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Bff Bank

Interim / Quarterly Report Aug 9, 2024

4232_ir_2024-08-09_dbfdb1c1-1891-4efd-b2cc-757ae85776ec.pdf

Interim / Quarterly Report

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Le opere rappresentate in queste pagine sono state realizzate dall'artista Piero Dorazio, e sono presenti nella collezione d'arte contemporanea di BFF.

Tutta la collezione, che comprende circa 250 opere, dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, create da artisti come Valerio Adami, Enrico Baj, Alberto Burri, Hsiao Chin, Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro e Joe Tilson, è esposta in via permanente presso le sedi italiane di BFF a Milano e a Roma.

Nel 2019 la Banca ha avviato un progetto di digitalizzazione e ricondizionamento della collezione, dando vita a diverse iniziative, tra cui una mostra itinerante in Europa, accompagnata da pubblicazioni in lingua inglese per promuovere la cultura e l'arte italiana all'estero.

Da gennaio 2023, inoltre, è in distribuzione un nuovo volume che trae spunto dalla collezione: "Italian and American Art – An Interaction – 1930s–1980s", dedicato alla fascinazione reciproca tra arte italiana e arte americana.

La nuova fase del progetto intende dare seguito all'esposizione itinerante realizzata in Europa, con nuove tappe anche negli Stati Uniti, nel 2024, e culminare nell'area museale presso la nuova sede centrale della Banca in costruzione a Milano.

L'impegno di BFF in campo culturale è frutto del senso di responsabilità nei confronti della comunità e del patrimonio artistico italiano, e della volontà di restituire alla società parte del valore che BFF genera, in linea con le politiche sociali e di sostenibilità del Gruppo.

BFF Bank S.p.A.

Capogruppo del Gruppo Bancario "BFF Banking Group" Sede Legale in Milano - Via Domenichino, 5 Capitale Sociale euro 144.433.656,21 euro (i.v.) Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano Codice Fiscale e Partita IVA n. 07960110158

Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno

2024

Indice

Struttura del Gruppo 4
Organi societari alla data del 30 giugno 2024 7
01 Relazione
sullaGestione
11
1.
Evoluzione di BFF: una storia di successo e di costante creazione di valore
12
2.
Contesto operativo ed eventi significativi
21
3.
Andamento della gestione
33
4.
Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche del Gruppo in materia
di assunzione, gestione e copertura dei rischi
62
5.
Controlli interni
66
6.
Altre informazioni
70
7.
Capitale sociale, Azionariato, Delibere Assembleari e Andamento del Titolo
75
8.
Evoluzione prevedibile della gestione
79
02 Bilancio
Consolidato
SemestraleAbbreviato
80
---- ------------------------------------------------- ----
Stato Patrimoniale Consolidato 82
Conto Economico Consolidato 84
Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva 85
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 86
Rendiconto Finanziario Consolidato 88
Note esplicative 90
Parte A - Politiche contabili 91
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 108
Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato 145
Parte D - Redditività consolidata complessiva 160
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 162
Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato 190
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda 197
Parte H - Operazioni con parti correlate 197
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 199
Parte L - Informativa di settore 202
Parte M - Informativa sul leasing 204

03 Prospetti
Contabili
Individuali
al
30
giugno
2024
di
BFF
Bank
S.p.A.
207
04 Attestazione del Dirigente Preposto alla redazione
dei
Documenti
Contabili
e
Societari
214
05 Relazione
della
Società
di
Revisione
219

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Struttura del Gruppo

Denominazioni imprese Sede legale
e operativa
Tipo di
rapporto(1)
Rapporto di partecipazione Disponibilità
Impresa partecipante Quota % diVoti %(2)
1. BFF Immobiliare S.r.l. Milano
Via Domenichino, 5
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
2. BFF Techlab S.r.l. Brescia
Via C. Zima, 4
1 BFF Bank S.pA. 100% 100%
3. SPV Project 2214 Milano
Corso Vittorio Emanuele II,
24/28
4 BFF Bank S.pA. 0% 0%
4. BFF Finance Iberia. S.A.U. Madrid
Paseo de la Castellana, 81
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
5. BFF Polska S.A. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
6. BFF Medfinance S.A. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
7. BFF Česká republika s.r.o. Prague
Roztylská 1860/1
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
8. BFF Central Europe s.r.o. Bratislava
Mostova, 2
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
9. Debt-Rnt sp. Z O.O. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
10. Komunalny Fundusz
Inwestycyjng Zamknięty
Warsaw
Plac Dąbrowskiego, 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
11. MEDICO
Niestandaryzowany
Sekurytyzacyjny Fundusz
Inwestycyjny Zamknięty
Warsaw
Plac Dąbrowskiego, 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
12. Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspólnik sp.k.
Łodz
Jana Kilińskiego, 66
4 BFF Polska S.A. 99% 99%
13. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik sp.k.
Łodz
Jana Kilińskiego, 66
4 Debt-Rnt sp. Z O.O. 99% 99%

BFF Banking Group, al 30 giugno 2024, include, oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:

Legenda:

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci

4 = altre forme di controllo

(2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria. distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.

La disponibilità di voto riportata ai punti 10 e 11 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.

Le imprese di cui ai punti 12 e 13 sono società in accomandita, vengono consolidate secondo il metodo del patrimonio netto in quanto irrilevanti, in relazione al totale dell'attivo.

Relazione sulla Gestione

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

BFF Bank possiede, inoltre, una partecipazione in Unione Fiduciaria S.p.A. pari al 24% delle azioni emesse, che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.

I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Organi Sociali alla data del 30 giugno 2024

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Ranieri De Marchis
Amministratore Delegato Massimiliano Belingheri
Vice Presidente Anna Kunkl
Consiglieri Domenico Gammaldi
Piotr Enryk Stepniak
Alexia Ackermann
Mimi Kung
Guido Cutillo
Susana Mac Eachen

Il Consiglio di Amministrazione è in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2026.

NOME CARICA RICOPERTA IN BFF ESECUTIVO NON ESECUTIVO INDIPENDENZA
Ranieri de Marchis Presidente
Anna Kunkl Vice Presidente
Massimiliano Belingheri Amministratore Delegato
Domenico Gammaldi Consigliere
Piotr Enryk Stepniak Consigliere
Alexia Ackermann Consigliere
Mimi Kung Consigliere
Guido Cutillo Consigliere
Susana Mac Eachen Consigliere

RUOLO DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E REQUISITI DI INDIPENDENZA

La composizione del Consiglio di Amministrazione di BFF risponde ai criteri di diversità e di genere e assicura la presenza di un congruo numero di Amministratori non esecutivi e/o indipendenti, raccomandati dal Codice di Corporate Governance, così come previsti dallo Statuto, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione approvato dal Consiglio, da ultimo, in data 27 giugno 2023 e dalla Politica di Diversità del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio, da ultimo, in data 28 luglio 2021.

Relazione sulla Gestione

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Simone Scettri
Sindaci effettivi Simona Elena Pesce
Vittorio Dell'Atti
Sindaci supplenti Carlo Carrera
Francesca Masotti

Il Collegio sindacale è in carica sino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2026.

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Giuseppe Manno

Composizione dei Comitati endoconsiliari alla data del 30 giugno 2024

COMITATO PER LE REMUNERAZIONI

NOME QUALIFICA RUOLO
Guido Cutillo Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Membro del Comitato
Mimi Kung Consigliere indipendente Membro del Comitato

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DELLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE E CON SOGGETTI COLLEGATI

NOME QUALIFICA RUOLO
Anna Kunkl Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Guido Cutillo Consigliere indipendente Membro del Comitato
Susana Mac Eachen Consigliere indipendente Membro del Comitato

COMITATO NOMINE

NOME QUALIFICA RUOLO
Mimi Kung Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Alexia Ackermann Consigliere indipendente Membro del Comitato
Susana Mac Eachen Consigliere indipendente Membro del Comitato

COMITATO CONTROLLO E RISCHI(*)

NOME QUALIFICA RUOLO
Domenico Gammaldi Consigliere indipendente Presidente del Comitato
Alexia Ackermann Consigliere indipendente Membro del Comitato
Piotr Henryk Stepniak Consigliere non esecutivo Membro del Comitato

(*) A partire dal 2020, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi le seguenti responsabilità in ambito Environmental, Social & Governance ("ESG"): funzioni istruttorie, consultive e propositive e, più in generale, di supporto al Consiglio di Amministrazione su temi inerenti alla sostenibilità, ivi incluso l'esame periodico degli aggiornamenti sull'andamento degli interventi in tema di sostenibilità e i conseguenti impatti sulla DNF. Inoltre, a partire dal 2023, al fine di recepire le previsioni introdotte dalle Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali ESG pubblicate da Banca d'Italia in data 8 aprile 2022 in linea con analoghe iniziative della BCE e integrate in data 24 novembre 2022, il Comitato Controllo e Rischi supporta il Consiglio di Amministrazione anche nell'approvazione delle linee strategiche e delle politiche in materia di sostenibilità, incluso il modello di responsabilità sociale e culturale e il contrasto al cambiamento climatico, concorrendo ad assicurare il miglior presidio dei rischi e tenendo conto degli obiettivi di solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore per gli stakeholders della Banca.

01

Relazione

sulla Gestione

Relazione sulla Gestione

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

1. Evoluzione di BFF: una storia di successo e di costante creazione di valore

1985-2009

Nasce BFF e si afferma nel mercato di riferimento

Fondata da un gruppo di aziende farmaceutiche per rispondere alle loro esigenze di gestione e incasso dei crediti verso il sistema sanitario, BFF è da subito diventata leader nel mercato di riferimento.

2010-2014

Resilienza durante le crisi, inizia il processo di internazionalizzazione e di trasformazione in banca

Inizia l'espansione in nuovi Paesi europei: in Spagna nel 2010; in Portogallo nel 2014.

L'offerta BFF viene estesa a tutti i fornitori di enti pubblici, sempre in linea con le esigenze dei propri clienti.

Diventa banca nel 2013.

2015-2020 Quotazione e leadership europea

BFF cresce in Europa centro-orientale, attraverso una importante acquisizione in Polonia (2016), e si quota in Borsa Italiana (2017).

L'offerta internazionale è presente anche in Grecia, Croazia, Francia.

Si consolida il business in Spagna con l'acquisizione di IOS Finance (2019).

OGGI Leader nella finanza specializzata

BFF è l'unica piattaforma pan-europea, presente in 9 Paesi, specializzata nella gestione e nell'acquisto pro soluto di crediti commerciali verso la pubblica amministrazione e i Sistemi Sanitari Nazionali.

Nel 2021, grazie alla fusione con DEPObank, afferma la propria leadership anche nei securities services, come unica banca depositaria italiana, e nei servizi di pagamento, distribuiti a oltre 100 banche e PSP in Italia.

Nel 2023, nell'ambito del nuovo piano industriale, conferma la volontà di crescere nel proprio core business e proseguire il percorso di creazione di valore nei confronti dei propri azionisti e di tutti gli stakeholder.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

BFF 2028: ever more a bank like no other

BFF è il più grande operatore di finanza specializzata in Italia, nonché tra i leader in Europa nella gestione e nello smobilizzo pro soluto di crediti commerciali vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, nei Securities Services e nei servizi di pagamento.

Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata 2024 15

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Modello di business

Il Gruppo è attivo in Italia, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e Portogallo, attraverso le attività di factoring pro soluto e credit management verso la Pubblica Amministrazione. Opera, inoltre, in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, attraverso l'offerta di una gamma diversificata di servizi finanziari, finalizzati a garantire l'accesso al credito, nonché il supporto alla liquidità e alla solvibilità al sistema privato di aziende che si interfacciano con la Pubblica Amministrazione.

In aggiunta ai servizi di Factoring & Lending di cui sopra, il Gruppo è leader, in Italia, nei business dei Securities Services e dei servizi di pagamento bancari, per cui serve oltre 400 clienti tra fondi di investimento, banche, istituti di pagamento e di monetica, large corporates e Pubbliche Amministrazioni.

Di seguito una rappresentazione dei servizi offerti e dei relativi benefici a favore della clientela.

BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:

FACTORING & LENDING

  • L'ottimizzazione della liquidità e della gestione del circolante delle aziende private che operano con la Pubblica Amministrazione.
  • La pianificazione e il mantenimento di un tempo di incasso target, a prescindere dai tempi di pagamento effettivi della Pubblica Amministrazione.
  • Il miglioramento dei ratio di bilancio, grazie alla possibilità di deconsolidare a titolo definitivo l'esposizione verso gli enti pubblici.
  • La riduzione dei costi operativi, grazie agli accordi revolving per la cessione dei crediti e un Business Model integrato che unisce i servizi di factoring pro soluto e di gestione del credito, per garantire le migliori performance possibili sui crediti.
  • I finanziamenti diretti degli enti pubblici nell'Europa centro-orientale, con soluzioni di vendor finance e di prestiti per investimenti di medio-lungo termine.
  • L'operatività multi-country, per una migliore e più efficiente gestione del rischio paese e dell'esposizione vantata dalle multinazionali verso i 9 stati europei in cui il Gruppo opera.

Il modello di business sopra descritto si basa su valori di riferimento, quali:

▶ onestà;

BFF gestisce la complessità operativa, favorisce la riduzione dei costi

e l'eliminazione dei rischi per i clienti, anche attraverso:

  • ▶ trasparenza;
  • ▶ rispetto per le persone;
  • ▶ valorizzazione delle risorse;

che garantiscono la leadership nell'innovazione e nell'execution nei mercati di riferimento di BFF.

* Payment Services Providers

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Mission

Operare con onestà e trasparenza, rispettando e valorizzando le persone, mantenendo la leadership nell'innovazione, nel customer service e nell'execution nei mercati di riferimento e con un basso profilo di rischio e una elevata efficienza operativa.

Vision

Essere leader nella specialty finance, grazie ad una value proposition unica nei mercati di riferimento: una banca altamente specializzata e sostenibile come nessun'altra.

Valori

Meritocrazia, ownership, ricerca dell'eccellenza (miglioramento continuo), orientamento al risultato, rispetto.

Sostenibilità del Modello di Business di BFF Banking Group

BFF Banking Group pone particolare attenzione ai temi legati alla sostenibilità, valutando gli impatti che il business e i propri comportamenti generano in termini ambientali, sociali e di buona governance.

BFF redige, già dal 2019, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, che integra il bilancio del Gruppo con i principali dati e le informazioni di natura non finanziaria.

Nel corso del 2023, il Gruppo ha rivisto il processo e i risultati dell'analisi di materialità, volto all'individuazione dei temi legati alla sostenibilità più rilevanti per il proprio business. Tale processo ha portato all'aggiornamento della lista degli impatti indentificati secondo la prospettiva "Inside-Out", in considerazione del contesto in cui opera BFF.

Alla luce delle attività svolte, è stata confermata la categorizzazione degli impatti nei temi materiali identificati nel corso del 2022. Questo processo ha permesso di consolidare il framework su cui misurare, nel medio termine, gli avanzamenti e su cui costruire anche una declinazione sempre più quantitativa delle metriche di valutazione delle dimensioni ESG, nonché della dimensione culturale e di creazione di valore in questo ambito.

Nel corso del 2024 il Gruppo sta sviluppando specifiche progettualità volte all'adeguamento dei propri processi, in linea con quanto previsto dalla Direttiva (UE) 2022/2464 (Direttiva CSRD).

La strategia ESG

In linea con gli obiettivi dichiarati in occasione della pubblicazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023, BFF ha proseguito nel suo percorso verso l'integrazione dei fattori ESG all'interno della propria strategia, con un'azione volta a generare valore nel lungo termine a beneficio dei propri stakeholder, interni ed esterni.

Il Piano "Ever more a BFF like no other", presentato a giugno 2023, conferma tra l'altro, tale impegno, dichiarando obiettivi altrettanto sfidanti per l'orizzonte temporale del Piano stesso.

In ambito Environment, infatti, sono stati definiti importanti obiettivi di riduzione delle proprie emissioni, in termini di azzeramento delle stesse (Scope 1 e 2), oltreché l'impegno a valutare iniziative future per le proprie emissioni indirette.

In ambito Social, BFF continua a ribadire il valore del proprio capitale umano, promuovendo una cultura aziendale basata su meritocrazia, responsabilità e rispetto, e si impegna a generare benessere per la comunità in cui opera, promuovendo tutte le azioni necessarie a sostenere l'implementazione dei Piani Strategico e Operativo di Fast Forward Foundation.

Sul piano della Governance, infine, il Gruppo continua a mantenere i migliori standard di mercato e prosegue il percorso teso a garantire un'elevata accountability agli stakeholder tramite il miglioramento di rating e indici ESG (sia in termini di score che di copertura).

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

ESG Rating

BFF ha proseguito nella costruzione di un dialogo con le principali agenzie di rating ESG ("Environment, Social, Governance") con l'obiettivo di puntare al miglioramento continuo delle proprie performance nei rating ESG maggiormente accreditati e un aumento della copertura.

Tale approccio ha portato all'ottenimento di upgrade di vari ESG risk rating, che rappresenta per BFF un ulteriore incoraggiamento a proseguire nel suo percorso di crescita sostenibile.

Il Gruppo BFF ha attualmente i seguenti rating di sostenibilità.

In data 21 novembre 2023 Standard Ethics - "Self-Regulated Sustainability Rating Agency", che emette rating non finanziari di sostenibilità, impegnandosi a promuovere principi standard di sostenibilità e governance provenienti dall'Unione Europea, dall'Ocse e dalle Nazioni Unite - ha rivisto al rialzo il Corporate Standard Ethics Rating (SER) della Banca a "E+" dal precedente "E" assegnando un Outlook "Positivo". Standard Ethics ha evidenziato il percorso intrapreso dalla Banca nel progressivo allineamento dei propri strumenti di governance della Sostenibilità alle indicazioni di ONU, OCSE e Unione Europea. Inoltre, viene sottolineato come tale allineamento sia avvenuto in un processo formalizzato e strutturale, negli ambiti relativi a Diversity and Inclusion, sicurezza informatica, rischio di illeciti e temi fiscali. Dal 2019, la rendicontazione ESG (Environmental, Social, Governance) di BFF è in linea con le migliori prassi del settore e, da luglio 2022, è stato introdotto un comitato ESG. L'impegno della Banca è tangibile anche in altri ambiti quali, politiche ambientali e temi finanziari ESG, attualmente oggetto di implementazione attraverso policy mirate o misure specifiche.

Nel corso del 2024, la società di rating Sustainalytics ha migliorato l'ESG risk rating di BFF passando da 17 a 15, confermando, pertanto, la collocazione della società nella categoria "Low Risk".

Il 25 gennaio 2024, MSCI, primaria società internazionale di rating ESG che analizza circa tremila aziende a livello globale, ha confermato il rating ESG di BFF a AA.

Il 6 febbraio 2024, la società di rating Carbon Disclosure Project (CDP), ha valutato le performance del Gruppo BFF con una valutazione pari a C (su una scala da A ad F). La valutazione testimonia il percorso intrapreso in termini di integrazione dei fattori climatici nel business, nell'operatività e nel risk framework del Gruppo e pone le basi per il continuo rafforzamento degli impegni e dei presidi adottati.

2. Contesto operativo ed eventi significativi

Contesto economico-internazionale

Nel primo semestre 2024, in un contesto geopolitico teso, a causa del persistere della guerra in Ucraina e dell'emergere di tensioni tra Israele e Iran (rientrate dopo che gli USA hanno dichiarato che non appoggeranno Israele in un eventuale conflitto), gli indicatori congiunturali hanno mostrato una relativa tenuta della crescita negli Stati Uniti, l'emergere di segnali di ripresa in Europa e un diffuso calo dell'inflazione core (che esclude le volatili componenti degli alimentari e dell'energia) che sta aprendo la strada all'inversione delle politiche monetarie. Se nei primi 5 mesi dell'anno le tre principali Banche centrali occidentali hanno mantenuto fermi i tassi di interesse ufficiali (la Federal Reserve al 5,25%-5,50%, la Bank of England al 5,25% e il tasso sui depositi della BCE al 4,0%), a giugno l'Istituto di Francoforte li ha ridotti di un quarto di punto, avviando un ciclo espansivo in vista del raggiungimento del suo target sull'inflazione.

Economia europea

Indicatori 2022 2023 Previsioni di consensus
2024 2025
Pil Reale (var. annua) 3,5% 0,5% 1,1% 1,7%
Tasso di Inflazione (var. annua) 8,9% 6,2% 2,6% 2,2%
Tasso di Disoccupazione 6,6% 6,6% 6,8% 6,6%
Saldo Bilancia Corrente (% del Pil) 1,0% 2,5% 3,1% 3,0%
Saldo Bilancio Pubblico (% del Pil) -3,4% -3,5% -3,0% -2,7%

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELL'UNIONE EUROPEA

Stime di consensus rilevate da Bloomberg, aggiornate al 15/7/2024.

Dopo la netta frenata del Pil nel 2023, nella prima metà del 2024 vi sono indicazioni di ripresa, ancorché su livelli contenuti. A sostenere la crescita, il graduale miglioramento della domanda delle famiglie, supportata dall'incremento dei redditi reali causato dal calo dell'inflazione. Le imprese restano invece poco propense ad aumentare gli investimenti, risentendo della restrittività della politica monetaria e della debole domanda estera. Conseguentemente, l'attività produttiva ha continuato a ripiegare. Tuttavia, la fiducia degli imprenditori è in ripresa, grazie ad un maggior ottimismo nel settore dei servizi, ad un minor pessimismo nel manifatturiero e nonostante la perdurante crisi del comparto delle costruzioni. In base alle previsioni di consensus, si stima che il Pil quest'anno cresca dell'1,1% (dallo 0,5% del 2023) e nel 2025 dell'1,7%.

L'inflazione a maggio è scesa al 2,7%, dal 3,4% di dicembre, beneficiando della flessione del dato core (al netto delle volatili componenti degli alimentari, dell'energia, dell'alcol e del tabacco) dal 4,0% al 3,2%. In media gli analisti stimano che l'inflazione scenda dal 6,2% del 2023 al 2,6% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.

La Banca Centrale Europea, in linea con quanto solitamente avviene dopo un ciclo restrittivo di politica monetaria, ha mantenuto fermi i tassi per un periodo relativamente lungo (9 mesi) al fine di verificare che l'inflazione fosse avviata a rientrare verso il suo target. Una volta accertatasi del ridursi delle pressioni inflazionistiche, a ini-

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

zio giugno ha ridotto i tassi di riferimento di 25 punti base, portando in particolare il tasso sui depositi al 3,75%. Per la seconda metà dell'anno gli operatori si attendono ulteriori riduzioni, con un tasso implicito nel mercato per dicembre al 3,18%.

Sui mercati obbligazionari, i rendimenti dei Bund sono saliti (di 43 centesimi sulla scadenza biennale e di 48 su quella decennale) sulla scia dei Treasury (in aumento di 50 basis point sul titolo a due anni e di 52 su quello a dieci), riflettendo il miglioramento delle aspettative di crescita (che ha indotto un aumento delle aspettative inflazionistiche nonostante il calo dell'inflazione core) e la conseguente attesa per politiche monetarie meno espansive rispetto a quanto previsto alla fine dello scorso anno. I segnali di ripresa dell'economia europea, prospettando una maggior solvibilità degli emittenti, hanno favorito il calo degli spread, consentendo al differenziale di rendimento tra Btp e Bund a dieci anni di scendere di 11 bps a 157. In realtà, il calo degli spread è stato temporaneamente frenato dal timore, sorto dopo le elezioni europee del 9 giugno, che in Francia potesse andare al Governo una coalizione euro-scettica. Questi timori sono svaniti successivamente alle elezioni francesi del 30 giugno e gli spread sono rapidamente rientrati sui valori che avevano prima delle elezioni europee (130 bps. nel caso del differenziale di rendimento tra Btp e Bund). Scarso impatto ha avuto la decisione di aprire un'Excessive Deficit Procedure (EDP) nei confronti del nostro Paese (insieme ad altri sei), avendo un indebitamento netto significativamente superiore al 3%; peraltro, le nuove regole europee prevedono un percorso di aggiustamento molto graduale, considerato che il deficit strutturale dovrà essere ridotto di (almeno) mezzo punto percentuale all'anno, obiettivo che sembra raggiungibile anche in anni di crescita modesta (stimata nel DEF all'1,1% medio per gli anni tra il 2024 e il 2027). La diminuzione dello spread, contenendo la salita dei tassi a lungo (di 37 punti base sul Btp decennale, mentre sulla scadenza biennale l'aumento è stato di 54 bps), ha consentito al mercato obbligazionario italiano di limitare le perdite ad un modesto 0,1% (in base all'indice MTS generale).

Le politiche di bilancio che si stanno implementando nel 2024 sono moderatamente restrittive – a causa dell'eliminazione dei provvedimenti adottati negli anni scorsi a beneficio di famiglie e imprese per contrastare l'impatto dei rincari energetici – e dovrebbero determinare, in base alle stime di consensus, il calo del deficit pubblico dell'UE al 3,0% del Pil (dal 3,5% del 2023), valore che dovrebbe ulteriormente diminuire al 2,7% nel 2025.

Per conseguire il miglioramento dell'indebitamento netto, la crescita della spesa pubblica verrà probabilmente contenuta su livelli leggermente inferiori a quelli del Pil nominale. In merito, la Commissione Europea stima un aumento del 3,2% per quest'anno e del 3,7% per il prossimo. Tra i Paesi in cui BFF opera, gli incrementi maggiori dovrebbero essere realizzati: nel 2024, in Polonia (+13,1%), Croazia (+8,4%), Portogallo (+6,4%) e Spagna (+5,7%); nel 2025, in Croazia (+7,2%) e Polonia (+5,5%). Nel complesso dei Paesi in cui BFF opera, la spesa pubblica dovrebbe crescere del 2,3% quest'anno e del 3,5% il prossimo.

Paesi Spesa
Pubblica
2023
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2023
(% Pil)
Var.
2023/2022
Spesa
Pubblica
2024
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2024
(% Pil)
Var.
2024/2023
Spesa
Pubblica
2025
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
2025
(% Pil)
Var.
2025/2024
Unione Europea
(27 Paesi)
8.383 49,4 6,0% 8.649 49,2 3,2% 8.968 49,1 3,7%
Paesi BFF 4.247,0 52,4 6,5% 4.346,3 51,7 2,3% 4.500,4 51,5 3,5%
Francia 1.608 57,3 3,6% 1.659 57,2 3,2% 1.708 57,0 2,9%
Italia 1.153 55,2 5,2% 1.098 51,5 -4,7% 1.135 51,7 3,4%
Spagna 678 46,4 6,3% 717 46,6 5,7% 745 46,5 4,0%
Polonia 351 46,7 23,0% 397 49,4 13,1% 419 48,5 5,5%
Repubblica Ceca 139 45,4 12,9% 142 44,6 1,9% 147 44,1 3,6%
Portogallo 112 42,3 5,1% 119 43,4 6,4% 124 43,5 4,1%
Grecia 111 50,5 1,3% 114 49,6 2,3% 116 48,6 2,0%
Slovacchia 58,5 47,9 25,9% 61,0 47,5 4,2% 63,2 46,6 3,7%
Croazia 36,3 47,4 20,2% 39,3 48,3 8,4% 42,2 49,1 7,2%

LE PROSPETTIVE DELLA SPESA PUBBLICA NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati European Economic Forecast, Spring 2024 e Eurostat.

Nell'ambito della spesa pubblica, per il business di BFF hanno particolare rilievo l'andamento della spesa per beni e servizi e degli investimenti.

La spesa pubblica per beni e servizi ha finora mostrato un andamento abbastanza vivace. Nel 2023 è cresciuta del 5,8%, con i consumi intermedi in evidenza (+7,4%), mentre più contenuto è stato l'incremento delle prestazioni sociali in natura (+4,0%). Nei Paesi in cui BFF è presente la crescita è stata di mezzo punto percentuale superiore rispetto a quella dell'Unione Europea, risultando del 6,3%, con un maggior dinamismo sia dei consumi intermedi (+7,7%) che delle prestazioni sociali in natura (+4,2%). Più in dettaglio, l'aumento è stato particolarmente consistente in Polonia (+17,6%), Croazia (+15,5%) e Repubblica Ceca (+13,1%).

L'ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA PER BENI E SERVIZI NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Paesi Consumi
Intermedi
2023
(mld. euro)
Consumi
Intermedi
2023
(% Pil)
Var.
yoy
Prestazioni
Sociali
in Natura
2023
(mld. euro)
Prestazioni
Sociali
in Natura
2023
(% Pil)
Var.
yoy
Spesa
Pubblica
per Beni
e Servizi
2023
(mld. euro)
Spesa
Pubblica
per Beni
e Servizi
2023
(% Pil)
Var.
yoy
Unione Europea
(27 Paesi) 1.038,6 6,1 7,4% 909,9 5,4 4,0% 1.948,5 11,5 5,8%
Paesi BFF 471,9 5,8 7,7% 314,7 3,9 4,2% 786,6 9,7 6,3%
Francia 159,3 5,7 9,3% 178,6 6,4 1,4% 337,9 12,0 5,0%
Italia 122,1 5,8 2,4% 52,3 2,5 5,2% 174,4 8,4 3,2%
Spagna 85,0 5,8 7,5% 40,4 2,8 6,7% 125,4 8,6 7,2%
Polonia 48,6 6,5 17,5% 15,3 2,0 17,7% 63,9 8,5 17,6%
Repubblica Ceca 18,0 5,9 12,2% 10,5 3,4 14,6% 28,5 9,3 13,1%
Portogallo 14,0 5,3 5,0% 4,6 1,7 -2,8% 18,7 7,0 3,0%
Grecia 12,0 5,5 4,0% 7,1 3,2 15,9% 19,2 8,7 8,2%
Slovacchia 6,9 5,6 5,5% 4,2 3,4 12,1% 11,1 9,1 7,9%
Croazia 6,0 7,8 16,1% 1,6 2,1 13,0% 7,6 9,9 15,5%

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati Eurostat.

La spesa pubblica per beni e servizi include i consumi intermedi e le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato. I consumi intermedi sono tutti i beni e i servizi destinati ad essere trasformati in processi produttivi finalizzati all'erogazione diretta dei servizi sanitari e assistenziali e all'erogazione di prestazioni in denaro assistenziali e previdenziali. Le prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato riguardano beni e servizi prodotti da soggetti non facenti parte delle Amministrazioni Pubbliche e messi a disposizione direttamente delle famiglie; la spesa per tali beni e servizi riguarda le funzioni Sanità (spese per l'assistenza farmaceutica e per le prestazioni sanitarie erogate in convenzione) e Protezione Sociale per l'acquisto di servizi assistenziali.

Gli investimenti pubblici sono attesi restare su livelli elevati sia quest'anno che il prossimo, grazie all'RRF, ai fondi strutturali dell'UE e agli investimenti decisi dai Governi. In base alle stime della Commissione, nell'Unione Europea la loro incidenza sul Pil dovrebbe salire dal 3,5% del 2023 al 3,7% nel 2025 e nei Paesi in cui BFF opera dal 3,8% al 4,0%. Ciò dovrebbe avvenire a seguito di una crescita persistentemente sostenuta, pari nell'UE al 6,9% nel 2024 (dal 14,8% del 2023, a cui aveva concorso, oltre ai fattori già citati, anche un'elevata crescita del Pil nominale) e al 6,8% nel 2025 e nei Paesi in cui BFF è presente al 5,6% (dal 19,7% dello scorso anno) e al 6,4% rispettivamente. In particolare, andamenti decisamente brillanti sono previsti per il Portogallo (+26,6% quest'anno e +14,0% il prossimo), la Polonia (+8,5% e +13,8%), la Grecia (+16,8% e +1,7%), la Croazia (+7,8% e +7,4%), l'Italia (+2,1% e +12,7%) e la Spagna (+9,9% e +4,2%).

Paesi Inv. Pubblici
2023
(mld. euro)
Inv.
Pubblici
2023
(% Pil)
Var.
2023/2022
Inv.
Pubblici
2024
(mld. euro)
Inv.
Pubblici
2024
(% Pil)
Var.
2024/2023
Inv.
Pubblici
2025
(mld. euro)
Inv.
Pubblici
2025
(% Pil)
Var.
2025/2024
Unione Europea
(27 Paesi) 592,3 3,5 14,8% 632,9 3,6 6,9% 675,8 3,7 6,8%
Paesi BFF 308,3 3,8 19,7% 325,6 3,9 5,6% 346,3 4,0 6,4%
Francia 119,7 4,3 8,5% 124,7 4,3 4,2% 125,9 4,2 0,9%
Italia 66,8 3,2 25,9% 68,2 3,2 2,1% 76,9 3,5 12,7%
Spagna 43,4 3,0 16,4% 47,7 3,1 9,9% 49,7 3,1 4,2%
Polonia 37,8 5,0 52,5% 41,0 5,1 8,5% 46,7 5,4 13,8%
Repubblica Ceca 15,4 5,0 19,5% 15,6 4,9 1,2% 16,3 4,9 4,8%
Portogallo 6,7 2,5 16,8% 8,5 3,1 26,6% 9,7 3,4 14,0%
Grecia 8,6 3,9 12,5% 10,1 4,4 16,8% 10,3 4,3 1,7%
Slovacchia 5,8 4,7 70,9% 5,3 4,1 -8,7% 6,1 4,5 16,0%
Croazia 4,2 5,4 62,0% 4,5 5,5 7,8% 4,8 5,6 7,4%

LE PROSPETTIVE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI NEI PAESI IN CUI BFF È PRESENTE

Fonte: Elaborazioni BFF Insights su dati European Economic Forecast, Spring 2024 e Eurostat.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Il mercato del Factoring in Europa

Dopo il rallentamento osservato lo scorso anno, nel 2024 il mercato del factoring dovrebbe migliorare, beneficiando della ripresa del Pil dell'Unione Europea e dell'inversione delle politiche monetarie. Tuttavia, la crescita non sarà così forte come quella osservata negli anni scorsi, ma sarà probabile un ritorno a un ritmo di crescita più normale, assimilabile a quello pre-pandemico. Le imprese, infatti, si rivolgono sempre di più al factoring come fonte di finanziamento, come si evince dall'aumento del numero di clienti che lo scorso anno si è avvicinato a 304.000, livello mai raggiunto prima.

Secondo le stime elaborate da Grand View Research, il mercato europeo del factoring crescerà del 5.5% circa nel 2024 (per volumi complessivi pari a circa 2.575 miliardi di euro), per poi accelerare a un tasso di crescita medio dell'8.2% nel periodo 2024-2030, costituendo sempre di più una fonte finanziaria alternativa alle banche tradizionali, in grado di sostenere le PMI come le grandi imprese e di cavalcare le innovazioni introdotte dalle piattaforme di blockchain e supply chain finance.

Guardando, in particolare, al mercato del factoring italiano1 , i dati preliminari relativi al primo semestre 2024 rilevano un turnover pari a 146,8 miliardi di euro (di cui 28,5 miliardi in pro-solvendo e 118,3 miliardi in pro-soluto), in aumento del 3,7% rispetto al periodo gennaio-giugno 2023. Tale crescita è stata trainata principalmente dalle attività di factoring internazionale, che a fine marzo rappresentavano oltre il 20% del turnover complessivo. Nello stesso periodo l'outstanding si è attestato a 64,9 miliardi di euro (di cui 15,7 miliardi in pro-solvendo e 49,2 miliardi in pro-soluto), in lieve crescita (+0,4%) rispetto allo scorso anno. Gli anticipi e i corrispettivi pagati sono stati pari a 52,4 miliardi di euro (+0,3% rispetto al 30 giugno 2023). Il rapporto tra anticipi e outstanding si è attestato all'81%, registrando un leggero incremento rispetto al 79% di un anno fa.

Sulla base delle stime contenute nel Rapporto ForeFact di maggio2 che raccoglie le valutazioni degli operatori del settore, le previsioni per il 2024 sono positive, con il turnover atteso in crescita del 3,6% rispetto al 2023.

Restringendo l'analisi alla sola operatività di factoring verso la Pubblica amministrazione, nei primi tre mesi del 2024 è stata registrata una diminuzione del turnover del 6,6% rispetto a marzo 2023, per un ammontare complessivo di 4,6 miliardi di euro, pari al 6,8% dei volumi complessivi di factoring in Italia. Tale risultato risente innanzitutto dell'andamento di un'attività economica che fatica a riprendersi rispetto alla sostanziale stagnazione del 2023, nonché dalle incertezze legate alla prosecuzione delle guerre in Ucraina e Medio-Oriente e dal consolidamento delle politiche monetarie restrittive messe in atto dalle banche centrali.

Con riferimento al monte crediti in essere verso gli enti pubblici, il dato a marzo 2024 si è portato a 7,5 miliardi di euro, di cui 3,1 miliardi risultano scaduti, in relazione ai tempi di pagamento notoriamente lunghi degli enti pubblici.

Sulla base della ripartizione dell'outstanding per tipologia di debitore, i crediti verso il settore sanitario risultano pari al 33% del totale e quelli verso le amministrazioni centrali, locali ed altri enti pubblici al 67%. Considerando, invece, la ripartizione per scadenza, i crediti scaduti sono stati pari a 3,1 miliardi di euro (pari al 42% del totale), di questi 2,2 miliardi sono scaduti da oltre un anno.

In tale scenario, la quota di mercato di BFF nei confronti della PA si attesta al 35,9% in termini di outstanding pro-soluto e al 16% in termini di turnover complessivo (pro-soluto e pro-solvendo)3 .

1) Fonte: EUF Press release - Still on the growth path - 2023 factoring figures.

2) Fonte: ASSIFACT - Statistiche preliminari mensili – Giugno 2024, Statistiche trimestrali – Marzo 2024, ForeFact n. 3 – Maggio 2024.

3) La quota di mercato relativa all'outstanding è calcolata usando il valore di mercato che comprende i crediti pro-soluto verso la pubblica amministrazione (amministrazioni centrali e locali, enti sanitari e di previdenza); tale valore è pari al 27.1% considerando l'outstanding pro-soluto e pro-solvendo); la quota di mercato del turnover è, invece, calcolata usando il valore del mercato che comprende sia i crediti pro-soluto sia quelli pro-solvendo, non essendo disponibile il dettaglio) ed escludendo i crediti tributari e fiscali (fonte Assifact).

Il mercato italiano dei Securities Services

BFF è il principale player indipendente in Italia nell'ambito dei servizi di banca depositaria, fund accounting, transfer agent e custodia e regolamento titoli.

Nei primi cinque mesi del 2024 il controvalore del risparmio gestito in Italia, a cui è strettamente legato l'andamento dei business dei Fund Services e della Global Custody del Gruppo, è lievemente cresciuto a 2.344 miliardi di euro, con un incremento dello 0,3% rispetto a fine 2023, nonostante 11,4 miliardi di raccolta netta in meno. Ciò è stato possibile grazie al deciso apprezzamento dei mercati azionari e pur a fronte di una flessione di quelli obbligazionari.

L'INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO ITALIANO

Gestioni Raccolta netta
gen. - mag.
2024*
(A)
(A)/ Patrim.
gest.
dic. 2023
Raccolta
netta
gen.-mar.
2024* (B)
(B)/ Patrim.
gest.
dic. 2023
Patrimonio
gestito
mag. 2024*
Patrim.
gest.
mag. 2024/
dic. 2023
Patrimonio
gestito
mar. 2024*
Patrim.
gest.
mar. 2024/
dic. 2023
Patrimonio
gestito dic.
2023*
Gestioni collettive -6.001 -0,5% -3.398 -0,3% 1.247.999 0,4% 1.254.418 0,9% 1.242.840
Fondi aperti -7.546 -0,7% -3.953 -0,3% 1.180.226 2,7% 1.187.521 3,3% 1.149.299
Fondi di diritto italiano 7.328 2,9% 3.319 1,3% 263.893 5,3% 260.305 3,9% 250.569
Fondi di diritto estero -14.873 -1,7% -7.272 -0,8% 916.332 2,0% 927.216 3,2% 898.731
Armonizzati (UCITS) -3.981 -0,4% 1.140.302 3,6% 1.100.969
Alternativi 28 0,1% 47.220 -2,3% 48.330
Fondi chiusi 1.545 1,7% 556 0,6% 67.773 -27,5% 66.897 -28,5% 93.540
Gestioni di portafoglio -5.426 -0,5% -2.724 -0,2% 1.096.422 0,1% 1.108.148 1,2% 1.094.870
Gestioni patrimoniali
retail
3.486 2,2% 1.729 1,1% 155.855 -0,3% 154.700 -1,0% 156.251
Gestioni patrimoniali
istituzionali
-8.912 -0,9% -4.453 -0,5% 940.567 0,2% 953.447 1,6% 938.619
Gestioni di prodotti
assicurativi
-1.972 -0,3% 694.891 1,4% 685.069
Gestioni di patrimoni
previdenziali
1.191 1,1% 114.881 4,7% 109.711
Altre Gestioni -3.672 -2,6% 143.675 -0,1% 143.839
Totale risparmio gestito -11.427 -0,5% -6.122 -0,3% 2.344.421 0,3% 2.362.566 1,1% 2.337.710

* Dati in milioni di euro.

Fonte: elaborazioni BFF Insights su dati Assogestioni.

Analizzando i dati disaggregati sulla raccolta netta si osserva che la diminuzione è stata trainata dai fondi aperti di diritto estero (-14,9 miliardi di euro) e dalle gestioni patrimoniali istituzionali (-8,9 miliardi), mentre a sostenerla sono intervenuti i fondi aperti di diritto italiano (+7,3 miliardi), le gestioni patrimoniali retail (+3,5 miliardi) e i fondi chiusi (+1,5 miliardi).

Tra i fondi aperti, si nota che l'arretramento è avvenuto sui fondi armonizzati, mentre quelli alternativi hanno tenuto. I dati del primo trimestre indicano infatti che la raccolta netta dei fondi armonizzati è diminuita di 4,0 miliardi, mentre quella dei fondi alternativi è lievemente aumentata (+28 milioni).

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Il patrimonio gestito si è quindi portato a fine maggio a 1.180 miliardi di euro per i fondi aperti (pari al 50,3% del totale), 67,8 miliardi per i fondi chiusi (2,9%), 155,9 miliardi per le gestioni di portafoglio retail (6,6%) e 940,6 miliardi per le gestioni di portafoglio istituzionali (40,1%). Rispetto alla fine del 2023, il controvalore gestito è aumentato del 2,7% per i fondi aperti e dello 0,2% per le gestioni patrimoniali istituzionali, mentre è diminuito del 27,5% per i fondi chiusi e dello 0,3% per le gestioni patrimoniali retail.

Tra le gestioni di portafoglio istituzionali, il patrimonio previdenziale – rilevante per il business di BFF – nel primo trimestre è aumentato del 4,7% a 114,9 miliardi, principalmente per il positivo andamento dei mercati azionari ma anche per il buon andamento della raccolta netta (+1,2 miliardi, in crescita dell'1,1% rispetto a dicembre 2023).

Il mercato dei pagamenti in Italia

In linea con quanto osservato negli ultimi anni, anche nel 2024 ci sono tutti i presupposti affinché si possa vedere una crescita significativa dei pagamenti digitali.

A marzo 2024 si è chiusa con successo la migrazione ai nuovi schemi SEPA (rinviata rispetto alla prima data di novembre 2023) che ha coinciso, per BFF Bank, anche con il cambio di ACH determinato con la chiusura della ACH di Nexi ed il passaggio per tutti i servizi SEPA verso EBA.

Da un punto di vista delle iniziative nell'ambito dei pagamenti a livello europeo, all'inizio del 2024 è stato approvato in via definitiva il nuovo regolamento che rende obbligatori i pagamenti istantanei (IPR) con successiva pubblicazione sulla Gazzetta ad aprile del 2024. Il nuovo regolamento, oltre ad introdurre l'obbligatorietà in ricezione (trascorsi 9 mesi dalla pubblicazione) e in spedizione (dopo 18 mesi dalla sua pubblicazione), rende obbligatorio anche il servizio di Verification of Payee che dovrà verificare la congruenza tra l'IBAN e il nome del beneficiario prima di inviare la disposizione.

Riguardo agli altri cambiamenti normativi in corso per il settore dei pagamenti, si attende la piena approvazione alla fine del processo di discussione che sta avvenendo all'interno della nuova Commissione e del nuovo Parlamento.

Riepiloghiamo le due direttive ancora in fase di finalizzazione da parte delle Autorità Europee:

  • 1) Nuova Direttiva sui sistemi di pagamento (PSD3) e relativo Regolamento (PSR)
  • 2) Regolamento sull'Open Finance

Queste due iniziative modificheranno fortemente il mercato dei pagamenti nei prossimi anni, aprendo ulteriori sfide competitive nel settore.

La proposta di modifica della direttiva PSD mira ad armonizzare le norme sull'autorizzazione e sulla vigilanza degli istituti di pagamento. La principale innovazione di questa iniziativa consiste nell'integrazione della seconda direttiva sulla moneta elettronica nella direttiva sui servizi di pagamento (PSD2) e nell'ampia riduzione dei requisiti di autorizzazione. La proposta integra gli ex istituti di moneta elettronica (IMEL) come sottocategoria degli istituti di pagamento (IP). Inoltre, a seguito di quanto inserito all'interno dell'IPR, sarà modificata anche la Direttiva sul Regolamento (Settlement Finality Directive, SFD) che dovrebbe consentire un'apertura alla fase di settlement diretta anche agli istituti di pagamento (IP). In tal caso, si aprirebbe uno scenario potenzialmente più competitivo per il sistema bancario e per BFF. Sono ancora in fase di elaborazione delle Autorità i dettagli normativi che possano consentire tale operatività per gli istituti di pagamento.

Prosegue inoltre il progetto di Euro Digitale per cui è in fase di completamento la prima versione del rulebook e si sono avviati dei tavoli della Comunità Europea per definire tutti i processi. La proposta di Euro Digitale delinea i principi fondamentali di come dovrà funzionare la valuta digitale della BCE che, nelle intenzioni, dovrebbe andare ad affiancarsi all'uso del contante e avere le stesse peculiarità di gratuità per gli utenti finali, facilitando sia l'inclusione finanziaria sia l'accesso ai pagamenti digitali, oltre ad essere un elemento fondamentale per consolidare la sovranità monetaria all'interno della UE. BFF fa parte dei gruppi di lavoro ABI e ABILab che presidiano l'evoluzione del progetto in ambito interbancario.

Ogni cittadino europeo potrebbe detenere un digital wallet legato ad un conto di pagamento, con cui effettuare operazioni, sia offline che online, con un limite di spesa gestito operativamente dal proprio PSP che erogherà il servizio di wallet. Le operazioni online offrirebbero lo stesso livello di protezione dei mezzi di pagamento digitali esistenti, mentre i pagamenti offline assicurerebbero un elevato livello di riservatezza e protezione dei dati per gli utenti.

