Management Reports • Jul 31, 2024
Management Reports
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| Organi Societari e di Controllo | 3 | |
|---|---|---|
| Attività del Gruppo | 4 | |
| Struttura del Gruppo Saras | 5 | |
| Andamento del titolo Saras | 6 | |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | ||
| Gaap e Non Gaap measure | 8 | |
| Principali risultati finanziari e operativi di Gruppo | 8 | |
| Mercato di riferimento | 12 | |
| Analisi dei Segmenti | 16 | |
| Industrial & Marketing | 16 | |
| Renewables | 20 | |
| Investimenti per settore di attività | 21 | |
| Evoluzione prevedibile della Gestione | 22 | |
| Analisi dei Rischi | 25 | |
| Altre informazioni | 28 | |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primi sei mesi del 2024 |
29 | |
| PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI | 30 | |
| NOTA INTEGRATIVA AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI | 34 |
| MASSIMO MORATTI | Presidente |
|---|---|
| FRANCO BALSAMO | Amministratore Delegato, Direttore Generale e Consigliere |
| THOMAS BAKER | Consigliere |
| CLIVE CHRISTISON | Consigliere |
| DAT DUONG | Consigliere |
| CIPREA SCOLARI | Consigliere |
| VALENTINA CANALINI | Consigliere Indipendente |
| ADRIANA CERRETELLI | Consigliere indipendente |
| LAURA FIDANZA | Consigliere indipendente |
| FRANCESCA STEFANIA LUCHI | Consigliere Indipendente |
| GIOVANNI MANCINI detto GIANFILIPPO | Consigliere Indipendente |
| SILVIA PEPINO | Consigliere Indipendente |
| ROBERTO CASSADER | Presidente |
|---|---|
| FABRIZIO COLOMBO | Sindaco effettivo |
| PAOLA SIMONELLI | Sindaco effettivo |
| PINUCCIA MAZZA | Sindaco supplente |
| DANIELA SAVI | Sindaco supplente |
FABIO PERETTI Chief Financial Officer
PwC S.p.A.
Il Gruppo Saras è attivo nel settore dell'energia ed è uno dei principali operatori indipendenti europei nella raffinazione di petrolio. La raffineria di Sarroch, sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva (15 milioni di tonnellate all'anno, pari a 300 mila barili al giorno) e tra le più avanzate per complessità degli impianti (Indice Nelson pari a 11,7). Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria è gestita dalla controllata Sarlux Srl, e costituisce un modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how e al patrimonio tecnologico maturato in oltre sessant'anni di attività. Per sfruttare in modo ottimale queste risorse, Saras ha introdotto un modello di business basato sull'integrazione della propria Supply Chain, mediante lo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la controllata Saras Trading SA, basata a Ginevra, uno dei principali hub mondiali per gli scambi di commodities petrolifere, che acquista grezzi e altre materie prime per la raffineria, vende i prodotti raffinati, e svolge attività di trading.
Direttamente e attraverso le proprie controllate, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi come diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta, carburante per l'aviazione e per il bunkeraggio, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo (Saras Energia SA), ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei.
Il Gruppo è attivo anche nell'attività di produzione e vendita di energia elettrica, mediante l'impianto IGCC (Impianto di Gassificazione a Ciclo Combinato) integrato alla raffineria e gestito anch'esso dalla controllata Sarlux, con una potenza installata di 575MW. L'impianto, che da aprile del 2021 è stato riconosciuto da ARERA tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico italiano, utilizza i prodotti pesanti della raffinazione e li trasforma in oltre 3,5 miliardi di kWh/anno di energia elettrica, fornendo circa il 42% del fabbisogno elettrico della Sardegna.
Sempre in Sardegna, il Gruppo produce e vende energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso tre parchi eolici ed un parco fotovoltaico (avviato a giugno 2024), per una capacità installata totale ad oggi pari a 250 MW.
A fine 2021 è stata costituita la società Sardhy Green Hydrogen Srl, controllata al 50% da Saras SpA e al 50% da Enel Green Power Italia Srl con lo scopo, di avviare i primi iter autorizzativi e, qualora ottenuto il finanziamento richiesto nell'ambito del programma europeo IPCEI, di effettuare, attraverso la formalizzazione di contratti dedicati, le attività di ingegnerizzazione, procurement e costruzione di un idrolizzatore da 20MW per la produzione di idrogeno verde.
Infine, a luglio 2023 è stata costituita la società Saras Energy Management Srl, controllata al 100% da Saras SpA,, con lo scopo di dispacciare l'energia elettrica prodotta dalle società del gruppo sulla rete elettrica sarda, e acquistare il fabbisogno elettrico per la raffineria e l'impianto IGCC, ottimizzando i flussi in immissione e in prelievo.

Si riporta di seguito la struttura del Gruppo Saras e le principali società per ciascun settore di attività al 30/06/2024.

Di seguito si riportano alcuni dati relativi all'andamento del titolo Saras, in termini di prezzo e volumi scambiati, durante i primi sei mesi del 2024.
| PREZZO DEL TITOLO (Euro) | H1'24 |
|---|---|
| Prezzo minimo (08/01/2024)* | 1,501 |
| Prezzo massimo (10/04/2024)* | 1,8065 |
| Prezzo medio** | 1,699 |
| Prezzo alla chiusura dei primi sei mesi del 2024 (28/06/2024) | 1,619 |
* Il prezzo minimo e massimo sono relativi alle quotazioni ufficiali di chiusura per i giorni in questione.
** Il prezzo medio è calcolato come media aritmetica dei prezzi di chiusura dal 02/01/24 al 28/06/24.
| VOLUMI SCAMBIATI GIORNALIERI | H1'24 |
|---|---|
| Massimo in milioni di Euro (12/02/2024) | 97,3 |
| Massimo in milioni di azioni (12/02/2024) | 56,3 |
| Minimo in milioni di Euro (22/04/2024) | 1,0 |
| Minimo in milioni di azioni (22/04/2024) | 0,6 |
| Volume medio in milioni di Euro | 9,1 |
| Volume medio in milioni di azioni | 5,4 |
La capitalizzazione di mercato alla fine dei primi sei mesi del 2024 ammontava a circa 1.540 milioni di Euro e il numero totale di azioni in circolazione è pari a 951 milioni. Alla data odierna la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.
Nel grafico seguente viene riportato l'andamento giornaliero del titolo durante i primi sei mesi del 2024, confrontato con l'indice "FTSE Italia Mid Cap" della Borsa di Milano:

In data 18 giugno 2024, la società Varas S.p.A.("Varas"), società veicolo controllata da Vitol B.V. tramite la Varas Holding S.p.A., ha acquistato il 35,019% delle azioni di Saras S.p.A. In tale data, infatti, è stata perfezionata l'acquisizione ai sensi del contratto di compravendita sottoscritto in data 11 febbraio 2024 ("Il contratto di Compravendita") da parte di Varas S.p.A dell'intera partecipazione detenuta da Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. (collettivamente la "Famiglia Moratti) nella Società stessa pari al 35,019% del capitale sociale, ad un prezzo pari a €1,60 per azione, ovvero il prezzo di € 1,75 per azione ai sensi del Contratto di Compravendita, rettificato al ribasso a seguito del pagamento del dividendo (l'"Acquisizione").
L'Acquisizione è stata comunicata tramite apposito comunicato stampa, il cui contenuto completo può essere esaminato sul sito Saras (al link https://www.saras.it/sites/default/files/uploads/pressreleases/cs-18\_06\_24.pdf).
L'acquisizione ha determinato l'insorgere di un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto ("OPA") obbligatoria sul capitale azionario di Saras, allo stesso prezzo per azione (i.e., €1,60 per azione).
Come indicato nel comunicato stampa diffuso da Saras per conto di Varas il 19 giugno 2024, l'obiettivo dell'OPA è che Varas acquisisca l'intero capitale sociale di Saras e, conseguentemente, realizzi il delisting delle azioni dall'Euronext organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. Qualora non ricorrano i presupposti per il delisting, Varas si riserva la facoltà di realizzare il delisting mediante la fusione per incorporazione di Saras in Varas.
Con riferimento al processo autorizzativo dell'Acquisizione dopo la data di sottoscrizione del Contratto di Compravendita (ovvero 11 Febbraio 2024):
Alla data odierna Varas S.p.a. detiene una quota di Saras S.p.A. pari al 46,014% del capitale azionario.
Al fine di dare una rappresentazione della performance operativa del Gruppo che meglio rifletta le dinamiche più recenti del mercato, in linea con la prassi consolidata del settore petrolifero, i risultati a livello operativo e a livello di Risultato Netto comparable, misure non contabili elaborate nella presente relazione sulla gestione, sono esposti valutando gli inventari sulla base della metodologia FIFO però escludendo utili e perdite non realizzate su inventari derivanti dalle variazioni di scenario calcolate attraverso la valutazione delle rimanenze iniziali (comprensive dei derivati ad esse associati) agli stessi valori unitari delle rimanenze finali (con quantità crescenti nel periodo), e delle rimanenze finali agli stessi valori unitari delle rimanenze iniziali (con quantità decrescenti nel periodo). Sono escluse, sia a livello operativo che di Risultato Netto comparable, le poste non ricorrenti per natura, rilevanza e frequenza.
I risultati così ottenuti, denominati "comparable", sono indicatori non definiti nei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e non sono soggetti a revisione contabile. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS).
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | Var % | Q2/24 | Q2/23 | Var % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| RICAVI | 5.908 | 5.417 | 9% | 2.877 | 1.951 | 47% |
| EBITDA reported | 275,2 | 282,0 | -2% | 97,7 | 35,6 | 174% |
| EBITDA comparable | 288,5 | 312,4 | -8% | 90,5 | 27,1 | 233% |
| EBIT reported | 175,9 | 187,6 | -6% | 47,8 | (12,4) | -485% |
| EBIT comparable | 189,2 | 218,0 | -13% | 40,6 | (20,9) | -294% |
| RISULTATO NETTO reported | 108,7 | 122,3 | -11% | 31,3 | (16,8) | -286% |
| RISULTATO NETTO comparable | 126,6 | 139,7 | -9% | 29,7 | (22,3) | -233% |
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | Var % | Q2/24 | Q2/23 | Var % |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 79,9 | 143,2 | -44% | 48,9 | 102,0 | -52% |
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | FY 2023 | |||
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 | 10,7 | 73,5 | 202,7 | |||
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16 | (21,9) | 36,1 | 166,8 | |||
| Commenti ai risultati da | Gruppo dei primi sei mesi del 2024 | |||||
| Nel primo semestre del 2024, i ricavi del Gruppo sono stati pari a 5.908 milioni di Euro, rispetto a 5.417 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. L'aumento è dovuto sia ai volumi di produzione sia alle mutate condizioni di scenario tra i due periodi. Per quanto riguarda la produzione industriale si segnala che le principali variabili della produzione sono superiori ai valori registrati nel 2023. In particolare, le lavorazioni di raffineria nel primo semestre 2024 sono state pari a 47,3 milioni di barili (rispetto a 44,4 milioni di barili nel primo semestre 2023), la produzione di energia elettrica non rinnovabile si è attestata a 2.104 GWh (rispetto a 1.608 GWh nel primo semestre 2023). Dal punto di vista dello scenario, gli impatti positivi dell'aumento dei prezzi dei principali prodotti petroliferi hanno prevalso sul calo del prezzo di vendita dell'energia elettrica (regolamentato dal Regime dell'Essenzialità). In particolare, nella prima metà del 2024, il prezzo medio del gasolio è stato pari a 793 \$/ton (contro 772 \$/ton nel |
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | Var % | Q2/24 | Q2/23 | Var % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 79,9 | 143,2 | -44% | 48,9 | 102,0 | -52% |
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | FY 2023 |
|---|---|---|---|
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 | 10,7 | 73,5 | 202,7 |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16 | (21,9) | 36,1 | 166,8 |
primo semestre 2023) mentre quello della benzina a 849 \$/ton (contro 832 \$/ton nel primo semestre 2023), il Prezzo Unico Nazionale per la vendita dell'energia elettrica (PUN) è stato pari a 93 €/MWh (rispetto a 136 €/MWh del primo semestre 2023) e il tasso di cambio €/\$ è stato pari a 1,08 (in linea con il primo semestre 2023).
L'EBITDA reported di Gruppo è stato pari a 275,2 milioni di Euro, in calo rispetto a 282,0 milioni di Euro nel primo semestre del 2023. Il risultato sostanzialmente in linea deriva dalla combinazione di maggiori volumi di produzione e condizioni di scenario meno favorevoli caratterizzate da un indebolimento dei crack di diesel e benzina, un aumento del prezzo del Brent e una riduzione degli sconti sui grezzi pesanti ad alto contenuto di zolfo. Le performance di programmazione e produttive hanno registrato una prestazione superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Di contro, le performance commerciali sono risultate più deboli rispetto ai livelli eccezionali del primo semestre del 2023, pur beneficiando ancora di un contesto di mercato favorevole su tutti i canali di vendita. Per quanto riguarda le dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura), queste hanno registrato una perdita al netto dei derivati di copertura pari a 24,8 milioni di Euro rispetto a una perdita di 24,0 milioni di Euro registrata nello stesso periodo del 2023. Infine, si segnala che l'EBITDA reported nel primo semestre del 2024 beneficia della rideterminazione della componente Costo Evitato del Combustibile per il periodo 2010-2012, di cui al provvedimento CIP6/92 per 44,1 milioni di Euro.
Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 108,7 milioni di Euro, rispetto a 122,3 milioni di Euro nei primi sei mesi dell'esercizio 2023. Tale andamento è riconducibile, oltre a quanto già evidenziato in termini di EBITDA, anche all'impatto complessivamente negativo dei proventi e oneri finanziari dovuto all'aumento dei tassi di interesse e all'effetto negativo del tasso di cambio, solo parzialmente compensato da minori imposte per effetto della riduzione del reddito imponibile.
L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 288,5 milioni di Euro, in decremento rispetto a 312,4 milioni di Euro del primo semestre del 2023. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported, non include il suddetto effetto negativo dello scenario sulle differenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) tra inizio e fine periodo e include gli impatti della parte di derivati su cambi riclassificati nella gestione caratteristica. Il risultato in decremento rispetto al primo semestre 2023 è attribuibile al minore contributo del segmento "Industrial & Marketing", in parte compensato da un leggero incremento del contributo del segmento "Renewables"; entrambi gli scostamenti saranno meglio descritti nella sezione "Analisi dei segmenti".
Il Risultato Netto comparable di Gruppo è stato pari a 126,6 milioni di Euro, in decremento rispetto a 139,7 milioni di Euro registrati nel primo semestre 2023, per effetto degli stessi fenomeni descritti per il Risultato Netto reported, al netto dell'effetto negativo dello scenario sulle differenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) tra inizio e fine periodo.
Gli investimenti nei primi sei mesi del 2024 si sono attestati a Euro 79,9 milioni, in calo rispetto al primo semestre 2023 (143,2 milioni di Euro); questo calo è attribuibile sia al segmento Industrial & Marketing che a quello Renewables: il primo per un confronto col 2023 caratterizzato da lavori significativi legati al turnaround pluriennale dell'impianto IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle), il secondo per le maggiori spese sostenute per l'impianto fotovoltaico Helianto nel 2023.
Nel secondo trimestre del 2024, i ricavi di Gruppo sono stati pari a 2.877 milioni di Euro, rispetto ai 1.951 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. L'aumento è dovuto sia ai volumi di produzione sia alle mutate condizioni di scenario tra i due periodi. Per quanto riguarda la produzione industriale si segnala che le principali variabili produttive sono risultate superiori ai valori registrati nel 2023 che risentivano di un consistente piano di manutenzione. In particolare, le lavorazioni di raffineria realizzate nel secondo trimestre 2024 sono state pari a 22,2 milioni di barili (rispetto a 19,5 milioni di barili nel secondo trimestre 2023), la produzione di energia elettrica non rinnovabile è stata pari a 990 GWh (rispetto a 519 GWh nel secondo trimestre 2023). Dal punto di vista dello scenario, gli impatti positivi dell'aumento dei prezzi dei principali prodotti petroliferi hanno prevalso sul calo del prezzo di vendita dell'energia elettrica (regolamentato dal Regime dell'Essenzialità). In particolare, nel secondo trimestre del 2024, il prezzo medio del gasolio è stato pari a 769 \$/ton (contro 710 \$/ton nel secondo trimestre 2023) mentre quello della benzina a 866 \$/ton (contro 825 \$/ton nel secondo trimestre 2023), il Prezzo Unico Nazionale per la vendita dell'energia elettrica (PUN) è stato pari a 95 €/MWh (rispetto a 115 €/MWh del secondo trimestre 2023) e il tasso di cambio €/\$ è stato pari a 1,08 (rispetto a 1,09 nel secondo trimestre 2023).
L'EBITDA reported di Gruppo è stato pari a 97,7 milioni di Euro, in aumento rispetto a 35,6 milioni di Euro nel secondo trimestre 2023. Il risultato in crescita deriva dalla combinazione di maggiori volumi di produzione e condizioni di scenario più favorevoli, caratterizzate da un aumento del crack del diesel e da un rafforzamento del dollaro USA compensato da una diminuzione del crack della benzina, un aumento del prezzo del Brent e una riduzione degli sconti sui grezzi pesanti ad alto contenuto di zolfo. Inoltre, si confronta con un secondo trimestre del 2023 penalizzato dall'impatto di fattori esterni. Le performance di programmazione e produttive hanno registrato una prestazione superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Anche la performance commerciali sono state migliori rispetto al secondo trimestre del 2023 grazie a un risultato superiore nella copertura delle scorte. Per quanto riguarda le dinamiche di prezzo delle commodities sulle rimanenze inventariali oil (al netto dei relativi derivati di copertura), queste hanno beneficiato di un incremento al netto dei derivati di copertura pari a 2,3 milioni di Euro rispetto a un incremento di 7,8 milioni di Euro registrato nello stesso periodo del 2023
Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 31,3 milioni di Euro, rispetto a una perdita di 16,8 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2023. Tale andamento è riconducibile, oltre a quanto già evidenziato in termini di EBITDA, principalmente all'impatto complessivamente negativo dei proventi e oneri finanziari dovuto all'aumento dei tassi di interesse e all'effetto negativo del tasso di cambio.
L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 90,5 milioni di Euro, in aumento rispetto a 27,1 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2023. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported, non include il suddetto effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) tra inizio e fine periodo e include gli impatti della parte di derivati su cambi riclassificati nella gestione caratteristica. Il risultato in aumento rispetto al secondo trimestre 2023 è attribuibile sia al maggiore contributo del segmento "Industrial & Marketing" che del segmento "Renewables"; entrambi gli scostamenti saranno meglio descritti nella sezione "Analisi dei segmenti".
Il Risultato Netto comparable di Gruppo è stato pari a 29,7 milioni di Euro, in aumento rispetto alla perdita di 22,3 milioni di Euro registrata nel secondo trimestre 2023, per effetto degli stessi fenomeni descritti per il Risultato Netto reported, al netto dell'effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) tra inizio e fine periodo.
Gli investimenti nel secondo trimestre del 2024 si sono attestati a 48,9 milioni di Euro, in calo rispetto al secondo trimestre del 2023 (102,0 milioni di Euro); questo calo è attribuibile sia al segmento Industrial & Marketing che a quello Renewables: il primo per un confronto col 2023 caratterizzato da lavori significativi legati al turnaround pluriennale dell'impianto IGCC (gassificazione a ciclo combinato), il secondo per le maggiori spese sostenute per l'impianto fotovoltaico Helianto nel 2023.
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | Q2/24 | Q2/23 |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA reported | 275,2 | 282,0 | 97,7 | 35,6 |
| Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari |
24,8 | 24,0 | (2,3) | (7,8) |
| Derivati su cambi | (11,4) | 6,4 | (5,0) | (0,7) |
| Poste non ricorrenti | - | - | - | - |
| EBITDA comparable | 288,5 | 312,4 | 90,5 | 27,1 |
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | Q2/24 | Q2/23 |
|---|---|---|---|---|
| RISULTATO NETTO reported | 108,7 | 122,3 | 31,3 | (16,8) |
| Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura degli inventari al netto delle imposte |
17,9 | 17,4 | (1,6) | (5,5) |
| Poste non ricorrenti al netto delle imposte | - | - | - | - |
| RISULTATO NETTO Comparable | 126,6 | 139,7 | 29,7 | (22,3) |
La Posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024, ante effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata positiva per 10,7 milioni di Euro, rispetto alla posizione positiva di 202,7 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2023. Inoltre, la Posizione finanziaria netta al 30 giugno 2024, post effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, è risultata negativa per 21,9 milioni di Euro, rispetto alla Posizione finanziaria netta positiva per 166,8 milioni di Euro riportata al 31 dicembre 2023.
