperando, rispetto al 2019, il 98,2% in termini di unità di servizio, con la terza fascia di tariffazione che si attesta invece su un totale recupero chiudendo a +3,2%.

In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un incremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +29,9% rispetto al 2022 (+100,3% 2022 su 2021) con risultati positivi per il traffico aereo internazionale. La tariffa applicata nel 2023 ha registrato un lieve incremento pari allo 0,52% attestandosi a euro 183,56 rispetto a euro 182,61 del 2022.
La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, rileva un aumento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +10,2% (+61,8% 2022 su 2021) e un recupero verso il 2019 sul traffico aereo nazionale (+5,4% di unità di servizio). La tariffa del 2023 è pari a euro 214,16 il lieve decremento rispetto alla tariffa applicata nel 2022 che ammontava a euro 214,89.
La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +4,7% rispetto al 2022 (+56% 2022 su 2021) riferito principalmente al traffico aereo internazionale e un traffico aereo nazionale che mostra un totale recupero rispetto al 2019 (+7,5%). La tariffa applicata nel 2023 si attesta a euro 334,08 in leggera riduzione rispetto alla tariffa 2022 che ammontava a euro 334,24.
I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 43,1 milioni di euro e registrano un incremento del 7,9%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i ricavi derivanti dalla commessa a favore della Qatar Civil Aviation Authority per i servizi relativi al Performance of air navigation support services, per le iniziali attività legate alla commessa Saudi Future Airspace Concept formalizzato con l'aviazione civile dell'Arabia Saudita, per la fornitura del sistema di gestione delle informazioni aeronautiche per il fornitore dei servizi della navigazione aerea di Taiwan, per la fornitura del sistema Aeronautical Information Management (AIM) per l'Airport Authority of India e l'avanzamento delle commesse formalizzate con la Libyan Civil Aviation Authority (LYCAA) per l'ammodernamento e installazione dei sistemi negli aeroporti libici.
La componente rettificativa per balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide negativamente per un valore complessivo di 28,1 milioni di euro quale effetto netto tra i balance rilevati nell'esercizio 2023 pari a un valore positivo di 77,7 milioni di euro, riguardanti in particolare i balance legati all'incremento dell'inflazione per 62,5 milioni di euro, associati al diverso tasso inflattivo tra il dato rilevato al 2023 pari a +5,9%, rispetto a quanto inserito nel piano di performance che si attestava a 1,15%, al balance per bonus capacity avendo determinato per la rotta un 0,01 minuti di ritardo per volo assistito rispetto al target di 0,04 minuti di ritardo per volo assistito. Tali effetti positivi sono stati in parte compensati dalla rilevazione del balance per rischio traffico della seconda zona di tariffazione pari a 1,7 milioni di euro in restituzione ai vettori e dai balance depreciation e per finanziamenti UE che la Capogruppo ha ricevuto, per complessivi 14,6 milioni di euro, in restituzione ai vettori in conformità alla normativa tariffaria. Diversamente dall'esercizio precedente in cui si era rilevato un balance per rischio traffico di rotta pari a 50 milioni di euro in restituzione ai vettori, nell'esercizio 2023 tale balance non è emerso avendo generato a consuntivo delle unità di servizio pari a +1,54%, rispetto al dato previsto nel Piano di Performance, entro il range del 2% che non prevede in base alla regolamentazione europea, restituzione ai vettori. Nel saldo della voce balance è inoltre compresa la prima quota dei balance iscritti nel combined period 2020-2021 recuperabili in quote costanti in 5 anni e in 7 anni per la terza zona di tariffazione a decorrere dal 2023, che insieme ad altri balance iscritti nei due anni precedenti, hanno determinato un utilizzo a conto economico, ed in tariffa 2023, di un importo complessivo negativo pari a 100,4 milioni di euro.

I costi operativi mostrano un incremento del +4,1%, rispetto al 2022, attestandosi a 700 milioni di euro e rilevano un aumento sia del costo del personale (+4,5%) che degli altri costi operativi (+3,1%), effetto in parte compensato dal maggior valore dei costi per lavori interni capitalizzati (+5,0%).
Con riferimento al costo del personale che si attesta a 568,3 milioni di euro in incremento di 24,3 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, si evidenzia che tale maggior valore è legato (i) alla ripresa delle attività nel settore del trasporto aereo che si riflette sulla parte variabile della retribuzione, con un maggiore lavoro straordinario in linea operativa del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo), un incremento del premio di risultato legato alle maggiori unità di servizio gestite e nel riconoscimento di un importo una tantum per il periodo estivo; (ii) al rinnovo della parte economica del CCNL che ha previsto tra l'altro una rivalutazione dei minimi contrattuali del 2% a decorrere dal mese di settembre oltre all'aumento dell' organico di Gruppo che si attesta a +88 unità medie e +69 unità effettive, rispetto al 2022, chiudendo l'esercizio con un organico effettivo di Gruppo di 4.254 unità (4.185 unità effettive di Gruppo a fine 2022).
Gli altri costi operativi registrano un incremento netto del 3,1%, rispetto al 2022, connesso a contratti di manutenzione non presenti nell'esercizio a confronto, al maggior costo di contribuzione Eurocontrol ed a prestazioni professionali associate alla maggiore attività di sviluppo di commesse estere. Nell'ambito di tale voce si evidenzia, invece, la riduzione dei costi per utenze per il minor prezzo dell'energia elettrica che beneficia delle misure attuate in tale ambito dalle istituzioni anche sugli oneri di sistema.
Tali valori hanno inciso nella determinazione dell'EBITDA che si attesta a 300,1 milioni di euro in incremento del +10,2 rispetto al 2022.
Gli ammortamenti, al netto dei contributi su investimenti, registrano un decremento dello 0,6% per i maggiori contributi in conto impianti che contengono una quota parte riferita ad investimenti finanziati nell'ambito del PNRR, mentre la svalutazione dei crediti, congiuntamente all'accantonamento dei fondi rischi, ha determinato complessivamente un valore negativo pari a 10,2 milioni di euro, in incremento di 4,3 milioni di euro rispetto al 2022, quale migliore stima delle passività considerate probabili per alcuni contenziosi a livello di Gruppo. Tali valori incidono nella determinazione dell'EBIT che si attesta a 172,7 milioni di euro in incremento del 16,4% rispetto all'esercizio precedente.
I proventi ed oneri finanziari si attestano a negativi 11,2 milioni di euro, in deciso incremento rispetto all'esercizio a confronto, associato all'incremento dei tassi di interesse sull'indebitamento bancario, effetto in parte compensato dagli interessi attivi riconosciuti sulle giacenze bancarie e dal provento finanziario di 2,5 milioni di euro iscritto in relazione alla positiva rinegoziazione e riduzione del credit spread relativo alla passività finanziaria di 360 milioni di euro.
Le imposte dell'esercizio si attestano a 48,7 milioni di euro in incremento di 5,4 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, per il maggiore imponibile fiscale e per il diverso impatto delle imposte differite rispetto al dato del 2022. Il tax rate IRES risulta pari al 25,3% leggermente superiore all'aliquota teorica per le riprese temporanee rilevate nell'esercizio.
L'utile dell'esercizio di competenza del Gruppo si attesta a 112,9 milioni di euro in incremento del 7,5%, rispetto al 2022. La quota del risultato di esercizio di interessenza di terzi evidenzia una perdita di 0,2 milioni di euro, in miglioramento del 58,4% rispetto all'esercizio precedente.

| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | 817.974 | 847.440 | (29.466) | -3,5% |
| Attività per diritti d'uso | 4.862 | 4.252 | 610 | 14,3% |
| Attività immateriali | 190.296 | 180.418 | 9.878 | 5,5% |
| Partecipazioni in altre imprese | 46.682 | 36.310 | 10.372 | 28,6% |
| Crediti commerciali non correnti | 526.841 | 606.775 | (79.934) | -13,2% |
| Altre attività e passività non correnti | (140.472) | (151.156) | 10.684 | -7,1% |
| Capitale immobilizzato netto | 1.446.183 | 1.524.039 | (77.856) | -5,1% |
| Rimanenze | 61.770 | 61.082 | 688 | 1,1% |
| Crediti commerciali | 391.303 | 333.568 | 57.735 | 17,3% |
| Debiti commerciali | (195.715) | (140.096) | (55.619) | 39,7% |
| Altre attività e passività correnti | (138.406) | (142.070) | 3.664 | -2,6% |
| Capitale di esercizio netto | 118.952 | 112.484 | 6.468 | 5,8% |
| Capitale investito lordo | 1.565.135 | 1.636.523 | (71.388) | -4,4% |
| Fondo benefici ai dipendenti | (39.429) | (40.869) | 1.440 | -3,5% |
| Fondi per rischi e oneri | (13.607) | (11.443) | (2.164) | 18,9% |
| Attività/(Passività) per imposte anticipate/differite | 28.907 | 30.531 | (1.624) | -5,3% |
| Capitale investito netto | 1.541.006 | 1.614.742 | (73.736) | -4,6% |
| Patrimonio Netto di pertinenza del Gruppo | 1.217.605 | 1.205.554 | 12.051 | 1,0% |
| Patrimonio Netto di pertinenza di Terzi | 1.128 | 1.340 | (212) | -15,8% |
| Patrimonio Netto | 1.218.733 | 1.206.894 | 11.839 | 1,0% |
| Indebitamento finanziario netto | 322.273 | 407.848 | (85.575) | -21,0% |
| Copertura del capitale investito netto | 1.541.006 | 1.614.742 | (73.736) | -4,6% |
(migliaia di euro)
Il Capitale investito netto al 31 dicembre 2023 si attesta a 1.541 milioni di euro in riduzione di 73,7 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2022, e risulta coperto per il 79,1% dal Patrimonio Netto Consolidato e per il 20,9% da mezzi di terzi.
Il Capitale immobilizzato netto del Gruppo ENAV si attesta a 1.446,2 milioni di euro, in decremento netto di 77,8 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente per: i) il decremento delle attività materiali per 29,5 milioni di euro in funzione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nell'esercizio; ii) il maggior valore delle partecipazioni in altre imprese per 10,4 milioni di euro dovuto all'adeguamento del valore della partecipazione al fair value in Aireon LLC; iii) la riduzione netta dei crediti commerciali non correnti per 79,9 milioni di euro quale effetto derivante dalle nuove iscrizioni dei crediti per balance di competenza dell'esercizio 2023, al netto della componente finanziaria, inferiore rispetto alla quota dei crediti per balance imputata nella voce crediti commerciali correnti inseriti in tariffa 2024.
Il Capitale di esercizio netto si attesta a positivi 118,9 milioni di euro in incremento di 6,5 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2022. Le principali variazioni hanno riguardato: i) l'incremento netto dei crediti commerciali per 57,7 milioni di euro, riferito per 12,4 milioni di euro al maggior credito verso Eurocontrol per

una maggiore fatturazione riferita ai mesi di volato di novembre e dicembre non scaduti rispetto ai corrispondenti mesi dell'esercizio precedente e per 41,3 milioni di euro al credito per balance quale effetto netto tra la quota imputata a conto economico, ovvero inserita in tariffa 2023, e i balance che verranno imputati nella tariffa 2024 comprendenti tra l'altro la seconda quota dei balance iscritti nel combined period 2020/2021 riferiti alla perdita di traffico generata a seguito dell'emergenza sanitaria; ii) l'incremento dei debiti commerciali per 55,6 milioni di euro connesso sia ai maggiori debiti verso i fornitori a seguito di attività concentrate a fine anno che al debito per balance che verrà inserito in tariffa nel 2024 e riguardante in particolare i balance per rischio traffico emersi nel 2022; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti che ha determinato un effetto netto di minor debito per 3,7 milioni di euro dovuto principalmente alla riduzione dei debiti tributari per le imposte correnti per aver versato in corso di anno acconti di imposta in misura maggiore rispetto all'esercizio a confronto e per minori ritenute IRPEF sul personale dipendente e contributi previdenziali, rispetto al 31 dicembre 2022, dove il debito era risultato superiore in quanto determinato sulla retribuzione di dicembre che conteneva il pagamento dell'inflazione riconosciuta per gli anni di vacatio contrattuale.
Nella determinazione del capitale investito netto incidono anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi 39,4 milioni di euro, in decremento di 1,4 milioni di euro per le liquidazioni erogate al personale dipendente, i fondi per rischi ed oneri per 13,6 milioni di euro, in incremento di 2,2 milioni di euro quale effetto netto tra nuove iscrizioni e riduzione del fondo altri oneri del personale per l'isopensione data la cessazione del rapporto di lavoro per due dirigenti, le attività per le imposte anticipate e le passività per imposte differite per un importo netto di positivi 28,9 milioni di euro, in decremento rispetto al 31 dicembre 2022 per il reversal della fiscalità iscritta all'adeguamento al fair value della partecipazione in Aireon oltre al rigiro a conto economico della quota di competenza della fiscalità differita emersa nel processo di allocazione del prezzo di acquisto di IDS AirNav.
Il patrimonio netto complessivo si attesta a 1.218,7 milioni di euro e registra un incremento netto di 11,8 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2022. Tale variazione si riferisce all'utile consolidato 2023 pari a 112,7 milioni di euro, all'effetto positivo per l'adeguamento al fair value della partecipazione in Aireon per 9,4 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale. Tali effetti positivi sono stati parzialmente compensati dal pagamento del dividendo a valere sul risultato del 2022 per 106,4 milioni di euro erogato agli azionisti nel mese di ottobre 2023, dall'effetto netto tra l'acquisto di azioni proprie e l'assegnazione delle stesse ai beneficiari del piano di incentivazione azionaria di lungo termine per 1,2 milioni di euro e l'effetto negativo derivante dalla riserva di conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere per 2,3 milioni di euro.
L'Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 presenta un saldo di 322,3 milioni di euro in miglioramento di 85,6 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2022. Tale dato recepisce quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto emanati da ESMA (European Securities & Markets Authority) in data 4 marzo 2021, in vigore dal 5 maggio 2021 e recepiti da CONSOB con richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021.

| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 224.876 | 267.732 | (42.856) | -16,0% |
| Crediti finanziari correnti | 0 | 169 | (169) | n.a. |
| Indebitamento finanziario corrente | (19.659) | (431.651) | 411.992 | -95,4% |
| Indebitamento finanziario corrente per lease ex IFRS 16 | (2.549) | (2.009) | (540) | 26,9% |
| Indebitamento finanziario corrente netto | 202.668 | (165.759) | 368.427 | n.a. |
| Indebitamento finanziario non corrente | (503.492) | (165.094) | (338.398) | n.a. |
| Indebitamento finanziario non corrente per lease ex IFRS 16 | (2.384) | (2.570) | 186 | -7,2% |
| Debiti commerciali non correnti | (19.065) | (74.425) | 55.360 | -74,4% |
| Indebitamento finanziario non corrente | (524.941) | (242.089) | (282.852) | n.a. |
| Indebitamento finanziario netto | (322.273) | (407.848) | 85.575 | -21,0% |
(migliaia di euro)
Il minor indebitamento finanziario netto emerso al 31 dicembre 2023 è dovuto principalmente all'effetto della dinamica degli incassi e dei pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, strettamente correlato alla ripresa delle attività del trasporto aereo con conseguenti maggiori incassi dal core business della Capogruppo compensando anche i maggiori pagamenti verso il personale dovuto all'avvenuto rinnovo della parte economica del CCNL. Nell'esercizio si è proceduto, oltre all'attività ordinaria, al pagamento del dividendo per complessivi 106,4 milioni di euro, al pagamento del debito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze per complessivi 43,6 milioni di euro, al pagamento del debito verso ENAC per la quota degli incassi di rotta e di terminale di competenza e verso l'Aeronautica Militare Italiana per la quota degli incassi di terminale di spettanza per complessivi 20,8 milioni di euro, all'acquisto delle azioni proprie per 2,2 milioni di euro e al pagamento del saldo e primo e secondo acconto delle imposte correnti per 61,1 milioni di euro.
Si evidenzia che il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non utilizzate al 31 dicembre 2023, per un ammontare pari a 199 milioni di euro.
| 2023 | 2022 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio | 210.615 | 236.897 | (26.282) |
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento | (71.598) | (70.165) | (1.433) |
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento | (181.760) | (124.510) | (57.250) |
| Flusso monetario netto dell'esercizio | (42.743) | 42.222 | (84.965) |
| Disponibilità liquide ad inizio esercizio | 267.732 | 225.310 | 42.422 |
| Differenze cambio su disponibilità iniziali | (113) | 200 | (313) |
| Disponibilità liquide a fine esercizio | 224.876 | 267.732 | (42.856) |
| Free cash flow | 139.017 | 166.732 | (27.715) |
(migliaia di euro)
Il Flusso di cassa generato da attività di esercizio al 31 dicembre 2023 ammonta a 210,6 milioni di euro registrando una variazione negativa di 26,3 milioni di euro rispetto al valore registrato nell'esercizio

precedente che aveva generato cassa per 236,9 milioni di euro. Tale flusso positivo è stato determinato dall'effetto combinato dei seguenti fattori: i) il decremento dei crediti commerciali correnti e non correnti per 22,2 milioni di euro che, pur in presenza di un maggior credito verso Eurocontrol per il maggior volato degli ultimi due mesi dell'anno rispetto al corrispondente periodo precedente, sconta il decremento netto dei crediti per Balance che con decorrenza dal 2023 ha visto il recupero in quote costanti dei balance iscritti nel combined period 2020-2021. Nell'esercizio 2022 era emerso un incremento dei crediti commerciali per 76,7 milioni di euro che non recepivano ancora variazioni in decremento dei balance ma solo in aumento per le nuove iscrizioni dell'esercizio di competenza; ii) il decremento dei debiti tributari e previdenziali per il minore debito per imposte dirette quale conseguenza dei maggiori acconti di imposta versati nel corso del 2023 (61,1 milioni di euro contro i 39,6 milioni di euro del 2022) e per le minori ritenute IRPEF del personale dipendente e relativi contributi previdenziali rispetto all'esercizio a confronto che scontava un carico tributario e previdenziale del personale dipendente maggiore in quanto calcolata sulla retribuzione di dicembre che conteneva il pagamento del periodo di vacatio contrattuale definito in sede di rinnovo del CCNL; iii) la variazione netta in aumento delle altre attività e passività correnti per 9,7 milioni di euro per le maggiori passività legate ai debiti verso l'Aeronautica Militare Italiana e l'ENAC per la quota di incassi di rotta e di terminale di loro competenza emersi nell'esercizio e all'incremento dei debiti verso il personale per gli accantonamenti dell'esercizio. Nell'esercizio a confronto emergeva una riduzione delle altre attività correnti per gli incassi dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti; iv) la variazione dei debiti commerciali correnti e non correnti registrano un decremento di 38,3 milioni di euro riferito principalmente al minore debito per balance emerso nel 2023 rispetto all'esercizio precedente, effetto in parte compensato dal maggior debito verso i fornitori per le maggiori fatturazioni degli ultimi mesi dell'esercizio; v) il maggior risultato dell'esercizio per 8,2 milioni di euro rispetto al 2022.
Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2023 ha assorbito liquidità per 71,6 milioni di euro in misura leggermente superiore rispetto al 2022. Tale variazione è principalmente legata ai maggiori capex dell'esercizio che si sono attestati a 110,5 milioni di euro, rispetto ai 97,8 milioni di euro del 2022 con un valore del pagamento verso i fornitori per progetti di investimento tendenzialmente stabile in quanto il debito è rappresentato da fatture principalmente non scadute.
Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 181,8 milioni di euro generando una variazione negativa di 57,2 milioni di euro rispetto al dato emerso al 31 dicembre 2022. Le operazioni di manovra finanziaria hanno visto la sottoscrizione nel mese di marzo 2023 di un Term Loan con un pool di banche per 360 milioni di euro della durata di tre anni da rimborsare integralmente alla scadenza. Gli introiti derivanti da tale operazione sono stati destinati al rimborso anticipato del Term Loan di 180 milioni di euro sottoscritto a luglio 2022 con scadenza nel mese di luglio 2023 e di tre Term Loan per complessivi 180 milioni di euro sottoscritti nel mese di luglio 2021 della durata di 24 mesi. Nell'esercizio 2023 si è provveduto al pagamento delle rate trimestrali/semestrali dei finanziamenti in essere secondo i piani di ammortamento contrattualizzati per 68,7 milioni di euro, acquistato azioni proprie per 2,2 milioni di euro e proceduto al pagamento del dividendo del 2022 nel mese di ottobre, in conformità alla delibera assembleare del 28 aprile 2023 per 106,4 milioni di euro.
Il free cash flow si attesta a positivi 139 milioni di euro, in decremento di 27,7 milioni di euro, rispetto al 2022, in cui si attestava a positivi 166,7 milioni di euro, per la liquidità generata dal flusso di cassa da attività di esercizio che ha pienamente garantito copertura al flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento.

Di seguito si riportano gli schemi di conto economico, struttura patrimoniale e rendiconto finanziario riclassificati, lo schema dell'indebitamento finanziario netto e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.
ENAV S.p.A. chiude l'esercizio 2023 con un utile di 107,2 milioni di euro in incremento del 16%, rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestava a 92,4 milioni di euro.
| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | Valori | % | |
| Ricavi da attività operativa | 962.092 | 894.973 | 67.119 | 7,5% |
| Balance | (28.090) | (14.817) | (13.273) | 89,6% |
| Altri ricavi operativi | 45.938 | 45.710 | 228 | 0,5% |
| Totale ricavi | 979.940 | 925.866 | 54.074 | 5,8% |
| Costi del personale | (497.426) | (474.688) | (22.738) | 4,8% |
| Costi per lavori interni capitalizzati | 10.349 | 9.321 | 1.028 | 11,0% |
| Altri costi operativi | (209.022) | (205.375) | (3.647) | 1,8% |
| Totale costi operativi | (696.099) | (670.742) | (25.357) | 3,8% |
| EBITDA | 283.841 | 255.124 | 28.717 | 11,3% |
| EBITDA margin | 29,0% | 27,6% | 0,6% | |
| Ammortamenti netto contributi su investimenti | (114.228) | (115.140) | 912 | -0,8% |
| Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti | (8.072) | (6.669) | (1.403) | 21,0% |
| EBIT | 161.541 | 133.315 | 28.226 | 21,2% |
| EBIT margin | 16,5% | 14,4% | 2,1% | |
| Proventi (oneri) finanziari | (10.337) | (165) | (10.172) | n.a. |
| Risultato prima delle imposte | 151.204 | 133.150 | 18.054 | 13,6% |
| Imposte dell'esercizio | (44.007) | (40.749) | (3.258) | 8,0% |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 107.197 | 92.401 | 14.796 | 16,0% |
(migliaia di euro)
I ricavi da attività operativa si attestano a 962,1 milioni di euro in incremento del 7,5%, rispetto all'esercizio precedente, per i maggiori ricavi da core business registrati nell'esercizio 2023 in cui si è evidenziata una decisa ripresa delle attività del traffico aereo rispetto ai dati del 2022 e superando in termini di unità di servizio di rotta, i valori del 2019, anno precedente all'emergenza sanitaria, attestandosi a +5,7%. In particolare, i ricavi di rotta commerciali si attestano a 695 milioni di euro in incremento del 7,2%, rispetto al 2022, per le maggiori unità di servizio gestite nel 2023 pari a +11,2%, pur in presenza di una riduzione della tariffa applicata nel 2023 del 4,2%, riduzione che si attesta a -15,8% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.
I ricavi di terminale commerciale ammontano a 241 milioni di euro in incremento del 9,3%, rispetto al 2022, per l'andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +11,1%, recuperando rispetto al 2019 il 98,2% in termini di unità di

servizio. In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un incremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +29,9% con un lieve incremento tariffario dello 0,52%, rispetto al 2022, attestandosi a euro 183,56. La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +10,2% rispetto al 2022. La tariffa applicata nel 2023 è pari a euro 214,16 in lieve decremento rispetto alla tariffa del 2022 (-0,34%). La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un maggior traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +4,7%, rispetto al 2022 e rileva una tariffa applicata tendenzialmente in linea con l'esercizio precedente (euro 334,08 vs euro 334,24).
I ricavi per i voli esenti di rotta e di terminale, il cui corrispettivo risulta, a norma di legge, a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze, si attestano a 11,9 milioni di euro in decremento del -4,7%, rispetto al 2022, per le minori unità di servizio esenti di rotta e di terminale gestite nell'esercizio.
I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 14,2 milioni di euro in incremento del 2,9%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i ricavi generati in favore della Qatar Civil Aviation Authority per i servizi connessi al Performance of air navigation support services e per le attività legate al nuovo contratto con l'Arabia Saudita per la ristrutturazione dello spazio aereo.
La componente rettificativa per balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide negativamente per un valore complessivo di 28,1 milioni di euro quale effetto netto tra i balance rilevati nell'esercizio 2023 pari a un valore positivo di 77,7 milioni di euro, riguardanti in particolare i balance legati all'incremento dell'inflazione per 62,5 milioni di euro, associati al diverso tasso inflattivo tra il dato rilevato al 2023 pari a +5,9%, rispetto a quanto inserito nel piano di performance che si attestava a 1,15%, al balance per bonus capacity avendo determinato per la rotta un 0,01 minuti di ritardo per volo assistito rispetto al target di 0,04 minuti di ritardo per volo assistito. Tali effetti positivi sono stati in parte compensati dalla rilevazione del balance per rischio traffico della seconda zona di tariffazione pari a 1,7 milioni di euro in restituzione ai vettori e dai balance depreciation e per finanziamenti UE per complessivi 14,6 milioni di euro, in restituzione ai vettori in conformità alla normativa tariffaria. Diversamente all'esercizio precedente dove si era rilevato un balance per rischio traffico di rotta pari a 50 milioni di euro in restituzione ai vettori, nell'esercizio 2023 tale balance non è emerso avendo generato a consuntivo delle unità di servizio pari a +1,54%, rispetto al dato previsto nel Piano di Performance, entro il range del 2% che non prevede in base alla regolamentazione europea, restituzione ai vettori. Nel saldo della voce balance è inoltre compresa la prima quota dei balance iscritti nel combined period 2020-2021 recuperabili in quote costanti in 5 anni e in 7 anni per la terza zona di tariffazione a decorrere dal 2023, che insieme ad altri balance iscritti nei due anni precedenti, hanno determinato un utilizzo a conto economico, ed in tariffa 2023, di un importo complessivo negativo pari a 100,4 milioni di euro.
I costi operativi ammontano a complessivi 696,1 milioni di euro e registrano un incremento del 3,8%, rispetto all'esercizio precedente, riferito sia al costo del personale (+4,8%) che agli altri costi operativi (+1,8%).
Con riferimento al costo del personale che ammonta a 497,4 milioni di euro, si rileva principalmente un incremento della retribuzione variabile strettamente correlata al maggior traffico aereo assistito nel 2023 che si traduce in un incremento del lavoro straordinario del personale operativo, un incremento del premio di risultato legato alle maggiori unità di servizio gestite e nel riconoscimento di un importo una tantum per il periodo estivo. Su tale variazione incide anche l'aumento dell'organico che si attesta a +84 unità medie e +79 unità effettive, rispetto il 2022, chiudendo l'esercizio con un organico effettivo di 3.385 unità (3.306 unità a

fine 2022) e il rinnovo della parte economica del CCNL che ha previsto tra l'altro una rivalutazione dei minimi contrattuali del 2% a decorrere dal mese di settembre.
Gli altri costi operativi registrano un incremento netto contenuto all'1,8%, rispetto al 2022, associato ai maggiori costi per contribuzione Eurocontrol, a contratti di manutenzione non presenti nell'esercizio a confronto e a maggiori trasferte del personale dipendente anche a supporto delle commesse estere. Si evidenzia, invece, la riduzione dei costi per utenze per il minor prezzo dell'energia elettrica che beneficia delle misure attuate in tale ambito dalle istituzioni anche sugli oneri di sistema.
Tali valori hanno inciso nella determinazione dell'EBITDA generando un incremento dell'11,3%, rispetto al 2022, attestandosi a 283,8 milioni di euro.
L'EBIT registra un valore pari a 161,5 milioni di euro in incremento del 21,2%, rispetto all'esercizio precedente, valore determinato a valle degli effetti derivanti dalla svalutazione dei crediti, dall'accantonamento a fondi rischi e dall'effetto positivo derivante dalla rivalutazione della partecipazione in Enav North Atlantic quale effetto dell'analisi di recuperabilità del valore di carico della partecipazione dalla stessa detenuta in Aireon.
l proventi ed oneri finanziari presentano un valore negativo di 10,3 milioni di euro, in deciso incremento rispetto all'esercizio precedente, per i maggiori interessi passivi sui finanziamenti a tasso variabile legati sia al rialzo dei tassi di interesse che alla diversa composizione dell'indebitamento bancario.
Le imposte dell'esercizio si attestano a 44 milioni di euro in incremento di 3,3 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, per la maggiore base imponibile fiscale ed un tax rate per l'imposta IRES pari al 24,7% in leggero incremento rispetto all'aliquota teorica per l'impatto derivante dal reversal delle imposte anticipate.
L'utile dell'esercizio, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta a 107,2 milioni di euro.

| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | 830.427 | 861.975 | (31.548) | -3,7% |
| Attività per diritti d'uso | 2.381 | 1.356 | 1.025 | 75,6% |
| Attività immateriali | 81.682 | 71.673 | 10.009 | 14,0% |
| Partecipazioni | 188.248 | 186.411 | 1.837 | 1,0% |
| Crediti commerciali non correnti | 526.841 | 606.775 | (79.934) | -13,2% |
| Altre attività e passività non correnti | (140.291) | (151.530) | 11.239 | -7,4% |
| Capitale immobilizzato netto | 1.489.288 | 1.576.660 | (87.372) | -5,5% |
| Rimanenze | 61.762 | 61.075 | 687 | 1,1% |
| Crediti commerciali | 364.400 | 311.846 | 52.554 | 16,9% |
| Debiti commerciali | (175.371) | (127.226) | (48.145) | 37,8% |
| Altre attività e passività correnti | (209.389) | (204.157) | (5.232) | 2,6% |
| Capitale di esercizio netto | 41.402 | 41.538 | (136) | -0,3% |
| Capitale investito lordo | 1.530.690 | 1.618.198 | (87.508) | -5,4% |
| Fondo benefici ai dipendenti | (29.357) | (29.651) | 294 | -1,0% |
| Fondi per rischi e oneri | (13.522) | (11.341) | (2.181) | 19,2% |
| Attività/(Passività) per imposte anticipate/differite | 13.716 | 12.095 | 1.621 | 13,4% |
| Capitale investito netto | 1.501.527 | 1.589.301 | (87.774) | -5,5% |
| Patrimonio Netto | 1.173.828 | 1.174.581 | (753) | -0,1% |
| Indebitamento finanziario netto | 327.699 | 414.720 | (87.021) | -21% |
| Copertura del capitale investito netto | 1.501.527 | 1.589.301 | (87.774) | -5,5% |
(migliaia di euro)
Il Capitale investito netto si attesta a 1.501,5 milioni di euro in decremento del -5,5%, rispetto al 31 dicembre 2022, e risulta coperto per il 78,2% dal patrimonio netto e per il 21,8% da mezzi di terzi.
Il Capitale immobilizzato netto pari a 1.489,3 milioni di euro ha registrato un decremento netto di 87,4 milioni di euro, rispetto il 31 dicembre 2022, per: i) il decremento delle attività materiali per 31,5 milioni di euro per ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nell'esercizio; ii) l'incremento delle partecipazioni per 1,8 milioni di euro quale conseguenza del riallineamento del valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic; iii) la riduzione netta dei crediti commerciali non correnti per 79,9 milioni di euro quale effetto derivante dalle nuove iscrizioni dei crediti per balance di competenza dell'esercizio 2023, al netto della componente finanziaria, più che compensate dalla riclassifica a breve termine dei balance che verranno inseriti in tariffa 2024.
Il capitale di esercizio netto si attesta a negativi 41,4 milioni di euro tendenzialmente in linea con il dato emerso al 31 dicembre 2022. Le principali variazioni hanno riguardato: i) l'incremento dei crediti commerciali per 52,5 milioni di euro, riferito per 12,4 milioni di euro al maggior credito verso Eurocontrol per la fatturazione riferita ai mesi di volato di novembre e dicembre superiore rispetto ai corrispondenti mesi dell'esercizio precedente e per 41,3 milioni di euro alla riclassifica del credito per balance inerente la seconda quota dei balance iscritti nel combined period 2020-2021 riferiti alla perdita di traffico generata a seguito dell'emergenza sanitaria, il cui recupero è stato previsto in cinque anni, ad eccezione della terza fascia di tariffazione che verrà recuperata in sette anni, a decorrere dalla tariffa 2023; ii) l'incremento dei debiti

commerciali per 48,1 milioni di euro connesso principalmente al debito per balance rilevati nell'esercizio 2022 e riferiti in particolar modo al rischio traffico di rotta che verrà inserito in tariffa nel 2024.
Nella determinazione del capitale investito netto incide anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi 29,4 milioni di euro, in decremento per le liquidazioni erogate nell'esercizio; i fondi per rischi ed oneri per 13,5 milioni di euro e le attività per imposte anticipate e passività per imposte differite per un importo netto di positivi 13,7 milioni di euro.
Il Patrimonio Netto si attesta a 1.173,8 milioni di euro tendenzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2022 per la rilevazione dell'utile dell'esercizio 2023 pari a 107,2 milioni di euro al netto del pagamento del dividendo del 2022 per 106,4 milioni di euro.
L'Indebitamento finanziario netto presenta un saldo di 327,7 milioni di euro in miglioramento di 87 milioni di euro, rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2022.
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 207.958 | 246.692 | (38.734) | -15,7% |
| Crediti finanziari correnti | 5.441 | 1.929 | 3.512 | n.a. |
| Indebitamento finanziario corrente | (19.659) | (431.651) | 411.992 | -95,4% |
| Indebitamento finanziario corrente per lease ex IFRS 16 | (866) | (757) | (109) | 14,4% |
| Posizione finanziaria corrente netta | 192.874 | (183.787) | 376.661 | n.a. |
| Crediti finanziari non correnti | 3.198 | 8.554 | (5.356) | -62,6% |
| Indebitamento finanziario non corrente | (503.492) | (165.094) | (338.398) | n.a. |
| Indebitamento finanziario non corrente per lease ex IFRS 16 | (1.580) | (698) | (882) | n.a. |
| Debiti commerciali non correnti | (18.699) | (73.695) | 54.996 | -74,6% |
| Indebitamento finanziario non corrente | (520.573) | (230.933) | (289.640) | 125,4% |
| Indebitamento finanziario netto | (327.699) | (414.720) | 87.021 | -21,0% |
(migliaia di euro)
Il minor indebitamento finanziario netto emerso al 31 dicembre 2023 è dovuto principalmente all'effetto della dinamica degli incassi e dei pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, strettamente correlato alla ripresa delle attività del trasporto aereo con conseguenti maggiori incassi dal core business di ENAV compensando anche i maggiori pagamenti verso il personale dovuto all'avvenuto rinnovo della parte economica del CCNL. Nell'esercizio si è proceduto, oltre all'attività ordinaria, al pagamento del dividendo per complessivi 106,4 milioni di euro, al pagamento del debito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze per complessivi 43,6 milioni di euro, al pagamento del debito verso ENAC per la quota degli incassi di rotta e di terminale di competenza e verso l'Aeronautica Militare Italiana per la quota degli incassi di terminale di spettanza per complessivi 20,8 milioni di euro, all'acquisto delle azioni proprie per 2,2 milioni di euro e al pagamento del saldo e primo e secondo acconto delle imposte correnti per 56,7 milioni di euro.
Si evidenzia che la società dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non utilizzate al 31 dicembre 2023, per un ammontare pari a 190 milioni di euro.

| 2023 | 2022 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio | 212.338 | 244.091 | (31.753) |
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento | (71.598) | (70.165) | (1.433) |
| Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento | (179.474) | (122.323) | (57.151) |
| Flusso monetario netto dell'esercizio | (38.734) | 51.603 | (90.337) |
| Disponibilità liquide a inizio esercizio | 246.692 | 195.089 | 51.603 |
| Disponibilità liquide a fine esercizio | 207.958 | 246.692 | (38.734) |
| Free cash flow | 140.740 | 173.926 | (33.186) |
(migliaia di euro)
Il Flusso di cassa generato dalle attività di esercizio al 31 dicembre 2023 ammonta a 212,3 milioni di euro in decremento rispetto al valore registrato nell'esercizio precedente pari a 244,1 milioni di euro. Tale flusso è stato determinato dai seguenti fattori: i) il decremento dei crediti commerciali correnti e non correnti per 27,4 milioni di euro che, pur in presenza di un maggior credito verso Eurocontrol per il maggior volato degli ultimi due mesi dell'anno rispetto al corrispondente periodo precedente, sconta il decremento netto dei crediti per Balance che con decorrenza dal 2023 ha visto il recupero in quote costanti dei balance iscritti nel combined period 2020-2021. Nell'esercizio 2022 era emerso un incremento dei crediti commerciali per 74,6 milioni di euro che non recepivano ancora variazioni in decremento dei balance ma solo in aumento per le nuove iscrizioni dell'esercizio di competenza; ii) il decremento dei debiti tributari e previdenziali per il minore debito per imposte dirette quale conseguenza dei maggiori acconti di imposta versati nel corso del 2023 (56,7 milioni di euro contro i 34 milioni di euro del 2022) e per le minori ritenute IRPEF del personale dipendente e relativi contributi previdenziali rispetto all'esercizio a confronto che scontava un carico tributario e previdenziale del personale dipendente maggiore in quanto calcolata sulla retribuzione di dicembre che conteneva il pagamento del periodo di vacatio contrattuale definito in sede di rinnovo del CCNL; iii) la variazione netta in aumento delle altre attività e passività correnti per 9,4 milioni di euro per le maggiori passività legate ai debiti verso l'Aeronautica Militare Italiana e l'ENAC per la quota di incassi di rotta e di terminale di loro competenza emersi nell'esercizio e all'incremento dei debiti verso il personale per gli accantonamenti dell'esercizio. Nell'esercizio a confronto emergeva una riduzione delle altre attività correnti per gli incassi dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti; iv) la variazione dei debiti commerciali correnti e non correnti registrano un decremento di 40 milioni di euro riferito principalmente al minore debito per balance emerso nel 2023 rispetto all'esercizio precedente, effetto in parte compensato dal maggior debito verso i fornitori per le maggiori fatturazioni degli ultimi mesi dell'esercizio.
Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2023 ha assorbito liquidità per 71,6 milioni di euro in leggero incremento rispetto al 2022 per 1,4 milioni di euro. Tale variazione è associata all'incremento dei capex che si sono attestati a 105,1 milioni di euro rispetto ai 97,4 milioni di euro dell'esercizio precedente e ai maggiori pagamenti effettuati verso i fornitori per progetti di investimento rispetto al 2022.
Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 179,5 milioni di euro in misura maggiore rispetto al 2022 che aveva evidenziato un assorbimento di liquidità pari a 122,3 milioni di euro. Le operazioni di manovra finanziaria hanno visto la sottoscrizione nel mese di marzo 2023 di un Term

Loan con un pool di banche per 360 milioni di euro della durata di tre anni da rimborsare integralmente alla scadenza. Gli introiti derivanti da tale operazione sono stati destinati al rimborso anticipato del Term Loan di 180 milioni di euro sottoscritto a luglio 2022 con scadenza nel mese di luglio 2023 e di tre Term Loan per complessivi 180 milioni di euro sottoscritti nel mese di luglio 2021 della durata di 24 mesi. Nell'esercizio 2023 si è provveduto al pagamento delle rate trimestrali/semestrali dei finanziamenti in essere secondo i piani di ammortamento contrattualizzati per 68,7 milioni di euro, acquistato azioni proprie per 2,2 milioni di euro e proceduto al pagamento del dividendo del 2022 nel mese di ottobre, in conformità alla delibera assembleare del 28 aprile 2023 per 106,4 milioni di euro.
Il free cash flow si attesta a positivi 140,7 milioni di euro, in riduzione di 33,2 milioni di euro rispetto al 2022 in cui si attestava a positivi 173,9 milioni di euro, a seguito della liquidità generata dal flusso di cassa dell'attività di esercizio che ha ampiamento coperto l'assorbimento del flusso di cassa da attività di investimento.
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ENAV presenta un organico di 4.254 unità (4.185 unità nel 2022) e registra un incremento effettivo di 69 unità, rispetto all'organico del 2022, ed un maggior organico medio di 88 risorse. Il Gruppo è presente su tutto il territorio nazionale per la fornitura dei servizi di assistenza al volo e per la manutenzione degli impianti operativi, mentre si rileva la presenza in vari Paesi europei ed extraeuropei per le attività di commercializzazione di soluzioni software AIM e per le attività di consulenza aeronautica.
Nel corso del 2023 il confronto con le Parti Sociali si è particolarmente focalizzato sul rinnovo della parte normativa del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) servizi ATM, con l'obiettivo di sostenere le trasformazioni del modello organizzativo di alcuni impianti previsti nel piano industriale, tra cui l'implementazione delle torri digitali.
Per quanto concerne le modalità operative, nel corso del 2023, è stato formalizzato un accordo con le Organizzazioni Sindacali di revisione della disciplina dell'orario di lavoro del personale operativo in H35 che si è mosso su due direttrici principali: da un lato l'introduzione di misure strutturali di flessibilità, a fronte delle quali è stata istituita una specifica indennità e, dall'altro, di misure di contrasto dell'assenteismo nel periodo della stagione estiva, per le quali sono stati previsti interventi collegati alla presenza. In particolare, per quanto concerne il sistema degli orari le principali innovazioni, che hanno carattere strutturale, riguardano la possibilità di pianificare una quantità di straordinario variabile in funzione delle esigenze operative e l'introduzione di un numero maggiore di orari di inizio turno.
Il complesso di queste misure consentirà di pianificare al meglio le presenze sia nell'arco del mese, attraverso la pianificazione dello straordinario, sia nell'arco della giornata (attraverso la nuova articolazione dei turni), con prevedibili effetti positivi sulla resa del servizio.
Accanto a questi elementi, per gestire al meglio la stagione estiva, è stato previsto un Premio Presenza simile a quello applicato nell'esercizio precedente, collegato alla presenza nei turni ordinari, per contrastare l'assenteismo. In questa ottica è stata inserita anche una misura innovativa che prevede la possibilità di utilizzare servizi welfare da parte dei beneficiari di permessi ex L. 104/92, in modo da consentire loro di conciliare le esigenze di assistenza con la presenza al lavoro.

Per sostenere il processo di digitalizzazione delle attività operative è stato sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali un ulteriore accordo con il quale è stata concordata l'istituzione di una indennità da corrispondere ai controllori di volo degli impianti la cui attività sia trasformata a seguito dell'introduzione delle nuove tecnologie digitali; allo stato questa indennità è corrisposta al solo personale dell'impianto di Brindisi, in cui è stata implementata la prima torre digitale, e sarà estesa agli altri impianti nel momento in cui la loro attività verrà digitalizzata e a tutto il personale degli impianti Regional dall'1 gennaio 2025.
Un ulteriore intervento sul modello operativo degli impianti strategici è stato realizzato con l'istituzione di una nuova figura di supervisione nelle torri di controllo, a cui sono state attribuite maggiori responsabilità rispetto al precedente assetto organizzativo con il riconoscimento di un trattamento economico ad hoc.
Negli ultimi mesi dell'anno si sono tenuti alcuni incontri con le Organizzazioni Sindacali per analizzare le conseguenze sui lavoratori delle iniziative relative al trasferimento, previsto dal Piano Industriale, di alcune attività dagli impianti di Torino e Venezia agli Area Control Center (ACC) di Milano e Padova, oltre che di una parte dello spazio aereo attualmente gestito dall'ACC di Brindisi a quello di Roma, attività che si concluderà nel mese di giugno 2024. Con specifico riferimento a quest'ultimo punto, ENAV ha confermato la disponibilità a concordare con le Organizzazioni sindacali le garanzie occupazionali e retributive da riconoscere ai lavoratori coinvolti dal programma.
Infine, nel corso del 2023 è stata effettuata un'azione di sciopero a livello nazionale, con un'adesione di circa l'80%, mentre a livello locale sono stati effettuati sette scioperi, con un'adesione di circa il 54%, che non ha determinato impatti significativi sulla regolarità delle operazioni.
L'attività di formazione operativa nell'anno 2023 ha visto un notevole incremento sia nella tipologia di formazione ab-initio, da selezione esterna e da selezione interna, che nella ripresa della formazione avanzata contribuendo ambedue positivamente al dato finale complessivo delle ore di formazione erogate nel 2023 che si sono attestate a 157.569 ore, contro le 104.958 ore del 2022, registrando un incremento del 65% rispetto all'esercizio precedente.
In particolare, le ore di formazione erogate hanno riguardato i seguenti corsi:
Il consistente incremento della formazione ab-initio, rispetto al 2022, è dovuto al programma formativo avviato nell'esercizio per l'introduzione nella filiera operativa di ulteriori nuove risorse rese disponibili dalle numerose selezioni interne ed esterne effettuate, sia per il personale operativo nelle figure dei ATCO (Air Traffic Control) / FISO (Flight Information Service Officer)/ Tecnico meteorologo aeronautico che per il personale ATSEP (Air Traffic Safety Engineering Personnel) termine utilizzato per indicare il personale tecnico coinvolto nelle operazioni di funzionamento, manutenzione ed installazione dei sistemi di comunicazione, navigazione, sorveglianza e gestione del traffico aereo (CNS/ATM). Nel 2023 risultano 49 nuove risorse, avviate a formazione nel 2022, provenienti da selezione esterna e che completeranno nel 2024 l'iter formativo e verranno assegnate alle strutture operative.

L'aumento della formazione avanzata, rispetto all'esercizio precedente, è frutto di una prosecuzione dei programmi formativi del personale CTA (Controllori del Traffico Aereo) destinato da Torri di controllo strategiche ad ACC (Area Control Center) e non ultimo all'avvicendamento generazionale dovuto ai pensionamenti, per raggiungimento limiti di età.
La formazione continua ha visto, invece, una riduzione nelle ore erogate a seguito del completamento dei programmi di back-to-normal avviati nel 2021 per preparare il personale operativo alla ripresa del traffico aereo dopo il blocco determinato dal COVID-19 e proseguiti anche nel 2022.
La formazione per clienti esterni, data la notevole domanda di formazione operativa per il personale interno, si è ridotta rispetto al 2022, che beneficiava invece della formazione erogata ai controllori del traffico aereo del Qatar per permettere loro la normale gestione del traffico aereo durante il Mondiale di Calcio 2022 svoltosi nei mesi di novembre e dicembre.
La formazione operativa nel 2023 ha registrato un importante incremento di livelli prestazionali con interventi formativi per 11 corsi, con un totale di 7.373 ore di formazione per 987 partecipanti a fronte di 5.730 ore e 130 partecipanti del 2022.
Rimane elemento distintivo, infine, l'attività verso terzi connessa alla collaborazione con Alma Mater che prevede l'erogazione di un corso di 60 ore per gli studenti della laurea triennale di ingegneria aerospaziale.
Si chiude il 2023 con 32 azioni formative indirizzate al personale operativo interno e 19 iniziative finalizzate al cliente esterno.
Relativamente alla formazione manageriale e specialistica, nel corso del 2023, sono stati effettuati interventi formativi a livello di Gruppo per un totale di oltre 40.000 ore (59.500 ore nel 2022) e circa 5.835 partecipazioni a iniziative di formazione linguistica, manageriale e specialistica in modalità sincrona (aule in presenza e aule virtuali) e asincrona (in modalità e-learning) permettendo di sostenere l'aggiornamento professionale e lo sviluppo delle persone del Gruppo attraverso le attività formative.
Fra le iniziative svolte in modalità sincrona, riferite a 9.918 ore per 670 partecipazioni, assumono particolare rilevanza il prosieguo dei percorsi destinati ai Responsabili di struttura con l'obiettivo di svilupparne la leadership, i percorsi di induction per i neoassunti, nonché l'accesso alle opportunità formative offerte da Risorse Umane. È inoltre proseguita l'attività di formazione a catalogo su tematiche specialistiche di interesse per le strutture di staff e le strutture operative indirette.
Le attività svolte in modalità asincrona, per 22.858 ore e 4.800 partecipazioni, hanno consentito di soddisfare principalmente le esigenze di formazione obbligatoria e di legge, fra cui assumono particolare rilevanza quelle relative all'anticorruzione, funzionali al mantenimento della certificazione ISO 37001, e quelle relative al modello 231/01. La riduzione della quantità di ore di formazione in e-learning, rispetto al 2022, è da ricondursi principalmente al completamento dell'aggiornamento quinquennale dei lavoratori ex D.Lgs 81/2008.
La formazione linguistica si è svolta sia in modalità sincrona che asincrona coinvolgendo 365 persone per un totale di 7.268 ore, con un'attività articolata in autoapprendimento, corsi individuali, corsi multimediali e workshop tematici. Nel corso del 2023 una quota rilevante di formazione linguistica è stata dedicata ai colleghi ATSEP della controllata Techno Sky per il consolidamento delle competenze linguistiche finalizzate al mantenimento della certificazione.

Il Gruppo ENAV attribuisce grande importanza all'integrità fisica e morale dei propri dipendenti, alla diffusione di condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e di ambienti di lavoro sicuri e salubri. Il Gruppo cura, pertanto, la diffusione e il consolidamento della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sviluppando la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutto il personale.
Con riferimento alla gestione dell'emergenza pandemica da COVID-19, stante la dichiarazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la quale ha decretato la cessazione dello stato di pandemia da virus SARS-CoV-2, il Gruppo ENAV ha ritenuto non più applicabili le misure di sicurezza e prevenzione del contagio precedentemente disposte, fermo restando l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 conformi allo standard UNI EN149:2009 messi a disposizione dal Datore di Lavoro in presenza di specifica prescrizione del Medico Competente secondo quanto riportato nel Giudizio di Idoneità alla mansione.
Nel corso del 2023 l'organismo di certificazione DNV-GL ha svolto, con esito positivo, le verifiche per il mantenimento della certificazione UNI ISO 45001:2018 per le società italiane del Gruppo ENAV.
Per quanto attiene all'analisi degli infortuni, si evidenzia che su n. 14 infortuni occorsi in ENAV, n. 9 sono classificati in itinere e n. 5 accaduti sul lavoro ma non direttamente riconducibili alle mansioni svolte dal lavoratore. In Techno Sky, su n. 7 infortuni, n. 2 si sono verificati in itinere e quelli accaduti sul lavoro (n. 5) sono solo in parte riconducibili alla mansione svolta dal lavoratore. Per IDS AirNav si sono verificati n. 2 infortuni in itinere e non si sono verificati infortuni sul lavoro. In D-Flight non si sono verificati infortuni.
Per tutte le sedi del Gruppo è proseguita, secondo necessità occorrenti, l'attività di redazione ed aggiornamento dei Documenti di Valutazione dei Rischi, dei Piani di emergenza, dei Documenti Unici di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI), dei Verbali di Cooperazione e Coordinamento (VCC) nonché l'attività di gestione dei dispositivi di protezione individuali, l'erogazione della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e l'effettuazione, secondo la prevista programmazione, della sorveglianza sanitaria dei lavoratori, secondo i protocolli sanitari approvati, delle esercitazioni antincendio e della sorveglianza fisica delle sorgenti radiogene, effettuata dagli Esperti di Radioprotezione.
Infine, nell'ambito della valutazione del rischio stress lavoro-correlato per ENAV, Techno Sky ed IDS AirNav, si è conclusa la valutazione preliminare per la rilevazione degli indicatori organizzativi di Contesto e Contenuto del lavoro secondo le linee guida dell'INAIL e in collaborazione con un professionista esterno, psicologo del lavoro. È stata, altresì, avviata la valutazione approfondita che prevede nel 2024 il coinvolgimento di tutti i lavoratori tramite somministrazione di un questionario in forma anonima, per la rilevazione della percezione soggettiva del rischio stress lavoro-correlato di tutta la popolazione aziendale.
Gli investimenti realizzati dal Gruppo hanno l'obiettivo di assicurare che gli assets a supporto dei servizi di gestione del traffico aereo sul territorio nazionale siano: i) coerenti con gli obiettivi di performance tecnici, economici e prestazionali richiesti; ii) conformi agli standard qualitativi e prestazionali stabiliti in ambito nazionale ed internazionale dagli Organismi regolatori del Settore; iii) in linea con l'evoluzione della piattaforma tecnologica e con i nuovi concetti operativi definiti e sviluppati in ambito europeo per il network ATM (Air Traffic Management); iv) funzionali alle esigenze di sviluppo del mercato terzo.