Le banche e gli altri PSP in tutta l'UE distribuirebbero l'Euro Digitale alle persone e alle imprese, fornendo gratuitamente alle persone fisiche i servizi di base in Euro Digitale. Ai PSP che erogheranno l'Euro Digitale resta la possibilità di applicare una fee per i pagamenti verso i merchant e offrire servizi a valore aggiunto a pagamento, per sviluppare l'innovazione.

Gli esercenti in tutta la zona Euro sarebbero tenuti ad accettare l'Euro Digitale, eccezion fatta per i piccolissimi esercenti che potranno scegliere di non accettare pagamenti digitali. Il progetto dell'Euro Digitale è stato lanciato nell'ottobre 2021 e il Consiglio Direttivo della BCE ha completato nell'autunno del 2023 l'indagine in corso sulle caratteristiche tecniche e sulle relative modalità di distribuzione, e ha avviato una fase di preparazione al fine di sviluppare e sperimentare la nuova moneta.

BFF, dato il suo ruolo di collettore e intermediatore per molte banche e PSP, potrebbe svolgere un ruolo importante per garantire la interoperabilità e la raggiungibilità della nuova valuta digitale, ivi compresa una maggiore efficienza ed efficacia nella eventuale distribuzione e rendicontazione.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Eventi significativi del Gruppo

Si rappresentano in questa sezione i principali eventi succedutisi nel corso del primo semestre 2024.

In data 8 aprile BFF ha annunciato di avere collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario social unsecured senior preferred per un ammontare complessivo di Euro 300 milioni e con durata di 5 anni a un tasso fisso del 4,750% annuo, come parte del Programma EMTN (Euro Medium Term Note) da Euro 2,5 miliardi, costituito dall'Emittente. Le Obbligazioni sono state collocate a un reoffer yield pari al 4,775% (corrispondente a uno spread di 190 punti base sul tasso mid-swap di riferimento) pagabile annualmente e sono state destinate unicamente a investitori istituzionali qualificati in Italia e all'estero, ai sensi della Regulation S dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato. Tale emissione, coerente con il piano di funding della Banca, è stata realizzata per consentire il rispetto dei requisiti MREL, obbligatori per BFF dal 1° gennaio 2025. I proventi netti delle Obbligazioni saranno destinati a finanziare e/o ri-finanziare gli Eligible Social Assets, come definiti nel Social Bond Framework della Banca, pubblicato nel settembre 2023. Si è trattata della prima emissione nell'ambito del Social Bond Framework. L'operazione ha fatto registrare complessivamente una domanda superiore a Euro 67,5 milioni, pari a c. 2,25 volte l'offerta (c. Euro 425 milioni al reoffer), con un'elevata qualità e un'ampia diversificazione geografica degli investitori istituzionali.

Il 18 aprile l'Assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, con Ranieri de Marchis nuovo Presidente indipendente con il 95% dei voti e confermando Massimiliano Belingheri come Amministratore Delegato.

L'Assemblea ha, inoltre, approvato il bilancio d'esercizio 2023, e la proposta di distribuzione di dividendo a valere sugli utili del 2023 pari a Euro 0,541 per azione, che, unitamente all'acconto su dividendi di Euro 0,438 distribuito a settembre 2023, porta il dividendo complessivo per l'anno 2023 a Euro 0,979 per azione.

Il 24 aprile BFF ha effettuato il pagamento del saldo del dividendo 2023, deliberato dall'Assemblea degli Azionisti in data 18 aprile.

In data 29 aprile 2024 BFF ha ricevuto dalla Banca d'Italia il report recante gli esiti degli accertamenti ispettivi di follow up conclusi il 12 gennaio 2024. Nell'ambito della Lettera di Vigilanza – la Banca d'Italia ha rilevato talune criticità e formalizzato rilievi di conformità i) in merito ai meccanismi di remunerazione dell'Amministratore Delegato, ii) circa i meccanismi di governance societaria e iii) in merito alla classificazione dei crediti pubblici che si fondano sulle indicazioni riportate negli orientamenti EBA. In particolare, tale ultimo rilievo riguarda l'applicazione della sospensione al calcolo dei giorni di arretrato ai fini della classificazione prudenziale dell'esposizione creditizia a default.

A tali rilievi la Banca ha risposto in data 11 luglio 2024. Il Regolatore, in attesa di esaminare le determinazioni della Banca in ragione dei rilievi ispettivi formulati, ha disposto che la Banca si astenga temporaneamente dal deliberare o porre in essere (i) la distribuzione di utili (prodotti a partire dal corrente esercizio 2024) o altri elementi del patrimonio; (ii) la corresponsione della parte variabile delle remunerazioni; (iii) l'ulteriore espansione dell'operatività all'estero, tramite l'apertura di nuove succursali o l'allargamento in nuovi Paesi in regime di prestazione di servizi.

Il 23 maggio l'agenzia di rating Moody's ha messo sotto osservazione per un downgrade ("review for downgrade") tutti i rating e le valutazioni di BFF. L'azione di rating ha avuto origine da quanto comunicato da BFF al mercato in data 9 e 10 maggio 2024 relativamente alle misure di vigilanza intraprese dalla Banca d'Italia. Il 20 giugno 2024 l'agenzia di rating DBRS Morningstar ha confermato i rating di BFF, con il Long-Term Issuer Rating a BB (high) e il rating sui Depositi a Lungo Termine nella categoria investment grade a BBB (low), entrambi con Outlook stabile.

Nel corso del 2024 BFF ha comunicato che Morningstar Sustainalytics, nell'ambito di un aggiornamento della propria metodologia di ricerca, ha assegnato al Gruppo BFF un risk rating ESG (Environmental, Social e Governance) pari a 15,0, registrando un miglioramento rispetto al punteggio assegnato ad esito della precedente analisi e confermando la società nella categoria "Low Risk". BFF si posiziona al 9° percentile della sub-industry "Regional Banks", al 14° percentile della categoria "Banks" e al 13° percentile dell'intero universo di Morningstar Sustainalytics.

Focus sui principali fenomeni che hanno interessato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2024

Gli elementi più rilevanti che hanno interessato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2024 sono la nuova classificazione del portafoglio crediti ai fini prudenziali e il cambio di stima per la contabilizzazione degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro).

La nuova classificazione del portafoglio crediti trae origine dal rilievo di conformità sulla classificazione dei crediti pubblici contenuto nel report ispettivo della Banca d'Italia ricevuto da BFF in data 29 aprile 2024 e a cui la Banca ha risposto in data 11 luglio 2024.

Il rilievo di conformità riguardava, in particolar modo, l'applicazione della sospensione al calcolo dei giorni di arretrato ai fini della classificazione prudenziale dell'esposizione creditizia a default e ha pertanto portato a rivedere le modalità di calcolo dei crediti classificati in past due, generando un forte rialzo della voce in questione fino a raggiungere un livello pari a 1.692,4 milioni di euro al 30 giugno 2024, rispetto ai 219,9 milioni di euro del 31 dicembre 2023 e dei 200,0 milioni di euro del 30 giugno 2023.

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate. Qualora la banca dovesse rappresentare esclusivamente le esposizioni deteriorate al netto di quelle assunte nei riguardi di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale, l'ammontare complessivo passerebbe dagli attuali 1.814,2 milioni di euro ad un valore pari a 43,6 milioni di euro.

Il cambio di stima per la contabilizzazione degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro) è invece avvenuto in seguito all'aggiornamento delle serie storiche inerenti le relative percentuali di incasso e agli elementi di novità che da tale aggiornamento sono scaturiti. Le suddette serie storiche sono aggiornate su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio e trimestralmente viene analizzata l'evoluzione degli incassi per confermare le percentuali di riconoscimento nell'ambito della predisposizione dell'informativa periodica.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Nel corso del 2024, il Gruppo, nel procedere con tale aggiornamento, ha posto in essere alcuni affinamenti del modello in uso: in particolare: (i) è stata rivista criticamente la base dati, (ii) sono state aggiornate le serie storiche includendo gli incassi registrati nel mese di dicembre 2023 ed (iii) è stato analizzato criticamente il periodo di riferimento delle stesse, al fine di renderlo maggiormente omogeneo al mix di controparti attualmente in portafoglio, alle modalità operative in essere e a una maggiore corrispondenza tra le basi dati degli interessi di mora e dei 40 euro. A tal proposito si è proceduto per gli interessi di mora ad utilizzare le serie storiche 2015-2023, ritenendo poco rappresentative le osservazioni relative al periodo 2010-2014 in quanto relative ad incassi che si riferivano quasi esclusivamente al SSN italiano, che oggi rappresenta solo il 30% del fondo complessivo. In ossequio a quanto richiesto dallo IAS 8.34, che prevede la rettifica delle stime in presenza di mutamenti nelle circostanze sulle quali la stima si era basata o in seguito a nuove informazioni, la Banca ha provveduto ad incrementare la percentuale di riconoscimento degli interessi di mora e dei 40 euro, dal 50% al 65%.

Ai sensi dello IAS 8.36, il cambiamento di stima è stato rilevato in modo prospettico nell'esercizio del cambiamento e, quindi, riflesso nell'esercizio 2024.

Nel periodo concluso il 30 giugno 2024, la variazione del tasso di recupero ha generato maggiori crediti e ricavi non ricorrenti per euro 137,9 milioni (euro 98,0 milioni al netto delle imposte) e maggiori crediti e ricavi ricorrenti nei periodi futuri e relativi al primo semestre 2024, pari ad euro 15,6 milioni (euro 11,1 milioni al netto delle imposte).

3.Andamento della gestione

KEY HIGHLIGHTS

RISPOSTA A BANCA D'ITALIA

    1. Inviata durante il mese di luglio 2024 la risposta a Banca d'Italia sulla classificazione dei crediti, sulla governance e sulla prassi aziendale in materia di remunerazione;
    1. Applicata la riclassificazione ai fini prudenziali del Portafoglio crediti, generando, al 30 giugno 2024 un Past Due incrementale di 1.429 milioni di euro, RWA addizionali di 1.801 milioni di euro e accantonamenti IFRS9 per 0,7 milioni di euro.

PERFORMANCE OPERATIVA

    1. Utile netto normalizzato del primo semestre 2024 pari a 71,0 milioni di euro, in aumento del 5% anno su anno escludendo la plusvalenza sulla vendita di alcuni titoli di stato, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), pari a 19,8 milioni di euro avvenuta nel primo semestre 2023;
    1. Aumento dal 50% al 65% della percentuale di riconoscimento degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro), valore al di sotto del livello storico rilevato pari al 77,5% (media ponderata di incasso del periodo 2015-2023), che ha generato un aumento di capitale di 109 milioni di euro;
    1. Crediti verso la Clientela a livelli record nel primo semestre 2024 a 5,6 miliardi di euro, +7% rispetto al primo semestre 2023;
    1. Loan/Deposit ratio al 69%, stato patrimoniale stabile, elevata liquidità con forte crescita dei depositi pari a 8,1 milioni di euro, +10 % rispetto al primo semestre 2023;
    1. Tasso applicato per il calcolo degli interessi di mora al 12,25% dal 1° luglio 2024.

CAPITALE

    1. CET1 ratio al 11,9%, vicino alla soglia del 12% per il pagamento dei dividendi, e TCR al 14,8%, includendo il risultato netto del 1 semestre 2024, ben al di sopra del coefficiente SREP;
    1. Miglioramento significativo del coefficiente di Leva Finanziaria al 6,2%.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

(€ milioni)
Conto Economico Normalizzato 30
giugno
2024
30
giugno
2023
%
Ricavi Factoring & Lending 218,0 186,2 17%
Ricavi Payments 32,5 29,2 11%
Ricavi Security Services 11,8 12,4 -5%
Altri ricavi 136,1 124,6 9%
di cui Portafoglio Titoli HTC 102,2 78,6 30%
Totale Ricavi 398,4 352,4 13%
Costo del denaro4 (201,1) (150,9) 33%
Totale Ricavi netti 197,3 201,4 -2%
Costi operativi incl. Rettifiche di valore netta
su attività materiali ed immateriali
(91,3) (88,0) 4%
Cost/income
ratio (%)
46% 44% 200 bps
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (6,3) (1,4) 340%
Utile ante imposta normalizzato 99,7 112,0 -11%
Utile del periodo normalizzato 71,0 81,9 -13%
Utile del periodo reported5 161,8 76,1 112%

4) Incluso il risultato netto delle attività di negoziazione sui derivati usati per coprire le esposizioni ai tassi d'interesse e alle valute.

5) L'utile di periodo reported include alcune poste straordinarie. Nel primo semestre del 2024 tali poste si riferiscono: al cambio nel valore degli assets, incluso il cambio relativo agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per 94,3 milioni di euro, al costo delle stock options per 2,5 milioni di euro, all'aggiustamento dell'accordo transattivo con l'Amministratore Delegato per (0,6) milioni di euro, all'ammortamento dei customer contracts pari a 0,9 milioni di euro e ad altri costi non ricorrenti per 0,7 milioni di euro. Nel primo semestre 2023 tali poste si riferiscono: all'accordo transattivo con l'Amministratore Delegato per 1,8 milioni di euro, al costo delle stock options per 0,5 milioni di euro, all'ammortamento del customer contract pari a 0,9 milioni e ad altri costi non ricorrenti pari a 2,6 milioni di euro.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 mostra gli elementi patrimoniali ed economici di BFF Banking Group.

Nel corso del primo semestre 2024 il Gruppo si è concentrato sul consolidamento e sullo sviluppo dei propri core business mettendo in atto iniziative atte a conquistare sempre più nuovi clienti e fette di mercato, offrire nuovi prodotti e servizi, spingere sul proprio ruolo di "banca di secondo livello" e riprezzare i propri prodotti per tenere conto delle mutate condizioni macroeconomiche.

Sul fronte del funding, ci si è concentrati nell' utilizzare la provvista messa a disposizione dalle BU Securities Services e Payments e, in ottica di diversificazione delle fonti di finanziamento, nonché di ottimizzazione del costo della raccolta, dal conto deposito on-line offerto in tutte le geografie in cui il Gruppo opera con questo prodotto per finanziare i propri impieghi.

Nel primo semestre del 2024 (i) i ricavi totali sono aumentati del 13% rispetto al corrispondente periodo del 2023, o del 20% escludendo la plusvalenza sulla vendita di alcuni titoli di stato, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), pari a 19,8 milioni di euro, realizzata nel primo semestre del 2023 (ii) i ricavi netti sono diminuiti del 2% rispetto al primo semestre del 2023, e aumentati del +9% escludendo la summenzionata plusvalenza sulla vendita di alcuni titoli di stato effettuata nel primo semestre 2023 (iii) il costo del funding è stato più elevato per via dei livelli più alti dei tassi d'interesse, (iv) i costi sono stati più alti rispetto allo scorso anno del 4% nonostante gli investimenti, l'inflazione e il rinnovo del contratto nazionale del settore bancario italiano, (v) le rettifiche di valore nette sono aumentate di 4,9 milioni di euro per via dei maggiori accantonamenti su alcune posizioni specifiche, principalmente in Italia e Polonia, e (vi) il risultato netto normalizzato si è attestato a 71 milioni di euro (-13% rispetto al primo semestre del 2023, o +5% escludendo la summenzionata plusvalenza sulla vendita di alcuni titoli di stato).

Si ricorda che il Gruppo BFF non presenta esposizione commerciale verso i mercati russo e ucraino, e si impegna a monitorare rigorosamente l'attività di tramitazione della business unit Payments nel rispetto delle restrizioni imposte verso la Russia.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Risultato economico del Gruppo

Risultato Reported dell'esercizio

In termini di redditività complessiva, la performance cumulata delle BU del Gruppo, influenzata dai fenomeni indicati precedentemente, ha portato a un risultato netto contabile pari a 161,8 milioni di euro, inclusivo delle poste straordinarie che hanno influenzato il risultato dell'esercizio e il cui dettaglio è esposto nella tabella successiva.

Risultato Normalizzato dell'esercizio

Eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 30 giugno 2024 il risultato economico normalizzato del Gruppo si attesterebbe ad 71,0 milioni di euro, in diminuzione del 13% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ovvero in aumento del 5%, escludendo la plusvalenza sulla vendita di alcuni titoli di stato, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), pari a 19,8 milioni di euro, realizzata nel primo semestre del 2023.

I principali elementi che hanno interessato il risultato economico normalizzato del Gruppo possono così riassumersi:

  • ▶ i ricavi della BU F&L aumentano del 17% con l'effetto dell'incremento della percentuale di riconoscimento dei ricavi da interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") dal 50% al 65% e con l'aumento dei tassi applicati per il calcolo degli interessi di mora (12,5% nel primo semestre 2024 e 10,5% nel primo semestre 2023), parzialmente compensati da una minore forbice "riscadenzamenti/plusvalenze sugli incassi degli interessi di mora";
  • ▶ commissioni delle BU Securities Services e Payments, rispetto al primo semestre 2023 rispettivamente, in lieve diminuzione le prime (per la perdita di alcuni clienti a bassa marginalità e per la rinegoziazione di alcuni contratti) e in aumento le seconde (grazie all'acquisizione di nuovi clienti bancari nei segmenti dei pagamenti istantanei e dei pagamenti SEPA);
  • ▶ efficienza operativa stabile rispetto al primo semestre del 2023, con un cost/income ratio al 46% (44%, o 48% nel primo semestre 2023 escludendo la plusvalenza su menzionata derivante dalla vendita dei titoli di stato), nonostante l'inflazione ed i maggiori costi affrontati allo scopo di sostenere la crescita del business e realizzare le iniziative atte a migliorare i processi e l'architettura informatica del Gruppo liberando, nel futuro, ulteriore efficienza e riducendo i rischi operativi.

Aggiustamenti - €mln 30.06.2024 30.06.2023 YoY %
Gruppo BFF – Risultato economico Reported 161,8 76,1 112%
Stock Options 2,5 0,5
Altri costi non ricorrenti 0,7 2,6
Accordo transattivo con l'Amministratore Delegato (0,6) 1,8
Ammortamento dei "customer contracts" di DEPObank 0,9 0,9
Cambi nel valore degli assets, incluso il cambio di stima relativo agli
interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito
(c.d. "40 euro")
(94,3) -
Gruppo BFF – Risultato economico normalizzato 71,0 81,9 -13%

Di seguito la tabella che spiega il passaggio dal risultato reported a quello normalizzato.

Nelle pagine successive, al fine di dare una rappresentazione puntuale delle performance delle varie BU, si commenteranno i dati di conto economico normalizzati, eliminando gli elementi straordinari che hanno influenzato i risultati al 3o giugno 2024 e al 30 giugno 2023.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Stato Patrimoniale di Gruppo

Sul fronte dello Stato Patrimoniale, nel corso del primo semestre del 2024 il Gruppo ha continuato a concentrarsi sull'ottimizzazione dei costi legati alle varie forme di provvista, che si mantengono al di sotto degli interessi medi di mercato, mantenendone comunque un'elevata diversificazione, e sul miglioramento dei rendimenti delle varie forme di impiego.

I depositi si attestano a 8,1 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto al primo semestre del 2023. Si evidenzia che in data 8 aprile BFF ha annunciato di avere collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario social unsecured senior preferred per un ammontare complessivo di Euro 300 milioni e con durata di 5 anni a un tasso fisso del 4,750% annuo. Si evidenzia, inoltre, che il portafoglio crediti include l'incremento dei crediti per interessi di mora e per l'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro"), conseguente all'aumento della percentuale di riconoscimento dal 50% al 65%.

Il Gruppo ha continuato a gestire al meglio la liquidità in eccesso, con effetti migliorativi sia sulla leva sia sulla propria redditività.

(€m)

Impieghi

Il portafoglio crediti Factoring & Lending si è attestato sui 5,6 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto a giugno 2023 e stabile rispetto al 31 dicembre 2023. I mercati internazionali rappresentano oggi circa il 39% del totale dei crediti alla clientela. Il livello dei crediti verso la clientela ha raggiunto i massimi storici per il periodo, grazie anche a un contesto favorevole e alla performance commerciale. Rispetto al 31 dicembre 2023 tutti i Paesi hanno mostrato un incremento ad eccezione dell'Italia (che però registra un +2% rispetto al primo semestre 2023), ancora penalizzata dall'uscita del direttore commerciale nel primo semestre del 2024, e della Spagna, che però registra un aumento del 58% rispetto al 30 giugno 2023 riflettendo il trend in crescita dei volumi. Polonia e Grecia confermano un trend positivo di crescita.

Portafoglio Crediti (€ mln) 30.06.2024(*) 31.12.2023(*) 30.06.2023(*)
Italia 3.429 3.448 3.375
Spagna 482 599 306
Polonia 976 919 891
Slovacchia 248 245 239
Portogallo 248 223 250
Grecia 213 166 174
Altri Paesi (Croazia, Francia e Repubblica Ceca) 18 16 17
Totale 5.612 5.617 5.252

(*) inclusi crediti "Ecobonus" per 281,5 milioni di euro secondo il business model HTC (354,2 milioni di euro e 238 milioni di euro al 31 dicembre 2023 ed al 30 giugno 2023, rispettivamente) e 65,6 milioni di euro secondo il business model trading (59,9 milioni di euro e 0 milioni di euro al 31 dicembre 2023 ed al 30 giugno 2023, rispettivamente), contabilizzati nello Stato Patrimoniale tra le Altre Attività, e i fondi "on balance-sheet" relativi agli interessi di mora e all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") per 702 milioni di euro (528 milioni di euro e 508 milioni di euro al 31 dicembre 2023 ed al 30 giugno 2023, rispettivamente).

Il portafoglio di titoli di Stato ha raggiunto quota 5,0 miliardi di euro, stabile rispetto del 31 dicembre 2023 e in diminuzione del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

PORTAFOGLIO TITOLI HTC (€ mld)

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Provvista

Sul fronte del passivo prosegue l'ottimizzazione delle fonti di funding attraverso il mantenimento della raccolta dei depositi on-line, e il collocamento di una nuova emissione obbligazionaria Social senior unsecured-preferred, per l'importo nominale pari a 300 milioni di euro con scadenza alla data del 20 marzo 2029 e opzione di rimborso anticipato a favore dell'Issuer un anno prima della scadenza dei Titoli.

Il dipartimento Transaction Services, con le sue BU Securities Services e Payments, ha raccolto circa 5,5 miliardi di euro rispetto a 6,4 miliardi di euro del 31 dicembre 2023, con una riduzione sia della quota relativa ai Securities Services di 0,2 miliardi di euro (da 2,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2023 a 2,7 miliardi di euro al 30 giugno 2024), principalmente a causa di un cambio nelle politiche di investimento dei fondi, e sia dell'ammontare generato dal Payments di circa 0,7 miliardi di euro (da 3,5 miliardi di euro del 31 dicembre 2023 a 2,8 miliardi di euro del 30 giugno 2024) a causa di una minore liquidità nel sistema bancario. Rispetto al 30 giugno 2023 i depositi della BU Security Services sono stabili (2,7 miliardi di euro al 30 giugno 2024 e 2,6 miliardi di euro al 30 giugno 2023) mentre quelli della BU Payment si riducono di 0,2 miliardi da 3,0 miliardi di euro al 30 giugno 2023 a 2,8 miliardi di euro al 30 giugno 2024 a causa di una minore liquidità nel settore bancario.

Il Gruppo ha continuato a offrire sul mercato la soluzione del conto deposito on-line rivolto a clientela retail e imprese e garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in Italia con Conto Facto, in Spagna, Olanda, Irlanda e Germania con Cuenta Facto e infine in Polonia con Lokata Facto.

Al 30 giugno 2024 la raccolta di Conto Facto, Cuenta Facto e Lokata Facto ammonta complessivamente a nominali 2,65 miliardi di euro, in diminuzione di circa 0,1 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Rispetto a giugno 2023 i depositi retail aumentano di 0,9 miliardi, +52% con un miglioramento del loan/deposit ratio al 69%.

Il valore nominale delle emissioni obbligazionarie in essere alla data del 30 giugno 2024 ammonta complessivamente a 450 milioni di euro (relativi all'emissione AT1 e alla nuova emissione obbligazionaria Social Senior Preferred) contro 150 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

I Repos hanno registrato un valore di 2,2 miliardi di euro in aumento rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023 pari a 1,7 miliardi di euro. Rispetto a giugno 2003 i Repos si riducono di circa 1,0 miliardo di euro.

Il Leverage Ratio si è attestato al 6,2% grazie all'aumento del patrimonio netto.

Infine, si sottolinea che BFF continua a non avere finanziamenti con la Banca Centrale Europea (BCE), né ordinari (OMA), né straordinari (PELTRO, TLTRO etc).

Patrimonio Netto, Fondi Propri e Coefficienti Patrimoniali

BFF Banking Group continua a mantenere la propria solidità patrimoniale.

La politica dei dividendi del Gruppo Bancario BFF prevede che venga distribuito l'ammontare di utile netto consolidato normalizzato generato nell'esercizio, in eccesso rispetto ad un livello di coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) del 12,0%, (nel rispetto di tutti gli altri indicatori regolamentari correnti e prospettici), con una frequenza di distribuzione semestrale, con un pagamento sulla base degli utili consolidati normalizzati del primo semestre, e uno sulla base degli utili consolidati normalizzati di fine anno. Si evidenzia che a seguito dei rilievi inviati da Banca d'Italia il 29 aprile 2024, a cui la Banca ha risposto in data 11 luglio, ed in attesa di esaminare le determinazioni della Banca, il Regolatore ha temporaneamente sospeso la distribuzione di utili prodotti a partire dal corrente esercizio 2024.

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2024 ammonta a 814,5 milioni di euro mentre i Fondi propri di BFF Banking Group, alla stessa data, ammontano a 746,4 milioni di euro inclusivi dei 150 milioni di prestito obbligazionario subordinato unsecured e rated di tipo Additional Tier 1 collocato in data 19 gennaio 2022.

I coefficienti patrimoniali di vigilanza CET1, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio, si attestano rispettivamente al 11,9%, 14,8% e 14,8%, ben al di sopra dei requisiti minimi richiesti dal Regolatore anche se più bassi rispetto al CET1 ratio target del 12,0% per effetto dell'aumento del past due a seguito della nuova classificazione del portafoglio e nonostante la capitalizzazione degli utili del primo semestre. La Banca ritiene, tuttavia, di poter ritornare a livelli di CET1 superiori al 12% attraverso il rafforzamento del processo di collection, lo sviluppo del modello AIRB, e la valutazione dell'applicazione di altri fattori di mitigazione, previo confronto con Banca d'Italia. Si segnala che l'indicatore di Leva Finanziaria è migliorata passando al 6,2% grazie all'incremento del patrimonio netto.

Si ricorda, infine, che in data 18 settembre 2023 la Banca d'Italia, in qualità di Autorità di risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2022 per BFF Banking Group, confermando la risoluzione quale strategia di gestione della crisi per il gruppo BFF Bank e definendo i requisiti MREL applicabili dal 1° gennaio 2025.

COMMON EQUITY TIER 1 RATIO

Attestazione del Dirigente Preposto

Evoluzione dell'organico

Al 30 giugno 2024 il totale dei dipendenti di BFF Banking Group è di 849 risorse. Nel corso del 2024 sono state registrate 65 assunzioni, 29 in Italia, 6 in Spagna, 27 in Polonia, 1 in Slovacchia e 2 in Grecia.

Di seguito si propone la suddivisione per Paese:

30.06.2024 Italia Spagna Polonia Slovacchia Repubblica
Ceca
Grecia Portogallo Totale
HEADCOUNT 30.06.2024 558 63 187 14 2 12 13 849
31.12.2023 Italia Spagna Polonia Slovacchia Repubblica
Ceca
Grecia Portogallo Totale
HEADCOUNT 31.12.2023 543 64 185 13 2 10 13 830

La composizione per genere del personale al 30 giugno 2024 è rimasta invariata rispetto al 31 dicembre 2023, con il 54 % di personale femminile ed il 46% di personale maschile.

Di seguito il dettaglio, suddiviso per Paese:

30.06.2024 Donne % Uomini % Totale
Italia 277 50% 281 50% 558
Spagna 32 51% 31 49% 63
Polonia 131 70% 56 30% 187
Slovacchia 7 50% 7 50% 14
Rep Ceca 1 50% 1 50% 2
Grecia 5 42% 7 58% 12
Portogallo 4 31% 9 69% 13
Totale 457 54% 392 46% 849
31.12.2023 Donne % Uomini % Totale
Italia 274 50% 269 50% 543
Spagna 30 47% 34 53% 64
Polonia 130 70% 55 30% 185
Slovacchia 7 54% 6 46% 13
Rep Ceca 1 50% 1 50% 2
Grecia 4 40% 6 60% 10
Portogallo 3 23% 10 77% 13
Totale 449 54% 381 46% 830

BU Factoring & Lending Principali KPI e Risultati Economici

La BU Factoring & Lending effettua i propri impieghi e offre i propri servizi tramite prodotti quali factoring pro-soluto, lending e gestione del credito verso enti della Pubblica Amministrazione e ospedali privati.

Attualmente, il Gruppo svolge queste attività in 9 paesi quali Italia, Croazia, Francia, Grecia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.

Grazie al rialzo dei tassi di interesse e di inflazione che stanno inducendo le aziende a riconsiderare le proprie strategie di working capital, e ad una buona performance commerciale, i principali indicatori della BU Factoring & Lending hanno mostrato trend positivi.

Il portafoglio crediti è risultato pari a 5,6 miliardi di euro al 30 giugno 2024 e, quindi, in linea rispetto al 31 dicembre 2023 (5,6 miliardi di euro) ed in aumento del 7% rispetto al 30 giugno 2023 (5,3 miliardi di euro) così come i volumi di crediti acquistati e erogati sono risultati in aumento rispetto all'anno precedente (3.810 milioni di euro vs 3.644 milioni di euro, +5% anno su anno) in quasi tutti i Paesi ad eccezione dell'Italia, dove una nuova organizzazione commerciale è stata introdotta a partire dal secondo trimestre del 2024, con un nuovo direttore commerciale da luglio 2024, ed in Slovacchia a causa di un maggior focus sul sistema sanitario nazionale con durate più lunghe e margini più elevati.

VOLUMI

I DSO registrati da BFF sull'attività di factoring e gestione del credito per conto terzi, rispetto al 31 dicembre 2023, hanno mostrato una riduzione dei tempi di incasso in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

In particolare, per l'Italia, i DSO aumentano solitamente a fine anno per via della concentrazione degli acquisti e si riducono nei mesi successivi. I DSO a giugno del 2023 e del 2024 sono, infatti, in linea, non evidenziando, quindi, un peggioramento nei tempi d'incasso.

Anche in Spagna i DSO aumentano solitamente a fine anno per via della concentrazione degli acquisti e si riducono nei mesi successivi. I DSO a giugno 2024 risultano aumentati rispetto a giugno del 2023 evidenziando un peggioramento nei tempi d'incasso, dovuto alla mancanza di fondi da parte degli enti pubblici.

In Slovacchia, i DSO sono in linea con giugno 2023 ed in diminuzione rispetto a dicembre 2023 per via (i) di un miglior trend dei pagamenti della parte corrente da parte dei debitori pubblici, e (ii) dei piani di rateizzazioni che sono stati concordati sul 30% dell'esposizione.

In merito all'aumento dei DSO in Francia, si evidenzia che il dato va analizzato anche in considerazione delle dimensioni, molto piccole, del business. In Croazia il Gruppo ha incassato tutte le posizioni residue e, al 30 giugno 2024, non ha esposizioni.

30.06.2024 31.12.2023 30.06.2023
Italia 146 159 144
Spagna 108 191 70
Portogallo 125 127 140
Grecia 218 254 282
Croazia - 40 37
Francia 166 76 86
Slovacchia 786 934 785

DSO – giorni (dati BFF,Acquisti eGestione, Pubblico e Privato):

Il fondo interessi di mora e il fondo relativo all'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") sono pari rispettivamente a 916 milioni di euro e 253 milioni di euro e complessivamente sono in crescita del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La tabella sotto riportata evidenzia le quote non ancora transitate a Conto Economico al 30 giugno 2024 e 2023 ed al 31 dicembre 2023. Si evidenzia che l'incremento dalla quota transitata a conto economico nel primo semestre 2024 risente del cambio della percentuale di riconoscimento degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito dal 50% al 65%: la quota non transitata rimane ancora a livelli significativi.

Lo yield lordo sui crediti verso la clientela è aumentato rispetto al primo semestre 2023 attestandosi su un 7,6%, +13%, grazie alla crescita dei tassi, che ha impattato il tasso da applicare sul conteggio degli interessi di mora, e, più in generale, all'attività di riprezzamento attuata verso la clientela.

Il costo del credito si è confermato a livelli trascurabili grazie all'elevato standing della clientela servita e il rigoroso processo di origination e monitoraggio del credito, nonostante il maggior portafoglio di crediti verso la clientela in essere e alcune svalutazioni specifiche in Italia, Spagna ed in Polonia.

€mln 30.06.2024 31.12.2023 30.06.2023
Fondo Interessi di Mora 916 869 823
Fondo Indennizzi forfettari 254 264 251
Fondo Interessi di Mora non transitato a conto economico 380 474 441
Fondo Indennizzi forfettari non transitato a conto economico 87 132 126
Yield lordo sui crediti verso la clientela % (al netto dei c.d. "40 euro") 7,6% 7,6% 6,7%

Gli interessi attivi normalizzati si sono attestati a 205,1 milioni di euro, contro i 171,9 milioni di euro del primo semestre del 2023 (+19% anno su anno), e sono stati influenzati positivamente dalla crescita dei tassi, che ha impattato il tasso da applicare sul conteggio degli interessi di mora, e, più in generale, dell'attività di riprezzamento attuata verso la clientela nonché dall'incremento del portafoglio crediti. L'incremento della percentuale di riconoscimento degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito dal 50% al 65% è stato parzialmente compensata dalla minore forbice "riscadenzamenti/plusvalenze".

La forbice "riscadenzamenti/plusvalenze" inclusa nel margine di interesse, ossia il differenziale tra plusvalenze generate dagli incassi di interessi di mora eccedenti il 50% contabilizzato per competenza e i riscadenzamenti, vale a dire gli effetti legati all'attualizzazione dei crediti non incassati secondo le stime interne e, quindi, riproiettati in avanti nel tempo, ha registrato un trend negativo se paragonato allo stesso periodo dell'anno precedente (-4,2 milioni di euro).

Gli altri oneri e proventi di gestione normalizzati, inclusi negli Altri Ricavi, includono gli impatti economici derivanti dall'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro") che nel corso del primo semestre del 2024 ha generato un importo pari a 9,0 milioni di euro in riduzione rispetto agli 11,4 milioni di euro nel primo semestre del 2023, dovuto sostanzialmente ad un diverso mix dei volumi in Italia.

Il Totale dei Ricavi Netti normalizzati, pertanto, si è attestato sui 218,0 milioni di euro, in aumento di 186,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023, grazie principalmente ai fenomeni descritti precedentemente.

€ mln (valori normalizzati) 30.06.2024 30.06.2023
Interessi Attivi 205,1 171,9
di cui forbice "riscadenziamenti/plusvalenze" 0,6 4,9
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 12,9 14,3
Totale ricavi netti 218,0 186,2

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

BU Securities Services Principali KPI e Risultati Economici

La BU Securities Services è la business unit che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi a essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e dei vari fondi di investimento, quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi, oltre che per le banche e altre istituzioni finanziarie (i.e. SIM). L'attività è concentrata sul mercato domestico.

Nella prima parte dell'anno, l'area dei Securities Services ha assistito a una buona performance.

In particolare, i Fund Services hanno visto aumentare le masse gestite, trainate dalla buona dinamica dei Fondi di Investimento Alternativi (i patrimoni dei fondi FIA nei primi 6 mesi del 2024 sono cresciuti del 11,2%), e a inizio 2024 BFF Bank è stata ufficialmente nominata banca depositaria di Cassa Forense, con 17 miliardi di euro di AuD. BFF è attualmente posizionata al primo posto come quota di mercato per numero di clienti fondi pensione a cui offre i propri servizi di depositario.

Lato Global Custody i buoni risultati registrati sono frutto del consolidamento di iniziative strategiche volte: i) a un ulteriore ampliamento e miglioramento dell'esperienza commerciale, ii) a un allargamento anche a nuovi operatori finanziari (SIM, ecc.) attraverso l'offerta dei servizi specialistici a valore aggiunto, oltre alla proposizione di servizi di Paying Agent, Account e Custodian Bank a favore della clientela Corporate) e iii) a cogliere le opportunità derivanti anche dagli interventi normativi, a titolo di esempio, Emir Refit, ECMS, Segnalazioni SFTR che da un lato rappresentano un'opportunità per rafforzare sul mercato il ruolo di banca tramitante e partner di riferimento nell'ambito della Global Custody, dall'altro permettono di proporre nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto che potranno contribuire ad un ulteriore incremento dei ricavi di BFF nel corso del 2024.

I principali indicatori della BU Securities Services, rispetto alla fine del 2023 e allo stesso periodo dello scorso anno, hanno mostrato degli andamenti generalmente positivi per gli effetti legati al buon andamento dei mercati finanziari e dalle iniziative commerciali.

Gli Asset under Deposit (AuD) della Banca Depositaria sono stati pari a 64,2 miliardi di euro in rialzo del 9% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 23% rispetto al 30 giugno 2023 grazie al flusso positivo di nuovi asset acquisiti, iniziato nel 2023 e continuato nel primo semestre del 2024. L'on-boarding di Cassa Forense è previsto nel secondo semestre del 2024. Gli Asset under Custody (AuC) di Global Custody sono risultati pari a 119,1 miliardi di euro in rialzo del 13% rispetto al 30 giugno 2023 escludendo alcuni clienti a bassa marginalità usciti nel 4° trimestre del 2023.

Il saldo dei depositi della clientela è stato influenzato dal cambiamento relativo alle politiche di investimento attuato da molti fondi e mostra comunque un incremento del +3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

30.06.2024 31.12.2023 30.06.2023
Banca Depositaria (AuD, €mln) 64.202 58.842 52.395
Global Custody (AuC, €mln) 119.065 111.343 169.859
Depositi - Saldo Finale (€mln) 2.699 2.886 2.626

Il livello di Commissioni Nette normalizzate è stato inferiore rispetto al primo semestre del 2023 per via della perdita di alcuni clienti a bassa marginalità e alla rinegoziazione di alcuni contratti.

€mln (valori normalizzati) 30.06.2024 30.06.2023
Commissioni nette 11,8 12,3
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 0,0 0,0
Totale ricavi netti 11,8 12,4

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

BU Payments Principali KPI e Risultati Economici

La BU Payments è la business unit che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti, ha come clienti banche italiane medio-piccole e aziende medio-grandi. L'attività è concentrata su clientela domestica.

BFF, in qualità di primo operatore indipendente in Italia nell'ambito di servizi di tramitazione dedicati a PSP (Payment Service Providers: Banche, Imel, Istituti di Pagamento) e nei servizi di incassi e pagamenti specializzati per large corporates e Pubblica Amministrazione, sta beneficiando di un mercato dei pagamenti in crescita, grazie alla progressiva digitalizzazione degli strumenti di pagamento.

Nei primi sei mesi del 2024 la BU ha registrato performance positive in misura anche superiore alle attese nei comparti dei pagamenti digitali e, principalmente, nell'ambito nella tramitazione di banche, Imel e istituti di pagamento. Buone performance si sono registrate anche nel settore dei regolamenti delle carte internazionali e dei pagamenti corporate e PA. L'irrobustimento della struttura operativa sta consentendo di migliorare anche il ruolo di banca di servizio, vista anche l'acquisizione di nuova clientela e la prospettiva di incremento dei volumi che potranno essere potenzialmente trattati nei prossimi anni.

Nel comparto dei pagamenti tradizionali e domestici, il cui trend di flessione è registrato sistematicamente a livello di mercato, BFF invece, attraverso iniziative e prodotti offerti alle banche e agli operatori finanziari, sta concentrando ed aumentando la propria attività come banca di servizio, segnatamente nel comparto assegni circolari, bancari ed effetti.

Come già evidenziato nel corso del 2023, sul mercato si registrano gli effetti dell'evoluzione e della digitalizzazione del Sistema dei Pagamenti e dei fenomeni di aggregazione bancaria in atto, oltre che della potenziale apertura a un contesto di maggiore competitività in ambito Pagamenti guidato anche dalla BCE e dalla Commissione Europea.

In tale contesto, tuttavia, la progressiva affermazione sul mercato dei pagamenti di nuovi operatori quali Istituti di Pagamento, IMEL, TPP e Fintech, continuano a far crescere verso BFF le richieste dei servizi di intermediazione dei pagamenti. Nel periodo in esame, inoltre, va aggiunto il positivo impatto per BFF della chiusura del CSM SEPA Nexi/BI-Comp, che ha favorito un incremento importante della propria base clienti.

L'obbligatorietà per i PSP di inviare e ricevere pagamenti istantanei e la revisione in atto della Direttiva sui Pagamenti (PSD) stanno concretizzando le auspicate previsioni di crescita del comparto, prospettando ulteriori e nuove opportunità di mercato anche in un futuro prossimo.

I principali indicatori della BU Payments, in termini di numero di operazioni effettuate, rispetto al primo semestre dello scorso anno, hanno mostrato andamenti positivi.

Il numero delle transazioni è cresciuto del 24% raggiungendo quota 444 milioni di operazioni grazie soprattutto ai settori SEPA e dei pagamenti istantanei.

Il saldo dei depositi, pari 2.762 milioni di euro, si è ridotto rispetto a 3.495 milioni di euro al 31 dicembre 2023 ed ai 2.976 milioni al 30 giugno 2023, principalmente a seguito di una minore liquidità all'interno del sistema bancario.

30.06.2024 31.12.2023 30.06.2023
Transazioni (n° oper. mln) 444 767 359
Depositi - Saldo Finale (€mln) 2.762 3.495 2.976

Il livello di Commissioni Nette è stato superiore rispetto al primo semestre del 2023 e pari a 26,6 milioni di euro principalmente per effetto della maggiore operatività e nonostante una struttura del pricing a commissioni costanti.

€mln (valori normalizzati) 30.06.2024 30.06.2023
Commissioni nette 26,6 23,4
Altri Ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 5,9 5,8
Totale ricavi netti 32,5 29,2

Costi operativi

Sul fronte delle Spese Amministrative, il Gruppo ha continuato a mantenere un forte focus sul controllo dei costi e a migliorare, laddove possibile, la propria efficienza operativa mantenendo un cost/income ratio pari al 46% nel primo semestre del 2024 rispetto al 44% (48% escludendo la plusvalenze relativa alla vendita di alcuni titoli di stato di 19,8 milioni di euro) nel primo semestre del 2023, nonostante l'inflazione, il rinnovo del contratto nazionale del settore bancario italiano e gli investimenti effettuati e finalizzati a migliorare i processi, migliorare l'infrastruttura tecnologica del Gruppo e accompagnare la crescita del Gruppo nei propri core business.

I costi della BU Factoring & Lending hanno mostrato un incremento del 4% rispetto al primo semestre del 2023 giustificato principalmente dall'aumento delle spese legate al personale. I costi della BU Payments aumentano del 7% rispetto al primo semestre del 2023 per effetto dell'aumento delle spese legate al personale ed all'ICT. I costi della BU Securities Services hanno mostrato un incremento del 4% dovuto ai maggiori costi per l'upgrade dei sistemi ICT e ai costi del personale.

Gli Altri Costi rimangono sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

In merito al Fondo di Garanzia dei Depositi, si ricorda che la direttiva U.E. 2014/49 (Deposit Guarantee Schemes - DGS) ha introdotto, nel 2015, in materia di sistemi di garanzia dei depositi, un nuovo meccanismo di finanziamento misto, articolato in contribuzioni ordinarie (ex-ante) e contribuzioni straordinarie (ex-post), ancorate all'entità dei depositi garantiti (covered deposits) e al grado di rischiosità della singola banca consorziata.

In merito al Fondo di Risoluzione, si ricorda invece che il Regolamento Europeo n. 806/2014, che regola il Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism Regulation), entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha istituito il Fondo di risoluzione unico europeo (Single Resolution Fund - SRF), gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board). A partire da tale data, i fondi nazionali di risoluzione (FNR), istituiti dalla direttiva 2014/59/UE (Banking Resolution and Recovery Directive - BRRD), e raccolti nel 2015, sono confluiti nel nuovo Fondo di risoluzione europeo. Nel 2024 il resolution fund non è stato pagato a seguito del raggiungimento dei target del Single Resolution Board.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

COST / INCOME RATIO

Principali grandezze patrimoniali

Si commentano sinteticamente le principali poste dello Stato patrimoniale consolidato.

Cassa e disponibilità liquide

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
a) Cassa 183 205 (21)
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 12.269 157.536 (145.540)
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 133.924 99.467 34.729
Totale 146.376 257.208 (110.832)

Al 30 giugno 2024, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 12 milioni di euro (157 milioni di euro al 31 dicembre 2023), nonché i rapporti di conto corrente che la controllante e le sue controllate hanno in essere presso banche terze per un ammontare di 134,2 milioni di euro (99,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023). In particolare, i "conti correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 124,9 milioni di euro a BFF Bank, per 8,6 milioni di euro a BFF Polska Group, per 403 mila euro a BFF Finance Iberia e 60 mila euro a BFF Techlab.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 831 1.167 (336)
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 166.593 164.856 1.737
Totale 167.424 166.023 1.401

La voce, che al 30 giugno 2024 ammonta a 167,4 milioni di euro, accoglie le "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" pari a 0,8 milioni di euro, che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio a cui la Banca è esposta e le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" pari a 166,6 milioni di euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." gestite in parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR", ed in misura minore dal "Fondo Atlante" e, a partire dalla fine del 2022 dal fondo Ingenii, di cui la Banca ha sottoscritto al 30 giugno 2024 un numero di quote per corrispondenti 135 milioni di euro. Il valore delle quote di OICR iscritto in bilancio al 30 giugno 2024 è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dai suddetti fondi.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto netto sulla redditività complessiva

(Valori in migliaia di euro)

Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
Titoli di Stato – (HTC&S) - - -
Titoli di capitale 140.510 137.520 2.990
di cui:
a) Banche 125.368 125.535 (167)
b) Altri emittenti: 15.142 11.985 3.157
Totale 140.510 137.520 2.990

La voce, che al 30 giugno 2024 ammonta a 140,5 milioni di euro, è composta essenzialmente dalla quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125 milioni di euro oltre che da altre azioni e partecipazioni per un ammontare pari a circa 15,1 milioni di euro.