Nel primo semestre del 2024 è stato registrato un assorbimento di cassa pari a 188,7 milioni di Euro. La gestione operativa ha generato cassa per 208,0 milioni di Euro, la variazione del capitale circolante ha assorbito cassa per 138,7 milioni di Euro e gli investimenti per 79,9 milioni di Euro; sono stati pagati dividendi per 142,2 milioni di Euro e infine una componente negativa di 35,9 milioni di Euro è stata registrata relativamente alle differenze tra le imposte pagate e quelle maturate nel periodo. La variazione del capitale circolante è principalmente causata da un aumento del livello delle scorte.
Alla fine del trimestre, i finanziamenti bancari a medio e lungo termine sono stati riclassificati tra i finanziamenti bancari correnti poiché al 30 giugno 2024 non erano ancora stati ricevuti dalle banche finanziatrici i waiver richiesti in caso di "change of control".
Tuttavia, l'emissione di tali waiver è in corso di finalizzazione, come riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primi sei mesi del 2024" e nella "Nota Integrativa ai Prospetti Contabili Consolidati".
Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota Integrativa.
| Milioni di Euro | 30-Jun-24 | 31-Dec-23 |
|---|---|---|
| Finanziamenti bancari a medio e lungo termine | - | (313,6) |
| Altre passività finanziarie a medio e lungo termine | (3) | (3) |
| Altre attività finanziarie a medio e lungo termine | 3 | 4 |
| Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine | 0,2 | (313,3) |
| Finanziamenti bancari correnti | (341,7) | (88,4) |
| Debiti verso banche per c/c passivi | (30,3) | (2,8) |
| Altre passività finanziarie a breve termine | (49,9) | (37,0) |
| Fair value derivati e differenziali netti realizzati | 3 | 53,6 |
| Altre attività finanziarie | 106,0 | 48,0 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 323,1 | 542,7 |
| Posizione finanziaria netta a breve termine | 10,5 | 515,9 |
| Totale Posizione Finanziaria Netta ante lease liability ex IFRS 16 | 10,7 | 202,7 |
| Debiti finanziari per beni in leasing ex IFRS 16 | (32,6) | (35,9) |
| Totale Posizione Finanziaria Netta post lease liability ex IFRS 16 | (21,9) | 166,8 |
Di seguito, una breve analisi sull'andamento delle quotazioni del grezzo, sui crack spreads dei principali prodotti raffinati, e sul margine di raffinazione di riferimento (EMC Benchmark) per quanto riguarda il mercato Europeo, che costituisce il contesto principale in cui opera il segmento Raffinazione del Gruppo Saras.
| Q1/24 | Q2/24 | H1/24 | Q1/23 | Q2/23 | H1/23 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzi e differenziali Grezzo (\$/bbl) | ||||||
| Brent Dated | 83,2 | 84,9 | 84,1 | 81,3 | 78,4 | 79,8 |
| Diff. Basrah Medium (CIF Med) vs. Brent Dtd | -2,5 | -2,8 | -2,6 | -7,1 | -3,7 | -5,4 |
| Diff. Azeri Light (CIF Med) vs. Brent Dtd | +6,4 | +3,3 | +4,8 | +6,2 | +4,6 | +5,4 |
| Crack spreads prodotti (\$/bbl) | ||||||
| Crack spread ULSD | 26,3 | 18,2 | 22,3 | 30,6 | 16,8 | 23,7 |
| Crack spread Benzina | 16,4 | 18,8 | 17,6 | 19,2 | 20,5 | 19,8 |
| Margine di riferimento (\$/bbl) | ||||||
| EMC Reference margin | 8,2 | 4,5 | 6,3 | 10,1 | 4,2 | 7,1 |
Fonte "Platts".
Nel primo semestre 2024 il Brent Dtd ha registrato una quotazione media di 84,1\$/bbl (rispetto a una quotazione media di 79,8\$/bbl nello stesso periodo del 2023). Analizzando l'andamento per trimestri, si rileva quanto segue:
Nel primo trimestre del 2024 il Brent Dtd ha registrato una quotazione media di 83,2\$/bbl (rispetto a una quotazione media di 81,3\$/bbl nello stesso periodo del 2023). Tale andamento è stato sostenuto da una domanda petrolifera globale più robusta delle previsioni, con un tasso di crescita pari a +1,7Mbbl/g, grazie al solido andamento dell'economia statunitense e alla crescita dei consumi di bunker per motori marini, influenzata dall'interruzione dei traffici lungo il Mar Rosso. Inoltre, sul fronte dell'offerta, il primo trimestre ha visto un calo di 870kbbl/g dovuto all'estensione dei tagli OPEC+ e alle interruzioni produttive derivanti dalle difficili condizioni metereologiche registrate in Nord America.
Le quotazioni hanno quindi seguito un andamento crescente nel periodo, passando da circa 80\$/bbl a gennaio a oltre 85\$/bbl a marzo, e la curva forward ha assunto una struttura in decisa backwardation.
Nel secondo trimestre il Brent Dtd ha registrato una quotazione media di 84,9\$/bbl (rispetto a una quotazione media di 78,4\$/bbl nello stesso periodo del 2023). La prosecuzione delle tensioni geopolitiche nel Medio Oriente e i problemi di attraversamento del Mar Rosso hanno contribuito a tenere il mercato in backwardation, con prezzi spot che hanno spesso superato i 90\$/bbl all'inizio del trimestre. Tuttavia, i prezzi sono scesi nel mese di maggio a causa dell'aumento delle scorte nel bacino atlantico e sono calati ulteriormente dopo la riunione dell'OPEC+ del 2 giugno, durante la quale sono stati annunciati piani per ridurre gradualmente i tagli volontari alla produzione a partire da Q4/24.
Per quanto riguarda i grezzi sour (ovvero quelli ad alto tenore di zolfo) si rileva che nel primo semestre dell'anno il Basrah Medium CIF Med ha registrato uno sconto medio rispetto al Brent Dated pari a -2,6\$/bbl (vs. -5,4\$/bbl nello stesso periodo del 2023).
La differenza tra i due periodi si spiega con la riduzione della forte scontistica per questa tipologia di grezzi, che aveva caratterizzato il 2022 ed il primo trimestre del 2023 a seguito del conflitto russo ucraino. Tale evento, infatti, aveva causato una riduzione di domanda per i grezzi mediorientali, in quanto i tradizionali compratori asiatici avevano preferito acquistare grezzi russi, fortemente a sconto a seguito dell'embargo imposto dai paesi occidentali. In seguito, già a partire dal secondo trimestre del 2023, le quotazioni del Basrah Medium si erano riprese per effetto dei tagli OPEC+, arrivando a consuntivare un leggero premio rispetto al Brent a fine 2023.
Analizzando gli andamenti su base trimestrale, nel primo trimestre del 2024, il differenziale del Basrah Medium CIF Med vs. Brent Dated si è riaperto a -2,5\$/bbl (vs. -7,1\$/bbl nello stesso periodo del 2023) in quanto il conflitto mediorientale ha causato difficoltà di attraversamento del Mar Rosso, ed ha quindi reso più difficile la vendita del Basrah Medium nel mercato del Mediterraneo. Nel secondo trimestre poi, lo sconto del Basrah Medium CIF Med rispetto al Brent Dated è rimasto sostanzialmente in linea con il trimestre precedente, ed ha segnato una media pari a -2,8\$/bbl (vs. -3,7\$/bbl nello stesso periodo del 2023) principalmente a causa di una leggera riduzione dei costi di nolo da AG a MED.
Per quanto concerne i grezzi "sweet" (a basso tenore di zolfo), il premio dell'Azeri Light CIF Med rispetto al Brent Dated nel primo semestre del 2024 si è attestato a una media di +4,8\$/bbl (rispetto a una media di +5,4\$/bbl nel primo semestre del 2023).
In particolare, analizzando gli andamenti su base trimestrale, si riscontra che nei primi tre mesi del 2024 il premio dell'Azeri Light CIF Med rispetto al Brent Dated si è attestato a una media di +6,4\$/bbl (+6,2\$/bbl nello stesso periodo del 2023). Se pur sostanzialmente in linea con le quotazioni del medesimo periodo del 2023, il premio ha visto un aumento rispetto alla fine dell'esercizio precedente (+5,8\$/bl in Q4_23) in un contesto di crack robusti per i distillati medi e in ripresa per la nafta. La quotazione CIF ha risentito inoltre anche del rialzo dei noli cross-Med.
Nel secondo trimestre il premio dell'Azeri Light CIF Med rispetto al Brent Dated si è attestato a una media di +3,3\$/bbl (+4,6\$/bbl nello stesso periodo del 2023), in un contesto di mercato "lungo" per i grezzi a basso zolfo, indebolimento del crack dei distillati medi, nonché prospettive di maggiori forniture grazie alla nuova piattaforma petrolifera di Azeri Central East (ACE) nel Mar Caspio.
Il crack della benzina nel primo semestre 2024 ha registrato un crack medio pari a 17,6\$/bbl (rispetto a un crack medio di 19,8\$/bbl nel primo semestre del 2023).
Su base trimestrale, nei primi tre mesi del 2024 il crack della benzina è stato mediamente pari a 16,4\$/bbl, leggermente inferiore alla media dello stesso periodo dell'anno precedente (19,2\$/bbl), ma sempre a livelli più elevati rispetto alle medie storiche. In particolare, nel primo trimestre del 2024, il crack della benzina ha registrato un aumento del +60% rispetto all'ultimo trimestre del 2023, grazie a una domanda resiliente in un contesto di forniture ridotte dagli Stati Uniti, a seguito dell'impatto del freddo estremo a metà gennaio che ha interrotto temporaneamente la lavorazione di circa 1,5Mbbl/giorno in Nord America.
Nel secondo trimestre 2024, il crack medio della benzina è stato pari a 18,8\$/bbl (rispetto a un crack medio di 20,5\$/bbl nel secondo trimestre del 2023), in aumento del 14% rispetto al trimestre precedente, per effetto del cambio di specifica (da invernale a estiva, più costosa) in preparazione per la driving season, della riduzione di produzione nelle raffinerie della costa del Golfo degli Stati Uniti, e dal basso livello di scorte a inizio periodo (dovuto alle ridotte forniture nel Q1 causate dal maltempo in Nord America).
Il crack del diesel (ULSD) nei primi sei mesi del 2024 ha registrato una media di 22,3\$/bbl, rispetto alla media di 23,7\$/bbl nello stesso periodo del 2023.
In particolare, nei primi tre mesi del 2024 la media è stata pari a 26,3\$/bbl, rispetto alla media di 30,6\$/bbl nello stesso periodo del 2023. Anche in questo caso, il crack ha mostrato una significativa forza rispetto alle medie storiche e, nonostante una certa volatilità, è rimasto in linea con l'ultimo trimestre del 2023. Sulle quotazioni dei gasoli nel Q1_24 hanno influito le medesime limitazioni di offerta dagli Stati Uniti già citate con riferimento alla benzina, nonché il blocco dei flussi attraverso il Mar Rosso, che hanno riguardato anche le importazioni europee di distillati medi dal Medio Oriente, aumentandone i costi logistici e allungando i tempi di rifornimento dalle raffinerie asiatiche. Infine, il prolungamento dei tagli produttivi OPEC+ è rimasto un fattore limitante della disponibilità di grezzi ricchi di residuo, utilizzati nelle unità di conversione per la produzione di diesel.
Nel secondo trimestre 2024 il crack del diesel ha registrato una media di 18,2\$/bbl (vs. 16,8\$/bbl nel secondo trimestre del 2023). Il significativo calo (-31%) rispetto al primo trimestre 2024 è principalmente imputabile a un aumento dell'offerta globale, cresciuta di circa 100kbl/d tra aprile e giugno, a seguito del ritorno in attività di numerose raffinerie dopo la consueta manutenzione primaverile. La maggiore offerta si è confrontata con una domanda più debole in Europa, dovuta a una combinazione di fattori: attività industriale ridotta, condizioni climatiche più miti rispetto alle medie stagionali, e cambiamenti strutturali nel parco auto, con una maggiore vendita di veicoli elettrici ed ibridi con motore a benzina, a scapito delle vetture dotate di motori diesel.
Il crack del VLSFO nei primi sei mesi del 2024 ha registrato uno sconto medio di -1,9\$/bbl (vs. -1,3\$/bbl nello stesso periodo del 2023).
In particolare, nei primi tre mesi del 2024 il crack del VLSFO è stato mediamente pari a -1,5\$/bbl (vs. -0,2\$/bbl nello stesso periodo del 2023), in aumento rispetto all'ultimo trimestre del 2023 (-2,2 \$/bbl): il blocco dei flussi commerciali nel Mar Rosso, e la conseguente necessità di rotte più lunghe per circumnavigare il continente africano, hanno infatti dato un impulso ai consumi di VLSFO. Peraltro, nel trimestre si sono anche ridotte le esportazioni da alcuni paesi in Medio ed Estremo Oriente, dove il VLSFO è stato utilizzato nel mercato domestico per generazione elettrica, e ciò ha contribuito a supportare il crack.
Nel secondo trimestre del 2024 il crack del VLSFO ha registrato uno sconto medio di -2,3\$/bbl (-2,4\$/bbl nel secondo trimestre del 2023). La flessione su base sequenziale è imputabile al minor costo dei noli per le principali tipologie di navi cisterna, alla riduzione nei prezzi dei distillati medi e del VGO, ed anche alla continua produzione russa e all'aumento delle esportazioni kuwaitiane, che hanno mantenuto elevata l'offerta di residui a basso zolfo.
Il crack dell'olio combustibile ad alto contenuto di zolfo (HSFO) ha registrato una media di -13,2\$/bbl nel primo semestre del 2024, (vs. -19,4\$/bbl nel primo semestre del 2023).
Analizzando l'andamento su base trimestrale, il crack dell'HSFO ha registrato una media di -14,7\$/bbl nel primo trimestre del 2024, (vs. -25,3\$/bbl nel primo trimestre del 2023), proseguendo a gennaio il trend di ripresa osservato negli ultimi mesi del 2023, per effetto della prosecuzione dei tagli OPEC+ che, come noto, impattano principalmente i grezzi ad alto contenuto di zolfo. Per contro, tra febbraio e marzo sono aumentate le produzioni di grezzi pesanti canadesi, che hanno parzialmente compensato questo effetto.
Nel secondo trimestre il crack dell'HSFO ha registrato una media di -11,6\$/bbl, (vs. -13,5\$/bbl nel secondo trimestre del 2023), mostrando un ulteriore rafforzamento rispetto al trimestre precedente (+21%) grazie alla ripresa dei consumi di bunker ad alto zolfo in Asia, e alla prosecuzione dei tagli produttivi OPEC+.
In Italia, secondo i dati analizzati da Unione Energie per la Mobilità (UNEM) da fonte "Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica – DGI", nei primi sei mesi del 2024 le vendite dei prodotti petroliferi sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2023 (+2,2%). Le vendite di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultate pari a 15,7 milioni di tonnellate (+1,9% verso lo stesso periodo del 2023) e superiori sempre dell'1,9% rispetto al livello pre-pandemico. In particolare, rispetto ai primi sei mesi del 2023, la benzina totale ha mostrato un incremento del 4,5%, con una crescita analoga della benzina venduta sulla rete (+4,4%); il gasolio autotrazione ha evidenziato un aumento dell'1%, con il gasolio venduto sulla rete invece passato in territorio negativo (-1,1%), mentre i volumi del canale extra-rete (+4,8%, pari a 285.000 tonnellate), rimangono positivi.
In Spagna, i dati compilati da CORES e attualmente disponibili fino al mese di maggio, mostrano che nei primi cinque mesi del 2024 il consumo di carburanti autostradali è in generale aumentato del +4,9% verso lo stesso periodo del 2023, con una crescita significativa della domanda di benzina (+9,4%) e in misura minore di quella di gasolio per autotrazione (+3,7%). Tali andamenti sono spiegati principalmente dalle tendenze in atto nel mercato spagnolo, dove il traffico automobilistico è generalmente in crescita. Tuttavia, il parco di autovetture registra l'aumento di automobili ibride (con motore endotermico a benzina), mentre per quanto concerne le vetture con motori diesel, si evidenzia una progressiva sostituzione del gasolio fossile con prodotto di origine vegetale (HVO, biodiesel).
Nel primo semestre del 2024 il PUN ha riportato una quotazione media di circa 93,5€/MWh rispetto a una media di circa 136,3€/MWh nello stesso periodo del 2023.
Più nello specifico, analizzando gli andamenti trimestrali, si rileva che nel primo trimestre 2024 il PUN ha registrato una quotazione media di circa 92€/MWh (vs. 157€/MWh nello stesso periodo del 2023), in flessione del 26% rispetto al trimestre precedente, seguendo il medesimo andamento delle quotazioni del gas naturale. Infatti, l'inverno mite e condizioni macroeconomiche incerte, hanno portato le quotazioni del gas naturale in media a 29,2€/MWh, rispetto ai 40,6€/MWh registrati nel quarto trimestre 2023.
Successivamente, nel secondo trimestre il PUN ha riportato una quotazione media di circa 95€/MWh (115€/MWh nello stesso periodo del 2023), in leggero aumento rispetto al primo trimestre (+3,4%), riflettendo solo in parte l'incremento delle quotazioni del gas naturale, che sono infatti aumentate del 14%, raggiungendo la media di 33,4€/MWh.
Passando alle quotazioni EUA dei permessi Europei per le emissioni di anidride carbonica, nei primi sei mesi del 2024 queste hanno registrato una quotazione media di circa 64€/ton (vs. circa 87€/ton nei primi sei mesi del 2023),
Nei primi tre mesi del 2024, la quotazione media dei permessi EUA è stata pari a circa 60€/ton (vs. circa 87€/ton nei primi tre mesi del 2023), continuando il trend in flessione, con una media inferiore di circa il 16% rispetto al trimestre precedente, per motivi riconducibili in buona parte al rallentamento delle condizioni macroeconomiche.
Nel secondo trimestre del 2024 le quotazioni EUA dei permessi Europei per le emissioni di anidride carbonica hanno avuto una discreta ripresa, registrando una media di circa 68€/ton (vs. circa 87€/ton nel secondo trimestre del 2023).
Per quanto concerne l'analisi della redditività del segmento Industrial & Marketing, Saras utilizza come riferimento il margine benchmark di raffinazione "EMC Reference Margin", rispetto al quale il sito industriale di Sarroch consegue tipicamente un premio grazie alle caratteristiche di elevata flessibilità e complessità dei propri impianti, oltre che alle proprie performance industriali e commerciali.
Nel primo semestre 2024 l'EMC Reference Margin, alla luce del contesto di mercato descritto nel paragrafo precedente, si è attestato a una media di 6,3\$/bbl (vs. una media di 7,1\$/bbl nel primo semestre del 2023). Il margine Saras è stato pari a 10,8\$/bbl (12,6\$/bbl nello stesso periodo dell'esercizio precedente), evidenziando un premio di +4,5\$/bbl (+5,5\$/bbl nel primo semestre del 2023), vicino al punto superiore della forchetta di guidance 2024, che prevede il raggiungimento di un premio medio annuo di 3,5÷4,5 \$/bbl.
In particolare, come illustrato nella precedente relazione trimestrale, l'EMC Reference Margin del primo trimestre 2024 si era attestato a una media di 8,2\$/bbl (vs 10,1\$/bbl nel primo trimestre 2023) mentre il margine Saras era stato pari a 12,1\$/bbl (vs. 16,2\$/bbl nello stesso periodo dell'esercizio precedente), evidenziando un premio di +3,9\$/bbl (+6,1\$/bbl nel primo trimestre del 2023).
Nel secondo trimestre 2024 l'EMC Reference Margin, si è attestato a una media di 4,5\$/bbl, poco superiore rispetto alla media di 4,2\$/bbl nel secondo trimestre del 2023. La flessione rispetto al primo trimestre del 2024 è principalmente riconducibile al calo fatto segnare dal crack del diesel, precedentemente discusso. Il margine Saras del secondo trimestre 2024 è stato pari a 9,4\$/bbl (vs. 7,9\$/bbl nello stesso periodo dell'esercizio precedente). Il premio concretizzato da Saras rispetto all'EMC Reference Margin è stato quindi pari a +4,9\$/bbl (+3,7\$/bbl nel secondo trimestre del 2023).