Il peso prevalente degli investimenti è rappresentato dall'insieme degli interventi che riguardano le infrastrutture tecnologiche operative, in quanto esse condizionano direttamente le attività aziendali di core business in termine di efficienza, economicità e sicurezza dei servizi di gestione del traffico aereo. Lo strumento attraverso cui vengono pianificati gli investimenti è il piano degli investimenti di durata pluriennale, allineato con il Master Plan europeo e aggiornato attraverso rimodulazioni che tengono conto di esigenze operative emerse in corso di anno. Nel 2023 è proseguito il lavoro lanciato nel 2022 sul Piano Investimenti, con il raggiungimento delle prime milestone rilevanti.
Nel 2023 si è registrato un valore dei capex di Gruppo pari a 110,5 milioni di euro (97,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e di 105,1 milioni di euro (97,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022) riferiti alla Capogruppo. Tra i principali investimenti in corso di realizzazione rilevati nel 2023 e completati si segnalano gli sviluppi sul sistema SATCAS, Arrival Management (AMAN) e Tactical Controller Tool Automatic (TCT).
Tra gli investimenti in corso di realizzazione e quindi non ancora completati, si evidenziano:
Le attività di realizzazione di progetti di investimento vedono una indispensabile attività di ricerca da effettuarsi negli anni precedenti all'esecuzione dei programmi di deployment, in quanto ogni funzionalità innovativa nel mondo ATM deve essere validata e condivisa a livello internazionale, attraverso una attività comune di ricerca nota come SESAR (Single European Sky ATM Research).
Il programma di ricerca e sviluppo europeo SESAR è un'iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per fornire al quadro normativo del Cielo Unico Europeo gli elementi tecnologici innovativi che permettano la realizzazione di un nuovo sistema di gestione del traffico aereo moderno, interoperabile, sostenibile, resiliente, efficiente e capace di garantire lo sviluppo del trasporto aereo su basi sicure, nel rispetto dell'ambiente e con una minore frammentazione nella gestione dello spazio aereo.
L'attività di ricerca e sviluppo è coordinata dalla SESAR Joint Undertaking (SJU), partenariato pubblico-privato istituito nel 2008 con un orizzonte temporale di attività fino al 2024. Nel dicembre del 2021 è stata costituita la nuova SESAR 3 Joint Undertaking, la rinnovata partnership europea che agirà con mandato fino al 2031 con l'obiettivo di gestire la nuova terza fase di Programma (SESAR 3 – Digital European Sky). La Capogruppo ha rinnovato l'interesse nella partnership e formalizzato la sua partecipazione come Founding Member. Il programma si è articolato nelle seguenti tre fasi consecutive:

▪ SESAR 3, avviato a fine 2022 con un orizzonte temporale al 2031, vede il Gruppo ENAV attualmente impegnato in 17 progetti selezionati in accordo ai propri interessi operativi e industriali. In termini di contenuti, SESAR 3 dà continuità alle precedenti due fasi ed è caratterizzato da nuovi importanti elementi di innovazione selezionati all'insegna della digitalizzazione, dell'automazione e della sostenibilità (Aviation Green Deal) e volti allo sviluppo di un sistema ATM europeo che sia sempre più efficiente, sicuro, sostenibile e resiliente. Il Gruppo ENAV ha nel portafoglio due progetti dimostrativi (HERON e U-ELCOME) e 15 progetti di ricerca industriale che coprono un'ampia gamma di tecnologie necessarie alla realizzazione, entro il 2040, del Digital European Sky, grazie allo sviluppo di soluzioni che vedranno la loro applicazione in aree sensibili per il settore dell'Air Traffic Management (ATM). Nuovi bandi sono previsti nei prossimi anni nel corso del programma.
La partecipazione al Programma SESAR rappresenta un'opportunità per il Gruppo ENAV al fine di contribuire alla definizione del nuovo Sistema ATM europeo e per orientare gli sviluppi in accordo alle priorità aziendali e nazionali. L'esperienza e l'immagine acquisiti in questi anni di sviluppi SESAR, testimoniano il ruolo chiave della Capogruppo nello scenario ATM europeo e, in linea con un più ampio disegno strategico, garantiscono al Gruppo un ruolo di prim'ordine negli assetti internazionali dell'Industria di Settore.
Il Sesar Deployment Manager (SDM) è l'organo voluto dalla Commissione Europea per sincronizzare e coordinare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo in Europa. A partire dal 1° giugno 2022, al termine del mandato della SDA (Sesar Deployment Alliance), la SESAR Deployment and Infrastructure Partnership (SDIP) è stata ufficialmente selezionata e delegata dalla Commissione Europea all'esercizio delle funzioni del Deployment Manager. Questa rappresenta una nuova partnership che raggruppa 4 compagnie aeree; 14 Air Navigation Service Provider, tra cui ENAV, che controllano circa l'80% dei voli nell'Unione Europea, oltre a tutti i principali flussi di traffico operati nel nostro continente; Aeroporti in grado di fornire la prospettiva operativa completa dell'aeroporto; EUROCONTROL Network Manager con la visione a livello di rete, sia dal punto di vista tecnologico che operativo, necessaria a garantire il perfetto funzionamento dell'ATM europeo. Il mandato dell'attuale Deployment Manager terminerà a dicembre 2027.
In accordo con quanto previsto nell'articolo 9 del Regolamento europeo 2013/409, il Deployment Manager deve garantire la sincronizzazione e il coordinamento dei progetti di implementazione locali necessari per attuare i Common Projects, ovvero i regolamenti di esecuzione della Commissione che impone agli Stati membri dell'Unione Europea e alle loro parti interessate l'attuazione delle modifiche operative più essenziali dell'ATM Master Plan europeo. Il primo Common Project è noto come Pilot Common Project (PCP) ed è definito dal Regolamento (UE) n. 2014/716 che ha costituito il documento di riferimento per l'identificazione delle priorità dei bandi di finanziamento europei per il settore del trasporto aereo.
Le attività di deployment di SESAR, coordinate dal SESAR Deployment Manager, e cofinanziate dalla Commissione Europea tramite l'Agenzia CINEA (European Climate Infrastructure and Environment Executive Agency), favoriscono l'aggiornamento annuale del Deployment Programme, nella cui revisione la Capogruppo ha un ruolo di leadership, in coordinamento con gli altri stakeholder europei. Allo stesso tempo, la Capogruppo mantiene l'allineamento tra la propria pianificazione e i requisiti del Deployment Programme, per garantire la conformità nelle modalità e nelle tempistiche di implementazione pianificate con la regolamentazione europea di riferimento. Al riguardo si rappresenta che, con riferimento ai bandi di cofinanziamento a valere sul programma Connecting European Facilities (CEF), il 2023 ha visto la

prosecuzione dei progetti ad oggi aggiudicati e preordinati all'implementazione del regolamento 2014/716, sostituito nel mese di febbraio 2021 dall'emanazione del Regolamento Europeo 2021/116 Common Project One. I progetti coordinati dal SDM sono complessivamente 348, di cui oltre 271 già completati, che all'atto della completa conclusione comporteranno dei benefici sia in ambito di riduzione dei ritardi operativi che nei risparmi di jet fuel e di riduzione delle emissioni di CO2 nel pieno rispetto dell'ambiente.
A fine 2021 il Gruppo ENAV ha sottoscritto le convenzioni con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) comprendenti 9 progettualità che esprimono le eccellenze dell'intero Gruppo e rientrano nell'ambito del filone della Digital Innovation e della Green Infrastructures.
ENAV, IDS AirNav, Techno Sky e D-Flight hanno tutte contribuito a definire un gruppo di iniziative riguardanti una serie di ammodernamenti dei sistemi ENAV, un modello manutentivo con le più avanzate tecniche dell'Information Technology per Techno Sky, una nuova versione di sistemi di gestione informazioni aeronautiche per IDS AirNav ed iniziative per il controllo e la gestione del traffico cosiddetto "unmanned" nei cieli italiani per D-Flight.
Nel corso del 2023, di concerto con il MIT, le progettualità ENAV sono state escluse dal PNRR in quanto sono intervenute delle criticità che ne hanno precluso la concreta realizzazione nei tempi previsti dal PNRR e in taluni casi anche la necessità di modifica per tener conto l'attuale evoluzione tecnologica. Come noto, le competenti strutture istituzionali nazionali nel corso dell'anno hanno rimodulato la proposta italiana relativamente alle progettualità da finanziare attraverso il PNRR, e tale nuovo documento programmatico è stato approvato dal Consiglio di Economia e Finanza dell'Unione europea (ECOFIN) in data 8 dicembre 2023. Al momento, si è in attesa dei provvedimenti legislativi nazionali, in esecuzione della Decisione assunta da ECOFIN.
Le progettualità delle società controllate sono, invece, rimaste finanziate nell'ambito del PNRR tutte con scadenza 2026. In tale ambito, si evidenzia la progettualità riferita alla società controllata D-Flight riguardante lo "Sviluppo piattaforma UTM/Connettività sistema UTM", che a fine 2023 ha ricevuto l'esito positivo della verifica sulle spese sostenute e rendicontate e si è in attesa dell'erogazione della quota intermedia prevista a titolo di rimborso per un importo di 1,9 milioni di euro.
Nell'ambito delle iniziative atte a sviluppare un business sostenibile, il Gruppo ENAV si pone l'obiettivo di ridurre ed efficientare i consumi connessi alla realizzazione dei propri servizi e di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale derivante dalle operazioni aeree. Per tali motivi, il Gruppo punta sia a ridurre le emissioni connesse alle proprie attività produttive, sia a modernizzare e ottimizzare l'infrastruttura e il network dei servizi del traffico aereo (ATS) così da contribuire alla riduzione dell'anidride carbonica (CO2) associata alle attività degli Airspace Users (AU).
In tale contesto il Gruppo ha adottato un proprio Sistema di Gestione Ambientale (SGA) che recepisce lo standard internazionale ISO 14001:2015. Tra i punti maggiormente significativi presi in considerazione nell'adozione del SGA si evidenziano: l'identificazione degli aspetti ambientali, ovvero gli elementi delle attività e dei servizi del Gruppo ENAV che interagiscono con l'ambiente e la valutazione della loro significatività; la definizione delle modalità di attuazione e soddisfacimento degli obblighi di conformità, intesi come i requisiti legali che il Gruppo deve soddisfare; la definizione dei rischi e delle opportunità

connessi agli aspetti ambientali e agli obblighi di conformità, nonché ad eventuali altre questioni emergenti nell'analisi del contesto.
Al fine di favorire lo sviluppo sostenibile del trasporto aereo, la Capogruppo provvede alla continua revisione e al costante ammodernamento delle infrastrutture e del network ATS e, per garantire i più elevati livelli di sicurezza delle operazioni (Safety), pianifica e realizza interventi di ammodernamento dei propri asset che, anche attraverso la cooperazione e la sincronizzazione di iniziative collaborative con gli stakeholders, si propongono di realizzare il continuo miglioramento del network ATS, rendendo disponibile per gli Operatori Aerei traiettorie di volo sempre più environmental friendly, caratterizzate da tempi di percorrenza minori e riduzione dei vincoli alla pianificazione e alle operazioni di volo così da contribuire alla riduzione del consumo di carburante e conseguentemente all'impatto sull'ambiente.
Tutti gli interventi programmati e implementati sono catalogati e periodicamente monitorati nel Flight Efficiency Plan (FEP).
Nell'aggiornamento annuale del FEP sono rendicontate e valutate tutte le implementazioni di Operational Efficiency realizzate dalla Capogruppo per ottimizzare:
Lo stato di avanzamento e di efficacia delle azioni implementate e utili per il raggiungimento degli obiettivi e delle prestazioni richieste ai fornitori dei servizi della navigazione aerea (ANSP) nel settore ambientale (Environmental Key Performance Area/Indicator) e che sono soggette alla verifica e al controllo da parte di ENAC, è riportato e valorizzato nel Flight Efficiency Plan.
Le risultanze delle azioni rendicontate nel FEP della Capogruppo sono, inoltre, riportate nel piano nazionale per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica - Italy's Action Plan on CO2 Emissions Reduction – che in ambito ECAC/ICAO, l'Italia si è impegnata a realizzare quale contributo al più ampio programma per il contrasto ai cambiamenti climatici adottato, nel settore aeronautico.
Nel 2020 e nel 2021, la situazione straordinaria provocata dall'emergenza sanitaria per la pandemia da COVID-19 aveva prodotto una contrazione globale dei collegamenti aerei condizionando, conseguentemente, i livelli di prestazione ambientale. A partire dal mese di aprile del 2022 si è invece registrato un recupero fino a circa il 90% dei voli gestiti nel 2019, mentre nel 2023 si è, finalmente, ritornati a valori normali con il raggiungimento dei livelli di traffico aereo pre-pandemici. Infatti, nel 2023, si è rilevato un incremento dell'1,32% dei voli gestiti, rispetto ai valori del 2019, con picchi estivi che hanno sfiorato il +10% rispetto agli analoghi periodi del 2019.
In continuità con quanto attuato negli anni precedenti ed in aggiunta a quanto già realizzato con l'implementazione del Progetto Free Route Airspace Italy (FRAIT – che consiste in una pianificazione più libera delle traiettorie nello spazio aereo al di sopra di FL 305, circa 9.000 metri), nel corso del 2023, grazie all'applicazione del concetto di uso flessibile dello spazio aereo, attuato attraverso un processo di gestione coordinata con l'Aeronautica Militare (AMI) ed ENAC per la fase di programmazione di occupazione e rilascio delle porzioni di spazio aereo regolamentate e all'applicazione continua dell'uso flessibile delle configurazioni ATC, in termini di puntualità, sono stati raggiunti livelli prestazionali migliori di quelli del 2019.

La Capogruppo ha ulteriormente ottimizzato l'Airspace Availability, incrementando le porzioni di spazio aereo fruibili e utilizzabili con maggiore flessibilità, sia nel Free Route Airspace Italy, sia nello spazio aereo sottostante caratterizzato dal Network di rotte ATS, così da permettere agli Airspace Users di effettuare una più efficiente pianificazione dei voli.
La continua attività di aggiornamento e sincronizzazione del Network di rotte ATS nelle aree di Terminale, sia per le fasi successive al decollo sia per quelle immediatamente precedenti l'atterraggio, unitamente all'implementazione, per il traffico in arrivo all'aeroporto di Fiumicino del tool AMAN (Arrival Manager), ha consentito ai Controllori del Traffico Aereo (CTA) di ottimizzare la sequenza di avvicinamento determinando un miglioramento delle performance di puntualità, un'ottimizzazione della gestione e delle traiettorie di volo e ha portato ad una riduzione dei tempi di rullaggio al suolo con conseguente riduzione dei consumi di carburante e le connesse emissioni, con benefici per l'ambiente.
Si evidenzia che l'introduzione del tool AMAN per l'aeroporto di Fiumicino, ha permesso di realizzare una riduzione di circa 32.950 NM complessive nelle traiettorie del traffico aereo in avvicinamento all'aeroporto, portando ad un correlato minor consumo di carburante stimabile in circa 366.000 kg, con collegate riduzioni delle emissioni di CO2 nell'atmosfera pari a circa 1.154.000 kg.
Nel 2023, inoltre, operando nel Free Route Airspace Italy, circa il 41% del traffico aereo assistito ha potuto beneficiare di una riduzione della distanza totale pianificata dall'aeroporto di partenza a quello di destinazione (gate-to-gate), con una riduzione complessiva di circa 18,1 milioni di chilometri pianificati (pari, in media, a circa 33 Km per aeromobile), con una conseguente riduzione di emissioni di CO2 di circa 229 milioni di kg e un risparmio in termini di carburante necessario alle operazioni di volo "in crociera" (En Route) stimabile in circa 72,5 milioni di kg complessivi.
La porzione di volo che le compagnie scelgono di pianificare nello spazio aereo gestito da ENAV continua ad aumentare rispetto al 2019; infatti nel 2023 il valore di "Occupancy Time" è aumentato, in media, di un minuto per volo assistito. Questa tendenza conferma quanto lo spazio aereo italiano (sia nella porzione Free Route che, al disotto, nello spazio aereo definito dal network di rotte ATS) sia appetibile per gli Airspace User che, tenuto conto delle eccellenti prestazioni in termini di capacity e predictability e delle numerose misure di flight efficiency realizzate da ENAV per migliorare le traiettorie di volo, lo preferiscono rispetto ad altre possibili soluzioni.
In questo contesto le Compagnie Aere hanno la possibilità di ridurre ulteriormente la lunghezza totale delle rotte (Total Route Lenght) pianificate per i differenti City-Pair che prevedono l'attraversamento dello spazio aereo italiano, con conseguente contrazione del consumo di carburante e delle connesse emissioni di CO2 nell'atmosfera.
Nel 2023, anche lo spazio aereo al di sotto del Free Route Airspace Italy, ovvero la rimanente porzione che, verticalmente, va da GND a FL305, è stato ulteriormente interessato da interventi di miglioramento, realizzati:

Milano del servizio di controllo di avvicinamento di Torino e all'ACC di Padova del servizio di controllo di avvicinamento di Venezia.
Il combinato disposto di tali attività ha permesso di ottenere un'ulteriore riduzione delle distanze pianificate/volate, con risultati che si possono quantificare in una riduzione di circa 8,23 milioni di kg di carburante e con una conseguente riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera stimabile in circa 25,95 milioni di kg.
Il futuro della mobilità sostenibile e lo sviluppo dell'Advanced Air Mobility nella sua componente Urban prosegue in linea con il Piano Nazionale per la mobilità aerea avanzata predisposto da ENAC e il Gruppo ENAV anche tramite la controllata D-Flight che ha partecipato unitamente agli altri Stakeholder, pubblici e privati, nel definire la proposta del framework regolamentare che possa consentire lo sviluppo dell'Advanced Air Mobility in Italia.
A seguito della definizione di Memorandum of Understanding e di Accordi di Cooperazione con ENAC e con gli altri operatori del settore, forti dell'esperienza maturata nella realizzazione del network ATS, dell'informazione aeronautica e dei servizi di meteorologia, il Gruppo ENAV ha proattivamente contribuito alla prima formulazione di Concetti Operativi (ConOps) utili a definire lo sviluppo di vertiporti, di potenziali reti di collegamenti aerei tra nodi di un futuro sistema di mobilità aerea generale (aeroporti, stazioni, porti, centri e poli di interscambio, snodi della logistica, ecc.).
Tale collaborazione è fondamentale anche per definire i requisiti nazionali per aeromobili con capacità di decollo e atterraggio verticale (Vertical takeoff and landing Capable Aircraft VCA) e le relative traiettorie e infrastrutture di terra, così da contribuire a creare le condizioni per sostituire o almeno ridurre il ricorso a modalità di trasporto che risultano meno Environmental friendly di quelle caratterizzate da una propulsione elettrica.
Nel 2023, gli esperti del Gruppo ENAV insieme agli altri stakeholder coinvolti, hanno supportato ENAC nella definizione di un insieme di documenti, tra cui: i) le linee guida sulle Regolatory Sandbox; ii) le linee guida U-SPACE; iii) la prima edizione del regolamento "Requisiti nazionali peer aeromobili con capacità di decollo e atterraggio verticale (VCA) e relative traiettorie e infrastrutture".
L'attività realizzata ha supportato anche il conseguimento degli obiettivi strategici nazionali della Advanced Air Mobility e dell'EU Drone Strategy 2.0.
In linea con le politiche ambientali avviate negli ultimi anni la Capogruppo è impegnata nella riduzione dei consumi energetici e nell'abbattimento delle emissioni di gas-serra anche attraverso la dotazione di impianti per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, o da fonti meno inquinanti (gas metano). La ventottesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) tenutasi a Dubai nel 2023 ha evidenziato la necessità di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera del 43% nel 2030 e del 60% nel 2035 rispetto ai livelli del 2019, al fine di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Il Gruppo è impegnato in tal senso ad intraprendere un percorso che possa portare ad essere in compliance in anticipo a tali scadenze.
A tal fine, la Capogruppo ha stipulato un contratto per l'acquisto di energia elettrica, per l'alimentazione di tutti i siti istituzionali, da fonti rinnovabili. In ottemperanza al D.Lgs 102/2014, nel 2023 la Capogruppo ha effettuato, secondo le scadenze previste, sette diagnosi energetiche su un totale di 24 siti. Tali diagnosi hanno

individuato alcune proposte per il miglioramento dell'efficienza energetica, che saranno oggetto di valutazione ed eventuale integrazione con altri interventi già previsti per l'ammodernamento degli impianti tecnologici, con l'intento di realizzare un percorso di riduzione dei consumi di energia elettrica.
Nel corso del 2023 è stata completata la realizzazione degli impianti fotovoltaici dell'aeroporto di Brindisi, del sito remoto (radio TBT) di Brancasi e l'aeroporto di Venezia Tessera. Tali impianti si sono aggiunti a quelli precedentemente realizzati che sono presso la sede legale della Capogruppo, l'aeroporto di Bari e di Ancona Falconara, il Centro di Controllo di Area di Brindisi, degli aeroporti di Napoli, di Genova, di Catania, di Lampedusa e del sito remoto di Masseria Orimini. Inoltre, è prevista la realizzazione di un impianto presso l'aeroporto dell'Urbe.
Nell'ambito del piano di dismissione delle centrali termiche a gas, nel 2024 saranno eliminate quelle relative alla sede di Albenga e quelle a servizio dei locali ARO-MET della torre di Malpensa. Saranno inoltre sostituiti gli impianti di condizionamento della sede di Albenga, sala apparati di Olbia e centro aeroportuale di Bari. I nuovi sistemi avranno maggiore efficienza e saranno dotati di un sistema di gestione evoluto.
Complessivamente gli interventi previsti nel Piano Energetico decennale comporteranno un risparmio dei consumi totali di energia elettrica della Capogruppo del 37%.
Una buona parte dei suddetti interventi potrà beneficiare anche delle opportunità fornite dagli incentivi erogati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Il 2023 ha visto una riduzione degli effetti legati alla pandemia da COVID-19 ma permangono gli impatti sull'aviazione legati al conflitto russo-ucraino al quale si è aggiunto il conflitto israelo-palestinese. Tali eventi hanno continuato ad influenzare le attività internazionali in termini di numero e modalità di incontri, in particolare per quanto riguarda la partecipazione in presenza rispetto alla modalità remota o ibrida.
In tale contesto, la Capogruppo ha continuato, attraverso meeting e con strumenti di tele/videoconferenza, le attività volte a consolidare i rapporti con gli altri Air Navigation Service Provider sia a livello bilaterale, sia attraverso alleanze ed aggregazioni (come ad esempio l'alleanza A6 o il blocco funzionale di spazio aereo Blue Med) nonché, con le principali istituzioni ed organizzazioni Internazionali esistenti nell'ambito del trasporto aereo ed in particolare dell'Air Traffic Management (ICAO, la Commissione Europea, la nuova Sesar 3 Joint Undertaking ed il nuovo Sesar Deployment Manager oltre che EASA, CANSO, EUROCONTROL e EUROCAE).
Sono state svolte numerose attività in seno alle istituzioni europee, soprattutto con riguardo ad aspetti normativi di rilievo per il settore dell'aviazione e per la Capogruppo, di cui si riportano di seguito i più rilevanti:

il Gruppo ENAV, insieme alla autorità nazionale di vigilanza (ENAC) e all'industria italiana, ha svolto un ruolo propulsivo anche a livello europeo ed internazionale, questo soprattutto in considerazione del ruolo attivo della società partecipata D-Flight, che ha come mission la fornitura dei servizi U-Space;
Nel contesto delle iniziative europee in campo tecnologico, il Gruppo ENAV è stato direttamente coinvolto nelle attività di Ricerca e Sviluppo e di implementazione previste dal programma SESAR (Single European Sky ATM Research), in particolare:
Infine, nel corso del 2023, la Capogruppo è risultata aggiudicataria di importanti progetti che verranno cofinanziati della Commissione Europea per il programma Connecting Europe Facility.
Nel 2023 il Gruppo ENAV ha conseguito risultati in termini di ricavi derivanti dalla vendita di sistemi e servizi sul mercato non regolamentato per un totale di 43,1 milioni di euro (39,9 milioni di euro nel 2022) in incremento del 7,9% rispetto all'esercizio precedente. Nel corso dell'esercizio sono stati acquisiti nuovi ordini per il Gruppo ENAV per un totale di oltre 55 milioni di euro che rappresenta un incremento di oltre il 70% rispetto al dato del 2022.
La Capogruppo ha ottenuto nuovi ordini per un totale di oltre 21 milioni di euro, con un incremento di oltre il 20% rispetto all'esercizio precedente. Tra questi si segnalano gli ordini riferiti alle attività di Flight Inspection and Validation da svolgersi sia in Italia che in alcuni stati esteri, quali Romania, Qatar, Lituania, Uganda, Spagna, Portogallo, Albania per un valore complessivo pari a 1,1 milioni di euro e ordini attuativi di attività di consulenza aeronautica sul territorio italiano ed estero per complessivi 19,9 milioni di euro. Di particolare rilevanza il contratto siglato con la General Authority of Civil Aviation (GACA) dell'Arabia Saudita per la ristrutturazione dello spazio aereo.
Relativamente alla controllata IDS AirNav sono stati sottoscritti oltre 30 milioni di contratti, con un incremento rispetto all'esercizio 2022 di circa il 130%. Si segnalano, per rilevanza: i) il contratto in Taiwan per l'implementazione del sistema AIM del valore di 5,1 milioni di euro; ii) il contratto per la gestione remota del

sistema Aeronautical Information Management (AIM) tramite la piattaforma Software as a Service (SaaS) in cloud per l'Air National Service Provider olandese LVNL del valore di 3,2 milioni di euro; iii) il contratto con l'Air National Service Provider egiziano NANSC per la fornitura e l'implementazione del sistema AIM del valore di 2,4 milioni di euro; iv) il contratto per la fornitura dell'innovativo sistema Traffic Complexity Tool (TCT) con l'ANSP rumeno ROMATSA del valore di 1,9 milioni di euro; v) la fornitura di licenze addizionali AIM all'ANSP indiano AAI per un valore complessivo di 1,9 milioni di euro.
Relativamente a Techno Sky, sono stati acquisiti nuovi ordini per un totale di circa 3,3 milioni di euro in deciso incremento rispetto all'esercizio precedente di oltre il 200%. In tale ambito di segnala il contratto per l'installazione del sistema ATM in Kosovo di 2,9 milioni di euro.
Il Piano di Performance 2020 – 2024, a seguito della pandemia da COVID-19 che ha avuto rilevanti impatti nel settore del trasporto aereo, è stato oggetto di regolamentazione da parte della Commissione Europea con il Regolamento comunitario 2020/1627 che ha previsto nuove tempistiche per la revisione dei Piani di Performance per il periodo 2020-2024 (RP3), l'introduzione del cosiddetto combined period (2020-2021) ai fini della performance e della valorizzazione dei ricavi da balance, nonché l'emanazione di nuovi target europei di cost efficiency, formalizzati nella Decisione n. 891 del 2 giugno 2021, di seguito riportati:
Nel rispetto delle indicazioni del Regolamento n. 2020/1627, i provider e gli Stati hanno presentato il nuovo Piano di Performance nella seconda metà del mese di novembre 2021 in cui la Società ha pianificato i propri livelli di costo e di traffico, ai fini della determinazione delle tariffe per il periodo 2022-2024.
Tale documento, insieme ai Piani di Performance degli altri Stati membri, è stato sottoposto al vaglio del Performance Review Body (PRB), organo tecnico di supporto alla Commissione Europea preposto alle valutazioni delle performance economiche ed operative che ha espresso parere positivo.
Con la Decisione di Esecuzione 2022/773 del 13 aprile 2022 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea il 18 maggio 2022, la Commissione Europea ha stabilito che gli obiettivi prestazionali di tutte le aree di performance incluse nel Piano di Performance presentato dall'Italia, sono conformi ai target prestazionali a livello dell'Unione per il terzo periodo di riferimento, previsti nella Decisione di Esecuzione (UE) 2021/891.
Con tale Decisione di conformità si è quindi così concluso un lungo e complesso iter, che ha portato al riconoscimento delle performance di ENAV, in termini di qualità ed economicità del servizio erogato alle compagnie aeree, quale provider di riferimento nel panorama europeo. L'approvazione del Piano di Performance ha consentito altresì alla Capogruppo di consolidare lo scenario regolatorio e tariffario di riferimento fino al 2024 e di poter dare attuazione alla propria pianificazione economico-operativa attraverso le linee strategiche del Piano Industriale.
Nel corso del 2023 sono state avviate una serie di interlocuzioni con il regolatore nazionale, finalizzate alla predisposizione della preliminare pianificazione dei costi e del traffico per il Piano del Performance periodo

2025-2029 (RP4), per la conseguente trasmissione all'organo tecnico della Commissione Europea, Performance Review Body. Allo stesso tempo, le preposte strutture della Capogruppo hanno fornito il loro supporto in merito a valutazioni circa possibili variazioni nei meccanismi di funzionamento del performance scheme da introdurre nel RP4. Allo stato attuale, anche in virtù dei primi feedback provenienti dalle organizzazioni comunitarie di settore, l'attuale framework normativo dovrebbe essere confermato anche per il RP4.
Il Contratto di Programma, documento in cui vengono regolati i rapporti tra ENAV e lo Stato Italiano, è attualmente in fase di discussione per quanto concerne il periodo 2020 – 2024, in quanto ha subito il ritardo dovuto all'emergenza sanitaria e al recepimento delle risultanze della Decisione di conformità emanata dalla Commissione Europea sul Piano di Performance nazionale, nel mese di aprile 2022. Si ricorda infatti che le modifiche introdotte all'art. 9 della legge 665/1996 hanno uniformato la durata di vigenza del Contratto di programma tra lo Stato ed ENAV alle tempistiche previste dalla regolamentazione comunitaria di settore. A seguito della suddetta conformità, si è proceduto ad aggiornare i paragrafi del Contratto recanti le informazioni sulle tariffe, nonché i paragrafi relativi alle performance operative.
L'attuale bozza del contratto, ricevuta dall'Ufficio di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a fine gennaio 2024, tiene conto dei contributi di approfondimento forniti nel tempo dalle strutture tecniche del MIT, MEF, Ragioneria Generale dello Stato, Difesa, ENAC ed ENAV, ed è stata quindi trasmessa agli stessi soggetti nazionali ai fini del definitivo assenso sulla formulazione del testo e degli Allegati. A valle di tale verifica, il contratto sarà quindi trasmesso dal MIT al CIPESS per il successivo iter procedurale, finalizzato alla sottoscrizione dell'atto.
Per quanto concerne i servizi della navigazione aerea erogati da ENAV, il Contratto 2020-2024 conferma l'impianto e le disposizioni già previste dal precedente schema negoziale, rafforzando la possibilità per la Capogruppo di erogare i servizi della navigazione aerea in regime di jure privatorum.
Nell'ambito delle attività di monitoraggio, la bozza del Contratto introduce una nuova formulazione in merito al necessario coordinamento tra la Capogruppo ed ENAC nella fase di predisposizione del Piano Investimenti di ENAV. In particolare, preliminarmente alla sua approvazione da parte dei competenti organi di ENAV, la bozza del Piano deve essere trasmessa all'ENAC per le verifiche di competenza, circa la coerenza degli interventi con le linee d'indirizzo contenute nella programmazione del MIT.
Per quanto concerne, invece, le proposte di variazione per la fornitura dei servizi e in degli orari diversificati per consentire la maggiore operatività sugli aeroporti, nonché in merito alla possibile inclusione di nuovi aeroporti nel Contratto di Programma al momento in carico alle Società aeroportuali, si evidenzia che nell'ambito delle fasi negoziali sono state avanzate alle pertinenti strutture di ENAC e del MIT una serie di proposte relative agli aeroporti di Forlì, Rimini, Cuneo ed Aosta. Per tali richieste, sono al momento in atto delle interlocuzioni tra ENAC ed il MIT atte a consentire di valutare in modo analitico il possibile impatto sulla tariffa di Terminale della terza fascia di tariffazione derivante da tali proposte, nonché a determinare i possibili maggiori oneri a carico dello Stato per i rimborsi dovuti ad ENAV per i cosiddetti voli esenti.
Il Piano di Sostenibilità 2021-2024 definisce linee di sviluppo ESG strategiche e allineate al Piano Industriale, che indirizzano gli obiettivi del Gruppo ENAV in tale ambito. La struttura del Piano è articolata in 6 pilastri

principali: strategie e governance, politiche aziendali, innovazione tecnologica, reporting e comunicazione, cultura aziendale e climate change.
Nel corso del 2023, il progressivo avanzamento delle progettualità pianificate ha consentito di traguardare tutti gli obiettivi previsti dal Piano di Sostenibilità.
Nell'ambito del pilastro strategie e governance, è stato concluso il progetto pilota per la valutazione dei fornitori core di ENAV rispetto ai temi ESG emergenti, i cui esiti stanno rappresentando la base per l'avvio di un processo sistematico di analisi della catena di fornitura a livello di Gruppo e sono stati raggiunti i target relativi alle attività di formazione sui temi che contemplano gli aspetti connessi alla buona governance aziendale. Inoltre, è stato elaborato un modello di misurazione degli impatti ambientali e sociali relativi ad alcune iniziative di sostenibilità, presentato in occasione del quinto Sustainability Day del Gruppo ENAV. Nell'ambito del pilastro politiche aziendali, invece, è stata valutata la fattibilità di nuove iniziative relative ai domini innovation e diversity, funzionale all'identificazione di ulteriori obiettivi in vista della prossima edizione del Piano di Sostenibilità; infine, sono state mantenute le certificazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e anticorruzione, come previsto attraverso specifici obiettivi del Piano di Sostenibilità.
Per quanto riguarda il pilastro innovazione tecnologica, sono proseguite le implementazioni tecniche in ambito Air Traffic Management in coerenza con gli avanzamenti del Piano Industriale. Tra queste, alcune progettualità risulteranno fondamentali per la realizzazione del "Future Sky 2031" (come il collaudo del sistema di automazione avanzata attraverso una nuova piattaforma ATM presso la Remote Tower di Brindisi e il trasferimento delle attività di gestione degli avvicinamenti presso gli ACC di riferimento), mentre altri interventi stanno già apportando importanti miglioramenti alla gestione del traffico aereo in Italia (come l'implementazione dell'Arrival Manager – AMAN presso l'ACC di Milano per l'ottimizzazione delle sequenze di avvicinamento delle compagnie aeree in arrivo presso gli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate e Bergamo Oro al Serio). Inoltre, è stata portata a termine la realizzazione del Technical Operation Center (TOC), che consente la centralizzazione del controllo tecnico e operativo degli apparati relativi ai siti remoti di ENAV.
In ambito cultura aziendale, al fine di intercettare gli interessi delle nuove generazioni e di prevedere percorsi di sviluppo in linea con i temi emergenti, è stato elaborato un questionario per la valutazione del livello di sensibilità ESG dei new joiner che ha consentito di coinvolgere in via sperimentale un primo insieme di risorse. In ambito climate change – a seguito del raggiungimento della carbon neutrality nel 2022 – si è dato seguito alle progettualità avviate nell'ultimo triennio, proseguendo nell'approvvigionamento di energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili e traguardando i principali obiettivi previsti dal Piano di Sostenibilità. Tali obiettivi riguardano, da un lato, l'avanzamento del processo di sostituzione della flotta auto aziendale e, dall'altro, l'efficientamento energetico degli asset aziendali e l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, è stata conclusa l'analisi relativa agli impatti del climate change sul core business ed è stata approvata una specifica strategia che comprende l'insieme di attività e iniziative aziendali funzionali al raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni fissati per il 2030 dal Gruppo ENAV. Tutte queste iniziative hanno recentemente ricevuto l'apprezzamento di CDP nell'ambito del questionario relativo al climate change, che ha assegnato a ENAV un livello pari a A-.
Infine, il Gruppo ha avviato le attività propedeutiche all'applicazione della nuova normativa sul reporting di sostenibilità in conformità al Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la cui applicazione diverrà obbligatoria a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2024.

Al momento è in corso la definizione e negoziazione dei nuovi Piani di Performance con il regolatore nazionale e comunitario per il prossimo periodo regolatorio 2025-2029. Con la conclusione di tale processo, prevista a dicembre 2024 con l'approvazione dei piani stessi, saranno chiari i perimetri di costo e le tariffe ammesse per i prossimi 5 anni e il Gruppo ENAV procederà quindi alla definizione del nuovo Piano Industriale.
L'attuale Piano Industriale 2022-2024 sottolinea i fattori che caratterizzano lo sviluppo sostenibile del Gruppo ENAV, facendo leva sui suoi valori chiave: safety, eccellenza della qualità dei servizi resi, risorse umane, innovazione tecnologica e digitalizzazione e descrive gli obiettivi strategici da raggiungere nel periodo considerato, declinati su sei pillar strategici, valutando le proiezioni economiche, patrimoniali e finanziarie dei risultati delle singole entità del Gruppo. I primi tre pilastri verticali, direttamente legati all'operatività della Capogruppo, vertono sull'eccellenza tecnologica e operativa, sulla digital transformation e sul riposizionamento commerciale. Gli altri tre pilastri rappresentano una serie di azioni trasversali che intersecano i tre pilastri verticali e si concentrano sulla centralità delle persone, che consentiranno di generare valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholders con impatti positivi per il settore e l'intero indotto.
Il Gruppo ENAV è presente nel campo degli Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM) mediante la società D-Flight, partecipata al 60% da ENAV e per il 40% dalla società UTM System & Services S.r.l, partecipata da Leonardo S.p.A. e Telespazio S.p.A., e persegue lo sviluppo e l'erogazione di servizi per la gestione del traffico aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e di tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano nella categoria Unmanned Aerial Vehicles e qualsiasi attività ad esse connessa.
Grazie alla collaborazione con ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), l'unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia, ha sviluppato il portale D-flight per la gestione dei droni e del loro impiego. ENAV, con D-flight, è in prima linea per la realizzazione dello U-Space in Italia, lo spazio aereo al di sotto dei 150 metri considerato come l'elemento chiave per l'impiego in sicurezza dei droni in ogni contesto e per tutti i tipi di missioni.
Sul piano regolamentare, il 31 dicembre 2020 è entrato in vigore il nuovo Regolamento Europeo droni UE 2019/945 e 2019/947, che ha trasferito buona parte della normativa sotto il presidio della European Union Aviation Safety Agency (EASA), armonizzando i regolamenti sull'intero territorio dell'Unione Europea, facendo decadere le regolamentazioni nazionali e abolendo la distinzione tra utilizzo ricreativo e professionale dei droni. A valle dell'entrata in vigore dei regolamenti europei, ENAC ha aggiornato la regolamentazione nazionale con l'emanazione di un nuovo regolamento denominato UAS-IT (Unmanned Aircraft Systems) che assicura un raccordo con la normativa europea. Nella sostanza molti articoli richiedono l'intervento degli Stati membri e relative autorità competenti per stabilire le modalità operative, quali ad esempio quelle per la registrazione degli operatori UAS, per la fruizione della geografia aereonautica che indica dove è possibile volare con i droni e dove non è permesso ed in quali condizioni. Nella regolamentazione nazionale, D-Flight viene indicata come il portale dedicato agli operatori UAS per i servizi di registrazione, di dichiarazione, di geo-consapevolezza, di identificazione a distanza e di pubblicazione delle informazioni relative alle zone geografiche.
Il Regolamento europeo 2021/664 del 22 aprile 2021, in vigore dal 26 gennaio 2023, ha innovato profondamente l'impianto regolatorio originario attribuendo allo Stato e all'Autorità competente il compito

di designare porzioni di spazio aereo, definite U-Space, all'interno del quale deve essere garantita la fornitura dei servizi di base e quelli avanzati da parte degli U-Space Service Provider (USSP) in possesso di idonea certificazione rilasciata dall'autorità competente. ENAC ha designato la Capogruppo come Common Information Service Provider (CISP) per lo U-Space nazionale. Il 15 dicembre 2023 sono state pubblicate le linee guida U-Space al fine di garantire un elevato livello di sicurezza, intesa sia come safety che come security, il rispetto della privacy e protezione ambientale e fornire le indicazioni per l'istituzione dello U-Space e la sua operatività.
Con riferimento alla certificazione quale Service Provider rilasciata da ENAC, la Capogruppo nel 2023 è stata oggetto di attività di sorveglianza continua da parte di ENAC per verificare il soddisfacimento dei requisiti per la fornitura di servizi di navigazione aerea e di gestione del traffico aereo previsti dal Regolamento UE 2017/373 (22 audit) e dei requisiti per operare come organizzazione di addestramento per i controllori del traffico aereo, degli operatori di informazioni volo e del personale addetto alla fornitura dei servizi metereologici per la navigazione aerea (11 audit), coerentemente con il Regolamento UE 2015/340 ed i pertinenti Regolamenti ENAC.
Con riferimento alle certificazioni dei sistemi di gestione aziendale del Gruppo ENAV, nel 2023, l'Organismo Internazionale di Certificazione DNV Business Assurance ha effettuato:
Per quanto riguarda la flotta aerea di Flight Inspection and Validation, la Capogruppo è stata oggetto di audit specifici da parte di ENAC per la sorveglianza relativa alle "Operazioni specializzate e Operazioni commerciali specializzate" per verificare il mantenimento del Certificato di Approvazione per l'impresa per la gestione della navigabilità continua e del Certificato di Approvazione dell'impresa di manutenzione.
Relativamente alle ulteriori certificazioni/attestazioni della controllata Techno Sky, si evidenzia che:
▪ nel mese di ottobre 2023 è stata effettuata con esito positivo da parte dell'Organismo Internazionale di Certificazione DNV Business Assurance, l'audit di ricertificazione ai sensi del Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/2067 (certificazione delle imprese per quanto concerne gli interventi sulle apparecchiature fisse di refrigerazione e condizionamento d'aria e le pompe di calore fisse contenenti gas fluorurati ad effetto serra) a cui ha fatto seguito l'emissione del certificato;

▪ la società ha rinnovato l'accreditamento del laboratorio di Taratura, in accordo alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 e mantenuto il livello di maturità 2 relativamente al modello Capability Maturity Model for Development (CMMI-DEV) per le attività di sviluppo software.
Per quanto attiene le certificazioni ed attestazioni della controllata IDS AirNAV, quest'ultima mantiene in corso di validità il livello di maturità 3 relativamente al modello Capability Maturity Model for Development (CMMI – DEV) per le attività di sviluppo software. Inoltre, nel corso dell'esercizio 2023, si è concluso positivamente il progetto per l'estensione della compliance al livello 3 CMMI anche per le aree di Safety e Cyber Security avente come obiettivo quello di integrare le best practice di Product Security e di Product Safety nel ciclo di vita di realizzazione del software, così da assicurare l'incremento del livello di sicurezza dei prodotti Software di IDS AirNav, attuando, nel rispetto delle Security Policy di Gruppo, il principio della Security by Design.
Il 2023 è stato caratterizzato da una serie di crisi a livello geopolitico (conflitto russo-ucraina, Israele – Palestina, Middle East – Iran) che hanno condizionato le attività sia lato security fisica che lato sicurezza delle informazioni.
Il legislatore europeo e nazionale ha continuato la produzione di strumenti normativi richiedendo alle organizzazioni del settore dell'aviazione civile e a quelle della catena delle forniture critiche un ulteriore e significativo sforzo, con l'obiettivo di ridurre le vulnerabilità e di attuare un più efficace contrasto della minaccia. In tale ambito, le linee di azione stabilite dalla Security Governance del Gruppo ENAV hanno trovato piena rispondenza dei principi e delle misure stabilite nella "Strategia Nazionale di Cybersicurezza", varata dal Governo nel 2022.
Il Gruppo ENAV ha continuato nell'opera di rafforzamento dei presidi, con azioni a diversi livelli, operando uno sforzo costante per attuare l'integrazione della sicurezza del personale e della sicurezza fisica e delle informazioni, con una forte attenzione ai processi di identificazione e gestione dei rischi. Con questo presupposto era stata avviato nel 2022 un significativo ammodernamento delle tecnologie di monitoraggio e risposta, sia di sicurezza fisica che di sicurezza delle informazioni, attività che si è sviluppata ulteriormente nel 2023, affinando i processi di prevenzione, deterrenza, contenimento e risposta.
E' proseguita l'attività di consolidamento della cultura della security attraverso processi di innalzamento dei livelli di consapevolezza e di attenzione di tutta la popolazione aziendale, perseguendo l'obiettivo principale della garanzia della sicurezza dei servizi della navigazione aerea ed assicurando la piena partecipazione alla protezione del patrimonio infrastrutturale ed informativo del Gruppo.
Nel quadro di una sempre più spiccata dimensione dell'innovazione digitale è continuata l'azione svolta per definire ed attuare, sin dalla fase della progettazione preliminare e per tutto il ciclo di vita dei sistemi, la riduzione della superficie di attacco, attraverso l'individuazione e rimozione delle vulnerabilità e la misura dei livelli di sicurezza attesi. In quest'ottica è stata posta, dal punto di vista di security, una particolare attenzione alla catena delle forniture, nella consapevolezza della necessità di una piena compartecipazione dei partner tecnologici e implementativi per il più efficace contrasto alle minacce cibernetiche ed alla mitigazione effettiva dei rischi di sicurezza.
La sicurezza del personale, in particolare nel corso delle missioni all'estero, è stata supportata attraverso azioni formative e mediante l'uso di tecnologie specializzate per accompagnare il personale del Gruppo in

tutte le fasi delle trasferte, formando viaggiatori attenti e consapevoli, anticipando la previsione dei potenziali rischi e predisponendo, ove occorra, attività di supporto diretto ai lavoratori in difficoltà. Alla forte attenzione al tema della continuità operativa, elemento centrale in considerazione della natura dei servizi essenziali forniti dalla Capogruppo, consegue l'attività di aggiornamento dei piani di continuità generali e degli Enti del controllo del traffico aereo, la cui efficacia viene valutata con specifiche esercitazioni periodiche.
Nel corso del 2023 non sono stati registrati eventi di security significativi.
L'attività di compliance al Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati Personali (GDPR) è continuata anche nel 2023 attraverso il supporto da parte del Data Protection Officer (DPO) a tutte le strutture del Gruppo ENAV sui temi connessi alla protezione dei dati personali e agli aspetti legati all'Information Technology e Cybersecurity.
Il supporto alla compliance al GDPR ha garantito ai soggetti interessati i diritti che il GDPR gli riconosce. In relazione alle richieste di esercizio dei diritti, si segnala che nel 2023 sono pervenute al DPO 36 richieste, in aumento del 13% rispetto all'esercizio precedente, tutte oggetto di analisi e riscontro ai richiedenti, nei termini previsti dal GDPR, in merito all'ammissibilità della richiesta e sul buon esito della lavorazione.
Le verifiche del DPO previste dal Piano 2023 sono state condotte in coordinamento con la Struttura Internal Audit per creare sinergie ed economie di scala. All'esito delle verifiche il management ha concordato le azioni di rimedio emerse.
In continuità con il 2022, il corpus normativo del Gruppo relativo alla protezione dei dati personali è stato interessato da un processo di aggiornamento e adeguamento, con interventi di affinamento su informative privacy e la creazione di una Privacy Policy al fine di ribadire come la protezione dei dati personali sia elemento determinante e fondante per tutte le Società del Gruppo ENAV, traducendosi in obiettivi e impegni costanti. Parallelamente si è dato avvio ad una revisione del manuale di Compliance privacy come elemento di accountability del Titolare del Trattamento che si prevede di concludere nel primo trimestre del 2024.
Nel 2023, su impulso del DPO ed in continuità con il 2022, si sono tenuti corsi in aula per tutti i dipendenti appartenenti alle strutture aziendali maggiormente interessate da trattamenti di dati personali. Inoltre, è stato erogato a tutta la popolazione aziendale non operativa un corso, in modalità e-learning, avente ad oggetto i principi e le nozioni fondamentali previsti dal GDPR al fine di elevare il livello di attenzione e consapevolezza con riferimento a potenziali attacchi informatici alle infrastrutture critiche del Paese.
L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 3 giugno 2022 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad acquistare e disporre di azioni proprie di ENAV, nel rispetto della normativa di riferimento e per un periodo di diciotto mesi dalla data della delibera, per le seguenti finalità: i) dare attuazione alle politiche di remunerazione adottate da ENAV e nello specifico di adempiere agli obblighi derivanti da programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione della Società e/o di società direttamente o indirettamente controllate; ii) effettuare attività di sostegno della liquidità del mercato, in conformità con la prassi di mercato ammessa ai sensi dell'art. 180, comma 1 lettera c) del TUF. Il numero massimo di azioni di cui è stato autorizzato l'acquisto nell'arco temporale di diciotto mesi dalla delibera è di 1.300.000 azioni.

Nel mese di gennaio e febbraio 2023 si è proceduto all'acquisto di n. 500.000 azioni proprie al prezzo medio di 4,32 euro per azione con un controvalore di circa 2,2 milioni di euro.
Tra il 12 e il 14 giugno sono state assegnate 236.915 azioni proprie ai beneficiari del secondo piano di incentivazione di lungo termine 2020 – 2022 riferito al primo ciclo di vesting 2020 – 2022 per un controvalore pari a circa 1 milione di euro.
Al 31 dicembre 2023 ENAV detiene n. 633.604 azioni proprie pari allo 0,12% del capitale sociale per un controvalore complessivo di 2,7 milioni di euro.
Nel corso del 2023 non sono state poste in essere operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale, finanziaria e economica del Gruppo.
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso dell'esercizio 2023 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali e che non vi sono stati eventi ed operazioni significative di natura non ricorrente.
A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
Per parti correlate si intendono le entità controllate, direttamente o indirettamente da ENAV, il controllante Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente dal MEF stesso e il Ministero vigilante quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sono altresì parti correlate gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate e i fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo.
Le operazioni con parti correlate compiute dal Gruppo nel 2023 sono rappresentate sostanzialmente da prestazioni facenti parte della ordinaria gestione e regolate a condizioni di mercato, come più ampiamente descritto nella nota n. 32 del Bilancio Consolidato e nella nota n. 31 del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2023.
La Capogruppo, in conformità a quanto previsto dall'art. 2391 bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottato con delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha istituito, con efficacia a decorrere dalla data di ammissione alle negoziazioni delle azioni della società sul mercato Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana, la procedura che disciplina le Operazioni con parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 giugno 2016 e oggetto di successivi aggiornamenti di cui l'ultima versione approvata dal Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, in data 1° luglio 2021. La nuova Procedura per la disciplina delle operazioni

con parti correlate ha recepito l'emendamento al Regolamento Parti Correlate attuato da CONSOB con Delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 in attuazione della delega contenuta nel novellato art. 2391-bis del Codice Civile. Tale procedura è disponibile sul sito internet di ENAV www.enav.it sezione Governance area documenti societari.
Si precisa che nel 2023 non sono state poste in essere operazioni di maggiore rilevanza. Si segnala, ai soli fini informativi, che nel mese di gennaio 2023 è stato sottoscritto tra la Capogruppo e la società controllata Techno Sky il contratto relativo "alle attività di presidio, gestione tecnica e manutenzione dei sistemi, degli impianti e degli apparati in uso ad ENAV per lo svolgimento dei servizi della navigazione aerea" per il quadriennio 2023 – 2026 per un valore complessivo di 279,2 milioni di euro, operazione classificata come esente ai fini della procedura in quanto conclusa con società controllata.
Oltre a quanto sopra riportato, non vi sono state operazioni soggette agli obblighi informativi in quanto rientranti nei casi di esclusione previsti dalla procedura, né operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale consolidata o sui risultati consolidati dell'esercizio.
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del Bilancio Consolidato, richieste dall'art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017, si segnala che alla data del 31 dicembre 2023 tra le società controllate da ENAV rientra nella previsione regolamentare la Società Enav North Atlantic LLC per la quale sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la compliance alla predetta normativa. Lo Stato patrimoniale ed il Conto Economico del Bilancio 2023 di Enav North Atlantic LLC inserito nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo ENAV, verrà messo a disposizione del pubblico da parte di ENAV S.p.A. ai sensi di quanto previsto dall'art. 15 comma 1 lettera a) del Regolamento Mercati, almeno 15 giorni prima della data prevista per lo svolgimento dell'Assemblea ordinaria annuale, che verrà convocata per l'approvazione del Bilancio di Esercizio 2023.
Ai sensi dell'art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012, ENAV ha dichiarato di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i. (Regolamento Emittenti CONSOB), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Di seguito sono riportati i dati patrimoniali, economici e gestionali delle principali società del Gruppo, elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | Valori | % | |
| Ricavi | 99.047 | 96.714 | 2.333 | 2,4% |
| EBITDA | 13.849 | 14.460 | (611) | -4,2% |
| EBIT | 12.396 | 13.163 | (767) | -5,8% |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 8.526 | 9.230 | (704) | -7,6% |
| Capitale investito netto | 68.324 | 59.307 | 9.017 | 15,2% |
| Patrimonio Netto | 70.462 | 61.956 | 8.506 | 13,7% |
| Posizione Finanziaria Netta | (2.138) | (2.649) | 511 | -19,3% |
| Organico a fine esercizio | 717 | 721 | (4) | -0,6% |
| (migliaia di euro) |
Techno Sky ha chiuso l'esercizio 2023 con un risultato netto positivo di 8,5 milioni di euro in decremento del 7,6%, rispetto all'esercizio precedente.
Con riferimento ai risultati dell'esercizio 2023, si evidenzia un incremento dei ricavi di 2,3 milioni di euro riferiti sia alle attività svolte verso la Capogruppo che alle commesse sul mercato terzo e a un incremento sia degli altri costi operativi a supporto delle commesse, che del personale che risente dell'aumento retributivo connesso al rinnovo del CCNL che ha avuto decorrenza il 1° gennaio 2023. Tali elementi hanno inciso sulla determinazione dell'EBITDA che si attesta a 13,8 milioni di euro in riduzione del 4,2%, rispetto all'esercizio precedente, e un EBIT che, influenzato dai maggiori ammortamenti, si attesta a 12,4 milioni di euro, in decremento del 5,8% rispetto all'esercizio 2022.
La posizione finanziaria netta registra un valore positivo pari a 2,1 milioni di euro, in riduzione di 0,5 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2022, per i maggiori pagamenti effettuati in corso di anno.
Dal punto di vista dei risultati tecnici conseguiti nel periodo di riferimento, anche nel 2023 Techno Sky ha mantenuto un buon livello delle performance tecniche sia in relazione alla gestione e manutenzione hardware delle infrastrutture tecnologiche ATC e degli impianti, sia alla manutenzione software nelle sue varie tipologie, ossia correttiva, adattativa ed evolutiva.
| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | Valori | % | |
| Ricavi | 25.777 | 25.377 | 400 | 1,6% |
| EBITDA | 4.611 | 5.753 | (1.142) | -19,9% |
| EBIT | 1.965 | 2.881 | (916) | -31,8% |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 1.087 | 1.901 | (814) | -42,8% |
| Capitale investito netto | 14.384 | 14.155 | 229 | 1,6% |
| Patrimonio Netto | 12.515 | 11.431 | 1.084 | 9,5% |
| Indebitamento Finanziario Netto | 1.869 | 2.724 | (855) | -31,4% |
| Organico a fine esercizio | 152 | 158 | (6) | -3,8% |
(migliaia di euro)

IDS AirNav chiude l'esercizio 2023 con un risultato positivo pari a 1,1 milioni di euro in riduzione di 0,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Su tale risultato ha inciso un leggero incremento dei ricavi per l'1,6%, rispetto al 2022, principalmente per i ricavi ascrivibili all'attività commerciale effettuata sul mercato terzo. La società ha operato in oltre 60 Paesi su scala globale e intrattenuto rapporti con circa 100 clienti, di cui circa il 40% è rappresentato da service provider presenti sia in Europa che nei Paesi extraeuropei e per la restante parte a clienti appartenenti all'indotto aeronautico. Relativamente ai costi operativi si rileva un incremento dell'8%, rispetto al 2022, principalmente legato ai costi a supporto dello sviluppo delle commesse estere in presenza di un costo del personale in incremento del 2%. Tali valori hanno influito sulla determinazione dell'EBITDA che si è attestato a 4,6 milioni di euro in decremento del 19,9% rispetto al 2022. L'EBIT risente dei maggiori ammortamenti e di una riduzione nella svalutazione dei crediti verso clienti che nell'esercizio precedenti comprendeva la svalutazione prudenziale verso clienti russi le cui attività erano state interrotte, e si attesta a 2 milioni di euro in riduzione del -31,8% rispetto all'esercizio precedente. L'indebitamento Finanziario netto si attesta a 1,9 milioni di euro, in miglioramento del 31,4% rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per la riclassifica a breve delle passività da contratti con i clienti.
| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | Valori | % | |
| Ricavi | 70 | 348 | (278) | -79,9% |
| EBITDA | (246) | 38 | (284) | n.a. |
| EBIT | (248) | 10 | (258) | n.a. |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | (232) | 2 | (234) | n.a. |
(migliaia di euro)
Enav Asia Pacific, società di diritto malese, ha chiuso l'esercizio 2023 con una perdita di 232 migliaia di euro in deciso peggioramento rispetto all'esercizio precedente. I ricavi mostrano una riduzione del 79,9% a seguito del completamento di alcune commesse. La riduzione dei ricavi si riflette anche nei costi determinando un EBITDA negativo pari a 246 migliaia di euro, rispetto al dato positivo dell'esercizio 2022.
Enav North Atlantic, società regolata dalle leggi dello Stato americano del Delaware, è una società veicolo che detiene la partecipazione in Aireon LLC, per il tramite della Aireon Holding Company, società statunitense partecipata anche dai service provider canadese (Nav Canada), irlandese (AirNav Ireland), Danese (Naviair), inglese (Nats) e dal partner tecnologico IRIDIUM, per un importo complessivo di 46,5 milioni di euro corrispondente a 51,4 milioni di dollari, con una quota di partecipazione dell'8,6% che si attesterà a 10,35% post esecuzione della clausola di redemption. Aireon LLC ha realizzato il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il controllo del traffico aereo, avvenuto con l'ottavo e ultimo lancio dei satelliti che vanno a comporre la costellazione Iridium Next. Tramite l'installazione di un apparato definito "payload" a bordo di ognuno dei 66 satelliti operativi (su 75 totali) forniscono un sistema di sorveglianza aeronautica del globo al 100%, laddove i sistemi radar-based attualmente in uso garantiscono la copertura di circa il 30% della superficie terrestre. Tale sistema di sorveglianza globale del controllo del traffico aereo, permette

un'ottimizzazione delle rotte, il conseguimento di sempre più elevati standard di sicurezza ed efficienza del volo e un risparmio di carburante grazie a rotte più brevi con un minore impatto ambientale.
L'esercizio 2023 chiude con una perdita di 1,1 milioni di euro (utile di 1,5 milioni di euro nel 2022) principalmente per il reversal della fiscalità anticipata iscritta sulla perdita fiscale utilizzata in sede di dichiarazione fiscale presentata nel 2023 relativamente al periodo di imposta 2022.
Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, viene riportato di seguito il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio e il Patrimonio Netto di Gruppo e gli analoghi valori della Capogruppo.
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| Risultato | Patrimonio | Risultato | Patrimonio | |
| di esercizio | Netto | di esercizio | Netto | |
| Capogruppo | 107.197 | 1.173.828 | 92.401 | 1.174.581 |
| Differenza di consolidamento | 0 | (29.721) | 0 | (29.721) |
| Ammortamento plusvalori acquisizione netto effetti fiscali | (1.866) | (8.317) | (1.866) | (6.451) |
| Eliminazione effetti economici infragruppo al netto eff. fiscale | 1.432 | (11.498) | 716 | (12.930) |
| Riserva di conversione | 0 | 7.790 | 0 | 10.115 |
| Riserva adeg.to part.ne fair value e benefici ai dipen. e FTA | 0 | (7.558) | 0 | (16.967) |
| Eliminazione rivalutazione/svalutazione partecipazione | (1.836) | 0 | 1.836 | 1.836 |
| Riserva di consolidamento | 0 | 3.946 | 0 | 3.946 |
| Altri effetti | 0 | (10) | 0 | (6) |
| Dividendi infragruppo | 0 | (23.962) | 0 | (23.962) |
| Risultato dell'esercizio delle società controllate | 7.994 | 113.106 | 11.917 | 105.112 |
| Totale di Gruppo | 112.921 | 1.217.604 | 105.004 | 1.205.553 |
| PN di terzi | (211) | 1.130 | (507) | 1.341 |
| Totale Gruppo e Terzi | 112.710 | 1.218.734 | 104.497 | 1.206.894 |
(migliaia di euro)
Il Gruppo ENAV, nello svolgimento della propria attività istituzionale e commerciale, è esposto a rischi che, se non efficacemente monitorati, gestiti e mitigati, potrebbero influenzare i risultati economici e finanziari. A tal riguardo, in coerenza con l'architettura del proprio sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR), il Gruppo si è dotato di un processo di Enterprise Risk Management (ERM) finalizzato alla individuazione, valutazione e monitoraggio dei rischi a livello di Gruppo e alla definizione e gestione delle azioni di mitigazione atte a contenere il livello dei rischi entro le soglie di propensione approvate dal Consiglio di Amministrazione (Risk Appetite). Il Gruppo ha, inoltre, definito una specifica Policy e una procedura finalizzate alla definizione di responsabilità, di meccanismi di coordinamento e delle principali attività di controllo.
Di seguito è riportata l'analisi dei rischi maggiormente rilevanti per il Gruppo definiti all'interno del Corporate Risk Profile, valutati in riferimento agli scenari delineati nelle linee di sviluppo strategico del Gruppo.
Per l'analisi dei rischi finanziari si rinvia a quanto riportato nella nota illustrativa al Bilancio Consolidato.