La voce aumenta rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente per l'adeguamento al fair value per 1,8 milioni di euro.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 Variazioni
Titoli di Stato – (HTC) 4.950.941 4.957.182 (6.241)
Crediti verso banche 582.648 593.561 (10.912)
Crediti verso clientela 5.322.877 5.255.083 67.794
Totale 10.856.466 10.805.826 50.640

L'importo relativo alla voce Titoli di Stato – (HTC) è costituito esclusivamente da titoli di stato italiani, classificati nel portafoglio Held To Collect (HTC), a presidio del rischio di liquidità, per un valore complessivo pari a circa 5,0 miliardi di euro, in linea con il dato registrato al 31 dicembre 2023 (5,0 miliardi di euro).

I "Crediti verso Banche" comprendono la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria " relativa al deposito di Riserva Obbligatoria, inclusivo degli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la Capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, oltre che gli importi depositati presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla controllata spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto" e presso la National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla controllata polacca attraverso "Lokata Facto". La voce include inoltre "Crediti verso Banche – Pronti contro termine" relativi a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) nonché i "Crediti verso Banche – Altri" che derivano dalla prestazione di attività e servizi offerti.

Relativamente ai "Crediti verso clientela", la voce include principalmente i crediti riferiti all'attività di factoring e i finanziamenti effettuati da BFF Polska Group. Si ricorda che, come indicato dalla Banca d'Italia, i crediti rivenienti da Ecobonus sono iscritti nella voce "Altre Attività" per un ammontare pari a circa 347,1 milioni di euro di cui 281,5 milioni di euro secondo il business model HTC e 65,6 mili0ni di euro secondo il business model trading.

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
Attività di factoring (acquisti a titolo definitivo, interessi di mora
e spese di recupero)
3.688.512 3.868.719 (180.207)
Crediti acquistati al di sotto del valore nominale 35.012 25.768 9.244
Altri crediti 1.599.353 1.360.596 238.757
Totale 5.322.877 5.255.083 67.794

La qualità del credito ai fini prudenziali

Al fine di operare l'analisi delle proprie esposizioni creditizie, finalizzata – inter alia – all'individuazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività finanziarie in linea con i principi contabili IFRS 9, il Gruppo Bancario classifica le esposizioni tra Performing e Non Performing.

In merito alla qualità del credito si evidenzia un incremento del totale dei crediti deteriorati netti, pari a 1.814,2 milioni di euro al 30 giugno 2024, contro i 333,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023. L'incremento è dovuto principalmente alle esposizioni scadute deteriorate (+1.472,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023): tale posta è stata fortemente impattata dalla riclassificazione del portafoglio attuata al 30 giugno 2024 al fine di rispondere al rilievo di conformità formulato dalla Banca d'Italia sulla definizione dei crediti past due, senza però corrispondere ad un effettivo deterioramento della qualità del credito sottostante.

Si evidenzia, infatti, che la Banca, in risposta al rilievo, ha classificato ai fini prudenziali e di conseguenza anche nella predisposizione del bilancio consolidato semestrale abbreviato un ammontare incrementale di crediti in past due pari a 1.429 milioni di euro, che saranno rilasciati man mano che i crediti saranno incassati. Tali crediti rappresentano, a fini prudenziali, un ammontare di RWA addizionali pari a 1.801 milioni di euro.

Le esposizioni Non Performing, il cui ammontare complessivo lordo ammonta al 30 giugno 2024 a 1.845,8 milioni di euro, con un livello di rettifiche di valore pari a 31,6 milioni di euro, sono distinte nelle seguenti categorie.

Sofferenze

Si tratta di esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca.

Al 30 giugno 2024, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 96,5 milioni di euro. Di queste, 90,9 milioni di euro, pari al 94,2% del totale, si riferiscono a crediti verso Enti territoriali in stato di dissesto finanziario che prevede il ritorno in bonis una volta che si chiude la procedura di risanamento.

Le sofferenze lorde ammontano a 118,3 milioni di euro (120,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023), e le relative rettifiche di valore sono pari a 21,8 milioni di i euro (21,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Si segnala che, relativamente alle esposizioni verso gli Enti locali (Comuni e Province), per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione, in ottemperanza alla Circolare n. 272 della Banca d'Italia, si procede alla classificazione a Sofferenza dei crediti della massa passiva dell'OSL, nonostante, ex lege, sia possibile recuperare ogni ragione creditoria, alla conclusione della procedura di dissesto.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Inadempienze probabili

L'inadempienza probabile (unlikely to pay) rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (ad esempio, il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Al 30 giugno 2024, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili ammontano complessivamente a 33,1 milioni di euro (19,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023), e le relative rettifiche sono pari a 7,9 milioni di euro (5,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023) per un importo netto di 25,3 milioni di euro (13,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023). L'incremento rispetto all'anno precedente è ascrivibile principalmente ad alcune esposizioni pubbliche in Polonia.

Esposizioni scadute deteriorate

Le esposizioni scadute deteriorate sono costituite da posizioni nei confronti di soggetti con una situazione di arretrato, ove il complesso delle esposizioni scadute e/o sconfinanti sia superiore, da almeno 90 giorni consecutivi, (i) alla Soglia di rilevanza relativa (limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso Debitore) e (ii) alla Soglia di rilevanza assoluta (limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail).

Al 30 giugno 2024, le esposizioni scadute nette ammontano complessivamente, per l'intero Gruppo Bancario, a 1.692,4 milioni di euro (219,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023): le esposizioni lorde ammontano complessivamente a 1.694,4 milioni di euro, e le relative rettifiche sono pari a circa 2,0 milioni di euro. Il 98,8% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche.

Come detto precedentemente tale posta è stata fortemente impattata dalla riclassificazione del portafoglio attuata al 30 giugno 2024 al fine di rispondere al rilievo di conformità sulla precedente classificazione dei crediti pubblici attuata dalla Banca senza però corrispondere ad un effettivo deterioramento della qualità del credito sottostante e che ha comportato un ammontare di past due addizionali pari a 1.429 milioni di euro.

Il rilievo di conformità riguardava, in particolar modo, l'applicazione della sospensione al calcolo dei giorni di arretrato ai fini della classificazione prudenziale dell'esposizione creditizia a default e ha pertanto portato a rivedere le modalità di classificazione dei crediti in past due.

Come già ricordato in sede di redazione del Bilancio 2023, la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni della Banca) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dalla Banca risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale della Banca. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate. Qualora la banca dovesse rappresentare esclusivamente le esposizioni deteriorate al netto di quelle assunte nei riguardi di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di

perdite in conto capitale, l'ammontare complessivo passerebbe dagli attuali 1.814,2 milioni di euro ad un valore pari a 43,6 milioni di euro.

La seguente tabella mostra l'ammontare dei crediti verso clientela, con evidenza delle rettifiche di valore, ripartito tra "Esposizioni in bonis" e "Attività deteriorate".

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia 30.06.2024 31.12.2023
Valore
lordo
Rettifiche
di valore
Valore
netto
Valore
lordo
Rettifiche
di valore
Valore
netto
Esposizioni deteriorate acquistate
in bonis (stage 3)
1.842.498 (31.437) 1.811.061 355.498 (27.668) 327.831
Esposizioni deteriorate acquistate
deteriorate (stage 3)
3.299 (198) 3.101 5.785 (201) 5.584
Esposizioni in bonis (stage 1 e 2) 3.510.005 (1.291) 3.508.714 4.923.350 (1.682) 4.921.668
Totale 5.355.803 (32.926) 5.322.877 5.284.634 (29.551) 5.255.083

Di seguito si fornisce una spaccatura delle "Esposizioni deteriorate" dando evidenza (i) di quanto derivante dalla nuova riclassificazione (ii) della parte assunta nei riguardi di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale.

(Valori in migliaia di euro)

Valore netto al
30.06.2024
Valore netto al
30.06.2024
Esposizioni pre-riclassificazione 385.606 Esposizioni verso enti pubblici non soggetti
a procedure che comportino il rischio di
perdite in conto capitale
1.770.585
Esposizioni aggiuntive in past due
per riclassificazione
1.428.557 Esposizioni verso enti privati o verso enti
pubblici soggetti a procedure che comportino
il rischio di perdite in conto capitale
43.577
Totale Esposizioni nette 1.814.162 Totale Esposizioni nette 1.814.162

Inoltre, il Gruppo Bancario, oltre alle suddette classificazioni delle esposizioni (Performing e Non Performing), provvede anche a valutare di qualificare le medesime come esposizioni creditizie oggetto di concessioni ("forborne"), come definite negli Implementing Technical Standards di riferimento.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Attività materiali e immateriali

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
Attività materiali 68.750 60.690 8.060
Attività immateriali 71.347 74.742 (3.395)
- di cui Avviamento 30.957 30.957 0
Totale 140.097 135.432 4.666

Al 30 giugno 2024, la voce "Attività materiali" ammonta complessivamente a 68.750 mila euro, di cui 13.332 mila euro riferiti a BFF Bank, 52.399 mila euro riferiti a BFF Immobiliare, 2.198 mila euro a BFF Polska Group, 675 mila euro a BFF Finance Iberia e 146 mila euro relativi a BFF Techlab.

La voce include principalmente: i) terreni pari a 18.890 migliaia di euro, relativi per un ammontare pari a 2.640 migliaia di euro a BFF Bank e per 16.250 migliaia di euro all'acquisto dell'area edificabile sita a Milano da parte della controllata BFF Immobiliare, ai fini della costruzione della futura sede di BFF Bank, ii) fabbricati (comprensivi delle manutenzioni straordinarie capitalizzate) pari a 38.743 migliaia di euro comprensivo dell'immobile di Roma Via Elio Chianesi 110/d di proprietà di DEPObank, e dell'immobile in corso di costruzione da parte di BFF Immobiliare, iii) right of use relativi all'applicazione del principio contabile IFRS 16, in tema di leasing, pari a 6.125 migliaia di euro. L'incremento rispetto al 2023 è dovuto all'avanzamento dei lavori in corso relativi al nuovo fabbricato che sarà la sede di BFF Bank per 15,3 milioni di euro, parzialmente compensato dall'estinzione anticipata di un contratto d'affitto di uno degli uffici siti a Milano per 7,7 milioni di euro.

Le attività immateriali sono principalmente composte (i) da investimenti in nuovi programmi e in software a utilizzo pluriennale effettuati da BFF Bank per 20,2 milioni di euro, (ii) dalle customer relationships rilevate in BFF Bank a seguito dell'acquisizione di Depo per 17.787 mila euro e per la parte rimanente (iii) dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro, nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro e nell'ultimo trimestre 2022 della BFF TechLab pari a 83 mila euro.

Alla data del 30 giugno 2024, la Banca non ha effettuato nessun test di impairment sugli attivi immateriali a vita utile definita e sugli avviamenti, in quanto non sono stati identificati elementi (trigger events) che portassero a ritenere che fosse intervenuta una perdita di valore degli stessi.

Derivati di copertura, partecipazioni e passività finanziarie di negoziazione

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
Partecipazioni 14.411 13.160 1.251
Passività finanziarie di negoziazione 1.390 1.215 175
Derivati di copertura passivi 308 - 308

Le voci "Derivati di copertura" passivi accolgono rispettivamente i fair value negativi relativi alla copertura, tramite contratti di currency swap, dei finanziamenti erogati in zloty a favore delle società controllate polacche nell'ambito degli accordi intercompany in essere e della raccolta della BU Transaction Services in valuta diversa dall'euro.

La voce Partecipazioni rappresenta il valore della partecipazione nei due studi legali associati, in cui BFF Polska è socio accomandante, nonché la partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 24% delle azioni emesse. Si precisa che le suddette partecipazioni sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

La voce Passività finanziarie di negoziazione accoglie il fair value negativo al 30 giugno 2024 degli strumenti derivati designati come strumenti di copertura dell'investimento nella controllata polacca.

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
Attività fiscali 98.173 113.658 (15.486)
correnti 42.581 57.414 (14.833)
anticipate 55.592 56.244 (652)
Passività fiscali 165.470 123.790 41.680
correnti 4.881 2.472 2.409
differite 160.589 121.318 39.271

Attività e passività fiscali

Al 30 giugno 2024, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 42.581 mila euro e 4.881 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12.

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi, relative a rettifiche di valore su crediti, all'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché agli ammortamenti con competenza fiscale differita.

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Altre Attività e Altre Passività

(Valori in migliaia di euro) Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni Altre attività 587.735 655.393 (67.658) Altre passività 488.059 555.354 (67.295)

Le voci Altre Attività e Altre Passività includono le poste transitorie e le partite da sistemare con saldo dare e avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento.

Al 30 giugno 2024 le Altre Attività accolgono, inoltre, i crediti ecobonus acquistati con operazioni di factoring pro soluto pari a 347,1 milioni di euro (414,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023) di cui 281,5 milioni di euro secondo il business model HTC (354,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e 65,6 milioni di euro secondo il business model trading (59,9 mili0ni di euro al 31 dicembre 2023).

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
Debiti verso banche 2.234.248 2.269.074 (34.826)
Debiti verso clientela 8.112.594 8.545.110 (432.516)
Titoli in circolazione 301.681 14 301.668
Totale 10.648.523 10.814.197 (165.675)

La voce "Debiti verso banche" è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista", rivenienti soprattutto dall'operatività nei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria.

I Debiti verso clientela si riferiscono principalmente a "conti correnti e depositi a vista" relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria.

All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna e Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 2.652 milioni di euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 2.744 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2023.

In merito ai Titoli in circolazione, in data 12 aprile 2024 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario Social senior preferred unsecured (ISIN XS2068241400), di importo nominale pari a 300 milioni di euro con rating "Ba2" attribuito dall'agenzia di rating Moody'sTrattasi della prima emissione obbligazionaria di natura Social, la cui scadenza è fissata alla data del 20 marzo 2029 con opzione di rimborso anticipato a favore dell'Issuer esercitabile in data 20 marzo 2028.

Fondi per rischi e oneri

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 31.12.2023 Variazioni
Impegni e Altre garanzie rilasciate 197 530 (333)
Benefici a favore dei dipendenti 6.356 7.009 (653)
Altri fondi 31.206 28.325 2.881
Totale 37.759 35.864 1.894

Al 30 giugno 2024, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di rischi probabili di soccombenza.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Principali voci di Conto Economico Consolidato

Il Gruppo ha realizzato, nel primo semestre 2024, un risultato economico pari a 161,8 milioni di euro contro i 76,1 milioni realizzati nel primo semestre 2023. Normalizzando entrambi i risultati, ovvero eliminando tutte le poste straordinarie che hanno influenzato i risultati di entrambi i semestri, il risultato normalizzato del primo semestre 2024 si attesta sui 71,0 milioni di euro contro gli 81,9 milioni di euro realizzati nel primo semestre 2023.

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 30.06.2023 Variazioni
Commissioni maturity e interessi di mora su crediti pro-soluto 245.660 115.005 130.655
Interessi attivi su titoli 102.337 78.638 23.699
Altri interessi 83.035 77.668 5.367
Interessi attivi 431.032 271.311 159.721
Interessi passivi (198.122) (145.686) (52.435)
Commissioni nette 39.666 36.218 3.447
Dividendi e proventi simili 13.334 6.670 6.665
Risultato netto attività di negoziazione 1.470 (5.252) 6.722
Risultato netto attività di copertura 0
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 0
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 233 19.842 (19.608)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
(146) 146
c) passività finanziarie
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie
al fair value con impatto a conto economico
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (3.988) (405) (3.583)
Margine di intermediazione 283.625 182.552 101.073

Margine di intermediazione

Il margine di interesse al 30 giugno 2024 è stato pari a 232,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 125,6 milioni di euro del primo semestre del 2023 (valori normalizzati rispettivamente pari a 126,1 milioni di euro e 125,6 milioni di euro) e ha beneficiato dell'aggiornamento della percentuale di riconoscimento degli interessi di mora dal 50% al 65%.

Il valore delle commissioni nette al 30 giugno 2024 è stato pari a 40,0 milioni di euro, in aumento rispetto ai 36,2 milioni di euro del primo semestre 2023 (valori normalizzati rispettivamente pari a 40,0 milioni di euro e 36,2 milioni di euro), principalmente per via di un aumento delle attività.

Il margine di intermediazione al 30 giugno 2024 è pari a 283,6 milioni di euro (176,8 milioni di euro normalizzato) diminuisce rispetto a quello al 30 giugno 2023 pari a 182,6 milioni di euro per effetto dei maggiori utili nel 2023 relativi alla plusvalenza sulla vendita di alcuni titoli di stato per 19,8 mln in parte compensata dai maggiori dividendi per euro 6,7 mln percepiti nel 2024 rispetto al 2023.

Spese amministrative

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 30.06.2023 Variazioni
Spese del personale (41.538) (40.595) 944
Altre spese amministrative (47.486) (49.245) (1.758)
Totale spese amministrative (89.024) (89.839) 815

Le spese amministrative, al 30 giugno 2024, sono pari a circa 89,0 milioni di euro (85,4 milioni di euro normalizzati) rispetto agli 89,8 milioni di euro (83,6 milioni di euro normalizzati) del primo semestre 2023. Le spese amministrative normalizzate aumentano per 1,8 milioni per effetto del costo del personale, a seguito della variazione del contratto collettivo nazionale, dei maggiori costi affrontati allo scopo di sostenere la crescita del business e realizzare le iniziative atte a migliorare i processi e l'architettura informatica del Gruppo liberando, nel futuro, ulteriore efficienza e riducendo i rischi operativi, in parte compensati dal mancato pagamento del Resolution fund pari a 6,4 milioni di euro nel 2023, a seguito del raggiungimento dei target del Single Resolution Board.

Altri proventi e oneri di gestione

Al 30 giugno 2024, il Gruppo ha rilevato, nella voce "Altri oneri e proventi di gestione", un ammontare pari a 34,7 milioni di euro (dato normalizzato pari a 9,0 milioni di euro) relativi all'indennizzo forfettario per il recupero del credito c.d. "40 euro" rispetto ai 11,4 milioni di euro del primo semestre 2023 (dato normalizzato pari a 11,4 milioni di euro): la riduzione del valore normalizzato anno su anno è dovuta al diverso mix di acquisti del primo semestre 2024 rispetto al corrispondente periodo del 2023.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

4. Informazioni sugli obiettivi e sulle politiche del Gruppo in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi

Gestione dei rischi e rispondenza alla normativa sulla vigilanza prudenziale

La normativa sulla vigilanza prudenziale è principalmente regolata dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, che recepiscono la disciplina armonizzata per le banche e per le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative si riferiscono agli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

Le circolari citate delineano un quadro normativo compiuto, organico, razionale e integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione, che si completa con l'emanazione delle misure di esecuzione, contenute in norme tecniche di regolamentazione e di attuazione (Regulatory Technical Standard e Implementing Technical Standard), adottate dalla Commissione europea su proposta dell'Autorità Bancaria Europea (EBA).

La regolamentazione in essere al 30 giugno 2024 si basa su tre pilastri.

1° Pilastro - L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia dell'"Esposizione originaria";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

2° Pilastro - Il Resoconto ICAAP/ILAAP

In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, e al fine di consentire all'Autorità di Vigilanza di svolgere una valutazione documentata e completa delle caratteristiche qualitative fondamentali del processo di pianificazione patrimoniale, finanziaria, dell'esposizione ai rischi e della conseguente determinazione del capitale interno complessivo e delle opportune riserve di liquidità, la Banca, in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario, ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2023" (il "Resoconto ICAAP/ILAAP 2023" inviato a Banca d'Italia il 4 aprile 2024) sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità.

3° Pilastro - L'informativa al pubblico

Sulla base dell'art. 433 della CRR, le banche diramano le informazioni al pubblico previste dalla normativa comunitaria almeno su base annua, congiuntamente con i documenti di bilancio. La normativa relativa al Terzo Pilastro stabilisce specifici obblighi di pubblicazione periodica delle informazioni relative all'adeguatezza patrimoniale, all'esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi preposti all'individuazione, alla misurazione e alla gestione degli stessi, all'informativa al pubblico in ottemperanza alle disposizioni su base consolidata. A questo scopo, il Consiglio di Amministrazione di BFF ha approvato una procedura dedicata, denominata "Informativa al pubblico (III Pilastro)".

La procedura prevede che l'informativa debba essere:

  • ▶ approvata dal Consiglio di Amministrazione prima della sua diffusione;
  • ▶ pubblicata sul sito internet bff.com almeno una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, e quindi entro ventuno giorni dalla data di approvazione del bilancio da parte dell'Assemblea dei soci.

In riferimento a quanto disposto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo BFF pubblica sul sito internet bff.com, una volta all'anno, entro i termini previsti per la pubblicazione del bilancio, l'Informativa al pubblico "stato per stato" (country by country reporting), che contiene informazioni inerenti alle attività svolte, al fatturato, nonché al numero dei dipendenti, nei vari Paesi in cui il Gruppo è presente.

Le informazioni da rendere pubbliche sono definite dall'Allegato A, della parte prima, Titolo III, Capitolo 2 della citata Circolare.

Informativa inerente al Calendar Provisioning e al Past Due

Con l'obiettivo di adottare un approccio sempre più prudente in materia di classificazione e copertura degli NPEs, nel mese di aprile 2019, la Commissione europea ha approvato un aggiornamento del Regolamento UE 575/2013 (CRR), relativamente alla copertura minima dei crediti deteriorati. Ai fini delle valutazioni degli accantonamenti prudenziali, la normativa in questione prevede che siano sottoposti al "calendar provisioning" i crediti erogati e classificati deteriorati successivamente al 26 aprile 2019. Le esposizioni erogate in data anteriore, e successivamente classificate NPE, non saranno soggette alle disposizioni contenute nella modifica al Regolamento n.575 (CRR). Tale aggiornamento prevede che le banche mantengano un adeguato livello di provision, deducendo dal proprio CET1 l'eventuale differenza positiva tra accantonamenti prudenziali (individuati ponderando il valore lordo delle NPE garantite e non garantite per determinate percentuali) e i fondi rettificativi e altri elementi patrimoniali (accantonamenti di bilancio, prudent valuation, altre deduzioni di CET1).

Tale norma si basa sul principio che la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze) sia effettivamente significativa di uno stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente.

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Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Grazie ai processi di gestione del credito istituiti dal Gruppo BFF, al 30 giugno 2024 l'impatto a CET1 derivante dall'applicazione del calendar provisioning risulta pari a circa 2,24 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2023 quando risultava pari a 505 mila euro. L'incremento della quota calendar è ascrivibile in particolar modo alla riclassificazione del portafoglio creditizio del Gruppo in seguito agli accertamenti ispettivi dell'Autorità di Vigilanza. Tuttavia, la Banca non rilevando un effettivo incremento del rischio di credito delle posizioni riclassificate in stato di non performing, ritiene che l'eventuale calendar provisioning sarà rilasciato nel corso del tempo sulla base degli incassi delle esposizioni creditizie.

In merito alla classificazione a NPE, si rammenta che la Banca d'Italia, il 27 giugno 2019, ha introdotto talune modifiche alla Circolare n. 272, riguardanti la qualità del credito e la disciplina sulla nuova definizione di default e il 14 agosto 2020 ha pubblicato la propria nota recante gli orientamenti dell'Organo di Vigilanza sull'applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e, più in generale, sull'applicazione della disciplina del RD. Detta nota di chiarificazione è stata poi emendata il 15 ottobre 2020, il 15 febbraio 2021 e il 23 settembre 2022, data – quest'ultima – in cui il Gruppo ha adottato i più recenti criteri interpretativi in materia di definizione di default.

Si evidenzia, inoltre, che il Gruppo ha posto in essere una serie di azioni e interventi volti a migliorare ulteriormente il processo di selezione e gestione dei crediti, interventi che hanno consentito di evitare particolari impatti negativi della nuova normativa sul proprio business model.

Si rappresenta, infine, che BFF ha altresì condotto le più attente valutazioni rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito; metodo che, soprattutto con riferimento alle esposizione nei confronti della pubblica amministrazione, consentirebbe i) una più adeguata rappresentazione del basso profilo di rischio effettivo del Gruppo BFF, in quanto, al di là della definizione di default – e di probabilità di default (PD) – adottabile, i processi di recupero del Gruppo BFF evidenzierebbero una sperimentazione di perdite su crediti (i.e. LGD), come noto, sostanzialmente nulla, nonché ii) di adottare approcci maggiormente rappresentativi del rischio effettivo nell'ambito delle attività creditizie derivanti dall'acquisto di crediti commerciali, come ad esempio l'adozione dell'approccio per singola transazione (facility level approach – FLA), ad oggi consentito solo alle banche e ai gruppi che adottano i modelli interni. Questo avrebbe l'effetto di una sostanziale riduzione dell'ammontare dei crediti classificati in past due, a fronte dello stesso rischio di credito sottostante. Il beneficio di siffatto approccio è stato, inoltre, rappresentato dalla Banca alle diverse associazioni di categoria di riferimento, anche al fine di evidenziare nelle più opportune sedi e nei tavoli di lavoro con le autorità di vigilanza la distorsione in termini di rappresentazione del profilo di rischio dell'approccio per controparte.

Monitoraggio e presidio della Liquidità

Pur in considerazione dell'attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dalle tensioni derivanti dal conflitto Russia-Ucraina, dal recente inizio del conflitto israelo-palestinese e dalle tensioni a livello internazionale, il Gruppo ha sempre potuto contare su un livello di liquidità adeguato, rispettando ampiamente i requisiti regolamentari e posizionandosi su valori superiori rispetto ai livelli interni degli indicatori segnaletici (LCR, NSFR).

Il Gruppo adotta solidi presìdi di monitoraggio e governo della posizione di liquidità. In particolare, (i) effettua, qualora ritenuto necessario, analisi di stress più frequenti e più dettagliate, con impatti crescenti e variabili, (ii) mantiene un'importante quota di asset liberamente disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità, verificandone il livello di adeguatezza rispetto ai flussi di cassa futuri, (iii) monitora i mercati, (iv) monitora gli scostamenti sui trend di incasso dei debitori, in particolare della Pubblica Amministrazione.

In tale contesto, anche attraverso il monitoraggio di indicatori gestionali, non si sono rilevate particolari tensioni di liquidità, grazie alla capacità del Gruppo di far fronte a potenziali situazioni distress, derivante dalla sua struttura di funding e alle leve azionabili in caso di necessità.

Inoltre, il Gruppo aggiorna almeno annualmente il Contingency Funding Plan (c.d. "CFP"), che viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF Bank e recepito dalle Controllate. Il documento è stato aggiornato nel mese di gennaio 2024. Tale documento illustra gli indicatori e le relative soglie al fine di attivare le opportune azioni di intervento e i processi di escalation e decision, con lo scopo di prevenire e gestire un'eventuale situazione di crisi di liquidità.

Le principali tematiche contabili affrontate nel contesto dell'epidemia e del conflitto Russia - Ucraina

Nel corso del quarto trimestre 2023, sempre avendo in considerazione l'attuale contesto geo-politico, la Funzione Risk Management ha sviluppato un nuovo modello forward looking per il condizionamento delle PD, sostituendo quello precedente dipendente dalle assunzioni dell'infoprovider esterno. Il nuovo modello si basa sugli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023.

Nel corso del secondo trimestre del 2024, la Funzione Risk Management ha svolto un'analisi di sensitivity tra gli scenari macroeconomici attualmente in produzione con quelli pubblicati dalla Banca Centrale Europea (riferimento dell'EU wide stress test di EBA del 2023 che già includevano possibili effetti macroeconomici derivanti dalla situazione geo-politica in essere) nel mese di giugno 2024. Tale analisi permette di valutare eventuali divergenze nell'aggiornamento delle variabili rispetto ai valori delle variabili in uso nel modello.

I risultati delle analisi mostrano, in generale, un miglioramento della situazione macroeconomica grazie alla graduale ripresa del PIL e la riduzione dell'inflazione, guidata dall'abbassamento della stretta monetaria della Banca centrale Europea; infatti, l'aggiornamento delle variabili pubblicate dalla BCE riflette questa condizione migliorativa dell'economia, rispetto alle stime degli scenari utilizzati per l'esercizio di stress test dell'EBA nel 2023.

La Funzione Risk Management, sulla base delle analisi svolte, ritiene non necessario l'aggiornamento del modello macroeconomico in quanto le variazioni rispetto agli scenari di produzione non sono significative. Tuttavia, continuerà a monitorare l'evoluzione delle variabili macroeconomiche fino all'aggiornamento del modello IFRS9 previsto entro la fine del 2024.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

5. Controlli interni

Il Gruppo BFF, per garantire una sana e prudente gestione, coniuga la profittabilità dell'impresa con un'assunzione dei rischi consapevole e con una condotta operativa improntata a criteri di correttezza.

Pertanto, in linea con la normativa di legge e di Vigilanza e in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, il Gruppo BFF si è dotato di un sistema di controlli interni idoneo a rilevare, misurare e verificare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale.

L'Amministratore Delegato è l'amministratore referente dei controlli interni del Gruppo Bancario all'interno del Consiglio di Amministrazione, così come previsto dal Codice di Autodisciplina.

Si riportano di seguito l'assetto organizzativo del sistema dei controlli interni del Gruppo, articolato sui seguenti tre livelli di presidio, e le principali attività svolte dalle funzioni di controllo durante l'anno:

  • I controlli di primo livello (c.d. controlli di linea) hanno lo scopo di assicurare il corretto svolgimento delle opera zioni, e sono esperiti dalle stesse strutture operative che le compiono, anche con il supporto di procedure informatiche e con verifiche continuative da parte dei responsabili di dette strutture operative medesime.
  • I controlli di secondo livello sono volti ad assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi e di conformità alle norme, compreso il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Le funzioni preposte a tali controlli, Risk Management e Compliance & AML, sono distinte da quelle produttive e concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del processo di gestione dei rischi. La Funzione Risk Management e la Funzione Compliance e AML – organizzativamente e funzionalmente autonome e distinte – sono collocate in staff all'Amministratore Delegato, operando a riporto gerarchico dello stesso e sono indipendenti dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettate a verifica da parte della stessa. I compiti e le rispettive responsabilità sono disciplinati all'interno dei pertinenti regolamenti delle medesime funzioni. In tale ambito, si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Banca, in data 25 maggio 2023, ha istituito in seno alla Funzione Risk Management la Funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza, responsabile della gestione e supervisione dei rischi ICT e di sicurezza, nonché della verifica dell'aderenza delle operazioni ICT al sistema di gestione dei rischi ICT e di sicurezza.
  • I controlli di terzo livello e le attività di revisione interna sono, invece, svolte dalla Funzione Internal Audit di Gruppo con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione.

Funzioni di controllo

Risk Management

Nell'ambito dei controlli di secondo livello, la funzione assicura la coerenza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi con i processi e le metodologie delle attività aziendali, coordinandosi con le strutture aziendali interessate; presiede alla realizzazione del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità ("ICAAP/ILAAP"); presidia i controlli di gestione dei rischi, al fine di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione; supporta gli Organi Aziendali nella definizione del Risk Appetite Framework ("RAF"); verifica il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, e controlla la coerenza dell'operatività delle singole aree del Gruppo con gli obiettivi di rischio- rendimento assegnati.

In particolare, durante il primo semestre dell'anno, la Funzione ha (i) effettuato principalmente il processo ICA-AP/ILAAP, aggiornato le soglie e le metriche di gestione dei rischi in linea con le previsioni strategiche del Gruppo, rivisto il Contingency Funding Plan e il Recovery Plan. Inoltre, la Funzione ha lavorato sul nuovo scenario di riclassificazione al 30 giugno 2024, in risposta al rilievo dell'Autorità di Vigilanza sulle metodologie di determinazione dei crediti scaduti.

Infine, si ricorda che, il Gruppo ha condotto una serie di attente valutazioni ed analisi rispetto all'opportunità di intraprendere il percorso di adozione del metodo basato sui rating interni (IRB) per il rischio di credito, che vede la Funzione Risk Management coinvolta su varie tematiche.

Compliance e Anti Money Laundering (AML)

La Funzione sovraintende, secondo un approccio risk-based, alla gestione del rischio di non conformità alle norme, con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca e per il Gruppo – anche per il tramite dei propri referenti/funzioni locali presso le controllate e/o succursali – valutando nel continuo che i processi e le procedure interne adottate siano adeguati a prevenire tale rischio; la funzione ha, inoltre, il compito di prevenire e di contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, individuando altresì nel continuo le norme applicabili in tale ambito.

Nel periodo di riferimento la Funzione ha proseguito le attività di consulenza, di assurance e di verifica ex post sulla base della Programmazione annuale approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2023.

A far data dalla fine di aprile 2024 la Funzione ha preso atto dei rilievi formulati dall'Autorità di Vigilanza e si è attivata per la risoluzione degli stessi.

Funzione Internal Audit

Le attività di revisione interna sono svolte dalla funzione Internal Audit di Gruppo con riporto gerarchico e funzionale al Consiglio di Amministrazione. La funzione Internal Audit effettua controlli indipendenti, per la Capogruppo, le succursali estere e le altre società del Gruppo con cui sono in essere contratti di servicing, nell'ambito dei quali è regolamentata l'erogazione del servizio di audit. Altresì, la Funzione Internal Audit di Capogruppo esercita direzione e coordinamento nei confronti della funzione di Internal Audit della controllata BFF Polska S.A. il cui responsabile riporta funzionalmente al Responsabile della funzione di Capogruppo. Il Group Internal Audit Charter approvato dal Consiglio di Amministrazione specifica che la funzione Internal Audit, in un'ottica di controlli di terzo livello, valuta la complessiva funzionalità del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti.

Il Responsabile della Funzione Internal Audit è dotato della necessaria autonomia e indipendenza dalle strutture operative, in conformità alla normativa della Banca d'Italia in tema di Controlli Interni, al Codice di Autodisciplina e alla regolamentazione interna.

La funzione Internal Audit ha svolto, nel corso del primo semestre 2024, le attività di verifica in coerenza con il Piano di audit 2024, redatto secondo una logica risk based, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2023, svolgendo l'attività di follow-up dei rilievi emessi e rendendo conto trimestralmente dell'attività svolta agli Organi di governo e di controllo della Banca, attraverso il Tableau de bord.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

In particolare, l'attività è stata svolta sulle strutture della Capogruppo, sulle succursali estere, sulla controllata BFF Finance Iberia, su BFF Polska e sulle sue controllate. In tale ambito, nel corso del semestre la funzione ha svolto le verifiche previste dalle normative applicabili all'attività del Gruppo, tra cui quelle afferenti alle politiche di remunerazione e incentivazione e ai processi ICAAP e ILAAP. La funzione ha altresì redatto la reportistica obbligatoria prevista dalla normativa bancaria rappresentata dalla "Relazione annuale della funzione Internal Audit - Valutazione del Sistema dei Controlli Interni" e dalla "Relazione sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate" (c.d. FEI).

Il Responsabile della funzione Internal Audit è anche responsabile del Sistema di segnalazione interno delle violazioni (c.d. whistleblowing).

Altre funzioni e organi deputate ai controlli

Infine, nell'ambito delle previsioni e dei termini di legge, lo Staff del Dirigente Preposto valuta l'efficacia del presidio fornito dal Sistema dei Controlli Interni sui Rischi sul Financial Reporting. In particolare, svolge un'attività di verifica e di monitoraggio a livello di Gruppo, atta a valutare nel continuo l'adeguatezza della copertura del potenziale rischio mediante l'esecuzione di test di adeguatezza ed effettività sui controlli chiave, individuando eventuali punti di miglioramento nel Sistema dei Controlli Interni nell'ambito contabile. In tale contesto, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'Amministratore Delegato della Capogruppo, e tramite specifica relazione allegata al bilancio d'esercizio, al bilancio consolidato e alla relazione semestrale: l'adeguatezza delle procedure contabili per la formazione del bilancio di esercizio, del bilancio consolidato e del bilancio semestrale; la conformità dei documenti ai princìpi contabili internazionali applicabili riconosciuti dall'Unione europea; l'idoneità dei documenti contabili a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo a livello consolidato e delle singole Controllate incluse nel perimetro di consolidamento; l'attendibilità dei contenuti, riferiti ad aspetti specifici, della relazione sulla gestione e della relazione intermedia sulla gestione.

Organismo diVigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001

La Banca dispone di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito il "Modello") predisposto ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito, il Decreto), redatto nel rispetto, oltre che delle prescrizioni del Decreto stesso, anche delle linee guida di Assifact e ABI.

Il Modello prevede una Parte Generale, che comprende una sintetica descrizione del quadro normativo di riferimento, le caratteristiche e le componenti essenziali del Modello, identificate nelle attività definite "sensibili", ai fini del Decreto, la struttura e la composizione dell'Organismo di Vigilanza, la descrizione del sistema sanzionatorio e disciplinare a presidio delle violazioni alle prescrizioni contenute nel Modello. Prevede, altresì, Parti Speciali, che includono: i) la Matrice delle attività a rischio reato, che ha lo scopo di identificare le fattispecie di reato potenzialmente commettibili nello svolgimento delle attività della Banca; ii) i Protocolli dei Dipartimenti e delle Unità Organizzative aziendali, che esplicitano le attività, i controlli e i meccanismi di reporting atti a garantire l'adeguatezza alle regole previste dal Decreto del sistema organizzativo e di controllo della Banca, ivi incluse le succursali estere; iii) la Tabella dei Flussi Informativi verso l'Organismo di Vigilanza. La Banca ha altresì adottato un Codice Etico che definisce l'insieme dei valori etici nei quali si rispecchia l'attività della Banca e del Gruppo BFF, e il cui rispetto consente, fra l'altro, di prevenire la commissione dei reati previsti nel Decreto. Inoltre, la Banca ha in essere una procedura Whistleblowing ed una specifica Policy Anticorruzione.

La Banca assicura che a tutti i dipendenti venga erogata adeguata formazione in relazione al Decreto, soprattutto in caso di aggiornamenti della relativa normativa di riferimento.

L'attività dell'Organismo di Vigilanza, il cui incarico è stato rinnovato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 aprile 2024 con la stessa composizione per il successivo triennio, ha svolto nel corso del primo semestre 2024 attività dirette principalmente all'accertamento dell'effettiva osservanza del Modello da parte dei destinatari; dell'efficacia e adeguatezza del Modello in relazione alla struttura aziendale; della sua effettiva capacità di prevenire i reati di cui al Decreto; dell'opportunità di aggiornamento del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso.

Inoltre, l'Organismo di Vigilanza ha avuto costanti incontri con la Funzione Compliace & AML riguardanti la pianificazione delle attività di risk assessment finalizzate all'aggiornamento del Modello 231, con il supporto di un consulente esterno qualificato, a seguito della quality review del Modello eseguita nel corso del 2023 al fine di verificarne l'allineamento alle best practice di mercato ed anche in relazione all'evoluzione ed alla crescita della Banca in questi ultimi anni.

L'Organismo di Vigilanza riferisce semestralmente al Consiglio di Amministrazione l'esito delle attività svolte.

Nell'ambito del Gruppo, in tema di responsabilità amministrativa, è presente la seguente configurazione:

  • ▶ le controllate italiane BFF Immobiliare Srl e BFF Techlab Srl hanno un loro Modello di organizzazione, gestione e controllo ed un Organismo di Vigilanza monocratico;
  • ▶ la controllata spagnola BFF Finance Iberia ha adottato un proprio Modello organizzativo conforme all'art. 31 bis del Codice penale spagnolo, strutturato in modo similare al Modello della Banca e dispone di un proprio autonomo Organismo di Vigilanza monocratico;
  • ▶ la controllata polacca BFF Polska e le sue subsidiaries hanno adottato specifiche linee guida a presidio delle tematiche "anticorruzione", con l'individuazione di un Organismo monocratico a ciò preposto, rappresentato dal responsabile della funzione Compliance & AML di BFF Polska.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

6.Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

In riferimento ai rapporti con parti correlate e soggetti collegati, il Consiglio di Amministrazione di BFF S.p.A., in data 11 novembre 2016, ha approvato, con efficacia subordinata all'avvio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana – e quindi dal 7 aprile 2017 - le "Politiche sui controlli interni adottate dal Gruppo BFF per la gestione dei conflitti di interesse" (c.d. "Policy sulla gestione dei conflitti di interesse") e il "Regolamento del Gruppo BFF per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse" (il "Regolamento OPC") – in attuazione delle disposizioni di vigilanza di cui al Titolo V, Capitolo 5, della Circolare della Banca d'Italia del 27 dicembre 2006, n. 263, (la "Circolare 263") e del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, previo parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato OPC.

In data 27 giugno 2023 la Banca ha approvato l'aggiornamento del Regolamento OPC e della Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, per meglio chiarire la corretta interpretazione di una specifica previsione, al fine di renderla coerente con la ratio normativa ivi sottesa.

Con la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse, vengono disciplinati i processi di controllo finalizzati a garantire la corretta misurazione, il monitoraggio e la gestione dei rischi assunti dal Gruppo verso i Soggetti Collegati.

Obiettivo del Regolamento OPC è presidiare il rischio che l'eventuale vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali del Gruppo bancario possa compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative alle transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché generazione di potenziali danni per gli azionisti e per gli stakeholder.

Il Regolamento per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto d'interesse e la Policy sulla gestione dei conflitti di interesse di Gruppo sono comunicati al pubblico mediante pubblicazione sul sito internet della Banca, nella sezione Governance – procedure e regolamenti – operazioni con soggetti collegati.

Le informazioni riguardanti operazioni con parti correlate sono richiamate nella Parte H delle Nota Integrativa.

Esercizio della facoltà di deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi, ai sensi degli artt. 70Comma 8, e 71 comma 1 bis, del regolamento emittenti

La Banca ha aderito al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70 comma 8, e 71 comma 1 bis, del Regolamento Emittenti adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i., avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale, mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Informazioni sull'adesione ai codici di comportamento ai sensi degli art. 89-Bis, del regolamento emittenti

La Banca ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance (già Codice di Autodisciplina) delle società quotate – come definito dal Comitato per la Corporate Governance – costituito dalle Associazioni di impresa (ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli investitori professionali (Assogestioni) e da Borsa Italiana – approvato il 31 gennaio 2020, e in vigore dal 1° gennaio 2021.

La Banca ha adottato, già da dicembre 2020, il nuovo Codice di Corporate Governance, mediante l'aggiornamento della propria regolamentazione interna per recepire – nei termini rappresentati nella Relazione sul Governo Societario 2021 – le novità introdotte dal summenzionato Codice.

Attività di ricerca e sviluppo

In linea con quanto espresso nel vigente Piano Industriale del Gruppo, le progettualità identificate nell'anno si pongono quali obiettivi principali lo sviluppo commerciale, l'efficienza dei processi interni, volta al contenimento dei rischi e al costante miglioramento dei servizi, e il potenziamento dei sistemi informatici e dell'infrastruttura tecnologica.

In particolare, si riportano le iniziative a maggior rilievo:

  • ▶ Evoluzione dei prodotti e servizi offerto con l'obiettivo di garantire una copertura sempre più ampia del mercato di riferimento: in ambito Factoring & Lending, si riporta l'iniziativa "Capital Relief in other countries" lanciata con successo in Italia nel 2023 e ora estesa anche ad altre geografie del Gruppo; in ambito Transaction Services, si segnala l'iniziativa "Casse di Previdenza" finalizzata a migliorare la piattaforma in uso per il servizio così da consentire una estensione dell'offerta commerciale.
  • ▶ Adozione di una piattaforma di Intelligent Document Processing che, mediante l'addestramento di algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) su specifici casi d'uso, consente, in modo scalabile e progressivo, l'introduzione di skill AI per efficientare e snellire attività manuali su processi operativi che richiedono l'elaborazione di significativi volumi di documenti
  • ▶ Progetto pluriennale di carattere strategico e trasformativo, volto a porre i dati al centro dei processi operativi e decisionali del Gruppo BFF Bank (data-driven). Nell'esercizio corrente l'obiettivo è di definire le basi di questa trasformazione (i) identificando e analizzando le principali aree di intervento, (ii) gli elementi abilitanti di carattere organizzativo, procedurale e tecnologico (iii) avviare la realizzazione di una data platform e di data quality, la costituzione di una struttura di data governance.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

  • ▶ Creazione di una piattaforma di Core Banking unica per la gestione del servizio di Time Deposit, in sostituzione delle diverse soluzioni alla data attive nelle diverse country (Spagna e Polonia), finalizzata a normalizzare i processi nel rispetto delle normative vigenti. Gli elementi distintivi che hanno guidato la scelta di questa soluzione sono (i) Time-to-market, attraverso l'adozione di una soluzione di mercato (ii) piattaforma flessibile e scalabilità, in grado di coprire un'ampia gamma di servizi finanziari e di supportare efficacemente gli obiettivi di crescita della Banca.
  • ▶ Progetto pluriennale volto a realizzare un'innovativa piattaforma di Gruppo a supporto del core business del Factoring & Lending, attraverso la revisione e rimodulazione dei processi sottostanti, investimenti nei sistemi informativi e nei processi in essere volti a gestire nuove tipologie di servizi ancillari al factoring pro-soluto richiesti dalla clientela nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera.

Operazioni atipiche e inusuali

La Banca non ha effettuato, nell'esercizio di riferimento, operazioni atipiche o inusuali, così come riportato nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Obbligazioni e rating

In data 22 maggio 2024, l'agenzia Moody's ha messo sotto osservazione per un downgrade ("review for downgrade") tutti i rating e le valutazioni di BFF. L'azione di rating trae origine da quanto comunicato da BFF al mercato in data 9 e 10 maggio 2024 relativamente alle misure di vigilanza intraprese dalla Banca d'Italia.

I Rating messi sotto osservazione per un possibile downgrade, tra gli altri, includono:

  • ▶ il Baseline Credit Assessment ("BCA") di BFF pari a "ba2",
  • ▶ il Rating Emittente di Lungo termine pari a "Ba2",
  • ▶ Il Rating Senior Unsecured Debt pari a "Ba2",
  • ▶ il Rating sui Depositi Bancari di Lungo termine pari a "Baa3",
  • ▶ il Rating sui Depositi Bancari di Breve termine pari a "P-3".

L'azione di rating di Moody's dello scorso 22 maggio include anche un aggiustamento negativo di un notch sul corporate behaviour, oltre ad un abbassamento del governance issuer profile score (IPS) della Banca a G-4 da G-2, secondo il framework environmental, social and governance (ESG) dell'agenzia di rating. Di conseguenza, il credit impact score di BFF è stato ridotto a CIS-4 da CIS-2.

La valutazione relativa al "review for downgrade" si concentrerà principalmente sulle implicazioni dei rilievi della Banca d'Italia e sulle misure correttive. Secondo l'opinione di Moody's, il BCA di BFF potrebbe stabilizzarsi se le misure correttive messe in atto dalla Banca riuscissero a mitigare con successo i rischi finanziari e di governance. Inoltre, Moody's confermerebbe i Rating sui Depositi e sul Debito se la Banca dovesse mantenere l'attuale buffer di passività soggette a bail-in.