Il sito produttivo di Sarroch, posto sulla costa a sud-ovest di Cagliari, è costituito da una delle più grandi raffinerie del Mediterraneo per capacità produttiva e per complessità degli impianti, perfettamente integrato con un impianto IGCC (gassificazione a ciclo combinato). Il sito è collocato in una posizione strategica al centro del Mediterraneo e ha una capacità di lavorazione di 15 milioni di tonnellate/anno, pari a circa il 17% della capacità totale di distillazione totale in Italia, e una capacità di generazione di energia elettrica installata di 575 MW. Si ricorda che, con riferimento all'attività di produzione di energia elettrica, a seguito della delibera 628/2023 del 29 dicembre 2023, l'ARERA ha accolto la richiesta di ammissione al regime di reintegrazione dei costi per la centrale Sarlux, iscritta da TERNA nell'elenco degli impianti essenziali per il sistema elettrico per il 2024.
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | Var % | Q2/24 | Q2/23 | Var % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| EBITDA reported | 262,4 | 273,0 | -4% | 92,9 | 32,6 | 185% |
| EBITDA comparable | 275,7 | 303,4 | -9% | 85,7 | 24,1 | 255% |
| di cui: relativo al canale Marketing | 18,2 | 26,9 | -32% | 11,8 | 12,4 | -5% |
| EBIT reported | 167,5 | 183,0 | -8% | 45,2 | (13,1) | -445% |
| EBIT comparable | 180,8 | 213,4 | -15% | 38,0 | (21,6) | -276% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 72,4 | 119,0 | -39% | 45,2 | 79,3 | -43% |
| H1/24 | H1/23 | Var % | Q2/24 | Q2/23 | Var % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| LAVORAZIONE GREZZI | migliaia di tons | 6.478 | 6.086 | 6% | 3.046 | 2.670 | 14% |
| milioni di barili | 47,3 | 44,4 | 6% | 22,2 | 19,5 | 14% | |
| migliaia barili/giorno | 263 | 247 | 6% | 247 | 217 | 14% | |
| CARICHE COMPLEMENTARI | migliaia di tons | 534 | 358 | 49% | 331 | 279 | 19% |
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA | GWh | 2.104 | 1.608 | 31% | 990 | 519 | 91% |
| VENDITE TOTALI | migliaia di tons | 1.660 | 1.605 | 3% | 864 | 840 | 3% |
| di cui: in Italia | migliaia di tons | 1.067 | 1.060 | 1% | 550 | 556 | -1% |
| di cui: in Spagna | migliaia di tons | 593 | 545 | 9% | 314 | 284 | 11% |
| TASSO DI CAMBIO | EUR/USD | 1,081 | 1,081 | 0% | 1,08 | 1,089 | -1% |
| EMC Reference Margin | \$/bbl | 6,3 | 7,1 | -12% | 4,5 | 4,2 | 8% |
| MARGINE SARAS IND & MKTG | \$/bbl | 10,8 | 12,6 | -15% | 9,4 | 7,9 | 19% |
La lavorazione di grezzo nei primi sei mesi del 2024 è stata di 6,48 milioni di tonnellate (47,3 milioni di barili, corrispondenti a 263 mila barili/giorno), in aumento del 6% rispetto ai primi sei mesi del 2023.
La produzione di energia elettrica è stata pari a 2.104 GWh, in crescita del 31% rispetto ai primi sei mesi del 2023.
L'EBITDA comparable si è attestato a 275,7 milioni di Euro, con un margine Saras Industrial & Marketing di +10,8 \$/bbl, all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 0,7 \$/bbl. Il risultato nello stesso semestre dell'esercizio precedente è stato di un EBITDA comparable pari a Euro 303,4 milioni e un margine Saras Industrial & Marketing di +12,6 \$/bl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing era di 0,9 \$/bl).
Per quanto riguarda le condizioni di mercato, l'impatto dello scenario sulla generazione del margine è stato negativo per circa 76 milioni di Euro. Tale risultato è attribuibile principalmente all'indebolimento dei crack dei principali prodotti petroliferi (diesel e benzina), all'aumento del prezzo del brent e alla riduzione degli sconti sui grezzi pesanti ad alto contenuto di zolfo.
La rideterminazione della componente Costo Evitato del Combustibile per il periodo 2010-2012, di cui al provvedimento CIP6/92 ha contribuito positivamente per circa 44 milioni di Euro.
Le prestazioni operative complessive nel primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, sono state superiori di circa 21 milioni di Euro. In particolare:
I costi variabili industriali, al netto delle componenti relative al Regime dell'Essenzialità, sono aumentati di 26 milioni di Euro nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. L'energia elettrica ha contribuito con un aumento dei costi di 37 milioni di Euro, principalmente per effetto del venir meno dei benefici del Decreto "Sostegni-Ter" (il cui contributo nello stesso periodo del 2023 è stato di circa 32 milioni di Euro) e dell'aumento dei consumi, in parte compensato dalla riduzione del prezzo di acquisto dell'energia elettrica. Il costo della CO2 ha contribuito con una diminuzione di 2 milioni di Euro principalmente dovuta alla riduzione dei prezzi. Infine, sono stati registrati costi inferiori per circa 9 milioni di Euro, principalmente per controstallie e consumo di catalizzatori e chemicals.
I costi fissi nel primo semestre del 2024 sono diminuiti di circa 18 milioni Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Questa variazione è dovuta principalmente a minori costi di manutenzione e di altri costi operativi grazie ad un piano di manutenzione piu leggero rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ed a minori costi generali.
Il contributo del canale Marketing all'EBITDA comparable è stato pari a 18,2 milioni di Euro, rispetto a 26,9 milioni di Euro registrati nel 2023. Questa variazione è dovuta principalmente alla diminuzione dei premi sulle vendite in Italia rispetto ai livelli molto elevati registrati nel 2023 e all'aumento dei costi fissi in Spagna a causa dell'aumento dell'imposta locale sull'efficienza energetica. Si ricorda che il contributo di questo canale va considerato unitamente a quello industriale in ragione del forte coordinamento tra le competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.
La lavorazione di grezzo nel secondo trimestre del 2024 è stata pari a 3,05 milioni di tonnellate (22,2 milioni di barili, corrispondenti a 247 mila barili/giorno), in aumento del 14% rispetto al secondo trimestre del 2023.
La produzione di energia elettrica è stata pari a 990 GWh, in aumento del 91% rispetto al secondo trimestre del 2023 che è stato impattato dal turnaround pluriennale dell'impianto IGCC.
L'EBITDA comparable si è attestato a 85,7 milioni di Euro, con un margine Saras Industrial & Marketing pari a +9,4 \$/bbl, all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di 0,9 \$/bbl. Il risultato nello stesso trimestre dell'esercizio precedente è stato di un EBITDA comparable pari a 24,1 milioni di Euro e un margine Saras Industrial & Marketing pari a +7,9 \$/bbl (all'interno del quale il contributo del canale Marketing è stato di di 0,9 \$/bbl).
Per quanto riguarda le condizioni di mercato, l'impatto dello scenario sulla generazione del margine è stato positivo per circa 16 milioni di Euro. Questo risultato è principalmente da attribuire ad un aumento del crack del diesel ed a un rafforzamento del dollaro USA compensato da una diminuzione del crack della benzina, un aumento del prezzo del Brent e una riduzione degli sconti sui grezzi pesanti ad alto contenuto di zolfo. Inoltre, si confronta con un secondo trimestre del 2023 penalizzato dall'impatto di fattori esterni.
Le prestazioni operative complessive nel secondo trimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, sono state superiori di circa 50 milioni di Euro. In particolare:
I costi variabili industriali, al netto delle componenti relative al Regime dell'Essenzialità, sono aumentati di 9 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. L'energia elettrica ha contribuito con un aumento dei costi di 14 milioni di Euro, per effetto del venir meno dei benefici del Decreto "Sostegni Ter" (il cui contributo nello stesso periodo del 2023 è stato di circa 7 milioni di Euro) e dell'aumento dei consumi, in parte compensato dalla riduzione del prezzo di acquisto dell'energia elettrica. Il costo della CO2 ha contribuito con una diminuzione di 6 milioni di Euro dovuto principalmente alla riduzione dei prezzi.
I costi fissi nel secondo trimestre del 2024 sono diminuiti di circa 5 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Questa variazione è dovuta principalmente a minori costi di manutenzione e di altri costi operativi grazie ad un piano di manutenzione piu leggero rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, solo parzialmente compensati da maggiori costi del personale.
Il contributo del canale Marketing all'EBITDA comparable è stato pari a 11,8 milioni di Euro, in linea con il risultato registrato nel 2023. Si ricorda che il contributo di questo canale va considerato unitamente a quello industriale in ragione del forte coordinamento tra le competenze tecniche e commerciali su cui poggia il modello di business del Gruppo.
Il mix di grezzi che la raffineria di Sarroch ha lavorato nel primo semestre del 2024 ha una densità media di 33,2 API, allineata alla densità media del mix portato in lavorazione nel primo semestre del 2023.
Nella prima metà del 2024 la quota di grezzi pesanti ("heavy sour/sweet") è leggermente aumentata a scapito dei grezzi leggeri a basso contenuto di zolfo ("light extra sweet") in seguito al diverso piano di manutenzione tra i periodi.
Nel secondo trimestre del 2024 la quota di grezzi pesanti e acidi ("heavy sour/sweet" e "medium sour") è aumentata rispetto allo stesso periodo del 2023 che era stato caratterizzato dal turnaround pluriennale dell'impianto IGCC e delle unità di trattamento dello zolfo; di contro, la quota di grezzi sweet leggeri ("light sweet") è aumentata a scapito dei grezzi extra sweet leggeri ("light extra sweet") per il perseguimento di opportunità commerciali.
| H1/24 | H1/23 | Q2/24 | Q2/23 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Light extra sweet | 42% | 46% | 41% | 52% | |
| Light sweet | 14% | 13% | 21% | 13% | |
| Medium sweet/extra sweet | 0% | 0% | 0% | 0% | |
| Medium sour | 2% | 1% | 4% | 0% | |
| Heavy sour/sweet | 42% | 40% | 35% | 36% | |
| Densità media del grezzo | °API | 33,2 | 33,1 | 34,0 | 34,3 |
Per quanto riguarda le rese di prodotti finiti, nella prima metà del 2024 la raffineria è stata orientata alla massimizzazione di prodotti a maggior valore, come le benzine e i distillati medi, con una resa di queste due tipologie prossima al 75% della produzione totale. Nella prima metà del 2023, le rese percentuali delle benzine e dei distillati medi sono stati inferiori a causa di un piano di manutenzione che ha influito sugli assetti di raffineria.
| H1/24 | H1/23 | Q2/24 | Q2/23 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| GPL | migliaia di tons | 137 | 150 | 62 | 75 |
| resa (%) | 2,0% | 2,3% | 1,8% | 2,6% | |
| NAPHTHA | migliaia di tons | 177 | 307 | 76 | 109 |
| resa (%) | 2,5% | 4,8% | 2,3% | 3,7% | |
| BENZINE | migliaia di tons | 1.706 | 1.480 | 869 | 779 |
| resa (%) | 24,4% | 23,0% | 25,7% | 26,4% | |
| DISTILLATI MEDI | migliaia di tons | 3.503 | 2.996 | 1.664 | 1.414 |
| resa (%) | 49,9% | 46,5% | 49,3% | 48,0% | |
| OLIO COMBUSTIBILE 0,5% ZOLFO | migliaia di tons | 388 | 466 | 154 | 257 |
| resa (%) | 5,5% | 7,2% | 4,6% | 8,7% | |
| ALTRO | migliaia di tons | 736 | 664 | 374 | 128 |
| resa (%) | 10,5% | 10,3% | 11,1% | 4,3% |
Nota: Il complemento a 100% della produzione è costituito dai "Consumi e Perdite" delle attività di raffinazione
Il Gruppo Saras è attivo nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili. La Società opera diversi impianti con una capacità eolica installata totale di 171 MW. Al30 giugno 2024 erano inoltre in fase di finalizzazione i collaudi di un nuovo impianto fotovoltaico con una capacità installata di 79 MW, con piena operatività da luglio. La capacità installata complessiva risulta pertanto pari a 250 MW. Gli obiettivi di sviluppo del Gruppo prevedono un incremento della capacità installata. Inoltre, si segnala che nei primi mesi del 2024 è stata ottenuta l'autorizzazione "VIA" (Valutazione di Impatto Ambientale) per un ulteriore parco eolico di circa 25 MW ("Abbila", nell'area di Ulassai e Perdasdefogu).
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | Var % | Q2/24 | Q2/23 | Var% |
|---|---|---|---|---|---|---|
| EBITDA Reported | 12,8 | 9,0 | 42% | 4,8 | 3,0 | 60% |
| EBITDA comparable | 12,8 | 9,0 | 42% | 4,8 | 3,0 | 60% |
| EBIT Reported | 8,4 | 4,6 | 83% | 2,6 | 0,7 | 271% |
| EBIT comparable | 8,4 | 4,6 | 83% | 2,6 | 0,7 | 271% |
| INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI | 7,4 | 24,1 | -69% | 3,7 | 22,8 | -84% |
| H1/24 | H1/23 | Var% | Q2/24 | Q2/23 | Var % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA | GWh | 178,3 | 135,1 | 32% | 75,3 | 53,8 | 40% |
| TARIFFA ELETTRICA | EUR/MWh | 83,0 | 93,1 | -11% | 80,6 | 87,5 | -8% |
| TARIFFA INCENTIVO | EUR/MWh | 42,0 | 0,0 | n.a | 42,0 | 0,0 | n.a |
Nel primo semestre del 2024, l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari a 12,8 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 9,0 milioni di Euro del primo semestre del 2023 . L'aumento dell'EBITDA è correlato ad una maggiore produzione di energia elettrica in parte compensata dall'effetto di una minore tariffa. Si ricorda che nel 2023 i limiti di prezzo previsti dal Decreto "Sostegni Ter" avevano generato una riduzione dell'EBITDA pari a circa 4,9 milioni di Euro.
La produzione di energia elettrica è stata pari a 178,3 GWh (rispetto a 135,1 GWh del primo semestre 2023). L'aumento della produzione è dovuto principalmente a condizioni di maggiore ventosità e al minore impatto delle attività di manutenzione; le limitazioni alla produzione previste da Terna hanno impattato per 5 GWh, in linea con lo stesso periodo dell'anno precedente. Inoltre, l'avvio il 21 giugno 2024 dell'impianto fotovoltaico Helianto ha contribuito con ulteriori 2 GWh.
La riduzione della tariffa è dovuta ai minori prezzi dell'energia elettrica registrati tra i due periodi. Nel primo semestre 2024 è stata applicata una tariffa incentivo pari a 42 €/MWh su circa il 13% della produzione eolica; si ricorda che nel 2023 la tariffa incentivo non ha trovato applicazione.
Nel secondo trimestre del 2024, l'EBITDA comparable del segmento Renewables è stato pari a 4,8 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 3,0 milioni di Euro del secondo trimestre del 2023 . L'aumento dell'EBITDA è correlato ad una maggiore produzione di energia elettrica in parte compensata dall'effetto di una minore tariffa. Si ricorda che nel 2023 i limiti di prezzo previsti dal Decreto "Sostegni Ter" avevano generato una riduzione dell'EBITDA pari a circa 1,6 milioni di Euro.
La produzione di energia elettrica è stata pari a 75,3 GWh (rispetto a 53,8 GWh del secondo trimestre del 2023). L'aumento della produzione è dovuto principalmente a condizioni di maggiore ventosità; inoltre, l'avvio il 21 giugno 2024 dell'impianto fotovoltaico Helianto ha contribuito con ulteriori 2 GWh
La riduzione della tariffa è dovuta ai minori prezzi dell'energia elettrica registrati tra i due periodi. Nel secondo trimestre del 2024 è stata applicata una tariffa incentivo pari a 42 €/MWh su circa il 13% della produzione; si ricorda che nel 2023 la tariffa incentivo non ha trovato applicazione.
| Milioni di Euro | H1/24 | H1 2023 | Q2/24 | Q2/23 |
|---|---|---|---|---|
| INDUSTRIAL & MARKETING | 72,4 | 119,0 | 45,2 | 79,3 |
| RENEWABLES | 7,4 | 24,1 | 3,7 | 22,8 |
| Totale | 79,9 | 143,2 | 48,9 | 102,0 |
Gli investimenti effettuati dal Gruppo Saras nel primo semestre 2024 sono stati pari a 79,9 milioni di Euro, inferiori rispetto ai 143,2 milioni di Euro del 2023.
Per il segmento Industrial & Marketing, gli investimenti del primo semestre 2024 sono stati pari a 72,4 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 119,0 milioni di Euro del primo semestre 2023, principalmente per le significative attività di turnaround pluriennale sull'impianto IGCC e per la sostituzione del catalizzatore dell'impianto mild hydrocracking effettuate nel 2023.
Gli investimenti nel segmento Renewables nel primo semestre 2024 sono stati pari a 7,4 milioni di Euro, inferiori rispetto a 24,1 milioni di Euro del primo semestre 2023. In entrambi gli anni gli investimenti sono principalmente legati ai lavori di costruzione dell'impianto fotovoltaico Helianto, con la maggior parte delle spese sostenute nel 2023.
Nell'Oil Market Report di luglio 2024 pubblicato dall'International Energy Agency (IEA), le stime sulla domanda petrolifera globale nel 2024 prevedono una crescita pari a +1.0Mbbl/g. Tale valore, inferiore rispetto alle previsioni precedenti, discende principalmente da dati più deboli sull'andamento economico nell'area OCSE, oltre che dal generalizzato e crescente effetto dei numerosi interventi volti all'efficienza energetica, e dalla sempre maggior diffusione dei veicoli elettrici. In ogni caso, tale crescita consentirà di raggiungere una domanda media di 103,1Mbbl/g, che rappresenta un nuovo record storico. Dal punto di vista della distribuzione della domanda, saranno le economie non OCSE a fornire il maggior contributo alla crescita (in primis India e Brasile, mentre si è osservata una crescita più lenta del previsto in Cina), mentre l'area OCSE subirà un ulteriore rallentamento dei consumi, già iniziato a fine 2023.
Dal punto di vista dell'offerta, il 2024 è cominciato con una perdita di produzione in Nord America principalmente per effetto di condizioni metereologiche estreme che hanno bloccato numerosi siti estrattivi. La produzione nordamericana ha tuttavia ripreso la sua tendenza al rialzo dalla fine del primo trimestre. Nel complesso, la IEA per il 2024 conferma la previsione di una crescita dell'offerta petrolifera globale pari a 0,77Mbbl/g raggiungendo nell'anno un livello medio di produzione pari a 103,0Mbbl/g, in grado quindi di equilibrare i consumi. Tale crescita sarà guidata principalmente dai paesi non-OPEC+ (prevalentemente Stati Uniti, Brasile, Guyana e Canada) da cui complessivamente ci si attende un incremento produttivo di +1,5Mbbl/g, mentre la produzione OPEC+ dovrebbe complessivamente ridursi di 0,74Mbbl/g su base annua, nell'ipotesi che i tagli produttivi restino in vigore, e inizino a ridursi solo a partire dall'ultimo trimestre del 2024.
Guardando al settore della raffinazione la IEA si aspetta che le lavorazioni a livello globale nel 2024 cresceranno di circa 1Mbbl/g (raggiungendo 83,4Mbbl/g), con un contributo importante dall'avvio di nuove grandi raffinerie nei paesi non OCSE (in Medio Oriente, Africa e Asia) che metteranno pressione ai margini di raffinazione, in particolare per taluni siti obsoleti e poco competitivi, in Europa e negli USA.
Guardando all'andamento delle quotazioni del grezzo nel 2024, nel mese di luglio queste hanno registrato una media di circa 88\$/bbl, a fronte del calo degli stoccaggi americani superiore alle stime degli analisti e del persistere delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Le principali fonti di settore indipendenti si attendono che le quotazioni del Brent dtd possano rimanere, anche nella seconda parte dell'anno, a livelli in linea con la media finora registrata, intorno a ca. 85\$/bbl, benché non si esclude la possibilità di periodi con andamento volatile, in funzione del contesto macro-economico e dell'evoluzione dei fattori geopolitici.
Per quanto riguarda i differenziali di prezzo delle principali tipologie di grezzo, i "sour" ad alto contenuto di zolfo potrebbero ampliare lo sconto nell'ultima parte dell'anno, in funzione di un allentamento dei tagli produttivi OPEC+Russia. Nella prima metà dell'anno, ed ancor di più nelle prime settimane del terzo trimestre, il permanere dei limiti produttivi sta riducendo gli sconti di questa tipologia di grezzi, e conseguentemente ha ridimensionato il premio sul margine di raffinazione ottenibile dalle raffinerie complesse e ad elevata capacità di conversione (tra cui anche quella del Gruppo Saras). Per contro, i grezzi a basso tenore di zolfo ("sweet") dovrebbero subire una leggera riduzione dei premi, in ragione degli andamenti attesi per i crack spread dei distillati medi e leggeri, qui di seguito commentati.