La prevenzione ed il massimo contenimento dei rischi connessi all'erogazione delle attività di core business, costituiscono obiettivo primario per il Gruppo ENAV. Il livello di sicurezza operativa dei servizi di navigazione aerea è infatti una priorità irrinunciabile per ENAV che, nel perseguire i propri obiettivi istituzionali, concilia le interdipendenze delle diverse aree prestazionali con il raggiungimento dei preminenti obiettivi di sicurezza. La Safety è il risultato dell'impegno continuo dei nostri professionisti nel mantenere elevati i livelli di sicurezza delle nostre operazioni. Per questo ENAV promuove lo sviluppo della Safety Culture affinché la priorità e l'impegno per la Safety siano valori riflessi negli atteggiamenti individuali ed organizzativi.
Le performance di Safety sono costantemente monitorate ed è definito e mantenuto attivo uno specifico sistema di gestione (Safety Management System), approvato e verificato da ENAC nel contesto delle attività di sorveglianza della certificazione di ENAV come Fornitore di Servizi della Navigazione Aerea.
La Capogruppo elabora le proprie politiche di Safety e predispone un piano di miglioramento della stessa denominato Safety Plan, nel quale sono programmate le attività che si intende realizzare al fine di raggiungere gli obiettivi definiti per le Safety performance e per il miglioramento della Safety nel suo complesso.
La Capogruppo monitora costantemente le prestazioni delle componenti People, Procedure ed Equipment del sistema funzionale ATM per prevenire ogni eventuale impatto sulla fornitura dei Servizi di Navigazione Aerea e, in particolare, sui servizi del Traffico Aereo, anche in termini di continuità e di capacità dei servizi.
La creazione del valore reputazionale è un processo attuato costantemente dal Gruppo ENAV sulla base di specifiche policy nonché attraverso una sistematica gestione della Comunicazione e dei rapporti con gli Stakeholder.
La corporate image e la reputation rappresentano fattori di successo delle organizzazioni che, nel proprio business, devono relazionarsi con clienti, istituzioni, autorità, shareholder e stakeholder, soprattutto per le Società come ENAV, quotate su mercati regolamentati, in quanto la comunità degli investitori è sensibilmente condizionata da eventi in grado di pregiudicare il valore reputazionale.
In considerazione degli adempimenti richiesti, in termini di informativa al mercato e di disclosure, la Capogruppo pone in atto specifici presidi a tutela della corporate image & reputation e svolge un'attività di monitoraggio continuo dei contenuti image relevant su stampa, radio, tv, web e social media.
In generale, il presidio di controllo in materia di image & reputation avviene attraverso lo svolgimento di attività, quali: i) il presidio della normativa in materia di comunicazione finanziaria (press release, regole di ingaggio, parità di accesso all'informazione, impiego di sistemi di diffusione delle informazioni regolamentate); ii) i contatti con la stampa specializzata (economico/finanziaria).
Per quanto riguarda la crisis communication, ENAV dispone di specifici processi per la gestione di eventi di particolare rilevanza e alla relativa gestione della comunicazione esterna.
Sulla base di una approfondita attività di Business Impact Analysis, il Gruppo ha definito e sottopone regolarmente a test, specifici piani di Business Continuity e Disaster Recovery, comprensivi di appropriate procedure da applicare in caso di eventi che comportino un significativo deterioramento o un'interruzione

dei servizi, al fine di preservarne la continuità nei diversi possibili scenari emergenziali. Sono garantiti, senza soluzione di continuità, i necessari livelli di disponibilità del personale operativo, il quale è sottoposto a periodiche attività formative e addestrative per il mantenimento delle previste abilitazioni professionali, nonché i necessari livelli di disponibilità relativamente alla componente tecnologica, attraverso specifiche ridondanze funzionali e mediante un esteso piano di manutenzione cui sono sottoposti tutti gli impianti e gli apparati a supporto dei servizi della navigazione aerea. Il livello di servizio della componente tecnologica è supportato, inoltre, da specifici piani di investimento che mirano ad accrescere le performance degli impianti ed apparati in termini di affidabilità, disponibilità, sicurezza ed efficienza.
La sicurezza dei dati e delle informazioni costituisce un elemento essenziale nella fornitura di servizi di navigazione aerea. A livello mondiale, la velocità dello sviluppo tecnologico, la frequenza e l'intensità dei cyber attack in costante aumento, così come la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici, evidenziano il potenziale rischio che, in casi estremi, la normale operatività aziendale possa subire impatti anche rilevanti.
Il Gruppo adotta una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basata su approcci "riskbased" e sulla "security by design". Parallelamente, il Gruppo fa leva sulle migliori tecnologie disponibili sul mercato, agendo anche sul fattore umano attraverso iniziative volte ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza in materia cyber security da parte delle persone.
La gestione della sicurezza delle informazioni è effettuata, inoltre, attraverso un presidio organizzativo dedicato, attraverso il Security Operation Center (SOC) nonché la gestione di uno specifico Security Management System certificato ai sensi della norma ISO/IEC 27001:2014.
La riservatezza, l'integrità e la disponibilità delle informazioni operative e corporate sono costantemente monitorate e garantite attraverso un'architettura complessa di presidi di sicurezza fisica e logica oltre a regole e procedure interne. A ciò si aggiungono attività di formazione e sensibilizzazione del personale interno oltre al fondamentale coordinamento con le competenti Autorità civili e militari per la protezione dei dati operativi, in particolare nell'ambito del Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica.
Il Gruppo ENAV gestisce le tematiche di rischio legate al Market Abuse al fine di prevenire e gestire l'eventuale diffusione di informazioni false o ingannevoli tali da manipolare l'andamento del mercato finanziario nonché di prevenire l'utilizzo di informazioni privilegiate, al fine di trarne vantaggio (cd. internal dealing). A tal proposito, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 include i reati in materia di Market Abuse, per la cui prevenzione il Gruppo si è dotato di un'architettura organizzativa e procedurale centralizzata, a cui si aggiungono campagne di formazione a copertura degli Organi e dei Vertici aziendali, oltre che a tutto il personale, al fine di creare la necessaria cultura e sensibilità sul tema legato alle informazioni privilegiate e al rispetto delle prescrizioni in vigore.

Il Gruppo ENAV si trova ad operare in un mercato altamente regolamentato ed il cambiamento delle regole, con le prescrizioni e gli obblighi che le caratterizzano, possono influire sull'andamento della gestione e dei risultati del Gruppo.
La Capogruppo monitora costantemente possibili rischi legati all'evoluzione normativa applicabile con l'obiettivo di adempiere in modo tempestivo, ed in coerenza con le best practice di riferimento, ai requisiti di compliance aziendale, al quadro normativo e regolamentare di riferimento, provvedendo parimenti al costante adeguamento di responsabilità, processi, sistemi organizzativi di governance e di controllo.
Per quanto riguarda la gestione dei possibili rischi riferibili al perseguimento di attività commerciali, al controllo delle esportazioni e sanzioni internazionali, il Gruppo ENAV ha esteso le previsioni della policy sui rischi commerciali anche all'ambito trade compliance con l'obiettivo di rafforzare i presidi di conformità rispetto alla normativa inerente le restrizioni agli scambi commerciali. Tale policy è stata oggetto di due interventi di aggiornamento, per la cui attuazione è stato implementato un processo digitalizzato per lo screening delle controparti del Gruppo ENAV. In particolare, tale processo consente la valutazione sistematica dei rischi connessi alla instaurazione di rapporti commerciali, tra cui quello relativo alla violazione dei regimi sanzionatori e/o restrittivi inerenti. Al fine di rafforzare la consapevolezza sulle tematiche inerenti la materia, è stato avviato un programma di formazione e sensibilizzazione che ha previsto lo svolgimento di un primo evento indirizzato al personale del Gruppo che svolge attività pertinenti con l'argomento.
Per quanto riguarda l'esposizione ai rischi legati alla protezione dei dati personali (rischi che si possono concretizzare in una perdita di confidenzialità, integrità e disponibilità dei dati personali di clienti, dipendenti e terze parti), il Gruppo ENAV adotta un presidio organizzativo dedicato per la gestione e mitigazione di tale rischio, assicurando il rispetto dei requisiti normativi applicabili. Nel corso dell'esercizio, sono stati assicurati gli adempimenti previsti dalla normativa e a tal fine, si sono svolte le attività a supporto delle strutture organizzative del Gruppo allo scopo di mettere in atto misure tecniche e organizzative per assicurare la conformità del trattamento dei dati alle disposizioni del GDPR, le attività di aggiornamento continuo del Registro dei trattamenti e delle Data Protection Impact Assessment (DPIA) già presenti e quelle inerenti i nuovi progetti, nonché le iniziative per la formazione del personale.
Il Gruppo ENAV ha consolidato specifici presidi in ambito anticorruzione, tra i quali il Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione (SGPC) di ENAV certificato ai sensi della Norma UNI ISO 37001:2016, oltre ad un sistema strutturato di due diligence su persone fisiche e giuridiche attraverso uno specifico software dedicato. Nel corso dell'esercizio sono state poste in essere le attività di aggiornamento del Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione di ENAV e l'Organismo Internazionale di Certificazione DNV Business Assurance ha effettuato l'audit di mantenimento della certificazione di conformità ai sensi dello standard ISO 37001. Tra queste, in particolare, l'erogazione della formazione della popolazione aziendale nonché di agenti e intermediari delle società del Gruppo per l'attività commerciale, l'aggiornamento della

valutazione del rischio corruzione e del sistema normativo interno, lo svolgimento di un ciclo di verifiche ispettive interne e il riesame del sistema.
I principali rischi per la salute e sicurezza cui è esposto il personale del Gruppo ENAV e delle imprese appaltatrici sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti del Gruppo.
La violazione del rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza, può generare rischi per la salute e sicurezza di dipendenti, lavoratori e stakeholder ed innescare il rischio di incorrere in sanzioni amministrative o giudiziarie e relativi impatti economico-finanziari e reputazionali.
Al fine di gestire e mitigare i possibili rischi, il Gruppo ENAV adotta un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) certificato secondo lo standard ISO 45001:2018. I principali rischi per la salute e sicurezza vengono valutati approfonditamente in ciascun sito aziendale.
La conformità nel tempo alla normativa di riferimento è garantita mediante il governo del SGSSL, unitamente ad un presidio centralizzato e costanti attività di formazione e sensibilizzazione del personale del Gruppo, nonché di controlli periodici, interni ed esterni al Gruppo.
Particolare attenzione è posta anche alle misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori che operano all'estero nei Paesi a rischio (c.d. Travel Security). A tal fine sono preventivamente eseguiti, sulle singole missioni, assessment di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con l'emissione di puntuali raccomandazioni da parte del Medico Competente per le missioni in Paesi a rischio sanitario-biologico non generico. Analogamente, vengono redatti specifici contingency plans per gli aspetti di Security.
Vengono, inoltre, erogate sessioni di formazione/informazione dei lavoratori e sono previsti servizi di "pronto intervento" ed assistenza tramite un provider specializzato.
Negli ultimi anni è maturata una crescente sensibilità da parte di tutta la collettività rispetto ai rischi legati a modelli di sviluppo che generano impatti sulla qualità dell'ambiente. In questo contesto, le aziende - sempre più consapevoli che i rischi ambientali hanno anche impatti economici - sono chiamate a un accresciuto impegno e a una maggiore responsabilità nell'individuazione e adozione di soluzioni tecniche e modelli di sviluppo innovativi e sostenibili. A tal fine il Gruppo ENAV ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) di Gruppo conforme allo standard ISO 14001:2015, che garantisce la presenza di politiche e procedure strutturate per l'identificazione e la gestione dei rischi e delle opportunità ambientali associate a ogni attività aziendale.
L'attuazione del SGA, insieme alla presenza di un presidio organizzativo centralizzato, garantisce un costante controllo della conformità alle normative applicabili in materia, anche attraverso attività di formazione, sensibilizzazione e di supporto del personale del Gruppo, oltre alle attività di controllo di primo livello. Ulteriormente, il Gruppo si è dotato di una struttura di deleghe del Datore di Lavoro in materia ambientale oltre che di figure preposte alla gestione del ciclo dei rifiuti speciali con il compito di assicurare la compliance alle prescrizioni del D.Lgs 152/2006.
Il perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo ENAV necessita di una costante gestione delle relazioni istituzionali in termini di rappresentanza degli interessi aziendali nell'ambito dei processi decisionali delle

istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali. A tal fine è alimentato un network propositivo e fidelizzato di relazioni a livello istituzionale, a livello nazionale ed internazionale con i soggetti decisori, in cui far confluire opportuni atti e position paper su questioni d'interesse strategico per il Gruppo. Sono, quindi, costantemente gestite le relazioni con il Parlamento, il Governo, i Ministeri e le istituzioni pubbliche locali.
L'adeguatezza del capitale umano rappresenta un fattore critico di successo sia per l'operatività dei servizi erogati sia, più in generale, per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e viene preservata attraverso appositi modelli, processi e strumenti di sviluppo del personale, utili anche a mappare i fabbisogni formativi in un'ottica di sviluppo delle competenze.
Il miglioramento continuo delle conoscenze, competenze e capacità tecniche oltre ad essere a livello operativo un aspetto di compliance imposto da leggi e regolamenti, il cui rispetto è periodicamente verificato dai Regolatori esterni, è considerato come un'opportunità rispetto alla quale pianificare la crescita complessiva del Gruppo anche con riferimento alle attività non regolate ed alle future sfide tecnologiche e di business.
Per le figure chiave dell'organizzazione aziendale sono definite opportune tavole di successione basate su valutazioni periodiche interne, relative a sistemi e metriche di valutazione delle performance, per l'individuazione di risorse ad alto potenziale (mediante utilizzo di tecniche di assessment), finalizzate anche a garantire l'allineamento tra le competenze e ruoli aziendali.
Sono, inoltre, adottati sistemi di incentivazione basati sul riconoscimento del merito per tutta la popolazione aziendale.
Gli scostamenti dell'andamento del traffico aereo rispetto alle previsioni possono impattare la capacità del Gruppo ENAV di creare valore, principalmente in termini di variazione dei parametri che determinano i ricavi da attività istituzionali rispetto alle stime effettuate in sede di determinazione delle tariffe. L'attuale quadro regolatorio prevede già meccanismi di compensazione dei mancati ricavi rispetto al pianificato. È infatti attivo un sistema di stabilizzazione dei ricavi (cd. traffic risk sharing) basato sulla condivisione del rischio con gli utenti dello spazio aereo (le compagnie aeree), mediante la possibilità di limitare significativamente le perdite per flessioni della domanda superiori al 2%.
In coerenza con lo schema di performance in vigore, la Capogruppo è infatti tenuta ad erogare il servizio nel rispetto dei target di capacità previsti nel Piano di Performance nazionale, applicando un sistema di incentivazione simmetrico di tipo "bonus/malus" per promuovere alti livelli di performance operativa.
In particolare, si ricorda che nel terzo reference period (2020-2024), il regolamento prevede che il target capacity ed il sistema incentivante siano determinati a livello nazionale, emendando la norma applicabile nel secondo reference period (2015-2019), la quale stabiliva che il target capacity ed il relativo sistema incentivante fossero definiti a livello di FAB Blue Med (Functional Airspace Block).
Con riferimento all'incremento inflattivo si ricorda che la regolamentazione comunitaria a cui è soggetta ENAV permette il recupero della variazione dell'inflazione rispetto al dato previsionale tramite il meccanismo del balance.

Tutti gli eventuali impatti diretti per la Capogruppo legati agli effetti del climate change si traducono nel lungo termine in potenziali interruzioni/degradi nella fornitura dei servizi per danni alle infrastrutture o agli asset tecnologici e riduzione del flusso di traffico anche a causa della riduzione della capacità aeroportuale e, quindi, in potenziali mancati ricavi e/o aumenti dei costi operativi oltre ad eventuali perdite di valore.
Gli impatti dei fenomeni determinati dai cambiamenti climatici sugli stakeholder del traffico aereo sono stati identificati e studiati negli anni a livello internazionale. In particolare, il documento di Eurocontrol "Climate change risks for European aviation" identifica cinque principali tipologie di fenomeni meteorologici che potranno potenzialmente avere impatto sul mondo aeronautico: 1) precipitazioni, intendendo per tali pioggia, neve e grandine che a livello intenso possono richiedere maggiori distanze di separazione tra gli aeromobili e comportando quindi un impatto diretto sulla capacità aeroportuale. Inoltre, le infrastrutture aeroportuali, così come anche le apparecchiature elettroniche, possono essere esposte al rischio di inondazioni; 2) temperatura, il cui innalzamento può causare impatti sulle infrastrutture, con conseguente aggravio dei relativi costi energetici; 3) innalzamento del livello del mare ed esondazione di fiumi con un rischio concentrato sugli aeroporti ubicati nella fascia costiera; 4) vento, intendendo per tale cambiamenti in direzione ed intensità, che in ambito aeroportuale possono comportare impatti sulla sicurezza della condotta del volo. Ciò potrebbe comportare la necessità di modificare le procedure di volo e riprogettare lo spazio aereo; 5) eventi estremi quali temporali ed uragani che potrebbero avere impatti sul ritardo dei voli.
La Capogruppo ha condotto uno studio specialistico per valutare dettagliatamente gli effetti del cambiamento climatico nell'erogazione dei servizi di ENAV sul territorio nazionale ed in particolare negli aeroporti. Lo studio è stato realizzato al fine di valutare gli impatti del climate change su due distinti orizzonti temporali (2030 e 2050) e due diversi scenari climatici utilizzati dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Il primo scenario (SSP8.5), il più pessimistico, assume, entro il 2100, concentrazioni atmosferiche di CO2 triplicate o quadruplicate (840 / 1120 ppm) rispetto ai livelli preindustriali (280 ppm). Questo scenario è definito ad alta intensità energetica con un consumo totale che continua a crescere nel corso del secolo raggiungendo ben oltre 3 volte i livelli attuali.
Lo studio ha determinato quanto segue: (i) per le precipitazioni estreme è prevista nel lungo termine una progressiva intensificazione del fenomeno che dovrebbe interessare un numero crescente di aeroporti nel tempo, particolarmente gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bolzano e Bari, partendo da una baseline (previsione a 5 anni) che vede gli aeroporti di Genova, Ronchi dei Legionari e Milano Malpensa quelli mediamente più impattati; (ii) per la temperatura si prevede un aumento di 1/1,5° nel medio periodo e di 2/2,5° nel lungo periodo, fenomeni che riguarderanno prevalentemente gli aeroporti di Lampedusa, Catania Fontanarossa, Roma Ciampino, Roma Urbe, Roma Fiumicino e Napoli che già nella baseline (5 anni) presentano le maggiori temperature massime, cui si aggiunge Bologna nel lungo termine (2050) che presenterà anche un aumento del numero di giorni con temperatura massima oltre i 43° C. L'innalzamento delle temperature può causare l'incremento dei costi energetici. Per quanto riguarda invece gli impatti sugli impianti tecnologici e quelli più propriamente aeronautici (impatti sulle prestazioni dei motori e sull'aereodinamica degli aeromobili, con potenziale impatto sulle procedure di volo e sull'impronta del rumore nelle aree che circondano gli aeroporti) i rischi si considerano accettabili e gestiti nel contesto delle tecnologie e delle procedure già oggi disponibili; per l'innalzamento del livello dei mari, si mantiene pressoché invariato il rischio di alluvione delle infrastrutture situate in zone costiere che riguarderebbe soprattutto le sedi aeroportuali di Cagliari e siti correlati, Venezia e Genova e i siti remoti VOR/DME di

Chioggia e Radar di Ravenna; per il vento non sembrano sussistere criticità essendo le previsioni degli scenari orientati verso una diminuzione dell'intensità media dello stesso (conseguentemente la componente del vento al traverso dovrebbe proporzionalmente diminuire).
Gli esiti delle analisi condotte costituiscono le basi per il monitoraggio nel tempo dei fenomeni oggetto di studio, prevedendo un aggiornamento sistematico con periodicità pluriennale delle analisi di scenario necessarie alla valutazione degli impatti operativi e finanziari dei rischi climatici.
Nel 2030 non si individuano criticità in termini di ampliamenti territoriali di tali fenomeni rispetto allo scenario attuale.
Nel lungo periodo, la capacità della Capogruppo di garantire il perseguimento dei propri obiettivi di business, in primis garantendo la continuità della fornitura dei propri servizi, è sicuramente interdipendente dalla resilienza agli effetti del climate change dell'intero sistema del trasporto aereo. In particolare, il sistema aeroportuale prevede una complessa interazione tra vari attori (società di gestione aeroportuali, vettori, società di gestione dei trasporti di terra e delle infrastrutture stradali, utilities, ecc.), pertanto le mitigazioni a lungo termine potranno in alcuni casi necessitare di un approccio coordinato e condiviso tra tutti gli attori coinvolti, al fine di ridurre l'impatto complessivo sulle attività di business del settore.
Sulla base di quanto sopra evidenziato, il Gruppo ha considerato gli effetti derivanti dal cambiamento climatico nel proprio piano industriale e non si prevedono impatti significativi economici e sui flussi di cassa attesi.
L'azione offensiva avviata dal Governo Russo nei confronti della nazione Ucraina ha creato dei cambiamenti nel contesto degli equilibri geopolitici e inevitabili ripercussioni sul quadro macroeconomico mondiale. Per effetto del regime sanzionatorio conseguentemente adottato dagli Stati dell'Unione Europea, nei confronti di persone fisiche e giuridiche russe, il Gruppo si è subito attivato al fine di esaminare tale regime sanzionatorio, tra cui la restrizione ai mercati finanziari e dei capitali dell'Unione Europea, la chiusura dello spazio aereo ai vettori riconducibili alla Federazione Russa, le restrizioni all'esportazione di beni, servizi e tecnologie, onde verificarne gli impatti sul proprio business e adottare ogni opportuna iniziativa finalizzata a garantire il pieno rispetto di tale regime sanzionatorio.
Nel corso del 2023, il Gruppo ENAV non ha registrato impatti operativi, commerciali o economico-finanziari direttamente correlati al conflitto russo-ucraino. Ogni posizione aperta con clienti appartenenti alla Federazione Russa è stata oggetto di svalutazione già nel corso dell'esercizio 2022 e non sono presenti ulteriori rapporti in essere con soggetti interessati dal regime sanzionatorio.
I prezzi dell'energia hanno visto il raggiungimento del picco nel quarto trimestre 2022 con successivo ritorno, dal secondo trimestre 2023, a valori in linea con gli andamenti storici.
A livello globale si registrano però nuove criticità negli scambi commerciali internazionali a causa dei ripetuti attacchi alle navi da carico (prevalentemente di proprietà, bandiera o gestite da Israele) effettuati dai ribelli Huthi nel Canale di Suez. Tali attacchi, avviati in risposta al nuovo conflitto nella Striscia di Gaza scoppiato a seguito dell'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele, hanno determinato a livello generale conseguenze significative in termini di i) deviazione delle rotte di navigazione percorrendo rotte più lunghe ii) conseguenti aumenti dei costi di trasporto e dei premi assicurativi e iii) ritardi nei tempi di consegna dovuti alle maggiori percorrenze.

Con riferimento al Gruppo ENAV, allo stato attuale non si registrano criticità nella catena di fornitura con impatti negativi in termini di business continuity. Inoltre, il Gruppo detiene un'adeguata giacenza dei materiali necessari per i sistemi operativi a supporto del proprio business, tali da contenere eventuali ritardi nella catena di fornitura. Il Gruppo continua a monitorare gli impatti sul proprio business e ad adottare ogni opportuna iniziativa finalizzata a garantire il pieno rispetto del regime sanzionatorio adottato dagli Stati dell'Unione Europea e ad identificare puntualmente possibili conseguenze sul proprio business attuale e prospettico in considerazione del protrarsi di uno scenario critico e in continua evoluzione.
Con riferimento a quanto illustrato, il Gruppo non presenta impatti significativi sui principali indicatori alternativi di performance e non si prevedono impatti sui flussi di cassa attesi come rappresentato nel piano industriale approvato.
Non vi sono eventi di rilievo da segnalare avvenuti successivamente al 31 dicembre 2023.
Nel corso del 2024 la Società prevede di mantenere continuità nelle azioni gestionali fino ad ora adottate, in considerazione degli ottimi risultati conseguiti nel corso del 2023. Tuttavia, in uno scenario particolarmente dinamico e ancora non del tutto definito a livello macroeconomico in termini di livelli d'inflazione, crescita economica, tassi di interesse, etc., quale è quello atteso per il 2024, oltre all'avvicinarsi del nuovo periodo regolatorio, il Gruppo sarà inevitabilmente chiamato a mantenere un alto livello di attenzione sulle politiche poste alla base della gestione, al fine di affrontare al meglio i possibili riflessi che tali elementi potranno determinare, anche se l'assetto regolatorio comunitario in cui opera la Capogruppo continuerà a fornire una valida protezione, come dimostrato negli scorsi anni.
In particolare, dopo la solida ripresa del traffico aereo registrata nel 2022 e 2023, si attende un ulteriore trend di crescita del traffico anche per il 2024. L'ultima stima che l'ufficio statistico di Eurocontrol ha pubblicato a fine febbraio 2024 indica per l'Italia nel 2024 un traffico nello scenario base, in termini di unità di servizio, superiore del 6,7% rispetto al 2023.
Con particolare riferimento alla Capogruppo, nel corso del 2024, sulla base delle tempistiche del Regolamento comunitario di settore, saranno sviluppati i Piani di Performance per il nuovo periodo regolatorio di rifermento 2025-2029 (cosiddetto RP4). In particolare, entro giugno 2024 il regolatore comunitario emetterà ufficialmente la Decisione sui target da raggiungere nel 4° periodo di riferimento, a valle della quale i service providers comunitari insieme alle autorità nazionali di settore redigeranno i propri Piani di performance in linea con gli obiettivi dati. Tali piani dovranno essere inviati entro ottobre alla Commissione Europea per le previste verifiche ed analisi. L'approvazione finale dei piani e la chiusura dell'intero processo è prevista per dicembre 2024.

Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:
Roma, 20 marzo 2024
Il Consiglio di Amministrazione


| Stato Patrimoniale Consolidato | 77 |
|---|---|
| Conto Economico Consolidato | 79 |
| Altre componenti di Conto Economico Complessivo Consolidato | 80 |
| Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato | 81 |
| Rendiconto Finanziario Consolidato | 82 |
| Informazioni generali | 84 |
|---|---|
| Forma e contenuto del Bilancio Consolidato | 84 |
| Principi e area di consolidamento | 86 |
| Principi contabili | 89 |
| Uso di stime e giudizi del management | 103 |
| Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate del Gruppo | 106 |
| Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata | 109 |
| Informazioni sulle voci di Conto Economico Consolidato | 129 |
| Altre informazioni | 138 |


| (valori in euro) | Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui con parti | di cui con parti | ||||
| Attività non correnti | correlate (Nota 32) | correlate (Nota 32) | |||
| Attività Materiali | 7 | ||||
| Attività Immateriali | 822.835.853 | 0 851.692.420 |
0 | ||
| Partecipazioni in altre imprese | 8 | 190.296.506 | 0 180.417.452 |
0 | |
| 9 | 46.682.503 | 0 36.309.550 |
0 | ||
| Attività finanziarie non correnti | 10 | 343.787 | 0 344.319 |
0 | |
| Attività per imposte anticipate | 11 | 33.588.982 | 0 36.320.924 |
0 | |
| Crediti tributari non correnti | 12 | 12.990 | 0 59.712 |
0 | |
| Crediti Commerciali non correnti | 13 | 526.841.074 | 0 606.775.456 |
0 | |
| Altre attività non correnti | 15 | 35.903 | 6.077.387 | 6.028.651 | |
| Totale Attività non correnti | 1.620.637.598 | 1.717.997.220 | |||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 14 | 61.769.530 | 0 61.082.490 |
0 | |
| Crediti commerciali correnti | 13 | 391.302.609 | 42.694.826 | 333.567.855 | 44.098.349 |
| Attività finanziarie correnti | 10 | 0 | 0 168.761 |
0 | |
| Crediti Tributari | 12 | 2.773.858 | 0 5.877.327 |
0 | |
| Altre attività correnti | 15 | 34.069.828 | 11.481.138 | 32.562.187 | 14.223.668 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 16 | 224.876.212 | 0 267.731.584 |
0 | |
| Totale Attività correnti | 714.792.037 | 700.990.204 | |||
| TOTALE ATTIVITA' | 2.335.429.635 | 2.418.987.424 |

| (valori in euro) | Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui con parti | di cui con parti | ||||
| Patrimonio Netto | correlate (Nota 32) | correlate (Nota 32) | |||
| Capitale sociale | 1 7 |
541.744.385 | 0 | 541.744.385 | 0 |
| Riserve | 1 7 |
480.384.269 | 0 | 470.077.409 | 0 |
| Utili/(Perdite) portati a nuovo | 1 7 |
82.555.461 | 0 | 88.728.283 | 0 |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 1 7 |
112.921.182 | 0 | 105.004.115 | 0 |
| Totale Patrimonio Netto di Gruppo | 1 7 |
1.217.605.297 | 0 | 1.205.554.192 | 0 |
| Capitale e Riserve di terzi | 1.339.994 | 0 | 1.847.184 | 0 | |
| Utile/(Perdita) di terzi | (211.365) | 0 | (507.190) | 0 | |
| Totale Patrimonio Netto di Terzi | 1.128.629 | 0 | 1.339.994 | 0 | |
| Totale Patrimonio Netto | 1 7 |
1.218.733.926 | 1.206.894.186 | ||
| Passività non correnti | |||||
| Fondi rischi e oneri | 1 8 |
1.077.000 | 0 | 1.456.200 | 0 |
| TFR e altri benefici ai dipendenti | 1 9 |
39.429.150 | 0 | 40.869.231 | 0 |
| Passività per imposte differite | 1 1 |
4.681.730 | 0 | 5.789.746 | 0 |
| Passività finanziarie non correnti | 2 0 |
505.875.732 | 0 | 167.663.966 | 0 |
| Debiti commerciali non correnti | 2 1 |
19.065.374 | 0 | 74.424.661 | 51.462 |
| Altre passività non correnti | 2 2 |
140.864.580 | 0 | 157.637.417 | 0 |
| Totale Passività non correnti | 710.993.566 | 447.841.221 | |||
| Passività correnti | |||||
| Quota a breve dei Fondi rischi e oneri | 1 8 |
12.529.684 | 0 | 9.986.574 | 0 |
| Debiti commerciali correnti | 2 1 |
195.714.834 | 13.730.332 | 140.096.489 | 8.930.154 |
| Debiti tributari e previdenziali | 2 3 |
37.826.549 | 0 | 56.824.683 | 0 |
| Passività finanziarie correnti | 2 0 |
22.208.499 | 0 | 433.660.816 | 0 |
| Altre passività correnti | 2 2 |
137.422.577 | 59.267.320 | 123.683.455 | 56.165.617 |
| Totale Passività correnti | 405.702.143 | 764.252.017 | |||
| Totale Passività | 1.116.695.709 | 1.212.093.238 | |||
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 2.335.429.635 | 2.418.987.424 |

| (valori in euro) | Note | 2023 | 2022 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui con parti | di cui con parti | ||||
| correlate (Nota 32) | correlate (Nota 32) | ||||
| Ricavi | |||||
| Ricavi da attività operativa | 24 | 990.915.718 | 13.301.384 | 921.032.498 | 15.153.415 |
| Balance | 24 | (28.089.572) | 0 | (14.817.486) | 0 |
| Totale ricavi da contratti con i clienti | 24 | 962.826.146 | 906.215.012 | ||
| Altri ricavi operativi | 25 | 48.487.853 | 34.336.767 | 46.565.236 | 33.109.700 |
| Totale ricavi | 1.011.313.999 | 952.780.248 | |||
| Costi | |||||
| Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 26 | (8.331.765) | (1.035.396) | (8.008.934) | (522.970) |
| Costi per servizi | 26 | (146.841.642) | (7.760.999) | (142.923.085) | (4.013.734) |
| Costo del personale | 27 | (568.285.997) | 0 | (543.978.743) | 0 |
| Costi per godimento beni di terzi | 26 | (1.544.080) | (24.502) | (1.641.289) | (24.085) |
| Altri costi operativi | 26 | (3.893.321) | 0 | (3.139.169) | 0 |
| Costi per lavori interni capitalizzati | 28 | 28.944.818 | 0 | 27.568.655 | 0 |
| Totale costi | (699.951.987) | (672.122.565) | |||
| Ammortamenti | 7 e 8 | (128.469.912) | 0 | (126.357.888) | 0 |
| (Svalutazioni)/Ripristini per riduzione di valore di crediti | 13 | (2.296.303) | 0 | (5.733.097) | 0 |
| (Svalutazioni)/Ripristini per attività materiali e immateriali | 7 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Accantonamenti | 18 | (7.925.805) | 0 | (234.117) | 0 |
| Risultato Operativo | 172.669.992 | 148.332.581 | |||
| Proventi e oneri finanziari | |||||
| Proventi finanziari | 29 | 12.831.236 | 0 | 9.619.863 | 0 |
| Oneri finanziari | 29 | (23.327.617) | 0 | (10.243.377) | 0 |
| Utile (perdita) su cambi | 29 | (740.472) | 0 | 72.878 | 0 |
| Totale proventi e oneri finanziari | (11.236.853) | (550.636) | |||
| Risultato prima delle imposte | 161.433.139 | 147.781.945 | |||
| Imposte dell'esercizio | 30 | (48.723.322) | 0 | (43.285.020) | 0 |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio (Gruppo e Terzi) quota di interessenza del Gruppo |
112.709.817 112.921.182 |
104.496.925 105.004.115 |
|||
| quota di interessenza di Terzi | (211.365) | (507.190) | |||
| Utile/(Perdita) base per azione | 37 | 0,21 | 0,19 | ||
| Utile diluito per azione | 37 | 0,21 | 0,19 |

| (valori in euro) | Note | 2023 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 1 7 |
112.709.817 | 104.496.925 |
| Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio: |
|||
| - differenze da conversione bilanci esteri | 1 7 |
(2.084.034) | 3.475.893 |
| - valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati | 10 e 17 | (168.761) | 15.968 |
| - effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati |
11 e 17 | 40.503 | (3.833) |
| Totale componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio |
(2.212.292) | 3.488.028 | |
| Componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio: |
|||
| - adeguamento al fair value delle partecipazioni in altre imprese | 9 | 11.628.959 | (13.857.116) |
| - utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti | 17 e 19 | (224.983) | 5.558.795 |
| - effetto fiscale | 11 e 17 | (2.388.085) | 1.575.883 |
| Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio |
9.015.891 | (6.722.438) | |
| Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo | 119.513.416 | 101.262.515 | |
| quota di interessenza del Gruppo | 119.724.781 | 101.769.705 | |
| quota di interessenza di Terzi | (211.365) | (507.190) |

| Capitale Sociale e Riserve del Gruppo | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale Riserva legale Riserve diverse | Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti |
Riserva Cash Flow Hedge |
Totale riserve | Utili/(perdite) portati a nuovo |
Utile/(perdita) dell'esercizio |
Totale Patrimonio Netto del Gruppo |
Patrimonio Netto di Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|||
| (valori in euro) | |||||||||||
| Patrimonio Netto al 31 dicembre 2021 | 541.744.385 | 39.570.974 | 440.045.096 | (12.410.133) | 2.073.295 | 469.279.232 | 71.838.340 | 78.371.693 1.161.233.650 | 1.847.184 1.163.080.834 | ||
| Destinazione del risultato di esercizio precedente |
0 | 3.079.422 | 0 | 0 | 0 | 3.079.422 | 75.292.271 | (78.371.693) | 0 | 0 | 0 |
| Erogazione dividendo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (58.506.483) | 0 | (58.506.483) | 0 | (58.506.483) |
| (Acquisto)/assegnazione azioni proprie | 0 | 0 | 614.615 | 0 | 0 | 614.615 | 104.155 | 0 | 718.770 | 0 | 718.770 |
| Riserva differenza da conversione | 0 | 0 | 3.475.893 | 0 | 0 | 3.475.893 | 0 | 0 | 3.475.893 | 0 | 3.475.893 |
| Piano di incentivazione a lungo termine | 0 | 0 | 338.550 | 0 | 0 | 338.550 | 0 | 338.550 | 0 | 338.550 | |
| Utile/(perdita) complessiva rilevata, di cui: |
|||||||||||
| - utile/(perdita) rilevata direttamente a Patrimonio netto |
0 | 0 | (10.947.122) | 4.224.684 | 12.135 | (6.710.303) | 0 | 0 | (6.710.303) | 0 | (6.710.303) |
| - utile/(perdita) dell'esercizio | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 105.004.115 | 105.004.115 | (507.190) | 104.496.925 |
| Patrimonio Netto al 31 dicembre 2022 | 541.744.385 | 42.650.396 | 433.527.032 | (8.185.449) | 2.085.430 | 470.077.409 | 88.728.283 | 105.004.115 1.205.554.192 | 1.339.994 1.206.894.186 | ||
| Destinazione del risultato di esercizio precedente |
0 | 4.620.045 | 0 | 0 | 0 | 4.620.045 | 100.384.070 (105.004.115) | 0 | 0 | 0 | |
| Erogazione dividendo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 (106.436.491) | 0 (106.436.491) | 0 (106.436.491) | |||
| (Acquisto)/assegnazione azioni proprie | 0 | 0 | (1.152.527) | 0 | 0 | (1.152.527) | 0 | (1.152.527) | 0 | (1.152.527) | |
| Riserva differenza da conversione | 0 | 0 | (2.084.034) | 0 | 0 | (2.084.034) | 0 | 0 | (2.084.034) | 0 | (2.084.034) |
| Piano di incentivazione a lungo termine | 0 | 0 | 35.743 | 0 | 0 | 35.743 | (120.401) | 0 | (84.658) | 0 | (84.658) |
| Utile/(perdita) complessiva rilevata, di cui: |
|||||||||||
| - utile/(perdita) rilevata direttamente a Patrimonio netto |
0 | 0 | 9.186.878 | (170.987) | (128.258) | 8.887.633 | 0 | 0 | 8.887.633 | 0 | 8.887.633 |
| - utile/(perdita) dell'esercizio | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 112.921.182 | 112.921.182 | (211.365) | 112.709.817 |
| Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023 | 541.744.385 | 47.270.441 | 439.513.092 | (8.356.436) | 1.957.172 | 480.384.269 | 82.555.461 | 112.921.182 1.217.605.297 | 1.128.629 1.218.733.926 |
| Note | 2023 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (A) | 16 | 267.732 | 225.310 | ||
| Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio | |||||
| Risultato dell'esercizio | 17 | 112.710 | 0 | 104.497 | 0 |
| Ammortamenti | 7 e 8 | 128.470 | 0 | 126.358 | 0 |
| Variazione netta della passività per benefici ai dipendenti | 19 | (1.665) | 0 | (1.468) | 0 |
| Variazione derivante da effetto cambio | 17 | (230) | 0 | (194) | 0 |
| Minusvalenze da realizzo attività materiali e svalutazioni di attività materiali e immateriali |
7 e 8 | 24 | 0 | 50 | 0 |
| Accantonamento per piani di stock grant | 27 | 921 | 0 | 1.057 | 0 |
| Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri | 18 | 7.926 | 0 | 234 | 0 |
| Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive | 11 | (1.208) | 0 | (1.348) | 0 |
| Decremento/(Incremento) Rimanenze | 14 | (84) | 0 | 587 | 0 |
| Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti | 13 | 22.200 | 1.404 | (76.678) | 172 |
| Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali | 12 e 23 | (19.044) | 0 | 22.465 | 0 |
| Variazione delle Altre attività e passività correnti | 15 e 22 | 9.667 | 5.844 | 43.901 | 27.766 |
| Variazione delle Altre attività e passività non correnti | 22 | (10.732) | 6.029 | (11.222) | 284 |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti | 21 | (38.340) | 1.843 | 28.658 | 489 |
| TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO (B) | 210.615 | 236.897 | |||
| di cui Imposte pagate | (61.068) | (39.568) | |||
| di cui Interessi pagati | (24.148) | (6.056) | |||
| Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento | |||||
| Investimenti in attività materiali | 7 | (83.826) | 0 | (79.756) | 0 |
| Investimenti in attività immateriali | 8 | (26.650) | 0 | (18.009) | 0 |
| Incremento/(Decremento) debiti commerciali per investimenti | 21 | 38.878 | 2.906 | 27.877 | (7.441) |
| Decremento/(Incremento) Crediti commerciali per investimenti | 13 | 0 | 0 | 750 | 0 |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali per inves.ti in part.ni | 9 | 0 | (1.027) | (1.027) | |
| TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO - ( C ) | (71.598) | (70.165) | |||
| Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento | |||||
| Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine | 20 | 360.000 | 0 | 180.000 | 0 |
| (Rimborsi) di finanziamenti a medio lungo termine | 20 | (428.748) | 0 | (66.206) | 0 |
| Variazione netta delle passività finanziarie | 20 | (4.418) | 0 | 106 | 0 |
| Emissione/(Rimborso) prestito obbligazionario | 20 | 0 | 0 | (180.000) | 0 |
| (Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti e non correnti | 10 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Acquisto azioni proprie | 17 | (2.158) | 0 | ||
| Distribuzione di dividendi | 17 | (106.436) | (56.709) | (58.410) | (31.172) |
| TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (D) | (181.760) | (124.510) | |||
| Flusso di cassa complessivo (E = B+C+D) | (42.743) | 42.222 | |||
| Differenze cambio su disponibilità liquide (F) | (113) | 200 | |||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (G = A+E+F) | 16 | 224.876 | 267.732 |

Note illustrative del Gruppo ENAV

ENAV S.p.A. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo"), nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'Ente Pubblico Economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.) ed ha sede legale in Roma (Italia), via Salaria n. 716, e altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.
Dal 26 luglio 2016, le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Telematico Azionario EXM – Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2023, il capitale della Società risulta detenuto per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 46,60% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,12% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie.
L'attività del Gruppo ENAV consiste nel servizio, svolto dalla Capogruppo, di gestione e controllo del traffico aereo da 45 Torri di controllo e quattro Centri di controllo d'area (ACC) sul territorio nazionale 24 ore su 24 e negli altri servizi essenziali per la navigazione aerea nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, nella conduzione tecnica e manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo, in attività di vendita di soluzioni software in ambito aeronautico e in attività di sviluppo commerciale e di consulenza aeronautica. Le modalità di valutazione e rappresentazione sono ricondotte a quattro settori operativi quali quello dei servizi di assistenza al volo, dei servizi di manutenzione, dei servizi di soluzioni software AIM e del settore residuale definito altri settori.
Il Bilancio Consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 comprende i Bilanci di ENAV S.p.A. e delle sue controllate ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2024, che ne ha autorizzato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della EY S.p.A. in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016-2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 di ENAV S.p.A. e delle sue controllate (di seguito anche il "Gruppo") è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.
Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti Europei pubblicati sino al 20 marzo 2024, data in cui il Consiglio di Amministrazione di ENAV S.p.A. ha approvato il Bilancio Consolidato.
I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo ENAV, nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del Bilancio Consolidato del precedente esercizio.
Il Bilancio Consolidato è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo ENAV. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono riportati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo ENAV, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità a quanto previsto dalla Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di Conto Economico Consolidato dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2023 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:
Il Gruppo ha applicato la nuova definizione di rilevanza introdotta con le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di tali bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. Il Gruppo valuta se l'informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel contesto del bilancio, considerato nel suo insieme.
Il Bilancio Consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.
Ciascuna voce dei prospetti contabili consolidati è posta a raffronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.
La Direttiva 2004/109/CE (la Direttiva Transparency) e il Regolamento Delegato UE 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la Relazione Finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. Pertanto, è stato previsto che la Relazione Finanziaria annuale sia predisposta nel formato XHTML e che, per gli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2022, sia

predisposta la marcatura delle Note illustrative al bilancio consolidato, oltre quella dei relativi prospetti di bilancio, utilizzando la tassonomia ESMA-IFRS e il linguaggio informatico integrato iXBRL.
In conformità a tali disposizioni, la Relazione Finanziaria annuale è stata pubblicata nel formato elettronico unico di comunicazione oltre al formato usuale di cortesia.
Il Bilancio Consolidato include, oltre alla Capogruppo, le società sulle quali la stessa esercita il controllo, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, a partire dalla data in cui lo stesso viene acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa, in accordo con il principio IFRS 10.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione, quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto o diritti simili, il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che potrebbero essere intervenuti dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, elimina le relative attività e passività e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevata a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta è rilevata al fair value.
I Bilanci delle società controllate sono redatti facendo riferimento al 31 dicembre 2023, data di riferimento del Bilancio Consolidato, appositamente predisposti ed approvati dagli organi amministrativi delle singole entità, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili applicati dal Gruppo ENAV.

Le società controllate, incluse nella predetta area di consolidamento, sono consolidate secondo il metodo integrale, in conformità alle seguenti modalità:
I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano. Ai fini del Bilancio Consolidato, il bilancio di ciascuna società estera è tradotto in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo, secondo le seguenti regole:
I tassi di cambio adottati per la traduzione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa dall'euro sono riportati nella seguente tabella:
| 31.12.2023 | 31.12.2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Media dei 12 mesi | Puntuale al 31 dicembre |
Media dei 12 mesi | Puntuale al 31 dicembre |
||
| Ringgit malesi | 4,9316 | 5,0775 | 4,6292 | 4,6984 | |
| Dollari statunitensi | 1,0816 | 1,1050 | 1,0539 | 1,0666 |
Nel bilancio del Gruppo le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio le attività e passività monetarie denominate in valuta diversa dall'euro sono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo contabile di riferimento e le differenze cambio eventualmente emergenti sono riflesse nel Conto Economico Consolidato.
Le operazioni di aggregazioni aziendali in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono rilevate in accordo con le disposizioni contenute nell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali, secondo il metodo

dell'acquisizione (acquisition method). Il costo di acquisto, ovvero il corrispettivo trasferito, è rappresentato dal valore corrente (fair value) alla data di acquisizione delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività per corrispettivi potenziali. I costi direttamente attribuibili all'acquisizione sono rilevati a conto economico.
Il costo di acquisto è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione, e l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, rispetto al valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value, è rilevato come avviamento, ovvero, se negativo, imputato a conto economico. Il valore delle interessenze di terzi è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell'acquisita, ovvero al loro fair value alla data di acquisizione.
Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi, le quote partecipative precedentemente detenute sarebbero rimisurate al fair value e l'eventuale differenza (positiva o negativa) imputata a conto economico. L'eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale, classificato come strumento finanziario ai sensi di IFRS 9, sono rilevate a conto economico. I corrispettivi potenziali classificati come strumento di capitale non sono rimisurati e vengono contabilizzati direttamente nel Patrimonio Netto.
Nel caso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi.
L'avviamento emergente dall'acquisizione di società controllate, rappresenta l'eccedenza del corrispettivo corrisposto, valutato al fair value alla data di acquisizione, rispetto al valore netto delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non viene assoggettato ad ammortamento, ma sottoposto a verifica almeno annuale di recuperabilità. Al fine della verifica della riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito nell'ambito di un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (cash generating unit o CGU) del Gruppo in cui si prevedono benefici derivanti dalle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti. Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business cui appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.) verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le monitora e le gestisce nell'ambito del proprio modello di business.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi all'attività dismessa e della parte mantenuta nell'unità generatrice di flussi finanziari.

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2023 non ha subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Le società incluse nell'area di consolidamento sono riportate nella seguente tabella con evidenza dei valori del capitale sociale al 31 dicembre 2023 espressi in migliaia di euro e la percentuale di partecipazione:
| Metodo di | % di partecipazione | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Sede | Attività svolta | Valuta | consolidamento | Capitale Sociale | diretta | di gruppo | |
| Techno Sky S.r.l. | Roma | Servizi | euro | Integrale | 1.600 | 100% | 100% | |
| D-Flight S.p.A. | Roma | Servizi | euro | Integrale | 5 0 |
60% | 60% | |
| Enav Asia Pacific | Kuala Lumpur | Servizi | ringgit malesi | Integrale | 127 | 100% | 100% | |
| Enav North Atlantic | Miami | Servizi | dollari statunitensi | Integrale | 44.974 | 100% | 100% | |
| IDS AirNav S.r.l. | Roma | Servizi | euro | Integrale | 500 | 100% | 100% |
Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione applicati per la redazione del Bilancio Consolidato.
Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano al Gruppo ed il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.
L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.
La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

| vita utile | ||
|---|---|---|
| Tipologia | Descrizione | (anni) |
| Fabbricati | 2 5 |
|
| Fabbricati | Manutenzione straordinaria fabbricati | 2 5 |
| Costruzioni leggere | 1 0 |
|
| Impianti radiofonici | 1 0 |
|
| Impianti di registrazione | 7 | |
| Impianti di sincronizzazione e centri di controllo | 1 0 |
|
| Impianti e macchinari | Centrali manuali ed elettromeccaniche | 7 |
| Centrali ed impianti elettrici | 1 0 |
|
| Ponti radio, apparecchiature A.F. e amplificazione | 1 0 |
|
| Impianti di alimentazione | 1 1 |
|
| Attrezzature industriali e commerciali | Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista | 1 0 |
| Attrezzatura varia e minuta | 7 | |
| Macchine elettroniche e sistemi telefonici | 7 | |
| Mobili e macchine ordinarie di ufficio | 1 0 |
|
| Altri beni | Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer | 5 |
| Autovetture, motocicli e simili | 4 | |
| Velivoli aziendali | 1 5 |
|
| Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure | 1 0 |
|
Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso.
Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.
Tra le attività materiali sono altresì iscritti i diritti d'uso ("right of use"), in conformità al principio IFRS 16, connessi a contratti di lease pluriennale, qualora ricorra la condizione del controllo esclusivo del bene oggetto di lease e la fruizione sostanziale di tutti i benefici economici derivanti dall'attività lungo il periodo di utilizzo.

Il right of use viene iscritto ad un valore equivalente alla somma del valore attuale dei flussi di cassa in uscita, previsti contrattualmente, utilizzando quale fattore di attualizzazione il tasso previsto nell'accordo o il tasso di finanziamento marginale.
Il right of use viene ammortizzato tenendo in considerazione il periodo non cancellabile dell'accordo che normalmente coincide con la durata dello stesso.
Con riferimento ai contratti di noleggio pluriennale di autovetture, si procede con la separazione del contratto tra la componente lease, ovvero il corrispettivo di noleggio, e non lease, relativa ai servizi di manutenzione. La componente lease è inclusa nell'ambito del right of use mentre la componente non lease viene imputata a conto economico.
Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese, quali l'avviamento, sono iscritte al valore equo definito alla data di acquisizione, se tale valore può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.
Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.
Il Gruppo non iscrive attività a vita utile indefinita ad eccezione dell'Avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale.
Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza.

Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.
Le partecipazioni in altre imprese, che rappresentano strumenti rappresentativi di capitale sono valutate al fair value.
Il Gruppo ha scelto irrevocabilmente di imputare le variazioni di fair value tra le altre componenti di conto economico complessivo, ovvero in una specifica riserva di patrimonio netto, senza rigiro a conto economico.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (OCI) e al fair value rilevato nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value incrementato dai costi di transazione, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto Solely Payments of Principal and Interest - SPPI). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui vengono gestite le attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. Il Gruppo detiene le proprie attività finanziarie fino a scadenza.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie possono essere classificate in quattro categorie in accordo con IFRS 9: i) Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito); ii) Attività finanziarie al fair value rilevate nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito); iii) Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale); iv) Attività finanziarie al fair value rilevate a conto economico.
Il Gruppo iscrive principalmente le tipologie di attività finanziarie descritte ai punti i) e iii) sopra riportate.
Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite vengono rilevate a conto

economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata. Nell'ambito del Bilancio Consolidato, rientrano nella categoria attività finanziarie al costo ammortizzato le seguenti voci di bilancio: le attività finanziare correnti e non correnti, i crediti commerciali correnti e non e le altre attività correnti e non.
Per le attività finanziarie al fair value rilevate nel conto economico complessivo riguardanti strumenti rappresentativi di capitale, il Gruppo ha effettuato la scelta irrevocabile, in sede di prima applicazione del principio IFRS 9, di imputare le variazioni di fair value al conto economico complessivo, essendo soddisfatta la definizione di strumento rappresentativo di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e poiché lo strumento non è detenuto per la negoziazione. La classificazione è determinata a livello di singolo strumento.
Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico.
I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.
Il Gruppo ha scelto di classificare irrevocabilmente le proprie partecipazioni non quotate in questa categoria e di imputare conseguentemente gli adeguamenti al fair value in OCI.
Il valore contabile delle attività finanziarie, non valutate al fair value con contropartita conto economico, viene ridotto dal nuovo modello di svalutazione dei crediti basato sulla stima delle perdite attese (expected credit losses) introdotto dal principio IFRS 9. Tale modello presuppone una valutazione delle perdite attese fondata sulla stima della probabilità di default, sulla percentuale di perdita in caso di insolvenza e sull'esposizione finanziaria. Tali elementi valutativi sono misurati mediante l'utilizzo di dati storici, elementi forward-looking ed informazioni reperibili da info providers, qualora ottenibili senza costi spropositati.
Per talune categorie di attività finanziarie al costo ammortizzato, quali i crediti commerciali e i contract assets, il Gruppo adotta l'approccio semplificato al nuovo modello di impairment. Tale modello semplificato è fondato sulla gestione a portafoglio delle posizioni creditorie e sulla suddivisione dei crediti in specifici cluster che tengano conto della peculiarità del business, dello status operativo del cliente, della fascia di scaduto e dello specifico contesto normativo di riferimento.
Qualora l'entità di una perdita attesa rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.
Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata.
Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

Gli strumenti finanziari derivati stipulati dal Gruppo sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio. All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita, coerentemente con IFRS 9.
La documentazione predisposta in conformità al principio IFRS 9 include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui il Gruppo valuta se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura stessa. La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura, se sono presenti tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:
Alla data di stipula del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione del Gruppo di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.
Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire il Gruppo dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.
Gli importi riconosciuti nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.
Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge a esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.
Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, il Gruppo opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria. Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:
Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili. Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se si sia verificato un trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento dell'iscrizione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie detenute dal Gruppo comprendono debiti commerciali e altre passività, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente.
La modalità di valutazione successiva delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione. In particolare, le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico, riguardano le passività detenute per la negoziazione e sono riferite a quelle passività assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine.
Le passività finanziarie riferite ai finanziamenti, categoria maggiormente rappresentativa delle passività finanziarie detenute dal Gruppo, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato al tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta ed anche mediante il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
I debiti commerciali e le altre passività finanziarie sono classificati tra le passività correnti, salvo quelle che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio, classificate tra le passività non correnti. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Tra le passività finanziarie, correnti e non risultano altresì iscritte, a seguito dell'introduzione di IFRS 16, anche le passività finanziarie rappresentative del valore attuale dei canoni da riconoscere contrattualmente al locatore nell'ambito di accordi di lease pluriennali, per i quali ricorrono i presupposti per l'iscrizione del right of use tra le attività materiali.
I benefici ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogati dal Gruppo in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie ed incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.
I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a benefici definiti l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.
Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata a quella risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di conto economico complessivo, nel periodo in cui emergono, tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.
Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di Fine Rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali

non vi sono obblighi a carico del Gruppo che versa contributi imputandoli a conto economico quando sono sostenuti e in base al relativo valore nominale.
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.
Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all'IFRS 2, una componente retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d. equity-settled share-based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate, fair value determinato alla data di attribuzione (grant date), ed è rilevato tra il costo del personale e costi per servizi linearmente lungo il vesting period, ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione, con contropartita una riserva di Patrimonio Netto denominata Riserva stock grant.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato alla grant date tenendo conto delle previsioni in merito al raggiungimento dei parametri di performance associati a condizioni di mercato e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate. La variazione di stima sarà eventualmente iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita costo del personale e costi per servizi.
I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.
Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.
Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflesse nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati come informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.
I ricavi sono iscritti al corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati quando l'entità soddisfa una obbligazione di fare trasferendo un bene o un servizio a un cliente, in conformità a quanto previsto dal principio IFRS 15. Il trasferimento avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di indirizzarne l'uso ed ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può essere trasferito in un certo momento (at point in time) oppure nel corso del tempo (over time) mediante opportune tecniche di misurazione degli avanzamenti (metodi output e/o input).
Nell'ambito del transaction price vengono altresì fattorizzati (in base al metodo del valore atteso e/o dell'importo più probabile), anche elementi variabili del corrispettivo qualora sia altamente probabile che non vi sarà un significativo reversal in futuro. Le transazioni sono altresì rettificate per tenere in considerazione il valore temporale del denaro.
I ricavi del Gruppo sono di seguito riepilogati rispetto alla relativa disaggregazione per natura:
A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul criterio che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e

si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.
Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.
A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance nazionale in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi della Capogruppo, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo, rispetto al pianificato,sono a totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70% a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la metodologia del cost recovery. L'eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico genera, secondo le regole precedentemente descritte, l'adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce Balance dell'anno. Relativamente al rischio costi è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali variazioni, sia in positivo che in negativo, restano a carico dei bilanci dei provider. Tale regolamentazione comunitaria si applica anche ai servizi di terminale di prima e seconda fascia di tariffazione.
Nel periodo 2020-2021 a seguito della pandemia da COVID-19 e dei connessi riflessi nel settore del trasporto aereo, la Commissione Europea ha adottato mediante il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020, alcune misure eccezionali per il terzo periodo di riferimento (anni 2020 – 2024) del sistema di prestazioni e di tariffazione nel Cielo Unico Europeo, introducendo alcune norme che hanno derogato in parte il Regolamento UE 2019/317 riferito a tale periodo. Successivamente la Commissione Europea ha emesso la Decisione 2021/891 in cui ha fissato gli obiettivi prestazionali per il terzo periodo regolatorio e identificato come parametro di riferimento l'indicatore di performance Determined Unit Cost (DUC) definito come rapporto fra costi determinati e il traffico espresso in termini di unità di servizio. I balance riferiti alla perdita di traffico nel biennio 2020-2021, vengono ripartiti in via eccezionale su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023. L'applicazione di tale regolamento è stata estesa ai ricavi di terminale complessivamente per le due fasce di tariffazione (fascia 1 e fascia 2), che sono soggette alla stessa regolamentazione europea.
Le componenti di credito e debito per balance, sia di natura corrente che non corrente, risultano classificate nell'ambito dei crediti commerciali correnti e non correnti e debiti commerciali correnti e non correnti, alla stregua di contract asset/liabilities coerenti con IFRS 15. L'ammontare di credito/debito per balance risulta separatamente identificabile nell'ambito delle note illustrative.

La voce Balance dell'anno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di rappresentare l'entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi di ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento i ricavi in misura pari al diritto al corrispettivo maturato per effetto della performance eseguita. La voce Balance dell'anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato attraverso la voce Utilizzo Balance ed incluso nella tariffa dell'anno.
Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con il principio IFRS 15, la Capogruppo procede alla misurazione di detti ricavi tenendo conto dell'effetto finanziario, con rilevazione iniziale al loro valore attuale e rilevazione successiva dei proventi/oneri finanziari maturati fino alla data di imputazione in tariffa.
Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, il Gruppo provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e ulteriori informazioni, non comporta la rideterminazione dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma un'applicazione prospettica delle modifiche.
Il Balance include anche una componente finanziaria significativa, avente un orizzonte temporale maggiore di 12 mesi. Per tale ragione il Gruppo rettifica il prezzo dell'operazione per tenere conto del valore temporale del denaro. I crediti e debiti per balance, limitatamente alle componenti iscritte nell'esercizio, rappresentano una variable consideration, ovvero contract asset/liabilities, che saranno riversate nella tariffa futura. I crediti e debiti per balance, imputati nella tariffa dell'esercizio, rappresentano gli assorbimenti in sede di fatturazione dei predetti contract asset/liabilities. Tali contract asset/liabilties, sono classificati nell'ambito dei crediti/debiti commerciali, correnti e non correnti, e separatamente identificabili nell'ambito delle note illustrative.
I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.
I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

I dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate con il metodo integrale sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde con la delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla riduzione di un'attività o all'incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e misurato in modo attendibile.
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.
Le imposte correnti sul reddito (IRES e IRAP) sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente nei Paesi nei quali il Gruppo esercita la sua attività, applicando le aliquote fiscali vigenti. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate solo quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).
Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate a conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero nel patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e le passività non correnti.
Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.
Il Gruppo ha applicato l'esenzione obbligatoria per la rilevazione ed informativa sulle attività e passività per imposte differite derivanti dalla normativa Pillar Two Global anti-Base Erosion rules ("GloBE Rules"). Ulteriormente, il Gruppo ha rivisto la propria struttura societaria alla luce dell'introduzione della normativa Pillar Two in differenti legislazioni. Essendo l'aliquota fiscale effettiva del Gruppo superiore al 15% in tutte le giurisdizioni in cui il Gruppo opera, il Gruppo ha determinato di non ricadere nell'ambito di applicazione della normativa Pillar Two per il calcolo della c.d. "Top-Up tax". Conseguentemente il bilancio consolidato del Gruppo non include le informazioni richieste dai paragrafi 88A-88D dello IAS 12, introdotti a seguito dell'introduzione da parte dell'OCSE della citata ristrutturazione delle regole fiscali internazionali per le imprese multinazionali.
Le parti correlate sono identificate da parte del Gruppo ENAV in accordo con il principio IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con la Capogruppo il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Capogruppo e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post-pensionistici per i dipendenti della Capogruppo o di sue società correlate, nonché gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.
Per parti correlate esterne al Gruppo si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate.
Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 33 del Bilancio Consolidato.
In accordo con il principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità: i) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi, ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore, iii) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.
Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta, ai fini dell'informativa finanziaria, tre settori operativi (servizi di assistenza al volo, servizi di manutenzione e soluzioni software AIM) coincidenti con le unità generatrici di flussi finanziari (CGU). È inoltre previsto un quarto settore operativo avente natura residuale che include le operazioni riferibili ad

attività minoritarie, che non ricadono nei settori operativi sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio separato.
Le informazioni dei settori operativi per l'esercizio 2023, comparati con i dati dell'esercizio 2022, sono fornite nella nota 32 Informativa per settori operativi.
In accordo con il principio IAS 33, l'utile base per azione viene calcolato come rapporto tra l'utile o la perdita di esercizio attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.
L'utile base coincide con l'utile diluito dal momento che alla data di redazione del bilancio non sussistono potenziali azioni ordinarie, ovvero azioni che non hanno ancora dato origine all'emissione di titoli azionari pur in presenza di presupposti giuridici con potenziali effetti diluitivi.
La redazione del Bilancio Consolidato, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Particolare attenzione è stata dedicata alla valutazione di recuperabilità dei crediti, alla tenuta degli assets e dell'avviamento e alla determinazione del Balance dell'esercizio. Inoltre, nella predisposizione del Bilancio consolidato sono stati verificati i presupposti per la continuità aziendale ed è ragionevole affermare che il Gruppo continuerà la propria attività operativa in un futuro prevedibile e comunque in un'ottica di lungo periodo. In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui dati consolidati.
Come descritto all'interno del paragrafo Principi Contabili, la misurazione dei ricavi di esercizio integrati dalla rilevazione dei Balance dell'anno, i quali misurano prestazioni già erogate da parte della Capogruppo, richiede da parte della direzione aziendale l'utilizzo di stime e di valutazioni. Tali stime e valutazioni attengono alla previsione dei tempi di recupero degli importi connessi al balance negli esercizi successivi a quello di maturazione nonché alla scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. In particolare, con riferimento alla misurazione del fair value della componente di integrazione e rettifica per Balance dell'anno, la direzione aziendale effettua la previsione delle tempistiche di recupero mediante i futuri piani tariffari: qualora le

medesime previsioni subiscano delle variazioni, l'importo relativo ai crediti e debiti per Balance si modifica per riflettere le nuove previsioni relative ai flussi finanziari ad essi connessi.
Il Gruppo ad ogni data di riferimento del bilancio effettua l'aggiornamento del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale per i quali ha effettuato la scelta irrevocabile di iscrivere i relativi adeguamenti ad OCI nell'ambito di una specifica riserva di patrimonio netto. Con riferimento alla valutazione del fair value dell'investimento partecipativo nella Aireon, l'analisi condotta da parte della direzione richiede la valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del Piano economico-finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato. La valutazione richiede un ampio utilizzo da parte della direzione aziendale di stime significative e assunzioni. In particolare, la stima del fair value di Aireon è stata effettuata sulla base delle proiezioni economiche e finanziarie per il periodo 2024-2038 (il "Piano"), approvato nel corso del mese di febbraio 2024 dal management di Aireon. In particolare, il modello valutativo è fondato sulle seguenti principali assunzioni:
Nel paragrafo n. 9 Partecipazioni in altre imprese vengono fornite le ulteriori informazioni relative ai risultati delle valutazioni condotte dal Gruppo ENAV.
Una riduzione di valore delle attività esiste qualora il valore di carico di un'attività (carrying amount) o di una unità generatrice di flussi di cassa, Cash Generating Unit (CGU), è superiore al suo valore recuperabile (inteso come il maggiore tra il fair value di un'attività o di una unità generatrice di flussi finanziari dedotti i costi di vendita ed il proprio valore d'uso). Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti.
Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business a cui essa appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.), verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le monitora nell'ambito del proprio modello di business.
Il numero ed il perimetro delle CGU vengono sistematicamente monitorati per tenere conto di eventuali fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità di generare flussi finanziari autonomi da parte di gruppi di attività aziendali o al fine di allocare gli effetti di eventuali nuove operazioni di aggregazione o di riorganizzazione da parte del Gruppo.
Il management, sulla base dell'attuale struttura del Gruppo, ha identificato tre unità generatrici di flussi finanziari (CGU):

La direzione aziendale ha effettuato il test di impairment con riferimento al Goodwill derivante dalle operazioni di aggregazione aziendale, ovvero l'acquisizione del 100% del capitale sociale di Techno Sky il cui avviamento è stato allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione e l'acquisizione del 100% delle quote di capitale sociale di IDS AirNav, per la quale è stata effettuata l'allocazione del relativo avviamento, nell'ambito della CGU Soluzioni software AIM.
Lo svolgimento dei test di impairment ha richiesto, da parte della direzione aziendale, l'effettuazione di stime significative, anche tenendo conto degli eventuali impatti ESG riflessi nel piano economico finanziario. Eventuali modifiche riguardanti le assunzioni e gli input utilizzati possono comportare modifiche significative riguardanti il valore recuperabile della CGU.
Per la CGU servizi di manutenzione e la CGU Soluzioni software AIM i flussi finanziari attualizzati fanno riferimento ad un orizzonte temporale di 5 anni (2024 – 2028) e sono tratti dal Piano economico finanziario approvato dal Consiglio di Amministrazione delle rispettive società,tenuto conto anche del budget approvato per l'anno 2024. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche).
Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del flusso operativo netto "normalizzato" sono le seguenti sia per la CGU servizi di manutenzione che per la CGU Soluzioni software AIM:
In particolare, la stima del tasso di crescita (g rate) risente delle assunzioni e delle valutazioni effettuate dalla direzione aziendale, le quali prendono in considerazione input interni ed esterni di informazioni, caratterizzati quest'ultimi da profili di incertezza, ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato.

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. In particolare, il tasso d'attualizzazione è stato costruito secondo le principali seguenti assunzioni: il Free Risk, il Country Risk premium e il market risk premium sono stati determinati in base a dati osservabili sul mercato, il Beta in base ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili.
Si rimanda alla nota n.8 Attività Immateriali per l'informativa relativa ai risultati del test di impairment.
L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri. Relativamente alla vita utile delle attività immateriali emerse a seguito della PPA (Purchase Price Allocation) di IDS AirNav, le stesse sono state determinate in coerenza con i criteri utilizzati nell'ambito della valutazione del fair value dei net asset acquisiti.
Il Gruppo iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del Bilancio Consolidato.
Il fondo svalutazione crediti e il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti del Gruppo in base al modello introdotto dal principio IFRS 9 delle Expected Credit Loss (ECL) e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Il modello di valutazione utilizzato dal Gruppo tiene conto del deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo.
Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.
I principi contabili adottati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022. Le modifiche ed interpretazioni che si applicano per la prima volta nel 2023 non hanno prodotto impatti sul Bilancio Consolidato. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che non hanno prodotto impatti sul Bilancio Consolidato del Gruppo
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili al Gruppo, a far data dal 1° gennaio 2023, ed improduttivi di impatti significativi sul Bilancio Consolidato:
Il Gruppo non ha subito impatti derivanti dall'introduzione della suddetta modifica.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2023 e non adottati dal Gruppo in via anticipata
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dal Gruppo negli esercizi successivi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, di cui il Gruppo ne valuterà la sussistenza di eventuali impatti attesi in sede di prima adozione, che da valutazioni preliminari sembrerebbero non emergere:

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2023 rispetto all'esercizio precedente:
| Attrezzature | Attività | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e | Impianti e | ind.li e | materiali in | |||
| fabbricati | macchinari | comm.li | Altri beni | corso | Totale | |
| Costo storico | 564.779 | 2.009.904 | 274.270 | 342.588 | 260.256 | 3.451.797 |
| Fondo ammortamento | (300.211) | (1.747.262) | (240.232) | (312.400) | 0 | (2.600.105) |
| Valore residuo al 31.12.2022 | 264.568 | 262.642 | 34.038 | 30.188 | 260.256 | 851.692 |
| Incrementi | 6.935 | 25.149 | 2.337 | 9.437 | 83.826 | 127.684 |
| Alienazioni - costo storico | (581) | (4.254) | (2.847) | (4.325) | 0 | (12.007) |
| Alienazioni - fondo amm.to | 547 | 4.232 | 2.847 | 4.280 | 0 | 11.906 |
| Riclassifiche | 0 | (315) | (115) | 0 | (45.311) | (45.741) |
| Ammortamenti | (21.710) | (71.376) | (6.670) | (10.942) | 0 | (110.698) |
| Totale variazioni | (14.809) | (46.564) | (4.448) | (1.550) | 38.515 | (28.856) |
| Costo storico | 571.133 | 2.030.420 | 273.645 | 347.700 | 298.771 | 3.521.669 |
| Fondo ammortamento | (321.374) | (1.814.342) | (244.055) | (319.062) | 0 | (2.698.833) |
| Valore residuo al 31.12.2023 | 249.759 | 216.078 | 29.590 | 28.638 | 298.771 | 822.836 |
(migliaia di euro)
Le attività materiali registrano nell'esercizio una variazione netta negativa di 28.856 migliaia di euro per i seguenti eventi:

aziendali; vii) l'ammodernamento dei sistemi radio Terra Bordo Terra (TBT) su diversi siti aziendali; viii) il sistema Cronos per la gestione dei Notam, informazioni utili per i piani di volo, integrata con EAD (European Aeronautical information services Database) la banca dati centralizzata Eurocontrol di riferimento per la Quality Assurance delle informazioni aeronautiche che abilità i Service Provider al reperimento dei dati AIS in tempo reale; ix) l'ammodernamento delle radioassistenze su diversi siti aeroportuali; x) l'installazione del radar di avvicinamento presso l'aeroporto di Lamezia Terme.
Gli incrementi per 83.826 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardanti l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali si evidenzia: i) il programma 4-Flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica Air Traffic Management (ATM) degli ACC basata sui concetti operativi di SESAR e assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Il sistema Flight data processing di nuova generazione denominato Coflight supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo ed è realizzato in collaborazione con il provider francese DSNA; ii) il programma di spostamento delle postazioni di controllo radar di avvicinamento dalle attuali sede dedicate presso gli aeroporti agli ACC sovrastanti; iii) la realizzazione della nuova rete di comunicazione ENET-2, che andrà a sostituire la corrente rete ENET che interconnette tutti i siti operativi nazionali, veicolando la fonia operativa, i dati radar, di piani di volo, meteo, AIS e di controllo impianti; iv) le attività legate alla realizzazione delle Torri di controllo gestite da remoto che prevede anche la predisposizione dello spazio fisico necessario presso gli ACC per ospitarle; v) le attività di digitalizzazione locale delle torri di controllo del traffico aereo di vari siti.
▪ i decrementi per riclassifiche di complessivi 45.741 migliaia di euro sono riferiti principalmente a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio con classificazione a voce propria per 43.858 migliaia di euro, per 603 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze per parti di ricambio e per la restante parte ad importi classificati nell'ambito delle attività immateriali.
Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 267,4 milioni di euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 per gli interventi negli aeroporti del sud, dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/2009, dai progetti finanziati in ambito europeo e dai contributi derivanti dal PNRR. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 11.311 migliaia di euro (8.470 migliaia di euro nel 2022).
Le attività immateriali ammontano al 31 dicembre 2023 a 190.297 migliaia di euro ed hanno subito nell'esercizio le seguenti variazioni:

| Diritti di | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| brevetto ind.le | Attività | ||||
| e di ut.ne | Altre attività | immateriali in | |||
| opere ingegno | immateriali | corso | Avviamento | Totale | |
| Costo storico | 203.976 | 12.333 | 59.954 | 93.472 | 369.735 |
| Ammortamento accumulato | (183.300) | (6.017) | 0 | 0 | (189.317) |
| Valore residuo al 31.12.2022 | 20.676 | 6.316 | 59.954 | 93.472 | 180.418 |
| Incrementi | 22.588 | 0 | 26.650 | 0 | 49.238 |
| Alienazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Riclassifiche | 0 | 0 | (21.588) | 0 | (21.588) |
| Ammortamenti | (16.762) | (1.009) | 0 | 0 | (17.771) |
| Totale variazioni | 5.826 | (1.009) | 5.062 | 0 | 9.879 |
| Costo storico | 226.564 | 12.333 | 65.016 | 93.472 | 397.385 |
| Ammortamento accumulato | (200.062) | (7.026) | 0 | 0 | (207.088) |
| Valore residuo al 31.12.2023 | 26.502 | 5.307 | 65.016 | 93.472 | 190.297 |
(migliaia di euro)
Le attività immateriali registrano nell'esercizio una variazione netta positiva di 9.879 migliaia di euro per i seguenti eventi:
La restante parte degli incrementi per 26.650 migliaia di euro si riferiscono ai progetti in corso di realizzazione, tra cui l'ERP in cloud che interessa tutte le società del Gruppo e l'ammodernamento di alcuni sistemi gestionali, la prosecuzione delle attività di sviluppo software per l'innovazione tecnologica dei prodotti AIM Portal tra cui si evidenziano gli sviluppi custom della progettualità SaaS "OnAir", e lo sviluppo e re-engineering di altri prodotti; le implementazioni sulla piattaforma Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM). La Società ha verificato alla data di riferimento del bilancio che tale voce non abbia subito una riduzione di valore;
▪ i decrementi delle attività immateriali per riclassifiche per 21.588 migliaia di euro sono riferiti principalmente ai progetti di investimento ultimati nell'esercizio ed entrati in uso a voce propria al netto di importi riclassificati nell'ambito delle attività materiali.
La voce avviamento ammonta a complessivi 93.472 migliaia di euro e si riferisce per 66.486 migliaia di euro, al maggior valore di acquisizione della Controllata Techno Sky S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore è allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione, coincidente con l'entità legale Techno Sky S.r.l. Al 31 dicembre 2023 in applicazione

della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Si sottolinea come non sono state allocate alla CGU in questione, attività immateriali a vita utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari all'8,17% (8,64% nel 2022) costruito con la metodologia unconditional con un free risk pari alla media del rendimento a 1 anno dei titoli di Stato italiani con scadenza a 10 anni un beta medio desunto da società comparabili, ed il market risk premium del mercato maturo. Il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, è pari all'1,9% (2% nel 2022), in coerenza con la revisione delle stime di crescita di lungo periodo dell'inflazione per l'Italia.
Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano economico finanziario 2024-2028 predisposto dalla società controllata ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di Techno Sky in data 28 febbraio 2024, piano che riflette le condizioni di mercato sotto il profilo sia economico che finanziario, considerando anche il budget 2024, quest'ultimo approvato in data 13 dicembre 2023, e i dati di consuntivo 2023. Il piano evidenzia un EBITDA a fine piano pari al 17%. I presupposti su cui si è basata l'elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento, che hanno tenuto conto del budget 2024, e ai dati oggettivi riferiti al proseguimento delle attività core business della società. Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore.
Ai fini dell'analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dell'0,5% e, mantenendo un tasso di crescita sempre pari all'1,9%, l'headroom continua ad essere positivo per un ammontare pari a 9,4 milioni di euro. Assumendo un tasso di crescita nullo in ipotesi di invarianza del WACC la misura dell'headroom sarebbe pari a negativi 18,1 milioni di euro.
La restante parte dell'avviamento, pari a 26.986 migliaia di euro, si riferisce al maggior valore di acquisizione della Controllata IDS AirNav S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore, emerso a valle del processo di purchase price allocation, è allocato interamente alla CGU Soluzioni software AIM coincidente con l'entità legale IDS AirNav.
Al 31 dicembre 2023, in applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Si sottolinea come, oltre l'avviamento, non sono state allocate alla CGU in questione attività immateriali a vita utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 11,6% (13,32% nel 2022) con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali pari all'1,9% (2% nel 2022) in coerenza con la revisione delle stime di crescita di lungo periodo dell'inflazione per l'Italia.
Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa desumibili dal piano economico finanziario 2024-2028 predisposto dalla società controllata ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di IDS AirNav in data 28 febbraio 2024, tenendo conto anche del budget 2024, quest'ultimo approvato in data 14 dicembre 2023, e i dati di consuntivo 2023. Il piano evidenzia un tasso di crescita dei ricavi, nel periodo considerato, pari al 10,7% con una marginalità operativa a fine piano pari a circa il 29,4%.

I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento e alle informazioni ricevute dalla struttura commerciale del Gruppo. Ad esito del test, risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore. Il valore recuperabile ai fini dell'impairment test esprime un plusvalore (headroom) rispetto ai corrispondenti valori di libro di ammontare pari a circa 5,4 milioni di euro.
Ai fini dell'analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dello 0,5% e, mantenendo un tasso di crescita sempre pari all'1,9%, l'headroom continua ad essere positivo per un ammontare pari a 2,5 milioni di euro. Assumendo un tasso di crescita nullo in ipotesi di invarianza del WACC la misura dell'headroom sarebbe negativa per 1,5 milioni di euro.
La voce Partecipazioni in altre imprese ammonta a 46.682 migliaia di euro (36.310 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e registra, rispetto all'esercizio precedente, un incremento di 10.372 migliaia di euro riferito esclusivamente alla partecipazione pari all'8,6% in Aireon LLC per il tramite della Aireon Holding Company (Hold Co), che si attesterà, post esercizio della clausola di redemption al 10,35%, ed è contabilizzata secondo il criterio del fair value senza possibilità di rigiro a conto economico. La partecipazione, a valle dell'adeguamento del valore sia al fair value che al cambio di fine anno, risulta iscritta a 46,5 milioni di euro. Il fair value è stato misurato in accordo con le tecniche valutative previste dal principio IFRS 13 che richiede di massimizzare l'utilizzo di dati osservabili e ridurre al minimo i dati non osservabili al fine di stimare il prezzo al quale avrebbe luogo una regolare operazione per il trasferimento dello strumento rappresentativo di capitale tra gli operatori di mercato alla data di valutazione. In presenza di un mercato non attivo, gli input utilizzati risultano coerenti con il Livello 3 della gerarchia del fair value.
Al 31 dicembre 2023, il Gruppo ha effettuato una stima del fair value della partecipazione utilizzando i seguenti input: i flussi relativi al Long Term Operating Plan (LTOP) aggiornati dal management di Aireon nel mese di febbraio 2024 e riferibili alle assunzioni di mercato esistenti al 31 dicembre 2023, con un orizzonte temporale che si estende fino al 2038, con un incremento di cinque anni rispetto al piano precedente il cui periodo esplicito terminava il 2033. Tale estensione consegue alla rivisitazione ed aggiornamento della vita utile dell'asset tecnologico effettuata dal management di Aireon di ulteriori cinque anni, coerentemente con la medesima estensione assunta dal socio Iridium nell'esercizio 2023 in relazione alla costellazione satellitare. Ai fini della stima del fair value si è adottato però un approccio conservativo limitando gli effetti all'esercizio 2035 in linea con le dichiarazioni rese dal socio di riferimento e considerando i dividendi distribuibili nell'arco del suddetto piano. Tali previsioni economiche e finanziarie, beneficiando della suddetta estensione della vita utile, evidenziano un incremento dei dividendi distribuibili rispetto alle stime precedenti e lo sviluppo della nuova costellazione nel più ampio periodo considerato.
Altri elementi su cui è stata basata la stima sono i prezzi ufficiali di Borsa, i dati economico-finanziari storici e previsionali di settore e la media dei prezzi di mercato dei titoli di Stato americani. Ad esito dell'aggiornamento dei parametri di input, il fair value della partecipazione in Aireon, al 31 dicembre 2023, risulta pari a 46,5 milioni di euro, corrispondenti a 51,4 milioni di dollari, in incremento di 12,8 milioni di dollari, corrispondente a 10,4 milioni di euro, rispetto al dato del 31 dicembre 2022.
Il modello valutativo utilizzato è fondato sulle seguenti assunzioni: i) fair value, determinato nella prospettiva equity-side, in base ad un modello finanziario basato sull'attualizzazione dei dividendi distribuibili desunti nel

periodo esplicito di piano; ii) il valore terminale dell'investimento è determinato ipotizzando un flusso di cassa sostenibile ad un tasso di crescita medio nominale (g-rate) di lungo periodo; iii) il tasso di attualizzazione utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 15,58% (14,57% nel 2022), calcolato mediante la metodologia del CAPM (Capital Asset Pricing Model).
Al fine di verificare la robustezza della stima del fair value è stata condotta un'analisi di sensitività riguardante i parametri Ke e tasso g di crescita: mantenendo costante il fattore di crescita al 2,3% ed ipotizzando una variazione Ke pari a +/-0,5%, il valore della partecipazione si apprezzerebbe/deprezzerebbe rispettivamente di circa 2,5 milioni di dollari.
La voce Partecipazioni in altre imprese accoglie inoltre la quota del 16,67% detenuta dalla Capogruppo nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, che nel 2023 ha erogato un dividendo di 583 migliaia di euro, in leggero decremento rispetto all'erogato del 2022 (667 migliaia di euro).
Le attività finanziarie non correnti ammontano a 344 migliaia di euro e non subiscono variazioni rispetto al 31 dicembre 2022, mentre le attività finanziarie correnti si sono azzerate per la scadenza dello strumento finanziario derivato presente al 31 dicembre 2022 per 169 migliaia di euro.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata indicazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di Conto Economico Complessivo (Patrimonio Netto).
| al 31.12.2022 | Incr.to/decr.to con impatto a CE |
Incr.to/decr.to con impatto a PN |
al 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Differenze temporanee |
Imposte antic/differ. |
Differenze temporanee |
Imposte antic/differ. |
Differenze temporanee |
Imposte antic/differ. |
Differenze cambi |
Differenze temporanee |
Imposte antic/differ. |
|
| Attività per imposte anticipate | |||||||||
| Fondi tassati | 37.391 | 8.972 | 7.637 | 1.833 | 0 | 0 | 0 45.028 |
10.805 | |
| Svalutazione rimanenze | 9.484 | 2.276 | 10 | 2 | 0 | 0 | 0 9.494 |
2.278 | |
| Attualizzazione crediti | 18.721 | 4.494 | (3.887) | (933) | 0 | 0 | 0 14.834 |
3.561 | |
| Effetto fiscale IFRS conversion | 296 | 91 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 296 |
91 | |
| Attualizzazione TFR | 316 | 94 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 316 |
94 | |
| Quota TFR non deducibile | 89 | 22 | 1.020 | 245 | 0 | 0 | 0 1.109 |
267 | |
| Fair value derivato | 4 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 4 |
1 | |
| Fair value partecipazione | 20.827 | 4.465 | 0 | 0 | (11.629) | (2.442) | (91) | 9.198 | 1.932 |
| Altri | 64.948 | 15.906 | (3.993) | (953) | 0 | 0 | (393) | 60.955 | 14.560 |
| Totale | 152.076 | 36.321 | 787 | 194 | (11.629) | (2.442) | (484) | 141.234 | 33.589 |
| Passività per imposte differite | |||||||||
| Altri | 7.823 | 1.878 | (286) | (68) | 0 | 0 | 0 7.537 |
1.810 | |
| Attualizzazione debiti | 1.094 | 263 | (394) | (94) | 0 | 0 | 0 700 |
169 | |
| Effetto fiscale IFRS conversion | 1.504 | 470 | (471) | (130) | 0 | 0 | 0 1.033 |
340 | |
| Attualizzazione TFR | 407 | 98 | 0 | 0 | (225) | (54) | 0 | 182 | 44 |
| Fair value derivato | 2.749 | 660 | 0 | 0 | (169) | (40) | 0 2.580 |
620 | |
| PPA | 0 | 2.421 | 0 | (722) | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.699 |
| Totale | 13.577 | 5.790 | (1.151) | (1.014) | (394) | (94) | 0 12.032 |
4.682 |
(migliaia di euro)

La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite che presentano, rispettivamente, a fine 2023 un saldo di 33.589 migliaia di euro e 4.682 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:
Il Gruppo ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali prospettici desumibili dai piani approvati.
I crediti tributari non correnti ammontano a 13 migliaia di euro e registrano un decremento di 47 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per la riclassifica di tale importo nell'ambito dei crediti tributari correnti.
I crediti tributari correnti ammontano a 2.774 migliaia di euro e registrano un decremento netto di 3.103 migliaia di euro dovuto principalmente all'utilizzo in compensazione del credito di imposta iscritto per l'acquisto di prodotti energetici riferito al terzo e quarto trimestre del 2022 per complessivi 2,6 milioni di euro.
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Credito verso erario per IVA | 1.257 | 1.470 | (213) |
| Credito IRES | 507 | 1.189 | (682) |
| Credito IRAP | 9 9 |
178 | (79) |
| Credito altre imposte correnti | 911 | 3.040 | (2.129) |
| Totale | 2.774 | 5.877 | (3.103) |
(migliaia di euro)
Il credito IRES e il credito IRAP sono riferiti alle società del Gruppo che presentano un saldo a credito quale differenza tra gli acconti versati e le imposte correnti rilevate nel 2023.

I crediti commerciali correnti ammontano a 391.303 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti a 526.841 migliaia di euro e hanno registrato nell'esercizio, rispetto il 31 dicembre 2022, le variazioni riportate nella seguente tabella:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali correnti | |||
| Credito verso Eurocontrol | 168.503 | 156.052 | 12.451 |
| Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze | 11.917 | 12.506 | (589) |
| Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti | 30.000 | 30.000 | 0 |
| Crediti verso altri clienti | 48.347 | 43.714 | 4.633 |
| Crediti per Balance | 173.127 | 131.804 | 41.323 |
| 431.894 | 374.076 | 57.818 | |
| Fondo svalutazione crediti | (40.591) | (40.508) | (83) |
| Totale | 391.303 | 333.568 | 57.735 |
| Crediti commerciali non correnti | |||
| Crediti per Balance | 526.841 | 606.775 | (79.934) |
| Totale | 526.841 | 606.775 | (79.934) |
| (migliaia di euro) |
Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2023, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a 115.244 migliaia di euro (109.289 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e 53.259 migliaia di euro (46.763 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) al lordo del fondo svalutazione crediti. L'incremento complessivo di 12.451 migliaia di euro è riferito principalmente al maggior fatturato generato nei mesi di novembre e dicembre 2023, rispetto ai corrispondenti mesi del 2022, grazie alla ripresa dei collegamenti del trasporto aereo. Il credito verso Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione crediti, ammonta a 141.957 migliaia di euro (129.133 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Il Credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 11.917 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2023 in decremento di 589 migliaia di euro, rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente, per le minori unità di servizio esenti di rotta e di terminale sviluppate nell'anno. Il credito del 2022 pari a 12.506 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2022, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 56.152 migliaia di euro, determinando un debito netto verso il MEF di 43.646 migliaia di euro regolato nel mese di dicembre 2023.
Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11-septies della Legge 248/05. Nel mese di dicembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2022.
I Crediti verso altri clienti ammontano a 48.347 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 4.633 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente legato alle fatture da emettere rilevate a fine anno su commesse estere e per le maggiori tempistiche di incasso su commesse estere.

Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 40.591 migliaia di euro e si è così movimentato nell'esercizio 2023:
| Decrementi | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2022 | Incrementi | rilasci | cancellazioni | al 31.12.2023 | |
| Fondo svalutazione crediti | 40.508 | 4.703 | (2.353) | (2.267) | 40.591 |
| (migliaia di euro) |
L'incremento dell'esercizio del fondo svalutazione crediti recepisce le posizioni che sono state oggetto di svalutazione totale per lo stato di insolvenza di alcuni vettori aerei, l'applicazione del modello di valutazione adottato per tener conto del deterioramento del merito creditizio oltre a svalutazioni puntuali su specifiche posizioni creditizie.
I decrementi del fondo svalutazione crediti si riferiscono per 2.353 migliaia di euro a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2023 e per 2.267 migliaia di euro a cancellazione di crediti in ambito Eurocontrol, che non pregiudica il diritto del recupero del credito, e verso clienti terzi per la chiusura della procedura fallimentare.
I rilasci vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.
Il Credito per Balance, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 699.968 migliaia di euro (738.579 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) classificato nell'ambito dei crediti correnti per 173.127 migliaia di euro che comprende, al netto dell'effetto finanziario, la quota inserita in tariffa nel 2024 relativa principalmente alla seconda quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021, oggetto di recupero in cinque anni a decorrere dal 2023 per il credito di rotta e per il credito di terminale riferito alle prime due zone di tariffazione e in sette anni relativamente al credito di terminale della terza zona di tariffazione, in conformità alla richiesta avanzata dal regolatore ENAC e prevista come tempistica di recupero dal Regolamento Comunitario 2020/1627. Il credito per balance nella quota non corrente accoglie i balance positivi emersi nell'esercizio 2023 che ammontano, al lordo della componente finanziaria, a 96,4 milioni di euro e sono riferiti al balance inflattivo per complessivi 62,5 milioni di euro (34,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022) rilevati a seguito dell'incremento del tasso di inflazione che si è attestato per l'Italia nel 2023 a 5,9% rispetto all'1,15% inserito nel Piano di Performance; al balance per rischio traffico della prima zona di tariffazione per 1,1 milioni di euro in quanto le unità di servizio determinate a consuntivo sono risultate inferiori rispetto a quanto pianificato del -6,47%; ai balance per il bonus capacity sia di rotta che delle prime due zone di tariffazione per complessivi 10,5 milioni di euro avendo determinato uno 0,01 minuti di ritardo per volo assistito derivanti da cause imputabile esclusivamente ad ENAV, così come definito nei nuovi target comunicati da ENAC alla Commissione Europea, che ha fissato per il 2023 un target di 0,04 minuti di ritardo per volo assistito e per 21,2 milioni di euro ai balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto a quanto pianificato nel piano di performance.
Le rimanenze di magazzino, rappresentate principalmente da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a 61.770 migliaia di euro in incremento di 687 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:

| al 31.12.2022 | Incrementi | Decrementi | al 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|
| Magazzino fiduciario | 65.247 | 2.855 | (2.380) | 65.722 |
| Magazzino diretto | 5.321 | 552 | (330) | 5.543 |
| 70.568 | 3.407 | (2.710) | 71.265 | |
| Fondo Svalutazione magazzino | (9.485) | (10) | 0 | (9.495) |
| Totale | 61.083 | 3.397 | (2.710) | 61.770 |
(migliaia di euro)
L'incremento di 3.397 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar, delle telecomunicazioni e dei sistemi meteo. Una parte dell'incremento pari a 603 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 2.710 migliaia di euro riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi, risultati inferiori rispetto agli acquisti effettuati nell'esercizio.
Le altre attività correnti ammontano a 34.070 migliaia di euro e registrano un incremento di 1.508 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, mentre le altre attività non correnti ammontano a 36 migliaia di euro in decremento di 6.042 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
La voce in oggetto è così composta:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Altre attività correnti | |||
| Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti | 13.419 | 14.224 | (805) |
| Credito verso il personale | 3.648 | 3.769 | (121) |
| Credito verso enti vari per progetti finanziati | 13.042 | 13.017 | 2 5 |
| Risconti attivi | 2.743 | 816 | 1.927 |
| Crediti diversi | 3.497 | 3.204 | 293 |
| 36.349 | 35.030 | 1.319 | |
| Fondo svalutazione altri crediti | (2.279) | (2.468) | 189 |
| Totale | 34.070 | 32.562 | 1.508 |
| Altre attività non correnti | |||
|---|---|---|---|
| Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti | 0 | 6.029 | (6.029) |
| Crediti diversi | 3 6 |
4 9 |
(13) |
| Totale | 3 6 |
6.078 | (6.042) |
| (migliaia di euro) |
Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti registra complessivamente un decremento netto di 6.834 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2022, dovuto da una parte alla scadenza del periodo di finanziamento dei progetti in ambito PON Trasporti 2014-2020 che vede il riconoscimento dei progetti il cui avanzamento e relativo pagamento si è verificato entro la fine dell'esercizio 2023, con contestuale annullamento del credito contro il relativo importo iscritto nell'ambito delle altre passività per le restanti

parti dei progetti. Dall'altra parte invece si è proceduto ad iscrivere l'importo di 1,9 milioni di euro relativo al progetto finanziato in ambito PNRR della controllata D-Flight, in conformità alla convenzione stipulata con l'ex Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, per la quota riferita all'avanzamento fisico e finanziario dell'intervento progettuale finanziato formalmente accettato dall'Unità di Missione del PNRR operante nell'ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogati ai dipendenti, le cui trasferte non risultano concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (2.279 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogati ad ex dipendenti della Capogruppo, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. Nel 2023 sono stati incassati 54 migliaia di euro portati a riduzione del fondo e cancellati 135 migliaia di euro su posizioni considerate non recuperabili. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e in taluni casi anche delle proprietà immobiliari.
Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a 13.042 migliaia di euro risulta tendenzialmente invariato rispetto al saldo del 31 dicembre 2022, influenzato da diverse movimentazioni nel corso dell'esercizio per l'incasso dei progetti finanziati in ambito Connecting European Facility (CEF) call 2014 e call 2015 e l'iscrizione dei nuovi progetti rendicontati sia in ambito CEF call 2016 e 2017 che per la quota di competenza dei progetti SESAR in cui partecipa il Gruppo.
L'incremento dei risconti attivi per 1.927 migliaia di euro è principalmente legato all'acquisto di hardware necessario per le attività di alcune commesse estere che saranno oggetto di consegna nel 2024.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 224.876 migliaia di euro e registrano una variazione netta negativa di 42.856 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente. Tale variazione è principalmente associata alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, strettamente correlato alla ripresa delle attività del trasporto aereo con conseguenti maggiori incassi dal core business della Capogruppo che hanno permesso di coprire i maggiori pagamenti verso il personale dovuto all'avvenuto rinnovo contrattuale. Nel corso dell'esercizio 2023 il flusso di cassa è stato influenzato anche da altre operazioni, tra cui: i) il pagamento del dividendo per complessivi 106,4 milioni di euro (58,4 milioni di euro nell'esercizio precedente); ii) il pagamento del debito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze riferito all'esercizio 2022 per complessivi 43,6 milioni di euro (31,5 milioni di euro erogati nel 2022); iii) il pagamento del debito verso ENAC per la quota degli incassi di rotta e di terminale di competenza e verso l'Aeronautica Militare Italiana per la quota degli incassi di terminale di spettanza per complessivi 20,8 milioni di euro; iv) il rimborso delle rate trimestrali e semestrali dei finanziamenti in essere secondo i piani di ammortamento contrattualizzati per 68,7 milioni di euro; v) all'acquisto delle azioni proprie per 2,2 milioni di euro.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità.
Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio Netto Consolidato al 31 dicembre 2023 che ammonta a 1.218.734 migliaia di euro.

| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 541.744 | 541.744 | 0 |
| Riserva legale | 47.270 | 42.650 | 4.620 |
| Altre riserve | 442.928 | 435.789 | 7.139 |
| Riserva prima adozione ias (FTA) | (727) | (727) | 0 |
| Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti | (8.356) | (8.185) | (171) |
| Riserva cash flow hedge | 1.957 | 2.085 | (128) |
| Riserva per azioni proprie | (2.688) | (1.535) | (1.153) |
| Utili/(Perdite) portati a nuovo | 82.555 | 88.728 | (6.173) |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 112.921 | 105.004 | 7.917 |
| Totale Patrimonio Netto di Gruppo | 1.217.604 | 1.205.553 | 12.051 |
| Capitale e Riserve di Terzi | 1.341 | 1.848 | (507) |
| Utile/(Perdita) di Terzi | (211) | (507) | 296 |
| Totale Patrimonio Netto di interessenza di Terzi | 1.130 | 1.341 | (211) |
| Totale Patrimonio Netto | 1.218.734 | 1.206.894 | 11.840 |
(migliaia di euro)
In data 28 aprile 2023 in sede di Assemblea ordinaria degli azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 è stato deliberato di destinare il risultato di esercizio per 4.620 migliaia di euro a riserva legale, ai sensi dell'art. 2430 comma 1 del codice civile, per 87.768 migliaia di euro a titolo di dividendo da distribuire in favore degli Azionisti e per 13 migliaia di euro alla riserva per utili portati a nuovo. Inoltre, è stato deliberato di prelevare dalla riserva disponibile per utili portati a nuovo un importo pari a 18.668 migliaia di euro, al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo per 106.436 migliaia di euro equivalente a euro 0,1967 per ogni azione che risulterà in circolazione alla data di stacco della cedola.
Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per il 46,60% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,12% detenuto da ENAV sotto forma di azioni proprie. Al 31 dicembre 2023 le azioni risultano integralmente sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.
Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 esposta al netto delle imposte assolte, divenuta pertanto disponibile, per 400 milioni di euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale, per 1,9 milioni di euro la riserva dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management del Gruppo, che si è incrementata nell'esercizio per l'iscrizione delle quote riferite ai cicli di vesting in essere e ridotta a seguito dell'assegnazione delle azioni legate al primo ciclo di vesting 2020-2022 del secondo piano di incentivazione azionaria, la riserva per l'adeguamento al fair value della partecipazione in Aireon al netto della fiscalità anticipata, per 3,9 milioni di euro la riserva di capitale derivante dalla D-Flight S.p.A. e la riserva di conversione bilanci in valuta estera riguardanti le differenze cambio generate dalla conversione in euro dei bilanci delle società operanti in aree diverse dall'euro.
La Riserva da prima adozione IAS (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.
La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale, che al 31 dicembre 2023 registra una perdita attuariale di Gruppo pari a 171 migliaia di euro.

La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, che evidenziano nell'esercizio una variazione netta negativa di 128 migliaia di euro.
La Riserva per azioni proprie accoglie il controvalore delle azioni proprie pari a n. 633.604 al prezzo medio di 4,24 per azione. Nel corso del 2023 si è proceduto all'acquisto di n. 500.000 azioni proprie per un controvalore di 2,2 milioni di euro ed assegnate n. 236.915 azioni proprie ai beneficiari del primo ciclo di vesting 2020- 2022 del secondo piano di performance 2020-2022.
Gli Utili/(Perdite) portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi derivanti dalle società rientranti nell'area di consolidamento e dalle rettifiche operate a livello di consolidato. La variazione negativa 6.173 migliaia di euro si riferisce principalmente al prelievo in tale voce di una quota destinata a titolo di dividendo erogato nel mese di ottobre 2023.
L'utile di esercizio di competenza del Gruppo ammonta a 112.921 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2023 il Patrimonio Netto di interessenza dei terzi ammonta a 1.130 migliaia di euro.
Gli obiettivi identificati dal Gruppo nell'ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo nel lungo periodo. In particolare, il Gruppo persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, la realizzazione di un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e che consenta di supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività del Gruppo. In tale contesto il Gruppo gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni economiche e dei requisiti dei covenant finanziari.
I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 13.606 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle passività correnti ammonta a 12.529 migliaia di euro, ed hanno subito nell'esercizio la seguente movimentazione:
| Assorbimento a conto |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2022 | Incrementi | economico | Utilizzi | al 31.12.2023 | |
| F.do rischi per il contenzioso con il personale | 712 | 7.970 | 0 | (37) | 8.645 |
| F.do rischi per altri contenziosi in essere | 133 | 63 | (107) | (14) | 75 |
| Altri fondi rischi | 883 | 0 | 0 | 0 | 883 |
| Fondo altri oneri | 9.714 | 0 | (1.296) | (4.415) | 4.003 |
| Totale fondi | 11.442 | 8.033 | (1.403) | (4.466) | 13.606 |
(migliaia di euro)
Il fondo rischi per il contenzioso con il personale al 31 dicembre 2023 ammonta a 8.645 migliaia di euro, la cui quota a breve è pari a 8.500 migliaia di euro. L'accantonamento dell'esercizio è stato principalmente effettuato al fine di far fronte a richieste ricevute dalla Capogruppo, pur in presenza di solidi argomenti a supporto della posizione assunta da ENAV S.p.A. Le potenziali passività legate ad eventuali ulteriori contenziosi sono soggette ad elementi di incertezza associati alla complessiva aleatorietà della vicenda. Al 31

dicembre 2023, il valore complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile, è pari a 0,8 milioni di euro.
Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, la cui quota a breve è pari a 26 migliaia di euro, ha registrato un decremento netto di 58 migliaia di euro per la chiusura di alcuni contenziosi verso fornitori. Al 31 dicembre 2023, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere, il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo come possibile, è pari a 0,1 milioni di euro.
Il fondo altri oneri, interamente classificato nell'ambito delle passività correnti, riguarda gli oneri connessi alla misura di accompagnamento alla pensione disciplinata dall'art. 4 commi 1-7 ter della Legge 92/2012 denominata "Isopensione" che ha visto nel corso del 2023 la proroga al 30 novembre 2024 dell'accordo a suo tempo sottoscritto, fermo restando le altre condizioni, ed è stato interessato principalmente dalle seguenti variazioni: i) riclassifica di 3.166 migliaia di euro nell'ambito dei debiti previdenziali per la quota che è stata erogata all'INPS nei primi mesi del 2024 e riferita a due figure dirigenziali il cui rapporto di lavoro è cessato nel mese di novembre 2023; ii) rilascio a conto economico nell'ambito del costo del personale di 1.296 migliaia di euro a seguito della rideterminazione delle finestre di uscita legate alla proroga del verbale di accordo.
Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 39.429 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, dell'ammontare da corrispondere ai dipendenti del Gruppo ENAV all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
La passività per TFR e altri benefici ai dipendenti si è così movimentata nell'esercizio:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo | 40.869 | 47.896 |
| Interest cost | 1.734 | 894 |
| (Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti | 225 | (5.559) |
| Anticipi, erogazioni ed altre variazioni | (3.399) | (2.362) |
| Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo | 39.429 | 40.869 |
(migliaia di euro)
La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 1.734 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari. L'utilizzo del fondo TFR per 3.399 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio e da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta.
La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2023 una perdita attuariale di Gruppo per 225 migliaia di euro.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR:

| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 3,08% | 3,63% |
| Tasso di inflazione | 2,00% | 2,30% |
| Tasso annuo incremento TFR | 3,000% | 3,225% |
| Tasso atteso di turnover | 4,00% | 4,00% |
| Tasso atteso di erogazione anticipazioni | 2,00% | 2,50% |
Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration rilevata alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. La scelta del tasso di inflazione è stata effettuata sulla base dell'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile.
Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.
| Passività per benefici definiti ai dipendenti del Gruppo |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||||
| Tasso di turnover + 1% | 39.972 | 41.485 | |||
| Tasso di turnover - 1% | 39.768 | 41.128 | |||
| Tasso di inflazione + 0,25% | 40.314 | 41.779 | |||
| Tasso di inflazione - 0,25% | 39.441 | 40.857 | |||
| Tasso di attualizzazione + 0,25% | 39.193 | 40.596 | |||
| Tasso di attualizzazione - 0,25% | 40.576 | 42.055 | |||
(migliaia di euro)
La durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definititi è di 8,7 anni.
Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti a medio – lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensiva degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) le passività finanziarie per leasing emerse dall'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16.
Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2023 posti a confronto con il 31 dicembre 2022 e le relative variazioni:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| quota quota non |
quota quota non |
quota quota non |
|||||||
| corrente | corrente | Totale | corrente | corrente | Totale | corrente | corrente | Totale | |
| Finanziamenti bancari | 19.659 | 503.492 | 523.151 | 431.651 | 165.094 | 596.745 | (411.992) | 338.398 | (73.594) |
| Debiti finanziari per lease ex IFRS 16 | 2.549 | 2.384 | 4.933 | 2.009 | 2.570 | 4.579 | 540 | (186) | 354 |
| Totale | 22.208 | 505.876 | 528.084 | 433.660 | 167.664 | 601.324 | (411.452) | 338.212 | (73.240) |
| (migliaia di euro) |

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2023 hanno registrato un decremento netto di 73.594 migliaia di euro come effetto combinato dell'accensione di nuovi finanziamenti e il rimborso delle rate dei finanziamenti in essere che recepiscono gli effetti del costo ammortizzato. In particolare, si evidenzia: i) un'operazione di refinancing di quota parte del debito a breve scadenza che ha previsto la sottoscrizione di un nuovo Term Loan di 360 milioni di euro con un pool di banche (Intesa Sanpaolo, Unicredit e BNL BNP Paribas) per una durata di 3 anni da rimborsare integralmente a scadenza, formalizzata il 14 marzo 2023 e destinata contestualmente all'integrale rimborso anticipato del Term Loan di 180 milioni di euro, sottoscritto nel mese di luglio 2022 con scadenza luglio 2023, e di tre Term Loan per complessivi 180 milioni di euro con scadenza luglio 2023. Il Term Loan di 360 milioni di euro è stato, nel corso dell'esercizio, positivamente rinegoziato con riduzione del credit spread determinando un effetto positivo di 2,5 milioni di euro; ii) il rimborso delle quattro rate trimestrali del finanziamento con Intesa San Paolo di iniziali 100 milioni di euro, per 33.333 migliaia di euro con scadenza il 30 ottobre 2023; ii) il rimborso delle quattro rate trimestrali del finanziamento con Mediobanca di iniziali 50 milioni di euro, per 16.667 migliaia di euro con scadenza il 28 ottobre 2023; iii) il rimborso delle rate dei finanziamenti con BEI riferiti a due rate semestrali del finanziamento di iniziali 80 milioni di euro, per complessivi 5.333 migliaia di euro con scadenza il 12 dicembre 2032, di due rate semestrali del finanziamento di iniziali 100 milioni, per complessivi 8.587 migliaia di euro, con scadenza il 19 dicembre 2029, il rimborso di due rate semestrali del finanziamento di iniziali 70 milioni di euro per complessivi 4.828 migliaia di euro con scadenza ad agosto 2036.
Le quote dei finanziamenti da rimborsare nel 2024, in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte tra le passività correnti per complessivi 19.659 migliaia di euro, comprensive degli effetti connessi al costo ammortizzato.
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non utilizzate per complessivi 199 milioni di euro.
Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito del Gruppo nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti finanziari UniCredit e Intesa Sanpaolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta e riflettono la situazione di mercato, mentre le condizioni delle linee committed vengono determinate in base alla percentuale di utilizzo.
| Ammontare utilizzato |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare | (valore | Ammontare | Valore in | |||
| Finanziatore | Tipologia | concesso | nominale) | disponibile | bilancio | Tasso |
| Pool BNL_Unicredit_ Intesa San Paolo |
RCF | 150.000 | 0 | 150.000 | 0 Euribor + spread | |
| Unicredit | Anticipi export | 15.000 | 0 | 15.000 | 0 Euribor + spread | |
| Unicredit | Anticipi finanziari | 8.000 | 0 | 8.000 | 0 Euribor + spread | |
| Intesa San Paolo | Anticipi finanziari | 25.000 | 0 | 25.000 | 0 Euribor + spread | |
| Intesa San Paolo | Fido - scoperto c/c | 1.000 | 0 | 1.000 | 0 Euribor + spread | |
| Totale | 199.000 | 0 | 199.000 | 0 |
(migliaia di euro)
Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 3,83% superiore rispetto al tasso risultante nell'esercizio precedente pari a 1,47%.