Per quanto attiene gli strumenti obbligazionari emessi da BFF, si ricorda che le emissioni in essere al 30 giugno 2024 sono:

  • ▶ Il prestito obbligazionario Additional Tier 1 emesso nel gennaio 2022 per un ammontare pari a 150 milioni di euro, a cui l'Agenzia di rating Moody's al momento dell'emissione ha attribuito un merito di credito pari a "B2". Attualmente il rating, come riportato in precedenza, è sotto osservazione per un possibile downgrade;
  • ▶ Il prestito obbligazionario social unsecured senior preferred per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro e con scadenza il 20 marzo 2029 e con rimborso anticipato a favore dell'Issuer in data 20 marzo 2028 a un tasso fisso del 4.750% annuo, a cui l'Agenzia di rating Moody's al momento dell'emissione ha attribuito un merito di credito pari a "Ba2". Attualmente il rating, come riportato in precedenza, è sotto osservazione per un possibile downgrade.

Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa di Moody's, pubblicato sul sito internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet del Gruppo.

In data 5 giugno 2024, Moody's ha pubblicato un aggiornamento della Credit Opinion, riprendendo i temi già delineati nella Press Release del 22 maggio.

Per ulteriori dettagli, si rimanda alla nota pubblicata da Moody's sul loro sito.

In data 20 giugno 2024, DBRS Morningstar ("DBRS"), a seguito della Revisione Annuale, ha confermato i rating del Gruppo, con il Long-Term Issuer Rating a BB (high) e il Rating sui Depositi a Lungo Termine nella categoria investment grade a BBB (low), entrambi con Outlook stabile. Inoltre, DBRS ritiene che i rilievi ispettivi della Banca d'Italia non comportino un effettivo aumento del rischio di credito né incidano sulle prospettive e sul profilo di rischio sottostante all'attività di BFF.

L'analisi di DBRS riflette la forte profittabilità della Banca, che l'agenzia prevede continuerà nel prossimo futuro, a livelli superiori a quella dei peers domestici, assumendo che, in uno scenario di tassi di interesse decrescenti, la sua struttura del passivo si riprezzi più velocemente dell'attivo e che i volumi rimangano elevati in un contesto di minore liquidità, con un'efficienza operativa solida e il costo del rischio basso.

La conferma dei Rating da parte di DBRS riflette anche (i) la posizione di leadership della Banca nel settore di nicchia della gestione e del factoring pro-soluto di crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione e del Servizio Sanitario Nazionale, e il suo grado di diversificazione per area geografica e attività, (ii) l'adeguato profilo di capitalizzazione e di qualità degli attivi, e (iii) la solida posizione di liquidità, con un minore ricorso a fonti di finanziamento wholesale.

In particolare, l'agenzia di rating DBRS ha assegnato a BFF i seguenti rating:

  • ▶ Long-Term Issuer Rating: "BB (high)", outlook stabile;
  • ▶ Short-Term Issuer Rating: "R-3", outlook stabile;
  • ▶ Long-Term Senior Debt: "BB (high)", outlook stabile;
  • ▶ Short-Term Debt: "R-3", outlook stabile;
  • ▶ Long-Term Deposits: "BBB (low)", outlook stabile;
  • ▶ Short-Term Deposits: "R-2 (middle)", outlook stabile.

Per ulteriori informazioni, si rinvia al comunicato stampa di DBRS, pubblicato sul sito internet dell'agenzia, e nella sezione Investors > Debito > Rating del sito Internet del Gruppo.

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

In data 27 giugno 2024, DBRS, a completamento del processo di regione dei Rating della Banca, ha pubblicato il Rating Report, confermando il profilo di rischio del Gruppo e riprendendo i temi già delineati nella Press Release del 20 giugno.

Per ulteriori dettagli, si rimanda al sito di DBRS.

Per i rating ESG si rimanda al paragrafo "Sostenibilità del Modello di Business di BFF Banking Group".

Eventi successivi alla chiusura del primo semestre 2024

In data 11 luglio 2024 la Banca ha approvato ed inviato i riscontri a Banca d'Italia relativamente alla classificazione dei crediti, alla governance ed alla prassi aziendale in materia di remunerazione.

Non si sono verificati, successivamente alla chiusura del semestre, altri eventi significativi da segnalare. In particolare, si segnala che in relazione a quanto previsto dallo IAS 10, nel periodo intercorso tra la chiusura del primo semestre 2024 e la data di approvazione del presente bilancio consolidato abbreviato non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

7. Capitale sociale,Azionariato, DelibereAssembleari e Andamento del Titolo

Capitale sociale

Nel primo semestre del 2024, il capitale sociale è aumentato da 186.944.029 azioni, corrispondenti a euro euro 143.946.902 al 12 gennaio 2024, a 187.576.177 azioni corrispondenti a euro 144.433.656 al 30 giugno 2024 per effetto della parziale esecuzione intervenuta, nel periodo compreso tra il 12 gennaio 2024 e il 30 giugno 2024, dell'aumento di capitale gratuito delegato, avvenuto mediante emissione di nuove azioni ordinarie BFF pari a n. 632.1486 per un importo nominale pari a euro 486.754 e assegnate al personale del Gruppo BFF per esigenze connesse ai piani di remunerazione e di incentivazione (Management by Objective 2020 e Piano di Stock Option 2016 e 2020).

Al 30 giugno 2024 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 11.830.700 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 7.665.700 esercitabili. Al 31 dicembre 2023 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere erano pari a n. 13.221.900 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 8.996.900 esercitabili.

Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016 al 30 giugno 2024 risultano assegnate ed ancora esercitabili, in quanto hanno maturato il periodo di vesting, n. 6.000, che rappresentano la totalità delle azioni del piano ancora in esistenza. Al 31 dicembre 2023 risultavano assegnate e ancora esercitabili, in quanto avevano maturato il periodo di vesting, n. 96.000, che rappresentavano la totalità delle azioni del piano ancora in esistenza.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, al 30 giugno 2024 il numero di stock option assegnate e non esercitate sono n. 4.415.700, di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili n.1.614.000. Al 31 dicembre 2023 il numero di stock option assegnate e non esercitate erano 5.461.400, di queste avevano maturato il periodo di vesting e erano esercitabili n. 2.227.700.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2022, al 30 giugno 2024 risultano assegnate 7.409.000 opzioni (di cui 3.244.000 in modalità equity settled e cash-less e 4.165.000 in modalità cash settled/phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile. AL 31 dicembre 2023 risultavano assegnate 7.664.500 opzioni (di cui 3.439.500 in modalità equity settled e cash-less e 4.225.000 in modalità cash settled/phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile.

6) A seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 2 aprile 2020 – di aumentare gratuitamente il capitale sociale della Banca, in via scindibile e in più tranche, ai sensi dell'art. 2349 cod. civ., per un importo complessivo non superiore a euro 5.254.563,16, mediante emissione di massime n. 6.824.108 azioni ordinarie a servizio delle finalità connesse con le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo, ivi incluso il "Piano di Stock Option del Gruppo bancario Banca Farmafactoring 2020" (Aumento di Capitale 2020) – è stata data parziale esecuzione allo stesso Aumento di Capitale 2020 mediante l'emissione di n. 632.148 nuove azioni ordinarie per un importo nominale di euro 486.754, nel periodo compreso tra il 12 gennaio e il 30 giugno 2024.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Azioni proprie

Al 30 giugno 2024, la Banca possiede n. 401.975 azioni proprie, pari allo 0,2% del capitale sociale, in diminuzione rispetto a 494.854 al 31 dicembre 2023 a seguito dell'assegnazione di azioni proprie, come sotto dettagliato.

Nel corso del 2024, sono state assegnate n.92.879 azioni proprie, a seguito dell'esercizio di stock options e della liquidazione delle remunerazioni variabili in strumenti finanziari, di cui n. 34.644 all'Amministratore Delegato e n. 58.235 a beneficiari non in forza.

Azionariato

BFF rappresenta una delle poche realtà italiane quotate veramente ad azionariato diffuso, con un flottante pari alla quasi totalità del capitale sociale.

Alla data del 28 giugno 2024, il Management e le rispettive Persone Strettamente Legate detengono una quota di capitale sociale pari a 6,03%, aumentata rispetto al 5,98% del 31 dicembre 2023. Le azioni proprie detenute dalla Banca, 401.975, sono pari allo 0,21% del capitale sociale.

Totali numero di azioni emesse: 187.460.174

Fonte: CONSOB ed informazioni detenute da BFF. Le quote percentuali sono calcolate sul numero totale di azioni emesse al 30/06/2024.

  • (1) (i) Alla data del 18/09/2023 Capital Research and Management Company deteneva 9,7 milioni di azioni, per una quota pari al 5,2% del capitale sociale della Banca. (ii) Alla data del 28/06/2024, JPMorgan Asset Management Holdings Inc. deteneva 5,9 milioni di azioni, per una quota pari al 3,2% del capitale sociale della Banca.
  • (2) (i) Alla data del 30/06/2024 ai sensi della normativa Market Abuse Regulation, Massimiliano Belingheri Soggetto Rilevante della Banca e le sue Persone Strettamente Legate, risultano beneficiari (direttamente o indirettamente) di una partecipazione complessiva di 11,0 milioni di azioni pari al 5,9% del capitale sociale della Banca. La rimanente quota del management si riferisce alle azioni BFF detenute dai 5 Vice President in forza a tale data, e dalle loro rispettive Persone Strettamente Legate. (ii) Alla data 10/03/2023, ai sensi della normativa sugli assetti proprietari, the Bali Trust deteneva indirettamente 9,0 milioni di azioni BFF pari al 4,8% del capitale sociale della Banca. The Bali Trust è un trust irrevocabile riconducibile a Massimiliano Belingheri e ai suoi eredi.

Delibere assembleari

L'Assemblea Ordinaria della Banca del 18 aprile 2024, ha deliberato, in particolare:

  • ▶ di destinare alla distribuzione in favore degli Azionisti la parte dell'utile netto dell'esercizio disponibile, corrispondente a Euro 52.303.766;
  • ▶ di approvare la distribuzione per cassa in favore degli azionisti di un dividendo per un importo pari a Euro 101.213.994, di cui Euro 52.303.766 da una porzione dell'Utile Netto Contabile della Capogruppo e Euro 48.910.228 da una porzione della Riserva di Utili portati a nuovo. Il saldo dividendo, al lordo delle ritenute di legge, è quindi pari a Euro 0,541 per ciascuna delle 187.218.044 azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola (n. 9) il 22 aprile 2024 (c.d. ex date). Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie eventualmente detenute dalla società alla "record date". Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3, del TUF, al termine della giornata contabile del 23 aprile 2024 (c.d. record date);
  • ▶ di approvare la nuova "Politica di remunerazione e incentivazione 2024 a favore dei componenti degli Organi di Supervisione Strategica, Gestione e Controllo, e del Personale del Gruppo BFF Banking Group" inclusa nella Sezione I della Relazione del Consiglio di Amministrazione;
  • ▶ di approvare le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica o conclusione del rapporto di lavoro, ivi compresi i limiti a tali compensi;
  • ▶ di approvare la seconda sezione della Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, del D. Lgs. n. 58/1998;
  • ▶ di nominare nove amministratori, nel rispetto dell'equilibrio tra i generi ai sensi della normativa anche regolamentare vigente, che rimarranno in carica per il triennio 2024-2026. L'Assemblea Ordinaria ha nominato Ranieri de Marchis come Presidente del Consiglio di Amministrazione e confermato Massimiliano Belingheri come Amministratore Delegato;
  • ▶ in merito alla composizione del Collegio sindacale, di nominare i nuovi membri del Collegio sindacale e il relativo Presidente, che rimarranno in carica per il triennio 2024-2026;
  • ▶ di revocare la precedente autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie della Banca concessa dall'Assemblea il 13 aprile 2023, per la parte non eseguita entro la data della presente delibera e ferme, quindi, le operazioni nel frattempo compiute e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione – ai sensi e per gli effetti dell'art. 2357 del cod. civ. – a procedere all'acquisto di azioni della Banca, per un massimo di n. 8.868.516 azioni ordinarie della Società, tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino.

L'Assemblea Straordinaria della Banca del 18 aprile 2024, ha deliberato:

▶ di approvare la proposta del Consiglio di Amministrazione di modificare gli articoli 15 (quindici), 18 (diciotto), 20 (venti) e 25 (venticinque) dello Statuto sociale, approvando tali variazioni nel testo riportato nella Relazione illustrativa, per le motivazioni in essa rappresentate.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Andamento del titolo

Il titolo di BFF Bank (Codice ISIN: IT0005244402 – Ticker di Borsa Italiana: BFF) è quotato sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana dal 7 aprile 2017, industry "Finanza" e Super Sector "Servizi Finanziari".

Il prezzo dell'azione BFF al 28 giugno 2024 era pari a 8,87 euro, con un incremento del 89% rispetto al prezzo di collocamento in IPO di 4,70 euro. Dalla quotazione al 28 giugno 2024, la Banca ha distribuito un totale di dividendi lordi pari a 4,39 euro per azione. Considerando anche i dividendi distribuiti, e assumendo il loro reinvestimento nel titolo BFF alla data di stacco della relativa cedola, il Total Return per gli azionisti al 28 giugno 2024 dal prezzo di collocamento in IPO è stato pari a 247%, rispetto a un Total Return dell'indice FTSE Italia All-Share pari al 109%.

Total return dall'IPO, con dividendi reinvestiti(*)

(*) Alla data del 28 giugno 2024 il titolo BFF fa parte, tra gli altri, dei seguenti indici FTSE: FTSE Italia All-Share Financials; FTSE Italia All-Share Financial Services; FTSE Italia All Share Mid Cap; FTSE Italy SMID Cap Tradable Plus; FTSE Italia MIB Storico; FTSE Italia PIR PMI; FTSE Italia PIR PMI Cap; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small Net; FTSE RAFI Developed Europe Mid Small; FTSE RAFI Developed ex US Mid Small 1500; FTSE RAFI Developed Mid Small ex US 1500; FTSE Italy Small Cap Index - Specialty Finance.

8. Evoluzione prevedibile della gestione

Come da ultimo piano strategico quinquennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 27 giugno 2023 ("BFF 2028" o il "Piano"), gli obiettivi del Gruppo nel corso del 2024 (così come, tra l'altro, approvato in sede di Budget 2024) e negli anni successivi prevedono di:

    1. Sviluppare il core business, in cui il Gruppo è leader di mercato:
    1. Investire ulteriormente nell'infrastruttura operativa per sostenere le opportunità di crescita, gestendo i rischi operativi e per beneficiare di ulteriori efficienze.
    1. Continuare a offrire al personale del Gruppo opportunità di crescita e di sviluppo, mantenendo un forte allineamento degli incentivi con i propri stakeholder.
    1. Ottimizzare ulteriormente il funding e il capitale.
    1. Fornire agli azionisti rendimenti in termini di capitale e dividendi ai vertici del mercato, con un capitale superiore al target del CET1 del 12%.
    1. Mantenere il basso profilo di rischio del Gruppo, gestendo in modo efficiente il past due e il calendar provisioning.
    1. Aumentare ulteriormente il proprio impatto positivo in ambito sociale, ambientale e per tutti gli stakeholder, insieme a obiettivi di raggiungimento della carbon neutrality e al raddoppio degli investimenti in iniziative a impatto sociale.

Tali obiettivi sono stati confermati con la comunicazione al mercato del 11 luglio nonostante l'aumento dell'esposizione past due per 1.429 milioni di euro ed RWA aggiuntivi per 1.801 milioni di euro, a seguito dei rilievi di Banca d'Italia, e compensati dall' aumento, dal 50% al 65%, della percentuale di riconoscimento degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito, che ha comportato un incremento del capitale pari a 109 milioni di euro.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2024

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Stato Patrimoniale Consolidato

Voci dell'attivo 30.06.2024 31.12.2023
10. Cassa e disponibilità liquide 146.376 257.208
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 167.424 166.023
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 831 1.167
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 166.593 164.856
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 140.510 137.520
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.856.466 10.805.826
a) crediti verso banche 582.648 593.561
b) crediti verso clientela 10.273.818 10.212.265
70. Partecipazioni 14.411 13.160
90. Attività materiali 68.750 60.690
100. Attività immateriali 71.347 74.742
di cui
- avviamento 30.957 30.957
110. Attività fiscali 98.173 113.658
a) correnti 42.581 57.414
b) anticipate 55.592 56.244
120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 8.046 8.046
130. Altre attività 587.735 655.393
TOTALE DELL'ATTIVO 12.159.238 12.292.266

Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2024 31.12.2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.648.523 10.814.197
a) debiti verso banche 2.234.248 2.269.074
b) debiti verso clientela 8.112.594 8.545.110
c) titoli di circolazione 301.681 14
20. Passività finanziarie di negoziazione 1.390 1.215
40. Derivati di copertura 308 -
60. Passività fiscali 165.470 123.790
a) correnti 4.881 2.472
b) differite 160.589 121.318
80. Altre passività 488.059 555.354
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.261 3.033
100. Fondo per rischi e oneri: 37.759 35.864
a) impegni e garanzie rilasciate 197 530
b) quiescenza e obblighi simili 6.356 7.009
c) altri fondi per rischi e oneri 31.206 28.325
120. Riserve da valutazione 9.238 7.993
140. Strumenti di capitale 150.000 150.000
150. Riserve 286.390 277.762
155. Acconto su dividendi - (54.451)
160. Sovrapprezzi di emissione 66.277 66.277
170. Capitale 144.434 143.947
180. Azioni proprie (3.652) (4.377)
200. Utile (Perdita) di periodo 161.781 171.662
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 12.159.238 12.292.266

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Conto Economico Consolidato

Voci 30.06.2024 30.06.2023 10. Interessi attivi e proventi assimilati 431.032 271.311 di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 419.309 258.685 20. Interessi passivi e oneri assimilati (198.122) (145.686) 30. Margine di interesse 232.910 125.625 40. Commissioni attive 54.257 55.036 50. Commissioni passive (14.591) (18.817) 60. Commissioni nette 39.666 36.218 70. Dividendi e proventi simili 13.334 6.670 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 1.470 (5.252) 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 233 19.696 a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 233 19.842 b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (146) 110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie al fair value con impatto a conto economico (3.988) (405) b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (3.988) (405) 120. Margine di intermediazione 283.625 182.552 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (3.315) (1.856) a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.315) (1.856) 150. Risultato netto della gestione finanziaria 280.310 180.696 180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 280.310 180.696 190. Spese amministrative: (89.024) (89.839) a) spese per il personale (41.538) (40.595) b) altre spese amministrative (47.486) (49.245) 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.019) 415 a) impegni e garanzie rilasciate 333 (105) b) altri accantonamenti netti (3.352) 520 210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (2.324) (2.332) 220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (4.989) (3.928) 230. Altri oneri/proventi di gestione 44.690 19.315 240. Costi operativi (54.666) (76.368) 250. Utili (Perdite) delle partecipazioni 1.550 (425) 290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 227.194 103.903 300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (65.413) (27.757) 310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 161.781 76.146 330. Utile (Perdita) di periodo 161.781 76.146 350. Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo 161.781 76.146 Utile per azione base 0,87 0,41 Utile per azione diluito 0,86 0,40

Prospetto della Redditività Complessiva Consolidata

Voci 30.06.2024 30.06.2023
10. Utile del periodo 161.781 76.146
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 32 (4)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 32 (4)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
- -
100. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 1.674 268
110. Copertura di investimenti esteri (413) (2.134)
120. Differenze di cambio 806 2.143
130. Copertura dei flussi finanziari - -
140. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
1.281 260
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
180. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi - -
190. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione - -
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.706 264
210. Redditività complessiva (Voce 10+200) 163.487 76.410
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
230. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo 163.487 76.410

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Acconti su dividendi

Distribuzione straordinaria dividendi

Variazioni strumenti di capitale

(Valori in migliaia di euro)

(Valori in migliaia di euro)

consolidata complessiva primo semestre 2023

Stock options

Variazioni interessenze partecipative

Derivati su proprie azioni

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato

Al 30.06.2024 Esistenze al
Modifica saldi
Esistenze al
Allocazione risultato
31.12.2023
apertura
01.01.2024
esercizio precedente
Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
a) azioni ordinarie 143.947 - 143.947 - -
b) altre azioni - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 66.277 - 66.277 - -
Riserve:
a) di utili 268.055 - 268.055 15.997 -
b) altre 9.706 - 9.706 - -
Riserve da valutazione 7.993 - 7.993 - -
Strumenti di capitale 150.000 - 150.000 - -
Acconti su dividendi (54.451) - (54.451) 54.451 -
Azioni proprie (4.377) - (4.377) - -
Utile (Perdita) del periodo 171.662 - 171.662 (70.448) (101.214)
Patrimonio netto del gruppo 758.812 - 758.812 - (101.214)
Al 30.06.2023 Esistenze al Modifica saldi Esistenze al Allocazione risultato
31.12.2022 apertura 01.01.2023 esercizio precedente
Riserve
Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
a) azioni ordinarie 142.870 - 142.870 - -
b) altre azioni - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 66.277 - 66.277 - -
Riserve:
a) di utili 222.734 - 222.734 86.018 -
b) altre 10.419 - 10.419 - -
Riserve da valutazione 6.853 - 6.853 - -
Strumenti di capitale 150.000 - 150.000 - -
Acconti su dividendi (68.550) - (68.550) 68.550 -
Azioni proprie (3.884) - (3.884) - -
Utile (Perdita) del periodo 232.048 - 232.048 (154.568) (77.480)
Patrimonio netto del gruppo 758.768 - 758.768 - (77.480)

(Valori in migliaia di euro)

Patrimonio
netto del
gruppo al
Variazioni dell'esercizio
Redditività
30.06.2024
consolidata
complessiva
primo
semestre
2024
Variazioni
interessenze
partecipative
Stock
options
Derivati
su proprie
azioni
Variazioni
strumenti
di capitale
Operazioni sul patrimonio netto
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Acconti su
dividendi
Acquisto
azioni
proprie
Emissione
nuove
azioni
Variazioni
di riserve
-
144.434
- - - - - - - 487 -
- - - - - - - - - -
-
66.277
- - - - - - - - -
-
276.551
- - - - - - - - (7.501)
-
9.840
- 56 - - - - - - 77
9.238 1.706 - - - - - - - - (461)
-
150.000
- - - - - - - -
- - - - - - - - - -
-
(3.652)
- - - - - - - - 725
161.781 161.781 - - - - - - - - -
163.487
814.469
-

Prospetto delle Variazioni

del Patrimonio Netto Consolidato

Patrimonio
netto del
Variazioni dell'esercizio
gruppo al
30.06.2023
Redditività Operazioni sul patrimonio netto Variazioni
primo
2023
consolidata
complessiva
semestre
Variazioni
interessenze
partecipative
Stock
options
Derivati
su proprie
azioni
Variazioni
strumenti
di capitale
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Acconti su
dividendi
Acquisto
azioni
proprie
Emissione
nuove
azioni
di riserve
-
143.605
- - - - - - - 735 -
- - - - - - - - - -
-
66.277
- - - - - - - - -
-
302.633
- - - - - - - - (6.119)
-
9.981
- (1.427) - - - - - - 989
264
6.615
- - - - - - - - (502)
-
150.000
- - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
-
(4.392)
- - - - - - (2.794) - 2.286
76.146
76.146
- - - - - - - - -
76.410
750.866
- (1.427) - - - - (2.794) 735 (3.346)

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Rendiconto Finanziario Consolidato

Metodo indiretto

(Valori in migliaia di euro)
A. ATTIVITÀ OPERATIVA 30.06.2024 30.06.2023(*)
1. Gestione 231.970 109.907
- risultato di periodo (+/-) 161.781 76.146
- plus/mininusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (+/-)
- (28)
- plus/minus attività di copertura (+/-) 308 66
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 154 1.856
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 7.313 6.259
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) (3.019) (415)
- ricavi e costi netti dei contratti di assicurazione emessi e delle cessioni in
riassicurazione (-/+)
- -
- imposte e tasse e crediti di imposta non liquidati (+/-) 65.414 27.757
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto
dell'effetto fiscale (+/-)
- -
- altri aggiustamenti (+/-) 19 (1.733)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 9.175 958.897
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - (1.383)
- attività finanziarie designate al fair value (1.737) -
- attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - (39.037)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1.115) (2.834)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (42.438) 1.123.741
- altre attività 54.464 (121.589)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (230.162) (1.414.314)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (164.176) (1.399.682)
- passività finanziarie di negoziazione 659 63
- passività finanziarie designate al fair value - -
- altre passività (66.645) (14.695)
4. Liquidità generata/assorbita dai contratti di assicurazione emessi
e dalle cessioni in riassicurazione
- -
- contratti in assicurazione emessi che costituiscono passività/attività (+/-) - -
- cessioni in riassicurazione che costituiscono attività/passività (+/-) - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 10.983 (345.510)
SEGUE

B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 30.06.2024 30.06.2023(*)
1. Liquidità generata da - -
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività materiali - -
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di società controllate e di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (20.723) (12.131)
- acquisti di partecipazioni - 532
- acquisti di attività materiali (19.149) (9.606)
- acquisti di attività immateriali (1.574) (3.057)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (20.723) (12.131)
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - (2.794)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (101.214) (77.480)
- vendita/acquisto di controllo di terzi - -
Liquidità netta generata/assorbita dell'attività di provvista (101.214) (80.274)
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C (110.954) (437.915)

(Valori in migliaia di euro)

(*) alcune voci al 30 giugno 2023 sono state riesposte al fine di rendere i dati meglio comparabili.

Riconciliazione

(Valori in migliaia di euro)
Voci di bilancio Importo
30.06.2024 30.06.2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 257.208 634.879
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (110.954) (437.915)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 122 421
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 146.376 197.385

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

NOTE ESPLICATIVE CONSOLIDATE

Signori Azionisti,

le Note esplicative consolidate sono suddivise nelle seguenti parti:

  • Parte A Politiche contabili
  • Parte B Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato
  • Parte C Informazioni sul Conto economico consolidato
  • Parte D Redditività consolidata complessiva
  • Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
  • Parte F Informazioni sul patrimonio consolidato
  • Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda
  • Parte H Operazioni con parti correlate
  • Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
  • Parte L Informativa di settore
  • Parte M Informativa sul leasing

Parte A - Politiche contabili

A.1 PARTE GENERALE

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato (di seguito anche "bilancio consolidato semestrale") al 30 giugno 2024 è stato redatto in ottemperanza all'art. 154 ter del D.Lgs 58/1998 e in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal regolamento comunitario n.1606 del 19 luglio 2002, che disciplina l'entrata in vigore dei principi contabili internazionali IAS/ IFRS, nonché delle relative interpretazioni (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'applicazione degli IFRS è attuata osservando il "quadro sistematico" per la preparazione e la presentazione del bilancio consolidato (cd. Framework), con particolare riguardo al principio fondamentale della prevalenza della sostanza sulla forma, nonché al concetto di rilevanza o significatività dell'informazione.

In particolare, il presente bilancio consolidato semestrale è stato redatto in conformità allo IAS 34 "Bilanci intermedi", che indica di evitare la ripetizione di informazioni che sono già state rilevate nell'ultimo Bilancio annuale anche in riferimento alle politiche contabili utilizzate in continuità con l'esercizio precedente, ad eccezione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni applicabili per gli esercizi che cominciano dal 1 gennaio 2024, come indicato nella Sezione 2, Principi generali di redazione.

Il Bilancio Consolidato Semestrale è stato redatto utilizzando le medesime le politiche contabili già in uso per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Tali politiche contabili includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.

Pur non includendo tutte le informazioni richieste per un'informativa di bilancio completa secondo gli IFRS, sono incluse nelle Note esplicative specifiche per spiegare gli eventi e le transazioni che sono rilevanti per comprendere le variazioni della situazione patrimoniale-finanziaria e dell'andamento del Gruppo dall'ultimo bilancio annuale.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il bilancio consolidato semestrale è stato predisposto in conformità alle disposizioni di Banca d'Italia dettate dalla Circolare n. 262 "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", emanate in data 22 dicembre 2005, e successivi aggiornamenti.

Il bilancio consolidato semestrale è costituito dallo Stato patrimoniale Consolidato, dal Conto economico Consolidato, dal Prospetto della Redditività Consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto Consolidato, dal Rendiconto finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative Consolidate ed è corredato dalla Relazione degli amministratori sull'andamento della gestione.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D. lgs. N. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio consolidato semestrale è redatto in migliaia di euro, dove non espresso diversamente, e presentano anche i corrispondenti raffronti con l'esercizio precedente, relativamente alle poste di stato patrimoniale, e con il medesimo periodo dell'esercizio precedente, relativamente alle poste di conto economico.

La valutazione delle voci del bilancio consolidato semestrale è stata fatta ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza e nel presupposto della continuità aziendale, in considerazione del fatto che gli amministratori non hanno rilevato nell'andamento operativo, nell'evoluzione della situazione patrimoniale e finanziaria, e nell'esame dei rischi a cui è esposto il Gruppo, situazioni tali da mettere in dubbio la capacità della continuità operativa dello stesso nel prevedibile futuro.

Principi contabili emendamenti e interpretazioni applicati dal 2024 o emendati e non ancora omologati

Alla data del presente bilancio consolidato semestrale risultano omologati i seguenti principi contabili o revisioni degli stessi applicabili a partire dal 1° gennaio 2024:

  • ▶ Modifiche all'IFRS 16 "leasing" che chiariscono la contabilizzazione delle passività del leasing in un'operazione di vendita e di retro-locazione (Reg. UE 2023/2579);
  • ▶ Modifiche allo IAS 1 "Presentazione del bilancio" che chiariscono la classificazione delle passività come correnti o non-correnti e delle passività non correnti con covenants (Reg. UE 2023/2822);
  • ▶ Modifiche allo IAS 7 "Rendiconto Finanziario" ed all'IFRS 7 "Informativa sugli strumenti finanziari" che regolamentano gli accordi di finanziamento per le forniture" (Reg. UE 2024/1317).

Infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi ed applicabili a partire dai bilanci che iniziano al 1° gennaio 2025:

  • ▶ Modifiche allo IAS 21 "Effetti in bilancio delle variazione dei cambi delle valute estere" che regolamentano i casi di assenza di scambiabilità. Il documento è stato pubblicato dallo IASB il 15 agosto 2023 e la data di entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2025;
  • ▶ Modifiche all'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" ed all'IFRS 7 "Informativa sugli strumenti finanziari" relative alla classificazione degli strumenti finanziari. Il documento è stato pubblicato dallo IASB il 30 maggio 2024 e la data di entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2026;
  • ▶ IFRS 18 "Presentazioni ed informazioni integrative nel bilancio" ed IFRS19 "Entità controllate senza public accountability: informazioni integrative". I documenti sono stati pubblicati dalla IASB il 9 aprile 2024 ed il 9 maggio 2024 e la loro entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2027.

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti.

Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento

Di seguito sono rappresentati i criteri adottati da BFF Banking Group per la definizione dell'area e dei relativi principi di consolidamento.

Società controllate

Le società controllate sono quelle su cui BFF Banking Group ha il controllo. BFF Banking Group controlla una società quando è esposto alla variabilità dei suoi risultati e ha la capacità d'influenzare tali risultati attraverso il suo potere sulla società stessa. Generalmente, si presume l'esistenza del controllo quando la società detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, tenendo in considerazione anche i diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili.

Tutte le imprese controllate sono consolidate con il metodo integrale, dalla data in cui il controllo è stato trasferito a BFF Banking Group; sono, invece, escluse dal consolidamento a partire dalla data in cui tale controllo viene a cessare.

Gli schemi di bilancio delle società consolidate integralmente sono predisposti secondo i princìpi IAS/IFRS, utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato semestrale.

I criteri adottati per il consolidamento integrale sono i seguenti:

  • ▶ le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove applicabile, la quota di Patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza; tali quote sono evidenziate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto consolidato e del Conto economico consolidato;
  • ▶ gli utili e le perdite, con i relativi effetti fiscali, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, eccetto che per le perdite, che non sono eliminate qualora la transazione fornisca evidenza di una riduzione di valore dell'attività trasferita. Sono inoltre eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • ▶ i bilanci delle imprese operanti in aree aventi moneta di conto diversa dall'euro sono convertiti in euro, applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura del periodo, e alle voci di Conto economico i cambi medi dell'esercizio;
  • ▶ le differenze di cambio da conversione dei bilanci di queste imprese, derivanti dall'applicazione dei tassi di cambio di fine periodo per le poste patrimoniali, e dal tasso di cambio medio del periodo per le poste di Conto economico, sono imputate alla voce Riserve da valutazione del Patrimonio netto, così come le differenze di cambio sui Patrimoni netti delle partecipate. Tutte le differenze di cambio vengono riversate nel Conto economico nel periodo in cui la partecipazione viene dismessa.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Le acquisizioni di società sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione" previsto dall'IFRS 3, così come modificato dal Regolamento 495/2009, in base al quale le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

L'eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività cedute, delle passività sostenute e degli strumenti di capitale emessi), di eventuali interessi di minoranza nella società acquisita e del fair value alla data di acquisizione di eventuali partecipazioni nella società acquisita valutate con il metodo del patrimonio netto rispetto al fair value delle attività e passività acquisite viene rilevata come avviamento; qualora il prezzo risulti inferiore, il Gruppo effettua una nuova valutazione delle attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) e riconosce ogni differenza residua, direttamente a Conto economico.

Il "metodo dell'acquisizione" viene applicato a partire dalla data dell'acquisizione, ossia dal momento in cui si ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. Pertanto, i risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo di riferimento sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Parimenti, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato semestrale fino alla data in cui il controllo è cessato.

1. Partecipazioni in società che rientrano nel perimetro di consolidamento

BFF Banking Group al 30 giugno 2024 include oltre alla controllante BFF Bank S.p.A., le seguenti società:

Denominazioni imprese Sede legale e operativa Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
rapporto(1) Impresa partecipante Quota % di Voti %(2)
1. BFF Immobiliare S.r.l. Milano
Via Domenichino, 5
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
2. BFF Techlab S.r.l. Brescia
Via C. Zima, 4
1 BFF Bank S.pA. 100% 100%
3. SPV Project 2214 Milano
Corso Vittorio Emanuele II, 24/28
4 BFF Bank S.pA. 0% 0%
4. BFF Finance Iberia. S.A.U. Madrid
Paseo de la Castellana, 81
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
5. BFF Polska S.A. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Bank S.p.A. 100% 100%
6. BFF Medfinance S.A. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
7. BFF Česká republika s.r.o. Prague
Roztylská 1860/1
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
8. BFF Central Europe s.r.o. Bratislava
Mostova, 2
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
9. Debt-Rnt sp. Z O.O. Łodz
Jana Kilińskiego, 66
1 BFF Polska S.A. 100% 100%
10. Komunalny Fundusz
Inwestycyjng Zamknięty
Warsaw
Plac Dąbrowskiego, 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
11. MEDICO
Niestandaryzowany
Sekurytyzacyjny Fundusz
Inwestycyjny Zamknięty
Warsaw
Plac Dąbrowskiego, 1
4 BFF Polska S.A. 100% 100%
12. Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspólnik sp.k.
Łodz
Jana Kilińskiego, 66
4 BFF Polska S.A. 99% 99%
13. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik sp.k.
Łodz
Jana Kilińskiego, 66
4 Debt-Rnt sp. Z O.O. 99% 99%

Legenda:

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci

4 = altre forme di controllo

(2) Disponibilità di voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali o percentuali di quote.

La disponibilità di voto riportata ai punti 10 e 11 è riferita ai diritti di voto nell'Assemblea degli investitori.

BFF Bank possiede inoltre una partecipazione pari al 24% in Unione Fiduciaria S.p.A., che viene consolidata con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente), in quanto società sottoposta ad influenza notevole.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

I criteri di valutazione sono adottati nell'ottica della continuità dell'attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio Consolidato

In data 11 luglio 2024 la Banca ha approvato ed inviato i riscontri a Banca d'Italia relativamente alla classificazione dei crediti, alla governance ed alla prassi aziendale in materia di remunerazione.

Non si sono verificati, successivamente alla chiusura del semestre, altri eventi significativi da segnalare. In particolare, si segnala che in relazione a quanto previsto dallo IAS 10, nel periodo intercorso tra la chiusura del primo semestre 2024 e la data di approvazione del presente bilancio consolidato abbreviato non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.

Sezione 5 - Altri aspetti

Processo di rinnovo del Consiglio di Amministrazione

Il 18 aprile 2024, l'Assemblea degli Azionisti ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione nonché il nuovo Collegio sindacale quest'ultimo integralmente nominato su proposta degli investitori. Entrambi gli organi resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2026.

Ispezione della Banca d'Italia

Nel periodo ricompreso tra l'11 settembre 2023 e il 12 gennaio 2024, la Banca d'Italia ha condotto una visita ispettiva presso BFF.

L'Organo di Vigilanza ha sottoposto le risultanze dei suddetti accertamenti al Consiglio di Amministrazione della Banca il 29 aprile 2024.

Nell'ambito della Lettera di Vigilanza – la Banca d'Italia ha rilevato talune criticità e formalizzato rilievi di conformità i) in merito ai meccanismi di remunerazione dell'Amministratore Delegato, ii) circa i meccanismi di governance societaria e iii) in merito alla classificazione dei crediti pubblici che si fondano sulle indicazioni riportate negli orientamenti EBA. In particolare, tale ultimo rilievo riguarda l'applicazione della sospensione al calcolo dei giorni di arretrato ai fini della classificazione prudenziale dell'esposizione creditizia a default.

La Banca ha risposto all'Autorità di Vigilanza in data 11 luglio 2024 con l'obiettivo di raggiungere una pronta risoluzione dei rilievi ricevuti. In particolare, la Banca ha riclassificato ai fini prudenziali il portafoglio crediti, con un incremento dell'esposizione in Past Due al 30 giugno 2024 pari a circa euro 1.429 milioni, che ha generato RWA aggiuntivi di circa euro 1.801 milioni e accantonamenti IFRS 9 di euro 0,7 milioni.

La Banca non si aspetta alcun incremento significativo del rischio di credito su tali esposizioni e continua a focalizzarsi sull'ottimizzazione degli RWA, attraverso il rafforzamento del processo di collection, lo sviluppo del modello AIRB, e la valutazione dell'applicazione di altri fattori di mitigazione, previa condivisione con l'Autorità di Vigilanza.

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo BFF risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale del gruppo. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Autorizzazione al riacquisto di azioni proprie

L'acquisto di azioni proprie è finalizzato a dotare la Banca della provvista di strumenti finanziari per assolvere gli obblighi previsti dai sistemi di remunerazione e incentivazione di cui alla "Policy di remunerazione e incentivazione del Gruppo bancario" vigente.

L'Assemblea Ordinaria della Banca tenutasi il 18 aprile 2024, ha deliberato di revocare la precedente autorizzazione, deliberata dall'Assemblea del 13 aprile 2023, per la parte non eseguita, e di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF, in una o più volte e per un periodo di 18 mesi dalla data di Assemblea, per il perseguimento delle finalità di cui alla Relazione illustrativa sull'Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie; il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 8.868.516 rappresentative del 5% delle n. 187.218.044 di azioni prive di valore nominale rappresentative dell'intero capitale sociale sottoscritto e versato della Banca, pari a 144.157.893,80 euro.

Si rammenta che la Banca, come da comunicato stampa del 9 maggio 2024 ha ritirato l'istanza di acquisto di azioni proprie comunicata al mercato il 6 ottobre 2023 e sottoposta alla Banca d'Italia in data 12 ottobre 2023.

Delibera Assemblea degli Azionisti relativa alla destinazione degli utili

In data 18 aprile 2024 l'Assemblea ha approvato: i) il bilancio individuale dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, che presenta un utile di esercizio di 131.360.488 euro; ii) Euro 203.417 a Riserva Legale (per portare la riserva al 20% del Capitale Sociale alla data odierna) iii) 24.402.280 euro alla Riserva Utili portati a nuovo (corrispondente a due volte e mezzo l'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse - c.d. Imposta straordinaria sugli extraprofitti delle banche); iv) 106.754.790 euro agli Azionisti, di cui 52.303.766 euro da distribuire ad aprile 2024 e di cui 54.451.025 euro già distribuiti a settembre 2023 sotto forma di acconto su dividendi. L'importo di Euro 106.754.790 sopra indicato sommato a (i) 48.910.228 euro di cui si prevede la distribuzione attingendo dalla quota disponibile della Riserva di Utili portati a nuovo, e a (ii) 27.487.351 euro già prelevati dalla quota disponibile della Riserva Utili portati a nuovo e distribuiti a settembre 2023 sotto forma di acconto su dividendi, porterebbe l'ammontare complessivo dei dividendi distribuiti dell'esercizio 2023 a 183.152.369 euro corrispondente all'utile netto consolidato normalizzato di Gruppo; v) la policy di remunerazione e incentivazione 2024, le politiche per la determinazione dei compensi in caso di cessazione anticipata dalla carica e la Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023, esprimendo su quest'ultimo punto un voto consultivo; vi) la proposta di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a procedere all'acquisto di azioni ordinarie BFF (fino a n. 8.868.516 tenuto conto delle azioni proprie già in magazzino).

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Rischi, incertezze e impatti del conflitto Russia e Ucraina e della guerra israelo-palestinese

Nel corso del primo semestre del 2024, si segnala ancora il protrarsi delle tensioni del contesto geo-politico globale derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, scoppiato agli inizi del 2022, che sta avendo seri riflessi sulla situazione macroeconomica europea e mondiale.

Anche in ottica prospettica, il conflitto rappresenta un fattore di instabilità che, in generale, può incidere sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui BFF opera e sulle prospettive di crescita dei medesimi.

  • ▶ Con riferimento al rischio di credito derivante da impatti sulle imprese finanziate che hanno una significativa operatività commerciale con la Russia, la Bielorussia o l'Ucraina o che sono maggiormente esposte alla variazione dei prezzi delle materie prime, la Banca ha effettuato una specifica valutazione individuando solo talune controparti che potrebbero potenzialmente subire un impatto dall'aumento del prezzo delle materie prime. In tale ambito, sono state poste in essere attività di monitoraggio aggiuntive. Inoltre, non sono stati identificati clienti con significativa operatività commerciale con Russia, Bielorussia o Ucraina.
  • ▶ In merito all'operatività in titoli, la Banca non detiene titoli emessi da emittenti particolarmente esposti ai rischi derivanti dal contesto geo-politico attuale e al conflitto.
  • ▶ Con riferimento alla redditività, si segnala che le commissioni relative alla Banca depositaria sono calcolate sulla base degli AuM dei fondi e, pertanto, la svalutazione di tali titoli nel portafoglio dei fondi ha inciso in maniera irrilevante rispetto, ad esempio, alle volatilità normali di mercato.
  • ▶ Con riferimento ai rischi operativi relativi ad attacchi cyber, si rileva che la Banca non ha registrato attacchi di tale natura direttamente riconducibili e, inoltre, non vi è alcuna operatività nei paesi interessati dal conflitto.

Inoltre, la Funzione Compliance & AML con il coinvolgimento e supporto delle funzioni competenti provvede nel continuo a (i) monitorare l'evoluzione normativa in merito al regime restrittivo e sanzionatorio applicato a livello UE verso soggetti, entità e banche di Russia e Bielorussia coinvolte nel conflitto; (ii) diffondere alert informativi alle differenti UO in occasione degli aggiornamenti e (iii) supportare le differenti BU nell'analisi di conformità di specifiche esigenze operative.

In relazione alle attività della Banca si segnala che gli impatti del Conflitto Russia-Ucraina sono stati contenuti anche grazie alle attività di sviluppo del business, come evidenziato nella parte relativa agli aspetti commerciali.

Il conflitto Russia-Ucraina non ha comportato, anche alla luce del Business Model e della tipologia di controparti di rischio della Banca, modifiche al modello di determinazione delle perdite attese. Tuttavia, con l'aggiornamento annuale degli scenari macroeconomici, la Funzione Risk Management di Gruppo monitora l'andamento dei parametri di rischio a fronte dell'evoluzione del conflitto al fine di comprendere eventuali impatti sulla determinazione delle perdite attese (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "IFRS 9 – Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al conflitto Russia-Ucraina).

Si dà informativa in merito ai seguenti temi e provvedimenti già intrapresi negli anni passati, in ottica di continuità, anche nel corso del 2024:

▶ Aspetti commerciali: con riferimento alla BU Factoring e Lending è da rilevare un incremento complessivo dei volumi di factoring e di finanziamenti alla clientela, nonostante una performance inferiore allo scorso anno in Italia, Portogallo e Slovacchia.

La BU Securities Services continua a registrare una buona performance per il buon andamento dei mercati, per le nuove iniziative nell'ambito dei fondi FIA e grazie ai servizi specialistici offerti alla clientela istituzionale.

Anche la BU Payments performa positivamente a livello generale del comparto e, soprattutto, per quanto afferente ai pagamenti elettronici/digitali. Assegni ed effetti seguono invece la flessione che si registra a livello di sistema, dovuta all'abbandono progressivo dei relativi strumenti di pagamento da parte dei cittadini e imprese (trend rinveniente anche dalle analisi di Banca d'Italia su tale perimetro).

  • ▶ Liquidità: l'attuale scenario macroeconomico è caratterizzato da un elevato grado di incertezza, influenzato dal perdurare del conflitto Russia-Ucraina, dal recente inizio del conflitto Israelo-Palestinese e dalle tensioni a livello internazionale, con ripercussioni anche sul sistema creditizio. In tale contesto, la Banca ha focalizzato l'attenzione sui presìdi necessari per il monitoraggio della posizione di liquidità, e in particolare:
    • (i) qualora ritenuto necessario, si riserva di effettuare analisi di stress più frequenti e più dettagliate nonché con impatti crescenti e variabili;
    • (ii) mantiene una importante quota di asset disponibili per far fronte a impreviste esigenze di liquidità;
    • (iii)monitora i mercati anche per il tramite del continuo confronto con operatori di mercato e banche di relazione; e
    • (iv) continua a monitorare attentamente i trend di incasso dei debitori della Pubblica Amministrazione.

Non si rilevano particolari impatti, inoltre, correlati alle conseguenze del conflitto russo-ucraino e della guerra israelo-palestinese, con riferimento, ai contratti di leasing (IFRS 16), agli utili/perdite attuariali legate al fondo TFR (IAS 19) e alle condizioni di maturazione dei pagamenti basati su azioni (IFRS 2).