Per quanto concerne la benzina, il crack spread ha seguito una tendenza crescente nella prima metà dell'anno (16,4\$/bbl in media nel primo trimestre, e 18,8\$/bbl in media nel secondo), grazie alla resilienza dei consumi nel settore privato e alla produzione ridotta durante la stagione delle manutenzioni primaverili programmate. Successivamente, la media nel mese di luglio è calata a circa 14\$/bbl, in funzione dell'arrivo sul mercato della produzione di nuove raffinerie, ed inoltre la driving season americana tarda a materializzarsi. Pertanto, gli esperti hanno rivisto in chiave conservativa i livelli attesi nella seconda parte dell'anno, con valori nel terzo trimestre in linea con quelli attuali.
Per quanto concerne il diesel, il crack spread è stato molto forte nel primo trimestre (26,3\$/bbl), ed è successivamente calato a 18,2\$/bbl nel secondo trimestre, anche per effetto di dinamiche stagionali. La media di luglio è attualmente pari a circa 18\$/bbl, e le attese per la seconda metà dell'anno convergono verso valori inferiori al primo semestre, in funzione del già citato arrivo sul mercato della nuova capacità di raffinazione. Ciononostante, il crack del diesel dovrebbe restare al di sopra delle medie storiche, per effetto dei cambiamenti strutturali nei flussi di approvvigionamento dell'Europa, nonché per le aspettative di consumi maggiori nell'ultima parte dell'anno.
Infine, relativamente al mercato elettrico, il prezzo unico nazionale italiano (PUN) dell'energia elettrica è previsto in rialzo e in media a livelli leggermente superiori a 100€/MWh nella seconda parte dell'anno, come di consueto soggetto alla volatilità del gas naturale. Al momento della stesura di questo documento, la media del PUN di luglio è pari a circa 110€/MWh, a fronte delle elevate temperature stagionali che hanno aumentato la domanda di energia per aria condizionata. Passando alle quotazioni dei permessi EUA sulle emissioni di CO2, gli esperti prevedono livelli intorno a quelli attuali di ca. 65-70€/ton anche nel prosieguo dell'anno, in coerenza con gli impegni di decarbonizzazione dei paesi europei.
Alla luce di tali previsioni, le aspettative per il margine di riferimento "EMC Reference Margin" rimangono superiori alle medie storiche anche per il secondo semestre del 2024, se pur in calo rispetto al 2023.
Per quanto riguarda l'operatività del sito industriale di Sarroch, dopo i turnaround del primo semestre per l'impianto di alchilazione, l'impianto di trattamento dei gas di coda (TGTU), l'unità di distillazione atmosferica denominata "Topping RT2", e l'unità di distillazione sottovuoto "vacuum V1" (con il contestuale rallentamento marcia dell'impianto IGCC), nel terzo trimestre ci saranno alcuni interventi manutentivi sull'impianto di recupero zolfo Z3, mentre nell'ultimo trimestre è stata pianificata la fermata per pulizia del "Topping T2" e del "Vacuum V2", oltre alla manutenzione di una turbina, una linea di lavaggio e due gassificatori dell'IGCC.
Nel complesso la lavorazione annuale di grezzo è prevista pari a 13,2 ÷ 13,5Mton (ovvero 96,5 ÷ 98,5Mbbl), a cui si aggiungerà circa 1Mton di cariche impianti complementari al grezzo (corrispondenti a circa 7Mbbl). Inoltre, la produzione di energia elettrica è prevista intorno ai 4,0 ÷ 4,2TWh, in netta crescita rispetto ai livelli del 2023 (circa 3,5TWh), coerentemente con gli interventi manutentivi previsti e con le ipotesi di potenza essenziale richiesta. Si ricorda infatti che la centrale elettrica a ciclo combinato (IGCC) di Sarlux Srl è stata iscritta da TERNA fra gli impianti così detti "essenziali" anche per il 2024 e che è stata ammessa al relativo regime di reintegrazione dei costi da ARERA.
Proseguono poi nel 2024 le attività, avviate nel 2023, volte al miglioramento delle performance del segmento Industrial & Marketing, con il coinvolgimento di un ampio spettro di iniziative, sia commerciali che industriali, e mirate sia alla massimizzazione del margine che all'ottimizzazione dei costi, nell'ottica di mantenere la raffineria di Sarroch tra i migliori asset del settore, e incrementare la resilienza alla volatilità del mercato.
Partendo dal premio di marginalità già consuntivato nella prima metà dell'anno, e considerando l'attuale livello dei crack spreads e dei differenziali dei grezzi, oltre alle attività manutentive e alle specifiche iniziative di efficientamento poc'anzi descritte, la Società conferma la guidance fornita sul premio medio annuo rispetto all'EMC Reference margin nella forchetta compresa tra 3,5 ÷ 4,5\$/bbl, sebbene con una maggiore probabilità che ci si possa attestare nella parte medio-bassa della forchetta. Ancora una volta si ricorda che l'andamento atteso per i crack spread della benzina e dei distillati medi produce effetti simili sia sul margine Saras che sul riferimento EMC benchmark; per contro, solo il margine Saras potrebbe risentire dell'incremento complessivo dei differenziali dei vari grezzi rispetto al Brent, mentre ciò non avrebbe influenza sul margine EMC Reference. Quindi, il combinato disposto delle previste evoluzioni di mercato è uno dei principali fattori che spiegano l'attesa del premio medio Saras precedentemente indicato.
Le previsioni relative ai costi fissi del segmento Industrial & Marketing si confermano pari a circa 380-400 milioni di Euro, in riduzione rispetto all'anno 2023 prevalentemente per il differente piano manutentivo previsto e gli impatti delle iniziative di ottimizzazione in corso.
Infine, gli investimenti del segmento si confermano previsti a circa 170-180 milioni di Euro, con l'obiettivo di proseguire il percorso di efficientamento e mantenimento della competitività degli impianti. Tale stima include anche gli investimenti dedicati all'avvio dei progetti di Energy Transition.
Per quanto riguarda il segmento Renewables, è stata completata a giugno la costruzione del parco fotovoltaico "Helianto" da 79MW, e quindi la capacità complessiva installata e operativa del segmento Renewables è adesso pari a 250MW. L'avvio della produzione del parco fotovoltaico "Helianto" consente di stimare una produzione cumulata per l'intero 2024 pari a circa 350GWh, che sarà interamente valorizzata a mercato.
Relativamente agli investimenti del segmento Renewables, si conferma un importo di circa 13 milioni di Euro dedicati al completamento del parco fotovoltaico Helianto. Eventuali ulteriori investimenti saranno funzione dell'ottenimento di Autorizzazioni Uniche per la costruzione di nuovi parchi presenti nella pipeline aziendale.
Infine, in merito all'andamento atteso della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo, le previsioni di generazione di cassa caratteristica e dell'andamento del capitale circolante (in virtù delle assunzioni di scenario e di performance ipotizzate dalla Società) consentono di ipotizzare una Posizione Finanziaria Netta di Gruppo di fine anno positiva.
Proseguono inoltre nel 2024 le attività di Energy Transition seguendo opportunità e l'evoluzione del contesto regolatorio. Tra i progetti in corso si segnalano in particolare:
Il Gruppo Saras basa la propria politica di gestione dei rischi sull'identificazione, valutazione e la loro mitigazione, con riferimento alle aree strategiche, operative e finanziarie. I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di top management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro gestione nonché per la valutazione del rischio residuale accettabile. La gestione dei rischi evidenziata nei processi aziendali si basa sul principio secondo il quale il rischio operativo o finanziario è gestito dal responsabile del relativo processo in base alle indicazioni del top management, mentre la funzione controllo misura e controlla il livello di esposizione ai rischi ed i risultati delle azioni di mitigazione. Nella gestione dei rischi finanziari il Gruppo Saras utilizza anche strumenti derivati, peraltro al solo scopo di copertura e senza ricorrere a strutture complesse.
L'attività petrolifera del Gruppo è esposta strutturalmente alle fluttuazioni dei cambi, in quanto i prezzi di riferimento per l'acquisto di greggio e per gran parte delle vendite di prodotti sono legati al dollaro USA. Al fine di ridurre sia il rischio di cambio relativo alle transazioni che prevede di eseguire nel futuro, che il rischio originato da debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella funzionale, Saras utilizza anche strumenti derivati con natura di hedging, quando ciò venga ritenuto opportuno.
I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazioni dei risultati e dei flussi di cassa dovuti agli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del "fair value" dei finanziamenti ricevuti. I principali contratti di finanziamento in essere sono stipulati sia a tassi di mercato variabili, che a tassi fissi. Il Gruppo Saras fa ricorso anche a strumenti derivati per diminuire il rischio di variazione dei risultati e dei flussi di cassa derivanti dagli interessi. Le spinte inflazionistiche, derivanti da un aumento delle materie prime e delle commodities, hanno determinato un incremento dei tassi di interesse sia a breve che a medio termine. La BCE ha più volte rivisto al rialzo il tasso di rifinanziamento marginale e quello sui depositi nel 2023, con un'inversione di tendenza nel 2024, seppur rimanendo su livelli elevati rispetto agli anni precedenti. Tale livello di tassi d'interesse provoca per il Gruppo Saras un aumento degli oneri finanziari e del costo delle operazioni in derivati.
Il settore raffinazione rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è costituito principalmente da aziende multinazionali che operano nel campo petrolifero. Le transazioni effettuate sono generalmente regolate in tempi brevissimi e sono spesso garantite da primari istituti di credito. Le vendite extra rete sono di importi singolarmente contenuti ed anch'esse spesso garantite o assicurate, con un rischio di non recuperabilità molto basso; inoltre, il Gruppo fa ricorso alla cessione del credito pro-soluto con primarie società di Factoring. Si ricorda che il gruppo non è esposto direttamente e indirettamente a controparti russe.
Il Gruppo finanzia le proprie attività sia tramite i flussi di cassa generati dalla gestione operativa, sia tramite il ricorso a fonti di finanziamento esterne. È dunque esposto al rischio di liquidità, costituito dalla capacità di reperire adeguate linee di credito nonché di far fronte ai relativi adempimenti contrattuali, tra i quali anche il rispetto dei covenants. La capacità di autofinanziamento e conseguentemente il livello di indebitamento, sono determinati dalla generazione di cassa della gestione operativa e dall'andamento del capitale circolante; in particolare, quest'ultimo è funzione dei livelli di domanda e di offerta di grezzi e prodotti petroliferi nonché dei relativi prezzi, e della loro estrema volatilità e sensibilità a fenomeni esterni (quali ad esempio fattori economici, sociali e politici). Si sottolinea inoltre che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano rispettati. Infine, si ricorda che il livello di indebitamento potrebbe subire modificazioni positive e negative causate dall'andamento del capitale circolante e della gestione caratteristica, entrambi influenzati dall'elevata volatilità dei prezzi delle commodity petrolifere ed energetiche.
Come precedentemente descritto, la società Varas S.p.A., società veicolo controllata da Vitol B.V. tramite la Varas Holding S.p.A., ha acquistato ad oggi il 46,014% delle azioni di Saras S.p.A. Il trasferimento della proprietà del 35,019% dalle Società Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A, alla società Varas S.p.A. ha determinato un evento di "change of control" ai sensi dei contratti di finanziamento in essere.
Si è dunque reso necessario nel mese di giugno 2024 richiedere un waiver alle banche finanziatrici al fine di concordare con i finanziatori di non avvalersi del diritto contrattuale di richiedere il rimborso in presenza del "change of control", ripristinando le originarie scadenze di pagamento nel medio e lungo termine.
Ad oggi è in fase di finalizzazione il rilascio dei waiver da parte delle banche finanziatrici per i quali non ci sono elementi che facciano presagire la mancata autorizzazione. In particolare, la Società ha ricevuto formale comunicazione che le banche finanziatrici hanno concesso all'unanimità il loro consenso alla richiesta avanzata. Tale consenso è condizionato ad una modifica contrattuale della definizione di "Shareholders" attualmente in fase di formalizzazione tra le parti.
I risultati del Gruppo Saras sono influenzati dall'andamento dei prezzi petroliferi ed in particolare dagli effetti che tale andamento comporta sui margini della raffinazione (rappresentati dalla differenza tra i prezzi dei prodotti petroliferi generati dal processo di raffinazione ed il prezzo delle materie prime, principalmente petrolio grezzo). Inoltre, per lo svolgimento dell'attività produttiva, il Gruppo Saras è tenuto a mantenere adeguate scorte di petrolio grezzo e di prodotti finiti; il valore delle scorte è soggetto alle fluttuazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di variazione dei prezzi e dei relativi flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l'utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Al fine di fronteggiare i rischi derivanti da variazioni di prezzi, ed in particolare per mitigare le fluttuazioni puntuali dei prezzi sulle quantità acquistate e vendute rispetto alle medie mensili, il Gruppo stipula anche contratti derivati con natura di hedging su commodities. Sono soggetti a variazioni anche i prezzi di cessione dell'energia elettrica da parte delle controllate Sarlux e Sardeolica, nonché i prezzi dei TEE e delle quote di emissioni di CO2.
In particolare, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha mutato radicalmente lo scenario energetico globale, innescando dalla fine di febbraio 2022 un immediato aumento dei prezzi delle commodities energetiche (petrolio e derivati, gas ed energia elettrica) e una forte volatilità, con impatti rilevanti sui risultati riportati dalle società del settore Oil & Gas e Refining. Tale fenomeno ha coinvolto più direttamente l'Europa, maggiormente dipendente dalla Russia dal punto di vista energetico. In particolare, le sanzioni occidentali imposte sulle importazioni petrolifere dalla Russia hanno comportato un aumento dei prezzi e dei margini dei prodotti raffinati che nel 2022 si è tradotto in un significativo miglioramento dei risultati economico finanziari del Gruppo. Tale fenomeno, come descritto nel capitolo relativo al Mercato di riferimento, si è progressivamente ridotto nel 2023 nel caso dei distillati medi: i margini di raffinazione, pur mantenendosi a livelli superiori alle medie storiche, hanno registrato una riduzione, principalmente a causa di un parziale rallentamento dei consumi industriali e un contestuale aumento delle importazioni di prodotti raffinati, in particolare dall'Asia (India, Cina, Medio Oriente e Turchia). A questo proposito si evidenzia come anche nel 2024, i risultati reddituali e i flussi finanziari attesi dal Gruppo saranno esposti al rischio di un rallentamento dell'economia globale o, nel caso più grave, di una possibile recessione, con una conseguente riduzione delle aspettative di crescita della domanda di idrocarburi. Le prossime decisioni delle banche centrali europea e statunitense relativamente alle politiche monetarie e all'adeguamento dei tassi per contenere gli elevati livelli di inflazione, potrebbero infatti costituire un freno alla crescita economica con conseguenze negative sulla domanda petrolifera. Le tensioni geopolitiche a livello internazionale causate dall'invasione russa dell'Ucraina e dai recenti conflitti in Medioriente aumentano inoltre i rischi sistemici, tra cui quello del prolungarsi della guerra, di un suo allargamento ad altri paesi, sulla catena delle forniture e sulla fiducia dei consumatori, delle imprese e degli investitori con conseguenti ritardi o arresti nelle decisioni di spesa e d'investimento. Il verificarsi di tali eventi potrebbe innescare un rallentamento della crescita o, nel peggiore dei casi una recessione, globale. Tali condizioni potrebbero determinare una riduzione della domanda delle materie prime energetiche e una conseguente riduzione dei prezzi, con ricadute negative sui risultati economici, il flusso di cassa e la realizzazione dei piani industriali del Gruppo.
Una parte rilevante del petrolio grezzo raffinato dalla Società proviene da paesi soggetti ad elevate incertezze di natura politica, sociale e macroeconomica; mutamenti legislativi, politici, economici e sommovimenti sociali potrebbero avere un impatto negativo sui rapporti commerciali tra Saras e gli stessi, con possibili effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. In particolare, come descritto nel capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione", le recenti tensioni geopolitiche in Medioriente e i recenti attacchi alle navi in transito nel Mar Rosso ha obbligato ad allungare le rotte lungo le coste dell'Africa con un aumento significativo dei costi di nolo che ha interessato le importazioni di greggio e di prodotto.
L'attività del Gruppo Saras dipende in modo significativo dalla propria raffineria ubicata in Sardegna, nonché dal contiguo impianto IGCC. Detta attività è soggetta a rischi relativi ad incidenti nonché ad interruzioni per fermate non programmate degli impianti. Saras ritiene che la complessità e modularità dei propri impianti consenta di limitare gli effetti negativi delle fermate non programmate, indotte da fattori esterni, e che i piani di sicurezza in atto (e continuamente migliorati) permettano di ridurre al minimo eventuali rischi di incidente; si segnala che ultimamente l'acuirsi di eventi metereologici avversi, uniti alle caratteristiche attuali del sistema elettrico sardo, ha incrementato la probabilità e il potenziale impatto rischio di interruzione della produzione. Saras fa inoltre ricorso in merito a tali rischi ad un programma significativo di copertura assicurativa. Tale programma, tuttavia, in certe circostanze potrebbe non essere sufficiente ad evitare al Gruppo di sostenere costi in caso di interruzioni produttive o incidenti.
Le attività del Gruppo Saras sono disciplinate da numerose normative dell'Unione Europea, nazionali, regionali e locali in materia ambientale. Il Gruppo Saras ha quale assoluta priorità lo svolgimento della propria attività nel massimo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale. In particolare, Il Gruppo si è dotato di un Sistema di Gestione Ambientale conforme alle norme ISO 14001/2015 e del Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit EMAS e di un sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro certificato EN ISO 45001. Il rischio di responsabilità ambientale è insito, tuttavia, nell'attività e non può esservi certezza che in futuro nuove normative non comportino il sostenimento di oneri ad oggi non previsti.
La tipicità del business svolto dal Gruppo è condizionata dal contesto normativo e regolatorio in continua evoluzione dei paesi in cui opera. A tal riguardo, Saras è impegnata in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali volto a ricercare momenti di contradditorio e valutare tempestivamente le modifiche normative intervenute, operando per minimizzare l'impatto economico derivante dalle stesse. In questo contesto fra le principali evoluzioni normative in corso, gli elementi più significativi riguardano:
• normative concernenti la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici e relativi impatti sui limiti previsti nell'attuale decreto AIA;
• il parere della Commissione Europea e i documenti attuativi dell'ARERA in merito al riconoscimento della controllata Sarlux della qualifica di "impresa energivora";
• disposizioni normative relative ai titoli di efficienza energetica per il settore Power e agli incentivi per il settore Wind nonchè ai riflessi sul GSE;
• normative e documenti attuativi emanati da Terna e ARERA in merito ai requisiti di "essenzialità" dell'impianto IGCC di Sarlux, e al regime di reintegro dei costi.
• Misure adottate per il contenimento dei costi dell'energia elettrica, come per es. "Sostegni TER" e "legge di Bilancio 2023" che impattano da un lato gli oneri di sistema e le componenti variabili energetiche per le imprese "energivore" (Sarlux) e dall'altro sui prezzi di vendita dell'energia elettrica da fonti rinnovabili (Sardeolica, Energia Verde e Energia Alternativa);
• Disposizioni normative relative alle quote di allocazione dei titoli di "Emission trading".
Le principali materie prime utilizzate dal Gruppo per la sua attività prevalente (raffinazione e produzione di energia elettrica) vengono fornite da fornitori terzi che potrebbero essere inadeguati per competenze, dimensioni, assicurazioni, know how. Ne consegue che il Gruppo è esposto ad un rischio di interruzione della fornitura legata ad un fornitore inadeguato, rischio mitigato per i fornitori "oil" da un processo di "know your customer" e i fornitori "non oil" da un processo centralizzato di "qualifica" fornitori per gruppi di merci critiche.
Le attività del Gruppo sono intrinsecamente esposte ai rischi e opportunità legati al cambiamento climatico. Tali rischi ed opportunità, ricompresi nel modello di Corporate Risk Management, possono essere sia di tipo fisico che regolatorio, ovvero derivanti dalle politiche in corso di implementazione per accompagnare la transizione energetica e limitare il cambiamento climatico. Per quanto riguarda il rischio fisico, il Gruppo potrebbe affrontare incidenti significativi agli asset derivanti da eventi meteorologici avversi (ad es piogge torrenziali, fulminazioni, innalzamento livello del mare, siccità). Le eventuali misure di mitigazione sono rappresentate dalle coperture assicurative, da un sistema di gestione HSE, e da un sistema di gestione di eventi metereologici atti a mettere in sicurezza gli impianti.
Per quanto riguarda il rischio normativo, il Gruppo potrebbe affrontare un ulteriore inasprimento della legislazione europea e nazionale in materia di decarbonizzazione e transizione ecologica. Il gruppo monitora costantemente l'evoluzione della normativa e valuta di volta in volta i provvedimenti e le azioni mitigatrici.