In relazione alle altre operazioni di finanziamento, si rappresenta che il fair value al 31 dicembre 2023 dei prestiti bancari è stimato pari a 499,5 milioni di euro. La stima è stata effettuata considerando una curva free risk dei tassi di mercato, maggiorata di uno spread posto pari al differenziale BTP/Bund per considerare la componente rischio di credito.
I debiti finanziari per lease ex IFRS 16 accolgono, per complessivi 4.933 migliaia di euro, le passività finanziarie relative ai diritti d'uso iscritti, con ripartizione tra lungo e breve, in linea con le scadenze contrattuali. Nel corso dell'esercizio il suddetto debito ha registrato un incremento netto principalmente per le nuove iscrizioni effettuate.
La seguente tabella riporta la composizione dell'Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 determinato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto emanati da ESMA (European Securities & Markets Authority) in data 4 marzo 2021 ed in vigore dal 5 maggio 2021 e recepiti dalla CONSOB con Richiamo di Attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021.
| di cui con parti | di cui con parti | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | correlate | al 31.12.2022 | correlate | ||
| (A) Disponibilità liquide presso banche | 224.876 | 0 | 267.732 | 0 | |
| (B) Altre disponibilità liquide equivalenti | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| (C) Titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| (D) Liquidità (A)+(B)+(C) | 224.876 | 0 | 267.732 | 0 | |
| (E) Crediti finanziari correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| (F) Debiti finanziari correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| (G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente | (19.659) | 0 | (431.651) | 0 | |
| (H) Altri debiti finanziari correnti | (2.549) | 0 | (2.009) | 0 | |
| (I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (22.208) | 0 | (433.660) | 0 | |
| (J) Indebitamento finanziario corrente netto Liquidità (D)+(E)+(I) | 202.668 | 0 | (165.928) | 0 | |
| (K) Debiti finanziari non correnti | (503.492) | 0 | (165.094) | 0 | |
| (L) Obbligazioni emesse | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| (M) Altri debiti non correnti | (2.384) | 0 | (2.570) | 0 | |
| (N) Debiti commerciali non correnti | (19.065) | 0 | (74.425) | 0 | |
| (O) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M)+(N) | (524.941) | 0 | (242.089) | 0 | |
| (P) Totale Indebitamento Finanziario Netto come da | (322.273) | 0 | (408.017) | 0 | |
| orinetamenti ESMA (J)+(O) | |||||
| (Q) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti | 0 | 0 | 169 | 0 | |
| (R) Crediti finanziari non correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| (S) Totale Indebitamento Finanziario Netto Gruppo ENAV (P)+(Q)+('R) |
(322.273) | 0 | (407.848) | 0 |
(migliaia di euro)
I debiti commerciali correnti ammontano a 195.715 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 55.619 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, imputabile principalmente ai debiti per balance e ai debiti verso i fornitori, mentre un'analisi complessiva dei debiti commerciali sia corrente che non corrente determina una variazione in leggero incremento per 259 migliaia di euro.

| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti commerciali correnti | |||
| Debiti verso fornitori | 113.706 | 98.800 | 14.906 |
| Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo | 5.767 | 3.109 | 2.658 |
| Debiti per balance | 76.242 | 38.187 | 38.055 |
| Totale | 195.715 | 140.096 | 55.619 |
| Debiti commerciali non correnti | |||
| Debiti verso fornitori | 366 | 730 | (364) |
| Debiti per Balance | 18.699 | 73.695 | (54.996) |
| Totale | 19.065 | 74.425 | (55.360) |
(migliaia di euro)
I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività del Gruppo registrano un incremento netto di 14.906 migliaia di euro riferito principalmente alla maggiore fatturazione concentrata nell'ultimo mese dell'anno per attività legate sia a progetti di investimento che ad acquisti legati alla realizzazione delle commesse estere.
La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 5.767 migliaia di euro risulta in incremento, rispetto al dato del 31 dicembre 2022, principalmente per i pre-financing ricevuti su alcuni progetti finanziati in ambito SESAR.
I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 94.941 migliaia di euro, di cui la parte classificata nei debiti correnti è pari a 76.242 migliaia di euro e corrisponde all'importo che, al lordo dell'effetto finanziario, verrà restituito ai vettori tramite la tariffa nel 2024. Il decremento netto complessivo del debito per balance di 16.941 migliaia di euro è riferito principalmente alla minore iscrizione di balance negativi rispetto all'esercizio 2022 che aveva visto la rilevazione del balance per rischio traffico di rotta e della seconda fascia di tariffazione del terminale per totali 56,3 milioni di euro rispetto all'esercizio in corso dove è emerso il solo balance per rischio traffico della seconda fascia di tariffazione per 1,7 milioni di euro. La voce accoglie il balance depreciation e il balance per i progetti finanziati in ambito europeo oggetto di restituzione in base ai Regolamenti UE per complessivi 14,6 milioni di euro (12,6 milioni di euro nel 2022). Il debito per balance quota corrente si è ridotto per l'utilizzo tramite la tariffa della quota 2023 per complessivi 38,2 milioni di euro.
Le altre passività correnti e non correnti registrano complessivamente un decremento netto di 3.032 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito delle variazioni rilevate nelle voci riportate nella seguente tabella:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| quota corrente |
quota non corrente |
Totale | quota corrente |
quota non corrente |
Totale | quota corrente |
quota non corrente |
Totale | |
| Acconti | 74.285 | 0 | 74.285 | 70.337 | 0 | 70.337 | 3.948 | 0 | 3.948 |
| Altri debiti | 52.495 | 0 | 52.495 | 43.600 | 0 | 43.600 | 8.895 | 0 | 8.895 |
| Risconti | 10.643 | 140.865 | 151.508 | 9.746 | 157.637 | 167.383 | 897 | (16.772) | (15.875) |
| Totale | 137.423 | 140.865 | 278.288 | 123.683 | 157.637 | 281.320 | 13.740 | (16.772) | (3.032) |
(migliaia di euro)

La voce Acconti ammonta a complessivi 74.285 migliaia di euro e si riferisce per 69.453 migliaia di euro al debito verso l'Aeronautica Militare Italiana (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2023 per i servizi di rotta e di terminale e per 4.832 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) per gli incassi di competenza inerenti agli stessi servizi. Nel corso del 2023 si è proceduto a pagare l'Aeronautica Militare per la quota di competenza dei servizi di terminale per complessivi 15,6 milioni di euro e a compensare gli acconti AMI per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2022 con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), da cui è emerso un importo a debito pari a 43,6 milioni di euro, pagato nel mese di dicembre, insieme alla quota di competenza ENAC relativa al 2022 per un importo pari a 5,2 milioni di euro.
Gli Altri debiti, che ammontano a 52.495 migliaia di euro registrano, rispetto all'esercizio precedente, un incremento netto di 8.895 migliaia di euro imputabile principalmente ai maggiori debiti verso il personale iscritti per gli accantonamenti di competenza dell'esercizio.
La voce Risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti i progetti di investimento finanziati, di cui la quota a breve rappresenta l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi. In particolare, la voce accoglie: i) i contributi PON Infrastrutture e Reti riferiti al periodo 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo, al netto delle quote imputate a conto economico e delle quote non più previste per il termine del periodo di rendicontazione nell'ambito del PON Trasporti 2014-2020, per 50.306 migliaia di euro (63.246 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).; ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/2009, pari a 48.476 migliaia di euro (52.349 migliaia di euro al 31 dicembre 2022); iii) i contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF per un importo pari a 47.815 migliaia di euro (47.505 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) che ha registrato nell'esercizio un incremento per la rendicontazione dei progetti di investimento finanziati nell'ambito del programma CEF call 2016 e 2017; iv) i contributi in conto impianti riferiti al PNRR per 916 migliaia di euro.
I debiti tributari e previdenziali ammontano a 37.827 migliaia di euro e sono composti come da tabella di seguito allegata.
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti tributari | 14.878 | 30.604 | (15.726) |
| Debiti verso istituti di previdenza | 22.949 | 26.221 | (3.272) |
| Totale | 37.827 | 56.825 | (18.998) |
(migliaia di euro)
I Debiti tributariregistrano un decremento di 15.726 migliaia di euro imputabile sia al minor debito di imposta IRES ed IRAP che ammonta a complessivi 5,6 milioni di euro rispetto ai 16,2 milioni di euro del 31 dicembre 2022 per i maggiori acconti di imposta versati nell'esercizio e per le minori ritenute IRPEF, che aveva visto un incremento nell'esercizio precedente per il recupero inflattivo del periodo di vacatio contrattuale riconosciuto al personale dipendente nel mese di dicembre 2022.
I Debiti verso istituti di previdenza ammontano a 22.949 migliaia di euro in decremento di 3.272 migliaia di euro, rispetto al dato del 31 dicembre 2022, quale effetto netto tra i maggiori contributi maturati sugli

accantonamenti del costo del personale e sul debito per ferie maturate e non fruite, per complessivi 9.295 migliaia di euro (8.551 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), per il maggior debito verso l'INPS inerente i contributi da isopensione riferito a due dirigenti cessati a fine anno e per i minori contributi INPS maturati, rispetto al mese di dicembre 2022, che era stato influenzato dal riconoscimento al personale dipendente del citato recupero inflattivo, generando un maggior debito contributivo versato nel mese di gennaio 2023.

I ricavi da contratti con i clienti, rappresentati dai ricavi da attività operativa e dalla componente rettificativa balance, ammontano complessivamente a 962.826 migliaia di euro in incremento del 6,2%, rispetto all'esercizio precedente, in ragione del maggior traffico aereo assistito che è ritornato ai valori rilevati nel periodo precedente la pandemia, attestandosi a un +5,7% in termini di unità di servizio di rotta rispetto al 2019 e ad un +1,6% in termini di ricavi da core business. L'esercizio 2023 segna un nuovo inizio dopo gli anni di difficoltà dovuti all'emergenza sanitaria, rappresentando per il 2024 un anno di confronto effettivo per i volumi di traffico aereo. Tale risultato positivo compensa, inoltre, pienamente l'effetto negativo derivante dalla componente balance e recepisce i risultati delle maggiori attività svolte dal Gruppo sul mercato terzo. In particolare, si registrano ricavi da core business per 947,8 milioni di euro, in incremento di 66,7 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022, ricavi per attività svolte sul mercato non regolato per 43,1 milioni di euro, in aumento di 3,2 milioni di euro rispetto l'esercizio precedente, e la componente balance per negativi 28,1 milioni di euro.
Le tabelle di seguito riportate mostrano il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da contratti con i clienti oltre alla disaggregazione degli stessi per natura e tipo di attività in conformità a quanto richiesto dal principio IFRS 15.
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi di rotta | 694.951 | 648.162 | 46.789 | 7,2% |
| Ricavi di terminale | 240.981 | 220.469 | 20.512 | 9,3% |
| Esenzioni di rotta e di terminale | 11.917 | 12.501 | (584) | -4,7% |
| Ricavi da mercato non regolamentato | 43.067 | 39.900 | 3.167 | 7,9% |
| Totale Ricavi da attività operativa | 990.916 | 921.032 | 69.884 | 7,6% |
| Balance | (28.090) | (14.817) | (13.273) | 89,6% |
| Totale ricavi da contratti con i clienti | 962.826 | 906.215 | 56.611 | 6,2% |
(migliaia di euro)
I Ricavi di rotta commerciali ammontano a 694.951 migliaia di euro e registrano un incremento di 46,8 milioni di euro, rispetto all'esercizio 2022, per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio che si attestano a +11,2% (+66,9% 2022 su 2021 che risentiva ancora dell'effetto dell'emergenza sanitaria), incremento legato alla ripresa del traffico aereo gestito, in presenza di una riduzione della tariffa applicata nel 2023 del 4,2% rispetto alla tariffa applicata nel 2022 (euro 72,28 nel 2023 vs euro 75,42 nel 2022) riduzione che si attesta a -15,8%, se si considera la sola tariffa al netto dei balance.
Considerando i ricavi di rotta anche con la componente dei voli esenti, che registrano un decremento del 4,3%, rispetto all'esercizio 2022, sia per le minori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari al -0,5% che per la minore tariffa applicata e la componente rettificativa per Balance, i ricavi di rotta si attestano complessivamente a 685.331 migliaia di euro, in incremento di 40.316 migliaia di euro, come di seguito rappresentato:

| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi di rotta | 694.951 | 648.162 | 46.789 | 7,2% |
| Esenzioni di rotta | 9.347 | 9.767 | (420) | -4,3% |
| Subtotale ricavi | 704.298 | 657.929 | 46.369 | 7,0% |
| Balance dell'anno di rotta | 62.665 | (25.182) | 87.847 | n.a. |
| Attualizzazione balance dell'anno | (2.373) | 330 | (2.703) | n.a. |
| Variazione balance | (2.082) | 3.254 | (5.336) | n.a. |
| Utilizzo balance di rotta n-2 | (77.177) | 8.684 | (85.861) | n.a. |
| Subtotale balance | (18.967) | (12.914) | (6.053) | 46,9% |
| Totale ricavi di rotta con balance | 685.331 | 645.015 | 40.316 | 6,3% |
(migliaia di euro)
Il balance dell'anno di rotta incide per positivi 62.665 migliaia di euro e registra una variazione positiva di 87.847 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, in cui incideva il balance per rischio traffico in restituzione ai vettori per negativi 49.980 migliaia di euro. Nell'esercizio 2023, invece, non è emerso un balance per rischio traffico avendo conseguito a consuntivo unità di servizio pari a +1,54% rispetto al dato pianificato nel piano di performance, quindi, entro il range del 2% che non comporta restituzione ai vettori. Nell'esercizio in esame incide anche il balance legato all'incremento inflattivo, emerso già a decorrere dal terzo trimestre del 2022, determinato sulla base del dato pubblicato da Eurostat a gennaio 2024 (+5,9%), maggiore rispetto al dato previsionale riportato nel piano di performance 1,15%, per un valore complessivo pari a 53,9 milioni di euro (29,9 milioni di euro al 2022), il bonus capacity avendo determinato un valore di 0,01 minuti di ritardo per volo assistito associate a cause imputabili solo ad ENAV rispetto al target fissato in 0,04. Inoltre, sono stati iscritti in conformità al Regolamento UE 2019/317, i balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto a quanto pianificato nel piano di performance per 12,3 milioni di euro, di cui la parte riferita al 2022 e 2021 è stata iscritta nell'ambito della voce variazioni balance. Tali effetti positivi sono stati in parte compensati dall'iscrizione del balance depreciation e dei finanziamenti UE in restituzione ai vettori, in conformità alla normativa tariffaria, per complessivi 12,8 milioni di euro.
La voce variazione balance, pari a negativi 2.082 migliaia di euro, accoglie sia i balance legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto al dato pianificato, riferiti agli esercizi 2021 e 2022 e lo storno del bonus balance capacity iscritto nell'esercizio precedente e non riconosciuto dalla Commissione Europea che ha sollevato alcune eccezioni circa la sua determinazione.
I balance iscritti nell'esercizio sono stati attualizzati in un arco temporale coerente con i Regolamenti UE ossia nei due anni successivi alla rilevazione, mentre la voce utilizzo balance di rotta n-2 è riferita ai balance inseriti in tariffa 2023 e riguardanti sia la prima quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021 recuperabile in quote costanti in 5 anni, che i balance negativi con rigiro nell'esercizio per un valore complessivo pari a negativi 77,2 milioni di euro.
I Ricavi di terminale commerciali ammontano a 240.981 migliaia di euro in incremento del 9,3%, rispetto all'esercizio precedente, per l'andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +11,1% (+64,5% 2022 su 2021) e recuperando, rispetto ai dati del 2019 esercizio pre-pandemico, il +98,2% in termini di unità di servizio con la

terza fascia di tariffazione che si attesta invece su un totale recupero chiudendo a un +3,2% sempre in termini di unità di servizio.
In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un incremento nel traffico aereo assistito rispetto al 2022, espresso in unità di servizio, pari al +29,9% (+100,1% 2022 su 2021) con risultati particolarmente positivi per il traffico aereo internazionale. La tariffa applicata nel 2023 ha registrato un lieve incremento pari allo 0,52% attestandosi a euro 183,56 rispetto a euro 182,61 del 2022.
La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +10,2% rispetto al 2022 (+61,5% 2022 su 2021) con un andamento positivo del traffico aereo internazionale sebbene sia sul dato del traffico aereo nazionale che recupera i valori emersi nel 2019 (+5,4% di unità di servizio). La tariffa del 2023 è pari a euro 214,16 in lieve decremento rispetto alla tariffa applicata nel 2022 (euro 214,89).
La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un aumento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +4,7% rispetto al 2022 (+54,5% 2022 su 2021) riferito principalmente al traffico aereo internazionale e in recupero sul 2019 nel traffico aereo nazionale che si attesta a +7,5%. La tariffa del 2023 si attesta a euro 334,08 in leggera riduzione rispetto alla tariffa applicata nel 2022 che ammontava a euro 334,24.
Considerando i ricavi di terminale congiuntamente ai ricavi per voli esenti, in riduzione di 164 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e la componente rettificativa per Balance, i ricavi di terminale si attestano complessivamente a 234.428 migliaia di euro, in crescita di 13.128 migliaia di euro, rispetto al 2022, come di seguito rappresentato:
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi di terminale | 240.981 | 220.469 | 20.512 | 9,3% |
| Esenzioni di terminale | 2.570 | 2.734 | (164) | -6,0% |
| Subtotale | 243.551 | 223.203 | 20.348 | 9,1% |
| Balance dell'anno di terminale | 15.032 | (4.984) | 20.016 | n.a. |
| Attualizzazione balance dell'anno | (555) | (922) | 367 | -39,8% |
| Variazione balance | (350) | 0 | (350) | n.a. |
| Utilizzo balance di terminale n-2 | (23.250) | 4.003 | (27.253) | n.a. |
| Subtotale | (9.123) | (1.903) | (7.220) | n.a. |
| Totale ricavi di terminale con balance | 234.428 | 221.300 | 13.128 | 5,9% |
(migliaia di euro)
Il balance dell'anno di terminale incide positivamente per 15.032 migliaia di euro e segue le stesse regole di determinazione previste per la tariffa di rotta relativamente alla prima e seconda fascia di tariffazione mentre la terza fascia di tariffazione viene rilevata secondo la regola del cost recovery. Nella determinazione dei balance dell'anno incidono, per la prima e seconda fascia di tariffazione, il balance inflazione per complessivi 8,6 milioni di euro, il balance per rischio traffico della prima fascia di tariffazione pari a 1,1 milioni di euro, avendo generato a consuntivo unità di servizio inferiori del -6,47% rispetto al dato previsionale, il balance positivo della terza fascia di tariffazione per 4,7 milioni di euro e i balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi nell'attuale periodo regolatorio, rispetto a quanto pianificato nel piano di performance, per complessivi 2,9 milioni di euro e il bonus capacity perla prima e seconda zona di tariffazione

per complessivi 0,9 milioni di euro. Tali effetti positivi sono stati in parte compensati dall'iscrizione del balance per rischio traffico in restituzione ai vettori della seconda zona di tariffazione, avendo realizzato a consuntivo unità di servizio maggiori rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (+5,43%) e il balance depreciation in restituzione ai vettori per complessivi 3,5 milioni di euro.
La voce variazione balance, pari a negativi 350 migliaia di euro, accoglie sia i balance legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto al dato pianificato, riferiti agli esercizi 2021 e 2022 e lo storno del bonus balance capacity per la prima e seconda zona di tariffazione iscritti nell'esercizio precedente e non riconosciuto dalla Commissione Europea.
I balance iscritti nell'esercizio sono stati attualizzati in un arco temporale coerente con i Regolamenti UE, mentre la voce utilizzo balance di terminale n-2 è riferita ai balance inseriti in tariffa 2023 e riguardanti sia la prima quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021 recuperabile in quote costanti in 5 anni per la prima e seconda zona di tariffazione e in 7 anni per la terza, che i balance negativi con rigiro nell'esercizio per un valore complessivo pari a negativi 23,2 milioni di euro.
I Ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 43.067 migliaia di euro e risultano in incremento del 7,9%, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per le iniziali attività legate al contratto con l'Arabia Saudita per la ristrutturazione dello spazio aereo, la continuazione delle attività in favore della Qatar Civil Aviation Authority per servizi connessi al Performance of air navigation support services, per la fornitura del nuovo sistema di gestione delle informazioni aeronautiche denominato "Cronos" per il fornitore dei servizi della navigazione aerea di Taiwan, l'aggiornamento del sistema Aeronautical Information Management (AIM), il sistema di gestione delle informazioni aeronautiche arricchito di nuovi tool specifici per i dati di aeroporto ed ostacoli alla navigazione sottoscritto con l'Airport Authority of India, e per le attività di ammodernamento e di installazione dei sistemi svolte negli aeroporti libici, oltre ai controlli degli impianti di radioassistenza installati presso gli aeroporti in Croazia e in Qatar.
Si riporta di seguito l'evidenza della disaggregazione dei ricavi da mercato non regolamentato per tipo di attività.
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da mercato non regolamentato | ||||
| Vendita di licenze e prestazioni di servizi | 20.166 | 19.678 | 488 | 2,5% |
| Radiomisure | 1.463 | 1.464 | (1) | -0,1% |
| Consulenza aeronautica | 8.738 | 8.406 | 332 | 3,9% |
| Servizi tecnici e di ingegneria | 9.134 | 7.324 | 1.810 | 24,7% |
| Servizi per Unmanned Aerial Vehicles | 803 | 611 | 192 | 31,4% |
| Formazione | 131 | 183 | (52) | -28,4% |
| Altri ricavi | 2.632 | 2.234 | 398 | 17,8% |
| Totale ricavi da mercato non regolamentato | 43.067 | 39.900 | 3.167 | 7,9% |
(migliaia di euro)
Gli altri ricavi e proventi operativi ammontano a 48.488 migliaia di euro in incremento del 4,1% rispetto al dato emerso nell'esercizio precedente, che vede un incremento dei contributi in conto impianti per la quota imputata a conto economico commisurata agli ammortamenti generati dai cespiti a cui i contributi si riferiscono e che recepiscono anche la quota legata agli investimenti in ammortamento della D-Flight

riconosciuti nell'ambito del PNRR. I contributi in conto esercizio rilevano una riduzione legata al contributo derivante dal credito di imposta per energia elettrica e gas riconosciuti dai Decreti Aiuti-bis, Aiuti-ter e Aiutiquater e iscritti in presenza delle condizioni disciplinate dai suddetti decreti per un importo riferito al solo primo trimestre del 2023 rispetto all'esercizio precedente che comprendeva tre trimestri.
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Contributi in conto impianti | 11.311 | 8.470 | 2.841 | 33,5% |
| Contributi in conto esercizio | 32.436 | 33.797 | (1.361) | -4,0% |
| Finanziamenti Europei | 3.559 | 3.149 | 410 | 13,0% |
| Altri ricavi e proventi | 1.182 | 1.149 | 33 | 2,9% |
| Totale altri ricavi | 48.488 | 46.565 | 1.923 | 4,1% |
(migliaia di euro)
Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2023 e 2022 suddivisi per area geografica:
| % sui | % sui | |||
|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 2023 | ricavi | 2022 | ricavi |
| Italia | 976.275 | 96,5% | 920.339 | 96,6% |
| UE | 9.381 | 0,9% | 10.200 | 1,1% |
| Extra UE | 25.658 | 2,5% | 22.241 | 2,3% |
| Totale ricavi | 1.011.314 | 952.780 | ||
(migliaia di euro)
I costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 160.610 migliaia di euro e registrano un incremento del 3,1%, rispetto all'esercizio precedente, come rappresentato nella tabella di seguito riportata.

| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Costi per acquisto di beni | 8.332 | 8.009 | 323 | 4,0% |
| Costi per servizi: | ||||
| Costi per manutenzioni | 26.536 | 22.863 | 3.673 | 16,1% |
| Costi per contribuzioni eurocontrol | 43.217 | 36.471 | 6.746 | 18,5% |
| Costi per utenze e telecomunicazioni | 28.616 | 37.845 | (9.229) | -24,4% |
| Costi per assicurazioni | 3.661 | 3.272 | 389 | 11,9% |
| Pulizia e vigilanza | 5.154 | 5.376 | (222) | -4,1% |
| Altri costi riguardanti il personale | 12.253 | 11.104 | 1.149 | 10,3% |
| Prestazioni professionali | 16.423 | 15.067 | 1.356 | 9,0% |
| Altri costi per servizi | 10.981 | 10.925 | 56 | 0,5% |
| Totale costi per servizi | 146.841 | 142.923 | 3.918 | 2,7% |
| Costi per godimento beni di terzi | 1.544 | 1.641 | (97) | -5,9% |
| Altri costi operativi | 3.893 | 3.139 | 754 | 24,0% |
| Totale costi | 160.610 | 155.712 | 4.898 | 3,1% |
(migliaia di euro)
I Costi per acquisto di beni che accolgono sia i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e relativa variazione delle rimanenze che l'acquisto dei materiali necessari per le commesse di vendita delle controllate, registrano un incremento del 4%, per il maggiore acquisto dei materiali impiegati nelle commesse di vendita.
I Costi per servizi registrano complessivamente un incremento netto del 2,7%, rispetto all'esercizio precedente, tra cui si evidenzia l'incremento della voce manutenzione per nuovi contratti di manutenzione immobili non presenti nell'esercizio a confronto, maggiori costi di contribuzione Eurocontrol, un aumento negli altri costi del personale riferito alle trasferte del personale dipendente, anche a supporto delle attività di sviluppo delle commesse estere, maggiori prestazioni professionali associati all'incrementata attività tecnica resa nell'ambito delle commesse di vendita. Tali incrementi sono stati in parte compensati dai minori costi connessi alle utenze per la riduzione dell'energia elettrica che beneficia delle misure attuate in tale ambito dalle istituzioni anche sugli oneri di sistema.
Il costo del personale ammonta a 568.286 migliaia di euro e registra un incremento di 24.307 migliaia di euro (pari al +4,5%), rispetto all'esercizio precedente, dovuto sia al maggior traffico aereo assistito che ha inciso sulla parte variabile della retribuzione che al rinnovo della parte economica del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del Trasporto Aereo (CCNL) per la Capogruppo e per Techno Sky che ha inciso sulla parte fissa della retribuzione.

| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Salari e stipendi, di cui: | ||||
| retribuzione fissa | 309.120 | 306.692 | 2.428 | 0,8% |
| retribuzione variabile | 94.028 | 80.889 | 13.139 | 16,2% |
| Totale salari e stipendi | 403.148 | 387.581 | 15.567 | 4,0% |
| Oneri sociali | 128.690 | 124.884 | 3.806 | 3,0% |
| Trattamento di fine rapporto | 25.775 | 23.988 | 1.787 | 7,4% |
| Altri costi | 10.673 | 7.526 | 3.147 | 41,8% |
| Totale costo del personale | 568.286 | 543.979 | 24.307 | 4,5% |
(migliaia di euro)
La retribuzione fissa si attesta a 309.120 migliaia di euro, in incremento dello 0,8%, rispetto al dato emerso nel 2022, principalmente per l'aumento dell'organico di Gruppo che si attesta a +88 unità medie e +69 unità effettive, rispetto al 2022, chiudendo l'esercizio 2023 con un organico effettivo di Gruppo di 4.254 unità (4.185 unità effettive di Gruppo a fine 2022) e per gli avanzamenti nei livelli di inquadramento contrattuali. Nella retribuzione fissa incide anche l'incremento retributivo legato al rinnovo della parte economica del CCNL per la Capogruppo e Techno Sky che ha previsto dei nuovi minimi contrattuali a decorrere dal 1° gennaio 2023 e una rivalutazione degli stessi del 2% a decorrere dal mese di settembre 2023, valori che confrontati con l'esercizio 2022 risultano tendenzialmente in linea, in quanto l'esercizio precedente comprendeva l'incremento stipendiale legato al periodo di vacatio contrattuale (anni 2019 – 2022).
La retribuzione variabile registra un incremento di 13.139 migliaia di euro principalmente attribuibile alla ripresa delle attività nel settore del trasporto aereo, che si riflette in un maggiore straordinario in linea operativa del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo), nell'incremento nel premio di risultato determinato sulla base delle unità di servizio gestite, nel riconoscimento di un importo una tantum in conformità al verbale di accordo con le Organizzazioni Sindacali del mese di maggio 2023 che ha introdotto un regime di flessibilità oraria valevole per il 2023 solo per il periodo estivo, un incremento delle trasferte anche di tipo addestrativo.
Gli altri costi del personale si incrementano di 3.147 migliaia di euro, rispetto all'esercizio 2022, per l'incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita nel corso dell'esercizio che ha interessato un numero uguale di personale ma con profili retributivi maggiori e per l'aumento dell'assicurazione sanitaria del personale del Gruppo il cui costo riflette le attuali condizioni di mercato.
Nella tabella seguente viene riportato l'organico aziendale del Gruppo suddiviso per categoria professionale:
| 2023 | 2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Dirigenti | 52 | 51 | 1 |
| Quadri | 408 | 410 | (2) |
| Impiegati | 3.794 | 3.724 | 70 |
| Consistenza finale | 4.254 | 4.185 | 69 |
| Consistenza media | 4.309 | 4.221 | 88 |
I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 28.945 migliaia di euro (27.569 migliaia di euro nel 2022) e registrano un incremento del 5% rispetto al dato emerso nell'esercizio precedente. La voce in oggetto

accoglie le ore del personale di Gruppo impiegate sui progetti di investimento e la realizzazione interna dei progetti di investimento da parte delle controllate Techno Sky e IDS AirNav.
I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo negativo di 11.237 migliaia di euro (negativi 551 migliaia di euro nel 2022), rilevando un incremento negativo, principalmente, per i maggiori interessi passivi sui finanziamenti bancari a tasso variabile che hanno risentito dell'incremento dei tassi di interesse evidenziatosi a decorrere dal secondo semestre 2022 e della diversa composizione dell'indebitamento finanziario che vedeva nell'esercizio precedente la presenza del prestito obbligazionario, giunto a scadenza nel mese di agosto 2022 e su cui maturavano interessi in misura fissa. La voce in oggetto accoglie proventi finanziari per 12.831 migliaia di euro, oneri finanziari per 23.328 migliaia di euro e il saldo netto negativo delle operazioni in valuta estera per 740 migliaia di euro.
La composizione dei proventi finanziari è riportata nella seguente tabella:
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Proventi da partecipazione in altre imprese | 583 | 667 | (84) | -12,6% |
| Proventi finanziari da attualizzazione balance e crediti | 6.461 | 7.987 | (1.526) | -19,1% |
| Altri interessi attivi | 5.787 | 966 | 4.821 | n.a. |
| Totale proventi finanziari | 12.831 | 9.620 | 3.211 | 33,4% |
(migliaia di euro)
I proventi finanziari presentano un incremento di 3.211 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, per i maggiori interessi bancari sulle giacenze di conto corrente ritornati remunerativi dopo i tassi a zero presenti negli esercizi precedenti e dal provento finanziario di 2,5 milioni di euro iscritto in relazione alla positiva rinegoziazione e riduzione del credit spread relativo alla passività finanziaria di 360 milioni di euro. Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella seguente tabella:
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Interessi passivi su finanziamenti bancari | 21.469 | 7.102 | 14.367 | n.a. |
| Interessi passivi su prestito obbligazionario | 0 | 2.056 | (2.056) | -100,0% |
| Interessi passivi su benefici ai dipendenti | 1.734 | 894 | 840 | 94,0% |
| Interessi passivi su passività per lease | 118 | 99 | 19 | 19,2% |
| Altri interessi passivi | 7 | 93 | (86) | -92,5% |
| Totale oneri finanziari | 23.328 | 10.244 | 13.084 | n.a. |
(migliaia di euro)
Il maggior valore degli oneri finanziari per 13.084 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, riflette la crescita dei tassi di interesse sull'indebitamento finanziario variabile applicati ad una diversa composizione dell'indebitamento finanziario, andamento confermato anche dal tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari passato dall'1,47% dell'esercizio 2022 al 3,83% dell'esercizio 2023. Tale andamento si riflette anche sugli interessi passivi su benefici ai dipendenti del Gruppo per i maggiori tassi di attualizzazione utilizzati nella determinazione del valore attuale del fondo che nell'arco dei trimestri ha visto degli incrementi arrivando al 4% e chiudendo al 3,08%.

Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 48.723 migliaia di euro e presentano un incremento complessivo di 5.438 migliaia di euro dovuto principalmente alla maggiore base imponibile. Le imposte correnti e la fiscalità differita sono riportate nella seguente tabella:
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| IRES | 40.912 | 37.359 | 3.553 | 9,5% |
| IRAP | 9.020 | 7.274 | 1.746 | 24,0% |
| Totale imposte correnti | 49.932 | 44.633 | 5.299 | 11,9% |
| Imposte anticipate | (194) | (848) | 654 | -77,1% |
| Imposte differite | (1.015) | (500) | (515) | n.a. |
| Totale imposte correnti, anticipate e differite | 48.723 | 43.285 | 5.438 | 12,6% |
(migliaia di euro)
Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 11.
Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2023 è pari al 25,3% leggermente superiore all'imposta teorica del 24%.
| 2023 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| IRES | Incidenza % | IRES | Incidenza % | ||
| Utile ante imposte | 161.433 | 147.782 | |||
| Imposta teorica | 38.744 | 24,0% | 35.468 | 24,0% | |
| Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) | |||||
| rispetto all'imposta ordinaria | |||||
| Spese non deducibili | 255 | 0,2% | 89 | 0,1% | |
| Altre | (648) | -0,4% | (557) | -0,4% | |
| Differenze temporanee per fondi tassati | 2.561 | 1,6% | 2.359 | 1,6% | |
| IRES Effettiva | 40.912 | 25,3% | 37.359 | 25,3% |
(migliaia di euro)
Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2023 è risultato pari al 5,6% superiore all'imposta teorica del 4,78%.
| 2023 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| IRAP | Incidenza % | IRAP | Incidenza % | ||
| Utile ante imposte | 161.433 | 147.782 | |||
| Imposta teorica | 7.716 | 4,78% | 7.064 | 4,78% | |
| Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) | |||||
| rispetto all'imposta ordinaria | |||||
| Altre | 767 | 0,5% | 184 | 0,1% | |
| Oneri e proventi finanziari | 537 | 0,3% | 26 | 0,0% | |
| IRAP Effettiva | 9.020 | 5,6% | 7.274 | 4,9% |
(migliaia di euro)

Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta, ai fini del monitoraggio da parte del management, tre settori operativi di seguito illustrati:
E' inoltre prevista la colonna Altri servizi che include le attività residuali del Gruppo che non ricadono nei settori sopra menzionati e non presentano indicatori di impairment.
Nessun settore operativo è stato aggregato al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa di seguito indicati per gli esercizi 2023 e 2022.
Esercizio 2023

| Servizi di | Rettifiche / | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| assistenza al | Servizi di | Soluzioni | Riclassifiche | |||
| volo | manutenzione | Software AIM | Altri settori | consolidamento | Gruppo Enav | |
| Ricavi verso terzi | 981.145 | 7.900 | 20.198 | 2.071 | 1.011.314 | |
| Ricavi intrasettoriali | 9.213 | 91.147 | 5.579 | 147 | (106.086) | 0 |
| Totale ricavi | 990.358 | 99.047 | 25.777 | 2.218 | (106.086) | 1.011.314 |
| Costi del personale | (497.426) | (60.983) | (9.877) | 0 | 0 | (568.286) |
| Altri costi netti | (198.673) | (24.215) | (11.289) | (2.058) | 104.569 | (131.666) |
| Totale costi operativi | (696.099) | (85.198) | (21.166) | (2.058) | 104.569 | (699.952) |
| Ammortamenti | (124.646) | (1.487) | (2.342) | (938) | 943 | (128.470) |
| Svalutazioni e accantonamenti | (8.072) | 3 4 |
(304) | (43) | (1.837) | (10.222) |
| EBIT | 161.541 | 12.396 | 1.965 | (821) | (2.411) | 172.670 |
| Proventi/(oneri) finanziari | (10.337) | (424) | (369) | (105) | (2) | (11.237) |
| Utile/(Perdita) ante imposte | 151.204 | 11.972 | 1.596 | (926) | (2.413) | 161.433 |
| Imposte | (44.007) | (3.446) | (509) | (905) | 144 | (48.723) |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio consolidato | 107.197 | 8.526 | 1.087 | (1.831) | (2.269) | 112.710 |
| Totale Attività | 2.353.302 | 125.070 | 38.258 | 80.874 | (262.075) | 2.335.429 |
| Totale Passività | 1.179.475 | 54.607 | 25.743 | 10.199 | (153.328) | 1.116.696 |
| Indebitamento Finanziario Netto | (327.699) | 2.138 | (1.870) | 5.158 | (322.273) |
(migliaia di euro)
| Servizi di | Rettifiche / | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| assistenza al | Servizi di | Soluzioni | Riclassifiche | |||
| volo | manutenzione | Software AIM | Altri settori | consolidamento | Gruppo Enav | |
| Ricavi verso terzi | 925.378 | 6.279 | 19.959 | 1.164 | 952.780 | |
| Ricavi intrasettoriali | 8.946 | 90.435 | 5.418 | 406 | (105.205) | 0 |
| Totale ricavi | 934.324 | 96.714 | 25.377 | 1.570 | (105.205) | 952.780 |
| Costi del personale | (474.688) | (59.643) | (9.646) | (2) | (543.979) | |
| Altri costi netti | (196.054) | (22.611) | (9.979) | (1.880) | 102.381 | (128.143) |
| Totale costi operativi | (670.742) | (82.254) | (19.625) | (1.882) | 102.381 | (672.122) |
| Ammortamenti | (123.598) | (1.168) | (1.865) | (968) | 1.241 | (126.358) |
| Svalutazioni e accantonamenti | (6.669) | (129) | (1.006) | 1 | 1.836 | (5.967) |
| EBIT | 133.315 | 13.163 | 2.881 | (1.279) | 253 | 148.333 |
| Proventi/(oneri) finanziari | (165) | (151) | (137) | (98) | 0 | (551) |
| Utile/(Perdita) ante imposte | 133.150 | 13.012 | 2.744 | (1.377) | 253 | 147.782 |
| Imposte | (40.749) | (3.782) | (843) | 1.655 | 434 | (43.285) |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio consolidato | 92.401 | 9.230 | 1.901 | 278 | 687 | 104.497 |
| Totale Attività | 2.447.357 | 119.856 | 32.379 | 82.729 | (263.334) | 2.418.987 |
| Totale Passività | 1.272.777 | 57.900 | 20.948 | 7.556 | (147.088) | 1.212.093 |
| Indebitamento Finanziario Netto | (414.720) | 2.649 | (2.725) | 6.488 | 460 | (407.848) |
(migliaia di euro)
Le parti correlate del Gruppo ENAV, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 "Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate", riguardano operazioni effettuate nell'interesse del Gruppo e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato.

In data 1° luglio 2021, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la nuova Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate che recepisce l'emendamento al Regolamento Parti Correlate attuato da CONSOB con Delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 in attuazione della delega contenuta nel novellato art. 2391-bis del Codice Civile. Tale procedura è redatta in conformità al suddetto articolo del Codice Civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni. Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti del Gruppo con entità correlate esterne al Gruppo, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche rispettivamente per gli esercizi 2023 e 2022.
| Saldo al 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerciali e altre attività correnti e non |
Debiti commerciali e altre passività correnti |
Ricavi e altri ricavi operativi |
Costi per beni e servizi e altri costi oper |
Costi god.to beni di terzi |
|
| Correlate esterne | ||||||
| Min. dell'Economia e delle Finanze | 11.917 | 59.253 | 11.917 | 0 | 0 | |
| Min. delle Infrastrutture e dei Trasporti | 41.467 | 0 | 34.115 | 0 | 0 | |
| Gruppo Enel | 0 | 1.380 | 0 | 4.050 | 0 | |
| Gruppo Leonardo | 327 | 11.589 | 445 | 2.785 | 0 | |
| Gruppo CDP | 466 | 396 | 1.056 | 754 | 0 | |
| Altre correlate esterne | 0 | 379 | 106 | 1.207 | 24 | |
| Saldo di Bilancio | 425.409 | 333.138 1.039.404 | 159.067 | 1.544 | ||
| inc.% parti correlate sul saldo di Bilancio | 12,7% | 21,9% | 4,6% | 5,5% | 1,6% | |
| (migliaia di euro) |
| Saldo al 31.12.2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerciali e altre attività correnti e non |
Disponibili tà liquide |
Debiti commerciali e altre passività correnti |
Ricavi e altri ricavi operativi |
Costi per beni e servizi e altri costi oper |
Costi god.to beni di terzi |
|
| Correlate esterne | |||||||
| Min. dell'Economia e delle Finanze | 12.506 | 0 | 56.152 | 12.501 | 0 | 0 | |
| Min. delle Infrastrutture e dei Trasporti | 50.252 | 0 | 0 | 33.070 | 0 | 0 | |
| Gruppo Enel | 0 | 0 | 840 | 0 | 1.435 | 0 | |
| Gruppo Leonardo | 878 | 0 | 7.610 | 781 | 2.378 | 0 | |
| Gruppo CDP | 714 | 0 | 535 | 1.871 | 587 | 0 | |
| Altre correlate esterne | 0 | 0 | 10 | 40 | 137 | 24 | |
| Saldo di Bilancio | 372.207 | 267.732 | 263.780 | 952.780 | 150.932 | 1.641 | |
| inc.% parti correlate sul saldo di Bilancio | 17,3% | 0,0% | 24,7% | 5,1% | 3,0% | 1,5% |
(migliaia di euro)
La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate esterne, intesi per tali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e le entità sottoposte al controllo del MEF è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta al commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:
▪ i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati dalla Capogruppo in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in conformità a normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati dalla

Capogruppo e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del Bilancio di Esercizio di ENAV, viene posto in compensazione con la posizione creditizia;
Per Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DIRS) si intendono l'Amministratore Delegato di ENAV e quattro dirigenti con posizioni di rilievo nell'ambito del Gruppo individuati nelle figure del Chief Financial Officer, del Chief HR and Corporate Services Officer, del Chief Operating Officer e del Chief Technology Officer.
Di seguito vengono riportate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali relativi ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo:
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Competenze con pagamento a breve/medio termine | 2.212 | 2.186 |
| Altri benefici a lungo termine | 0 | 0 |
| Pagamenti basati su azioni | 921 | 1.057 |
| Totale | 3.133 | 3.243 |
(migliaia di euro)
Con riferimento ai compensi di Gruppo del Collegio Sindacale, si evidenzia che gli stessi ammontano a 232 migliaia di euro (234 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. La Capogruppo e la società controllata Techno Sky aderiscono al Fondo pensione Prevaer, il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da: l'Assemblea dei soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il Vice Presidente; il Collegio dei Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la

rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su: i criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento; la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.
In data 21 maggio 2020, l'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo, ha approvato il "Piano di incentivazione azionaria di lungo termine" per il periodo 2020-2022 ed in sede di Consiglio di Amministrazione tenutosi il 22 dicembre 2020 è stato approvato il Regolamento attuativo, successivamente modificato con delibera del 18 febbraio 2021 e del 16 febbraio 2022, ed è stato dato avvio al primo ciclo di vesting 2020-2022. Il Consiglio di Amministrazione tenutosi l'11 novembre 2021 ha data avvio al secondo ciclo di vesting 2021-2023 e con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 ottobre 2022 è stato dato avvio al terzo ciclo di vesting 2022-2024 e aggiornato il relativo Regolamento.
Con l'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2023 è stato approvato il nuovo Piano di Performance share 2023-2025 ed in sede di Consiglio di Amministrazione tenutosi il 18 luglio 2023 è stato dato avvio al primo ciclo di vesting 2023-2025.
Il Piano è articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale e prevede l'assegnazione gratuita, a favore dei beneficiari individuati, di diritti a ricevere un numero variabile di azioni ordinarie di ENAV S.p.A. in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance distinti per ciascun ciclo. Tali obiettivi sono stati identificati nel Total Shareholder Return relativo (TSR), nell' EBIT cumulato, nel Free Cash Flow cumulato e un indicatore ESG.
Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre tra l'attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei beneficiari. Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lockup) diverso a seconda dei Piani di Performance Share interessati, ossia per il piano riferito al periodo 2020- 2022 è stato definito un vincolo di indisponibilità sul 30% delle azioni assegnate ai beneficiari, ovvero l'Amministratore Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e gli Altri manager identificati, vincolo innalzato al 50% delle azioni assegnate nel Piano di Performance Share 2023-2025, mentre in ambedue i piani il vincolo persiste per un periodo di due anni dal termine del periodo di vesting.
Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:
Con riferimento alla valutazione del piano di incentivazione azionaria di lungo termine ai sensi del principio IFRS 2, per la componente market based è stato utilizzato il criterio di calcolo con il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell'arco temporale considerato. Diversamente, la componente non-market based non è rilevante ai fini della stima del fair value al momento dell'assegnazione, ma viene aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all'andamento dell'EBIT e del Free Cash Flow rispetto ai target di Piano.