Revisione legale dei conti

L'Assemblea dei soci di Banca Farmafactoring S.p.A. (ora BFF Bank S.p.A.) tenutasi il 2 aprile 2020 ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società di revisione KPMG S.p.A., secondo quanto espresso dall'art. 2409-bis del Codice Civile e dal D.Lgs. n. 39/2010.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Il Bilancio Consolidato Semestrale è stato redatto utilizzando le medesime le politiche contabili già in uso per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Tali politiche contabili includono i principali criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali poste dell'attivo e del passivo, così come delle modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi e altre informazioni.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell'informativa finanziaria

Nell'ambito della redazione del bilancio consolidato, la Banca ha dovuto formulare valutazioni e stime che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati nei prospetti contabili.

Le valutazioni significative della Banca nell'applicazione dei principi contabili e le principali fonti di incertezza delle stime sono invariate rispetto a quelle già illustrate negli ultimi bilanci annuali della Banca e del Gruppo.

In conformità agli IFRS, l'elaborazione di stime da parte della Direzione aziendale rappresenta un presupposto necessario per la redazione del bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2024, che implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Tali stime e assunzioni possono variare di periodo in periodo e, pertanto, non è da escludersi che, nei periodi successivi, anche alla luce dell'attuale situazione di emergenza derivante dal conflitto Russia – Ucraina, gli attuali valori iscritti nel bilancio consolidato al 30 giugno 2024 possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata, qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata, e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente relativo a:

  • ▶ il grado di recuperabilità e i prevedibili tempi di incasso degli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti acquistati pro soluto, a cui BFF ha diritto, dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro"), che sono fondati sull'analisi di serie storiche aziendali pluriennali. A tal proposito si evidenzia che il Gruppo ha, come sottoindicato, provveduto ad un aggiornamento delle stime nel corso del primo semestre 2024;
  • ▶ le perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di bilancio;
  • ▶ il fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, mediante l'utilizzo di modelli valutativi;
  • ▶ gli oneri registrati in base a valori previsionali, non ancora effettivi alla data di redazione del presente Bilancio consolidato;

  • ▶ i fondi del personale basati su ipotesi attuariali, e i fondi per rischi e oneri;
  • ▶ la recuperabilità della fiscalità differita attiva;
  • ▶ l'eventuale impairment delle partecipazioni, degli avviamenti e delle attività immateriali: alla luce dei risultati al 30 giugno 2024 non si ravvedono elementi (trigger events) che possano impattare la valorizzazione delle partecipazioni, degli avviamenti e delle attività immateriali a vita utile definita.

Cambio di stime relative alla percentuale riconoscimento degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (c.d. "40 euro")

Il Gruppo procede alla contabilizzazione per competenza del credito per interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (di seguito, il "Credito 40 euro"), sulla base di serie storiche - riguardanti le percentuali di recupero e i tempi di incasso - elaborate attraverso adeguati strumenti di analisi.

Qualora le evidenze degli aggiornamenti mostrino significativi scostamenti, la Banca provvede ad aggiornare le stime usate ai fini della contabilizzazione.

Nel corso del periodo si è affinata la stima; per ulteriori dettagli si rinvia alle disclosure contenute nella parte B "Informazioni sullo stato patrimoniale" – sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", nel paragrafo "Crediti vs la clientela", ed alla parte C "informazioni sul conto economico consolidato – sezione 1 "Interessi", per gli interessi di mora, e sezione 16 "Altri oneri e proventi di gestione, per il Credito 40 euro.

Cambio della metodologia di determinazione dei giorni di arretrato ai fini della classificazione prudenziale dell'esposizione verso clienti pubblici

In data 29 aprile 2024 la Banca ha ricevuto il report di Banca d'Italia recante gli esiti degli accertamenti ispettivi di follow up conclusi il 12 gennaio 2024, che conteneva la formalizzazione di un rilievo di conformità sull'attuale classificazione dei crediti pubblici, a prescindere dalla rappresentazione di un rischio di credito collegato, che si fondano sulle indicazioni riportate negli orientamenti EBA. In particolare, il rilievo riguarda l'applicazione della sospensione al calcolo dei giorni di arretrato ai fini della classificazione prudenziale dell'esposizione creditizia a default.

La Banca ha risposto all'Autorità di Vigilanza regolatore in data 11 luglio 2024 con l'obiettivo di dare pronta risoluzione ai rilievi ricevuti. In particolare, la Banca ha riclassificato ai fini prudenziali il portafoglio crediti, con un incremento dell'esposizione in Past Due al 30 giugno 2024 pari a circa euro 1.429 milioni.

L'aumento dell'esposizione in Past Due ha generato RWA aggiuntivi di circa euro 1.801 milioni e accantonamenti IFRS 9 aggiuntivi per euro 0,7 milioni.

La Banca continua a focalizzarsi sull'ottimizzazione degli RWA, attraverso il rafforzamento del processo di collection, lo sviluppo del modello AIRB, e la valutazione dell'applicazione di altri fattori di mitigazione. L'applicazione del "prudential backstop" inizierà alla fine del secondo anno dalla data di classificazione delle posizioni in Past Due, i.e. settembre 2026.

Dato che la Banca non si aspetta alcun incremento significativo del rischio di credito su tali esposizioni, l'effetto dell'applicazione del cd "Calendar Provisioning" risultante sarà successivamente rilasciato nel corso del tempo sulla base degli incassi delle esposizioni creditizie.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che, generalmente, vi sia un'effettiva corrispondenza con lo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo BFF risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale del gruppo. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Modalità di determinazione delle perdite di valore delle attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio o situazione contabile infrannuale, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a Conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate – ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia – nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti categorie ("stage") sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione/controparte, tenuto conto dei "criteri di staging allocation";
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multiperiodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) finalizzati alla quantificazione dell'expected credit losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale ("initial recognition") dello strumento stesso.

Nel quarto trimestre del 2023, la Banca – a livello consolidato – ha rivisto l'impianto metodologico della staging allocation prevedendo criteri di allocazione in stage maggiormente rappresentativi del deterioramento del rischio di credito rispetto al business del Gruppo e l'impianto metodologico delle componenti di forward looking e Point in Time, relativo alle Probabilità di Default, che risulta essere più in linea alle best practice di mercato e alle peculiarità del business.

IFRS 9 - Aggiornamento conseguente alla crisi finanziaria legata al conflitto Russia - Ucraina e agli impatti del conflitto israelo-palestinese

Nel corso del quarto trimestre 2023, la Funzione Risk Management ha sviluppato un nuovo modello forward looking per il condizionamento delle PD, sostituendo quello precedente dipendente dalle assunzioni dell'infoprovider esterno. Il nuovo modello si basa sugli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023.

Nel corso del secondo trimestre del 2024, la Funzione Risk Management ha svolto un'analisi di sensitivity tra gli scenari macroeconomici attualmente in produzione con quelli pubblicati dalla Banca Centrale Europea (riferimento dell'EU wide stress test di EBA del 2023) nel mese di giugno 2024. Tale analisi permette di valutare eventuali divergenze nell'aggiornamento delle variabili rispetto ai valori delle variabili in uso nel modello.

I risultati delle analisi mostrano, in generale, un miglioramento della situazione macroeconomica grazie alla graduale ripresa del PIL e alla riduzione dell'inflazione, guidata dall'abbassamento della stretta monetaria della Banca centrale Europea; infatti, l'aggiornamento delle variabili pubblicate dalla BCE riflette questa condizione migliorativa dell'economia, rispetto alle stime degli scenari utilizzati per l'esercizio di stress test dell'EBA nel 2023.

La Funzione Risk Management, sulla base delle analisi svolte, ritiene non necessario l'aggiornamento del modello macroeconomico in quanto le variazioni rispetto agli scenari di produzione non sono significative. Tuttavia, continuerà a monitorare l'evoluzione delle variabili macroeconomiche fino all'aggiornamento del modello IFRS9 previsto entro la fine del 2024.

Relazione sulla Gestione

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

A4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

I principi contabili internazionali IAS/IFRS prescrivono per gli strumenti finanziari classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico", "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva" e "Passività finanziare di negoziazione" la valutazione al fair value.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato, non specifico dell'entità. Un'entità deve valutare il fair value di un'attività o passività adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Nella determinazione del fair value di uno strumento finanziario, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia di criteri in termini di affidabilità del fair value in funzione del grado di discrezionalità applicato dalle imprese, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing) dell'attività/passività. Vengono identificati tre diversi livelli di input:

  • ▶ Livello 1: input rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può accedere alla data di valutazione;
  • ▶ Livello 2: input diversi da prezzi quotati inclusi nel Livello 1 che sono osservabili direttamente (come nel caso dei prezzi) o indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi), per le attività o passività da valutare;
  • ▶ Livello 3: input non osservabili per l'attività o la passività.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3).

Nel rispetto delle regole sopra descritte, per gli strumenti quotati sui mercati attivi (Livello 1) viene utilizzato il prezzo di mercato rilevato alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l'utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull'attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo e si basano prevalentemente su input osservabili sul mercato (Livello 2).

In particolare:

  • ▶ i titoli obbligazionari vengono valutati con la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti dal piano contrattuale del titolo, utilizzando a tal fine i tassi di mercato rettificati per tener conto del rischio di controparte;
  • ▶ i contratti derivati, costituti da Overnight Interest Rate Swap (OIS) sono valutati sulla base di modelli valutativi di mercato che utilizzano come parametri prevalenti i tassi di mercato, rettificati per tener conto del rischio di controparte. Tale rischio include, ove rilevanti, sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del merito di credito dell'emittente stesso (own credit risk);

▶ per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazione che considera innanzitutto eventuali transazioni sul titolo registrate in arco temporale sufficientemente breve rispetto al periodo di valutazione, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso settore e l'applicazione di metodi di valutazione analitici finanziari, reddituali e patrimoniali. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell'emittente dello strumento finanziario. La Banca non detiene strumenti finanziari di livello 3, se non per importo non materiale.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Le tecniche di valutazione utilizzate sono adeguate alle specifiche caratteristiche delle attività e passività oggetto di valutazione. La scelta degli input è volta alla massimizzazione dell'utilizzo di quelli direttamente osservabili sul mercato, riducendo al minimo l'utilizzo di stime interne.

Con riferimento agli strumenti finanziari di livello 2, rappresentati prevalentemente da SWAP e crediti verso clientela e verso banche valutate al costo ammortizzato, le valutazioni al 30 giugno 2024 si sono basate sui tassi di interesse e fattori di volatilità desunti dal mercato. Tenuto conto della limitata operatività del Gruppo nel comparto derivati non quotati e dell'operatività, principalmente, con le controparti più rilevanti basata sugli accordi di collateralizzazione che mitigano il rischio, gli aggiustamenti apportati alla valutazione degli strumenti di Livello 2 per incorporare il rischio di controparte, non sono risultati significativi.

Con riferimento alle quote di OICR, classificate nel livello 2 della gerarchia, viene determinato utilizzando il NAV ufficiale.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Al 30 giugno 2024 il Gruppo non possiede strumenti finanziari classificati a livello 3 di fair value.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Al 30 giugno 2024, così come nel 2023, non ci sono stati trasferimenti fra il "Livello 1", il "Livello 2" e il "Livello 3".

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

(Valori in migliaia di euro)

A.4.5 Gerarchia del fair value

Informativa di natura quantitativa

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività finanziarie 30.06.2024 31.12.2023
misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
a conto economico
1 167.423 6 166.017
a) attività finanziarie detenute
per la negoziazione
1 829 6 1.161
b) attività finanziarie designate
al fair value
c) altre attività obbligatoriamente
valutate al fair value
166.593 164.856
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
140.510 9.366 128.153
3. Derivati di copertura
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 1 307.933 - 9.372 294.170 -
1. Passività finanziarie detenute
per la negoziazione
1.390 1.215
2. Passività finanziarie valutate
al fair value
3. Derivati di copertura 308
Totale 1.699 - 1.215 -
Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Passività non 30.06.2024 31.12.2023
misurate al fair value o
misurate al fair value su base
non ricorrente
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
10.856.466 4.875.000 5.905.525 10.805.826 4.891.959 5.848.643
2. Attività materiali detenute
a scopo di investimento
3. Attività non correnti
e gruppi di attività in via
di dismissione
8.046 12.000 8.046 12.000
Totale 10.864.512 4.875.000 - 5.917.525 10.813.872 5.946.465 5.766.623
1. Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
10.648.523 283.848 10.346.841 10.814.197 10.814.197
2. Passività associate ad
attività in via di dismissione
Totale 10.648.523 283.848 - 10.346.841 10.814.197 - 10.814.197
Legenda:
VB = Valore di bilancio
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il Gruppo non detiene, né ha detenuto, fattispecie di attività finanziarie alle quali applicare l'informativa richiesta, di cui all'IFRS 7, paragrafo 28.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Parte B - Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

Euro 146.376 mila

Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Valori in migliaia di euro)

Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
a) Cassa 183 205
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 12.269 157.536
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 133.924 99.467
Totale 146.376 257.208

Al 30 giugno 2024, la voce accoglie in massima parte la giacenza sui depositi liberi presso la Banca d'Italia, che ammontano a 12,3 milioni di euro (rispetto al 31 dicembre 2023 pari a 157,5 milioni di euro) nonché i rapporti di conto corrente che la Banca e le sue controllate hanno in essere al 30 giugno 2024 presso banche terze per un ammontare di 133,9 milioni di euro. In particolare, i "conti e correnti e depositi a vista presso banche" si riferiscono principalmente per 124,9 milioni di euro a BFF Bank, per 8,6 milioni di euro a BFF Polska Group, per 403 mila euro a BFF Finance Iberia e 60 mila euro a BFF Techlab.

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - Voce 20

Euro 167.424 mila

La voce in oggetto è composta nel seguente modo:

  • ▶ Attività finanziarie detenute per la negoziazione pari a 0,8 milioni di euro, che accoglie principalmente il fair value positivo degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio a cui il Gruppo è esposto;
  • ▶ Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value pari a 166,6 milioni di euro, che comprendono principalmente le "Quote di O.I.C.R." gestite in parte da "Fondo Italiano di Investimento SGR", in misura minore dal "Fondo Atlante" e, a partire dal 2022, dal Fondo Ingenii, di cui al 30 giugno 2024 la Capogruppo ha sottoscritto quote per corrispondenti 135 milioni di euro. Il valore delle quote di OICR iscritto in bilancio è stato aggiornato all'ultimo NAV disponibile messo a disposizione dai suddetti fondi.

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - 5 - -
2. Titoli di capitale 1 - - 1 - -
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro
termine
- - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 1 - - 6 - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione - 830 - - 1.140 -
1.2 connessi con la
fair value option
- - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione - - - 21 -
2.2 connessi con la
fair value option
- - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) - 830 - - 1.161 -
Totale (A+B) 1 830 - 6 1.161 -

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - 5
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche 2
c) Banche 3
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 1 1
a) Banche - -
b) Altre società finanziarie:
di cui: imprese di assicurazione
c) Società non finanziarie 1 1
d) Altri emittenti
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale A 1 6
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali
b) Altre 830 1.161
Totale B 830 1.161
Totale (A+B) 831 1.167

(Valori in migliaia di euro)
Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
- - - - - -
- 5.368 - - - -
- - - - - -
- 161.225 - - 164.856 -
- - - - - -
- - - - - -
- 166.593 - - 164.856 -

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
1. Titoli di capitale
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie - -
di cui: società non finanziarie - -
2. Titoli di debito 5.368 -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 5.368 -
3. Quote di O.I.C.R. 161.225 164.856
4. Finanziamenti
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 166.593 164.856

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Voce 30

Euro 140.510 mila

Al 30 giugno 2024, la voce in oggetto comprende:

  • ▶ la quota di partecipazione in Banca d'Italia pari a 125,4 milioni di euro;
  • ▶ altre partecipazioni minori pari a circa 15,1 milioni di euro.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2023 è dovuto principalmente all'adeguamento al fair value delle partecipazioni pari a 1,8 milioni di euro.

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 11.616 128.894 - 9.366 128.153 -
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 11.616 128.894 - 9.366 128.153 -

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali -
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 140.510 137.520
a) Banche 125.575 125.534
b) Altri emittenti: 14.935 11.985
- altre società finanziarie 12.965 10.698
di cui: imprese di assicurazione
- società non finanziarie 1.970 1.287
- altri
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
e) Società non finanziarie
f) Famiglie
Totale 140.510 137.520

Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 40

Euro 10.856.466 mila

La voce in oggetto è composta come segue:

  • ▶ crediti verso banche pari a 582.648 mila euro;
  • ▶ crediti verso la clientela pari a 10.273.817 mila euro, che a partire dal 1° gennaio 2018, sulla base delle indicazioni dell'IFRS 9, comprende anche il portafoglio titoli Held to Collect – HTC, che ammonta a 4.950,9 milioni di euro.

Crediti verso banche

Euro 582.648 mila

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
Valore di Bilancio Fair Value Valore di Bilancio Fair Value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche Centrali 85.971 85.971 203.963 203.963
1. Depositi a scadenza 16.024 X X X 14.757 X X X
2. Riserva obbligatoria 69.947 X X X 189.206 X X X
3. Pronti contro termine X X X X X X
4. Altri X X X X X X
B. Crediti verso banche 496.677 496.677 389.598 389.598
1. Finanziamenti 496.677 389.598
1.1. Conti correnti X X X X X X
1.2. Depositi a scadenza 21.976 X X X 15.966 X X X
1.3. Altri finanziamenti: 474.701 X X X 373.632 X X X
- Pronti contro termine
attivi
368.736 X X X 299.776 X X X
- Finanziamenti
per leasing
X X X X X X
- Altri 105.965 X X X 73.856 X X X
2. Titoli di debito
2.1. Titoli strutturati
2.2. Altri titoli di debito
Totale 582.648 - - - - 582.648 593.561 - - - - 593.561

Legenda:

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

L1 = Livello 1

Relazione sulla Gestione

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Al 30 giugno 2024, la voce "Crediti verso Banche centrali - Riserva obbligatoria", pari a 69,9 milioni di euro, comprende anche gli importi depositati in ottemperanza all'obbligo di riserva delle banche clienti, per le quali la capogruppo BFF presta il servizio in via indiretta, mentre i "Depositi a scadenza" accolgono il saldo dell'ammontare depositato presso National Bank of Poland (Narodowy Bank Polski) per la raccolta fatta dalla succursale polacca attraverso "Lokata Facto", pari a 16.024 mila euro.

I "Crediti verso Banche – depositi a scadenza" si riferiscono per 21.976 mila euro all'ammontare depositato presso Banco de España come CRM (Coeficiente de Reservas Mínimas), in relazione all'attività di raccolta effettuata dalla succursale spagnola della Banca attraverso "Cuenta Facto".

La voce "Crediti verso Banche – Pronti contro termine", pari a 368,7 milioni di euro, si riferisce a contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con altre banche.

I "Crediti verso banche – Altri" sono rappresentati principalmente da crediti di funzionamento, ossia crediti per operazioni connesse con la prestazione di attività e servizi, e in particolare da posizioni giornaliere connesse all'erogazione dei servizi di settlement su carte di pagamento.

Nella voce in esame, non si rilevano attività deteriorate.

Crediti verso clientela

Euro 10.273.818 mila di cui titoli Held to Collect per 4.950.941 mila euro

La voce si riferisce principalmente a finanziamenti erogati alla clientela per 5.322,9 milioni di euro, in prevalenza crediti verso debitori relativi all'attività di factoring e per 4.950,9 milioni di euro a titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC.

I crediti verso clientela di BFF Banking Group sono valutati al "costo ammortizzato" determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa stimati.

I crediti riferiti agli acquisti a titolo definitivo di BFF Bank e BFF Finance Iberia si riferiscono sia alla quota capitale sia agli interessi di mora che maturano dalla data di scadenza del credito. In merito al calcolo del costo ammortizzato, inclusivo degli interessi di mora rilevati per competenza, BFF Bank provvede ad adeguare le serie storiche riguardanti le percentuali e i tempi di incasso degli interessi di mora su base annuale, in occasione della redazione del bilancio d'esercizio e trimestralmente, viene analizzata l'evoluzione degli incassi, per confermare le percentuali di riconoscimento nell'ambito della predisposizione dell'informativa periodica.

Nel corso del 2024, il Gruppo, nel procedere con tale aggiornamento, ha posto in essere alcuni affinamenti del modello in uso: in particolare: (i) è stata rivista criticamente la base dati, (ii) sono state aggiornate le serie storiche includendo gli incassi registrati nel mese di dicembre 2023 ed (iii) è stato analizzato criticamente il periodo di riferimento delle stesse, al fine di renderlo maggiormente omogeneo al mix di controparti attualmente in portafoglio, alle modalità operative in essere e a una maggiore corrispondenza tra le basi dati degli interessi di mora e dei 40 euro. A tal proposito si è proceduto per gli interessi di mora ad utilizzare le serie storiche 2015- 2023, ritenendo poco rappresentative le osservazioni relative al periodo 2010-2014 in quanto relative ad incassi che si riferivano quasi esclusivamente al SSN italiano, che oggi rappresenta solo il 30% del fondo complessivo. In ossequio a quanto richiesto dallo IAS 8.34, che prevede la rettifica delle stime in presenza di mutamenti nelle circostanze sulle quali la stima si era basata o in seguito a nuove informazioni, la Banca ha provveduto ad incrementare la percentuale di riconoscimento degli interessi di mora e dei 40 euro, dal 50% al 65%.

Con riferimento a BFF Polska Group, ad eccezione della sola BFF Central Europe s.r.o., nonostante l'esigua rilevanza della componente degli interessi di ritardato pagamento sul totale crediti, nell'ambito del completamento delle attività di integrazione dei processi di Gruppo, che includono anche l'adeguamento delle serie storiche e degli strumenti di analisi a quelli utilizzati dalla Capogruppo, gli interessi di ritardato pagamento maturati sui crediti commerciali scaduti, sono principalmente rilevati nel momento in cui si ha una ragionevole certezza che verranno incassati, in base agli accordi presi con le controparti debitrici o a quanto definito in sede giudiziale. Per quanto riguarda invece la BFF Central Europe si precisa che il trattamento contabile segue quello del costo ammortizzato e gran parte dei ricavi iscritti è relativo alle commissioni ottenute. Ogni ricavo addizionale collegato agli interessi di mora per ritardato pagamento è riconosciuto solo in specifici casi per i quali vi è una ragionevole certezza di recupero e per i quali è stata definita una percentuale di recupero basata sull'esperienza.

In relazione ai crediti deteriorati, l'ammontare netto complessivo riferito al BFF Banking Group è pari a 1.814,2 milioni di euro. Di questi 96,5 milioni di euro si riferiscono a sofferenze (di cui 90,9 milioni di euro relativi a Comuni e Province in dissesto, di cui 3,1 milioni di euro acquistati già deteriorati) e 25,3 milioni di euro a inadempienze probabili. Le esposizioni scadute risultano pari a 1.692,4 milioni di euro, di cui il 98,8% relativo a controparti pubbliche. Come detto precedentemente tale posta è stata fortemente impattata dalla riclassificazione del portafoglio attuata al 30 giugno 2024 al fine di rispondere al rilievo di conformità sulla precedente classificazione dei crediti pubblici attuata dalla Banca senza però corrispondere ad un effettivo deterioramento della qualità del credito sottostante e che ha comportato un ammontare di past due addizionali pari a 1.429 milioni di euro.

Nella voce confluiscono altresì le spese forfettarie di recupero dei crediti (40 euro). Il Dlgs del 9/10/2002 n. 231, recante attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, stabilisce in tema di risarcimento delle spese di recupero, che "Al creditore spetta, senza che sia necessaria la costituzione in mora, un importo forfettario di 40 euro a titolo di risarcimento del danno. È fatta salva la prova del maggior danno, che può comprendere i costi di assistenza per il recupero del credito.".

L'interpretazione di BFF è stata confermata dalla sentenza vinta dalla Banca presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea in data 20 Ottobre 2022, che costituisce l'interpretazione vincolante anche per i giudizi nazionali di tutti i Paesi membri, e che ha confermato il diritto di recuperare almeno 40 euro per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, a prescindere dall'importo e a prescindere dal fatto che un certo ammontare di fatture facciano parte di un'unica promessa di pagamento.

La Banca ha quindi provveduto a tracciare gli incassi delle Spese di recupero per delineare una serie storica che, attualmente, presenta una profondità di 5 anni. In considerazione della recente giurisprudenza, della dinamica degli incassi in incremento, delle percentuali di recupero in aumento e in linea con quelle degli Interessi di Mora a partire dal 31 dicembre 2022 ha deciso di includere tale fattispecie di ricavo in bilancio modificando la modalità di stima dei ricavi.

Anche in merito alle spese di recupero, l'aggiornamento delle serie storiche precedentemente citato ha portato ad incrementare la percentuale di riconoscimento dal 50% al 65%.

Ai sensi dello IAS 8.36, il cambiamento di stima è stato rilevato in modo prospettico nell'esercizio del cambiamento e, quindi, riflesso nell'esercizio 2024.

Al 30 giugno 2024, la variazione del tasso di recupero dei crediti per interessi di mora e del Credito 40 euro ha generato maggiori crediti e ricavi non ricorrenti per euro 137,9 milioni e maggiori crediti e ricavi nel primo semestre 2024, pari ad euro 15,6 milioni.

I titoli di debito rientranti nel portafoglio HTC, per 4.950,9 milioni di euro, sono valutati secondo il criterio del costo ammortizzato; gli interessi, quindi, sono registrati a Conto economico secondo il tasso effettivo di rendimento.

Al 30 giugno 2024, tale portafoglio è composto principalmente da titoli di Stato a presidio del rischio di liquidità e ai fini dell'ottimizzazione del costo del denaro, per un valore nominale complessivo pari a 4.957,0 milioni di euro, con un fair value pari a 4.875,0 milioni di euro e una differenza negativa, al lordo delle imposte, rispetto al prezzo di carico alla stessa data, di 76 milioni di euro circa, non iscritta a bilancio.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Euro 10.273.818 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/
Valori
Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 3.508.714 1.811.061 3.101 5.322.877 4.921.668 327.831 5.584 5.255.082
1.1 Conti correnti 218 535 X X X 21.049 447 X X X
1.2 Pronti contro
termine attivi
58.315 X X X 52.424 X X X
1.3 Mutui X X X X X X
1.4 Carte di credito,
prestiti
personali e
cessioni del
quinto
36 X X X 62 X X X
1.5 Finanziamenti
per leasing
287 X X X 520 X X X
1.6 Factoring 1.791.105 1.470.277 3.101 X X X 3.233.839 272.207 5.584 X X X
1.7 Altri
finanziamenti
1.658.752 340.250 X X X 1.613.774 55.177 X X X
2. Titoli di debito 4.950.941 4.957.182 4.891.959
2.1. Titoli strutturati
2.2. Altri titoli
di debito
4.950.941 4.875.000 4.957.182 4.891.959
Totale 8.459.655 1.811.061 3.101 - - 5.322.877 9.878.850 327.831 5.584 4.891.959 - 5.255.082
Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La composizione della voce è la seguente:

  • ▶ L'attività di factoring "in bonis" ammonta complessivamente, per BFF Banking Group, a 1.791.105 mila euro.
    • I. Tra questi, i crediti acquistati a titolo definitivo "in bonis", iscritti al nome del debitore ceduto, con i presupposti della "derecognition", e valutati al "costo ammortizzato", sono pari a 1.370.252 mila euro per BFF Bank e a 396.731 mila euro per la controllata BFF Finance Iberia.
    • II. Contestualmente all'acquisto dei crediti, si acquisisce il diritto agli interessi di mora, maturati e maturandi, sugli stessi e alla loro scadenza il diritto alle spese di recupero.
    • III. Si segnala inoltre che i crediti acquistati al di sotto del valore nominale ammontano a 30.538 mila euro relativamente agli Interessi di Mora e a 4.473 mila per spese di recupero.
    • IV. Le operazioni di factoring "in bonis" pro soluto, relative a BFF Polska Group, ammontano complessivamente a 24.122 mila euro
  • ▶ Gli altri finanziamenti "in bonis" verso la clientela risultano pari a 1.658.752 mila euro e comprendono principalmente:
    • I. crediti per interessi di mora maturati per 149.306 mila euro circa, di cui 115.703 relativi a BFF Bank e 33.603 riferiti alla controllata spagnola; tale importo, già transitato a Conto economico nell'esercizio e in quelli precedenti, si riferisce ai soli interessi di mora maturati. Di conseguenza, quindi, dei 536,3 milioni di euro per interessi di mora transitati a Conto economico, riferiti al fondo in essere al 30 giugno 2024, 149,3 milioni di euro si riferiscono alla voce in oggetto, mentre la restante parte, confluisce per 240,5 milioni nella voce "factoring" e per 146,5 milioni tra gli altri finanziamenti deteriorati, principalmente in past due;
    • II. spese di recupero per 70.951 mila euro di cui 43.500 mila relativi a BFF Bank, 27.452 mila riferiti alla controllata spagnola e 1.812 mila relativi a BFF Central Europe; tale importo, unitamente a 89.467 mila euro classificati tra i crediti deteriorati risulta già transitato a conto economico e si riferisce alle spese di recupero già maturate sui crediti acquistati a titolo definitivo.
    • III. depositi cauzionali per circa 157,3 milioni di euro funzionali alle attività di regolamento connesse con l'operatività tipica delle aree di business Securities Services e Banking Payments.
    • IV. depositi cauzionali per l'operatività in essere con Cassa Compensazione e Garanzia per 198,4 milioni di euro;
    • V. le operazioni di finanziamento effettuate da BFF Polska Group per 970.739 mila euro.
  • ▶ I pronti contro termine attivi pari a 58.315 mila euro. Si tratta di esposizioni sorte in relazione a contratti con clienti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA).
  • ▶ I finanziamenti in Conto corrente, pari a 218 mila euro, sono rappresentati dagli utilizzi delle linee, funzionali alle esigenze di servizio, riconosciute a Fondi e Sgr per i quali vengono svolti i servizi di Banca Depositaria (nell'ambito dell'offerta di servizi propria dell'unità di business Securities Services) o da clientela corporate a cui vengono erogati servizi di incasso e pagamento (nell'ambito dell'offerta di servizi assicurati dalla Direzione Banking Payments).
  • ▶ Operazioni di leasing finanziario "in bonis", effettuate da BFF Polska Group per 287 mila euro.
  • ▶ Le "Attività deteriorate" nette di BFF Banking Group ammontano complessivamente a 1.814.162 mila euro contro i 333.414 mila di euro al 31 dicembre 2022.L'incremento è dovuto principalmente alle esposizioni scadute deteriorate: tale posta è stata fortemente impattata dalla riclassificazione del portafoglio attuata al 30 giugno 2024 al fine di rispondere al rilievo di conformità formulato dalla Banca d'Italia sulla definizione dei crediti past due, senza però corrispondere ad un effettivo deterioramento della qualità del credito sottostante. Le stesse comprendono:

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

  • ▶ Le sofferenze sono costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 30 giugno 2024, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 96.538 mila euro, di cui 3.101 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 90.896 mila euro e rappresentano il 94,2% del totale. Le sofferenze lorde sono pari a 118.318 mila euro (120.923 mila euro al 31 dicembre 2023), svalutate per 21.780 mila euro (21.117 mila euro al 31 dicembre 2023). La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1 milione di euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 119.328 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 22.790 mila euro. Con riferimento alla Banca, al 30 giugno 2024 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 91.272 mila euro, di cui 90.896 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto. Di tale importo, 3.101 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari. Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 22.369 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 18.049 mila euro, risultano pari a 4.320 mila euro.
  • ▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF Polska Group. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Al 30 giugno 2024, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 33.119 mila euro (19.125 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 25.323 mila euro relative a BFF Polska Group (15.840 mila di euro al 31 dicembre 2023), 4.253 mila euro alla Banca (3.087 mila di euro al 31 dicembre 2023) e 3.542 mila euro (198 mila di euro al 31 dicembre 2023) a BFF Finance Iberia. Il valore complessivo netto è pari a 25.251 mila euro (13.718 mila di euro al 31 dicembre 2023), riferito principalmente a BFF Polska Group.
  • ▶ Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 1.692.374 mila euro. Si riferiscono alla Banca per 1.463.220 mila euro, alla controllata spagnola per 22.611 mila euro e a BFF Polska Group per 206.542 mila euro. Il 98,8% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Tale categoria mostra un forte incremento rispetto al 31 dicembre 2023 a seguito della riclassificazione del portafoglio attuata al fine di rispondere ai rilievi di conformità sulla precedente classificazione dei crediti pubblici attuata dalla Banca, contenuti nel report ispettivo che Banca d'Italia ha consegnato in data 29 aprile 2024 e a cui BFF ha risposto in data 11 luglio 2024.

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo BFF risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale del gruppo. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

Fair value

La voce di bilancio relativa ai crediti verso la clientela, si riferisce principalmente a crediti acquistati a titolo definitivo, per i quali non esiste un mercato attivo e liquido. Si tratta, in particolare, di crediti scaduti nei confronti della Pubblica Amministrazione, per i quali non risulta agevole determinare attendibilmente il prezzo di una ipotetica transazione indipendente, anche a causa della difficoltà di stabilire un ragionevole apprezzamento del rischio di liquidità, che sarebbe accettato dal mercato per tali operazioni.

Si è pertanto ritenuto che il valore contabile (determinato sulla base del "costo ammortizzato", tenendo conto dell'eventuale svalutazione analitica e collettiva) in relazione alla natura, alla tipologia, alla durata e alle previsioni di incasso di tali attività, possa considerarsi sostanzialmente rappresentativo del fair value dei medesimi crediti alla data di bilancio.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Valori in migliaia di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
Stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
parziali
complessivi(*)
Titoli di debito 4.952.888 1.948
Finanziamenti 3.959.202 133.468 1.842.498 3.299 1.070 236 31.437 198
Totale 30.06.2024 8.912.090 - 133.468 1.842.498 3.299 3.018 236 31.437 198 -
Totale 31.12.2023 9.898.972 - 577.110 355.498 5.785 3.186 485 27.668 201 -

(*) Valore da esporre a fini informativi.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 7 - Partecipazioni - Voce 70

Euro 14.411 mila

L'importo rappresenta il valore della partecipazione in Unione Fiduciaria pari al 24% del capitale di quest'ultima, nonché la partecipazione nei due studi legali associati, in cui BFF Polska è socio accomandante.

Si precisa che le suddette partecipazioni sono consolidate con il metodo del patrimonio netto (e non integralmente).

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede Sede Tipo di Rapporto di partecipazione Disponibilità
legale
operativa
rapporto Impresa
Quota %
partecipante
voti %
A. Imprese controllate in modo
congiunto
B. Imprese sottoposte a influenza
notevole
1.Unione Fiduciaria Milano (Italy) Milano (Italy) Diritto di
voto in
Assemblea
BFF Bank
S.p.A.
24% 24%
C. Imprese controllate
in via esclusiva
2. Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspólnik sp.k.
Łodz
(Polonia)
Łodz
(Polonia)
Altre forme
di controllo
BFF Polska
S.A.
99% 99%
3. Restrukturyzacyjna
Kancelaria Prawnicza
Karnowski i Wspolnik sp.k.
Łodz
(Polonia)
Łodz
(Polonia)
Altre forme
di controllo
Debt-Rnt sp.
Z O.O
99% 99%

Sezione 9 - Attività materiali - Voce 90

Euro 68.750 mila

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
1. Attività di proprietà 62.625 46.163
a) terreni 18.890 18.890
b) fabbricati 38.743 24.868
c) mobili 3.315 332
d) impianti elettronici 763 747
e) altre 914 1.325
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 6.125 14.527
a) terreni - -
b) fabbricati 5.262 13.806
c) mobili - -
d) impianti elettronici 4 5
e) altre 859 716
Totale 68.750 60.690
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100

Euro 71.347 mila (di cui euro 30.957 mila relativi ad avviamenti)

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Valori in migliaia di euro)
Attività/Valori 30.06.2024 Totale Totale
31.12.2023
Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento X 30.957 X 30.957
A.2 Altre attività immateriali 40.390 - 43.785 -
di cui: software 14.330 13.960
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate
internamente
- - - -
b) Altre attività 40.390 - 43.785 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - -
a) Attività immateriali generate
internamente
- - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 40.390 30.957 43.785 30.957

La voce è principalmente composta dall'ammontare degli avviamenti che si sono generati a seguito dall'acquisizione nel 2016 di BFF Polska Group pari a 22.146 mila euro, nel 2019 della ex IOS Finance (ora fusa per incorporazione in BFF Finance Iberia) pari a 8.728 mila euro e, nell'ultimo trimestre 2022, della BFF Techlab (ex MC3 – Informatica) pari a 83 mila euro, nonché dai "Customer Contract" pari a 17.787 mila euro.

Oltre agli avviamenti e ai customer contracts, la voce contiene anche le altre attività immateriali aventi durata definita che si riferiscono a investimenti in nuovi programmi e software a utilizzazione pluriennale, sistematicamente ammortizzati a quote costanti, in base alla stima della loro vita utile che per tutto il Gruppo Bancario è non superiore a quattro anni.

Relativamente agli avviamenti a vita utile indefinita iscritti in bilancio e in linea con quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 36, alla fine del 2023 è stato effettuato il test di impaiment degli avviamenti iscritti in bilancio relativi a BFF Polska Group, BFF Iberia (ex IOS Finance) e BFF Techlab (ex MC3 – Informatica) al fine di determinare il valore recuperabile degli stessi. Il test di impairment non ha rilevato perdite di valori dell'avviamento e delle immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Al 30 giugno 2024 non sono stati individuati indicatori che evidenziassero rischi che il valore contabile delle attività immateriali iscritte in bilancio fosse inferiore al loro valore recuperabile.

Sezione 11 - Attività fiscali e passività fiscali - Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo

Al 30 giugno 2024, le attività e le passività fiscali correnti ammontano rispettivamente a 42.581 mila euro e 4.881 mila euro, ed accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali del Gruppo nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, in accordo con quanto disposto dallo IAS 12. In particolare, tali poste accolgono il saldo netto tra le passività fiscali correnti del periodo, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per il periodo, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti versati nel corso del periodo. Le imposte correnti corrispondono all'importo delle imposte sul reddito imponibile del periodo.

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Euro 55.592 mila

Le attività per imposte anticipate sono composte principalmente da quote deducibili negli esercizi successivi relative a rettifiche di valore su crediti, dall'accantonamento sui benefici differiti per i dipendenti, nonché dagli ammortamenti con competenza fiscale differita.

11.2 Passività per imposte differite: composizione

Euro 160.589 mila

Le passività per imposte differite sono determinate principalmente da interessi di mora di BFF Bank, rilevati in bilancio per competenza, ma che concorrono alla formazione dell'imponibile fiscale negli esercizi successivi al momento dell'incasso, ai sensi dell'art. 109, c. 7 del DPR n. 917 del 1986, nonché dai fondi svalutazione crediti riferiti agli esercizi precedenti.

(Valori in migliaia di euro)

Sezione 12 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo

12.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
A. Attività possedute per la vendita
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali 8.046 8.046
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
Totale (A) 8.046 8.046
di cui valutate al costo 8.046 8.046
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
B. Attività operative cessate
B.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
B.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
B.4 Partecipazioni
B.5 Attività materiali
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute
B.6 Attività immateriali
B.7 Altre attività
Totale (B) - -
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3

SEGUE

(Valori in migliaia di euro)

Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
C. Passività associate ad attività possedute per la vendita
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
Totale (C) - -
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
D. Passività associate ad attività operative cessate
D.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
D.2 Passività finanziarie di negoziazione
D.3 Passività finanziarie designate al fair value
D.4 Fondi
D.5 Altre passività
Totale (D) - -
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3

In accordo con quanto previsto dal Principio Contabile Internazionale IFRS 5, a seguito della sottoscrizione dell'accordo di vendita dell'immobile sito in via Domenichino 5 di proprietà della Capogruppo, al 30 giugno 2024 ed al 31 dicembre 2023 il valore netto contabile dello stesso, pari a 8.046 migliaia di euro, è stato riclassificato dalla voce in oggetto nella voce 120 dell'Attivo di Stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività". L'operazione di vendita sarà perfezionata entro la fine del 2024.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 13 - Altre attività - Voce 130

13.1 Altre attività: composizione

Euro 587.735 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio 30.06.2024 31.12.2023
Depositi cauzionali 4.107 4.107
Fatture emesse e da emettere 11.112 11.663
Flussi di pagamento da accreditare 143.315 128.613
Altri crediti 60.590 77.335
Ratei e risconti attivi 21.512 19.584
Crediti Ecobonus 347.099 414.092
Totale 587.735 655.393

I "Flussi di pagamento da accreditare" si riferiscono a conti transitori con saldo dare che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.

I ratei e i risconti attivi si riferiscono principalmente al differimento temporale dei costi relativi alle spese amministrative.

Gli "altri crediti" si riferiscono principalmente a crediti non commerciali verso debitori diversi, a partite da sistemare e a spese legali da recuperare.

Al 30 giugno 2024 la voce dei crediti ecobonus, pari a 347,1 milioni di euro (414,1 milioni di euro al31 dicembre 2023), accoglie sia i crediti acquistati con operazioni di factoring secondo il business model HTC pari a 281,5 milioni di euro (354,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e sia quelli acquistati in accordo con il business model "trading" pari a 65,6 milioni di euro (59,9 mili0ni di euro al 31 dicembre 2023), crediti iscritti e valutati secondo il metodo del fair value.

In particolare, i "crediti Ecobonus HTC", in diminuzione rispetto al dato rilevato alla fine dell'esercizio precedente, sono relativi a crediti acquistati dalla Capogruppo con operazioni di factoring pro-soluto e rivenienti dagli incentivi fiscali in essere. Come previsto dalla vigente normativa fiscale, tali crediti vengono utilizzati in compensazione per il pagamento di imposte e contributi e sono classificati nella voce 130 dell'Attivo "Altre attività" in linea con quanto definito da Banca d'Italia nel Documento Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 9: "Tavolo di coordinamento fra Banca d'Italia, Consob ed Ivass in materia di applicazione degli IAS/IFRS".

PASSIVO

Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 10

Euro 10.648.523 mila

Al 30 giugno 2024 la voce in oggetto è composta come segue:

  • ▶ debiti verso banche pari a 2.234.248 mila di euro;
  • ▶ debiti verso la clientela pari a 8.112.594 mila di euro;
  • ▶ titoli in circolazione pari a 301.681 mila euro.

Debiti verso banche

Euro 2.234.248 mila

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 1.448 X X X 3.582 X X X
2. Debiti verso banche 2.232.800 X X X 2.265.492 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 836.886 X X X 920.978 X X X
2.2 Depositi a scadenza 170.712 X X X 181.081 X X X
2.3 Finanziamenti 1.014.619 X X X 1.089.129 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 1.014.619 X X X 1.089.129 X X X
2.3.2 Altri X X X X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
X X X X X X
2.5 Debiti per leasing X X X X X X
2.6 Altri debiti 210.582 X X X 74.304 X X X
Totale 2.234.248 - - - 2.269.074 - - -

Legenda:

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

La voce è principalmente composta dai "conti correnti e depositi a vista" per circa 836,9 milioni di euro, rivenienti soprattutto dall'operatività dei servizi di pagamento, e accolgono i saldi dei conti correnti della clientela bancaria. La voce include anche l'ammontare dei contratti di "Pronti contro Termine" con controparte bancaria, per circa 1,0 miliardi di euro.

Inoltre, la voce è composta anche dai "Depositi a scadenza" che sono prevalentemente riferibili a depositi richiesti a fronte dei servizi prestati alle Banche clienti, quali ad esempio il servizio di assolvimento indiretto della Riserva Obbligatoria.

Debiti verso clientela

Euro 8.112.594 mila

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 3.682.443 X X X 4.297.019 X X X
2. Depositi a scadenza 2.437.689 X X X 2.711.140 X X X
3. Finanziamenti 1.352.815 X X X 796.014 X X X
3.1 pronti contro termine passivi 1.200.029 X X X 568.796 X X X
3.2 altri 152.786 X X X 227.217 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
X X X X X X
5. Debiti per leasing 4.251 X X X 15.236 X X X
6. Altri debiti 635.396 X X X 725.702 X X X
Totale 8.112.594 8.545.110

Legenda:

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Al 30 giugno 2024, la voce è principalmente composta da "conti correnti e depositi a vista" per un ammontare pari a 3.682 milioni di euro, relativi alle giacenze su conti correnti operativi, ossia conti aperti a favore della clientela corporate di riferimento (ad esempio Fondi, Società di gestione del risparmio, clientela corporate, altri Enti) relativamente al core business di banca depositaria e finanziamenti rivenienti da operazioni di "pronti contro termine" per 1,2 miliardi di euro.

All'interno della voce, si segnalano anche le esposizioni relative ai conti deposito online ("conto facto"), proposti in Italia, Spagna, Germania, Olanda, Irlanda e Polonia per un totale di 2.652 milioni di euro tra depositi vincolati e conti correnti, rispetto a 2.744 milioni di euro riferiti al 31 dicembre 2023.

Gli altri debiti si riferiscono principalmente a incassi di crediti in gestione, da riconoscere ai clienti, nonché assegni circolari in circolazione, emessi nell'ambito del servizio che consente alle banche convenzionate di rendere disponibile alla propria clientela, sulla base di un contratto di mandato, il titolo di credito emesso da BFF Bank, come banca depositaria.

I debiti per leasing, che ammontano a 4,3 milioni di euro a livello di gruppo, si riferiscono all'iscrizione delle lease liabilities in contropartita dei diritti d'uso, riportati nella Voce 90 "Attività Materiali" dell'Attivo di Stato patrimoniale, a seguito dell'applicazione del nuovo IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.

L'importo accoglie principalmente l'effetto dell'applicazione del principio sui canoni degli immobili presi in locazione dal Gruppo e i contratti di leasing hanno una durata compresa tra i 3 e i 6 anni. Per maggiori dettagli si rimanda alla specifica Parte M "Informativa sul Leasing" della Nota Integrativa.

Titoli in circolazione

Euro 301.681 mila

Tipologia titoli/Valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 301.681 283.848 - 14 14
1.1 strutturate 301.681 283.848
1.2 altre 14 14
2. altri titoli -
2.1 strutturati -
2.2 altri
Totale 301.681 283.848 - - 14 - - 14

VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

I titoli in circolazione rappresentano i prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo.

In particolare, il saldo al 30 giugno 2024 è relativo a un nuovo prestito obbligazionario social unsecured senior preferred per un ammontare complessivo di Euro 300 milioni collocato in data 8 aprile 2024 con cedola a tasso fisso del 4,750% annuo pagabile annualmente, con scadenza al 20 marzo 2029 e opzione di rimborso anticipato al quarto anno, in data 20 marzo 2028. Le Obbligazioni, emesse a valere del Programma EMTN (Euro Medium Term Note) da Euro 2,5 miliardi, costituito dall'Emittente, sono state collocate a un reoffer yield pari al 4,775% (corrispondente a uno spread di 190 punti base sul tasso mid-swap di riferimento) e sono state destinate uni-

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

camente a investitori istituzionali qualificati in Italia e all'estero, ai sensi della Regulation S dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato. Tale emissione, coerente con il piano di funding della Banca, è stata realizzata in ottica requisiti MREL, obbligatori per BFF dal 1° gennaio 2025.