Infine, il Gruppo gestisce il rischio reputazionale relativo alla valutazione della strategia di business sostenibile da parte dei propri Stakeholders attraverso attività di engagement con gli Stakeholder, analisi di materialità per l'identificazione dei temi ed impatti prioritari, monitoraggio delle performance attraverso indicatori ESG ed, in ultimo, apposita rendicontazione trasparente e completa in ambito di Sostenibilità. A tal riguardo si segnala che in luglio 2023 la Commissione Europea con Atto Delegato ha pubblicato i nuovi principi European Sustainability Reporting Standard (ESRS) destinati a tutte le imprese soggette alla Corporate Sustainability Directive (CSRD), tra cui Saras.Tali principi dovranno essere adottati a partire dall'esercizio 2024.
Saras ha avviato un percorso di decarbonizzazione e transizione energetica che prevede lo sviluppo di capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico).
A tale piano si affiancano ulteriori progetti in varie fasi di sviluppo, tra cui quelli in ambito idrogeno verde, in partnership con Enel Green Power. A tali progetti si aggiunge infine la valutazione dell'espansione della capacità di produzione di biocarburanti.
Il Gruppo Saras opera nel rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati riguardanti i propri clienti, dipendenti, fornitori e tutti i soggetti con i quali entra in contatto quotidianamente. In particolare, il 25 maggio 2018 è divenuto efficace il nuovo Regolamento Europeo n. 679/2016 (il cosiddetto "GDPR") riguardante la protezione dei dati personali, il Gruppo Saras ha da tempo attivato un progetto volto ad implementare le nuove misure richieste dal GDPR e ha allineato le proprie procedure ed i processi alle novità introdotte da tale Regolamento.
Il Gruppo è dotato di complessi sistemi informativi a supporto delle diverse attività e processi di business, in particolare il funzionamento e la gestione della raffineria di Sarroch. Aspetti di rischio riguardano l'adeguatezza di tali sistemi, la disponibilità e l'integrità/riservatezza dei dati e delle informazioni e il Cyber Attack. Il Gruppo sta da tempo sviluppando progetti e applicando soluzioni che mirano a ridurre sensibilmente questo tipo di rischio, attraverso una gestione centralizzata della cyber security con l'obiettivo di affrontare le minacce alla sicurezza informatica, supportando il business nelle scelte delle tutele più opportune, Nel corso dell'esercizio 2023 il Gruppo sta continuando ad aumentare il livello di protezione da cyber attach attraverso un servizio (Uptime servizio di security monitoring) e un'attivazione di corsi di Awareness da erogare alla popolazione aziendale.
Oltre a quanto sopra descritto relativamente all'attività di gestione e mitigazione dei rischi, il Gruppo Saras, in presenza di obbligazioni attuali, conseguenti ad eventi passati, che possano essere di tipo legale, contrattuale, normativo, ha effettuato negli anni congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti fra le passività di bilancio (vedasi Nota Integrativa).
Saras è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Oltre al fondo rischi per contenziosi stanziato in bilancio, è possibile che in futuro Saras possa sostenere altre passività, anche significative a causa di: (i) incertezza rispetto all'esito finale dei procedimenti in corso per i quali al momento è stata valutata non probabile la soccombenza, o non attendibile la stima della relativa passività; (ii) il verificarsi di ulteriori sviluppi o l'emergere di nuove evidenze e informazioni che possano fornire elementi sufficienti per una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione, (iii) inaccuratezza delle stime degli accantonamenti dovuta al complesso processo di determinazione che comporta giudizi soggettivi da parte del management. Violazioni del Codice Etico, di leggi e regolamenti, incluse le norme in materia di anti-corruzione, da parte di Saras, dei suoi partner commerciali, agenti o altri soggetti che agiscono in suo nome o per suo conto, possono esporre Saras e i suoi dipendenti al rischio di sanzioni penali e civili che potrebbero danneggiare la reputazione della Società e il valore per gli azionisti. Per maggiori dettagli sui procedimenti in corso si rimanda al paragrafo 7.1 della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.
Nel corso dei primi sei mesi del 2024 Saras S.p.A. non ha acquistato né venduto alcuna azione propria.
Saras non ha effettuato attività significative di "Ricerca e Sviluppo" e pertanto non vi sono costi significativi capitalizzati o imputati a conto economico durante i primi sei mesi del 2024.
Nel corso dei primi sei mesi del 2024 non sono state poste in essere transazioni significative, e non sono in essere posizioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
In data 10 luglio 2024 la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ("CONSOB"), con delibera del 10 luglio 2024, n. 23188, ai sensi dell'articolo 102, comma 4, del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (il "TUF"), ha approvato il documento di offerta (il "Documento di Offerta") relativo all'offerta pubblica di acquisto obbligatoria (l'"Offerta") promossa da Varas S.p.A., ai sensi degli articoli 102 e 106, comma 1 del TUF, su massime n. 518.486.282 azioni ordinarie di Saras S.p.A. ("Saras"), rappresentanti circa il 54,520% del capitale sociale di Saras, diverse dalle n. 432.513.718 azioni, rappresentative di circa il 45,480% del capitale sociale di Saras , già di proprietà di Varas S.p.A. Il testo integrale del comunicato è disponibile sul sito Saras (al link: https://www.saras.it/sites/default/files/uploads/pressreleases/comunicazione-diffusa-da-saras-s.p.a.-per-conto-di-varas-s.p.a.-- avvenuta-approvazione-del-documento-di-offerta.pdf)
In data 11 luglio 2024 Varas S.p.A. ha pubblicato il Documento di Offerta, approvato dalla Consob con delibera del 10 luglio 2024, n. 23188, che comprende la Comunicazione dell'Emittente ai sensi dell'articolo 103, comma 3, del TUF, e 39 del Regolamento Emittenti e il parere degli amministratori indipendenti ai sensi dell'articolo 39-bis del Regolamento Emittenti. Il testo integrale del comunicato è disponibile sul sito Saras (al link: https://www.saras.it/sites/default/files/uploads/pressreleases/comunicazione-diffusa-da-sarass.p.a.-per-conto-di-varas-s.p.a.---pubblicazione-del-documento-di-offerta.pdf)
In data 22 luglio 2024, per quanto riguarda la linea RCF da 305M€, e in data 23 luglio 2024, per quanto riguarda i due finanziamenti assistiti da garanzia SACE, la Società ha ricevuto formale comunicazione che le banche finanziatrici hanno concesso all'unanimità il loro consenso alla richiesta avanzata. Tale consenso è condizionato ad una modifica contrattuale della definizione di "Shareholders" attualmente in fase di formalizzazione tra le parti.
In data 24 luglio 2024 è stato sottoscritto l'atto di scissione con scorporo della società Sardeolica a favore della beneficiaria Sarhelianto S.r.l. che si occuperà della gestione dell'impianto fotovoltaico "Helianto".
| Migliaia di Euro | 30/06/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | (1) | ||
| Attività correnti | 5.1 | 2.384.254 | 2.450.542 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 5.1.1 | 323.116 | 542.651 |
| Altre attività finanziarie | 5.1.2 | 131.297 | 114.535 |
| Crediti commerciali | 5.1.3 | 511.764 | 488.778 |
| Rimanenze | 5.1.4 | 1.355.058 | 1.247.087 |
| Attività per imposte correnti | 5.1.5 | 27.329 | 27.242 |
| Altre attività | 5.1.6 | 35.690 | 30.249 |
| Attività non correnti | 5.2 | 1.344.444 | 1.314.084 |
| Immobili, impianti e macchinari | 5.2.1 | 1.160.283 | 1.172.659 |
| Attività immateriali | 5.2.2 | 36.578 | 38.922 |
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | 5.2.3 | 34.549 | 38.480 |
| Altre partecipazioni | 5.2.4 | 745 | 745 |
| Attività per imposte anticipate | 5.2.5 | 70.439 | 20.812 |
| Altre attività finanziarie | 5.2.6 | 3.196 | 3.812 |
| Altre attività | 5.2.7 | 38.654 | 38.654 |
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 5.2.8 | 333 | 333 |
| Totale attività | 3.729.031 | 3.764.959 | |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | |||
| Passività correnti | 5.3 | 2.072.153 | 1.766.039 |
| Passività finanziarie a breve termine | 5.3.1 | 451.671 | 148.993 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | 1.355.796 | 1.417.706 |
| Passività per imposte correnti | 5.3.3 | 195.036 | 118.216 |
| Altre passività | 5.3.4 | 69.650 | 81.124 |
| Passività non correnti | 5.4 | 345.751 | 654.371 |
| Passività finanziarie a lungo termine | 5.4.1 | 27.812 | 345.245 |
| Fondi per rischi e oneri | 5.4.2 | 289.526 | 276.522 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | 6.829 | 5.967 |
| Passività per imposte differite | 5.4.4 | 3.730 | 3.730 |
| Altre passività | 5.4.5 | 17.854 | 22.907 |
| Totale passività | 2.417.904 | 2.420.410 | |
| PATRIMONIO NETTO | 5.5 | ||
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | |
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | |
| Altre riserve | 1.136.830 | 965.056 | |
| Risultato netto | 108.741 | 313.937 | |
| Totale patrimonio netto di competenza della controllante | 1.311.127 | 1.344.549 | |
| Interessenze di pertinenza di terzi | - | - | |
| Totale patrimonio netto | 1.311.127 | 1.344.549 | |
| Totale passività e patrimonio netto | 3.729.031 | 3.764.959 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
| Migliaia di Euro | (1) | 1 GENNAIO 30 GIUGNO 2024 |
1 GENNAIO 30 GIUGNO 2023 |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 6.1.1 | 5.835.061 | 5.387.981 |
| Altri proventi | 6.1.2 | 72.624 | 28.947 |
| Totale ricavi | 5.907.685 | 5.416.928 | |
| Acquisti per materie prime, sussidiarie e di consumo | 6.2.1 | (4.926.721) | (4.542.941) |
| Prestazioni di servizi e costi diversi | 6.2.2 | (623.542) | (512.099) |
| Costo del lavoro | 6.2.3 | (82.196) | (79.921) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 6.2.4 | (99.293) | (94.387) |
| Totale costi | (5.731.752) | (5.229.348) | |
| Risultato operativo | 175.933 | 187.580 | |
| Proventi finanziari | 6.3 | 42.569 | 112.346 |
| Oneri finanziari | 6.3 | (84.487) | (126.930) |
| Risultato prima delle imposte | 134.015 | 172.996 | |
| Imposte sul reddito | 6.4 | (25.274) | (50.673) |
| Risultato netto | 108.741 | 122.323 | |
| Risultato netto attribuibile a: | |||
| Soci della controllante | 108.741 | 122.323 | |
| Interessenze di pertinenza di terzi | 0 | 0 | |
| Risultato netto per azione - base (centesimi di Euro) | 11,43 | 12,86 | |
| Risultato netto per azione - diluito (centesimi di Euro) | 11,43 | 12,86 |
| 1 GENNAIO | |
|---|---|
| 30 GIUGNO 2024 | 30 GIUGNO 2023 |
| 108.741 | 122.323 |
| 487 | 681 |
| 2.376 | |
| 0 | 0 |
| 487 | 3.057 |
| 109.228 | 125.380 |
| 109.228 | 125.380 |
| 1 GENNAIO |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
| Migliaia di Euro | Capitale Sociale |
Riserva Legale |
Altre Riserve |
Utile (Perdita) esercizio |
Totale patrimonio netto di competenza della controllante |
Interessenze di pertinenza di terzi |
Totale patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2022 | 54.630 | 10.926 | 729.902 | 416.916 | 1.212.374 | 0 | 1.212.374 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 416.916 | (416.916) | 0 | 0 | |||
| Distribuzione Dividendi | (180.690) | (180.690) | (180.690) | ||||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | (614) | (614) | (614) | ||||
| Effetto attuariale IAS 19 | (321) | (321) | (321) | ||||
| Riserva Cash Flow Hedging | (137) | (137) | (137) | ||||
| Risultato netto | 313.937 | 313.937 | 313.937 | ||||
| Risultato netto complessivo | (1.072) | 313.937 | 312.865 | 312.865 | |||
| Saldo al 31/12/2023 | 54.630 | 10.926 | 965.056 | 313.937 | 1.344.549 | 0 | 1.344.549 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 313.937 | (313.937) | 0 | 0 | |||
| Distribuzione Dividendi | (142.650) | (142.650) | (142.650) | ||||
| Effetto traduzione bilanci in valuta | 487 | 487 | 487 | ||||
| Risultato netto | 108.741 | 108.741 | 108.741 | ||||
| Risultato netto complessivo | 487 | 108.741 | 109.228 | 109.228 | |||
| Saldo al 30/06/2024 | 54.630 | 10.926 | 1.136.830 | 108.741 | 1.311.127 | 0 | 1.311.127 |
| Migliaia di Euro | (1) | 1/1/2024 - 30/06/2024 |
1/1/2023- 30/06/2023 |
|---|---|---|---|
| A - Disponibilità liquide iniziali | 542.651 | 707.115 | |
| B - Flusso monetario da (per) attività operativa | |||
| Risultato netto | 5.5 | 108.741 | 122.323 |
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | (4.540) | (13.999) | |
| Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni | 6.2.4 | 99.293 | 94.387 |
| Variazione netta fondi per rischi | 5.4.2 | 13.004 | (20.222) |
| Variazione netta dei fondi per benefici ai dipendenti | 5.4.3 | 862 | 721 |
| Variazione netta passività per imposte differite e attività per imposte anticipate | 5.2.4 - 5.4.4 | (49.627) | (866) |
| Interessi netti | 26.446 | 16.850 | |
| Imposte sul reddito | 6.4 | 74.901 | 51.539 |
| Variazione FV derivati | 5.1.2 - 5.3.1 | (3.235) | 935 |
| Altre componenti non monetarie | 5.5 | 487 | 3.057 |
| Utile (perdita) dell'attività di peiodo prima delle variazioni del capitale circolante | 266.332 | 254.725 | |
| (Incremento) / Decremento dei crediti commerciali | 5.1.3 | (22.986) | 259.381 |
| (Incremento) / Decremento delle rimanenze | 5.1.4 | (107.971) | 67.293 |
| Incremento / (Decremento) dei debiti commerciali e altri debiti | 5.3.2 | (61.910) | (252.338) |
| Variazione altre attività correnti | 5.1.5 - 5.1.6 | (5.528) | 43.580 |
| Variazione altre passività correnti | 5.3.3 - 5.3.4 | 50.992 | 86.693 |
| Interessi incassati | 1.264 | 1.481 | |
| Interessi pagati | (27.710) | (18.331) | |
| Imposte pagate | 5.3.2 | (61.022) | (313.063) |
| Variazione altre passività non correnti | 5.4.5 | (5.054) | (11.388) |
| Totale (B) | 26.408 | 118.033 | |
| C - Flusso monetario da (per) attività di investimento | |||
| Investimenti netti in immobilizzazioni materiali ed immateriali | 5.2.1-5.2.2 | (79.916) | (141.587) |
| Investimenti netti in Diritto di utilizzo di attività in leasing | (726) | (256) | |
| (Incremento) / Decremento altre attività finanziarie e altre partecipazioni | 5.1.2 | 9.138 | 111.411 |
| Totale (C) | (71.504) | (30.432) | |
| D - Flusso monetario da (per) attività di finanziamento | |||
| Incremento / (Decremento) debiti finanziari a m/l termine | 5.4.1 | (317.433) | (60.939) |
| Incremento / (Decremento) debiti finanziari a breve termine | 5.3.1 | 280.629 | (70.116) |
| Dividendi pagati | (142.175) | (180.690) | |
| Totale (D) | (178.979) | (311.745) | |
| E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) | (224.075) | (224.144) | |
| Differenze cambio non realizzate su c/c bancari | 4.541 | 14.000 | |
| F - Disponibilità liquide finali | 323.116 | 496.970 |
(1) Si rimanda alla nota integrativa sezione 5 "Note alla situazione patrimoniale-finanziaria"
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Moratti
6.4 Imposte sul reddito
La pubblicazione del bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 30 giugno 2024 è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 31 luglio 2024.
Saras S.p.A. (di seguito anche la "Capogruppo") è una società per azioni quotata alla Borsa di Milano avente sede legale in Sarroch (CA) (Italia), S.S. 195 "Sulcitana" Km. 19.
In data 18 giugno 2024, la società Varas S.p.A.("Varas"), società veicolo controllata da Vitol B.V. tramite la Varas Holding S.p.A., ha acquistato il 35,019% delle azioni di Saras S.p.A. In tale data, infatti, è stata perfezionata l'acquisizione ai sensi del contratto di compravendita sottoscritto in data 11 febbraio 2024 ("Il contratto di Compravendita") da parte di Varas S.p.A dell'intera partecipazione detenuta da Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. (collettivamente la "Famiglia Moratti) nella Società stessa pari al 35,019% del capitale sociale, ad un prezzo pari a €1,60 per azione, ovvero il prezzo di € 1,75 per azione ai sensi del Contratto di Compravendita, rettificato al ribasso a seguito del pagamento del dividendo (l'"Acquisizione").
L'Acquisizione è stata comunicata tramite apposito comunicato stampa, il cui contenuto completo può essere esaminato sul sito Saras (al link https://www.saras.it/sites/default/files/uploads/pressreleases/cs-18\_06\_24.pdf).
L'acquisizione ha determinato l'insorgere di un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto ("OPA") obbligatoria sul capitale azionario di Saras, allo stesso prezzo per azione (i.e., €1,60 per azione).
Come indicato nel comunicato stampa diffuso da Saras per conto di Varas il 19 giugno 2024, l'obiettivo dell'OPA è che Varas acquisisca l'intero capitale sociale di Saras e, conseguentemente, realizzi il delisting delle azioni dall'Euronext organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Qualora non ricorrano i presupposti per il delisting, Varas si riserva la facoltà di realizzare il delisting mediante la fusione per incorporazione di Saras in Varas.
Con riferimento al processo autorizzativo dell'Acquisizione dopo la data di sottoscrizione del Contratto di Compravendita (ovvero 11 Febbraio 2024):
Alla data odierna Varas S.p.a. detiene una quota di Saras S.p.A. pari al 46,014% del capitale azionario.
La durata della Società è prevista statutariamente sino al 31 dicembre 2056.
Saras S.p.A. opera nel mercato petrolifero a livello italiano ed internazionale attraverso l'acquisto di grezzo e la vendita dei prodotti finiti. Le attività del Gruppo Saras comprendono la raffinazione di grezzo, la produzione di energia elettrica prodotta sia dall'impianto di gassificazione integrata a ciclo combinato della controllata Sarlux S.r.l. che dai parchi eolici delle controllate Sardeolica S.r.l., Energia Alternativa S.r.l. ed Energia Verde S.r.l. e la vendita dell'energia attraverso la nuova società controllata Saras Energy Management S.r.l., costituita nel 2023 e la cui attività è iniziata nei primi mesi del 2024. Inoltre, si segnala che, a far data dal 21 giugno 2024, la società Sardeolica ha iniziato la fase di collaudo al fine di immettere sulla rete elettrica energia prodotta dall'impianto fotovoltaico "Helianto".
Il presente bilancio consolidato intermedio, relativo al periodo chiuso al 30 giugno 2024, è presentato in euro, essendo l'euro la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e dalla Nota Integrativa. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.
Il bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 30 giugno è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e secondo i provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del Decreto Legislativo del 28 febbraio 2005, n.38.
Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretations Committee" ("IFRIC"), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data di approvazione del bilancio consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione della società Capogruppo e contenuti nei relativi Regolamenti U.E. pubblicati a tale data.
Si precisa che gli schemi di bilancio sono stati redatti secondo i seguenti criteri, in linea con lo IAS 1, ritenuti adatti a fornire una completa informativa patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo:
I principi contabili esposti di seguito sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
Il bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Saras per il periodo chiuso al 30 giugno 2024, predisposto ai sensi dell'articolo 154-ter TUF e successive modifiche, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), emessi dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, che includono tutti i principi contabili internazionali (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). Il bilancio consolidato abbreviato per il periodo chiuso al 30 giugno 2024 è stato redatto in accordo con le disposizioni dello IAS 34 – Interim financial reporting.
I principi contabili adottati dal Gruppo Saras per la redazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2024 sono coerenti con quelli applicati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 e al corrispondente periodo intermedio di riferimento, ad eccezione dei nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti di seguito illustrati che, alla data di redazione del presente bilancio consolidato abbreviato, erano già stati emanati ed entrati in vigore nel corso del presente esercizio. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.