Al 31 dicembre 2023, il fair value complessivo del secondo e terzo ciclo di incentivazione azionaria del Piano di Performance Share 2020-2022 ed il primo ciclo di vesting del Piano di Performance Share 2023-2025 è stato pari a 0,9 milioni di euro e tiene conto del conguaglio riferito al primo ciclo di vesting (2020-2022) del piano di performance 2020-2022 oggetto di consuntivazione e assegnazione nel 2023. Si riportano di seguito i dettagli per ogni singolo ciclo di vesting.
Il primo ciclo di vesting del periodo 2020-2022 si è concluso con l'approvazione della Relazione Finanziaria Annuale 2022 e in conformità al Regolamento si è proceduto all'attribuzione di n. 236.915 azioni ai 9 beneficiari del piano sulla base della consuntivazione dei dati stessi per un controvalore pari a 0,9 milioni di euro.
Il secondo ciclo di vesting del periodo 2021-2023 ha previsto 11 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 305.522 ed un fair value complessivo di 0,9 milioni di euro. Il costo rilevato per l'esercizio 2023 è stato di 0,2 milioni di euro e la riserva di patrimonio netto ammonta complessivamente a 0,9 milioni di euro.
Il terzo ciclo di vesting del periodo 2022-2024 ha previsto inizialmente 12 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 341.783 ed un fair value complessivo di 1 milione di euro. Nel corso del 2023 si è proceduto ad una nuova valutazione del piano a seguito di alcune perdite di diritti che ha determinato un fair value complessivo nell'arco del triennio di piano di 0,7 milioni di euro. Il costo rilevato per l'esercizio 2023 è stato di 0,3 milioni di euro e la riserva di patrimonio netto ammonta complessivamente a 0,6 milioni di euro.
Il primo ciclo di vesting del periodo 2023-2025 ha previsto 12 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 341.036 ed un fair value complessivo di 1 milione di euro. Il costo rilevato per l'esercizio 2023 è stato di 0,3 milioni di euro per pari importo rilevato nella riserva di patrimonio netto.
Nel corso del mese di aprile 2019, la Capogruppo ha stipulato cinque contratti derivati, di cui l'ultimo è stato esercitato nel mese di gennaio 2023, determinando la conclusione dell'operazione. La finalità dei contratti derivati era di coprire l'esposizione ad una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd derivante dal contratto di Data Services Agreement siglato dalla Capogruppo con Aireon LLC per l'acquisizione dei dati di sorveglianza satellitare. Tale contratto ha previsto il pagamento in dollari di service fees su base annua fino al 2023. Il rischio cambio è stato gestito attraverso acquisti a termine di valuta (forward) il cui nozionale residuo si è azzerato nel mese di gennaio 2023.

| Entro l'esercizio | Dal 2° al 5° | Oltre il 5° | ||
|---|---|---|---|---|
| successivo | esercizio | esercizio | Totale | |
| Attività finanziarie non correnti | 0 | 344 | 0 | 344 |
| Attività per imposte anticipate | 0 | 33.589 | 0 | 33.589 |
| Crediti tributari non correnti | 0 | 13 | 0 | 13 |
| Crediti commerciali non correnti | 0 | 515.643 | 11.198 | 526.841 |
| Altri crediti non correnti | 0 | 36 | 0 | 36 |
| Totale | 0 | 549.625 | 11.198 | 560.823 |
| Passività finanziarie | 22.208 | 436.503 | 69.373 | 528.084 |
| Passività per imposte differite | 0 | 4.682 | 0 | 4.682 |
| Altre passività non correnti | 0 | 28.062 | 112.802 | 140.864 |
| Debiti commerciali non correnti | 0 | 19.065 | 0 | 19.065 |
| Totale | 22.208 | 488.312 | 182.175 | 692.695 |
| (migliaia di euro) |
I crediti commerciali non correnti oltre il 5° esercizio sono riferiti alla quota dei balance iscritti nel 2020 e nel 2021 per la terza zona di tariffazione che, in conformità al Regolamento UE in ambito tariffario ed al Regolatore ENAC, verranno recuperati in sette anni con decorrenza dal 2023.
Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono ai finanziamenti bancari dettagliatamente commentati nella seguente nota n. 39.
Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono per la quota che si riverserà a conto economico oltre il 5° esercizio.
Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi nell'interesse del Gruppo per 8.881 migliaia di euro (10.920 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), registrando un decremento netto di 2.039 migliaia di euro derivante principalmente da svincoli di fidejussioni a garanzia di commesse estere.
L'utile base per azione è riportato in calce al prospetto di conto economico ed è calcolato dividendo l'utile consolidato per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.
Il capitale sociale, che non ha subito modifiche in corso di anno, è composto da n. 541.744.385 azioni ordinarie. La Capogruppo possiede n. 633.604 azioni proprie di cui n. 500.000 acquistate in corso d'anno e n. 236.915 azioni sono state assegnate nel mese di giugno 2023 riferite al primo ciclo di vesting 2020-2022 del piano di incentivazione riferito al periodo 2020-2022.
Nella tabella che segue viene riepilogato il calcolo effettuato.

| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Utile consolidato | 112.921.182 | 105.004.115 |
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie | 541.512.066 | 541.151.410 |
| Utile base per azione | 0,21 | 0,19 |
| Utile diluito per azione | 0,21 | 0,19 |
La Legge 4 agosto 2017 n. 124 (legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto all'art. 1, commi 125 e 126, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. Le disposizioni, da ultimo modificate con Decreto Legge del 30 aprile 2019 n. 34, prevedono, tra l'altro, l'obbligo di pubblicare nelle note integrative del Bilancio di Esercizio e del Bilancio Consolidato, ove presente, gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, contributi o aiuti, in denaro o in natura, ricevute dalle pubbliche amministrazioni e le erogazioni effettuate.
In coerenza con le circolari di Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e n. 32 del 23 dicembre 2019, il criterio seguito nell'informativa di seguito riportata, ha riguardato le erogazioni di importo superiore a 10 migliaia di euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2023, anche tramite una pluralità di transazioni economiche e secondo il criterio della cassa.
| Soggetto erogante | Data Incasso | Importo | Causale |
|---|---|---|---|
| Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti | 18/12/2023 | 30.000 | Contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 |
| Totale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti | 30.000 | ||
| Totale complessivo | 30.000 |
(migliaia di euro)
Il Gruppo ENAV, nello svolgimento della propria attività di business, è esposto a diversi rischi finanziari quali rischi di mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La gestione di tali rischi si basa sulla presenza di specifici Comitati interni, composti dal top management del Gruppo, cui è affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di copertura e mitigazione.
Il Gruppo è esposto al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in connessione sia ai crediti derivanti dalle attività sul mercato non regolamentato che ai servizi di Rotta e i servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si

riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti di Eurocontrol. In tale contesto, la misurazione del rischio di credito nei confronti di Eurocontrol è direttamente correlata ai profili di rischiosità associati al settore delle compagnie aeree. Nello specifico, Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso la Capogruppo solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva direttamente per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario, per i crediti di rotta ed in collaborazione con la Capogruppo per il recupero dei crediti di terminale.
A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori del Gruppo è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione (Expected Credit Loss) determinato in conformità al principio IFRS 9 ed oggetto di specifico aggiornamento nel corso dell'esercizio e basato sul deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento.
La liquidità del Gruppo, pur in assenza di una tesoreria centralizzata (cd. cash pooling), viene gestita e monitorata dalla Capogruppo a livello sostanzialmente accentrato al fine di ottimizzare la complessiva disponibilità di risorse finanziarie, svolgendo un'attività di direzione e di coordinamento per le altre società del Gruppo.
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha disponibilità liquide per 224,9 milioni di euro e dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per un ammontare totale di 199 milioni di euro. Si tratta di: i) linee di credito uncommitted, soggette a revoca, per 49 milioni di euro, che non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali, di cui 1 milione di euro nella forma di scoperti di conto corrente, 33 milioni di euro di anticipi finanziari utilizzabili senza alcun vincolo di destinazione e 15 milioni di euro per anticipi export; ii) linee di credito committed per un importo complessivo di 150 milioni di euro con scadenza a marzo 2026.
Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.
Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la struttura Finance della Capogruppo, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio-lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. Le scelte sono principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l'integrale copertura del debito di breve termine e la copertura del debito a medio –lungo termine scadente in un orizzonte temporale di 24 mesi, anche nel caso di restrizioni all'acceso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine del Gruppo,

relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.
L'esposizione finanziaria lorda del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2023, è pari a 525,1 milioni di euro ed è rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine di cui 18,9 milioni di euro esigibili entro i dodici mesi.
Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine esposti al valore nominale, senza considerare gli effetti del costo ammortizzato:
| Debito residuo al |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziatore | Tipologia | 31.12.2023 | <1 anno | da 1 a 2 anni | da 3 a 5 anni | > 5 anni |
| BEI - Banca Europea per gli Inv.ti | M/L termine a 15 anni | 54.335 | 8.718 | 8.850 | 27.366 | 9.401 |
| BEI - Banca Europea per gli Inv.ti | M/L termine a 15 anni | 48.000 | 5.333 | 5.333 | 16.000 | 21.333 |
| BEI - Banca Europea per gli Inv.ti | M/L termine a 16 anni | 62.759 | 4.828 | 4.828 | 14.483 | 38.621 |
| Term loan pool di banche | M termine 3 anni | 360.000 | 0 | 0 | 360.000 | 0 |
| Totale | 525.094 | 18.879 | 19.011 | 417.849 | 69.355 | |
| (migliaia di euro) |
I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Capogruppo di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare, tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Capogruppo potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.
In particolare, si evidenzia quanto segue:
➢ i contratti di finanziamento sottoscritti tra la Capogruppo e la European Investment Bank (BEI) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016 con il fine di finanziare i programmi di investimento connessi al 4-flight ed altri progetti, finanziamenti integralmente utilizzati al 31 dicembre 2023, prevedono il seguente piano di rimborso: i) per la tranche di 100 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da dicembre 2018 e scadenza a dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515%; ii) per la tranche di 80 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da giugno 2018 e scadenza a dicembre 2032 con interessi a tasso fisso pari a 1,01%; iii) per la tranche da 70 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da agosto 2022 e scadenza ad agosto 2036 e con interessi a tasso fisso pari a 0,638%. Ad ottobre 2023 è stato sottoscritto tra la Capogruppo e la European Investment Bank (BEI) un nuovo contratto di finanziamento per un importo pari a 160 milioni di euro con lo scopo di finanziare alcuni progetti di investimento che attengono all'implementazione di sistemi di controllo remoto delle torri per gli aeroporti minori e all'ammodernamento e digitalizzazione di una serie di infrastrutture e sistemi da realizzarsi nel periodo 2023-2028. Al 31 dicembre 2023 il finanziamento non è stato ancora utilizzato ed il periodo di disponibilità è pari a 3 anni.
Tali contratti inoltre prevedono:
▪ una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Capogruppo a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi

accordo o operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;
I primi due finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte. In relazione al primo dei due covenant, nel mese di giugno 2021, è stato sottoscritto con la BEI un emendamento contrattuale che, per il periodo intercorrente tra il 30 giugno 2021 ed il 31 dicembre 2024, prevede la sua sostituzione con il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA inferiore a 4 volte. A decorrere dal 30 giugno 2025, tornerà ad applicarsi il covenant originariamente previsto nel contratto. Tale variazione contrattuale non ha comportato oneri aggiuntivi per il Gruppo. Per quanto attiene l'ultimo finanziamento sottoscritto nel 2023, i covenant previsti sono i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 4 volte e ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;
➢ il contratto di finanziamento in pool tra la Capogruppo e le banche BNL BNP Paribas, Intesa Sanpaolo ed UniCredit, sottoscritto a marzo 2023 ed emendato in data 20 settembre 2023 con modifiche non sostanziali, per un importo complessivo di 360milioni di euro, della durata di tre anni e rimborso integrale a scadenza, prevede un tasso variabile indicizzato al tasso Euribor 3 mesi e con l'introduzione di meccanismi di price adjustment legati a parametri in materia di sostenibilità. Tale contratto di finanziamento richiede il rispetto del covenant finanziario dato dal rapporto tra indebitamento finanziario netto e l'EBITDA inferiore a 4 volte, verificato su base annuale e semestrale e calcolato sui dati consolidati del Gruppo. Nel contratto di finanziamento sono inoltre incluse, secondo le prassi di mercato, clausole di negative pledge, pari passu, cross-default e change of control.
Con riferimento anche agli esercizi pregressi, la Capogruppo ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2023 sulla base delle grandezze economico patrimoniali espresse nel bilancio consolidato, si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento esistenti.
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie del Gruppo e sul livello degli oneri finanziari netti. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Al 31 dicembre 2023 l'indebitamento finanziario lordo è espresso per circa il 31% a tassi fissi e per il restante a tassi variabili. Per i finanziamenti a tasso variabile, come noto, il contesto macroeconomico di riferimento ha fatto registrare un rialzo generalizzato dei tassi di mercato con un impatto significativo a livello di oneri finanziari nel corso del 2023. L'attuale esposizione debitoria a tasso variabile ha una durata residua poco

superiore a due anni. Nonostante il tenor ridotto dei finanziamenti in argomento e l'attuale contesto macroeconomico che, per quanto noto, lascia intravedere prospettive di riduzione dei tassi di interesse, sussiste il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri. Assumendo una ulteriore variazione di +/- 25bps dei tassi di interesse, l'effetto sul conto economico sarebbe stato pari a maggiori/minori oneri finanziari per circa 1,1 milioni di euro che, al netto dell'effetto fiscale, avrebbe influito sul risultato di esercizio e sul patrimonio netto per circa +/- 0,8 milioni di euro.
Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, il Gruppo adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. Il Gruppo persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Per quanto attiene al finanziamento sottoscritto con la BEI ma non ancora utilizzato (loan commitment), l'esposizione al rischio tasso di interesse è mitigata anche dalla facoltà per il Gruppo di poter optare - per ciascuna tranche di utilizzo - per un tasso fisso o variabile. Nell'esercizio 2023, il costo medio dell'indebitamento bancario è stato pari a circa l'3,83% (1,47% nell'esercizio precedente).
Allo stato attuale il Gruppo non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse.
Ad oggi non sono stati utilizzati strumenti finanziari derivati per la gestione del rischio tasso di interesse.
L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante il Gruppo operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dagli investimenti in divisa estera, il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 10,35% nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon e dai contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi sul mercato non regolamentato denominati in valuta estera. Al fine di gestire l'esposizione al rischio di cambio, il Gruppo ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l'utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo.
In particolare, nel mese di aprile 2019, sono state perfezionate 5 operazioni di acquisto a termine di valuta (dollari contro euro) a copertura del rischio cambio del contratto Data Services Agreement sottoscritto con Aireon. L'acquisto complessivo di 4,5 milioni di dollari è stato effettuato con una vendita complessiva di 3,8 milioni di euro e cambi a termine (EUR/USD) negoziati per ciascuna scadenza e conclusi a gennaio 2023. Per quanto attiene ai contratti sul mercato non regolamentato, al momento l'esposizione in divisa è sostanzialmente polverizzata non esponendo a significativi rischi di cambio. Alla data di chiusura del bilancio il Gruppo non ha in essere alcuna esposizione in strumenti finanziari derivati.
Si segnala, infine, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da ENAV che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura, salvo diversa valutazione specifica.

Tutti gli eventuali impatti diretti per la Capogruppo legati agli effetti del climate change si traducono nel lungo termine in potenziali interruzioni/degradi nella fornitura dei servizi per danni alle infrastrutture o agli asset tecnologici e riduzione del flusso di traffico anche a causa della riduzione della capacità aeroportuale e, quindi, in potenziali mancati ricavi e/o aumenti dei costi operativi oltre ad eventuali perdite di valore.
Gli impatti dei fenomeni determinati dai cambiamenti climatici sugli stakeholder del traffico aereo sono stati identificati e studiati negli anni a livello internazionale. In particolare, il documento di Eurocontrol "Climate change risks for European aviation" identifica cinque principali tipologie di fenomeni meteorologici che potranno potenzialmente avere impatto sul mondo aeronautico: 1) precipitazioni, intendendo per tali pioggia, neve e grandine che a livello intenso possono richiedere maggiori distanze di separazione tra gli aeromobili e comportando quindi un impatto diretto sulla capacità aeroportuale. Inoltre, le infrastrutture aeroportuali, così come anche le apparecchiature elettroniche, possono essere esposte al rischio di inondazioni; 2) temperatura, il cui innalzamento può causare impatti sulle infrastrutture, con conseguente aggravio dei relativi costi energetici; 3) innalzamento del livello del mare ed esondazione di fiumi con un rischio concentrato sugli aeroporti ubicati nella fascia costiera; 4) vento, intendendo per tale cambiamenti in direzione ed intensità, che in ambito aeroportuale possono comportare impatti sulla sicurezza della condotta del volo. Ciò potrebbe comportare la necessità di modificare le procedure di volo e riprogettare lo spazio aereo; 5) eventi estremi quali temporali ed uragani che potrebbero avere impatti sul ritardo dei voli.
La Capogruppo ha condotto uno studio specialistico per valutare dettagliatamente gli effetti del cambiamento climatico nell'erogazione dei servizi di ENAV sul territorio nazionale ed in particolare negli aeroporti. Lo studio è stato realizzato al fine di valutare gli impatti del climate change su due distinti orizzonti temporali (2030 e 2050) e due diversi scenari climatici utilizzati dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Il primo scenario (SSP8.5), il più pessimistico, assume, entro il 2100, concentrazioni atmosferiche di CO2 triplicate o quadruplicate (840 / 1120 ppm) rispetto ai livelli preindustriali (280 ppm). Questo scenario è definito ad alta intensità energetica con un consumo totale che continua a crescere nel corso del secolo raggiungendo ben oltre 3 volte i livelli attuali.
Lo studio ha determinato quanto segue: (i) per le precipitazioni estreme è prevista nel lungo termine una progressiva intensificazione del fenomeno che dovrebbe interessare un numero crescente di aeroporti nel tempo, particolarmente gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bolzano e Bari, partendo da una baseline (previsione a 5 anni) che vede gli aeroporti di Genova, Ronchi dei Legionari e Milano Malpensa quelli mediamente più impattati; (ii) per la temperatura si prevede un aumento di 1/1,5° nel medio periodo e di 2/2,5° nel lungo periodo, fenomeni che riguarderanno prevalentemente gli aeroporti di Lampedusa, Catania Fontanarossa, Roma Ciampino, Roma Urbe, Roma Fiumicino e Napoli che già nella baseline (5 anni) presentano le maggiori temperature massime, cui si aggiunge Bologna nel lungo termine (2050) che presenterà anche un aumento del numero di giorni con temperatura massima oltre i 43° C. L'innalzamento delle temperature può causare l'incremento dei costi energetici. Per quanto riguarda invece gli impatti sugli impianti tecnologici e quelli più propriamente aeronautici (impatti sulle prestazioni dei motori e sull'aereodinamica degli aeromobili, con potenziale impatto sulle procedure di volo e sull'impronta del rumore nelle aree che circondano gli aeroporti) i rischi si considerano accettabili e gestiti nel contesto delle tecnologie e delle procedure già oggi disponibili; per l'innalzamento del livello dei mari, si mantiene pressoché invariato il rischio di alluvione delle infrastrutture situate in zone costiere che riguarderebbe soprattutto le sedi aeroportuali di Cagliari e siti correlati, Venezia e Genova e i siti remoti VOR/DME di

Chioggia e Radar di Ravenna; per il vento non sembrano sussistere criticità essendo le previsioni degli scenari orientati verso una diminuzione dell'intensità media dello stesso (conseguentemente la componente del vento al traverso dovrebbe proporzionalmente diminuire).
Gli esiti delle analisi condotte costituiscono le basi per il monitoraggio nel tempo dei fenomeni oggetto di studio, prevedendo un aggiornamento sistematico con periodicità pluriennale delle analisi di scenario necessarie alla valutazione degli impatti operativi e finanziari dei rischi climatici.
Nel 2030 non si individuano criticità in termini di ampliamenti territoriali di tali fenomeni rispetto allo scenario attuale.
Nel lungo periodo, la capacità della Capogruppo di garantire il perseguimento dei propri obiettivi di business, in primis garantendo la continuità della fornitura dei propri servizi, è sicuramente interdipendente dalla resilienza agli effetti del climate change dell'intero sistema del trasporto aereo. In particolare, il sistema aeroportuale prevede una complessa interazione tra vari attori (società di gestione aeroportuali, vettori, società di gestione dei trasporti di terra e delle infrastrutture stradali, utilities, ecc.), pertanto le mitigazioni a lungo termine potranno in alcuni casi necessitare di un approccio coordinato e condiviso tra tutti gli attori coinvolti, al fine di ridurre l'impatto complessivo sulle attività di business del settore.
Sulla base di quanto sopra evidenziato, il Gruppo ha considerato gli effetti derivanti dal cambiamento climatico nel proprio piano industriale e non si prevedono impatti significativi economici e sui flussi di cassa attesi.
L'azione offensiva avviata dal Governo Russo nei confronti della nazione Ucraina ha creato dei cambiamenti nel contesto degli equilibri geopolitici e inevitabili ripercussioni sul quadro macroeconomico mondiale. Per effetto del regime sanzionatorio conseguentemente adottato dagli Stati dell'Unione Europea, nei confronti di persone fisiche e giuridiche russe, il Gruppo si è subito attivato al fine di esaminare tale regime sanzionatorio, tra cui la restrizione ai mercati finanziari e dei capitali dell'Unione Europea, la chiusura dello spazio aereo ai vettori riconducibili alla Federazione Russa, le restrizioni all'esportazione di beni, servizi e tecnologie, onde verificarne gli impatti sul proprio business e adottare ogni opportuna iniziativa finalizzata a garantire il pieno rispetto di tale regime sanzionatorio.
Nel corso del 2023, il Gruppo ENAV non ha registrato impatti operativi, commerciali o economico-finanziari direttamente correlati al conflitto russo-ucraino. Ogni posizione aperta con clienti appartenenti alla Federazione Russa è stata oggetto di svalutazione già nel corso dell'esercizio 2022 e non sono presenti ulteriori rapporti in essere con soggetti interessati dal regime sanzionatorio.
I prezzi dell'energia hanno visto il raggiungimento del picco nel quarto trimestre 2022 con successivo ritorno, dal secondo trimestre 2023, a valori in linea con gli andamenti storici.
A livello globale si registrano però nuove criticità negli scambi commerciali internazionali a causa dei ripetuti attacchi alle navi da carico (prevalentemente di proprietà, bandiera o gestite da Israele) effettuati dai ribelli Huthi nel Canale di Suez. Tali attacchi, avviati in risposta al nuovo conflitto nella Striscia di Gaza scoppiato a seguito dell'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele, hanno determinato a livello generale conseguenze significative in termini di i) deviazione delle rotte di navigazione percorrendo rotte più lunghe ii) conseguenti aumenti dei costi di trasporto e dei premi assicurativi e iii) ritardi nei tempi di consegna dovuti alle maggiori percorrenze.

Con riferimento al Gruppo ENAV, allo stato attuale non si registrano criticità nella catena di fornitura con impatti negativi in termini di business continuity. Inoltre, il Gruppo detiene un'adeguata giacenza dei materiali necessari per i sistemi operativi a supporto del proprio business, tali da contenere eventuali ritardi nella catena di fornitura. Il Gruppo continua a monitorare gli impatti sul proprio business e ad adottare ogni opportuna iniziativa finalizzata a garantire il pieno rispetto del regime sanzionatorio adottato dagli Stati dell'Unione Europea e ad identificare puntualmente possibili conseguenze sul proprio business attuale e prospettico in considerazione del protrarsi di uno scenario critico e in continua evoluzione.
Con riferimento a quanto illustrato, il Gruppo non presenta impatti significativi sui principali indicatori alternativi di performance e non si prevedono impatti sui flussi di cassa attesi come rappresentato nel piano industriale approvato.
Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti strutture del Gruppo ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, il Gruppo ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.
Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico del Gruppo oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2023.
Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori, società di gestione aeroportuale e vettori aerei insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale ed alcuni dei quali sono stati oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori e società cessionarie di crediti che il Gruppo ritiene infondate, ovvero al recupero dei maggiori costi e/o danni che il Gruppo abbia sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della Capogruppo, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della Capogruppo; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti alla celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare; vi) a giudizi relativi all'accesso agli atti amministrativi inerenti procedure di gara; vii) a giudizi relativi all'impugnativa in materia di rumore aeroportuale.
Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla Capogruppo in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di ENAV in deposito presso magazzino

di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 Codice Penale ed, in primo grado, il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 del Codice Penale e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati, alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Capogruppo, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione, l'imputato è stato assolto con la formula che "il fatto non sussiste". Il giudizio d'appello, successivamente incardinato, si è definito con sentenza di condanna dell'imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Risulta inoltre definito con condanna degli imputati il procedimento che attiene al proseguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, ENAV ha in passato sporto denuncia-querela. Nell'ambito del predetto procedimento incardinato per molteplici reati contro il patrimonio, nonché per associazione a delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il Tribunale, a definizione del giudizio, ha condannato gli imputati al risarcimento danni, in favore della Società, da liquidarsi in separata sede. A seguito dell'interposto gravame avverso la sentenza del Tribunale, risulta essere stata fissata la prima udienza di comparizione innanzi alla Corte di Appello.
In esito ad ordine di esibizione documentale del giudice ordinario in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti riferiti alla società controllata Enav North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.
In esito ad ordine di esibizione documentale, in data 13 giugno 2018, ENAV ha prodotto documentazione inerente selezione di personale avente rapporto di parentela con ex Amministratore Unico della Società per l'assunzione al ruolo di controllore del traffico aereo, procedimento che, per quanto consta, pende in fase di indagini preliminari innanzi alla Procura della Repubblica di Roma.
Risultano concluse le indagini con riferimento al procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Firenze afferente ad ipotizzato illecito in materia ambientale in relazione alla fornitura, da parte di soggetto terzo, di materiale utilizzato, tra l'altro, per l'esecuzione di talune opere civili relative anche all'appalto per l'ammodernamento dell'aeroporto di Pisa; nel contesto di tale appalto, affidato dalla committente Aeronautica Militare al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) Thales/Techno Sky, le opere civili sono state subappaltate da Techno Sky a società terza che, a sua volta, ha provveduto ad approvvigionare il materiale attenzionato rifornendosi da altra società, origine del pendente procedimento.
All'esito delle indagini della Procura di Pisa, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio del Procuratore incaricato, risulta essere stato notificato il decreto di fissazione di udienza preliminare nei confronti di soggetti terzi che vede Techno Sky individuata tra le persone offese da reato. Il procedimento in questione vede contestati agli imputati i reati di associazione per delinquere, reati relativi al traffico di rifiuti e di

inquinamento ambientale, reati contro la pubblica amministrazione e reati di truffa in danno dei diversi soggetti coinvolti.
I corrispettivi per l'esercizio 2023, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo EY S.p.A. e delle società controllate sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB nella tabella che segue:
| Soggetto che ha | ||
|---|---|---|
| Tipologia di Servizi | erogato il servizio | 2023 |
| ENAV | ||
| Servizi di revisione contabile | EY S.p.A. | 493 |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 31 |
| Altri servizi | EY S.p.A. | 0 |
| SOCIETA' CONTROLLATE | ||
| Servizi di revisione contabile | EY S.p.A. | 207 |
| Rete EY S.p.A. | 10 | |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 18 |
| Altri servizi | EY S.p.A. | 0 |
| Totale | 759 | |
| (migliaia di euro) |
I servizi di attestazione resi da EY S.p.A. in favore della Capogruppo hanno riguardato la certificazione di progetti co-finanziati.
Non sono intervenuti fatti di rilievo successivamente al 31 dicembre 2023.

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto sul Bilancio Consolidato

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Relazione della Società di revisione sul Bilancio Consolidato

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma
Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com
Agli Azionisti della Enav S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Enav (il Gruppo), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio consolidato che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Enav S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Valutazione dell'avviamento
L'Avviamento al 31 dicembre 2023 ammonta a 93,5 milioni di euro, di cui 66,5 milioni di euro allocati alla Cash Generating Unit ("CGU") "Servizi di manutenzione" e 27 milioni di euro allocati alla CGU "Soluzioni software AIM".
I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU, espresso in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri di ciascuna CGU desunti dai rispettivi Piani Industriali tenuto conto anche del budget 2024, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati utilizzati per la stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dell'avviamento, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alle assunzioni e alle stime utilizzate dalla direzione aziendale è riportata nella nota illustrativa "5. Uso di stime e giudizi del management " e l'informativa relativa alle modalità di esecuzione dei test di impairment è riportata nella nota "8. Attività immateriali".
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo indipendente del valore recuperabile dell'avviamento ed hanno effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave che potrebbero determinare un effetto significativo sulla stima del valore recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio in relazione all'aspetto chiave.
Nella voce Partecipazioni in altre imprese è iscritta la partecipazione nella Aireon Holdings LLC, la quale a sua volta detiene integralmente la partecipazione nella Aireon LLC, per un importo pari a 47 milioni di euro rilevata al fair value. Gli amministratori hanno misurato tale partecipazione come strumento finanziario con Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri elaborati dalla partecipata e la verifica della

fair value di livello 3, in assenza di un prezzo quotato su un mercato attivo.
I processi e le modalità di rilevazione del fair value della partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento all'appropriato utilizzo delle previsioni dei flussi di cassa elaborati dalla direzione della partecipata nonché alla determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione applicato alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto nella stima del valore della partecipazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della partecipazione nella Aireon Holdings LLC è riportata nella nota illustrativa "5. Uso di stime e giudizi del management" e l'informativa relativa alla misurazione del fair value della partecipazione è riportata nella nota "9. Partecipazioni in altre imprese".
I Ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023 ammontano a 963 milioni di euro, comprensivi della componente Balance pari a negativi 28 milioni di euro.
I ricavi legati all'erogazione dei servizi di rotta e ai servizi di terminale includono una rettifica positiva o negativa, imputata a fine esercizio, al fine di riflettere la performance effettiva del periodo. Tale rettifica, effettuata mediante il cosiddetto Balance, viene regolata attraverso specifici adeguamenti tariffari effettuati negli esercizi successivi a quello di competenza.
I processi e le modalità di misurazione di tale rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo complessi ed assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento alla previsione dei tempi di realizzo e alla scelta del tasso di attualizzazione utilizzato.
In considerazione delle citate complessità che
determinazione del tasso di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, al fine di verificare la metodologia utilizzata nel processo, l'accuratezza matematica del modello e la ragionevolezza delle assunzioni utilizzate dalla direzione aziendale per la misurazione del fair value della partecipazione.
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio in relazione all'aspetto chiave.
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento all'aspetto chiave.

caratterizzano questa misurazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla modalità di misurazione e di contabilizzazione dei ricavi derivanti dal meccanismo del Balance è riportata nelle note illustrative "4. Principi contabili" e "5. Uso di stime e giudizi del management".
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Enav S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

L'assemblea degli Azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Alcune informazioni contenute nelle note illustrative al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Enav al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute

nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del gruppo Enav al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Enav al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Roma, 9 aprile 2024
EY S.p.A.
Riccardo Rossi (Revisore Legale)


| Stato Patrimoniale | 160 |
|---|---|
| Conto Economico | 162 |
| Altre componenti di Conto Economico Complessivo | 163 |
| Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto | 164 |
| Rendiconto Finanziario | 165 |
| Informazioni generali | 167 |
|---|---|
| Forma e contenuto del Bilancio | 167 |
| Principi contabili | 169 |
| Uso di stime e giudizi del management | 182 |
| Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società | 184 |
| Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria | 187 |
| Informazioni sulle voci di Conto Economico | 206 |
| Altre informazioni | 216 |
| Relazione del Collegio Sindacale | |||
|---|---|---|---|
| Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio | 233 |

PROSPETTI CONTABILI DI ENAV S.p.A.

| (valori in euro) | Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui con parti | di cui con parti | ||||
| correlate (Nota 31) | correlate (Nota 31) | ||||
| Attività non correnti | |||||
| Attività Materiali | 6 | 832.807.936 | 0 | 863.330.861 | 0 |
| Attività Immateriali | 7 | 81.682.544 | 0 | 71.673.385 | 0 |
| Partecipazioni | 8 | 188.247.822 | 0 | 186.411.372 | 0 |
| Attività finanziarie non correnti | 9 | 3.198.114 | 3.198.114 | 8.553.624 | 8.553.624 |
| Attività per imposte anticipate | 1 0 |
16.686.912 | 0 | 15.439.761 | 0 |
| Crediti tributari non correnti | 1 1 |
12.990 | 0 | 49.729 | 0 |
| Crediti Commerciali non correnti | 1 2 |
526.841.074 | 0 | 606.775.456 | 0 |
| Altre attività non correnti | 1 5 |
0 | 0 | 6.028.651 | 6.028.651 |
| Totale Attività non correnti | 1.649.477.392 | 1.758.262.839 | |||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 1 3 |
61.762.143 | 0 | 61.075.103 | 0 |
| Crediti commerciali correnti | 1 2 |
364.400.389 | 41.916.700 | 311.845.930 | 42.763.413 |
| Crediti verso imprese del Gruppo | 1 4 |
33.672.208 | 33.672.208 | 32.761.174 | 32.761.174 |
| Attività finanziarie correnti | 9 | 5.441.088 | 5.441.088 | 1.928.761 | 1.760.000 |
| Crediti Tributari | 1 1 |
1.210.145 | 0 | 3.495.895 | 0 |
| Altre attività correnti | 1 5 |
29.381.022 | 11.466.561 | 31.295.201 | 14.223.668 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 1 6 |
207.958.070 | 0 | 246.692.298 | 0 |
| Totale Attività correnti | 703.825.065 | 689.094.362 | |||
| TOTALE ATTIVITA' | 2.353.302.457 | 2.447.357.201 |

| (valori in euro) | Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui con parti correlate (Nota 31) |
di cui con parti correlate (Nota 31) |
||||
| Patrimonio Netto | |||||
| Capitale sociale | 1 7 |
541.744.385 | 0 | 541.744.385 | 0 |
| Riserve | 1 7 |
476.145.200 | 0 | 472.918.470 | 0 |
| Utili/(Perdite) portati a nuovo | 1 7 |
48.740.792 | 0 | 67.516.833 | 0 |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 1 7 |
107.197.485 | 0 | 92.400.896 | 0 |
| Totale Patrimonio Netto | 1.173.827.862 | 1.174.580.584 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Fondi rischi e oneri | 1 8 |
1.077.000 | 0 | 1.456.200 | 0 |
| TFR e altri benefici ai dipendenti | 1 9 |
29.356.793 | 0 | 29.651.422 | 0 |
| Passività per imposte differite | 1 0 |
2.971.443 | 0 | 3.344.785 | 0 |
| Passività finanziarie non correnti | 2 0 |
505.071.789 | 53.278 | 165.791.984 | 199.653 |
| Debiti commerciali non correnti | 2 1 |
18.698.606 | 0 | 73.695.168 | 0 |
| Altre passività non correnti | 2 2 |
140.304.738 | 0 | 157.609.043 | 0 |
| Totale Passività non correnti | 697.480.369 | 431.548.602 | |||
| Passività correnti | |||||
| Quota a breve dei Fondi rischi e oneri | 1 8 |
12.444.865 | 0 | 9.885.425 | 0 |
| Debiti commerciali correnti | 2 1 |
175.370.733 | 10.159.468 | 127.225.730 | 6.225.812 |
| Debiti verso imprese del Gruppo | 1 4 |
110.883.158 | 110.883.158 | 103.034.012 | 103.034.012 |
| Debiti tributari e previdenziali | 2 3 |
34.004.788 | 0 | 51.302.055 | 0 |
| Passività finanziarie correnti | 2 0 |
20.524.947 | 158.426 | 432.407.957 | 187.499 |
| Altre passività correnti | 2 2 |
128.765.735 | 59.267.320 | 117.372.836 | 56.165.617 |
| Totale Passività correnti | 481.994.226 | 841.228.015 | |||
| Totale Passività | 1.179.474.595 | 1.272.776.617 | |||
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 2.353.302.457 | 2.447.357.201 |

| (valori in euro) | Note | 2023 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui con parti | di cui con parti | |||||
| Ricavi | correlate (Nota 31) | correlate (Nota 31) | ||||
| Ricavi da attività operativa | 2 4 |
962.091.924 | 12.123.581 | 894.972.762 | 13.075.631 | |
| Balance | 2 4 |
(28.089.572) | 0 | (14.817.486) | 0 | |
| Totale ricavi da contratti con i clienti | 934.002.352 | 880.155.276 | ||||
| Altri ricavi operativi | 2 5 |
56.355.799 | 43.549.798 | 54.168.239 | 41.698.917 | |
| Totale ricavi | 990.358.151 | 934.323.515 | ||||
| Costi | ||||||
| Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 2 6 |
(3.030.932) | (1.189.075) | (3.400.648) | (641.119) | |
| Costi per servizi | 2 6 |
(201.637.792) | (83.515.940) | (198.308.045) | (77.393.710) | |
| Costo del personale | 2 7 |
(497.426.002) | 0 | (474.688.266) | 0 | |
| Costi per godimento beni di terzi | 2 6 |
(879.927) | (57.406) | (900.827) | (56.946) | |
| Altri costi operativi | 2 6 |
(3.472.597) | 0 | (2.764.731) | 0 | |
| Costi per lavori interni capitalizzati | 2 8 |
10.348.520 | 0 | 9.321.185 | 0 | |
| Totale costi | (696.098.730) | (670.741.332) | ||||
| Ammortamenti | 6 e 7 | (124.645.534) | 0 | (123.598.161) | 0 | |
| (Svalutazioni)/Ripristini per riduzione di valore di crediti | 1 2 |
(1.966.843) | 0 | (4.699.846) | 0 | |
| (Svalutazioni)/Ripristini per partecipazioni | 8 | 1.836.449 | 0 | (1.836.450) | 0 | |
| Accantonamenti | 1 8 |
(7.942.134) | 0 | (132.968) | 0 | |
| Risultato Operativo | 161.541.359 | 133.314.758 | ||||
| Proventi e oneri finanziari | ||||||
| Proventi finanziari | 2 9 |
13.033.266 | 217.999 | 9.728.529 | 252.760 | |
| Oneri finanziari | 2 9 |
(22.861.853) | 0 | (9.936.209) | 0 | |
| Utile (perdita) su cambi | 2 9 |
(508.690) | 0 | 42.600 | 0 | |
| Totale proventi e oneri finanziari | (10.337.277) | (165.080) | ||||
| Risultato prima delle imposte | 151.204.082 | 133.149.678 | ||||
| Imposte dell'esercizio | 3 0 |
(44.006.597) | 0 | (40.748.782) | 0 | |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 107.197.485 | 92.400.896 |

| (valori in euro) | Note | 2023 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 17 | 107.197.485 | 92.400.896 |
| Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio: |
|||
| - valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati | 9 e 17 | (168.761) | 15.968 |
| - effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati |
9 e 17 | 40.503 | (3.833) |
| Totale componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio |
(128.258) | 12.135 | |
| Componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio: |
|||
| - utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti | 17 e 19 | (195.096) | 4.508.344 |
| - effetto fiscale degli utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti | 10 e 17 | 46.823 | (1.082.002) |
| Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio |
(148.273) | 3.426.342 | |
| Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo | 106.920.954 | 95.839.373 |

| Capitale sociale | Riserva legale | Riserva FTA Riserve diverse | Riserva per utili/(perdite) attuar. per benefici ai dip.ti |
Riserva Cash Flow Hedge |
Totale riserve Utili/(perdite) portati a nuovo |
Utile/(perdita) dell'esercizio |
Totale Patrimonio netto |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (valori in euro) | ||||||||||
| Patrimonio Netto al 31 dicembre 2021 |
541.744.385 | 39.570.974 | (3.044.940) | 435.695.892 | (8.847.815) | 2.073.295 | 465.447.406 | 67.410.148 | 61.588.435 1.136.190.374 | |
| Destinazione del risultato di esercizio precedente |
0 | 3.079.422 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3.079.422 | 58.509.013 | (61.588.435) | 0 |
| Erogazione dividendo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (58.506.483) | 0 | (58.506.483) |
| (Acquisto)/assegnazione azioni | 0 | 0 | 0 | 614.615 | 0 | 0 | 614.615 | 104.155 | 0 | 718.770 |
| proprie Piano di incentivazione a lungo termine |
0 | 0 | 0 | 338.550 | 0 | 0 | 338.550 | 0 | 0 | 338.550 |
| Utile/(perdita) complessiva rilevata, di cui: |
||||||||||
| - utile/(perdita) rilevata direttamente a Patrimonio |
0 | 0 | 0 | 0 | 3.426.342 | 12.135 | 3.438.477 | 0 | 0 | 3.438.477 |
| - utile/(perdita) dell'esercizio | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 92.400.896 | 92.400.896 |
| Patrimonio Netto al 31 dicembre 2022 |
541.744.385 | 42.650.396 | (3.044.940) | 436.649.057 | (5.421.473) | 2.085.430 | 472.918.470 | 67.516.833 | 92.400.896 1.174.580.584 | |
| Destinazione del risultato di esercizio precedente |
0 | 4.620.045 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4.620.045 | 87.780.851 | (92.400.896) | 0 |
| Erogazione dividendo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 (106.436.491) | 0 (106.436.491) | ||
| (Acquisto)/assegnazione azioni proprie |
0 | 0 | 0 | (1.152.527) | 0 | 0 | (1.152.527) | 0 | (1.152.527) | |
| Piano di incentivazione a lungo termine |
0 | 0 | 0 | 35.743 | 0 | 0 | 35.743 | (120.401) | 0 | (84.658) |
| Utile/(perdita) complessiva rilevata, di cui: |
||||||||||
| - utile/(perdita) rilevata direttamente a Patrimonio netto |
0 | 0 | 0 | 0 | (148.273) | (128.258) | (276.531) | 0 | 0 | (276.531) |
| - utile/(perdita) dell'esercizio | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 107.197.485 107.197.485 | |
| Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023 |
541.744.385 | 47.270.441 | (3.044.940) | 435.532.273 | (5.569.746) | 1.957.172 | 476.145.200 | 48.740.792 | 107.197.485 1.173.827.862 |

| di cui con parti correlate DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (A) 1 6 246.692 195.089 Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio Risultato di esercizio 1 7 107.197 0 92.401 Ammortamenti 6 e 7 124.646 0 123.598 Variazione netta della passività per benefici ai dipendenti 1 9 (489) 0 (585) Minusvalenze da realizzo attività materiali e svalutazioni di attività 6 2 5 0 4 8 materiali ed immateriali Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri 1 8 7.942 0 133 Variazione non monetaria 8 (1.836) 0 1.837 Accantonamento per piani di stock grant 2 7 921 0 1.057 Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive 1 0 (1.533) 0 1.003 Decremento/(Incremento) Rimanenze 1 3 (84) 0 585 Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti 1 2 27.380 846 (74.593) Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali 11 e 23 (18.169) 0 18.345 Variazione delle Altre attività e passività correnti 15 e 22 10.738 5.858 43.608 Variazione dei crediti e debiti verso imprese del Gruppo 1 4 6.938 6.938 12.947 Variazione delle Altre attività e passività non correnti 15 e 22 (11.276) 6.029 (11.225) Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti 2 1 (40.062) 1.027 34.932 TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO (B) 212.338 244.091 di cui Imposte pagate (56.707) (33.984) di cui Interessi pagati (24.077) (5.988) |
di cui con parti correlate |
|---|---|
| 0 | |
| 0 | |
| 0 | |
| 0 | |
| 0 | |
| 0 | |
| 0 | |
| 0 | |
| 0 | |
| (1.376) | |
| 0 | |
| 27.752 | |
| 12.947 | |
| 284 | |
| 642 | |
| Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento | |
| Investimenti in attività materiali 6 (83.178) 0 (80.856) |
0 |
| Investimenti in attività immateriali 7 (21.910) 0 (16.509) |
0 |
| Incremento/(Decremento) debiti commerciali per investimenti 2 1 33.490 2.906 27.477 |
(7.440) |
| Decremento/(Incremento) Crediti commerciali per investimenti 1 2 0 0 750 |
0 |
| (Investimenti)/Disinvestimenti in partecipazioni 8 0 0 0 |
0 |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali per inves.ti in part.ni 8 0 0 (1.027) |
(1.027) |
| TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO ( C ) (71.598) (70.165) |
|
| Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento | |
| Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine 2 0 360.000 0 180.000 |
0 |
| (Rimborsi) di finanziamenti a medio lungo termine 2 0 (428.748) 0 (66.206) |
0 |
| Variazione netta delle passività finanziarie a breve e lungo termine 2 0 (3.807) (176) 831 |
(77) |
| Emissione/(Rimborso) prestito obbligazionario 2 0 0 0 (180.000) |
0 |
| (Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti e non 9 1.675 1.675 1.462 |
1.462 |
| Acquisto azioni proprie 1 7 (2.158) 0 |
|
| Distribuzione di dividendi 1 7 (106.436) (56.709) (58.410) |
(31.172) |
| TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (D) (179.474) (122.323) |
|
| Flusso di cassa complessivo (E = B+C+D) (38.734) 51.603 |
|
| DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (F = A+E) 1 6 207.958 246.692 |

Note illustrative di ENAV S.p.A.

ENAV S.p.A., società per azioni quotata sul Mercato Telematico Azionario nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con Legge n. 665/1996 dell'Ente Pubblico Economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.).
Dal 26 luglio 2016, le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Telematico Azionario EXM – Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2023, il capitale della Società risulta detenuto per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 46,60% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,12% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie.
ENAV eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo da 45 Torri di controllo e quattro Centri di controllo d'area (ACC) sul territorio nazionale 24 ore su 24 e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. Tali infrastrutture necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato definisce l'assetto del sistema di gestione del traffico aereo e dall'altro stabilisce i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider devono attenersi.
La Società ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.
ENAV detiene significative partecipazioni di controllo e in ottemperanza al principio IFRS 10 redige il Bilancio Consolidato, pubblicato unitamente al presente Bilancio di Esercizio.
Il Bilancio di Esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società nella riunione del 20 marzo 2024 che ne ha approvato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della società EY S.p.A. ai sensi degli art. 14 e 16 del D.Lgs 39/2010 in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016-2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.
Il Bilancio di Esercizio di ENAV al 31 dicembre 2023 è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.
Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti Europei pubblicati sino al 20 marzo 2024, data in cui il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato il Bilancio di Esercizio.
I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività di ENAV nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio separato del precedente esercizio.

Il Bilancio di Esercizio è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale della Società. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.
Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità a quanto previsto dalla Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2023 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:
La Società ha inoltre applicato la definizione di rilevanza introdotta con le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di tali bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. La Società valuta se l'informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel contesto del bilancio, considerato nel suo insieme.
Il Bilancio di Esercizio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.
Ciascuna voce dei prospetti contabili è posta a confronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione applicati per la redazione del Bilancio di Esercizio.
Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano alla Società ed il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.
L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, saranno apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.
| vita utile | ||
|---|---|---|
| Tipologia | Descrizione | (anni) |
| Fabbricati | 2 5 |
|
| Fabbricati | Manutenzione straordinaria fabbricati | 2 5 |
| Costruzioni leggere | 1 0 |
|
| Impianti radiofonici | 1 0 |
|
| Impianti di registrazione | 7 | |
| Impianti di sincronizzazione e centri di controllo | 1 0 |
|
| Impianti e macchinari | Centrali manuali ed elettromeccaniche | 7 |
| Centrali ed impianti elettrici | 1 0 |
|
| Ponti radio, apparecchiature A.F. e amplificazione | 1 0 |
|
| Impianti di alimentazione | 1 1 |
|
| Attrezzature industriali e commerciali | Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista | 1 0 |
| Attrezzatura varia e minuta | 7 | |
| Macchine elettroniche e sistemi telefonici | 7 | |
| Mobili e macchine ordinarie di ufficio | 1 0 |
|
| Altri beni | Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer | 5 |
| Autovetture, motocicli e simili | 4 | |
| Velivoli aziendali | 1 5 |
|
| Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure | 1 0 |
|
La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso.
Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.
Tra le attività materiali sono altresì iscritti i diritti d'uso ("right of use"), in conformità al principio IFRS 16, connessi a contratti di lease pluriennale, qualora ricorra la condizione del controllo esclusivo del bene oggetto di lease e la fruizione sostanziale di tutti i benefici economici derivanti dall'attività lungo il periodo di utilizzo. Il right of use viene iscritto ad un valore equivalente alla somma del valore attuale dei flussi di cassa in uscita, previsti contrattualmente, utilizzando quale fattore di attualizzazione il tasso previsto nell'accordo o il tasso di finanziamento marginale.
Il right of use viene ammortizzato tenendo in considerazione il periodo non cancellabile dell'accordo che normalmente coincide con la durata dello stesso.
Con riferimento ai contratti di noleggio pluriennale di autovetture, si procede con la separazione del contratto tra la componente lease, ovvero il corrispettivo di noleggio, e non lease, relativa ai servizi di manutenzione. La componente lease è inclusa nell'ambito del right of use mentre la componente non lease viene imputata a conto economico.
Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e prive di consistenza fisica, controllabili e atte a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di

valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.
Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell'IFRS 15.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test). L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.
Nel Bilancio di Esercizio della Società non sono iscritte attività immateriali a vita utile indefinita.
In particolare, sono identificabili quali attività immateriali, i diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno rappresentate da licenze e software ed altre attività immateriali con una vita utile stimata di tre anni.
Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.
Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, rettificato in presenza di eventuali perdite di valore che sono imputate a conto economico. Qualora vengano meno le cause che hanno determinato la svalutazione, si procederà al ripristino del valore fino alla concorrenza della svalutazione operata. Tale ripristino di valore viene iscritto a conto economico.
Per società controllate si intendono tutte le società in cui ENAV ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e operative (attività rilevanti) al fine di ottenere i benefici derivanti dalla loro attività (rendimenti variabili) avendo la capacità di esercitare il proprio potere sulla stesse per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo rettificato per perdite di valore in quanto il relativo fair value non è determinabile in modo attendibile.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di misurazione, cioè: al costo ammortizzato, al fair value con imputazione nel conto economico complessivo (OCI) e al fair value con imputazione nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società adotta per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa, la Società inizialmente

valuta un'attività finanziaria al suo fair value incrementato dai costi di transazione, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevata nel conto economico. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la Società ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto Solely Payments of Principal and Interest - SPPI). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui vengono gestite le attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. ENAV detiene le proprie attività finanziarie fino a scadenza.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie possono essere classificate in tre categorie in accordo con IFRS 9: i) Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito); ii) Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito); iii) Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico. La Società detiene principalmente attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, applicato se i seguenti requisiti sono soddisfatti:
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite vengono rilevate a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata. Nell'ambito del bilancio di esercizio rientrano, nella categoria attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziare correnti e non, i crediti commerciali correnti e non e le altre attività correnti e non.
Con riferimento ai crediti commerciali e le altre attività correnti che non rientrino nei normali termini commerciali e non siano produttivi di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato su assunzioni e stime. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. I crediti commerciali e gli altri crediti sono inclusi nell'attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data del bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.
Il valore contabile delle attività finanziarie al costo ammortizzato, non valutate al fair value con contropartita conto economico, viene ridotto attraverso il nuovo modello disvalutazione dei crediti basato sulla stima delle perdite attese (expected credit losses) introdotto dal principio IFRS 9. Tale modello presuppone una valutazione delle perdite attese fondata sulla stima della probabilità di default, sulla perdita in caso di insolvenza e sull'esposizione finanziaria. Tali elementi valutativi sono misurati mediante l'utilizzo di dati storici, elementi forward-looking ed informazioni reperibili da info providers.
Per talune categorie di attività finanziarie quali, i crediti commerciali e i contract assets, la Società adotta l'approccio semplificato al nuovo modello di impairment. Tale modello semplificato è fondato sulla gestione a portafoglio delle posizioni creditorie e sulla suddivisione dei crediti in specifici cluster che tengano conto

della peculiarità del business, dello status operativo del cliente, della fascia di scaduto e dello specifico contesto normativo di riferimento.
Qualora l'entità di una perdita attesa rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.
Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale finanziaria.
Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:
Gli strumenti finanziari derivati stipulati da ENAV sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio. All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita, coerentemente con IFRS 9.
La documentazione predisposta, in conformità al principio IFRS 9, include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui la Società valuta se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura stessa. La relazione di copertura soddisfa i criteri di ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura, se sono presenti tutti i seguenti requisiti di efficacia della copertura:
Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono

classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.
Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.
Gli importi riconosciuti nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.
Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge ad esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.
Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.
Con riferimento alla determinazione del fair value, ENAV opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.
Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria. Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:
Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, la Società determina se si sia verificato un trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento dell'iscrizione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di

mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altre passività, mutui e finanziamenti.
La modalità di valutazione successiva delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione. In particolare, le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico, riguardano le passività detenute per la negoziazione e sono riferite a quelle passività assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine.
Le passività finanziarie riferite ai finanziamenti, categoria maggiormente rappresentativa delle passività finanziarie detenute dalla Società, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato al tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta ed anche mediante il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
I debiti commerciali e le altre passività finanziarie sono classificati tra le passività finanziarie correnti, salvo quelle che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio, classificate tra le passività non correnti. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.
Tra le passività finanziarie, correnti e non correnti, risultano altresì iscritte, a seguito dell'introduzione di IFRS 16, anche le passività finanziarie rappresentative del valore attuale dei canoni da riconoscere contrattualmente al locatore nell'ambito di accordi di lease pluriennali, per i quali ricorrono i presupposti per l'iscrizione del right of use tra le attività materiali.
I benefici ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogata dalla Società in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.
I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a benefici definiti, l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.
Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1°

gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni a ENAV. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata a quella risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di Conto Economico complessivo, nel periodo in cui emergono, tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.
Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a carico di ENAV che versa i contributi imputandoli a conto economico quando sono sostenuti e in base al relativo valore nominale.
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando la Società decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.
Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all'IFRS 2, una componente retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d. equity-settled share-based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate, fair value determinato alla data di attribuzione (grant date), ed è rilevato tra il costo del personale e costi per servizi linearmente lungo il vesting period, ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione, con contropartita una riserva di Patrimonio Netto denominata Riserva stock grant.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato alla grant date tenendo conto delle previsioni in merito al raggiungimento dei parametri di performance associati a condizioni di mercato e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate. La variazione di stima sarà eventualmente iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita costo del personale e costi per servizi.

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.
Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.
Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflesse nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.
Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati come informativa e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.
I ricavi sono iscritti al corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati quando l'entità soddisfa una obbligazione di fare trasferendo un bene o un servizio a un cliente. Il trasferimento avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di indirizzarne l'uso ed ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può essere trasferito in un certo momento (at point in time) oppure nel corso del tempo (over time) mediante opportune tecniche di misurazione degli avanzamenti (metodi output e/o input).
Nell'ambito del transaction price vengono altresì fattorizzati (in base al metodo del valore atteso e/o dell'importo più probabile), anche elementi variabili del corrispettivo qualora sia altamente probabile che non vi sarà un significativo reversal in futuro. Le transazioni sono altresì rettificate per tenere in considerazione il valore temporale del denaro.
I ricavi da contratti con i clienti sono di seguito riepilogati rispetto alla relativa disaggregazione per natura:
▪ mercato regolamentato: due distinte obbligazioni di fare adempiute over time nell'ambito degli stream di rotta e di terminale. Gli avanzamenti sono misurati con il metodo dell'output in base alle unità di servizio assistite erogate nei servizi di rotta e di terminale ed il balance rappresenta la variable consideration, fattorizzata nel transaction price di ciascuna obbligazione di fare, ascrivibile ai servizi erogati nell'ambito degli stream di rotta e di terminale, e permette di misurare l'effettivo valore della performance erogata a beneficio del cliente ed opportunamente rettificata per tenere in considerazione il valore temporale del denaro;

▪ mercato non regolamentato: i ricavi sono disaggregati per tipologia di transazione, quali radiomisure, consulenza aeronautica, servizi tecnici e di ingegneria, formazione ed altri ricavi. I servizi rilevati con modalità over time sono circoscritti, prevalentemente, ai servizi erogati in ambito consulenza aeronautica.
A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul criterio che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.
Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.
A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance nazionale in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi della Capogruppo, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo, rispetto al pianificato,sono a totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70% a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la metodologia del cost recovery. L'eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico genera, secondo le regole precedentemente descritte, l'adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce Balance dell'anno. Relativamente al rischio costi è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali variazioni, sia in positivo che in negativo, restano a carico dei bilanci dei provider. Tale regolamentazione comunitaria si applica anche ai servizi di terminale di prima e seconda fascia di tariffazione.
Nel periodo 2020-2021 a seguito della pandemia da COVID-19 e dei connessi riflessi nel settore del trasporto aereo, la Commissione Europea ha adottato mediante il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020, alcune misure eccezionali per il terzo periodo di riferimento (anni 2020 – 2024) del sistema di prestazioni e

di tariffazione nel Cielo Unico Europeo, introducendo alcune norme che hanno derogato in parte il Regolamento UE 2019/317 riferito a tale periodo. Successivamente la Commissione Europea ha emesso la Decisione 2021/891 in cui ha fissato gli obiettivi prestazionali per il terzo periodo regolatorio e identificato come parametro di riferimento l'indicatore di performance Determined Unit Cost (DUC) definito come rapporto fra costi determinati e il traffico espresso in termini di unità di servizio. I balance riferiti alla perdita di traffico nel biennio 2020-2021, vengono ripartiti in via eccezionale su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal 2023. L'applicazione di tale regolamento è stata estesa ai ricavi di terminale complessivamente per le due fasce di tariffazione (fascia 1 e fascia 2), che sono soggette alla stessa regolamentazione europea.
Le componenti di credito e debito per balance, sia di natura corrente che non corrente, risultano classificate nell'ambito dei crediti commerciali correnti e non correnti e debiti commerciali correnti e non correnti, alla stregua di contract asset/liabilities coerenti con IFRS 15. L'ammontare di credito/debito per balance risulta separatamente identificabile nell'ambito delle note illustrative.
La voce Balance dell'anno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di rappresentare l'entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi di ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento i ricavi in misura pari al diritto al corrispettivo maturato per effetto della performance eseguita.
La voce Balance dell'anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato attraverso la voce Utilizzo Balance ed incluso nella tariffa dell'anno.
Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con il principio IFRS 15, la Capogruppo procede alla misurazione di detti ricavi tenendo conto dell'effetto finanziario, con rilevazione iniziale al loro valore attuale e rilevazione successiva dei proventi/oneri finanziari maturati fino alla data di imputazione in tariffa.
Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, il Gruppo provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e ulteriori informazioni, non comporta la rideterminazione dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma un'applicazione prospettica delle modifiche.
Il Balance include anche una componente finanziaria significativa, avente un orizzonte temporale maggiore di 12 mesi. Per tale ragione il Gruppo rettifica il prezzo dell'operazione per tenere conto del valore temporale del denaro. I crediti e debiti per balance, limitatamente alle componenti iscritte nell'esercizio, rappresentano una variable consideration, ovvero contract asset/liabilities, che saranno riversate nella tariffa futura. I crediti e debiti per balance, imputati nella tariffa dell'esercizio, rappresentano gli assorbimenti in sede di fatturazione dei predetti contract asset/liabilities. Tali contract asset/liabilties, sono classificati nell'ambito dei crediti/debiti commerciali, correnti e non correnti, e separatamente identificabili nell'ambito delle note illustrative.

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.
I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.
I dividendi ricevuti da società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde con la delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla riduzione di un'attività o all'incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e misurato in modo attendibile.
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno alla Società ed il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.
Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente, applicando le aliquote fiscali in vigore. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote

fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito né il reddito imponibile (perdita fiscale).
Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero del patrimonio netto.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e le passività non correnti.
Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.
Le parti correlate sono identificate dalla Società in accordo con il principio IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con ENAV il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Società e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post-pensionistici per i dipendenti della Società o di sue società correlate, nonché gli amministratori e i lori stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di ENAV e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.
Per parti correlate interne si intendono le entità controllate da ENAV. Per parti correlate esterne si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate.
Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 31 del Bilancio di Esercizio.
Le attività e le passività derivanti da operazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale di ENAV sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio tali attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dall'euro sono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del

periodo contabile di riferimento e le differenze cambio eventualmente emergenti sono riflesse nel conto economico.
La redazione del Bilancio di Esercizio, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Particolare attenzione è stata dedicata alla valutazione di recuperabilità dei crediti, alla tenuta degli assets e dell'avviamento e alla determinazione del Balance dell'esercizio. Inoltre, nella predisposizione del Bilancio di Esercizio sono stati verificati i presupposti per la continuità aziendale ed è ragionevole affermare che la Società continuerà la propria attività operativa in un futuro prevedibile e comunque in un'ottica di lungo periodo. In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui dati di esercizio.
Come descritto all'interno del paragrafo Principi Contabili, la misurazione dei ricavi di esercizio integrati dalla rilevazione dei Balance dell'anno, i quali misurano prestazioni già erogate da parte della Società, richiede da parte della direzione aziendale l'utilizzo di stime e di valutazioni. Tali stime e valutazioni attengono alla previsione dei tempi di recupero degli importi connessi al balance negli esercizi successivi a quello di maturazione nonché la scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. In particolare, con riferimento alla misurazione del fair value della componente di integrazione e rettifica per Balance dell'anno, la direzione aziendale effettua la previsione delle tempistiche di recupero mediante i futuri piani tariffari: qualora le medesime previsioni subiscano delle variazioni, l'importo relativo ai crediti e debiti per Balance si modifica per riflettere le nuove previsioni relative ai flussi finanziari ad essi connessi.
Nel paragrafo n. 24 Ricavi da contratti con clienti vengono fornite le ulteriori informazioni relative alle valutazioni condotte da ENAV.
La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi sia un'evidenza obiettiva che le partecipazioni abbiano subito una riduzione di valore.
Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, come previsto dal principio contabile internazionale IAS 27.