Si è trattata della prima emissione realizzata nell'ambito del Social Bond Framework pubblicato dalla Banca nel settembre 2023. I proventi netti delle Obbligazioni saranno pertanto destinati a finanziare e/o rifinanziare gli Eligible Social Assets.

Sezione 2 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 20

Euro 1.390 mila

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale 30.06.2024 Totale 31.12.2023
VN Fair Value Fair VN Fair Value Fair
L1 L2 L3 Value(*) L1 L2 Value(*)
L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate X X
3.1.2 Altre obbligazioni X X
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati X X
3.2.2 Altri X X
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione X 1.390 X X 1.196 X
1.2 Connessi con la fair value option X X X X
1.3 Altri X X X X
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione X X X 19 X
2.2 Connessi con la fair value option X X X X
2.3 Altri X X X X
Totale (B) X 1.390 - - X X - 1.215 - X
Totale (A+B) X 1.390 - - X X - 1.215 - X

Legenda:

VN = Valore Nominale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

(*) Fair value = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

La voce accoglie il fair value negativo al 30 giugno 2024 ed al 31 dicembre 2023 degli strumenti derivati classificati come attività di trading ma utilizzati per le coperture gestionali del rischio di tasso di cambio e tasso di interesse a cui il Gruppo è esposto.

Sezione 4 - Derivati di copertura - Voce 40

Euro 308 mila

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Valori in migliaia di euro)
FV 30.06.2024 VN
30.06.2024
FV 31.12.2023 VN
L1
L2
L3 L1 L2 L3 31.12.2023
A. Derivati finanziari - 308 - 87.715 - - - -
1) Fair value - 308 - 87.715 - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 308 - 87.715 - - - -

Legenda: VN= Valore Nozionale L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Sezione 6 - Passività fiscali - Voce 60

Euro 165.470 mila

Si veda "Sezione 11 Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110" dell'attivo dello Stato patrimoniale consolidato.

Si rimanda alla "Sezione 11 dell'attivo – Attività fiscali e passività fiscali" dell'attivo dello Stato patrimoniale consolidato.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 8 - Altre Passività - Voce 80

Euro 488.059 mila

8.1 Altre passività: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
Debiti verso fornitori 10.584 9.654
Fatture da ricevere 35.645 27.001
Debiti verso l'Erario 3.632 16.112
Debiti verso enti previdenziali 1.411 2.323
Debiti verso dipendenti 17.668 19.501
Incassi in attesa di imputazione 74.545 86.020
Flussi di pagamento pervenuti da addebitare 293.151 342.609
Altri debiti 40.189 44.283
Ratei e risconti passivi 11.234 7.852
Totale 488.059 555.354

I "Debiti verso fornitori" e le "fatture da ricevere" si riferiscono a debiti per acquisti di beni e prestazioni di servizi.

La voce "Incassi in attesa di imputazione" si riferisce ai pagamenti pervenuti entro la data del 30 giugno 2024, e ancora in essere in quanto non acclarati a tale data.

Tra gli "Altri debiti" sono ricomprese principalmente quote di incassi da trasferire, imposte di bollo da versare, debiti verso gli amministratori e altre partite da sistemare.

I "Flussi di pagamento pervenuti da addebitare" si riferiscono a conti transitori con saldo avere che si collocano nell'ambito dell'attività di tramitazione dei pagamenti bancari e accolgono sospesi di regolamento liquidati nei primi giorni lavorativi successivi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

Euro 3.261 mila

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

La passività iscritta in bilancio al 30 giugno 2024, relativa principalmente al Trattamento di Fine Rapporto della Capogruppo, è pari al valore attuale dell'obbligazione stimata da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Di seguito si riportano le principali ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività al 30 giugno 2024.

Ipotesi attuariali

Tasso annuo di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA 5-7 in linea con la duration del collettivo in esame.

Tasso annuale di incremento del TFR

Come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali.

Si riporta di seguito le base tecniche demografiche utilizzate:

  • ▶ Decesso: tabella ISTAT 2022;
  • ▶ Inabilità: Tavole INPS 2000 distinte per età e sesso;
  • ▶ Pensionamento: 100% al raggiungimento dei requisiti AGO adeguati al D.L. n. 4/2019.

Frequenze annue di turnover e anticipazioni

  • ▶ Dirigenti: 0% frequenza anticipazione e 27% frequenza turnover;
  • ▶ Quadri: 0,6% frequenza anticipazione e 7,3% frequenza turnover;
  • ▶ Impiegati 2,1% frequenza anticipazione e 3,4% frequenza turnover.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri - Voce 100

Euro 37.759 mila

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 197 530
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -
3. Fondi di quiescenza aziendali 6.356 7.009
4. Altri fondi per rischi ed oneri
4.1 controversie legali e fiscali - -
4.2 oneri per il personale - -
4.3 altri 31.206 28.325
Totale 37.759 35.864

A partire dal 1° gennaio 2018, la voce accoglie anche l'accantonamento a fronte del rischio di crediti connesso agli impegni/garanzie finanziarie rilasciate da BFF Polska alla sua clientela, sulla base delle regole di impairment previste dal principio contabile internazionale IFRS 9.

Al 30 giugno 2024, i "Fondi per rischi e oneri" comprendono, in prevalenza, gli accantonamenti riferiti al personale nel "Fondo di quiescenza e obblighi simili" e gli accantonamenti relativi ad "Altri Fondi" a copertura di passività potenziali che la Banca potrebbe dover sostenere.

L'incremento significativo rispetto al 31 dicembre 2023, ascrivibile alla voce "altri fondi per rischi e oneri", è relativo ad accantonamenti a fronte di rischi probabili di soccombenza per un ammontare pari a circa 3,4 milioni di euro.

La voce "Fondo di quiescenza" diminuisce rispetto al 31 dicembre 2023 per effetto dei pagamenti a talune categorie di dipendenti dei bonus differiti relativi agli obiettivi raggiunti negli esercizi precedenti, in parte compensato degli accantonamenti di competenza del primo semestre 2024.

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Il fondo di quiescenza si riferisce principalmente al patto di non concorrenza sottoscritto con i manager di BFF Banking Group, pari a 3,2 milioni di euro (comprensivi anche della quota stanziata a riserva di patrimonio netto da erogare in azioni della Banca) nonché agli accantonamenti relativi al sistema di incentivazione e di retention con pagamento differito previsto per taluni dipendenti di BFF Bank, pari a 1,8 milioni di euro. Entrambe le obbligazioni verso il personale sono esposte al loro valore attuale stimato da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.

Alla data del 30 giugno 2024 il fondo in oggetto accoglie anche l'accantonamento a fronte dell'impegno assunto da DEPObank nei confronti di alcuni dipendenti cessati pari a 156 mila euro.

Nello specifico, le caratteristiche del sistema di differimento di parte del bonus di competenza dell'esercizio prevedono, per i risk takers, vincoli di medio periodo, secondo cui il 30% (se variabile contenuta) o il 40% del bonus di competenza di ogni esercizio verrà liquidato dai tre ad un massimo di 6 anni successivi, previo conseguimento da parte della Banca di determinate condizioni collegate alla redditività della stessa, ai vincoli di patrimonio di vigilanza previsti dalla normativa vigente, e alla presenza del dipendente in azienda. Gli accantonamenti sono stati quantificati, secondo quanto disposto dallo IAS 19, sulla base di un calcolo attuariale effettuato da una società esterna specializzata. Le obbligazioni della Banca sono state determinate attraverso il "Metodo del Credito Unitario", che considera ogni periodo di lavoro fonte di un'unità aggiuntiva di diritto ai benefici, e misura distintamente ogni unità ai fini del calcolo dell'obbligazione finale, come stabilito dai paragrafi 67-69 dello IAS 19. Si tratta, pertanto, di un'impostazione attuariale che comporta una valutazione finalizzata alla determinazione del valore attuale medio delle obbligazioni della Banca.

Si riportano di seguito le basi tecniche demografiche utilizzate e le principali ipotesi attuariali fatte dallo studio esterno:

Patto di Non Concorrenza

Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'indice Iboxx Corporate AA con duration 10+ rilevato al 30 giugno 2024 e pari a 3,56%. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo oggetto della valutazione.

Decesso Tabelle di mortalità RG48 pubblicate
dalla Ragioneria Generale dello Stato
Pensionamento 100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Frequenza dimissioni volontarie 10,60%
Frequenza Claw back 0,00%
Frequenza di recesso (ove previsto) 3,00%
Frequenza di revoca del mandato per l'Amministratore Delegato 0,00%
Incremento annuo retributivo per i Dirigenti 2,00%
Incremento annuo retributivo per i Quadri 2,00%
Aliquota di contribuzione 27,40%
Tasso di inflazione 2,00%

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Bonus differito

Tasso di attualizzazione

La base finanziaria utilizzata per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stata determinata coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento all'indice Iboxx Eurozone Corporate AA (in linea con la duration del piano). Il tasso di attualizzazione è stato posto pari al 3,34%.

Mortalità ed invalidità

Per la stima del fenomeno della mortalità è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. Per le probabilità di invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010.

Frequenza di dimissioni e licenziamento

Pari al 3,7% (MBO differito 2022 e 2023).

10.6 Fondi per rischi e oneri - Altri Fondi

Gli altri fondi pari a 31,2 milioni di euro si riferiscono a:

  • ▶ contenziosi passivi per i quali la Banca ha stimato un probabile rischio di soccombenza al termine della controversia, per circa 30,5 milioni di euro;
  • ▶ accantonamenti connessi all'eventuale risarcimento di danni per errori operativi come da contratto con la clientela per circa 848 mila euro.

Sezione 13 - Patrimonio del gruppo - Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

Euro 814.469 mila

13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

(Valori in migliaia di euro)

Tipologie 30.06.2024 31.12.2023
1. Capitale 144.434 143.947
1.1 Azioni ordinarie 144.434 143.947
2. Azioni Proprie (3.652) (4.377)

Per quanto riguarda l'operazione di acquisto di azioni proprie e l'informativa di cui all'art. 78 comma 1) bis del regolamento Emittenti si rinvia a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione alla sezione "Azioni Proprie".

13.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

(Valori in unità)
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 186.944.029
- interamente liberate 186.944.029
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-) (494.854)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 186.449.175
B. Aumenti 725.027
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre -
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti 632.148
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni 92.879
C. Diminuzioni -
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie -
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 187.174.202 -
D.1 Azioni proprie (+) (401.975)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate 187.576.177
- non interamente liberate
Relazione
sulla Gestione
Bilancio Consolidato
Semestrale Abbreviato
Prospetti Contabili
Individuali
Attestazione
del Dirigente Preposto
Relazione
della Società di Revisione

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

In conformità con quanto disposto dall'art. 2427, comma 7-bis, del Codice Civile, si riporta l'indicazione analitica delle singole voci del Patrimonio netto, distinguendo queste in relazione alla loro possibilità di utilizzo e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi (si indica il triennio precedente la data di redazione del bilancio).

(Valori in migliaia di euro)
30.06.2024 Possibilità di
utilizzo (a)
Quota
disponibile
Quota
derivante
Quota in
sospensione
d'imposta
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi(*)
tassa extra
profitti
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale Sociale 144.434
Riserve 286.390
- Riserva legale(**) 30.009 B 26.196
- Riserva straordinaria 89 A, B, C 89
- Riserva utili portati a nuovo(***) 246.452 A, B, C 246.452 24.402 50.387 232.930(*)
- Riserve per stock option
e strumenti finanziari
8.623 A
- Altre riserve 1.217
Riserve da valutazione 9.238
- Titoli HTCS 3.815
- Altre 5.423
Riserva azioni proprie (3.652)
Sovrapprezzi di emissione 66.277 A, B, C 66.277
Totale Capitale Sociale e Riserve 502.687 312.818 24.402 76.583 232.930

(a): Possibilità di utilizzo: A=per aumento di capitale B=per copertura perdite C=per distribuzione ai soci.

(*) Gli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi, pari a 232.930 migliaia di euro, comprendono principalmente gli utilizzi per un totale di 14.035 mila euro per l'esercizio delle stock option da parte di taluni beneficiari, effettuati nel corso del 2022, del 2023 e dei primi sei mesi del 2024, l'utilizzo per 17.217 mila euro per il pagamento delle cedola di interessi e degli oneri di strutturazione relativi allo strumento finanziario "Additional Tier 1" (AT1), nonché gli utilizzi negli ultimi tre esercizi relativi al pagamento dei dividendi distribuiti come da delibere assembleari per un ammontare di 201.678 mila euro;

(**) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 26.196 mila euro;

(***) Di cui in sospensione di imposta ex art.110 DL 104/2020 per 50.387 mila euro.

(Valori in migliaia di euro)
Legali Utili portati
a nuovo
Altre Totale
A. Esistenze iniziali 29.806 238.249 9.706 277.762
B. Aumenti 203 65.059 1.421 66.683
B.1 Attribuzioni di utili 203 65.059 - 65.262
B.2 Altre variazioni - - 1.421 1.421
C. Diminuzioni - (56.767) (1.287) (58.054)
C.1 Utilizzi -
- copertura perdite - - - -
- distribuzione - (48.910) - (48.910)
- trasferimento a capitale - - - -
C.2 Altre variazioni - (7.857) (1.287) (9.144)
D. Rimanenze finali 30.010 246.541 9.840 286.390

Di seguito si riporta la movimentazione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto:

Riserva Utili portati a nuovo

La riserva utili portata a nuova aumenta per effetto dell'attribuzione a riserva della quota di utili dell'esercizio 2023 pari a 65 milioni di euro, come da delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 18 aprile 2024.

Le diminuzioni della riserva di utili sono relative per circa 48,9 milioni di euro alla distribuzione di riserva agli azionisti deliberata dall'Assemblea tenutasi in data 18 aprile 2024 e per circa 7,9 milioni di euro agli utilizzi connessi al pagamento della cedola di interessi del nuovo strumento "Additional Tier 1" (per 4,4 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale) e agli aumenti di capitale gratuito a seguito dell'esercizio delle stock option da parte dei beneficiari (per 3,2 milioni di euro).

Altre riserve

La movimentazione si riferisce principalmente ai seguenti eventi accaduti nel corso del primo semestre 2024:

  • ▶ incrementi per maggiori accantonamenti pari a 350 mila euro relativo alle parti di remunerazione variabile del c.d. "Personale Più Rilevante" (Risk Taker), in ottemperanza alle previsioni di cui alla Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, par. 2.1, 3 della Circolare n. 285 del 2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti secondo cui una parte deve essere corrisposta in strumenti finanziari;
  • ▶ incrementi per maggiori accantonamenti pari 680 mila euro relativi ai piani di stock option in essere;
  • ▶ decrementi per l'esercizio delle stock option o per assegnazioni di azioni relativamente al sistema di incentivazione e patto di non concorrenza della Capogruppo per circa 1,3 milioni di euro.

Vincolo fiscale di sospensione d'imposta

Come segnalato in precedenza, la Banca nel 2021 si è avvalsa dell'agevolazione prevista dall'art. 110 del D.L. n.104 del 14 agosto 2020 ed ha proceduto al riallineamento tra il valore contabile e fiscale della voce avviamento presente nei bilanci al 31 dicembre 2019 e 2020 di DEPOBank che è stata incorporata da BFF Bank in data 5 marzo 2021. L'operazione, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data

Attestazione del Dirigente Preposto

30 giugno 2021, ha comportato (i) il riallineamento della voce avviamento pari a circa 79 milioni di euro, (ii) il conseguente pagamento dell'imposta sostitutiva pari a 2,4 milioni di euro e (iii) la necessità di apporre un vincolo di sospensione d'imposta alle riserve di 76,6 milioni di euro pari alla differenza tra l'importo riallineato e l'imposta sostitutiva, così come previsto dal comma 8 dell'art. 110 del D.L. 104/2020.

Considerato che l'operazione è stata perfezionata successivamente all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di DEPObank e all'incorporazione della medesima in BFF Bank, si è proceduto all'apposizione del vincolo fiscale di sospensione d'imposta quale "Quota vincolata ai sensi del comma 8 dell'art. 110 D.L. 104/2020" alle seguenti riserve:

  • ▶ "Riserva per utili a nuovo" per 50.387 mila euro;
  • ▶ "Riserva legale" per 26.196 mila euro.

13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Al 30 giugno 2024 non si segnalano variazioni rispetto al 31 dicembre 2023. La voce rappresenta esclusivamente lo strumento Additional Tier 1 Perpetual NC2027 (ISIN XS2404266848) pari a 150 milioni di euro, con cedola a tasso fisso del 5,875% annuo da pagarsi su base semestrale.

Si segnala che la Capogruppo ha provveduto al pagamento delle cedole di interessi maturate per 4,4 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Valori in migliaia di euro)

Valore nominale su impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
Totale
31.12.2023
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisiti/e
o originati/e
1.Impegni a erogare fondi 482.997 - 2 - 482.999 481.928
a) Banche Centrali -
b) Amministrazioni pubbliche 43.139 43.139 42.809
c) Banche 6.566 6.566 4.994
d) Altre società finanziarie 406.288 406.288 400.654
e) Società non finanziarie 27.005 2 27.007 33.471
f) Famiglie
2. Garanzie finanziarie rilasciate 657 - 14.318 - 14.974 14.868
a) Banche Centrali
b) Amministrazioni pubbliche
c) Banche
d) Altre società finanziarie 89 - - 89 89
e) Società non finanziarie 567 - 14.318 - 14.885 14.779
f) Famiglie

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli Importo
30.16.2024
Importo
31.12.2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.018.553 2.196.656
4. Attività materiali
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze

Le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituite dai titoli di stato conferiti a garanzia, nell'ambito dell'operatività con la BCE e in pronti contro termine.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti -
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni di portafogli -
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli 202.848.545
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni di portafogli)
29.045.169
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 5.069
2. altri titoli 29.040.100
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 72.057.629
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 42.908
2. altri titoli 72.014.721
c) titoli di terzi depositati presso terzi 96.607.448
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 5.138.299
4. Altre operazioni -

Parte C - Informazioni sul Conto economico consolidato

Tutti gli importi delle tavole sono espressi in migliaia di euro.

Sezione 1 - Interessi - Voci 10 e 20

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Euro 431.032 mila (di cui interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo: Euro 419.492 mila)

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico:
1.1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
- - - - 2
1.2. Attività finanziarie designate
al fair value
- - - - -
1.3. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
184 - - 184 -
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
- - X - 5
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
-
3.1 Crediti verso banche - 6.346 X 6.346 5.477
3.2 Crediti verso clientela 102.153 316.673 X 418.826 256.895
4. Derivati di copertura X X - - -
5. Altre attività X X 5.673 5.673 8.881
6. Passività finanziarie X X X 3 51
Totale 102.337 323.019 5.673 431.032 271.311
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X 9 X 9 39

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi attivi pertinenti ai "Crediti verso banche" si riferiscono principalmente alle momentanee giacenze attive di conto corrente della Capogruppo e delle sue controllate, proventi che maturano sull'ammontare degli assegni circolari emessi per conto della clientela bancaria e interessi attivi sulla giacenza media negativa dei conti correnti reciproci intestati a clientela bancaria.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Gli interessi attivi relativi a "Crediti verso clientela" per finanziamenti ammontano a 316,7 milioni di euro, e sono costituiti principalmente dalle "commissioni maturity" addebitate ai cedenti per l'acquisto di crediti a titolo definitivo, e dagli interessi di mora di competenza dell'esercizio, relativi a BFF Bank e BFF Finance Iberia.

Relativamente ai crediti della Capogruppo BFF Bank e della controllata spagnola BFF Finance Iberia iscritti a bilancio, nel corso del 2024, il Gruppo ha aggiornato le serie storiche e posto in essere alcuni affinamenti del modello in uso per la rilevazione dei crediti per interessi di mora e, come descritto nel commento della voce "crediti verso la clientela" dello stato patrimoniale, ha incrementato la percentuale di riconoscimento degli interessi di mora dal 50% al 65%.

Tale variazione ha comportato il riconoscimento di un provento non ricorrente relativo agli interessi di mora, per un importo pari ad euro 112,1 milioni. Si evidenzia, inoltre, che nel primo semestre 2024 la variazione della percentuale di riconoscimento ha comportato la rilevazione di un provento ricorrente pari ad euro 13,9 milioni al 30 giugno 2024.

Nessuna variazione è stata apportata alle stime sulle tempistiche di incasso dell'intero fondo degli interessi di ritardato pagamento, che prevedono giorni stimati di incasso pari a 2100 giorni.

L'importo comprende, inoltre, gli interessi attivi, calcolati secondo il criterio del costo ammortizzato, generati dal portafoglio di BFF Polska Group, per un ammontare complessivo di 56,7 milioni di euro.

Gli interessi attivi su titoli di debito connessi ai crediti verso la clientela e pari a circa 102,2 milioni di euro, derivano principalmente da titoli di stato acquistati da BFF Bank a presidio del rischio di liquidità e al fine dell'ottimizzazione del costo del denaro, afferenti al portafoglio titoli detenuto secondo il business model HTC (Held to Collect).

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Euro 198.122 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1.1 Debiti verso banche centrali - X X - -
1.2 Debiti verso banche 69.526 X X 69.526 45.445
1.3 Debiti verso clientela 121.899 X X 121.899 96.387
1.4 Titoli in circolazione X 2.948 X 2.948 340
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - 1.861
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - 26-
4. Altre passività e fondi X X 2.887 2.887 611
5. Derivati di copertura X X 862 862 1.042
6. Attività finanziarie X X X - -
Totale 191.425 2.948 3.748 198.122 145.686
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing 100 X X 100 199

Gli interessi passivi sono passati da 145,7 milioni di euro relativi al primo semestre 2023 a 198,1 milioni di euro nel primo semestre 2024. Il notevole incremento è riconducibile principalmente all'aumento degli interessi passivi sulle giacenze della clientela bancaria e corporate per effetto dell'inversione e aumento dei tassi di interesse sul mercato.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche centrali" fanno riferimento agli interessi maturati sulle giacenze depositate sul conto di proprietà presso Banca d'Italia.

Gli interessi passivi per "Debiti verso banche" si riferiscono principalmente agli interessi che maturano sui conti correnti passivi, aperti presso BFF Bank e intestati a controparte bancaria.

Gli interessi passivi pertinenti ai "Debiti verso clientela" si riferiscono principalmente agli interessi relativi ai conti deposito online di BFF Bank ("Conto Facto" in Italia, "Cuenta Facto" proposto in Spagna dalla succursale spagnola di BFF Bank e "Lokata Facto" proposto dalla succursale in Polonia), agli interessi che maturano sulle giacenze di conto corrente della clientela corporate e agli interessi relativi ai contratti regolati da Global Master Repurchase Agreement (GMRA) con controparte clientela Cassa di Compensazione Garanzia.

Infine, la voce comprende anche gli interessi passivi per "Titoli in circolazione", pari a circa a 2.948 mila euro che aumentano per effetto del nuovo prestito obbligazionario social unsecured senior preferred collocato nel mese di aprile 2024. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alla voce 10 c) del Passivo di Stato patrimoniale "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Euro 54.257 mila

Tipologia servizi/Valori Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
a) Strumenti finanziari - -
1. Collocamento titoli - -
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile - -
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti - -
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari - -
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti - -
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari - -
di cui: negoziazione per conto proprio - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 35 28
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive - -
f) Custodia e amministrazione 13.448 14.948
1. Banca depositaria 8.779 9.283
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 4.669 5.665
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria - -
i) Servizi di pagamento 35.284 37.455
1. Conti correnti - -
2. Carte di credito 821 710
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 3.874 9.025
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 9.256 7.872
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 21.333 19.848
j) Distribuzione di servizi di terzi - -
1. Gestioni di portafogli collettive - -
2. Prodotti assicurativi - -
3. Altri prodotti - -
di cui: gestioni di portafogli individuali - -
k) Finanza strutturata - -
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
m) Impegni a erogare fondi - -
n) Garanzie finanziarie rilasciate 615 255
di cui: derivati su crediti - -
o) Operazioni di finanziamento - -
di cui: per operazioni di factoring - -
p) Negoziazione di valute - -
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 4.875 2.350
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
Totale 54.257 55.036

La voce accoglie principalmente le commissioni relative ai mandati per la gestione e la riscossione di crediti, rivenienti dalla attività di factoring e gestione dei crediti, nonché le commissioni per i servizi di banca depositaria e servizi di pagamento.

2.2 Commissioni passive: composizione

Euro 14.591 mila

(Valori in migliaia di euro)
Servizi/Valori Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
a) Strumenti finanziari - -
di cui: negoziazione di strumenti finanziari - -
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
Proprie - -
Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento 815 842
c) Gestione di portafogli collettivi - -
d) Custodia e amministrazione 2.197 2.646
e) Servizi di incasso e pagamento 8.910 12.908
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento 2.282 6.511
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione 2 -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute 8 7
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
j) Negoziazione di valute 1 1
k) Altre commissioni passive 2.658 2.413
Totale 14.591 18.817

La voce accoglie principalmente le commissioni passive di custodia e amministrazione per l'attività di banca depositaria e quelle pagate agli outsourcer per utilizzo delle infrastrutture connesse ai servizi di pagamento.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Euro 13.334 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Proventi Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
Dividendi Proventi
simili
Dividendi Proventi
simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 18 -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
7.046 - 917 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
6.288 - 5.735 -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 13.334 - 6.670 -

Al 30 giugno 2024 la voce accoglie principalmente i dividendi percepiti a marzo 2024 dalla Banca d'Italia, pari a 5,7 milioni di euro (5,7 milioni di euro nel primo semestre 2023) e da General Finance per 0,6 milioni di euro (0 milioni di euro nel primo semestre 2023), la cui quote azionarie sottoscritte dalla Capogruppo BFF Bank sono classificate nella voce 30 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e dai dividendi percepiti nel corso del primo semestre 2024 dal Fondo Italiano di Investimento, pari a circa 1,1 milioni di euro (circa 0,9 milioni di euro nel primo semestre 2023), dal fondo Ingeni per circa 5,9 milioni di euro ( 0 milioni di euro nel primo semestre 2023), le cui quote OICR sono classificate nella voce 20 dell'Attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico".

Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

Euro 1.470 mila

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Euro 1.470 mila

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 3 4.629 3 - 4.629
1.1 Titoli di debito 3 276 3 - 276
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - 4.353 - - 4.353
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - 73
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - 73
3. Attività e passività finanziarie: differenze
di cambio
X X X X (3.232)
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari: - - - - -
- Su titoli di debito e tassi di interesse - - - - -
- Su titoli di capitale e indici azionari - - - - -
- Su valute e oro X X X X x
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse
con la fair value option
X X X X -
Totale 3 4.629 3 - 1.470

Il risultato netto dell'attività di negoziazione deriva principalmente dall'effetto delle differenze di cambio relative alle attività di trading su valute funzionali alla gestione della tesoreria, in particolare alla raccolta in valuta delle banche e della clientela.

Al 30 giugno 2024, la voce accoglie anche il risultato positivo derivante dall'operatività di compravendita factoring dei crediti fiscali ecobonus rientranti nel business model "trading" e classificati nella voce 130 "Altre attività" dell'attivo di Stato patrimoniale, per un ammontare pari a 4,4 milioni di euro.

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

Euro 233 mila

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Euro 233 mila

(Valori in migliaia di euro)
Voci/Componenti reddituali Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1.1 Crediti verso banche
1.2 Crediti verso clientela 454 221 233 21.091 (1.249) 19.842
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - (146) (146)
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 454 221 233 21.091 (1.395) 19.696
Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
- - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività (B) - - - - - -

Al 30 giugno2024 la voce in oggetto ammonta a 233 mila euro e rappresenta l'utile netto derivante dalle vendite dei titoli di stato (19.696 mila euro nel primo semestre del 2023 per un valore nominale pari a 735 milioni di euro), classificati nella voce 40 b) dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – crediti verso la clientela".

Si precisa che le vendite sono avvenute sempre nel rispetto delle condizioni imposte dal business model HTC, di cui il Gruppo si è dotato in sede di prima applicazione dell'IFRS9, nel 2018.

Sezione 7 - Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate a fair value con impatto a Conto economico- Voce 110

Euro -3.988 mila

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Euro -3.988 mila

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili
da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite
da realizzo
(D)
Risultato
netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie - - (3.988) - (3.988)
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - (3.988) - (3.988)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta:
differenze di cambio
X X X X
Totale - - (3.988) - (3.988)

La voce in oggetto si riferisce principalmente alla svalutazione netta delle quote di OICR detenute dalla Capogruppo all'ultimo NAV reso disponibile dai relativi fondi di investimento, incluso il Fondo Ingenii.

Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130

Euro -3.315 mila

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore Riprese di valore Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisite
o originate
Primo
Secondo
stadio
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
Write-off Other Write-off Altre originate
A. Crediti verso banche (1) - - - - - - - - - (1) 26
- Finanziamenti (1) - - - - - - - - - (1) 26
- Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela - - (2) (3.883) - - 160 249 159 3 (3.314) ( 1.882)
- Finanziamenti - - (2) (3.883) - - 133 249 159 3 (3.340) ( 1.877)
- Titoli di debito - - - - - - 27 - - - 27 ( 4)
Totale (1) - (2) (3.883) - - 160 249 159 3 (3.315) ( 1.856)

In merito al terzo stadio l'incremento delle rettifiche è dovuto per 1,4 milioni di euro a BFF Bank, 0,96 milioni di euro alla controllata spagnola e 1,4 milioni a BFF Polska Group.

Sezione 12 - Spese amministrative - Voce 190

Euro 89.024 mila

12.1 Spese per il personale: composizione

Euro 41.538 mila

(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di spesa/Settori Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
1) Personale dipendente 40.715 36.613
a) salari e stipendi 26.674 26.525
b) oneri sociali 7.290 6.648
c) indennità di fine rapporto - 14
d) spese previdenziali 1 -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 996 978
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti 260 152
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 3.360 722
i) altri benefici a favore dei dipendenti 2.134 1.573
2) Altro personale in attività 119 269
3) Amministratori e Sindaci 704 3.713
4) Personale collocato a riposo - -
Totale 41.538 40.595

La voce "spese per il personale" contiene, oltre all'ammontare degli oneri e dei contributi corrisposti al personale dipendente, comprensivi anche di quanto previsto dal sistema di incentivazione di gruppo, gli oneri riferiti alle stock options destinate a taluni dipendenti del Gruppo di competenza del semestre 2024, pari a circa 3.360 mila euro al lordo delle imposte con contropartita in parte la relativa riserva di Patrimonio netto in parte la voce 80 del passivo di Stato patrimoniale "Altre passività".

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

12.5 Altre spese amministrative: composizione

Euro 47.486 mila

(Valori in migliaia di euro)

Dettaglio Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
Spese legali 2.412 2.332
Prestazioni per elaborazione dati 7.124 6.549
Prestazioni esterne per gestione crediti 406 352
Emolumenti a Organismo di Vigilanza 27 20
Spese legali per crediti in gestione 190 124
Spese notarili 87 106
Spese notarili da recuperare 365 898
Spese di rappresentanza e erogazioni liberali 2.032 1.294
Spese di manutenzione 3.658 3.015
Iva indetraibile 5.110 4.294
Altre imposte 3.159 3.360
Consulenze 10.860 8.364
Spese gestione sede 2.030 2.047
Resolution Fund e FITD 22 6.382
Altre spese 10.004 10.108
Totale 47.486 49.245

Le altre spese amministrative al 30 giugno 2024 ammontano a 47,5 milioni di euro in lieve diminuzione rispetto al dato registrato nello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Si rileva che, in relazione ai contributi ai fondi di garanzia, nel primo semestre 2024, non è stato registrato alcun costo relativo al Resolution fund (6,4 milioni di euro nel primo semestre 2023). Il contributo non è stato, infatti, raccolto dal SRB essendo già stato raggiunto il livello-obiettivo pari ad almeno l'1% dei depositi protetti detenuti dalle istituzioni creditizie stabilite nei Paesi partecipanti alla Banking Union.

Sezione 13 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 200

Euro 3.019 mila

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

Euro -333 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
Fondo per rischi impegni e garanzie 333 (105)
Totale 333 (105)

13.3 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Euro 3.352 mila

L'accantonamento al fondo, raffrontato con il semestre dell'esercizio precedente, presenta la seguente composizione

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
Altri fondi (3.352) 520
Totale (3.352) 520

Sezione 14 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 210

Euro 2.324 mila

A partire dal 2019, a seguito dell'applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 16, la voce "Rettifiche di valore su attività materiali" accoglie anche l'ammortamento dei diritti d'uso, pari a 1,4 milioni di euro, la cui contropartita è iscritta tra le attività materiali.

Sezione 15 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 220

Euro 4.989 mila

La voce si riferisce agli ammortamenti del periodo relativi alle attività immateriali a vita definita che includono anche i "Customer Contracts", iscritti a seguito dell'acquisizione di Depobank pari a 1,3 milioni di euro.

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 16 - Altri oneri e proventi di gestione - Voce 230

Euro 44.690 mila

16.1 Altri oneri di gestione: composizione

Euro -751 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
Sopravvenienze passive (369) (983)
Arrotondamenti e abbuoni passivi (23) (2)
Altri oneri (105) (9)
Oneri per fondi di garanzia - -
Oneri per imposte di registro (254) (109)
Totale (751) (1.103)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

Euro 45.441 mila

(Valori in migliaia di euro)
Dettaglio Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
Recupero spese legali per acquisti a titolo definitivo 467 319
Recupero spese legali gestione 405 454
Altri recuperi 206 462
Sopravvenienze attive 2.450 995
Recupero spese notarili cedenti 1.330 929
Altri proventi 40.583 17.258
Totale 45.441 20.417

Si precisa che nel corso del 2024, il Gruppo ha aggiornato le serie storiche e posto in essere alcuni affinamenti del modello in uso per la rilevazione del Credito 40 euro e, come descritto nel commento della voce "crediti verso la clientela" dello stato patrimoniale, ha incrementato la percentuale di riconoscimento degli interessi di mora dal 50% al 65%.

Tale variazione ha comportato il riconoscimento di un provento non ricorrente relativo al credito 40 euro, per un importo pari ad euro 25,7 milioni. Si evidenzia, inoltre, che nel primo semestre 2024 la variazione della percentuale di riconoscimento ha comportato la rilevazione di un provento ricorrente pari ad euro 1,7 milioni al 30 giugno 2024.

L'importo di competenza del primo semestre 2024 del Credito 40 euro è stato pari a 9,0 milioni di euro (11,4 milioni di euro nel primo semestre 2023), comprensivo del provento di 1,7 milioni sopra indicato. La riduzione è dovuta ad un diverso mix di acquisti del primo semestre 2024 rispetto al corrispondente periodo del 2023.

Sezione 21 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 300

Euro 65.413 mila

21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Valori in migliaia di euro)
Componenti reddituali/Settori Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023
1. Imposte correnti (-) 26.277 17.207
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 341 1.027
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta
di cui alla legge n. 214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 521 933
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 38.274 8.590
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3 bis +/-4+/-5) 65.413 27.757

Sezione 25 - Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Dettaglio Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023(*)
Numero medio azioni in circolazione 186.797.656 185.007.726
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 1.975.663 3.016.691
Numero medio azioni diluite 188.773.318 188.024.417

(*) Alcune numeriche relative al periodo precedente sono state riesposte al fine di rendere i dati comparabili.

25.2 Altre informazioni

(Valori in unità, dove non diversamente specificato)
Dettaglio Totale
30.06.2024
Totale
30.06.2023(*)
Utile netto consolidato del periodo (in migliaia di euro) 167.781 76.146
Numero medio azioni in circolazione 186.797.656 185.007.726
Numero medio azioni potenzialmente diluitive 1.975.663 3.016.691
Numero medio azioni diluite 188.773.318 188.024.417
Utile per azione base 0,87 0,41
Utile per azione diluito 0,86 0,40

(*) Alcune numeriche relative all'esercizio precedente sono state riesposte al fine di rendere i dati comparabili.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Parte D - Redditività consolidata complessiva

Prospetto analitico della Redditività Consolidata Complessiva

(Valori in migliaia di euro)
Voci 30.06.2024 30.06.2023
10. Utile (Perdita) di periodo 161.781 76.146
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 32 (4)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazione di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio):
a) variazione del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazione di fair value (strumento coperto)
b) variazione di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti 44 (6)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
100. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi - -
110. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro
a conto economico
(12) 2
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 1.674 268
120. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value (617) (3.188)
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
130. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni 806 4.161
140. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette

Voci 30.06.2024 30.06.2023
150. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
160. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value 1.876 388
b) rigiro a conto economico
1 rettifiche per rischio di credito
2 utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
170. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
180. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
1 rettifiche da deterioramento
2 utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
190. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
200. Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
210. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro
a conto economico
(391) (1.093)
220. Totale altre componenti reddituali 1.706 264
230. Redditività complessiva (Voce 10+220) 163.487 76.410
240. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
250. Redditività complessiva (Voce 10+190) 163.487 76.410

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

BFF Banking Group si è dotato di idonei dispositivi di governo societario, nonché di adeguati meccanismi di gestione e controllo, al fine di fronteggiare i rischi a cui è esposto; tali presìdi si inseriscono nella disciplina dell'organizzazione e del sistema dei controlli interni, volta ad assicurare una gestione improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza, coprendo ogni tipologia di rischio aziendale, coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte.

In tale ottica, il Gruppo ha formalizzato le politiche per il governo dei rischi, procede al loro riesame periodico, allo scopo di assicurarne l'efficacia nel tempo, e vigila, nel continuo, sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.

Tali politiche definiscono:

  • ▶ la governance dei rischi e le responsabilità delle Unità Organizzative coinvolte nel processo di gestione;
  • ▶ l'individuazione dei rischi a cui il Gruppo è esposto, le metodologie di misurazione e di stress testing, i flussi informativi che sintetizzano le attività di monitoraggio;
  • ▶ il processo annuale di assessment sull'adeguatezza del capitale interno e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità;
  • ▶ le attività di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale prospettica, legate al processo di pianificazione strategica.

È rimessa agli Organi aziendali della Banca, in qualità di Capogruppo di BFF Banking Group, la definizione del modello di governo e di gestione dei rischi a livello di Gruppo, tenendo conto della specifica operatività e dei connessi profili di rischio caratterizzanti tutte le entità che ne fanno parte, al fine di realizzare una politica di gestione dei rischi integrata e coerente.

In tale ambito, gli Organi aziendali della Capogruppo svolgono le funzioni loro affidate con riferimento non soltanto alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva del Gruppo e i rischi a cui esso è esposto, coinvolgendo, nei modi più opportuni, gli Organi aziendali delle Controllate nelle scelte effettuate in materia di procedure e politiche di gestione dei rischi.

A livello di Gruppo, la Funzione Risk Management collabora nel processo di definizione e attuazione delle politiche di governo dei rischi attraverso un adeguato processo di gestione dei rischi stessi. Il Responsabile della Funzione non è coinvolto nelle attività operative che è chiamato a controllare, e i suoi compiti, e le relative responsabilità, sono disciplinati all'interno di uno specifico Regolamento interno.

La Funzione Risk Management ha, tra le altre, la responsabilità di:

  • ▶ collaborare con gli Organi aziendali nella definizione del complessivo sistema di gestione dei rischi e del complessivo quadro di riferimento inerente all'assunzione e al controllo dei rischi di Gruppo (Risk Appetite Framework);
  • ▶ assicurare adeguati processi di Risk management, attraverso l'introduzione e il mantenimento di opportuni sistemi di gestione del rischio per individuare, misurare, controllare o attenuare tutti i rischi rilevati;

  • ▶ assicurare la valutazione del capitale assorbito, anche in condizioni di stress, e della relativa adeguatezza patrimoniale, consuntiva e prospettica, mediante la definizione di processi e procedure per fronteggiare ogni tipologia di rischio attuale e prospettico, che tengano conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto;
  • ▶ presiedere al funzionamento del processo di gestione del rischio e verificarne il rispetto;
  • ▶ monitorare l'adeguatezza e l'efficacia delle misure assunte per rimediare alle eventuali carenze riscontrate nel sistema di gestione del rischio;
  • ▶ presentare agli Organi aziendali relazioni periodiche sull'attività svolta, e fornire loro consulenza in materia di gestione del rischio.

La Funzione Risk Management è collocata in staff all'Amministratore Delegato, quale referente dei Controlli Interni del Gruppo Bancario, operando a riporto gerarchico dello stesso ed è indipendente dalla funzione di revisione interna, essendo assoggettata a verifica da parte della stessa.

Sezione 1 - Rischi del consolidato contabile

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Valori in migliaia di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Altre
esposizioni
deteriorate
Esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
96.538 25.251 1.692.374 1.321.380 7.720.924 10.856.466
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3. Attività finanziarie designate
al fair value
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
5.368 5.368
5. Attività finanziare in corso
di dismissione
Totale 30.06.2024 96.538 25.251 1.692.374 1.321.380 7.726.292 10.861.834
Totale 31.12.2023 99.806 13.718 219.891 2.368.874 8.103.537 10.805.826

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Valori in migliaia di euro)

Portafogli/qualità Deteriorate Non deteriorate Totale
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi(*)
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.845.798 31.635 1.814.162 - 9.045.558 3.254 9.042.303 10.856.466
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie designate al fair value X X
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
X X 5.368 5.368
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale 30.06.2024 1.845.798 31.635 1.814.162 - 9.045.558 3.254 9.047.672 10.861.834
Totale 31.12.2023 361.283 27.869 333.414 - 10.476.082 3.671 10.472.411 10.805.826

(*) Valore da esporre a fini informativi

(Valori in migliaia di euro)

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa
qualità creditizia
Altre
attività
Minusvalenze
cumulate
Esposizione
netta
Esposizione
netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 831
2. Derivati di copertura
Totale 30.06.2024 - - 831

Totale 31.12.2023 - - 1.167

(Valori in migliaia di euro)

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

Voci di bilancio/
Tipologia
di entità
strutturata
Portafoglio contabile
dell'attivo
Totale
attività
(A)
Portafoglio
contabile
del passivo
Totale
passività
(B)
Valore
contabile
netto
(C = B-A)
Esposizione
massima al
rischio di
perdita
(D)
Differenza
tra
esposizione
al rischio
di perdita
e valore
contabile
(E = D-C)
OICR Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
a conto economico
162.001 162.001 75.606 86.395

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale

1.1 - Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

L'attività principale del Gruppo Bancario in tale ambito è rappresentata dal factoring, disciplinato, in Italia, dal Codice Civile (Libro IV – Titolo I, Capo V, artt. 1260–1267) e dalla legge 21 febbraio 1991, n. 52 e seguenti, e che consiste in una pluralità di servizi finanziari variamente articolabili, principalmente mediante la cessione di crediti di natura commerciale. Il Gruppo offre prevalentemente factoring pro-soluto con debitori appartenenti alle pubbliche amministrazioni, oltre ad altri prodotti di lending sempre con focus sulla pubblica amministrazione. A partire da marzo 2021, con l'integrazione di DEPObank, il Gruppo ha iniziato a erogare credito quale attività strumentale a quelle specifiche di tesoreria (gestite tramite concessione di massimali operativi) e di securities services (in massima parte gestite tramite concessione di linee di scoperto in conto corrente).

Inoltre, il Gruppo Bancario, allo scopo di diversificare il proprio business e la propria presenza geografica, comprende le società di BFF Polska Group, che svolgono, in prevalenza, attività di fornitura di servizi finanziari ad aziende operanti nel settore sanitario e a enti della pubblica amministrazione, nei paesi in cui operano.

Attualmente, l'attività di factoring pro-soluto rappresenta circa il 61% di tutte le esposizioni verso la clientela del Gruppo escludendo la componente titoli.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Impatti derivanti dalla crisi Ucraina-Russia

In relazione al conflitto Ucraina – Russia, scoppiato nel corso del 2022, il Gruppo BFF non presenta esposizioni dirette verso il mercato russo e ucraino, e non risultano nel portafoglio clienti né di BFF né delle controllate estere società clienti russe, società clienti controllate da società russe, titolari effettivi o legali rappresentanti di nazionalità russa. Per quanto riguarda le posizioni detenute in RUB (Rubli russi) e alla possibile esposizione al rischio cambio a seguito della forte oscillazione del cambio della divisa in oggetto, le posizioni di attivo e passivo denominate in tale divisa detenute da BFF risultano di ammontare complessivo molto contenuto, relative esclusivamente a saldi attivi e passivi di conto corrente (giacenze su conti correnti presso BFF di controparti della Business Line Transaction Services, trasferiti presso i conti intrattenuti da BFF presso Bank of New York, tesoriera di BFF in tale divisa (Euroclear Bank, banca di regolamento internazionale, mentre dall'inizio della crisi sono state sospese attività di operazioni a pronti, depositi a scadenze e Currency Swap in tale divisa) e sostanzialmente bilanciate. BFF, inoltre, ha un solo conto corrente denominato in UAH (Grivinie ucraine), intrattenuto con Bank of New York, non movimentato nel corso del 2023 e del 2024 e con un saldo passivo trascurabile (controvalore di qualche decina di euro).

A seguito dell'inizio della crisi fra Russia e Ucraina è stata, inoltre, registrata a livello globale un'intensificazione delle attività di cyber war rivolta principalmente alle reti infrastrutturali. In merito a questo, il Gruppo BFF ha alzato il livello di attenzione del SOC (security operation center) e rafforzato le regole di difesa perimetrale, oltre a mantenere un monitoraggio della situazione tramite fonti attendibili, quali il CERTFin; sul fronte della continuità operativa e dei backup, recenti aggiornamenti e test del piano di Disaster Recovery hanno confermato la resilienza di BFF Group. Campagne di sensibilizzazione in merito al phishing e agli eventi di sicurezza sono erogate internamente. Infine, sono stati contattati i principali outsourcer e fornitori allo scopo di accertare l'innalzamento, anche da parte loro, del livello di attenzione sul fronte cybersecurity e per ricevere maggiori log dai sistemi di difesa al fine di realizzare un monitoraggio più capillare tramite il SIEM (security information and event management). Ad oggi nessun attacco o disservizio susseguente alla crisi Ucraina è stato registrato da BFF o dai propri outsourcer e fornitori.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La valutazione di un'operazione, relativa ai diversi prodotti offerti dal Gruppo Bancario, viene condotta attraverso l'analisi di una molteplicità di fattori, che vanno dal grado di frammentazione del rischio alle caratteristiche del rapporto commerciale sottostante la qualità del credito, e alla capacità di rimborso del cliente/debitore.