A settembre 2022, lo IASB ha emanato una modifica all'IFRS 16 per specificare i requisiti che un locatore venditore utilizza nella misurazione della passività per leasing che deriva da una transazione di sale & lease back, per assicurare che il locatore venditore non riconosca utili o perdite con riferimento al diritto d'uso mantenuto dallo stesso.
A gennaio 2020 ed ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:
• Solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione.
Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente ed il diritto di postergazione dell'entità è subordinato al rispetto di covenants entro dodici mesi.
A maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Rendiconto Finanziario e IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche dei contratti di reverse factoring e richiedere di dare ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativa inclusi nelle modifiche hanno l'obiettivo di assistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un'entità degli accordi di reverse factoring.
I requisiti di transizione chiariscono che un'entità non deve fornire informativa nei bilanci intermedi relativi al primo esercizio di applicazione delle modifiche. Conseguentemente, le modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio semestrale consolidato abbreviato del Gruppo.
Il bilancio consolidato abbreviato include i bilanci della Capogruppo e delle società sulle quali la stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie, tale controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto che per effetto dell'esercizio di una influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria. L'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data del bilancio sono considerati al fine della determinazione del controllo.
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 30 giugno, e sono quelli appositamente predisposti e approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.
Le società controllate incluse nell'area di consolidamento sono indicate nella seguente tabella:
| Controllate con il metodo integrale | % di partecipazione |
|---|---|
| Deposito di Arcola Srl | 100% |
| Sarlux Srl | 100% |
| Sarint SA e società controllate | 100% |
| Saras Energia SAU | 100% |
| Terminal Logistica de Cartegena SLU | 100% |
| Reasar SA | 100% |
| Sardeolica Srl | 100% |
| Energia Verde Srl | 100% |
| Energia Alternativa Srl | 100% |
| Saras Trading SA | 100% |
| Saras Energy Management Srl | 100% |
| Altre partecipazioni: valutate al costo in quanto non significative | |
| Sardhy Green Hydrogen Srl | 50,00% |
| Sarda Factoring | 4,01% |
| Consorzio La Spezia Utilities | 5% |
Non vi sono variazioni rispetto al 31 dicembre 2023.
La predisposizione del bilancio abbreviato richiede da parte degli amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su valutazioni discrezionali e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi del bilancio, quali la Situazione Patrimoniale-Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati effettivi delle poste del bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nel bilancio a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime. Le principali stime sono relative all'ammortamento delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle immobilizzazioni, al valore recuperabile delle rimanenze, alle imposte differite, ai fondi rischi ed ai fondi svalutazione delle attività correnti, ai ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica in regime di essenzialità e del reintegro costi ammesso dall'Autorità, alla valutazione del valore recuperabile dei crediti e alla stima del fair value degli strumenti derivati.
L'andamento delle variabili di mercato, nel medio-lungo termine e nel breve termine, tra cui il prezzo e l'offerta del greggio e la domanda mondiale dei prodotti finiti rispetto alla capacità di lavorazione in grado di influire anche significativamente sulle performance del Gruppo rappresenta una delle assunzioni critiche per i processi valutativi tra cui in particolare per la valutazione delle immobilizzazioni e del valore recuperabile delle rimanenze nonché della volatilità dei valori correnti degli strumenti finanziari.
I processi valutativi sottostanti, anche complessi, comportano l'espressione di stime che dipendono da variabili esogene di settore, altamente volatili, e sono basati su assunzioni che, per loro natura, implicano il ricorso ad un elevato grado di giudizio da parte della Direzione aziendale, che a tal fine considera anche scenari espressi da esperti di settore indipendenti.
Le stime e le valutazioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna di esse sono iscritti nel conto economico. Una sintesi delle stime più significative è esposta nel bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2023, a cui si rimanda, rispetto alle quali non si evidenzia alcuna variazione.
Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte aiseguenti segmenti di business:
Di seguito si espone la suddivisione per segmenti. Per maggiori dettagli quantitativi e per i commenti, sii rimanda alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione:
| Conto Economico al 30 giugno 2024 | INDUSTRIAL&MARKETING | RENEWABLES | TOTALE |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.819.096 | 15.965 | 5.835.061 |
| Altri ricavi operativi | 70.811 | 1.813 | 72.624 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (94.945) | (4.349) | (99.294) |
| Risultato operativo | 167.501 | 8.432 | 175.933 |
| Proventi finanziari (a) | 68.559 | 731 | 69.290 |
| Oneri finanziari (a) | (110.520) | (688) | (111.208) |
| Imposte sul reddito | (22.966) | (2.308) | (25.274) |
| Utile (perdita) di esercizio | 102.574 | 6.167 | 108.741 |
| Totale attività direttamente attribuibili saldo al 30 giugno 2024 (b) | 3.533.720 | 195.311 | 3.729.031 |
| Totale passività direttamente attribuibili saldo al 30 giugno 2024 (b) | 2.383.203 | 34.701 | 2.417.904 |
| Investimenti in attività materiali saldo al 30 giugno 2024 | 72.407 | 7.444 | 79.851 |
| Investimenti in attività immateriali saldo al 30 giugno 2024 | 9 | 0 | 9 |
| Conto Economico al 30 giugno 2023 | INDUSTRIAL&MARKETING | RENEWABLES | TOTALE |
|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 5.375.374 | 12.607 | 5.387.981 |
| Altri ricavi operativi | 27.521 | 1.426 | 28.947 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (90.019) | (4.368) | (94.387) |
| Risultato operativo | 182.975 | 4.605 | 187.580 |
| Proventi finanziari (a) | 147.532 | 1.203 | 148.735 |
| Oneri finanziari (a) | (162.680) (639) |
(163.319) | |
| Imposte sul reddito | (49.197) (1.476) |
(50.673) | |
| Utile (perdita) di esercizio | 118.630 | 3.693 | 122.323 |
| Totale attività direttamente attribuibili saldo al 31 dicembre 2023 (b) | 3.566.646 | 198.313 | 3.764.959 |
| Totale passività direttamente attribuibili saldo al 31 dicembre 2023 (b) | 2.373.919 | 46.491 | 2.420.410 |
| Investimenti in attività materiali saldo al 31 dicembre 2023 | 178.326 | 45.990 | 224.316 |
| Investimenti in attività immateriali saldo al 31 dicembre 2023 | 54 | 0 | 54 |
(a) Determinato senza considerare le elisioni infrasettore.
(b) I totali attività e passività sono calcolati al netto
Le disponibilità liquide sono così composte:
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Deposti bancari postali | 323.087 | 542.624 | (219.537) |
| Cassa | 29 | 27 | 2 |
| Totale | 323.116 | 542.651 | (219.535) |
I depositi bancari sono riconducibili principalmente a Saras S.p.A. per 244.822 migliaia di euro, Saras Trading S.A. per 42.832 migliaia di euro e Saras Energia per 19.025 migliaia di euro. Tali depositi non sono soggetti a vincoli o restrizioni.
Per il commento della posizione finanziaria netta si rimanda alla Relazione sulla Gestione al capitolo relativo alla stessa; la variazione delle disponibilità liquide ed equivalenti è riepilogata nel prospetto di rendiconto finanziario.
Le Altre attività finanziarie sono così composte:
| Altre attività finanziarie correnti | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari derivati correnti | 25.284 | 66.567 | (41.283) |
| Depositi a garanzia derivati | 77.642 | 47.968 | 29.674 |
| Altre attività | 28.371 | 0 | 28.371 |
| Totale | 131.297 | 114.535 | 16.762 |
La voce Strumenti finanziari derivati è costituita sia dal fair value positivo degli strumenti in essere alla data di fine periodo che dai differenziali attivi realizzati e non ancora incassati.
Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.
La voce Depositi a garanzia derivati accoglie i depositi richiesti dalle controparti con le quali il Gruppo pone in essere strumenti derivati a garanzia delle posizioni aperte alla data di chiusura del periodo.
La voce Altre attività include un credito verso una società di factor a seguito di cessioni di credito pro-soluto non ancora incassate al 30 giugno 2024.
I crediti commerciali ammontano a 511.764 migliaia di euro, in aumento di 22.986 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. L'andamento è principalmente riconducibile all'incremento dei crediti relativi al regime di essenzialità della controllata Sarlux S.r.l., parzialmente compensato dalla riduzione dei volumi delle vendite oil.
Si ricorda che tutti i clienti sono assoggettati ad una valutazione di credito (KYC), ed in particolare i clienti del canale extrarete sono tutti assicurati da primarie società assicurative. Per i commenti sull'andamento delle vendite, si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
La voce è esposta al netto del fondo svalutazione crediti, che ammonta a 21.134 migliaia di euro, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2023.
La consistenza delle rimanenze e le variazioni intervenute nel corso del periodo sono riportate nella tabella seguente:
| Rimanenze | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Materie prime suss. e di consumo | 514.923 | 432.708 | 82.215 |
| Prodotti in corso di lavorazione/semilavorati | 116.190 | 93.465 | 22.725 |
| Prodotti finiti e merci | 616.191 | 616.067 | 124 |
| Ricambi e materie prime sussidiarie | 107.754 | 104.847 | 2.907 |
| Totale | 1.355.058 | 1.247.087 | 107.971 |
L'incremento delle rimanenze petrolifere, rispetto al 31 dicembre 2023, è attribuibile sia all'aumento delle quantità in giacenza al 30 giugno che all'incremento dei prezzi medi di mercato.
I risconti attivi si riferiscono principalmente al risconto dei premi assicurativi e di oneri relativi alla normativa sui biocarburanti da parte
all'incremento del valore delle quote Co2 (24,77 €/tm nel 2019 e 15,63 €/tm nel 2018)
migliaia di euro nel 2018); per maggiori dettagli, si rimanda al punto 7.1;
migliaia di euro a seguito dell'incremento del valore medio annuo delle quotazioni medie di C02.
il credito di 75.232 migliaia di euro vantato dalla controllata Sarlux S.r.l. nei confronti della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico per il riconoscimento, ai sensi del titolo II, punto 7 bis, del provvedimento Cip n. 6/92, degli oneri derivanti dalla direttiva 2003/87/CE (Emission Trading), in applicazione della delibera dell'Autorità per l'Energia elettrica e il gas 11 giugno 2008, ARG/elt 77/08, riferiti all'anno 2019; l'incremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto
certificati bianchi per 36.688 migliaia di euro, relativi ai benefici riconosciuti alla controllata Sarlux a fronte dei risparmi energetici attraverso specifici progetti autorizzati in via preliminare dal GSE e realizzati nella raffineria di Sarroch (36.600
il credito per rimborso assicurativo pari a 20.500 migliaia a fronte dei danni causati dall'evento atmosferico, avvenuto nel
La variazione rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuta al credito per Emission Trading che si è incrementato di 25.315
In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per circa 10 milioni di euro.
Non vi sono rimanenze a garanzia di passività.
Le attività per imposte correnti sono così composte:
| Credito per IVA | 2.235 | 1.447 | 788 |
|---|---|---|---|
| Crediti IRES | 0 | 1.141 | (1.141) |
| Crediti IRAP | 22.902 | 22.163 | 739 |
| Altri crediti tributari | 2.192 | 2.491 | (299) |
| Totale | 27.329 | 27.242 | 87 |
della Capogruppo.
La voce "Altri crediti" comprende principalmente:
settembre 2018.
| Altre attivita' | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ratei attivi | 183 | 1.605 | (1.422) |
| Risconti attivi | 19.213 | 9.183 | 10.030 |
| Altri crediti a breve termine | 16.294 | 19.461 | (3.167) |
| Totale | 35.690 | 30.249 | 5.441 |
| Credito per IVA 2.235 1.447 Crediti IRES 0 1.141 (1.141) Crediti IRAP 22.902 22.163 Altri crediti tributari 2.192 2.491 Totale 27.329 27.242 Altre attività |
|---|
| Gli Altri crediti tributari comprendono imposte chieste a rimborso o pagate a titolo provvisorio. 5.1.6 |
| Il saldo è così costituito: |
| Altre attivita' 30/06/2024 31/12/2023 Variazione |
| Ratei attivi 183 1.605 (1.422) |
| Risconti attivi 19.213 9.183 10.030 |
| Altri crediti a breve termine 16.294 19.461 (3.167) |
| Totale 35.690 30.249 5.441 |
| Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari |
| biocarburanti. 5.2 5.2.1 La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili: Costo Storico 31/12/2023 Incrementi Decrementi Svalutazioni Riclassifica 30/06/2024 |
| Terreni e fabbricati 191.550 287 0 0 0 191.837 |
| Impianti e macchinari 4.153.420 22.483 (8) 0 12.974 4.188.869 Attrezzature ind.li e comm.li 40.817 6 0 0 307 41.130 |
| Altri beni 741.791 35 (12) 0 3.121 744.935 Immobilizzazioni materiali in corso 142.713 57.040 32 0 (17.112) 182.673 |
| Totale 5.270.291 79.851 12 0 (710) 5.349.444 |
| Fondi Ammortamento 31/12/2023 Ammortamento Utilizzo Svalutazioni Riclassifica 30/06/2024 Fondo Terreni e fabbricati 112.295 1.775 0 0 3 114.073 |
| Fondo Impianti e macchinari 3.382.335 75.729 0 0 (52) 3.458.012 |
| Fondo Attrezzature ind.li e comm.li 36.176 739 0 0 1 36.916 Altri beni 566.826 13.330 (12) 0 16 580.160 |
| Totale 4.097.632 91.573 (12) 0 (32) 4.189.161 |
| Valore Netto 31/12/2023 Incrementi Decrementi Ammortamento Svalutazioni Riclassifica 30/06/2024 Terreni e fabbricati 79.255 287 0 (1.775) 0 (3) |
| Impianti e macchinari 771.085 22.483 (8) (75.729) 0 13.026 |
| Attrezzature ind.li e comm.li 4.641 6 0 (739) 0 306 Altri beni 174.965 35 0 (13.330) 0 3.105 |
| Immobilizzazioni materiali in corso 142.713 57.040 32 0 0 (17.112) Totale 1.172.659 79.851 24 (91.573) 0 (678) |
terreni in massima parte relativi ai siti di Sarroch e di Arcola rispettivamente di proprietà della controllata Sarlux S.r.l. e della controllata Deposito di Arcola S.r.l. per un valore di 51.390 migliaia di euro.
La voce "impianti e macchinari" è principalmente riferibile agli impianti di raffinazione e di generazione di energia elettrica dalla centrale a ciclo combinato situati in Sarroch.
La voce "attrezzature industriali e commerciali" comprende attrezzature relative al laboratorio chimico e alla sala controllo collegate all'attività di raffinazione e vari beni in dotazione necessari al processo produttivo.
La voce "altri beni" comprende principalmente i serbatoi e gli oleodotti per la movimentazione dei prodotti e dei grezzi delle società del gruppo (Sarlux S.r.l., Saras Energia S.A. e Deposito di Arcola S.r.l.).
La voce "immobilizzazioni in corso ed acconti" accoglie costi sostenuti principalmente per investimenti relativi al parco serbatoi e agli interventi necessari all'adeguamento e all'aggiornamento delle strutture esistenti, in particolare per ambiente, sicurezza e affidabilità. Inoltre la voce accoglie gli investimenti relativi al progetto "Helianto".
Gli incrementi del periodo ammontano a 79.851 migliaia di euro e sono relativi principalmente agli interventi tecnologici sugli impianti di raffinazione e alla realizzazione, da parte della controllata Sardeolica, dell'impianto fotovoltaico da 79MW (Helianto).
I principali coefficienti annui di ammortamento, invariati rispetto all'esercizio 2023, sono evidenziati di seguito:
| per impianto I.G.C.C. | per altre immobilizzazioni | |
|---|---|---|
| (base annua) | ||
| Fabbricati Industriali (Terreni e Fabbricati) | fino al 2031 | 5.50% |
| Impianti Generici (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | 8.38% |
| lmpianti Altamente Corrosivi (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | 11.73% |
| Oleodotti e Serbatoi (Impianti e Macchinari) | 8.38% | |
| Centrale termoelettrica (Impianti e Macchinari) | fino al 2031 | |
| Parco eolico (Impianti e Macchinari) | 10.00% | |
| Dotazioni (Attrezzature Impianti e Macchinari) | 25.00% | |
| Macchine elettro niche d'ufficio (Altri Beni) | 20.00% | |
| Mobili e Macchine per ufficio (Altri Beni) | 12.00% | |
| Mezzi di trasporto (Altri beni) | 25.00% |
La concessione all'occupazione di aree demaniali su cui insistono alcuni impianti della raffineria di Sarroch (trattamento affluenti, dissalazione acqua marina, blow down, torce e pontile), rilasciata dall'autorità portuale di Cagliari, è valida sino al 31 dicembre 2027.
La società, sulla base di quanto previsto dal principio contabile IAS 36 e dalle raccomandazioni delle principali autorità di regolamentazione, ha monitorato in modo costante la presenza di indicatori di mercato che potessero far emergere eventuali rischi sulla recuperabilità delle principali grandezze di bilancio. Stante i risultati consuntivati dal Gruppo nel primo semestre 2024, gli scenari più recenti del mercato petrolifero e dell'energia elettrica per il secondo semestre 2024 e per l'esercizio 2025 e l'andamento dei mercati finanziari, ai fini della predisposizione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024, la società ha aggiornato l'analisi di sensitività sul test di impairment svolto al 31 dicembre 2023 con riferimento alla CGU Industrial&Marketing sulla base degli scenari più recenti del mercato petrolifero e dell'energia elettrica. Dall'analisi di sensitività svolta la società ha confermato le risultanze del test svolto al 31 dicembre 2023.
Inoltre, a seguito dell'Operazione descritta in Premessa relativa al contratto di compravendita tra la famiglia Moratti e il Gruppo Vitol, finalizzata in data 18 giugno 2024, si può desumere che ai fini dell'Impairment Test, il fair value dell'operazione rappresenta un'indicazione di valore che supporta ulteriormente il complesso dei valori iscritti delle CGU di Saras e che conferma un riconoscimento del valore complessivo di Saras rispetto ai valori contabili di Gruppo.
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali è esposta nelle seguenti tabelle:
| Costo Storico | 31/12/2023 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Riclassifica | 30/06/2024 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 69.306 | 9 | (55) | 0 | 713 | 69.973 | |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 24.511 | 0 | 0 | 0 | 0 | 24.511 | |
| Goodw ill e attività immater. a vita non definita |
20.937 | 0 | 0 | 0 | 0 | 20.937 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 523.704 | 0 | (336) | 0 | 147 | 523.515 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 734 | 0 | 0 | 0 | 0 | 734 | |
| Totale | 639.192 | 9 | (391) | 0 | 860 | 639.670 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2023 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Riclassifica | 30/06/2024 | |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 62.106 | 2.606 | (55) | 0 | 4 | 64.661 | |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 14.564 | 30 | 0 | 0 | 407 | 15.001 | |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 523.600 | 427 | (336) | 0 | (261) | 523.430 | |
| Totale | 600.270 | 3.063 | (391) | 0 | 150 | 603.092 | |
| Valore Netto | 31/12/2023 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Riclassifica | 30/06/2024 |
| Diritti di brevetto industriale ed opere ingegno | 7.200 | 9 | 0 | (2.606) | 0 | 709 | 5.312 |
| Concessioni, licenze, march e diritti similii | 9.947 | 0 | 0 | (30) | 0 | (407) | 9.510 |
| Goodw ill e attività immater. a vita non definita |
20.937 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 20.937 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 104 | 0 | 0 | (427) | 0 | 408 | 85 |
| Immobilizzazioni immateriali in corso | 734 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 734 |
| Totale | 38.922 | 9 | 0 | (3.063) | 0 | 710 | 36.578 |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 3.063 migliaia di euro e sono determinati secondo le aliquote su base annua di seguito riportate.
| 3% - 33% Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
|---|
| Altre immobilizzazioni immateriali 6% - 33% |
Non vi sono attività immateriali a vita utile definita destinate alla cessione. Il contenuto delle voci principali è riportato di seguito.
Il saldo della voce si riferisce essenzialmente ai diritti di superficie acquisiti dalla controllata Sardeolica sui terreni su quali insiste il parco eolico di Ulassai, il cui ammortamento terminerà nel 2035.
La voce si riferisce principalmente all'avviamento iscritto in capo alla controllata Sardeolica S.r.l. (20.937 migliaia di euro) pagato per l'acquisto della controllata Parco Eolico di Ulassai S.r.l. (successivamente fusa per incorporazione in Sardeolica): tale avviamento è giustificato dalla proiezione dei flussi finanziari attesi dalla controllata Sardeolica S.r.l. su un orizzonte temporale esteso sino al termine delle concessioni ottenute dalla stessa. La recuperabilità del valore dell'avviamento è stata soggetta ad impairment test al 31 dicembre 2023 senza rilevare criticità, nel corso del primo semestre 2024 non sono emersi indicatori interni o esterni che facessero presumere l'insorgere di una perdita durevole di valore (patrimonializzazione e risultati consuntivati dalla controllata al 30 giugno 2024).