Le analisi condotte dal management, ai fini di valutare la presenza di indicatori di impairment, richiedono la valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo, analisi dei principali indicatori di mercato.
La valutazione del valore attuale dei flussi finanziari richiede un ampio utilizzo da parte del management di stime significative e assunzioni, anche tenendo conto degli eventuali impatti ESG riflessi nel piano economico finanziario. Si ritiene che le stime di tale valore siano recuperabili e ragionevoli; tuttavia, possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo del predetto valore potrebbero produrre valutazioni diverse.
Con riferimento alla valutazione circa l'evidenza obiettiva di perdite per riduzione di valore riferite alla partecipazione in Techno Sky e in IDS AirNav, la verifica viene effettuata determinando il valore d'uso delle partecipazioni sulla base del modello del discounted cash flow.
Il valore recuperabile è stato stimato per Techno Sky ed IDS AirNav sulla base dei flussi di cassa desunti dal piano economico finanziario approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione, con un orizzonte temporale esplicito di cinque anni (2024-2028), tenuto conto anche del budget approvato per l'anno 2024. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche.
Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del flusso operativo netto "normalizzato" sono le seguenti:
Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. In particolare, il tasso di attualizzazione è stato costruito con un approccio "unconditional" secondo le principali seguenti assunzioni: il Free Risk e il market risk premium sono stati determinato in base a doti osservabili sul mercato, il Beta in base ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili.
Con riferimento alla valutazione della partecipazione nella società Enav North Atlantic LLC, si sottolinea come la stessa sia stata costituita per la realizzazione dell'investimento nella società di diritto statunitense Aireon, pertanto la recuperabilità del valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic LLC sottende, principalmente, le analisi di recuperabilità dei valori riferibili all'investimento effettuato in quest'ultima. Considerando che la partecipazione di Aireon sul Bilancio Consolidato è valutata al fair value con imputazione dei relativi adeguamenti nell'ambito del conto economico complessivo consolidato, al netto degli effetti della fiscalità differita, per la completa disamina del processo di analisi si rimanda alla sezione "Uso di stime e giudizi del Management" contenuta nel Bilancio Consolidato.
Nel paragrafo n. 8 Partecipazioni vengono fornite le informazioni relative ai risultati delle valutazioni condotte dalla Società.

L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri.
La Società iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del Bilancio di Esercizio.
Il fondo svalutazione crediti ed il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti della Società in base al modello introdotto dal principio IFRS 9 delle Expected Credit Loss (ECL) e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Il modello adottato dalla Società relativamente all'impairment dei crediti commerciali tiene conto del deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo. Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili alla Società, a far data dal 1° gennaio 2023 e/o successivamente nel corso dell'esercizio, ed improduttivi di effetti sul Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2023.

incertezza di misurazione, e le entità sviluppano tali stime se i principi contabili richiedono che le voci di bilancio possano comportare incertezza di misurazione. Il Board chiarisce che un cambiamento nella stima contabile che risulta da nuove informazioni o nuovi sviluppi non è una correzione di un errore. Inoltre, gli effetti di un cambiamento in input o in una tecnica di misurazione utilizzata per sviluppare una stima contabile, rappresentano un cambiamento di una stima, se non risultano dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio di esercizio della Società.
▪ Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting Policies – emesso il 12 febbraio 2021 ed omologato il 2 marzo 2022. Tali modifiche forniscono informazioni ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Tali modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "materiali". Le modifiche hanno unicamente prodotto impatti sull'informativa del bilancio di esercizio della Società, ma non sulla misurazione, rilevazione o presentazione di qualsiasi voce nel bilancio.
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dalla Società negli esercizi successivi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, di cui la Società ne valuterà eventuali impatti attesi in sede di prima adozione:

un accounting policy ai sensi di IAS 8 per la modalità di misurazione della passività. Le suddette modifiche saranno applicabili, a partire dal 1° gennaio 2024.

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2023 rispetto all'esercizio precedente:
| Attrezzature | Attività | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e | Impianti e | ind.li e | materiali in | |||
| fabbricati | macchinari | comm.li | Altri beni | corso | Totale | |
| Costo storico | 559.106 | 2.033.948 | 279.973 | 339.822 | 262.220 | 3.475.069 |
| Fondo ammortamento | (294.364) | (1.765.557) | (243.502) | (308.315) | 0 | (2.611.738) |
| Valore residuo al 31.12.2022 | 264.742 | 268.391 | 36.471 | 31.507 | 262.220 | 863.331 |
| Incrementi | 6.243 | 25.149 | 2.329 | 9.227 | 83.178 | 126.126 |
| Alienazioni - costo storico | (562) | (4.307) | (2.847) | (4.217) | 0 | (11.933) |
| Alienazioni - fondo amm.to | 531 | 4.285 | 2.847 | 4.198 | 0 | 11.861 |
| Riclassifiche | 0 | (315) | (115) | 0 | (43.986) | (44.416) |
| Ammortamenti | (20.596) | (72.671) | (7.213) | (11.681) | 0 | (112.161) |
| Totale variazioni | (14.384) | (47.859) | (4.999) | (2.473) | 39.192 | (30.523) |
| Costo storico | 564.787 | 2.054.411 | 279.340 | 344.832 | 301.412 | 3.544.782 |
| Fondo ammortamento | (314.429) | (1.833.879) | (247.868) | (315.798) | 0 | (2.711.974) |
| Valore residuo al 31.12.2023 | 250.358 | 220.532 | 31.472 | 29.034 | 301.412 | 832.808 |
(migliaia di euro)
Le attività materiali registrano nell'esercizio una variazione netta negativa di 30.523 migliaia di euro per i seguenti eventi:

l'ammodernamento dell'attuale sistema per la gestione della connettività satellitare su diversi siti aziendali; vii) l'ammodernamento dei sistemi radio Terra Bordo Terra (TBT) su diversi siti aziendali; viii) l'ammodernamento delle radioassistenze su diversi siti aeroportuali; ix) l'installazione del radar di avvicinamento presso l'aeroporto di Lamezia Terme.
Gli incrementi per 83.178 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardanti l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali si evidenzia: i) il programma 4-Flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica Air Traffic Management (ATM) degli ACC basata sui concetti operativi di SESAR e assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Il sistema Flight data processing di nuova generazione denominato Coflight supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo ed è realizzato in collaborazione con il provider francese DSNA; ii) il programma di spostamento delle postazioni di controllo radar di avvicinamento dalle attuali sede dedicate presso gli aeroporti agli ACC sovrastanti; iii) la realizzazione della nuova rete di comunicazione ENET-2, che andrà a sostituire la corrente rete ENET che interconnette tutti i siti operativi nazionali, veicolando la fonia operativa, i dati radar, di piani di volo, meteo, AIS e di controllo impianti; iv) le attività legate alla realizzazione delle Torri di controllo gestite da remoto che prevede anche la predisposizione dello spazio fisico necessario presso gli ACC per ospitarle; v) le attività di digitalizzazione locale delle torri di controllo del traffico aereo di vari siti.
▪ i decrementi per riclassifiche di complessivi 44.416 migliaia di euro sono riferiti principalmente a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio con classificazione a voce propria per 42.948 migliaia di euro, per 603 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze per parti di ricambio e per i restanti importi a riclassifiche attuate nell'ambito delle attività immateriali.
Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 265,4 milioni di euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 per gli interventi negli aeroporti del sud, dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/2009, e dai progetti finanziati in ambito europeo. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 10.418 migliaia di euro.
Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività immateriali al 31 dicembre 2023 rispetto all'esercizio precedente:

| Diritti di brevetto ind.le e di ut.ne opere ingegno |
Altre attività immateriali |
Attività immateriali in corso |
Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 178.566 | 2.085 | 58.743 | 239.394 |
| Ammortamento accumulato | (165.636) | (2.085) | 0 | (167.721) |
| Valore residuo al 31.12.2022 | 12.930 | 0 | 58.743 | 71.673 |
| Incrementi | 19.705 | 0 | 21.910 | 41.615 |
| Alienazioni | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Riclassifiche | 0 | 0 | (19.121) | (19.121) |
| Ammortamenti | (12.485) | 0 | 0 | (12.485) |
| Totale variazioni | 7.220 | 0 | 2.789 | 10.009 |
| Costo storico | 198.271 | 2.085 | 61.532 | 261.888 |
| Ammortamento accumulato | (178.121) | (2.085) | 0 | (180.206) |
| Valore residuo al 31.12.2023 | 20.150 | 0 | 61.532 | 81.682 |
(migliaia di euro)
Le attività immateriali ammontano a 81.682 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un incremento netto di 10.009 migliaia di euro quale risultato delle seguenti variazioni:
La voce partecipazioni ammonta a 188.248 migliaia di euro, in incremento di 1.837 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.
Tale variazione è associata alla rivalutazione della partecipazione in Enav North Atlantic, dell'importo pari alla svalutazione operata nell'esercizio precedente, società di diritto americano costituita nella forma giuridica di una Limited Liability Company, che ha assunto gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement sottoscritto nel mese di dicembre 2013 per l'acquisto del 12,5% delle quote di Aireon, azienda statunitense del gruppo Iridium, che ha per oggetto sociale la fornitura di servizi strumentali alle attività di sorveglianza della navigazione aerea per mezzo di apposito apparato, definito "payload", installato a bordo dei 66 satelliti operativi Iridium in grado di mettere a disposizione il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il

traffico aereo con una copertura di sorveglianza nei punti oggi non coperti dai radar. L'acquisto della partecipazione si è realizzato mediante il versamento di quattro tranche, l'ultima delle quali è stata regolata nel 2017, per un investimento complessivo di 61,2 milioni di dollari e una quota detenuta al 31 dicembre 2023 dell'8,6% che, per effetto di una clausola di redemption prevista tra gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement, è prevista salire al 10,35%.
Il valore della partecipazione nella Enav North Atlantic riflette le assunzioni di recuperabilità sottese alla determinazione del fair value dell'investimento in Aireon, riportate nell'ambito della nota n. 9 Partecipazioni in altre imprese al Bilancio Consolidato. Tenuto conto della rivalutazione effettuata sull'investimento partecipativo in Aireon, si è ritenuto di poter procedere a rivalutare anche la partecipazione in Enav North Atlantic LLC fino alla concorrenza del costo iniziale di iscrizione, pari a 47.554 migliaia di euro, recuperando integralmente la svalutazione di 1.837 migliaia di euro registrata nell'esercizio precedente. Nella voce partecipazioni sono inoltre comprese:

La partecipazione in altre imprese si riferisce alla quota di partecipazione del 16,67% nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, per un ammontare pari a 167 migliaia di euro. Nel corso del 2023 sono stati incassati i dividendi deliberati dalla ESSP per un ammontare di 583 migliaia di euro.
Per i commenti relativi all'andamento delle società controllate nel corso dell'esercizio 2023, si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.
Il dettaglio delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2023, con l'indicazione della quota posseduta e del relativo valore di carico, è di seguito riportato:
| Denominazione | Sede | Data bilancio |
Capitale Sociale |
Utile/(perdita) dell'esercizio |
Patrimonio Netto al 31.12.2023 |
quota di part.ne |
Patrimonio netto di pertinenza/ rettificato (*) |
Valore contabile al 31.12.2023 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese controllate | ||||||||
| Techno Sky S.r.l. | Roma | 31.12.2023 | 1.600 | 8.526 | 70.462 | 100% | 70.462 | 99.224 |
| D-Flight S.p.A. | Roma | 31.12.2023 | 83 | (528) | 2.719 | 60% | 1.631 | 50 |
| IDS AirNav S.r.l. | Roma | 31.12.2023 | 500 | 1.087 | 12.515 | 100% | 12.515 | 41.127 |
| Enav Asia Pacific | Kuala Lumpur | 31.12.2023 | 127 | (226) | 4.353 | 100% | 4.353 | 127 |
| Enav North Atlantic | Miami | 31.12.2023 | 44.974 | (1.047) | 63.603 | 100% | 47.553 | 47.553 |
| (migliaia di euro) |
(*) il dato include talune rettifiche apportate al patrimonio netto contabile per effetto cambio e altre rese necessarie ai fini del consolidamento.
Le attività finanziarie correnti e non correnti ammontano complessivamente a 8.639 migliaia di euro e registrano un decremento di 1.844 migliaia di euro come rappresentato nella seguente tabella:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | variazioni | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finan. |
Attività finanz. non |
Attività finan. |
Attività finanz. non |
Attività finan. |
Attività finanz. non |
||||
| correnti | correnti | Totale | correnti | correnti | Totale | correnti | correnti | Totale | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 5.441 | 3.198 | 8.639 | 1.760 | 8.554 | 10.314 | 3.681 | (5.356) | (1.675) |
| Strumenti finanziari derivati | 0 | 0 | 0 | 169 | 0 | 169 | (169) | 0 | (169) |
| Totale | 5.441 | 3.198 | 8.639 | 1.929 | 8.554 | 10.483 | 3.512 | (5.356) | (1.844) |
(migliaia di euro)
Le attività finanziarie accolgono: i) il finanziamento infragruppo alla controllata IDS AirNav di complessivi 8 milioni di euro che prevede come modalità di rimborso la restituzione di quote capitali costanti al 31 dicembre di ogni anno a decorrere dal 2022 e fino al 2026, unitamente agli oneri finanziari maturati negli esercizi precedenti. A fine anno sono stati rimborsati 1.760 migliaia di euro riferiti alla quota capitale ed agli interessi maturati. La quota in scadenza nel 2024 è classificata nell'ambito delle attività finanziarie correnti; ii) il finanziamento infragruppo, comprensivo degli interessi maturati, erogato nel 2017 alla controllata Enav North Atlantic ad un tasso annuo del 2,5% con rimborso previsto in unica soluzione al 31 dicembre 2024 e interamente riclassificato nell'ambito delle attività finanziarie correnti.
Gli strumenti finanziari derivati si sono azzerati al 31 dicembre 2023 per la scadenza del contratto sottostante avvenuto nel mese di gennaio 2023.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite, sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (Patrimonio Netto).
| Incr.to/decr.to con | Incr.to/decr.to con | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2022 | impatto a CE | impatto a PN | al 31.12.2023 | |||||
| Differenze | Imposte | Differenze | Imposte | Differenze | Imposte | Differenze | Imposte | |
| temporanee | antic/differ. | temporanee | antic/differ. | temporanee | antic/differ. | temporanee | antic/differ. | |
| Attività per imposte anticipate | ||||||||
| Fondi tassati | 35.665 | 8.558 | 7.426 | 1.782 | 0 | 0 | 43.091 | 10.340 |
| Svalutazione rimanenze | 9.484 | 2.276 | 10 | 2 | 0 | 0 | 9.494 | 2.278 |
| Attualizzazione crediti | 18.721 | 4.494 | (3.887) | (933) | 0 | 0 | 14.834 | 3.561 |
| Attualizzazione TFR | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Quota TFR non deducibile | 186 | 45 | 811 | 195 | 0 | 0 | 997 | 240 |
| Fair value derivato | 4 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4 | 1 |
| Altri | 269 | 65 | 835 | 201 | 0 | 0 | 1.104 | 266 |
| Totale | 64.329 | 15.439 | 5.195 | 1.247 | 0 | 0 | 69.524 | 16.686 |
| Passività per imposte differite | ||||||||
| Altri | 7.751 | 1.860 | (260) | (62) | 0 | 0 | 7.491 | 1.798 |
| Attualizzazione debiti | 1.094 | 263 | (394) | (94) | 0 | 0 | 700 | 169 |
| Effetto fiscale IFRS conversion | 1.504 | 471 | (471) | (130) | 0 | 0 | 1.033 | 341 |
| Attualizzazione TFR | 374 | 90 | 0 | 0 | (195) | (47) | 179 | 43 |
| Fair value derivato | 2.749 | 660 | 0 | 0 | (169) | (40) | 2.580 | 620 |
| Totale | 13.472 | 3.344 | (1.125) | (286) | (364) | (87) | 11.983 | 2.971 |
| (migliaia di euro) |
La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite, che presentano a fine 2023 un saldo pari rispettivamente a 16.686 migliaia di euro e 2.971 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:
La Società ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali prospettici desumibili dal piano industriale.
I crediti tributari correnti ammontano a 1.210 migliaia di euro, in decremento di 2.286 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente per l'azzeramento del credito di imposta maturato in relazione alle spese sostenute per l'acquisto di prodotti energetici utilizzati in compensazione nel pagamento di contributi.

La riduzione del credito IVA è associata all'utilizzo del credito, in sede di versamento del secondo acconto di imposta effettuato nel mese di novembre, per 0,5 milioni di euro.
I crediti tributari non correnti ammontano a 13 migliaia di euro (50 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) ed accolgono il credito di imposta sui beni strumentali che verranno utilizzati in compensazione in quote costanti negli anni successivi.
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Credito verso erario per IVA | 460 | 694 | (234) |
| Credito per altre imposte correnti | 750 | 2.802 | (2.052) |
| Totale | 1.210 | 3.496 | (2.286) |
(migliaia di euro)
I crediti commerciali correnti ammontano a 364.400 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti, a 526.841 migliaia di euro, relativi esclusivamente ai crediti per balance, e sono dettagliati nella seguente tabella:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali correnti | |||
| Credito verso Eurocontrol | 168.503 | 156.052 | 12.451 |
| Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze | 11.917 | 12.506 | (589) |
| Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti | 30.000 | 30.000 | 0 |
| Crediti verso altri clienti | 19.615 | 20.462 | (847) |
| Crediti per Balance | 173.127 | 131.804 | 41.323 |
| 403.162 | 350.824 | 52.338 | |
| Fondo svalutazione crediti | (38.762) | (38.978) | 216 |
| Totale | 364.400 | 311.846 | 52.554 |
| Crediti per Balance | 526.841 | 606.775 | (79.934) |
|---|---|---|---|
| Totale | 526.841 | 606.775 | (79.934) |
(migliaia di euro)
Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2023, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a 115.244 migliaia di euro (109.289 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e 53.259 migliaia di euro (46.763 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) al lordo del fondo svalutazione crediti. L'incremento complessivo di 12.451 migliaia di euro è riferito principalmente al maggior fatturato generato nei mesi di novembre e dicembre 2023, rispetto ai corrispondenti mesi del 2022, grazie alla ripresa dei collegamenti del trasporto aereo. Il credito verso Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione crediti, ammonta a 141.957 migliaia di euro (129.133 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Il Credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 11.917 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2023 in decremento di 589 migliaia di euro, rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente, per le minori unità di servizio esenti sviluppate nell'anno.

Il credito del 2022 pari a 12.506 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2022, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 56.152 migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 43.646 migliaia di euro pagato nel mese di dicembre 2023.
Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti da ENAV per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/2005. Nel mese di dicembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2022.
I Crediti verso altri clienti ammontano a 19.615 migliaia di euro e registrano un decremento netto di 847 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, per l'incasso di crediti esteri e verso società di gestione anche grazie alla formalizzazione di piani di rientro.
Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 38.762 migliaia di euro e si è così movimentato nell'esercizio 2023:
| Decrementi | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2022 | Incrementi | rilasci | cancellazioni | al 31.12.2023 | |
| Fondo svalutazione crediti | 38.978 | 4.265 | (2.244) | (2.237) | 38.762 |
| (migliaia di euro) |
L'incremento dell'esercizio del fondo svalutazione crediti recepisce sia le posizioni che sono state oggetto di svalutazione totale per lo stato di insolvenza di alcuni vettori aerei che la svalutazione prudenziale attuata sulla base del modello valutativo in uso presso la Società.
I decrementi del fondo svalutazione crediti si riferiscono per 2.244 migliaia di euro a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2023 e per 2.237 migliaia di euro principalmente alla cancellazione di crediti in ambito Eurocontrol che non pregiudica il diritto del recupero del credito e la cancellazione di un credito verso una società di gestione a seguito della conclusione della procedura fallimentare.
I rilasci vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.
Il Credito per Balance, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 699.968 migliaia di euro (738.579 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) classificato nell'ambito dei crediti correnti per 173.127 migliaia di euro che comprende, al netto dell'effetto finanziario, la quota inserita in tariffa nel 2024 relativa principalmente alla seconda quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021, oggetto di recupero in cinque anni a decorrere dal 2023 per il credito di rotta e per il credito di terminale riferito alle prime due zone di tariffazione e in sette anni relativamente al credito di terminale della terza zona di tariffazione, in conformità alla richiesta avanzata dal regolatore ENAC e prevista come tempistica di recupero dal Regolamento Comunitario 2020/1627. Il credito per balance nella quota non corrente accoglie i balance positivi emersi nell'esercizio 2023 che ammontano, al lordo della componente finanziaria, a 96,4 milioni di euro e sono riferiti al balance inflazione per complessivi 62,5 milioni di euro (34,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022) rilevati a seguito dell'incremento del tasso di inflazione che si è attestato per l'Italia nel 2023 a 5,9% rispetto all'1,15% inserito nel Piano di Performance; al balance per rischio traffico della prima zona di tariffazione per 1,1 milioni di euro in quanto le unità di servizio determinate a consuntivo sono risultate inferiori rispetto a quanto pianificato del -6,47%; ai balance per il bonus capacity sia di rotta che delle prime due zone di

tariffazione per complessivi 10,5 milioni di euro avendo determinato uno 0,01 minuti di ritardo per volo assistito derivanti da cause imputabile esclusivamente ad ENAV, così come definito nei nuovi target comunicati da ENAC alla Commissione Europea, che ha fissato per il 2023 un target di 0,04 minuti di ritardo per volo assistito e per 21,2 milioni di euro.
Le rimanenze di magazzino, rappresentate da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a 61.762 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 687 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:
| al 31.12.2022 | Incrementi | Decrementi | al 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|
| Magazzino fiduciario | 65.247 | 2.855 | (2.380) | 65.722 |
| Magazzino avl | 5.313 | 552 | (330) | 5.535 |
| 70.560 | 3.407 | (2.710) | 71.257 | |
| Fondo Svalutazione magazzino | (9.485) | (10) | 0 | (9.495) |
| Totale | 61.075 | 3.397 | (2.710) | 61.762 |
(migliaia di euro)
L'incremento di 3.397 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar, delle telecomunicazioni e dei sistemi meteo. Una parte dell'incremento pari a 603 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 2.710 migliaia di euro riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi inferiore rispetto agli acquisti effettuati nell'esercizio.
Le parti di ricambio presenti nel magazzino fiduciario sono depositate presso la società controllata Techno Sky che le gestisce per conto di ENAV.
I crediti e debiti verso imprese del gruppo ammontano rispettivamente a 33.672 migliaia di euro (32.761 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e 110.883 migliaia di euro (103.034 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
Di seguito si riporta la composizione dei crediti verso imprese del Gruppo:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese del Gruppo | |||
| Techno Sky | 25.592 | 26.897 | (1.305) |
| Enav Asia Pacific | 40 | 124 | (84) |
| D-Flight | 1.407 | 1.418 | (11) |
| IDS AirNav | 6.633 | 4.322 | 2.311 |
| Totale | 33.672 | 32.761 | 911 |
(migliaia di euro)

La voce in oggetto registra un incremento netto complessivo di 911 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2022, che mostra un maggior credito verso IDS AirNav per i contratti di servizio intercompany riferite a prestazioni rese centralmente da ENAV ed una riduzione per gli stessi ambiti nei confronti di Techno Sky.
Di seguito si riporta la composizione dei debiti verso imprese del Gruppo:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti verso imprese del Gruppo | |||
| Techno Sky | 107.057 | 99.563 | 7.494 |
| IDS AirNav | 3.600 | 3.170 | 430 |
| D-Flight | 226 | 301 | (75) |
| Totale | 110.883 | 103.034 | 7.849 |
(migliaia di euro)
L'incremento della voce in oggetto per 7.849 migliaia di euro si riferisce principalmente ai rapporti intrattenuti con la controllata Techno Sky, per lo stanziamento di fatture da ricevere relative all'ultimo bimestre del canone di manutenzione sia dei sistemi operativi che non operativi, la manutenzione degli aiuti visivi luminosi, le attività legate a progetti di investimento.
Le altre attività correnti ammontano a 29.381 migliaia di euro mentre le altre attività non correnti si sono azzerate nel corso dell'esercizio. Il dettaglio della voce in oggetto è riportato nella seguente tabella.
| (2.757) | ||
|---|---|---|
| 3.532 | 3.649 | (117) |
| 13.020 | 12.995 | 25 |
| 1.344 | 621 | 723 |
| 2.297 | 2.274 | 23 |
| 31.660 | 33.763 | (2.103) |
| (2.279) | (2.468) | 189 |
| (1.914) | ||
| 6.029 | (6.029) | |
| 6.029 | (6.029) | |
| 11.467 29.381 |
14.224 31.295 0 0 |
(migliaia di euro)
Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti registra complessivamente un decremento netto di 8.786 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2022, dovuto dalla scadenza del periodo di finanziamento dei progetti in ambito PON Trasporti 2014-2020 che vede il riconoscimento dei progetti il cui avanzamento e relativo pagamento si è verificato entro la fine dell'esercizio 2023, con contestuale annullamento del credito contro il relativo importo iscritto nell'ambito delle altre passività per le restanti parti dei progetti.
Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogati ai dipendenti, le cui trasferte non risultano concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (2.279 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di

missione erogati ad ex dipendenti di ENAV, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. Nel 2023 sono stati incassati 54 migliaia di euro portati a riduzione del fondo e cancellati 135 migliaia di euro su posizioni considerate non recuperabili. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e in taluni casi anche delle proprietà immobiliari.
Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a 13.020 migliaia di euro risulta tendenzialmente invariato rispetto al saldo del 31 dicembre 2022, influenzato da diverse movimentazioni nel corso dell'esercizio per l'incasso dei progetti finanziati in ambito Connecting European Facility (CEF) call 2014 e call 2015 e l'iscrizione dei nuovi progetti rendicontati sia in ambito CEF call 2016 e 2017 che per la quota di competenza dei progetti SESAR in cui partecipa il Gruppo.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 207.958 migliaia di euro e registrano una variazione netta negativa di 38.734 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente. Tale variazione è principalmente associata alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, strettamente correlato alla ripresa delle attività del trasporto aereo con conseguenti maggiori incassi dal core business che hanno permesso di coprire i maggiori pagamenti verso il personale dovuto all'avvenuto rinnovo contrattuale. Nel corso dell'esercizio 2023 il flusso di cassa è stato influenzato anche da altre operazioni, tra cui: i) il pagamento del dividendo per complessivi 106,4 milioni di euro (58,4 milioni di euro nell'esercizio precedente); ii) il pagamento del debito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze riferito all'esercizio 2022 per complessivi 43,6 milioni di euro (31,5 milioni di euro erogati nel 2022); iii) il pagamento del debito verso ENAC per la quota degli incassi di rotta e di terminale di competenza e verso l'Aeronautica Militare Italiana per la quota degli incassi di terminale di spettanza per complessivi 20,8 milioni di euro; iv) il rimborso delle rate trimestrali e semestrali dei finanziamenti in essere secondo i piani di ammortamento contrattualizzati per 68,7 milioni di euro; v) all'acquisto delle azioni proprie per 2,2 milioni di euro.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità.
Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023 che ammonta a 1.173.828 migliaia di euro.
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 541.744 | 541.744 | 0 |
| Riserva legale | 47.270 | 42.650 | 4.620 |
| Altre riserve | 438.222 | 438.185 | 37 |
| Riserva prima adozione ias (FTA) | (3.045) | (3.045) | 0 |
| Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti | (5.570) | (5.421) | (149) |
| Riserva Cash Flow Hedge | 1.957 | 2.085 | (128) |
| Riserva azioni proprie | (2.688) | (1.535) | (1.153) |
| Utili/(Perdite) portate a nuovo | 48.741 | 67.517 | (18.776) |
| Utile/(Perdita) dell'esercizio | 107.197 | 92.401 | 14.796 |
| Totale Patrimonio Netto | 1.173.828 | 1.174.581 | (753) |
(migliaia di euro)

In data 28 aprile 2023 in sede di Assemblea ordinaria degli azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 è stato deliberato di destinare il risultato di esercizio per 4.620 migliaia di euro a riserva legale, ai sensi dell'art. 2430 comma 1 del codice civile, per 87.768 migliaia di euro a titolo di dividendo da distribuire in favore degli Azionisti e per 13 migliaia di euro alla riserva per utili portati a nuovo. Inoltre, è stato deliberato di prelevare dalla riserva disponibile per utili portati a nuovo un importo pari a 18.668 migliaia di euro, al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo per 106.436 migliaia di euro equivalente a euro 0,1967 per ogni azione che risulterà in circolazione alla data di stacco della cedola.
Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per il 46,60% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,12% detenuto da ENAV sotto forma di azioni proprie. Al 31 dicembre 2023 tutte le azioni risultano integralmente sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate. La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del Codice Civile non può essere distribuita a titolo di dividendo. Nel 2023, in conformità a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti, in sede di approvazione del bilancio 2022 è stato destinato a riserva legale il 5% dell'utile di esercizio di ENAV S.p.A. per un importo pari a 4.620 migliaia di euro.
Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 esposta al netto delle imposte che sono state assolte e la riserva è disponibile, per 400 milioni di euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale e per 1,9 milioni di euro dalla riserva dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management della società.
La Riserva da prima adozione ias (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.
La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale, che al 31 dicembre 2023 registra una perdita attuariale che al netto dell'effetto fiscale ammonta a 148 migliaia di euro.
La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, che evidenzia nell'esercizio una variazione netta negativa di 128 migliaia di euro.
La Riserva per azioni proprie accoglie il controvalore delle azioni proprie pari a n. 633.604 valorizzate al prezzo medio di 4,24 per azione, che nel corso dell'esercizio si è incrementata per l'acquisto di n.500.000 azioni proprie e ridotta per l'assegnazione di n. 236.915 azioni a seguito dell'assegnazione ai beneficiari del primo ciclo di vesting 2020-2022 del piano di incentivazione azionaria 2020-2022.
Gli Utili/(Perdite) portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi. La variazione negativa di 18,8 milioni di euro è riferita alla quota prelevata da tale voce e destinata a dividendo e dalla differenza tra il valore delle azioni proprie e quello di assegnazione ai beneficiari del piano di performance di lungo termine. L'utile di esercizio ammonta a 107.197 migliaia di euro.
Nella tabella seguente si riporta il prospetto di analisi delle riserve di patrimonio netto con indicazione della relativa possibilità di utilizzazione, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2427 del Codice Civile e dal principio IAS 1.

| Importo | Possibilità di utilizzazione |
|
|---|---|---|
| Riserve di capitale | ||
| Altre riserve | 433.672 | A, B, C |
| Riserve di utili | ||
| Riserva legale | 47.270 | indisponibile |
| Riserva prima adozione ias (FTA) | (3.045) | indisponibile |
| Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti | (5.570) | indisponibile |
| Riserva Cash Flow Hedge | 1.957 | indisponibile |
| Riserva Stock Grant | 1.862 | indisponibile |
| Utili portati a nuovo | 48.741 | A, B, C |
| Totale riserve | 524.887 |
(migliaia di euro)
A: aumento capitale sociale; B: copertura perdite; C: distribuzione ai soci.
Gli obiettivi identificati da ENAV nell'ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli azionisti ed il supporto allo sviluppo nel lungo periodo. In particolare, ENAV persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, e a supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività della Società. In tale contesto ENAV gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni economiche e dei requisiti dei covenant finanziari.
I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 13.521 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle passività correnti ammonta a 12.445 migliaia di euro, ed hanno subito nell'esercizio la seguente movimentazione:
| Assorbimento | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| a conto | |||||
| al 31.12.2022 | Incrementi | economico | Utilizzi | al 31.12.2023 | |
| Fondo rischi per il contenzioso con il personale | 712 | 7.911 | 0 | (37) | 8.586 |
| Fondo rischi per altri contenziosi in essere | 32 | 37 | (6) | (14) | 49 |
| Altri fondi rischi | 883 | 0 | 0 | 0 | 883 |
| Fondo altri oneri | 9.714 | 0 | (1.296) | (4.415) | 4.003 |
| Totale fondi | 11.341 | 7.948 | (1.302) | (4.466) | 13.521 |
| (migliaia di euro) |
Il fondo rischi per il contenzioso con il personale al 31 dicembre 2023 ammonta a 8.586 migliaia di euro, la cui quota a breve è pari a 8.441 migliaia di euro. L'accantonamento dell'esercizio è stato principalmente effettuato al fine di far fronte a richieste ricevute dalla società, pur in presenza di solidi argomenti a supporto della posizione assunta da ENAV S.p.A. Le potenziali passività legate ad ulteriori contenziosi sono soggette ad elementi di incertezza associati alla complessiva aleatorietà della vicenda. Al 31 dicembre 2023, il valore

complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile, è pari a 0,8 milioni di euro.
Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, classificato interamente oltre i dodici mesi, ha registrato una variazione di 17 migliaia di euro per un nuovo contenzioso e la definizione di un altro con fornitori. Al 31 dicembre 2023, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere, il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile, è pari a 0,1 milioni di euro.
Il fondo altri oneri, interamente classificato nell'ambito delle passività correnti, riguarda gli oneri connessi alla misura di accompagnamento alla pensione disciplinata dall'art. 4 commi 1-7 ter della Legge 92/2012 denominata "Isopensione" che ha visto nel corso del 2023 la proroga al 30 novembre 2024 dell'accordo a suo tempo sottoscritto, fermo restando le altre condizioni, ed è stato interessato principalmente dalle seguenti variazioni: i) riclassifica di 3.166 migliaia di euro nell'ambito dei debiti previdenziali per la quota che è stata erogata all'INPS nei primi mesi del 2024 e riferita a due figure dirigenziali il cui rapporto di lavoro è cessato nel mese di novembre 2023; ii) assorbimento a conto economico nell'ambito del costo del personale di 1.296 migliaia di euro a seguito della rideterminazione delle finestre di uscita legate alla proroga del verbale di accordo.
Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 29.357 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, riguardanti l'ammontare da corrispondere ai dipendenti ENAV all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
La movimentazione del TFR e altri benefici ai dipendenti è riportata nella seguente tabella:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo | 29.651 | 34.744 |
| Interest cost | 1.347 | 677 |
| (Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti | 195 | (4.508) |
| Anticipi, erogazioni ed altre variazioni | (1.836) | (1.262) |
| Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo | 29.357 | 29.651 |
(migliaia di euro)
La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 1.347 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari. L'utilizzo del fondo TFR per 1.836 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio e da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta.
La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2023 una perdita attuariale per 195 migliaia di euro.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni applicate per il processo di stima attuariale del fondo TFR:

| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 3,08% | 3,63% |
| Tasso di inflazione | 2,00% | 2,30% |
| Tasso annuo incremento TFR | 3,000% | 3,225% |
| Tasso atteso di turnover | 4,00% | 4,00% |
| Tasso atteso di erogazione anticipazioni | 2,00% | 2,50% |
Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 7 – 10 anni rilevato alla data della valutazione. Si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo oggetto di valutazione. La scelta del tasso di inflazione si è basata sull'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile.
Di seguito si riporta l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.
| Passività per benefici definiti ai dipendenti |
|||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
| Tasso di turnover + 1% | 29.891 | 30.249 | |
| Tasso di turnover - 1% | 29.705 | 29.930 | |
| Tasso di inflazione + 0,25% | 30.175 | 30.481 | |
| Tasso di inflazione - 0,25% | 29.434 | 29.718 | |
| Tasso di attualizzazione + 0,25% | 29.222 | 29.501 | |
| Tasso di attualizzazione - 0,25% | 30.400 | 30.711 | |
| (migliaia di euro) |
La durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definititi è di 8,7 anni.
Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti a medio – lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensivi degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) le passività finanziarie per leasing emerse dall'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16.
Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2023 posti a confronto con l'esercizio precedente e le relative variazioni:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| quota | quota non |
quota | quota non |
quota | quota non |
||||
| corrente | corrente | Totale | corrente | corrente | Totale | corrente | corrente | Totale | |
| Finanziamenti bancari | 19.659 | 503.492 | 523.151 | 431.651 | 165.094 | 596.745 | (411.992) | 338.398 | (73.594) |
| Debiti finanziari per lease ex IFRS 16 | 866 | 1.580 | 2.446 | 756 | 698 | 1.454 | 110 | 882 | 992 |
| Totale | 20.525 | 505.072 | 525.597 | 432.407 | 165.792 | 598.199 | (411.882) | 339.280 | (72.602) |
| (migliaia di euro) |

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2023 hanno registrato un decremento netto di 73.594 migliaia di euro come effetto combinato dell'accensione di nuovi finanziamenti e il rimborso delle rate dei finanziamenti in essere che recepiscono gli effetti del costo ammortizzato. In particolare, si evidenzia: i) un'operazione di refinancing di quota parte del debito a breve scadenza che ha previsto la sottoscrizione di un nuovo Term Loan di 360 milioni di euro con un pool di banche (Intesa Sanpaolo, Unicredit e BNL BNP Paribas) per una durata di 3 anni da rimborsare integralmente a scadenza, formalizzata il 14 marzo 2023 e destinata contestualmente all'integrale rimborso anticipato del Term Loan di 180 milioni di euro, sottoscritto nel mese di luglio 2022 con scadenza luglio 2023, e di tre Term Loan per complessivi 180 milioni di euro con scadenza luglio 2023. Il Term Loan di 360 milioni di euro è stato, nel corso dell'esercizio, positivamente rinegoziato con riduzione del credit spread determinando un effetto positivo di 2,5 milioni di euro; ii) il rimborso delle quattro rate trimestrali del finanziamento con Intesa San Paolo di iniziali 100 milioni di euro, per 33.333 migliaia di euro con scadenza il 30 ottobre 2023; ii) il rimborso delle quattro rate trimestrali del finanziamento con Mediobanca di iniziali 50 milioni di euro, per 16.667 migliaia di euro con scadenza il 28 ottobre 2023; iii) il rimborso delle rate dei finanziamenti con BEI riferiti a due rate semestrali del finanziamento di iniziali 80 milioni di euro, per complessivi 5.333 migliaia di euro con scadenza il 12 dicembre 2032, di due rate semestrali del finanziamento di iniziali 100 milioni, per complessivi 8.587 migliaia di euro, con scadenza il 19 dicembre 2029, il rimborso di due rate semestrali del finanziamento di iniziali 70 milioni di euro per complessivi 4.828 migliaia di euro con scadenza ad agosto 2036.
Le quote dei finanziamenti da rimborsare nel 2024, in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposti tra le passività correnti per complessivi 19.659 migliaia di euro, comprensive degli effetti connessi al costo ammortizzato.
Al 31 dicembre 2023 ENAV dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non utilizzate per complessivi 190 milioni di euro.
Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito di ENAV nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti finanziari UniCredit e Intesa Sanpaolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta e riflettono la situazione di mercato, mentre le condizioni delle linee committed vengono determinate in base alla percentuale di utilizzo.
| Ammontare utilizzato |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare | (valore | Ammontare | Valore in | |||
| Finanziatore | Tipologia | concesso | nominale) | disponibile | bilancio | Tasso |
| Pool BNL_Unicredit_ Intesa San | ||||||
| Paolo | RCF | 150.000 | 0 | 150.000 | 0 Euribor + spread | |
| Unicredit | Anticipi export | 15.000 | 0 | 15.000 | 0 Euribor + spread | |
| Intesa San Paolo | Anticipi finanziari | 25.000 | 0 | 25.000 | 0 Euribor + spread | |
| Totale | 190.000 | 0 | 190.000 | 0 |
(migliaia di euro)
Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 3,83% superiore rispetto al tasso risultante nell'esercizio precedente pari a 1,47%.
I debiti finanziari per lease ex IFRS 16 accolgono, per complessivi 2.446 migliaia di euro, le passività finanziarie relative ai diritti d'uso iscritti, con ripartizione tra lungo e breve, in linea con le scadenze contrattuali. Nel

corso dell'esercizio il suddetto debito si è incrementato per le nuove iscrizioni e decrementato a seguito dei pagamenti effettuati.
In relazione alle altre operazioni di finanziamento, si rappresenta che il fair value al 31 dicembre 2023 dei prestiti bancari è stimato pari a 499,53 milioni di euro. La stima è stata effettuata considerando una curva free risk dei tassi di mercato, maggiorata di uno spread posto pari al differenziale BTP/Bund per considerare la componente rischio di credito.
La seguente tabella riporta la composizione dell'Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 determinato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto emanati da ESMA (European Securities & Markets Authority) in data 4 marzo 2021 ed in vigore dal 5 maggio 2021 e recepiti dalla CONSOB con Richiamo di Attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021.
| di cui con parti | di cui con parti | |||
|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | correlate | al 31.12.2022 | correlate | |
| (A) Disponibilità liquide presso banche | 207.958 | 0 | 246.692 | 0 |
| (B) Altre disponibilità liquide equivalenti | 0 | 0 | 0 | 0 |
| (C) Titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 0 | 0 | 0 |
| (D) Liquidità (A)+(B)+(C) | 207.958 | 0 | 246.692 | 0 |
| (E) Crediti finanziari correnti | 5.441 | 5.441 | 1.760 | 1.760 |
| (F) Debiti finanziari correnti | 0 | 0 | 0 | |
| (G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente | (19.659) | (431.652) | 0 | |
| (H) Altri debiti finanziari correnti | (866) | (756) | 0 | |
| (I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (20.525) | (432.408) | 0 | |
| (J) Indebitamento finanziario corrente netto Liquidità (D)+(E)+(I) | 192.874 | 5.441 | (183.956) | 1.760 |
| (K) Debiti finanziari non correnti | (503.492) | 0 | (165.094) | 0 |
| (L) Obbligazioni emesse | 0 | 0 | 0 | 0 |
| (M) Altri debiti non correnti | (1.580) | 0 | (698) | 0 |
| (N) Debiti commerciali non correnti | (18.699) | 0 | (73.695) | |
| (O) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M)+(N) | (523.771) | 0 | (239.487) | 0 |
| (P) Totale Indebitamento Finanziario Netto come da | ||||
| orinetamenti ESMA (J)+(O) | (330.897) | 5.441 | (423.443) | 1.760 |
| (Q) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti | 0 | 0 | 169 | 0 |
| (R) Crediti finanziari non correnti | 3.198 | 3.198 | 8.554 | 8.554 |
| (S) Totale Indebitamento Finanziario Netto ENAV (P)+(Q)+('R) | (327.699) | 8.639 | (414.720) | 10.314 |
(migliaia di euro)
I debiti commerciali correnti ammontano a 175.371 migliaia di euro e i debiti commerciali non correnti a 18.699 migliaia di euro e le variazioni registrate nell'esercizio sono riportate nella seguente tabella.

| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti commerciali correnti | |||
| Debiti verso fornitori | 93.362 | 85.929 | 7.433 |
| Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo | 5.767 | 3.109 | 2.658 |
| Debiti per balance | 76.242 | 38.187 | 38.055 |
| Totale | 175.371 | 127.225 | 48.146 |
| Debiti commerciali non correnti | |||
| Debiti per Balance | 18.699 | 73.695 | (54.996) |
| Totale | 18.699 | 73.695 | (54.996) |
(migliaia di euro)
I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività di ENAV registrano un incremento netto di 7,4 milioni di euro legato principalmente ad una maggiore fatturazione concentrata su fine anno.
La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 5,7 migliaia di euro risulta in incremento a seguito dei pre-financing ricevuti sui progetti finanziati in ambito europeo.
I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 94.941 migliaia di euro, di cui la parte classificata nei debiti correnti è pari a 76.242 migliaia di euro e corrisponde all'importo che, al lordo dell'effetto finanziario, verrà restituito ai vettori tramite la tariffa nel 2024. Il decremento netto complessivo del debito per balance di 16.941 migliaia di euro è riferito principalmente alla minore iscrizione di balance negativi rispetto all'esercizio 2022 che aveva visto la rilevazione del balance per rischio traffico di rotta e della seconda fascia di tariffazione del terminale per totali 56,3 milioni di euro rispetto all'esercizio in corso dove è emerso il balance per rischio traffico della seconda fascia di tariffazione per 1,7 milioni di euro. La voce accoglie il balance depreciation e il balance per i progetti finanziati in ambito europeo oggetto di restituzione in base ai Regolamenti UE per complessivi 14,6 milioni di euro (12,6 milioni di euro nel 2022). Il debito per balance quota corrente si è ridotto per l'utilizzo tramite la tariffa della quota 2023 per complessivi 38,2 milioni di euro.
Le altre passività correnti e non correnti registrano complessivamente un decremento netto di 5.911 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito delle variazioni rilevate nelle voci riportate nella seguente tabella:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazioni | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| quota corrente |
quota non corrente |
Totale | quota corrente |
quota non corrente |
Totale | quota corrente |
quota non corrente |
Totale | |
| Acconti | 74.285 | 0 | 74.285 | 70.337 | 0 | 70.337 | 3.948 | 0 | 3.948 |
| Altri debiti | 44.223 | 0 | 44.223 | 37.349 | 0 | 37.349 | 6.874 | 0 | 6.874 |
| Risconti | 10.258 | 140.305 | 150.563 | 9.687 | 157.609 | 167.296 | 571 | (17.304) | (16.733) |
| Totale | 128.766 | 140.305 | 269.071 | 117.373 | 157.609 | 274.982 | 11.393 | (17.304) | (5.911) |
(migliaia di euro)
La voce Acconti ammonta a complessivi 74.285 migliaia di euro e si riferisce per 69.453 migliaia di euro al debito verso l'Aeronautica Militare Italiana (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2023 per i servizi di rotta e di terminale e per 4.832 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) per gli incassi di competenza inerenti agli stessi servizi. Nel corso del 2023 si è proceduto a pagare l'Aeronautica Militare per la quota di competenza dei servizi di terminale per complessivi 15,6 milioni di euro e a compensare gli acconti AMI per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2022 con il credito vantato

nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), da cui è emerso un importo a debito pari a 43,6 milioni di euro, pagato nel mese di dicembre, insieme alla quota di competenza ENAC relativa al 2022 per un importo pari a 5,2 milioni di euro.
Gli Altri debiti, che ammontano a 44.223 migliaia di euro registrano, rispetto all'esercizio precedente, un incremento netto di 6.874 migliaia di euro imputabile principalmente ai maggiori debiti verso il personale iscritti per gli accantonamenti di competenza dell'esercizio.
La voce Risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti i progetti di investimento finanziati, di cui la quota a breve rappresenta l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi. In particolare, la voce accoglie: i) i contributi PON Infrastrutture e Reti riferiti al periodo 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo, al netto delle quote imputate a conto economico e delle quote non più previste per il termine del periodo di rendicontazione nell'ambito del PON Trasporti 2014-2020, per 50.306 migliaia di euro (63.246 migliaia di euro al 31 dicembre 2022); ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/2009, pari a 48.476 migliaia di euro (52.349 migliaia di euro al 31 dicembre 2022); iii) i contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF per un importo pari a 47.815 migliaia di euro (47.505 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) che ha registrato nell'esercizio un incremento per la rendicontazione dei progetti di investimento finanziati nell'ambito del programma CEF call 2016 e 2017.
I debiti tributari e previdenziali ammontano a complessivi 34.005 migliaia di euro e sono così formati:
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti tributari | 13.924 | 28.610 | (14.686) |
| Debiti verso istituti di previdenza | 20.081 | 22.692 | (2.611) |
| Totale | 34.005 | 51.302 | (17.297) |
(migliaia di euro)
I Debiti tributari registrano un decremento di 14.686 migliaia di euro per il minor debito di imposta IRES ed IRAP che ammonta a complessivi 5,6 milioni di euro rispetto ai 15,9 milioni di euro del 31 dicembre 2022 per i maggiori acconti versati nel corso dell'esercizio e per le minori ritenute IRPEF che nell'esercizio a confronto risultavano maggiori per il pagamento del recupero inflattivo commisurato al periodo di vacatio contrattuale riconosciuto al personale dipendente nel mese di dicembre 2022.
I Debiti verso istituti di previdenza ammontano a 20.081 migliaia di euro in decremento di 2.611 migliaia di euro, rispetto al dato del 31 dicembre 2022, quale effetto netto tra i maggiori contributi maturati sugli accantonamenti del costo del personale e sulle ferie maturate e non godute, per complessivi 8.170 migliaia di euro (7.482 migliaia di euro al 31 dicembre 2022), per il debito verso l'INPS inerente i contributi da isopensione riferito a due dirigenti cessati a fine anno da pagare all'Istituto di previdenza sociale in un'unica soluzione, effetti compensati dai minori contributi emersi a fine anno rispetto all'esercizio precedente in cui risultavano maggiore per la retribuzione erogata nel mese di dicembre come precedentemente rappresentato.

I ricavi da contratti con i clienti, rappresentati dai ricavi da attività operativa e dalla componente rettificativa balance, ammontano complessivamente a 934.002 migliaia di euro in incremento di 53.846 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, per la ripresa delle attività del settore del trasporto aereo ritornato ai livelli precedenti l'emergenza sanitaria ed attestandosi in termini di unità di servizio di rotta in +5,7% rispetto al 2019. Su tali ricavi, incidono positivamente anche i ricavi da mercato non regolamentato che ammontano a 14.243 migliaia di euro, in incremento del 2,9%, rispetto al 2022.
Le tabelle di seguito riportate mostrano il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da contratti con i clienti oltre alla disaggregazione degli stessi per natura e tipo di attività in conformità a quanto richiesto dal principio IFRS 15.
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi di rotta | 694.951 | 648.162 | 46.789 | 7,2% |
| Ricavi di terminale | 240.981 | 220.469 | 20.512 | 9,3% |
| Esenzioni di rotta e di terminale | 11.917 | 12.501 | (584) | -4,7% |
| Ricavi da mercato non regolamentato | 14.243 | 13.841 | 402 | 2,9% |
| Totale Ricavi da attività operativa | 962.092 | 894.973 | 67.119 | 7,5% |
| Balance | (28.090) | (14.817) | (13.273) | 90% |
| Totale ricavi da contratti con i clienti | 934.002 | 880.156 | 53.846 | 6,1% |
(migliaia di euro)
I Ricavi di rotta commerciali ammontano a 694.951 migliaia di euro e registrano un incremento di 46.789 migliaia di euro rispetto al dato del 2022 per effetto delle maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio che si attestano a +11,2% (+66,9% 2022 su 2021), incremento legato alla ripresa del traffico aereo gestito in presenza di una riduzione della tariffa applicata nel 2023 del 4,2% rispetto alla applicata nel 2022 (euro 72,28 nel 2023 vs euro 75,42 nel 2022) riduzione che si attesta a -15,8%, se si considera la sola tariffa al netto dei balance.
Considerando i ricavi di rotta anche con la componente dei voli esenti, che registrano un decremento del 4,3%, rispetto all'esercizio 2022, sia per le minori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a -0,5% che per la minore tariffa applicata e alla componente rettificativa per Balance, i ricavi di rotta si attestano complessivamente a 685.331 migliaia di euro, in incremento di 40.316 migliaia di euro, come di seguito rappresentato:

| 2023 | 2022 | Variazioni | % |
|---|---|---|---|
| 694.951 | 648.162 | 46.789 | 7,2% |
| 9.347 | 9.767 | (420) | -4,3% |
| 704.298 | 657.929 | 46.369 | 7,0% |
| 62.665 | (25.182) | 87.847 | n.a. |
| (2.373) | 330 | (2.703) | n.a. |
| (2.082) | 3.254 | (5.336) | n.a. |
| n.a. | |||
| n.a. | |||
| 685.331 | 645.015 | 40.316 | 6,3% |
| Subtotale ricavi (77.177) Subtotale balance (18.967) |
8.684 (12.914) |
(85.861) (6.053) |
(migliaia di euro)
Il balance dell'anno di rotta incide per positivi 62.665 migliaia di euro e registra una variazione positiva di 87.847 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, in cui incideva il balance per rischio traffico in restituzione ai vettori per negativi 49.980 migliaia di euro. Nell'esercizio 2023 non è emerso un balance per rischio traffico avendo conseguito a consuntivo unità di servizio pari a +1,54% rispetto al dato pianificato nel piano di performance, quindi, entro il range del 2% che non comporta restituzione ai vettori. Nell'esercizio in esame incide il balance legato all'incremento inflattivo, emerso già a decorrere dal terzo trimestre del 2022, determinato sulla base del dato pubblicato da Eurostat a gennaio 2024 (+5,9%), maggiore rispetto al dato previsionale riportato nel piano di performance pari a 1,15%, per un valore complessivo di 53,9 milioni di euro (29,9 milioni di euro al 2022), il bonus capacity avendo determinato un valore di 0,01 minuti di ritardo per volo assistito associate a cause imputabili solo ad ENAV rispetto al target fissato in 0,04. Inoltre, sono stati iscritti in conformità al Regolamento UE 2019/317, i balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance per 12,3 milioni di euro, di cui la parte riferita al 2022 e 2021 è stata iscritta nell'ambito della voce variazioni balance. Tali effetti positivi sono stati in parte compensati dall'iscrizione del balance depreciation e dei finanziamenti UE in restituzione ai vettori, in conformità alla normativa tariffaria, per complessivi 12,8 milioni di euro.
La voce variazione balance, pari a negativi 2.082 migliaia di euro, accoglie sia i balance legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto al dato pianificato, riferiti agli esercizi 2021 e 2022 e lo storno del bonus balance capacity iscritto nell'esercizio precedente e non riconosciuto dalla Commissione Europea per una serie di eccezioni sulla sua determinazione.
I balance iscritti nell'esercizio sono stati attualizzati in un arco temporale coerente con i Regolamenti UE ossia nei due anni successivi alla rilevazione, mentre la voce utilizzo balance di rotta n-2 è riferita ai balance inseriti in tariffa 2023 e riguardanti sia la prima quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021 recuperabile in quote costanti in 5 anni, che i balance negativi con rigiro nell'esercizio per un valore complessivo pari a negativi 77,2 milioni di euro.
I Ricavi di terminale commerciali ammontano a 240.981 migliaia di euro in incremento del 9,3%, rispetto all'esercizio precedente, per l'andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +11,1% (+63,5% 2022 su 2021), e recuperando, rispetto ai dati del 2019, il +98,2% in termini di unità di servizio con la terza fascia di tariffazione che si attesta invece su un totale recupero chiudendo a +3,2%.