I princìpi guida e le modalità di monitoraggio e controllo del rischio di credito sono contenuti nel "Regolamento del Credito" in vigore, approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2023 e dal "Regolamento del Credito" delle controllate. Un ulteriore presidio organizzativo a fronte del rischio di credito è rappresentato dalla normativa interna per il monitoraggio della qualità creditizia, che descrive il processo di controllo del credito sul debitore, ed è parte integrante dei suddetti "Regolamento del Credito".

Il rischio di credito è quindi presidiato a diversi livelli, nell'ambito dei molteplici processi operativi.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il sistema di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito è istituito nell'ottica di assicurare un presidio rispetto alle principali fattispecie di rischio annoverabili tra il rischio di credito.

A tale scopo risulta essenziale tenere in considerazione che l'attività core svolta dal Gruppo si estrinseca, come già summenzionato, nell'acquisto di crediti ceduti in regime di pro soluto vantati dai clienti cedenti nei confronti di debitori della pubblica amministrazione e che per quanto concerne le esposizioni legate all'operatività di banca depositaria queste sono in prevalenza verso banche.

Ciò premesso, in particolare, il rischio di credito, legato alla possibilità che una variazione in attesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente diminuzione del valore della posizione creditoria, si esplicita tramite:

  • ▶ il rischio di credito in senso stretto: rischio di default delle controparti verso cui il Gruppo vanta un credito e che risulta piuttosto contenuto tenuto conto della natura delle controparti verso cui il Gruppo è esposto, per la maggior parte non soggette a procedure concorsuali o ad altre procedure che possano minare la sostanziale solvibilità delle medesime;
  • ▶ il rischio di "dilution": rischio identificabile nella possibilità che le somme dovute dal debitore ceduto si riducano per effetto di compensazioni o abbuoni derivanti da resi e/o per controversie/contestazioni in materia di qualità del prodotto o del servizio o di altro tipo;
  • ▶ il rischio di "factorability": rischio connesso alla natura e alle caratteristiche del rapporto commerciale oggetto di "fattorizzazione" /cessione, che influisce sull'attitudine dei crediti ceduti ad autoliquidarsi (e.g. rischio di pagamenti diretti dal debitore al cedente potenzialmente insolvente);
  • ▶ il rischio di ritardato pagamento: rischio di variazione dei tempi di incasso dei crediti ceduti rispetto a quanto previsto dal Gruppo.

Il Gruppo, alla luce delle fattispecie di rischio di cui sopra, dispone di una regolamentazione interna che esplicita le fasi che la normativa di settore individua come componenti del processo del credito:

  • ▶ istruttoria;
  • ▶ delibera;
  • ▶ erogazione;
  • ▶ monitoraggio e revisione;
  • ▶ contenzioso.

Il factoring pro-soluto, per sua natura, rappresenta il servizio maggiormente esposto al rischio di credito. Per questa ragione, le fasi di istruttoria della pratica di affidamento sono svolte con molta accuratezza.

Per quanto riguarda la concessione del credito alle controparti alle quali viene erogato il servizio di depositario, il rischio di credito risulta molto contenuto, poiché concentrato prevalentemente su controparti bancarie, SGR e Fondi.

In via residuale il Gruppo offre anche servizi di "sola gestione" e di factoring "pro solvendo".

Attestazione del Dirigente Preposto

Nel servizio di sola gestione, il rischio di credito è molto contenuto, poiché limitato all'esposizione che le società del Gruppo vantano verso il cliente per il pagamento delle commissioni pattuite, ossia il rimborso delle spese legali sostenute. La concessione di un affidamento "sola gestione" segue l'iter tipico del processo del credito, anche se l'affidamento può essere deliberato da un organo non collegiale.

Il factoring pro solvendo rappresenta un'attività residuale per BFF Banking Group, in quanto ricompreso solo all'interno del portafoglio prodotti di BFF Polska S.A..

Con specifico riferimento a BFF Polska, si precisa che essa opera in Polonia, e attraverso le sue controllate in Slovacchia e in Repubblica Ceca.

Le attività che BFF Polska S.A. svolge, si sviluppano prevalentemente in tre settori:

  • ▶ attività di finanziamento del capitale circolante dei fornitori della pubblica amministrazione;
  • ▶ finanziamento di crediti presenti e futuri del settore pubblico e sanitario;
  • ▶ finanziamento di investimenti del settore pubblico e sanitario.

Anche rispetto alle forme tecniche specifiche di BFF Polska S.A. e delle sue controllate, l'obiettivo della gestione del rischio di credito del Gruppo è quello di costruire un robusto e bilanciato portafoglio di attività finanziarie per ridurre al minimo il rischio di esposizioni deteriorate e allo stesso tempo generare il margine di profitto previsto e il valore atteso del portafoglio crediti. Come regola generale, il Gruppo Bancario, entra in rapporti con clienti dotati di un adeguato merito di credito e, se necessario, richiede adeguate garanzie per attenuare il rischio di perdite finanziarie derivanti da eventuali situazioni di inadempienza dei clienti.

Per quanto riguarda l'attribuzione di massimali operativi e/o cap di "tramitazione", non è prevista una richiesta specifica da parte della clientela e l'istruttoria è avviata su iniziativa dell'U.O. Finanza e Tesoreria o delle unità organizzative competenti.

Nell'ambito della gestione delle controparti che operano sui servizi di tramitazione al dettaglio sono stati istituiti degli appositi massimali operativi, finalizzati al monitoraggio e controllo dell'operatività di tali soggetti. In alcuni casi sono state richieste garanzie volte alla mitigazione del rischio assunto per tali attività. L'esposizione al rischio di credito del cliente viene monitorato su base continuativa. Il merito di credito di enti del settore pubblico viene analizzato nel contesto del rischio di ritardo nel rimborso delle passività.

La valutazione del rischio di credito si inserisce in una considerazione complessiva sull'adeguatezza patrimoniale del Gruppo, in relazione ai rischi connessi con gli impieghi.

In tale ottica, il Gruppo utilizza, per la misurazione del rischio di credito, il metodo "Standardizzato", così come regolato dal Regolamento UE n. 575/2013 (CRR) e recepito dalle Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del 17 dicembre 2013, e successivi aggiornamenti, che evidenziano la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), in base alla natura della controparte, e l'applicazione, a ciascun portafoglio, di coefficienti di ponderazione diversificati.

In particolare, BFF Banking Group applica i seguenti principali fattori di ponderazione, previsti dalla CRR:

  • ▶ 0% alle esposizioni verso le amministrazioni centrali e le banche centrali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea e finanziati nella valuta locale, oltre alle esposizioni nei confronti di altre enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, quando specificatamente previsto dalla normativa di vigilanza di riferimento; rientrano in tale categoria anche le esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e autorità locali spagnoli, come previsto dalle liste EBA "EU regional governments and local authorities treated as exposures to central governments in accordance with Article 115(2) of Regulation (EU) 575/2013" e "EU public-sector entities treated in exceptional circumstances as exposures to the central government, regional government or local authority in whose jurisdiction they are established in accordance with Article 116(4) of Regulation (EU) 575/2013";
  • ▶ 20% alle (i) esposizioni verso amministrazioni regionali e autorità locali aventi sede in uno Stato membro dell'Unione Europea, denominati e finanziati nella locale valuta, (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 1, (iii) alle esposizioni nei confronti di organismi del settore pubblico e verso intermediari vigilati aventi durata originaria pari o inferiore ai tre mesi;
  • ▶ 50% alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 2, in cui rientrano le esposizioni verso gli organismi del settore pubblico polacco e slovacco;
  • ▶ 100% alle (i) esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi con classe di merito 3, 4 e 5 (tra cui Italia, Portogallo, Grecia); si segnala che DBRS, il 3 maggio 2019, ha migliorato il rating della Repubblica greca portandolo da BH a BBL migliorandone così la classe di merito (da 5 a 4), ma non la percentuale di assorbimento che rimane al 100% e (ii) alle esposizioni verso gli organismi del settore pubblico per paesi in cui l'amministrazione centrale è priva di rating, ossia non è associata alcuna classe di merito di credito (tra cui Repubblica Ceca e Croazia);
  • ▶ 50% o 100% per i crediti verso intermediari vigilati, a seconda della classe di merito del paese in cui hanno sede gli stessi;
  • ▶ 75% alle esposizioni al dettaglio e piccole e medie imprese;
  • ▶ 100% alle esposizioni verso i debitori privati unrated (i.e. imprese), Fondi e SGR; per i debitori privati con rating si applicano ponderazioni diverse sulla base delle valutazioni del merito di credito rilasciate da S&P Global Ratings;
  • ▶ 100% alle attività materiali, partecipazioni, e organismi di investimento collettivo e altre attività;
  • ▶ 150% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche inferiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 100% alle esposizioni non-performing, se le rettifiche di valore specifiche sono pari o superiori al 20% della parte non garantita dell'esposizione al lordo di tali rettifiche;
  • ▶ 250% alle attività fiscali differite non dedotte dai fondi propri.

BFF Banking Group mantiene costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare dei Fondi propri pari ad almeno l'8% delle esposizioni ponderate per il rischio. Il "Risk Weighted Amount" è determinato dalla somma dei "risk weighted" delle diverse classi.

In base alla metodologia di cui sopra, il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito e controparte, al 30 giugno 2024, risulta essere, per BFF Banking Group, pari a 338,9 milioni di euro.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Inoltre, la gestione del rischio di credito avviene nel prioritario rispetto delle disposizioni normative esterne (CRR, Circolari della Banca d'Italia n. 285, "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286, "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" e successivi aggiornamenti), in tema di concentrazione dei rischi.

In particolare:

  • ▶ si definisce "grande esposizione" ogni posizione di rischio di importo pari o superiore al 10% del Capitale ammissibile, così come definito nella CRR II (pari al capitale di classe 1);
  • ▶ i gruppi bancari sono tenuti a contenere ciascuna posizione di rischio entro il limite del 25% del Capitale ammissibile, con esclusione delle esposizioni verso soggetti bancari o gruppi bancari per i quali il limite è pari al valore massimo tra il 25% del capitale ammissibile e 150 milioni di euro.

In considerazione del fatto che il Gruppo ha un'esposizione quasi completamente composta da crediti acquistati dai cedenti in regime di pro soluto e vantati nei confronti dei singoli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, il rischio del portafoglio è da ritenersi contenuto in virtù del fatto che la derecognition del credito prevede l'allocazione dell'esposizione in capo a un numero più elevato di controparti (i.e. i debitori ceduti), che, peraltro, nel caso di talune esposizioni ricevono un trattamento preferenziale in termini di ponderazione ai fini delle grandi esposizioni.

Valutazione qualitativa del credito

Il Gruppo effettua l'analisi di impairment sul portafoglio crediti, finalizzata all'identificazione di eventuali riduzioni di valore delle proprie attività, in linea con quanto disposto dai principi contabili applicabili e dei criteri di prudenza richiesti dalla normativa di vigilanza e dalle policy interne adottate BFF Banking Group.

Tale analisi si basa sulla distinzione tra due categorie di esposizioni, di seguito riportate:

  • ▶ Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "valutazione collettiva");
  • ▶ Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche.

Si rammenta in tale sede, che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS 9. Tale principio sostituisce il concetto di perdite su crediti "subita" (incurred loss) dello standard IAS 39 con l'approccio delle perdite "attese" (expected loss).

L'approccio adottato dal Gruppo prevede un modello caratterizzato da una visione prospettica che può richiedere la rilevazione delle perdite previste nel corso della vita del credito sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici. In tale contesto, si è adottato un approccio basato sull'impiego di parametri credit risk (Probability of Default – PD, Loss Given Default – LGD, Exposure at Default – EAD) ridefiniti in un'ottica multi-periodale.

Più in dettaglio, l'impairment model previsto dall'IFRS 9 prevede la classificazione dei crediti in tre livelli (o stage) a cui corrispondono distinte metodologie di calcolo delle perdite da rilevare.

Nel primo stage la perdita attesa è misurata entro un orizzonte temporale di un anno. Nel secondo stage (dove sono classificate le attività finanziarie che hanno subito un significativo incremento della rischiosità creditizia rispetto alla rilevazione iniziale), la perdita è misurata su un orizzonte temporale che copre la vita dello strumento sino a scadenza (lifetime expected loss). Nello stage 3 rientrano tutte quelle attività finanziarie che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio (esposizioni non-performing).

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore generiche (c.d. "svalutazione collettiva")

Il modello di impairment è caratterizzato:

  • ▶ dall'allocazione delle transazioni presenti in portafoglio in differenti bucket sulla base della valutazione dell'incremento del livello di rischio dell'esposizione / controparte;
  • ▶ dall'utilizzo di parametri di rischio multi-periodali (es. lifetime PD, LGD ed EAD) con il fine della quantificazione dell'Expected Credit Losses (ECL) per gli strumenti finanziari per i quali si verifica il significativo aumento del rischio di credito rispetto all'initial recognition dello strumento stesso.

Ai fini del calcolo dell'impairment, il principio IFRS 9 fornisce requisiti generici circa il calcolo dell'ECL ed il disegno dei criteri di stage allocation e non prevede specifiche guidelines riguardo l'approccio modellistico. Sulla base di questo presupposto, le fasi di assessment e di design del progetto di conversione al principio IFRS 9 hanno permesso, attraverso l'analisi dei dati forniti in input, lo sviluppo di un framework metodologico all'interno del quale adeguare le peculiarità del business del Gruppo in coerenza alle attività presenti in portafoglio e alle informazioni disponibili, nel rispetto delle linee guida definite dal principio.

I concetti chiave introdotti dal principio IFRS 9 e richiesti ai fini del calcolo dell'impairment rispetto ai precedenti standard contabili sono:

  • ▶ modello caratterizzato da una visione prospettica, che consenta la rilevazione immediata di tutte le perdite previste nel corso della vita di un credito sostituendo quindi il criterio della "perdita subita" (incurred loss), che legava le svalutazioni all'insorgere di un "fatto nuovo" che dimostrasse la dubbia esigibilità dei flussi di cassa originariamente concordati. Le perdite secondo il principio IFRS 9 vanno stimate sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli, e che includano dati storici attuali e prospettici;
  • ▶ ECL ricalcolato ad ogni data di reporting al fine di riflettere i cambiamenti nel rischio di credito fin dalla ricognizione iniziale dello strumento finanziario;
  • ▶ per la determinazione dell'ECL devono essere prese in considerazione le informazioni forward-looking e i fattori macroeconomici;
  • ▶ introduzione di uno status aggiuntivo rispetto alla binaria classificazione performing e non-performing delle controparti, al fine di tener conto dell'aumento del rischio di credito.

Il modello di calcolo della ECL richiede una valutazione quantitativa dei flussi finanziari futuri e presuppone che questi possano essere attendibilmente stimati. Ciò richiede l'identificazione di alcuni elementi della valutazione, tra i quali:

  • ▶ modelli di probabilità di default (PD) e le assunzioni circa la distribuzione a termine degli eventi di default, per il calcolo delle PD multi-periodali funzionali alla determinazione della c.d. lifetime expected credit loss;
  • ▶ modello di LGD;
  • ▶ modello di EAD deterministico e stocastico, per i quali sia possibile definire una distribuzione multi-periodale, oltre che con orizzonte temporale di 12 mesi.

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

I parametri di rischio che devono essere modellizzati per ottemperare alla logica di tener in considerazione dell'intera vita attesa dello strumento finanziario (lifetime) risultano essere i seguenti:

  • ▶ PD Multi-periodali;
  • ▶ LGD Multi-periodali;
  • ▶ EAD Multi-periodali.

Inoltre, ai fini di coerenza con i requisiti del Principio IFRS 9, il calcolo dell'ECL deve includere aggiustamenti Point in Time (PIT) nei parametri e deve tenere in considerazione l'integrazione Forward-Looking Information (FLI).

Crediti soggetti a valutazione di rettifiche di valore analitiche (c.d. "svalutazioni specifiche")

Il Gruppo ha effettuato una ricognizione delle attività classificate come deteriorate, allo scopo di individuare posizioni che presentano oggettive perdite di valore su base individuale, come previsto dal principio IFRS 9 e in linea con le vigenti disposizioni di vigilanza.

Si precisa che, con riferimento alle controparti scadute deteriorate (c.d. past due), pur essendo annoverate tra le attività finanziarie deteriorate, ossia assoggettabili a trattamento di svalutazione specifica, vengono effettuate le medesime valutazioni riferibili alle esposizioni in bonis di cui alla presente sezione. Tale scelta è supportata dal fatto che, in considerazione del core business del Gruppo, i fenomeni di scaduto deteriorato, individuati secondo criteri oggettivi, non risultano di per sé rappresentativi di una situazione di effettivo peggioramento. Tale approccio, tuttavia, non esime le competenti funzioni a effettuare una valutazione puntuale / analitica (case-by-case assessment) delle posizioni classificate in past due se la rettifica di valore calcolata non risultasse essere adeguata.

I crediti deteriorati BFF Banking Group sono costituiti da sofferenze, inadempienze probabili (c.d. unlikely to pay) e esposizioni scadute deteriorate (c.d. past due), il cui valore complessivo, al netto delle svalutazioni analitiche, ammonta a 1.814.162 mila euro di cui:

  • ▶ sofferenze per 96.538 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 118.318 mila euro con rettifica di valore pari a 21.780 mila euro);
  • ▶ inadempienze probabili per 25.251 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 33.119 mila euro con rettifica di valore pari a 7.868 mila euro);
  • ▶ esposizioni scadute deteriorate per 1.692.374 mila euro (esposizione lorda a bilancio pari a 1.694.361 mila euro con rettifica di valore pari a 1.987 mila euro).

In riferimento alle politiche adottate nell'ambito delle svalutazioni, BFF Polska Group e BFF Finance Iberia inoltrano alla Capogruppo apposita reportistica periodica, al fine di permettere alle corrispondenti funzioni della controllante di esercitare il riporto funzionale rispetto alle attività svolte in quest'ambito, e consentire la verifica della correttezza delle conclusioni.

Misurazione delle perdite attese

Nel quarto trimestre del 2023, la Banca – a livello consolidato – ha rivisto l'impianto metodologico della staging allocation prevedendo criteri di allocazione in stage maggiormente rappresentativi del deterioramento del rischio di credito rispetto al business del Gruppo e l'impianto metodologico delle componenti di forward looking e Point in Time, relativo alle Probabilità di Default, che risulta essere più in linea alle best practice di mercato e alle peculiarità del business.

Il nuovo modello di forward looking, che rafforza il precedente modello per lo più basato sulle assunzioni dell'infoprovider esterno, prende in considerazione gli scenari macroeconomici pubblicati dall'EBA (European Banking Authority) in occasione dell'esercizio di stress test del 2023 e attraverso un modello di regressione lega il tasso di default all'andamento delle variabili macroeconomiche in un orizzonte temporale futuro di tre anni.

Tali scenari, in continuità con quelli precedenti forniti da altro infoprovider, risultano caratterizzati da un inasprimento delle condizioni finanziarie e di un sensibile deterioramento delle prospettive economiche a causa dell'alta inflazione generata dal conflitto Russia – Ucraina. Inoltre, tali scenari riflettono anche un'inversione di tendenza del mercato immobiliare in presenza di una diminuzione della capacità di servizio del debito da parte delle famiglie, a causa di tassi di interesse elevati.

La Funzione, tuttavia, monitora trimestralmente l'evoluzione delle variabili macroeconomiche e annualmente aggiorna i parametri di rischio e quindi anche il modello macroeconomico. L'aggiornamento per il 2024 è previsto entro la fine del 2024.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di assicurare la compatibilità con il principio della "derecognition" dei crediti acquistati a titolo definitivo, sono state eliminate, dai relativi contratti, le clausole di mitigazione del rischio che potrebbero in qualche modo inficiare il reale trasferimento dei rischi e dei benefici.

Con riferimento alle esposizioni verso le controparti alle quali si offrono servizi di tesoreria e security services, le tecniche di mitigazione del rischio comprendono anche accordi di compensazione (ISDA) e di gestione delle garanzie (CSA) coerentemente con la normativa EMIR. Per le operazioni in Pronti contro Termine per le quali la Banca ha sottoscritto appositi contratti GMRA ci si avvale della traslazione del rischio di credito dalla controparte sul sottostante del Pronti contro Termine.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Facendo seguito a quanto previsto dalla Circolare n. 272 della Banca d'Italia le "Attività deteriorate" nette di BFF Banking Group ammontano complessivamente a 1.814.162 mila euro e comprendono:

  • ▶ Le sofferenze sono costituite dalle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. Al 30 giugno 2024, il totale complessivo delle sofferenze del Gruppo Bancario, al netto delle svalutazioni, ammonta a 96.538 mila euro, di cui 3.101 mila euro acquistate già deteriorate. Le sofferenze nette relative a Comuni e Province italiane in dissesto sono pari a 90.896 mila euro e rappresentano il 94,2% del totale. Le sofferenze lorde sono pari a 118.318 mila euro (120.923 mila di euro al 31 dicembre 2023), svalutate per 21.780 mila euro (21.117 mila di euro al 31 dicembre 2023). La porzione del fondo interessi di mora relativo a posizioni in sofferenza, rilevate al momento del cambio di stima effettuato nel 2014, è pari a 1 milione di euro interamente svalutata. Considerando anche tale importo, le sofferenze lorde ammontano a 119.328 mila euro e le relative rettifiche di valore sono pari a 22.790 mila euro. Con riferimento alla Banca, al 30 giugno 2024 il totale complessivo delle sofferenze, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore, ammonta a 91.272 mila euro, di cui 90.896 verso Comuni e Province italiane in dissesto, casistica classificata a sofferenza secondo le indicazioni dell'Autorità di Vigilanza malgrado BFF Banking Group abbia titolo legale per ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo del dissesto. Di tale importo, 3.101 mila euro si riferiscono a crediti verso enti territoriali (comuni, province) già in dissesto al momento dell'acquisto e acquistati a condizioni particolari. Le rimanenti posizioni, riferite a BFF Bank, vengono svalutate in base a valutazioni soggettive derivanti da pareri legali. In relazione a BFF Polska Group le sofferenze lorde ammontano a 22.369 mila euro e, al netto di svalutazioni derivanti da presunte perdite di valore per 18.049 mila euro, risultano pari a 4.320 mila euro.
  • ▶ Le inadempienze probabili (Unlikely to pay) di BFF Banking Group fanno riferimento principalmente a posizioni di BFF Polska Group. Si tratta di esposizioni per cui l'inadempienza probabile rappresenta il risultato del giudizio dell'intermediario circa l'improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Al 30 giugno 2024, le esposizioni lorde classificate tra le inadempienze probabili risultano complessivamente pari a 33.119 mila euro (19.125 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 25.323 mila euro relative a BFF Polska Group (15.840 mila di euro al 31 dicembre 2023), 4.253 mila euro alla banca (3.087 mila di euro al 31 dicembre 2023) e 3.542 mila euro (198 mila di euro al 31 dicembre 2023) a BFF Finance Iberia. Il valore complessivo netto è pari a 25.251 mila euro (13.718 mila di euro al 31 dicembre 2023), riferito principalmente a BFF Polska Group.
  • ▶ Le Esposizioni scadute nette di BFF Banking Group ammontano a 1.692.374 mila euro. Si riferiscono alla banca per 1.463.220 mila euro, alla controllata spagnola per 22.611 mila euro e a BFF Polska Group per 206.542 mila euro. Il 98,8% di tali esposizioni è relativo a controparti pubbliche. Tale categoria mostra un forte incremento rispetto al 31 dicembre 2023 a seguito della riclassificazione del portafoglio attuata al fine di rispondere ai rilievi di conformità sulla precedente classificazione dei crediti pubblici attuata dalla Banca, contenuti nel report ispettivo che Banca d'Italia ha consegnato in data 29 aprile 2024 e a cui BFF ha risposto in data 11 luglio 2024.

Si rammenta che la classificazione delle attività deteriorate avviene in linea con la definizione prudenziale di default (i.e. past due, inadempienze probabili e sofferenze), la quale presuppone che vi sia un effettivo stato di deterioramento della qualità creditizia dell'esposizione, non prevedendo alcuna discrezionalità e non garantendo che talune fattispecie non rappresentative di un peggioramento del rischio di credito (come per la maggior parte delle esposizioni del Gruppo) siano trattate in maniera differente. L'effettivo profilo di rischio di credito assunto dal Gruppo BFF risulta contenuto in quanto assunto principalmente nei confronti di enti pubblici non soggetti a procedure che comportino il rischio di perdite in conto capitale e la classificazione di cui sopra potrebbe comportare significative distorsioni nella rappresentazione dei dati contabili, prudenziali e relativi alla solidità patrimoniale del gruppo. Ciò è avvalorato anche dalla sperimentazione di perdite su crediti molto limitate.

E. Consolidato prudenziale – modelli per la misurazione del rischio di credito

1.2 Rischi di mercato

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse è il rischio, attuale e prospettico, di un impatto negativo sul valore economico del capitale proprio dell'ente o sul margine di interesse dello stesso, tenendo conto delle variazioni del valore di mercato, derivante da movimenti avversi dei tassi di interesse che incidono sugli strumenti sensibili ai tassi di interesse. Si compone di diverse componenti, fra i quali i più rilevanti sono:

  • ▶ il rischio di differenza dei rendimenti (gap risk): rischio che nasce dalla struttura per scadenze degli strumenti sensibili al tasso di interesse derivante da differenze nella tempistica delle loro variazioni di tasso, e comprende sia le variazioni della struttura per scadenze dei tassi di interesse che si verificano in modo consistente su tutta la curva dei rendimenti (rischio parallelo) che quelle che risultano differenziate per periodo (rischio non parallelo);
  • ▶ il rischio di base (basis risk): rischio derivante dall'impatto delle variazioni relative dei tassi di interesse su strumenti sensibili al tasso di interesse, che sono simili in termini di scadenze ma sono prezzati utilizzando indici di tassi d'interesse diversi;
  • ▶ il rischio di opzione (option risk) : rischio derivante da opzioni (integrate ed esplicite), in cui la Banca o la sua controparte e possono modificare il livello e la tempistica dei propri flussi di cassa;, riguarda sia le c.d opzioni automatiche integrate o esplicite, in cui il titolare dell'opzione eserciterà la stessa se questo sia nel suo interesse finanziario e delle c.d. opzioni integrate comportamentali, nei casi in cui le variazioni dei tassi di interesse possano condizionare il comportamento del cliente rispetto all'esercizio dell'opzione stessa.

Come sopra accennato, l'esposizione al rischio di tasso di interesse è espressa in due differenti prospettive: nella volatilità del valore economico e nella volatilità degli utili (e, in particolare, del margine di interesse). In particolare:

  • ▶ la misurazione in termini di valore economico permette di quantificare gli effetti nel lungo termine delle variazioni dei tassi di interesse. Infatti, tale misurazione esprime in maniera completa gli effetti della predetta variazione sulle poste sensibili agli shift dei tassi di interesse e, quindi, fornisce indicazioni funzionali alle scelte strategiche e sui livelli di capitalizzazione ritenuti adeguati in un orizzonte temporale di lungo termine;
  • ▶ la misurazione in termini di risultato economico permette di quantificare gli effetti, nel breve termine, sul margine di interesse della banca derivanti da variazioni dei tassi di interesse e, conseguentemente, sull'adeguatezza patrimoniale.

Si precisa che l'esposizione al rischio di tasso d'interesse espressa in termini sia di sensitivity del valore economico che del margine di interesse è misurata con riferimento alle attività e alle passività comprese nel portafoglio bancario (sono quindi escluse le posizioni rientranti nel portafoglio di negoziazione - Other).

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

A seguito delle modifiche normative introdotte dal 48° aggiornamento della Circolare 285 Banca d'Italia del 18 giugno 2024, la Banca ha proceduto all'adeguamento delle metodologie di computo e quantificazione del rischio tasso sia nella prospettiva del valore economico che in quella del margine di interesse. In particolare, la Banca ha scelto di basarsi su quanto previsto dalla c.d. metodologia standardizzata (S-SA) descritta nel Regolamento UE 857/2024, con la sola eccezione del trattamento dei c.d. wholesale financial non-maturity deposits, per i quali, vista la natura operational e la significativa persistenza e stabilità degli stessi, si ritiene opportuno adottare la medesima metodologia (e conseguentemente le stesse soglie in termini di quota massima della componente "core" e massima maturity comportamentale) adottata per i wholesale non -financial non-maturity deposits. Così come previsto dalla normativa, la Banca procede alla distribuzione dei depositi a vista nelle diverse fasce temporali, differenziata per categorie di raccolta, sulla base di una metodologia sviluppata dalla Banca stessa (c.d. trend di Hodrick-Prescott) che tiene conto della persistenza storica di tali categorie di depositi. Per quanto riguarda gli impieghi factoring invece, viene applicata una curva previsionale di incasso.

La Banca, in coerenza con quanto previsto dal 48° aggiornamento della Circolare 285, per la determinazione del capitale interno si basa sugli scenari di shocks EBA dei tassi d'interesse prescritti dal Regolamento UE 856/2023, prendendo in considerazione lo scenario peggiore. La Banca misura, inoltre, l'indice di rischiosità relativo al valore economico, calcolato come rapporto fra lo scenario peggiore e il Tier 1 capital, al fine di verificare il rispetto del limite normativo pari al 15%.

La Banca infine, in accordo con quanto previsto dalle Guidelines EBA, esegue, a partire dal 31 dicembre 2023, opportune analisi per quantificare e monitorare l'esposizione del Gruppo Bancario al Credit Spread Risk nel Banking Book (CSRBB), ovvero il rischio legato alle variazioni degli spread di credito su strumenti finanziari detenuti in portafoglio, non rilevato da un altro framework prudenziale esistente come l'IRRBB o dal rischio di credito/di default atteso, che influisce sia sul valore economico del capitale proprio sia sui proventi da interessi netti.

Il CSRBB considera la combinazione di due elementi:

  • ▶ le variazioni del «differenziale creditizio di mercato» o «prezzo di mercato del rischio di credito» (distinto dal differenziale creditizio idiosincratico), che rappresenta il premio per il rischio di credito richiesto dagli operatori di mercato per una determinata qualità del credito;
  • ▶ le variazioni del «differenziale di liquidità del mercato», che rappresenta il premio di liquidità che stimola la propensione del mercato per gli investimenti e la presenza di acquirenti e venditori disponibili.

1.2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

L'esposizione al rischio di cambio – determinato a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza – viene presidiato mediante monitoraggio in real time posto in essere dal Dipartimento Finanza e Amministrazione e gestito nel rispetto dei limiti previsti da specifica normativa interna.

Il mantenimento di posizioni aperte al rischio di cambio è consentito esclusivamente entro limiti contenuti di esposizione massima complessiva nonché per singola divisa e di VaR.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Il rischio di cambio viene mitigato attraverso il ricorso a strumenti derivati lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono al Gruppo una gestione ottimizzata delle partecipazioni e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate.

Informazioni di natura quantitativa

Il portafoglio delle attività del Gruppo è espresso in valute diverse dall'euro; conseguentemente, è stata adottata una metodologia di misurazione e gestione di tale rischio. Il rischio di cambio è monitorato dalla Funzione Risk Management, in linea con i dettami normativi europei (Regolamento UE n° 575/2013 – CRR).

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

Voci Valute
Dollari
USA
Sterline Yen Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
Altre
valute
A. Attività finanziarie 68.122 7.579 5.494 852 1.384 991.722
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale 1.717 207
A.3 Finanziamenti a banche 66.405 7.579 5.494 852 1.384 13.530
A.4 Finanziamenti a clientela 977.985
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie 263.402 58.960 66.930 14.021 29.244 478.571
C.1 Debiti verso banche 90.452 9.088 690 3.372 6.355 14.833
C.2 Debiti verso clientela 172.951 49.872 66.240 10.649 22.890 463.738
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari 199.377 51.780 68.571 13.428 28.175 608.948
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati 199.377 51.780 68.571 13.428 28.175 608.948
+ posizioni lunghe 196.531 51.534 65.314 13.262 28.019 54.316
+ posizioni corte 2.846 247 3.257 166 157 554.632
Totale attività 264.653 59.112 70.808 14.114 29.403 1.046.038
Totale passività 266.249 59.206 70.187 14.187 29.401 1.033.203
Sbilancio (+/-) (1.596) (94) 622 (73) 2 12.835

1.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

1.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

L'operatività eseguita principalmente attraverso il ricorso a strumenti derivati su cambi (currency swap), viene realizzata dalla Banca per ottimizzare la gestione della liquidità riveniente dalla raccolta espressa in divisa diversa dall'euro ed è funzionale all'attività di Gruppo con cui viene gestito il rischio cambio derivante dalla partecipazione in Zloty polacchi detenuta in BFF Polska Group e dagli impieghi del Gruppo espressi in valuta diversa da Euro, in particolare in Zloty polacchi e Corone ceche. Si precisa che BFF Bank non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi, facendo il Gruppo ricorso a strumenti lineari e privi di componenti opzionali quali currency swap e cross-currency swap.

30.06.2024 31.12.2023
Over the counter Mercati Mercati
Controparti
Senza controparti centrali
organizzati Controparti Senza controparti centrali organizzati
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Titoli di debito
e tassi d'interesse
20.458
a) Opzioni
b) Swaps
c) Forward 20.458
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale
e indici azionari
12 12
a) Opzioni 12 12
b) Swaps
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro 589.743 705.911
a) Opzioni
b) Swaps
c) Forward 589.743 705.911
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri
Totale 589.755 726.381

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

30.06.2024 31.12.2023
Over the counter Mercati Mercati
Controparti Senza controparti centrali organizzati Controparti Senza controparti centrali organizzati
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency
swap
d) Equity swap
e) Forward 830 1.161
f) Futures
g) Altri
Totale 830 1.161
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency
swap
d) Equity swap 1.390
e) Forward 1.215
f) Futures
g) Altri
Totale 1.390 1.215

1.3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

La Banca opera in derivati con finalità di copertura attraverso strumenti lineari e privi di componenti opzionali, quali currency swap, che permettono di garantire una gestione ottimizzata della raccolta e degli impieghi realizzati nelle divise diverse dall'euro nelle quali il Gruppo opera anche per il tramite delle Società controllate, finanziati attraverso soluzioni di finanza infragruppo in valute quali Zloty e Corone ceche.

Informazioni di natura quantitativa

Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Valori in migliaia di euro) Attività sottostanti/ Tipologie derivati Totale 30.06.2024 Totale 31.12.2023 Over the counter Mercati organizzati Over the counter Mercati organizzati Controparti centrali Senza controparti centrali Controparti centrali Senza controparti centrali Con accordi di compensazione Senza accordi di compensazione Con accordi di compensazione Senza accordi di compensazione 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro 87.715 a) Opzioni b) Swap c) Forward 87.715 d) Futures e) Altri 4. Merci 5. Altri sottostanti Totale 87.715

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per prodotti

Attività sottostanti/
Tipologie derivati
Totale 30.06.2024 Totale 31.12.2023
Over the counter Mercati Over the counter Mercati
Controparti Senza controparti centrali organizzati Controparti Senza controparti centrali organizzati
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency
swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale - -
1. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency
swap
d) Equity swap
e) Forward 308 -
f) Futures
g) Altri
Totale 308 -

1.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale il Gruppo non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza e/o che debba sostenere costi di finanziamento non di mercato in relazione a una posizione finanziaria netta sbilanciata, a causa dell'incapacità di reperire fondi o per la presenza di limiti allo smobilizzo delle attività, costringendo il Gruppo a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.

Nel definire il rischio di liquidità si distingue tra i rischi legati a orizzonti di breve periodo (sinteticamente "rischio di liquidità") e rischi di lungo periodo (sinteticamente "rischio di funding" o "rischio di liquidità strutturale"):

  • ▶ "rischio di liquidità", il rischio corrente o potenziale che l'ente non sia in grado di gestire efficacemente il proprio fabbisogno di liquidità nel breve termine;
  • ▶ "rischio di funding", il rischio che l'ente non disponga di fonti di finanziamento stabili nel medio e lungo termine, con conseguente rischio corrente o potenziale di non poter far fronte ai propri obblighi finanziari senza un aumento eccessivo dei costi di finanziamento.

Il Gruppo, anche in ottemperanza alle disposizioni contenute nella disciplina di vigilanza prudenziale emanata dalla Banca d'Italia, si è dotato di una "Policy di gestione dei Rischi di Gruppo" e di un sistema regole fissate nella normativa di governo con l'obiettivo di presidiare il rischio di liquidità, e identificare i princìpi di governance e di controllo, nonché le strutture delegate alla gestione operativa e strutturale del rischio di liquidità.

La politica di governo, descritta nella "Policy di gestione del Rischio di Liquidità del Gruppo", che recepisce gli ultimi aggiornamenti normativi (cfr. Circolare 285/2013 Banca d'Italia), è approvata dal Consiglio di Amministrazione, e definita in coerenza con:

  • ▶ gli obiettivi strategici del Gruppo;
  • ▶ gli obiettivi di rischio/rendimento definiti nell'ambito del "Risk Appetite Framework";
  • ▶ i processi di monitoraggio e le strategie da adottare in caso si verifichi uno stato di tensione o crisi di liquidità, come definito nel documento "Contingency Funding Plan".

Quanto riportato nella citata "Policy di gestione del Rischio di Liquidità di Gruppo" è coerente con quanto stabilito nella "Policy di gestione dei Rischi di Gruppo", nella quale gli ambiti e le competenze delle strutture aziendali sono dettagliate a livello globale per tutti i rischi, incluso il rischio di liquidità.

Nell'ambito del "Risk Appetite Framework" sono state definite apposite metriche di liquidità, sia di tipo regolamentare, Liquidity Coverage Ratio – LCR e Net Stable Funding Ratio – NSFR, che di tipo gestionale, "Minimo saldo cumulato su totale attivo", calcolato come minor valore settimanale del trimestre di riferimento del rapporto fra il minimo saldo cumulato registrato nelle fasce temporali entro un mese e il totale attivo del Gruppo ultimo disponibile, al fine di meglio rappresentare la realtà operativa del Gruppo.

Relazione sulla Gestione

Attestazione del Dirigente Preposto

Per il presidio dei processi di gestione e di controllo del rischio di liquidità, il Gruppo ha adottato un modello di governance basato sui seguenti principi:

  • ▶ separazione tra i processi di gestione della liquidità e i processi di controllo del rischio di liquidità;
  • ▶ sviluppo dei processi di gestione e controllo del rischio di liquidità, coerentemente con la struttura gerarchica, e mediante un processo di deleghe;
  • ▶ condivisione delle decisioni e della chiarezza delle responsabilità tra organi direttivi, di controllo e operativi;
  • ▶ conformità dei processi di gestione e di monitoraggio del rischio di liquidità con le indicazioni della vigilanza prudenziale.

Il processo di governo della liquidità (gestione della liquidità e controllo dei rischi inerenti) del Gruppo BFF è accentrato nella Capogruppo. In tale modello di governance, la Capogruppo definisce la strategia di Gruppo e le linee guida cui devono sottostare le società controllate, assicurando al contempo la gestione e il controllo della posizione di liquidità a livello consolidato. Le società controllate partecipano alla gestione della liquidità e al controllo dei rischi con le funzioni locali, ciascuna tenuto conto delle specificità del proprio core business, ma sempre nel rispetto delle linee guida definite dalla Capogruppo. Il sistema di governo e gestione del rischio di liquidità operativa e strutturale si basa su principi generali che tutte le società del Gruppo devono perseguire, in linea con le indicazioni fornite dall'Autorità di Vigilanza.

Il rischio di liquidità include anche il rischio infra-giornaliero che deriva dal mismatch temporale tra i flussi di pagamento (con regolamento in cut-off giornalieri o a seguito di disposizioni ricevute dalla clientela) e i flussi in entrata (questi ultimi regolati a diversi cut-off infra-giornalieri) che può determinare l'impossibilità di adempiere alle proprie obbligazioni in uscita nel momento in cui vengono richieste per temporanea mancanza di fondi. Per la copertura del rischio di liquidità infra-giornaliera la Banca, mediante la movimentazione del conto pooling intrattenuto presso la Banca d'Italia, determina la quota di titoli eligible ritenuta adeguata a garantire il credito infragiornaliero, riuscendo a far fronte alle obbligazioni in uscita, per conto proprio e dei propri clienti.

Il monitoraggio della liquidità, che viene svolto in coerenza con la soglia massima di tolleranza al rischio, quindi anche con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa del Gruppo, ha l'obiettivo di assicurare la capacità di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti.

La Banca provvede altresì ad effettuare stress test sul rischio di liquidità, con la finalità di valutare gli impatti prospettici di scenari di stress sulle condizioni di solvibilità del Gruppo.

La Funzione Risk Management identifica gli scenari che potrebbero incidere sul profilo di rischio di liquidità attuale o prospettica delGruppo.A titolo esemplificativo, si illustrano di seguito diversi driver tenuti in considerazione nell'ambito della definizione degli scenari di stress:

  • ▶ scenari di mercato/sistemici (market driven), si riferiscono a eventi di stress esogeni al Gruppo, quali situazioni di incertezza sui mercati finanziari e/o politici che comportano una difficoltà di accesso al mercato;
  • ▶ scenari idiosincratici (bank specific), che riguardano eventi di stress endogeni al Gruppo tipicamente collegati a una perdita reputazionale con eventuale peggioramento del merito creditizio;
  • ▶ scenari combinati, ovvero gli scenari di mercato e idiosincratici elaborati in un unico framework per valutare l'effetto complessivo dello stress sul Gruppo.

La posizione di liquidità del Gruppo è oggetto di costante attività di controllo e monitoraggio di primo e secondo livello. Tali attività si sono ulteriormente intensificate negli ultimi due mesi del 1° Semestre 2024, al fine di evidenziare potenziali tensioni successive alle comunicazioni rese al mercato da parte della Banca a partire dal 9 maggio 2024. Tale monitoraggio ha comunque confermato la sostanziale solidità della liquidità del Gruppo grazie al mantenimento di adeguate riserve liquide derivanti dalla raccolta. Gli indicatori regolamentari di liquidità alla data del 30 giugno 2024 hanno risentito, con diversa intensità (inferiore per l'indicatore di breve periodo Liquidity Coverage Ratio -LCR, più significativa per l'indicatore di medio-lungo periodo Net Stable Funding Ratio -NSFR-), dell'incremento delle posizioni classificate in past-due, che nel computo di detti indicatori hanno un trattamento penalizzante rispetto alle posizioni classificate in bonis. Nonostante ciò, i valori registrati al 30 giugno 2024 (208,52% per LCR, 134,40% per NSFR) si sono mantenuti su un livello significativamente superiore ai limiti regolamentari.

1.5 Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Nel Gruppo Bancario, l'esposizione a tale categoria di rischio è generata in via prevalente da disfunzioni nei processi lavorativi e nell'assetto organizzativo e di governo – errori umani, malfunzionamenti negli applicativi informatici, inadeguatezza dei presìdi organizzativi e di controllo – nonché dall'eventuale perdita di risorse umane nei ruoli chiave di gestione aziendale. L'esposizione ai rischi operativi derivante da fattori di origine esogena risulta adeguatamente presidiata, anche in considerazione degli strumenti di mitigazione adottati per fronteggiare tali eventi sfavorevoli (quali, a titolo esemplificativo: il business continuity plan, processi di storage dei dati, strumenti di back up, polizze assicurative etc.).

Il processo di gestione e controllo dei rischi operativi adottato dal Gruppo si fonda sui principi di promozione di una cultura aziendale orientata alla gestione del rischio e alla definizione di opportuni standard e incentivi volti all'adozione di comportamenti professionali e responsabili, a tutti i livelli dell'operatività, nonché al disegno, all'implementazione e alla gestione di un sistema integrato di gestione dei rischi operativi adeguato rispetto alla natura, all'operatività, alla dimensione e al profilo di rischio.

Il modello di valutazione dei rischi operativi adottato dal gruppo si compone di 5 fasi: (i) identificazione, (ii) misurazione, (iii) monitoraggio, (iv) gestione e (v) reporting.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

La fase di identificazione dei rischi operativi avviene mediante l'attività di raccolta delle informazioni di rischio operativo attraverso il trattamento coerente e coordinato di tutte le fonti di informazione rilevanti; l'obiettivo perseguito è la costituzione di una base informativa completa. Le informazioni necessarie sono i dati interni di perdita corredati di tutte le informazioni rilevanti ai fini della gestione e le valutazioni soggettive acquisite mediante i processi di autovalutazione dei rischi e dei controlli. La raccolta di queste informazioni avviene sulla base di specifici modelli di classificazione, atti a garantire una rappresentazione omogenea dei dati stessi. La fase di Identificazione è composta dai seguenti processi:

  • ▶ Identificazione dei rischi operativi all'interno delle procedure aziendali (mappa dei rischi operativi per controlli): l'attività consiste nell'individuazione del rischio operativo attraverso un'approfondita analisi dei processi organizzativi aziendali e la mappatura dei rischi potenziali. L'approccio di valutazione è espresso dall'owner di processo/attività - indicato all'interno delle procedure - mediante un'analisi prevalentemente qualitativa, che consente l'identificazione delle attività a rischio, dei controlli, del livello di rischiosità collegato a ogni attività a rischio mappata nelle procedure operative e, quindi, delle azioni da intraprendere al fine di rendere il processo quanto più presidiato;
  • Loss data Collection (LDC): il sistema di misurazione e gestione del rischio operativo definito dalla Funzione Risk Management della Capogruppo consente altresì al Gruppo di disporre di un database delle perdite operative generate da eventi di rischio (Event Type), utile per identificare i fattori di rischio, le azioni di mitigazione e le strategie di ritenzione e trasferimento, nonché per l'eventuale sviluppo nel tempo di sistemi interni di misurazione dei rischi operativi;
  • Risk Self Assessment (RSA): il Gruppo effettua con cadenza annuale una valutazione complessiva del livello di esposizione ai Rischi Operativi mediante il processo di RSA. L'attività di Risk Self Assessment (RSA) si configura come un'auto-valutazione annuale dell'esposizione prospettica al rischio operativo insito nei processi aziendali, finalizzata alla valorizzazione della percezione della rischiosità da parte delle figure chiave (Business Expert) che governano l'esecuzione di tali processi, tenendo conto dell'evoluzione attesa del business e dei presidi organizzativi e di controllo già in essere;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi all'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti: il Gruppo, altresì, valuta i rischi operativi connessi con l'introduzione di nuovi prodotti, attività, processi e sistemi rilevanti, e mitiga il conseguente insorgere del rischio operativo attraverso il coinvolgimento preventivo delle Funzioni aziendali di Controllo e la definizione di policy e di regolamenti specifici sui diversi argomenti e materie;
  • ▶ Identificazione rischi operativi connessi alle Operazioni di Maggior rilievo (OMR): la valutazione della rischiosità derivante da una OMR si traduce nella valutazione della coerenza del profilo di rischio della OMR con la propensione al rischio definita nel RAF.