La voce accoglie investimenti in corso per l'acquisizione di licenze relative a software.
Il Gruppo Saras ha acquisito diritti di utilizzo di attività di terzi essenzialmente volti all'utilizzo di:
La movimentazione dei diritti di utilizzo delle attività in leasing è esposta nelle seguenti tabelle:
| Costo Storico | 31/12/2023 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Altri movimenti | 30/06/2024 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni e fabbricati in locazione | 50.176 | 726 | (56) | 0 | 0 | 50.846 | |
| Impianti e macchinari in locazione | 11.887 | 0 | 0 | 0 | 0 | 11.887 | |
| Altri beni in locazione | 22.972 | 0 | 0 | 0 | 0 | 22.972 | |
| Totale | 85.035 | 726 | (56) | 0 | 0 | 85.705 | |
| Fondi Ammortamento | 31/12/2023 | Ammortamento | Utilizzo | Svalutazioni | Altri movimenti | 30/06/2024 | |
| Fondo Terreni e fabbricati in locazione | 26.079 | 3.010 | (56) | 0 | 0 | 29.033 | |
| Fondo Impianti e macchinari in locazione | 7.527 | 727 | 0 | 0 | 0 | 8.254 | |
| Altri beni | 12.949 | 920 | 0 | 0 | 0 | 13.869 | |
| Totale | 46.555 | 4.657 | (56) | 0 | 0 | 51.156 | |
| Valore Netto | 31/12/2023 | Incrementi | Decrementi | Ammortamento | Svalutazioni | Altri movimenti | 30/06/2024 |
| Terreni e fabbricati in locazione | 24.097 | 726 | 0 | (3.010) | 0 | 0 | 21.813 |
| Impianti e macchinari in locazione | 4.360 | 0 | 0 | (727) | 0 | 0 | 3.633 |
| Altri beni in locazione | 10.023 | 0 | 0 | (920) | 0 | 0 | 9.103 |
| Totale | 38.480 | 726 | 0 | (4.657) | 0 | 0 | 34.549 |
Il saldo al 30 giugno 2024, pari 34.549 migliaia di euro, è relativo all'applicazione del principio IFRS 16 – Leases. L'iscrizione si riferisce essenzialmente alle seguenti fattispecie contrattuali:
Il decremento rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, pari a 3.931 migliaia di euro, si riferisce essenzialmente alla quota di ammortamento registrata nel periodo.
Il dettaglio delle altre partecipazioni è il seguente:
| Altre partecipazioni | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Consorzio La Spezia Utilities | 7 | 7 | 0 |
| Sarda Factoring | 495 | 495 | 0 |
| Sardhy Green Hydrogen | 243 | 243 | 0 |
| Totale | 745 | 745 | 0 |
Non vi sono variazioni rispetto all'esercizio precedente.
La voce al 30 giugno 2024 ammonta a 70.439 migliaia di euro. Relativamente all' incremento rispetto all'esercizio precedente, pari a 49.627 migliaia di euro, si rinvia al paragrafo 6.4.
Il saldo al 30 giugno 2024 è pari a 3.196 migliaia di euro (3.812 migliaia di euro nell'esercizio precedente) ed è rappresentato da crediti verso terzi a medio/lungo termine.
La voce "Altre attività" include il credito verso l'Erario di 38.654 migliaia di euro iscritto a seguito della conclusione, avvenuta in data 23 marzo 2023, dell'accertamento con adesione con l'Agenzia delle Entrate di Cagliari.
Per la particolare natura del procedimento tributario, tale adesione prevede, in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale, il diritto alla restituzione di quanto versato e pertanto, in attesa della conclusione del procedimento, il Gruppo ha contabilizzato nella voce "altre attività" non correnti il credito per l'intero importo (in termini di imposta, sanzioni e interessi). Il relativo debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, suddiviso tra quota a breve termine e quota a lungo termine, è stato contabilizzato rispettivamente nei "debiti tributari" e nelle "altre passività non correnti". Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 7.1.
Le passività finanziarie a breve sono così costituite:
| Passivita' finanziarie a breve termine | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari correnti | 341.696 | 88.435 | 253.261 |
| Banche c/c | 30.275 | 2.834 | 27.441 |
| Strumenti finanziari derivati | 22.049 | 13.004 | 9.045 |
| Altre passivita' finanziarie a breve | 57.651 | 44.720 | 12.931 |
| Totale | 451.671 | 148.993 | 302.678 |
La voce "Finanziamenti bancari correnti" accoglie le quote a breve termine dei finanziamenti bancari accesi dal Gruppo. Tali finanziamenti sono valutati col criterio del costo ammortizzato.
In particolare:
L'erogazione è avvenuta in un'unica soluzione ed il piano di rimborso prevede un periodo di preammortamento di 36 mesi e un rimborso in 12 rate trimestrali costanti a partire dal 30 giugno 2025 e fino al 31 marzo 2028, data di scadenza del finanziamento.
Al 30 giugno 2024 le quote a lungo dei suddetti finanziamenti sono state riclassificate tra le passività finanziarie a breve termine. Infatti, il trasferimento della proprietà del 35,019% delle azioni di Saras SpA dalle società Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. alla società Varas SpA, interamente controllata dal Gruppo Vitol, avvenuto in data 18 giugno 2024, ha determinato un evento di "change of control" ai sensi dei contratti di finanziamento in essere a seguito del quale le banche finanziatrici possono esercitare l'opzione di richiedere la restituzione anticipata dei finanziamenti erogati.
La Società ha provveduto nel corso dello scorso mese di maggio a richiedere alle banche finanziatrici il loro formale benestare a tale cambio di controllo e di conseguenza al mantenimento delle linee di credito concesse.
Alla data del 30 giugno i waiver non erano stati ancora ricevuti e pertanto la società ha provveduto ad effettuare la suddetta riclassifica.
Tuttavia, si evidenzia che in data 22 luglio, per quanto riguarda la linea RCF da 305M€, e in data 23 luglio 2024, per quanto riguarda i due finanziamenti assistiti da garanzia SACE, la Società ha ricevuto formale comunicazione che le banche finanziatrici hanno concesso all'unanimità il loro consenso alla richiesta avanzata. Tale consenso è condizionato ad una modifica contrattuale della definizione di "Shareholders" attualmente in fase di formalizzazione tra le parti.
Si sottolinea che i parametri finanziari sui finanziamenti in essere soggetti a verifica risultano essere rispettati alla data del 30 giugno 2024.
Il dettaglio e le condizioni dei finanziamenti sono riportati nella successiva tabella (valori espressi in milioni di euro):
| Valori espressi in milioni di Euro | Accensione / rinegoziazione del debito |
Importo Originario |
Tasso base | Scadenza | Residuo al 31/12/2023 |
Residuo al 30/06/2024 |
Scadenze | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| contrattuale | 1 anno | oltre a 1 fino a 5 anni | ||||||
| Saras SpA | ||||||||
| Finanziamento Sace | Dicembre 2020 | 350 | 0,95% | set-24 | 86,7 | 29,0 | 29,0 | |
| Finanziamento Sace | Maggio 2022 | 312,5 | 1,70% | mar-28 | 313,0 | 312,7 | 312,7 | |
| Energia Alternativa Srl | Gennaio 2017 | 16 2,5% + Euribor 6 mesi | giu-26 | 2,3 | - | - | - | |
| Totale debiti verso banche per finanziamenti | 402,0 | 341,7 | 341,7 | - |
La voce "Banche c/c" accoglie il saldo delle linee di credito utilizzate e delle operazioni di "denaro caldo" cui il Gruppo fa ricorso nel normale svolgimento delle attività.
La voce "Strumenti finanziari derivati" accoglie sia il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere al 30 giugno 2024 che dai differenziali negativi realizzati e non ancora pagati.
La seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value al 30 giugno 2024, suddivise per tipologia di sottostante:
| La seguente tabella presenta le attività e le passività misurate al fair value al 30 giugno 2024, suddivise per tipologia di sottostante: | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30/06/2024 | 30/06/2024 | 31/12/2023 | 31/12/2023 | ||
| Strumenti finanziari derivati | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Interest rate sw aps |
1.521 | 1.207 | 1.578 | 6.522 | |
| Fair value strumenti derivati su commodities | 15.237 | 20.608 | 30.662 | 5.741 | |
| Fair value acquisti e vendite a termine su cambi | 1.253 | 234 | 0 | 741 | |
| Fair value acquisti e vendite a termine su quote CO2 | 7.273 | 0 | 34.327 | 0 | |
| Totale | 25.284 | 22.049 | 66.567 | 13.004 |
La voce "Altre passività finanziarie a breve" accoglie essenzialmente incassi relativi a crediti ceduti con operazioni di factoring prosoluto senza notifica, ricevuti dai clienti e non ancora retrocessi ai factor.
Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.
La composizione della voce in esame è la seguente:
| Debiti commerciali e altri debiti | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Clienti c/anticipi | 39.342 | 26.261 | 13.081 |
| Debiti vs fornitori correnti | 1.316.454 | 1.391.445 | (74.991) |
| Totale | 1.355.796 | 1.417.706 | (61.910) |
La voce "Clienti c/anticipi" accoglie acconti ricevuti da clienti su forniture di prodotti petroliferi.
Il saldo dei "Debiti verso fornitori" accoglie essenzialmente i debiti per forniture di grezzi. Il decremento rispetto all'esercizio precedente è essenzialmente dovuto a minori quantità acquistate nel corso dell'ultimo mese.
La composizione della voce è la seguente:
| Passivita' per imposte correnti | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti per IVA | 36.481 | 40.652 | (4.171) |
| Debiti IRES (e imposte su reddito imprese estere) | 26.509 | 9.104 | 17.405 |
| Debiti IRAP | 0 | 2.966 | (2.966) |
| Altri debiti tributari | 132.046 | 65.494 | 66.552 |
| Totale | 195.036 | 118.216 | 76.820 |
La voce "debiti Ires" comprende il debito per le imposte correnti al netto degli acconti versati e il debito residuo di cui al "ravvedimento speciale" descritto al punto 6.4.
La voce "Altri debiti tributari" comprende i debiti per accise su prodotti immessi al consumo dalla controllante Saras S.p.A. (115.197 migliaia di euro) e dalla controllata Saras Energia SAU (1.470 migliaia di euro) e la quota a breve del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritta al paragrafo 5.2.7 pari a 9.555 migliaia di euro.
Il dettaglio delle altre passività è riportato nella seguente tabella:
| Altre passività correnti | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti istituti previdenziali e sicurezza sociale | 9.381 | 15.690 | (6.309) |
| Debiti verso il personale | 31.714 | 40.059 | (8.345) |
| Debiti verso altri | 24.589 | 21.360 | 3.229 |
| Ratei passivi | 1.009 | 521 | 488 |
| Risconti passivi | 2.957 | 3.494 | (537) |
| Totale | 69.650 | 81.124 | (11.474) |
La voce "Debiti verso il personale" comprende le retribuzioni del mese di giugno non ancora liquidate, la quota maturata delle mensilità aggiuntive, i premi legati al raggiungimento degli obbiettivi aziendali.
La voce è così composta:
| Passivita' finanziarie a lungo termine | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari non correnti | 0 | 313.609 | (313.609) |
| Altre passivita' finanziarie a lungo termine | 27.812 | 31.636 | (3.824) |
| Totale | 27.812 | 345.245 | (317.433) |
Al 30 giugno 2024 le quote a lungo dei finanziamenti sono state riclassificate tra le passività finanziare a breve termine, per maggiori dettagli si rimanda al punto 5.3.1.
Nel corso del mese di giugno 2024 la società controllata Energia Alternativa ha rimborsato in via anticipata il finanziamento per l'intero importo di 2,3 milioni di euro.
La voce "Altre passività finanziarie a lungo termine" accoglie principalmente il debito finanziario relativo ai contratti rilevati in ossequio a quanto previsto dall' IFRS16.
Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri è il seguente:
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2023 | Accantonamento | Utilizzo | Altri movimenti | 30/06/2024 |
|---|---|---|---|---|---|
| F.do smantellamento impianti | 29.955 | 0 | 0 | 0 | 29.955 |
| F.do costi di bonifica | 11.290 | 0 | 0 | 0 | 11.290 |
| F.do oneri per quote CO2 | 231.211 | 119.010 | (104.828) | 0 | 245.393 |
| Altri fondi rischi e oneri | 4.066 | 332 | (1.511) | 0 | 2.887 |
| Totale | 276.522 | 119.342 | (106.338) | 0 | 289.526 |
Il fondo smantellamento impianti è iscritto a fronte dei costi futuri di smantellamento degli impianti e macchinari, considerati laddove sussista un'obbligazione legale ed implicita in tal senso.
Il fondo costi di Bonifica si riferisce ad attività di bonifica dei suoli del sito industriale che la controllante Sarlux dovrà sostenere negli esercizi successivi.
Il Fondo oneri per quote di CO2, iscritto per 245.393 migliaia di euro, si origina dall'esistenza di limiti quantitativi alle emissioni di CO2 degli impianti definiti dal Decreto Legislativo n° 216 del 4 aprile 2006. Il superamento di tali limiti comporta l'obbligo di acquistare, nell'apposito mercato, quote che rappresentano i quantitativi di CO2 eccedenti. L'accantonamento si riferisce alla valorizzazione delle quote necessarie all'assolvimento dell'obbligo per il periodo in corso, non ancora acquistate al 30 giugno 2024; tale accantonamento è stato parzialmente compensato dall'effetto positivo derivante dall'adeguamento delle quote di competenza dell'esercizio 2023, non ancora acquistate, agli attuali prezzi di mercato.
La voce "Altri fondi rischi e oneri" si riferisce principalmente a fondi iscritti a fronte di passività probabili di natura legale e fiscale.
La movimentazione del fondo "Trattamento di fine rapporto" è la seguente:
| Fondi per benefici ai dipendenti | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 6.829 | 5.967 | 862 |
| Totale | 6.829 | 5.967 | 862 |
Il trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'art. 2120 del Codice civile e rappresenta la stima dell'obbligazione relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. Il debito maturato sino al 31 dicembre 2006 è stato determinato sulla base di tecniche attuariali in linea con quanto previsto dallo IAS19. Gli impatti della rilevazione attuariale sono rilevati nel Conto Economico Complessivo a cui si rimanda.
Le passività per imposte differite ammontano a 3.730 migliaia di euro e sono relative alle controllate estere.
Le altre passività ammontano a 17.854 migliaia di euro e comprendono quasi interamente la quota a lungo termine del debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'accordo di adesione già descritta al paragrafo 5.2.7. e 7.1.
La composizione del patrimonio netto è così rappresentabile:
| Patrimonio netto totale | 30/06/2024 | 31/12/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 54.630 | 54.630 | 0 |
| Riserva legale | 10.926 | 10.926 | 0 |
| Altre riserve | 1.136.830 | 965.056 | 171.774 |
| Utili (perdite) netto esercizio | 108.741 | 313.937 | (205.196) |
| Totale | 1.311.127 | 1.344.549 | (33.422) |
Capitale sociale
Al 30 giugno 2024 il capitale sociale di 54.630 migliaia di euro, interamente sottoscritto e versato, era rappresentato da n. 951.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La riserva legale, invariata rispetto all'esercizio precedente, è pari ad un quinto del capitale sociale.
La voce ammonta complessivamente a 1.136.830 migliaia di euro, con un incremento netto di 171.774 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Detto incremento netto origina da:
Ai sensi dello IAS 1, par. 1 e 97, si precisa che non sono state effettuate movimentazioni di patrimonio netto con possessori di capitale proprio.
L'utile del periodo ammonta a 108.741 migliaia di euro.
I "Ricavi della gestione caratteristica" si analizzano come segue:
| Ricavi della gestione caratteristica | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 5.385.152 | 4.983.325 | 401.827 |
| Cessione energia elettrica | 446.655 | 402.421 | 44.234 |
| Altri compensi | 3.254 | 2.235 | 1.019 |
| Totale | 5.835.061 | 5.387.981 | 447.080 |
L'incremento della voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" è da imputare essenzialmente ad un aumento dei volumi delle vendite di prodotti petroliferi registrato nel corso del primo semestre 2024 rispetto al primo semestre 2023. Per un'analisi più approfondita si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione.
I ricavi per cessione di energia elettrica comprendono principalmente quelli relativi all'impianto di gassificazione (408.662 migliaia di euro), quelli relative alla cessione di energia in ambito di Reti interne di Utenza – RIU (22.619 migliaia di euro) e quelli relativi agli impianti eolici delle controllate Sardeolica, Energia Verde ed Energia Alternativa (14.962 migliaia di euro). Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.
Si evidenzia che i ricavi della controllata Sardeolica al 30 giugno 2023 includevano quanto stabilito dal Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto "Sostegni TER", e la legge di bilancio 2023, che istituivano, tra l'altro, un meccanismo di "compensazione" per le fonti rinnovabili non incentivate tale per cui i produttori dovevano restituire la differenza tra i prezzi che si verificavano sul mercato ed "un'equa remunerazione", riferita alla media storica dei prezzi zonali di mercato dall'entrata in esercizio dell'impianto fino al 31 dicembre 2020.
Il dettaglio della voce "Altri proventi" è di seguito esposto:
| Altri ricavi operativi | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Compensi per stoccaggio scorte d'obbligo | 9.066 | 4.380 | 4.686 |
| Cessione materiali diversi | 87 | 124 | (37) |
| Contributi | 1.707 | 1.385 | 322 |
| Noleggio navi cisterne | 5.127 | 2.374 | 2.753 |
| Recupero per sinistri e risarcimenti | 256 | 301 | (45) |
| Altri ricavi | 56.381 | 20.383 | 35.998 |
| Totale | 72.624 | 28.947 | 43.677 |
La voce Altri ricavi comprende principalmente l'importo, pari a 44.143 migliaia di euro, riconosciuto alla controllata Sarlux a seguito della rideterminazione della componente Costo Evitato di Combustibile (CEC) per il periodo 2010-2012 di cui al provvedimento CIP6- 92, in ottemperanza della sentenza numero 10089/22 del Consiglio di Stato. L'intero importo è stato incassato nel mese di aprile.
Di seguito si analizzano i principali costi
| Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisto di materie prime | 3.888.806 | 3.239.604 | 649.202 |
| Acquisto semilavorati | 118.306 | 42.078 | 76.228 |
| Acquisto materie sussidiarie e di consumo | 44.608 | 67.699 | (23.091) |
| Incrementi imm.ni materiali | (7.170) | (17.917) | 10.747 |
| Acquisto prodotti finiti | 990.004 | 1.144.954 | (154.950) |
| Varizione rimanenze | (107.833) | 66.523 | (174.356) |
| Totale | 4.926.721 | 4.542.941 | 383.780 |
La voce è principalmente composta dai costi di acquisto di materie prime e prodotti finiti. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.
In ossequio a quanto previsto dai principi contabili, il Gruppo ha valutato le rimanenze al minore tra costo di acquisto o di produzione e valore recuperabile di mercato: da tale confronto è emersa la necessità di iscrivere le rimanenze ad un minor valore per 10 milioni di euro.
| Prestazione di servizi e costi diversi | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 476.188 | 463.977 | 12.211 |
| Capitalizzazioni | (33.236) | (58.580) | 25.344 |
| Derivati su grezzi prodotti petroliferi e CO2 | 43.505 | (58.551) | 102.056 |
| Costi per godimento beni terzi | 4.695 | 4.436 | 259 |
| Accantonamenti per rischi | 119.342 | 142.787 | (23.445) |
| Svalutazioni crediti commerciali | 1.314 | 63 | 1.251 |
| Oneri diversi di gestione | 11.734 | 17.967 | (6.233) |
| Totale | 623.542 | 512.099 | 111.443 |
I costi per servizi comprendono principalmente manutenzione, noli, trasporti, energia elettrica ed altre utenze, nonché costi per commissioni bancarie. L'incremento della voce è prevalentemente dovuto ai costi energetici a seguito del mancato beneficio del credito d'imposta riconosciuto alle imprese "energivore" fino al 30 giugno dell'esercizio precedente. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
La voce "Capitalizzazioni" si riferisce principalmente ai costi di manutenzione di turn-around capitalizzati nel periodo.
La voce "Accantonamenti per rischi" include principalmente l'accantonamento per gli oneri relativi all'applicazione della Direttiva 2003/87/CE (Emission Trading). Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 5.4.2. fondi per rischi e oneri.
La voce "Oneri diversi di gestione" è composta principalmente da imposte indirette (Imposta Municipale sugli Immobili, tassa emissioni atmosferiche) e da contributi associativi.