In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un incremento nel traffico aereo assistito rispetto al 2022, espresso in unità di servizio, pari al +29,9% (+100,1% 2022 su 2021) con risultati particolarmente positivi per il traffico aereo internazionale. La tariffa applicata nel 2023 ha registrato un lieve incremento pari allo 0,52% attestandosi a euro 183,56 rispetto a euro 182,61 del 2022.
La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +10,2% rispetto al 2022 (+61,5% 2022 su 2021), con un andamento positivo del traffico aereo internazionale sebbene sia sul dato del traffico nazionale che recupera i valori emersi nel 2019 (+5,4% di unità di servizio). La tariffa del 2023 è pari a euro 214,16 in lieve decremento rispetto alla tariffa applicata nel 2022 (euro 214,89).
La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un aumento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +4,7% rispetto al 2022 (+54,5% 2022 su 2021) riferito principalmente al traffico aereo internazionale e in recupero sul 2019 nel traffico aere nazionale che si attesta a +7,5%. La tariffa del 2023 si attesta a euro 334,08 in leggera riduzione rispetto alla tariffa applicata nel 2022 che ammontava a euro 334,24.
Considerando i ricavi di terminale congiuntamente ai ricavi per voli esenti, in riduzione di 164 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e la componente rettificativa per Balance, i ricavi di terminale si attestano complessivamente a 234.428 migliaia di euro, in crescita di 13.128 migliaia di euro, rispetto al 2022, come di seguito rappresentato:
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi di terminale | 240.981 | 220.469 | 20.512 | 9,3% |
| Esenzioni di terminale | 2.570 | 2.734 | (164) | -6,0% |
| Subtotale | 243.551 | 223.203 | 20.348 | 9,1% |
| Balance dell'anno di terminale | 15.032 | (4.984) | 20.016 | n.a. |
| Attualizzazione balance dell'anno | (555) | (922) | 367 | -39,8% |
| Variazione balance | (350) | 0 | (350) | n.a. |
| Utilizzo balance di terminale n-2 | (23.250) | 4.003 | (27.253) | n.a. |
| Subtotale | (9.123) | (1.903) | (7.220) | n.a. |
| Totale ricavi di terminale con balance | 234.428 | 221.300 | 13.128 | 5,9% |
(migliaia di euro)
Il balance dell'anno di terminale incide positivamente per 15.032 migliaia di euro e segue le stesse regole di determinazione previste per la tariffa di rotta relativamente alla prima e seconda fascia di tariffazione mentre la terza fascia di tariffazione viene rilevata secondo la regola del cost recovery. Nella determinazione dei balance dell'anno incidono, per la prima e seconda fascia di tariffazione, il balance inflazione per complessivi 8,6 milioni di euro, il balance per rischio traffico della prima fascia di tariffazione pari a 1,1 milioni di euro, avendo generato a consuntivo unità di servizio inferiori del -6,47% rispetto al dato previsionale, il balance positivo della terza fascia di tariffazione per 4,7 milioni di euro e i balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi nell'attuale periodo regolatorio, rispetto a quanto pianificato nel piano di performance, per complessivi 2,9 milioni di euro e il bonus capacity perla prima e seconda zona di tariffazione per complessivi 0,9 milioni di euro. Tali effetti positivi sono stati in parte compensati dall'iscrizione del balance per rischio traffico in restituzione ai vettori della seconda zona di tariffazione, avendo realizzato a

consuntivo unità di servizio maggiori rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (+5,43%) e il balance depreciation in restituzione ai vettori per complessivi 3,5 milioni di euro.
La voce variazione balance, pari a negativi 350 migliaia di euro, accoglie sia i balance legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto al dato pianificato, riferiti agli esercizi 2021 e 2022 e lo storno del bonus balance capacity per la prima e seconda zona di tariffazione iscritti nell'esercizio precedente e non riconosciuto dalla Commissione Europea.
I balance iscritti nell'esercizio sono stati attualizzati in un arco temporale coerente con i Regolamenti UE, mentre la voce utilizzo balance di terminale n-2 è riferita ai balance inseriti in tariffa 2023 e riguardanti sia la prima quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021 recuperabile in quote costanti in 5 anni per la prima e seconda zona di tariffazione e in 7 anni per la terza, che i balance negativi con rigiro nell'esercizio per un valore complessivo pari a negativi 23,2 milioni di euro.
I Ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 14.243 migliaia di euro e registrano un incremento di 402 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i ricavi legati al contratto con l'Arabia Saudita per la ristrutturazione dello spazio aereo, alla continuazione delle attività in favore della Qatar Civil Aviation Authority per servizi connessi al Performance of air navigation support services e per i controlli degli impianti di radioassistenza installati presso gli aeroporti in Croazia e in Qatar.
Si riporta di seguito l'evidenza della disaggregazione dei ricavi da mercato non regolamentato per tipo di attività.
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da mercato non regolamentato | ||||
| Radiomisure | 1.463 | 1.464 | (1) | -0,1% |
| Consulenza aeronautica | 8.668 | 8.153 | 515 | 6,3% |
| Servizi tecnici e di ingegneria | 1.350 | 1.540 | (190) | -12,3% |
| Formazione | 130 | 183 | (53) | -29,0% |
| Altri ricavi | 2.632 | 2.501 | 131 | 5,2% |
| Totale ricavi da mercato non regolamentato | 14.243 | 13.841 | 402 | 2,8% |
(migliaia di euro)
Gli altri ricavi e proventi operativi si attestano a 56.356 migliaia di euro in incremento del 4%, rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Contributi in conto impianti | 10.418 | 8.458 | 1.960 | 23,2% | |
| Contributi in conto esercizio | 32.264 | 33.797 | (1.533) | -4,5% | |
| Finanziamenti Europei | 3.317 | 2.313 | 1.004 | 43,4% | |
| Altri ricavi e proventi | 10.357 | 9.600 | 757 | 7,9% | |
| Totale altri ricavi operativi | 56.356 | 54.168 | 2.188 | 4,0% | |
(migliaia di euro)

I contributi in conto impianti recepiscono la quota imputata a conto economico commisurata agli ammortamenti generati dai cespiti a cui i contributi si riferiscono e risultano sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio 2022.
I contributi in conto esercizio pari a complessivi 32.264 migliaia di euro registrano un decremento di 1.533 migliaia di euro principalmente per il contributo derivante dal credito di imposta per energia elettrica e gas che nell'esercizio a confronto incideva per 3,2 milioni di euro rispetto a 1,1 milioni di euro del 2023. La voce in oggetto contiene per 30 milioni di euro il contributo riconosciuto a ENAV, ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/2005, per compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa.
I finanziamenti europei registrano un incremento di 1.004 migliaia di euro per la rendicontazione dei progetti finanziati nell'ambito del Connecting European Facility (CEF).
Gli altri ricavi e proventi si incrementano di 757 migliaia di euro, rispetto al 2022, ed accolgono principalmente i ricavi derivanti dalle attività svolte dal personale ENAV verso le società controllate in conformità ai contratti di servizio intercompany in essere.
Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2023 e 2022 suddivisi per area geografica:
| % sui | % sui | |||
|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 2023 | ricavi | 2022 | ricavi |
| Italia | 980.717 | 99,0% | 924.718 | 99,0% |
| UE | 1.664 | 0,2% | 2.141 | 0,2% |
| Extra UE | 7.977 | 0,8% | 7.465 | 0,8% |
| Totale ricavi | 990.358 | 934.324 |
(migliaia di euro)
I costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 209.022 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 3.647 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, come di seguito rappresentato.

| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Costi per acquisto di beni | 3.031 | 3.401 | (370) | -10,9% |
| Costi per servizi: | ||||
| Costi per manutenzioni | 96.668 | 91.179 | 5.489 | 6,0% |
| Costi per contribuzioni eurocontrol | 43.217 | 36.471 | 6.746 | 18,5% |
| Costi per utenze e telecomunicazioni | 28.270 | 37.351 | (9.081) | -24,3% |
| Costi per assicurazioni | 3.407 | 2.802 | 605 | 21,6% |
| Pulizia e vigilanza | 4.891 | 5.101 | (210) | -4,1% |
| Altri costi riguardanti il personale | 9.123 | 8.166 | 957 | 11,7% |
| Prestazioni professionali | 7.792 | 7.448 | 344 | 4,6% |
| Altri costi per servizi | 8.270 | 9.790 | (1.520) | -15,5% |
| Totale costi per servizi | 201.638 | 198.308 | 3.330 | 1,7% |
| Costi per godimento beni di terzi | 880 | 901 | (21) | -2,3% |
| Altri costi operativi | 3.473 | 2.765 | 708 | 25,6% |
| Totale costi | 209.022 | 205.375 | 3.647 | 1,8% |
(migliaia di euro)
I Costi per acquisto di beni accolgono i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e la relativa variazione delle rimanenze che registrano nel 2023 una riduzione per i minori impieghi di parti di ricambio.
I Costi per servizi registrano complessivamente un incremento netto di 3.330 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, riferito ad un incremento dei costi di manutenzione per nuovi contratti non presenti nel periodo a confronto, per maggiori costi di contribuzione Eurocontrol e l'incremento dei costi per le trasferte del personale dipendente che rispetto all'esercizio precedente ha incrementato gli spostamenti e contiene anche le trasferte del personale per le commesse estere. Incide positivamente la riduzione dei costi per utenze grazie al minor prezzo dell'energia elettrica che beneficia delle misure attuate in tale ambito dalle istituzioni anche a valere sugli oneri di sistema.
Il costo del personale ammonta a 497.426 migliaia di euro e rileva un incremento del 4,8%, rispetto all'esercizio precedente, dovuto sia al maggior traffico aereo assistito che ha inviso sulla parte variabile della retribuzione che al rinnovo della parte economica del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) del Trasporto Aereo che ha avuto decorrenza dal 1° gennaio 2023 e nel 2022 incideva per la quota pari al riconoscimento dell'inflazione per il periodo di vacatio contrattuale 2020-2022.
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Salari e stipendi, di cui: | ||||
| retribuzione fissa | 267.528 | 265.238 | 2.290 | 0,9% |
| retribuzione variabile | 86.722 | 73.644 | 13.078 | 17,8% |
| Totale salari e stipendi | 354.250 | 338.882 | 15.368 | 4,5% |
| Oneri sociali | 113.266 | 109.441 | 3.825 | 3,5% |
| Trattamento di fine rapporto | 22.193 | 20.443 | 1.750 | 8,6% |
| Altri costi | 7.717 | 5.922 | 1.795 | 30,3% |
| Totale costo del personale | 497.426 | 474.688 | 22.738 | 4,8% |
(migliaia di euro)

La retribuzione fissa si attesta a 267.528 migliaia di euro, in incremento dello 0,9%, rispetto al dato emerso nel 2022, principalmente per l'aumento dell'organico che si attesta a +84 unità medie e +79 unità effettive chiudendo l'esercizio 2023 con un organico effettivo di 3.385 unità (3.306 unità effettive a fine 2022) e per gli avanzamenti nei livelli di inquadramento contrattuale. Nella retribuzione fissa incide l'incremento retributivo legato al rinnovo della parte economica del CCNL che ha previsto dei nuovi minimi contrattuali a decorrere dal 1° gennaio 2023 e una rivalutazione degli stessi del 2% a decorrere dal mese di settembre 2023, valori che confrontati con l'esercizio 2022 risultano tendenzialmente in linea, in quanto l'esercizio precedente comprendeva l'incremento stipendiale legato al periodo di vacatio contrattuale (anni 2019 – 2022).
La retribuzione variabile registra un incremento di 13.078 migliaia di euro principalmente attribuibile alla ripresa delle attività nel settore del trasporto aereo, che si riflette in un maggiore straordinario in linea operativa del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo), nell'incremento nel premio di risultato determinato sulla base delle unità di servizio gestite, nel riconoscimento di un importo una tantum in conformità al verbale di accordo con le Organizzazioni Sindacali del mese di maggio 2023 che ha introdotto un regime di flessibilità oraria valevole per il 2023 solo per il periodo estivo, un incremento delle trasferte anche di tipo addestrativo.
Gli altri costi del personale si incrementano di 1.795migliaia di euro, rispetto all'esercizio 2022, per l'incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita nel corso dell'esercizio che ha interessato un numero uguale di personale ma con profili retributivi maggiori e per l'aumento dell'assicurazione sanitaria del personale il cui costo riflette le attuali condizioni di mercato.
Nelle tabelle seguenti viene riportato l'organico aziendale suddiviso per categoria e per profilo professionale:
| 2023 | 2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Dirigenti | 48 | 46 | 2 |
| Quadri | 354 | 349 | 5 |
| Impiegati | 2.983 | 2.911 | 72 |
| Consistenza finale | 3.385 | 3.306 | 79 |
| Consistenza media | 3.456 | 3.372 | 84 |
| 2023 | 2022 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Management e Coordinamento | 402 | 395 | 7 |
| Controllori Traffico Aereo (CTA) | 1.704 | 1.702 | 2 |
| Flight Information Service Officer (FISO) | 420 | 385 | 35 |
| Operatori servizio meteo | 27 | 28 | (1) |
| Operatori radiomisure | 22 | 20 | 2 |
| Amministrativi | 473 | 477 | (4) |
| Tecnici | 262 | 224 | 38 |
| Personale informatico | 75 | 75 | 0 |
| Consistenza finale | 3.385 | 3.306 | 79 |

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 10.348 migliaia di euro, in incremento di 1.027 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si riferiscono interamente alla capitalizzazione dei costi del personale dipendente per l'attività svolta sui progetti di investimento in corso di esecuzione.
I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo negativo pari a 10.337 migliaia di euro (negativi 165 migliaia di euro nel 2022) rappresentato da proventi finanziari per 13.033 migliaia di euro, oneri finanziari per 22.862 migliaia di euro e una gestione cambi da cui emerge una perdita per 508 migliaia di euro.
I proventi finanziari sono così composti:
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| Proventi da partecipazione | 583 | 667 | (84) | -12,6% |
| Proventi finanziari da attualizzazione balance e crediti | 6.461 | 7.987 | (1.526) | -19,1% |
| Interessi attivi su crediti finanziari verso controllate | 218 | 253 | (35) | -13,8% |
| Altri interessi attivi | 5.771 | 821 | 4.950 | n.a. |
| Totale proventi finanziari | 13.033 | 9.728 | 3.305 | 34,0% |
(migliaia di euro)
I proventi finanziari mostrano un incremento netto di 3.305 migliaia di euro come risultato tra maggiori interessi bancari sulle giacenze di conto corrente ritornati remunerativi dopo i tassi a zero presenti negli esercizi precedenti, il provento finanziario di 2,5 milioni di euro iscritto in relazione alla positiva rinegoziazione e riduzione del credit spread relativo alla passività finanziaria di 360 milioni di euro e i minori proventi finanziari da attualizzazione dei balance.
Gli oneri finanziari si attestano a 22.862 migliaia di euro in incremento netto di 12.926 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per i maggiori interessi passivi sui finanziamenti bancari a tasso variabile che ha risentito dell'incremento dei tassi di interesse evidenziatosi a decorrere dal secondo semestre 2022 e dalla diversa composizione dell'indebitamento finanziario che vedeva nell'esercizio precedente la presenza del prestito obbligazionario giunto a scadenza nel mese di agosto 2022 e su cui maturavano interessi in misura fissa. Nell'esercizio incide anche il maggiore interest cost associato alla passività per benefici ai dipendenti.
Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella seguente tabella.

| % | |||
|---|---|---|---|
| 21.469 | 7.102 | 14.367 | n.a. |
| 2.056 | (2.056) | n.a. | |
| 1.347 | 677 | 670 | 99,0% |
| 40 | 25 | 15 | 60,0% |
| 6 | 76 | (70) | -92,1% |
| 22.862 | 9.936 | 12.926 | n.a. |
| 2023 | 2022 0 |
Variazioni |
(migliaia di euro)
Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 44.007 migliaia di euro e presentano un incremento di 3.258 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, principalmente per la maggiore base dell'imponibile fiscale.
Le imposte dell'esercizio sono composte come da tabella si seguito riportata:
| 2023 | 2022 | Variazioni | % | |
|---|---|---|---|---|
| IRES | 37.338 | 33.389 | 3.949 | 11,8% |
| IRAP | 8.202 | 6.356 | 1.846 | 29,0% |
| Totale imposte correnti | 45.540 | 39.745 | 5.795 | 14,6% |
| Imposte anticipate | (1.247) | 777 | (2.024) | n.a. |
| Imposte differite | (286) | 227 | (513) | n.a. |
| Totale imposte correnti, anticipate e differite | 44.007 | 40.749 | 3.258 | 8,0% |
(migliaia di euro)
Per i dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 10. Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2023 è risultato pari a 24,7% di poco superiore all'imposta teorica del 24%.
| 2023 | 2022 | |||
|---|---|---|---|---|
| IRES | Incidenza % | IRES | Incidenza % | |
| Utile ante imposte | 151.204 | 133.150 | ||
| Imposta teorica | 36.289 | 24,0% | 31.956 | 24,0% |
| Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria |
||||
| Costi non deducibili | 171 | 0,1% | 55 | 0,0% |
| Altre | (648) | -0,4% | (541) | -0,4% |
| Differenze temporanee per fondi tassati | 1.526 | 1,0% | 1.920 | 1,4% |
| IRES Effettiva | 37.338 | 24,7% | 33.389 | 25,1% |
| (migliaia di euro) |
Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2023 è risultato pari a 5,4% in misura superiore rispetto all'imposta teorica del 4,78%.

| 2023 | 2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| IRAP | Incidenza % | IRAP | Incidenza % | ||
| Utile ante imposte | 151.204 | 133.150 | |||
| Imposta teorica | 7.228 | 4,78% | 6.365 | 4,78% | |
| Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria |
|||||
| Altre | 480 | 0,3% | (16) | 0,0% | |
| Oneri e proventi finanziari | 494 | 0,3% | 8 | 0,0% | |
| IRAP Effettiva | 8.202 | 5,4% | 6.356 | 4,77% | |
| (migliaia di euro) | |||||
| Bilancio di esercizio di ENAV S.p.A. | 215 |

Le parti correlate di ENAV, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell'interesse della Società e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato. In data 1° luglio 2021, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la nuova Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate che recepisce l'emendamento al Regolamento Parti Correlate attuato da CONSOB con Delibera 21624 del 10 dicembre 2020 in attuazione della delega contenuta nel novellato art. 2391-bis del Codice Civile. Tale procedura è redatta in conformità al suddetto articolo del Codice Civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti di ENAV con entità correlate, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche rispettivamente per gli esercizi 2023 e 2022.
| Saldo al 31.12.2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerci ali e altre attività correnti non |
Attività Finanziari e correnti e non correnti |
Debiti finanziari |
Debiti commerci ali e altre passività correnti |
Ricavi e altri ricavi operativi |
Costi per beni e servizi e altri costi oper |
Costi godimento beni di terzi |
Proventi finanziari |
| Controllate dirette | ||||||||
| Techno Sky S.r.l | 25.592 | 0 | 212 | 107.057 | 5.632 | 74.871 | 33 | 0 |
| IDS AirNav S.r.l. | 6.633 | 4.926 | 0 | 3.599 | 2.848 | 3.068 | 0 | 128 |
| Enav Asia Pacific Sdn Bhd | 40 | 0 | 0 | 0 | 199 | 0 | 0 | 0 |
| Enav North Atlantic LLC | 0 | 3.713 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 90 |
| D-Flight S.p.A. | 1.407 | 0 | 0 | 226 | 533 | 111 | 0 | 0 |
| Correlate esterne | ||||||||
| MEF | 11.917 | 0 | 0 | 59.253 | 11.917 | 0 | 0 | 0 |
| MIT | 41.467 | 0 | 0 | 0 | 34.115 | 0 | 0 | 0 |
| Gruppo Enel | 0 | 0 | 0 | 1.380 | 0 | 4.050 | 0 | 0 |
| Gruppo Leonardo | 0 | 0 | 0 | 8.203 | 207 | 664 | 0 | 0 |
| Gruppo CDP | 0 | 0 | 0 | 212 | 116 | 734 | 0 | 0 |
| Altre correlate esterne | 0 | 0 | 0 | 378 | 106 | 1.207 | 24 | 0 |
| Saldo di Bilancio | 393.781 | 8.639 | 525.597 | 415.021 1.018.448 | 208.142 | 880 | 13.033 | |
| inc.% parti correlate | 22,1% | 100,0% | 0,0% | 43,4% | 5,5% | 40,7% | 6,5% | 1,7% |
| (migliaia di euro) |

| Saldo al 31.12.2022 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti commerci ali e altre attività correnti |
Attività Finanziari e correnti e non correnti |
Disponibi lità liquide |
Debiti finanziari |
Debiti commerci ali e altre passività correnti |
Ricavi e altri ricavi operativi |
Costi per beni e servizi e altri costi oper |
Costi godiment o beni di terzi |
Proventi finanziari |
| Controllate dirette | |||||||||
| Techno Sky S.r.l | 26.897 | 0 | 0 | 387 | 99.562 | 5.465 | 72.662 | 33 | 0 |
| IDS AirNav S.r.l. | 4.322 | 6.558 | 0 | 0 | 3.170 | 2.708 | 3.071 | 0 | 163 |
| Enav Asia Pacific Sdn Bhd | 123 | 0 | 0 | 0 | 0 | 241 | 0 | 0 | 0 |
| Enav North Atlantic LLC | 0 | 3.756 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 90 |
| D-Flight S.p.A. | 1.418 | 0 | 0 | 0 | 301 | 532 | 200 | 0 | 0 |
| Correlate esterne | |||||||||
| MEF | 12.506 | 0 | 0 | 0 | 56.151 | 12.501 | 0 | 0 | 0 |
| MIT | 50.252 | 0 | 0 | 0 | 0 | 33.070 | 0 | 0 | 0 |
| Gruppo Enel | 0 | 0 | 0 | 0 | 840 | 0 | 1.167 | 0 | 0 |
| Gruppo Leonardo | 195 | 0 | 0 | 0 | 5.296 | 156 | 507 | 0 | 0 |
| Gruppo CDP | 62 | 0 | 0 | 0 | 9 4 |
6 2 |
291 | 0 | 0 |
| Altre correlate esterne | 0 | 0 | 0 | 0 | 9 | 40 | 135 | 24 | 0 |
| Saldo di Bilancio | 381.931 | 10.482 | 246.692 | 598.200 | 347.633 | 934.323 | 204.473 | 901 | 9.728 |
| inc.% parti correlate | 25,1% | 98,4% | 0,0% | 0,1% | 47,6% | 5,9% | 38,2% | 6,3% | 2,6% |
| (migliaia di euro) |
La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate interne, rappresentate dalle Società controllate da ENAV, e entità correlate esterne, quali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e le entità sottoposte al controllo del MEF, è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta nel commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

a normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati da ENAV e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del Bilancio di Esercizio di ENAV, viene posto in compensazione con la posizione creditizia;
Per Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DIRS) si intendono l'Amministratore Delegato di ENAV e quattro dirigenti con posizioni di rilievo nell'ambito della Società, nominati dal Consiglio di Amministrazione, su parere dell'Amministratore Delegato individuati nelle figure del Chief Financial Officer, del Chief HR and Corporate Services Officer, del Chief Operating Officer e del Chief Technology Officer.
Di seguito vengono riportate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali relativi ai dirigenti con responsabilità strategiche di ENAV:
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Competenze con pagamento a breve/medio termine | 2.212 | 2.186 |
| Altri benefici a lungo termine | 0 | 0 |
| Pagamenti basati su azioni | 921 | 1.057 |
| Totale | 3.133 | 3.243 |
(migliaia di euro)
Relativamente ai compensi del Collegio Sindacale riferiti all'esercizio 2023, si segnala che gli stessi ammontano a 95 migliaia di euro in linea con quanto rilevato nell'esercizio precedente, in conformità alla delibera assembleare del 3 giugno 2022 che ha nominato i componenti del Collegio Sindacale per il triennio 2022-2024.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. ENAV in applicazione al CCNL aderisce al Fondo Prevaer il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Gli organi sociali del Fondo, come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, sono formati dall'Assemblea dei soci

delegati, dal Consiglio di Amministrazione, dal Presidente e vice Presidente e dal Collegio dei Sindaci; la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, sui criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento, sulla scelta dei soggetti gestori e sull'individuazione della banca depositaria.
In data 21 maggio 2020, l'Assemblea degli Azionisti di ENAV, ha approvato il "Piano di incentivazione azionaria di lungo termine" per il periodo 2020-2022 ed in sede di Consiglio di Amministrazione tenutosi il 22 dicembre 2020 è stato approvato il Regolamento attuativo, successivamente modificato con delibera del 18 febbraio 2021 e del 16 febbraio 2022, ed è stato dato avvio al primo ciclo di vesting 2020-2022. Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi l'11 novembre 2021 ha data avvio al secondo ciclo di vesting 2021-2023 e con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 ottobre 2022 è stato dato avvio al terzo ciclo di vesting 2022- 2024 e aggiornato il relativo Regolamento.
Con l'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2023 è stato approvato il nuovo Piano di Performance share 2023-2025 ed in sede di Consiglio di Amministrazione tenutosi il 18 luglio 2023 è stato dato avvio al primo ciclo di vesting 2023-2025.
Il Piano è articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale e prevede l'assegnazione gratuita, a favore dei beneficiari individuati, di diritti a ricevere un numero variabile di azioni ordinarie di ENAV S.p.A. in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance distinti per ciascun ciclo. Tali obiettivi sono stati identificati nel Total Shareholder Return relativo (TSR), nell' EBIT cumulato, nel Free Cash Flow cumulato e un indicatore ESG.
Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre tra l'attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei beneficiari. Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lockup) diverso a seconda dei Piani di Performance Share interessati, ossia per il piano riferito al periodo 2020- 2022 è stato definito un vincolo di indisponibilità sul 30% delle azioni assegnate ai beneficiari, ovvero l'Amministratore Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e gli Altri manager identificati, vincolo innalzato al 50% delle azioni assegnate nel Piano di Performance Share 2023-2025, mentre in ambedue i piani il vincolo persiste per un periodo di due anni dal termine del periodo di vesting.
Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:
Con riferimento alla valutazione del piano di incentivazione azionaria di lungo termine ai sensi del principio IFRS 2, per la componente market based è stato utilizzato il criterio di calcolo con il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell'arco temporale considerato. Diversamente, la componente non-market based non è rilevante ai fini della stima del fair value al momento dell'assegnazione, ma viene aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all'andamento dell'EBIT e del Free Cash Flow rispetto ai target di Piano.

Al 31 dicembre 2023, il fair value complessivo del secondo e terzo ciclo di incentivazione azionaria del Piano di Performance Share 2020-2022 ed il primo ciclo di vesting del Piano di Performance Share 2023-2025 è stato pari a 0,9 milioni di euro e tiene conto del conguaglio riferito al primo ciclo di vesting (2020-2022) del piano di performance 2020-2022 oggetto di consuntivazione e assegnazione nel 2023. Si riportano di seguito i dettagli per ogni singolo ciclo di vesting.
Il primo ciclo di vesting del periodo 2020-2022 si è concluso con l'approvazione della Relazione Finanziaria Annuale 2022 e in conformità al Regolamento si è proceduto all'attribuzione di n. 236.915 azioni ai 9 beneficiari del piano sulla base della consuntivazione dei dati stessi per un controvalore pari a 0,9 milioni di euro.
Il secondo ciclo di vesting del periodo 2021-2023 ha previsto 11 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 305.522 ed un fair value complessivo di 0,9 milioni di euro. Il costo rilevato per l'esercizio 2023 è stato di 0,2 milioni di euro e la riserva di patrimonio netto ammonta complessivamente a 0,9 milioni di euro.
Il terzo ciclo di vesting del periodo 2022-2024 ha previsto inizialmente 12 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 341.783 ed un fair value complessivo di 1 milione di euro. Nel corso del 2023 si è proceduto ad una nuova valutazione del piano a seguito di alcune perdite di diritti che ha determinato un fair value complessivo nell'arco del triennio di piano di 0,7 milioni di euro. Il costo rilevato per l'esercizio 2023 è stato di 0,3 milioni di euro e la riserva di patrimonio netto ammonta complessivamente a 0,6 milioni di euro.
Il primo ciclo di vesting del periodo 2023-2025 ha previsto 12 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target con un numero di azioni pari a 341.036 ed un fair value complessivo di 1 milione di euro. Il costo rilevato per l'esercizio 2023 è stato di 0,3 milioni di euro per pari importo rilevato nella riserva di patrimonio netto.
Nel corso del mese di aprile 2019, ENAV ha stipulato cinque contratti derivati, di cui l'ultimo è stato esercitato nel mese di gennaio 2023, determinando la conclusione dell'operazione. La finalità dei contratti derivati era di coprire l'esposizione ad una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Usd derivante dal contratto di Data Services Agreement siglato da ENAV con Aireon LLC per l'acquisizione dei dati di sorveglianza satellitare. Tale contratto ha previsto il pagamento in dollari di service fees su base annua fino al 2023. Il rischio cambio è stato gestito attraverso acquisti a termine di valuta (forward) il cui nozionale residuo si è azzerato nel mese di gennaio 2023.

| Entro l'esercizio | Dal 2° al 5° | Oltre il 5° | ||
|---|---|---|---|---|
| successivo | esercizio | esercizio | Totale | |
| Attività finanziarie non correnti | 5.441 | 3.198 | 0 | 8.639 |
| Attività per imposte anticipate | 0 | 16.686 | 0 | 16.686 |
| Crediti tributari non correnti | 0 | 1 3 |
0 | 1 3 |
| Crediti commerciali non correnti | 0 | 515.643 | 11.198 | 526.841 |
| Totale | 5.441 | 535.540 | 11.198 | 552.179 |
| Passività finanziarie | 20.525 | 435.699 | 69.373 | 525.597 |
| Passività per imposte differite | 0 | 2.971 | 0 | 2.971 |
| Altre passività non correnti | 0 | 27.502 | 112.802 | 140.304 |
| Debiti commerciali non correnti | 0 | 18.699 | 0 | 18.699 |
| Totale | 20.525 | 484.871 | 182.175 | 687.571 |
| (migliaia di euro) |
I crediti commerciali non correnti oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei balance che verranno imputati in tariffa dal 2025 e per gli esercizi successivi.
Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono a finanziamenti bancari. Si rimanda a tal fine a quanto riportato nella nota seguente n. 37.
Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono.
Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi per 1.307 migliaia di euro (5.667 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e registrano un decremento di 4.360 migliaia di euro derivante principalmente da svincoli di fidejussioni rilasciate negli esercizi precedenti per partecipazioni a gare internazionali, quali ad esempio quella a favore della Qatar Civil Aviation Authority (2.932 migliaia di euro) a valere sul contratto di Air Traffic Control Services Provision Support e dalle fidejussioni rilasciate a favore della Lybian Civil Aviation Authority nell'interesse della controllata Techno Sky.
La Legge 4 agosto 2017 n. 124 (legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto all'art. 1, commi 125 e 126, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. Le disposizioni, da ultimo modificate con Decreto-Legge del 30 aprile 2019 n. 34, prevedono, tra l'altro, l'obbligo di pubblicare nelle note integrative del Bilancio di Esercizio e del Bilancio Consolidato, ove presente, gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, contributi o aiuti, in denaro o in natura, ricevute dalle pubbliche amministrazioni e le erogazioni effettuate.
In coerenza con le circolari di Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e n. 32 del 23 dicembre 2019, il criterio seguito nell'informativa di seguito riportata, ha riguardato le erogazioni di importo superiore a 10 migliaia di euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2023, anche tramite una pluralità di transazioni economiche e secondo il criterio della cassa.

| Soggetto erogante | Data Incasso | Importo | Causale |
|---|---|---|---|
| Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti | 18/12/2023 | 30.000 | Contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti da ENAV per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 |
| Totale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti | 30.000 | ||
| Totale complessivo | 30.000 |
Di seguito le informazioni relativamente alle erogazioni pubbliche incassate nell'esercizio 2023 da ENAV:
(migliaia di euro)
La Società, nello svolgimento della propria attività di business, è esposta a diversi rischi finanziari quali rischi di mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La gestione di tali rischi si basa sul presidio di specifici Comitati interni, composti dal top management della Società, cui è affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di copertura e di mitigazione.
ENAV è esposta al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in connessione sia ai crediti derivanti dalle attività sul mercato non regolamentato che ai servizi di Rotta e i servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti di Eurocontrol. In tale contesto, la misurazione del rischio di credito nei confronti di Eurocontrol è direttamente correlata ai profili di rischiosità associati al settore delle compagnie aeree. Nello specifico, Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso ENAV solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva direttamente per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario, per i crediti di rotta ed in collaborazione con ENAV per il recupero dei crediti di terminale.
A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori della Società è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione (Expected Credit Loss) determinato in conformità al principio IFRS 9 ed oggetto di specifico aggiornamento nel corso dell'esercizio e basato sul deterioramento del merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che ENAV, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato,

o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento.
Al 31 dicembre 2023 ENAV ha disponibilità liquide per 207,9 milioni di euro e dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per un ammontare totale di 190 milioni di euro. Si tratta di: i) linee di credito uncommitted, soggette a revoca, per 40 milioni di euro, che non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali, di cui 25 milioni di euro nella forma di anticipi finanziari utilizzabili senza alcun vincolo di destinazione e 15 milioni di euro per anticipi export; ii) linee di credito committed, per un importo complessivo di 150 milioni di euro con scadenza a marzo 2026.
Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.
Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la struttura Finance, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. Le scelte sono principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l'integrale copertura del debito di breve termine e la copertura del debito a medio–lungo termine scadente in un orizzonte temporale di 24 mesi, anche nel caso di restrizioni all'acceso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine della società, relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.
L'esposizione finanziaria lorda di ENAV, alla data del 31 dicembre 2023, è pari a 525,1 milioni di euro ed è rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine di cui 18,9 milioni di euro esigibili entro i dodici mesi.
Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine esposti al valore nominale, senza considerare gli effetti del costo ammortizzato:
| Finanziatore | Tipologia | Debito residuo al 31.12.2023 |
<1 anno | da 1 a 2 anni | da 3 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|
| BEI - Banca Europea per gli Inv.ti | M/L termine a 15 anni | 54.335 | 8.718 | 8.850 | 27.366 | 9.401 |
| BEI - Banca Europea per gli Inv.ti | M/L termine a 15 anni | 48.000 | 5.333 | 5.333 | 16.000 | 21.333 |
| BEI - Banca Europea per gli Inv.ti | M/L termine a 16 anni | 62.759 | 4.828 | 4.828 | 14.483 | 38.621 |
| Term loan pool di banche | M termine 3 anni | 360.000 | 0 | 0 | 360.000 | 0 |
| Totale | 525.094 | 18.879 | 19.011 | 417.849 | 69.355 | |
(migliaia di euro)
I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la società di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare, tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la società potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:
➢ i contratti di finanziamento sottoscritti tra ENAV e la European Investment Bank (BEI) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016 con il fine di finanziare i programmi di investimento connessi al 4-flight ed altri progetti, finanziamenti integralmente utilizzati al 31 dicembre 2023, e prevedono il seguente piano di rimborso: i) per la tranche di 100 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da dicembre 2018 e scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515%; ii) per la tranche di 80 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da giugno 2018 e scadenza dicembre 2032 con interessi a tasso fisso pari a 1,01%; iii) per la tranche da 70 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da agosto 2022 e scadenza agosto 2036 e con interessi a tasso fisso pari a 0,638%. Ad ottobre 2023 è stato sottoscritto tra la società e la European Investment Bank (BEI) un nuovo contratto di finanziamento per un importo pari a 160 milioni di euro con lo scopo di finanziare alcuni progetti di investimento che attengono all'implementazione di sistemi di controllo remoto delle torri per gli aeroporti minori e all'ammodernamento e digitalizzazione di una serie di infrastrutture e sistemi da realizzarsi nel periodo 2023-2028. Al 31 dicembre 2023 il finanziamento non è stato ancora utilizzato ed il periodo di disponibilità è pari a 3 anni.
Tali contratti inoltre prevedono:
I primi due finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte. In relazione al primo dei due covenant, nel mese di giugno 2021, è stato sottoscritto con la BEI un emendamento contrattuale che, per il periodo intercorrente tra il 30 giugno 2021 ed il 31 dicembre 2024, prevede la sua sostituzione con il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA inferiore a 4 volte. A decorrere dal 30 giugno 2025, tornerà ad applicarsi il covenant originariamente previsto nel contratto. Tale variazione contrattuale non ha comportato oneri aggiuntivi per la società. Per quanto attiene l'ultimo finanziamento sottoscritto nel 2023, i covenant previsti sono i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 4 volte e ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;
➢ il contratto di finanziamento in pool tra ENAV e le banche BNL BNP Paribas, Intesa Sanpaolo ed UniCredit, sottoscritto a marzo 2023 ed emendato in data 20 settembre 2023 con modifiche non sostanziali, per un importo complessivo di 360 milioni di euro, della durata di tre anni e rimborso integrale a scadenza, prevede un tasso variabile indicizzato al tasso Euribor 3 mesi e con l'introduzione di meccanismi di price

adjustment legati a parametri in materia di sostenibilità. Tale contratto di finanziamento richiede il rispetto del covenant finanziario dato dal rapporto tra indebitamento finanziario netto e l'EBITDA inferiore a 4 volte, verificato su base annuale e semestrale e calcolato sui dati consolidati del Gruppo. Nel contratto di finanziamento sono inoltre incluse, secondo le prassi di mercato, clausole di negative pledge, pari passu, cross-default e change of control.
Con riferimento anche agli esercizi pregressi, ENAV ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2023 sulla base delle grandezze economico patrimoniali espresse nel bilancio consolidato, si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento esistenti.
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie della società sul livello degli oneri finanziari netti. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di ENAV.
Al 31 dicembre 2023 l'indebitamento finanziario lordo è espresso per circa il 31% a tassi fissi e per il restante a tassi variabili. Per i finanziamenti a tasso variabile, come noto il contesto macroeconomico di riferimento ha fatto registrare un rialzo generalizzato dei tassi di mercato con un impatto a livello di oneri finanziari nel corso del 2023. L'attuale esposizione debitoria a tasso variabile ha una durata residua poco superiore a due anni. Nonostante il tenor ridotto dei finanziamenti in argomento e l'attuale contesto macro-economico che, per quanto noto, lascia intravedere prospettive di riduzione dei tassi di interesse, sussiste il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri. Assumendo una ulteriore variazione di +/- 25bps dei tassi di interesse, l'effetto sul conto economico sarebbe stato pari a maggiori/minori oneri finanziari per circa 1,1 milioni di euro che, al netto dell'effetto fiscale, avrebbe influito sul risultato di esercizio e sul patrimonio netto per circa +/- 0,8 milioni di euro.
Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, la società adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. ENAV persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Per quanto attiene al finanziamento sottoscritto con la BEI ma non ancora utilizzato (loan commitment), l'esposizione al rischio tasso di interesse è mitigata anche dalla facoltà per la società di poter optare - per ciascuna tranche di utilizzo - per un tasso fisso o variabile. Nell'esercizio 2023, il costo medio dell'indebitamento bancario è stato pari a circa l'3,83% (1,47% nell'esercizio precedente).
Allo stato attuale ENAV non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse.
Ad oggi non sono stati utilizzati strumenti finanziari derivati per la gestione del rischio tasso di interesse.
L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività della società in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante ENAV operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dagli investimenti in divisa estera,

il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 10,35% nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon e dai contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi sul mercato non regolamentato denominati in valuta estera. Al fine di gestire l'esposizione al rischio di cambio, ENAV ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l'utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo.
In particolare, nel mese di aprile 2019, sono state perfezionate 5 operazioni di acquisto a termine di valuta (dollari contro euro) a copertura del rischio cambio del contratto Data Services Agreement sottoscritto con Aireon. L'acquisto complessivo di 4,5 milioni di dollari è stato effettuato con una vendita complessiva di 3,8 milioni di euro e cambi a termine (EUR/USD) negoziati per ciascuna scadenza e conclusi a gennaio 2023. Per quanto attiene ai contratti sul mercato non regolamentato, al momento l'esposizione in divisa è sostanzialmente polverizzata non esponendo a significativi rischi di cambio. Alla data di chiusura del bilancio la società non ha in essere alcuna esposizione in strumenti finanziari derivati.
Tutti gli eventuali impatti diretti per la società legati agli effetti del climate change si traducono nel lungo termine in potenziali interruzioni/degradi nella fornitura dei servizi per danni alle infrastrutture o agli asset tecnologici e riduzione del flusso di traffico anche a causa della riduzione della capacità aeroportuale e, quindi, in potenziali mancati ricavi e/o aumenti dei costi operativi oltre ad eventuali perdite di valore.
Gli impatti dei fenomeni determinati dai cambiamenti climatici sugli stakeholder del traffico aereo sono stati identificati e studiati negli anni a livello internazionale. In particolare, il documento di Eurocontrol "Climate change risks for European aviation" identifica cinque principali tipologie di fenomeni meteorologici che potranno potenzialmente avere impatto sul mondo aeronautico: 1) precipitazioni, intendendo per tali pioggia, neve e grandine che a livello intenso possono richiedere maggiori distanze di separazione tra gli aeromobili e comportando quindi un impatto diretto sulla capacità aeroportuale. Inoltre, le infrastrutture aeroportuali, così come anche le apparecchiature elettroniche, possono essere esposte al rischio di inondazioni; 2) temperatura, il cui innalzamento può causare impatti sulle infrastrutture, con conseguente aggravio dei relativi costi energetici; 3) innalzamento del livello del mare ed esondazione di fiumi con un rischio concentrato sugli aeroporti ubicati nella fascia costiera; 4) vento, intendendo per tale cambiamenti in direzione ed intensità, che in ambito aeroportuale possono comportare impatti sulla sicurezza della condotta del volo. Ciò potrebbe comportare la necessità di modificare le procedure di volo e riprogettare lo spazio aereo; 5) eventi estremi quali temporali ed uragani che potrebbero avere impatti sul ritardo dei voli.
ENAV ha condotto uno studio specialistico per valutare dettagliatamente gli effetti del cambiamento climatico nell'erogazione dei servizi della società sul territorio nazionale ed in particolare negli aeroporti. Lo studio è stato realizzato al fine di valutare gli impatti del climate change su due distinti orizzonti temporali (2030 e 2050) e due diversi scenari climatici utilizzati dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Il primo scenario (SSP8.5), il più pessimistico, assume, entro il 2100, concentrazioni atmosferiche di CO2 triplicate o quadruplicate (840 / 1120 ppm) rispetto ai livelli preindustriali (280 ppm). Questo scenario è definito ad alta intensità energetica con un consumo totale che continua a crescere nel corso del secolo raggiungendo ben oltre 3 volte i livelli attuali.
Lo studio ha determinato quanto segue: (i) per le precipitazioni estreme è prevista nel lungo termine una progressiva intensificazione del fenomeno che dovrebbe interessare un numero crescente di aeroporti nel

tempo, particolarmente gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bolzano e Bari, partendo da una baseline (previsione a 5 anni) che vede gli aeroporti di Genova, Ronchi dei Legionari e Milano Malpensa quelli mediamente più impattati; (ii) per la temperatura si prevede un aumento di 1/1,5° nel medio periodo e di 2/2,5° nel lungo periodo, fenomeni che riguarderanno prevalentemente gli aeroporti di Lampedusa, Catania Fontanarossa, Roma Ciampino, Roma Urbe, Roma Fiumicino e Napoli che già nella baseline (5 anni) presentano le maggiori temperature massime, cui si aggiunge Bologna nel lungo termine (2050) che presenterà anche un aumento del numero di giorni con temperatura massima oltre i 43° C. L'innalzamento delle temperature può causare l'incremento dei costi energetici. Per quanto riguarda invece gli impatti sugli impianti tecnologici e quelli più propriamente aeronautici (impatti sulle prestazioni dei motori e sull'aereodinamica degli aeromobili, con potenziale impatto sulle procedure di volo e sull'impronta del rumore nelle aree che circondano gli aeroporti) i rischi si considerano accettabili e gestiti nel contesto delle tecnologie e delle procedure già oggi disponibili; per l'innalzamento del livello dei mari, si mantiene pressoché invariato il rischio di alluvione delle infrastrutture situate in zone costiere che riguarderebbe soprattutto le sedi aeroportuali di Cagliari e siti correlati, Venezia e Genova e i siti remoti VOR/DME di Chioggia e Radar di Ravenna; per il vento non sembrano sussistere criticità essendo le previsioni degli scenari orientati verso una diminuzione dell'intensità media dello stesso (conseguentemente la componente del vento al traverso dovrebbe proporzionalmente diminuire).
Gli esiti delle analisi condotte costituiscono le basi per il monitoraggio nel tempo dei fenomeni oggetto di studio, prevedendo un aggiornamento sistematico con periodicità pluriennale delle analisi di scenario necessarie alla valutazione degli impatti operativi e finanziari dei rischi climatici.
Nel 2030 non si individuano criticità in termini di ampliamenti territoriali di tali fenomeni rispetto allo scenario attuale.
Nel lungo periodo, la capacità della società di garantire il perseguimento dei propri obiettivi di business, in primis garantendo la continuità della fornitura dei propri servizi, è sicuramente interdipendente dalla resilienza agli effetti del climate change dell'intero sistema del trasporto aereo. In particolare, il sistema aeroportuale prevede una complessa interazione tra vari attori (società di gestione aeroportuali, vettori, società di gestione dei trasporti di terra e delle infrastrutture stradali, utilities, ecc.), pertanto le mitigazioni a lungo termine potranno in alcuni casi necessitare di un approccio coordinato e condiviso tra tutti gli attori coinvolti, al fine di ridurre l'impatto complessivo sulle attività di business del settore.
Sulla base di quanto sopra evidenziato, ENAV ha considerato gli effetti derivanti dal cambiamento climatico nel proprio piano industriale e non si prevedono impatti significativi economici e sui flussi di cassa attesi.
L'azione offensiva avviata dal Governo Russo nei confronti della nazione Ucraina ha creato dei cambiamenti nel contesto degli equilibri geopolitici e inevitabili ripercussioni sul quadro macroeconomico mondiale. Per effetto del regime sanzionatorio conseguentemente adottato dagli Stati dell'Unione Europea, nei confronti di persone fisiche e giuridiche russe, la società si è subito attivata al fine di esaminare tale regime sanzionatorio, tra cui la restrizione ai mercati finanziari e dei capitali dell'Unione Europea, la chiusura dello spazio aereo ai vettori riconducibili alla Federazione Russa, le restrizioni all'esportazione di beni, servizi e tecnologie, onde verificarne gli impatti sul proprio business e adottare ogni opportuna iniziativa finalizzata a garantire il pieno rispetto di tale regime sanzionatorio.

Nel corso del 2023, ENAV non ha registrato impatti operativi, commerciali o economico-finanziari direttamente correlati al conflitto russo-ucraino. Ogni posizione aperta con clienti appartenenti alla Federazione Russa è stata oggetto di svalutazione già nel corso dell'esercizio 2022 e non sono presenti ulteriori rapporti in essere con soggetti interessati dal regime sanzionatorio.
I prezzi dell'energia hanno visto il raggiungimento del picco nel quarto trimestre 2022 con successivo ritorno, dal secondo trimestre 2023, a valori in linea con gli andamenti storici.
A livello globale si registrano però nuove criticità negli scambi commerciali internazionali a causa dei ripetuti attacchi alle navi da carico (prevalentemente di proprietà, bandiera o gestite da Israele) effettuati dai ribelli Huthi nel Canale di Suez. Tali attacchi, avviati in risposta al nuovo conflitto nella Striscia di Gaza scoppiato a seguito dell'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele, hanno determinato a livello generale conseguenze significative in termini di i) deviazione delle rotte di navigazione percorrendo rotte più lunghe ii) conseguenti aumenti dei costi di trasporto e dei premi assicurativi e iii) ritardi nei tempi di consegna dovuti alle maggiori percorrenze.
La società allo stato attuale non ha registrato criticità nella catena di fornitura con impatti negativi in termini di business continuity. Inoltre, ENAV detiene un'adeguata giacenza dei materiali necessari per i sistemi operativi a supporto del proprio business, tali da contenere eventuali ritardi nella catena di fornitura. La società continua a monitorare gli impatti sul proprio business e ad adottare ogni opportuna iniziativa finalizzata a garantire il pieno rispetto del regime sanzionatorio adottato dagli Stati dell'Unione Europea e ad identificare puntualmente possibili conseguenze sul proprio business attuale e prospettico in considerazione del protrarsi di uno scenario critico e in continua evoluzione.
Con riferimento a quanto illustrato, ENAV non presenta impatti significativi sui principali indicatori alternativi di performance e non si prevedono impatti sui flussi di cassa attesi come rappresentato nel piano industriale approvato.
Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti funzioni di ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, ENAV ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.
Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico di ENAV oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2023.
Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori, società di gestione aeroportuale e vettori aerei insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale ed alcuni dei quali sono stati oggetto di svalutazione; ii) alle controversie

riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori e società cessionarie di crediti che ENAV ritiene infondate, ovvero al recupero dei maggiori costi e/o danni che la società abbia sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà di ENAV, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della società; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti alla celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare; vi) a giudizi relativi all'accesso agli atti amministrativi inerenti procedure di gara; vii) a giudizi relativi all'impugnativa in materia di rumore aeroportuale.
Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla società in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di ENAV in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 Codice Penale ed, in primo grado, il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 del Codice Penale e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati, alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della società, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione, l'imputato è stato assolto con la formula che "il fatto non sussiste". Il giudizio d'appello, successivamente incardinato, si è definito con sentenza di condanna dell'imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Risulta inoltre definito con condanna degli imputati il procedimento che attiene al proseguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, ENAV ha in passato sporto denuncia-querela. Nell'ambito del predetto procedimento incardinato per molteplici reati contro il patrimonio, nonché per associazione a delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il Tribunale, a definizione del giudizio, ha condannato gli imputati al risarcimento danni, in favore della Società, da liquidarsi in separata sede. A seguito dell'interposto gravame avverso la sentenza del Tribunale, risulta essere stata fissata la prima udienza di comparizione innanzi alla Corte di Appello.
In esito ad ordine di esibizione documentale del giudice ordinario in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti riferiti alla società controllata Enav North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.
In esito ad ordine di esibizione documentale, in data 13 giugno 2018, ENAV ha prodotto documentazione inerente selezione di personale avente rapporto di parentela con ex Amministratore Unico della Società per

l'assunzione al ruolo di controllore del traffico aereo, procedimento che, per quanto consta, pende in fase di indagini preliminari innanzi alla Procura della Repubblica di Roma.
Non sono avvenuti eventi di rilievo successivamente al 31 dicembre 2023.
Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:
Roma, 20 marzo 2024
Il Consiglio di Amministrazione

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto sul Bilancio di Esercizio

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Relazione del Collegio Sindacale
| Soggetto che ha | ||
|---|---|---|
| Tipologia di Servizi | erogato il servizio | 2023 and the F. F. F. W. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. C. |
| ENAV | ||
| Servizi di revisione contabile | EY S.p.A. | 493 And The Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Children Chil |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | ਤੇ ਹ the state the state the state the state of the state the states of the |
| Altri servizi | EY S.p.A. | A Comments of Children Comments of |
| SOCIETA CONTROLLATE | ||
| EY S.p.A. | 207 | |
| Servizi di revisione contabile | Rete EY S.p.A. | 10 STATES SEARCH ASSESS FOR SEAST ASSESS AND A |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 18 |
| Altri servizi | EY S.p.A. | ್ಲಿ ೧ And Contract Company Comments of Children |
| Totale | 759 (miglicia di euro) |

Relazione della Società di revisione sul Bilancio di Esercizio

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023
Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma
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Agli Azionisti della Enav S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. (la Società), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio che includono anche le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Le Partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2023 ammontano a 188 milioni di euro, di cui 99 milioni di euro riferiti alla partecipazione nella Techno Sky S.r.l. e 41 milioni di euro riferiti alla partecipazione nella IDS AirNav S.r.l..
La direzione aziendale valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment delle partecipazioni e, qualora si manifestino, le assoggetta ad impairment test.
Nel caso specifico, considerata anche l'eccedenza del valore di carico delle suddette partecipazioni rispetto alle corrispondenti frazioni del patrimonio netto, è stato svolto il test di recuperabilità.
L'identificazione di indicatori di impairment, nonché i processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri desunti dai rispettivi Piani Industriali, tenuto conto del budget per l'anno 2024, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle partecipazioni, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alle assunzioni e alle stime utilizzate dalla direzione aziendale è riportata nella nota illustrativa "4. Uso di stime e giudizi del management" e l'informativa relativa al processo di determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni, è riportata nella nota "8. Partecipazioni".
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed hanno effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave che potrebbero determinare un effetto significativo sulla stima del valore recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento all'aspetto chiave.

La partecipazione nella controllata Enav North Atlantic LLC, detenuta ai fini dell'interessenza non di controllo nella Aireon Holdings LLC (Aireon), è iscritta al 31 dicembre 2023 per un importo pari a 47,6 milioni di euro dopo aver rilevato un ripristino di valore di 1,8 milioni di Euro.
I processi e le modalità di determinazione del valore recuperabile della partecipazione sono basati sulla misurazione del fair value dell'investimento nella Aireon effettuata nel bilancio consolidato.
In considerazione del giudizio richiesto agli amministratori e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile della partecipazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della partecipazione nella Enav North Atlantic LLC è riportata nella nota illustrativa "4.Uso di stime e giudizi del management" e l'informativa relativa alle modalità di esecuzione del test di impairment è riportata nella nota "8. Partecipazioni".
I Ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023 ammontano a 934 milioni di euro, comprensivi della componente Balance pari a negativi 28 milioni di euro.
I ricavi legati all'erogazione dei servizi di rotta e ai servizi di terminale includono una rettifica positiva o negativa, imputata a fine esercizio, al fine di riflettere la performance effettiva del periodo. Tale rettifica, effettuata mediante il cosiddetto Balance, viene regolata attraverso specifici adeguamenti tariffari effettuati negli esercizi successivi a quello di competenza.
I processi e le modalità di misurazione di tale rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo complessi ed assunzioni che, per loro natura,
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi dei flussi di cassa futuri, la verifica della determinazione del tasso di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, al fine di verificare la metodologia utilizzata nel processo, l'accuratezza matematica del modello e la ragionevolezza delle assunzioni utilizzate dalla direzione aziendale per la determinazione del valore recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento all'aspetto chiave.
Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio con riferimento

implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, con particolare riferimento alla previsione dei tempi di realizzo e alla scelta del tasso di attualizzazione utilizzato.
In considerazione delle citate complessità che caratterizzano questa misurazione, riteniamo che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla modalità di misurazione e di contabilizzazione dei ricavi derivanti dal meccanismo del Balance è riportata nelle note illustrative "3. Principi contabili" e "4. Uso di stime e giudizi del management".
all'aspetto chiave.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa

ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

L'assemblea degli Azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2023, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2023 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 9 aprile 2024
EY S.p.A.
Riccardo Rossi (Revisore Legale)

ENAV SpA Via Salaria n. 716 – 00138 Roma Tel. +39 06 81661 www.enav.it
Capitale sociale: 541.744.385,00 euro i.v. Codice Fiscale e Iscrizione Registro delle Imprese Di Roma n. 97016000586 Partita IVA n. 02152021008
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