La fase di misurazione consiste nel calcolare i requisiti patrimoniali a fronte del rischio operativo attraverso il metodo base (Basic Indicator Approach - BIA) con il quale il requisito patrimoniale è calcolato applicando un coefficiente regolamentare a un indicatore del volume di operatività aziendale (Indicatore Rilevante). Inoltre, per una migliore valutazione dell'esposizione ai rischi, la Banca ha implementato un processo quantitativo di valutazione dei rischi operativi (OpVaR) che permette di monitorare il valore di rischio operativo del Gruppo calcolato al 99,9° percentile.

La fase di monitoraggio consiste nell'adozione di un sistema di controllo articolato che prevede l'analisi delle cause generatrici degli eventi di perdita e il monitoraggio dell'andamento degli eventi di perdita, in termini di valutazione dell'andamento delle perdite derivanti dai processi di LDC e RSA. Nell'ambito dei presìdi posti in essere con riferimento all'esposizione al rischio operativo, il Gruppo monitora anche i seguenti rischi specifici:

  • ▶ rischio di Riciclaggio, riguardante il rischio che le controparti finanziarie, commerciali, fornitori, partner, collaboratori e consulenti della Banca possano avere implicazioni in operazioni idonee, anche potenzialmente, a favorire il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali;
  • ▶ rischio di Compliance, concernente il rischio di sanzioni legali e amministrative, perdite finanziarie rilevanti o perdite di reputazione dovute al mancato rispetto non solo delle leggi e dei regolamenti ma anche di standard interni e di condotta applicabili all'attività aziendale. Per tale fattispecie di rischio, periodicamente, viene aggiornata la relativa metodologia di valutazione, sviluppata con riguardo a tutte le attività rientranti nel perimetro normativo di riferimento per la Banca, secondo un approccio risk based. In particolare, per le norme rilevanti che non prevedono l'istituzione di presìdi specialistici (i.e., privacy, salute e sicurezza sul lavoro), la Funzione Compliance fornisce consulenza ex ante alle strutture della Banca, e valuta ex post l'adeguatezza delle misure organizzative e delle attività di controllo adottati. Per quanto attiene alle normative presidiate da funzioni specialistiche, la Funzione Compliance svolge un presidio indiretto, collaborando con tali funzioni specialistiche nella definizione delle metodologie di valutazione del rischio compliance oltreché nella mappatura dei rischi e dei relativi presìdi di controllo (c.d. Compliance Risk Control Matrix).

La fase di Gestione del Rischio Operativo si pone come obiettivo la valutazione nel continuo delle strategie per il controllo e la riduzione del rischio, decidendo, in base alla natura e all'entità dello stesso e in relazione alla propensione al rischio espressa dal vertice aziendale, se accettarlo e, pertanto, assumerlo da parte del responsabile del processo o rifiutarlo, e quindi ridurre le attività, se attuare politiche di mitigazione o se trasferirlo a terzi mediante opportune polizze assicurative. Inoltre, a presidio dei rischi sopra richiamati, il Gruppo adotta Modelli Organizzativi ad hoc per la gestione di rischi di riciclaggio, salute e sicurezza sul lavoro e sicurezza delle informazioni e servizi di pagamento.

La fase di reporting, infine, ha l'obiettivo di assicurare una tempestiva e idonea comunicazione a supporto delle decisioni gestionali degli organi aziendali e delle funzioni organizzative.

1.6. Rischi ICT e di sicurezza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio ICT e Sicurezza

Il Rischio ICT e di sicurezza è definito come il rischio di perdita dovuta alla violazione della riservatezza, la carente integrità dei sistemi e dei dati, l'inadeguatezza o l'indisponibilità dei sistemi e dei dati o l'incapacità di sostituire la tecnologia dell'informazione entro ragionevoli limiti di tempo e costi nel caso di modifica dei requisiti del contesto esterno o dell'attività (agilità). Questo comprende i rischi di sicurezza derivanti da processi interni inadeguati o errati o da eventi esterni, compresi gli attacchi informatici o una sicurezza fisica inadeguata.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Si articola in:

  • ▶ Rischio di sicurezza ICT: rischio di accesso non autorizzato ai sistemi e ai dati dei sistemi ICT dell'ente, dall'interno o dall'esterno (ad esempio nel caso di attacchi informatici).
  • ▶ Rischio relativo ai cambiamenti ICT: rischio derivante dall'incapacità dell'ente di gestire i cambiamenti dei sistemi ICT in modo tempestivo e controllato, in particolare per quanto concerne programmi di modifica complessi e/o di grandi dimensioni.
  • ▶ Rischio di disponibilità e continuità ICT: rischio che le prestazioni e la disponibilità dei sistemi e dei dati ICT siano influenzati negativamente, incluso il rischio di incapacità di ripristinare tempestivamente i servizi dell'ente a causa di un guasto delle componenti ICT hardware o software; debolezze nella gestione dei sistemi ICT, etc.
  • ▶ Rischio di integrità dei dati ICT: rischio che i dati archiviati ed elaborati dai sistemi ICT siano incompleti, inesatti o incoerenti nei vari sistemi, in seguito, ad esempio, a controlli ICT carenti o assenti durante le varie fasi del ciclo di vita dei dati ICT (vale a dire, progettazione dell'architettura dei dati, costruzione del modello e/o dei dizionari di dati, verifica degli inserimenti dei dati, controllo delle estrazioni, dei trasferimenti e delle elaborazioni dei dati, inclusi i risultati forniti), tali da compromettere la capacità di un ente di fornire servizi e di produrre le informazioni finanziarie e relative alla gestione (del rischio) in modo corretto e tempestivo.
  • ▶ Rischio di esternalizzazione ICT: rischio che il ricorso a una terza parte o a un'altra entità del Gruppo (esternalizzazione intra-gruppo), per la fornitura di sistemi ICT o servizi connessi incida negativamente sulle prestazioni e sulla gestione del rischio del Gruppo.
  • ▶ Rischio cyber: rischio di perdite economiche, di reputazione e quote di mercato derivanti da accessi logici non autorizzati ai sistemi ICT, perpetrati attraverso diverse tecniche di attacco informatico (cyber crime).

Nel Gruppo, tale rischio si concretizza prevalentemente nel rischio di esternalizzazione ICT, a causa della rilevanza delle funzioni ICT esternalizzate, seguito dal rischio di disponibilità e integrità dei dati.

La Gestione del Rischio ICT si pone come obiettivo la valutazione nel continuo delle strategie per il controllo e la riduzione del rischio, decidendo, in base alla natura e all'entità dello stesso e in relazione alla propensione al rischio espressa dal vertice aziendale, se accettarlo e, pertanto, assumerlo da parte del responsabile del processo o rifiutarlo, e quindi porre in essere azioni di rimedio per mitigarlo o, in casi specifici, se trasferirlo a terzi mediante opportune polizze assicurative o sostituire la risorsa informatica interessata.

I rischi ICT e di sicurezza vengono valutati e misurati tenendo conto del grado di applicazione delle misure di mitigazione del rischio, in accordo con la relativa Metodologia approvata dal Consiglio di Amministrazione, la quale prevede le seguenti definizioni:

  • rischio potenziale: rappresenta il rischio associato ad una Risorsa ICT prima dell'applicazione di qualsiasi misura di mitigazione. Tale rischio è valutato tipicamente nel processo di sviluppo di nuove iniziative informatiche;
  • rischio attuale: rappresenta il rischio associato ad una risorsa informatica ed è determinato al momento dell'esecuzione dell'analisi del Rischio ICT, tenuto conto delle misure di mitigazione in essere. L'analisi viene svolta almeno una volta all'anno per ogni risorsa informatica critica in esercizio e nell'ambito del processo di change management, prima del passaggio in produzione delle modifiche rilevanti al sistema informativo e ogni tre anni per gli ambiti non critici;
  • rischio residuo: rappresenta il rischio atteso di perdita a fronte dell'applicazione di misure di mitigazione. Tale rischio è valutato nel caso in cui il rischio attuale ecceda la propensione al rischio definita per una singola Risorsa ICT. Il rischio residuo coincide con il rischio attuale laddove non siano identificate ulteriori misure di mitigazione.

Il modello di analisi e valutazione del Rischio ICT e di sicurezza è strutturato in diverse metodologie, a copertura dei seguenti ambiti:

  • ▶ identificazione e valutazione del rischio delle Risorse ICT;
  • ▶ identificazione e valutazione dei rischi di progetto ICT;
  • ▶ identificazione e valutazione dei rischi di processo ICT (conformità).

L'identificazione e valutazione dei rischi avviene tramite questionari, interviste e verifiche dirette.

È attivo, inoltre, un monitoraggio tramite verifiche sugli incidenti occorsi, le analisi di sicurezza e indicatori (KRI).

Il reporting, infine, ha l'obiettivo di assicurare una tempestiva e idonea comunicazione a supporto delle decisioni gestionali degli organi aziendali e delle funzioni organizzative.

Ai fini della misurazione, il rischio ICT e di sicurezza confluisce nella più ampia accezione dei rischi operativi, cui si rimanda per il tema specifico.

Sezione 4 - Rischi delle altre imprese

Informazioni di natura qualitativa

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato riflette l'aggregazione degli elementi patrimoniali di BFF Bank S.p.A., di BFF Finance Iberia, di BFF Polska Group, di BFF Immobiliare, del veicolo di cartolarizzazione SPV Project 2214 e di BFF Techlab.

Tali società non presentano ulteriori e rilevanti elementi di rischio, rispetto a quanto già riportato nei paragrafi precedenti.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Parte F - Informazioni sul Patrimonio Consolidato

In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento prudenziale coincide con il perimetro contabile e prevede al vertice BFF Bank S.p.A.

Sezione 1 - Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

Il Patrimonio netto del Gruppo Bancario è composto dall'aggregazione di Capitale, Sovrapprezzi di emissione, Riserve, Acconti su dividendi, Strumenti di capitale, Azioni proprie, Riserve da valutazione e Utile di periodo delle società che lo compongono.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio contabile consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(Valori in migliaia di euro)
Voci del patrimonio netto Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre
imprese
Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
1. Capitale 144.434 144.434
2. Sovrapprezzi di emissione 66.277 66.277
3. Riserve 286.390 286.390
3.5 Acconto su dividendi (-) - -
4. Strumenti di capitale 150.000 150.000
5. (Azioni proprie) (3.652) (3.652)
6. Riserve da valutazione: 9.238 9.238
- Titoli di capitale designati al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- Copertura di titoli di capitale
designati al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli
di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
8.648 8.648
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri (5.880) (5.880)
- Copertura dei flussi finanziari
- Strumenti di copertura [elementi
non designati]
- Differenze di cambio 2.556 2.556
- Attività non correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
- Passività finanziarie designate
al fair value con impatto a conto
economico (variazioni del proprio
merito creditizio)
- Utili (Perdite) attuariali su piani
previdenziali a benefici definiti
340 340
- Quota delle riserve da valutazione
delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione 3.574 3.574
7. Utile (Perdita) di periodo (+/-)
del gruppo e di terzi
161.781 161.781
Totale 814.468 814.468

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Sezione 2 - I Fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Ambito di applicazione della normativa

La determinazione dei Fondi propri ha recepito - a decorrere dal 1° gennaio 2014, sulla base delle Circolari della Banca d'Italia n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche", e n. 286 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare", entrambe del–17 dicembre 2013 - il Regolamento Europeo n. 575/2013, relativo alla nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento, contenuta nel regolamento comunitario CRR (Capital Requirement Regulation) e nella direttiva europea CRD IV (Capital Requirement Directive), del 26 giugno 2013.

Tali normative includono gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), la cui attuazione, ai sensi del Testo Unico Bancario, è di competenza della Banca d'Italia, e definiscono le modalità con cui sono state esercitate le discrezionalità attribuite dalla disciplina comunitaria alle autorità nazionali.

In linea con le previsioni del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), il perimetro di consolidamento al 30 giugno 2024 prevede al vertice BFF Bank S.p.A..

Fondi propri bancari

Informazioni di natura qualitativa

I Fondi propri rappresentano il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività finanziaria, e costituiscono il principale parametro di riferimento per le valutazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale del Gruppo.

La regolamentazione prudenziale ha lo scopo di assicurare che tutti gli intermediari creditizi dispongano di una dotazione patrimoniale minima obbligatoria in funzione dei rischi assunti.

Il Gruppo valuta costantemente la propria struttura patrimoniale, sviluppando e utilizzando tecniche di monitoraggio e di gestione dei rischi regolamentati, anche avvalendosi di un Comitato Controllo e Rischi quale organo preposto all'interno del Consiglio di Amministrazione.

I Fondi propri sono costituiti dalla somma di Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), del Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) e del Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2), al netto degli elementi da dedurre e dei filtri prudenziali IAS/IFRS.

I principali elementi che compongono i Fondi propri del Gruppo sono computati nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1), e sono i seguenti:

  • ▶ Capitale Sociale versato;
  • ▶ riserve (riserva legale, riserva straordinaria, riserva utili esercizi precedenti, riserva per stock option e riserva per strumenti finanziari);
  • ▶ eventuale quota di utile del periodo non distribuita;
  • ▶ riserve da valutazione (riserva di transizione ai principi IAS e al principio IFRS 9, riserva utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti, riserva di valutazione dei titoli HTC&S);
  • ▶ eventuali interessi di minoranza computabili nel calcolo del CET1.

Da tali elementi vanno dedotte le immobilizzazioni immateriali, compreso l'eventuale avviamento nonché alcune categorie di Attività fiscali in ottemperanza ai dettami della CRR II, nonché gli effetti del Calendar Provisioning.

Il Capitale di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) comprende gli strumenti di capitale di classe 1 emessi nel corso dell'esercizio precedente.

I Fondi propri, nel corso del primo semestre 2024, sono stati influenzati principalmente dall'inclusione dell'utile realizzato nel periodo per 161,8 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella che segue sono riportati i Fondi propri relativi al Gruppo Bancario ex T.U.B.

(Valori in migliaia di euro)
Voci/valori Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione
dei filtri prudenziali
660.274 503.344
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) (325) (319)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) 659.949 503.026
D. Elementi da dedurre dal CET1 (63.558) (66.080)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto
di disposizioni transitorie
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D +/- E) 596.391 436.946
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi
da dedurre e degli effetti del regime transitorio
150.000 150.000
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall'AT1
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni
e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G - H +/- I) 150.000 150.000
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
- -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni
e inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie
P. Totale di Capitale di Classe2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) - -
Q. Totale Fondi Propri (F + L + P) 746.391 586.946

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Adeguatezza patrimoniale

Informazioni di natura qualitativa

Il rispetto dei limiti di adeguatezza patrimoniale di Gruppo, sia a livello di base (CET1 Capital Ratio e Tier 1 Capital Ratio), sia a livello di dotazione complessiva (Total Capital Ratio), è costantemente monitorato dai competenti organismi societari.

Il CET1 Capital Ratio è dato dal rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza di Base (Tier 1 Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 e il valore delle Attività di rischio ponderate.

Il Coefficiente di Vigilanza Totale (Total Capital Ratio) è dato dal rapporto tra il Totale dei Fondi propri e il valore delle Attività di rischio ponderate.

In base alle disposizioni dettate dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", l'ammontare delle Attività di rischio ponderate è determinato come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio, pari all'8%).

L'esposizione complessiva ai rischi del Gruppo, alla data del 30 giugno 2024, relativamente all'attività svolta, è risultata adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.

In relazione al Gruppo Bancario, al 30 giugno 2024 il CET1 si attesta al 11,9%, Tier 1 Capital ratio e Total Capital Ratio si attestano al 14,8%.

1° Pilastro - L'adeguatezza patrimoniale a fronte dei rischi tipici dell'attività finanziaria

Sotto il profilo gestionale, l'assorbimento dei rischi è calcolato attraverso l'utilizzo di diverse metodologie:

  • ▶ rischio di credito, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio di controparte, attraverso la metodologia "Standardizzata";
  • ▶ rischio operativo, attraverso la metodologia "Base";
  • ▶ rischio di mercato, attraverso la metodologia "Standardizzata".

Rischio di credito

Tale rischio viene approfonditamente illustrato nella parte E del presente documento.

Rischio di controparte

Il rischio di controparte rappresenta un caso particolare di rischio di credito, caratterizzato dal fatto che l'esposizione, a motivo della natura finanziaria del contratto stipulato fra le parti, è incerta e può variare nel tempo in funzione dell'andamento dei fattori di mercato sottostanti.

Per BFF, il rischio di controparte può essere generato da operazioni di pronti contro termine e da derivati. Per la misurazione del rischio di controparte, viene utilizzata la metodologia dell'esposizione originaria.

Rischio operativo

Il rischio operativo è dato dalla possibilità di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, o da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali; nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Il rischio operativo, pertanto, si riferisce a varie tipologie di eventi, che non sarebbero singolarmente rilevanti se non analizzati congiuntamente e quantificati per l'intera categoria di rischio.

Il Gruppo, per la misurazione del rischio operativo, applica il metodo "Base": il requisito patrimoniale è determinato applicando un coefficiente del 15% alla media triennale dell'indicatore rilevante, calcolato sulle voci di bilancio degli ultimi tre esercizi, secondo quanto riportato nel Regolamento Europeo n. 575/2013.

In continuità con il framework di Operational Risk Management applicato, la Banca utilizza un modello statistico interno gestionale per la quantificazione dell'esposizione al rischio operativo, con l'obiettivo di verificare che il metodo utilizzato ai fini regolamentari valorizzi un capitale adeguato a fronte dei rischi assunti e assumibili. I risultati ottenuti dal processo di valutazione prospettica dei rischi operativi sono stati altresì utilizzati per la quantificazione del capitale interno a fronte dei rischi operativi ai fini ICAAP. Le perdite operative riferite al 2023 sono risultate ampiamenti inferiori rispetto al requisito patrimoniale per il rischio operativo e al requisito calcolato a livello gestionale nell'ICAAP 2023.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è quello relativo alle posizioni detenute a fini di negoziazione, ovvero intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine, assunte allo scopo di beneficiare di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

La normativa identifica e disciplina il trattamento delle varie tipologie di rischio di mercato con riferimento al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza. Per la misurazione del rischio di mercato, il Gruppo si avvale del metodo "Standard".

2° Pilastro - Il Resoconto ICAAP/ILAAP

La normativa di vigilanza richiede agli intermediari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell'adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all'Autorità di Vigilanza il compito di verificare l'affidabilità e la coerenza dei relativi risultati, e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive.

BFF Banking Group presenta annualmente alla Banca d'Italia il "Resoconto ICAAP/ILAAP", quale aggiornamento sul processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale e dell'adeguatezza del sistema di governo e di gestione del rischio di liquidità del Gruppo. In ottemperanza alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il Gruppo ha predisposto il "Resoconto ICAAP/ILAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione di BFF in data 4 aprile 2024. Il Resoconto è stato redatto in conformità con i requisiti previsti in materia dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia.

Relativamente al processo "Supervisory Review and Evaluation Process" (SREP), il Gruppo è tenuto a rispettare un CET1 Ratio pari a 9,00%, un Tier1 Ratio pari a 10,50% e un Total Capital Ratio pari a 12,50%.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Informazioni di natura quantitativa

Nella tabella seguente sono indicati, alla data di riferimento, i requisiti patrimoniali relativi al perimetro del Gruppo Bancario ex T.U.B.

(Valori in migliaia di euro)
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
30.06.2024 31.12.2023 30.06.2024 31.12.2023
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 12.157.599 11.989.854 4.236.432 2.284.715
1. Metodologia standardizzata 12.152.231 11.989.854 4.230.256 2.284.715
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni 5.368 6.175
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 338.915 182.777
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione
del credito
23 21
B.3 Rischio di regolamento - -
B.4 Rischi di mercato 626 568
1. Metodologia standard 626 568
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.5 Rischio operativo 62.754 62.754
1. Metodo base 62.754 62.754
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6 Altri elementi del calcolo
B.7 Totale requisiti prudenziali 402.318 246.121
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTE DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 5.028.974 3.076.507
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio
ponderate (CET1 capital ratio) (%)
11,9% 14,2%
C.3 Capitale di Classe 1/Attività di rischio ponderate
(Tier 1 capital ratio) (%)
14,8% 19,1%
C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate
(Total capital ratio) (%)
14,8% 19,1%

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda

Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio

Al 30 giugno 2024, non sono in corso operazioni straordinarie di aggregazioni aziendali, rientrante nella definizione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised ("Business Combination").

Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura del bilancio consolidato semestrale

Successivamente alla data del primo semestre 2024, non sono state effettuate operazioni di aggregazione rientrante nella definizione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 3 revised ("Business Combination").

Parte H - Operazioni con parti correlate

Le tipologie di parti correlate, così come definite dal principio IAS 24, comprendono:

  • ▶ la società controllante;
  • ▶ le società controllate;
  • ▶ gli amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche e i loro familiari prossimi.

Nella seguente tabella sono dettagliati i valori economici e patrimoniali derivanti da operazioni con Parti Correlate, poste in essere dal Gruppo con riferimento al 30 giugno 2024, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24, e l'incidenza rispetto alla relativa voce di bilancio. Si segnala che il Gruppo non ha società controllate e non consolidate integralmente o joint venture. Il Gruppo possiede partecipazioni in alcune società collegate. I rapporti tra il Gruppo e tali società sono indicati nella tabella sotto riportata. Si segnala, infine, l'esistenza di rapporti di conto deposito con amministratori del Gruppo e con altre parti correlate del Gruppo, per i quali le condizioni applicate corrispondono a quelle vigenti nel foglio informativo al momento della sottoscrizione del contratto.

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

(Valori in migliaia di euro)

Amministratori
e Dirigenti con
responsabilità
strategiche
(*)
Altre
parti
correlate
Totale
parti
correlate
Voce di
bilancio
Incidenza
sulla voce
di bilancio
Voce
rendiconto
finanziario
Incidenza
sulla voce di
Rendiconto
Finanziario
Impatto delle transazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Crediti verso clientela
Al 30 giugno 2024 43.324 43.324 10.273.817 0,4% (42.438) n.d.
Partecipazioni
Al 30 giugno 2024 14.411 14.411 14.411 100,0% - n.d.
Altre attività
Al 30 giugno 2024 405 405 587.735 0,1% 54.464 0,7%
Debiti verso clientela
Al 30 giugno 2024 (1.316) (1.316) (8.112.594) 0,0% (164.176) 0,8%
Fondo per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili
Al 30 giugno 2024 (1.413) (1.413) (6.356) 22,2% (66.645) 2,1%
Altre passività
Al 30 giugno 2024 (2.439) (66) (2.505) (488.059) 0,5% (66.645) 3,8%
Riserve
Al 30 giugno 2024 (1.551) (1.551) (286.390) 0,5%
Impatto delle transazioni sul conto economico consolidato
Interessi passivi e oneri assimilati
Al 30 giugno 2024 (15) (15) (198.122) 0,0%
Commissioni attive
Al 30 giugno 2024 1.693 1.693 54.256 3,1%
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Al 30 giugno 2024 707 707 1.470 48,1%
Spese amministrative: a) spese per il personale (**)
Al 30 giugno 2024 (4.219) (4.219) (41.538) 10,2%
Spese amministrative: b) altre spese amministrative
Al 30 giugno 2024 (842) (842) (47.486) 1,8%
Altri oneri e proventi di gestione
Al 30 giugno 2024 5 5 44.689 0,0%
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Al 30 giugno 2024 1.550 1.550 1.550 100,0%

(* ) Include anche i membri del Consiglio di Amministrazione;

(**)Al fine di confrontare il dato in oggetto con quelli degli stessi periodi degli anni precedenti, si faccia riferimento ai saldi di seguito riportati e non a quanto esposto nelle Relazioni Finanziarie Semestrali Consolidate dei periodi di riferimento:

  • al 30 giugno 2022 le spese per il personale relative ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategica ammontano a 3.427 mila euro; - al 30 giugno 2023 le spese per il personale relative ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategica ammontano a 5.013 mila euro.

Al 30 giugno 2024 i diritti di opzione relativi ai piani di stock option in essere sono pari a n. 11.830.700 opzioni assegnate e non ancora esercitate, di cui n. 7.665.700 esercitabili. Qualora il prezzo raggiungesse i 15 euro, la dilution sarebbe pari a 1,49%.

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

A. Informazioni di natura qualitativa

Piano di Stock Option 2016

In data 5 dicembre 2016, l'Assemblea ordinaria della Banca ha deliberato l'adozione di un piano di stock option in favore dei dipendenti e dei componenti degli organi sociali avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: l'identificazione dei beneficiari e l'attribuzione delle opzioni spetta:
    • I. al Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per le Remunerazioni, con riferimento ad amministratori, senior executive ed executive a diretto riporto dell'Amministratore Delegato;
    • II. all'Amministratore Delegato, nei limiti delle sue deleghe, con riferimento agli altri beneficiari la cui remunerazione rientri nelle sue competenze;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità ordinaria ovvero cash-less. L'Assemblea ordinaria del 28 marzo 2019 ha approvato l'introduzione nel piano di una modalità di esercizio alternativa a quella ordinaria (cd. cash-less) che prevede l'attribuzione, ai beneficiari che ne abbiano fatto richiesta e siano stati a ciò preventivamente autorizzati, di un numero di azioni determinato in base al valore di mercato delle azioni alla data di esercizio, senza obbligo di pagamento del prezzo di esercizio.

Coerentemente con la normativa in vigore, le opzioni assegnate nell'ambito del Piano 2016 concorrono a determinare la componente variabile della remunerazione erogata attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari; pertanto, il piano è soggetto a tutte le limitazioni incluse nella policy di remunerazione e incentivazione a favore dei componenti degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, e del personale del Gruppo Bancario e nelle disposizioni di legge.

Le condizioni di vesting delle opzioni oggetto del piano sono le seguenti:

  • ▶ le opzioni assegnate in ciascuna tranche iniziano a maturare a partire dal dodicesimo mese successivo all'assegnazione, a sua volta subordinata a una serie di condizioni dettagliate nel piano, che presupponga:
    • I. il perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione; e
    • II. livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Si specifica che il piano è soggetto alle condizioni di malus e claw back: le opzioni sono soggette a meccanismi di correzione ex post (malus e/o claw back) che, al verificarsi di circostanze predefinite, determinano la perdita e/o la restituzione dei diritti attribuiti dal piano.

Con riferimento alle opzioni assegnate nell'ambito del Piano di Stock Option 2016 al 30 giugno 2024 risultano assegnate, non esercitate e ancora esercitabili, n.6.000 opzioni. Il numero di opzioni che risultava essere assegnato e non ancora esercitato al 31 dicembre 2023 era pari a 96.000 opzioni.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Piano di Stock Option 2020

In data 2 aprile 2020, l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo Piano di Stock Option ("Piano 2020") a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche:

  • oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 8.960.000 opzioni in tre tranche, ciascuna delle quali attribuisce ai beneficiari il diritto di ricevere azioni ordinarie della Banca di nuova emissione ovvero già emesse e nel portafoglio della Società al momento dell'esercizio dell'opzione;
  • destinatari: i beneficiari sono individuati dal Consiglio di Amministrazione e/o dall'Amministratore Delegato a loro insindacabile giudizio – nei limiti previsti dalla normativa applicabile e dal piano – tra i dipendenti e/o gli Amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate;
  • modalità di esercizio: le opzioni possono essere esercitate in modalità cash-less.

Le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano al completamento del periodo di vesting, ossia dopo 3 anni dalla relativa data di assegnazione. Il vesting è subordinato alla sussistenza delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) livelli di risorse patrimoniali e liquidità necessari a fronteggiare le attività intraprese e il rispetto di altri determinati parametri, anche di natura regolamentare.

Con riferimento al Piano di Stock Option 2020, al 30 giugno 2024 il numero di stock option assegnate e non esercitate sono 4.415.700 opzioni; di queste hanno maturato il periodo di vesting e sono esercitabili 1.614.000 opzioni. Al 31 dicembre 2023 il numero di opzioni che risultava essere assegnato, ma non ancora esercitate, era pari a 5.461.400, di cui 2.227.700 avevano maturato il periodo di vesting ed erano esercitabili.

Piano di incentivazione di lungo termine di BFF Banking Group "Incentive Plan 2022"

In data 31 marzo 2022 l'Assemblea ordinaria ha approvato un nuovo piano di incentivazione di lungo termine "Incentive Plan 2022" a favore di dipendenti e amministratori con incarichi esecutivi della Società e/o di società sue controllate, avente le seguenti caratteristiche.

  • Oggetto: il piano prevede l'assegnazione di un massimo di n. 9.700.000 opzioni suddivise in tre tranche. Le opzioni possono essere di due tipologie: (i) opzioni A, che attribuiscono il diritto a ricevere azioni ordinarie della Società, c.d. equity settled e (ii) opzioni B, che attribuiscono il diritto a ricevere phantom shares, da convertire in cassa secondo le previsioni del piano c.d. cash settled;
  • Condizioni di maturazione (esercizio): le opzioni assegnate nell'ambito di ciascuna tranche maturano a partire al completamento del periodo di 3 anni dalla relativa data di assegnazione. La maturazione è altresì subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni: (i) perdurare del rapporto di lavoro con il Gruppo e/o della carica nel Consiglio di Amministrazione e assenza di preavviso per dimissioni o per licenziamento; e (ii) raggiungimento dei KPI (i.e. indicatori di performance aziendali), ferme restando le previsioni in materia di differimento e lock-up applicabili al personale più rilevante (c.d. Risk Taker) della Banca e le altre previsioni di dettaglio del piano, già rese note al mercato secondo la normativa applicabile.

Con riferimento all' Incentive Plan 2022, al 30 giugno 2024 risultano assegnate 7.409.000 opzioni di cui 3.244.000 in modalità equity settled (Opzioni A) e 4.165.000 in modalità cash settled (phantom share), non ancora esercitabili. Al 31 dicembre 2023, erano assegnate 7.664.500 di cui 3.439.500 in modalità equity settled e cash-less e 4.225.000 in modalità cash settled (phantom share), di cui nessuna ancora esercitabile.

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Parte L - Informativa di settore

L'informativa di Settore del Gruppo si articola, in coerenza con le aree di business individuate al fine di monitorare e analizzare i risultati del Gruppo, in sezioni rappresentative delle tre BU che offrono prodotti/servizi alla clientela:

  • BU Factoring & Lending che offre prodotti quali factoring pro soluto, lending e gestione del credito principalmente nei riguardi dei fornitori del settore pubblico e di enti della pubblica amministrazione;
  • BU Securities Services che si occupa delle attività di banca depositaria per i fondi di investimento e dei servizi ad essi collegata quali global custody, fund accounting e transfer agent nei riguardi dei gestori nazionali e banche e dei vari fondi di investimento quali fondi pensione, fondi comuni e fondi alternativi;
  • BU Payments che si occupa delle attività di tramitazione pagamenti, pagamenti corporate e assegni ed effetti e ha che come clienti banche italiane medio-piccole, aziende medio-grandi e vanta una partnership con Nexi.

Per i commenti e per i dettagli alle voci elencate, si rimanda alle sezioni specifiche contenute nell'Andamento della Gestione.

Crediti verso la clientela 1H'24 2023
Crediti verso la clientela (*) 5.612 5.617
Italia 3.429 3.448
Spagna 482 599
Polonia 976 919
Slovacchia 248 245
Portogallo 248 223
Grecia 213 166
Francia 15 14
Croazia - -
Repubblica Ceca 2 3
Turnover acquistato/Finanziamenti erogati nell'anno 1H'24 1H'23
Turnover acquistato/Finanziamenti erogati nell'anno 3.810 3.644
Italia 1.941 2.180
Spagna 1.055 770
Polonia 416 296
Slovacchia 6 11
Portogallo 230 247
Grecia 127 107
Francia 33 32
Croazia - -
Repubblica Ceca 3 1,3
Conto Economico (€ mln, valori normalizzati) 1H'24 1H'23
Interessi attivi 205,1 171,9
di cui forbice "riscadenziamenti/plusvalenze" 0,6 4,7
Altri ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 12,9 14,2
Totale ricavi netti 218,0 186,1

BU Factoring & Lending

(*) I crediti verso la clientela includono crediti ecobonus per 347,1 milioni di euro (414,1 milioni di euro e 238 milioni di euro al 31 dicembre 2023 ed al 30 giugno 2023 rispettivamente).

BU Securities Services

Ammontari gestiti e depositi 1H'24 1H'23
Banca Depositaria (AuD, €m) 64.202 52.395
Global Custody (AuC, €m) 119.065 169.859
Depositi - Saldo Finale (€m) 2.699 2.626
Conto Economico (€ mln, valori normalizzati) 1H'24 1H'23
Commissioni nette 11,8 12,3
Altri ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) - 0,0
Totale ricavi netti 11,8 12,4

BU Payments

Operazioni effettuate e depositi 1H'24 1H'23
Transazioni (n° oper. m) 444 359
Depositi - Saldo Finale (€m) 2.762 2.976
Conto Economico (€ mln, valori normalizzati) 1H'24 1H'23
Commissioni nette 26,6 23,4
Altri ricavi (incluso altri oneri e proventi di gestione) 5,9 5,8
Totale ricavi netti 32,5 29,2

Relazione sulla Gestione

Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Parte M - Informativa sul leasing

In data 1° gennaio 2019 è entrato in vigore il Principio Contabile Internazionale IFRS 16, relativo alla nuova definizione e al nuovo modello di contabilizzazione del "leasing". Il principio si basa sul trasferimento del diritto d'uso del bene concesso in locazione e deve essere applicato a tutti i contratti di leasing, ad eccezione di quelli di durata inferiore ai 12 mesi e con valore contrattuale inferiore a 5.000 euro.

Sulla base del suddetto modello di contabilizzazione, devono essere iscritti nello Stato patrimoniale il "diritto d'uso" del bene tra le attività e la passività per i pagamenti futuri dovuti, mentre nel conto economico devono essere iscritti l'ammortamento del "diritto d'uso" e gli interessi passivi.

L'applicazione del principio ha comportato una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contratti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).

In particolare, le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:

  • ▶ il bene identificato deve essere rappresentato come un asset avente natura di diritto d'uso, nell'Attivo dello Stato patrimoniale (alla stregua di un asset di proprietà), in contropartita di una passività finanziaria;
  • ▶ il valore di prima iscrizione della passività finanziaria è pari al valore attuale dei pagamenti/canoni periodici stabiliti tra le parti per poter disporre del bene, lungo la durata contrattuale che si ritiene ragionevolmente certa; il valore di prima iscrizione del diritto d'uso è pari a quello della passività finanziaria a meno di alcune partite riconducibili, a titolo esemplificativo, a costi diretti iniziali per l'ottenimento del contratto;
  • ▶ in sede di chiusure contabili successive alla prima iscrizione dell'asset, e per tutta la durata contrattuale, l'asset è ammortizzato in base ad un criterio sistematico, mentre la passività finanziaria è incrementata per gli interessi passivi maturati, da calcolarsi in base al tasso interno del contratto di locazione ove espressamente previsto oppure al costo del funding di periodo, nonché dal pagamento dei canoni periodici.

Sezione 1 - Locatario

Informazioni qualitative

Nel corso del 2018, BFF Banking Group ha avviato un'iniziativa progettuale volta a comprendere e definire gli impatti qualitativi e quantitativi della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, a seguito del quale è stato definito il nuovo modello di contabilizzazione da utilizzare per tutti i contratti di locazione (leasing), ad eccezione di quei beni che hanno un modesto valore (minore di 5.000 euro) o quelli per cui la durata contrattuale è breve (uguale o inferiore ai 12 mesi).

Ai fini della prima adozione del principio contabile (c.d. First Time Adoption - FTA), il Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio 2019 ha deliberato che BFF e tutte le società appartenenti a BFF Banking Group debbano adottare il modello "Modified Retrospective Approach". Di conseguenza il Gruppo non ha applicato retroattivamente il principio (considerando quindi informazioni comparative complesse), e il calcolo del diritto d'uso da inserire nella voce "Attività Materiali" coincide con il valore della passività finanziaria.

Informazioni quantitative

Di seguito, si riporta il dettaglio dei diritti d'uso (Right of use), iscritti nella voce "Attività Materiali", per BFF Banking Group, al 30 giugno 2024.

(Valori in migliaia di euro)
Diritti d'uso
30.06.2024
Diritti d'uso
31.12.2023
BFF Bank 3.520 11.752
BFF Finance Iberia 480 607
BFF Polska Group 1.994 2.023
BFF Techlab 133 145
Totale BFF Banking Group 6.126 14.527

La riduzione rispetto a Dicembre 2023 è dovuta dall'estinzione anticipata di un contratto d'affitto di uno degli uffici siti a Milano che ha comportato la riduzione dei diritti d'uso per 7,7 milioni di euro.

Per ulteriori dettagli in merito agli impatti contabili riferiti alle Attività materiali e alle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si rinvia alla specifica sezione della Parte B delle Note esplicative.

Sezione 2 - Locatore

Si fa riferimento in questa sezione solo ad attività poste in essere da BFF Polska Group.

Informazioni quantitative

Si fa riferimento in questa sezione solo ad attività poste in essere da BFF Polska Group.

(Valori in migliaia di euro)
Fasce temporali Totale
30.06.2024
Totale
31.12.2023
Pagamenti
da ricevere
per leasing
Pagamenti
da ricevere
per leasing
Fino a 1 anno 317 182
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 80 43
Da oltre 2 anno fino a 3 anni - 296
Da oltre 3 anno fino a 4 anni - -
Da oltre 4 anno fino a 5 anni - -
Da oltre 5 anni - -
Totale pagamenti da ricevere per il leasing 397 521
RICONCILIAZIONE CON FINANZIAMENTI
Utili finanziari non maturati (-) (19) (1)
Valore residuo non garantito (-)
Finanziamenti per leasing 378 520

Prospetti Contabili Individuali al 30 giugno 2024 di BFF Bank S.p.A.

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Stato Patrimoniale Individuale

Voci dell'attivo 30.06.2024 31.12.2023
10. Cassa e disponibilità liquide 137.044 239.130
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 168.201 167.013
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 831 1.167
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al FV 167.370 165.846
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 140.510 137.520
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.603.037 10.599.963
a) crediti verso banche 582.648 593.561
b) crediti verso clientela 10.020.389 10.006.402
70. Partecipazioni 154.876 154.876
80. Attività materiali 13.332 20.377
90. Attività immateriali 38.010 40.734
100 Attività fiscali 90.530 108.569
a) correnti 38.079 55.465
b) anticipate 52.451 53.104
110. Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 8.046 8.046
120. Altre attività 570.879 644.466
TOTALE ATTIVO 11.924.465 12.120.694

Voci del passivo e del patrimonio netto 30.06.2024 31.12.2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.535.767 10.731.370
a) debiti verso banche 2.228.285 2.268.022
b) debiti verso clientela 8.005.801 8.463.347
c) titoli in circolazione 301.681 -
20. Passività finanziarie di negoziazione 1.699 1.215
60. Passività fiscali 160.537 121.318
a) Correnti - -
b) differite 160.537 121.318
80. Altre passività 463.562 536.142
90. Trattamento di fine rapporto personale 3.110 2.896
100. Fondi per rischi ed oneri 36.972 35.104
a) Impegni e garanzie rilasciate 249 553
b) Quiescenza ed obblighi simili 6.074 6.760
c) Altri fondi 30.649 27.791
110. Riserva di valutazione 7.812 6.469
130. Strumenti di capitale 150.000 150.000
140. Riserve 221.291 253.424
145. Acconti dividendi - (54.451)
150. Sovrapprezzo azioni 66.277 66.277
160. Capitale 144.434 143.947
170. Aioni proprie (3.652) (4.377)
180. Utile di periodo 136.656 131.360
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 11.924.465 12.120.694

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

Conto Economico Individuale

(Valori in miglia di euro ad eccezione dell'utile base e diluito che sono unità di euro)

Voci 30.06.2024 30.06.2023
10. Interessi attivi e proventi assimilati 391.775 240.264
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 382.703 230.928
20. Interessi passivi e oneri assimilati (197.157) (143.710)
30. Margine di interesse 194.618 96.555
40. Commissioni attive 54.315 55.021
50. Commissioni passive (14.577) (18.812)
60. Commissioni nette 39.738 36.209
70. Dividendi e proventi simili 13.335 6.670
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (82) (12.199)
100. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: 233 19.696
a) attività finanziarie valutate al CA 233 19.842
b) attività finanziarie valutate al FV con impatto su RC - (146)
110. Risultato netto delle altre attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE (4.201) (405)
b) attività finanziarie valutate al FV con impatto a PL (4.201) (405)
120. Margine di intermediazione 243.641 146.525
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (788) (656)
a) attività finanziarie valutate al CA (788) (656)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 242.853 145.870
160. Spese amministrative: (80.754) (80.934)
a) spese per il personale (36.078) (35.472)
b) altre spese amministrative (44.676) (45.462)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.048) 370
a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate 304 (150)
b) altri accantonamenti netti (3.352) 520
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.916) (1.909)
190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (4.303) (3.692)
200. Altri oneri/proventi di gestione 43.854 18.238
210. Costi operativi (46.167) (67.926)
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 196.686 77.944
270. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (60.030) (23.329)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 136.656 54.615
300. Utile del periodo 136.656 54.615
Utile base per azione 0,73 0,30
Utile per azione diluito 0,72 0,29

Prospetto della Redditività Complessiva Individuale

Voci 30.06.2024 30.06.2023
10. Utile (Perdita) d'esercizio 136.656 54.615
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a conto economico
32 (4)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 32 (4)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro
a conto economico
1.312 299
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio 30 39
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
1.281 260
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
- -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.344 295
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 138.000 54.910

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

Attestazione del Dirigente Preposto

Relazione della Società di Revisione

(Valori in migliaia di euro)

(Valori in migliaia di euro)

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Individuale

Al 30.06.2024 Esistenze al
31.12.2023
Modifica
saldi
Esistenze al
01.01.2024
Allocazione risultato
esercizio precedente
apertura Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
a) azioni ordinarie 143.947 - 143.947 - -
b) altre azioni - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 66.277 - 66.277 - -
Riserve
a) di utili 243.718 - 243.718 (24.305) -
b) altre 9.706 - 9.706 - -
Riserve da valutazione 6.469 - 6.469 - -
Strumenti di capitale 150.000 - 150.000 - -
Acconti su dividendi (54.451) - (54.451) 54.451 -
Azioni proprie (4.377) - (4.377) - -
Utile (Perdita) di periodo 131.360 - 131.360 (30.146) (101.214)
Patrimonio netto 692.649 - 692.649 - (101.214)
Al 30.06.2023 Esistenze al
31.12.2022
Modifica
saldi
Esistenze al
01.01.2023
Allocazione risultato
esercizio precedente
apertura Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
Capitale:
a) azioni ordinarie 142.871 - 142.871 - -
b) altre azioni - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 66.277 - 66.277 - -
Riserve
a) di utili 170.209 - 170.209 115.408 -
b) altre 10.419 - 10.419 - -
Riserve da valutazione 5.421 - 5.421 - -
Strumenti di capitale 150.000 - 150.000 - -
Acconti su dividendi (68.550) - (68.550) 68.550 -
Azioni proprie (3.884) - (3.884) - -
Utile (Perdita) di periodo 261.438 - 261.438 (183.958) (77.480)
Patrimonio netto 734.201 - 734.201 - (77.480)

(Valori in migliaia di euro)

Patrimonio
netto al
Variazioni dell'esercizio
30.06.2024 Redditività Operazioni sul patrimonio netto Variazioni
esercizio
2024
complessiva
Stock
options
Derivati
su proprie
azioni
Variazione
strumenti
di capitale
Distribuzione
straordinaria
di dividendi
Acconti
su
dividendi
Acquisto
azioni
proprie
Emissione
nuove
azioni
di riserve
-
144.434
- - - - - - 487 -
- - - - - - - - -
-
66.277
- - - - - - - -
-
211.451
- - - - - - - (7.962)
-
9.840
57 - - - - - - 77
1.344
7.813
- - - - - - - -
-
150.000
- - - - - - - -
- - - - - - - - -
-
(3.652)
- - - - - - - 725
136.656
136.656
- - - - - - - -
138.000
722.819
57 - - - - - 487 (7.160)

Prospetto delle Variazioni

del Patrimonio Netto Individuale

Patrimonio
netto al
Variazioni dell'esercizio
30.06.2023 Redditività Operazioni sul patrimonio netto Variazioni
complessiva
esercizio
2023
Stock
options
Derivati
su proprie
azioni
Variazione
strumenti
di capitale
Distribuzione
straordinaria
di dividendi
Acconti
su
dividendi
Acquisto
azioni
proprie
Emissione
nuove
azioni
di riserve
143.605 - - - - - - - 735 -
- - - - - - - - -
66.277 - - - - - - - - -
279.204 - - - - - - - - (6.413)
9.981 - (1.427) - - - - - - 989
5.214 295 - - - - - - - (502)
150.000 - - - - - - - - -
- - - - - - - - -
(4.392) - - - - - - (2.794) - 2.286
54.615 54.615 - - - - - - - -
704.505 54.910 (1.427) - - - - (2.794) 735 (3.639)

Attestazione del Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari

Relazione sulla Gestione

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Relazione della Società di Revisione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti:
    2. ▶ Massimiliano Belingheri, in qualità di Amministratore Delegato,
    3. ▶ Giuseppe Manno, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di BFF Bank S.p.A.,

attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • ▶ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • ▶ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2024.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 si è basata su di un modello interno definito da BFF Bank S.p.A., sviluppato in coerenza con i modelli Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of Tradeway Commission (COSO) che rappresenta un framework per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1 Il Bilancio Consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e delle imprese incluse nel consolidamento.
    3. 3.2 La Relazione intermedia sulla Gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio Consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione intermedia sulla Gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 05 agosto 2024

Massimiliano Belingheri L'Amministratore Delegato

Giuseppe Manno Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Relazione della Società di Revisione

Relazione sulla Gestione

Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato Prospetti Contabili Individuali

Attestazione del Dirigente Preposto

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti di BFF Bank S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note esplicative, di BFF Banking Group al 30 giugno 2024. Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

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Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

BFF Banking Group

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato 30 giugno 2024

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato di BFF Banking Group al 30 giugno 2024 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Milano, 8 agosto 2024

KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio

Progetto grafico e impaginazione Red Point Srl

Piero Dorazio, Senza Titolo, 1987 64x46 cm, Litografia Collezione BFF

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