Il "Costo del lavoro" si analizza come segue:
| Costo del lavoro | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 62.956 | 56.611 | 6.344 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | (4.789) | (2.104) | (2.685) |
| Oneri sociali | 16.002 | 15.949 | 53 |
| Trattamento di fine rapporto | 4.338 | 4.317 | 21 |
| Altri costi e incentivi di lungo termine | 2.738 | 4.115 | (1.376) |
| Emolumenti al Consiglio d'Amministrazione | 951 | 1.033 | (82) |
| Totale | 82.196 | 79.921 | 2.275 |
Gli "Ammortamenti" si analizzano come segue:
| Ammortamenti e svalutazioni | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento Immobilizzazioni immateriali | 3.063 | 3.153 | (90) |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 91.573 | 86.692 | 4.881 |
| Totale | 94.636 | 89.845 | 4.791 |
| Ammortamenti in locazione | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
| Ammortamento immobilizzazioni materiali in locazione | 4.657 | 4.542 | 115 |
| Totale | 4.657 | 4.542 | 115 |
La voce "Ammortamento dei beni in locazione" accoglie l'ammortamento del periodo calcolato secondo quanto previsto dall' IFRS 16.
Il risultato della gestione finanziaria è così dettagliato:
| Proventi finanziari | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi attivi bancari | 1.264 | 1.481 | (217) |
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | 389 | 0 | 389 |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | 2.395 | 2.654 | (259) |
| Utili su cambi | 38.521 | 108.211 | (69.690) |
| Totale | 42.569 | 112.346 | (69.777) |
| Oneri finanziari | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Differenziali non realizzati su strumenti derivati | (1.207) | (2.652) | 1.445 |
| Differenziali realizzati su strumenti derivati | (295) | (2.997) | 2.702 |
| Interessi passivi su finanziamenti e altri oneri finanziari | (27.710) | (18.331) | (9.379) |
| Interessi su diritti uso in locazione | (254) | (206) | (48) |
| Perdite su cambi | (55.021) | (102.744) | 47.723 |
| Totale | (84.487) | (126.930) | 42.443 |
La seguente tabella riporta l'analisi per tipologia aggregata di proventi/oneri netti:
| Proventi e Oneri finaziari | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi netti | (26.700) | (17.056) | (9.644) |
| Risultato degli strumenti finanziari derivati, di cui: | 1.282 | (2.995) | 4.277 |
| Realizzati | 2.100 | (343) | 2.443 |
| Fair Value della posizioni aperte | (818) | (2.652) | 1.834 |
| Differenze cambio nette | (16.500) | 5.467 | (21.967) |
| Totale | (41.918) | (14.584) | (23.057) |
L'incremento della voce interessi netti risente del forte rialzo dei tassi di interesse applicati alle attuali linee di credito. Si segnala che nella voce altri oneri finanziari sono inclusi gli interessi su factor.
Il fair value degli strumenti derivati in essere al 30 giugno 2024 è interamente riferito alle operazioni di copertura sui cambi e sui tassi oltre che alle operazioni di tipo speculativo.
Come evidenziato, le variazioni si riferiscono principalmente alle differenze cambi nette, oltre che ai risultati netti degli strumenti finanziari derivati. A tal proposito, si precisa che gli strumenti finanziari derivati in questione si sostanziano in operazioni di copertura a fronte delle quali non è stato adottato l'hedge accounting.
Le imposte sul reddito possono così essere riepilogate:
| Imposte sul reddito | 30/06/2024 | 30/06/2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 74.009 | 53.189 | 20.820 |
| Imposte differite (anticipate) nette | (48.735) | (2.516) | (46.219) |
| Totale | 25.274 | 50.673 | (25.399) |
Le imposte correnti sono costituite dall'IRAP e dall'IRES calcolate sugli imponibili delle società consolidate.
Le imposte correnti e le imposte anticipate al 30 giugno 2024 accolgono l'effetto del riallineamento delle riprese a tassazione prevalentemente sul fondo CO2 riferito ad anni precedenti. Tale riallineamento è stato oggetto di un "ravvedimento speciale" presentato nel mese di maggio 2024 ad ha comportato un impatto positivo di 2,5 milioni di euro ed un esborso di ca. 43 milioni di euro, comprensivo di sanzioni e interessi, da pagare in 4 rate entro la fine del 2024.
Al 30 giugno 2024 sono state pagate due rate per un importo totale pari a 21.394 migliaia di euro.
Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.
Le società del Gruppo sono coinvolte in contenziosi legali instaurati a vario titolo da differenti attori, alcuni dei quali presentano difficoltà nella previsione dei relativi esiti. Pur in presenza di decisioni non univoche da parte della giustizia ordinaria ed amministrativa in relazione alle violazioni asserite, si è ritenuto che le eventuali passività si possano configurare come generalmente remote o possibili; laddove invece la passività è stata ritenuta probabile si è proceduto ad effettuare apposito accantonamento a fondo rischi.
1) La società Saras S.p.A. risultava sottoposta ad indagini nell'ambito del procedimento penale n. 9603/2021 R.G.N.R. mod. 21 D.D.A.T., pendente presso la Procura Distrettuale di Cagliari - Direzione Distrettuale Antimafia e Terrorismo. Nei confronti di Saras l'accusa – ex art. 25-octies D. lgs. 231/2001 – concerneva l'illecito amministrativo dipendente dal reato di "impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita" (ex art. 648 ter c.p.) contestato a taluni suoi manager. In data 28 marzo 2022 è stato notificato alla Società e ai dirigenti coinvolti nelle indagini relative all'acquisto di grezzo di origine curda, l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare davanti al GUP di Cagliari per il giorno 16 giugno 2022 Saras S.p.A. – sin da quando ha avuto conoscenza dell'esistenza del procedimento penale – ha emesso sette comunicati stampa, con cui ha reso nota al mercato la propria posizione, respingendo ogni accusa (cfr: comunicati stampa in data 8.10.2020, 9.10.2020, 24.1.2021, 26.2.2022, 28.3.2022, 28.11.2022, 27.01.2023 reperibili sul sito web della Società).
Il Giudice dell'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Cagliari in data 13 dicembre 2022, ha depositato la sentenza n. 1162/22, dichiarando il "non luogo a procedere" nei confronti di tutti i manager di Saras nonché nei confronti della stessa società "perché il fatto non sussiste".
La sentenza del giudice penale è stata appellata dalla Procura il 13 gennaio 2023, e l'udienza davanti alla Corte di appello si è tenuta il 5 marzo 2024. Il Pubblico Ministero ha brevemente esposto la sua requisitoria. La Corte ha rinviato, per la discussione delle difese, all'udienza del 21 maggio 2024. In data 11 giugno 2024, la Corte d'Appello di Cagliari ha confermato la sentenza del Giudice dell'Udienza Preliminare n. 1162/22, dichiarando il "non luogo a procedere" nei confronti di tutti i manager di Saras nonché nei confronti della stessa società "perché il fatto non sussiste". In data 9 luglio 2024 la Procura di Cagliari ha presentato ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d'Appello di Cagliari del 11 giugno 2024.
La sentenza non è stata appellata per quanto attiene all'assoluzione della Società dall'illecito previsto dalla 231/2001.
L'8 agosto 2022, facendo seguito alla suindicata richiesta di rinvio a giudizio, la Guardia di Finanza ha notificato a Saras S.p.A. un Processo Verbale di Constatazione con cui ha contestato l'indeducibilità del costo di acquisto e del costo di raffinazione del greggio di origine Curda per le annualità 2015, 2016 e 2017.
Inoltre, in tale contesto, il 9 dicembre 2022 l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Sardegna ha emesso due inviti al contraddittorio (per Ires e Irap) contestando l'indeducibilità dei presunti costi da reato di competenza del 2016.
La contestazione fiscale si basa sulla c.d. indeducibilità dei costi da reato (art. 14, comma 4 bis l. 537/1993). La norma prevede la ripresa a tassazione del costo dei beni e servizi direttamente utilizzati per il compimento della fattispecie di reato oggetto di contestazione, con la previsione di un diritto al rimborso delle eventuali imposte versate in caso di pronuncia – nel procedimento penale - di una sentenza definitiva di assoluzione o di non luogo a procedere per cause diverse dalla prescrizione. Il suindicato diritto al rimborso spetta non solo in relazione ai versamenti provvisori, ma anche a quelli effettuati a seguito della adozione di uno degli strumenti deflattivi previsti dalla legislazione fiscale (acquiescenza, adesione, conciliazione etc.).
Nel corso del contraddittorio, la Società e l'Agenzia delle Entrate hanno convenuto ad un accertamento con adesione limitatamente al costo di raffinazione del greggio di origine Curda per l'annualità 2016 e le parti hanno altresì convenuto che i medesimi criteri di adesione sarebbero stati applicati in caso di emissione di atti impositivi relativi al 2015.
La Società ha deciso di concludere un'adesione nei termini sopra indicati per la particolare natura del procedimento tributario in questione, che prevede, in base alla disposizione rilevante, come interpretata in modo espresso dalla stessa Agenzia delle Entrate, il diritto alla restituzione di quanto versato in caso di sentenza di proscioglimento in sede penale.
Per effetto dell'adesione, peraltro, la Società riduce in misura significativa la contestazione complessiva, evitando altresì il rischio di una riscossione provvisoria in pendenza di giudizio. La Società ha concluso in data 23 marzo 2023 l'accertamento con adesione che ammonta per il 2016 a ca. 35 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi). Nel mese di luglio 2024, secondo i medesimi criteri precedentemente convenuti, ha concluso l'accertamento con adesione per il 2015 che ammonta a ca. 41 milioni di euro (in termini di imposta, sanzioni e interessi).
Inoltre, optando per una rateizzazione in 4 anni degli importi risultanti dall'adesione ed essendo una misura provvisoria, la Società può meglio pianificare l'uscita di cassa limitata (con rata trimestrale massima da 4,7 milioni circa, prudenzialmente comprensiva degli importi dovuti per il 2015 e il 2016, oltre interessi legali) in attesa della conclusione del procedimento e di ottenere il rimborso di quanto già versato.
La Società al 30 giugno 2024 ha versato n. 5 rate per complessivi ca. 11 milioni di euro sull'accertamento dell'annualità 2016 e, alla luce del ricorso in cassazione presentato in data 9 luglio dalla Procura di Cagliari, in data 25 luglio 2024 dinanzi alla Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate ha sottoscritto l'istanza di adesione relativamente all'annualità 2015, confermando l'importo di ca. 41 milioni di euro in 16 rate trimestrali.
Sulla base di un'attenta valutazione della sentenza resa nel procedimento penale, si considera probabile che quest'ultimo si concluda con il proscioglimento definitivo dei manager indagati.
Di conseguenza, si ritiene che la circostanza che il rischio fiscale fin qui descritto – in misura pari ad euro 75 milioni circa – possa tramutarsi in un esborso definitivo sia da considerarsi remoto, sulla base del parere di esperti indipendenti in materia fiscale tributaria e penale.
Per quanto attiene alle istanze relative ai Contributi straordinario e solidaristico, la Società ha lamentato, sotto vari profili, una incompatibilità delle norme istitutive dei contributi con diverse disposizioni costituzionali ritenute rilevanti (artt. 3, 23, 53, 41, 42 e 117 della costituzione) nonché, sotto vari profili, con il Regolamento 2022/1854/UE che, come noto, ha previsto un contributo solidaristico di matrice europea che i diversi Stati avrebbero potuto adottare laddove non avessero già previsto "misure equivalenti".
In mero subordine alla dichiarazione d'incostituzionalità dei Contributi, la Società ha chiesto che ne sia riconosciuta la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi, lamentando, anche in questo caso, l'irragionevolezza di una disposizione (quella che stabilisce l'indeducibilità) che si pone in violazione degli artt. 3 e 53 della costituzione in rapporto alla scelta del legislatore di tassare il reddito d'impresa al netto dei costi necessari ed inerenti alla sua produzione (ivi incluse le eventuali imposte per le quali non sia possibile una rivalsa).
Sulla stessa argomentazione da ultimo indicata si basa anche l'istanza relativa al rimborso dell'Ires calcolata sulla quota di IMU considerata indeducibile (80%) dal reddito d'impresa nel periodo d'imposta 2018.
Per completezza si ricorda che il Contributo straordinario extraprofitti assolto da Saras ammonta ad euro 76,9 milioni, quello di Sarlux a euro 9,4 milioni e quello di Sardeolica a euro 9,8 milioni di euro. L'istanza di rimborso è stata notificata all'Ufficio competente il 7 novembre 2023 e il 19 dicembre 2023 la DRE ha notificato distinti atti di diniego espressi, avversi ai quali sono stati proposti riscorsi.
Per quanto attiene al Contributo solidaristico, Saras ha versato euro 162,2 milioni, Sardeolica euro 6,9 milioni ed Energia Alternativa euro 738 mila. La relativa istanza di rimborso è stata presentata l'11 dicembre 2023 ed il 17 gennaio la DRE ha notificato i relativi atti di diniego espresso, avverso i quali sono stati proposti ricorsi.
Infine, l'Ires versata da Saras a causa dell'indeducibilità dell''IMU relativa agli immobili strumentali di Sarlux (consolidata) ed oggi chiesta a rimborso è pari, per il 2018, ad euro 1,2 milioni di euro, mentre quella per gli anni 2019, 2020 e 2021 a complessivi euro 1,9 milioni circa. L'istanza relativa al 2018 è stata presentata dalla Società a giugno 2023. La DRE Sardegna ha notificato un atto di diniego espresso e Saras ha incardinato il relativo giudizio davanti alla Corte di Giustizia Tributaria di I Grado di Cagliari.
L'istanza per le annualità 2019, 2020 e 2021 è stata invece notificata alla Direzione Regionale delle Entrate lo scorso 7 febbraio 2024. È stata anch'essa oggetto di diniego e i relativi ricorsi sono stati notificati dalla Società lo scorso 28 giugno 2024.
Ciò premesso, in data 4 giugno 2024 la Corte Costituzionale ha dichiarato, con sentenza n. 111/2024, l'illegittimità costituzionale parziale delle diposizioni riguardanti la base imponibile del Contributo straordinario extraprofitti. In particolare, la prima pronuncia della Corte, pur salvando la legittimità del contributo in sé e le modalità di determinazione della sua base imponibile, ha censurato la disposizione nella misura in cui non consente di escludere dal totale delle operazioni attive la componente di accise versate allo Stato e indicate nelle fatture attive.
A fronte di ciò, il Gruppo sta proseguendo il ricorso avverso il diniego di rimborso dell'Agenzia delle Entrate insistendo per un ricalcolo dello stesso sulla base delle indicazioni fornite dalla Corte Costituzionale, e valutando l'estensibilità dei principi da essa enunciati anche a parte del contributo versato da Sarlux e Sardeolica. La prossima udienza è prevista per il 27 settembre 2024.
Con riferimento alla deducibilità dell'IMU dall'IRES in relazione all'anno d'imposta 2018, la Corte di Giustizia Tributaria di Cagliari, su richiesta di Saras, con ordinanza del 29 maggio 2024, ha rimesso la questione alla Corte costituzionale.
3) In data 11 luglio 2023, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (l'Autorità") ha avviato il procedimento I/864 ("Procedimento") nei confronti delle società ENI S.p.A., Esso Italiana S.r.l., Saras S.p.A., Kuwait Petroleum Italia S.p.A., Tamoil Italia S.p.A., Repsol Italia S.p.A., Italiana Petroli S.p.A. e Iplom S.p.A. (congiuntamente, anche le "Parti"), volto all'accertamento della sussistenza di possibili violazioni dell'art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea ("TFUE").
Nel provvedimento di avvio ("Provvedimento"), notificato alla Società in data 19 luglio 2023, l'Autorità ipotizza, a far data quantomeno dal 1° gennaio 2020, un possibile "coordinamento tra le Parti al fine di limitare il reciproco confronto concorrenziale e di fissare in modo coordinato un'importante componente del prezzo del carburante per autotrazione rappresentata dal costo della componente bio connessa agli obblighi di legge che, a oggi, prevedono una quantità minima pari al 10% del totale del carburante immesso in consumo".
Nello stesso Provvedimento, l'Autorità rileva che "considerato che l'oggetto della ipotizzata intesa è il costo della componente bio derivante dagli obblighi introdotti nell'ordinamento nazionale, le condotte delle parti potrebbero aver coinvolto l'intero mercato della distribuzione rete ed extra-rete dei carburanti per autotrazione sul mercato italiano."
Ad oggi, è stato concesso un accesso solo parziale agli atti del procedimento, e non è stata notificata alle Parti la comunicazione delle risultanze istruttorie ("CRI"), i.e. la comunicazione con cui l'Autorità formalizza gli addebiti nei confronti delle Parti all'esito della propria istruttoria.
In data 19 ottobre 2023 la Società ha presentato all'Autorità un set di impegni ai sensi dell'art. 14 ter della legge n. 287/90. Con decisione del 21 novembre 2023 l'Autorità ne ha disposto il rigetto, indicando un interesse a pervenire a una decisione in merito alla eventuale natura restrittiva della concorrenza delle condotte contestate.
In data 24 luglio 2024, Saras, come le altre società coinvolte nel procedimento, è stata chiamata in audizione c/o l'Autorità. Durante tale audizione la Società ha fornito i chiarimenti richiesti.
Il Procedimento seguirà, dunque, il suo corso ordinario che prevede l'invio della CRI qualora, all'esito della propria istruttoria, l'Autorità dovesse ritenere fondate le proprie accuse.
La società ribadisce la propria estraneità alle violazioni contestate da parte dell'Autorità e conferma di non aver ricevuto alcuna notifica sanzionatoria. La Società conferma pertanto che il rischio è remoto e allo stato attuale non è possibile prevedere l'esito del Procedimento, né fornire una ragionevole stima delle sanzioni che l'AGCM potrebbe applicare nel caso, qualora riscontrasse effettivamente una violazione dell'art. 101 TFUE.
Il Procedimento dovrà essere concluso, salvo proroghe, entro il 31 dicembre 2024.
Al 30 giugno 2024 non risultano in essere impegni irrevocabili di acquisto di materiali o prestazione di servizi a carattere pluriennale.
Nel corso del normale svolgimento della propria attività, la capogruppo Saras ha rilasciato fideiussioni, il cui valore al 30 giugno 2024 ammonta ad un totale di 154.054 migliaia di euro, principalmente a favore di società controllate e di enti quali Agenzie delle Dogane e Ministero della Difesa.
In data 18 giugno 2024, la società Varas S.p.A.("Varas"), società veicolo controllata da Vitol B.V. tramite la Varas Holding S.p.A., ha acquistato il 35,019% delle azioni di Saras S.p.A. In tale data, infatti, è stata perfezionata l'acquisizione ai sensi del contratto di compravendita sottoscritto in data 11 febbraio 2024 ("Il contratto di Compravendita") da parte di Varas S.p.A dell'intera partecipazione detenuta da Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. (collettivamente la "Famiglia Moratti) nella Società stessa. Per un maggiore dettaglio delle informazioni si rimanda a quanto scritto nella Relazione sulla Gestione.
Nella seguente tabella sono riassunte tutte le transazioni poste in essere con il Gruppo Vitol.
| Descrizione | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 30/06/2024 |
Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 30/06/2023 |
|
|---|---|---|---|
| Rapporti con parti correlate riferibili a società del gruppo Vitol | |||
| Ricavi della gestione caratteristica | 536.495 9,19% |
255.193 4,74% |
|
| Acquisti per materie prime, sussid. e di consumo | 104.373 2,12% |
214.405 4,72% |
|
| Prestazione di servizi e costi diversi | 1.321 0,21% |
703 0,14% |
| Descrizione | Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 30/06/2024 |
Valore assoluto (Euro/000) e % su voce di bilancio 31/12/2023 |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| Rapporti con parti correlate riferibili a società del gruppo Vitol | |||||
| Crediti commerciali | 2.377 | 0,46% | 1.437 | 0,29% | |
| Debiti commerciali e altri debiti | 764 | 0,06% | 154 | 0,01% |
Le suddette operazioni riguardano essenzialmente lo scambio di beni e le prestazioni di servizi e sono regolate a condizioni di mercato.
Per le informazioni relative agli eventi successivi intervenuti dopo la data di chiusura del periodo si rimanda all'apposita sezione della Relazione sulla gestione.


Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024
Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano
Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com
Agli Azionisti della Saras S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalla relativa nota integrativa ai prospetti contabili consolidati della Saras S.p.A. e controllate (Gruppo Saras) al 30 giugno 2024. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Saras al 30 giugno 2024 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.
Milano, 31 luglio 2024
EY S.p.A. Marco Malaguti
(Revisore Legale)
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